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toARTICOLI DEL 8-19 febbraio
2009 #TOP
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Articoli
Scuola (156)
il cinque in condotta è un incubo solo per due
( da "Tirreno,
Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Con il nuovo decreto Gelmini, infatti, tanti sono i cambiamenti che i docenti dei vari istituti grossetani hanno dovuto affrontare nella compilazione delle pagelle di metà anno. Primo tra tutti la reintroduzione del cinque in condotta, votazione «che - secondo le direttive ministeriali - potrà portare anche alla bocciatura degli stessi studenti»
colpevoli
di fatti molto gravi ( da "Tirreno, Il"
del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini, il collegio docenti ha approvato una griglia utile al fine di dare una motivazione alle varie tipologie di votazione che poi in seguito sarebbero state assegnate. «Ci siamo trovati subito in sintonia con le direttive del ministro - va avanti Marilene Taddei - e abbiamo capito fin dall'inizio che l'assegnazione del cinque in condotta doveva riguardare un fatto grave riconosciuto
i
ragazzi marinano le lezioni? il centralone lo dice ai genitori - salvo
intravaia ( da "Repubblica, La"
del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini, e della Funzione pubblica, Renato Brunetta, per l´istituto di via Mongerbino è già una consuetudine. E verrà superata da una nuova tecnologia: scuolatel, appunto. «è dal mese di novembre del 2005 che inviamo gli sms ai genitori - spiega la preside dell´istituto Anna Fileccia - Prima dell´attivazione del servizio le assenze degli studenti erano certamente superiori.
Cassini
e Da Vinci, genitori al Tar contro il nuovo piano
( da "Secolo
XIX, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini. A motivare lo schieramento di un fronte compatto di studenti, genitori e insegnanti dei licei del centro - Cassini e Leonardo Da Vinci - è il "piano di dimensionamento" avviato da Provincia e Regione. Ovvero, la decisione (in ottemperanza a normative nazionali) di limare il numero degli iscritti per ciascun istituto portandolo a una cifra considerata ottimale per lo svolgimento
si
contendono il ragazzo con minacce via sms
( da "Tirreno,
Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: contratto formativo introdotto dal ministro Gelmini in cui sono anche coinvolti i genitori. Noi lo abbiamo subito introdotto», dice Angela Gadducci, preside dell'Istituto comprensivo Curtatone. Nelle sue 14 classi, alla scuola media, parla di babbi e mamme collaborative. «Quando i propri figli sbagliano non hanno problemi ad accettare che la scuola proceda con sanzioni disciplinari»
Le
Università? Nelle mani dei commercialisti
( da "Secolo
XIX, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: che lavoro all'Università - è che dopo i decreti Gelmini, o meglio dopo i tagli Tremonti, i commercialisti sono arrivati anche da noi, inalberando l'insegna weberiana della razionalizzazione e anche il piglio dei goliardi di "Amici miei", quando fingevano di progettare l'abbattimento della Torre di Pisa.
Meno
maestre alle Elementari ( da "Stampa, La"
del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: incertezze e la volontà di non «far pagare» agli alunni i tagli della riforma Gelmini. L'altra sera, oltre 100 tra insegnanti, genitori e amministratori, hanno partecipato alla prima di tre serate sul futuro della scuola. Hanno parlato cinque dirigenti scolastici di Cuneo, moderati dall'assessore ai Servizi sociali Erio Ambrosino.
La
storia non si riscrive L'Anpi contro la proposta di legge revisionista
( da "Unita,
L'" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: applicando il testo unico Gelmini che riporta la scuola indietro di decenni. Da parte sua il segretario regionale del Pdci, Fabio Nobile, ha posto l'accento sul decreto sicurezza e sull'obbligo per i medici di denunciare i clandestini che chiedono cure. Messaggi di solidarietà sono arrivati del governatore della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e dagli ex Presidenti della Repubblica,
nuovo
progetto si occupa della riforma gelmini
( da "Tirreno,
Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Viareggio Nuovo Progetto si occupa della riforma Gelmini VIAREGGIO. L'intervento del Ministro Gelmini nella scuola ha provocato molte reazioni e proteste a livello nazionale, così come nella nostra città, dove si è manifestato e discusso sulle nuove norme. Nuovo Progetto di Viareggio - neo costituita associazione di cultura, politica e società - ha promosso un approfondimento sull'
il
compagno matteoli straccia tutti ( da "Tirreno, Il"
del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini: 4,5 , Istruzione. Qualche mese fa poteva sicuramente andarle peggio. Qualcosa però in questi mesi è cambiato, come riconosce l'assessore Simoncini: «Abbiamo contrastato con forza le idee del ministro Gelmini, arrivando anche a fare, per due volte, ricorso alla Corte Costituzionale contro i provvedimenti del governo sulla scuola.
liti,
parolacce, sgambetti tra candidati: a firenze la campagna è una rissa
quotidiana ( da "Tirreno, Il"
del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: a Firenze la campagna è una rissa quotidiana Gelmini in ripresa, Fitto inutile, la Meloni chi l'ha vista? FIRENZE. Liti, sgambetti e veleni: ogni giorno il tormentone Firenze si arricchisce di qualche paragrafo poco edificante. Ieri nemmeno il presidio in sostegno del Quirinale ha messo tutti d'accordo: solo la componente che fa capo a Daniela Lastri ha aderito.
<Ho
6 in condotta per un no all'autogestione>
( da "Corriere
della Sera" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract:
dai
professori per non aver partecipato alle manifestazioni anti-Gelmini di
novembre. Giorgia, 15 anni, nonostante nel primo quadrimestre non abbia mai
preso una nota, si è ritrovata un
Giorgia,
15 anni <Quel sei in condotta perché non protestavo>
( da "Corriere
della Sera" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Tutti i genitori si sono presentati a ritirare la pagella e i docenti hanno potuto spiegare le motivazioni dei voti in condotta, ma il padre e la mamma della ragazza non si sono visti. Bisogna superare il ricordo del vecchio sette in cond0tta con cui si era bocciati. Ora è l'insufficienza a farfa perdere l'anno, il 6 è un voto normale ».
Cari
amici de La Stampa, sono uno studente di quarta liceo scientifico, e vado a
scuola in un po... ( da "Stampa, La"
del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: da Veltroni al ministro Gelmini, dal presidente della Repubblica Napolitano al ministro Brunetta, dal premier Berlusconi al capo della protezione civile Bertolaso, inneggiavano qua e là sulla gravità della situazione. E tutti si erano affrettai a promettere si sarebbe rimediato al più presto, senza indugi Ora, da studente obiettivo,
Scuola,
terzo congresso Cisl ( da "Stampa, La"
del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Oltre alla riforma avviata dal ministro Gelmini che dal prossimo anno farà sentire pesantemente i suoi effetti alle elementari, proprio venerdì il direttore regionale Massara ha firmato il decreto che stabilisce la riorganizzazione degli istituti a partire dal prossimo settembre. Le modifiche saranno rilevanti tanto nella scuola dell'obbligo con la nascita di undici istituti «
Oggi
il congressodel settore scuola ( da "Secolo XIX, Il"
del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Oggi il congressodel settore scuola noli IL FUTURO della scuola, le novità della riforma Gelmini, il rinnovo delle cariche. Sono questi gli argomenti principali che saranno trattati al III Congresso Cisl Savona "In prima persona, al plurale. Difensori di un bene comune", che si svolgerà oggi a Noli, all'hotel Capo Noli, con inizio alle 9,30.
tempo
di iscrizioni ( da "Sicilia, La"
del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini, le maggiori novità si hanno nella scuola di base, dove viene introdotta la valutazione numerica. Un sistema valutativo che ha i lati positivi e negativi. Da una parte, infatti, i genitori potranno conoscere la posizione del figlio attraverso una «scala di valori», dall'altra, però, il «numero» non dice nulla sui vari processi di apprendimento e su eventuali recuperi futuri.
SCUOLA
MATERNA ( da "Sicilia, La"
del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: altro uno dei tanti aspetti negativi della riforma Gelmini, fatta solo di tagli. A giudizio dei dirigenti scolastici, che nelle loro scuole hanno il tempo pieno, per esempio la Pestalozzi, questa modalità di costruzione dell'organico e del tempo-scuola finirà per penalizzare il Sud, in particolare quattro Regioni, cioè Puglia, Campania, Calabria e Sicilia,
Consiglio
comunale Torino: fondi per Scuola pubblica e Università
( da "Sestopotere.com"
del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: impegna il Sindaco e la Giunta a manifestare il proprio dissenso dalla legge 133/2008 (riforma Gelmini) ed in particolare al ritorno al maestro unico ed ai tagli all?organico ed ai finanziamenti della scuola. I voti favorevoli sono stati 31, quelli contrari 1. Sullo stesso tema l?ordine del giorno di Domenico Gallo che invita a contrastare il disegno del Governo nazionale che “
Basso
chiede un intervento della regioneper salvare la prima elementare di bavari
( da "Secolo
XIX, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: riforma Gelmini. «La situazione è dovuta ai recenti interventi in materia di istruzione, che rendono, tra l'altro, più difficoltoso il mantenimento di sedi scolastiche sul territorio, e che il problema di Bavari presenta analogie con quelli di molti paesi dell'entroterra, essendo il centro città distante ed accessibile soltanto con difficoltosi viaggi con mezzi privati o pubblici»
<Rimpiango
la maestra unica> ( da "Secolo XIX, Il"
del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Quindi lei non critica la riforma Gelmini? «Nel mio ruolo non sono chiamato a giudicare, ma a realizzare l'operato dei ministri, creando tutte le condizioni affinché i loro progetti vengano realizzati sul territorio. Il ministro Gelmini ci tiene a sottolineare che non si tratta di una riforma».
Undicigli
istituticomprensivi ( da "Secolo XIX, Il"
del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Oltre alla riforma del ministro Gelmini settembre porterà una rivoluzione nelle scuole della provincia. Il decreto attuativo del piano di ridimensionamento scolastico regionale, al quale hanno lavorato diverse istituzioni, pochi giorni fa ha ricevuto il via libera del direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Attilio Massara.
"La
riforma scolastica della Gelmini rischia di portare solo al caos totale"
( da "Stampa,
La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: La riforma scolastica della Gelmini rischia di portare solo al caos totale" Ieri all'Hotel Capo Noli si è svolto il 3° congresso territoriale Cisl Scuola Savona con le massime autorità del mondo scolastico locale riunite per confrontarsi sui cambiamenti a cui si sta andando incontro, in particolare come conseguenza della riforma avviata dal decreto Gelmini.
summit
al cavalieri per l'effetto-gelmini
( da "Repubblica,
La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Milano Convocati i genitori per i moduli a 30 o 36 ore Summit al Cavalieri per l´effetto-Gelmini Ai genitori tocca scegliere: mandare i figli a scuola solo al mattino o anche al pomeriggio. Questa la più grande novità per il prossimo anno scolastico fra quelle illustrate ieri alle famiglie dalla preside della scuola media Cavalieri.
i
presidi pisani bocciano il 5 in condotta
( da "Tirreno,
Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract:
introdotta
dalla Gelmini: «Come istituto non siamo disposti a farci trascinare
nell'equazione basso voto in condotta, miglioramento della disciplina interna -
spiega -. Per questo nel primo trimestre non abbiamo dato né 5, né
un
sms tradirà chi diserta le lezioni
( da "Tirreno,
Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: proprio come auspicato dai ministri Gelmini e Brunetta. Sono già stati acquisiti i preventivi dei vari gestori telefonici, che prevedono pacchetti da 1000, 2000 e 3000 sms e si procederà in breve tempo alla scelta di quello più vantaggioso. Il costo del servizio sarà probabilmente a carico delle famiglie.
in
sala borsa a lezione di hip hop - brunella torresin
( da "Repubblica,
La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: hanno scelta per esporre i lavori che hanno creato a partire dalla documentazione fotografica delle giornate di contestazione anti-Gelmini: foto rielaborate con tecniche pittoriche, che saranno da sabato (alle 17 l´inaugurazione) riunite in una mostra, «Studenti NON indifferenti». Nelle ultime settimane il gruppo d´Arte e il gruppo «Ramsek» si sono incrociati e conosciuti;
io,
insegnante di sostegno senza lavoro - francesco vallone
( da "Repubblica,
La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: necessità didattica interna rimane senza lavoro solo per le dissennate misure politiche ed economiche della riforma Gelmini; un alunno diversamente abile e una classe intera con lui, vengono privati della possibilità di esercitare un diritto costituzionale; il lavoro fin qui svolto andrà inevitabilmente perso nel disorganico avvicendamento che più docenti saranno chiamati a svolgere.
scuola,
a rischio quattromila cattedre - francesca savino
( da "Repubblica,
La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: appuntamento di domani a Roma con il ministro Mariastella Gelmini. L´ultima previsione diffusa dall´ufficio scolastico provinciale di Bari parla di 3mila e 995 posti in meno per il prossimo anno scolastico in Puglia, con una riduzione del 7,33 per cento rispetto all´organico di diritto dell´anno scolastico in corso: 1450 cattedre potrebbero essere tagliate nella scuola primaria,
E
la gita di classe? A Lampedusa ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini e Sandro Bondi per scoraggiare i viaggi all'estero delle scolaresche italiane. Il programma «Alla scoperta del tuo Paese», che durerà due anni e coinvolgerà 500 istituti, mira non solo a promuovere la conoscenza del territorio nazionale in vista del 150mo anniversario dell'Unità ma anche a combattere un certo andazzo spensieratamente vacanziero diffuso in questi anni nelle
Bullismo,
pochi studenti lo denunciano ( da "Sicilia, La"
del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Alfano e Gelmini, - ha riguardato anche la concezione dei ragazzi sul bullismo. Il 69% degli intervistati lo definisce 'un atto criminale', mentre il 31% 'un atto goliardico'. Il 29% degli studenti dice di essere stato vittima di episodi di bullismo, mentre la decisione di denunciare l'aggressione è stata presa soltanto dal 25%.
Riunione
del Collegio dei docentiper l'applicazione della circolare Gelmini
( da "Sicilia,
La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: applicazione della circolare Gelmini Anche l'istituto comprensivo "F. Cordova", diretto dal prof. Luigi Minacapilli, si sta preparando all'attuazione della riforma Gelmini. La Circolare n. 4 del 15 gennaio scorso ha già dato le indicazioni circa la formazione delle sezioni di scuola dell'infanzia e delle classi della scuola primaria e secondaria di primo grado,
La
preside del liceo Grassi consulente della Gelmini
( da "Stampa,
La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: NUOVI PROGRAMMI La preside del liceo Grassi consulente della Gelmini In passato tanti allievi hanno dato lustro al liceo conquistando importanti riconoscimenti. Oggi il ruolo di portabandiera dello scientifico «Grassi» di Savona vede protagonista la dirigente d'istituto Gabriella Viganego, scelta assieme ad altri dieci colleghi di tutta Italia per far parte di un gruppo di lavoro (
Si
apre "Versus" ( da "Stampa, La"
del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: nella scuola dopo la Legge Gelmini. Per mamme e papà è invece pensato l'incontro «Essere genitori nelle scelte importanti» a cura di Paola Merlino (alle 18,30). I laboratori proseguono sabato, quando alle 10,30 è prevista una conferenza istituzionale su «Ruolo della Provincia e della Regione in materia di istruzione e formazione professionale» con interventi di Giovanna Pentenero,
"cara
ministro gelmini, ti sei scordata il darwin"
( da "Repubblica,
La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Pagina I - Torino "Cara ministro Gelmini, ti sei scordata il Darwin" Lettera aperta del Comitato genitori e studenti del Darwin al ministro Gelmini. Una lettera dura in cui si accusa in pratica il ministro di essersi scordata dell´istituto in cui morì per il crollo di un soffitto un ragazzo di 17 anni.
"caro
ministro, ci ha abbandonato" - ottavia giustetti
( da "Repubblica,
La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: La Gelmini replica: "Sono in contatto con la preside" OTTAVIA GIUSTETTI Caro ministro, dopo tante promesse ci hai abbandonati. I genitori e gli alunni del liceo Darwin, dove Vito Scafidi - 17 anni - ha perso la vita schiacciato dal crollo del controsoffitto della sua aula, hanno scritto una lettera aperta al ministro dell´Istruzione,
Veardo
assicura DEROGA per Bavari ( da "Secolo XIX, Il"
del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract:
che porrà il
massimo impegno affinché anche il prossimo anno scolastico si formi una classe
prima alla elementare di Bavari. I provvedimenti del ministro Gelmini hanno
innalzato il numero minimo per costituire una classe portandolo da
marcucci:
gelmini conferma dal governo nessun contributo
( da "Tirreno,
Il" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini conferma dal governo nessun contributo» LUCCA. «Il funzionamento degli istituti musicali pareggiati è di esclusiva competenza degli enti locali». Così il ministero della istruzione, dell'università e della ricerca, ha risposto all'interrogazione presentata dal senatore Andrea Marcucci (Pd) che chiedeva di ripristinare il contributo che il governo Prodi aveva stanziato per
sospesi
i servizi scolastici ( da "Tirreno, Il"
del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Le organizzazioni sindacali hanno deciso una mobilitazione nazionale a seguito delle indicazioni del Miur, giunte nelle scuole in questi giorni, per la formazione degli organici con i criteri derivanti dai regolamenti attuativi della legge Gelmini.
via
al nuovo indirizzo musicale con quattro classi di strumenti
( da "Tirreno,
Il" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Della riforma del ministro Gelmini in realtà si sa piuttosto poco, certe scuole quando possono tentano di portarsi avanti con il lavoro e lanciano sperimentazioni. Il liceo Forteguerri ha oggi 1.010 studenti divisi in tre indirizzi: liceo classico, liceo pedagogico-sociale, scienze sociali.
più
ore di matematica e fisica ma per quest'anno tutto uguale
( da "Tirreno,
Il" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Il preside tenta ora di interpretare quel che sarà la riforma Gelmini, ma intanto per quest'anno nulla cambia. «Credo che in futuro al liceo scientifico ci saranno cinque ore di matematica a settimana per tutti gli anni. Anche le ore di fisica aumenteranno e si studierà per tutti i cinque anni» dice il preside Rabuzzi.
Cipputi
e l'impiegato hanno perso la pazienza
( da "Unita,
L'" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Rds da i quali hanno preso in prestito lo slogan portato in piazza durante le proteste contro la riforma Gelmini: «noi la crisi non la paghiamo». Dall'Europa arriva la solidarietà di Unison, sindacato inglese dei lavoratori pubblici (1,3 milioni di iscritti) impegnato in una lotta analoga all'omologo italiano che sfocerà in una manifestazione a Londra il 28 marzo, prima del G20.
satira
ed evasione: ecco le maschere isolate
( da "Tirreno,
Il" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini, anche se nella circostanza l'insegnante unico è la televisione, buona ad obnubilare le menti dei piccoli. La stele di Brunetta di Lorenzo e Mario Maffei. Prendete un carnevalaro di 11 anni che convince il padre a tuffarsi nel mondo di Burlamacco: nasce così questa maschera che prende spunto dalla stele di Rosetta e rappresenta il ministro Brunetta nella sua crociata anti-
per
stefoni il caso è "chiuso"
( da "Repubblica,
La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Medicina i membri del comitato etico stanno firmando i verbali che verranno inviati al ministro Gelmini in risposta a un´interrogazione. «Sono state valutate le varie situazioni, il figlio del professor Stefoni ha fatto una lunga carriera precedente alla posizione di preside assunta dal padre, e per questo non si prefigurava un caso di nepotismo», precisa il prorettore Guido Gambetta.
La
Gelmini: via ai libri <on line> nelle scuole
( da "Corriere
della Sera" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Stessi testi per almeno 5 anni La Gelmini: via ai libri «on line» nelle scuole ROMA — Uno zaino meno pesante da caricarsi in spalla ogni mattina, un risparmio che può arrivare a 200 euro l'anno, la possibilità di aggiornare i testi anche in corso d'opera. In teoria l'e book, il libro elettronico, è l'uovo di Colombo.
Gli
studenti del Darwin: dimenticati dopo il crollo
( da "Corriere
della Sera" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Il ministro Gelmini aveva fatto visita all'istituto «Darwin» di Rivoli il giorno stesso del crollo nel quale perse la vita il diciassettenne Vito Scafidi (nella foto). Aveva visto le macerie dentro la scuola e aveva promesso fondi e interventi veloci. Studenti e genitori hanno sperato.
Matematica,
cattedre vuote Al Nord scatta l'allarme prof
( da "Corriere
della Sera" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: il sociologo Giuseppe De Rita e il ministro Mariastella Gelmini —, cerca di dare una risposta a partire da una domanda più grande: «La scuola è un rischio per il futuro del Paese? ». Prima di fare un salto sulla sedia, precisiamo: l'interrogativo non è farina del loro sacco (vale a dire, dei 30 ricercatori cui spetta la paternità del rapporto), bensì della commissione che,
"tagli
alla scuola, attacco all'italia"
( da "Repubblica,
La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: interviene sui tagli alla vigilia dell´incontro a Roma fra il ministro Mariastella Gelmini e i sindacati. «Purtroppo la politica scolastica di questo governo ha sferrato un duro attacco all´istruzione, che è la condizione sine qua non per avere opportunità di lavoro» ha commentato Scrima durante il congresso ospitato a villla Morisco, a Santo Spirito.
spuntano
i bonus anche per tv e computer inflazione, si dimette "mister
prezzi" - roberto petrini ( da "Repubblica, La"
del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: la Gelmini sta introducendo anche nei livelli più bassi di scolarità, gli aiuti alle imprese a partire dall´auto e ora l´informatica. Quanto alla tv invece, la manovra si farebbe in vista dell´avvento a giugno del digitale terrestre: in questo caso chi compra una nuova tv abilitata alla tecnologia di trasmissione digitale potrebbe beneficiare di uno sconto Irpef del 20 per cento.
John
Elkann "La buona scuola? Rigore e buonsenso"
( da "Stampaweb,
La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Che effetto le hanno fatto le proteste dell'Onda contro la Gelmini? «Al di là delle idee che propugnano, questi movimenti sono occasioni per costruirsi una propria identità, insieme ad altri. E anche occasioni per dialogare». Ma sulla scuola non si è dialogato anche troppo? Tante riforme, nessuna riforma.
Via
libera a due impianti fotovoltaici nel Ragusano
( da "Sicilia,
La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: questa la linea su cui si è mosso il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, che ieri ha disposto l'emanazione di una circolare destinata a modificare il panorama dell'istruzione nei prossimi anni. Si va dal contenimento dei costi per i testi scolastici, agli zainetti meno pesanti, ai libri scaricabili da Internet.
La
scrittura, per capire dove andiamo
( da "Trentino"
del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: alla base della nostra identità nazionale La riforma Gelmini è mostruosa, pensata da chi non ha nessuna nozione della scuola che è molto migliore di quanto si pensa E' un intellettuale militante, di formazione marxista, definito dalle pagine della cultura del Corriere della Sera, ieri, «il più ortodosso degli eretici, ma contemporaneamente il più eretico degli ortodossi».
ma
l'ateneo è il fanalino di coda dell'occupazione dei neo-dottori - antonio
fraschilla ( da "Repubblica, La"
del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: dopo la riforma Gelmini in Italia si perderanno 87.500 cattedre nelle scuole primarie, secondarie e superiori. Non è un caso quindi che oltre il 41 per cento degli intervistati dopo la laurea triennale continui gli studi. Il tasso di occupazione tra chi ha in tasca una laurea specialistica dell´Università di Palermo sale al 51 per cento,
L'istituto
gobetti compie 35 anni un volume ripercorre le tappe
( da "Secolo
XIX, Il" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: importanti cambiamenti previsti dalla riforma Gelmini, che con l'annuncio del riconoscimento del liceo linguistico, musicale coreutico e delle scienze umane dà il giusto peso e valore al duro lavoro fatto nei decenni dal Gobetti». Il libro, realizzato dalla commissione editoriale dell'istituto, si suddivide in 3 parti: "Ieri", dalla fondazione alle testimonianze degli ex studenti,
Ora
in classe si parla cinese ( da "Stampa, La"
del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: questa è una delle sedi scolastiche che rischiano di essere cancellate dalla riforma Gelmini. Il progetto di cinese è partito lo scorso anno, con due classi sperimentali, la quarta e la quinta. Quest'anno l'esperienza si è ripetuta, allargandola ad altre classi: la quinta ha proseguito con un corso avanzato, mentre la terza e la quarta hanno iniziato il corso base.
"Attenti
alla beffa delle iscrizioni"
( da "Stampa,
La" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: approccio del ministri Gelmini-Tremonti sulla scuola. Nunziata: «Il guaio è che la circolare 4 del 16 gennaio è applicativa di regolamenti che al momento sono in alto mare. C'è illegittimità. Le indicazioni della circolare non possono essere vincolanti per scuole e genitori che entro il 28 devono perfezionare le iscrizioni.
longhena,
10 politico a tutti gli alunni - ilaria venturi
( da "Repubblica,
La" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: 10 politico a tutti gli alunni Gli insegnanti sfidano la Gelmini. La preside minaccia sanzioni "I bambini non vanno classificati, valutarli così significa solo danneggiarli" ILARIA VENTURI DIECI in tutte le materie per tutti i bambini. Anche l´ultima pagella è stata consegnata ieri alle famiglie delle elementari Longhena.
lettera
alla gelmini dei 347 presidi "troppe incognite in questa riforma" -
francesca savino a pagina ix ( da "Repubblica, La"
del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Pagina III - Bari Chiedono chiarezza sul maestro unico Lettera alla Gelmini dei 347 presidi "Troppe incognite in questa riforma" FRANCESCA SAVINO A PAGINA IX SEGUE A PAGINA IX
riforma
gelmimi, presidi in rivolta "poca chiarezza sul maestro unico" -
francesca savino ( da "Repubblica, La"
del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini: sulla base delle conferenze di servizi indette dall´ufficio scolastico provinciale, i capi di istituto hanno stilato un documento che nei prossimi giorni arriverà sulle scrivanie del ministero dell´Istruzione. Alla vigilia della chiusura delle iscrizioni, prevista il prossimo 28 febbraio, non ci sono certezze su quello che il prossimo anno attende i ragazzi fra i banchi
scuole
senza soldi, rischio paralisi ( da "Tirreno, Il"
del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Se a causa della riforma Gelmini i nostri istituti non potranno garantire il personale, i bambini delle classi prime delle primarie non avranno la possibilità di avvalersi del tempo pieno» SAN MINIATO. Proprio nei giorni in cui i genitori iscrivono i loro figli a scuola, spuntano i primi problemi dovuti alla riorganizzazione voluta dal ministro Mariastella Gelmini,
i
migliori agenti di borsa? al marchi
( da "Tirreno,
Il" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Come ha evidenziato il ministro Gelmini in Italia perdura uno spazio di occupazione da colmare: a fronte di 200mila richieste di diplomati tecnici da parte delle imprese la scuola al momento può fornirne solo 135 mila. Per quanto riguarda le richieste di giovani diplomati, al Marchi ne arrivao per i ragionieri dalle 30 alle 50.
qui
si può scegliere tra tre indirizzi diversi
( da "Tirreno,
Il" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Finita la prospettiva di liceizzazione dell'ex ministro Moratti si aspetta ora la legge del ministro Gelmini che cambierà molti aspetti delle scuole superiori, soprattutto per quel che riguarda gli istituti tecnici. Ma per adesso c'è ancora parecchia incertezza.
niente
gite scolastiche, bloccata l'adozione di nuovi testi
( da "Tirreno,
Il" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: adozione di nuovi testi Protesta di docenti e personale Ata all'Istituto Fermi contro la riforma Gelmini PISTOIA. Niente gite scolastiche, anzi, come tengono a precisare i docenti, «niente viaggi di istruzione» e sospensione dell'adozione di nuovi libri di testo. Così protesta all'Istituto tecnico per geometri Fermi il personale docente e Ata contro la riforma Gelmini.
Cattiva
condotta ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: attenzione che il ministro Gelmini ha prestato alla condotta degli studenti. La legislazione vigente prevede per la condotta una gamma di voti che di fatto va dal 5 al 10. Teoricamente anche altre insufficienze sono possibili, ma va da sé che se al 5 viene collegata la punizione massima per la condotta peggiore, non ha alcun senso ricorrere al 4 al 3 o a quant'
Protesta
anti Gelmini <Dieci politico> in pagella
( da "Corriere
della Sera" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: La preside: in arrivo provvedimenti Protesta anti Gelmini «Dieci politico» in pagella Il voto più alto in tutte le materie. Il ministro: disorientano I docenti volevano adottare i giudizi nel primo quadrimestre. Con l'obbligo dei voti è scattata la provocazione DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA —
l'onda
torna in piazza striscione anti-chiesa
( da "Tirreno,
Il" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: confusamente ci infilano dentro il caso Englaro: «è una risposta alle vicende incredibili delle ultime ore» dicono. Ma anche l'idea di una Chiesa super-tutelata dallo Stato finisce sotto il fuoco delle critiche: «La scuola pubblica non ha soldi e il Governo che fa? Basta che la Chiesa dica "pè" e tirano subito fuori i soldi per le scuole cattoliche».
Prof
in carriera? Adesso si può ( da "Stampaweb, La"
del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Istruzione Mariastella Gelmini ha parlato ieri sera nella sede romana della casa editrice Laterza, nel corso della presentazione del Rapporto sulla scuola realizzato dalla Fondazione Giovanni Agnelli, e pubblicato dalla prestigiosa casa editrice. «Il precariato - ha detto il ministro - è diventato una piaga sociale, che impone un nuovo sistema di reclutamento nella scuola,
Protesta
contro la riforma 10 in tutte le materie
( da "Stampaweb,
La" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract:
contro la
riforma Gelmini. Ovviamente, nulla a che vedere con l?atmosfera ribollente del
?68 universitario (il 18 politico sui libretti dopo un esame farsa). Qui, gli
insegnanti hanno dato un bel
Eletto
il direttivo Mario Semino neo presidente
( da "Stampa,
La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Nel direttivo Paolo Bettinz1oli, Claudio Bisiani, Luigi Cavriani, Giuliano Ghiglione, Angelo Grosso, Giancarlo Grosso, Stefano Mariani, Roberto Pellati, Gelmino Remersaro, Italo Semino, Fabrizio Silvano, Eugenio Spigno e Modesto Zancanaro e Arturo Pedrolli.
Scambio
di accuse sulle dimensioni del piano scolastico
( da "Stampa,
La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Qui la riforma Gelmini non c'entra nulla - ha ricordato ancora la Repetto - visto che già adesso il massimo di studenti che può contenere un istituto, comprese le succursali, è di 900 unità, con una tolleranza che può arrivare fino a 1.100. Il dimensionamento in questo caso non significa riduzione, ma mettere le scuole nelle condizioni ottimali di operare»
Daltrocanto
, l'informazione fa cultura ( da "Trentino"
del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: durante la protesta studentesca, avevamo scritto sia al presidente della Repubblica che al ministro Gelmini la nostra posizione, senza ottenere risposta. Dunque, niente inchieste o scoop. L'ateneo può star tranquillo... «Non credo sia il nostro compito. Non siamo un giornale scandalistico, ma culturale.
No
ai voti, "10" politico ai bambini
( da "Trentino"
del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: protesta anti-Gelmini in una elementare L'Ufficio scolastico annulla la delibera della scuola ANNALISA D'APRILE ROMA. Dieci politico annullato, ispettori in arrivo e sanzioni annunciate dal ministro dell'istruzione, Maria Stella Gelmini, che non ha preso bene la «bravata» delle maestre della scuola elementare Longhena di Bologna.
la
cgil sciopera contro il governo - luisa grion
( da "Repubblica,
La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: incrocia con la manifestazione nazionale degli Unicobs della scuola contro la Gelmini - mette anche il dito sulla piaga della frattura sindacale. Cisl e Uil contestano - tra l´altro - i risultati del referendum sulla riforma promosso fra gli statali. La consultazione, che ha coinvolto il 47 per cento dei lavoratori interessati, secondo la Cgil è stata vinta alla stragrande dal «no».
un
carnevale dimezzato niente carri sul corso ma il 21 ci sarà la festa
( da "Tirreno,
Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: con la riforma Gelmini, decisero di bloccare tutte le attività extrascolastiche. Una delusione per tutti». «In conclusione la nostra associazione si prefigge di organizzare eventi per la gente, è apolitica e non ha fini di lucro. Questa premessa perché ci ha dato un po' fastidio l'intervento della Sinistra per Castagneto sulla stampa.
il
boccherini sarà statalizzato ( da "Tirreno, Il"
del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: me lo ha garantito il ministro Gelmini Il Boccherini sarà statalizzato L'istituto musicale non sarà accorpato con altre scuole toscane Non mi risulta affatto un no secco alle nostre proposte come invece sostiene l'ex sottosegretario Andrea Marcucci LUCCA. Non ci sono veti da Roma alla statalizzazione dell'istituto musicale Boccherini.
Ispettori
alla scuola 10 e lode Pugno duro della Gelmini
( da "Unita,
L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract:
Ispettori
alla scuola 10 e lode Pugno duro della Gelmini È stato un
Elementari,
boom d'iscritti al tempo pieno. La Gelmini ora è informata...
( da "Unita,
L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: La Gelmini ora è informata... È stato raggiunto quasi l'80% di richieste di tempo pieno a 40 ore e tempo lungo di 30 ore per i bambini che verranno iscritti alla prima classe elementare. Ciò grazie al tam tam messo in atto, scuola per scuola, da insegnanti e genitori per informare sulle modalità di iscrizione alle elementari per l'
i
genitori "siamo pronti a incatenarci" - alessandro cori
( da "Repubblica,
La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Un ultimo baluardo che non vuole cedere alla riforma Gelmini e se la protesta in città contro il ministro negli ultimi tempi sembrava scemare, insegnanti e genitori di questo istituto abbarbicato sui colli, uniti più che mai, vanno avanti per la loro strada per difendere la scuola pubblica e il futuro dei loro figli.
longhena,
strappate le pagelle ( da "Repubblica, La"
del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: protesta contro la Gelmini. "Domani torniamo in piazza" Longhena, strappate le pagelle La preside: "Quegli insegnanti pensano solo a far rivolta" Le pagelle con il 10 non sono valide. Il dirigente dell´ufficio scolastico provinciale di Bologna ha annullato la delibera del collegio dei docenti delle Longhena con cui i maestri avevano disposto di dare a tutti gli alunni un dieci «
la
linea del boh ( da "Repubblica, La"
del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: LA LINEA DEL BOH Ieri il Pd si è cimentato nella difficile operazione di far quadrare il cerchio: sul caso delle Longhena chi ha ragione e chi torto? Compito di un partito, di solito, è interpretare il sentimento degli elettori. Sul caso del "10 politico" dunque chi ha ragione e chi torto? Semplice, hanno tutti torto: sia il ministro Gelmini, sia le maestre. E chi ha ragione? Boh
pagelle
cancellate, scrutini da rifare - ilaria venturi
( da "Repubblica,
La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: in occasione della partenza del camper per le iscrizioni anti - Gelmini. La protesta contro il voto in decimi si allarga ai genitori. «Non firmerò la pagella di mio figlio e come rappresentanti nelle varie classi abbiamo invitato i genitori a non farlo», spiega Maria Rosa Gheduzzi, presidente del comitato genitori delle elementari Costa.
casini:
parli il governo alunni strumentalizzati roversi: avvilente - luigi spezia
( da "Repubblica,
La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: agli alunni delle elementari contro la riforma Gelmini ha suscitato l´immediata reazione dei rappresentanti di tutto lo schieramento della maggioranza di governo e dell´Udc. Il segretario Pierferdinando Casini parla di «strumentalizzazione dei bambini per fini politici» e chi lo fa «sono cattivi maestri e la scuola italiana non ne ha proprio bisogno».
cofferati
ai maestri "iniziativa sbagliata" e il pd si divide - alessandro cori
( da "Repubblica,
La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ministro Gelmini, ma considero l´iniziativa degli insegnanti profondamente sbagliata», anzi «addirittura controproducente». Per il primo cittadino, infatti, «le iniziative a contrasto di una legge devono sempre, per avere efficacia, essere promosse con una piena assunzione di responsabilità, senza farle cadere su soggetti privi di elementi di conoscenza e di valutazione del merito,
guazzaloca
resuscita la rave parade - silvia bignami
( da "Repubblica,
La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: attacca: «Guazzaloca bolla gli anti-Gelmini come diseducativi e poi ripropone il rave in città, che invece sarà probabilmente educativo...». Insorgono i comitati anti-degrado, che hanno già incontrato il candidato sindaco Alfredo Cazzola. «Ma non lo sa quanti danni fa il rave?» dice Barbara Rinaldi del Pratello.
bologna,
stop alle pagelle col "10 politico" - ilaria venturi
( da "Repubblica,
La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: stop alle pagelle col "10 politico" Protesta anti Gelmini alle elementari, provveditore contro insegnanti. Esposto pdl All´istituto Longhena. Cofferati accusa i docenti: sbagliano ILARIA VENTURI BOLOGNA - Il «dieci» politico in pagella all´istituto elementare Longhena di Bologna scatena una bufera politica.
la
lega e le classi d'inserimento "tempi maturi per realizzarle"
( da "Repubblica,
La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: incontreranno il Ministro Gelmini per l´adozione in proposito di un regolamento». Lo ha dichiarato il Presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota. Il tema delle classi di inserimento per alunni stranieri è ancora piuttosto controverso. Circa un mese fase a Torino si è registrata la fuga dei genitori italiani dalle scuole multietniche di Porta Palazzo e Barriera Milano (
questa
volta i giganteschi mascheroni che ritraggono barak obama, andreotti e
berlusconi, e danno ... ( da "Tirreno, Il"
del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: alla Gelmini e a Brunetta, cercano un grande riscatto dopo la prima sfilata che a causa del maltempo aveva visto il pubblico dimezzato. Intanto domani, per la festa degli innamorati, a partire dalle 15,30 Piazza Mazzini si animerà di musica: Claudio Sottili condurrà una kermesse dal titolo "Carnevale di Baci" che vedrà alternarsi sul palcoscenico di Burlamacco e Ondina Egisto Olivi,
no
ai voti, "10" politico ai bambini - annalisa d'aprile
( da "Tirreno,
Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: protesta anti-Gelmini in una elementare L'Ufficio scolastico annulla la delibera della scuola ANNALISA D'APRILE ROMA. Dieci politico annullato, ispettori in arrivo e sanzioni annunciate dal ministro dell'istruzione, Maria Stella Gelmini, che non ha preso bene la «bravata» delle maestre della scuola elementare Longhena di Bologna.
La
Costituzione non è un moloch ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Carfagna, e Maria Stella Gelmini e il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi) ha ripetuto che non è vero che avrebbe cercato lo scontro con il Quirinale e ha chiesto a tutti di abbassare i toni. L'obiettivo è arrivare alla data del congresso del 27 marzo senza ulteriori scossoni nella maggioranza.
Studenti
contro il rettore <Via i baroni dalla Statale>
( da "Corriere
della Sera" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Vogliamo la meritocrazia tanto conclamata dalla Gelmini», hanno urlato i ragazzi irrompendo nell'aula dove si teneva il consiglio. Nel mirino anche il preside Daniele Checchi «colpevole di aver prestato il fianco a questa vergogna». Già perché secondo loro «l'utilizzo di un luogo pubblico di formazione come privato orticello di potere è inaccettabile ».
<Quegli
eredi del '68 che boicottano la riforma>
( da "Corriere
della Sera" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: data: 2009-02-13 num: - pag: 20 categoria: REDAZIONALE Il ministro Gelmini «In atto campagne disinformative» «Quegli eredi del '68 che boicottano la riforma» ROMA — «è l'ennesimo caso di chi fa politica a scuola, un vizio che abbiamo ereditato dal '68». Scuole in rivolta, controinformazione per stoppare le riforme?
Cofferati
contro le maestre <Un errore il 10 politico>
( da "Corriere
della Sera" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Censurato dal ministro Gelmini, che, anzi, si augura «provvedimenti e sanzioni» nei confronti di chi ha ideato questa forma di protesta contro la sua riforma. Bocciato dall'Ufficio scolastico provinciale, che ha annullato la delibera con la quale gli insegnanti della scuola elementare bolognese «Longhena», contrari all'introduzione dei voti in decimali,
Barbieri
non scioglie la riservaIl Pd deciderà con le primarie
( da "Secolo
XIX, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: con la legge Gelmini, i genitori si aspettano ben peggiori novità. Se ora solo la direzione didattica sarà spostata, da settembre, a Sesta Godano, nel prossimo futuro che ne sarà delle scuole di "montagna"? «L'esistenza delle scuole in valli come la nostra è una delle principali ragioni che mantiene una comunità legata al proprio territorio montano.
Scuola,
Governo: integrare gli alunni con handicap sensoriali
( da "Sestopotere.com"
del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract:
Il ministro Mariastella
Gelmini si è impegnata a promuovere e sostenere al più presto un regolamento
attuativo dell?articolo 21 della legge n. 59 del 1977, per la cui realizzazione
la legge 69 del
Annullato
il "dieci politico" ( da "Stampaweb, La"
del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: scuola elementare Longhena di Bologna da parte delle maestre anti Gelmini, sono state cancellate. Il dirigente dell?ufficio scolastico bolognese ha annullato la delibera dei docenti che, all?unanimità, si schieravano contro l?introduzione dei voti (al posto dei giudizi) voluta dalla riforma Gelmini. «è l?ennesimo caso di chi fa politica a scuola, un vizio che abbiamo ereditato dal ?
fuga
dalla scuola: in 900 vanno in pensione - salvo intravaia
( da "Repubblica,
La" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: iniziativa Assessori a confronto sulla legge Gelmini Fuga dalla scuola: in 900 vanno in pensione A Palermo raddoppiate le domande di quiescenza di docenti e amministrativi I sindacati "Pesano anche la demotivazione e i continui cambiamenti" Quella del 2009 è l´ultima finestra prima dell´innalzamento dell´età minima SALVO INTRAVAIA Esodo dalle scuole palermitane.
scuola,
la protesta gira in camper ( da "Repubblica, La"
del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Per contestare il maestro unico della riforma Gelmini applicata alle elementari statali, e tra poco anche alle materne del Comune. Due camper, da tre settimane, girano giorno e notte per le scuole materne, elementari e medie di città e provincia, per raccogliere «iscrizioni alternative per la buona scuola, con il tempo pieno (o il modulo) di qualità».
"iscrizioni
a scuola? falsa scelta" ( da "Repubblica, La"
del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Marco Polo per denunciare i problemi legati alla riforma Gelmini. Partendo proprio dalle iscrizioni, in corso fino al 28 febbraio. Per le elementari, ai genitori è chiesto di mettere in scala di priorità 4 pacchetti formativi: 24, 27, 30 o 40 ore settimanali. «è un bluff - spiega Alessandro Rapezzi della Flc-Cgil - l´organizzazione didattica sarà decisa soltanto sulla base dell´
basso
profilo addio flavio alza la voce e cambia passo
( da "Repubblica,
La" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ma non possiamo prendercela con gli insegnanti e dimenticare i disastri della Gelmini». Laico, autonomo, battagliero. Non solo l´assessore bravo e competente, ma «democristiano» un po´ grigio e poco simpatico come lo dipingono. Ecco il personaggio che Delbono intende incarnare nelle prossime settimane, mentre metterà insieme programma e coalizione.
l'ispettore
ha bussato alle longhena - ilaria venturi
( da "Repubblica,
La" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Manifesteremo così il nostro disappunto e sconcerto per le scelte pedagogiche che il ministro Gelmini sta portando avanti in maniera cieca, senza confronto», è l´appello in rete di Stefania e Angelo, genitori delle Mattiuzzi Casali. «Una forma di dissenso per i nostri figli, ma che non avrà conseguenze su di loro», dicono citando don Milani.
al
datini il primato dei 5 in condotta
( da "Tirreno,
Il" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract:
Il
gli
italiani più scorretti degli stranieri
( da "Tirreno,
Il" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: la condotta introdotte dal ministro Gelmini, ne ha approfittato per aprire una riflessione sull'argomento. Il dirigente sulla questione invita al confronto - visto che siamo alla vigilia delle primarie - anche i futuri amministratori della città di Prato. «Credo che molti ragazzi finiscano per assumere comportamenti scorretti a scuola o rissosi proprio per mancanza di interesse -
A
Mongardino la geografia si gusta in mensa
( da "Stampa,
La" del 15-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: non manca il lupo cattivo: con la riforma Gelmini, la scuola di Mongardino è a rischio chiusura. I numeri non perdonano: oggi sono 43 i bimbi delle elementari; il prossimo anno in 13 s'iscriveranno alle medie. Per tenerla aperta, bisognerebbe almeno raggiungere quota 50. Un obiettivo lontano: finora i nuovi iscritti sono solo sette.
Pagelle:
giudizi e niente voti ( da "Stampa, La"
del 15-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: non vuole essere una protesta contro la riforma Gelmini. Lo conferma il dirigente scolastico Piero Bottiroli: «La commissione del collegio docenti sta studiando i meccanismi applicativi per introdurre i voti e per dare il giusto valore a questi numeri. Riteniamo che il passaggio dai voti ai giudizi non sia una semplice traduzione dei secondi nei primi,
Scuola,
Gelmini bocciata dai suoi stessi consiglieri
( da "Unita,
L'" del 15-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Scuola, Gelmini bocciata dai suoi stessi consiglieri Status quo è un termine molto caro alla Gelmini. Lo usa ogni qualvolta parla di istruzione; lo sottolinea per difendere il maestro unico per polemizzare a distanza con i sindacati (Flc-Cgil in primis) e l'opposizione.
no
alla riforma ( da "Tirreno, Il"
del 15-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Salviamo la scuola pubblica martedì scorso ha tenuto al Cenacolo degli Agostiniani l'incontro-dibattito sul tema "L'applicazione della Riforma Gelmini: ecco gli effetti su tutte le classi del primo ciclo! (scuola dell'infanzia, primaria e media)", organizzato per approfondire e discutere, assieme a degli esperti, i cambiamenti che troveremo sui banchi di scuola dal prossimo settembre.
[FIRMA]DIEGO
ANDRÀ SAN RAFFAELE CIMENA Non avremmo mai pensato che lo Stato non avesse pi...
( da "Stampa,
La" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: L'assessore regionale all'Istruzione, Gianna Pentenero, spiega: «I soldi dello Stato per la scuola dell'obbligo tardano ad arrivare, ne ho già parlato col ministro Gelmini. Occorrono provvedimenti urgenti per evitare un peggioramento della situazione».
lotta
dura per scegliere il liceo - vera schiavazzi
( da "Repubblica,
La" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Pulizie da record. E´ durato 48 ore il grande messaggio d´amore in vernice rosa sul piedistallo del monumento di piazza Castello, poi pulitori spietati e tecnologici l´hanno fatta sparire. Gli insulti a Israele e Gelmini, invece, resistono.
i
dalmata e il maxi biliardino ( da "Tirreno, Il"
del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: istruzione con la ministra Gelmini. Perchè Carnevale è anche questo e ognuno, nel suo piccolo, denuncia i fatti che hanno animato le cronache degli ultimi giorni. Se si è in gruppo ancora meglio. Ecco la riproduzione in forma umana del calcio Balilla con ragazzi e ragazze dipinti di rosso e di blu schierati come nel biliardino e muniti addirittura di manopoline laterali.
Messa
per Galileo, la prima dopo 4 secoli
( da "Corriere
della Sera" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: frontiera di scienziati che sulle orme di Galileo non rinunciano né alla ragione né alla fede anzi le valorizzano entrambe nella loro reciprocità». Attraverso Bertone è arrivata poi la benedizione di Benedetto XVI che l'ha voluta assicurare ai membri «benvenuti» della accademia della scienza della Cina. Un messaggio è arrivato anche dal ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini.
Sulle
scuole a rischio rilevazione concertata
( da "Sole
24 Ore, Il (Del Lunedi)" del
16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: orario della materna Il decreto Gelmini e la circolare del ministero dell'Istruzione n.4 del 15 gennaio 2009 prevedono per le scuole dell'infanzia 40 ore settimanali e un tempo scuola di massimo 50 ore settimanali.La scuola per l'infanzia di questo Comune attua, in modo soddisfacente: 35 ore settimanali di "tempo scuola" e 52,50 ore settimanali complessive,
Il
The Times boccia l'Italia Gelmini, serve un cambiamento
( da "Stampaweb,
La" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Istruzione Mariastella Gelmini rilancia: la «impietosa classifica si riferisce agli anni in cui governava il centrosinistra» - sottolinea in una nota - ma ora «è finita un?epoca, bisogna avere il coraggio di cambiare», e «il problema non è quanto si spende ma come si spendono i soldi»;
<L'Mpa
pronto per le sfide future>Gli interventi.
