HOME

PRIVILEGIA NE IRROGANTO     di  Mauro Novelli         

www.mauronovelli.it

[Vai al sito del CENACOLO DEI COGITANTI]

 

 

DOSSIER “LAICI & CHIERICI”

 

 

 

TORNA ALL’INDICE MENSILE DEL DOSSIER    

ARCHIVIO GEN. DEL DOSSIER 

TUTTI I DOSSIER


 

Report "Laici e chierici"   21-28 APRILE 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Laici e chierici

l'innovazione si muove tra comfort e risparmio - francesca gugliotta ( da "Repubblica, La" del 21-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: illuminazione degli archi con sorgenti luminose fluorescenti Archi Illuminazione indiretta con sorgenti luminose fluorescenti per mettere in evidenza gli archi, caratteristiche storiche dell´edificio luci soffitto Illuminazione diretta con apparecchi disegnati su misura, equipaggiati con lampade a ioduri metallici con bruciatore ceramico ad alta efficienza e resa cromatica

( da "EUROPA ON-LINE" del 21-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: questo si sono incontrati laici e cattolici e questa è l'eredità che ci hanno lasciato i nostri padri. Noi non moriremo di prudenza». Non moriremo di prudenza, scrisse Don Primo in uno dei suoi editoriali su Adesso. «Il Partito democratico deve sopravvivere a noi ha detto il segretario del Pd e questo può essere possibile solo se recuperiamo quei valori alla base delle nostre culture»

Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad. ( da "Giornale.it, Il" del 21-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 31 ) » (7 votes, average: 3.57 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi)

Sgarbi: io ottimo per l'Udc. Ma tratto con la Lega ( da "Corriere della Sera" del 22-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Io faccio un uso laico del profilattico». Sarebbe? «Se è un'estranea, mi proteggo». Lei ha avuto tre figli, da tre donne diverse. «E li ho riconosciuti, lo scriva, tutti». Perché non ha sposato le loro madri? «Una è morta. L'altra aveva già un marito. La terza è stata ragionevole, e ha pensato bene di trovare subito un accordo.

Embrione INTEGRALISTA ( da "Manifesto, Il" del 22-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: anche lui cattolico ma ancora in possesso di un'etica, se non laica, almeno civica, a invitare la signora a togliere il banner dalla pagina di posta targata Provincia di Verona. L'aggiustamento, per quanto non indolore - l'assessora ricevette parecchi messaggi di solidarietà e ci fu anche qualche presa di posizione ufficiale dei partiti cattolici come l'

Patologie dell'intellighentia ( da "EUROPA ON-LINE" del 22-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Per questo anche molti cattolici, da Abbagnano a Pampaloni («la mia Cassazione»), erano entusiasti a suo fianco nella battaglia laica per la libertà. In questi Diari nota Romano Montanelli non fa né psicanalisi né politica, ma si costruisce «l'ultimo argomento, quello che chiude definitivamente a suo vantaggio la discussione col mondo».

Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad ( da "Giornale.it, Il" del 22-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 31 ) » (8 votes, average: 3.25 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi)

Non rompo con il Pd Ma mi candido con Sinistra e libertà La scelta di Sergio Staino: se Sinistra e libertà supera il 4% sarà un bene per me e per tutti ( da "Unita, L'" del 23-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: autorità ecclesiastiche e lasciamo a Fini il compito di difendere la laicità dello Stato..." Beh, questo Bobo la pensa proprio come me, e come me anche lui crede che una forza genuinamente laica e socialista, che si ricolleghi idealmente alla grande tradizione della sinistra storica italiana, non debba assolutamente scomparire, ma, al contrario, debba vivere e crescere a fianco del PD,

I messaggi incompresi di Benedetto XVI ( da "Secolo XIX, Il" del 23-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: anche cattolici, che desidererebbero procedere attraverso una politica di compromessi con la società laica. Non a caso, proprio negli scorsi giorni di aprile, l'ex premier britannico Tony Blair, dopo aver abbracciato la fede cattolica s'è rivolto a Benedetto XVI chiedendogli di riconsiderare il suo giudizio sui gay « perché oramai i credenti hanno mentalità più liberale»

Laicità a rischio integralismo Ma la fede è solo conforto? ( da "Riformista, Il" del 23-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Laicità a rischio integralismo Ma la fede è solo conforto? IL SUICIDIO DELLA MODERNITÀ. Raffaele Iannuzzi nel suo ultimo saggio denuncia il fallimento di chi elegge il dubbio a metodo ma non lo applica su di sé. Ma il libro non sottolinea che anche chi crede dovrebbe avere un atteggiamento ugualmente problematico.

L'allenatore, i figli, l'amante e il cuoco ( da "Manifesto, Il" del 23-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: siamo un paese laico, la nostra costituzione è aconfessionale, però quando c'era il nunzio apostolico, anche Zapatero ha calato le braghe. Da noi è difficile parlare con la Curia, sono stati terribili con noi, con l'educazione. Ma la Costituzione è laica, il cattolicesimo non è la religione di stato, però fa parte della nostra cultura»

Lo di amore e verità ( da "Corriere della Sera" del 23-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: laicismo. I loro testi più recenti rivendicano per le verità che affermano una qualità anche morale. In questo modo, il cammino teologico del Novecento (von Balthasar, Rahner, Congar, ma anche Paolo VI, Giovanni Paolo II e poi Benedetto XVI) in un certo senso converge con larga parte del cammino del pensiero filosofico: la riscoperta del grande valore della dignità della persona

Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno. ( da "Giornale.it, Il" del 23-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (9 votes, average: 3.44 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi)

se la capitale laica si divide sull'ora di religione - andrea tarquini berlino ( da "Repubblica, La" del 24-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: rischia di ricreare il muro tra Ovest e Est Se la capitale laica si divide sull´ora di religione Da una parte, con la Cdu-Csu, gruppi cattolici, protestanti, ebrei e musulmani Dall´altra i sostenitori della lezione di etica: "Una materia che unisce tutti" ANDREA TARQUINI BERLINO dal nostro corrispondente Una guerra sulla religione a scuola, un Kulturkampf, spacca Berlino e la Germania,

Bersani, Tremonti e i cardinali Ecco il nuovo club degli antiliberisti ( da "Riformista, Il" del 24-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: L'umanesimo laico e quello religioso, infatti, «hanno la stessa radice cristiana» e il contributo che può arrivare dall'Italia, in questo senso, «dovrebbe essere di valore mondiale». Anche perché l'attuale fase si chiude con «una recessione senza precedenti».

Caro Gervaso, lei si è sempre dichiarato un liberale vero senza santi in Paradiso. N... ( da "Messaggero, Il" del 24-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: della laicità dello Stato. Lo Stato, come diceva Gentile, non può dipendere da nessuna autorità spirituale, perché lo Stato, il vero Stato, è laico. Lei sostiene, a proposito di una risposta data a un lettore, che se la diccì non avesse confuso, e tanto furbescamente identificato il buon cittadino con il buon cattolico e altrettanto furbescamente confuso il reato con il peccato,

Rosso: "Scelta intelligente e coraggiosa" I giovani di sinistra: cerimonia poco laica ( da "Stampa, La" del 24-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: cattolica. Innanzitutto crediamo che il senso di laicità che è proprio dell'anniversario della liberazione vada salvaguardato: che bisogno c'era di eliminare l'orazione finale e di celebrare una messa a fine corteo? Perché non mantenere la vecchia sceneggiatura che prevedeva una messa in basilica prima del corteo e poi tutti insieme alla celebrazione storica e laica dei caduti per

L'ottimismo non paga Sono entrato in alcuni negozi e ho provato a pagare con l'ottimi... ( da "Stampa, La" del 24-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: laici», ma sarà permesso a un cattolico (meglio a una popolazione cattolica quale ancora ha l'Italia) di essere fortemente preoccupati? Mi spiego: la barca dell'altro giorno aveva 300 poveri cristi, algerini, eritrei, somali. E così centinaia e centinaia di migliaia che arrivano, soprattutto da Paesi islamici se dal mare.

Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute ( da "Giornale.it, Il" del 25-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi)

Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati ( da "Giornale.it, Il" del 25-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi)

I "trafficanti di uomini" ( da "Giornale.it, Il" del 25-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi)

bobo e il giallo della tessera laicità, dibattito sul caso staino - maria cristina carratu' ( da "Repubblica, La" del 25-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: ha detto che le posizioni più integraliste e clericali siano solo quelle cattoliche? Se laicità è assenza di pregiudizi, la tradizione comunista non è stata da meno?». Andare con Vendola, insomma, «non è detto che sia più ?laico´». «Soffro, difendere davvero la laicità nel Pd non è facile, ma ci provo, perché mai dovrei tradire la mia biografia politica?

"troppo laici? no, pluralisti" - torino ( da "Repubblica, La" del 25-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: TROPPO LAICI? NO, PLURALISTI" TORINO Cinquemila persone ogni giorno, moltissimi i giovani, gli stranieri. Giunta a metà del cammino, e dopo il calore che ha circondato la presenza di tre giorni del Presidente Giorgio Napolitano, la Biennale della Democrazia può già considerarsi un notevole successo: senza effetti speciali,

ROMA Un uomo di chiesa, un cardinale, non deve aver remore a parlare con i politici, con i q... ( da "Messaggero, Il" del 25-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Abbiamo la consapevolezza di essere parte di un mondo cattolico più vasto, ma non ci vergogniamo di essere cristiani contrariamente sembra facciano molti», dice. Il leader centrista ricorda che «naturalmente siamo per uno Stato laico», ma precisa che questo non ha niente a che fare con la negazione del bisogno di Dio e della religione, che è naturale per tutti noi».

RISPOSTALa resistenza non fu opera solo dei comunisti. I comunisti furono tra i più determinati... ( da "Unita, L'" del 25-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: fa finta di non saperlo ma è stato dal confronto fra le tradizioni cultuali e politiche dei cattolici democratici che si richiamavano a Don Sturzo e alla Democrazia Cristiana, dei laici del partito d'azione e dei "rossi" del Partito Comunista Italiano che sono nate insieme la carta costituzionale e la dialettica politica su cui si è basata la democrazia politica di questo paese.

VENERDI' 24 Tantestorie FABBRICA DELLE E, CORSO TRAPANI 95, ORE 9,30 Festa finale di T... ( da "Stampa, La" del 25-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: 30 Incontro "La Turchia tra Europa ed Asia: un secolo tra laicismo ed Islam", interviene Mario Losano. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Info 011/ 5620047. Progetto Salute 2009 OSPEDALE MOLINETTE, CORSO BRAMANTE 88, ORE 18 Incontro "Quale cura per la guarigione?", incontro con Massimo Citro.

ARIO GERVASUTTI VICENZA. L'UNITà POLITICA DEI CATTOLICI è FINITA. PUNTO. LO RIPETE... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 25-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Invece in Italia si assiste a un paradosso: si ritiene che "laicità" significhi "neutralizzare i cristiani". Non si può ignorare che i cattolici sono sempre stati protagonisti nella vita civile dello Stato unitario, e anche attraverso la Dc hanno garantito la sopravvivenza della democrazia contro le minacce totalitarie».

Milano, fischiato il governatore Formigoni Franceschini: "Il nome della festa non si cambia" ( da "Giornale.it, Il" del 25-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: "La lotta di liberazione è stata opera di diverse famiglie italiane - ha detto Formigoni - che si sono poi divise con episodi anche dolorosi. Ringraziamo tutti coloro che si impegnarono nella lotta di liberazione, militari, civili, artigiani, laici e cattolici, liberali, socialisti e comunisti.

TENTAZIONE ROSSA PER SILVIO ( da "Stampa, La" del 25-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: E sono stati tanti: ci sono stati i partigiani cattolici, socialisti, liberali, ma anche una resistenza comunista a cui il Cavaliere potrebbe addirittura riconoscere il merito di aver partecipato a questo moto di popolo. Non si sa con quali parole Berlusconi, divulgatore del libro nero del comunismo, affronterà questo argomento delicato.

Ora di etica o religione, Berlino al voto Merkel si schiera con i cattolici ( da "Unita, L'" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: cattolici GHERARDO UGOLINI Etica o religione? La metropoli più laica e secolarizzata d'Europa (il 60% degli abitanti si dichiara non credente), tradizionalmente moderna e trasgressiva, fiera delle sue «diversità» a partire dal sindaco gay Klaus Wowereit, è diventata nelle ultime settimane il teatro di una guerra di religione in cui gli opposti schieramenti si combattono con slogan

Milano ( da "Riformista, Il" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: cattolica e laica, e dall'altra parte una inciviltà che parte dalla sinistra». Ma non tutta "la sinistra" ha fischiato Formigoni (che ha ricevuto qualche segno di disapprovazione pure da qualche radicale laico dentro la Brigata ebraica). A recitare la parte che fu di Bertinotti quest'anno è stato Oscar Luigi Scalfaro,

Se gli intellettuali di sinistra Di Pietro ( da "Corriere della Sera" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: il giustizialismo che fa a pugni con la libertà cara agli intellettuali, il laicismo che nel partito non è omogeneo. Tuttavia... Racconta Vincenzo Cerami che fu ministro dei Beni culturali del negletto governo-ombra di Veltroni: «Per mesi avevo preparato un'enorme assemblea della Cultura con migliaia di partecipanti.

e i fischi ( da "Corriere della Sera" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: 3 Il presidente il discorso e i fischi La replica del governatore Formigoni: una contestazione preventiva, un comportamento intollerante e fazioso, segno che lasciatemi dire c'è da una parte una civiltà liberale, cattolica e laica, e dall'altra parte un'inciviltà che parte dalla sinistra». E poi: «Tutti devono poter parlare c'è il sacro dovere di difendere la libertà»

Milano, urla e fischi per zittire Formigoni ( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: è e dal palco di piazza Duomo ricorda come «la lotta di liberazione non sia stata lotta di una parte sola», come il contributo «essenziale alla lotta partigiana sia stato dato anche da laici e cattolici, repubblicani e monarchici, liberali e socialisti». Virgolettati di una storia nazionale inaccettabile per la piazza.

Senza titolo ( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: è e dal palco di piazza Duomo ricorda come «la lotta di liberazione non sia stata lotta di una parte sola», come il contributo «essenziale alla lotta partigiana sia stato dato anche da laici e cattolici, repubblicani e monarchici, liberali e socialisti». Virgolettati di una storia nazionale inaccettabile per la piazza.

Il Vaticano fa interrompere lo show tv blasfemo in Israele. ( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi)

Intervista negazionista di Williamson, caso chiuso ( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi)

Requiem per Eluana con le parole del Concilio ( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi)

Un pensiero per Eluana ( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi)

Darwin e testamento biologico Vercelli "Crocevia del pensiero" ( da "Stampa, La" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: sarà il filosofo e studioso di bioetica ad introdurre i temi dell'indisponibilità della vita (l'etica cattolica, la vita è un dono) e della sua disponibilità (l'etica laica, la vita è tua), che saranno poi illustrati da Lucetta Scaraffia, docente de La Sapienza e giornalista dell'Osservatore romano, e da Armando Masserenti, filosofo e giornalista del Sole 24 ore.

Otto per mille ai valdesi "Il 2008 anno record" ( da "Stampa, La" del 26-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: confessioni religiose e da laici. «Da un lato deriva dalla simpatia che la nostra chiesa è capace a suscitare - spiega la pastora Maria Bonafede - dall'altro con il nostro modo differente dal mondo cattolico di affrontare temi importanti come il testamento biologico». Ma ci sono almeno altri due aspetti che in questi anni hanno convinto a indirizzare alla chiesa valdese il contributo dell'

LA POLEMICA Se il papa difende la corsia preferenziale per chi insegna religione ( da "Manifesto, Il" del 27-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: laica italiana - se non si professa "religioso"; anzi "cattolico". Insomma, hanno trovato un lavoro soprattutto grazie al papa. Ma il papa, ieri, forse perché era il 25 aprile, aveva proprio tanta voglia di parlare e perciò ha sottolineato che «l'altissimo numero di coloro che scelgono di avvalersi di questa disciplina è il segno del valore insostituibile che essa riveste nel percorso

L'ora di religione contro quella di etica, chiese all'assalto della scuola ( da "Manifesto, Il" del 27-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: vogliono prendersi una rivincita contro i corsi laici di «etica» nelle scuole berlinesi. Hanno perciò promosso un referendum, per chiedere che i corsi di etica da obbligatori diventino opzionali, alla pari con l'insegnamento confessionale delle religioni, che andrebbe «rivalutato»: non più libero insegnamento facoltativo, ma materia curricolare, con voto in pagella,

Nel Pd anche la Binetti fa brodo? ( da "Manifesto, Il" del 27-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: interamente rivolto al controllo dello stato sulla vita delle persone in un'accezione di universalità tipica della chiesa cattolica. Siamo quindi lontanissimi dal pensiero laico. Procedo nella lettura alla ricerca di un esempio che faccia vedere, dentro il concreto, un risultato di quest'alchimia pluralista e dimostri come, in tutti questi anni di coabitazione,

No all'ora di religione Berlino boccia il referendum dei cattolici ( da "Unita, L'" del 27-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: vittoria del fronte laico. Se c'era bisogno di un'ulteriore conferma del fatto che i cittadini di questa metropoli sono orgogliosi del loro spirito tollerante e alieno da integralismi e fondamentalismi, questa è arrivata in modo clamoroso con l'affossamento dell'iniziativa Pro Reli, che mirava a modificare l'attuale sistema d'insegnamento della religione a scuola introducendo l'

Rischio pandemia81 morti in Messico ( da "Secolo XIX, Il" del 27-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: alcuni analisti hanno sottolineato che l'ultima volta che le messe sono state cancellate nel paese - dove l'85% della popolazione è cattolica - è stato durante la "Guerra Cristera" (1926-1929) che oppose lo Stato laico emerso dalla rivoluzione e gruppi armati cattolici. Chiusi anche gli zoo, sospese le lezioni nelle scuole fino al 6 maggio.

( da "Giornale.it, Il" del 27-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: «Fini è un cattolico democratico?». «Per me, sì. E lo sento affine». «Ossia?». «Il Pdl è un partito laico di ispirazione cristiana, come lo era la Dc. Da cattolico, obbedisco alla Chiesa. Da politico, no». «È il mondo alla rovescia. I cattolici conclamati come te contestano il Papa, i laici - vedi Pera, Ferrara,

Se il papa difende la corsia preferenziale per chi insegna religione ( da "Manifesto, Il" del 27-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: laica italiana - se non si professa "religioso"; anzi "cattolico". Insomma, hanno trovato un lavoro soprattutto grazie al papa. Ma il papa, ieri, forse perché era il 25 aprile, aveva proprio tanta voglia di parlare e perciò ha sottolineato che «l'altissimo numero di coloro che scelgono di avvalersi di questa disciplina è il segno del valore insostituibile che essa riveste nel percorso

La teologia dei coleotteri ( da "Foglio, Il" del 27-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: teologia laica”. Nondimeno la chiesa gerarchica dovrebbe comunque urlare all?eresia. Augias freme per l?incolumità del suo interlocutore (sono entrambi schedati come “pericolosi” nei dossier delle spie vaticane); teme per la sorte di questo suo antagonista così mondano da ripetere, come in un precedente suo libro,

Influenza suina: oltre 100 morti ( da "Tempo, Il" del 27-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: ultima volta che le messe sono state cancellate nel Paese - dove l'85% della popolazione è cattolica - è stato durante la cosiddetta «Guerra Cristera» (1926-1929) che oppose lo Stato laico emerso dalla rivoluzione e gruppi armati cattolici. Per ordine del governo, hanno chiuso anche gli zoo, mentre le lezioni sono state sospese fino al 6 maggio.

In mille per l'ultimo abbraccio a Genta ( da "Stampa, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Azione cattolica e altre associazioni impegnate nell'ambito del mondo del lavoro (Acli, Ucid, Uciim, Stella Maris Seamen's Club), hanno pensato di dedicare, venerdì 15 maggio, un incontro di approfondimento sul mondo del lavoro nel suo aspetto più tragico con la speranza di formare un'opinione pubblica più attenta al rispetto della sicurezza e della dignità.

Capire la Turchia Un secolo tra laicismo e Islam ( da "Stampa, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: MERCOLEDI' 29 Capire la Turchia Un secolo tra laicismo e Islam L'Accademia delle Scienze organizza mercoledì 29 alle ore 17,30 al Circolo dei Lettori di via Bogino 9 una conferenza dedicata alla realtà turca ed al suo legame con l'Europa, dal titolo «La Turchia tra Europa ed Asia: un secolo tra laicismo ed Islam».

Agenda Religioni ( da "Stampa, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: LAICO. Martedì 28 aprile alla Cavallerizza Reale di via Verdi 9, a partire dalle 18,30, la Tavola Valdese dà ufficialmente l'avvio alla campagna dell'Otto per Mille, con un incontro dal titolo «Facciamo qualcosa di laico». È l'occasione per presentare i progetti finanziati con la percentuale devoluta all'Unione delle chiese metodiste e valdesi e per discutere dei motivi teologici

Concerto a Sanremo poi doppia trasferta ( da "Stampa, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: gli altri il 2 maggio alle 21 nel Santuario di Santa Maria delle Grazie a Voghera e il 3 maggio alle 20,30 a Cattolica nel Teatro della Regina. In questo caso in occasione della «Mostra dei fiori e delle piante ornamentali». «Il Concerto di Rubinstein», come è stato battezzato, vedrà impegnata come solista al pianoforte Ilia Klim diretta dal maestro Piero Bellugi.

Addio al 25 Aprile E così Berlusconi si è preso anche il 25 Aprile. Tutti i tel... ( da "Stampa, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: otto per mille in Abruzzo Oggi ho visto l'inizio della pubblicità della Chiesa Cattolica per l'8 per mille, su una Tv nazionale, mi sono chiesto ma quest'anno non sarebbe stato meglio convogliare il tutto alla ricostruzione dell'Abruzzo? Pare tanto difficile pensare una cosa così? Caro Tremonti non avere paura di scontentare il Vaticano.

Mai stati con la destra ( da "Stampa, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Per il vero io sono stato due volte assessore con il Presidente Giovanni Quaglia. Una volta nel pentapartito in quota Psi, una seconda scelto dal Presidente Quaglia in una maggioranza di centro con la Lega Nord e una lista da me ispirata di laici, socialisti e repubblicani.

cosa vuol dire la salvezza al di fuori della chiesa - vito mancuso ( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: è lo statuto attuale della verità dottrinale cattolica basata sulla tradizione e l´autorità. Ovvero: è così perché è stato stabilito che è così, e chi l´ha stabilito è più importante di te e tu devi obbedire. Insegnava Ignazio di Loyola al termine degli Esercizi spirituali: «Dobbiamo sempre tenere questo criterio: quello che io vedo bianco lo credo nero,

l'amaca - michele serra ( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: elettorato cattolico d´Occidente è molto più laico di tanti ideologi delle "radici cristiane", e non è disposto a seguirli quando si tratti di spendere in politica valori così delicatamente privati. Il peso delle gerarchie e la presenza del Vaticano, ovviamente, rendono più visibile e più ingombrante lo spirito di restaurazione.

gli enigmi della politica italiana - marc lazar ( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: formato in larga maggioranza da cattolici praticanti, ma anche da laici: piccoli imprenditori, liberi professionisti, artigiani e commercianti da un lato, e dall´altro fasce popolari scarsamente politicizzate e a basso livello di istruzione, spaventate dalla modernizzazione, dalla globalizzazione, dall´Europa, dagli stranieri.

"fai qualcosa di laico" l'8 per mille ai valdesi ( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Torino La moderatora presenta oggi la campagna alla Cavallerizza "Fai qualcosa di laico" l´8 per mille ai valdesi Destineremo i nostri fondi alla ricerca sulle cellule staminali, vogliamo incoraggiare una ricerca scientifica davvero libera Quasi l´8 per cento dei torinesi destina l´8 per mille della sua contribuzione Irpef alle chiese valdesi e metodiste italiane.

brevi, schede e richiami 1 ( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: agenzia Mondo Cattolico di Sicilia e il settimanale Novica. Procura Frode per le divise Mediconf si difende La società Mediconf replica alle accuse mosse dalla Procura: «Nessuna frode è stata posta in essere né dalla suddetta società né da altre facenti capo al Gruppo Bucalo, esprimiamo l'assoluta fiducia nell'operato della magistratura»

binetti: "renzi è il pd che vorrei" - ernesto ferrara ( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: "Renzi è il Pd che vorrei" La teodem: fa sintesi tra cultura laica e cattolica. Matteo: dov´è il problema? ERNESTO FERRARA «Trovo che Matteo Renzi sia una splendida espressione del Pd che io vorrei. è capace di fare davvero sintesi tra una cultura cattolica e una laica». Così dice Paola Binetti, deputata teodem del Pd.

papadopulo ha chiamato sinisa la formazione non è più tabù - simone monari ( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: e che è traspirato pure in altre parole del suo dopopartita col Genoa, quando il tecnico ha laicamente ammesso di aver consultato i giocatori sulla formazione da varare. All´altro capo, Mihajlovic non si è sottratto al dialogo, facendo capire che, al di là dell´educazione, al Bologna ci tiene e anche al suo lavoro come lascito utile.

di Alessandro Calvi Si farà entro l'estate la legge sul testamento biologico ( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: è stata l'occasione per una sorta di pride cattolico, con una rivendicazione di valori cattolici e di capacità di legiferazione laica che è andata di pari passo con un attacco al laicismo del quale sono stati accusati gli avversari. E tutto più con l'occhio alle dinamiche interne al centrodestra che alla opposizione.

di Tommaso Labate Finita la pace, iniziato il congresso ( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: cattolico molto apprezzato dai laici (il senatore chirurgo Ignazio Marino) e gli uomini-macchina del bettinismo, Michele Meta e Roberto Morassut. In platea, all'Auditorium di Piazza di Pietra (curiosità: lo stesso che Veltroni scelse sia per festeggiare le primarie 2007 sia per annunciare il suo addio alla segreteria) arrivano Nicola Zingaretti e il governatore del Lazio Piero Marrazzo,

Le vacanze romane del dittatore (e figlio) della Russia Bianca ( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: degli uniati cattolici in Ucraina, non possiamo parlale di un incontro». Già, gli uniati ucraini: fedeli di una Chiesa greco-cattolica che, pur avendo mantenuto le tradizioni ortodosse, riconosce i dogmi cattolici e il catechismo cattolico, chiamati con termine dispregiativo «uniati» dai russi, vengono considerati da questi ultimi come degli invasori in territorio canonico non loro.

L'etica religiosa non dimentichi il pragmatismo ( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: in cui chi nasce a Roma, ha avuto educazione cattolica ed è stato marxista in gioventù - come me - può anche essere oggi un po' illuminista e un po' buddhista, prediligere i romanzieri israeliani, adorare la cucina giapponese, ascoltare musica caraibica. Occidente-Oriente possono realmente comunicare tra loro?

* CARLI'S WAY ( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: questa confessione da qualche uomo politico cattolico: «Il rimorso, caro padre, il rimorso non mi dà pace. Non ho speso mai una sola parola affinché fossero applicate le norme antisimiche; mai una sola parola affinché gli edifici pubblici, le scuole, le case tutte fossero rese sicure. Altri erano i miei pensieri.

Dove si documenta Morris quando scrive sul Papa? ( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: atteggiamento della Chiesa cattolica verso il popolo e lo Stato ebraico getterà una lunga ombra sulla visita di Papa Benedetto XVI in Terra Santa». Così scrive Benny Morris sul Sole 24 Ore di domenica 26 aprile. Molto probabilmente il pregiudizio e l'approssimazione che continuano a caratterizzare anche l'atteggiamento di alcuni "storici" getteranno un'

"cosa vuol dire salvezza - (segue dalla prima pagina) ( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Ma nel richiamo di Bianchi alla "storia della salvezza" è in gioco soprattutto lo statuto della salvezza. Per secoli si è creduto che solo il cattolicesimo offrisse la salvezza agli uomini e che tutti i non cattolici ne sarebbero stati esclusi all´insegna dell´assioma "extra ecclesiam nulla salus" (fuori della Chiesa non c´è salvezza).

Corsa a Palazzo Vecchio il giorno dei testimonial ( da "Manifesto, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: È capace di fare davvero sintesi tra una cultura cattolica e una laica. Il partito democratico che ho in mente assomiglia più a Renzi che ad altre cose. Matteo è coraggioso, giovane e capace di andare anche controcorrente. Contro un sistema. Capace di assumere su di sè una responsabilità che va oltre il tempo.

in AGENDA.. ( da "Manifesto, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: università Statale di Milano insieme a Riccarco Redaelli della Cattolica, Anna Vanzan dello Iulm e Farian Sabahi dell'università di Torino parla di «Iran, elezioni a 30 anni dalla rivoluzione khomeinista». CRAL , via Bezzecca 24, ore 15,30: «Servizi sociali a Milano: quale futuro?», convegno e dibattito su piani di zona, esternalizzazione dei servizi, accreditamento e voucher,

Bocciata l'ora di religione, a scuola vince l'etica ( da "Manifesto, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Avrebbe inoltre ridotto il ruolo dell'insegnamento laico dell'etica, che dal 2006 è materia obbligatoria per tutti, tra i 13 e i 15 anni. Contro il progetto «Pro religione» (appoggiato dalle chiese evangelica e cattolica, dalla Cdu e dalla Fdp, e sponsorizzato dai quotidiani del gruppo Springer) hanno votato 365.

L'OTTO PER MILLE, IL MALIGNO E LA CHIESA CATTOLICA ( da "Manifesto, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: lo Stato dopo). La Chiesa cattolica riceve circa un miliardo di euro all'anno da parte dello Stato con incrementi astronomici (più del 100%) rispetto ai primi anni di funzionamento del sistema; un aumento che non trova riscontro in nessun'altra voce del bilancio statale e che non è giustificabile in un'epoca di sacrifici pubblici e privati.

Illuminazione pubblica, pulizia delle strade, buche pericolose: presentata una ricerca effettuata su un campione di 601 romani ( da "Messaggero, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Martedì 28 Aprile 2009 Chiudi Illuminazione pubblica, pulizia delle strade, buche pericolose: presentata una ricerca effettuata su un campione di 601 romani

All'ideologia vetero femminista non interessano le donne islamiche ( da "EUROPA ON-LINE" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Libano mi sembra che i costumi siano felicemente laici e il problema della liberazione femminile si ponga molto meno, almeno per ora. Insisto quindi nel riproporvi la domanda alla quale gentilmente avete risposto nella rubrica Lettere del 18 aprile, sul perché teniamo soldati in Afghanistan a veder fucilare giovani o meno giovani coppie di amanti che tentano di sottrarsi al medioevo.

CITTÀ DEL VATICANO - Si è presentato in Vaticano tenendo per mano un bimbo biondo che ha r... ( da "Messaggero, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Sono state affrontate, inoltre, «alcune problematiche interne del Paese, argomenti concernenti la Chiesa cattolica in Bielorussia e le prospettive di approfondimento della collaborazione tra le due parti». Infine, è stata «rilevata la pacifica convivenza che caratterizza le relazioni tra la comunità cattolica e ortodossa,

Franceschini non chiude alla ricandidatura ( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Ma lo statuto non lo impedisce e sarebbe legittimo». «Un tavolo tutto rosso e tutto laico», definisce il consesso del Tempio Enrico Gasbarra, scherzosamente ma non troppo. Ci sono gli ex diessini Michele Meta e Roberto Morassut e i laicissimi Paola Concia e Ignazio Marino.

Le scuole private nella lista dei beni di lusso per il fisco ( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: studenti, alcune della quali laiche: oltre l'Agesc, Fidae, Agidae, Ciofs-Scuola, Cnos-Fap, Fism, Foe, Msc. E l'Aninsei, l'associazione delle scuole non statali che è anche iscritta alla Confindustria. «È una cosa molto antipatica: perché ci dobbiamo difendere dalla presunzione di essere evasori fiscali?

* QUELLO che sta succedendo in Messico, e più in generale il virus dell'infl... ( da "Messaggero, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: I farmaci per curarlo ci sono e anche il nostro sistema sanitario con la sua rete di sorveglianza è ben attrezzato a far frante ad una eventuale pandemia. Purché però si affronti la cosa con la giusta dose di ragionevolezza. * direttore Clinica Malattie infettive dell'Università Cattolica Policlinico Agostino Gemelli

Il materialismo francescano di padre Gemelli ( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Una certa continuità tra Edoardo Gemelli (il suo nome da laico) e padre Agostino vale anche in campo politico: «Prima di abbracciare la fede era un socialista massimalista e da convertito rimase ostile allo Stato liberale. Auspicava una pacifica rivoluzione cristiana che investisse l'intera società.

IL MONDO CHE VERRÀ È GIÀ AL MARKET FORUM. ( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Università Cattolica Milano - Fausto Colombo, Professore di Teoria e tecnica dei media e di Media e politica, Università Cattolica Milano - Domenico De Masi, Professore di Sociologia del lavoro, Università "La Sapienza" Roma - Ennio Doris, Presidente Banca Mediolanum - Oscar Giannino, Giornalista - Remo Lucchi, A.

senza titolo ( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Università Cattolica, aula Pio XI, largo Gemelli 1, da oggi a giovedì, dalle 9.30, ingresso libero POESIA AL FEMMINILE Incontro sull'arte della traduzione in poesia per la presentazione del libro «Traduzione al femminile», a cura di T, Kemeny. Con Claudia Azzola, Jutka Csàkànyi e Maria Pia Quintavalla.

L'arroganza della politica è una brutta malattia ( da "Unita, L'" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Non è un caso che in questi ultimi anni il tema della laicità dello Stato - che non è certo di oggi - sia tornato di attualità. Il punto è che non c'è un approccio laico». Qual è il paese che da questo punto di vista è più attento quando si tratta di legiferare sui temi di inizio e fine vita? Marceca : «È un paradosso che si debba guardare ad altri paesi.

I rapporti tra una politica considerata troppo invasiva e i temi etici resi cruciali dalla velocit&#... ( da "Unita, L'" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Non è un caso che in questi ultimi anni il tema della laicità dello Stato - che non è certo di oggi - sia tornato di attualità. Il punto è che non c'è un approccio laico». Qual è il paese che da questo punto di vista è più attento quando si tratta di legiferare sui temi di inizio e fine vita? Marceca : «È un paradosso che si debba guardare ad altri paesi.

DA 44 ANNI AL SERVIZIO DEI PIÙ DEBOLI ( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: organizzazione non governativa italiana laica e indipendente attiva con oltre 150 progetti di sviluppo ed emergenza in 25 paesi del mondo. Dove vi sono problemi di cibo, acqua, salute, ambiente, istruzione e rispetto dei diritti umani, COOPI ( tel. 02.3085057 - www.coopi.org) interviene con tutta l'esperienza e le capacità professionali acquisite in 44 anni di attività.

Insieme per i terremotati ( da "Tempo, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Il Concerto straordinario è in collaborazione con l'Insieme Strumentale Serafino Aquilano, il Conservatorio di Musica di L'Aquila "A. Casella", l'Orchestra da Camera "B. Marcello" di Teramo, gli Artisti del Coro di Roma e l'Università Cattolica di Roma.

La deriva pachistana mette in difficoltà Obama ( da "Tempo, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: fitta rete di madrasse si sta diffondendo tra le masse dei diseredati che finora votavano per i partiti laici. L'influenza di Al Qaeda, che dopo essere stata cacciata dall'Afghanistan ha stabilito il suo quartier generale nelle Aree tribali, si fa sentire sempre di più e si traduce in un numero crescente di attentati suicidi, che nell'ultimo anno hanno fatto più di duemila morti.

La Polonia comunista non avrebbe osato tanto ( da "Stampa, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: prefetto della congregazione per l'educazione cattolica, stigmatizza la circolare dell'Agenzia delle entrate come un «inammissibile provvedimento senza precedenti in Europa». Il ministro vaticano dell'Istruzione protesta perché «ovunque tranne in Italia e in Grecia è lo Stato a pagare la scuola cattolica, sia nei paesi più liberali come Belgio e Olanda,

Crisi Roma, Spalletti disertail via degli Special Olympics ( da "Secolo XIX, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Contribuiscono 500 studenti e 13 insegnati di educazione fisica degli Istituti superiori, Csi, lega Calcio Uisp, Associazione Nazionale Alpini, Scout Agesci, Pubblica Assistenza, Spi-Cgil, Velocior, Fic, Consulta comunale disabili, Associazione Medici Cattolici, Contship Italia Group, Gold X Wheels. Gli atleti sono ospitati nelle caserme della Marina e dell' Aeronautica. .x/28/0904

UNITA' D'ITALIA Massimo d'Azeglio Gentiluomo-artista e il Romanticismo storico alla... ( da "Stampa, La" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Signore del cielo, Signori della terra, committenze artistiche laiche e religiose a Piobesi Torinese, Castagnole Piemonte, Carignano. Sabato 20 giugno. Archeologia, arte e storia sulla strada di Francia. UN itinerario in Valsusa. Domenica 21 giugno. Alla scoperta dell'antica capitale del Ducato di Savoia.

Cavour e il suo tempo, così ordiva le sue trame per l'Unità ( da "Stampa, La" del 28-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Laicita'

Abstract: il 19 maggio Oreste Bovio si occuperà de «L'esercito e le operazioni militari»; infine il 25 maggio Umberto Morelli e Luisa Cavallo parleranno di «Cavour per un'Italia laica in un'Europa unita». Tutte le conferenze del ciclo inizieranno alle ore 18 e saranno ad ingresso libero. Info 011/812.30.23.

Laigueglia lancia "Mestieranda"la fiera degli antichi mestieri ( da "Secolo XIX, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: 28/04/2009 TACCUINO Oggi, martedì 28 aprile, la Chiesa Cattolica festeggia S. Valeria. Domani, mercoledì, ricorda S. Caterina da Siena. Il segno zodiacale è quello del Toro.La fase lunare è in Luna Nuova. FARMACIEA Savona (orario continuato 8.30-19.30) sono di turno le farmacie: Di Via Montenotte via Montenotte 48-r tel.

USA:100 GIORNI; OBAMA-CATTOLICI,TENSIONI PER UNA LAUREA/ANSA ( da "Secolo XIX, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: OBAMA-CATTOLICI,TENSIONI PER UNA LAUREA/ANSA MOGADISCIO. Una nave da guerra spagnola ha arrestato nove pirati somali, sospettati di aver attaccato al largo della Somalia, nella notte tra sabato e domenica, la nave da crociera italiana, Msc Melody, con 1.

A quale professione si è più portati? La risposta è alla ( da "Giornale.it, Il" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: soluzione in base alle attitudini con la possibilità di sottoporsi anche a test studiati dalla Cattolica di Milano e da latri centri di ricerca. «Città dei mestieri» non è da confondersi con i Centri per l'impiego: «Chi viene da noi è libero e anonimo -spiega Oliva-. Noi garantiamo l'anonimato, non gestiamo banche dati né abbiamo il classico incontro tra domanda ed offerta di lavoro.

DRAMMATICO INCIDENTE IERI MATTINA IN VIA LEONARDI CATTOLICA A BAGNOLI: UNA RAGAZZA DI QUINDICI ANNI ... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 28-04-2009)
Argomenti: Laicita'

Abstract: Drammatico incidente ieri mattina in via Leonardi Cattolica a Bagnoli: una ragazza di quindici anni è rimasta gravemente ferita all'interno di una piccola automobile senza targa guidata da un amico sedicenne. All'interno della micro auto, omologata per il trasporto di due persone, viaggiavano in tre: l'autista sedicenne, un diciottenne e la ragazza di quindici anni.


Articoli

l'innovazione si muove tra comfort e risparmio - francesca gugliotta (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 21-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Pagina 39 - Cronaca LEGUIDE DIREPUBBLICA trend Il lighting designer progetta sorgenti luminose dove servono. Senza sprechi L´innovazione si muove tra comfort e risparmio nuovalucesuldesign Il futuro appartiene ai light emitting diode. Per consumi, dimensioni, durata e alte prestazioni L´importante è usare le lampade in base all´uso e agli ambienti. Non ci sono regole stabilite a priori Fra molte polemiche, la decisione è legge: alla fine del prossimo anno la lampadina a incandescenza scomparirà. Al suo posto le lampade a fluorescenza. E altre luci su cui sta lavorando la ricerca FRANCESCA GUGLIOTTA (segue dalla prima dell´inserto) C ome si vede dalle immagini, la luce artificiale garantisce il comfort visivo e psicologico pur rispettando l´estetica della vecchia struttura in pietra: un´illuminazione indiretta realizzata con sorgenti fluorescenti per enfatizzare gli archi, Led color ambra a terra per sottolineare i percorsi, lenti rifrattive con effetto "a lama di luce" per illuminare le opere d´arte. Tre luci diverse, a seconda dell´ambiente, per illuminare, evocare la memoria del luogo e far stare bene le persone. Sono questi gli obiettivi del lighting designer che da un lato deve puntare al risparmio energetico e rispetto ambientale, dall´altro al benessere. Allo stato attuale però, in Italia, non è previsto nessun progetto dell´illuminazione né un suo responsabile: «nella migliore delle ipotesi è l´architetto che ha progettato la casa ad affidarsi a un´azienda produttrice di lampadine - continua Coppedè - nel peggiore dei casi è l´installatore (l´elettricista) che consiglia la forniture di lampade». A questo panoramico tutt´altro che illuminato del "progettista bricoleur", si aggiunge l´articolo 2 comma 163 della Finanziaria 2008 che, in linea con la direttiva europea, sancisce dal 1° gennaio 2011 la scomparsa della pluricentenaria lampadina a incandescenza «l´unica in grado di dare una resa di colore ottima in termini estetici e qualitativi» afferma Cinzia Ferrara, presidente Apil, che aggiunge «deve essere il mercato a decidere se e quando portare avanti scelte di questa portata come la messa al bando di un tipo di sorgente luminosa, decisioni normative con profonde ripercussioni sulla nostra vita e sull´equilibrio energetico generale». Se da un lato la Comunità europea sancisce la fine del termometro classico, poiché contiene mercurio, sostanza tossica per l´ambiente e per la salute, dall´altro canto bandisce la lampadina a incandescenza a favore di quella fluorescente compatta, a basso consumo energetico ma tutt´altro che ecologica, in quanto contiene circa 4 milligrammi di mercurio. Un metro e due misure? Una provocazione fatta dall´Apil che propone un progetto dell´illuminazione e un suo responsabile, il collaudo dell´impianto e soprattutto il controllo dei materiali, per evitare le contraffazioni, a tutela delle aziende. Ma qual è la luce del futuro? Per molti il Led, per i ridotti consumi e dimensioni, la lunga durata e le elevate prestazioni. Un esempio? Una casa privata, realizzata da Paola Urbano con Building Engineering, dove pannelli in tessuto d´acciaio dotati di Led illuminano in modo scenico gli ambienti. Solo dove e quando serve, senza sprechi. paretediled Sopra, un dettaglio del progetto di illuminazione in un appartamento privato, realizzato dall´architetto Paola Urbano dello studio Urbano Lighting di Torino, in collaborazione con Building Engineering. Nella foto in alto, pannelli della sala da pranzo illuminati solo a radenza e cucina accesa. Sotto, pannelli in tessuto d´acciaio illuminati da Led per creare variazioni cromatiche dinamiche l´esempio Nelle immagini, la trasformazione di un vecchio edificio ottomano di Instanbul, adibito a deposito di sale, in una moderna agenzia di pubblicità. Il progetto è stato realizzato dal lighting designer Paola Urbano luci a led Led color ambra per evocare la memoria del luogo, insieme all´illuminazione degli archi con sorgenti luminose fluorescenti Archi Illuminazione indiretta con sorgenti luminose fluorescenti per mettere in evidenza gli archi, caratteristiche storiche dell´edificio luci soffitto Illuminazione diretta con apparecchi disegnati su misura, equipaggiati con lampade a ioduri metallici con bruciatore ceramico ad alta efficienza e resa cromatica

Torna all'inizio


(sezione: Laici e chierici)

( da "EUROPA ON-LINE" del 21-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Articolo Sei in Pagine Dem 15 aprile 2009 «Torneremo a vincere riscoprendo i valori comuni dei nostri padri» Franceschini a Bozzolo ricorda don Primo Mazzolari a cinquant'anni dalla morte Correvano domenica i cinquant'anni della morte di don Primo Mazzolari, sarcedote non conformista attraversato dal fuoco del radicalismo evangelico che più di una volta la chiesa censurò, prima che Giovanni XXIII lo riabilitasse ricevendolo in Vaticano. Di lui Paolo VI ebbe modo di dire: «Aveva il passo troppo lungo e noi si stentava a tenergli dietro. Così ha sofferto lui e abbiamo sofferto anche noi. Questo è il destino dei profeti». Fu antifascista, partigiano e resistente. Sostenitore del dialogo e dell'interlocuzione come metodo, fu un duro critico del comunismo ma attento alle istanze di uguaglianza sociale che animavano chi si diceva comunista («combatto il comunismo, amo i comunisti», era solito dire). Morì il 12 aprile 1959. Per ricordarlo, su invito dei giovani del Pd lombardo, Dario Franceschini ieri da Mantova ha preso un treno (regionale) per Bozzolo, dove Don Primo esercitò il sacerdozio e da dove scriveva i suoi libri, e gli articoli per Adesso, la rivista di cui fu fondatore e dalle cui pagine scrisse contro la povertà, le ingiustizie sociali, per il rinnovamento della chiesa molto prima del Concilio. Figura di rilievo nel pantheon cattolico democratico che piace anche a sinistra per la pervasiva e cocciuta insistenza sulla difesa degli ultimi e dei poveri. Nella piazza del comune, dove ha parlato dopo aver visitato la sua parocchia e la fondazione dedicata alla sua memoria, Franceschini lo ha definito «uno dei padri del Pd». «Siamo chiamati tutti ad attraversare un tempo di grandi scelte ha sottolineato Dobbiamo ricostruire i valori e combattere la rassegnazione. Per questo si sono incontrati laici e cattolici e questa è l'eredità che ci hanno lasciato i nostri padri. Noi non moriremo di prudenza». Non moriremo di prudenza, scrisse Don Primo in uno dei suoi editoriali su Adesso. «Il Partito democratico deve sopravvivere a noi ha detto il segretario del Pd e questo può essere possibile solo se recuperiamo quei valori alla base delle nostre culture». Lo scontro con il centrodestra rischia di essere perdente quando ruota attorno agli interessi, ma nel recupero dei valori «possiamo vincere». Don Mazzolari «è sempre stato dalla parte dei poveri, degli umili, degli indifesi e dei più deboli, e credo che con la crisi economica che incombe la sua sia una grande lezione ». Perché il tema centrale «non è tanto quello della libertà di, ma quello della libertà da: dalla miseria, dalla fame, dalla povertà. Bisogna ritrovare il coraggio di tornare a usare la parola "povertà", di denunciare che i poveri esistono e che non è accettabile né che ci siano, né che finiscano in nuove forme di povertà sui cui il sistema dell'informazione tace e di cui i politici non parlano». Non a caso oggi il segretario Pd presenterà www.ItaliaNascosta.it, sito promosso dai democratici per dare voce alle persone e ai problemi del paese che non hanno voce sui media e in tv. Per Franceschini «dalla crisi si può uscire in due modi: o arrangiandosi con il rischio di mettere l'una contro l'altra le diverse forme di povertà, oppure riscoprendo i valori di solidarietà ». Come ora, con l'Abruzzo. Ma c'è un altro insegnamento di Don Primo che il leader Pd ha voluto ricordare: «L'invito a sconfiggere la tentazione di chiamarsi fuori». L'impegno politico e sociale come antidoto contro l'apatia. Rivendicato a parole e testimoniato nei fatti da questo sacerdote scomodo. La cui vita e i cui valori furono ricordati anche da Benigno Zaccagnini, quando venne a Bozzolo nel '76, da poco segretario Dc, e proprio per chiamare i giovani all'impegno in prima persona. Fra quei giovani c'era anche Franceschini. Fabrizia Bagozzi

Torna all'inizio


Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad. (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 21-04-2009)

Argomenti: Laicita'

La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato stamane una dichiarazione di padre Federico Lombardi che, riproponendo le parole pronunciate domenica da Benedetto XVI, critica - pur senza nominarlo direttamente - il presidente iraniano, che ieri ha ripetuto a Ginevra le sue affermazioni che negano a Israele la legittimità ad esistere: "La Santa Sede deplora l'utilizzazione di questo forum dell'ONU per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato. Ciò non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile. Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti, migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo". Com'è noto diversi Paesi occidentali, tra i quali Gli Stati Uniti, la Germania e l'Italia, hanno disertato la conferenza di Ginevra sul razzismo per i contenuti antisemiti del documento preparatorio, che è stato però corretto: i contenuti antisemiti sono stati espunti, e c'è un'esplicita menzione di memoria dell'Olocausto. Ferma restando la libertà dei Paesi che hanno deciso di non partecipare, ho trovato davvero ingenerose le critiche rivolte al Vaticano per aver deciso comunque di essere presente. In particolare quelle del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha tentato di creare l'ennesimo motivo del contendere mediatico con il Papa proprio alla vigilia dell'importante viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele e Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). E' stata fatta troppa confusione: una cosa sono le esternazioni di Ahmadinejad, che nega a Israele il diritto ad esistere, un'altra è la conferenza di Ginevra contro il razzimo e la bozza di documento che, ripetiamo, non contiene nella versione corretta alcuna affermazione antisemita. Certo, le inaccettabili "sparate" del presidente iraniano rischiano di compromettere irrimediabilmente l'esito dei lavori. Ma non è detta l'ultima parola. Scritto in Varie Commenti ( 9 ) » (2 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 18Apr 09 Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute La Segreteria di Stato ha replicato ieri con una nota alla protesta ufficiale presentata dal governo belga in seguito a una mozione votata dalla Camera dei rappresentanti di Bruxelles, che aveva definito "inaccettabili" le frasi del Pontefice sul preservativo e la lotta all'Aids. Le critiche del Belgio sono state rispedita al mittente. La Segreteria di Stato ricorda che il Pontefice «ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell'umanizzazione della sessualità e, dall'altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l'impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l'Aids non sarà vinta». Nell'articolo che pubblico oggi sul Giornale, aggiungo che è attesa nelle prossime ore - forse già a mezzogiorno di oggi - la nomina del nuovo ministro della sanità del Vaticano: si tratta del sessantenne arcicescovo di Radom (Polonia), Zygmunt Zimowski, che dal 1983 al 2002 ha lavorato alla Congregazione per la dottrina della fede ed è dunque ben conosciuto da Papa Ratzinger. Con il suo arrivo a Roma i capi dicastero curiali di origine polacca diventeranno tre (oltre a lui, ci sono i cardinali Zenon Grocholewski all'Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 31 ) » (7 votes, average: 3.57 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Quando sarà pubblicata la terza enciclica di Benedetto XVI? Il progetto iniziale prevedeva che uscisse l'anno scorso, le prime anticipazioni - a partire dal titolo, "Caritas in veritate" - risalgono infatti ai primi mesi del 2008. Doveva essere pubblicata nel quarantesimo anniversario dell'enciclica "Populorum progressio" di Paolo VI (marzo 1968), poi il cardinale Segretario di Stato disse che sarebbe slittata probabilmente a ridosso dell'estate. Poi si parlò di dicembre. A fine anno il testo sembrava pronto, dopo l'ingresso nel gruppo di lavoro del neo-arcivescovo di Monaco di Baviera, monsignor Marx. La crisi finanziaria aveva provocato un ulteriore ritardo, ma nelle prime settimane del 2009 si dava per certo che l'enciclica sarebbe uscita con data 19 marzo - festa di San Giuseppe - e resa nota prima di Pasqua. Si è poi detto che sarebbe slittata a maggio (firmata il 1 maggio). Ora anche l'ipotesi di quella data sembra definitivamente tramontare e nei sacri palazzi è opinione diffusa che l'enciclica sociale possa vedere la luce a ridosso dell'estate, se tutto va bene. Quali sono le cause del ritardo? Fonti autorevoli confermano al Giornale che il problema sarebbe stato rappresentato proprio dalla parte aggiunta al testo, e riferita alla crisi economica mondiale. La stesura fin qui approntata, infatti, non avrebbe incontrato il gradimento del Pontefice che, ovviamente, per passaggi "tecnici" di documenti così importanti, è solito affidarsi agli esperti, ma che non rinuncia poi a intervenire, a chiedere modifiche e aggiustamenti. "Caritas in veritate" risulta dunque essere, fino a questo momento, il testo più travagliato del pontificato di Benedetto XVI, che oggi festeggia l'ottantaduesimo compleanno e si accinge a ricordare il quarto anniversario dell'elezione. Anche oggi il Papa ha festeggiato (poco) e lavorato (molto): l'attenzione sua e dei collaboratori più stretti è tutta rivolta in questo momento al prossimo viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele, Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). Tra le nomine curiali attese nelle prossime settimane (o nei prossimi mesi) c'è quella del nuovo "ministro della Sanità", in sostituzione del dimissionario cardinale Barragàn; quella del nuovo presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, in sostituzione del cardinale Martino - che però resterà al suo posto fino alla pubblicazione dell'enciclica sociale, prima di essere sostituito, sembra, da un prelato africano. Per quanto riguarda la Segreteria di Stato, invece, non ci dovrebbero essere sorprese ai livelli altissimi (voci di una promozione del Sostituto Filoni a un ufficio cardinalizio sembrano al momento prive di fondamento), mentre è più probabile che non tardino molto ad arrivare le promozioni a nunzio dei numeri tre Caccia (assessore) e Parolin (sottosegretario ai rapporti con gli Stati). Concluso il lavoro per l'enciclica, dovrebbe lasciare la Segreteria di Stato anche l'arcivescovo Sardi, che coordina il gruppo di scrittori incaricato di collaborare con il Papa per la stesura dei discorsi. Sardi dovrebbe ricevere un incarico presso l'Ordine di Malta, e al suo posto potrebbe andare monsignor Gloder. Infine, si parla con insistenza della possibilità di un prossimo cambio alla direzione della Sala Stampa vaticana. Ma al momento non è stata presa alcuna decisione al riguardo. Scritto in Varie Commenti ( 64 ) » (13 votes, average: 3.23 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Il Papa dai terremotati Per la visita di Benedetto XVI ai terremotati d'Abruzzo si lavora con l'ipotesi della data del 1 maggio. Da quanto apprendiamo sarebbe stato lo stesso responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, a indicarla, suggerendo al Pontefice attraverso i suoi collaboratori di non recarsi subito nelle zone colpite dal sisma. Il Papa, invece, avrebbe voluto essere presente prima possibile tra la gente che ora vive nelle tendopoli, per manifestare la sua vicinanza e la sua solidarietà. Aggiornamento del 18 aprile: il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Lombardi, ha annunciato che la visita del Papa ai terremotati dell'Abruzzo si svolgerà nella mattinata di martedì 28 aprile. Scritto in Varie Commenti ( 72 ) » (12 votes, average: 3.25 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 11Apr 09 Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Cari amici, oggi, Sabato Santo, è la giornata del silenzio e dell'attesa. Duemila anni fa, quel giorno, gli undici apostoli e i discepoli di Gesù erano affranti, abbattuti, impauriti per la fine tremenda che era toccata al loro maestro. C'è solo una donna che vive quelle ore d'angoscia e di dolore presentendo che qualcosa sta per accadere: Maria. Questa notte la Chiesa celebra il rito più importante dell'anno, la veglia della luce. Questa notte l'unico uomo che nella storia abbia detto di sé "io sono la via, la verità e la vita", risorge e con il suo corpo glorioso, appartenente ormai alla dimensione dell'eternità, si fa vedere, si fa nuovamente incontrare, mangia e beve con i suoi amici. Che da impauriti si trasformano in instancabili annunciatori della resurrezione di Gesù. E' il cuore dell'annuncio cristiano, il fondamento della fede. Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato agli indizi di storicità di quell'evento straordinario e unico. Credere nella resurrezione è un atto di pura fede, nessuna dimostrazione scientifica o prova storica potrà mai convincere qualcuno. Ma il credente sa di non scommettere la sua vita sui fantasmi, sulle leggende o sulle proiezioni mentali di qualche mistico invasato. Sa che ci sono ragionevoli indizi per credere. E' il modo con cui vorrei augurare buona Pasqua a ciascuno di voi, avendo gli occhi e il cuore ancora pieni di dolore per la tragedia accaduta in Abruzzo. Ieri è stato davvero un Venerdì Santo di Passione. La grande domanda, il grido straziante dell'uomo di fronte alla sofferenza, alla morte, al dolore innocente è scolpita nei tanti volti di coloro che sono stati colpiti dal sisma. Di fronte a questo grido, non valgono i discorsi, le frasi fatte, l'esposizione di una dottrina. Personalmente mi sento incapace di dire alcunché. Ma questa domanda ha avuto una risposta: Dio, all'uomo che soffre, non ha offerto una soluzione, ma una compagnia, quella di suo Figlio, che ha sofferto ed è morto sulla croce, Lui, il giusto innocente. Si è fatto ammazzare per noi, per i nostri peccati. La risposta di Dio è stata l'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù. L'unica risposta a quella domanda senza risposta, può essere soltanto l'abbraccio, la compassione, la compagnia, la vicinanza. Buona Pasqua a tutti. Scritto in Varie Commenti ( 54 ) » (12 votes, average: 4.08 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato alla tensione crescente fra la Chiesa Usa e il presidente Barak Obama. Tensione che coinvolge anche il Vaticano: da settimane infatti si è creato un impasse per la nomina del nuovo ambasciatore Usa, che dovrà sostituire Mary Ann Glendon (designata da Bush e notoriamente vicinissima alle posizioni di Benedetto XVI). La Santa Sede vorrebbe un diplomatico professionista cattolico e non un politico del partito democratico da premiare per il suo sostegno alla campagna di Obama. Non è facile infatti trovare infatti politici cattolici del partito democratico che non siano "pro choice" sull'aborto. Nelle pagine culturali, inoltre, ho ampiamente recensito il nuovo libro di Camillo Langone: una guida Michelin alle messe italiane. Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (9 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 06Apr 09 I "trafficanti di uomini" All'Angelus di ieri il Papa ha parlato degli immigrati vittime dei "trafficanti di uomini". Quando pensiamo a forme di moderna schiavitù, ci vengono in mente Paesi sottosviluppati, lontanissimi da noi. Non sempre è così. Mi ha profondamente colpito questa intervista video realizzata dal direttore di Fides Luca De Mata per uno dei suoi programmi documentario. L'uomo che parla è un immigrato sudamericano in Nord America. Scritto in Varie Commenti ( 78 ) » (7 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Questa sera Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro con i giovani la messa per il quarto anniversario della morte di Papa Wojtyla. Nell'omelia, dopo aver detto che il ricordo di Giovanni Paolo II "continua a essere vivo nel cuore della gente" e aver citato la fecondità del suo magistero con i giovani, Ratzinger ha parlato del momento attuale e del pericolo che la fede sia strumentalizzata: "Fate attenzione: in momenti come questo, dato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, potrebbe essere più forte il rischio di ridurre la speranza cristiana a ideologia, a slogan di gruppo, a rivestimento esteriore. Nulla di più contrario al messaggio di Gesù! Egli non vuole che i suoi discepoli "recitino" una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi "siano" speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui! Vuole che ognuno di voi, cari giovani amici, sia una piccola sorgente di speranza per il suo prossimo, e che tutti insieme diventiate un'oasi di speranza per la società all'interno della quale siete inseriti. Ora, questo è possibile ad una condizione: che viviate di Lui e in Lui" Scritto in Varie Commenti ( 57 ) » (11 votes, average: 4.91 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 01Apr 09 Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Benedetto XVI, di ritorno dall'Africa, ha scritto una lettera al premier inglese Gordon Brown per il G20 che inizia a Londra. Eccone qualche passaggio: "Il Vertice di Londra, così come il Vertice di Washington che lo precedette nel 2008, per motivi pratici di urgenza si è limitato a convocare gli Stati che rappresentano il 90% del PIL e l'80% del commercio mondiale. In questo contesto, l'Africa subsahariana è presente con un unico Stato e qualche Organismo regionale. Tale situazione deve indurre i partecipanti al Vertice a una profonda riflessione, perché appunto coloro la cui voce ha meno forza nello scenario politico sono quelli che soffrono di più i danni di una crisi di cui non portano la responsabilità. Essi poi, a lungo termine, sono quelli che hanno più potenzialità per contribuire al progresso di tutti". "Occorre pertanto fare ricorso ai meccanismi e agli strumenti multilaterali esistenti nel complesso delle Nazioni Unite e delle agenzie ad essa collegate, affinché sia ascoltata la voce di tutti i Paesi del mondo e affinché le misure e i provvedimenti decisi negli incontri del G20 siano condivisi da tutti". "Allo stesso tempo, vorrei aggiungere un altro motivo di riflessione per il Vertice. Le crisi finanziarie scattano nel momento in cui, anche a causa del venir meno di un corretto comportamento etico, manca la fiducia degli agenti economici negli strumenti e nei sistemi finanziari. Tuttavia, la finanza, il commercio e i sistemi di produzione sono creazioni umane contingenti che, quando diventano oggetto di fiducia cieca, portano in sé stesse la radice del loro fallimento. L'unico fondamento vero e solido è la fiducia nell'uomo. Perciò tutte le misure proposte per arginare la crisi devono cercare, in ultima analisi, di offrire sicurezza alle famiglie e stabilità ai lavoratori e di ripristinare, tramite opportune regole e controlli, l'etica nelle finanze". Scritto in Varie Commenti ( 142 ) » (10 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 26Mar 09 Una nuova "Inchiesta sulla Sindone" S'intitola "Inchiesta sulla Sindone" il nuovo libro del vaticanista (e amico) Marco Tosatti, in libreria in questi giorni, edito da Piemme. Un ottimo modo per prepararsi all'ostensione del 2010 e per fare il punto sulla misteriosa immagine dell'uomo morto crocifisso, che una controversa datazione al radiocarbonio nel 1988 ritenne d'età medioevale, pur essendoci numerosissimi altri indizi che la facevano risalire, invece, al primo secolo dell'era cristiana. Tosatti descrive la storia del lino sul quale - in modo inspiegabile, e più inspiegabile oggi che vent'anni fa - si è impressa un'immagine che rappresenta un negativo fotografico. Una delle parti del libro che mi ha colpito di più è quella dedicata all'esame al radiocarbonio, sulla cui correttezza è lecito sollevare più di un dubbio: i risultati dei tre laboratori, infatti, non avevano il margine minimo di compatibilità stabilito, e si sarebbe dovuto ripetere nuovamente il test. Senza contare che proprio questo esame ha fallito clamorosamente, datando come vecchie di 400 anni foglie di platano raccolte il giorno prima, oppure stabilendo al 1600 la fattura di una tovaglia moderna, o ancora datando all'800 dopo Cristo dipinti africani che avevano invece solo undici anni. Con contributi scientifici e nuove testimonianze, il libro mostra quanto si faccia bene a dubitare su quel dato che permise di affermare che la Sindone sarebbe in reltà un manufatto medioevale. Anche se bisogna sempre tener presente il metodo di Dio, applicabile anche a questo caso: lasciare sempre sufficiente luce per chi vuole credere, e sufficiente tenebra per chi non vuole credere. Scritto in Varie Commenti ( 125 ) » (19 votes, average: 4.63 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono Andrea Tornielli, il vaticanista del Giornale, classe 1964, laurea in storia della lingua greca. Sono sposato e ho tre figli. Vivo tra Roma e Milano Tutti gli articoli di Andrea Tornielli su ilGiornale.it contatti Categorie Varie (344) Ultime discussioni Andrea Tornielli: Cara Gabriella, certo che mi ricordo, e non solo del Paraguay, ma anche di Siracusa! Tre anni fa ho... Marina: http://oknotizie.virgilio.it/g o.php?us=58a1485814e13ae8 Marina: Anche 2 Premi Nobel per la Pace hanno detto che Israele è razzista. http://oknotizie.virgilio.i... Artefice1: Mauro ma la anche tua Forza non la vedi proprio? Quanto è Oggettivo non esercita la Forza, purtroppo... Barbalbero: Personalmente giudico vergognoso l'attacco al Pontefice (oramai ogni occasione è buona da parte di... Gli articoli più inviati Il voto "veltroniano" di Maria: lettera blasfema di don Farinella - 13 Emails Messe show, facciamo un catalogo? - 10 Emails Accordo tra S.Sede e lefebvriani, conto alla rovescia - 9 Emails Nasce a Roma la prima parrocchia personale in rito antico - 8 Emails Caso Williamson, Benedetto XVI scrive ai vescovi - 8 Emails Amato ai santi e il gesuita spagnolo Ladaria al Sant'Uffizio - 7 Emails Neocatecumenali, il Papa ha approvato gli statuti - 6 Emails Neocatecumenali, faranno la comunione in piedi - 6 Emails La battaglia finale - 5 Emails Dopo la messa tridentina, in Cattolica cambiano l'altare - 5 Emails Ultime news Berlusconi: "Il 25 aprile sarò in piazza Non lasciamo questa festa alla sinistra"Allarme Fmi: "La crisi costerà 4mila miliardi Debito Italia al 121%"Durban II, approvata la dichiarazione finale Israele: Iran come HitlerVenezia, sentenza choc: "Possibili le nozze gay" Ora parola alla ConsultaDi Pietro: "Franceschini? "E' scorretto e pavido" Il leader del Pd: "Scorretti saranno lui e il Pdl"Il biotestamento video di un malato di Sla: "No alle cure forzate"Rai, Celentano pronto al ritornoRubati i segreti del caccia F-35Usa, massaggiatrice uccisa in hotel killer incastrato dalle telecamereE' boom per nozze civili e secondi matrimoni Blog Amici Dio: pace o dominio Il blog di Accattoli Il blog di Francesco Agnoli il blog di Fratel Ettore Il blog di Giacomo Galeazzi il blog di Jesùs Bastante Il blog di Magister il blog di Marcello Foa Il blog di Marco Tosatti Il blog di Matteo L. Napolitano Il blog di Phil Pullella Il blog di Raffaella il blog di Riccardo Bonacina Il blog di Rodari il blog di Stefano Tramezzani Blogroll Il sito di Radio Maria Siti Utili Avvenire Fides Il sito di Radio Maria Il sito sul cardinale Siri Korazym La Santa Sede Sito web ilGiornale.it Sussidiario.net April 2009 M T W T F S S « Mar 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Archivio dei post April 2009 (9) March 2009 (15) February 2009 (13) January 2009 (14) December 2008 (13) November 2008 (13) October 2008 (18) September 2008 (14) August 2008 (8) July 2008 (17) June 2008 (17) May 2008 (19) April 2008 (16) March 2008 (15) February 2008 (15) January 2008 (14) December 2007 (13) November 2007 (18) October 2007 (16) September 2007 (18) August 2007 (19) July 2007 (30) Trackback recenti den Fall Williamson exsultet.net: Papstbrief als Reaktion blogring.org: Blogring per andrea... phalaris: sul Filioque, ma sui dogmi la sostanza cambia ben poco?? Grazie. Corrado: Mi scuso per la .http://blog.ilgiornale. it/tornielli/2008/07/02/roma-e -fraternita-san-pio-x-il-dialo go-va-avanti/Read "How can I tell the difference from phalaris grass that has DMT in it?" at Home & Garden The Daily P.E.E.P.: Antonio Cardinal Cañizares Llovera Abiura: Comment on Thornborn, un Dan Brown cattolico? by Rovere I più votati Violenze e minacce, dobbiamo vigilare - 107 Votes La comunione nella mano, la fine dell'inginocchiatoio - 57 Votes Milano e il motu proprio, la colpa è della stampa - 54 Votes La preoccupazione dei vescovi per il regime di Chavez - 51 Votes In difesa del cardinale Tettamanzi - 48 Votes Se lo storico replica: "Lei non sa chi sono io!" - 48 Votes Il Papa non andrà alla Sapienza - 42 Votes Ancora sugli statuti del Cammino, approvati dalla Chiesa - 40 Votes Il parroco trevigiano trasforma l'oratorio in moschea - 39 Votes Ebrei salvati da Pio XII: Bruno Ascoli, guardia palatina - 39 Votes Recent Posts Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Il Papa dai terremotati Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone I "trafficanti di uomini" Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Una nuova "Inchiesta sulla Sindone" Pagine About Disclaimer I miei libri Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro Pannello di controllo Login Entries RSS Comments RSS WordPress.com Photos Feed RSS di questo blog Feed RSS dei commenti al blog Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 disclaimer Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti

Torna all'inizio


Sgarbi: io ottimo per l'Udc. Ma tratto con la Lega (sezione: Laici e chierici)

( da "Corriere della Sera" del 22-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 22/04/2009 - pag: 18 Il personaggio «Non credo nel matrimonio: è un sacramento, non sarei in grado di rispettarlo» Sgarbi: io ottimo per l'Udc. Ma tratto con la Lega ROMA Professore, e così alle elezioni europee si candida per l'Udc... «Va bene, lo so: chiamandomi Vittorio Sgarbi faccio sempre piuttosto notizia. Però, stavolta, davvero non lo capisco tanto stupore. In fondo sono il miglior sindaco che l'Udc abbia mai avuto, ho dato alla mia meravigliosa città siciliana, Salemi, un giusto rango internazionale... ne parlano tutti... prima Le Figaro, poi due giorni fa il Los Angeles Times... ». Lei, democristiano. Un'esperienza che le mancava. «Guardi, non cominci con la storia nauseante del trasformismo: la verità è che siamo tutti figli della Balena Bianca. È una verità dura da accettare: ma siamo nati, e moriremo, diccì. E poi, scusi: si sarà accorto, credo, che anche il capo del Pd è un democristiano, o no?». ( Vittorio Sgarbi, 57 anni, da Ferrara uomo veramente colto e critico d'arte da tempo ormai definibile anche animale politico e televisivo risponde al telefonino mentre entra a Roccavaldina, comune sopra Messina, un luogo che descrive incantevole, con una deliziosa farmacia ospitata in un palazzo del Cinquecento). Lasciamo stare la farmacia: lei che si candida per l'Udc provoca, capirà, un mucchio di domande. Per esempio: i suoi rapporti con la Chiesa? «Ottimi. Ho visto il cardinal Bagnasco all'Aquila, mi sento spesso con Fisichella». Il Papa. «Il Papa che?». La sua posizione, per esempio, sui profilattici. «Senta: premesso che la Chiesa fa sempre bene a esprimere il suo pensiero, io credo che Benedetto XVI avrebbe fatto meglio a restare su un piano spirituale». E lei? «Io faccio un uso laico del profilattico». Sarebbe? «Se è un'estranea, mi proteggo». Lei ha avuto tre figli, da tre donne diverse. «E li ho riconosciuti, lo scriva, tutti». Perché non ha sposato le loro madri? «Una è morta. L'altra aveva già un marito. La terza è stata ragionevole, e ha pensato bene di trovare subito un accordo...». Ragionevole, in che senso?? «Non credo nel matrimonio». No? «È un sacramento, non sarei in grado di rispettarlo. E poi, scusi: se fosse una cosa buona, i preti se lo sarebbero tenuti per loro?». Casini resterà senza fiato. «Ricordo che loro, i più cattolici del Parlamento, e cioè lui, Berlusconi e Fini sono tutti separati o divorziati... con Casini, semmai, il problema è un altro». Quale? «M'aspetta a Roma per fare le foto con gli altri candidati. Solo che io sto trattando, ormai da giorni, con la Lega». Ma no? «Ma sì. Ho già parlato due volte con Bossi. E presto incontrerò Calderoli». Candidato con la Lega? E dove? «Nell'Udc, in fondo, rischio d'essere chiuso. De Mita al Sud, le isole inibite dai comitati d'affari, Magdi Allam nel Nord-Ovest... l'ideale sarebbe il Nord-Est, ma pure lì sento di non essere gradito...». Con la Lega, candidato dove? «Per le europee, al Centro, e per le ammini-- strative, come presidente della provincia di Rovigo. Non male, eh?». Rovigo? «Una scommessa... arte, quadri, e poi il Po... io ci faccio lo sci d'acqua, sul Po». Fabrizio Roncone

Torna all'inizio


Embrione INTEGRALISTA (sezione: Laici e chierici)

( da "Manifesto, Il" del 22-04-2009)

Argomenti: Laicita'

altra italia Embrione INTEGRALISTA Associazioni pro-life, amici di San Patrignano e tradizionalisti cattolici vicini alla Lega proliferano grazie ai contributi pubblici per iniziative a favore dei «nuovi nati» e cd di «ninne nanne». E possono contare sull'impegno senza sosta di Maria Luisa Tezza, assessora alle Pari opportunità della provincia di Verona, con delega alla «Vita nascente» nel comune di Zevio LE EMBRIONIADI, PREMIO LETTERARIO CONTRO LA 194 Paola Bonatelli VERONA VERONA A Verona la conoscono tutti perché l'anno scorso, in occasione delle elezioni politiche, in cui era capolista al Senato per il collegio Veneto 1 nella lista "Aborto? No grazie", inserì nella sua pagina di posta elettronica un banner che rimandava al sito www.fratello embrione.it, in cui si pubblicizzava la campagna lanciata da Web Radio On the Air «per una moratoria internazionale contro l'aborto». Di lì poi, si poteva accedere al link "Embrioniadi 2008 In corsa per la vita Premio internazionale d'arte e letteratura", un concorso che "festeggiava" a suo modo il trentennale della legge 194, tema la dignità della persona nella vita nascente. A parte la bizzarria dell'iniziativa, nulla di strano, essendo il soggetto in questione capolista di "quella" lista. Peccato però che lei, Maria Luisa Tezza, classe 1964, avvocata, ex sindaca di Zevio, di Forza Italia, fosse (e sia) anche assessora provinciale con delega all'Istruzione, alle Pari Opportunità, alle Politiche sociali e Politiche per la famiglia della Provincia di Verona, e che i messaggi partissero appunto dalla sua mail istituzionale. Il bailamme che si scatenò, tra le interrogazioni dei consiglieri provinciali della Sinistra arcobaleno, come Paolo Andreoli che in aula denunciò «l'uso non corretto delle comunicazioni istituzionali», e le proteste indignate dei gruppi femminili/sti, in primis il Forum politico delle donne, costrinse il presidente Elio Mosele, anche lui forzista, anche lui cattolico ma ancora in possesso di un'etica, se non laica, almeno civica, a invitare la signora a togliere il banner dalla pagina di posta targata Provincia di Verona. L'aggiustamento, per quanto non indolore - l'assessora ricevette parecchi messaggi di solidarietà e ci fu anche qualche presa di posizione ufficiale dei partiti cattolici come l'Udc, che parlò addirittura di «aggressione mediatica» - sembrò accontentare tutti quanti. Nessuno - a parte un paio di consiglieri dell'opposizione e l'Uaar (Unione atei agnostici razionalisti), che ne segue le imprese dandone poi comunicazione tramite la newsletter - si fece più domande sulle attività dell'assessora. Che nel frattempo era diventata anche la prima assessora (al mondo, ci risulta) alla "vita nascente", una carica inventata dalla giunta di Zevio, il paese dove era stata sindaca (sindaco attuale Paolo Lorenzoni), che tra l'altro è anche ente patrocinante le Embrioniadi di cui sopra. In compagnia dei comuni di Angiari, Bovolone, Grezzana, Legnago, San Martino e Villa Bartolomea, tutti paesi che ci tengono a tutelare la vita «dal concepimento alla morte naturale». Così l'assessora antiabortista, che aveva tolto, certamente a malincuore, il banner incriminato dalla sua pagina di posta, trovò altri modi per portare avanti la sua fede. Meno eclatanti ma forse più significativi: i finanziamenti pubblici. Denaro che tutti gli amministratori, chi più, chi meno, hanno a disposizione per perseguire gli obiettivi insiti nel loro mandato. In Provincia la Tezza dispone di un fondo di qualche centinaia di migliaia di euro l'anno, di cui larga parte viene devoluto a gruppi e associazioni cattoliche o paracattoliche piuttosto che a enti legati direttamente all'assessora, preferibilmente in zone "amiche". Qualche esempio. Al comune di Zevio, per le Embrioniadi, sono andati 3.000 euro, 2.000 a un gruppo teatrale per la serata finale del Grest della parrocchia di Santa Maria di Zevio, 2.700 all'associazione Geodes, sempre a Zevio, mentre 4.700 euro sono il contributo per comprare da Sotheby's materiale della famiglia Meneghini Callas al fine di allestire un museo e 3.500 per una rappresentazione lirica in onore della Callas. Infine, per rimanere sul culturale (ma non è assessora al sociale?), 2.000 euro all'associazione Mima per dei seminari di fotografia. Tutto ciò dove? A Zevio. Ma anche la Lessinia non va male, e il motivo c'è. L'associazione "Donne di Lessinia", che ha ricevuto 4.500 euro per un convegno-mostra sulla violenza e 500 per una serata con "I giullari della Lessinia", è presieduta da Marisa Piccolboni, che firma comunicati come giornalista dell'ufficio stampa del Comitato Moratoria Aborto di Verona. Restando in tema, i "nuovi nati" e le loro famiglie, non sappiamo se solo quelle regolarmente sposate o anche quelle in odor di concubinaggio, sono tra i percettori preferiti dei contributi dell'assessora. Per un cd di "ninne nanne" per i neonati del comune di Boscochiesanuova 1.000 euro, 650 per un libretto con le opere vincitrici di un concorso per bambini dedicato ai "nuovi nati" del comune di Salizzole, altri 1.000 al Centro diocesano aiuto vita Giulia di Caldiero e 900 a quello di Legnago. Per non parlare dei 13.000 euro elargiti al consultorio familiare "di ispirazione cristiana" Verona Nord. I giovani sono un altro dei pallini dell'assessora, che non avrebbe alcuna competenza sulle politiche giovanili, delegate alla Regione, come del resto anche quelle per la famiglia, motivo per il quale le sue iniziative a volte si sovrappongono con quelle dell'assessore regionale Stefano Valdegamberi (che, si sussurra, è piuttosto incazzato). Comunque all'Agaras-associazione genitori amici di San Patrignano, una delle comunità più discusse della storia patria, l'assessora ha dato nel 2008 quasi 50.000 euro. E, per finire in bellezza, non potevano mancare i finanziamenti all'associazione per la difesa della famiglia e della civiltà "Famiglia e Civiltà", arcinoto gruppo di tradizionalisti cattolici molto vicini alla Lega e in particolare al deputato Matteo Bragantini, come pure il centro culturale Nicolò Stenone, beneficiato di 3.000 euro, di cui è presidente Alberto Zelger, consigliere comunale della lista del sindaco Tosi, ex Forza Italia. Le elezioni si avvicinano, europee ed amministrative. In Veneto, dove il "patto di Arcore" tra Berlusconi e Bossi scricchiola alla grande e si diffondono i mal di pancia sia a destra che a sinistra, una delle incognite è la candidatura alla presidenza della provincia di Verona. C'è Antonio Pastorello, candidato protetto da Aldo Brancher, a cui si contrappongono (si fa per dire) un altro forzista, Raffaele Bazzoni, area Galan, e un aennino doc, il sindaco di Isola della Scala (il paese del riso) Giovanni Miozzi. Tutta gente che è in politica da un sacco di tempo, tutti rigorosamente maschi, tutti a farsi un fegato così pensando alla possibilità di essere tra gli esclusi. E potrebbe anche darsi che, in siffatta bagarre a tratti un po' ridicola, a guadagnarci sia lei, l'astro nascente della vita nascente. Angelicata quel tanto che basta per convincere cattolici e cattoliche a votarla, potrebbe anche essere lei che alla fine, tra i due forzisti litiganti, gode (ovviamente in senso politico). Foto: MANIFESTAZIONE ANTIABORTISTA / FOTO STEFANO MONTESI LE ALTRE IMMAGINI SONO TRATTE DAL SITO FRATELLOEMBRIONE.IT

Torna all'inizio


Patologie dell'intellighentia (sezione: Laici e chierici)

( da "EUROPA ON-LINE" del 22-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Articolo Sei in Cultura 22 aprile 2009 Patologie dell'intellighentia I "Diari" di Montanelli sul secondo Novecento senza miti né eroi Si sa che non c'è papa né re per il suo cameriere privato. E non c'è l'Olimpo del Novecento se a guardarlo dalla serratura è Indro Montanelli (cent'anni dalla nascita, oggi). Di tutti gli innumerevoli Numi, nessuno o quasi esce immune da queste 280 pagine, I conti con me stesso Diari 1957-78, Rizzoli, scritte tra la morte di Longanesi e quella di Moro. Due eventi luttuosi, fra i quali se ne inseriscono carrettate di altri, che fanno gongolare Il Foglio: sempre a caccia, come certi confessori d'ospedale, di anime da acquistare in punto di morte. Eppure si sa che Montanelli non volle funerali religiosi né cerimonie civili e si fece cremare appena morto (22 luglio 2001) «tante volte a qualcuno venisse l'uzzolo di autopsie o sadismi consimili» (da Gerbi e Liucci, Montanelli l'anarchico borghese, Einaudi). Naturalmente, i Diari, presentati e accompagnati da commenti di Sergio Romano come trait d'union fra le discontinue fasi in cui furono scritti, sono tutt'altra cosa che un registro dei morti. Sono la confessione ironica, critica e autocritica, beffarda ma non marinettiana, delle qualità e dei limiti del "diarista" e dei tanti protagonisti del suo tempo coi quali interloquiva, messi a nudo non per gusto rococò, come Silvio e Mara da Panseca, ma per individuare la complessità delle cose oltre la modestia e la contraddizione dei caratteri. I caratteri dei personaggi sono tutto, replicava brutalmente agli accademici, che gli contestavano una storiografia fatta più di caratteri che di avvenimenti. Che non era vero, come non è vera la speranza fogliesca che cercasse qualcosa oltre la morte (ho paura non di morire ci ripeteva ma della morte, dell'accanimento parentale, religioso e scientifico sull'uomo stremato di forze e di volontà). Per questo anche molti cattolici, da Abbagnano a Pampaloni («la mia Cassazione»), erano entusiasti a suo fianco nella battaglia laica per la libertà. In questi Diari nota Romano Montanelli non fa né psicanalisi né politica, ma si costruisce «l'ultimo argomento, quello che chiude definitivamente a suo vantaggio la discussione col mondo». Perché il mondo lo concepisce come campo di battaglie. E il suo gusto, nelle pause del combattimento, è scoprire quanti don Chisciotte si nascondano non solo nelle file avverse, comunisti in testa, ma dentro le armature dei cavalieri della sua tavola rotonda, anticomunisti compresi. Svela senza pietà anche il proprio chisciottismo, mentre parla della vanità di Spadolini, della perfidia di Piovene, della superbia intelligente di Barzini, del paternalismo di Cini, della pigrizia di Panfilo Gentile; o infilza con un affondo i colleghi-amici-rivali Scalfari, Ottone, Bocca, Afeltra, Mottola, Bettiza, Ronchey; o "ritocca" le statue di Longanesi, Ansaldo, Montale, La Malfa, Valiani, Agnelli, Visentini, Fanfani, Carli, Josephine Baker, Berlusconi, Kissinger, Wally Toscanini, Raimond Aron. Perfino della moglie: «Credo di essere l'autore italiano che più guadagna non ne sono contento per il denaro, di cui non so che farmi, e che serve solo a pagare i capricci di Colette (ne ha tanti)». Pochi i colleghi coi quali è o finge di essere in sintonia. Uno è Spadolini: «Andiamo d'accordo perché ci compensiamo, lui scrive pensando a Rumor e a Moro, io pensando al ragionier Brambilla e al cavalier Rossi. E il Corriere concilia autorevolezza e popolarità". Il Corriere è il suo amore, i corrieristi il suo cruccio, prima e dopo di Giulia Maria Crespi e Piero Ottone. A volte si compiace della goliardia di Flaiano («Alle cinque della sera / sulla piazza di Matera / da una macchina di lusso / scende Giovannino Russo / del Corriere della Sera / Alle cinque della sera / sulla piazza di Matera.../ Che carriera»). A volte indulge a una delicata pruderie: «Ci sono anche Dino Buzzati e la moglie Almerina, 40 anni di differenza, la coppia meglio riuscita. Lui ha sempre coltivato la speranza di una vita coniugale travagliata, contava d'essersi messo in casa una puttanella che lo riempisse di corna,... niente per darle qualche ideuccia lui le ha affrescato la camera da letto con dipinti pornografici, lei li mostra agli amici ridendone con disarmante pulizia ». E c'è mamma Rai: «Per la serie "I numeri uno", sono venuti a filmare una scena in casa mia, per cogliermi dal vero, cioè mentre detto un articolo alla segretaria Io non ho mai dettato neanche una cartolina, mi scrivo tutto da solo ma la tv ha le sue verità, cui qualunque altra va sacrificata... In fondo me lo merito. Ma, rifiutando, avrei lasciato il posto di primo giornalista d'Italia a un altro. E questo no, mai». Ha paura dei comunisti, anzi dei russi, che ha visto in Finlandia in Polonia a Vienna a Budapest. In Italia, falliti i laici, impresentabili i fascisti e le destre, non c'è scampo: «Turatevi il naso e votate Dc». Ma quanta fatica trovare i soldi per poterlo dire, insomma per far vivere il Giornale. Il partigiano coltivatore diretto Marcora, «bel conservatore padano che sta a sinistra per convenienza », gli promette aiuto. «E mi dice che torna in montagna. E mi ci troverà, gli rispondo. Poi ci guardiamo: lui dev'essere vicino alla sessantina, io lo sono alla settantina. Ma su che montagna vogliamo andare?». Conosco la risposta che si dava: la montagna della volontà, dove si può tirare la vita coi denti e lottare fino all'ultimo giorno. E qui il vecchio anticrociano («Questo grande uomo lo era soprattutto nella meschineria », scrive del filosofo, ch'era stato impietoso per l'uccisione di Gentile), si riconcilia proprio col Croce del "Soliloquio", quello che si appresta ad affrontare l'ultima ora impegnato a lavorare come tutte le altre: «Perché in ozio stupido essa non ci può trovare». Federico Orlando

