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PRIVILEGIA
NE IRROGANTO Documento inserito
il:
16-6-2013 |
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DOCUMENTI CORRELATI |
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I contenuti del Decreto “Fare” Da www.governo.it. 15-6-2013 “Decreto
Fare”
In
apertura dei lavori il Consiglio ha dunque esaminato e approvato il decreto
legge che prevede misure urgenti per il rilancio economico del Paese, il
cosiddetto “Decreto Fare”. INFRASTRUTTURE
Il
decreto contiene misure, per un totale di oltre 3 miliardi di euro e con una
ricaduta prevista a livello occupazionale di circa 30mila nuovi posti di
lavoro (20mila diretti, 10 mila indiretti), in materia di infrastrutture. In
particolare si prevede: 1)
Lo sblocca cantieri ·
Il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti istituisce un Fondo di 2.030
milioni di euro (per il quadriennio 2013-2017) per consentire la continuità
dei cantieri in corso o per l’avvio di nuovi lavori; ·
Gli interventi
finanziabili riguardano: o
miglioramento
rete ferroviaria (interventi per la sicurezza immediatamente cantierabili per
l’importo già disponibile di 300 milioni di euro), o
il collegamento
ferroviario tra la Regione Piemonte e la Valle d’Aosta, o
gli assi autostradali
della Pedemontana Veneta e Tangenziale Esterna Est di Milano; o
Asse
collegamento tra la strada statale 640 e l’autostrada A19 Agrigento -
Caltanissetta ·
Con una
delibera del Cipe si finanzieranno: o
Asse viario
Quadrilatero Umbria – Marche, o
La linea
metropolitana M4 di Milano, o
Il collegamento
Milano-Venezia terzo lotto Rho-Monza, o
La linea 1
della metropolitana di Napoli, o
L’asse
autostradale Ragusa-Catania, o
La tratta
Cancello –Frasso Telesino della linea AV/AC Napoli-Bari, o
La tratta
Colosseo – Piazza Venezia della metropolitana C di Roma o
Attenzione
anche per quanto riguarda il “Corridoio Tirrenico meridionale A12 – Appia e
bretella autostradale Cisterna Valmontone”. E
ancora: ·
Sviluppo degli
investimenti previsti dalla Convenzione vigente per la realizzazione e la
gestione delle tratte autostradali A24 e A 25 “Strade dei Parchi” con una
spesa di 78 milioni per il 2013 e 30,7 milioni per il 2014 che verrà
restituita dalla Regione e dagli enti locali interessati entro il 31 dicembre
2015; ·
Un investimento
straordinario di edilizia scolastica, finanziato dall'INAIL fino a 100
milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2016, nell'ambito degli
investimenti immobiliari previsti dal piano di impiego di propri fondi. Il
piano verrà adottato sulla base della Programmazione Miur-Regioni-enti
locali dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, d'intesa con il ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e con quello delle
Infrastrutture e dei Trasporti; ·
Programma
“6.000 campanili”: 100 milioni di euro per 200 interventi nei comuni sotto i
5.000 abitanti coinvolgendo il tessuto delle piccole e medie imprese; ·
Per incentivare
la realizzazione di infrastrutture di importo superiore ai 200 milioni di
euro con contratti di partenariato pubblico-privato che non prevedono
contributi pubblici a fondo perduto, è riconosciuto al titolare del contratto
un credito di imposta a valere sull’IRES e IRAP e l’esenzione dal pagamento
del canone di concessione nella misura necessaria al raggiungimento
dell’equilibrio del piano economico-finanziario. 2)
Sicurezza stradale È
previsto un programma di interventi di sicurezza stradale per 300 milioni di
euro per la riqualificazione di ponti, viadotti e gallerie della rete
stradale. 3)
Rilancio porti e nautica ·
Abolizione
della tassa sulle piccole imbarcazioni; ·
Rilancio dei
porti attraverso la semplificazione e la facilitazione delle procedure per i
dragaggi, la rimodulazione delle tasse portuali e l’implementazione
dell’autonomia finanziaria dei porti per la manutenzione e la sicurezza. EDILIZIA
1)
