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PRIVILEGIA NE IRROGANTO     di  Mauro Novelli        

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DOSSIER “COSTI DELLA POLITICA”

 

 

 

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Report "Costi dei politici"  4-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Costi dei politici

GRILLO/ IL COMICO TORNA IN TV E ATTACCA MANAGER E POLITICI ( da "Wall Street Italia" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Udc e il giornalista Sergio Rizzo, che ha scritto "La Casta" con il collega Stella. "Sono stato invitato dal Parlamento Europeo per parlare anche di frodi - dice Grillo - pubblico e privato: non significa più niente acqua pubblica e acqua privata. Provate a entrare in un consiglio comunale, non ci sono rappresentanti del pubblico ma camerieri di partiti messi lì da 4-

Grillo/ Il comico torna in tv e attacca manager e politici ( da "Virgilio Notizie" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Udc e il giornalista Sergio Rizzo, che ha scritto "La Casta" con il collega Stella. "Sono stato invitato dal Parlamento Europeo per parlare anche di frodi - dice Grillo - pubblico e privato: non significa più niente acqua pubblica e acqua privata. Provate a entrare in un consiglio comunale, non ci sono rappresentanti del pubblico ma camerieri di partiti messi lì da 4-

Ladri ripuliscono di notte la lavanderia automatica ( da "Gazzetta di Modena,La" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: i clienti azionano le lavatrici con i gettoni: non è quindi necessaria la presenza di personale fisso per tutta la giordnata. Quanto agli incassi, le cassettiere con il pagamento dei lavaggio effettuati vengono svuotarte ogni due, tre giorni. L'ultimo svuotamento era stato fatto alla fine delal settimana scorsa.

Il consiglio rinuncia ai gettoni ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: in un momento di grande difficoltà economica, di serietà e solidarietà con le classi più deboli. La maggioranza ha accolto l'invito e all'unanimità è stato azzerato il gettone di presenza ai consiglieri. Nello stesso consiglio non sono state ritoccate le aliquote Ici confermando quelle dell'anno passato così come l'Irpef rimasta invariata allo 0,

Grillo, l'instancabile Il senatore Musso assente annunciato ( da "Secolo XIX, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: È perché hanno poco tempo per prepararsi - dice il presidente - sanno dei quesiti non più di due ore prima di ogni seduta». Le presenze - nonostante la battaglia per aumentare l'importo dei gettoni sia stata rimandata a data da destinarsi - sono piuttosto costanti: più del 93% dei consiglieri hanno regolarmente presenziato e votato.

La Rizza T.K. e Isolano le squadre da battere ( da "Arena, L'" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: a Rizza, sarà proprio il La Rizza T.K. ad organizzare la prima corsa del calendario veronese. Gli avversari, comunque, sapranno farsi rispettare. L'Ausonia con Barusolo e Stefano Marchesini, la Bisson Cage Silvana con Matteo Crema, la Cordioli Acl con Mattia De Mori e Michele Poldi, l'FDB Cologna Veneta con Claudiu Mitrofan,

Unione Valnure, via a un piano geologico di protezione civile ( da "Libertà" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Voto favorevole della maggioranza e di tre consiglieri di minoranza Luigi Capra, Michele Bernardi e Luigi Rivi. Astensione per gli altri membri dell'opposizione. E' stata infine approvata all'unanimità la somma del gettone di presenza alle riunioni per i consiglieri che ammonta a 19,98 euro lordi (il presidente e i due componenti della Giunta,

Sei scudetti e tre Coppe dei Campioni ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Ha smesso con il calcio giocato nel 1997 passando ad allenare le giovanili del Milan, e la maglia numero 6 è stata ritirata. Ha esordito in Nazionale il 4 dicembre del 1982: per lui 81 gettoni azzurri (con 1 gol), la presenza a Spagna '82, la finale del 1994 persa con il Brasile.

Passoni, primo bersaglio: il mio Piacenza a quota 50 ( da "Libertà" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: è alcun problema ad attuare qualsiasi tipo di modulo». Dopo il Parma ecco il Brescia. Che ne pensi della prossima avversaria? «Squadra di categoria, forte ed esperta, che conta tra le proprie file diversi elementi che hanno collezionato tanti gettoni di presenza in serie A. In termini di potenziale è pari al Parma, mentre il momento dice che deve stringere i denti,

Un cuore sotto la divisa Un grazie da don Michè A nche sotto la divisa ha un cuore ( da "Adige, L'" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Catia Miorelli Più di 700 candidati: la poltrona fa gola a tanti C aro direttore, leggo sull'Adige che per le elezioni di Trento scenderanno in campo più di 700 candidati. È evidente che la poltrona, anche se si tratta di una poltroncina, fa gola a tanti. Gettoni, piccoli privilegi, il primo scalino nel tempio della casta: avanti,

Strada di S. Martino Sabato la posa della prima pietra ( da "Eco di Bergamo, L'" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: 3 milioni di euro, necessari a finanziare parte della realizzazione della nuova tangenziale. La nuova arteria, infatti, ha un costo di 6 milioni di euro: la restante parte dei finanziamenti è stata rintracciata da oneri di urbanizzazione e avanzi di amministrazione, nonché da un mutuo di 1,1 milioni di euro.

Cinzia Gorla POLZELLA 9. Il capitano. Quello vero. A 36 anni il portierone è più... ( da "Nazione, La (Livorno)" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: eleganze e personalità, il regista, stakanovista con 31 gettoni, 2 gol, si inventa difensore centrale. IARRUSSO 9. Scarpine rosse «fin da piccolo, perché le aveva il mio idolo Weah», quel terremoto di Manuel, 21 anni, arriva a dicembre e si rivela fondamentale. Tecnica e grinta, 6 gol in 16 gare. D'AMBROSIO 9.

C'E' CHI non salta un consiglio comunale e chi invece bri... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: così come gli esponenti del Pd Giuseppina Rossi (capogruppo), Giancarlo Rosignoli e Maurizio Corona (14 presenze nel 2007, 16 nel 2008. Con 29 presenze in due anni «terzo posto» per Giovanni Destri del Pd (15 consigli nel 2007, 14 nel 2008), Paolo Mione (Pd, 16 e 13), il capogruppo di Rifondazione Enrico Briganti, 16 «gettoni presenza» nel 2007 e 13 nel 2008.

I candidati bocciano Brunetta ( da "Nuova Ferrara, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: La crociata contro i costi della politica rischia di depistare l'opinione pubblica e non aiuta a fare chiarezza. Se si svuole risparmiare non bisogna sopprimere i presidenti delle Province ma liberarsi dei tanti enti, agenzie, consorzi che sono proliferati. Basta portare dentro la Provincia le funzioni dei vari Ato, Ami, Sipro,

arricca, il segreto dell'uomo ovunque ( da "Tirreno, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Con 6 presenze Milianti, esterno mancino arrivato al mercato di riparazione come il giovane bomber Niccolò Guidi (classe 1991) che ha concluso con quattro apparizioni. Lo stesso numero di partite totalizzate dal portiere di riserva Giacomo Frassi che comunque è stato decisivo in alcuni frangenti come a Montemurlo sostituendo alla grande Luca Polzella.

Grillo torna in tv: insulta tutti, poi lascia gli studi ( da "Giornale.it, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Udc e il giornalista Sergio Rizzo, autore - insieme al collega Stella - del saggio campione di incassi La Casta. "Sono stato invitato dal Parlamento Europeo per parlare anche di frodi - ha detto Grillo - pubblico e privato: non significa più niente acqua pubblica e acqua privata.

Jeff Israely e 10 anni di Italia: vizi e virtù di un paese da cui scappare ( da "Blogosfere" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: e anche le denunce di Rizzo e Stella sulla Casta non hanno sortito alcun effetto reale. Perché gli italiani sono tanto passivi? Forse hanno nel DNA il bisogno di certezze e una scarsa propensione al rischo. E allora, se ad ogni occasione calcoli se valga la pena disturbare o insistere e credi che dopo tutto le cose non vadano così male,

Beppe Grillo torna in tv da Ilaria D'Amico ma somiglia un po' troppo a Berlusconi ( da "Blogosfere" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: erano gli odiati Geronzi e Tronchetti Provera, ma persone perbene come Sergio Rizzo, autore del libro La casta insieme a Stella, Bruno Tabacci, uno dei pochi parlamentari di cui non ci si debba vergognare e il governatore del Lazio Piero Marrazzo che non ci risulta essere un bandito. Insomma, ospiti con cui si poteva interloquire.

1983, si comincia con Moorandian ( da "Corriere del Veneto" del 02-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Costi della politica

Abstract: In quella stagione un solo gettone di presenza anche per Chiono: l'anno dopo giocherà in A1 a Castenaso. Si salta poi all'89. All'interbase c'è il nicaraguense Pichardo Munoz. Quindi negli anni d'oro della doppia promozione dalla B all'A1 - '91 e '92 - lasciano un segno il manager venezuelano Leonel Carrion, Mike Pagnozzi come pitching coach,

SEMBRAVA aver preso la piega giusta, ieri, il consiglio comunale. L'approvaz... ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: prevedeva tagli ad alcuni capitoli di spesa, come quella per i gettoni di presenza in consiglio o la diminuzione dello stanziamento per il difensore civico, per recuperare le risorse necessarie per il fondo famiglie'. Ma prevedeva anche una sforbiciata delle risorse previste per varie iniziative, soprattutto dell'assessorato al Commercio e di quello alle Pari Opportunità e all'

E' RACCOLTA in una pubblicazione di una quarantina di ... ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Ulivo e Cesare Bedeschi di Forza Italia. I costi sostenuti per l'attività istituzionale del 2008 ammontano a 217 mila euro. In questa cifra sono compresi i rimborsi chilometrici, i gettoni di presenza, le spese per le missioni, i rimborsi ai datori di lavoro e l'indennità di funzione che spetta al presidente del Consiglio provinciale,

CATANZARO: FSI, ASSURDO MANCATO FINANZIAMENTO BORSE FACOLTA' MEDICINA. ( da "Asca" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: di rappresentante catanzarese della Federazione dei Sindacati Indipendenti (F.S.I.), alla nota diffusa nei giorni scorsi dal vicepresidente della Giunta calabrese, che, sostanzialmente, ha confermato il mancato finanziamento da parte della Regione Calabria di 17 borse di specializzazione per gli studenti della Facolta' di Medicina dell'Universita' Magna Graecia.

Le "partecipate" pesano più dell'apparato politico ( da "Resto del Carlino, Il (Fermo)" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: I gettoni di presenza distribuiti a 30 consiglieri comunali per le sedute consiliari e quelle in commissione ammontano a circa 40 mila euro. Si è speso grosso modo sui 370 mila euro, lo scorso anno, per il funzionamento degli Organi esecutivi e legislativi di Palazzo Sforza.

ASCOLI Quattro presenze nel secondo anno di serie A con Tesser e Sonetti, spesso titolare l... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 02-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Costi della politica

Abstract: 2009 Chiudi di ANDREA FERRETTI ASCOLI Quattro presenze nel secondo anno di serie A con Tesser e Sonetti, spesso titolare lo scorso anno in B con Iaconi per un totale di 33 gettoni e 3 gol. E' la storia bianconera -durata due stagioni- di Ivock Job Thomas Hervè meglio conosciuto come Job, 24 anni e mezzo, che prima dell'esperienza ascolana aveva giocato in B con Pescara e Cremonese,

Grillo torna in tv: insulta tutti,... ( da "Giornale.it, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Udc e il giornalista Sergio Rizzo, autore - insieme al collega Stella - del saggio campione di incassi La Casta. "Sono stato invitato dal Parlamento Europeo per parlare anche di frodi - ha detto Grillo - pubblico e privato: non significa più niente acqua pubblica e acqua privata.

Bilancio, accordo sul sostegno alle famiglie ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: minoranza sono riusciti a trovare un accordo che prevede un fondo di 100mila euro da destinare a nuclei monoreddito, monogenitoriali o numerosi. Per questa operazione sono stati tolti quindi fondi ad altri settori, tra cui una decurtazione dei gettoni di presenza dei consiglieri, delle prestazioni di terzi, delle manifestazioni estive e degli scambi culturali e iniziative per la pace.

Lippi furioso: Visto gli arbitri stranieri? ( da "Gazzettino, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Inutili i tentativi degli azzurri di spiegare a Stark che un attaccante non può saltare tenendo le braccia aderenti al corpo. "Peraltro nessun arbitro ritorna mai indietro, dopo avere sventolato un cartellino". Fabio Cannavaro è a due presenze dal record di Paolo Maldini, 126 gettoni in nazionale.

An: meno assessori, meno spese Ma il centrosinistra ha detto no ( da "Gazzetta di Modena,La" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Quindi "non possiamo votare questo ordine del giorno che ha un carattere strumentale e propagandistico". Andrea Galli, An, infine conclude: "Dal silenzio dei membri della maggioranza mi pare chiaro che il partito dei forchettoni esiste ancora, e che questa amministrazione non vuole ridurre i costi della politica".

Sorpresa: a Borgonovo il Pdl difende i Consorzi di Bonifica ( da "Libertà" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: la posizione delle minoranze, espressa dal consigliere Chiapponi in rappresentanza di tutti i gruppi, e del Partito Democratico è chiara: mentre i gruppi di centrosinistra si sono infatti compattamente schierati per la riduzione dei costi della politica, difendendo il progetto di riforma condiviso anche dalle forze sociali più direttamente coinvolte nell'

Tornano le indennità in busta paga Scoppia la pace tra giunta e sindacati ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: la produttività sarà destinata a due progetti che coinvolgono la polizia municipale, sulla sicurezza e convivenza civile, più una serie di obiettivi per altri servizi comunali. SE PRIMA gli agenti percepivano l'indennità di disagio e un gettone di presenza per servizi serali e festivi, adesso riceveranno un'unica quota aggiuntiva di produttività nell'ambito del progetto sicurezza.

Al juke books un gettone e senti storie ( da "Arena, L'" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: un laboratorio sui più bei libri illustrati per ragazzi, un laboratorio di racconti sul cibo, consigli di letture per genitori di bambini fino ai sei anni e consigli di letture per bambini fino ai dieci anni. Si potrà provare anche il Raccontastorie, «juke books» dove con un gettone si potrà richiedere una storia a piacere.

NON HO mai assistito a questa proclamazione, che a quanto Lei afferma avrebbe pi&... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: si riducono di conseguenza i costi e i gettoni di presenza, dal momento che, mediamente, la commissione grande' viene convocata per venti, venticinque laureandi alla volta; e, aspetto da non sottovalutare, la discussione a cui l'alunno è chiamato, individualmente, prima del giorno della proclamazione, davanti a un numero ristretto di professori,

) EDILIZIA Case popolari, serve più responsabilità L'... ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: autogestione alla quale affidare la responsabilità di gestire le problematiche comuni, o nominare un amministratore. Ellero Morgagni, presidente Acer OS ) PEDALE Bagni chimici gratuiti MA NON è ancora venuto in mente a nessuno di fare installare due bagni chimici a libero accesso o a gettone nei due parcheggi dell'ospedale a Vecchiazzano?

Riduzione dei costi della politica Entro maggio il testo unico ( da "Tempo, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: stampa Riduzione dei costi della politica Entro maggio il testo unico L'AQUILA «Il gruppo di lavoro sulla riduzione dei costi della politica sta elaborando un testo unico che sarà pronto per maggio". Lo ha dichiarato ieri il presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano.

GIANLUCA PINAMONTI LEVICO TERME - Il consiglio comunale di Levico lancia un segnale forte: lo fa approvando alcune deroghe urbanistiche richieste da privati, in particolare dalla S ( da "Adige, L'" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: i gettoni di presenza delle varie assemblee saranno dimezzati in caso di assenza ingiustificata del componente per oltre mezz'ora. Per quanto riguarda l'abbigliamento dei membri di consiglio, giunta e commissioni, bando alla sciatteria: i partecipanti dovranno indossare abbigliamento consono al decoro dell'organo e vestire in maniera adeguata.

Unione Pedemontana al lavoro Assegnate le deleghe alla giunta ( da "Corriere del Veneto" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Il consiglio ha poi fissato in 20,99 euro il gettone di presenza per i consiglieri, di ogni seduta. Non percepiranno soldi i membri della giunta. Approvate a maggioranza gli indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti dell'unione. è stata costituita la commissione consiliare al Bilancio e servizi finanziari.

ANZIO Consiglio e solidarietà Proposta ... ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 03-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Costi della politica

Abstract: solidarietà Proposta da alcuni consiglieri del Pd di Anzio una delibera per devolvere ad associazioni benefiche i gettoni di presenza delle sedute di Consiglio e delle Commissioni. «Se venisse approvata - dice il consigliere Pd Enzo Toselli - sarebbe un bel gesto dell'intero Consiglio che, in un periodo di grave crisi e di individualismo esasperato, farebbe una scelta di solidarietà»

Unione Pedemontana al lavoro Assegnate le deleghe alla giunta ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Il consiglio ha poi fissato in 20,99 euro il gettone di presenza per i consiglieri, di ogni seduta. Non percepiranno soldi i membri della giunta. Approvate a maggioranza gli indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti dell'unione. è stata costituita la commissione consiliare al Bilancio e servizi finanziari.

( da "Adige, L'" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: la proposta di una commissione per eliminare gli sprechi. Ma come, un'altra commissione, magari con i relativi gettoni di presenza? Mi pare un paradosso, mi pare che siamo proprio fuori strada. Io credo che in questo periodo così difficile, con la cassa integrazione che in Trentino cresce del 135 per cento, abbiamo l'obbligo morale di occuparci dei problemi dei cittadini.

Lavori da sogno: il deputato ( da "Miaeconomia" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: mutuoAgevolazioni prima casa e donazioneDetrazione mutuo a favore dei genitori SOLDI E FAMIGLIA » Il costo della politica Lavori da sogno: il deputato (03/04/2009) Stipendi da favola. Ma c?entrano poco le buste paga di Cenerentola e Biancaneve. Anche il Principe Azzurro è escluso. Quelli che vediamo insieme sono gli accrediti che arrivano ogni mese ai più autorevoli rappresentanti della Casta:

Tanto rumore per nulla ( da "Miaeconomia" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: esterrefatti davanti a libri denuncia come quelli dei giornalisti Giantonio Stella e Sergio Rizzo. Tanto che durante la scorsa campagna elettorale furono lanciate promosse di forti tagli sui privilegi politici. Così a distanza di quasi un anno, è ora lecito chiedersi se quelle denuncie hanno colto nel segno. Se e quanto i politici hanno cercato di porre un freno soprattutto agli sprechi.

rizza, l'apprendista - jimmy morrone ( da "Tirreno, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Allo stadio Menti di Vicenza, in occasione della gara di andata, Giuseppe Rizza consumò il proprio debutto in serie B, inserito da Acori nel finale al posto di Diamanti. Dopo quel breve esordio, il laterale mancino siciliano ha accumulato appena sette gettoni di presenza.

stipendi, affitti, proprietà on line tutti i redditi dei radicali - concetto vecchio ( da "Repubblica, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: gettoni di presenza, dichiarazione dei redditi e dei finanziamenti ricevuti, registro delle spese, comprensive quello per lo staff. Sette mesi dopo l´avvio della campagna appena cinque Comuni (Torre Orsaia, Tocco da Casauria, Ceprano, Prato, Torchiarolo), quattro Province (Aquila, Chieti, Frosinone e Pescara),

Vertici Apro vogliono più soldi: è scontro ( da "Stampa, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Concretamente questa cifra significa un gettone di presenza a Consiglio di 100 euro per ognuno degli undici componenti. Un Cda che ha avuto il merito e il coraggio di tirare fuori questa importante realtà del territorio dalle difficoltà in cui si trovava». La gestione, che era in passivo, nel 2008 è tornata ad avere un attivo di circa 230 mila euro.

ANTONELLA BARONE TRE CONDANNE PER TRUFFA AI DANNI DELL'UNIONE EUROPEA E DUE ASSOLUZIONI. È Q... ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: ANTONELLA BARONE Tre condanne per truffa ai danni dell'Unione Europea e due assoluzioni. È questo il bilancio di uno dei filoni d'indagine riconducibili al mega scandalo della riforestazione, in cui una pioggia di finanziamenti sarebbero stati richiesti e ottenuti indebitamente. Ieri pomeriggio il giudice Fabrizio Zunica ha condannato Luigi Liguori a un anno e tre mesi,

I gettoni dei consiglieri non si toccano ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: ultima seduta del consiglio comunale di Villadose si proponeva di sostenere tale fondo con una parte dei gettoni dell'indennità degli amministratori, una parte attingendo a capitoli di bilancio destinati ad iniziative di carattere sportivo e ricreativo, una parte dal ricavato delle multe e una parte facendo economie su risparmio energetico e sui fuochi d'artificio per la fiera.

CRISI/PERUGIA: CONFCOMMERCIO, DIFFICILE AVERE CREDITO DA BANCHE. ( da "Asca" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Secondo i dati (trimestre ottobre, novembre e dicembre 2008 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) dell'Osservatorio sul credito, istituito presso Confcommercio, il 40,3% delle imprese del terziario giudica peggiorata l'offerta dei finanziamenti da parte delle banche rispetto alla quantita' di credito reso disponibile.

Circoscrizioni: minicasta, ma iperpermalosa ( da "Panorama.it" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: A guidare la rivolta dei capi rione, Antonio Eroi, presidente della V circoscrizione, e Giuseppe Eraclini, a capo della VI. Poltrone remunerate: poco meno di 2 mila euro al mese. A cui i due aggiungono i gettoni di presenza di consigliere provinciale, carica a cui sono stati eletti nel 2006. Piccole (e permalose) caste crescono.

''Pasqua e cioccolato', in via Borgo dei Leoni: appetitose degustazioni, sconti e una mostra ( da "Sestopotere.com" del 03-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: lungo la via saranno allestiti banchetti di degustazione gratuita di cioccolato delle aziende ferraresi Offelleria Rizzati e Dalis e di pane ferrarese e colomba pasquale della Bottega del Pane. Insieme alla possibilità di usufruire al momento dell?acquisto in uno degli esercizi della strada di uno sconto del 10%, la clientela riceverà poi gadget di cioccolato appositamente creati.

Serve l'intesa con le banche ( da "Corriere delle Alpi" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: E ancora, aumento delle detrazioni sui redditi bassi, finanziamento con 500 milioni ai consorzi per i fidi, autorizzare le banche all'erogazione dei contributi già certificati. Ma per farlo occorre che il governo si decida a sottoscrivere un accordo col sistema bancario.

Fibre ottiche Bastava spiegare I n riferimento alla Sua risposta era sufficiente specificare che si trattava solamente di ultimare i lavori già effettuati e non intitolarlo con <Fi ( da "Adige, L'" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: con il risparmio sui gettoni di presenza) e la lottizzazione partitica verrebbe demolita. Sarebbe un primo, ma decisivo passo di stampo liberaldemocratico verso la revisione di un sistema partitocratico che vanifica il potenziale politico offerto dal libero contributo dei singoli cittadini in favore di logiche illiberali le quali,

ex consiglieri, processo rinviato al 21 ottobre ( da "Tirreno, Il" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: delibera del 2005 con cui i consiglieri pisani decisero che il loro compenso avrebbe potuto essere liquidato con un'indennità mensile (800 euro) invece che con il gettone di presenza (che veniva diminuito da 103 a 80 euro). La Corte dei Conti ha rilevato che i consiglieri avrebbero intascato più del dovuto. E di conseguenza ha chiesto un risarcimento complessivo di oltre 319mila euro.

Aziende con utili che crollano ma i manager sono più ricchi ( da "Italia Oggi" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: il minidecremento è dovuto al fatto che ha incassato meno gettoni di presenza in consiglio). Così come sono rimasti identici i livelli retributivi del presidente del consiglio di gestione, Enrico Salza, che è rimasto a quota 1 milione e 350 mila euro. Non mancano rapporti più virtuosi tra compensi e performance societarie.

Natale Raccogli non ci sta. Sulla vicenda relativa all'organizzazione delle commissioni di inva... ( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: E se ciò accade al di fuori dell'orario di lavoro perché erogare a un dipendente gettoni, o rimborsi che dir si voglia, per la partecipazione fuori dall'orario stesso? Per questo appare chiaro che ciò che accade nelle commissioni è un pasticcio organizzativo a cui, ci auguriamo, l'Azienda possa metter mano quanto prima».

Franco Colonna scioglie il gruppo consigliare "Impegno per L'Aquila", nel quale è... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: è quello di essere coerente nei fatti con l'impegno a semplificare il funzionamento degli organi comunali e a ridurre i cosiddetti costi della politica. Ho deciso dall'inizio di devolvere i gettoni di presenza a iniziative sociali, ma in ogni caso il costo annuo di un monogruppo è di circa 13 mila euro e, nel mio caso,

Panza neo assessore ( da "Eco di Bergamo, L'" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: quella di Panza, a costi zero per il Comune di Sorisole. «Infatti - ci tiene a concludere il neo assessore - per il mio ruolo in Giunta e per quanto riguarda i gettoni di presenza in Consiglio comunale non mi sarà corrisposta nessuna indennità poiché già ricevo un compenso "pubblico" per il mio ruolo all'interno del Parco dei Colli»

JESI - Il fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà sarà finan... ( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: degli stipendi e dei gettoni di presenza di sindaco, assessori e consiglieri, che pesano annualmente, spiega Marcello Pentericci dell'Udc, quasi 230 mila euro. «Non c'è la benché minima volontà di fare passi in avanti - segnala il repubblicano Mario Sardella - . Ci sono poi i soliti artifici contabili per far quadrare entrate ed uscite: si prevede di recuperare 800 mila euro dall'

Manager troppo cari L'Ataf in pole position ( da "Nazione, La (Firenze)" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: In questo caso il direttore generale arriva a percepire, calcolando anche i gettoni di presenza, circa 80mila euro. Per lavorare con Renzi le sue facce nuove' dovranno anche accontentarsi di stipendi più bassi. «Se sarò eletto sindaco entro la prima giornata del prossimo campionato indicherò un'area in cui poter costruire la cittadella viola».

I consiglieri di Ecofor rinunciano al gettone di presenza per una Onlus ( da "Nazione, La (Pisa)" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: i consiglieri hanno deciso di rinunciare al loro gettone di presenza e di donare la somma raccolta all'associazione Non più Sola». «Siamo molto felici di questo contributo ha detto la presidente di Non più Sola, Bergamini Un'associazione come la nostra, che aiuta anche psicologicamente i malati oncologici e le loro famiglie e che è fatta di volontarie,

Pd, un solo partito ma tre capigruppo ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: la formazione politica di centrosinistra è unica, ma si presentano in tre. E, per inciso, anche le riunioni di capigruppo contribuiscono al conteggio delle indennità mensili o dei gettoni di presenza. A prescindere da ciò e dal fatto che nessuno ha comunque rinnegato la fedeltà alla Giunta, resta il fatto che in Consiglio parte della maggioranza vive come da separati in casa.