Torna all'inizio


Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 22-04-2009)

Argomenti: Laicita'

La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato stamane una dichiarazione di padre Federico Lombardi che, riproponendo le parole pronunciate domenica da Benedetto XVI, critica - pur senza nominarlo direttamente - il presidente iraniano, che ieri ha ripetuto a Ginevra le sue affermazioni che negano a Israele la legittimità ad esistere: "La Santa Sede deplora l'utilizzazione di questo forum dell'ONU per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato. Ciò non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile. Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti, migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo". Com'è noto diversi Paesi occidentali, tra i quali Gli Stati Uniti, la Germania e l'Italia, hanno disertato la conferenza di Ginevra sul razzismo per i contenuti antisemiti del documento preparatorio, che è stato però corretto: i contenuti antisemiti sono stati espunti, e c'è un'esplicita menzione di memoria dell'Olocausto. Ferma restando la libertà dei Paesi che hanno deciso di non partecipare, ho trovato davvero ingenerose le critiche rivolte al Vaticano per aver deciso comunque di essere presente. In particolare quelle del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha tentato di creare l'ennesimo motivo del contendere mediatico con il Papa proprio alla vigilia dell'importante viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele e Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). E' stata fatta troppa confusione: una cosa sono le esternazioni di Ahmadinejad, che nega a Israele il diritto ad esistere, un'altra è la conferenza di Ginevra contro il razzimo e la bozza di documento che, ripetiamo, non contiene nella versione corretta alcuna affermazione antisemita. Certo, le inaccettabili "sparate" del presidente iraniano rischiano di compromettere irrimediabilmente l'esito dei lavori. Ma non è detta l'ultima parola. Aggiungo queste parole di Sergio Romano, pubblicate sul "Corriere" di oggi: "Avremmo dovuto andare a Ginevra per affermare le nostre verità, rintuzzare le faziose parole di Ahmadinejad, separare i faziosi dai ragionevoli (esistono anche quelli), comprendere le ragioni degli altri, lasciare agli atti della Conferenza programmi e concetti a cui avremmo potuto fare riferimento in altri momenti e circostanze. La Santa Sede lo ha fatto e ci ha dato, in questo caso, una lezione di laico buon senso". Scritto in Varie Commenti ( 23 ) » (4 votes, average: 4 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 18Apr 09 Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute La Segreteria di Stato ha replicato ieri con una nota alla protesta ufficiale presentata dal governo belga in seguito a una mozione votata dalla Camera dei rappresentanti di Bruxelles, che aveva definito "inaccettabili" le frasi del Pontefice sul preservativo e la lotta all'Aids. Le critiche del Belgio sono state rispedita al mittente. La Segreteria di Stato ricorda che il Pontefice «ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell'umanizzazione della sessualità e, dall'altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l'impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l'Aids non sarà vinta». Nell'articolo che pubblico oggi sul Giornale, aggiungo che è attesa nelle prossime ore - forse già a mezzogiorno di oggi - la nomina del nuovo ministro della sanità del Vaticano: si tratta del sessantenne arcicescovo di Radom (Polonia), Zygmunt Zimowski, che dal 1983 al 2002 ha lavorato alla Congregazione per la dottrina della fede ed è dunque ben conosciuto da Papa Ratzinger. Con il suo arrivo a Roma i capi dicastero curiali di origine polacca diventeranno tre (oltre a lui, ci sono i cardinali Zenon Grocholewski all'Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 31 ) » (8 votes, average: 3.25 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Quando sarà pubblicata la terza enciclica di Benedetto XVI? Il progetto iniziale prevedeva che uscisse l'anno scorso, le prime anticipazioni - a partire dal titolo, "Caritas in veritate" - risalgono infatti ai primi mesi del 2008. Doveva essere pubblicata nel quarantesimo anniversario dell'enciclica "Populorum progressio" di Paolo VI (marzo 1968), poi il cardinale Segretario di Stato disse che sarebbe slittata probabilmente a ridosso dell'estate. Poi si parlò di dicembre. A fine anno il testo sembrava pronto, dopo l'ingresso nel gruppo di lavoro del neo-arcivescovo di Monaco di Baviera, monsignor Marx. La crisi finanziaria aveva provocato un ulteriore ritardo, ma nelle prime settimane del 2009 si dava per certo che l'enciclica sarebbe uscita con data 19 marzo - festa di San Giuseppe - e resa nota prima di Pasqua. Si è poi detto che sarebbe slittata a maggio (firmata il 1 maggio). Ora anche l'ipotesi di quella data sembra definitivamente tramontare e nei sacri palazzi è opinione diffusa che l'enciclica sociale possa vedere la luce a ridosso dell'estate, se tutto va bene. Quali sono le cause del ritardo? Fonti autorevoli confermano al Giornale che il problema sarebbe stato rappresentato proprio dalla parte aggiunta al testo, e riferita alla crisi economica mondiale. La stesura fin qui approntata, infatti, non avrebbe incontrato il gradimento del Pontefice che, ovviamente, per passaggi "tecnici" di documenti così importanti, è solito affidarsi agli esperti, ma che non rinuncia poi a intervenire, a chiedere modifiche e aggiustamenti. "Caritas in veritate" risulta dunque essere, fino a questo momento, il testo più travagliato del pontificato di Benedetto XVI, che oggi festeggia l'ottantaduesimo compleanno e si accinge a ricordare il quarto anniversario dell'elezione. Anche oggi il Papa ha festeggiato (poco) e lavorato (molto): l'attenzione sua e dei collaboratori più stretti è tutta rivolta in questo momento al prossimo viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele, Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). Tra le nomine curiali attese nelle prossime settimane (o nei prossimi mesi) c'è quella del nuovo "ministro della Sanità", in sostituzione del dimissionario cardinale Barragàn; quella del nuovo presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, in sostituzione del cardinale Martino - che però resterà al suo posto fino alla pubblicazione dell'enciclica sociale, prima di essere sostituito, sembra, da un prelato africano. Per quanto riguarda la Segreteria di Stato, invece, non ci dovrebbero essere sorprese ai livelli altissimi (voci di una promozione del Sostituto Filoni a un ufficio cardinalizio sembrano al momento prive di fondamento), mentre è più probabile che non tardino molto ad arrivare le promozioni a nunzio dei numeri tre Caccia (assessore) e Parolin (sottosegretario ai rapporti con gli Stati). Concluso il lavoro per l'enciclica, dovrebbe lasciare la Segreteria di Stato anche l'arcivescovo Sardi, che coordina il gruppo di scrittori incaricato di collaborare con il Papa per la stesura dei discorsi. Sardi dovrebbe ricevere un incarico presso l'Ordine di Malta, e al suo posto potrebbe andare monsignor Gloder. Infine, si parla con insistenza della possibilità di un prossimo cambio alla direzione della Sala Stampa vaticana. Ma al momento non è stata presa alcuna decisione al riguardo. Scritto in Varie Commenti ( 73 ) » (14 votes, average: 3.07 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Il Papa dai terremotati Per la visita di Benedetto XVI ai terremotati d'Abruzzo si lavora con l'ipotesi della data del 1 maggio. Da quanto apprendiamo sarebbe stato lo stesso responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, a indicarla, suggerendo al Pontefice attraverso i suoi collaboratori di non recarsi subito nelle zone colpite dal sisma. Il Papa, invece, avrebbe voluto essere presente prima possibile tra la gente che ora vive nelle tendopoli, per manifestare la sua vicinanza e la sua solidarietà. Aggiornamento del 18 aprile: il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Lombardi, ha annunciato che la visita del Papa ai terremotati dell'Abruzzo si svolgerà nella mattinata di martedì 28 aprile. Scritto in Varie Commenti ( 72 ) » (13 votes, average: 3.08 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 11Apr 09 Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Cari amici, oggi, Sabato Santo, è la giornata del silenzio e dell'attesa. Duemila anni fa, quel giorno, gli undici apostoli e i discepoli di Gesù erano affranti, abbattuti, impauriti per la fine tremenda che era toccata al loro maestro. C'è solo una donna che vive quelle ore d'angoscia e di dolore presentendo che qualcosa sta per accadere: Maria. Questa notte la Chiesa celebra il rito più importante dell'anno, la veglia della luce. Questa notte l'unico uomo che nella storia abbia detto di sé "io sono la via, la verità e la vita", risorge e con il suo corpo glorioso, appartenente ormai alla dimensione dell'eternità, si fa vedere, si fa nuovamente incontrare, mangia e beve con i suoi amici. Che da impauriti si trasformano in instancabili annunciatori della resurrezione di Gesù. E' il cuore dell'annuncio cristiano, il fondamento della fede. Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato agli indizi di storicità di quell'evento straordinario e unico. Credere nella resurrezione è un atto di pura fede, nessuna dimostrazione scientifica o prova storica potrà mai convincere qualcuno. Ma il credente sa di non scommettere la sua vita sui fantasmi, sulle leggende o sulle proiezioni mentali di qualche mistico invasato. Sa che ci sono ragionevoli indizi per credere. E' il modo con cui vorrei augurare buona Pasqua a ciascuno di voi, avendo gli occhi e il cuore ancora pieni di dolore per la tragedia accaduta in Abruzzo. Ieri è stato davvero un Venerdì Santo di Passione. La grande domanda, il grido straziante dell'uomo di fronte alla sofferenza, alla morte, al dolore innocente è scolpita nei tanti volti di coloro che sono stati colpiti dal sisma. Di fronte a questo grido, non valgono i discorsi, le frasi fatte, l'esposizione di una dottrina. Personalmente mi sento incapace di dire alcunché. Ma questa domanda ha avuto una risposta: Dio, all'uomo che soffre, non ha offerto una soluzione, ma una compagnia, quella di suo Figlio, che ha sofferto ed è morto sulla croce, Lui, il giusto innocente. Si è fatto ammazzare per noi, per i nostri peccati. La risposta di Dio è stata l'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù. L'unica risposta a quella domanda senza risposta, può essere soltanto l'abbraccio, la compassione, la compagnia, la vicinanza. Buona Pasqua a tutti. Scritto in Varie Commenti ( 54 ) » (12 votes, average: 4.08 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato alla tensione crescente fra la Chiesa Usa e il presidente Barak Obama. Tensione che coinvolge anche il Vaticano: da settimane infatti si è creato un impasse per la nomina del nuovo ambasciatore Usa, che dovrà sostituire Mary Ann Glendon (designata da Bush e notoriamente vicinissima alle posizioni di Benedetto XVI). La Santa Sede vorrebbe un diplomatico professionista cattolico e non un politico del partito democratico da premiare per il suo sostegno alla campagna di Obama. Non è facile infatti trovare infatti politici cattolici del partito democratico che non siano "pro choice" sull'aborto. Nelle pagine culturali, inoltre, ho ampiamente recensito il nuovo libro di Camillo Langone: una guida Michelin alle messe italiane. Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (9 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 06Apr 09 I "trafficanti di uomini" All'Angelus di ieri il Papa ha parlato degli immigrati vittime dei "trafficanti di uomini". Quando pensiamo a forme di moderna schiavitù, ci vengono in mente Paesi sottosviluppati, lontanissimi da noi. Non sempre è così. Mi ha profondamente colpito questa intervista video realizzata dal direttore di Fides Luca De Mata per uno dei suoi programmi documentario. L'uomo che parla è un immigrato sudamericano in Nord America. Scritto in Varie Commenti ( 78 ) » (7 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Questa sera Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro con i giovani la messa per il quarto anniversario della morte di Papa Wojtyla. Nell'omelia, dopo aver detto che il ricordo di Giovanni Paolo II "continua a essere vivo nel cuore della gente" e aver citato la fecondità del suo magistero con i giovani, Ratzinger ha parlato del momento attuale e del pericolo che la fede sia strumentalizzata: "Fate attenzione: in momenti come questo, dato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, potrebbe essere più forte il rischio di ridurre la speranza cristiana a ideologia, a slogan di gruppo, a rivestimento esteriore. Nulla di più contrario al messaggio di Gesù! Egli non vuole che i suoi discepoli "recitino" una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi "siano" speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui! Vuole che ognuno di voi, cari giovani amici, sia una piccola sorgente di speranza per il suo prossimo, e che tutti insieme diventiate un'oasi di speranza per la società all'interno della quale siete inseriti. Ora, questo è possibile ad una condizione: che viviate di Lui e in Lui" Scritto in Varie Commenti ( 57 ) » (11 votes, average: 4.91 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 01Apr 09 Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Benedetto XVI, di ritorno dall'Africa, ha scritto una lettera al premier inglese Gordon Brown per il G20 che inizia a Londra. Eccone qualche passaggio: "Il Vertice di Londra, così come il Vertice di Washington che lo precedette nel 2008, per motivi pratici di urgenza si è limitato a convocare gli Stati che rappresentano il 90% del PIL e l'80% del commercio mondiale. In questo contesto, l'Africa subsahariana è presente con un unico Stato e qualche Organismo regionale. Tale situazione deve indurre i partecipanti al Vertice a una profonda riflessione, perché appunto coloro la cui voce ha meno forza nello scenario politico sono quelli che soffrono di più i danni di una crisi di cui non portano la responsabilità. Essi poi, a lungo termine, sono quelli che hanno più potenzialità per contribuire al progresso di tutti". "Occorre pertanto fare ricorso ai meccanismi e agli strumenti multilaterali esistenti nel complesso delle Nazioni Unite e delle agenzie ad essa collegate, affinché sia ascoltata la voce di tutti i Paesi del mondo e affinché le misure e i provvedimenti decisi negli incontri del G20 siano condivisi da tutti". "Allo stesso tempo, vorrei aggiungere un altro motivo di riflessione per il Vertice. Le crisi finanziarie scattano nel momento in cui, anche a causa del venir meno di un corretto comportamento etico, manca la fiducia degli agenti economici negli strumenti e nei sistemi finanziari. Tuttavia, la finanza, il commercio e i sistemi di produzione sono creazioni umane contingenti che, quando diventano oggetto di fiducia cieca, portano in sé stesse la radice del loro fallimento. L'unico fondamento vero e solido è la fiducia nell'uomo. Perciò tutte le misure proposte per arginare la crisi devono cercare, in ultima analisi, di offrire sicurezza alle famiglie e stabilità ai lavoratori e di ripristinare, tramite opportune regole e controlli, l'etica nelle finanze". Scritto in Varie Commenti ( 142 ) » (10 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 26Mar 09 Una nuova "Inchiesta sulla Sindone" S'intitola "Inchiesta sulla Sindone" il nuovo libro del vaticanista (e amico) Marco Tosatti, in libreria in questi giorni, edito da Piemme. Un ottimo modo per prepararsi all'ostensione del 2010 e per fare il punto sulla misteriosa immagine dell'uomo morto crocifisso, che una controversa datazione al radiocarbonio nel 1988 ritenne d'età medioevale, pur essendoci numerosissimi altri indizi che la facevano risalire, invece, al primo secolo dell'era cristiana. Tosatti descrive la storia del lino sul quale - in modo inspiegabile, e più inspiegabile oggi che vent'anni fa - si è impressa un'immagine che rappresenta un negativo fotografico. Una delle parti del libro che mi ha colpito di più è quella dedicata all'esame al radiocarbonio, sulla cui correttezza è lecito sollevare più di un dubbio: i risultati dei tre laboratori, infatti, non avevano il margine minimo di compatibilità stabilito, e si sarebbe dovuto ripetere nuovamente il test. Senza contare che proprio questo esame ha fallito clamorosamente, datando come vecchie di 400 anni foglie di platano raccolte il giorno prima, oppure stabilendo al 1600 la fattura di una tovaglia moderna, o ancora datando all'800 dopo Cristo dipinti africani che avevano invece solo undici anni. Con contributi scientifici e nuove testimonianze, il libro mostra quanto si faccia bene a dubitare su quel dato che permise di affermare che la Sindone sarebbe in reltà un manufatto medioevale. Anche se bisogna sempre tener presente il metodo di Dio, applicabile anche a questo caso: lasciare sempre sufficiente luce per chi vuole credere, e sufficiente tenebra per chi non vuole credere. Scritto in Varie Commenti ( 125 ) » (19 votes, average: 4.63 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono Andrea Tornielli, il vaticanista del Giornale, classe 1964, laurea in storia della lingua greca. Sono sposato e ho tre figli. Vivo tra Roma e Milano Tutti gli articoli di Andrea Tornielli su ilGiornale.it contatti Categorie Varie (344) Ultime discussioni Quixote: Per chi fosse rimasto impressionato dalla perentoria e gratuita affermazione di Isideo (cristianesimo =... Artefice1: Sasso il fatto è che non è proprio Credibile. Parla di Giustizia, di Creazione, di Dio, come se Dio... sasso: stiamo assistendo alla "giudaizzazione liberista della della rai " che è veramente... Artefice1: Mauro .te l'ho già detto. L'Economia parte dall'Essere, non dal profitto che sarebbe la... Artefice1: Marina Cara..prova a ripensare magari CON questo spunto. Ribadisco che solo l'Unicità... Gli articoli più inviati Il voto "veltroniano" di Maria: lettera blasfema di don Farinella - 13 Emails Messe show, facciamo un catalogo? - 10 Emails Accordo tra S.Sede e lefebvriani, conto alla rovescia - 9 Emails Nasce a Roma la prima parrocchia personale in rito antico - 8 Emails Caso Williamson, Benedetto XVI scrive ai vescovi - 8 Emails Amato ai santi e il gesuita spagnolo Ladaria al Sant'Uffizio - 7 Emails Neocatecumenali, il Papa ha approvato gli statuti - 6 Emails Neocatecumenali, faranno la comunione in piedi - 6 Emails La battaglia finale - 5 Emails Dopo la messa tridentina, in Cattolica cambiano l'altare - 5 Emails Ultime news Istat, povertà assoluta per 2,5 milioni Fenomeno concentrato al Sud d'ItaliaAbruzzo, nuova scossa: paura nella notte e si teme il maltempoAosta, escono a fumare abbandonano tre figli in pizzeria e scompaionoLa giornata della Terra "Pensiamoci ogni giorno"Lavoro, Napolitano: "Rifare norma sui manager"Crisi, monito del Papa: è nata dalla cupidigiaVi raccontiamo com'era IndroPer il Csm la toga lumaca è solo una "grande lavoratrice"Casa, Di Pietro ne compra un'altra...Beckham: "Per stare qui ho rinunciato ai soldi" Blog Amici Dio: pace o dominio Il blog di Accattoli Il blog di Francesco Agnoli il blog di Fratel Ettore Il blog di Giacomo Galeazzi il blog di Jesùs Bastante Il blog di Magister il blog di Marcello Foa Il blog di Marco Tosatti Il blog di Matteo L. Napolitano Il blog di Phil Pullella Il blog di Raffaella il blog di Riccardo Bonacina Il blog di Rodari il blog di Stefano Tramezzani Blogroll Il sito di Radio Maria Siti Utili Avvenire Fides Il sito di Radio Maria Il sito sul cardinale Siri Korazym La Santa Sede Sito web ilGiornale.it Sussidiario.net April 2009 M T W T F S S « Mar 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Archivio dei post April 2009 (9) March 2009 (15) February 2009 (13) January 2009 (14) December 2008 (13) November 2008 (13) October 2008 (18) September 2008 (14) August 2008 (8) July 2008 (17) June 2008 (17) May 2008 (19) April 2008 (16) March 2008 (15) February 2008 (15) January 2008 (14) December 2007 (13) November 2007 (18) October 2007 (16) September 2007 (18) August 2007 (19) July 2007 (30) Trackback recenti den Fall Williamson exsultet.net: Papstbrief als Reaktion blogring.org: Blogring per andrea... phalaris: sul Filioque, ma sui dogmi la sostanza cambia ben poco?? Grazie. Corrado: Mi scuso per la .http://blog.ilgiornale. it/tornielli/2008/07/02/roma-e -fraternita-san-pio-x-il-dialo go-va-avanti/Read "How can I tell the difference from phalaris grass that has DMT in it?" at Home & Garden The Daily P.E.E.P.: Antonio Cardinal Cañizares Llovera Abiura: Comment on Thornborn, un Dan Brown cattolico? by Rovere I più votati Violenze e minacce, dobbiamo vigilare - 107 Votes La comunione nella mano, la fine dell'inginocchiatoio - 57 Votes Milano e il motu proprio, la colpa è della stampa - 54 Votes La preoccupazione dei vescovi per il regime di Chavez - 51 Votes In difesa del cardinale Tettamanzi - 48 Votes Se lo storico replica: "Lei non sa chi sono io!" - 48 Votes Il Papa non andrà alla Sapienza - 42 Votes Ancora sugli statuti del Cammino, approvati dalla Chiesa - 40 Votes Il parroco trevigiano trasforma l'oratorio in moschea - 39 Votes Ebrei salvati da Pio XII: Bruno Ascoli, guardia palatina - 39 Votes Recent Posts Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Il Papa dai terremotati Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone I "trafficanti di uomini" Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Una nuova "Inchiesta sulla Sindone" Pagine About Disclaimer I miei libri Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro Pannello di controllo Login Entries RSS Comments RSS WordPress.com Photos Feed RSS di questo blog Feed RSS dei commenti al blog Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 disclaimer Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti

Torna all'inizio


Non rompo con il Pd Ma mi candido con Sinistra e libertà La scelta di Sergio Staino: se Sinistra e libertà supera il 4% sarà un bene per me e per tutti (sezione: Laici e chierici)

( da "Unita, L'" del 23-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Non rompo con il Pd Ma mi candido con Sinistra e libertà La scelta di Sergio Staino: se Sinistra e libertà supera il 4% sarà un bene per me e per tutti SERGIO STAINO Bobo e Bibi si guardarono negli occhi con un'espressione visibilmente soddisfatta. «Bravo!», dissero poi all'unisono. Quel "bravo" era rivolto al nuovo segretario del loro partito, Franceschini, che, con grande coraggio, aveva affermato la sua sostanziale non belligeranza nei confronti dell'uso del preservativo. Ma il tutto durò una frazione di secondo, finendo immancabilmente in un lungo e preoccupante silenzio. Toccò a Bobo romperlo: «Ma noi», disse con tono mestamente retorico, «non eravamo partiti, tanti anni fa, da Wilhelm Reich?» Dalla totale, splendida e utopica libertà sessuale erano giunti, dopo alcuni decenni, a gioire perché il loro partito non seguiva il Pontefice sulla strada della criminalizzazione dei metodi di contraccezione. «C'è qualcosa che non va», concluse Bibi. Anch'io, come i miei personaggi, penso da tempo che ci sia qualcosa che non va, che quell'idea che abbiamo chiamato Partito Democratico si sia arenata su una strada sempre più confusa e contorta. I motivi probabilmente sono molti, ma quello che oggi mi sembra il più importante è la concreta impossibilità di tener fede a quel presupposto che stava alla base dell'intera proposta: lasciare fuori dall'elaborazione politica del Partito le diverse concezioni filosofiche, marxista e cattolica, che caratterizzavano i gruppi proponenti la fusione, in quell'attitudine politica che abbiamo visto concretizzarsi praticamente una sola volta, nello splendido lavoro fatto da Rosy Bindi e Barbara Pollastrini sui "Dico", e che poi abbiamo visto dissolversi al vento senza alcuna possibilità di recupero. «Eppure il PD è una bella idea, sospirò Bibi. Certo», continuò Bobo, «una bellissima idea... se non fosse arrivato l'oste. Non avevamo fatto i conti con lui». Bibi lo guardò con aria interrogativa e lui sorrise ironico: «Intendo lui, il Ratzinger. E' ormai chiaro che ha dichiarato guerra all'Italia... Come si fa a lavorar bene con degli amici cattolici bombardati ogni giorno dagli esponenti della Cei?», sospirò, fece un mezzo giro su sé stesso e si gettò sconfortato nella poltrona. "E i nostri che calano sempre più le braghe", sospirò nuovamente Bibi. «Per forza», riprese lui, "per l'unità del Partito! Il punto è proprio questo: per non rovinare il Partito si propongono e si accettano compromessi che sfociano nel servilismo verso le autorità ecclesiastiche e lasciamo a Fini il compito di difendere la laicità dello Stato..." Beh, questo Bobo la pensa proprio come me, e come me anche lui crede che una forza genuinamente laica e socialista, che si ricolleghi idealmente alla grande tradizione della sinistra storica italiana, non debba assolutamente scomparire, ma, al contrario, debba vivere e crescere a fianco del PD, interloquendo con esso per salvaguardarci da smarrimenti o compromessi che ci farebbero tornare indietro di molti anni. La legge elettorale che prevede lo sbarramento al 4% ha spinto alcune piccole formazioni politiche a raggrupparsi per superare questo ostacolo. Mi sembra però che alcuni di questi piccoli partiti, a me sempre vicini, quelli che hanno dato vita a "Sinistra e Libertà", abbiano colto quest'oggettiva necessità come occasione per un discorso più ampio di unità e di proposta politica. Mi sembra anche che una figura come Nichi Vendola sia efficace sintesi di questa volontà e per questo ho deciso di dargli un aiuto, candidandomi. Non rompo e non esco dal PD, mi sento ancora profondamente vicino ai miei compagni e amici di sempre, perché credo che, se «Sinistra e Libertà» supera il 4%, sarà un gran bene anche per me e per tutti loro. La scelta

Torna all'inizio


I messaggi incompresi di Benedetto XVI (sezione: Laici e chierici)

( da "Secolo XIX, Il" del 23-04-2009)

Argomenti: Laicita'

I messaggi incompresi di Benedetto XVI Benny Lai «Nella Chiesa domina una specie di disobbedienza sottomessa, o meglio, di sottomissione disobbediente». Così amava dire papa Montini. Almeno stando a Jean Guitton, lo scrittore francese che dialogava sovente con lui. Ed è probabile che sia d'accordo con tale giudizio anche l'attuale pontefice,Benedetto XVI, se non altro perché questa opinione può riassumere, in un certo senso, gli aspetti più eclatanti dei suoi quattro anni di pontificato. Un bilancio che inizia appunto nel tardo pomeriggio del 19 aprile 2005 allorché il cardinale Joseph Ratzinger - stando a quanto egli stesso ha raccontato in un pellegrinaggio tedesco - ancora prima di scegliere il nome di Benedetto XVI ebbe a pensare: «Quando, lentamente, l'andamento delle votazioni mi ha fatto capire che, per così dire, la scure sarebbe caduta su di me, la mia testa ha cominciato a girare. Ero convinto di aver svolto l'opera di tutta una vita, di poter sperare di finire i miei giorni in tranquillità?ho detto al Signore: non farmi questo. Disponi di persone più giovani e migliori, che possono affrontare questo grande compito con tutt'altro slancio e tutt'altra forza». A quel tempo certo Benedetto XVI ignorava, o forse semplicemente sottovalutava, la forza mediatica conquistata dagli innumerevoli viaggi del predecessore Karol Wojtyla; e come anche egli dovesse fare i conti con i media. Era ancora, seppure vestito di bianco con le pantofole rosse, quel cardinale dalla pelle e gli occhi chiari che discorreva amabilmente in piazza San Pietro con chi voleva incontrarlo prima di recarsi nel suo inquisitoriale dicastero. Le prime afflizioni pubbliche, per così dire, di papa Ratzinger ebbero inizio durante il viaggio a Ratisbona. Nel citare un testo critico medievale contro Maometto, per la violenza delle proteste islamiche che ne derivarono. Proteste condivise anche da qualche ambiente cattolico, da coloro che temevano che la citazione di papa Benedetto potesse avere serie conseguenze nei rapporti con l'Islam. Rapporti che peraltro, dopo le opportune precisazioni vaticane, indussero un certo numero di capi religiosi islamici a sollecitare il Papa a rafforzare il dialogo tra cristiani e musulmani e al re dell'Arabia Saudita di compiere una storica visita in Vaticano. La veritàè che Benedetto XVI, a differenza dei predecessori dei secoli a noi più vicini, è un teologo, uno studioso che ha una visione religiosa e filosofica basata sulla riaffermazione intransigente dell'identità cristiana. Da qui la sua pubblica polemica contro la cultura illuminista radicale e il relativismo imperante in una società sempre più portata a radicalizzare le sue posizioni. Da qui un sistema di pensiero organico e coerente esercitato sulla morale sessuale e la bioetica, i matrimoni omosessuali e l'eutanasia, poco gradito da coloro, anche cattolici, che desidererebbero procedere attraverso una politica di compromessi con la società laica. Non a caso, proprio negli scorsi giorni di aprile, l'ex premier britannico Tony Blair, dopo aver abbracciato la fede cattolica s'è rivolto a Benedetto XVI chiedendogli di riconsiderare il suo giudizio sui gay « perché oramai i credenti hanno mentalità più liberale». Cosìè stato sufficiente che durante la visita ad Auschwitz il Papa parlasse di «un gruppo di criminali» per indicare i nazisti perché subito qualcuno gli rimproverasse di non aver sufficientemente sottolineato che la Shoah rappresenta «un crimine contro l'umanità», come disse alcuni mesi fa a un raduno di capi religiosi ebraici cui annunciò le date del suo imminente viaggio in Israele. Un annuncio caduto all'indomani della vivacissima polemica sorta in seguito alla cosiddetta vicenda dei lefebvriani, che pare esaltare il motto montiniano della sottomissione disobbediente. Era noto, infatti, che il cardinale Ratzinger non aveva esitato a giudicare severamente la riforma liturgica voluta da Paolo VI chiedendo - come scrive nella sua autobiografia - una sorta di "riconciliazione" per essere andato, il mutamento, "oltre" le decisioni conciliari. Da qui il Motu proprio con cui Benedetto XVI restituiva validità alla messa in latino e successivamente, procedendo per gradi la remissione della scomunica di Giovanni Paolo II ai quattro vescovi creati dall'arcivescovo Marcel Lefebvre, uno dei quali non aveva esitato a negare pubblicamente l'esistenza della Shoah. Inevitabile che il passo provocasse un'autentica rivolta dentro e fuori il Vaticano tale da costringere il Papa a compiere un gesto privo di precedenti, se non altro nell'età moderna della Chiesa: scrivere ai vescovi (dopo un comunicato vaticano da lui stesso rivisto se non redatto) per riaffermare che la remissione della scomunica aveva il valore di un passo in avanti per indurre i lefebvriani a riconoscere l'autorità del Papa e del concilio. In sostanza, i quatto anni di pontificato sono ricchi di episodi che molti cattolici chiamano incidenti di percorso (vedi il recentissimo "no" papale alla lotta contro l'Aids mediante il preservativo pronunciato sull'aereo per l'Africa), o rappresentano il modo migliore per un Papa di offrire certezze a una società avviata verso quello che egli stesso chiamò«il dileggio del sacro?». Benny Lai è decano dei vaticanisti. 23/04/2009

Torna all'inizio


Laicità a rischio integralismo Ma la fede è solo conforto? (sezione: Laici e chierici)

( da "Riformista, Il" del 23-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Laicità a rischio integralismo Ma la fede è solo conforto? IL SUICIDIO DELLA MODERNITÀ. Raffaele Iannuzzi nel suo ultimo saggio denuncia il fallimento di chi elegge il dubbio a metodo ma non lo applica su di sé. Ma il libro non sottolinea che anche chi crede dovrebbe avere un atteggiamento ugualmente problematico. La nostra vita si fonda anche su premesse anticristiane e spesso evade la realtà (meglio allora i romanzi). di Filippo La Porta Proviamo a partire dal recente attacco di Ratzinger al suo connazionale Nietzsche, il quale volle dileggiare, tra l'altro, "obbedienza" e "umiltà" come sentimenti servili, coltivati dalla religione cristiana in quanto negatrice della vita. Probabilmente in questa presa di posizione dell'autore di Così parlò Zarathustra si consuma non solo una lettura riduttiva del cristianesimo, ma la contraddizione nascosta nel cuore della modernità, che può condurre a esiti laicamente totalitari. Perché negare a priori, infatti, che io possa scegliere liberamente di obbedire a una qualsiasi autorità morale? Perché condannare quell'umiltà che riconosce a se stessa dei limiti e che non mette l'io al centro di tutto? In nome di un ideale di personalità ossessivamente rivolta alla autorealizzazione, incurante degli altri, indifferente alla verità, costretta ogni giorno a ostentare la propria percussiva "volontà di potenza"? Altro che liberazione! A ben vedere si tratterebbe di una servitù ben più pesante di qualsiasi cristiana rassegnazione. Proprio la cultura laica - di cui mi sento parte - dovrebbe riconoscere un rischio di deriva integralista e settaria: alla fine è pronta a dubitare di tutto tranne che del proprio stesso dubitare, e spesso sostituisce alle antiche fedi religiose nuove e più aggressive superstizioni, come la bontà intrinseca di una crescita economica illimitata o il check-up medico come illusorio controllo sulla salute. Il merito de Il suicidio della modernità (Cantagalli, 200 p., euro 14) di Raffaele Iannuzzi consiste nel rilanciare con una certa verve argomentativa il tema fondamentale di Ratzinger (la nostra civiltà tradisce se stessa espungendo le proprie radici cristiane), anche attraverso una fittissima costellazione di autori, a volte citati in modo forse un po' veloce (più da pamphlet militante che da saggio meditato). Avrei però una obiezione centrale da fargli. Da un lato ci ricorda che la religione è soprattutto sfida e rischio (nascendo da una scelta assolutamente libera, e anzi in ciò paradossalmente è l'ultimo rifugio della genuina laicità), dall'altro presenta la fede religiosa come l'approdo salvifico a un porto finalmente protetto, al riparo dai venti minacciosi della scepsi. La fede dunque non tanto come scommessa e vertigine del singolo quanto come ritualità collettiva, liturgia, ortodossia che rassicura e consola. Lo spirito critico, volentieri pugnace e corrosivo, dell'autore si attenua in prossimità della pars costruens. Ora, se l'ateismo non mi appare come l'unica premessa di una vita morale autonoma, ho però l'impressione che nella cultura moderna la fede religiosa si manifesti come qualcosa di molto problematico: è un sentimento incerto, e anzi tremante e timoroso, come sapeva Kierkegaard. La stessa Chiesa cattolica non nasconde il suo imbarazzo quando deve confrontarsi con quella cultura. Il linguaggio dei documenti conciliari, per quanto rivolto ai credenti, si mostra spesso falso e ritualistico, lontano dal senso comune e dalle categorie culturali che formano il nostro orizzonte di vita, come ha osservato tra gli altri Alfonso Berardinelli. Non tanto una preziosa alterità a questo mondo, quanto una desolante astrattezza scolastica. E ancora: proprio alcuni degli autori che cita Iannuzzi, come Simone Weil, hanno sottolineato la difficoltà di compiere una vera esperienza spirituale dentro il cristianesimo attuale, il quale ha tagliato i ponti con il passato, con la tradizione dell'antichità, ha quasi smarrito il senso della bellezza del mondo, ha contaminato l'idea di Dio con l'idea della potenza, ha trasformato abusivamente l'istituzione ecclesiastica - una creazione pur sempre storica, umana - nel corpo di Cristo… Dice Iannuzzi che il cristianesimo riempie di «sapore mistico» la vita. Può darsi che ciò avvenga per qualcuno ma tutto lascia pensare che, almeno storicamente, il borghese ha bisogno di quel vaporoso, nobilitante aroma mistico per fare comodamente i suoi affari e per giustificare una sistematica doppiezza di comportamento. Tutta la nostra vita quotidiana, almeno dal Seicento e Settecento, si fonda su premesse irreligiose e anticristiane. Le azioni dei cittadini, almeno sul piano economico, sono indifferenti ai valori. Non sono buone o cattive ma giuste (se portano al successo) o sbagliate (se lo impediscono). Il nucleo più eversivo, scandaloso del Vangelo («Se avete trovato la vostra vita la perderete…») doveva necessariamente essere depotenziato se si intenda edificare una qualsivoglia, normale convivenza civile. Dato che il saggio di Iannuzzi costringe polemicamente il lettore - sia egli credente o laicista - a un rude esame di coscienza, vorrei tentare anch'io una pars costruens al di là dell'asfissiante paradigma relativista e della celebrazione retorica del dubbio. Di quale "fede" necessaria stiamo parlando? Non si può imporre a nessuno una cosa così impalpabile come la fede in Dio. Possiamo solo decidere di non amare come Dio nessuna entità terrena, imperfetta e transeunte. Ma allora: non si tratterà della semplice fede nella realtà, oggi svilita a effetto retorico e "narrazione" tra le altre? San Tommaso, qui citato, alla realtà ci credeva, e parlava di conoscenza come adeguazione di cosa e intelletto. Vorrei parafrasare Ivan Karamazov: se la realtà non esiste, tutto è permesso. Mi sembra che la principale tentazione dell'uomo moderno sia quella di negare la realtà, e poi di sostituirla con surrogati più manipolabili. Realtà che, per quanto sfuggente e indefinibile, decide in ultima istanza della verità di un enunciato. E intendo la realtà come mondo comune ed esperienza condivisa, come idea di qualcosa che antecede la filosofia, che mi resiste e mi limita e senza la quale la vita diventa desolazione. Il nietzscheano "tutto è interpretazione" non significa che tutto è soggettivo. Rimanda piuttosto alla nostra capacità di trovare un linguaggio adeguato per esprimere la caotica, ambigua, impura esperienza della contemporaneità. E qui forse Iannuzzi (ma potremmo dire: anche Ratzinger) si mostra concentrato esclusivamente sulla filosofia e invece è un po' disattento nei confronti del romanzo moderno, che quel linguaggio ha spesso saputo inventare, insieme a una razionalità aperta, dialogica. Se il diavolo è loico e tende a separare, il genere del romanzo ha invece la vocazione a connettere.Attraverso una pagina di Proust o di Kafka ritroviamo quella fede nella realtà, di cui abbiamo bisogno, oltre al senso "religioso" del destino e alla cognizione del mistero irriducibile della persona. Il teologo Romano Guardini ha scritto che "conoscere" significa incontrare la realtà che vive e palpita di fronte a me. Appunto: per conoscere qualche cosa occorre prima farla esistere, acconsentirvi. L'etica fa esistere l'altro, dà forma e sostanza al mondo fuori di noi. Credo che il romanzo moderno non ha fatto altro che dare continuamente realtà a cose, persone, eventi, e in ciò intrattiene una relazione, sia pure indiretta, con il Bene. 23/04/2009

Torna all'inizio


L'allenatore, i figli, l'amante e il cuoco (sezione: Laici e chierici)

( da "Manifesto, Il" del 23-04-2009)

Argomenti: Laicita'

L'allenatore, i figli, l'amante e il cuoco Una commedia spagnola che invita a vivere la vita con gusto, senza paure e preconcetti. In un paese all'avanguardia, ma con un retrogusto reazionario: è «Fuori menù» l'esordio di Nacho García Velilla interpretato dal mostro sacro del cinema Javier Cámara, che guida il gioco tra i fornelli di un ristorante alla moda, il campo di calcio e la camera da letto Silvana Silvestri La commedia di Nacho García Velilla Fuera de carta («Fuori menù») sui nostri schermi da domani e oggi in anteprima, film d'apertura del festival «Da Sodoma a Hollywood» di Torino è stato un caso in Spagna dove è uscito quattro mesi fa ed è ancora nelle sale. Dopo aver vinto al festival di Malaga il premio del pubblico e come miglior attore (il bravissimo Javier Cámara, puro distillato di sentimento in Parla con me di Almodóvar, qui frizzante protagonista assoluto) con il solo passaparola è stato il successo della stagione. Per Velilla è un esordio cinematografico, giovane veterano del piccolo schermo, l'inventore del format Un medico in famiglia produttore e regista di altre serie di successo come Aída, 7 vidas. L'atmosfera di Fuori menù ci mostra una Spagna metropolitana di energia straripante nelle situazioni e nei rapporti umani, dove l'imprevisto è la regola e ogni elemento nuovo può essere inglobato creativamente: il segreto in fondo della cucina a cui si dedica il protagonista Maxi (Cámara), cuoco di gran classe, gay dichiarato dopo un passato da dimenticare con moglie e figli che ha abbandonato per iniziare la nuova vita. E il destino gli regala un vicino di casa molto sexy, celebre calciatore argentino (interpretato dall'attore cileno Benjamin Vicuña, protagonista di Fuga di Pablo Larrain), e nello stesso tempo i due figli diventati improvvisamente orfani di madre. Erotismo, tragedia e molta commedia, in un frenetico gioco di personaggi e situazioni guidate alla perfezione ci fanno dimenticare subito le incertezze (chiamiamole così) formali del cinema italiano. Personaggi, canzoni e cambi di scena sono la superficie su cui posano difficili problematiche, rapporti familiari non risolti, il passato e l'avvenire oscuri: ma intanto ecco che la vitalità scorre sullo schermo con un gusto tutto spagnolo per la situazione assurda e l'azione al posto della predica. La Spagna così diversa da noi e dove parecchi italiani oggi vorrebbero emigrare: «Voi avete molti anni di democrazia, noi ne abbiamo solo 30, dice Cámara (gli facciamo notare che al 25 aprile saranno poi solo 64 anni e sugli ultimi ci sarebbe molto da dire), per noi è molto importante raggiungere presto gli obiettivi che ci proponiamo. Con Zapatero e la sinistra abbiamo avuto grandi trasformazioni sociali, il riconoscimento degli omosessuali, l'aiuto domiciliare agli stranieri, i nuovi architetti, la nuova cucina appunto. Ma la vera Spagna è un'altra, è un paese machista e conservatore, come lo sono i genitori di Maxi. Le leggi sono una cosa, la pratica è un'altra. Abbiamo sognato di raggiungere tutto e subito, ma sotto sotto c'è lo spagnolo di sempre. La cucina in fondo è l'unica cosa che mette d'accordo gli spagnoli». Velilla aggiunge: «Agli spagnoli è successo quello che succede ai bambini quando gli si nega qualcosa, una volta avuta la libertà l'abbiamo colta con voglia, con entusiasmo. Come Maxi che passa dalla repressione alla libertà totale. Questo passaggio rapido genera confusione, i personaggi non hanno assimilato il cambiamento, e i genitori non digeriscono la verità». Al manifesto italiano del film che declama: «Una commedia diversa, più dissacrante di Almodovar» Velilla replica: «Mi piacciono i film di Almodovar e lavorare con i suoi attori, ma ogni regista ha il suo linguaggio. Ho una lunghissima esperienza televisiva, è di tanto tempo fa Un medico in famiglia, una cosa amabile per un pubblico di massa, che rifletteva la famiglia «per bene». Qui vogliamo confrontarci con qualcosa di più reale. Sono orgoglioso di essere paragonato ad Almodovar, ma i linguaggi sono diversi. Visto da fuori il cinema spagnolo sembra essere solo Almodovar, ma ci sono tanti altri nomi come Amenabar o Coixet, tanti generi diversi, nuovi horror e thriller, ma non attraversano le frontiere. Ed oltre ad Almodovar abbiamo anche altri 'padri', come Fernando Fernan Gomez, Azcona, Bardem e Berlanga. E Buñuel che è un genio e di geni ce ne sono solo tre o quattro in un secolo». La Spagna che è un paese cattolico, si comporta in maniera ben diversa dall'Italia in fatto di libertà dell'individuo: «In Spagna amano il Papa, dice Cámara. Ecco cosa succede: Zapatero ha ricevuto il nunzio apostolico e ha bloccato la legge sull'aborto, ha organizzato un pranzo con il re e il nunzio e ha detto che avrebbe rimandato la legge. Tutti hanno detto: siamo un paese laico, la nostra costituzione è aconfessionale, però quando c'era il nunzio apostolico, anche Zapatero ha calato le braghe. Da noi è difficile parlare con la Curia, sono stati terribili con noi, con l'educazione. Ma la Costituzione è laica, il cattolicesimo non è la religione di stato, però fa parte della nostra cultura». Un altro elemento in comune con l'Italia è la passione per il calcio, ed è uno dei pochi film che affronta il tabù dell'omosessualità dei calciatori: «Io non sono appassionato di calcio. Il coprotagonista all'inizio doveva essere un torero, ma il calcio è più universale. Però non mi risultano casi di omosessualità tra calciatori o toreri». Foto: JAVIER CAMý?RA E LOLA DUEÑAS IN «FUORI MENÙ»; SOTTO, «ANOTHER GAY SEQUEL: GAYS GONE WILD!» DI TODD STEPHENS,FILM USA, FUORI CONCORSO AL FESTIVAL

Torna all'inizio


Lo di amore e verità (sezione: Laici e chierici)

( da "Corriere della Sera" del 23-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Corriere della Sera sezione: Opinioni data: 23/04/2009 - pag: 38 TERREMOTO, STATO E CHIESA Lo «scandalo» di amore e verità di LUCA DIOTALLEVI C aro Direttore, con garbo, e con uno stile che è già una indicazione di soluzione, Michele Salvati su questo giornale (martedì scorso) si è chiesto: «Perché la Chiesa non accentua questa sua missione di carità più di quanto, o almeno quanto, essa sottolinea la sua intransigenza in materia di procreazione assistita o di testamento biologico? » Salvati si era appena riferito alle iniziative assunte da tante diocesi italiane e dalla Cei in risposta agli effetti della crisi economica e più recentemente a quelli del terremoto d'Abruzzo. Sarebbe un peccato non dedicare attenzione a questa che l'autore definisce una «modesta proposta» (e all'altra poi non così slegata di imitare in altri settori della pubblica amministrazione l'esempio positivo dato dalla nostra Protezione civile quando è alle prese con l'immediato post emergenza). Ovviamente, non ho risposte alla domanda di Salvati, semplicemente gli affianco un' altra domanda. Non credo che Salvati riproponga il vecchio schema dell'illuminismo francese: lo Stato vigila sulla verità e la legge, mentre per la Chiesa e i preti c'è spazio se si occupano dell'elemosina e dei semplici. Tuttavia, la sua domanda suppone uno schema secondo il quale amore e verità possono essere dosati a piacimento e riequilibrati quando serve, come si fa con le quantità di due sostanze differenti: acqua e vino, sale e pepe. Dunque, l'agire della Chiesa cattolica in Italia lascia trasparire l'intralcio, o lo scandalo, di un certo legame tra amore e verità, di una loro non indipendenza reciproca. Ora, mi chiedo se la comunità civile trarrebbe vantaggio dalla scomparsa di questo scandalo, scandalo di verità e di amore non reciprocamente indipendenti. Quest'ultima, mi sembra una domanda più facile, per la quale è forse possibile reperire una risposta. Se pensiamo a tanti illustri esponenti del pensiero liberal degli ultimi decenni, basti citare Rorty e Rawls, ci accorgiamo quale coraggioso cammino hanno intrapreso per liberare la loro iniziale idea di ragione, di ragione pubblica, da ogni patina di necessaria secolarità, da ogni implicazione di laicismo. I loro testi più recenti rivendicano per le verità che affermano una qualità anche morale. In questo modo, il cammino teologico del Novecento (von Balthasar, Rahner, Congar, ma anche Paolo VI, Giovanni Paolo II e poi Benedetto XVI) in un certo senso converge con larga parte del cammino del pensiero filosofico: la riscoperta del grande valore della dignità della persona umana e della sua libertà. In tutto ciò c'è davvero una lezione comune: non ce la si fa a praticare un pensiero rigoroso ma eticamente agnostico, non ce la si fa a riconoscere come amore una prassi che non accetti il vaglio dalla critica. A me pare questa la direzione nella quale dobbiamo cercare tutti, cercare ancora. Tanto certa scolastica è il Papa a dirlo quanto certo laicismo sono ormai alle nostre spalle. O meglio sono alle spalle degli specialisti, ma nella società circolano ancora i miti (o gli spettri) dell'amore pura passione e della verità neutra ed oggettiva. Mi chiedo e me lo chiedo da cittadino: quale vantaggio potremmo trarre dalla scomparsa dello scandalo che la Chiesa produce di fronte al grande pubblico praticando e predicando un amore e una verità che in qualche misura si implicano? E quando è in ballo la scrittura di leggi? Che ne è allora di questa confortante convergenza? Per opera dei due ultimi presidenti della Repubblica (Ciampi e Napolitano), siedono oggi nella Corte costituzionale due scienziati del diritto, di diversissima estrazione anche disciplinare, che con i loro studi e la loro azione ci indicano allo stesso tempo un passaggio storico ed un nodo che appare visibile e cruciale dall'una e dall' altra delle due prospettive appena citate. Il tempo che viviamo è testimone della fine di una parentesi, che nelle regioni dell'Europa a sud del Canale della Manica a volte sembrava destinata a durare un'eternità. Ciò che sta finendo è la parentesi dello «Stato», dello Stato assoluto, quello che pretendeva di ridurre il diritto alla legge (a differenza di quanto è avvenuto nei secoli precedenti e di quanto non ha mai smesso di verificarsi in Gran Bretagna e negli Stati Uniti). Se non contrastiamo il declino dello «Stato », se lasciamo che tra legge e diritto diminuiscano le distanze ed aumentino le differenze, se anche in Europa accettiamo di tornare «società aperta» in cui pubblico non è sinonimo di «Stato», riduciamo la minaccia di una verità (atea o religiosa, poco importa) che brandisce la legge e quella speculare di una legge che si sbarazza del diritto e di ogni istanza veritativa esterna. Ma, in fondo, quale era la prima «modesta proposta» di Salvati? Portare un po' più di specializzazione e di responsabilità nei singoli comparti della pubblica amministrazione. (Anche i bambini sanno che Bertolaso è il responsabile della Protezione civile. Ma chi di noi conosce i nomi dei responsabili di altri e non meno importanti poteri pubblici?) Ma, del resto, aumentare informazione e potere di scelta dei cittadini-elettori e aumentare definizione ed imputabilità personale dei poteri pubblici, è un altro nome per la fine dello «Stato», dello stato ab solutus, di una macchina enorme e pervasiva sciolta da ogni responsabilità, che possiede la legge e privatizza la carità. * Sociologo, Università di Roma

Torna all'inizio


Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno. (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 23-04-2009)

Argomenti: Laicita'

La data prevista per l'uscita della nuova enciclica sociale è stata stabilita per fine giugno, ma la decisione non può dirsi ancora definitiva perché Benedetto XVI ha voluto "ristrutturare" il paragrafo dedicato alla crisi finanziaria che ha messo in ginocchio le economie mondiali. Sabato scorso, a Castelgandolfo, sono arrivati per un mini-summit i cardinali Angelo Bagnasco, presidente della Cei; Camillo Ruini, suo predecessore; Angelo Scola, patriarca di Venezia; Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna. Sono porporati particolarmente legati a Ratzinger. Bagnasco, come presidente della Cei, è impegnato nell'azione in favore delle famiglie colpite dalla crisi (con un fondo di solidarietà), Ruini è consigliere stimato e ascoltato, Scola si è occupato di etica e impresa, Schoenborn è stato allievo del Papa. Questo è l'articolo che pubblico oggi sul Giornale. Proprio ieri, all'udienza generale, parlando della figura del santo monaco Ambrogio Autperto, Benedetto XVI ha accennato alla crisi, che, ha spiegato, è stata causata dalla "cupidigia". Scritto in Varie Commenti ( 5 ) » (No Ratings Yet) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Apr 09 Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato stamane una dichiarazione di padre Federico Lombardi che, riproponendo le parole pronunciate domenica da Benedetto XVI, critica - pur senza nominarlo direttamente - il presidente iraniano, che ieri ha ripetuto a Ginevra le sue affermazioni che negano a Israele la legittimità ad esistere: "La Santa Sede deplora l'utilizzazione di questo forum dell'ONU per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato. Ciò non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile. Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti, migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo". Com'è noto diversi Paesi occidentali, tra i quali Gli Stati Uniti, la Germania e l'Italia, hanno disertato la conferenza di Ginevra sul razzismo per i contenuti antisemiti del documento preparatorio, che è stato però corretto: i contenuti antisemiti sono stati espunti, e c'è un'esplicita menzione di memoria dell'Olocausto. Ferma restando la libertà dei Paesi che hanno deciso di non partecipare, ho trovato davvero ingenerose le critiche rivolte al Vaticano per aver deciso comunque di essere presente. In particolare quelle del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha tentato di creare l'ennesimo motivo del contendere mediatico con il Papa proprio alla vigilia dell'importante viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele e Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). E' stata fatta troppa confusione: una cosa sono le esternazioni di Ahmadinejad, che nega a Israele il diritto ad esistere, un'altra è la conferenza di Ginevra contro il razzimo e la bozza di documento che, ripetiamo, non contiene nella versione corretta alcuna affermazione antisemita. Certo, le inaccettabili "sparate" del presidente iraniano rischiano di compromettere irrimediabilmente l'esito dei lavori. Ma non è detta l'ultima parola. Aggiungo queste parole di Sergio Romano, pubblicate sul "Corriere" di oggi: "Avremmo dovuto andare a Ginevra per affermare le nostre verità, rintuzzare le faziose parole di Ahmadinejad, separare i faziosi dai ragionevoli (esistono anche quelli), comprendere le ragioni degli altri, lasciare agli atti della Conferenza programmi e concetti a cui avremmo potuto fare riferimento in altri momenti e circostanze. La Santa Sede lo ha fatto e ci ha dato, in questo caso, una lezione di laico buon senso". Scritto in Varie Commenti ( 37 ) » (7 votes, average: 3.71 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 18Apr 09 Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute La Segreteria di Stato ha replicato ieri con una nota alla protesta ufficiale presentata dal governo belga in seguito a una mozione votata dalla Camera dei rappresentanti di Bruxelles, che aveva definito "inaccettabili" le frasi del Pontefice sul preservativo e la lotta all'Aids. Le critiche del Belgio sono state rispedita al mittente. La Segreteria di Stato ricorda che il Pontefice «ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell'umanizzazione della sessualità e, dall'altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l'impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l'Aids non sarà vinta». Nell'articolo che pubblico oggi sul Giornale, aggiungo che è attesa nelle prossime ore - forse già a mezzogiorno di oggi - la nomina del nuovo ministro della sanità del Vaticano: si tratta del sessantenne arcicescovo di Radom (Polonia), Zygmunt Zimowski, che dal 1983 al 2002 ha lavorato alla Congregazione per la dottrina della fede ed è dunque ben conosciuto da Papa Ratzinger. Con il suo arrivo a Roma i capi dicastero curiali di origine polacca diventeranno tre (oltre a lui, ci sono i cardinali Zenon Grocholewski all'Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (9 votes, average: 3.44 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Quando sarà pubblicata la terza enciclica di Benedetto XVI? Il progetto iniziale prevedeva che uscisse l'anno scorso, le prime anticipazioni - a partire dal titolo, "Caritas in veritate" - risalgono infatti ai primi mesi del 2008. Doveva essere pubblicata nel quarantesimo anniversario dell'enciclica "Populorum progressio" di Paolo VI (marzo 1968), poi il cardinale Segretario di Stato disse che sarebbe slittata probabilmente a ridosso dell'estate. Poi si parlò di dicembre. A fine anno il testo sembrava pronto, dopo l'ingresso nel gruppo di lavoro del neo-arcivescovo di Monaco di Baviera, monsignor Marx. La crisi finanziaria aveva provocato un ulteriore ritardo, ma nelle prime settimane del 2009 si dava per certo che l'enciclica sarebbe uscita con data 19 marzo - festa di San Giuseppe - e resa nota prima di Pasqua. Si è poi detto che sarebbe slittata a maggio (firmata il 1 maggio). Ora anche l'ipotesi di quella data sembra definitivamente tramontare e nei sacri palazzi è opinione diffusa che l'enciclica sociale possa vedere la luce a ridosso dell'estate, se tutto va bene. Quali sono le cause del ritardo? Fonti autorevoli confermano al Giornale che il problema sarebbe stato rappresentato proprio dalla parte aggiunta al testo, e riferita alla crisi economica mondiale. La stesura fin qui approntata, infatti, non avrebbe incontrato il gradimento del Pontefice che, ovviamente, per passaggi "tecnici" di documenti così importanti, è solito affidarsi agli esperti, ma che non rinuncia poi a intervenire, a chiedere modifiche e aggiustamenti. "Caritas in veritate" risulta dunque essere, fino a questo momento, il testo più travagliato del pontificato di Benedetto XVI, che oggi festeggia l'ottantaduesimo compleanno e si accinge a ricordare il quarto anniversario dell'elezione. Anche oggi il Papa ha festeggiato (poco) e lavorato (molto): l'attenzione sua e dei collaboratori più stretti è tutta rivolta in questo momento al prossimo viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele, Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). Tra le nomine curiali attese nelle prossime settimane (o nei prossimi mesi) c'è quella del nuovo "ministro della Sanità", in sostituzione del dimissionario cardinale Barragàn; quella del nuovo presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, in sostituzione del cardinale Martino - che però resterà al suo posto fino alla pubblicazione dell'enciclica sociale, prima di essere sostituito, sembra, da un prelato africano. Per quanto riguarda la Segreteria di Stato, invece, non ci dovrebbero essere sorprese ai livelli altissimi (voci di una promozione del Sostituto Filoni a un ufficio cardinalizio sembrano al momento prive di fondamento), mentre è più probabile che non tardino molto ad arrivare le promozioni a nunzio dei numeri tre Caccia (assessore) e Parolin (sottosegretario ai rapporti con gli Stati). Concluso il lavoro per l'enciclica, dovrebbe lasciare la Segreteria di Stato anche l'arcivescovo Sardi, che coordina il gruppo di scrittori incaricato di collaborare con il Papa per la stesura dei discorsi. Sardi dovrebbe ricevere un incarico presso l'Ordine di Malta, e al suo posto potrebbe andare monsignor Gloder. Infine, si parla con insistenza della possibilità di un prossimo cambio alla direzione della Sala Stampa vaticana. Ma al momento non è stata presa alcuna decisione al riguardo. Scritto in Varie Commenti ( 78 ) » (14 votes, average: 3.07 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Il Papa dai terremotati Per la visita di Benedetto XVI ai terremotati d'Abruzzo si lavora con l'ipotesi della data del 1 maggio. Da quanto apprendiamo sarebbe stato lo stesso responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, a indicarla, suggerendo al Pontefice attraverso i suoi collaboratori di non recarsi subito nelle zone colpite dal sisma. Il Papa, invece, avrebbe voluto essere presente prima possibile tra la gente che ora vive nelle tendopoli, per manifestare la sua vicinanza e la sua solidarietà. Aggiornamento del 18 aprile: il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Lombardi, ha annunciato che la visita del Papa ai terremotati dell'Abruzzo si svolgerà nella mattinata di martedì 28 aprile. Scritto in Varie Commenti ( 72 ) » (13 votes, average: 3.08 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 11Apr 09 Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Cari amici, oggi, Sabato Santo, è la giornata del silenzio e dell'attesa. Duemila anni fa, quel giorno, gli undici apostoli e i discepoli di Gesù erano affranti, abbattuti, impauriti per la fine tremenda che era toccata al loro maestro. C'è solo una donna che vive quelle ore d'angoscia e di dolore presentendo che qualcosa sta per accadere: Maria. Questa notte la Chiesa celebra il rito più importante dell'anno, la veglia della luce. Questa notte l'unico uomo che nella storia abbia detto di sé "io sono la via, la verità e la vita", risorge e con il suo corpo glorioso, appartenente ormai alla dimensione dell'eternità, si fa vedere, si fa nuovamente incontrare, mangia e beve con i suoi amici. Che da impauriti si trasformano in instancabili annunciatori della resurrezione di Gesù. E' il cuore dell'annuncio cristiano, il fondamento della fede. Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato agli indizi di storicità di quell'evento straordinario e unico. Credere nella resurrezione è un atto di pura fede, nessuna dimostrazione scientifica o prova storica potrà mai convincere qualcuno. Ma il credente sa di non scommettere la sua vita sui fantasmi, sulle leggende o sulle proiezioni mentali di qualche mistico invasato. Sa che ci sono ragionevoli indizi per credere. E' il modo con cui vorrei augurare buona Pasqua a ciascuno di voi, avendo gli occhi e il cuore ancora pieni di dolore per la tragedia accaduta in Abruzzo. Ieri è stato davvero un Venerdì Santo di Passione. La grande domanda, il grido straziante dell'uomo di fronte alla sofferenza, alla morte, al dolore innocente è scolpita nei tanti volti di coloro che sono stati colpiti dal sisma. Di fronte a questo grido, non valgono i discorsi, le frasi fatte, l'esposizione di una dottrina. Personalmente mi sento incapace di dire alcunché. Ma questa domanda ha avuto una risposta: Dio, all'uomo che soffre, non ha offerto una soluzione, ma una compagnia, quella di suo Figlio, che ha sofferto ed è morto sulla croce, Lui, il giusto innocente. Si è fatto ammazzare per noi, per i nostri peccati. La risposta di Dio è stata l'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù. L'unica risposta a quella domanda senza risposta, può essere soltanto l'abbraccio, la compassione, la compagnia, la vicinanza. Buona Pasqua a tutti. Scritto in Varie Commenti ( 54 ) » (12 votes, average: 4.08 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato alla tensione crescente fra la Chiesa Usa e il presidente Barak Obama. Tensione che coinvolge anche il Vaticano: da settimane infatti si è creato un impasse per la nomina del nuovo ambasciatore Usa, che dovrà sostituire Mary Ann Glendon (designata da Bush e notoriamente vicinissima alle posizioni di Benedetto XVI). La Santa Sede vorrebbe un diplomatico professionista cattolico e non un politico del partito democratico da premiare per il suo sostegno alla campagna di Obama. Non è facile infatti trovare infatti politici cattolici del partito democratico che non siano "pro choice" sull'aborto. Nelle pagine culturali, inoltre, ho ampiamente recensito il nuovo libro di Camillo Langone: una guida Michelin alle messe italiane. Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (9 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 06Apr 09 I "trafficanti di uomini" All'Angelus di ieri il Papa ha parlato degli immigrati vittime dei "trafficanti di uomini". Quando pensiamo a forme di moderna schiavitù, ci vengono in mente Paesi sottosviluppati, lontanissimi da noi. Non sempre è così. Mi ha profondamente colpito questa intervista video realizzata dal direttore di Fides Luca De Mata per uno dei suoi programmi documentario. L'uomo che parla è un immigrato sudamericano in Nord America. Scritto in Varie Commenti ( 78 ) » (7 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Questa sera Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro con i giovani la messa per il quarto anniversario della morte di Papa Wojtyla. Nell'omelia, dopo aver detto che il ricordo di Giovanni Paolo II "continua a essere vivo nel cuore della gente" e aver citato la fecondità del suo magistero con i giovani, Ratzinger ha parlato del momento attuale e del pericolo che la fede sia strumentalizzata: "Fate attenzione: in momenti come questo, dato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, potrebbe essere più forte il rischio di ridurre la speranza cristiana a ideologia, a slogan di gruppo, a rivestimento esteriore. Nulla di più contrario al messaggio di Gesù! Egli non vuole che i suoi discepoli "recitino" una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi "siano" speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui! Vuole che ognuno di voi, cari giovani amici, sia una piccola sorgente di speranza per il suo prossimo, e che tutti insieme diventiate un'oasi di speranza per la società all'interno della quale siete inseriti. Ora, questo è possibile ad una condizione: che viviate di Lui e in Lui" Scritto in Varie Commenti ( 57 ) » (11 votes, average: 4.91 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 01Apr 09 Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Benedetto XVI, di ritorno dall'Africa, ha scritto una lettera al premier inglese Gordon Brown per il G20 che inizia a Londra. Eccone qualche passaggio: "Il Vertice di Londra, così come il Vertice di Washington che lo precedette nel 2008, per motivi pratici di urgenza si è limitato a convocare gli Stati che rappresentano il 90% del PIL e l'80% del commercio mondiale. In questo contesto, l'Africa subsahariana è presente con un unico Stato e qualche Organismo regionale. Tale situazione deve indurre i partecipanti al Vertice a una profonda riflessione, perché appunto coloro la cui voce ha meno forza nello scenario politico sono quelli che soffrono di più i danni di una crisi di cui non portano la responsabilità. Essi poi, a lungo termine, sono quelli che hanno più potenzialità per contribuire al progresso di tutti". "Occorre pertanto fare ricorso ai meccanismi e agli strumenti multilaterali esistenti nel complesso delle Nazioni Unite e delle agenzie ad essa collegate, affinché sia ascoltata la voce di tutti i Paesi del mondo e affinché le misure e i provvedimenti decisi negli incontri del G20 siano condivisi da tutti". "Allo stesso tempo, vorrei aggiungere un altro motivo di riflessione per il Vertice. Le crisi finanziarie scattano nel momento in cui, anche a causa del venir meno di un corretto comportamento etico, manca la fiducia degli agenti economici negli strumenti e nei sistemi finanziari. Tuttavia, la finanza, il commercio e i sistemi di produzione sono creazioni umane contingenti che, quando diventano oggetto di fiducia cieca, portano in sé stesse la radice del loro fallimento. L'unico fondamento vero e solido è la fiducia nell'uomo. Perciò tutte le misure proposte per arginare la crisi devono cercare, in ultima analisi, di offrire sicurezza alle famiglie e stabilità ai lavoratori e di ripristinare, tramite opportune regole e controlli, l'etica nelle finanze". Scritto in Varie Commenti ( 142 ) » (10 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono Andrea Tornielli, il vaticanista del Giornale, classe 1964, laurea in storia della lingua greca. Sono sposato e ho tre figli. Vivo tra Roma e Milano Tutti gli articoli di Andrea Tornielli su ilGiornale.it contatti Categorie Varie (345) Ultime discussioni Artefice1: L'Esistenza sarebbe il Mercato. (Un gioco che PER l'Individuo Volenteroso va benissimo. Mercato dove... Marina: «Avevo fame e non mi avete dato da mangiare; ero prigioniero, e non mi avete visitato». Vai papa a pregare... Gladiator: silvano,dietro l' esagerazioni, c'è molto di vero. Gladiator: Si impicca dirigente Freddie Mac Usa, David Kellerman responsabile mutui Il vice presidente e responsabile... Paolo: Mai momento fu più propizio per una enciclica sociale. Gli articoli più inviati Il voto "veltroniano" di Maria: lettera blasfema di don Farinella - 13 Emails Messe show, facciamo un catalogo? - 10 Emails Accordo tra S.Sede e lefebvriani, conto alla rovescia - 9 Emails Nasce a Roma la prima parrocchia personale in rito antico - 8 Emails Caso Williamson, Benedetto XVI scrive ai vescovi - 8 Emails Amato ai santi e il gesuita spagnolo Ladaria al Sant'Uffizio - 7 Emails Neocatecumenali, il Papa ha approvato gli statuti - 6 Emails Neocatecumenali, faranno la comunione in piedi - 6 Emails La battaglia finale - 5 Emails Dopo la messa tridentina, in Cattolica cambiano l'altare - 5 Emails Ultime news An error has occured; the feed is probably down. Try again later. Blog Amici Dio: pace o dominio Il blog di Accattoli Il blog di Francesco Agnoli il blog di Fratel Ettore Il blog di Giacomo Galeazzi il blog di Jesùs Bastante Il blog di Magister il blog di Marcello Foa Il blog di Marco Tosatti Il blog di Matteo L. Napolitano Il blog di Phil Pullella Il blog di Raffaella il blog di Riccardo Bonacina Il blog di Rodari il blog di Stefano Tramezzani Blogroll Il sito di Radio Maria Siti Utili Avvenire Fides Il sito di Radio Maria Il sito sul cardinale Siri Korazym La Santa Sede Sito web ilGiornale.it Sussidiario.net April 2009 M T W T F S S « Mar 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Archivio dei post April 2009 (10) March 2009 (15) February 2009 (13) January 2009 (14) December 2008 (13) November 2008 (13) October 2008 (18) September 2008 (14) August 2008 (8) July 2008 (17) June 2008 (17) May 2008 (19) April 2008 (16) March 2008 (15) February 2008 (15) January 2008 (14) December 2007 (13) November 2007 (18) October 2007 (16) September 2007 (18) August 2007 (19) July 2007 (30) Trackback recenti den Fall Williamson exsultet.net: Papstbrief als Reaktion blogring.org: Blogring per andrea... phalaris: sul Filioque, ma sui dogmi la sostanza cambia ben poco?? Grazie. Corrado: Mi scuso per la .http://blog.ilgiornale. it/tornielli/2008/07/02/roma-e -fraternita-san-pio-x-il-dialo go-va-avanti/Read "How can I tell the difference from phalaris grass that has DMT in it?" at Home & Garden The Daily P.E.E.P.: Antonio Cardinal Cañizares Llovera Abiura: Comment on Thornborn, un Dan Brown cattolico? by Rovere I più votati Violenze e minacce, dobbiamo vigilare - 107 Votes La comunione nella mano, la fine dell'inginocchiatoio - 57 Votes Milano e il motu proprio, la colpa è della stampa - 54 Votes La preoccupazione dei vescovi per il regime di Chavez - 51 Votes In difesa del cardinale Tettamanzi - 48 Votes Se lo storico replica: "Lei non sa chi sono io!" - 48 Votes Il Papa non andrà alla Sapienza - 42 Votes Ancora sugli statuti del Cammino, approvati dalla Chiesa - 40 Votes Il parroco trevigiano trasforma l'oratorio in moschea - 39 Votes Ebrei salvati da Pio XII: Bruno Ascoli, guardia palatina - 39 Votes Recent Posts Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Il Papa dai terremotati Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone I "trafficanti di uomini" Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Pagine About Disclaimer I miei libri Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro Pannello di controllo Login Entries RSS Comments RSS WordPress.com Photos Feed RSS di questo blog Feed RSS dei commenti al blog Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 disclaimer Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti

Torna all'inizio


se la capitale laica si divide sull'ora di religione - andrea tarquini berlino (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 24-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Pagina 43 - Esteri I gruppi "Pro Reli" e quelli "Pro Ethik" domenica si sfidano sull´ingresso delle confessioni a scuola Uno scontro culturale e politico che via referendum rischia di ricreare il muro tra Ovest e Est Se la capitale laica si divide sull´ora di religione Da una parte, con la Cdu-Csu, gruppi cattolici, protestanti, ebrei e musulmani Dall´altra i sostenitori della lezione di etica: "Una materia che unisce tutti" ANDREA TARQUINI BERLINO dal nostro corrispondente Una guerra sulla religione a scuola, un Kulturkampf, spacca Berlino e la Germania, e domenica gli elettori della capitale diranno chi vincerà. Sembra un paradosso, ma proprio la capitale, che è la più laica e atea tra le grandi città tedesche, è chiamata a decidere quali devono essere il posto e di fatto il rapporto di forze tra etica non confessionale e religioni nell´insegnamento e nella società. Lo scontro mobilita partiti, associazioni civiche, media e vip. E soprattutto polarizza più che mai, divide destra e sinistra democratiche, a volte con toni da guerra fredda. Il suo esito sarà rilevante anche in vista delle elezioni politiche di dicembre. Due milioni e quattrocentomila persone, tanti sono i berlinesi aventi diritto di voto, sono chiamati a esprimersi al referendum che "Pro Reli", cioè "Per la religione", un´associazione di base di cattolici, protestanti, ebrei, musulmani moderati, sostenuta dalla CduCsu della Cancelliera, ha ottenuto con una raccolta di firme. Sfida il sindaco-governatore socialdemocratico (Spd) Klaus Wowereit, il quale del 2006 ha fatto di Berlino un´eccezione nel paese sul tema difficile dell´ora di religione. Nella maggior parte dei 16 Stati (Bundeslaender) tedeschi, infatti, religione (cristiana, ebraica, musulmana o qualsiasi altra) o etica universale sono materie facoltative alternative, a pari dignità. Wowereit, che governa la città insieme ai postcomunisti della Linke, ha invece introdotto l´etica quale materia obbligatoria per tutti, mentre la religione è facoltativa. L´associazione di base "Pro Ethik" ("Per l´etica") fa campagna per lui. La vecchia opinione di Juergen Habermas, uno dei massimi pensatori laici tedeschi, secondo cui nella società, senza i valori religiosi, perdono punti di riferimento anche i non credenti, non sembra convincere l´ultralaico Wowereit. "Votate sì alla pari dignità tra etica e religione, perché è una questione di libertà", dicono i vip schierati con "Pro Reli". Personaggi non sospetti di foga clericale, anzi noti per posizioni liberal e aperte, come Guenter Jauck, uno dei più noti conduttori tv tedeschi, o la moderatrice Tita von Hardenberg: «Lo Stato non può arrogarsi su questo tema una posizione di monopolio». Tutto sbagliato, ribattono i portavoce del no, come il giovane scrittore di sinistra Arne Seidel: «Io voglio la lezione di etica insieme, per tutti gli scolari e studenti, quale che sia la loro confessione e origine». Sono due posizioni entrambe rispettabili, ma lontanissime. L´etica obbligatoria per tutti, afferma l´ex sindaco Spd Walter Momper, è importante anche in nome dell´integrazione tra diverse comunità, qui a Berlino dove 40 bambini su 100 nascono figli di stranieri o di cittadini d´origine straniera. «Se ognuno studia la sua religione separato, danneggeremo l´integrazione che deve cominciare dalla scuola». Sul fronte opposto, pareri opposti. Da voci insospettabili di volontà discriminatorie: come Stephan Kramer, un leader della comunità ebraica. «Se voglio rispettare un´altra concezione del mondo devo prima sapere chi sono, quali sono le mie radici», afferma. Fin qui i toni civili del dibattito. Ma la propaganda dei due fronti poi si è fatta pesante. Un manifesto di "Pro Reli" mostrava una cesta con dentro indumenti solo di colore rosso, come a dire che chi chiede di votare no è automaticamente comunista. Neanche quelli di "Pro Ethik" vanno per il sottile: nei loro poster raffigurano la famosa stampa di Albrecht Duerer, le mani in preghiera, sullo sfondo di un tappeto di fiori bruni, il colore che in Germania indica i nazisti. Oppure affiancano un prete cristiano e un Taliban ritratti entrambi a far lezione. Chi vincerà? Gli ultimi sondaggi danno al "sì" un lieve vantaggio, il 51%, nonostante si calcola che i berlinesi non credenti siano 6 su 10. Ma se domenica sera il numero di partecipanti al voto si rivelerà insufficiente, il risultato del referendum sarà nullo. Comunque finisca, il Kulturkampf sull´ora di religione sta ricreando un Muro nelle anime tra le due Berlino: all´Ovest i paladini della pari dignità tra religione ed etica a scuola sono in decisa maggioranza, mentre nell´Est "rosso" il "no" si prepara a stravincere.

