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DOSSIER “I COSTI DELLA POLITICA.”

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tARTICOLI DEL  1-23 agosto 2008      #TOP



Report "Costi dei politici"

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Indice delle sezioni

Costi dei politici (92)


Indice degli articoli

Sezione principale: Costi dei politici

Indennità non cumulabili ( da "Italia Oggi" del 01-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Osservatorio Viminale Indennità non cumulabili è cumulabile l'indennità di funzione con i gettoni di presenza spettanti agli amministratori degli enti locali e in particolare l'indennità di un soggetto quale sindaco o presidente della provincia è cumulabile con il gettone di presenza spettante alla medesima persona quale consigliere di un ente diverso?

<Ineleggibile> per l'Avvocatura dello Stato il forzista Oliva ( da "Secolo XIX, Il" del 01-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Avrebbe dovuto dimettersi per tempo, invece le dimissioni di Oliva sono arrivate solo il 17 aprile. E poco importa, rileva l'avvocatura dello Stato, che in quel periodo non abbia partecipato al Cda di Filse così come pure il gettone di presenza fosse di pochi euro. Alessandra Costante costante@ilsecoloxix.

Agnitti: ai consiglieri servono budget e un regolamento nuovo ( da "Tirreno, Il" del 01-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: A qualcuno potrebbe venire in mente che siano troppi, e che si proceda a questi ritmi ingolositi dal gettone di presenza. "I motivi non sono questi. Garantisco che c'è veramente molto lavoro da fare, e non sarebbe conveniente per un consigliere comunale impegnarsi un pomeriggio e una sera ogni settimana solamente per il gettone di presenza".

Stancanelli, il sindaco col triplo gettone ( da "Repubblica, La" del 01-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: il sindaco col triplo gettone "Prendo quello che mi spetta per legge. E a Palazzo Madama si guadagna di più" (segue dalla prima di cronaca) Risultato: all'esponente di An spetterebbero tre compensi, per un totale di oltre ventimila euro netti al mese. Insomma, Stancanelli è un simbolo, anche se assicura di aver rinunciato a una delle retribuzioni,

Stancanelli recordman dei gettoni "è la legge, perché meravigliarsi?" - emanuele lauria ( da "Repubblica, La" del 01-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Palermo Il personaggio Stancanelli recordman dei gettoni "è la legge, perché meravigliarsi?" EMANUELE LAURIA Sulla carta detiene un invidiabile record. Raffaele Stancanelli, senatore della Repubblica e sindaco di Catania e fresco pensionato dell'Ars, è l'uomo delle tre indennità. Il beneficiario di norme e regolamenti generosi nei confronti degli esponenti delle istituzioni.

La maggioranza taglia l'opposizione ( da "Corriere Adriatico" del 01-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: ha mostrata dichiarando di essere d'accordo su tutte le altre proposte di modifica del regolamento comunale: un consigliere che fuoriesce dal suo gruppo non andrà più a costituire gruppo a sé, e non diventerà quindi capogruppo, il secondo gettone di presenza scatterà, dopo la mezzanotte del giorno del consiglio, previa verifica della presenza del consigliere.

Consorzio per i rifiuti, i capigruppo di Mazzarino evidenziano le carenze ( da "Sicilia, La" del 01-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: non devono percepire alcun compenso aggiuntivo rispetto a quello che i sindaci già percepiscono per la loro carica di sindaco; analogamente non deve essere previsto alcun gettone di presenza per le riunioni delle assemblea dei soci"; entro il 31 dicembre 2008 il consiglio d'amministrazione del consorzio deve insediarsi e la messa in liquidazione dei vecchi Ato.

Il miraggio della pensioneInail ( da "Sicilia, La" del 01-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: visto che non è previsto alcun gettone di presenza, ma solo un rimborso spese". Entrambi, infine, hanno criticato le deficitarie attribuzioni dell'istituto infortuni, competente, soltanto, per gli accertamenti e per il risarcimento danni. Gli istituti, infatti, sono estromessi dall'esecuzione di controlli, che spettano, tra gli altri,

In consiglio le dimissioni del sindaco ( da "Centro, Il" del 02-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: presentate sempre dalla minoranza, una delle quali sollecita la maggioranza alla redazione del piano traffico. L'altra mozione ha il sapore di una tirata d'orecchie ai consiglieri che disertano le sedute o abbandonano l'aula prima del tempo, per i quali si chiede la non corresponsione del gettone di presenza. (f.ce.).

Consiglio, doppia seduta per un paio di punti in agenda ( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Magra consolazione per i contribuenti del Comune di Sagrado, che così hanno risparmiato solo quattro gettoni di presenza, mentre i consiglieri di maggioranza hanno dovuto garantire il numero legale, magari controvoglia, perché il consiglio è stato convocato d'urgenza l'ultimo giorno utile per procedere alla variazione di bilancio.

Pd: va ridotto il costo della politica ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 03-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: non politiche". Gli ordini del giorno presentati dal Pd riguardavano la riduzione di alcuni privilegi della politica. Si chiedeva, ad esempio, che le spese dei deputati fossero documentate e il budget della Camera reso pubblico, oltre alla cessazione della libera circolazione a fine mandato parlamentare e il controllo delle spese telefoniche.

Finanziamenti ai partiti: Lega e Idv raddoppiano ( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: ROMA L'onda lunga delle elezioni di aprile stravolge il budget dei partiti. Inattesi tracolli e grandi exploit segnano le tabelle dei rimborsi elettorali. Lega Nord e Italia dei Valori raddoppiano gli incassi. Quelli del Partito democratico crescono più di quelli del Popolo della libertà.

Mense, sul ricorso si deciderà domani ( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: cioè che il nostro gruppo consiliare intende devolvere il gettone di presenza delle ultime sedute per contribuire alle spese legali da affrontare. Personalmente ritengo giusto seguire questa strada, anche per difendere il consiglio comunale, dal momento che una simile decisione avrebbe dovuto essere presa solo in seguito a un dibattito dell'assemblea, non con una delibera di giunta.

La minoranza va all'attacco del comune <Basta incarichi a collaboratori esterni> ( da "Cittadino, Il" del 04-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: della pubblica amministrazione, l'avviso che elenca le amministrazioni pubbliche responsabili di non aver effettuato la dichiarazione all'anagrafe delle prestazioni per gli incarichi affidati a consulenti e collaboratori esterni, il consiglio comunale del 29 luglio non avrebbe potuto approvare consulenze esterne per i lavori al cimitero e per la redazione del piano di governo del

Consiglieri, tagliati gli stipendi ( da "Centro, Il" del 04-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: gli esponenti di tutti i gruppi politici subiranno una decurtazione del 30 per cento delle retribuzioni. I gettoni di presenza per le riunioni di commissione passeranno da 40 a 28 euro, quelli per le sedute di consiglio, da 80 a 56 euro. Lo hanno rivelato il presidente del consiglio comunale e il vice, Vincenzo Dogali e Nicoletta Verì,

<Così salvo le Comunità montane> ( da "Secolo XIX, Il" del 04-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: "I tagli dei costi della politica non possono cadere solo su di loro. Certo, inserire una località come Campomorone in una Comunità montana, visto che già fa parte della periferia genovese, beh, quello non va bene". In Liguria le Comunità montane sopravvivranno alla riforma del governo?

) AUTOVELOX/1 Le critiche ai rilevatori sono diseducative NOTO CHE se ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 04-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: ai consiglieri viene invece dato un gettone di presenza di circa 22 euro per seduta. Ciò non è certamente molto economico per il bilancio delle amministrazioni, considerando anche il ruolo che questi appannaggi giocano nella determinazione delle pensioni. Perché allora non ridurre questi compensi ad oltre la metà, facendone motivo di dovere civico?

"Casta nostra" colpisce ancora, aumentano i costi della politica ( da "Opinione, L'" del 04-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: aumentano i costi della politica di Dimitri Buffa Tagli per tutti nella finanziaria? Forse. Ma non per i soliti noti. Cioè i politici, Quelli che qualcuno chiama demagogicamente "la casta". Tanto per fare un esempio, alla Camera, con i dodici ministri dell'attuale governo, le spese saliranno di 14 milioni( +1.

Devolviamo il gettone alla piccola Camilla ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 05-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Proposta della minoranza di Acquanegra "Devolviamo il gettone alla piccola Camilla" ACQUANEGRA. La minoranza ha proposto attraverso un'interpellanza di devolvere il gettone di presenza dei consiglieri alla piccola Camilla Iannacone, colpita da una rara malattia e che abbisogna di costose cure negli Stati Uniti.

Federalismo opportunità per cambiare il sud - andrea geremicca ( da "Repubblica, La" del 05-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: a una ferma azione di contrasto agli sprechi, alla corruzione, all'illegalità. Altrimenti la solidarietà rischia di non essere più un diritto, ma la perpetuazione dell'assistenzialismo. E arroccarsi sulla denuncia esaustiva e rancorosa dello sviluppo duale del paese, dell'aumento del divario Nord-Sud, della nuova emigrazione giovanile, della scarsità dei trasferimenti statali,

Le comunità montane sono davvero inutili? ( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Abbiamo letto in tanti la denuncia di Stella e Rizzo sulla "Deriva" italiana (i casi di Comunità montane... sul mare!), ma lo stesso Stella in un articolo sul Corriere invitava a non fare di ogni erba un fascio, citando proprio la Comunità montana della Carnia, assieme ad altre due in Italia, come esempi di buona amministrazione.

Mense, ricorso al tar ( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: che hanno più volte ribadito la loro intenzione di dare un contributo materiale al ricorso al Tar. Hanno infatti dichiarato di essere disposti a rinunciare al gettone di presenza delle ultime sedute del consiglio comunale, devolvendo la somma per dare una mano a sostenere le spese legali. Francesca Santoro.

POSTA Prioritaria ( da "Manifesto, Il" del 05-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: La creazione di un comitato scientifico, oltre a comportare una spesa a detrimento della cifra già esigua per il sostegno alla produzione (gettoni di presenza), dove non è prevista per legge, rappresenta un modo per evitare responsabilità. Nel 2008 i singoli contributi non possono essere inferiori a 5.

QUANTO CONTA, QUANTO PESA L'ESPERIENZA PER FAR STRADA ANCHE IN EUROPA? NOVELLINO, COSTRETTO PER ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 05-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Europa per farsi apprezzare anche di più". In cima alla lista dei "magnifici otto" Marcelo Zalayeta che la sua Europa l'ha vissuta sempre in Champions con la maglia della Juve. Per la Pantera d'Uruguay 31 presenze e anche 6 gol. Perché lui in Coppa s'è sempre esaltato. Un peccato che in questa doppia sfida col Vllaznia Zalayeta non ci sia.

L'Italia della mafia e dei corrotti vista da giudici e giornalisti ( da "Trentino" del 06-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Il 13 agosto è la volta di Gian Antonio Stella, giornalista del Corriere della Sera, autore con Sergio Rizzo di "La deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio" (Rizzoli). A Ferragosto Giampaolo Visetti, inviato della Repubblica discute con Massimo Cirri e Filippo Solibello, autori di "Nostra eccellenza" (Chiarelettere editore) sul tema "L'Italia possibile e l'

L'Italia alla deriva tra porti in declino e diritti che sembrano privilegi di classe ( da "Unita, L'" del 06-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: INCHIESTA Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo fotografano un Paese immobile, che perde terreno rispetto al resto del mondo L'Italia alla deriva tra porti in declino e diritti che "sembrano" privilegi di classe Se La Casta, il best-seller di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, rappresentava l'immagine di un potere immobile, dedito a sé stesso,

L'idroambulanza? paghiamola con i gettoni ( da "Nuova Venezia, La" del 06-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: anno passato ho rinunciato al mio gettone di presenza delle riunioni di Municipalità e commissioni - dice Sambo - Percependo già una pensione più che sufficiente e lavorando per il bene dell'isola, preferisco che i soldi a me destinati vengano riutilizzati in maniera più utile, e ho invitato anche altri membri della Municipalità a seguire il mio esempio,

In due sempre in aula ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 06-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: ed ai relativi gettoni di presenza ? proprio non rinunciano. Se nella precedente amministrazione, sempre guidata dal sindaco Roberto Sorci, l'affluenza sugli scranni di Palazzo Chiavelli era decisamente alta, ora sembra che i nuovi frequentatori della sala consiliare siano ancora più assidui.

Raddoppia il finanziamento ai partiti ( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 06-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Consiglio grande e generale ha raddoppiato il contributo dello Stato ai partiti: da un milione e 696.400 a tre milioni e 392.800 euro. L'assestamento straordinario, dichiara il Segretario di Stato all'Economia, Stefano Macina, " è necessario a seguito delle dimissioni dei consiglieri e al fatto che sono state indette nuove elezioni che non erano prevedibili all'inizio dell'anno"

Colzi morosa , dal Prc parte il richiamo ( da "Gazzetta di Reggio" del 07-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: del gettone di presenza percepito e legato alla partecipazione (tanto ai lavori dell'aula quanto a quelli delle commissioni), per gli assessori il discorso è diverso. Premesso che ciascuno può "contrattare" ad personam, per il Prc il regolamento generale stabilisce che se il politico nominato membro di giunta deve "abbandonare"

L'Italia alla deriva Stella in Alto Adige ( da "Corriere Alto Adige" del 07-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: PRIMA - data: 2008-08-07 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Cultura L'Italia alla deriva Stella in Alto Adige di PAOLO GAIARDELLI Gian Antonio Stella domani protagonista a La Villa e a Brunico per presentare il suo libro "La deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio" scritto assieme al collega Sergio Rizzo. A PAGINA 13.

Della politica ( da "Corriere Alto Adige" del 07-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: scritto dallo stesso Stella assieme al collega Sergio Rizzo. Il duo, balzato agli onori delle cronache soprattutto grazie al dilagante successo letterario dell'ormai famoso volume intitolato La Casta, è tornato dunque protagonista nelle librerie con una nuova pubblicazione, ricca di spunti più che mai avvilenti sullo stato di salute dell'Italia contemporanea:

RIVALTA ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 08-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: il lungo cammino verso la riduzione dei costi della politica, ed è questo l'aspetto che maggiormente interessa ai cittadini. Io quegli ordini del giorno li ho votati, perché la necessità di ridurre i costi della politica la condivido, la sostengo e la sosterrò con ogni strumento e in ogni occasione che mi sarà data.

Adolfo Castelli, record di gettoni nel Lama: 736 ( da "Gazzetta di Modena,La" del 08-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Premiati infine tutti gli ex-presidenti del Lama 80 e gli ex-sindaci di Lama negli ultimi 30 anni, nonchè i 25 giocatori col maggior numero di presenze ufficiali nel Lama 80, graduatoria capeggiata da Adolfo Castelli con ben 736 gettoni. (momo).

Gian Antonio Stella ci racconta un'Italia che va alla Deriva ( da "Alto Adige" del 08-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: così torniamo alla casta, che si piega a qualche accomodamento solo perché le denunce (non solo di Stella e Rizzo) si sono fatte potenti. E d'altra parte il libro "La Casta" è considerato da molti una sorta di "manifesto del movimento dell'antipolitica". La differenza fra gli anni '50 e oggi, con i decenni di governo che ci stanno in mezzo e che via via hanno incacrenito il sistema-

Zona 3, dodici sedute in otto giorni: i consiglieri fanno incetta di gettoni ( da "Giornale.it, Il" del 08-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: i consiglieri fanno incetta di gettoni di Redazione Commissioni record in agosto, il Comune potrebbe arrivare a sborsare fino a 12mila euro per le presenze Partiamo da un dato di fatto: ogni consigliere di zona percepisce un gettone di 46,50 euro netti per un'ora di presenza - bastano 31 minuti per la verità - in commissione consiliare.

A2A e i 100 giorni di Paroli ( da "Giornale di Brescia" del 08-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: lui e la sua parte politica, di essere alla vigilia di assumere il governo della Loggia. Le questioni giuridiche, statutarie e di strategie imprenditoriali e finanziare le lasciamo sullo sfondo, affidate alle specifiche competenze. Restano il nodo politico, le inquietudini della struttura già Asm, le domande del cittadino comune.

De Cia chiede indagine della Corte dei Conti ( da "Stampa, La" del 08-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: alla Corte dei Conti con la richiesta di valutare se non ci siano irregolarità sulla corresponsione del gettone di presenza ai commissari anche quando la seduta viene annullata per mancanza del numero legale. Numerose, infatti, sono state le sedute della commissione Giusto annullate perché i commissari appartententi alla maggioranza abbandonavano l'aula in segno di contestazione.

Consulenti lavoro, corsa all'iscrizione agli albi provinciali ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 08-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: presidente regionale della Consulta dei consulenti del lavoro – che ha sempre maggiori compiti poiché le leggi hanno previsto per questa figura diverse competenze di intermediazione tra lavoratore e Pubblica amministrazione". Attualmente in Sicilia sono 1.857 gli iscritti agli albi provinciali: 172 ad Agrigento (+8,

ENERGIA: RINNOVO CDA SAN GIORGIO ENERGIE DI PORTO SAN GIORGIO ( da "Agi" del 08-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Amministratore Delegato spettera' una indennita' pari al 70% di quella destinata al Sindaco di Porto San Giorgio, mentre agli altri consiglieri verra' corrisposto un gettone di presenza. Introdotta dall'Assemblea dei soci anche una indennita' di risultato che verra' corrisposta solo in caso di incremento dell'utile aziendale.

Dirigente Ulss finta paziente per scovare assenteisti ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 08-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: E per impedire uscite "clandestine" dal posto di lavoro, l'Ulss rammenta l'obbligo di utilizzare il cartellino per le presenze. La dirigente chiude ricordando che qualora emergesse che incarichi extra ufficio vengono effettuati in orario di lavoro, i gettoni di presenza non saranno erogati e, se già pagati, verranno recuperati dall'Ulss.

Onorevole e sindaco la faenzi va a stipendio doppio ( da "Tirreno, Il" del 09-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: i cui esiti hanno dato parere positivo: cumulare si può, secondo il Comune di Castiglione, nonostante il Testo Unico del 2000. Come è possibile? Sembra che tra le pieghe della Finanziaria 2008 ci sia un comma che vieta ai Parlamentari di incassare gettoni di presenza derivanti da altri incarichi in enti pubblici. Punto e basta.

Caso Accialini, Bartoli (An): <Egoista amministrare due città> ( da "Nazione, La (Viareggio)" del 09-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: "Credo che tra le cariche di consigliere e assessore non ci sia incompatibilità ? replica Accialini ?ma ricordo che la mia collaborazione a Viareggio è a titolo gratuito, perché ho rinunciato ai gettoni di presenza. In caso di incompatibilità non ho ancora un orientamento: devo decidere".

OGNI coalizione si è impegnata a ridurre i costi della polit ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 09-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: anche attraverso la riduzione dei costi della politica e la razionalizzazione dei costi delle loro amministrazioni, al raggiungimento di un obiettivo così strategico per il nostro paese? Lasciano per esempio cadere nel vuoto una proposta già depositata in Senato da alcuni esponenti del precedente governo che avrebbe permesso con la disdetta del contratto del personale e l'

San Giorgio Energie: nominato il nuovo CdA ( da "Quotidiano.it, Il" del 09-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Amministratore Delegato spetterà una indennità pari al 70% di quella destinata al Sindaco di Porto San Giorgio, mentre agli altri consiglieri verrà corrisposto un gettone di presenza. Introdotta dall'Assemblea dei soci anche una indennità di risultato che verrà corrisposta solo in caso di incremento dell'utile aziendale.

Camera di commercio, scelta la giunta ( da "Corriere Adriatico" del 09-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: 000 ogni mese più i gettoni di presenza nelle riunioni e i consiglieri il gettone di presenza che dovrebbe essere pari a 250 euro per ogni seduta del Consiglio. Per il secondo punto, lo Statuto, sono state apportate solo poche modifiche. Netto è stato anche il giudizio sulla presenza di alcuni elementi che fanno parte sia della Camera di Ascoli Piceno che di quella di Fermo;

Vicesindaco incompatibile <Restituirò quanto dovuto> ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 09-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: punta sul problema del gettone di presenza e afferma, per questo, che la causa in parola non rientra tra quelle di mandato che non creano incompatibilità". Todaro di recente ha ritirato il proprio ricorso al Tar proprio per adempiere al parere della Prefettura. Altri quattro che non lui hanno ricorso contro il Comune hanno mantenuto l'iniziativa.

Indennità e gettoni di presenzaliquidati arretrati degli adeguamenti ( da "Sicilia, La" del 09-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Calatabiano: amministratori comunali Indennità e gettoni di presenza liquidati arretrati degli adeguamenti Liquidate dal responsabile dell'area amministrativa, con decorrenza primo gennaio 2004, gli adeguamenti Istat sull'indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori al comune di Calatabiano.

MASSIMILIANO Gula, esponente politico di An, è il nuovo presidente della San ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 10-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: amministratore delegato spetterà una indennità pari al 70% di quella destinata al sindaco di Porto San Giorgio, mentre agli altri consiglieri verrà corrisposto un gettone di presenza. Introdotta dall'Assemblea dei soci anche una indennità di risultato che verrà corrisposta solo in caso di incremento dell'utile aziendale.

La crescita zero gela l'Europa E la Bce dà un calcio alla ripresa ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 10-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: come le tangenti che ci fanno essere uno dei Paesi più corrotti al mondo, come il costo dei politici che formano non solo una casta di privilegiati ma che, a partire dal Parlamento sino ad arrivare alle comunità montane, sono davvero in tanti. O come l'evasione fiscale ed il lavoro in nero che non rappresentano una cifra di poco conto.

Nencini e costi della politica: rispettare i tempi ( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: sul tema della riduzione dei consiglieri, precisando che sia l'Ufficio di presidenza che i gruppi consiliari "hanno ben presente l'urgenza di procedere all'impegno assunto per ridurre i costi della politica: numero dei consiglieri, adeguamento degli assessori e riordino degli enti regionali che la giunta ha cominciato ad affrontare.

Tensione in maggioranza, Ibba contesta le decisioni della Giunta ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 10-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: e gli assessori rinunciassero ai propri gettoni di presenza e indennità. Io l'ho già fatto". Un appello subito accolto tra i banchi dell'opposizione. Il futuro di Ibba dentro o fuori la maggioranza? "Resterò all'interno della lista che ha vinto le elezioni, costituendo quella che mi piace definire una maggioranza critica: libero di sostenere o meno le proposte fatte dalla Giunta"

<Ai politici indennità troppo elevate> ( da "Sicilia, La" del 10-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: amministrare con trasparenza la cosa pubblica senza indennità e gettone di presenza" e l'operaio, con il suo lavoro, poteva "costruirsi anche la casa", mentre oggi, purtroppo, si "parla di social card, ovvero di carta annonaria, inventata da Mussolini". Luigi (Gino) Marotta, rimasto orfano a soli 12 anni "ed in un periodo assai critico per gli eventi bellici del 2° conflitto mondiale,

Patto sospeso tra sanzioni e premi ( da "Italia Oggi (Enti Locali)" del 15-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: la stipulazione di contratti di servizio con soggetti privati allo scopo di eludere la normativa; e) riduzione del 30%, rispetto all'ammontare risultante al 30 giugno 2008, delle indennità e dei gettoni di presenza per gli amministratori locali. Inoltre si prevede che tutte queste misure non concorrono al perseguimento degli obiettivi assegnati per l'

Legge sulla caccia, parte da lucca la proposta di una radicale revisione ( da "Tirreno, Il" del 18-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Una novità importante riguarda poi gli ambiti territoriali di caccia. Secondo la proposta di Dati e dell'associazione Libera Caccia cambierà la struttura di queste Atc che dovranno essere rappresentative di tutte le associazioni venatorie riconosciute e, soprattutto, saranno aboliti i gettoni di presenza, con un risparmio di molte migliaia di euro a livello nazionale.

I numeri primi contro le ciliege della Fallaci ( da "Tempo, Il" del 18-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: La Casta" di Stella e Rizzo (Rizzoli), secondo a Viareggio e a Cortina. Sempre a Rimini segnalati gli ultimi due testi del duo Gomez-Travaglio, "Il bavaglio" e "Se li conosci li eviti" (Chiarelettere). Buon riscontro, a Capri, per il testo di Luciano Canfora "La democrazia - Storia di un'ideologia" (Laterza) e, a Cortina,

Referendum, raccolta di firme contro i costi della politica ( da "Centro, Il" del 18-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: dei costi impropri della politica per via referendaria, attivato, tra l'altro, da semplici Cittadini al di fuori dai partiti e dai centri di potere, quale "esemplare dimostrazione" di rispetto del metodo democratico, della Costituzione e dello Statuto e quale esempio di vero e proprio "programma di governo regionale" e di impegno per una prima proposta di riforma possibile della

Dal cocuzzolo di San Gregorio nelle ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 18-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Si è fatta poi una grande bagarre sui tagli ai costi della politica ma dei 600 milioni preventivati se ne sono incassati solo 30 milioni. Credo che si sia di fronte a degli incapaci. E non ne faccio un colore politico".Ma insomma, qualche fannullone da tagliare ci sarà pure anche nel suo Comune?

Gianantonio Stella alla Cazzaniga ( da "Trentino" del 19-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Stella e Rizzo sono anche gli autori del fortunatissimo libro "La casta", giunto ornmai alla ventiduesima edizione, nel quale si passa al vaglio il mondo dei politici evidenziandone incongruenze e privilegi. Domani Stella commenterà e autograferà "La deriva" dedicandola ".

Nell'Italia alla deriva la speranza è che i giovani si ribellino ( da "Trentino" del 19-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: ormai rodato duo Rizzo - Stella. I lettori italiani sembrano oscillare tra l'autocompatimento e l'indignazione di fronte ai meccanismi di autoconservazione di una classe politica che non sembra volersi riformare. Possiamo sperare in un risveglio di coscienza civile, oppure imboccheremo la scorciatoia dell'autoassoluzione populista?

ROFFIA ancora al centro di polemiche. Come se non fossero bastate le risse sui progett ( da "Nazione, La (Empoli)" del 19-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Si parla ovviamente della somma versata quest'anno e non quindi del totale costo delle consulenze per i diversi anni. La novità è che il bacino di Roffia costa ai cittadini di San Miniato fior di denari anche per le consulenze. Insomma il tanto decantato bacino di Roffia, la cosiddetta cittadella dell'acqua, è affatto una opportunità per la comunità né una occasione di sviluppo"

Soldi per la campagna referendaria, il centrosinistra si autotassa ( da "Corriere del Veneto" del 19-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Una promozione che ci finanzieremo da soli: proprio di questo si comincerà a discutere domani sera". E non mancano le proposte: "L'idea è quella di trattenere il gettone di presenza di noi consiglieri per un mese o due, finché non si raggiunge la somma di ciò che serve, dai 2mila ai 3mila euro a lista –

Il "Botta e risposta" tra Belpietro e Feltri ( da "Opinione, L'" del 19-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: In realtà ciò che fa inorridire è la gogna mediatica che è promanata come effetto collaterale dopo la pubblicazione del libro di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella "La casta". Siamo proprio sicuri che fra gli innumerevoli sprechi del Belpaese, quello del contributo pubblico all'editoria sia il primo della lista da offrire in pasto agli indignati (per altri motivi) cittadini?.

Aumentano le poltrone, costi raddoppiati ( da "Corriere Adriatico" del 19-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Non siamo in grado di calcolare esattamente il costo degli organi istituzionali delle due nuove province - fa sapere uno dei tecnici che sta lavorando ai bilanci -. Però, considerando che ognuno avrà il suo presidente, la sua giunta e il suo consiglio è ipotizzabile che la spesa resterà pressappoco invariata per ciascuna provincia".

<Sgrigna 4 è il film da non perdere> ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 19-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: 3 presenze in B), 2001-2003 (26 presenze e un gol) e tra l'estate del 2005 e gennaio del 2007 (46 gettoni e 4 gol).Arrivato ragazzino dalla Lodigiani, Sgrigna è rientrato nuovamente alla base all'età di 28 anni dopo due positive annate al Bari ed alla Triestina sotto la guida di Rolando Maran, suo antico maestro al Cittadella.

Rizzo e Stella presentano "La Deriva" ( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Rizzo parlerà del suo ultimo libro, scritto a quattro mani con Gian Antonio Stella che porta il titolo "La Deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio". L'ultima fatica letteraria di Rizzo e Stella, giornalisti del Corriere della Sera, arriva dopo il libro "La Casta", uno dei più importanti successi editoriali degli ultimi anni se si pensa alle sue ventidue edizioni e oltre un milione

Lavaronestate oggi ospita Stella ( da "Trentino" del 20-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: edito da Rizzoli e scritto con Sergio Rizzo dopo il clamoroso successo de "La casta". A colloquiare con Stella ci sarà il nostro vicedirettore Andrea Iannuzzi. Lo scrittore è nativo di Asolo, classe 1953, ed è stato inviato ed editorialista del Corsera, dopo essersi occupato di cronaca romana e di interni ed essere stato a lungo anche inviato nel nord est.

BREVI ARCO Gianantonio Stella oggi alla Cazzaniga Oggi alle 11 alla libreria Cazzaniga di via Segant... ( da "Trentino" del 20-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: scritto con Sergio Rizzo. MASSONE La scuola materna assume un operatore La scuola materna di Massone ha indetto una selezione per assumere a tempo determinato un operatore d'appoggio. Le domande vanno presentate entro le 12 di mercoledì 20 agosto; i moduli si possono ritirare presso la scuola, in via Maffei 2.

Il libro di Gianantonio Stella ( da "Adige, L'" del 20-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: L'appuntamento Oggi alle 11 da Cazzaniga Il libro di Gianantonio Stella Oggi, alle 11, presso la libreria Cazzaniga in via Segantini ad Arco, Gianantonio Stella presenterà il libro scritto con Sergio Rizzo, "La Deriva". Si tratta dell'ennesima,. documentata, accusa dei mali endemici che da tempo affliggono l'Italia.

Grossman, don Mazzi e il libro di Stella ( da "Corriere Alto Adige" del 20-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: E sempre a Comano arriva oggi Gian Antonio Stella, del Corriere della Sera, oramai celebre al vasto pubblico per aver puntato il dito contro l'Italia della casta nei due fortunati libri scritti con il collega Sergio Rizzo. Appuntamento alle 17 alle Terme di Comano, dove presenterà il libro "La deriva.

Nazionale, lippi riparte dal tridente ( da "Provincia Pavese, La" del 20-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: di novità (l'"inglese" Dossena ed il ritorno di Gilardino) nel gruppo azzurro, scelto con linea conservatrice, confermando quasi tutti i veterani. Spicca il nome di Del Piero, che ritira il suo 90º gettone di presenza in azzurro e stasera avrà pure la fascia di capitano: su di lui si conta ancora, quanto meno nella fase di qualificazione a quel Mondiale 2010 che potrebbe poi vederlo

Che fine ha fatto il dibattito sugli eccessivi costi della politica a Palazzo delle Aquile? ( da "Sicilia, La" del 20-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: fine ha fatto il dibattito sugli eccessivi costi della politica a Palazzo delle Aquile? Quello che sino a qualche mese fa sembrava un fiume in piena, il dibattito sugli eccessivi costi della politica, si è prosciugato. Se ne parla sempre meno. Anche al comune di Palermo. Com'era prevedibile, l'onda lunga delle mille polemiche (a partire dalla volontà di volere eliminare le auto blu)

Rizzo parla di Deriva ( da "Trentino" del 21-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Rizzo parla di "Deriva" A S. Martino di Castrozza, domani, alle 18, protagonista alla sala Congressi Sergio Rizzo, responsabile della redazione economica romana del Corsera e coautore con Stella de "La casta", che con oltre un milione di copie è stato uno dei volumi più venduti dell'anno scorso e dell'attuale "La deriva"

P.a., la parola d'ordine è tagliare ( da "Italia Oggi" del 21-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: La norma prevede, infatti, che dal 2009 le indennità di funzione e i gettoni di presenza saranno tagliati del 30%, rispetto all'ammontare che risulta al 30/6/2008, per gli enti che quest'anno non hanno rispettato il patto di stabilità. Per questi, sarà anche previsto un "congelamento" delle prebende.

L'organico dell'area medica ( da "Tirreno, Il" del 21-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Rizzo Massimo, Romagnoli Stefania, Rossi Sabina, Salvadori Serena, Saventi Sabrina, Sereno Romina, Sevieri Sonia, Signorini Riccardo, Sili Lina, Simoni Angela, Sinibaldi Luca, Solipano Fortuna, Spada Vincenzo, Spinosi Monica, Stabile Salvatore, Syrewicz Grazyna Ewa, Tani Simona, Tarandetti Isabella, Taviani Barbara,

L'ASSESSORE più assiduo è Alberto Giovannett ( da "Nazione, La (Viareggio)" del 21-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: PASSIAMO alle presenze in consiglio comunale, per un totale di 21 consiglieri. Il record appartiene al presidente del consiglio Gabriele Marchetti (Forza Italia) con 33 gettoni, seguito sul podio dal vice presidente del consiglio Carlo Bartoli di An, Andrea Cosci e Loredana Lanè di Forza Italia e il capogruppo Udc Paolo Venturini (31 gettoni)

IL PREMIER avrebbe ammesso che, senza la riduzione del costo della politica, non ci può ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 21-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: senza la riduzione del costo della politica, non ci può... IL PREMIER avrebbe ammesso che, senza la riduzione del costo della politica, non ci può essere taglio delle tasse. Inizi allora a ridurre tutti i privilegi dei parlamentari. A. P., Castelfranco Emilia (Modena) QUANDO LEGGO che il 48% dei redditi è in nero vado in bestia.

Padana, quanta concorrenza ( da "Gazzetta di Reggio" del 22-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: gemelle Grazia e Melania Rizzo (dal Genius di Barcellona di serie A2). Confermato il trio straniero Miladinovic, Ungureanu e Ceklic per centrare una salvezza pi tranquilla di quella soffertissima dell'ultima stagione. Tutto tace invece da Teramo (che ha venduto pezzi pregiati), Bressanone (sempre molto attenta e oculata l'altra neopromossa dalla serie A2 nelle scelte di mercato)

Stella sta con Brunetta e contro Tirrenia ( da "Trentino" del 22-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Gian Antonio Stella mattatore dell'estate culturale sull'altopiano. La settimana scorsa ad Asiago e Lavarone, l'altra sera al teatro di Folgaria, sempre con l'ultimo libro sotto braccio, quello scritto a quattro mani con Sergio Rizzo, "La Deriva". Il "Paradiso" stracolmo di pubblico, lui - il giornalista e scrittore - che lascia una chance al sistema Italia,

Giornalisti a rischio di bavaglio ( da "Italia Oggi (MarketingOggi)" del 22-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: "e mi riferisco a La casta di Stella e Rizzo e L'altra casta di Stefano Livadiotti. Ora manca un libro sulla casta dei magistrati, e mi impegno a scriverlo io. Non sono né un eroe né una vittima, ma sono stato disoccupato per sette anni solo perché quando lavoravo a Retemia osai contestare Scalfaro".

Un nuovo patto per nuovi bilanci ( da "Italia Oggi" del 22-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: investimenti tramite indebitamento a cui si aggiunge il divieto di procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo così come disciplinato nel comma 4 dell'articolo 76 del decreto in esame e la riduzione del 30% rispetto all'ammontare risultante al 30 giugno 2008 delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza di amministratori e consiglieri ai sensi del comma 10 dell'articolo 61.

Il taglio alle indennità crea molti problemi ( da "Italia Oggi" del 22-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: problemi Problemi applicativi per le ennesime misure di contenimento dei "costi della politica" negli enti locali, disposte dal dl 112/2008. L'articolo 61, comma 10, della manovra economica d'estate dispone che "a decorrere dal 1° gennaio 2009 le indennità di funzione e i gettoni di presenza indicati nell'articolo 82 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali,

<È arrivata la fase delle decisioni> ( da "Secolo XIX, Il" del 22-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: primavera porterà a definire il nuovo Puc e le principali questioni di pianificazione della città prossima ventura. Piano della mobilità e Binario blu, Margonara e Miramare, solo per dire le principali. Una fase importante, politicamente delicata. È soddisfatto dei risultati? "L'obiettivo più importante, ottenuto dal confronto nella maggioranza, è quello che riguarda l'edilizia sociale,

Castelletti la più assidua ( da "Brescia Oggi" del 22-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: in 3 mesi di lavoro ha guadagnato meno di 1500 euro lordi (1487,36). È bene ricordare che i consiglieri comunali non hanno alcuna indennità di servizio e percepiscono solo un gettone di presenza (92,96 euro lordi mentre erano 103,29 euro fino al 2005) per sedute che spesso si prolungano fino a notte inoltrata.

Mangiare a scuola sarà più costoso ( da "Tirreno, Il" del 23-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: la tariffa massima per i residenti fuori dal Comune di Castelfranco; mentre il "gettone" era uguale per tutti: 3,48 per ogni presenza; più basse le tariffe mensili del Cucciolo: da 14,34 a 105,47 euro e 1,23 euro per ogni giorno di presenza. Alla materna la tariffa variava da 1,13 a 4,10 euro al giorno (cinque fasce diverse), mentre alle elementari ogni pasto aveva un prezzo di 2,

La democrazia non è un pareggio concordato ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 23-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: apprezzare di volta in volta quello che si doveva e da criticare quando era il caso di farlo. Che poi ci siano stati intellettuali e tecnici "a gettone", arricchiti e perciò anestetizzati da incarichi e consulenze, è vero; ma è offensivo per gli altri generalizzare. è pure onesto ricordare che in un ciclo politico lungo molti anni, i primi non hanno dato un'immagine ignobile di Napoli,

MONTESILVANO - Sempre innescata la bomba-Biferi al Comune di Montesilvano, che potrebbe deflagrare c ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 23-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: si riunivano senza una precisa scaletta di argomenti da affrontare - sottolinea Francesco Maragno - tanto io che la consigliera Cristina Di Giovanni abbiamo deciso di rinunciare al gettone di presenza". E potrebbe seguirli su questa strada anche il consigliere Biferi. Di fronte a questo marasma, con un piede sulla nave che lo porterà in Sardegna (una breve vacanza con la famiglia)

Gli esperti a Calderoli: <Troppe concessioni alle regioni meno virtuose> ( da "Nazione, La (Firenze)" del 23-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: UN ALTRO rischio sta nell'aumento dei costi. Dice Vitaletti: "Il federalismo fiscale può far capire che la mentalità dell'espansione illimitata della spesa pubblica non è più sostenibile. E questo è un bene. Ma il moltiplicarsi dei cerchi decisionali (stato, regioni, provincie, comuni) farà lievitare i costi della politica".

Assurdo creare poltrone per Agsm Energia ( da "Arena, L'" del 23-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: La polemica sui costi della politica "Assurdo creare poltrone per Agsm Energia" Si aggiunge un capitolo alla polemica sui costi della politica, dopo la nomina dei cinque membri del Consiglio di amministrazione di Agms Energia, la società che vende energia elettrica e gas, proprietà per il 93 per cento di Agsm e per il 7 da Morenica Srl.

