| HOME    PRIVILEGIA NE IRROGANTO   di Mauro Novelli     (www.mauronovelli.it)     Il Consiglio  Documento inserito il 17-7-2008 | |||
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| Il ConsigliO  n° 65 Banconote false.  Che fare se la banca ci contesta la falsità di una
  banconota data in versamento. Di Mauro Novelli  17-7-2008                                                                                                      Nel primo semestre dell’anno, i
  sistemi bancari di Eurolandia hanno ritirato dalla circolazione ben 312.000
  mila banconote false, il 5,4% in più rispetto al semestre precedente.
  Lo rende noto la Bce. La banconota più contraffatta e' quella da 50
  euro, il 36% del totale. Seguono le banconote da 20 (33%) e da 100 euro
  (21,5%). Adusbef viene contattata più
  frequentemente di quanto non si creda, da concittadini che denunciano problemi relativi a banconote false. Per lo più, si
  denunciano rinvenimenti di banconote false distribuite dagli sportelli del  Bancomat. In tali
  casi consigliamo comunque di fare “due chiacchiere” con il Commissariato o
  con la Stazione dei carabinieri più vicini. Non si può infatti procedere ad una denuncia formale contro la
  banca  visto che, di norma, non
  è possibile produrre prove concrete del rinvenimento del falso tra le
  banconote distribuite dal Bancomat. Ma come dobbiamo comportarci se,
  versando in banca dei contanti, il cassiere ci dovesse contestare la
  falsità di uno o più pezzi?  Cominciamo col
  dire che se il cassiere è corretto e responsabile conterà le banconote
  ed effettuerà contestazioni senza allontanarsi dal suo sportello. Nessun
  cassiere serio ci comunicherà - dopo essersi allontanato dalla sua
  postazione con le banconote da noi versate - che il numero delle banconote
  non è quello da noi indicato, o che – a suo avviso – alcuni pezzi
  potrebbero essere falsi. Regola numero uno: non accettare
  contestazioni dopo che il cassiere, abbandonato il posto di lavoro, si
  è recato nel retro sportello con le nostre banconote ed è
  tornato annunciandoci la “novità”. Se quindi ci contesta la
  falsità di qualche pezzo deve attenersi a queste procedure: 1)    
  Taglia in due la banconota dubbia, con
  l’accortezza di mantenere il numero di serie (ogni banconota riporta in
  numero in due posti)  in ciascun troncone. 2)    
  Ci consegnerà una delle due
  parti. L’altra metà verrà inviata alla Banca d’Italia che
  valuterà se la banconota è falsa o no. 3)    
  Il responso della Banca d’Italia – che
  interverrà dopo qualche settimana - sarà comunicato al cliente.
  Se il responso è di falsità, verrà messa in moto la
  procedura “giudiziaria” per cercar di risalire al falsario. Se la banconota
  risulta, al contrario, non contraffatta, procederà alla ricongiunzione
  delle due metà ed al versamento sul conto, come originariamente ordinato
  dal cliente. Il fatto di consegnare metà
  banconota sospetta al cliente, non  permette alcuna sostituzione nel
  corso del processo di valutazione (dal cassiere alla Banca d’Italia e ritotno).  Ci stiamo dilungando sul problema,
  perché un concittadino ci ha comunicato che un suo versamento di banconote
  per  4.000
  euro è stato giudicato dal cassiere composto interamente da pezzi
  falsi. Le banconote sono state inviate alla Banca d’Italia senza lasciare alcunché
  al titolare del conto. Dopo due mesi è arrivato il responso di
  Bankitalia: “Banconote non false”. Il versamento è stato accreditato
  sul conto il giorno stesso con una remissione, da parte del titolare del
  conto, di due mesi di valuta. Vista la mancanza di ogni correttezza
  nella procedura, abbiamo suggerito di chiedere giustificazioni al presidente
  della banca ed all’Ufficio di Vigilanza della Banca d’Italia. Informeremo sugli sviluppi. |