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DOSSIER “I COSTI DELLA POLITICA.”

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tARTICOLI DEL   13 novembre 2008     #TOP



Report "Costi dei politici"

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Indice delle sezioni

Costi dei politici (28)


Indice degli articoli

Sezione principale: Costi dei politici

Valmaggia si dimette dal "cda" delle farmacie ( da "Stampa, La" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: istituzione di un Consiglio di amministrazione, di cui facevo parte. Non ho, comunque, mai percepito gettoni di presenza. Una struttura super leggera che non costa nulla, ma è funzionale». L'opposizione continua a chiedere lo scioglimento della società. «Il sindaco si è dimesso per incompatibilità e perché sollecitato dalla minoranza -

"Ecco gli sprechi di Palazzo Sisto" ( da "Stampa, La" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: GETTONI E CONSULENZE NEL MIRINO DELL'OPPOSIZIONE "Ecco gli sprechi di Palazzo Sisto" SAVONA Anche sul Comune di Savona tira aria di crisi, non politica ma economica. Si parla di contenimento delle spese ma anche di possibili soluzioni. alcune di queste le ha suggerite il consiglere di opposizione Vincenzo Delfino che ha presentato un'

Finanziaria, niente tagli ai costi della politica ( da "Eco di Bergamo, L'" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Non passano invece i tagli ai costi della politica: viene così bocciata la proposta di togliere l'indennità parlamentare ai deputati che sono anche ministri, e resiste anche il doppio rimborso elettorale che i partiti incassano perché la precedente legislatura è stata troppo breve e gli importi vengono pagati con rate che dureranno fino al 2011.

Il Quirinale e le spese 2008: iniziato il trend di riduzione ( da "Corriere della Sera" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, che — per quanto riguarda l'amministrazione del Quirinale — contiene dati lacunosi e imprecisi, che meritano doverose precisazioni. La gestione avviata dal Segretariato generale su impulso del Presidente Napolitano per contenere e razionalizzare le spese non merita infatti i toni disinvoltamente liquidatori usati dagli autori dell'

I segnali positivi, il paragone con l'Eliseo ( da "Corriere della Sera" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: costi della politica non avessero ceduto il passo a un aumento complessivo delle spese dei Palazzi per altri cento milioni, vale a dire due volte quello che costa in un anno la monarchia inglese. Se il Parlamento non avesse bocciato ancora ieri alcuni emendamenti dipietristi che volevano sforbiciare ad esempio almeno il finanziamento fino al 2011 ai partiti presenti nelle Camere

Più investimenti per i Comuni virtuosi ( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: e per 18 milioni alla Guardia di finanza. Stop invece a due emendamenti dell'Idv riguardanti tagli ai costi della politica: il primo puntava a togliere l'indennità parlamentare a chi ricopre incarichi di governo; il secondo prevedeva lo sfoltimento dei rimborsi elettorali pagati ai partiti a cavallo delle ultime due legislature.

Non perdiamoci di vista ( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Gianantonio Stella e Sergio Rizzo. CANALE 5 23,30 Terra! Il problema dell'acqua in Italia: Toni Capuozzo illustra le emergenze del Paese, a partire dalla recente alluvione in Sardegna e dalla "sete" storica della Sicilia. RAITRE 1,10 Cult Book. Ignazio Silone, Alessandro De Roma, Sami Michael: questi gli autori scelti da Stas' Gawronski per un nuovo viaggio nella letteratura.

vendola: inesatta la lista delle paghe ( da "Repubblica, La" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: La Casta´ di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sui costi della politica. Secondo la tabella, lo stipendio annuo del governatore sarebbe il più alto di tutti: 226mila euro. Nella lettera, il governatore spiega che «gli emolumenti netti percepiti nel 2007, sono di 139.

strizzolo: bocciati i fondi gorizia e trieste ( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: emendamenti presentati dal Pd per il ripristino dei finanziamenti ai Fondi Trieste e Gorizia nel triennio 2009-2011. Lo ha reso noto il deputato friulano Ivano Strizzolo (Pd), a margine dei lavori dell'Aula di Montecitorio. Gli emendamenti alla Finanziaria nazionale erano stati illustrati dall'onorevole Ettore Rosato (per il Fondo Trieste) e dallo stesso Strizzolo (per il Fondo Gorizia)

la busta paga dei governatori: fvg terzultimo con 96 mila euro ( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Nella classifica pubblicata da Rizzo e Stella c'è anche il raffronto con lo stipendo dei colleghi governatori degli Stati Uniti che mediamente incassano meno degli italiani. Negli Usa guida la classifica la California di Arnold Schwarzeneger con 162 mila 598 dollari (in Italia si sarebbe piazzato al quarto posto).

Soru guadagna più di Schwarzenegger ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: edizione aggiornata del saggio La Casta dei giornalisti del Corriere della Sera Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Volume uscito ieri nelle librerie, con il sottotitolo ?Così i politici italiani sono diventati intoccabili. E continuano a esserlo?. Un'anticipazione, che comprende anche il confronto fra stipendi dei politici italiani e statunitensi, è stata pubblicata ieri dal Corriere.

guarracino (destra): non è etico sperperare gettoni di presenza ( da "Centro, Il" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: non è etico sperperare gettoni di presenza ORTONA. «Non è etico convocare un consiglio comunale sapendo già che non si farà», commenta Annarita Guarracino, consigliera della Destra, «così come non è etico far lavorare le commissioni sperperando soldi pubblici per i gettoni di partecipazione ai lavori assegnati ai consiglieri.

il presidente taglia i costi del suo ufficio di segreteria ( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: la sovrapposizione della figura del vice presidente della giunta con quella di presidente del consiglio, oggi separate, senza indennità aggiuntive, e il vincolo sugli assessori esterni (oggi sono 5 su 7) consentirebbero un risparmio in termini di gettoni di presenza. Il risparmio per l'ente intermedio sarebbe stimato in circa 50 mila euro l'anno.

COSTI DELLA POLITICA: VENDOLA SCRIVE A DIRETTORE CORRIERE DELLA SERA PAOLO MIELI ( da "marketpress.info" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Giovedì 13 Novembre 2008 COSTI DELLA POLITICA: VENDOLA SCRIVE A DIRETTORE CORRIERE DELLA SERA PAOLO MIELI Bari, 13 Novembre 2008 - In riferimento alla pubblicazione diieri sul Corriere della Sera di un brano estratto dalla nuova versione aggiornata del libro ?La Casta?

Consiglio, aumentano i costi: 755 mila euro ( da "Trentino" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: il resto sarà per i nuovi eletti Approvato il budget 2009 per il funzionamento dell'aula di palazzo Thun Calano i rimborsi per i datori di lavoro dei consiglieri Per la presidenza 10 mila euro CHIARA BERT TRENTO. Aumentano i costi del consiglio comunale: esclusi i gettoni di presenza e l'indennità del presidente, nel 2009 l'aula di palazzo Thun costerà 755 mila euro.

Durnwalder entra nella casta con i suoi 320 mila euro ( da "Trentino" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Alto Adige paragonato a Bush nel nuovo libro di Rizzo e Stella TRENTO. Nell'edizione aggiornata del libro «La casta» dei giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, c'è anche lui, il governatore dell'Alto Adige Luis Durwalder con il suo stipendio da 320.496 euro lordi l'anno. Uno stipendio più alto di quello del presidente trentino Dellai (che si ferma a 189 mila,

Magistrato fuori ufficio: insegna a... ( da "Giornale.it, Il" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Gettone di presenza, 520 euro lordi. Quel martedì, qualche avvocato bussa alla porta della sua stanza in Procura. «Assente», è la risposta. Assente giustificato. Chiedere al Consiglio superiore della magistratura. L?imbarco dei Mille è solo uno, Martuscelli.

Tremonti: la banca fallisce? Banchieri a casa o in galera ( da "Gazzettino, Il" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Non passano invece i tagli ai costi della politica: è stata bocciata la proposta di togliere l'indennità parlamentare ai deputati che sono anche ministri e resiste anche il doppio rimborso elettorale che i partiti incassano perché la precedente legislatura è stata troppo breve e gli importi vengono pagate con rate che dureranno fino al 2011.

Rovigo ancora da decifrare con la Sangiovannese ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: dipenderà dalla disponibilità di ben quattro giocatori che per un motivo o per un altro non sono attualmente in perfette condizioni fisiche. Si tratta del difensore Christian Terni, degli attaccanti Piemontese e Paterna e del centrocampista avanzato Novello. Presenze importanti per la squadra che potrebbero condurre a una variazione di assetto in dipendenza da chi ce la farà o no.

Quelli della Casta (non) rivisti e corretti ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Commenti Pagina 343 La nuova edizione del libro di Rizzo & Stella Quelli della Casta (non) rivisti e corretti La nuova edizione del libro di Rizzo & Stella --> Quando una hit funziona, regola del mercato vuole che arrivi il remake . È così con le cover delle canzoni più famose, con i film che fanno incassi ( Rambo uno, due tre, Rocky e il resto) e, da ieri,

Cekic è la stella del Simoni Racing ( da "Nuova Ferrara, La" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: allenatore Rizzo. Tra i Black Boys grande prova di Contestabile e Taroni. Cekic e Zerbini fanno volare il Simoni Racing di Mr Pasello: il primo con 6 reti, il secondo grazie a ottime parate. Bravissimi e corretti i ragazzi del Bar Giallo, che sicuramente sapranno uscire dal momento no della squadra, in evidenza bomber Palma e il "guerriero"

AAA pubblico cercasi per interessanti convegni ( da "Trentino" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: I relatori si accontentano di gettoni molto sobri e presentarli al pubblico è spesso più facile che approfondire un problema, studiarlo e divulgarlo adeguatamene attraverso i canali più appropriati. Questo per dire che per la divulgazione culturale, scientifica ed umanistica, occorre riflettere sulla messa a punto di altri canali.

FINANZIARIA: OK DALLA CAMERA MENTRE SI ATTENDE DL SU FAMIGLIE E IMPRESE. ( da "Asca" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: COSTI DELLA POLITICA - Sono stati respinti gli emendamenti dell'Italia dei Valori che abolivano la doppia retribuzione i parlamentari ministri. Ecco le misure gia' presenti nel disegno di legge approvato al Consiglio dei Ministri. CONTRATTI - Per i rinnovi riferiti al biennio 2008-2009 sono previsti complessivamente 2.

Finanziaria:niente tagli ai costi della politica ( da "Arena, L'" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: azioni o quote di società operanti nel settore dei servizi pubblici locali» o dei dividenti straordinari incassati da partecipate quotate. Montecitorio dice invece no a due diverse norme proposte dall'Idv con tagli ai costi della politica. La prima proponeva di togliere l'indennità parlamentare a chi è anche nel governo.

Savona: Rizzo `Prontissimi per il Posillipo` ( da "Datasport" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: stato un avvio brillante per la banda Mistrangelo dove brilla la stella di Valerio Rizzo: 'Per fortuna sta girando tutto bene: abbiamo incontrato squadre veramente toste, come il Nervi, e le abbiamo affrontate con la giusta determinazione. Dal punto di vista della concentrazione, non abbiamo vissuto forti cali e ci siamo sempre ripresi, come dimostra la partita vinta a Latina.

Lettera aperta del Comitato Forlì per Balzani in risposta all' On.le Satanassi ( da "Sestopotere.com" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: ridotti i numeri dei componenti dei consigli di amministrazione, riducendo certamente a rimborsi spese minimi, i gettoni di presenza: sono cose che molti di noi sostengono da anni, per questo ci fa piacere che le affermi anche l?on.le Satanassi. In tempi di crisi economica è una necessità oltre che etica, anche di corretta amministrazione.

Cost of Politics Soars by 100 Million Euros ( da "Corriere.it" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: The upshot is that the increase which should have been virtuously pegged back to 0.5% is actually at least 5.6%, or eleven times more. (From La Casta [The Caste], new updated edition) Sergio Rizzo, Gian Antonio Stella English translation by Giles Watson www.watson.it Article in Italian stampa |

Costi politica/ Scontro ad Annozero fra Vendola e Stella ( da "Virgilio Notizie" del 13-11-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: telefonicamente con lo studio il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, per contestare un dato tratto dalla nuova edizione del libro 'La Casta' dei giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo: "Si dice che il mio reddito è di 226mila euro netti all'anno, ma il mio reddito è pubblico, la mia ultima dichiarazione dei redditi parla di un imponibile lordo di 170mila euro.