<Assurdo creare poltrone per Agsm Energia> ( da "Arena.it, L'" del 23-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: La polemica sui costi della politica "Assurdo creare poltrone per Agsm Energia" Sartori, Pd: "Soldi sprecati" Gabanizza, Sd: "Inutile"   Si aggiunge un capitolo alla polemica sui costi della politica, dopo la nomina dei cinque membri del Consiglio di amministrazione di Agms Energia, la società che vende energia elettrica e gas,

<L'ospedale deve garantire i servizi> ( da "Sicilia, La" del 23-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: e non abbiamo assolutamente timore di dire quello che il sindaco prende per quanto riguarda il gettone di presenza, sono 3416 euro lorde all'anno, pulite 1947 euro, e ci vado con la mia macchina. "Si dice che sono state fatte delle assunzioni, 250 assunzioni da Caltaqua: noi più volte abbiamo chiesto l'elenco e le motivazioni delle assunzioni,

Colpo di reni per i conti del libro italiano ( da "Milano Finanza" del 23-08-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Gesù di Nazareth di Papa Benedetto XVI e soprattutto La Casta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo. Stupisce invece la contrazione delle vendite delle serie cosiddette "collaterali", ossia i libri distribuiti in edicola in abbinata con il Corriere della Sera. Quanto alle case editrici di dimensioni medio-piccole, la raffinata Ugo Mursia ha chiuso il 2007 con un fatturato di 4,


Articoli

Indennità non cumulabili (sezione: Costi dei politici)

( da "Italia Oggi" del 01-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Enti Locali Numero 182, pag. 16 del 1/8/2008 Autore: Visualizza la pagina in PDF       Osservatorio Viminale Indennità non cumulabili è cumulabile l'indennità di funzione con i gettoni di presenza spettanti agli amministratori degli enti locali e in particolare l'indennità di un soggetto quale sindaco o presidente della provincia è cumulabile con il gettone di presenza spettante alla medesima persona quale consigliere di un ente diverso? Relativamente agli effetti derivanti dall'abrogazione del comma 6 dell'art. 82 Tuel ad opera del comma 25 dell'art. 2 della Finanziaria 2008, va rilevato che il Tuel, già prima delle suddette novelle, accoglieva il principio dell'omnicomprensività dell'indennità di funzione stabilendo in via generale, all'art. 82, comma 5, che "le indennità di funzione previste dal presente capo non sono tra loro cumulabili". Tale principio generale, dettato per le indennità di funzione, si estende fino a comprendere l'incumulabilità anche con i gettoni di presenza, con riferimento a quelli dovuti per la partecipazione a sedute degli organi collegiali del medesimo ente dal quale gli amministratori percepiscono l'indennità di funzione (cfr. art.82, comma 7). L'incumulabilità tra indennità e gettone di presenza non operava invece, per l'espressa deroga prevista al comma 6 dell'art. 82, qualora l'indennità di funzione e i gettoni di presenza fossero dovuti per mandati elettivi presso enti diversi. Tale citata disposizione derogatoria è stata abrogata dall'art. 2 comma 25, lett. b), dalla Finanziaria 2008, che, assieme ad altre norme contenute nella stessa legge, è finalizzata al contenimento dei cosiddetti "costi della politica", La ratio legis che ha ispirato l'intervento del legislatore sulla parte del Tuel dedicata allo status degli amministratori non sembra poter far propendere, quindi, per una interpretazione che, partendo dell'abrogazione espressa della possibilità di cumulo de qua, giunga ad ammetterla in vita indiretta sulla base di una diversa lettura del combinato disposto degli artt. 82 e 83, che per effetto del recente intervento normativo sicuramente appare meno armonico sul versante testuale. Per le considerazioni suesposte, si ritiene quindi che dalla data di entrata in vigore della legge Finanziaria 2008 non è più cumulabile l'indennità di funzione con i gettoni di presenza anche per mandati elettivi svolti presso enti diversi, potendo, viceversa, l'interessato optare per uno dei due emolumenti. SEPOLTURA PRIVATA Come è regolamentato il diritto all'uso della sepoltura privata? Il dpr n. 285 del 1990, recante il "regolamento nazionale di polizia mortuaria" disciplina la materia delle "sepolture" all'art. 93. La norma, nel disporre, al comma 1, che "il diritto di uso delle sepolture private concesse a persone fisiche è riservato alle persone dei concessionari e dei loro familiari_", stabilisce al secondo comma che "può essere consentita, su richiesta dei concessionari, la tumulazione di salme di persone che risultano essere state con loro conviventi, nonché di salme di persone che abbiano acquisito particolari benemerenze nei confronti dei concessionari, secondo i criteri stabiliti nei regolamenti comunali". La dottrina interpreta detta norma nel senso che il presupposto per l'accoglimento dell'istanza consiste "nella condizione di convivenza con il concessionario, non certo con i suoi familiari che sono del tutto estranei all'istituto, convivenza che deve sussistere al momento del decesso, che è il momento in cui si realizza il titolo alla sepoltura e all'accoglimento nel sepolcro privato". La fruibilità del diritto di uso della sepoltura privata del concessionario da parte di persone diverse dai familiari appare quindi consentita dalla disciplina nazionale ai conviventi con il concessionario medesimo ovvero a coloro che abbiano acquisito particolari benemerenze nei suoi confronti, rinviando all'autonomia regolamentare dell'ente la previsione dei relativi criteri. Si rappresenta infine che il sindaco non può che gestire dette funzioni, di cui è titolare in qualità di Ufficiale del governo ai sensi degli artt. 14 e 54 Tuel, attraverso i dirigenti o i titolari delle posizioni organizzative. In concerto, la gestione di tali funzioni, salvi i poteri di sovrintendenza sul loro esercizio ai sensi del citato art. 54, deve necessariamente essere coniugata con il principio generale della separazione tra attività di gestione da un lato e le attività di indirizzo e controllo politico dall'altro, ferma restando chiaramente l'assunzione e adozione in via diretta e personale dei relativi provvedimenti nei soli casi di cui ai commi 2 e 3 del surrichiamato art. 54.

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<Ineleggibile> per l'Avvocatura dello Stato il forzista Oliva (sezione: Costi dei politici)

( da "Secolo XIX, Il" del 01-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

"Ineleggibile" per l'Avvocatura dello Stato il forzista Oliva CASO SPINOSO IN CONSIGLIO REGIONALE La motivazione: faceva parte del cda di Filse. La replica: l'assessore alla Salute Montaldo era in quel consiglio come me" 01/08/2008 Genova. Non ha dubbi l'avvocatura distrettuale dello Stato. Il consigliere regionale Pietro Oliva (Forza Italia nel Pdl) al momento delle elezioni (aprile 2005) era ineleggibile perché faceva parte del consiglio di amministrazione di Filse, società interamente partecipata dalla Regione Liguria. La condizione di controllore e di controllato, insomma, aborrita da numerose sentenze della Corte di Cassazione (dal 1993 al 2003) e come se non bastasse puntualizzata dalle sezioni unite della Suprema Corte nel caso di un consigliere regionale del Veneto nel 2005. Il supplemento di parere, arrivato ieri mattina sulla scrivania del presidente del consiglio regionale Giacomo Ronzitti, era stato chiesto martedì dalla commissione affari generali e nomine (presieduta da Luigi Patrone), chiamata a pronunciarsi sull'eleggibilità di Oliva dopo il ricorso presentato dal savonese Graziano Falciani (Forza Italia). Il fatto è che non si apre solo una falla in consiglio regionale, ma un baratro politico. E il motivo sta nella memoria difensiva di Pietro Oliva il quale come "alibi" ha additato l'assessore alla Salute Claudio Montaldo (Pd). "Era nel consiglio di amministrazione di Filse esattamente come me". La replica di Montaldo: "Io sono stato convalidato dal consiglio regionale. E comunque quella norma secondo me si applica solo per i legali rappresentanti e i dirigenti delle società controllate". Questione spinosa, insomma, quella che il consiglio regionale si troverà ad affrontare alla ripresa dei lavori, a settembre. Giacomo Ronzitti ha già convocato per l'11 settembre un ufficio di presidenza integrato. Poi la faccenda farà il suo corso istituzionale. La proposta formulata dalla commissione nomine sulla base dei pareri ricevuti (e difficilmente superabili) dovrà essere portata in consiglio regionale e questo si pronuncerà con votazione palese. Destino amaro, quello di Pietro Oliva, ex vice sindaco di Loano, esponente di Forza Italia savonese. Per due volte - nel 2000 e nel 2005 - è arrivato ad un passo dell'elezione in consiglio regionale, registrando però sempre lo stesso risultato: primo dei non eletti. Ed ora che per il balletto delle sostituzioni dei consiglieri regionali eletti in Parlamento è approdato in consiglio regionale, l'avvocatura dello Stato scuote la testa. Mentre non sarebbe stata causa di ineleggibilità la sua partecipazione al consiglio di amministrazione dell'Ips, società partecipata da Filse (ma solo con il 6,6% del capitale sociale), il fatto che sedesse nel cda della finanziaria regionale (peraltro tra i tre consiglieri direttamente indicati dalla Regione) lo pone alla stessa stregua dei dirigenti regionali. Avrebbe dovuto dimettersi per tempo, invece le dimissioni di Oliva sono arrivate solo il 17 aprile. E poco importa, rileva l'avvocatura dello Stato, che in quel periodo non abbia partecipato al Cda di Filse così come pure il gettone di presenza fosse di pochi euro. Alessandra Costante costante@ilsecoloxix.it 01/08/2008 CON AGOSTO anche il "Borsino dei treni in Liguria" va in vacanza. L'appuntamento quotidiano riprenderà a settembre 01/08/2008.

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Agnitti: ai consiglieri servono budget e un regolamento nuovo (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 01-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Lucca Agnitti: "Ai consiglieri servono budget e un regolamento nuovo" IL PRESIDENTE L'impegno non sia una rimessa LUCCA. Un budget a disposizione dei gruppi consiliari e un nuovo regolamento che permetta di snellire le operazioni dell'assemblea. A un anno dal suo insediamento come presidente del consiglio comunale, Marco Agnitti traccia un primo bilancio su quanto è stato fatto, e sui prossimi obiettivi da porsi dopo la pausa estiva, che bloccherà i lavori di palazzo Santini fino al 4 settembre. Solitamente la ripresa era fissata dopo Santa Croce. Perché quest'anno si è scelto di anticipare i tempi di una decina di giorni? "C'è molto lavoro da fare. Abbiamo tanti e tali problemi che abbiamo deciso di partire prima". Quali sono i temi principali che si dovranno affrontare dopo l'estate? "Non sta solo a me dirlo. L'impulso deve venire dal sindaco, dai capigruppo, dalle forze politiche. Da lucchese ritengo però che ci siano alcune priorità che non dobbiamo trascurare. Penso alla grande viabilità e alle infrastrutture, sulle quali dobbiamo prendere il giusto ritmo. Poi penso alla questione dell'ospedale e alla sua nuova ubicazione. Infine alla necessità di dare un ordine allo sviluppo urbanistico, dando la giusta importanza agli spazi verdi fruibili da tutti". Una media di quasi due consigli a settimana. A qualcuno potrebbe venire in mente che siano troppi, e che si proceda a questi ritmi ingolositi dal gettone di presenza. "I motivi non sono questi. Garantisco che c'è veramente molto lavoro da fare, e non sarebbe conveniente per un consigliere comunale impegnarsi un pomeriggio e una sera ogni settimana solamente per il gettone di presenza". Lo stesso si può dire per le commissioni con sedute che in alcuni casi si aprono e si chiudono nel giro di pochi minuti? "è un problema anche di altri enti pubblici. Il rischio è che con il gettone di presenza si incappi in un eccesso di riunioni che si trasforma in un guadagno improprio per i consiglieri. Non credo, però, che sia il nostro caso. Siamo molto interessati all'efficienza dei lavori, per questo ho dato l'input ai presidenti delle commissioni che le varie sedute siano convocate almeno a due ore una dall'altra. Probabilmente il miglior sistema di indennità per un consigliere sarebbe un forfait fisso commisurato alla dignità e alla responsabilità del ruolo, con detrazioni in caso di assenze. Fare politica deve essere un onore, ma non può essere una rimessa. Altrimenti andiamo seriamente incontro al rischio che in futuro in consiglio comunale siedano esclusivamente giovanissimi e pensionati, perdendo l'apporto fondamentale dei liberi professionisti e dei lavoratori autonomi". Nel saluto ai consiglieri prima delle vacanze ha sottolineato l'importanza delle dotazioni. "Non abbiamo bisogno né di privilegi né di regalie, ma di quell'autonomia minima che emancipi il consiglio in linea con l'evoluzione legislativa. Strumenti adeguati per il ruolo che rivestono. Si parla di schede telefoniche prepagate per i capigruppo e di un budget a disposizione della presidenza e dei gruppi consiliari. Con grande sforzo, a gennaio abbiamo avuto a disposizione fax e internet per maggioranza e opposizione in due salette a palazzo Santini. In più da ora ci sarà un addetto stampa per un'informazione più puntuale e trasparente sui lavori". Un altro punto sul quale c'è attesa è un nuovo regolamento per il consiglio. "In effetti l'attuale non è adeguato all'evolversi della giurisprudenza e della legislazione nazionale. Ricerchiamo maggiore efficienza per rendere il dibattito in consiglio più snello. In pratica dare a tutti la possibilità di parlare senza permettere l'ostruzionismo. Non si deve sottrarre tempo alla democrazia, né vogliamo mettere bavagli". Un bilancio di questo primo anno da presidente? "Un'esperienza appassionante che mi ha portato a contatto con la logica della macchina pubblica. Il consiglio sta tornando al centro della vita cittadina, abbiamo fatto cose importanti come rispondere a interrogazioni e interpellanze con un ritmo adeguato, anche se ogni tanto rimangono lunghi i tempi di risposta. Inoltre abbiamo istituito la commissione trasparenza che per statuto avrà un presidente della minoranza. Passaggi che non sono scontati. La cosa più importante è il rapporto costruttivo con l'opposizione. Su grandi opportunità come il Piuss dovremo lavorare insieme". Circolano però voci su una sua eventuale staffetta. "Non sono appassionato a questo genere di illazioni, per quanto mi riguarda lavoro con grande passione nel ruolo che mi è stato attribuito, e al quale sto dando un contributo convinto". Alessandro Petrini.

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Stancanelli, il sindaco col triplo gettone (sezione: Costi dei politici)

( da "Repubblica, La" del 01-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pagina II - Palermo Alla busta paga da parlamentare nazionale si aggiunge l'emolumento da pensionato. "Ho rinunciato al compenso da primo cittadino" Stancanelli, il sindaco col triplo gettone "Prendo quello che mi spetta per legge. E a Palazzo Madama si guadagna di più" (segue dalla prima di cronaca) Risultato: all'esponente di An spetterebbero tre compensi, per un totale di oltre ventimila euro netti al mese. Insomma, Stancanelli è un simbolo, anche se assicura di aver rinunciato a una delle retribuzioni, quella da sindaco. Anche se è uno dei pochi che riescono ad esercitare pure una professione fuori dalla politica, nel caso specifico quella di avvocato. E non si scompone davanti alle maniche larghe del sistema. L'uomo, d'altronde, ha attraversato la politica siciliana in lungo e in largo: eletto all'Ars nel '96, capogruppo di Alleanza nazionale nella dodicesima legislatura, poi assessore alla Famiglia e al Lavoro con Cuffaro, quindi vice di Gianfranco Micciché nella scorsa, tormentata, legislatura del Parlamento di Sicilia. Quindi la doppia elezione di questa primavera. Quanto basta per spingere Stancanelli a una visione pragmatica delle cose. Dice di odiare la demagogia e fa una premessa: "Prendo quello che mi spetta per legge". Senatore Stancanelli, lei ora è un pensionato. Di lusso. "Sì, avendo superato i 50 anni una volta uscito dall'Ars mi spetterebbe il vitalizio. Ma è sicuro che mi sia già stato attribuito?". Ancora no, a dire la verità. L'amministrazione di Palazzo dei Normanni sta cercando i fondi per pagare le pensioni ai deputati cessati dal mandato. Serve un milione di euro. Ma la pensione arriverà. "Ah, ecco". Le sembra giusto che si possano cumulare il vitalizio dell'Ars e lo stipendio da parlamentare nazionale? L'ex senatore Piro, l'anno scorso, propose una sospensione dell'assegno. "E lui rinunciò alla pensione?". Beh, non credo. Ma il regolamento della Camera e del Senato non prevede il caso contrario, cioè il cumulo del vitalizio nazionale con lo stipendio da consigliere regionale. "Guardi, io non faccio né demagogia né qualunquismo. In una città come Catania, piena di problemi, non me lo potrei permettere. Percepisco le indennità che mi spettano, secondo le leggi e i regolamenti. Stop". E lo stipendio di sindaco? "Ah no, quello non lo prendo. Non posso, essendo già senatore". C'è una norma che lo vieta? "Penso di sì. Comunque, se non ci dovesse essere, sappia che ho già rinunciato. Opto per l'indennità di senatore. E sarei un bugiardo se non le dicessi che la scelta non è casuale: lo stipendio da sindaco si aggira sui 5 o 6 mila euro. A Palazzo Madama si guadagna di più". Diversi suoi compagni di partito, a partire da Nino Strano che aspira a un ritorno in Parlamento dopo lo show della mortadella in aula, dicono che lei si impegnò con Fini a lasciare lo scranno di senatore in caso di elezione al Comune di Catania. "Guardi, impegno o non impegno, io ho il dovere nei confronti dei miei elettori di rappresentarli anche in Senato. E lo farò finché riterrò che i miei impegni da sindaco, cui do la priorità, non siano divenuti inconciliabili con l'attività di senatore. Fino a quel momento - conclude Stancanelli - faccio quello che la legge mi permette". e. la.

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Stancanelli recordman dei gettoni "è la legge, perché meravigliarsi?" - emanuele lauria (sezione: Costi dei politici)

( da "Repubblica, La" del 01-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pagina I - Palermo Il personaggio Stancanelli recordman dei gettoni "è la legge, perché meravigliarsi?" EMANUELE LAURIA Sulla carta detiene un invidiabile record. Raffaele Stancanelli, senatore della Repubblica e sindaco di Catania e fresco pensionato dell'Ars, è l'uomo delle tre indennità. Il beneficiario di norme e regolamenti generosi nei confronti degli esponenti delle istituzioni. I suoi legali gli hanno garantito, ad esempio, che non c'è incompatibilità fra la carica ricoperta a Palazzo Madama e quella a Palazzo degli Elefanti. E il regolamento dell'Assemblea regionale, di cui Stancanelli è stato vice presidente sino ad aprile, assicura ai suoi ex inquilini la pensione, sotto forma di vitalizio, anche se nel frattempo questi percepiscono lo stipendio di parlamentare. SEGUE A PAGINA II.

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La maggioranza taglia l'opposizione (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Adriatico" del 01-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Agostini: "Questa non è una ribalta Qui bisogna lavorare più celeri e spediti" La maggioranza taglia l'opposizione Tempi di intervento, il centrosinistra chiede 10 minuti. Il sindaco ne concede 5 PORTO SAN GIORGIO - Poteva passare alla storia come uno dei rarissimi consigli comunali in cui tutti i punti all'ordine del giorno sarebbero stati approvati all'unanimità. Invece la scelta della maggioranza di ridurre i tempi d'intervento, per i consiglieri, da 10 a 5 minuti, ha sollevato un putiferio nel consiglio comunale di mercoledì sera. Al centro della bufera un emendamento del consigliere del Pd Claudio Brignocchi che chiedeva solo di mantenere invariati i 10 minuti d'intervento per i consiglieri. Emendamento respinto. La sua apertura, la minoranza l'ha mostrata dichiarando di essere d'accordo su tutte le altre proposte di modifica del regolamento comunale: un consigliere che fuoriesce dal suo gruppo non andrà più a costituire gruppo a sé, e non diventerà quindi capogruppo, il secondo gettone di presenza scatterà, dopo la mezzanotte del giorno del consiglio, previa verifica della presenza del consigliere. Ok anche al dimezzare i tempi d'intervento del capogruppo. E l'espressione del consigliere comunale della Sa, Claudio Speranzini, racchiude quello che l'opposizione pensa della maggioranza, o meglio del sindaco: "Siete pregati di non disturbare il conducente". Il conducente, ovviamente è proprio lui, il sindaco Agostini. "Abbiamo notato un palese imbarazzo commentano dall'opposizione anche nei consiglieri di maggioranza ma, per una presa di posizione del primo cittadino, non c'è stato niente da fare". Il Pd, in vista della prossima assise, presenterà un punto all'ordine del giorno in cui chiederà di individuare alcune materie, tipo piani regolatori o bilanci vari, in cui ci sia una deroga alla delibera e per cui ogni consigliere avrà a disposizione i fatidici 10 minuti: "Se anche in quel caso ci sarà chiusura, allora promette il capogruppo del Pd, Nicola Loira si andrà all'ostruzionismo". Tutto nasce da una proposta di modifica del regolamento comunale che prende spunto dalle indicazioni dell'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni d'Italia, in merito ad un regolamento comunale tipo. E a portarla in consiglio è stato il presidente Renzo Petrozzi: "E' inaccettabile che il sindaco Agostini il parere del consigliere Brignocchi si sia addirittura arrogato il diritto di replica nella discussione, che in questo caso spettava al presidente del consiglio". "Quello del sindaco è un atteggiamento di chiusura totale continua Loira e poi la faccia finita di dare i voti agli interventi dei consiglieri". E' stata gettata benzina sul fuoco anche perché è ancora vivo, in casa Pd, il ricordo delle parole del sindaco quando si parlò di Parco marino: "Se avessi saputo dichiarava Agostini che l'entità degli interventi dell'opposizione fosse stata tale non avrei portato la materia in consiglio". L'opposizione si sente: "Imbavagliata da un sindaco vendicativo nei nostri confronti, nell'unico luogo in cui possiamo esprimerci. Chissà poi perché? D'altronde può fare quello che vuole, i numeri in maggioranza li ha. Da quest'atteggiamento ne esce però umiliata non solo la minoranza, ma anche la maggioranza e soprattutto la stessa città". Sull'altra sponda Agostini critica la concezione di Brignocchi del consiglio come unica ribalta per potersi esprimere: "Io e la mia maggioranza la ribalta l'abbiamo in strada, tra la gente e le parole del sindaco - con la riduzione dei tempi si può lavorare più celeri e spediti". GIORGIO FEDELI,.

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Consorzio per i rifiuti, i capigruppo di Mazzarino evidenziano le carenze (sezione: Costi dei politici)

( da "Sicilia, La" del 01-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Mazzarino. I capigruppo consiliari, convocati dal sindaco Giovanni Virnuccio, si sono riuniti nei giorni scorsi per esaminare il nuovo progretto di statuto sociale per la costituzione del "Consorzio Ato ambiente CL 2" ed hanno evidenziato carenze e segnalato modifiche e aggiunte sia al testo-tipo dello statuto che allo schema di convenzione allegata al decreto del presidente della Regione n.127 del 20.5.2008 ("Nuova delimitazione degli ambiti territoriali ottimali per la gestione integrata dei rifiuti, costituzione di nuovi soggetti in forma di consorzio e messa in liquidazione delle attuali società di ambito"). Le variazioni ora debbono essere esaminate dalla assemblea dei sindaci che si terrà a Gela, quale sede del consorzio. L'assemblea dei sindaci, dovrà approvare sia il nuovo statuto che la convenzione entro il 4 settembre 2008, mentre i consigli comunali, con una direttiva dell'ing. Salvatore Raciti, direttore dell'osservatorio regionale sui rifiuti, sono stati invitati a "procedere alla convocazione del consiglio comunale per l'approvazione dello statuto entro il 5 agosto 2008". Inoltre l'ing. Raciti fissa il "cronoprogramma" degli adempimenti e cioè: entro il 31-10.2008 tutti i comuni ricadenti nell'Ato debbono costituirsi in consorzio; entro il 30.11.2008 deve essere nominato il consiglio d'amministrazione del consorzio, i "cui componenti, compreso il presidente, non devono percepire alcun compenso aggiuntivo rispetto a quello che i sindaci già percepiscono per la loro carica di sindaco; analogamente non deve essere previsto alcun gettone di presenza per le riunioni delle assemblea dei soci"; entro il 31 dicembre 2008 il consiglio d'amministrazione del consorzio deve insediarsi e la messa in liquidazione dei vecchi Ato. Dal primo gennaio prossimo, quindi, cessa "L'Ato ambiente CL1 e CL2" e subentra il "Consorzio Ato ambiente CL", che sarà dotato di "personalità giuridica come soggetto pubblico, e di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e tecnica" Il consorzio provvederà al governo e al coordinamento dei servizi di gestione integrata dei rifiuti, sarà finanziato da contributi dei consorziati commisurati alla popolazione residente al 31 dicembre 2007, avrà durata indeterminata, oltre al presidente ed all'assemblea dei soci, al presidente ed al consiglio d'amministrazione, al collegio dei revisori dei conti, avrà un direttore generale, al quale "con responsabilità manageriali compete l'attività per l'attuazione degli indirizzi programmatici e degli obiettivi imprenditoriali individuati per il perseguimento dei fini del consorzio". Angelo Stuppia.

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Il miraggio della pensioneInail (sezione: Costi dei politici)

( da "Sicilia, La" del 01-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il presidente Dinaro: "Oltre 7 mila richieste da chi è entrato in contatto con l'amianto" Ieri, durante la conferenza stampa convocata dall'Inail, è stato sottolineato che nella classifica regionale degli infortuni Siracusa si pone nella media, mentre è prima per il numero di pratiche presentate dai lavoratori che, avendo avuto "contatti" con l'amianto, intendono godere di alcuni benefici. Nella sede provinciale dell'Inail era presente il presidente del Comitato consultivo provinciale, Giovanni Dinaro. A causa di un'indisposizione fisica era assente il vice - presidente, Antonino Gozzo, che abbiamo raggiunto telefonicamente. "In merito agli infortuni nel lavoro - ha detto Gozzo - sino al giugno del 2008: 1.823 sono stati i casi aperti; 1.639 i casi aperti al netto delle franchigie; 191 i casi definiti in franchigia; 1.606 i casi definiti al netto della franchigia; 1.204 i casi definiti positivamente; 1.189 i casi definiti positivamente da infortunio; 9 i casi definiti positivamente da malattia professionale; 6 i casi definiti positivamente da silicosi asbestosi; 402 i casi definiti negativamente. La stragrande maggioranza di aziende siracusane, dopo la richiesta di serrati controlli da parte del prefetto, si è adeguata alle norme sulla sicurezza. Poiché la negligenza dei lavoratori, spesso, è alla base degli incidenti, presto partirà una campagna di sensibilizzazione". Dinaro si è soffermato sulle domande di pensione 6 anni prima della data stabilita, da parte di quei lavoratori che abbiano operato in stretta contiguità con l'amianto. "Le richieste - ha detto - sono state 7.760, per un totale di 473 aziende interessate. Le domande definite positive sono state 2.420, mentre quelle in istruttoria 2.698. A Ragusa, ad esempio, le domande inoltrate sono state 1.920, per un totale di 34 aziende interessate; a Palermo le domande pervenute sono state 7.557, per un totale di 26 aziende interessate. L'eventuale ammissione al predetto beneficio scatta a prescindere dallo sviluppo della malattia da parte del lavoratore". Dinaro ha, poi, criticato la soppressione dei comitati provinciali Inail, prevista dal Governo, per motivi finanziari. "Non ne comprendiamo il motivo - ha detto - visto che non è previsto alcun gettone di presenza, ma solo un rimborso spese". Entrambi, infine, hanno criticato le deficitarie attribuzioni dell'istituto infortuni, competente, soltanto, per gli accertamenti e per il risarcimento danni. Gli istituti, infatti, sono estromessi dall'esecuzione di controlli, che spettano, tra gli altri, all'Asl, all'Ispettorato del lavoro. Lucia Corsale.

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In consiglio le dimissioni del sindaco (sezione: Costi dei politici)

( da "Centro, Il" del 02-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Roseto. Seduta martedì In consiglio le dimissioni del sindaco ROSETO. Si preannuncia molto caldo il consiglio comunale di Roseto che il presidente Achille Frezza ha fissato per martedì. Ben undici i punti all'ordine del giorno, ma non è difficile immaginare quale sarà l'argomento centrale del dibattito, cioè le dimissioni anticipate del sindaco Franco Di Bonaventura, che si candiderà alle regionali. Le forze di opposizione hanno infatti già annunciato che affronteranno questo tema, così come faranno i socialisti, ex partner di governo del Partito democratico. Secondo lo schema la seduta dovrebbe aprirsi con l'approvazione del regolamento per l'assegnazione delle aree di edilizia residenziale pubblica. Due le interrogazioni presentate dall'opposizione: la prima sulla vendita dell'area di risulta dell'ex mattatoio, mentre la seconda riguarda l'annullamento, in via di autotutela, dei preavvisi di accertamento in violazione alle norme del codice della strada. Più numerose le mozioni, presentate sempre dalla minoranza, una delle quali sollecita la maggioranza alla redazione del piano traffico. L'altra mozione ha il sapore di una tirata d'orecchie ai consiglieri che disertano le sedute o abbandonano l'aula prima del tempo, per i quali si chiede la non corresponsione del gettone di presenza. (f.ce.).

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Consiglio, doppia seduta per un paio di punti in agenda (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Gorizia Consiglio, doppia seduta per un paio di punti in agenda SAGRADO. Doppia convocazione - per un paio di punti all'ordine del giorno - del consiglio comunale di Sagrado in relazione a presunte irregolarità nella notifica dell'avviso ai consiglieri comunali. In seguito a una richiesta del consigliere Daniela Visintin, che aveva proposto all'esecutivo sagradino di utilizzare la posta elettronica per la notifica e la trasmissione di informazioni utilizzando la posta elettronica con una migliore economia delle spese, il sindaco Elisabetta Pian ha adottato questo sistema facendo sottoscrivere una liberatoria ai consiglieri che intendevano fare uso dell'e-mail. Il consigliere Pierina Zulian, che era assente nella seduta del 24 luglio, pur avendo sottoscritto la liberatoria ha inviato una lettera al sindaco Pian richiamando il regolamento comunale in relazione alla notifica ai consiglieri dell'avviso di convocazione del consiglio comunale. Il sindaco e la giunta, in regime di autotutela, hanno ritenuto perciò di dover convocare un consiglio comunale d'urgenza per revocare le delibere approvate nella seduta precedente e discutere nuovamente dell'identico ordine del giorno. Giovedì scorso il consiglio comunale in una decina di minuti ha perciò nuovamente approvato quanto discusso nella precedente seduta, mentre altri 50 minuti sono serviti per la lettura di nuove interrogazioni. Il capogruppo di minoranza, Beniamino Visintin, ha inviato una lettera al presidente del consiglio comunale spiegando che il proprio gruppo (composto dai consiglieri Daniela e Miriam Visintin e David Cernic) non sarà presente perché ritiene che quanto approvato nella precedente seduta debba ritenersi valido. Magra consolazione per i contribuenti del Comune di Sagrado, che così hanno risparmiato solo quattro gettoni di presenza, mentre i consiglieri di maggioranza hanno dovuto garantire il numero legale, magari controvoglia, perché il consiglio è stato convocato d'urgenza l'ultimo giorno utile per procedere alla variazione di bilancio. In ballo c'erano 92 mila euro messi a disposizione dalla Provincia di Gorizia per la ristrutturazione delle strutture scolastiche. La stessa variazione di bilancio aveva già ricevuto dalla Regione un contributo per la risistemazione del tetto della palestra comunale. Oltre al tetto della palestra, verranno sistemate le strutture interne della stessa, verrà realizzata l'insonorizzazione della mensa e verranno realizzati i nuovi sistemi di sicurezza della scuola. Dario Visintin.

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Pd: va ridotto il costo della politica (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 03-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

"Il Pd propone in Parlamento progetti per ridurre i costi della politica e la maggioranza li boccia". A denunciarlo sono il deputato mantovano Marco Carra e il segretario provinciale del partito Massimiliano Fontana. "Le iniziative parlamentari puntavano a garantire maggiore trasparenza ai cittadini - spiega Fontana - non capiamo questo rifiuto. Erano proposte di buon senso, non politiche". Gli ordini del giorno presentati dal Pd riguardavano la riduzione di alcuni privilegi della politica. Si chiedeva, ad esempio, che le spese dei deputati fossero documentate e il budget della Camera reso pubblico, oltre alla cessazione della libera circolazione a fine mandato parlamentare e il controllo delle spese telefoniche. "Denunciamo l'atteggiamento irresponsabile e irrispettoso della destra, che ha bocciato queste proposte bollandole come demagogiche - spiega Carra - ma sono solo scuse. Specie da parte della Lega, che ha fatto proprio il motto 'Roma ladrona' e poi si rifiuta di ridurre i costi della politica". (m.g.).

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Finanziamenti ai partiti: Lega e Idv raddoppiano (sezione: Costi dei politici)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

ROMA L'onda lunga delle elezioni di aprile stravolge il budget dei partiti. Inattesi tracolli e grandi exploit segnano le tabelle dei rimborsi elettorali. Lega Nord e Italia dei Valori raddoppiano gli incassi. Quelli del Partito democratico crescono più di quelli del Popolo della libertà. L'Udc limita i danni. E se l'Udeur di Mastella resta a quota zero, la Sinistra Arcobaleno si accontenta delle briciole: solo un quinto rispetto al 2006. La torta da dividere sono i 100 milioni 618 mila 876 euro l'anno di rimborsi elettorali. Circa 503 milioni nell'intera legislatura. Alla ripartizione, deliberata questa settimana dagli uffici di presidenza dei due rami del Parlamento, partecipano tutti i partiti che hanno superato la soglia dell'1% alla Camera o il 5% in una Regione al Senato. Quattordici in tutto. Anche, quindi, alcune delle formazioni che non hanno eletto neanche un parlamentare (Sinistra Arcobaleno e La Destra, ad esempio). Qualcuno, come l'Udeur dell'ex ministro Clemente Mastella, non riceverà nessun rimborso per le politiche del 13 e 14 aprile. Ma continuerà, come altri 16 partiti, a incassare quelli maturati per le elezioni 2006. Una norma stabilisce infatti che prosegua "l'erogazione anche in caso di scioglimento delle Camere", fino a quello che avrebbe dovuto essere il termine naturale della legislatura, cioè il 2011. Per quest'anno, però, le somme stanziate sono state ridotte del 24,55%, tenendo conto di un taglio strutturale previsto dalla finanziaria 2007 e delle attuali disponibilità (il Tesoro al momento non ha accantonato l'intera somma). Dal 2002 i partiti hanno diritto a un euro per ogni voto ricevuto. E un exploit elettorale si traduce in un'impennata dei rimborsi. Raddoppiano, così, quelli di Lega (dai 4.491.112,15 euro del 2006 agli 8.276.910,52 del 2008) e Italia dei Valori (da 2.145.212,19 a 4.329.845,46 euro).

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Mense, sul ricorso si deciderà domani (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Gorizia Mense, sul ricorso si deciderà domani I genitori continuano a essere dubbiosi sulla possibilità di rivolgersi al Tar Portelli (Pd) li sprona: "Personalmente ritengo sia l'unica strada da seguire" Doveva essere la riunione decisiva per definire le modalità di ricorso al Tar contro l'accorpamento dei punti cottura degli asili cittadini, invece è stato tutto nuovamente rimandato. Tra ferie e impegni vari, sono stati meno numerosi del previsto i partecipanti all'incontro del comitato "Mangiar sano", così è stato fissato un altro incontro per domani alle 17. I genitori dovranno decidere prima di tutto se portare avanti la loro istanza, dal momento che i rischi ci sono. "Dopo due ore di discussione, abbiamo preferito trovarci un'altra volta. Un po' per le ferie e un po' perché era pur sempre sabato mattina, le assenze erano numerose. Non ce la siamo sentita di decidere anche per gli altri", spiega una delle componenti di "Mangiar sano". L'incontro di domani non servirà solo a decidere le modalità con cui presentare il ricorso, ma sarà volto a definire una questione ancora più importante: "Al di là di chi sarà a presentare il ricorso da un punto di vista formale, i rischi sono tanti, non possiamo nasconderlo. Siamo indecisi se proseguire o meno, non vorremmo poi trovarci a sostenere forti costi nel caso non dovesse andare come speriamo. Ci accorderemo nell'incontro previsto per domani, in quanto sappiamo che i tempi sono stretti. L'avvocato Ottavio Romano, che si è fatto carico della questione, ci ha spiegato che entro lunedì 11 l'istanza dovrà infatti essere pronta e presentata". Nell'attesa della riunione di domani, il consigliere comunale dell'Ulivo-Pd Federico Portelli ribadisce l'appoggio ai genitori da parte del suo schieramento: "Il ricorso è l'unico mezzo realmente efficace per disinnescare il provvedimento di riorganizzazione delle mense, e ricordo quanto abbiamo già detto, cioè che il nostro gruppo consiliare intende devolvere il gettone di presenza delle ultime sedute per contribuire alle spese legali da affrontare. Personalmente ritengo giusto seguire questa strada, anche per difendere il consiglio comunale, dal momento che una simile decisione avrebbe dovuto essere presa solo in seguito a un dibattito dell'assemblea, non con una delibera di giunta. Ma evidentemente il sindaco e gli assessori hanno preferito usare questo metodo perché avevano il timore di non poter contare sul sostegno della maggioranza". Francesca Santoro.

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La minoranza va all'attacco del comune <Basta incarichi a collaboratori esterni> (sezione: Costi dei politici)

( da "Cittadino, Il" del 04-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

La minoranza va all'attacco del comune "Basta incarichi a collaboratori esterni" n Il gruppo di minoranza turanese Sviluppo democratico accusa l'amministrazione di non poter affidare incarichi a professionisti esterni fino al ripristino di una situazione tecnica dovuta ad un'inadempienza: "Da quanto si evince consultando, sul sito del ministero della pubblica amministrazione, l'avviso che elenca le amministrazioni pubbliche responsabili di non aver effettuato la dichiarazione all'anagrafe delle prestazioni per gli incarichi affidati a consulenti e collaboratori esterni, il consiglio comunale del 29 luglio non avrebbe potuto approvare consulenze esterne per i lavori al cimitero e per la redazione del piano di governo del territorio che avranno un costo di circa 40mila euro", ha dichiarato il capogruppo Mauro Tresoldi. In ogni caso la legge prevede che: "Le amministrazioni che omettono gli adempimenti non possono conferire nuovi incarichi fino a quando non adempiono". Il documento chiarisce che gli elenchi già pubblicati, relativi agli incarichi del 2006, riguardano solo il 45 per cento delle pubbliche amministrazioni. Manca all'appello il restante 55 per cento. Se il totale delle consulenze pubblicate ammonta a 263.089 incarichi per un totale di 1.287.894.854,25 di euro, si può ipotizzare che il numero di consulenze e gli importi possano essere raddoppiati. Si può quindi stimare che esistano circa 500.000 incarichi per una spesa totale di oltre 2.500.000.000,00 euro". Il sindaco Umberto Ciampetti ha replicato: "Non so di cosa stiano parlando, non abbiamo collaborazioni riguardanti questa normativa o problemi di questo tipo e come ogni comune stiamo provvedendo a portare avanti tutta la documentazione per qualsiasi progetto. Siamo in regola e quindi non attaccabili, i nostri uffici lavorano bene e se scoprissimo delle mancanze saremmo i primi a redarguirli". Ma Tresoldi incalza: "Comunichiamo la nostra intenzione di denunciare alle autorità quanto approvato dal sindaco e dalla maggioranza".

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Consiglieri, tagliati gli stipendi (sezione: Costi dei politici)

( da "Centro, Il" del 04-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Cronaca Consiglieri, tagliati gli stipendi Il 30 per cento in meno da gennaio, il Comune riduce le spese PESCARA. Il Comune darà una sforbiciata agli stipendi dei consiglieri. Dal prossimo gennaio, per effetto della legge Finanziaria, gli esponenti di tutti i gruppi politici subiranno una decurtazione del 30 per cento delle retribuzioni. I gettoni di presenza per le riunioni di commissione passeranno da 40 a 28 euro, quelli per le sedute di consiglio, da 80 a 56 euro. Lo hanno rivelato il presidente del consiglio comunale e il vice, Vincenzo Dogali e Nicoletta Verì, durante la presentazione del primo bilancio dell'attività svolta nell'arco di due mesi e mezzo, dal 19 maggio scorso, giorno del loro insediamento. Sono stati convocati finora otto consigli comunali, cinque conferenze dei capigruppo, quattro riunioni dell'ufficio di presidenza. Nell'ambito dell'attività dell'aula, sono state inoltre presentate dieci mozioni, cinque interrogazioni, tre proposte di delibere di consiglieri. Sono stati approvati 43 provvedimenti. Dogali ha fatto presente che tra i prossimi interventi dell'ufficio di presidenza si prevede l'istituzione della nuova commissione pari opportunità. Dopo il voto delle Regionali, previsto per fine novembre, si procederà all'elezione del nuovo consigliere comunale aggiunto, in rappresentanza dei cittadini stranieri residenti a Pescara. Il presidente ha quindi fatto presente che nell'arco di questo inizio consiliatura si è proceduto ad una razionalizzazione delle spese e si è provveduto all'informatizzazione del servizio di rassegna stampa. E poi, sempre nell'ambito di un taglio ai costi, si è creato un unico ufficio stampa per sindaco, giunta e consiglio comunale; sono state cancellate al centralino mille codifiche brevi attraverso le quali era consentito ai telefoni comunali di contattare cellulari senza rivolgersi al centralino. In compenso, sono destinate ad aumentare le spese per i gruppi consiliari. Dogali ha rivelato di aver richiesto un aumento del badget da 18 a 20mila euro. Tra gli obiettivi della presidenza, anche una serie di incontri e manifestazioni sulla città, uno dei quali tenderà a far avvicinare i pescaresi all'ospedale civile. "L'ospedale" ha detto Dogali "sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia trentennale". Invece, la Verì ha sollevato una polemica. "Sono stati mesi di intensa e indubbia attività" ha affermato "in cui, però, troppo spesso è stata mortificata la presenza femminile e soprattutto ordini del giorni e mozioni approvati sono rimasti lettera morta". "Senza dubbio c'è un clima di dialogo all'interno dell'ufficio di presidenza" ha proseguito "ma ciascuno deve tenere fede al proprio mandato ricevuto dagli elettori e il mio è quello di critica e controllo anche dell'operato della giunta". La vice presidente ha poi criticato "la mancata comunicazione dell'ufficio di presidenza di alcuni atti trasmessi al presidente, come l'esposto presentato alla procura della Corte dei conti e alla procura da un revisore dei conti, in merito a presunte irregolarità nel servizio di riscossione sulla pubblicità".

