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Pongo gli stessi quesiti a sei programmi di I. A. (CHAT GPT, DEEP SEEK, GEMINI, COPILOT, CLAUDE, PERPLEXITY).

Riporto gli elaborati risultanti senza alcuna correzione o integrazione.

NB: Chat GPT non funziona da settimane.

 

Vai all’ INDICE


 

QUESITO N° 14     del 13-10-2025.  EURO DIGITALE. Banche in allarme: perderanno il controllo del sistema? Ma la BCE non lo permetterà. I Compromessi.

 

 

 

SOMMARIO del Quesito n° 14

 

Risponde CHAT GPT. 1

RISPONDE GEMINI 1

RISPONDE DEEP SEEK. 1

RISPONDE COPILOT. 1

RISPONDE CLAUDE. 1

RISPONDE PERPLEXITY. 1

 

 

 

Quesito n° 14    EURO DIGITALE. Banche in allarme: perderanno il controllo del sistema? Ma la BCE non lo permetterà. I Compromessi.

 


 

Risponde Chat GPT

 

ChatGPT ha detto:

Sì, le banche sono preoccupate dall’introduzione dell’euro digitale, e una delle ragioni principali è proprio la possibilità di perdere parte del loro controllo sul sistema finanziario. Vediamo perché.

 

🔍 Cos’è l’euro digitale?

L’euro digitale è una valuta digitale emessa dalla Banca Centrale Europea (BCE). Sarebbe una forma di denaro elettronico direttamente accessibile al pubblico, sicura e garantita dallo Stato, come le banconote, ma in formato digitale.

 

😟 Perché le banche sono preoccupate?

1. Disintermediazione

  • Attualmente, i cittadini usano le banche commerciali per i loro depositi e per fare pagamenti.
  • Con l’euro digitale, potrebbero depositare i loro soldi direttamente presso la BCE, senza passare dalle banche.
  • Questo ridurrebbe la quantità di depositi bancari, fondamentali per l’attività di prestito delle banche.

2. Fuga di capitali in tempi di crisi

  • In tempi di incertezza, i cittadini potrebbero ritirare i soldi dalle banche per metterli in euro digitali considerati “più sicuri” (perché garantiti dalla BCE).
  • Questo potrebbe accentuare crisi bancarie e aumentare l’instabilità.

3. Margini più bassi

  • Le banche guadagnano anche dai servizi di pagamento (commissioni, transazioni, carte di credito, ecc.).
  • Se l’euro digitale rendesse i pagamenti istantanei e gratuiti, le banche perderebbero una fonte importante di reddito.

 

⚖️ Ma è davvero la fine del loro controllo?

Non necessariamente. La BCE e le autorità stanno valutando misure per limitare i rischi:

  • Limiti ai depositi in euro digitali (es. massimo 3.000 euro a persona) per evitare fughe di capitali dalle banche.
  • Collaborazione con le banche commerciali per distribuire l’euro digitale, così da mantenerle coinvolte.
  • Progettazione tecnica che evita di togliere troppo potere alle banche, mantenendo un ruolo centrale nel credito e nei servizi finanziari.

 

In sintesi

  • Sì, le banche temono di perdere controllo: sui depositi, sui pagamenti e sul rapporto diretto con i clienti.
  • Ma la BCE non vuole sostituirle, bensì affiancarle, creando un equilibrio tra innovazione digitale e stabilità finanziaria.

Vediamo le differenze tra euro digitale e criptovalute, e poi anche cosa cambia per i cittadini.

 

🔄 Euro digitale vs Criptovalute

Aspetto

Euro digitale

Criptovalute (es. Bitcoin, Ethereum)

Emittente

Banca Centrale Europea (BCE)

Nessuna autorità centrale (decentralizzate)

Valore

Parità con l'euro fisico (1 € digitale = 1 €)

Valore variabile, soggetto a forti fluttuazioni

Stabilità

Alta (garantito dalla BCE)

Bassa (molto volatile)

Uso legale

È moneta a corso legale (quando verrà lanciata)

Non è moneta legale (nella maggior parte dei paesi)

Controllo

Centralizzato (BCE decide regole e limiti)

Decentralizzato (rete peer-to-peer, blockchain)

Obiettivo

Facilitare i pagamenti digitali, integrare il contante

Investimenti, speculazione, alternativa ai sistemi tradizionali

Tracciabilità

Alta, ma con rispetto della privacy

Alta (tutte le transazioni sono pubbliche)


👥 Cosa cambia per i cittadini?

Vantaggi

  • Pagamenti più semplici e sicuri, anche offline e tra persone (come con i contanti).
  • Accesso garantito a una moneta pubblica digitale, anche senza conto in banca.
  • Riduzione delle commissioni per transazioni digitali.
  • Privacy maggiore rispetto a soluzioni private (tipo PayPal, Visa, ecc.), ma senza l’anonimato totale.

⚠️ Possibili rischi o dubbi

  • Controllo dei dati: alcuni temono che possa essere usato per monitorare spese e comportamenti, anche se la BCE promette di tutelare la privacy.
  • Transizione lenta: servirà tempo perché commercianti, banche e cittadini adottino il sistema.
  • Esclusione digitale: chi non ha accesso alla tecnologia potrebbe rimanere indietro (anziani, fasce svantaggiate), anche se la BCE vuole garantire accesso semplice.

🧭 In conclusione

  • L’euro digitale non è una criptovaluta, ma una forma evoluta di denaro pubblico, progettata per completare i contanti e modernizzare i pagamenti.
  • Per i cittadini, potrebbe portare più accesso, sicurezza e convenienza, ma serve attenzione su privacy e inclusione.
  • Le banche temono di perdere potere, ma saranno probabilmente coinvolte nella gestione tecnica e nella distribuzione.

Le tempistiche esatte non sono certe, ma ci sono stime credibili e informazioni ufficiali che aiutano a delineare un possibile calendario. Vediamo cosa sappiamo oggi riguardo quando potrebbe arrivare l’euro digitale e come funzionerebbe concretamente.

 

🕰️ Quando potremmo vedere l’euro digitale?

Le fasi principali e le stime attuali sono le seguenti:

Fase

Periodo stimato / informazioni note

Note aggiuntive / rischi

Fase preparatoria / progettazione tecnica

In corso dal 1° novembre 2023 fino a fine ottobre 2025 European Central Bank+3Banca d'Italia+3European Central Bank+3

In questa fase vengono definite le specifiche tecniche (“rulebook”), si selezionano fornitori, si fanno test e studi sugli utenti. Banca d'Italia+2La Stampa+2

Possibile sperimentazione / test intensivi

Dal 2026 in poi, con dettagli che verranno resi noti durante il 2026 Borsa Italiana+2European Central Bank+2

La BCE ha annunciato che una «seconda fase di sperimentazione» partirà con dettagli nel 2026. Borsa Italiana

Decisione sull’emissione / attivazione del servizio

Dopo l’adozione del quadro legislativo, probabilmente non prima del 2028 / 2029

Alcuni membri della BCE ritengono che un lancio prima del 2029 sia “improbabile”. Cointelegraph Alcune fonti indicano che ci vorranno 2‑3 anni dalla legge al lancio operativo. European Central Bank+3Reuters+3Reuters+3

 

In sintesi: non è realistico pensare che l’euro digitale sarà largamente usato prima di fine decennio (2028‑2029). Le istituzioni puntano a questa finestra temporale come una possibilità, ma molto dipenderà da come andranno i passaggi normativi e tecnici.