Torna all'inizio


Bersani, Tremonti e i cardinali Ecco il nuovo club degli antiliberisti (sezione: Laici e chierici)

( da "Riformista, Il" del 24-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Bersani, Tremonti e i cardinali Ecco il nuovo club degli antiliberisti INCONTRI. Pierluigi Bersani discute di modello sociale per il Paese con il cardinale Achille Silvestrini. Giulio Tremonti dialoga con Angelo Bagnasco, che offre una sua ricetta contro la recessione. di Paolo Rodari «Eminenza, amici e compagni». È il singolare incipit del discorso tenuto ieri da Pierluigi Bersani al termine di un dibattito - organizzato da Nens, l'associazione fondata dallo stesso Bersani e da Vincenzo Visco - avvenuto a Roma intorno al modello sociale ed economico del paese. Un dibattito per riflettere sulla genesi dell'attuale crisi economica, cercarne i motivi e trovare nuove soluzioni. Un dibattito nel quale il responsabile economico del Pd, sicuro candidato alla segreteria del partito nel congresso del prossimo ottobre, trova affinità e convergenze con la visione economica propria della dottrina sociale della Chiesa. L'eminenza presente era il cardinale Achille Silvestrini. Già, perché riflettere sulla crisi e sul modello di sviluppo economico che l'ha provocata, significa in qualche modo affondare il colpo su quella che Bersani ha chiamato «egemonia neoliberista». Un'egemonia che ha provocato lo sfacelo attuale. Un'egemonia che trova nella visione sociale cattolica un suo naturale nemico. Tanto che, non a caso, mai come in queste ore si moltiplicano le convergenze sui temi economici tra i leader di due mondi storicamente lontani. Convergenze anti-liberiste, in nome di una svolta sociale appena pochi mesi fa impensabile. Oltre al duetto Bersani-Silvestrini, l'altro ieri - e l'Osservatore Romano ne ha dato grande rilievo - c'è stato quello Bagnasco-Tremonti in una tavola rotonda promossa dall'Istituo Aspen, presente anche Enrico Letta. E se non fosse stato per un forfait dell'ultima ora, ieri ce ne sarebbe dovuto essere un terzo di duetto, ancora fra Tremonti e il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente di Iustitia et Pax, uno dei principali collaboratori del Papa nella difficile e non ancora compiuta stesura dell'enciclica dedicata ai temi sociali e alla globalizzazione anche alla luce della crisi in corso. Il «socialista scandinavo» Tremonti - come lo definisce Francesco Cossiga - già da qualche mese ha fatto proprio il pensiero della Chiesa in materia economica. Ciò è avvenuto anzitutto qualche mese fa nella prolusione tenuta per l'apertura dell'anno accademico dell'università Cattolica, dove ha citato come profetico in materia economica un testo di Ratzinger del 1985, Church and Economy in Dialogue, nel quale l'attuale Pontefice sostiene che l'economia non può essere scissa dall'etica. Ma i prodromi della svolta tremontiana c'erano già nel libro La paura e la speranza e, ancora, nella conversione apertamente dichiarata alla triade di mazziniana memoria «Dio, patria e famiglia». L'altro ieri, le idee del ministro dell'Economia si sono incrociate con quelle del cardinale Bagnasco. Questi, in occasione delle varie prolusioni tenute nelle assemblee generali e nei consiglio della Cei, ha sempre insistito sulle sfide che la crisi economica pone alla Chiesa. E l'altro ieri, come ha titolato l'Osservatore, ha chiesto la promozione di «nuove reti di solidarietà contro la miseria e l'esclusione sociale». All'egemonia neo liberista che pone l'interesse dell'individuo sopra quello della società, Bagnasco ha contrapposto un nuovo «sistema di welfare» che privilegi , tramite un'apposita «cabina di regia», la responsabilità di individui e governanti, la centralità della persona e che abbia una sola finalità: il bene comune. Superare il neo liberismo significa anche non cadere in uno dei suoi opposti, il materialismo di Karl Marx. Davanti a Bersani e Silvestrini, ha sviscerato la cosa anche un interessante intervento di Roberto Gualtieri dell'Università di Roma. Nella Spe Salvi Benedetto XVI chiede di superare l'idea materialista che l'uomo sia solo il prodotto di condizioni economiche. Ma superarla significa mettere al centro di un nuovo modello di sviluppo la persona e le relazioni tra le persone, e insieme il legame inscindibile tra dimensione spirituale, morale e materiale. L'ha detto ieri ancora Bersani: i problemi vanno affrontati con il dialogo «ma anche con questioni di etica». L'umanesimo laico e quello religioso, infatti, «hanno la stessa radice cristiana» e il contributo che può arrivare dall'Italia, in questo senso, «dovrebbe essere di valore mondiale». Anche perché l'attuale fase si chiude con «una recessione senza precedenti». E ora sono necessari aggiustamenti su vari piani, che ridefiniscano le regole di finanza accompagnati da «aggiustamenti dell'economia reale per ridurre le zone d'ombra e di incertezza», e sarà necessario «costruire mercati interni più dinamici». Sua eminenza, appunto il cardinale Silvestrini, ha detto che la crisi è un'occasione anche per la Chiesa. Questa vigila costantemente «su certe tematiche» e deve farlo con la medesima assiduità anche sull'emergenza economica. Occorre vigilare perché i problemi economico-finanziari hanno una genesi profonda che riguarda tutti. 24/04/2009

Torna all'inizio


Caro Gervaso, lei si è sempre dichiarato un liberale vero senza santi in Paradiso. N... (sezione: Laici e chierici)

( da "Messaggero, Il" del 24-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Venerdì 24 Aprile 2009 Chiudi Caro Gervaso, lei si è sempre dichiarato un liberale vero senza santi in Paradiso. Non manca mai di citare ai suoi lettori il grande giornalismo, nonché il mio corregionale, di cui vado fiero, Panfilo Gentile, a proposito della laicità dello Stato. Lo Stato, come diceva Gentile, non può dipendere da nessuna autorità spirituale, perché lo Stato, il vero Stato, è laico. Lei sostiene, a proposito di una risposta data a un lettore, che se la diccì non avesse confuso, e tanto furbescamente identificato il buon cittadino con il buon cattolico e altrettanto furbescamente confuso il reato con il peccato, il potere non lo avrebbe, forse, mai perduto. La domanda che le pongo è la seguente: l'attuale maggioranza di governo, capeggiata dal suo amico di vecchia data Berlusconi, non le sembra che sia succube del potere ecclesiastico, e che, come la vecchia diccì, identifica il buon cittadino con il buon cattolico? Come mai da tutta Europa si è sollevata una grande protesta contro il Papa quando ha parlato di preservativi (da non usare perché non risolvono il problema dell'Aids), mentre dalla furbesca cattolica Italia e dai tanti finti liberali, fra i quali annovero anche lei, nessuna protesta, tutti zitti con il capo chino davanti alla gerarchia vaticana? Non le sembra un'evidente contraddizione, una grande anomalia quella di tacere di fronte alla Santa Romana Chiesa pur di non sperperare qualche voto dei tanti che, furbescamente, come il nostro Presidente del Consiglio, si proclamano cattolici? Lei pensa che nel nostro Paese ci siano ancora dei liberali alla Panfilo Gentile, alla Montanelli, alla Biagi. Ma mi faccia il piacere... Mario Ruperto Caro Ruperto, non ho mai detto, né scritto, che questa destra sia liberale e laica, che questa sia la mia destra. Questa destra, così com'è, non mi piace, ma mi piace ancora meno questa sinistra. Dovendo scegliere fra la prima e la seconda, scelgo la prima. Dovendo scegliere tra il fondatore di Forza Italia e del Popolo delle Libertà e il vice fondatore del Partito Democratico, o di quel che ne resta, se qualcosa ne resta, scelgo il Cavaliere. Questa destra non mi piace perché, almeno per i miei gusti, troppo ossequiosa verso la Chiesa (e non quella spirituale, che rispetto, ma quella temporale, che rispetto un po' meno, anzi, non rispetto affatto), e quindi troppo confessionale, anche se nel suo calderone c'è di tutto. Ma vuol mettere questa sinistra, una insalata russa con la maionese impazzita, piena di vecchi dogmatici cattolici e di vecchi frattocchioni (da Frattocchie, scuola di mistica comunista) altrettanto ligi al Verbo. Un Verbo che nessuno più invoca, ma la pasta illiberale resta anche nei redenti, nei convertiti alla democrazia. La verità che tante volte ho detto e scritto, e non solo sul Messaggero, è che siamo, a destra e a sinistra, un popolo di clericali, che tirano l'acqua solo al loro mulino. Ricorda quando Giovanni Paolo II, il più grande e più moderno Papa del "Medioevo" e dal Medioevo, fu ricevuto con tutti gli onori dalle Camere riunite? Fu una genuflessione generale, un coro di consensi e di cerimonie. Lei crede che qualcuno, a parte il vecchio mariano Oscar Luigi Scalfaro e il grande cardinale di curia Giulio Andreotti, e pochi altri, gli abbia tributato quegli onori perché vedeva in lui il vicario di Cristo? Ma mi faccia il piacere (stavolta glielo dico io). Nel Vicario di Cristo i parlamentari vedevano un poster elettorale, che ognuno avrebbe sfruttato a proprio uso e consumo, inneggiando ai valori della famiglia, della fede, della patria e altre balle (balle, sia chiaro, in bocca a chi strumentalizzò quella visita). A me, tanto per intenderci, questo Papa non piace. Considero anche Ratzinger un Papa del "Medioevo", ma senza la grinta pugnace e l'appeal mediatico del predecessore. Non mi piace, perché freddo, distaccato, anche quando sorride, intransigente e, se permette (ma lei permette) in molte cose anacronistico. Ma io non sono né cattolico né apostolico. Sono solo romano perché nato a Roma, e non mi chieda quando. Come si può dire di no al preservativo, in quelle plaghe dell'Africa e del mondo dove l'Aids miete più vittime? Indossare il condom può essere fastidioso, ma nessuno riuscirà a convincermi che non protegge dalle malattie veneree. Con tutto il rispetto che la Chiesa merita, come ogni istituzione (e questa è la più antica e venerabile, la più solida e la più seria), Cristo non era certo un magnate del petrolio o l'amministratore delegato di una multinazionale, ma un uomo semplice, umile, che predicò verità rivoluzionarie e per questo coraggiose fino alla temerarietà. Fare il processo alla ricchezza e celebrare il valore etico della povertà, da parte di chi vive in un mondo dorato e impreziosito da inestimabili capolavori artistici, mi sembra un'incongruità. Le catacombe, fino a prova contraria, non erano regge. Come non lo sono oggi le pievi di campagna, le parrocchie delle grandi periferie urbane. Non so se mi sono spiegato. Se non ci sono riuscito, peggio per me. Se non mi ha capito, peggio per lei. atupertu@ilmessaggero.it

Torna all'inizio


Rosso: "Scelta intelligente e coraggiosa" I giovani di sinistra: cerimonia poco laica (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 24-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Rosso: "Scelta intelligente e coraggiosa" I giovani di sinistra: cerimonia poco laica La scelta di Fossale di far vedere «Katyn» nell'ambito delle celebrazioni del 25 Aprile ha acceso un serrato dibattito, che abbiamo ospitato nei giorni scorsi e che trova ospitalità oggi, anche nella rubrica della posta dei lettori a pagina 70. Qui diamo spazio all'intervento dell'on. Roberto Rosso, del Pd, e dei giovani di sinistra del Mattone Rosso che però non entrano nel merito della scelta del film, ma contestato la ridotta laicità della cerimonia in programma domani. Partiamo da Rosso: «In passato - dice -, pur apprezzando il grande lavoro fatto da Fossale per il rilancio di Vercelli come città d'arte e cultura, avevo eccepito su alcune delle sue iniziative, vedi, ad esempio, il Festival di poesia civile. Ma stavolta devo dire che la sua scelta è stata non solo intelligente, ma anche coraggiosa. E che si è svolta, a mio avviso, in piena sintonia con il recente pronuciamento dell'Unione europea che ha inserito tra i totalitarismi, accomunandoli, fascismo, comunismo e nazismo». Continua Rosso: «Grazie a Fossale, gli studenti delle superiori hanno potuto vivere una pagina di storia importante raccontata senza falsità». Ed ecco invece la protesta del Csa Mattone Rosso: «Apprendiamo - scrivono i giovani - con grande sdegno che quest'anno le celebrazioni in occasione del 64° della Liberazione dalla dittatura fascista saranno stravolte nella sostanza. Abbiamo letto, con disappunto, che, al contrario degli altri anni, il corteo non partirà dalla basilica di S. Andrea per percorrere la città fino a piazza Camana e siamo venuti a sapere che, all'arrivo del corteo, non si terrà un'orazione ufficiale, momento cruciale per ricordare il senso di questa giornata. Verrà invece celebrata una messa cattolica. Innanzitutto crediamo che il senso di laicità che è proprio dell'anniversario della liberazione vada salvaguardato: che bisogno c'era di eliminare l'orazione finale e di celebrare una messa a fine corteo? Perché non mantenere la vecchia sceneggiatura che prevedeva una messa in basilica prima del corteo e poi tutti insieme alla celebrazione storica e laica dei caduti per la libertà, che garantiva le sensibilità di tutti senza forzature e prevaricazioni religiose? Sappiamo di non essere i soli a pensarla così!». Questa la critica del Mattone Rosso. E' vero che rispetto agli anni precedenti (ma non allo scorso) la cerimonia subisce un cambiamento, ma facciamo notare che comunque, l'orazione «laica» è prevista: la terrà il sindaco Corsaro (su scelta dell'Anpi) e sarà seguita dalla lettura delle Lettera dalla Resistenza da parte degli studenti.

Torna all'inizio


L'ottimismo non paga Sono entrato in alcuni negozi e ho provato a pagare con l'ottimi... (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 24-04-2009)

Argomenti: Laicita'

L'ottimismo non paga Sono entrato in alcuni negozi e ho provato a pagare con l'ottimismo. Non mi hanno guardato bene, mi hanno chiesto contanti o carta di credito. Ultimamente nel nostro Paese ciò che non manca è l'elargizione dell'ottimismo e dei sorrisi. Per carità, va benissimo: uomo allegro il ciel l'aiuta. Ma poi ci capita di leggere le notizie sui giornali e di ascoltare alla radio e in televisione le notizie che ci riguardano e forse ti accorgi che l'ottimismo e i sorrisi non bastano più. Il debito pubblico è arrivato a 1708 miliardi di euro e gli interessi sul debito sono a 85 miliardi di euro l'anno. Ma non è finita (l'ottimismo deve fare miracoli) il Fmi ha detto che il debito pubblico nel 2010 raggiungerà il 121% del Pil. Ottimismo aiutaci tu, magari ci mettiamo anche qualche sorriso. E queste non chiamiamole tasse, ma si dovranno pure pagare. Terremoto. Serviranno 12 miliardi di euro. Cosa volete che siano 12 miliardi. Gli evasori fiscali mettono da parte 100 miliardi di euro l'anno. Basterà chiederli a loro. Voi pensate che ce li daranno? E ci sarebbe da approfondire molto, anzi moltissimo, sulla solidarietà in questo Paese. SERGIO PAGANI Cristiani ed islamici Non credo che interessi molto ai «laici», ma sarà permesso a un cattolico (meglio a una popolazione cattolica quale ancora ha l'Italia) di essere fortemente preoccupati? Mi spiego: la barca dell'altro giorno aveva 300 poveri cristi, algerini, eritrei, somali. E così centinaia e centinaia di migliaia che arrivano, soprattutto da Paesi islamici se dal mare. Allora un incremento costante, anzi esponenziale, di popolazione da assistere certo, ma di religione così diversa e che si sta imponendo, scalzando anche la nostra piano, piano, non può destare preoccupazione ai cristiani? E la desta, solo che nessuno ha il coraggio di dirlo, ma la cosa serpeggia fra la gente, ed anche la Chiesa ne fa un po' le spese. Per la questione di Malta, certo l'Isola si è comportata malissimo, ma si pensa a cosa sarebbe successo ad una popolazione di 400 mila cattolici se avessero accettato il continuo giungere di folle islamiche dal mare? NEVIO NIGRO Azionisti Alitalia presi in giro Feci l'errore madornale di comprare 5000 azioni Alitalia quando valevano un euro. Oggi non sono più quotate e nessuno dice a noi piccoli azionisti se mai vedremo una lira. Lo so che la Borsa è un rischio ma essere trattati così da un governo mi sembra davvero esagerato. GIANNI ROSSI Dove è finita la geografia? Dando un'occhiata ai nuovi quadri orari delle scuole professionali non vedo comparire da alcuna parte la voce «geografia». Al ministero hanno deciso che la suddetta materia non serve più, almeno per i professionali, quindi gli alberghieri (indirizzo turistico), i professionali per il commercio etc., non si avvarranno di alcuno studio geografico. Mi si vuol convincere che la prossima scuola sarà di «qualità». Penso, anzi ne ho la certezza, che l'attuale ministro ed i suoi più stretti collaboratori (soprattutto...) non capiscano nulla di didattica e continuino a vivere in una sorta di «beata ignoranza». ENZO CRISTINA Concerti e referendum Si parla tanto dei milioni che si spenderanno per il referendum. Poi si legge che il concerto del Primo maggio costerà almeno settecentocinquantamila euro. Chiunque pagherà questa bella cifra, perché invece di spenderla per due canzonette, peraltro trasmesse con tanto di messaggi politici sulla tv pubblica per ore e ore, non la si dona ai terremotati abruzzesi? NICOLA TARLO Facciamoci valere con la Tunisia Proprio oggi si legge che dopo i ricatti della Libia e di Malta, Paesi che sovvenzioniamo per controllare i flussi migratori (con risultati ben visibili...), adesso è arrivato il turno della Tunisia, altro Stato che insieme a tanti «migranti» ci delizia da anni con migliaia di spacciatori e pregiudicati della peggiore risma. Adesso hanno deciso di non accettare, per motivi sanitari, i rimpatri dei loro concittadini clandestini. Spero che, diversamente dal passato, il governo reagisca. Un modo ci starebbe: bloccare i flussi legali dei tunisini (che hanno diritto ogni anno a migliaia di ingressi legali). Considerato che non è un Paese grande, considerato che non ci fornisce petrolio, speriamo che i vari Frattini e Co. si facciano rispettare, altrimenti la prossima volta anche il Ruanda comincerà a ricattarci o magari l'Eritrea ci chiederà i danni del periodo coloniale. FILIPPO TARTARO, PARMA I vantaggi dell'Alta Velocità Ieri mattina ho preso la Freccia Rossa, ossia il treno ad Alta Velocità fra Torino e Milano. In treno ci hanno detto che per «motivi tecnici» avrebbe seguito il vecchio percorso (quello che passa da Vercelli) e che per questo avrebbe avuto un ritardo di 10 minuti, cosa che è in effetti è avvenuta. Mi chiedo: ma se l'Alta Velocità serve a guadagnare solo dieci minuti fra Torino e Milano (deduco che siano le fermate intermedie a pesare sui tempi) che senso ha aver speso tutti questi soldi? Non bastava inserire negli orari del vecchio treno alcune «navette» Torino-Milano senza fermate intermedie? GIANNI FERRERO, TORINO Lombardi senza cibo di strada Fra le bizzarrie del nostro tempo va certo annoverata la singolare legge varata su pressione della Lega dal Consiglio regionale lombardo che vieta a chi vuole comprare una pizza a trancio, un gelato (ma il vero obiettivo sono i kebab) di mangiarlo davanti al negozio. Per motivi di sicurezza, è la giustificazione. E si vieta anche a gelatai e pizzaioli di montare dehors. Come non essere d'accordo con chi ha promesso una resistenza enogastronomica, con manifestazioni in questo caso pacifiche davanti alle gelaterie? MICHELE BREMBATI

Torna all'inizio


Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 25-04-2009)

Argomenti: Laicita'

La data prevista per l'uscita della nuova enciclica sociale è stata stabilita per fine giugno, ma la decisione non può dirsi ancora definitiva perché Benedetto XVI ha voluto "ristrutturare" il paragrafo dedicato alla crisi finanziaria che ha messo in ginocchio le economie mondiali. Sabato scorso, a Castelgandolfo, sono arrivati per un mini-summit i cardinali Angelo Bagnasco, presidente della Cei; Camillo Ruini, suo predecessore; Angelo Scola, patriarca di Venezia; Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna. Sono porporati particolarmente legati a Ratzinger. Bagnasco, come presidente della Cei, è impegnato nell'azione in favore delle famiglie colpite dalla crisi (con un fondo di solidarietà), Ruini è consigliere stimato e ascoltato, Scola si è occupato di etica e impresa, Schoenborn è stato allievo del Papa. Questo è l'articolo che pubblico oggi sul Giornale. Proprio ieri, all'udienza generale, parlando della figura del santo monaco Ambrogio Autperto, Benedetto XVI ha accennato alla crisi, che, ha spiegato, è stata causata dalla "cupidigia". Scritto in Varie Commenti ( 27 ) » (3 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Apr 09 Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato stamane una dichiarazione di padre Federico Lombardi che, riproponendo le parole pronunciate domenica da Benedetto XVI, critica - pur senza nominarlo direttamente - il presidente iraniano, che ieri ha ripetuto a Ginevra le sue affermazioni che negano a Israele la legittimità ad esistere: "La Santa Sede deplora l'utilizzazione di questo forum dell'ONU per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato. Ciò non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile. Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti, migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo". Com'è noto diversi Paesi occidentali, tra i quali Gli Stati Uniti, la Germania e l'Italia, hanno disertato la conferenza di Ginevra sul razzismo per i contenuti antisemiti del documento preparatorio, che è stato però corretto: i contenuti antisemiti sono stati espunti, e c'è un'esplicita menzione di memoria dell'Olocausto. Ferma restando la libertà dei Paesi che hanno deciso di non partecipare, ho trovato davvero ingenerose le critiche rivolte al Vaticano per aver deciso comunque di essere presente. In particolare quelle del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha tentato di creare l'ennesimo motivo del contendere mediatico con il Papa proprio alla vigilia dell'importante viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele e Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). E' stata fatta troppa confusione: una cosa sono le esternazioni di Ahmadinejad, che nega a Israele il diritto ad esistere, un'altra è la conferenza di Ginevra contro il razzimo e la bozza di documento che, ripetiamo, non contiene nella versione corretta alcuna affermazione antisemita. Certo, le inaccettabili "sparate" del presidente iraniano rischiano di compromettere irrimediabilmente l'esito dei lavori. Ma non è detta l'ultima parola. Aggiungo queste parole di Sergio Romano, pubblicate sul "Corriere" di oggi: "Avremmo dovuto andare a Ginevra per affermare le nostre verità, rintuzzare le faziose parole di Ahmadinejad, separare i faziosi dai ragionevoli (esistono anche quelli), comprendere le ragioni degli altri, lasciare agli atti della Conferenza programmi e concetti a cui avremmo potuto fare riferimento in altri momenti e circostanze. La Santa Sede lo ha fatto e ci ha dato, in questo caso, una lezione di laico buon senso". Scritto in Varie Commenti ( 39 ) » (10 votes, average: 4.1 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 18Apr 09 Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute La Segreteria di Stato ha replicato ieri con una nota alla protesta ufficiale presentata dal governo belga in seguito a una mozione votata dalla Camera dei rappresentanti di Bruxelles, che aveva definito "inaccettabili" le frasi del Pontefice sul preservativo e la lotta all'Aids. Le critiche del Belgio sono state rispedita al mittente. La Segreteria di Stato ricorda che il Pontefice «ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell'umanizzazione della sessualità e, dall'altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l'impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l'Aids non sarà vinta». Nell'articolo che pubblico oggi sul Giornale, aggiungo che è attesa nelle prossime ore - forse già a mezzogiorno di oggi - la nomina del nuovo ministro della sanità del Vaticano: si tratta del sessantenne arcicescovo di Radom (Polonia), Zygmunt Zimowski, che dal 1983 al 2002 ha lavorato alla Congregazione per la dottrina della fede ed è dunque ben conosciuto da Papa Ratzinger. Con il suo arrivo a Roma i capi dicastero curiali di origine polacca diventeranno tre (oltre a lui, ci sono i cardinali Zenon Grocholewski all'Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Quando sarà pubblicata la terza enciclica di Benedetto XVI? Il progetto iniziale prevedeva che uscisse l'anno scorso, le prime anticipazioni - a partire dal titolo, "Caritas in veritate" - risalgono infatti ai primi mesi del 2008. Doveva essere pubblicata nel quarantesimo anniversario dell'enciclica "Populorum progressio" di Paolo VI (marzo 1968), poi il cardinale Segretario di Stato disse che sarebbe slittata probabilmente a ridosso dell'estate. Poi si parlò di dicembre. A fine anno il testo sembrava pronto, dopo l'ingresso nel gruppo di lavoro del neo-arcivescovo di Monaco di Baviera, monsignor Marx. La crisi finanziaria aveva provocato un ulteriore ritardo, ma nelle prime settimane del 2009 si dava per certo che l'enciclica sarebbe uscita con data 19 marzo - festa di San Giuseppe - e resa nota prima di Pasqua. Si è poi detto che sarebbe slittata a maggio (firmata il 1 maggio). Ora anche l'ipotesi di quella data sembra definitivamente tramontare e nei sacri palazzi è opinione diffusa che l'enciclica sociale possa vedere la luce a ridosso dell'estate, se tutto va bene. Quali sono le cause del ritardo? Fonti autorevoli confermano al Giornale che il problema sarebbe stato rappresentato proprio dalla parte aggiunta al testo, e riferita alla crisi economica mondiale. La stesura fin qui approntata, infatti, non avrebbe incontrato il gradimento del Pontefice che, ovviamente, per passaggi "tecnici" di documenti così importanti, è solito affidarsi agli esperti, ma che non rinuncia poi a intervenire, a chiedere modifiche e aggiustamenti. "Caritas in veritate" risulta dunque essere, fino a questo momento, il testo più travagliato del pontificato di Benedetto XVI, che oggi festeggia l'ottantaduesimo compleanno e si accinge a ricordare il quarto anniversario dell'elezione. Anche oggi il Papa ha festeggiato (poco) e lavorato (molto): l'attenzione sua e dei collaboratori più stretti è tutta rivolta in questo momento al prossimo viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele, Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). Tra le nomine curiali attese nelle prossime settimane (o nei prossimi mesi) c'è quella del nuovo "ministro della Sanità", in sostituzione del dimissionario cardinale Barragàn; quella del nuovo presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, in sostituzione del cardinale Martino - che però resterà al suo posto fino alla pubblicazione dell'enciclica sociale, prima di essere sostituito, sembra, da un prelato africano. Per quanto riguarda la Segreteria di Stato, invece, non ci dovrebbero essere sorprese ai livelli altissimi (voci di una promozione del Sostituto Filoni a un ufficio cardinalizio sembrano al momento prive di fondamento), mentre è più probabile che non tardino molto ad arrivare le promozioni a nunzio dei numeri tre Caccia (assessore) e Parolin (sottosegretario ai rapporti con gli Stati). Concluso il lavoro per l'enciclica, dovrebbe lasciare la Segreteria di Stato anche l'arcivescovo Sardi, che coordina il gruppo di scrittori incaricato di collaborare con il Papa per la stesura dei discorsi. Sardi dovrebbe ricevere un incarico presso l'Ordine di Malta, e al suo posto potrebbe andare monsignor Gloder. Infine, si parla con insistenza della possibilità di un prossimo cambio alla direzione della Sala Stampa vaticana. Ma al momento non è stata presa alcuna decisione al riguardo. Scritto in Varie Commenti ( 88 ) » (17 votes, average: 3.41 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Il Papa dai terremotati Per la visita di Benedetto XVI ai terremotati d'Abruzzo si lavora con l'ipotesi della data del 1 maggio. Da quanto apprendiamo sarebbe stato lo stesso responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, a indicarla, suggerendo al Pontefice attraverso i suoi collaboratori di non recarsi subito nelle zone colpite dal sisma. Il Papa, invece, avrebbe voluto essere presente prima possibile tra la gente che ora vive nelle tendopoli, per manifestare la sua vicinanza e la sua solidarietà. Aggiornamento del 18 aprile: il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Lombardi, ha annunciato che la visita del Papa ai terremotati dell'Abruzzo si svolgerà nella mattinata di martedì 28 aprile. Scritto in Varie Commenti ( 72 ) » (14 votes, average: 3.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 11Apr 09 Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Cari amici, oggi, Sabato Santo, è la giornata del silenzio e dell'attesa. Duemila anni fa, quel giorno, gli undici apostoli e i discepoli di Gesù erano affranti, abbattuti, impauriti per la fine tremenda che era toccata al loro maestro. C'è solo una donna che vive quelle ore d'angoscia e di dolore presentendo che qualcosa sta per accadere: Maria. Questa notte la Chiesa celebra il rito più importante dell'anno, la veglia della luce. Questa notte l'unico uomo che nella storia abbia detto di sé "io sono la via, la verità e la vita", risorge e con il suo corpo glorioso, appartenente ormai alla dimensione dell'eternità, si fa vedere, si fa nuovamente incontrare, mangia e beve con i suoi amici. Che da impauriti si trasformano in instancabili annunciatori della resurrezione di Gesù. E' il cuore dell'annuncio cristiano, il fondamento della fede. Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato agli indizi di storicità di quell'evento straordinario e unico. Credere nella resurrezione è un atto di pura fede, nessuna dimostrazione scientifica o prova storica potrà mai convincere qualcuno. Ma il credente sa di non scommettere la sua vita sui fantasmi, sulle leggende o sulle proiezioni mentali di qualche mistico invasato. Sa che ci sono ragionevoli indizi per credere. E' il modo con cui vorrei augurare buona Pasqua a ciascuno di voi, avendo gli occhi e il cuore ancora pieni di dolore per la tragedia accaduta in Abruzzo. Ieri è stato davvero un Venerdì Santo di Passione. La grande domanda, il grido straziante dell'uomo di fronte alla sofferenza, alla morte, al dolore innocente è scolpita nei tanti volti di coloro che sono stati colpiti dal sisma. Di fronte a questo grido, non valgono i discorsi, le frasi fatte, l'esposizione di una dottrina. Personalmente mi sento incapace di dire alcunché. Ma questa domanda ha avuto una risposta: Dio, all'uomo che soffre, non ha offerto una soluzione, ma una compagnia, quella di suo Figlio, che ha sofferto ed è morto sulla croce, Lui, il giusto innocente. Si è fatto ammazzare per noi, per i nostri peccati. La risposta di Dio è stata l'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù. L'unica risposta a quella domanda senza risposta, può essere soltanto l'abbraccio, la compassione, la compagnia, la vicinanza. Buona Pasqua a tutti. Scritto in Varie Commenti ( 54 ) » (14 votes, average: 4.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato alla tensione crescente fra la Chiesa Usa e il presidente Barak Obama. Tensione che coinvolge anche il Vaticano: da settimane infatti si è creato un impasse per la nomina del nuovo ambasciatore Usa, che dovrà sostituire Mary Ann Glendon (designata da Bush e notoriamente vicinissima alle posizioni di Benedetto XVI). La Santa Sede vorrebbe un diplomatico professionista cattolico e non un politico del partito democratico da premiare per il suo sostegno alla campagna di Obama. Non è facile infatti trovare infatti politici cattolici del partito democratico che non siano "pro choice" sull'aborto. Nelle pagine culturali, inoltre, ho ampiamente recensito il nuovo libro di Camillo Langone: una guida Michelin alle messe italiane. Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (11 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 06Apr 09 I "trafficanti di uomini" All'Angelus di ieri il Papa ha parlato degli immigrati vittime dei "trafficanti di uomini". Quando pensiamo a forme di moderna schiavitù, ci vengono in mente Paesi sottosviluppati, lontanissimi da noi. Non sempre è così. Mi ha profondamente colpito questa intervista video realizzata dal direttore di Fides Luca De Mata per uno dei suoi programmi documentario. L'uomo che parla è un immigrato sudamericano in Nord America. Scritto in Varie Commenti ( 78 ) » (9 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Questa sera Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro con i giovani la messa per il quarto anniversario della morte di Papa Wojtyla. Nell'omelia, dopo aver detto che il ricordo di Giovanni Paolo II "continua a essere vivo nel cuore della gente" e aver citato la fecondità del suo magistero con i giovani, Ratzinger ha parlato del momento attuale e del pericolo che la fede sia strumentalizzata: "Fate attenzione: in momenti come questo, dato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, potrebbe essere più forte il rischio di ridurre la speranza cristiana a ideologia, a slogan di gruppo, a rivestimento esteriore. Nulla di più contrario al messaggio di Gesù! Egli non vuole che i suoi discepoli "recitino" una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi "siano" speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui! Vuole che ognuno di voi, cari giovani amici, sia una piccola sorgente di speranza per il suo prossimo, e che tutti insieme diventiate un'oasi di speranza per la società all'interno della quale siete inseriti. Ora, questo è possibile ad una condizione: che viviate di Lui e in Lui" Scritto in Varie Commenti ( 57 ) » (13 votes, average: 4.92 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 01Apr 09 Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Benedetto XVI, di ritorno dall'Africa, ha scritto una lettera al premier inglese Gordon Brown per il G20 che inizia a Londra. Eccone qualche passaggio: "Il Vertice di Londra, così come il Vertice di Washington che lo precedette nel 2008, per motivi pratici di urgenza si è limitato a convocare gli Stati che rappresentano il 90% del PIL e l'80% del commercio mondiale. In questo contesto, l'Africa subsahariana è presente con un unico Stato e qualche Organismo regionale. Tale situazione deve indurre i partecipanti al Vertice a una profonda riflessione, perché appunto coloro la cui voce ha meno forza nello scenario politico sono quelli che soffrono di più i danni di una crisi di cui non portano la responsabilità. Essi poi, a lungo termine, sono quelli che hanno più potenzialità per contribuire al progresso di tutti". "Occorre pertanto fare ricorso ai meccanismi e agli strumenti multilaterali esistenti nel complesso delle Nazioni Unite e delle agenzie ad essa collegate, affinché sia ascoltata la voce di tutti i Paesi del mondo e affinché le misure e i provvedimenti decisi negli incontri del G20 siano condivisi da tutti". "Allo stesso tempo, vorrei aggiungere un altro motivo di riflessione per il Vertice. Le crisi finanziarie scattano nel momento in cui, anche a causa del venir meno di un corretto comportamento etico, manca la fiducia degli agenti economici negli strumenti e nei sistemi finanziari. Tuttavia, la finanza, il commercio e i sistemi di produzione sono creazioni umane contingenti che, quando diventano oggetto di fiducia cieca, portano in sé stesse la radice del loro fallimento. L'unico fondamento vero e solido è la fiducia nell'uomo. Perciò tutte le misure proposte per arginare la crisi devono cercare, in ultima analisi, di offrire sicurezza alle famiglie e stabilità ai lavoratori e di ripristinare, tramite opportune regole e controlli, l'etica nelle finanze". Scritto in Varie Commenti ( 142 ) » (11 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono Andrea Tornielli, il vaticanista del Giornale, classe 1964, laurea in storia della lingua greca. Sono sposato e ho tre figli. Vivo tra Roma e Milano Tutti gli articoli di Andrea Tornielli su ilGiornale.it contatti Categorie Varie (345) Ultime discussioni Quixote: Perdonami Mauro ma dal documento che hai linkato risulta che il monaco buddista ha citato la lettera di... bo.mario: Dario non ho capito cosa volevi dire. Me ne scuso ma siete come scrive Gladiator tutto e nulla. Il papa... Artefice1: Caro Dario le Rivendicazioni Puzzano di Potere non d'Amore. Direi che Dio Padre Creatore abbia... Dario: Cara Marina. "Un contributo per il bene dell'Umanità,il papa e i suoi potrebbero... Dario: Scusa bo.mario.. "Tornielli spero che quello che verrà scritto sia aderente alla realtà. Parla... Gli articoli più inviati Il voto "veltroniano" di Maria: lettera blasfema di don Farinella - 13 Emails Messe show, facciamo un catalogo? - 10 Emails Accordo tra S.Sede e lefebvriani, conto alla rovescia - 9 Emails Nasce a Roma la prima parrocchia personale in rito antico - 8 Emails Caso Williamson, Benedetto XVI scrive ai vescovi - 8 Emails Amato ai santi e il gesuita spagnolo Ladaria al Sant'Uffizio - 7 Emails Neocatecumenali, il Papa ha approvato gli statuti - 6 Emails Neocatecumenali, faranno la comunione in piedi - 6 Emails La battaglia finale - 5 Emails Dopo la messa tridentina, in Cattolica cambiano l'altare - 5 Emails Ultime news Fiat-Opel, scontro tra Italia e Bruxelles Il Lingotto: "Per ora nessuna offerta"Paura in Usa e Messico Allarme febbre suina: 60 morti e 900 casiBuccaneer, l'ultimatum: "Per liberare gli italiani restano ancora 72 ore"Varese, fermati 2 giovani: hanno ucciso un 17enne con coltellate e picconateTremonti: "Apocalisse scampata, ma la crisi c'è" Fisco, crollano le entrate: -4 miliardi in due mesi Ibrahimovic gela l'Inter: "Ho voglia di cose nuove"Le 27 maestre fantasma: in tre anni mai in classeBagdad, strage nella moschea sciitaElezioni, ad Alba scende in campo il partito per il cioccolato sindacoRicerca Usa, staminali ottenute dalle proteine Blog Amici Dio: pace o dominio Il blog di Accattoli Il blog di Francesco Agnoli il blog di Fratel Ettore Il blog di Giacomo Galeazzi il blog di Jesùs Bastante Il blog di Magister il blog di Marcello Foa Il blog di Marco Tosatti Il blog di Matteo L. Napolitano Il blog di Phil Pullella Il blog di Raffaella il blog di Riccardo Bonacina Il blog di Rodari il blog di Stefano Tramezzani Blogroll Il sito di Radio Maria Siti Utili Avvenire Fides Il sito di Radio Maria Il sito sul cardinale Siri Korazym La Santa Sede Sito web ilGiornale.it Sussidiario.net April 2009 M T W T F S S « Mar 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Archivio dei post April 2009 (10) March 2009 (15) February 2009 (13) January 2009 (14) December 2008 (13) November 2008 (13) October 2008 (18) September 2008 (14) August 2008 (8) July 2008 (17) June 2008 (17) May 2008 (19) April 2008 (16) March 2008 (15) February 2008 (15) January 2008 (14) December 2007 (13) November 2007 (18) October 2007 (16) September 2007 (18) August 2007 (19) July 2007 (30) Trackback recenti den Fall Williamson exsultet.net: Papstbrief als Reaktion blogring.org: Blogring per andrea... phalaris: sul Filioque, ma sui dogmi la sostanza cambia ben poco?? Grazie. Corrado: Mi scuso per la .http://blog.ilgiornale. it/tornielli/2008/07/02/roma-e -fraternita-san-pio-x-il-dialo go-va-avanti/Read "How can I tell the difference from phalaris grass that has DMT in it?" at Home & Garden The Daily P.E.E.P.: Antonio Cardinal Cañizares Llovera Abiura: Comment on Thornborn, un Dan Brown cattolico? by Rovere I più votati Violenze e minacce, dobbiamo vigilare - 107 Votes La comunione nella mano, la fine dell'inginocchiatoio - 57 Votes Milano e il motu proprio, la colpa è della stampa - 54 Votes La preoccupazione dei vescovi per il regime di Chavez - 51 Votes In difesa del cardinale Tettamanzi - 48 Votes Se lo storico replica: "Lei non sa chi sono io!" - 48 Votes Il Papa non andrà alla Sapienza - 42 Votes Ancora sugli statuti del Cammino, approvati dalla Chiesa - 40 Votes Il parroco trevigiano trasforma l'oratorio in moschea - 39 Votes Ebrei salvati da Pio XII: Bruno Ascoli, guardia palatina - 39 Votes Recent Posts Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Il Papa dai terremotati Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone I "trafficanti di uomini" Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Pagine About Disclaimer I miei libri Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro Pannello di controllo Login Entries RSS Comments RSS WordPress.com Photos Feed RSS di questo blog Feed RSS dei commenti al blog Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 disclaimer Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti

Torna all'inizio


Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 25-04-2009)

Argomenti: Laicita'

La data prevista per l'uscita della nuova enciclica sociale è stata stabilita per fine giugno, ma la decisione non può dirsi ancora definitiva perché Benedetto XVI ha voluto "ristrutturare" il paragrafo dedicato alla crisi finanziaria che ha messo in ginocchio le economie mondiali. Sabato scorso, a Castelgandolfo, sono arrivati per un mini-summit i cardinali Angelo Bagnasco, presidente della Cei; Camillo Ruini, suo predecessore; Angelo Scola, patriarca di Venezia; Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna. Sono porporati particolarmente legati a Ratzinger. Bagnasco, come presidente della Cei, è impegnato nell'azione in favore delle famiglie colpite dalla crisi (con un fondo di solidarietà), Ruini è consigliere stimato e ascoltato, Scola si è occupato di etica e impresa, Schoenborn è stato allievo del Papa. Questo è l'articolo che pubblico oggi sul Giornale. Proprio ieri, all'udienza generale, parlando della figura del santo monaco Ambrogio Autperto, Benedetto XVI ha accennato alla crisi, che, ha spiegato, è stata causata dalla "cupidigia". Scritto in Varie Commenti ( 27 ) » (3 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Apr 09 Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato stamane una dichiarazione di padre Federico Lombardi che, riproponendo le parole pronunciate domenica da Benedetto XVI, critica - pur senza nominarlo direttamente - il presidente iraniano, che ieri ha ripetuto a Ginevra le sue affermazioni che negano a Israele la legittimità ad esistere: "La Santa Sede deplora l'utilizzazione di questo forum dell'ONU per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato. Ciò non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile. Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti, migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo". Com'è noto diversi Paesi occidentali, tra i quali Gli Stati Uniti, la Germania e l'Italia, hanno disertato la conferenza di Ginevra sul razzismo per i contenuti antisemiti del documento preparatorio, che è stato però corretto: i contenuti antisemiti sono stati espunti, e c'è un'esplicita menzione di memoria dell'Olocausto. Ferma restando la libertà dei Paesi che hanno deciso di non partecipare, ho trovato davvero ingenerose le critiche rivolte al Vaticano per aver deciso comunque di essere presente. In particolare quelle del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha tentato di creare l'ennesimo motivo del contendere mediatico con il Papa proprio alla vigilia dell'importante viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele e Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). E' stata fatta troppa confusione: una cosa sono le esternazioni di Ahmadinejad, che nega a Israele il diritto ad esistere, un'altra è la conferenza di Ginevra contro il razzimo e la bozza di documento che, ripetiamo, non contiene nella versione corretta alcuna affermazione antisemita. Certo, le inaccettabili "sparate" del presidente iraniano rischiano di compromettere irrimediabilmente l'esito dei lavori. Ma non è detta l'ultima parola. Aggiungo queste parole di Sergio Romano, pubblicate sul "Corriere" di oggi: "Avremmo dovuto andare a Ginevra per affermare le nostre verità, rintuzzare le faziose parole di Ahmadinejad, separare i faziosi dai ragionevoli (esistono anche quelli), comprendere le ragioni degli altri, lasciare agli atti della Conferenza programmi e concetti a cui avremmo potuto fare riferimento in altri momenti e circostanze. La Santa Sede lo ha fatto e ci ha dato, in questo caso, una lezione di laico buon senso". Scritto in Varie Commenti ( 39 ) » (10 votes, average: 4.1 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 18Apr 09 Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute La Segreteria di Stato ha replicato ieri con una nota alla protesta ufficiale presentata dal governo belga in seguito a una mozione votata dalla Camera dei rappresentanti di Bruxelles, che aveva definito "inaccettabili" le frasi del Pontefice sul preservativo e la lotta all'Aids. Le critiche del Belgio sono state rispedita al mittente. La Segreteria di Stato ricorda che il Pontefice «ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell'umanizzazione della sessualità e, dall'altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l'impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l'Aids non sarà vinta». Nell'articolo che pubblico oggi sul Giornale, aggiungo che è attesa nelle prossime ore - forse già a mezzogiorno di oggi - la nomina del nuovo ministro della sanità del Vaticano: si tratta del sessantenne arcicescovo di Radom (Polonia), Zygmunt Zimowski, che dal 1983 al 2002 ha lavorato alla Congregazione per la dottrina della fede ed è dunque ben conosciuto da Papa Ratzinger. Con il suo arrivo a Roma i capi dicastero curiali di origine polacca diventeranno tre (oltre a lui, ci sono i cardinali Zenon Grocholewski all'Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Quando sarà pubblicata la terza enciclica di Benedetto XVI? Il progetto iniziale prevedeva che uscisse l'anno scorso, le prime anticipazioni - a partire dal titolo, "Caritas in veritate" - risalgono infatti ai primi mesi del 2008. Doveva essere pubblicata nel quarantesimo anniversario dell'enciclica "Populorum progressio" di Paolo VI (marzo 1968), poi il cardinale Segretario di Stato disse che sarebbe slittata probabilmente a ridosso dell'estate. Poi si parlò di dicembre. A fine anno il testo sembrava pronto, dopo l'ingresso nel gruppo di lavoro del neo-arcivescovo di Monaco di Baviera, monsignor Marx. La crisi finanziaria aveva provocato un ulteriore ritardo, ma nelle prime settimane del 2009 si dava per certo che l'enciclica sarebbe uscita con data 19 marzo - festa di San Giuseppe - e resa nota prima di Pasqua. Si è poi detto che sarebbe slittata a maggio (firmata il 1 maggio). Ora anche l'ipotesi di quella data sembra definitivamente tramontare e nei sacri palazzi è opinione diffusa che l'enciclica sociale possa vedere la luce a ridosso dell'estate, se tutto va bene. Quali sono le cause del ritardo? Fonti autorevoli confermano al Giornale che il problema sarebbe stato rappresentato proprio dalla parte aggiunta al testo, e riferita alla crisi economica mondiale. La stesura fin qui approntata, infatti, non avrebbe incontrato il gradimento del Pontefice che, ovviamente, per passaggi "tecnici" di documenti così importanti, è solito affidarsi agli esperti, ma che non rinuncia poi a intervenire, a chiedere modifiche e aggiustamenti. "Caritas in veritate" risulta dunque essere, fino a questo momento, il testo più travagliato del pontificato di Benedetto XVI, che oggi festeggia l'ottantaduesimo compleanno e si accinge a ricordare il quarto anniversario dell'elezione. Anche oggi il Papa ha festeggiato (poco) e lavorato (molto): l'attenzione sua e dei collaboratori più stretti è tutta rivolta in questo momento al prossimo viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele, Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). Tra le nomine curiali attese nelle prossime settimane (o nei prossimi mesi) c'è quella del nuovo "ministro della Sanità", in sostituzione del dimissionario cardinale Barragàn; quella del nuovo presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, in sostituzione del cardinale Martino - che però resterà al suo posto fino alla pubblicazione dell'enciclica sociale, prima di essere sostituito, sembra, da un prelato africano. Per quanto riguarda la Segreteria di Stato, invece, non ci dovrebbero essere sorprese ai livelli altissimi (voci di una promozione del Sostituto Filoni a un ufficio cardinalizio sembrano al momento prive di fondamento), mentre è più probabile che non tardino molto ad arrivare le promozioni a nunzio dei numeri tre Caccia (assessore) e Parolin (sottosegretario ai rapporti con gli Stati). Concluso il lavoro per l'enciclica, dovrebbe lasciare la Segreteria di Stato anche l'arcivescovo Sardi, che coordina il gruppo di scrittori incaricato di collaborare con il Papa per la stesura dei discorsi. Sardi dovrebbe ricevere un incarico presso l'Ordine di Malta, e al suo posto potrebbe andare monsignor Gloder. Infine, si parla con insistenza della possibilità di un prossimo cambio alla direzione della Sala Stampa vaticana. Ma al momento non è stata presa alcuna decisione al riguardo. Scritto in Varie Commenti ( 88 ) » (17 votes, average: 3.41 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Il Papa dai terremotati Per la visita di Benedetto XVI ai terremotati d'Abruzzo si lavora con l'ipotesi della data del 1 maggio. Da quanto apprendiamo sarebbe stato lo stesso responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, a indicarla, suggerendo al Pontefice attraverso i suoi collaboratori di non recarsi subito nelle zone colpite dal sisma. Il Papa, invece, avrebbe voluto essere presente prima possibile tra la gente che ora vive nelle tendopoli, per manifestare la sua vicinanza e la sua solidarietà. Aggiornamento del 18 aprile: il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Lombardi, ha annunciato che la visita del Papa ai terremotati dell'Abruzzo si svolgerà nella mattinata di martedì 28 aprile. Scritto in Varie Commenti ( 72 ) » (14 votes, average: 3.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 11Apr 09 Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Cari amici, oggi, Sabato Santo, è la giornata del silenzio e dell'attesa. Duemila anni fa, quel giorno, gli undici apostoli e i discepoli di Gesù erano affranti, abbattuti, impauriti per la fine tremenda che era toccata al loro maestro. C'è solo una donna che vive quelle ore d'angoscia e di dolore presentendo che qualcosa sta per accadere: Maria. Questa notte la Chiesa celebra il rito più importante dell'anno, la veglia della luce. Questa notte l'unico uomo che nella storia abbia detto di sé "io sono la via, la verità e la vita", risorge e con il suo corpo glorioso, appartenente ormai alla dimensione dell'eternità, si fa vedere, si fa nuovamente incontrare, mangia e beve con i suoi amici. Che da impauriti si trasformano in instancabili annunciatori della resurrezione di Gesù. E' il cuore dell'annuncio cristiano, il fondamento della fede. Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato agli indizi di storicità di quell'evento straordinario e unico. Credere nella resurrezione è un atto di pura fede, nessuna dimostrazione scientifica o prova storica potrà mai convincere qualcuno. Ma il credente sa di non scommettere la sua vita sui fantasmi, sulle leggende o sulle proiezioni mentali di qualche mistico invasato. Sa che ci sono ragionevoli indizi per credere. E' il modo con cui vorrei augurare buona Pasqua a ciascuno di voi, avendo gli occhi e il cuore ancora pieni di dolore per la tragedia accaduta in Abruzzo. Ieri è stato davvero un Venerdì Santo di Passione. La grande domanda, il grido straziante dell'uomo di fronte alla sofferenza, alla morte, al dolore innocente è scolpita nei tanti volti di coloro che sono stati colpiti dal sisma. Di fronte a questo grido, non valgono i discorsi, le frasi fatte, l'esposizione di una dottrina. Personalmente mi sento incapace di dire alcunché. Ma questa domanda ha avuto una risposta: Dio, all'uomo che soffre, non ha offerto una soluzione, ma una compagnia, quella di suo Figlio, che ha sofferto ed è morto sulla croce, Lui, il giusto innocente. Si è fatto ammazzare per noi, per i nostri peccati. La risposta di Dio è stata l'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù. L'unica risposta a quella domanda senza risposta, può essere soltanto l'abbraccio, la compassione, la compagnia, la vicinanza. Buona Pasqua a tutti. Scritto in Varie Commenti ( 54 ) » (14 votes, average: 4.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato alla tensione crescente fra la Chiesa Usa e il presidente Barak Obama. Tensione che coinvolge anche il Vaticano: da settimane infatti si è creato un impasse per la nomina del nuovo ambasciatore Usa, che dovrà sostituire Mary Ann Glendon (designata da Bush e notoriamente vicinissima alle posizioni di Benedetto XVI). La Santa Sede vorrebbe un diplomatico professionista cattolico e non un politico del partito democratico da premiare per il suo sostegno alla campagna di Obama. Non è facile infatti trovare infatti politici cattolici del partito democratico che non siano "pro choice" sull'aborto. Nelle pagine culturali, inoltre, ho ampiamente recensito il nuovo libro di Camillo Langone: una guida Michelin alle messe italiane. Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (11 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 06Apr 09 I "trafficanti di uomini" All'Angelus di ieri il Papa ha parlato degli immigrati vittime dei "trafficanti di uomini". Quando pensiamo a forme di moderna schiavitù, ci vengono in mente Paesi sottosviluppati, lontanissimi da noi. Non sempre è così. Mi ha profondamente colpito questa intervista video realizzata dal direttore di Fides Luca De Mata per uno dei suoi programmi documentario. L'uomo che parla è un immigrato sudamericano in Nord America. Scritto in Varie Commenti ( 78 ) » (9 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Questa sera Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro con i giovani la messa per il quarto anniversario della morte di Papa Wojtyla. Nell'omelia, dopo aver detto che il ricordo di Giovanni Paolo II "continua a essere vivo nel cuore della gente" e aver citato la fecondità del suo magistero con i giovani, Ratzinger ha parlato del momento attuale e del pericolo che la fede sia strumentalizzata: "Fate attenzione: in momenti come questo, dato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, potrebbe essere più forte il rischio di ridurre la speranza cristiana a ideologia, a slogan di gruppo, a rivestimento esteriore. Nulla di più contrario al messaggio di Gesù! Egli non vuole che i suoi discepoli "recitino" una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi "siano" speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui! Vuole che ognuno di voi, cari giovani amici, sia una piccola sorgente di speranza per il suo prossimo, e che tutti insieme diventiate un'oasi di speranza per la società all'interno della quale siete inseriti. Ora, questo è possibile ad una condizione: che viviate di Lui e in Lui" Scritto in Varie Commenti ( 57 ) » (13 votes, average: 4.92 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 01Apr 09 Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Benedetto XVI, di ritorno dall'Africa, ha scritto una lettera al premier inglese Gordon Brown per il G20 che inizia a Londra. Eccone qualche passaggio: "Il Vertice di Londra, così come il Vertice di Washington che lo precedette nel 2008, per motivi pratici di urgenza si è limitato a convocare gli Stati che rappresentano il 90% del PIL e l'80% del commercio mondiale. In questo contesto, l'Africa subsahariana è presente con un unico Stato e qualche Organismo regionale. Tale situazione deve indurre i partecipanti al Vertice a una profonda riflessione, perché appunto coloro la cui voce ha meno forza nello scenario politico sono quelli che soffrono di più i danni di una crisi di cui non portano la responsabilità. Essi poi, a lungo termine, sono quelli che hanno più potenzialità per contribuire al progresso di tutti". "Occorre pertanto fare ricorso ai meccanismi e agli strumenti multilaterali esistenti nel complesso delle Nazioni Unite e delle agenzie ad essa collegate, affinché sia ascoltata la voce di tutti i Paesi del mondo e affinché le misure e i provvedimenti decisi negli incontri del G20 siano condivisi da tutti". "Allo stesso tempo, vorrei aggiungere un altro motivo di riflessione per il Vertice. Le crisi finanziarie scattano nel momento in cui, anche a causa del venir meno di un corretto comportamento etico, manca la fiducia degli agenti economici negli strumenti e nei sistemi finanziari. Tuttavia, la finanza, il commercio e i sistemi di produzione sono creazioni umane contingenti che, quando diventano oggetto di fiducia cieca, portano in sé stesse la radice del loro fallimento. L'unico fondamento vero e solido è la fiducia nell'uomo. Perciò tutte le misure proposte per arginare la crisi devono cercare, in ultima analisi, di offrire sicurezza alle famiglie e stabilità ai lavoratori e di ripristinare, tramite opportune regole e controlli, l'etica nelle finanze". Scritto in Varie Commenti ( 142 ) » (11 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono Andrea Tornielli, il vaticanista del Giornale, classe 1964, laurea in storia della lingua greca. Sono sposato e ho tre figli. Vivo tra Roma e Milano Tutti gli articoli di Andrea Tornielli su ilGiornale.it contatti Categorie Varie (345) Ultime discussioni Quixote: Perdonami Mauro ma dal documento che hai linkato risulta che il monaco buddista ha citato la lettera di... bo.mario: Dario non ho capito cosa volevi dire. Me ne scuso ma siete come scrive Gladiator tutto e nulla. Il papa... Artefice1: Caro Dario le Rivendicazioni Puzzano di Potere non d'Amore. Direi che Dio Padre Creatore abbia... Dario: Cara Marina. "Un contributo per il bene dell'Umanità,il papa e i suoi potrebbero... Dario: Scusa bo.mario.. "Tornielli spero che quello che verrà scritto sia aderente alla realtà. Parla... Gli articoli più inviati Il voto "veltroniano" di Maria: lettera blasfema di don Farinella - 13 Emails Messe show, facciamo un catalogo? - 10 Emails Accordo tra S.Sede e lefebvriani, conto alla rovescia - 9 Emails Nasce a Roma la prima parrocchia personale in rito antico - 8 Emails Caso Williamson, Benedetto XVI scrive ai vescovi - 8 Emails Amato ai santi e il gesuita spagnolo Ladaria al Sant'Uffizio - 7 Emails Neocatecumenali, il Papa ha approvato gli statuti - 6 Emails Neocatecumenali, faranno la comunione in piedi - 6 Emails La battaglia finale - 5 Emails Dopo la messa tridentina, in Cattolica cambiano l'altare - 5 Emails Ultime news Fiat-Opel, scontro tra Italia e Bruxelles Il Lingotto: "Per ora nessuna offerta"Paura in Usa e Messico Allarme febbre suina: 60 morti e 900 casiBuccaneer, l'ultimatum: "Per liberare gli italiani restano ancora 72 ore"Varese, fermati 2 giovani: hanno ucciso un 17enne con coltellate e picconateTremonti: "Apocalisse scampata, ma la crisi c'è" Fisco, crollano le entrate: -4 miliardi in due mesi Ibrahimovic gela l'Inter: "Ho voglia di cose nuove"Le 27 maestre fantasma: in tre anni mai in classeBagdad, strage nella moschea sciitaElezioni, ad Alba scende in campo il partito per il cioccolato sindacoRicerca Usa, staminali ottenute dalle proteine Blog Amici Dio: pace o dominio Il blog di Accattoli Il blog di Francesco Agnoli il blog di Fratel Ettore Il blog di Giacomo Galeazzi il blog di Jesùs Bastante Il blog di Magister il blog di Marcello Foa Il blog di Marco Tosatti Il blog di Matteo L. Napolitano Il blog di Phil Pullella Il blog di Raffaella il blog di Riccardo Bonacina Il blog di Rodari il blog di Stefano Tramezzani Blogroll Il sito di Radio Maria Siti Utili Avvenire Fides Il sito di Radio Maria Il sito sul cardinale Siri Korazym La Santa Sede Sito web ilGiornale.it Sussidiario.net April 2009 M T W T F S S « Mar 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Archivio dei post April 2009 (10) March 2009 (15) February 2009 (13) January 2009 (14) December 2008 (13) November 2008 (13) October 2008 (18) September 2008 (14) August 2008 (8) July 2008 (17) June 2008 (17) May 2008 (19) April 2008 (16) March 2008 (15) February 2008 (15) January 2008 (14) December 2007 (13) November 2007 (18) October 2007 (16) September 2007 (18) August 2007 (19) July 2007 (30) Trackback recenti den Fall Williamson exsultet.net: Papstbrief als Reaktion blogring.org: Blogring per andrea... phalaris: sul Filioque, ma sui dogmi la sostanza cambia ben poco?? Grazie. Corrado: Mi scuso per la .http://blog.ilgiornale. it/tornielli/2008/07/02/roma-e -fraternita-san-pio-x-il-dialo go-va-avanti/Read "How can I tell the difference from phalaris grass that has DMT in it?" at Home & Garden The Daily P.E.E.P.: Antonio Cardinal Cañizares Llovera Abiura: Comment on Thornborn, un Dan Brown cattolico? by Rovere I più votati Violenze e minacce, dobbiamo vigilare - 107 Votes La comunione nella mano, la fine dell'inginocchiatoio - 57 Votes Milano e il motu proprio, la colpa è della stampa - 54 Votes La preoccupazione dei vescovi per il regime di Chavez - 51 Votes In difesa del cardinale Tettamanzi - 48 Votes Se lo storico replica: "Lei non sa chi sono io!" - 48 Votes Il Papa non andrà alla Sapienza - 42 Votes Ancora sugli statuti del Cammino, approvati dalla Chiesa - 40 Votes Il parroco trevigiano trasforma l'oratorio in moschea - 39 Votes Ebrei salvati da Pio XII: Bruno Ascoli, guardia palatina - 39 Votes Recent Posts Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Il Papa dai terremotati Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone I "trafficanti di uomini" Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Pagine About Disclaimer I miei libri Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro Pannello di controllo Login Entries RSS Comments RSS WordPress.com Photos Feed RSS di questo blog Feed RSS dei commenti al blog Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 disclaimer Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti

Torna all'inizio


I "trafficanti di uomini" (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 25-04-2009)

Argomenti: Laicita'

La data prevista per l'uscita della nuova enciclica sociale è stata stabilita per fine giugno, ma la decisione non può dirsi ancora definitiva perché Benedetto XVI ha voluto "ristrutturare" il paragrafo dedicato alla crisi finanziaria che ha messo in ginocchio le economie mondiali. Sabato scorso, a Castelgandolfo, sono arrivati per un mini-summit i cardinali Angelo Bagnasco, presidente della Cei; Camillo Ruini, suo predecessore; Angelo Scola, patriarca di Venezia; Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna. Sono porporati particolarmente legati a Ratzinger. Bagnasco, come presidente della Cei, è impegnato nell'azione in favore delle famiglie colpite dalla crisi (con un fondo di solidarietà), Ruini è consigliere stimato e ascoltato, Scola si è occupato di etica e impresa, Schoenborn è stato allievo del Papa. Questo è l'articolo che pubblico oggi sul Giornale. Proprio ieri, all'udienza generale, parlando della figura del santo monaco Ambrogio Autperto, Benedetto XVI ha accennato alla crisi, che, ha spiegato, è stata causata dalla "cupidigia". Scritto in Varie Commenti ( 27 ) » (3 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Apr 09 Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato stamane una dichiarazione di padre Federico Lombardi che, riproponendo le parole pronunciate domenica da Benedetto XVI, critica - pur senza nominarlo direttamente - il presidente iraniano, che ieri ha ripetuto a Ginevra le sue affermazioni che negano a Israele la legittimità ad esistere: "La Santa Sede deplora l'utilizzazione di questo forum dell'ONU per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato. Ciò non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile. Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti, migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo". Com'è noto diversi Paesi occidentali, tra i quali Gli Stati Uniti, la Germania e l'Italia, hanno disertato la conferenza di Ginevra sul razzismo per i contenuti antisemiti del documento preparatorio, che è stato però corretto: i contenuti antisemiti sono stati espunti, e c'è un'esplicita menzione di memoria dell'Olocausto. Ferma restando la libertà dei Paesi che hanno deciso di non partecipare, ho trovato davvero ingenerose le critiche rivolte al Vaticano per aver deciso comunque di essere presente. In particolare quelle del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha tentato di creare l'ennesimo motivo del contendere mediatico con il Papa proprio alla vigilia dell'importante viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele e Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). E' stata fatta troppa confusione: una cosa sono le esternazioni di Ahmadinejad, che nega a Israele il diritto ad esistere, un'altra è la conferenza di Ginevra contro il razzimo e la bozza di documento che, ripetiamo, non contiene nella versione corretta alcuna affermazione antisemita. Certo, le inaccettabili "sparate" del presidente iraniano rischiano di compromettere irrimediabilmente l'esito dei lavori. Ma non è detta l'ultima parola. Aggiungo queste parole di Sergio Romano, pubblicate sul "Corriere" di oggi: "Avremmo dovuto andare a Ginevra per affermare le nostre verità, rintuzzare le faziose parole di Ahmadinejad, separare i faziosi dai ragionevoli (esistono anche quelli), comprendere le ragioni degli altri, lasciare agli atti della Conferenza programmi e concetti a cui avremmo potuto fare riferimento in altri momenti e circostanze. La Santa Sede lo ha fatto e ci ha dato, in questo caso, una lezione di laico buon senso". Scritto in Varie Commenti ( 39 ) » (10 votes, average: 4.1 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 18Apr 09 Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute La Segreteria di Stato ha replicato ieri con una nota alla protesta ufficiale presentata dal governo belga in seguito a una mozione votata dalla Camera dei rappresentanti di Bruxelles, che aveva definito "inaccettabili" le frasi del Pontefice sul preservativo e la lotta all'Aids. Le critiche del Belgio sono state rispedita al mittente. La Segreteria di Stato ricorda che il Pontefice «ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell'umanizzazione della sessualità e, dall'altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l'impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l'Aids non sarà vinta». Nell'articolo che pubblico oggi sul Giornale, aggiungo che è attesa nelle prossime ore - forse già a mezzogiorno di oggi - la nomina del nuovo ministro della sanità del Vaticano: si tratta del sessantenne arcicescovo di Radom (Polonia), Zygmunt Zimowski, che dal 1983 al 2002 ha lavorato alla Congregazione per la dottrina della fede ed è dunque ben conosciuto da Papa Ratzinger. Con il suo arrivo a Roma i capi dicastero curiali di origine polacca diventeranno tre (oltre a lui, ci sono i cardinali Zenon Grocholewski all'Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Quando sarà pubblicata la terza enciclica di Benedetto XVI? Il progetto iniziale prevedeva che uscisse l'anno scorso, le prime anticipazioni - a partire dal titolo, "Caritas in veritate" - risalgono infatti ai primi mesi del 2008. Doveva essere pubblicata nel quarantesimo anniversario dell'enciclica "Populorum progressio" di Paolo VI (marzo 1968), poi il cardinale Segretario di Stato disse che sarebbe slittata probabilmente a ridosso dell'estate. Poi si parlò di dicembre. A fine anno il testo sembrava pronto, dopo l'ingresso nel gruppo di lavoro del neo-arcivescovo di Monaco di Baviera, monsignor Marx. La crisi finanziaria aveva provocato un ulteriore ritardo, ma nelle prime settimane del 2009 si dava per certo che l'enciclica sarebbe uscita con data 19 marzo - festa di San Giuseppe - e resa nota prima di Pasqua. Si è poi detto che sarebbe slittata a maggio (firmata il 1 maggio). Ora anche l'ipotesi di quella data sembra definitivamente tramontare e nei sacri palazzi è opinione diffusa che l'enciclica sociale possa vedere la luce a ridosso dell'estate, se tutto va bene. Quali sono le cause del ritardo? Fonti autorevoli confermano al Giornale che il problema sarebbe stato rappresentato proprio dalla parte aggiunta al testo, e riferita alla crisi economica mondiale. La stesura fin qui approntata, infatti, non avrebbe incontrato il gradimento del Pontefice che, ovviamente, per passaggi "tecnici" di documenti così importanti, è solito affidarsi agli esperti, ma che non rinuncia poi a intervenire, a chiedere modifiche e aggiustamenti. "Caritas in veritate" risulta dunque essere, fino a questo momento, il testo più travagliato del pontificato di Benedetto XVI, che oggi festeggia l'ottantaduesimo compleanno e si accinge a ricordare il quarto anniversario dell'elezione. Anche oggi il Papa ha festeggiato (poco) e lavorato (molto): l'attenzione sua e dei collaboratori più stretti è tutta rivolta in questo momento al prossimo viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele, Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). Tra le nomine curiali attese nelle prossime settimane (o nei prossimi mesi) c'è quella del nuovo "ministro della Sanità", in sostituzione del dimissionario cardinale Barragàn; quella del nuovo presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, in sostituzione del cardinale Martino - che però resterà al suo posto fino alla pubblicazione dell'enciclica sociale, prima di essere sostituito, sembra, da un prelato africano. Per quanto riguarda la Segreteria di Stato, invece, non ci dovrebbero essere sorprese ai livelli altissimi (voci di una promozione del Sostituto Filoni a un ufficio cardinalizio sembrano al momento prive di fondamento), mentre è più probabile che non tardino molto ad arrivare le promozioni a nunzio dei numeri tre Caccia (assessore) e Parolin (sottosegretario ai rapporti con gli Stati). Concluso il lavoro per l'enciclica, dovrebbe lasciare la Segreteria di Stato anche l'arcivescovo Sardi, che coordina il gruppo di scrittori incaricato di collaborare con il Papa per la stesura dei discorsi. Sardi dovrebbe ricevere un incarico presso l'Ordine di Malta, e al suo posto potrebbe andare monsignor Gloder. Infine, si parla con insistenza della possibilità di un prossimo cambio alla direzione della Sala Stampa vaticana. Ma al momento non è stata presa alcuna decisione al riguardo. Scritto in Varie Commenti ( 88 ) » (17 votes, average: 3.41 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Il Papa dai terremotati Per la visita di Benedetto XVI ai terremotati d'Abruzzo si lavora con l'ipotesi della data del 1 maggio. Da quanto apprendiamo sarebbe stato lo stesso responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, a indicarla, suggerendo al Pontefice attraverso i suoi collaboratori di non recarsi subito nelle zone colpite dal sisma. Il Papa, invece, avrebbe voluto essere presente prima possibile tra la gente che ora vive nelle tendopoli, per manifestare la sua vicinanza e la sua solidarietà. Aggiornamento del 18 aprile: il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Lombardi, ha annunciato che la visita del Papa ai terremotati dell'Abruzzo si svolgerà nella mattinata di martedì 28 aprile. Scritto in Varie Commenti ( 72 ) » (14 votes, average: 3.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 11Apr 09 Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Cari amici, oggi, Sabato Santo, è la giornata del silenzio e dell'attesa. Duemila anni fa, quel giorno, gli undici apostoli e i discepoli di Gesù erano affranti, abbattuti, impauriti per la fine tremenda che era toccata al loro maestro. C'è solo una donna che vive quelle ore d'angoscia e di dolore presentendo che qualcosa sta per accadere: Maria. Questa notte la Chiesa celebra il rito più importante dell'anno, la veglia della luce. Questa notte l'unico uomo che nella storia abbia detto di sé "io sono la via, la verità e la vita", risorge e con il suo corpo glorioso, appartenente ormai alla dimensione dell'eternità, si fa vedere, si fa nuovamente incontrare, mangia e beve con i suoi amici. Che da impauriti si trasformano in instancabili annunciatori della resurrezione di Gesù. E' il cuore dell'annuncio cristiano, il fondamento della fede. Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato agli indizi di storicità di quell'evento straordinario e unico. Credere nella resurrezione è un atto di pura fede, nessuna dimostrazione scientifica o prova storica potrà mai convincere qualcuno. Ma il credente sa di non scommettere la sua vita sui fantasmi, sulle leggende o sulle proiezioni mentali di qualche mistico invasato. Sa che ci sono ragionevoli indizi per credere. E' il modo con cui vorrei augurare buona Pasqua a ciascuno di voi, avendo gli occhi e il cuore ancora pieni di dolore per la tragedia accaduta in Abruzzo. Ieri è stato davvero un Venerdì Santo di Passione. La grande domanda, il grido straziante dell'uomo di fronte alla sofferenza, alla morte, al dolore innocente è scolpita nei tanti volti di coloro che sono stati colpiti dal sisma. Di fronte a questo grido, non valgono i discorsi, le frasi fatte, l'esposizione di una dottrina. Personalmente mi sento incapace di dire alcunché. Ma questa domanda ha avuto una risposta: Dio, all'uomo che soffre, non ha offerto una soluzione, ma una compagnia, quella di suo Figlio, che ha sofferto ed è morto sulla croce, Lui, il giusto innocente. Si è fatto ammazzare per noi, per i nostri peccati. La risposta di Dio è stata l'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù. L'unica risposta a quella domanda senza risposta, può essere soltanto l'abbraccio, la compassione, la compagnia, la vicinanza. Buona Pasqua a tutti. Scritto in Varie Commenti ( 54 ) » (14 votes, average: 4.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato alla tensione crescente fra la Chiesa Usa e il presidente Barak Obama. Tensione che coinvolge anche il Vaticano: da settimane infatti si è creato un impasse per la nomina del nuovo ambasciatore Usa, che dovrà sostituire Mary Ann Glendon (designata da Bush e notoriamente vicinissima alle posizioni di Benedetto XVI). La Santa Sede vorrebbe un diplomatico professionista cattolico e non un politico del partito democratico da premiare per il suo sostegno alla campagna di Obama. Non è facile infatti trovare infatti politici cattolici del partito democratico che non siano "pro choice" sull'aborto. Nelle pagine culturali, inoltre, ho ampiamente recensito il nuovo libro di Camillo Langone: una guida Michelin alle messe italiane. Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (11 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 06Apr 09 I "trafficanti di uomini" All'Angelus di ieri il Papa ha parlato degli immigrati vittime dei "trafficanti di uomini". Quando pensiamo a forme di moderna schiavitù, ci vengono in mente Paesi sottosviluppati, lontanissimi da noi. Non sempre è così. Mi ha profondamente colpito questa intervista video realizzata dal direttore di Fides Luca De Mata per uno dei suoi programmi documentario. L'uomo che parla è un immigrato sudamericano in Nord America. Scritto in Varie Commenti ( 78 ) » (9 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Questa sera Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro con i giovani la messa per il quarto anniversario della morte di Papa Wojtyla. Nell'omelia, dopo aver detto che il ricordo di Giovanni Paolo II "continua a essere vivo nel cuore della gente" e aver citato la fecondità del suo magistero con i giovani, Ratzinger ha parlato del momento attuale e del pericolo che la fede sia strumentalizzata: "Fate attenzione: in momenti come questo, dato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, potrebbe essere più forte il rischio di ridurre la speranza cristiana a ideologia, a slogan di gruppo, a rivestimento esteriore. Nulla di più contrario al messaggio di Gesù! Egli non vuole che i suoi discepoli "recitino" una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi "siano" speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui! Vuole che ognuno di voi, cari giovani amici, sia una piccola sorgente di speranza per il suo prossimo, e che tutti insieme diventiate un'oasi di speranza per la società all'interno della quale siete inseriti. Ora, questo è possibile ad una condizione: che viviate di Lui e in Lui" Scritto in Varie Commenti ( 57 ) » (13 votes, average: 4.92 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 01Apr 09 Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Benedetto XVI, di ritorno dall'Africa, ha scritto una lettera al premier inglese Gordon Brown per il G20 che inizia a Londra. Eccone qualche passaggio: "Il Vertice di Londra, così come il Vertice di Washington che lo precedette nel 2008, per motivi pratici di urgenza si è limitato a convocare gli Stati che rappresentano il 90% del PIL e l'80% del commercio mondiale. In questo contesto, l'Africa subsahariana è presente con un unico Stato e qualche Organismo regionale. Tale situazione deve indurre i partecipanti al Vertice a una profonda riflessione, perché appunto coloro la cui voce ha meno forza nello scenario politico sono quelli che soffrono di più i danni di una crisi di cui non portano la responsabilità. Essi poi, a lungo termine, sono quelli che hanno più potenzialità per contribuire al progresso di tutti". "Occorre pertanto fare ricorso ai meccanismi e agli strumenti multilaterali esistenti nel complesso delle Nazioni Unite e delle agenzie ad essa collegate, affinché sia ascoltata la voce di tutti i Paesi del mondo e affinché le misure e i provvedimenti decisi negli incontri del G20 siano condivisi da tutti". "Allo stesso tempo, vorrei aggiungere un altro motivo di riflessione per il Vertice. Le crisi finanziarie scattano nel momento in cui, anche a causa del venir meno di un corretto comportamento etico, manca la fiducia degli agenti economici negli strumenti e nei sistemi finanziari. Tuttavia, la finanza, il commercio e i sistemi di produzione sono creazioni umane contingenti che, quando diventano oggetto di fiducia cieca, portano in sé stesse la radice del loro fallimento. L'unico fondamento vero e solido è la fiducia nell'uomo. Perciò tutte le misure proposte per arginare la crisi devono cercare, in ultima analisi, di offrire sicurezza alle famiglie e stabilità ai lavoratori e di ripristinare, tramite opportune regole e controlli, l'etica nelle finanze". Scritto in Varie Commenti ( 142 ) » (11 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono Andrea Tornielli, il vaticanista del Giornale, classe 1964, laurea in storia della lingua greca. Sono sposato e ho tre figli. Vivo tra Roma e Milano Tutti gli articoli di Andrea Tornielli su ilGiornale.it contatti Categorie Varie (345) Ultime discussioni Quixote: Perdonami Mauro ma dal documento che hai linkato risulta che il monaco buddista ha citato la lettera di... bo.mario: Dario non ho capito cosa volevi dire. Me ne scuso ma siete come scrive Gladiator tutto e nulla. Il papa... Artefice1: Caro Dario le Rivendicazioni Puzzano di Potere non d'Amore. Direi che Dio Padre Creatore abbia... Dario: Cara Marina. "Un contributo per il bene dell'Umanità,il papa e i suoi potrebbero... Dario: Scusa bo.mario.. "Tornielli spero che quello che verrà scritto sia aderente alla realtà. Parla... Gli articoli più inviati Il voto "veltroniano" di Maria: lettera blasfema di don Farinella - 13 Emails Messe show, facciamo un catalogo? - 10 Emails Accordo tra S.Sede e lefebvriani, conto alla rovescia - 9 Emails Nasce a Roma la prima parrocchia personale in rito antico - 8 Emails Caso Williamson, Benedetto XVI scrive ai vescovi - 8 Emails Amato ai santi e il gesuita spagnolo Ladaria al Sant'Uffizio - 7 Emails Neocatecumenali, il Papa ha approvato gli statuti - 6 Emails Neocatecumenali, faranno la comunione in piedi - 6 Emails La battaglia finale - 5 Emails Dopo la messa tridentina, in Cattolica cambiano l'altare - 5 Emails Ultime news Fiat-Opel, scontro tra Italia e Bruxelles Il Lingotto: "Per ora nessuna offerta"Paura in Usa e Messico Allarme febbre suina: 60 morti e 900 casiBuccaneer, l'ultimatum: "Per liberare gli italiani restano ancora 72 ore"Varese, fermati 2 giovani: hanno ucciso un 17enne con coltellate e picconateTremonti: "Apocalisse scampata, ma la crisi c'è" Fisco, crollano le entrate: -4 miliardi in due mesi Ibrahimovic gela l'Inter: "Ho voglia di cose nuove"Le 27 maestre fantasma: in tre anni mai in classeBagdad, strage nella moschea sciitaElezioni, ad Alba scende in campo il partito per il cioccolato sindacoRicerca Usa, staminali ottenute dalle proteine Blog Amici Dio: pace o dominio Il blog di Accattoli Il blog di Francesco Agnoli il blog di Fratel Ettore Il blog di Giacomo Galeazzi il blog di Jesùs Bastante Il blog di Magister il blog di Marcello Foa Il blog di Marco Tosatti Il blog di Matteo L. Napolitano Il blog di Phil Pullella Il blog di Raffaella il blog di Riccardo Bonacina Il blog di Rodari il blog di Stefano Tramezzani Blogroll Il sito di Radio Maria Siti Utili Avvenire Fides Il sito di Radio Maria Il sito sul cardinale Siri Korazym La Santa Sede Sito web ilGiornale.it Sussidiario.net April 2009 M T W T F S S « Mar 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Archivio dei post April 2009 (10) March 2009 (15) February 2009 (13) January 2009 (14) December 2008 (13) November 2008 (13) October 2008 (18) September 2008 (14) August 2008 (8) July 2008 (17) June 2008 (17) May 2008 (19) April 2008 (16) March 2008 (15) February 2008 (15) January 2008 (14) December 2007 (13) November 2007 (18) October 2007 (16) September 2007 (18) August 2007 (19) July 2007 (30) Trackback recenti den Fall Williamson exsultet.net: Papstbrief als Reaktion blogring.org: Blogring per andrea... phalaris: sul Filioque, ma sui dogmi la sostanza cambia ben poco?? Grazie. Corrado: Mi scuso per la .http://blog.ilgiornale. it/tornielli/2008/07/02/roma-e -fraternita-san-pio-x-il-dialo go-va-avanti/Read "How can I tell the difference from phalaris grass that has DMT in it?" at Home & Garden The Daily P.E.E.P.: Antonio Cardinal Cañizares Llovera Abiura: Comment on Thornborn, un Dan Brown cattolico? by Rovere I più votati Violenze e minacce, dobbiamo vigilare - 107 Votes La comunione nella mano, la fine dell'inginocchiatoio - 57 Votes Milano e il motu proprio, la colpa è della stampa - 54 Votes La preoccupazione dei vescovi per il regime di Chavez - 51 Votes In difesa del cardinale Tettamanzi - 48 Votes Se lo storico replica: "Lei non sa chi sono io!" - 48 Votes Il Papa non andrà alla Sapienza - 42 Votes Ancora sugli statuti del Cammino, approvati dalla Chiesa - 40 Votes Il parroco trevigiano trasforma l'oratorio in moschea - 39 Votes Ebrei salvati da Pio XII: Bruno Ascoli, guardia palatina - 39 Votes Recent Posts Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Il Papa dai terremotati Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone I "trafficanti di uomini" Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Crisi, inizia il G20. Il Papa scrive a Gordon Brown Pagine About Disclaimer I miei libri Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro Pannello di controllo Login Entries RSS Comments RSS WordPress.com Photos Feed RSS di questo blog Feed RSS dei commenti al blog Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 disclaimer Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti

Torna all'inizio


bobo e il giallo della tessera laicità, dibattito sul caso staino - maria cristina carratu' (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 25-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Pagina VI - Firenze Il Pd pronto a espellere il "reo" , ma forse non serve più: l´iscrizione non risulta Bobo e il giallo della tessera Laicità, dibattito sul caso Staino Primicerio: "Nella contrapposizione coi cattolici vedo gran nostalgia di steccati" L´ex portiere potrebbe incassare un 1,5% in più grazie all´accordo con la Lega MARIA CRISTINA CARRATU´ E adesso il caso Staino diventa un giallo. Dov´è la tessera di Bobo? Il Pd fiorentino si stava già preparando a deferire Sergio Staino, «reo» di correre alle europee per Sinistra e Libertà anziché per il suo partito, al comitato dei garanti, anticamera dell´espulsione, quando ha scoperto che la sua tessera non c´è. Non esiste. «Abbiamo frugato dappertutto, nei cassetti delle sezioni e dentro i computer, ma Sergio non risulta iscritto al Pd» spiega il segretario metropolitano Simone Naldoni. Possibile? «Non c´è traccia della sua domanda, né del pagamento della quota». Lui, però, sostiene di essere iscritto eccome: «Alla sezione centro, dove sono sempre stato anche con i Ds». Non ha la tessera come prova, è vero, ma solo perché, dice, «non me l´hanno mai spedita». «Cercheremo ancora, ma mi sembra difficile che abbiamo perso una tessera come quella di Sergio» replica Naldoni. Una partita non da poco, visto che in gioco c´è, per l´appunto, la famosa espulsione: «Se non è iscritto» spiega Naldoni, «è ovvio che può candidarsi con chi vuole». Resterebbe il problema politico posto da una scelta del genere, ma il partito, se davvero Staino non fosse del Pd, potrebbe evitare un provvedimento sicuramente impopolare. E intanto intorno al suo caso si apre il dibattito: dove e come offrire rappresentanza, a sinistra, alla laicità? Un argomento molto sentito, vedi il motivo ispiratore della lista di Valdo Spini, vedi, un po´ ovunque, la faticosa ricerca di candidati laici/cattolici a seconda degli obiettivi, e vedi anche lo strepitoso successo delle iniziative di Liberi di decidere, che ieri, al banchino di via Roma, ha raccolto in 4 ore 150 nuovi testamenti biologici, ora a quota 2.650. «Attenzione, però» avverte Mario Primicerio, presidente della Fondazione La Pira, «nella contrapposizione drastica di laici e cattolici io vedo solo una gran nostalgia di steccati». La sfida del Pd, secondo lui, è ben altra: e cioè «il dialogo, la costruzione di una cultura nuova contro la cultura delle ‘chiese´, tutte quante». Gli fa eco Giuseppe Matulli, vicesindaco: «Chi l´ha detto che le posizioni più integraliste e clericali siano solo quelle cattoliche? Se laicità è assenza di pregiudizi, la tradizione comunista non è stata da meno…». Andare con Vendola, insomma, «non è detto che sia più ‘laico´». «Soffro, difendere davvero la laicità nel Pd non è facile, ma ci provo, perché mai dovrei tradire la mia biografia politica?» dice l´oncologo candidato Gianni Amunni. Ma non la pensa così Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia: «Il disegno di fare del Pd un partito laico è fallito e bisogna prenderne atto» dice. «Siccome i diritti fondamentali della persona non sono sindacabili, a questo punto diventano lecite scelte personali, a favore del Pd, per provare a cambiarlo da di dentro, o di altre forze che si ritengono più sensibili al tema». Per Bonsanti, dunque, cacciare Bobo dal Pd per quello che ha fatto «sarebbe stalinista». Rispetta la scelta di Staino, ma non la condivide, il direttore di Testimonianze Severino Saccardi: «La laicità non dovrebbe essere un elemento di rottura» dice, «ma un valore trasversale e condiviso, e rappresentato ovunque». Parlare di laici e cattolici contro, Saccardi ne è convinto, «è un impoverimento culturale». Come lo sarebbe buttare fuori Staino dal Pd: «Con tutti i motivi che ci sarebbero per buttarne fuori tanti altri…».

Torna all'inizio


"troppo laici? no, pluralisti" - torino (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 25-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Pagina 44 - Cultura Polemica tra "Avvenire" e la Biennale Democrazia "TROPPO LAICI? NO, PLURALISTI" TORINO Cinquemila persone ogni giorno, moltissimi i giovani, gli stranieri. Giunta a metà del cammino, e dopo il calore che ha circondato la presenza di tre giorni del Presidente Giorgio Napolitano, la Biennale della Democrazia può già considerarsi un notevole successo: senza effetti speciali, con parche concessioni a spettacolo e intrattenimento, come si addice a un anno di crisi e di risicatissimi bilanci culturali, la rassegna guidata da Gustavo Zagrebelsky e progettata per invitare i cittadini a discutere sul significato antico e attuale della democrazia, appunto, coinvolge e appassiona. E come ogni successo, attira le prime bordate, come quelle sparate oggi dal quotidiano cattolico Avvenire, che ha accusato la Biennale di eccessivo laicismo (e facile ottimismo, in più). La giornata di oggi si annuncia come la più vivace, con temi di rilevanza etica (testamento biologico e matrimonio omosessuale sono soltanto due tra questi) e altri più strettamente intrecciati al dibattito politico, come il confronto che nel pomeriggio (alle 15 nel cortile di palazzo Turinetti, in piazza San Carlo) vedrà Alessandro Campi, Domenico Fisichella, Marco Revelli e Franco Sbarberi rispondere alle domande del direttore di Repubblica Ezio Mauro sul tema «La democrazia della destra, la democrazia della sinistra: un dialogo tra sordi?». Ma anche – tra gli altri – i «Discorsi della biennale» (oggi tocca a Franco Cardini con Ettore Boffano) e i dibattiti aperti come «Il multiculturalismo è dannoso per le donne?», con Rosi Braidotti, Luce Irigaray, Farian Sabahi ed Elisabetta Galeotti. E, in serata, la lettura delle Lettere dei condannati a morte della Resistenza. Il testamento biologico, un tema sul quale fin da febbraio è stato avviato in vista della Biennale un esperimento di "democrazia deliberativa" che ha coinvolto oltre seicento persone a Torino e a Firenze, è al centro dell´attenzione dopo l´attacco di Avvenire. Nonostante le cautele e l´equilibrio profusi dai promotori, che fin dalla costituzione del Comitato dei garanti si sono preoccupati di rappresentare equamente le diverse posizioni sulla fine della vita, arruolando tra gli altri monsignor Maurizio Calipari della Pontificia Accademia per la Vita, e la presenza di numerosi esponenti cattolici e di alcuni religiosi ai tavoli dove oggi si dibatterà sul tema, l´iniziativa non piace al quotidiano cattolico. La polemica parte dall´allarme lanciato da Fabrizio Clari, presidente dell´associazione Scienza&Vita di Torino: «Il documento informativo usato per coinvolgere i cittadini nel dibattito cita casi emblematici come "la battaglia di Piergiorgio Welby" e dà la sensazione di un endemico laicismo». Lo "sbilanciamento" risulterebbe evidente, ma non è questo, secondo Avvenire, l´unico difetto della Biennale: «Il programma appare confuso, uno spezzatino di incontri ed eventi». Zagrebelsky non si scompone né, tanto meno, replica, e si limita a manifestare soddisfazione: «La manifestazione sta registrando un successo quantitativo per il numero impressionante di persone che ha invaso in questi giorni i luoghi degli incontri e qualitativo per il senso di partecipazione, quasi a significare il bisogno che la gente ha oggi di discutere sui grandi temi della convivenza civile». La parola ora passa al pubblico, che domani si esprimerà su buona e cattiva morte anche attraverso il televoto. Dai tavoli di discussione di Torino e di Firenze, infatti, tutti potranno rispondere ´sì´ o ´no´, col metodo della electronic town duscussion, a tre domande-chiave sul tipo di legge più condivisa.