Nasce la lista civica "Polesine che lavora" ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: costi della politica, il federalismo e la sicurezza, ora vogliamo recuperare i rapporti con la Regione e dare una maggiore dignità al Polesine, attraverso maggiori risorse per le famiglie, le imprese e i lavoratori». E se Davide Casari Bariani, che produce pane biologico fresco e surgelato, ha aderito alla lista per «eliminare la barriera che spesso si crea tra imprenditore e dipendente

Senza il gettone di presenza fioccavano le dimissioni dalle commissioni provinciali ( da "Sicilia, La" del 04-04-2009)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Senza il gettone di presenza fioccavano le dimissioni dalle commissioni provinciali Senza gettone... non si va in commissione! E' impressionante il numero di dimissioni dalle sottocommissioni elettorali registratesi negli ultimi tempi, tanto da lasciare questi organismi con larghi vuoti e da costringere la Corte d'Appello a scrivere all'


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GRILLO/ IL COMICO TORNA IN TV E ATTACCA MANAGER E POLITICI (sezione: Costi dei politici)

( da "Wall Street Italia" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Grillo/ Il comico torna in tv e attacca manager e politici di Apcom Collegamento in diretta con "Exit" su La7 -->Milano, 1 apr. (Apcom) - Beppe Grillo torna in televisione, ospite in diretta dal programma "Exit" di Ilaria D'Amico su La7: l'ultima uscita in tv del comico risale a 6-7 anni fa sul satellite, poi c'è stata un'apparizione a Striscia La Notizia e una su SkyTg24. Il tema della puntata è la privatizzazione dei servizi pubblici ma le sue critiche dilagano e investono politici e manager. In collegamento da Bruxelles, dove è stato invitato dal Parlamento Europeo, Beppe Grillo spazia dalla privatizzazione dell'acqua al sistema politico, dalla potenza della rete alle elezioni senza il voto di preferenza. Ospiti del programma sono il presidente della regione Lazio Piero Marrazzo, il sottosegretario allo Sviluppo economico Adolfo Urso, Bruno Tabacci dell'Udc e il giornalista Sergio Rizzo, che ha scritto "La Casta" con il collega Stella. "Sono stato invitato dal Parlamento Europeo per parlare anche di frodi - dice Grillo - pubblico e privato: non significa più niente acqua pubblica e acqua privata. Provate a entrare in un consiglio comunale, non ci sono rappresentanti del pubblico ma camerieri di partiti messi lì da 4-5 segretari che decidono. L'acqua non deve cadere in mano a una spa che faccia profitti sulla sete delle persone". Il comico torna poi sul fatto che "diamo l'acqua a società che si quotano in borsa, dove non ci sono regole, se no non sarebbero successi i casini con Parmalat, Telecom e Pagine Gialle. C'è una truffa continua in Borsa per cui andrebbe chiusa domani mattina". Grillo parla anche delle banche con accenti critici sulle passate vicende giudiziarie del banchiere Cesare Geronzi, del finanziere Ligresti e di Romiti. Poi allarga il discorso: "Sono sempre i soliti 50: entrano nei cda, tu gli dai i soldi attraverso questa criminalità organizzata che sono le banche e gli imprenditori e non sai assolutamente a chi". Il comico segnala di aver messo sul suo blog la mappa del potere: "ci sono 289 società quotate in Borsa, di cui 254 hanno consiglieri che lo sono in due, tre, cinque, dieci società contemporaneamente. E voi volete quotare l'acqua in borsa?" si domanda. Grillo parla anche della precedente gestione di Telecom. Cita Tronchetti e chiede: "Chi era il proprietario vero? Se sommavi le azioni erano i piccoli azionisti, ma chi ha venduto il pacchetto di controllo e ha spolpato l'azienda?". E aggiunge: "La Telecom è stata spolpata, il signor Tronchetti se n'è andato vendendosi il pacchetto di maggioranza nel 2007 a 2,9 euro ad azione. Invece gli azionisti avevano in mano azioni che valevano 1,5 e adesso valgono 0,9. Chi paga?". Il comico passa poi alle buonuscite dei manager. "Buora se n'è andato con 13 milioni di euro e l'ultimo presidente Pistorio è stato tre mesi lì, si è fatto l'estate e se n'è andato con un miliardo e 300 milioni di euro". Quanto all'attuale gestione di Telecom Italia Grillo dice: "Bernabè ci ha scritto una lettera. Bernabè ci sembra una persona perbene, non come questa associazione vergognosa che c'era prima che ha dilapidato l'azienda. La Telecom è una società che è strategica, vuol dire che ha il 90% degli accessi. Ha delle informazioni di tutti gli italiani". Grillo passa poi alla "Rcs Corriere della Sera, dentro la Spa quotata in Borsa, vai a vedere chi c'è: ci sono gli azionisti che sono tutte le banche. Quindi come fa un giornalista a parlare di una banca criminale se la banca è la proprietaria?", chiede Grillo. E, venendo alla stretta attualità Grillo aggiunge: "A Parigi stanno sequestrando i manager, qui invece gli apriamo degli uffici e li promuoviamo. Sono venuto a spiegare a questa gente, tedeschi, francesi: non sanno mica che noi abbiamo la criminalità organizzata. Come fanno a investire nel nostro Paese?". Poi l'attacco ai politici: "Abbiamo 100 persone in Parlamento che sono stati condannati e che che fanno le leggi. Abbiamo regolamentato e legalizzato il falso in bilancio. Quando parliamo di 'ndrangheta, mafia e camorra parliamo di cda, di notai, commercialisti, di banchieri, di uomini d'affari, parliamo di politici. Un'associazione a delinquere". "La rete è un mezzo potente, e Grillo invoca che ogni cittadino controlli in Internet se il politico fa il proprio lavoro, perchè deve rispondere a delle domande". Le 350mila firme raccolte per mandare via i condannati in Parlamento, denuncia, sono ferme in commissione da un anno e mezzo, due anni. La rete - conclude il comico - è un mezzo straordinario di controllo, ci sono gruppi di ragazzi che lavorano in 500 città italiane su temi come mobilità e raccolta differenziata, risparmio energetico: da lì nasceranno "liste civiche di cittadini che si sono rotti i coglioni, cominciamo dal basso, nè di destra nè di sinistra. Sono 20 anni che non c'è opposizione in questo Paese. Siamo andati a votare persone elette da altre persone, non c'è voto di preferenza". Con le informazioni messe in rete sono i cittadini che controllano: "Il Comune è casa nostra, non loro".

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Grillo/ Il comico torna in tv e attacca manager e politici (sezione: Costi dei politici)

( da "Virgilio Notizie" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Milano, 1 apr. (Apcom) - Beppe Grillo torna in televisione, ospite in diretta dal programma "Exit" di Ilaria D'Amico su La7: l'ultima uscita in tv del comico risale a 6-7 anni fa sul satellite, poi c'è stata un'apparizione a Striscia La Notizia e una su SkyTg24. Il tema della puntata è la privatizzazione dei servizi pubblici ma le sue critiche dilagano e investono politici e manager. In collegamento da Bruxelles, dove è stato invitato dal Parlamento Europeo, Beppe Grillo spazia dalla privatizzazione dell'acqua al sistema politico, dalla potenza della rete alle elezioni senza il voto di preferenza. Ospiti del programma sono il presidente della regione Lazio Piero Marrazzo, il sottosegretario allo Sviluppo economico Adolfo Urso, Bruno Tabacci dell'Udc e il giornalista Sergio Rizzo, che ha scritto "La Casta" con il collega Stella. "Sono stato invitato dal Parlamento Europeo per parlare anche di frodi - dice Grillo - pubblico e privato: non significa più niente acqua pubblica e acqua privata. Provate a entrare in un consiglio comunale, non ci sono rappresentanti del pubblico ma camerieri di partiti messi lì da 4-5 segretari che decidono. L'acqua non deve cadere in mano a una spa che faccia profitti sulla sete delle persone". Il comico torna poi sul fatto che "diamo l'acqua a società che si quotano in borsa, dove non ci sono regole, se no non sarebbero successi i casini con Parmalat, Telecom e Pagine Gialle. C'è una truffa continua in Borsa per cui andrebbe chiusa domani mattina". Grillo parla anche delle banche con accenti critici sulle passate vicende giudiziarie del banchiere Cesare Geronzi, del finanziere Ligresti e di Romiti. Poi allarga il discorso: "Sono sempre i soliti 50: entrano nei cda, tu gli dai i soldi attraverso questa criminalità organizzata che sono le banche e gli imprenditori e non sai assolutamente a chi". Il comico segnala di aver messo sul suo blog la mappa del potere: "ci sono 289 società quotate in Borsa, di cui 254 hanno consiglieri che lo sono in due, tre, cinque, dieci società contemporaneamente. E voi volete quotare l'acqua in borsa?" si domanda. Grillo parla anche della precedente gestione di Telecom. Cita Tronchetti e chiede: "Chi era il proprietario vero? Se sommavi le azioni erano i piccoli azionisti, ma chi ha venduto il pacchetto di controllo e ha spolpato l'azienda?". E aggiunge: "La Telecom è stata spolpata, il signor Tronchetti se n'è andato vendendosi il pacchetto di maggioranza nel 2007 a 2,9 euro ad azione. Invece gli azionisti avevano in mano azioni che valevano 1,5 e adesso valgono 0,9. Chi paga?". Il comico passa poi alle buonuscite dei manager. "Buora se n'è andato con 13 milioni di euro e l'ultimo presidente Pistorio è stato tre mesi lì, si è fatto l'estate e se n'è andato con un miliardo e 300 milioni di euro". Quanto all'attuale gestione di Telecom Italia Grillo dice: "Bernabè ci ha scritto una lettera. Bernabè ci sembra una persona perbene, non come questa associazione vergognosa che c'era prima che ha dilapidato l'azienda. La Telecom è una società che è strategica, vuol dire che ha il 90% degli accessi. Ha delle informazioni di tutti gli italiani". Grillo passa poi alla "Rcs Corriere della Sera, dentro la Spa quotata in Borsa, vai a vedere chi c'è: ci sono gli azionisti che sono tutte le banche. Quindi come fa un giornalista a parlare di una banca criminale se la banca è la proprietaria?", chiede Grillo. E, venendo alla stretta attualità Grillo aggiunge: "A Parigi stanno sequestrando i manager, qui invece gli apriamo degli uffici e li promuoviamo. Sono venuto a spiegare a questa gente, tedeschi, francesi: non sanno mica che noi abbiamo la criminalità organizzata. Come fanno a investire nel nostro Paese?". Poi l'attacco ai politici: "Abbiamo 100 persone in Parlamento che sono stati condannati e che che fanno le leggi. Abbiamo regolamentato e legalizzato il falso in bilancio. Quando parliamo di 'ndrangheta, mafia e camorra parliamo di cda, di notai, commercialisti, di banchieri, di uomini d'affari, parliamo di politici. Un'associazione a delinquere". "La rete è un mezzo potente, e Grillo invoca che ogni cittadino controlli in Internet se il politico fa il proprio lavoro, perchè deve rispondere a delle domande". Le 350mila firme raccolte per mandare via i condannati in Parlamento, denuncia, sono ferme in commissione da un anno e mezzo, due anni. La rete - conclude il comico - è un mezzo straordinario di controllo, ci sono gruppi di ragazzi che lavorano in 500 città italiane su temi come mobilità e raccolta differenziata, risparmio energetico: da lì nasceranno "liste civiche di cittadini che si sono rotti i coglioni, cominciamo dal basso, nè di destra nè di sinistra. Sono 20 anni che non c'è opposizione in questo Paese. Siamo andati a votare persone elette da altre persone, non c'è voto di preferenza". Con le informazioni messe in rete sono i cittadini che controllano: "Il Comune è casa nostra, non loro".

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Ladri ripuliscono di notte la lavanderia automatica (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Ladri ripuliscono di notte la lavanderia automatica Ripulita la lavanderia automatica di via Piave. Non ci sono solo i videopoker da scassinare, non vengono prese di mira solamente le macchinette che distribuiscono bevande calde o merendine lungo i corridoi delle scuole: ormai attirano i malviventi ogni distributore, ogni macchinario che...faccia cassetta. Ne sanno qualcosa i gestori della lavanderia automatica che ha sede in via Piave. Essendo automatica, i clienti azionano le lavatrici con i gettoni: non è quindi necessaria la presenza di personale fisso per tutta la giordnata. Quanto agli incassi, le cassettiere con il pagamento dei lavaggio effettuati vengono svuotarte ogni due, tre giorni. L'ultimo svuotamento era stato fatto alla fine delal settimana scorsa. Ieri mattina, in attesa del ormai vicino week end, i titolari dell'esercizio sono andati a prendere l'incasso ma hanno trovato una brutta sorpresa: qualcun'altro era già passato e non fa parte della loro squadra. In base a quanto hanno trovato sul posto sono riusciti facilmebnte a ricostruire che, con ogni probabilità nella notte tra domenica e lunedì, qualche malvivente esperto ha forzato una finestra sul retro. Una volta entrato all'interno della lavanderia ha scassinato le macchinette prelevendo i soldi. Secondo un calcolo approssimativo, il bottino dovrebbe aggirarsi sui mille euro. La denuncia del furti è stata presentata all'ufficio denunce della questura di Modena. (s.to)

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Il consiglio rinuncia ai gettoni (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Il consiglio rinuncia ai gettoni Revere, un segnale ai cittadini per la crisi REVERE. Nell'ultimo consiglio comunale la minoranza ha proposto per i gettoni di presenza ai consiglieri comunali l'azzeramento di questi per dare un segnale ai cittadini reveresi, in un momento di grande difficoltà economica, di serietà e solidarietà con le classi più deboli. La maggioranza ha accolto l'invito e all'unanimità è stato azzerato il gettone di presenza ai consiglieri. Nello stesso consiglio non sono state ritoccate le aliquote Ici confermando quelle dell'anno passato così come l'Irpef rimasta invariata allo 0,5 per cento. Il bilancio di previsione per il corrente anno è di poco inferiore ai 10 milioni di euro e la previsione programmatica e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 è di 15 milioni 708 mila euro. Inoltre è stato determinato il valore delle aree fabbricabili al fine della determinazione dell'Ici per l'anno in corso. A questi valori i cittadini dovranno fare riferimento ai fini della denuncia dell'Ici. Tali valori sono in linea con quelli dei comuni circostanti. (zag)

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Grillo, l'instancabile Il senatore Musso assente annunciato (sezione: Costi dei politici)

( da "Secolo XIX, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Grillo, l'instancabile Il senatore Musso assente annunciato le statistiche Il presidente Giorgio Guerello traccia il bilanciodi un anno di attività del consiglio comunale SETTE assenze «giustificate» per il sindaco, mentre il meno presente, in Sala rossa, è il senatore e avversario alle ultime amministrative Enrico Musso (che proprio perché impegnato in Parlamento aveva chiesto invano lo spostamento del giorno delle sedute). Il consigliere comunale più attivo invece è, stando alle statistiche sui lavori dell'assemblea cittadina relative al 2008, l'azzurro Guido Grillo, sempre presente alle sedute e capace di portare all'esame della Sala rossa ben 47 articoli 54 (interrogazioni urgenti) sulle 337 che i 51 consiglieri hanno presentato nel corso dell'anno. Secondo il presidente del Consiglio comunale Giorgio Guerello, che ieri ha diffuso i dati dell'attività dell'assemblea nel 2008, «in Consiglio si stanno affrontando temi importanti e c'è molta voglia di intervenire e partecipare». C'è però chi lamenta che le delibere discusse dal Consiglio siano sempre meno. «Lo so, ma è un problema della giunta». Diminuendo le delibere fondamentali, sembra prendere sempre più importanza, nell'attività politica dei gruppi e dei singoli consiglieri, il cosiddetto "articolo 54", un'interrogazione con carattere d'urgenza che prevede una risposta immediata da parte di un membro della giunta. È, questa, una delle "armi" più efficaci ancora in mano ai consiglieri per ottenere visibilità e risposte. Secondo le statistiche del 2008 è infatti uno strumento più utilizzato dall'opposizione che dalla maggioranza. Sono infatti 236 le interrogazioni urgenti presentate dalla minoranza nel corso dell'anno, meno della metà, 101, quelle portate all'attenzione del Consiglio e della giunta dai partiti "amici". In particolare Forza Italia, forte dell'apporto di Grillo, ne ha presentati 116, mentre il maggior partito presente in Consiglio - il Pd che da solo conta quasi i due quinti dei rappresentanti dell'intera assise - è arrivato a quota 63. Non sempre, però, gli assessori sembrano in grado di rispondere alle domande. «È perché hanno poco tempo per prepararsi - dice il presidente - sanno dei quesiti non più di due ore prima di ogni seduta». Le presenze - nonostante la battaglia per aumentare l'importo dei gettoni sia stata rimandata a data da destinarsi - sono piuttosto costanti: più del 93% dei consiglieri hanno regolarmente presenziato e votato. E se per i consiglieri comuni non esiste obbligo di giustificazione, in caso di assenza, Guerello ci tiene a giustificare le assenze del "super" consigliere Marta Vincenzi. «Sono state sette, in tutto l'anno - spiega elencando le motivazioni di ognuna - il primo cittadino non è venuta in sala rossa per impegni istituzionali regolarmente annunciati». E il pubblico? Sempre disciplinato e corretto? «Il pubblico è giusto che presenzi alle sedute, ma tutti gli eccessi, dopo il caso della borsa lanciata da un manifestante durante la seduta monotematica sulla moschea, verranno fatti oggetto di immediata segnalazione». Negli ultimi mesi è stata rafforzata la sorveglianza dei vigili urbani, e a ogni cittadino che voglia entrare in tribuna viene assegnato un posto preciso. daniele grillo grillo@ilsecoloxix.it 02/04/2009

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La Rizza T.K. e Isolano le squadre da battere (sezione: Costi dei politici)

( da "Arena, L'" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Giovedì 02 Aprile 2009 SPORT Pagina 46 CICLISMO. RISPETTIVAMENTE NELLE CATEGORIE ALLIEVI (DOMENICA LA PRIMA VERONESE) ED ESORDIENTI La Rizza T.K. e Isolano le squadre da battere Scandolara in azzurro, De Vecchi "europeo" Primavera (Cristoforetti) fa felice Cordioli Marcotto e Barban in commissione tecnica La stagione degli allievi è cominciata nel migliore dei modi per il ciclismo veronese. Il successo per distacco di Federico Capretti sul traguardo del 54° Gp Cicli Mondial a Rossano Veneto riempie di soddisfazione il La Rizza Thermo King e conferma come la squadra affidata alla guida tecnica di Sergio Zoccatelli si annunci come la più competitiva tra 17 formazioni veronesi. Il 3° posto di Simone Carletto e il 6° di Francesco Castegnaro accreditano il pronostico. Domenica prossima, a Rizza, sarà proprio il La Rizza T.K. ad organizzare la prima corsa del calendario veronese. Gli avversari, comunque, sapranno farsi rispettare. L'Ausonia con Barusolo e Stefano Marchesini, la Bisson Cage Silvana con Matteo Crema, la Cordioli Acl con Mattia De Mori e Michele Poldi, l'FDB Cologna Veneta con Claudiu Mitrofan, l'Isolano Stella 81 con Andrea Canovi, Davide Gabburo, Rosario Carruba e Simone Oselin, l'Italo Pec con Geku Koni e Kevin Lucchese saranno tra i protagonisti. Domenica prossima, prenderà il via anche la stagione dei giovanissimi (17° Trofeo Saggioro a Bovolone, organizza il San Pierino) che vede impegnate 16 società veronesi. E scatterà, ma non sulle nostre strade, anche quella degli esordienti dove, purtroppo, permane la scelta delle due categorie divise. L'Isolano Stella 81 è stata la più brava nel 2008 e si annuncia molto competitiva, in particolare con Riccardo Minali. Antonio Jozic (Ausonia) e Daniel Rupiani (Gaiga Campi) sono tra i più attesi. LA PRIMA DI PRIMAVERA. Prima affermazione tra le Under della Cristoforetti Cordioli Costruzioni: Federica Primavera ha vinto la corsa di Vada (Livorno) battendo un gruppetto nella volata finale. Daniela Lionco, seconda, ha completato la felice giornata della società cara a Raffaello Cordioli. IN NAZIONALE. Valentina Scandolara (Off. Alberti), alla sua prima stagione tra le Under 21, è stata convocata dal c.t. Edoardo Salvoldi per la Drentse 8 Van Dwingloo e la Novilon Ronde Van Drenthe (10-11 aprile) e per l'Unive Ronde Van Drenthe, terza prova di Coppa del mondo (13 aprile), in Olanda. Tra le riserve, c'è Federica Primavera della Cristoforetti Cordioli Costruzioni. Gli azzurri del bmx affronteranno, sabato e domenica prossimi, due prove valide per il campionato europeo a Zwolle in Olanda. Il d.t. Antonio Silva ha convocato i veronesi: Manuel De Vecchi (Italiano Olimpico), Roberto Cristofoli (Olgiatese), Giacomo Fantoni (Team Verona), Nicholas Okoh (Libertas Lupatotina) e Mauro Paiusco (Team Verona). LE CARICHE. Gianluca Liber è presidente del comitato provinciale, Raffaello Cordioli il vice. I consiglieri sono Luciano Donatelli (responsabile velodromo San Lorenzo), Claudio Barban (classifiche Gran premi) e Fabrizio De Guidi. Il segretario è Serafino Zoccatelli. Luciano Meneghelli è il tecnico della pista. Nel comitato regionale veneto Giorgio Furlan è vicepresidente, Francesco Faccini consigliere. Verona ha inserito nelle commissioni regionali: Nicola Minali (settore giovanissimi), Michele Zenatti (fuoristrada), Francesco Barbiroglio (amatoriale), Raffaello Cordioli (pista), Martino Marcotto e Claudio Barban (commissione tecnica), Claudio Rigo (responsabile direttori di corsa e organizzazione). Collaborano con il comitato provinciale: Umberto Marchi (responsabile sede), Michele Bonizzato, Mauro Rigo (calendario gare provinciale), Giovanni Munari (responsabile settore fuoristrada provinciale), Mario Bertoli e Enos Rizzotti (operatori tv), Andrea Fin (sito internet), Luciano Purgato (addetto stampa). SU TELEARENA. Il comitato provinciale, in collaborazione con la redazione sportiva di TeleArena, produce la trasmissione "A ruota libera", condotta da Alessandra Rutili. Va in onda al mercoledì (ore 13.35), venerdì (ore 18.30) e sabato (ore 24).  

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Unione Valnure, via a un piano geologico di protezione civile (sezione: Costi dei politici)

( da "Libertà" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Unione Valnure, via a un piano geologico di protezione civile Podenzano, approvato il bilancio 2009. «Conti a posto» PODENZANO - L'Unione Valnure dei Comuni di Podenzano, San Giorgio e Vigolzone approva il bilancio di previsione per il 2009. Nella seduta di martedì sera il presidente dell'assemblea Alessandro Ghisoni ha illustrato le voci di entrata e di spesa che si ipotizzano per l'anno in corso. Il bilancio pareggia a 755.250 euro e prevede entrate da contributi e trasferimenti da Stato, Regione e dei tre Comuni per 453mila euro, ed entrate extratributarie per 302mila euro. Nelle spese la voce di maggior impatto è quella per la funzione di polizia locale, che comprende il personale e i contratti di gestione, che ammonta a 670.630. «Il bilancio di quest'anno - ha spiegato Ghisoni - non prevede spese in conto capitale perché sono state inserite nel bilancio 2008. Usufruendo dei contributi statali sono state acquistate attrezzature e investimenti per la Protezione civile». 29mila euro è la quota di avanzo di amministrazione prevista. Compiacimento da parte di Antonio Rabboni del Comune di San Giorgio, minoranza nell'Unione Valnure, per l'esigua somma delle entrate tributarie che ammontano a 50 euro. «Sono pressoché nulle - ha commentato Rabboni - e non posso che esprimere la mia soddisfazione. Spero che l'Unione non abbia mai il potere di imporre gabelle e fisco. Esprimo invece la non soddisfazione perchè se l'Unione deve pagare gli stipendi ai vigili e al personale e non credo che sgraverà completamente i Comuni dall'imporre il prelievo dalle tasche dei cittadini. Auspico sia estremamente contenuto». Il suo voto è stato di astensione. Il consiglio dell'Unione ha inoltre approvato la programmazione annuale degli incarichi esterni, tra cui un geologo per approntare il piano geologico di Protezione civile dei tre Comuni, un esperto informatico e un commercialista. Voto favorevole della maggioranza e di tre consiglieri di minoranza Luigi Capra, Michele Bernardi e Luigi Rivi. Astensione per gli altri membri dell'opposizione. E' stata infine approvata all'unanimità la somma del gettone di presenza alle riunioni per i consiglieri che ammonta a 19,98 euro lordi (il presidente e i due componenti della Giunta, cioè gli altri due sindaci, si sono azzerati l'indennità di funzione). Osservazione da parte di Gandini in merito: «Ritengo che le indennità delle persone che si occupano di amministrazione in genere - ha affermato - sono troppo bassi. Se vogliamo avere delle persone valide ad amministrarci dobbiamo dare loro la possibilità di avere un giusto compenso. Ci sono tabelle regionali a cui noi ci rifacciamo ma speriamo che in tempi brevi possano cambiare perché la professionalità messa a disposizione e l'impegno serio valgono di più di venti euro». Nadia Plucani 02/04/2009

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Sei scudetti e tre Coppe dei Campioni (sezione: Costi dei politici)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

sport pag. 36 Sei scudetti e tre Coppe dei Campioni Franco Baresi è nato a Travagliato l'8 maggio 1960. Dopo essere stato scartato ad un provino per l'Inter, che in quell'occasione scelse il fratello Beppe, passò al Milan, società alla quale ha legato tutta la sua carriera. Il debutto in Serie A avvenne a Verona il 23 aprile del 1978, allenatore Liedholm. Da allora ha legato le sorti alla maglia rossonera divenendone uno storico capitano e collezionando 716 presenze (470 in serie A con 31 gol, 61 in B, 97 in Coppa Italia, 50 in Coppa Campioni, 19 in Coppa Uefa, 6 in Supercoppa europea, 4 nell'Intercontinentale, 3 nella Mitropa cup, 5 nella Supercoppa italiana, 1 nello spareggio Uefa). Tantissime le vittorie: sei scudetti, tre Coppe dei Campioni e altrettante Supercoppe Europee, 2 Intercontinentali e quattro Supercoppe Italiane. Ha smesso con il calcio giocato nel 1997 passando ad allenare le giovanili del Milan, e la maglia numero 6 è stata ritirata. Ha esordito in Nazionale il 4 dicembre del 1982: per lui 81 gettoni azzurri (con 1 gol), la presenza a Spagna '82, la finale del 1994 persa con il Brasile.