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<Così salvo le Comunità montane> (sezione: Costi dei politici)

( da "Secolo XIX, Il" del 04-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

"Così salvo le Comunità montane" l'intervista Gabriella Mondello (Pdl): "Giusto ridurre gli sprechi. Ma in Liguria non ci saranno tagli: anzi, arriveranno più risorse" 04/08/2008 roma. "Le Comunità montane in Liguria non spariranno. Paesi come Rezzoaglio, Santo Stefano d'Aveto, i comuni dell'Alta Valle Fontanabuona e della Val Trebbia avranno invece più risorse, proprio grazie al criterio dei 750 metri stabilito con un emendamento alla Finanziaria del governo Berlusconi". Gabriella Mondello, deputata del Popolo della libertà, eletta in Liguria, membro del gruppo parlamentare 'Amici della Montagna' e della Commissione Ambiente, in questa intervista al Secolo XIX, difende il giro di vite sulle Comunità montane. Onorevole, non siete stati troppo duri? "Sull'argomento bisogna essere chiari. Per troppi anni, infatti, in Liguria abbiamo visto prevalere comuni forti e costieri come Sanremo e Sestri Levante che con l'entroterra e la montagna hanno poco a che vedere. Senza contare che, in media, l'80% del finanziamento delle Comunità montane serviva a pagare il personale". Il presidente Lorenzo Sugo, Uncem Liguria, ha lanciato l'allarme: le Comunità montane della regione spariranno. Non è troppo passare da 19, quelle che c'erano prima della riforma del 2007-08, a zero? "Guardi, le modifiche messe in campo prima dal governo Prodi e adesso dal governo Berlusconi vanno nella direzione di dare fondi a chi ne ha davvero bisogno, all'entroterra ligure per esempio. Rezzoaglio, ed altri paesi dell'entroterra non saranno affatto penalizzati". Non c'è il rischio che prevalga la lobby delle Alpi, nord ricco e turistico, contro gli Appennini? "Il discorso della contrapposizione tra Alpi e Appennini esiste. Ma all'interno del Parlamento e del gruppo Amici della Montagna con altri colleghi mi sto impegnando affinché sia garantito l'impegno, anche di risorse, per diversi comuni dell'entroterra ligure, e non solo, che ne hanno bisogno per andare avanti". In che modo, visto che nei prossimi tre anni i fondi per le Comunità saranno tagliati di 90 milioni? "Le priorità saranno tre. Primo, evitare lo spopolamento migliorando la viabilità che collega l'entroterra alle città metropolitane dove si va per lavorare. Secondo, l'introduzione di un trattamento differenziato per il pagamento delle imposte. Terzo: il mantenimento ed il potenziamento di iniziative culturali che tengano in vita la montagna". Ci faccia qualche esempio. "Se miglioriamo la strada per andare da Santo Stefano d'Aveto a Genova, è un esempio, si riducono i tempi per arrivare in città con vantaggi per chi vive in montagna e lavora sulla costa. Sulle imposte: non si possono applicare gli stessi studi di settore ad un negozio dell'entroterra che vende, che so abbigliamento, ed a uno che si trova a Portofino". Dica la verità: le Comunità montane erano davvero uno spreco legato alla "casta"? "I tagli dei costi della politica non possono cadere solo su di loro. Certo, inserire una località come Campomorone in una Comunità montana, visto che già fa parte della periferia genovese, beh, quello non va bene". In Liguria le Comunità montane sopravvivranno alla riforma del governo? "Sì, abbiamo lavorato con il criterio di dare a chi ha davvero bisogno. Parola di un'amica della montagna" Massimiliano Lenzi 04/08/2008 ' 04/08/2008 attenzioneagli abusiUna località come Campomorone, che è periferia di Genova, non potrà far parte di una Comunità gabriella mondellodeputato Pdl 04/08/2008.

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) AUTOVELOX/1 Le critiche ai rilevatori sono diseducative NOTO CHE se (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 04-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

FORLI' AGENDA pag. 28 ) AUTOVELOX/1 Le critiche ai rilevatori sono diseducative NOTO CHE se... SENTINELLA Un autovelox ) AUTOVELOX/1 Le critiche ai rilevatori sono diseducative NOTO CHE sempre più di frequente si polemizza sull'impiego e le modalità di come vengono posizionati gli autovelox da parte delle forze di polizia (lettera pubblicata il 28 luglio su Ditelo al Resto del Carlino), e che tali mezzi servono in realtà solo a rimpinguare le casse di Comune e Provincia (segreteria provinciale Lega Nord pubblicata il 31 luglio sulla cronaca di Forlì del Carlino). Ritengo che tutte queste polemiche siano assolutamente diseducative, pretestuose e servano solo a scusare e tollerare comportamenti non corretti. Se esistono limiti di velocità (o se esistono delle leggi, che è la stessa cosa) questi vanno rispettati e conseguentemente il modo di rivelare le infrazioni da parte delle forze dell'ordine non ha nessuna importanza. Chi poi ritiene che certe velocità siano incompatibili con le esigenze del traffico, dato che sono organi di partito, si adoperino con mezzi costituzionali (a cui garantisco fin d'ora il mio appoggio) presso gli enti preposti o gli enti proprietari della strada per far sì che tali limiti siano innalzati. Sia chiaro che qualora un eventuale limite dei 50 venisse portato a 70 o 90 questa nuova velocità andrebbe rispettata con la tolleranza sancita dal Codice della strada, senza ritornare poi di nuovo alle polemiche iniziali. Lettera firmata ) AUTOVELOX/2 Cittadini, fate una donazione per installare i controlli LA PAROLA sicurezza per le amministrazioni squattrinate è meglio di un pozzo di petrolio. Ce ne fornisce buon esempio l'assessore alla viabilità della provincia di Forlì-Cesena in una recente intervista rilasciata a questo giornale. Leggendola ho provato una pena inferiore solo a quella per la tragedia del Darfur. Il nostro autoproclamatosi angelo custode piange pubblicamente perché non riesce a trovare i soldi per comprare venti autovelox da posizionare, sapientemente occultati, nei vari comuni della nostra provincia, come deterrente comportamentale nei confronti dei lavoratori repressi che sfrecciano alla folle velocità di 56 km orari sulle nostre strade. Badate bene: non è lui che li vuole, sono centinaia di cittadini che li invocano! Simpatico assessore, mi sento impotente di fronte al suo problema, tuttavia le voglio dare un consiglio: apra un conto per le donazioni pro autovelox. Sono certo che tutte le persone che reclamano questo tipo di sicurezza non lesineranno un piccolo obolo per una così nobile causa. Buche sui manti stradali, cartellonistica fatiscente o inesistente possono aspettare, servono ad un'altra nobile causa; quella dei gommisti e dei carrozzieri. Un'ultima osservazione, assessore Castagnoli, a tutela della sua estetica: non dica più "sarei contentissimo se non ci fosse neppure una contravvenzione". Si guardi allo specchio; noterà che il suo naso si è alquanto allungato... Massimo Minelli ) CIRCOSCRIZIONI Pagare i rappresentanti con il dovere civico LE PROPOSTE per ridurre le circoscrizioni da 5 a 3 hanno incontrato critiche e non poche polemiche tra maggioranza e minoranza. Tuttavia bisogna tener conto della legge 244/2007, e soprattutto dell'enorme costo della politica, e non solo a Forlì. Ai presidenti delle circoscrizioni vengono corrisposti 1.900 euro lordi, ai consiglieri viene invece dato un gettone di presenza di circa 22 euro per seduta. Ciò non è certamente molto economico per il bilancio delle amministrazioni, considerando anche il ruolo che questi appannaggi giocano nella determinazione delle pensioni. Perché allora non ridurre questi compensi ad oltre la metà, facendone motivo di dovere civico? Si è tanto parlato della riduzione delle circoscrizioni, ma la minoranza non ha mai sollevato la questione economica. Lanfranco Tuppolano Image: 20080804/foto/2107.jpg.

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"Casta nostra" colpisce ancora, aumentano i costi della politica (sezione: Costi dei politici)

( da "Opinione, L'" del 04-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Oggi è Lun, 04 Ago 2008 Edizione 162 del 02-08-2008 "Casta nostra" colpisce ancora, aumentano i costi della politica di Dimitri Buffa Tagli per tutti nella finanziaria? Forse. Ma non per i soliti noti. Cioè i politici, Quelli che qualcuno chiama demagogicamente "la casta". Tanto per fare un esempio, alla Camera, con i dodici ministri dell'attuale governo, le spese saliranno di 14 milioni( +1.5%) e al Senato di 12 milioni e 290 mila (+2.11%). Il Parlamento italiano costerà ai cittadini la somma di un miliardo 663 milioni 500mila euro, così divisi: un miliardo 69 milioni di euro alla Camera (630 deputati) e 594 milioni e 500 mila euro al Senato (315 senatori eletti, più 7 a vita). Per un totale di 26 milioni di euro in più che nell'anno passato. La Camera è riuscita a restare sotto il tetto dell'inflazione programmata dell'1,7%, il Senato invece non ce l'ha fatta, pur avendocela messa tutta, ma rivendica di essere rimasto comunque sotto al limite del 2,5% fissato a suo tempo. L'incremento maggiore riguarda i gruppi parlamentari che sono diminuiti rispetto alla scorsa legislatura. Dai banchi parlamentari sono infatti spariti Rifondazione Comunista, i Verdi-Pdci, la Sinistra democratica. Mentre i due gruppi separati di An e Forza Italia, sono ora uniti nel Pdl. Tuttavia i gruppi a palazzo Madama si accaparreranno nel 2008 ben 40 milioni e 100 mila euro, +1.9% rispetto ai 39 milioni e 350 mila euro del 2007. Alla Camera i gruppi percepiranno invece 2 milioni e 290 mila euro in meno. Un aumento significativo delle spese sarà quello dovuto ai politici in quiescenza. Le pensioni degli ex parlamentari quest'anno ci costeranno il 5,25% in più alla Camera e il 4,52% al Senato. Aumentano anche gli stipendi del personale che lavora a Montecitorio (+1,49%) mentre al Senato ci costeranno di più gli ex dipendenti in pensione (+5,77%,) e il personale non dipendente (+2,52%). Secondo i dati di Morando, forse l'unico vero riformista dentro al Pd, le spese del solo Senato dal 2001 al 2006 "sono passate da 374 milioni a 521 milioni, con un aumento del 40%, un dato agghiacciante" Ci sono però anche rivendicazionismi tutti interni alla casta: se ne fa portavoce il deputato del Pdl Emerenzio Barbieri, il quale ha saggiamente fatto notare che "oggi i senatori percepiscono non meno di 700-800 euro al mese in più rispetto ai deputati." Vedrete che il suo grido di dolore non resterà inascoltato. Intanto, però, iniziano a diminuire i privilegi dei dipendenti del Senato. Innanzitutto andranno in pensione sette anni più tardi: a 60 anni e non più a 53 come previsto in precedenza. E vedranno raddoppiarsi la decurtazione dallo stipendio base per i primi tre giorni di assenza per malattia. Sono queste due delle principali novità dell'accordo, approvato ieri all'unanimità dal consiglio di presidenza del Senato, che si applicherà ai dipendenti di Palazzo Madama. L'accordo - secondo quanto riporta un comunicato del Senato - consentirà di raggiungere risparmi per 4 milioni e prevede anche un'elevazione graduale del limite di età pensionabile ed anche un "forte inasprimento" dei criteri per la concessione degli incentivi economici. Il presidente del Senato Renato Schifani nella nota ha ringraziato sia il Consiglio di Presidenza (la Vice Presidente Rosi Mauro, e i Questori Romano Comincioli, Paolo Franco e Benedetto Adragna) sia il personale del Senato e le organizzazioni sindacali che "in un momento non facile per l'economia del Paese hanno responsabilmente accolto un pacchetto di proposte improntate a quella politica di risparmio e sobrietà che si trascinava da diversi anni".

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Devolviamo il gettone alla piccola Camilla (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 05-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Proposta della minoranza di Acquanegra "Devolviamo il gettone alla piccola Camilla" ACQUANEGRA. La minoranza ha proposto attraverso un'interpellanza di devolvere il gettone di presenza dei consiglieri alla piccola Camilla Iannacone, colpita da una rara malattia e che abbisogna di costose cure negli Stati Uniti. "Da alcuni giorni - spiega il capogruppo Roberto Pantaleo - ha preso vita nella nostra provincia un movimento di solidarietà per aiutare la piccola Camilla ad affrontare le difficili e onerose cure cui deve essere sottoposta negli Stati Uniti, per cercare di porre rimedio alla grave malattia che l'affligge fin dalla nascita. Abbiamo perciò pensato di sottoporre la questione all'attenzione del sindaco e a quella del consiglio comunale per vedere se è possibile anche da parte nostra dare un contributo concreto. A questo scopo abbiamo presentato un'interpellanza affinché venga posto all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale il seguente punto: Donazione gettone di presenza dei consiglieri comunali a favore di Camilla Iannacone. Riteniamo - conclude Pantaleo - che un atto di questo tipo oltre a contribuire, seppure in misura infinitesimale, ad alleviare i problemi della piccola Camilla e della sua famiglia, abbia una forte valenza simbolica e possa fungere da volano a nuove iniziative di solidarietà". La proposta, infatti, è quella di coinvolgere altre amministrazioni comunali per ampliare la donazione del gettone di presenza a fini benefici. (fr.r.).

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Federalismo opportunità per cambiare il sud - andrea geremicca (sezione: Costi dei politici)

( da "Repubblica, La" del 05-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pagina I - Napoli L'analisi Federalismo opportunità per cambiare il Sud ANDREA GEREMICCA Sul federalismo fiscale il Mezzogiorno è chiamato a fare i conti, prima ancora che con le posizioni degli altri, con i propri limiti e ritardi. O qualcuno pensa sul serio che gli appetiti e gli egoismi delle "regioni ricche" possano essere battuti invocando solidarietà a scatola chiusa? Il federalismo solidale, responsabile, compatibile è un diritto, una necessità per la coesione del paese: il cinquanta per cento delle regioni italiane andrebbe in rosso senza un'equa politica perequativa. Da questo punto di vista non esiste una specificità del Sud, che non deve chiedere per sé ma può parlare a nome di tutto il paese. Iniziando, però a mettere ordine in casa propria. Il federalismo poggia sulla competitività territoriale, la sussidiarietà e la modernizzazione del paese. Per il Mezzogiorno questo è un banco di prova, una sfida alta e una grande occasione, perché così sarà in qualche modo costretto - fatto salvo ovviamente il metodo della gradualità e il principio delle pari opportunità tra tutti i territori chiamati a competere - a uno straordinario sforzo di cambiamento e innovazione: delle classi dirigenti, del sistema produttivo, delle città, della pubblica amministrazione, dei servizi; a una ferma azione di contrasto agli sprechi, alla corruzione, all'illegalità. Altrimenti la solidarietà rischia di non essere più un diritto, ma la perpetuazione dell'assistenzialismo. E arroccarsi sulla denuncia esaustiva e rancorosa dello sviluppo duale del paese, dell'aumento del divario Nord-Sud, della nuova emigrazione giovanile, della scarsità dei trasferimenti statali, delle responsabilità delle politiche nazionali e così via, è giusto e sacrosanto: ma se si ferma qui, la cultura meridionalista scade a livelli marginali e ininfluenti, e rischia di fornire alibi alle classi dirigenti locali. SEGUE A PAGINA IX.

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Le comunità montane sono davvero inutili? (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Udine Le Comunità montane sono davvero inutili? DIBATTITO di PASQUALE D'AVOLIO * Si fa presto a dire che occorre sciogliere qualche ete o istituzione o parlare di enti inutili specie quando non se ne fa parte: normalmente si ottiene il plauso della "gente" (uso non a caso questo termine), portata a vedere nelle istituzioni democratiche un "covo" di apparati politici e burocratici, per lo più improduttivi e fonti di clientelismo o di corruzione. Non che non esistano situazioni del genere; ma ci si dimentica che questi mali sono diffusi un po' in tutti i settori, pubblici e privati, e tra i beneficiari ci sono magari gli stessi che spargono discredito a piene mani. Negli ultimi tempi va di moda sparare sulle Comunità montane: dopo Tondo ecco ora Enore Picco, entrambi "montanari", eppure così avversi a questa istituzione, che vorrebbero sparisse. Per sostituirla con cosa? Picco ripropone la provincia dell'Alto Friuli, su cui tornerò dopo (Tra parentesi, non si chiedeva a gran voce anche la soppressione delle Province?). Abbiamo letto in tanti la denuncia di Stella e Rizzo sulla "Deriva" italiana (i casi di Comunità montane... sul mare!), ma lo stesso Stella in un articolo sul Corriere invitava a non fare di ogni erba un fascio, citando proprio la Comunità montana della Carnia, assieme ad altre due in Italia, come esempi di buona amministrazione. Naturalmente non basta citare Stella. Chi scrive ha fatto parte per 20 anni (fino al '95) della Comunità montana della Carnia (sempre all'opposizione, attualmente da qualche mese come delegato di Paularo e non ha "poltrone" da difendere) e se volessi potrei citare tante scelte sbagliate di quegli anni. Ma sarebbe ingiusto se non riconoscessi il ruolo che la Comunità ha avuto nel dopo-terremoto e successivamente nel cercare di dare una voce più autorevole a un territorio disperso in 28 piccoli comuni (a parte Tolmezzo) nei confronti della Regione e della Provincia di Udine. Fabris, Mainardis, Moro, Martini, D'Orlando per fermarmi a quegli anni potrebbero dire la loro, a parte il compianto D'Orlando. Se veniamo a tempi recenti, bisogna partire dai fatti e di "fatti" ne esistono. A partire dagli anni 90 c'è stato l'impegno per lo sviluppo dell'artigianato e della piccola industria attraverso l'acquisizione o la costruzione dei capannoni (una scelta oggi da ripensare certo, ma che allora fu apprezzata da tanti), la costruzione di centraline idroelettriche che fruttano svariati centinaia di migliaia di euro, l'avvio di una politica energetica d'avanguardia rispetto ad altre zone, e infine l'avvio di una politica delle infrastrutture tecnologiche che nel giro di qualche mese porrà la Carnia alla pari di zone più fortunate dal punto di vista geografico. Non parlo di opere pubbliche, di interventi nel settore agricolo-forestale, perché ciò fa parte della normale attività di un ente montano. Poteri citare nel settore culturale la bella realtà di "Carnia Musei", che altre zone ci invidiano, ma soprattutto mi pare importante sottolineare la messa in rete di servizi amministrativi a favore dei piccoli comuni, che da soli non ce la farebbero. Tutto bene quindi? Niente affatto. Sarebbero tante le cose da fare e da cambiare, ma non si può attribuire alle Comunità montane le colpe di un ritardo nello sviluppo le cui origini risiedono altrove. Si vogliono abolire le Comunità montane? Lo si faccia pure, ma si dica anche come portare avanti una politica di concertazione e di coordinamento tra i piccoli Comuni nei vari settori citati prima. Con la Provincia di Udine? Ma occorrerebbe dotare l'attuale Area montana di Tolmezzo di personale e risorse simili a quelle in dotazione alla Comunità. Con quale vantaggio? Forse si eviterebbe la duplicazione di interventi, ma mancherebbe la partecipazione dal basso dei Comuni e il potere decisionale verrebbe ancora una volta centralizzato nelle mani dell'assessorato alla Montagna, regionale o provinciale. È questo che si vuole? Sarebbe un bel passo indietro: Tondo e Picco conoscono la storia di questa terra e sanno che la Comunità carnica (nata nel 1947, sedici anni prima della Regione!) aveva grande prestigio, ma nessun potere. Ma occorre dire che la volontà di autonomia e di autogoverno in montagna risale addirittura alla fine della I guerra mondiale, per non parlare della grande esperienza della Repubblica partigiana (detto senza retorica) e della gloriosa Comunità carnica del dopoguerra con i Gortani, i Lepre e i Marchetti per citare solo alcuni. I cittadini della Carnia (questa volta uso un termine diverso dalla "gente") devono sapere che abolire la Comunità montana non rappresenterebbe un danno per gli amministratori, ma per l'intero territorio. Forse oggi non l'avvertono, forse le amministrazioni che si sono succedute dal 1975 non si sono fatte apprezzare adeguatamente, forse occorrerebbe una nuova intesa cittadini montanari-istituzione comunitaria e un nuovo modello di rappresentanza. La proposta di Picco, la Provincia "regionale", sarebbe stata forse una soluzione, ma Picco deve chiarirsi con gli attuali alleati che l'hanno avversata cinque anni fa (anche qualcuno degli ex consiglieri regionali del centro-sinistra dovrebbe fare autocritica) e se ritiene che un organo di autogoverno sia necessario in montagna si adoperi non per la soppressione delle Comunità montane, ma per una loro riforma. E nel caso della Carnia si faccia un'analisi seria più che slogan. Il presidente Tondo e gli altri consiglieri della montagna, dei due schieramenti intendo, credo siano in grado di valutare con maggiore serietà la questione montana, superando contrapposizioni e distinguo di natura puramente politica che in qualche caso assumono carattere addirittura personale contro questo o quell'esponente di centro-sinistra della montagna. * Consigliere delegato della Comunità montana della Carnia.

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Mense, ricorso al tar (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

L'istanza sarà presentata congiuntamente da genitori, lavoratori delle cucine e consiglieri comunali d'opposizione L'avvocato Romano ha ultimato la stesura del documento che potrebbe essere preso in esame il 28 agosto Mense, ricorso al Tar Ieri sera la "sofferta" decisione dopo l'ennesimo incontro Il comitato "Mangiar sano", i consiglieri comunali e i lavoratori delle mense presenteranno congiuntamente il ricorso al Tar contro l'accorpamento dei punti cottura. È questa la decisione presa ieri dalle parti in causa, nell'ennesimo incontro convocato per accordarsi sulle modalità di preparazione dell'istanza. Visti i tempi stretti, dal momento che la prima data utile di discussione è giovedì 28, sarà chiesta la notifica urgente. Ieri hanno firmato a favore del ricorso i rappresentanti dei genitori, due lavoratori coinvolti nella vicenda e nove consiglieri comunali dell'opposizione. Il comitato ha quindi deciso di ascoltare il consiglio dell'avvocato Ottavio Romano, che si è fatto carico del ricorso. Il legale nei giorni scorsi aveva infatti consigliato ai genitori di agire compattamente, dal momento che le tre parti coinvolte tutte insieme avrebbero avuto un peso maggiore. Ieri sera Romano ha ultimato la stesura del documento, che sarà consegnato quanto prima con annessa notifica urgente. Il termine per la presentazione è infatti lunedì, mentre la prima data utile per l'udienza è appunto giovedì 28, quindi con qualche settimana d'anticipo rispetto all'inizio del nuovo anno scolastico, in tempo per fermare l'accorpamento dei punti cottura. La decisione di agire insieme ai lavoratori e ai consiglieri comunali è stata presa dai genitori dopo lunghe discussioni, dal momento che in una serie di riunioni che si sono svolte negli ultimi giorni il comitato ha voluto valutare bene sia i potenziali rischi che le possibilità di successo. Senza dimenticare la questione della qualità dei cibi, a rischio a causa del cambiamento nella dislocazione delle cucine, uno dei punti principali su cui si baserà con ogni probabilità il ricorso è una frase contenuta nella relazione revisionale preparata dal Comune, in cui si fa riferimento alla "valutazione delle opportunità di accorpare" i punti cottura. Si tratta infatti di un'affermazione ambigua, dal momento che non è chiaro se la giunta sia autorizzata a provvedere autonomamente alla fusione delle cucine degli asili o se serva invece portare la questione all'attenzione del consiglio comunale. Inoltre il testo è ritenuto carente sotto molti altri punti di vista, tra cui la quantificazione del risparmio a cui l'amministrazione ha dichiarato di mirare. Non sono riportate cifre precise e soprattutto non si tiene conto né di quanto sarà necessario spendere per coprire i trasporti dei pasti, né dei costi che dovranno essere affrontati per la dismissione delle strutture che inevitabilmente rimarranno inutilizzate. I genitori fin dall'inizio della vicenda hanno potuto contare sull'appoggio dei consiglieri dell'opposizione, che hanno più volte ribadito la loro intenzione di dare un contributo materiale al ricorso al Tar. Hanno infatti dichiarato di essere disposti a rinunciare al gettone di presenza delle ultime sedute del consiglio comunale, devolvendo la somma per dare una mano a sostenere le spese legali. Francesca Santoro.

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POSTA Prioritaria (sezione: Costi dei politici)

( da "Manifesto, Il" del 05-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Lettere@ilmanifesto.it A Bologna il 2 agosto Ho 75 anni. Sabato scorso ho partecipato al corteo "per non dimenticare" a Bologna. La prima volta che ci andai fu per i funerali, 28 anni fa. Poi andai tanti altri 2 agosto. Ma da qualche anno avevo mancato all'appuntamento giudicandomi troppo vecchia. E invece quest'anno, col governo e l'opposizione che abbiamo, ho pensato di doverci ritornare. Lo considero un modo tutto mio per ribadire il mio no al fascismo. Tutte quelle stragi fasciste di quegli anni mi avevano sconvolta. I miei figli, allora ventenni, viaggiavano in lungo e in largo l'Italia. Poteva capitare a chiunque. Lo considero un miracolo il fatto che ci è andata bene. Sono costituzionalmente antifascista e atea. Andare a Bologna il 2 agosto lo considero un pellegrinaggio laico. Sono stata ad attendere due ore il mio treno nella sala d'aspetto alla stazione. Quella stessa dove ci fu la deflagrazione. Non sono state due ore sprecate, consiglio a tutti di farlo: leggere quegli 85 nomi, l'età, pensare a quanti anni avrebbero ora, al loro futuro che non c'è stato... Ho provato a contare le persone in attesa nella sala, erano sempre meno di 85 e moltissimi, come allora erano bambini... Ti viene un magone... Spero di farcela ad andare anche l'anno prossimo. Brunella Toscani Salviamo i caprioli dalla strage Esprimo il mio più totale dissenso per la vergognosa "selezione" - leggi "massacro" - che sta avvenendo a danno della popolazione di caprioli nei comuni di Acquapendente e Proceno. Chiedo che sia bloccata e che ne sia verificata la legittimità e l'impatto in un periodo in cui le femmine hanno ancora i piccoli. Si tratta di un episodio di malagestione faunistica che offende l'intera Regione e tutti i cittadini. Barbara Sapienzae molte altre lettere Critiche autolesioniste Sono rimasto sinceramente colpito che le politiche a favore del documentario dell'Assessorato alla cultura della regione Emilia-Romagna siano state liquidate, con una definizione al limite dell'offensivo come "beneficenza principesca", nell'articolo a firma Elfi Reiter (il manifesto 26 luglio). La regione è l'unica istituzione che nell'ambito dei propri indirizzi relativi allo spettacolo ha scelto di indicare, come interventi prioritari nel cinema, il documentario e l'animazione. Coerentemente si sono stanziati, nell'ambito della Legge 13, 296.000 euro nel triennio 2006-08, a favore della produzione di documentari. I finanziamenti sono erogati in base a linee guida molto precise, come è possibile verificare sul sito. E' bene precisare che non è un bando di concorso ma interventi diretti dell'Assessorato. In ogni modo, ritengo giusto che, una volta chiarite modalità e cifre disponibili, spetti all'amministrazione, nel caso specifico all'Emilia-Romagna Film Commission, la responsabilità della scelta. La creazione di un comitato scientifico, oltre a comportare una spesa a detrimento della cifra già esigua per il sostegno alla produzione (gettoni di presenza), dove non è prevista per legge, rappresenta un modo per evitare responsabilità. Nel 2008 i singoli contributi non possono essere inferiori a 5.000 e superiori a 20.000 euro. Forse, rispetto alla Francia, sarebbe opportuno, analizzare con precisione le diverse politiche statali. E' evidente che altri sono i problemi culturali che affliggono il paese e sparare con poche motivazioni verso coloro che istituzionalmente, pur con limiti oggettivi, tentano di invertire la tendenza, oltre che essere miope, risulta pure autolesionista. Alberto Ronchi (assessore alla cultura Emilia-Romagna) Caro assessore, grazie della replica, mi spiace per il malinteso, il mio pezzo sull'incontro tra i documentaristi della Der e due colleghi francesi per individuare strategie di coproduzione voleva sottolineare il quadro generale di sostegno già esistente nella regione, vera eccezione in Italia. Il termine riportato voleva esprimere l'esigenza percepita di strutturare diversamente le modalità di selezione e la mancanza di un comitato di esperti del settore nel gestire un fondo pubblico. Lei parla di spese per gettoni, ma perché non iniziare chiedendo la partecipazione gratuita a livello per l'appunto culturale? I sistemi di finanziamento pubblico, grandi e piccoli, in Germania nei primi anni '60 e in Austria nei primi anni '80, sono nati anche con lotte per commissioni adeguate, come in Francia. Proprio per conoscerle meglio, l'incontro previsto nel 2009 sarà esteso a rappresentanti delle tre regioni Rhône Alpes, Province Alpes Côte d'Azur e l'Emilia Romagna. (e.re) Lutto La perdita della mamma apre sempre un vuoto incolmabile. Per fortuna la malattia che ci ha portato via Clelia Taro è stata fulminante, evitandole i tempi lunghi della sofferenza fisica e morale. Come collettivo del manifesto esprimiamo al nostro compagno e collaboratore Andrea Mandara e al fratello Umberto, figli di Clelia, tutto il nostro affetto.

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QUANTO CONTA, QUANTO PESA L'ESPERIENZA PER FAR STRADA ANCHE IN EUROPA? NOVELLINO, COSTRETTO PER (sezione: Costi dei politici)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 05-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Quanto conta, quanto pesa l'esperienza per far strada anche in Europa? Novellino, costretto per la prima volta in carriera a far da spettatore in avvio di campionato, non ha dubbi: "Conta molto". Ma questo non vuol dire che l'ex allenatore del Torino veda nell'immediato un cammino complicato per gli azzurri. "Anzi, tutt'altro. Il Napoli - dice - ha giocatori e qualità che gli consentono di andare avanti in coppa Uefa. L'ha dimostrato anche contro i greci". Già, ma intanto - escluse ovviamente le due gare col Panionios - quanti sono gli azzurri che l'Europa del calcio l'avevano praticata già? Pochi in verità. Otto appena. Un terzo della rosa. E tre degli otto in quanto a presenze non sono arrivati neppure in doppia cifra. Un handicap? Scrolla le spalle, Novellino. "In questi casi chi ha più esperienza deve metterla al servizio della squadra. Chi non ne ha, invece, deve approfittare dell'Europa per farsi apprezzare anche di più". In cima alla lista dei "magnifici otto" Marcelo Zalayeta che la sua Europa l'ha vissuta sempre in Champions con la maglia della Juve. Per la Pantera d'Uruguay 31 presenze e anche 6 gol. Perché lui in Coppa s'è sempre esaltato. Un peccato che in questa doppia sfida col Vllaznia Zalayeta non ci sia. Però ci sarà Blasi, il quale tra Champions e coppa Uefa aveva già raccolto 16 gettoni. Terzo e ultimo azzurro che può vantarsi della Champions è Dalla Bona: una presenza e anche da "straniero". In fondo alla lista, invece, c'è Pazienza con una sola presenza in coppa Uefa. Ma rispetto al resto della squadra pure lui aveva da raccontare un'esperienza in più. Scutari prossima destinazione azzurra, dunque. E il Vllaznia prossimo avversario. Chi lo conosce giura che non ha il gioco e neppure i giocatori giusti per impensierire il Napoli nella doppia sfida. Così, dopo Igli Tare che smesso di giocare ha appena cominciato la carriera di dirigente nella Lazio, racconta anche Erjon Bogdani, l'albanese attaccante del Chievo. "Il Vllaznia non più dare pensieri al Napoli", spiega con fare sicuro. Tante certezze, invece, mettono paura a Edy Reja (pure lui fa parte del gruppo degli ultimi arrivati in una coppa), il quale ha già cominciato a predicare affinché nessuno degli azzurri s'illuda d'aver già superato il turno. Troppo importante l'Uefa per gli azzurri per commettere un errore. Questo sì da principiante. f. m.

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L'Italia della mafia e dei corrotti vista da giudici e giornalisti (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 06-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Un intenso programma di incontri letterari firmati Claudio Sabelli Fioretti dal 9 al 24 agosto Impegno civile e attualità in primo piano, per gli incontri letterari "Lavaronestate 2008" che si tengono dal 9 al 24 agosto. Un programma organizzato da Claudio Sabelli Fioretti (che sull'altopiano è di casa) e da Enzo Stefan, presidente e vice del centro Albert Schweitzer. Il via è sabato, 9 agosto (tutti gli incontri sono alle 17, al centro congressi) con Roberto Scarpinato, procuratore aggiunto di Palermo, autore con Saverio Lodato di "Il ritorno del Principe. La testimonianza di un magistrato in prima linea" (Chiarelettere editore). Il giorno dopo (10 agosto) è atteso Piercamillo Davigo, consigliere della Corte suprema di Cassazione, autore con Grazia Mannozzi di "La corruzione in Italia. Percezione sociale e controllo penale" (Laterza). L'11 agosto è la volta di Agnese Moro, autrice di "Un uomo così. Ricordando mio padre" (Rizzoli). Partecipa Mino Martinazzoli. Sarà il senatore Giuseppe Ayala l'ospite il 12, autore di "Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino" (Mondadori). Il 13 agosto è la volta di Gian Antonio Stella, giornalista del Corriere della Sera, autore con Sergio Rizzo di "La deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio" (Rizzoli). A Ferragosto Giampaolo Visetti, inviato della Repubblica discute con Massimo Cirri e Filippo Solibello, autori di "Nostra eccellenza" (Chiarelettere editore) sul tema "L'Italia possibile e l'Italia impossibile". Disturba Claudio Sabelli Fioretti, a differenza degli altri incontri, dove i disturbatori sono Cirri e Solibello. Il 16 agosto Giulio Cavalli presenta con Fabrizio Tummolillo il testo del quale sono autori "Linate 8 ottobre 2001. La strage" (Edizioni XII). Altro ospite fisso, con Stella, è Marco Travaglio, il 23 agosto, autore con Gomez e Lillo di "Il bavaglio" (Chiarelettere). Introduce Silvia Truzzi. Il 24 agosto, alle 21 è la volta di Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, conduttore presentare il loro libro "A piedi" (Chiarelettere). Disturba la Banda Osiris.

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L'Italia alla deriva tra porti in declino e diritti che sembrano privilegi di classe (sezione: Costi dei politici)

( da "Unita, L'" del 06-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Stai consultando l'edizione del IL LIBRO-INCHIESTA Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo fotografano un Paese immobile, che perde terreno rispetto al resto del mondo L'Italia alla deriva tra porti in declino e diritti che "sembrano" privilegi di classe Se La Casta, il best-seller di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, rappresentava l'immagine di un potere immobile, dedito a sé stesso, La deriva, nuova summa di inchieste del duo del Corriere della Sera (Rizzoli, 274 pagine 19,5 euro), potrebbe rappresentarne in parte una diretta conseguenza. L'immagine di un Paese praticamente immobile, non solo nella sua classe politica, che plana verso l'abisso, appesantito da una marea di pastoie burocratiche, diritti che sembrano privilegi di casta, spregio della cosa pubblica. Un Paese ingessato, fatto di clientele politiche, disconoscimento del merito, questioni di principio, a volte microscopiche, che bloccano quello che dovrebbe essere considerato l'interesse generale. Il Paese con il più alto numero di collaboratori scolastici (bidelli) del mondo (167mila, uno ogni 2,2 classi), in mano a una classe dirigente tra le più anziane del pianeta (hanno più di 70 anni il 63% dei liberi professionisti, il 50% dei professori universitari, il 59% dei giornalisti, il 60% dei politici e dei sindacalisti), lento nella realizzazione di una qualsiasi infrastruttura. Il Paese che progetta il Ponte sullo Stretto di Messina è lo stesso in cui non bastano 13 anni per completare, a Venezia, un ponte di 81 metri di lunghezza, e che impiega quasi vent'anni per inaugurare la "tangenzialina" di Muggiò, un chilometro di lunghezza nel milanese. Questo mentre in Cina, a Shanghai, in quattro anni, tirano su un ponte di 36 chilometri. Un Paese, quello messo in ordine con cifre e storie da Rizzo e Stella, che perde terreno rispetto al resto del mondo. Fotografato con il declino dei sui porti, nessuno dei quali (tranne Trieste, che sconta altri problemi) è in grado ad oggi di poter accogliere una delle grandi navi portacontainer che si stanno costruendo nei cantieri di mezzo mondo. Le nuove navi delle rotte transoceaniche pescano a 15 metri di profondità. Nessuno dei nostri scali ha una capacità del genere, ma nessuno pare avvertire il problema "strategico" di finire in un volger d'anni al margine del commercio internazionale. A Barcellona, si legge, hanno ampliato il porto deviando al foce del fiume Llobregat e creando 30 chilometri di banchine. A La Spezia "la richiesta di dragare i fondali", ferma da anni "è stata sbloccata solo a una condizione: tutti i fanghi rimossi, considerati da certi verdi integralisti tossici e pericolosissimi, devono essere messi in migliaia di costosi sacchi speciali con l'interno in pvc e portati da un'altra parte. Risultato: li spediamo, pagando, ai belgi. Che incassano cento euro a tonnellata, prendono i nostri "spaventosi" fanghi tossici consegnati a domicilio e li usano per fare nuove banchine ad Anversa con le quali aumentare il loro vantaggio già abissale su La Spezia e gli altri porti nostrani". È questo il Paese che va alla deriva, quello in cui gli ordini e le corporazioni possono creare meccanismi paradossali di chiusura, dove a dirigere le Asl ci sono dirette emanazioni della politica, in cui può capitare che in un piccolo comune come Zafferana Etnea, la Regione stipendi 15 lavoratori socialmente utili per salvare dall'estinzione il "cirneco dell'Etna", un cane "di rara nobiltà e bruttezza bravissimo nella caccia al coniglio", che non rischiava nemmeno di estinguersi (tranne gli otto cani di Zafferana, deceduti uno dietro l'altro). Dove il criterio vigente, in tutte le graduatorie della cosa pubblica, resta l'anzianità. Dove la scuola non insegna e non riesce a costruire meccanismi per premiare i migliori, di qua e di là dalla cattedra. Dove possono esistere regole inflessibili che danno vita a storie come quella riportata dalla provincia di Latina. Una scuola cerca una supplenza per maternità. Spedisce, come impone la legge, 103 telegrammi ma non si presenta nessuno. "Finché una signora risponde: "Accetto io". "Si presenti domani mattina.". "Non posso, sono incinta". Legge alla mano, nel preciso momento in cui l'aspirante supplente ha detto "sì" il posto spetta a lei. Che da quel momento ha diritto ad essere pagata come facesse scuola. Una cattedra, tre stipendi. Proprio un bell'affare per le pubbliche casse". Se c'è qualcosa che manca nella ricostruzione del Paese imballato è uno sguardo all'impresa privata, meno che dinamica.