Torna all'inizio


ROMA Un uomo di chiesa, un cardinale, non deve aver remore a parlare con i politici, con i q... (sezione: Laici e chierici)

( da "Messaggero, Il" del 25-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Sabato 25 Aprile 2009 Chiudi di CLAUDIA TERRACINA ROMA Un uomo di chiesa, un cardinale, non deve aver remore a parlare con i politici, con i quali è legittimo un confronto sui contenuti. E' appassionato l'intervento del il Patriarca di Venezia, Angelo Scola, al convegno «I cristiani e la laicità», durante il quale, si è confrontato con il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, sull'impegno dei cattolici in politica e sui temi etici. «Non mi fa particolare effetto parlare ai politici - sottolinea il cardinale- come uomini di chiesa siamo chiamati a parlare a tutti e non dimentichiamo che Paolo VI ha detto che la politica è la forma più alta di carità. È giusto che un cardinale possa parlare a dei politici. Ovviamente sui contenuti, non sui problemi partitici». E per il cardinale, tra i più impegnati sul fronte del dialogo, se, nel rispetto dei ruoli di ciascuno, ci si pronuncia su come la società civile debba organizzarsi «è un dato costruttivo, un fenomeno positivo». Dello stesso parere è il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che, una volta di più, rivendica il compito che si è assunto il suo partito: «Parlare della vita, della morte, affrontare i bisogni delle famiglie, che sono temi che emergono continuamente nel dibattito parlamentare, basta pensare alla legge 40, o al testamento biologico, e interessano ai cittadini molto più della politica». I cattolici, ma anche i partiti, hanno, dunque, «il dovere di pronunciarsi sui temi etici», fondamentali nelal vita di ciascuno, e ugualmente la Chiesa può e deve esprimersi liberamente su questioni «fondamentali come la vita e la morte». Tuttavia, ribadisce Casini, «l'Udc non rivendica nessuna primogenitura sulla cristianità in politica. Abbiamo la consapevolezza di essere parte di un mondo cattolico più vasto, ma non ci vergogniamo di essere cristiani contrariamente sembra facciano molti», dice. Il leader centrista ricorda che «naturalmente siamo per uno Stato laico», ma precisa che questo non ha niente a che fare con la negazione del bisogno di Dio e della religione, che è naturale per tutti noi». E sottolinea: «In Europa noi difendiamo l'identità cristiana dell'Italia. Ciò significa difendere noi stessi la nostra storia le nostre tradizioni e predisporci all'accoglienza delle diversità anche degli extracomunitari. Chi arriva deve sapere che qui c'è un Paese pronto a ospitarlo ma che ha regole e tradizioni da far rispettare». E Rocco Buttiglione riafferma che «i cattolici sono in prima linea nella difesa della Costituzione che hanno contribuito in modo determinante a scrivere. Per questo- spiega- accogliamo l'appello del presidente Napolitano. Limitati cambiamenti che rafforzino nei limiti del giusto il ruolo del capo del governo sono accettabili. Un cambiamento totale dell'impianto che tolga la sua centralità al Parlamento e che porti a un potere isolato, controllato solo dagli elettori una volta ogni cinque anni, no». Quindi sottolinea che «occorre difendere la Costituzione anche da certi giudici, che non possono modificare geneticamente la Costituzione, attraverso sentenze interpretative al di fuori dei principi dei Padri Costituenti. Tra le minacce odierne alla Costituzione esiste anche quella di una cultura giuridica forse prevalente la quale ritiene che i giudici abbiano il diritto di fare le leggi. I casi delle istanze su Eluana Englaro, sulla Legge 40, e ora sui matrimoni gay a Venezia e alcuni proclami interpretativi sul testamento biologico -avverte- sono tipica espressione di questo tentativo di stravolgere surrettiziamente la Costituzione».

Torna all'inizio


RISPOSTALa resistenza non fu opera solo dei comunisti. I comunisti furono tra i più determinati... (sezione: Laici e chierici)

( da "Unita, L'" del 25-04-2009)

Argomenti: Laicita'

RISPOSTALa resistenza non fu opera solo dei comunisti. I comunisti furono tra i più determinati e i più coraggiosi in molte delle azioni condotte contro l'opposizione nazifascista ma non guidarono da soli la resistenza e furono presto opposizione nel paese uscito dalla Liberazione. La Russa non lo sa o fa finta di non saperlo ma è stato dal confronto fra le tradizioni cultuali e politiche dei cattolici democratici che si richiamavano a Don Sturzo e alla Democrazia Cristiana, dei laici del partito d'azione e dei "rossi" del Partito Comunista Italiano che sono nate insieme la carta costituzionale e la dialettica politica su cui si è basata la democrazia politica di questo paese. E' proprio a questa dialettica che, con il congresso di Fiuggi, riuscì ad approdare anche il partito guidato da Fini. Ripudiando la follia di Salò e la nostalgia del Duce, l'assurdità delle guerre di conquista in Africa e delle persecuzioni degli ebrei e delle altre "razze" considerate inferiori da un gruppo di persone le cui idee e le cui posizioni hanno inutilmente insanguinato l'Europa e il mondo.

Torna all'inizio


VENERDI' 24 Tantestorie FABBRICA DELLE E, CORSO TRAPANI 95, ORE 9,30 Festa finale di T... (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 25-04-2009)

Argomenti: Laicita'

VENERDI' 24 Tantestorie FABBRICA DELLE E, CORSO TRAPANI 95, ORE 9,30 Festa finale di Tantestorie, con le classi che a novembre hanno partecipato alla settimana di Tantestorie. Info 011/4429858. Life Alignment SUPERCIBARIUS, VIA DOMODOSSOLA 9, ORE 10-13 Trattamenti Life Alignment, insieme di tecniche di guarigione energetica che possono aiutare ad allineare la struttura fisica e a bilanciare i campi energetici del corpo, a cura di Grazia Garfi. Prenotazione necessaria. Info 335/5819796. Promessi Sposi BIBLIOTECA CIVICA TORINO CENTRO, VIA DELLA CITTADELLA 5, ORE 11-13 Gruppo di lettura sull'opera di Alessandro Manzoni, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado. Info 011/4429826. Plagio PALAZZO NUOVO, VIA SANT'OTTAVIO 20, ORE 14,30 Il Prof. Salvo Dell'Arte propone la lezione - dibattito con case history e interventi di esperti e testimonials "Il plagio musicale", intervengono dj Ringo e Marta Gerbi. Alunni sikh DIPARTIMENTO DI STUDI POLITICI, VIA GIOLITTI 33, PRE 15-17 Francesca Galloni, Psicologa e Dottore di Ricerca in Scienze dell'Educazione, terrà un seminario dal titolo "Alunni sikh in Italia: percorsi di vita tra scuola ed extrascuola"; discussant Francesca Gobbo, dell'Università degli Studi di Torino. Info 011/5160044 o www.fieri.it. Regio dietro le quinte TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 15,30 E 17 "Il Regio dietro le quinte - itinerari segreti di un grande teatro d'Opera", visita guidata al teatro. Ingresso 5 euro. Info 011/8815557. Visita guidata GAM, CORSO GALILEO FERRARIS 30, ORE 17 Visita guidata alla mostra "Cronostasi 2". Info 011/4429546. Franca Valeri FELTRINELLI, PIAZZA CLN 251, ORE 18 Incontro con Franca Valeri, che presenta il libro "Di tanti palpiti. Divertimenti musicali", nell'occasione verrà presentata anche la nuova edizione di "Tragedie da ridere". Con Franca Valeri e Patrizia Zappa Mulas interviene Ferzan Ozpetek. Pasqua romena PIEMONTEUROPA, PIAZZA CARLO FELICE 80, ORE 18,30 Aperitivo multi-etnico di Piemonteuropa/Associazione 360: la pasqua ortodossa secondo la tradizione rumena. Modera e introduce la serata Raffaele D'Amato; interventi di Alida Meles su "La Pasqua in Romania" e di Marco Calgaro sul tema "Stranieri e legislazione: integrazione e riforme". Segue degustazione-aperitivo con piatti tipici romeni. Hata yoga CENTRO STUDI OLISTICI BRAHMA VIDYA, VIA VANDALINO 82/28, ORE 19 Presentazione del corso di Hata Yoga, a cura del Maestro Vincenzo. Ingresso gratuito, con dimostrazione pratica, consigliato abbigliamento comodo. Info e prenotazioni 011/4119849 o 334/3145040. Canto gregoriano CHIESA IMMACOLATA CONCEZIONE, VIA MONTE CORNO 36, ORE 19 "La notazione quadrata, i neumi semplici e complessi", incontro aperto a tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza dell'antica vocalità cristiana, conducono Enrico Demaria ed Elena Vadori. Info 340/8346713. Fantasmi a Torino PALAZZO BAROLO, VIA DELLE ORFANE 7, ORE 19,50 Un itinerario alla scoperta di noti fantasmi. Costo 10 euro. Info e prenotazioni 011/853670 o www.barburin.com. Note golose CASCINA ROCCAFRANCA, VIA RUBINO 45, ORE 20 Serata tra abbinamenti golosi di cibi e birre artigianali Gilac, con musica dal vivo. Cena con degustazione solo su prenotazione, allo 011/3139665. Info www.cascinaroccafranca.it. Caccia al Teshorus MUSEO DELLE ANTICHITA' EGIZIE, VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 6, ORE 20,10-21,50 Iniziativa, rivolta a grandi e piccoli, che trasforma le sale del Museo nel teatro di una coinvolgente caccia al tesoro. Ogni squadra-famiglia è chiamata a risolvere dei quesiti sulle divinità animali e nell'ultima sala si trovano premi per tutti. Durata di un'ora, partenze scaglionate ogni 20 minuti. Costo 8 euro. Info e prenotazioni 011/4406903 o info@museitorino.it. Storytelling ASSOCIAZIONE SULLA PAROLA, VIA CIBRARIO 28, ORE 21 Appuntamento mensile organizzato dall'Associazione TeaStoryCat: "Tutto sulle streghe", racconta Silvia Iannazzo. Entrata libera e prenotazione obbligatoria allo 011/748706. Stadi SHORTBUS, VIA GAUDENZIO FERRARI 5/I, ORE 21,30 Alfredo Trentalange, Osservatore Arbitri Uefa, ex arbitro di serie A, presenta "Lo stadio più bello del mondo", libro di Luca Farinotti. Info www.shortbuscafe.it. SABATO 25 Theta Healing CENTRO STUDI OLISTICI BRAHMA VIDYA, VIA VANDALINO 82/28, ORE 9,30 Corso di Theta Healing avanzato. Info e prenotazioni 011/4119849, 334/3145040. Antiche trame PALAZZO MADAMA, PIAZZA CASTELLO, ORE 10-13 E 14-17 Iniziativa nata in collaborazione con l'Istituto Europeo per il Design: il museo espone le creazioni di abiti e accessori di moda sul tema del velluto elaborati dagli studenti. Info 011/541111. A casa di Kha MUSEO DELLE ANTICHITA' EGIZIE, VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 6, ORE 10,30 Percorso pensato per i più piccoli, che in compagnia dei genitori verranno accompagnati da esperti egittologi alla scoperta della vita quotidiana ai tempi dei faraoni. Costo 3,50 euro, è consigliata la prenotazione. Info 011/4406903 o info@museitorino.it. Costruire giocando BORGO MEDIEVALE, PARCO DEL VALENTINO, ORE 10,30-12,30 E 15,30-17,30 Per "Costruire giocando - mani e materia" appuntamento col laboratorio per bambini dai 6 ai 12 anni "Portami con te". Info e prenotazioni 011/4431710. Festa della Liberazione AREA PEDONALE, VIA DI NANNI, ORE 11 Bancarelle per tutta la giornata, alle 16 corteo per le vie del quartiere e a seguire wall painting e dj set. Alle 18 presentazione del libro del prof. Brunello Martelli "Il libro dei deportati". Alle 19 selezioni hip hop e alle 20,30 performance teatrale laboratorio Burn Babylon! Burn!. Alle 22 spettacolo di circo aereo e alle 23 fuochi d'artificio. Insy Loan FELTRINELLI, PIAZZA CLN 251, ORE 16 Insy Loan presenta "Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerà", con l'autore interviene Luca Bianchini. Visite guidate MAO, VIA SAN DOMENICA 9-11, ORE 11,30 E 16,30 Servizio di visite guidate, costo 3 euro. Al mattino visita alla galleria Giappone, al pomeriggio alla galleria Cina. È consigliata la prenotazione. Info 011/4436928. Sabato al museo ARMERIA REALE, PIAZZA CASTELLO 191, ORE 13-23 Apertura straordinaria con visita guidata a tema, alle 19, "Il Medagliere Reale e la collezione numismatica di Carlo Alberto". Ingresso 4 euro, ridotto 2. Presentando il biglietto, dopo le ore 18 è possibile usufruire della promozione "Un aperitivo al Caffé Reale", alla caffetteria presso Palazzo Reale, al costo di 5 euro. Info e prenotazioni 011/5184358. Sentieri e storie CENTRO VISITE PARCO COLLINA TORINESE, STRADA FUNICOLARE 55, ORE 15,30 Escursione di mezza giornata nel parco di Superga, in cui a guidarci non sarà semplicemente la carta dei sentieri ma saranno racconti tratti da libri che ognuno porterà, che verranno suggeriti, che si incontreranno, che si scambieranno. Info e prenotazioni 011/8903667. Intorno alla mostra PALAZZO BRICHERASIO, VIA LAGRANGE 20, ORE 15,30-18,30 "Arte bimbo", atelier concepito con l'intento di far vivere il Museo come uno spazio divertente ed emozionante dove è possibile scoprire i grandi capolavori dell'arte attraverso il gioco. La merendina è gentilmente offerta dalla Centrale del Latte di Torino. Info e prenotazioni 011/5711820. Democrazia tecnologica TEATRO GOBETTI, VIA ROSSINI 8, ORE 16-17,30 Panel su "Internet e democrazia deliberativa", esperti italiani e stranieri discuteranno le interazioni tra processo democratico e Internet. Visita guidata GAM, CORSO GALILEO FERRARIS 30, ORE 16,30 Visita guidata "L'Ottocento alla Gam". Info 011/4429546. Fantasmi a Torino PALAZZO MADAMA, PIAZZA CASTELLO, ORE 19,15 Un itinerario alla scoperta di noti fantasmi. Costo 10 euro. Info e prenotazioni 011/853670 o www.barburin.com. DOMENICA 26 Meditazione CENTRO STUDI OLISTICI BRAHMA VIDYA, VIA VANDALINO 82/28, ORE 9 Seminario di meditazione di Osho, conduce Abheeru (Emanuele Riccobene). Info e iscrizioni 011/4119849 o 334/3145040. Arte alla Tesoriera PARCO TESORIERA, CORSO FRANCIA 186, ORE 9,30-19 Lungo i viali alberati del parco espongono i pittori della Tesoriera. Info 348/5469658. Scuola cosmica VITA UNIVERSALE, VIA LUSERNA DI RORA' 3/A, ORE 10 Incontro "La via del Discorso della Montagna nel Cristianesimo delle origini è la via dell'autoconoscenza che porta, passo per passo, più vicino a Dio nell'interiore. Così venne insegnata da Gesù di Nazareth e così, ancora oggi, tramite la parola profetica odierna". Ingresso libero. Info 011/4330976. Mercatino BORGO MEDIEVALE, PARCO DEL VALENTINO, ORE 10-18 Torna il Mercato dei Prodotti del Paniere, che offre ai visitatori l'opportunità di assaggiare le eccellenze enogastronomiche della Provincia di Torino. Inoltre il Borgo ospita un'inedita animazione storica dedicata alla figura del mercenario nel medioevo. Info 011/4431701. Meditazione universale CENTRO DELL'UOMO - ONLUS, VIA SERVAIS 92 INT. 149, ORE 10,30 Il contatto con la Luce e l'Armonia Celestiali: la più elevata forma di meditazione, alla base delle maggiori filosofie e religioni mondiali, un'esperienza pratica alla portata di tutti. Info 335/6876189. Giochiamo con Bes MUSEO DELLE ANTICHITA' EGIZIE, VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 6, ORE 15 Laboratorio "Giochiamo con Bes", dedicato alle famiglie: itinerario tematico seguito da un'attività di laboratorio, ciascuno della durata di un'ora. Costo 6 euro + biglietto del Museo. Durante il laboratorio verrà fornito un foglio di rame a testa, con il quale verrà creato un amuleto con la tecnica dello sbalzo. I manufatti realizzati saranno lasciati in dono ai partecipanti. Prenotazioni allo 011/4406903 o a info@museitorino.it. Concerto della domenica TEATRO SALESIANI CROCETTA, VIA PIAZZI 25, ORE 15 L'Orchestra degli Amici con la Musica dell'Unitre in "Le ali della libertà", dirige Carlo De Marco. Info 011/4342450. Venti sonori VILLA DELLA REGINA, STRADA SANTA MARGHERITA 79, ORE 15,30 "Venti sonori", concerto di strumenti a fiato: i giovani studenti della Scuola di musica d'insieme per strumenti a fiato del Conservatorio G. Verdi di Torino eseguiranno musiche di Danzi, Ibert, Rosa Ribas e Holst. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Per visitare appartamenti reali necessario prenotare all'800/329329. Visita guidata BORGO MEDIEVALE, PARCO DEL VALENTINO, ORE 15,30 Itinerario tra Rocca e Borgo. Info 011/4431701. Lance e spade MUSEO DI ANTICHITÀ, VIA XX SETTEMBRE 88/C, ORE 16 La Compagnia del Pomo e della Punta organizza un incontro fatto di proiezioni, dimostrazioni di tecnica schermistica e una appassionante visita guidata su "Lance, spade e pugnali: la pratica guerriera medievale nei reperti del Museo di Antichità di Torino" e "L'arte della scherma nel medioevo: la scherma e il combattimento tardo medioevale, i codici manoscritti, l'armeggio e le tecniche, le armi. Passato e presente: oggi la pratica di un'arte marziale europea dalle grandi tradizioni (Marco Andreoli)". Info www.pomoepunta.it. Visita guidata PALAZZO MADAMA, PIAZZA CASTELLO, ORE 16 Diciotto secoli d'arte, visita al palazzo e ai capolavori delle collezioni. Info e prenotazioni 011/4429911. Visite guidate MAO, VIA SAN DOMENICA 9-11, ORE 16 Servizio di visite guidate, costo 3 euro: visita a tutte le collezioni. È consigliata la prenotazione. Info 011/4436928. Dorothy Porter FELTRINELLI, PIAZZA CLN 251, ORE 16 Elena Varvello introduce alla lettura di Dorothy Porter, scrittrice e poeta lesbica morta l'8 dicembre 2008 a 54 anni. L'attrice Valeria Solarino propone una doppia lettura di brani in inglese e in italiano da "La maschera di scimmia". Fabbriche e futurismo EUT3, VIA MILLIO 20, ORE 16,30 Fabbrica: lettura teatrale-conferenza tratta dai testi di Graziano Sampò, già dipendente e sindacalista della SPA, sulla storia della ex fabbrica di automobili, autocarri, trattori, carri armati, ora in gran parte demolita e trasformata in centro direzionale. Intorno alla mostra PALAZZO BRICHERASIO, VIA LAGRANGE 20, ORE 18,30 Visite fisse per singoli, massimo 25 persone. Info 011/5711820. LUNEDI' 27 GlobalGap CEIPIEMONTE, CORSO REGIO PARCO 27/29, ORE 9-13 E 14-17,15 Seminario "Lo standard Global Gap Frutta & Verdura", le buone pratiche agricole riconsciute da venditori e fornitori a livello mondiale. Info 011/6700669. Poesia spagnola PALAZZO NUOVO, VIA SANT'OTTAVIO 20, ORE 9,30 IV Giornata di Poesia Spagnola Contemporanea: "Donde hay música no puede haber nada malo: Poesia in musica nella Spagna Contemporanea", con interventi di Rafael Morales e Corrado Margutti e alle 12 tavola rotonda "Con la música a otra parte: Metamorfosi di poesia e musica". Superare la crisi STARHOTEL, CORSO VITTORIO EMANUELE 54, ORE 10 Convegno "Illuminiamo il cammino. Crisi e tecniche di sopravvivenza". Durante l'incontro si terranno tre speech della durata di mezz'ora ciascuno: il primo affronterà il tema del cambiamento dello scenario, il secondo verterà sul cambiamento nella crisi e il terzo sulla performance nell'emergenza. Info e iscrizioni 335/8396659 o poppa@paloaltoscuola.it. Greci e romani CENTRO CONGRESSI TORINO INCONTRA, VIA NINO COSTA 8, ORE 15 Convegno di studi "Il romanzo dei greci e dei romani", interventi di Massimo Fusillo, Pierpaolo Fornaro, Mario Labate, Claudio Moreschini, Patrizia Liviabella e Luca Graverini. Info 011/599698. Lunedì Cultura TEATRO MASSAIA, VIA SOSPELLO 32, ORE 15 "Cultura & spettacolo", interviene l'assessore Gianni Oliva. Ingresso riservato agli iscritti. Info 011/257881 o www.teatromassaia.it. Español BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 17-19 Lettrici e lettori si incontrano in biblioteca per conversare in spagnolo. Info 011/4437080. Luna di latte BIBLIOTECA CIVICA ITALO CALVINO, LUNGO DORA AGRIGENTO 94, ORE 17 Gruppo di sostegno per l'allattamento al seno, in collaborazione con l'ASL 2. Info 011/4430740. Incontri del lunedì ASSOCIAZIONE LUCA AUROBINDO CAPOSIO, VIA BIANZE' 28/A, ORE 17,30-19,30 Corso di psicosintesi tenuto da Rina Oddone, Marco Balbi e Giuliano Caposio: "L'amore. Esercizio di visualizzazione". 18 personaggi BIBLIOTECA CIVICA A. PASSERIN D'ENTRÈVES, VIA G. RENI 102, ORE 17,30 Per "18 appuntamenti con personaggi, miti, libri sportivi", a cura di Mario Parodi: "Independiente Sporting", di Mauro Berruto, l'autore, trainer della Nazionale di volley finlandese, ci porta a Leticia, sperduta località del Sudamerica, dove si esibiva una strana squadra di calcio in cui militava Che Guevara. Info 011/4435290. Colloqui del lunedì CENTRO STUDI PIEMONTESI, VIA OTTAVIO REVEL 15, ORE 18 Rosanna Roccia e l'autore Francesco Contaretti presentano il libro "Giuseppe Govone. Le molte vite di un uomo del Risorgimento: soldato, diplomatico, agente segreto e politico". Info 011/537486 o www.studipiemontesi.it. Valentino alla radio CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 18 "Rodolfo Valentino alla radio", appuntamento che ruota intorno ad uno sceneggiato radiofonico in quindici puntate di Emilia Costantini prodotto da Rai Radio 2 con regia di Idalberto Fei; ne parlano Idalberto Fei, Emilia Costantini, Emma Caggiano con Martine Brochard, Ludovica Apertura gratuita CENTRO DELLA NORMA, VIA ASSISI 6, ORE 18-19 Centro aperto gratuitamente per il "Progetto di sostegno, aiuto e di salvaguardia del benessere di ciascuno". Ingresso gratuito. Asta per i terremotati ACCADEMIA ALBERTINA DI BELLE ARTI, VIA ACCADEMIA ALBERTINA 6, ORE 18 I migliori docenti - artisti donano le loro opere per un'asta di beneficenza a favore degli allievi dell'Accademia di Belle Arti dell'Aquila colpiti dal recente terremoto. L'asta verrà battuta grazie alla cortese collaborazione della Casa d'Aste Sant'Agostino e solo in questa occasione la base d'asta partirà da 500 euro, senza aggiunta di altre spese. Info 011/889020. Classici cinema gay FELTRINELLI, PIAZZA CLN 251, ORE 18 "100 classici cinema gay. I film che cambiano la vita", Vincenzo Patanè ripercorre in maniera esaustiva la turbolenta storia del rapporto fra cinema e omosessualità. Con l'autore interviene Cristina Piccino. Cavour CENTRO PANNUNZIO, VIA MARIA VITTORIA 35/H, ORE 18 Giuseppe Balbiano d'Aramengo terrà la prima conferenza del ciclo "Cavour prepara il Piemonte al 1859": "Cavour e il suo tempo". Info www.centropannunzio.it. Essere attori ISTITUTO SAN GIUSEPPE, VIA SAN FRANCESCO DA PAOLA 23, ORE 18,30 Incontro di presentazione del laboratorio "Essere attori oggi. Professionisti del teatro: il contributo della psicologia", che si terrà a partire dal 13 maggio. Info benandanti@libero.it o 328/6326484, 339/2591686. Slim Pilates ASSOCIAZIONE FIOR DI LOTO, VIA OROPA 105, ORE 18,45 Pilates per perdere peso, in grado di conciliare esercizi utili a bruciare grassi e perdere peso, e tecniche di distensione e rilassamento autogeno. Incontro dimostrativo gratuito su prenotazione. Info 346/2412183. La douleur MOOD LIBRI E CAFFE', VIA CESARE BATTISTI 3/E, ORE 19 Letture a cura del Laboratorio di scrittura creativa NOUS e del Teatro delle dieci "La douleur" di Marguerite Duras. Info 011/5660809 o www.moodlibri.it. Sicurezza alimentare VSSP, VIA TOSELLI 1, ORE 20-22 Incontro "Le aree protette come occasione di sviluppo ed educazione alla consapevolezza ambientale. Il caso del Parc National Ornitologique de Djoudj e della Foret Classée at Resérve Partielle de Faune de la Comoé Léraba: Senegal", interviene Germana Chiusano, assegnista di ricerca, Dipartimento Interateneo Territorio, Università di Torino. Info www.coopi.org. Giungla dei numeri SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO E. DEAMICIS, CORSO CASALE 134, ORE 20,45 Incontro condotto da Davide Mana su "Come Tarzan nella giungla dei numeri: sopravvivere alla statistica e vivere felici". Destra & Sinistra CENTRO STUDI SAN CARLO, VIA MONTE DI PIETA' 1, ORE 21 "Destra & Sinistra: lavori in corso... incontro col Partito Democratico", presenta Stefano Commodo, intervengono Roberto Placido e Antonio Boccuzzi. Collisioni CAFFE' BASAGLIA, VIA MANTOVA 34, ORE 21,30 Reading di Gianluca Favetto e Hamid Ziarati, accompagnati dalla chitarra blues di Andrea Mignone e dalla pianista Valentina Valenzano. Info 338/3865001 o www.collisioni.it. MARTEDI' 28 Blog the frog MUSEO REGIONALE SCIENZE NATURALI, VIA GIOLITTI 36, ORE 9 Per la Giornata mondiale di salvaguardia degli Anfibi, giornata di icnotri, presentazione di volumi e del cortometraggio sugli anfibi di Maroantsetra realizzato da Gianni Valente. Info www.savethefrogs.com o www.amphibians.org. Tecnologie ASCOM, VIA MASSENA 20, ORE 9-12,30 Convegno gratuito "Tecnologie: la differenza tra sopravvivere, vivere e fare business", rivolto a tutte quelle aziende che sentono la necessità di dover cambiare qualcosa, ma ancora non sanno cosa. Info 011/5516286. Greci e romani CENTRO CONGRESSI TORINO INCONTRA, VIA NINO COSTA 8, ORE 9 Convegno di studi "Il romanzo dei greci e dei romani", interventi di Massimo Fusillo, Pierpaolo Fornaro, Mario Labate, Claudio Moreschini, Patrizia Liviabella e Luca Graverini. Info 011/599698. Uni En Iso CEIPIEMONTE, CORSO REGIO PARCO 27/29, ORE 9-13 E 14-17,15 Corso di aggiornamento su la nuove norma Uni En Iso 9001:2008, corso qualificato KHC e riconosciuto da tutti gli enti accreditati Sincert, valido ai fini dell'aggiornamento alla nuova norma e al mantenimento delle qualifiche per gli auditor. Info 011/6700669. Martedì Salute AGORA' CENTRO CONGRESSI, VIA FANTI 17, ORE 10 Si parla di "Osteoporosi e fratture di femore", intervengono Giancarlo Isaia e Paolo Rossi. Info 011/5718246. Life Alignment SUPERCIBARIUS, VIA DOMODOSSOLA 9, ORE 10-13 Trattamenti Life Alignment, insieme di tecniche di guarigione energetica che possono aiutare ad allineare la struttura fisica e a bilanciare i campi energetici del corpo, a cura di Grazia Garfi. Prenotazione necessaria. Info 335/5819796. Fondazione Caligara BIBLIOTECA COLLEGIO UNIVERSITARIO EINAUDI, VIA MARIA VITTORIA 39, ORE 12 Viene presentata la Fondazione Franco e Marilisa Caligara per l'alta formazione interdisciplinare, finalizzata alla promozione del dialogo tra saperi diversi con l'istituzione di momenti formativi ed occasioni di ricerca e di studio interdisciplinari. Interventi del prof. Rinaldo Bertolino e del prof. Donato Firrao. Sarà presente la dott.ssa Marilisa Perotti Caligara. Martedì Culturali CENTRO CHANTAL, VIA PERAZZO 7, ORE 15,30 Incontro "Corona delle delizie: alcuni esempi di residenze sabaude extraurbane", interviene Elisa Bessone. Ingresso libero. Info http://www.smgoretti.it/mc.htm. Il notaio BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 16,45-19,46 Servizio di consulenza gratuita al cittadino a cura del Consiglio Notarile di Torino, dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo, in collaborazione con Assessorato al Bilancio e Assessorato alla Cultura della Città di Torino. Info 011/4437080. Il notaio BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI, CORSO ORBASSANO 200, ORE 16,45-19,46 Servizio di consulenza gratuita al cittadino a cura del Consiglio Notarile di Torino, dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo, in collaborazione con Assessorato al Bilancio e Assessorato alla Cultura della Città di Torino. Info 011/4438604. Stagioni della memoria ISTITUTO GIORGIO AGOSTI, VIA DEL CARMINE 13, ORE 17 Per il ciclo di incontri "Le stagioni della memoria. Resistenze e politica nella scrittura delle donne", presentazione del volume "Con le armi e con la penna. Poesia clandestina della Resistenza", a cura di Marta Bonzanini; con l'autrice intervengono Gian Luigi Beccaria, Gianni Perona, letture di Federica Cassini, coordina Claudio Dellavalle. Info www.istoreto.it. L'Universo BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA, PIAZZA CARLO ALBERTO 3, ORE 17,30 Per il ciclo "L'Universo, a te scoprirlo", conferenza di Edward (Rocky) Kolb, University of Chicago su "La cosmologia attraverso i tempi". Info www.ada-astrofisica.to.infn.it. 1848 BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI, CORSO ORBASSANO 200, ORE 17,30 "Il 1848: semiario sul Risorgimento". Info 011/4438604. MirafuoriTv BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 17,30-19,30 MirafuoriTv si apre al quartiere invitando tutti gli interessati a costituire un gruppo redazionale e una troupe. Incontri di redazione ogni martedì. Info 011/4437080. Leggi forte BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 17,30 Reading del primo capitolo de "La profezia della curandera" di Hernan Huarache Mamani. Info 011/4437080. Improvvisazione teatrale LABORATORIO CREATIVO, VIA V. AMEDEO II 16, ORE 17,30 Serata di improvvisazione teatrale, secondo il metodo Strasberg e Commedia dell'arte. Prenotazione necessaria, accesso gratuito. Info 340/5263010. Danza FNAC, VIA ROMA 56, ORE 18 Il Crud presenta la collana "Tracce di Tersicore", come anticipazione della Giornata Mondiale della Danza e del convegno Susanna Egri e la cultura di danza nel Secondo Novecento, intervengono Susanne Franco, Marina Nordera, Elena Zo, Ornella Di Tondo, Ambra Senatore, Claudia Allasia, Chiara Castellazzi. Modera l'incontro Alessandro Pontremoli. Info 011/5516711. Banana Moon FELTRINELLI, PIAZZA CLN 251, ORE 18 Bruno Casini presenta "Banana Moon", con l'autore interviene Alberto Campo, musicologo e giornalista. Grafologia CENTRO PANNUNZIO, VIA MARIA VITTORIA 35/H, ORE 18 Carla Lambertelli, psicologa, parlerà sul tema "Conoscersi con la grafologia", introdurrà Anna Ricotti. Info www.centropannunzio.it. Ricette degli Elfi LIBRERIA COOP, PIAZZA CASTELLO 113, ORE 18 Presentazione del libro di Giuliana Cerrato, direttrice della Biblioteca di Moncalieri, "Ricette dalla terra degli Elfi". Interviene con l'autrice lo scrittore Massimo Centini. Valdesi CAVALLERIZZA REALE, VIA VERDI 9, ORE 18,30 "Facciamo qualcosa di laico": presentazione dei progetti finanziati con l'otto per mille devoluto alla Chiesa Valdese. Chiude la giornata l'Orchestra di Porta Palazzo. Info www.ottopermillevaldese.org. Storia e leggende MUSEO DELLE ANTICHITA' EGIZIE, VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 6, ORE 20,30 E 22,30 Percorso improntato sull'esoterismo, dal taglio insolitamente ironico. Un egittologo e il suo assistente alle prime armi, interagiscono con i visitatori, ma tra questi ce n'è uno un po' troppo curioso. Costo a persona 15 euro, info e prenotazioni 011/4406903 o info@museitorino.it. FestAmbiente2009 ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI TRIPOLI STADIO OLIMPICO, VIA TRIPOLI 24, ORE 20,30 Presentazione di "FestAmbiente 2009" che avrà luogo il 24 maggio in via Tripoli, interverranno le Istituzioni, le Aziende Smat, Amiat, Iride, Trm, i commercianti e i cittadini. Torino che cambia UNIONE CULTURALE ANTONICELLI, VIA CESARE BATTISTI 4/B, ORE 21 Incontro "Un esempio di arte pubblica: il Parco d'Arte Vivente", intervengono Piero Gilardi e Francesco Poli, presenta Manfredo Montagnana. Info 011/5621776 o www.unioneculturale.org. Ribosomi ACCADEMIA DI MEDICINA, VIA PO 18, ORE 21 Seduta scientifica dal titolo "Ribosomi e malattie", interviene la professoressa Irma Dianzani. Info www.accademiadimedicina.unito.it. MERCOLEDI' 29 Operazioni di triangolazione CEIPIEMONTE, CORSO REGIO PARCO 27/29, ORE 9-13 Incontro "Problematiche fiscali e doganali negli scambi con l'estero: le operazioni di triangolazione in Unione Europea e con paesi Extra Ue". Info 011/6700669. Susanna Egri TEATRO CARIGNANO, PIAZZA CARIGNANO 6, ORE 9,30 Giornata Internazionale di Studi dal titolo "Susanna Egri e la cultura di danza nel secondo Novecento". In chiusura diverse generazioni di danzatori di Susanna Egri interpretano, a loro modo, un omaggio alla Maestra. Info info.crud@unito.it o 366/4308040. Gli appuntamenti CENTRO CONGRESSI, VIA FANTI 17, ORE 10 Ugo Sartorio e Francesco Adorno parleranno de "I quartieri di Torino: Borgo Vecchio e dintorni. San Donato, Campidoglio e Parella". Info 011/5718246. Danza e benessere SALA MULTIMEDIALE REGIONE PIEMONTE, VIA BELFIORE 23, ORE 10-13 Convegno "Danza e benessere: l'importanza di una corretta alimentazione". Info 335/1222559. Pausa d'arte PINACOTECA AGNELLI, VIA NIZZA 230, ORE 13 Per "Pausa d'arte in Pinacoteca", incontro e visita tematica "Il vedutismo a Venezia e nelle corti europee attraverso le opere di Canaletto e Bellotto", costo 4 euro. Info 011/0062713 o www.pinacoteca-agnelli.it. In francese BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI, VIA LEONCAVALLO 17, ORE 15 Gruppo di lettura e conversazione tra attualità e letteratura per chi possiede conoscenze di base della lingua e desidera coltivarle. Info 011/4431262. Leggere Calvino BIBLIOTECA CIVICA ITALO CALVINO, LUNGO DORA AGRIGENTO 94, ORE 15 Leggere Italo Calvino: gruppo di lettura attorno alle Fiabe italiane raccolte da Italo Calvino. Info 011/4420740. Storia del Piemonte SALA MARIO OPERTI, CORSO SIRACUSA 213, ORE 16-18 Incontro "Piemonte in guerra, spettacolo storico musicale". Info www.comune.torino.it/circ2. Il Piemontese BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI, CORSO ORBASSANO 200, ORE 17 Gli scrittori, le opere, i luoghi, le parole, l'avvenire, a cura del Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis. Info 011/4438604. See you BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 17-19 See you @ your library: lettrici e lettori si incontrano in biblioteca per conversare in inglese. Info 011/4437080. Conferenze del Regio TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 17 "L'illuminismo di Franz Joseph Haydn", conversazione e ascolti discografici a cura di Paolo Gallarati. Info 011/8815557. Lettori BIBLIOTECA CIVICA CASCINA MARCHESA, CORSO VERCELLI 141/7, ORE 17,30 Incontro con la poesia napoletana, il nostro lettore Carlo Panzarino leggerà poesie di autori napoletani. Info 011/2051565. Torino che cambia UNIONE CULTURALE ANTONICELLI, VIA CESARE BATTISTI 4/B, ORE 17,30 Inaugurazione della mostra fotografica "Mirafiori: immagini dal cambiamento". Info 011/5621776 o www.unioneculturale.org. La Turchia CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 17,30 Incontro "La Turchia tra Europa ed Asia: un secolo tra laicismo ed Islam", interviene Mario Losano. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Info 011/ 5620047. Progetto Salute 2009 OSPEDALE MOLINETTE, CORSO BRAMANTE 88, ORE 18 Incontro "Quale cura per la guarigione?", incontro con Massimo Citro. Info 011/9874917 o 328/2171027. Carte (e)libranti BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI, CORSO ORBASSANO 200, ORE 18 Inaugurazione di "Carte (e)libranti", installazioni di Laura Castagno, visitabile fino al 16 maggio. Info 011/4438604. Il praticante FELTRINELLI, PIAZZA CLN 251, ORE 18 Gilberto Severini presenta "Il praticante", con l'autore interviene Enzo Cucco. In inglese BIBLIOTECA CIVICA A. PASSERIN D'ENTRÈVES, VIA G. RENI 102, ORE 18,15 Incontri in lingua inglese, condotti da Antonella Del Torchio. Info 011/4435290. Slim Pilates ASSOCIAZIONE FIOR DI LOTO, VIA OROPA 105, ORE 18,45 Pilates per perdere peso, in grado di conciliare esercizi utili a bruciare grassi e perdere peso, e tecniche di distensione e rilassamento autogeno. Incontro dimostrativo gratuito su prenotazione. Info 346/2412183. Dire di no HAMMAM, VIA FIOCCHETTO 15, ORE 20 Incontro teorico esperienziale dal tema "Imparare a dire di no: rispondere alle richieste altrui rispettando i propri bisogni", a cura di Ivan Bono e Francesca Pantò. L'incontro è preceduto da assaggi di cucina araba. Info e prenotazione necessaria 328/0287813 o 347/0827861. Psicoaperitivo SHORTBUS, VIA GAUDENZIO FERRARI 5/I, ORE 20 Tema della serata "Bisessualità: la soluzione all'indecisione o la vera natura umana?", ospite la Dott.ssa H. Rissone. Info e prenotazioni 011/2763987 o info@shortbuscafe.it. Prova di scorrimento CENTRO DELLA NORMA, VIA ASSISI 6, ORE 21 "Pensieri caligulliani dall'isola che c'è: con-passione/compassione", interviene Claudia Rapetti. Ingresso gratuito. Parchi africani SERMIG, VIA BORGODORA 61, ORE 21,30 Proiezione di "Mondo off", sui parchi dell'Africa. Ingresso libero. Info www.angolodellavventuraroma.com/regioni/piemonte/piemonte.htm. GIOVEDI' 30 Chiacchiere con l'ostetrica SPAZIO AGILE, VIA MADAMA CRISTINA 27, ORE 13-14 Incontro "Partorire a casa: un bisogno e una realtà", incontro con l'ostetrica Paola Lussoglio. Info 329/4087849 o www.paolalussoglio.it. Fisiologia umana SALA MARIO OPERTI, CORSO SIRACUSA 213, ORE 16-18 Ciclo di conferenze condotte da Ornella Navello: "Vegetali rustici: miniere di Sali e vitamine, coltivarli e consumarli in pietanze". Info www.comune.torino.it/circ2. Il tempo della scienza ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA METROLOGICA, STRADA DELLE CACCE 91, ORE 16 Per il ciclo di conferenze "Il Tempo della Scienza - Incontri del Giovedì", Rajandrea Sethi del Politecnico di Torino, interviene su "Nanoparticelle di ferro per il trattamento di falde contaminate". Info 011/3919524. Incontri del giovedì ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA METROLOGICA, STRADA DELLE CACCE 91, ORE 16 In occasione del ciclo di conferenze "Il Tempo della Scienza - Incontri del Giovedì 2009", l'ingegner Rajandrea Sethi terrà il seminario dal titolo "Nanoparticelle di ferro per il trattamento di falde contaminate". Pavese allegro BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI, CORSO ORBASSANO 200, ORE 16,30 Luisella Mesiano presenta il suo libro "Il ritratto oscurato di Pavese allegro", lettura e documenti di un'inedita condizione espressiva, con una prefazione di Lorenzo Mondo. L'autrice dialoga con Francesca Pilato e Barbara Mariatti. Info 011/4438604. Palazzo Bricherasio ARCHIVIO DI STATO, PIAZZA MOLLINO 1, ORE 16,45 L'Associazione Pro Cultura Femminile organizza l'incontro "Storia della Fondazione Palazzo Bricherasio e il suo ruolo nel sistema culturale subalpino", interviene Alberto Alessio. Info 011/6688627. Scimmia nuda MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI, VIA GIOLITTI 36, ORE 17 Nell'ambito delle iniziative sulla mostra "La scimmia nuda. Storia naturale dell'umanità" si tiene un ciclo di conferenze: "Comunicare la crisi climatica ed energetica", intervengono il Prof Piero Bianucci, il Prof. Stefano Camerini e il Dott Luca Mercalli. Ingresso libero. Info www.mrsntorino.it. Stagioni della memoria ISTITUTO GIORGIO AGOSTI, VIA DEL CARMINE 13, ORE 17 Per il ciclo di incontri "Le stagioni della memoria. Resistenze e politica nella scrittura delle donne", presentazione del volume "Pecore nere: racconti" di Gabriella Kuruvilla, Ingy Mubiayi, Igiaba Scego, Laila Wadia, a cura di Flavia Capitani e Emanuele Coen. Intervengono Carla Colombelli e Marisa Peisino. Info www.istoreto.it. Amore & psiche EUROSTUDIO, VIA SAN QUINTINO 31, ORE 17,30 Tavola rotonda "L'amore dopo i 50 anni. Prospettive e aspettative", conduce in studio lo psicologo Maurizio Brescello. Ingresso libero, prenotazione obbligatoria. Info 011/5631233. Testa di Bue BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA, PIAZZA CARLO ALBERTO 3, ORE 17,30 Inaugurazione della mostra che verrà allestita presso la Sala Mostre "Testa di bue e sirena. La memoria della carta e delle filigrane dal medioevo al seicento", che sarà visitabile fino al 27 giugno. Info 011/8101113. Ora d'arte PALAZZO MADAMA, PIAZZA CASTELLO, ORE 18 Appuntamento settimanale in compagnia di chi lavora nel Museo per scoprire un'opera di Palazzo Madama raccontata da chi è a quotidiano contatto con le collezioni: "Una stanza tutta per me: la Veranda juvarriana", con Anna La Ferla. Info e prenotazioni 011/4429911. Tre libri FELTRINELLI, PIAZZA CLN 251, ORE 18 Elisabetta Pasquali presenta "Il gusto del picchio"; Julie Maggi presenta "Elenoir" e Francesca Ramos presenta "Una come me". Accompagnamento musicale di Pia Tuccitto. Introduce Consolata Lanza. Carte (e)libranti BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI, CORSO ORBASSANO 200, ORE 18 Inaugurazione di "Carte (e)libranti", installazioni di Laura Castagno, visitabile fino al 16 maggio. Info 011/4438604. Slim Pilates ATELIER BODY & FIT, CORSO MATTEOTTI 40, ORE 19,45 Pilates per perdere peso, in grado di conciliare esercizi utili a bruciare grassi e perdere peso, e tecniche di distensione e rilassamento autogeno. Incontro dimostrativo gratuito su prenotazione. Info 346/2412183. Yogaflex ATELIER BODY & FIT, CORSO MATTEOTTI 40, ORE 20,30 Incontro dimostrativo di Yogaflex, unione ponderata dello yoga al pilates. Info 346/2412183. Regole dell'amore CAFFE' ROMA, VIA MAGENTA 49 BIS, ORE 21 Il Centro Studi Comunicazione organizza una lezione su: conoscere la Comunicazione Seduttiva per mettere fine agli amori disastrosi, attrarre chi desideri realmente , riconquistare chi ami ancora, riaccendere la passione in una relazione consolidata. Info 333/1511703. MOSTRE Evoluzione dell'auto MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE, CORSO MASSIMO D'AZEGLIO 15 La mostra "L'evoluzione dell'automobile", un nuovo appuntamento dedicato alla storia dell'automobile, sarà visitabile fino al 27 settembre, con orario, dal martedì alla domenica 10-18. Info 011/6599872. Mostra calligrafica ARCHIVIO DI STATO, VIA PIAVE 21 La V Mostra Calligrafica Internazionale "Il Mondo nell'Alfabeto" è visitabile fino al 18 maggio, con orario lunedì - venerdì, 9,30-18; sabato 9,30-13, chiuso i festivi. Ingresso gratuito. Info www.caus.it. Chapeau! ISTITUTO D'ARTE PASSONI, VIA DELLA ROCCA 7 L'esposizione "Chapeau! I cappelli di Popy Moreni. Paris" è apprezzabile fino al 30 settembre, col seguente orario: lunedì e martedì, 9-16; mercoledì - venerdì, 9-13; sabato 9-12. Info 011/8177377. Testa di bue e sirena BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA DI TORINO, PIAZZA CARLO ALBERTO 3 Dal 30 aprie, ore 17,30, sino al 27 giugno "La memoria della carta e delle filigrane dal medioevo al Seicento". La mostra è prodotta dai partecipanti al progetto Bernstein - The Memory of Papers, tra i quali l'Accademia Austriaca delle Scienze di Vienna, l'Archivio di Stato di Stoccarda e l'Istituto Universitario Olandese di Storia dell'Arte di Firenze, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Argomento della mostra: storia della carta e delle filigrane; metodi di analisi e di uso degli studi della carta e delle filigrane nelle varie discipline. Orari: lunedì, venerdì e sabato ore 9-14; martedì, mercoledì e giovedì 9-18. Diabolik NH HOTELES SANTO STEFANO, VIA PORTA PALATINA 19 Le tele della mostra "Diabolik" saranno visibili fino al 15 maggio. Info www.mycrom.it. Tutte le mostre MUSEO REGIONALE SCIENZE NATURALI, VIA GIOLITTI 36 "La scimmia nuda" fino al 10 gennaio. Orario 10-19 tutti i giorni, chiuso il martedì. Info 011/4326354. Feste barocche PALAZZO MADAMA, PIAZZA CASTELLO La mostra "Feste barocche. Cerimonie e spettacoli alla corte dei Savoia tra Cinque e Settecento", sarà visitabile fino al 5 luglio, con orario: martedì-sabato 10-18, domenica 10-20, chiuso lunedì. Info 011/4433501 o www.palazzomadamatorino.it e www.fondazionetorinomusei.it. Atmosphera PIAZZA DEI MESTIERI, VIA JACOPO DURANDI 13 Fino al 30 aprile, in collaborazione con Meeting Mostre, si svolge la mostra didattica "Atmosphera", incentrata sul tema dei cambiamenti climatici. Orari: lunedì - venerdì, ore 9-12 e 15-19; sabato, ore 16-20; chiuso la domenica. Ingresso libero. Info 011/19709600 o www.piazzalive.it. Costituzione MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA, CORSO VALDOCCO 4/A La mostra "I giovani e la Costituzione. Disegni, laboratori, performance e videoinstallazioni" sarà visitabile fino al 21 giugno, con orario martedì - domenica, ore 10-18; giovedì 14-22; lunedì chiuso. Info www.museodiffusotorino.it. Vulcano di Fogo MUSEO DI VALSALICE, VIALE THOVEZ 37 La mostra tematica sul vulcano di Fogo, Capo Verde, "Conoscere per convivere con il vulcano", sarà visitabile fino al 24 maggio, con orario da lunedì a venerdì e sabato mattina, su prenotazione, 9-12,30 e 14,30-18,30; nei pomeriggi di sabato, domenica e festivi non occorre prenotare. Ingresso gratuito. Info 011/6300611. Esposizioni 2009 TURINGARDEN, STRADA DEL MAINERO 64 Fino al 16 maggio si possono apprezzare "Peonie erbacee e suffruticose. Varietà cinesi, indiane ed europee per amatori e collezionisti". Info www.turingarden.it o vietti@turingarden.it. Aperture al pubblico VILLA DELLA REGINA, STRADA SANTA MARGHERITA 40 Fino al 26 aprile proseguono le visite a Villa della Regina: il sabato e la domenica, dalle ore 10 alle 18,30 (ingresso ultimo gruppo alle ore 16). Ogni giorno verranno organizzati 6 gruppi di visita di 25 persone (partenze gruppi: ore 10 - 11 - 12; 14 - 15 - 16). Nella giornata di sabato gli ingressi delle ore 14, 15 e 16 sono riservati ai gruppi preorganizzati. Per i vistatori singoli prenotazioni prenotazione telefonica all'800/329329. Info 011/5641717, villadellaregina@artito.arti.beniculturali.it o www.artito.arti.beniculturali.it/Villa. Visite guidate PALAZZO CHIABLESE, PIAZZA SAN GIOVANNI 2 I dipendenti della Soprintendenza aprono le porte di Palazzo Chiablese accompagnando il pubblico nelle visite guidate, tutti i sabato fino al 25 aprile. Necessario prenotare. Info www.beniarchitettonicipiemonte.it o 011/5220411. Camera delle meraviglie FONDAZIONE ACCORSI, VIA PO 55 Fino al 3 maggio in mostra due mobili inediti del primo ebanista del Re, provenienti dalla donazione Laura Volpi Ottolini. Orario visite da martedì a domenica, 10-13 e 14-18,30; lunedì chiuso. Info 011/837688 int. 3. Scatole di latta BIBLIOTECA DELLA REGIONE PIEMONTE, VIA CONFIENZA 14 La mostra "Immagini di Torino e del Piemonte attraverso le scatole di latta" ospita circa 100 scatole di biscottifici, fabbriche di cioccolato e torrone, pasticcerie torinesi e piemontesi, realizzate tra i primi del '900 e gli anni Trenta e appartenenti alla preziosa, e più vasta, collezione raccolta nel corso degli anni dalla signora Silvie Mola di Nomaglio. La mostra è visitabile fino al 29 maggio, dal lunedì al venerdì ore 9-13 e 14-16. Info 011/5757371. Akhenaton PALAZZO BRICHERASIO, VIA LAGRANGE 20 Fino al 14 giugno sarà visitabile la mostra "Akhenaton. Faraone del sole". Info 011/5711888 o www.palazzobricherasio.it. Luigi Einaudi ARCHIVIO DI STATO, PIAZZA CASTELLO 209 La mostra "L'eredità di Luigi Einaudi: la nascita dell'Italia repubblicana e la costruzione dell'Europa", sarà visitabile fino al 26 aprile, con orario dal martedì al venerdì 10-18, sabato 10-19 e domenica 15-19. Info www.mostraluigieinaudi.it. Usseglio MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA, PIAZZALE MONTE CAPPUCCINI 7 Fino al 17 maggio sarà visitabile la mostra "Crescere a Usseglio. Ritratti fotografici di Enzo Isaia". Orario da martedì a domenica 9-19; chiuso il lunedì. Info 011/6604104. Serenant et Illuminant PALAZZO BAROLO, VIA CORTE D'APPELLO 22 In occasione dei 100 anni di fondazione della Casa editrice SEI, la mostra "Serenant et Illuminant. I grandi libri illustrati per l'infanzia della SEI (1908 - 2008)" sarà visitabile fino al 26 aprile, col seguente orario: lunedì - venerdì 9,30-12,30 e domenica 15,30-18,30. Ingresso libero. Info 011/3716661 o info@fondazionetancredidibarolo.it. VARIE Fiera Europea GIARDINI REALI, CORSO SAN MAURIZIO Alla quarta edizione della Fiera Europea di Torino, dal 24 al 26 aprile, parteciperanno più di 20 nazioni, con quasi 5.000 metri quadrati di merci esposte. Ogni giorno aertura dalle 9 a mezzanotte. Sabato 25 alle 11 verranno conferiti i riconoscimenti: Migliore stand europeo; Migliore stand italiano e Premio speciale. Info 011/4365961. Casting ALFA TEATRO, VIA CASALBORGONE 16/I Sai cantare? Ballare? Recitare? Ti affascina il mondo del teatro musicale? Partecipa al casting che selezionerà la nuova protagonista femminile degli spettacoli di operetta della stagione 2009/2010. Solo per residenti a Torino e dintorni. Inviare curriculum con foto a segreteria@alfateatro.com. Info 011/8193529. Gold Master 2009 PLARUFFINI, PARCO RUFFINI Giovedì 30 aprile e venerdì 1° maggio si svolgono i "Gold Master 2009. Internazionale della Danza", evento di alto livello agonistico Nazionale ed Internazionale della Danza Sportiva. Si parte il 30 dalle 16 alle 23,30, si prosegue il giorno successivo con orario 10-22. Info www.magikdancing.com, 0131/266063 o 338/9312472. Apertura SALGARI CAMPUS, CORSO CHIERI 60 Il parco a tema apre i battenti nei giorni festivi dalle 10 alle 18, proponendo attività per famiglie, ragazzi, giovani. Non occorre prenotazione, con eccezione per i gruppi di oltre 8-10 persone. Info e prenotazioni 340/5414755 o 339/6497243. Attività anziani SPAZIO ANZIANI, VIA OSASCO 80 Lo spazio anziani circoscrizionale è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12; lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 15,30 alle 18,30, e giovedì dalle 14,30 alle 17. Info 011/3852919. Terza età e computer ASSOCIAZIONE EURO 3, VIA VERDI 7 Proseguono le iscrizioni ai corsi di computer base per principianti, a disposizione un pc per ogni allievo. I corsi durano 30 ore (una lezione a settimana di 3 ore consecutive) da farsi il venerdì al mattino o a scelta il pomeriggio. Info 011/8129772 o scuola.eurotre@email.it. Biglietto multimuseo WWW.FONDAZIONETORINOMUSEI.IT La Fondazione Torino Musei propone un biglietto unico che consente l'accesso a Gam, Palazzo Madama, Mao e Borgo e Rocca Medievale, tariffa intera 14 euro, ridotta a 11. Il biglietto ha la validità di un mese dalla data di emissione. GITE Roma CONSULTA PER LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ ONLUS, VIA SAN MARINO 10 Gita a Roma per i "giovani" della terza età, dal 14 al 17 maggio. Quota di partecipazione 280 euro, con mezza pensione e trasferimenti bus attrezzato. Info 011/3198145. Paese delle cicogne OREDISVAGO, TEL. 331/9886564 O OREDISVAGO@EMAIL.IT Per trascorrere una giornata in compagnia il 10 maggio, in occasione della "Festa della mamma", gita "Nel paese delle cicogne". Iscrizioni entro il 30 aprile. Meditazione ASSOCIAZIONE GANESH, VIA VARALLO 6 Il 25 e 26 aprile stage di Healing Trek all'Isola del Giglio (adesioni entro il 10 aprile). Info e prenotazioni 346/2412183. Teatro della Seduzione LUDOS TEATRO, CORSO BRIANZA 26 Il 9 e 10 maggio laboratorio intensivo di "Teatro della Seduzione", con gita a Levanto e Cinque Terre. Numero minimo partecipanti 6, massimo 12. Iscrizioni entro il 28 aprile. Info e prenotazioni 346/1503736 o ludos@freemail.it. Itinerari del vento ASD ANEMOS, WWW.ANEMOSTORINO.COM Domenica 26 "La Via delle Cascine: escursione gastronomica in mountain bike"; mercoledì 6 maggio "Presentazione XII edizione corso base di mountain bike Raggi&Paesaggi"; domenica 10 e domenica 24 "Raggi&Paesaggi XII edizione corso base di mountain bike"; sempre domenica 24 "Escursione in mountain bike". Info 011/6317065 o info@anemostorino.com. Turchia UNITRE, CORSO FRANCIA 27 Il corso di russo dell'Unitre di Torino organizza un viaggio in Turchia (Istanbul e Cappadocia) dal 23 al 30 settembre. Info e prenotazioni entro il 30 aprile 011/7392236. Sorrento UILP - UIL, VIA BARLETTA135/A Sono aperte le iscrizioni per il Tour della penisola sorrentina di 7 giorni, dal 5 all'11 settembre. Costo euro 490. Info e prenotazioni, entro il 31 maggio, 011/351967. Escursioni I NATURALENTI, WWW.NATURALENTI.IT I NaturaLenti organizzano: sabato 9 e domenica 10 maggio un interessante weekend "Magia Verde", dedicato all'arte antica di alimentarsi con le erbe selvatiche; dal 30 maggio al 2 giugno quattro giorni di escursioni e turismo nelle splendide Gorges du Verdon, nel Sud della Francia. Info e prenotazioni 340/4106172 o patrizia@naturalenti.it. Romania RAGGIUNGERE TOUR OPERATOR, WWW.RAGGIUNGERE.IT Da San Sebastian a Balbao passando per le cantine di Navarra, dal 30 maggio al 2 giugno; dal 16 al 26 luglio itinerario culturale alla scoperta della Romania, tra vestigia greche e romane. Info 011/6604261. Gite in bici ASSOCIAZIONE BICI&DINTORNI, WWW.BICIEDINTORNI.IT Sabato 25 "Messer Tulipano" (treno + bici): visita all'esposizione di tulipani nel parco del castello di Pralormo; domenica 26 lungo la ciclostrada della Stura e la Vauda (treno + bici). Info e iscrizioni 328/9618668 o 011/888981. Iran e Giappone CTC, PIAZZA BERNINI 16 Dal 5 al 7 giugno, Forlì, Arezzo ed Urbino in occasione delle mostre di Raffaello, Della Robbia e Canova. Il 17 maggio "Da Gaudenzio a Pianca", i capolavori restaurati nel Novarese, Varallo e il Sacro Monte. Il 25 e 26 luglio la Turandot al Festival Pucciniano di Torre del Lago; dal 20 al 27 luglio: Copenhagen e la magia dei Fiordi in nave. Info e prenotazioni 011/5604183, info@assoctc.it o www.assoctc.it. A spasso nella 9 EUT 9, VIA BOSSOLI 72/A L'Ecomuseo 9 in collaborazione con l'Associazione Turistica Torinese, propone visite guidate nel quartiere, della durata di due ore circa ciascuna. Numero partecipanti minimo 15, massimo 25. "Scoprire e riscoprire Italia '61", il 30 maggio alle 10,30; "Dai mercati generali al Lingotto", il 9 maggio alle 10. Info e prenotazioni 347/7574366. Basaglia viaggi CAFFE' BASAGLIA, VIA MANTOVA 34, ORE 21 Proposte viaggi per il 2009: Mali dal 24 ottobre al 15 novembre, prenotazioni entro il 10 settembre e Messico dal 31 luglio al 23 agosto, iscrizioni entro il 30 aprile. Info 347/2734202. Giappone ASSOCIAZIONE INTERCULTURALE ITALIA-GIAPPONE SAKURA, WWW.SAKURATORINO.IT Dal 29 giugno al 10 luglio viaggio in Giappone, che toccherà le città di Tokyo, Nikko, Ise, Kanazawa (località termale) Kyoto, Nara. Info e prenotazioni postmaster@sakuratorino.it o 348/8101343. Inverno/Primavera MGM VIAGGI, VIA GIOLITTI 45 Turchia e Cappadocia, dal 12 al 19 maggio; Lourdes, 22-25 e 28-30 maggio; Engadina col Bernina Express dal 23 al 24 maggio. Info 011/8177629. Praga e Londra VIAGGI ELIANTO, VIA DELLA MISERICORDIA 6 Il 16 e 17 maggio due giorni col Trenino rosso del Bernina; dal 19 al 25 maggio viaggio nelle Fiandre; dal 30 maggio al 2 giugno alla scoperta di Berlino. Dal 26 giugno al 2 luglio viaggio a Mosca e San Pietroburgo. Info 011/5612818. Torino magica SOMEWHERE, VIA BOTERO 15 Ogni giovedì e sabato alle 21 appuntamento con "Torino Magica", ritrovo in piazza Statuto 15, durata del tour 2 ore e 30 minuti, costo di 20 euro (parte a piedi e parte in bus privato); ogni venerdì alle 20 e alle 20,30 "Torino Sotterranea", ritrovo in piazza Vittorio 5, durata del tour 3 ore e 30 minuti, costo 25 euro (parte a piedi e parte in bus privato); ogni giovedì alle 21 "Torino Gialla", costo 20 euro e sabato 14 "Speciale Venaria - Egitto e i tesori sommersi", partenza da piazza Statuto alle 20,30, costo 22 euro. Info e prenotazione obbligatoria 011/6680580 o booking@somewhere.it. Tour guidati WWW.TORINGIRANDO.IT; TEL 333/6791750. Giri guidati ideati e condotti dalla guida Micaela: "Signorsì", sui corpi militari di Venaria (5 euro); a Torino (10 euro) "Rol è ancora con noi" sul sensitivo torinese, "Seduzione e civetterie di donne alla conquista del Re", "Torino inglese e piccola Parigi", curiosità inglesi e francesi in città; "Torino proibita", tour trasgressivo su scandali e proibizioni del passato; "Il malatour", sulla mala di un tempo e ancora "Penne d'oro del Piemonte" su Pavese e Salgari, e "Torino elegante capitale alla moda". Info toringirando@yahoo.it o www.toringirando.it. Torino nello zodiaco RAFFAELA PALMA, WWW.CAUS.IT "Torino nello Zodiaco" è un nuovo e interessante percorso per le vie di Torino alla scoperta dei segni zodiacali esterni agli edifici del capoluogo subalpino. Ideato da Raffaele Palma con fotografie di Norberto Tosetti e progettazione internet di Flavio Portis, il percorso è scaricabile dal sito www.caus.it, con tanto di mappa. Una breve introduzione al singolare itinerario, aiuterà gli interessati esploratori alla comprensione e alla individuazione di questi dettagli architettonici tipici di Torino. CONCORSI Valli di Lanzo COMPAGNIA SAN PAOLO, CORSO VITTORIO EMANUELE II 75 La Compagnia di San Paolo ha lanciato il bando Valli di Lanzo, che ha come oggetto la presentazione di progetti integrati tesi alla valorizzazione e all'apertura al pubblico di beni di interesse ambientale, architettonico e artistico, soggetti al vincolo di tutela. Il bando ha una dotazione di 1,5 milioni di euro ed è rivolto a Enti pubblici, Enti religiosi e Enti senza fini di lucro. Le domande, da presentare utilizzando l'apposita modulistica reperibile su www.compagnia.torino.it, dovranno pervenire entro le ore 12 del 30 giugno a:Compagnia di San Paolo - Valli di Lanzo - Bando per progetti integrati a sostegno del territorio locale, corso Vittorio Emanuele II 75, 10128 Torino. Europa a Torino ETF, WWW.ETF.EUROPA.EU/EUROPEFOTO Concorso fotografico "Fotografando l'Europa a Torino": per partecipare è necessario immortalare con uno scatto l'immagine che meglio rappresenta il tema "L'Europa è a Torino, Torino è Europa" e trasmetterla entro il 28 aprile all'Etf attraverso il sito www.etf.europa.eu/europefoto. Il modulo di adesione è disponibile insieme al regolamento completo dell'iniziativa sul sito internet. Il 9 maggio è la Giornata dell'Unione Europea e per questa occasione l'Etf, European Training Foundation, invita tutti gli appassionati di fotografia e tutti coloro che hanno voglia di cimentarsi in questo ambito a dare il loro contributo creativo, partecipando attivamente alla festa europea. Basterà infatti immortalare con uno scatto fotografico l'immagine che meglio rappresenta il tema "L'Europa è a Torino, Torino è Europa" e trasmetterla entro il 28 aprile all'Etf attraverso il sito www.etf.europa.eu/europefoto per poter aderire alla manifestazione. Tra tutti gli scatti, quello che secondo la giuria renderà meglio l'idea "L'Europa è a Torino, Torino è Europa" avrà l'onore di essere mostrato al pubblico in occasione della giornata dell'Unione Europea che si terrà il 9 maggio a Torino. In questa data verrà allestita in pieno centro cittadino una gigantografia della migliore opera fotografica, accompagnata da un'esposizione di tutte le altre opere che si saranno distinte per creatività o valore artistico. La festa, che celebrerà anche i 15 anni di attività di Etf presso la sua sede torinese. Sergio Nicola EUT CIRCOSCRIZIONE 6, VIA SAN GAETANO DA TIENE 6 La partecipazione al premio di fotografia e libere composizioni, dedicato a Sergio Nicola, suddiviso in tre sezioni (Individuale - fotografica; Scolastica e Premio Speciale Unitre Falchera) è stata prorogata fino al 10 maggio. Info 334/2034206 o www.premiosergionicola.it. Illustrazione ACCADEMIA PICTOR, VIA PIETRO MICCA 4 Concorso di illustrazione, in collaborazione con la casa editrice Sonda, su sollecitazione della frase di G. B. Shaw: "Gli animali sono miei amici... e io non mangio i miei amici". Termine ultimo di consegna 30 aprile. Info e iscrizione 011/5622969 o www.pictor.it. Ecofocus 2.0 VADO AL MINIMO, WWW.VADOALMINIMO.ORG Ecofocus 2.0: il concorso fotografico per chi ama l'ambiente si ripete e ti porta in Senegal. Il tema è l'energia, soluzioni innovative da fonti rinnovabili, proposte nuove e originali, immagini anche divertenti per illustrare in quanti modi è possibile produrre e utilizzare l'energia. Le fotografie dovranno essere inviate esclusivamente via mail, col modulo di iscrizione debitamente compilato, entro il 5 maggio a ecofocus@vadoalminimo.org. Sguardo del consumatore I.RUR - INNOVAZIONE RURALE, VIA DEL CARMINE 10, TEL. 011/5217965 L'associazione I.rur - Innovazione rurale organizza il concorso fotografico "Paesaggio, agricoltura e alimentazione. Lo sguardo del consumatore verso il rurale", una ricerca delle immagini che più rappresentano il punto di vista di consumatori e cittadini nei confronti del rurale. Scadenza 15 maggio. Info e regolamento www.irur.it o info@irur.it. Giovani collezionisti WWW.COMUNE.TORINO.IT/MUSEISCUOLA "Giovani collezionisti", concorso ideato dalla Città di Torino e dal Museo Civico d'Arte Antica di Palazzo Madama, intende promuovere ed esplorare il fenomeno del collezionismo, analizzarne i meccanismi e gli obiettivi e valorizzare il collezionismo privato dei giovani piemontesi. Saranno selezionate le migliori tre raccolte. Termine di presentazione 10 settembre. Info e bando www.palazzomadamatorino.it; www.fondazionetorinomusei.it o 011/4429911. Le donne scrivono CIRCOSCRIZIONE 6, VIA SAN BENIGNO 22 8° Concorso letterario "Le donne pensano... le donne scrivono" aperto a tutte le donne che desiderano inviare i loro testi purché inediti, diviso in due sezioni: prosa e poesia. Gli elaborati con il titolo, in 5 copie dattiloscritte, preferibilmente accompagnati da copia su cd, dovranno essere inviati, in busta chiusa, a Centrodonna - 8° Concorso "Le donne pensano... le donne scrivono", 6ª Circoscrizione, via San Benigno 22, 10154 Torino, entro e non oltre il 10 luglio. Info www.comune.torino.it/circ6. Scatti distratti SHORTBUS CAFÈ, VIA GAUDENZIO FERRARI 5/I L'associazione Graphito organizza il concorso di fotografia "Scatti distratti" in collaborazione con la rivista Zoom e phLibero. Le iscrizioni sono aperte fino al 30 aprile. Info e regolamenti www.myspace.com/graphito, 338/1165476 o 340/3321310. A scuola camminando PROVINCIA DI TORINO, VIA MARIA VITTORIA 12 Prosegue fino al 6 maggio, il nuovo bando del concorso "A scuola camminando", rivolto a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia. Si tratta di un'iniziativa della Provincia di Torino orientata a diffondere e incentivare i percorsi casa-scuola dei bambini a piedi o in bicicletta. Le scuole che partecipano al concorso devono inviare alla Provincia di Torino il materiale illustrativo del proprio progetto. Bando su http://www.provincia.torino.it/ambiente/educazione/ascuola_camminando/index. Info 011/8612870. Premio letterario CIRCOLO RICREATIVO AIRALI, TEL. 0121/500097 Il Circolo Ricreativo Airali indice la XVIIa edizione del Concorso Nazionale di Poesia "Premio Airali 2009". Il concorso è suddiviso in quattro sezioni: in lingua italiana a tema libero o "La montagna: non solo poesia"; in lingua piemontese a tema libero o "La montagna: nen mach poesìa". Info 0121/500097. Scadenza 4 maggio. Concorso Haiku CASCINA MACONDO, RIVA PRESSO CHIERI, WWW.CASCINAMACONDO.COM Settima edizione del concorso internazionale di poesia haiku in lingua italiana. Per partecipare inviare le proprie composizioni in un massimo di tre, entro il 31 maggio, attraverso la compilazione del modulo on line www.cascinamacondo.com. Premio di poesia LIDJ ITALIA, VIA LEINI' 85 XXVII premio letterario internazionale di poesia "Ulivo d'Oro Lidh Italia 2009", sul tema "I diritti umani". Il regolamento prevede che l'opera non debba superare i 25 versi, deve pervenire in 6 copie, entro le ore 24 del 20 maggio a Lidh Italia, via Leinì 85, 10155 Torino. Info 368/3660930 o dirittiumani30@alice.it.

Torna all'inizio


ARIO GERVASUTTI VICENZA. L'UNITà POLITICA DEI CATTOLICI è FINITA. PUNTO. LO RIPETE... (sezione: Laici e chierici)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 25-04-2009)

Argomenti: Laicita'

ARIO GERVASUTTI Vicenza. L'unità politica dei cattolici è finita. Punto. Lo ripete il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, lo conferma il Patriarca di Venezia Angelo Scola, accanto al presidente del partito Rocco Buttiglione. E allora, perché tanta attesa dietro un convegno su «I cristiani e la politica»? Solo legittima curiosità per la presenza di un cardinale dello spessore di Scola a un incontro promosso da un partito? No, questo fa parte del pettegolezzo della politica. Mille persone ieri hanno affollato il teatro di Vicenza per capire se, posto che la Dc non rinascerà, i cattolici devono o possono pesare ancora: e le risposte di Casini e di Scola hanno molti punti in comune. «Noi non ci vergogniamo di essere cristiani - attacca l'ex presidente della Camera - contrariamente a quel che fanno molti, perché difendere l'identità significa difendere la nostra storia». Secondo Casini non c'è nulla di clericale in questa posizione, anzi è la base per la difesa dello Stato laico. «Noi difendiamo lo Stato laico, perché la laicità non va confusa con il laicismo di Stato. È la laicità che ci impone di rifiutare ad esempio il doppiopesismo sulle parole della Chiesa: molti vorrebbero una Chiesa "politicamente corretta", che dia messaggi compatibili con le convenienze politiche. Ma la Chiesa non è mica una grande Ong». Nulla di clericale dunque nella difesa dell'identità cristiana, perché è il presupposto necessario a qualunque forma di dialogo: «Se non sappiamo chi siamo noi, come possiamo accogliere il "meticciato di civiltà". Gli Stati Uniti un secolo fa hanno saputo comunicare agli emigranti italiani un senso di appartenenza a quel Paese, che noi oggi non sappiamo trasmettere perché non abbiamo per primi l'orgoglio della nostra identità». Ma per affrontare questo ed altri temi non è necessaria l'unità politica dei cattolici, finita con la fine della Dc: «Ne abbiamo preso atto - spiega Casini - ma con una speranza: che sui temi eticamente sensibili come la famiglia, la vita, la morte tra i cattolici impegnati in politica venga prima la difesa dei nostri valori e solo dopo la difesa del partito di appartenenza. Altrimenti i cattolici saranno condannati a essere una minoranza permanente in Parlamento». Destino che ovviamente non è auspicato nemmeno dal Patriarca di Venezia, il quale pesa le parole e si rivolge alternativamente ai cattolici e ai non credenti. A questi ultimi ripete che «la Chiesa non ha in mente una ricristianizzazione della società. Ma anche i cristiani devono poter essere presenti in una società complessa. Invece in Italia si assiste a un paradosso: si ritiene che "laicità" significhi "neutralizzare i cristiani". Non si può ignorare che i cattolici sono sempre stati protagonisti nella vita civile dello Stato unitario, e anche attraverso la Dc hanno garantito la sopravvivenza della democrazia contro le minacce totalitarie». Il punto è: posto che la Dc non c'è più nè più ritornerà, per quali vie si dovrebbe concretizzare l'impegno politico dei cattolici? «Non c'è spazio per un partito unico dei cattolici - spiega Scola - ma nelle cose necessarie, ci vuole unità». E le cose necessarie sono riassunte in tre filoni: processo di meticciato, bioetica e neuroscienze, nuovo ordine mondiale. Sul meticciato, processo inevitabile che proprio per questo va gestito partendo da una riflessione sull'identità culturale e religiosa degli europei, Scola si è già espresso in passato. Sulla bioetica definisce «riduttivista» il concetto secondo cui esiste solo ciò che è conoscibile e dimostrabile mediante la scienza empirica. Il nuovo ordine mondiale, infine, non potrà costruirsi senza i quattro pilastri di verità, giustizia, carità e libertà: gli stessi propri dei cattolici impegnati in politica.

Torna all'inizio


Milano, fischiato il governatore Formigoni Franceschini: "Il nome della festa non si cambia" (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 25-04-2009)

Argomenti: Laicita'

n. 99 del 2009-04-25 pagina 0 Milano, fischiato il governatore Formigoni Franceschini: "Il nome della festa non si cambia" di Redazione Alla manifestazione nazionale di Milano per il 25 Aprile (foto) contestato il governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Franceschini replica al premier: "Questa continuerà a chiamarsi festa della Liberazione" Milano - Com'era prevedibile la contestazione è arrivata. Fischi e urla hanno accompagnato il discorso del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni dal palco di piazza Duomo per il 25 Aprile. Ampi settori della piazza hanno accompagnato gridando "vergogna, vergogna" l’intervento del governatore, che ha però proseguito il discorso senza mai fermarsi. Formigoni è stato contestato anche quando è sceso dal palco dopo l’intervento. "Questa è l’intolleranza e la faziosità da cui dobbiamo liberare la società italiana - ha detto Formigoni - c’è una inciviltà che parte dalla sinistra e ancora continua". "Sia la festa di tutti gli italiani" "Vogliamo che da oggi il 25 Aprile sia riconosciuta festa di tutti gli italiani, che tutti si riconoscano in questa festa". Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha preso la parola alla manifestazione in piazza Duomo, sommerso dai fischi di gran parte dei presenti. "La lotta di liberazione è stata opera di diverse famiglie italiane - ha detto Formigoni - che si sono poi divise con episodi anche dolorosi. Ringraziamo tutti coloro che si impegnarono nella lotta di liberazione, militari, civili, artigiani, laici e cattolici, liberali, socialisti e comunisti. La Resistenza non è stata opera di una parte sola, e sbagliano quelli che hanno voluto mostrare una resistenza figlia di una sola parte, perchè questo ha portato divisione. Contestata la Brigata ebraica Al passaggio dello spezzone del corteo milanese del 25 Aprile composto dalla brigata ebraica, un piccolo gruppo di manifestanti ha iniziato a urlare "assassini, assassini" chiedendo la "liberazione della Palestina". La contestazione ha riguardato anche il fatto che il piccolo settore con le bandiere di Israele e Stati Uniti è accompagnato da alcuni agenti di polizia. "Vergogna - hanno gridato i contestatori - venite in corteo con la polizia". Tra i rappresentanti politici presenti insieme alla brigata ebraica ci sono, tra gli altri, il parlamentare Pd Emanuele Fiano, figlio di un ex deportato, e il candidato Pdl alla provincia di Milano Guido Podestà. Franceschini: il nome non si tocca Il segretario del Pd Dario Franceschini non condivide affatto l’idea avanzata dal premier Silvio Berlusconi di ribattezzare la festa della Liberazione con il nome di festa della libertà. "Quel nome l’hanno deciso i nostri padri e non si tocca - ha detto Franceschini parlando con i giornalisti sul palco in piazza Duomo a Milano - la festa della libertà deve essere tutti i giorni per gli italiani, ma il 25 Aprile continuerà a chiamarsi festa della Liberazione". Secondo il leader del Pd, "quest’ anno il 25 Aprile è tornato un po' simile a quelli prima del 1994 (anno della discesa in campo di Berlusconi, ndr). Oggi Berlusconi nel suo discorso ha detto cose molto impegnative, ad esempio che la Resistenza deve essere un valore condiviso". Di Pietro: niente passerelle "Non ritengo corretto che ci siano persone che si ricordano della festa della liberazione solo oggi e solo per fare una passerella elettorale. Se vengono invece convinti allora li rispettiamo". Lo ha affermato il leader dell’ Italia dei Valori Antonio Di Pietro durante il corteo di Milano. Di Pietro ha aggiunto: "E' come la messa di domenica. Le porte della chiesa sono aperte a tutti ma c’è chi partecipa in maniera convinta e chi va solo per vedersi con la fidanzata o gli amici". Epifani: data dalle verità incontestabili "Il 25 Aprile è la data punto di partenza per la riconquista della libertà in Italia, per la ricostruzione del Paese, per porre le basi della Costituzione e per il voto universale". Lo ha detto il segretario della Cgil Guglielmo Epifani parlando in piazza Duomo. "Sono tutte verità difficilmente contestabili - ha detto Epifani - si può arrivare anche tardi a condividere i valori e il significato del 25 Aprile ma quando ci si arriva li si condivide per sempre e in tutto". Maroni: preservare memoria della lotta al nazifascismo Per il ministro dell’Interno Roberto Maroni il significato più autentico delle celebrazioni del 25 aprile è quello di tenere viva la memoria di chi si battè contro la dittatura e l’occupazione nazifascista. "Bisogna preservare la memoria di quegli avvenimenti e della lotta di liberazione contro il nazifascismo", ha affermato Maroni, che ha preso parte ai festeggiamenti del 25 aprile nella sua città, a Varese, dove un gruppo di alunni delle scuole elementari sono stati protagonisti di uno spettacolo musicale con i canti della Resistenza. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

Torna all'inizio


TENTAZIONE ROSSA PER SILVIO (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 25-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Augusto Minzolini TENTAZIONE ROSSA PER SILVIO L'idea suggestiva è circolata in questi giorni e l'interessato ne ha parlato con i collaboratori più stretti ma non è detto che alla fine Silvio Berlusconi la lancerà. Fa parte di quelle invenzioni con cui il Cavaliere supera «impasse» e contraddizioni, facendo un passo in avanti o un salto nel futuro. Nella sua prima volta alla Festa della Liberazione il Cavaliere vorrebbe che il 25 aprile diventasse la Festa della Libertà. Un modo per chiudere finalmente i conti con il passato pensando al futuro. In fondo - spiega Gaetano Quagliariello, uno dei suoi consiglieri - Berlusconi ha tutti i titoli per pacificare ciò che è stato ed immaginare il futuro». Si può dire quel che si vuole, infatti, ma Berlusconi non ha un passato da dimenticare. Non è stato comunista, né fascista. Il suo primo approccio alla politica sono stati i manifesti attaccati sui muri per la Dc nel '48. Quindi ha sempre avuto un atteggiamento laico, non ideologico verso il 25 Aprile. Ha sempre riconosciuto l'importanza della Resistenza, ne ha avuto la memoria in famiglia, ma non ne ha mai accettato l'interpretazione ideologica per incasellare o, addirittura, mummificare il presente. L'ha sempre considerata un moto di popolo per la riconquista di un diritto naturale come la libertà. Un moto di popolo come quello che ha spinto oggi gli italiani a cimentarsi in una gara di solidarietà per soccorrere e aiutare i terremotati abruzzesi. E non è un caso che il Cavaliere abbia deciso come luogo del suo primo 25 Aprile Onna, il paesino abruzzese epicentro del sisma, che l'11 giugno del '44 fu teatro di un massacro ad opera dei nazisti. In questi giorni in cui si è tanto discusso della sua partecipazione alla festa della Liberazione, il premier ha tentato, quindi, di darne una sua interpretazione originale. Riassumendo tutti i passi compiuti da chi ha militato in campi avversi per arrivare alla pacificazione, ad una Festa condivisa. A partire dalle parole che l'ex comunista Luciano Violante pronunciò a Montecitorio nel '96: «Dobbiamo capire i vinti di Salò». Appunto, Berlusconi riconosce e comprende i punti di vista di tutti. Lo ha spiegato ieri ai suoi che lo hanno aiutato a limare e rivedere il discorso di oggi: bisogna ricordare quelli che hanno combattuto dalla parte sbagliata, che sono morti per i loro ideali; ma va riconosciuto innanzitutto l'impegno di chi di fronte ad un dramma nazionale come la guerra e l'occupazione nazista, ha reagito per riconquistare il paese alla libertà. E sono stati tanti: ci sono stati i partigiani cattolici, socialisti, liberali, ma anche una resistenza comunista a cui il Cavaliere potrebbe addirittura riconoscere il merito di aver partecipato a questo moto di popolo. Non si sa con quali parole Berlusconi, divulgatore del libro nero del comunismo, affronterà questo argomento delicato. Magari sarà solo un elenco dei tanti che hanno avuto un ruolo in un'impresa, come si conviene quando si consegnano errori e medaglie di ciascuno alla Storia. Ma è un passaggio importante per chi vuole individuare una memoria comune del passato, in cui si riconosca l'intero Paese, punto di partenza indispensabile per scrivere un futuro anch'esso comune che coinvolga tutto il Paese. Di questi argomenti il Premier ha parlato e discusso in tante occasioni in questi giorni. E la sua suggestione, quella di passare da una Festa di Liberazione ad una festa della Libertà, parte dall'idea di aggiornare quel momento importante, di coniugarlo al presente, superando il carattere «antifascista» che ne ha caratterizzato il substrato ideologico in un monito più ampio, che contenga in sé gli anticorpi necessari per fronteggiare tutte le tragedie del secolo scorso e quelle che sono ancora presenti nel mondo d'oggi, cioè l'«anti-totalitarismo». Non si tratta solo di un passaggio lessicale ma del tentativo di costruire - come dicono i suoi consiglieri - «una coscienza nazionale», «un sentimento nazionale», in cui possano riconoscersi tutti: nella storia non c'è stato solo il fascismo, ma anche lo stalinismo, il regime sovietico, Pol Pot, Saddam Hussein e tanti altri. Quella coscienza nazionale, quel sentimento nazionale condiviso, indispensabile per chi vuole modernizzare il Paese. In fondo la decisione del Cavaliere di partecipare per la prima volta alle celebrazioni del 25 Aprile sul piano dell'immagine è un modo per tendere la mano anche a chi l'ha sempre osteggiato e combattuto più come un nemico che come un avversario. Una premessa essenziale per chi vuole riformare un Paese, per chi considera necessario e non più eludibile un aggiornamento della sua Carta Costituzionale, dettato dalla constatazione pragmatica e concreta che in questi sessant'anni il mondo è cambiato profondamente, che i tempi delle decisioni per chi vuole davvero incidere nella realtà, cogliere occasioni e fronteggiare crisi, si sono fatti terribilmente più veloci. Il primo 25 Aprile del Cavaliere è essenzialmente un atto di fiducia.

