PRIVILEGIA
NE IRROGANTO Documento
inserito il: 13-4-2013 |
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Ecco i saggi! Dal Il Sole 24 Ore del 12-4-2013 Due documenti tutto sommato snelli - di 29 e 83 pagine -
che racchiudono l'"Agenda possibile", in materia economico-sociale
ma soprattutto su quello delle riforme istituzionali, per portare il nostro
sistema politico fuori dalle secche in cui si trova dalle ultime Politiche.
Si è conclusa così la "mission impossible" dei 10 saggi incaricati il 30 marzo
scorso dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di metter giù un
canovaccio di proposte e priorità per favorire l'intesa tra i partiti
impegnati a dare un governo all'Italia. Ma vediamo più da vicino le proposte
presentate questa mattina al Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/hl7BQ A)
LE PROPOSTE DEL GRUPPO
ISTITUZIONALE…. Fiducia solo dalla Camera, possibilità di sfiducia
costruttiva, potere del premier di chiedere lo scioglimento anticipato
dell'Assemblea di Montecitorio e di proporre al Capo dello Stato non solo la
nomina ma anche la revoca dei ministri. Mentre il finanziamento pubblico
delle attività politiche, in forma adeguata e con verificabilità delle
singole spese, costituisce un fattore ineliminabile per la correttezza della
competizione democratica e per evitare che le ricchezze private possano
condizionare impropriamente l'attività politica. Sono in estrema sintesi le
proposte del gruppo di lavoro sulle riforme costituzionali istituito dal
Presidente della Repubblica (e composto da Mario Mauro, Valerio Onida, Gaetano Quagliariello, Luciano
Violante). No al governo sempresidenziale, preferibile
il regime parlamentare Secondo il gruppo di lavoro è preferibile il regime
parlamentare in quanto più coerente con il complessivo sistema
costituzionale, capace di contrastare l'eccesso di personalizzazione della
politica, più elastico rispetto alla forma di governo semipresidenziale. Richiesta di fiducia ad una sola Camera Quanto alla forma di governo, i saggi hanno deliberato
all'unanimità alcune correzioni che sarebbe utile introdurre nel nostro
sistema «qualora dovesse essere confermata la forma di governo parlamentare
razionalizzata». Per esempio, dopo le elezioni, il candidato alla Presidenza
del Consiglio, nominato dal Presidente della Repubblica sulla base dei
risultati elettorali, dovrebbe essere obbligato a presentarsi per la fiducia
alla sola Camera dei deputati (ipotizzando una contestuale riforma
dell'attuale bicameralismo paritario) per ottenerne la fiducia. Altro
suggerimento, al presidente del Consiglio «che abbia avuto e conservi la
fiducia della Camera, spetta il potere di proporre al Capo dello Stato la
nomina e la revoca dei ministri». Superare il Porcellum,
verso un sistema misto proporzionale-maggioritario A giudizio dei saggi, poi, «in ogni caso va superata la
legge elettorale vigente» e «la nuova legge potrebbe prevedere un sistema
misto (in parte proporzionale e in parte maggioritario), un alto sbarramento,
implicito o esplicito, ed eventualmente un ragionevole premio di
governabilità». Sempre in materia di norme elettorali, i saggi propongono «di
eliminare le circoscrizioni estero, prevedendo il voto per corrispondenza,
assicurandone la personalità e la segretezza». Attuare federalismo
fiscale Secondo i saggi «occorre
intervenire anche sulla finanza decentrata, concludendo in tempi rapidi il
processo di attuazione della riforma del 2009 sul federalismo fiscale». Una Commissione per
la riforma della Costituzione I saggi propongono una commissione
mista per la riforma della Costituzione , costituita in parte da parlamentari
(eletti dalle Camere secondo un criterio di rappresentanza proporzionale) e
in parte da non parlamentari (scelti con modalità che saranno decise dal
Parlamento). Per le leggi di
revisione costituzionale referendun confermativo Per i saggi occorre prevedere che
le leggi di revisione costituzionale possano sempre essere sottoposte a
referendum popolare confermativo. Tagliare le
commissioni parlamentari Per i saggi è opportuno ridurre il
numero delle commissioni parlamentari parmanenti a
un massimo di nove-dieci invece che le attuali 22. Istituire un albo dei
lobbisti presso le Camere Istituire presso la Camera e Senato
e nelle Assemblee regionali un Albo dei portatori di interessi. È un altro
dei consigli dei saggi contenuto nel loro documento finale. «I gruppi di
interesse svolgono una legittima ma non sempre trasparente attività di
pressione sulle decisioni politiche» ricordano i saggi secondo i quali serve
un mezzo per garantire trasparenza ed evitare di alterare la concorrenza. Emergenza carceri,
estendere depenalizzazione e pene alternative «Per contribuire al contenimento di
un sovraffollamento carcerario ormai insostenibile, si propone: a) di
trasformare in pene principali comminabili dal giudice di cognizione alcune
delle attuali misure alternative dell'esecuzione, come l'affidamento in prova
e la detenzione domiciliare; b) un ampio processo di depenalizzazione di
condotte che possono essere meglio sanzionate in altra sede; c)
l'introduzione su larga scala di pene alternative alla detenzione; d) una
particolare attenzione va dedicata al tema del lavoro dei detenuti, che
riduce drasticamente la recidiva, rende il carcere più vivibile, rispetta la
dignità della persona detenuta; per questa ragione occorre una congrua
assegnazione di risorse finanziarie«. È quanto si legge nella relazione