🛠️ Come funzionerebbe l’euro digitale nel “portafoglio digitale”

Ecco le caratteristiche tecniche e operative che sono allo studio e che probabilmente definiranno il modo in cui l’euro digitale sarà usato:

1. Wallet / portafoglio digitale

2. Funzionalità online e offline

3. Privacy e protezione dei dati

  • Le transazioni con euro digitale saranno progettate per tutelare la privacy degli utenti. La BCE sta lavorando su tecniche come pseudonimizzazione, hashing e crittografia per evitare che le transazioni siano direttamente ricondotte all’identità dell’utente. European Central Bank+2European Central Bank+2
  • Tuttavia, per rispettare le leggi antiriciclaggio e norme di compliance, alcuni dati minimi potrebbero essere accessibili agli operatori di pagamento autorizzati (ma non in forma indiscriminata) European Central Bank+1
  • Le transazioni offline apportano una “privacy simile al contante” per piccoli importi, ma non un anonimato totale come con il contante fisico. European Central Bank+1

4. Limiti e regole di uso

  • Per evitare che le persone spostino grandi somme dalle banche ai wallet digitali e destabilizzino il sistema bancario, è quasi certo che ci sarà un limite massimo individuale di detenzione in euro digitale (alcune stime parlano di 3.000 euro). Consiglio Europeo+5Reuters+5Reuters+5
  • Se si superasse quel limite, l’eccedenza potrebbe essere automaticamente riversata su un conto bancario ordinario o un’altra forma regolamentata. La Stampa+1
  • L’euro digitale non sostituirà il contante, ma lo affiancherà. Sarà un’opzione complementare. European Central Bank+2European Central Bank+2
  • Sarà accettato ovunque nell’area euro come mezzo di pagamento digitale, nei negozi fisici, online e anche tra privati. Fastweb+3European Central Bank+3European Central Bank+3

5. Integrazione con gli attuali sistemi di pagamento

  • L’euro digitale dovrebbe interagire con i sistemi già esistenti (banche, circuiti di pagamento, piattaforme fintech), in modo da non costituire “un sistema parallelo” completamente separato. La Stampa+2European Central Bank+2
  • Gli esercizi commerciali, i circuiti di pagamento e i vari operatori dovranno adottare standard interoperabili per garantire che tutti i wallet possano “parlare” fra loro. La Stampa+1
  • Potrebbero emergere nuovi servizi: pagamenti condizionati (es. “paghi se arriva il servizio”), integrazione con fatturazione elettronica, automazione di transazioni legate a eventi, ecc. La Stampa

 

🔎 Cosa potrebbe rallentare tutto

È importante tenere a mente i principali ostacoli:

  1. Quadro legislativo e normativo: l’emissione dell’euro digitale richiede una legge o regolamento dell’UE che definisca le regole del sistema. Fino a quel momento, ogni sviluppo è “preparatorio”. Wired Italia+3European Central Bank+3Consiglio Europeo+3
  2. Coordinamento tra paesi e stakeholder: banche centrali nazionali, banche commerciali, fintech, enti pubblici dovranno cooperare su standard, sicurezza e operatività.
  3. Tecnologia e sicurezza: implementare pagamenti offline sicuri con elevata privacy è una sfida tecnica non banale.
  4. Accettazione da parte del pubblico e degli esercenti: serve che cittadini e negozianti si fidino del sistema e lo adottino.
  5. Rischi per la stabilità finanziaria: come già accennato, la “disintermediazione bancaria” è una preoccupazione reale, e ci vorranno meccanismi per evitare comportamenti destabilizzanti.

 

 


 

Quesito n° 14    EURO DIGITALE. Banche in allarme: perderanno il controllo del sistema? Ma la BCE non lo permetterà. I Compromessi.

 

 

Risponde Gemini

 

Rapporto Tecnico Sull'Impatto Strutturale dell'Euro Digitale sul Settore Bancario: Rischio di Disintermediazione e Riconfigurazione Strategica

Introduzione e Contesto Istituzionale

L'introduzione di una valuta digitale di banca centrale (Central Bank Digital Currency, CBDC) retail nell'area dell'euro, denominata Euro Digitale, rappresenta un progetto di portata epocale per il futuro del sistema monetario e dei pagamenti. La Banca Centrale Europea (BCE) ha avviato la fase di preparazione in risposta alle profonde trasformazioni indotte dalla digitalizzazione e dalle nuove tecnologie, che influenzano sempre più l'economia e la vita dei cittadini europei. Le attuali forme di moneta di banca centrale (banconote e monete) non sono più sufficienti da sole per sostenere l'economia dell'Unione Europea nell'era digitale.  

L'iniziativa non è isolata, ma si inserisce in un contesto globale in cui oltre 110 Paesi stanno lavorando su proprie iniziative CBDC. Questa spinta è anche una risposta strategica all'allarme lanciato dal sistema finanziario tradizionale di fronte alla crescente diffusione di criptovalute, stablecoin e l'ingresso massiccio delle Big Tech (come Google, Amazon e Meta) nel settore dei pagamenti.  

La Commissione Europea, con la proposta di Regolamento presentata nel giugno 2023, ha posto le basi legali per l'istituzione dell'Euro Digitale. L'obiettivo primario è garantire che i cittadini e le imprese continuino ad avere accesso alla moneta della banca centrale (la forma più sicura) anche nell'ambiente digitale, preservando la sovranità monetaria dell'Eurozona. L'Euro Digitale viene concepito come una forma digitale della moneta unica, pienamente fungibile e, crucialmente, non sarà moneta programmabile, escludendo la possibilità di indirizzarla verso specifici beni o servizi.  

Il Principio Architettonico e le Preoccupazioni Iniziali

Fin dall'inizio delle discussioni, la critica più significativa mossa al progetto di una CBDC retail è stata il rischio di disintermediazione bancaria. Le banche temono di essere tagliate fuori dalla gestione finanziaria della clientela, con la conseguente assunzione, da parte del banchiere centrale, anche del ruolo di erogatore di credito. Questa disintermediazione violerebbe il principio fondamentale della separazione funzionale tra l'autorità monetaria (BCE) e il settore del credito (banche commerciali). L'Associazione Bancaria Italiana (ABI), ad esempio, ha espresso formalmente le proprie preoccupazioni in un position paper sull'Euro Digitale.  