Ristrutturazioni nelle città ·
Semplificazione
e incentivazione del recupero e delle ristrutturazioni degli edifici nelle
città. 2)
Semplificazioni in materia di edilizia ·
Stop alle
lungaggini burocratiche: l’interessato che abbia bisogno della segnalazione
di Inizio Attività può richiedere allo Sportello Unico di provvedere
all’acquisizione di tutti gli atti di assenso necessari all’intervento edilizio; ·
Il certificato
di agibilità può essere richiesto anche per singoli edifici, singole porzioni
della costruzione o singole unità immobiliari purché funzionalmente autonomi,
qualora siano state realizzate e collaudate le opere di urbanizzazione primaria. 3)
Semplificazioni in materia di Durc ·
Si potrà
acquisire in via informatica; ·
avrà validità
di 180 giorni. IMPRESA
1)
Più facile accedere al fondo di garanzia delle Pmi Per
riattivare il circuito del credito, il decreto prevede il potenziamento del Fondo
Centrale di Garanzia, per consentire l’accesso a una platea
molto più ampia di piccole e medie imprese. A questo scopo, in particolare,
si dispone la revisione dei criteri di accesso per il rilascio della garanzia
che allargherà notevolmente la platea delle imprese che potranno utilizzare
il Fondo ed è stato programmato un cospicuo rifinanziamento, in sede di Legge
di Stabilità, che consentirà di attivare credito aggiuntivo per circa 50
miliardi. 2)
5 miliardi per l’acquisto di nuovi macchinari Le
Pmi potranno accedere a finanziamenti a tasso
agevolato per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di
fabbrica ad uso produttivo. ·
saranno
concessi entro il 31 dicembre 2016 da banche convenzionate; ·
avranno durata
massima di 5 anni e per un valore non superiore a 2 milioni di euro per
ciascuna impresa. 3)
Sostegno ai grandi progetti di ricerca e innovazione industriale Viene
istituito un “Fondo di garanzia per i grandi progetti” con una dotazione di
50 milioni per il 2013 e il 2014. 4)
Rifinanziamento di contratti di sviluppo Con
il finanziamento dei Contratti di Sviluppo nel Centro-Nord, gestiti da Invitalia, abbiamo posto le condizioni per avviare in
tempi rapidi almeno 20 grandi progetti di investimento che diversamente non
sarebbero partiti, assicurando non solo un significativo impatto economico,
ma anche un’importante ricaduta sul fronte occupazionale. 5)
Più concorrenza nel mercato del gas naturale e dei carburanti Viene
inoltre ampliata l’apertura del mercato del gas naturale, liberalizzando
completamente le piccole e medie aziende, in linea con quanto indicato dalla
Commissione Europea e dall’Antitrust. Sono previste poi misure volte ad
accelerare l’avvio delle gare di distribuzione del gas per ambiti
territoriali, dalle quali deriveranno minori costi per i cittadini utenti e
significative entrate per gli enti locali. 6)
Riduzione delle bollette dell’elettricità In
particolare, abbiamo modificato le modalità di determinazione delle tariffe
concesse agli impianti in regime Cip6, in modo progressivo, portandole in
linea con i prezzi di mercato che si sono significativamente ridotti
nell’ultimo periodo; abbiamo bloccato la maggiorazione degli incentivi
all’elettricità prodotta da biocombustibili liquidi, maggiorazione che
avrebbe comportato un aumento delle tariffe di 300 milioni all’anno e avrebbe
premiato impianti con scarsi benefici ambientali che saranno invece oggetto
di iniziative di riqualificazione. 7)
Imprese miste per lo sviluppo ·
crediti
agevolati per assicurare il finanziamento della quota di capitale di rischio
per la costituzione di imprese miste; ·
crediti
agevolati ad investitori pubblici o privati o ad organizzazioni
internazionali, per il finanziamento di imprese miste da realizzarsi in Paesi
in via di sviluppo. 8)
Burocrazia zero È
prevista la predisposizione di un piano nazionale per le zone a ‘burocrazia
zero’. 9)
Multa alle P.A. che ritardano Viene
introdotto un indennizzo monetario a carico delle P.A. in ritardo nella
