(2) IL LIBRO NERO DELLA MAGISTRATURA. DI STEFANO
ZURLO. BALDINI E CASTOLDI
Il Libro nero della magistratura. Di Stefano Zurlo. 18 euro (9,99
con kindle/Amazon – Baldini+Castoldi)
Esce domani 26 novembre.
Recensione. Nomine, spartizioni,
accordi sottobanco fra le correnti. Tutto avvilente, per carità. Ma c'è ben
altro, ben altre infezioni, nel corpo malato della corporazione togata.
Comportamenti e azioni davanti a cui si resta interdetti e si fatica a
trovare parole adeguate. Ci sono giudici che hanno depositato sentenze con
mesi e mesi di ritardo e altri che hanno dimenticato in cella gli imputati
per 51 giorni. Ci sono giudici che hanno chiamato i carabinieri per non
pagare il conto al ristorante e altri che hanno smarrito pratiche e
fascicoli, vanificando anni di processi. Tutti giudici processati dalla
Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura. Molti sono
stati assolti perché c'è quasi sempre una scappatoia: troppo lavoro, il
sistema che non funziona, la separazione dalla moglie, la malattia grave di
un congiunto. Altri, invece, non sono sfuggiti alla condanna del
«Tribunale» dei colleghi con verdetti più di una volta di manica
extralarge: l'ammonimento o la censura. Più di rado ecco la perdita di
anzianità e, ancora meno, l'espulsione dalla categoria. Sono centinaia i
procedimenti disciplinari che si svolgono davanti al CSM: a volte i media
ne parlano, della maggior parte invece si tace. Processi celebrati nel
silenzio e che nel silenzio si chiudono. "Il libro nero della
magistratura", il nuovo libro di Stefano Zurlo, traducendo dal
burocratese le sentenze della Sezione disciplinare del CSM, illumina un
versante sconosciuto della giustizia italiana: i peccati inconfessati delle
toghe.
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(1) BERLUSCONI È UN UOMO D’AFFARI. I 5STELLE HANNO UNA
RESPONSABILITÀ STORICA.
24-11-2020 Il Fatto quotidiano. Cari M5s,
avete una responsabilità storica: le manovre di B. puntano al Quirinale. In
vista della discesa dal nord dei miliardi europei per invadere l’Italia,
stremata dalla Covid-19, la macchina degli appetiti illeciti si è messa in
moto…., prima in sordina, poi via via sempre più articolata da distinguo e
assicurazioni: niente inciuci, solo collaborazione senza contropartita. Don
Farinella.
MN:
Niente inciuci, solo collaborazione senza contropartita. Le risate! Ma
Berlusconi non era un uomo d’affari?
(Hugo): Il successo è una cosa piuttosto
lurida; la sua falsa somiglianza col merito inganna gli uomini.
(Montesquieu): “Lo Stato perirà nel momento in cui il
potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’.
(S. Agostino): Che cosa sono i regni senza giustizia, se non delle vaste
imprese brigantesche?
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