Articoli

Valmaggia si dimette dal "cda" delle farmacie (sezione: Costi dei politici)

( da "Stampa, La" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

CUNEO. SOCIETÀ Valmaggia si dimette dal "cda" delle farmacie Dopo le polemiche in Commissione e in Consiglio, il sindaco, Alberto Valmaggia, si è dimesso dal Cda della società «Farmacie comunali di Cuneo». Come primo cittadino resta, però, unico socio della «Srl», al 100% controllata dal Comune. «Come è stato giustamente rilevato - spiega -, una norma stabilisce che i soci pubblici che hanno più del 20 per cento di una partecipata, non possono far parte del Consiglio di amministrazione. Con le mie dimissioni si è tenuto conto di questa indicazione. La società srl delle Farmacie è nata nella primavera del 2006. Allora il sindaco era socio unico, affiancato da un amministratore unico. Nell'autunno scorso, con l'approvazione della Finanziaria, abbiamo modificato l'organizzazione della srl, con l'istituzione di un Consiglio di amministrazione, di cui facevo parte. Non ho, comunque, mai percepito gettoni di presenza. Una struttura super leggera che non costa nulla, ma è funzionale». L'opposizione continua a chiedere lo scioglimento della società. «Il sindaco si è dimesso per incompatibilità e perché sollecitato dalla minoranza - spiega Piercarlo Malvolti, capogruppo Udc -. In qualità di socio unico si era nominato consigliere e quindi presidente della società. Adesso lascia tutto, anche se il Comune rimane proprietario. Il problema delle farmacie comunali resta, comunque, intatto, perchè la srl è "fallimentare". Al 30 settembre l'utile delle tre farmacie era appena di 2 mila euro, a fronte del costo per il manager, nominato dal sindaco Valmaggia, di 114 mila euro annui». Sulla questione delle farmacie comunali di Cuneo, la scorsa settimana, l'Udc aveva anche affisso un manifesto in città per chiedere le dimissioni del primo cittadino dal Cda. \

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"Ecco gli sprechi di Palazzo Sisto" (sezione: Costi dei politici)

( da "Stampa, La" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

COMUNECOMMISSIONI, GETTONI E CONSULENZE NEL MIRINO DELL'OPPOSIZIONE "Ecco gli sprechi di Palazzo Sisto" SAVONA Anche sul Comune di Savona tira aria di crisi, non politica ma economica. Si parla di contenimento delle spese ma anche di possibili soluzioni. alcune di queste le ha suggerite il consiglere di opposizione Vincenzo Delfino che ha presentato un'interpellanza nella quale elenca, uno per uno, tutti gli sprechi dell'amministrazione. «Più di una volta il sindaco Berruti ha accusato noi dell'opposizione di non sapere mai proporre provvedimenti di risparmio sulle spese del Comune e di voler invece solo protestare. In realtà i risparmi possibili sono molti, basterebbe volerli attivare», spiega il consigliere Delfino, ex candidato sindaco. Ci sono almeno sette punti nell'elenco che Delfino ha consegnato «ma si potrbbe andare avanti per ore - aggiunge - parlando dell'Ata o delle necessità di ripianamento dell'Acts». Vediamoli questi punti. «Quindici Consigli comunali l'anno sono troppi e ognuno costa circa 5 mila euro. Il totale diventa 75 mila - dice Delfino - ma per funzionare in numero ridotto dovrebbero iniziare puntuali e prevedere multe per i ritardatari con detrazioni del gettone per chi non si presenta agli appelli». E via di seguito con le riunioni delle Commissioni consiliari. «Tre commissioni, invece delle cinque attuali, sarebbero più che sufficienti. Bisognerebbe anche ridurre il numero delle convocazioni aumentando il carico di lavoro per ciascuna commissione. Con un criterio di questo tipo di arriverebbe facilmente a un risparmio tra i 50 e i 100 mila euro l'anno», dice ancora Delfino. Nell'elenco figurano anche le spese postali del Comune: «La cifra versata alle Poste è allucinante, compresi i rimborsi si spendono oltre 100 mila euro l'anno e credo che con adeguati accordi e interventi di compagnie private ridurre ampiamente i costi del 30 per cento». Secondo Delfino il Comune spende annualmente altri 21 mila euro per abbonamenti a giornali, riviste o acquisti diretti in edicola, somma che potrebbe essere distribuita in altro modo risparmiando 5-6 mila euro. Per le spese legali, sostiene Delfino «il Comune paga un legale fisso, alcuni impiegati e 130 mila euro l'anno per prestazioni concordate con lo studio Mauceri di Genova. A questo vanno aggiunti altri 100 mila euro circa di altre spese per onorari». Il cahier de doleances di Delfino prosegue con la situazione del Teatro Chiabrera - «un gap tra costi e incassi di 500 mila euro l'anno» - e tutta una serie di incarichi e consulenze esterne.

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Finanziaria, niente tagli ai costi della politica (sezione: Costi dei politici)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Finanziaria, niente tagli ai costi della politica ROMA Il patto di stabilità interno di Comuni e Province diventa più leggero. Mentre l'utilizzo del Fondo per le aree sottosviluppate sarà sottoposto al monitoraggio del Parlamento per verificare che l'85% delle sue risorse sia indirizzato alle regioni meridionali. Non passano invece i tagli ai costi della politica: viene così bocciata la proposta di togliere l'indennità parlamentare ai deputati che sono anche ministri, e resiste anche il doppio rimborso elettorale che i partiti incassano perché la precedente legislatura è stata troppo breve e gli importi vengono pagati con rate che dureranno fino al 2011. La legge Finanziaria 2009 imbarca qualche emendamento, ma senza effetti sui conti pubblici. E viaggia vento in poppa verso il primo giro di boa parlamentare. Senza fiducia. Tante votazioni e poche dichiarazioni in attesa delle dichiarazioni di voto finali, previste per oggi. Così, tra i banchi semivuoti e gli immancabili pianisti, viene approvato il secondo dei tre articoli della manovra. È quello più corposo. Contiene le risorse, 5 milioni nel 2009, per finanziarie gli adeguamenti contrattuali dei lavoratori pubblici ma anche alcune proroghe di sconti fiscali: dall'Irap agricola alle agevolazioni per l'autotrasporto, dalle detrazioni per l'aggiornamento professionale dei docenti allo sconto Irpef sulle ristrutturazioni e sugli abbonamenti annuali ai mezzi pubblici. In aula vengono approvate anche alcune importanti modifiche al testo della Finanziaria. Si viene incontro alle richieste avanzate dagli enti locali e arriva un allentamento del patto di stabilità interno. I valori di riferimento per il miglioramento dei saldi imposto a Comuni e Province rimangono ancorati a un solo anno, non a cinque come inizialmente proposto. Ma dal computo dovranno essere tolte alcune spese di rilievo. Non bisognerà considerare la spesa per investimenti cofinanziati dall'Ue e nemmeno gli esborsi effettuati per attuare ordinanze dovute allo Stato di emergenza. Nel conto non saranno considerati nemmeno gli aumenti pagati, per adeguamenti contrattuali, «al personale dipendente, compreso il segretario comunale». I Comuni avranno poi mano libera nell'utilizzo degli incassi delle cessioni di «azioni o quote di società operanti nel settore dei servizi pubblici locali» o dei dividenti straordinari incassati da partecipate quotate. I deputati del Sud incassano anche l'ok al monitoraggio parlamentare dell'accesso al Fas, il fondo per le aree sottosviluppate che l'opposizione ha accusato il governo di utilizzare come un bancomat, senza rispettare la destinazione al Sud dell'85% delle risorse. Questa quota di destinazione, anzi, ora viene blindata con un apposita norma. Tra le modifiche introdotte, anche un cambiamento delle tabelle finali che danno 500.000 euro di risorse al ministero degli Esteri e altrettanto allo Svimez, l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno. Montecitorio dice invece no alla proposta di una cedolare secca del 20% per i proprietari che affittano a canone calmierato e, soprattutto, non approva due diverse norme con tagli ai costi della politica. La prima, avanzata da Franco Barbato (Italia dei Valori), proponeva di togliere l'indennità parlamentare a chi ricopre anche incarichi di governo, come ministro o sottosegretario. L'altra, sempre avanzata dai deputati dipietristi, puntava a bloccare l'accavallarsi fino al 2011 delle rate di due rimborsi elettorali pagati ai partiti per la ridotta durata della precedente legislatura: «Un meccanismo assurdo e inaccettabile ? ha commentato Silvana Mura dell'Idv ? che costerà agli italiani 300 milioni di euro fino al 2011, la stessa cifra del prestito ponte per l'Alitalia». Corrado Chiominto

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Il Quirinale e le spese 2008: iniziato il trend di riduzione (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere della Sera" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Politica - data: 2008-11-13 num: - pag: 16 categoria: REDAZIONALE La lettera Il Quirinale e le spese 2008: iniziato il trend di riduzione Gentile Direttore, mi riferisco all'articolo pubblicato sul Corriere della Sera dal titolo «I costi della politica: più di 100 milioni», tratto dalla nuova edizione aggiornata de La Casta di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, che — per quanto riguarda l'amministrazione del Quirinale — contiene dati lacunosi e imprecisi, che meritano doverose precisazioni. La gestione avviata dal Segretariato generale su impulso del Presidente Napolitano per contenere e razionalizzare le spese non merita infatti i toni disinvoltamente liquidatori usati dagli autori dell'articolo. Sono stati infatti già conseguiti risultati oggettivamente significativi, sia pure con la ovvia e necessaria gradualità, tanto più comprensibile se si riflette che la sola riduzione del personale in servizio incide assai parzialmente sulla spesa complessiva di un bilancio sul quale gravano comunque le spese pensionistiche. Al di là della genericità di cifre che riguardano globalmente la spesa di tutti gli organi costituzionali, mi limito a sintetizzare i dati più significativi che riguardano l'andamento del bilancio della Presidenza della Repubblica nei due anni e mezzo dall'insediamento del Presidente Napolitano. L'incremento della dotazione a carico del bilancio dello Stato si è infatti mantenuto negli anni 2008 e 2009 nel limite dei tassi di inflazione programmata (1,7 per il 2008 sul 2007 e 1,5 per il 2009 sul 2008: tassi, come è noto, inferiori all'inflazione reale in atto). Inoltre, come confermeranno i dati di imminente pubblicazione relativi a ulteriori decisioni già assunte per il bilancio pluriennale, si è consolidata e accentuata la tendenza, manifestatasi per la prima volta nel corso del 2008, ad una riduzione in valore assoluto della spesa complessiva: dato particolarmente significativo per un bilancio nel quale le spese per il personale in servizio e in quiescenza impegnano circa il 90 per cento delle entrate. Tutto ciò è stato reso possibile in particolare dalle seguenti misure: a) mantenimento del blocco del turn-over del personale di ruolo, immediatamente disposto all'inizio del settennato, fino alla rideterminazione della relativa pianta organica; b) progressiva riduzione del personale distaccato, comandato e a contratto, attraverso la graduale cessazione dei relativi incarichi; c) cessazione (con D.P. 30 giugno 2007) del meccanismo di allineamento automatico delle retribuzioni a quelle del personale del Senato, garantendo in tal modo piena autonomia all'organo costituzionale Presidenza della Repubblica e ristabilendo le premesse di una effettiva contrattazione del complessivo stato giuridico ed economico del personale, che non può prescindere dalle compatibilità finanziarie fissate dalla Presidenza; d) revisione in senso restrittivo della normativa in materia di lavoro straordinario, indennità informatica e per incarichi particolari, indennità di comando e di distacco (disposta con decreti presidenziali del 30 giugno e 31 dicembre 2007); e) adeguamento (con D.P. del 13 luglio 2007) ai principi generali della contabilità di Stato della disciplina dei bilanci interni e razionalizzazione delle procedure di spesa con l'obiettivo di accrescere le capacità di controllo e programmazione della spesa; f) riorganizzazione amministrativa interna sulla base delle conclusioni formulate in data 26 ottobre 2007 dall'apposita Commissione di studio istituita con lo scopo di migliorare l'efficienza dell'amministrazione. Gli effetti sul personale in servizio non si sono limitati alla modesta riduzione di 30 unità del Reggimento Corazzieri (misura da parte del Quirinale mai sopravvalutata e che ha tuttavia suscitato la risentita reazione di molti cittadini) ma sono ben più rilevanti. Infatti, nel corso del solo 2007 il personale complessivamente a disposizione della amministrazione si è ridotto di 177 unità rispetto alla data del 31 dicembre 2006. I dati relativi al 2008 non sono ancora definitivi, ma confermano il trend di ulteriori, significative riduzioni del personale. Le informazioni sulla composizione e sull'andamento della spesa dell'amministrazione del Quirinale sono del resto rese periodicamente pubbliche sul sito del Quirinale, innovazione che non ha precedenti nella storia della Repubblica: alle note già pubblicate il 27 gennaio 2007, il 28 luglio 2007 e il 9 febbraio 2008, altre ne seguiranno con dati ancora più dettagliati di quelli che era possibile fornire in questa sede. Gentile Direttore, è certamente meritoria la battaglia condotta contro gli sprechi della spesa pubblica, ma gioverebbe sicuramente alla sua credibilità ed efficacia anche una maggiore attenzione a ciò che di positivo si cerca di realizzare: altrimenti la denuncia finisce solo per alimentare sfiducia nelle istituzioni. Con viva cordialità Donato Marra Segretario Generale della Presidenza della Repubblica \\