conclusione dei procedimenti amministrativi. Se il titolare del potere
sostitutivo (cioè chi subentra al funzionario ‘ritardatario’) non conclude la
procedura, scatta un risarcimento pari a 50 euro al giorno fino a un massimo
di 2.000 euro. Se non liquidata, la somma può essere chiesta al giudice
amministrativo con una procedura semplificata. 10)
Certificati medici inutili Sono
eliminate tutte le certificazioni mediche oggi necessarie per accedere a
impieghi pubblici e privati. Non vi saranno più per i cittadini adempimenti
onerosi resi inutili dalle recenti novità legislative in materia di
sorveglianza sanitaria sui luoghi del lavoro. AGENDA
DIGITALE
1)
La nuova governance Il
decreto riorganizza e rende più snella e operativa la governance dell’Agenda digitale. Anzitutto si
ridefiniscono i compiti della cabina di regia che, presieduta dal Presidente
del Consiglio o da un suo delegato, presenterà al Parlamento un quadro
complessivo delle norme vigenti, dei programmi avviati e del loro stato di
avanzamento, nonché delle risorse disponibili che costituiscono nel loro
insieme l’agenda digitale medesima. La
cabina di regia si avvale di un Tavolo permanente, composto da esperti e
rappresentanti delle imprese e delle università, presieduto da
Francesco CAIO, nominato dal governo commissario per l’attuazione dell’Agenda
digitale (“Mister Agenda digitale”). L’Agenzia
per l’Italia digitale viene poi sottoposta alla vigilanza unicamente del
Presidente del Consiglio. 2)
Le novità ·
Domicilio
digitale: all’atto della richiesta
della carta d’identità elettronica o del documento unificato, il cittadino
potrà chiedere una casella di posta elettronica certificata; ·
Razionalizzazione
dei Centri elaborazione dati (CED); ·
Fascicolo
sanitario elettronico (FSE): le
regioni e le province autonome dovranno presentare il piano di progetto del
FSE all’Agenzia per l’Italia digitale entro il 31 dicembre 2013. Entro il 31
dicembre 2014 questo sarà istituito. L’Agenzia per l’Italia digitale e il
ministro della Salute dovranno valutare e approvare i progetti. 3)
Wi-fi libera come in Europa E'
stata inoltre prevista la liberalizzazione dell'accesso ad Internet, come
avviene in molti Paesi europei. Resta però l'obbligo del gestore di
garantire la tracciabilità mediante l'identificativo del dispositivo
utilizzato. L’offerta ad internet per il pubblico sarà libera e non
richiederà più l'identificazione personale dell'utilizzatore. DONAZIONE
DEGLI ORGANI
Per
rendere più efficiente l’operatività del sistema nazionale dei trapianti, si
è introdotto l'obbligo per i Comuni di comunicare tempestivamente con mezzo
telematico al Sistema Informatico Trapianti gli atti di consenso all’espianto
manifestato ai donatori. Per tale via sarà possibile accelerare
significativamente le procedure finalizzate all’espianto e al trapianto degli
organi. SEMPLIFICAZIONE
FISCALE
1)
Responsabilità fiscale delle imprese Per
tutti gli altri immobili, il valore minimo del debito che autorizza il
riscossore a procedere con l'esproprio dell’immobile, è stato innalzato da
20mila a 120mila euro. Per
quanto riguarda le imprese, i limiti alla pignorabilità già presenti nel
codice di procedura civile per le ditte individuali sono estesi alle società
di capitale e più in generale alle società dove il capitale prevalga sul
lavoro. 3)
Riscossione Secondo
le norme in vigore, la società di riscossione Equitalia
può concedere al debitore una dilazione dei pagamenti per l'estinzione del
debito fino a 72 rate mensili e, in caso di peggioramento delle condizioni
economiche del debitore, una dilazione per ulteriori 72 rate mensili. Tale
accordo di rateizzazione decade se il debitore non effettua il pagamento di
due rate consecutive. La
norma varata oggi prevede che sia la prima sia la seconda dilazione di
pagamento possono essere aumentate, fino a un massimo di 120 rate mensili.