( da "Sicilia,
La" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Sebastiano Arcidiacono ha parlato della riforma Gelmini e si è augurato che «il presidente Lombardo difenda la Sicilia dai tagli previsti che colpiscono principalmente il Meridione»; il deputato regionale Orazio D'Antoni si è soffermato sul Ddl sanitario e ha fatto un excursus sui lavori in Commissione.
La
dott. Carmelita Russo ( da "Sicilia, La"
del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini avrà effetti pesantissimi nella provincia di Catania. Da una simulazione effettuata dalla Flc Cgil di Catania, emerge chiaramente che nella scuola primaria i tagli oscilleranno tra i 390 e 717 sulla base del tempo scuola che sarà coperto, vale a dire 30 ore o 27 settimanali, mentre nella scuola secondaria di primo grado si perderanno 440 posti a causa della modifica del quadro
Scuola,
con la riforma rischiano in 5 mila
( da "Stampa,
La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ma i tagli stabiliti dal ministro Gelmini si devono fare. E saranno tanti: a sparire dovrebbero essere oltre tremila cattedre alle elementari e alle medie e 1500 posti da bidello e assistente tecnico. La stima è della Cisl Scuola. Una previsione che fa paura ai precari e ai docenti di ruolo più «giovani», possibili «perdenti posto».
Se
i precari si mobilitano possono fermare la didattica
( da "Stampa,
La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: riforma Gelmini saranno i precari. E quanto pesi davvero questa forza lavoro nella scuola torinese (stimata intorno al 20%) lo ha misurato il sindacato Cub Scuola. «Abbiamo fatto una ricerca scuola per scuola - dice il segretario Cosimo Scarinzi - attraverso un campione significativo: abbiamo accertato così che ci sono scuole che possono funzionare solo grazie al lavoro precario»
"Cattedre
e bidelli Saltano 5000 posti"
( da "Stampa,
La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ma i tagli stabiliti dal ministro Gelmini si devono fare. E saranno tanti: a sparire dovrebbero essere oltre tremila cattedre alle elementari e alle medie (le superiori nel 2009/10 non saranno ancora investite dalla riforma) e 1500 posti da bidello e assistente tecnico. La stima è della stessa Cisl Scuola, di cui oggi e domani al Sermig si svolge il congresso territoriale (
"Ho
dedicato la vita ora mi cacceranno"
( da "Stampa,
La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ma i tagli stabiliti dal ministro Gelmini si devono fare. E saranno tanti: a sparire dovrebbero essere oltre tremila cattedre alle elementari e alle medie (le superiori nel 2009/10 non saranno ancora investite dalla riforma) e 1500 posti da bidello e assistente tecnico. La stima è della stessa Cisl Scuola, di cui oggi e domani al Sermig si svolge il congresso territoriale (
l'oggetto
del desiderio del potere politico - filippo ceccarelli
( da "Repubblica,
La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Così una volta da don Gelmini, sempre ridendo, ha spiegato che non gli dispiacerebbe se i ministri s´inginocchiassero davanti a lui; e in un´altra occasione, anzi due, ma sempre al tempo della monnezza, ha fatto presente che a Singapore chi sporca viene frustato. E l´altro giorno, infine, per dire il bene che vuole al nipotino Alessandro,
stabilito
il calendario scolastico si allungano le vacanze di pasqua - stefano parola
( da "Repubblica,
La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: state dedicate alla legge Gelmini. Risultato: un coro univoco di preoccupazioni per la qualità della scuola piemontese, che con i tagli previsti dal ministero dell´Istruzione rischia di ridursi notevolmente. Un coro però senza contraltare, perché mancava un tassello importante della Conferenza: l´Ufficio scolastico regionale, che rappresenta il ministero in territorio piemontese.
asili,
rivolta contro i nuovi moduli "no ai bambini divisi per orario" -
zita dazzi ( da "Repubblica, La"
del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: previsto dalla riforma Gelmini» scrivono diverse madri, preavvisate dalle educatrici. Bisogna quindi dimenticarsi la «compresenza» di due maestre, come avveniva finora nella gran parte dell´orario scolastico? Sì, secondo la Camera del lavoro. «Questo nuovo modello comporterà uno svilimento della qualità dei servizi - si legge nel volantino che è in distribuzione davanti alle scuole -
il
nervosismo, un nemico in più ( da "Tirreno, Il"
del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract:
Speriamo che
il ministro Gelmini non suggerisca di estendere il
dopo
il dieci alle longhena spunta l'8 per tutti alle fortuzzi - ilaria venturi
( da "Repubblica,
La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: aggiunge Tripodi contrario alla riforma Gelmini che «ci riporta a una scuola che pensavamo di avere seppellito». I due maestri delle Fortuzzi sono solidali con i colleghi delle Longhena. E spiegano: «Tutti i nostri alunni hanno lavorato da otto». All´Ottavo circolo il collegio docenti aveva deciso di usare i voti in corrispondenza dei vecchi giudizi senza arrivare al 5.
pasquino
si schiera con le longhena - ilaria venturi
( da "Repubblica,
La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ci siamo divisi sulla riforma Gelmini, ma non si è entrati nel merito, questa è una occasione per farlo: come riuscire a valutare l´impatto dell´insegnamento sul modo di apprendere dei bambini è un tema serio». Per Pasquino il voto numerico in decimi «ha un senso immediato perché consente di valutare comparativamente».
errani,
summit sulla crisi con i quattro rettori
( da "Repubblica,
La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gelmini (la lettera, approvata la settimana scorsa, è stata pubblicata ieri sul sito dell´università) chiedendo l´impegno in prima persona perché «venga eliminata o sostanzialmente ridotta l´amputazione delle risorse». Anche perché, scrivono i docenti e il rettore, «siamo convinti che le conseguenze dei tagli previsti dalla finanziaria del luglio 2008 non siano state sufficientemente
il
tramonto dei supplenti - giancarlo visitilli
( da "Repubblica,
La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: in vista e in ascolto del ministro Gelmini e della sua pesante scure sulla vita della scuola e quindi degli insegnanti. "Mi segue un´amica psicologa perché stavo partendo col cervello - Mariangela, insegnante di Matematica - Non posso permettermi neanche di pagarla, in cambio seguo il figlio al doposcuola.
crollano
le iscrizioni all'elementare - francesca savino
( da "Repubblica,
La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: spiega che il sistema del maestro prevalente è applicato alle scuole pubbliche dopo il successo avuto nelle private» scuote la testa Menga. «Un´assurdità, fra le tante, che allontana le famiglie dalla scuola pubblica in un momento così delicato». La scorsa settimana il sindacato ha incontrato i direttori dei circoli didattici del Barese: «Tutti parlano di un crollo nelle prime classi,
Imbarazzo-Marsilio:
Brava ragazza ma deve migliorare ( da "Unita, L'"
del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Già ad Auschwitz si era messa a litigare con gli studenti sulla riforma Gelmini. «È una brava ragazza, deve giusto migliorare qualche aspetto... », ha detto di lei il sindaco durante il viaggio in Istria. Non prevedendo ancora che Laura Marsilio, sorella di Marco, ex ragazza del Fronte e ora assessore alle politiche scolastiche, gliene avrebbe combinata un'altra.
Candidature,
FI: se andiamo a destra rischiamo. Ma An vuole Milano o Brescia
( da "Corriere
della Sera" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: lo stesso La Russa e la collega di Governo Mariastella Gelmini sono volate parole grosse e accuse pesantissime. La ministra, bresciana d'origini, sta facendo da tempo la battaglia per l'onorevole, anche lui bresciano, Giuseppe Romele. La Russa spinge invece per l'onorevole Viviana Beccalossi, altra nativa della città della Leonessa.
Lo
spettacolo entra allo Iulm, laurea a Costanzo
( da "Corriere
della Sera" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: E se «la riforma Gelmini ben venga», tuttavia «qualcosa in più si sarebbe potuto fare». Difesa dell'università. Ma gli occhi, ieri, erano tutti per Costanzo in toga, in platea c'erano Carlo Rossella, Stefano Zecchi, Ferruccio de Bortoli, Davide Rampello, Antonio Scurati, Tiziano Treu.
Mastella
candidato Gli azzurri insorgono: <Vergogna>
( da "Corriere
della Sera" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: che fin dallo pseudonimo sceglie il filosofo prediletto dal premier: «Caro presidente, ti ho sempre difeso , con avvocati a Roma (sic), la Gelmini in Calabria, con dottoresse contro la Carfagna. Ma Mastella no, questo è troppo, esprime ciò che più disprezzo». Mentre Ceppalone dà il «benvenuto a Mastella nel Pdl! Ci voleva un volto nuovo e pulito da proporre al Parlamento europeo!
Quando
si hanno soltanto tredici anni, per pugnalare alla schiena il professore di
musica non basta ... ( da "Stampa, La"
del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: per quei due genitori che non più tardi di qualche giorno fa si sono visti consegnare una pagella decorosa, con tanto di nove di condotta. Già, la condotta: questa sconosciuta. I criteri di valutazione quest'anno sono cambiati (anche se non in tutte le scuole: alcune hanno optato per la via della conservazione). Come? Non è facile a dirsi.
Sospesi
per 16 giorni I genitori si ribellano
( da "Stampa,
La" del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: DIVENTA UN CASO IL PROVVEDIMENTO DOPO LE MINACCE A UNA PROF Sospesi per 16 giorni I genitori si ribellano Il decreto Gelmini applicato per tre studenti al Primo Levi Insulti, botte e persino una minaccia all'insegnante. Dopo una lunghissima serie di rimproveri, un registro zeppo di note e una sospensione di 5 giorni un ragazzo e due suoi compagni sono stati sospesi per 16 giorni.
Minacce
alla prof Sospesi 16 giorni ( da "Stampa, La"
del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract:
delle scuole
dal recente decreto del ministro Maria Stella Gelmini: una sospensione di oltre
15 giorni, infatti, consente di dare il
IL
RIGORE AIUTA A CRESCERE ( da "Stampa, La"
del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract:
impotenza di
molti insegnanti nel non riuscire a comporre in un unico ambiente condizioni
umane e familiari così disparate. Fino al
Affiorate
sotto il monotono giallo Torino ( da "Stampa, La"
del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: al «primo Forum del libro scolastico», come servizio di accoglienza del pubblico, reception e accreditamento nelle 3 sale durante le tre giornate. Tra gli invitati al Forum: Vecchioni, Eco, Odifreddi, Andrea Camilleri, Benedetta Cibrario, Chiambretti Stella Gelmini, Luciana Littizzetto, Claudio Magris.
tredicenne
accoltella alle spalle il prof di violino - cinzia sasso
( da "Repubblica,
La" del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: E lo studente è sempre stato un tipo tranquillo, in pagella in condotta aveva nove». Da Roma il ministro Mariastella Gelmini telefona per esprimere «solidarietà e vicinanza» al professore, ma anche il suo «sgomento». Nessuna reazione isterica, stavolta; ma, certo, tanti interrogativi che rimangono senza una risposta.
Coltellata
alla schiena del prof ( da "Secolo XIX, Il"
del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Il ministro all'Istruzione Mariastella Gelmini, dopo essersi accertato delle condizioni di salute dell'insegnante, si è detta sgomenta per quanto accaduto e ha espresso la sua solidarietà e vicinanza al professor Paggiaro.Alberto Boccanegra (Ansa) 18/02/2009 A casa anche il secondo poliziotto indagato.
Innovare
che fatica ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: insediamento dell'attuale Governo il ministro della Ricerca Gelmini non ha trovato il tempo di firmare il decreto di riparto dei Fondi (pronto da nove mesi) a favore dei progetti di R&S presentati ex legge 297/96 ed esaminati e approvati da anni. Abbiamo le mani legate: un cittadino non può rivolgere interpellanze parlamentari;
No
del Consiglio provinciale di Bologna alla valutazione in decimi nelle scuole
elementari ( da "Sestopotere.com"
del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: come previsto dal decreto Gelmini. Nella seduta di ieri sono stati respinti altri due documenti sullo stesso argomento, uno presentato da Sergio Spina del Prc (primo firmatario), Zanotti e Caserta (Sd), Venturi (Pdci), Vigarani (Verdi), Mattioli e Pariani (Pd), e uno presentato dalla minoranza (Fi-Pdl e An-Pdl).
Nel
nostro Paese un professore su sette non sale in cattedra. A rivelarlo è
l'Asasi, assoc... ( da "Stampa, La"
del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: E così i dirigenti scolastici ogni mattina si trovano a sostituire 68 mila assenti per una media di 6 ogni scuola. Il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini avverte: «È una situazione che stiamo esaminando. Alcune assenze non trovano alcuna giustificazione». Amabile A PAGINA 23
Con
la satira affosso esecutivo, opposizione e potere vaticano
( da "Stampa,
La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Prima su tutti la Gelmini, uno scandalo quello che sta facendo sulla scuola. Il fatto è che la gente vuole sempre più deresponsabilizzarsi, e allora cerca il condottiero, alla Grillo per intenderci: ma se vuoi fare un comizio politico, non puoi far pagare un biglietto».
"operazione
inutile e clientelare" ( da "Repubblica, La"
del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: » Tra due anni, infatti, la riforma Gelmini taglierà tutte le sperimentazioni e trasformerà il liceo socio-psico-pedagogico in liceo delle Scienze umane. «In questi anni ? continua la Guagenti ? abbiamo avuto tante iscrizioni ma chi può dire cosa accadrà quando ci trasformeranno in liceo delle Scienze umane?
Pdl,
incontro in vista di VarazzeOra tocca a Orizzonti, Pcdl e Pd
( da "Secolo
XIX, Il" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: aggirare la scure della riforma voluta dal Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione. Lo spauracchio sono i limiti posti dalla normativa riguardo il numero di iscritti in ogni singolo plesso, pena la chiusura di un istituto. Così con meno di quaranta scolari le elementari tirano giù la saracinesca, mentre sotto i quarantacinque studenti le scuole medie sono destinate a chiudere.
Non
si è ancora deciso nulla di definitivo, si sta ragionando su bozze di
regolamenti ( da "Stampa, La"
del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Non si è ancora deciso nulla di definitivo, si sta ragionando su bozze di regolamenti» Un settore che cambia «Penalizzanti per le nostre scuole i tagli imposti dal decreto Gelmini nei prossimi 3 anni» «Non basta più insegnare solo la teoria, bisogna sviluppare anche la creatività» Paola d'Alessandro Massimo Barbadoro Luigi Berlinguer
"Iscrizioni
mirate per salvare le scuole"
( da "Stampa,
La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: a causa della cinghia stretta imposta dal decreto Gelmini. «Ritengo che la prospettiva dei tagli di circa 8 miliardi sulla scuola pubblica e la riduzione di circa 120 mila addetti tra insegnanti e personale Ata nei prossimi 3 anni sia troppo penalizzante per le nostre scuole che già vivono in condizioni estreme».
"con
il vaticano totale identità di vedute" - marco politi
( da "Repubblica,
La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: il finanziamento delle scuole private, il sostegno alle famiglie, una gestione equilibrata del problema immigrazione. Berlusconi garantisce un´"attenzione puntuale" ai problemi della scuola cattolica, assicura di aver fatto molto per le famiglie, sottolinea la «visione comune» con la Chiesa sul tema del testamento biologico,
Cartelli
sulle auto contro i tagli e maestro unico
( da "Stampa,
La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Contro la riforma Gelmini ora protestano i genitori. In modo garbato e visibile: un piccolo foglio, colorato dai ragazzi, esposto ai vetri delle auto. Se ne vedono già centinaia a Cuneo. L'iniziativa è stata avviata da un gruppo di genitori: hanno aderito mamme e papà delle Elementari del I e III circolo di Cuneo, Borgo Gesso,
Rinvio
per la palestra si fa sport in corridoio
( da "Stampa,
La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Poi è sopravvenuto il Decreto Gelmini: in prima istanza la nostra elementare era destinata a scomparire». L'Amministrazione in carica è in scadenza, a giugno si vota. «La Giunta chiamata ad esprimersi se portare avanti un impegno di spesa così gravoso ha preferito non pronunciarsi - precisa Bortolotti -.
Brera,
l'Accademia taglia le tasse agli studenti
( da "Corriere
della Sera" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Qualcuno fa notare che il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, da cui dipende l'Accademia, non si è mai sbilanciato. Lei non c'era nel giorno dell'accordo sulla Grande Brera. Un caso o qualcosa di più? Giangiacomo Schiavi Il trasloco Martedì 24 si sceglierà il successore di Fernando de Filippi, il cui mandato è scaduto.
De
Filippi: abbiamo fatto miracoli Il trasloco? Una perdita per il quartiere
( da "Corriere
della Sera" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Sia il ministero Mussi che quello della Gelmini non hanno aggiunto una virgola a quanto elaborato dal Ministero Moratti, bloccandosi sui settori disciplinari e sulle declaratorie, già approvate nel 2004, e rimesse sempre in discussione da un sindacato che ha utilizzato tutti i mezzi del contenzioso per bloccare il rinnovamento».
Millesimo,
vertice tra sindaci e Regione sulla difesa delle scuole nei piccoli paesi
( da "Stampa,
La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: LEGGE GELMINI EFFETTI IN ALTA VAL BORMIDA Millesimo, vertice tra sindaci e Regione sulla difesa delle scuole nei piccoli paesi MILLESIMO Il sindaco Mauro Righello, ha convocato per il giorno 24 una riunione con i vertici delle istituzioni scolastiche locali e provinciali, la Regione e i sindaci dei Comuni dell'Alta Val Bormida le cui scuole fanno capo all'
quei
genitori hanno creato disturbo ( da "Tirreno, Il"
del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: ad alcune domande sugli effetti della riforma Gelmini. «Come dirigente scolastica del secondo circolo didattico di Viareggio, in riferimento all'articolo apparso sul giornale dichiaro che ho esposto in maniera completa, sulla base della Circolare ministeriale numero 4 del 15 gennaio 2009 le iscrizioni per l'anno scolastico 2009-2010.
il
g8 della scienza potrebbe emigrare in brianza
( da "Tirreno,
Il" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: istruzione Maria Stella Gelmini. In realtà, su internet come sede del G8 della scienza (11-14 giugno) è ancora confermata Lucca, come sono confermate Siracusa per il G8 dell'Ambiente e Pescara per il G8 dello sviluppo. «Per quello che ci riguarda - dice il presidente della Provincia, Stefano Baccelli - non abbiamo notizie ufficiali su una cancellazione del G8 della scienza a Lucca.
Re
Burlone passa in sordinaIl sindaco: <Le casse vuote>
( da "Sicilia,
La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: Riforma Gelmini", "Lampada di Aladino". Il Comune ha assegnato la direzione artistica del Carnevale alla Pro Loco, presieduta da Alessandro Zampino. Il coordinamento artistico è a cura del consigliere dell'opposizione Lino Guagliardo, mentre le manifestazioni fino alla premiazione finale saranno presentate dalla brava Gisella Di Fini.
La
grande offensiva contro il killer delle palme
( da "Sicilia,
La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Abstract: passerà infatti anche al vaglio dei tecnici del ministro Maria Stella Gelmini. Nel dettaglio, saranno 43 le scuole che perderanno l'autonomia a favore di 19 nuove istituzioni suddivise in quindici centri provinciali di istruzione per gli adulti. Si tratta cioè del potenziamento delle scuole serali che permetteranno agli adulti che vogliono proseguire nel cammino dell'istruzione,
( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 3 - Grosseto
Il cinque in condotta è un incubo solo per due Sono
entrambi studenti dell'Agrario, nessuna insufficienza negli altri istituti NEL
MONDO DELLA SCUOLA GROSSETO. Sono due, entrambi dell'Agrario, gli unici
studenti grossetani che dagli ultimi scrutini sono usciti con il tanto temuto
cinque in condotta stampato sulla pagella.
Con il nuovo decreto Gelmini, infatti,
tanti sono i cambiamenti che i docenti dei vari istituti grossetani hanno
dovuto affrontare nella compilazione delle pagelle di metà anno. Primo tra
tutti la reintroduzione del cinque in condotta,
votazione «che - secondo le direttive ministeriali - potrà portare anche alla
bocciatura degli stessi studenti». Fino ad oggi, il voto
in condotta aveva sempre avuto un significato simbolico, quasi scontato,
mentre con la nuova legge del ministro dell'istruzione, Maria Stella Gelmini, gli studenti delle scuole superiori dovranno stare
attenti anche al loro comportamento durante le ore di lezione. Il cinque in condotta, infatti, non solo farà media con le altre
votazioni, ma porterà anche alla bocciatura dello studente. Ma come hanno
affrontato questo nuovo scoglio docenti e dirigenti delle varie scuole di
Grosseto? «Quando abbiamo compilato le pagelle - afferma Gabriella Papponi
Morelli, dirigente scolastica dell'Istituto professionale Einaudi - la nuova
normativa non era ancora entrata in vigore. Nel nostro istituto - è va avanti
la dirigente - adottiamo il trimestre e il semestre, quindi non abbiamo potuto
seguire la nuova legge. In ogni caso il cinque in condotta
al momento non è stato dato a nessuno studente, ma nello specifico è un voto che andrà ad influire soprattutto sulla valutazione
finale». Stessi risultati anche per l'Istituto commerciale che adottando il
trimestre ha già i primi risultati: «Durante gli scrutini - spiega la dirigente
scolastica Francesca Dini - abbiamo creato una griglia di valutazione approvata
in collegio docenti, secondo la quale, poi, siamo stati in grado di dare le
votazioni appropriate agli studenti seguendo anche la nuova normativa. In ogni
caso - prosegue la preside - non sono stati dati né
( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 3 - Grosseto
«Colpevoli di fatti molto gravi» Per la preside «la punizione deve stimolarli a
migliorare» Marilene Taddei spiega «Abbiamo applicato la nuova direttiva»
GROSSETO. «Il cinque in condotta come valore educativo e non come anticamera
verso la bocciatura». Commenta così le due insufficienze che sono state date
durante gli scrutini la dirigente scolastica dell'Istituto agrario, Marilene
Taddei. L'Agrario, per altro, è l'unico Istituto scolastico grossetano ad avere
assegnato queste votazioni applicando alla lettera il nuovo indirizzo
ministeriale in fatto di buone maniere. «Sicuramente - dice Marilene Taddei -
il cinque è stato dato a ragazzi che avevano commesso fatti gravi durante il
primo trimestre dell'anno scolastico. Ma questo voto - prosegue - non vuole
essere il primo passo verso la bocciatura, ma anzi, uno stimolo a migliorare in
classe e a comportarsi in modo più corretto durante le ore di lezione». Una
volta entrato in vigore il decreto legge del ministro Gelmini, il
collegio docenti ha approvato una griglia utile al fine di dare una motivazione
alle varie tipologie di votazione che poi in seguito sarebbero state assegnate.
«Ci siamo trovati subito in sintonia con le direttive del ministro - va avanti
Marilene Taddei - e abbiamo capito fin dall'inizio che l'assegnazione del
cinque in condotta doveva riguardare un fatto grave riconosciuto da
tutto l'istituto, un modo per educare ancora di più i ragazzi alla disciplina e
non una minaccia alla bocciatura. Per questo speriamo che i ragazzi che hanno
ricevuto questo voto, che ripeto è stato dato soltanto in quanto sono state
commesse infrazioni gravi che hanno portato alla sospensione di 15 giorni, sia
per gli studenti un incentivo a migliorare e a non ripete più tali errori.
Infine - conclude la preside dell'Agragrio - credo che l'importanza di questa
votazione debba essere focalizzata soprattutto sugli studenti che invece hanno
ottenuto alte votazioni. Il voto in condotta può essere, infatti, una
gratificazione soprattutto per coloro che magari non hanno una media alta ma
che si comportano in modo corretto e adeguato rispettando le norme di
comportamento da tenere all'interno della scuola». R.B.P.
( da "Repubblica, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VI - Palermo
All´istituto professionale Einaudi un sistema elettronico dà notizie in tempo
reale su assenze e ingressi alla seconda ora I ragazzi marinano le lezioni? Il
centralone lo dice ai genitori Alunni perplessi "Con i messaggini qualcosa
sfuggiva ora il controllo è troppo stretto" Genitori contenti "Dopo
gli sms questo metodo consente di sapere tutto" SALVO INTRAVAIA Arriva
scuolatel. Il servizio telefonico che consentirà ai genitori di sapere se i
figli hanno marinato la scuola o hanno chiesto il permesso di entrare a seconda
ora verrà attivato tra pochi giorni all´istituto professionale Einaudi di
Palermo e si aggiungerà al servizio di informazione tramite sms in uso da oltre
tre anni nell´istituto palermitano. La rivoluzione copernicana (pagelle on line
e assenze comunicate ai genitori tramite sms) annunciata pochi giorni fa dai
ministri dell´Istruzione, Mariastella Gelmini, e della Funzione pubblica, Renato Brunetta, per l´istituto di
via Mongerbino è già una consuetudine. E verrà superata da una nuova
tecnologia: scuolatel, appunto. «è dal mese di novembre del 2005 che inviamo
gli sms ai genitori - spiega la preside dell´istituto Anna Fileccia - Prima
dell´attivazione del servizio le assenze degli studenti erano certamente
superiori. Proprio nei giorni scorsi abbiamo effettuato un monitoraggio
e abbiamo rilevato un calo compreso fra il 30 e il 40 per cento. Ma resta un
consistente numero di ragazzi che continua ad assentarsi. Insomma, l´sms non è
la panacea di tutti i mali». «Per informare i genitori sulla frequenza
scolastica dei figli - spiega il direttore dei servizi amministrativi (l´ex
segretario scolastico) della scuola, Andrea Ribaldi, che controlla l´intera
procedura - partirà un servizio telefonico che consentirà ai genitori di
conoscere le assenze, gli ingressi in ritardo e quelli a seconda ora degli ultimi
5 giorni». Basterà telefonare a scuola e, solo dopo avere digitato un codice
utente e una password, una voce registrata darà tutte le informazioni ai
genitori. Il servizio non sostituirà gli sms e per funzionare sfrutterà la
stessa organizzazione che consente di monitorare in tempo reale le assenze dei
ragazzi. Il meccanismo è collaudato. Da tre anni, oltre che sul registro di
classe, i professori dell´Einaudi segnano le assenze anche su speciali elenchi
muniti di codice a barre che dopo la prima ora i bidelli raccolgono e portano
in segreteria. In ufficio è pronto un operatore munito di lettore ottico che in
mezz´ora circa carica al computer tutte le assenze degli oltre mille alunni.
Sarà il cervello elettronico che contiene tutti i cellulari dei genitori a
occuparsi dell´invio degli sms che ogni mattina puntualmente informano i
genitori delle assenze fatte dai figli. Ma cosa ne pensano i ragazzi? «Tutti
hanno marinato almeno una volta la scuola - dice Alessio Sciortino, studente
della quinta I - Per me non ha senso l´sms per ogni singola assenza, meglio la
lettera che arrivava per posta». Alessio confessa di essere stato beccato
qualche giorno fa «ma una scusa si trova sempre», spiega. I genitori mostrano
di gradire i sistemi che li informano in tempo reale delle assenze che fanno i
figli. «Sono un sistema ottimo - dice patrizia Russo - Mia figlia mi informa
sempre quando non va a scuola ma ogni volta mi arriva l´sms». «è fastidioso -
confessa Sandy Scalici, studentessa dell´ultimo anno - essere controllati in
maniera così stretta. La vivo come una violazione della privacy». E Claudio C.
che frequenta la prima F ammette: «Ogni volta che mi assento mi telefona mio
padre. Io dico la verità - spiega - o invento qualcosa. Ma adesso con il
servizio telefonico le cose si complicano: con l´sms non avrebbe saputo degli
ingressi a seconda ora». Lia Urso, insegnante di Diritto, spiega che si tratta
«di supporti che funzionano quando la famiglia è sensibile». Ma non sempre è
così. «Occorre migliorare - dice la preside - il rapporto scuola-famiglia. Ma
questo non basta: bisogna rendere più affascinanti le stesse scuole dove i
ragazzi stanno per intere giornate. Servono più spazi e risorse ma l´approccio
deve essere sistemico: anche la Provincia deve fare la sua parte». E per
incrementare le presenze a scuola si pensa di istituire un premio in denaro per
i più meritevoli.
( da "Secolo XIX, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Cassini e Da Vinci,
genitori al Tar contro il nuovo piano la decisione Assemblee nei due istituti:
«A rischio tutte le classi all'inizio di un ciclo» GLI STUDENTI dei licei
scientifici sono in rivolta. E questa volta non è colpa del ministro
Mariastella Gelmini. A motivare lo schieramento di un fronte compatto di studenti,
genitori e insegnanti dei licei del centro - Cassini e Leonardo Da Vinci - è il
"piano di dimensionamento" avviato da Provincia e Regione. Ovvero, la
decisione (in ottemperanza a normative nazionali) di limare il numero degli
iscritti per ciascun istituto portandolo a una cifra considerata ottimale per
lo svolgimento delle attività didattiche: tra i 500 e i 900 alunni.
Tradotto in pratica, significa tagliare almeno 300 ragazzi sia al Cassini che
al Leonardo De Vinci. Con l'invito ad iscrivere nel più vicino istituto dove la
capienza è ancora sotto il tetto (ovvero il Convitto Colombo) tutti quei
giovanissimi che dovessero restare fuori nelle graduatorie. La lista dei
sommersi e dei salvati dovrebbe essere compilata seguendo criteri decisi dalle
singole scuole, privilegiando il curriculum scolastico delle medie o la
vicinanza geografica, limitando le nuove iscrizioni o "tagliando" le
classi già esistenti. E visto che il dialogo tra la scuola e le istituzioni non
ha fermato il piano, ieri le assemblee dei genitori riunite in contemporanea
nei due istituti minacciati dal provvedimento hanno adottato la stessa
decisione: ricorrere al Tar per impugnare la delibera regionale pubblicata il
31 dicembre o il decreto dell'Ufficio scolastico regionale pubblicato venerdì,
a firma del direttore Attilio Massara. Nelle tabelle allegate al decreto, in
particolare, "scompare" la succursale del Cassini di via Peschiera:
come se non esistesse. L'unico indirizzo indicato, infatti, è quello della sede
di via Galata. «Non vorrei mai che il liceo scientifico all'interno del
Convitto si riempisse di studenti "deportati" dagli altri istituti -
dice a botta calda il preside del Convitto Colombo, Roberto Olmi,maliziosamente
indicato da molti come il "beneficiario" dell'operazione - Noi stiamo
cercando di rilanciare questa scuola, che ha vissuto negli ultimi anni diverse
traversie che per questo oggi ha un "buco" nelle classi terze e
quarte, per riportarla alla situazione si sette o otto anni fa. Vogliamo
proporre una offerta formativa dignitosa, vincente, che completi quella di
altri istituti: la scelta della lingua che affianca all'inglese lo spagnolo,
molto richiesto da tanti immigrati che già oggi sono un terzo degli iscritti.
Gli spazi sportivi di massimo livello, con ampie palestre e un campo da calcio
in erba sintetica. E la biblioteca impreziosita da tanti volumi storici».
Nessun liceo di serie "B", insomma. Ma nella scuola del 2009 che
tenta di proporre come valore primario l'offerta formativa di ogni singolo
istituto, i genitori reclamano la libertà di scegliere, senza imposizioni
esterne, quella che considerano la scuola più idonea per i loro figli. E
l'alleanza tra prof e famiglie, da ieri, è siglata senza più tentennamenti. I
genitori del Cassini, hanno presentato un documento annunciando la volontà di
«dare forza alla dirigenza supportandola nella lotta contro il rischio di
accorpamenti». Il preside Massimo Angelini: «Temiamo il caos - dice - sembrava
che il provvedimento dovesse riguardare solo le prime classi, ora apprendiamo
che sono a rischio tutte le classi che iniziano un ciclo: quindi, anche le
terze, alla chiusura del biennio». In gioco è la continuità dell'insegnamento
per i ragazzi. Ma anche le prospettive per il corpo docenti sono fumose: «I
professori di ruolo ovviamente resteranno al loro posto, ma per i tanti precari
la situazione è tutta da definire». Al Leonardo Da Vinci, nel corso di
un'assemblea tumultuosa con la partecipazione dell'assessore provinciale
Manuela Cappello, si sono vissuti momenti di tensione. E il presidente del
comitato dei genitori si è dimesso, denunciando un clima ostile e il pericolo d
i strumentalizzazioni. L'assessore Cappello lancia invece messaggi
rassicuranti, almeno per chi è già a metà del guado «Noi siamo chiamati
esclusivamente ad attuare quello che decide la Regione, a sua volta dipendente
dalle scelte del governo - dice - Ma uno dei punti cardine della delibera regionale
è proprio la gradualità dell dimensionamento: significa che si inizierà solo
dalle prime classi, chi ha già avviato un percorso scolastico non verrà
minimamente toccato». Bruno Viani viani@ilsecoloxix.it Commenta la notizia sul
sito del Secolo XIX 08/02/2009
( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 3 - Pontedera
Si contendono il ragazzo con minacce via sms Bullismo rosa, alle medie
aumentano i casi di giovani tecnologiche e manesche PONTEDERA. Il ragazzino che
tira giù i pantaloni alla compagna di classe e viene sospeso un giorno. Una
baby gang di "disfattisti" che prendono a calci la porta del bagno,
la rompono e poi la ripagano per intero. Ma soprattutto sono sempre più
numerose le ragazzine a litigarsi il fidanzato a colpi di sms minacciosi,
spesso conditi pure da calci e sberle. Teppistelle tecnologiche che fanno
tremare gli istituti scolastici. «Diciamo che rispetto al passato sembra
emergere una sorta di bullismo al femminile che prima non c'era», fa notare
Maura Biasci, dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo Niccolini di
Ponsacco. Per lei 359 studenti "da tenere a bada", con i quali costruire
un percorso didattico il più possibile educativo e attento ai disagi che si
possono verificare. Versante didattico da una parte, e questione sanzionatoria
dall'altra. Così per una diatriba al famminile finita a pedate - "fuori
dalla scuola", tiene a precisare la preside - è scattata una sospensione
alla carnefice di 7 giorni. Danno e sanzione, come prevede il nuovo regolamento
d'istituto approvato ed in vigore nella scuola ponsacchina. «Si tratta di norme
che abbiamo concordato e approvato a giugno 2008 - spiega - così anche nei casi
di ragazzi che danneggiano l'istituto, il regolamento prevede che questi
ripaghino il tutto. E' successo quando è stata rotta una porta e quando alcuni
bambini delle elementari hanno imbrattato un muro». L'istituto è molto attivo
anche sul versante prevenzione. «Sullo stesso bullismo stiamo portando avanti
il progetto Bulli e pupe - prosegue la preside- mentre in tutte le classi
stiamo lavorando sul recupero con Ce la posso fare. In più gli insegnanti dallo
scorso anno portano avanti un'attività di formazione sui disturbi psicologici
legati all'apprendimento». Molto frequentato dai genitori anche lo sportello
d'ascolto. Un modo per accorciare le distanze tra istituto e famiglie. Uno
strumento con cui la scuola si mette a disposizione per cercare di superare
disagi e situazioni di difficoltà. Con questo intento è stato, inoltre
introdotto, varato ed approvato il cosiddetto patto educativo di
corresponsabilità firmato dai genitori stessi. «E' una sorta di contratto formativo introdotto dal ministro Gelmini in cui sono anche coinvolti i genitori. Noi lo abbiamo subito
introdotto», dice Angela Gadducci, preside dell'Istituto comprensivo Curtatone.
Nelle sue 14 classi, alla scuola media, parla di babbi e mamme collaborative.
«Quando i propri figli sbagliano non hanno problemi ad accettare che la scuola
proceda con sanzioni disciplinari». La dirigente sostiene che i compagni
del bulletto di turno non sono pronti a coprire la malefatta. «Questa è una
bella cosa, anche se da noi non sono mai successe cose gravi», conclude.
Francesca Suggi
( da "Secolo XIX, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Le Università? Nelle
mani dei commercialisti Mauro Barberis C'è stato un tempo non troppo lontano -
chi oggi ha quaranta o cinquant'anni se ne ricorda ancora - in cui le cose non
avevano solo un prezzo, ma anche un valore: un'epoca in cui attività, lavoro,
servizi, la vita, insomma, non venivano misurati esclusivamente in termini di
efficienza economica. Solo a parlarne, sembra di evocare un periodo favoloso e
improbabile, come l'età dell'oro degli antichi; peggio ancora, sembra di
alimentare la nostalgia dello spreco, della dilapidazione e dell'irrazionalità.
Quando si cita qualche idea di quel periodo - una per tutte: l'idea che
stipendi e salari fossero una «variabile indipendente» - lo si fa solo per
mostrare quanto eravamo pazzi, sventati, o in malafede. Può darsi che ogni
epoca parli così dell'epoca precedente; torna in mente Edmund Burke che,
dinanzi agli sconquassi della Rivoluzione francese, non trovava di meglio che
sospirare sulla fine dell'età della cavalleria e sull'inizio dell'età dei
ragionieri: oggi, in epoca di tremontismo, avrebbe probabilmente sospirato
sull'avvento dell'epoca dei commercialisti. Una buona teoria di tutto questo è
stata sbozzata agli inizi del Novecento da Max Weber che aveva visto il genere
umano progressivamente rinchiuso nella gabbia d'acciaio della
razionalizzazione. Poi il secolo ha visto il trionfo di tutte le forme
possibili di irrazionalità; ma l'idea che tutto debba essere misurato in
termini economici, in parte condivisa da marxismo e liberismo, è fatalmente
tornata a galla, e oggi domina la nostra vita, pubblica e privata. E il bello è
che si tratta di un'idea insostenibile; ci sono mille cose che il denaro non
può né pagare né comprare: anche se dirlo, ormai, evoca solo la pubblicità di
una nota carta di credito. Per quanto si razionalizzino la sanità, la scuola, i
trasporti, ci sarà sempre una parte del loro costo che graverà sulla
collettività, ovvero che sarà pagato dalle nostre tasse: il che, naturalmente,
non è una buona ragione per una gestione allegra dei servizi pubblici, anzi
esattamente il contrario. Ma fra le ragioni dell'economia e quelle della vita
ci dovrebbe essere un equilibrio; se proprio dobbiamo sottostare all'impero dei
commercialisti, almeno che si tratti di commercialisti illuminati: non di supermanager
votati a tagliare tutto, tranne i loro superstipendi. L'unica cosa certa -
almeno per me, che lavoro all'Università - è che dopo i
decreti Gelmini, o meglio dopo i tagli Tremonti, i commercialisti sono arrivati
anche da noi, inalberando l'insegna weberiana della razionalizzazione e anche
il piglio dei goliardi di "Amici miei", quando fingevano di
progettare l'abbattimento della Torre di Pisa. La prima reazione dei
professori è stata «Giammai»; ma dopo una settimana, tutti stavano già
calcolando dove si poteva tagliare, per non incorrere nelle forche caudine del
novanta per cento del budget destinato a stipendi: il discrimine fra Università
virtuose, che possono almeno parzialmente sostituire chi va in pensione, e
Università delinquenti, destinate alla forca e a un frettoloso seppellimento in
terra sconsacrata. E siccome nelle Università i professori hanno più potere dei
ricercatori, e i dipendenti a tempo indeterminato dei precari, ecco che la
prima frettolosa soluzione per diventare virtuosi quest'anno - per i prossimi
si vedrà - è stata immediatamente trovata: prepensioniamo i ricercatori e
sbarazziamoci dei precari, anche nei casi in cui sono loro, in realtà, a tirare
avanti la baracca. E la ricerca, dirà il professor Maurizio Maresca, che i decreti
Gelmini o i tagli Tremonti dovevano promuovere? La
ricerca continua a essere finanziata come al solito: con il gioco dell'oca dei
fondi cosiddetti Prin, i progetti che in questi giorni incatenano ai loro
computer i docenti coscienziosi. Dai Prin, pochi fortunati ricaveranno i soldi
necessari a comprare i libri e la carta per le fotocopie; i più, invece,
rifletteranno sulla vecchia frase di Aristotele: le cose utili dovrebbero
servire alle cose belle. Mauro Barberis è professore ordinario di filosofia del
diritto all'Università di Trieste. 08/02/2009
( da "Stampa, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Meno maestre alle Elementari
[FIRMA]LORENZO BORATTO CUNEO Dubbi, incertezze e la volontà
di non «far pagare» agli alunni i tagli della riforma Gelmini. L'altra
sera, oltre 100 tra insegnanti, genitori e amministratori, hanno partecipato
alla prima di tre serate sul futuro della scuola. Hanno parlato cinque
dirigenti scolastici di Cuneo, moderati dall'assessore ai Servizi sociali Erio
Ambrosino. «Alle Elementari con il maestro unico, da settembre, ci
saranno 24 ore di lezione settimanali, ma per contratto una maestra arriva soltanto
a 22 - ha detto Mauro Casadio, dell'Istituto comprensivo di Borgo San Giuseppe
-. Le ore mancanti saranno pagate forse con il fondo d'istituto. Ma se il
maestro non ha requisiti per insegnare religione o inglese? E, poi, non sono
previste ore per l'assistenza alla mensa». Paolo Cattero, dirigente del Primo
Circolo: «Se ho due classi con 24 e 27 ore settimanali, i primi studieranno 100
ore in meno l'anno rispetto ai compagni. Quali ore elimino? Avere due
insegnanti era una ricchezza, ma i bimbi oggi hanno più stimoli e opportunità
rispetto al passato». Maria Rosa Bellino dell'Istituto comprensivo Oltrestura:
«Le compresenze erano fondamentali: per aiutare gli alunni stranieri, chi si
trasferisce da altre scuole, bimbi più lenti nell'apprendimento, oltre a
sostituire le assenze. La mia scuola perderà da
( da "Unita, L'" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
«La storia non si
riscrive» L'Anpi contro la proposta di legge «revisionista» «La storia non si
riscrive». Affollata assemblea ieri mattina a Roma. Giovani ed ex combattenti
della Resistenza si schierano contro la proposta di legge che equipara
partigiani e repubblichini. I partigiani fanno sentire la loro voce forte e
chiaro nella polemica sulla proposta di legge 1630: lo hanno fatto con
un'assemblea ieri mattina al Teatro Italia di Roma indetta dall'Anpi, con tanta
gente e un numero insperato di giovani. Presentato il 23 giugno del 2008,
giunto in Parlamento tra le polemiche, il provvedimento vorrebbe istituire un
ordine del tricolore per i reduci della guerra 1940-1945. Partigiani e
repubblichini assieme, tutti insigniti di un cavalierato revisionista
all'insegna di una grottesca pacificazione, che i 42 firmatari della 1630, per
lo più parlamentari di centrodestra, sperano di far digerire ai partigiani con
una prebenda di 200 euro l'anno. Ma certe cose non sono in vendita: netto il no
dei partigiani, e l'iniziativa cui hanno aderito Partito Democratico,
Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Rete Antifascista Metropolitana,
cioè i centri sociali e anche l'Unione di Centro, è stato un modo per manifestarlo.
Ad aprire i lavori Massimo Rendina, presidente dell'Anpi di Roma e Lazio, che
ha subito lanciato la proposta di un coordinamento delle forze di opposizione
nel Lazio offrendo la sede dell'Associazione come casa per riunirsi. Gli
interventi che si sono susseguiti, infatti, hanno tutti puntualizzato come
questa legge sia parte di un disegno più ampio per scardinare la democrazia e
le sue regole. il disegno A fianco agli stendardi azzurri dell'Anpi, con
effigiate le medaglie d'oro, Paolo Masini, consigliere comunale del Pd, ha
ricordato il cruento scontro istituzionale tra il primo ministro e il
Presidente della Repubblica sul caso Eluana. I ragazzi dell'Onda, senza
dimenticare come parte dell'informazione abbia cercato di far passare
l'aggressione fascista a Piazza Navona dell'ottobre scorso per una rissa tra
studenti, hanno sottolineato che nelle scuole primarie si sta applicando il testo unico Gelmini che
riporta la scuola indietro di decenni. Da parte sua il segretario regionale del
Pdci, Fabio Nobile, ha posto l'accento sul decreto sicurezza e sull'obbligo per
i medici di denunciare i clandestini che chiedono cure. Messaggi di solidarietà
sono arrivati del governatore della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e dagli
ex Presidenti della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi e Oscar Luigi
Scalfaro. In particolare quest'ultimo ha voluto chiarire nelle sue righe come
un provvedimento come la legge 1630 non «onorerebbe la memoria neanche dei
repubblichini in buona fede». un nuovo Cln Falsificare la storia, equiparare
chi ha combattuto per la libertà con chi la voleva soffocare, ha ribadito nella
conclusione Armando Cossutta, è parte di un progetto contro la democrazia. Un
attacco a cui rispondere «ritrovando lo spirito del Cln», così Rendina, quel
Comitato di Liberazione Nazionale che dal 1943 vide uniti partiti di matrice
diversa per affrontare il fascismo: qualcosa in fin dei conti non lontano da
questa iniziativa che ha visto coinvolti dai centri sociali della Ram all'UdC:
miracoli che ancora riescono ai partigiani. LUCA DEL FRA ROMA ldelfra@unita.it
( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 6 - Viareggio Nuovo Progetto si occupa della riforma Gelmini VIAREGGIO. L'intervento del Ministro Gelmini nella
scuola ha provocato molte reazioni e proteste a livello nazionale, così come
nella nostra città, dove si è manifestato e discusso sulle nuove norme. Nuovo
Progetto di Viareggio - neo costituita associazione di cultura, politica e
società - ha promosso un approfondimento sull'argomento anche a
Viareggio (l'incontro pubblico ha, più che altro, ospitato opinioni pro-Gelmini, ndr). Il dibattito si è occupato della nuova
impostazione voluta dalla Gelmini. «La riforma
scolastica - ha affermato Donatella Buonriposi, che a Lucca è preside della
scuola Iti Fermi e assessore all'istruzione - ha da sempre creato grande
confusione e, purtroppo, la scuola viene utilizzata come campo per lo scontro
ideologico. I Paesi sottosviluppati - prosegue la Preside - oggi ci stanno
superando, Cina e India sono il nuovo continente, dove gli studenti risultano
possedere competenze più elevate rispetto ai nostri, la loro cultura è
scientifica e la nostra si basa su una tradizione umanistica e, a mio avviso,
la legge Gelmini vuole recuperare questa carenza.
India e Cina hanno puntato sulla formazione e noi questo investimento facciamo
fatica a farlo». «Nel nostro territorio - informa l'assessore Buonriposi - per
favorire la formazione, la Provincia di Lucca ha proposto alla Regione due Its,
quelli che nella legge Fioroni si chiamavano poli tecnologici. Non sono state
indicate delle scuole, ma sono state richieste le candidature da parte delle
scuole stesse. Ponendo al centro nuove figure professionali nel sistema
ambientale, energetico e cantieristico, che riguarderà Viareggio». «Questo
inizio di legislatura - sottolinea Gaetano Quagliariello, docente
universitario, senatore e membro della commissione Affari costituzionali dello
Stato - ci ha presentato temi molto difficili ed una forte polemica. Il governo
aveva presentato un decreto per razionalizzare la spesa, che proponeva alcune
cose di buon senso e altre soggette a strumentalizzazione, proprie del '68
nella scuola del permissivismo». Si è parlato anche di fatti gravi, autentiche
emergenze. «Uno dei problemi che incontriamo "sul campo" - ha detto -
è quello del bullismo; giorni fa abbiamo letto che un gruppetto di studenti, un
branco, ha messo in atto degli scherzi su una vittima prescelta, simulando una
violenza sessuale su questo ragazzo, riprendendosi e incitando l'aggressore. E'
necessario prendere delle decisioni; i ragazzi sono stati denunciati». Susanna
Cinzia Piotto
( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
di Mario Lancisi Il
compagno Matteoli straccia tutti Assessori e sindaci toscani bocciano Maroni e
Tremonti, ok Frattini Anche la Prestigiacomo è da sufficienza piena Male
Brunetta e Bondi FIRENZE. Il «compagno» Altero batte tutti: è lui, Matteoli, il
più bravo del governo Berlusconi. A scuola, raccontano gli amici, non brillava.
Come ministro piace e si guadagna un bell'
( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
E PER I SONDAGGI NON
VINCE NESSUNO Liti, parolacce, sgambetti tra candidati: a
Firenze la campagna è una rissa quotidiana Gelmini in
ripresa, Fitto inutile, la Meloni chi l'ha vista? FIRENZE. Liti, sgambetti e
veleni: ogni giorno il tormentone Firenze si arricchisce di qualche paragrafo
poco edificante. Ieri nemmeno il presidio in sostegno del Quirinale ha messo
tutti d'accordo: solo la componente che fa capo a Daniela Lastri ha aderito.