Per preservare l'equilibrio monetario e il ruolo vitale delle banche nell'erogazione efficiente del credito all'economia reale , l'Eurosistema ha stabilito un modello architettonico ibrido, o a due livelli (two-tiered system). Questo modello è stato scelto come la prima e più importante misura di mitigazione politica ed economica. In questo schema, la BCE mantiene il ruolo esclusivo di emittente, garantendo la fiducia e l'infrastruttura di regolamento centrale. Tuttavia, la maggior parte delle attività rivolte al cliente—l'interfaccia, i servizi e l'onboarding—è demandata alle banche e ad altri fornitori di servizi di pagamento. In questo modo, l'Eurosistema trasforma le banche da potenziali vittime della disintermediazione a operatori necessari e mandatari del sistema.  

Architettura del Modello Ibrido e Ruolo Mandatario degli Intermediari

Il design dell'Euro Digitale riconferma che gli intermediari privati, e in particolare le banche, non saranno esclusi ma avranno il loro ruolo profondamente ridefinito. Essi agiranno come il livello di interfaccia e distribuzione, essenziale per la capillarità del servizio e l'integrazione nel sistema finanziario esistente.

La Banca Commerciale come Intermediario Vigilato (Pass-Through)

L'accesso e l'utilizzo dell'Euro Digitale avverranno tramite l'apertura e la gestione di un wallet elettronico presso un intermediario vigilato, che può essere una banca o, ad esempio, un ufficio postale. Questa funzione di gestore del wallet è centrale:  

  1. Funzionalità di Caricamento e Scaricamento (Loading / Unloading): Il wallet potrà essere caricato tramite il conto bancario collegato o depositando contanti. L'ammontare ricevuto in Euro Digitali potrà essere immagazzinato, fino a un limite massimo, o trasferito, manualmente o automaticamente, al conto bancario. Questa gestione bidirezionale del flusso di fondi integra le banche nel ciclo di vita della CBDC, rendendole responsabili del collegamento cruciale tra la moneta della banca centrale e la moneta commerciale.  
  2. Piattaforma di Pagamento: Le banche dovranno fornire l'interfaccia necessaria (app su dispositivo mobile, carte fisiche, smartwatches) per eseguire i pagamenti in Euro Digitali. I pagamenti P2P (persona a persona), in negozio, o per acquisti online saranno facilitati tramite l'intermediario, e saranno gratuiti per l'utente pagatore.  

Servizi Aggiuntivi e Obblighi di Conformità

Il ruolo di pass-through imposto dall'architettura ibrida ridefinisce le banche da gestori esclusivi della moneta a gestori primari dell'interfaccia con il cliente e della conformità regolamentare.

Gli intermediari vigilati saranno i soggetti responsabili della compliance. Questo include il rispetto degli obblighi di privacy e, crucialmente, della normativa Anti-Money Laundering (AML) e Combating The Terrorism (CFT). In caso di sospetti di riciclaggio o finanziamento al terrorismo, le informazioni relative alle transazioni potranno essere trasmesse alle autorità competenti, garantendo l'effettiva applicazione della legge.  

Questa trasformazione funzionale comporta una variazione strutturale del modello di business. Se da un lato le banche mantengono il controllo dell'interfaccia cliente e l'opportunità di offrire servizi adiacenti, dall'altro si trovano a dover sostenere nuovi obblighi di segnalazione e compliance AML/CFT. Dato che i pagamenti base in Euro Digitale non prevedono commissioni per il pagatore , il settore bancario deve spostare il proprio focus di monetizzazione dal margine sulle transazioni pure a servizi a valore aggiunto (VAS) e sull'efficienza della gestione dell'infrastruttura. Il rischio in questo contesto è che il ruolo di pass-through si trasformi in un servizio a basso margine, con costi di compliance elevati che erodono la potenziale redditività derivante dai servizi di pagamento.  

Ruoli Istituzionali nell'Ecosistema Euro Digitale

Per chiarire la ripartizione delle responsabilità nel sistema a due livelli, si evidenzia la complementarità tra l'Eurosistema e gli intermediari privati, che dimostra come l'esclusione completa delle banche non sia contemplata nel design ufficiale:

Ruoli Istituzionali nell'Ecosistema Euro Digitale

Attore

Funzioni Primarie (Esclusive)

Funzioni Condivise (Interfaccia)

Impatto sul Modello di Business Bancario

Eurosistema (BCE/BCN)

Emissione della moneta digitale, definizione del design e dei limiti

Infrastruttura centrale di regolamento, supervisione

Rischio di disintermediazione indiretta (costo di liquidità)

Intermediari Vigilati (Banche)

Apertura e gestione del wallet elettronico , Servizi a valore aggiunto (VAS)

Distribuzione al pubblico, KYC/AML/CFT , Funzione di pass-through

Trasformazione da gestore di moneta a gestore di interfaccia e compliance. Necessità di monetizzare i VAS.

Utente Finale

Detenzione (limitata) e utilizzo per pagamenti online/offline

Accesso al sistema tramite l'intermediario bancario

Maggiore scelta di pagamento; preservazione della privacy per l'offline

 

Analisi Approfondita dei Rischi di Disintermediazione e Stabilità Finanziaria

Le preoccupazioni del settore bancario relative alla potenziale disintermediazione sono fondate su modelli economici che esplorano la dinamica del deposit flight, ovvero il trasferimento di fondi dai depositi bancari (passività di una banca commerciale) alla passività della banca centrale (CBDC).  

Il Rischio Critico di Deflusso e l'Impatto sul Credito

In teoria, se i depositanti scegliessero di spostare grandi quantità di denaro verso la BCE, la riduzione del funding bancario (la liquidità utilizzata per erogare prestiti) comprometterebbe la capacità del sistema bancario di fornire credito all'economia reale. Ciò potrebbe portare a un "affaticamento a lungo termine dei prestiti a imprese e famiglie," come temuto dall'Associazione delle Banche Tedesche, preoccupata per la restrizione della capacità di rifinanziamento basata sui depositi dei clienti. Il mantenimento della funzione di erogazione del credito è l'obiettivo strategico che la BCE mira a preservare attraverso il design della CBDC.  

Modellistica Economica: Remunerazione e Competizione

La letteratura economica analitica sull'impatto delle CBDC sulla stabilità finanziaria evidenzia la criticità della decisione sulla remunerazione. Studi come quelli di Chiu e Davoodalhosseini (2021) rilevano che una CBDC non fruttifera (che non paga interessi) tende ad aumentare l'intermediazione bancaria e il benessere generale. Al contrario, una CBDC fruttifera (che paga interessi) si traduce in una disintermediazione bancaria e una riduzione del benessere.  

