(1) RECOVERY FUND. LA UE
IMPONE, CORRETTAMENTE, DUE CONDIZIONI: DIMINUZIONE DEL COSTO DEL LAVORO E
RIFORMA DEI VALORI CATASTALI.
26-9-2020. Italia Oggi. Con
il Recovery fund, più tasse sulla casa. Il
piano europeo Next Generation EU per far fronte
alle ricadute economiche della pandemia concede all’Italia 81,8 miliardi di
euro di sussidi. Ma «a livello europeo vengono chieste la riduzione del
costo del lavoro e la riforma dei valori catastali».
La UE inizia, giustamente
a porre le sue condizioni a prestiti e a concessioni a fondo perduto:
rivedere i valori catastali degli immobili equivale a reintrodurre la tassa
sulla casa che, sciaguratamente, fu cassata dal governo Letta per tenersi
stretto e ripagare Berlusconi dell’appoggio al suo esecutivo. Non ci
meritiamo questi statisti.
Oltretutto non abbiamo bisogno di fare prestiti per la
totalità delle somme messe a disposizione da Bruxelles. Per fare bella
figura, il Bisconte ne farà man bassa per spendere e spandere come mai si è
visto nel corso della vita della Repubblica, saccheggiando i redditi di
figli, nipoti e pronipoti.
Ma facciamoci bene i calcoli!
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