Torna all'inizio


Ora di etica o religione, Berlino al voto Merkel si schiera con i cattolici (sezione: Laici e chierici)

( da "Unita, L'" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Ora di etica o religione, Berlino al voto Merkel si schiera con i cattolici GHERARDO UGOLINI Etica o religione? La metropoli più laica e secolarizzata d'Europa (il 60% degli abitanti si dichiara non credente), tradizionalmente moderna e trasgressiva, fiera delle sue «diversità» a partire dal sindaco gay Klaus Wowereit, è diventata nelle ultime settimane il teatro di una guerra di religione in cui gli opposti schieramenti si combattono con slogan e parole d'ordine da guerra fredda che nessuno avrebbe immaginato vent'anni dopo la caduta del Muro. L'associazione di fedeli La crociata è partita mesi fa con la nascita dell'iniziativa civica denominata Pro Reli, cioè «per la religione»: un'associazione di fedeli cattolici e protestanti, sostenuta dalla Cdu, che si batte perché venga cambiato il sistema d'insegnamento della religione in vigore nelle scuole di Berlino. Attualmente gli scolari delle medie e superiori a partire dai tredici anni frequentano obbligatoriamente lezioni di etica, mentre l'insegnamento della religione è facoltativo. Questo dispositivo, che costituisce un eccezione rispetto al modello praticato negli altri Länder tedeschi, è stato introdotto nel 2006 dalla maggioranza Spd-Linke al governo della città, in quanto ritenuto il più idoneo per una comunità in cui sono rappresentate decine di etnie e di confessioni religiose. L'insegnamento di etica è concepito come una forma di educazione civica che trasmette i valori fondamentali della costituzione tedesca ed educa alla convivenza pacifica tra cittadini di vario orientamento e provenienza. I fautori di «Pro Reli» si sono mobilitati contro questo meccanismo che giudicano penalizzante per la fede cristiana e hanno raccolto oltre 250mila firme tra i cittadini per introdurre l'obbligo di scegliere o religione o etica. È precisamente questa la materia del contendere, su cui oggi si svolge un referendum al quale sono invitati a partecipare oltre 2,4 milioni di berlinesi. E la polemica si è fatta inevitabilmente rovente. «Votare sì è una questione di libertà», «La fede sposta le montagne», «Libertà di scelta»: chi gira per le strade della capitale tedesca non può evitare di imbattersi in megacartelloni con queste frasi scritte a carattere cubitali. La campagna pubblicitaria di Pro Reli, che ha fatto proseliti anche tra alcuni gruppi musulmani, è tutta giocata sul concetto di «libertà»: la libertà di scelta che la sinistra al governo di Berlino avrebbe conculcato imponendo i corsi di etica a tutti. Dall'altra parte i cartelloni della Spd ribattono con lo slogan «Etica o religione? Noi le pratichiamo entrambe». Alla vigilia del referendum ha pensato bene di scendere in campo anche Angela Merkel proclamando il suo voto a favore di Pro Reli. «Spero che il maggior numero possibile di cittadini si dichiari a favore dell'insegnamento della religione» ha esortato la cancelliera. L'opinione pubblica appare divisa sull'argomento, con una prevalenza del no nei quartieri orientali (ex Ddr) e del sì in quelli occidentali. Ma il vero pericolo per i referendari è che succeda come lo scorso anno in occasione della consultazione sulla chiusura dell'aeroporto di Tempelhof, allorquando i promotori del referendum, pur ottenendo la netta maggioranza dei voti, non raggiunsero il quorum e di conseguenza il risultato fu dichiarato nullo. La sfida Qui sta il punto: ai sostenitori di Pro Reli non sarà sufficiente ottenere più consensi degli altri. Per farcela davvero bisognerà che per la loro iniziativa votino almeno 612mila cittadini, pari al 25% dei berlinesi aventi diritto. Altrimenti tutto resterà come prima. Oggi nella capitale tedesca il referendum voluto dall'associazione di fedeli cattolici «Pro Reli». Obiettivo: cancellare l'obbligo di insegnamento dell'etica nelle scuole introdotto dalla maggioranza Spd-Linke.

Torna all'inizio


Milano (sezione: Laici e chierici)

( da "Riformista, Il" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Milano Milano. Nel 2006, alla vigilia delle elezioni comunali, a beccarsi una scarica di fischi fu Letizia Moratti: il padre in carrozzina, ex partigiano, non impietosì per nulla il popolo della sinistra meneghina in piazza a festeggiare il 25 aprile, festa di Liberazione dal nazifascismo. Nel 2007, il primo cittadino milanese parlò dal palco di piazza del Duomo e si beccò un'altra raffica d'insulti, ma Fausto Bertinotti la abbracciò teneramente per consolarla. Nel 2008 non partecipò perché "impegnata all'estero". Quest'anno pure, per colpa - informano dal suo staff - di una brutta influenza. L'assenza dell'ex ministro dell'Istruzione non placa però le polemiche che piovono ormai consuete sul 25 aprile meneghino. E se il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato che «a nessun caduto di qualsiasi parte si può negare rispetto e pietà», a fare le spese del dissenso è stato questa volta Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, che in testa al gonfalone istituzionale, ha ricevuto bordate di fischi per tutto il percorso della manifestazione, lungo corso Vittorio Emanuele fino in piazza del Duomo, durante il discorso dal palco. Tra gli ululati della folla pure qualche frase spiacevole: «Vattene, vergogna». Il governatore, incassato il colpo, alla fine ha così commentato: «Nessuna contestazione mi spaventa, ho fatto il '68, ma questo è un segno intollerante e fazioso, segno che c'è da una parte una civiltà liberale, cattolica e laica, e dall'altra parte una inciviltà che parte dalla sinistra». Ma non tutta "la sinistra" ha fischiato Formigoni (che ha ricevuto qualche segno di disapprovazione pure da qualche radicale laico dentro la Brigata ebraica). A recitare la parte che fu di Bertinotti quest'anno è stato Oscar Luigi Scalfaro, ex presidente della Repubblica, tra i padri della Carta Costituzionale che ha cercato di placare le intemperanze della folla: «Bisogna avere la pazienza di ascoltare anche quando una persona non ci piace, questa è la democrazia». Giorgio Merlo del Partito democratico, ha aggiunto: «I fischi e le contestazioni agli esponenti della destra non fanno che il gioco della destra stessa». Per Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, invece, «oggi è la giornata della Liberazione e non del "volemose bene", ipocrita e di un giorno solo». Polemiche a parte, alla manifestazione nazionale di Milano, medaglia d'oro della resistenza, promossa dall'Associazione nazionale partitgiani italiani (Anpi), hanno partecipato - secondo la questura - circa 25mila persone. A portare un vessillo dell'associazione pure la showgirl Alba Parietti. Durante la manifestazione hanno tenuto banco le frasi pronunciate in mattinata da Silvio Berlusconi sul "rispetto" ai caduti della Repubblica di Salò. «Bisogna ricordare che l'altra causa era profondamente sbagliata» ha, però, chiosato Fillippo Penati, presidente della provincia meneghina. Diversi, poi, gli esponenti politici di sinistra e centrosinistra in piazza, tra cui Dario Franceschini, che in mattina era stato a Onna in Baruzzo, Nichi Vendola e Claudio Fava di Sinistra e Libertà, Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, Anna Finocchiaro, il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, Guglielmo Epifani, leader della Cgil. Di centro destra invece, Guido Podestà, candidato per il Pdl alla provincia di Milano e Magdi Allam, candidato con l'Udc alle prossime europee, che insieme hanno sfilato insieme dietro lo striscione della Brigata Ebraica. E come ogni anno, le bandiere di Israele hanno ricevuto le contestazioni di alcuni esponenti dei centri sociali milanesi: almeno per questa volta nessun drappo con la stella di Davide è stato incendiato. 26/04/2009

Torna all'inizio


Se gli intellettuali di sinistra Di Pietro (sezione: Laici e chierici)

( da "Corriere della Sera" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Corriere della Sera sezione: Politica data: 26/04/2009 - pag: 17 Dopo Pressburger e Vattimo L'Idv alla conquista del mondo della cultura. Magrelli: col Pd così clericale potrei votarlo Se gli intellettuali di sinistra «scoprono» Di Pietro ROMA C'erano una volta Argan, Moravia, Natalia Ginzburg, Eduardo, Gino Paoli, Rodotà e Strehler, ovvero gli intellettuali e gli artisti vicini al Pci, Pds, Ds... Poi venne il Partito democratico di Walter (Veltroni) e al suo fianco Jovanotti, Veronesi (Sandro) e Neri Marcorè. Ma ora? Disincanto. Disorientamento, incertezza. Per qualcuno, anche una tentazione: Antonio Di Pietro e la sua Italia dei Valori. Da laggiù parte un lontano richiamo, nulla di prepotente. Di Pietro sa come si guida un trattore, punta su blog e piazze, ma ha colto che cultura e spettacolo sono fiori all'occhiello e questo nuovo interesse chissà dove lo guiderà. Alberto Asor Rosa, storico della letteratura, sempre a sinistra del Pd, dice: «Io Di Pietro non lo voterei mai: non è di sinistra! Ma sento fra gli intellettuali una corrente di simpatia verso di lui. E' uno che le canta! Fruisce del silenzio del Pd e della sinistra». Il poeta Valerio Magrelli, che metteva «a disposizione la sua macchina per le manifestazioni di Prodi e poi di Veltroni », ha scritto in versi l'addio al Pd un mese e mezzo fa e non torna indietro «se non vedo i cattolici come Dorina Bianchi con i gradi strappati, la sciabola spezzata». Ce l'ha «con i clericali, forma di vita letale». Ma è atterrito dall'idea che lo sconforto porti alla scheda nulla. Voterà, quindi: «Di Pietro, Vendola, Bonino... Ancora non ho sciolto il dilemma». Andrea Camilleri, il creatore di Montalbano, dovrebbe avercela con Di Pietro, che ha rifiutato l'alleanza del-- l'Idv con una sua lista di «Senza partito», e invece, se l'ex magistrato lo chiama, dispensa consigli e ascolta. Discutono spesso di politica. Una piccola campagna per inserire qua e là intellettuali nelle liste Europee, Di Pietro l'ha fatta. Nel Nord Est ha inserito Giorgio Pressburger, raffinato scrittore e studioso, che aveva sperato in Veltroni e ora, amaro, dice di lui: «E' caduto nella trappola di Berlusconi ». E ci sono il filosofo Gianni Vattimo e lo storico Nicola Tranfaglia, già Ds, poi Comunisti Italiani, e il sociologo Pino Arlacchi e Luisa Capelli, che guida la casa editrice Meltemi e pubblica Kant, Lévinas e Durkheim: «Pubblico anche Vattimo. Un giorno mi ha detto: 'Di Pietro cerca donne con esperienza nella vita culturale italiana'». A seguire, incontro e candidatura «indipendente ». Reclutamento soffuso, senza invasioni di campo. Anche perché la sensibilità di autori e pensatori deve superare alcune muraglie: la presunta «grossolanità» di Di Pietro, il giustizialismo che fa a pugni con la libertà cara agli intellettuali, il laicismo che nel partito non è omogeneo. Tuttavia... Racconta Vincenzo Cerami che fu ministro dei Beni culturali del negletto governo-ombra di Veltroni: «Per mesi avevo preparato un'enorme assemblea della Cultura con migliaia di partecipanti. La data prevista era il 23 febbraio. Il 17 febbraio Veltroni si è dimesso. Franceschini ha smantellato il governo-ombra e io sono stato espulso come un corpo estraneo». E ora? «Il mondo della cultura è in ambasce, tende alla diaspora. Se Di Pietro si mette in moto, in una settimana si prende tutti. Quel mondo preferisce sempre avere una sponda in Parlamento e così la sinistra radicale non ha lo stesso appeal del-- l'Idv ». Cerami voterà ancora Pd alle europee: «Sto alla finestra, però». Ed è ancora fedele all'idea un Democratico della prima ora come l'attore Massimo Ghini, di questi tempi un po' avvilito: «Dal Pd non si vede e non si sente più nessuno ». Ghini dice di stimare Di Pietro: «Incarna l'anima popolare e barricadiera italiana. Certo, nell'Idv uno parla e gli altri eseguono. Da noi cento parlano e pochi eseguono». Il sociologo ed ex sottosegretario alla Giustizia Luigi Manconi dice che «oggi il Pd è come un male minore, me ne accontento ». Si stupisce però «che fini intellettuali possano seguire Di Pietro per il solo fatto che urli tanto. La sua impronta culturale è di natura populista e autoritaria. Basti considerare due questioni dirimenti, immigrati e testamento biologico: su queste Di Pietro ha assunto posizioni di destra o di sostanziale indifferenza ». Analisi politiche sottili, ma nell'Italia dei Valori le considerazioni sono più concrete. Ecco il senatore Francesco «Pancho » Pardi: «Assistiamo allo sdoganamento di Di Pietro. Ad esempio, Pressburger dopo averlo incontrato ha dichiarato che è meno rozzo di quel che si dice. Ora dovremmo prendere nuove iniziative per attrarre gli intellettuali, puntando sul terrore di vedere Berlusconi al Quirinale». Andrea Garibaldi Asor Rosa \\ Di Pietro non lo voterei mai, ma agli intellettuali piace Cerami \\ Se Di Pietro si attiva, in una settimana si prende tutti Insieme AntonioDiPietroconGianniVattimo (Fotogramma)

Torna all'inizio


e i fischi (sezione: Laici e chierici)

( da "Corriere della Sera" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Corriere della Sera sezione: Cronaca di Milano data: 26/04/2009 - pag: 3 Il presidente il discorso e i fischi La replica del governatore Formigoni: una contestazione preventiva, un comportamento intollerante e fazioso, segno che lasciatemi dire c'è da una parte una civiltà liberale, cattolica e laica, e dall'altra parte un'inciviltà che parte dalla sinistra». E poi: «Tutti devono poter parlare c'è il sacro dovere di difendere la libertà»

Torna all'inizio


Milano, urla e fischi per zittire Formigoni (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

n. 100 del 2009-04-26 pagina 5 Milano, urla e fischi per zittire Formigoni di Redazione Il governatore lombardo sul palco del Duomo invoca "il rispetto per chi combattè dalla parte sbagliata" ma viene duramente contestato dai manifestanti. Franceschini e Penati immobili, solo Scalfaro non ci sta di Gianandrea Zagato e Stefano Zurlo MilanoFischi e insulti, urla e dileggio. Fotografia di piazza Duomo che celebra il 25 aprile e vorrebbe zittire Roberto Formigoni. Nostalgici dell’odio, pasdaran dell’intolleranza uniti dalla volontà di continuare a conservare la «proprietà» della manifestazione. E, allora, niente di meglio della contestazione pesante al governatore che avrebbe «dovuto girare al largo», che non «è ospite gradito». Ma Formigoni cè e dal palco di piazza Duomo ricorda come «la lotta di liberazione non sia stata lotta di una parte sola», come il contributo «essenziale alla lotta partigiana sia stato dato anche da laici e cattolici, repubblicani e monarchici, liberali e socialisti». Virgolettati di una storia nazionale inaccettabile per la piazza. Antonio Di Pietro chiosa che non è la «giornata del “volemose bene”», sul palco piovono gli sputi della sinistra che, ancora una volta, tradisce lo spirito del 25 aprile. Formigoni non si lascia intimorire, alza il tono e spinge sul microfono: «Una parola voglio dedicarla anche a coloro - e ce ne sono stati - che in buona fede si impegnarono dall’altra parte, dalla parte sbagliata, a costoro va il più grande rispetto...». L’intimidazione della sinistra continua, «...ma il giudizio storico è netto, non dubitabile e non revisionabile». La piazza però non ascolta e continua a insorgere e a strepitare: le provocazioni non sono più solo verbali. Filippo Penati, Dario Franceschini and company avevano garantito sulla bontà dei manifestanti ma ora latitano, non alzano un dito, nessuno dal palco interviene per stoppare la folla. Anzi, no, c’è Oscar Luigi Scalfaro che si fa avanti e si mette al fianco di Formigoni. Che fa? Invita al silenzio mettendo l’indice davanti alla bocca. Le contestazioni continuano, Formigoni alza la voce nel microfono: «Gli italiani hanno imparato a combattere tutti i totalitarismi, quello nazista e quello fascista così come quello comunista e stalinista...». Il resto sono altri due minuti di odio e il finale formigoniano «viva il 25 aprile, viva la libertà e viva l’Italia». A Porta Ticinese, invece, il presidio della sinistra antagonista del Centro sociale Cox 18 si risolve in una scampagnata. O poco più. Il nemico, almeno questa volta, non è Silvio Berlusconi ma, nientemeno, Bava Beccaris, il generale che fece sparare sulla folla inerme dei milanesi nelle terribili giornate del maggio 1898, provocando una carneficina. Canti, letture, rievocazioni: i giovani no global si perdono sui libri di storia inseguendo i moti del ’19, la bomba al Diana, la prosa di Elio Vittorini. Per concentrarsi sulle memorie insanguinate del 1898, i cannoni che fanno scempio dei milanesi. Lo strano corteo è guidato da un risciò: seguono i giovani, pochi, qualche bicicletta, un paio di cani. Avanti e indietro per le vie di Porta Ticinese, lontani, lontanissimi dall’attualità. Si parla dei Navigli e del Duce, poi finalmente si vira verso l’oggi: qualche battuta contro Letizia Moratti, l’Expo e le speculazioni edilizie. Infine, pane e salame sul prato di un giardino dedicato a Baden Powell, il fondatore dei boy scout. Fischi, urla e sputi sono tutti nella piazza del 25 aprile ufficiale: quello istituzionale. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

Torna all'inizio


Senza titolo (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

n. 100 del 2009-04-26 pagina 5 Milano, urla e fischi per zittire Formigoni di Redazione Il governatore lombardo sul palco del Duomo invoca "il rispetto per chi combattè dalla parte sbagliata" ma viene duramente contestato dai manifestanti. Franceschini e Penati immobili, solo Scalfaro non ci sta di Gianandrea Zagato e Stefano Zurlo MilanoFischi e insulti, urla e dileggio. Fotografia di piazza Duomo che celebra il 25 aprile e vorrebbe zittire Roberto Formigoni. Nostalgici dell’odio, pasdaran dell’intolleranza uniti dalla volontà di continuare a conservare la «proprietà» della manifestazione. E, allora, niente di meglio della contestazione pesante al governatore che avrebbe «dovuto girare al largo», che non «è ospite gradito». Ma Formigoni cè e dal palco di piazza Duomo ricorda come «la lotta di liberazione non sia stata lotta di una parte sola», come il contributo «essenziale alla lotta partigiana sia stato dato anche da laici e cattolici, repubblicani e monarchici, liberali e socialisti». Virgolettati di una storia nazionale inaccettabile per la piazza. Antonio Di Pietro chiosa che non è la «giornata del “volemose bene”», sul palco piovono gli sputi della sinistra che, ancora una volta, tradisce lo spirito del 25 aprile. Formigoni non si lascia intimorire, alza il tono e spinge sul microfono: «Una parola voglio dedicarla anche a coloro - e ce ne sono stati - che in buona fede si impegnarono dall’altra parte, dalla parte sbagliata, a costoro va il più grande rispetto...». L’intimidazione della sinistra continua, «...ma il giudizio storico è netto, non dubitabile e non revisionabile». La piazza però non ascolta e continua a insorgere e a strepitare: le provocazioni non sono più solo verbali. Filippo Penati, Dario Franceschini and company avevano garantito sulla bontà dei manifestanti ma ora latitano, non alzano un dito, nessuno dal palco interviene per stoppare la folla. Anzi, no, c’è Oscar Luigi Scalfaro che si fa avanti e si mette al fianco di Formigoni. Che fa? Invita al silenzio mettendo l’indice davanti alla bocca. Le contestazioni continuano, Formigoni alza la voce nel microfono: «Gli italiani hanno imparato a combattere tutti i totalitarismi, quello nazista e quello fascista così come quello comunista e stalinista...». Il resto sono altri due minuti di odio e il finale formigoniano «viva il 25 aprile, viva la libertà e viva l’Italia». A Porta Ticinese, invece, il presidio della sinistra antagonista del Centro sociale Cox 18 si risolve in una scampagnata. O poco più. Il nemico, almeno questa volta, non è Silvio Berlusconi ma, nientemeno, Bava Beccaris, il generale che fece sparare sulla folla inerme dei milanesi nelle terribili giornate del maggio 1898, provocando una carneficina. Canti, letture, rievocazioni: i giovani no global si perdono sui libri di storia inseguendo i moti del ’19, la bomba al Diana, la prosa di Elio Vittorini. Per concentrarsi sulle memorie insanguinate del 1898, i cannoni che fanno scempio dei milanesi. Lo strano corteo è guidato da un risciò: seguono i giovani, pochi, qualche bicicletta, un paio di cani. Avanti e indietro per le vie di Porta Ticinese, lontani, lontanissimi dall’attualità. Si parla dei Navigli e del Duce, poi finalmente si vira verso l’oggi: qualche battuta contro Letizia Moratti, l’Expo e le speculazioni edilizie. Infine, pane e salame sul prato di un giardino dedicato a Baden Powell, il fondatore dei boy scout. Fischi, urla e sputi sono tutti nella piazza del 25 aprile ufficiale: quello istituzionale. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

Torna all'inizio


Il Vaticano fa interrompere lo show tv blasfemo in Israele. (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Esce martedì in libreria il volume Elogio della coscienza. La verità interroga il cuore (Edizioni Cantagalli, pp. 176, euro 13,50), che raccoglie alcuni importanti testi di Joseph Ratzinger. Quello che gli dà il titolo, è una conferenza tenuta dal futuro Pontefice nel 1990 e riguarda il concetto moderno di coscienza in rapporto a ciò che sulla coscienza insegna e crede la Chiesa. Il Papa aveva fatto propria la celebre frase del cardinale John Henry Newman (nell'immagine): «Certamente se io dovessi portare la religione in un brindisi dopo un pranzo - cosa che non è molto indicato fare - allora io brinderei per il Papa. Ma prima per la coscienza e poi per il Papa». Spiegandola nel suo significato più profondo e mostrando come il Papa «non può imporre ai fedeli cattolici dei comandamenti, solo perché egli lo vuole o perché lo ritiene utile. Una simile concezione moderna e volontaristica dell'autorità può soltanto deformare l'autentico significato teologico del papato». La «voce della verità», dice Benedetto XVI, non è qualcosa di imposto dal di fuori, «il senso del bene è stato impresso in noi», come dichiara sant'Agostino. «A partire da ciò siamo ora in grado di comprendere correttamente il brindisi di Newman prima per la coscienza e solo dopo per il Papa». Quest'ultimo, infatti, non impone dall'esterno, ma sviluppa la memoria cristiana e la difende, insegnando e predicando ciò che corrisponde a quella scintilla di Dio che è stata impressa nel cuore umano. Scritto in Varie Commenti ( 2 ) » (2 votes, average: 3 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 23Apr 09 Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno La data prevista per l'uscita della nuova enciclica sociale è stata stabilita per fine giugno, ma la decisione non può dirsi ancora definitiva perché Benedetto XVI ha voluto "ristrutturare" il paragrafo dedicato alla crisi finanziaria che ha messo in ginocchio le economie mondiali. Sabato scorso, a Castelgandolfo, sono arrivati per un mini-summit i cardinali Angelo Bagnasco, presidente della Cei; Camillo Ruini, suo predecessore; Angelo Scola, patriarca di Venezia; Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna. Sono porporati particolarmente legati a Ratzinger. Bagnasco, come presidente della Cei, è impegnato nell'azione in favore delle famiglie colpite dalla crisi (con un fondo di solidarietà), Ruini è consigliere stimato e ascoltato, Scola si è occupato di etica e impresa, Schoenborn è stato allievo del Papa. Questo è l'articolo che pubblico oggi sul Giornale. Proprio ieri, all'udienza generale, parlando della figura del santo monaco Ambrogio Autperto, Benedetto XVI ha accennato alla crisi, che, ha spiegato, è stata causata dalla "cupidigia". Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (4 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Apr 09 Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato stamane una dichiarazione di padre Federico Lombardi che, riproponendo le parole pronunciate domenica da Benedetto XVI, critica - pur senza nominarlo direttamente - il presidente iraniano, che ieri ha ripetuto a Ginevra le sue affermazioni che negano a Israele la legittimità ad esistere: "La Santa Sede deplora l'utilizzazione di questo forum dell'ONU per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato. Ciò non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile. Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti, migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo". Com'è noto diversi Paesi occidentali, tra i quali Gli Stati Uniti, la Germania e l'Italia, hanno disertato la conferenza di Ginevra sul razzismo per i contenuti antisemiti del documento preparatorio, che è stato però corretto: i contenuti antisemiti sono stati espunti, e c'è un'esplicita menzione di memoria dell'Olocausto. Ferma restando la libertà dei Paesi che hanno deciso di non partecipare, ho trovato davvero ingenerose le critiche rivolte al Vaticano per aver deciso comunque di essere presente. In particolare quelle del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha tentato di creare l'ennesimo motivo del contendere mediatico con il Papa proprio alla vigilia dell'importante viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele e Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). E' stata fatta troppa confusione: una cosa sono le esternazioni di Ahmadinejad, che nega a Israele il diritto ad esistere, un'altra è la conferenza di Ginevra contro il razzimo e la bozza di documento che, ripetiamo, non contiene nella versione corretta alcuna affermazione antisemita. Certo, le inaccettabili "sparate" del presidente iraniano rischiano di compromettere irrimediabilmente l'esito dei lavori. Ma non è detta l'ultima parola. Aggiungo queste parole di Sergio Romano, pubblicate sul "Corriere" di oggi: "Avremmo dovuto andare a Ginevra per affermare le nostre verità, rintuzzare le faziose parole di Ahmadinejad, separare i faziosi dai ragionevoli (esistono anche quelli), comprendere le ragioni degli altri, lasciare agli atti della Conferenza programmi e concetti a cui avremmo potuto fare riferimento in altri momenti e circostanze. La Santa Sede lo ha fatto e ci ha dato, in questo caso, una lezione di laico buon senso". Scritto in Varie Commenti ( 41 ) » (10 votes, average: 4.1 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 18Apr 09 Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute La Segreteria di Stato ha replicato ieri con una nota alla protesta ufficiale presentata dal governo belga in seguito a una mozione votata dalla Camera dei rappresentanti di Bruxelles, che aveva definito "inaccettabili" le frasi del Pontefice sul preservativo e la lotta all'Aids. Le critiche del Belgio sono state rispedita al mittente. La Segreteria di Stato ricorda che il Pontefice «ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell'umanizzazione della sessualità e, dall'altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l'impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l'Aids non sarà vinta». Nell'articolo che pubblico oggi sul Giornale, aggiungo che è attesa nelle prossime ore - forse già a mezzogiorno di oggi - la nomina del nuovo ministro della sanità del Vaticano: si tratta del sessantenne arcicescovo di Radom (Polonia), Zygmunt Zimowski, che dal 1983 al 2002 ha lavorato alla Congregazione per la dottrina della fede ed è dunque ben conosciuto da Papa Ratzinger. Con il suo arrivo a Roma i capi dicastero curiali di origine polacca diventeranno tre (oltre a lui, ci sono i cardinali Zenon Grocholewski all'Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Quando sarà pubblicata la terza enciclica di Benedetto XVI? Il progetto iniziale prevedeva che uscisse l'anno scorso, le prime anticipazioni - a partire dal titolo, "Caritas in veritate" - risalgono infatti ai primi mesi del 2008. Doveva essere pubblicata nel quarantesimo anniversario dell'enciclica "Populorum progressio" di Paolo VI (marzo 1968), poi il cardinale Segretario di Stato disse che sarebbe slittata probabilmente a ridosso dell'estate. Poi si parlò di dicembre. A fine anno il testo sembrava pronto, dopo l'ingresso nel gruppo di lavoro del neo-arcivescovo di Monaco di Baviera, monsignor Marx. La crisi finanziaria aveva provocato un ulteriore ritardo, ma nelle prime settimane del 2009 si dava per certo che l'enciclica sarebbe uscita con data 19 marzo - festa di San Giuseppe - e resa nota prima di Pasqua. Si è poi detto che sarebbe slittata a maggio (firmata il 1 maggio). Ora anche l'ipotesi di quella data sembra definitivamente tramontare e nei sacri palazzi è opinione diffusa che l'enciclica sociale possa vedere la luce a ridosso dell'estate, se tutto va bene. Quali sono le cause del ritardo? Fonti autorevoli confermano al Giornale che il problema sarebbe stato rappresentato proprio dalla parte aggiunta al testo, e riferita alla crisi economica mondiale. La stesura fin qui approntata, infatti, non avrebbe incontrato il gradimento del Pontefice che, ovviamente, per passaggi "tecnici" di documenti così importanti, è solito affidarsi agli esperti, ma che non rinuncia poi a intervenire, a chiedere modifiche e aggiustamenti. "Caritas in veritate" risulta dunque essere, fino a questo momento, il testo più travagliato del pontificato di Benedetto XVI, che oggi festeggia l'ottantaduesimo compleanno e si accinge a ricordare il quarto anniversario dell'elezione. Anche oggi il Papa ha festeggiato (poco) e lavorato (molto): l'attenzione sua e dei collaboratori più stretti è tutta rivolta in questo momento al prossimo viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele, Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). Tra le nomine curiali attese nelle prossime settimane (o nei prossimi mesi) c'è quella del nuovo "ministro della Sanità", in sostituzione del dimissionario cardinale Barragàn; quella del nuovo presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, in sostituzione del cardinale Martino - che però resterà al suo posto fino alla pubblicazione dell'enciclica sociale, prima di essere sostituito, sembra, da un prelato africano. Per quanto riguarda la Segreteria di Stato, invece, non ci dovrebbero essere sorprese ai livelli altissimi (voci di una promozione del Sostituto Filoni a un ufficio cardinalizio sembrano al momento prive di fondamento), mentre è più probabile che non tardino molto ad arrivare le promozioni a nunzio dei numeri tre Caccia (assessore) e Parolin (sottosegretario ai rapporti con gli Stati). Concluso il lavoro per l'enciclica, dovrebbe lasciare la Segreteria di Stato anche l'arcivescovo Sardi, che coordina il gruppo di scrittori incaricato di collaborare con il Papa per la stesura dei discorsi. Sardi dovrebbe ricevere un incarico presso l'Ordine di Malta, e al suo posto potrebbe andare monsignor Gloder. Infine, si parla con insistenza della possibilità di un prossimo cambio alla direzione della Sala Stampa vaticana. Ma al momento non è stata presa alcuna decisione al riguardo. Scritto in Varie Commenti ( 91 ) » (17 votes, average: 3.41 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Il Papa dai terremotati Per la visita di Benedetto XVI ai terremotati d'Abruzzo si lavora con l'ipotesi della data del 1 maggio. Da quanto apprendiamo sarebbe stato lo stesso responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, a indicarla, suggerendo al Pontefice attraverso i suoi collaboratori di non recarsi subito nelle zone colpite dal sisma. Il Papa, invece, avrebbe voluto essere presente prima possibile tra la gente che ora vive nelle tendopoli, per manifestare la sua vicinanza e la sua solidarietà. Aggiornamento del 18 aprile: il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Lombardi, ha annunciato che la visita del Papa ai terremotati dell'Abruzzo si svolgerà nella mattinata di martedì 28 aprile. Scritto in Varie Commenti ( 73 ) » (14 votes, average: 3.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 11Apr 09 Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Cari amici, oggi, Sabato Santo, è la giornata del silenzio e dell'attesa. Duemila anni fa, quel giorno, gli undici apostoli e i discepoli di Gesù erano affranti, abbattuti, impauriti per la fine tremenda che era toccata al loro maestro. C'è solo una donna che vive quelle ore d'angoscia e di dolore presentendo che qualcosa sta per accadere: Maria. Questa notte la Chiesa celebra il rito più importante dell'anno, la veglia della luce. Questa notte l'unico uomo che nella storia abbia detto di sé "io sono la via, la verità e la vita", risorge e con il suo corpo glorioso, appartenente ormai alla dimensione dell'eternità, si fa vedere, si fa nuovamente incontrare, mangia e beve con i suoi amici. Che da impauriti si trasformano in instancabili annunciatori della resurrezione di Gesù. E' il cuore dell'annuncio cristiano, il fondamento della fede. Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato agli indizi di storicità di quell'evento straordinario e unico. Credere nella resurrezione è un atto di pura fede, nessuna dimostrazione scientifica o prova storica potrà mai convincere qualcuno. Ma il credente sa di non scommettere la sua vita sui fantasmi, sulle leggende o sulle proiezioni mentali di qualche mistico invasato. Sa che ci sono ragionevoli indizi per credere. E' il modo con cui vorrei augurare buona Pasqua a ciascuno di voi, avendo gli occhi e il cuore ancora pieni di dolore per la tragedia accaduta in Abruzzo. Ieri è stato davvero un Venerdì Santo di Passione. La grande domanda, il grido straziante dell'uomo di fronte alla sofferenza, alla morte, al dolore innocente è scolpita nei tanti volti di coloro che sono stati colpiti dal sisma. Di fronte a questo grido, non valgono i discorsi, le frasi fatte, l'esposizione di una dottrina. Personalmente mi sento incapace di dire alcunché. Ma questa domanda ha avuto una risposta: Dio, all'uomo che soffre, non ha offerto una soluzione, ma una compagnia, quella di suo Figlio, che ha sofferto ed è morto sulla croce, Lui, il giusto innocente. Si è fatto ammazzare per noi, per i nostri peccati. La risposta di Dio è stata l'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù. L'unica risposta a quella domanda senza risposta, può essere soltanto l'abbraccio, la compassione, la compagnia, la vicinanza. Buona Pasqua a tutti. Scritto in Varie Commenti ( 54 ) » (14 votes, average: 4.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato alla tensione crescente fra la Chiesa Usa e il presidente Barak Obama. Tensione che coinvolge anche il Vaticano: da settimane infatti si è creato un impasse per la nomina del nuovo ambasciatore Usa, che dovrà sostituire Mary Ann Glendon (designata da Bush e notoriamente vicinissima alle posizioni di Benedetto XVI). La Santa Sede vorrebbe un diplomatico professionista cattolico e non un politico del partito democratico da premiare per il suo sostegno alla campagna di Obama. Non è facile infatti trovare infatti politici cattolici del partito democratico che non siano "pro choice" sull'aborto. Nelle pagine culturali, inoltre, ho ampiamente recensito il nuovo libro di Camillo Langone: una guida Michelin alle messe italiane. Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (11 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 06Apr 09 I "trafficanti di uomini" All'Angelus di ieri il Papa ha parlato degli immigrati vittime dei "trafficanti di uomini". Quando pensiamo a forme di moderna schiavitù, ci vengono in mente Paesi sottosviluppati, lontanissimi da noi. Non sempre è così. Mi ha profondamente colpito questa intervista video realizzata dal direttore di Fides Luca De Mata per uno dei suoi programmi documentario. L'uomo che parla è un immigrato sudamericano in Nord America. Scritto in Varie Commenti ( 78 ) » (9 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Questa sera Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro con i giovani la messa per il quarto anniversario della morte di Papa Wojtyla. Nell'omelia, dopo aver detto che il ricordo di Giovanni Paolo II "continua a essere vivo nel cuore della gente" e aver citato la fecondità del suo magistero con i giovani, Ratzinger ha parlato del momento attuale e del pericolo che la fede sia strumentalizzata: "Fate attenzione: in momenti come questo, dato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, potrebbe essere più forte il rischio di ridurre la speranza cristiana a ideologia, a slogan di gruppo, a rivestimento esteriore. Nulla di più contrario al messaggio di Gesù! Egli non vuole che i suoi discepoli "recitino" una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi "siano" speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui! Vuole che ognuno di voi, cari giovani amici, sia una piccola sorgente di speranza per il suo prossimo, e che tutti insieme diventiate un'oasi di speranza per la società all'interno della quale siete inseriti. Ora, questo è possibile ad una condizione: che viviate di Lui e in Lui" Scritto in Varie Commenti ( 57 ) » (13 votes, average: 4.92 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono Andrea Tornielli, il vaticanista del Giornale, classe 1964, laurea in storia della lingua greca. Sono sposato e ho tre figli. Vivo tra Roma e Milano Tutti gli articoli di Andrea Tornielli su ilGiornale.it contatti Categorie Varie (346) Ultime discussioni Francesco73: Magnifico. Argomento cruciale. Comprare, regalare, diffondere. fedenrico: Splendido accordo col Socrate nel Teeteto di Platone (v. paragrafo VII). Artefice1: ./. Pensa anche che se decidi di Praticare il Senso Qualunque Cosa accada ti resta il TUTTO, come dire la... Artefice1: BO - Mario .Ti sei fulminato le Valvole! Sai che sarebbe tua (da Individuo) la colpa della... bo.mario: Artefice l'inutile o il dannoso è una questione di lana caprina. La chiesa vuole pontificare su... Gli articoli più inviati Il voto "veltroniano" di Maria: lettera blasfema di don Farinella - 13 Emails Messe show, facciamo un catalogo? - 10 Emails Accordo tra S.Sede e lefebvriani, conto alla rovescia - 9 Emails Nasce a Roma la prima parrocchia personale in rito antico - 8 Emails Caso Williamson, Benedetto XVI scrive ai vescovi - 8 Emails Amato ai santi e il gesuita spagnolo Ladaria al Sant'Uffizio - 7 Emails Neocatecumenali, il Papa ha approvato gli statuti - 6 Emails Neocatecumenali, faranno la comunione in piedi - 6 Emails La battaglia finale - 5 Emails Dopo la messa tridentina, in Cattolica cambiano l'altare - 5 Emails Ultime news Seychelles, la nave da crociera Melody sfugge all'assalto dei pirati somaliOggi mille clandestini liberi grazie al ParlamentoTenta il suicidio l'uomo che abbandonò i bimbi in pizzeria ad AostaUn 15enne accoltellato dopo la rapina: è graveIl nuovo 25 aprile, la sfida di Berlusconi Il tricolore al collo per riunificare l’ItaliaBranco di slavi assale una coppietta: picchiano a sangue lui, violentano leiL’uomo che fa camminare 80 Paesi del mondo su specchi rotti e pc usuratiF1, Trulli davanti a tutti nel BahrainMotoGp, vince Lorenzo davanti a Rossi e Pedrosa Più forti del terremoto: maratona per Michela Blog Amici Dio: pace o dominio Il blog di Accattoli Il blog di Francesco Agnoli il blog di Fratel Ettore Il blog di Giacomo Galeazzi il blog di Jesùs Bastante Il blog di Magister il blog di Marcello Foa Il blog di Marco Tosatti Il blog di Matteo L. Napolitano Il blog di Phil Pullella Il blog di Raffaella il blog di Riccardo Bonacina Il blog di Rodari il blog di Stefano Tramezzani Blogroll Il sito di Radio Maria Siti Utili Avvenire Fides Il sito di Radio Maria Il sito sul cardinale Siri Korazym La Santa Sede Sito web ilGiornale.it Sussidiario.net April 2009 M T W T F S S « Mar 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Archivio dei post April 2009 (11) March 2009 (15) February 2009 (13) January 2009 (14) December 2008 (13) November 2008 (13) October 2008 (18) September 2008 (14) August 2008 (8) July 2008 (17) June 2008 (17) May 2008 (19) April 2008 (16) March 2008 (15) February 2008 (15) January 2008 (14) December 2007 (13) November 2007 (18) October 2007 (16) September 2007 (18) August 2007 (19) July 2007 (30) Trackback recenti den Fall Williamson exsultet.net: Papstbrief als Reaktion blogring.org: Blogring per andrea... phalaris: sul Filioque, ma sui dogmi la sostanza cambia ben poco?? Grazie. Corrado: Mi scuso per la .http://blog.ilgiornale. it/tornielli/2008/07/02/roma-e -fraternita-san-pio-x-il-dialo go-va-avanti/Read "How can I tell the difference from phalaris grass that has DMT in it?" at Home & Garden The Daily P.E.E.P.: Antonio Cardinal Cañizares Llovera Abiura: Comment on Thornborn, un Dan Brown cattolico? by Rovere I più votati Violenze e minacce, dobbiamo vigilare - 107 Votes La comunione nella mano, la fine dell'inginocchiatoio - 57 Votes Milano e il motu proprio, la colpa è della stampa - 54 Votes La preoccupazione dei vescovi per il regime di Chavez - 51 Votes In difesa del cardinale Tettamanzi - 48 Votes Se lo storico replica: "Lei non sa chi sono io!" - 48 Votes Il Papa non andrà alla Sapienza - 42 Votes Ancora sugli statuti del Cammino, approvati dalla Chiesa - 40 Votes Il parroco trevigiano trasforma l'oratorio in moschea - 39 Votes Ebrei salvati da Pio XII: Bruno Ascoli, guardia palatina - 39 Votes Recent Posts Se il Papa brinda alla coscienza prima che alla sua autorità Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Il Papa dai terremotati Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone I "trafficanti di uomini" Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Pagine About Disclaimer I miei libri Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro Pannello di controllo Login Entries RSS Comments RSS WordPress.com Photos Feed RSS di questo blog Feed RSS dei commenti al blog Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 disclaimer Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti

Torna all'inizio


Intervista negazionista di Williamson, caso chiuso (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Esce martedì in libreria il volume Elogio della coscienza. La verità interroga il cuore (Edizioni Cantagalli, pp. 176, euro 13,50), che raccoglie alcuni importanti testi di Joseph Ratzinger. Quello che gli dà il titolo, è una conferenza tenuta dal futuro Pontefice nel 1990 e riguarda il concetto moderno di coscienza in rapporto a ciò che sulla coscienza insegna e crede la Chiesa. Il Papa aveva fatto propria la celebre frase del cardinale John Henry Newman (nell'immagine): «Certamente se io dovessi portare la religione in un brindisi dopo un pranzo - cosa che non è molto indicato fare - allora io brinderei per il Papa. Ma prima per la coscienza e poi per il Papa». Spiegandola nel suo significato più profondo e mostrando come il Papa «non può imporre ai fedeli cattolici dei comandamenti, solo perché egli lo vuole o perché lo ritiene utile. Una simile concezione moderna e volontaristica dell'autorità può soltanto deformare l'autentico significato teologico del papato». La «voce della verità», dice Benedetto XVI, non è qualcosa di imposto dal di fuori, «il senso del bene è stato impresso in noi», come dichiara sant'Agostino. «A partire da ciò siamo ora in grado di comprendere correttamente il brindisi di Newman prima per la coscienza e solo dopo per il Papa». Quest'ultimo, infatti, non impone dall'esterno, ma sviluppa la memoria cristiana e la difende, insegnando e predicando ciò che corrisponde a quella scintilla di Dio che è stata impressa nel cuore umano. Scritto in Varie Commenti ( 2 ) » (2 votes, average: 3 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 23Apr 09 Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno La data prevista per l'uscita della nuova enciclica sociale è stata stabilita per fine giugno, ma la decisione non può dirsi ancora definitiva perché Benedetto XVI ha voluto "ristrutturare" il paragrafo dedicato alla crisi finanziaria che ha messo in ginocchio le economie mondiali. Sabato scorso, a Castelgandolfo, sono arrivati per un mini-summit i cardinali Angelo Bagnasco, presidente della Cei; Camillo Ruini, suo predecessore; Angelo Scola, patriarca di Venezia; Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna. Sono porporati particolarmente legati a Ratzinger. Bagnasco, come presidente della Cei, è impegnato nell'azione in favore delle famiglie colpite dalla crisi (con un fondo di solidarietà), Ruini è consigliere stimato e ascoltato, Scola si è occupato di etica e impresa, Schoenborn è stato allievo del Papa. Questo è l'articolo che pubblico oggi sul Giornale. Proprio ieri, all'udienza generale, parlando della figura del santo monaco Ambrogio Autperto, Benedetto XVI ha accennato alla crisi, che, ha spiegato, è stata causata dalla "cupidigia". Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (4 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Apr 09 Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato stamane una dichiarazione di padre Federico Lombardi che, riproponendo le parole pronunciate domenica da Benedetto XVI, critica - pur senza nominarlo direttamente - il presidente iraniano, che ieri ha ripetuto a Ginevra le sue affermazioni che negano a Israele la legittimità ad esistere: "La Santa Sede deplora l'utilizzazione di questo forum dell'ONU per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato. Ciò non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile. Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti, migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo". Com'è noto diversi Paesi occidentali, tra i quali Gli Stati Uniti, la Germania e l'Italia, hanno disertato la conferenza di Ginevra sul razzismo per i contenuti antisemiti del documento preparatorio, che è stato però corretto: i contenuti antisemiti sono stati espunti, e c'è un'esplicita menzione di memoria dell'Olocausto. Ferma restando la libertà dei Paesi che hanno deciso di non partecipare, ho trovato davvero ingenerose le critiche rivolte al Vaticano per aver deciso comunque di essere presente. In particolare quelle del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha tentato di creare l'ennesimo motivo del contendere mediatico con il Papa proprio alla vigilia dell'importante viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele e Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). E' stata fatta troppa confusione: una cosa sono le esternazioni di Ahmadinejad, che nega a Israele il diritto ad esistere, un'altra è la conferenza di Ginevra contro il razzimo e la bozza di documento che, ripetiamo, non contiene nella versione corretta alcuna affermazione antisemita. Certo, le inaccettabili "sparate" del presidente iraniano rischiano di compromettere irrimediabilmente l'esito dei lavori. Ma non è detta l'ultima parola. Aggiungo queste parole di Sergio Romano, pubblicate sul "Corriere" di oggi: "Avremmo dovuto andare a Ginevra per affermare le nostre verità, rintuzzare le faziose parole di Ahmadinejad, separare i faziosi dai ragionevoli (esistono anche quelli), comprendere le ragioni degli altri, lasciare agli atti della Conferenza programmi e concetti a cui avremmo potuto fare riferimento in altri momenti e circostanze. La Santa Sede lo ha fatto e ci ha dato, in questo caso, una lezione di laico buon senso". Scritto in Varie Commenti ( 41 ) » (10 votes, average: 4.1 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 18Apr 09 Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute La Segreteria di Stato ha replicato ieri con una nota alla protesta ufficiale presentata dal governo belga in seguito a una mozione votata dalla Camera dei rappresentanti di Bruxelles, che aveva definito "inaccettabili" le frasi del Pontefice sul preservativo e la lotta all'Aids. Le critiche del Belgio sono state rispedita al mittente. La Segreteria di Stato ricorda che il Pontefice «ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell'umanizzazione della sessualità e, dall'altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l'impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l'Aids non sarà vinta». Nell'articolo che pubblico oggi sul Giornale, aggiungo che è attesa nelle prossime ore - forse già a mezzogiorno di oggi - la nomina del nuovo ministro della sanità del Vaticano: si tratta del sessantenne arcicescovo di Radom (Polonia), Zygmunt Zimowski, che dal 1983 al 2002 ha lavorato alla Congregazione per la dottrina della fede ed è dunque ben conosciuto da Papa Ratzinger. Con il suo arrivo a Roma i capi dicastero curiali di origine polacca diventeranno tre (oltre a lui, ci sono i cardinali Zenon Grocholewski all'Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Quando sarà pubblicata la terza enciclica di Benedetto XVI? Il progetto iniziale prevedeva che uscisse l'anno scorso, le prime anticipazioni - a partire dal titolo, "Caritas in veritate" - risalgono infatti ai primi mesi del 2008. Doveva essere pubblicata nel quarantesimo anniversario dell'enciclica "Populorum progressio" di Paolo VI (marzo 1968), poi il cardinale Segretario di Stato disse che sarebbe slittata probabilmente a ridosso dell'estate. Poi si parlò di dicembre. A fine anno il testo sembrava pronto, dopo l'ingresso nel gruppo di lavoro del neo-arcivescovo di Monaco di Baviera, monsignor Marx. La crisi finanziaria aveva provocato un ulteriore ritardo, ma nelle prime settimane del 2009 si dava per certo che l'enciclica sarebbe uscita con data 19 marzo - festa di San Giuseppe - e resa nota prima di Pasqua. Si è poi detto che sarebbe slittata a maggio (firmata il 1 maggio). Ora anche l'ipotesi di quella data sembra definitivamente tramontare e nei sacri palazzi è opinione diffusa che l'enciclica sociale possa vedere la luce a ridosso dell'estate, se tutto va bene. Quali sono le cause del ritardo? Fonti autorevoli confermano al Giornale che il problema sarebbe stato rappresentato proprio dalla parte aggiunta al testo, e riferita alla crisi economica mondiale. La stesura fin qui approntata, infatti, non avrebbe incontrato il gradimento del Pontefice che, ovviamente, per passaggi "tecnici" di documenti così importanti, è solito affidarsi agli esperti, ma che non rinuncia poi a intervenire, a chiedere modifiche e aggiustamenti. "Caritas in veritate" risulta dunque essere, fino a questo momento, il testo più travagliato del pontificato di Benedetto XVI, che oggi festeggia l'ottantaduesimo compleanno e si accinge a ricordare il quarto anniversario dell'elezione. Anche oggi il Papa ha festeggiato (poco) e lavorato (molto): l'attenzione sua e dei collaboratori più stretti è tutta rivolta in questo momento al prossimo viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele, Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). Tra le nomine curiali attese nelle prossime settimane (o nei prossimi mesi) c'è quella del nuovo "ministro della Sanità", in sostituzione del dimissionario cardinale Barragàn; quella del nuovo presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, in sostituzione del cardinale Martino - che però resterà al suo posto fino alla pubblicazione dell'enciclica sociale, prima di essere sostituito, sembra, da un prelato africano. Per quanto riguarda la Segreteria di Stato, invece, non ci dovrebbero essere sorprese ai livelli altissimi (voci di una promozione del Sostituto Filoni a un ufficio cardinalizio sembrano al momento prive di fondamento), mentre è più probabile che non tardino molto ad arrivare le promozioni a nunzio dei numeri tre Caccia (assessore) e Parolin (sottosegretario ai rapporti con gli Stati). Concluso il lavoro per l'enciclica, dovrebbe lasciare la Segreteria di Stato anche l'arcivescovo Sardi, che coordina il gruppo di scrittori incaricato di collaborare con il Papa per la stesura dei discorsi. Sardi dovrebbe ricevere un incarico presso l'Ordine di Malta, e al suo posto potrebbe andare monsignor Gloder. Infine, si parla con insistenza della possibilità di un prossimo cambio alla direzione della Sala Stampa vaticana. Ma al momento non è stata presa alcuna decisione al riguardo. Scritto in Varie Commenti ( 91 ) » (17 votes, average: 3.41 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Il Papa dai terremotati Per la visita di Benedetto XVI ai terremotati d'Abruzzo si lavora con l'ipotesi della data del 1 maggio. Da quanto apprendiamo sarebbe stato lo stesso responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, a indicarla, suggerendo al Pontefice attraverso i suoi collaboratori di non recarsi subito nelle zone colpite dal sisma. Il Papa, invece, avrebbe voluto essere presente prima possibile tra la gente che ora vive nelle tendopoli, per manifestare la sua vicinanza e la sua solidarietà. Aggiornamento del 18 aprile: il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Lombardi, ha annunciato che la visita del Papa ai terremotati dell'Abruzzo si svolgerà nella mattinata di martedì 28 aprile. Scritto in Varie Commenti ( 73 ) » (14 votes, average: 3.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 11Apr 09 Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Cari amici, oggi, Sabato Santo, è la giornata del silenzio e dell'attesa. Duemila anni fa, quel giorno, gli undici apostoli e i discepoli di Gesù erano affranti, abbattuti, impauriti per la fine tremenda che era toccata al loro maestro. C'è solo una donna che vive quelle ore d'angoscia e di dolore presentendo che qualcosa sta per accadere: Maria. Questa notte la Chiesa celebra il rito più importante dell'anno, la veglia della luce. Questa notte l'unico uomo che nella storia abbia detto di sé "io sono la via, la verità e la vita", risorge e con il suo corpo glorioso, appartenente ormai alla dimensione dell'eternità, si fa vedere, si fa nuovamente incontrare, mangia e beve con i suoi amici. Che da impauriti si trasformano in instancabili annunciatori della resurrezione di Gesù. E' il cuore dell'annuncio cristiano, il fondamento della fede. Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato agli indizi di storicità di quell'evento straordinario e unico. Credere nella resurrezione è un atto di pura fede, nessuna dimostrazione scientifica o prova storica potrà mai convincere qualcuno. Ma il credente sa di non scommettere la sua vita sui fantasmi, sulle leggende o sulle proiezioni mentali di qualche mistico invasato. Sa che ci sono ragionevoli indizi per credere. E' il modo con cui vorrei augurare buona Pasqua a ciascuno di voi, avendo gli occhi e il cuore ancora pieni di dolore per la tragedia accaduta in Abruzzo. Ieri è stato davvero un Venerdì Santo di Passione. La grande domanda, il grido straziante dell'uomo di fronte alla sofferenza, alla morte, al dolore innocente è scolpita nei tanti volti di coloro che sono stati colpiti dal sisma. Di fronte a questo grido, non valgono i discorsi, le frasi fatte, l'esposizione di una dottrina. Personalmente mi sento incapace di dire alcunché. Ma questa domanda ha avuto una risposta: Dio, all'uomo che soffre, non ha offerto una soluzione, ma una compagnia, quella di suo Figlio, che ha sofferto ed è morto sulla croce, Lui, il giusto innocente. Si è fatto ammazzare per noi, per i nostri peccati. La risposta di Dio è stata l'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù. L'unica risposta a quella domanda senza risposta, può essere soltanto l'abbraccio, la compassione, la compagnia, la vicinanza. Buona Pasqua a tutti. Scritto in Varie Commenti ( 54 ) » (14 votes, average: 4.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato alla tensione crescente fra la Chiesa Usa e il presidente Barak Obama. Tensione che coinvolge anche il Vaticano: da settimane infatti si è creato un impasse per la nomina del nuovo ambasciatore Usa, che dovrà sostituire Mary Ann Glendon (designata da Bush e notoriamente vicinissima alle posizioni di Benedetto XVI). La Santa Sede vorrebbe un diplomatico professionista cattolico e non un politico del partito democratico da premiare per il suo sostegno alla campagna di Obama. Non è facile infatti trovare infatti politici cattolici del partito democratico che non siano "pro choice" sull'aborto. Nelle pagine culturali, inoltre, ho ampiamente recensito il nuovo libro di Camillo Langone: una guida Michelin alle messe italiane. Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (11 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 06Apr 09 I "trafficanti di uomini" All'Angelus di ieri il Papa ha parlato degli immigrati vittime dei "trafficanti di uomini". Quando pensiamo a forme di moderna schiavitù, ci vengono in mente Paesi sottosviluppati, lontanissimi da noi. Non sempre è così. Mi ha profondamente colpito questa intervista video realizzata dal direttore di Fides Luca De Mata per uno dei suoi programmi documentario. L'uomo che parla è un immigrato sudamericano in Nord America. Scritto in Varie Commenti ( 78 ) » (9 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Questa sera Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro con i giovani la messa per il quarto anniversario della morte di Papa Wojtyla. Nell'omelia, dopo aver detto che il ricordo di Giovanni Paolo II "continua a essere vivo nel cuore della gente" e aver citato la fecondità del suo magistero con i giovani, Ratzinger ha parlato del momento attuale e del pericolo che la fede sia strumentalizzata: "Fate attenzione: in momenti come questo, dato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, potrebbe essere più forte il rischio di ridurre la speranza cristiana a ideologia, a slogan di gruppo, a rivestimento esteriore. Nulla di più contrario al messaggio di Gesù! Egli non vuole che i suoi discepoli "recitino" una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi "siano" speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui! Vuole che ognuno di voi, cari giovani amici, sia una piccola sorgente di speranza per il suo prossimo, e che tutti insieme diventiate un'oasi di speranza per la società all'interno della quale siete inseriti. Ora, questo è possibile ad una condizione: che viviate di Lui e in Lui" Scritto in Varie Commenti ( 57 ) » (13 votes, average: 4.92 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono Andrea Tornielli, il vaticanista del Giornale, classe 1964, laurea in storia della lingua greca. Sono sposato e ho tre figli. Vivo tra Roma e Milano Tutti gli articoli di Andrea Tornielli su ilGiornale.it contatti Categorie Varie (346) Ultime discussioni Francesco73: Magnifico. Argomento cruciale. Comprare, regalare, diffondere. fedenrico: Splendido accordo col Socrate nel Teeteto di Platone (v. paragrafo VII). Artefice1: ./. Pensa anche che se decidi di Praticare il Senso Qualunque Cosa accada ti resta il TUTTO, come dire la... Artefice1: BO - Mario .Ti sei fulminato le Valvole! Sai che sarebbe tua (da Individuo) la colpa della... bo.mario: Artefice l'inutile o il dannoso è una questione di lana caprina. La chiesa vuole pontificare su... Gli articoli più inviati Il voto "veltroniano" di Maria: lettera blasfema di don Farinella - 13 Emails Messe show, facciamo un catalogo? - 10 Emails Accordo tra S.Sede e lefebvriani, conto alla rovescia - 9 Emails Nasce a Roma la prima parrocchia personale in rito antico - 8 Emails Caso Williamson, Benedetto XVI scrive ai vescovi - 8 Emails Amato ai santi e il gesuita spagnolo Ladaria al Sant'Uffizio - 7 Emails Neocatecumenali, il Papa ha approvato gli statuti - 6 Emails Neocatecumenali, faranno la comunione in piedi - 6 Emails La battaglia finale - 5 Emails Dopo la messa tridentina, in Cattolica cambiano l'altare - 5 Emails Ultime news Seychelles, la nave da crociera Melody sfugge all'assalto dei pirati somaliOggi mille clandestini liberi grazie al ParlamentoTenta il suicidio l'uomo che abbandonò i bimbi in pizzeria ad AostaUn 15enne accoltellato dopo la rapina: è graveIl nuovo 25 aprile, la sfida di Berlusconi Il tricolore al collo per riunificare l’ItaliaBranco di slavi assale una coppietta: picchiano a sangue lui, violentano leiL’uomo che fa camminare 80 Paesi del mondo su specchi rotti e pc usuratiF1, Trulli davanti a tutti nel BahrainMotoGp, vince Lorenzo davanti a Rossi e Pedrosa Più forti del terremoto: maratona per Michela Blog Amici Dio: pace o dominio Il blog di Accattoli Il blog di Francesco Agnoli il blog di Fratel Ettore Il blog di Giacomo Galeazzi il blog di Jesùs Bastante Il blog di Magister il blog di Marcello Foa Il blog di Marco Tosatti Il blog di Matteo L. Napolitano Il blog di Phil Pullella Il blog di Raffaella il blog di Riccardo Bonacina Il blog di Rodari il blog di Stefano Tramezzani Blogroll Il sito di Radio Maria Siti Utili Avvenire Fides Il sito di Radio Maria Il sito sul cardinale Siri Korazym La Santa Sede Sito web ilGiornale.it Sussidiario.net April 2009 M T W T F S S « Mar 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Archivio dei post April 2009 (11) March 2009 (15) February 2009 (13) January 2009 (14) December 2008 (13) November 2008 (13) October 2008 (18) September 2008 (14) August 2008 (8) July 2008 (17) June 2008 (17) May 2008 (19) April 2008 (16) March 2008 (15) February 2008 (15) January 2008 (14) December 2007 (13) November 2007 (18) October 2007 (16) September 2007 (18) August 2007 (19) July 2007 (30) Trackback recenti den Fall Williamson exsultet.net: Papstbrief als Reaktion blogring.org: Blogring per andrea... phalaris: sul Filioque, ma sui dogmi la sostanza cambia ben poco?? Grazie. Corrado: Mi scuso per la .http://blog.ilgiornale. it/tornielli/2008/07/02/roma-e -fraternita-san-pio-x-il-dialo go-va-avanti/Read "How can I tell the difference from phalaris grass that has DMT in it?" at Home & Garden The Daily P.E.E.P.: Antonio Cardinal Cañizares Llovera Abiura: Comment on Thornborn, un Dan Brown cattolico? by Rovere I più votati Violenze e minacce, dobbiamo vigilare - 107 Votes La comunione nella mano, la fine dell'inginocchiatoio - 57 Votes Milano e il motu proprio, la colpa è della stampa - 54 Votes La preoccupazione dei vescovi per il regime di Chavez - 51 Votes In difesa del cardinale Tettamanzi - 48 Votes Se lo storico replica: "Lei non sa chi sono io!" - 48 Votes Il Papa non andrà alla Sapienza - 42 Votes Ancora sugli statuti del Cammino, approvati dalla Chiesa - 40 Votes Il parroco trevigiano trasforma l'oratorio in moschea - 39 Votes Ebrei salvati da Pio XII: Bruno Ascoli, guardia palatina - 39 Votes Recent Posts Se il Papa brinda alla coscienza prima che alla sua autorità Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Il Papa dai terremotati Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone I "trafficanti di uomini" Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Pagine About Disclaimer I miei libri Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro Pannello di controllo Login Entries RSS Comments RSS WordPress.com Photos Feed RSS di questo blog Feed RSS dei commenti al blog Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 disclaimer Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti

Torna all'inizio


Requiem per Eluana con le parole del Concilio (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Esce martedì in libreria il volume Elogio della coscienza. La verità interroga il cuore (Edizioni Cantagalli, pp. 176, euro 13,50), che raccoglie alcuni importanti testi di Joseph Ratzinger. Quello che gli dà il titolo, è una conferenza tenuta dal futuro Pontefice nel 1990 e riguarda il concetto moderno di coscienza in rapporto a ciò che sulla coscienza insegna e crede la Chiesa. Il Papa aveva fatto propria la celebre frase del cardinale John Henry Newman (nell'immagine): «Certamente se io dovessi portare la religione in un brindisi dopo un pranzo - cosa che non è molto indicato fare - allora io brinderei per il Papa. Ma prima per la coscienza e poi per il Papa». Spiegandola nel suo significato più profondo e mostrando come il Papa «non può imporre ai fedeli cattolici dei comandamenti, solo perché egli lo vuole o perché lo ritiene utile. Una simile concezione moderna e volontaristica dell'autorità può soltanto deformare l'autentico significato teologico del papato». La «voce della verità», dice Benedetto XVI, non è qualcosa di imposto dal di fuori, «il senso del bene è stato impresso in noi», come dichiara sant'Agostino. «A partire da ciò siamo ora in grado di comprendere correttamente il brindisi di Newman prima per la coscienza e solo dopo per il Papa». Quest'ultimo, infatti, non impone dall'esterno, ma sviluppa la memoria cristiana e la difende, insegnando e predicando ciò che corrisponde a quella scintilla di Dio che è stata impressa nel cuore umano. Scritto in Varie Commenti ( 2 ) » (2 votes, average: 3 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 23Apr 09 Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno La data prevista per l'uscita della nuova enciclica sociale è stata stabilita per fine giugno, ma la decisione non può dirsi ancora definitiva perché Benedetto XVI ha voluto "ristrutturare" il paragrafo dedicato alla crisi finanziaria che ha messo in ginocchio le economie mondiali. Sabato scorso, a Castelgandolfo, sono arrivati per un mini-summit i cardinali Angelo Bagnasco, presidente della Cei; Camillo Ruini, suo predecessore; Angelo Scola, patriarca di Venezia; Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna. Sono porporati particolarmente legati a Ratzinger. Bagnasco, come presidente della Cei, è impegnato nell'azione in favore delle famiglie colpite dalla crisi (con un fondo di solidarietà), Ruini è consigliere stimato e ascoltato, Scola si è occupato di etica e impresa, Schoenborn è stato allievo del Papa. Questo è l'articolo che pubblico oggi sul Giornale. Proprio ieri, all'udienza generale, parlando della figura del santo monaco Ambrogio Autperto, Benedetto XVI ha accennato alla crisi, che, ha spiegato, è stata causata dalla "cupidigia". Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (4 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Apr 09 Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato stamane una dichiarazione di padre Federico Lombardi che, riproponendo le parole pronunciate domenica da Benedetto XVI, critica - pur senza nominarlo direttamente - il presidente iraniano, che ieri ha ripetuto a Ginevra le sue affermazioni che negano a Israele la legittimità ad esistere: "La Santa Sede deplora l'utilizzazione di questo forum dell'ONU per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato. Ciò non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile. Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti, migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo". Com'è noto diversi Paesi occidentali, tra i quali Gli Stati Uniti, la Germania e l'Italia, hanno disertato la conferenza di Ginevra sul razzismo per i contenuti antisemiti del documento preparatorio, che è stato però corretto: i contenuti antisemiti sono stati espunti, e c'è un'esplicita menzione di memoria dell'Olocausto. Ferma restando la libertà dei Paesi che hanno deciso di non partecipare, ho trovato davvero ingenerose le critiche rivolte al Vaticano per aver deciso comunque di essere presente. In particolare quelle del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha tentato di creare l'ennesimo motivo del contendere mediatico con il Papa proprio alla vigilia dell'importante viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele e Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). E' stata fatta troppa confusione: una cosa sono le esternazioni di Ahmadinejad, che nega a Israele il diritto ad esistere, un'altra è la conferenza di Ginevra contro il razzimo e la bozza di documento che, ripetiamo, non contiene nella versione corretta alcuna affermazione antisemita. Certo, le inaccettabili "sparate" del presidente iraniano rischiano di compromettere irrimediabilmente l'esito dei lavori. Ma non è detta l'ultima parola. Aggiungo queste parole di Sergio Romano, pubblicate sul "Corriere" di oggi: "Avremmo dovuto andare a Ginevra per affermare le nostre verità, rintuzzare le faziose parole di Ahmadinejad, separare i faziosi dai ragionevoli (esistono anche quelli), comprendere le ragioni degli altri, lasciare agli atti della Conferenza programmi e concetti a cui avremmo potuto fare riferimento in altri momenti e circostanze. La Santa Sede lo ha fatto e ci ha dato, in questo caso, una lezione di laico buon senso". Scritto in Varie Commenti ( 41 ) » (10 votes, average: 4.1 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 18Apr 09 Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute La Segreteria di Stato ha replicato ieri con una nota alla protesta ufficiale presentata dal governo belga in seguito a una mozione votata dalla Camera dei rappresentanti di Bruxelles, che aveva definito "inaccettabili" le frasi del Pontefice sul preservativo e la lotta all'Aids. Le critiche del Belgio sono state rispedita al mittente. La Segreteria di Stato ricorda che il Pontefice «ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell'umanizzazione della sessualità e, dall'altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l'impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l'Aids non sarà vinta». Nell'articolo che pubblico oggi sul Giornale, aggiungo che è attesa nelle prossime ore - forse già a mezzogiorno di oggi - la nomina del nuovo ministro della sanità del Vaticano: si tratta del sessantenne arcicescovo di Radom (Polonia), Zygmunt Zimowski, che dal 1983 al 2002 ha lavorato alla Congregazione per la dottrina della fede ed è dunque ben conosciuto da Papa Ratzinger. Con il suo arrivo a Roma i capi dicastero curiali di origine polacca diventeranno tre (oltre a lui, ci sono i cardinali Zenon Grocholewski all'Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Quando sarà pubblicata la terza enciclica di Benedetto XVI? Il progetto iniziale prevedeva che uscisse l'anno scorso, le prime anticipazioni - a partire dal titolo, "Caritas in veritate" - risalgono infatti ai primi mesi del 2008. Doveva essere pubblicata nel quarantesimo anniversario dell'enciclica "Populorum progressio" di Paolo VI (marzo 1968), poi il cardinale Segretario di Stato disse che sarebbe slittata probabilmente a ridosso dell'estate. Poi si parlò di dicembre. A fine anno il testo sembrava pronto, dopo l'ingresso nel gruppo di lavoro del neo-arcivescovo di Monaco di Baviera, monsignor Marx. La crisi finanziaria aveva provocato un ulteriore ritardo, ma nelle prime settimane del 2009 si dava per certo che l'enciclica sarebbe uscita con data 19 marzo - festa di San Giuseppe - e resa nota prima di Pasqua. Si è poi detto che sarebbe slittata a maggio (firmata il 1 maggio). Ora anche l'ipotesi di quella data sembra definitivamente tramontare e nei sacri palazzi è opinione diffusa che l'enciclica sociale possa vedere la luce a ridosso dell'estate, se tutto va bene. Quali sono le cause del ritardo? Fonti autorevoli confermano al Giornale che il problema sarebbe stato rappresentato proprio dalla parte aggiunta al testo, e riferita alla crisi economica mondiale. La stesura fin qui approntata, infatti, non avrebbe incontrato il gradimento del Pontefice che, ovviamente, per passaggi "tecnici" di documenti così importanti, è solito affidarsi agli esperti, ma che non rinuncia poi a intervenire, a chiedere modifiche e aggiustamenti. "Caritas in veritate" risulta dunque essere, fino a questo momento, il testo più travagliato del pontificato di Benedetto XVI, che oggi festeggia l'ottantaduesimo compleanno e si accinge a ricordare il quarto anniversario dell'elezione. Anche oggi il Papa ha festeggiato (poco) e lavorato (molto): l'attenzione sua e dei collaboratori più stretti è tutta rivolta in questo momento al prossimo viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele, Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). Tra le nomine curiali attese nelle prossime settimane (o nei prossimi mesi) c'è quella del nuovo "ministro della Sanità", in sostituzione del dimissionario cardinale Barragàn; quella del nuovo presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, in sostituzione del cardinale Martino - che però resterà al suo posto fino alla pubblicazione dell'enciclica sociale, prima di essere sostituito, sembra, da un prelato africano. Per quanto riguarda la Segreteria di Stato, invece, non ci dovrebbero essere sorprese ai livelli altissimi (voci di una promozione del Sostituto Filoni a un ufficio cardinalizio sembrano al momento prive di fondamento), mentre è più probabile che non tardino molto ad arrivare le promozioni a nunzio dei numeri tre Caccia (assessore) e Parolin (sottosegretario ai rapporti con gli Stati). Concluso il lavoro per l'enciclica, dovrebbe lasciare la Segreteria di Stato anche l'arcivescovo Sardi, che coordina il gruppo di scrittori incaricato di collaborare con il Papa per la stesura dei discorsi. Sardi dovrebbe ricevere un incarico presso l'Ordine di Malta, e al suo posto potrebbe andare monsignor Gloder. Infine, si parla con insistenza della possibilità di un prossimo cambio alla direzione della Sala Stampa vaticana. Ma al momento non è stata presa alcuna decisione al riguardo. Scritto in Varie Commenti ( 91 ) » (17 votes, average: 3.41 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Il Papa dai terremotati Per la visita di Benedetto XVI ai terremotati d'Abruzzo si lavora con l'ipotesi della data del 1 maggio. Da quanto apprendiamo sarebbe stato lo stesso responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, a indicarla, suggerendo al Pontefice attraverso i suoi collaboratori di non recarsi subito nelle zone colpite dal sisma. Il Papa, invece, avrebbe voluto essere presente prima possibile tra la gente che ora vive nelle tendopoli, per manifestare la sua vicinanza e la sua solidarietà. Aggiornamento del 18 aprile: il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Lombardi, ha annunciato che la visita del Papa ai terremotati dell'Abruzzo si svolgerà nella mattinata di martedì 28 aprile. Scritto in Varie Commenti ( 73 ) » (14 votes, average: 3.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 11Apr 09 Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Cari amici, oggi, Sabato Santo, è la giornata del silenzio e dell'attesa. Duemila anni fa, quel giorno, gli undici apostoli e i discepoli di Gesù erano affranti, abbattuti, impauriti per la fine tremenda che era toccata al loro maestro. C'è solo una donna che vive quelle ore d'angoscia e di dolore presentendo che qualcosa sta per accadere: Maria. Questa notte la Chiesa celebra il rito più importante dell'anno, la veglia della luce. Questa notte l'unico uomo che nella storia abbia detto di sé "io sono la via, la verità e la vita", risorge e con il suo corpo glorioso, appartenente ormai alla dimensione dell'eternità, si fa vedere, si fa nuovamente incontrare, mangia e beve con i suoi amici. Che da impauriti si trasformano in instancabili annunciatori della resurrezione di Gesù. E' il cuore dell'annuncio cristiano, il fondamento della fede. Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato agli indizi di storicità di quell'evento straordinario e unico. Credere nella resurrezione è un atto di pura fede, nessuna dimostrazione scientifica o prova storica potrà mai convincere qualcuno. Ma il credente sa di non scommettere la sua vita sui fantasmi, sulle leggende o sulle proiezioni mentali di qualche mistico invasato. Sa che ci sono ragionevoli indizi per credere. E' il modo con cui vorrei augurare buona Pasqua a ciascuno di voi, avendo gli occhi e il cuore ancora pieni di dolore per la tragedia accaduta in Abruzzo. Ieri è stato davvero un Venerdì Santo di Passione. La grande domanda, il grido straziante dell'uomo di fronte alla sofferenza, alla morte, al dolore innocente è scolpita nei tanti volti di coloro che sono stati colpiti dal sisma. Di fronte a questo grido, non valgono i discorsi, le frasi fatte, l'esposizione di una dottrina. Personalmente mi sento incapace di dire alcunché. Ma questa domanda ha avuto una risposta: Dio, all'uomo che soffre, non ha offerto una soluzione, ma una compagnia, quella di suo Figlio, che ha sofferto ed è morto sulla croce, Lui, il giusto innocente. Si è fatto ammazzare per noi, per i nostri peccati. La risposta di Dio è stata l'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù. L'unica risposta a quella domanda senza risposta, può essere soltanto l'abbraccio, la compassione, la compagnia, la vicinanza. Buona Pasqua a tutti. Scritto in Varie Commenti ( 54 ) » (14 votes, average: 4.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato alla tensione crescente fra la Chiesa Usa e il presidente Barak Obama. Tensione che coinvolge anche il Vaticano: da settimane infatti si è creato un impasse per la nomina del nuovo ambasciatore Usa, che dovrà sostituire Mary Ann Glendon (designata da Bush e notoriamente vicinissima alle posizioni di Benedetto XVI). La Santa Sede vorrebbe un diplomatico professionista cattolico e non un politico del partito democratico da premiare per il suo sostegno alla campagna di Obama. Non è facile infatti trovare infatti politici cattolici del partito democratico che non siano "pro choice" sull'aborto. Nelle pagine culturali, inoltre, ho ampiamente recensito il nuovo libro di Camillo Langone: una guida Michelin alle messe italiane. Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (11 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 06Apr 09 I "trafficanti di uomini" All'Angelus di ieri il Papa ha parlato degli immigrati vittime dei "trafficanti di uomini". Quando pensiamo a forme di moderna schiavitù, ci vengono in mente Paesi sottosviluppati, lontanissimi da noi. Non sempre è così. Mi ha profondamente colpito questa intervista video realizzata dal direttore di Fides Luca De Mata per uno dei suoi programmi documentario. L'uomo che parla è un immigrato sudamericano in Nord America. Scritto in Varie Commenti ( 78 ) » (9 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Questa sera Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro con i giovani la messa per il quarto anniversario della morte di Papa Wojtyla. Nell'omelia, dopo aver detto che il ricordo di Giovanni Paolo II "continua a essere vivo nel cuore della gente" e aver citato la fecondità del suo magistero con i giovani, Ratzinger ha parlato del momento attuale e del pericolo che la fede sia strumentalizzata: "Fate attenzione: in momenti come questo, dato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, potrebbe essere più forte il rischio di ridurre la speranza cristiana a ideologia, a slogan di gruppo, a rivestimento esteriore. Nulla di più contrario al messaggio di Gesù! Egli non vuole che i suoi discepoli "recitino" una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi "siano" speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui! Vuole che ognuno di voi, cari giovani amici, sia una piccola sorgente di speranza per il suo prossimo, e che tutti insieme diventiate un'oasi di speranza per la società all'interno della quale siete inseriti. Ora, questo è possibile ad una condizione: che viviate di Lui e in Lui" Scritto in Varie Commenti ( 57 ) » (13 votes, average: 4.92 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono Andrea Tornielli, il vaticanista del Giornale, classe 1964, laurea in storia della lingua greca. Sono sposato e ho tre figli. Vivo tra Roma e Milano Tutti gli articoli di Andrea Tornielli su ilGiornale.it contatti Categorie Varie (346) Ultime discussioni Francesco73: Magnifico. Argomento cruciale. Comprare, regalare, diffondere. fedenrico: Splendido accordo col Socrate nel Teeteto di Platone (v. paragrafo VII). Artefice1: ./. Pensa anche che se decidi di Praticare il Senso Qualunque Cosa accada ti resta il TUTTO, come dire la... Artefice1: BO - Mario .Ti sei fulminato le Valvole! Sai che sarebbe tua (da Individuo) la colpa della... bo.mario: Artefice l'inutile o il dannoso è una questione di lana caprina. La chiesa vuole pontificare su... Gli articoli più inviati Il voto "veltroniano" di Maria: lettera blasfema di don Farinella - 13 Emails Messe show, facciamo un catalogo? - 10 Emails Accordo tra S.Sede e lefebvriani, conto alla rovescia - 9 Emails Nasce a Roma la prima parrocchia personale in rito antico - 8 Emails Caso Williamson, Benedetto XVI scrive ai vescovi - 8 Emails Amato ai santi e il gesuita spagnolo Ladaria al Sant'Uffizio - 7 Emails Neocatecumenali, il Papa ha approvato gli statuti - 6 Emails Neocatecumenali, faranno la comunione in piedi - 6 Emails La battaglia finale - 5 Emails Dopo la messa tridentina, in Cattolica cambiano l'altare - 5 Emails Ultime news Seychelles, la nave da crociera Melody sfugge all'assalto dei pirati somaliOggi mille clandestini liberi grazie al Parlamento"Papa a Nazareth, la sua incolumità è a rischio"Un 15enne accoltellato dopo la rapina: è graveIl nuovo 25 aprile, la sfida di Berlusconi Il tricolore al collo per riunificare l’ItaliaBranco di slavi assale una coppietta: picchiano a sangue lui, violentano leiL’uomo che fa camminare 80 Paesi del mondo su specchi rotti e pc usuratiF1, Trulli davanti a tutti nel BahrainMotoGp, vince Lorenzo davanti a Rossi e Pedrosa Più forti del terremoto: maratona per Michela Blog Amici Dio: pace o dominio Il blog di Accattoli Il blog di Francesco Agnoli il blog di Fratel Ettore Il blog di Giacomo Galeazzi il blog di Jesùs Bastante Il blog di Magister il blog di Marcello Foa Il blog di Marco Tosatti Il blog di Matteo L. Napolitano Il blog di Phil Pullella Il blog di Raffaella il blog di Riccardo Bonacina Il blog di Rodari il blog di Stefano Tramezzani Blogroll Il sito di Radio Maria Siti Utili Avvenire Fides Il sito di Radio Maria Il sito sul cardinale Siri Korazym La Santa Sede Sito web ilGiornale.it Sussidiario.net April 2009 M T W T F S S « Mar 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Archivio dei post April 2009 (11) March 2009 (15) February 2009 (13) January 2009 (14) December 2008 (13) November 2008 (13) October 2008 (18) September 2008 (14) August 2008 (8) July 2008 (17) June 2008 (17) May 2008 (19) April 2008 (16) March 2008 (15) February 2008 (15) January 2008 (14) December 2007 (13) November 2007 (18) October 2007 (16) September 2007 (18) August 2007 (19) July 2007 (30) Trackback recenti den Fall Williamson exsultet.net: Papstbrief als Reaktion blogring.org: Blogring per andrea... phalaris: sul Filioque, ma sui dogmi la sostanza cambia ben poco?? Grazie. Corrado: Mi scuso per la .http://blog.ilgiornale. it/tornielli/2008/07/02/roma-e -fraternita-san-pio-x-il-dialo go-va-avanti/Read "How can I tell the difference from phalaris grass that has DMT in it?" at Home & Garden The Daily P.E.E.P.: Antonio Cardinal Cañizares Llovera Abiura: Comment on Thornborn, un Dan Brown cattolico? by Rovere I più votati Violenze e minacce, dobbiamo vigilare - 107 Votes La comunione nella mano, la fine dell'inginocchiatoio - 57 Votes Milano e il motu proprio, la colpa è della stampa - 54 Votes La preoccupazione dei vescovi per il regime di Chavez - 51 Votes In difesa del cardinale Tettamanzi - 48 Votes Se lo storico replica: "Lei non sa chi sono io!" - 48 Votes Il Papa non andrà alla Sapienza - 42 Votes Ancora sugli statuti del Cammino, approvati dalla Chiesa - 40 Votes Il parroco trevigiano trasforma l'oratorio in moschea - 39 Votes Ebrei salvati da Pio XII: Bruno Ascoli, guardia palatina - 39 Votes Recent Posts Se il Papa brinda alla coscienza prima che alla sua autorità Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Il Papa dai terremotati Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone I "trafficanti di uomini" Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Pagine About Disclaimer I miei libri Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro Pannello di controllo Login Entries RSS Comments RSS WordPress.com Photos Feed RSS di questo blog Feed RSS dei commenti al blog Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 disclaimer Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti