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L'idroambulanza? paghiamola con i gettoni (sezione: Costi dei politici)

( da "Nuova Venezia, La" del 06-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

SAMBO (LEGA) AI CONSIGLIERI: RINUNCIAMO AI COMPENSI "L'idroambulanza? Paghiamola con i gettoni" LIDO. La sanità del Lido è a corto di soldi e non può permettersi l'idroambulanza in servizio costante? La riposta al problema è semplice: rinunciare a parte del guadagno di chi lavora per il bene dell'isola e reinvestirlo in strutture e aiuti per il Lido. E' la proposta avanzata da Lucio Sambo, capogruppo in Municipalità della Lega Nord e vicepresidente della commissione Sanità isolana. "Da agosto dell'anno passato ho rinunciato al mio gettone di presenza delle riunioni di Municipalità e commissioni - dice Sambo - Percependo già una pensione più che sufficiente e lavorando per il bene dell'isola, preferisco che i soldi a me destinati vengano riutilizzati in maniera più utile, e ho invitato anche altri membri della Municipalità a seguire il mio esempio, cosa non avvenuta". Ora, con l'inasprimento dei problemi, Sambo rilancia: "Annualmente vengono stanziati per delegati e Municipalità circa 80.000 euro, cifra che, qualora tutti noi simbolicamente rifiutassimo, potrebbe essere utilizzata per risolvere alcuni dei problemi che giornalmente, quale cittadino dell'isola, mi trovo a vivere. Non possiamo che sostenere l'ipotesi di un confronto con il direttore dell'Asl Antonio Padoan per chiarire tutti i dubbi che continuano ad esistere per gli abitanti di Lido e Pellestrina. La Lega ha sempre lavorato gratis per il bene dell'isola". (ma.to.).

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In due sempre in aula (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 06-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

FABRIANO pag. 11 In due sempre in aula Crocetti e Mingarelli i più assidui: 34 sedute di ALESSANDRO DI MARCO ? FABRIANO ? LA POLITICA va in vacanza per l'abituale sosta estiva ed il Carlino è subito pronto a fare i conti in tasca ai suoi adepti. Stakanovisti è perfino dire poco per i politici di casa nostra che alle sedute in consiglio comunale ? ed ai relativi gettoni di presenza ? proprio non rinunciano. Se nella precedente amministrazione, sempre guidata dal sindaco Roberto Sorci, l'affluenza sugli scranni di Palazzo Chiavelli era decisamente alta, ora sembra che i nuovi frequentatori della sala consiliare siano ancora più assidui. Dai dati sulle presenze in aula dei rappresentati del popolo eletti a giugno 2007, si scopre che il primo anno di mandato è stato caratterizzato sia da un notevole numero di riunioni civiche, sia da un presenzialismo quasi assoluto. IN UN ANNO, da luglio 2007 a giugno 2008, sono stati ben 34 i consessi effettuati (ai quali si aggiungono i due di luglio 2008, non ancora contabilizzati dagli uffici): una media di tre al mese particolarmente elevata se si considera che negli anni precedenti non si superavano le due sedute. Quanto ai numeri dei presenti, tra i trenta consiglieri eletti a fare l'en plein con 34 gettoni incassati sono stati il presidente del consiglio comunale Giuseppe Mingarelli e Riccardo Crocetti, entrambi del Pd. Per loro mai un'assenza mentre è lunghissimo l'elenco di chi è mancato una sola volta (11 consiglieri). In sette hanno lasciato il banco vuoto in due occasioni, mentre tre sono state le sedute saltate da una terna di consiglieri. Nel complesso una frequenza media che supera il 90% con quattro soli consiglieri al di sotto delle 30 presenze. Si tratta di Ennio Mezzopera (An) a quota 29, Santina Tassi (Pd) a 28, Guido Latini (lista Carmenati) a 26 e, con 24 presenze, la "maglia nera" del gruppo Mario Ciappelloni (Pd), medico di professione e spesso alle prese con pressanti impegni di lavoro. DOPO CHE il consiglio comunale ha bocciato la mozione di Marco Ottaviani di ridurre il compenso a seduta dagli attuali 90 euro a 60 ( al lordo delle tasse), presto potrebbe però passare la proposta del sindaco Sorci sull'erogazione del gettone vincolata alla presenza di ciascun consigliere almeno al 70% delle votazioni. "Funziona così ? rileva Sorci ? anche in Parlamento e credo sia giusto che si faccia altrettanto in sede locale". Nel frattempo i dati relativi proprio al numero di votazioni effettuato da ogni consigliere sono disponibili sul sito internet comunale piazzalta.it con un'operazione trasparenza che ha ricevuto anche il plauso della minoranza. ED ECCO la classifica delle presenze: 34 sedute: Riccardo Crocetti, Giuseppe Mingarelli; 33: Francesco Armezzani, Luigi Bartocci, Janita Biondi, Vincenzo Castriconi, Alessandro Gentili, Lilia Malefora, Leandro Mariani, Giuseppe Pariano, Emanuele Rossi, Angelo Tini, Urbano Urbani; 32: Claudio Alianello, Roberto Bellucci, Giancarlo Bonafoni, Enrico Carmenati, Silvano D'Innocenzo, Gino Sforza, Lorenzo Vergnetta; 31: Vito Giuseppucci, Evasio Menghi, Marco Ottaviani; 30: Quinto Balducci, Giuseppe Galli, Diego Mingarelli; 29: Ennio Mezzopera; 28: Sanbtina Tassi; 26; Guido Latini; 24: Mario Ciappelloni. Image: 20080806/foto/166.jpg.

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Raddoppia il finanziamento ai partiti (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 06-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

SAN MARINO pag. 13 Raddoppia il finanziamento ai partiti ASSESTAMENTO DI BILANCIO IN VISTA DELLE CONSULTAZIONI ASSESTAMENTO di bilancio per raddoppiare il finanziamento ai partiti. Dopo la caduta del Governo e in previsione delle prossime elezioni, il Consiglio grande e generale ha raddoppiato il contributo dello Stato ai partiti: da un milione e 696.400 a tre milioni e 392.800 euro. L'assestamento straordinario, dichiara il Segretario di Stato all'Economia, Stefano Macina, " è necessario a seguito delle dimissioni dei consiglieri e al fatto che sono state indette nuove elezioni che non erano prevedibili all'inizio dell'anno" e serve per l'invio del materiale elettoralei, l'organizzazione dei comizi. La votazione ha visto 44 favorevoli, tre contrari, un astenuto. Image: 20080806/foto/9208.jpg.

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Colzi morosa , dal Prc parte il richiamo (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzetta di Reggio" del 07-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Colzi "morosa", dal Prc parte il richiamo Da quando è assessore non avrebbe versato i soldi dovuti al partito Una lettera di richiamo alla "regolarizzazione". E' quella che il collegio di garanzia del Prc di Reggio avrebbe inviato nei giorni scorsi all'assessore comunale ai Lavori pubblici, Carla Colzi, "rea" - pare - di non aver versato, dal 2004 a oggi, i contributi dovuti al partito reggiano. Come da regolamento interno, infatti, Rifondazione intasca i soldi "girati" da consiglieri e assessori sulla base dell'emolumento percepito da ciascuno. Non una libera offerta, dunque, e neanche una libera scelta, quanto piuttosto una quota ben precisa calcolata con criteri altrettanto esatti. E se per i consiglieri la percentuale è pari al 50% del gettone di presenza percepito e legato alla partecipazione (tanto ai lavori dell'aula quanto a quelli delle commissioni), per gli assessori il discorso è diverso. Premesso che ciascuno può "contrattare" ad personam, per il Prc il regolamento generale stabilisce che se il politico nominato membro di giunta deve "abbandonare" l'impiego extra-politico che sta svolgendo (o, più verosimilmente, mettersi in aspettativa), allora si conteggia la differenza economica tra quanto guadagnato col lavoro abituale e quanto percepito con l'impegno da assessore. Se questa differenza non dovesse esserci, l'assessore non deve versare nulla al partito. Altrimenti è tenuto a sborsare il 50% di quanto prende di più. Da qui, il richiamo alla Colzi "morosa", affinché si metta in regola con il dovuto: una cifra che secondo l'agenzia Dire si aggira attorno ai 20mila euro, ma il partito - che non smentisce la notizia - non conferma l'ammontare. La Colzi, lo si ricorda, è in forte attrito con i vertici provinciali del Prc.

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L'Italia alla deriva Stella in Alto Adige (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Alto Adige" del 07-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: PRIMA - data: 2008-08-07 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Cultura L'Italia alla deriva Stella in Alto Adige di PAOLO GAIARDELLI Gian Antonio Stella domani protagonista a La Villa e a Brunico per presentare il suo libro "La deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio" scritto assieme al collega Sergio Rizzo. A PAGINA 13.

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Della politica (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Alto Adige" del 07-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: 1ACULTURA - data: 2008-08-07 num: - pag: 13 categoria: REDAZIONALE La deriva della politica Gian Antonio Stella in Alto Adige Due appuntamenti per l'ultimo libro Gian Antonio Stella protagonista in Alto Adige. Il giornalista-scrittore, editorialista ed inviato del Corriere della Sera, conosciuto e stimato per le sue pungenti inchieste sui malcostumi italiani sarà ospite, domani, di due appuntamenti distinti in provincia di Bolzano: a La Villa, prima, nell'ambito della rassegna Un libro, un rifugio, e a Brunico, poi, all'interno degli Incontri con l'autore, verrà presentato il libro La deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio, scritto dallo stesso Stella assieme al collega Sergio Rizzo. Il duo, balzato agli onori delle cronache soprattutto grazie al dilagante successo letterario dell'ormai famoso volume intitolato La Casta, è tornato dunque protagonista nelle librerie con una nuova pubblicazione, ricca di spunti più che mai avvilenti sullo stato di salute dell'Italia contemporanea: l'iter interminabile di un qualsivoglia processo, le difficoltà di tenere il passo con Stati come la Lettonia nell'ambito dello sviluppo informatico, l'impossibilità per i giovani lavoratori nell'avvicinarsi agli ordini professionali, sono solo alcune delle tristi immagini offerte dalla nostra nazione, la quale, senza una repentina inversione di rotta, sia all'interno delle istituzioni, che anche nella singola esistenza del comune cittadino, rischia un lento ed inesorabile declino. Quali sono gli aspetti più significativi che emergono da "La deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio "? "è un libro che cerca di spiegare perché questo Paese perde punti in tutte le classifiche nazionali, arretrando politicamente, socialmente e culturalmente; si toccano così vari campi, dagli ordini professionali alle università, passando per i sindacati, l'informatica, il diritto: un'inchiesta a tutto tondo, che, in verità, non regala spaccati confortanti, relegandoci tra gli Stati con maggiori problematiche di sviluppo". C'è qualche possibilità perché l'Italia si salvi da questa inesorabile deriva? "Io e Sergio Rizzo facciamo il nostro mestiere, che è unicamente quello di denunciare i fatti: sono altri i personaggi preposti a trovare le soluzioni dei problemi. Ovviamente se uno legge il capitolo del libro relativo ai porti italiani - tematica assolutamente snobbata dal governo attuale e anche da quello precedente - e nota come in tali strutture nazionali vi sia un traffico di container minore del solo porto di Rotterdam e che, tra tre anni e mezzo, sarà inferiore pure a quello di Tangeri, capisce da solo che bisogna investire in questo settore. Si tratta, in ogni caso, di deduzioni del singolo lettore: i giornalisti non danno risposte, ma propongono i fatti". Per quale motivo gli italiani sono sempre più attirati da quelle letture che si riferiscono ad inchieste riguardanti i peccati della politica nazionale? "Si tratta dello stesso identico motivo che spinge chi ha dolori alle ginocchia ad informarsi sulle cause di tali problemi, o chi accusa problemi alla vista ad andare in cerca di un paio di occhiali. C'è una situazione di progressiva difficoltà ed il declino del nostro Paese è sotto gli occhi di tutti: chi vuole capire cosa sta accadendo, chi ricerca il perché di tanta arretratezza si trova così a scovare alcune delle risposte nei libri di denuncia ". Inchieste letterarie di indiscusso successo, come, ad esempio, "La Casta", crede che possano avere la forza, grazie al seguito di pubblico raggiunto, di portare qualche cambiamento nel panorama italiano? "Onestamente è difficile dare una risposta, ma se guardiamo bene, facendo riferimento a quanto riportato ne La Casta, le cose sono cambiate poco. Il mondo della politica, in verità, è troppo occupato a salvaguardare se stesso, tanto da distogliere l'attenzione dalle esigenze reali della comunità. Si intravede qualcosa, qua e là, si parla, ad esempio, di semplificare l'apparato burocratico del Paese, ma, in concreto, non so se si realizzerà un cambiamento: in linea di massima, infatti, non c'è l'impegno dovuto su una serie di tematiche, in modo particolare su quelle che avviliscono la nazione e i suoi cittadini". è grazie al suo mestiere che sono arrivati anche i successi letterari; cosa vuol dire per lei fare il giornalista? "Sono tante, moltissime le cose che mi piacciono di questa professione. Tra le varie, direi che spicca la possibilità, se non il dovere, di approfondire gli argomenti da trattare. Ad esempio, domani (oggi per chi legge ndr) uscirà un mio nuovo lavoro, intitolato Carmine Pascià (che nacque buttero e morì beduino), libro che mi ha portato a studiare tutto sulla guerra di Libia, sull'addestramento militare dell'epoca, sulla resistenza del popolo libico nei confronti degli italiani: in questo caso, dunque, ti trovi a dover ricostruire un mondo, una cultura, attraverso nozioni e studi che si è costretti ad accumulare. Più temi si affrontano, e più lo si fa seriamente, maggiore è la crescita della persona: il giornalismo, in effetti, è un mestiere che ti permette di imparare costantemente ". Paolo Gaiardelli Critico Domani Stella sarà alle 17.30 a La Villa e alle 21 a Brunico.

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RIVALTA (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 08-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

RIVALTA Un grido di dolore dalla frazione Sono disperatamente a denunciare una condizione di vita aberrante: da quattro anni risiedo nella frazione di Rivalta sul Mincio e da sempre - in qualsiasi momento della giornata, ma più frequentemente al mattino presto o durante l'ora di cena, siamo costretti a respirare odori nauseabondi e stomachevoli. Esalazioni ripugnanti che talvolta fanno piangere gli occhi e bruciano la gola. Mi appello pertanto al sindaco Carlo Grazioli, tanto sensibile alle soluzioni eco-compatibili, affinché vengano finalmente impiantate nel comune di Rodigo stazioni di rilevamento Arpa ed istituite assemblee cittadine che con serietà e trasparenza mostrino cosa stiamo respirando, denuncino i responsabili e tutelino la nostra salute ed il bel vivere. Monica Artusi Rivalta BOSCHETTO L'associazione e il Comune Rispondo alla lettera della associata signora Buzzago ringraziandola per le gentili espressioni da lei manifestate verso la nostra associazione. Entrando nel merito della missiva, desidero evidenziare quanto segue: a) uno degli aspetti più importanti relativi alla Corte Boschetto, che non può essere dimenticato, è rappresentato dal fatto che il sindaco di Curtatone si è più volte impegnato a concedere detta Corte all'Oasi Boschetto ma, ad oggi, pare che l'amministrazione comunale non voglia più mantenere fede a tale promessa. Questo atteggiamento sarebbe gravissimo; anche ora, però, mi auguro che gli impegni assunti vengano rispettati; b) l'Oasi Boschetto è nata prima dell'amministrazione Rubini, quando sindaco era Beduschi; ricordo questo solo per amore di verità e quindi per evitare strumentali ricostruzioni storiche; c) è vero che le diverse amministrazioni che si sono succedute hanno offerto molte opportunità all'Oasi. E' altrettanto vero che nulla è stato regalato: i diritti ottenuti sono sempre stati pagati dall'Oasi e dai suoi associati; d) l'Oasi offre svariati servizi che il Comune dovrebbe apprezzare. Inoltre si pensi a quanto dovrebbe spendere il Comune per gestire una realtà complessa come l'Oasi (per prestare i servizi richiesti durante l'estate sono occupate circa 45 persone), per eseguire gli investimenti necessari e tutte le manutenzioni, ordinarie e straordinarie. Anche volendo ipotizzare che l'efficienza del Comune possa essere uguale a quella del consiglio direttivo (composto da volontari che svolgono detto compito in termini totalmente gratuiti) si tratta, comunque, di recuperare e gestire centinaia di migliaia di euro: è sufficiente guardare e comprendere i nostri bilanci. E' vero che il Comune potrebbe affidare la gestione ad un privato ma, in tal caso, essa avverrebbe con scopo di lucro con tutti i maggiori oneri, le conseguenze e gli stravolgimenti del caso; e) quanto sopra dimostra come si commetterebbe, in realtà, una gravissima ingiustizia se l'Oasi fosse una piscina pubblica: il Comune dovrebbe sostenere costi ingenti (solo una piccolissima parte verrebbe coperta dai biglietti d'ingresso) che, ovviamente, ricadrebbero, tramite le imposte locali, su tutti i cittadini, compresi coloro, quindi, che non fruirebbero del servizio e che sono la maggioranza, come è facilmente desumibile dalle esperienze di altri Comuni dove la piscina è pubblica. Rammento che l'attuale convenzione tra il Comune di Curtatone e l'Oasi Boschetto prevede, giustamente, l'ingresso gratuito per n. 150 persone non abbienti. Ad oggi, il Comune non ha mai utilizzato per intero detta possibilità per insufficienza di richieste. Ciò significa che l'Oasi Boschetto riesce a soddisfare tali necessità; è evidente che l'assegnazione all'Oasi della Corte Boschetto migliorerebbe ulteriormente anche questi servizi; f) a parte ogni altra considerazione, già ampiamente illustrata, sono convinto che l'utilizzo della Corte a favore di oltre 1450 famiglie possa essere considerato, a pieno titolo e a tutti gli effetti, pubblico, stante anche le note finalità sociali e non lucrative dell'Oasi Boschetto. Romano Bondavalli Presidente Associazione sportiva dilettantistica Oasi Boschetto POLESINE Lettera aperta al sindaco Carra All'onorevole Marco Carra, sindaco di Pegognaga. In varie circostanze Polesine le ha riconosciuto il merito di aver operato con saggezza perché la nostra frazione si presentasse ordinata ed invitante. Ora abbiamo un problema che riguarda la sicurezza di chi, a volte con difficoltà, deve percorrere a piedi il tratto di strada dalla farmacia a piazza Mazzini. Per queste persone e per tutte quelle che devono percorrere detto tratto, sarebbe auspicabile delimitare un marciapiedi un po' rialzato per garantire maggior sicurezza. La strada si restringerà un po'. Sarà necessario ridurre la velocità dei veicoli che la percorrono nel tratto che attraversa Polesine a trenta chilometri l'ora. La velocità ridotta darà più sicurezza a tutti i Polesinesi e a chi di Polesine non è ma per ragioni varie è soggetto ad attraversarlo. Sicuri del suo interessamento, i Polesinesi La salutano con grande rispetto. Adelmo Passerini EREMO Dov'è finita la scuola? Mi permetta alcune domande al sindaco di Curtatone: - da alcuni anni cittadina di Curtatone, ricordo del progetto ventilato d'una scuola secondaria in frazione Eremo. Ora invece si prospettano lavori in quella secondaria di Buscoldo (sede degli ultimi sindaci...) oramai vecchiotta, per una rilevante spesa per ampliamenti, lasciando il resto in malora; perché? - Seconda considerazione: il palazzone in costruzione in via Parri a fianco del Tosano, a detta di tutti, stona nel contesto abitativo frazionale; ma chi ha dato il permesso per tale scempio urbano? - terza ed ultima: la scritta in sassi, sul rilevato che fiancheggia la S.P. 57 alla periferia di Eremo, Città di Curtatone è invisibile, non ha senso, e rappresenta soltanto uno spreco manutentivo e di luce; perché non trasferirlo, ex novo, sul maxi rondò che sta sorgendo sulla sabbionetana tra Eremo e Montanara? Anna Trentin PARLAMENTO Una replica all'onorevole Nella sua lettera, l'on. Fava si premura di puntualizzare molti dettagli formali dei quali, ai cittadini, sono francamente convinto che non importi nulla e che, oltretutto, non corrispondono nemmeno al vero. Solo una precisazione: è falso che l'on. Albonetti del Pd, che è tra i Questori della Camera, abbia espresso parere contrario, come sostiene Fava. Infatti, i Questori avevano proposto che gli Ordini del giorno fossero trasformati in Raccomandazioni (proposta che è stata respinta dai presentatori del documento). Resta comunque, invariata la sostanza: cioè che gli Ordini del giorno cui ci si sta riferendo avevano lo scopo di iniziare, in Parlamento, il lungo cammino verso la riduzione dei costi della politica, ed è questo l'aspetto che maggiormente interessa ai cittadini. Io quegli ordini del giorno li ho votati, perché la necessità di ridurre i costi della politica la condivido, la sostengo e la sosterrò con ogni strumento e in ogni occasione che mi sarà data. Fava invece, quegli ordini del giorno non li ha votati e, alla comunità mantovana, oltre che ai suoi elettori, deve rispondere del fatto di non essere interessato a ridurre vantaggi e privilegi della politica. Aggiungo che, se gli ordini del giorno fossero stati approvati, essi avrebbero impegnato il Governo ad attuare le scelte in essi contenute. Io avrò bisogno di ferie, come consiglia Fava, ma sono bene in grado di comprendere che, sulla riduzione dei costi della politica, c'è una richiesta forte dei cittadini, alla quale si deve rispondere. Fava si atteggia a parlamentare esperto ma questo aggrava ancor di più la sua posizione, poiché ne evidenzia la consapevolezza nel decidere di non votare con chi propone di eliminare almeno una piccola parte dei costi che oggi i cittadini pagano per i propri rappresentati ai vari livelli istituzionali. On. Marco Carra.

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Adolfo Castelli, record di gettoni nel Lama: 736 (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 08-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Festa del trentennale Adolfo Castelli, record di gettoni nel Lama: 736 LAMA. Al teatro all'aperto "La Rotonda" di Lama Mocogno, il volume "A.C. Lama 80, 30 anni di sport" con cui la società appenninica ha voluto celebrare il suo trentennale. Alla serata, condotta dalla brava Elena Santangelo, hanno partecipato il presidente del Sassuolo Carlo Rossi con il team manager Remo Morini, il segretario Franco Iacopino in rappresentanza del Modena Calcio, il presidente provinciale del Csi Stefano Gobbi (col consigliere regionale Alberto Benassi) e quello della Uisp Gino Montecchi, il consigliere regionale della Figc Dorindo Sanguanini, oltre al sindaco di Lama Mocogno Luciana Serri e a Beniamino Grandi assessore alla cultura e turismo della Provincia. Il direttore sportivo lamese Franco Falanelli ha illustrato come è nata l'opera. Premiati infine tutti gli ex-presidenti del Lama 80 e gli ex-sindaci di Lama negli ultimi 30 anni, nonchè i 25 giocatori col maggior numero di presenze ufficiali nel Lama 80, graduatoria capeggiata da Adolfo Castelli con ben 736 gettoni. (momo).

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Gian Antonio Stella ci racconta un'Italia che va alla Deriva (sezione: Costi dei politici)

( da "Alto Adige" del 08-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

"Soltanto la politica, quella buona, può guidare al riscatto, contro il naufragio economico e sociale" Oggi lo scrittore presenta il suo libro a La Villa (ore 17) e a Brunico (ore 21) Chi ha letto "La Casta" non può perdersi "La Deriva". A guardar bene il primo libro (straordinario bestseller, ha venduto più di un milione di copie), scritto a quattro mani da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, denunciava privilegi e sprechi della classe politica già ben percepiti dai lettori-elettori (e soprattutto dai "lettori-non più elettori"). Un fenomeno evidente a livello nazionale, ma chiaro anche a livello regionale e provinciale, dove l'autonomia, talvolta, può offrire ulteriori pertugi per gli sprechi. Questo nuovo libro-documento, "La Deriva" è la prosecuzione logica, ossia il disvelamento dei rischi ben più gravi che possono essere causati da una classe politica staccata dai problemi reali del paese (perché, appunto, vive come una "Casta"). Più che di rischi si tratta di emergenze. Il libro-inchiesta di Stella e Rizzo descrive infatti le drammatiche condizioni economiche e sociali in cui versa l'Italia per troppi anni di malgoverno (senza distinzione politica). Gian Antonio Stella, scrittore e giornalista, oggi sarà a La Villa (alle 17, nella Sala manifestazioni) e a Brunico (alle 21, a Casa Pacher) e parlerà del suo libro. Sarà l'occasione per un dialogo con il pubblico, per capire insieme all'autore se davvero "l'Italia rischia il naufragio", come recita il sottotitolo del libro, oppure se qualcosa è possibile fare e che cosa si può fare per salvarsi. Stella, di fronte a questa domanda, tende a dribblare il quesito, sostenendo che lui e Sergio Rizzo fanno semplicemente il loro mestiere: "Denunciamo i fatti: sono altri i personaggi preposti a trovare le soluzioni dei problemi". Ma visto che una diagnosi corretta è il primo compito di un buon medico, si può sicuramente trarre già qualche spunto dall'analisi di Stella e Rizzo. Anche solo scorrendo i titoli dei capitoli de "La Deriva" si comincia a intuire dove bisogna muoversi: "Infrastrutture: da primi a ultimi. Tredici anni per un ponte da 81 metri, 4 anni a Shangai per un ponte di 36 chilometri". Oppure: "Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. Per aprire una trattoria 71 timbri, per una licenza edile 27 mesi". O ancora: "Niente pagelle siamo professori. Nove milioni di somari promossi, 574 telefonate per un supplente". La tesi del libro di Stella e Rizzo, invece, si riassume nel senso del primo e dell'ultimo capitolo. "Quando i cinesi eravamo noi" descrive l'Italia degli anni '50, il boom economico, il periodo in cui il Paese riuscì, nonostante la forte contrapposizione fra Dc e Pci a risollevarsi e crescere. L'ultimo capitolo ci riporta tristemente alla cronache di questi anni: "Taglia, taglia, hanno tagliato i tagli. Solo volenterose sforbiciatine agli sprechi della politica" introduce il titolo. E così torniamo alla casta, che si piega a qualche accomodamento solo perché le denunce (non solo di Stella e Rizzo) si sono fatte potenti. E d'altra parte il libro "La Casta" è considerato da molti una sorta di "manifesto del movimento dell'antipolitica". La differenza fra gli anni '50 e oggi, con i decenni di governo che ci stanno in mezzo e che via via hanno incacrenito il sistema-Italia, è proprio la tesi di Rizzo e Stella: i partiti si sono trasformati in sanguisughe dello Stato, è necessario tornare ai partiti veri. I partiti veri, par di capire, sono quelli stile anni '50. Ma sono riproponibili? è possibile ricreare dei collanti, come furono quelli ideologici, capaci di dare forma a nuovi "partiti veri"? In fondo è questo il vero interrogativo che si scatena dalla lettura di questi libri, e anche, forse più drammaticamente da questo nuovo volume (uscito in maggio ed edito da Rizzoli), che elenca i casi tragicomici dell'economia, della scuola, della sanità. Stella comunque la pensa così. Pensa che solo dalla politica potrà arrivare la svolta. Basta leggere un brano dell'introduzione de "La deriva": "Chi se non la politica, quella buona, può guidare al riscatto un Paese ricco di energie, intelligenze, talenti straordinari ma in declino?". Stasera a La Villa e a Brunico qualche altra risposta.

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Zona 3, dodici sedute in otto giorni: i consiglieri fanno incetta di gettoni (sezione: Costi dei politici)

( da "Giornale.it, Il" del 08-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

N. 188 del 2008-08-08 pagina 8 Zona 3, dodici sedute in otto giorni: i consiglieri fanno incetta di gettoni di Redazione Commissioni record in agosto, il Comune potrebbe arrivare a sborsare fino a 12mila euro per le presenze Partiamo da un dato di fatto: ogni consigliere di zona percepisce un gettone di 46,50 euro netti per un'ora di presenza - bastano 31 minuti per la verità - in commissione consiliare. Precisiamo poi che ciascun commissario ha a disposizione un massimo di undici sedute mensili retribuite, l'equivalente di 511,50 euro a testa. Infine paragoniamo il numero delle commissioni convocate in Consiglio di Zona 3 nei primi otto giorni di agosto con quello degli altri consigli cittadini, lasciando stare Palazzo Marino che ha chiuso i battenti per tutto il mese. Sono dodici per l'esattezza, quasi una media di due al giorno, quanto basta insomma per dare la possibilità a ciascun consigliere di arrivare ad accumulare l'intera retribuzione consentita. Unico in tutta la città ad aver messo in calendario un numero così alto di commissioni e recidivo per di più, perché lo aveva già fatto l'anno scorso, il consiglio di via Sansovino potrebbe arrivare a far sborsare al Comune oltre 12 mila euro in una manciata di giorni, spesa massima teorica calcolata sulla presenza a ciascuna delle dodici sedute di tutti e 23 i consiglieri. Che finora sono in media una quindicina per volta - precisano gli addetti ai lavori -, di certo non pochi tenendo conto del periodo estivo. Per chiedere la sospensione delle convocazioni agostane, salvo casi di estrema urgenza, e per cercare di contenere così i costi della pubblica amministrazione, a fine giugno l'opposizione aveva presentato una mozione. "È successo come l'anno scorso - dice il consigliere di zona 3 Luca Prini, (Partito Comunista dei Lavoratori) -. Hanno deciso di metterla all'ultimo punto dell'ordine del giorno e di non discuterla nemmeno". E a guardare gli argomenti e gli orari delle convocazioni, continua Prini, non si capisce quale sia la necessità di farle adesso. "In una delle ultime, siamo stati un'ora a leggere le risposte della vigilanza urbana a segnalazioni di cittadini fatte mesi fa - racconta Prini -. Ancora una volta la maggioranza del Cdz 3 ha convocato un gran numero di commissioni inutili con il solo scopo di far percepire i gettoni di presenza. E a fine mese ne faranno altrettante per gli assenti". Paragonata alle altre spese, sarà pure una goccia nel mare, aggiunge il consigliere, ma eticamente e moralmente è un brutto segnale e dimostra la piccineria di una maggioranza politica che antepone i propri interessi a quelli generali dell'amministrazione. "Scimmiottano in tutto e per tutto i veri politici", conclude Prini. "Sono sempre e comunque responsabili i presidenti delle commissioni che le convocano - risponde il presidente del Cdz 3, Pietro Viola (An) -. Materialmente io faccio da notaio, posso non essere d'accordo, ma non imporre di non farle". Le sedute nella settimana centrale di agosto sarebbero assurde, secondo Viola, ma quelle programmate nella prima e nell'ultima possono servire per chiudere l'attività. Tirati in ballo, i presidenti di commissioni danno prima una versione ufficiale dei fatti e cioè che Milano d'agosto non è più quella di un tempo quando tutto chiudeva e nessuno rimaneva in città. Poi arriva anche quella ufficiosa e ammettono che il risvolto economico ha comunque il suo peso. "Può essere che qualcuno voglia farsi il gettone pieno - dice Andrea Ancona, presidente della commissione sicurezza (Lega Nord) -. Chi rimane a Milano qualcosa fa e anche i consiglieri di opposizione vengono a tutte le sedute. L'avidità non ha parte...". E poi, aggiunge Ancona, i costi della politica sono ben altri. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano.

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A2A e i 100 giorni di Paroli (sezione: Costi dei politici)

( da "Giornale di Brescia" del 08-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Edizione: 08/08/2008 testata: Giornale di Brescia sezione:BRESCIA E PROVINCIA A2A e i 100 giorni di Paroli LA NOTA di Adalberto Migliorati I primi cento giorni da sindaco di Adriano Paroli sono scrutati anche sotto la lente dell'impatto economico-finanziario: la Loggia a gestione centrodestra sarà mattatrice, coprotagonista, spettatrice, latitante, assente? Da quando, nella notte dei tempi, si è realizzato un pur minimo di organizzazione della socialità, è nelle cose che spada, moneta e giustizia si incrocino. La debolezza degli uni fa la fortuna degli altri e viceversa: la posta è la gestione del comando. Anticamente la contesa evolveva in conflitti sovente sanguinosi. La democrazia cerca di sostituire la guerra con la regola condivisa o capace di imporsi. Venendo a tempi più recenti, la miccia che ha fatto esplodere le polveri accumulate negli scantinati della Prima Repubblica è stata Tangentopoli: il ciclo politico era ad esaurimento, gli scandali ne sanzionavano il superamento. Quanto, da allora, cerca di prenderne il posto fa i conti con i costi della politica. E questo è un aspetto: sedi, personale, iniziative, manifestazioni, giornali, radio, televisioni pompano risorse tanto crescenti quanto più diminuisce il rapporto diretto con i cittadini. E la magistratura vigila. Questione decisiva è il versante dell'intervento della politica in economia: per mitigare la pura regola del mercato, per promuovere interventi che abbiano tempi lunghi di ritorno economico, per sostenere comparti strategici, per restarne rigorosamente fuori. Si chiamassero Eni, Iri, Partecipazioni Statali o Municipalizzate il problema della permanente ricerca d'equilibrio tra manager-politici-mercato-ricaduta sociale ha segnato le loro più o meno felici stagioni. La vulgata corrente e che, da qualche anno, complice la globalizzazione, tanto a livello nazionale quanto locale, si intrecciano due debolezze: quella politica e quella imprenditoriale. Si cercano per sostenersi, si allontano per non portare l'altrui fardello. In questo orizzonte si colloca la vicenda di A2A, che rimbalza sul tavolo di Paroli quando ancora siede sui banchi dell'opposizione ma ritiene, lui e la sua parte politica, di essere alla vigilia di assumere il governo della Loggia. Le questioni giuridiche, statutarie e di strategie imprenditoriali e finanziare le lasciamo sullo sfondo, affidate alle specifiche competenze. Restano il nodo politico, le inquietudini della struttura già Asm, le domande del cittadino comune. Proviamo a riassumerle avendo attinto a responsabilità politico-amministrative e tecnico-gestionali. Una questione chiave è il cambio di maggioranza in Loggia. Chi ha avviato politicamente la vicenda non la può più gestire, chi non ha condiviso tempi e rappresentanze cerca la strada per riguadagnare le posizioni. Sarà vero che A2A non è più questione di Brescia o Milano, ma di strategie su più vasta scala. Resta che la politica - a Brescia, a Milano, ma anche a Roma - vuole giocare la sua partita: con i suoi uomini e le sue logiche. Si tratti di FI, Lega, An, Pd e quanto altro. Un consolidato navigatore della politica mi spiega che i regolamenti, e gli statuti, si fanno, da chi se ne intende, con due prospettive: governare se si ha la forza per farlo, potersi mettere di traverso se si è all'angolo. Nelle gestioni familiari, per allargamento anche nelle municipali, il comando è concentrato nelle mani del capofamiglia o del suo delegato. Esistono i consigli di famiglia, formati anche da persone sagge ed autorevoli oltre che dalle amiche e consenzienti, ma a tirare le fila è, appunto, il capo riconosciuto. Nelle società a più voci la posta è la ricerca della titolarità del comando. Il conflitto accompagna ricerca e gestione. Difficile azzardare se e quando, eventualmente, si cambieranno le regole del governo di A2A. Più agevole prevedere che crescerà il dibattito intorno a quale A2A è conveniente. E i dibattiti, se autentici, sono da assecondare.

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De Cia chiede indagine della Corte dei Conti (sezione: Costi dei politici)

( da "Stampa, La" del 08-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

GETTONI De Cia chiede indagine della Corte dei Conti Il caso della commissione presieduta da Renato Giusto non si è chiuso con le dimissioni del presidente l'altra sera in Consiglio. Roberto de Cia, esponente dei Socialisti, ha annunciato di aver inviato una lettera alla Corte dei Conti con la richiesta di valutare se non ci siano irregolarità sulla corresponsione del gettone di presenza ai commissari anche quando la seduta viene annullata per mancanza del numero legale. Numerose, infatti, sono state le sedute della commissione Giusto annullate perché i commissari appartententi alla maggioranza abbandonavano l'aula in segno di contestazione.

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Consulenti lavoro, corsa all'iscrizione agli albi provinciali (sezione: Costi dei politici)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 08-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Sud sezione: PROFESSIONI E LAVORO data: 2008-08-06 - pag: 15 autore: SICILIA. Crescita (+14%) tra 2006 e 2008 Consulenti lavoro, corsa all'iscrizione agli albi provinciali Salvo Butera PALERMO Cresce in Sicilia il numero di consulenti del lavoro. Tra il 2006 e il 2008 gli iscritti agli albi provinciali sono aumentati di circa il 14 per cento. "Si tratta di una professione dinamica – afferma Giovanni Cumbo, presidente regionale della Consulta dei consulenti del lavoro – che ha sempre maggiori compiti poiché le leggi hanno previsto per questa figura diverse competenze di intermediazione tra lavoratore e Pubblica amministrazione". Attualmente in Sicilia sono 1.857 gli iscritti agli albi provinciali: 172 ad Agrigento (+8,1% rispetto al 2006), 128 a Caltanissetta (+16,4%), 292 a Catania (+18,7%), 62 a Enna (uguale al 2006), 187 a Messina (+34,5%), 444 a Palermo (+5,4%), 225 a Ragusa ( uguale al 2006), 178 a Siracusa (+9,2%) e 170 a Trapani (+4,9%). Nell'ultimo esame di giugno il gruppo più cospicuo dei nuovi idonei era quello dei palermitani (44), seguito da Messina (36), Catania (32), Ragusa (25), Siracusa (22), Agrigento e Trapani (17), Caltanissetta (10) ed Enna (4). I dati positivi sugli iscritti hanno anche un risvolto negativo legato alla preparazione spesso poco ottimale di coloro che intendono accedere alla professione. Lo dimostrano anche i dati dell'ultima sessione d'esame di abilitazione: in Sicilia sono stati dichiarati idonei 207 candidati su 722 domande, una percentuale di promossi del 39,28 per cento. "Molti candidati –spiega Vito Di Bella, direttore dell'Ispettorato regionale al lavoro che presiede la commissione d'esame per l'iscrizione all'albo – hanno scontato difficoltà scolastiche e un'inadeguatezza della preparazione specifica. Spesso, inoltre, è emerso che il tirocinio negli studi professionali sia stato insufficiente o tematicamente limitato ". I requisiti per l'accesso alla professione sono recentemente cambiati: prima erano ammessi all'esame di Stato coloro che erano in possesso del diploma di scuola media superiore e avevano fatto un tirocinio di almeno due anni, mentrela legge 46/2007 pone come requisito l'aver conseguito una laurea breve, anche se fino al 2013 vige un regime transitorio. Fra l'altro, finora, la tendenza è stata quella di abilitarsi, ma non iscriversi agli albi: molti scelgono di rimanere a lavorare negli studi dove hanno svolto il praticantato piuttosto che la libera professione. Chi si trova in questa posizione " congelata" dovrà iscriversi all'albo entro il 2010, altrimenti dovrà rifare praticantato ed esami. Si è innescata così una corsa all'iscrizione che spiega, in parte, il notevole incremento degli ultimi anni. La legge ha assegnato al consulente del lavoro diversi compiti: dall'intermediazione di manodopera (la categoria ha una fondazione lavoro, una sorta di agenzia di collocamento) alla certificazione dei contratti (con la legge Biagi). Inoltre, il decreto legge Sacconi (il 112/2008) ha introdotto una semplificazione burocratica abolendo il libro paga e il libro matricola e sostituendoli con il libro unico del lavoro che va tenuto proprio dal consulente. LA RIFORMA La legge impone l'iscrizione all'elenco a chi ha fatto la pratica ma non ha mai sostenuto l'esame per l'ammissione.

