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Documento inserito il: 24-7-2014

 

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Il PuntO 265.  Debito pubblico e detentori. 20-4-2013.htm

 

 

 

Il PuntO n° 296

Debito pubblico negli anni 2006-2014.

Detentori esteri: toccato il minimo a dicembre 2013,

tornano ad affacciarsi in Italia.

 

Di Mauro Novelli  25-2-2014

 

 

Debito pubblico complessivo: ad Aprile 2014, il 33,2 % (in lieve crescita rispetto a dicembre 2013) è  in mano ad investitori stranieri.

Nel 2006 era del 43,3 %

 

Torna a crescere la quota di debito pubblico e di titoli del debito pubblico detenute da investitori esteri. Dal dicembre 2006, aveva toccato il minimo nel dicembre 2013

 

Titoli di stato: su 1.808 mld (aprile 2014), solo 255 mld in mano a famiglie e aziende non finanziarie residenti. 881 mld in mano a Bankitalia, banche, assicurazioni e finanziarie.

 

 

Del debito pubblico si dà la seguente definizione: Il debito pubblico è pari al valore nominale di tutte le passività lorde consolidate delle amministrazioni pubbliche (amministrazioni centrali, enti locali e istituti previdenziali pubblici). Il debito è costituito da biglietti, monete e depositi, titoli diversi dalle azioni – esclusi gli strumenti finanziari derivati – e prestiti, secondo le definizioni del SEC 95.

[Ripropongo quesito per inciso: se banconote e monete costituiscono una passività e contribuiscono alla formazione del debito pubblico (158,392 miliardi a dicembre 2013), chi sono i creditori dello stato italiano? La BCE? La Banca d’Italia? I cittadini italiani? Nel suo ultimo bilancio, anche la ns. banca centrale pone al passivo dello stato patrimoniale la voce “banconote in circolazione”.]

 

L’ultimo Supplemento al Bollettino statistico “Finanza pubblica” (n° 37 del 14-7-2014) aggiorna i dati relativi a fabbisogno e debito delle Amministrazioni centrali e di quelle locali. Riportiamo ns. elaborazioni nella TAB. 1-

Al di là delle dimensioni raggiunte, la disaffezione di lungo periodo degli investitori stranieri circa un loro impegno finanziario nel nostro debito pubblico e nei titoli che in parte lo rappresentano, sembra invertire la tendenza. A dicembre del 2013, ha toccato il minimo degli otto anni considerati (31,8 %), risalita a 33,2 % ad aprile di quest’anno.

 

 

 

 TAB. 1- DEBITO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

DETENTORI ESTERI

Fonte: Bankitalia SupplBoll. Statistico “Finanza pubblica”

(n°37 del 14-7-2014) Ns. elaborazioni

 

TOTALE DEBITO

… di cui AMMONTARE DETENUTO ALL’ESTERO

QUOTA DETENUTA ALL’ESTERO

12- 2006

1.575,635

682,900

43,3 %

12- 2007

1.596,762

685,371

42,9 %

12- 2008

1.664,123

687,474

41,3 %

12- 2009

1.761,165

753,757

42,8 %

12- 2010

1.841,912

811,208

44,0 %

12- 2011

1.897,179

734,327

38,7 %

12- 2012

1.988,658

698,112

35,1 %

12- 2013

2.069,365

658,158

31,8 %

4 - 2014

2.146,374

712,273

33,2 %

 

 

Negli otto anni della crisi, la quota detenuta all’estero degli strumenti complessivi in cui si articola finanziariamente il nostro debito pubblico (costituito per oltre l’84 % da titoli di stato), è passata dal 43,3 per cento di dicembre 2006 al 31,8  di dicembre 2013, per tornare a crescere ad aprile 2014 (33,2 %).

Il fatto che il nostro debito pubblico sia in buona parte detenuto da investitori non domestici non è cosa del tutto positiva: così come sono messe le nostre finanze (dobbiamo attingere dalla collocazione dei ns. titoli per pagare la spesa corrente, anche improduttiva) essere troppo dipendenti dagli umori di investitori esteri potrebbe dar luogo a situazioni non controllabili e disastrose, qualora potentati e/o speculatori dovessero imporre una fuga dai titoli del nostro debito pubblico, come avvenne tre anni fa in occasione della vendita di miliardi di ns. BTP da parte della Bundesbank

 

In particolare (Tabella n° 2) la fuga dai ns. titoli del debito pubblico è stata marcata fino a dicembre scorso per recuperare nel primo trimestre del 2014.

