1-2-2020
Dove sbaglia Salvini.
La vicenda del citofono andrebbe
inquadrata in un tentativo/avvertimento della società civile che informa la
mala di essere intenzionata a controllare di nuovo un territorio abbandonato finora dalle
istituzioni.
Ma questa nuova linea civile non può essere
appannaggio di una persona (Salvini) perché l'iniziativa individuale non
risulta credibile agli occhi dei cittadini che, al contrario, vogliono
vedere tutte le istituzioni impegnate nella battaglia di riconquista.
Quindi, non l'iniziativa del gradasso, ma
la potenza istituzionale va posta in essere. Non a caso, buona parte delle
istituzioni, dei media, dei cittadini si sono schierati a favore della
famiglia chiamata al citofono. Non la presenza strabordante anche quando
sarebbe stato più interessante ascoltare la Borgonzoni.
Quindi, o Salvini promuove
l'irrobustimento istituzionale (come sta cercando di fare la Meloni) perché
sia in grado di governare una società complessa, oltre che di fronteggiare anche la criminalità
organizzata, oppure le iniziative personali avranno agli occhi dei
cittadini una valenza prossima al bullismo velleitario.
Insomma cerchi di distinguere tra
“fiducia” e “consenso” dei cittadini.
Al consiglio federale
del vecchio Carroccio, il segretario rintuzza i malumori interni sulla
candidatura di Borgonzoni e smentisce le frizioni con Giorgetti. E annuncia
un nuovo "tour", con l'obiettivo di aumentare i consensi nelle
grandi città
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