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PRIVILEGIA
NE IRROGANTO Documento
inserito il: 16-6-2017 |
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DOCUMENTI CORRELATI |
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Il
PuntO n° 353 Debito
pubblico e governi della Repubblica. Ad aprile 2017, dopo quattro mesi di attività del governo Gentiloni, il debito raggiunge il suo nuovo
massimo: 2.270,355 mld. In crescita le
disponibilità del Tesoro, da 72 a 92 miliardi Di
Mauro Novelli 16-6-2017
Per valutare la
tendenza di ogni governo all’aumento del debito pubblico, prendiamo in
considerazione il livello del debito alla data delle dimissioni del
governo considerato e lo sottraiamo al livello
di debito alla data del suo insediamento. Dividiamo quindi questa
differenza per la durata del governo espressa in mesi. TAB. 1-
DEBITO PUBBLICO E GOVERNI DELLA REPUBBLICA Fonte
Bankitalia SBS “Finanza pubblica” del 15-6-2017. Elaborazioni
M. Novelli www.mauronovelli.it
Ne deriva che l’ultimo governo Prodi, durato
in carica 24 mesi dall’aprile 2006 all’aprile 2008, ha generato un
aumento del debito di 92,587 miliardi (da 1.576,688 a 1.669,275
miliardi), pari a 3,857 miliardi di aumento medio mensile. Con Prodi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 28.008 euro L’ultimo governo Berlusconi,
durato in carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un
aumento del debito di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1916,402 miliardi),
pari a 6,230 miliardi aumento medio mensile. Con Berlusconi, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 32.154 euro. Il governo Monti, in carica da
metà novembre 2011, conclude il suo mandato a fine aprile 2013. La sua azione
ha generato un aumento di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine novembre 2011
(1.912,389 miliardi) ad aprile di quest’anno (2.041,293 miliardi, ultimo
dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito pubblico), pari a circa
7,5 miliardi di aumento medio mensile, il peggior risultato rispetto a tutti
i governi che l’hanno preceduto dal 1996. Il calcolo preciso
imputabile a Mario Monti è di difficile esecuzione perché non abbiamo il
valore del debito a metà novembre 2011. Con Monti, il debito pro capite a fine
mandato era pari a 34.250 euro. Il governo Letta, partito a
fine aprile 2013 con un debito di 2.041,293 miliardi di euro, conclude il suo
governo, a fine febbraio 2014, con un debito pubblico salito di a 2.107,157, con
un aumento in 10 mesi di oltre 65 miliardi. Con Letta, , il
debito pro capite a fine mandato era pari a 35.354 euro. Il governo Renzi, partito a fine febbraio 2014 con un debito di oltre 2.107
miliardi di euro, arriva a fine novembre 2016 (praticamente a fine mandato),
trentatreesimo mese di governo, con il debito a 2.229, 412 miliardi (+122,225 miliardi),
in aumento ( + 6 miliardi) rispetto al
dato di ottobre 2016, ma diminuito di 26 miliardi rispetto al picco massimo
di luglio (2.255.610 miliardi). Con Renzi, il debito pro capite a fine
settembre è passato a 36.670 euro; era di 37.101 a luglio, picco massimo.
(Per il numero di abitanti, vedi nota iniziale). Nel 2016, da inizio gennaio a fine novembre,
il debito pubblico è aumentato dell’1,6%, passando da 2.193,383 a 2.229,412
miliardi (+ 36,029 miliardi). Il governo Gentiloni, partito a metà
dicembre 2016 con un debito (a fine dicembre) di 2.217,693 mld, con una riduzione rispetto al dato di fine novembre
(2.229 mld), dopo quattro mesi – fine aprile -
passa a 2.270,355 mld. con
un aumento mensile di 13,2 mld. DEBITO
DELLE AMMINISTRAZIONBI LOCALI Col
governo Gentiloni, ad aprile aumenta (+ 0,7%) il
debito delle amministrazioni locali: da 89,322 miliardi di fine dicembre 2016
a 89,985 di aprile 2017. Rispetto al debito pubblico totale del periodo,
passa dal 4,1 % (12-2016)
al 4,0 % (4-2017). TAB. 2
Governo Gentiloni. Debito
Amministrazioni locali Fonte Bankitalia SBS “Finanza pubblica” n° 15-6-2017 Elaborazioni
M. Novelli
(*) Somma delle passività
finanziarie di altri enti delle Amministrazioni locali, a esclusione di
quelle che costituiscono attività di enti appartenenti alle Amministrazioni
pubbliche. __________________________ Tab. 3- Governo Gentiloni.
Depositi attivi e depositi presso altre IFM delle Amm.ni Pubbliche. (in
Miliardi) Fonte Bankitalia SBS “Finanza pubblica” del 15-6-2017 Elaborazioni M. Novelli
(*) Non sono
compresi: prestiti a Stati membri dell’UEM (bilaterali o attraverso
l’EFSF) e contributo ESM __________________________ DETENTORI ESTERI Circa la quota di
debito pubblico detenuto da non residenti, col governo Gentiloni
è diminuita dal 32,8 % di fine dicembre 2016 (726,678 miliardi su 2.217,909),
al 31,6 % di marzo 2017 (713,886 miliardi su 2.260,275). Comunque in costante
calo rispetto ai dati degli ultimi mesi. Per quanto riguarda
i detentori dei soli titoli del debito pubblico, a dicembre 2016 (inizio del
governo Gentiloni), su un ammontare complessivo in
circolazione di 1.872,368 miliardi, i non residenti detenevano 676,649
miliardi di titoli, pari al 36,1 percento. A marzo 2017, su un monte titoli
di 1.910,851 miliardi, erano detenuti da non residenti 663,836
miliardi, pari al 34,7 % del
totale. Ancora non disponibili i dati di aprile 2017 Tab. 4- Governo Gentiloni.
Detentori del debito pubblico e dei titoli del debito pubblico non residenti.
(In parentesi la percentuale detenuta da non residenti). In miliardi Fonte Bankitalia SBS “Finanza
pubblica” 15-6-2017 Elaborazioni
M. Novelli
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