L'estensione è concessa a condizione che sia accertata una grave situazione
di difficoltà del contribuente non dovuta a sue responsabilità e legata alla
crisi economica tale da rendere impossibile il rispetto del piano ordinario. Inoltre,
il numero di rate non pagate che determinano la decadenza dell'accordo di
rateizzazione è aumentato a 8 rate anche non consecutive. 4)
Equitalia 5)
Abrogazione del modello 770 mensile 6) Procedure per la
comunicazione dei fabbisogni standard (Comuni) La
decorrenza dei termini (60 giorni) entro i quali i Comuni devono restituire
compilati alla SOSE i questionari relativi ai fabbisogni standard si calcola
dalla data di pubblicazione del provvedimento del Direttore delle Finanze. AMBIENTE
1)
Gestione delle acque sotterranee Le
nuove disposizioni di semplificazione in materia di gestione delle acque di
falda sotterranee estratte per fini di bonifica o messa in sicurezza dei siti
contaminati (Art. 243 del D.lgs. 152/2006) riducono gli oneri a carico degli
operatori interessati e accelerano le procedure amministrative relative agli
interventi. Senza incidere sulle garanzie di tutela delle risorse ambientali,
le nuove norme sono studiate per favorire la crescita delle attività
economiche interessate.
2)
Terre e rocce di scavo Le
disposizioni in materia di terre e rocce da scavo sono volte a semplificarne
l’utilizzo, chiarendo i casi in cui è necessario il ricorso alle procedure di
cui al DM n. 161/2012, contenente, tra l’altro, i criteri qualitativi che
terre e rocce da scavo devono soddisfare per essere considerate sottoprodotti
e non rifiuti. 3)
Materiali di riporto Viene
semplificata la disciplina dei materiali di riporto di cui al D.L. 2/2012,
convertito con modificazioni dalla L. 28/2012 (Misure straordinarie e urgenti in materia
ambientale). Le nuove disposizioni chiariscono la definizione
delle matrici materiali di riporto, specificandone la composizione, e prevede
inoltre che le stesse siano soggette a test di cessione affinché possano
essere considerate come sottoprodotti o rimosse dal luogo di scavo. 4)
Semplificazioni per i campeggi Per
risolvere alcune questioni interpretative spesso causa di ostacolo ad
attività turistiche all’aperto, viene chiarita la portata di alcune norme
concernenti l’attività di posizionamento di allestimenti mobili di
pernottamento e relativi accessori, temporaneamente ancorati al suolo,
all’interno di strutture ricettive all’aperto per la sosta ed il soggiorno.
In particolare, facendo riferimento a normative di settore contenute in
diverse leggi regionali, con le nuove norme i campeggi non necessitano di
permesso a costruire, laddove detto posizionamento sia effettuato in
conformità alle leggi regionali applicabili ed al progetto già autorizzato
con il rilascio del permesso a costruire per le medesime strutture ricettive.
5)
Interventi di adeguamento del sistema dei rifiuti nella Regione Campania Si
predispone uno strumento per l’accelerazione delle procedure di competenza
degli Enti locali per la realizzazione e l’avvio della gestione degli
impianti di gestione dei rifiuti nella Regione Campania, già previsti dalla
normativa e dalla pianificazione vigente ma non ancora realizzati. Tale
accelerazione è dettata anche dall’esigenza di evitare una possibile condanna
dell’Italia nella procedura di infrazione 2007/2195, che si preventiva
nell’ordine di 8 milioni di euro giornalieri, oltre alla perdita di un
ingente finanziamento comunitario stanziato per la problematica dei rifiuti
nella Regione Campania.