E così, ad esempio venerdì anche sul documento della direzione regionale sul
dramma di Eluana la rissa non è mancata. Da una parte il sindaco Domenici e
dall'altra il capogruppo Pd in Regione Monaci, che avrebbe preferito toni più
pacati nei confronti del governo, tra Domenici e Monaci sarebbero volate
parolacce. Anche ieri Domenici ha esternato tutta la sua disapprovazione,
scomodando una citazione di Gramsci, per dire che «il Pd sta distruggendo la
sua stessa opera». Per il sindaco, la classe dirigente del Pd è isolata dalla
realtà, ripiegata su se stessa e spesso nemmeno in accordo; e ognuno fa come
gli pare, come mostra «l'orrenda vicenda delle primarie fiorentine». E a
proposito di primarie, tra una settimana i fiorentini si recheranno alle urne
per scegliere il candidato del centrosinistra, e si moltiplicano i colpi bassi:
i sondaggi commissionati da due dei candidati e non resi pubblici, anticipano i
verdetti: fra 7 giorni non si saprà chi sarà il vincitore perché nessuno
raggiungerà il 40%. In particolare Lapo Pistelli non vola e si fermerebbe al
26%, tallonato da Matteo Renzi e Daniela Lastri, compresi entrambi in una
forbice tra il 23 e il 20%. Clamoroso sarebbe il flop del ministro-ombra
Michele Ventura che non andrebbe oltre il 6%. Se questi fossero davvero i
risultati, una volta di più le primarie confermerebbero di scompaginare le certezze
degli apparati dirigenti e di quegli "ampi settori del riformismo
cittadino" che si sono spesi per convincere Michele Ventura ad accettare
la sfida in extremis: il ministro ombra avrebbe forse vinto a mani basse un
congresso, ma le primarie sono un'altra cosa. Ma nessuno, per ora, può
esultare. Pistelli sperava in un margine più ampio e il suo ricorso al comitato
dei garanti per bloccare la pubblicazione di 4 pagine voluta da Renzi per gli
ultimi giorni della sua campagna, è interpretato come un segno di nervosismo.
Giampiero Calapà
( da "Corriere della Sera" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera -
ROMA - sezione: PRIMA PAGINA - data: 2009-02-08 num: - pag: 1 autore: di FLAVIA
FIORENTINO categoria: REDAZIONALE Tiburtino III La studentessa sostenuta da Ag.
La preside: il 6 ce l'ha mezza classe «Ho
( da "Corriere della Sera" del 08-02-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera
- ROMA - sezione: Cronaca di Roma - data: 2009-02-08 num: - pag: 2 categoria:
REDAZIONALE Istituto d'arte Il caso Giorgia, 15 anni «Quel sei in condotta perché non protestavo» SEGUE DALLA PRIMA Dopo aver
denunciato l'episodio, Giorgia non è più tornata a scuola: «Negli ultimi giorni
ho ricevuto telefonate di studenti che mi consigliavano di stare a casa perché
il clima nei miei confronti non era dei migliori. Ma io sono abituata a pensare
con la mia testa e non mi piacciono le strumentalizzazioni. Questo però costa
caro e sto passando un momento terribile». A sostegno della sua causa di fronte
alla sede della scuola in via del Frantoio una ventina di militanti di Azione
Giovani hanno esposto uno striscione con la scritta «Ora bocciateci tutti».
Presenti anche Cesare Giardina e Maurizio Guccini, presidenti di AG Roma e
Provincia: «Abbiamo voluto riaffermare con forza il concetto di una scuola
libera in cui i professori si dedichino all'insegnamento e non alla politica».
A loro sui è poi unito il vicepresidente del consiglio provinciale Francesco
Petrocchi: «Esprimo la mia solidarietà a Giorgia e a chi subisce pressioni di
professori sessantottini per non essersi uniformati alla loro arroganza
ideologica». La preside Maria Grazia Dardanelli, candidata alle primarie per il
Pd, si dice amareggiata «per l'esposizione mediatica di una ragazzina di 15
anni che viene pilotata da altri. Mi sorprendo che Petrocchi si presti a questi
giochi e abbia addirittura presentato un'interrogazione alla Provincia. Tutti i genitori si sono presentati a ritirare la pagella e i docenti hanno potuto spiegare le motivazioni dei voti in condotta, ma il padre e la mamma della ragazza non si sono visti. Bisogna
superare il ricordo del vecchio sette in cond0tta con cui si era bocciati. Ora
è l'insufficienza a farfa perdere l'anno, il 6 è un voto normale ».
Ma la studentessa non la pensa così: «Mi hanno abbassato tutti i voti, i miei
compagni fanno finta di non vedermi» e c'è anche il «giallo» di una nota
apparsa sul registro di classe in cui è scritto: «Giorgia C. non ha partecipato
all'autogestione». Un mistero che la preside spiega così: «E' vero, è riportata
questa frase ma non era una nota disciplinare tant'è che poi non è finita nel
fascicolo dell'allievo. Voglio ribadire che nel momento dell'autogestione,
soprattutto i piccoli sono rimasti a casa, alcuni hanno deciso di fare lezione
e altri attività autogestite. Nel mio istituto ci sono ragazzi di tutte le
provenienze politiche, perfino due "negazionisti", ma io ci parlo,
c'è rispetto reciproco e tutti mi hanno manifestato il loro appoggio. Sono
dispiaciuti per ciò che sta accadendo e per l'immagine della scuola». Domani
sarà noto un documento del collegio dei docenti mentre la preside annuncia di
aver «preso contatti con un legale per tutelarmi dalla diffamazione». Flavia
Fiorentino Ieri Con lo striscione di Ag
( da "Stampa, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
Cari amici de La
Stampa, sono uno studente di quarta liceo scientifico, e vado a scuola in un
posto tristemente famoso: il Darwin di Rivoli. La tragedia era forse inevitabile,
forse, ma non ho intenzione di discuterne qui. Desidero piuttosto denunciare,
purtroppo, le conseguenze di quel drammatico sabato mattina a due mesi e passa
di distanza Adesso la scuola è divisa in due; una parte al mattino in un ex
scuola media, luogo freddo (non in senso fisico) e ovviamente non attrezzato di
laboratori. In questo posto, ci vanno le quinte e alcune quarte, al mattino Gli
altri 800 alunni, vanno invece in un altro istituto, sito a circa chilometri di
distanza, frequentando la scuola di pomeriggio Emergono problemi, solo
problemi. Gli insegnanti: il viavai tra una scuola e l'altra, mattino e
pomeriggio, e gli amici lontani. Ma ciò che più mi sconvolge, però, è che
quando c'era interesse mediatico, tutti i politici, da
Veltroni al ministro Gelmini, dal presidente della Repubblica Napolitano al ministro
Brunetta, dal premier Berlusconi al capo della protezione civile Bertolaso,
inneggiavano qua e là sulla gravità della situazione. E tutti si erano
affrettai a promettere si sarebbe rimediato al più presto, senza indugi Ora, da
studente obiettivo, devo dire che il Darwin non era assolutamente
fatiscente, come alcuni giornali lo facevano apparire, e dunque mi chiedo: come
mai, fino a settembre resterà chiuso? Perché stanno facendo dei «lavori»? Ben
vengano, non fosse che mi pare esagerato credere che ci voglia così tanto
tempo. Poi è ultimamente emerso un grosso problema: mancano apparentemente i
soldi per terminare i cantiere; è possibile, dico io? Allora o la scuola
davvero cadeva a pezzi e noi non ce ne accorgevamo, oppure sono tentato di
credere che alla fine gli appalti sono stati fatti, perdendo tempo (si era
detto che non si sarebbe perso tempo per gli appalti) E come al solito
burocrazia e politica si danno da fare per mangiare il mangiabile Ora mi
rivolgo a chi in ascolto: non dimentichiamoci del Darwin, perché altrimenti
Vito non sarà stato un martire, ma uno sfigato morto a scuola per la negligenza
di qualcuno (ovviamente i responsabili non sono ancora saltati fuori e
probabilmente mai verranno scoperti e denunciati!!!) Bisogna cambiare, e certo
i tagli alla scuola non aiutano. Per mia idea, la scuola va considerata un
investimento, adesso invece è solo una tomba.
( da "Stampa, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
HOTEL CAPO NOLI OGGI
CON MASSARA SI PARLA DI ACCORPAMENTI DEGLI ISTITUTI Scuola, terzo congresso Cisl
NOLI Si aprirà questa mattina alle 9 all'Hotel Capo Noli il terzo congresso
della Cisl scuola. L'assemblea sarà aperta dal segretario di categoria Luigi
Viggiano e di seguito interverranno il segretario nazionale Gianni Manuzio,
quello regionale Dino Castiglioni, il segretario provinciale della Cisl Maresa
Meneghini, il dirigente dell'ufficio scolastico regionale Attilio Massara,
l'assessore della Regione Massimiliano Costa e il provveditore agli Studi Carla
Barzaghi. Un congresso a cui, insomma, prenderanno parte le massime autorità
della scuola per confrontarsi sul momento di delicata transizione che sta
attraversando una delle principali istituzioni del Paese. Oltre
alla riforma avviata dal ministro Gelmini che dal
prossimo anno farà sentire pesantemente i suoi effetti alle elementari, proprio
venerdì il direttore regionale Massara ha firmato il decreto che stabilisce la
riorganizzazione degli istituti a partire dal prossimo settembre. Le modifiche
saranno rilevanti tanto nella scuola dell'obbligo con la nascita di undici
istituti «comprensivi» nati dalla somma di scuola d'infanzia, elementari
e medie, tanto alle superiori con la riorganizzazione della rete scolastica
soprattutto di Savona. Spiccano, fra gli altri, gli accorpamenti di Classico e
Artistico, Ragionieri e Geometri, Nautico e Industriali e la nascita del nuovo
polo professionale formato da Mazzini e Ipsia Da Vinci. Sempre alla scuola è
dedicata la riunione convocata stasera alle 20,30 alla Sala evangelica di
piazza Diaz dal Coordinamento genitori democratici. Il tema discusso nel corso
della serata sarà: «Cosa accadrà alla scuola del nostri figli?».
( da "Secolo XIX, Il" del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
Oggi
il congressodel settore scuola noli IL FUTURO della scuola, le novità della
riforma Gelmini, il rinnovo
delle cariche. Sono questi gli argomenti principali che saranno trattati al III
Congresso Cisl Savona "In prima persona, al plurale. Difensori di un bene
comune", che si svolgerà oggi a Noli, all'hotel Capo Noli, con inizio alle
9,30. Al
convegno parteciperanno i vertici del pianeta scuola della provincia e della
regione, a cominciare da numerosi esponenti della Cisl Scuola: Luigi Viggiano,
segretario generale, Gianni Garino, segretario, Gianni Manuzio, segretario
nazionale, Dino Castiglioni, segretario regionale, Maresa Meneghini, segretaria
generale Ust. Saranno poi presenti il dirigente dell'Ufficio scolastico
regionale, Attilio Massara, l'assessore regionale all'Istruzione, Massimiliano
Costa (nella foto), la dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Carla
Barzaghi. «Il congresso si svolge ogni quattro anni. Rappresenta un importante
momento di democrazia e l'occasione per affrontare le tematiche di maggior
attualità - spiega Luigi Viggiano, segretario generale Cisl Scuola Savona -.
Fra gli argomenti trattati ci saranno sicuramente la riforma Gelmini
e le novità che riguarderanno da settembre diverse scuole della provincia dopo
che, pochi giorni fa, il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Massara,
ha emanato il decreto attuativo del piano di ridimensionamento scolastico
regionale». «Al centro del congresso ci sarà comunque il rinnovo delle cariche
- continua -. Dopo le assemblee che si sono tenute nei mesi scorsi, a Noli
saranno eletti i 25 delegati, compreso il segretario, del Consiglio provinciale
della Cisl Scuola». St. Mor. 09/02/2009
( da "Sicilia, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
tempo di iscrizioni
MARIO CASTRO Tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia sono impegnate
nella valutazione quadrimestrale degli alunni. Vero è che i collegi dei docenti
avrebbero potuto optare per il trimestre, ma la maggior parte delle istituzioni
scolastiche hanno deciso per il quadrimestre, per cui tutti i consigli di
classe hanno iniziato, come si è detto, le operazioni di valutazione (il
quadrimestre si è concluso il 31 gennaio) Tensioni quindi da parte degli alunni
e dei loro genitori dal momento che fra qualche giorno conosceranno il primo
«verdetto» relativo all'anno scolastico 2008-
( da "Sicilia, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
SCUOLA MATERNA È tempo
di iscrizioni sia nella scuola dell'infanzia, di primo grado, come pure nella
Media superiore. Da quest'anno le famiglie che iscriveranno i loro figli in
prima media potranno scegliere l'orario di 30 ore oppure il tempo prolungato su
36 o 40 ore. Quest'ultima scelta però è condizionata alle risorse presenti
nell'organico dell'istituto. Le conseguenze sono: l'orario di 30 ore è
garantito a tutti, mentre per la frequenza su un orario che va dalle 36 alle 40
ore è necessario che la scuola abbia già in organico i docenti per assicurare
l'orario prolungato. In altri termini, per i dirigenti scolastici di un
istituto comprensivo, che non ha classi a tempo pieno, nel segmento della
scuola primaria o in quelle a tempo prolungato, nella secondaria di primo grado,
risulterà quasi impossibile accontentare le nuove richieste di tempo prolungato
o pieno. Di conseguenza, per avviare una nuova classe a tempo prolungato,
occorrerà che, contemporaneamente, un altro istituto decida per la chiusura di
una classe dello stesso tipo; la stessa motivazione è in vigore anche per il
tempo pieno nella scuola primaria, cioè l'ex scuola elementare. Questo è senz'altro uno dei tanti aspetti negativi della riforma Gelmini, fatta solo di tagli. A giudizio dei dirigenti scolastici, che
nelle loro scuole hanno il tempo pieno, per esempio la Pestalozzi, questa
modalità di costruzione dell'organico e del tempo-scuola finirà per penalizzare
il Sud, in particolare quattro Regioni, cioè Puglia, Campania, Calabria e
Sicilia, trattandosi delle quattro regioni dove vi è un minor numero di
classi a tempo pieno. «Stranamente - ha detto il prof. Santo Molino, che dirige
l'istituto comprensivo Pestalozzi - si tratta delle quattro regioni dove vi è
un minor numero di classi a tempo pieno. Lo Stato infatti darà meno risorse a
dette quattro Regioni, che, fra l'altro, l'Europa ha collocato nell'obiettivo
uno (progetti Pon e Por). In altri termini, mentre vengono chiesti all'Europa
finanziamenti per le Regioni sottosviluppate, poi vengono fatti tagli notevoli
e meno risorse. Nel centro e nel Nord vi è il 40 % di classi a tempo pieno (in
Lombardia il 43,40 %) in Sicilia il 3%, che significa la perdita di 6.000 posti
di lavoro». Tanti problemi quindi per le famiglie che dovranno iscrivere i
figli nella scuola secondaria di primo grado. Intanto, oltre 13.000 alunni che
completeranno la scuola secondaria di primo grado entro il 28 febbraio dovranno
scegliere la tipologia di istituto da frequentare nell'anno scolastico
2009-2010. Si tratta di una scelta senz'altro difficile ed impegnativa, dal
momento che frequentare un segmento scolastico non corrispondente alle capacità
dell'alunno potrebbe portare a notevoli ritardi sul percorso di studi.
Giustamente, rileva il provveditore agli studi Raffaele Zanoli, rivolgendosi ai
genitori degli alunni che completeranno il primo ciclo di scuola di base, la
famiglia in questa responsabile scelta dovrà quotidianamente dialogare a lungo
con i loro figli, aiutarli «a scegliere responsabilmente sulla base delle
attitudini e capacità personali emerse durante il triennio. Appena avete
sott'occhio - rileva il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale - ,
l'amplissimo ventaglio di scelta che l'insieme del sistema di istruzione e
formazione catanese vi offre. Scegliete con prudenza e lungimiranza,
coinvolgendo e corresponsabilizzando i vostri figli». Quando i genitori non
hanno una formazione culturale e sociale idonea, sarà la scuola ad assumersi in
toto la responsabilità della scelta dell'istituto o la frequenza dei corsi di
formazione professionale. Durante questo mese, infatti, i consigli di classe,
completata la valutazione quadrimestrale, si riuniranno più volte per esaminare
l'istituto adeguato ai loro singoli allievi. A cura dell'ufficio scolastico
provinciale, con la collaborazione dell'assessorato delle Politiche scolastiche
e della Provincia, è stato inoltre distribuito agli alunni il fascicolo
"Conoscere per scegliere meglio", fascicolo che contiene gli
indirizzi classici, scientifici e linguistici, socio-psico pedagogici e
linguistici, artistici, tecnici e professionali. M. C.
( da "Sestopotere.com" del 09-02-2009)
Argomenti: Scuola
Consiglio comunale
Torino: fondi per Scuola pubblica e Università (9/2/2009 19:30) | (Sesto
Potere) - Torino - 9 febbraio 2009 - Nella seduta odierna del Consiglio
comunale sono stati approvati un ordine del giorno della consigliera Monica Cerutti
che impegna la Città a non far mancare alla Scuola pubblica e all?Università
gli investimenti indispensabili a garantire una didattica di qualità e
l?accesso ai livelli più alti dell?istruzione. L?ordine del giorno impegna il
Sindaco e la Giunta a manifestare il proprio dissenso dalla legge 133/2008
(riforma Gelmini) ed in particolare al ritorno al
maestro unico ed ai tagli all?organico ed ai finanziamenti della scuola. I voti
favorevoli sono stati 31, quelli contrari 1. Sullo stesso tema l?ordine del
giorno di Domenico Gallo che invita a contrastare il disegno del Governo
nazionale che “…mira a colpire al cuore il sistema dell?istruzione pubblica del
nostro Paese”. La sua proposta è stata approvata con 26 voti a favore, 1
contrario ed 8 astensioni. Una seconda proposta di Domenico Gallo, impegna
Sindaco e Giunta a intervenire presso il Governo perché cancelli l?emendamento
con cui si “azzerano le norme” sulla stabilizzazione dei lavoratori a tempo
determinato, (previste dalle ultime leggi finanziarie) è stata approvata con 33
voti favorevoli ed un astenuto.
( da "Secolo XIX, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Basso chiede un
intervento della regioneper salvare la prima elementare di bavari l'appello
GENOVA. Un intervento della Regione per impedire la chiusura della prima
elementare della scuola Gioiosa di Bavari è stato chiesto alla giunta regionale
dal consigliere Lorenzo Basso (Pd). Secondo l'esponente del centrosinistra la
soppressione della classe rientrerebbe fra le conseguenze dell'approvazione
della riforma Gelmini. «La
situazione è dovuta ai recenti interventi in materia di istruzione, che
rendono, tra l'altro, più difficoltoso il mantenimento di sedi scolastiche sul
territorio, e che il problema di Bavari presenta analogie con quelli di molti
paesi dell'entroterra, essendo il centro città distante ed accessibile soltanto
con difficoltosi viaggi con mezzi privati o pubblici». La scuola
Gioiosa, spiega il consigliere del Pd, «conta ad oggi 60 alunni distribuiti su
cinque classi, l'edificio ospita anche una scuola materna ed è dotato di ampio
giardino ristrutturato di recente. Il complesso ha costituito nel tempo un
importante presidio di socialità per l'intero territorio di Bavari, al quale ha
assicurato una forza attrattiva nei confronti di molte giovani famiglie in
ricerca di un luogo ad alta vivibilità». 10/02/2009
( da "Secolo XIX, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
«Rimpiango la
maestra unica» congresso cisl scuola, parla il dirigente regionale Massara
d'accordo con la Gelmini: l'insegnante prevalente è
importante per lo scolaro Noli. «Il mio ricordo più vivo della scuola è la
maestra delle elementari, non sono i professori delle medie». Attilio Massara,
dirigente dell'Ufficio scolastico regionale ha ricordi nostalgici. Ricordi che,
dopo un'opera di restauro, si materializzeranno con l'entrata in vigore della
riforma della scuola disegnata dal ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini. Abbiamo incontrato Massara (che è stato
provveditore a Savona alla fine degli anni Novanta) a margine del 3° Congresso
Cisl Scuola Savona, che si è tenuto ieri a Noli e si è concluso con l'elezione
del segretario generale e del consiglio che guiderà il sindacato per il
prossimo quadriennio. Nostalgia del maestro? Allora lei non è contrario al
ritorno dell'insegnante unico... «Non è preciso dire che ci sarà il maestro
unico, ma quello prevalente, affiancato dagli insegnanti di lingua, di attività
motoria, di religione. Il maestro prevalente tornerà comunque ad essere la
figura di riferimento principale per gli scolari. E questo è un fatto
importante: è a lui che il bambino si rivolgerà in una fase della vita
delicata, nella quale c'è il passaggio tra le figure materna e paterna e il
mondo esterno». Quindi lei non critica la riforma Gelmini? «Nel mio ruolo non sono chiamato a giudicare, ma a realizzare
l'operato dei ministri, creando tutte le condizioni affinché i loro progetti
vengano realizzati sul territorio. Il ministro Gelmini ci tiene a
sottolineare che non si tratta di una riforma». Allora la contestazione
che c'è stata è eccessiva, secondo lei? «In Italia non siamo contenti se non
contestiamo. Per la scuola si scende sempre in piazza. Anche il ministro
Berlinguer era stato contestato. L'importante è che le proteste non avvengano a
livello di preconcetto». Il problema dei precari. Migliaia di insegnanti sono
disperati perché non avranno più il posto. «Sui precari non si hanno ancora le
idee molto chiare. La questione è legata ai pensionamenti, ma non si hanno
ancora direttive precise da Brunetta. Bisogna aspettare l'effetto degli
accorpamenti dei diversi istituti scolastici, che entrerà in vigore a
settembre». La scorsa settimana lei ha emanato il decreto attuativo del piano
di ridimensionamento scolastico regionale, che nel Savonese porta gli istituti
comprensivi (asili-elementari-medie) a 11 e, nelle superiori, rivoluziona gli
accorpamenti dei diversi istituti. Un grosso scombussolamento in arrivo.
«Chiariamo una cosa: il nuovo assetto non c'entra con la Gelmini,
ma risale a una legge del '98, quando era ministro Berlinguer. La tendenza
verso gli istituti comprensivi è internazionale: la scuola dell'infanzia, la
primaria e la secondaria accorpate diventano più funzionali. Ed è ovvio che
portino a un risparmio economico: con l'accorpamento di più scuole in ogni
istituto comprensivo ci sono un solo ufficio di presidenza e un'unica
segreteria». Nelle superiori è in arrivo una rivoluzione. A Savona resteranno
autonomi solo il liceo Scientifico "Grassi" e il liceo "Della
Rovere". Per tutti gli altri sono in arrivo nuovi accorpamenti. «La
Regione cerca di fare il meglio, pur muovendosi entro certi paletti: un
istituto non deve avere mento di 500 alunni e non oltre 900. Ma ci sono state
due eccezioni: la deroga di Carcare, zona di montagna, e Finale, ma in questo
caso ritengo che sarà necessario un nuovo intervento per accorpare il liceo
Scientifico ad altri istituti». Comuni, Comunità montane, Province, Regione.
Sono diversi gli attori che hanno ridisegnato la mappa delle scuole. Che cosa
ne pensa? «C'è il rischio che queste istituzioni non riescano a instaurare fra
di loro un rapporto ottimale, in grado di portare ad un prodotto di qualità.
Inoltre qualcuno potrebbe cercare di salvaguardare un po' troppo i localismi».
Stefania Mordeglia mordeglia@ilsecoloxix.it 10/02/2009 ' 10/02/2009 le
buferesulla scuolaIn Italia non siamo contenti se non protestiamo. Anche il
ministro Berlinguer era stato contestato Attilio massaradirettore Ufficio
scolastico 10/02/2009 Il dato emerge da un questionario della Coldiretti
nell'ambito di un progetto sull'alimentazione 10/02/2009 Savona. Quarantadue
classi coinvolte, da Albenga a Varazze, da Cairo ad Altare. Oltre mille
studenti di 12 scuole medie della provincia impegnati a lavorare in un progetto
utile per apprendere informazioni importanti sull'alimentazione e scoprire
mille curiosità sul territorio. "Dimmi come mangi e ti dirò come
cresci"è il titolo del progetto promosso dalla Coldiretti di Savona,
attraverso l'associazione Terranostra, con l'appoggio del Provveditorato, la
Fondazione "De Mari" Cassa di Risparmio di Savona, la Camera di
Commercio, la Provincia. «Dopo il successo delle due passate edizioni,
nell'anno scolastico 2008-2009 torniamo nelle scuole con un progetto
sull'alimentazione - spiega Roberto Minuto, vide direttore della Coldiretti
Savona -. Anche quest'anno il progetto è articolato in più fasi e si concluderà
con la realizzazione di un libro. Come nelle edizioni precedenti, al progetto
collaborano diversi esperti, fra cui la dottoressa Marina Scotto dell'Asl 2 e
il geometra Riccardo Galbussera». «La prima fase consisteva nella compilazione
di un questionario sulle abitudini alimentari - continua -, dal quale è emerso
un dato negativo: il 30 per cento dei ragazzi fra i 10 e i 13 anni non fa
colazione. Nella seconda fase le diverse classi devono approfondire un
argomento: dall'alimentazione degli sportivi alla tutela dei consumatori, dalla
stagionalità dei prodotti al menù a km. 0. Fra marzo e maggio a scuola commenteremo
i risultati del questionario e porteremo i ragazzi a visitare aziende agricole,
agrituristiche e fattorie didattiche. A giugno ci sarà una grande festa nella
quale sarà presentato il libro conclusivo e si terranno le premiazioni». Queste
le classi delle scuole medie che partecipano al progetto: "Brondi" di
Altare (3° A, B), "Mameli" di Carcare (2° A, B, C, D),
"Abba" di Cairo (1° C, 2° C, D, 3° C), Millesimo (2° A, B),
"Cerruti-Jacopo da Varagine" di Varazze (2° B, D), "De
André" di Albissola Marina (2° B, C), "Dante Alighieri" di
Albenga (2° A, B, D, E) e Ceriale (2° F e G), "Mameli" di Albenga (2°
A, B), Leca (2° D, G, H) e Ortovero (2° I, L), "Aycardi-Ghighieri" di
Pietra Ligure (2° A, B, C) e Borgio Verezzi (1° A, B), Spotorno (2° A), Noli (2°
B), "Mazzini-Ramella" di Loano (2° B, E, 3° C), Andora (2° E). St.
Mor. 10/02/2009
( da "Secolo XIX, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Undicigli
istituticomprensivi da settembre Noli. Scuola, si cambia. Oltre
alla riforma del ministro Gelmini settembre porterà una
rivoluzione nelle scuole della provincia. Il decreto attuativo del piano di
ridimensionamento scolastico regionale, al quale hanno lavorato diverse
istituzioni, pochi giorni fa ha ricevuto il via libera del direttore
dell'Ufficio scolastico regionale, Attilio Massara. Due le novità
principali. Nelle scuola dell'infanzia-elementari e medie gli istituti
comprensivi (che riuniscono i vari livelli di istruzione) passano da quattro
(Carcare, Millesimo, Spotorno e Sassello) a 11 (vedi trabella). Per quanto
riguarda le superiori le grosse novità riguardano Savona, dove solo due scuole
restano autonome e indipendenti: il liceo "Della Rovere" e lo
Scientifico "Grassi". A illustrarle è Luigi Viggiano, confermato ieri
segretario generale della Cisl Scuola Savona: «La modifica più evidente sarà lo
smembramento del "Martini-Pancaldo-Mazzini". Da settembre l'Artistico
sarà accorpato al liceo Classico "Chiabrera". Il Nautico sarà unito
all'Itis e non più al liceo Classico - spiega - e, probabilmente, in futuro si
prospetta il suo trasferimento alla Rocca. Il "Mazzini"
(professionale commerciale) sarà unito all'Ipsia "Leonardo da Vinci".
I geometri "Alberti" (oggi uniti al "Da Vinci") saranno
accorpati ai ragionieri del "Boselli" e a quelli del
"Pertini" di Varazze. Per quanto riguarda la provincia, sono state
date le sperimentazioni a due istituti, che sono rimasti nonostante abbiano
meno di 500 iscritti: il "Calasanzio" di Carcare, perchéè zona
montana, e lo Scientifico "Issel" di Finale (che ha ottenuto anche
l'indirizzo psicopedagogico), per evitare agli studenti della zona interessati
a questo corso di studi di venire a Savona». «L'aumento degli istituti
comprensivi, comune a tutta Italia, rientra in una linea pedagogica più moderna
che dà la possibilità a scuola e famiglia di interloquire in modo continuativo
per anniȏ il commento dell'assessore regionale all'Istruzione, Massimiliano Costa,
ieri presente al Congresso della Cisl. «È importante investire sulla scuola -
continua - poiché il futuro sociale ed economico passano attraverso
l'investimento nelle risorse umane. Ma, purtroppo, il governo ha tagliato le
risorse nella scuola, che invece andavano aumentate». Cosa prevede per i
precari? «Il problema viene da lontano. Io sto con Fioroni: nelle scuole si
entra solo per concorso. Chi vince entra, chi non lo vince resta fuori. Sono
contrario alle graduatorie permanenti». A contestare le novità portate dal
ministro Gelmini è Gianni Manuzio, segretario
nazionale Cisl Scuola: «Nella scuola si sta attuando solo una cieca politica
dei tagli - afferma - che porterà solo a peggioramenti. La riforma, realizzata
con interventi improvvisati, nasce dall'esigenza di risparmiare. In questi
giorni il sindacato è impegnato in un difficile confronto col ministro per
cercare di cambiare in parte la manovra». St. Mor. 10/02/2009
( da "Stampa, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
ALL'HOTEL CAPO
NOLIIL 3° CONGRESSO DELLA CISL SCUOLA "La riforma
scolastica della Gelmini rischia di portare solo al caos totale" Ieri all'Hotel Capo
Noli si è svolto il 3° congresso territoriale Cisl Scuola Savona con le massime
autorità del mondo scolastico locale riunite per confrontarsi sui cambiamenti a
cui si sta andando incontro, in particolare come conseguenza della riforma
avviata dal decreto Gelmini. A questo riguardo il segretario generale Luigi Viggiano
richiama nella sua relazione quanto detto da Walter Veltroni a dicembre,
«quando parlò di "una radicale e condivisa riforma della scuola,
dell'università e della ricerca" affermando che "è il cambiamento, e
non la conservazione, la frontiera dei riformisti", e "selezione e
valutazione sono i principi che ispirano le proposte". Certo non è
immaginabile un punto d'incontro sui tagli ma sulla valutazione, alla luce di
queste dichiarazioni, la cosa diventa realisticamente possibile ancor più
quando egli dice che "senza selezione e valutazione, senza merito, i
migliori finiscono per risultare sempre gli stessi: quelli con famiglie facoltose
alle spalle, quelli con i contatti giusti"». Sul piano della
riorganizzazione della rete scolastica e degli accorpamenti che massicciamente
colpiranno il territorio savonese, sia per le elementare e media che per le
superiori, la visione di Viggiano è fosca: «Se aggiungiamo le novità sul
reclutamento del personale, la trasformazione dei consigli di circolo e
d'istituto in consigli d'amministrazione, le scuole in fondazioni, ecc., ecco
che la situazione rischia l'implosione creando le condizioni per dire che
l'unico modo per venirne fuori è quello di dare la piena autonomia alle Regioni
e ai singoli dirigenti soggetti allo spoil-system in tal modo la paventata
destrutturazione potrebbe concretizzarsi addirittura con il favore della
società stessa esasperata dalla confusione più totale raggiunta, cosa del resto
che si sta già verificando per singoli provvedimenti».
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VII - Milano Convocati i genitori per i moduli a 30 o 36 ore Summit al
Cavalieri per l´effetto-Gelmini Ai genitori tocca scegliere: mandare i figli a scuola solo al
mattino o anche al pomeriggio. Questa la più grande novità per il prossimo anno
scolastico fra quelle illustrate ieri alle famiglie dalla preside della scuola
media Cavalieri. Un´assemblea convocata per spiegare gli effetti pratici
del decreto Gelmini, «i cui regolamenti attuativi - ha
precisato Francesca Lavizzari, la dirigente scolastica - sono ancora bozze».
Fino a quest´anno le famiglie potevano scegliere quali corsi pomeridiani fare
seguire ai figli (fra inglese, latino, francese, teatro e informatica),
dall´anno prossimo la scelta sarà netta: o scelgono il modulo da 30 ore, e
quindi la scuola solo al mattino, o quello da 36, che prevede due giorni di
rientro pomeridiano. Altra novità: al pomeriggio non si faranno più laboratori
di argomento vario, ma solo lezioni di italiano e matematica. Una formula
rigida che spaventa le famiglie chiamate a decidere entro il 28 febbraio, data
di scadenza per le iscrizioni. Per Francesca Boeri, rappresentante dei
genitori, «il fatto che la nuova regola si applichi anche alle classi seconde e
terze ci ha lasciati spiazzati. Eravamo abituati ai corsi al pomeriggio
opzionali». La nuova organizzazione «prendere o lasciare» pone anche problemi
pratici. «Di fatto, scegliendo le 36 ore, per due giorni a settimana i nostri
figli si troveranno a fare una sorta di tempo pieno - continua la Boeri -
questo impone di rivedere l´intera organizzazione delle nostre giornate». Per
il cambio dell´orario, ha detto la preside Lavizzari, «rischiano di perdere il
posto anche alcune insegnanti alle scuole medie, di cui di non si parla mai. La
comunicazione del ministero dell´Istruzione riguarda spesso l´introduzione del
maestro unico alle elementari, ma degli effetti sulle medie mai una parola». Da
qui la necessità di convocare i genitori. (f. v.)
( da "Tirreno, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 5 - Pisa I
presidi pisani bocciano il
( da "Tirreno, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 5 - Pisa Un
sms tradirà chi diserta le lezioni All'istituto Matteotti hanno già i
preventivi di alcuni gestori telefonici PISA. L'istituto alberghiero Matteotti
è in pole position per l'invio di sms alle famiglie in caso di assenza degli
alunni. Dal prossimo anno scolastico le comunicazioni tra scuola e genitori
avverranno in tempo reale, proprio come auspicato dai
ministri Gelmini e Brunetta. Sono già stati acquisiti i preventivi dei vari
gestori telefonici, che prevedono pacchetti da 1000, 2000 e 3000 sms e si
procederà in breve tempo alla scelta di quello più vantaggioso. Il costo del
servizio sarà probabilmente a carico delle famiglie. Lo annuncia Giacomo
Cerrai, il dirigente amministrativo del Matteotti, che aggiunge: «Per le
pagelle on line non siamo ancora pronti, il software è piuttosto costoso. Per
le comunicazioni d'ufficio, è abbastanza visitato il sito della nostra scuola,
che viene aggiornato continuamente con le notizie flash e con quelle più
urgenti». Infatti, tra gli istituti superiori cittadini, il Matteotti risulta
essere il più informatizzato, dunque potrebbe essere il primo ad inviare
segnalazioni sui telefonini, a Pisa. Ma, a differenza dell'Alberghiero, non
sono poi così tante le scuole che prevedono di adeguarsi in tempi brevi alla
proposta Gelmini-Brunetta. Motivi di ordine economico
e di ordine educativo fanno scuotere la testa a più di un dirigente scolastico.
Molti istituti superiori lamentano già una scarsità di risorse per far fronte
alle comunicazioni cartacee, resta da vedere come sopperire alle nuove esigenze
di comunicazione on line. Sempre che il gioco valga la candela, perché ad
informare le famiglie delle assenze dei ragazzi non basta certo un messaggino,
specie se le assenze si protraggono e magari diventano la spia di disagi più
importanti. «Da quest'anno scolastico - dice il professor Stefano Bucciarelli,
preside del liceo classico Galilei - per comprendere i motivi di assenze
ripetute, abbiamo introdotto la regola che il ragazzo sia accompagnato da uno
dei genitori ogni cinque giustificazioni scritte sul libretto. Il nostro liceo
è di dimensioni medio piccole e dunque è ancora possibile, nonché privilegiato,
il rapporto personale con i docenti, che rimane la struttura portante del
percorso educativo. Ben vengano le innovazioni, ma a parte il lato economico
che è ancora tutto da vedere, bisogna tener conto che non tutti i genitori sono
informatizzati e si corre il pericolo di penalizzarli ulteriormente rispetto a
quelli più abili». Al liceo linguistico, ex istituto magistrale, il pc al
momento viene poco utilizzato come strumento di comunicazione e si trascrivono
gran parte dei risultati degli scrutini a mano; al contrario di quanto avviene
al Santoni, come riferisce il vicepreside Sergio Amoroso, dove l'informatica è utilizzata
proprio per gli scrutini. Al liceo scientifico Dini la preside Lia Marianelli
si dichiara favorevole all'invio degli sms, ma precisa: «Nei casi di assenze
prolungate mi sono attaccata al telefono. La modernizzazione non potrà mai
sostituire l'asse scuola-ragazzo-famiglia». R.V.
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VIII - Bologna
In sala Borsa a lezione di hip hop BRUNELLA TORRESIN (segue dalla prima di
cronaca) Cosa c´entra l´hip hop con le attività di una biblioteca, anche se
multimediale? C´entra, e moltissimo, perché l´interesse per la cultura hip hop
accomuna e cementa un gruppo piuttosto ampio di adolescenti, dai 14 ai 17 anni,
la maggior parte ragazzi e stranieri (serbi e kossovari) - ma vi sono anche
alcune ragazze -, per lo più iscritti con scarso entusiasmo a scuole
professionali e che considerano la biblioteca Salaborsa come uno dei
(pochissimi) luoghi in cui si sentano accolti senza essere ghettizzati. Tutte
queste cose Tiziana Nanni, che è responsabile della sezione Ragazzi, e i
bibliotecari che lavorano con lei, le hanno scoperte grazie ai due educatori
professionali di Irides (Istituzioni Riunite Infanzia Disabilità e Sociale),
Giampaolo Vulcano e Valentina Valente, che da settembre hanno iniziato ad
agganciare i ragazzi, a farsi raccontare le loro storie, a chiedere cosa
sarebbe loro piaciuto fare. è così che è nata l´idea dell´hip hop. Il gruppo si
è chiamato «Ramsek», dalle iniziali di alcuni componenti. Si trovano ogni
pomeriggio in biblioteca. «All´inizio - ricorda Tiziana Nanni - non riuscivano
nemmeno a vedere un film fino alla fine», per le continue interruzioni. Durante
tutta la prima fase le parole chiave sono state «regole» e «rispetto». Oggi la
parte di Officina adolescenti che li riguarda (l´«Officina in movimento per la
città») è così strutturata che oltre alle lezioni e al corso pratico di hip hop
(tenuto da Marta Crialesi) è prevista la realizzazione di una mostra
fotografica e di un filmato. «I rapporti con i bibliotecari sono molto
migliorati». E nel prossimo futuro si conta di dar vita a una rete che colleghi
bibliotecari, educatori, insegnanti, operatori sociali dei Quartieri e, quando
possibile, le famiglie. La seconda punta d´iceberg di Officina adolescenti
riguarda un gruppo di studenti del Liceo artistico e Istituto d´arte,
coordinati da un insegnante, Bruno Stefani: frequentano anch´essi Sala Borsa e
l´hanno scelta per esporre i lavori che hanno creato a
partire dalla documentazione fotografica delle giornate di contestazione anti-Gelmini: foto rielaborate con tecniche pittoriche, che saranno da sabato
(alle 17 l´inaugurazione) riunite in una mostra, «Studenti NON indifferenti».
Nelle ultime settimane il gruppo d´Arte e il gruppo «Ramsek» si sono incrociati
e conosciuti; hanno in comune l´interesse per la fotografia. E magari
nascono nuovi progetti.
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina I - Bari La
lettera Io, insegnante di sostegno senza lavoro FRANCESCO VALLONE Ieri è stato
il mio ultimo giorno di lavoro come insegnante di sostegno presso una scuola
media statale della provincia. Il mio contratto, come supplente «sorteggiato»
dalla graduatoria d´istituto, prevedeva la riconferma ogni mese. La settimana
scorsa dopo 4 mesi sono stato congedato non perchè sia tornata in servizio la
docente titolare, ma perchè la scuola, a causa dei tempi e delle modalità
repentine decise dal solerte ministro, si è trovata nell´impossibilità di
corrispondere gli stipendi al personale supplente nei mesi a venire. Ne
consegue che: un insegnante specializzato anche in presenza di una necessità didattica interna rimane senza lavoro solo per le
dissennate misure politiche ed economiche della riforma Gelmini; un alunno diversamente abile e una classe intera con lui,
vengono privati della possibilità di esercitare un diritto costituzionale; il
lavoro fin qui svolto andrà inevitabilmente perso nel disorganico
avvicendamento che più docenti saranno chiamati a svolgere. La vicenda,
comune a tanti precari ma non per questo meno scandalosa, assume contorni ancor
più preoccupanti, in ragione della specificità e gravità dell´handicap
dell´alunno da me seguito, proveniente tra l´altro da una condizione di grave
disagio familiare che certo non mitigherà le conseguenze di tale brusca
privazione. Un perverso concorso di fattori che renderanno ancor più ardua
l´auspicata integrazione dell´alunno nel tessuto scolastico, svilito ormai da
sistemica incertezza e fiaccato dal pressapochismo. La scuola in questione è situata
in un quartiere periferico marcatamente segnato da squilibri economici e disagi
sociali, interessato da consistenti fenomeni di microcriminalità che vedono
precettati soprattutto minorenni e pre-adolescenti. E il corpo docente è spesso
l´unico «organismo» di contrasto.
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VII - Bari Scuola,
a rischio quattromila cattedre Turn over difficile nonostante il boom di
richieste per la pensione Le domande sono aumentate del 53%: una boccata
d´ossigeno per i ventimila precari Lacoppola: i tagli ufficiali solo dopo i
dati sulle iscrizioni. Oggi Cisl a congresso FRANCESCA SAVINO Oltre mille e
duecento domande per la pensione, con un aumento del 53,55 per cento rispetto
al 2008. è fuga dalle scuole della provincia di Bari: 33 dirigenti scolastici,
994 insegnanti e 229 tra collaboratori e assistenti lasceranno il lavoro,
secondo il bilancio definitivo tracciato dall´ufficio scolastico provinciale
sulla base delle domande chiuse lo scorso 26 gennaio. E intanto la previsione
sui tagli dei docenti per il prossimo anno sfiora le 4mila cattedre in tutta la
regione: più del doppio rispetto alla proiezione elaborata a fine gennaio che
ipotizzava 1600 posti in meno. I ventimila precari pugliesi della scuola
restano in bilico: da un lato il boom di pensionamenti potrebbe significare per
loro «una boccata d´ossigeno», come rileva il dirigente dell´Usp di Bari
Giovanni Lacoppola. Dall´altro però gli esuberi e i tagli nazionali ai
finanziamenti per l´insegnamento, le supplenze e l´amministrazione rischiano di
escluderli definitivamente dal mondo della scuola. Gli organici per l´anno
prossimo sono già in via di definizione: 1256 dipendenti andranno in pensione
il prossimo anno, contro gli 818 di quello passato. «Per il quadro ufficiale
dei tagli ai posti di lavoro bisogna attendere la chiusura delle iscrizioni» temporeggia
però Lacoppola. Il ministero dell´Istruzione aspetta il 28 febbraio, termine
ultimo di presentazione delle domande, per avere a disposizione il numero degli
iscritti. Adesso nelle scuole del Barese ci sono 260mila e 834 studenti, divisi
in 11mila 864 classi con 23mila 132 docenti: dai primi dati a disposizione il
numero degli alunni dovrebbe aumentare, a fronte di una diminuzione del
personale e delle classi. Ieri i sindacati hanno incontrato il dirigente
dell´ufficio scolastico regionale, Lucrezia Stellacci, per un confronto in
vista dell´appuntamento di domani a Roma con il ministro
Mariastella Gelmini. L´ultima previsione diffusa dall´ufficio scolastico provinciale
di Bari parla di 3mila e 995 posti in meno per il prossimo anno scolastico in
Puglia, con una riduzione del 7,33 per cento rispetto all´organico di diritto
dell´anno scolastico in corso: 1450 cattedre potrebbero essere tagliate nella
scuola primaria, 1311 nella secondaria di primo grado,
( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Il Sole-24 Ore
sezione: COPERTINA data: 2009-02-08 - pag: 23 autore: Contrappunto E la gita di
classe? A Lampedusa T ra le poche notizie positive uscite nei giorni scorsi dai
palazzi romani, e passate come d'abitudine quasi inosservate, c'è l'intesa tra
i ministri dell'Istruzione e dei Beni Culturali Mariastella Gelmini e Sandro
Bondi per scoraggiare i viaggi all'estero delle scolaresche italiane. Il
programma «Alla scoperta del tuo Paese», che durerà due anni e coinvolgerà 500
istituti, mira non solo a promuovere la conoscenza del territorio nazionale in
vista del 150mo anniversario dell'Unità ma anche a combattere un certo andazzo
spensieratamente vacanziero diffuso in questi anni nelle scuole della
Repubblica. Quelli che vengono spacciati come «viaggi di istruzione» a
Barcellona oa Berlino (due tra le mete più gettonate) sono di fatto degli
ottimi pretesti per bigiare tutti insieme, professori e studenti, una settimana
o più di lezioni e andare a bighellonare in una capitale straniera. Qualche ora
di sbadigli alla Sagrada Familia o alla GemÄldegalerie, un po' di foto col
telefonino, poi di corsa nella prima birreria o in qualche Tapas Bar. Per
tacere delle notti brave in albergo, con annessi spinelli e video osé. Voli low
cost e pacchetti all inclusive rendono popolari queste transumanze presso le
famiglie, ben felici di liberarsi per un po' dell'ingombrante presenza di
adolescenti ipodizzati e scarsamente interattivi. Il programma ministeriale
prevede pure un concorso aperto a scuole medie e licei, che dovranno gemellarsi
per proporre idee originali di viaggi d'istruzione (non di distruzione né di
distrazione), rigorosamente entro i confini patrii. Attendiamo fiduciosi gli
esiti del concorso. Purché l'originalità non consista nel mandare i ragazzi a
Firenze coll'insegnante di ginnastica, che non sa neppure chi era Brunelleschi.
Se fossi nei panni dei professori suggerirei una destinazione insolita, lontana
dalle rotte più battute: la bella isola di Lampedusa, ultimamente frequentata
da una specie particolare di crocieristi provenienti dall'altra sponda del
Mediterraneo. Laggiù, senza bisogno di passare la frontiera, ma restando in
terra italiana, gli studenti potranno vedere un po' di mondo, capire le
conseguenze della globalizzazione e imparare due concetti fondamentali delle
democrazie liberali: il dovere di accoglienza verso lo straniero e il valore
della vita umana. Non la vita vegetativa, ma quella piena e cosciente di chi
lotta per sopravvivere e spesso viene buttato a mare senza chea nessuno venga
in mente di salvarlo con un decreto. Peggio, rischiando di essere denunciato
come clandestino dai medici del pronto soccorso. http://riccardochiaberge.
blog.ilsole24ore.com Severità. La ministra dell'Istruzione Mariastella Gelmini GRAZIANERI di Riccardo Chiaberge
( da "Sicilia, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
scuola. Presentato
il sondaggio di «MafiaContro» sui temi della legalità e della lotta ai boss
Bullismo, pochi studenti lo denunciano Una sostanziale sfiducia dei ragazzi
nella capacità dello Stato di difendere i propri cittadini dai soprusi della
mafia. E' quanto emerge da un sondaggio dell'associazione MafiaContro, condotto
su un campione di 1.642 studenti dai 13 ai 20 anni iscritti a undici tra scuole
medie e superiori. Il 79% dei ragazzi ritiene che le istituzioni facciano 'poco
o nulla' per proteggere i cittadini da Cosa nostra. Il 16% crede che lo Stato
faccia 'abbastanza' e il 5% 'molto'. Sono complessivamente otto le scuole
palermitane coinvolte nel progetto, oltre a un liceo di Castellammare del Golfo,
una scuola media di Catania e un istituto commerciale di Busto Arsizio. Sulla
percezione della pericolosità della mafia per la Sicilia il risultato è
confortante: il 76% la considera un danno, anche se c'è ancora uno zoccolo duro
composto da chi la reputa una tradizione (15%) o addirittura una risorsa (9%).