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Passoni, primo bersaglio: il mio Piacenza a quota 50 (sezione: Costi dei politici)

( da "Libertà" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Passoni, primo bersaglio: il mio Piacenza a quota 50 Il "metronomo" teme i facili entusiasmi: pensiamo a salvarci «Ma con giocatori così altruisti ora ogni risultato è possibile» piacenza - Da quando c'è lui a dettare i tempi alla squadra, il Piace ha preso a marciare a ritmi da promozione. E, tra le altre cose, Dario Passoni si è rivelato buon profeta quando, alla vigilia del delicatissimo ciclo battezzato delle "cinque finali", rassicurò tutti con esternazioni ottimiste. Qual è la tua personale tabella sull'immediato futuro biancorosso? «Incamerare altri sei punti il più in fretta possibile - osserva il centrocampista -. La quota salvezza, a lungo andare, potrebbe anche abbassarsi, ma è meglio non fidarsi e raggiungere quanto prima la soglia dei 50 punti». Vietato puntare il mirino verso le zone alte della classifica? «Per quanto mi riguarda è giusto rimanere con i piedi per terra. E guardarsi principalmente alle spalle. Non creiamo aspettative esagerate pur sull'onda dei buoni risultati dell'ultimo periodo, evitando così delusioni fuori luogo. Sognare, per carità, è bello, ma non siamo all'improvviso diventati imbattibili. L'obiettivo primario era e resta la salvezza. Ma faremo di tutto per avvicinarci alla meta già dalla prossima sfida col Brescia». Col tuo arrivo in biancorosso, lo dicono le statistiche, il Piace ha cambiato marcia, incamerando 19 punti in 11 partite. Vogliamo approfondire? «La cosa mi fa ovviamente molto piacere, ma il merito di quanto di buono stiamo riuscendo a combinare è di tutti. Non c'è singolo che vinca da solo le partite. Qui il segreto sta nella giusta mentalità collettiva, nella indiscussa professionalità che caratterizza in primo luogo chi gioca di meno e che impegnandosi alla morte, in ogni seduta di allenamento, contribuisce a creare quella salutare rivalità all'interno del gruppo che è fondamentale». «Il mio pensare positivo, anche in momenti meno propizi, sulla consistenza di questo Piacenza - aggiunge Passoni - è dettato dal buon gioco che abbiamo sempre espresso. Siamo usciti in bellezza, anche meglio di ogni più ottimistica previsione, dal temibile ciclo dei cinque scontri diretti. A Parma abbiamo affrontato al meglio anche una squadra di alta quota. Continuo a credere, in effetti, che noi possiamo giocarcela con tutte». Lì in mezzo quanto è più dura la vita nel dover sostenere un tridente offensivo? «Non fa nessuna differenza giocare con un assetto più audace quando gli attaccanti tendono anche a dare una mano alla fase difensiva. E tutte le nostre punte stanno evidenziando, in questo senso, una immensa disponibilità, tale da poter giocare tranquillamente con questo assetto. Qui è ben presente in tutti la cultura del sacrificio per i compagni: quando le cose stanno così non c'è alcun problema ad attuare qualsiasi tipo di modulo». Dopo il Parma ecco il Brescia. Che ne pensi della prossima avversaria? «Squadra di categoria, forte ed esperta, che conta tra le proprie file diversi elementi che hanno collezionato tanti gettoni di presenza in serie A. In termini di potenziale è pari al Parma, mentre il momento dice che deve stringere i denti, al contrario dei gialloblù che stanno volando. Dovremo saperci ripetere ai livelli della partita di domenica per reggere l'urto delle rondinelle». Quanto potrebbe essere importante, in questa ottica, il supporto di tanti tifosi in più rispetto alle precedenti gare interne? «Direi che sarebbe fondamentale. Al "Tardini" il calorosissimo sostegno di tanti tifosi ci ha entusiasmato. Noi, al di là dei risultati, ce la stiamo mettendo tutta, lottando su ogni pallone, per conquistare l'affetto di un sempre maggior numero di sostenitori. Più sono e meglio è per noi». Parentesi riservata a Mario Cassano: è il miglior portiere della serie B? «Direi proprio di sì, al pari con Gillet del Bari. A Parma è stato strepitoso. Da 9,99, solo perché sono convinto che la perfezione non esiste. E' già pronto, indubbiamente, per la serie A». Marco Villaggi 02/04/2009

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Un cuore sotto la divisa Un grazie da don Michè A nche sotto la divisa ha un cuore (sezione: Costi dei politici)

( da "Adige, L'" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Un cuore sotto la divisa Un grazie da don Michè A nche «don Michè» sotto la divisa ha un cuore Un cuore sotto la divisa Un grazie da don Michè A nche «don Michè» sotto la divisa ha un cuore. Già, perché martedì scorso, mio ultimo giorno di lavoro, mi batteva forte il cuore e dall'emozione temo di aver dimenticato di salutare qualcuno. Innanzitutto vorrei ringraziare il questore dottor Caldarola che mi ha onorato con la sua presenza e le cordiali parole spese per me. Ringrazio anche tutti i colleghi, da quelli dei vecchi tempi a quelli che mi conoscono meno. Un doveroso ringraziamento va anche ai miei due angeli custodi, Mara e Teresa, alle mie due figlie e a mia moglie che mi ha sempre sostenuto in tutti questi anni. Ringrazio di cuore anche voi dell'Adige per il bel servizio che mi avete dedicato. Grazie a tutti. Michele Leuci Chirurgia, ringrazio la dottoressa Prezzi S ono stata per tre ore sul lettino di Chirurgia 2 dell'Ospedale di Trento, nelle mani della dottoressa Cristina Prezzi che ha «ravanato» molto ma con grande umanità, delicatezza e professionalità; un lavoro di fino con l'assistenza continua della signora Edda. In quelle mani mi sono sentita sicura, mi sono trovata bene. Mando loro il mio grande grazie! Edda Curti - Rovereto Con la bella stagione i ciclisti invadono le strade C i risiamo. L'inizio della bella stagione fa uscire dalle loro «case» i presunti ciclisti che, con la scusa di essere amatori, si permettono di pedalare sulle strade, sempre più pericolose, intralciando la circolazione stradale e non, dove specialmente esistono, sulle piste ciclabili (costruite con denaro pubblico). Loro dicono che non possono pedalare sulle piste ciclabili perché sono ciclisti speciali e quando gli si fa presente ciò ti mandano a quel paese o peggio. Come ho già scritto altre volte se queste persone fossero intelligenti come sono attrezzati (bici-tute-occhiali, ecc...) sarebbero perfetti. Non lamentiamoci se prima o poi qualcuno di loro finisce male. Questo discorso vale anche per coloro che usano le biciclette per spostarsi in città, che sono ancora più maleducati. A proposito, il codice stradale, fra l'altro, dice anche che le biciclette devono essere munite di fari anteriori e posteriori per essere visibili le sera. Francesco Azzola - Trento La sanità pubblica trentina esempio di efficienza B ravi, bravi, bravi un encomio per la professionalità, umanità e organizzazione dell'equipe medico infermieristica del Pronto Soccorso Ospedale di Arco, del 118, dell'eliambulanza e dell'U.T.I.C. dell'Ospedale S. Chiara di Trento, che con il loro operato nel pomeriggio del 25 marzo hanno salvato la vita di un uomo colpito da infarto. Voglio segnalare un solo dato ore 15.30 diagnosi di infarto ore 17.30 disostruzione arteria coronarica eseguita, prognosi fausta. Lascio al «pubblico pensiero» ogni forma di riflessione, la mia la scrivo, questa è la nostra sanità ed è sanità pubblica. Catia Miorelli Più di 700 candidati: la poltrona fa gola a tanti C aro direttore, leggo sull'Adige che per le elezioni di Trento scenderanno in campo più di 700 candidati. È evidente che la poltrona, anche se si tratta di una poltroncina, fa gola a tanti. Gettoni, piccoli privilegi, il primo scalino nel tempio della casta: avanti, c'è posto. Alfredo Mosna 02/04/2009

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Strada di S. Martino Sabato la posa della prima pietra (sezione: Costi dei politici)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Strada di S. Martino Sabato la posa della prima pietra --> Giovedì 02 Aprile 2009 PROVINCIA, pagina 25 e-mail print BOLGAREIl grande giorno è arrivato. Dopo anni di annunci, di incontri fra progettisti e proprietari dei terreni, di passaggi consiliari (non senza scontri fra le forze politiche) per rintracciare i necessari finanziamenti, finalmente prendono il via i lavori per la Strada di San Martino, la tangenziale che, nei piani del Comune, punta a debellare il «mal di traffico» nel centro abitato di Bolgare. Sabato alle 11, alla testata Nord di via Dante (questo il nome che assume la strada provinciale 87 in paese), in prossimità del rondò per Telgate, verrà posata la prima pietra della strada di San Martino che collega Bolgare con Palosco. È una tangenziale di circa 4 chilometri che, correndo ad Est del paese, dalla nuova rotatoria del polo artigianale Pip 2 fino al confine con Palosco, in località Bettolino, consentirà di alleggerire il traffico in paese. Alla cerimonia saranno presenti le amministrazioni di Bolgare e di Palosco, nonché i responsabili delle aziende del Pip 3, l'area artigianale-industriale nei pressi della rotatoria per Telgate, realizzata dalla «Cooperativa I Gelsi di Bolgare», che ha consegnato al Comune di Bolgare oneri per 3,3 milioni di euro, necessari a finanziare parte della realizzazione della nuova tangenziale. La nuova arteria, infatti, ha un costo di 6 milioni di euro: la restante parte dei finanziamenti è stata rintracciata da oneri di urbanizzazione e avanzi di amministrazione, nonché da un mutuo di 1,1 milioni di euro. «Con questo intervento si elimina gran parte del problema del traffico a Bolgare - spiega il sindaco Fabrizio Manti -. Buona parte dei nostri investimenti sono indirizzati a quest'opera che punta a ridurre il traffico pesante che attraversa il centro del paese, responsabile di ammorbare l'aria e di provocare forti disagi ai pedoni». «Molto si è fatto con la nuova rotatoria all'ingresso del paese, fra la provinciale 89 e la provinciale 87. - afferma l'assessore ai Lavori pubblici, Luca Serughetti - Ora, diamo il via alla strada di San Martino, che sposta il traffico ad Est del paese. Ma nel nuovo Piano di governo del territorio che stiamo definendo, abbiamo inserito la nuova tangenziale Ovest, lunga 2 chilometri che, staccandosi dalla provinciale 89 bis per Gorlago, si connette alla stessa provinciale a Sud del paese, al confine con Calcinate, mediante una rotatoria, di cui sono già iniziati i rilievi tecnici». Tiziano Piazza 02/04/2009 nascosto-->

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Cinzia Gorla POLZELLA 9. Il capitano. Quello vero. A 36 anni il portierone è più... (sezione: Costi dei politici)

( da "Nazione, La (Livorno)" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

CALCIO LIVORNO pag. 9 Cinzia Gorla POLZELLA 9. Il capitano. Quello vero. A 36 anni il portierone è più... Cinzia Gorla POLZELLA 9. Il capitano. Quello vero. A 36 anni il portierone è più che mai determinante. FRASSI 7,5. Quattro gare e tanta autorevolezza per il portierino, 89. MONETA 8. Una rivelazione. Il baby, '90, dà il massimo da esterno basso e avanzato. Per Matteo la rappresentativa di Mannelli. VIGNALE 7,5. Simone, '89, esterno basso, cresce in fase propositiva. 27 presenze per lui. ROMEO 7,5. Yari, '89, ex campione juniores, gioca 17 volte e si fa sempre trovare pronto. CORTI 7. Non era facile per Lorenzo, '90, ma l'esterno basso fa del suo meglio. MILIANTI 7. Andrea, '88, arriva a Natale. 6 presenze e tanto agonismo. GARBINI 8,5. "Proprio uno scarpone non sono. Non sono elegante, però sono efficace". Già. Un baluardo. 29 gare e pure un gol. 22 anni, finalista con l'Empoli in un Viareggio vinto dalla Juve, con Luca in difesa non passa nessuno. MACCHIONI 8,5. Un pilastro in difesa, gigante in fase aerea. 29 gettoni, per Daniele, 25 anni, anche due gol. LONZI 8. Una forza per il gruppo. Valerio, 24 anni, il vecchietto' con Bandini, 16 presenze, è grande anche in panchina. DESIDERI 8,5. Dopo aver portato il Figline in D, Massimiliano, 21 anni, fa il bis. 30 presenze, non parte titolare ma diventa insostituibile dando equilibrio a centrocampo. BANDINI 7,5. «La mia ultima stagione, il lavoro non mi permette di allenarmi in D». 24 anni, Michele Bando', è il simbolo di un Rosignano che lo vede bambino. Gran prima parte, poi l'infortunio. BELTRAMME 8,5. «Beh, l'ultimo gol in Eccellenza è il mio». 27 presenze e 3 gol per Sandro, 22enne esterno di fascia, leader anche nello spogliatoio. GIUNTA 8. Vero, la seconda parte di Marco non è all'altezza dei suoi trascorsi in C. Ma è anche grazie alla differenza che il 28enne esterno fa nella prima parte che il Rosignano è in D. 6 gol in 30 gare. URBANI 9. Un tocco di classe. 29 presenze e 8 reti d'autore che incantano per la mezza punta. Una stagione superlativa per Franco pur in non perfette condizioni fisiche. ARRICCA 9. Adesso Alessandro potrà passare la domenica con il suo bimbo di 5 anni che lo reclama. Uomo squadra, eleganze e personalità, il regista, stakanovista con 31 gettoni, 2 gol, si inventa difensore centrale. IARRUSSO 9. Scarpine rosse «fin da piccolo, perché le aveva il mio idolo Weah», quel terremoto di Manuel, 21 anni, arriva a dicembre e si rivela fondamentale. Tecnica e grinta, 6 gol in 16 gare. D'AMBROSIO 9. Dopo i 28 gol di un anno fa, superbomber torna capocannoniere con 19 reti. Per Bobo ennesimo campionato vinto.

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C'E' CHI non salta un consiglio comunale e chi invece bri... (sezione: Costi dei politici)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

PRIMA SARZANA pag. 11 C'E' CHI non salta un consiglio comunale e chi invece bri... C'E' CHI non salta un consiglio comunale e chi invece brilla per... l'assenza. E chi, come il giornale on-line «ilcittadinosarzana.it» si è premurato di fare l'«appello» dei consiglieri comunali. Un modo per verificare l'attezione dei consiglieri al mandato e alla fiducia conferiti loro dai cittadini-elettori. Conti alla mano, emerge che in due anni di consigliere il più presente è stato Massimo Baudone (Pd): non ha saltato nessuna delle 32 sedute, 16 nel 2007, altrettante nel 2008). Al secondo posto un rappresentante dell'opposizione, Gabriele Rossi del Popolo delle Libertà, sempre presente nel 2007 (16 consigli su 16), solo due assenze l'anno dopo, così come gli esponenti del Pd Giuseppina Rossi (capogruppo), Giancarlo Rosignoli e Maurizio Corona (14 presenze nel 2007, 16 nel 2008. Con 29 presenze in due anni «terzo posto» per Giovanni Destri del Pd (15 consigli nel 2007, 14 nel 2008), Paolo Mione (Pd, 16 e 13), il capogruppo di Rifondazione Enrico Briganti, 16 «gettoni presenza» nel 2007 e 13 nel 2008. Segue un «gruppone» di consiglieri quasi sempre presenti come Fabio Felici (Pd, 14 e 13 presenze), Mario Stefano Palagi (Pd, 13 e 13), Tiziano Ferri (Rifondazione, 13 e 13), Yuri Michelucci e Ottaviana Podestà (Pd, 13 e 12), Alessandro Pratici (Socialisti 10 e 6), Carlo Rampi (La Destra 12 e 12). A quota 20 presenze il capogruppo del Pdl Andrea Camaiora (9 nel 2007, 11 nel 2008) e Giuseppe Baviera (ex Idv ora Gruppo Misto, 6 e 14). Desicamente scarsa invece la presenza ai consigli di Damiano Pinelli del Pd (6 e 8) e Emi Cagetti (Pd, 8 e 8). Fanalino di coda Andrea Pizzuto del Pdl, che nel 2007 ha partecipato a 6 consigli (il 37,5% del totale) e solo 4 nel 2008 (il 25%).

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I candidati bocciano Brunetta (sezione: Costi dei politici)

( da "Nuova Ferrara, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

I candidati bocciano Brunetta «Non è così che si abbattono i costi della politica» Verri: meglio eliminare agenzie e consorzi Zappaterra: demagogia MARCELLO PRADARELLI Abolire o meglio sminuire il ruolo delle Province? Il giudizio sulla proposta di Brunetta lo danno cinque candidati alla presidenza della Provincia di Ferrara e il segretario della Lega Nord, partito fautore delle Province. Davide Verri, candidato della lista Per Noi, tuttora sindaco di Bondeno: «E' dal 1970 che si parla di abolirle, invece sono aumentate di numero e sono aumentate le competenze. Svuotare le Province significa andare verso un centralismo regionale. E' paradossale, più si parla di federalismo e più si va nel senso opposto. La crociata contro i costi della politica rischia di depistare l'opinione pubblica e non aiuta a fare chiarezza. Se si svuole risparmiare non bisogna sopprimere i presidenti delle Province ma liberarsi dei tanti enti, agenzie, consorzi che sono proliferati. Basta portare dentro la Provincia le funzioni dei vari Ato, Ami, Sipro, Fondazione Hermitage e il gioco sarebbe fatto». Rino Conventi, per 10 anni sindaco di Goro, da 10 anni consigliere provinciale, ora candidato al Castello per l'Udc: «Questa idea di Brunetta che i sindaci devono anche occuparsi della programmazione globale non mi convince, i sindaci ne hanno abbastanza del loro lavoro. Qui si vuole salvare capra e cavoli: il Pdl vuole l'abolizione delle Province e la Lega è contraria, così si fa una inutile cosa a metà. Se la Provincia viene svuotata significa che le competenze tornano in Regione e allora i Comuni piccoli sono finiti, perchè se il sindaco di Goro chiama in Regione neanche lo prendono in considerazione. Le Province o ci sono o si aboliscono. Se le vogliamo abolire bisogna intervenire accorpando i Comuni: si mantiene Ferrara e degli altri 25 se ne fanno 4 o 5 per aree omogenee. E questa lotta alla casta fatta sui gettoni dei consiglieri provinciali e comunali è proprio ridicola». Mauro Malaguti, candidato alla presidenza per il Pdl: «Condivido la filosofia di Brunetta. Le Province operano sulla base di deleghe regionali e quindi quelle deleghe torneranno alla Regione o ai Comuni. Forse una simile riforma comporta qualche revisione costituzionale e quindi si tratta di un percorso lungo, in ogni caso per quanto riguarda Ferrara se ne riparlerebbe fra 5 anni. Se sarò eletto presidente favorirò questo processo, tutto ciò che porta a un risparmio di costi e a una maggiore efficienza va sostenuto». Marcella Zappaterra, consigliere provinciale e candidata del Pd per il Castello: «Grazie Brunetta, se fra 5 anni la Provincia sarà estinta o quasi mi potrò riposare un po'. E' difficile contrastare la demagogia di questo governo o di giornali come Libero che hanno fatto dell'abolizione delle Province una comoda bandiera. Il punto è: i compiti che oggi svolge la Provincia domani chi li svolgerà? La Provincia si occupa di edilizia scolastica, politica dei rifiuti, strade, trasporti, qualità dell'aria solo per dirne qualcuna, se viene declassata i Comuni non saranno in grado di farsi carico di questa mole di lavoro. E se tutto va alle Regioni significa che decisioni e programmazione saranno più distanti dal cittadino e dall'imprenditore. Fare questa operazione alla Brunetta solo per non pagare assessori e consiglieri non ha molto a che vedere con i costi della politica. Si può benissimo risparmiare attuando il decreto Lanzillotta (governo Prodi) che prevede il dimezzamento dei consiglieri comunali e provinciali: una cosa facile, che fa risparmiare qualcosa e non crea scompigli istituzionali. Ma il governo non lo fa». Gino Masina è il candidato di Io amo Ferrara, non ha esperienze politiche, non vive certo di politica: «E al posto della Provincia cosa ci va? Va bene eliminare gli sprechi, ma senza creare dei vuoti di potere gestionale. Se non ci saranno più presidente e assessori qualcuno altro dovrà assumere i loro incarichi. Tagliare, risparmiare si deve e si può, ma non vorrei che a fria di tagliare si finisca come con Telecom e con l'Enel: prima il cittadino andava negli uffici di piazza S. Etienne e si trovava davanti una persona, adesso chiami un numero verde e magari ti risponde uno da Katmandu». Giovanni Cavicchi, consigliere provinciale, nonchè segretario della Lega Nord. «Vuole fare fuori le Province? Vorrà dire che faremo fuori Brunetta. Questa proposta non mi convince. I sindaci che diventano consiglieri provinciali che vuol dire? Che a Ferrara avremo un consiglio di 26 e in un'altra provincia di 60? Mah. Noi siamo per raggruppare i Comuni, abbiamo fatto una proposta diversi anni fa anche per la nostra provincia, ma qualcosa in mezzo tra Regioni e Comuni serve. E poi questa faccenda che da Roma decidono cosa serve nei territori non mi piace. Io dico che possiamo fare a meno di tanti parlamentari e che possiamo serenamente abolire tutte le prefetture. Brunetta cominci a tagliare gli apparati statali, non le strutture locali».

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arricca, il segreto dell'uomo ovunque (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Pagina 13 - Cecina Arricca, il segreto dell'uomo ovunque Record di presenze nel Rosignano dei miracoli. Bobo-Urbani 27 reti Marco Giunta e Max Desideri gli altri elementi indispensabili ROSIGNANO. Sono Alessandro Arricca e Luca D'Ambrosio i due super biancoblù che hanno accompagnato la cavalcata trionfale del Rosignano tornato in serie D dopo 23 anni. Lo testimoniano i numeri, anche se tutto il gruppo solvaino è stato decisivo; un gruppo che si è rivelato tale superando momenti difficili con una compattezza straordinaria. Ma analizziamo le cifre dei protagonisti della stagione 2008-2009: i gol realizzati sono stati 48 contro i 27 subìti. Ventiquattro i giocatori impiegati da Giacomo Lazzini e solo quattro le sconfitte collezionate nell'arco del campionato di Eccellenza la cui fase regolare si è conclusa domenica scorsa: due in casa (con Certaldo e Castelnuovo Garfagnana) e due in trasferta (a Quarrata e Borgo a Buggiano). Il Rosignano non ha mai perso negli ultimi dodici turni di campionato; ultima sconfitta lo 0-1 all'Ernesto Solvay contro il Real Castelnuovo dell'11 gennaio. Ma torniamo ai singoli. Alessandro Arricca si è rivelato il giocatore più presente (31 gettoni) e oltre ad essere l'impeccabile regista che ha dettato il gioco si è inventato anche difensore centrale e in più ha impreziosito la sua stagione con due gol. Leader e trascinatore. Straordinario. "Bobo" D'Ambrosio lo segue con 30 presenze e soprattutto con 19 gol che ne fanno il re dei cannonieri del girone A: otto le reti segnate nell'andata, undici nel ritorno, molte delle quali decisive. A quota 30 presenze troviamo anche Marco Giunta e il giovane e prezioso centrocampista Massimiliano Desideri. Il portierone e capitano Luca Polzella ha concluso con 29 presenze e non ha potuto fare l'en plein perché fermato da un piccolo problema alla spalla. Ma nel finale e soprattutto a Forte dei Marmi le sue parate sono state determinanti. A quota 29 presenze altri tre giocatori chiave nello scacchiere di Giacomo Lazzini. Sono i difensori centrali Luca Garbini e Daniele Macchioni. Garbini è andato a segno una volta e Macchioni due sfruttando le sue qualità aeree. Con loro a quota 29 presenze il trequartista Franco Urbani che è stato determinante anche in fase realizzativa con un ottimo bottino personale di otto reti (cinque nell'andata e tre nel ritorno), molte delle quali pesanti. Si tratta di tre giocatori che saranno la base del gruppo anche nella serie D: la coppia centrale difensiva è una garanzia, mentre Urbani è indispensabile per finalizzare il gioco offensivo. A quota 27 presenze troviamo Sandro Beltramme e l'esterno sinistra di difesa Simone Vignale. Per Beltramme anche tre gol, uno dei quali fondamentale perché fissò il pari a Pietrasanta nel match di andata. 26 le maglie indossate dal giovane jolly difensivo Corti e 25 dal coetaneo (del 1990) Matteo Moneta, il quale si è guadagnato anche la convocazione nella rappresentativa dell'Eccellenza che parteciperà al Torneo della regioni. Con 17 presenze il difensore Yari Romeo e con 16 l'ottimo Manuel Iarrusso che avendo realizzato sei reti ha un'eccellente media in zona gol. Ma al di là delle segnature (comunque quasi sempre risolutive) Iarrusso con il suo arrivo a fine 2008 ha garantito una validissima alternativa a D'Ambrosio dando vivacità a tutto l'attacco: un rosignanese doc che è tornato in biancoblù dando un contributo fondamentale. Da un solvaino all'altro: Michele Bandini ha chiuso con 14 presenze e una rete. Sempre 14 presenze per un altro della vecchia guarda, l'ottimo difensore centrale Valerio Lonzi che quando è stato chiamato si è fatto trovare sempre pronto. Otto le presenze del baby Negrini a dicembre passato al Pisa Sporting Club, sette quelle dell'altro attaccante Bianucci anch'egli partito a metà stagione (per Orentano). Con 6 presenze Milianti, esterno mancino arrivato al mercato di riparazione come il giovane bomber Niccolò Guidi (classe 1991) che ha concluso con quattro apparizioni. Lo stesso numero di partite totalizzate dal portiere di riserva Giacomo Frassi che comunque è stato decisivo in alcuni frangenti come a Montemurlo sostituendo alla grande Luca Polzella. Tre le presenze dell'ex Livorno Alessio Ciorba, una ciascuno per gli juniores Falorni e Michael Tabani. In Coppa Italia il Rosignano si è fermato alla semifinale regionale venendo sconfitto soltanto ai rigori dal Pietrasanta; 2-1 l'andata a Rosignano, stesso punteggio il ritorno in Versilia.