Le dinamiche competitive sul mercato dei depositi sono complesse e dipendono dal tasso di remunerazione della CBDC :  

  • Impatto nel Breve Termine (CBDC Remunerata): L'introduzione di una CBDC, sebbene non immediatamente collegata a un rischio di liquidità, costringerebbe le banche ad aumentare i tassi sui depositi per competere e mantenere la quota di mercato. In questo scenario, il tasso di deposito bancario è strettamente crescente rispetto al tasso di remunerazione della CBDC.
  • Impatto nel Lungo Termine (CBDC Remunerata): La maggiore concorrenza e l'aumento dei costi di finanziamento nel breve termine causerebbero una diminuzione della redditività bancaria. I modelli predicono che ciò porterebbe, nel lungo termine, a una diminuzione del numero di banche attive nel mercato dei depositi e, quindi, a una maggiore concentrazione del settore. Le banche rimanenti acquisirebbero un maggiore potere di mercato, esercitando una pressione al ribasso sui tassi di deposito, potenzialmente non più crescenti rispetto alla remunerazione della CBDC.  

Il Nuovo Canale di Rischio di Liquidità e Costi di Funding

Il vero rischio sistemico indotto dalla CBDC per il funding bancario non risiede solo nella quantità di depositi persi, ma nel cambiamento strutturale del costo della liquidità.

Modelli teorici innovativi (come quelli proposti da Hemingway, 2023) introducono un canale di rischio di liquidità in cui i depositi bancari e la CBDC sono considerati sostituti imperfetti. Si ipotizza che la CBDC possa aumentare i costi che le banche devono affrontare in caso di shock di liquidità. In assenza di una CBDC, la redistribuzione della liquidità avviene prevalentemente tramite il mercato interbancario, ritenuto meno costoso. Tuttavia, l'introduzione di una CBDC, aumentando le transazioni tra il settore bancario e la banca centrale, porta a una maggiore dipendenza delle banche dalle standing facilities della Banca Centrale.  

Poiché si assume che scambiare con la banca centrale sia più oneroso per le banche (ad esempio, per requisiti di collaterale di qualità superiore), la CBDC aumenta il costo di finanziamento bancario sia direttamente (competendo per i depositanti) sia indirettamente (aumentando la dipendenza e i costi delle transazioni con la banca centrale).  

Qualsiasi aumento (anche ipotetico, in uno scenario futuro di CBDC remunerata) del tasso di remunerazione della CBDC aumenterebbe i costi sostenuti dalle banche per gestire questo rischio di liquidità. Questo crea un'ulteriore pressione al ribasso sui tassi di deposito, complicando la calibrazione e l'efficacia del tasso di remunerazione come strumento di politica monetaria.  

Implicazioni sulla Trasmissione della Politica Monetaria

Le dinamiche di rischio di liquidità indotte dalla CBDC hanno anche un impatto sull'efficacia della politica monetaria. Senza il canale del rischio di liquidità, il tasso di deposito bancario aumenterebbe uno-a-uno in seguito a un aumento del tasso ufficiale della BCE. Tuttavia, con l'introduzione della CBDC e del rischio di liquidità annesso, la trasmissione del tasso di riferimento della BCE ai tassi di deposito bancari diventa imperfetta (imperfect pass-through).  

Ciò si verifica perché l'innalzamento del tasso ufficiale, pur essendo un segnale di politica monetaria, aumenta simultaneamente il costo che le banche devono affrontare per ottenere liquidità aggiuntiva dalla banca centrale. L'impatto della politica monetaria influenzerà i tassi di deposito in misura diversa nel breve e nel lungo termine, poiché incide anche sulla struttura del mercato dei depositi.  

Valutazione: Impatto Economico della CBDC sulla Liquidità Bancaria

La seguente tabella sintetizza i risultati cruciali della modellistica economica, evidenziando le conseguenze delle diverse scelte di design della CBDC sul finanziamento bancario.

Impatto della Remunerazione CBDC e Rischio di Liquidità

Parametro di Design CBDC

Impatto sui Tassi di Deposito Bancario (Breve Termine)

Impatto sull'Intermediazione e Struttura Bancaria (Lungo Termine)

Implicazioni sulla Trasmissione Monetaria (Con Rischio Liquidità)

CBDC Non Fruttifera (Proposta BCE)

Pressione competitiva al rialzo sui tassi

Favorisce l'intermediazione e il welfare (Modelli Chiu et al.)

Pass-through imperfetto del tasso ufficiale; aumento dei costi operativi per gestione shock

CBDC Fruttifera (Scenario Alternativo)

Tassi di deposito strettamente crescenti con il tasso CBDC

Forte rischio di disintermediazione e minore welfare ; concentrazione del settore bancario

Complica la calibrazione e l'efficacia del tasso di remunerazione come strumento di politica

 

Le Misure di Mitigazione della BCE: Efficacia e Limiti

L'Eurosistema ha tenuto in seria considerazione i timori di disintermediazione e ha incorporato nel design dell'Euro Digitale specifiche misure per minimizzare i rischi per la stabilità finanziaria, focalizzandosi sul mantenere la CBDC come un mezzo di pagamento e non come una riserva di valore.  

Controllo della Quantità: I Limiti di Detenzione (Holding Limits)

La misura chiave per affrontare il rischio di deflusso massivo è l'imposizione di un limite massimo sulla quantità di Euro Digitali che un utente può detenere nel proprio wallet. Questo limite serve a prevenire deflussi eccessivi di depositi dal sistema bancario e a garantire che il Digital Euro non sia utilizzato per l'accumulo di risparmio a lungo termine.  

Sebbene un limite ufficiale definitivo debba ancora essere stabilito, la logica di calibrazione è orientata verso una soglia che rifletta le esigenze di transazione quotidiana. Ad esempio, è stato suggerito illustrativamente un limite di 1.000 euro, sebbene la cifra finale sarà definita sulla base di un'analisi comprensiva di tutti i fattori rilevanti.  

L'efficacia di questo limite è rafforzata dal meccanismo di Automatic Overflow o Reverse Waterfall. Questo meccanismo dinamico è progettato per garantire che l'Euro Digitale rimanga un mezzo di flusso e non di stock. Se un utente riceve un pagamento che porta il saldo del wallet al di sopra del limite massimo stabilito, l'eccedenza viene trasferita automaticamente a un conto bancario collegato. Questo sistema elimina la necessità per i clienti di pre-finanziare il loro conto per pagamenti online e, soprattutto, garantisce che la liquidità in eccesso ritorni nel sistema bancario privato, stabilizzando indirettamente la base di depositi e riducendo il livello complessivo di detenzione di CBDC.  

Controllo del Prezzo e Selezione degli Utenti

Per scoraggiare ulteriormente l'uso della CBDC come strumento di investimento o risparmio, la BCE ha stabilito che l'Euro Digitale non maturerà interessi (assenza di remunerazione). Questo mantiene l'attrattiva dei depositi bancari tradizionali come unica fonte di rendimento liquido per i risparmiatori.  

Un'altra misura strategica di protezione è l'esclusione delle detenzioni da parte delle imprese (corporate holdings). Mentre i commercianti potranno ricevere ed elaborare pagamenti in Euro Digitali, non sarà loro consentito detenere attivamente la valuta. Questa scelta tutela in modo esplicito la base di depositi aziendali, che è storicamente più stabile e cruciale per il finanziamento a lungo termine del sistema bancario.  