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I segnali positivi, il paragone con l'Eliseo (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere della Sera" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Politica - data: 2008-11-13 num: - pag: 17 categoria: BREVI I segnali positivi, il paragone con l'Eliseo Che la dotazione della Presidenza della Repubblica a carico dello Stato cresca il prossimo anno al di sotto dell'inflazione programmata è apprezzabile. Ancora più apprezzabili, e lo riconosciamo con piacere, sono le circostanze che per la prima volta nella storia la spesa complessiva del Quirinale si dovrebbe quest'anno ridurre in valori assoluti e che si sia avviato un primo contenimento del numero dei dipendenti. Sono segnali importanti. E Dio sa come questo nostro Paese abbia bisogno di segnali che rafforzino la fiducia nelle istituzioni. Proprio per il rispetto e la considerazione che abbiamo verso chi rappresenta l'unità dello Stato, davanti al quale ci inchiniamo, dobbiamo però sottolineare, in questi tempi di burrasche finanziarie internazionali e di famiglie in grave difficoltà ad arrivare a fine mese, che sarebbe più facile incoraggiare i cittadini ad avere fiducia se le promesse elettorali di tagli radicali ai costi della politica non avessero ceduto il passo a un aumento complessivo delle spese dei Palazzi per altri cento milioni, vale a dire due volte quello che costa in un anno la monarchia inglese. Se il Parlamento non avesse bocciato ancora ieri alcuni emendamenti dipietristi che volevano sforbiciare ad esempio almeno il finanziamento fino al 2011 ai partiti presenti nelle Camere nel corso della legislatura defunta come se quella legislatura fosse ancora in vita. E se, infine, il paragone con quanto accade all'estero non ci vedesse spesso assai meno virtuosi di altri. Solo pochi giorni fa, per dirne una, l'Ansa dava notizia che il presidente francese Nicolas Sarkozy aveva deciso di fare dell'Eliseo, «una casa dalle pareti di vetro, trasparente per quanto ricca ed esclusiva» fornendo per la prima volta non solo il numero dei dipendenti, dei fiori acquistati, delle auto blu in parcheggio (62 più sette scooter) ma anche «gli stipendi e i benefit, case comprese, dei suoi dipendenti ». E spiegava che per mantenere il Palazzo, che non è certo bello e grande come il Quirinale ma ha comunque 147 uffici, 1.500 metri quadrati di saloni di rappresentanza e un mucchio di stanze e stanzette, giardini e padiglioni, più «le residenze secondarie: il pavillon de la Lanterne (600 metri quadrati con parco di 5,5 ettari a Versailles), il padiglione di caccia a Souzy-la-Briche, vicino a Parigi, e il Fort de Bregancon, nel sud, la Castelgandolfo francese») i francesi spendono 112,3 milioni di euro l'anno. La metà di quanto costa, col suo carico di straordinarie opere d'arte da custodire ma anche di obesità amministrative ereditate dal passato, il Quirinale. Quanto al confronto pro-capite, il segretario generale ammetterà che l'amore per l'Italia e il rispetto per il capo dello Stato non sempre sono sufficienti, in mancanza di quella trasparenza assoluta scelta dalla Regina Elisabetta, a capire fino in fondo certe differenze. La presidenza federale tedesca (19,5 milioni di euro di bilancio) costa annualmente a ogni cittadino tedesco 23 centesimi, la monarchia spagnola (i calcoli sono della rivista El Economista) ne costa ad ogni iberico 54, quella inglese a ogni britannico 90 e infine l'Eliseo pesa sulle tasche di ogni francese per un euro e 70 centesimi. è vero: loro non hanno il grandioso palazzo che fu dei Papi, non devono tenere in ordine centinaia di statue e di dipinti e di arazzi e pavimenti e orologi preziosissimi. Ma quattro euro da ogni italiano per il Quirinale (il doppio abbondante rispetto ai francesi, il quadruplo rispetto gli inglesi, quasi otto volte rispetto agli spagnoli e oltre diciassette rispetto a un tedesco) non sono facili da capire. Neppure per chi si inchina davanti alle istituzioni. Sergio Rizzo Gian Antonio Stella

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Più investimenti per i Comuni virtuosi (sezione: Costi dei politici)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2008-11-13 - pag: 2 autore: Patto di stabilità meno rigido, sì della Camera - Per le forze dell'ordine 90 milioni extra Più investimenti per i Comuni virtuosi Marco Rogari ROMA Vincoli leggermente meno rigidi per il Patto di stabilità interno. Destinazione di 90 milioni per i prossimi tre anni a Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza. Obbligo di convogliare sul Mezzogiorno almeno l'85% delle risorse del Fas, il Fondo per le aree sottosviluppate. Sono questi gli ultimi tre emendamenti alla Finanziaria del relatore, Gaspare Giudice ("selezionati" tenendo conto anche di alcune richieste dell'opposizione), ad avere ricevuto l'ok della Camera. Il testo nel suo complesso sarà approvato oggi pomeriggio dall'Aula di Montecitorio e poi passerà al Senato per il disco verde definitivo. Nessuna sorpresa, dunque, nelle ultime votazioni sugli emendamenti, mentre nei corridoi di Montecitorio andava in onda la protesta dell'Unione italiana ciechi per i tagli introdotti dalla Finanziaria. "Un'occupazione" conclusasi in serata di fronte all'impegno preso formalmente dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, di chiedere al Governo una marcia indietro, anche se non immediata. La Finanziaria esce dalla Camera con pochi ritocchi, senza alcuna alterazione dei saldi, obiettivo considerato imprescindibile dal Tesoro. E anche senza il ricorso alla fiducia da parte del Governo. Tra le ultime modifiche approvate, la più significativa è sicuramente quella che allenta leggermente il Patto di stabilità interno consentendo maggiori investimenti ai Comuni più virtuosi. I valori di riferimento per il miglioramento dei saldi rimangono quelli relativi a un solo anno e non agli ultimi cinque, come proposto in commissione Bilancio. Ma, per effetto del pressing degli enti locali e anche del Pd, dal computo dovranno essere tolte le spese per investimenti cofinanziati dalla Ue e le "uscite" collegate all'attuazione di ordinanze dovute allo stato di emergenza (anche per calamità naturali). Nel computo non dovranno essere considerati neppure gli aumenti pagati, per adeguamenti contrattuali, al personale dipendente degli enti locali. I Comuni potranno inoltre gestire liberamente le entrate relative a cessioni di «azioni o quote di società operanti nel settore dei servizi pubblici locali» o dei dividendi straordinari incassati da partecipate quotate. Via libera, con soddisfazione dei deputati del Sud, anche al monitoraggio parlamentare dell'accesso al Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas), su cui l'opposizione è andata nuovamente all'attacco accusando il Governo di usarlo come un bancomat e definendo solo di facciata i distinguo del Mpa all'interno della maggioranza. Sempre sul versante del Mezzogiorno viene ripristinato il contributo da 500mila euro l'anno alla Svimez. Approvato anche il ritocco che garantisce per i prossimi tre anni nuove risorse per 36 milioni alla Polizia e altrettante ai Carabinieri, e per 18 milioni alla Guardia di finanza. Stop invece a due emendamenti dell'Idv riguardanti tagli ai costi della politica: il primo puntava a togliere l'indennità parlamentare a chi ricopre incarichi di governo; il secondo prevedeva lo sfoltimento dei rimborsi elettorali pagati ai partiti a cavallo delle ultime due legislature. IL VIA LIBERA Oggi il voto finale dell'Aula a Montecitorio Bocciati due emendamenti dell'Idv sui tagli ai costi della politica

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Non perdiamoci di vista (sezione: Costi dei politici)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI ENTI LOCALI data: 2008-11-13 - pag: 39 autore: TV ACURADI LUIGIPAINI Non perdiamoci di vista RAITRE 21.10 Secondo appuntamento con il varietà condotto da Paola Cortellesi (nella foto) Da non perdere SKY CINEMA MANIA 21,00 La dea dell'amore, di Woody Allen, con Woody Allen, Mira Sorvino, Usa 1995 (95'). La giovane (e bella) prostituta ha un cuore d'oro. Oscar per la bravissima Sorvino. RSKY CINEMA CLASSICS 21,00 L'isola di corallo, di John Huston, con Humphrey Bogart, Lauren Bacall, Usa 1948 (101'). Un tocco di classico: Bogart e Bacal, coppia nel mito. CULT 21,30 L'imbalsamatore, di Matteo Garrone, con Ernesto Mahieux, Italia 2002 (101'). Un'umanità piccola, brutta e cattiva. Garrone mostra già il talento che lo porterà a girare l'inferno di "Gomorra". Attualità RAITRE 17,50 Geo & Geo. I pericoli che derivano dall'assunzione di alcol: Sveva Sagramola si sofferma in particolare sulla crescente diffusione del problema tra i giovani. RAIDUE 21,05 Annozero. Fannullone a chi? Ospiti della serata Roberto Castelli, Antonio Di Pietro, Nicola Porro, Gianantonio Stella e Sergio Rizzo. CANALE 5 23,30 Terra! Il problema dell'acqua in Italia: Toni Capuozzo illustra le emergenze del Paese, a partire dalla recente alluvione in Sardegna e dalla "sete" storica della Sicilia. RAITRE 1,10 Cult Book. Ignazio Silone, Alessandro De Roma, Sami Michael: questi gli autori scelti da Stas' Gawronski per un nuovo viaggio nella letteratura. Spettacolo LA 7 14,00 Memphis Belle, di Michael Caton-Jones, con Matthew Modine, Gran Bretagna 1990 (107'). A bordo di un bombardiere alleato in missione sulla Germania durante la Seconda guerra mondiale. RETE 4 15,55 Quel certo non so che, di Norman Jewison, con Doris Day, Usa 1963 (104'). Stanca di fare la casalinga, si lancia sul piccolo schermo. Il marito, però, mostra di non gradire... AXN 21,00 Fuoco assassino, di Ron Howard, con Kurt Russell, Robert De Niro, Usa 1991 (135'). Uomini d'amianto contro l'inferno: nel corpo dei pompieri lavorano due fratelli divisi da un'insuperabile rivalità. RAIDUE 23,35 Artù. Luca Giurato, Gaia Bermani Amaral, Iva Zanicchi, Daniele Interrante e Mario Adinolfi prendono parte allo sconclusionato e buffo talk show condotto da Gene Gnocchi ed Elisabetta Canalis.