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Grillo torna in tv: insulta tutti, poi lascia gli studi (sezione: Costi dei politici)

( da "Giornale.it, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

n. 79 del 2009-04-02 pagina 0 Grillo torna in tv: insulta tutti, poi lascia gli studi di Andrea Indini Venti minuti tondi di invettive, accuse e attacchi. Il comico genovese torna in televisione per demonizzare il sistema mettendo in scena il solito repertorio: anti-politica, giustizialismo e populismo. Poi si stufa e chiude il collegamento con la D'Amico. Stupore in studio Roma - Venti minuti tondi di invettive, accuse e attacchi. Torna in televisione per demonizzare il sistema, accusare a destra e a manca e sputare odio contro tutto e tutti. Ecco a cosa si è tradotto il 2grande ritorno di Beppe Grillo, lanciato in pompa magna da La7. Ma anche in questa situazione lo show non manca (fa parte del personaggio): dopo una lunga invettiva il comico genovese, forse infastidito dalla presenza dei politici in studio, si dilegua all’improvviso fra l’incredulità generale. Succede tutto così, in un attimo. Il ritorno in televisione Era anni che non si vedeva in televisione. Non che in molti ne chiedessero il ritorno. Ci ha pensato Ilaria D’Amico a portarlo sotto i riflettori di Exit. L’ultima comparsata sul piccolo schermo da parte del comico genovese risaliva a sette anni fa sul satellite. Poi più nulla, se non brevi apparizioni di pochissimi minuti (una a Striscia La Notizia e una a SkyTg24). Tema della puntata è la privatizzazione dei servizi pubblici ma le sue critiche dilagano e investono politici e manager. In collegamento da Bruxelles, dove è stato invitato dal Parlamento Europeo, Beppe Grillo spazia dalla privatizzazione dell’acqua al sistema politico, dalla potenza della rete alle elezioni senza il voto di preferenza. Ovviamente, il fil rouge è l'invettiva. I politici in studio Ospiti del programma sono il presidente della regione Lazio Piero Marrazzo, il sottosegretario allo Sviluppo economico Adolfo Urso, Bruno Tabacci dellUdc e il giornalista Sergio Rizzo, autore - insieme al collega Stella - del saggio campione di incassi La Casta. "Sono stato invitato dal Parlamento Europeo per parlare anche di frodi - ha detto Grillo - pubblico e privato: non significa più niente acqua pubblica e acqua privata. Provate a entrare in un consiglio comunale, non ci sono rappresentanti del pubblico ma camerieri di partiti messi lì da 4-5 segretari che decidono. L’acqua non deve cadere in mano a una spa che faccia profitti sulla sete delle persone". Il comico è, poi, tornato sul fatto che "diamo l’acqua a società che si quotano in borsa, dove non ci sono regole, se no non sarebbero successi i casini con Parmalat, Telecom e Pagine Gialle. C’è una truffa continua in Borsa per cui andrebbe chiusa domani mattina". L'attacco alle banche Di palo in fransca. Grillo ha poi parlato delle banche. Anche qui gli accenti critici non mancano. Così il comico genovese ha tirato nuovamente fuori le passate vicende giudiziarie del banchiere Cesare Geronzi, del finanziere Ligresti e di Romiti. Poi ha allargato il discorso: "Sono sempre i soliti 50: entrano nei cda, tu gli dai i soldi attraverso questa criminalità organizzata che sono le banche e gli imprenditori e non sai assolutamente a chi". Il comico ha, quindi, raccontato di aver messo sul suo blog la mappa del potere: "Ci sono 289 società quotate in Borsa, di cui 254 hanno consiglieri che lo sono in due, tre, cinque, dieci società contemporaneamente. E voi volete quotare l’acqua in borsa?". Il caso Telecom Quindi, è la volta della precedente gestione di Telecom. E tocca a Tronchetti: "Chi era il proprietario vero? Se sommavi le azioni erano i piccoli azionisti, ma chi ha venduto il pacchetto di controllo e ha spolpato l’azienda?". E ancora: "La Telecom è stata spolpata, il signor Tronchetti se n’è andato vendendosi il pacchetto di maggioranza nel 2007 a 2,9 euro ad azione. Invece gli azionisti avevano in mano azioni che valevano 1,5 e adesso valgono 0,9. Chi paga?".Dalla telefonia alle buonuscite dei manager: "Buora se n’è andato con 13 milioni di euro e l’ultimo presidente Pistorio è stato tre mesi lì, si è fatto l’estate e se n’è andato con un miliardo e 300 milioni di euro". Quanto all’attuale gestione di Telecom Italia: "Bernabè ci ha scritto una lettera. Bernabè ci sembra una persona perbene, non come questa associazione vergognosa che c’era prima che ha dilapidato l’azienda. La Telecom è una società che è strategica, vuol dire che ha il 90% degli accessi. Ha delle informazioni di tutti gli italiani". Grillo è passato, poi, alla "Rcs Corriere della Sera, dentro la Spa quotata in Borsa, vai a vedere chi c’è: ci sono gli azionisti che sono tutte le banche. Quindi come fa un giornalista a parlare di una banca criminale se la banca è la proprietaria?". Il sequestro dei manager parigini "A Parigi stanno sequestrando i manager, qui invece gli apriamo degli uffici e li promuoviamo. Sono venuto a spiegare a questa gente, tedeschi, francesi: non sanno mica che noi abbiamo la criminalità organizzata. Come fanno a investire nel nostro Paese?". Poi l’attacco ai politici: "Abbiamo 100 persone in Parlamento che sono stati condannati e che che fanno le leggi. Abbiamo regolamentato e legalizzato il falso in bilancio. Quando parliamo di ’ndrangheta, mafia e camorra parliamo di cda, di notai, commercialisti, di banchieri, di uomini d’affari, parliamo di politici. Un’associazione a delinquere". "La rete è un mezzo potente": Grillo si è appellato a ogni cittadino affinché "controlli in internet se il politico fa il proprio lavoro, perché deve rispondere a delle domande". Il partito di Grillo E' un fiume in piena. Non c'è contraddittorio. Attacco su attacco: demonizzazione dell'avversario. Quindi - prima di dileguarsi nel nulla - Grillo è tornato a lanciare il "proprio" partito: "La rete è un mezzo straordinario di controllo, ci sono gruppi di ragazzi che lavorano in 500 città italiane su temi come mobilità e raccolta differenziata, risparmio energetico". Da lì nasceranno "liste civiche di cittadini che si sono rotti i coglioni, cominciamo dal basso, né di destra né di sinistra". E' il trionfo dell'anti-politica. "Sono 20 anni che non c’è opposizione in questo Paese. Siamo andati a votare persone elette da altre persone, non c’è voto di preferenza". Poi, più nulla. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Jeff Israely e 10 anni di Italia: vizi e virtù di un paese da cui scappare (sezione: Costi dei politici)

( da "Blogosfere" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Apr 09 2 Jeff Israely e 10 anni di Italia: vizi e virtù di un paese da cui scappare Pubblicato da Eleonora Bianchini, Blogosfere Staff alle 07:00 in Interviste Italia, paese dei balocchi o terra dei cachi? Se il nostro occhio non è più incline all'osservazione di pregi e difetti nazionali, dal calcio fino alla pigrizia del teatrino politico, affidiamoci a "Stai a vedere che ho un figlio italiano" di Jeff Israely (Mondadori). Prima di diventare corrispondente dall'Italia per il Time dal 2001, ha lavorato a Roma per Associated Press e Boston Globe. Poi, dopo 10 anni nella capitale, si è trasferito a Parigi con la moglie, Monica, e i due figli, Tommy e Ruby. Tutti italiani doc. Jeff, partiamo dalla prima di copertina: "tutto ciò che un padre americano ha imparato sull'Italia, meraviglioso paese da cui scappare". Quali sono le ragioni di fuga? Da un po' di tempo io e mia moglie, che è italiana, sentivamo fosse arrivato il momento di cambiare. Ma oggi in Italia è difficile trovare qualcosa di nuovo, una prospettiva futura. Avevamo la fortuna di avere delle chance professionali all' estero. Nonostante l'Italia sia un paese amato all'estero, entro i confini nazionali è spesso odiata. Perché? Manca senso civico. Sia a destra che a sinistra è molto diffusa l'espressione "paese di merda". Certo, un milanese può criticare quel che accade a Milano, come un romano può farlo a Roma. Io sono americano, spesso severo nei confronti del mio paese, ma non direi mai una cosa del genere. La famiglia come ammortizzatore sociale funziona bene, forse anche per merito del metodo Montessori. Eppure parli di rottura verticale generazionale. Cosa intendi? La famiglia pesa molto sulla società italiana, nel bene e nel male. Penso allo zio che ti può aiutare ad avere il tuo primo lavoro: la raccomandazione è un morbo diffuso a scapito della meritocrazia e, tra l'altro, impedisce di essere padroni del proprio destino. Il cane che si morde la coda, insomma. E' un circolo vizioso che dalla famiglia si estende all'intera società. Ma ci sono anche lati positivi. Ad esempio? Sono stato accolto con calore dal vostro paese e vedo i segni di un popolo più solidale di quello che pensate voi. Da lì si deve cercare la forza e il coraggio per spezzare il ciclo. Corruzione, nepotismo e furbizia a scapito del rispetto della legalità sono ormai vizi nazionali. Credi che gli italiani ne siano in fondo affascinati? No. Credo che siano stufi e schifati, o al massimo rassegnati. Passiamo alla politica che occupa le prime pagine dei giornali, i talk show e buona parte dei tg nonostante sia solo un teatrino pigro e autoreferenziale. Siamo in un paese dove la lamentela è diffusa e il pragmatismo inesistente, e anche le denunce di Rizzo e Stella sulla Casta non hanno sortito alcun effetto reale. Perché gli italiani sono tanto passivi? Forse hanno nel DNA il bisogno di certezze e una scarsa propensione al rischo. E allora, se ad ogni occasione calcoli se valga la pena disturbare o insistere e credi che dopo tutto le cose non vadano così male, alla fine non ne varrà mai la pena. E si diventa passivi. Sì, ma è una valutazione mentale, non una forma di pigrizia. Anche in politica quindi. I leader sono ormai troppo lontani dai desideri e dai bisogni della gente. Anche per loro vale la pena solo subire e sperare nel meglio. Descrivi Berlusconi come un moderno imperatore romano. Lo sport nazionale da sinistra è criticarlo, a destra invece hanno pressoché abolito qualsiasi dissenso. Credi che sia un fenomeno tutto italiano? Da molti anni mi chiedo se sia un caso nazionale o solo l'anticipazione di un modello di politica occidentale fondata su un mix tra mass media e conflitti di interesse conditi dal savoir-faire istrionico di showman e gaffeur. Una perfetta fusione tra Ronald Reagan, Rupert Murdoch e Hugo Chavez, forse. Eppure gli italiani ci credono ancora. Non penso. Forse stiamo assistendo alla più alta realizzazione dell'esperimento berlusconiano: credono sempre meno in lui, eppure lo scelgono sempre più. Funziona un po' come la televisione.

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Beppe Grillo torna in tv da Ilaria D'Amico ma somiglia un po' troppo a Berlusconi (sezione: Costi dei politici)

( da "Blogosfere" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Apr 09 2 Beppe Grillo torna in tv da Ilaria D'Amico ma somiglia un po' troppo a Berlusconi Pubblicato da Riccardo Spiga alle 09:55 in personaggi, tv e informazione In un paese dove quelli che fanno informazione sembrano preoccuparsi di non disturbare il potere e di evitare querele piuttosto che di raccontare la verità ai cittadini, un personaggio diretto e coraggioso come Beppe Grillo, che manda allegramente affanculo chi se lo merita, non può che risultare istintivamente simpatico. Dunque ieri c'era molta attesa per la sua partecipazione al programma di Ilaria D'Amico, Exit, dato che gli interventi del comico genovese in diretta televisiva sono diventati più rari delle apparizioni della madonna di Fatima, e non è difficile capire il perché nella nostra tv ipercontrollata e censurata. Ora, verso le nove e mezzo di sera Grillo si è effettivamente materializzato su uno schermo della trasmissione della bella (e brava, diciamolo) Ilaria, in collegamento da Bruxelles, ma a più di uno deve essere venuto il sospetto che si trattasse di un messaggio registrato visto che il comico ligure ha preso la parola, ha fatto il suo monologo con i consueti cavalli di battaglia (deridendo e attaccando politici, banche e imprenditori) e poi ha salutato senza rispondere ad una sola domanda da studio. Eppure nel salotto di Exit non c'erano gli odiati Geronzi e Tronchetti Provera, ma persone perbene come Sergio Rizzo, autore del libro La casta insieme a Stella, Bruno Tabacci, uno dei pochi parlamentari di cui non ci si debba vergognare e il governatore del Lazio Piero Marrazzo che non ci risulta essere un bandito. Insomma, ospiti con cui si poteva interloquire. Tra l'altro le parole di Grillo un minimo di confronto l'avrebbero meritato, perché tra moltissime cose condivisibili come al solito il nostro castigamatti ha sparato anche qualche slogan propagandistico destituito di ogni fondamento, come quando nella foga ha assicurato che il riciclaggio può essere fatto al cento per cento e senza costi. Come no, chi ha conosciuto Grillo, il mago Merlino? Occorre chiarire: se Grillo vuole fare il comico va benissimo così: prosegua in questo modo e noi continueremo ad applaudirlo e a ridere e indignarci con lui. Però se vuole fare il leader politico, o comunque altro, allora non è possibile e corretto comunicare solo attraverso monologhi e sarcasmo: occorre confrontarsi nel merito con tutti, anche con chi non si sopporta. Si chiama democrazia. Del resto in Italia c'è già uno che scambia la politica con il cabaret, che parla esclusivamente attraverso comizi, che si fa intervistare solo dagli amici e che gradisce solo applausi e non sopporta le critiche: si chiama Silvio Berlusconi e nessuno di noi avverte il bisogno di epigoni.

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1983, si comincia con Moorandian (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere del Veneto" del 02-04-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzetta di Parma (abbonati))

Argomenti: Costi della politica

SPORT 02-04-2009 Gli stranieri sul diamante collecchiese 1983, si comincia con Moorandian La storia degli stranieri nel Collecchio inizia nell'83, quando in B gioca Kenneth Moorandian, americano proveniente dal Sacramento College. In quella stagione un solo gettone di presenza anche per Chiono: l'anno dopo giocherà in A1 a Castenaso. Si salta poi all'89. All'interbase c'è il nicaraguense Pichardo Munoz. Quindi negli anni d'oro della doppia promozione dalla B all'A1 - '91 e '92 - lasciano un segno il manager venezuelano Leonel Carrion, Mike Pagnozzi come pitching coach, Lono sul monte e Salazar all'interbase, il più spettacolare visto a Collecchio. Ma nel '93 Salazar viene «tagliato » per prendere Carlos Carrasco. Quindi nel '94 tecnici cubani: manager Francisco Martinez, pitching coach Hector Pena. Sul monte Joey Lewis, 22 anni. Nel '99 ancora in A1. All'interbase Floccari, all'esterno Graffagnini, lancia il «nica» Lopez. Nel 2000 in Coppa delle Coppe sul monte oltre a Lopez anche l'altro «nica» Sanchez. Poi nel 2004 lo shortstop è Louis Artze. Infine nelle ultime due stagioni sul monte Antonio Franzese.

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SEMBRAVA aver preso la piega giusta, ieri, il consiglio comunale. L'approvaz... (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

ROVIGO PRIMO PIANO pag. 3 SEMBRAVA aver preso la piega giusta, ieri, il consiglio comunale. L'approvaz... SEMBRAVA aver preso la piega giusta, ieri, il consiglio comunale. L'approvazione del bilancio di previsione, fino alle ore 20, pareva a portata di mano grazie all'accordo trovato tra maggioranza e opposizione: l'accordo prevedeva il ritiro di tutti gli emendamenti (tranne quello del sindaco) e la presentazione di un unico maxiemendamento al bilancio di previsione. Grazie all'accordo trovato i consiglieri del Pdl avrebbero ritirato, insomma, la cinquantina di emendamenti preparati. Ma, alla fine, il consigliere socialista, Placido Maldi, ha deciso di fare un bel pesce d'aprile' alla sua maggioranza: ha puntato i piedi e ha deciso di non ritarare il suo emendamento, relativo all'installazione di un semaforo in viale Porta Adige. Inutili i tentativi di mediazione e anche la promessa del sindaco sull'installazione del semaforo. E così l'accordo è sfumato in un batter d'occhio e l'approvazione del bilancio di previsione è sempre più lontana. Il maxi emendamento che aveva messo d'accordo maggioranza e minoranza era il frutto di una trattativa tra i capigruppo e prevedeva un capitolo di spesa di 100mila euro per le famiglie monoreddito, monogenitoriali e per le famiglie numerose. La proposta, nello specifico, prevedeva tagli ad alcuni capitoli di spesa, come quella per i gettoni di presenza in consiglio o la diminuzione dello stanziamento per il difensore civico, per recuperare le risorse necessarie per il fondo famiglie'. Ma prevedeva anche una sforbiciata delle risorse previste per varie iniziative, soprattutto dell'assessorato al Commercio e di quello alle Pari Opportunità e all'immigrazione. Ad esempio, alcune risorse sarebbero state recuperate da quelle previste per gli scambi socio culturali, per il centro donna, per le pari opportunità e la consulta per la pace. Sommando i vari tagli, alla fine i capigruppo erano riusciti a mettere insieme 100mila euro da destinare alle famiglie in difficoltà. Ma Maldi ha rovesciato tutte le aspettative e la prosettiva, ieri sera alle 21,30, era di quella di un consiglio comunale fotocopia di quello dello scorso anno, andato avanti fino all'alba. Per il resto, nella discussione che si è aperta sul bilancio, i consiglieri di opposizone hanno toccato i temi sui quali battono da tempo: come i lavori pubblici, le frazioni e le tariffe. «Dite che è già qualcosa lasciare le tariffe inalterate? ha detto il capogruppo del Pdl, Andrea Bimbatti Io credo invece che si poteva fare di più. Inoltre ci aspettavamo qualche novità rispetto alla situazione del personale, invece non è stata detta una parola». Matto Zangirolami (Pdl) ha puntato soprattutto sulla crisi del commercio, criticando la proposta dell'amministrazione di rendere gratuito il parecheggio Multipiano il sabato. Maristella Carbonin

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E' RACCOLTA in una pubblicazione di una quarantina di ... (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

RAVENNA PRIMO PIANO pag. 3 E' RACCOLTA in una pubblicazione di una quarantina di ... E' RACCOLTA in una pubblicazione di una quarantina di pagine l'attività svolta dalla Provincia nel corso del 2008. Un'operazione-trasparenza dalla quale si evincono le riunioni svolte, le presenze dei consiglieri, i costi sostenuti per riunioni o missioni. «Il 2008 è stato un anno di lavoro molto intenso per il Consiglio provinciale scrivono il presidente e il vice presidente dell'organsimo, Elena Rambelli e Oriano Casadio con 30 sedute di Congilio (una in meno dell'anno precedente, 80 riunioni delle commissioni consiliari e dei capigruppo, 10 in più dello scorso anno, a dimostrazione di una attività di dibattito ed informazione attenta e costante». Rambelli (Ulivo) e Casadio (Forza Italia) detengono, con Angelo Zoli (Ulivo) il record di presenze: 30 su 30 riunioni di Consiglio. In ultima posizione, con 12 presenze Roberta Calderara dell'Ulivo e Cesare Bedeschi di Forza Italia. I costi sostenuti per l'attività istituzionale del 2008 ammontano a 217 mila euro. In questa cifra sono compresi i rimborsi chilometrici, i gettoni di presenza, le spese per le missioni, i rimborsi ai datori di lavoro e l'indennità di funzione che spetta al presidente del Consiglio provinciale, Elena Rambelli, per un ammontare di 42.636 euro. I costi maggiori sono proprio in capo alla presidente per 44.500 euro (indennità compresa, ovviamente): sono inclusi 480 euro di rimborsi chilometrici e poco più di 1300 euro per missioni dentro e fuori provincia. A proposito di missioni fuori povincia (che incidono complessivamente sul totale dei costi per 9.200 euro), la somma maggiore è andata a Maria Giovanna Benelli (Forza Italia) per 3.970 euro: l'esponente politico è infatti vice presidente della Consulta nazionale dell'Unione delle Province Italiane ed è quindi spesso chiamata ai lavori dell'organismo. Per missioni nel territorio provinciale le spese sono state di 9 mila euro. Il rimborso maggiore (3 mila euro) al vice presidente del Consiglio provinciale Oriano Casadio. Al capogruppo dell'Udc, Francesco Morini, è andata la somma più alta come gettoni di presenza: 6.840 euro. I rimborsi ai datori di lavoro più elevati sono quelli relativi ai consiglieri dell'Ulivo Giovanni Monti e Valeriano Solaroli: il primo è presidente di Legacoop, il secondo dirigente della stessa centrale cooperativa. Il capogruppo di Lista per Ravenna in Consiglio comunale, Alvaro Ancisi, propone invece al Comune di ridurre della metà le spese per convegni, mostre, pubblicità e spese di rappresentanza che ammontano a 500 mila euro in un anno. Ancisi richiama i contenuti di una sua interrogazione al sindaco presentata lunedì scorso. «In sostanza spiega mi ero rifatto alla Legge Finanziaria 2008, laddove essa dispone che le amministrazioni pubbliche, per l'anno 2009, "non possono effettuare spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza, per un ammontare superiore al 50 per cento della spesa sostenuta nell'anno 2007 per le medesime finalità". La stessa legge afferma che tale norma non si applica "direttamente" alle regioni, province e comuni, ma per Ancisi si rende necessario un contenimento delle spese».

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CATANZARO: FSI, ASSURDO MANCATO FINANZIAMENTO BORSE FACOLTA' MEDICINA. (sezione: Costi dei politici)

( da "Asca" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

CATANZARO: FSI, ASSURDO MANCATO FINANZIAMENTO BORSE FACOLTA' MEDICINA (ASCA) - Catanzaro, 1 apr - ''Una decisione politica regionale assurda, che merita risposte adeguate da parte di tutti: giovani medici, studenti universitari, politici di ogni schieramento, sindacati, cittadini e mezzi di comunicazione''. E' il commento di Vincenzo Ursini, nella qualita' di rappresentante catanzarese della Federazione dei Sindacati Indipendenti (F.S.I.), alla nota diffusa nei giorni scorsi dal vicepresidente della Giunta calabrese, che, sostanzialmente, ha confermato il mancato finanziamento da parte della Regione Calabria di 17 borse di specializzazione per gli studenti della Facolta' di Medicina dell'Universita' Magna Graecia. ''Ora - aggiunge Ursini - ci vuole uno scatto d'orgoglio perche' fra qualche giorno possiamo arrivare all'assurdo che la Regione Basilicata finanzi, come ha gia' fatto in passato, borse di specializzazione per gli studenti lucani, che frequentano la Facolta' di Medicina di Catanzaro. Ci vuole davvero uno scatto di orgoglio da parte di tutti''. red-rg/mcc/ss (Asca)

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Le "partecipate" pesano più dell'apparato politico (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Fermo)" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

CIVITANOVA pag. 11 Le "partecipate" pesano più dell'apparato politico Ecco i compensi di presidenti e consiglieri delle Spa MANTENERE in vita le aziende partecipate costa al Comune 176 mila euro l'anno, più di quanto messo in bilancio per gli stipendi di sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale, che nel 2008 hanno toccato quota 155.676 euro. I gettoni di presenza distribuiti a 30 consiglieri comunali per le sedute consiliari e quelle in commissione ammontano a circa 40 mila euro. Si è speso grosso modo sui 370 mila euro, lo scorso anno, per il funzionamento degli Organi esecutivi e legislativi di Palazzo Sforza. Sono nove i componenti della Giunta e l'attribuzione delle indennità è soggetta a parametri che tengono conto dello "status"specifico di ognuno. Al sindaco Massimo Mobili va (importi lordi) una retribuzione mensile di 1.557 euro, al vicesindaco Erminio Marinelli 1.712 euro. Gli assessori: Ermanno Carassai percepisce 700 euro, Alfredo Perugini 1.401, Sergio Marzetti 700, Mauro Canale 1.401, Fabrizio Ciarapica 700, Renzo Foresi 700, Claudio Morresi 1.401 euro. E' di 1.401 euro anche lo "stipendio" mensile del presidente del Consiglio comunale, Pierpaolo Borroni. Più degli amministratori dicevamo pesano sul bilancio i compensi dei consiglieri di amministrazione delle aziende partecipate. Sette le società di cui il Comune è proprietario. Costano 176 mila euro l'anno, e qualcuna produce utili. Per l'Atac Spa il totale delle indennità annue è di 52 .056 euro: al presidente Giuseppe Baioni vanno 20.544 euro; i consiglieri: a Loredana Sonaglioni vanno 15.072 euro, a Stefania Menchi 8.220, a Veronica Fortuna 8.220. Tre i membri del Consiglio di amministrazione della Gas Marca, che costano 13.942 euro l'anno: 6.972 al presidente Enrico Pecorari, 4.812 a Daniele Rossi e 2.788 ad Alfio Marinsaldi. Stessa "geografia" di compensi per l'Atac Servizi, con la presidente Filomena Giordano che percepisce 6.972 euro l'anno, la vice Alina Albanesi 4.182 e il consigliere Angelo Di Petta 2.788. Della "galassia Atac" fa parte anche l'Atac Energia, costo annuo in compensi 18 mila euro così distribuiti: al presidente Giuseppe Baioni 8.400 euro e ai consiglieri Simone Garbuglia e Steva Rogante 4.800 a testa. Il Consiglio delle Farmacie Spa costa 27.887 euro l'anno: 13.944 per il presidente Alberto Emili, 8.366 per la sua vice Maria Elisa Speranza e 5.557 per il consigliere Maria Gioia Squadroni. La "Civita Srl" (10.535 euro annui in compensi) paga un'indennità di 6.321 euro al presidente Erminio Agostini e 2.107 euro ciascuno ai consiglieri Sandro Moroni e Vincenzo Ripa. Al Mercato Ittico (cooperativa) i rappresentanti del Comune sono tre e costano 8.121 euro l'anno: 5.241 euro per il presidente Matteo Ranieri e 1.440 euro a testa per i consiglieri Cesare Verdini e Luisella Cellini. Percepisce 15.338 euro l'anno Sergio Corvaro come rappresentante del Comune nell'Ato 3 e 16.658 euro Serafino Paparelli per il suo incarico al Cosmari. Image: 20090402/foto/4650.jpg

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ASCOLI Quattro presenze nel secondo anno di serie A con Tesser e Sonetti, spesso titolare l... (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 02-04-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Ancona)) (Messaggero, Il (Marche))

Argomenti: Costi della politica

Giovedì 02 Aprile 2009 Chiudi di ANDREA FERRETTI ASCOLI Quattro presenze nel secondo anno di serie A con Tesser e Sonetti, spesso titolare lo scorso anno in B con Iaconi per un totale di 33 gettoni e 3 gol. E' la storia bianconera -durata due stagioni- di Ivock Job Thomas Hervè meglio conosciuto come Job, 24 anni e mezzo, che prima dell'esperienza ascolana aveva giocato in B con Pescara e Cremonese, più qualche apparizione in A con la Sampdoria che lo aveva prelevato giovanissimo nel Camerun. Strano destino quello di Job (quest'anno 28 partite e 1 gol) che ha già affrontato l'Ascoli all'andata a Pisa, il campo dove lo scorso anno segnò un gol. Ha giocato contro i suoi ex compagni con i quali aveva disputato insieme le prime gare di Coppa Italia. Di Costanzo lo considerava titolare preferendolo a Sommese. Job segnò anche un gol al Siena nell'amichevole di agosto finita 3-1 e un altro al Perugina (3-1) in Coppa Italia. Poi lo scambio con Luisi e l'approdo in nerazzurro. «Sono rimasto in contatto con i vecchi compagni, in particolare con Sommese e Micolucci ma anche con Guberti che ho affrontato pochi giorni fa col Bari. Lui è davvero un grande -ha detto Job- e finirà in una grande squadra, se lo merita». Non serba rancori («nessun rimpianto anche se all'inizio giocavo poco. Sono stati due anni che mi hanno lasciato un'esperienza positiva») ma assicura che sabato sarà battaglia («vogliamo fare risultato e il discorso vale per tutte le partite fino al termine del campionato. Giocheremo al massimo consapevoli che siamo di fronte ad una squadra in gran forma»). Qui Pisa. Il Pisa oggi anticipa la partenza per la trasferta di Ascoli. L'allenatore Ventura non avrà Alvarez (ancora squalificato) e Greco (infortunato), mentre può recuperare Birindelli e Braiati. In porta al posto di Morello ci sarà l'argentino Sebastian Cejas ex portiere dell'Ascoli.