La Gestione del Rischio di Bank Run

Un timore sollevato da alcuni critici è che in una crisi bancaria acuta, l'esistenza di una CBDC (che è un'attività priva di rischio della banca centrale) possa accelerare le corse agli sportelli (bank runs). La BCE risponde a questa preoccupazione argomentando che l'imposizione di un limite massimo alla detenzione di Euro Digitali rende la possibilità di prelevare quantità illimitate di contante una minaccia significativamente maggiore per la stabilità bancaria. Inoltre, l'analisi storica delle crisi (come la crisi finanziaria del 2008 o le recenti crisi bancarie regionali negli USA) suggerisce che le corse sono tipicamente innescate da prelievi wholesale o da crisi di fiducia nel mercato interbancario, piuttosto che da un gran numero di clienti retail che prelevano piccoli depositi garantiti.  

L'Eurosistema conclude che, a fronte di questi limiti rigorosi, le banche potrebbero essere più a rischio a causa di nuovi attori (come le stablecoin o gli istituti di moneta elettronica) non soggetti agli stessi vincoli di stabilità e di design prudenziale imposti alla CBDC.  

Sintesi: Misure di Mitigazione del Rischio di Disintermediazione (Design BCE)

Misura di Design

Rischio di Disintermediazione Mitigato

Meccanismo di Funzionamento Chiave

Impatto Stimato sul Sistema Bancario

Limiti di Detenzione (Holding Limits)

Rischio di Deflusso Massivo (Stock Risk)

Tetto massimo che impedisce l'uso come grande riserva di valore

Preserva la maggior parte dei depositi per il finanziamento del credito.

Assenza di Remunerazione (Zero Interest)

Rischio di Sostituzione dei Depositi a Risparmio

Mantiene l'attrattiva dei depositi bancari come unica fonte di rendimento liquido

Rafforza la funzione di risparmio delle banche commerciali.

Automatic Overflow (Reverse Waterfall)

Rischio di Accumulo Prolungato

Il surplus sopra il limite viene automaticamente reindirizzato al conto bancario collegato

Sostiene il ritorno di liquidità nel sistema privato, garantendo il ruolo di flusso della CBDC.

Esclusione di Corporate Holdings

Rischio di Perdita di Base di Finanziamento Stabile

Le imprese possono solo ricevere/trasferire, non detenere attivamente CBDC

Protegge la base di depositi corporate, essenziale per il credito.

 

Riconfigurazione Strategica e Opportunità per il Settore Bancario

Nonostante la gestione dei rischi di liquidità e disintermediazione, la vera sfida strategica per il settore bancario è trasformare il ruolo di intermediario mandatario in una fonte sostenibile di profitto e innovazione. Il design ibrido implica una complementarità strutturale tra BCE e banche.  

Complementarità e Sostegno all'Economia Reale

È fondamentale riconoscere che l'Euro Digitale, in quanto strumento di pagamento e non di accumulo, non è inteso come fonte di finanziamento diretto per l'economia reale. L'attività di lending (intermediazione del credito), storicamente e strutturalmente cruciale, rimane prerogativa e responsabilità esclusiva del settore privato. Le banche commerciali mantengono pertanto la loro funzione primaria nell'economia reale.  

Il Valore Aggiunto del Wallet Bancario

L'obbligo di fornire l'interfaccia per il wallet di Euro Digitale offre alle banche l'opportunità di stratificare servizi a valore aggiunto (Value-Added Services, VAS) sopra la moneta della banca centrale. Poiché l'Euro Digitale garantirà sicurezza e velocità per le transazioni quotidiane , le banche possono concentrarsi su offerte che vanno oltre la transazione pura.  

I potenziali servizi di monetizzazione includono:

  • Gestione Automatica: Facilitazione dei pagamenti ricorrenti (affitti, bollette).  
  • Analisi dei Dati: Strumenti di analisi della spesa e gestione del bilancio per i clienti, integrando i dati del wallet con gli strumenti di Open Banking.  
  • Integrazione Finanziaria: Utilizzare l'infrastruttura di pagamento CBDC per offrire in modo più efficiente prodotti finanziari adiacenti, come prestiti personalizzati o servizi assicurativi/previdenziali, sfruttando la velocità e la finalità del regolamento della CBDC.

Catalizzatore per Open Banking e Identità Digitale

L'introduzione dell'Euro Digitale può fungere da potente catalizzatore per l'innovazione in aree critiche come l'Open Banking e i servizi legati all'identità digitale. Il sistema CBDC richiede una solida struttura di identità digitale per bilanciare l'anonimato delle transazioni offline con gli obblighi di compliance AML/CFT.  

Le banche, in quanto intermediari vigilati responsabili del KYC (Know Your Customer) e della conformità , sono nella posizione ideale per posizionarsi come fornitori di fiducia di servizi di identità digitale e di accesso ai dati finanziari (nel contesto Open Banking), utilizzando l'Euro Digitale come moneta base per le transazioni.  

Il settore bancario, tuttavia, si trova di fronte a un imperativo strategico: se i pagamenti base con CBDC sono gratuiti per l'utente, il modello di business non può più dipendere dal margine sui pagamenti. Deve spostarsi sul margine generato dalla complessità gestita e sui servizi adiacenti. Se il settore non riesce a capitalizzare su queste opportunità di Open Banking e servizi VAS, rischia di essere ridotto a mero fornitore di infrastruttura (utility) a basso margine per la BCE, sostenendo al contempo i costi elevati della compliance AML/CFT e l'aumento strutturale del costo di liquidità derivante dalla concorrenza indiretta della CBDC.  

Conclusioni e Prospettive Future: La Transizione al Nuovo Equilibrio

Il design dell'Euro Digitale riflette un complesso compromesso politico-economico: l'Eurosistema vuole fornire una moneta di banca centrale adeguata all'era digitale, ma senza distruggere la stabilità del sistema creditizio basato sui depositi privati. La paura delle banche di essere "tagliate fuori" non si è tradotta in una disintermediazione completa, bensì in una riconfigurazione strutturale del loro ruolo.

Le banche non saranno escluse; il loro ruolo è stato reso mandatario attraverso l'architettura a due livelli. Sono state integrate come gestori dell'interfaccia, della liquidità bidirezionale (loading/unloading) e della compliance AML/CFT.  

Il rischio più significativo, gestito ma non eliminato, non è il collasso immediato della base di depositi retail (mitigato dai limiti di detenzione, dal meccanismo di automatic overflow e dalla non-remunerazione), ma l'aumento strutturale del costo del funding. La concorrenza della CBDC e la maggiore dipendenza dalle standing facilities della BCE in caso di shock di liquidità eroderanno la redditività.  

