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Il Sole 24 Ore 3-7-2011 1) Si
dimezzeranno o quasi i risarcimenti del danno per sinistro. Assicuratori
soddisfatti delle nuove tabelle di Saverio Fossati Si dimezzeranno o quasi i risarcimenti del danno alla
persona per sinistro stradale, compreso anche il contenzioso pendente. Questa
la conseguenza immediata dallo schema di Dpr
approvato dal consiglio dei ministri e ora all'esame del Consiglio di Stato.
Il decreto contiene sia la Tabella unica nazionale «delle
menomazioni alla integrità psicofisica compresa fra 10 e 100 punti di
invalidità» che quella di liquidazione, ovvero del «valore
pecuniario» previsto per il risarcimento di tale danno. Con il provvedimento, predisposto su proposta del ministero
della Salute, il Governo dà esecuzione all'articolo 138 del Dlgs 209/2005 (il Codice delle assicurazioni), fornendo
alla collettività un valore economico nazionale e uniforme. Questo
provvedimento attuativo era atteso da molto tempo. Con l'entrata in vigore
del provvedimento scatteranno da subito i nuovi valori ma va detto che nelle
tabelle è stato tenuto conto del valore del "punto" del
2005, che era pari a 674 euro, mentre ci si è dimenticati che oggi
tale valore è salito a 759,04 euro. Questo errore verrà
probabilmente fatto rilevare dal consiglio di Stato, il che farà
scendere un poco il differenziale tra le tabelle oggi usate (quelle del
Tribunale di Milano, estese a tutta Italia dalla Cassazione) e quelle future. 2) Il Governo vara le nuove tabelle sui danni
biologici, valori dimezzati. Assicuratori soddisfatti di Marco Mobili ed Elena Simonetti Il Consiglio dei ministri interviene sul tema delle tabelle
per i danni biologici, argomento molto sensibile per le compagnie
assicurative nel ramo della Rc Auto. L'Esecutivo,
su proposta del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha approvato un provvedimento
che, si legge nella nota di Palazzo Chigi, prevede «una nuova tabella
delle menomazioni all'integrità psicofisica», che
«costituisce il superamento delle singole tabelle elaborate dai
Tribunali, attualmente a base delle valutazioni, e uniforma» i
«coefficienti su tutto il territorio nazionale, superando
ingiustificate difformità». Il provvedimento del Governo sulla tabella dei danni
biologici «è una buona notizia: sono 5 anni che la
sollecitavamo», ha commentato il direttore Auto dell'Ania, Vittorio Verdone. Sul Sole 24
Ore di giovedì in edicola gli approfondimenti: il valore
del danno può arrivare anche a un dimezzamento. Stop alle disparità di
trattamento nella valutazione del danno biologico da incidente stradale anche
in caso di lesioni di grave entità. I tribunali dovranno, infatti,
uniformare i criteri di liquidazione sin qui adottati ai nuovi parametri
fissati dal Governo e validi per tutto il territorio nazionale sulla
falsariga di quanto già stabilito per i danni più lieve
entità. Tabelle e coefficienti che
dovranno fare giustizia di un sistema eterogeneo e suscettibile di creare
disuguaglianze tra categorie di vittime identiche ma residenti in regioni
diverse, sono contenuti in uno schema di decreto attuativo del Codice delle
assicurazioni private (decreto legislativo n. 209/2005) oggi all'esame preliminare
del Consiglio dei ministri. Il provvedimento che dopo il via libera dell'Esecutivo
sarà sottoposto al parere del Consiglio di Stato definisce, infatti,
una tabella nazionale unica per le menomazioni all'integrità
psico-fisica comprese tra 10 e 100 punti di invalidità. I principi di
monetizzazione del danno, resi uniformi dal decreto interministeriale del 3
luglio 2003 per le lesioni comprese tra 1 e 9 punti, saranno ora estesi, con
gli opportuni adattamenti, anche a quelle di maggior gravità. E questo
sulla base di coefficienti di variazione proporzionali all'entità
della lesione, ma decrescenti in funzione dell'età della persona
danneggiata. Lo schema di decreto definisce, innanzitutto, i casi di
'confine' stabilendo che il danno biologico permanente in misura inferiore al
10% deve essere valutato in base ai parametri individuati nelle tabelle sulle
menomazioni comprese tra 1 e 9 punti. I quadri clinici più complessi
dovranno, invece, essere decisi secondo i nuovi criteri che racchiudono un'ampia
ed elastica casistica vista la necessità di personalizzare le varie
tipologie di lesione. L'accertamento dovrà essere eseguito da
professionisti esperti in campo medico-legale tenendo conto del fatto che le
tabelle, così come stabilito dalle sentenze della Consulta e della
Cassazione, costituiscono un parametro orientativo: il risarcimento
presuppone la valutazione di elementi soggettivi e oggettivi che, se
dimostrati, possono comportare un ristoro aggiuntivo del danno. In tabella sono così riportate le menomazioni
dell'apparato psichico (15 punti di invalidità), ma anche i disturbi
d'ansia generalizzati (da 26 a 30 punti) e le tetraplegie (100 punti con
riconoscimento dell'invalidità totale) e i relativi coefficienti per
la determinazione del danno economico che avrà come base di riferimento
il valore previsto per il primo punto di invalidità all'età
«zero» (674,78 euro rivalutato al 2005). In coerenza con il metodo adottato per le invalidità «micropermanenti» si è stabilito che l'importo si riduce con il crescere dell'età a un tasso dello 0,5% annuo a partire dall'undicesimo anno di vita. Un soggetto di 35 anni con invalidità pari a 10 punti percepirà, quindi, circa 13.600 euro di risarcimento che diventeranno 560.000 in caso di invalidità totale, mentre un anziano di 95 anni ne otterrà, rispettivamente, circa 8.470 e 356.000. |