Torna all'inizio


Un pensiero per Eluana (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Esce martedì in libreria il volume Elogio della coscienza. La verità interroga il cuore (Edizioni Cantagalli, pp. 176, euro 13,50), che raccoglie alcuni importanti testi di Joseph Ratzinger. Quello che gli dà il titolo, è una conferenza tenuta dal futuro Pontefice nel 1990 e riguarda il concetto moderno di coscienza in rapporto a ciò che sulla coscienza insegna e crede la Chiesa. Il Papa aveva fatto propria la celebre frase del cardinale John Henry Newman (nell'immagine): «Certamente se io dovessi portare la religione in un brindisi dopo un pranzo - cosa che non è molto indicato fare - allora io brinderei per il Papa. Ma prima per la coscienza e poi per il Papa». Spiegandola nel suo significato più profondo e mostrando come il Papa «non può imporre ai fedeli cattolici dei comandamenti, solo perché egli lo vuole o perché lo ritiene utile. Una simile concezione moderna e volontaristica dell'autorità può soltanto deformare l'autentico significato teologico del papato». La «voce della verità», dice Benedetto XVI, non è qualcosa di imposto dal di fuori, «il senso del bene è stato impresso in noi», come dichiara sant'Agostino. «A partire da ciò siamo ora in grado di comprendere correttamente il brindisi di Newman prima per la coscienza e solo dopo per il Papa». Quest'ultimo, infatti, non impone dall'esterno, ma sviluppa la memoria cristiana e la difende, insegnando e predicando ciò che corrisponde a quella scintilla di Dio che è stata impressa nel cuore umano. Scritto in Varie Commenti ( 2 ) » (2 votes, average: 3 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 23Apr 09 Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno La data prevista per l'uscita della nuova enciclica sociale è stata stabilita per fine giugno, ma la decisione non può dirsi ancora definitiva perché Benedetto XVI ha voluto "ristrutturare" il paragrafo dedicato alla crisi finanziaria che ha messo in ginocchio le economie mondiali. Sabato scorso, a Castelgandolfo, sono arrivati per un mini-summit i cardinali Angelo Bagnasco, presidente della Cei; Camillo Ruini, suo predecessore; Angelo Scola, patriarca di Venezia; Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna. Sono porporati particolarmente legati a Ratzinger. Bagnasco, come presidente della Cei, è impegnato nell'azione in favore delle famiglie colpite dalla crisi (con un fondo di solidarietà), Ruini è consigliere stimato e ascoltato, Scola si è occupato di etica e impresa, Schoenborn è stato allievo del Papa. Questo è l'articolo che pubblico oggi sul Giornale. Proprio ieri, all'udienza generale, parlando della figura del santo monaco Ambrogio Autperto, Benedetto XVI ha accennato alla crisi, che, ha spiegato, è stata causata dalla "cupidigia". Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (4 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 21Apr 09 Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato stamane una dichiarazione di padre Federico Lombardi che, riproponendo le parole pronunciate domenica da Benedetto XVI, critica - pur senza nominarlo direttamente - il presidente iraniano, che ieri ha ripetuto a Ginevra le sue affermazioni che negano a Israele la legittimità ad esistere: "La Santa Sede deplora l'utilizzazione di questo forum dell'ONU per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato. Ciò non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile. Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti, migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo". Com'è noto diversi Paesi occidentali, tra i quali Gli Stati Uniti, la Germania e l'Italia, hanno disertato la conferenza di Ginevra sul razzismo per i contenuti antisemiti del documento preparatorio, che è stato però corretto: i contenuti antisemiti sono stati espunti, e c'è un'esplicita menzione di memoria dell'Olocausto. Ferma restando la libertà dei Paesi che hanno deciso di non partecipare, ho trovato davvero ingenerose le critiche rivolte al Vaticano per aver deciso comunque di essere presente. In particolare quelle del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha tentato di creare l'ennesimo motivo del contendere mediatico con il Papa proprio alla vigilia dell'importante viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele e Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). E' stata fatta troppa confusione: una cosa sono le esternazioni di Ahmadinejad, che nega a Israele il diritto ad esistere, un'altra è la conferenza di Ginevra contro il razzimo e la bozza di documento che, ripetiamo, non contiene nella versione corretta alcuna affermazione antisemita. Certo, le inaccettabili "sparate" del presidente iraniano rischiano di compromettere irrimediabilmente l'esito dei lavori. Ma non è detta l'ultima parola. Aggiungo queste parole di Sergio Romano, pubblicate sul "Corriere" di oggi: "Avremmo dovuto andare a Ginevra per affermare le nostre verità, rintuzzare le faziose parole di Ahmadinejad, separare i faziosi dai ragionevoli (esistono anche quelli), comprendere le ragioni degli altri, lasciare agli atti della Conferenza programmi e concetti a cui avremmo potuto fare riferimento in altri momenti e circostanze. La Santa Sede lo ha fatto e ci ha dato, in questo caso, una lezione di laico buon senso". Scritto in Varie Commenti ( 41 ) » (10 votes, average: 4.1 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 18Apr 09 Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute La Segreteria di Stato ha replicato ieri con una nota alla protesta ufficiale presentata dal governo belga in seguito a una mozione votata dalla Camera dei rappresentanti di Bruxelles, che aveva definito "inaccettabili" le frasi del Pontefice sul preservativo e la lotta all'Aids. Le critiche del Belgio sono state rispedita al mittente. La Segreteria di Stato ricorda che il Pontefice «ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell'umanizzazione della sessualità e, dall'altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l'impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l'Aids non sarà vinta». Nell'articolo che pubblico oggi sul Giornale, aggiungo che è attesa nelle prossime ore - forse già a mezzogiorno di oggi - la nomina del nuovo ministro della sanità del Vaticano: si tratta del sessantenne arcicescovo di Radom (Polonia), Zygmunt Zimowski, che dal 1983 al 2002 ha lavorato alla Congregazione per la dottrina della fede ed è dunque ben conosciuto da Papa Ratzinger. Con il suo arrivo a Roma i capi dicastero curiali di origine polacca diventeranno tre (oltre a lui, ci sono i cardinali Zenon Grocholewski all'Educazione cattolica, e Stanislaw Rylko al Pontificio consiglio per i laici). Scritto in Varie Commenti ( 33 ) » (11 votes, average: 3.73 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Quando sarà pubblicata la terza enciclica di Benedetto XVI? Il progetto iniziale prevedeva che uscisse l'anno scorso, le prime anticipazioni - a partire dal titolo, "Caritas in veritate" - risalgono infatti ai primi mesi del 2008. Doveva essere pubblicata nel quarantesimo anniversario dell'enciclica "Populorum progressio" di Paolo VI (marzo 1968), poi il cardinale Segretario di Stato disse che sarebbe slittata probabilmente a ridosso dell'estate. Poi si parlò di dicembre. A fine anno il testo sembrava pronto, dopo l'ingresso nel gruppo di lavoro del neo-arcivescovo di Monaco di Baviera, monsignor Marx. La crisi finanziaria aveva provocato un ulteriore ritardo, ma nelle prime settimane del 2009 si dava per certo che l'enciclica sarebbe uscita con data 19 marzo - festa di San Giuseppe - e resa nota prima di Pasqua. Si è poi detto che sarebbe slittata a maggio (firmata il 1 maggio). Ora anche l'ipotesi di quella data sembra definitivamente tramontare e nei sacri palazzi è opinione diffusa che l'enciclica sociale possa vedere la luce a ridosso dell'estate, se tutto va bene. Quali sono le cause del ritardo? Fonti autorevoli confermano al Giornale che il problema sarebbe stato rappresentato proprio dalla parte aggiunta al testo, e riferita alla crisi economica mondiale. La stesura fin qui approntata, infatti, non avrebbe incontrato il gradimento del Pontefice che, ovviamente, per passaggi "tecnici" di documenti così importanti, è solito affidarsi agli esperti, ma che non rinuncia poi a intervenire, a chiedere modifiche e aggiustamenti. "Caritas in veritate" risulta dunque essere, fino a questo momento, il testo più travagliato del pontificato di Benedetto XVI, che oggi festeggia l'ottantaduesimo compleanno e si accinge a ricordare il quarto anniversario dell'elezione. Anche oggi il Papa ha festeggiato (poco) e lavorato (molto): l'attenzione sua e dei collaboratori più stretti è tutta rivolta in questo momento al prossimo viaggio in Terrasanta (Giordania, Israele, Territori sottoposti all'Autorità Palestinese). Tra le nomine curiali attese nelle prossime settimane (o nei prossimi mesi) c'è quella del nuovo "ministro della Sanità", in sostituzione del dimissionario cardinale Barragàn; quella del nuovo presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, in sostituzione del cardinale Martino - che però resterà al suo posto fino alla pubblicazione dell'enciclica sociale, prima di essere sostituito, sembra, da un prelato africano. Per quanto riguarda la Segreteria di Stato, invece, non ci dovrebbero essere sorprese ai livelli altissimi (voci di una promozione del Sostituto Filoni a un ufficio cardinalizio sembrano al momento prive di fondamento), mentre è più probabile che non tardino molto ad arrivare le promozioni a nunzio dei numeri tre Caccia (assessore) e Parolin (sottosegretario ai rapporti con gli Stati). Concluso il lavoro per l'enciclica, dovrebbe lasciare la Segreteria di Stato anche l'arcivescovo Sardi, che coordina il gruppo di scrittori incaricato di collaborare con il Papa per la stesura dei discorsi. Sardi dovrebbe ricevere un incarico presso l'Ordine di Malta, e al suo posto potrebbe andare monsignor Gloder. Infine, si parla con insistenza della possibilità di un prossimo cambio alla direzione della Sala Stampa vaticana. Ma al momento non è stata presa alcuna decisione al riguardo. Scritto in Varie Commenti ( 91 ) » (17 votes, average: 3.41 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 16Apr 09 Il Papa dai terremotati Per la visita di Benedetto XVI ai terremotati d'Abruzzo si lavora con l'ipotesi della data del 1 maggio. Da quanto apprendiamo sarebbe stato lo stesso responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, a indicarla, suggerendo al Pontefice attraverso i suoi collaboratori di non recarsi subito nelle zone colpite dal sisma. Il Papa, invece, avrebbe voluto essere presente prima possibile tra la gente che ora vive nelle tendopoli, per manifestare la sua vicinanza e la sua solidarietà. Aggiornamento del 18 aprile: il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Lombardi, ha annunciato che la visita del Papa ai terremotati dell'Abruzzo si svolgerà nella mattinata di martedì 28 aprile. Scritto in Varie Commenti ( 73 ) » (14 votes, average: 3.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 11Apr 09 Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Cari amici, oggi, Sabato Santo, è la giornata del silenzio e dell'attesa. Duemila anni fa, quel giorno, gli undici apostoli e i discepoli di Gesù erano affranti, abbattuti, impauriti per la fine tremenda che era toccata al loro maestro. C'è solo una donna che vive quelle ore d'angoscia e di dolore presentendo che qualcosa sta per accadere: Maria. Questa notte la Chiesa celebra il rito più importante dell'anno, la veglia della luce. Questa notte l'unico uomo che nella storia abbia detto di sé "io sono la via, la verità e la vita", risorge e con il suo corpo glorioso, appartenente ormai alla dimensione dell'eternità, si fa vedere, si fa nuovamente incontrare, mangia e beve con i suoi amici. Che da impauriti si trasformano in instancabili annunciatori della resurrezione di Gesù. E' il cuore dell'annuncio cristiano, il fondamento della fede. Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato agli indizi di storicità di quell'evento straordinario e unico. Credere nella resurrezione è un atto di pura fede, nessuna dimostrazione scientifica o prova storica potrà mai convincere qualcuno. Ma il credente sa di non scommettere la sua vita sui fantasmi, sulle leggende o sulle proiezioni mentali di qualche mistico invasato. Sa che ci sono ragionevoli indizi per credere. E' il modo con cui vorrei augurare buona Pasqua a ciascuno di voi, avendo gli occhi e il cuore ancora pieni di dolore per la tragedia accaduta in Abruzzo. Ieri è stato davvero un Venerdì Santo di Passione. La grande domanda, il grido straziante dell'uomo di fronte alla sofferenza, alla morte, al dolore innocente è scolpita nei tanti volti di coloro che sono stati colpiti dal sisma. Di fronte a questo grido, non valgono i discorsi, le frasi fatte, l'esposizione di una dottrina. Personalmente mi sento incapace di dire alcunché. Ma questa domanda ha avuto una risposta: Dio, all'uomo che soffre, non ha offerto una soluzione, ma una compagnia, quella di suo Figlio, che ha sofferto ed è morto sulla croce, Lui, il giusto innocente. Si è fatto ammazzare per noi, per i nostri peccati. La risposta di Dio è stata l'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù. L'unica risposta a quella domanda senza risposta, può essere soltanto l'abbraccio, la compassione, la compagnia, la vicinanza. Buona Pasqua a tutti. Scritto in Varie Commenti ( 54 ) » (14 votes, average: 4.21 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 09Apr 09 Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato alla tensione crescente fra la Chiesa Usa e il presidente Barak Obama. Tensione che coinvolge anche il Vaticano: da settimane infatti si è creato un impasse per la nomina del nuovo ambasciatore Usa, che dovrà sostituire Mary Ann Glendon (designata da Bush e notoriamente vicinissima alle posizioni di Benedetto XVI). La Santa Sede vorrebbe un diplomatico professionista cattolico e non un politico del partito democratico da premiare per il suo sostegno alla campagna di Obama. Non è facile infatti trovare infatti politici cattolici del partito democratico che non siano "pro choice" sull'aborto. Nelle pagine culturali, inoltre, ho ampiamente recensito il nuovo libro di Camillo Langone: una guida Michelin alle messe italiane. Scritto in Varie Commenti ( 43 ) » (11 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 06Apr 09 I "trafficanti di uomini" All'Angelus di ieri il Papa ha parlato degli immigrati vittime dei "trafficanti di uomini". Quando pensiamo a forme di moderna schiavitù, ci vengono in mente Paesi sottosviluppati, lontanissimi da noi. Non sempre è così. Mi ha profondamente colpito questa intervista video realizzata dal direttore di Fides Luca De Mata per uno dei suoi programmi documentario. L'uomo che parla è un immigrato sudamericano in Nord America. Scritto in Varie Commenti ( 78 ) » (9 votes, average: 5 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 02Apr 09 Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Questa sera Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro con i giovani la messa per il quarto anniversario della morte di Papa Wojtyla. Nell'omelia, dopo aver detto che il ricordo di Giovanni Paolo II "continua a essere vivo nel cuore della gente" e aver citato la fecondità del suo magistero con i giovani, Ratzinger ha parlato del momento attuale e del pericolo che la fede sia strumentalizzata: "Fate attenzione: in momenti come questo, dato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, potrebbe essere più forte il rischio di ridurre la speranza cristiana a ideologia, a slogan di gruppo, a rivestimento esteriore. Nulla di più contrario al messaggio di Gesù! Egli non vuole che i suoi discepoli "recitino" una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi "siano" speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui! Vuole che ognuno di voi, cari giovani amici, sia una piccola sorgente di speranza per il suo prossimo, e che tutti insieme diventiate un'oasi di speranza per la società all'interno della quale siete inseriti. Ora, questo è possibile ad una condizione: che viviate di Lui e in Lui" Scritto in Varie Commenti ( 57 ) » (13 votes, average: 4.92 out of 5) Loading ... Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico Post precedenti Chi sono Sono Andrea Tornielli, il vaticanista del Giornale, classe 1964, laurea in storia della lingua greca. Sono sposato e ho tre figli. Vivo tra Roma e Milano Tutti gli articoli di Andrea Tornielli su ilGiornale.it contatti Categorie Varie (346) Ultime discussioni Francesco73: Magnifico. Argomento cruciale. Comprare, regalare, diffondere. fedenrico: Splendido accordo col Socrate nel Teeteto di Platone (v. paragrafo VII). Artefice1: ./. Pensa anche che se decidi di Praticare il Senso Qualunque Cosa accada ti resta il TUTTO, come dire la... Artefice1: BO - Mario .Ti sei fulminato le Valvole! Sai che sarebbe tua (da Individuo) la colpa della... bo.mario: Artefice l'inutile o il dannoso è una questione di lana caprina. La chiesa vuole pontificare su... Gli articoli più inviati Il voto "veltroniano" di Maria: lettera blasfema di don Farinella - 13 Emails Messe show, facciamo un catalogo? - 10 Emails Accordo tra S.Sede e lefebvriani, conto alla rovescia - 9 Emails Nasce a Roma la prima parrocchia personale in rito antico - 8 Emails Caso Williamson, Benedetto XVI scrive ai vescovi - 8 Emails Amato ai santi e il gesuita spagnolo Ladaria al Sant'Uffizio - 7 Emails Neocatecumenali, il Papa ha approvato gli statuti - 6 Emails Neocatecumenali, faranno la comunione in piedi - 6 Emails La battaglia finale - 5 Emails Dopo la messa tridentina, in Cattolica cambiano l'altare - 5 Emails Ultime news Seychelles, la nave da crociera Melody sfugge all'assalto dei pirati somaliOggi mille clandestini liberi grazie al Parlamento"Papa a Nazareth, la sua incolumità è a rischio"Un 15enne accoltellato dopo la rapina: è graveIl nuovo 25 aprile, la sfida di Berlusconi Il tricolore al collo per riunificare l’ItaliaBranco di slavi assale una coppietta: picchiano a sangue lui, violentano leiL’uomo che fa camminare 80 Paesi del mondo su specchi rotti e pc usuratiF1, Trulli davanti a tutti nel BahrainMotoGp, vince Lorenzo davanti a Rossi e Pedrosa Più forti del terremoto: maratona per Michela Blog Amici Dio: pace o dominio Il blog di Accattoli Il blog di Francesco Agnoli il blog di Fratel Ettore Il blog di Giacomo Galeazzi il blog di Jesùs Bastante Il blog di Magister il blog di Marcello Foa Il blog di Marco Tosatti Il blog di Matteo L. Napolitano Il blog di Phil Pullella Il blog di Raffaella il blog di Riccardo Bonacina Il blog di Rodari il blog di Stefano Tramezzani Blogroll Il sito di Radio Maria Siti Utili Avvenire Fides Il sito di Radio Maria Il sito sul cardinale Siri Korazym La Santa Sede Sito web ilGiornale.it Sussidiario.net April 2009 M T W T F S S « Mar 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Archivio dei post April 2009 (11) March 2009 (15) February 2009 (13) January 2009 (14) December 2008 (13) November 2008 (13) October 2008 (18) September 2008 (14) August 2008 (8) July 2008 (17) June 2008 (17) May 2008 (19) April 2008 (16) March 2008 (15) February 2008 (15) January 2008 (14) December 2007 (13) November 2007 (18) October 2007 (16) September 2007 (18) August 2007 (19) July 2007 (30) Trackback recenti den Fall Williamson exsultet.net: Papstbrief als Reaktion blogring.org: Blogring per andrea... phalaris: sul Filioque, ma sui dogmi la sostanza cambia ben poco?? Grazie. Corrado: Mi scuso per la .http://blog.ilgiornale. it/tornielli/2008/07/02/roma-e -fraternita-san-pio-x-il-dialo go-va-avanti/Read "How can I tell the difference from phalaris grass that has DMT in it?" at Home & Garden The Daily P.E.E.P.: Antonio Cardinal Cañizares Llovera Abiura: Comment on Thornborn, un Dan Brown cattolico? by Rovere I più votati Violenze e minacce, dobbiamo vigilare - 107 Votes La comunione nella mano, la fine dell'inginocchiatoio - 57 Votes Milano e il motu proprio, la colpa è della stampa - 54 Votes La preoccupazione dei vescovi per il regime di Chavez - 51 Votes In difesa del cardinale Tettamanzi - 48 Votes Se lo storico replica: "Lei non sa chi sono io!" - 48 Votes Il Papa non andrà alla Sapienza - 42 Votes Ancora sugli statuti del Cammino, approvati dalla Chiesa - 40 Votes Il parroco trevigiano trasforma l'oratorio in moschea - 39 Votes Ebrei salvati da Pio XII: Bruno Ascoli, guardia palatina - 39 Votes Recent Posts Se il Papa brinda alla coscienza prima che alla sua autorità Summit sull'enciciclica sociale. Esce (forse) a fine giugno Il Vaticano contro le dichiarazioni di Ahmadinejad Il vescovo polacco Zimowski nuovo ministro della salute Enciclica sociale, i tempi si allungano (a causa della crisi) Il Papa dai terremotati Buona Pasqua ai naviganti, un abbraccio ai terremotati Alta tensione tra Obama e la Chiesa. Le messe di Langone I "trafficanti di uomini" Il Papa ai giovani: il cristianesimo non sia ridotto a slogan Pagine About Disclaimer I miei libri Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro Pannello di controllo Login Entries RSS Comments RSS WordPress.com Photos Feed RSS di questo blog Feed RSS dei commenti al blog Il Blog di Andrea Tornielli © 2009 disclaimer Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti

Torna all'inizio


Darwin e testamento biologico Vercelli "Crocevia del pensiero" (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

GRANDI CONVEGNI.APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI A MAGGIO Darwin e testamento biologico Vercelli "Crocevia del pensiero" A confronto Giorello e Daverio Mancuso, Fornero e Scaraffia [FIRMA]ROBERTA MARTINI VERCELLI Nel bicentenario della nascita di Darwin, Vercelli sceglie di coniugare la teoria dell'evoluzione all'arte. E chiama a parlarne filosofi e studiosi come Pietro Corsi, Giulio Giorello, Angela Madesani, Philippe Daverio. Nell'anno della morte di Eluana Englaro, Vercelli sceglie di parlare del testamento biologico. E punta sulla formula della conoscenza, chiamando filosofi, teologi e docenti come Giovanni Fornero, Lucetta Scarrafia, Vito Mancuso e Armando Massarenti, ad illustrare i temi della disponibilità e dell'indisponibilità della vita. Sarà un maggio di grandi convegni e di confronto nella città che da tre anni si propone come «Crocevia del pensiero». Il primo convegno, il 9 maggio, è appunto il terzo appuntamento della serie di incontri internazionali organizzati dal Comune. «Darwin, la scienza, l'arte...l'evoluzione imprescindibile» è un tema forse unico: come il paradigma scientifico abbia condizionato l'arte e la pittura. A partire da 15 mila anni fa, quando l'homo sapiens ha tracciato i primi tentativi di graffiti. Ne discuteranno, in Seminario, a partire dalle 9, Pietro Corsi, dell'Università di Oxford, considerato il massimo esperto della teoria dell'evoluzione, Giulio Giorello, docente di filosofia all'Università degli studi di Milano, la storica e critica d'arte Angela Madesani, il giornalista e critico d'arte Philippe Daverio. Modera Pino Donghi, della Fondazione Sigma Tau. A introdurre, Pier Giorgio Fossale, assessore comunale alla Cultura e presidente dell'Ordine dei medici. L'organizzazione del convegno è infatti anche dell'Ordine dei medici e della Federazione medici di famiglia. Emblematica l'immagine dell'invito, che viene da un'opera del museo Borgogna: una donna (l'arte, la bellezza) trafigge con una freccia il leone (la natura), che il suo abbraccio ha reso placido. Si occuperà invece del testamento biologico il convegno nazionale di bioetica organizzato il 23 maggio dall'Associazione medici cattolici. L'incontro, che nasce dalla riflessione comune del neo presidente Marzio Grigolon e del presidente dell'Ordine Fossale, vuole offrire elementi utili su cui fondare un'opinione in materia. Ancora in Seminario, dalle 9, sarà il filosofo e studioso di bioetica ad introdurre i temi dell'indisponibilità della vita (l'etica cattolica, la vita è un dono) e della sua disponibilità (l'etica laica, la vita è tua), che saranno poi illustrati da Lucetta Scaraffia, docente de La Sapienza e giornalista dell'Osservatore romano, e da Armando Masserenti, filosofo e giornalista del Sole 24 ore. La voce del teologo Vito Mancuso illustrerà invece un terzo paradigma: l'indisponibilità della vita supportata dalla libertà (la vita non è disponibile ma alcune tecniche applicate alle vita sì). Modererà Pier Giorgio Fossale, sono previsti l'intervento di Marzio Grigolon e dell'arcivescovo Enrico Masseroni.

Torna all'inizio


Otto per mille ai valdesi "Il 2008 anno record" (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 26-04-2009)

Argomenti: Laicita'

TORRE PELLICE I FONDI VENGONO IMPIEGATI PER PROGETTI UMANITARI E RICERCA SCIENTIFICA Martedì prossimo a Torino verrà indicato come sono stati spesi i soldi ricevuti Otto per mille ai valdesi "Il 2008 anno record" [FIRMA]ANTONIO GIAIMO TORRE PELLICE È forse è proprio grazie a quel principio fondamentale, richiamato con insistenza, di separazione tra lo Stato e la Chiesa, se i valdesi si sono conquistati la simpatia e la fiducia di 260 mila contribuenti, che con una firma sulla dichiarazione dei redditi hanno destinato alla chiesa di Pietro Valdo l'8 per mille. «Lo scorso anno questo importante contributo destinato alla chiesa valdese e metodista ha raggiunto l'1,6 per cento - spiega la moderatrice della Tavola Valdese, Maria Bonafede - in questo modo si è determinato un fondo di 7 milioni d'euro, con un aumento di quasi il 19 per cento rispetto all'anno precedente». I valdesi e i metodisti in Italia sono appena 30 mila, quindi buona parte di queste firme sono arrivate da altre confessioni religiose e da laici. «Da un lato deriva dalla simpatia che la nostra chiesa è capace a suscitare - spiega la pastora Maria Bonafede - dall'altro con il nostro modo differente dal mondo cattolico di affrontare temi importanti come il testamento biologico». Ma ci sono almeno altri due aspetti che in questi anni hanno convinto a indirizzare alla chiesa valdese il contributo dell'8 per mille: «Neanche un euro viene speso per pagare gli stipendi ai pastori o per rifare i templi, ma la chiesa distribuisce i fondi per progetti umanitari in Italia e all'estero o con finalità culturali - continua la moderatrice della Tavola valdese - e rispondendo a quella necessità di ricerca scientifica che diventa sempre più importante, quest'anno abbiamo deciso di raddoppiare da 50 mila a 100 mila euro il contributo da assegnare a due progetti di ricerca sulle cellule staminali, che andranno all'Università statale di Milano per lo studio sulle cellule embrionali e all'Università S.Orsola di Bologna per la ricerca sulle cellule adulte». Martedì pomeriggio nella Cavallerizza Reale a Torino saranno presentati in dettaglio alcuni dei progetti finanziati con l'8 per mille. Interverranno il teologo Paolo Ricca e il giornalista e politologo Paolo Naso. Poi sarà la volta del pastore Samuel Kpot che spiegherà il progetto realizzato nel Togo, mentre la pastora Alessandra Trotta, direttrice del centro diagonale La Noce di Palermo, illustrerà il suo progetto di integrazione scolastica fra bambini italiani ed immigrati. La dottoressa Elena Cattaneo parlerà invece del progetto di ricerca sulle cellule staminali.

Torna all'inizio


LA POLEMICA Se il papa difende la corsia preferenziale per chi insegna religione (sezione: Laici e chierici)

( da "Manifesto, Il" del 27-04-2009)

Argomenti: Laicita'

LA POLEMICA Se il papa difende la corsia preferenziale per chi insegna religione Giuseppe Caliceti Tutti ricordiamo come le parole del papa e della Cei, qualche mese fa, abbiano fatto ritirare al governo di Berlusconi la proposta di tagli alla scuola privata (spesso cattolica) in Italia. Non sono riusciti a fare tanto mesi e mesi di proteste di docenti e studenti e genitori fuori e dentro la famosa Onda anomala anti-Gelmini che, con i suoi tagli ministeriali al personale e ai fondi, sta mettendo definitivamente in ginocchio e smantellando la scuola pubblica italiana. Allora forse non è un caso se proprio ieri, 25 aprile 2009, il papa ha pensato bene di dire alcune cose sulla scuola e sulla libertà. La libertà religiosa, naturalmente. Per esempio, ieri il papa ha detto: «L'ora di religione è parte integrante della scuola italiana ed è esempio di "laicità positiva"». Già, certo, perché in passato aveva già spiegato a tutti gli italiani che esiste anche una «laicità negativa», quella che non prevede l'insegnamento della religione italiana insegnata da docenti scelti e selezionati dalla Chiesa nella scuola pubblica italiana. Ma il papa ha detto anche: «L'insegnamento della religione cattolica è parte integrante della storia della scuola in Italia». Parte integrante della scuola e della politica italiana, avrebbe potuto dire in modo più corretto. E ancora: «L'insegnante di religione costituisce una figura molto importante nel collegio dei docenti». Da cosa è dimostrato questo? Il papa l'ha capito da questo: il fatto che «con lui tanti ragazzi si tengano in contatto anche dopo i corsi». È così perché l'ha detto lui. A ogni modo il papa ha voluto dire tutti questi suoi pensieri solenni non perché ieri era la 64° Festa del 25 aprile, ma perché si concludeva in Vaticano il Meeting degli insegnanti di religione promosso dalla Cei, aperto giovedì scorso dal cardinal Angelo Bagnasco e dal ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini. Naturalmente, le sue parole sono state lungamente e appassionatamente applaudite dagli 8mila professori radunati nell'Aula Nervi. Anche perché, come tutti sappiamo, è difficile che un insegnante di religione possa trovare il lavoro di insegnante di religione - non in una scuola religiosa, ma nella scuola laica italiana - se non si professa "religioso"; anzi "cattolico". Insomma, hanno trovato un lavoro soprattutto grazie al papa. Ma il papa, ieri, forse perché era il 25 aprile, aveva proprio tanta voglia di parlare e perciò ha sottolineato che «l'altissimo numero di coloro che scelgono di avvalersi di questa disciplina è il segno del valore insostituibile che essa riveste nel percorso formativo e un indice degli elevati livelli di qualità che ha raggiunto». Al papa non è minimamente saltato in testa che, in Italia, per entrare di ruolo anche come prof di Lettere o Geografia la cosa migliore, aggirando le graduatorie, è entrare come docente di religione e poi magari chiedere un passaggio per insegnare altre materie. Al papa non è venuto neppure in mente che in Italia gli unici docenti che non sono stati "falciati" dalla recente riforma Gelmini sono proprio quelli di religione. Che dire di fronte a questa ingerenza della Chiesa? Di fronte a queste parole offensive per chiunque non sia un docente di religione?

Torna all'inizio


L'ora di religione contro quella di etica, chiese all'assalto della scuola (sezione: Laici e chierici)

( da "Manifesto, Il" del 27-04-2009)

Argomenti: Laicita'

GERMANIA Due milioni e mezzo di elettori berlinesi chiamati oggi a votare il referendum voluto da cattolici, evangelici e qualche islamico L'ora di religione contro quella di etica, chiese all'assalto della scuola Guido Ambrosino BERLINO BERLINO Le schiere evangeliche e cattoliche, con l'appoggio di associazioni islamiche, vogliono prendersi una rivincita contro i corsi laici di «etica» nelle scuole berlinesi. Hanno perciò promosso un referendum, per chiedere che i corsi di etica da obbligatori diventino opzionali, alla pari con l'insegnamento confessionale delle religioni, che andrebbe «rivalutato»: non più libero insegnamento facoltativo, ma materia curricolare, con voto in pagella, come già avviene nella maggioranza dei Länder tedeschi. Su questa riforma della legge scolastica 2,5 milioni di elettori berlinesi sono chiamati a votare oggi. La proposta sarà accettata se approvata da una maggioranza di votanti almeno pari al 25% degli aventi diritto al voto. La soglia da raggiungere è dunque di 613.355 voti. I corsi di etica sono stati introdotti nel 2007 come insegnamento obbligatorio in tre classi, la settima, l'ottava e la nona, per offrire a ragazzi di diverso orientamento religioso o aconfessionali un'occasione comune di confronto sulle regole della convivenza, e di riflessione sulle scelte morali. Ai preti di tutte le denominazioni questo insegnamento è subito apparso sospetto: un'«ingerenza» nel campo dei «valori», che notoriamente le chiese preferirebbero monopolizzare. E una scomoda concorrenza perché, anche tra i ragazzi che nelle sei classi delle elementari hanno frequentato corsi confessionali di religione, molti li abbandonano nelle superiori, quando si ritrovano con due ore settimanali in più di etica. Pochi sono così motivati da restare a scuola con l'insegnate di religione per altre due ore settimanali (non una come in Italia). Anche per molti genitori «cristiani», è più importante che i figli facciano sport o che studino pianoforte. La campagna per raccogliere le firme necessarie alla promozione del referendum (ne occorrevano 160mila, se ne sono contate 266mila valide, per due terzi nei quartieri occidentali, dove le chiese sono molto più presenti che nei quartieri orientali: sebbene il Muro sia caduto da vent'anni, la differenza resta) si è fatta all'insegna della «libertà di scelta» tra etica e religione. Questo slogan è fuorviante, perché suggerisce che ora regni un regime di costrizione. È vero il contrario. Gli scolari sono liberissimi di seguire o non seguire un corso di religione, anche nei tre anni in cui sono tenuti a seguire il corso laico di etica. Il comitato Pro Ethik, che fa campagna per il «no», obietta che sono proprio gli attivisti confessionali di Pro Reli a voler introdurre un obbligo di scelta, un aut-aut tra etica e religione. Le classi verrebbero di nuovo separate, evangelici con gli evangelici, cattolici con i cattolici, musulmani con i musulmani, mentre a occuparsi di etica resterebbero gli aconfessionali. Ma quello che preme alle chiese è soprattutto metter fine all'anomalia di Berlino (nonché di Brema e del Brandenburgo), dove l'insegnamento della religione non ha rango curricolare. Vent'anni dopo la caduta del muro vogliono imporre anche qui gli standard confessionali della «vecchia» Repubblica federale, con insegnanti di religione assunti e pagati interamente dallo stato (a Berlino i contributi pubblici coprono solo il 90% dei costi), e con il voto in pagella. Il merito di aver risparmiato a Berlino il regime concordatario va al generale sovietico Zukov, che la liberò dai nazisti. Nelle sue «direttive per la riapertura delle scuole a Berlino» dell'11 giugno 1945 il generale scriveva: «Tutti i genitori sono liberi di lasciare impartire l'insegnamento della religione ai loro figli», da parte di docenti scelti dalle comunità religiose, senza intrusioni dello stato.

Torna all'inizio


Nel Pd anche la Binetti fa brodo? (sezione: Laici e chierici)

( da "Manifesto, Il" del 27-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Scritto&Parlato Nel Pd anche la Binetti fa brodo? Ho letto la recensione elogiativa, di Fedrica Resta, al libro di Luigi Manconi, intitolato «Un'anima per il Pd», del 17 aprile, in cui si spiega perché questo partito non possa vivere senza l'on. Paola Binetti. L'assunto mi appassiona e cerco una dimostrazione all'interno delle righe, dato che uno dei motivi per cui non sono attratta dal Pd sta precisamente nel fatto che ritengo lesive per le donne e per gli uomini di questo paese, le posizioni della onorevole. Parlo della sua concezione dell'omosessualità come «una devianza della personalità». E ancora del fatto che: «Tendenze omosessuali fortemente radicate presuppongono la presenza di un istinto che può risultare incontrollabile. Ecco: da qui scaturisce il rischio pedofilia». La sua posizione sul caso Welby era stata che «dalle istituzioni non può arrivare nessuna risposta a Piergiorgio Welby, a parte l'espressione della piena solidarietà umana». E poi l'onorevole è contraria, anche se la legge lo consente, a ogni tipo di interruzione di gravidanza. Il suo impegno politico è, infine, interamente rivolto al controllo dello stato sulla vita delle persone in un'accezione di universalità tipica della chiesa cattolica. Siamo quindi lontanissimi dal pensiero laico. Procedo nella lettura alla ricerca di un esempio che faccia vedere, dentro il concreto, un risultato di quest'alchimia pluralista e dimostri come, in tutti questi anni di coabitazione, sia avvenuto il miracolo. Non ne trovo, ma leggo «che la vita non è facile (sic!) ma può essere bella (sic!) se riesce a coniugare identità e visioni del mondo diverse ... dando voce a tutti coloro che non si sentono rappresentati dal "pensiero dominante"». Ma scusate, l'on. Paola Binetti, sulla questione della fine della vita e dell'autodeterminazione della donna, e degli anticoncezionali, e dell'omosessualità, non pensa forse in modo dominante? Non capisco. La lieta recensione non mi dà tregua e si espone a citare dicendo che: «i focolarini, i comunisti, i riformisti, gli ecologisti, i cattolici popolari, i radicali, gli extraparlamentari (sic!), i socialisti, il Partito umanista, l'Opus Dei (se proprio vuole) devono stare nel Pd». Adesso ho capito: siamo alle solite, alla voglia di stupire, al partito gioioso - perché non di parte, ma se non è di parte che partito è? - contrapposto alla politica triste, al pensare positivo, al linguaggio profetico in mancanza di un progetto, alle suggestioni in mancanza di un pensiero politico, alla ricerca dell'anima dentro un partito. Niente di nuovo, anche questa volta, e neppure di vecchio. Niente. Adesso però mi sta venendo un sospetto. Perché il manifesto ammicca invitante? Eliana Bouchard La passione di Renato Lattes Cara Eliana, ti ho letto con attenzione, sono totalmente d'accordo con te e penso che sia giusto invitare Federica Resta e Luigi Manconi a intervenire nella discussione. Per polemica direi subito che già la parola «partito» significa una parte e non il tutto. E ancora che quello che propone Manconi mi sembra un partito «onnivoro», mangia tutto, dove tutte le differenze si sciolgono nel culto di un capo. Il Popolo della libertà, quello di Berlusconi, è un partito nel quale tutte le differenze si sciolgono nel culto del capo. Mi viene da aggiungere che Manconi e Resta sottovalutano il valore delle differenze, quasi a dire che anche la Binetti fa brodo. Vale ricordare che anche i liberali vogliono un partito con una fisionomia liberale. Provo a essere meno polemico: un partito non deve essere il famoso blocco d'acciaio dove tutte le differenze sono annullate, ci deve essere una dialettica interna, ma convergente a un esito unitario come base necessaria all'azione politica e culturale di quel partito. Insomma se, come scrive Manconi - e tu riprendi - «i focolarini, i comunisti, i riformisti, gli ecologisti, il partito umanista, l'Opus Dei (se proprio vuole) devono stare nel Partito democratico» questo Partito democratico è piuttosto una Fiera e non so proprio come si possa pensare che ogni posizione sia espressa in un dibattito autentico e approfondito, da cui si giunga a una decisione condivisa. Se le posizioni sono radicalmente diverse e i loro sostenitori stanno insieme in un partito, l'unico partito possibile è un partito populista o qualunquista con un capo più o meno carismatico. Cara Eliana sono d'accordo con te, ma quanto al manifesto che ammicca replico che il manifesto, che vuole avere una sua linea, non è un partito e lascia spazio alla discussione. Come si possono combattere idee che non condividiamo se non le facciamo emergere, renderle visibili? Un caro saluto Valentino Parlato Precisazione Verso le elezioni europee Avremmo preferito che alle elezioni europee ci fosse stata una sola lista della sinistra in grado di indicare, di fronte alla drammaticità della crisi economica e sociale, una prospettiva di cambiamento capace di raccogliere il disagio e la volontà di lotta espressa dal paese. Occorre che le diverse forze politiche, che alla sinistra si richiamano, non si mettano nella condizione di far dipendere dal risultato di questo passaggio elettorale il destino dei loro differenti progetti politici che avrebbero, invece, meritato un lavoro di costruzione unitaria e di approfondimento dei fondamenti politici e culturali di più lunga lena. Ora, tuttavia, è necessario che la sinistra, sebbene divisa, segnali un'inversione di tendenza rispetto ai risultati delle elezioni politiche del 2008. Ciò servirebbe al paese, alla costruzione di un'opposizione larga e efficace al governo della destra, ai suoi propositi anticostituzionali, alla necessità di offrire un'alternativa alla crisi del Pd che non sia solo la protesta rappresentata da Idv. Invitiamo perciò i nostri aderenti e tutti coloro che aspirano a un radicale cambiamento, a impegnarsi per sostenere nella campagna elettorale le ragioni del voto a sinistra, seguendo ognuno liberamente i propri orientamenti e le proprie preferenze per le due liste. Il nostro obiettivo è battere la tendenza all'astensione presente nell'elettorato, che può essere causata da diversi fattori (non ultimo la crisi economica in corso) e che ancora una volta potrebbe penalizzare le forze di sinistra. A ciò ci spinge anche la consapevolezza che solo una sinistra che torni a essere forte e che trovi le ragioni della propria unità e del proprio pluralismo in nuovi fondamenti, può riaprire la strada a alleanze sociali e politiche su cui costruire quella alternativa al governo della destra di cui il paese e le stesse sorti della democrazia italiana hanno bisogno. Presidenza dell'Associazione per il rinnovamento della sinistra La passione di Renato Lattes Intellettuale e sindacalista torinese, Renato Lattes ci ha lasciato. Militante socialista, abbandonò il Psi con i compagni che diedero vita al Psiup. Successivamente è stato un protagonista di primo piano della nuova sinistra, esprimendo la sua generosa militanza nella Cgil. Da sindacalista della Fiom è stato un protagonista del sindacato dei consigli e un animatore della sinistra sindacale insieme a Vittorio Foa, Elio Giovannini, Tonino Lettieri e, a Napoli, Tonino Chegai. Una generazione di dirigenti politici e sindacali ai quali siamo stati sempre particolarmente legati da vincoli di amicizia personale e di intense affinità culturali. Ricordiamo, in particolare, Renato in prima fila nei soccorsi ai terremotati campani. Non potremo mai dimenticare la passione, l'intelligenza politica e la dedizione all'emancipazione dei lavoratori di Renato Lattes. V. Esposito, G. De Santo Precisazione In merito all'articolo di ieri dal titolo «Senza bagni e nel fango. Ma connessi wi-fi a internet», tengo a ribadire che si sta facendo tutto il possibile per cercare di aiutare i cittadini di Onna in questo tragico momento. La pioggia di questi ultimi giorni ha creato qualche disagio, ma il lavoro dei volontari della protezione civile non si è mai fermato. I bagni chimici vengono puliti e disinfettati due volte al giorno e, per il servizio lavanderia, presto verrà allestita un'apposita tenda. Sulla connessione gratuita wi-fi, tengo poi a precisare che nella tendopoli sono a disposizione dei cittadini due computer portatili e che presto ne verranno forniti altri. Ezio Paluzzi, ass. alla sicurezza e alla protezione civile provincia di Roma Verso le elezioni europee

Torna all'inizio


No all'ora di religione Berlino boccia il referendum dei cattolici (sezione: Laici e chierici)

( da "Unita, L'" del 27-04-2009)

Argomenti: Laicita'

No all'ora di religione Berlino boccia il referendum dei cattolici GHERARDO UGOLINI Il referendum non ha raggiunto il quorum ed è fallito. E chi ha votato ha detto no. E così la «battaglia sull'ora di religione», combattuta ieri a Berlino, si è conclusa con una chiara e netta vittoria del fronte laico. Se c'era bisogno di un'ulteriore conferma del fatto che i cittadini di questa metropoli sono orgogliosi del loro spirito tollerante e alieno da integralismi e fondamentalismi, questa è arrivata in modo clamoroso con l'affossamento dell'iniziativa Pro Reli, che mirava a modificare l'attuale sistema d'insegnamento della religione a scuola introducendo l'obbligo di scelta tra ora di religione o di etica. Flop alle urne Solo il 29% degli aventi diritto si è recata ieri alle urne e tra i votanti solo coloro che hanno detto «sì» alla proposta di cambiamento sono stati molto meno dei 612mila necessari per far scattare il quorum. Di conseguenza nelle scuole di Berlino si continuerà come prima: tutti gli scolari dovranno frequentare obbligatoriamente le lezioni di etica (intesa come educazione civica e trasmissione dei valori costituzionali), mentre solo chi lo vorrà potrà facoltativamente seguire l'ora di religione. Attualmente ben il 70% dei berlinesi in età scolare sceglie di non avvalersi dell'insegnamento di religione. Fino a ieri la città era invasa di manifesti e volantini invitanti a mobilitarsi «per la libertà di fede», contro «il materialismo imposto dalle sinistre». Toni da crociata Evidentemente questi toni da guerra fredda, questi slogan da crociata, non piacciono in una città che come nessun'altra ha vissuto sulla sua pelle il dramma novecentesco della contrapposizione ideologica. La sconfitta è cocente per Christoph Lehmann, il quarantaseienne avvocato di successo che un anno fa ha fondato l'iniziativa Pro Reli e l'ha guidata fino a ieri. Se ce l'avesse fatta avrebbe con ogni probabilità utilizzato la vittoria per catapultarsi alla guida della Cdu locale, travolta da scandali finanziari, relegata all'opposizione e in perenne attesa di un serio rilancio. Ha perso il vescovo della chiesa evangelica Wolfgang Huber. Hanno perso la Cdu e i liberali della Fdp. E ha perso Angela Merkel che alla vigilia del voto ha lanciato un appello a votare in massa per Pro Reli rompendo una tradizione che vuole il cancelliere neutrale in faccende di politica locale. Vero vincitore dalla consultazione referendaria è senz'altro il borgomastro Klaus Wowereit, il personaggio che meglio interpreta il sentimento di forte laicismo in cui si riconosce la stragrande maggioranza dei berlinesi. Era stato lui, governatore socialdemocratico alla guida di una maggioranza in cui Spd e Linke cooperano pragmaticamente e con discreti risultati, a volere che fosse introdotta etica come materia obbligatoria per tutti i ragazzi. Contro l'insegnamento dell'etica voluto dalla coalizione Spd-Linke, erano scesi in campo i gruppi cattolici. Anche la cancelliera Merkel si era schierata per l'abrogazione. Ma i berlinesi hanno detto no.

Torna all'inizio


Rischio pandemia81 morti in Messico (sezione: Laici e chierici)

( da "Secolo XIX, Il" del 27-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Rischio pandemia81 morti in Messico Paura per la febbre suina. Usa, è stato d'emergenza CITTÀ DEL MESSICO. La domenica nelle principali città del Messico è come quella tradizionale italiana: la messa, la partita di calcio allo stadio, la passeggiata in centro. Per questo è sufficiente osservare le immagini di ieri della capitale (20 milioni di abitanti) per capire la portata di quanto sta accadendo: chiese aperte, ma niente messe, partite giocate, ma a porte chiuse. Un'atmosfera spettrale, di quelle che siamo abituati a osservare in quei film che le tv trasmettono in estate, dove una popolazione si trova a combattere all'improvviso con vulcani impazziti, meteoriti, glaciazioni, inondazioni e invasioni di api e cavallette. Ma in Messico nulla è finzione. È tutto drammaticamente reale. Morti, più di ottanta, contagiati, a migliaia. Tanta paura. Il virus dell'influenza da suini sta cambiando il volto del Paese: poca gente in giro, una sorta di lungo coprifuoco, milioni di mascherine utilizzate come unica arma per evitare quel contagio che può essere, drammaticamente, banale. Basta parlarsi di fronte, l'uno all'altro. Il governo sconsiglia perfino di stringersi la mano e salutarsi solo con un cenno. Figuriamoci il rischio che può rappresentare un bacio o uno starnuto. Nel riconoscere la gravità dell'influenza, le autorità messicane continuano a ribadire che la rete ospedaliera del paese ha un sufficiente numero di antivirali tale da debellare il virus. Ma questo non basta a evitare il diffondersi della paura. E così ieri a Città del Messico si è vissuta la giornata più silenziosa, tra stadi chiusi, qualcosa come 550 eventi programmati per la città e tutti annullati, messe annullate. Per capire quanto sia alta l'emergenza, alcuni analisti hanno sottolineato che l'ultima volta che le messe sono state cancellate nel paese - dove l'85% della popolazione è cattolica - è stato durante la "Guerra Cristera" (1926-1929) che oppose lo Stato laico emerso dalla rivoluzione e gruppi armati cattolici. Chiusi anche gli zoo, sospese le lezioni nelle scuole fino al 6 maggio. E, da oggi, via alla distribuzione gratuita di circa un milione di mascherine in luoghi affollati, quali metropolitane, treni e stazioni di bus, oltre agli ospedali e gli altri centri medici. Ma la paura, adesso, si diffonde in tutto il mondo. Stati Uniti. Negli Usa è stato d'emergenza a causa dell'influenza provocata dai suini. Lo ha proclamato il governo, pur precisando che si tratta di una «procedura standard». In un briefing convocato alla Casa Bianca, il segretario per la Sicurezza Nazionale, Janet Napolitano, ha precisato che è stata adottato lo stato d'emergenza sanitaria perché in cinque Stati americani sono stati finora accertati 20 casi: 8 a New York, 7 in California, due in Texas, due in Kansas e uno in Ohio. Anne Schuchat, del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, ha detto che le autorità sanitarie si stanno preparando a una propagazione della malattia oltre ai 20 casi confermati negli Stati Uniti e ha aggiunto: «Temo che avremo dei morti». Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha tenuto una conferenza stampa per riferire che gli 8 casi di New York riguardano una scuola del Queens. Alla St Francis Preparatory Schools sono stati a decine gli studenti che giovedì scorso hanno accusato sintomi influenzali e 8 di loro sono stati trovati positivi ai controlli anti AH1N1. Si è deciso di chiudere la scuola per 2 giorni. Canada. Quattro i casi e riguardano studenti: ragazzi che erano stati in viaggio in Messico e che, come ha commentato il responsabile della Salute Pubblica della provincia della Nova Scotia, Robert Strang, «si sono presi l'influenza e l'hanno portata a casa». Nuova Zelanda. Dieci liceali neozelandesi che erano stati in Messico per una settimana sono stati probabilmente contagiati dalla influenza da suini, di cui presentano i sintomi. Colombia e Brasile. Le autorità sanitarie colombiane hanno posto in osservazione 9 persone giunte dal Messico. Primo caso sospetto di anche in Brasile: un messicano di 30 anni è stato ricoverato per accertamenti. Francia. Sono due i casi sospetti riscontrati dalle autorità sanitarie. A Marsiglia una donna incinta di ritorno dal Messico è stata sottoposta a test che hanno dato esiti negativi. Spagna. Sei i casi sospetti segnalati, di cui tre in Catalogna. Riguardano persone tornate da un viaggio in Messico. Tutte sono in osservazione. Israele. Un giovane di 26 anni, proveniente dal Messico, è stato ricoverato nell'ospedale di Netanyah. lorenzo cresci cresci@ilsecoloxix.it 27/04/2009 sequenza genetica scoperta da italiani 27/04/2009 Si deve alla banca dati voluta dalla virologa Ilaria Capua, direttrice del Laboratorio di riferimento di Fao e Oie sull'aviaria, all'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, se la sequenza genetica del virus dell'influenza suina è stata decifrata in poche ore. E in un tempo altrettanto breve è stato completato l'identikit del virus 27/04/2009 la casa bianca «obama sta bene» 27/04/2009 Il presidente americano Barack Obama, «gode di ottima salute», e il suo recente viaggio in Messico non è stato motivo per lui «di alcun pericolo sanitario». Lo precisa la Casa Bianca. Obama era stato in contatto con il direttore di un museo di Città del Messico, Felipe Solis, morto il giorno successivo a causa di un malore 27/04/2009

Torna all'inizio


(sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 27-04-2009)

Argomenti: Laicita'

n. 17 del 2009-04-27 pagina 11 «Io esalto il governo eppure ho scioperato contro Berlusconi» di Redazione Il ministro per l'Attuazione del programma: «Ho disertato il Cdm all'Aquila per contestare la mancata candidatura di Pomicino» Ahi, se anche Gianfranco Rotondi fa la manfrina vuole dire davvero che il potere trasforma. Niente di grave intendiamoci. Ma cose che stridono sulla bocca di uno che conosco da vent'anni come la schiettezza fatta persona, nonostante la sua democristianità. Invece, nell'intervista se ne esce, qua e là, con frasi tipo, «nomi no», «si dice il peccato, ecc.» o panzane stratosferiche come: «Tra me e Casini mai un dissenso», mentre è noto ai sassi che Rotondi uscì dall'Udc perché non sopportava l'ipocrita prepotenza di Pierferdy. Cos'è successo? Semplice: Rotondi è oggi ministro per l'Attuazione del programma di governo, parla in nome della Nazione, deve mostrarsi imparziale, ecc. La parlantina però non gli manca e si lascia ascoltare. «Vieni», dice quando entro nel suo ufficio di Piazza Colonna e mi porta alla finestra. «Lì (dirimpetto) c'è Palazzo Chigi e spio il capo. Là (edificio di lato) ho fatto il rinfresco di nozze. Laggiù (due palazzi dopo) abito». «Casa e chiesa. Tutto a piedi», osservo. «Questo mi consente di dire, con facile sparata demagogica, che non uso l'autoblu», ride. In verità, Rotondi è un viaggiatore forsennato. Per dare più senso al suo ministero si è inventato Italiaincontri, un giro d'Italia accompagnato da diversi ministri per illustrare l'attività di governo. Un giorno in Piemonte, l'altro in Sicilia, accolto tra pifferi e fanfare da sindaci e prefetti, ma anche da maestranze in sciopero. Rotondi dice la sua, gli altri la loro e finora tutto bene senza lanci di pomodori. «Facile magnificare un governo popolare», dico. «Settantatré italiani su 100 si fidano di Berlusconi. Anche tanti che non lo hanno votato. Lui è il sindaco d'Italia. Noi ministri, gli assessori». «Come addetto al Programma fai il poliziotto del governo. Rispetta le promesse?». «In pieno, anche se domandarlo a me è come chiedere all'acquaiolo se è buona l'acqua. Posso però dirti che l'assillo del Cav è essere all'altezza del consenso ricevuto». «Punti dolenti?». «Mancano risorse per dare una svolta immediata al Paese. Il deficit è tra i maggiori del mondo. La produzione di ricchezza, no. Il rilancio però è certo, solo più lento». «Sei leader della Dc per le Autonomie, partito lilliput...». «Ero. Il partito è confluito nel Pdl. Ho portato l'ultima Dc nel Pdl sperando che continui nel tanto di buono che ha fatto la Dc nella sua storia. Avere chiuso la saracinesca Dc e averle aperto una nuova prospettiva è il mio titolo nobiliare», dice con fantasia che rivela il giornalista che fu (ha diretto giornali dc e scritto libri). «Per protestare contro il Cav che non ha candidato uno dei tuoi, hai disertato il Cdm dell'Aquila». «Ho puntato i piedi con un giorno di sciopero. Anche i ministri lo fanno». «Per amore di chi hai fatto il facinoroso?» «Una giovane promessa: Paolo Cirino Pomicino». «Il Cav ti terrà il broncio». «Passo per ossequente. Per compensare scalpito». «Ti sei perso l'annuncio del G8 in Abruzzo». «Un colpo di genio. Peccato non esserci. Ma il torto a Pomicino era troppo grande». «Ti sei iscritto alla Dc a 15 anni. Oltre a questa sciocchezza che hai fatto di buono nei tuoi 49 anni?». «Marito felice e padre di tre bambine. Per l'ultima, due anni, ho preso un accidente in questi giorni». «Cos'è successo?». «Degna figlia di un politico, è un po' mangiona. Ha inghiottito una nocciolina rubata alle sorelle che si è infilata nel polmone. Devo la salvezza alla solitamente vituperata sanità partenopea. Gliel'hanno estratta al Santobono, il pediatrico di Napoli», e visto che c'è mi mostra la foto della primogenita. «Quando le dicevano: "Hai la testa di papà", lei piangeva. Oggi è rassegnata» e sottintende, civettuolo, di non essere una bellezza. In realtà, Rotondi è un gradevole giovanotto, con (pochi) capelli a spazzola e una certa somiglianza con Eros Ramazzotti. «Sei un dc sui generis. Sostieni i matrimoni gay». «Né sui generis, né pro gay. Sono per regolare le unioni di fatto come già volevano i governi dc degli anni '80. Riconoscere al convivente il subentro nell'affitto, non lede i diritti della famiglia vera». «Sul testamento biologico?». «Mi sta bene la legge al Senato. La libertà di decidere la propria morte, mina il principio dell'indisponibilità della vita». «Sul caso Englaro, stavi col papà o...». «Con la figlia. Il padre, sia pure con amore, ha applicato un principio contrario al diritto». «Ti consideri però un cattolico adulto alla Prodi», osservo basandomi su certe sue uscite non proprio clericali. «Sono un cattolico democratico. Un tempo era considerato un atteggiamento di sinistra. Le posizioni di Fini dimostrano che è compatibile con la destra». «Fini è un cattolico democratico?». «Per me, sì. E lo sento affine». «Ossia?». «Il Pdl è un partito laico di ispirazione cristiana, come lo era la Dc. Da cattolico, obbedisco alla Chiesa. Da politico, no». «È il mondo alla rovescia. I cattolici conclamati come te contestano il Papa, i laici - vedi Pera, Ferrara, Quagliariello - sono ratzingeriani», osservo. «Il Papa lo amiamo tutti, tanto più ora che lo sentiamo solo. I laici sembrano più condiscendenti con Ratzinger perché non vengono dalla Dc». «In che senso?». «Noi siamo parte della Chiesa e senza reverenze verso le gerarchie. Loro, forse, sì. Un vescovo chiese a Rumor di mettere nelle liste un suo candidato. Rumor rispose: "Sì, a patto che io possa nominare qualche parroco". La cosa finì lì. È la fotografia del rapporto che c'era tra Dc e Chiesa». Ridiamo ricordando il vecchio Rumor che pareva un pesce lesso e invece sapeva dire no. Pausa con caffè e biscotti e via. Anche sulla Giustizia sei eccentrico: vorresti pm eletti. «Un paradosso. Diversi pm sono politicizzati. Se eletti diventano scopertamente politici e nessuno potrà accusarli di partigianeria». Sei per il licenziamento dei pm più schierati. Tipo quelli del processo Andreotti per mafia? «Niente nomi (prima reticenza, ndr). Ci sono pm che invece dell'ingiustizia, hanno perseguito il nemico politico. Si sono messi fuori dalle regole e dalla Repubblica. Sono quattro gatti. Se cacciamo loro, ci risparmiamo la fatica di riformare, almeno in questo ambito, la Giustizia». Il Csm è complice? «Se li avesse puniti, non si sarebbe creata la frattura tra opinione pubblica e magistratura. Ora bisogna ricucire. Anche perché molti magistrati votano per noi». Hai parlato di pm eletti nei partiti che hanno aiutato. Nomi. «Non ne faccio (e dalli!). Camera e Senato sono pieni di autori di inchieste che hanno fatto fuori i loro predecessori in Parlamento». Si sono presi il seggio cacciandoli? «Il prototipo è Di Pietro che scioglie cinque partiti e ne fa uno suo che occupa il posto di quelli decapitati». Violante bocciato per la Consulta. Buona cosa? «Mi è dispiaciuto. Violante è migliore della sua vignetta. Non è l'assassino della Dc, né l'uomo nero della sinistra giustizialista». Hai lasciato l'Udc per incompatibilità con Casini. «Mai litigato...». Ma fammi il piacere! «Diciamo così. Io ero dc e berlusconiano. Lui diceva che bisognava attaccare il Cav. Così me ne sono andato». Casini vuole fare una neo Dc. «Casini sa che la nuova Dc è il Pdl. Ci manca una corrente: la sua. Prima o poi verrà. Non credo a un suo accordo con la sinistra. È di Bologna, conosce i comunisti e non se ne fida. Né loro di lui». Dici sempre che tornerà all'ovile. I fatti ti danno torto. «In alcune Regioni abbiamo già fatto accordi con Casini. In altre, li faremo. Intanto l'Udc ci fa un buon servizio: sequestra voti che andrebbero al Pd. E noi vinciamo». Casini ha candidato De Mita al Sud, proprio dove c'è l'alleanza con il Pdl. Vedremo Ciriaco a Villa Certosa dal Cav? «Tra loro non c'è simpatia. Ma essendo entrambi intellettualmente curiosi, prima o poi si parleranno». Faranno 150 anni in due. «Il governo è impegnato a garantire la sopravvivenza a 120 anni». Mastella è tornato al Cav. La decenza se n'è andata. «Siamo al governo anche perché Mastella ha fatto cadere Prodi». L'immobiliarista Di Pietro? «È la nostra assicurazione sulla vita. Finché c'è lui, la sinistra può scegliere se mettersi sotto la sua cappella e perdere o perdere divisa. E noi vinciamo». Franceschini? «Lo conobbi da ragazzo e lo presentai a De Mita che non me ne ringraziò. Era un dc che aveva già in mente di passare coi comunisti. La sua parabola è coerente». I cinque ministri migliori? «Cinque sono pochi. Tutti bravissimi, tranne me». Com'è allora che il Cav non ti caccia? «Sono più critico con me stesso, di quanto gli altri non lo siano nei miei riguardi». A chi ti ispiri: De Gasperi o Giolitti? «Mi tengo più basso. Ai miei predecessori al ministero: Scajola, Pisanu, Caldoro e anche a Santagata, ministro con Prodi». I terremotati d'Abruzzo avranno un tetto prima dell'inverno? «È un impegno assoluto». Pronto a dimetterti se non è così? «Sarà così. Ma non capisco: vuoi le mie dimissioni per avere uno sfollato in più?». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

Torna all'inizio


Se il papa difende la corsia preferenziale per chi insegna religione (sezione: Laici e chierici)

( da "Manifesto, Il" del 27-04-2009)

Argomenti: Laicita'

LA POLEMICA Se il papa difende la corsia preferenziale per chi insegna religione Giuseppe Caliceti Tutti ricordiamo come le parole del papa e della Cei, qualche mese fa, abbiano fatto ritirare al governo di Berlusconi la proposta di tagli alla scuola privata (spesso cattolica) in Italia. Non sono riusciti a fare tanto mesi e mesi di proteste di docenti e studenti e genitori fuori e dentro la famosa Onda anomala anti-Gelmini che, con i suoi tagli ministeriali al personale e ai fondi, sta mettendo definitivamente in ginocchio e smantellando la scuola pubblica italiana. Allora forse non è un caso se proprio ieri, 25 aprile 2009, il papa ha pensato bene di dire alcune cose sulla scuola e sulla libertà. La libertà religiosa, naturalmente. Per esempio, ieri il papa ha detto: «L'ora di religione è parte integrante della scuola italiana ed è esempio di "laicità positiva"». Già, certo, perché in passato aveva già spiegato a tutti gli italiani che esiste anche una «laicità negativa», quella che non prevede l'insegnamento della religione italiana insegnata da docenti scelti e selezionati dalla Chiesa nella scuola pubblica italiana. Ma il papa ha detto anche: «L'insegnamento della religione cattolica è parte integrante della storia della scuola in Italia». Parte integrante della scuola e della politica italiana, avrebbe potuto dire in modo più corretto. E ancora: «L'insegnante di religione costituisce una figura molto importante nel collegio dei docenti». Da cosa è dimostrato questo? Il papa l'ha capito da questo: il fatto che «con lui tanti ragazzi si tengano in contatto anche dopo i corsi». È così perché l'ha detto lui. A ogni modo il papa ha voluto dire tutti questi suoi pensieri solenni non perché ieri era la 64° Festa del 25 aprile, ma perché si concludeva in Vaticano il Meeting degli insegnanti di religione promosso dalla Cei, aperto giovedì scorso dal cardinal Angelo Bagnasco e dal ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini. Naturalmente, le sue parole sono state lungamente e appassionatamente applaudite dagli 8mila professori radunati nell'Aula Nervi. Anche perché, come tutti sappiamo, è difficile che un insegnante di religione possa trovare il lavoro di insegnante di religione - non in una scuola religiosa, ma nella scuola laica italiana - se non si professa "religioso"; anzi "cattolico". Insomma, hanno trovato un lavoro soprattutto grazie al papa. Ma il papa, ieri, forse perché era il 25 aprile, aveva proprio tanta voglia di parlare e perciò ha sottolineato che «l'altissimo numero di coloro che scelgono di avvalersi di questa disciplina è il segno del valore insostituibile che essa riveste nel percorso formativo e un indice degli elevati livelli di qualità che ha raggiunto». Al papa non è minimamente saltato in testa che, in Italia, per entrare di ruolo anche come prof di Lettere o Geografia la cosa migliore, aggirando le graduatorie, è entrare come docente di religione e poi magari chiedere un passaggio per insegnare altre materie. Al papa non è venuto neppure in mente che in Italia gli unici docenti che non sono stati "falciati" dalla recente riforma Gelmini sono proprio quelli di religione. Che dire di fronte a questa ingerenza della Chiesa? Di fronte a queste parole offensive per chiunque non sia un docente di religione?

Torna all'inizio


La teologia dei coleotteri (sezione: Laici e chierici)

( da "Foglio, Il" del 27-04-2009)

Argomenti: Laicita'

27 aprile 2009 La teologia dei coleotteri Lettura (con occhio olimpico) della "Disputa su Dio e dintorni" tra Corrado Augias e Vito Mancuso ovvero l'incontro tra un ateo erudito e un paleocristiano che sbattono le ali nello stesso barattolo di vetro E’ impossibile che un ateo erudito e un paleocristiano, incrociandosi, non si sorridano complici. La stessa febbre chiamata Dio li affratella in una comunità di destino. Nel caso di Corrado Augias e Vito Mancuso non si può dire che l’intesa produca espressioni identiche nella foto in bianco e nero sulla quarta di copertina del loro libro, scritto a quattro mani e con propositi agonistici medievalizzanti: “Disputa su Dio e dintorni”, Mondadori, 269 pagine per 18 euro e 50 centesimi. Ma questo accade perché uno dei due, il teologo Mancuso, ha già vinto in partenza e rilassa i muscoli; l’altro, l’erudito Augias, si contrae nel godimento sensuale della propria sconfitta. Entrambi sono programmaticamente fuori posto, ciascuno a modo suo, e appunto per questo interessanti. Mancuso è un credente acattolico a proprio agio nella chiesa cattolica contemporanea. Augias rivendica sangue ebraico per parte di madre, denuncia un incontro traumatico con la religione galilea (certe carezze di un prete), patisce lo scarto tra la tesi nullista che deve sostenere e la sensibilità con la quale affronta la pugna. Verrà sedotto e travolto senza clangore di ferri. I due si trovano fin dall’inizio nella scelta di confrontarsi sull’origine della vita e la sua evoluzione, sul suo compimento e sulla libertà individuale d’incatenarsi a questa o quella sorte, a questa o quella morte. Chiamano ciò “Dintorni” ed è già il cuore del libro, il giardino in cui la disputa fiorisce nel dialogo e finisce per rendere quasi superflua la pars maior che segue, dedicata a “Dio (e altri misteri)”. Augias muove con generosità, rinuncia alla dissimulazione, non si mette in guardia, consegna se stesso e il senso dell’umano nel “grande flusso dell’Essere” che non è Dio, non ha trascendenza, non giustifica dogmi fuori dall’orizzonte morale dell’io federato al consesso civile. La legge morale “dentro di sé” è il salvacondotto kantiano opposto alla metafisica cattolica e alla sua proiezione mondana gerarchizzata, la chiesa vaticana, ed è il frutto di un’evoluzione giocata dalla sorte sulla ruota della casualità. Numerose, classiche e affidabili – da Darwin ai suoi migliori discendenti – le fonti biologiche e filosofiche che alimentano la narrazione illuminista di Augias. Ma che vale? Il lettore del Foglio ha fatto in tempo a familiarizzare con la sottigliezza quieta di Mancuso, con la sua capacità di argomentare entrando in casa altrui per riconoscervi il calco negativo della propria. Con Augias va così. Il teologo raccoglie la medesima sintesi proteica dalla quale originò la vita visibile cara agli atei evoluzionisti e ne deduce un disegno implicito, “una logica intrinseca alla natura”, una legge pronta per sedimentarsi nello stesso Essere eterno, ma “personale, quel Dio interpretato dalle diverse religioni in vario modo, e dal cristianesimo come amore”. Già la parola amore ha un potere seduttivo stupefacente, percorre tutto l’arcobaleno che può collegare l’Eros primigenio – forza attrattiva universale – all’umanitarismo contemporaneo. Se poi si stralcia preventivamente la scena del Dio demiurgo che avrebbe prima creato e poi decotto il brodo primordiale (Genesi 2,7); se si predilige l’infusione del soffio vitale nella polvere per affermare “che l’origine della vita non va interpretata come un miracolo che scende dall’alto, bensì come una proprietà emergente da una certa configurazione della materia”; se si riduce a pura questione statistica la necessità interna alla formazione dell’essere uomo e delle sue aspirazioni estetico-spirituali; se si fa questo, e Mancuso fa proprio questo, si esce dalla lettera del testo rivelato su cui poggia l’edificio giudaico-cristiano ma si entra nell’accampamento avversario e si getta scompiglio. Stabilito (da un cattolico acattolico) che Dio è materia in ebollizione dotata di un fine interno, di che discutere oltre? Sicché Augias ripiega subito sulla violenza mondana: “Penso che la storia della chiesa cattolica è accompagnata da una serie nutrita di errori e di crimini; la sua pretesa di proclamarsi portatrice di una morale valida per tutti non è legittima”. Ma qui si fa appello alla violenza di una chiesa dalla quale Mancuso è filosoficamente uscito prima ancora di entrare nelle pagine di questo libro. Così la replica diventa uno sfoggio sereno e compiaciuto di sensatezza convenzionale: la chiesa gerarchica e la sua dottrina ufficiale stanno da una parte e si ergono come un male necessario (forzatura interpretativa non peregrina) ma non sufficiente e anzi più spesso ostativo a che la “verità” dello spirito si dispieghi extra moenia. Perché dall’altra parte – dice Mancuso – signoreggia invece la sua “chiesa celeste” animata “dalla tensione interiore verso il bene e la giustizia” e di conseguenza tutta proiettata verso il mondo, fuori dalla sorella istituzionale gerarchica: “Se rimanda alla vera chiesa, che è la chiesa celeste, la chiesa istituzionale è fedele a se stessa, altrimenti no”. Bene, e che cosa sostiene questa chiesa celeste di cui Mancuso, perfetto discepolo di Carlo Maria Martini, è qui voce suadente? Per esempio, se Augias dice che i papa boys lasciano dietro di sé scie imbarazzanti di preservativi, la chiesa celeste certifica: “1) l’insostenibilità della dottrina cattolica ufficiale sulla contraccezione; 2) la maggior saggezza pratica di questi giovani rispetto ai dettami ufficiali della dottrina, incapace di fare i conti con la realtà della vita; 3) che dietro tante manifestazioni religiose di massa, così care al Vaticano dei nostri tempi, c’è spesso ben poca spiritualità”. Siamo al primo esempio carnale, in fondo nemmeno il più dirimente, e l’ateo erudito già va in confusione: “Io sono convinto che sia così, ma ancora una volta sono cose che dovrei sostenere io, non lei. Lei è un teologo, ancorché coraggioso e controcorrente”. Se questo è il focolaio acceso nel castrum di Augias, che peraltro si difende versandosi addosso pece bollente – “Mi chiedo se i cattolici come lei siano una spina nel fianco per la chiesa o non la sua foglia di fico” – immaginarsi le fiamme esultanti quando Mancuso infilza i prelati che hanno negato i funerali a Piergiorgio Welby: “Uno scandalo di cui i responsabili renderanno conto a Dio”. O quando, a proposito del caso Eluana Englaro, dice che “una sana teologia” non può non estendere la libertà “anche alla deliberazione degli uomini sulla propria vita mediante il principio di autodeterminazione”. O quando il cattolicesimo di Mancuso si denuda come “ricerca di una spiritualità universale, in grado di far sì che tutti gli uomini, a prescindere dalle appartenenze religiose, si possano aprire alla realtà del bene e della giustizia quale valore supremo per cui vivere”; qualcosa di paragonabile alla “bodhi di cui parla il buddhismo, il satori dello zen”, una cosa “analoga alla conversione della mente o metanoia di cui parla il cristianesimo (e non a caso nel cristianesimo primitivo il battesimo veniva designato proprio photismòs, illuminazione)”. Un passetto ancora e si giungerebbe alla Noosfera di Theilard de Chardin (assai caro al teologo) o all’unità trascendente delle religioni teorizzata da Frithjof Schuon, l’allievo di quel cattivo incantatore antimoderno chiamato René Guénon. Per sua sorte Mancuso è un evoluzionista, un uomo modernissimo nella sua fede e nella sua “teologia laica”. Nondimeno la chiesa gerarchica dovrebbe comunque urlare all’eresia. Augias freme per l’incolumità del suo interlocutore (sono entrambi schedati come “pericolosi” nei dossier delle spie vaticane); teme per la sorte di questo suo antagonista così mondano da ripetere, come in un precedente suo libro, “che parlare di un’anima spirituale che prescinda dalla materialità dei corpi dei genitori è pura mitologia”. Per molto meno in altri tempi si finì al rogo, si dispera vanamente l’ateo erudito: “Poiché attraverso questa nostra disputa ho imparato non solo a stimarla, ma anche a nutrire una viva simpatia per le sue idee, la prego di essere prudente”. Ma né Gesù né sua madre sfuggono alla spericolatezza di Mancuso, quando lui nega il dogma dell’immacolata concezione e si rifugia nel ventre di una madre/materia impersonale più comprensibile agli occhi di un cristianesimo delle origini che attira molto anche Augias: “Del resto il cristianesimo delle origini, quello più prossimo alle parole del fondatore, era assai più vicino dell’attuale a molte delle cose che ho detto”. Ma che cosa ha detto Augias, a parte qualche scappatella troppo ebraicizzante nell’interpretazione cristica, che Mancuso non abbia accolto, arrotondato, coccolato nell’indulgenza e modellato sul prototipo della promiscuità originaria esibita dal cristianesimo gerosolimitano? Il cristianesimo dei martiniani che, senza rinunciare alla loro Roma Mammona, identificano nel deserto mediorientale il traguardo (escatologico perfino) del proprio magistero, l’alfa e l’omega della chiesa integrale (non si butta niente!) che pretendono, con Agostino, essere nata con Abele. Dunque il mistero Mancuso non è un mistero, povero Augias, è soltanto (e si fa per dire) eccellenza filosofico-scientifica germinata dal seme dei primi predicatori della “religio noua” e reincarnata in gente che chiama Dio il caso più o meno intelligente degli atei e sorride del loro adorato periplo scimmiesco nel quale riconosce l’astuzia della ragion divina sotto forma proteica. Certo poi il temperamento varia a seconda delle equazioni personali. Augias conclude la prestazione con un lirismo fuori misura: “Una volta, allo zoo, ho sentito fortissima la tentazione di abbracciare il povero corpo peloso, lubrico, inconsapevole di uno scimmione, e che lui abbracciasse me, annullando in tal gesto di goffa fraternità i milioni di anni che ci separano”. Mancuso preferisce l’ultima stazione evolutiva, l’umanità celestiale delle sonate di Bach e quella terrestre sulla quale proiettarne democraticamente l’armonia. La sua teodicea materica ha un fascino settario. Il suo apparente relativismo metafisico, molti secoli fa, sarebbe forse andato incontro alla virile richiesta del nostro Quinto Aurelio Simmaco, il senatore gentile che nell’anno 384 dell’èra volgare patrocinò invano, davanti all’imperatore Valentiniano II, la causa per il ripristino dell’Ara Victoriae nella Curia Iulia del Foro romano. Diceva Simmaco: “Guardiamo le medesime stelle, comune è il cielo, un medesimo universo ci racchiude: che importa con quale dottrina ciascuno ricerca la verità? Non si può giungere fino a così sublime segreto per mezzo di una sola via”. Mirabile esercizio di paganesimo (dissimulatorio?) non relativista frustrato dal Camillo Ruini dell’epoca, il vescovo Ambrogio che aveva sequestrato l’anima della corte imperiale stanziata a Milano. I senatori galilei, nella circostanza, non si erano opposti all’ambasceria di Simmaco. Forse, perché non insistere, Mancuso avrebbe fatto sua quella loro insolita liberalità. Avrebbe perduto anche lui, però, come ha già perduto (ma lo sa benissimo) la contesa domestica con il riverbero terreno del primo fra i dieci comandamenti da cui tutto discende – “Non avrai altro Dio…” – e con le varie canonizzazioni succedutesi dal Concilio di Nicea a quello di Trento. Il Vaticano II al confronto è un collare appena allentato e comunque, oggi, non se la passa granché bene. Paradossale? Nient’affatto. Il cattolicesimo comprende in sé come un congegno originario di autodistruzione che deve tenere sempre sotto controllo, forte di un’allucinazione condivisa coi paleocristiani – l’ineluttabilità trionfale dell’avvento cristico – ma pure consapevole che il ritorno alle origini desertiche della sua dottrina coinciderà con l’azzeramento della dottrina medesima e con lo sbandamento delle pecorelle al seguito. Se Mancuso non fosse uno dei volti di questo congegno, non oserebbe tanto: “Inizio dichiarando che nella dogmatica cattolica c’è qualcosa che non va, e che la causa è data dall’impossibilità logica di tenere insieme tre assunti, per essa irrinunciabili: 1) il male c’è; 2) Dio non lo vuole; 3) Dio governa”. Deduzione sillogistica: “Se la natura è governata, è governata sempre. Non si può fare il gioco delle tre carte sulla pelle delle persone. La ‘ripulitura filosofica del cristianesimo’ auspicata da Simone Weil deve iniziare da qui”. Per finire dove? Nel nulla, a meno di accontentarsi della generica idea di bene “che fa apparire la realtà scandalosa del male” cui s’appella Mancuso. Come stornare allora lo sguardo da quel fine interno, da quella entelechia cumulativa, come direbbe l’ellenizzante Mancuso, esibita sottotraccia da una religione fondata, sì, sulla rivelazione scritta unidimensionale, ma costretta a rimasticarsela di giorno in giorno pur di non perdersi il mondo circostante? Che non si lasci nulla al diavolo! Ecco perché, a leggere con occhio olimpico la “Disputa su Dio e dintorni” tra Augias e Mancuso, se ne ricava pure la sensazione che tanto i due contendenti fraterni quanto l’oggetto della loro fraterna contesa altro non siano che variopinti coleotteri appena coscienti di sbattere le rispettive ali sulle pareti interne dello stesso barattolo di vetro trasparente, ermeticamente chiuso, tremendamente fragile. Come ogni ciclo che va chiudendosi. di Alessandro Giuli

Torna all'inizio


Influenza suina: oltre 100 morti (sezione: Laici e chierici)

( da "Tempo, Il" del 27-04-2009)

Argomenti: Laicita'

stampa dal Messico all'Europa è emergenza sanitaria Influenza suina: oltre 100 morti Un caso in Spagna, Obama: no allarme Non solo in Messico, dove sono già morte oltre 100 persone, ma anche negli Stati Uniti è stato d'emergenza a causa dell'influenza provocata dai suini. "In Italia - ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Fazio - non c'è nessun rischio". Intanto in Messico sono stati registrati sette nuovi decessi. (Leggi e commenta) In Messico, un Paese tra i più cattolici al mondo e amante del calcio, vedere una domenica senza messe e con partite a porte chiuse capita raramente: è proprio quello che è successo ieri nella gigantesca capitale del Paese, dove si stanno moltiplicando le misure di prevenzione per i timori di altri contagi dell'influenza da suini, che ha già fatto oltre 100 morti, gli ultimi sette decessi registrati nel pomeriggio. Oltre a venti nuovi casi in cinque Stati Usa. Nella lotta contro l'incubo virus che la megalopoli messicana (20 milioni di abitanti) sta portando avanti, la principale novità delle ultime 24 ore è stata proprio l'aumento del numero dei morti: erano 20 (più altri 48 da accertare), ora i decessi sospetti sono 81, ha reso noto il ministro della Salute, Josè Angel Cordova, rilevando che finora le persone ricoverate sottoposte ai controlli sanitari sono 1.324. Nel riconoscere la gravità dell'influenza, le autorità hanno nelle ultime ore ribadito che la rete ospedalaria del paese conta con un numero di antivirali sufficiente per debellare il nuovo e potente virus. L'impatto del virus ha tra l'altro già mutato, almeno in parte, le abitudini dei messicani della capitale. Visto il consiglio del governo a evitare baci e persino strette di mano, molta gente si saluta con un cenno, oppure alzando il capo mentre non manca chi si è dipinto sulla mascherina copri-bocca un sorriso. Siamo di fronte, non si stanca di ripetere il governo, a un virus mortale che si trasmette per esempio tramite un semplice starnuto. Nella città, quella di ieri è stata una giornata più silenziosa del solito. Non solo non ci sono state messe - anche se le chiese sono rimaste aperte - e le partite si sono svolte a porte chiuse, ma un po' in tutti i quartieri le attività pubbliche sono ridotte al lumicino, visto che gli eventi cancellati sono stati più di 550 mentre sono molti i ristoranti e locali chiusi. Tutte misure in vigore non solo nell'area della capitale, ma anche a San Luis Potosì, altro grande focolaio dell'influenza che in queste ore angoscia il Messico, un Paese con ben 110 milioni di abitanti. Per capire quanto sia alta l'emergenza, alcuni analisti hanno sottolineato che l'ultima volta che le messe sono state cancellate nel Paese - dove l'85% della popolazione è cattolica - è stato durante la cosiddetta «Guerra Cristera» (1926-1929) che oppose lo Stato laico emerso dalla rivoluzione e gruppi armati cattolici. Per ordine del governo, hanno chiuso anche gli zoo, mentre le lezioni sono state sospese fino al 6 maggio. Il Paese si sta in altre parole preparando a quella che il sindaco di Ciudad de Mexico, Marcelo Ebrard, non ha esitato a definire «critica». A partire da oggi, è stato inoltre precisato, le autorità distribuiranno gratis circa un milione di mascherine in luoghi particolarmente affollati, quali metro, treni e stazioni di bus, oltre agli ospedali e gli altri centri medici.

Torna all'inizio


In mille per l'ultimo abbraccio a Genta (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

SPOTORNO L'ADDIO NELLA CHIESA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA In mille per l'ultimo abbraccio a Genta [FIRMA]AUGUSTO REMBADO SPOTORNO «Il nostro ultimo ricordo assieme risale a un mese fa quando sei venuto con noi al Santuario di Savona, prima in processione e poi a cantare con il coro. Questo è il messaggio che ci hai lasciato: prima hai portato la croce e poi hai cantato. Chi canta prega sempre due volte, lo sappiamo. Oggi ti preghiamo di darci forza. Canterai sempre con noi. Ciao Giovanni». E' stato Marco Gervino, presidente del coro polifonico di Valleggia, a pronunciare queste parole al termine dei funerali di Giovanni Genta, 53 anni, l'operaio morto in in unfortunio sul lavoro alle Funivie, che si è svolto ieri alle 15 nella chiesa dell'Annunziata a Spotorno. Attorno alla famiglia si sono stretti gli amici, i parenti, molte autorità (presenti, fra gli altri, i sindaci di Savona Federico Berruti, di Quiliano Nicola Isetta e Spotorno Bruno Marengo, oltre al presidente dell'autorità portuale Rino Canavese), compagni di lavoro e gran parte dei componenti del coro e della confraternita di San Sebastiano dove Genta era impegnato da anni. «Era una persona mite, sempre disponibile e pronto a una battuta anche con i più giovani», lo ha ricordato Carlo, un altro componente del coro. La chiesa di Spotorno ha contenuto solo la metà delle circa mille persone presenti ieri. A presiedere la concelebrazione della Messa, don Mario Genta, zio di Giovanni. Era presente anche il vescovo Vittorio Lupi. L'omelia è stata di don Gianpiero Boff. «Morire non è solo un fatto fisico ma anche sfuggire agli affetti», ha detto il sacerdote. In pochi hanno saputo trattenere le lacrime. «La vera gioia nasce dalla pace e dalla luce», hanno cantato a fine cerimonia gli amici del coro di Valleggia. La tragica morte sul lavoro di Genta ha reso ancora più attuale l'iniziativa dell''Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro che, in collaborazione con l'Azione cattolica e altre associazioni impegnate nell'ambito del mondo del lavoro (Acli, Ucid, Uciim, Stella Maris Seamen's Club), hanno pensato di dedicare, venerdì 15 maggio, un incontro di approfondimento sul mondo del lavoro nel suo aspetto più tragico con la speranza di formare un'opinione pubblica più attenta al rispetto della sicurezza e della dignità. Titolo della serata: «Il volto del lavoro offeso». Il ritrovo è previsto per le ore 17,45, seguito dal saluto del vescovo Lupi. Inizierà quindi la tavola rotonda, che vedrà la partecipazione di un rappresentante dell'Inail, di un imprenditore, della segretaria provinciale della Cisl Maresa Meneghini e del segretario nazionale del Movimento lavoratori di Azione cattolica, Cristiano Nervegna. Infine,nella chiesa di san Raffaele al porto si prevede un momento di preghiera in memoria di tutte le vittime del lavoro.

Torna all'inizio


Capire la Turchia Un secolo tra laicismo e Islam (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

MERCOLEDI' 29 Capire la Turchia Un secolo tra laicismo e Islam L'Accademia delle Scienze organizza mercoledì 29 alle ore 17,30 al Circolo dei Lettori di via Bogino 9 una conferenza dedicata alla realtà turca ed al suo legame con l'Europa, dal titolo «La Turchia tra Europa ed Asia: un secolo tra laicismo ed Islam». La conferenza mira ad illustrare in maniera ampia e dettagliata la realtà turca attraverso un breve excursus storico-giuridico incentrato sulle vicissitudini religiose degli ultimi tempi, in modo da poter comprendere meglio quale siano state le trasformazioni del tessuto sociale alle quali il popolo turco ha assistito di recente. In particolare si analizzeranno i punti di contatto e le differenze che sussistono tra questa realtà ed i due continenti contigui, l'Europa da una parte e l'Asia dall'altro. A guidare il pubblico in questo viaggio culturale alla scoperta della Turchia sarà il professor Mario Losano, docente ordinario di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università del Piemonte Orientale e docente del Dottorato di Diritto Pubblico dell'Università degli Studi di Torino. La conferenza si inserisce all'interno del ciclo di incontri «I Mercoledì dell'Accademia», organizzati dall'Accademia delle Scienze. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Info 011/562.00.47.