Per mantenere la redditività a fronte dell'aumento dei costi di finanziamento e della gratuità dei pagamenti base, il settore bancario deve:

  1. Massimizzare il Valore Aggiunto: Sfruttare la posizione di gestore del wallet per integrare servizi di Open Banking e soluzioni di identità digitale, spostando il modello di business verso la monetizzazione dei dati e dell'efficienza.
  2. Rafforzare il Funding: Diversificare le fonti di finanziamento oltre i depositi retail più sensibili.
  3. Monitorare la Calibrazione: Continuare il dialogo regolamentare (come intrapreso dall'ABI) per assicurare che la calibrazione finale dei limiti di detenzione sia sufficiente a prevenire un deflusso critico che possa compromettere la capacità di erogazione del credito.

In sintesi, l'introduzione dell'Euro Digitale costringe le banche a evolvere da gestori esclusivi della moneta a fornitori di infrastrutture di pagamento digitali e servizi finanziari avanzati, con un ruolo centrale ma ridefinito nel nuovo equilibrio monetario.

 

 

Fonti usate nel report

eur-lex.europa.eu

relativo all'istituzione dell'euro digitale - EUR-Lex

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reply.com

L'Europa e la sfida delle Central Bank digital currencies - Reply

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dirittobancario.it

Euro digitale: primi commenti alla Proposta di Regolamento - Diritto Bancario

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abi.it

Euro Digitale - ABI - Associazione Bancaria Italiana

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startmag.it

Cosa rischiano le banche con l'euro digitale, secondo la Bce - Startmag

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ecb.europa.eu

FAQs on a digital euro - European Central Bank

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bis.org

Le valute digitali di banca centrale aprono un nuovo capitolo per il sistema monetario

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rosa.uniroma1.it

Moneta e Credito - Riviste Online SApienza

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bancaditalia.it

How would a digital euro work? - Banca d'Italia

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tesi.luiss.it

Euro digitale: una nuova àncora monetaria, ma soprattutto politica

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ecb.europa.eu

The impact of central bank digital currency on bank deposits and the ...

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ecb.europa.eu

Euro digitale - European Central Bank

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ecb.europa.eu

DIGITAL EURO - European Central Bank

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ecb.europa.eu

Digital euro: Debunking banks' fears about losing deposits

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Quesito n° 14    EURO DIGITALE. Banche in allarme: perderanno il controllo del sistema? Ma la BCE non lo permetterà. I Compromessi.

 

 

Risponde DEEP SEEK

Certamente. La tua domanda tocca il cuore del dibattito finanziario e politico in Europa. Facciamo chiarezza.

Il titolo "Euro digitale: le banche in allarme, perderanno il controllo?" coglie perfettamente la preoccupazione centrale degli istituti di credito.

Ecco una spiegazione dettagliata del perché le banche sono in allarme e di cosa rischiano veramente di "perdere".

Perché le Banche sono in Allarme?

Le banche tradizionali vedono l'euro digitale (un CBDC, Central Bank Digital Currency) come una potenziale minaccia esistenziale al loro modello di business. I timori principali sono:

1. Disintermediazione Bancaria (il rischio principale)

  • Scenario Attuale: Quando depositiamo i nostri soldi in banca, questi diventano un "debito" della banca verso di noi. La banca utilizza quei depositi per concedere prestiti, guadagnando dagli interessi. Le banche sono quindi intermediari fondamentali tra chi ha capitali (i risparmiatori) e chi ne ha bisogno (imprese e famiglie).
  • Scenario con l'Euro Digitale: L'euro digitale sarebbe una passività diretta della Banca Centrale Europea (BCC), come il contante, ma in forma digitale. I cittadini e le imprese potrebbero detenere fondi direttamente presso la BCE, in un "conto" ultra-sicuro, senza bisogno di una banca commerciale.
  • La Conseguenza: In caso di crisi di fiducia in una banca (es. rumours di insolvenza), i correntisti potrebbero spostare i propri fondi istantaneamente dall'account bancario all'euro digitale della BCE, in modo sicuro. Questo renderebbe le corsie agli sportelli digitali e potenzialmente devastanti. Le banche perderebbe il controllo sul volume dei depositi, la loro fonte di vita principale.

2. Perdita di Profittabilità

  • I depositi sono la materia prima a basso costo per le banche. Se una fetta significativa di depositi migrasse verso l'euro digitale, le banche dovrebbero finanziarsi in modo più costoso (ad esempio, emettendo obbligazioni) per concedere prestiti. Questo comprimerebbe i loro margini di interesse.

3. Riduzione del Ruolo e dell'Influenza

  • Le banche perderebbero il loro status di principale punto di contatto per i pagamenti e i risparmi dei cittadini. Il loro ruolo nell'economia si ridurrebbe, e con esso il loro potere di influenzare le politiche e il mercato.

Cosa Rischierebbero Veramente di Perdere? Il "Controllo" su Cosa?

La parola "controllo" può essere interpretata in due modi:

  1. Controllo sulla Stabilità del Sistema: Le banche temono di perdere la capacità di gestire la liquidità e di prevenire il "panico bancario". Con l'euro digitale, un'ondata di trasferimenti di massa potrebbe essere troppo rapida per essere arginata.
  2. Controllo sul Rapporto con il Cliente: Il cliente avrebbe un'alternativa diretta e sicura alla banca. Le banche perderebbero il "monopolio" de facto sulla custodia dei risparmi digitali dei cittadini.

La Reazione delle Banche e i Possibili "Antidoti"

Le banche non stanno a guardare. Stanno esercitando una forte pressione sulla BCE e sui legislatori per disegnare l'euro digitale in modo che sia meno disruptive per loro. Le proposte principali sono:

  • Limiti all'Detenzione: La BCE potrebbe introdurre un tetto massimo alla quantità di euro digitali che un singolo può detenere (es. 3.000€). Sopra quella soglia, i soldi dovrebbero rimanere nel sistema bancario tradizionale.
  • Nessun Interesse: L'euro digitale non dovrebbe pagare interessi, soprattutto in periodi normali. Questo lo renderebbe un mezzo di pagamento e una riserva di valore "statica", non un prodotto di investimento concorrenziale rispetto ai depositi bancari.
  • Ruolo delle Banche come Intermediari: Le banche stesse potrebbero essere incaricate di gestire i portafogli di euro digitale per i clienti, offrendo servizi e interfacce (app, carte collegate, ecc.). In questo scenario, le banche rimarrebbero un anello della catena, sebbene con un potere contrattuale ridotto.

Conclusione: Perderanno il Controllo?

No, non lo perderanno completamente, ma il loro controllo diventerà più debole e dovranno adattarsi.

L'euro digitale non è progettato per sostituire le banche, ma per modernizzare il sistema dei pagamenti, contrastare le criptovalute private e garantire alla Banca Centrale uno strumento monetario più diretto ed efficiente.

Tuttavia, introdurrà una concorrenza senza precedenti nel settore della custodia dei depositi. Le banche saranno costrette a:

  • Migliorare i loro servizi per trattenere i clienti.
  • Offrire tassi di interesse più competitivi sui depositi.
  • Trovare nuove fonti di ricavo.

