PROCESSO
A SALVINI
17-2-2020 ADNKronos. Open Arms, la memoria di
Salvini: "Italia non aveva obbligo L'ex
ministro dell'Interno: "L’Italia non aveva alcuna competenza". Open Arms: "Non rappresentavamo alcun
pericolo per la sicurezza dello Stato" "
IMMIGRAZIONE
«Open Arms», la difesadi Salvini: «Quella nave
doveva andare a Malta». di Fiorenza Sarzanini
L’ex ministro alla Giunta
per le immunità: «Sono spagnoli l’Italia non aveva obblighi». Il tribunale
dei ministri di Palermo lo accusa di sequestro di persona.
Solo per ricordare – e da
ex ufficiale della Marina Militare me ne corre l’obbligo - che tutta la costruzione degli
"Accogliamotutti" è basata su un falso ormai conclamato, almeno per
i normodotati: non è vero che siamo in presenza di un naufragio, evento
imprevisto ed imprevedibile, col drammatico salvataggio dei superstiti, strappati
alla furia dei marosi.
Gli scafisti sanno ben calcolare quanta benzina
serva per arrivare al luogo del rendez-vous con le ONG, definito con Alarm
phone, e mettono in serbatoio solo quel quantitativo. Esaurito il quale, il
gommone si ferma in attesa dei salvatori. In molti casi i gommoni vengono
affiancati da complici degli scafisti: quando è raggiunto il punto di
rendez.vous, costoro recuperano il
motore dal gommone e se ne vanno. A volte il rendez-vous salta. In questo
caso, se ci sono morti, l’accusa dovrebbe essere: omicidio colposo con dolo
eventuale.
Notarella circa il "porto sicuro più
vicino". L'indicazione riguarda i navigli che intervengono a salvare
chi ha la disgrazia di fare naufragio, evento – ripeto - imprevisto ed imprevedibile. In genere chi
soccorre incrocia nella zona non per piacere. Infatti, si tratta di norma
di navigli commerciali, portacontainer,
petroliere, cargo, traghetti, che interrompono il loro business per portare
soccorso. Hanno quindi la necessità di tornare velocemente ai loro affari.
Per questo si parla di un porto vicino. Le navi ONG hanno come business
quello di "salvare vite umane da naufragi (programmati e a pagamento)".
Il loro obbiettivo è raggiunto nel momento in cui imbarcano i partecipanti
al tremendo naufragio. Possono quindi decidere di sbarcare i superstiti
anche in porti più lontani. In due settimane la ONG sarebbe potuta arrivare
in Patagonia.
E' oltretutto manifesta la
malafede di chi parla di nave ONG "bloccata".
|