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  Sole 24 Ore 5-8-2008   Energia, Pmi
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 Le Pmi italiane pagano il prezzo dell'energia il 52% in
  più rispetto alle altre azionde europee,
  mentre, da luglio 2007 ad oggi, il costo dell'energia elettrica per le
  piccole imprese é aumentato del 14,9%. I piccoli imprenditori hanno dovuto
  spendere circa 505,1 milioni di euro in più. Lo afferma la
  Confartigianato in uno studio curato dal suo centro studi e inviato al
  presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, Alessandro Ortis. Dall'anno prossimo poi, secondo il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, «le cose potrebbero peggiorare». A partire dal 1 gennaio 2009 infatti, entrerà in vigore il
  nuovo sistema di pagamento, che avrà tariffe diverse a seconda delle
  fasce orarie in cui si consuma. Questo, secondo l'associazione, rischia di
  generare «un ulteriore aumento di 384 milioni di euro, equivalente a 120,7
  euro in più per ciascuna impresa». Pur rendendo i prezzi dell'energia
  elettrica più aderenti ai reali costi di produzione, il nuovo sistema
  potrebbe determinare aggravi di spesa per chi consuma nelle ore diurne dei
  giorni feriali, cioè proprio quelle in cui si concentra il 91,3% dei
  consumi di energia del campione di piccole imprese esaminato.
 
 Gli imprenditori – come emerge dal Rapporto di Confartigianato che contiene
  un sondaggio ad un campione di 4.200 imprese con meno di 20 addetti – sono
  diffidenti circa la convenienza economica e la qualità delle offerte
  di energia sul mercato libero. Risultato: nonostante siano passati 4 anni
  dall'apertura del mercato dell'energia, soltanto il 18,1% delle piccole imprese
  (pari a 475.472 aziende) oggi si approvvigiona di elettricità sul
  mercato libero. Il restante 81,9% di piccole imprese (3.180.465 aziende)
  opera nel cosiddetto mercato di maggior tutela nel quale i prezzi vengono
  aggiornati ogni trimestre dall'Autorità per l'energia elettrica ed il
  gas.
 
 Il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas
  Alessandro Ortis, secondo Confartigianato, «ha
  assicurato l'impegno, già da settembre, per possibili specifiche
  iniziative regolatorie, oltre a proseguire il lavoro
  per promuovere una sempre più effettiva concorrenza nel mercato
  dell'energia».
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