In sintesi, le banche non scompariranno, ma il loro monopolio di fatto sulla moneta digitale dei cittadini verrà infranto. Questo spostamento di potere, seppur parziale, è sufficiente a giustificare il loro "allarme". Il controllo assoluto che avevano un tempo è destinato a diminuire in un sistema finanziario più moderno, diversificato e, almeno in teoria, più resiliente.

 


 

Quesito n° 14    EURO DIGITALE. Banche in allarme: perderanno il controllo del sistema? Ma la BCE non lo permetterà. I Compromessi.

 

 

Risponde Copilot

 

Il progetto dell’euro digitale, promosso dalla Banca Centrale Europea, sta suscitando preoccupazioni tra le banche europee per diversi motivi. Vediamo i principali punti di tensione e le implicazioni:

⚠️ Perché le banche sono in allarme?

  • Perdita di intermediazione: L’euro digitale potrebbe permettere ai cittadini di detenere direttamente fondi presso la BCE, riducendo il ruolo delle banche come intermediari finanziari.
  • Rischio di fuga dei depositi: In tempi di crisi, i risparmiatori potrebbero spostare rapidamente i fondi dalle banche commerciali alla BCE, considerata più sicura.
  • Costi di implementazione: La BCE ha stimato che le banche dovranno sostenere costi tra i 4 e i 5,8 miliardi di euro per adeguarsi all’infrastruttura dell’euro digitale.
  • Riduzione dei margini di profitto: L’euro digitale potrebbe abbassare i costi di transazione, ma anche comprimere i profitti bancari derivanti dai servizi di pagamento.

💡 Opportunità e contromisure

  • Innovazione e competitività: Le banche potrebbero sfruttare l’euro digitale per offrire nuovi servizi e rafforzare la propria posizione nel mercato fintech.
  • Collaborazione con la BCE: Il sistema prevede che le banche restino coinvolte nella distribuzione dell’euro digitale, mantenendo un ruolo operativo.
  • Inclusione finanziaria: L’euro digitale mira a garantire accesso universale ai pagamenti digitali, anche per chi oggi è escluso dal sistema bancario.

🔍 In sintesi

L’euro digitale non è pensato per sostituire le banche, ma per affiancarle in un ecosistema più moderno e sicuro. Tuttavia, la sua introduzione impone una profonda trasformazione del modello bancario tradizionale. Le banche non perderanno necessariamente il controllo, ma dovranno reinventarsi per restare centrali nel nuovo panorama finanziario.

Se vuoi, posso mostrarti come funzionerebbe l’euro digitale nella vita quotidiana o simulare l’impatto su un conto bancario. Vuoi esplorare uno di questi scenari?

Sources:

 

Come funzionerebbe l’euro digitale

L’euro digitale è una forma di moneta elettronica emessa dalla Banca Centrale Europea come passivo diretto della banca centrale. Funzionerebbe come mezzo di pagamento digitale complementare al contante, utilizzabile da cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni per pagamenti quotidiani.

Architettura e attori principali

  • Emittente: Banca Centrale Europea emette e garantisce l’euro digitale.
  • Intermediari: banche commerciali, wallet provider e prestatori di servizi di pagamento gestiscono l’onboarding degli utenti, l’identità, la conversione e l’assistenza operativa.
  • Infrastruttura tecnica: sistema centrale della BCE per la logica di registro e liquidazione; reti decentralizzate o ibride per i wallet e i pagamenti offline/peer-to-peer.
  • Utente finale: possiede un wallet digitale gestito da banca o provider, che contiene l’equivalente digitale dei depositi in euro.

Modalità d’uso per il cittadino

  • Apertura wallet: si crea un wallet tramite la propria banca o un provider autorizzato; identificazione secondo le norme KYC.
  • Ricarica: si trasferiscono fondi dal conto corrente (o si ricevono pagamenti) convertendoli in euro digitali istantaneamente.
  • Pagamenti: si paga tramite QR code, NFC, app o collegamento diretto wallet‑wallet; i pagamenti possono essere istantanei e funzionare anche offline con soluzioni di sincronizzazione successiva.
  • Prelievo / conversione: si converte l’euro digitale in depositi bancari o contanti secondo le regole stabilite dalla BCE e dagli intermediari.

Tecnologia e sicurezza

  • Registro e privacy: la BCE potrebbe usare un registro centralizzato con meccanismi di privacy differenziata: transazioni anonime per micro‑pagamenti o identità pseudonime con tracciamento per importi elevati e requisiti normativi.
  • Sicurezza: crittografia avanzata, autenticazione forte (2FA, biometria), protezione contro frodi e meccanismi di recupero del wallet.
  • Resilienza: architettura ridondata e protocolli per funzionare anche in assenza di connettività per periodi limitati.

Impatti su banche e mercato dei pagamenti

  • Intermediazione: le banche possono perdere parte dei depositi a favore di saldi detenuti direttamente in wallet collegati alla BCE, ma rimarrebbero coinvolte nella distribuzione e nel supporto operativo.
  • Competizione: spinta all’innovazione nei servizi a valore aggiunto (credit scoring, conti premium, integrazione servizi).
  • Gestione della liquidità: le banche dovranno adeguare la gestione della liquidità e delle riserve se una quota significativa di depositi migra verso l’euro digitale.

Effetti sulla politica monetaria e stabilità finanziaria

  • Strumento di politica: la BCE mantiene il controllo dell’offerta monetaria e può integrare strumenti di politica monetaria anche attraverso l’euro digitale.
  • Fuga verso la sicurezza: in scenari di crisi la possibilità di convertire depositi bancari in euro digitali garantiti dalla BCE potrebbe aumentare il rischio di corse agli sportelli digitali; misure di limiti, fasce remunerative o regole di accesso possono mitigare il rischio.
  • Tracciabilità e antiriciclaggio: facilita la compliance con norme AML/CFT grazie a registri e identità verificata.

Aspetti pratici e limiti per l’utente

  • Commissioni: l’uso base potrebbe essere a basso costo o gratuito; servizi avanzati potrebbero prevedere commissioni da parte degli intermediari.
  • Interoperabilità: progetto volto a garantire interoperabilità tra wallet e sistemi di pagamento esistenti in tutta l’area euro.
  • Accessibilità: soluzioni per utenti non bancarizzati e per chi ha scarsa dimestichezza digitale sono previste come priorità politica.

Conclusione operativa

L’euro digitale funzionerebbe come moneta elettronica emessa dalla BCE, distribuita tramite banche e provider, utilizzabile per pagamenti istantanei con garanzie di sicurezza e controllo monetario centrale. Il successo richiede scelte tecniche su privacy, limiti di accesso e integrazione con il sistema bancario per evitare sconvolgimenti nella stabilità finanziaria.

 


 

Quesito n° 14    EURO DIGITALE. Banche in allarme: perderanno il controllo del sistema? Ma la BCE non lo permetterà. I Compromessi.