Torna all'inizio


Agenda Religioni (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

APPUNTAMENTI, INCONTRI, CELEBRAZIONI Agenda Religioni A CURA DI DANIELE SILVA PASQUA ROMENA. Venerdì 24 aprile, presso la sede di PiemontEuropa, piazza Carlo Felice 80, a partire dalle 18,30, si svolgerà l'aperitivo multi-etnico di Piemonteuropa/Associazione 360: La pasqua ortodossa secondo la tradizione rumena». Modera e introduce la serata, con una breve sintesi storica, Raffaele D'Amato. Interventi di Alida Meles su «La Pasqua in Romania» e di Marco Calgaro sul tema «Stranieri e legislazione: integrazione e riforme». Interventi del pubblico e domande. Segue degustazione-aperitivo con piatti tipici romeni. SETTIMANA BIBLICA. Si conclude la Settimana Biblica dell'Unità Pastorale 18 con le ultime iniziative: venerdì 24 nella parrocchia SS. Nome di Maria alle 20,45 (via Guido Reni 96/140) racconto in canto della vita di San Pietro proposto dal coro della parrocchia; sabato 25 pranzo della tradizione biblica nella parrocchia di Sant'Ignazio di Loyola (via Monfalcone 150); domenica 26, infine, pellegrinaggio comunitario nell'ex monastero circense di Casanova a Carmagnola. WORLD'S PRAYER. Nuova veglia di preghiera multietnica a cura dell'associazione Amici di Lazzaro. Il 24 aprile alle 21 nella chiesa di San Rocco (via San Francesco d'Assisi 1) canti e preghiere in lingue diverse, con don Fredo Olivero dell'Ufficio Pastorale Migranti. www.amicidilazzaro.it. SAN GIORGIO IN VALPERGA. In occasione della quinta edizione della Settimana della Cultura in Canavese, l'Associazione Amici di San Giorgio in Valperga organizza una due giorni di visite alla chiesa di San Giorgio e al Castello. Gli orari sono dalle ore 15 alle 18 di sabato 25 e di domenica 26 aprile; nello stesso orario la Pro Loco Valperga-Belmonte e l'Associazione Musa organizzano la salita al Campanile della Parrocchiale di Valperga. Un'altra visita alla chiesa di San Giorgio è prevista dalle 10 alle 13 di domenica 26. www.amicisangiorgiovalperga.it. INFORMACRISTO. Terzo - e penultimo - incontro del ciclo «Cristianesimo» organizzato dall'associazione InformaCristo. Ermis Segatti è il relatore dell'appuntamento del 26 aprile, ore 15,15 in via Boucheron angolo via Santarosa, dal titolo «Il cristianesimo sta morendo?». FACCIAMO QUALCOSA DI LAICO. Martedì 28 aprile alla Cavallerizza Reale di via Verdi 9, a partire dalle 18,30, la Tavola Valdese dà ufficialmente l'avvio alla campagna dell'Otto per Mille, con un incontro dal titolo «Facciamo qualcosa di laico». È l'occasione per presentare i progetti finanziati con la percentuale devoluta all'Unione delle chiese metodiste e valdesi e per discutere dei motivi teologici di una scelta laica. Su questi temi intervengono la pastora Maria Bonafede, Moderatora della Tavola Valdese, il pastore e teologo Paolo Ricca, decano della Facoltà di teologia valdese di Roma e il giornalista e politologo Paolo Naso. Durante la serata sono presenti anche l'attrice Luisella Tamietto e la conduttrice Cristiana Voglino, con la partecipazione dell'Orchestra di Porta Palazzo. www.ottopermillevaldese.org.

Torna all'inizio


Concerto a Sanremo poi doppia trasferta (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

ORCHESTRA SINFONICA GLI APPUNTAMENTI Concerto a Sanremo poi doppia trasferta Una pianista coreana di notevole fama per i tre concerti che la Sinfonica di Sanremo si appresta a tenere. Il primo giovedì alle 16,30 nel Teatro del casinò, gli altri il 2 maggio alle 21 nel Santuario di Santa Maria delle Grazie a Voghera e il 3 maggio alle 20,30 a Cattolica nel Teatro della Regina. In questo caso in occasione della «Mostra dei fiori e delle piante ornamentali». «Il Concerto di Rubinstein», come è stato battezzato, vedrà impegnata come solista al pianoforte Ilia Klim diretta dal maestro Piero Bellugi. In scaletta «La grotta di Fingal» Ouverture Op.26 (Le Ebridi) di Felix Mendelssohn (1809-1847); il Concerto n. 4 - in re minore Op.70 per Pianoforte e Orchestra di Anton Rubinstein (1829-1894); la Sinfonia in re maggiore di Luigi Cherubini (1760-1842). Ilia Kim, nata a Seul, ha cominciato a suonare il pianoforte a 4 anni debuttando a 11 nel Sae Jong Arts Centre di Seul. In quell'occasione ottenne una borsa di studio che le permise di trasferirsi all'estero. Così nel 1988 si iscrisse alla Hochschule der Kunste di Berlino per diplomarsi nel 1994 col massimo dei voti. Dopo vari corsi di perfezionamento eccola iniziare la carriera di solistica che l'ha portata a suonare in Germania, Usa (con debutto nel 1994 nella Carnegie Hall di New York), Austria, Francia, Svezia, Finlandia, Olanda, Romania, Croazia, Polonia, Messico, Brasile, Italia, Cina. Ha suonato con alcune delle maggiori orchestre mentre suoi concerti sono stati trasmessi in diretta dalle radio e tv nazionali di Corea, Romania, Germania, Messico e Italia. Dal 1998 risiede in Italia. Il direttore Piero Bellugi è uno dei più importanti che può oggi vantare l'Italia. E' anche direttore onorario della stessa Sinfonica.\

Torna all'inizio


Addio al 25 Aprile E così Berlusconi si è preso anche il 25 Aprile. Tutti i tel... (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Addio al 25 Aprile E così Berlusconi si è preso anche il 25 Aprile. Tutti i telegiornali hanno dedicato parecchi minuti al suo intervento, trascurando tutti gli altri e lasciando pochi spiccioli a tutti quelli che veramente l'hanno vissuto e hanno pagato di persona. E adesso sappiamo che partigiani e repubblichini sono la stessa cosa, l'importante è la buona fede. E poi che pena vedere La Russa sul podio a parlare di libertà in questo giorno. Il fatto è che il fascismo non è mai stato sconfitto ed oggi grazie a Berlusconi i fascisti li abbiamo al governo. Addio 25 Aprile! FRANCO ROGGERO (RIVOLI) Le bandiere per la Resistenza Vivo a Torino. Il 25 Aprile, come ogni volta, ho esposto la bandiera italiana sul balcone di casa. Mi pare sia il minimo che possa fare per non lasciare che questa data finisca nell'oblio nelle coscienze degli italiani. Poi esco a fare un giro nel quartiere, percorro numerose vie, attraverso corsi importanti, di bandiere neanche l'ombra, neppure davanti alla scuola che forse, con un gesto anche se simbolico, potrebbe insegnare qualcosa ai suoi ignari studenti. A questo punto salgo sulla macchina, faccio un giro più ampio, ecco finalmente una timida bandiera appesa ad un davanzale, dopo qualche isolato ne scorgo un'altra. In mezzora circa di tragitto, posso contare ben quattro bandiere, compresa quella della bocciofila. Mi viene spontaneo pensare alla mia città, quando una sua squadra di calcio vince il campionato o semplicemente, una partita importante. Le bandiere tappezzano le facciate delle case, in un tripudio di festosi colori, come se una nuova era stesse per incominciare. È ben triste pensare che la vittoria di una squadra di calcio, sia più sentita della vittoria sulla tirannide e la fine di un'orribile guerra. GIORGIO BIANCHI Giovani superficiali L'altro giorno un Tg ha trasmesso una seria di interviste con giovani passanti. La domanda era che cosa si festeggia il 25 Aprile. Nessuno ha saputo rispondere e alcuni si sono limitati a rallegrarsi di aver vacanza da scuola. Una ragazza sui 18 anni non sapeva neppure trattarsi del 25 Aprile 1945 e ha sparato '44 e poi '46. Faccio tre riflessioni: prima, l'intervistatore o chi per esso non ha dimostrato né sorpresa né rammarico; seconda, mi viene qualche dubbio sul rigore dell'insegnamento nelle nostre scuole. Terzo, sono esterrefatto per la mancanza di curiosità, dal torpore mentale, dalla superficialità della nostra bella gioventù. EMMANUEL ALBY Ringraziamo gli americani Vorrei dire al lettore Michele Straniero che, avendo all'incirca la sua stessa età, ricordo perfettamente quando è finita la guerra e la gioia per la Liberazione, ma non mi ricordo che la si chiamasse «rivoluzione», a parte i comunisti che si illudevano di averla fatta, o, almeno, cominciata. Vorrei aggiungere che il motivo per cui per tanti anni molti cittadini, anche democratici, hanno snobbato i festeggiamenti del 25 Aprile, è che i comunisti si sono appropriati della festa, a volte perfino con atti di violenza. Fortunatamente la loro rivoluzione non c'è stata e siamo felici di festeggiare anche noi, ringraziando con l'occasione gli Americani e gli altri Alleati che veramente ci liberarono. BATTISTA CAPUTO Un posto per i terremotati Un'idea: se nella caserma della Finanza ci sono 5 mila posti letto, perché non sistemarvi i terremotati che stanno nel fango? RENZO FORMENTO L'otto per mille in Abruzzo Oggi ho visto l'inizio della pubblicità della Chiesa Cattolica per l'8 per mille, su una Tv nazionale, mi sono chiesto ma quest'anno non sarebbe stato meglio convogliare il tutto alla ricostruzione dell'Abruzzo? Pare tanto difficile pensare una cosa così? Caro Tremonti non avere paura di scontentare il Vaticano. LUIGI ODDONE, TORINO Sacrestano con la svastica Da non credente chiedo alla Chiesa come giustifica che un suo pastore parli del Vangelo che predica «amore per il prossimo» con al braccio un simbolo, la svastica, che ha seminato «odio e morte»; in un momento storico come questo dove molti vorrebbero riscrivere la storia a loro uso e consumo, restare in silenzio su un episodio come questo lo trovo «imbarazzante». Si dirà che è un caso isolato e che non si può fare di ogni erba un «fascio», ma segnare una chiara linea di confine tra il «bene ed il male» credo che per la Chiesa sia un dovere morale che vale sempre. CLAUDIO GANDOLFI, BOLOGNA Le responsabilità dell'influenza Il Messico è una nazione molto feconda nel campo della clonazione suina: il risultato sono animali con difese immunitarie molto ridotte rispetto all'antenato, quindi con molte più probabilità di contrarre agenti patogeni. È presto comunque per parlare di responsabilità, di sicuro questo virus si contagia molto più rapidamente rispetto all'aviaria, inoltre sembra particolarmente compatibile con l'essere umano. Tuttavia questi ceppi infettivi provengono spesso da Paesi emergenti, dove la sperimentazione genetica sugli animali domestici non ha efficaci limiti scientifici; mi auguro che superata l'emergenza venga avviata un'indagine internazionale per accertare eventuali responsabilità. FABRIZIO VINCI, MESSINA Un Medioevo prossimo venturo Qualche tempo fa avevo letto che gli epidemiologi mettevano in allerta perché era possibile lo scoppio di qualche nuova malattia ancora non conosciuta. Adesso vediamo che forse avevano ragione. Il nostro mondo è molto meno sicuro di quanto non sembri, io temo un Medioevo prossimo venturo. GIANNI FERRERO

Torna all'inizio


Mai stati con la destra (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Carpani e i socialisti «Mai stati con la destra» Dal candidato alla presidenza della Provincia per il Partito socialista, abbiamo ricevuto una lettera di precisazione che pubblichiamo integralmente. «Stamani (ieri, ndr) sul vostro giornale, annunciando le candidature, mi si presenta erroneamente come ex assessore del centrodestra. Per il vero io sono stato due volte assessore con il Presidente Giovanni Quaglia. Una volta nel pentapartito in quota Psi, una seconda scelto dal Presidente Quaglia in una maggioranza di centro con la Lega Nord e una lista da me ispirata di laici, socialisti e repubblicani. Sono convinto che un socialista non possa stare a destra pena la perdita della sua identità». Attualmente i candidati a guidare la Provincia sono sette: Marco Carpani dei socialisti; Paolo Chiarenza de La Destra; Teresio Delfino, dell'Udc; Ivan di Giambattista, Rifondazione comunista; Gianna Gancia della Lega con il Pdl; Tullio Ponso dell'Italia dei Valori e Mino Taricco del aPartito democratico sostenuto dai Moderati. Ma ci sarebbe una ottava candidatura in arrivo da una formazione torinese.

Torna all'inizio


cosa vuol dire la salvezza al di fuori della chiesa - vito mancuso (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Pagina 1 - Prima Pagina Cosa vuol dire la salvezza al di fuori della Chiesa VITO MANCUSO Proprio quando arriva in libreria una raccolta di saggi di Benedetto XVI dal titolo L´Elogio della coscienza, è interessante chiedersi quale sia oggi la situazione della coscienza cattolica. Lo spunto mi è dato dall´accusa mossami da Enzo Bianchi di essere gnostico, un´accusa teologicamente infondata che scambia per eresia gnostica l´esercizio della libertà di coscienza a livello teologico. Dietro l´accusa di gnosi verso la mia teologia basata sul primato della coscienza, c´è lo statuto attuale della verità dottrinale cattolica basata sulla tradizione e l´autorità. Ovvero: è così perché è stato stabilito che è così, e chi l´ha stabilito è più importante di te e tu devi obbedire. Insegnava Ignazio di Loyola al termine degli Esercizi spirituali: «Dobbiamo sempre tenere questo criterio: quello che io vedo bianco lo credo nero, se lo stabilisce la Chiesa gerarchica». Ancora oggi la forma della verità cattolica continua a essere basata sul passato (la tradizione) e sulla forza (l´autorità) e per questo motivo si accusa di gnosi chi al primo posto nel suo rapporto con la verità non pone l´autorità ma la coscienza personale, e in fedeltà alla coscienza dichiara bianco ciò che vede bianco. Un anno fa fu Bruno Forte sull´Osservatore Romano a definire il mio pensiero "una gnosi di ritorno". SEGUE A PAGINA 43

Torna all'inizio


l'amaca - michele serra (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Pagina 30 - Commenti L´amaca MICHELE SERRA In Germania il partito che si ispira ai valori cristiani ha la maggioranza relativa, ed esprime il cancelliere Angela Merkel. Ma è miseramente naufragato, nel Land di Berlino, il referendum di ispirazione confessionale (appoggiato anche dalla Merkel) che intendeva rendere obbligatoria l´ora di religione nelle scuole. Molti elettori della Cdu non sono andati votare, altri hanno votato "no", e dunque i fautori del catechismo scolastico si sono rivelati una stretta minoranza. Ne deriva una lezione che riguarda anche noi italiani: buona parte dell´elettorato cattolico d´Occidente è molto più laico di tanti ideologi delle "radici cristiane", e non è disposto a seguirli quando si tratti di spendere in politica valori così delicatamente privati. Il peso delle gerarchie e la presenza del Vaticano, ovviamente, rendono più visibile e più ingombrante lo spirito di restaurazione. Ma anche da noi non è affatto scontato che la maggioranza dei cattolici sia disposta a farsi massa di manovra per gli obiettivi dei vescovi. I laici (non credenti e credenti) dovrebbero farsi un po´ di coraggio, smetterla di sentirsi esuli in patria e fidarsi delle proprie ragioni. Nel caso Englaro i sondaggi davano perdenti le posizioni belluine del "partito della vita". Almeno ogni tanto i sondaggi possono anche servire a migliorare l´umore.

Torna all'inizio


gli enigmi della politica italiana - marc lazar (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Pagina 31 - Commenti GLI ENIGMI DELLA POLITICA ITALIANA MARC LAZAR Silvio Berlusconi e le difficoltà della sinistra costituiscono i due grandi enigmi politici italiani. E sono al centro del recente saggio di Aldo Schiavone, L´Italia contesa (Laterza), che sta suscitando un dibattito pubblico. Schiavone offre una serie di riflessioni stimolanti sull´Italia contemporanea, il solo Paese ad aver subìto a un tempo il grande sconvolgimento tecnologico iniziato oltre due decenni fa, e una crisi politica di vasta portata. A suo giudizio, Berlusconi è il frutto delle specificità italiane del XX secolo, e il berlusconismo un´"ideologia di transizione". Ma la vera originalità provocatoria del libro sta nel fatto che Aldo Schiavone parla di tutto questo al passato. Per lui il berlusconismo è in via di sparizione, perché si sta chiudendo il ciclo del liberismo e del declino della politica apertosi negli Anni 80, e incarnato appunto dall´attuale presidente del Consiglio. E inoltre perché dalla crisi finanziaria del 2008 e dalla susseguente crisi economica starebbe per nascere un nuovo ciclo, segnato dall´imperativo delle regole e del ritorno alla politica. è una profezia che merita di essere discussa, innanzitutto per ragioni congiunturali: Berlusconi, come altri leader della destra – si pensi ad esempio a Sarkozy – si è immediatamente adattato alla nuova congiuntura economica, erigendosi a grande protettore di una popolazione fragile e prendendo disinvoltamente a prestito i temi cari alla sinistra. Ma anche per ragioni più profonde. Il berlusconismo è caratterizzato dalla combinazione di tre elementi: il tentativo di imporre un´egemonia culturale; la formazione di un blocco sociale, e infine la costruzione di un´alleanza politica. L´egemonia culturale trae la sua potenza dalla plasticità: lungi dall´essere univoca, confinata al liberismo, al mercato, al privato e alla violazione delle regole, associa in continuazione elementi contrari, includendo ad esempio oggi la protezione pubblica e la compassione sociale. Questa plasticità mira a coagulare le diverse componenti del vasto blocco elettorale del centro-destra, formato in larga maggioranza da cattolici praticanti, ma anche da laici: piccoli imprenditori, liberi professionisti, artigiani e commercianti da un lato, e dall´altro fasce popolari scarsamente politicizzate e a basso livello di istruzione, spaventate dalla modernizzazione, dalla globalizzazione, dall´Europa, dagli stranieri. In definitiva, il berlusconismo consiste nell´unificare le destre e una parte del centro, ieri in una coalizione e oggi nel Pdl, alleandosi al tempo stesso con la Lega. Senza dubbio il Pdl è fragile, e dipende dalle sorti del suo creatore. Eppure, oggi più che mai costituisce il partito dominante e dominatore di un bipartitismo incompleto, che approfitta pienamente della crisi della sinistra. Una crisi che a sua volta suscita molti interrogativi. Di fatto, per molto tempo la sinistra italiana, e in particolare il Partito comunista italiano, aveva esercitato un´attrazione irresistibile sulle altre formazioni della sinistra europea, ma anche su un gran numero di intellettuali che oggi stentano a comprendere le sue attuali avversità. Sedotti dal suo fascino, hanno celebrato il suo ruolo nella Resistenza, il suo antifascismo, la sua forza politica e sociale, la sua ricchezza intellettuale, la sua indipendenza da Mosca. E hanno preferito ignorare l´impotenza politica del Pci, perennemente in minoranza alle elezioni, il suo conformismo, e a partire dagli Anni 60 anche la sua incapacità di comprendere le trasformazioni in atto nella società, la sua sordità alle aspirazioni dei giovani, la sua organizzazione autoritaria e la sua impossibilità di rompere con il sistema comunista mondiale. Tutto questo ha contribuito, insieme ad altri fattori originati dalla Dc, a bloccare il sistema politico italiano. Alla fine degli Anni 80, la decisione di trasformarsi in Pds è stata coraggiosa e opportuna; ma ha comunque destabilizzato la sinistra italiana, resa orfana non solo dalla crisi del comunismo, ma anche da quella del socialismo. Dopo la sconfitta del 1994, nel confronto con Berlusconi, la sinistra ha avviato una manovra sagace: constatando che non avrebbe mai potuto vincere da sola, ha deciso di allearsi a una parte del centro, dapprima in una coalizione e più recentemente in seno al Pd. Ha cercato di legittimarsi prendendo le distanze da interi capitoli della sua storia, convertendosi al riformismo e dotandosi di una cultura di governo. Ma il compromesso tra ex comunisti ed ex centristi che è all´origine del Pd ha dato luogo a un consenso fiacco. E di conseguenza, il Pd trova grandissime difficoltà ad affermare un´identità, a elaborare un progetto, a estendere il suo elettorato, a costruire una strategia d´attacco, a rinnovare la sua leadership. E lascia quindi a Berlusconi un vasto campo libero. Ma allora la sinistra è davvero, come scrive Aldo Schiavone, nella posizione migliore per cogliere le opportunità offerte dalla nuova fase storica che si sta aprendo, in quanto «dispone ancora di più conoscenze, di un pensiero più educato, di un migliore allenamento alla riflessione» (pag. 76)? In verità, forse per la sinistra è venuto il momento di chiedersi perché mai non riesca ad attrarre un maggior numero di elettori, dato che in effetti dispone di talenti molteplici. Servirebbe un po´ più di umiltà. E anche un maggiore impegno per comprendere gli sviluppi complessi e contraddittori dell´Italia di oggi; più inventiva per rispondere alle aspirazioni di rinnovamento che emanano dalla società; più audacia nell´elaborare proposte per venire incontro ai giovani, alle donne, ai lavoratori del settore privato, ai precari, agli immigrati; più creatività per una narrativa che non cerchi di far sognare, o di proporre impossibili utopie, ma conferisca un senso alla sua azione; più mordente nel confronto con l´avversario, per valorizzare la propria differenza, ad esempio sulla questione della laicità; e infine una maggiore apertura al proprio interno, per consentire ai nuovi venuti e alle giovani generazioni di ampliare l´aggiornamento e far emergere un leader. Traduzione di Elisabetta Horvat

Torna all'inizio


"fai qualcosa di laico" l'8 per mille ai valdesi (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Pagina VII - Torino La moderatora presenta oggi la campagna alla Cavallerizza "Fai qualcosa di laico" l´8 per mille ai valdesi Destineremo i nostri fondi alla ricerca sulle cellule staminali, vogliamo incoraggiare una ricerca scientifica davvero libera Quasi l´8 per cento dei torinesi destina l´8 per mille della sua contribuzione Irpef alle chiese valdesi e metodiste italiane. E, oggi, la campagna del 2009 - dal forte slogan «Fai qualcosa di laico» - verrà presentata in città, alle 18 alla Cavallerizza, dalla moderatora Maria Bonafede, che guida la Tavola, l´organo esecutivo delle chiese valdesi e metodiste. Queste chiese evangeliche, le più antiche e autorevoli nel panorama protestante italiano, non utilizzano i proventi dell´8 per mille a fini di culto: neppure un euro, insomma, finisce per gli stipendi dei pastori o per restaurare i (pur bisognosi) edifici religiosi delle valli Pellice e Chisone, dove sono concentrati i nuclei storici più antichi. Il denaro invece, sull´impiego del quale viene fornito un puntuale e dettagliato resoconto, finisce a opere sociali come ospedali e case di riposo, a centri per migranti e a iniziative culturali, collegate alle chiese ma anche al mondo del volontariato laico: spulciando nei bilanci degli anni scorsi e nei progetti che verranno finanziati con la contribuzione relativa alla dichiarazione dei redditi del 2008 si trovano così il Rifugio Carlo Alberto di Luserna San Giovanni e altre istituzioni rivolte agli anziani come la Casa delle Diaconesse di Torre Pellice, il foyer dell´Ywca, antica istituzione evangelica di via San Secondo a Torino, il Centro di Ascolto di Pinerolo, che si occupa di prima accoglienza per gli stranieri. Ma il fiore all´occhiello della campagna è, quest´anno, la ricerca sulle cellule staminali, che oggi vedrà Elena Cattaneo, scienziata milanese, a fianco della Moderatora nell´illustrare le finalità dell´appello. L´università Statale di Milano e la Sant´Orsola di Bologna hanno già usufruito dei finanziamenti, che ora passeranno da 50 a 100mila euro all´anno. «Vogliamo incoraggiare una ricerca scientifica davvero libera - dice Maria Bonafede - e chiediamo anche allo Stato maggiore trasparenza, mentre invece da due anni a questa parte non vengono più forniti dati né comparativi con altre confessioni religiose né disaggregati comune per comune». (v.sch.)

Torna all'inizio


brevi, schede e richiami 1 (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Castelvetrano Non viene assunto incendia il Cefop Per protestare contro la mancata assunzione all'Ato 2 ha dato fuoco ai locali dell'Ente di formazione regionale Cefop. In manette è finito un pastore di Castelvetrano, Giovanni Di Maio, di 27 anni: poco prima era entrato nella sede di via Risorgimento costringendo due dipendenti a uscire. Caso mascherine Querela a Striscia il giudice archivia Si conclude con un'archiviazione la querela che l'ex comandante della polizia municipale Maurizio Pedicone aveva presentato nei confronti di Stefania Petyx, inviata siciliana di Striscia La Notizia, e di Antonio Ricci, il curatore della trasmissione. Il servizio riguardava le costose e inutili mascherine antismog per i vigili. Il giudice Antonella Consiglio ha riconosciuto la veridicità delle informazioni diffuse dal servizio. Triscina Sbanda con la moto muore un operaio Francesco Di Maio, un operaio di 36 anni è morto domenica sera in seguito a un incidente stradale, a Triscina. Di Maio era alla guida di una moto Honda 600 chiesta in prestito a un parente, quando ha perso il controllo del mezzo battendo la testa sul marciapiede. Chiesa Portale Internet dedicato ai cattolici Si chiama www.vincenzonoto.it ed è un nuovo sito web che vuole essere un punto di riferimento sull'informazione dal mondo cattolico. A curarlo è Don Vincenzo Noto, direttore della Caritas diocesana di Monreale, giornalista professionista, che in passato ha diretto l'agenzia Mondo Cattolico di Sicilia e il settimanale Novica. Procura Frode per le divise Mediconf si difende La società Mediconf replica alle accuse mosse dalla Procura: «Nessuna frode è stata posta in essere né dalla suddetta società né da altre facenti capo al Gruppo Bucalo, esprimiamo l'assoluta fiducia nell'operato della magistratura». Bucalo comunica che, attraverso i propri legali ha concordato con la Procura di essere ascoltato per chiarire «i fatti riferiti all'indagine in corso».

Torna all'inizio


binetti: "renzi è il pd che vorrei" - ernesto ferrara (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Pagina IV - Firenze Binetti: "Renzi è il Pd che vorrei" La teodem: fa sintesi tra cultura laica e cattolica. Matteo: dov´è il problema? ERNESTO FERRARA «Trovo che Matteo Renzi sia una splendida espressione del Pd che io vorrei. è capace di fare davvero sintesi tra una cultura cattolica e una laica». Così dice Paola Binetti, deputata teodem del Pd. E il termometro del dibattito torna a salire. Binetti - antiabortista, contraria alle unioni di fatto, alla procreazione assistita e vicina alle posizioni del Pdl sulla legge sul testamento biologico - era ieri a Firenze per il convegno "Capolinea e dintorni. Fine vita e caso Englaro", organizzato dall´associazione Assi in collaborazione con Scienza e Vita e Movimento per la vita: «Il Pd che io vorrei assomiglia più a Matteo Renzi che ad altre cose. Matteo è coraggioso, giovane e capace di andare anche contro corrente, contro un sistema, capace di assumere su di sé, anche attraverso la sua gioventù, una responsabilità che va oltre il tempo», ha detto la deputata suscitando un certo imbarazzo negli stessi ambienti laici del Pd. Lo stesso Renzi è apparso seccato: «Paola Binetti mi appoggia? Che problema c´è, non vedo la notizia. Lei voleva l´accordo con l´Udc e lo volevo anch´io ma purtroppo non c´è stato», ha detto il candidato sindaco del Pd. I due si erano incontrati in treno, ieri mattina, sul Roma-Firenze. «In viaggio mi ha chiesto per quale circoscrizione fossi candidato, ho dovuto spiegarle che mi candidavo a sindaco», ha raccontato Renzi, che ieri ha incassato l´appoggio del gruppo dei Centouno e in serata ha inaugurato il suo comitato elettorale alla presenza del segretario regionale Pd Andrea Manciulli, del sindaco uscente Leonardo Domenici e di Giuseppe Civati, giovane consigliere regionale della Lombardia. «Il Pd si conferma ambiguo sulle questioni della laicità», attacca la candidata sindaco di "Perunaltracittà" Ornella De Zordo. «Noi preferiamo il Pd all´americana, non quello alla vaticana della Binetti e di Renzi», rintuzza il candidato sindaco Valdo Spini.

Torna all'inizio


papadopulo ha chiamato sinisa la formazione non è più tabù - simone monari (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Pagina X - Bologna Papadopulo ha chiamato Sinisa la formazione non è più tabù Prima del Genoa una telefonata senza ipocrisie, per uscire in fretta dalla crisi SIMONE MONARI «Non chiamerò il mio predecessore, preferisco non farmi influenzare nei giudizi». Quante volte l´abbiamo sentita, questa frase: un rito nel piccolo mondo antico delle panchine. Chi subentra evita di sentire chi l´ha preceduto. E i motivi, al di là del protocollo, sono molteplici. Invidie, gelosie, rapporti non buoni, orgoglio: una componente, quest´ultima, spesso smisurata in chi pratica quella professione. Ma ci sono le eccezioni, e Giuseppe Papadopulo è una di queste. L´aveva detto, il primo giorno, e l´ha fatto. Ha stracciato il cliché, ha scavalcato con disinvoltura il muro dell´ipocrisia, e ha alzato il telefono per parlare con Mihajlovic: il Bologna calibrato per battere il Genoa ha cominciato ad abbozzarlo colloquiando con chi c´era prima di lui. Fra i due il rapporto è buono e anche se la differenza d´età è evidente, 40 anni il serbo, 61 il toscano, una forbice che forse rende difficile un rapporto di autentica amicizia, la stima, quella sì, è reciproca. Le comuni seppur diverse frequentazioni biancocelesti, per molti ex laziali quasi una seconda pelle, sicuramente hanno inciso, e che Papadopulo sia stato un grande ammiratore del Sinisa calciatore è noto. Tra i suoi ricordi, non stinge una serata dal lontano 1991: allenava il Monopoli, e andò a Bari a vedersi la finale di Champions che la Stella Rossa, nella quale giocava proprio Mihajlovic, vinse ai rigori contro l´Olympique Marsiglia. La telefonata c´è stata martedì scorso. E raggiungere Sinisa non dev´essere stato semplice, visto che non risponde praticamente mai, come hanno appreso, loro malgrado, i cronisti di Bologna nei cinque mesi in cui il serbo ha dettato legge a Casteldebole. Può darsi che avesse il numero in memoria. Cosa si siano detti, nel dettaglio, non è nemmeno giusto domandarlo, certo è che le nozioni che un allenatore acquisisce da fuori su un determinato giocatore possono spesso essere completate da chi, lavorandoci quotidianamente, se ne è fatto un quadro più globale. Di sicuro, chiamando Sinisa, Papadopulo ha mostrato quel buon senso che tanti gli hanno sempre riconosciuto, e che è traspirato pure in altre parole del suo dopopartita col Genoa, quando il tecnico ha laicamente ammesso di aver consultato i giocatori sulla formazione da varare. All´altro capo, Mihajlovic non si è sottratto al dialogo, facendo capire che, al di là dell´educazione, al Bologna ci tiene e anche al suo lavoro come lascito utile. Di sicuro, se si salverà, Papadopulo, che ovviamente è a caccia della riconferma, non si isserà sul piedistallo caro ai salvatori della patria. Ha detto che questa squadra meriterebbe 10 punti in più non per sminuire quanto fatto dai precedenti allenatori, ma per provare a caricare un gruppo che ha trovato, al suo arrivo, un po´ frustrato. Se riuscirà a salvare la pellaccia, applaudita la squadra e omaggiata la proprietà, è presumibile che un grazie lo riserverà proprio ad Arrigoni e Mihajlovic.

Torna all'inizio


di Alessandro Calvi Si farà entro l'estate la legge sul testamento biologico (sezione: Laici e chierici)

( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

di Alessandro Calvi Si farà entro l'estate la legge sul testamento biologico di Alessandro Calvi Si farà entro l'estate la legge sul testamento biologico. Questo, almeno, prevede Eugenia Roccella perché, come è ovvio, nei desideri del governo non ci sono rallentamenti in vista, come invece in molti ritenevano inevitabile con l'arrivo del fine-vita alla Camera che, ed è anche questa una idea alquanto diffusa, potrebbe rimettere mano al testo approvato di recente dal Senato. È ottimista la sottosegretaria al welfare. Come al Senato, però, anche alla Camera quel testo rischia di incontrare qualche ostacolo, se non altro perché la situazione nella maggioranza è diversa nei due rami del Parlamento e perché, almeno sino ad ora, manca qualcosa che rappresenti - come fu il caso di Eluana Englaro - una spinta per arrivare al traguardo. Così, ieri, un convegno organizzato dai Cristiano Riformisti di Antonio Mazzocchi, è stata l'occasione per una sorta di pride cattolico, con una rivendicazione di valori cattolici e di capacità di legiferazione laica che è andata di pari passo con un attacco al laicismo del quale sono stati accusati gli avversari. E tutto più con l'occhio alle dinamiche interne al centrodestra che alla opposizione. D'altra parte, il parterre riunito da Mazzocchi era di prim'ordine: Gaetano Quagliariello, Maurizio Gasparri, Alfredo Mantovano e, appunto, Eugenia Roccella, protagonisti sinora del dibattito nel Pdl, pur se da posizioni diverse. Dunque, «entro l'estate dovremmo arrivare a una legge», ha detto la Roccella, annunciando che il testo sarà incardinato entro la metà di maggio. «Si stanno semplicemente seguendo i tempi della Camera - ha aggiunto - e non era certo possibile incardinare il provvedimento prima». D'altra parte, ha spiegato ancora la Roccella, sono questi «i tempi del Parlamento» e, «se non si fa una legge, la fa qualcun altro, cioè la magistratura, come si è visto nel caso Eluana». Per questo, ha concluso, «è un dovere del Parlamento riappropriarsi del potere legislativo al posto di una magistratura che tende a tracimare». Di sentenza «eversiva», a proposito di quella della Cassazione sul caso Englaro, ha parlato Quagliariello, rivendicando da cima a fondo il lavoro del Senato e dicendosi convinto che la Camera saprà rispettare il lavoro di un «libero legislatore» che «ha deciso secondo coscienza». Anche Gasparri ha battuto su questo tasto nel corso di un intervento piuttosto accorato durante il quale non è mancato un attacco al Secolo d'Italia e un forte riferimento all'Osservatore Romano. «La presenza della Chiesa incide. Ma noi non siamo strumento passivo di una volontà clericale», ha detto per rivendicare la laicità dell'operato del Senato. Quindi, ha avvertito che, seppure «la Camera discuterà liberamente» sul testamento biologico, «i principi non si possono stravolgere». «Noi - ha concluso - non vogliamo imporre niente a nessuno ma non dobbiamo vergognarci: possiamo anche perdere ma non tradiremo ciò in cui crediamo». A quel punto, anche Mazzocchi ha allentato le briglie, lasciandosi andare a un esplicito richiamo rivolto ai suoi: «Ci troviamo di fronte a una società sempre più laica» nella quale se non si è d'accordo con i laici si è considerati «integralisti». Ma «noi - ha concluso - siamo la maggioranza. Purtroppo, una maggioranza timida». Infine, è stata la volta di Mantovano che a tratti è stato particolarmente ruvido con gli avversari, definiti «giacobini» che «costruiscono, attraverso capziose interpretazioni della Costituzione, tali e tanti limiti» da azzerare la volontà del popolo, fino ad esclamare - in risposta alle accuse di integralismo piovutegli addosso - che: «No, non sono integralista, sono reazionario». Poi, guardando al lavoro che ci sarà da fare alla Camera sul fine-vita, ha concluso: «La nostra è una battaglia laica di civiltà che non ha bisogno di nessuna confessione religiosa di riferimento». Avvertendo, però, che «la legge uscita dal Senato si può migliorare, certamente, ma non peggiorare». Se le premesse sono le stesse che hanno accompagnato la conclusione del dibattito in Senato, si tratta ora di capire sino a dove si può spingere quel «migliorare» invocato da Mantovano o se, come chiede Gasparri, i principi non si debbano «stravolgere». Certo, nessuno ieri sembrava convinto che quella uscita dal Senato fosse una legge da stato etico. E a dirlo fu Gianfranco Fini. 28/04/2009

Torna all'inizio


di Tommaso Labate Finita la pace, iniziato il congresso (sezione: Laici e chierici)

( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

di Tommaso Labate Finita la pace, iniziato il congresso di Tommaso Labate Finita la pace, iniziato il congresso. Con Dario Franceschini impegnato nella campagna elettorale su rotaia (ieri tappa a Salerno), Goffredo Bettini liquida definitivamente il veltronismo e Veltroni, lavora a una corrente con la vocazione maggioritaria e apre le ostilità contro il leader del Pd in vista delle assise autunnali. «Se Bersani o qualcun altro questo è da vedere», dicono i suoi. «L'unica cosa certa è che non sosterremo Franceschini». L'inventore del «modello Roma» - che ha rifiutato candidatura alle Europee e ruolo di coordinatore del partito dopo essere stato depennato manu franceschiniana dalla casella di capolista - affila le lame. E ieri, durante un'iniziativa pubblica promossa dalla sua associazione Democratici in rete, è partito col primo affondo. L'addio a Veltroni viene scandito in maniera netta. Walter? «Nell'ultima fase mi sembrava più il responsabile mediatore delle sensibilità di ognuno che il veltroni del Lingotto», dice Bettini. E ancora: «Veltroni sembrava più il Prodi dell'Unione che il profeta della nuova Italia. E poi diciamoci la verità: se il compromesso storico ha avuto una sua tragica grandezza con Moro e Berlignuer, con Bettini, Migliavacca, Franceschini e Fioroni sarebbe semplicemente grottesco». Al tavolo della presidenza, a destra e sinistra di Bettini, c'è un'ultralaica (Paola Concia), un ultracattolico (l'ex presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra), un cattolico molto apprezzato dai laici (il senatore chirurgo Ignazio Marino) e gli uomini-macchina del bettinismo, Michele Meta e Roberto Morassut. In platea, all'Auditorium di Piazza di Pietra (curiosità: lo stesso che Veltroni scelse sia per festeggiare le primarie 2007 sia per annunciare il suo addio alla segreteria) arrivano Nicola Zingaretti e il governatore del Lazio Piero Marrazzo, Luigi Zanda e mister Vigilanza Sergio Zavoli, oltre a Gianni Borgna, l'uomo che da oltre un decennio custodisce le chiavi della «cultura» a Roma (oggi alla guida dell'Auditorium). Meta prepara il terreno per l'avviso ai naviganti. «Il modello Roma - è il senso del suo ragionamento - è quello che anche con la sconfitta del 2008 ha consentito al Pd di prendere il 41 per cento in città e il 38 nella regione Lazio». E Bettini attacca: «Lo sforzo Franceschini va sostenuto con generosità, anche se quest'ultima dovesse essere unilaterale». L'ex senatore rimane sulla linea del Pd a vocazione maggioritaria, che «non significa dire no alle alleanze». Altrimenti, aggiunge, «meglio tornare ognuno nelle proprie case e accettare la sconfitta». Matariale di discussione per un congresso che qualcuno, dice Bettini, vorrebbe rinviare. «Il congresso - ricorda - lo chiesi, senza successo, subito dopo il voto. Se lo avessimo fatto, il Pd avrebbe avuto un'altra storia». La pace dentro il Pd è finita, dunque. Certo, senza sapere quanto prenderanno i democrat alle Europee è difficile immaginare le strategia dei singoli azionisti del partito, Franceschini in testa. L'unico punto fermo è che anche lo score dei singoli candidati avrà un suo peso in vista del congresso. I voti di David Sassoli, ad esempio, saranno messi in conto al leader: se l'ex mezzobusto del Tg1 andrà bene sarà una freccia in più nell'arco del segretario; in caso contrario, la candidatura del giornalista si sarà rivelata un pericoloso boomerang. La sensazione è che, tanti o pochi che siano, Sassoli non avrà il pacchetto di preferenze in dote a Bettini e soci. «David ha chiuso con la carriera di giornalista ed ha deciso di dedicare la seconda parte della sua vita alla politica, che può essere anche una vocazione», ha osservato in serata Franceshini, registrando la puntata di ieri di Porta a porta. Ai microfoni di Vespa, poi, il leader del Pd ha affidato altri messaggi. Uno a Di Pietro, «smetta di afrci la guerra per sottrarci voti». L'altro ai soci della «ditta»: «Io mi prendo tutte le responsabilità delle liste per le europee e quella di un eventuale risultato negativo». 28/04/2009

Torna all'inizio


Le vacanze romane del dittatore (e figlio) della Russia Bianca (sezione: Laici e chierici)

( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Le vacanze romane del dittatore (e figlio) della Russia Bianca INCONTRI. Quattordici anni dopo l'ultimo viaggio in Europa, Lukashenko arriva in Italia e vede il Papa e Berlusconi. Vaticano e Governo credono nelle sue aperture. Di certo la visita è un'occasione per rifarsi una verginità davanti alla comunità internazionale. di Paolo Rodari Sarà anche un dittatore, Alexander Lukashenko - «l'ultimo dittatore d'Europa» lo definì Condoleeza Rice -, nessuno lo mette in dubbio, ma quello che è giunto ieri a Roma sembrava più che altro il capo d'un regime in cerca di redenzione dopo anni d'isolamento. Come tale, un dittatore degno d'esser ricevuto dalla principale autorità morale del paese, il Papa, e dal capo del governo, Silvio Berlusconi (con quest'ultimo anche il ministro degli Esteri Franco Frattini). Tutti sanno che quello che ha detto ieri il leader dell'opposizione democratica bielorussa, Aleksander Kozulin, è in parte vero: Lukashenko cerca semplicemente di «legittimare la sua dittatura». Ma è anche vero che, negli ultimi mesi, l'ultimo dittatore comunista d'Europa ha avuto un atteggiamento diverso nei confronti delle rimostranze che da anni avanzano svariati paesi occidentali, quelli dell'Unione europea in testa, a riguardo della a-democraticità che si respira in Bielorussia. Questo diverso atteggiamento conta qualcosa. E vale, per il momento, due incontri di prestigio, appunto quello col Papa e quello con Berlusconi. Lukashenko, 54 anni, presidente della Bielorussia, si è presentato in Vaticano e in Italia col figlio Nikola di 5 anni. Un bel effetto. Un effetto cercato. Nikola ha donato al Pontefice il suo abecedario affinché possa imparare il russo in vista di un'eventuale visita a Minsk. Una visita che comunque appare improbabile. Per il Papa andare a Misk significa partire col beneplacito della Chiesa ortodossa locale. Parte di questa Chiesa dipende direttamente da Mosca e sembra difficile che il patriarcato possa accettare che il Pontefice atterri su un territorio di sua giurisdizione. È vero: Lukashenko cerca anche di accreditarsi quale intermediario tra la Santa Sede e Mosca. Ma a ben vedere è arduo che le due parti, Mosca e Vaticano, possano accettare che il presidente bielorusso giochi questo ruolo. Con la fine del pontificato del polacco Wojtyla i rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana sono migliorati. E se un incontro tra Benedetto XVI e Kirill mai ci sarà, lo decideranno semplicemente i due coadiuvati dai rispettivi principali collaboratori. E, infatti, a proposito di un incontro Papa-Kirill, puntuali sono arrivate ieri parole dalla metropolia di Minsk e Sluck governata da Filaret, esarca patriarcale di tutta la Bielorussia. Secondo quanto ha spiegato il suo portavoce, Andrej Petrashkevich, «le condizioni di un possibile incontro (tra il Papa e Kirill, ndr) rimangono come dieci anni fa. C'è il problema del proselitismo e degli uniati ucraini. Finché il Vaticano non decide sulla sorte degli uniati cattolici in Ucraina, non possiamo parlale di un incontro». Già, gli uniati ucraini: fedeli di una Chiesa greco-cattolica che, pur avendo mantenuto le tradizioni ortodosse, riconosce i dogmi cattolici e il catechismo cattolico, chiamati con termine dispregiativo «uniati» dai russi, vengono considerati da questi ultimi come degli invasori in territorio canonico non loro. E per questo rappresentano un grosso ostacolo sulla strada dell'unione tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa. Sono passati quattordici anni da quando la comunità internazionale isolò Lukashenko accusandolo di avere manipolato le elezioni che lo confermarono al potere nel 1994. Ma oggi, a quattordici anni di distanza, le cose vanno diversamente. La Bielorussia sembra voler accettare le spinte europee affinché il paese si avvicini a degli standard di democraticità minimi. L'Italia, in particolare, intende lavorare per la difesa dei diritti umani, promuoverli, e incontrare Lukashenko può essere un'occasione in questo senso. Il prossimo 7 maggio a Praga è in agenda il Partenariato per l'Est, ovvero la nuova iniziativa di cooperazione Ue con i paesi ex sovietici: oltre Minsk, ci sono Ucraina, Georgia, Moldova, Azerbaigian e Armenia. Sarà questo il trampolino di lancio principale che Lukashenko cercherà di percorrere per ri-accreditarsi agli occhi dell'Europa. La tappa italiana è in preparazione di Praga. Anche se a Praga Lukashenko probabilmente invierà semplicemente il suo primo ministro, i 600 milioni di euro messi a disposizione dai Ventisette per il summit permetteranno alla Bielorussia di attingere ai finanziamenti Ue ancora oggi ridotti vista l'esclusione di Minsk dalla politica di vicinato europea. Insomma, un'occasione che, anche grazie al doppio incontro italiano (Papa e Berlusconi), Lukashenko affronterà con un po' più di serenità. 28/04/2009

Torna all'inizio


L'etica religiosa non dimentichi il pragmatismo (sezione: Laici e chierici)

( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Dialogo e non violenza Conversazione con l'intellettuale induista L'etica religiosa non dimentichi il pragmatismo Neelakanta Radhakrishnan. A colloquio con lo studioso del Mahatma. Il pacifismo oggi? «Una condizione necessaria». I divieti dell'induismo? «Più flessibili del cristianesimo oscurantista». Un erede? Daisaku Ikeda. di Filippo La Porta Che significa oggi definirsi non-violenti? quali conseguenze comporta concretamente? E ancora: l'Oriente può insegnarci qualcosa di decisivo riguardo a questo punto o è destinato a essere da noi continuamente frainteso? Venerdì scorso ha tenuto un'affollata conferenza all'Auditorium romano Neelakanta Radhakrishnan, nato nel Kerala 65 anni fa, militante per la pace e studioso di fede induista, professore universitario, commediografo e saggista (40 volumi), direttore e consulente delle principali istituzioni gandhiane in India. Con Neelakanta Radhakrishnan ho avuto una conversazione di cui ora riferirò. Voglio prima precisare che delle filosofie orientali mi considero un conoscitore dilettante, animato però da molta curiosità, e che l'interesse verso Radhakrishnan riguarda comunque un metodo di lotta che nel ‘900 ha costituito l'unica alternativa alla violenza "emancipativa" del marxismo. Moderatamente etnocentrico sulla priorità assoluta della democrazia(inventata in Occidente, per quanto ne dica Amartya Sen), ho una spiccata simpatia, spero non esoticheggiante, verso il buddhismo. Per qualcuno cambiare la religione natia è come cambiare la lingua materna: qualcosa di innaturale. Ma è anche vero che la nostra identità culturale, nella contemporaneità meticcia, assomiglia sempre più a un variopinto patchwork, in cui chi nasce a Roma, ha avuto educazione cattolica ed è stato marxista in gioventù - come me - può anche essere oggi un po' illuminista e un po' buddhista, prediligere i romanzieri israeliani, adorare la cucina giapponese, ascoltare musica caraibica. Occidente-Oriente possono realmente comunicare tra loro? Dai tempi dello Zen e della controcultura americana il pensiero orientale trapiantato in Occidente genera continui equivoci. Mentre la Chiesa condanna i contraccettivi o l'omosessualità, il buddhismo da noi è come un chewingum ad uso personale. Ma le religioni orientali vietano qualcosa, prevedono delle proibizioni? Antica questione. Kipling non credeva al dialogo tra Oriente e Occidente. Ma da allora qualcosa è cambiato. Lo scontro di civiltà è stato via via declinato in modi diversi. Credo che la biodiversità - dal punto di vista culturale - vada salvaguardata ma credo anche che delle nazioni prima o poi ci sbarazzeremo e poi con la globalizzazione le forme culturali non sono più legate a dei luoghi specifico. Forse ci sono molti più veri cristiani in Oriente che in Occidente ! Il buddhismo, nato in India, è fiorito in Sri Lanka e poi lungo la via della seta. Oggi ognuno può scegliere liberamente la religione a lui più congeniale. Se induismo o buddismo impongono divieti? La mia impressione è che, al contrario del cristianesimo, intreccino continuamente punto di vista etico e punto di vista pragmatico. Prenda l'aborto: sono eticamente contrario perché nega la vita ma non posso non pormi responsabilmente il problema della sovrappopolazione. Dichiararsi contro i contraccettivi è oscurantista. La non-violenza non è solo una ideologia ma un modo di vivere. Ogni giorno io "violento" qualcuno anche solo non facendolo esistere, come un mendicante lamentoso al semaforo di fronte al quale volto altrove la testa. Per Aldo Capitini la non-violenza è un impegno costante. È d'accordo? Sì, è uno stile di vita, anzi direi una visione, una visione originaria, dalla quale nascono poi tutte le nostre scelte pratiche. Quando dico che crea valore intendo dire che solo così saremo ricordati per qualcosa di giusto, lasceremo una memoria di noi positiva. Dà un sapore diverso a tutta la nostra vita, ad ogni nostro atto quotidiano. Ma oggi si celebra ovunque il contrario. Diceva amaramente il poeta inglese Auden: «Un uomo morto/che non ha mai causato morte ad altri/ raramente si merita una statua». Esattamente. Fin da bambini siamo abituati ad ammirare la forza. Chi sono gli eroi del nostro tempo? I terroristi, i gangster, i politici spregiudicati e guerrafondai. E poi ci dicono che la violenza è naturale, che paga, etc. Dunque, dobbiamo invertire la tendenza e creare un contromovimento sul piano educativo, formativo. Provare ad ammirare figure storiche non violente, promuovere la pace, che non è tanto un valore quanto una condizione della convivenza. Eppure la non violenza di Gandhi funziona solo con un nemico che rispetta le regole. Contro i nazisti allora e oggi contro il governo cinese, che reprime brutalmente la protesta tibetana, avrebbe qualche realistica chance? La non-violenza è solo testimonianza morale o strumento efficace di lotta? Entrambe. A parte il fatto che gli inglesi erano anche loro brutali, glielo assicuro. Certo tra gli inglesi si trovavano molti liberali, ma il punto è un altro: secondo me la non-violenza risveglia ovunque le coscienze, prima o poi. Anche oggi in Cina, o in tutti quei paesi dove si violano in diritti umani come la Birmania). Pensi che qualche anno fa ho guidato una marcia non-violenta di 5.000 giovani in Colombia attraverso la foresta fino al quartier generale delle temibili Farc, il movimento guerrigliero eversivo che neanche la Cia riusciva a localizzare! E abbiamo fatto liberare dei sequestrati. Lei è qui per presentare un libro su Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai associazione laica e importante scuola buddhista legata all'insegnamento del monaco Nichiren, diffusa in 190 paesi e ong dell'Onu. Secondo lei Ikeda, con la sua filosofia del dialogo, ispirata a Scheler e Buber è oggi il più degno continuatore di Gandhi? Sì, direi che si pone in una galleria ideale di spiriti illuminati, non-violenti: Martin Luther King, Mandela, un'ecologista come Petra Kelly, lo stesso Obama. Ultima domanda: se io voglio dialogare con te ma tu non vuoi dialogare con me che debbo fare? Una cosa soltanto: aspettare! Così come Giovanna D'Arco seppe aspettare che cambiasse il vento sopra il Reno.Poi l'altro cederà, ne sono certo, come sono certo che oggi c'è il sole. 28/04/2009

Torna all'inizio


* CARLI'S WAY (sezione: Laici e chierici)

( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

* CARLI'S WAY un giovane pd e il 25 aprile Caro direttore, sono uno studente quasi diciottene di Milano, iscritto al Partito democratico in quanto lo considero essere l'unica casa dei riformisti in grado di poter diventare un giorno, lo spero enormemente, un partito socialdemocratico. Ho partecipato ai festeggiamenti del 25 aprile insieme ai Giovani democratici. Durante la manifestazione ho notato più cose che mi hanno fatto riflettere. Gran parte dei manifestanti ci guardavano quasi come se non c'entrassimo con loro, stesso discorso per i giovani ebraici che hanno camminato al nostro fianco e, insieme con il solito tripudio di falci e martello, ho notato varie bandiere palestinesi. Allora mi sono domandato: che cosa vuol dire essere antifascisti? Vorrà dire essere comunisti, per forza di sinistra, antisemiti e filopalestinesi? No. Antifascista vuol dire essere contro quello che nel nostro Paese è stato un regime totalitario e violento, antifascista vuol dire credere nella democrazia e questo non esclude il fatto di poter appartenere a partiti non di sinistra per potersi dire tali. Ma se queste considerazioni le possiamo fare noi giovani, perché tanti adulti no? Niccolò Bertorelle il cavaliere ha fatto bene Bene ha fatto Silvio Berlusconi a partecipare alla manifestazione, cosa che ha messo un punto netto alle strumentalizzazioni della sinistra: perché non avrebbe dovuto farlo? Un voltagabbana come Fini ha rinnegato tutti principi che ispirano la destra, ha rinnegato Almirante che lo ha creato, solamente per arrivismo personale, forse spera che facendo il comunista venga eletto Presidente della Repubblica? A questo punto Berlusconi che non è stato mai fascista, come Fini, bene ha fatto a partecipare alla manifestazione del 25 aprile. Giuseppe Pezzella passi avanti democratici Berlusconi a festeggiare il 25 aprile, è un approdo che ogni democratico italiano dovrebbe salutare con rispetto e con soddisfazione. Giunge in ritardo, vero, ma va anche detto che in passato avrebbe ricevuto accese contestazioni da parte di chi si ritiene depositario del diritto di giudicare chi è e chi non è degno di sfilare. Bene ha fatto Franceschini a esortarlo/incalzarlo, bene ha fatto Berlusconi ad aderire. Due passi avanti per tutti noi. Paolo Francini auspicabile confessione Gentile direttore, immagino che in questi giorni qualche sacerdote avrà ricevuto, a un dipresso, questa confessione da qualche uomo politico cattolico: «Il rimorso, caro padre, il rimorso non mi dà pace. Non ho speso mai una sola parola affinché fossero applicate le norme antisimiche; mai una sola parola affinché gli edifici pubblici, le scuole, le case tutte fossero rese sicure. Altri erano i miei pensieri. E oggi tutti quei morti e quelle macerie in Abruzzo, mi tormentano. Non stia a darmi la penitenza, caro padre, ché so bene io che cosa devo fare. Chiederò scusa pubblicamente agli italiani, e lascerò per sempre la politica». Poi, il politico cattolico contrito, avrà dimenticato di eseguire la penitenza. Attilio Doni, Genova 28/04/2009

Torna all'inizio


Dove si documenta Morris quando scrive sul Papa? (sezione: Laici e chierici)

( da "Riformista, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Dove si documenta Morris quando scrive sul Papa? Molto probabilmente l'ambivalenza che continua a caratterizzare l'atteggiamento della Chiesa cattolica verso il popolo e lo Stato ebraico getterà una lunga ombra sulla visita di Papa Benedetto XVI in Terra Santa». Così scrive Benny Morris sul Sole 24 Ore di domenica 26 aprile. Molto probabilmente il pregiudizio e l'approssimazione che continuano a caratterizzare anche l'atteggiamento di alcuni "storici" getteranno un'ombra definitiva sull'obiettività con cui questi parlano della Chiesa cattolica e dei tentativi di dialogo con gli ebrei e con lo Stato di Israele che hanno contraddistinto gli ultimi Pontefici. Quali rassicurazioni di serenità e imparzialità di giudizio può infatti dare chi, facendo di mestiere lo storico, scrive che «Papa Giovanni XXIII si recò in visita in Israele»? Tutti sanno, almeno tutti coloro che si occupano di queste vicende sino a scriverene sui quotidiani, che il primo Vescovo di Roma a recarsi nello Stato ebraico fu Paolo VI nel gennaio 1964. E chissà quale fonte ha consultato Morris per scrivere poi che «Negli ultimi anni Benedetto XVI ha avviato il processo di canonizzazione di Pio XII». Non quelle da cui risulta che il 18 ottobre 1967, nove anni dopo la sua morte, ad aprire il processo diocesano per la causa di beatificazione e canonizzazione fu Paolo VI, il Papa lodato da Benny Morris in quello stesso articolo perché «pronunciò la dichiarazione "Nostra Aetate" dove rigettava l'accusa di deicidio, definiva "gli ebrei" come "carissimi a Dio" e proclamava il "grande patrimonio spirituale" comune a cristiani ed ebrei». La "Nostra Aetate" non era un gesto solitario di Paolo VI, ma un documento del Concilio Vaticano II e infatti il Papa la promulgò «unitamente ai Padri del Sacro Concilio a perpetua memoria». Definiva quindi, per usare le parole di Morris «l'atteggiamento della Chiesa cattolica»; ma questa, in fondo, è un'imprecisione, infierire non sarebbe caritatevole. 28/04/2009

Torna all'inizio


"cosa vuol dire salvezza - (segue dalla prima pagina) (sezione: Laici e chierici)

( da "Repubblica, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Pagina 43 - Cultura "COSA VUOL DIRE SALVEZZA La risposta del teologo alle critiche di enzo bianchi Mancuso: ecco perché non sono gnostico al di fuori della chiesa" "Si dice che amerei sentirmi eterodosso Ma ciò che desidero è la trasparenza. E so che certi miei pensieri non sono allineati alla dottrina ufficiale" "Ogni uomo che vive nello spirito della verità entra nel divino ed è salvo" "Si scambia per gnosi l´esercizio della libertà di coscienza" (SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) Ora Enzo Bianchi su Famiglia cristiana scrive: "Quanto a Mancuso, teologo che ama definirsi eterodosso, occorre riconoscere che le domande che pone nei suoi scritti sono urgenti e necessitano di una risposta da parte della teologia cattolica e della Chiesa, ma, a mio giudizio, le risoluzioni che propone Mancuso si collocano nello spazio della gnosi, in cui la storia è di per sé storia di salvezza e in cui non c´è da parte di Dio, né rivelazione, né grazia". Bianchi continua dicendo che nel mio ultimo libro (Disputa su Dio e dintorni, insieme a Corrado Augias) vi sono affermazioni che "correggono la gnosi presente nel precedente" (L´anima e il suo destino) che però "restano deboli". E conclude: "Il regno dei cieli non è l´equivalente del regno delle idee di Platone o del regno dei fini di Kant, come afferma il nostro teologo". Quanto al fatto che amerei definirmi eterodosso, dico semplicemente che ciò che amo è la trasparenza, e siccome so che certi miei pensieri non sono allineati alla dottrina ufficiale, lo dichiaro io per primo, per onestà ai lettori. Tutto qui. Vorrei però precisare che se talora metto in discussione la dottrina ufficiale è per amore della coerenza e della logica, perché condivido la prospettiva secondo cui nel cristianesimo il posto d´onore spetta all´affermazione "in principio era il logos", e laddove non vedo rispettato il primato del logos, esercito la mia coscienza perché lo sia. Quanto all´accusa di gnosi, ripeto a Bianchi ciò che replicai a Forte, cioè che non ha fondamento. Lo gnosticismo infatti si basa su tre principi fondamentali: 1) è la conoscenza che salva; 2) questa conoscenza è rivelata a pochi da un inviato divino rivelatore e redentore; 3) il contenuto della conoscenza è la distanza del mondo da Dio all´insegna della più acuta contrapposizione materia-spirito. Al contrario io sostengo che: 1) è la giustizia che salva; 2) la giustizia può essere attuata da ogni uomo, dentro o fuori la Chiesa, essendo legata alla logica della creazione; 3) la creazione è il cardine teologico decisivo e tra materia e spirito non c´è alcuna contrapposizione. Mentre la gnosi è una dottrina segreta riservata a pochi dalla cui conoscenza dipende la salvezza, io all´opposto lego la salvezza alla pratica della giustizia, come sostiene Gesù in Matteo 25 e in numerosi altri passi. Mentre la gnosi consiste in una totale svalutazione della natura, attribuita a un Dio minore e malvagio, io all´opposto faccio della creazione il trattato teologico decisivo e dell´adesione alla sua logica il principio salvifico. Bianchi però dice che sono gnostico. Perché un tale abbaglio? Perché scambia per gnosi l´esercizio della libertà di coscienza a livello teologico. Ma nel richiamo di Bianchi alla "storia della salvezza" è in gioco soprattutto lo statuto della salvezza. Per secoli si è creduto che solo il cattolicesimo offrisse la salvezza agli uomini e che tutti i non cattolici ne sarebbero stati esclusi all´insegna dell´assioma "extra ecclesiam nulla salus" (fuori della Chiesa non c´è salvezza). So bene che Bianchi non condivide questa angusta prospettiva, lui che iniziò il suo impegno sul fronte dell´ecumenismo quando io ancora giocavo all´oratorio, e del resto quasi nessuno nella Chiesa di oggi la condivide. Mi permetto però di ricordargli questo passo di Simone Weil: "La credenza che un uomo possa essere salvato fuori della Chiesa visibile esige che tutti gli elementi della fede siano ripensati daccapo, pena l´incoerenza completa. Perché l´intero edificio è costruito attorno all´affermazione contraria, che oggi quasi nessuno oserebbe sostenere. Eppure non si vuole ancora riconoscere la necessità di una simile revisione. Ci si sottrae ad essa con miserabili artifizi. Si mascherano le sconnessioni con saldature fittizie, con salti logici clamorosi". Bianchi non me ne voglia, ma non posso fare a meno di inserire tra i salti logici clamorosi anche l´attribuzione di gnosticismo a un pensiero come il mio che ne è il più convinto avversario. Il punto è esattamente il nesso salvezza-storia. Per la visione cristiana tradizionale (derivante da san Paolo e difesa da Bianchi) la salvezza è legata all´evento storico di duemila anni, è storia della salvezza, ed è quindi inevitabile che tutti coloro che a quel singolo evento storico non partecipano (cioè la gran parte dell´umanità visto che la specie Homo sapiens ha origine 160.000 anni fa) ne vengano esclusi. Da qui extra ecclesiam nulla salus. Non erano cattivi i padri della Chiesa, gli scolastici, i papi e i monaci che per secoli sostenevano questo assioma. Erano semplicemente coerenti con l´impostazione che lega la salvezza a una storia particolare. Se infatti la salvezza viene da una storia particolare, o si partecipa a quella storia (partecipazione garantita dalla Chiesa e dai suoi sacramenti) o non si è salvi. La salvezza pensata in dipendenza da un evento storico produce necessariamente la teologia dell´extra ecclesiam nulla salus. Oggi si rifiuta questa teologia angusta e si ritiene che la salvezza non sia riservata ai soli cattolici. Perfetto. Ma allora come continuare a sostenere la dipendenza della salvezza da una storia particolare? Lo si può fare solo a prezzo di "miserabili artifizi", "saldature fittizie", "salti logici clamorosi". In realtà, se si vuole parlare con fondamento della salvezza (cioè della partecipazione all´eternità divina), occorre superare la superstizione della cronologia e comprendere l´insegnamento di Gesù: "Dio è spirito e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità" (Giovanni 4,24). Vale a dire: ogni essere umano che nella sua coscienza e nel suo cuore vive nello spirito della verità (la cui esperienza più alta si chiama pratica del bene e della giustizia) entra nella dimensione peculiare del divino e quindi è salvo, si tratti di un uomo dell´età della pietra, di un antico egizio, di un ebreo o di un indù di oggi. In questa prospettiva, contrariamente alla gnosi e al cristianesimo paolino che sostengono la necessità per la salvezza di una rivelazione particolare, io sostengo (come Bianchi rileva esattamente, ma sbagliando nel dire che si tratta di gnosi perché ne è l´esatto contrario) che ogni momento della storia è capace di salvezza. E quindi, a differenza di chi lega la salvezza a una storia particolare, io posso rifiutare in perfetta coerenza la teologia dell´extra ecclesiam nulla salus in quanto nemica degli uomini e incapace di comprendere la paternità universale di Dio. Ringrazio infine Enzo Bianchi (illustre collega all´Università San Raffaele nonché amico da lunga data) per aver riconosciuto che sollevo domande "urgenti che necessitano di una risposta da parte della teologia cattolica e della Chiesa", ma sarebbe interessante capire come fa lui a tenere insieme una salvezza universale con una storia particolare. Perché una cosa deve essere chiara: dire che "il regno dei cieli non è l´equivalente del regno delle idee di Platone o del regno dei fini di Kant" significa riproporre in versione aggiornata la medesima pretesa ecclesiastica dell´extra ecclesiam nulla salus.

Torna all'inizio


Corsa a Palazzo Vecchio il giorno dei testimonial (sezione: Laici e chierici)

( da "Manifesto, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

FIRENZE · In città Furio Colombo per Spini e Paola Binetti per Renzi Corsa a Palazzo Vecchio il giorno dei testimonial Riccardo Chiari Le elezioni comunali si avvicinano, i candidati sindaci presentano i loro testimonial. Così accade che, nello stesso giorno, arrivino sulla rive dell'Arno due personaggi diventati famosi nelle ultime stagioni politiche. Da una parte la deputata Paola Binetti, portavoce dei cosiddetti teocon del Pd, ferma sostenitrice nei fatti dei dettami vaticani, sia in merito alla fecondazione assistita che sulle unioni civili. Dall'altra Furio Colombo, una vita - assai intensa - di (gran) giornalista ma anche di responsabile relazioni esterne in Usa per la Fiat di Gianni Agnelli, più recentemente direttore dell'Unità, fiero antiberlusconiano e oggi deputato anche lui del gran partito democratico. Due esponenti del Pd, che sulle elezioni fiorentine hanno però idee diverse. Con Paola Binetti che applaude Matteo Renzi, mentre Furio Colombo sostiene Valdo Spini. Precedenza alla signora, che arriva in città complice un incontro dal titolo "Capolinea e dintorni. Fine vita e caso Englaro". Quando le chiedono cosa pensi della corsa a Palazzo Vecchio, lei non si fa pregare: "Trovo che Matteo Renzi sia una splendida espressione del Pd che io vorrei. È capace di fare davvero sintesi tra una cultura cattolica e una laica. Il partito democratico che ho in mente assomiglia più a Renzi che ad altre cose. Matteo è coraggioso, giovane e capace di andare anche controcorrente. Contro un sistema. Capace di assumere su di sè una responsabilità che va oltre il tempo. Ha già dimostrato, negli anni da presidente della Provincia di Firenze, di essere in grado di riuscire ad ottenere soluzioni di alta mediazione, senza per questo rinunciare a principi e valori". Sulle capacità di mediazione del giovin signore di Rignano sull'Arno magari ci sarebbe da discutere, vedi il caso del licenziamento a freddo nel ferragosto 2005 degli assessori provinciali Marzia Monciatti e Mauro Romanelli. Comunque sia l'onorevole Binetti non ha dubbi e, anche da rutelliana, sostiene senza esitazioni il collega di partito e di corrente. Nel ruolo dell'eretico c'è invece Furio Colombo, ieri in città per una iniziativa a sostegno del suo candidato sindaco preferito, cioè il socialista anch'esso eretico (ma lui o gli altri? ndr) Valdo Spini: "Sono venuto a Firenze per confermare il mio sostegno per Spini - spiega Colombo - perché mi interessano candidati con un vero passato e un vero curriculum, che hanno fatto cose importanti per ragioni importanti in cui continuare a credere". A seguire un passaggio "internazionale" dell'ex direttore dell'Unità: "A me importa molto, in una città come Firenze che è costantemente sotto esame - penso a Parigi, penso a New York - che queste elezioni non appaiano povere e disadorne, come sarebbero state senza la candidatura di Spini. Una candidatura che restituisce senso politico al voto. Da un lato contro una destra prepotente e di plastica, dall'altro per riportare tutto ciò che è sinistra democratica ad essere di nuovo la voce mancante di tanti cittadini che credono nella Costituzione. Tutto ciò prenderà il posto di definizioni vaporose e incomprensibili come l'elogio del moderatismo". Conclusioni: tutto si può dire del Pd, meno che non ci sia una quotidiana, frizzante e oggettivamente democratica discussione interna su temi grandi e piccoli della politica e della società. Compreso quale sia il miglior sindaco possibile per la città del giglio.

Torna all'inizio


in AGENDA.. (sezione: Laici e chierici)

( da "Manifesto, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

in AGENDA UN¼ALTRO PROVINCIA Massimo Gatti, candidato presidente per la Provincia di Milano della coalizione «Un'altra provincia» formata da Prc, Pdci, gruppo Dario Fo, si presenta e presenta la proposta della sua coalizione. CIRCOLO SALVADANEE' ,via De Amicis 7, ore 20,30 PAROLE E PAGINE CIRCOLO GIORDANO BRUNO , via Bagutta 12, ore 21: una serata di discussione sulla resistenza partendo dai libri «Diario di Bulow» e «La mia corsa a tappe- numero 63783 a Mauthausen». LIBRERIA ARCHIVI DEL '900 , via Montevideo 9, ore 18: mito e quotidianità nel libro di Andrea Marzorati «Cose». CROCE ROSSA PROVINCIALE , via Pucci 7, ore 21: Matteo Schianchi presenta un libro sulla diversità, «La terza nazione del mondo, i disabili tra pregiudizio e realtà». FELTRINELLI , piazza Duomo, ore 18: incontro con Angus Maddison per la presentazione del suo libro «L'economia mondiale dall'anno uno al 2030». CASA DELLA CULTURA , via Borgogna 3, ore 18: Ferruccio Capelli, Fabio Minazzi e Fulvio Papi discutono con l'autore Fabio Merlini del suo libro «L'effi cienza insignifi cante». FNAC , via Torino, ore 18: Michele Trasi e Andrea Zabiello parlano del loro libro «Guerrilla Gardening», un metodo pacifi co per combattere il degrado urbano. FELTRINELLI , via Manzoni 12, ore 18: Nedo Fiano parla con Gad Lerner del suo libro «Il passato ritorna». CIRCOLO DELLA STAMPA , corso di porta Venezia 16, ore 18,30: Piero Ottone presenta il suo libro «Italia mia», il paese che abbiamo sognato e che non c'è. FELTRINELLI , corso Buenos Aires 33 ore 18: Nino Luca presenta il suo libro «Parentopoli». BRESSO , Auditorium Pertini, via Bologna 38, ore 20,45: Marco Scarpati presenta il suo libro «Il rumore dell'erba che cresce». ALTRINCONTRI CASA DELLA PACE , via Ulisse Dini 7, ore 10-17: il centro italiano Aiuti all'infanzia e la rivista «Solidarietà internazionale» del Cispi, organizzano un seminario sul tema «L'approccio basato sui diritti dell'infanzia nei progetti di cooperazione», relatori Guido Barbera, Daniela Invernizzi, Paola Crestani, Mike Delens, Pia Blandano. ASSOCIAZIONE SUD , via Corsico 5, ore 21: per il ciclo «Fuori di tesi», Federico Vozzi parla della sua tesi «Resource: human», reportage sull'accesso al mondo del lavoro in Italia e in Europa. ISPI , Palazzo Clerici, via Clerici 5, ore 18: Elisa Giunchi dell'università Statale di Milano insieme a Riccarco Redaelli della Cattolica, Anna Vanzan dello Iulm e Farian Sabahi dell'università di Torino parla di «Iran, elezioni a 30 anni dalla rivoluzione khomeinista». CRAL , via Bezzecca 24, ore 15,30: «Servizi sociali a Milano: quale futuro?», convegno e dibattito su piani di zona, esternalizzazione dei servizi, accreditamento e voucher, segretariato sociale e accesso ai servizi organizzato dalla Cgil Funzione Pubblica, intervengono Antonio Lareno, Marzia Oggiano, Basilio Rizzo, Patrizia Quartieri, Modesto Prosperi e Adriano Sgrò. INZAGO , Auditorium Centro Culturale De André, via Piola 10m ore 21: il circolo «Che Guevara» di RIfondazioen comunista organizza una serata per discutere di crisi economica e del ruolo delle amministrazioni locali, interviene Bruno Casati, ex assessore provinciale alle politiche del lavoro.

Torna all'inizio


Bocciata l'ora di religione, a scuola vince l'etica (sezione: Laici e chierici)

( da "Manifesto, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

BERLINO Al referendum col 51,3% passa il «no» Bocciata l'ora di religione, a scuola vince l'etica Guido Ambrosino BERLINO «Grazie a Dio!», titola la libertaria Tageszeitung: il tentativo di rafforzare la presenza delle chiese nella scuola berlinese è stato respinto. Chiamati a pronunciarsi con un referendum, gli abitanti della capitale hanno bocciato la proposta di introdurre l'obbligo di scegliere tra l'insegnamento laico dell'etica o un corso di religione confessionale, come opzioni alla pari. La proposta avrebbe rafforzato l'insegnamento della religione, adesso facoltativo, dandogli lo status di materia curricolare, con voto in pagella e insegnanti di ruolo (ora sono assunti dalle comunità religiose, il Land contribuisce per il 90% alle spese). Avrebbe inoltre ridotto il ruolo dell'insegnamento laico dell'etica, che dal 2006 è materia obbligatoria per tutti, tra i 13 e i 15 anni. Contro il progetto «Pro religione» (appoggiato dalle chiese evangelica e cattolica, dalla Cdu e dalla Fdp, e sponsorizzato dai quotidiani del gruppo Springer) hanno votato 365.609 berlinesi (51,3%), a favore 346.199 (48,5%). I no hanno vinto per circa 20mila voti. La grande maggioranza è rimasta a casa, o ha approfittato della bella giornata per andare a spasso, forse perché «indifferente», o perché, pur d'accordo col regolamento attuale, non credeva che convenisse scomodarsi per difenderlo. Dei 2,4 milioni di iscritti alle liste elettorali, hanno votato solo 713.288, il 29,2%. Neanche le chiese hanno mobilitato tutto il loro potenziale. I «sì», oltre a soccombere ai «no», hanno mancato alla grande il quorum. Per vincere occorreva il consenso di almeno un quarto degli aventi diritto al voto, dunque 611.422 voti: se ne sono raggiunti poco più della metà. Su cento potenziali elettori, solo 14,2 si sono pronunciati per avere «più religione» nella scuola. Da sempre sospetta alla provincia tedesca come capitale «atea», Berlino ha difeso la sua fama. Su 3,4 milioni di abitanti, ben 2,2 milioni, il 65%, dichiarano di non appartenere a una chiesa. Su scala federale la proporzione è inversa. Su una popolazione di 82,5 milioni, circa il 70% si dice credente (compresi 3,3 milioni di musulmani). Due terzi dei tedeschi si professano cattolici o evangelici, rispettivamente 26 e 25,4 milioni. A Berlino le due maggiori confessioni cristiane comprendono meno di un terzo della popolazione: gli evangelici il 20% (689.000), i cattolici il 9% (318.492). Seguiti da 216.270 musulmani (6%), 25.000 cristiani russo-ortodossi, 11.849 ebrei e decine di denominazioni minori. La presenza delle chiese si concentra nei quartieri occidentali, mentre nei quartieri che vent'anni fa erano all'est del muro pesa l'eredità areligiosa della Rdt. Così, mentre nei quartieri occidentali prevalgono i sì, con punte del 66,3% a Zehlendorf o del 60,5% a Charlottenburg, a est stravincono i no, con quote del 78,4% a Lichtenberg o del 77% a Marzahn. La geografia del voto ricalca il vecchio tracciato del Muro. Con l'anomalia dell'occidentale Kreuzberg, quartiere multiculturale e di sinistra, che si comporta come i distretti dell'est, bocciando «Pro Reli» con il 72,7%. In una città per due terzi agnostica, i corsi di religione raggiungono meno della metà degli scolari. La scuola, senza farsi carico del reclutamento degli insegnanti, mette a disposizione le aule a ogni confessione e «comunità di pensiero» che dia garanzie di continuità e abbia personalità giuridica. Nel 2008, su un totale di 328.380 allievi, 88.367 seguivano corsi di religione evangelica, 44.758 quelli di etica e educazione civica organizzati dai laici dell'Unione umanistica, 25.444 i corsi cattolici, 4.471 quelli della Federazione islamica (gli allievi islamici sono molti di più, ma non tutti si riconoscono nella federazione e mancano ancora insegnanti qualificati). Ci sono anche corsi ebraici, frequentati da 788 ragazzi, e buddisti, con 69 allievi. In un panorama così frammentato si sentiva l'esigenza di un momento di riflessione comune, che mettesse insieme i ragazzi invece di separarli con criteri confessionali. Da qui - accanto all'insegnamento confessionale facoltativo - è nato l'esperimento dei corsi di etica, limitato ai primi tre anni delle superiori. A partire dall'esperienza dei ragazzi («Come viviamo?« «È giusto il nostro modo di vivere?»), si affrontano sei blocchi tematici: 1. Identità, amicizia e felicità; 2. Libertà, responsabilità e solidarietà; 3. Discriminazione, violenza e tolleranza; 4. Uguaglianza, diritto e giustizia; 5. Colpa, dovere e coscienza; 6. Conoscenza, speranza e fede. Fanno da filo conduttore i diritti dell'uomo e le regole della costituzione.

Torna all'inizio


L'OTTO PER MILLE, IL MALIGNO E LA CHIESA CATTOLICA (sezione: Laici e chierici)

( da "Manifesto, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

INTERVENTO L'OTTO PER MILLE, IL MALIGNO E LA CHIESA CATTOLICA Nicola Fiorita Ai tanti piccoli misteri della nostra vita occorrerà aggiungere quello dell'otto per mille, oggetto di grandi entusiasmi sin dalla sua nascita e ancora oggi presentato come un sistema efficace, buono e giusto, quando invece si è rivelato discriminatorio, inadeguato e del tutto irragionevole. Basterà ricordare che questo sistema avrebbe potuto garantire un eguale trattamento delle confessioni religiose e invece esclude tutti i gruppi (dall'Islam alle organizzazioni ateistiche) che non hanno un'intesa con lo Stato; che esso doveva fondarsi sulla volontarietà dei contribuenti mentre, al contrario, il gettito viene ripartito anche in assenza di ogni indicazione da parte del cittadino e, infine, che la maggior parte dei contribuenti preferisce non esprimere alcuna scelta, dimostrando così di rifiutare, o di non conoscere, il sistema. Ma c'è di più: la possibilità per ogni cittadino di destinare allo Stato l'otto per mille è vanificata dal disinteresse che l'apparato pubblico ha dimostrato verso queste somme, dall'opacità del loro impiego, dall'incredibile circostanza che esse vengano a volte utilizzate per finalità religiose. L'incrocio di questi dati produce un risultato davvero perverso. La progressiva diminuzione di coloro che barrano la casella dell'otto per mille ha prodotto un vorticoso aumento dei soldi ricevuti dalla Chiesa cattolica, che riesce a capitalizzare al massimo (anche in questo settore) l'astensione dei cittadini. In virtù della ripartizione delle scelte non espresse in proporzione a quelle espresse, la Chiesa con il 34% di indicazioni in suo favore raccoglie quasi l'87% del gettito complessivo. Se guardiamo al vangelo («il vostro parlare sia si si, no no, ciò che è in più viene dal maligno») dobbiamo concludere che dal maligno provengono circa 500 milioni di euro all'anno, ovvero la differenza che corre tra quel che riceve in concreto la Chiesa e quel che riceverebbe se il silenzio del contribuente lasciasse i soldi nelle disponibilità del suo proprietario (il cittadino prima di pagare l'Irpef, lo Stato dopo). La Chiesa cattolica riceve circa un miliardo di euro all'anno da parte dello Stato con incrementi astronomici (più del 100%) rispetto ai primi anni di funzionamento del sistema; un aumento che non trova riscontro in nessun'altra voce del bilancio statale e che non è giustificabile in un'epoca di sacrifici pubblici e privati. A fronte di questa abnorme situazione provo ad indicare tre rimedi. 1. È opportuno che la Commissione paritetica, istituzionalmente incaricata di monitorare il funzionamento di questo sistema, provveda a ridurre la quota dell'Irpef destinata a sostenere i gruppi religiosi, riportando il sostegno dello Stato a cifre ragionevoli. 2. Poiché le somme ricevute da tutte le confessioni sono largamente superiori alle loro necessità sarebbe possibile ipotizzare una moratoria dell'otto per mille, destinando quest'anno il gettito corrispondente (circa un miliardo e 400 milioni di euro) alle popolazioni abruzzesi. 3. Laddove non fosse possibile acquisire il consenso delle altre parti, lo Stato potrebbe comunque impegnarsi a destinare la propria quota di otto per mille al medesimo fine, indicando ai cittadini la possibilità di indirizzare, attraverso l'apparato pubblico, una parte delle loro tasse ad uno scopo così meritorio. Il recupero di risorse consistenti, l'impulso verso una sana concorrenza che intacchi il monopolio cattolico e la riduzione degli ingenti contributi economici che le gerarchie ecclesiastiche hanno utilizzato in questi anni per imbrigliare la vitalità del mondo cattolico e costruire una nuova egemonia sociale sono gli obiettivi che queste, pur minime, proposte permetterebbero di realizzare senza dover attendere l'improbabile superamento del sistema vigente.