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Grillo torna in tv: insulta tutti,... (sezione: Costi dei politici)

( da "Giornale.it, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

n. 79 del 2009-04-02 pagina 0 Grillo torna in tv: insulta tutti, poi lascia gli studi di Andrea Indini Venti minuti tondi di invettive, accuse e attacchi. Il comico genovese torna in televisione per demonizzare il sistema mettendo in scena il solito repertorio: anti-politica, giustizialismo e populismo. Poi si stufa e chiude il collegamento con la D'Amico. Stupore in studio: il video Roma - Venti minuti tondi di invettive, accuse e attacchi. Torna in televisione per demonizzare il sistema, accusare a destra e a manca e sputare odio contro tutto e tutti. Ecco a cosa si è tradotto il "grande" ritorno di Beppe Grillo, lanciato in pompa magna da La7. Ma anche in questa situazione lo show non manca (fa parte del personaggio): dopo una lunga invettiva il comico genovese, forse infastidito dalla presenza dei politici in studio, si dilegua all’improvviso fra l’incredulità generale. Succede tutto così, in un attimo. Il ritorno in televisione Era anni che non si vedeva in televisione. Non che in molti ne chiedessero il ritorno. Ci ha pensato Ilaria D’Amico a portarlo sotto i riflettori di Exit. L’ultima comparsata sul piccolo schermo da parte del comico genovese risaliva a sette anni fa sul satellite. Poi più nulla, se non brevi apparizioni di pochissimi minuti (una a Striscia La Notizia e una a SkyTg24). Tema della puntata è la privatizzazione dei servizi pubblici ma le sue critiche dilagano e investono politici e manager. In collegamento da Bruxelles, dove è stato invitato dal Parlamento Europeo, Beppe Grillo spazia dalla privatizzazione dell’acqua al sistema politico, dalla potenza della rete alle elezioni senza il voto di preferenza. Ovviamente, il fil rouge è l'invettiva. I politici in studio Ospiti del programma sono il presidente della regione Lazio Piero Marrazzo, il sottosegretario allo Sviluppo economico Adolfo Urso, Bruno Tabacci dellUdc e il giornalista Sergio Rizzo, autore - insieme al collega Stella - del saggio campione di incassi La Casta. "Sono stato invitato dal Parlamento Europeo per parlare anche di frodi - ha detto Grillo - pubblico e privato: non significa più niente acqua pubblica e acqua privata. Provate a entrare in un consiglio comunale, non ci sono rappresentanti del pubblico ma camerieri di partiti messi lì da 4-5 segretari che decidono. L’acqua non deve cadere in mano a una spa che faccia profitti sulla sete delle persone". Il comico è, poi, tornato sul fatto che "diamo l’acqua a società che si quotano in borsa, dove non ci sono regole, se no non sarebbero successi i casini con Parmalat, Telecom e Pagine Gialle. C’è una truffa continua in Borsa per cui andrebbe chiusa domani mattina". L'attacco alle banche Di palo in frasca. Grillo ha poi parlato delle banche. Anche qui gli accenti critici non mancano. Così il comico genovese ha tirato nuovamente fuori le passate vicende giudiziarie del banchiere Cesare Geronzi, del finanziere Ligresti e di Romiti. Poi ha allargato il discorso: "Sono sempre i soliti 50: entrano nei cda, tu gli dai i soldi attraverso questa criminalità organizzata che sono le banche e gli imprenditori e non sai assolutamente a chi". Il comico ha, quindi, raccontato di aver messo sul suo blog la mappa del potere: "Ci sono 289 società quotate in Borsa, di cui 254 hanno consiglieri che lo sono in due, tre, cinque, dieci società contemporaneamente. E voi volete quotare l’acqua in borsa?". Il caso Telecom Quindi, è la volta della precedente gestione di Telecom. E tocca a Tronchetti: "Chi era il proprietario vero? Se sommavi le azioni erano i piccoli azionisti, ma chi ha venduto il pacchetto di controllo e ha spolpato l’azienda?". E ancora: "La Telecom è stata spolpata, il signor Tronchetti se n’è andato vendendosi il pacchetto di maggioranza nel 2007 a 2,9 euro ad azione. Invece gli azionisti avevano in mano azioni che valevano 1,5 e adesso valgono 0,9. Chi paga?".Dalla telefonia alle buonuscite dei manager: "Buora se n’è andato con 13 milioni di euro e l’ultimo presidente Pistorio è stato tre mesi lì, si è fatto l’estate e se n’è andato con un miliardo e 300 milioni di euro". Quanto all’attuale gestione di Telecom Italia: "Bernabè ci ha scritto una lettera. Bernabè ci sembra una persona perbene, non come questa associazione vergognosa che c’era prima che ha dilapidato l’azienda. La Telecom è una società che è strategica, vuol dire che ha il 90% degli accessi. Ha delle informazioni di tutti gli italiani". Grillo è passato, poi, alla "Rcs Corriere della Sera, dentro la Spa quotata in Borsa, vai a vedere chi c’è: ci sono gli azionisti che sono tutte le banche. Quindi come fa un giornalista a parlare di una banca criminale se la banca è la proprietaria?". Il sequestro dei manager parigini "A Parigi stanno sequestrando i manager, qui invece gli apriamo degli uffici e li promuoviamo. Sono venuto a spiegare a questa gente, tedeschi, francesi: non sanno mica che noi abbiamo la criminalità organizzata. Come fanno a investire nel nostro Paese?". Poi l’attacco ai politici: "Abbiamo 100 persone in Parlamento che sono stati condannati e che che fanno le leggi. Abbiamo regolamentato e legalizzato il falso in bilancio. Quando parliamo di ’ndrangheta, mafia e camorra parliamo di cda, di notai, commercialisti, di banchieri, di uomini d’affari, parliamo di politici. Un’associazione a delinquere". "La rete è un mezzo potente": Grillo si è appellato a ogni cittadino affinché "controlli in internet se il politico fa il proprio lavoro, perché deve rispondere a delle domande". Il partito di Grillo E' un fiume in piena. Non c'è contraddittorio. Attacco su attacco: demonizzazione dell'avversario. Quindi - prima di dileguarsi nel nulla - Grillo è tornato a lanciare il "proprio" partito: "La rete è un mezzo straordinario di controllo, ci sono gruppi di ragazzi che lavorano in 500 città italiane su temi come mobilità e raccolta differenziata, risparmio energetico". Da lì nasceranno "liste civiche di cittadini che si sono rotti i coglioni, cominciamo dal basso, né di destra né di sinistra". E' il trionfo dell'anti-politica. "Sono 20 anni che non c’è opposizione in questo Paese. Siamo andati a votare persone elette da altre persone, non c’è voto di preferenza". Poi, più nulla. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Bilancio, accordo sul sostegno alle famiglie (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Bilancio, accordo sul sostegno alle famiglie Il Pdl strappa alla maggioranza di Merchiori un fondo di 100mila euro per i nuclei in difficoltà Giovedì 2 Aprile 2009, (f.br.) Stracciati i 60 emendamenti dell'opposizione a favore di un maxiemendamento a favore delle famiglie. Nel terzo giorno di dibattito in consiglio comunale per l'approvazione del bilancio maggioranza e minoranza sono riusciti a trovare un accordo che prevede un fondo di 100mila euro da destinare a nuclei monoreddito, monogenitoriali o numerosi. Per questa operazione sono stati tolti quindi fondi ad altri settori, tra cui una decurtazione dei gettoni di presenza dei consiglieri, delle prestazioni di terzi, delle manifestazioni estive e degli scambi culturali e iniziative per la pace. Un bilancio che comunque è stato pesantemente criticato dal Pdl per la mancanza di progettualità e per la sua limitatezza alla ordinaria amministrazione. L'assessore ai Lavori pubblici Graziano Azzalin, nella presentazione delle opere previste, ha spiegato il momento di difficoltà per le casse comunali che hanno costretto il settore a ricercare altre fonti di finanziamento, tra alienazioni, contributi regionali e donazioni della Fondazione Cassa di Risparmio. «Abbiamo ottenuto una premialità del progetto Urban di 220mila euro che ci ha consentito, coprendo noi le spese, di prevedere l'adeguamento degli impianti sportivi di Sarzano, Fenil del Turco e qualche intervento sulla Commenda est - ha detto Azzalin - oltre alla sistemazione di piazza Garibaldi e del liston di piazza Vittorio Emanuele. Grazie alla Fondazione potremo mettere mano alla torre campanaria della Rotonda, mentre con un piccolo contributo Provincia elimineremo le barriere architettoniche al palazzo di Giustizia. Daremo dignità con nuovi arredi alla rotatoria di viale Porta Adige e provvederemo a migliorare i campi di calcio per le giovanili dello stadio Gabrielli. Grazie poi alla partecipazione ad un bando regionale per gli stadi d'eccellenza, abbiamo ottenuto un consistente finanziamento per un primo stralcio di lavori al Battaglini». Interventi che non hanno convinto l'opposizione, in particolare l'ex sindaco Paolo Avezzù (Pdl) che ha riempito di definizioni la giunta Merchiori: «È una giunta dei ritardi nonostante avessimo consegnato molti progetti già pronti, finanziati e qualcuno pure cantierato. Non si hanno più notizie - ha detto Avezzù - del piano del traffico, del Pat, del recupero della stazione delle autocorriere. E' la giunta dei lamenti sulla carenza di soldi, delle buche, degli impegni non mantenuti e per ultimo usa e getta. Alla cultura ad esempio ha promesso un bando per la direzione artistica all'insegna della trasparenza, per poi sentire dire dall'assessore Frigato che Lippi difficilmente potrebbe essere scelto». Stesso tenore gli interventi del capogruppo Pdl Andrea Bimbatti, critico per la «mancanza di una proposta di lungo respiro in merito a sviluppo economico, nuova occupazione, grande progettualità. Il sindaco è ostaggio dei partiti che litigano per dividere le poche risorse tra gli assessorati». E se, tra la maggioranza, il consigliere dei Socialisti Placido Maldi ritiene lenta l'azione di governo e non sembra fidarsi della destinazione del 50 per cento delle multe per la sicurezza sulle strade o Cristiano Pavarin (Rc) avalla il sostegno al Sociale che con i tagli della Regione al settore «non si poteva fare di meglio», è Matteo Zangirolami (Pdl) a dare alcuni suggerimenti alla giunta per risparmiare. «Per razionalizzare le risorse si potrebbe pensare ad un global service a cui affidare tutti i servizi, oppure, visto che si spendono 350mila euro per gli affitti, ipotizzare un immobile unico da realizzare con il privato utilizzando gli spazi di piazzale Di Vittorio». Il collega di partito, ex An, Flavio Mancin, evidenzia poi il copyright del centrodestra sulla proposta di cedere la quota del Comune del Piruea (piano integrato) di Asm per recuperare fondi per la sistemazione di strade e marciapiedi. Insomma, un bilancio asettico per alcuni, miracoloso viste le risorse a disposizione per altri, che ha tenuto comunque banco anche ieri fino a tarda sera e che, alla fine, ha trovato un accordo tra maggioranza e opposizione sulla necessità di aiutare le famiglie in un periodo così delicato per la vita economica di enti e cittadini tutti.

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Lippi furioso: Visto gli arbitri stranieri? (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Lippi furioso: «Visto gli arbitri stranieri?» Giovedì 2 Aprile 2009, Lippi se la prende con il direttore di gara per l'espulsione di Pazzini. "Ci lamentiamo sempre dei nostri arbitri - dice a caldo -, si guardino questi. Abbiamo giocato 90 minuti in dieci per l'interpretazione di gioco violento su una situazione vista da tutti. Non è giusto, siamo a livello di nazionali". L'Italia rischia il primato, in prospettiva, con questo pareggio. "Per tutta la partita abbiamo lottato, chiuso quel che si poteva, peccato per il gol subito nel finale. Soprattutto per una gara così importante condizionata dall'uomo in meno. Il pubblico? E' stato esemplare". Il finale è stato negativo, l'Irlanda ha avuto anche due occasioni per vincere. "Il cuore l'abbiamo messo, i tre punti sarebbero stati un premio al grande sforzo di tutti. Abbiamo concesso pochissimo, poi è subentrata un po' di stanchezza. Va bene così". Dalla rete al debutto, in Montenegro, all'espulsione in tre minuti, per Giampaolo Pazzini. "Anche il giallo sarebbe stato eccessivo - sostiene il centravanti della Sampdoria -. I compagni mi hanno detto che l'arbitro non aveva neanche visto, che è stato il guardalinee a farmi espellere. Peccato perchè questa decisione ha falsato una partita chiave. Volevamo vincere per prendere un certo vantaggio". Probabilmente è stato il sangue uscito dal volto di O'Shea che ha fatto propendere per il cartellino rosso. "Io sono andato a saltare cercando la palla, non ho compiuto il movimento con il braccio. La scelta dell'arbitro è difficile da spiegare, non volevo prendere l'avversario. Sono dispiaciuto perchè ha rovinato la gara". Inutili i tentativi degli azzurri di spiegare a Stark che un attaccante non può saltare tenendo le braccia aderenti al corpo. "Peraltro nessun arbitro ritorna mai indietro, dopo avere sventolato un cartellino". Fabio Cannavaro è a due presenze dal record di Paolo Maldini, 126 gettoni in nazionale. "Siamo rimasti male per il gol subito nel finale - dice il capitano -. A me è venuto in mente l'Europeo del 2000 perso nella finale contro la Francia, dopo essere stati in vantaggio fin quasi allo scadere". Lui rischia di restare disoccupato al termine di questa stagione, a 35 anni, per un contratto oneroso e stagioni al Real Madrid non straordinarie. "Questo non mi preoccupa. Ho avuto la mia carriera, non è stata banale. Soprattutto penso all'Italia, a qualificarci per il mondiale". Vanni Zagnoli

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An: meno assessori, meno spese Ma il centrosinistra ha detto no (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

An: meno assessori, meno spese Ma il centrosinistra ha detto no Il consiglio comunale di Modena ha respinto, con il voto contrario della maggioranza e favorevole della minoranza, un ordine del giorno presentato in aula dal capogruppo di An, Andrea Galli, sulla riduzione del numero degli assessori per ridurre i costi della politica. L'ordine del giorno chiede all'amministrazione "di far sì che, in futuro, il numero degli assessori comunali modenesi, oscillante per legge e per statuto tra 8 e 12, sia riportato al massimo a 10, guadagnandone così in efficienza e tagliando su costi e sprechi". Nella presentazione, Andrea Galli spiega: "In questa giunta comunale alcuni assessori sono stati sfiduciati dal proprio partito, altri hanno brillato per assenza, altri ancora si sono dimessi senza essere sostituiti. Noi vorremmo che il tema della riduzione degli assessori fosse affrontato di comune accordo tra la minoranza e la maggioranza". Michele Andreana, capogruppo del Pd, replica: "Il governo di centrosinistra quando è stato in carica ha operato nel senso della riduzione dei costi della politica, riducendo le comunità montane, i consiglieri delle società partecipate, e così via. Lo statuto fissa il numero degli assessori da 8 a 12 e noi abbiamo già ridotto il numero". Quindi "non possiamo votare questo ordine del giorno che ha un carattere strumentale e propagandistico". Andrea Galli, An, infine conclude: "Dal silenzio dei membri della maggioranza mi pare chiaro che il partito dei forchettoni esiste ancora, e che questa amministrazione non vuole ridurre i costi della politica".

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Sorpresa: a Borgonovo il Pdl difende i Consorzi di Bonifica (sezione: Costi dei politici)

( da "Libertà" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Sorpresa: a Borgonovo il Pdl difende i Consorzi di Bonifica di LUCA CARELLA* Nell'ultimo consiglio comunale di Borgonovo, tenutosi il 26 marzo 2009, abbiamo assistito alla prima uscita pubblica del neonato Pdl, avvenuta con la presentazione di un ordine del giorno che contestava il progetto di riforma dei comprensori di bonifica promossa dalla Giunta Regionale dell'Emilia Romagna, attualmente in discussione in Consiglio Regionale. Un ordine del giorno, che vedeva l'assessore Matteo Lunni come primo firmatario e entusiastico sostenitore, che è stato approvato con 9 voti favorevoli, 2 astenuti (il consigliere della Lega Nord Mera e l'Assessore all'Urbanistica Roberto Barbieri) e i 4 voti contrari della minoranza. Un ordine del giorno che ha dunque spaccato la maggioranza, non raccogliendone il pieno consenso e facendo del Pdl, alla prima prova pubblica, un fattore di destabilizzazione e di contrapposizione ad un provvedimento semplicemente di buon senso. Da questo punto di vista, la posizione delle minoranze, espressa dal consigliere Chiapponi in rappresentanza di tutti i gruppi, e del Partito Democratico è chiara: mentre i gruppi di centrosinistra si sono infatti compattamente schierati per la riduzione dei costi della politica, difendendo il progetto di riforma condiviso anche dalle forze sociali più direttamente coinvolte nell'attività dei consorzi di bonifica, il Pdl ne ha fatto una questione di conservazione ideologica dello status quo, senza curarsi dell'interesse generale ad avere prestazioni più efficaci in presenza di una diminuzione degli oneri. Vediamo nel dettaglio quali sono stati i punti salienti della discussione. La presentazione dell'ordine del giorno in questione ci ha sorpreso non poco. Da anni, tanto in sede locale, quanto in sede nazionale, autorevoli esponenti del Pdl e della Lega Nord tuonano contro i consorzi di bonifica, descrivendoli variamente come carrozzoni partitocratici, un inutile peso burocratico, percettori di tasse altrettanto odiose e inutili, ignorandone e sminuendone la funzione storica e sociale. Con queste premesse, cosa è invece accaduto nel consiglio comunale del 26 marzo? Gli esponenti del Pdl, già mordaci sostenitori di queste affermazioni, hanno scoperto, a distanza di quasi un secolo dalla fondazione per quel che riguarda Borgonovo, la funzione storicamente svolta dai consorzi di bonifica e si sono elevati a difensori della loro imprescindibile utilità sociale, della loro autonomia, dei lavoratori che vi sono occupati. E ciò a fronte non di una loro abolizione, che tra l'altro hanno per lungo tempo invocato; bensì in contrapposizione ad un provvedimento di riordino e di razionalizzazione della presenza territoriale dei consorzi, promosso dalla Regione, in vista della loro aggregazione, che ha lo scopo di consentire loro di continuare a svolgere efficacemente la loro attività, alleggerendo le procedure e riducendone i costi di mantenimento. Un disegno formulato in accordo con le associazioni di categoria e di rappresentanza degli interessi degli agricoltori, che mira a rendere servizi migliori a costi inferiori. In particolare, questo obiettivo, nello spirito della riforma, viene conseguito tagliando i costi della politica, ponendo fine ad un organismo che attualmente vede un consiglio di amministrazione pletorico di 30 membri, con un presidente e due vicepresidenti, salvaguardando i posti di lavoro dei dipendenti. Non siamo infatti a conoscenza di alcuna procedura di messa in mobilità o di taglio del personale, pure in presenza di una prevista aggregazione tra i due consorzi di bonifica piacentini: come Partito Democratico, crediamo che questo sia un ulteriore segnale della serietà del provvedimento. Una riforma regionale che appare dunque responsabile e coerente, e che soprattutto è propedeutica ad un intervento ancor più incisivo, in particolare in materia di fiscalità gestita dai consorzi di bonifica: a questo riguardo è depositato in Regione un progetto di legge, il cui iter è ancora aperto, che la Giunta Regionale ha più volte manifestato di voler approvare entro la scadenza della legislatura (2010). Il PD di Borgonovo intende ribadire il suo plauso al riordino contestato dal Pdl nell'odg presentato, così come manifesta un convinto sostegno ai provvedimenti che in sede regionale verranno ulteriormente assunti per riformare nel segno dell'equità il prelievo fiscale attualmente operato dai consorzi di bonifica. Ci stupisce che non lo siano quei partiti e movimenti politici che sono stati a lungo i principali sostenitori di queste proposte (e comprendiamo l'imbarazzo della Lega Nord, manifestato in consiglio comunale con l'astensione nella votazione dell'ordine del giorno). Il Pdl ha chiesto in sostanza di mantenere lo status quo o di cambiarlo il meno possibile; perciò ha detto no alla riduzione dei costi della politica, con motivazioni che paiono strumentali, di difesa corporativa di un sistema che, così com'è, non funziona. Da notare che al ragionamento manca una implicazione logica: con l'approvazione dell'ordine del giorno, i consiglieri del Pdl e quanti l'hanno votato affermano nei fatti la volontà di mantenere il prelievo fiscale così come è adesso in capo ai consorzi (perché non si vede dove gli stessi consorzi potrebbero reperire le risorse per mantenersi nella veste attuale, se non continuando ad attingere alla tassa di bonifica). Questa è una implicazione, uno svolgimento che è stato furbescamente omesso nel testo dell'ordine del giorno: ma il Pdl avrebbe dovuto, almeno per onestà intellettuale, scriverlo, a coerente completamento del suo ordine del giorno. Come si vede, siamo di fronte ad un completo ribaltamento di quanto Pdl (e Lega Nord) hanno a lungo sostenuto su questa materia, invocando addirittura l'abolizione dei consorzi di bonifica: crediamo che la causa della difesa dello status quo meritasse difensori migliori, o almeno più accreditati e più credibili. Il sospetto è che l'obiettivo dell'ordine del giorno sia invece stato quello di strappare al consiglio comunale di Borgonovo un voto che contesta apertamente un provvedimento della Regione Emilia Romagna, in nome di una contrapposizione ideologica alla quale i consiglieri del Pdl continuano a cedere, trascinandosi dietro la maggioranza che obtorto collo segue supina, tranne le eccezioni segnalate. Questo è stato lo scopo vero della discussione, a nostro giudizio: un obiettivo che naturalmente non può vederci d'accordo. Per questo abbiamo espresso, insieme alle minoranze, un voto contrario all'ordine del giorno, e invitiamo invece la Regione Emilia Romagna a continuare il suo disegno riformatore, anche in questo comparto, con l'accordo delle forze sociali e senza pregiudizio alcuno per i lavoratori del settore. *Segretario del Circolo PD di Borgonovo "Carlo Razza" 03/04/2009

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Tornano le indennità in busta paga Scoppia la pace tra giunta e sindacati (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

VETRINA SAN LAZZARO pag. 23 Tornano le indennità in busta paga Scoppia la pace tra giunta e sindacati IL PATTO SARANNO UN PO' PIU' BASSE, FINISCE UNA LUNGA VERTENZA SAN LAZZARO ALLA FINE le indennità torneranno in busta paga, sebbene un po' più basse rispetto a quelle del precedente contratto. Si parla di 6-700 euro in meno all'anno per gli agenti della polizia municipale, mentre anche gli altri dipendenti del Comune di San Lazzaro subiranno una decurtazione complessivia del 20%. La torta da ripartire tra i lavoratori resta identica ma verrà distribuita, nelle intenzioni della giunta, con criteri di maggiore equità. Intanto, con la firma di ieri, si è definitivamente chiusa la vertenza tra amministrazione e sindacati sulle indennità tagliate in quanto ritenute illegittime dai consulenti della giunta. Corretti i pasticci del contratto decentrato siglato nel 2005. Abrogata l'indennità di disagio per i lavori in esterno dei vigili, che era la principale pietra dello scandalo. Una quota di risorse del fondo per incentivare la produttività sarà destinata a due progetti che coinvolgono la polizia municipale, sulla sicurezza e convivenza civile, più una serie di obiettivi per altri servizi comunali. SE PRIMA gli agenti percepivano l'indennità di disagio e un gettone di presenza per servizi serali e festivi, adesso riceveranno un'unica quota aggiuntiva di produttività nell'ambito del progetto sicurezza. Che, tra l'altro, per ora è previsto solo nel 2009 in via sperimentale. Intanto tra sindacati e giunta, dopo mesi di aspre battaglie, è scoppiata la pace: «Ci riteniamo soddisfatti dell'esito raggiunto scrivono Cgil, Cisl, Sulpm ed Rsu in quanto risulta pienamente confermata la centralità della contrattazione decentrata. La conclusione positiva della vertenza sarà un incentivo per definire un nuovo modello di relazioni sindacali fondato sulla collaborazione, rispetto dei ruoli e della capacità propositiva dei lavoratori. E la vicenda dimostra che i sindacati non sanno solo dire di no', ma sono in grado di avanzare proposte e soluzioni migliorative». ENTUSIASTA anche il sindaco Marco Macciantelli: «Il nostro Comune ha saputo affrontare e risolvere la questione con saggezza, trasparenza e capacità negoziale. La legittimità è stata conseguita attraverso un approfondimento di merito. Il Comune esce da questa prova più forte e saldo». Lorenzo Priviato

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Al juke books un gettone e senti storie (sezione: Costi dei politici)

( da "Arena, L'" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Venerdì 03 Aprile 2009 PROVINCIA Pagina 27 Al juke books un gettone e senti storie Il filo conduttore di «Città in fiaba» è «Alice e gli specchi delle meraviglie», omaggio al libro di Lewis Carroll. Tra le 14.30 e le 21.30 ci saranno spazi dove grandi e bambini potranno giocare, una mostra di letteratura giovanile, un laboratorio sui più bei libri illustrati per ragazzi, un laboratorio di racconti sul cibo, consigli di letture per genitori di bambini fino ai sei anni e consigli di letture per bambini fino ai dieci anni. Si potrà provare anche il Raccontastorie, «juke books» dove con un gettone si potrà richiedere una storia a piacere. Ci saranno pure laboratori creativi, animazione delle parole in musica e laboratorio interattivo su «Scienza e tecnica di Galileo Galilei». Si terrà una doppia sfida tra classi elementari e medie su un testo, gioco intitolato «A colpi di libri», e il primo campionato di lettura del Veneto. La manifestazione si concluderà in serata con lo spettacolo «Le meravigliose avventure di Alice e Calei» e con lo spettacolo teatrale «Alice e i diritti delle meraviglie», tratto dal libro sui diritti dei bambini di Amnesty International. Z.M.  