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ENERGIA: RINNOVO CDA SAN GIORGIO ENERGIE DI PORTO SAN GIORGIO (sezione: Costi dei politici)

( da "Agi" del 08-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Ancona ENERGIA: RINNOVO CDA SAN GIORGIO ENERGIE DI PORTO SAN GIORGIO (AGI) - Ancona, 8 ago. - E' stato rinnovato il CdA della San Giorgio Energie S.r.l., la societa' a intero capitale sociale del Comune di Porto San Giorgio, che gestisce la vendita del gas metano, la pubblica illuminazione comunale e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il rinnovo si e' reso necessario per via delle dimissioni del consigliere Claudio Speranzini per l'incompatibilita' della carica di amministratore della societa' con quella di Consigliere comunale a Porto San Giorgio. Con le dimissioni di Speranzini, successive di pochi giorni a quelle del consigliere Giuseppe Masci, e' venuta a mancare piu' della meta' dei consiglieri nominati inizialmente ed il CdA e' automaticamente decaduto. L'Assemblea dei soci ha ritenuto opportuno dare continuita' gestionale ed operativa alla propria societa' visti i positivi risultati economici da questa ottenuti nei primi quattro anni di attivita' ed ha per questo confermato Maurizio Iezzi nel ruolo di Amministratore Delegato. Confermato nel ruolo di consigliere Francesco Saverio Pesci, che assume anche la carica di vice Presidente. Il Nuovo Presidente della societa' e' Massimiliano Gula. I compensi per i componenti del CdA sono in linea con quelli stabiliti per l'altra societa' comunale, la San Giorgio Distribuzione Servizi S.r.l; all'Amministratore Delegato spettera' una indennita' pari al 70% di quella destinata al Sindaco di Porto San Giorgio, mentre agli altri consiglieri verra' corrisposto un gettone di presenza. Introdotta dall'Assemblea dei soci anche una indennita' di risultato che verra' corrisposta solo in caso di incremento dell'utile aziendale. (AGI).

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Dirigente Ulss finta paziente per scovare assenteisti (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 08-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Blitz del direttore amministrativo, nel mirino il comportamento dei medici nelle commissioni invalidi e patenti Medici che effettuano visite per conto delle commissioni invalidi nel pieno del loro orario di lavoro all'Ulss e che, pur assenti, percepiscono per quelle visite un gettone di presenza da parte della stessa azienda (che quindi paga due volte lo stesso medico), commissioni composte da un solo dottore (anzichè cinque) che così finisce per guadagnare di più da questa attività extra, esami medici e visite prescritte senza che il paziente ne abbia reale bisogno e in contraddizione con il parere dei medici di base che hanno già visitato quegli stessi pazienti, lunghe code e continue richieste di controlli a carico di persone invalide o di anziani alle prese con il rinnovo della patente, conseguente aumento di costi a carico dei cittadini e della stessa azienda sanitaria.È lunga la lista dei sospetti che l'Ulss 12 si trova a dover dipanare in relazione al funzionamento delle varie commissioni provinciali invalidi e per il rinnovo delle patenti. Una lista alimentata dalle denunce dei sindacati, dalle segnalazioni dei pazienti e dalle dure critiche all'Ulss mosse sul Gazzettino di ddomenica scorsa dal presidente dell'Ordine dei medici, che ha anche convocato uno dei dottori delle commissioni per chiarimenti.Ed è stato per verificare la fondatezza dei sospetti di cui sopra che Maria Alessandra Massei, di buon mattino, fingendosi una paziente, si è recata a una di queste commissioni. Un blitz a caccia di assenteisti, di comportamenti sul filo del regolamento, di medici con il dono dell'ubiquità, di professionisti poco gentili o superficiali.Cosa abbia scoperto la dottoressa Massei nella sua ispezione è ancora coperto dalla riservatezza interna dell'azienda. Sta di fatto, però, che qualcosa che non va evidentemente c'è, se è vero che lo stesso direttore amministrativo ancora a giugno ha diramato una circolare che non lascia adito a dubbi. La lettera, infatti, precisa che le attività e gli incarichi extra istituzionali preventivamente autorizzati dall'azienda (come appunto la partecipazione alle commissioni o le docenze, e comunque le attività per le quali l'Ulss eroga un ulteriore compenso rispetto allo stipendio normale) devono essere svolti fuori dall'orario di lavoro. Inoltre, ogni volta che l'Ulss assegna questi incarichi, il medico ha l'obbligo du evidenziare la distinzione tra l'ordinario orario di lavoro e lo svolgimento dell'incarico extra ufficio. E per impedire uscite "clandestine" dal posto di lavoro, l'Ulss rammenta l'obbligo di utilizzare il cartellino per le presenze. La dirigente chiude ricordando che qualora emergesse che incarichi extra ufficio vengono effettuati in orario di lavoro, i gettoni di presenza non saranno erogati e, se già pagati, verranno recuperati dall'Ulss. Insommma, un avvertimento a mantenere comportamenti improntati alla massima trasparenza e correttezza.Davide Scalzotto.

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Onorevole e sindaco la faenzi va a stipendio doppio (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 09-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

ROMA TAGLIA CASTIGLIONE NO Onorevole e sindaco La Faenzi va a stipendio doppio Una legge del 2000 vieta il "cumulo", ma la nuova Finanziaria apre un varco. E così ecco le due indennità CASTIGLIONE. Guerra agli sprechi nella pubblica amministrazione, lotta ai fannulloni, tagli agli enti inutili... A Roma il Popolo della Libertà - impersonato dalla triade Brunetta-Maroni-Tremonti - tuona e legifera pressoché ogni giorno contro spese dissennate e privilegi. Fa dunque una certa impressione la notizia che proprio un Parlamentare pidiellino, l'onorevole Monica Faenzi, a casa sua (il Comune di Castiglione della Pescaia) abbia battagliato per vedersi riconosciuto un diritto che profuma assai di privilegio: continuare a percepire lo stipendio da sindaco di Castiglione pur ricevendo, dallo scorso maggio, quello di Deputato della Camera. Un "cumulo" che il Testo Unico degli Enti locali varato dal governo Amato nel 2000 vieta espressamente, ma che un codicillo della Finanziaria 2008 (governo Berlusconi) riapre a letture differenti. E nel dubbio, la Faenzi non ha esitato a scegliere: doppio stipendio. Questo almeno si evince dalla determina numero 815 del 4 agosto 2008, firmata dal responsabile del servizio ufficio personale e stipendi del Comune di Castiglione - Domenico Fimmanò - e affissa all'Albo del Comune stesso. Una determina che invita la Ragioneria a liquidare a Monica Faenzi la somma di 8.282,91 euro: ovvero l'indennità per la sua funzione di sindaco, calcolata con gli arretrati dallo scorso maggio. Cioè dal mese in cui, dopo l'elezione alla Camera, lo stesso responsabile decise di "sospendere" il salario al sindaco in attesa di capire se la legge permettesse o no il cumulo. Dopo il voto di aprile, scrive infatti Fimmanò, "si disponeva di sospendere dal mese di maggio la corresponsione dell'indennità in via prudenziale, stante le complessità delle disposizioni normative". Sono dunque partite approfondite valutazioni (non si sa se per solerte volontà del funzionario o dietro precise richieste), i cui esiti hanno dato parere positivo: cumulare si può, secondo il Comune di Castiglione, nonostante il Testo Unico del 2000. Come è possibile? Sembra che tra le pieghe della Finanziaria 2008 ci sia un comma che vieta ai Parlamentari di incassare gettoni di presenza derivanti da altri incarichi in enti pubblici. Punto e basta. Quella del sindaco Faenzi, invece, è un'indennità, non un gettone. Dunque, di fatto, la nuova legge non vieterebbe espressamente il cumulo di indennità. Come Deputato, l'onorevole Faenzi percepisce (fra paga base, diaria, rimborso portaborse, rimborsi viaggio trimestrali, rimborsi spese telefoniche e altre quisquilie) non meno di 15mila euro al mese; ora al gruzzoletto potrà aggiungere i circa 2mila dell'indennità di sindaco. Tutto legittimo, probabilmente. Anche se non da tutti. Il collega ministro Altero Matteoli, per esempio, da sempre rinuncia alla sua indennità come sindaco di Orbetello, e anche come Commissario straordinario per il risanamento della Laguna. Un bell'esempio, di questi tempi. O no? Emilio Guariglia.

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Caso Accialini, Bartoli (An): <Egoista amministrare due città> (sezione: Costi dei politici)

( da "Nazione, La (Viareggio)" del 09-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

PIETRASANTA pag. 13 Caso Accialini, Bartoli (An): "Egoista amministrare due città" POLITICA BERSAGLIATA DAL 'FUOCO AMICO', L'ASSESSORE SI DIFENDE: "NON C'E' INCOMPATIBILITA'" "M ANTENERE due cariche in due comuni diversi lo trovo sconveniente, egoista e presuntuoso: se poi la legge lo consente è un altro paio di maniche". E' molto arrabbiato Carlo Bartoli, vice presidente del consiglio comunale in quota An, per quanto sta accadendo ai suoi colleghi di partito di Camaiore e per gli inevitabili riflessi su Pietrasanta. Il problema dell'incompatibilità dell'ex-vice sindaco camaiorese Alessandro Santini (capogruppo anche a Viareggio), esiste pure a Pietrasanta: l'assessore alla pubblica istruzione Lucia Accialini è consigliere e presidente di commissione anche a Viareggio. Bartoli non nasconde la sua perplessità. "SE ALLE elezioni servono determinate personalità per prendere tanti voti, anche in più liste, va benissimo. Una volta eletti, però, bisognerebbe scegliere una sola carica, per rispetto verso quelli eletti subito dopo, in questo caso i candidati di An di Pietrasanta e Viareggio. Legalmente non so ancora se è possibile mantenere entrambe le cariche, ma ritengo sia un comportamento sconveniente ed egoista. E' presuntuoso pensare di poter amministrare in due città. Che succederebbe, inoltre, se scoppiasse un contenzioso con Viareggio? Come si comporterebbe Accialini?". NELL'ATTESA del parere del ministero dell'interno, sembra probabile che gli assessori "esterni", cioè nominati senza essere stati eletti consiglieri (come Accialini), non possano mantenere due cariche. "Credo che tra le cariche di consigliere e assessore non ci sia incompatibilità ? replica Accialini ?ma ricordo che la mia collaborazione a Viareggio è a titolo gratuito, perché ho rinunciato ai gettoni di presenza. In caso di incompatibilità non ho ancora un orientamento: devo decidere". D.M.

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OGNI coalizione si è impegnata a ridurre i costi della polit (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 09-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

PESARO AGENDA pag. 12 OGNI coalizione si è impegnata a ridurre i costi della polit... OGNI coalizione si è impegnata a ridurre i costi della politica e a rendere meno costose e più efficienti le nostre pubbliche amministrazioni. Lo ha fatto il centro-sinistra prima e il centro-destra poi. Su questo voglio fare una denuncia di incoerenza. Non si può più scherzare su questo aspetto specie in un momento come quello che stiamo vivendo in cui la mancata crescita del sistema, l'evidente riduzione del benessere per i ceti intermedi, l'acuirsi delle difficoltà per sempre più famiglie ma soprattutto la pesante ipoteca che questo nostro modo di essere sta trasferendo alle generazioni future rendono il quadro piuttosto sconfortante. Mi domando, come credo molti altri, cosa stanno facendo in concreto i nostri massimi rappresentanti istituzionali che siedono in Parlamento o, per rimanere a livelli di rappresentanza più vicini, alla Regione Marche per migliorare la situazione e contribuire, anche attraverso la riduzione dei costi della politica e la razionalizzazione dei costi delle loro amministrazioni, al raggiungimento di un obiettivo così strategico per il nostro paese? Lasciano per esempio cadere nel vuoto una proposta già depositata in Senato da alcuni esponenti del precedente governo che avrebbe permesso con la disdetta del contratto del personale e l'innalzamento dell'età minima pensionabile (da 50 a 53 anni per gli entrati in servizio prima del 1998) per i dipendenti di Palazzo Madama di bloccare alcuni rinnovi e adeguamenti automatici e di risparmiare 5 milioni di euro di spesa corrente dal bilancio dello Stato già dal 2008. Cinque milioni che forse sono poca cosa rispetto ai quasi 600 all'anno per far funzionare il nostro Senato! Sono stata fra coloro che raccolsero le firme per il referendum che avrebbe permesso la modifica di alcune parti della attuale legge elettorale nell'ottica della semplificazione del sistema politico e partitico. Oggi mi chiedo: se è vero che da maggio una riduzione dei gruppi parlamentari c'è stata anche in Parlamento, perché non è corrisposta la riduzione della spesa nei bilanci? Se vogliamo uscire dalla stagnazione, tornare ad essere competitivi ma soprattutto ristabilire nel nostro paese un sistema di equità e solidarietà diffusa, i virtuosismi e le scelte importanti devono partire dall'alto, riguardare settori del pubblico che ad oggi non concorrono sufficientemente alla riduzione della spesa pubblica. Non è più pensabile che il contributo venga dalle sole autonomie locali su cui ogni anno, con manovre finanziarie dei diversi governi che si avvicendano, ricadono gli effetti delle politiche dei tagli e del contenimento di spesa. Dopo anni di peripezie temo per il sistema dei servizi di base dei Comuni che rappresenta anche nella nostra città un sistema di opportunità irrinunciabili per famiglie, anziani, bambini, donne lavoratrici. Monica Manenti, consigliera comunale Pd.

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San Giorgio Energie: nominato il nuovo CdA (sezione: Costi dei politici)

( da "Quotidiano.it, Il" del 09-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Porto San Giorgio | Dopo le dimissioni del Consigliere Claudio Speranzini entra Massimiliano Gula nominato Presidente; confermati Francesco Saverio Pesci nominato Vice Presidente e l'Amministratore Delegato Maurizio Iezzi. Rinnovato il Consiglio di amministrazione della San Giorgio Energie S.r.l., la società a intero capitale sociale del Comune di Porto San Giorgio, che gestisce la vendita del gas metano, la pubblica illuminazione comunale e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il rinnovo si è reso necessario per via delle dimissioni del consigliere Claudio Speranzini vista l'incompatibilità della carica di amministratore della società con quella di Consigliere comunale a Porto San Giorgio. Con le dimissioni di Speranzini, successive di pochi giorni a quelle del consigliere Giuseppe Masci, è venuta a mancare più della metà dei consiglieri nominati inizialmente ed il CdA è automaticamente decaduto. L'Assemblea dei soci ha ritenuto opportuno dare continuità gestionale ed operativa alla propria società visti i positivi risultati economici da questa ottenuti nei primi quattro anni di attività ed ha per questo confermato Maurizio Iezzi nel ruolo di Amministratore Delegato. Confermato nel ruolo di consigliere Francesco Saverio Pesci, che assume anche la carica di vice Presidente. Il Nuovo Presidente della società è Massimiliano Gula. I compensi per i componenti del CdA sono in linea con quelli stabiliti per l'altra società comunale, la San Giorgio Distribuzione Servizi S.r.l; all'Amministratore Delegato spetterà una indennità pari al 70% di quella destinata al Sindaco di Porto San Giorgio, mentre agli altri consiglieri verrà corrisposto un gettone di presenza. Introdotta dall'Assemblea dei soci anche una indennità di risultato che verrà corrisposta solo in caso di incremento dell'utile aziendale. Il Sindaco, intervenuto alla riunione di insediamento del nuovo CdA del 6 agosto, ha confermato la volontà dell'Amministrazione comunale di incrementare l'attività della società attraverso il potenziamento ed il miglioramento qualitativo dei servizi offerti alla collettività sangiorgese. Tra gli obbiettivi principali quello della riqualificazione della pubblica illuminazione sulla quale poco si è investito negli anni precedenti, l'intensificazione dell'attività di produzione di energia da fonti rinnovabili e il risparmio energetico con investimenti nelle nuove tecnologie. 08/08/2008.

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Camera di commercio, scelta la giunta (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Adriatico" del 09-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Fissati i compensi, tremila euro per il presidente. Slitta l'intesa sulla Baldelli Camera di commercio, scelta la giunta FERMO - Nelle sua prima riunione la Camera di commercio ha provveduto a eleggere (con voto segreto) le 6 persone che entreranno a far parte della giunta camerale. Sono Ennio Casturani, Sandro Coltrinari, Silvano Lattanzi, Pietro Mancini, Primo Tacchetti e Riccardo Tarantini. Dopo l'elezione del presidente Graziano Di Battista (nella foto) ora il quadro istituzionale del nuovo ente si completa con la giunta. Ieri mattina si è anche proceduto all'approvazione dei compensi e a quella dello Statuto. Per quanto riguarda il primo punto si è stabilito che il presidente percepirà circa 3.000 euro mensili lordi, i componenti della giunta quasi 1.000 ogni mese più i gettoni di presenza nelle riunioni e i consiglieri il gettone di presenza che dovrebbe essere pari a 250 euro per ogni seduta del Consiglio. Per il secondo punto, lo Statuto, sono state apportate solo poche modifiche. Netto è stato anche il giudizio sulla presenza di alcuni elementi che fanno parte sia della Camera di Ascoli Piceno che di quella di Fermo; "il volerli far dimettere è una vera e propria pazzia" hanno affermato alcuni consiglieri anche perché i nostri rapporti non si fermano qui. In merito alla non immediata elezione in giunta di Orietta Baldelli è stato assicurato che farà parte dell'organo camerale dal prossimo settembre. Gli ultimi adempimenti formali saranno completati con la prossima seduta. R.C.,.

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Vicesindaco incompatibile <Restituirò quanto dovuto> (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 09-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

CHIOGGIA Todaro contesta però il parere del Prefetto Vicesindaco incompatibile "Restituirò quanto dovuto" Chioggia(G.B.) Il vicesindaco Todaro conferma la sua intenzione di saldare il debito di circa 1.400 euro che ha nei confronti del Comune. Un debito che ha innescato il caso della sua incompatibilità, affermata peraltro in due distinte circostanze dalla Prefettura su parere del ministero dell'Interno."Ho detto che pagherò conferma Todaro - e lo farò di sicuro non appena saranno definiti certi controlli. Vuol dire che farò anch'io lo figura dello stupido come tutti gli altri colleghi consiglieri che hanno già pagato". Sul piano contabile resta da chiarire la cifra esatta che Todaro deve pagare. Il vicesindaco è in possesso di ricevute per pagamenti avvenuti, ma che non risultano registrati dalla tesoreria comunale. Di qui una serie di necessari riscontri.Il problema si chiarirà a breve. Interessa però nella vicenda quanto Todaro dichiara a proposito della prassi seguita e che lui aveva cercato di contestare davanti al Tar."Il passaggio, poi rientrato, dal gettone di presenza al fisso mensile per i consiglieri ha ingenerato una dichiarazione di debito afferma Todaro - La delibera del Comune ha dichiarato tale debito, ma non costituiva di per sé un titolo esecutivo che spettava e spetta al giudice dopo che il Comune si fosse costituito e non risulta che l'abbia mai fatto". Todaro contesta quindi la procedura seguita e contesta tuttora il parere del Prefetto sull'incompatibilità. "Il Prefetto afferma Todaro - punta sul problema del gettone di presenza e afferma, per questo, che la causa in parola non rientra tra quelle di mandato che non creano incompatibilità". Todaro di recente ha ritirato il proprio ricorso al Tar proprio per adempiere al parere della Prefettura. Altri quattro che non lui hanno ricorso contro il Comune hanno mantenuto l'iniziativa.

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Indennità e gettoni di presenzaliquidati arretrati degli adeguamenti (sezione: Costi dei politici)

( da "Sicilia, La" del 09-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Calatabiano: amministratori comunali Indennità e gettoni di presenza liquidati arretrati degli adeguamenti Liquidate dal responsabile dell'area amministrativa, con decorrenza primo gennaio 2004, gli adeguamenti Istat sull'indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori al comune di Calatabiano. Lo prevede un decreto regionale dell'assessorato Famiglia, Politiche sociali e Autonomie locali dello scorso febbraio, indicando per l'adeguamento della misura minima delle indennità le seguenti variazioni percentuali Istat dei prezzi al consumo: più 4,6% con decorrenza gennaio 2004 più 3,7% con decorrenza gennaio 2007. A beneficiare degli arretrati per gli anni che vanno dal 2004 al 2006, e per l'anno 2007, sulla base delle rispettive cariche ricoperte, amministratori nuovi e vecchi. Nel frattempo come già preannunciato a marzo in Consiglio comunale dai componenti facenti parte della commissione d'indagine consiliare sull'ufficio tributi (conclusasi lo scorso fine maggio), durante la richiesta proroga dei termine di chiusura dei lavori, i consiglieri Giuseppe Buda e Nicola Zappulla hanno rinunciato per iscritto ai gettoni di presenza maturati per la partecipazione alle sedute delle predetta commissione d'indagine. Il consigliere comunale Giuseppe Buda, infine non potendo rinunciare ai gettoni di presenza per l'anno 2007 (essendo già stato effettuato il mandato di pagamento), lo scorso fine maggio ha donato la somma di 154 euro all'istituto comprensivo "G. Macherione" da destinare sotto forma di borsa di studio agli alunni più meritevoli. Salvatore Zappulla.

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MASSIMILIANO Gula, esponente politico di An, è il nuovo presidente della San (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 10-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

P.S. GIORGIO pag. 12 MASSIMILIANO Gula, esponente politico di An, è il nuovo presidente della San... MASSIMILIANO Gula, esponente politico di An, è il nuovo presidente della San Giorgio Energie Srl, la società del Comune che gestisce la vendita del gas metano, la pubblica illuminazione e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il rinnovo del Consiglio di amministrazione della società si è reso necessario per le dimissioni del componente Claudio Speranzini. Questi si è dimesso per incompatibilità in seguito alla sua elezione a consigliere comunale. Il sindaco, ritenendo opportuno dare continuità gestionale ed operativa alla San Giorgio Energie visti i positivi risultati economici da essa ottenuti nei suoi quattro anni di attività, ha confermato l'ingegner Maurizio Iezzi nell'incarico di amministratore delegato e confermato il consigliere Francesco Saverio Pesci, che ha assunto anche la carica di vice presidente. I compensi per i componenti del Consiglio di amministrazione sono in linea con quelli stabiliti per l'altra società comunale, la San Giorgio Distribuzione e Servizi Srl: all'amministratore delegato spetterà una indennità pari al 70% di quella destinata al sindaco di Porto San Giorgio, mentre agli altri consiglieri verrà corrisposto un gettone di presenza. Introdotta dall'Assemblea dei soci anche una indennità di risultato che verrà corrisposta solo in caso di incremento dell'utile aziendale.

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La crescita zero gela l'Europa E la Bce dà un calcio alla ripresa (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 10-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

ECONOMIA E FINANZA pag. 23 La crescita zero gela l'Europa E la Bce dà un calcio alla ripresa Già sei mesi fa Trichet avrebbe dovuto allentare la stretta sui tassi BANCHIERI Jean-Claude Trichet. Nella foto piccola, Ben Bernanke PER LA PRIMA VOLTA in più di quarant'anni sono riuscito ad ottenere dal mio bagnino a Milano Marittima un ombrellone in seconda fila. Anzi, in terza perché la prima fila è occupata, pur senza ombrellone, dai vu' cumprà senegalesi che vendono cinture e camicette. Un segno di riconoscimento per tanti anni di fedeltà? Nemmeno per sogno, quel posto in seconda-terza fila indica solo un minor numero di turisti. Ed infatti gli ombrelloni vuoti sono tanti, davvero tanti. Questa insomma è un'estate flop: meno presenze negli alberghi, meno presenze in spiaggia, meno presenze nei locali notturni. Ma, dicono, meno presenze anche in montagna e nei villaggi turistici. In definitiva, meno vacanze. Con crollo dei consumi e degli acquisti: il maggiore albergatore della Riviera Adriatica ha detto l'altro giorno sul mercato delle seconde case: "È fermo, se non in calo. Puoi fare tu il prezzo di acquisto?". L'ITALIA è in effetti a crescita zero. Inutile ripetere i dati annunciati in questi giorni per illustrare il crollo del nostro Pil. È sufficiente solo ricordare come ci troviamo di fronte al peggior dato degli ultimi cinque anni e come da qui sino alla fine dell'anno non siano previsti miglioramenti. E giustamente la Confindustria mette in allarme: siamo sull'orlo della recessione. Questo Paese, in altre parole, non crea più ricchezza. E quindi non crea posti di lavoro. Se i consumi calano a picco, anche il gettito fiscale si muove su quella strada. E possono essere dolori? Certo, anche gli altri Paesi hanno in Eurolandia un bel po' di problemi, a partire proprio dalla Germania, che da sempre ha il ruolo di locomotiva europea ed ora è invece in panne. La Gran Bretagna è in mezzo ad una forte crisi immobiliare oltre che bancaria, la Francia ha problemi di varia natura, persino la Spagna, che con Zapatero sembrava fare faville, è in depressione. ED ANCHE le economie del G7 mostrano qualche difficoltà. Addirittura rallentano le economie di India e Russia mentre crescono ancora solo quelle di Cina e Brasile. Ma c'è un dato che dovrebbe preoccuparci alla grande: tra i Paesi Ocse la nostra economia è quella che frena di più. Ci troviamo, insomma, peggio degli altri. In linea, se vogliamo, con quel che succede da quindici anni a questa parte. Noi siamo cresciuti meno della metà della media della crescita nell'Eurozona. E siamo anche cresciuti meno di un terzo di quanto siano cresciuti nel frattempo gli Stati Uniti. PROPRIO per cercare di fare ripartire la Germania, ovvero la locomotiva in panne, all'inizio del mese Jean-Claude Trichet, il presidente della Bce, la Banca centrale europea, ha lasciato invariati i tassi al 4,25%. Anche se il suo obiettivo principale, stabilito del resto nell'atto costitutivo della Bce, è quello di tenere sotto controllo l'inflazione. Ma ciò che salta subito agli occhi è la differenza di comportamento tra la rigidità della Bce e la flessibilità dimostrata da Ben Bernanke e dalla Fed, la Federal Reserve che è la banca centrale americana con il compito di controllare certamente l'inflazione ma di aiutare in particolare lo sviluppo dell'economia. Così Trichet si è ben guardato dal diminuire i tassi come avrebbe dovuto fare già dai sei mesi mentre la Fed ha già effettuato dall'estate scorsa una raffica di ben sette tagli consecutivi che hanno portato i tassi dal 5,25% al 2% in aprile. Come dire: la Bce ha perso il treno per la ripresa. CI TROVIAMO così sull'orlo della recessione. E in una posizione peggiore rispetto agli altri di Eurolandia per tutta una serie di problemi che ci portiamo dietro da anni senza avere la forza di risolverli. Dal mercato del lavoro che vanta fortissime tutele per eccesso di conservatorismo del sindacato alla burocrazia che solo ora viene scoperta essere fannullona e costosa, dall'energia che costa il 30% in più perché non abbiamo il nucleare anche se le centrali nucleari (e gli eventuali rischi) sono tutt'attorno a noi agli sprechi che non vogliono dire solamente soldi buttati al vento per opere che non servono o per iniziative inutili ma comprendono anche altre voci: come le tangenti che ci fanno essere uno dei Paesi più corrotti al mondo, come il costo dei politici che formano non solo una casta di privilegiati ma che, a partire dal Parlamento sino ad arrivare alle comunità montane, sono davvero in tanti. O come l'evasione fiscale ed il lavoro in nero che non rappresentano una cifra di poco conto. Solo il lavoro in nero, cioè il lavoro in cui non sono pagati contributi ed imposte, significa un Pil del 16,5%. Un 16,5% in nero. IL CENTRODESTRA parla di "un'eredità di Prodi" scaricando un bel po' di colpe sul centrosinistra e definendo "miope" la politica di Trichet. Il centrosinistra sostiene invece che il governo non ne sta combinando una giusta ed attende solo che la Germania riparta per poi tentare di accodarsi. Silvio Berlusconi, che gira per i mercati della frutta e verdura dichiarando (giustamente) che i prezzi sono troppo alti, continua ad affermare che bisogna "lavorare di più". DIMENTICANDO che il buon esempio dovrebbe essere dato proprio dai politici che pochi giorni fa sono andati anche loro in vacanza e ritorneranno al lavoro solo a metà settembre. Il ministro Giulio Tremonti è convinto che il suo decreto abbia la stessa forza di una cura da cavallo in grado di farci uscire dalla palude mentre Pierluigi Bersani, il ministro dell'Economia ombra del Pd, è di avviso contrario. Claudio Scajola, il ministro per lo Sviluppo economico, mostra fiducia da tutti i pori dopo che il petrolio è tornato a 120 dollari dal picco di 147. Ed annuncia che la bolletta elettrica sarà ridotta con i bonus sociali. Tanti buoni propositi, insomma, che fanno eco ai tanti buoni propositi degli atleti azzurri in Cina. Ma intanto? INTANTO emerge che le banche italiane, uscite molto meglio rispetto a quelle americane e a quelle europee dallo tsunami provocato dalla crisi subprime, hanno deciso una stretta sui prestiti a famiglie e imprese. È cioè ora più difficile ottenere un finanziamento per la casa o per gli acquisti. Evviva. Forse è meglio restare incollati davanti alla tv, pensare solo alle Olimpiadi e accontentarsi dell'argento di Rebellin? Image: 20080810/foto/6271.jpg.

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Nencini e costi della politica: rispettare i tempi (sezione: Costi dei politici)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

CRONACHE pag. 18 Nencini e costi della politica: rispettare i tempi "Gli impegni vanno rispettati: quello assunto con l'ordine del giorno del giugno scorso lo condivido ed è una priorità". Così il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, sul tema della riduzione dei consiglieri, precisando che sia l'Ufficio di presidenza che i gruppi consiliari "hanno ben presente l'urgenza di procedere all'impegno assunto per ridurre i costi della politica: numero dei consiglieri, adeguamento degli assessori e riordino degli enti regionali che la giunta ha cominciato ad affrontare. Temo che ancora non ci siano le condizioni per un accordo politico corale".

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Tensione in maggioranza, Ibba contesta le decisioni della Giunta (sezione: Costi dei politici)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 10-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Provincia di Cagliari Pagina 1025 Vallermosa Tensione in maggioranza, Ibba contesta le decisioni della Giunta Vallermosa --> Se non è rottura poco ci manca: il consigliere comunale di Vallermosa Marcello Ibba e la maggioranza di cui fa parte vivono ormai da separati in casa. Lettere aperte al sindaco, manifesti affissi in piazza, interventi al vetriolo in aula: ma, almeno per il momento, nessun passaggio all'opposizione. I contrasti tra il consigliere - tra i più votati alle ultime elezioni - e la Giunta sono cominciati a maggio con la presentazione in Consiglio del piano triennale delle opere pubbliche: inaccettabile per Ibba l'assenza di risorse da destinare al miglioramento delle "pericolose e degradate" strade comunali. La diatriba è proseguita poi con una lettera aperta al sindaco Sergio Catta: a dividere i cassonetti dei rifiuti della zona industriale, "la cui mancata rimozione invoglia i maleducati a gettare rifiuti di ogni sorta, sino alla creazione di vere e proprie micro-discariche abusive, con un notevole danno d'immagine ed economico per il Comune". E ancora: "Soltanto per aver osato esprimere le mie idee sono stato evitato dai colleghi della maggioranza". L'ultimo atto - per ora - della querelle si è consumato nell'ultima riunione del Consiglio comunale, durante l'approvazione del consuntivo. "Il Comune ha pochi soldi? Perché allora il sindaco non rinuncia alla sua indennità e al rimborso spese viaggio? Il risparmio si aggirerebbe sui 20 mila euro, che diventerebbero quasi 40 mila se i consiglieri e gli assessori rinunciassero ai propri gettoni di presenza e indennità. Io l'ho già fatto". Un appello subito accolto tra i banchi dell'opposizione. Il futuro di Ibba dentro o fuori la maggioranza? "Resterò all'interno della lista che ha vinto le elezioni, costituendo quella che mi piace definire una maggioranza critica: libero di sostenere o meno le proposte fatte dalla Giunta". PAOLO VALLONE.

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<Ai politici indennità troppo elevate> (sezione: Costi dei politici)

( da "Sicilia, La" del 10-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

La denuncia di un ex assessore comunale di Mazzarino "Ai politici indennità troppo elevate" Mazzarino. Per un atto d'amore verso la città, Luigi (Gino) Marotta, quasi 80 anni, devoto di San Francesco, consigliere dal 1964 al 1975 e già assessore all'annona e polizia municipale, ha scritto una lettera aperta al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al presidente della Corte dei Conti ed al Prefetto di Caltanissetta, per sollecitare alcuni provvedimenti che, certamente, potrebbero, a suo dire, accrescere il decoro di Mazzarino. Gino Marotta, che si definisce "una voce libera", intende sollevare il problema della segnaletica stradale cittadina "che langue", della "insufficienza" dei cassonetti dei rifiuti e della spazzatura non ritirata nei giorni di sabato e domenica", di tutte "le porcherie lasciate sui marciapiedi e per le strade del paese, dai cani, portati a spasso da proprietari senza sacchetto e paletta, dei disservizi dell'acqua, delle tasse comunali che dovrebbero essere pagate sul reddito goduto", ma soprattutto punta il dito "sulle elevate indennità degli amministratori comunali, provinciali e della deputazione nazionale e regionale, che è quasi sempre di Caltanissetta, Gela o San Cataldo, mentre Mazzarino resta sempre fuori "come un uccello privo di ali". Le prossime consultazioni elettorali, per Marotta, potrebbero essere un appuntamento molto importante per gli elettori al fine di ritornare ai tempi passati, quando cioè "l'operaio poteva amministrare con trasparenza la cosa pubblica senza indennità e gettone di presenza" e l'operaio, con il suo lavoro, poteva "costruirsi anche la casa", mentre oggi, purtroppo, si "parla di social card, ovvero di carta annonaria, inventata da Mussolini". Luigi (Gino) Marotta, rimasto orfano a soli 12 anni "ed in un periodo assai critico per gli eventi bellici del 2° conflitto mondiale, seppur avviatosi ben presto al duro lavoro dei campi e poi a quello di mugnaio, frantoiano e fornaio", ha trovato il tempo per scrivere tante poesie, molte delle quali raccolte in un volume dal titolo "Dolore antico", dove il pensiero poetico è rivolto prioritariamente a determinate condizioni sociali. Angelo Stuppia.

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Patto sospeso tra sanzioni e premi (sezione: Costi dei politici)

( da "Italia Oggi (Enti Locali)" del 15-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Enti Locali Numero 194, pag. 15 del 15/8/2008 Autore: Pagina a cura di Matteo Esposito Visualizza la pagina in PDF       LA MANOVRA/ Anche gli affidatari di servizi pubblici locali saranno soggetti alle regole contabili Patto sospeso tra sanzioni e premi Saldi più leggeri se il comparto rispetterà gli obiettivi Ennesimo cambiamento delle regole del patto di stabilità interno, con la conferma di alcune disposizioni già in vigore. Previste nuove misure sanzionatorie. Il nuovo volto del patto di stabilità, che emerge da una lettura combinata di alcuni articoli del decreto legge n. 112/2008, introduce significative novità, che vanno a incidere anche sulle risultanze del patto 2008. Vediamo nel dettaglio la nuova versione del patto, così come disegnata dal ministro dell'economia, Giulio Tremonti. Ambito soggettivo. Viene confermato che gli enti soggetti alle regole del patto sono le province e i comuni con popolazione superiore a 5 mila abitanti che, nel triennio 2009/2011, dovranno realizzare risparmi per 9.690 mln di euro, ma si prevede anche l'estensione delle norme ai soggetti affidatari diretti dei servizi pubblici locali. Definizione degli obiettivi. Per la determinazione dell'obiettivo di miglioramento dei propri conti gli enti devono applicare al saldo finanziario dell'anno 2007, calcolato in termini di competenza mista, le seguenti percentuali: a) se l'ente ha rispettato il patto di stabilità 2007 e ha un saldo finanziario 2007 negativo, calcolato in termini di competenza mista, le percentuali sono: - per le province: 17% (2009), 62% (2010) e 125% (2011); - per i comuni: 48% (2009), 97% (2010) e 165% (2011); b) se l'ente ha rispettato il patto di stabilità 2007 e ha un saldo finanziario 2007 positivo, in termini di competenza mista, le percentuali sono: - per le province: 10% (2009), 10% (2010) e 0% (2011); - per i comuni: 10% (2009), 10% (2010) e 0% (2011); c) se l'ente non ha rispettato il patto di stabilità 2007 e ha un saldo finanziario 2007 positivo, in termini di competenza mista, le percentuali sono: - per le province: 0% (2009), 0% (2010) e 0% (2011); - per i comuni: 0% (2009), 0% (2010) e 0% (2011); d) se l'ente non ha rispettato il patto di stabilità 2007 e ha un saldo finanziario 2007 negativo, in termini di competenza mista, le percentuali sono: - per le province: 22% (2009), 80% (2010) e 150% (2011); - per i comuni: 70% (2009), 110% (2010) e 180% (2011). Gli enti che hanno un saldo finanziario 2007 negativo, in termini di competenza mista (sia che hanno rispettato il patto 2007 o meno), devono conseguire, per ognuno degli anni 2009, 2010 e 2011, un saldo finanziario in termini di competenza mista almeno pari al corrispondente saldo finanziario dell'anno 2007, quale risulta dai conti consuntivi, migliorato dell'importo risultante dall'applicazione delle percentuali di cui sopra. Invece gli enti che hanno un saldo finanziario 2007 positivo devono conseguire, per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, un saldo finanziario in termini di competenza mista almeno pari al corrispondente saldo finanziario dell'anno 2007, quale risulta dai conti consuntivi, peggiorato dell'importo risultante dall'applicazione delle percentuali di cui sopra. Sistema di monitoraggio. Gli enti sono tenuti a trasmettere alla Ragioneria generale dello stato, tramite il sito www.pattostabilita.rgs.tesoro.it, le informazioni relative alle risultanze in termini di competenza mista e alla situazione debitoria, entro 30 giorni dalla fine di ogni semestre (e non più ogni trimestre). Viene confermato l'invio, entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento (termine perentorio), sempre alla ragioneria generale dello stato, della certificazione, a firma del rappresentante legale dell'ente (sindaco/presidente della provincia) e del responsabile del servizio finanziario. Però si prevede che, nel caso in cui la certificazione venga trasmessa in ritardo, attestante comunque il rispetto del patto, gli enti in questione non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo (inclusi co.co.co.). Sistema sanzionatorio. Le novità della nuova versione del patto riguardano anche il meccanismo sanzionatorio. Infatti le sanzioni previste in caso di mancato rispetto del patto per gli anni 2008-2011 sono: a) taglio del 5% dei contributi ordinari dovuti dal ministero dell'interno per l'anno successivo; b) limite all'impegno delle spese correnti in misura non superiore all'importo annuale minimo degli impegni effettuati nell'ultimo triennio; c) divieto di ricorrere all'indebitamento: si prevede che i mutui e i prestiti obbligazionari posti in essere con istituzioni creditizie e finanziarie devono essere corredati di apposita attestazione da cui risulti il conseguimento del patto di stabilità per l'anno precedente e, inoltre, l'istituto finanziatore o l'intermediario finanziario non può procedere al finanziamento o collocamento del prestito in assenza del predetto attestato; d) divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione continuata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto; è vietato, inoltre, la stipulazione di contratti di servizio con soggetti privati allo scopo di eludere la normativa; e) riduzione del 30%, rispetto all'ammontare risultante al 30 giugno 2008, delle indennità e dei gettoni di presenza per gli amministratori locali. Inoltre si prevede che tutte queste misure non concorrono al perseguimento degli obiettivi assegnati per l'anno in cui le misure vengono realizzate. Sistema premiante. Accanto a questo sistema sanzionatorio viene introdotto anche un sistema premiante. Infatti si prevede che, nel caso in cui il comparto locale raggiunga l'obiettivo di risparmio assegnato, gli enti virtuosi potranno escludere dal computo del saldo un importo pari al 70% della differenza tra il saldo conseguito dagli enti inadempienti e l'obiettivo programmatico assegnato, sulla base di indicatori economico-strutturali e in base al valore medio per classe demografica, che saranno definiti con apposito decreto ministeriale.