 

 

Risponde CLAUDE

 

Euro Digitale: Le Preoccupazioni delle Banche

L'euro digitale sta effettivamente generando preoccupazioni nel settore bancario europeo. Ecco i punti chiave della questione:

I Timori Principali

Disintermediazione bancaria: Le banche temono che i cittadini possano spostare i loro depositi dalla banca tradizionale direttamente verso portafogli digitali presso la BCE, riducendo la liquidità disponibile per prestiti e investimenti.

Perdita di redditività: I depositi rappresentano una fonte di finanziamento a basso costo per le banche. Una loro migrazione massiccia verso l'euro digitale comprometterebbe il modello di business tradizionale.

Costi operativi: Le banche dovrebbero investire in nuove infrastrutture per gestire l'euro digitale, senza chiare garanzie di ritorno economico.

Le Contromisure della BCE

Per rassicurare il settore bancario, la Banca Centrale Europea ha proposto alcuni limiti:

  • Tetto ai depositi individuali (si parla di 3.000-4.000 euro per persona)
  • Mantenimento del ruolo degli intermediari: le banche resterebbero comunque coinvolte nella distribuzione
  • Implementazione graduale per monitorare gli impatti

Il Contesto Attuale

Il progetto è ancora in fase di sviluppo. La BCE sta conducendo test e consultazioni, ma non c'è ancora una data definitiva per il lancio. Le banche continuano a fare pressione per assicurarsi che la loro funzione di intermediazione non venga svuotata.

La partita è ancora aperta: trovare un equilibrio tra innovazione digitale e stabilità del sistema bancario tradizionale rimane la sfida principale per i regolatori europei.

 

 

 


 

Quesito n° 14    EURO DIGITALE. Banche in allarme: perderanno il controllo del sistema? Ma la BCE non lo permetterà. I Compromessi.

 

 

Risponde Perplexity

 

Le banche europee sono in allarme per l'introduzione dell'euro digitale, temendo di perdere parte del controllo sul sistema finanziario e rischi di una significativa riduzione dei depositi bancari tradizionali. Secondo studi e rapporti recenti, la Banca Centrale Europea (BCE) ha evidenziato il rischio di un deflusso di depositi dalle banche verso portafogli elettronici garantiti dalla BCE, ipotizzando una possibile fuga di quasi 700 miliardi di euro dai depositi tradizionali, mettendo in difficoltà alcune banche con riserve di liquidità ristrette. Tuttavia, la BCE sostiene che uno scenario simile sia altamente improbabile e sta lavorando a misure progettuali per minimizzare i rischi, tra cui limiti al possesso e moduli centralizzati di gestione del rischio e delle frodi.

Rischi per le banche

  • Perdita di depositi significativi, stimata in circa l'8,2% dei depositi complessivi.
  • Possibile crisi di liquidità per alcune banche, con 13 su 2.025 che rischierebbero di esaurire la riserva obbligatoria.
  • Calo dei ricavi da commissioni sui pagamenti digitali e aumento dei costi infrastrutturali per gestire l'euro digitale.

Misure della BCE

  • Limiti sul possesso di euro digitali da parte dei cittadini per evitare fughe di capitali eccessive.
  • Strumenti forniti alle banche per integrare l'euro digitale nelle loro piattaforme di online banking.
  • Introduzione del Centralized Risk Fraud Management Module per gestire in modo coordinato i rischi antifrode e aumentare la sicurezza del sistema.

Opportunità e strategie

  • L'euro digitale viene presentato come un'alternativa, non un sostituto del sistema bancario tradizionale.
  • Le banche sono invitate a trasformare la sfida in opportunità, integrando l'euro digitale nei propri servizi e rafforzando l'interazione con i clienti.
  • Collaborazione tra BCE, banche e fornitori di servizi per la sicurezza e la gestione multilivello del rischio.

In sintesi, sebbene l'euro digitale rappresenti una sfida per il modello di business delle banche tradizionali, con rischi concreti di controllo e liquidità, la BCE sta adottando strategie per mitigare questi rischi e garantire un equilibrio nel sistema finanziario europeo.

 

 

Gli scenari della BCE mostrano due ipotesi principali riguardo alla perdita di depositi delle banche con l'introduzione dell'euro digitale:

  1. Scenario estremo: Con un limite massimo di detenzione individuale di 3.000 euro, i correntisti potrebbero ritirare fino a circa 700 miliardi di euro dalle banche per convertirli in euro digitali. Questo corrisponde all'8,2% dei depositi totali e potrebbe mettere in crisi alcune banche, con 13 istituti su oltre 2.000 che esaurirebbero la loro riserva obbligatoria di liquidità. La BCE considera questo scenario altamente improbabile.
  2. Scenario "business as usual": In uno scenario più moderato in cui i depositanti non utilizzano pienamente la loro quota di euro digitale, la perdita dai depositi sarebbe di poco più di 100 miliardi di euro. Questo livello di deflusso lascerebbe comunque le banche entro i requisiti di liquidità e non causerebbe problemi sistemici.

Inoltre, la BCE ha studiato limiti di detenzione individuale inferiori a 3.000 euro, come 500, 1000 e 2000 euro, che aiuterebbero a contenere ulteriormente i deflussi e a salvaguardare la stabilità del sistema finanziario. L'euro digitale è visto dalla BCE come uno strumento che, se ben progettato, può rafforzare la sovranità monetaria europea e ridurre la dipendenza da valute estere digitali senza provocare rischi sistemici se gestito correttamente.

 

Con l'euro digitale, le banche potrebbero offrire nuovi servizi innovativi e a valore aggiunto, ampliando l'offerta tradizionale nei pagamenti digitali.

Nuovi servizi possibili

  • Strumenti di pagamento complementari a contanti e metodi elettronici esistenti, più semplici, sicuri e immediati per clienti e attività commerciali.
  • Promozioni automatizzate e programmi fedeltà personalizzati basati sulla programmabilità dell'euro digitale, che consentono di fidelizzare la clientela con sconti mirati e offerte su misura.
  • Pagamenti condizionati che trasferiscono denaro solo dopo la conferma della ricezione del prodotto, riducendo le frodi nei pagamenti online e semplificando i rimborsi.
  • Emissione di ricevute digitali per tracciare facilmente le spese, gestire garanzie, e ridurre l'uso della carta.
  • Portafogli elettronici accessibili anche a utenti senza conto bancario, favorendo l'inclusione finanziaria.
  • Possibilità di essere intermediari in un sistema transnazionale unico e interoperabile nell’area euro, ampliando la clientela e la concorrenza nei mercati digitali.

Benefici per le banche

  • Nuove opportunità di crescita e fidelizzazione clienti attraverso servizi digitali avanzati.
  • Riduzione dei costi di transazione grazie all'uso di una infrastruttura pubblica europea a basso costo.
  • Maggiore competitività rispetto ai circuiti internazionali dominanti.

In sintesi, l'euro digitale apre la strada a innovazioni nella gestione dei pagamenti digitali, offrendo alle banche strumenti per migliorare l’esperienza cliente, combattere frodi e creare servizi su misura integrati nella nuova economia digitale europea.