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NON HO mai assistito a questa proclamazione, che a quanto Lei afferma avrebbe pi&... (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

LETTERE E AGENDA pag. 16 NON HO mai assistito a questa proclamazione, che a quanto Lei afferma avrebbe pi&... NON HO mai assistito a questa proclamazione, che a quanto Lei afferma avrebbe più un fascino esteriore, di apparenza, che non profondo e sostanzioso. Sono portato a crederLe. E tuttavia, intenti di razionalizzazione ci sono in questa procedura: non si riuniscono più, per ogni laureato, commissioni di una dozzina di docenti (13, mi pare) che dimostrano un po' d'attenzione solo quando arriva il turno del loro' candidato, e per il tempo restante si affaccendano in tutt'altre faccende; si riducono di conseguenza i costi e i gettoni di presenza, dal momento che, mediamente, la commissione grande' viene convocata per venti, venticinque laureandi alla volta; e, aspetto da non sottovalutare, la discussione a cui l'alunno è chiamato, individualmente, prima del giorno della proclamazione, davanti a un numero ristretto di professori, consente approfondimenti più penetranti e meno dispersivi sullo stato della sua preparazione. Del resto, molti tra quanti si sono laureati in altri tempi e con altri metodi potrebbero inanellare il racconto della loro delusione di quel giorno, quando si erano scervellati per non dimenticare nulla della bibliografia su Popper o delle ultime scoperte in fatto di nanotecnologie, e non ebbero neanche il tempo di iniziare che già il presidente, consultata la lista che li attendeva, annunciava il passaggio al prossimo. Non è una novità che le buone soddisfazioni, il compiacimento, l'appagamento di sè e del lavoro svolto, l'università non li ha mai dispensati all'atto del rituale conclusivo, della conquista della corona d'alloro-con foto di famiglia tornata inopitamente di moda. Il gusto dello studio sperando che in epoca di pupe e secchioni la formula non suoni fuori moda sta in un esame difficile affrontato con tempra e superato con successo; nel rispetto delle scadenze previste; nell'ingresso in una disciplina che sappia mettere a fuoco e attirare la propria passione; e, da ultimo ma è la prima cosa nell'incontro con un professore (uno basta) con il quale stabilire uno di quei rapporti umani e formativi che non ti lasceranno più. Il resto, come sostiene Lei, è spettacolo, kermesse, televisione. Non il meglio, se si vuole che la laurea non sia solo un pezzo di carta, da esibire agli amici come le diapositive dell'ultima vacanza. cesare.sughi@ilcarlino.net

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) EDILIZIA Case popolari, serve più responsabilità L'... (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

FORLI' AGENDA pag. 13 ) EDILIZIA Case popolari, serve più responsabilità L'... ACER Via del Portonaccio ) EDILIZIA Case popolari, serve più responsabilità L'EDIFICIO di via del Portonaccio, del quale si è parlato su queste pagine, costruito nel 1940 (ex dormitorio pubblico) nel corso degli anni è stato oggetto, da parte di Acer, di svariati interventi: soprattutto negli ultimi due anni sono stati eseguiti diversi lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria; di adeguamento e messa a norma degli impianti; di sistemazione interne degli alloggi e delle parti comuni dell'edificio. Nello specifico sono stati eseguiti interventi sulla copertura sia sul lato interno e sia su quello esterno con posa di guaina e sostituzione canali di gronda; è stata eseguita la revisione e la messa a norma dell'impianto elettrico delle parti comuni; nel 2007 è stata eseguita la pulizia dell'intero sottotetto. Quanto lamentato dai residenti, è riconducibile alla negligenza degli stessi nel lasciare aperti i lucernai in occasione dei frequenti lavori di installazione delle antenne paraboliche. È un inconveniente che si può risolvere con un po' più di attenzione e cura. Sono in fase di ultimazione i lavori per l'adeguamento dell'autorimessa comune che comprende tra l'altro il rifacimento dei due cancelli di accesso. Inoltre per le esigenze delle persone anziane e con difficoltà motorie sono in fase di progettazione avanzata i lavori di installazione di un ascensore, al servizio di tutti i piani del fabbricato, compreso l'interrato. Recentemente sono state inoltre installate nuove cassette postali, imbiancato l'ingresso principale e si è provveduto diverse volte alla riparazione del portone di accesso. La presenza di veicoli abbandonati nell'area interna è una questione non direttamente risolvibile da questa azienda; occorrerà specie da parte degli abitanti e in primis dei proprietari attivarsi perché il problema venga risolto da chi è titolato a farlo. Per quanto attiene al problema delle pulizie, gli inquilini sono stati già più volte esortati e diffidati da Acer ad osservare il regolamento d'uso, ad attivarsi per eseguire le pulizie delle parti comuni (scale, giardino). Ci sono più percorsi che possono essere seguiti, in primis la costituzione dell'autogestione alla quale affidare la responsabilità di gestire le problematiche comuni, o nominare un amministratore. Ellero Morgagni, presidente Acer OS ) PEDALE Bagni chimici gratuiti MA NON è ancora venuto in mente a nessuno di fare installare due bagni chimici a libero accesso o a gettone nei due parcheggi dell'ospedale a Vecchiazzano? Pensiamo soprattutto a persone anziane, disabili e bambini. Gianluca Paolini ) CENTRO STORICO Collaborazione difficile per i negozianti PREMESSO di non avere attività e neppure abitazione in centro, vorrei rispondere alle affermazioni del signor Angelo Satanassi in merito alla situazione centro e Iper. Il lettore auspica una collaboraz ione e una sinergia tra i commercianti e vorrei quindi cortesemente richiedere alcune spiegazioni su come applicare le sue richieste. Quanto auspicato richiede quantomeno un allargamento o un'unione dei vari negozi e tralasciando impossibilità a costruire ulteriormente in centro come si può chiedere una collaborazione a negozi monomarca di diverse proprietà? Giampaolo Gennaretti Image: 20090403/foto/5236.jpg

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Riduzione dei costi della politica Entro maggio il testo unico (sezione: Costi dei politici)

( da "Tempo, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

stampa Riduzione dei costi della politica Entro maggio il testo unico L'AQUILA «Il gruppo di lavoro sulla riduzione dei costi della politica sta elaborando un testo unico che sarà pronto per maggio". Lo ha dichiarato ieri il presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano. «Siamo già a buon punto - ha spiegato - e se non ci fossero state la Pasqua e l'inizio della sessione di bilancio, il testo sarebbe stato approntato entro questo mese. Stiamo svolgendo il lavoro in modo da affrontare questo tema in modo professionale e conforme a quanto prevedono le altre Regioni italiane. Questa nuova classe dirigente - ha concluso -, benché consapevole che il testo unico non produrrà alcun beneficio particolare per le casse della Regione, vuole dare un segnale a una comunità che sta affrontando delle problematiche da cui l'Abruzzo uscirà fuori rapidamente».

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GIANLUCA PINAMONTI LEVICO TERME - Il consiglio comunale di Levico lancia un segnale forte: lo fa approvando alcune deroghe urbanistiche richieste da privati, in particolare dalla S (sezione: Costi dei politici)

( da "Adige, L'" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

GIANLUCA PINAMONTI LEVICO TERME - Il consiglio comunale di Levico lancia un segnale forte: lo fa approvando alcune deroghe urbanistiche richieste da privati, in particolare dalla Steinex srl GIANLUCA PINAMONTI LEVICO TERME - Il consiglio comunale di Levico lancia un segnale forte: lo fa approvando alcune deroghe urbanistiche richieste da privati, in particolare dalla Steinex srl. L'impresa ha infatti domandato la possibilità di aumentare l'altezza massima della propria sede da nove a dieci metri, un metro in più di quanto previsto dal Prg. La deroga è stata concessa per consentire la sistemazione in sicurezza del carro ponte e per razionalizzare gli uffici interni. La discussione in consiglio si è incentrata sulle recenti problematiche occupazionali: la Steinex non ha rinnovato tre contratti di formazione e lavoro, ha chiesto la mobilità per sei dipendenti, poi ridotta ad uno solo, peraltro prossimo al pensionamento. Il consiglio, facendo proprio un emendamento proposto da Massimo Cazzanelli , ha inserito nel testo della delibera, tra le premesse, il seguente inciso: «Ritenuto precipuo interesse del Comune di Levico Terme e della sua collettività il mantenimento o, ove possibile, l'aumento dei livelli occupazionali locali, favorito anche dall'adeguamento delle strutture produttive...». Così facendo, l'ente pubblico ha voluto vincolare moralmente la Steinex col messaggio che le deroghe, ove concesse, devono salvaguardare gli interessi della comunità e non solo di chi richiede il provvedimento. In questo senso sono andate anche le ulteriori due deroghe approvate: la prima riguarda la possibilità di ampliamento della stalla dell'azienda agricola di Paolo Lorenzini a Barco, per cui il bestiame (al massimo 45 capi) potrà essere ricoverato in luogo chiuso, arrecando minori disagi alla popolazione residente nelle immediate adiacenze. La terza deroga riguarda invece la possibilità di realizzare una piscina nel nuovo centro acquatico dello stabilimento balneare della Taverna: rilancio turistico della fascia lago, ma anche un «risarcimento» per le difficoltà e lungaggini, con ricorsi al Tar, che l'impresa di Roberto Pedrotti ha dovuto sopportare per poter finalmente ammodernare lo stabilimento. Per quanto riguarda il polo scolastico, il consiglio comunale ha dato invece mandato al sindaco di affidare ad una commissione consiliare l'esame dell'andamento demografico della popolazione scolastica locale, analizzando bisogni e ipotizzando entro 120 giorni soluzioni idonee. Approvate anche alcune modifiche al regolamento comunale: i gettoni di presenza delle varie assemblee saranno dimezzati in caso di assenza ingiustificata del componente per oltre mezz'ora. Per quanto riguarda l'abbigliamento dei membri di consiglio, giunta e commissioni, bando alla sciatteria: i partecipanti dovranno indossare abbigliamento consono al decoro dell'organo e vestire in maniera adeguata. Variato anche il bilancio per la concessione del contributo provinciale «anticrisi», di poco più di un milione di euro: la somma è stata destinata al secondo lotto dei lavori di arredo urbano del centro (piazza della Chiesa); e il mutuo ottenuto per tali lavori sarà girato su altre opere, di più immediata realizzazione: rete fognaria di via Claricini, strada e marciapiedi di viale Stazione, sistemazione di via per Selva e via Da Gasparri. Infine, è stata disposta la surroga di un rappresentante del Comune nel comitato di gestione della scuola dell'infanzia di Barco: alla dimissionaria Carla Trivellato succede Ingrid Bernhardt . 03/04/2009

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Unione Pedemontana al lavoro Assegnate le deleghe alla giunta (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere del Veneto" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

PROVINCIA 03-04-2009 AMMINISTRAZIONE MINORANZA POLEMICA SUL COINVOLGIMENTO DEI VARI CONSIGLIERI Unione Pedemontana al lavoro Assegnate le deleghe alla giunta Nominate anche le commissioni al Bilancio e agli Affari istituzionali COLLECCHIO Gian Carlo Zanacca II Si è svolto nei giorni scorsi il consiglio dell'Unione dei Comuni della Pedemontana. Il presidente, Barbara Lori, sindaco del Comune di Felino, ha comunicato le deleghe dei componenti della giunta: il 5 sindaci dei comuni di Collecchio, Sala Baganza, Felino, Traversetolo e Montechiarugolo. La Lori detiene la delega alla Sicurezza e protezione civile, Cristina Merusi svolge le funzioni di vicepresidente con delega ai Servizi alla persona, Giuseppe Romanini è assessore alla Programmazione risorse finanziarie e umane e all'innovazione amministrativa, Fabrizio Bolzoni assessore alle Attività economiche - produttive ed alla cultura e turismo, Alberto Pazzoni assessore alla Pianificazione territoriale - ambiente ed alle infrastrutture. Si è quindi passati all'approvazione del programma amministrativo dell'Unione. Barbara Lori ha fatto riferimento al quadro norma- tivo ed al percorso che ha portato alla costituzione di questo ente sovracomunale. Ha parlato di un «territorio che seppur non contiguo ha omogeneità demografica, geografica e di ordine produttivo ». Ed ha fatto riferimento alle funzioni dell'Unione: la polizia municipale, la protezione civile, lo sportello unico per le attività produttive, i servizi sociali ed i servizi alla persona, i servizi per la valorizzazione del territorio, il personale, i servizi informativi, il catasto, gli appalti di forniture di beni e servizi, la gestione delle entrate tributarie e fiscali. è stato accolto un emendamento al documento presentato dal consigliere di minoranza Clemente Pedrona circa l'isti - tuzione del difensore civico. «Il nostro voto è contrario - ha detto il consigliere di minoranza Adolfo Schianchi - per il metodo con cui si è pervenuti alla formazione di questa fase di avvio. Mancano riflessione ed approfondimento sulle convenzioni che permettano un maggiore apporto dei consiglieri dell'Unio - ne». Anche Clemente Pedrona ha chiesto una maggiore partecipazione dei consiglieri. Il consiglio ha poi fissato in 20,99 euro il gettone di presenza per i consiglieri, di ogni seduta. Non percepiranno soldi i membri della giunta. Approvate a maggioranza gli indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti dell'unione. è stata costituita la commissione consiliare al Bilancio e servizi finanziari. Per la maggioranza sono stati votati: Gabriele Carpena, Valerio Fontanesi e Mauro Radice; per la minoranza: Giovanni Montani e Paolo Caramaschi. Istituita anche la commissione consiliare Affari istituzionali e amministrazione generale. Ne fanno parte, per la maggioranza, Luigi Buriola, Gian Carlo Dodi e Nicola Brugnoli; per la minoranza Tiziana Azzolini e Clemente Pedrona. Unione Pedemontana La riunione del Consiglio dell'Unione. Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

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ANZIO Consiglio e solidarietà Proposta ... (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 03-04-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Civitavecchia)) (Messaggero, Il (Latina))

Argomenti: Costi della politica

Venerdì 03 Aprile 2009 Chiudi ANZIO Consiglio e solidarietà Proposta da alcuni consiglieri del Pd di Anzio una delibera per devolvere ad associazioni benefiche i gettoni di presenza delle sedute di Consiglio e delle Commissioni. «Se venisse approvata - dice il consigliere Pd Enzo Toselli - sarebbe un bel gesto dell'intero Consiglio che, in un periodo di grave crisi e di individualismo esasperato, farebbe una scelta di solidarietà».

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Unione Pedemontana al lavoro Assegnate le deleghe alla giunta (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

PROVINCIA 03-04-2009 AMMINISTRAZIONE MINORANZA POLEMICA SUL COINVOLGIMENTO DEI VARI CONSIGLIERI Unione Pedemontana al lavoro Assegnate le deleghe alla giunta Nominate anche le commissioni al Bilancio e agli Affari istituzionali COLLECCHIO Gian Carlo Zanacca II Si è svolto nei giorni scorsi il consiglio dell'Unione dei Comuni della Pedemontana. Il presidente, Barbara Lori, sindaco del Comune di Felino, ha comunicato le deleghe dei componenti della giunta: il 5 sindaci dei comuni di Collecchio, Sala Baganza, Felino, Traversetolo e Montechiarugolo. La Lori detiene la delega alla Sicurezza e protezione civile, Cristina Merusi svolge le funzioni di vicepresidente con delega ai Servizi alla persona, Giuseppe Romanini è assessore alla Programmazione risorse finanziarie e umane e all'innovazione amministrativa, Fabrizio Bolzoni assessore alle Attività economiche - produttive ed alla cultura e turismo, Alberto Pazzoni assessore alla Pianificazione territoriale - ambiente ed alle infrastrutture. Si è quindi passati all'approvazione del programma amministrativo dell'Unione. Barbara Lori ha fatto riferimento al quadro norma- tivo ed al percorso che ha portato alla costituzione di questo ente sovracomunale. Ha parlato di un «territorio che seppur non contiguo ha omogeneità demografica, geografica e di ordine produttivo ». Ed ha fatto riferimento alle funzioni dell'Unione: la polizia municipale, la protezione civile, lo sportello unico per le attività produttive, i servizi sociali ed i servizi alla persona, i servizi per la valorizzazione del territorio, il personale, i servizi informativi, il catasto, gli appalti di forniture di beni e servizi, la gestione delle entrate tributarie e fiscali. è stato accolto un emendamento al documento presentato dal consigliere di minoranza Clemente Pedrona circa l'isti - tuzione del difensore civico. «Il nostro voto è contrario - ha detto il consigliere di minoranza Adolfo Schianchi - per il metodo con cui si è pervenuti alla formazione di questa fase di avvio. Mancano riflessione ed approfondimento sulle convenzioni che permettano un maggiore apporto dei consiglieri dell'Unio - ne». Anche Clemente Pedrona ha chiesto una maggiore partecipazione dei consiglieri. Il consiglio ha poi fissato in 20,99 euro il gettone di presenza per i consiglieri, di ogni seduta. Non percepiranno soldi i membri della giunta. Approvate a maggioranza gli indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti dell'unione. è stata costituita la commissione consiliare al Bilancio e servizi finanziari. Per la maggioranza sono stati votati: Gabriele Carpena, Valerio Fontanesi e Mauro Radice; per la minoranza: Giovanni Montani e Paolo Caramaschi. Istituita anche la commissione consiliare Affari istituzionali e amministrazione generale. Ne fanno parte, per la maggioranza, Luigi Buriola, Gian Carlo Dodi e Nicola Brugnoli; per la minoranza Tiziana Azzolini e Clemente Pedrona. Unione Pedemontana La riunione del Consiglio dell'Unione.

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(sezione: Costi dei politici)

( da "Adige, L'" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

«Serve molta immaginazione per attribuire imprecisati sprechi a una giunta che ha limitato al minimo le consulenze (nel 2008 ammontano a 130 mila euro, 250 mila in meno rispetto all'anno precedente) e che ha bloccato il turn over riducendo il personale comunale di un centinaio di unità «Serve molta immaginazione per attribuire imprecisati sprechi a una giunta che ha limitato al minimo le consulenze (nel 2008 ammontano a 130 mila euro, 250 mila in meno rispetto all'anno precedente) e che ha bloccato il turn over riducendo il personale comunale di un centinaio di unità. E ci vuole una buona dose di fantasia anche a dare del cementificatore a chi, in veste di assessore all'urbanistica, ha eliminato con la variante della collina la bellezza di 500 mila metri cubi. Se io mi merito questo titolo, come definiremo chi sta lavorando a un provvedimento che, da Sondrio a Ragusa, consentirà di ampliare del 20 per cento le abitazioni anche in deroga agli strumenti urbanistici?» Di fronte alle accuse di Pino Morandini, candidato sindaco per il Pdl e la sua Civica, Alessandro Andreatta pone l'immagine di Silvio Berlusconi e del suo provvedimento anticrisi. E fornisce le cifre per certificare l'atteggiamento di lotta agli sprechi assunto dal centrosinistra. «Non ho mai pensato che la campagna elettorale sia uno scambio di cortesi convenevoli. È normale, qualche volta, alzare la voce, ma non per dire cose che deformano la realtà e che fanno torto sia all'intelligenza dei cittadini sia all'impegno di chi, in questi anni, ha lavorato negli uffici comunali con dedizione e professionalità» afferma il sindaco reggente. Che aggiunge «Accetto ben volentieri le critiche, ma solo se circostanziate, solo se non servono ad alzare un polverone che, mi pare, nasconde un preoccupante vuoto d'idee. A meno che non si voglia definire "idea" la proposta di una commissione per eliminare gli sprechi. Ma come, un'altra commissione, magari con i relativi gettoni di presenza? Mi pare un paradosso, mi pare che siamo proprio fuori strada. Io credo che in questo periodo così difficile, con la cassa integrazione che in Trentino cresce del 135 per cento, abbiamo l'obbligo morale di occuparci dei problemi dei cittadini. Se continuiamo a riempire la campagna elettorale di slogan e accuse fuori bersaglio, finiremo per rimbalzarci tra di noi discorsi che non interessano a nessuno. Ma io non ho alcuna intenzione di partecipare a questo gioco.» 03/04/2009

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Lavori da sogno: il deputato (sezione: Costi dei politici)

( da "Miaeconomia" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Gli ultimi articoli da: Esperto conti correnti Cointestazione c/c con quote differentiAccredito bonifico per protestatoVersamento assegno per protestatoRichiesta Pos per protestatoC/c e servizio di baseManacata copertura assegnoRichiesta c/c per protestatoC/c cointestato e de cuiusDurata iscrizione protestoCancellazione Cai Gli ultimi articoli da: Esperto mutui casa Mutuo per protestatoPiano ammortamento franceseVendita immobileDetrazione mutuo e Ici per immobileDetrazione 36% su boxDetrazione interessi passiviImmobile venduto all'astaDetrazione interessi mutuoAgevolazioni prima casa e donazioneDetrazione mutuo a favore dei genitori SOLDI E FAMIGLIA » Il costo della politica Lavori da sogno: il deputato (03/04/2009) Stipendi da favola. Ma c’entrano poco le buste paga di Cenerentola e Biancaneve. Anche il Principe Azzurro è escluso. Quelli che vediamo insieme sono gli accrediti che arrivano ogni mese ai più autorevoli rappresentanti della Casta: i deputati. Privilegi scandalosi, finanziamenti pubblici quadruplicati rispetto a quando furono aboliti dal referendum, sprechi, scorte, consulenze, finanziamento abusivo dei partiti, dei giornali di partito, il sottobosco di assunzioni nelle amministrazioni decentrate, rimborsi elettorali 180 volte più alti delle spese sostenute, proliferazione di enti inutili pur di assicurare una poltrona ai “trombati”. Benvenuti. Questa è la casta dei politici, gli inquilini di Montecitorio. Camera e Senato, un esercito di 952 parlamentari, un po’ più di un anno fa costavano alle casse statali 2 miliardi e mezzo di euro l’anno. Lo stipendio di ciascuno di essi infatti si aggirava intorno ai 150.000 euro netti l’anno. La stessa retribuzione che spetta ai 78 europarlamentari italiani, i più pagati d’Europa. Solo la Gran Bretagna ci segue da vicino con compensi compresi tra gli 8mila e i 10mila euro. Senza contare tutti i privilegi di cui dispongono: pedaggio autostradale gratis sulla rete italiana, libera circolazione su traghetti, treni e voli nazionali, rimborso per voli internazionali, assistenza sanitaria integrativa, libero ingresso nei cinema e nei teatri e conto corrente senza spese e con l’interesse del 3,30% lordo annuo. A questo si aggiunge il bonus per lo stipendio dei portaborse (molti dei quali non dichiarati), indennità gonfiate, i costi dei ristoranti parlamentari (che superano abbondantemente i 5 milioni di euro l’anno) e i costi dei barbieri: 8 al Senato e 12 alla Camera, con le senatrici che dispongono anche di un bonus di 1.800 euro all’anno per il parrucchiere. Ma tra tutti i benefici di cui gode un parlamentare c’è anche il vitalizio. Pensioni d’oro, che superano i 100.000 euro annui, ovvero l’80% dello stipendio parlamentare. E per ricevere la pensione è sufficiente passare 2 anni e 6 mesi in Parlamento. 5 voti - » Vota questa notizia »

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Tanto rumore per nulla (sezione: Costi dei politici)

( da "Miaeconomia" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Gli ultimi articoli da: Esperto conti correnti Cointestazione c/c con quote differentiAccredito bonifico per protestatoVersamento assegno per protestatoRichiesta Pos per protestatoC/c e servizio di baseManacata copertura assegnoRichiesta c/c per protestatoC/c cointestato e de cuiusDurata iscrizione protestoCancellazione Cai Gli ultimi articoli da: Esperto mutui casa Mutuo per protestatoPiano ammortamento franceseVendita immobileDetrazione mutuo e Ici per immobileDetrazione 36% su boxDetrazione interessi passiviImmobile venduto all'astaDetrazione interessi mutuoAgevolazioni prima casa e donazioneDetrazione mutuo a favore dei genitori SOLDI E FAMIGLIA » Il costo della politica Tanto rumore per nulla (03/04/2009) I numeri e i dati hanno fatto parlare di scandali, lasciando irritati non poco i cittadini, esterrefatti davanti a libri denuncia come quelli dei giornalisti Giantonio Stella e Sergio Rizzo. Tanto che durante la scorsa campagna elettorale furono lanciate promosse di forti tagli sui privilegi politici. Così a distanza di quasi un anno, è ora lecito chiedersi se quelle denuncie hanno colto nel segno. Se e quanto i politici hanno cercato di porre un freno soprattutto agli sprechi. La risposta? Ovviamente non è cambiato niente. Anche in piena crisi economica, i politici non stringono la cinghia e continuano a vantare stipendi favolosi, diarie, rimborsi, gratifiche, vitalizi, pensioni dorate e precoci. Unica eccezione, va detto, è la piccolina limatina data ai prezzi di pizzette, panini e bevande della buvette alla Camera, dove dagli inizi di settembre del 2008 sono aumenti dal 30% fino al 50%. E così, tenetevi forte, ci vuole un euro per un cappuccino (da 90 centesimi) e 2 euro e 30 per un panino al prosciutto (prima delle ferie si consumava con un euro e 50). Dagli aumenti è stato salvaguardato il caffè, fermo a 70 centesimi. Non si può certo correre il rischio che gli onorevoli ne bevano meno, accusando poi sonnolenza durante le votazioni. Del resto il rischio è di aggravare la già enorme difficoltà nello svolgere il proprio lavoro, ovvero approvare delle leggi. Già, perché se ci si prende la briga di andare a vedere come sia andata l’ultima legislatura si scopre una ecatombe della produttività: sono state presentati 5.396 testi legislativi, ma ne sono stati approvati appena 112 e di questi solo 13 erano di iniziativa parlamentare. Insomma, unn duro lavoro che viene ripagato dagli oltre 14mila euro netti mensili percepiti in busta paga con le retribuzioni cresciute in termini reali, dal 1948 a oggi, di quasi 6 volte. Tanto che nel BelPaese ci sono, a parità di abitanti, quasi il doppio dei parlamentari tedeschi e nove volte degli americani. 5 voti - » Vota questa notizia »

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rizza, l'apprendista - jimmy morrone (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Pagina 15 - Livorno Rizza, l'apprendista «Sono qui per imparare il mestiere» JIMMY MORRONE LIVORNO. Allo stadio Menti di Vicenza, in occasione della gara di andata, Giuseppe Rizza consumò il proprio debutto in serie B, inserito da Acori nel finale al posto di Diamanti. Dopo quel breve esordio, il laterale mancino siciliano ha accumulato appena sette gettoni di presenza. Non moltissimi per la verità, chiuso com'è in quel reparto dall'esperienza di Riccardo Bonetto. «Ma non mi lamento - dice Rizza - sono tranquillo, perché a 21 anni ho l'opportunità di far parte di una società di serie B». E aggiunge: «E dove posso imparare tante cose per la mia futura carriera. Non sono certo venuto a Livorno per una maglia da titolare, bensì per fare le mie presenze in una categoria importante e allenarmi con giocatori di indubbio valore». Però, a Brescia, con Bonetto squalificato, magari più di un pensierino alla maglia da titolare Rizza lo aveva fatto... «Sì, in effetti mi aspettavo di giocare - conferma - ma siamo in tanti ed è il mister che prende le decisioni. E io le accetto senza discutere: anche queste piccole delusioni aiutano a farmi crescere». E' giovane il siciliano Rizza, di cui si ricorda la buona prestazione fornita poco prima di Natale all'esordio dal primo minuto contro il Sassuolo. Il fluidificante tuttavia dimostra di essere un ragazzo pacato, già con la testa sulle spalle. «Forse si è creata troppa confusione intorno al nostro calo. E' solo un periodo negativo che ci sta, dopo trenta partite giocate alla grande. Siamo ancora terzi, a Brescia c'è stata un'ottima prestazione dopo la parentesi con l'Ancona e non abbiamo abbandonato la possibilità di agganciare la promozione diretta». Ovvio però che un pezzo di futuro passa dal confronto dell'Ardenza del 18 aprile, quando il Parma si presenterà con l'intento di mantenere o allungare il vantaggio in classifica. «Quella partita potrà essere decisiva - è il pensiero di Rizza - noi proviamo ad arrivare alla sfida con uno svantaggio minimo. Poi vedremo».