A tali fini, è stato previsto il ricorso alla nomina di
commissari nominati dal Ministro dell’Ambiente che effettuino gli interventi
necessari in caso di inadempienza degli enti competenti in via ordinaria, al
pari di quanto già previsto nella Legge di Stabilità 2013 con riguardo al
Commissario per le emergenze rifiuti urbani in Provincia di Roma. ISTRUZIONE,
UNIVERSITà, RICERCA
1)
Sblocco del turn over al 50% per Università ed enti di ricerca dal 2014 Si
ampliano le facoltà di assumere delle università e degli enti di ricerca per
l’anno 2014, elevando dal 20% al 50% il limite di spesa consentito rispetto
alle cessazioni dell’anno precedente (turn over). Le singole università
potranno quindi assumere nel rispetto delle specifiche disposizioni sui
limiti di spesa per il personale e per l’indebitamento senza superare,
a livello di sistema, il 50% della spesa rispetto alle cessazioni. Con
questo provvedimento si liberano posti per 1.500 ordinari e 1.500 nuovi
ricercatori in “tenure track”
sul Ffo nel 2014. Spesa prevista: 25 milioni nel
2014; 49,8 nel 2015. 2)
Borse di mobilità per studenti capaci e meritevoli Cinque
milioni per il 2013 e per il 2014, 7 milioni per il 2015 da iscrivere sul
Fondo di finanziamento ordinario delle università per l'erogazione di
"borse per la mobilità" a favore di studenti che, avendo conseguito
risultati scolastici eccellenti, intendano iscriversi per l’anno accademico
2013-2014 a corsi di laurea in regioni diverse da quella di residenza. Le
risorse saranno suddivise tra le regioni con decreto del ministro
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, sentita la Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di
Trento e di Bolzano. Le borse saranno attribuite sulla base di una graduatoria
adottata da ciascuna Regione per le università site nel proprio territorio. 3)
Rendere più flessibile il sistema di finanziamento delle università e
semplificare le procedure di attribuzione delle risorse Per
questo si unificano in unico fondo le risorse attualmente destinate al
finanziamento ordinario delle università (FFO) alla programmazione triennale
del sistema, ai dottorati, e agli assegni di ricerca. Nello stesso
provvedimento si decide di sottoporre all’Agenzia nazionale di valutazione
del sistema universitario e della ricerca (Anvur)
la valutazione dei servizi delle università e degli enti di ricerca per
semplificare il sistema di valutazione attualmente in vigore. 4)
Interventi straordinari a favore della ricerca Il
Ministero favorirà interventi diretti al sostegno e allo sviluppo delle
attività di ricerca fondamentale e di ricerca industriale, mediante la
concessione di contributi alla spesa nel limite del 50% della quota
relativa alla contribuzione a fondo perduto disponibili sul Fondo per la ricerca
applicata (FAR). Si tratta di utilizzare il fondo rotativo, che si alimenta
con i rientri del credito agevolato, che contiene anche risorse da destinare
a contributi a fondo perduto. Gli interventi da finanziare riguardano
principalmente lo sviluppo di start up innovative e di spin off universitari,
la valorizzazione di progetti di social innovation
per giovani con meno di 30 anni, il potenziamento del rapporto tra il mondo
della ricerca pubblica e le imprese, il potenziamento infrastrutturale delle
università e degli enti pubblici di ricerca. SEMPLIFICAZIONE
PER LA CITTADINANZA
Semplificazione
delle procedure di riconoscimento della cittadinanza del figlio nato in
Italia da genitori stranieri al compimento della maggiore età - nei casi
previsti dalla legge - in modo da evitare che disfunzioni di natura
amministrativa o inadempienze da parte di genitori o di ufficiale di Stato
Civile possano impedire il conseguimento della cittadinanza stessa. GIUSTIZIA
CIVILE
Lo
stato della giustizia civile costituisce, senza dubbio, uno dei fattori
esogeni di svantaggio competitivo per la società italiana, in particolare per
chi produce e lavora. Siamo al 158° posto nel mondo nell’indice di
efficienza di recupero del credito a causa dei tempi lunghi e 1.210 giorni è
la durata media dei procedimenti civili per il recupero crediti. Allarmante
è, inoltre, il numero di condanne riportate dallo Stato per violazione del
termine della ragionevole durata dei processi. Cosa
cambia 1.