Gli investitori esteri hanno alleggerito le loro posizioni (in percentuale sul monte titoli)  passando dal 55,5 per cento del dicembre 2006, al 37,1 di aprile scorso con un calo di oltre 18 punti percentuali. 

Come si considerava in precedenza, si rileva – per il primo trimestre del 2014 - la tendenza estera ad un ritorno ad investire nei nostri titoli, sia in valore assoluto: 671 miliardi di aprile 2014 dai 618 di dicembre scorso.

 

  TAB. 2- TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO. DETENTORI ESTERI E IMF DETENTRICI

ANDAMENTO 2006-2013

Fonte: Bankitalia SupplBoll. Statistico “Finanza pubblica”

(n°37 del 14-7-2013). Valori in miliardi. Ns. elaborazioni

 

MONTE TITOLI DI STATO

… di cui TITOLI

DETENUTI

ALL’ESTERO

…. di cui TITOLI DETENUTI DA BANKITALIA +  BANCHE ITAL.

12-2006

1.223,439

678,493

55,5 %

219,127

17,9 %

12-2007

1.317,840

680,891

51,7 %

220,572

16,7 %

12-2008

1.383,778

682,551

49,3 %

228,158

16,5 %

12-2009

1.470,036

748,597

50,9 %

266,577

18,1 %

12-2010

1.484,702

806,603

54,3 %

319,331

21,5 %

12-2011

1.758,648

726,028

41,3 %

354,858

20,2 %

12-2012

1.655,284

666,472

40,3 %

451,059

27,2 %

12-2013

1.734,982

618,842

35,7 %

501,570

28,9 %

4 - 2014

1.807,944

671,530

37,1 %

512,705

28,4 %

 

 

Nello stesso periodo assistiamo ad un andamento abbastanza costante per il monte titoli pubblici detenuto da Banca d’Italia e aziende di credito. Nei loro caveaux ne sono conservati oltre 512 miliardi pari al 28,4 %, in leggero calo percentuale rispetto al dicembre precedente (28,9 %). Complessivamente, negli otto anni della crisi, i titoli pubblici detenuti da Bankitalia e banche è cresciuto di oltre 10 punti, dal 17,9% di dicembre 2006, al 28,4% di aprile 2014.

 

Da “L’economia italiana in breve” n° 87 di luglio 2014, riportiamo una tavola sinottica esplicativa dei detentori e della composizione dei titoli di stato con l’andamento dal 1° trimestre 2010 al 1° trimestre del 2014. Si consideri che nel comparto “Altri investitori” sono comprese assicurazioni, società finanziarie, aziende non finanziarie e famiglie. 

 

 

 

La successiva Tabella 3- disaggrega il dato relativo ai detentori interni e fornisce la variazione dall’aprile 2013  all’aprile 2014.

A fronte di  un monte titoli pubblici cresciuto, nel periodo, del 5,7 percento, il maggior incremento nella detenzione dei titoli è imputato al comparto “detentori esteri” cresciuto in un anno di oltre il 7 percento, seguito da società non finanziarie e famiglie con +5,8 per cento.

Recuperano anche aziende e famiglie italiane  (+5,8 %), dopo i crolli della quota di titoli pubblici da esse detenuti passati da complessivi 241 miliardi di aprile 2013 ai 255 dello stesso mese del 2014.

Si consideri che l’abbandono dei titoli da parte di famiglie e imprese residenti negli anni della crisi non è stato generato da  disaffezione, quanto piuttosto, per i ceti meno abbienti, da liquidazioni a seguito soprattutto di difficoltà finanziarie.

 

 TAB. 3- TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO. DETENTORI INTERNI ED ESTERI

VARIAZIONE 4-2014 / 4-2013

Fonte: Bankitalia SupplBoll. Stat.“Finanza pubblica”

(n°37 del 14-7-2014). Valori in miliardi. Ns. elaborazioni

 

APR. 2014

APR. 2013

Variazione %

TOTALE TITOLI DI STATO

1.807,944

1.710,598

+ 5,7 %

BANCA D’ITALIA

101,591

97,042

+ 4,7 %

ALTRE BANCHE RESIDENTI

411,114

396,672

+ 3,6 %

ASSICURAZIONI E ALTRE SOC. FINANZIARIE RESIDENTI

368,054

348,962

+ 5,5 %

SOCIETA’ E FAMIGLIE RESIDENTI

255,655

241,709

+ 5,8 %

DETENTORI ESTERI

671,530

626,203

+ 7,2 %