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  inserito il 15-3-2022  Il PuntO n° 439 Debito pubblico e governi della Repubblica. Nei primi undici mesi del governo Draghi  il debito pubblico è cresciuto
  di quasi 107 miliardi di euro. Mauro Novelli 15-3-2022 
  Per valutare la
  tendenza di ogni governo all’aumento del debito pubblico, prendiamo in
  considerazione il livello del debito alla data delle dimissioni del
  governo considerato e lo sottraiamo al livello di debito alla data del
  suo insediamento. Dividiamo quindi questa differenza per la durata del
  governo espressa in mesi.    
    Ne deriva che l’ultimo governo Prodi, durato
  in carica 24 mesi dall’aprile 2006 all’aprile 2008, ha generato un
  aumento del debito di 92,587 miliardi (da 1.576,688 a 1.669,275
  miliardi), pari a 3,857 miliardi di aumento medio mensile. Con Prodi, il debito pro capite a fine mandato era
  pari a 28.008 euro   L’ultimo governo Berlusconi, durato in
  carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un aumento del debito
  di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1916,402 miliardi), pari a 6,230 miliardi
  aumento medio mensile. Con Berlusconi, il debito pro capite a fine mandato
  era pari a 32.154 euro.   Il governo Monti, in carica da metà
  novembre 2011, conclude il suo mandato a fine aprile 2013. La sua azione ha
  generato un aumento di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine novembre 2011
  (1.912,389 miliardi) ad aprile di quest’anno (2.041,293 miliardi, ultimo
  dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito pubblico), pari a circa
  7,5 miliardi di aumento medio mensile, il peggior risultato rispetto a tutti
  i governi che l’hanno preceduto dal 1996.  Il calcolo preciso
  imputabile a Mario Monti è di difficile esecuzione perché non abbiamo il
  valore del debito a metà novembre 2011. Con Monti, il debito pro capite a fine mandato era
  pari a 34.250 euro.   Il governo Letta, partito a
  fine aprile 2013 con un debito di 2.041,293 miliardi di euro, conclude il suo
  governo, a fine febbraio 2014, con un debito pubblico salito di a 2.107,157,
  con un aumento in 10 mesi di oltre 65 miliardi. Con Letta, il debito pro capite a fine mandato era
  pari a 35.354 euro.   Il governo Renzi,
  partito a fine febbraio 2014 con un debito di oltre 2.107 miliardi di euro,
  arriva a fine novembre 2016 (praticamente a fine mandato), trentatreesimo
  mese di governo, con il debito a 2.229, 412 miliardi (+122,225  miliardi), in aumento ( + 6 miliardi)  rispetto al dato di ottobre 2016, ma
  diminuito di 26 miliardi rispetto al picco massimo di luglio (2.255.610 miliardi).   Con Renzi, il debito pro capite a fine settembre è
  passato a 36.670 euro; era di 37.101 a luglio, picco massimo. (Per il numero
  di abitanti, vedi nota iniziale).  Nel 2016, da inizio gennaio a fine novembre, il
  debito pubblico è aumentato dell’1,6%, passando da 2.193,383 a 2.229,412
  miliardi (+ 36,029 miliardi). Il governo Gentiloni, partito a metà dicembre 2016 con un debito (a
  fine dicembre) di 2.217,693 mld, in calo rispetto
  al dato di fine novembre 2016 (2.229 mld), dopo 14
  mesi – fine febbraio 2018 - passa a 2.286,451 mld.
  con un aumento medio mensile di 4,9 mld.  Con Gentiloni, il debito procapite
  a fine febbraio ammontava a 37.796 euro.  Il governo Conte
  1° parte il primo giugno 2018 con un debito di 2.328,446 (così rivisto da Bankitalia a dicembre 2018). A fine
  agosto 2019, dopo 15 mesi, il debito pubblico passa a 2.462,623 miliardi, con
  un aumento medio mensile di 8,9 miliardi. Con Conte 1°, il debito procapite
  a fine agosto 2019 ammontava a 40.778 euro.  Popolazione considerata: 60.391.000 (dato Istat al
  gennaio 2019) Il governo Conte
  2° parte il 5 settembre 2019 con un debito di 2.464,088 (così rivisto da Bankitalia a dicembre 2019). A fine
  gennaio 2021, dopo 17 mesi, il debito pubblico passa a 2.603,128 miliardi,
  aumentato di 139,040 miliardi rispetto a settembre 2019. L’aumento  medio mensile è di 4,2 miliardi. Con Conte 2°, a fine gennaio 2021il debito procapite ammontava a 43.546  euro.  Popolazione considerata: 59.641.488
  di abitanti
  (dato Istat di febbraio 2021, aggiornato il 3-2020).   Il governo Draghi
  parte il 13 febbraio 2021 con un debito di 2.607,044 miliardi (dato di fine
  gennaio). A fine gennaio 2022, dopo undici 
  mesi di attività, il debito pubblico passa a 2.713,940, con un aumento
  di 106,896 miliardi. Col governo Draghi il debito pro capite aveva
  raggiunto, a fine  gennaio 2022 , i
  45.816 euro. Popolazione considerata: 59.236.213 di abitanti (dato Istat
  gennaio 2021, aggiornato il 3-2022)  Va rilevato che il picco massimo del debito si è
  avuto ad agosto 2021 con 2.734,988 miliardi DEBITO DELLE AMMINISTRAZIONBI LOCALI Col governo
  Draghi sale a fine giugno 2021 il debito delle amministrazioni locali: da
  84,439 di
  fine gennaio 2021 (fine governo Conte 2) 
  a 87,957  di fine gennaio 2022
  (+ 4,5 %).  Rispetto al
  debito pubblico totale del periodo, a fine luglio 2021 il debito delle
  amministrazioni locali risulta pari al 3,24 % 
 _____________________ 
 _______________ DETENTORI
  ESTERI Circa la quota di debito pubblico detenuto da non residenti,
  col governo Draghi è leggermente diminuita dal 30,0 %  di inizio 
  febbraio 2021  (782,519 miliardi
  su 2.607,044), al 29,13 % di fine
  dicembre 2021 (780,199 miliardi su 2.235,652).  Per quanto riguarda i detentori dei soli titoli del
  debito pubblico, all’inizio di febbraio 2021 (il governo Draghi nasce il
  13-2-2021) su un ammontare complessivo in circolazione di 2.183,358 miliardi,
  i non residenti detenevano 713,604 miliardi di titoli, pari al 32,7 %. A fine
  dicembre  2021, su un monte titoli di 2.235,652
  miliardi, erano detenuti da non residenti 684,708 miliardi, pari al 30,6 %
  del totale, in calo di due punti rispetto al dato di inizio febbraio 2021.  Ancora non
  disponibili i dati di Gennaio 2022 
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