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vendola: inesatta la lista delle paghe (sezione: Costi dei politici)

( da "Repubblica, La" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pagina VI - Bari Il caso Vendola: inesatta la lista delle paghe La tabella è inesatta. è quanto scrive il governatore pugliese, Nichi Vendola, in una lettera al direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, in riferimento alla pubblicazione ieri di un brano estratto dalla nuova versione del libro ?La Casta´ di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sui costi della politica. Secondo la tabella, lo stipendio annuo del governatore sarebbe il più alto di tutti: 226mila euro. Nella lettera, il governatore spiega che «gli emolumenti netti percepiti nel 2007, sono di 139.486 euro, deducibile dalla dichiarazione dei redditi. «Da questa somma - conclude Vendola - ben 60 mila euro sono stati devoluti nel 2007 in erogazioni liberali in favore del partito politico di cui faccio parte».

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strizzolo: bocciati i fondi gorizia e trieste (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pagina 2 - Attualità Strizzolo: bocciati i Fondi Gorizia e Trieste LA FINANZIARIA ROMA. La Camera ha bocciato in serata gli emendamenti presentati dal Pd per il ripristino dei finanziamenti ai Fondi Trieste e Gorizia nel triennio 2009-2011. Lo ha reso noto il deputato friulano Ivano Strizzolo (Pd), a margine dei lavori dell'Aula di Montecitorio. Gli emendamenti alla Finanziaria nazionale erano stati illustrati dall'onorevole Ettore Rosato (per il Fondo Trieste) e dallo stesso Strizzolo (per il Fondo Gorizia). Uguale bocciatura è avvenuta per altri due emendamenti, sempre del Pd, per l'integrazione dei fondi destinati al Friuli Venezia Giulia e da attribuire alle misure di tutela della minoranza slovena in Regione. Strizzolo ha espresso «rammarico» per il fatto che «la maggioranza sta respingendo ogni emendamento dell'opposizione, anche se si tratta, come in questo caso - ha concluso - di importi di lieve entità». Intanto, il patto di stabilità interno di Comuni e Province diventa più leggero. Mentre il monitoraggio sull'utilizzo del Fondo per le Aree sottosviluppate sarà sottoposto al monitoraggio del Parlamento per verificare che l'85% delle sue risorse sia indirizzato alle regioni meridionali. Non passano invece i tagli ai costi della politica: viene così bocciata la proposta di togliere l'indennità parlamentare ai deputati che sono anche ministri e resiste anche il doppio rimborso elettorale che i partiti incassano perchè la precedente legislatura è stata troppo breve e gli importi vengono pagate con rate che dureranno fino al 2011. La legge finanziaria 2009 imbarca qualche emendamento, ma senza effetti sui conti pubblici. E viaggia vento in poppa verso il primo giro di boa parlamentare. Senza fiducia. Tante votazioni e poche dichiarazioni in attesa delle dichiarazioni di voto finali, previste per oggi.

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la busta paga dei governatori: fvg terzultimo con 96 mila euro (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pagina 10 - Regione La busta paga dei governatori: Fvg terzultimo con 96 mila euro LA CURIOSITÀ UDINE. Il governatore del Friuli Vg è fra i tre presidenti di Regione più "poveri" d'Italia. La classifica degli stipendi pubblicata ieri dal Corsera fissa infatti a 96 mila 459 euro la paga annua che spetta a Tondo, che conquista così la posizione numero 17 fra le venti regioni italiane. Primo in lista, sempre stando ai dati del quotidiano milanese, il governatore della Puglia Nichi Vendola con 226 mila 631 euro. Anche se Vendola ha però smentito i dati con una lettera al direttore, Paolo Mieli. Nella classifica pubblicata da Rizzo e Stella c'è anche il raffronto con lo stipendo dei colleghi governatori degli Stati Uniti che mediamente incassano meno degli italiani. Negli Usa guida la classifica la California di Arnold Schwarzeneger con 162 mila 598 dollari (in Italia si sarebbe piazzato al quarto posto). Il governatore di New York con i suoi 130 mila euro sarebbe invece al dodicesimo posto italiano, dietro il Piemonte e davanti alla Valle D'Aosta.

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Soru guadagna più di Schwarzenegger (sezione: Costi dei politici)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Cronaca Regionale Pagina 106 governatori Soru guadagna più di Schwarzenegger Governatori --> I presidenti delle Regioni italiane guadagnano fino a quasi tre volte tanto la media dei governatori degli Stati Uniti. Nichi Vendola, governatore della Puglia, con una popolazione di 4,1 milioni di abitanti, incassa 226.631 euro netti all'anno, seguito con 175.733 euro dal presidente della Regione sarda Renato Soru, terra dove risiedono quasi un milione e 700 mila persone. Gli importi risultano decisamente superiori agli stipendi del governatore della California Arnold Schwarzenegger, la cui retribuzione lorda è di 162.598 euro per guidare uno Stato con 36,5 milioni di persone. Segue, con 130.656 euro, Michael Bloomberg, il governatore di New York, dove vivono 19,3 milioni di americani. Le classifiche che mettono a confronto le retribuzioni in euro di 20 amministratori italiani con altrettanti ?colleghi? americani, sono fra le novità dell'edizione aggiornata del saggio La Casta dei giornalisti del Corriere della Sera Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Volume uscito ieri nelle librerie, con il sottotitolo ?Così i politici italiani sono diventati intoccabili. E continuano a esserlo?. Un'anticipazione, che comprende anche il confronto fra stipendi dei politici italiani e statunitensi, è stata pubblicata ieri dal Corriere. I governatori americani guadagnano in media 88.523 euro. In base a dati della Conferenza delle regioni, solo i presidenti di Toscana e Umbria, Claudio Martini e Maria Rita Lorenzetti, hanno stipendi in linea con questo importo, pari rispettivamente a 89.980 euro e a 85.231 euro. In cima alla classifica, dopo Puglia e Sardegna, figura la Sicilia, isola con cinque milioni di abitanti, dove il presidente Raffaele Lombardo guadagna 171.954 euro. Segue la Calabria, dove per amministrare 2 milioni di abitanti, Agazio Loiero ha una retribuzione di 160.240 euro. Ieri, il presidente della Regione Puglia, Vendola, ha scritto al direttore del Corsera, Paolo Mieli, sottolineando «l'inesattezza della tabella che illustra cifre e dati relativi agli stipendi dei governatori regionali, nella quale la Puglia viene erroneamente collocata al primo posto della graduatoria».

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guarracino (destra): non è etico sperperare gettoni di presenza (sezione: Costi dei politici)

( da "Centro, Il" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pagina 37 - Cronaca Guarracino (Destra): non è etico sperperare gettoni di presenza ORTONA. «Non è etico convocare un consiglio comunale sapendo già che non si farà», commenta Annarita Guarracino, consigliera della Destra, «così come non è etico far lavorare le commissioni sperperando soldi pubblici per i gettoni di partecipazione ai lavori assegnati ai consiglieri. Evidentemente, qualcuno ha deciso a monte che questo consiglio non si doveva tenere. Chiediamo che si torni a rappresentare la politica in una maniera più consona, specialmente quando si devono discutere temi importanti come quello della disoccupazione che riguarda numerose famiglie ortonesi. Tanti cittadini che si aspettano risposte dalle istituzioni».

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il presidente taglia i costi del suo ufficio di segreteria (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pagina 2 - Pordenone Il presidente taglia i costi del suo ufficio di segreteria PROVINCIA Il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, ha deciso di riorganizzare il proprio ufficio di segreteria a seguito dell'andata in quiescenza di una delle tre componenti. Al posto dell'assunzione di un nuovo addetto a tempo indeterminato, la giunta ha deliberato la sostituzione con un contratto a tempo determinato, con la minima qualifica funzionale, fino alla fine del mandato, quindi entro la primavera del prossimo anno. «Se verrò confermato presidente - sostiene - provvederò a rinnovarlo, altrimenti deciderà chi mi sostituirà. Il risparmio, in questi pochi mesi che ci separano dalla fine del mandato, sarà di qualche migliaio di euro». Ancora più consistente sarebbe la riduzione dei costi, invece ,in caso di introduzione delle proposte di riforma di cui hanno parlato i presidenti dei consigli provinciali con quello dell'assemblea legislativa regionale, Edouard Ballaman. Nello specifico, la sovrapposizione della figura del vice presidente della giunta con quella di presidente del consiglio, oggi separate, senza indennità aggiuntive, e il vincolo sugli assessori esterni (oggi sono 5 su 7) consentirebbero un risparmio in termini di gettoni di presenza. Il risparmio per l'ente intermedio sarebbe stimato in circa 50 mila euro l'anno. «Ritengo che in ogni caso - afferma Ciriani - il presidente della Provincia debba avere la possibilità di nominare alcuni assessori esterni, soprattutto per questioni tecniche di particolare importanza per le quali siano necessarie significative competenze». La proposta di riforma include l'aduzione non vincolante in consiglio provinciale dell'assessore prima della sua nomina e la separazione dei destini del presidente della Provincia, in caso di impedimento, da quelli del consiglio provinciale. Proposte che vanno nel senso della riduzione dei poteri del presidente a fronte di un rafforzamento di quelli dell'assemblea, che, allo stato attuale, secondo alcune forze politiche, sono sbilanciati. (ste.pol.)

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COSTI DELLA POLITICA: VENDOLA SCRIVE A DIRETTORE CORRIERE DELLA SERA PAOLO MIELI (sezione: Costi dei politici)

( da "marketpress.info" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Giovedì 13 Novembre 2008 COSTI DELLA POLITICA: VENDOLA SCRIVE A DIRETTORE CORRIERE DELLA SERA PAOLO MIELI Bari, 13 Novembre 2008 - In riferimento alla pubblicazione diieri sul Corriere della Sera di un brano estratto dalla nuova versione aggiornata del libro ?La Casta? di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sui costi della politica, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha inviato una lettera al direttore del quotidiano milanese Paolo Mieli. Nella corrispondenza Vendola stigmatizza l?inesattezza della tabella che illustra cifre e dati relativi agli stipendi dei Governatori regionali, nella quale la Puglia viene erroneamente collocata al primo posto della graduatoria. Sottolineando la volontà di difendersi da continui ?coup de theatre? lesivi di questa Presidenza, Vendola fornisce nella sua lettera a Paolo Mieli le vere cifre relative agli emolumenti netti percepiti nel 2007, pari a 139. 486,80 Euro, secondo quanto facilmente deducibile dalla dichiarazione dei redditi dell?anno scorso e dagli statini delle buste paga mensili elaborati dalla Regione Puglia. Una cifra questa, scrive Vendola a Mieli, che lo collocherebbe quindi al decimo posto della ?classifica? stilata da Rizzo e Stella e pubblicata oggi dal Corriere della Sera. Inoltre il Presidente della Regione informa il direttore che da questa somma ben 60. 000 Euro sono stati devoluti nel 2007 in erogazioni liberali in favore del partito politico di cui fa parte. Vendola infine chiede a Mieli la pubblicazione integrale della sua lettera, ai sensi della legge in tema di rettifica, nei tempi e nei modi da essa contemplati, suggerendo inoltre al direttore del quotidiano di avviare sì una campagna informativa sui costi della politica regionale, ma attraverso la pubblicazione dei modelli 730 dei Governatori, degli Assessori e dei Consiglieri, dando particolare evidenza alla voce riguardante i redditi da lavoro dipendente e assimilati. . <<BACK