Le note dolenti arrivano dalla conoscenza della storia di un fenomeno che ha
insanguinato la Sicilia. Nei giorni scorsi, infatti, era emerso il dato secondo
cui per il 22% degli studenti i giudici Gaetano Costa e Rocco Chinnici erano
dei capimafia. La versione corretta alla domanda sui due magistrati è stata
data soltanto dal 53%. Le cose sono andate un pò meglio nelle domande sul
pizzo, con alcune sorprese: per il 63% è un'estorsione, per il 23% una tassa e
per il 9% un merletto. Secondo il 61% chi paga il racket è una vittima, per il
21% un fesso e per il 18% un complice. Per il presidente onorario di
MafiaContro, Carlo Vizzini, è necessario che la Regione «istituisca corsi nelle
proprie scuole per raccontare la storia della Sicilia, dando spazio al
devastante ruolo della mafia». Secondo Vito Lo Scruto, preside del liceo
scientifico 'Basile', scuola di un quartiere palermitano difficile come quello
di Brancaccio, "certi dati denotano la necessità di dare più informazione
ai ragazzi tuttavia, rispetto a 25 anni fa, su temi come il rifiuto della mafia
si sono fatti grossi passi in avanti". Il sondaggio - i cui risultati
saranno inviati, tra gli altri, ai ministri della Giustizia e della Pubblica
Istruzione, Alfano e Gelmini, - ha
riguardato anche la concezione dei ragazzi sul bullismo. Il 69% degli
intervistati lo definisce 'un atto criminale', mentre il 31% 'un atto
goliardico'. Il 29% degli studenti dice di essere stato vittima di episodi di
bullismo, mentre la decisione di denunciare l'aggressione è stata presa
soltanto dal 25%. Salvo Cataldo
( da "Sicilia, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Scuola
Aidone. Riunione del
Collegio dei docenti per l'applicazione della circolare Gelmini Anche l'istituto comprensivo "F. Cordova", diretto dal
prof. Luigi Minacapilli, si sta preparando all'attuazione della riforma Gelmini. La Circolare n. 4 del 15 gennaio scorso ha già dato le
indicazioni circa la formazione delle sezioni di scuola dell'infanzia e delle
classi della scuola primaria e secondaria di primo grado, le cui
iscrizioni scadranno il 28 febbraio prossimo. Il collegio dei docenti, in una
fase preliminare, ha già deliberato per l'anno scolastico 2009/2010 in merito
all'organizzazione didattica e ai criteri di formazione delle classi iniziali
appellandosi anche alla legge 275 del 1999 sull'Autonomia organizzativa e
didattica. Per la scuola primaria, il tempo scuola dovrebbe rimanere invariato
con 40 ore. Per le prime classi della scuola primaria si è proposto il tempo
pieno con 40 ore e per le prime classi della scuola media si confermerebbe il tempo
prolungato di 36 ore settimanali con la scelta opzionale dello strumento, che
prevede un ulteriore rientro per gli alunni interessati. Così come è previsto
dalla normativa, il dirigente prof. Luigi Minacapilli, al fine di predisporre
le operazioni di iscrizioni, per l'anno scolastico 2009/2010, si è impegnato a
informare le famiglie e gli alunni considerato che, dalle effettive iscrizioni,
dipendono le adozioni dei modelli organizzativi del sistema scolastico e le
assegnazioni delle risorse nell'Organico dell'istituto, sia per quanto riguarda
il corpo docente, sia per quanto riguarda il pesonale amministrativo e tecnico.
A tal fine, per mercoledì 11 febbraio, ha predisposto un calendario di
incontri, coi genitori degli alunni nuovi iscritti alle classi prime, che si
svolgeranno nei locali del plesso Bruno, sede della Presidenza. Il primo
incontro sarà, alle 16,05, con la scuola dell'infanzia, per proseguire, alle
17,05, con la scuola primaria. Poi, alle 18,05, con la scuola media. In
quell'occasione, saranno consegnati i modelli d'iscrizione che i genitori
dovranno riconsegnare entro la data di scadenza ministeriale, cioè il 28
febbraio prossimo. Angela Rita Palermo NICOSIA. Accusato di lesioni al cugino
pensionato Prende la via della aule giudiziarie la complessa controversia tra
due cugini, che ha visto una serie di denunce reciproche una delle quali già
finita dinanzi all'Ufficio del Giudice di pace del Tribunale di Nicosia.
Contrasti che nascono dalla proprietà di un terreno in contrada Noci, hanno causato
accesi rancori tra i due cugini. M. F., 40 anni, è già imputato di lesioni ai
danni del cugino G. F., ultrasettantenne. Secondo l'accusa lo scorso 17 maggio
l'uomo avrebbe colpito il cugino con un bastone al culmine di una accesa
discussione sui terreni contesi. Gli appezzamenti erano stati acquistati da M.
F. a gennaio dello scorso anno ma sembra che il cugino G. F. fosse a sua volta
interessato all'acquisto. Una tesi che tuttavia è stata messa in discussione
dal difensore dell'anziano. Oltre al processo dinanzi al giudice di pace dagli
stessi fatti è scaturito il procedimento per violenza privata e lesioni
aggravate che si aprirà proprio giovedì. Il procedimento scaturisce
dall'opposizione presentata dall'avvocato Salvatore Timpanaro, difensore di M. F.,
al decreto penale di condanna. I rapporti tra i due parenti, nel frattempo,
sono però precipitati ulteriormente. Lo scorso 11 settembre F. M. si è
presentato al commissariato di polizia per denunciare a sua volta il cugino.
Secondo il racconto del quarantenne, mentre stava lavorando con il trattore su
un appezzamento di terreno, l'anziano cugino era arrivato in auto e ne era
sceso portando con se il fucile. L'anziano, difeso dall'avvocato Maria La
Ganga, sostiene di non essere neanche passato nei pressi della proprietà del
parente ed ha denunciato per calunnia M. F Giu. Mar.
( da "Stampa, La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
SCUOLA I NUOVI PROGRAMMI La preside del liceo Grassi consulente della Gelmini In passato tanti allievi hanno dato lustro al liceo conquistando
importanti riconoscimenti. Oggi il ruolo di portabandiera dello scientifico
«Grassi» di Savona vede protagonista la dirigente d'istituto Gabriella
Viganego, scelta assieme ad altri dieci colleghi di tutta Italia per far parte
di un gruppo di lavoro (inserito nell'èquipe interministeriale per lo
sviluppo delle cultura scientifica, presieduto dal prof. Luigi Berlinguer), con
l'obiettivo di presentare una serie di proposte al ministro Gelmini
per rifondare il Liceo scientifico. «Si tratta di un importante riconoscimento
per il nostro istituto. Si è già svolto un primo incontro dal titolo
emblematico, "Per un liceo scientifico ... più scientifico" per una
crescente valorizzazione delle attività di laboratorio e la caratterizzazione
delle due anime del liceo: matematica-informatica e naturalistica», ha detto
Gabriella Viganego.
( da "Stampa, La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
SCUOLE. VENERDI' E
SABATO Incontro Si apre "Versus" «Ricerca della felicità» con il lama
Rinpoce [FIRMA]SIMONA ROMAGNOLI BIELLA «Il successo dai ragazzi a scuola
dipende dalla scelta del percorso di studi più adatto alle proprie attitudini e
ambizioni». In questo pensiero, condiviso dall'assessore provinciale Annamaria
Fazzari e dal preside del Bona David Cohen è racchiuso lo spirito di «Versus»,
il salone dell'orientamento verso le scuole superiori, in programma venerdì e
sabato a Città studi. L'appuntamento, che si rivolge agli studenti delle scuole
medie inferiori, alle loro famiglie e agli insegnanti, si propone di guidare i
ragazzi verso la scuola superiore più adatta a ciascuno. «Come amministrazione
provinciale - aggiunge l'assessore Fazzari - abbiamo voluto rispondere a un
dato che appare piuttosto allarmante sul nostro territorio: l'elevato numero di
abbandoni scolastici. Spesso dietro questo disorientamento c'è una scelta poco
consapevole o mal indirizzata rispetto al proprio percorso scolastico». Il
salone, frutto di un lavoro sinergico tra insegnanti delle medie, istituti
superiori e Provincia con il suo Sportello Orientagiovani, prenderà il via
venerdì alle 14,30 con l'apertura degli Infopoint dei vari istituti. Alla
stessa ora si attiveranno anche i tre laboratori che, in forma ludica,
aiuteranno i ragazzi a conoscere se stessi e a scegliere con consapevolezza:
«Giochiamo con le carte dei mestieri» esplora le varie professioni; «Salta
l'ostacolo» insegna ad affrontare le difficoltà; «Caccia al tesoro» invita a
riconoscere le ricchezze che ciascuno custodisce. Si rivolge ai docenti la
conferenza tecnica «Cosa si valuta? Come si valuta?» in cui Riccardo Barbero,
alle 16,30, offrirà spunti e riflessioni sulla valutazione nella
scuola dopo la Legge Gelmini. Per mamme e papà è invece pensato l'incontro «Essere genitori nelle
scelte importanti» a cura di Paola Merlino (alle 18,30). I laboratori
proseguono sabato, quando alle 10,30 è prevista una conferenza istituzionale su
«Ruolo della Provincia e della Regione in materia di istruzione e formazione
professionale» con interventi di Giovanna Pentenero, Annamaria Fazzari e
Marisa Lucano. Alle 15 rappresentati di Gruppo Banca Sella, Bon Prix,
Confartigianato e Atl parleranno dei rispettivi settori. «Versus» si concluderà
con una performance teatrale a cura dei ragazzi che seguono i laboratori di
Renato Iannì (alle 17,30) e con un aperitivo preparato dagli studenti
dell'Alberghiero di Trivero (18,30). Paljin Tulku Rinpoce, guida spirituale
della Comunità Mandala Samten Ling di Graglia, è stato invitato quale relatore
alla conferenza «Felicità: ricerca senza soluzioni o equilibrio difficile?»
organizzata dal liceo Classico Linguistico e Artistico venerdì alle 20,30
all'Istituto di via Addis Abeba
( da "Repubblica, La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina
I - Torino "Cara ministro Gelmini, ti sei
scordata il Darwin" Lettera aperta del Comitato genitori e studenti del
Darwin al ministro Gelmini. Una lettera
dura in cui si accusa in pratica il ministro di essersi scordata dell´istituto
in cui morì per il crollo di un soffitto un ragazzo di 17 anni. "A dicembre - scrive il
Comitato - le avevamo già mandato una lettera a cui non ha neanche risposto.
Adesso c´è il rischio concreto che gli studenti non possano tornare nelle loro
aule neanche il prossimo anno scolastico". La Gelmini
replica di essere rimasta in contatto con la preside e di essere pronta a
mobilitarsi". GIUSTETTI A PAGINA IV
( da "Repubblica, La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina IV - Torino
"Caro ministro, ci ha abbandonato" Lettera aperta dal Darwin. La Gelmini replica: "Sono in contatto con la preside" OTTAVIA
GIUSTETTI Caro ministro, dopo tante promesse ci hai abbandonati. I genitori e
gli alunni del liceo Darwin, dove Vito Scafidi - 17 anni - ha perso la vita
schiacciato dal crollo del controsoffitto della sua aula, hanno scritto una
lettera aperta al ministro dell´Istruzione, Mariastella Gelmini, per denunciare la totale latitanza da parte del
governo nei mesi successivi al tragico incidente. Il ministro, che aveva
immediatamente raggiunto il liceo di Rivoli dopo il crollo, aveva invece
promesso sostegno e impegno affinché questi incidenti non si verifichino mai
più. Ma da novembre a oggi i problemi per gli studenti di Rivoli sono tutt´altro
che finiti. I ragazzi hanno dovuto affrontare e superare il lutto per la
perdita di un compagno e per il grave ferimento di un altro e non sono ancora
potuti tornare nella loro scuola ma frequentano in altri edifici scolastici,
molti persino di pomeriggio quando le aule vengono lasciate libere dai
legittimi occupanti. «A due mesi dalla tragedia è con profonda amarezza e
delusione che siamo costretti a constatare l´assenza di qualsiasi intervento da
parte del suo ministero - scrivono i genitori -. Alla nostra prima e fiduciosa
e garbata richiesta inviatale il 18 dicembre non solo è mancata una risposta
positiva, ma non vi è stata risposta alcuna, come se la lettera in questione
non fosse mai esistita». Il ministro ieri ha risposto che non è vero che il governo
si è disinteressato alla vicenda e che lei stessa è rimasta in contatto diretto
con la preside del liceo Darwin. In ogni caso anche per il futuro la Gelmini si mobiliterà affinché i problemi organizzativi
siano risolti al più presto. Intanto i lavori di ristrutturazione dell´edificio
proseguono a oltranza e il timore delle famiglie è che la condizione di attuale
disagio perduri anche il prossimo anno. Gli studenti sono per ora dislocati in
due diverse sedi, con problemi di spostamento e di tempo. E senza alcuna
possibilità di frequentare laboratori. «Siamo un liceo scientifico con corsi
sperimentali - concludono gli studenti -. Ma non vi sono laboratori
disponibili, né informatici né di altro genere, sono sospese tutte le attività
pomeridiane, i crediti conseguibili non sono tali e subiamo disparità nei
confronti di altre realtà equivalenti». Alla chiusura del primo quadrimestre
gli studenti sono arrivati davvero provati per le condizioni nelle quali sono
costretti a seguire le lezioni. Conclude la lettera: «è con stupore e
incredulità che abbiamo appreso, tramite gli organi d´informazione che
riportavano sue recenti dichiarazioni, che la messa in sicurezza degli edifici
scolastici "rappresenta una priorità assoluta" e che saranno
stanziate "risorse molto importanti", indicate dai media in «una
quota delle risorse del Fondo aree sottoutilizzate (prevista nel decreto
anticrisi); 300 milioni di euro per il 2008 e altrettanti per il 2009; altri
100 milioni grazie a un´intesa con l´Inail; il 5 per cento del Fondo per le
infrastrutture strategiche; 20 milioni annui derivati dai risparmi sulle spese
della politica».
( da "Secolo XIX, Il" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Veardo assicura
DEROGA per Bavari elementari L'ASSESSORE alle Politiche Formative e Servizi
Educativi Paolo Veardo ha assicurato ieri, in Consiglio Comunale, rispondendo a
una richiesta di un consigliere, che porrà il massimo
impegno affinché anche il prossimo anno scolastico si formi una classe prima
alla elementare di Bavari. I provvedimenti del ministro Gelmini hanno innalzato il numero minimo per costituire una classe
portandolo da
( da "Tirreno, Il" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 5 - Lucca
Marcucci: «Gelmini conferma dal governo nessun contributo» LUCCA. «Il funzionamento
degli istituti musicali pareggiati è di esclusiva competenza degli enti
locali». Così il ministero della istruzione, dell'università e della ricerca,
ha risposto all'interrogazione presentata dal senatore Andrea Marcucci (Pd) che
chiedeva di ripristinare il contributo che il governo Prodi aveva stanziato per
il Boccherini, nelle finanziarie del 2007 e del 2008. «Per il 2009 gli istituti
musicali pareggiati - si legge nella nota dell'ufficio legislativo del ministro
Maria Stella Gelmini - sono stati invitati
prudenzialmente a non tener conto di una contribuzione ministeriale». Per il
prestigioso istituto lucchese è una perdita secca: infatti il Boccherini aveva
incassato durante l'esecutivo di Romano Prodi, nella finanziaria 2007 197mila
euro e nella finanziaria 2008 140mila euro come contributi di funzionamento. «è
la conferma che la formazione culturale e la musica contano molto poco per il governo
Berlusconi - commenta Marcucci - ed inoltre mi pare che ormai si possa
affermare che anche Lucca non sia nel cuore del centrodestra. Nella precedente
legislatura abbiamo portato a Lucca finanziamenti, attività ed eventi - ricorda
Marcucci - l'attenzione per il Boccherini è solo un esempio qualificante». Per
il senatore del Pd «le istituzioni locali devono fare la loro parte per
salvaguardare le attività dell'istituto musicale, anche aprendo tavoli di
trattativa con il ministero dell'istruzione. Il Boccherini rappresenta un vanto
per tutta la provincia, va difeso con forza da tutti». A perorare la causa
della statizzazione del Boccherini era stato a suo tempo anche l'allora
presidente Vincenzo Placido. A Lucca era venuta anche il ministro Letizia Moratti
che aveva assicurato attenzione alla pratica, caldeggiata peraltro anche dal
presidente del Senato Marcello Pera. Impegni che il governo attuale non ricorda
più.
( da "Tirreno, Il" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Per uno sciopero
Sospesi i servizi scolastici VECCHIANO. è in programma per venerdì 13 lo
sciopero proclamato dai sindacati della scuola. In tale data, verranno sospesi i
servizi di mensa e trasporto erogati dal Comune in ambito scolastico. è,
tuttavia, confermato il servizio di trasporto per gli alunni della scuola
paritaria di Migliarino. Le organizzazioni sindacali hanno
deciso una mobilitazione nazionale a seguito delle indicazioni del Miur, giunte
nelle scuole in questi giorni, per la formazione degli organici con i criteri
derivanti dai regolamenti attuativi della legge Gelmini.
( da "Tirreno, Il" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 2 - Pistoia
Via al nuovo indirizzo musicale con quattro classi di strumenti PISTOIA. Nasce
il liceo musicale. Questa la sfida alle novità che quest'anno lancia il liceo
classico Forteguerri, è il primo sul territorio e raccoglie già molte
preiscrizioni. Spiega la preside Rita Flamma: «In questo modo noi anticipiamo
il liceo musicale, che dovrebbe essere previsto nel 2010 con la riforma delle
superiori». Della riforma del ministro Gelmini in realtà si sa piuttosto poco, certe scuole quando possono
tentano di portarsi avanti con il lavoro e lanciano sperimentazioni. Il liceo
Forteguerri ha oggi 1.010 studenti divisi in tre indirizzi: liceo classico,
liceo pedagogico-sociale, scienze sociali. E' in questo terzo ramo,
quelle delle scienze sociali, che si inserisce la sperimentazione. Si chiamerà,
per la precisione, "liceo sociale a indirizzo musicale". Le
preiscrizioni sono aperte sino alla fine di febbraio. «Fino ad ora non esiste
nessuna offerta del genere sul territorio - dice la preside Rita Flamma -
abbiamo come punto di riferimento la scuola media dove c'è già una
sperimentazione musicale, dunque per questi ragazzi sarebbe una continuità
didattica». Questa sperimentazione è stata possibile, spiegano al classico,
«agendo sulla quota di variabilità del 20% di cui si dispone». Gli insegnanti
del nuovo liceo musicale saranno assunti come di regola sulla base delle
graduatorie del provveditorato, rispettivamente nelle graduatorie di educazione
musicale e per strumenti (di questi per ora esiste solo una graduatoria per le
medie inferiori). I ragazzi per cinque anni studieranno storia della musica.
Nel biennio ci saranno lezioni di solfeggio e nei successivi tre anni lezioni
di analisi e composizione. Per raggiungere l'orario stabilito delle lezioni
sarà tolto un po' di tempo ad altre materie. Le lezioni di strumento si
svolgeranno al pomeriggio, con un rientro la settimana. Ci saranno quattro classi
rispettivamente per lo studio di: chitarra, pianoforte, flauto traverso,
viola-violino. Il liceo Forteguerri punta dunque sulla crescita e sulla qualità
degli studi. A maggior ragione dunque avrebbe bisogno di nuovi spazi. Già
adesso, oltre alla sede di corso Gamsci, ha due classi ospiti dell'istituto
Pacini. «E le iscrizioni sono in continuo aumento» ricorda la preside. Quindi
lancia un appello: «C'è bisogno di una succursale». Il prossimo incontro per
presentare il liceo classico e i suoi indirizzi agli studenti di terza media e
alle loro famiglie, sarà venerdì 13 febbraio dalle ore 15 alle 18.
( da "Tirreno, Il" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 2 - Pistoia
Più ore di matematica e fisica ma per quest'anno tutto uguale PISTOIA. La
riforma delle scuole superiori toccherà anche il liceo scientifico, come? «Ci sono
solo delle voci, pare ci sarà un aumento delle materie scientifiche» dice
Alessandro Rabuzzi preside del liceo Amedeo Duca d'Aosta, con sede in viale
Adua. Un liceo che da anni ormai ha bisogno di nuovi spazi, tanto da dover
chiedere ospitalità ad altre scuole. Il preside tenta ora
di interpretare quel che sarà la riforma Gelmini, ma
intanto per quest'anno nulla cambia. «Credo che in futuro al liceo scientifico
ci saranno cinque ore di matematica a settimana per tutti gli anni. Anche le
ore di fisica aumenteranno e si studierà per tutti i cinque anni» dice il
preside Rabuzzi. Quindi commenta: «Più scientificità insomma, e questo
mi sembra positivo». Tutto ciò però dovrebbe partire dall'anno scolastico
2010-2011. Per chi si iscrive quest'anno invece non ci sono cambiamenti di
programma. Al liceo scientifico di viale Adua i ragazzi possono scegliere tra
tre diversi indirizzi di studio: il corso tradizionale, il corso di
sperimetazione artistico-letterario-filosofica, il corso di Pni (informatica).
Il preside Rabuzzi ricorda che gli studenti di terza media e le famiglie
potranno visitare la scuola venerdì 13 febbraio dalle ore 17 alle
( da "Unita, L'" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Cipputi e
l'impiegato hanno perso la pazienza Metalmeccanici e lavoratori pubblici in
corteo a Roma per chiedere risposte contro la crisi e respingere l'accordo
separato che riforma i contratti. È l'inizio della mobilitazione Cgil. Con
l'appoggio di parlamentari Pd. Sono tre i cortei che venerdì mattina
attraverseranno Roma per raggiungere piazza San Giovanni, ci saranno migliaia
di metalmeccanici e di lavoratori pubblici per un'alleanza sindacale che le due
maggiori organizzazioni della Cgil, Fiom e Fp, hanno sintetizzato con lo slogan
«unità anticrisi». I dati sulla partecipazione vengono aggiornati di continuo,
sarà comunque massiccia. Aggiornamento anche per le dichiarazioni di sostegno
alla giornata di mobilitazione: oggi verrà illustrato un appello di un
centinaio tra senatori e deputati del Partito democratico, che fa proprie le
ragioni dell'iniziativa sindacale. LA CRISI UNISCE Gli operai e i lavoratori
pubblici hanno già ricevuto l'adesione dell'Arci, degli studenti universitari
dell'Udu, e di quelli medi di Rds da i quali hanno preso in
prestito lo slogan portato in piazza durante le proteste contro la riforma Gelmini: «noi la crisi non la paghiamo». Dall'Europa arriva la
solidarietà di Unison, sindacato inglese dei lavoratori pubblici (1,3 milioni
di iscritti) impegnato in una lotta analoga all'omologo italiano che sfocerà in
una manifestazione a Londra il 28 marzo, prima del G20. Solidarietà
anche dagli spagnoli del Fsap-Ccoo e, a smentire la tesi che Fiom e Fp stiano
dando corpo a chissà quale progetto para-politico in splendido isolamento anche
all'interno della Cgil, sono arrivate le dichiarazioni di solidarietà dei
segretari generali di quasi tutte le altre categorie cgielline. Da Valeria
Fedeli (Filtea) a Carla Cantone (Spi,) Franco Martini (Filcams), Mimmo Pantaleo
(Flc), Franco Nasso (Filt) Enrico Miceli (Slc). IN CANTIERE Del resto lo
sciopero e la manifestazione di venerdì sono solo l'inizio di una mobilitazione
che la Cgil ha messo in cantiere fino al 4 aprile quando ci sarà un'altra
grande manifestazione romana. Fino ad allora tutte le strutture del sindacato
hanno a disposizione quattro ore di sciopero da effettuare sui territori, il 5
marzo, ci sarà la manifestazione dei pensionati, alla fine dello stesso mese
uno sciopero della scuola e due iniziative sul Mezzogiorno: a Brindisi il 27
febbraio e a Palermo il 9 marzo focalizzata sui giovani. Rientra nella
mobilitazione il referendum che Fp ha tenuto negli uffici pubblici sui
contratti separati sul pubblico impiego che la categoria della Cgil non ha
firmato. Ieri il segretario generale Carlo Podda ha annunciato che il quorum
del 50% degli aventi diritto al voto è vicino. Un dato particolarmente
rilevante, ha commentato, nelle agenzie fiscali e parastato dove la Cgil
raccoglie, rispettivamente, il 23% e il 19% dei consensi. «È chiaro che se
fosse così avremo raddoppiato i simpatizzanti. Comunque è un segnale che i
lavoratori reclamano il diritto di esprimersi». Anche sull'accordo separato che
riforma i contratti sul quale la cgil chiede il voto dei lavoratori. FELICIA
MASOCCO ROMA fmasocco@unita.it
( da "Tirreno, Il" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 4 - Viareggio
Satira ed evasione: ecco le maschere isolate Da Obama a Bertinotti, da Brunetta
alla Carfagna il mondo della politica bersagliato dai nuovi maghi VIAREGGIO. La
categoria che da sempre lancia i giovani talenti della cartapesta ha fatto
tredici: tante sono le opere in concorso quest'anno, con numerosi debuttanti.
Gettonatissima la satira politica, tutta d'attualità e ben rappresentata: le
maschere isolate si confermano una realtà da seguire con molta attenzione.
S...profondo rosso di Luca Bertozzi. Una simpatica allegoria sulla sinistra
italiana, estromessa dagli scranni di Montecitorio: Bertinotti regge sotto il
peso di un'incudine Berlusconi, Bossi e Fini, mascherati da Burlamacco,
Pulcinella ed Arlecchino. Asino chi legge di Silvia Cerri e Michele Cinquini.
Buon sangue non mente: moglie e figlio del carrista Umberto Cinquini si
cimentano con la cartapesta. Lo fanno con un somaro che regge una pila di
libri, allegoria sulla scuola italiana. La cacciatrice di lucciole di Andrea De
Angeli. A distanza di due anni, De Angeli torna ad occuparsi di satira
politica: la protagonista è il ministro Mara Carfagna che, armata di retino,
prova a cacciare dalle strade le lucciole, ma in realtà si ritrova in mano gli
omonimi insetti. Sotto coperta di Valentina Galli. Accompagnata da una vera
ciurma di pirati, la figlia del carrista Fabrizio Galli dopo il debutto di un
anno fa presenta un corsaro che si ripara dalle intemperie: a disposizione ha
una vera coperta. L'insegnante unico di Luca Imberbi. Viene addirittura da
Santhià (Vercelli) questo giovane debuttante: il titolo è un richiamo alla
riforma operata dal ministro Maria Stella Gelmini, anche se
nella circostanza l'insegnante unico è la televisione, buona ad obnubilare le
menti dei piccoli. La stele di Brunetta di Lorenzo e Mario Maffei. Prendete un
carnevalaro di 11 anni che convince il padre a tuffarsi nel mondo di
Burlamacco: nasce così questa maschera che prende spunto dalla stele di Rosetta
e rappresenta il ministro Brunetta nella sua crociata anti-fannulloni.
Barack e barakka rotta di Floriano Marchi. Il nuovo presidente degli Stati
Uniti veste qui i panni di operaio metalmeccanico costretto a rimettere in
piedi la Casa Bianca, un edificio che cade a pezzi dopo otto anni di
amministrazione Bush. Pranzo di Carnevale di Giacomo Marsili. Viareggino
22enne, aiutante di Gionata Francesconi e debuttante: questo l'identikit di
Marsili che con la maschera rende omaggio ai cento anni dalla nascita di Uberto
Bonetti. La faraona di Rodolfo Mazzone. Dopo un anno di assenza ritorna in
pista il mascheratista cecinese: per quest'anno presenta un simpatico gioco di
parola, con l'omonimo pollo che esce da un sarcofago in abiti da antico Egitto.
Un Maglione nuovo nuovo di Ilario Pescaglini. Una satira tutta viareggina:
Giovanni Maglione, presidente della Fondazione Carnevale, decide di farsi un
pullover ed utilizza la lana di una pecora con le sembianze di Elio Tofanelli.
Pescaglini, nipote di Mario Neri, è al secondo anno di partecipazione. Il
commissario Monta...Albano di Andrea e Franco Pucci. Luca Zingaretti, celebre
Montalbano della tv, che carica sulle proprie spalle il cantante Albano
Carrisi: questo il gioco di parole che ha ispirato la maschera. La gatta
persiana di Alessandro Romagnani. Pure lui al debutto nella categoria: Romagnani
per l'esordio si affida ad una maschera di facile lettura, dove una gatta si
affaccia ad una finestra e sorride al pubblico viareggino. Riso freddo di
Davide Servetto. Per il suo terzo anno di partecipazione Servetto jr
rappresenta un piatto trasformato in pista da sci, dove gli ingredienti del
riso freddo si divertono come se fossero a Cortina d'Ampezzo. Simone Pierotti
( da "Repubblica, La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VI - Bologna
La polemica Per Stefoni il caso è "chiuso" IL caso del figlio del
preside di Medicina, divenuto ricercatore nella stessa Facoltà del padre, per
il comitato etico dell´Ateneo è chiuso. Con assoluzione: non c´è stata nessuna
violazione della carta morale dell´Alma Mater. Ad annunciarlo è lo stesso
rettore che aveva attivato la procedura interna di verifica. «Quel giovane
lavorava già da dieci anni a Medicina, ben prima che entrasse in vigore il codice
etico». Pier Ugo Calzolari difende anche la situazione dei quattro ricercatori
entrati con l´ultimo concorso: «Sono quattro su 90 e non violano il codice
etico». E aggiunge: «Il codice ha dato buoni risultati, non ci sono più casi
come un tempo. Se uno poi dice che il richiamo alla moralizzazione non serve
nulla allora è fuori dal mio modo di pensare». Sul caso di Medicina
i membri del comitato etico stanno firmando i verbali che verranno inviati al
ministro Gelmini in risposta a un´interrogazione. «Sono state valutate le varie
situazioni, il figlio del professor Stefoni ha fatto una lunga carriera
precedente alla posizione di preside assunta dal padre, e per questo non si
prefigurava un caso di nepotismo», precisa il prorettore Guido Gambetta.
I casi di figli di professori che fanno carriera nell´università del padre
fanno discutere. «Nessuno deve essere favorito, i concorsi sono pubblici e
nazionali, il resto è dietrologia» commenta l´ex prorettore Mario Rinaldi,
ordinario al dipartimento di ingegneria elettrica, la cui figlia è a Ingegneria
dal 2002, ricercatrice dopo un concorso in Misure elettriche al Deis.
( da "Corriere della Sera" del 11-02-2009)
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Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-02-11 num: - pag: 25 categoria:
REDAZIONALE Istruzione Con l'e-book risparmi anche del 90% e zaini meno pesanti.
Stessi testi per almeno 5 anni La Gelmini: via ai
libri «on line» nelle scuole ROMA — Uno zaino meno pesante da caricarsi in
spalla ogni mattina, un risparmio che può arrivare a 200 euro l'anno, la
possibilità di aggiornare i testi anche in corso d'opera. In teoria l'e book,
il libro elettronico, è l'uovo di Colombo. Nella scuola italiana se ne parla da
25 anni, il primo annuncio è del 1984, ma rinvio dopo rinvio siamo ancora alla
fase di progetto. Adesso a provarci è il ministro della Pubblica istruzione
Mariastella Gelmini che ha appena firmato una
circolare. Il documento prevede che «a partire dall'anno scolastico 2011—2012
il collegio dei docenti adotti esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni
on line o mista». Ma gli e book potranno essere adottati già a partire dal
prossimo anno scolastico. Come funziona esattamente il libro elettronico? Il
testo può essere scaricato direttamente dal computer di casa o di scuola,
pagando solo i diritti d'autore e non il costo della carta, della stampa, del
trasporto e della diffusione. Un risparmio che può arrivare al 90 per cento
della somma totale che oscilla tra i 200 e i 250 euro. Le caratteristiche
tecnologiche del libro elettronico saranno fissate con un decreto ancora allo
studio. Ma è la stessa circolare a indicare nel contenimento dei costi per le
famiglie e nella riduzione del peso degli zainetti gli obiettivi della
transizione al libro elettronico, un'idea più volte proposta anche dal ministro
dell'Economia Giulio Tremonti. Come già previsto dalla legge approvata lo
scorso anno, gli insegnanti dovranno mantenere lo stesso libro di testo per
almeno cinque anni nella scuola primaria ed almeno sei in quella secondaria,
con la possibilità per gli editori di integrarli con appendici di aggiornamento.
Sarà sempre possibile, per le scuole, ricorrere al comodato d'uso gratuito e al
noleggio dei testi. Così come restano le borse di studio per le famiglie più
povere, con un fondo di quasi 260 milioni di euro. In attesa del libro
elettronico, la Uil scuola lancia l'allarme sui posti di lavoro. Secondo una
ricerca del sindacato, l'anno prossimo potrebbero non essere confermati 20 mila
insegnanti precari (il 15 per cento del totale) e 8 mila amministrativi sempre
precari. A questa cifra la Uil arriva incrociando le previsioni sui
pensionamenti e gli effetti dei vari decreti sulla scuola. Per questo la Uil
scuola chiede misure a sostegno del reddito dei precari. I risparmi Scaricando
i testi dal computer si pagheranno i diritti d'autore e non carta, stampa e diffusione
Ministro Mariastella Gelmini L. Sal.
( da "Corriere della Sera" del 11-02-2009)
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Corriere della Sera
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REDAZIONALE Rivoli Gli studenti del Darwin: dimenticati dopo il crollo TORINO —
Il ministro Gelmini aveva
fatto visita all'istituto «Darwin» di Rivoli il giorno stesso del crollo nel
quale perse la vita il diciassettenne Vito Scafidi (nella foto). Aveva visto le
macerie dentro la scuola e aveva promesso fondi e interventi veloci. Studenti e
genitori hanno sperato. Ora però hanno perso la pazienza e hanno scritto
al ministro: «Ci sentiamo abbandonati». Nel liceo scientifico «Darwin» di
Rivoli lo scorso novembre crollò il soffitto nella classe IV G. Vito Scafidi
stava parlando con il compagno Andrea Macrì. Furono entrambi sommersi dalle
macerie: il primo morì, il secondo rimase ferito gravemente. Ora, nella lettera
aperta al ministro, i compagni denunciano il protrarsi a dismisura dei lavori
di ristrutturazione dell'istituto, che rischia di minarne la didattica non
soltanto per l'anno scolastico in corso, ma anche per il prossimo. «A due mesi
dalla tragedia è con profonda amarezza e delusione che siamo costretti a
constatare l'assenza di qualsiasi intervento da parte del suo ministero — hanno
scritto —. Alla nostra prima, fiduciosa e garbata richiesta inviatale il 18
dicembre non solo è mancata una risposta positiva, ma non vi è stata risposta
alcuna, come se la lettera in questione non fosse mai esistita». Gli studenti
sono ora collocati in due diverse sedi, con problemi di spostamento e di tempo.
«Siamo un liceo con corsi sperimentali — conclude la lettera —. Ma non ci sono
laboratori disponibili e sono sospese tutte le attività pomeridiane, i crediti
conseguibili non sono tali e subiamo disparità nei confronti di altre realtà
equivalenti».
( da "Corriere della Sera" del 11-02-2009)
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Corriere della Sera -
NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-02-11 num: - pag: 25 categoria:
REDAZIONALE Scuola Rapporto della Fondazione Agnelli: stop alle graduatorie,
premi ai migliori Matematica, cattedre vuote Al Nord scatta l'allarme prof
Stipendi bassi e poca carriera: fuga verso altri lavori Oggi la presentazione
dello studio. Mancano docenti anche per le materie tecniche ed
economico-giuridiche MILANO — è la dimostrazione che i numeri, se letti nel
modo giusto, possono sfatare miti veri a metà. Ma è anche un allarme. Perché i
miti, a volte, possono essere consolatori. In questo caso, quello sui precari
della scuola: tanti, troppi, con liste d'attesa infinite. Vero? Falso? Il
Rapporto sulla scuola in Italia 2009 elaborato dalla Fondazione Giovanni
Agnelli (Laterza, in libreria dal 19 febbraio), che oggi sarà presentato a
Roma— con il vicepresidente John Elkann, il sociologo Giuseppe De Rita e il
ministro Mariastella Gelmini —, cerca di dare una
risposta a partire da una domanda più grande: «La scuola è un rischio per il
futuro del Paese? ». Prima di fare un salto sulla sedia, precisiamo:
l'interrogativo non è farina del loro sacco (vale a dire, dei 30 ricercatori
cui spetta la paternità del rapporto), bensì della commissione che, nel lontano
1983, mise sotto accusa il sistema educativo americano. Per gli esperti della
Fondazione torinese, un quesito utile per individuare, senza falsi tabù, i
«fattori di rischio » della scuola italiana, oggi. E dunque, per questo
rapporto (primo di una serie), un tema centrale: gli insegnanti, le loro
carriere. Per capire in che misura sia vero quel che si sente ripetere da
tempo. Che sono troppi, che sono vecchi, che con i loro spostamenti non
garantiscono continuità didattica. A finire sotto il microscopio, oltre 8.000
graduatorie provinciali; ed ecco sfatato (in parte) il «mito» dei precari.
Perché di queste, 1.500 sono esaurite o in via di esaurimento. «La situazione —
spiega il direttore Andrea Gavosto — è molto variegata, sia sull'asse
territoriale che su quello delle materie. Ci vorranno 19 anni per esaurire le
graduatorie di lingue straniere; ma al tempo stesso, nelle aree scientifiche e
tecnologiche — le stesse in cui, fuori, c'è la possibilità di un impiego meglio
retribuito —, c'è una carenza disperante». Elettronica e matematica, materie
sanitarie o economico- giuridiche: è in questi settori che i pensionamenti —
con una media «di almeno 30/32.000 cessazioni all'anno» — creano voragini negli
organici. Soprattutto, sorpresa, nelle Regioni del Nord. Dove il mercato del
lavoro è florido. «Se nelle materie umanistiche gli insegnanti sono la
"crema", in quelle scientifiche la scuola si prende il residuo». Il
motivo è semplice: l'assenza di una prospettiva di carriera formale. Gli
stipendi, tra i più bassi d'Europa (Ocse 2008), raggiungono un massimo di una
volta e mezza la busta paga iniziale. A 35 anni di anzianità (in un corpo
docente di ruolo dove l'età media è vicina ai 50). «E allora si "fa
carriera" avvicinandosi a casa, o passando a scuole "di
prestigio" ». Le stesse in cui i genitori laureati cercano di mandare i
figli. Risultato: «La scuola italiana non fa da ascensore sociale, ma perpetua
una struttura che rimane uguale a se stessa ». L'analisi non è confortante. Ma
per la Fondazione, esistono soluzioni concrete e praticabili. Per iniziare:
assunzioni dirette e differenziazione retributiva. «Le graduatorie vanno
abolite, sostituendole con un albo. Saranno le scuole, poi, a emettere un
bando; e i docenti a mandare i curricula. La mobilità resterebbe, ma con un
maggiore incrocio di domanda e offerta». Quanto alle retribuzioni,
«bisognerebbe differenziarle su base regionale e di materie, ma anche dei ruoli
rivestiti. E soprattutto, introducendo una valutazione delle scuole». Con un
«premio» per quelle in grado di offrire un «valore aggiunto» ai loro studenti.
E i prof? «La maggioranza dei neoassunti è d'accordo », giura la Fondazione.
Chissà, forse è davvero arrivato il momento di cambiare. Gabriela Jacomella
( da "Repubblica, La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina V - Bari La
Cisl contro la decurtazione dei finanziamenti imposta da Palazzo Chigi:
organici in pericolo "Tagli alla scuola, attacco all´Italia" «Gli
attacchi alla scuola sono attacchi al futuro del Paese». Il segretario
nazionale della Cisl scuola Francesco Scrima, a Bari per il terzo congresso
provinciale del sindacato, interviene sui tagli alla
vigilia dell´incontro a Roma fra il ministro Mariastella Gelmini e i sindacati. «Purtroppo la politica scolastica di questo
governo ha sferrato un duro attacco all´istruzione, che è la condizione sine
qua non per avere opportunità di lavoro» ha commentato Scrima durante il
congresso ospitato a villla Morisco, a Santo Spirito. «Tagliare 8
miliardi e 700 milioni di euro alla scuola significa destrutturare il nostro
sistema di istruzione pubblica, destrutturare quella scuola che ha garantito la
crescita e lo sviluppo di questo Paese». Al termine del congresso, aperto
dall´intervento di una giovane precaria e al quale ha partecipato anche il
segretario regionale Attilio D´Ercole, il consiglio generale ha confermato Lena
Gissi alla guida della segreteria generale della Cisl Bari. «La nostra priorità
in questo momento di incertezza sul mondo della scuola in generale, e
dell´istruzione pugliese in particolare, è difendere le nostre risorse» ha
commentato D´Ercole.
( da "Repubblica, La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 24 - Economia
Detrazione del 20% per i televisori abilitati al digitale terrestre e incentivo
da 400 euro per la rottamazione del pc Spuntano i bonus anche per tv e computer
Inflazione, si dimette "mister prezzi" Dietro l´addio di Lirosi la
riorga-nizzazione del ministero dello Sviluppo ROBERTO PETRINI ROMA - Si
affacciano aiuti all´acquisto di altri due prodotti di largo consumo, dopo
l´auto e gli elettrodomestici: il governo avrebbe allo studio misure per la
rottamazione dei computer e sconti fiscali per l´acquisto di televisori
abilitati al digitale terrestre. L´indiscrezione circola per i corridoi del
Parlamento: in particolare per i computer sarebbe previsto un bonus, con
funzionamento analogo a quello dell´auto, di 300-400 euro che consentirebbe
l´acquisto di un nuovo pc a fronte della rottamazione del vecchio. Le
motivazioni sarebbero anche carattere ecologico: infatti oggi spesso i vecchi
computer vengono abbandonati o gettati tra i rifiuti comuni, tuttavia questa
pressi è altamente inquinante per via dei materiali contenuti nell´hardware. La
rottamazione consentirebbe ai negozianti e alle catene di vendita di ritirare i
vecchi apparecchi e di eliminarli in modo sicuro. Inoltre la maggioranza
darebbe anche una spiegazione politica che richiamerebbe le vecchie «tre i» di
Berlusconi: l´inglese che la Gelmini sta
introducendo anche nei livelli più bassi di scolarità, gli aiuti alle imprese a
partire dall´auto e ora l´informatica. Quanto alla tv invece, la manovra si
farebbe in vista dell´avvento a giugno del digitale terrestre: in questo caso
chi compra una nuova tv abilitata alla tecnologia di trasmissione digitale
potrebbe beneficiare di uno sconto Irpef del 20 per cento. Intanto
prosegue l´iter del provvedimento milleproroghe al Senato: il decreto, come ha
annunciato ieri il sottosegretario all´Economia Alberto Giorgetti, ha già
cumulato 69 emendamenti tra governo e maggioranza e va verso la fiducia. Il
testo del milleproroghe non riceverà, come si era ipotizzato, gli incentivi
auto e moto del relativo decreto, ma figureranno gli aiuti all´editoria (sarà
estesa anche ai periodici la cig). Infine il Garante per la sorveglianza dei
prezzi Antonio Lirosi, alias «Mister Prezzi» si è dimesso dall´incarico. Lirosi
era stato nominato il 15 gennaio 2008 dal presidente del Consiglio Romano Prodi
su proposta del ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani. Il
Garante se ne va con anticipo in quanto il suo mandato sarebbe scaduto nel
2010: «Cerco un´altra esperienza», ha dichiarato ieri Lirosi. «Dopo 14 anni �
ha proseguito - al ministero ho ricevuto tanto e ho contribuito a dare tanto, a
fare delle cose. Ora mi sembrava deontologicamente corretto lasciare l´incarico
istituzionale per cercare esperienze altrove». Tuttavia sullo sfondo delle
dimissioni di Lirosi emerge anche la situazione che si è creata al ministero
dello Sviluppo economico dopo l´ultima riorganizzazione: il Dipartimento dei
prezzi infatti è confluito in quello più generale delle Imprese e il tema non
sembra più rappresentare una priorità assoluta. Rammarico per l´uscita di scena
di Mr Prezzi è stato espresso dall´associazione dei consumatori Adoc che ha
subito fatto appello al ministro Scajola perché trovi una «rapida e valida»
sostituzione.
( da "Stampaweb, La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
TORINO La scuola
italiana può essere salvata da un'unica riforma: quella del buonsenso. è il
segnale lanciato dal «Rapporto sulla scuola in Italia 2009» a cura della
Fondazione Agnelli, che John Elkann presenta oggi a Roma presso l'editore
Laterza e del quale ha scritto la prefazione. Un messaggio che suona
rivoluzionario in un Paese come il nostro, che anche nella scuola ha sempre
privilegiato l'ideologia al pragmatismo e si è agitato molto per potersi
muovere il meno possibile. Ingegner Elkann, come mai un libro sulla scuola? «La
Fondazione si è sempre occupata di temi sociali. Ma abbiamo pensato fosse
giusto che si concentrasse su un solo obiettivo, per cercare di aumentare
l'impatto della sua azione». Ma perché proprio la scuola? «Perché occuparsi di
scuola è occuparsi del futuro». Il futuro sembra non interessare molto, di
questi tempi. «Invece è nei passaggi di crisi che bisogna pensarci di più. A me
interessa per una ragione generale e una personale. La ragione generale è che
più persone preparate hai, più possibilità ci sono che il tuo Paese risolva i
suoi problemi. Poi c'è un motivo più intimo: ho due bambini piccoli. Penso al
loro avvenire. Anche se cambiare la scuola in profondità è un lavoro che
richiederà tempi lunghi. Diciamo che ne beneficeranno più i nipotini che i
figli». Che esperienza ha della scuola italiana? «Fino all'università ho
studiato all'estero. Inghilterra, Brasile, Francia. Sempre scuola francese. Mi
piaceva la storia, ma avevo un'attitudine per le materie scientifiche. Per mia
fortuna nel sistema francese erano quelle che contavano di più». In Italia,
invece. «Da questo punto di vista l'Italia è un dramma». Altre differenze?
«All'estero si cura di più l'educazione civica». Da noi è delegata al Grande
Fratello. «I ragazzi sarebbero ben contenti di imparare. Ma spesso chi deve
istruirli ed educarli, in famiglia e a scuola, non lo fa. E non facendolo,
lascia spazio alla tv. Bisogna appassionarli alla conoscenza. A un certo punto
della vita quei ragazzi scopriranno che l'ignoranza li rende infelici». Però
non si può neanche lasciar decidere a loro cosa studiare, come fanno certe
scuole affamate di iscrizioni. «Al liceo, in Francia, avevo un professore di
storia che ogni volta ci chiedeva: preferite la lezione o un dibattito? Noi
ovviamente sceglievamo sempre il dibattito... ma alla lunga era noioso». Che effetto le hanno fatto le proteste dell'Onda contro la Gelmini? «Al di là delle idee che propugnano, questi movimenti sono
occasioni per costruirsi una propria identità, insieme ad altri. E anche
occasioni per dialogare». Ma sulla scuola non si è dialogato anche troppo?
Tante riforme, nessuna riforma. «Nel Rapporto scriviamo che bisogna
ripartire dalla valorizzazione degli insegnanti. Servono incentivi economici,
ma non solo. Gli insegnanti devono recuperare lo status sociale che in passato
era connesso alla loro professione. Un modo per riuscirci consiste nel
selezionarli in base al merito e non all'anzianità». Ma qual è il criterio
giusto per misurare il merito? «Il merito è importante. Purtroppo in Italia non
sappiamo né punire né premiare. Ma le valutazioni non possono essere solo
quantitative. C'è anche un giudizio qualitativo». E a chi spetta il compito di
giudicare? «Ai presidi. Si può dar voce ai ragazzi e ai genitori, ma la
responsabilità è del preside». Molti finiscono per mandare i figli là dove
studiare è meno faticoso. Non servirebbe una scuola anche per i genitori? «è
vero che tanti guardano alle loro esigenze, per esempio al sabato libero. Ma
non bisogna essere troppo rigidi. Lo stile di vita è cambiato e le regole della
scuola vanno adeguate. Senza "svaccare", ecco il punto. Bisogna
trovare un equilibrio». In base a cosa sceglierà la scuola per i suoi figli?
«Fra qualità dell'ambiente e qualità dell'insegnante, privilegerò sempre
l'insegnante». Lamento di molti prof: i ragazzi non ci rispettano più. «Prima
del Sessantotto la scuola era autoritaria, ma dopo ha smesso di essere autorevole
e questo non va bene. Il pendolo si deve fermare nel mezzo. E vale anche per i
genitori, che devono rispettare gli insegnanti». Qual è stata la figura più
autorevole nella sua vita di studente? «La mia maestra delle elementari.
Maestra unica, quindi sempre con noi. Si chiamava Nicole. Era anziana, ma forse
non lo era. E' che a quell'età tutti gli adulti ti sembrano così. Era
autorevole, ma non autoritaria». Voto in condotta? «Non ce l'avevamo. Però i
castighi non sono mancati. "Au piquet", diceva la signora Nicole. E
si finiva all'angolo, con la faccia rivolta verso il muro, magari per aver
chiacchierato troppo». Sia pure da una posizione privilegiata, lei sa cosa vuol
dire studiare in scuole lontane dal Paese di origine. «La scuola deve riuscire
a integrare: è un imperativo civile e sociale. Ma questo non significa
deprimere i migliori talenti. Il nemico da combattere è la mediocrità. La
scuola deve portare su chi ce la fa, però non può nemmeno abbandonare gli
altri, perché essere esclusi genera comunque frustrazione. Bisogna selezionare
classi più omogenee: non socialmente o culturalmente, ma in base alla qualità
scolastica». Ma così facendo non si rischia una scuola per soli ricchi? «No. La
selezione va fatta in base al merito e non al reddito. E poi attenzione: la
scuola non serve solo a trovare un lavoro. Serve a educarti e a permetterti di
evolvere come individuo. La felicità di una persona non dipende soltanto dalle
sue capacità di spesa». Il Rapporto denuncia lo stato disastroso
dell'istruzione al Sud. «Sono problemi secolari, di cui la scuola è un
derivato, non la causa. La scuola può aiutare a ridurre il divario, ma non mi
faccio troppe illusioni. Il rischio è che il divario - certificato da tutte le
ricerche internazionali - aumenti invece di diminuire. Spesso manca la
percezione esatta di questa differenza e quindi anche del pericolo». C'è un
problema di fondi. Non è masochista tagliare le risorse all'istruzione?