Incidere sui tempi della giustizia civile e migliorarne l’efficienza. A
tal fine si prevede: ·
Il ripristino –
per diminuire il numero dei procedimenti giudiziari in entrata – della
mediazione obbligatoria per numerose tipologie di cause, con l’esclusione
(richiesta dall’avvocatura) delle controversie per danni da circolazione
stradale, il netto contenimento dei costi per la mediazione e l’adeguato
coinvolgimento della classe forense; ·
l’istituzione
di stage di formazione presso gli uffici giudiziari dei tribunali. I giovani
laureati in Giurisprudenza più meritevoli (valutati in funzione della media
degli esami fondamentali e dalla media di laurea) potranno completare la
predetta formazione presso i predetti uffici giudiziari, che si potranno
avvalere del loro qualificato contributo; ·
l’istituzione
di un contingente di 400 giudici non togati per lo smaltimento del
contenzioso pendente presso le Corti di Appello; ·
l’istituzione
della figura di assistentedi studio presso la Corte
di cassazione: 30
magistrati ordinari già in ruolo potranno essere assegnati dal
CSM alle sezioni civili della Corte di Cassazione, per conseguire un aumento
della produttività del settore, contrastando l’attuale tendenza ad un aumento
delle pendenze (nel 2012 sono risultati quasi 100.000 processi pendenti). ·
la possibilità
– nell’ambito dei processi di divisione di beni in comproprietà (notoriamente
lunghi) – di attribuire la delega a un notaio nominato dal giudice delle
operazioni di divisione, quando ci sia accordo tra i comproprietari sulla
necessità di divisione del bene. 2. Contribuire a ricostituire
un ambiente d’impresa accogliente per gli investitori nazionali e
internazionali fondato sulla certezza del credito. A
tal fine si prevede: ·
La
concentrazione esclusiva presso i Tribunali e le Corti di appello di Milano,
Roma e Napoli delle cause che coinvolgono gli investitori esteri (senza sedi
stabili in Italia) con lo scopo di garantire una maggiore prevedibilità delle
decisioni e ridotti costi logicistici. ·
La revisione
del cosiddetto concordato in bianco. Lo strumento è stato introdotto nel 2012
per consentire all’impresa in crisi di evitare il fallimento e di
salvare il patrimonio dalle aggressioni dei creditori con la massima
tempestività (depositando cioè al tribunale una domanda non accompagnata
dalla proposta relativa alle somme che si intendono pagare ai creditori). Per
impedire condotte abusive di questo strumento (cioè domande dirette soltanto
a rinviare il momento del fallimento, quando lo stesso non è evitabile)
emerse dai primi rilievi statistici, si dispone che l’impresa non potrà più
limitarsi alla semplice domanda iniziale in bianco, ma dovrà depositare, a
fini di verifica, l’elenco dei suoi creditori (e quindi anche dei suoi
debiti). Il Tribunale potrà, inoltre, nominare un commissario giudiziale, che
controllerà se l’impresa in crisi si sta effettivamente attivando per
predisporre una compiuta proposta di pagamento ai creditori. In presenza di
atti in frode ai creditori, il Tribunale potrà chiudere la procedura; ·
nel giudizio di
opposizione a decreto ingiuntivo, la previsione che il giudice quando è
presentata opposizione a decreto ingiuntivo debba fissare la prima udienza
non oltre 30 giorni e, in quella sede, decidere sulla provvisoria esecuzione.
Le
aspettative
Per
effetto delle misure introdotte ci si attende, nei prossimi 5 ANNI, un
consistente abbattimento del contenzioso civile, nonché un incremento dei
procedimenti definiti. In particolare: ·
TRIBUNALI Definiti
in 5 anni: + 675.000 ·
APPELLO Definiti
in 5 anni: + 262.500 ·
CASSAZIONE Definiti
in 5 anni: + 20.000 IMPATTO
TOTALE IN 5 ANNI ·
Maggiori
definiti: + 957.500 ·
Minori
sopravvenienze: - 200.000 ·
Minori pendenze
complessive: 1.157.000 |
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