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Consiglio, aumentano i costi: 755 mila euro (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Consiglio, aumentano i costi: 755 mila euro I gruppi potranno spendere solo una parte del fondo: il resto sarà per i nuovi eletti Approvato il budget 2009 per il funzionamento dell'aula di palazzo Thun Calano i rimborsi per i datori di lavoro dei consiglieri Per la presidenza 10 mila euro CHIARA BERT TRENTO. Aumentano i costi del consiglio comunale: esclusi i gettoni di presenza e l'indennità del presidente, nel 2009 l'aula di palazzo Thun costerà 755 mila euro. Di questi, 483 mila se ne andranno per lo stipendio del personale, 221 mila euro per attrezzature, spese di luce, riscaldamento, pulizie, servizi di rappresentanza, consulenze. Infine 40 mila sono i fondi a disposizione dei gruppi: che potranno spenderne però solo una parte, il resto sarà per i nuovi consiglieri che saranno eletti il prossimo maggio. Il bilancio di previsione è stato presentato lunedì sera dal presidente Alberto Pattini durante il vertice dei capigruppo, che lo hanno approvato con la sola astensione di Manuali (Forza Italia). Crescono i costi per il funzionamento della macchina del consiglio, soprattutto per l'aumento della spesa per il personale. Resta stabile - 10 mila euro - la quota destinata alle spese di rappresentanza del presidente, dell'ufficio stampa e delle attività riferibili ai consiglieri, mentre cala (da 32 mila a 26 mila euro) quella per il rimborso ai datori di lavoro che subiscono l'assenza dei dipendenti impegnati nei lavori consigliari. Sei mila euro sono previste per le spese forzose degli amministratori, altri 6.500 per il rimborso chilometrico ai consiglieri che partecipano alle riunioni. Infine sono 4.500 gli euro stanziati alla voce consulenze, studio e collaborazioni. C'è poi - capitolo a parte - il contestato fondo per i gruppi consigliari istituito nel 2007 dal consiglio per sostenere convegni, attività e spese varie: confermato il budget di 40 mila euro, ripartiti per il 20% in parti uguali e per l'80% in base alla consistenza del gruppo (si va dai 10.462 euro del Partito democratico, ai 6.500 dell'Upt ai 1.306 dei partiti più piccoli con due consiglieri, Sdi, Leali, Rifondazione comunista, Udc-Patt e Gruppo misto). Negli ultimi due anni Trento democratica, Prc e Firmani (Idv) hanno rinunciato alla propria quota, mentre altri gruppi non ne hanno fatto uso. La novità, questa volta, è che l'anno prossimo a maggio si vota per il nuovo consiglio. E quindi il presidente Pattini ha proposto ai gruppi di utilizzare, da gennaio a maggio, solo i 5 dodicesimi sul totale assegnato, ovvero il corrispondente di 5 mesi di attività. Il resto sarà a disposizione dei nuovi gruppi che saranno eletti nella prossima legislatura. La proposta è stata accolta dai capigruppo: fino a maggio complessivamente i gruppi potranno spendere solo 16 mila euro, il resto ai posteri. Ai 755 mila euro andrà aggiunta la spesa per i gettoni di presenza alle sedute di consiglio e delle commissioni: erano 608 mila euro nel 2008. Nel 2009 forse caleranno un po' per la sforbiciata ai gettoni per i consiglieri ritardatari approvata poche settimane fa. A meno che tutti non diventino puntuali.

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Durnwalder entra nella casta con i suoi 320 mila euro (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Durnwalder entra nella «casta» con i suoi 320 mila euro Il governatore dell'Alto Adige paragonato a Bush nel nuovo libro di Rizzo e Stella TRENTO. Nell'edizione aggiornata del libro «La casta» dei giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, c'è anche lui, il governatore dell'Alto Adige Luis Durwalder con il suo stipendio da 320.496 euro lordi l'anno. Uno stipendio più alto di quello del presidente trentino Dellai (che si ferma a 189 mila, sempre lordi) ma anche di diversi governatori americani. In base ai dati dei giornalisti i due nostri presidenti (che governano un milione di persone) guadagnano più che i colleghi dell'Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli, Toscana. Il confronto, nel nuovo libro, è stato fatto anche con i governatori americani. Quello della California (con più di 36 milioni di abitanti) è il più ricco e guadagna 162 mila euro ma chi amministra Montana, Arizona, Utah, Arkansas e Maine, si ferma abbondantemente sotto i 100 mila euro. Tornando in Italia, il governatore più ricco è quello della Puglia con 226.631 euro netti seguito da quello della Sardegna.

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Magistrato fuori ufficio: insegna a... (sezione: Costi dei politici)

( da "Giornale.it, Il" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

n. 272 del 2008-11-13 pagina 10 Magistrato fuori ufficio: insegna a vendere olio di Enrico Lagattolla Più di mille toghe hanno ottenuto dal Csm il via libera per consulenze esterne. Persi 1375 giorni di lavoro in 6 mesi. A Napoli un giudice pagato per stare a casa Milano - è il 22 gennaio scorso. Renato Martuscelli, professione sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Vallo della Lucania, esce di casa. è un martedì. Martuscelli non va in ufficio. Si ferma un po più in là. A Roma. Nella capitale lo aspettano per un seminario. Otto ore di lezione sul tema «Le fasi di commercializzazione dell?olio. Norme per la classificazione e la vendita degli oli d?oliva». Gettone di presenza, 520 euro lordi. Quel martedì, qualche avvocato bussa alla porta della sua stanza in Procura. «Assente», è la risposta. Assente giustificato. Chiedere al Consiglio superiore della magistratura. L?imbarco dei Mille è solo uno, Martuscelli. Uno di mille e 44. Tanti sono i magistrati italiani a cui il Csm ha autorizzato un incarico extragiudiziario. Un plotone di pm, giudici ed ermellini chiamati a riempire aule universitarie, commissioni d?esame e concorsi, a tenere master e lezioni di varia natura e genere, ad affiancare e, in molti casi, a sostituire i docenti in corsi per i quali non sempre appare opportuna la presenza di un magistrato. Anche considerando che è tutto lavoro sottratto agli uffici. Quando in qualunque tribunale, da Nord a Sud, si lamenta l?ingolfamento della macchina della giustizia. Mille e 44 per un periodo di sei mesi: dal 14 novembre del 2007 al 13 maggio scorso. Il Milione E ovviamente non si tratta di incarichi gratuiti. Anche se qualche giudice (sono pochi, in realtà) ha rinunciato al compenso accontentandosi di un rimborso spese, chi sceglie di prendersi una pausa dal lavoro d?ufficio è ugualmente retribuito. Anzi, ad eccezione dei periodi di congedo, somma stipendio e bonus pagati da Enti pubblici, ministeri e università. E il calcolo è presto fatto. In sei mesi, i Mille si sono messi in tasca qualcosa come un milione e 200 mila euro lordi stima per difetto, perché non sono pochi i casi in cui il Csm, nel conferire l?incarico, non specifica l?importo della retribuzione. L?aritmetica del lavoro Per la stessa ragione, va considerata come una stima al ribasso il calcolo dei giorni d?assenza dei magistrati dai loro uffici. E tuttavia sono numeri che destano impressione. Non tanto se si considera il singolo giudice, ma se si guarda al fenomeno nel suo insieme. In base agli incarichi autorizzati dal Consiglio superiore della Magistratura, infatti, sono quasi 11mila le ore di lavoro svolte fuori dai tribunali. E il conteggio è presto fatto. Date otto ore di lavoro giornaliero, sono 1.375 le giornate di assenza dagli uffici in sei mesi. Quindi i Mille ne hanno saltate in totale 229 ogni mese. Troppe, forse, in un Paese che accumula fascicoli nei corridoi dei tribunali per mancanza di personale. I numeri del collasso è come fare la dieta in tempo di carestia. Sono numeri del ministero della Giustizia. I posti vacanti negli uffici giudiziari, sia nei tribunali che nelle Procure, sono in tutto 1.045, per un tasso di scopertura complessivo che tocca l?11,5 per cento. A fronte di 9mila e 89 unità in organico, infatti, al 27 ottobre ne risultavano presenti solo 8mila e 44. Su 6mila e 759 giudici ne mancano all?appello 769, e su 2.330 tra pubblici ministeri e procuratori generali ci sono 276 poltrone vuote. A questo si aggiungono i 234 magistrati collocati dal Csm fuori ruolo. Questo è il quadro. Un po? più di cautela nell?assegnare incarichi che non contribuiscono allo smaltimento degli arretrati del «sistema Giustizia», a questo punto, sembra necessario. La Cina ringrazia E a leggere alcuni dei «mandati» accolti dal Csm, la situazione sfiora il grottesco. è davvero indispensabile che Giovanni Salvi, sostituto procuratore generale in Cassazione, venga nominato «Componente del Gruppo di lavoro per il coordinamento delle attività formative e scientifiche rivolte ai funzionari e dirigenti dell?amministrazione pubblica cinese», per un anno e a 3mila e 500 euro a trimestre? O che da Roma, Simonetta D?Alessandro (peraltro già al ministero) si faccia 800 chilometri per partecipare alla «Commissione esaminatrice per l?accertamento della conoscenza della lingua francese su istanza di notai che richiedano la prima assegnazione di una sede nel distretto notarile di Aosta?». Altri casi. Ad Asti, la Camera di commercio ha fatto il giudice Alessandra Mainella «vicepresidente supplente della commissione provinciale Ruolo stimatori e pesatori pubblici» (per tre anni). Marco Ghionni, giudice del tribunale di Lagonegro, tiene 16 ore di lezione sul «diritto in biotecnologie». Alessandro Andronio, dalla Corte costituzionale, va a Firenze per 20 ore di seminario sulla «legislazione geologica ambientale». Un bel viaggio anche il suo. Va meglio, molto meglio, a Ernesto Aghina, giudice di Napoli. Incarico di sette mesi per stilare un programma di aggiornamento delle forze dell?ordine in materia di antidroga. Euro 5mila, e senza dover neppure prendere la porta. «Luogo di svolgimento - scrive il Csm - proprio domicilio». Aghina, insomma, non è nemmeno costretto a uscire di casa. Neanche per andare in tribunale. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Tremonti: la banca fallisce? Banchieri a casa o in galera (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Tremonti: la banca fallisce? Banchieri a casa o in galera Il ministro: vogliamo aiutare l?economia reale, non la finanza. Comuni, la Camera approva regole più morbide per il patto di stabilità RomaIl governo ha scelto lo strumento per sostenere le banche: in arrivo ci sono prestiti obbligazionari per integrare i ratios patrimoniali. Ma, sia chiaro, l'obiettivo non è aiutare gli istituti di credito quanto l'economia reale, tenendo aperto il canale del finanziamento alle imprese e alle famiglie. A delineare la strategia, che sarà concretizzata in un nuovo decreto, è il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso di una audizione in Commissione Finanze, al Senato. «Le scelte fatte a livello europeo individuano uno strumento sul quale ci stiamo orientando: il prestito obbligazionario», afferma il ministro, spiegando il meccanismo all'esame del ministero dell'Economia: «il Tesoro fa un'emissione obbligazionaria e la liquidità acquisita viene utilizzata per sottoscrivere obbligazioni delle banche».Quello che è certo, aggiunge, è che la misura sarà «un elemento del decreto per sostenere l'economia e non avrà impatto sul debito netto», spiega il ministro: i sostegni approvati non servono a salvare le banche ma servono a salvare l'economia: se una banca fallisce, i banchieri vanno a casa o in galera». La priorità, ora, è quella di «assicurare finanziamento alle imprese, tenendo aperto il canale dall'economia finanziaria all'economia reale», per «evitare che una crisi bancaria intensa abbia effetti negativi sull'economia attraverso una restrizione del credito».Prosegue intanto la navigazione parlamentare della Finanziaria. Il patto di stabilità interno di Comuni e Province diventa più leggero. Mentre l'utilizzo del Fondo per le aree sottosviluppate sarà sottoposto al monitoraggio del Parlamento per verificare che l'85\% delle risorse sia indirizzato al Sud. Non passano invece i tagli ai costi della politica: è stata bocciata la proposta di togliere l'indennità parlamentare ai deputati che sono anche ministri e resiste anche il doppio rimborso elettorale che i partiti incassano perché la precedente legislatura è stata troppo breve e gli importi vengono pagate con rate che dureranno fino al 2011.La Finanziaria 2009 imbarca qualche emendamento, ma senza effetti sui conti pubblici. E viaggia vento in poppa verso il primo giro di boa parlamentare. Senza fiducia.In aula vengono approvate anche alcune importanti modifiche alla manovra. Si viene incontro alle richieste avanzate dagli enti locali e arriva un allentamento del patto di stabilità interno. I valori di riferimento per il miglioramento dei saldi imposto a Comuni e Province rimangono ancorati ad un solo anno, non a cinque come inizialmente proposto. Ma dal computo dovranno essere tolte alcune spese di rilievo. Non bisognerà considerare la spesa per investimenti cofinanziati dall'Ue e nemmeno gli esborsi effettuati per attuare ordinanze dovute allo Stato di emergenza. Nel conto non saranno considerati nemmeno gli aumenti pagati, per adeguamenti contrattuali, «al personale dipendente, compreso il segretario comunale». I Comuni avranno poi mano libera nell'utilizzo degli incassi delle cessioni di «azioni o quote di società operanti nel settore dei servizi pubblici locali» o dei dividenti straordinari incassati da partecipate quotate.Montecitorio, infine, dice no alla proposta di una cedolare secca del 20\% per i proprietari che affittano a canone calmierato e, soprattutto, non approva due diverse norme con tagli ai costi della politica.