«Attenzione alla demagogia. Le risorse sono limitate per definizione. Il
problema quindi non è aumentarle, ma usarle meglio. Per quanto ci si concentri
a ridurli, di sprechi ne esisteranno sempre troppi». I privati però possono
dare una mano. «Grazie a molti soggetti italiani, fra cui la Fondazione
Agnelli, a Torino nascerà una scuola di eccellenza per valorizzare i migliori
laureati in campo scientifico e tecnologico, collegandoli direttamente alle
imprese. E' un'esperienza già avviata in Germania e Francia, che siamo contenti
di portare in Italia».
( da "Sicilia, La" del 11-02-2009)
Argomenti: Scuola
Via libera a due impianti
fotovoltaici nel Ragusano Giancarlo Cologgi Roma. Una mano alle famiglie per il
contemìnimento della spesa per lo studio dei figli, e un sostegno agli studenti
impegnati sui libri di testo: questa la linea su cui si è
mosso il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, che ieri
ha disposto l'emanazione di una circolare destinata a modificare il panorama
dell'istruzione nei prossimi anni. Si va dal contenimento dei costi per i testi
scolastici, agli zainetti meno pesanti, ai libri scaricabili da Internet.
Con il provvedimento vengono introdotti alcuni cambiamenti nella scelta dei
libri di testo da parte dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado per il
prossimo anno scolastico. Intanto, a fianco del tradizionale libro a stampa le
scuole potranno scegliere testi scaricabili in tutto o in parte da Internet.
Poi, le scelte non potranno essere cambiate per almeno 5 anni nella scuola
primaria e
( da "Trentino" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
di Sandra Mattei La
scrittura, per capire dove andiamo Asor Rosa rivisita la storia della
letteratura, alla base della nostra identità nazionale La
riforma Gelmini è mostruosa, pensata da chi non ha nessuna nozione della scuola
che è molto migliore di quanto si pensa E' un intellettuale militante, di
formazione marxista, definito dalle pagine della cultura del Corriere della
Sera, ieri, «il più ortodosso degli eretici, ma contemporaneamente il più
eretico degli ortodossi». Il suo saggio del '65 «Scrittori e popolo» ha
fatto scuola, evidenziando come la letteratura italiana può essere una
riflessione sull'identità nazionale. Parliamo di Alberto Asor Rosa, classe
1933, direttore di Rinascita, setimanale del Pci e autore di una storia della
"Letteratura italiana del Novecento" per Einaudi nel 2000 ed ora di
una nuova opera "Storia europea della letteratura italiana", sempre
per Einaudi. Insegnante all'università La Sapienza di Roma fino al 2003, il
professore è da sempre protagonista del dibattito culturale in Italia e
mantiene i rapporti con la scuola, invitato per incontrare gli studenti. Domani
sarà al liceo "Prati" di Trento, alle ore
( da "Repubblica, La" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina IV - Palermo
Le cause Ma l´Ateneo è il fanalino di coda dell´occupazione dei neo-dottori La
colpa è del mercato siciliano che è asfittico e costringe in un caso su due a
lasciare l´Isola per ottenere un lavoro ANTONIO FRASCHILLA Crescono gli
iscritti, ma solo uno su tre troverà un lavoro subito dopo la laurea triennale
e uno su due rimarrà disoccupato, almeno per un anno, pur con una laurea
specialistica in tasca. L´Ateneo palermitano, secondo la ricerca
sull´occupazione post-laurea fatta dal consorzio interuniversitario Cilea, è
fanalino di coda. Perché? Ornella Giambalvo, la docente di Statistica che ha
curato la ricerca, non ha dubbi: «La colpa è del mercato del lavoro siciliano,
che è a dir poco asfittico e costringe il 50 per cento dei laureati palermitani
ad andare fuori dall´Isola per ottenere un´occupazione». Ma quanti laureati
trovano lavoro in breve tempo? Quali sono le facoltà che danno maggiore
possibilità di ottenere un´occupazione? E, soprattutto, rispetto ad altri
atenei italiani, quante chance hanno i laureati dell´Università di Palermo?
L´unica ricerca che riguardi l´Ateneo palermitano è quella condotta dal Cilea,
che a fine
( da "Secolo XIX, Il" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
L'istituto gobetti compie
35 anni un volume ripercorre le tappe ieri, oggi e domani "ISTITUTO
Gobetti: ieri, oggi, domani. 35 anni di storia". Questo il titolo del
volume presentato ieri mattina alla scuola sperimentale di Sampierdarena a 4
indirizzi (socio - psicopedagogico, linguistico, scienze sociale e musicale
delle scienze sociali) con 3 sedi e frequentata ogni anno da migliaia di
ragazzi: genovesi, ma provenienti anche dalla provincia e Basso Piemonte. Il
libro non ripercorre solamente la storia dell'istituto, ma anche della città e
di una quartiere, Sampierdarena, all'interno del quale il Gobetti rappresenta
una fra le realtà formative più importanti e radicate. Una testimonianza che,
come raccontano i docenti e la dirigenza scolastica, proprio per la sua natura
sperimentale «ha l'obbligo di dare testimonianza del percorso fatto proprio in
vista dei grandi e importanti cambiamenti previsti dalla
riforma Gelmini, che con l'annuncio del riconoscimento del liceo linguistico,
musicale coreutico e delle scienze umane dà il giusto peso e valore al duro
lavoro fatto nei decenni dal Gobetti». Il libro, realizzato dalla commissione
editoriale dell'istituto, si suddivide in 3 parti: "Ieri", dalla
fondazione alle testimonianze degli ex studenti, "oggi",
descrizione dei corsi, delle attività, scambi culturali e stage formativi, e
"domani", con particolare riferimento al nuovo indirizzo delle
scienze sociali a indirizzo musicale e coreutico (quinquennale, presto portato
alla maturità). «Il sottotilo è volutamente ambizioso - avverte la dirigente
scolastica Milena Romagnoli, vero factotum del processo di cambiamento,
crescita e sviluppo dell'istituto di via Spinola -. Domani: cioè a dire che
siamo pronti alle sfide che ci riserva il futuro, mantenendo la memoria di ciò
che è stato, della nostra storia e tradizione». «Siamo fieri dei nostri ragazzi
- insiste - della dedizione e dell'impegno che mettono nello studio. Tanti
vengono da fuori Genova: l'80 % prende il treno. Ciò dimostra che il Gobetti è
un'eccellenza in Liguria, e le famiglie sono disposte anche a sacrifici pur di
far studiare qui i loro ragazzi». Molti vengono da Varazze, Rossiglione,
Masone, Arquata Scrivia. E c'è da attendersi che, con l'apertura del nuovo
corso musicale coreutico, unico di questo genere sul territorio ligure, la
scuola assuma ancora maggior importanza. FEDERICO AMODEO 12/02/2009
( da "Stampa, La" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
AUTOTASSATI La
storia Progetto alle elementari di Settime Ora in classe si parla cinese A
finanziare il corso l'Istituto di Castell'Alfero con genitori e residenti
CLAUDIA CANEGALLO SETTIME La scuola è capace ancora di qualche «miracolo». Ne
sanno qualcosa a Settime, dove in una scuola minuscola - poche aule su tre
piani, decine di disegni alle pareti - sono riusciti, unici in Italia, a
proporre agli studenti un corso all'avanguardia. Si studia lingua cinese. E,
sorpresa, i bambini lo imparano davvero. Il progetto (costo 1750 euro) è stato
finanziato in parte dall'Istituto comprensivo di Castell'Alfero, da cui dipende
la scuola e in parte dal paese. Alcuni genitori si sono autotassati, ma c'è
stato anche qualche cittadino che, pur non avendo figli nella scuola, saputo
del progetto, ha deciso di contribuire. Motivo? La scuola è preziosa e chi vive
qui fa il possibile per tenerla in vita. Anche se, con 34 studenti, questa è una delle sedi scolastiche che rischiano di essere
cancellate dalla riforma Gelmini. Il progetto di cinese è partito lo scorso anno, con due classi
sperimentali, la quarta e la quinta. Quest'anno l'esperienza si è ripetuta,
allargandola ad altre classi: la quinta ha proseguito con un corso avanzato,
mentre la terza e la quarta hanno iniziato il corso base. In tutto gli
studenti di cinese sono
( da "Stampa, La" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
"Attenti alla
beffa delle iscrizioni" «E' una beffa. Ecco perché ricorriamo al Tar del Lazio
e a Roma ci sono nuove mobilitazioni dei dirigenti scolastici»: Luigi Nunziata,
segretario novarese della Cgil per i lavoratori della conoscenza (Flc), boccia
per ora senza appello le modalità d'iscrizione e l'approccio
del ministri Gelmini-Tremonti sulla scuola. Nunziata: «Il guaio è che la circolare 4
del 16 gennaio è applicativa di regolamenti che al momento sono in alto mare.
C'è illegittimità. Le indicazioni della circolare non possono essere vincolanti
per scuole e genitori che entro il 28 devono perfezionare le iscrizioni.
Invitiamo i soggetti coinvolti, dai dirigenti al personale tecnico
amministrativo alle famiglie, a evitare di anticipare con proprie decisioni
l'attuazione di norme confuse o illegittime. In generale nella scuola primaria,
per esempio, si prevede di aggiungere la possibilità di un orario settimanale a
24 ore e maestro unico ai modelli vigenti a 27, 30 o 40 ore con compresenze e
laboratori. Allo satto dei fatti, con le manovre di risparmio del Governo, le
scuole avranno pochissimi margini di manovra, bilanci risicati e debiti. Anche
gli organici ne risentiranno. Il ricorso è per tutelare la buona scuola
pubblica: non un lusso ma un diritto dei bambini e delle bambine».
( da "Repubblica, La" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina IX - Bologna
Longhena, 10 politico a tutti gli alunni Gli insegnanti
sfidano la Gelmini. La preside minaccia sanzioni "I bambini non vanno
classificati, valutarli così significa solo danneggiarli" ILARIA VENTURI
DIECI in tutte le materie per tutti i bambini. Anche l´ultima pagella è stata
consegnata ieri alle famiglie delle elementari Longhena. Con voto politico:
non il «sei» del Sessantotto contro la scuola autoritaria, ma il «dieci» contro
la scuola che classifica i bambini. E un giudizio uguale per tutti: «L´alunno
possiede conoscenze e competenze esaurienti in relazione alle proprie capacità.
Obiettivi raggiunti in modo personale». Così gli insegnanti della primaria di
via Casaglia hanno deciso di protestare contro la riforma Gelmini
che reintroduce i voti in decimi alle elementari. Ma il dieci in pagella è
anche una risposta alla dirigente scolastica Ivana Summa che, dopo la decisione
del collegio dei docenti di continuare a scrivere i giudizi almeno nel primo
quadrimestre, ha inviato un ordine di servizio ai maestri: rispettate la legge
o partiranno i procedimenti disciplinari. Legge rispettata, replicano ora i
docenti. Il voto in pagella c´è. Ma è un dieci, per ribadire, alla maniera del
maestro Alberto Manzi, quello di «Non è mai troppo tardi», che «i bambini non
vanno classificati». «Se siamo obbligati a farlo allora li classifichiamo
secondo i loro progressi personali e quindi è un dieci per tutti», spiega la
maestra Marzia Mascagni. «I bambini non devono apprendere per il voto, ma
perché sono motivati a farlo. Valutarli in modo competitivo significa solo
danneggiarli». Un´altra insegnante fa l´esempio della bicicletta: «L´importante
è raggiungere l´obiettivo, poi c´è chi impara a pedalare cadendo una volta e
chi dieci, ma nessuno va giudicato per le cadute». La protesta contro il
provvedimento Gelmini sui voti era partita prima di
Natale nelle scuole bolognesi. All´unanimità il collegio dei docenti delle
Longhena aveva ribadito la propria contrarietà dal punto di vista educativo e
aveva deliberato di mantenere ancora con i giudizi nel primo quadrimestre, in
vista di una riflessione più ampia sulla nuova norma per la pagella di fine
anno. Una decisione discussa, per volere della preside, in un nuovo collegio a
fine gennaio e riconfermata dai trenta maestri. Così il due febbraio, giorno
degli scrutini, è arrivato l´ordine di servizio. Gli insegnanti sono tenuti ad
applicare la legge, scrive la preside, considerato anche «che la valutazione
degli alunni è espressione della responsabilità professionale del singolo
docente». Nel provvedimento la dirigente ricorda le conseguenze: violazione al
dovere d´ufficio e quindi avvio di procedimenti disciplinari. Immediata la
replica. Ventotto insegnanti hanno deciso il «dieci politico» e in tredici
hanno scritto una lettera alla dirigente: «L´ordine di servizio è illegittimo».
La preside ha chiesto allora di presentare, entro domani, una dichiarazione
personale in cui si dice di avere ottemperato alla legge Gelmini.
In caso contrario scatteranno i provvedimenti disciplinari che prevedono anche
la sospensione. «Ma i voti sono stati messi», fa notare Marzia Mascagni. Le
mamme stanno dalla parte degli insegnanti. «Condividiamo questa scelta, non è
corretto ridurre la valutazione di un bambino, in una fase di sviluppo, a
numeri aridi e poco significativi», commenta Patrizia Alberti a sostegno della
protesta che ricorda quando il maestro Manzi: negli anni �70 fu sospeso per
aver messo un timbro in pagella: «Fa quel che può, quel che non può non fa».
( da "Repubblica, La" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina
III - Bari Chiedono chiarezza sul maestro unico Lettera alla Gelmini dei 347
presidi "Troppe incognite in questa riforma" FRANCESCA SAVINO A
PAGINA IX SEGUE A PAGINA IX
( da "Repubblica, La" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina XI - Bari
Riforma Gelmimi, presidi in rivolta "Poca chiarezza sul maestro
unico" Chiesto l´intervento chiarificatore della direzione didattica
Protestano anche i genitori: "La normativa va applicata solo alla prima
classe" FRANCESCA SAVINO Chiedono chiarezza sul maestro unico. Si
domandano cosa succederà agli organici degli istituti della provincia di Bari,
temono per le supplenze e la didattica per gli alunni disabili. Lanciano
l´allarme sul futuro dell´educazione musicale e, soprattutto, sugli
insegnamenti alternativi alla religione cattolica: una richiesta molto diffusa
fra gli alunni in quella che definiscono una "terra di frontiera"
come la Puglia, ma che adesso deve fare i conti con i tagli al personale
imposti dalle riforme governative. I 347 dirigenti scolastici del Barese
scrivono al ministro Mariastella Gelmini: sulla base delle conferenze
di servizi indette dall´ufficio scolastico provinciale, i capi di istituto
hanno stilato un documento che nei prossimi giorni arriverà sulle scrivanie del
ministero dell´Istruzione. Alla vigilia della chiusura delle iscrizioni,
prevista il prossimo 28 febbraio, non ci sono certezze su quello che il
prossimo anno attende i ragazzi fra i banchi di scuola. L´allarme
principale, al momento, riguarda le scuole primarie: l´eliminazione delle
compresenze rischia di ripercuotersi su tutta l´offerta formativa anche secondo
i presidi. «Ma la riforma non deve toccare le classi già avviate» si ribellano
i genitori attraverso il coordinamento Sos scuola pubblica e le associazioni
interne agli istituti: puntano a difendere tempo pieno, bilinguismo, servizio
mensa e laboratori e hanno già pronte le diffide nel caso in cui gli istituti
modifichino i piani anche nelle classi successive alle prime. Regione e Comune
di Bari sostengono la battaglia delle famiglie in difesa del tempo pieno e
prolungato: dopo la disponibilità data da Palazzo di città a finanziare il
servizio mensa e trasporti, ieri l´assessore regionale all´Istruzione Mimmo
Lomelo si è schierato nuovamente contro la riduzione dell´offerta formativa.
«Non bisogna giocare sulla difensiva: è giusto che i cittadini rendano visibile
la richiesta di più ore nel tempo scuola» ha dichiarato al termine
dell´assemblea con i dirigenti scolastici convocata dalla Flc Cgil nel liceo
Salvemini. «Stiamo vivendo una crisi economica drammatica ed è assurdo che
l´unico settore che crea esuberi e trasforma il precariato in disoccupazione
sia quello della scuola, il più delicato per il futuro del Paese» ha commentato
Lomelo. Per nessuna delle 926 scuole pubbliche pugliesi, comunque, è prevista
la chiusura il prossimo anno. Ma i dubbi restano più numerosi delle certezze:
su questa base i capi di istituto della provincia di Bari hanno riempito tre
pagine di richieste e nodi problematici. Nella scuola elementare la scomparsa
delle compresenze nelle classi successive alle prime potrebbe avere conseguenze
sull´equilibrio di tutto l´istituto e sull´organico, con la perdita di tre o
quattro insegnanti per scuola. In quella secondaria di primo grado le
difficoltà maggiori arrivano dal rischio di esuberi e dall´organizzazione del
tempo prolungato, dall´orario delle cattedre di lettere e dalla perdita del
bilinguismo. Proprio su questo rischio, dopo il ricorso presentato al Tar da
una insegnante di francese lo scorso dicembre, anche i genitori sono pronti a
costituirsi come parte lesa: dalla scuola media Tommaso Fiore è partita una
raccolta firme in favore dell´insegnamento di due lingue comunitarie che lunedì
prossimo si trasformerà nella protesta ufficiale da depositare in tribunale,
contro il mancato rispetto del patto formativo stipulato dalle famiglie al
momento dell´iscrizione.
( da "Tirreno, Il" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 9 - Empoli
Scuole senza soldi, rischio paralisi Allarme del Comune di San Miniato: «Chi
pagherà i supplenti?» Grana: «Se a causa della riforma Gelmini i nostri istituti non potranno garantire il personale, i bambini
delle classi prime delle primarie non avranno la possibilità di avvalersi del
tempo pieno» SAN MINIATO. Proprio nei giorni in cui i genitori iscrivono i loro
figli a scuola, spuntano i primi problemi dovuti alla riorganizzazione voluta
dal ministro Mariastella Gelmini, i cui effetti si fanno già sentire sul territorio. A San
Miniato, ad esempio, è a rischio il tempo pieno nelle scuole primarie. Il grido
d'allarme è lanciato dall'assessore al sapere Raffaella Grana, che si lamenta
pubblicamente della situazione in cui versa l'intero sistema scolastico. Grana
lo dice chiaramente: «Non possiamo sostituire lo Stato». L'assessore vuol far
presente ai genitori di non essere in grado di supplire a quella che lei stessa
chiama "la riduzione dei servizi fondamentali che la riforma Gelmini provocherà all'avvio del nuovo anno
scolastico". «Rischiamo la paralisi dell'attività didattica - afferma
l'assessore - e le scuole sono in una situazione di grandissima difficoltà
finanziaria. La mancanza di liquidità impedisce il pagamento dei supplenti, che
hanno prestato servizio o che sono attualmente impegnati, e pertanto ostacola
la nomina dei sostituti dei docenti assenti; tale sofferenza, riduce l'acquisto
di materiale didattico, così come dei prodotti di igiene e pulizia dei locali.
Ciò rischia di compromettere sia il regolare svolgimento delle attività
didattiche, impedendo, di fatto, la realizzazione del dettato costituzionale,
che garantisce l'esercizio del diritto allo studio, sia l'immagine della scuola
di fronte alle famiglie ed all'opinione pubblica». «In questo contesto -
aggiunge Grana - ai genitori che iscrivono i loro figli per la prima volta alla
scuola, dico che il Comune di San Miniato si impegna a garantire quanto ha
garantito in questi anni, ma non può farsi carico di sostituire lo Stato se lo
Stato taglia le risorse alla scuola. In altre parole, il Comune è in grado di
mantenere, seppur con sacrifici, gli attuali servizi di mensa e di trasporto
scolastico nonché alcuni interventi e progetti finalizzati al contrasto della
dispersione scolastica. Ma se a causa della riforma Gelmini
i nostri istituti scolastici non potranno garantire il personale, i ragazzi
delle classi prime delle primarie non avranno la possibilità di avvalersi del
tempo pieno». «Speriamo che non sia così - conclude Grana -. Noi faremo di
tutto per garantire il massimo dei servizi, ma in questo momento non possiamo
dire di più. Sono in corso le iscrizioni e in base al loro numero e alle
esigenze espresse dalle famiglie le scuole chiederanno il personale necessario.
Se queste richieste non saranno esaudite dovremo comportarci di conseguenza. Il
Comune crede nel valore della formazione e, come ha fatto in questi anni,
continuerà a lavorare insieme alle istituzioni scolastiche, ognuno per le
proprie competenze, perché l'istruzione e l'educazione siano lo strumento per
un'effettiva crescita di tutta la comunità».
( da "Tirreno, Il" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Interessante
iniziativa all'Itc con gli studenti al lavoro sul mercato azionario virtuale I
migliori agenti di borsa? Al Marchi PESCIA. "Conoscere la dinamica degli
investimenti di denaro da cui trarre i maggiori benefici": se ne è parlato
in una conferenza stampa tenuta all'istituto tecnico commerciale
"Marchi" per presentare un'iniziativa della Cassa di Risparmio di
Pistoia e Pescia rivolta agli studenti degli istituti tecnici e professionali
della provincia. Si tratta di un progetto per consentire agli studenti più
meritevoli di ogni scuola di sperimentare la gestione del portafoglio virtuale
di titoli azionari selezionati, in modo da acquisire competenza in materia di
compravendita di titoli. Due le classi del Marchi che sono state scelte per
questa iniziativa: questa sorta di investimento: la 5ª C e la 5ª B. Alla
sezione C, guidata dalla professoressa Oria Mechelli e della quale facevano
parte gli studenti Federico Stiavelli, Mattia Pallini, Stefano Mechi e Marco
Bassi l'istituto di credito pistoiese aveva affidato un budget di 50mila euro
con lo scopo di incrementare il capitale attraverso titoli preselezionati.
«Quella della borsa è un'esperienza - hanno spiegato i giovani - che potrà
esserci utile nel corso della vita, imparando i segreti e le tecniche di lavoro
di questo settore economico. Come in tutti i campi in cui si opera ci vuole
anche molta fortuna, oltre a cercare una visione e una linea di investimento».
Alla fine gli studenti sono arrivati primi in provincia grazie a un incremento
sui titoli acquistati di 10mila euro (virtuali) nel giro di 2 mesi. L'altra
classe, la 5ª B, guidato da Davide Sambuchi e formato da Julia Spinetti, Giada
Bertini e Sara Simoni è giunta 3ª riuscendo a guadagnare 5mila euro, oltre a
conservare interamente il capitale investito. Con una punta di orgoglio la
preside Ilaria Baroni non ha mancato di sottolineare l'ottimo comportamento
delle due formazioni del Marchi: «Un 1º e un 3º posto rappresentano un ottimo
comportamento da parte degli studenti, a dimostrare la bontà del piano di
studi». Gli insegnanti hanno sottolineato invece la necessità di una
valorizzazione dell'istruzione tecnica: «Come ha evidenziato
il ministro Gelmini in Italia perdura uno spazio di occupazione da colmare: a fronte
di 200mila richieste di diplomati tecnici da parte delle imprese la scuola al
momento può fornirne solo 135 mila. Per quanto riguarda le richieste di giovani
diplomati, al Marchi ne arrivao per i ragionieri dalle 30 alle 50.
Infine la caccia al "perito": in Italia le scuole superiori tecniche
e professionali sono 1.800, con 870mila studenti, ma le aziende chiedono sempre
un numero maggiore di periti, anche se la scuola non ne crea abbastanza. La
Ferrari, per fare un esempio, già segue i ragazzi tra i banchi di scuola».
Omarò Buralli
( da "Tirreno, Il" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 4 - Pistoia
Qui si può scegliere tra tre indirizzi diversi PISTOIA. «Bisogna aspettare le
direttive ministeriali prima di capire se ci saranno delle novità e comunque
non sarà prima dell'anno scolastico 2010-2011» dicono all''Istituto
professionale per il commercio Luigi Einaudi, sede principale in viale
Pacinotti. Superati i tempi della "ragioneria", il preside Giovanni
Marruchi presenta la sua scuola che anche quest'anno propone a chi esce dalla terza
media tre indirizzi di studio: l'indirizzo aziendale, quello turistico e
l'indirizzo sociale. Ragazzi di terza media e genitori possono visitare la
scuola e chiedere informazioni, prima delle preiscrizioni che scadono il 28
febbraio. Quindi il preside aggiunge: «L'istituto è in una costante crescita,
ora abbiamo quasi 700 studenti che sono divisi su due sedi attigue». Le
strutture? «Per il momento sono adeguate, anche se l'istituto aspetta altri
finanziamenti e intanto abbiamo programmato l'installazione di un ascensore»
dice. L'Istituto Einaudi era stato al centro di un boom di iscrizioni l'anno
passato quando la corsa alle prime classi nelle scuole superiori pistoiesi
offriva una situazione ribaltata rispetto alla tendenza degli anni precedenti. Finita la prospettiva di liceizzazione dell'ex ministro Moratti
si aspetta ora la legge del ministro Gelmini che
cambierà molti aspetti delle scuole superiori, soprattutto per quel che
riguarda gli istituti tecnici. Ma per adesso c'è ancora parecchia incertezza.
( da "Tirreno, Il" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 4 - Pistoia Niente
gite scolastiche, bloccata l'adozione di nuovi testi
Protesta di docenti e personale Ata all'Istituto Fermi contro la riforma Gelmini PISTOIA. Niente gite scolastiche, anzi, come tengono a precisare
i docenti, «niente viaggi di istruzione» e sospensione dell'adozione di nuovi
libri di testo. Così protesta all'Istituto tecnico per geometri Fermi il
personale docente e Ata contro la riforma Gelmini. Le
ragioni del malcontento sono state espresse nell' assemblea sindacale del
personale docente e Ata dove si è fatto presente «il disagio nelle condizioni
di lavoro per le modifiche del rapporto di lavoro sempre più affidato a
interventi unilaterali e sostenuto da una ingiusta campagna di
"criminalizzazione" del dipendente pubblico ritenuto indiscriminatamente
"fannullone"». Questi lavoratori si sentono «penalizzati anche in un
momento delicato come la malattia attraverso strumenti vessatori». Contestano
«il tentativo di dequalificazione della professionalità del docente dovuto alla
scarsa considerazione del suo ruolo professionale che va a penalizzare la sua
funzione didattica ed educativa nel contesto scolastico e sociale». E ancora:
«La totale assenza di un reale confronto con le forze sociali e con il mondo
della scuola destinatario dei provvedimenti varati dal ministro». A loro avviso
«il futuro della scuola dovrebbe essere deciso in modo partecipato». No anche
alla riduzione delle ore di lezione e all'accorpamento di alcune materie: «Si
andrà a limitare fortemente la preparazione scolastica e la futura professionalità
degli studenti».
( da "Sole 24 Ore, Il" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-02-12 - pag: 12 autore: Cattiva
condotta Gli insegnanti hanno considerato positivamente l'attenzione
che il ministro Gelmini ha prestato alla condotta degli studenti. La legislazione
vigente prevede per la condotta una gamma di voti che di fatto va dal 5 al 10.
Teoricamente anche altre insufficienze sono possibili, ma va da sé che se al 5
viene collegata la punizione massima per la condotta peggiore, non ha alcun
senso ricorrere al 4 al 3 o a quant'altro. E così i lavativi e gli
svogliati vedranno lievitare la loro media, sia pure in presenza di una cattiva
condotta... Serafina Gnech Gruppo Professione insegnante V alutare la buona
condotta: un principio apparentemente semplice e di buon senso (e quindi, in
Italia, di portata rivoluzionaria) mi pare si stia intorcinando nella consueta
babele di interpretazioni e rimandi tra decreti e regolamenti. Col rischio,
sottolinea l'insegnante lettrice, che tutto resti come prima, nonostante le
buoneintenzioni e le bellicose dichiarazioni. Sarebbe la peggiore lezione di educazione
civica che gli studenti italiani potrebbero ricevere. Il ministro Gelmini ha promesso chiarimenti e correzioni: speriamo che
siano definitivi e tempestivi, soprattutto per non mortificare gli insegnanti
(e credo che siano tantissimi) pronti ad assumersi le proprie responsabilità. •
L'esempio contadino Il libro della sociologa Perez-Vitoria Silva «Il ritorno
dei contadini», il documentario «Terramadre» di Ermanno Olmi (di cui ho anche
letto l'articolo-messaggio sul Sole 24 Ore Domenica dell'8febbraio), il
manifesto di Sergio Cabras sul bisogno di una scelta di vita di tipo
neo-contadino: sono lavori di denuncia, ma anche di riflessione e di proposta
alternativa di un modo di vivere, che serviranno a scuotere profondamente
l'uomo dioggi, compresso e avvilito, ancora in forma rimediabile, da un modello
esistenziale in fortissima crisi. Sono ampiamente convinto che i contadini
siano la categoria umana che meglio d'ognuno preserva la natura, e quindi il
pianeta. Non solo, sono i soli a rappresentare nella storia e nell'attualità un
modello di vita più a misura d'uomo, che non è retrogrado né una moda per
ricchi industriali pentiti o per intellettuali fondamentalisti e naturalisti, o
altro. è una scelta essenziale per l'uomo di oggi, la sola che possa rispondere
alle esigenze primarie, anche spirituali dell'uomo, che né il liberismo
economico, né il capitalismo selvaggio, né il comunismo hanno saputo e/o voluto
interpretare. Domenico Giordano Taurianova (RC) Marche da bollo Provate a
chiedere un certificato universitario per qualsiasi uso: per averlo ho dovuto
portare una marca da bollo di 14,32 euro, e tra l'altro sul certificato c'è
scritto che non ha valore bollato. Alla richiesta di spiegazioni mi hanno detto
che è un ordine del ministero. Lettera firmata Senza giustizia Il dibattito
sulla giustizia è viziato da interessi di parte e posizioni ideologiche che
orientano l'attenzione su presunte questioni di principio mentre trascuranoi
fatti. I fondi relativi alla Giustizia in Italia sono pari, in qualche caso
superiori agli altri Paesi europei. La magistratura italiana risulta però la
meno produttiva in Europa. Roberto Benedetti email Politica e denaro Qui è la
politica sporca che regna. Ho una convinzione: oggi, con il vil denaro tutto si
compra, tranne le persone che hanno in sé "dignità". E, tra i
politici di oggi, ve ne sono poche di persone vere. Povera Italia! Poveri noi!
Carlo Rossi Albignasego (PD)
( da "Corriere della Sera" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-02-12 num: - pag: 25 categoria:
REDAZIONALE Bologna Tensione alla Longhena. La preside: in arrivo provvedimenti
Protesta anti Gelmini «Dieci politico» in pagella Il voto più alto in tutte
le materie. Il ministro: disorientano I docenti volevano adottare i giudizi nel
primo quadrimestre. Con l'obbligo dei voti è scattata la provocazione DAL
NOSTRO INVIATO BOLOGNA — Dieci in tutte le materie, e vai. Da italiano a
matematica, passando per ginnastica e religione. Bambini superdotati? No,
maestre super-arrabbiate. Contro il ministro Gelmini e
la sua riforma che introduce il voto in decimi al
posto dei giudizi. E allora, per protesta, ecco sbucare da una delle scuole
elementari storiche di Bologna, la «Longhena», fucina nei mesi scorsi delle
contestazioni contro la riforma, la «pagella
sessantottina ». Sì, il ritorno al voto politico. A
differenza però degli anni ruggenti, quando ci si accontentava del «6», ora si
vola alto:
( da "Tirreno, Il" del 12-02-2009)
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Pagina 7 - Livorno L'Onda
torna in piazza Striscione anti-Chiesa LIVORNO. C'era di nuovo un'onda (ma con
la "O" maiuscola) a imperversare ieri mattina per le vie del centro.
Niente bombe d'acqua: ma l'Onda degli studenti delle superiori che è tornata a
farsi sentire dopo qualche settimana di silenzio. Un corteo di 3-400 ragazzi
(con studenti da tutti e 9 gli istituti superiori e 40 liceali arrivati da
Firenze) è partito alle 9.30 da piazza Cavour. Poi il consueto tour per via
Grande, piazza della Repubblica, fino all'epilogo davanti
alla sede dell'Usp (ex-provveditorato) di via Chiarini. Lì gli studenti, dopo
qualche scaramuccia risoltasi poi positivamente con la dirigente dell'Usp Elisa
Nicosia Amato, sono riusciti a faxare un documento di protesta all'Ufficio
scolastico regionale. Raccogliendo le voci del popolo della piazza tre dati
balzano agli occhi. Uno: che non si vedeva un corteo studentesco in città nel
mese di febbraio erano anni ("per lo meno una quindicina" dicono gli
studenti). Due: la lotta alla Gelmini ha dato il via
alla rinascita dei collettivi studenteschi in quasi tutti gli istituti
superiori (solo Geometri e Vespucci mancano ancora all'appello). Tre: la lotta
degli studenti del Coordinamento studentesco si è ormai saldata con quella dei
sindacati di base e dei movimenti antagonisti (ieri in piazza c'erano anche
Unicobas, Cobas, Sdl, Mal, Cp 1921 e il Comitato per la difesa della scuola pubblica). Un movimento dunque, rivendica Giacomo
Sini tra i leader del Coordinamento con sede al Godzilla, "che ormai si è
radicato e strutturato in città in modo importante". Su facebook il loro
gruppo conta qualcosa come 775 aderenti: «Il movimento non si è fermato, anzi
in questi mesi abbiamo lavorato sodo - dice Sini - l'Onda continua a
travolgere. Nelle scuole i collettivi fanno da tempo controinformazione:
abbiamo aperto un tavolo di discussione sulla legge Aprea. Pensiamo che sia
abbastanza grave che nel 2008 si riparli di un sindacato unico e di una
soppressione delle rappresentanze sindacali in ogni scuola».
Il segretario Unicobas Galatolo, anche lui al corteo, spiega la sua adesione:
«Una cosa va detta. Rispetto alle generazioni precedenti, questi ragazzi
dimostrano più coscienza e voglia di lottare per i loro diritti. Sanno che li
aspetta un mondo di precariato e zero garanzie. Il movimento non può essere
sottovalutato, o peggio, snobbato». Striscione anti-Chiesa. A margine del
corteo, alcuni studenti hanno appeso uno striscione alle colonne del sagrato
del duomo: "Non occupatevi delle nostre vite". Poco distante, tra due
pali, è stato poi confezionato un altro striscione: "Che la crisi la
paghino anche i preti". Un attacco alla chiesa: gli studenti un po' confusamente ci infilano dentro il caso Englaro: «è una risposta
alle vicende incredibili delle ultime ore» dicono. Ma anche l'idea di una
Chiesa super-tutelata dallo Stato finisce sotto il fuoco delle critiche: «La scuola pubblica non ha soldi e il Governo che fa? Basta che la Chiesa dica
"pè" e tirano subito fuori i soldi per le scuole cattoliche».
( da "Stampaweb, La" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
ROMA Cambierà il
sistema di reclutamento degli insegnanti (con l?auspicabile scomparsa del
precariato) e per i docenti, come per gli altri professionisti, saranno
introdotte progressioni di carriera in ragione dell?impegno, opportunamente
valutato. Il ministro dell?Istruzione Mariastella Gelmini ha parlato ieri sera nella sede romana della casa editrice
Laterza, nel corso della presentazione del Rapporto sulla scuola realizzato
dalla Fondazione Giovanni Agnelli, e pubblicato dalla prestigiosa casa
editrice. «Il precariato - ha detto il ministro - è diventato una piaga
sociale, che impone un nuovo sistema di reclutamento nella scuola,
secondo un sistema che valorizzi l?autonomia, che dia, in definitiva ai
presidi, la possibilità di scegliere tra gli insegnanti che hanno i requisiti».
Poi - ha aggiunto - non è necessario che questo avvenga con un provvedimento
ministeriale, perché esiste già in Parlamento un ventaglio di proposte in
questo senso, che stanno confluendo su un ddl comune. Il ministro si è rivolto
a Valentina Aprea, presidente della commissione Istruzione della Camera
(presente in sala), che sta portando a termine un ddl sul reclutamento dei
docenti, il cui senso è quello indicato dal ministro: un sistema di
abilitazioni nazionali, che consentano ai docenti di accedere a concorsi su
base regionale e, infine, ai presidi e ai docenti (vincitori di concorso) di
scegliersi a vicenda. Gli insegnanti così assunti inizierebbero un percorso di
carriera, già ipotizzato in tre stop da Valentina Aprea, ma in corso di
definizione. «Perché non è possibile che si faccia carriera solo per anzianità
- ha detto il ministro -. Fare carriera è un atto di giustizia e bisogna poter
premiare chi si impegna nella scuola». Tutto questo è stato musica per le
orecchie dei vertici della Fondazione Agnelli - il presidente Maria Sole
Agnelli Teodorani Fabbri, il vicepresidente John Elkann, il direttore Andrea
Gavosto - in quanto le istanze suggerite dal ministro coincidono con le
proposte del rapporto: abolire le graduatorie (sono più di 8 mila), creare un
albo degli insegnanti, creare una progressione di carriera e di incentivi,
differenziare le retribuzioni su base meritocratica e di impegno. L?importante
è che questo avvenga senza rimettere in moto un ennesimo processo di riforma
palingenetica, ha auspicato il presidente del Censis Giuseppe De Rita: «La
scuola ha bisogno di tranquillità - ha detto - non dell?ennesima riforma».
( da "Stampaweb, La" del 12-02-2009)
Argomenti: Scuola
C?è una scuola
elementare dov?è tornato il voto politico in segno di protesta, contro la
riforma Gelmini. Ovviamente, nulla a che vedere con
l?atmosfera ribollente del ?68 universitario (il 18 politico sui libretti dopo
un esame farsa). Qui, gli insegnanti hanno dato un bel
( da "Stampa, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
All'Ana Eletto il
direttivo Mario Semino neo presidente Nuovo capogruppo degli alpini è Mario
Semino. Nel direttivo Paolo Bettinz1oli, Claudio Bisiani,
Luigi Cavriani, Giuliano Ghiglione, Angelo Grosso, Giancarlo Grosso, Stefano
Mariani, Roberto Pellati, Gelmino Remersaro, Italo Semino, Fabrizio Silvano,
Eugenio Spigno e Modesto Zancanaro e Arturo Pedrolli.
( da "Stampa, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
ISTITUTI BURLANDO
REPLICA ALL'UFFICIO REGIONALE Scambio di accuse sulle dimensioni del piano
scolastico Chi ha sbagliato, la Regione o l'Ufficio regionale scolastico? Il
rimpallo di responsabilità continua (scivolando verso un più salomonico
«concorso di colpe») ma certamente nel piano di riordino e dimensionamento
scolastico qualcosa da rivedere esiste, non tanto per le polemiche nate in
proposito (sarebbero sorte comunque) quanto piuttosto per il caos che ha generato,
soprattutto a Genova. «Nessun errore da parte della Regione ma semmai della
Direzione regionale dell'Istruzione che ha emanato un decreto amministrativo
non sulla base della delibera approvata dal Consiglio regionale ma su un testo
non ufficiale e non rivisto», ha ribadito ieri il presidente Burlando, mentre
il suo vice, nonché assessore alla Scuola Massimiliano Costa, ha chiamato in
causa le province, ricordando che il ruolo della Regione è stato essenzialmente
quello del notaio. «Se occorre sdoppiare o accorpare gli istituti non tocca a
noi deciderlo, ma alla Provincia - ha sottolineato -. Noi dobbiamo solo
controllare che ciò avvenga in maniera conferme alle regole». Chiarimenti e
sottolineature che però il direttore regionale scolastico non ha accolto:
nessuna intenzione di aprire una nuova polemica (non è certo nello stile del
direttore Attilio Massara), ma qualche distinguo lo ha fatto. «La delibera
della Regione e sulla quale abbiamo lavorato non era quella finale, ci sono
stati in seguito ulteriori aggiustamenti», ha precisato Massara, aggiungendo
che, su alcuni aspetti specifici, erano contenute anche alcune inesattezze. Al
di là di tutto, però, da ambo le parti c'è la volontà di arrivare a una
soluzione che metta tutti d'accordo, come ha fatto notare Paola Repetto
segretario generale regionale della Cgil Saperi (Scuola e Università), «ma è
anche vero che in questi ultimi anni le iscrizioni ai licei si sono decisamente
gonfiate a causa dell'incertezza che gravava sul futuro degli istituti tecnici
e professionali», ha aggiunto. Una situazione in netto contrasto con le
esigenze del mercato. «Qui la riforma Gelmini non c'entra nulla - ha ricordato ancora la Repetto - visto che
già adesso il massimo di studenti che può contenere un istituto, comprese le
succursali, è di 900 unità, con una tolleranza che può arrivare fino a 1.100.
Il dimensionamento in questo caso non significa riduzione, ma mettere le scuole
nelle condizioni ottimali di operare». \
( da "Trentino" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Prodotto
dall'associazione Athena e sostenuto da Opera universitaria e ateneo, il primo
numero è stato stampato in 1200 copie «Daltrocanto», l'informazione fa cultura
A gennaio il debutto del trimestrale che vuol coinvolgere gli studenti JACOPO
TOMASI TRENTO. Si chiama «Daltrocanto» ed è il nuovo periodico a disposizione
degli studenti dell'Università di Trento. Il primo numero, stampato in 1.200
copie, è uscito a gennaio ed è realizzato dall'associazione culturale
studentesca Athena con il contributo finanziario dell'Opera universitaria e
dell'ateneo trentino (circa 900 euro). Va ad aggiungersi ad altri due
periodici, «Universitando» e «Il cielo metropolitano». C'è anche «Studiare a
Trento», che rappresenta l'organo dell'Opera universitaria, ma è diventato poco
più che un «bollettino», dopo lo scoop sulle studentesse-prostitute che costò
il ridimensionamento del giornalino nel gennaio 2007. Adesso, quindi, arriva
«Daltrocanto». Un trimestrale gratuito che sarà distribuito «a mano» dai
componenti della redazione. Una decina di ragazzi di «buona volontà», che non
hanno in mente scoop o inchieste, ma l'umile e al contempo ambiziosa intenzione
di «fare cultura». Niccolò Valentini è il fondatore e vicepresidente
dell'associazione studentesca. Com'è nata l'idea di far nascere questo
periodico? Diciamo che non è una novità. Dal 2006 al 2008 abbiamo pubblicato il
bimestrale «Athena». Adesso, però, avevamo voglia di cambiare. Si è rinnovata
la redazione e abbiamo pensato di fare un giornale culturale che potesse
arrivare al numero più alto possibile di studenti. Come nasce un numero di
«Daltrocanto»? Nasce dal confronto tra tutti i componenti dell'associazione che
provengono da culture e formazioni diverse. Ora come ora stiamo sperimentando
il tema unico, e ognuno scrive in base al proprio bagaglio. Il primo numero era
sull'identità, il prossimo tratterà il nudo-corpo. Niente politica? Siamo apartitici
e aconfessionali. L'intento del giornale è quello di «fare cultura» anche
attraverso le esperienze, per offrire qualcosa a chi lo legge. Anche perché
alla fine di una triennale spesso si esce con poca cultura. «Fare cultura» non
è cosa facile. C'è un po' di disattenzione da parte dei giovani su certi temi?
Più che altro credo manchi la voglia di andare oltre il minimo indispensabile.
Anche noi avremmo bisogno di facce nuove in redazione, ma non è facile trovare
disponibilità tra le nuove generazioni. Generazioni «happy hour»... «Beh, in
effetti qualcuno piuttosto che spendere tempo per una riunione di redazione
preferisce andare a bere uno spritz, ma credo che il problema di base sia la
poca voglia di mettersi in gioco e di studiare, non solo per gli esami che devi
sostenere all'università. Avrete anche un occhio per la gestione dell'ateneo?
Non vogliamo invischiarci nella gestione politica ed economica del rettore,
anche se a novembre, durante la protesta studentesca,
avevamo scritto sia al presidente della Repubblica che al ministro Gelmini la nostra posizione, senza ottenere risposta. Dunque, niente
inchieste o scoop. L'ateneo può star tranquillo... «Non credo sia il nostro
compito. Non siamo un giornale scandalistico, ma culturale.
( da "Trentino" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
No ai voti,
"10" politico ai bambini Bologna, protesta anti-Gelmini in una elementare L'Ufficio scolastico annulla la delibera della
scuola ANNALISA D'APRILE ROMA. Dieci politico annullato, ispettori in arrivo e
sanzioni annunciate dal ministro dell'istruzione, Maria Stella Gelmini, che non ha preso bene la «bravata» delle maestre della scuola
elementare Longhena di Bologna. La protesta messa in atto contro il
ritorno del voto decimale in pagella deciso dal dicastero, potrebbe costare
cara alle sue artefici che nello scrutinio di febbraio hanno deciso per un bel
10 e lode a tutti gli alunni. «Strumentalizzazione dei bambini» e una scusa per
fare «politica a scuola», sono le immediate contestazioni fatte dal ministro
all'operato delle docenti. E i primi provvedimenti sono già entrati in azione.
Intanto, il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, Vincenzo Aiello, ha
annullato la delibera del collegio dei docenti dell'istituto bolognese relativa
alla valutazione. Mentre l'ufficio scolastico regionale invierà un ispettore
per appurare le irregolarità nell'assegnazione del 10. «La valutazione degli
studenti - ha spiegato il direttore generale Luigi Catalano - tanto più per i
primi anni di studio, è un processo serio, in cui sono coinvolti aspetti
importanti dell'apprendimento come la motivazione e la fiducia nelle proprie capacità.
Per questo ogni insegnante sa che si tratta di materia delicata, che coinvolge
gli studenti e le famiglie e non può in nessun modo essere condizionata da
considerazioni estranee al dialogo didattico. Alla scuola primaria Longhena
faremo le verifiche del caso con l'obiettivo di riportare tutta la situazione
al rispetto delle norme e del buon senso». Netta la condanna espressa dalla Gelmini: «Purtroppo parte del personale della scuola fa
politica. Chi svolge la funzione dirigente o docente è chiamato ad un ruolo
istituzionale, non a fare politica all'interno delle scuole». Il ministro ha
parlato di «sfruttamento dei bambini a fini politici» precisando che «i ragazzi
devono poter andare a scuola sereni» e non essere coinvolti in scontri
ideologici. Auspicando che «i dirigenti di questa scuola prendano provvedimenti
e sanzioni contro i responsabili», la Gelmini rimanda
al mittente il motivo della contestazione perché «siamo allineati con l'Europa,
dove il voto è considerato un elemento di valutazione più preciso». Reazioni
contrastanti nelle forze politiche. «I maestri che strumentalizzano i bambini
per fini politici sono cattivi maestri e la scuola italiana non ne ha proprio
bisogno», è la dichiarazione del leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. Opinione
condivisa anche dal sindaco di Bologna, Sergio Cofferati che, sebbene non
concordi con la riforma scolastica della Gelmini,
disapprova l'iniziativa delle maestre bollandola come «profondamente sbagliata,
addirittura controproducente» perché coinvolge direttamente «soggetti
inconsapevoli». Sdegnato invece, per le «vergognose minacce rivolte dal
ministro dell'Istruzione contro maestre e dirigenti scolastici bolognesi», il
segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero. E per sabato l'assemblea di
genitori e insegnanti delle scuole di Bologna e provincia ha indetto una
manifestazione, dalle 15 nella centrale Piazza del Nettuno, in segno di
solidarietà con le insegnanti della Longhena.
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 9 - Economia
La Cgil sciopera contro il governo Oggi tre cortei a Roma. Brunetta: allora rinuncino
agli aumenti LUISA GRION ROMA - La «macchina» è quella delle grandi occasioni:
mille pullman, sedici treni speciali in partenza per Roma da tutta Italia, tre
piazze dalle quali partiranno altrettanti cortei (piazza della Repubblica,
stazione Tiburtina, piazzale dei Partigiani). Oggi statali e metalmeccanici
della Cgil protestano contro la politica economica del governo e la riforma dei
contratti attraverso uno sciopero generale di otto ore e una manifestazione
nazionale che si concluderà in piazza San Giovanni, dove parleranno Gianni
Rinaldini (leader delle tute blu della Fiom), Carlo Podda (Funzione pubblica) e
Guglielmo Epifani. E´ uno sciopero che la Cgil fa da sola (Cisl e Uil hanno
firmato la riforma) per reagire «all´arroganza dell´esecutivo» e al varo di uno
schema contrattuale che, a detta del sindacato, penalizzerà i redditi. Sulla
stessa piazza, quindi, s´incroceranno le proteste dei metalmeccanici sotto
schiaffo per la crisi e l´onda montante di licenziamenti e cassa integrazione,
e quella degli statali che contestano le scelte del ministro Brunetta.