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Legge sulla caccia, parte da lucca la proposta di una radicale revisione (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 18-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Lucca Legge sulla caccia, parte da Lucca la proposta di una radicale revisione LUCCA. Un lavoro lungo oltre sei mesi, che porterà a una revisione della legge che regola la caccia, fra l'altro introducendo molte novità che porteranno anche un taglio alla spesa. La proposta di modificare la legge della caccia arriva da Lucca, dal consigliere provinciale di Forza Italia Sisto Dati, che è anche vicepresidente nazionale della associazione Libera Caccia che sta dialogando con il ministero dell'ambiente Matteoli per giungere a una revisione della legge condivisa da tutti i soggetti interessati alla questione. "Per me un compito importante - commenta Sisto Dati, relatore della proposta di modifica di legge - ma anche una responsabilità notevole. Il mondo della caccia attende da anni una revisione della legge ed è quello che faremo seguendo due principi fondamentali: l'adeguamento dell'attività venatoria alle direttive europee e il taglio dei costi pubblici degli Atc, con sblocco di risorse a vantaggio dell'ambiente e di tutti quelli che ne hanno veramente a cuore le sorti". Fra le molte novità contenute nella proposta di legge, l'introduzione della caccia per tempo e per specie, che porterà a una modifica del periodo di caccia dalla prima decade di settembre alla terza decade di febbraio, praticamente un mese in più. C'è poi la revisione della caccia alla minuta selvaggina, come fringuelli e peppole, e, soprattutto, la modifica delle giornate di caccia, che pur rimanendo di tre giorni alla settimana, potranno riguardare anche il martedi e il venerdi, offrendo quindi molte più opportunità. Sparirà la teleprenotazione e la caccia sarà libera, a livello di mobilità, nella propria regione e limitata a trenta giorni fuori di essa. Adeguando l'attuale articolo 5 della legge verrà concessa la possibilità di utilizzare la barca a remi per la caccia che potranno permettere quelle che vengono definite le "spadulate", restando il divieto dell'utilizzo di quelle a motore. Resta la norma sulla perimetrazione agrosilvopastorale, ma la quota del 2030% riguarda l'intero territorio regionale, anche le pertinenze stradali, ferroviarie, abitative e urbane che oggi non vengono calcolate. Una novità importante riguarda poi gli ambiti territoriali di caccia. Secondo la proposta di Dati e dell'associazione Libera Caccia cambierà la struttura di queste Atc che dovranno essere rappresentative di tutte le associazioni venatorie riconosciute e, soprattutto, saranno aboliti i gettoni di presenza, con un risparmio di molte migliaia di euro a livello nazionale.

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I numeri primi contro le ciliege della Fallaci (sezione: Costi dei politici)

( da "Tempo, Il" del 18-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Stampa Classifica sotto l'ombrellone I numeri primi contro le ciliege della Fallaci Al mare o in montagna, al nord o al sud, i lettori in vacanza preferiscono "La solitudine dei numeri primi" (Mondadori). Il romanzo di Paolo Giordano, Premio Strega 2008, è il libro più venduto nelle librerie di quattro luoghi di vacanza: Viareggio, Cortina D'Ampezzo, Capri e Rimini. Giordano scende al terzo posto solo a Rimini, dove il libro più acquistato è il romanzo postumo di Oriana Fallaci "Un cappello pieno di ciliege" (Rizzoli), in crescita anche negli altri 3 luoghi di villeggiatura. Al secondo posto, a Viareggio e a Rimini, "L'eleganza del riccio" di Barbery Muriel (E/O) e in ascesa, terzo a Viareggio e secondo a Cortina, "Uomini che odiano le donne" di Stieg Larsonn (Marsilio Editore). Fuori dal coro il terzo posto di Capri a "Il treno dell'ultima notte" di Dacia Maraini (Rizzoli). Continua poi il successo di Gomorra di Roberto Saviano (Mondadori) indicato dai librai primo nella saggistica, tranne a Rimini dove vince "La Casta" di Stella e Rizzo (Rizzoli), secondo a Viareggio e a Cortina. Sempre a Rimini segnalati gli ultimi due testi del duo Gomez-Travaglio, "Il bavaglio" e "Se li conosci li eviti" (Chiarelettere). Buon riscontro, a Capri, per il testo di Luciano Canfora "La democrazia - Storia di un'ideologia" (Laterza) e, a Cortina, per "Grazie Gesù -La mia conversione dall'Islam al cattolicesimo" di Magdi Allam (Mondadori).

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Referendum, raccolta di firme contro i costi della politica (sezione: Costi dei politici)

( da "Centro, Il" del 18-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

RAPAGNA' E FORTI Referendum, raccolta di firme contro i costi della politica ROSETO. Raccolta di firme per la presentazione di 5 quesiti referendari e di una proposta di legge di iniziativa popolare per la riduzione dei costi "impropri" della politica e per la riforma degli enti strumentali della Regione. E' quanto annunciano Pio Rapagnà e Giovanna Forti del Comitato dei referendum, "Pur in presenza dello scioglimento anticipato del Consiglio Regionale". "E' però incomprensibile" fanno rilevare, "il "clamoroso silenzio delle Istituzioni regionali" nei confronti del primo ed unico esempio di tentativo di riforma dei costi impropri della politica per via referendaria, attivato, tra l'altro, da semplici Cittadini al di fuori dai partiti e dai centri di potere, quale "esemplare dimostrazione" di rispetto del metodo democratico, della Costituzione e dello Statuto e quale esempio di vero e proprio "programma di governo regionale" e di impegno per una prima proposta di riforma possibile della politica e delle strutture elettive ed amministrative della Regione Abruzzo, così duramente colpite".

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Dal cocuzzolo di San Gregorio nelle (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 18-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Dal cocuzzolo di San Gregorio nelle Alpi, 1620 amime, neanche un cent per gli investimenti pubblici e una splendida vista sulla Valbelluna, Ermes Vieceli, sindaco per ben cinque mandati, è pronto a spegnere i lampioni e a consegnare le chiavi in prefettura. Lo spiegherà ai suoi cittadini nel consiglio straordinario convocato per mercoledì. Da anni si batte contro l'impoverimento dei piccoli centri montagna, ma dopo le entusiastiche adesioni iniziali l'armata si è sciolta lasciando Vieceli più solo di don Chisciotte."Consegnare le chiavi in prefettura sarà il prossimo passo se con la nuova finanziaria taglieranno anche solo 10 mila euro".Nel frattempo, per fare cassa, ha accolto con riconoscenza e mestizia l'offerta del noto pittore Vico Calabrò che per dare una mano alle casse comunali sta predisponendo una collettiva di pittura. Il ricavato sarà devoluto al Comune.Di solito sono i Comuni a finanziare l'arte, oggi invece Calabrò propone una collettiva di beneficenza per il Comune!"Siamo l'unico Comune che non dà più contributi alle associazioni. Nemmeno al validissimo Soccorso Alpino. Al massimo potevamo dare 100 euro".Lei ha già tagliato le spese per la pubblica illuminazione, quale altra riduzione dovranno aspettarsi i suoi concittadini?"Da luglio abbiamo ridotto i punti luce del 50 per cento, con un risparmio di circa 5 mila euro, nelle prossime settimane lasceremo attivi solo quelli in prossimità degli incroci principali. È un dovere per la sicurezza. Abbiamo inoltre ridotto di 10 mila euro la quota per il sociale. Prossimo obiettivo sarà la statalizzazione della scuola materna che ci costa 22mila 500 euro l'anno".Per fare cassa che cosa avete in mente?"Una centrale fotovoltaica che ci permetterebbe di incassare almeno 20 mila euro l'anno".E accendere dei mutui?"E chi li paga dopo?"Di quanto sono calati i trasferimenti?"Negli ultimi quattro anni di ben 210 mila euro su un bilancio di 2 milioni, partite di giro comprese".Lei si è detto disposto anche a rinunciare ai contributi regionali e statali, una provocazione?"Macché provocazione! Questo è realismo. È inutile che mi diano il 40 per cento del costo di un'opera se poi io non ho il restante 60. E siccome sono fondi vincolati...".Come mai al suo fianco non ci sono altri sindaci?"Non saprei. Forse gli altri fanno cassa con gli autovelox e le multe, cosa che noi ci rifiutiamo di fare. E poi, abbiamo anche la "sfortuna" di avere un gettito Irpef pro capite che ci mette al terzo posto nel Feltrino, oltre ad avere parametri di crescita che ci escludono dalle leggi che sovvenzionano i comuni di montagna".I parlamentari bellunesi?"Nessuno si è mai mosso. Apatia totale".Perchè non diventare un frazione di Santa Giustina, così si taglierebbero le spese?"Mai. Se sarà dovrà esserci un provvedimento coattivo dello Stato. L'accorpamento non porterebbe né più servizi per San Gregorio né riduzione dei costi. Al massimo si risparmierebbero 8-9 mila euro l'anno che sono le indennità di carica".Che sapore ha per lei la parola federalismo?"Siamo incappati in un governo che si dice fondato su azioni federaliste e come primo atto ha tolto l'unica entrata federalista, ovvero l'Ici che ha ridotto i nostri incassi da 150 a 100 mila euro l'anno. Si è fatta poi una grande bagarre sui tagli ai costi della politica ma dei 600 milioni preventivati se ne sono incassati solo 30 milioni. Credo che si sia di fronte a degli incapaci. E non ne faccio un colore politico".Ma insomma, qualche fannullone da tagliare ci sarà pure anche nel suo Comune?"Il ministro Brunetta vada al Sud a vedere come si lavora: Comuni che hanno i nostri stessi abitanti hanno 35-40 impiegati contro i 9 di San Gregorio".Quale sarebbe la cifra ideale per non chiudere?"Chiediamo 65 mila euro l'anno. Nulla di più".Lauredana Marsiglia.

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Gianantonio Stella alla Cazzaniga (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 19-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il giornalista domani presenta il libro "La deriva" ARCO. Dopo il giudice Alaya, presente domenica scorsa, la libreria Cazzaniga di via Segantini propone un altro interessante "Incontro con l'autore", quello con Gianantonio Stella. Il giornalista del "Corriere della Sera" sarà ad Arco domani alle 11 per presentare il libro "La deriva", scritto con Sergio Rizzo. Si tratta di una seria e documentata accusa dei mali endemici che da troppo tempo affliggono il nostro Paese e dalla quale scaturisce una domanda angosciante: l'Italia rischia il naufragio? Stella e Rizzo sono anche gli autori del fortunatissimo libro "La casta", giunto ornmai alla ventiduesima edizione, nel quale si passa al vaglio il mondo dei politici evidenziandone incongruenze e privilegi. Domani Stella commenterà e autograferà "La deriva" dedicandola "...a tutti quelli che in questo Paese vogliono credere ancora".

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Nell'Italia alla deriva la speranza è che i giovani si ribellino (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 19-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il rischio populismo? Lo rigetto: quella di Rizzo e mia è sana indignazione contro un sistema politico estremamente corrotto STEFANO FAIT In un Paese che legge poco è opportuno segnalare che nelle zone alte delle classifiche dei libri più venduti in Italia figurano da tempo titoli come "Gomorra", "Se li conosci li eviti", "La Casta", "l'Altra Casta". A questi si è aggiunto "La Deriva" dell'ormai rodato duo Rizzo - Stella. I lettori italiani sembrano oscillare tra l'autocompatimento e l'indignazione di fronte ai meccanismi di autoconservazione di una classe politica che non sembra volersi riformare. Possiamo sperare in un risveglio di coscienza civile, oppure imboccheremo la scorciatoia dell'autoassoluzione populista? Ne abbiamo parlato con Gian Antonio Stella, autore con Sergio Rizzo de "La Deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio", che presenterà a Comano Terme domani, alle ore 17. In Italia si moltiplicano le inchieste-denuncia giornalistiche che vanno a ruba, e c'è sempre più gente indignata. La paura del naufragio ci porterà al populismo o ad un profondo esame di coscienza? Non ne ho idea. Spero sinceramente che porti a dei cambiamenti in positivo. Ma cos'è poi questo populismo di cui stiamo parlando? L'accusa di populismo la rigetto completamente. La nostra è indignazione. Sana indignazione di cittadini. Che non c'entra nulla col qualunquismo, la demagogia, il partito della bistecca. Però molti dei vostri lettori potrebbero equivocare. Se questo succede è solo per via del populismo col quale alcuni temi sono cavalcati da certi politici. Politici di destra e di sinistra, per non parlare di quelli dell'estrema sinistra, sicuramente non di giornalisti che fanno il loro mestiere. La Casta, un libro che andava scritto, è però anche un acido che corrode lo spirito. La Deriva può fungere da antidoto al populismo proprio perché è il ritratto di un marcio più generalizzato? Può essere, ma vorrei ribadire che i sentimenti del populismo e dell'anti-politica sono totalmente estranei sia a "La Casta" sia a "La Deriva". Insisto: un conto è l'indignazione, un altro il populismo. Noi non abbiamo mai detto che tutti i politici sono uguali. Mai. Ce ne sono di bravi, onesti, perbene. A sinistra come a destra. E' l'insieme ad essere profondamente corrotto. A quando un'inchiesta su quel che funziona, tipo le goodnews di Report? Mai. E perché? Perché di trombettieri che strombazzano in favore dell'una o dell'altra parte, sempre pronti a lodare quel che di buono ha fatto questo o quell'altro ce ne sono già abbastanza in Italia. Io mi chiamo fuori. Quello del trombone non è proprio un ruolo che mi va di fare. Il giudice Ayala sostiene che i siciliani non conoscono la cultura del diritto, ma quella dei favori perché per secoli sono stati sudditi e servi, non cittadini. Si può estendere questo discorso anche al resto d'Italia? Assolutamente no. Sono realtà completamente diverse. In che senso? Per capirlo basta prendere in mano un saggio come "La tradizione civica nelle regioni italiane", di Robert Putnam, che esamina i rapporti tra i cittadini e tra cittadini e governanti in vari contesti. Lo ripeto, stiamo parlando di cose assolutamente diverse, ci sono lobby di altra natura nel resto d'Italia. Questo è vero, ma le lobby e corporazioni in Trentino Alto Adige sono comunque piuttosto robuste. Ma lì non c'è nessun emiro. Luis Durnwalder non si comporta come tale e né lui né Dellai si fanno baciare la mano dai cortigiani. Ogni popolo ha i governanti ed amministratori che si merita? Ovvio. C'è un punto su cui lei e Rizzo siete in disaccordo? Nessuno, non ce n'è. Ma come? Capisco che il prodotto dev'essere omogeneo, ma neanche una differenza di punti di vista sulle prospettive del paese? Al massimo ci saranno alcune sfumature. Nulla di più. D'altra parte chi è che si metterebbe mai a scrivere un libro con qualcuno con cui non c'è una sostanziale identità di vedute? Moltissimi giovani leggono i vostri libri. Che cosa vi augurate che facciano una volta giunti alla conclusione de La Deriva? Io dico che i giovani devono arrabbiarsi, ed arrabbiarsi sul serio, perché non si possono più permettere di farsi prendere per i fondelli da una generazione come la nostra che sta mandando in malora il paese e rovinando il loro futuro. Basta guardare al sistema pensionistico che non può più essere conservato così com'è perché lascerà solo le briciole alle generazioni future. E' il problema dei diritti acquisiti. Sì, appunto, l'intreccio dei diritti acquisiti ha generato un circolo perverso. Ed è un tabù che nessuno pensa seriamente di mettere in discussione, perché nessuno vuole perderli, questi diritti acquisiti. Ma è anche un tabù completamente inaccettabile, invocato da generazione di prepotenti com'è la nostra, che si preoccupa del proprio "scalino" infischiandosene del maxi-scalone che colpirà i suoi figli. In Italia si perdona tanto, troppo, per una diffusa mancanza di responsabilità? Sì, penso che sarebbe necessario ripristinare un po' di regole più severe.

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ROFFIA ancora al centro di polemiche. Come se non fossero bastate le risse sui progett (sezione: Costi dei politici)

( da "Nazione, La (Empoli)" del 19-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

SANTA CROCE / SAN MINIATO pag. 10 ROFFIA ancora al centro di polemiche. Come se non fossero bastate le risse sui progett... ROFFIA ancora al centro di polemiche. Come se non fossero bastate le risse sui progetti futuri. Come se non fosse sufficiente una causa da 30 milioni di euro. Ora An scoperchia la pentola delle spese del Comune per le consulenze. "Qualche settimana fa abbiamo appreso che il Comune di San Miniato, unitamente ad altri comuni limitrofi, sono stati oggetto di una richiesta di risarcimento danni di ben 30 milioni di euro da parte di una società privata ? dice il consigliere Roberto Ferraro ? Data l'importanza e l'entità della vertenza ci sembrava logico un immediato intervento esplicativo del Comune volto a informare la cittadinanza sulla grave situazione creatasi a seguito dell'annunciato ricorso. Oggi invece apprendiamo che fra le spese di consulenza sborsate dal Comune di San Miniato, quelle relative al bacino di Roffia fanno la parte del leone con ben 200mila euro. Si parla ovviamente della somma versata quest'anno e non quindi del totale costo delle consulenze per i diversi anni. La novità è che il bacino di Roffia costa ai cittadini di San Miniato fior di denari anche per le consulenze. Insomma il tanto decantato bacino di Roffia, la cosiddetta cittadella dell'acqua, è affatto una opportunità per la comunità né una occasione di sviluppo".

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Soldi per la campagna referendaria, il centrosinistra si autotassa (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere del Veneto" del 19-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Corriere del Veneto - VICENZA - sezione: VICENZA - data: 2008-08-19 num: - pag: 8 categoria: REDAZIONALE Dal Molin Soldi per la campagna referendaria, il centrosinistra si autotassa VICENZA - "La prima azione della nostra campagna referendaria? L'autotassazione". Inizia con una questua d'agosto la mobilitazione dei consiglieri di maggioranza di palazzo Trissino: per pagare la campagna di promozione della consultazione popolare sul Dal Molin, prevista dal sindaco Achille Variati per il cinque ottobre, i consiglieri hanno deciso di autofinanziarsi per racimolare almeno tremila euro a lista(Pd, Variati sindaco e Vicenza capoluogo). "Di tutto questo, oltre che di Aim e di decentramento, parleremo nel corso di una riunione prevista per mercoledì sera – spiega Federico Formisano, capogruppo del Pd - : è importante che noi consiglieri promuoviamo una campagna referendaria chiara nella sua informazione, ben organizzata e in qualche modo distinta dal fronte del No dal Molin. Una promozione che ci finanzieremo da soli: proprio di questo si comincerà a discutere domani sera". E non mancano le proposte: "L'idea è quella di trattenere il gettone di presenza di noi consiglieri per un mese o due, finché non si raggiunge la somma di ciò che serve, dai 2mila ai 3mila euro a lista – spiega Giovanni Rolando della lista Variati Sindaco - . Ma estendiamo anche l'invito ai nostri concittadini consiglieri regionali e anche ai due parlamentari della nostra area politica, Daniela Sbrollini e Massimo Calearo, affinché contribuiscano al finanziamento della campagna referendaria". Una campagna che è già iniziata: proprio ieri Rolando si è attivato per ottenere tutti i permessi necessari all'affissione dei manifesti e ai plateaciti per i gazebo informativi che lo stesso aprirà in settimana. Non solo: a Vicenza potrebbero arrivare super ospiti del calibro di Walter Veltroni o di Sergio Romano per animare i dibattiti pubblici in programma. S.M.D. Gettone di presenza Federico Formisano, capogruppo del Pd.

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Il "Botta e risposta" tra Belpietro e Feltri (sezione: Costi dei politici)

( da "Opinione, L'" del 19-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Oggi è Mar, 19 Ago 2008 Edizione 170 del 19-08-2008 POLEMICHE ESTIVE: IL CONTRIBUTO PUBBLICO ALL'EDITORIA Il "Botta e risposta" tra Belpietro e Feltri di Alessandra Mieli Fare leva sul populismo in Italia funziona sempre. E non v'è chi vi rinunci. Così si potrebbe archiviare la polemica estiva tra Maurizio Belpietro (attualmente direttore di Panorama) e Vittorio Feltri (padre e "padrone") di Libero. L'argomento della diatriba che coinvolge anche questo giornale, è il contributo erogato dallo Stato alla stampa. In primis a quella di partito che è il casus belli sollevato da Belpietro. E il motivo è intuibile: suscita sempre scandalo che testate riconducibili a un movimento politico o a un partito siano finanziate (in parte) con denaro prelevato dalle tasche dei cittadini. In un Paese veramente liberale questo non dovrebbe accadere. Ma non dovrebbe neppure succedere che grandi gruppi editoriali siano finanziati per cifre assai più consistenti con i cosiddetti contributi indiretti. E su questo non si può certo dare torto a Feltri quando rimbalza al mittente l'indignazione ricordando a Belpietro evangelicamente: "Chi è senza peccato, scagli la prima pietra". Ma, visto che siamo in argomento, ci piacerebbe capire perché l'ex direttore de Il Giornale abbia avvertito l'urgenza di citare proprio questo quotidiano. Scrive infatti Belpietro "In realtà la libertà di stampa nella fattispecie non c'entra nulla. In gioco infatti non c'è il diritto di informare, semmai quello di sprecare. Finanziare con quasi 2 milioni di euro un quotidiano come L'Opinione della libertà, che vende poche migliaia di copie, non è un contributo alla libertà ma un atto di disprezzo del denaro pubblico che nessun burocrate, e soprattutto nessun difensore del libero mercato, potrà mai giustificare". Malignamente verrebbe da osservare che ironizzare sulla parola libertà è davvero fare dell'umorismo a buon mercato. Forse ci illudevamo sperando che un giornalista d'esperienza come Belpietro non avrebbe fatto ricorso a cotali mezzucci per fare colpo sul suo lettorato, tuttavia se le ragioni fossero più profonde, allora la replica difensiva feltriana "Ribadisco e sottolineo che noi prendiamo i contributi come tutti gli altri, certo il Sole 24 Ore, Corriere della Sera e La Repubblica prendono molto di più, peccato che quando si parla di contributi si parla di Libero e non si parla mai di loro. Mi chiedo perché, forse perché saranno più "simpatici"? Sarebbe interessante capire il motivo, non ho mai letto un articolo "indignato" perché il Sole prende 17 milioni di euro di contributi" ha una sua logica. E di più ancora il fatto che, sempre secondo il direttore di Libero, "Sono d'accordo con Tremonti che ha deciso di tagliare del 20% i finanziamenti all'editoria ? ha proseguito Feltri - la cosa inaccettabile della critica di Panorama è il pulpito da cui viene la predica. Se c'è un'azienda che prende parecchi soldi, più di tutti, è proprio la Mondadori, che vive prevalentemente sugli abbonamenti e bisogna sapere che il 50% del prezzo dell'abbonamento viene pagato dalla casa editrice, il rimanente 50% viene pagato dallo Stato. Quindi che Mondadori dia dello zoppo a me quando claudica vistosamente fa quanto meno sorridere se non facesse ribrezzo". In realtà ciò che fa inorridire è la gogna mediatica che è promanata come effetto collaterale dopo la pubblicazione del libro di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella "La casta". Siamo proprio sicuri che fra gli innumerevoli sprechi del Belpaese, quello del contributo pubblico all'editoria sia il primo della lista da offrire in pasto agli indignati (per altri motivi) cittadini?.

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Aumentano le poltrone, costi raddoppiati (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Adriatico" del 19-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Nel bilancio del 2005 il prezzo delle istituzioni era di circa un milione e 300 mila euro La stessa cifra verrà spesa da Ascoli e da Fermo per un totale di oltre due milioni di euro Si divide tutto, dal personale al patrimonio. Ma le indennità dei politici no Aumentano le poltrone, costi raddoppiati FERMO - Volete sapere quanti saranno i dipendenti delle due nuove Province di Fermo e Ascoli? Basta prendere, con qualche piccolo aggiustamento, gli attuali dipendenti di Palazzo San Filippo e attribuirne il 43 per cento a Fermo e il 57 per cento ad Ascoli. E voilà: ecco le due piante organiche. Per le strade? Si segue lo stesso criterio. Per il patrimonio immobiliare? Idem, tanto che per far riportare i conti si sono ipotizzati conguagli, quel palazzo spetta a me, no anzi a te e via discorrendo. Uno dei pochi capitoli che invece non subisce divisioni o ridimensionamenti, almeno stando alle proiezioni di bilancio studiate, elaborate, viste e rilette dagli amministratori provinciali che stanno procedendo alla divisione, è quello dei costi della politica. Tanto per essere più chiari: le spese per gli organi istituzionali, nel 2005 ammontavano a un milione e 342 mila euro (nel 2007 siamo intorno a un milione e 200 mila). Ebbene, stando alle simulazioni di bilancio elaborate dai consulenti della Provincia, quel dato non cambierà. Tradotto: la Provincia di Fermo, secondo le previsioni, spenderà un milione e 342 mila euro, lo stesso la Provincia di Ascoli. Per un totale di oltre due milioni e mezzo di euro. Un salasso! "Non siamo in grado di calcolare esattamente il costo degli organi istituzionali delle due nuove province - fa sapere uno dei tecnici che sta lavorando ai bilanci -. Però, considerando che ognuno avrà il suo presidente, la sua giunta e il suo consiglio è ipotizzabile che la spesa resterà pressappoco invariata per ciascuna provincia". Ma a quanto ammontano ad oggi, dopo le sforbiciate imposte dalle ultime Finanziarie, le indennità degli amministratori provinciali? Il presidente "guadagna" 4.700 euro. Lordi, specifica l'ufficio provinciale preposto. Il suo vice 3.550 euro al mese, gli assessori 3.077. Salvo che non siano lavoratori dipendenti: in quel caso, se non si mettono in aspettativa, dimezzano l'indennità. E i consiglieri provinciali? Ad Ascoli il gettone attualmente vale 79 euro lordi per ciascuna seduta. Nel 2000 poteva essere di massimo 90 mila lire (in base al decreto interministeriale 119/00). In otto anni, nonostante i tagli, il suo valore è pressoché raddoppiato. Ma veniamo alle due nuove province e al molto probabile raddoppio dei costi per la politica. In base al decreto ministeriale 119/00, che nonostante i tagli, le modifiche, le rivalutazioni Istat ecc. resta, a detta degli uffici provinciali di Ascoli che si occupano di paghe e personale, il punto di partenza le indennità degli amministratori cambiano a seconda degli abitanti della Provincia. Ci sono diversi scaglioni: province fino a 250 mila, da 250 mila e 500 mila, da 500 mila a un milione e oltre un milione con relativi compensi massimi percepibili dagli amministratori. In altri termini: più sono gli abitanti più guadagnano gli amministratori. L'attuale provincia di Ascoli, con i suoi circa 380 mila abitanti è nel secondo scaglione. Le province di Fermo e Ascoli divise, retrocedono entrambe perché nessuna delle due arriva a 250 mila abitanti. Ciò significa che, in teoria (teoria, attenzione!), il presidente, gli assessori e i consiglieri debbono guadagnare di meno. Allora perché questo non è stato calcolato nel bilancio? E soprattutto qual è il tetto massimo che presidente e politici delle nuove province debbono rispettare? L'abbiamo chiesto all'ufficio preposto della provincia di Ascoli: nessuno è in grado di fornire una risposta precisa. Un dipendente: "Tanto non ci sono leggi che tengano. Ognuno, su questo fa come gli pare". Abbiamo chiesto all'ufficio preposto al pagamento delle indennità degli amministratori della provincia di Rieti, che con i suoi 160 mila abitanti può essere paragonabile alle due nuove province marchigiane: "Di indennità - la risposta - non si parla al telefono, sono dati sensibili!". Ma non c'è un decreto, un tetto massimo? Boh. Tutti cadono dalle nuvole. Forse ha ragione il dipendente ascolano: ognuno fa come vuole. E stando ai documenti ufficiali, Fermo e Ascoli ipotizzano di fare copia e incolla delle attuali indennità. Tutto è divisibile: strade, personale e palazzi. I costi della politica no. Quelli no. LOLITA FALCONI,.

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<Sgrigna 4 è il film da non perdere> (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 19-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

SERIE B Della serie "eterni ritorni" questo precampionato manda in onda la ricomparsa del ventottenne esterno romano "Sgrigna 4 è il film da non perdere" Ne è convinto Alessandro, di nuovo a Vicenza "per giocare dove e quando il mister vorrà" Il mito dell'eterno ritorno è un classico della letteratura greca ripreso fra '800 e '900 dal filosofo Friedrich Nietzsche. Un destino che oggi trova il suo massimo interprete biancorosso in Alessandro Sgrigna, esterno offensivo romano ormai alla sua quarta avventura con la maglia del Vicenza dopo le esperienze del 1999-2000 (3 presenze in B), 2001-2003 (26 presenze e un gol) e tra l'estate del 2005 e gennaio del 2007 (46 gettoni e 4 gol).Arrivato ragazzino dalla Lodigiani, Sgrigna è rientrato nuovamente alla base all'età di 28 anni dopo due positive annate al Bari ed alla Triestina sotto la guida di Rolando Maran, suo antico maestro al Cittadella. Un ritorno bagnato dall'eurogol del definitivo 3-0 in Coppa Italia, all'esordio ufficiale da titolare a destra per l'infortunio occorso in extremis a Cristian Raimondi (sospetta lesione al bicipite della coscia). "È stato un buon debutto per tutta la squadra - racconta Sgrigna -. Siamo stati bravi a sbloccare il risultato nel primo tempo, si tratta di una vittoria importante, che dà fiducia all'ambiente per il futuro. Personalmente credo sia andata abbastanza bene, soprattutto sento che sto migliorando dal punto di vista fisico".- Questo gol è anche un messaggio a Gregucci?"Chi merita gioca. Il mister non ha parlato con nessuno, ma c'è molta concorrenza ed è ben accetta. Posso competere per i ruoli di esterno a centrocampo e di seconda punta, anche contro il Monza ho spaziato sia a destra che a sinistra. Non ho problemi a ricoprire nessuna posizione: spero di non essere solamente un'alternativa o il jolly di turno, ma di riuscire a ritagliarmi uno spazio importante in questa squadra".- Nessun problema per le esclusioni iniziali con il Torino e nel triangolare con Cittadella e Chievo, quindi?"Assolutamente, siamo solo all'inizio di una stagione lunghissima e in campionato ci sarà spazio per tutti. Intanto godiamoci questo successo e andiamo a Bologna sabato prossimo per giocarcela senza timori".Andrea Lazzari.

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Rizzo e Stella presentano "La Deriva" (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pavullo. Stasera i giornalisti del Corriere parlano del loro libro dopo "La casta" Rizzo e Stella presentano "La Deriva" PAVULLO. "Il valore della Conoscenza", il ciclo di incontri organizzato da Cna, che ha già visto come protagonisti personaggi del mondo dell'economia, della cultura e della politica come Tito Boeri, Umberto Galimberti, Michele Salvati e Lilli Gruber, farà tappa questa sera a Pavullo. Presso la sala auditorium Giovanni Paolo II, in via San Francesco 6, infatti, e con inizio alle ore 21, il giornalista Sergio Rizzo parlerà del suo ultimo libro, scritto a quattro mani con Gian Antonio Stella che porta il titolo "La Deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio". L'ultima fatica letteraria di Rizzo e Stella, giornalisti del Corriere della Sera, arriva dopo il libro "La Casta", uno dei più importanti successi editoriali degli ultimi anni se si pensa alle sue ventidue edizioni e oltre un milione e 200.000 di copie vendute. Dalle infrastrutture bloccate da lacci e lacciuoli di ogni genere all'attività legislativa farraginosa, dai ritardi nell'informatica, che ci fanno arrancare dietro la Lettonia, agli ordini professionali chiusi a riccio davanti ai giovani; per gli autori del volume l'Italia è un Paese straordinario che, nonostante la sua storia, le sue eccellenze, i suoi talenti, appare però ormai alla deriva. Un Paese che ha una classe politica prigioniera delle proprie contraddizioni e dei propri privilegi e che per questo non riesce più a governare. è questa la tesi sostenuta dai giornalisti Rizzo e Stella, che ripropongono il filone del giornalismo d'inchiesta e di denuncia. L'iniziativa, che è gratuita e aperta al pubblico, prevede, al termine della serata, anche la distribuzione gratuita del volume oggetto della presentazione. (g.cap.).

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Lavaronestate oggi ospita Stella (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 20-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il salotto letterario continua, è la volta del rumoroso volume "La deriva" Lavaronestate oggi ospita Stella LAVARONE. C'è Gian Antonio Stella, stasera al cinema teatro Paradiso. Per Lavaronestate, alle 21 il giornalista e scrittore incontrerà il pubblico presentando il suo ultimo libro "La Deriva - perchè l'Italia rischia il naufragio", edito da Rizzoli e scritto con Sergio Rizzo dopo il clamoroso successo de "La casta". A colloquiare con Stella ci sarà il nostro vicedirettore Andrea Iannuzzi. Lo scrittore è nativo di Asolo, classe 1953, ed è stato inviato ed editorialista del Corsera, dopo essersi occupato di cronaca romana e di interni ed essere stato a lungo anche inviato nel nord est. E' autore de L'Orda (sull'emigrazione italiana all'estero), di Schei (indagine appunto sul Nordest che produce) e tre anni fa ha debuttato come romanziere scrivendo Il maestro magro. A fare breccia è stato però il libro-denuncia sui privilegi della classe politica italiana, con 1,2 milioni di copie vendute e 22 edizioni. L'interessante serata a Lavarone non sarà l'ultima della serie proposta sull'altopiano: per sabato 23 agosto Claudio Sabelli Fioretti ed Enzo Stefan hanno invitato Marco Travaglio, poi domenica 24 si chiuderà con lo stesso Sabelli Fioretti che assieme al coautore Giorgio Lauro, conduttore radiofonico, presenterà "A piedi" (Chiarelettere editore).

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BREVI ARCO Gianantonio Stella oggi alla Cazzaniga Oggi alle 11 alla libreria Cazzaniga di via Segant... (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 20-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

BREVI ARCO Gianantonio Stella oggi alla Cazzaniga Oggi alle 11 alla libreria Cazzaniga di via Segantini ad Arco, "Incontro con l'autore" con Gianantonio Stella. Il giornalista del "Corriere della Sera" presenterà e autograferà il libro "La deriva", scritto con Sergio Rizzo. MASSONE La scuola materna assume un operatore La scuola materna di Massone ha indetto una selezione per assumere a tempo determinato un operatore d'appoggio. Le domande vanno presentate entro le 12 di mercoledì 20 agosto; i moduli si possono ritirare presso la scuola, in via Maffei 2. RIVA La Lista Itea per le provinciali Venerdì alle 20.30 presso l'auditorium delle medie Sighele a Riva incontro pubblico per la presentazione della "Lista Inquilini Itea" che parteciperà alle prossime elezioni provinciali. Saranno presenti la capolista Gabriella Maffioletti, il candidato presidente senatore Sergio Divina e il segretario della Lega Nord onorevole Maurizio Fugatti. MEZZOLAGO Musica rock con bar e navetta Venerdì alle 21 al centro feste di Mezzolago concerto rock col gruppo Fabio Supernova (a seguire, dj set), per divertirsi con musica e balli. Funzionerà un servizio bar con panini, patatine e cocktail. Bus navetta per l'intera val di Ledro (info: 0464/591222). DRO Sospensione dell'acqua potabile Domani dalle 13.30 alle 17 (o fino a termine lavori) sarà sospesa l'erogazione di acqua potabile a Dro, nelle vie Ss Pietro e Paolo, S.Antonino, Dossetto, Cesure, Montebello, Rosmini, Romana, Trieste, Santoni, a Maso Giare e al ristorante la Pergola.

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Il libro di Gianantonio Stella (sezione: Costi dei politici)

( da "Adige, L'" del 20-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

L'appuntamento Oggi alle 11 da Cazzaniga Il libro di Gianantonio Stella Oggi, alle 11, presso la libreria Cazzaniga in via Segantini ad Arco, Gianantonio Stella presenterà il libro scritto con Sergio Rizzo, "La Deriva". Si tratta dell'ennesima,. documentata, accusa dei mali endemici che da tempo affliggono l'Italia. Dopo ben 22 edizioni de "La Casta", l'altro libro denuncia dei privilegi dei politici, nella "Deriva" Stella e Rizzo si chiedono se a questo punto il nostro Paese rischia il naufragio. Stella oggi risponderà anche alle domande del pubblico. 20/08/2008.

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Grossman, don Mazzi e il libro di Stella (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere Alto Adige" del 20-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: 1ACULTURA - data: 2008-08-20 num: - pag: 13 categoria: REDAZIONALE Incontri d'autore Grossman, don Mazzi e il libro di Stella Estate, stagioni di incontri letterari e confronti con i grandi protagonisti della cultura e della società. Tre le proposte per la giornata odierna. a Moena in serata alle 21 Don Mazzi presenta il suo libro dedicato al bullismo. Edito da Mondadori, "Stop ai bulli" è una riflessione su una delle problematiche più complesse della società contemporanea. Appuntamento alle 21 al teatro Navalge. A Corvara continuano gli incontri con l'autore "Un libro, un rifugio". Il celebre scrittore israeliano David Grossman fa il bis e regala un altro pomeriggio dopo quello di lunedì. La conferenza dal titolo "Scrivere nella luce, scrivere nel buio" vedrà la partecipazione di Gad Lerner, Nando Fasce e Alberto Faustini. Accompagnamento musicale di Simona Bondanza e Alessandro Trebo. Alle 17.30 nella sala manifestazioni di Corvara. Ricordiamo che Grossman sarà sabato alle Terme di Comano. E sempre a Comano arriva oggi Gian Antonio Stella, del Corriere della Sera, oramai celebre al vasto pubblico per aver puntato il dito contro l'Italia della casta nei due fortunati libri scritti con il collega Sergio Rizzo. Appuntamento alle 17 alle Terme di Comano, dove presenterà il libro "La deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio", edito da Rizzoli.

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Nazionale, lippi riparte dal tridente (sezione: Costi dei politici)

( da "Provincia Pavese, La" del 20-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Sport Nazionale, Lippi riparte dal tridente Del Piero, Iaquinta e Gilardino insieme nell'amichevole di Nizza contro l'Austria NIZZA. Si gioca in Francia ma si affronta l'Austria, si guarda avanti sino al Sudafrica (Mondiali 2010) ma si pensa al passato prossimo (Europei di Vienna) e remoto (Mondiali di Berlino). Un groviglio di sensazioni e ricordi, progetti e rimpianti, accompagna la Nazionale che torna in campo questa sera a Nizza (ore 20,50) per cominciare un altro ciclo: quello legato a Marcello Lippi, il nuovo-vecchio c.t. che riprende il timone della nave azzurra per dettare la rotta nei prossimi due anni, con un equipaggio da assemblare e completare gradualmente, cominciando proprio da questo primo appuntamento, amichevole sì ma decisamente importante. Sono passati 59 giorni dalla serata di Vienna, da quel 22 maggio indimenticabile per l'Italia, eliminata da Euro 2008 per colpa dei rigori da una Spagna poi lanciata a conquistare il titolo continentale. Da Vienna a Nizza la storia continua e forse a Lippi, amante mare e barche, non dispiace riprendere la navigazione proprio qui. Gli spettatori francesi presenti allo stade du Ray (teoricamente neutrali) probabilmente fischieranno lui e la squadra, anche se la data non è delle più propizie per attirare la concentrazione dei giocatori e l'attenzione dell'opinione pubblica. Tante conferme e un paio di novità (l'"inglese" Dossena ed il ritorno di Gilardino) nel gruppo azzurro, scelto con linea conservatrice, confermando quasi tutti i veterani. Spicca il nome di Del Piero, che ritira il suo 90º gettone di presenza in azzurro e stasera avrà pure la fascia di capitano: su di lui si conta ancora, quanto meno nella fase di qualificazione a quel Mondiale 2010 che potrebbe poi vederlo ancora protagonista (a 35 anni). E attorno al capitano si rivedranno in questa amichevole con l'Austria tanti altri protagonisti del trionfo mondiale a Berlino, un blocco di "soliti noti" che idealmente collega presente e passato per Marcello Lippi: Buffon in porta, Zambrotta e Grosso in difesa, il trio Gattuso-Pirlo-De Rossi a centrocampo e un attacco mobile con Iaquinta, Gilardino e Del Piero. Mancherà Camoranesi (infortunato) che con la sua duttilità tattica consente al ct agevoli alternative nello schema fra 4-4-2 e 4-3-3 o varianti assortite. Nella serata di Nizza si dovrebbero vedere proposte un paio di soluzioni nel modulo azzurro, privilegiando la fase di attacco ("Mi piace il gioco offensivo, a patto che tutti si mettano a disposizione della squadra" ha detto ieri Lippi) e rispolverando quell'intesa negli scambi che certo non è da inventare fra giocatori che da tanto tempo si trovano a recitare fianco a fianco in azzurro. A tutti il ct chiede "carattere, qualità e capacita' di soffrire". A Gilardino il compito di ripassare la lezione; e sarà proprio lui l'uomo da valutare e giudicare con più attenzione in una partita che comunque non metterà certo nè pressioni nè tensioni particolari addosso agli azzurri. Esattamente come l'Italia, pure l'Austria ha rinnovato il suo look in panchina. Il c.t. di ieri, Josef Hickersberger, ha lasciato l'incarico subito dopo Euro 2008 sostituito dal ceco Karel Bruckner (68 anni).