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Rovigo ancora da decifrare con la Sangiovannese (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

CALCIO LEGA PRO 2 L?assetto dei biancazzurri domenica dipenderà dalla disponibilità di Terni, Piemontese, Paterna e Novello Rovigo ancora da decifrare con la Sangiovannese In prova al Gabrielli l?esterno destro Matteo Dionisi, venticinquenne, che Parlato aveva l?anno scorso nella Valenzana È ancora tutto da decifrare il Rovigo anti-Sangiovannese. Molto dipenderà dalla disponibilità di ben quattro giocatori che per un motivo o per un altro non sono attualmente in perfette condizioni fisiche. Si tratta del difensore Christian Terni, degli attaccanti Piemontese e Paterna e del centrocampista avanzato Novello. Presenze importanti per la squadra che potrebbero condurre a una variazione di assetto in dipendenza da chi ce la farà o no. In questo momento Paterna sembra in predicato di farcela, magari stringendo i denti. Martedì non s'è allenato per un risentimento a un polpaccio, ma ieri ha lavorato con gli altri. Novello, invece, è fermo per un gonfiore alal caviglia, ma ci sono altri tre giorni pieni alla partita e quindi non si dispera di poterlo recuperare. Piemontese è in netto miglioramento, mentre Terni sabato è stato sostituito e quindi potrebbero svilupparsi alternative (Tecchio o Catalano) per l'assetto difensivo, considerato che Torta rientra e andrà a fare il centrale al posto dello squalificato Shakpoke.Insomma gli allenamenti di oggi e domani saranno decisivi per fornire a Carmine Parlato le indicazioni del caso.Sul fronte "nuovi arrivi" da due giorni si allena in biancazzurro Matteo Dionisi, un esterno destro classe '83 che Carmine Parlato conosce benissimo per averlo allenato l'anno scorso alla Valenzana dove lo ha impiegato 30 volte. Dionisi ha giocato anche nel Monterotondo in D e quattro anni da titolare nel Rieti, due in D e altrettanti in C2. È un giocatore che potrebbe coprire il vuoto lasciato dal grave infortunio patito da Grighini che lo terrà fuori dal campo per diversi mesi. Rimarrà in prova e poi la società prenderà una decisione in merito.Rovigo e Sangiovannese incroceranno le armi per la prima volta nella loro storia. La squadra toscana, retrocessa la scorsa stagione dalla C/1, occupa la terza posizione in classifica in coabitazione di Celano e Giulianova a 5 lunghezze dal Figline capolista. Ha 18 punti, grazie a cinque vittorie, due delle quali nelle ultime due giornate, e tre pareggi con un ruolino di marcia esterno di due vittorie, altrettante sconfitte ed un pareggio. Con gli aretini giocò la prima parte del passato campionato Giovanni Furlanetto che a gennaio passò poi alla Spal. Tra i toscani, ad ogni modo, c'è ancora un ex biancazzurro, Davide Salvatori, 33 presenze in campionato ed un gettone nella poule scudetto nella straordinaria stagione 2005-06.Maurizio Romanato

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Quelli della Casta (non) rivisti e corretti (sezione: Costi dei politici)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Commenti Pagina 343 La nuova edizione del libro di Rizzo & Stella Quelli della Casta (non) rivisti e corretti La nuova edizione del libro di Rizzo & Stella --> Quando una hit funziona, regola del mercato vuole che arrivi il remake . È così con le cover delle canzoni più famose, con i film che fanno incassi ( Rambo uno, due tre, Rocky e il resto) e, da ieri, è così pure con La Casta , il libro contro i privilegi della politica che l'anno passato ha fatto arrabbiare gli italiani contro il Palazzo. Perché le hit fanno cassa (nel senso che vendono), oltreché casta. I giornalisti del Corriere della Sera, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, gli autori della prima Casta, hanno mandato in questi giorni nelle librerie il seguito del loro libro più venduto, dove l'aggiornamento rispetto alla edizione precedente sta in un refresh , in un capitoletto di qualche decina di pagine e nella frase della copertina: "E continuano ad esserlo" (casta s'intende). Ora, in un Paese come l'Italia, diviso tra nord e sud, attraversato da mille corporazioni, dove le tasse sono tra le più alte d'Europa, beh prendersela con la casta della politica funziona sempre. Persino i proverbi popolari, e quelli non li hanno scritti Rizzo & Stella, narravano il loro scontento contro il Potere con un "piove, governo ladro". Oggi, poi, che nonostante gli sforzi internazionali e dei governi la crisi comincia a mordere, è ancora più semplice prendersela con i manovratori. Però noi stavolta non siamo d'accordo. Ma come, ci lamentiamo dei politici che stanno da troppi anni in Parlamento, delle cose che non vanno, delle abitudini troppo poco moderne di questa nostra Italia, e poi dopo aver venduto oltre un milione di copie, siccome la hit è sempre la hit, ristampiamo il libro con una rinfrescatina? No, non si fa e soprattutto non serve. E invece le nostre edicole sono zeppe di libri scritti soprattutto dai giornalisti, su quanto non funziona nel nostro Belpaese e in chi lo guida. Sì, d'accordo, ci sarà la questione della sobrietà della politica, come scrivono tutti gli anticasta del pianeta, ma senza politica, in democrazia, le cose andrebbero sicuramente peggio. Ridurre troppo gli stipendi dei consiglieri e dei parlamentari, in fondo, è un modo per rendere ancora più classista l'accesso alla eleggibilità e non per trasformare l'Italia in un Paese più democratico. A conti fatti, tutta questa "libridine" contro la Casta, forse nasconde l'eterna insofferenza degli italiani a essere governati per celare l'eterno particolarismo dei cittadini. Che, certo, non sono una casta, non scrivono libri ma insomma, se questo Paese ha la percentuale di evasori più alta d'Europa, non possiamo dare la colpa alla pioggia. O no? PAOLO DE LORENZI

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Cekic è la stella del Simoni Racing (sezione: Costi dei politici)

( da "Nuova Ferrara, La" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Cekic è la stella del Simoni Racing Si conferma il Mr Consulting. Due partite rinviate per lutto CALCIO A 5 MONDO ASI FERRARA. Nella 4ª giornata del campionato di calcio a 5 Asi spiccano le vittorie delle capolista Simoni Racing e Mr Consulting. I campioni in carica del Mr Consulting si sono schierati con il modulo 0-4, tutti in avanti. La partita è finita 14-10 contro i Black Boys di capitan Sivieri. è stata una partita veramente bella con tante occasioni da ambo le parti. Bomber Pastore ha siglato 6 reti, bene anche il portiere-allenatore Rizzo. Tra i Black Boys grande prova di Contestabile e Taroni. Cekic e Zerbini fanno volare il Simoni Racing di Mr Pasello: il primo con 6 reti, il secondo grazie a ottime parate. Bravissimi e corretti i ragazzi del Bar Giallo, che sicuramente sapranno uscire dal momento no della squadra, in evidenza bomber Palma e il "guerriero" Cioccolino, oltre all'ottimo portiere Sarto. Gaaloul Ridha fa salire in classifica l'Halal Market, capitanato da mister Fatoum, che ha siglato la rete della chiusura, contro la stupenda compagine dei ragazzi dell'oratorio Sacra Famiglia. In evidenza il portiere macedone Satiri ed il bomber Lo Coco. I ragazzi di mister Meskini de La Fratellanza ancora una volta si impongono alla grande fuori casa, anche se l'H6 Carburanti in settimana ha inserito in rosa Angelo Russo, subito autore di una rete, Ma la potenza fisica e la forza di bomber Samaritani (doppietta) non sono bastate a piegare la squadra dello scatenato Meskini e dell'agilissimo bomber Moussaoui. Finalmente la prima vittoria sudatissima dei ragazzi allenati da Di Stefano, l'Evergreen/Fratelli d'Italia, che con grinta si sono imposti sull'Arci Fondo Reno. Un super Mastronardi (tre reti) e Baldi (doppietta) hanno deciso la gara. Con questi tre punti la squadra prenderà la giusta carica, mentre quella di Calzolari ha faticato e ha sprecato molto, pur avendo inserito due pedine di spessore come Ostiglia e Girelli. La stupenda compagine libanese del Dream Team sta seminando "terrore" partita dopo partita con ragazzi educati e, soprattutto, forti. La squadra di mister Ismail Youssef Lotfi si è imposta sulla malcapitata compagine Migliarinese di Poletti, che nulla ha potuto nonostante le buone prove delle sue due pedine più forti, F. Perri e Correggioli, entrambi a segno. Il responsabile del calcio a 5 Asi, Roberto Rambaldi, ha deciso di rinviare a data da destinare le gare Autolavaggio Mela wash-Rosa dei venti e Al Sottomura-Ottocento a causa della prematura scomparsa della giovane compagna di Alan Marzola, capitano-allenatore del Mela wash. La classifica: Mr Consulting 12 e Simoni Racing spa 12; Ristorante Ottocento * 9, Ristorante Al Sottomura * 9 e La Fratellanza 9; Halal Market 7; Debora Hair studio 6; Arci Fondo Reno/Aut. Bonazzi 5; Dream Team 4; Ristorante Rosa dei venti * 3, Autolavaggio Mela wash * 3, Metrostars Cmc 3 e Bar Giallo 3; (* una partita in meno).

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AAA pubblico cercasi per interessanti convegni (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