Motivazioni che hanno fatto discutere l´intera opposizione creando una frattura
fra chi, all´interno del Pd ha apertamente appoggiato lo sciopero (D´Alema,
Bersani, Bindi, Damiano e un centinaio di parlamentari firmatari di un
documento ad hoc) e chi invece poco concorda con la posizione sui contratti e
l´esigenza di un corteo separato (Letta, Rutelli, ma anche tutta l´ala
d´origine cislina). Una frattura che Veltroni ha cercato in qualche modo di
ricomporre dopo che lo stesso Epifani lo aveva criticato per le sue ambiguità
sui temi: il leader del Pd, infatti, nei giorni scorsi, ha precisato di
sentirsi vicino ai manifestanti, invitandoli però ad una mobilitazione unitaria
assieme alle aziende contro la debolezza del piano anti-crisi varato dal
governo. Ma a Podda e Rinaldini la premessa non è bastata. «Quando c´è uno
sciopero o si entra oppure si esce, mentre non è possibile che si entri e si
esca» hanno risposto chiedendo una posizione netta. Lo sciopero di oggi - che
s´incrocia con la manifestazione nazionale degli Unicobs
della scuola contro la Gelmini - mette anche il dito sulla piaga della frattura sindacale. Cisl
e Uil contestano - tra l´altro - i risultati del referendum sulla riforma promosso
fra gli statali. La consultazione, che ha coinvolto il 47 per cento dei
lavoratori interessati, secondo la Cgil è stata vinta alla stragrande dal «no».
Per la Cisl il voto si è invece risolto in un «flop». Scontri, come prevedibile
anche fra la stessa Cgil e il ministro Brunetta. «Contro chi scioperano?
Rinunciassero allora agli aumenti» ha detto il responsabile della Funzione
Pubblica. «In vent´anni che faccio questo mestiere, mai sentito un ministro
palare in modo così irresponsabile. Non sa perché scioperiamo? Venga in piazza
lo capirà» risponde Podda.
( da "Tirreno, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 2 - Cecina Un
carnevale dimezzato Niente carri sul corso ma il 21 ci sarà la festa
DONORATICO. Si infittiscono le polemiche intorno al Carnevale di Donoratico.
Insomma, questo carnevale s'ha da fare oppure no? La rassicurazione finale
arriva dal presidente del Comitato turistico di Donoratico Andrea Fatighenti.
«Il carnevale si farà sabato 21 febbraio. Un unico appuntamento con
"sfilata a terra" diciamo. Sì non ci saranno i carri». Vari problemi
affrontati tra cui la mancanza di adeguato locale, le sovvenzioni pubbliche e
le promesse, mai mantenute, da parte dell'amministrazione comunale.» Le
responsabilità - precisa Fatighenti - sono un po' di tutti. Non ci sono nè
vincitori nè vinti. La verità è che avremmo potuto fare i carri anche
quest'anno, ne parliamo da ottobre, ma nessuno se la sentiva. Io avevo
addirittura proposto di comprarlo il capannone perché prenderlo in affitto
costava troppo. Ma a quel punto sono sorte ulteriori complicazioni. Volevamo
fare due carnevali quello estivo e quello invernale, ma non andava bene neppure
questo. Comprare un capannone per utilizzarlo solo sei mesi all'anno mi
sembrava eccessivo. Per di più nessuno voleva firmare il mutuo con me. Mi sono
trovato solo. Come quando ho firmato per l'affitto garantendo al proprietario
che non ci sarebbero stati danneggiamenti. Bisognava ripartire sempre da capo.
Morale della favola? Ulteriori spese, parecchie spese. I materiali per il
carnevale sono molto cari». Il comitato si era anche mosso per organizzare i festeggiamenti
con le istituzioni scolastiche e dar così vita ad un vero e proprio carnevale
per i bambini. «Ma anche lì - continua Fatighenti - con la
riforma Gelmini, decisero di bloccare tutte le attività extrascolastiche. Una
delusione per tutti». «In conclusione la nostra associazione si prefigge di
organizzare eventi per la gente, è apolitica e non ha fini di lucro. Questa
premessa perché ci ha dato un po' fastidio l'intervento della Sinistra per
Castagneto sulla stampa. Noi non ci siamo mai rivolti a loro mi sembra
che la situazione sia stata strumentalizzata». Quindi l'appuntamento è per il
( da "Tirreno, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
L'assessore Buonriposi:
non ci sono veti di alcun genere da Roma, me lo ha
garantito il ministro Gelmini Il Boccherini sarà statalizzato L'istituto musicale non sarà
accorpato con altre scuole toscane Non mi risulta affatto un no secco alle
nostre proposte come invece sostiene l'ex sottosegretario Andrea Marcucci
LUCCA. Non ci sono veti da Roma alla statalizzazione dell'istituto musicale
Boccherini. E anzi ci sarebbero garanzie dal ministero della pubblica
istruzione che l'istituto, il più antico della Toscana, non verrà accorpato ad
altre scuole, magari di Firenze o Livorno. Così Donatella Buonriposi, assessore
alla pubblica istruzione, replica sia al direttore del Boccherini, Renzo Cresti
che all'ex sottosegretario alla cultura, Andrea Marcucci. A creare preoccupazione
nel Boccherini è il fatto che quest'anno sia stato tagliato il budget di
120mila euro, una somma enorma per la scuola. Ma per Donatella Buonriposi il
futuro è meno nero di quanto non lo descrivano Cresti e il senatore Marcucci.
«All'inizio di dicembre - esordisce l'assessore - ho partecipato, unico
assessore in Italia, a un incontro che si è tenuto a Roma fra tutti gli
istituti musicali e parificati. L'incontro era programmato al ministero
dell'Università e della ricerca per fare il punto sulla situazione (dopo i
tagli sulla cultura operati dal Governo, ndr). Con me c'erano il presidente del
consiglio di amministrazione del Boccherini, Giuseppe Ciri e il professor
Cresti che hanno potuto constatare come le problematiche del Boccherini siano
quelle di tutti gli istituti musicali italiani». Dall'incontro - evidenzia
Donatella Buonriposi - è uscito un documento a tutela degli istituti musicali
che è stato presentato al ministro della pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini. «In realtà - precisa l'assessore Buonriposi - io ho
fatto anche di più. Ho parlato personalmente con il ministro e le ho fatto
presente l'intenzione del Comune di statalizzare il Boccherini. Da parte sua il
ministro si è dichiarato disponibile e favorevole a dare una valutazione a
questa proposta. Per cui non mi risulta affatto che dal ministero sia stato
espresso un no secco alla statalizzazione del Boccherini, al contrario di
quanto sostiene il senatore Marcucci. Infatti, con me il ministro si è
impegnato a prendere in seria considerazione la situazione e la richiesta del
Boccherini». Che - stando all'assessore Buonriposi - non corre affatto il
rischio di accorpamenti con altri istituti musicali. «Questa - insiste
Buonriposi - è una possibilità che mi sento di escludere assolutamente. Lo dico
anche a Cresti, proprio in virtù dei contatti avuti con il ministro, con il
quale mi dovrò incontrare di nuovo». Allo stesso modo, l'assessore alla
pubblica istruzione assicura che a breve giro di posta il Boccherini non dovrà
neppure più preoccuparsi delle condizioni «precarie» della palestra. Secondo
Cresti, infatti, «l'aula, praticamente la più grande ed una delle migliori ed
attrezzate del Boccherini, da circa due anni è praticamente inagibile, in
seguito alla rovinosa caduta di molti calcinacci dal soffitto. E le tre classi
che la utilizzavano (per le lezioni di organo, percussioni e arte scenica) sono
costrette a sopportare disagi derivanti dai continui spostamenti in altre
aule». I contributi per sistemare in modo definitivo questa classe sarebbero,
comunque, in arrivo. «Non appena avremo definito il bilancio preventivo del
2009 - conclude l'assessore Buonriposi - verranno stanziati i fondi per
ultimare il recupero della palestra dove, però, sono già stati effettuati
interventi. Inoltre il Comune non ha mai abbandonato il Boccherini: abbiamo,
infatti, già stanziato 200mila euro anche per gli stipendi del personale».
( da "Unita, L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Ispettori
alla scuola 10 e lode Pugno duro della Gelmini È stato un
( da "Unita, L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Elementari, boom d'iscritti
al tempo pieno. La Gelmini ora è
informata... È stato raggiunto quasi l'80% di richieste di tempo pieno a 40 ore
e tempo lungo di 30 ore per i bambini che verranno iscritti alla prima classe
elementare. Ciò grazie al tam tam messo in atto, scuola per scuola, da
insegnanti e genitori per informare sulle modalità di iscrizione alle
elementari per l'anno scolastico 2009-2010. E ancora mancano più di due
settimane al termine per le iscrizioni, fissato per il 28 febbraio. «Abbiamo
portato avanti una battaglia serrata in tutte le scuole della città» spiega
Paola De Meo, portavoce del Coordinamento cittadino genitori-insegnanti «Non
Rubateci il Futuro», che ha promosso la campagna d'informazione. «L'opzione
delle 24 ore, introdotta dalla riforma Gelmini, ha
avuto uno scarsissimo successo - aggiunge - il Ministro dell'Istruzione sarà
costretto a prendere atto della volontà delle famiglie». Alla Cesare Battisti a
Garbatella, però, già si pensa a come fronteggiare la grande quantità di
richieste di tempo pieno, se l'organico non sarà sufficiente: «In questa scuola
sono arrivate 140 richieste di tempo pieno, 25 di tempo lungo, e una sola di 24
ore - spiega il direttore scolastico Marco Olivieri -. Se i tagli saranno
confermati, saremo costretti a ridimensionare l'orario del tempo pieno per
tutte le classi a 37 ore». Ma la campagna d'informazione non si ferma qui. Fino
al 28 febbraio proseguiranno in tutte le scuole assemblee, convegni, dibattiti
e iniziative a staffetta, aperte ai genitori. E per domani è stata organizzata
dal Coordinamento una grande manifestazione, «Amo e difendo la mia scuola», che
sarà, come sempre, anche una festa con il concerto degli Assalti Frontali e
spettacoli di intrattenimento di artisti di strada e giocolieri, che si
esibiranno nel cortile della scuola Iqbal Masih al Casilino. Nel corso della
mattinata saranno «presi d'assalto» alcuni mercati rionali e centri
commerciali, come Cinecittà 2 e Auchan di via Tiburtina e di via Collatina, da
furgoncini e macchine, da cui sarà distribuito del materiale informativo. Per
tutti, infine, l'appuntamento sarà all'Iqbal Masih alle 12 per la grande festa.
MICHELA BEVERE
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina III - Bologna
Il racconto I genitori "Siamo pronti a incatenarci" ALESSANDRO CORI
Le Longhena non sono solo una scuola, ma un vero e proprio fortino, almeno all´apparenza,
inespugnabile. Un ultimo baluardo che non vuole cedere alla
riforma Gelmini e se la protesta in città contro il ministro negli ultimi tempi
sembrava scemare, insegnanti e genitori di questo istituto abbarbicato sui
colli, uniti più che mai, vanno avanti per la loro strada per difendere la
scuola pubblica e il futuro dei loro figli. «Guai a chi ci tocca le
nostre maestre» dice una mamma seduta sulle panche di legno, davanti
all´ingresso della scuola. «Gli ispettori della Gelmini?
Li aspettiamo e se qualcuno prenderà provvedimenti contro gli insegnanti siamo
anche pronte ad incatenarci. Il ministro? venga pure lei. Così finalmente
potremmo spiegarle come devono essere educati i bambini. Questo dieci è solo un
segnale per tenere alta l´attenzione su un problema reale. Noi con le maestre
parliamo tutti i giorni e i giudizi sui nostri figli li conosciamo bene». Oggi,
alle Longhena sembra un giorno normale se non fosse per i giornalisti che si
aggirano in zona. I pullman vanno e vengono per portare a casa i piccoli alunni
e i vigili presidiano i cancelli, ma giurano di esserci tutti i giorni. Del
caso delle maestre che «resistono» alla Gelmini ormai
si parla in tutta Italia ma per i genitori che arrivano fin quassù a ritirare
le "famigerate" pagelle «politiche», la protesta è iniziata già mesi
fa. Per gli insegnanti invece, va avanti da anni. Dai tempi della Moratti, nel
2004. «E sabato - dice un papà - saremo di nuovo in piazza». SEGUE A PAGINA III
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina III - Bologna
Ispezione alle elementari che hanno deciso di dare
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina III - Bologna
LA LINEA DEL BOH Ieri il Pd si è cimentato nella difficile
operazione di far quadrare il cerchio: sul caso delle Longhena chi ha ragione e
chi torto? Compito di un partito, di solito, è interpretare il sentimento degli
elettori. Sul caso del "10 politico" dunque chi ha ragione e chi
torto? Semplice, hanno tutti torto: sia il ministro Gelmini, sia le
maestre. E chi ha ragione? Boh
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina IV - Bologna
Pagelle cancellate, scrutini da rifare Longhena, arrivano gli ispettori.
Docenti e genitori domani in piazza Longhena, arrivano gli ispettori. Docenti e
genitori domani in piazza ILARIA VENTURI ISPEZIONE lampo alle scuole Longhena.
E pagelle con il «dieci politico» annullate. I genitori le hanno appena
ritirate, ma già non valgono più. Saranno rifatti probabilmente anche gli
scrutini. La decisione è arrivata ieri quando Vincenzo Aiello, direttore
dell´ufficio scolastico provinciale, oltre a richiedere l´ispezione, poi
concessa dall´ufficio scolastico regionale su firma del vicedirettore Stefano
Versari, ha annullato la delibera del collegio dei docenti delle Longhena nella
parte relativa alla valutazione degli alunni. «Illegittima», la motivazione. Un
atto che ha come conseguenza automatica l´annullamento delle pagelle. «Vedremo
se rifare gli scrutini, certo è che sono atti amministrativi nulli. Se gli
alunni arrivano in queste condizioni alla fine della scuola per me è come se
non avessero fatto l´anno», dichiara senza mezzi termini la preside Ivana
Summa. «Le pagelle non sono valide, è una conseguenza automatica
dell´annullamento della delibera. Ma la competenza del procedimento è in capo
al dirigente scolastico. La pagella è un documento con una sua autorevolezza,
mettere qualcosa di falso è calpestare la legalità», aggiunge Aiello che,
infuriato, attacca: «Quello che hanno fatto i maestri è una cosa dissennata,
hanno avuto un comportamento da irresponsabili, si è perso il senso e il
rispetto delle istituzioni, mancano i fondamentali». Ma i docenti non sono
dello stesso avviso. « Non credo che le pagelle siano azzerabili» dice Marzia
Mascagni, responsabile scuola del Prc. Da Roma il centro destra chiede al
ministro di inviare i «suoi» ispettori. A Bologna intanto l´ispezione è partita
con un dirigente tecnico, Luciano Lelli, a cui ieri è stato affidato l´incarico
di verificare se dovranno scattare provvedimenti disciplinari nei confronti dei
maestri che rischiano, se saranno «puniti», dalla censura, alla sospensione,
alla riduzione dello stipendio. I genitori delle Longhena, con una lettera,
esprimono solidarietà agli insegnanti: «Il dieci a tutti non è stato un atto
politico, ma educativo». La tensione è alle stelle nel mondo della scuola.
Genitori e insegnanti del movimento a difesa della scuola pubblica e del tempo
pieno protesteranno domani (ore 15) in piazza Nettuno, in
occasione della partenza del camper per le iscrizioni anti - Gelmini. La protesta contro il voto in decimi si allarga ai genitori.
«Non firmerò la pagella di mio figlio e come rappresentanti nelle varie classi
abbiamo invitato i genitori a non farlo», spiega Maria Rosa Gheduzzi,
presidente del comitato genitori delle elementari Costa. «Non ritengo
che sia giusto tornare alla scuola autoritaria che abbiamo conosciuto noi da
piccoli, i bambini non vanno classificati, ma valorizzati per le loro capacità
e potenzialità. Chiediamo una scuola rigorosa, severa, come abbiamo, ma non
autoritaria». Anche in altre scuole come il Decimo circolo le famiglie si
stanno organizzando per questo atto di protesta. Un gesto simbolico, che non ha
conseguenze sui bambini (la pagella è comunque valida). Sui voti è caos. In
ogni istituto sono state adottate soluzioni diverse. Anche alle XXI Aprile i
docenti hanno ricevuto un ordine di servizio del preside dopo aver deliberato,
a maggioranza, la contrarietà ai voti. Il dirigente Stefano Mari ha proposto
una mediazione: «Non mettere i voti significa andare contro la legge,
metteteli, ma con accanto i giudizi». E così si è fatto in molte scuole. Alle
elementari di Crespellano e Bazzano è stata lasciata la facoltà, ai docenti che
non se la sentivano di «mortificare» un bambino con un cinque di mettere un sei
con un asterisco e la nota in positivo: «Ancora non ha raggiunto il massimo,
può migliorare, ha delle lacune». Queste forme di dissenso, spiega Giovanni
Cocchi, voce dell´assemblea delle scuole, fanno emergere «lo sconforto ed il
disagio dei tanti che ancora si ostinano a difendere la qualità ed il senso
della loro professione di maestri».
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina V - Bologna
Il centrodestra insorge, Garagnani denuncia. La Bernini: diseducazione civica
Casini: parli il governo alunni strumentalizzati Roversi: avvilente Casini:
parli il governo alunni strumentalizzati Roversi: avvilente Galletti a Delbono
e Draghetti: "Diteci che cosa pensate del dieci politico" LUIGI
SPEZIA Un uragano di sdegno dal centrodestra contro i maestri delle Longhena.
Il «10 politico» agli alunni delle elementari contro la
riforma Gelmini ha suscitato l´immediata reazione dei rappresentanti di tutto lo
schieramento della maggioranza di governo e dell´Udc. Il segretario
Pierferdinando Casini parla di «strumentalizzazione dei bambini per fini
politici» e chi lo fa «sono cattivi maestri e la scuola italiana non ne ha
proprio bisogno». Casini si appella al ministero Mariastella Gelmini, che infatti ha aspramente criticato l´azione delle
Longhena. «Le famiglie italiane devono avere la certezza che in tutte le scuole
l´educazione e l´istruzione dei propri figli sia improntata al valore del
merito e della legalità - ha aggiunto Casini -. Le leggi dello Stato anche se
non condivise vanno sempre applicate, specie da chi ha la responsabilità della
formazione dei nostri figli». Il deputato dell´Udc Galletti prova a snidare i
candidati del Pd Delbono e Draghetti, chiedendo loro che cosa pensino del 10
politico alle Longhena. Il parlamentare di Forza Italia Fabio Garagnani invece
non si rivolge al ministro, ma come è suo solito in questi ultimi mesi riguardo
alle manifestazioni di protesta sulla scuola, chiede l´intervento della Procura
della Repubblica. «Accertare la sussistenza di eventuali reati, come una
possibile omissione di atti d´ufficio o la falsità ideologica», ha scritto
nella denuncia presentata all´ispettorato di Polizia della Camera dei deputati,
che viene girata alla Procura di Bologna. «Nessuna buona motivazione può
giustificare la trasgressione di leggi ed il mancato rispetto degli ordini di
servizio delle gerarchie superiori. Questo deve valere sempre rimandando la
opposizione a ciò che non ci convince alle giuste sedi ed alle giuste modalità,
senza mai strumentalizzare i bambini», ripete il segretario provinciale
dell´Udc Maria Cristina Marri. «A scuola bisogna educare al rispetto delle
regole e ad un uso responsabile della libertà». Interviene anche con il suo
giudizio di docente l´ex rettore Fabio Roversi Monaco, presidente della
Fondazione Carisbo: «Non avrei mai pensato potesse succedere una cosa di questo
genere. E´ un comportamento avvilente per i docenti e per i ragazzi. Non mi
piace per niente come non mi piacevano gli esami collettivi». Francesco
Pasquali, coordinatore dei Giovani per la Libertà, Forza Italia, valuta che «un
gesto di dissenso poteva essere manifestato in altri modi ben più legittimi. E´
davvero desolante vedere che alcuni insegnanti utilizzano la pagella dei loro
alunni per inscenare proteste politiche. Sfruttare la propria autorità per
queste azioni è un segnale di inadeguatezza a ricoprire un ruolo importante».
Ubaldo Salomoni, consigliere regionale del Pdl arriva ad usare la parola
violenza: «Questa protesta degli insegnanti è una violenza a danno degli
alunni. Siamo di fronte al funerale della scuola italiana». Nel frattempo,
«molti consigli di istituto stanno inviando alle famiglie falsi moduli di
iscrizione per l´anno prossimo dove si fa del vero e proprio terrorismo psicologico
contro la riforma Gelmini, mentre gli unici moduli
regolari sono quelli legati alla circolare ministeriale». Per finire, Anna
Maria Bernini, deputata di Alleanza nazionale, dà lei il voto agli insegnanti
delle Longhena: «Un bel dieci e lode in diseducazione civica».
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina V - Bologna
Il sindaco: "Coinvolti soggetti inconsapevoli come i bambini"
Cofferati ai maestri "Iniziativa sbagliata" e il Pd si divide
Cofferati ai maestri "Iniziativa sbagliata" e il Pd si divide De
Maria tace, la Lenzi col Cinese Il responsabile scuola difende gli insegnanti
ALESSANDRO CORI iL SINDACO Sergio Cofferati boccia le maestre delle Longhena,
«iniziativa sbagliata e controproducente», il Pd va in tilt e a sera la
segreteria di Via Rivani diffonde un comunicato a firma del coordinatore Raffaele
Donini che incolpa un po´ tutti: il ministro «che ha messo in campo una
iniziativa sbagliata e crea gravissime tensioni»; il centrodestra bolognese
«per le continue intimidazioni ai docenti bolognesi, un´ingerenza inaccettabile
nel mondo della scuola». E per finire pure gli insegnanti delle Longhena, la
cui scelta di dare a tutti il "dieci politico" «non è per nulla
condivisibile in particolare se si configurasse come strumento di protesta che
coinvolge gli alunni». Che il terreno delle Longhena fosse per il Pd minato lo
si era capito dai telefoni spenti, i "no comment", l´imbarazzo nel
dichiarare al buio, senza cioè conoscere la linea del partito. Solo Cofferati
esprime parole chiare, nette, che non lasciano spazio al dubbio. Il resto dei dirigenti
va in ordine sparso e poco aiuta l´equilibrismo della segreteria. «Le modalità
per sostenere la propria contrarietà ad una legge sono molteplici, ma quelli
che prefigurano una rinuncia ad un esercizio di responsabilità o l´utilizzo di
soggetti inconsapevoli sono profondamente sbagliati» dice Cofferati. Una doccia
gelata nei confronti di un´iniziativa che ha mietuto simpatie nel
centrosinistra con la mente rivolta alle elezioni di giugno e che ha aperto un
dibattito spigoloso in città. «Personalmente - premette il sindaco - sono
contrario al provvedimento del ministro Gelmini, ma considero l´iniziativa degli insegnanti profondamente
sbagliata», anzi «addirittura controproducente». Per il primo cittadino,
infatti, «le iniziative a contrasto di una legge devono sempre, per avere
efficacia, essere promosse con una piena assunzione di responsabilità, senza
farle cadere su soggetti privi di elementi di conoscenza e di valutazione del
merito, come in questo caso sono i bambini». D´accordo con i docenti è
invece il consigliere comunale Davide Ferrari - a cui il segretario Andrea De
Maria invita a far riferimento prima della nota di Donini - che si scaglia
contro il ministro Gelmini attribuendogli la
responsabilità «di quanto sta accadendo». Le nuove norme introdotte dalla
riforma «non solo sono sbagliate, ma confuse». Per Ferrari «dietro la campagna
sul rigore c´è la realtà di una scuola tagliata, costretta ad indebitarsi per
svolgere la normale attività». Una linea, questa, che sposa anche il senatore
Pd Walter Vitali. Contro il gesto degli insegnanti della Longhena insorge
invece Donata Lenzi, parlamentare del Pd. «E´ una protesta sbagliata e una
reazione esagerata. La Gelmini ci ha tolto i giudizi e
dato i voti, ma così non si valutano gli alunni e comunque non si lanciano
segnali sulla pelle dei bambini. In questo modo si rischia di dividere un
fronte di protesta che fino ad ora era stato molto unito». Anche Daniela Turci,
responsabile provinciale scuola del Pd, ritiene «azzardato e ingenuo utilizzare
una funzione-dovere del docente per testimoniare una critica di natura
culturale e politica, pur legittima». Turci crede infatti che «dare a tutti lo
stesso voto equivale a non darlo, e la non valutazione è un segnale di
contraddizione rispetto alle esigenze degli alunni». A sinistra del Pd i pareri
sono unanimi. «Contro la Gelmini e Casini» il
candidato sindaco della lista Bologna città libera, Valerio Monteventi. Flavio
Delbono, candidato del Pd, non commenta.
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VI - Bologna
Guazzaloca resuscita la rave parade Il candidato: facciamoli divertire.
Berselli: lo voteranno dieci scoppiati "Una sera d´estate non uccide il
mondo, basta che non creino problemi" SILVIA BIGNAMI «Sono ragazzi»,
Giorgio Guazzaloca torna là dove la sua avventura di amministratore era
iniziata, al suo primo impegno da sindaco, nel giugno �99, quando incontrò
nel suo ufficio gli organizzatori della rave parade dando loro il via libera.
Lo rifarebbe ora? «Perché no? Una sera d´estate non uccide il mondo, facciamoli
divertire, basta che non creino problemi». In versione "buon padre di
famiglia", il candidato sindaco interviene al forum online del Carlino. E
lancia la piccola provocazione del rave, la "parata dello sballo"
cancellata dalla giunta Cofferati - con la soddisfazione delle destre - dopo un
braccio di ferro con i centri sociali. Faccia pure, replica gelido Filippo
Berselli di Alleanza nazionale, tanto «Guazzaloca lo voteranno dieci
scoppiati». E l´avversario Flavio Delbono, candidato sindaco del Pd, rincara
definendolo «maestro unico delle banalità». Tanti i simpatizzanti che
telefonano in diretta al forum e che Guazzaloca chiama per nome, mandando
saluti a parenti e amici. Dalla «battagliera Desolina della via Emilia», a
Sandro del ristorante al Navile. Poi arrivano i temi politici. L´ex sindaco
definisce «enigmatico» Cofferati, «pensieroso» Delbono, «bravo» Cazzola,
«ottimo» Gianfranco Pasquino. Dichiara di non spiegarsi il perché dell´entrata
della Regione nella Fiera. E ammonisce gli insegnanti che hanno messo il 10
politico in pagella ai bimbi delle scuole Longhena: «Diseducativo e pessimo». Ma
è sul tema della sicurezza che imprime la sua svolta. «I militari in strada
voluti dal governo? Si inquadrano nella politica virtuale. Di immagine più che
di sostanza». Piuttosto, continua, bisogna reintrodurre l´assessorato alla
sicurezza e gli 800 assistenti civici «smantellati da Cofferati», senza
demonizzare i centri sociali: «Non sono brutti in sé. Se non spacciano droga e
si comportano bene, non c´è problema. Sono pittoreschi, ma non per questo sono
delinquenti. Poi se delinquono è diverso». Claudio Merighi, uomo d´ordine del
Pd in consiglio comunale e ora nell´entourage di Delbono, attacca:
«Guazzaloca bolla gli anti-Gelmini come diseducativi e poi
ripropone il rave in città, che invece sarà probabilmente educativo...».
Insorgono i comitati anti-degrado, che hanno già incontrato il candidato
sindaco Alfredo Cazzola. «Ma non lo sa quanti danni fa il rave?» dice Barbara
Rinaldi del Pratello. «Di rave ce ne sono già abbastanza ogni sera» dice
Loris Folegatti di Stop al Degrado. Unico a difendere l´ex sindaco resta
Valerio Monteventi, candidato sindaco per Bologna città libera, che non ha mai
nascosto le sue simpatie: «Guazzaloca è stato sempre più aperto di Cofferati al
mondo dei centri sociali. Quello che mi piacerebbe capire è che ne pensa il
candidato del Pd». «Delbono non commenta» fanno sapere dal suo staff.
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 25 - Cronaca
Bologna, stop alle pagelle col "10 politico"
Protesta anti Gelmini alle elementari, provveditore contro insegnanti. Esposto pdl
All´istituto Longhena. Cofferati accusa i docenti: sbagliano ILARIA VENTURI
BOLOGNA - Il «dieci» politico in pagella all´istituto elementare Longhena di
Bologna scatena una bufera politica. E immediate reazioni dei vertici
della scuola: pagelle annullate e ispezione lampo per decidere provvedimenti
disciplinari contro i maestri ribelli. La polemica sul ritorno dei voti in
decimi, a riforma approvata dal Parlamento, si riaccende nei giorni delle
pagelle nella città laboratorio degli asili modello e del tempo pieno, che dal
ministro Letizia Moratti a Maria Stella Gelmini,
passando per il titolare dell´Istruzione Giuseppe Fioroni del centrosinistra,
ha visto scendere in piazza genitori e insegnanti a difesa della scuola
pubblica. Ad accendere la miccia, questa volta, la decisione dei docenti delle
Longhena, scuola primaria pubblica in collina dove le famiglie fanno a gara per
mandare i propri bambini, di non dare i voti ma di mantenere i giudizi almeno
nel primo quadrimestre. Decisione contestata dalla preside Ivana Summa con un
ordine di servizio: «Rispettate la legge» In risposta, i maestri hanno messo
dieci in tutte le materie a tutti i bambini. «Se siamo obbligati a classificare
i bambini allora lo facciamo secondo i loro progressi personali: sono tutti
bravi, da dieci», dice Marzia Mascagni, una delle maestre della rivolta.
Immediate le reazioni. Il ministro Gelmini interviene
contro i maestri ribelli: «Fanno politica a scuola, sfruttano gli alunni a fini
di parte». Il direttore dell´ufficio scolastico provinciale Vincenzo Aiello
ieri ha annullato la delibera del collegio dei docenti «ribelle». E così
facendo ha automaticamente reso nulle le pagelle da dieci. Sono tutte da
riscrivere, annuncia la preside che attacca frontalmente gli insegnanti: «Sono
interessati solo alla lotta». Il caso diventa politico. Il centro destra
insorge, chiede punizioni esemplari, presenta, con il deputato del Pdl
Garagnani, un esposto in Procura. Scende in campo anche il segretario dell´Udc
Pier Ferdinando Casini che parla di «strumentalizzazione dei bambini per fini
politici». E chi lo fa, aggiunge, «sono cattivi maestri, la scuola italiana non
ne ha bisogno». Ma anche da sinistra arrivano bocciature agli insegnanti.
«Iniziativa sbagliata e controproducente», la definisce il sindaco Sergio
Cofferati, mentre il suo assessore alla scuola sostiene la protesta. Il Pd
locale va in tilt: accusa il ministro sulla riforma, il centro destra bolognese
per «le continue intimidazioni ai docenti» e pure gli insegnanti, perché «il
dieci politico non è condivisibile, è una forma di lotta sbagliata». Ma i
maestri ribelli non demordono e il fronte del non-voto in decimi si allarga. I
genitori delle Longhena si schierano con i docenti e scrivono al ministro Gelmini: «Siamo sconcertati, il dieci in pagella non è una
protesta politica ma una scelta consapevole per non penalizzare i bambini, questa
scuola è un modello di eccellenza, qui i nostri figli crescono in un ambiente
sereno e non competitivo». Famiglie e insegnanti bolognesi scenderanno in
piazza domani a difesa della scuola pubblica e del tempo pieno, ma anche «per
riaffermare che compito e responsabilità della scuola repubblicana non è quella
di obbedir tacendo». La protesta non si arrende. Le mamme di altre scuole hanno
già deciso: «Non firmeremo le pagelle dei nostri figli».
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 25 - Cronaca
La Lega e le classi d´inserimento "Tempi maturi per realizzarle" ROMA
- «Sono maturi i tempi per dare attuazione alla mozione approvata dalla Camera
sulle classi di inserimento e sulla distribuzione degli alunni stranieri
proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe. Nei prossimi
giorni i rappresentanti dei nostri gruppi parlamentari alla Camera e al Senato incontreranno il Ministro Gelmini per
l´adozione in proposito di un regolamento». Lo ha dichiarato il Presidente dei
deputati della Lega Nord, Roberto Cota. Il tema delle classi di inserimento per
alunni stranieri è ancora piuttosto controverso. Circa un mese fase a Torino si
è registrata la fuga dei genitori italiani dalle scuole multietniche di Porta
Palazzo e Barriera Milano (34 e 26 per cento di alunni stranieri nelle
elementari e medie): non vogliono più iscrivere i loro figli lì. E a Roma il
caso della scuola elementare e materna Carlo Pisacane, nel popolare quartiere
di Torpignattara: 170 bambini stranieri su 180 iscritti. Il comune è
intervenuto siglando un accordo: tra le scuole della zona ci sarà uno
"scambio" di iscrizioni per creare un equilibrio tra italiani e non
italiani.
( da "Tirreno, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 22 -
Spettacolo Questa volta i giganteschi mascheroni che ritraggono Barak Obama,
Andreotti e Berlusconi, e danno ... Spettacoli in piazza e fuochi d'artificio in
riva al mare Questa volta i giganteschi mascheroni che ritraggono Barak Obama,
Andreotti e Berlusconi, e danno lustro con la chiave della satira alla
Carfagna, alla Gelmini e a
Brunetta, cercano un grande riscatto dopo la prima sfilata che a causa del maltempo
aveva visto il pubblico dimezzato. Intanto domani, per la festa degli
innamorati, a partire dalle 15,30 Piazza Mazzini si animerà di musica: Claudio
Sottili condurrà una kermesse dal titolo "Carnevale di Baci" che
vedrà alternarsi sul palcoscenico di Burlamacco e Ondina Egisto Olivi,
Gianluca Domenici, Daniele Biagini, i giovani artisti della Compagnia della
Quinta e i protagonisti del Festival dei Rioni. Le più belle canzoni d'amore
della musica pop nazionale ed internazionale, i classici d'amore dalla storia
del musical e le canzoni del Carnevale di Viareggio, con un immancabile omaggio
a Uberto Bonetti terranno banco fino alle 18.30, momento clou della giornata
che darà l'avvio all'attesissimo spettacolo pirotecnico sul mare. è Festa
Rionale da oggi a domenica al Marco Polo con musica, balli e cucina tipica.
Quella nei Rioni ha sempre rappresentato l'anima più genuina e spontanea del
Carnevale, una festa dove soprattutto i giovani si ritrovano. Sarà musica
soprattutto carnevalesca e legata alla tradizione della festa viareggina la
colonna sonora dei Rioni. Ma veniamo alla giornata di domenica, quando la festa
comincerà in piazza Mazzini. Qui si esibiranno Juda, giovane cantautore, uno
dei nuovi personaggi della musica elettro-pop italiana, la band dei Liberpool e
Daniele Stefani, autore del singolo "Un giorno d'amore", diventato
una hit, entrata a far parte dei brani di repertorio del film
"Gomorra". Poi la sfilata sui viali a mare nel pomeriggio. Le due
ragazze più belle d'Italia, Miriam Leone e Marianna Di Martino De Cecco,
avranno il posto d'onore. Il pubblico potrà vederle quando sfileranno sul carro
di apertura. E ammirare ancora una volta l'abilità dei maghi della cartapesta
che sanno ritrarre con ironia la realtà.
( da "Tirreno, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 5 - Attualità
No ai voti, "10" politico ai bambini Bologna, protesta
anti-Gelmini in una elementare L'Ufficio scolastico annulla la delibera della
scuola ANNALISA D'APRILE ROMA. Dieci politico annullato, ispettori in arrivo e
sanzioni annunciate dal ministro dell'istruzione, Maria Stella Gelmini, che non ha preso bene la «bravata» delle maestre della scuola
elementare Longhena di Bologna. La protesta messa in atto contro il
ritorno del voto decimale in pagella deciso dal dicastero, potrebbe costare
cara alle sue artefici che nello scrutinio di febbraio hanno deciso per un bel
10 e lode a tutti gli alunni. «Strumentalizzazione dei bambini» e una scusa per
fare «politica a scuola», sono le immediate contestazioni fatte dal ministro
all'operato delle docenti. E i primi provvedimenti sono già entrati in azione.
Intanto, il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, Vincenzo Aiello, ha
annullato la delibera del collegio dei docenti dell'istituto bolognese relativa
alla valutazione. Mentre l'ufficio scolastico regionale invierà un ispettore
per appurare le irregolarità nell'assegnazione del 10. «La valutazione degli
studenti - ha spiegato il direttore generale Luigi Catalano - tanto più per i
primi anni di studio, è un processo serio, in cui sono coinvolti aspetti
importanti dell'apprendimento come la motivazione e la fiducia nelle proprie
capacità. Per questo ogni insegnante sa che si tratta di materia delicata, che
coinvolge gli studenti e le famiglie e non può in nessun modo essere
condizionata da considerazioni estranee al dialogo didattico. Alla scuola
primaria Longhena faremo le verifiche del caso con l'obiettivo di riportare
tutta la situazione al rispetto delle norme e del buon senso». Netta la
condanna espressa dalla Gelmini: «Purtroppo parte del
personale della scuola fa politica. Chi svolge la funzione dirigente o docente
è chiamato ad un ruolo istituzionale, non a fare politica all'interno delle
scuole». Il ministro ha parlato di «sfruttamento dei bambini a fini politici»
precisando che «i ragazzi devono poter andare a scuola sereni» e non essere
coinvolti in scontri ideologici. Auspicando che «i dirigenti di questa scuola
prendano provvedimenti e sanzioni contro i responsabili», la Gelmini
rimanda al mittente il motivo della contestazione perché «siamo allineati con
l'Europa, dove il voto è considerato un elemento di valutazione più preciso».
Reazioni contrastanti nelle forze politiche. «I maestri che strumentalizzano i
bambini per fini politici sono cattivi maestri e la scuola italiana non ne ha
proprio bisogno», è la dichiarazione del leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini.
Opinione condivisa anche dal sindaco di Bologna, Sergio Cofferati che, sebbene
non concordi con la riforma scolastica della Gelmini,
disapprova l'iniziativa delle maestre bollandola come «profondamente sbagliata,
addirittura controproducente» perché coinvolge direttamente «soggetti
inconsapevoli». Sdegnato invece, per le «vergognose minacce rivolte dal
ministro dell'Istruzione contro maestre e dirigenti scolastici bolognesi», il
segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero. E per sabato l'assemblea di genitori
e insegnanti delle scuole di Bologna e provincia ha indetto una manifestazione,
dalle 15 nella centrale Piazza del Nettuno, in segno di solidarietà con le
insegnanti della Longhena.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Il Sole-24 Ore
sezione: POLITICA E SOCIETA data: 2009-02-13 - pag: 14 autore: Istituzioni. Il
Cavaliere torna sullo scontro per il caso Englaro: non ho interesse a non avere
buoni rapporti con il Quirinale «La Costituzione non è un moloch» Berlusconi:
non ho mai messo in discussione il Capo dello Stato e la Carta Barbara Fiammeri
ROMA Silvio Berlusconi smentisce di aver attaccato la Costituzione e il Capo
dello Stato. Il premier, nel giorno della manifestazione del Pd a sostegno
della Carta, interviene di primo mattino su Canale 5 per offrire la sua
interpretazione autentica su quanto avvenuto. «La sinistra mi ha accusato di
aver attaccato il Capo dello Stato e la Costituzione: non c'è niente di più
falso!» sostiene Berlusconi. Quella del Cavaliere non è però una marcia
indietro. Almeno non del tutto. Il premier non parla più di «influenze
sovietiche », ma ribadisce che «la Costituzione non è un moloch intangibile»,
tant'è – aggiunge – che l'articolo 138 prevede «la possibilità e le modalità
per modificarla» e che i «cassetti del Parlamento» sono pieni di proposte di
riforma presentate «dalla stessa sinistra che oggi mi accusa». L'intervento del
presidente del Consiglio non va letto, però, solo in chiave anti-Pd.Certamente
c'è l'interesse a evitare che la cronaca politica si focalizzi sulle accuse che
di lì a poche ore gli sarebbero state rivolte da Piazza SS. Apostoli.
Berlusconi ci tiene a far sapere che lui la Costituzione l'ha
«difesa»,rispettandone il dettato che – insiste –affida al Governo «la piena
responsabilità di giudizio » sulla valutazione della necessità e urgenza dei
decreti legge». Nella testa del Cavaliere però riecheggiano le parole pronunciate
da Bossi. Il suo maggiore alleato, pur non rinnegando la scelta del decreto su
Eluana,ventiquattr'ore prima aveva ricordato al premier che spetta al Capo
dello Stato intervenire sul potere di decretazione dell'Esecutivo, perché è
così che esercita il suo ruolo di garante previsto dalla Costituzione. Su
questo punto – è il messaggio del leader della Lega – la Costituzione va bene
così com'è e non va dunque modificata. Berlusconi ha così dovuto prendere atto
che anche Bossi – come giàil presidentedella Camera e leader di An Gianfranco
Fini – non ha alcuna intenzione di promuovere forzature istituzionali.
Forzature che in realtà il premier ieri ha smentito di voler fare: «Non ho
alcun interesse a non avere buoni rapporti con il Capo dello Stato», ha detto
Berlusconi, sottolineando che il dialogo con Giorgio Napolitano è sempre stato
«cordiale » e «tale rimarrà». Toni più misurati quelli del Cavaliere, che oggi
sarà di nuovo in Sardegna per chiudere la campagna elettorale a sostegno del
candidato del centro- destra. Un appuntamento che potrebbe rivelarsi
determinante anche in relazione alla nascita del Pdl. Una sconfitta aprirebbe
infatti crepe pericolose in una fase delicatissima. Ieri Berlusconi a Palazzo
Grazioli ha incontrato alcuni ministri e parlamentari di Fi per fare il punto
sul Pdl. A loro ( presenti tra gli altri il Guardasigilli Alfano, i ministri
Fitto, Carfagna, e Maria Stella Gelmini e il
vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi) ha ripetuto che non è vero che avrebbe
cercato lo scontro con il Quirinale e ha chiesto a tutti di abbassare i toni.
L'obiettivo è arrivare alla data del congresso del 27 marzo senza ulteriori
scossoni nella maggioranza. Il breve incontro di mercoledì con Fini non
ha ricucito nella sostanza la distanza tra il premier e il presidente della
Camera, ma certamente è servito a ridurre l'immagine del muro contro muro dei
giorni precedenti. La prova di forza sul caso Englaro ha confermato a
Berlusconi che gli uomini di An sono pronti anche ad andare contro il loro
leader. Ma radicalizzare lo scontro con il presidente della Camera, alla
vigilia della nascita del Pdl, sarebbe comunque rischioso per il Cavaliere.
Dunque, meglio soprassedere. Le elezioni europee e le amministrative che
precederanno l'estate si avvicinano. Il Pdl deve vedersela con la Lega che
ormai viaggia a vele spiegate. Bossi è intenzionato a mostrare i muscoli, si
muove oltre i confini padani convinto che la fusione tra Fi e An apra ulteriori
spazi al Carroccio. «STOP ALLE POLEMICHE» Vertice a Palazzo Grazioli con
ministri e parlamenti di Fi: abbassare i toni nei confronti del Quirinale ed
evitare polemiche, avanti con il Pdl AFP «Berlusconi non ci faccia temere per
la democrazia». Il Presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro ieri a piazza Santi
Apostoli a Roma
( da "Corriere della Sera" del 13-02-2009)
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Corriere della Sera
- MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2009-02-13 num: - pag: 6
categoria: REDAZIONALE Protesta Interrotto il consiglio di facoltà. «Vogliamo
la meritocrazia» Studenti contro il rettore «Via i baroni dalla Statale» Fuori,
gli striscioni. E gli slogan. Dentro, il megafono. E l'assedio. Ore tre del
pomeriggio di ieri: a Scienze politiche va in scena il dissenso. Un gruppo di
studenti ha interrotto il consiglio di facoltà «per denunciare le modifiche
allo statuto dell'Università Statale». Grazie alle quali il rettore Enrico
Decleva può prolungare il suo mandato per altri due anni. E rimanere così anche
a capo della Crui (Conferenza dei rettori italiani). «Basta con i baroni. Vogliamo la meritocrazia tanto conclamata dalla Gelmini», hanno urlato i ragazzi irrompendo nell'aula dove si teneva il
consiglio. Nel mirino anche il preside Daniele Checchi «colpevole di aver
prestato il fianco a questa vergogna». Già perché secondo loro «l'utilizzo di
un luogo pubblico di formazione come privato orticello di potere è
inaccettabile ». Ed è proprio questo che «sta facendo il rettore».
Checchi, dopo l'irruzione, ha sospeso la sessione per un quarto d'ora, «perché
questa non è un'assemblea pubblica». E gli studenti sono stati fatti uscire. E
intanto Roberto Novelli, di Sinistra universitaria, ha presentato una mozione
«discussa e stilata da tutti gli studenti». Si chiede, tra l'altro, al «Senato
di riconsiderare le conseguenze della modifica ». Non è stata approvata.
Passata, invece, quella presentata dai docenti. «Chiede un programma specifico
al rettore». Anche al consiglio di Giurisprudenza, mercoledì, è stato
presentata una mozione contro le modifiche dello statuto. Perché «il dissenso
serpeggia nelle facoltà». Il dissenso Gli studenti prima di fare irruzione nel consiglio
di facoltà. Si protesta per le modifiche dello statuto della Statale Benedetta
Argentieri
( da "Corriere della Sera" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-02-13 num: - pag: 20 categoria:
REDAZIONALE Il ministro Gelmini «In atto campagne disinformative»
«Quegli eredi del '68 che boicottano la riforma» ROMA — «è l'ennesimo caso di
chi fa politica a scuola, un vizio che abbiamo ereditato dal '68». Scuole in
rivolta, controinformazione per stoppare le riforme? Il ministro Gelmini non si arrende. Prende carta e penna e scrive una
lettera aperta ai prof e ai dirigenti scolastici. Il succo è questo: «Ogni
docente è certamente libero, come tutti, di avere le proprie opinioni su
qualsiasi argomento. Questa libertà, indiscussa e indiscutibile, non può
comunque tradursi in campagne di disinformazione sistematica verso le famiglie
e gli alunni sui provvedimenti del ministero, come sta accadendo, sulle
iscrizioni al primo ciclo e sul voto in condotta». Questa volta a fare
l'autogestione sono le maestre. Minoranze militanti, sostiene il ministro. «Ho
il massimo rispetto per gli insegnanti che ogni giorno svolgono il proprio
dovere e che rappresentano la maggioranza, una maggioranza silenziosa —
sostiene Mariastella Gelmini — . Ma accanto a questi
esistono altri docenti che agiscono come gruppi organizzati e purtroppo non
sono capaci di comprendere che se al di fuori della scuola è giusto esprimere
idee politiche, quando si entra in classe quelle idee, sia chiaro legittime,
vanno lasciate fuori». «Il caso di Bologna è estremamente grave — continua il
ministro — perché porta ad una strumentalizzazione dei ragazzi. E arreca un
danno alle famiglie. Ma non c'è solo il caso di Bologna. In questi giorni in
alcune scuole elementari i genitori incontrano difficoltà all'atto di iscrivere
i propri figli perché dirigenti e insegnanti — dimenticando di essere
dipendenti del
( da "Corriere della Sera" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-02-13 num: - pag: 20 categoria:
REDAZIONALE Bologna Scontro sulle pagelle dorate. Casini: cattivi docenti
Cofferati contro le maestre «Un errore il 10 politico» Il provveditore:
delibera nulla. Genitori in piazza Il caso della elementare Longhena. Inviato
un ispettore. Ferrero (Rifondazione): una protesta civile DAL NOSTRO INVIATO
BOLOGNA — Il «10 politico » finisce dietro alla lavagna. Censurato
dal ministro Gelmini, che, anzi, si augura «provvedimenti e sanzioni» nei confronti
di chi ha ideato questa forma di protesta contro la sua riforma. Bocciato
dall'Ufficio scolastico provinciale, che ha annullato la delibera con la quale
gli insegnanti della scuola elementare bolognese «Longhena», contrari
all'introduzione dei voti in decimali, avevano provocatoriamente deciso
di riempire le pagelle del primo quadrimestre con una sfilza di 10.
Stigmatizzato dal sindaco Sergio Cofferati, che ha definito «profondamente
sbagliata l'iniziativa delle maestre», pur condividendo «il giudizio negativo»
nei confronti dei provvedimenti della Gelmini.