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stipendi, affitti, proprietà on line tutti i redditi dei radicali - concetto vecchio (sezione: Costi dei politici)

( da "Repubblica, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Pagina 17 - Interni Stipendi, affitti, proprietà on line tutti i redditi dei radicali Ichino: ma il Parlamento sta insabbiando la legge Continua la battaglia per l´anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati Presto il voto a Roma e Torino "Trasparenza sulle ricchezze" CONCETTO VECCHIO ROMA - Ad Antonella Casu, segretario dei Radicali, il partito paga l´affitto della casa a Roma: 1850 euro. La vicepresidente del Senato Emma Bonino, tolta la parte dell´indennità devoluta alla lista Pannella, vive con uno stipendio mensile netto di 8988 euro; inoltre possiede un appartamento, un immobile commerciale dato in locazione, entrambi nella Capitale, un terzo di un appartamento ad Alassio ed è comproprietaria di un box a Bra. Il senatore del Pd Pietro Ichino scuce 1200 euro per il suo appartamento romano e altri 400 euro se ne vanno per vivere a Roma, «spendendo poco». Maria Antonietta Coscioni 1500 euro. L´europarlamentare Marco Pannella – defalcate tutte le somme destinate al partito - guadagna netti 9211 euro. Maurizio Turco dichiara anche di possedere duemila libri. La senatrice Donatella Poretti, che mitragliò di emendamenti il biotestamento, depurate da tutte le spese – l´affitto a Firenze di 600 euro, il doppio a Roma, 580 euro di retta asilo nido – si ritrova con un saldo attivo di 3112 euro. E se lo sapessimo di tutti i parlamentari, quanto guadagnano, quanto spendono, quante case hanno, se ricoprono cariche in consigli d´amministrazione e quindi sono portatori di ipotetici conflitti d´interessi? Lo propone il disegno di legge sulla pubblicità della situazione reddituale e patrimoniale, ma dal giorno della sua presentazione, il 17 dicembre scorso - hanno denunciato ieri i primi firmatari Ichino-Bonino - non è stato nemmeno incardinato. «è violazione della privacy», hanno eccepito alcuni colleghi di Ichino. Ma simili registri sono pubblici in molti paesi europei: in Gran Bretagna dal 1974, in Spagna dal 1985, in Francia dal 1988, in Germania dal 2005. E da quando c´è internet basta un clic. «In parlamento – sostiene il giuslavorista – molti avvocati antepongono la propria attività forense a quella di parlamentare. Non è vietato, ma è giusto che i cittadini lo sappiano». Ora, di una legge non ci sarebbe neanche bisogno, perché una norma dell´82 prevede già la pubblicità delle ricchezze, basterebbe estenderla su internet. Viene edito anche un bollettino al Senato, «ma è praticamente irreperibile». «Non abbiamo trovato nessuno che ci dicesse che l´idea è pessima, ma pochissimi si sono impegnati a realizzarla», spiega la Bonino. L´ambizione dei Radicali è titanica: compilare un´anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati in tutti gli 8101 Comuni, le 107 province e le 20 Regioni. Un gigantesco portale dove trovare stipendi, rimborsi, gettoni di presenza, dichiarazione dei redditi e dei finanziamenti ricevuti, registro delle spese, comprensive quello per lo staff. Sette mesi dopo l´avvio della campagna appena cinque Comuni (Torre Orsaia, Tocco da Casauria, Ceprano, Prato, Torchiarolo), quattro Province (Aquila, Chieti, Frosinone e Pescara), e una Regione, l´Abruzzo, prima che passasse al centrodestra, hanno aderito all´appello. A Roma raccolte 6722 firme (tra cui quella del sindaco Alemanno) per spingere la delibera in consiglio comunale. Discussione in aula entro il 24 aprile. Anche a Torino, grazie a 1900 firme di cittadini, se ne parlerà presto. Chiamparino s´è detto favorevole SEGUE A PAGINA 5

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Vertici Apro vogliono più soldi: è scontro (sezione: Costi dei politici)

( da "Stampa, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

ALBA. DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE Vertici Apro vogliono più soldi: è scontro [FIRMA]ISOTTA CAROSSO ALBA Mentre ieri le indagini avviate due anni fa sulla vicenda Apro sono arrivate a una svolta decisiva con due nuovi avvisi di garanzia (uno all'ex amministratore delegato Gianni Desana e l'altro all'ex componente del Cda Domenico Rossetto), anche in Consiglio comunale la scuola di formazione professionale albese è stata oggetto di dibattito. Le ragioni erano tutt'altre. Nessuno era a conoscenza delle novità giudiziarie. L'opposizione, in una delle interpellanze presentate, ha chiesto chiarimenti sull'aumento di compenso, pari a 30 mila euro lordi, stabilito dall'assemblea dei soci per l'attuale Cda Apro. «Una scelta che ci sembra in contrasto con la crisi economica del momento - ha spiegato il consigliere e candidato sindaco del centrosinistra, Maurizio Marello -. Soprattutto, stona con le specifiche difficoltà nel campo della formazione professionale, legate alla decisione del Governo di destinare una parte dei fondi del settore agli ammortizzatori sociali». «Apro oggi è una realtà solida, con un bilancio positivo - ha risposto l'assessore Paolo Malcotti, rappresentante del Comune nel Cda -. Concretamente questa cifra significa un gettone di presenza a Consiglio di 100 euro per ognuno degli undici componenti. Un Cda che ha avuto il merito e il coraggio di tirare fuori questa importante realtà del territorio dalle difficoltà in cui si trovava». La gestione, che era in passivo, nel 2008 è tornata ad avere un attivo di circa 230 mila euro. Inoltre si tratterebbe di un premio a termine, visto che il Cda rimarrà in carica solo fino al 31 agosto. «Anche se verranno tagliati i fondi - ha aggiunto Malcotti -, si stanno comunque creando nuove importanti opportunità per la scuola, come l'attività formativa per i cassaintegrati. Gli stessi dipendenti stanno beneficiando di questa situazione consolidata attraverso premi, miglioramenti dei contratti e passaggi di categoria». Non sono previste dunque riduzioni di personale, come temeva l'opposizione. Ma non è l'unica perplessità sollevata: anche la presenza di undici componenti nel Cda pare eccessiva al gruppo Federati per l'Ulivo. «Dal punto di vista operativo sono d'accordo - commenta il presidente del Cda, Fulvio Mazzocchi -. Ma è una decisione che spetta all'assemblea dei soci, che sono davvero molti e in questo modo si sono sentiti meglio rappresentati e anche tutelati». Gli allievi della scuola di formazione professionale oggi sono più di mille, di cui circa 500 della scuola dell'obbligo. Possono scegliere tra sei diversi indirizzi di corsi triennali post-scuole medie (meccanico, elettrico, abbigliamento, cucina, sala bar, acconciatura). Le attività sono molteplici. Fra le novità più importanti, c'è la nuova scuola di alta cucina post-diploma per chef che verrà aperta al castello di Barolo a settembre. «Il Cda ha lavorato bene in questi due anni - conclude Mazzocchi -. Si è fatto carico di responsabilità, ha chiuso i rapporti con le società torinesi, ha portato i bilanci in attivo e ottenuto risultati. L'aumento deciso dall'assemblea dei soci deve essere valutato in questo contesto».

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ANTONELLA BARONE TRE CONDANNE PER TRUFFA AI DANNI DELL'UNIONE EUROPEA E DUE ASSOLUZIONI. È Q... (sezione: Costi dei politici)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

ANTONELLA BARONE Tre condanne per truffa ai danni dell'Unione Europea e due assoluzioni. È questo il bilancio di uno dei filoni d'indagine riconducibili al mega scandalo della riforestazione, in cui una pioggia di finanziamenti sarebbero stati richiesti e ottenuti indebitamente. Ieri pomeriggio il giudice Fabrizio Zunica ha condannato Luigi Liguori a un anno e tre mesi, Raniero Costantino Selva a un anno e quattro mesi ed Eligio Troisi a un anno e un mese, per tutti è stata disposta la sospensione della pena. Il pm Senatore aveva chiesto la condanna a due anni. Sono stati invece assolti Ferdinando Zito e Carmine Maiese. Una truffa realizzata attraverso finanziamenti e contributi comunitari, indebitamente percepiti e richiesti per la valorizzazione di aree rurali, prodotti tipici e progetti turistici vari. La condanna di ieri è stata pronunciata per i finanziamenti relativi alla società cooperativa, denominata «Tonda di Giffoni», e finalizzati alla valorizzazione della nocciola. A finire nel mirino della Procura erano stati i contributi per le attività promozionali, erogati dal Commissario ad Acta preposto alla Gestione ex Agensud. Domande fuori termine, trasformazioni societarie, che comportavano il conseguimento di un punteggio diverso, così tra coloro che sono finiti sotto inchiesta ci sono Eligio Troisi, presidente del consiglio direttivo della «Tonda di Giffoni» e Luigi Liguori, amministratore della società «Impronta», che aveva elaborato il piano. Gli altri hanno in passato già patteggiato le pene. Per un altro progetto finanziato sono stati condannati Luigi Liguori e Raniero Costantino Selva accusati di aver truffato la Comunità Europea, ottenendo il finanziamento chiesto dal «Gal Cilento Area di Iniziative Sostenibili per l'Ambiente», un consorzio formato da vari partner pubblici e privati. Sulla carta quel contributo doveva servire per la rivitalizzazione delle aree rurali, attraverso una serie di interventi di carattere sia economico, che culturale. Veniva quindi costituita la società Sintur, già il giorno dopo la pubblicazione del bando per la selezione del beneficiario dell'iniziativa «Leucosya: natante per il turismo innovativo di costa». Si pubblicava il bando relativo alla costruzione del natante Leucosya prima dell'approvazione del finanziamento da parte della regione Campania, sono solo alcuni degli aspetti che hanno portato gli inquirenti alla contestazione del concorso in truffa, reato per il quale ieri è stata pronunciata la sentenza di coloro che avevano scelto di essere giudicati con rito ordinario.

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I gettoni dei consiglieri non si toccano (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

I gettoni dei consiglieri non si toccano Venerdì 3 Aprile 2009, (M.P.) Non è passata la proposta del consigliere di minoranza, Renato Buratto, di istituire un fondo di solidarietà per fronteggiare le difficoltà economiche delle famiglie che si ritrovano senza lavoro a causa della recessione economica e non possono usufruire degli ammortizzatori sociali. Nella mozione discussa nell'ultima seduta del consiglio comunale di Villadose si proponeva di sostenere tale fondo con una parte dei gettoni dell'indennità degli amministratori, una parte attingendo a capitoli di bilancio destinati ad iniziative di carattere sportivo e ricreativo, una parte dal ricavato delle multe e una parte facendo economie su risparmio energetico e sui fuochi d'artificio per la fiera. Disponibili a dare anche tutta la loro quota di indennità i consiglieri di minoranza, Alessio, Bertoli e Novo. La maggioranza invece ha presentato una mozione, con il consigliere Adriano Zamana, che per fronteggiare le difficoltà economiche delle famiglie proponeva «di dare mandato alla giunta di perseverare con l'impegno ad operare attraverso scelte che abbiano come obiettivo il sostegno economico e l'offerta di servizi alle famiglie che si trovano in difficoltà economica, impegnandosi a ricercare nuove modalità di incremento del benessere sociale». Elencando in seguito una serie di attività già avviate dall'amministrazione negli anni scorsi: esenzione dell'Irpef per i redditi inferiori a 10.000 euro, fondo per esenzione della Tia, interventi e servizi a favore degli anziani, buoni spesa per generi alimentari, esenzione spese per i servizi scolastici, contributo per pagamento degli affitti. La mozione presentata dalla maggioranza, in chiusura di consiglio, dopo quasi sei ore di discussioni, non ha trovato spazio per il confronto ed è stata approvata con i soli voti di maggioranza.

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CRISI/PERUGIA: CONFCOMMERCIO, DIFFICILE AVERE CREDITO DA BANCHE. (sezione: Costi dei politici)

( da "Asca" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

CRISI/PERUGIA: CONFCOMMERCIO, DIFFICILE AVERE CREDITO DA BANCHE (ASCA) - Perugia, 3 apr - ''Il rallentamento nell'attivita' di finanziamento delle imprese da parte del sistema bancario ci preoccupa molto. In un momento di crisi come quello che sta conoscendo anche il nostro territorio, e' quanto mai necessario trovare sinergie e strumenti perche' ogni soggetto, sistema bancario compreso, sia oggi nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio ruolo, nell'interesse della nostra economia e dell'intera collettivita'.'' Lo ha detto Giorgio Mencaroni, presidente della Confcommercio della provincia di Perugia, che ha spiegato cosi' l'iniziativa della organizzazione delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi, di avviare incontri con le banche per presentare loro una serie di proposte; gia' l'8 aprile, un incontro si terra' con i responsabili di Unicredit. Secondo i dati (trimestre ottobre, novembre e dicembre 2008 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) dell'Osservatorio sul credito, istituito presso Confcommercio, il 40,3% delle imprese del terziario giudica peggiorata l'offerta dei finanziamenti da parte delle banche rispetto alla quantita' di credito reso disponibile. La percentuale degli scontenti si abbassa al 27,2% per quanto riguarda la durata temporale del credito per i finanziamenti a breve e medio termine. Per tornare al alzarsi di nuovo fino al 33,3% per quanto riguarda il costo del finanziamento, ritenuto piu' oneroso da parte delle imprese nonostante il fatto che nel frattempo, il costo del denaro per le banche sia diminuito. Il 31,1% delle imprese, giudica peggiorato il rapporto con le banche per quanto concerne le richieste di garanzie a fronte di un finanziamento, nel senso che negli ultimi mesi le banche chiedono garanzie maggiori o piu' onerose da presentare. I dati che emergono dall'Osservatorio presso il Confidi Umbria, segnala che nell'ultimo trimestre del 2008 le richieste di finanziamento da parte della imprese, sono aumentate del 30%; un balzo di richieste, alle quali il sistema bancario umbro non sempre e' stato in grado di dare risposte adeguate. E' aumentato di oltre il 300% lo scostamento tra finanziamenti deliberati dal confidi e quelli effettivamente erogati dal sistema bancario, mentre lunghissimi sono i tempi per acquisire liquidita': in alcune filiali passano anche 100 giorni dalla delibera del finanziamento prima che questo venga erogato. red/rg/bra (Asca)

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Circoscrizioni: minicasta, ma iperpermalosa (sezione: Costi dei politici)

( da "Panorama.it" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

- Italia - http://blog.panorama.it/italia - Circoscrizioni: minicasta, ma iperpermalosa Posted By redazione On 3/4/2009 @ 17:23 In Headlines | No Comments Chi tocca la casta si brucia. Anche se si tratta dello scalino più basso degli eletti della politica, quello delle circoscrizioni, [1] tema di un'inchiesta sul numero 13 di Panorama, titolo "Una casta piccola piccola". L'articolo si è occupato anche di [2] Reggio Calabria, dove ci sono ben 315 consiglieri per 15 quartieri. "Non hanno nessun compito e uno stipendio spropositato" ha raccontato Michele Marcianò, capogruppo di FI in consiglio comunale e titolare della delega al decentramento. "Dietro di loro c'è sempre un referente politico di primo piano: li usano come galoppini elettorali e poi li ricompensano con una poltrona comoda e discretamente retribuita". Dichiarazioni che hanno scatenato ira. Riunitosi d'urgenza, il cooordinamento dei presidenti di circoscrizione ha firmato un documento per chiedere le dimissioni di Marcianò dal partito e la revoca dei suoi incarichi. "Mi hanno bersagliato solo per avere detto la verità" racconta il consigliere comunale, che ora annuncia la remissione delle deleghe. A guidare la rivolta dei capi rione, Antonio Eroi, presidente della V circoscrizione, e Giuseppe Eraclini, a capo della VI. Poltrone remunerate: poco meno di 2 mila euro al mese. A cui i due aggiungono i gettoni di presenza di consigliere provinciale, carica a cui sono stati eletti nel 2006. Piccole (e permalose) caste crescono.

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''Pasqua e cioccolato', in via Borgo dei Leoni: appetitose degustazioni, sconti e una mostra (sezione: Costi dei politici)

( da "Sestopotere.com" del 03-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

''Pasqua e cioccolato', in via Borgo dei Leoni: appetitose degustazioni, sconti e una mostra (3/4/2009 17:26) | (Sesto Potere) - Ferrara - 3 aprile 2009 -“Pasqua e cioccolato” è di questi tempi il binomio perfetto e che caratterizzerà certo piacevolmente i due appuntamenti che attendono i frequentatori di via Borgo dei Leoni nei pomeriggi di domani, sabato 4 e di sabato 11 aprile. In attesa della Pasqua e per ben festeggiarla, infatti, gli operatori riuniti nella Contrada commerciale Estense con il supporto dell’ufficio Sviluppo e Promozione del Comune di Ferrara hanno realizzato un calendario di attività per accogliere ‘dolcemente’ ospiti e visitatori. A partire dalle 17 lungo la via saranno allestiti banchetti di degustazione gratuita di cioccolato delle aziende ferraresi Offelleria Rizzati e Dalis e di pane ferrarese e colomba pasquale della Bottega del Pane. Insieme alla possibilità di usufruire al momento dell’acquisto in uno degli esercizi della strada di uno sconto del 10%, la clientela riceverà poi gadget di cioccolato appositamente creati. Il leit motiv dell’iniziativa sarà inoltre proposto anche nelle vetrine, dove saranno esposti ‘libri sul cioccolato’ concessi dalla biblioteca Comunale Bassani. Non mancherà infine, un evento prettamente culturale con l’inaugurazione sabato 4 aprile (dalle 18 alle 24) della mostra "Timothy Tompkins e Morandi: After Still Life" alla Maria Livia Brunelli MBL home gallery di corso Ercole I d’Este, 3. “Partita già da tempo con la creazione di piccoli momenti, dove comunque gli operatori si sono sempre messi in gioco investendo in lavoro e risorse, - ha affermato oggi l’assessore Aldo Modonesi presentando il calendario delle proposte a fianco dei rappresentanti degli esercizi commerciali di via Borgo dei Leoni – la Contrada Estense è stata sicuramente anche un esempio e un riferimento per le altre associazioni cittadine. Questa iniziativa, - ha ricordato agli operatori - che auspico sia copiata dai vostri colleghi e dalla concorrenza, oltre a far bene soprattutto alla città e a chi vi opera è per l’Amministrazione comunale anche un indubbio motivo di soddisfazione. Legare attività commerciali a momenti culturali cittadini è poi un ulteriore elemento che dimostra il buon senso e l'intelligenza di chi programma.” “Siamo pochi esercizi ma con idee costruttive – ha ribadito la presidente della Contrada Estense Maria Stella Salmi – e ben supportati nell’attuazione dei nostri progetti da una struttura comunale attiva, efficiente e collaborativa. La nostra, per la sua collocazione, è una via strutturalmente ‘non commerciale’. Per questo ci siamo da tempo impegnati per rilanciarla e farla conoscere, arricchendola con momenti di svago, attrattive originali e interessanti opportunità commerciali.

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Serve l'intesa con le banche (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere delle Alpi" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

IL PD ATTACCA IL GOVERNO «Serve l'intesa con le banche» «Un soldo buttato è tolto alle tasche degli italiani» BELLUNO. La crisi economica vista dal Pd. Giovedì sera ne hanno parlato al Centro diocesano la senatrice Franca Donaggio già sottosegretario alla Solidarietà sociale del II governo Prodi, il senatore Maurizio Fistarol e il consigliere regionale Guido Trento, con moderatore Valerio Tabacchi coordinatore provinciale del Pd. «Quello della crisi economica - ha detto Fistarol - sarà certamente il tema principale della campagna elettorale. Che il premier Berlusconi cercherà di eludere. E pur non condividendo le analisi catastrofiste, va detto che la crisi è drammatica, anche nella nostra provincia. Con il suo 40% di manifatturiero ad alta vocazione all'export, e dunque più sensibile ai venti della recessione». Fistarol ha sottolineato il ritardo di 9 mesi del governo di Berlusconi nell'affrontare il problema. Ed ha illustrato gli interventi urgenti. In primo luogo l'assegno di disoccupazione pari al 60% della retribuzione per sostenere i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. Sostegno anche ai precari, interinali, contratti di collaborazione, in modo particolare all'artigianato e al commercio. E ancora, aumento delle detrazioni sui redditi bassi, finanziamento con 500 milioni ai consorzi per i fidi, autorizzare le banche all'erogazione dei contributi già certificati. Ma per farlo occorre che il governo si decida a sottoscrivere un accordo col sistema bancario. Un complesso di manovre del costo stimato di 4 miliardi di euro. Pari all'operazione Alitalia! Oltre ai 140 milioni regalati al Comune di Catania, i 500 milioni al Comune di Roma, gli 80 milioni alla municipalizzata di Palermo per salvarla dal fallimento, i 55 milioni al Comune di Palermo per lavori socialmente utili e i 400 milioni in più di spese elettorali per non voler accorpare i referendum alle votazioni. «Mai come oggi - ha concluso Fistarol - un soldo buttato via è un soldo tolto alle tasche di chi ne ha bisogno». Franca Donaggio, senatrice del Pd, ha ripercorso le tappe di questa crisi «che non ci è piovuta addosso all'improvviso - ha detto - ma di cui se ne potevano cogliere le avvisaglie già durante il governo Berlusconi 2001-2006 quando l'Italia non cresceva ed accumulava ritardi rispetto agli altri stati europei». Poi nel biennio seguente del governo Prodi si iniziò un processo di risanamento, crescita e redistribuzione del reddito, con lotta all'evasione. Venne proposto un piano straordinario per gli asili nido, il testo unico sulla sicurezza e la stabilizzazione dei lavori precari. «Sul sociale - ha detto la senatrice - ricordo che in Italia vi sono 87 anziani su 100 affidati a badanti, mentre in Svezia solo 2 su 100, il resto è coperto dal servizio pubblico». L'affondo finale è sulla scuola: «La Legge Gelmini ha tagliato 8 miliardi! Mentre scuola e ricerca avevano bisogno di maggiori investimenti se vogliamo guardare all'Europa. Il messaggio di questo governo è "arrangiarsi"! Volete sapere cosa dicono le due ultime circolari diramate dal ministero del Lavoro e delle Finanze? Non mandate in giro gli ispettori a fare tanti controlli». Ha concluso gli interventi Guido Trento. Che ha manifestato la sua preoccupazione per l'esposizione del sistema bancario, auspicando che si ritorni all'economia reale. Ha sottolineato il problema dell'evasione fiscale, della lentezza burocratica e della inadeguatezza dei controlli: «Come è possibile che alla Asl di Treviso una impiegata sottragga 16 milioni di euro in tre anni e nessuno se ne accorga?» Ha parlato anche di ridurre il costo della politica «un consigliere regionale percepisce 9000 euro al mese e fa fatica a capire i problemi di chi ne guadagna 1000-1300. Ora servono 14 miliardi per garantire un minimo vitale a chi ha perso il posto di lavoro. Io avrei fatto come la Danimarca, che prima di dare i soldi alle banche li ha dati ai lavoratori! La provincia di Trento ha già stanziato 800 milioni per fronteggiare la crisi. Perché lo Stato italiano non fa come la Germania che favorisce le energie rinnovabili, finanziando l'installazione del solare e geotermico nelle abitazioni?».

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Fibre ottiche Bastava spiegare I n riferimento alla Sua risposta era sufficiente specificare che si trattava solamente di ultimare i lavori già effettuati e non intitolarlo con <Fi (sezione: Costi dei politici)

( da "Adige, L'" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Fibre ottiche Bastava spiegare I n riferimento alla Sua risposta era sufficiente specificare che si trattava solamente di ultimare i lavori già effettuati e non intitolarlo con «Fibre ottiche si scava» questo non avrebbe fatto sorgere alcuna obiezione Fibre ottiche Bastava spiegare I n riferimento alla Sua risposta era sufficiente specificare che si trattava solamente di ultimare i lavori già effettuati e non intitolarlo con «Fibre ottiche si scava» questo non avrebbe fatto sorgere alcuna obiezione. Silvano Tamanini Che peccato che fossero solo dei pesci d'aprile C aro direttore, peccato che dopo il primo aprile, sotto il segno dei pesci, arrivi il giorno della smentita, facendoci tornare tutti dentro una realtà più grigia, come le torri di Madonna Bianca. Le confesso che tutte le notizie burla, erano ben confezionate, spiritose e per un giorno sembrava quasi di vivere in un altro Trentino, ricco di fantasia, capacità di osare, veloce e tempestivo, dentro il modo come non mai. Purtroppo molte notizie non sono state smentite e quindi debbo ritenere siano vere, compresa quella che a Roma alla fiera si è celebrato un atto di democrazia e che non eravamo invece tutti su scherzi a parte. Personalmente suggerirei di tingere comunque le torri e di dar vita pure alla grande cittadina nord gardesana, spesso aprile porta buoni consigli e lampi di vivacità anche se solo da giornalisti spiritosi che sanno battere per un giorno i titolari del nostro futuro le cui tinte sono cupe e uggiose come l'ottobre o lente come l'elefante della cacca artistica pronto a sbarcare al Mart di Rovereto. Pier Dal Rì Delegati di circoscrizione fra gli eletti in consiglio U n candidato ogni centotrenta abitanti. È questo il dato che emerge dopo la presentazione delle liste in vista delle elezioni comunali e circoscrizionali che si terranno il prossimo 3 maggio. Un numero alto, certamente, così come alto è il numero di consiglieri che entreranno in Comune: cinquanta. Di per sé, questo dato non è necessariamente un sintomo negativo; anzi, sembrerebbe quasi che la vocazione politica sia addirittura in aumento e molti cittadini si sentano di poter dare un contributo alla società. Un peccato, verrebbe da dire, sprecare un così grande potenziale. Per questa ragione pongo una domanda riguardante l'attuale composizione delle circoscrizioni: è davvero necessario che i consigli delle dodici circoscrizioni, comprensivi di presidenti e 195 consiglieri totali, vengano eletti attraverso le elezioni? Ritengo che, fra i cinquanta eletti in consiglio comunale, sarebbe assai più logico ed economico nominare un delegato per ogni circoscrizione con il compito di presiederne il consiglio, istituzione da aprire poi alla libera iniziativa e al volontariato popolare. Si risparmierebbero così i costi dei gettoni di presenza, arrivati nel 2006 a toccare i 432.000 euro, oltre ad incentivare chi è veramente motivato a spendersi per migliorare il proprio quartiere e la propria città. Il modello da seguire, in tutto ciò, sarebbe quello delle centinaia di associazioni che operano sul territorio cittadino le quali, provvedendo sia alla loro sopravvivenza che ad animare culturalmente e socialmente la nostra città, si basano essenzialmente sul contributo volontario offerto dai cittadini residenti. In questa maniera, si eviterebbe anche un paradossale teatrino politico fra partiti e candidati che si misurano sulle decine di voti, dando a tutti e soprattutto ai giovani la possibilità di fare politica nel senso più nobile ed alto del termine. Ben venga, poi, se si arrivassero ad avere riunione aperte ad un numero ben superiore di consiglieri "volontari" rispetto agli attuali diciannove. Ci sarebbe maggior partecipazione, i costi resterebbero i medesimi (con il risparmio sui gettoni di presenza) e la lottizzazione partitica verrebbe demolita. Sarebbe un primo, ma decisivo passo di stampo liberaldemocratico verso la revisione di un sistema partitocratico che vanifica il potenziale politico offerto dal libero contributo dei singoli cittadini in favore di logiche illiberali le quali, almeno sulle circoscrizioni, risultano decisamente anacronistiche e poco adeguate. Andrea Bonetti «Rotte mutande» è giunto alla terza edizione H o letto la lettera di Giovanna che dichiarava che il romanzo «Rotte Mutande o l'inquietudine dell'eterno cercare» fosse stato stampato in sole 40 copie: niente di più falso, ve lo dice l'autore! Sta esaurendosi la seconda ristampa in questi giorni e l'editore Aletti sta preparando la terza che probabilmente sfiorerà le 1.000 copie. Sono d'accordo, non sono molte, ma considerate le aspettative iniziali sono moltissime. Non capisco, e se forse lo capisco non riesco proprio a digerirlo, come si possa sparare a zero, per di più con false notizie, su un autore emergente (o meglio che prova a emergere!) che ha messo tutto il suo sudore e le sue riflessioni in un romanzo sincero e, non lo dico io, illuminante. A riprova di ciò, la casa editrice lo ha scelto tra le centinaia di titoli nel loro catalogo per presentarlo nella nuova trasmissione culturale di Rai2 condotta da Daria Bignardi: direi che forse non è un caso! Comunque il mio consiglio è di leggerlo (lo si può acquistare o ordinare in molte librerie trentine, direttamente dalla casa editrice oppure con Ibs) e poi di sparare pure a zero, ma con cognizione di causa, e costruttivamente, non distruttivamente! Pierluigi Tamanini 04/04/2009

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ex consiglieri, processo rinviato al 21 ottobre (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Pagina 4 - Pisa Ex consiglieri, processo rinviato al 21 ottobre PISA. La settimana prossima, mercoledì 8, si sarebbe dovuto svolgere il processo, presso la Corte dei Conti di Firenze, agli ex consiglieri comunali oltre che a tre dirigenti comunali. Il processo è stato rinviato al 21 ottobre poiché, nel frattempo, in Toscana si sono aperte situazioni simili. Il pubblico ministero su alcuni sta ancora lavorando e ha riunito i procedimenti formando un fronte unico in modo da andare ad un unico e complessivo procedimento. Il contenzioso pisano riguarda una delibera del 2005 con cui i consiglieri pisani decisero che il loro compenso avrebbe potuto essere liquidato con un'indennità mensile (800 euro) invece che con il gettone di presenza (che veniva diminuito da 103 a 80 euro). La Corte dei Conti ha rilevato che i consiglieri avrebbero intascato più del dovuto. E di conseguenza ha chiesto un risarcimento complessivo di oltre 319mila euro.