AAA pubblico cercasi per interessanti convegni Con grande soddisfazione ho avuto l'occasione di ascoltare in queste ultime settimane due vivaci aggiornamenti su temi scientifici di grande attualità e bisognosi di corretta informazione: cambiamenti climatici, ritiro dei ghiacciai, inquinamento luminoso, influenze astronomiche e umane correlate a tali fenomeni. Ne hanno parlato con competenza professionale e grande capacità comunicativa Christian Lavarian e Christian Casarotto nell'Aula Magna del Museo Tridentino di Scienze Naturali, ente che ospita la loro attività. Il compiacimento per l'interessante ascolto però è stato deluso dalla scarsità dei partecipanti, in numero meno che esiguo. Le cause? Al di là del frastornamento persecutorio preelettorale, che ha suscitato però altro tipo di ascolto, la tentazione che si fa fatica ad allontanare è quella di pensare ad una flessione dell' attenzione al pensiero scientifico, che per fortuna molti fatti inducono a smentire. Qualcuno, cercando qualche causa meno deprimente, lamenta la simultanea sovrabbondanza di pubbliche conferenze. In una delle manifestazioni accennate, il giorno 16 ottobre, in orario pressoché eguale, ne era offerta la scelta di ben sette, tutte in città e tutte di rilevante richiamo. Viene da pensare che tra le non molte situazioni che presentano concrete prospettive di miglioramento, sarebbe invocabile l'istituzione di qualche struttura organizzativa con il compito di concordare un calendario di queste offerte alla pubblica conoscenza. Senza però sovrapporsi alla libera iniziativa dei proponenti e meno che meno interferire sulle scelte tematiche. Resta da aggiungere una considerazione generale: può sembrare un paradosso, ma anche l'eccesso disorganizzato di occasioni informative di varia natura (anche non cercando paragoni con internet) può concorrere all'impoverimento di ogni fruttuoso ingresso nella difficile gestione mentale della cultura. Gino Tomasi TRENTO La lettera si riferisce alle scorse settimane, prima delle elezioni, ma anche lunedì, giorno di apertura delle urne e quindi di particolare impegno per i giornali, i numerosissimi candidati, i responsabili di club e partiti, uomini di cultura attenti e cittadini curiosi, quanti insomma vengono a formare la cosiddetta "opinione pubblica" numerosi erano gli appuntamenti (fra questi un'interessantissima conferenza sugli "imperi" all'Italo Germanico) peraltro impossibili da seguire. Il problema si pone perché al di là di qualche "evento" (ma che brutta parola, e che brutto sistema questo "star system" anche nella cultura, che invece deve crescere poco per volta, un momento sull'altro, come gli anelli di un albero) gli incontri dai vari enti di cultura e di ricerca trentini sono davvero tanti (difficile dire troppi) e spesso poco frequentati. Qualche rimedio peraltro, si potrebbe provare. E' certo difficile programmare tutto senza sovrapposizioni, perché i relatori occorre "prenderli" quando ci sono, ma certo un minimo di coordinamento almeno fra gli enti maggiori potrebbe essere raggiunto. A volte basterebbe telefonarsi invece di procedere ognuno per la propria strada. In secondo luogo le istituzioni, invece di accaparrarsi il relatore e spendere poi un sacco di denaro in spesso inutili cartoncini di invito (statisticamente viene alle conferenze un ascoltatore per ogni 15 biglietti spediti) dovrebbero impiegare più cura e più tempo nel costruirsi un proprio pubblico. Questo si realizza con la continuità dei contatti, il coinvolgimento nei programmi, la programmazione di un girono preferibilmente fisso per gli incontri. Così fa ad esempio il Centro Rosmini, dove un pubblico c'è sempre. Anche il mondo dei naturalisti e dei docenti di materie scientifiche potrebbe essere più seguito e "curato". Ma c'è un terzo punto da sottolineare, forse con un po' di malizia: in alcuni casi (non certo quello in questione) le conferenze cono così frequenti e improvvisate nei loro orari perché sono le attività più facili da organizzare. Quando si ha un "buco" di presenza o di attività la si riempi con una conferenza (o con un concerto). I relatori si accontentano di gettoni molto sobri e presentarli al pubblico è spesso più facile che approfondire un problema, studiarlo e divulgarlo adeguatamene attraverso i canali più appropriati. Questo per dire che per la divulgazione culturale, scientifica ed umanistica, occorre riflettere sulla messa a punto di altri canali. Non bastano i comunicati stampa e i giornali quotidiani non sono in grado di seguire tutto.

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FINANZIARIA: OK DALLA CAMERA MENTRE SI ATTENDE DL SU FAMIGLIE E IMPRESE. (sezione: Costi dei politici)

( da "Asca" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

FINANZIARIA: OK DALLA CAMERA MENTRE SI ATTENDE DL SU FAMIGLIE E IMPRESE (ASCA) - Roma, 13 nov - Primo passo avanti nell'iter parlamentare della finanziaria per il 2009. La Camera ha licenziato i provvedimenti di bilancio che ora passano all'esame del Senato. Blindata in Commissione, la finanziaria ha avuto limitate modifiche in Aula. Dopo le polemiche sollevate dall'opposizione e l'intervento del Presidente di Montecitorio, Gianfranco Fini, il governo ha deciso di non porre la fiducia e cosi' l'esame si e' svolto con la procedura ordinaria e in tutto quattro giorni di votazioni. Una finanziaria di circa 7 miliardi di euro per il 2009, composta di soli 3 articoli attinenti al continuto tipico del provvedimento: fissazione dei saldi, proroga di agevolazioni fiscali, risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e per i trasferimenti agli enti previdenziali. La manovra vera e propria e' quella contenuta nel decreto di luglio e nei collegati. Ma c'e' attesa per il 'decretone' sul sostegno a famiglie e imprese che il governo si e' impegnato a presentare dopo il G20 e approssimativamente verso il 25 novembre. Ecco le novita' introdotte nel corso dell'esame in Aula alla Camera. RISORSE IN PIU' A CALO TASSE - Accogliendo una richiesta del Pd, nell'articolo 1 del provvedimento e' stata inserita la disposione (gia' prevista nelle finanziarie precedenti) secondo cui le maggiori risorse che si dovessere liberare nel 2009, una volta raggiunti gli obiettivi di finanza pubblica, saranno destinate alla riduzione delle tasse per le famiglie a basso reddito, con particolare riferimento a lavoratori dipendenti e pensionati. AMMORTIZZATORI SOCIALI - Viene portata a 600 milioni di euro la dotazione per la cassa integrazione straordinaria in deroga, in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali. Sono poi stati stanziati 20 milioni per gli ammortizzatori sociali del personale aeroportuale e dell'indotto. Risorse che verranno utilizzate soprattutto per Malpensa. AUMENTI STIPENDIO SENZA ATTI UNILATERALI - Niente decisioni unilaterali dal 'datore di lavoro' Stato. Gli anticipi degli aumenti contrattuali ai dipendenti pubblici possono essere erogati ''sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative''. Nel testo originale era invece prevista la possibilita' di concere aumenti agli statali con atti unitalerali fino ad un massimo del 90% del tasso di inflazione programmato, salvo conguaglio a rinnovo avvenuto. PATTO STABILITA' COMUNI - Viene rimodulato e reso piu' flessibile per i comuni virtuosi. Quelli che nel triennio 2005-2008 hanno rispettato il patto hanno margini piu' ampi per gli investimenti. Inoltre, a decorrere dal 2008 le spese in conto capitale per interventi cofinanziati dalla Ue sono esclusi dal patto di stabilita'. Sono esclusi dai conteggi anche le risorse derivanti da cessione di azioni o quote di societa' municipalizzate e quelle derivanti dalla vendita di immobili nel 2007. MEZZOGIORNO - L'85% delle risorse del Fas (fondo aree sottoutilizzate) deve essere destinato al Mezzogiorno e solo il 15% alle zone del Nord. POLIZIA, CARABINIERI, SERVIZI - Novanta milioni di euro per il triennio 2009-2011 vanno al riconoscimento della specificita' di polizia, vigili del fuoco, carabinieri e guardia di finanza. Per i servizi segreti vengono previsti 86 milioni di euro per il 2009. SVIMEZ - All'istituto arrivano 500.000 euro l'anno per tre anni. SCUOLA PRIVATA - 'Niet' alle richieste di settori dell'opposizione e anche della maggioranza che puntavano a ripristinare i fondi alla scuola privata parificata, decurtati di 133 milioni di euro. COSTI DELLA POLITICA - Sono stati respinti gli emendamenti dell'Italia dei Valori che abolivano la doppia retribuzione i parlamentari ministri. Ecco le misure gia' presenti nel disegno di legge approvato al Consiglio dei Ministri. CONTRATTI - Per i rinnovi riferiti al biennio 2008-2009 sono previsti complessivamente 2.240 milioni di euro dal 2009. A partire dal prossimo anno, inoltre, le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di corrispondere il trattamento integrativo in base a specifici criteri di qualita', produttivita' e capacita' innovativa della prestazione lavorativa. AGEVOLAZIONI FISCALI - Proroga per il 2009 delle detrazione del 19% ai fini Irpef delle spese delle spese sostenute dagli insegnanti per aggiornamento, acquisto di computer e formazione; proroga della detrazione del 19% per le spese sostenute per gli asili nido per un importo non superiore a 632 euro a figlio; proroga al 31 dicembre 2009 per la detrazione del 19% sulle spese per gli abbonamenti ai mezzi pubblici per un importo fino a 250 euro. Le agevolazioni fiscali riguardano anche il settore dell'agricoltura e della pesca per il quale si dispone, a regime, l'aliquota agevolata irap dell'1,9%. Sconti fiscali anche sul Gpl e gasolio da riscaldamento nelle zone montane e nelle zone parzialmente non metanizzate. Prorogate al 2011 la detrazione irpef del 36% e l'aliquota agevolata del 10% sulle ristrutturazioni edilizie. A favore dell'autotrasporto arrivano agevolazioni per complessivi 100 milioni di euro. lsa/mcc/rob

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Finanziaria:niente tagli ai costi della politica (sezione: Costi dei politici)

( da "Arena, L'" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Giovedì 13 Novembre 2008 NAZIONALE Pagina 3 OGGI IL VOTO FINALE Finanziaria:niente tagli ai costi della politica ROMA Il patto di stabilità interno di Comuni e Province diventa più leggero; e il monitoraggio sull'utilizzo del Fondo per le aree sottosviluppate sarà sottoposto al monitoraggio del Parlamento per verificare che l'85% delle sue risorse sia indirizzato alle regioni meridionali. Bocciata, invece, la proposta di togliere l'indennità parlamentare ai deputati che sono anche ministri; resiste anche il doppio rimborso elettorale che i partiti incassano perché la precedente legislatura è stata troppo breve e gli importi vengono pagate con rate che dureranno fino al 2011. La Finanziaria 2009 imbarca qualche emendamento, ma - viene detto - senza effetti sui conti pubblici, e viaggia verso il primo giro di boa parlamentare. Senza fiducia, il voto finale è previsto per oggi. Così, tra banchi semivuoti e pianisti, viene approvato il secondo dei tre articoli della manovra, che contiene i 5 milioni che nel 2009 finanzieranno gli adeguamenti contrattuali dei lavoratori pubblici e alcune proroghe di sconti fiscali. In aula vengono approvate anche alcune modifiche al testo, e arriva un allentamento del patto di stabilità interno: i valori di riferimento per il miglioramento dei saldi imposto a Comuni e Province rimangono ancorati a un solo anno, non a cinque come inizialmente proposto. Ma dal computo dovranno essere tolte alcune spese, e i Comuni avranno mano libera nell'utilizzo degli incassi delle cessioni di «azioni o quote di società operanti nel settore dei servizi pubblici locali» o dei dividenti straordinari incassati da partecipate quotate. Montecitorio dice invece no a due diverse norme proposte dall'Idv con tagli ai costi della politica. La prima proponeva di togliere l'indennità parlamentare a chi è anche nel governo. L'altra puntava a bloccare le rate di due rimborsi elettorali pagati ai partiti.  

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Savona: Rizzo `Prontissimi per il Posillipo` (sezione: Costi dei politici)

( da "Datasport" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Savona: Rizzo `Prontissimi per il Posillipo` (AGM-DS) - 13/11/2008 18.20.54 - (AGM-DS) - Milano, 13 novembre - Quattro vittorie in quattro partite per la Carisa Rari Nantes Savona. E` stato un avvio brillante per la banda Mistrangelo dove brilla la stella di Valerio Rizzo: `Per fortuna sta girando tutto bene: abbiamo incontrato squadre veramente toste, come il Nervi, e le abbiamo affrontate con la giusta determinazione. Dal punto di vista della concentrazione, non abbiamo vissuto forti cali e ci siamo sempre ripresi, come dimostra la partita vinta a Latina. Posillipo? Siamo gia` pronti: casca fagiolo la sfida con un avversario storicamente ostico: sono reduci da una sconfitta ma io so che sono sempre temibili al di la` di ogni previsione negativa. Da anni giocano insieme e si conoscono molto bene: gli stranieri, poi, sono un punto di forza incredibile`.