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Che fine ha fatto il dibattito sugli eccessivi costi della politica a Palazzo delle Aquile? (sezione: Costi dei politici)

( da "Sicilia, La" del 20-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Comune Che fine ha fatto il dibattito sugli eccessivi costi della politica a Palazzo delle Aquile? Quello che sino a qualche mese fa sembrava un fiume in piena, il dibattito sugli eccessivi costi della politica, si è prosciugato. Se ne parla sempre meno. Anche al comune di Palermo. Com'era prevedibile, l'onda lunga delle mille polemiche (a partire dalla volontà di volere eliminare le auto blu) si è infranta contro le storiche incrostazioni dell'ineluttabilità di certi privilegi e delle molte spese superflue. Meglio il quieto vivere, condito di tanto in tanto da qualche roboante dichiarazione sulla necessità di adottare criteri di grande rigore nei vari settori dove la discrezionalità può scivolare, come spesso avviene, negli sprechi. Insomma, chiacchiere su chiacchiere per dare l'impressione ad una opinione pubblica ormai sfiduciata che qualcosa cambi. C'è da chiedersi infatti che cosa sia cambiato in questo settore a Palazzo delle Aquile nell'ultimo decennio. Tanto per fissare un arco temporale, non escludendo che in passato gli sprechi sono sempre esistiti come pure il dibattito, più in generale, sulla questione morale. Ma ogni iniziativa è solo rimasta a livello embrionale. Proprio in quest'ultimo decennio, a fronte di un sempre maggiore intensificarsi della discussione sui costi della politica, sono paradossalmente aumentati costi e privilegi. Chi parla più, ad esempio, di razionalizzare le sedute consiliari di Sala delle Lapidi? Si tratta di decine di costose sedute all'anno che si risolvono in un nulla di fatto, senza l'approvazione di alcuna delibera, ma per le quali i consiglieri percepiscono ugualmente le loro indennità. Un segnale che sembrò rivoluzionario (ma gli sviluppi non si conoscono) lo diede la consigliera Nadia Spallitta (Altra Palermo), quando annunziò che avrebbe rinunciato al gettone di presenza se le sedute della sua commissione fossero state improduttive. In pratica, una denuncia bella e buona sul misterioso tema che riguarda, appunto, l'attività delle commissioni. Tranne casi sporadici, non si sa nulla di queste sedute regolarmente retribuite. Lo stesso sito del comune ne riporta solo la composizione. Per un elementare principio di trasparenza, sarebbe interessante venisse documentato, per ognuna di esse, il rapporto tra sedute effettuate e pareri espressi su atti deliberativi, nonché quante deliberazioni sono state formulate da sottoporre al consiglio. Che tipo di attività svolge, ad esempio, la seconda commissione che si occupa anche di quel fantasma chiamato decentramento, capitolo scottante degli amministratori del nulla che compongono le otto circoscrizioni? C'è una commissione speciale dall'altisonante etichetta "trasparenza e garanzia", il cui presidente Davide Faraone (Pd) si è dimesso all'indomani della sua elezione all'Ars, ma non è stato mai sostituito. Faraone è stato messo sotto accusa per "scarsa trasparenza" proprio da due esponenti del centro sinistra, Monastra e Spallitta. L'interessato si è difeso sostenendo che si tratta di accuse surreali, in quanto sull'attività della commissione ci sono dei faldoni pieni di relazioni a disposizione del consiglio. Ma il tutto, spesso, può significare anche niente. Come in questo caso. Michele Russotto.

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Rizzo parla di Deriva (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 21-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Rizzo parla di "Deriva" A S. Martino di Castrozza, domani, alle 18, protagonista alla sala Congressi Sergio Rizzo, responsabile della redazione economica romana del Corsera e coautore con Stella de "La casta", che con oltre un milione di copie è stato uno dei volumi più venduti dell'anno scorso e dell'attuale "La deriva".

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P.a., la parola d'ordine è tagliare (sezione: Costi dei politici)

( da "Italia Oggi" del 21-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Pubblica Amministrazione Numero 198, pag. 30 del 21/8/2008 Autore: di Antonio G. Paladino Visualizza la pagina in PDF       In Gazzetta la legge di conversione della manovra d'estate che entra in vigore domani P.a., la parola d'ordine è tagliare Ridotte all'osso le spese per consulenze, sponsor e attività di pr Nella pubblica amministrazione la parola d'ordine è tagliare. Sotto le forche caudine del ministero dell'economia cadono le spese per le consulenze esterne, le relazioni pubbliche, i convegni, le mostre e le sponsorizzazioni. è quanto prevede l'articolo 61 del decreto legge n. 112/2008, la cui legge di conversione (n. 133/2008) sarà pubblicata oggi sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2008. Vediamo in dettaglio cosa comporterà la cura dimagrante per la pubblica amministrazione. Dal prossimo anno, la spesa delle pubbliche amministrazioni, tranne quella delle Authority e degli organi collegiali operanti nella p.a., è ridotta del 30% rispetto alla spesa complessiva registrata nel 2007. Per arrivare a tale traguardo, le pubbliche amministrazioni dovranno immediatamente (e comunque entro i trenta giorni successivi alla conversione in legge del decreto) adottare le misure necessarie. Prima di tutto si dovranno migliorare e valorizzare le professionalità interne alla pubblica amministrazione. Questo potrà ottenersi riducendo il limite massimo di spesa per le consulenze esterne alla stessa p.a. Pertanto, dal prossimo anno (tranne le università e gli enti di ricerca), la spesa annua per studi e incarichi di consulenza conferiti a soggetti esterni alla p.a. non potrà essere superiore al 30% di quella effettivamente sostenuta nel 2004. Inoltre, la norma ora introdotta precisa che in tale limite di spesa si deve far rientrare anche quella per studi ed incarichi conferiti a pubblici dipendenti. Anche le spese di rappresentanza e pubblicità sono sulla graticola. A decorrere dal prossimo anno, infatti, le pubbliche amministrazioni non potranno effettuare spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre e pubblicità che siano superiori al 50% dell'ammontare complessivo sostenuto nel 2007 per tali finalità. Unica deroga concessa quella relativa alle spese relative a convegni che siano organizzati da università ed enti di ricerca. Colpi di forbice anche sul versante sponsorizzazioni. Dal 2009, le pubbliche amministrazioni non potranno effettuare spese relative a sponsorizzazioni che siano superiori al 30% della spesa sostenuta lo scorso anno per tale finalità. Le società partecipate dalla p.a. (non quotate) non saranno certo esentate dai tagli a 360°. Queste, infatti, devono conformarsi ai principi di riduzione di spesa evidenziati nei commi precedenti. Sarà previsto che al momento del rinnovo dei contratti di servizio, i corrispettivi riferiti alle spese generali sono ridotti del 30%, così come prevede il primo comma dell'articolo 61. Sarà cura del soggetto che esercita la vigilanza dell'azionista, al momento dell'approvazione di bilancio, che sia distribuito (se possibile) un dividendo almeno corrispondente al risparmio di spesa conseguito. Cala la scure anche sui compensi dei travet pubblici, quando esercitano la funzione di componenti di collegi arbitrali. La norma infatti dispone che il 50% del compenso che spetta al dipendente pubblico che svolge l'attività di componente o di segretario dei collegi arbitrali viene prelevato alla fonte per essere devoluto in un apposito capitolo di bilancio dello stato. L'importo sarà pertanto rassegnato per il finanziamento del trattamento accessorio dei dirigenti ovvero dei fondi relativi agli organi di autogoverno della magistratura (Csm, consiglio giustizia tributari, consiglio di presidenza Corte dei conti) e dell'Avvocatura dello stato. La stessa "trattenuta" si applicherà anche al compenso spettante al dipendente pubblico che collauderà le opere previste da contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Particolare interessante: la disposizione in esame si applicherà ai corrispettivi ancora da percepire e ai collaudi in corso alla data di entrata in vigore della conversione in legge del decreto n. 112/2008. Se comuni e province non rispetteranno il patto 2008, saranno dolori. La norma prevede, infatti, che dal 2009 le indennità di funzione e i gettoni di presenza saranno tagliati del 30%, rispetto all'ammontare che risulta al 30/6/2008, per gli enti che quest'anno non hanno rispettato il patto di stabilità. Per questi, sarà anche previsto un "congelamento" delle prebende. Sino al 2011, infatti, non sarà possibile prevedere l'incremento delle suddette indennità. Anche le società partecipate dagli enti locali e territoriali partecipano alle misure "lacrime e sangue". Si riduce, infatti, il compenso lordo dei componenti il consiglio di amministrazione. La disposizione infatti opera una modifica al testo del comma 725 della Finanziaria 2007, prevedendo che dal prossimo gennaio, al presidente e ai singoli componenti non potrà erogarsi un compenso annuo che sia superiore al 70 e al 60% rispettivamente del sindaco o del presidente della provincia (prima tale soglia era l'80 e il 70%). L'indennità di risultato resta vincolata al conseguimento di utili e comunque il suo ammontare non potrà superare il doppio del compenso onnicomprensivo ora previsto. Infine, anche i dirigenti sanitari si mettono a dieta. La norma precisa che a partire dalla data di conferimento o di rinnovo degli incarichi, i trattamenti economici complessivi che spettano ai direttori generali, sanitari e amministrativi, nonché ai componenti dei collegi sindacali della Asl, delle aziende ospedaliere, ancorché universitarie, sono rideterminati operando una riduzione del 20% rispetto al trattamento spettante alla data del 30 giugno 2008.

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L'organico dell'area medica (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 21-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Empoli L'ORGANICO DELL'AREA MEDICA MEDICI Biagini Massimiliano, Lombardo Giuseppe, Guidi Leonello, Moriconi Luigi, Lazzeri Claudio Cipriani Franco, Gheri, Riccardo Gionata, Brandini Luca, Firenzuoli Fabio, Auner Ingrid, Bandini Piero, Barletti Massimo,Bartolozzi Maria Letizia, Beatrice Salvatore, Belli Francesca, Betti Stefania, Brogi Grazia, Brotini Stefania, Calella Francesca, Cappiello Vita, Carletti Carla, Carloppi Silvia, Casini Laura, Costagli Moreno, Dainelli Francesca, Dani Lucia, De Luca Antonio, Dei Alessandro, Di Martino Stefania, Filippelli Mario, Finato Viviana, Gallorini Franco, Gambelli Paolo, Giordano Antonio, Guidi Alessandra, Lambertucci Lorella, Lavecchia Rinaldo, Lenti Ciro Pasquale, Lombardi Maria, Macucci Marco, Mallardi Beatrice, Migliorini Stefania, Mugnai Stefania, Murgida Giuseppe Salvatore, Paci Monica, Pagni Marco, Papini Luciano, Pignalosa Paola, Prattichizzo Fernando, Schipani Elena, Serafini Francesco, Signorini Ira, Staglianò Loredana, Tarantino Ottaviano. INFERMIERI Abati Lucia, Addivinola Emilia, Aiello Barbara, Alexandrova Tatiana, Ancilotti Elisa, Andreotti Antonella, Arrighi Alessio, Arrighi Raimondo, Arrighi Silvia, Arru Giuseppina, Balatresi Antonella, Bandini Roberta, Baracchini Enrica, Batisti Monica, Bazzani Cinzia, Benvenuti Raffaela, Bertini Tania, Biagioni Alessandra, Bonanni Rita, Bovina Cristina, Brancella Rosella, Brogi Lara, Brogiotti Sandra, Burgassi Laura, Caioli Ivano, Callai Barbara, Cambi Marinella, Cappelli Sara, Caputo Silvia, Casciagli Susi, Cateni Martina, Ceccarelli Manuela, Cerrini Serenella, Chiappini Alessandra, Chiarugi Monica, Comparelli Maddalena, Contino Isabella, Corbizzi Fattori Pamela, Corsi Simone, Corti Marta, Corvaglia Giorgio, Cuomo Paola, Cuozzo Rocco, Cusumano Vincenza, Dalmazzi Luana, Dei Stefano, Del Rio Daniela, Fabbrizzi Miriam, Fabrini Debora, Faenzi Sabina, Falorni Fiorella, Falzone Maria, Faraoni Stefania, Fe' Rosalba, Felicetti Maria Rosaria, Fiorini Ilaria, Fogli Roberto, Franchini Glenda, Furiesi Erica, Fusi Roberto, Gado Eva, Gamucci Silvia, Genuardo Maria Audenzia, Gianfortone Giovanni, Giani Barbara, Giannoni Alessandra, Gini Barbara, Giuliani Luisa, Giuntoni Mariateresa, Gonnelli Rossano, Guardini Giovanni, Iacopini Elisa, Iannitelli Maria, Lazzeri Andrea, Lenzini Sabrina, Lepri Gianni, Limpido Ilaria, Locci Annalisa, Lombardi Anna, Lorenzi Serena, Lucchesi Marisa, Manzi Sandra, Marchese Anna, Marconcini Daniela, Marconcini Daniela, Marfella Francesca, Marra Maria Grazia, Melai Nadia, Mennella Vincenzo, Mezzetti Sandra, Milazzo Monia, Moncalvini Silvia, Monti Daniela, Monti Stefania, Morini Giulia, Nencioni Roberta, Pancanti Patrizia, Pani Paolo Giuseppe, Paradiso Giuseppina, Parentini Vania, Pariano Giuseppe, Passaponti Daniela, Patti Calogero, Pecorini Manola, Pucci Valentina, Quartieri Paola, Regoli Stefania, Rizzo Massimo, Romagnoli Stefania, Rossi Sabina, Salvadori Serena, Saventi Sabrina, Sereno Romina, Sevieri Sonia, Signorini Riccardo, Sili Lina, Simoni Angela, Sinibaldi Luca, Solipano Fortuna, Spada Vincenzo, Spinosi Monica, Stabile Salvatore, Syrewicz Grazyna Ewa, Tani Simona, Tarandetti Isabella, Taviani Barbara, Telleschi Massimiliano, Terreni Roberta, Tozzi Giulia, Trapani Giuseppa, Tudisco Angela Margherita, Valloreia Gabriella, Venelinova Ivanova Biana, Viti Manuela. Baldi Simone, Bastianoni Silvia, Bianchi Sonia, Bianchini Annalisa, Bonfanti Moira, Campinotti Monica, Cecchi Sabrina, Falorni Francesca, Frediani Luana, Gadenz Elena, Lari Laura, Mulè Maria Concetta, Noli Tiziana, Sciacca Simona, Tanzini Marta, Tonini Ethel. OPERATORI SOCIO SANITARIO Aprea Giuseppe, Baggiani Tamara, Bardotti Ulfetta, Benucci Tersilia, Bindi Angela, Brunelli Donatella, Caini Daniela, Cammilli Dorella, Campinoti Emanuela, Campisi Francesca, Cantini Patrizia, Cardella Maria, Carli Serena, Catapano Filomena, Chiappone Patrizia, Cocchini Barbara, Concialdi Anna Maria, Conti Ornella, Di Lucia Calogera, Di Prima Filippa, Fantozzi Michela, Ferretti Manuela, Filippi Michela, Frediani Ombretta, Gelli Consuelo, Gori Manuela, Landi Maurizio, Lascialfari Massimo, Latini Grazia, Malquori Marika, Manenti Barbara, Mannucci Leonardo, Mazzei Patrizia, Morelli Maviel, Morfini Elena, Mori Marco Nencioni Daniela, Papini Giovanna, Parrella Lidia, Piccini Daniela, Pifferati Daniele, Reboldi Lisa, Sabatini Donatella, Sanità Roberta, Santagata Assunta, Sebastianelli Davide, Silvestri Antonella, Taddei Luana, Tempestini Simonetta, Toni Serenella, Tozzini Pietro, Valenti Denise. AUSILIARI SPECIALIZZATI Benvenuti Giancarlo, Landi Andrea, Percuoco Patrizia, Salvati Grazia, Stellato Lina Giuseppina, Testa Concetta. NEUROFISIOLOGI Cioffi Maria Rosaria, Grisanti Cinzia, Martini Giacomo, Coppola Sabina. INFERMIERI ESPERTI Casalini Daniela, Frediani Carla, Mencacci Stefania, Pasqualetti Daniela, Vecchio Rosa, Macelloni Marcello. ADDETTI ASSISTENZI Pellegrino Isabella, Tuozzo Ennio.

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L'ASSESSORE più assiduo è Alberto Giovannett (sezione: Costi dei politici)

( da "Nazione, La (Viareggio)" del 21-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

PIETRASANTA pag. 10 L'ASSESSORE più assiduo è Alberto Giovannett... L'ASSESSORE più assiduo è Alberto Giovannetti. I consiglieri comunali? Gabriele Marchetti per la maggioranza, Marilena Pintus per la minoranza. Sono questi gli amministratori cittadini saliti sul podio delle presenze in giunta e in consiglio comunali nell'ultimo anno. Il report riguarda infatti il periodo compreso tra il 1° settembre 2007 e il 15 agosto 2008, per un totale di 61 sedute di giunta e 34 sedute consiliari. La medaglia d'oro per le partecipazioni in giunta come detto va all'assessore all'ambiente, casa e urbanistica Alberto Giovannetti (57 presenze), seguito sul podio, a pari merito, da Alessandro Alessandrini (associazionismo, tradizioni popolari) e Matteo Tognini (polizia municipale) con 51 presenze, e al terzo posto Fabrizio Rovai (turismo, attività produttive) con 41 presenze. Seguono l'assessore al sociale e alla cultura Daniele Spina (39), Lucia Accialini per la pubblica istruzione (36), l'ex-assessore allo sport Ermanno Sorbo (24), Alfredo Benedetti per i lavori pubblici (12) e il sindaco Massimo Mallegni (11). PASSIAMO alle presenze in consiglio comunale, per un totale di 21 consiglieri. Il record appartiene al presidente del consiglio Gabriele Marchetti (Forza Italia) con 33 gettoni, seguito sul podio dal vice presidente del consiglio Carlo Bartoli di An, Andrea Cosci e Loredana Lanè di Forza Italia e il capogruppo Udc Paolo Venturini (31 gettoni), e al terzo posto il capogruppo di Forza Italia Paola Brizzolari e quello del Pdci Marilena Pintus (30). La classifica è completata dal vice capogruppo del Pd Luca Mori (29), Vittorio Angelini di An e Stefano Tessari di Fi (28), Pietro Lazzerini e Mario Baldi di Prc, Domenico Lombardi e Alessandro Biagi del Pd, e Luca Musso di Fi (27), Aurelio Cecconi del gruppo misto (26), il sindaco Massimo Mallegni (25), Carlo Carli del Pd (23), Rossano Forassiepi del Pd (21), il consigliere indipendente Giacomo Sacchelli (20) e il capogruppo di An Claudio Camilotto (19). Daniele Masseglia.

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IL PREMIER avrebbe ammesso che, senza la riduzione del costo della politica, non ci può (sezione: Costi dei politici)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 21-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

LETTERE E COMMENTI pag. 36 IL PREMIER avrebbe ammesso che, senza la riduzione del costo della politica, non ci può... IL PREMIER avrebbe ammesso che, senza la riduzione del costo della politica, non ci può essere taglio delle tasse. Inizi allora a ridurre tutti i privilegi dei parlamentari. A. P., Castelfranco Emilia (Modena) QUANDO LEGGO che il 48% dei redditi è in nero vado in bestia. Se si pubblicano certe cifre, si deve anche sapere da dove provengono. Allora si scovino gli evasori, costringendoli a fare il loro dovere. Lettera firmata, Macerata.

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Padana, quanta concorrenza (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzetta di Reggio" del 22-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pallamano A1, rivali fortissime per le reggiane Il Bancole ha preso la stella Derepasko Il Salerno fa paura CASALGRANDE. Ferve l'attività nel cantiere Padana a cui l'allenatore Keno Sahiti ha subito imposto ritmi severissimi. C'è compiacimento per l'arrivo di quei rinforzi (il portiere Carini e l'ala Gianlorenzi dal Teramo, il terzino Negoi dal Conversano) che il trainer egiziano voleva ma ci si rende conto che anche molte avversarie appaiono irrobustite e non poco ambiziose. Vediamo quali. Bancole. Confermata l'allenatrice Liljana Ivaci, così come Bassi, Popescu, Barani e Bailoni mentre non sono state confermate Galli, Podelean, Ori e Pistelli. Il colpo sensazionale è l'ingaggio di Natalija Derepasko, 35 anni, un pezzo da novanta che col suo Krim Lubiana ha primeggiato ai massimi livelli in Europa. Con lei dal club sloveno è arrivata l'ucraina Olena Iatsenko, ala destra trentunenne; ingaggiate inoltre le altre ali Laura Oliveri ed Elena Bongiovanni, la centrale Michela Pagliei. Sassari. La squadra cinque volte campione d'Italia riparte dal coach serbo Milorad Milatovic ed ha confermato pure il portiere Luana Morreale, rivelazione della stagione appena conclusa e l'ala destra Carmen Onnis. C'è stato inoltre il ritorno da Salerno del portiere Adele De Santis. In seguito hanno detto sì al Sassari il capitano Tonia Cucca e il jolly Ilenia Contini. Pesantissima la perdita della top scorer della A1, l'ucraina Irina Chernova, che ha firmato per il Passo dell'Orco. Ferrara. Grande colpo della Sarti Ariosto che ha acquistato una delle più forti giocatrici in circolazione: Juliana do Espirito Ferreira De Sousa, terzino destro titolare della nazionale portoghese. In terra estense anche Cecilia Ori e Chiara Manzoli, ala sinistra prelevata da Bancole. Passo dell'Orco. Incredibile la serie di acquisti della societ campana che, neopromossa in A1 e con roster già invidiabile, parte di gran lunga con i favori del pronostico. Confermate fior di giocatrici: Schiopu, Avram, Pavlyk, Anisenkova. Poi la lista degli arrivi: Luana Pistelli (Bancole), Irina Chernova (Sassari), il portiere magiaro Tatiana Vorozhtsova (Debrecen), infine Ilenia Furlanetto (terzino del Vigasio). Messana. Attivissima anche la società del presidente Spataro, che acquista Marina Micciulla (dal Marsala), Valentina Gialongo (pivot) e le gemelle Grazia e Melania Rizzo (dal Genius di Barcellona di serie A2). Confermato il trio straniero Miladinovic, Ungureanu e Ceklic per centrare una salvezza pi tranquilla di quella soffertissima dell'ultima stagione. Tutto tace invece da Teramo (che ha venduto pezzi pregiati), Bressanone (sempre molto attenta e oculata l'altra neopromossa dalla serie A2 nelle scelte di mercato), Vigasio (che dovrebbe confermare buona parte del roster giunto secondo nell'ultimo campionato) e Nuoro, tuttora impegnata nella costruzione dell'ennesimo miracolo sportivo come da anni a questa parte riesce con indubbio successo alla meno blasonata delle società sarde. Paolo Giustini.

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Stella sta con Brunetta e contro Tirrenia (sezione: Costi dei politici)

( da "Trentino" del 22-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Gran folla l'altra sera al teatro Paradiso per lo scrittore anti-privilegi Sì alla battaglia contro i fannulloni negli enti pubblici FOLGARIA. Gian Antonio Stella mattatore dell'estate culturale sull'altopiano. La settimana scorsa ad Asiago e Lavarone, l'altra sera al teatro di Folgaria, sempre con l'ultimo libro sotto braccio, quello scritto a quattro mani con Sergio Rizzo, "La Deriva". Il "Paradiso" stracolmo di pubblico, lui - il giornalista e scrittore - che lascia una chance al sistema Italia, "ma solo se le cose cambiano". E tra i cambiamenti, Stella ci mette anche la fine dell'autonomia trentina. A incalzarlo c'era Andrea Iannuzzi, vicedirettore del "Trentino", mentre il sindaco Olivi ha introdotto spiegando di avere voluto proporre agli ospiti di Folgaria una vacanza culturalmente stimolante. Iannuzzi elogia Stella per il serio lavoro di documentazione svolto prima di pubblicare le famose denunce, non come nei talk show dove ognuno dice ciò che vuole e lo spettatore esce ancora più confuso. "Io sono un "pirla" e Giorgio pure", attacca Stella; "in un momento in cui si dovrebbe avere una classe dirigente, sia a destra che a sinistra, di grande autorevolezza per avviare riforme importanti come quella delle pensioni, assisto ancora ai voli Roma-Albenga ripristinati quando è ministro Scaiola ed eliminati quando questo non lo è più. Un dettaglio forse, ma significativo di un sistema che contribuisce a non rendere credibile chi ci governa. "Io penso che ce la possiamo fare, ma occorre cambiare. E si può cambiare, finchè i politici non smuovono alcunchè proprio perchè legati a tutti i costi alla ricerca del consenso? A un meccanismo che li obbliga a rendere intangibili carrozzoni come Tirrenia, che ci costa 72 mila euro a dipendente, peggio dell'Alitalia? Non faccio questione di schieramenti, la sinistra pure non ha capito nulla. Lo dimostra Bertinotti che ha storto il naso di fronte alla nostra denuncia delle sue vacanze a spese dei voli di Stato. E' salutare che abbia perso, forse così si impara a fare politica con i conti. Obama è il più grande assenteista del parlamento americano, eppure in tre anni di campagna elettorale massacrante ha accumulato il 10% di assenze, da noi si arriva al 90%. Ancora, una volta entrati in politica non se ne esce più, compresi gli imprenditori; la si trasforma in professione che per perpetuarsi ha bisogno di non toccare alcun privilegio". E' totalmente d'accordo con Brunetta e la sua battaglia contro il fannullismo negli enti pubblici, lo scrittore. E storce il naso anche sull'autonomia trentina. Passi quella altoatesina - dice - visto che senza di essa avremmo dovuto, forse, sopportare i costi di una Belfast, ma su Trento si deve poter almeno discutere. Più radicale di Galan, in un certo senso, visto che il governatore veneto ha riconosciuto quelle di Trento e Bolzano come le uniche autonomie storicamente giustificate. Ma cosa propone in concreto Stella? Chiede ad esempio bilanci pubblici trasparenti, in cui si possa vedere se Bassolino nel 2004 ha speso 12 volte di più del presidente tedesco per oneri di rappresentanza. Bilanci uniformati e intelleggibili a tutti. E la stampa - chiede Olivi - non ha nessuna colpa? Abbiamo avuto le nostre mancanze - risponde il giornalista - vedi il crac Parmalat. Ma c'è un mondo di giornalisti che fa bene il proprio mestiere. (f.m.).

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Giornalisti a rischio di bavaglio (sezione: Costi dei politici)

( da "Italia Oggi (MarketingOggi)" del 22-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Media Numero 199, pag. 21 del 22/8/2008 Autore: di Domenico Aliperto Visualizza la pagina in PDF       I vizi e le virtù della categoria in un dibattito a Cortina Incontra con Moncalvo e Bacialli Giornalisti a rischio di bavaglio Feltri: siamo fustigati. Magnaschi: serve autoregolamentazione "Altro che casta, noi siamo dei fustigati!". Il noi è riferito alla categoria dei giornalisti, e a fare questa constatazione con perentorietà è stato il direttore di Libero, Vittorio Feltri, uno che di peli sulla lingua durante la sua lunga carriera non ne ha mai avuti. Eppure l'opinione pubblica e soprattutto gran parte degli esponenti della classe politica non sono troppo convinti di questa mansuetudine nel mondo dell'editoria, viste le continue proposte di legge che avrebbero lo scopo di imbrigliare la facoltà di pubblicare determinati tipi di notizie: dalle intercettazioni telefoniche ai pezzi che cercano di far luce su alcuni misteri ma che sono accusati di essere processi sommari svolti sul piano mediatico anziché nelle aule giudiziarie. In tutto questo, secondo la vulgata, spesso i giornalisti la fanno franca, senza pagare le conseguenze di quello che scrivono. Ma Feltri proprio non ci sta a passare per un privilegiato. Sarà che "dopo aver lasciato l'Indipendente", ha dichiarato, "mi sono ritrovato a sborsare 867, o forse erano 897, milioni di lire per querele indirizzate a pezzi usciti su quel giornale che non avevo scritto io, ma di cui ero direttore responsabile. I giornalisti commetteranno pure tanti errori, o meglio, sono i terminali di molti errori, ma sono regolarmente querelati. Di solito perdono, e quindi pagano. A volte vengono anche licenziati. Un esempio? Renato Farina (l'ex vicedirettore di Libero, che ora collabora da esterno con il quotidiano di Feltri dopo essere stato radiato dall'Ordine dei giornalisti per i suoi rapporti con il Sismi, ndr), che non può più lavorare con noi da professionista in seguito all'espulsione dall'Odg. Che non è un ente inutile, è un ente dannoso". Un Feltri scatenato, dunque, quello che ha partecipato a "Giornalisti, vil casta dannata", uno degli appuntamenti con l'attualità di questa settimana a Cortina Incontra, il contenitore di eventi di scena a Cortina d'Ampezzo fino al 31 agosto organizzato da Enrico Cisnetto. Insieme a lui c'erano Gigi Moncalvo, che ha moderato il talk show, Pierluigi Magnaschi, ex direttore dell'Ansa ed editorialista di ItaliaOggi e MF-Milano Finanza, e Luigi Bacialli, già responsabile del Gazzettino di Venezia e autore del libro Casta stampata, edito da Mursia, che ha dato il la al dibattito. "Il libro non è un'inchiesta sulla categoria giornalistica", ha precisato Bacialli, "ma una raccolta di episodi tragicomici che parlano di difetti e amarezze professionali". Da storici strafalcioni e doppi sensi costruiti a tavolino nei titoli dei giornali durante il Ventennio fascista fino alle ultime vicende vissute in prima persona da Bacialli al Gazzettino. "Dove comunque", ha spiegato il giornalista, "sono sempre stato molto libero e non ho mai dovuto subito ingerenze da parte dell'editore. Anche se io credo che spesso i confini tra l'indifferenza e la libertà di stampa siano per i direttori molto labili, soprattutto quando gli editori vogliono sbarazzarsi di un giornale". Insomma, il libro racconta vizi, virtù e privilegi di quella che ultimamente viene considerata una casta alla stregua di quelle dei politici e dei magistrati. "E invece si tratta di una professione ormai proletarizzata", ha detto Magnaschi, "con retribuzioni molto basse, se penso ai praticanti che non prendono più di 1.200 euro al mese, e assai meno smart di quanto possano immaginare i giovani che si laureano in scienze della comunicazione per fare questo mestiere. Ma è un lavoro affascinante, ogni giorno diverso: quando si va in redazione non si sa mai che cosa si farà durante la giornata, ed è questo che lo rende elettrizzante. Io credo che i giornalisti siano innocenti, mentre i giornali lo sono un po' meno". Feltri, dal canto suo, ha difeso a spada tratta qualunque iniziativa prendano i quotidiani: "Il compito dei giornali è pubblicare le notizie, anche se danneggiano qualcuno. Se una notizia danneggia una persona, la colpa è della notizia, non mia. Certo, se ci fossero delle leggi che limitassero la libertà di stampa, per esempio rispetto alle intercettazioni telefoniche, mi adatterei. Ma al momento non ci sono, e vorrei che ogni tanto si considerasse anche come fanno certe informazioni che dovrebbero essere coperte dal segreto istruttorio ad arrivare sulle scrivanie dei giornalisti. Semplice, i magistrati, che dopotutto sono uomini, amano stare sotto i riflettori, e il fatto che un'inchiesta ottenga l'attenzione dei media comporta una certa notorietà, e spesso aiuta ad avvalorare le tesi che i pubblici ministeri vorrebbero dimostrare. Ci vorrebbe una regola uguale per tutti, non solo per i giornalisti". Sui pubblici ministeri e sui loro rapporti con i giornalisti anche Moncalvo ha voluto dire la sua. "Alle caste dei politici e dei sindacati sono già state dedicate due opere", ha commentato, "e mi riferisco a La casta di Stella e Rizzo e L'altra casta di Stefano Livadiotti. Ora manca un libro sulla casta dei magistrati, e mi impegno a scriverlo io. Non sono né un eroe né una vittima, ma sono stato disoccupato per sette anni solo perché quando lavoravo a Retemia osai contestare Scalfaro". Pierluigi Magnaschi, infine, ha sottolineato che, ferma restando la necessità di mantenere la massima libertà di stampa, "i giornalisti quando pubblicano una notizia devono comunque farsi carico del livello di civiltà del paese. E soprattutto la categoria deve darsi un codice di comportamento. Se la categoria non si autolimita", ha concluso, "verrà limitata da qualcun altro".

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Un nuovo patto per nuovi bilanci (sezione: Costi dei politici)

( da "Italia Oggi" del 22-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Enti Locali Numero 199, pag. 14 del 22/8/2008 Autore: di Ebron D'Aristotile Visualizza la pagina in PDF       LA MANOVRA/ Nel triennio 2009-2011 l'esercizio di riferimento resterà ancorato al 2007 Un nuovo patto per nuovi bilanci L'approvazione a luglio delle regole contabili facilita gli enti Con l'approvazione della legge 133/2008 di conversione del decreto legge n. 112 del 2008 il governo introduce, con netto anticipo rispetto agli anni precedenti, alcune novità al patto di stabilità per il prossimo triennio riconfermando, purtroppo, una consolidata tradizione che vede apportare modifiche all'impianto esistente. La soluzione individuata dal ministro dell'economia Giulio Tremonti se comprensibile in un'ottica dei controlli macroeconomici della spesa, tipica di uno stato centrale, si scontra con l'esigenza di dar vita da parte degli enti ad una programmazione pluriennale, rimettendo in discussione anche quella avviata, al fine di adeguarsi ai nuovi limiti, svalutando il ruolo dei documenti pluriennali che lo stesso legislatore aveva fortemente enfatizzato con la riforma dell'ordinamento contabile. D'altro canto l'aver fornito indirizzi definitivi agli enti locali con largo anticipo rispetto al passato costituisce certamente un aspetto da valutare positivamente in quanto permetterà a comuni e province di modificare il bilancio attuale e di costruire con adeguato anticipo quello del prossimo esercizio. Anzi, si spera che l'approvazione di queste disposizioni nel mese di luglio induca gli enti ad approvare il bilancio nei termini di legge e il ministero di evitare l'emanazione di un decreto di rinvio del termine. Passando a esaminare le principali novità potremmo riscontrare come la nuova formulazione del patto, quantunque riprenda la soluzione del saldo ibrido unico, si discosta nelle modalità di calcolo dell'obiettivo con riferimento sia alla determinazione della manovra correttiva che della sua applicazione a ciascuna delle annualità del triennio 2009-2011. In particolare la principale novità riguarda l'annualità di riferimento su cui calcolare la "correzione". Nel triennio 2009-2011 l'esercizio di riferimento resterà ancorato all'anno 2007. Diverse sono le riflessioni che si aprono analizzando tale scelta: a) l'ancorare la costruzione dell'obiettivo a una singola annualità anziché, come in passato ad una media triennale vuol dire accettare che a livello locale alcuni enti risultino avvantaggiati ed altri penalizzati in quanto in quel anno potrebbero aver ottenuto entrate accertate o incassate (titolo IV) in quantità inferiore o superiore al valore medio. Detta riflessione vale ancora di più in un contesto di competenza ibrida in cui la componente di cassa, di per sé certamente più fluttuante, potrebbe influenzare ed anche "falsare" i risultati annuali; b) considerare quale base il dato 2007 anche per le annualità successive (2010 e 2011) se certamente risponde all'esigenza di costruire un prospetto contabile su dati certi, comporterà, in assenza di un effetto scorrimento, una situazione nella quale gli enti avvantaggiatisi della scelta 2007 troveranno ulteriori benefici anche negli anni successivi. Situazione inversa, naturalmente, sarà riscontrabile in quei comuni che nel 2007 hanno registrato una flessione nelle entrate o una accelerazione straordinaria nelle spese. Novità anche nelle modalità di calcolo dell'obiettivo sia con riferimento agli addendi che partecipano alla sua determinazione sia sulle modalità di definizione della manovra correttiva. Al fine di evitare difficoltà interpretative il modello di calcolo è stato certamente semplificato e unificato sia con riferimento al calcolo della manovra che a quello dell'obiettivo considerando le entrate e le spese finali al netto solamente delle concessioni/riscossioni di crediti. Al valore calcolato con riferimento all'anno 2007 viene applicata un importo di miglioramento che, a differenza degli scorsi anni, è determinato in termini percentuali sul saldo 2007, distinguendo i comuni dalla province e, per ciascuno dei due macro gruppi, tra gli enti con saldo positivo/negativo e tra quelli che hanno o meno rispettato il patto di stabilità 2008. è prevista un'unica eccezione nel comma 9 dell'articolo 77 bis che, riproponendo una clausola di salvaguardia, limita la manovra correttiva dei comuni al 20% della spesa finale. Fa e farà molto discutere anche in futuro il comma 8 dello stesso articolo che, in controtendenza con quanto avvenuto in passato impedisce ai comuni e alle province di conteggiare le risorse derivanti dalla cessione di azioni/quote di società dei servizi pubblici locali e le risorse derivanti dalla vendita del patrimonio immobiliare, ai fini dei saldi utili se destinate alla realizzazione di investimenti infrastrutturali o alla riduzione del debito. Si ritiene la norma altamente penalizzante per gli enti invogliati negli scorsi anni ad avviare procedure di dismissione proprio per ridurre il ricorso all'indebitamento fortemente osteggiato dalle norme del patto. Occorrerà sicuramente fare chiarezza al fine di neutralizzare eventuali operazioni avviate nel 2007 ma con effetti anche negli anni successivi (si pensi a riscossioni rateali) e per meglio specificare la locuzione "investimenti infrastrutturali" in assenza di riferimenti normativi a riguardo. Restano confermate le norme riguardanti il rispetto del patto di stabilità già in sede di costruzione di bilancio di previsione e quelle relative al monitoraggio, mentre viene nuovamente modificato il regime sanzionatorio. Riscontrato il fallimento della soluzione applicata nel 2007 e 2008 che prevedeva un inasprimento fiscale per gli enti che non avevano rispettato il patto, il legislatore ha reintrodotto una serie di penalità e precisamente le riduzione del 5% del contributo ordinario dello stato, un limite massimo al totale degli impegni, che non deve superare l'importo annuale minimo dei corrispondenti impegni dell'ultimo triennio, il divieto di procedere a nuovi investimenti tramite indebitamento a cui si aggiunge il divieto di procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo così come disciplinato nel comma 4 dell'articolo 76 del decreto in esame e la riduzione del 30% rispetto all'ammontare risultante al 30 giugno 2008 delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza di amministratori e consiglieri ai sensi del comma 10 dell'articolo 61. Positiva anche se ancora tutta da definire nei contenuti e nelle modalità l'introduzione di un sistema premiante da tempo richiesto dalle associazioni rappresentative degli enti locali. Il comma 23, infatti, prevede che nel caso di rispetto del patto di stabilità 2009 da parte del comparto gli enti virtuosi potranno avranno un "bonus" da ripartire ente per ente, calcolato come differenza tra il saldo conseguito dagli enti inadempienti e l'obiettivo programmatico assegnato. Resta da chiarire: a) come sarà possibile conteggiare detta somma da parte degli enti visto che l'informazione a livello aggregato non sarà disponibile prima del 31 marzo 2009 data ultima per l'invio delle certificazioni ai sensi del comma 15 dello stesso articolo; b) le modalità di ripartizione a livello microeconomico della somma tra i comuni e le province virtuose rimessa al momento a un apposito decreto che dovrà misurare la devianza di ciascuno rispetto a un valore medio dei due indicatori selezionati (rigidità strutturale e il grado di autonomia finanziaria) distinto per classi demografiche. Sarebbe stato certamente più facile ricorrere alla facoltà di portare in detrazione dall'obiettivo dell'anno successivo una percentuale del surplus conseguito nell'anno precedente rispetto all'obiettivo programmatico.