Addirittura criminalizzato da alcuni parlamentari di Forza Italia, che hanno
presentato un esposto in Procura nel quale si ipotizzano i reati di omissione
di atti d'ufficio e falsità ideologica. Ha fatto un gran rumore la rivolta dal
sapore sessantottino degli insegnanti della «Longhena», storico istituto
bolognese. E ancora ne farà, visto che i ribelli, nonostante alcune scuole
abbiano preferito prendere le distanze, non hanno affatto intenzione di deporre
le armi. Anzi, per domani, nel pieno centro di Bologna, hanno già messo in
programma una manifestazione «per difendere la scuola pubblica da chi vuole
distruggerla ». Al loro fianco non avranno di sicuro il leader dell'Udc, Pier
Ferdinando Casini, che li accusa di «strumentalizzare i bambini» e ricorda che
«anche le leggi non condivise vanno applicate», in compenso non mancherà
Rifondazione comunista che, con il segretario Paolo Ferrero, si è scagliata
contro «le vergognose e minacciose parole del ministro nei confronti di maestre
colpevoli di dissentire dalla sua controriforma ». Più tormentata la posizione
del Pd, che, da un lato, addebita alla riforma «la confusione che c'è nella
scuola elementare» e dall'altra boccia senz'appello l'iniziativa del 10
politico, «scelta non condivisibile che coinvolge gli alunni». La lettera Qui
sopra, la lettera del ministro Mariastella Gelmini ( a
sinistra) al Corriere La pagella La pagella del primo quadrimestre della scuola
elementare Longhena ( foto a destra) di Bologna dove gli insegnanti hanno dato
il massimo dei voti,
( da "Secolo XIX, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Barbieri non scioglie
la riservaIl Pd deciderà con le primarie elezioni a framura DOVE andranno a
scuola i nostri figli? È la domanda che si pongono tanti genitori dell'alta Val
di Vara, preoccupati dall'accorpamento dell'istituto comprensivo di Sesta
Godano e Varese Ligure con quello di Brugnato e Borghetto Vara. Per molti, il
preambolo della possibile chiusura di alcuni plessi. E così prima i genitori,
poi gli insegnanti di Varese Ligure, hanno scritto un documento e una lettera
aperta per esprimere i loro timori, che sono condivisi anche
dall'amministrazione comunale. I due istituti, per il dimensionamento della
rete scolastica regionale, formeranno l'unico istituto "Val di Vara".
Ma, con la legge Gelmini, i
genitori si aspettano ben peggiori novità. Se ora solo la direzione didattica
sarà spostata, da settembre, a Sesta Godano, nel prossimo futuro che ne sarà
delle scuole di "montagna"? «L'esistenza delle scuole in valli come
la nostra è una delle principali ragioni che mantiene una comunità legata al
proprio territorio montano. Che senso ha oggi parlare di presidio del
territorio - sostengono i papà e le mamme - se poi miniamo quelli che sono i
servizi principali per una comunità? Quando parliamo di scuola non intendiamo
solo la sede fisica ma soprattutto rivendichiamo l'autonomia dell'istituzione».
Non solo un fatto di distanze, precisano, ma una vera necessità di rafforzare
il territorio e di non impoverirlo in servizi. « Il documento è stato
consegnato anche al presidente della Regione Burlando. Secondo gli insegnanti,
l'unificazione dei due istituti comprensivi «appare una forzatura», perciò
propongono che la sede dell'istituto sia nella parte di territorio più debole,
cioè a Varese Ligure. I consiglieri comunali De Paoli e Vassalli hanno
organizzato una raccolta firme per impedire lo spostamento della direzione
didattica. Almeno un centinaio le adesioni raccolte in poche ore. Laura Ivani
.x/13/0902 Da settembre la direzione didattica spostata a Sesta, ma si teme la
chiusura dei plessi. Lettera a Burlando e raccolta di firme .x/13/0902 «PUR
ESSENDOMI stata proposta da esponenti della società civile e di contrapposte
ideologie politiche una candidatura per le prossime elezioni amministrative, al
momento non ho ancora sciolto la riserva». Così si esprime l'avvocato Luigi
Barbieri rispetto all'ipotesi di una sua discesa in campo nella corsa a sindaco
del Comune di Framura. «Qualora accettassi l'invito, - dice - vorrei
identificarmi in una lista veramente civica, che esprimesse quindi candidati di
diverse ideologie politiche legate dall'unico obiettivo da perseguire che, per
me, è rappresentato dal futuro di Framura». É ormai certo, invece, che il Pd
ricorrerà alle primarie per scegliere il candidato che dovrà sostituire il
sindaco Corrado Chiono. Si voterà, con ogni probabilità, il prossimo 8 marzo.
.x/13/0902
( da "Sestopotere.com" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
Scuola, Governo:
integrare gli alunni con handicap sensoriali (12/2/2009 15:55) | (Sesto Potere)
- Roma - 12 febbraio 2009 - L?integrazione scolastica degli studenti con
handicap sensoriali è un tema molto importante. Il ministro Mariastella Gelmini si è impegnata a promuovere e sostenere al più
presto un regolamento attuativo dell?articolo 21 della legge n. 59 del 1977,
per la cui realizzazione la legge 69 del
( da "Stampaweb, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Scuola
BOLOGNA Le pagelle
con il 10 politico in tutte le materie, «regalo» del primo quadrimestre agli
alunni della scuola elementare Longhena di Bologna da parte delle maestre anti Gelmini, sono state cancellate. Il dirigente dell?ufficio
scolastico bolognese ha annullato la delibera dei docenti che, all?unanimità,
si schieravano contro l?introduzione dei voti (al posto dei giudizi) voluta
dalla riforma Gelmini. «è l?ennesimo caso di chi fa
politica a scuola, un vizio che abbiamo ereditato dal ?
( da "Repubblica, La" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina IV - Palermo
L´iniziativa Assessori a confronto sulla legge Gelmini Fuga dalla scuola: in 900 vanno in pensione A Palermo
raddoppiate le domande di quiescenza di docenti e amministrativi I sindacati
"Pesano anche la demotivazione e i continui cambiamenti" Quella del
2009 è l´ultima finestra prima dell´innalzamento dell´età minima SALVO
INTRAVAIA Esodo dalle scuole palermitane. Tra insegnanti e Ata
(amministrativi, tecnici e ausiliari) saranno più di 900 coloro che lasceranno
le scuole dal prossimo primo settembre. Il termine di presentazione delle
domande di pensionamento è scaduto lo scorso 26 gennaio ed è già possibile un
primo bilancio. In questi giorni, infatti, gli impiegati dell´Ufficio
scolastico provinciale (l´ex provveditorato agli studi) stanno mettendo in
ordine i fascicoli di coloro che hanno preferito lasciare il posto ad altri. I
primi dati sui pensionamenti nelle scuole della provincia di Palermo segnalano
una vera e propria fuga dalla cattedra. L´anno scorso, secondo le cifre diffuse
dal ministero dell´Istruzione, furono in totale 563 le unità di personale (docenti,
dirigenti e Ata) che andarono in pensione in provincia di Palermo. E anche se i
numeri non sono ancora definitivi (dagli elenchi dei nominativi stilati in via
Praga occorre depennare coloro che hanno dapprima chiesto di andarsene e poi ci
hanno ripensato) si può già ipotizzare un incremento rispetto al 2008 prossimo
al 50 per cento. Il dato non sembra meravigliare troppo i sindacati anche
perché quella del 2009 rappresenta l´ultima "finestra" per andare in
pensione a 58 anni con 35 di servizio. Dal prossimo anno per lasciare la scuola
occorrerà avere almeno 60 anni e molti non se la sentono di continuare. «Dai
primi numeri - dice Fabio Pipitò, della Gilda degli insegnanti di Palermo -
emerge un incremento delle cosiddette dimissioni volontarie». Sono infatti tre
le possibilità per passare la mano: il raggiungimento del limite d´età (fino al
2008, 65 anni elevabili a 67), il raggiungimento di 40 anni di servizio e le
dimissioni volontarie, ma solo per coloro che hanno maturato il requisito
dell´età e del servizio. è proprio quest´ultimo l´indicatore della fuga. «Si
sta diffondendo tra i docenti - continua Pipitò - un senso di insostenibilità
nello svolgimento delle proprie attività, accentuato dalle ultime riforme sul
sistema scolastico italiano e dalla paura che venga innalzato il limite d´età
per andare in pensione». Grazia Parisi insegnerà Discipline pittoriche al liceo
artistico Almeyda di Palermo fino al prossimo mese di agosto, dal primo
settembre «sarà libera di occuparsi di altro». «La paura che l´età pensionabile
per le donne potesse essere innalzata - ammette - ha giocato un ruolo
fondamentale nelle mie decisioni». Ma c´è dell´altro: «Mi sono stancata -
spiega Parisi - della scuola: troppi cambiamenti in tempi troppo ravvicinati».
E ad aggravare la situazione c´è il problema della sovrannumerarietà nella
scuola primaria e secondaria di primo grado, dove si conta il maggiore numero
di abbandoni. Il maestro "unico di riferimento" all´elementare
imposto da Tremonti e Gelmini determinerà un taglio
senza precedenti: 410 cattedre in meno. Stesso discorso per la riforma della
scuola media che, nella sola provincia di Palermo, vedrà assottigliare
l´organico di 500 posti. Saranno i docenti di Italiano e Tecnologia a pagare il
prezzo più alto. Per i primi si prevede addirittura un taglio di 200 cattedre.
I supplenti pagheranno con il mancato rinnovo del contratto, per i titolari si
profila lo spettro del trasferimento d´ufficio. V. V. insegna Italiano alla
scuola media. «Ogni anno le cose peggiorano, preferisco lasciare», spiega con
un pizzico di amarezza. «Alla primaria, il prossimo anno non si potranno
chiamare i supplenti e il tempo prolungato alla media è in pericolo. Di fronte
a questo stato di estrema incertezza - spiega Enzo Granato della Uil scuola - parecchi
hanno preferito gettare la spugna». Gli assessori alle Politiche scolastiche
dei nove Comuni delle città capoluogo della Sicilia si riuniranno oggi a
Catania per parlare dell´applicazione della legge Gelmini
che comporterà cambiamenti sia sul piano organizzativo che didattico.
All´incontro, promosso dall´assessore comunale di Catania, Sebastiano
Arcidiacono, hanno aderito i suoi colleghi: Enza Jerna (Agrigento), Fiorella
Falci (Caltanissetta), Claudia Cozzo (Enna), Salvatore Magazzù (Messina), Raoul
Russo (Palermo), Venerando Suizzo (Ragusa), Giuseppe Munafò (Siracusa),
Francesca Scalabrino (Trapani).
( da "Repubblica, La" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina IX - Milano
Manifestazione in Duomo contro la riforma che il Comune vuole estendere alle
materne Scuola, la protesta gira in camper Le "compresenze" delle
insegnanti d´asilo verrebbero ridotte a 2 ore, con classi di 29 bimbi La scuola
manifesta in piazza Duomo oggi pomeriggio a Milano. Per
contestare il maestro unico della riforma Gelmini applicata
alle elementari statali, e tra poco anche alle materne del Comune. Due camper,
da tre settimane, girano giorno e notte per le scuole materne, elementari e
medie di città e provincia, per raccogliere «iscrizioni alternative per la
buona scuola, con il tempo pieno (o il modulo) di qualità». In sostanza,
i genitori che aderiscono alla battaglia lanciata dal sito Retescuole. it stanno
mettendo assieme, battendo i quartieri, istituto per istituto, centinaia e
centinaia di iscrizioni fac-simile per chiedere al Ministero di non demolire
l´impianto attuale della scuola pubblica, dove di maestre per classe ce ne sono
almeno due, se non di più. Una battaglia alla quale oggi aderiscono anche le
famiglie dei 23mila bimbi dei 170 asili milanesi, che, secondo le scelte
annunciate dai funzionari dell´assessorato, vedranno ridursi a due ore al
giorno le «compresenze» delle maestre: con classi di 29 bambini, orari più
rigidi, nuovi criteri di formazione delle sezioni, non più per età, ma per
orario di ingresso e uscita. Queste le novità che hanno gettato nel panico i
genitori, avvisati negli scorsi giorni dalle educatrici e dalle dirigenti delle
materne. Per questi motivi, in attesa di un´assemblea pubblica, saranno anche
loro oggi in piazza Duomo a partire dalle 15, assieme ai clown, agli artisti
della Piccola scuola di Circo e ai musicisti della banda degli Ottoni a
scoppio, mobilitati per intrattenere i più piccoli. Per saperne di più ci sono
un "Diario del Camper giallo" (comitatizona3. blogspot. com) e un
sito Internet (www. lamaternachevorrei. it) sul quale trovare notizie sulle
prossime iniziative pubbliche per chiedere all´assessore all´Educazione di non
abolire, alle materne, le due insegnanti per classe. (z. d.)
( da "Repubblica, La" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina IX - Firenze
"Iscrizioni a scuola? Falsa scelta" iscrizioni scolastiche? Per le
famiglie, una «falsa scelta». Almeno per i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil
Scuola, Gilda e Snals, riuniti ieri all´istituto Marco Polo
per denunciare i problemi legati alla riforma Gelmini. Partendo
proprio dalle iscrizioni, in corso fino al 28 febbraio. Per le elementari, ai
genitori è chiesto di mettere in scala di priorità 4 pacchetti formativi: 24,
27, 30 o 40 ore settimanali. «è un bluff - spiega Alessandro Rapezzi della
Flc-Cgil - l´organizzazione didattica sarà decisa soltanto sulla base dell´organico
deciso dal ministero». I sindacati, uniti, lanciano allora un appello ai
genitori: chiedere la riconferma del modello pre-riforma e scegliere solo una
delle 4 opzioni, senza metterle in ordine di preferenza. Per le medie, poi, è
possibile scegliere il potenziamento dell´inglese (5 ore) a scapito della
seconda lingua: «Ma anche questo - avvertono - dipenderà dall´organico
disponibile, non dalla volontà delle famiglie». Problemi anche per le visite
fiscali imposte dal governo ai docenti assenti: «è una misura inattuabile: gli
istituti non hanno le risorse per pagare le prestazioni alla Asl che, in caso
di scuole inadempienti, sospende le visite». (g. r.)
( da "Repubblica, La" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina X - Bologna
Fino a ieri aveva sempre scelto il fair play Basso profilo addio Flavio alza la
voce e cambia passo «Cos´è successo a Flavio Delbono? Adesso comincia a fare
sul serio». Così un uomo dello staff del vicepresidente della Regione spiega
l´improvviso cambio di passo del candidato del Pd che spara ad alzo zero contro
Guazzaloca. Mette una marcia in più, si presenta combattivo, meno timoroso di
sbagliare, il candidato del Pd e il suo primo bersaglio è l´ex sindaco: il
bugiardo, lo sparaballe, il finto vergine. Sembra la risposta a chi gli
contesta di nascondersi, in attesa del lavoro del partito o dei partiti,
impaurito da Cofferati, tirato per la manica una volta dai vertici del Pd,
un´altra da Prodi. Eccolo allora presentarsi a Dedalus, su è-tv con un inatteso
piglio da combattente. Alla vigilia di un dibattito con D´Alema (oggi all´hotel
Savoia), dell´uscita dei suoi primi manifesti («Scegli Bologna, Delbono
sindaco») e del suo viaggio nei quartieri: nove martedì di seguito, un vero e
proprio tour della città, prima tappa il
( da "Repubblica, La" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina XIII -
Bologna L´ispettore ha bussato alle Longhena Oggi genitori e insegnanti in
piazza. "Atto d´amore per la scuola pubblica" L´ufficio scolastico:
"Nessun rischio per gli alunni di perdere l´anno" ILARIA VENTURI
«SONO andato a fare un incontro amichevole, ho acquisito le carte e parlato con
gli insegnanti. Lunedì tornerò, il lavoro continua. Le norme prevedono che le
ispezioni si debbano concludere in un mese, cercherò di accelerare i tempi».
Luciano Lelli, dirigente di lungo corso nella scuola, è l´ispettore che ieri
mattina ha bussato alla porta delle Longhena. Con il compito di valutare le
«pagelle da dieci» e proporre eventuali provvedimenti disciplinari nei
confronti dei maestri. La preside Ivana Summa ha accompagnato l´ispettore nella
visita in due classi, tra cui una quinta. Sotto esame le pagelle, in ogni
sezione (non tutti gli insegnanti hanno messo il dieci). E i maestri,
«interrogati» sulle motivazioni. «Le pagelle con tutti 10 non sono valide, ma
prima di prendere provvedimenti attendo l´esito dell´ispezione», ribadisce la
preside. E l´Ufficio scolastico regionale conferma che non esiste nessun
rischio per gli alunni di perdere l´anno. Loro, gli insegnanti si dicono
«sereni». E replicano a Cofferati. «Il sindaco non è uomo di scuola e non sa di
cosa si tratta. I bambini non sono stati ne´ coinvolti ne´ usati. E´ stato
spiegato a loro, e alle famiglie, il senso della pagella e hanno capito», dice
Marzia Mascagni. Fuori dalla scuola il caso non è per nulla chiuso. Anzi.
Genitori e insegnanti saranno oggi in piazza Nettuno (ore 15): per dare
solidarietà ai maestri delle Longhena, ma anche per far partire il camper a
difesa del tempo pieno nei giorni delle iscrizioni e per ribadire, a San
Valentino, «un atto di amore per la scuola pubblica». Nel tam tam dei genitori
e via mail monta anche la proposta di non firmare le pagelle. «Manifesteremo così il nostro disappunto e sconcerto per le scelte
pedagogiche che il ministro Gelmini sta portando avanti in
maniera cieca, senza confronto», è l´appello in rete di Stefania e Angelo,
genitori delle Mattiuzzi Casali. «Una forma di dissenso per i nostri figli, ma
che non avrà conseguenze su di loro», dicono citando don Milani. Gli
insegnanti delle elementari Romagnoli scrivono al ministro: siamo con i maestri
delle Longhena. E se Forza Italia attacca, il Pd sposta il tiro dal «dieci per
tutti», non condiviso, ai guasti della riforma Gelmini.
Lo fa il segretario De Maria: «Non intendiamo accettare che si utilizzi quanto
accaduto alle Longhena per alzare un polverone che serve a nascondere le vere
responsabilità del gravissimo stato di confusione che vive la scuola».
«Manifestazione civile, per quanto provocatoria - dichiara il candidato sindaco
Flavio Delbono - non hanno paralizzato la città né bloccato treni. Piuttosto,
contano le cose che hanno portato alla protesta. Le famiglie sono preoccupate
per il futuro dei ragazzi». Anche il senatore Vitali, un tempo papà delle
Longhena, ribadisce: «Alla radice vi è il duro attacco del governo alla scuola
pubblica». Solidali con i maestri di Longhena il Prc, i Cobas e la Cgil scuola.
«Ciò che muove questi insegnanti è il pensiero di tutto il mondo pedagogico»,
dice Sandra Soster.
( da "Tirreno, Il" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 2 - Prato Al
Datini il primato dei
( da "Tirreno, Il" del 14-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 2 - Prato
«Gli italiani più scorretti degli stranieri» Il preside Papini (Marconi) invita
i futuri amministratori a riflettere PRATO. «Bisogna riflettere sul comportamento
degli studenti e aiutarli a coltivare l'interesse per la scuola». A lanciare
l'appello è il preside dell'Ipsia Marconi Stefano Papini, che chiamato a
rispondere sulle nuove norme di valutazione per la condotta
introdotte dal ministro Gelmini, ne ha approfittato per aprire una riflessione sull'argomento.
Il dirigente sulla questione invita al confronto - visto che siamo alla vigilia
delle primarie - anche i futuri amministratori della città di Prato. «Credo che
molti ragazzi finiscano per assumere comportamenti scorretti a scuola o rissosi
proprio per mancanza di interesse - spiega il preside Papini -
Un'apatia, chiamiamola così, che li porta gradualmente a staccarsi
dall'ambiente scolastico e al rifiuto. L'interesse non è innato, ma deve essere
coltivato. I docenti devono coinvolgere i ragazzi, avvicinarli alla scuola e
non solo assegnare loro pagine da studiare. Fare lezione oggi non significa
solo portare avanti un programma ministeriale e far funzionare la didattica, ma
anche fare i conti con i cambiamenti generazionali e sociali». «Non voglio
generalizzare - continua Papini - ma è curioso vedere che spesso a comportarsi
in maniera scorretta sono i ragazzi italiani più che gli stranieri. Da noi gli
studenti stranieri hanno avuto quasi tutti
( da "Stampa, La" del 15-02-2009)
Argomenti: Scuola
Asti A Mongardino la
geografia si gusta in mensa [FIRMA]FIAMMETTA MUSSIO MONGARDINO L'Italia non è
solo confini, fiumi, mari e montagne. E' fatta anche di sapori non scritti sui
libri di scuola. Rita lo sa, ragiona da cuoca. Lei, la geografia, ama portarla
in tavola: le regioni, con lei, diventano piatti tipici. Accade due volte alla
settimana nella piccola scuola di Mongardino, un paese di nemmeno mille
abitanti che dall'alto, guarda Asti città. Rita Pellizzone lavora alla mensa.
Fa la cuoca da 16 anni. Ha cresciuto tanti bambini, tra materna ed elementari e
ha un suo metodo particolare: il martedì e il giovedì, di prima mattina, entra
in classe e ascolta la maestra. «Oggi studiamo la Lombardia». Le basta: va ai
fornelli. Suona la campanella: è l'ora pranzo. Dalla cucina, esce il suo
sussidiario gastronomico: risotto «d'oro dei principi» allo zafferano, la
«principessa» milanese. I bambini alzano le mani, chiedono il bis. I «primoli»,
i più piccoli, ruotano il dito sulla guancia per dirle «che buono!». Rita
sorride soddisfatta. «Oggi, siamo lombardi - dice - ma ieri eravamo liguri con
la pasta al pesto e poi saremo siculi con la caponata». «Anche questo è un modo
per imparare - osserva un'insegnante Antonella Bertolino - i bambini sono
entusiasti: non solo mangiano senza fare storie, ma per loro la geografia non è
più un'astrazione sulla carta. Si studia, si vive, è buona e fa pure
divertire». Metodo didattico e pedagogico approvato dunque, da maestre e dalla
coordinatrice Mara Deluca, ma anche da mamme e papà. «Il sedersi a tavola
diventa un momento di confronto e cultura - confermano le colleghe Rosanna
Novelli e Michela Poggio - facilita anche l'integrazione dei bambini stranieri:
molti arrivano e non parlano ancora l'italiano, cominciano a rapportarsi con i
compagni iniziando dal cibo». Nella fiaba però, non manca
il lupo cattivo: con la riforma Gelmini, la scuola
di Mongardino è a rischio chiusura. I numeri non perdonano: oggi sono 43 i
bimbi delle elementari; il prossimo anno in 13 s'iscriveranno alle medie. Per
tenerla aperta, bisognerebbe almeno raggiungere quota 50. Un obiettivo lontano:
finora i nuovi iscritti sono solo sette. Troppo pochi. E le iscrizioni
si chiudono il 28 febbraio. «C'è il rischio di disperdere un patrimonio del
territorio - commenta Vincenzo Fagnola, preside dell'Istituto comprensivo di
Montegrosso, a cui fa capo Mongardino - il Comune ha anche in progetto un
ampliamento dell'edificio con un'aula in più. La scuola è piccola, ma funziona
bene. I tempi però stringono». Dalle insegnati parte un appello «a non portare
i bimbi nelle scuole di città dopo la materna: «Iscriveteli qui, che si mangia
anche benissimo». La favola aspetta il lieto fine.
( da "Stampa, La" del 15-02-2009)
Argomenti: Scuola
SCUOLA. CIRCOLARE AI
GENITORI Pagelle: giudizi e niente voti Alle Elementari di Saluzzo rinviata
l'applicazione della Riforma [FIRMA]ANDREA GARASSINO SALUZZO «Non diamo solo i
numeri». Lo dicono le maestre del circolo didattico di Saluzzo. Nelle pagelle del
primo quadrimestre che gli alunni delle cinque scuole elementari della città,
di quella di Manta e di quella di Pagno, stanno ricevendo in questi giorni,
infatti, di fianco ad ogni materia non c'è un voto
numerico per rappresentare il livello di apprendimento, ma il giudizio (ad
esempio «buono» o «ottimo») che il ministero della Pubblica istruzione vuole
eliminare dalle modalità di valutazione. L'iniziativa del corpo docente della
scuola primaria saluzzese, spiegata ai genitori con una circolare intitolata
proprio «Non diamo solo i numeri», non vuole essere una
protesta contro la riforma Gelmini. Lo conferma il dirigente
scolastico Piero Bottiroli: «La commissione del collegio docenti sta studiando
i meccanismi applicativi per introdurre i voti e per dare il giusto valore a
questi numeri. Riteniamo che il passaggio dai voti ai giudizi non sia una
semplice traduzione dei secondi nei primi, ma il significato della
novità deve essere attentamente definito. Non volevamo utilizzare male gli
strumenti di valutazione per la fretta di compilare le pagelle. Se avessimo
voluto protestare contro le disposizioni del ministero l'avremo fatto in
maniera più palese e con maggiore risonanza pubblica». I voti dall'uno al
dieci, allora, arriveranno nella pagelle degli alunni di Saluzzo alla fine del
secondo quadrimestre, a giugno. Nel frattempo ci saranno delle sperimentazioni.
Nei prossimi mesi, nei vari plessi verranno programmate delle prove per ogni
disciplina in cui i «numeri-voto» saranno gradualmente
introdotti e spiegati. «L'idea, poi - conclude Bottiroli - è di giudicare i
bambini alla fine dell'anno scolastico sia con i voti, sia con giudizi
analitici». I genitori sono divisi. Il papà Paolo Maletto, di fronte alla
«Dante Alighieri»: «Credo che fino a che le maestre non si saranno fatte
un'idea precisa sui nuovi voti e su come utilizzarli, faranno bene a scegliere
il vecchio sistema». Simona Giacoletti, una «collega» mamma la pensa
diversamente: «I numeri permettono di capire meglio il livello di studio e i
bimbi si abituano visto che poi alle Medie e alle Superiori il metodo sarà
quello». Se per i quasi 900 alunni delle scuole elementari saluzzesi (e di
quelle di Manta e Pagno) non c'è ancora l'«incubo del 5», in altri istituti
vicini le pagelle sono già numeriche. Nell'Istituto comprensivo di Venasca che
comprende tutti i plessi della Val Varaita, sono stati assegnati i voti, mentre
per la condotta è ancora presente il giudizio
analitico. Stesso sistema a Verzuolo. Solo voti, invece, ad esempio a
Costigliole Saluzzo e Revello.
( da "Unita, L'" del 15-02-2009)
Argomenti: Scuola
Scuola,
Gelmini bocciata dai suoi stessi consiglieri
Status quo è un termine molto caro alla Gelmini. Lo usa ogni
qualvolta parla di istruzione; lo sottolinea per difendere il maestro unico per
polemizzare a distanza con i sindacati (Flc-Cgil in primis) e l'opposizione. Ora nell'elenco dei difensori
dello status quo, il ministero di Maristella Gelmini
ci ha inserito anche i suoi stessi consiglieri del Consiglio nazionale della
pubblica istruzione. «Il Cnpi - fa sapere viale Trastevere - fa politica e
sindacalismo, non opera come organismo consultivo e tecnico del ministero».
Insomma, non è in linea con la riforma Gelmini. Di
conseguenza - sottolinea una nota del ministero il Cnpi è un difensore dello
status quo». A far arrabbiare il ministro, la sonora bocciatura dei suoi
consiglieri allo schema di Regolamento sulla scuola dell'infanzia e del primo
ciclo. Un giudizio severo, come accadde con il piano programmatico. Ecco il
parere del Cnpi: «Non è coerente con l'autonomia scolastica, compromette
l'efficicacia dell'offerta formativa, non garantisce le aspettative delle
famiglie».
( da "Tirreno, Il" del 15-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 2 - Empoli NO
ALLA RIFORMA NO ALLA RIFORMA Bisogna difendere la scuola pubblica Il Comitato
di Empoli Salviamo la scuola pubblica martedì scorso ha
tenuto al Cenacolo degli Agostiniani l'incontro-dibattito sul tema
"L'applicazione della Riforma Gelmini: ecco gli
effetti su tutte le classi del primo ciclo! (scuola dell'infanzia, primaria e
media)", organizzato per approfondire e discutere, assieme a degli
esperti, i cambiamenti che troveremo sui banchi di scuola dal prossimo
settembre. Vista la numerosa adesione di genitori e insegnanti, e grazie
alla competenza e professionalità dei tre esperti invitati - Mario Battistini
(Consiglio nazionale della pubblica istruzione), Corrado Mauceri (giurista e
rappresentante del Comitato per la scuola pubblica) e Piergiorgio Bergonzi (già
senatore e membro della Commissione istruzione del Senato) - gli argomenti sono
stati ampiamente analizzati e discussi. Le notizie che comunque hanno più
destato stupore e preoccupazione negli ascoltatori sono state, non tanto lo
scardinamento dell'attuale modello di scuola, che riguarderà tutte le classi
(perché di quello ne abbiamo già sentito parlare), ma soprattutto
l'illegittimità: dell'applicazione dei decreti attuativi nelle iscrizioni alla
scuola dell'infanzia e primaria; l'adozione dei voti nelle valutazioni degli
studenti, non esistendo ancora uno specifico decreto attuativo. La scuola
primaria italiana esce ancora oggi dai confronti internazionali con risultati
lusinghieri, e pertanto non c'era necessità di scardinarne il modello. Non è
quindi giusto parlare di riforma, bensì di drastica riduzione delle spese da
parte dello stato. La scuola pubblica e l'istruzione sono diritti, garantiti
dalla nostra costituzione: non possono essere negati ai nostri bambini,
specialmente in questo momento storico di manifesta crisi economica e finanziaria
mondiale. La storia ci ha insegnato che è solo investendo nell'istruzione e
nella cultura che si possono superare le crisi e le difficoltà. "Queste
sono le idee che vi devono unire. Non mollate e lottate per i vostri
diritti!". Queste sono state le parole toccanti dette da una madre, che ha
lasciato il suo paese (il Perù) per offrire una vita migliore alla figlia. E'
venuta in Italia anche perché qui tutti i bambini possono studiare. Al termine
della serata sono state promosse delle iniziative da portare avanti in maniera
congiunta nei nostri 3 circoli didattici in occasione delle iscrizioni. I
presenti si sono fatti, e si faranno, portavoce delle nostre iniziative nei
loro istituti e così le informazioni si diffonderanno velocemente a tutti.
Comitato di Empoli Salviamo la scuola pubblica CONTRO LA POLITICA A noi
poveracci non pensa nessuno A persone disperate come me non resta che soffrire
e aspettare veramente che lassù ci sia il padreeterno a fare qualcosa. è
proprio lui che mi dà coraggio e che prima o poi penserà a punire tutti, anche
coloro che dicono di aiutare i poveri e poi non lo fanno. Tutti i giorni
vengono date notizie brutte di quello che accade ma dei disperati non ne parla
mai nessuno, basti vedere quante persone muoiono sotto i ponti, persone che non
hanno dove dormire e poi diciamo che siamo una nazione all'avanguardia. In cosa
siamo all'avanguardia nell'educazione che diamo ai giovani? Per poi trovarli a
spacciare la droga perché non hanno un lavoro fisso visto che le aziende dei
nostri comuni sono piene di extracomunitari e per noi italiani non c'è più
lavoro. Cosa possiamo fare per mangiare? Delinquere?! Berlusconi aveva promesso
che avrebbe aumentato le pensioni a tutti gli italiani che percepivano meno di
cinquecento euro al mese. Ditemi a quanti l'ha portata a cinquecento euro?
Comunque 500 euro vorrei che li prendesse lui e gli altri politici. Giovanni
Fenili
( da "Stampa, La" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
[FIRMA]DIEGO ANDRÀ
SAN RAFFAELE CIMENA Non avremmo mai pensato che lo Stato non avesse più i soldi
per la carta igienica. Abbiamo toccato il fondo». Ma è proprio così. E le mamme
di 110 alunni della scuola elementare «Bottero» di San Raffaele Cimena, centro
collinare di tremila anime della Valle Cerrina, tra Gassino e Chivasso, si
sfogano. Non potevano crederci, quando l'altro giorno hanno aperto il diario
dei loro figli e hanno letto la comunicazione della direzione didattica.
«Pensavo a una nota o a un brutto voto - racconta una di loro - poi mi sono
cascate le braccia». Il comunicato recitava: «A causa della riduzione sempre
più significativa dei finanziamenti alle scuole, la Direzione non potrà più
fornire la carta igienica. Pertanto a ogni rappresentante dei genitori viene
chiesto di procurarne urgentemente per gli alunni della propria classe. È
sempre più difficoltoso garantire anche i servizi minimi». Il problema
riguarderebbe anche altri 10 istituti che fanno capo alla direzione didattica
di Castiglione Torinese, guidata da Riccardo Santa, il quale allarga le
braccia: «Al momento non ci sono soldi, così abbiamo chiesto aiuto alle
famiglie. Se la situazione non si sblocca, ci rivolgeremo ai Comuni». A San
Raffaele mancano anche i prodotti per le pulizie: una mamma li ha procurati a
spese proprie. Fabrizio Buemi, consigliere comunale, promette: «Chiederò al
sindaco di intervenire, è una vergogna coinvolgere le famiglie». L'assessore regionale all'Istruzione, Gianna Pentenero, spiega:
«I soldi dello Stato per la scuola dell'obbligo tardano ad arrivare, ne ho già
parlato col ministro Gelmini. Occorrono provvedimenti urgenti per evitare un peggioramento
della situazione».
( da "Repubblica, La" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina I - Torino
Lotta dura per scegliere il liceo VERA SCHIAVAZZI Mancano soltanto due giorni a
una delle date più temute dalle perfette madri urbane: la scelta della scuola.
Finiti da un pezzo gli anni d´oro nei quali, almeno fino alla terza media, non
si discuteva nemmeno e i figli finivano d´ufficio nell´istituto più vicino a
casa, ora si lotta per settimane, frequentando open-day, visitando siti,
fissando incontri segreti con i dirigenti scolastici («ma quanto è severa la
vostra scuola?») e scambiandosi come reliquie i cellulari di insegnanti che
potrebbero, volendo, darci informazioni che non troveremo mai alla luce del
sole. Non è chiaro che cosa temano le madri: che il figlio finisca in una
scuola inferiore alle sue capacità piuttosto che in una troppo dura, che
l´ambiente sia troppo competitivo o al contrario non all´altezza delle
aspirazioni socio-estetico-esistenziali del pargolo. Sta di fatto che fuori dai
cancelli delle elementari o delle medie che si stanno per abbandonare si
discute e perfino si litiga: «Come? La mandi alla Nievo? Sei pazza, non sai che
ambiente, finirà griffata dalla testa ai piedi�», ma anche «No! Alla Rayneri
no, i bambini stranieri sono troppi». Insomma, tutto e il contrario di tutto,
nell´illusorio tentativo di giocare d´anticipo e garantire ai figli se non
proprio un futuro migliore, alcuni anni di vita più facile. Se la scelta è sul
liceo, la scelta vira al parossismo: dev´essere serio, ma non severo, comodo ma
di bell´aspetto, ben frequentato ma culturalmente aperto, con abbondanza di ore
di lingue e di informatica ma a condizione che non influenzino troppo la
pagella. E col sabato libero, naturalmente. Un trendy-liceo, insomma. Presidi e
insegnanti danno il loro contributo, emanando nelle presentazioni al pubblico
severi proclami: «In questo liceo, chi non funziona viene avvisato già in
novembre», abbiamo sentito ai piedi della collina. Brrr! Vien voglia di
arrendersi, e di scegliere con l´unico criterio dei metri che separano la
scuola da casa. Pulizie da record. E´ durato 48 ore il
grande messaggio d´amore in vernice rosa sul piedistallo del monumento di
piazza Castello, poi pulitori spietati e tecnologici l´hanno fatta sparire. Gli
insulti a Israele e Gelmini, invece, resistono.
( da "Tirreno, Il" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 3 - Viareggio
I dalmata e il maxi biliardino Spettatori protagonisti: le maschere più
divertenti Trionfano i cartoni animati e le citazioni televisive VIAREGGIO.
"Permesso, eccoci tutte quante, dell'uomo siam le maschere in veste
stravagante...". Dopo i tre colpi di cannone che segnano l'inizio del
Carnevale ritornano, come ogni anno, i più svariati travestimenti. Dai comuni
peluches che vengono puntualmente riesumati dal baule dei costumi alle maschere
più insolite con mesi e mesi di preparazione alle spalle. Perché a queste
trasformazioni si è iniziato a pensare già a partire dalla fine del Carnevale
2008. Scegliere il travestimento più insolito per non passare assolutamente
inosservati. In questo 2009, forse a causa del freddo di questi giorni, in
tanti hanno optato per il più comodo peluche, che sempbrava essere stato appeso
al chiodo e invece è tornato a colorare la Passeggiata. Grandi e piccini
protagonisti dello "zoo" del Carnevale: conigli colorati, dalmata da
fare invidia a "La carica dei 101", orsetti e chi più ne ha più ne
metta. C'è invece chi non fa caso alle basse temperature di febbraio e mette in
mostra le gambe con calze trasparenti e tutù in tulle. Uomini e donne senza
distinzione, anche se le mini gonne probabilmente donano di più al gentil
sesso. Ma a Carnevale come sempre tutto è concesso. Appena trascorso San
Valentino ecco poi spuntare le coppie di innamorati nei panni di personaggi dei
cartoni animati. La Bella e la Bestia, Cappuccetto rosso e il Lupo, Shrek e la
sua principessa Fiona (con il piccolo orchetto verde in braccio). Travestimenti
a non finire che contagiano davvero tutti, non solo i viareggini doc, ma anche
i "forestieri" che vengono da ogni parte di Italia (anche da oltre le
Mura) attratti dalla magia del nostro Carnevale. E' sufficiente un cappello
appariscente, una parrucca colorata o un paio di occhiali luminosi che il gioco
è fatto. E temi di attualità non vengono trattati solo da carristi e
mascheratisti, ma anche dalla gente comune con i loro insoliti costumi. Dalla
crisi dell'Alitalia con la hostess e il "Pirlota" alle elezioni
americane con il neo-eletto Presidente Obama e il suo slogan "Yes we
can", passando per la riforma dell'istruzione con la
ministra Gelmini. Perchè Carnevale è anche questo e ognuno, nel suo piccolo,
denuncia i fatti che hanno animato le cronache degli ultimi giorni. Se si è in
gruppo ancora meglio. Ecco la riproduzione in forma umana del calcio Balilla
con ragazzi e ragazze dipinti di rosso e di blu schierati come nel biliardino e
muniti addirittura di manopoline laterali. O ancora gli sciacalli di
Giorgio Panariello nella pubblicità di una nota compagnia telefonica con lo
striscione: "Winde! Lo fa al Carnevale". Martina Ambrogi
( da "Corriere della Sera" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-02-16 num: - pag: 18 categoria:
REDAZIONALE In Vaticano Messa per Galileo, la prima dopo 4 secoli CITTà DEL
VATICANO — Ieri, per la prima volta dopo 445 anni, in Vaticano è stata celebrata
una messa solenne in ricordo di Galileo Galilei, in occasione dell'anno
dell'Astronomia. A presiedere monsignor Gianfranco Ravasi che, davanti a
scienziati e astronomi di tutto il mondo, inclusi russi e cinesi, ha ricordato
la figura dello scienziato che «ha saputo distinguere le due ragioni: quelle
della scienza da un lato, e quelle verità che sono necessarie alla nostra
salvezza e che ci vengono comunicate attraverso la voce dello Spirito Santo,
dall'altro». Il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone ha inviato un
messaggio: «Galileo è stato giustamente definito "divin uomo"» e
«anche oggi nella nostra epoca emerge una nuova frontiera
di scienziati che sulle orme di Galileo non rinunciano né alla ragione né alla
fede anzi le valorizzano entrambe nella loro reciprocità». Attraverso Bertone è
arrivata poi la benedizione di Benedetto XVI che l'ha voluta assicurare ai
membri «benvenuti» della accademia della scienza della Cina. Un messaggio è
arrivato anche dal ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini.
( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del
16-02-2009)
Argomenti: Scuola
Il Sole-24 Ore del lunedì
sezione: AUTONOMIE LOCALI E PA data: 2009-02-16 - pag: 37 autore: ANCI RISPONDE
Sulle scuole a rischio rilevazione concertata Sabrina Gastaldi Il 28 gennaio in
Conferenza Unificata è stata sottoscritta un'intesa sugli edifici scolastici a
rischio. L'intesa giunge al termine dell'impegno portato avanti da Anci
rispetto all'iniziale direttiva proposta dalla Protezione civile che, senza
alcuna concertazione, prevedeva l'avvio di un'indagineper accertare lo stato
degli elementi non strutturali negli edifici, sia pubblici sia privati, in
tempi molto ristretti,senza collegamenti con l'Anagrafe dell'Edilizia
scolastica e con le risorse a ciò dedicate. La direttiva prevedeva poi il
coordinamento dei Prefetti e l'esclusione degli enti. A seguito delle obiezioni
di Anci e dalle altre autonomie, si è riusciti a trasformare la direttiva in
intesa con la riacquisizione da parte di sindaci e presidenti dei rispettivi
ruoli istituzionali, ottenendo una revisione dei tempi e che le informazioni
acquisite da tale rilevazione integrino l'anagrafe dell'edilizia scolastica. è
stato inoltre previsto, su richiesta di Anci, che gli enti locali già in
possesso di tali informazioni, potranno inviare le schede predisposte
nell'intesa senza procedere a una nuova rilevazione. Con l'intesa si avvierà
una attività straordinaria di ricognizione degli edifici scolastici connessa
alla vulnerabilità degli elementi non strutturali, che consentirà di
individuare le situazioni più a rischio e di metterle in sicurezza, con le
risorse che il Governo si è impegnato a stanziare quanto prima. La cassetta del
pronto soccorso I presidi di primo soccorso sonoa carico del Comune o a carico
del dirigente scolastico? Si ritiene che la dotazione dei mezzi di primo
soccorso non rientri tra le spese che la legge 23/96 assegna alla competenza
dei comuni. Peraltro, ma soltanto ai fini di dare una motivazione logica
risposta su quanto richiesto, la normativa in materia di sicurezza sui luoghi
di lavoro impone al datore di lavoro l'obbligo di adottare tutte le misure
generali di tutela della salute e di sicurezza dei lavoratori nei luoghi lavoro
(articolo 15, lettera u, Dlgs 81/2008), facendo ricadere direttamente sulle
figure competenti il rispetto dei relativi obblighi. E appare incongruo che le
modalità di organizzazione e gestione dei servizi di cui alla richiesta siano
legate alle scelte di un altro ente il quale dovrebbe intervenire quanto meno a
livello finanziario. I libri di testo Annualmente sorgono problemi con i comuni
appartenenti a Regionio Province autonome perché ogni enteè convinto di non
dover rimborsare alcunché al Comune che ha provveduto al pagamento dei testi
scolastici dell'alunno non residente. Si chiede un parere in merito. La
fornitura gratuita dei libri di testo per la scuola primaria è disposta
dall'articolo 42 del Dpr 616/77, trasfuso nell'articolo 156,comma 1, del Dlgs
297/94. Tale norma prevede che i libri siano forniti gratuitamente dal comune
secondo le modalità stabilite dalla leggi regionali. Sul punto della competenza
è del tutto normale che s'intenda riferita al comune di residenza. Riguardo
alla fornitura dei libri di testo agli alunni non residenti anagraficamente,
cono senza ripetizione nei confronti del comune di residenza, si sottolinea
quanto segue. Esistono, per stessa riserva normativa, disposizioni regionali e
queste disposizioni sono anche legate alle rispettive fonti statutarie. Nel
caso "de qua" però non sembra esistere specifica normativa nella
legislazione regionale che introduca deroghe al principio sulla competenza del
comune di residenza. Pertanto si ritiene conforme al buon diritto la richiesta
al comune di residenza del rimborso della spesa. Tuttavia, nel caso in cui alla
spesa dei libri di testo concorra anche la Regione e che la relativa
documentazione afferisca alla frequenza indifferente di alunni residenti e non
residenti, la possibilità di ripetizione deve intendersi limitata solo alla
spesa che fa capo al comune di non residenza dell'alunno. L'orario della materna Il decreto Gelmini e la
circolare del ministero dell'Istruzione n.4 del 15 gennaio 2009 prevedono per
le scuole dell'infanzia 40 ore settimanali e un tempo scuola di massimo 50 ore
settimanali.La scuola per l'infanzia di questo Comune attua, in modo
soddisfacente: 35 ore settimanali di "tempo scuola" e 52,50 ore
settimanali complessive, compresii servizi di accoglienza e post scuola.
Si chiede se sia possibile mantenere il modello organizzativo in atto. Si
premette che la materia oggetto del quesito è ancora in via di definizione, per
cui allo stato attuale si possono fornire le seguenti indicazioni. La circolare
n. 4 del 2009 prende a riferimento l'orario di funzionamento delle scuole
materne statali che si articola in otto ore giornaliere, potendo raggiungere un
massimo di 10 giornaliere, come previsto dall'articolo 104 del Dlgs 297/94.
Peraltro, la circolare fa salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche di
cui al Dpr 275/99, la quale deve essere adeguata ai diversi contesti, alle
domande delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti
(articolo 1). Con riguardo al funzionamento delle scuole materne comunali
l'articolo 30 del Ccnl 14 settembre 2000 prevede che ciascun ente, previa
informazione sindacale, definisce le condizioni e le modalità ottimali per
l'erogazione del servizio.E ciò rappresenta espressione del principio per il
quale sono le singole amministrazioni a individuare le esigenze della comunità
amministrata e porre in essere le azioni adeguate al loro soddisfacimento. E
nel campo dell'istruzione questo principio appare limitato esclusivamente dalle
norme generali dettate dallo Statoe dalla potestà legislativa concorrente delle
Regioni a termini dell'articolo 118 della Costituzione. A livello di normativa
statale, è stata individuata quella sopra menzionata, né sembra che il decreto Gelmini, Dl 137/2008, né l'articolo 64 del Dl 112/2008,
richiamato nella circolare, pongano vincoli assoluti all'organizzazione delle
scuole materne comunali, né ancora deroghino alla contrattazione collettiva
sulla materia. Pertanto si ritiene che il Comune possa continuare a mantenere
l'orario nei termini in cui è stato articolato, fatte salve eventuali
disposizioni regionali limitative di quanto richiesto. «Il Sole 24 Ore del
lunedì» pubblica in questa rubrica una selezione delle risposte fornite
dall'Anci ai quesiti (che qui appaiono in forma anonima) degli amministratori
locali. I Comuni possono accedere al servizio «Anci-risponde» — solo se sono
abbonati — per consultare la banca dati, porre domandee ricevere la risposta,
all'indirizzo Internet Web www.ancitel.it. I quesiti non devono, però, essere
inviati al Sole 24 Ore. Per informazioni, le amministrazioni possono utilizzare
il numero di telefono 06762911 o l'e-mail «ancirisponde@ancitel.it».
( da "Stampaweb, La" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
ROMA Prendendo spunto
dalla classifica annuale del prestigioso quotidiano britannico “The Times” che
boccia l?università italiana, il ministro dell?Istruzione Mariastella Gelmini rilancia: la «impietosa classifica si riferisce agli
anni in cui governava il centrosinistra» - sottolinea in una nota - ma ora «è
finita un?epoca, bisogna avere il coraggio di cambiare», e «il problema non è
quanto si spende ma come si spendono i soldi»; quindi, spiega il ministro, la
ricetta è «eliminare gli sprechi, le sedi e i corsi inutili», ovvero «rivedere
completamente la nostra università: è necessario renderla meritocratica». La
classifica del quotidiano britannico The Times sulle migliori università del
mondo boccia, infatti, l?Italia: un solo ateneo nostrano tra le prime duecento,
ovvero Bologna che si piazza al 192esimo posto, perdendo 19 posizioni rispetto
allo scorso anno, mentre “La Sapienza” di Roma si piazza al 205esimo posto, il
Politecnico di Milano al 291esimo, l?Università di Padova al 296esimo.
“Cassata” la Bocconi di Milano, che non figura nemmeno tra le prime 400. «La
classifica pubblicata dal Times dimostra che il sistema universitario italiano
vive una fase veramente difficile», commenta Gelmini
in una nota, aggiungendo: «I problemi sono strutturali e di sistema. Non sono,
come qualcuno ha detto più per motivi di lotta politica che per una analisi
tecnica della realtà, legati alla quantità di risorse che si investono
nell?università». Secondo il ministro «questo è un falso problema», perché
«tutti gli indicatori internazionali stabiliscono che non c?è correlazione tra
quanto si spende per l?università e la sua qualità». In sintesi «il problema
non è quanto si spende ma come si spendono i soldi dei cittadini», sottolinea Gelmini ricordando che «l?Italia spende come la Germania
eppure ha un sistema universitario peggiore». E la soluzione è quindi un?altra:
«Bisogna piuttosto eliminare gli sprechi, le sedi e i corsi inutili, dobbiamo
rivedere completamente la nostra università: è necessario renderla
meritocratica», spiega il ministro dell?Istruzione, concludendo con un attacco
ai predecessori di centrosinistra: «Voglio anche osservare che questa impietosa
classifica si riferisce agli anni in cui governava il centrosinistra, quindi
molto prima dei famigerati tagli dell?attuale Governo. Ciò significa che
l?università italiana non va bene per problemi e gestioni non trasparenti che
durano da decenni e non certo a causa del governo Berlusconi».