finale del gruppo di lavoro sulle riforme istituzionali. Su incompatibilità
decida giudice indipendente I saggi, segnalando il rischio che
prevalgano «logiche politiche», propongono poi di modificare l'articolo 66
della Costituzione in modo da attribuire «ad un giudice indipendente e
imparziale» la decisione su legittimità dell'elezione, ineleggibilità e
incompatibilità, togliendolo al Parlamento. Il conflitto
di interessi? Il problema c'è ma no a soluzioni di parte Il «problema di prevenire»
il conflitto di interessi c'è, ma va affrontato senza «spirito di parte». Giustizia civile, estendere
l'Adr obbligatoria Tra le cose che i saggi
ritengono necessarie per rilanciare il "Sistema Italia" anche il
rafforzamento delle forme obbligatorie di mediazione per alleggerire la
giustizia civile, che è, in generale, uno dei "nervi scoperti" del
nostro paese. Per questo, scrivono i saggi, «si propone: a) l'instaurazione
effettiva di sistemi alternativi (non giudiziari) di risoluzione delle
controversie, specie di minore entità, anche attraverso la previsione di
forme obbligatorie di mediazione; questi sistemi dovrebbero essere accompagnati
da effettivi incentivi per le parti e da adeguate garanzie di competenza, di
imparzialità e di controllo degli organi della mediazione». No ai magistrati-candidati
in luoghi dove hanno esercitato Per quel che riguarda
l'ordinamento delle magistrature, il gruppo di lavoro sulle riforme
istituzionali ha rilevato come «al magistrato deve essere in ogni caso
vietato di candidarsi nei luoghi ove ha esercitato le sue funzioni; deve
essere vietato di tornare a esercitare le sue funzioni nei luoghi ove si é candidato o é stato eletto e
deve essere vietato di assumere responsabilità di governo regionale o locale
nei luoghi ove ha esercitato le sue funzioni». B) ... E QUELLE DEL GRUPPO ECONOMICO Debiti Pa:
completare il pagamento dei debiti Secondo i saggi, occorre
fare arrivare il credito alle piccole e medie imprese e completare il
pagamento dei debiti commerciali della pubblica amministrazione. Per
raggiungere questi obiettivi, va completato il pagamento dell'intero
ammontare dei debiti commerciali della pubblica amministrazione verso le
imprese e far sì che l'obbligatorio termine di 30 giorni per i pagamenti, in
vigore dall'inizio dell'anno, sia effettivamente rispettato. Occorre anche
espandere la operatività del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie
imprese, che può, attraverso garanzie a banche e Confidi sui
prestiti alle Pmi, attivare prestiti aggiuntivi per
oltre 30 miliardi. È poi necessario accelerare l'utilizzazione dei Fondi
strutturali dell'Unione europea, rafforzando la sinergia fra amministrazioni
centrale, regionali, locali e imprese Rilanciare il ruolo
dell'Italia sui mercati internazionali Per gli esperti occorre
accrescere l'operatività del polo costituito da Sace,
Simest e Cdp in materia
di assicurazione e finanziamento delle esportazioni, rimodulando la relativa
disciplina normativa sul modello della Ipex-Bank
tedesca. Aumentare la concorrenza,
anche nell'RcAuto iù generico l'invito dei
saggi a favorire la concorrenza, «dal settore del gas a quello dei farmaci,
anche attraverso la valorizzazione della legge annuale ad hoc, mentre su
fronte delle polizze assicurative è necessario garantire maggiore
«dinamismo». Tra le altre proposte anche quella di accelerare la costituzione
dell'Autorità di regolazione del settore dei trasporti prevista dal decreto
Cresci Italia, la cui mancanza pesa «soprattutto sul settore ferroviario». Credito di imposta per le
spese in ricerca e sviluppo
I saggi propongono di
istituire un Fondo di investimento pubblico-privato che operi come fondo di
fondi di venture capital, rafforzando normativamente l'operatività dei due
fondi di private equity già costituiti presso la Cdp (Fondo italiano di investimento e Fondo strategico
italiano). È poi opportuno riconoscere un credito d'imposta a fronte di spese
per ricerca e sviluppo. ... e per i lavoratori a
bassa retribuzione
Per rilanciare
l'occupazione dei giovani, per gli esperti si può introdurre un credito di
imposta per i lavoratori a bassa retribuzione. Più telelavoro per
rilanciare l'occupazione femminile Sarebbe utile
istituzionalizzare e disciplinare con regole certe la possibilità di
ricorrere al telelavoro, con vantaggi anche per le imprese in termini di
riduzione dei costi fissi e dei casi di assenteismo. Si tratta di uno
strumento ancora sottoutilizzato in Italia. Pagamento debiti Pa, rispetto effettivo dei 30 giorni di legge Sul ritardato pagamento dei
debiti della Pa, uno dei problemi più sentiti in
tempi di crisi economica, la proposta è quella di completare «il pagamento
dell'intero ammontare dei debiti commerciali della pubblica amministrazione
verso le imprese e far sì che l'obbligatorio termine di 30 giorni per i
pagamenti, in vigore dall'inizio dell'anno, sia effettivamente rispettato». Inoltre
i saggi sollecitano a «espandere la operatività del Fondo Centrale di
Garanzia per le piccole e medie imprese, che può, attraverso garanzie a
banche e Confidi sui prestiti alle pmi, attivare
prestiti aggiuntivi per oltre 30 miliardi». Il comitato segnala anche la
necessità di «accelerare l'utilizzazione dei Fondi strutturali dell'Unione
europea, rafforzando la sinergia fra amministrazioni centrale, regionali,
locali e imprese». |
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