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Il taglio alle indennità crea molti problemi (sezione: Costi dei politici)

( da "Italia Oggi" del 22-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Enti Locali Numero 199, pag. 14 del 22/8/2008 Autore: Luigi Oliveri Visualizza la pagina in PDF     Il taglio alle indennità crea molti problemi Problemi applicativi per le ennesime misure di contenimento dei "costi della politica" negli enti locali, disposte dal dl 112/2008. L'articolo 61, comma 10, della manovra economica d'estate dispone che "a decorrere dal 1° gennaio 2009 le indennità di funzione e i gettoni di presenza indicati nell'articolo 82 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, sono rideterminati con una riduzione del 30% rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 giugno 2008 per gli enti indicati nel medesimo articolo 82 che nell'anno precedente non hanno rispettato il patto di stabilità. Sino al 2011 è sospesa la possibilità di incremento prevista nel comma 10 dell'articolo 82 del citato Testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000". è introdotta, dunque, da un lato, una nuova sanzione per gli enti non virtuosi, in conseguenza della quale si tagliano i compensi degli amministratori locali; dall'altro, una misura di contenimento triennale dei costi. In astratto, la disposizione appare chiara, ma l'applicazione concreta risulta più complicata. In primo luogo, come sempre ormai, il legislatore pur indicando che il taglio deve operare sui compensi risultanti alla data del 30 giugno 2008, non si spende per spiegare se si tratti dei compensi effettivamente in godimento o di quelli fissati, edittalmente, sulla base di quanto disposto dal dm 119/2000. Proprio il riferimento alla data, però, lascia supporre che si tratti delle indennità effettivamente percepite, che eventualmente siano state, dunque, incrementate ripristinando il famoso taglio del 10% disposto dalla legge 266/2005, e con eventuali ulteriori incrementi. In secondo luogo, si pone il problema della decorrenza dell'applicazione: il taglio per gli enti non virtuosi dovrebbe operare al primo gennaio 2009, data in cui, però, non risulta ancora certificato il rispetto del patto di stabilità, poiché la certificazione è prevista a marzo di ogni anno. In questo caso, le soluzioni possibili appaiono due. Laddove dalle chiusure di fine anno appaia, comunque, che il patto non sia stato rispettato, operare prudenzialmente il taglio sui pagamenti effettuati fino alla certificazione, salvo successivo conguaglio se le verifiche contabili dessero, invece, un altro risultato. La seconda è opposta: effettuare i pagamenti regolarmente, salvo un successivo recupero. In entrambi i casi è necessaria una comunicazione preventiva agli amministratori, ancora più stringente nell'ipotesi di taglio successivo, da far retroagire alla data dell'1 gennaio. La seconda parte della disposizione contiene la sospensione della possibilità di disporre gli aumenti previsti dall'articolo 82, comma 10, del dlgs 267/2000. Anche in questo caso sorgono questioni interpretative. Non si capisce, infatti, se tale norma riguardi ancora solo gli enti non virtuosi, oppure tutti gli enti. Vista la dimensione triennale della sospensione e rilevando che essa non è correlata al mancato raggiungimento di obiettivi del patto, si deve ritenere che tutti gli enti, anche quelli virtuosi, ne siano coinvolti. Poi, c'è da capire quale sia l'incremento "congelato": è quello consentito agli enti locali dal dm 119/2008? In questo caso, vi sarebbe ulteriormente da capire se il congelamento riguardi tutti i possibili incrementi, o solo quelli facoltativi. A ben vedere, tuttavia, non può essere questo il significato della norma, perché l'articolo 76, comma 3, del dl 112/2008, riscrivendo il contenuto dell'articolo 82, comma 11, del dlgs 267/2000 ha sostanzialmente già abolito la facoltà di consigli e giunte di incrementare indennità e gettoni di presenza degli amministratori locali. Dunque, il secondo periodo dell'articolo 61, comma 10, del dl 112/2008 non pare sia rivolto alle amministrazioni locali, bensì al ministero dell'interno, unico organo, ai sensi dei commi 8 e 10 dell'articolo 82 del dlgs 267/2000, che può ridefinire l'ammontare-base dei compensi degli amministratori locali. La norma, pertanto, impedisce fino al 2011 al Viminale di aggiornare tali compensi, anche se, per la verità, dal dm 119/2000, in poi, nessun decreto di aggiornamento è mai stato fin qui adottato.

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<È arrivata la fase delle decisioni> (sezione: Costi dei politici)

( da "Secolo XIX, Il" del 22-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

"È arrivata la fase delle decisioni" intervista al sindaco federico berruti Il bilancio al termine dei primi due anni di mandato. Entro ottobre tutte le delibere sul Puc antonella granero IL SINDACO Federico Berruti ha superato i due anni di mandato con scatto da centometrista: ha scelto di entrare di corsa e con decisione nella fase centrale del mandato che da qui alla prossima primavera porterà a definire il nuovo Puc e le principali questioni di pianificazione della città prossima ventura. Piano della mobilità e Binario blu, Margonara e Miramare, solo per dire le principali. Una fase importante, politicamente delicata. È soddisfatto dei risultati? "L'obiettivo più importante, ottenuto dal confronto nella maggioranza, è quello che riguarda l'edilizia sociale, con un piano di edilizia popolare che non si faceva da quasi vent'anni. Vorrei sottolineare un dato: il governo Berlusconi ha lanciato con grande enfasi il piano di edilizia sociale che prevede la realizzazione di 20 mila nuovi alloggi. Fatto il rapporto tra gli abitanti del paese e quelli di Savona, per la nostra città significherebbe 20 nuovi alloggi". Quanti invece con il nuovo Puc? "Tra l'insediamento di edilizia popolare sulla collina di Mongrifone e la porzione di edilizia convenzionata prevista nell'intervento agli Orti Folconi, parliamo di 200 nuovi alloggi di edilizia sociale". Qualcuno parla di "cementificazione selvaggia". "L'argine alla cementificazione si realizza contenendo l'antropizzazione del territorio. In altre parole, la vera sfida è preservare le zone ancora non urbanizzate. Per questo il tema della collina è per noi così importante". Intanto ci si appassiona di palazzi e torri. "Il problema ambientale non è fare uno o due piani in più nei nuovi palazzi che sorgono nelle zone già urbanizzate. Il problema vero è, da un lato, il consumo energetico di quei nuovi palazzi. Dall'altro, appunto, il contenimento dell'urbanizzazione. Questo è il tema ambientale, l'altro è un tema di qualità urbana". Cosa intende dire? "Il giudizio architettonico o estetico su un palazzo non è un tema ambientalista, ma di qualità urbana, peraltro importante". A proposito di qualità urbana: molti palazzi in città si presentano in condizioni deplorevoli. "La riqualificazione urbana riguarda il pubblico, ma riguarda anche i privati. C'è chi vorrebbe "ordini" di intervenire verso quei proprietari che lasciano decadere i loro palazzi. Io sono restìo ai metodi impositivi. Il tema però c'è. Si tratta di capire come incentivare la partecipazione dei privati alla riqualificazione urbana". Un altro tema ricorrente è la grande quantità di case vuote. "Il problema esiste. Tuttavia, non può essere agito contro l'amministrazione. Il Comune non ha altro strumento a suo disposizione, contro questo fenomeno, che l'inasprimento delle aliquote sulle case vuote. Null'altro. Inoltre, la reimmissione in circuito delle case vuote non può essere opposta agli interventi di edilizia sociale e neppure a quelli di mercato. Anzi, questi ultimi possono favorire la riqualificazione dei primi. Quanto all'idea di incentivare il frazionamento degli alloggi, se ne può discutere". Dal punto di vista politico, qual è il risultato più importante? "Nella coalizione è rappresentato un mix di valori che può dare il meglio se non si pratica la logica dei veti incrociati, ma quello della ricerca delle mediazioni più avanzate. Non è semplice, ma questa volontà c'è. Questo presuppone che tutte le componenti sentano di avere pari cittadinanza e il diritto di proporre le proprie idee. È quello che sta avvenendo e il mio ruolo è garantire questo processo". Un altro tema centrale è quello delle risorse per le opere pubbliche. "La Spagna paga per interessi sul debito pubblico 10 miliardi. L'Italia 40. Se avessimo la finanza spagnola, Savona avrebbe una cinquantina di milioni in più. Invece, in Italia, nei decenni scorsi sono state spese le risorse anche delle generazioni attuali e future". Quindi, cosa fare? "O si decide di fermarsi, o per fare opere pubbliche bisogna ricorrere al capitale privato. Io scelgo la seconda opzione, perchè l'idea di fermarsi è irrealistica: nel mondo attuale, fermarsi significa regredire". Ha scelto come slogan della campagna elettorale, e lo ha rimarcato proprio a proposito del nuovo Puc, "scegliere il futuro". "Questo è il senso profondo del programma e del messaggio politico di questa coalizione: siamo per favorire gli investimenti e la crescita. Poi, detto questo, non è che la ricaduta fiscale debba giustificare qualunque operazione. Ovviamente, a monte, ci deve essere una valutazione sulla sua bontà". Un bilancio di questi due anni? "Ho sempre ragionato sul ciclo dei cinque anni. Stiamo lavorando su due piani, essenzialmente. Il primo è quello della gestione del "software" della città, dei servizi. Se guardiamo indietro credo che oggi Savona sia una città più ordinata e gradevole e più vivace culturalmente". Il secondo punto? "Stiamo disegnando un percorso di medio-lungo termine per lo sviluppo della città nei prossimi vent'anni. Entro la metà del prossimo anno, su questo piano, tutte le decisioni saranno assunte. Quindi, entro i tre anni di mandato avremo effettuato la gran parte delle scelte pianificatorie". Prossimi obiettivi? "Tra gli altri, resto convinto della necessità che la nostra azienda, Ata, abbia un ruolo nella gestione provinciale dei rifiuti. L'evoluzione dell'ultimo anno ha portato ad individuare nella nostra città la sede di un impianto di smaltimento, lo sosterrò in tutte le sedi istituzionali. Si tratta della chiusura del cerchio tra un'attività di smaltimento ecologicamente avanzata, il finanziare la raccolta differenziata e la qualità urbana. Un dividendo ambientale. Poi voglio dire una cosa su Miramare: l'intesa prevede gli spazi per la cantieristica più una piazza pubblica. L'obiettivo è coniugare la fruizione urbana e quella industriale. Attendiamo che l'Autorità Portuale definisca le concessioni per pianificare insieme". Ici, i Comuni tremano. "L'Ici non è stata abolita: si è trasformato un tributo locale in finanza derivata. Oggettivamente, una misura che va in senso opposto al federalismo". Preoccupazioni? "Il nostro bilancio ha un peggioramento di 400 mila euro rispetto alle previsioni. Lo Stato darà il 90% di quanto avevamo incassato lo scorso anno. Rischiamo di vedere una città che cresce in termini di residenti e non dal punto di vista fiscale. È inaccettabile scaricare sugli enti locali il costo politico del risanamento dello Stato". Dove taglierete? "Certo non sulla spesa sociale che per noi è intoccabile. Ma faremo inevitabilmente economie". 22/08/2008 ' 22/08/2008 edilizia sociale duecento caseTra Orti Folconi e Mongrifone, 200 nuovi alloggi di edilizia sociale. È il risultato più importante 22/08/2008 ' 22/08/2008 due funzioniper miramareL'intesa prevede un'area per la cantieristica e un'altra pubblica. Coniugando le due funzioni 22/08/2008 ' 22/08/2008 l'argineal cementoL'argine alla cementificazione si fa contenendo l'espansione nelle aree non urbanizzate 22/08/2008.

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Castelletti la più assidua (sezione: Costi dei politici)

( da "Brescia Oggi" del 22-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

IL DIBATTITO SULLA "CASTA". Le statistiche della Loggia sulla partecipazione e i gettoni Castelletti la più assidua Per ogni seduta il gettone ammonta a 92,96 euro   Laura Castelletti è in cima alla classifica dei più presenti nel "nuovo" consiglio comunale e nelle commissioni tra aprile e giugno di quest'anno. Lo rivelano le statistiche della Loggia, secondo cui l'ex presidente del consiglio comunale avrebbe partecipato alle sedute per ben 16 volte, più assidua di tutti i suoi colleghi. "PENSO che il consigliere comunale, qualsiasi ruolo ricopra, si sia assunto un impegno nei confronti dei cittadini che lo hanno votato e quindi lo debba mantenere fino in fondo", spiega Castelletti confessando però che a luglio "è mancata al consiglio comunale per la prima volta in ben undici anni". La classifica dei prossimi mesi potrebbe dunque nascondere qualche sorpresa. Secondo nella graduatoria è Francesco Patitucci, capogruppo Italia dei Valori, con 13 presenze. I capigruppo si comportano comunque tutti piuttosto bene: a 12 presenze si piazzano Nicola Gallizioli (Lega Nord), Emilio Del Bono (Pd) e Donatella Albini (Sinistra Arcobaleno), insieme ad Andrea Bonetti (Udc). Giorgio Agnellini (gruppo misto) ne ha totalizzate 11, Achille Farina (Pdl) 10. Ultimo nella classifica delle presenze è Dionigi Guindani, che di recente ha assunto il ruolo di consigliere regionale al posto di Guido Galperti, ora senatore. LE STATISTICHE, comunque, confermano che in Loggia c'è tutt'altro che una "Casta": Castelletti, la più assidua, in 3 mesi di lavoro ha guadagnato meno di 1500 euro lordi (1487,36). È bene ricordare che i consiglieri comunali non hanno alcuna indennità di servizio e percepiscono solo un gettone di presenza (92,96 euro lordi mentre erano 103,29 euro fino al 2005) per sedute che spesso si prolungano fino a notte inoltrata. NA.DA.

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Mangiare a scuola sarà più costoso (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 23-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Empoli Mangiare a scuola sarà più costoso Aumenta di un euro al giorno la retta e lo scuolabus lievita del 5% CASTELFRANCO. Ecco la stangatina sulla scuola. Dal 1º settembre entreranno in vigore le nuove tariffe relative ai servizi scolastici, approvate dalla giunta comunale guidata da Umberto Morvogli. E se per quando riguarda gli asili nido l'aumento è calcolato sulla base del tasso di inflazione programmato per l'anno 2008, per quanto riguarda la refezione scolastica ogni bambino pagherà un euro in più a pasto e il trasporto aumenterà del 5%. Per quanto riguarda la refezione scolastica, la giunta ha approvato l'unificazione delle tariffe dei vari gradi di istruzione, con l'incremento di un euro a pasto che è stato definito necessario "per far fronte ai maggiori costi del servizio". Fino allo scorso anno scolastico, le tariffe della refezione variavano a seconda del grado e della fascia di reddito. Al nido "Il Bruco" tanto per fare un esempio, si pagavano dai 28,67 euro ai 210, 94 euro al mese, con quest'ultima che era la tariffa massima per i residenti fuori dal Comune di Castelfranco; mentre il "gettone" era uguale per tutti: 3,48 per ogni presenza; più basse le tariffe mensili del Cucciolo: da 14,34 a 105,47 euro e 1,23 euro per ogni giorno di presenza. Alla materna la tariffa variava da 1,13 a 4,10 euro al giorno (cinque fasce diverse), mentre alle elementari ogni pasto aveva un prezzo di 2,97 euro e alle medie di 3,07 euro. In tutte le scuole avevano l'esenzione tutti i bambini la cui famiglia presentava un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 3.500 euro. Quest'ultimo aspetto è rimasto invariato; per il resto l'amministrazione comunale di Castelfranco ha decisamente semplificato la giungla di tariffe, optando però anche per un aumento medio di un euro a pasto. Ora le fasce Isee previste sono tre: chi ha un Indicatore compreso tra 3.500 e 7.066,47 euro pagherà 2 euro al giorno; chi supera la soglia ma resta al di sotto dei 10.632,94 euro pagherà 3 euro per ogni giorno di presenza e chi sarà inserito in terza fascia (Isee superiore a 10.632,94 euro) dovrà sborsare 4 euro al giorno. In tema di trasporto scolastico, quello approvato è poco più di un ritocco, che sicuramente inciderà in maniera limitata sui bilanci familiari: fino all'anno scolastico 2007/08, la tariffa annuale intera forfettaria, valida per viaggi di andata e ritorno, oppure solo andata o ritorno, era di 81,92 euro (solo ritorno 40,96 euro); a partire dal 1º settembre la tariffa annuale sarà di 85 euro, indipendentemente dalla frequenza di utilizzo dello scuolabus. Francesco Turchi.

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La democrazia non è un pareggio concordato (sezione: Costi dei politici)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 23-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Corriere del Mezzogiorno - NAPOLI - sezione: OPINIONI - data: 2008-08-23 num: - pag: 18 categoria: REDAZIONALE IL TORMENTONE DELLA GRANDE COALIZIONE La democrazia non è un pareggio concordato di SALVATORE PRISCO S iccome non è elegante parlare per fatto personale, non rispondo in proprio al ministro Brunetta, che in una intervista ha accusato di acquiescenza e complicità gli intellettuali napoletani presi in blocco, a proposito dell'età di Bassolino. Mi limito a rinviare alla collezione di questo giornale, dove si troveranno interventi (anche del sottoscritto) di persone abituate a ragionare con la propria testa, laiche abbastanza da apprezzare di volta in volta quello che si doveva e da criticare quando era il caso di farlo. Che poi ci siano stati intellettuali e tecnici "a gettone", arricchiti e perciò anestetizzati da incarichi e consulenze, è vero; ma è offensivo per gli altri generalizzare. è pure onesto ricordare che in un ciclo politico lungo molti anni, i primi non hanno dato un'immagine ignobile di Napoli, benché ci fosse da diffidare di chi cianciava con eccessiva fretta di rinascimenti miracolosi. Ora però occorre voltare pagina. Le proposte che si stanno avanzando di preparare per la regione un governo di grande coalizione vanno discusse subito, prima che diventino il tormentone dei prossimi mesi, che ad un certo punto si impone e passa con la forza ineluttabile di un'evidenza che invece non ha. Per un verso esse fotografano l'ovvio: chi negherebbe la presenza di personalità di rilievo, sia nel centrosinistra, sia nel centrodestra? Chi discuterebbe Cascetta, De Luca, Di Lello o Viespoli? Non mi esprimo su Romano, già sindaco di Mercato San Severino, o sul presidente della provincia di Caserta De Franciscis, da altri evocati, solo perché non li conosco e non posso averne impressioni dirette. Dell'imprenditore Marinella posseggo alcune cravatte ed altri articoli e ne registro una dichiarazione di disponibilità all'impegno, accompagnata da una lodevole misura sul proprio possibile ruolo futuro. Della signora Carfagna, ministro in carica delle Pari Opportunità, tutti magnificano la diligenza mostrata da parlamentare. Non conosco nemmeno lei, ma se potessi parlarle le consiglierei di continuare a crescere in esperienza, senza lasciarsi fuorviare da sirene forse interessate: Napoli non è meno piena di gorghi che Roma (come lei stessa ha imparato sulla sua pelle), anche se gli uni sono di mare e quelli capitolini si nascondono tra Tevere e Aniene. Certe idee nascono in realtà da due debolezze incrociate, che vorrebbero mettersi assieme e da questo fidanzamento trarre forza reciproca: quella del centrosinistra, che di centravanti di sfondamento (tutti però presunti, nessuno decisivo) in teoria ne ha più d'uno, quella del centrodestra che - se carte vere ha in mano - le tiene per il momento ben coperte. La regione ha bisogno invece di normalità democratica. Se due squadre di calcio provano ad accordarsi a tavolino per un pareggio, quando vengono scoperte finiscono deferite alla commissione disciplinare e penalizzate in classifica. In democrazia l'ultimo giudice è il corpo elettorale. Possiamo sperare che sia molto attento ed oculato?.

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MONTESILVANO - Sempre innescata la bomba-Biferi al Comune di Montesilvano, che potrebbe deflagrare c (sezione: Costi dei politici)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 23-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Di PIERGIORGIO ORSINI MONTESILVANO - Sempre innescata la bomba-Biferi al Comune di Montesilvano, che potrebbe deflagrare con le dimissioni dell'interessato. Solo per aver proposto di pubblicare sul sito web le delibere di giunta e di consiglio, oltre alle altre comunicazioni di interesse generale, Oscaro Biferi (Udc) consigliere di maggioranza si è visto bocciare il suo emendamento dalla stessa maggioranza (della decima commissione statuto) e tacciato di "andare a caccia di visibilità". "Ma in nome di quella trasparenza tanto sbandierata in campagna elettorale - aggiunge l'interessato - ripresenterò la mia proposta, in quanto molti cittadini mi hanno sostenuto a spada tratta. E' soltanto un nostro dovere far conoscere pubblicamente le scelte dell'amministrazione. Per cui penso ad una raccolta di firme a sostegno della mia tesi, affinchè si accetti di pubblicare su Internet tutti i documenti della giunta e del consiglio". Indubbiamente sarebbe l'unico modo per conoscere nei dettagli i nominativi dei beneficiari. A sostenere la tesi di Biferi sono intervenuti alcuni rappresentanti della minoranza, primo fra tutti Francesco Maragno ed il gruppo del Pd. "Sono del parere che il no della commissione statuto a Biferi - spiega Gianni Bratti, figura storica della sinistra cittadina - sia una forzatura al buon senso e all'etica della politica". E fra un discorso e l'altro salta fuori anche la vicenda - poco edificante - della convocazione delle varie commissioni consigliari, che viene fatta quasi in forma anonima in bacheca e spesso senza l'indicazione dell'ordine del giorno. Ma cosa vanno a discutere se manca l'odg?. "Quando ci siamo accorti che le commissioni si riunivano senza una precisa scaletta di argomenti da affrontare - sottolinea Francesco Maragno - tanto io che la consigliera Cristina Di Giovanni abbiamo deciso di rinunciare al gettone di presenza". E potrebbe seguirli su questa strada anche il consigliere Biferi. Di fronte a questo marasma, con un piede sulla nave che lo porterà in Sardegna (una breve vacanza con la famiglia) il sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma è intervenuto divulgando una nota ufficiale. In essa ribadisce la piena fiducia a Oscaro Biferi, ne apprezza le qualità, condividendone il desiderio di voler pubblicare su Internet gli atti amministrativi del Comune: "Ritengo che (Biferi) sia animato da sentimenti di lealtà e giustizia - sostiene il primo citadino - quando prende delle posizioni come quella sulla trasparenza". Bacchetta poi l'opposizione pronta a strumentalizzare ogni minimo fatto. Ma Biferi cosa pensa di tutta questa vicenda? Per il momento non si esprime, ma l'imbarazzo ed il disgusto gli si leggono sul volto. Se uscisse dalla maggioranza, lo schieramento (19/12 iniziale, divenuto 18/13) passerebbe a 17 (maggioranza) a 14( opposizione), sempre che Cipolletti continui a sostenere il centrodestra.

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Gli esperti a Calderoli: <Troppe concessioni alle regioni meno virtuose> (sezione: Costi dei politici)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 23-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

POLITICA pag. 11 Gli esperti a Calderoli: "Troppe concessioni alle regioni meno virtuose" STATUTI SPECIALI E MERIDIONE di MARCELLA COCCHI ? ROMA ? LA BOZZA di Roberto Calderoli "non è ancora chiara" sulle regioni a statuto speciale ma bene farebbe il governo a "giustificare" e "limitare nel tempo" eventuali concessioni straordinarie. Sono queste, in sintesi, le valutazioni che accomunano diversi esperti di federalismo mentre il ministro leghista fa i salti mortali, da un lato per accogliere le richieste dei presidenti delle regioni autonome (meno imposte, più tempo per sistemare i conti, fondo di solidarietà) dall'altro per rassicurare Vendola e Bassolino che fissano i paletti per il sud meno avanzato. Per Alberto Zanardi, professore di Scienza delle finanze a Bologna, il nodo è il seguente: "Poiché l'esito sarebbe di inserire le regioni a statuto speciale nel disegno ordinario delle altre regioni con la concessione, però, di funzioni aggiuntive, si tratta di capire come finanziare queste ultime. Ha ragione Calderoli a non affrontare a corna basse un problema tanto delicato, ma dovrà stare attento nel mettere in piedi un finanziamento ordinato e giustificato per le funzioni aggiuntive". Quanto alla cosiddetta fiscalità di vantaggio (il meccanismo che permette alle regioni del sud di pagare, per un certo periodo, meno tasse che in altre parti del Paese, "andrebbe rivisto". Spiega infatti Zanardi: "In passato sono state fatte concessioni sconclusionate, mentre la fiscalità di vantaggio ha ragione di essere solo al di fuori dell'ordinarietà". C'È POI la questione 'tempo'. Giuseppe Vitaletti, docente all'università di Viterbo e già presidente dell'Alta commissione sul federalismo fiscale (2001-2004), pensa che "bisogna essere cauti nel pianificare il processo di avvicinamento" delle regioni meno virtuose. Dato che Lombardo individua in 10 anni il tempo per la Sicilia di adeguarsi ai nuovi standard, Vitaletti suggerisce quantomeno di "fissare tappe intermedie per le verifiche". "Garantire l'uniformità ? avverte Giampaolo Arachi, autore con Zanardi su Lavoce.info di diverse analisi sul federalismo, docente all'università di Lecce e ricercatore alla Bocconi ? non è così facile: l'ultimo tentativo, nel 2000, di regolare il sistema perequativo si è arenato per errori tecnici o perché alcune regioni come la Puglia lo hanno boicottato. Insomma, il governo dovrà controllare che la transizione vada effettivamente in porto". UN ALTRO rischio sta nell'aumento dei costi. Dice Vitaletti: "Il federalismo fiscale può far capire che la mentalità dell'espansione illimitata della spesa pubblica non è più sostenibile. E questo è un bene. Ma il moltiplicarsi dei cerchi decisionali (stato, regioni, provincie, comuni) farà lievitare i costi della politica". Con il paradosso, lo scrive l'economista Tito Boeri, che il federalismo "porti ad aumentare anziché a ridurre la spesa corrente". A tirare il freno ai "giudizi frettolosi" è invece il democratico Franco Bassanini (tra i membri della commissione sul federalismo voluta da Calderoli): "Finora i giornali hanno parlato delle bozza con termini troppo generici. E' presto per esprimersi anche su Irpef, Iva e Irap: conta solo la quota che sarà destinata alla devolution e come verrà effettivamente divisa tra regioni, provincie, comuni".

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Assurdo creare poltrone per Agsm Energia (sezione: Costi dei politici)

( da "Arena, L'" del 23-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

AZIENDE. La polemica sui costi della politica "Assurdo creare poltrone per Agsm Energia" Si aggiunge un capitolo alla polemica sui costi della politica, dopo la nomina dei cinque membri del Consiglio di amministrazione di Agms Energia, la società che vende energia elettrica e gas, proprietà per il 93 per cento di Agsm e per il 7 da Morenica Srl. A contestare il fatto che sia stato creato un Consiglio di amministrazione è il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, Stefania Sartori. "L'Agsm annaspa nel dare indirizzi, strategie e nell'identificare alleanze, dopo il fuoco di paglia iniziale sulle alleanze con aziende del Nord est, ma l'unica cosa vista sinora è l'ennesimo Consiglio di amministrazione lottizzato, che costerà 100mila euro complessivi all'anno per i consiglieri, quando in precedenza l'azienda era guidata dall'ex presidente di Agsm, Leoni, senza un cda. In un momento in cui si parla di emergenza tariffe sull'energia,, anziché attivarsi per risparmiare, la preoccupazione è creare un altro cda". A denunciare ancora i costi della politica è l'esponente della Sinistra democratica, Giorgio Gabanizza. "Nel Veneto i direttori generali delle aziende ospedaliere e delle Ulss nominati "politicamente" dal presidente della Regione Galan ricevono un regalo di 40mila euro ciascuno e a Verona si lasciano intatti gli aumenti scandalosi ai presidenti, ai vicepresidenti e ai consiglieri dei tanti, troppi (molti dei quali inutili) Consigli di amministrazione di aziende vecchie e nuove", spiega Gabanizza in una nota. "Doveva essere fatta un'unica azienda di trasporto, Atv", precisa, "delle due preesistenti Amt e Apt, e invece ora ne abbiamo tre, due delle quali, Amt e Apt, amministrano i vecchi immobili dove ora svolge l'attività la nuova Atv e poco più, che però garantiscono esagerate retribuzioni a presidenti, vicepresidenti e a consiglieri di amministrazione per fare praticamente nulla. Non si capisce perché non possa nascere un'unica azienda, con un unico Consiglio di amministrazione, per gestire tutti i servizi, dalla luce al gas, alla raccolta e smaltimento dei rifiuti". Gabanizza conclude dicendo che "non solo non si vuole unire in un'unica azienda Agsm e Amia, ma addirittura Agsm, che ha perso la gestione dell'acqua ora di Acque Veronesi ha costituito una azienda denominata Agsm Energia. Altra azienda, altro nuovo Cda".

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<Assurdo creare poltrone per Agsm Energia> (sezione: Costi dei politici)

( da "Arena.it, L'" del 23-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

AZIENDE. La polemica sui costi della politica "Assurdo creare poltrone per Agsm Energia" Sartori, Pd: "Soldi sprecati" Gabanizza, Sd: "Inutile"   Si aggiunge un capitolo alla polemica sui costi della politica, dopo la nomina dei cinque membri del Consiglio di amministrazione di Agms Energia, la società che vende energia elettrica e gas, proprietà per il 93 per cento di Agsm e per il 7 da Morenica Srl. A contestare il fatto che sia stato creato un Consiglio di amministrazione è il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, Stefania Sartori. "L'Agsm annaspa nel dare indirizzi, strategie e nell'identificare alleanze, dopo il fuoco di paglia iniziale sulle alleanze con aziende del Nord est, ma l'unica cosa vista sinora è l'ennesimo Consiglio di amministrazione lottizzato, che costerà 100mila euro complessivi all'anno per i consiglieri, quando in precedenza l'azienda era guidata dall'ex presidente di Agsm, Leoni, senza un cda. In un momento in cui si parla di emergenza tariffe sull'energia,, anziché attivarsi per risparmiare, la preoccupazione è creare un altro cda". A denunciare ancora i costi della politica è l'esponente della Sinistra democratica, Giorgio Gabanizza. "Nel Veneto i direttori generali delle aziende ospedaliere e delle Ulss nominati "politicamente" dal presidente della Regione Galan ricevono un regalo di 40mila euro ciascuno e a Verona si lasciano intatti gli aumenti scandalosi ai presidenti, ai vicepresidenti e ai consiglieri dei tanti, troppi (molti dei quali inutili) Consigli di amministrazione di aziende vecchie e nuove", spiega Gabanizza in una nota. "Doveva essere fatta un'unica azienda di trasporto, Atv", precisa, "delle due preesistenti Amt e Apt, e invece ora ne abbiamo tre, due delle quali, Amt e Apt, amministrano i vecchi immobili dove ora svolge l'attività la nuova Atv e poco più, che però garantiscono esagerate retribuzioni a presidenti, vicepresidenti e a consiglieri di amministrazione per fare praticamente nulla. Non si capisce perché non possa nascere un'unica azienda, con un unico Consiglio di amministrazione, per gestire tutti i servizi, dalla luce al gas, alla raccolta e smaltimento dei rifiuti". Gabanizza conclude dicendo che "non solo non si vuole unire in un'unica azienda Agsm e Amia, ma addirittura Agsm, che ha perso la gestione dell'acqua ora di Acque Veronesi ha costituito una azienda denominata Agsm Energia. Altra azienda, altro nuovo Cda".  .

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<L'ospedale deve garantire i servizi> (sezione: Costi dei politici)

( da "Sicilia, La" del 23-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

MAZZARINO. Primi attestati di solidarietà ai due dirigenti del Prc che attuano lo sciopero della fame "L'ospedale deve garantire i servizi" Mazzarino. "I partiti del centrosinistra qui presenti (Pd, Sinistra democratica, partito socialista e comunisti italiani) condividono pienamente le azioni intraprese fin qui dall'amministrazione comunale rispetto alle problematiche che hanno preoccupato la città: acqua ed ospedale": ha affermato Salvatore Bognanni, segretario locale del Pd, in apertura del comizio sulla crisi idrica tenuto dal centrosinistra giovedì sera in piazza Vittorio Veneto. "Secondo noi la raccolta delle firme per far uscire il comune dall'Ato idrico è pretestuosa, a pochi giorni dalla sentenza emessa dal tribunale di Caltanissetta che ha rigettato la medesima proposta avanzata dal comune di San Cataldo, anche se in quel caso si trattava di Ato ambiente, ma la logica è la stessa. I cittadini che hanno firmato la petizione è giusto che sappiano che non ci sono possibilità di uscire autonomamente dall'Ato, un'istituzione fatiscente, creata tra l'altro dal governo regionale di centrodestra. Noi siamo stati costretti, insieme agli altri 21 sindaci della provincia di Caltanissetta, ad entrare nell'ato idrico - ha affermato il sindaco Giovanni Virnuccio - sin dalla sua costituzione abbiamo notato che qualcosa non funzionava e non abbiamo accettato tutto quello che l'Ato ci imponeva". Sulla crisi idrica in città: "Io ho scritto più volte a Caltaqua e non mi ha risposto. Abbiamo diffidato Caltaqua e l'Ato, perché il presidente dell'Ato convocasse le parti per informarci sulle ragioni del disservizio a Mazzarino. Le competenze non sono più dei sindaci, le responsabilità sono del presidente dell'Ato, on. Pino Federico, perché avrebbe dovuto convocare le parti e farsi chiarire cosa era successo. Invece il presidente della Provincia, giustamente inesperiente, preso dai problemi della giunta, se ne è disinteressato e l'abbiamo fatto noi, convocando i vertici di Caltaqua e da quella riunione abbiamo appreso che era franato il pozzo Velardita. La carta dei servizi parla chiaro, la competenza è di Caltaqua, il sindaco non aveva più i mezzi e gli strumenti per poter intervenire. L'unico strumento, perché non facevano altro che dirci che enfatizzavamo la situazione, era che siamo stati costretti a chiamare il maresciallo dei carabinieri e, visto che lui è uomo di legge, a riferire che il problema esisteva realmente a Mazzarino. Io ringrazio i carabinieri". Sul ricorso alla tariffa del 2007, il sindaco ha notiziato che la transazione ancora non è stata firmata "e nessuno di noi, tranne qualcuno, ha pagato il 2007. Per il 2008 l'unico comune che ha votato contro l'articolazione tariffaria è stato Mazzarino". Sul canone di concessione dovuto da Caltaqua al comune di Mazzarino il primo cittadino ha sottolineato di aver: "scritto all'allora presidente dell'Ato Di Maria, e questi ha risposto che acqua a noi non ne verrà pagata, da qui il ricorso al Tar. Visto che siamo nel pettegolezzo, un consigliere che è anche ispettore, dice intanto delle cose, e non abbiamo timore, e non abbiamo assolutamente timore di dire quello che il sindaco prende per quanto riguarda il gettone di presenza, sono 3416 euro lorde all'anno, pulite 1947 euro, e ci vado con la mia macchina. "Si dice che sono state fatte delle assunzioni, 250 assunzioni da Caltaqua: noi più volte abbiamo chiesto l'elenco e le motivazioni delle assunzioni, ho reiterato più volte tale richiesta, ma non sono stato accontentato; la cosa strana è che i nostri due fontanieri, che avevano tutte le capacità tecniche e di conoscenza del nostro impianto idrico, si rifiutano di assumerli a Caltaqua, tanto è vero che abbiamo fatto ricorso al Tar; vogliono lasciarli al comune, lo sapete quanto costano? 62 mila euro, io non so che cosa far fare a questi due dipendenti, e non vedo le ragioni per cui non devono passare a Caltaqua". Domenica prossima, infine, in piazza vittorio Veneto si terrà il comizio dell'Udc: "risponderemo alle mezze verità del primo cittadino", ha affermato il consigliere provinciale, Gaetano Petralia. Valerio Martorana.

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Colpo di reni per i conti del libro italiano (sezione: Costi dei politici)

( da "Milano Finanza" del 23-08-2008)

Argomenti: Costi della politica

Milano Finanza Numero 168  pag. 16 del 23/8/2008 | Indietro Colpo di reni per i conti del libro italiano In Italia, è noto, si legge poco. Ma forse le cose stanno cambiando. Così almeno sembra guardando i numeri del settore libri nei bilanci 2007 delle principali case editrici. Il giro d'affari ha ricominciato a crescere e soprattutto nella narrativa le performance sono di tutto rispetto. Merito di politiche editoriali di successo e di scelte di marketing che hanno ridato slancio a un settore che sembrava destinato a un lento declino. Nel gruppo Mondadori, per esempio, Einaudi e Piemme hanno scaldato i muscoli e i ricavi sono saliti rispettivamente del 4,4% (a 50 milioni) e del 18% (a 56 milioni). Per quanto riguarda Einaudi, lo sprint è legato al buon andamento delle vendite in libreria e alla distribuzione con i quotidiani. A trainare la casa editrice torinese sono stati soprattutto la Narrativa Straniera (+39%) e la collana Stile Libero (+15,6%), per la quale è stata avviata una campagna di sconto sui prezzi. Piemme deve invece il proprio scatto in avanti a Khaled Hosseini: il nuovo titolo dello scrittore afghano, Mille splendidi soli, ha venduto oltre 1 milione di copie posizionandosi ai vertici delle classifiche italiane. Quadro positivo anche per le case editrici controllate dal gruppo Rcs (Fabbri, Bompiani, Rizzoli, Bur, Sonzogno, Marsilio, Coccinella, Adelphi e R.L.): nel 2007 i ricavi della Varia hanno registrato un incremento del 25,5% a 172,8 milioni, grazie al successo di titoli come Scusa ma ti chiamo amore di Federico Moccia, Gesù di Nazareth di Papa Benedetto XVI e soprattutto La Casta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo. Stupisce invece la contrazione delle vendite delle serie cosiddette "collaterali", ossia i libri distribuiti in edicola in abbinata con il Corriere della Sera. Quanto alle case editrici di dimensioni medio-piccole, la raffinata Ugo Mursia ha chiuso il 2007 con un fatturato di 4,3 milioni, in crescita del 17,5% rispetto all'esercizio precedente. Gran parte delle 80 collane del gruppo presieduto e controllato da Fiorenza Mursia hanno registrato performance positive con risultati particolarmente incoraggianti nella narrativa. Numeri in incremento anche per la Garzanti Libri (gruppo Mauri-Spagnol) il cui giro d'affari ha superato nel 2007 i 12 milioni con un aumento del 25% rispetto al 2006. Qui si è messa in luce soprattutto la narrativa straniera, il cui portafoglio autori si è ulteriormente incrementato, ma anche la saggistica, con l'affermazione in particolare della collana "Le Forme". Conti stabili invece per Longanesi, anch'essa del gruppo Mauri-Spagnol, che ha chiuso il 2007 con ricavi a quota 16,6 milioni, sullo stesso livello dell'anno precedente. Scatto in avanti invece per la fiorentina Salani, il cui nome è legato da qualche anno alla fortunatissima saga di Harry Potter. Nel 2007 le avventure del maghetto hanno trainato ancora una volta le vendite della casa editrice italiana che ha visto crescere il fatturato del 42% a quota 20 milioni. Proprio lo scorso gennaio è stato pubblicato l'ultimo volume, Harry Potter e i doni della morte, che ha registrato il consueto boom di incassi. Quadro più contrastato per la Baldini Castaldi Dalai il cui fatturato è sceso a da 11,7 a 7,6 milioni soprattutto a causa di un'ampia opera di restyling che ha previsto un razionalizzazione dei costi e la chiusura della Zelig Editore. L'inizio del 2008, tuttavia, ha segnato un forte incremento del fatturato grazie al nuovo libro di racconti di Giorgio Faletti (Pochi, inutili nascondigli) che in un solo mese ha venduto oltre 200 mila copie. Numeri in flessione anche per la Giangiacomo srl che, dopo lo spin off della distribuzione (le Librerie Feltrinelli), gestisce la sola attività editoriale del gruppo milanese. Nel 2007 i ricavi della società sono scesi da 31,7 a 28 milioni nonostante la pubblicazione di 117 novità nelle collane maggiori e di 633 ristampe. (riproduzione riservata) Luca Gualtieri  .

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