Torna all'inizio


Illuminazione pubblica, pulizia delle strade, buche pericolose: presentata una ricerca effettuata su un campione di 601 romani (sezione: Laici e chierici)

( da "Messaggero, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Martedì 28 Aprile 2009 Chiudi Illuminazione pubblica, pulizia delle strade, buche pericolose: presentata una ricerca effettuata su un campione di 601 romani

Torna all'inizio


All'ideologia vetero femminista non interessano le donne islamiche (sezione: Laici e chierici)

( da "EUROPA ON-LINE" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Articolo Sei in Lettere 28 aprile 2009 All'ideologia vetero femminista non interessano le donne islamiche Cara Europa, domenica i due più diffusi quotidiani del paese hanno posto il problema della liberazione delle donne dalle oppressioni maschili dell'Islam, almeno nelle terre (Pakistan, Afghanistan) dove gli occidentali sono più impegnati militarmente. In Iraq e in Libano mi sembra che i costumi siano felicemente laici e il problema della liberazione femminile si ponga molto meno, almeno per ora. Insisto quindi nel riproporvi la domanda alla quale gentilmente avete risposto nella rubrica Lettere del 18 aprile, sul perché teniamo soldati in Afghanistan a veder fucilare giovani o meno giovani coppie di amanti che tentano di sottrarsi al medioevo. Avete avuto riscontro dai politici italiani, Farnesina, Difesa o altro? ALMERINDA ALESSI, GENOVA Nessun riscontro, cara signora. Ai politici italiani non glie ne può fregare di meno se le ragazze islamiche vengono deturpate a scuola col vetriolo (l'analfabetismo è la base di ogni ordine autoritario-religioso), se alle donne è reso obbligatorio subire lo stupro da parte dei mariti (accade impunemente anche in Italia, dove nove stupri su dieci avvengono in famiglia e non finiscono sui giornali); o vengono lapidate o fucilate se si sottraggono all'autorità paterna o maritale o se commettono adulterio: anche da noi, fino a qualche decennio fa, c'erano il delitto d'onore, il carcere per il solo adulterio femminile, lo stupro come delitto contro la morale e non contro la persona. Voglio dire che, fino alla rivoluzione femminista, eravamo islamici anche noi. Poi c'è stata la rivoluzione che ha travolto in pochi anni millenni di schiavismo. Dico millenni perché, ancor prima delle pruriginose morbosità cristiane, c'erano state quelle greco- romane: legga, se vuole, l'ultima testimonianza di Eva Canterella (Dammi mille baci, ed. Feltrinelli), dove al solito Marziale («La moglie, Prisco, sia soggetta al marito/è la sola eguaglianza possibile fra i due») facevano da contraltare le cacce ai gladiatori di matrone a Roma e di ragazze a Pompei, come ci dicono sempre più gli scavi nelle caserme. Tornando alle nostre femministe, dopo la parentesi di duemila anni fra il Vesuvio e il Sessantotto, «il movimento femminista è andato in bancarotta», come ha lamentato al Corriere la celebre Ayaan Hirsi Alì, quarantenne somala naturalizzata olandese, infibulata a 5 anni, approdata alla libertà occidentale e diventata deputata dei Paesi Bassi prima che anche questi fossero travolti dalla viltà, sceneggiatrice del film di Theo Van Gogh, Submission, costato la vita al regista e la fuga in America dell'ex deputata somalo-olandese. La generazione femminista dell'Occidente ha conquistato per se tutte le libertà, grazie al contesto di una rivoluzione sessantottina partita dagli studenti maschi con la partecipazione di studentesse che non perdevano gran tempo con la diatriba (successiva) della differenza e della separatezza. Oggi le femministe hanno smesso di lottare perché, entrate nel potere, ne sono diventate funzionarie: al più di preoccupano di ulteriori assetti interni al potere e di conciliare maternità e carriera. Ma, quanto a riempire le piazze per la libertà di donne che vengono schiavizzate e uccise in metà del mondo e nei nostri stessi paesi fra gli immigrati, proprio non se ne parla. E sa perché? Perché l'ideologia che allora mosse le femministe era, come quella di tutto il Movimento, antioccidentale, anticapitalista, antiborghese e terzomondista. Ora che contemplano proprio nel terzo mondo il baluardo dell'antifemminismo e della disuguaglianza sessuale e sociale, non sono più stimolate alla lotta: una cosa è combattere contro il Sim (Stato imperialista delle multinazionali) una cosa contro le tribù dell'Asia o dell'Africa, la sharia, la moschea, il totem. Forza dunque a infibulare, vetrioleggiare, lapidare, impiccare, fucilare; e magari a spiegare che il "vero Islam" non è per la violenza alle donne. Non lo fosse il "vero Cristianesimo". Ma, guarda caso, per duemila anni ce n'è stata senza limiti. E ce n'è ancora. Federico Orlando

Torna all'inizio


CITTÀ DEL VATICANO - Si è presentato in Vaticano tenendo per mano un bimbo biondo che ha r... (sezione: Laici e chierici)

( da "Messaggero, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Martedì 28 Aprile 2009 Chiudi CITTÀ DEL VATICANO - Si è presentato in Vaticano tenendo per mano un bimbo biondo che ha regalato al papa un abbecedario (nella foto), e ha invitato Benedetto XVI in Bielorussia, «se Dio vorrà». Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, ateo dichiarato e additato dai critici quale l'ultimo dittatore dell'ex impero sovietico, ha voluto mostrare oggi al pontefice, nel suo primo tour diplomatico dopo anni di isolamento, il volto quieto di un padre e il suo incoraggiamento al dialogo tra cattolici e ortodossi. Nel corso della visita in programma anche incontri con Berlusconi e Frattini. Papa Ratzinger gli ha concesso ben venticinque minuti di colloquio privato, non poco per essere il capo di un piccolo Stato, ma non abbastanza, tuttavia, per essere interpretato necessariamente come un'apertura di credito. Il papa, si sa, riceve tutti i capi di Stato, e il comunicato finale non si sbilancia troppo nei giudizi. Le conversazioni - si legge nella nota ufficiale diffusa dalla Santa Sede dopo l'incontro - si sono svolte in un «clima positivo». Al centro dei colloqui - aggiunge la nota - le «questioni attinenti al rapporto tra fede e ragione e al dialogo interconfessionale e interculturale», oltre a «temi di carattere internazionale legati alla promozione della pace e dell'autentico progresso dell'umanità». Sono state affrontate, inoltre, «alcune problematiche interne del Paese, argomenti concernenti la Chiesa cattolica in Bielorussia e le prospettive di approfondimento della collaborazione tra le due parti». Infine, è stata «rilevata la pacifica convivenza che caratterizza le relazioni tra la comunità cattolica e ortodossa, nonché con le altre confessioni religiose». I cattolici in Bielorussia sono circa il 15 per cento mentre il 25 per cento della popolazione si dichiara ateo, come in molti paesi ex comunisti. Il 60 per cento della popolazione è di fede ortodossa, e la chiesa bielorussa dipende dal Patriarca di tutte le Russie. Lo stesso Lukashenko si è definito in passato un «ateo ortodosso» e, recentemente, ha dato la sua disponibilità a fare da intermediario per un incontro tra Benedetto XVI e il nuovo patriarca di Mosca, Kirill. Un incontro che Lukashenko vorrebbe ospitare proprio a Minsk, la sua capitale, perché - ha spiegato a suo tempo - «è al centro dell'Europa» e rappresenta «un'isola di tolleranza tra diverse religioni». Una proposta, quella di Lukashenko, che non ha entusiasmato la chiesa ortodossa bielorussa, sul cui giudizio pesa ancora la questione degli uniati cattolici, da secoli accusati di proselitismo. Mesi fa il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, è stato in Bielorussia a sondare il terreno.

Torna all'inizio


Franceschini non chiude alla ricandidatura (sezione: Laici e chierici)

( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Corriere della Sera sezione: Politica data: 28/04/2009 - pag: 14 Democratici Bettini torna in campo alla guida dei veltroniani ex ds: noi con il segretario anche se la nostra generosità fosse unilaterale Franceschini non chiude alla ricandidatura «Io ancora leader? Ho già detto no, ma sarebbe legittimo. Colpa mia se va male alle Europee» ROMA Il treno di Dario Franceschini parte da Eboli, luogo simbolico di un «Sud tradito da Berlusconi». Una carrozza, però, è rimasta parcheggiata a Roma, nel tempio di Adriano, là dove si consumò l'addio di Walter Veltroni. A guidarla è Goffredo Bettini che, insieme a un manipolo di ex diessini, si toglie qualche sassolino dalla scarpa contro il leader che non lo ha candidato capolista alle Europee. E che a Porta a Porta, non senza lasciare qualche margine all'interpretazione, torna sulla sua volontà di non ricandidarsi: «Non ho cambiato idea. L'ho già detto e non rispondo più a questa domanda. Ma lo statuto non lo impedisce e sarebbe legittimo». «Un tavolo tutto rosso e tutto laico», definisce il consesso del Tempio Enrico Gasbarra, scherzosamente ma non troppo. Ci sono gli ex diessini Michele Meta e Roberto Morassut e i laicissimi Paola Concia e Ignazio Marino. Affiora il dubbio che, con i «Democratici in rete» di Meta, sia nata una nuova corrente. A smentirlo, ma anche a evocarlo, ci pensa Gasbarra: «Questa non è una corrente, ma una riunione di uomini liberi». Ed ecco dunque Bettini, che dichiara rotto il fronte dei veltroniani: una parte (vedi Tonini) resta fedele a Franceschini, un'altra, ex diessina, si arma contro «l'egemonia democristiana». Bettini esordisce con una frecciata: «Lo sforzo di Franceschini va sostenuto con generosità, anche se dovesse essere unilaterale ». Il tutto, però, con un occhio al Congresso di ottobre: «Spero che nessuno covi la temerarietà di volerlo rinviare ancora». Di fronte al «dilagare del populismo berlusconiano », servirebbe un partito ambizioso: «Altrimenti meglio tornare ognuno nelle proprie case». Bettini ripercorre la scommessa veltroniana della «vocazione maggioritaria», che doveva evitare al Pd di ridursi a «sensale di uno schieramento variopinto, come accadde ai Ds nell'Unione». Così non è stato, per il peso delle correnti e per lo scarso tesseramento, «che non è un problema tecnico, ma il frutto di un'impostazione respingente ». Ma anche perché Veltroni, di cui Bettini è stato il braccio destro, aveva perso lo slancio: «Nell'ultima fase mi sembrava più il responsabile mediatore delle sensibilità di ognuno, piuttosto che il Veltroni del Lingotto. Sembrava più il Prodi dell'Unione che il profeta di una nuova Italia». Poi un sarcasmo amaro contro il nuovo corso: «Diciamoci la verità: il compromesso storico ha avuto una sua tragica grandezza con Moro e Berlinguer. Con Bettini, Migliavacca, Franceschini e Fioroni sarebbe semplicemente grottesco». Analisi che Franceschini, alle prese con il suo minitour in treno, non può permettersi, con le elezioni alle porte. Da Eboli, attacca Berlusconi sul Mezzogiorno: «Il Sud non deve pagare il prezzo della crisi». Poi propone un piano per 100 mila diplomati e laureati del Mezzogiorno, stage formativi a 400 euro al mese per sei mesi. A «Porta a Porta» Franceschini torna su Di Pietro: «Smetta di farci la guerra o perderemo ». Per decidere sull'alleanza c'è tempo: «Decideremo nel 2013». Sulle Europee, risponde alle critiche: «Mi prendo tutta la responsabilità delle liste e di un risultato negativo ». Poi scherza: «La voglio sparare grossa come fa Berlusconi: siamo al 94 per cento». Alessandro Trocino In treno al Sud Bagno di folla ieri per Dario Franceschini alla stazione di Pontecagnano, in provincia di Salerno (Foto Tanopress)

Torna all'inizio


Le scuole private nella lista dei beni di lusso per il fisco (sezione: Laici e chierici)

( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 28/04/2009 - pag: 20 Lotta all'evasione Secondo l'Agenzia delle entrate sono indice di ricchezza Le scuole private nella lista dei beni di lusso per il fisco I genitori degli istituti cattolici: è roba da Soviet ROMA Le scuole paritarie insorgono contro il «Decalogo » antievasione messo a punto dall'Agenzia delle Entrate, che individua nelle scuole definite «private», un «servizio di lusso», e quindi un indicatore attendibile di ricchezza. Da controllare con attenzione e confrontare con la dichiarazione dei redditi, per stanare i ricchi che evadono le tasse, anche con la ricerca a tappeto di informazioni. Con lo stesso meccanismo, dunque, con cui la Guardia di finanza, il braccio operativo dell'Agenzia delle Entrate, si appresta a acquisire i dati dei clienti dei concessionari delle auto di lusso, dei cantieri navali, ma anche, si legge nella circolare del 9 aprile scorso, di «porti turistici, circoli esclusivi, centri benessere e agenzie di viaggio». È solo un affinamento del metodo di analisi degli agenti del fisco, perché i vecchi parametri del 1992, le banche dati classiche, non tengono il passo della furbizia in un Paese dove, come ricorda spesso il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, solo 15 mila contribuenti dichiarano più di 300 mila euro, ma si immatricolano 250 mila auto di lusso all'anno. «Usi e abitudini sono cambiati », spiega l'Agenzia. «È roba da soviet!» replica Maria Grazia Colombo, presidente dell'Agesc, l'Associazione dei Genitori delle Scuole Cattoliche. «Ci devono spiegare innanzitutto cosa intendono per scuole private, un termine che non ha riferimenti legislativi. Temiamo che pensino alle scuole paritarie», insiste la Colombo, «e non capisco, perché queste fanno parte a pieno titolo del sistema scolastico pubblico. Mettere sullo stesso piano noi con chi possiede gli yacht è scorretto e discriminante» dice il presidente dell'Agesc. Il timore, spiega, è che la Circolare dell'Agenzia, «un documento interno, dischiuda la possibilità di fare controlli a tappeto, con un pregiudizio nei confronti di genitori che magari fanno grossi sacrifici e che vengono rubricati come possibili evasori». Per la verità il «Decalogo» dell'Agenzia non fa un collegamento diretto tra l'accertamento della reale capacità di reddito, da parte degli agenti del fisco, cui serve come indirizzo operativo, e l'infedeltà fiscale. Anche se per gli istituti scolastici che riscuotono le rette non ci vuole molto a fare due più due. «È giusto combattere l'evasione fiscale, ma qui si sta andando contro un diritto costituzionale, quello della libertà di educazione dei figli» continua la Colombo. «E dire che chi ci governa sibila ha messo in piedi un partito che si chiama 'delle Libertà'. O mi sbaglio?». La presa di posizione è condivisa da tutte le associazioni che rappresentano il mondo della scuola paritaria. Nove sigle in cui si raccolgono gestori, genitori, studenti, alcune della quali laiche: oltre l'Agesc, Fidae, Agidae, Ciofs-Scuola, Cnos-Fap, Fism, Foe, Msc. E l'Aninsei, l'associazione delle scuole non statali che è anche iscritta alla Confindustria. «È una cosa molto antipatica: perché ci dobbiamo difendere dalla presunzione di essere evasori fiscali?» dice il presidente, Luigi Sepiacci. «Questa circolare suona quasi come una minaccia, e in Italia si sa, basta un avviso di garanzia per finire sul patibolo». «Nella mia scuola, che è paritaria, posso dire che solo il 10% delle famiglie ha redditi consistenti. Moltissime altre, la maggior parte, fanno grandi sacrifici per far studiare i loro figli. Mi pare una campagna mirata contro di noi» continua Sepiacci. «E non sarebbe nulla, se non avessimo tutti la sensazione, e anche un po' di paura, di una macchina fiscale iniqua e inefficiente. Se paghi le tasse non dovresti avere nulla da temere, ma in Italia anche se le paghi sei martoriato, perseguitato dalle cartelle pazze». Ma alle Entrate ribadiscono che la circolare è contro chi evade le tasse. Mario Sensini

Torna all'inizio


* QUELLO che sta succedendo in Messico, e più in generale il virus dell'infl... (sezione: Laici e chierici)

( da "Messaggero, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Martedì 28 Aprile 2009 Chiudi di ROBERTO CAUDA* QUELLO che sta succedendo in Messico, e più in generale il virus dell'influenza suina non deve stupirci. Non siamo infatti di fronte a qualcosa di assolutamente nuovo davanti al quale non abbiamo nessuna forma di difesa. Si tratta di un virus che, per quanto nuovo è e rimane pur sempre un virus influenzale. E non è nemmeno la prima volta che un virus influenzale passi da un animale, in questo caso il maiale, all'uomo. I virus di questo tipo vivono abitualmente negli uccelli, nei maiali e anche negli uomini. E sono anche dei virus che mutano, cambiano cioè la loro struttura molecolare molto velocemente. Tanto che ogni anno dobbiamo produrre vaccini sempre nuovi per contrastare i nuovi virus stagionali in circolazione. Anche se poi questa epidemia messicana si dovesse trasformare in una pandemia, cosa che, occorre ribadirlo, non è ancora avvenuto, non è detto che si tratti di qualcosa di devastante, come la spagnola. Sono nato nel 1952 e nel corso della mia vita sono passato, indenne, attraverso due diverse pandemie: l'asiatica nel 1957 e quella di Hong Kong del 1968. Quello che stupisce, ripensando a quelle precedenti pandemie influenzali, è che forse ora c'è una maggiore attenzione da parte dei media nei confronti di questa epidemia. Un'attenzione che rischia di creare un eccesso di aspettative che non servono a chiarire esattamente le dimensioni del fenomeno in atto. Certo non dobbiamo nemmeno commettere l'errore opposto che è quello di sottovalutare la pericolosità di questa situazione. Una epidemia di influenza è pur sempre un evento che fa aumentare la mortalità nella popolazione colpita. Ogni anno, anche in caso di normali epidemie influenzali, ci sono dei decessi. Nessuno ne parla mai, ma solo per quanto riguarda il nostro paese si stima un aumento della mortalità attesa tra i 4 e i 5mila decessi. Questa è la ragione per cui occorre mantenere alta l'attenzione nei confronti di questa epidemia che viene dal Messico. Occorre però essere razionali nei confronti di questo virus. Prendere tutte le misure precauzionali del caso senza però incorrere nella psicosi. Per esempio, quella legata ai consumi di carne di maiale. Ancora una volta è bene sottolineare che la carne di maiale non costituisce nessun pericolo per la salute umana. Ci sono però degli elementi che devono essere chiariti con maggior precisione per poter dare un giudizio complessivo su quanto sta accadendo realmente in Messico e negli Stati Uniti. Da un lato c'è quel numero: 110, che sono i decessi registrati dalle autorità sanitarie di Città del Messico. E' un numero che messo in prima pagina, certo, fa impressione. Ma visto con gli occhi di un medico non dice molto. Anzi, dice davvero poco. Non sappiamo infatti se quei morti rappresentano l'intera popolazione colpita dal virus - e questo sarebbe davvero preoccupante perché l'indice di mortalità sarebbe molto alto - oppure quelle 110 vittime sono solo una piccola parte della popolazione colpita. Gli oltre 1600 ricoveri registrati in Messico fanno pensare che questa seconda ipotesi sia la più corretta. Non sappiamo poi se si tratta di persone in piena salute o di persone già afflitte da complicazioni sanitarie di diversa natura. In attesa di capire bene cosa succede in Messico, abbiamo dall'altra parte la situazione, molto più incoraggiante degli Stati Uniti. Qui sono stati registrati 40 casi in cinque stati diversi dell'Unione. Tutte le persone colpite sono state curate e guarite e nessuno è morto. Anche i casi segnalati in Scozia e in Spagna, come in Canada, hanno manifestato lo stesso tipo di decorso. Allora sembra essere più avvalorata l'ipotesi che ci si trovi di fronte ad un virus, che pur avendo una buona capacità di trasmissione tra uomo a uomo, non è così virulento come sembrava in prima battuta. I farmaci per curarlo ci sono e anche il nostro sistema sanitario con la sua rete di sorveglianza è ben attrezzato a far frante ad una eventuale pandemia. Purché però si affronti la cosa con la giusta dose di ragionevolezza. * direttore Clinica Malattie infettive dell'Università Cattolica Policlinico Agostino Gemelli

Torna all'inizio


Il materialismo francescano di padre Gemelli (sezione: Laici e chierici)

( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Corriere della Sera sezione: Libri data: 28/04/2009 - pag: 42 Personaggi Convegno a Milano sul fondatore dell'Università Cattolica a 50 anni dalla scomparsa Il materialismo francescano di padre Gemelli P arlare di «materialismo cattolico» sembra assurdo, ma se questa formula (sia pure con il punto interrogativo) dà il titolo alla prima sessione del convegno che comincia oggi a Milano (ore 9.30) sulla figura di Agostino Gemelli, una ragione c'è. «Fu Antonio Gramsci a usarla in riferimento al fondatore dell'Università Cattolica ricorda Maria Bocci, biografa del monaco per evidenziare la sua attenzione assidua alla ricerca empirica e ai progressi delle scienze naturali. Curiosamente un giudizio analogo si trova nei rapporti delle spie che la polizia fascista aveva messo alle costole di Gemelli: lo accusavano di essere un falso cattolico, estraneo al misticismo che reputavano inscindibile dalla fede». Il convegno, che si svolge all'Università del Sacro Cuore, rientra nelle celebrazioni per il cinquantenario della morte di Gemelli, comprendenti anche un incontro francescano (tenuto ieri), una mostra (aperta fino al 15 maggio), un concerto (oggi alle 20.45 nell'aula magna della Cattolica). Inoltre domenica è stata inaugurata l'esposizione permanente degli strumenti che il frate usava nel suo avanzatissimo laboratorio di psicologia: «I critici commenta Maria Bocci gli rimproveravano di passare più tempo tra quelle attrezzature che non nella cappella universitaria. Ma proprio qui sta la specificità di Gemelli: a una visione filosofica neoscolastica, di sapore medievale, accoppiava un forte interesse per la modernità, che lo condusse anche a prendere, già sessantenne, il brevetto di pilota aeronautico». D'altronde Gemelli, prima della clamorosa conversione a 25 anni, nel 1903, era un medico di formazione positivista. E si portò dietro quel bagaglio culturale: «Così nota la biografa si spiega anche la sua scelta francescana. Vedeva nel santo di Assisi una rinuncia alle tentazioni del mondo che tuttavia non comportava alcun disprezzo verso la realtà sensibile, ma anzi un grande amore per il creato, che Gemelli voleva indagare proprio per cogliervi l'impronta di Dio. Nella sua concezione la conoscenza empirica e la fede s'integravano a vicenda. Non a caso adottava un approccio scientifico anche di fronte a fenomeni ritenuti prodigiosi, come nel caso di padre Pio». Una certa continuità tra Edoardo Gemelli (il suo nome da laico) e padre Agostino vale anche in campo politico: «Prima di abbracciare la fede era un socialista massimalista e da convertito rimase ostile allo Stato liberale. Auspicava una pacifica rivoluzione cristiana che investisse l'intera società. E osservava, preoccupato, che il mondo cattolico era un grande corpo dalla testa minuscola, cioè aveva un profondo radicamento popo-- lare, ma era molto debole fra gli intellettuali. Per rimediare creò l'Università del Sacro Cuore, nel 1921, con l'intento di formare una classe dirigente capace di prendere in mano lo Stato. Un progetto cui il fascismo guardava con estrema diffidenza, nonostante gli elogi di Gemelli al regime». Secondo Maria Bocci, la matrice antiliberale traspare, dopo la guerra, nei giovani cresciuti alla Cattolica: «Il dossettismo è in gran parte figlio di Gemelli: ci sono assonanze impressionanti. Lui nel 1919 criticò il Ppi di Luigi Sturzo perché troppo conciliante verso lo Stato liberale e sordo all'esigenza di trasformarlo da cima a fondo. E allo stesso modo Giuseppe Dossetti e i suoi seguaci, nella Dc, avrebbero deplorato la mancanza di un'anima autenticamente cristiana nella politica di Alcide De Gasperi». Antonio Carioti Padre Agostino Gemelli (1878-1959) in tuta da aviatore. Il rettore della Cattolica prese il brevetto di pilota nel 1939

Torna all'inizio


IL MONDO CHE VERRÀ È GIÀ AL MARKET FORUM. (sezione: Laici e chierici)

( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Corriere della Sera sezione: Spettacoli data: 28/04/2009 - pag: 45 IL MONDO CHE VERRÀ È GIÀ AL MARKET FORUM. MILANO 29 APRILE 2009 ORE 10.00 LA IV EDIZIONE DEL MEDIOLANUM MARKET FORUM TI AIUTERÀ A CAPIRE COME LE CRISI EMOTIVE AMPLIFICHINO LE CRISI REALI. E COME PREPARARTI ALLA RIPRESA NEL MONDO CHE VERRÀ. PALAZZO MEZZANOTTE IN DIRETTA SU WWW.MEDIOLANUMCHANNEL.TV E MEDIOLANUM CHANNEL - CANALE 803 DI SKY, DALLE 10.00 ALLE 13.00 PIAZZA DEGLI AFFARI, 6 Interverranno: Aldo Bonomi, Sociologo-Direttore AASTER - On. Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione - Pietro Cafaro, Professore di Storia Economica e Sociale, Università Cattolica Milano - Fausto Colombo, Professore di Teoria e tecnica dei media e di Media e politica, Università Cattolica Milano - Domenico De Masi, Professore di Sociologia del lavoro, Università "La Sapienza" Roma - Ennio Doris, Presidente Banca Mediolanum - Oscar Giannino, Giornalista - Remo Lucchi, A.D. Gfk Eurisko - Massimiliano Magrini, Country Manager Google Italy - Giovanni Palladino, Economista - Andrea Pamparana, Vicedirettore TG5 - Paolo Panerai, A.D., Vice Presidente ed Editore Gruppo Class - Mario Platero, Corrispondente del Sole 24 Ore a NY e Caporedattore - Pierluigi Politi, Professore di Psichiatria, Università di Pavia - Paolo Scaroni, A.D. ENI - Marco Tronchetti Provera, Presidente Pirelli & C. S.p.A. IN COLLABORAZIONE CON

Torna all'inizio


senza titolo (sezione: Laici e chierici)

( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Corriere della Sera sezione: Tempo Libero data: 28/04/2009 - pag: 19 Appuntamenti AGOSTINO GEMELLI Convegno storico «Nel cuore della realtà. Agostino Gemelli e il suo tempo». Tra i relatori Edoardo Bressan, Assunto Quadrio, Alberto Cova e Lucetta Scaraffia. Università Cattolica, aula Pio XI, largo Gemelli 1, da oggi a giovedì, dalle 9.30, ingresso libero POESIA AL FEMMINILE Incontro sull'arte della traduzione in poesia per la presentazione del libro «Traduzione al femminile», a cura di T, Kemeny. Con Claudia Azzola, Jutka Csàkànyi e Maria Pia Quintavalla. La casa della Poesia, Palazzina Liberty, largo Marinai d'Italia 1, ore 21 ARCHITETTURA Manuele Piccardo presenta il suo libro «Lezioni di paesaggio» (Plug-in). Intervengono Giorgio Falcom Emilio Fantin, Emanuele Piccardo, Sabrina Ragacci. Mondadori, piazza Duomo 1, alle ore 18 GAD LERNER E LA SHOAH Incontro con Nedo Fiano, voce della memoria italiana della Shoah, autore di «Il passato ritorna» (ed. Monti). Ne parla con Gad Lerner. Feltrinelli, via Manzoni 12, ore 18 L'ECONOMIA NEL 2030 Angus Maddison, storico dell'economia, presenta il suo saggio «L'economia mondiale dall'anno 1 al 2030. Un profilo quantitativo e macroeconomico» (PantaRei). Feltrinelli, piazza Duomo (ang. Galleria), ore 18 ISRAELE Presentazione del libro «Un giorno a Gerusalemme» di Elisabetta Corrà (Eclissi ed.). Con Ugo Trambaldi e Enrico Casarini. Spazio Oberdan, viale V. Veneto 2, Milano, ore 18.30 SPIRITUALITÀ Jacque Vigne presenta il suo libro «Vijayanda, un medico francese in Himalaya. Diario di un cammino spirituale». Azalai, via G. Giacomo Mora 15, ore 18.30 PARENTOPOLI Nino Luca presenta il suo libro «Parentopoli» (Marsilio), inchiesta scritto grazie alle centinaia di e-mail spedite da tutte Italia che denunciano concorsi truccati. Feltrinelli, corso Buenos Aires 33, ore 18 DANAE Ultimo appuntamento del festival «Danae» con tre repliche (da oggi al 30) dello spettacolo «Issue. nÚ 1 Milano-Berlino» della compagnia Espz (foto). LachesiLab, via Porpora 43, ore 21, e13 INGLESE A PRANZO Lezione di inglese a pranzo con la language Club school. Mondadori, piazza Duomo 1, ore 13-14, liv. intermedio HEALTH Il duo di Los Angeles Health, formato da Alice Glass e Ethan Kath, arriva in Italia dopo aver aperto le date americane del tour dei Nine Inch Nails. La Casa 139, via Ripamonti 139, ore 21.30, e10 ELISIR Il gruppo pop Elisir presenta l'album «Pere e cioccolato». Feltrinelli, piazza Piemonte 2, ore 18.30 READING Reading poetico di Maurizio Cucchi, Umberto Fiori, Giancarlo Pontiggia, con presentazione del primo libro della collana di Raffaelli editore dedicata alla poesia internazionale. Mama cafè, via Caminadella 7, ore 21 INFERNUM FEST Al Music Drome, «Infernum Fest», rassegna di death metal con Vital Remains, Order of Ennead e altri. Via Paravia 59, ore 18.30, ingresso e15

Torna all'inizio


L'arroganza della politica è una brutta malattia (sezione: Laici e chierici)

( da "Unita, L'" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

L'arroganza della politica è una brutta malattia I rapporti tra una politica considerata troppo invasiva e i temi etici resi cruciali dalla velocità del progresso scientifico. Le difficoltà della professione sanitaria oggi in una società multirazziale, piena di paure, che una parte della politica cavalca per imporre nuove figure. Come il medico-spia, obbligato a denunciare i clandestini, o addirittura il "medico- assassino", colui che, varato il ddl Calabrò, deciderà di staccare il sondino a un malato terminale. La scarsità, la disomogeneità territoriale e l'assenza di fondi per gli hospice in un Paese come l'Italia che pure punta a protrarre artificialmente la vita finché possibile. All'Unità ne abbiamo discusso con Ignazio Marino, senatore del Pd e chirurgo; Antonino Guglielmino, ginecologo esperto in riproduzione assistita; Adriana Turriziani, radioterapista oncologa ed esponente della Società Cure Palliative; Maurizio Marceca, medico epidemiologo e della Sanità pubblica. L'analisi di quattro tematiche - il biotestamento, la Legge 40, l'obbligo di denuncia dei clandestini per i medici, lo stato delle cure palliative - evidenzia un rapporto difficile tra politica e medicina. È davvero così? Marino: «Esiste, ma non è un problema solo italiano. È oggettivo, legato allo sviluppo della scienza più rapido che nei secoli passati. Abbiamo impiegato centinaia di anni per definire la morte come cessazione del respiro, altri secoli per stabilire che invece è lo stop del battito cardiaco. Adesso si è morti con la cessazione irreversibile delle attività cerebrali. Ma è un dato molto recente, acquisito nel 1968. Il punto è che l'articolo 32 della Costituzione, che vieta trattamenti sanitari obbligatori, è stato scritto nel 1947 quando per il legislatore era scontato che le persone potessero a voce accettare o rifiutare una terapia. Basta considerare che il primo respiratore artificiale è arrivato solo nel '52 e i primi esperimenti sulla nutrizione artificiale sono degli anni '60. La velocità del progresso scientifico è superiore a quella di adeguamento del Parlamento e, forse, della società». Marceca: «Il tema dell'immigrazione è importante perché diventa cartina tornasole di come il sistema sanitario reagisce ai mutamenti sociali e si configura in grado di reagire ai bisogni diffusi. L'approccio della politica è enfatico, allarmistico, parcellizzato. Per i cittadini è difficile agire sul processo decisionale influenzato dalle lobby. Ancor più lo è per la comunità di immigrati, che in realtà ne comprende diverse centinaia. A mio avviso la politica guarda alla salute come a uno spazio di potere, un mercato. I temi nascono dal nulla e scompaiono nel nulla. Adesso c'è l'allarme per la febbre suina che durerà qualche giorno, mentre dimentichiamo la scarsità di organi per i trapianti, la carenza di emoderivati, l'assistenza domiciliare negata da molte regioni. Da epidemiologo mi preoccupo di comunicare i problemi della salute secondo il loro peso specifico. L'Italia nel modo in cui affronta questi temi può essere considerata un'anomalia? Marino: «Certi Paesi come l'Italia sono più lenti. Negli Usa il testamento biologico è stato affrontato in tempi diversi. La California ha scritto la prima normativa nel 1976, un terzo di secolo fa. Da noi non è così. Uno strumento come il respiratore artificiale è positivo perché può consentire a chi ha un trauma cranico di essere operato e tornare alla vita di prima. A volte però il paziente finisce in un limbo senza possibilità di recupero e la legge non sa come intervenire. I medici lo saprebbero ma non possono perché un magistrato sarebbe obbligato a indagarli per omicidio volontario. Guglielmino: «In questi ultimi anni le bio-tecnologie hanno fatto enormi passi in avanti, velocemente: in Italia l'approccio che la politica ha nei confronti delle tematiche legate al progresso scientifico è di grande invadenza. Il nostro paese è arrivato al dibattito - che prima era relegato alla sfera privata degli individui e che ora ha assunto contorni di carattere pubblico - in modo non adeguato. Non è un caso che in questi ultimi anni il tema della laicità dello Stato - che non è certo di oggi - sia tornato di attualità. Il punto è che non c'è un approccio laico». Qual è il paese che da questo punto di vista è più attento quando si tratta di legiferare sui temi di inizio e fine vita? Marceca : «È un paradosso che si debba guardare ad altri paesi. Alla fine degli anni Novanta è stata proprio l'Italia, con la legge Turco-Napolitano sull'immigrazione, ad essere un punto di riferimento per gli altri, equiparando gli stranieri residenti nel nostro Paese agli italiani. Turriziani: «L'Inghilterra e gli Stati Uniti hanno avuto una grande intuizione: investire nella formazione. Qui da noi ancora oggi tutto il personale impiegato negli hospice ha come unica formazione quella che deriva dal proprio curriculum personale. Non esistono corsi ad hoc e non c'è una distribuzione uniforme su tutto il territorio rendendo così effettiva una diseguaglianza». Marino: «Basta un esempio. Gli hospice sono 120: 103 sono al Nord, 17 al Sud. In Lombardia ce ne sono 50, in Sicilia, con una popolazione di 5 milioni di persone, ce ne sono 5. Il diritto alla salute sancito dalla Costituzione è evidentemente violato». Come deve orientarsi il legislatore quando scrive una legge sui temi cosiddetti "eticamente sensibili"? Guglielmino: «Sulla legge 40 come sul testamento biologico la politica dovrebbe avere un approccio "leggero", dettare linee generali, non scrivere leggi ideologiche. Il testo sulla fecondazione assistita, che prevede l'obbligo di trattamento sanitario, è stata dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale. È evidente che il punto di partenza era sbagliato. SEGUE ALLA PAGINA 30

Torna all'inizio


I rapporti tra una politica considerata troppo invasiva e i temi etici resi cruciali dalla velocit&#... (sezione: Laici e chierici)

( da "Unita, L'" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

I rapporti tra una politica considerata troppo invasiva e i temi etici resi cruciali dalla velocità del progresso scientifico. Le difficoltà della professione sanitaria oggi in una società multirazziale, piena di paure, che una parte della politica cavalca per imporre nuove figure. Come il medico-spia, obbligato a denunciare i clandestini, o addirittura il "medico- assassino", colui che, varato il ddl Calabrò, deciderà di staccare il sondino a un malato terminale. La scarsità, la disomogeneità territoriale e l'assenza di fondi per gli hospice in un Paese come l'Italia che pure punta a protrarre artificialmente la vita finché possibile. All'Unità ne abbiamo discusso con Ignazio Marino, senatore del Pd e chirurgo; Antonino Guglielmino, ginecologo esperto in riproduzione assistita; Adriana Turriziani, radioterapista oncologa ed esponente della Società Cure Palliative; Maurizio Marceca, medico epidemiologo e della Sanità pubblica. L'analisi di quattro tematiche - il biotestamento, la Legge 40, l'obbligo di denuncia dei clandestini per i medici, lo stato delle cure palliative - evidenzia un rapporto difficile tra politica e medicina. È davvero così? Marino: «Esiste, ma non è un problema solo italiano. È oggettivo, legato allo sviluppo della scienza più rapido che nei secoli passati. Abbiamo impiegato centinaia di anni per definire la morte come cessazione del respiro, altri secoli per stabilire che invece è lo stop del battito cardiaco. Adesso si è morti con la cessazione irreversibile delle attività cerebrali. Ma è un dato molto recente, acquisito nel 1968. Il punto è che l'articolo 32 della Costituzione, che vieta trattamenti sanitari obbligatori, è stato scritto nel 1947 quando per il legislatore era scontato che le persone potessero a voce accettare o rifiutare una terapia. Basta considerare che il primo respiratore artificiale è arrivato solo nel '52 e i primi esperimenti sulla nutrizione artificiale sono degli anni '60. La velocità del progresso scientifico è superiore a quella di adeguamento del Parlamento e, forse, della società». Marceca: «Il tema dell'immigrazione è importante perché diventa cartina tornasole di come il sistema sanitario reagisce ai mutamenti sociali e si configura in grado di reagire ai bisogni diffusi. L'approccio della politica è enfatico, allarmistico, parcellizzato. Per i cittadini è difficile agire sul processo decisionale influenzato dalle lobby. Ancor più lo è per la comunità di immigrati, che in realtà ne comprende diverse centinaia. A mio avviso la politica guarda alla salute come a uno spazio di potere, un mercato. I temi nascono dal nulla e scompaiono nel nulla. Adesso c'è l'allarme per la febbre suina che durerà qualche giorno, mentre dimentichiamo la scarsità di organi per i trapianti, la carenza di emoderivati, l'assistenza domiciliare negata da molte regioni. Da epidemiologo mi preoccupo di comunicare i problemi della salute secondo il loro peso specifico. L'Italia nel modo in cui affronta questi temi può essere considerata un'anomalia? Marino: «Certi Paesi come l'Italia sono più lenti. Negli Usa il testamento biologico è stato affrontato in tempi diversi. La California ha scritto la prima normativa nel 1976, un terzo di secolo fa. Da noi non è così. Uno strumento come il respiratore artificiale è positivo perché può consentire a chi ha un trauma cranico di essere operato e tornare alla vita di prima. A volte però il paziente finisce in un limbo senza possibilità di recupero e la legge non sa come intervenire. I medici lo saprebbero ma non possono perché un magistrato sarebbe obbligato a indagarli per omicidio volontario. Guglielmino: «In questi ultimi anni le bio-tecnologie hanno fatto enormi passi in avanti, velocemente: in Italia l'approccio che la politica ha nei confronti delle tematiche legate al progresso scientifico è di grande invadenza. Il nostro paese è arrivato al dibattito - che prima era relegato alla sfera privata degli individui e che ora ha assunto contorni di carattere pubblico - in modo non adeguato. Non è un caso che in questi ultimi anni il tema della laicità dello Stato - che non è certo di oggi - sia tornato di attualità. Il punto è che non c'è un approccio laico». Qual è il paese che da questo punto di vista è più attento quando si tratta di legiferare sui temi di inizio e fine vita? Marceca : «È un paradosso che si debba guardare ad altri paesi. Alla fine degli anni Novanta è stata proprio l'Italia, con la legge Turco-Napolitano sull'immigrazione, ad essere un punto di riferimento per gli altri, equiparando gli stranieri residenti nel nostro Paese agli italiani. Turriziani: «L'Inghilterra e gli Stati Uniti hanno avuto una grande intuizione: investire nella formazione. Qui da noi ancora oggi tutto il personale impiegato negli hospice ha come unica formazione quella che deriva dal proprio curriculum personale. Non esistono corsi ad hoc e non c'è una distribuzione uniforme su tutto il territorio rendendo così effettiva una diseguaglianza». Marino: «Basta un esempio. Gli hospice sono 120: 103 sono al Nord, 17 al Sud. In Lombardia ce ne sono 50, in Sicilia, con una popolazione di 5 milioni di persone, ce ne sono 5. Il diritto alla salute sancito dalla Costituzione è evidentemente violato». Come deve orientarsi il legislatore quando scrive una legge sui temi cosiddetti "eticamente sensibili"? Guglielmino: «Sulla legge 40 come sul testamento biologico la politica dovrebbe avere un approccio "leggero", dettare linee generali, non scrivere leggi ideologiche. Il testo sulla fecondazione assistita, che prevede l'obbligo di trattamento sanitario, è stata dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale. È evidente che il punto di partenza era sbagliato. SEGUE ALLA PAGINA 30

Torna all'inizio


DA 44 ANNI AL SERVIZIO DEI PIÙ DEBOLI (sezione: Laici e chierici)

( da "Corriere della Sera" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Corriere della Sera sezione: Pubblicita' data: 28/04/2009 - pag: 13 COOPI: DA 44 ANNI AL SERVIZIO DEI PIÙ DEBOLI COOPI - Cooperazione Internazionale è un'organizzazione non governativa italiana laica e indipendente attiva con oltre 150 progetti di sviluppo ed emergenza in 25 paesi del mondo. Dove vi sono problemi di cibo, acqua, salute, ambiente, istruzione e rispetto dei diritti umani, COOPI ( tel. 02.3085057 - www.coopi.org) interviene con tutta l'esperienza e le capacità professionali acquisite in 44 anni di attività. I numeri possono dare la dimensione esatta del lavoro realizzato in questo periodo: 700 i progetti portati a termine in 50 Paesi, 50mila gli operatori locali coinvolti, 60 milioni le persone che hanno tratto benefici diretti dalle iniziative di solidarietà. Obiettivo di COOPI è la riduzione della povertà nel Sud del mondo con interventi di cooperazione sostenibili nel tempo. Grazie ad una capillare attività di sensibilizzazione, i progetti vengono attivamente sostenuti da donatori privati, aziende, fondazioni e volontari. A questi si aggiungono importanti finanziatori istituzionali, quali Governo italiano, Unione Europea, Agenzie dell'ONU, Governi europei ed Enti locali. Gli interventi sono gestiti in stretta collaborazione con i partner locali. Per COOPI infatti, cooperazione allo sviluppo significa innanzitutto lavorare in partenariato con le comunità più deboli, perché solo attraverso il dialogo, la collaborazione, la trasparenza e la corresponsabilità si può combattere efficacemente la povertà e garantire a tutti pari dignità, diritti e opportunità. COOPI crede da sempre che il mondo si possa e si debba migliorare e che, per farlo, si debba agire tutti insieme.

Torna all'inizio


Insieme per i terremotati (sezione: Laici e chierici)

( da "Tempo, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

stampa Conciliazione Insieme per i terremotati Oggi all'Auditorium della Conciliazione, ore 21.30, "I Solisti Aquilani", diretti da Vincenzo Mariozzi, si esibiranno in un concerto straordinario di solidarietà, il cui incasso sarà devoluto a favore delle aree colpite dal sisma lo scorso 6 aprile. Il programma prevede l'esecuzione di una delle composizioni corali più note di Wolfgang Amadeus Mozart, l'Ave Verum Corpus K 618, e dell'ultima celeberrima sua opera, il Requiem K 626. Insieme ai "Solisti Aquilani" si esibiranno il soprano Francesca Gavarini, il mezzosoprano Flavia Caniglia, il tenore Anselmo Fabiani, il basso Antonio Pirozzi. Il Concerto straordinario è in collaborazione con l'Insieme Strumentale Serafino Aquilano, il Conservatorio di Musica di L'Aquila "A. Casella", l'Orchestra da Camera "B. Marcello" di Teramo, gli Artisti del Coro di Roma e l'Università Cattolica di Roma.

Torna all'inizio


La deriva pachistana mette in difficoltà Obama (sezione: Laici e chierici)

( da "Tempo, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

stampa La deriva pachistana mette in difficoltà Obama Senza il Pakistan perché lì i guerriglieri islamisti hanno ripreso a minacciare Kabul hanno le loro basi. Purtroppo, da entrambi i fronti gli stanno arrivando solo cattive notizie. Il generale Petraeus, che dopo aver «pacificato» l'Iraq è stato nominato comandante di tutto il fronte asiatico, ha ammesso che in Afghanistan la situazione è destinata a peggiorare prima di poter sperare in un miglioramento; e ora, nonostante le rassicurazioni del presidente Zardari e del comandante dell'esercito Kayani, Washington paventa addirittura una progressiva «talebanizzazione» del Pakistan, con ripercussioni drammatiche sia sugli equilibri dell'Asia meridionale sia sulla lotta al terrorismo. Sintomi eloquenti delle preoccupazioni americane sono le due visite compiute in aprile nella regione dal capo di Stato maggiore Mullen e l'accusa di Hillary Clinton al governo di Islamabad di «avere abdicato dalle sue responsabilità». L'allarme è dovuto da un lato alla debolezza del governo filoccidentale di Zardari - il vedovo di Benazir Bhutto - e dall'altro alla graduale avanzata dei Talebani dalle Aree tribali e dalla Provincia del Nord-Ovest, al confine con l'Afghanistan, verso il cuore del Paese. Dopo avere preso il controllo del distretto di Swat, dove con l'acquiescenza del governo hanno imposto e praticano con ferocia la Sharia, la settimana scorsa hanno invaso quello di Buner, a soli 100 chilometri della capitale, e nonostante una successiva, parziale, ritirata militare vi hanno imposto il loro ordine. Né la polizia, né le forze armate sembrano in grado di resistere all'offensiva e le milizie locali vengono puntualmente travolte, con l'inevitabile seguito di sanguinose rappresaglie. Già oggi, i Talebani sembrano in grado di assumere il controllo della città di Peshawar, attraverso la quale devono passare i rifornimenti destinati alla NATO in Afghanistan. Stando ai risultati elettorali, in Pakistan i fondamentalisti sono ancora in netta minoranza, ma l'ideologia talebana, alimentata dalla crisi economica, da un odio sempre più diffuso verso l'America e da una fitta rete di madrasse si sta diffondendo tra le masse dei diseredati che finora votavano per i partiti laici. L'influenza di Al Qaeda, che dopo essere stata cacciata dall'Afghanistan ha stabilito il suo quartier generale nelle Aree tribali, si fa sentire sempre di più e si traduce in un numero crescente di attentati suicidi, che nell'ultimo anno hanno fatto più di duemila morti. Il principale oppositore di Zardari, Nawaz Sharif ha già fiutato il vento e si sta avvicinando alle posizioni fondamentaliste. La deriva del Pakistan sta mettendo Obama in gravi difficoltà. L'invio di 17.000 nuovi soldati americani in Afghanistan rischia infatti di risultare inutile se i Talebani afghani potranno continuare a contare su un retroterra amico.

Torna all'inizio


La Polonia comunista non avrebbe osato tanto (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

domande a Zenon Grocholewsky ministro vaticano «La Polonia comunista non avrebbe osato tanto» 3[FIRMA]GIACOMO GALEAZZI CITTÀ DEL VATICANO «È un'inaudita violazione dei principi costituzionali e di tutte le convenzioni internazionali. Scegliere la scuola per i propri figli è un diritto inalienabile dei genitori, non un indice di ricchezza da equiparare fiscalmente ai beni di lusso». Il cardinale Zenon Grocholewsky, prefetto della congregazione per l'educazione cattolica, stigmatizza la circolare dell'Agenzia delle entrate come un «inammissibile provvedimento senza precedenti in Europa». Il ministro vaticano dell'Istruzione protesta perché «ovunque tranne in Italia e in Grecia è lo Stato a pagare la scuola cattolica, sia nei paesi più liberali come Belgio e Olanda, sia nei paesi ex comunisti come Polonia, Slovacchia e persino l'ortodossa Romania». Chi manda i figli alle private è ricco e, potenzialmente, un evasore fiscale? «Mettere la scelta scolastica e la libertà di educazione tra le spese per i beni superflui è un'assurdità. Investire in conoscenza non è come spendere per il tempo libero o per oggetti "status symbol". Del sistema pubblico d'istruzione le scuole paritarie costituiscono una componente fondamentale e sottoporre la loro funzione ai controlli del fisco è un'offesa per l'utilità sociale e formativa degli istituti confessionali. Tanto più che è un obbligo fondamentale dei genitori provvedere a istruire al meglio i figli». Così l'Italia viola la libertà delle famiglie? «Qui vengono chiamati in causa i diritti fondamentali dell'uomo. La scuola non è questione di lusso. Mia madre aveva frequentato soltanto le scuole elementari, ma ripeteva sempre che preferiva mangiare pane e acqua piuttosto che privarci dell'istruzione». Cosa preoccupa di più il Vaticano? «Violare in questo modo i diritti allontana ancora di più l'Italia da tutte le altre nazioni. Come si fa a negare il valore della formazione? Da ragazzo nella mia Polonia i comunisti avevano chiuso tutto, io ho fatto appena in tempo a entrare nel seminario minore prima che arrivasse la polizia. Eravamo in 88 e anche lì la gente stimava la scuola che dà valori. Si tratta di formazione ed è tanto più grave che la burocrazia se ne dimentichi in un paese cattolico come l'Italia. In gioco ci sono il riconoscimento del diritto a una educazione liberamente scelta e il ruolo della famiglia. Le scuole cattoliche hanno tutti i motivi di lamentarsi. È inconcepibile che mandare un figlio in un istituto cattolico diventi indice di ricchezza al pari del possesso di una barca di lusso e di auto costose, dell'abitudine di fare vacanze in località esclusive o addirittura indicatore di redditi nascosti non dichiarati».

Torna all'inizio


Crisi Roma, Spalletti disertail via degli Special Olympics (sezione: Laici e chierici)

( da "Secolo XIX, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Crisi Roma, Spalletti disertail via degli Special Olympics oggi in piazza Cavour SI inaugura oggi, alle 17.30, nel'agenzai di viaggi del Parco nazionale delle 5 Terre di via Gramsci, la mostra che ricorda i ciclisti spezzini protagonisti dal 1956 a oggi, che sono riusciti a fare il grande salto, debuttando nella categoria dei professionisti. La manifestazione, a contorno di altri eventi nati attorno alla tappa a cronometro Sestri Levante-Riomaggiore, vuole ricordare questo gruppo di ciclisti che hanno dato tanto lustro al nome del ciclismo spezzino. A cominciare da Bernucci, Genovesi, Petacchi e Signego che in questa stagione troveremo al via delle massime competizioni nazionali e internazionali. In cifre, diremo che dal 1956 a oggi sono stati ventisette i professionisti spezzini, anche se non tutti sono poi riusciti a cogliere vittorie e neppure piazzamenti di prestigio. Ma anche loro hanno vissuto giorni di gloria vivendo sulla propria pelle una stagione da professionisti. Se poi arrivano anche i risultati, si continua a pedalare, altrimenti il "cavallo d'acciaio" viene appeso al classico chiodo. Così apriamo citando per primi quei corridori che, dopo essere passati nella massima categoria, hanno brillato e colto vittorie anche in campo internazionale, in ordine alfabetico. Graziano Battistini, due tappe vinte che hanno consentito di conquistare il secondo posto al Tour de France nel 1960, otto giorni in rosa al Giro e dominatore sul Passo dello Stelvio nel '65. Lorenzo Bernucci vincitore di una tappa al Tour nel 2005. E ancora Michele Ferti, un successo al Giro del Marocco del '98. Insuperabile Alessandro Petacchi con 4 tappe al Tour, 19 nella Vuelta, oltre ad altri 77 successi in Malesia, Lussemburgo, Polonia, Parigi-Nizza, Aragona, Valenciana, Svizzera, Inghilterra, Andalusia, Bassa Sassonia, Portogallo,Turchia, Belgio, Austria e Olanda. Inoltre 63 vittorie in campo nazionale con 24 tappe al Giro sino a oggi e la Milano-Sanremo del 2005 e da cinque anni vincitore di seguito della classica di apertura a Donoratico. Un altro totem Massimo Podenzana, vincitore di una tappa al Tour nel '96, maglia rosa al Giro per nove giorni e due titoli italiani. Poi Davide Silvestri, una tappa e vittoria finale nel giro del Cameroun 2006 e Stefano Venturini, 2 tappe e due classifiche finali a punti nel giro del portogallo 1999 e 2000. A questi bisogna aggiungere Bruno Landi, vincitore del "Lombardia" nel '53, l'impresa solitaria di Aurelio Del Rio che domina il passo del Stelvio nel "Giro" del '56; Renzo Fontona vincitore a Pistoia nel '61; Marco Franceschini, vincitore a Larciano nell'84 e Giro del Trentino nell'86; Giuliano Natucci, un successo nella prova del trofeo "Cougnet" nel 1959. Questi i più fortunati, ma da segnalare anche Della Tommasina, Ferdeghini, Genovesi, Grossi, Lagasco, Lerici, Massa, Michelucci, Musetti, Petacco, Ricciardi, Scopsi, Signego, Vatteroni e Vignolo hanno gareggiato con i grandi campioni tenendo sempre alto il nome del ciclismo spezzino. Adriano Cuffini .x/28/0904 Oggi, nell'agenzia di viaggi del Parco, in via Gramsci, inaugurazione della mostra dedicata ai campioni delle due ruote .x/28/0904 SI terrà oggi, alle 20,30, in piazza Cavour la cerimonia di apertura dei giochi di calcio unificato della IX Special Olympics European Football Week, prevista inizialmente in piazza del Bastione. Lo spostamento è stato reso necessario dal maltempo. Invariato il programma con la sfilata di tutte le delegazioni e degli atleti, circa 450 provenienti anche da San Marino e Principalto di Monaco, l'arrivo della fiaccola olimpica, l'accensione del tripode, i saluti delle autorità, il giuramento dell'atleta Special Olympics. Ospiti d'eccezione Irene Fornaciari e "The Fantomatik Orchestra" oltre al gruppo di percussioni brasiliane "Banda da rua", all'Associazione Ginnastica Ritmica La Spezia , al Coro "Fabrizio De Andrè" diretto da Gloria Clemente, Marco Guano e "I Sbandati". Luciano Spalletti purtroppo non sarà presente perché coinvolto nella crisi della Roma. Organizzatori dell'evento sono: Anffas La Spezia, Polisportiva Spezzina Disabili e Associazione "Orsa Minore". Contribuiscono 500 studenti e 13 insegnati di educazione fisica degli Istituti superiori, Csi, lega Calcio Uisp, Associazione Nazionale Alpini, Scout Agesci, Pubblica Assistenza, Spi-Cgil, Velocior, Fic, Consulta comunale disabili, Associazione Medici Cattolici, Contship Italia Group, Gold X Wheels. Gli atleti sono ospitati nelle caserme della Marina e dell' Aeronautica. .x/28/0904

Torna all'inizio


UNITA' D'ITALIA Massimo d'Azeglio Gentiluomo-artista e il Romanticismo storico alla... (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

UNITA' D'ITALIA Massimo d'Azeglio Gentiluomo-artista e il Romanticismo storico alla Gam. Martedì 28 aprile e 19 maggio. Strade e pagine Domenica 10 maggio e 7 giugno. Da Edmondo De Amicis a Piero Gobetti, da Eugenio Montale a Niccolò Tommaseo, fino ad Arturo Toscanini e Vincenzo Gioberti. L'unità d'Italia e il carcere «Le Nuove» Martedì 12 e 26 maggio. Costantino Nigra Nella nascente capitale d'Italia: da studente a braccio destro di Camillo Cavour. Sabato 23 maggio. Hinc fides Itinerari sabaudi A Carignano e Virle Piemonte. Sabato 23 maggio 19 settembre. Santena, la città di Camillo Benso di Cavour Domenica 24 maggio e 27 settembre. Re Vittorio Emanuele II e la Bela Rosin Sabato 6 giugno. Il territorio dell'Antica Abbazia di Fruttuaria Da Montanaro a San Benigno. Personaggi ed avvenimenti nel periodo dell'Unità d'Italia. Domenica 14 giugno. I monumenti dedicati agli eroi del Risorgimento Sabato 20 giugno e 12 settembre. Dal Risorgimento all'Italia unita: sulle tele della Gam le donne si raccontano Giovedì 25 giugno e martedì 20 ottobre. CANTIERI APERTI Asti lungo i secoli Sabato 23 e 30 maggio. Dai romani all'Ottocento: segni e memorie dal territorio di Benevagienna Sabato 30 maggio, 27 giugno. Un castello, una chiesa, un museo Sabato 6 e 27 giugno, 4 luglio. Il castello dei Marchesi di Saluzzo del XVI secolo a Castellar e l'antica chiesa di San Dalmazzo di Pedona. Medioevo tra fantasia e realtà Giovedì 11 e 18, 2 luglio. Il castello del Roccolo, il complesso monumentale medioevale dell'abbazia dei Santi Pietro e Colombano a Pagno. Paesaggi e architetture lungo i laghi Giovedì 18 giugno, sul lago d'Orta. Territorio e arte Giovedì 27 agosto. Nell'Alto Monferrato e a Nizza. Musei e religiosità popolare a Domodossola e dintorniVenerdì 28 agosto. Fra Tortona ed Alessandria: i monaci, il Papa e l'imperatore Venerdì 28 agosto. Biellese medievale Sabato 29 agosto .Lungo la Val Sesia: Romagnano e Varallo Sabato 29 agosto. MUSEI E MONUMENTI Cina ed esotismo al Museo Accorsi Mercoledì 6 e 13 maggio. Alessandria: la cittadella e le sale d'arte Giovedì 7 e 28 maggio, 20 giugno. Percorso nel nuovo Museo diocesano di Torino Venerdì 8 maggio. Alla scoperta del Castello di Malgrà Sabato 9 maggio e 13 giugno. La Curia Maxima Martedì 12 e 26 maggio Veritas et utilitas». L'Accademia delle Scienze di TorinoGiovedì 14 e 28 maggio. I tesori del monastero e dell'abbazia di Casanova Sabato 16 maggio, 6 giugno. Una giornata a Savigliano: Musei da scoprire Domenica 17 maggio. Il Museo di Antichità di Torino, dal collezionismo sabaudo alla direzione di Ariodante Fabretti Mercoledì 3 giugno, ore 15. La Precettoria di Sant'Antonio di Ranverso e la Via Francigena Sabato 6 giugno. Mummy: la collezione egiziana G. Marro 100 anni di ricerche Giovedì 11 giugno. Carcere «Le Nuove» di Torino, tra passato e presente Sabato 13 giugno. La trama e l'ordito Domenica 14 giugno. Il carro del sole nella corsa del tempo: la lemniscata a Stupinigi» Domenica 28 giugno. Villa della REgina Sabato 29 agosto. Alfredo d'Andrade, tra invenzione e restauro Domenica 30 agosto. La chiesa di San Dalmazzo Lunedì 31 agosto. PASSEGGIATE E ITINERARI Tulipani e vermouth. Dallo stile campestre del castello di Pralormo alla cultura industriale del Museo Martini & Rossi Giovedì 30 aprile. Viaggiatori antichi e viaggiatori moderni Domenica 3 maggio. A spasso con la storia. Avigliana medioevale: il suo borgo, le sue case, le sue chiese, le sue armonie Domenica 3 maggio. Collegno e il suo centro storico Sabato 9 maggio. Torino e Juvarra: la nascita di una capitale nei diari del Gran Tour Sabato 9 maggio. A spasso per le aree verdi del centro storico di Torino. Domenica 10 maggio. Il parco di Villa Abegg, già vigna di Madama Reale. Domenica 10 maggio. Conoscere Pinerolo Percorso archeologico - architettonico. Domenica 10 maggio. Monferrato: il bel suol d'Aleramo. Giovedì 14 maggio e 11 giugno. Fede e operosita' in Val di Lanzo. Venerdì 15 maggio. Il chiostro, la cattedrale e il castello. Obbedienza e disobbedienza civile e religiosa nella Torino medievale. Venerdì 15 maggio. I luoghi di Massimo d'Azeglio... e altro. Venerdì 15 maggio. Navi a Torino: la marina sabauda in città. Sabato 16 maggio e 27 giugno. Storie di donne protestanti Sabato 16 maggio. La citta' quadrata: Torino romana. Domenica 17 maggio. Cirié e dintorni. Architettura, affreschi e dipinti dal Romanico al Barocco. Sabato 17 maggio. Ambienti creativi ed inconsueti tra Liberty e New Gothic in Cit Turin. Domenica 17 maggio. Riccardo Gualino. Cultura, industria e architettura a Torino negli Anni Venti del Novecento. Sabato 23 maggio. Esclusi ed emarginati. Minoranze a Torino dopo lo Statuto Albertino. Sabato 23 maggio. I duevolti di Fossano: Il Medioevo e il Barocco. Sabato 23 maggio. Leumann: Un villaggio tra passato e presente. Domenica 24 maggio. Trofarello: Itinerario turistico e paesaggistico in omnibus trainato da cavalli. Domenica 24 maggio. Torino nello Zodiaco Domenica 24 maggio. La Cavallerizza e il suo borgo Sabato 30 maggio. Abbazia sacra di San Michele e beni abbaziali in Sant'Ambrogio di Torino visti da Massimo d'Azeglio. Domenica 31 maggio. Arte e natura: Il museo d'arte contemporanea all'aperto di Maglione e la Riserva naturale della Bessa. Giovedì 4 giugno. Cultura e spiritualità nella valle del Sangone. Sabato 6 giugno. La moda e la vita quotidiana negli affreschi dell'Alta Valle di Susa. Sabato 6 giugno. La città quadrata: Torino medievale. Domenica 7 giugno. Caffè storici di Torino: Ritrovi di passate atmosfere. Dal Bicerin al Mulassano attraverso le piazze più rappresentative. Martedì 9 giugno. Tra i siti della Torino olimpica: Il villaggio olimpico e la passerella. Venerdì 12 giugno. Antichi feudi di Torino: dalla cascina «Il Giajone» al Borgo di Mirafiori. Sabato 13 giugno. I portici di Torino: dalla piazzetta reale alla «Contrada della calce» sino ai portici «della fiera». Martedì 16 giugno. Signore del cielo, Signori della terra, committenze artistiche laiche e religiose a Piobesi Torinese, Castagnole Piemonte, Carignano. Sabato 20 giugno. Archeologia, arte e storia sulla strada di Francia. UN itinerario in Valsusa. Domenica 21 giugno. Alla scoperta dell'antica capitale del Ducato di Savoia. Venerdì 26 giugno. Il lavoro e la memoriaSabato 27 giugno. Dal centro città all'officina dei tram storici di Sassi. Sabato 27 giugno. Le strade d'acqua e di terra: da Bodingomago alla fortezza di Verrua Savoia. Domenica 28 giugno. SCIENZA E NATURA La scuola agraria di Lombriasco e l'Oasi di Cava Ceretto a Carignano. Venerdì 8 maggio. Dai colibrì di Don Franchetti all'elefante Friz. Sabato 9 maggio. Viaggio nella farmacia piemontese tra il XVII ed il XIX secolo. Martedì 12 maggio. Il ciclo integrale dell'acqua, Un contributo alla soluzione dei problemi idrici. Sabato 16 maggio. Il giardino dei sensi ritrovati Domenica 17 maggio. Di masso in masso lungo la via dei pellegrini. I massi erratici dell'anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana. Domenica 17 maggio. Viaggio tra la farmacia storica torinese e quella ospedaliera attuale. Giovedì 21 maggio. La nuova stazione sotterranea di Torino Porta Susa. Venerdì 29 maggio. Il ciclo integrale dell'acqua, un contributo alla soluzione dei problemi idrici. Sabato 30 maggio. Evoluzione e storia della ferrovia: la stazione di Ponte Mosca e il museo ferroviario di Savigliano. Sabato 30 maggio. Le strade dell'Orco Sabato 30 maggio. Alla scoperta di memorie del mondo agricolo artigianale e di quello industriale tra 800 e 900. Domenica 31 maggio e 21 giugno Tra scienza, storia ed arte nella Torino ottocentesca: il Museo di Anatomia Umana e il Museo della Frutta. Sabato 6 giugno. Lo sviluppo del pensiero culturale, scientifico e industriale ad Alpignano. Giovedì 11 giugno. Testimonianze di vita fossile a Valleandona, di vita contadina e vita missionaria al Colle Don Bosco. Sabato 13 giugno. Orto Botanico di Torino: il boschetto e la serra nuova. Martedì 23 giugno (visita al boschetto); mercoledì 9 settembre (visita alla Serra Nuova).

Torna all'inizio


Cavour e il suo tempo, così ordiva le sue trame per l'Unità (sezione: Laici e chierici)

( da "Stampa, La" del 28-04-2009)
Pubblicato anche in: (Stampa, La)

Argomenti: Laicita'

UN CICLO DI INCONTRI DEL PANNUNZIO Cavour e il suo tempo, così ordiva le sue trame per l'Unità DAVIDE PRETTE Nel 2011 Torino sarà il centro dei festeggiamenti per il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia; ma se tornassimo indietro nel tempo di 150 adesso, nel 2009, ci accorgeremmo che il processo storico che avrebbe portato a quel risultato si era già ampiamente messo in moto. Proprio in questi giorni di primavera, infatti, il 26 aprile 1859, iniziava la II Guerra d'Indipendenza: un conflitto durato 3 mesi, al termine del quale il Regno di Sardegna, alleato con la Francia, avrebbe «strappato» all'Austria la Lombardia, cedendo però Nizza e la Savoia ai transalpini. Una guerra, quella contro gli Asburgo, già annunciata dal discorso di Vittorio Emanuele II del 10 gennaio 1859, ricordato come «Il grido di dolore». Finora questo episodio chiave nella storia del nostro Paese e della nostra regione non è stato oggetto di alcuna commemorazione: ecco perché il Centro Pannunzio propone un ciclo d'incontri dal titolo «Cavour prepara il Piemonte alla II Guerra d'Indipendenza». Al centro dell'iniziativa ci sarà, pertanto, la figura simbolo di quel conflitto, Camillo Benso, diventato primo ministro di Vittorio Emanuele II nel 1852. Il primo incontro si terrà lunedì 27 aprile nella sede del Centro Pannunzio, in via Maria Vittoria 35h: Giuseppe Balbiano d'Aramengo parlerà di «Cavour e il suo tempo». Sarà una riflessione sull'eclettismo del Conte, la cui straordinaria personalità ha lasciato segni in politica internazionale, politica interna, economia, industria, trasporti e ovviamente anche nell'organizzazione dell'esercito. Infatti anche i successivi incontri saranno dedicati alle tante attività intraprese da Camillo Benso durante il suo incarico di primo ministro: il 4 maggio Francesco Forte si occuperà de «La gestione dell'economia»; l'11 maggio Giuseppe Balbiano d'Aramengo tornerà per trattare il tema de «Le infrastrutture dell'economia»; il 19 maggio Oreste Bovio si occuperà de «L'esercito e le operazioni militari»; infine il 25 maggio Umberto Morelli e Luisa Cavallo parleranno di «Cavour per un'Italia laica in un'Europa unita». Tutte le conferenze del ciclo inizieranno alle ore 18 e saranno ad ingresso libero. Info 011/812.30.23.

Torna all'inizio


Laigueglia lancia "Mestieranda"la fiera degli antichi mestieri (sezione: Laici e chierici)

( da "Secolo XIX, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Laigueglia lancia "Mestieranda"la fiera degli antichi mestieri l'appuntamento / dal PRIMO MAGGIO a domenica 3 Laigueglia attende migliaia di persone venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 maggio in occasione della settima edizione della "Festa di Primavera". All'interno della fiera il pubblico troverà"Mestieranda", fiera degli Antichi Mestieri, appuntamento con l'artigianato artistico e tipico nazionale e gli spettacoli musicali e dell'arte di strada Lungo via Mazzini, e nelle suggestive piazzette del centro storico che si affacciano sul mare, oltre trenta tra Artigiani ed Artisti allestiranno le loro "botteghe-laboratorio", nelle quali esporranno i propri prodotti e dimostreranno al pubblico la lavorazione - mostra mercato nazionale d'artigianato artistico e tipico. Spettacoli ed intrattenimenti per bambini e adulti sul mare anche nel prolungamento serale, fino alle ore 23, di venerdì 1 e sabato 2 maggio. Tra gli ospiti della kermesse si potrà incontrare il clown Bingo che divertirà soprattutto i bambini con uno spettacolo di circo contemporaneo Gli Afrozekka, gruppo di musica afro, proporranno le loro canzoni. Ci sarà poi "Skoppio"con due spettacoli basati sulla giocoleria classica e sulla clowneria e presenterà un susseguirsi di numeri sempre più spettacolari con vari attrezzi. Da seguire anche le evoluzioni del mini circo dei saltimbanchi del gruppo "Las Vegas" con i fachiri, mangiafuoco, incantatori di serpenti e molto altro. Inoltre sarà installato un grosso gonfiabile per mantenere caldi ed allenati i muscoli con infinite e divertenti discese. Ci sarà anche uno spazio libero dove chiunque, professionista o no, potrà presentare un suo spettacolo, discorso, sermone ecc. per il divertimento proprio e del pubblico. Le prenotazioni sono accolte presso la segreteria della fiera o telefonando al numero 011/851160. Infine, da qualche anno Mestieranda - ospita un piccolo gruppo di produttori di alimenti. Chi vorrà degustare prelibati piatti locali ed assaporare buon vino, potrà usufruire dei numerosi accoglienti ristoranti situati all'interno del budello di via Dante. La manifestazione, organizzata dall'Associazione Pro Loco, Comune e Il Centro, prevede anche uno stand gastronomico all'interno della fiera dove verranno preparate al momento prelibate frittelle dolci e salate. La fiera osserverà questi orari. Venerdì 1 maggio dalle 17 alle 23, sabato 2 dalle 10 alle 23 ed infine domenica 3 dalle 10 alle 19. 28/04/2009 TACCUINO Oggi, martedì 28 aprile, la Chiesa Cattolica festeggia S. Valeria. Domani, mercoledì, ricorda S. Caterina da Siena. Il segno zodiacale è quello del Toro.La fase lunare è in Luna Nuova. FARMACIEA Savona (orario continuato 8.30-19.30) sono di turno le farmacie: Di Via Montenotte via Montenotte 48-r tel. 019-829.949; Delle Fornaci c.so Vittorio Veneto 126-r tel. 019-804.602; Del Teatro piazza Diaz 8-r tel. 019-851.923. Servizio notturno (dalle 19.30 alle 8.30): Saettone via Paleocapa 147r - tel. 019-829.803; Fascie via Boselli 24-r tel. 019-850.555. Di turno in provincia Calizzano: S.Tommaso (24 ore) - tel. 019-79800. Millesimo: Saroldi (24 ore) - tel. 019-565650. Altare: Fumagalli (24 ore) - tel. 019-5899013. Varazze: S.Nazario (8.30-12.30 e 15.30-19.30) - tel. 019-934.662. Celle: Brunetti (8.30-12.30 e 15.30-19.30) - tel. 019-990124. Albisola: S.Nicolò (8.30-12.30 e 15.30-19.30) - tel. 019-489910. Vado: Scarsi (8.30-12.30 e 15.30-19.30) - tel. 019-880184. Quiliano: Bermano (8.30-12.30 e 15.30-19.30) - tel. 019-880209. Spotorno: Citriniti (24 ore) - tel. 019-745342. Finale: Richeri (8.30-21) - tel. 019-601703. Pietra: N.S. Soccorso (8.30-19.30) - tel. 019-616732. Borghetto: Franchi (8.30-21) - tel. 0182-970038. Ceriale: Nan (24 ore) - tel. 0182-990032. Albenga: Com. Don Isola (24 ore) - tel. 0182-51701. Casanova: Magliocco(24 ore) - tel. 0182-74381. Alassio: Nazionale (24 ore) - tel. 0182-640606. Andora: Borgarello (24 ore) - tel. 0182-85040. FARMATAXI Per la zona da Varigotti a Borghetto dalle 21 la farmacia San Giovanni di Loano (tel. 019-677171). Per Cairo, Carcare, Altare, Cengio, Pallare e Mallare comporre i numeri 504013 o 500280; per Vado e Quiliano 827951; Varazze e Celle 019-931010. OSPEDALI Valloria Savona - Centralino tel. 019-84.041. Visite: feriali 12.30-14.30 e 19-20.30 (festivi 13.30-16.30 e 19-20); Unità coronarica 12.30-13.15 e 18.30-19.15; Astanteria: 12-13 e 17.45-18.45; Neonatologia: 14.15-14.45 e 16.30-17.30; Nefrologia: 12.30-14 e 18-19 (festivi 14-16.30); Ostetricia: 13.30-15 e 20-20.30 (festivi 14.30-16.30); Semintensiva cardiologica 13.30-15 e 19.30-20; Rianimazione 14.15-14.45 e 18.30-19; Obitorio: 8-12 e 15-19. S.Corona di Pietra - Centralino tel. 019-62.301. Orario visite: feriali 14.30-15.30 e 19.30-20.30; festivi 9.30-11.30 e 14.30-18. Rianimazione 13.30-14 e 19-19.30; Pronto Soccorso 12-13 e 18-19; Neurochirurgia 14.30-16.30; Unità Terapia Intensiva Coronarica 12.30-13.30, 15-16, 19.15-20; Malattie infettive 15-17 (festivi 9.30-11 e 15-17); Nido 19.30-20.30; Unità spinale 11.30-14 e 17.30-21. Ospedale di Cairo - Visite ai degenti delle divisioni di medicina e chirurgia (tel. 019-50.091): 13-14.30 e 19-20. Ospedale di Albenga - Centralino tel. 0182-54.61. Orario visite: feriali 14.30-15.30 e 19-20; festivi 14-15.30 e 19-20. MERCATI Lunedì: Savona, Andora, Ceriale e Finalborgo. Martedì: Mallare, Cengio, Spotorno, Albissola Marina e Borghetto. Mercoledì: Carcare, Albenga, Varigotti, Albisola Capo, Sassello e Vado. Giovedì: Cairo, Finale, Mioglia, Noli e Bardineto. Venerdì: Loano, Villanova, Zuccarello, Altare, Celle e Laigueglia. Sabato: Millesimo, Alassio, Pietra Ligure e Varazze. Domenica: Sassello (solo l'ultima domenica del mese). 28/04/2009

Torna all'inizio


USA:100 GIORNI; OBAMA-CATTOLICI,TENSIONI PER UNA LAUREA/ANSA (sezione: Laici e chierici)

( da "Secolo XIX, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

USA:100 GIORNI; OBAMA-CATTOLICI,TENSIONI PER UNA LAUREA/ANSA MOGADISCIO. Una nave da guerra spagnola ha arrestato nove pirati somali, sospettati di aver attaccato al largo della Somalia, nella notte tra sabato e domenica, la nave da crociera italiana, Msc Melody, con 1.500 persone a bordo. Lo ha reso noto nella serata di ieri il ministero della Difesa spagnolo. La fregata spagnola «Numancia», che incrociava al largo delle acque somale, ha «intercettato un'imbarcazione con nove persone a bordo che potrebbero essere collegate al tentativo di abbordaggio della nave da crociera italiana», si legge in una nota del Ministero. Proprio ieri il capo del gruppo di pirati somali aveva definito l'assalto alla Melody uno «sfortunato tentativo», un'occasione persa per un salto di qualità negli arrembaggi. «Purtroppo, per ragioni tecniche non siamo riusciti a prendere la nave», dice il leader Mohammed Muse in una breve intervista telefonica con la France Presse dal rifugio dei pirati a Ely, circa 800 chilometri a nord di Mogadiscio. «Sapevamo bene che la cattura di un'imbarcazione così grande avrebbe rappresentato una nuova tappa per la pirateria al largo delle coste somale. Ma sfortunatamente loro (l'equipaggio della Melody, ndr) hanno utilizzato delle buone tecniche e non siamo potuti montare a bordo», ha detto Muse, aggiungendo che «non era la prima volta che attaccavamo questo tipo di nave e (ieri notte) eravamo quasi riusciti a catturarla. L'abbiamo tempestata di proiettili». Dall'attacco dei pirati la Melody, in viaggio verso le Seychelles, ha riportato solo lievi danni: alcuni buchi sulla scafo, qualche vetrata rotta, una scialuppa di salvataggio colpita. A sopraffare i pirati, oltre alla pronta reazione degli uomini israeliani della sicurezza a bordo, che hanno usato armi e idranti, anche le imponenti dimensioni della nave da crociera italiana, con la murata dello scafo che si erge a decine di metri dall'acqua. «L'imbarcazione era troppo imponente - dice ancora il capo dei pirati - e nell'assalto era coinvolta solo una decina di pirati. Abbiamo dovuto finalmente desistere dopo 30 minuti». A bordo della Msc Melody ci sono 991 passeggeri e 536 membri dell'equipaggio. In totale ci sono 134 italiani, 39 dei quali turisti. Al momento dell'attacco la nave si trovava a 180 miglia a nord di Port Victoria, capitale dell'arcipelago delle Seychelles. Ora è in trasferimento verso dal Sudafrica in Italia il 7 maggio prossimo, con tappa nel porto di Napoli e sbarco a Genova il giorno seguente. Era partita il 17 aprile scorso da Durban. Intanto è stata liberata la Sea Princess II, petroliera della compagnia di Mumbai Seaprime Marine Management, sequestrata quasi quattro mesi fa dai pirati nel Golfo di Aden. Lo ha riferito l'amministratore delegato Deepak Bhandari, aggiungendo che i corsari hanno permesso alla nave di dirigersi verso Bosasso, il porto sulla costa somala, dove è attualmente attraccata. La petroliera è stata sequestrata il 2 gennaio mentre stava attraversando il Golfo di Aden. L'equipaggio di 16 persone è sano e salvo, ha confermato Bhandari, che ha sentito il comandante. L'ad non ha confermato se per la liberazione sia stato pagato un riscatto. Non è chiaro, inoltre, quando l'imbarcazione, il cui proprietario risiede in Yemen, potrà lasciare la Somalia. E sempre oggi una petroliera yemenita catturata ieri dai pirati somali è stata ripresa dalle forze dell'ordine yemenite. Qana, adesso, è in rotta verso il porto di Mokalla, nel sud-est del paese. Di proprietà delle raffinerie di Aden, la petroliera stava rientrando in patria vuota dopo un viaggio di consegna. Attualmente, almeno 16 imbarcazioni e 273 marinai sono nelle mani dei pirati somali. Tra questi anche i dieci marinai italiani della Bucaneer. 28/04/2009

Torna all'inizio


A quale professione si è più portati? La risposta è alla (sezione: Laici e chierici)

( da "Giornale.it, Il" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

n. 101 del 2009-04-28 pagina 5 A quale professione si è più portati? La risposta è alla «Città dei mestieri» di Redazione Sorge a Cornigliano un centro gestito da Comune, Provincia e Università teso ad orientare le persone verso la miglior attitudine occupazionale «Il lavoro più difficile è orientarsi nel mondo del lavoro». Quante volte durante un colloquio o alla ricerca di un impiego ci si sente ripetere questa frase. Scontata, ovvia ma reale perché, soprattutto di questi tempi, trovare un'occupazione congeniale non è immediato. Tanto che a Genova esiste una società gestita da Comune, Provincia e Università che ha lo scopo di orientare le persone a muoversi nel campo delle professioni cercando di indirizzare la ricerca di un'occupazione o il cambio del lavoro su professioni specifiche. Si chiama «Città dei Mestieri» ed è un marchio europeo con sedi nelle principali città d'Europa, un modello che appare vincente tanto che è stato esportato in Sud America. A Genova «Città dei Mestieri» ha la propria sede a Villa Gentile Bickley di Cornigliano e funziona sotto tre coordinate: cercare lavoro, scegliere una formazione, orientarsi nelle scelte. «Lo definirei un dispositivo, si entra nella nostra sede e si ha un'offerta informativa e una consulenza personalizzata su tutto quello che c'è da sapere sul mondo del lavoro - racconta Claudio Oliva direttore del centro -. Ci rivolgiamo non solo ai disoccupati ma anche a chi deve orientarsi per una scelta formativa come potrebbe essere quella della facoltà universitaria e anche a chi vuole mettersi in proprio perché possa sapere in anticipo tutti i passaggi utili per avviare un'impresa o un'attività commerciale». Nel centro di Cornigliano si adoperano tre operatori fissi coordinati da un direttore a cui si aggiungono una serie di collaboratori che forniscono assistenza il martedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, il mercoledì e il giovedì dalle 10 alle 13. Qui vengono studiati diversi percorsi in base ai soggetti che ne fanno richiesta, si ricercano soluzioni, si offrono ausilii anche dal punto di vista strumentale visto che la sede è fornita di una biblioteca ed una sala multimediale. Si cerca di orientare verso la migliore soluzione in base alle attitudini con la possibilità di sottoporsi anche a test studiati dalla Cattolica di Milano e da latri centri di ricerca. «Città dei mestieri» non è da confondersi con i Centri per l'impiego: «Chi viene da noi è libero e anonimo -spiega Oliva-. Noi garantiamo l'anonimato, non gestiamo banche dati né abbiamo il classico incontro tra domanda ed offerta di lavoro. La nostra funzione è differente, lavoriamo per creare delle opportunità che sono poi gli individui stessi a dover sfruttare». E le opportunità possono essere anche dirette visto che spesso a confrontarsi con questa realtà sono le imprese che incontrano candidati nella sede di Cornigliano: «Promuoviamo spesso eventi in cui aziende del territorio vengono a raccontarci le loro esperienze, spiegano di quali candidati hanno bisogno, promuovono dei profili e, soprattutto, ritirano curricula spontanei: sotto di noi passano centinaia di opportunità occupazionali di cui però non ci occupiamo direttamente», prosegue il direttore. Dato che «Città dei mestieri» è anche una realtà internazionale formazione e opportunità sono offerte anche a chi volesse tentare un'esperienza di studio e lavoro all'estero. Altro informazioni su «Città dei mestieri» sono reperibili sul sito internet www.cittadeimestieri.genova.it e al numero 010/6480540, il servizio è totalmente gratuito. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

Torna all'inizio


DRAMMATICO INCIDENTE IERI MATTINA IN VIA LEONARDI CATTOLICA A BAGNOLI: UNA RAGAZZA DI QUINDICI ANNI ... (sezione: Laici e chierici)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 28-04-2009)

Argomenti: Laicita'

Drammatico incidente ieri mattina in via Leonardi Cattolica a Bagnoli: una ragazza di quindici anni è rimasta gravemente ferita all'interno di una piccola automobile senza targa guidata da un amico sedicenne. All'interno della micro auto, omologata per il trasporto di due persone, viaggiavano in tre: l'autista sedicenne, un diciottenne e la ragazza di quindici anni. Il mezzo proveniva da via Cavalleggeri e, una volta imboccata la strada che conduce verso via Coroglio, è sbandato e si è capovolto. Allertate dai passanti sono giunte subito le ambulanze che hanno trasportato i tre giovani al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo. L'autista e il diciottenne sono stati medicati e dimessi con diagnosi di otto e dieci giorni. La ragazza, che ha riportato seri traumi alla testa, è rimasta ricoverata in prognosi riservata. La polizia municipale del reparto Infortunistica Stradale, diretto dal Tenente Antonio Muriano, è intervenuta sul luogo dell'incidente ed ha effettuato i rilievi del caso. La piccola vettura è stata posta sotto sequestro su disposizione del magistrato che è stato immediatamente avvisato dell'accaduto. Secondo una prima ricostruzione della vicenda, nell'incidente non sarebbe coinvolto nessun altro mezzo. Con ogni probabilità l'autista della micro auto ha perduto il controllo a causa della forte velocità. L'automezzo è, infatti, dotato di un motore di cilindrata 500 che consente di raggiungere i novanta chilometri orari. Il mezzo potrebbe aver perduto aderenza anche perché c'erano troppe persone a bordo. Omologata per due passeggeri, l'automobilina lanciata a forte velocità, potrebbe essersi capottata anche per un semplice movimento troppo «enfatico» di uno degli occupanti. Sulle cause dell'incidente, comunque, indaga ancora la municipale. pa. bar.

Torna all'inizio