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Aziende con utili che crollano ma i manager sono più ricchi (sezione: Costi dei politici)

( da "Italia Oggi" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

ItaliaOggi sezione: Primo Piano data: 04/04/2009 - pag: 4 autore: di Stefano Sansonetti Da Intesa a Finmeccanica, da Fiat a Telelcom e Enel, viaggio di ItaliaOggi nei bilanci dei big Aziende con utili che crollano ma i manager sono più ricchi Compensi e utili. A volte vanno di pari passo, a volte invece presentano una divaricazione impressionante. E così si stagliano i profili di alcuni manager italiani che, nonostante le cattive performance delle loro società, finiscono per avere le tasche sempre più piene. Un esempio è fornito da Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, il megaistituto di credito nostrano che nel 2008 ha fatto segnare un utile in calo del 64,8%, dai 7,25 miliardi di euro del 2007 ai 2,55 dell'anno scorso. Per il banchiere, invece, il compenso è andato in direzione opposta, passando dai 2 milioni e 287 mila euro del 2007 a 2 milioni e 311 mila dell'anno successivo, con un incremento del 1,04%. Certo, in realtà due anni fa lo sipendio di Passera era arrivato fino a 3 milioni e 790 mila euro, ma conteggiava anche un bonus aggiuntivo di 1 milione e 503 mila euro. Il dato dei compensi 2008, invece, non include ancora la misura del bonus, che verrà deliberata il 9 aprile prossimo. Nell'attesa, l'unico paragone possibile per Passera è rappresentato dai compensi che percepisce in quanto a.d., consigliere di gestione, direttore generale, a cui si aggiungono altri benefici non monetari. Il tutto, appunto, gli ha fruttato un incremento di stipendio dell'1,04%.Ma non si tratta dell'unico caso, come testimonia la ricognizione che ItaliaOggi ha compiuto degli ultimi due bilanci approvati dei più grandi gruppi italiani (nei limiti in cui sono disponibili i documenti relativi al 2008), con tanto di confronto delle tabelle dei compensi. Giusto per rimanere a casa Intesa, per esempio, la debacle degli utili non ha cambiato di una virgola i denari corrisposti al presidente del consiglio di sorveglianza, Giovanni Bazoli, che è passato da 1 milione e 364 mila euro del 2007 a 1 milione e 354 mila euro del 2008 (il minidecremento è dovuto al fatto che ha incassato meno gettoni di presenza in consiglio). Così come sono rimasti identici i livelli retributivi del presidente del consiglio di gestione, Enrico Salza, che è rimasto a quota 1 milione e 350 mila euro. Non mancano rapporti più virtuosi tra compensi e performance societarie. È il caso della Fiat, dove però brilla l'eccezione del vicepresidente John Elkann. L'azienda automobilistica nel bilancio 2008 ha registrato un crollo dell'utile del 16,2% (da 2 miliardi e 54 milioni di euro a 1 miliardo e 721 milioni). Il bottino del nipote dell'avvocato Agnelli, invece, ha fatto segnare un incremento del 5,2%, passando da 582.500 euro a 612.800. A Torino, però, l'esempio è stato dato dal presidente, Luca Cordero di Montezemolo (a cui il compenso è stato tagliato da 7 milioni e 83 mila euro a 3.386.200, con un -52,2%) e dall'a.d., Sergio Marchionne, precipitato da 6.906.100 euro a 3.418.600, con un -52,2%.Se si va a guardare i conti di Finmeccanica, invece, spunta una sorpresa, questa volta in senso inverso. La società ha aumentato l'utile del 19%, portando il risultato da 521 milioni di euro a 621 milioni. Piuttosto giustificato, di conseguenza, appare l'aumento del 31,16% del compenso percepito dal presidente e a.d., Pier Francesco Guarguaglini, passato dai 4 milioni e 239 mila euro del 2007 ai 5 milioni e 560 mila euro del 2008. A stupire, invece, è il colpo d'accetta subìto dal direttore generale di Finmeccanica, Giorgio Zappa, che è sceso da 2 milioni e 893 mila euro a 2 milioni e 376 mila (-17,87%). La stessa situazione di Zappa vale per il presidente dell'Enel, Piero Gnudi. In questo caso gli utili dell'azienda elettrica sono schizzati del 35,2%, da 3 miliardi e 916 milioni di euro a 5 miliardi e 293 mila. Anche il compenso dell'a.d., Fulvio Conti, è andato su del 4,31% (da 3.102.582,30 a 3.236.308,24), mentre quello di Gnudi, nonostante le buona performance societaria, è calato del 17,74%, passando da 1.122.543,78 euro a 923.348,38.Infine Telecom. Gli utili dell'azienda telefonica sono calati del 9,77%, diminuendo da 2 miliardi e 455 milioni a 2 miliardi e 215 milioni. Sono invece aumentati i compensi dei manager. Bisogna però considerare che il presidente, Gabriele Galateri di Genola, e l'a.d., Franco Bernabè, sono arrivati a 2007 iniziato. Per questo il bilancio di quell'anno aveva previsto per loro un compenso fisso, rispettivamente di 1 milione e 300 mila euro e di 1 milione e 400 mila. Il bilancio 2008, invece, ha portato il compenso di Galateri a 1 milione e 767 mila euro (+35,92%) e quello di Bernabè a 1 milione e 951 mila euro (+39,35%). Anche per i vertici Telecom, allora, c'è stato un incremento che va contro l'andamento dell'utile, Ma bisogna dire che dall'azienda sono usciti i precedenti amministratori che prendevano molti più soldi degli attuali. Quindi sul fronte dei compensi c'è stato un risparmio generale.

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Natale Raccogli non ci sta. Sulla vicenda relativa all'organizzazione delle commissioni di inva... (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Sabato 04 Aprile 2009 Chiudi Natale Raccogli non ci sta. Sulla vicenda relativa all'organizzazione delle commissioni di invalidità civile dell'Asl e sull'utilizzo, da parte del personale improprio che vi opera, dei dati sensibili degli utenti esposti a visita, il responsabile dei servizi della Cisl, replica alle risposte dei vertici aziendali definendole «non rispondenti alla verità». In un lungo comunicato Raccogli spiega nuovamente le ragione della denuncia entrando nel merito di quanto dichiarato dall'Asl di viale Matteucci. «Ribadisco, nonostante quanto dichiarato dai vertici Asl, un utente malato, sottoposto alla visita per l'accertamento dell'invalidità civile, che non versa in una condizione di handicap ai sensi della legge 104 del '92, deve essere esaminato solo e soltanto dalla commissione medica prevista dalla legge 295 del 15 ottobre del 1990, composta da un medico specialista in medicina legale che assume le funzioni di presidente e da due medici di cui uno scelto prioritariamente tra gli specialisti in medicina del lavoro. La legge, in tal senso, non fa alcun riferimento ad altre figure professionali, quali sono gli assistenti sociali, che viceversa attualmente presenziano regolarmente agli accertamenti medici espletati dalla Asl, contravvenendo così anche su alcuni aspetti della legge sulla privacy. Inoltre, dalle risposte della Asl - conclude Raccogli - si è arrivati a conoscere la circostanza per cui gli assistenti sociali svolgerebbero compiti in commissione medica, al di fuori dell'orario di lavoro, cosicché non sarebbero sottratti alle attività di reparto. Ebbene se così è, che senso avrebbe per queste figure partecipare a commissioni nelle quali non è richiesta la loro presenza? E se ciò accade al di fuori dell'orario di lavoro perché erogare a un dipendente gettoni, o rimborsi che dir si voglia, per la partecipazione fuori dall'orario stesso? Per questo appare chiaro che ciò che accade nelle commissioni è un pasticcio organizzativo a cui, ci auguriamo, l'Azienda possa metter mano quanto prima».

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Franco Colonna scioglie il gruppo consigliare "Impegno per L'Aquila", nel quale è... (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Sabato 04 Aprile 2009 Chiudi Franco Colonna scioglie il gruppo consigliare "Impegno per L'Aquila", nel quale è stato unico componente ed è confluito a Sinistra democratica come indipendente. «II motivo, che sono certo sarà compreso anche dalle altre persone che mi hanno votato - dice Colonna - è quello di essere coerente nei fatti con l'impegno a semplificare il funzionamento degli organi comunali e a ridurre i cosiddetti costi della politica. Ho deciso dall'inizio di devolvere i gettoni di presenza a iniziative sociali, ma in ogni caso il costo annuo di un monogruppo è di circa 13 mila euro e, nel mio caso, esso si ridurrà a circa la metà». Giuseppe Bernardi e Giustino Masciocco di Sd, soddisfatti per il nuovo ingresso, e «per un percorso politico unitario con Colonna».

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Panza neo assessore (sezione: Costi dei politici)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Panza neo assessore --> Sabato 04 Aprile 2009 PROVINCIA, pagina 28 e-mail print SORISOLEModifica nella composizione della Giunta sorisolese, che torna a sei assessori nell'affiancare il sindaco Eros Mastrobuono. A ricoprire l'incarico di assessore alle Politiche ambientali, lasciato vuoto lo scorso gennaio dal leghista Andrea Morelli, arriva il consigliere, anch'egli del Carroccio, Gianfranco Panza. Si tratta di una vecchia conoscenza della realtà amministrativa del paese. Per dieci anni consecutivi è stato il vice dell'ex sindaco Simone Stecchetti, coppia fissa e ben rodata negli appuntamenti clou che si succedevano sul territorio. Inoltre da sei anni Panza è all'interno del Consiglio di amministrazione del Parco dei Colli di Bergamo, prima con il presidente Domenico Egizi e attualmente con Gianluigi Cortinovis. Panza ha 56 anni, sposato e padre di una figlia, da un decennio dedica buona parte del suo tempo agli impegni amministrativi. L'avvicendamento era nell'aria, ma solo in questi giorni è stato ufficializzato dal sindaco di Sorisole, Eros Mastrobuono. La chiacchierata uscita di scena di Morelli aveva lasciato due vuoti amministrativi da colmare. Il primo riguardava la carica di vicesindaco, assegnata a gennaio ad Eugenio Zambelli, 60 anni, architetto ed ex insegnante. Un cambio della guardia che in Consiglio comunale aveva sollevato un vespaio di critiche da parte della minoranza di «Progetto comune» che riteneva Zambelli non adatto a quel ruolo. Rimaneva da stabilire chi nell'entourage politico della maggioranza di Consiglio (Lega e Pdl) potesse supplire alle questioni legate all'ecologia, finora assunte ad interim da Mastrobuono. La scelta è caduta su Panza il quale, ripresosi da un periodo di salute vacillante che l'ha visto costretto a centellinare la sua passione per la res publica, si è dichiarato disponibile a prendere in carico le problematiche legate alla tutela ambientale di Sorisole. «Ringrazio il sindaco per la fiducia che mi ha assicurato - precisa Panza -. Cercherò di operare con impegno e dedizione nel nuovo compito che mi aspetta soprattutto per quanto riguarda le prospettive future che riguardano la piana del Gres». «Panza è il naturale collegamento - ha sottolineato Mastrobuono - tra noi e il Parco dei Colli. Lo ritengo un tecnico di notevole esperienza per ciò che riguarda le tematiche ambientali». Sostegno e incoraggiamento anche da parte degli altri assessori: Marco Guido Salvi, Franco Cometti, Simone Stecchetti, Massimo Baggi ed Eugenio Zambelli. Una carica, quella di Panza, a costi zero per il Comune di Sorisole. «Infatti - ci tiene a concludere il neo assessore - per il mio ruolo in Giunta e per quanto riguarda i gettoni di presenza in Consiglio comunale non mi sarà corrisposta nessuna indennità poiché già ricevo un compenso "pubblico" per il mio ruolo all'interno del Parco dei Colli». Bruno Silini 04/04/2009 nascosto-->

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JESI - Il fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà sarà finan... (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Sabato 04 Aprile 2009 Chiudi di MATTEO TARABELLI JESI - «Il fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà sarà finanziato dagli anziani della Casa di Riposo». La provocazione è di Augusto Melappioni, consigliere comunale di Jesi è Jesi. «I circa 100 mila euro messi in bilancio per fronteggiare la crisi, fra l'altro ampiamente pubblicizzati - spiega l'ex assessore regionale alla sanità - saranno di fatto coperti, matematicamente parlando, dall'incremento delle rette della Residenza protetta V.Emanuele II. Si prevede infatti di ricavare attorno ai 150 mila euro». Il Patto democratico di centrosinistra (Jesi è Jesi, Mre, Udc) ha sollecitato senza fortuna anche la decurtazione del 20% degli stipendi e dei gettoni di presenza di sindaco, assessori e consiglieri, che pesano annualmente, spiega Marcello Pentericci dell'Udc, quasi 230 mila euro. «Non c'è la benché minima volontà di fare passi in avanti - segnala il repubblicano Mario Sardella - . Ci sono poi i soliti artifici contabili per far quadrare entrate ed uscite: si prevede di recuperare 800 mila euro dall'evasione fiscale, 900 mila euro dalle multe ed oltre due milioni dalle alienazioni di beni non strategici». Fra i quali il canile di Montecarotto «acquistato dal Comune e sul quale sono stati fatti diversi lavori, ma mai entrato in funzione, che si vuole rivendere a 275 mila euro - specifica Pentericci - Annualmente tuttavia sborsiamo sui 140 mila euro per mantenere i cani randagi della città in alcune strutture private». Sulla questione interviene pure Cesare Santinelli (An). «Un'operazione impropria - scrive il consigliere di opposizione - poiché i fondi ricavati verranno usati per la manutenzione delle strutture pubbliche e non per ampliare il canile comunale di Jesi».

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Manager troppo cari L'Ataf in pole position (sezione: Costi dei politici)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

PRIMO PIANO FIRENZE pag. 8 Manager troppo cari L'Ataf in pole position Renzi: «Inaudito lo stipendio da 180mila euro» ORMAI PARLA in stile obamiano. Così Matteo Renzi, candidato sindaco del centrosinistra, non poteva non applicare la regola dell'uno a dieci che il presidente Obama ha citato nei giorni scorsi: ridurre i compensi dei grandi manager delle società americane. L'esempio di uno a dieci ha immediatamente conquistato il candidato sindaco del centrosinistra che ha puntato il dito sulle società partecipate del Comune chiedendo, dal pulpito televisivo, se ai cittadini sembra giusto che ci siano manager di società di proprietà pubblica «che possono guadagnare anche 300mila euro». La citazione è, naturalmente, a braccio. La cifra più alta percepita dal direttore generale di una società partecipata è quella del super manager di Ataf. Filippo Allegra proviene dalla romana Trambus e da tempo il suo compenso è nel mirino della polemica. I sindacalisti dell'azienda lo hanno denunciato più volte, la politica (su questo tema pronta a schierarsi in modo bipartisan) ha più volte interrogato sindaco e amministratori per avere cifre e circostanze. Ad aggravare la situazione il bilancio più che traballante dell'azienda di trasporti fiorentina e la scontentezza generalizzata per il servizio offerto. DURANTE la sua intervista televisiva il presidente della Provincia, ha fatto due rapidi conti. «Se un'autista dell'Ataf guadagna mediamente 18mila euro lordi l'anno ha detto non trovo giusto che il compenso del direttore generale sia una cifra superiore ai 180mila euro lordi. E, per quanto riguarda l'azienda di trasporto mi risulta che la cifra guadagnata da quel manager sia molto, molto più alta». In realtà il manager di Ataf ha uno stipendio lordo di 200mila euro e altri 50mila euro sono legati al conseguimento degli obiettivi fissati dal consiglio di amministrazione. Ogni anno diversi. E magari la cifra di 18mila euro lordi citata non corrisponde alla media delle retribuzioni che gli autisti Ataf percepiscono. Ma la cifra resta comunque alta. Matteo Renzi ha da tempo ingaggiato una battaglia contro Ataf e la sua conduzione: basta ricordare le multe per il mancato rispetto degli orari, l'imposizione di cartelli con orari corretti alle fermate del bus. Ultima in ordine di tempo la levata di scudi contro il tentativo di alzare il costo del biglietto per gli studenti. Ma anche sul fronte di altre aziende gli stipendi dei manager hanno fatto discutere. Le poltrone d'oro' fiorentine sono da sempre oggetto di furiose battaglie con il coltello fra i denti. La prossima battaglia è quella che sta per scatenarsi sull'incarico di direttore generale di Firenze Fiera. I 120mila euro di compenso lordo sono ambiti. Ma anche in questo caso la società, complici lacci e lacciuoli burocratici (compreso il lentissimo passaggio di proprietà della Fortezza dallo Stato alla Regione), fatica a tirare avanti. Ultimo esempio quello di Casa Spa, la società che gestisce il patrimonio delle case popolari del Comune. In questo caso il direttore generale arriva a percepire, calcolando anche i gettoni di presenza, circa 80mila euro. Per lavorare con Renzi le sue facce nuove' dovranno anche accontentarsi di stipendi più bassi. «Se sarò eletto sindaco entro la prima giornata del prossimo campionato indicherò un'area in cui poter costruire la cittadella viola». E' la promessa di ieri, firmata Renzi, a margine della festa degli auguri di Pasqua della Fiorentina. «NUOVO STADIO, dove farlo? Ci sono quattro opzioni - ha aggiunto Renzi - che al momento non voglio svelare. Sicuramente va preso atto del no' di Diego Della Valle all'ipotesi Osmannoro». E proprio sull'idea della cittadella viola, proposta dal patron della Fiorentina, Renzi ha detto che «è una grande scommessa per tutta la città e non solo legata al calcio: sono molto ottimista sul fatto che si possa fare, anche se tutto questo non dovrà costare un euro ai cittadini. Io non voglio strumentalizzare la questione dello stadio, ma il progetto dei Della Valle è una grande occasione per la città». Paola Fichera

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I consiglieri di Ecofor rinunciano al gettone di presenza per una Onlus (sezione: Costi dei politici)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

PONTEDERA / VALDERA pag. 21 I consiglieri di Ecofor rinunciano al gettone di presenza per una Onlus SANITA' DONATI 7.500 EURO A «NON PIU' SOLA» OGNI ANNO, in Valdera, ci sono 700 nuovi casi di tumore, patologia che colpisce dunque lo 0,6 % circa della popolazione. Dati inquietanti, che si riescono a metabolizzare solo alla luce del fatto che in Valdera è presente però un'assistenza oncologica di qualità. Proprio all'associazione oncologica onlus "Non Più Sola", la Ecofor Service ha donato 7.498 euro. Una bella cifra, che diventa ancor più interessante quando si pensa che arriva dai gettoni di presenza dei consiglieri della Ecofor. «La nostra società è nata 3 anni fa per volere di Enrico Rossi ha spiegato il presidente Ecofor Paolo Landi Fu proprio Rossi a perorare la causa che parte degli utili venissero donati ogni anno, in una qualche forma, ai cittadini di Pontedera. Quest'anno però il budget era esaurito e, per mantenere l'impegno, i consiglieri hanno deciso di rinunciare al loro gettone di presenza e di donare la somma raccolta all'associazione Non più Sola». «Siamo molto felici di questo contributo ha detto la presidente di Non più Sola, Bergamini Un'associazione come la nostra, che aiuta anche psicologicamente i malati oncologici e le loro famiglie e che è fatta di volontarie, ha sempre bisogno di finanziamenti». E il supporto psicologico e fisioterapico sono due degli aspetti sui quali punta il primario dell'oncologa del Lotti, dottor Giacomo Allegrini. «E' fondamentale anche il Gruppo Oncologico Multidisciplinare ha detto il professor Orlando Goletti, capo del dipartimento oncologico che permette al paziente di avere pareri sul suo caso anche da medici provenienti da altre strutture ospedaliere».

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Pd, un solo partito ma tre capigruppo (sezione: Costi dei politici)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Carbonia Pagina 2022 Maria Tuveri: «Io eletta democraticamente». Bruno Angioni: «Serve un azzeramento» Pd, un solo partito ma tre capigruppo Maria Tuveri: «Io eletta democraticamente». Bruno Angioni: «Serve un azzeramento» Le tre componenti in disaccordo sul leader in Consiglio --> Le tre componenti in disaccordo sul leader in Consiglio Le tre anime del Pd non trovano l'intesa così in Consiglio comunale continuano a essere rappresentati da ben tre capigruppo. Tutti (o quasi) hanno la tessera del Pd, ma in Consiglio comunale convivono da separati in casa. Alcuni continuano a rappresentare il Partito Democratico, alcuni il “vecchio” Pds, altri sono fieri di riconoscersi ancora nella Margherita. E a nulla è valso il delicato incontro che giovedì sera ha rivisto nuovamente intorno a un tavolo, cui si è seduto anche il sindaco Tore Cherchi, i protagonisti di questo “divorzio” politico alla sulcitana. Anzi, a nulla sarebbe valso l'appello lanciato dal primo cittadino: «Diamo un'immagine di compattezza al territorio, in Consiglio esista solo un grande gruppo Pd». TRE CAPIGRUPPO Appello, per ora, caduto nel vuoto. L'assemblea civica continuerà, chissà per quanto, ad assistere alla seguente scena: un capogruppo Pd, uno Ds, uno Margherita. Scena che si ripete da quasi un anno anche alle conferenze dei capigruppo: la formazione politica di centrosinistra è unica, ma si presentano in tre. E, per inciso, anche le riunioni di capigruppo contribuiscono al conteggio delle indennità mensili o dei gettoni di presenza. A prescindere da ciò e dal fatto che nessuno ha comunque rinnegato la fedeltà alla Giunta, resta il fatto che in Consiglio parte della maggioranza vive come da separati in casa. A sentire l'ala diessina, resta irrisolta la grande questione: la contestata elezione di Maria Tuveri a capogruppo Pd dopo che in un primo documento era spuntato il nome di Bruno Angioni. LA POLEMICA Accadeva un anno fa «ma è un ribaltone che continuiamo a non accettare - sottolinea Bruno Angioni, rimasto referente della corrente diessina anche in Consiglio - nella riunione di avant'ieri non è accaduto nulla di decisivo per superare la divisione, nessun azzeramento delle cariche, ma siamo disponibili a tornare a discutere se si dovesse trovare l'accordo su un nome nuovo e magari un giovane candidato». La condizione sarebbe però che Maria Tuveri si dimettesse dall'incarico. L'INCONTRO Non è così facile: «Sono stata eletta democraticamente - ribatte - quando sarà il momento opportuno si riparlerà di nominare il nuovo capogruppo ma l'importante è che ora il partito renda dignità alla politica». Maria Tuveri, che giudica «abbastanza positivo» l'incontro di giovedì rilancia la tesi del sindaco: «Serve un gruppo di maggioranza istituzionalmente forte». Stante queste posizioni, per la cronaca, l'incontro di avant'ieri non sarebbe durato granché. ANDREA SCANO

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Nasce la lista civica "Polesine che lavora" (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Nasce la lista civica "Polesine che lavora" Scendono in campo gli imprenditori Sabato 4 Aprile 2009, (f.br.)Aveva detto: «Sono qui non per raccogliere voti ma per cercare collaborazione. Datevi una rappresentanza diretta e gestite autonomamente il denaro». Evidentemente è stato convincente Antonello Contiero, segretario provinciale della Lega Nord quando ha incontrato le associazioni di categoria. Alcuni imprenditori hanno interpretato nelle sue parole un modo nuovo di fare politica, lontano dai soliti schemi di ricerca di consenso in fase elettorale per poi finire nel dimenticatoio. Hanno costituito una lista civica "Il Polesine che lavora", di appoggio alla Lega, che cerchi di risolvere alcuni problemi legati al mondo del lavoro. «Per la prima volta ci è stato chiesto non solo un contributo di idee ma di esporci in prima persona - ha spiegato il capolista Sandro Moscardi, imprenditore che produce gelato artigianale - lasciandoci quasi carta bianca sui nomi e sul programma. Abbiamo apprezzato nella Lega il progetto di ridurre i costi della politica, il federalismo e la sicurezza, ora vogliamo recuperare i rapporti con la Regione e dare una maggiore dignità al Polesine, attraverso maggiori risorse per le famiglie, le imprese e i lavoratori». E se Davide Casari Bariani, che produce pane biologico fresco e surgelato, ha aderito alla lista per «eliminare la barriera che spesso si crea tra imprenditore e dipendente che deve essere visto come collaboratore», Sandro Garbin, che opera nel settore metalmeccanico, rimarca «la poca attenzione del mondo politico alle imprese. Mi sono sentito per la prima volta coinvolto - ha evidenziato - in un progetto concreto e fattibile, che ascolta le istanze della nostra classe imprenditoriale». E Contiero, per dare un segnale forte, ha già annunciato che «se andremo al governo della provincia chiederemo alla Camera di commercio di modificare il limite minimo di finanziamento al mondo produttivo di 30mila euro. Ci sono realtà artigiane o commerciali che riescono a sopravvivere anche con un prestito di importi inferiori. Talvolta 3 o 5mila euro salvano posti di lavoro».

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Senza il gettone di presenza fioccavano le dimissioni dalle commissioni provinciali (sezione: Costi dei politici)

( da "Sicilia, La" del 04-04-2009)

Argomenti: Costi della politica

Senza il gettone di presenza fioccavano le dimissioni dalle commissioni provinciali Senza gettone... non si va in commissione! E' impressionante il numero di dimissioni dalle sottocommissioni elettorali registratesi negli ultimi tempi, tanto da lasciare questi organismi con larghi vuoti e da costringere la Corte d'Appello a scrivere all'Ufficio di presidenza del Consiglio provinciale per ricostituire nella loro pienezza dette sottocommissioni. E incoraggia sicuramente a pensar male il fatto che tante dimissioni coincidano con la mancanza della previsione di un qualsiasi tipo di indennità da corrispondere a chi ne fa parte... E così il Consiglio provinciale l'altro ieri sera ha dovuto riunirsi per nominare i componenti effettivi e supplenti in quattordici commissioni elettorali. In tutto 14 provvedimenti votati singolarmente. Ecco i nomi dei nuovi componenti delle 14 commissioni. Ignazio Nocera e Michele Principato sono stati nominati componenti supplenti della Commissione elettorale circondariale di Agrigento, con sede in Agrigento. Luigi Cicero supplente nella Prima sottocommissione elettorale circondariale con sede in Agrigento. Angelo Salamone supplente nella Seconda sottocommissione con sede in Agrigento. Giovanni Racalmuto componente effettivo nella Terza sottocommissione con sede in Canicattì. Nicolò Fedele componente supplente nella Terza sottocommissione con sede in Canicattì. Gianluca Vasapolli componente effettivo nella Quarta sottocommissione con sede in Canicattì. Daniela Lombardi componente supplente nella Quarta sottocommissione con sede in Canicattì. In questa sottocommissione l'altro componente, Giuseppe Collura ha comunicato di accettare la nomina. Benedetto Baldacchino componente effettivo nella Quinta sottocommissione con sede in Canicattì. Alfonso Enzo D'Agosti Componente supplente nella Quinta sottocommissione con sede in Casteltermini. Calogero Sciarrabone componente effettivo Sesta sottocommissione con sede in Licata. Gaetano Convissuto componente supplente nella Sesta sottocommissione con sede in Licata. Paolo Iacopinelli componente effettivo nella Commissione con sede in Sciacca. Antonino Montalbano componente effettivo nella Prima sottocommissione con sede in Sciacca. Domenico Randisi componente supplente nella Prima sottocommissione con sede in Ribera. S.F.

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