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Lettera aperta del Comitato Forlì per Balzani in risposta all' On.le Satanassi (sezione: Costi dei politici)

( da "Sestopotere.com" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Lettera aperta del Comitato Forlì per Balzani in risposta all' On.le Satanassi (12/11/2008 18:15) | (Sesto Potere) - Forlì - 12 novembre 2008 - Riceviamo e pubblichiamo l' intervento dei presidenti del Comitato Forlì per Balzani, per le Primarie del Pd di Forlì, prendendo spunto da un commento dell' on.le Satanassi pubblicato dalla stampa: "Abbiamo letto con grande interesse le recenti dichiarazioni dell?on.le Satanassi, senza dubbio uno dei personaggi politici che hanno fatto la storia della città di Forlì. Condividiamo molte delle considerazioni fatta dall?onorevole, la prima è la valutazione da lui espressa che le primarie sono un fatto importante ed equivalgono ad un congresso, per il dibattito che hanno attivato. Questo è lo spirito giusto con cui considerare questo importante strumento di democrazia politica. Nessuna paura della partecipazione, ma al contrario considerare le centinaia e centinaia di cittadini elettori, anche non iscritti al Partito Democratico, che si stanno confrontando in questi giorni nelle iniziative di ascolto che stiamo promuovendo come Comitato Forlì per Balzani, un arricchimento non solo per il PD, ma anche per tutta la città. Ci sono poi affermazioni che non possiamo che sottoscrivere, in quanto sono tra le cose che Roberto Balzani ha affermato fin dal suo primo appello alla città e fin dalla sua prima presentazione pubblica alla sala Santa Caterina (si vedano a questo proposito i testi su www.forliperbalzani.it). Crediamo anche noi che non sia tardi per il rinnovamento, anzi Forlì ne ha un grande bisogno. E? per questo che, tra i capisaldi degli impegni di Roberto Balzani se verrà eletto sindaco, ci sarà il limite dei due mandati per tutti gli amministratori, oltre all?applicazione della parità nella rappresentanza di genere, che per il sistema politico italiano sarebbe una innovazione fortissima, data la scarsa presenza di donne che ricoprono incarichi di governo a tutti i livelli amministrativi. Condividiamo anche la necessità di alleggerire il peso della burocrazia, rendendo meno farraginoso il funzionamento della macchina comunale. Dallo snellimento delle procedure, infatti, possono trarre giovamento non solo i cittadini, ma l?ente stesso anche sul piano economico, oltre che su quello dell?efficienza e dell?affidabilità complessiva. Come pure occorre ridurre l?invadenza della politica, quando si esprime come eccessiva presenza di strutture di secondo livello, dove si viene nominati troppo spesso per designazioni politiche e rendite di posizione e non per competenze. Queste strutture vanno eliminate, qualora non più necessarie o accorpate per funzioni, vanno, inoltre, ridotti i numeri dei componenti dei consigli di amministrazione, riducendo certamente a rimborsi spese minimi, i gettoni di presenza: sono cose che molti di noi sostengono da anni, per questo ci fa piacere che le affermi anche l?on.le Satanassi. In tempi di crisi economica è una necessità oltre che etica, anche di corretta amministrazione. In questo modo siamo convinti che la politica riacquisterebbe quel valore morale di servizio alla collettività, che ha perso negli anni, anche nei nostri territori. Questi aspetti, a nostro avviso, dovrebbero essere fatti propri da tutti coloro che si presentano alla primarie a sindaco per il PD, ed applicati dopo l?elezione, cosa che naturalmente auspichiamo, perché siamo convinti che questa città abbia la necessità di essere ancora amministrata da una forte coalizione di forze democratiche e progressiste, le sole che possono far fronte al bisogno di innovazione che i continui mutamenti della società richiedono. Dalle parole occorre passare ai fatti: le esigenze più sane dei cittadini vigili e consapevoli vanno ascoltate. Maggior efficienza amministrativa e taglio agli enti inutili sono una priorità. Così come una nuova dimensione della professione politica e pubblico-amministrativa. A tempo determinato e sempre al servizio della collettività. Per queste ragioni occorre ripristinare una forte relazione con gli altri comuni del territorio (a partire da quelli del comprensorio) onde effettuare investimenti razionali per il vantaggio comune. La proposta "visionaria" di arrivare alla fusione di province è un modo per indicare in quale direzione Roberto Balzani intende muoversi: smontare un po' di ceto politico non sempre efficace e rafforzare il ruolo di programmazione e d'intervento di enti dai ruoli oggi molto appannati e discussi. Trasferire risorse dalla classe politica alla "politica" vera e propria, cioè a ciò che serve ai cittadini. Questa la grande sfida dell?innovazione di qualità". "

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Cost of Politics Soars by 100 Million Euros (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere.it" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Cost of Politics Soars by 100 Million Euros Politicians have increased outgoings. Waste and privilege from diaries to severance payments. The stylish 2009 desk and pocket diaries, specially designed for the Senate by the Nazareno Gabrielli fashion house, elegantly list 365 days but one is missing. The day with a reminder to cut the cost of politics. A start could be made with the diaries, which cost 260,000 euros or half a billion lire. A few personalised notebooks cost more than the gross annual salary of twelve police officers to send to high-risk areas. It is twice, three times or even four times as much as the budget for each leukaemia research project at Padua's Città della Speranza, the facility that survives on private donations, without public funding, and maintains Italy's database of children suffering from tumours. We can already hear the objection. Another attack on democratic institutions! But if the comparison with funding for not-for-profit institutions is embarrassing, let's try another one. According to a study by Professor Antonio Merlo of the University of Pennsylvania, who keeps tabs on the salaries of American politicians, the diaries alone cost exactly (well, just over) 28,000 euros more than the annual salary of the governors of Colorado, Tennessee, Arkansas and Maine put together. True, those are the four lowest-paid governors. But even Arnold Schwarzenegger gets (and gives back: "I'm rich already") 162,598 euros gross of tax, less than an Abruzzo regional councillor. All of America's state governors get relatively little: an average of 88,523 euros a year. Less taxes. According to official figures published by Italy's Conference of Regions and Autonomous Provinces, this is not even half of the gross remuneration of a regional councillor in Lombardy. Or to put it another way, a quarter of the annual pay packet of president of the autonomous province of Bolzano, Luis Durnwalder, who trousers 320,496 euros gross. In other words, almost 36,000 euros more than the president of the United States (...). It may be true that diaries or ten-euro meals are unlikely to bankrupt the country, but it is equally undeniable that the cosmetic cuts that followed the controversy will not balance the books of an atrociously expensive system. Nor will they salve guilty political consciences. It goes without saying abolishing the bad habits of the past practices is a good thing. Once, parliamentarians only had to report a loss or theft to receive compensation ("I've lost a Caraceni jacket". "Certainly, sir. Buy another one and bring us the receipt"). Equally necessary was the abolition of the Senate's free barber. Now prices are almost commercial: haircut 15 euros, haircut and shampoo 18 euros, shave eight, friction six and so on. It was also right to cancel the 200,000 euro funding for English courses. No one attended the lessons. And there are lots of other little savings: a snip here, a trim there. (...) But for everything else, nothing doing. Momentum over the past two decades has built up to the point where sheer inertia keeps pushing up costs. In fact, the three parliamentary quaestors, Romano Comincioli (People of Freedom - PDL), Benedetto Adragna (Democratic Party - PD) and Paolo Franco (Northern League), admitted defeat in summer 2008, noting in the accounts: "It has not been possible to achieve the objective of inverting the trend in expenditure, as laid down in the guideline document". The upshot is that the Senate's current expenses in 2008 soared to almost 13 million euros more than 2007, passing 570.5 million euros. A ridiculous amount, equivalent to 1.772 million euros per senator. A rise of 2.2%, considerably above programmed inflation of 1.7%. This is the fault of various items that are hard for ordinary citizens to understand. In six months, the Senate spent 19,080 euros to hire ornamental plants, 8,200 euros in just three months on "service hosiery", 56,000 euros in six months on "service shirtings" and 16,200 euros on "supply of service garments for motorcyclists". But it is mainly the fault of the new life allowances for 57 senators who were not re-elected and the 7,251,000 euros paid out to senators who lost their seats. Such as Clemente Mastella. His "grant for reintegration into society" (making him sound rather like someone being released from prison) scandalised even Famiglia Cristiana magazine, which pleaded with him to give the 307,328 euros to charity. Not a chance. "The money is a legal entitlement of all former parliamentarians". End of story. Under the old rules, the "reintegration into society" of Armando Cossutta cost 345,600 euros, Alfredo Biondi's cost 278,526 euros and Francesco D'Onofrio's was worth 240,100 euros. Obviously, similar payments are made by the Chamber of Deputies. To take a name at random, Angelo Sanza found some consolation for having to say farewell to Montecitorio when his bank account received a fillip of 337,068 euros. Plus a monthly pension of 9,947 euros for ten legislatures, or half a century of parliamentary activity. On paper, that is. A succession of early elections meant that Mr Sanza had actually served only 36 years on the benches. The same little gift went to most of the newly pensioned parliamentarians elected before the 1997 reform, who as we have seen maintained the privilege of being able to pay pension contributions for years they missed out on when legislatures came to a premature end. The Green Party's Alfonso Pecoraro Scanio, for instance, retired at the ripe old age of 49 on the 8,836 euros a month to which those with five legislatures are entitled, even though he was elected only in 1992: 16 years instead of 25. The Democratic Party's Rino Piscitello pockets 7,958 euros for four legislatures, despite have been in parliament for 14 years and not 20. Just like Forza Italia's Antonio Martusciello, who at 46 has not only set a record as the youngest pensioner in this session but also earns some pin money as chairman of the board at Mistral Air, the Italian post office airline. Is it any surprise, then, that the cost of politics continues to rise? The president's Quirinale palace, the Senate, the Chamber of Deputies, the constitutional court, CNEL, the national economic and labour council, and the CSM, the ruling council of the magistracy, cost a total of 1.314 billion euros in 2001, which rose over five years to 1.774 billion. This hideous amount is actually lower than the real figure, as Tommaso Padoa-Schioppa explained in his first report. He noted that the accounts should include at least 200 million euros that had hitherto been charged to other government bodies. This implies that in 2007, government institutions cost the public weal a total of 1.945 billion euros, which rose in 2008 to 1.998 billion. At that point, readers will remember that in October 2007 all hell broke loose. After all those promises of cuts, how did expenditure manage to grow by 53 million euros, more or less the annual budget of the British monarchy? There was an about-turn and a quick trim. Then another snip. Finally, the figure was reduced to 1.955 billion euros, only ten million euros more than in 2007. The president's Quirinale office exulted that it had cut costs by 0.03%, starting with the Corazzieri, the honour guard whose burnished cuirasses generally serve to dazzle simple souls. Of course, the saving wasn't much in comparison with Queen Elizabeth's cut-backs of 61% but you've got to start somewhere. Well, it didn't continue. When the figures for the 2008 accounts began to emerge, the numbers grew and grew, reaching 2.055 billion euros on 13 August. A cool hundred million euros more that had been announced with much banner-waving to celebrate the, eh, "cuts". The upshot is that the increase which should have been virtuously pegged back to 0.5% is actually at least 5.6%, or eleven times more. (From La Casta [The Caste], new updated edition) Sergio Rizzo, Gian Antonio Stella English translation by Giles Watson www.watson.it Article in Italian stampa |

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Costi politica/ Scontro ad Annozero fra Vendola e Stella (sezione: Costi dei politici)

( da "Virgilio Notizie" del 13-11-2008)

Argomenti: Costi della politica

Costi politica/ Scontro ad Annozero fra Vendola e Stella-Rizzo Il governatore contesta i dati pubblicati sui suoi redditi postato fa da APCOM ARTICOLI A TEMA Altri Roma, 13 nov. (Apcom) - Si scalda l'atmosfera durante la trasmissione Annozero su Raidue, quando si collega telefonicamente con lo studio il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, per contestare un dato tratto dalla nuova edizione del libro 'La Casta' dei giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo: "Si dice che il mio reddito è di 226mila euro netti all'anno, ma il mio reddito è pubblico, la mia ultima dichiarazione dei redditi parla di un imponibile lordo di 170mila euro. Io - precisa l'esponente di Rifondazione comunista - pago le tasse e poi come contribuzione volontaria lascio 60mila euro al partito, scelta mia". "Quindi vivo - e vivo bene - con meno di 80mila euro all'anno. Non credo di essere più ricco di Schwarzenegger e certamente non più di Stella", dice Vendola. Gli autori dell'inchiesta si difendono sostenendo di avere preso i dati da un sito ufficiale: "Basta entrare nel sito della conferenza delle Regioni e stanno lì", spiega Rizzo. "A voi non interessa la verità - ribatte alzando il tono della voce Vendola - a voi interessa fare spettacolo sulla pelle delle persone. Questa è una cultura violenta".

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