( da "Sicilia, La" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
«L'Mpa pronto per le
sfide future»Gli interventi. Assente il presidente Lombardo, influenzato.
Leanza: «Ddl Sanità, un dibattito pubblico col Pdl» Giuseppe Bonaccorsi Un vero
peccato che il presidente della Regione Raffaele Lombardo sia rimasto a casa
per una sindrome influenzale e che abbia dovuto rinunciare a presenziare al
congresso provinciale del suo Movimento per l'autonomia. Non ha visto quanta gente
era presente nell'aula delle Ciminiere. Ma gli avranno certamente riferito che
era tanta, al punto tale che per minuti abbondanti è stato addirittura
difficile riuscire a conquistare un solo angolo della sala. E' certo, però, che
quando nell'ampio salone si è sparsa la notizia che il presidente era stato
colpito dall'influenza, con un rialzo febbrile di «39 e mezzo», pian piano che
si sono succeduti gli interventi, l'aula ha cominciato lentamente a svuotarsi,
nonostante più volte i leader sul palco avessero dichiarato rivolti alla folla:
«Forse il presidente viene, forse no...». Sino a sostenere: «Interverrà a
momenti, ma solo per telefono»... Per poi concludere: «Purtroppo non ce la fa»
e a quel punto, rivolto al presidente costretto a casa, dalla sala si è levato
uno scrosciante applauso per una sua pronta guarigione. Ma in diversi erano già
andati via, dispiaciuti per l'assenza del loro leader carismatico che avrebbe
dovuto «chiudere» i lavori. E' naturale quando un leader risponde al nome di
Raffaele Lombardo che in poco tempo ha proiettato il Movimento verso traguardi
di livello. Ciononstante, in assenza del leader, i lavori sono stati animati e
a tratti molto interessanti, sia quando Lino Leanza, coordinatore regionale, ha
parlato di riforma sanitaria e si è detto pronto a «un pubblico confronto con
gli esponenti del Pdl per fare chiarezza sul Ddl», sia quando a prendere la
parola sono stati il sottosegretario alle Infrastrutture Reina e il senatore
Giovanni Pistorio. Nutrita la presenza di personalità nella sala gremita. Nelle
prime file i deputati nazionali Roberto Commercio ed Enzo Oliva, l'assessore
comunale alla Pubblica istruzione Sebastiano Arcidiacono, il capogruppo
consiliare Salvo Di Salvo, il vicesindaco Chisari, il direttore dell'Asl 3, Scavone,
l'ex Rettore Latteri tanto per citare solo alcuni dei presenti. Un po' più
defilato il presidente dell'Amt Michele Sineri che, poi sul palco, però, ha
tenuto a chiarire, rivolgendosi ai leader del Pdl che ne hanno chiesto la
sostituzione: «Vorrei precisare che nel giugno scorso ho presentato le mie
dimissioni...Io non sono ancorato alla poltrona». Eppure Sineri, poi a
microfoni spenti, è tornato sulla sua possibile sostituzione ai vertici
dell'Amt: «Io sono qui - ha detto - e lavorerò sino all'ultimo giorno. Si dice
che stanno per sostituirmi? Sinora non so nulla». Non vi è dubbio che la sua
presenza sia un segnale indirizzato al presidente Lombardo per conoscere come
stanno le cose. Nutrito l'elenco degli interventi durante l'assise. Sebastiano Arcidiacono ha parlato della riforma Gelmini e si è augurato che «il presidente Lombardo difenda la Sicilia
dai tagli previsti che colpiscono principalmente il Meridione»; il deputato
regionale Orazio D'Antoni si è soffermato sul Ddl sanitario e ha fatto un
excursus sui lavori in Commissione. Via via hanno preso la parola Angelo
Rosano, Nino Amendolia e una nutrita schiera di sindaci del Movimento per
l'autonomia. In precedenza c'era stato, invece, l'intervento del capogruppo Mpa
alla Provincia, Domenico Galvagno che tra l'altro aveva parlato della riforma
degli Ato rifiuti, mettendo il dito in una piaga ancora non sanata che conosce
bene per essere stato ex presidente di una delle società d'ambito più in crisi,
l'«Ato Simeto» in perenne emergenza. La «chiusura» dei lavori è stata riservata
agli interventi del sottosegretario Reina, che ha fatto un quadro nazionale del
Mpa in vista del congresso nazionale e ha detto che il Meridione oggi guarda
alla Sicilia: «Se la Sicilia questa volta non cambia - ha detto - l'intero sud
non avrà più la capacità di essere credibile nei confronti del nord». Mentre
Giovanni Pistorio, nell'intervento di chiusura dei lavori, si è soffermato
«sulle potenzialità» del Mpa «che può diventare - ha detto - strumento che dà
voce ai bisogni del sud. Per questo occorre che si doti di una classe dirigente
all'altezza, molto unita e compatta, che consenta di accompagnare e sostenere i
grandi sforzi che sta compiendo la Giunta Lombardo, che costituisce un modello
di governo moderno, efficiente e rigoroso». Un partito-movimento che «bilanci -
ha concluso Pistorio - l'incidenza della Lega e sia pronto anche alle sfide del
federalismo fiscale».
( da "Sicilia, La" del 16-02-2009)
Argomenti: Scuola
La dott. Carmelita
Russo Secondo una stima fatta dal segretario provinciale della Flc- Cgil, prof.
Fasciana, che è anche componente della segreteria regionale del sindacato, nel prossimo
anno scolastico nella nostra provincia tra personale docente e Ata vi sarà un
taglio di oltre 1000 posti. Secondo Fasciana «la controriforma Gelmini avrà effetti pesantissimi nella provincia di Catania. Da una
simulazione effettuata dalla Flc Cgil di Catania, emerge chiaramente che nella
scuola primaria i tagli oscilleranno tra i 390 e 717 sulla base del tempo
scuola che sarà coperto, vale a dire 30 ore o 27 settimanali, mentre nella
scuola secondaria di primo grado si perderanno 440 posti a causa della modifica
del quadro orario del personale docente, in particolare quello di
Lettere. Tenuto conto del piano programmatico del Miur si dovrebbero perdere,
inoltre, 328 posti nella secondaria di secondo grado e 386 posti di personale
Ata». - Quali effetti avranno i tagli sul personale?» «Per quanto riguarda i
precari - dice Fasciana - è evidente che sono destinati a scomparire: nella
scuola primaria e per alcune discipline nella secondaria di primo grado si
avrà, fra l'altro, una condizione di soprannumerari età diffusa che creerà
problemi anche al personale di ruolo. Tuttavia, per quest'anno la
contrattazione nazionale sui trasferimenti è riuscita ad impartire
l'introduzione della mobilità professionale d'ufficio per il personale in
esubero». Il modulo di 24 (su richiesta delle famiglie), 27 (garantito a
tutti), 30 ore (difficile da realizzarsi), quali conseguenze apporterà sul
piano organizzativo didattico nella scuola primaria? «Il superamento del modulo
- dice Fasciana - assieme al taglio secco delle compresenze, comporterà il
venir meno della continuità didattica e della contitolarità. E ciò toccherà
tutte le classi successive alla prima sin dal prossimo anno. Inoltre, il taglio
secco delle compresenze spazza via la possibilità di organizzare lavori di
gruppo e individualizzati seguiti da un insegnante, renderà assai più
difficoltoso attività basate sui linguaggi non verbali, di tipo manipolatorio
e, in genere, laboratoriale. Le condizioni di lavoro degli insegnanti
peggiorano drasticamente». - Cosa succederà nella scuola secondaria di primo
grado? «Per effetto della possibilità delle famiglie di chiedere il
potenziamento della lingua inglese, i nostri ragazzi risulteranno penalizzati
rispetto ai loro coetanei europei. La commissione europea da tempo insiste
nella raccomandazione ai paesi membri di sviluppare la conoscenza e l'uso anche
di una seconda lingua comunitaria e tutti gli altri stati europei si stanno da
tempo orientando in tal senso. Vi è inoltre un serio problema di recupero,
sostegno all'apprendimento, per effetto della prevista e pesante riduzione del
tempo prolungato, di adolescenti che vivono una fase piuttosto complessa della
loro crescita. Ridurre il tempo prolungato significa rendere ancora più
difficoltoso il lavoro già complicato di questo segmento scolastico che
penalizza soprattutto i ragazzi più a rischio». A Catania vi sono i primi
movimenti per ridurre i danni, vedi il coordinamento intercomunale degli
assessori alla Pi per affrontare la riforma Gelmini,
preoccupati appunto per i molti tagli dei posti di lavoro. Si riuscirà ad
ottenere qualcosa o finirà come all'inizio di anno scolastico quando, malgrado
le promesse, non si sono ottenuti i nuovi posti di sostegno? MARIO CASTRO
( da "Stampa, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
DOSSIER DELLA CISL I
PRIMI AD ESSERE TAGLIATI DAL PROSSIMO ANNO SARANNO I PRECARI Scuola, con la
riforma rischiano in 5 mila Maestre elementari, prof di lettere e lingue i più
esposti Neppure una classe a 24 ore e maestro unico in tutto il Piemonte. Ma i tagli stabiliti dal ministro Gelmini si devono
fare. E saranno tanti: a sparire dovrebbero essere oltre tremila cattedre alle elementari
e alle medie e 1500 posti da bidello e assistente tecnico. La stima è della
Cisl Scuola. Una previsione che fa paura ai precari e ai docenti di ruolo più
«giovani», possibili «perdenti posto». Oggi in Piemonte, alle elementari
ci sono 5538 classi a modulo che hanno una dotazione di organico per 33 ore. Le
ore scenderanno a 30. Ne deriva una decurtazione di 755 posti. Nel tempo pieno
si perderanno 739 posti. Poi le medie; spariranno 366 insegnanti di lettere e
179 cattedre di educazione tecnica. E c'è il problema della seconda lingua, in
generale francese: si perderà almeno un'ora; ma c'è la possibilità che in certe
classi venga persino eliminato. Maria Teresa Martinengo ALLE PAGINE 48 E 49
( da "Stampa, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
UNO STUDIO DELLA CUB
«Se i precari si mobilitano possono fermare la didattica» Le prime vittime
della riforma Gelmini saranno i
precari. E quanto pesi davvero questa forza lavoro nella scuola torinese
(stimata intorno al 20%) lo ha misurato il sindacato Cub Scuola. «Abbiamo fatto
una ricerca scuola per scuola - dice il segretario Cosimo Scarinzi - attraverso
un campione significativo: abbiamo accertato così che ci sono scuole che
possono funzionare solo grazie al lavoro precario». In attesa di
presentare tutto lo studio durante l'assemblea che si terrà al Castello del
Valentino nel pomeriggio del 25 febbraio, Scarinzi offre qualche dato: all'Itc
Russel Moro su 88 docenti 17 sono precari, all'istituto comprensivo di
Sant'Antonino di Susa sono 35 su 120 e 12 gli ata su 34, al Plana su 124
docenti i precari sono 35 e gli ata 22 su 50. E così via. «Vogliamo che questi
lavoratori capiscano che la loro mobilitazione può fermare la didattica».
( da "Stampa, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
IN CLASSE
"Cattedre e bidelli Saltano 5000 posti" Il sindacato confronta i
numeri Oggi e domani al Sermig il congresso territoriale della Cisl LA SCURE
DEL MINISTRO [FIRMA]MARIA TERESA MARTINENGO Neppure una classe a 24 ore e
maestro unico in tutto il Piemonte: le iscrizioni alla prima elementare nella
nostra regione - e ancora più a Torino - in base alle rilevazioni della Cisl
Scuola stanno dando questo risultato, vanificando le speranze del Miur di poter
risparmiare docenti a partire proprio da questo tipo di organizzazione. Ma i tagli stabiliti dal ministro Gelmini si devono
fare. E saranno tanti: a sparire dovrebbero essere oltre tremila cattedre alle
elementari e alle medie (le superiori nel 2009/10 non saranno ancora investite dalla
riforma) e 1500 posti da bidello e assistente tecnico. La stima è della stessa
Cisl Scuola, di cui oggi e domani al Sermig si svolge il congresso territoriale
(con la partecipazione, domani, del segretario nazionale Francesco
Scrima). Una previsione che sconcerta le famiglie e fa paura ai precari e ai
docenti di ruolo più «giovani», possibili «perdenti posto». «Bisogna fare una
premessa - dice Enzo Pappalettera, segretario regionale del sindacato - e cioè
che l'aumento di cinquemila alunni nei vari gradi dell'istruzione, che
proseguirà anche nel 2009/10 in linea con gli ultimi anni, sarà assorbito
dall'innalzamento del numero massimo e minimo di alunni per classe. Alle medie
sarà normale avere 29 allievi e così il numero delle classi resterà stabile». Fatta
la premessa, si incomincia a osservare il dettaglio. «Oggi in Piemonte alle
elementari ci sono 5538 classi a modulo che hanno una dotazione di organico per
33 ore. Domani, con il nuovo modello, le ore scenderanno a 30. Ne deriva una
decurtazione di 755 posti». Non va meglio nel tempo pieno che, rispetto
all'insieme della regione, pesa per due terzi sulla provincia di Torino.
«Abbiamo 4065 classi con dotazione di 44 ore che, eliminate le compresenze,
scendono a 40. Significa 739 posti in meno». Tagli che, nel caso della scuola
elementare, ricadranno tutti sugli insegnanti precari. Ma c'è dell'altro.
«Entro il 31 agosto prossimo 500 maestre concluderanno la formazione che
consentirà loro di insegnare anche inglese: comporterà una perdita di un
centinaio di posti per le specialiste di lingua». Ed ora le medie. «Dal momento
che l'insegnamento di lettere passa subito in tutte le classi, anche nelle
seconde e terze, da
( da "Stampa, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
L'insegnante di
francese "Ho dedicato la vita ora mi cacceranno" I nuovi iscritti non
salvano posti Si alza il numero degli studenti ma anche il «volume» delle
classi Le materie opzionali Educazione tecnica, che passa da due a un'ora: «Via
179 cattedre» Preoccupazione a Torino «A settembre un migliaio di maestre non
potranno tornare a insegnare» [FIRMA]MARIA TERESA MARTINENGO Neppure una classe
a 24 ore e maestro unico in tutto il Piemonte: le iscrizioni alla prima
elementare nella nostra regione - e ancora più a Torino - in base alle
rilevazioni della Cisl Scuola stanno dando questo risultato, vanificando le
speranze del Miur di poter risparmiare docenti a partire proprio da questo tipo
di organizzazione. Ma i tagli stabiliti dal ministro Gelmini si devono fare. E saranno tanti: a sparire dovrebbero essere
oltre tremila cattedre alle elementari e alle medie (le superiori nel 2009/10
non saranno ancora investite dalla riforma) e 1500 posti da bidello e
assistente tecnico. La stima è della stessa Cisl Scuola, di cui oggi e domani
al Sermig si svolge il congresso territoriale (con la partecipazione,
domani, del segretario nazionale Francesco Scrima). Una previsione che
sconcerta le famiglie e fa paura ai precari e ai docenti di ruolo più
«giovani», possibili «perdenti posto». «Bisogna fare una premessa - dice Enzo
Pappalettera, segretario regionale del sindacato - e cioè che l'aumento di
cinquemila alunni nei vari gradi dell'istruzione, che proseguirà anche nel
2009/10 in linea con gli ultimi anni, sarà assorbito dall'innalzamento del
numero massimo e minimo di alunni per classe. Alle medie sarà normale avere 29
allievi e così il numero delle classi resterà stabile». Fatta la premessa, si
incomincia a osservare il dettaglio. «Oggi in Piemonte alle elementari ci sono
5538 classi a modulo che hanno una dotazione di organico per 33 ore. Domani,
con il nuovo modello, le ore scenderanno a 30. Ne deriva una decurtazione di
755 posti». Non va meglio nel tempo pieno che, rispetto all'insieme della
regione, pesa per due terzi sulla provincia di Torino. «Abbiamo 4065 classi con
dotazione di 44 ore che, eliminate le compresenze, scendono a 40. Significa 739
posti in meno». Tagli che, nel caso della scuola elementare, ricadranno tutti
sugli insegnanti precari. Ma c'è dell'altro. «Entro il 31 agosto prossimo 500
maestre concluderanno la formazione che consentirà loro di insegnare anche
inglese: comporterà una perdita di un centinaio di posti per le specialiste di
lingua». Ed ora le medie. «Dal momento che l'insegnamento di lettere passa
subito in tutte le classi, anche nelle seconde e terze, da
( da "Repubblica, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 32 - Cultura
Storia oscurata Un nuovo format La storia sembra spesso oscurata, e i media
sono sicuramente impazziti, con la deriva esibizionistica che impazza in tutti i
talk-show televisivi La ginnastica del ministroLa Russa, le mezze porzionidi
Sirchia, il junk-food della Turco, le taglie 38 della Melandri: va in scena la
post-politica L´oggetto del desiderio del potere politico Chi ha il potere di
decidere su questioni estreme come l´inizio o la fine della vita? L´ondata di
violenza sulle donne è un altro aspetto della volontà di dominio sulle
esistenze fisiche FILIPPO CECCARELLI Ma che gli è preso, e tutto insieme, e
all´improvviso? Preghiere, strilli e vaniloquio mediatico-istituzionale attorno
al corpo vivo-morto, reale e virtuale di Eluana Englaro. E adesso, senza
nemmeno il tempo per un respiro, ecco una seconda ondata di pensieri, parole,
opere e prevedibile ottusità normativa attorno ai corpi femminili violati, come
in Bosnia o ai tempi delle "marocchinate", da fronteggiare magari a
colpi di castrazione, chi dice chimica e chi � vuoi mettere l´effetto degli
schizzi di sangue? � chirurgica, addirittura. Biologia, eutanasia, stupri, la
vita nuda, primordiale e drammatica, ma pure quotidiana e debitamente
stralunata. L´altro giorno è venuto fuori che il ministro della Difesa La Russa
vuol far fare ginnastica obbligatoria ai militari del ministero: flessioni,
corsetta, piegamenti, vedi l´accluso manuale. E dopo le feste di Natale la
sottosegretaria Martini è intervenuta sulle diete, così come il ministro
Sirchia s´era preso a cuore di favorire normativamente le mezze porzioni al
ristorante. A suo tempo, d´altra parte, la Livia Turco creò una task-force
contro junk-food, fumo, alcool e sedentarietà; mentre la Melandri ce l´aveva
con le taglie 38 e Napolitano premia la stilista delle taglie forti. Corpi,
corpi e ancora corpi da difendere, disciplinare, sorvegliare, punire, salvare.
Chissà cosa direbbe Michel Foucault, teorico della microfisica del comando, che
nell´involucro di carne e ossa vedeva il "luogo assoluto" della
politica. A Varallo Sesia danno dei soldi a chi dimagrisce; lo sceriffo
Alemanno vieta il vino dopo una certa ora e la Lega continua a organizzare l´etno-festival
di Miss Padania, ma con tale severità da mettere al bando la danza del ventre.
Un tempo il corpo apparteneva al suo legittimo proprietario. Bene, adesso
sembra che il potere o i poteri rivendichino di nuovo un qualche interesse al
riguardo. Di questa specialissima cura offre plastica e spudorata testimonianza
il presidente Berlusconi. Sempre con garbo e simpatia, s´intende, egli
abbottona di continuo giacche a diplomatici, anche davanti al Santo Padre,
suggerisce interventi estetici ai ministri, approva nuove acconciature, depreca
la barba di La Russa, consiglia i pantaloni anziché la gonna alla Brambilla, si
preoccupa per la magrezza della Carfagna e all´inizio della scorsa campagna
elettorale ha proposto addirittura la maglia di lana a Veltroni. Quest´ultimo
gli ha risposto: «Me lo diceva pure mia nonna!». Ma del tutto incurante, il
Cavaliere ha semmai alzato il tiro dell´immaginazione corporale. Così una volta da don Gelmini, sempre
ridendo, ha spiegato che non gli dispiacerebbe se i ministri s´inginocchiassero
davanti a lui; e in un´altra occasione, anzi due, ma sempre al tempo della
monnezza, ha fatto presente che a Singapore chi sporca viene frustato. E
l´altro giorno, infine, per dire il bene che vuole al nipotino Alessandro,
gli è parso simpatico evocare un suo possibile intervento legislativo per
fermare la crescita del bimbo, lasciandolo così: «Amabile e piccolino» ha
soggiunto. Per decreto. Ecco. Che cosa è accaduto nella storia di questo paese
perché dagli sfuggenti pallori democristiani, dalle rarefatte astrazioni di una
classe dirigente quasi del tutto disincarnata si arrivasse ai milioni di euro
che Berlusconi versa all´istituto di medicina predittiva di don Verzé per far
campare lui, e magari chi vuole lui, fino ai 120 anni? Che segno reca questo
teatro dell´immortalità e del potere faustiano? Possibile e problematica
risposta: tramontate le ideologie, espulse le culture politiche e raschiate via
le appartenenze, ormai senza più progetti, interessi e insediamenti, la
politica si è de-politicizzata. O meglio: ridotta ai minimi termini della
semplificazione, ma al massimo format dell´evoluzione spettacolare e
tecnologica, questa benedetta politica, o post-politica che sia, si è
reincarnata. Messa così, l´ipotesi può suonare ermetica, per non dire
incomprensibile. Così come appare morboso, stucchevole e irrilevante lo
scatenarsi dei media sul capoccione di Prodi, l´ombelico della Santanché, le
tette della Carfagna chiamata a rispondere della loro integrità («Tutta roba
mia») alle Invasioni barbariche. E certo lasciano il tempo che trovano i
servizi fotografici sullo scarso appeal di Veltroni in spiaggia («Aiuto,
arrivano i tettoni!»), sulle ascelle forse depilate di Casini, sul merolone di
Fini o sul microfallo che tanto ha infastidito il professor Fagioli su
Liberazione. Perché la storia è spesso oscura, la sociologia politica anche di
più e di sicuro i media sono impazziti. Ma intanto il sindaco di Verona Tosi fa
il bagno a Capodanno. Da Storace a Rosy Bindi è una gara a chi perde più peso.
Il sottosegretario Bonaiuti pubblicizza la sua dieta. Il Cavaliere scappa da
Messegué. Il padano Gentilini chiede bimbi "razza piave". L´intero
gruppo parlamentare dell´Udc, pompetta in bocca, si sottopone al test
anti-droga. I giovanotti di Forza Nuova spediscono per posta raccapriccianti
cuori di maiali e bambolotti fatti con le rigaglie di pollo. Bossi fa eleggere
il suo medico. Il maratoneta Bassolino ha il preparatore atletico. Prodi
ammette una certa somiglianza con Jimmy Fontana. E la Brambilla accavalla e
riaccavalla le gambe nei talk-show: «Ah � commenta Berlusconi � sapeste
quanto suda Bondi ogni volta che la vede!». «Io, senatore Pannolone»: così
esordisce nell´aula di Palazzo Madama Francesco Cossiga per rispondere
provocatoriamente a chi solleva la questione anagrafica. Il corpo e i suoi
accessori. La stampella, l´autoreggente, il cilicio, il massaggio, il lifting,
il botulino, pure andato a male, il frustino, la saga incessante sulla tintura
dei capelli, con i loro riflessi ramati, ma pure con gli shampini sbagliati...
Viene da chiedersi che cosa sarebbe oggi, la politica, senza questa immensa
pressione di carne; senza questa urgenza anatomica che sempre più chiaramente
cerca di travolgere i confini tra sfera pubblica e sfera privata, che s´incrocia
con la tirannia dell´intimità, con la deriva esibizionistica e guardona dei
talk-show; e nel frattempo rimbalza nel linguaggio, ne abbassa le soglie
cognitive, accende il turpiloquio a colpi di "vecchio",
"panzone", "nano", "mettiti la dentiera". Chi
abbia cominciato a raccogliere con certosino entusiasmo quanti più possibili
sfoghi e ogni ragionevole follia del corpo politico della nazione si sorprende
oggi a rileggere tutto questo materiale con fatica e sgomento. In poco più di
un anno, per varie ragioni, ben tre esponenti politici (la Mussolini, il
sindaco di Palermo Cammarata e Giulianone Ferrara) hanno sentito il bisogno di
rendere pubbliche le loro analisi del sangue e delle urine. Meno idee circolano
e più strappano attenzione, sputi, malori, sorrisi, gesti, smorfie, lacrime,
desideri. Ogni tanto il dito medio si leva a condensare l´energia insieme
primaria e terminale del discorso politico, unico sicuro indizio di valori
estetici e morali. Con il povero risultato che sia pure per frammenti e per
abbagli, per simboli misteriosi e materiali organici, acquista un senso il
monito di Nietzsche: «C´è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore
saggezza». E vai a sapere per quanto ancora, a che scopo, e a che prezzo.
( da "Repubblica, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VII - Torino
Riunione tra Comune, Regione e Provincia. Mancava solo il direttore De Sanctis
Stabilito il calendario scolastico si allungano le vacanze di Pasqua STEFANO
PAROLA Il prossimo anno scolastico in Piemonte la scuola inizierà lunedì 14
settembre 2009 e terminerà il 12 giugno
( da "Repubblica, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VII - Milano
I genitori degli alunni già iscritti dovranno scegliere fra tre turni. Moioli:
nessun taglio Asili, rivolta contro i nuovi moduli "No ai bambini divisi
per orario" ZITA DAZZI Non c´è stata circolare dell´assessore
all´Educazione, né annuncio pubblico da parte di Palazzo Marino. Ma in questi
giorni le famiglie dei circa 15mila bambini già iscritti e riconfermati per il
prossimo anno scolastico alle materne comunali devono sottoscrivere un nuovo
modulo. Nel quale i genitori devono - cosa inedita rispetto agli anni
precedenti - scegliere l´orario di ingresso e di uscita fra tre opzioni
possibili. Nuovi orari e nuovo regolamento decisi dall´assessore, mai spiegati
all´utenza in modo formale, ma comunicati alle famiglie in via ufficiosa dalle
dirigenti e dalle educatrici nelle scuole. Fino alla fine di quest´anno a
scuola si entra, con la flessibilità di cinque o dieci minuti di ritardo, dalle
9 alle 9.25 e si esce dalle 15.45 alle 16. Dal prossimo anno scolastico
l´orario di ingresso sarà rigido: dalle 8 alle 9. E quello d´uscita potrà
essere dalle 13 alle 13.30; dalle 16 alle 16.30; o dalle 17.30 alle 18. Stessa
scelta viene data ai bambini che si iscrivono per la prima volta quest´anno. La
novità vera è che chi sceglie uno di questi «moduli» non potrà più cambiare o
chiedere eccezioni. E dall´anno prossimo, secondo quel che spiegano le
funzionarie chiedendo l´anonimato, «l´indicazione dell´assessorato è quella di
formare le classi non più in base all´età degli alunni, ma in base all´orario
di uscita da scuola». Una prospettiva che crea confusione fra i genitori. Nelle
mailing list delle diverse associazioni e delle diverse scuole circolano in
questi giorni messaggi allarmati. «Ci hanno detto che ci sarà un´educatrice
"prevalente" nella fascia dalle 8 alle 14. Come il maestro unico alle
elementari previsto dalla riforma Gelmini» scrivono
diverse madri, preavvisate dalle educatrici. Bisogna quindi dimenticarsi la
«compresenza» di due maestre, come avveniva finora nella gran parte dell´orario
scolastico? Sì, secondo la Camera del lavoro. «Questo nuovo modello comporterà
uno svilimento della qualità dei servizi - si legge nel volantino che è in
distribuzione davanti alle scuole - La ricaduta sarà la scomparsa di anni
e anni di progetti basati sulla compresenza». Secondo quel che dicono le
educatrici e le dirigenti nelle scuole, in futuro sarà più difficile
organizzare uscite didattiche, laboratori, spettacoli: «Si tornerà
all´insegnamento frontale, alle attività vecchio stampo, come la raccolta delle
castagne e le schede da colorare seduti al tavolino». L´assessore
all´Educazione, Mariolina Moioli, esorta a «non perdere la calma, stiamo
lavorando nell´interesse dei nostri utenti». Assicura che «tutto resterà com´era:
le nuove scelte degli orari sono necessarie perché stiamo cercando di
conciliare le diverse esigenze delle famiglie con i giusti diritti delle nostre
lavoratrici. Adesso raccogliamo i dati, le richieste delle famiglie, e poi
decideremo scuola per scuola come formare le classi e organizzare i tempi». E
la maestra unica? «Fesserie messe in giro ad arte. Restano due maestre per
classe, vedremo come, appena avrò in mano tutti i moduli firmati dai genitori.
Valuteremo assieme a loro».
( da "Tirreno, Il" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
IL PUNTO Il
nervosismo, un nemico in più MONTECATINI. Speriamo che il
ministro Gelmini non suggerisca di estendere il
( da "Repubblica, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina I - Bologna
La polemica Dopo il dieci alle Longhena spunta l´8 per tutti alle Fortuzzi
ILARIA VENTURI NON solo dieci. C´è anche l´otto in pagella in tutte le materie per
tutti gli alunni. E´ successo in una classe di seconda elementare alle
Fortuzzi. Una scelta che riaccende la polemica sui voti dopo il caso Longhena.
Questa volta a decidere l´atto simbolico (i giudizi in accompagnamento ai voti
sono differenziati) sono due maestri d´arte e di esperienza: Francesco Tripodi
e Francesca Gattullo. Il gesto di protesta contro la classificazione degli
alunni, sia esso un voto o un «numero in parole», dicono i maestri, è stato
spiegato ai genitori con una lettera che ha preceduto la consegna delle
pagelle. «Se i voti rimanessero ad uso e consumo degli adulti potremmo
servircene come strumento ausiliare di comunicazione. Ma sappiamo che il
bambino ne viene a conoscenza con il rischio di farne un uso improprio: io ho
preso sei sono cattivo o stupido, io ho preso otto sono bravo e intelligente.
Per questo pensiamo sia meglio non usarli». Di qui l´8 simbolico. «La nostra è
una scelta pedagogica: siamo contro le etichette messe ai bambini, numeri o
giudizi sintetici. Il nostro obiettivo è che i bambini apprendano perché
motivati dalla soddisfazione intrinseca che provano nell´imparare, non dal
voto» spiega Francesca Gattullo. «Uno degli ostacoli all´apprendimento di tutti
è la competizione e il voto è lo strumento ideale per fare classifiche».
«Nostro compito educativo è valutare i progressi dei bambini», aggiunge Tripodi contrario alla riforma Gelmini che «ci
riporta a una scuola che pensavamo di avere seppellito». I due maestri delle
Fortuzzi sono solidali con i colleghi delle Longhena. E spiegano: «Tutti i
nostri alunni hanno lavorato da otto». All´Ottavo circolo il collegio docenti
aveva deciso di usare i voti in corrispondenza dei vecchi giudizi senza
arrivare al 5. «Nulla di politico è una scelta motivata degli
insegnanti» dice la preside Daniela Turci.
( da "Repubblica, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VI - Bologna
Pasquino si schiera con le Longhena "Gli altri candidati non sono
interessati a questi problemi" Il consiglio di istituto vota la fiducia ai
docenti, ma la preside lascia la riunione ILARIA VENTURI «QUELLO che hanno
fatto gli insegnanti delle Longhena è importante. Dicono: diamo dieci a tutti
gli alunni e da qui partiamo per una discussione che ha valore pedagogico e che
deve coinvolgere la città». Raccoglie il messaggio dei maestri «ribelli» il
candidato sindaco Gianfranco Pasquino. Il politologo, che per mestiere sale in
cattedra in università, attacca gli altri candidati. A partire da Giorgio
Guazzaloca e Alfredo Cazzola che liquida così: «Hanno altre prospettive, non
sono interessati a questo». Poi la frecciata a Flavio Delbono: «Da professore
dovrebbe sapere quanto poco valore hanno i voti che noi stessi diamo agli esami
universitari, quanto essi siano inadeguati. Il tema è importante, i maestri
delle Longhena hanno richiamato l´attenzione sulle pratiche concrete
all´interno della scuola e non su posizioni ideologiche. Ci
siamo divisi sulla riforma Gelmini, ma non si è entrati nel
merito, questa è una occasione per farlo: come riuscire a valutare l´impatto
dell´insegnamento sul modo di apprendere dei bambini è un tema serio». Per
Pasquino il voto numerico in decimi «ha un senso immediato perché consente di
valutare comparativamente». Ma rimane «uno strumento rigido e rozzo».
«Ogni volta che un insegnante mette un numero non comunica abbastanza. Occorre
capire da dove partono gli alunni: da zero posso arrivare a sei ed è un
progresso differente, nel suo valore, da chi passa dal sette all´otto e mezzo.
Questo per dire che occorre una valutazione con le parole, una comunicazione
più approfondita con la famiglia. Ed è giusto che a Bologna il mondo della
scuola, che è migliore rispetto ad altre realtà del Paese, e non solo, ne
discuta». Pasquino concorda con la preside delle Longhena che giudica la città
disattenta nei confronti della scuola. «E´ vero l´attenzione è venuta molto
meno. Bisogna tornare a focalizzare il dibattito sulla scuola, che è anche
strumento di integrazione, di politiche per il futuro della città». Pasquino,
suo malgrado, cita Romano Prodi: possiamo essere ricchi e stupidi per una
generazione, ma non possiamo permettercelo in quella successiva, perché oltre
che stupidi non saremo più nemmeno più ricchi. «Un sindaco deve avere grande
attenzione al sistema educativo, che è un sistema complesso, dalle elementari
all´università, è un punto strategico, l´attenzione alla formazione mi trova in
accordo con Prodi. Solo un cittadino istruito può essere ricco, e non solo in
senso economico». Ieri il consiglio di istituto delle Longhena ha approvato
all´unanimità un documento in cui si conferma «la fiducia nella professionalità
del corpo docente e nelle scelte valutative del primo quadrimestre». Ma la
preside Ivana Summa, contraria al 10 politico, ha lasciato la riunione. SEGUE A
PAGINA V
( da "Repubblica, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VI - Bologna
L´iniziativa Errani, summit sulla crisi con i quattro rettori I RETTORI
dell´Emilia Romagna faranno pressione a Roma, alla Conferenza dei rettori. Il
governatore Errani porterà l´emergenza tagli alla Conferenza Stato regione. Con
un doppio intervento, rettori e presidente della Regione si muoveranno per «un
reale rilancio dell´università». Il fronte comune contro la sforbiciata del
governo che metterà in ginocchio gli Atenei è stato deciso ieri dopo un
incontro in regione tra Errani e i quattro «magnifici», i rettori Calzolari,
(Bologna), Ferretti (Parma), Bianchi (Ferrara) e Tomasi (Modena). «Occorrono
iniziative urgenti per dare respiro alle politiche della conoscenza e dell´innovazione»,
è la linea concordata. «Un´esigenza avvertita con forza in realtà come l´Emilia
dove sono cresciute esperienze di grande spessore, che vedono il sistema
universitario regionale polo di attrazione fra i più forti a livello
nazionale». Intanto il senato accademico dell´Alma Mater ha scritto al ministro
Gelmini (la lettera, approvata la settimana scorsa, è stata pubblicata
ieri sul sito dell´università) chiedendo l´impegno in prima persona perché
«venga eliminata o sostanzialmente ridotta l´amputazione delle risorse». Anche
perché, scrivono i docenti e il rettore, «siamo convinti che le conseguenze dei
tagli previsti dalla finanziaria del luglio 2008 non siano state
sufficientemente valutate». (il. ve.)
( da "Repubblica, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina I - Bari IL
TRAMONTO DEI SUPPLENTI GIANCARLO VISITILLI "Dai, non scrivere solo di loro
(degli studenti, ndr). In fondo, in cattedra non si è mai da soli. Specie noi
giovani insegnanti, non amiamo stare da quell´altra parte, ma fra i banchi.
Incazzati pure tu per noi!". Tanti sono gli sms, le mail e i messaggi,
ricevuti in queste ultime settimane da molti miei amici, colleghi e non solo.
Insegnanti. Precari. Al contrario delle formiche, i più fortunati con supplenza
annuale, cominciano a pensare all´estate. Ai tre mesi senza soldi, ma
soprattutto "ai mesi in cui se qualcuno ti chiede: che fai? Ingoi e non
rispondi". Gli altri, preoccupati per quello che li aspetta da settembre
in poi, in vista e in ascolto del ministro Gelmini e della sua pesante scure sulla vita della scuola e quindi degli
insegnanti. "Mi segue un´amica psicologa perché stavo partendo col
cervello - Mariangela, insegnante di Matematica - Non posso permettermi neanche
di pagarla, in cambio seguo il figlio al doposcuola. Ho fatto solo due
mesi di supplenza e con una bambina piccola come si fa ad andare avanti?".
Molti sono i precari fra quelli che nove anni fa hanno superato "anche
alla grande" il Concorso per l´insegnamento e stanno "ancora
spettando". "Siamo l´unica categoria che vince un Concorso pubblico,
costretti ad aspettare". C´è chi prova vergogna a riconoscere di essere
docente: "Dieci anni fa dirlo in giro era un vanto. Ora c´è da
vergognarsi, perché lavorare nella scuola come docenti è avvilente",
ammette Laura, insegnante di Lettere, non precaria, ma che avrebbe voglia di
"non fare più babysiteraggio". SEGUE A PAGINA XIII
( da "Repubblica, La" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina IX - Bari Crollano
le iscrizioni all´elementare Scuola, l´allarme dei sindacati: "Molti
preferiscono le private" FRANCESCA SAVINO Banchi vuoti. Potrebbe essere lo
scenario del prossimo anno nelle aule delle prime elementari di Bari e
provincia. Almeno per quanto riguarda le scuole pubbliche: dall´ufficio
scolastico provinciale parte l´allarme per il crollo delle iscrizioni. Per i
dati ufficiali bisogna aspettare la chiusura dei termini, fissata per il
prossimo 28 febbraio. Ma dai 125 circoli didattici del Barese la segnalazione
che rimbalza è sempre la stessa: mancano i bambini. La tendenza, scorrendo i
numeri, è iniziata qualche anno fa: nell´anno scolastico 2006/2007 le prime
elementari contavano 17mila 409 alunni, nel 2007/2008 erano 16mila e 455, oggi
sono 16mila e 207. Mille e duecento scolari in meno nelle classi, un calo del
7,42 per cento rispetto a tre anni prima. «La flessione c´è, è innegabile, e il
prossimo anno, purtroppo, la situazione è destinata a peggiorare» registra il
dirigente dell´Usp di Bari Giovanni Lacoppola. «Non è una sorpresa per il
nostro ufficio scolastico: gli anni fra il 2000 e il 2004 sono stati "anni
vuoti", in cui c´è stato un calo della natalità molto forte». Ma la causa
del crollo delle iscrizioni potrebbe essere ricercata anche altrove. «Nelle
scuole private» denuncia a gran voce la Flc Cgil di Bari. «Non c´è da stupirsi
che l´istruzione pubblica si stia svuotando» riflette
dalla segreteria generale Claudio Menga: «Ormai gli istituti privati sono presi
a modello di riferimento da imitare: basti pensare che sul sito del ministero
dell´Istruzione, in risposta a una delle domande frequenti (le Faq, Frequently
Asked Questions), si spiega che il sistema del maestro
prevalente è applicato alle scuole pubbliche dopo il successo avuto nelle private»
scuote la testa Menga. «Un´assurdità, fra le tante, che allontana le famiglie
dalla scuola pubblica in un momento così delicato». La scorsa settimana il sindacato
ha incontrato i direttori dei circoli didattici del Barese: «Tutti parlano di
un crollo nelle prime classi, speriamo solo che non dipenda davvero dal
massiccio spostamento dei bambini verso la scuola privata».
A due settimane dalla chiusura delle iscrizioni, però, il numero degli alunni
per l´anno prossimo non è l´unico dubbio. «C´è poca chiarezza nella circolare
ministeriale, e sono tantissimi i genitori che non sanno cosa chiedere rispetto
all´offerta formativa» riflette Lena Gissi della Cisl Scuola. Dal numero degli
allievi dipenderanno anche le proiezioni sull´organico: un filo al quale sono
appesi in Puglia circa 25mila precari, 16mila solo nella provincia di Bari. Le
risposte definitive arriveranno nei prossimi giorni: intanto si sono riaperti i
termini per le domande di trasferimento del personale della scuola.
L´Usp di Bari da ieri ha deciso di darsi una nuova organizzazione: cambiano gli
orari di ricevimento del pubblico che saranno dalle 11 alle 13 ogni mattina,
dal lunedì al venerdì, e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì, e sono potenziati
i settori relativi a pensioni e riscatti, organici, incarichi e supplenze.
( da "Unita, L'" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Imbarazzo-Marsilio: «Brava
ragazza ma deve migliorare» Già ad Auschwitz si era messa a
litigare con gli studenti sulla riforma Gelmini. «È una
brava ragazza, deve giusto migliorare qualche aspetto... », ha detto di lei il
sindaco durante il viaggio in Istria. Non prevedendo ancora che Laura Marsilio,
sorella di Marco, ex ragazza del Fronte e ora assessore alle politiche
scolastiche, gliene avrebbe combinata un'altra. E pensare che non si era
ancora sopita la polemica per i fondi del carnevale, dati all'associazione
amica. IL CASO
( da "Corriere della Sera" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera
- MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2009-02-17 num: - pag: 3
categoria: REDAZIONALE Verso il voto di giugno Scontro nel centrodestra sulle
provinciali. La Russa: siamo un solo partito, non possono continuare a proporci
i posti da vicesindaco Candidature, FI: se andiamo a destra rischiamo. Ma An
vuole Milano o Brescia Alla fine, tanto per cambiare, deciderà Berlusconi.
Anche perché i partiti hanno avuto più di un mese di tempo per trovare
l'accordo sulle provinciali che è ancora lontanissimo: e mentre i candidati del
centrosinistra sono già in piena campagna elettorale, An, Fi e Lega litigano
per decidere chi dovrà occupare che cosa. Per questo, il premier ha deciso di
prendere in mano la situazione: avrebbe dovuto già affrontare il caso Lombardia
ieri, poi c'è stata l'emergenza Expo. Nel frattempo, il ministro Ignazio la
Russa ribadisce la linea: «Non possiamo più essere il partito dei vicesindaci,
perché adesso siamo nel partito unico. E nel partito unico è inaccettabile che
si rifiuti un candidato perché è di An». Al centro del contendere, come noto,
c'è la Provincia di Brescia. Durante un vertice a Roma, martedì scorso, lo stesso La Russa e la collega di Governo Mariastella Gelmini sono volate parole grosse e accuse pesantissime. La ministra,
bresciana d'origini, sta facendo da tempo la battaglia per l'onorevole, anche
lui bresciano, Giuseppe Romele. La Russa spinge invece per l'onorevole Viviana
Beccalossi, altra nativa della città della Leonessa. Il bello è che fra
di due litiganti se ne è intromesso un terzo, ministro pure lui: Roberto
Calderoli, portando la voce di Umberto Bossi, sostiene che «Brescia la
prendiamo noi». Gli onorevoli leghisti che seguono le trattative, dallo stesso
Calderoli a Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini, hanno anzi precisato che «se
non verrà riconosciuto nelle candidature il nostro peso politico e di voi,
siamo già organizzati per andare da soli». Questione su cui lo stesso Umberto
Bossi non ha ancora sciolto le riserve. Brescia è solo un caso emblematico. Ma
in Lombardia sono moltissime le situazioni incartocciate: e mentre si preparano
al voto 8 province e 110 comuni, i sondaggi dicono che la Lega potrebbe fare il
botto imponendosi come primo partito. «Partiamo dal 20 per cento e qualcuno ci
accredita al 30 — sintetizza Salvini — quindi anche la distribuzione degli
incarichi deve rispondere a questo equilibrio». I vertici di Forza Italia sono
consapevoli del rischio ed è per questo che cercano di arginare, Berlusconi in
testa, le velleità di An: «Se prendiamo una deriva troppo di destra, molti
elettori potrebbero non riconoscersi e premiare la Lega ». Ma La Russa non pare
sentirci. Tant'è che, anche ieri durante un incontro milanese con i presidenti
delle federazioni provinciali, il ministro alla Difesa ha ribadito: «Non possono
dirci no su tutto. E se hanno problemi su Brescia, ci spieghino perché a Milano
non potremmo candidare Riccardo De Corato, sicuramente più conosciuto del
candidato suggerito da Forza Italia». Coordinatore Guido Podestà Onorevole
Viviana Beccalossi Vicesindaco Riccardo De Corato E. So.
( da "Corriere della Sera" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera
- MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2009-02-17 num: - pag: 4
categoria: REDAZIONALE Show Presentatore, editore, giornalista: riconoscimento
honoris causa al mattatore del Parioli Lo spettacolo entra allo Iulm, laurea a
Costanzo Applausi e battute, scambi di complimenti (di più, «una flebo»),
commozione, pubblico in sala e tanti vecchi amici. No, non era il teatro
Parioli di Roma. Ma l'aula magna dell'università Iulm ieri un po' lo ricordava:
e non solo per il clima insolito della mattinata accademica, ma perché sul
palco c'era lui, Maurizio Costanzo. Neodottore in «Giornalismo, editoria e
multimedialità». Laurea honoris causa. E inaugurazione del nuovo anno
accademico, ieri in via Carlo Bo. Un'occasione per parlare di università. Tra
luci e ombre. Il rettore, Giovanni Puglisi, davanti al ministro per i Beni
culturali, Sandro Bondi, lo ha detto apertamente: «Auspico che il mondo degli
atenei italiani ritrovi "il piacere del-l'etica" ». Allusione agli
«atteggiamenti baronali»: «è giusto mettere alle corde certi personaggi
isolandoli e, se ricorrono le circostanze, mettendoli anche in galera ». No ai
privilegi di pochi, alla «metastasi accademica » che non può essere debellata
«con proclami rivoluzionari o con le norme legislative di facciata». E se «la riforma Gelmini ben venga», tuttavia
«qualcosa in più si sarebbe potuto fare». Difesa dell'università. Ma gli occhi,
ieri, erano tutti per Costanzo in toga, in platea c'erano Carlo Rossella,
Stefano Zecchi, Ferruccio de Bortoli, Davide Rampello, Antonio Scurati, Tiziano
Treu. Laudatio del professor Alberto Abruzzese dal titolo «Costanzo,
l'infinito intrattenimento». E poi gli applausi scroscianti per il giornalista
e l'intrattenitore, per l'inventore di format e il paroliere. «Sarò breve,
state tranquilli », ha scherzato lui. Poi, senza seguire il discorso scritto,
appello ai ragazzi in sala: «Combattete per fare un lavoro che vi piace. Vi
auguro di avere una vocazione reale e motivarla, di combattere per fare quello
che desiderate». Spazio all'emozione: «Vorrei dedicare questa laurea ai miei
genitori, due fanatici del posto fisso. Vorrei regalarla a loro perché mi hanno
permesso di provarci. Mi hanno consentito di fare questo mestiere». Un saluto
al figlio Saverio, in aula, e un'ultima raccomandazione ai giovani: «Sarei
anacronistico se negassi il potere di Internet. Ma sono un sostenitore della
vita reale e per questo penso che la multimedialità debba essere solo un modo
per poter accrescere le nostre conoscenze. Non bisogna mai perdere il senso
della vita, pensare che nel virtuale si possa trovare soluzione a tutto».
Annachiara Sacchi
( da "Corriere della Sera" del 17-02-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2009-02-17 num: - pag: 6 categoria:
REDAZIONALE Sul web Mastella candidato Gli azzurri insorgono: «Vergogna» MILANO
— Arrabbiati. Di più. Inviperiti. La candidatura di Clemente Mastella alle
prossime elezioni europee non si può dire sia stata presa sportivamente dalla
base di Forza Italia. I cui militanti hanno cominciato a bersagliare il web del
partito con salve di commenti di fuoco: sullo «Spazio azzurro», il forum del
sito, se ne leggono di ogni colore. Il registro prevalente è quello
dell'indignazione. Scrive Giancarlo: «Indulto, parentela varia infilata
ovunque, mani sulla sanità... no, grazie, a tutto c'è un limite. Salto il
fosso: dove è lui, io non sono». Dice no anche Erasmus, che
fin dallo pseudonimo sceglie il filosofo prediletto dal premier: «Caro
presidente, ti ho sempre difeso , con avvocati a Roma (sic), la Gelmini in Calabria, con dottoresse contro la Carfagna. Ma Mastella no,
questo è troppo, esprime ciò che più disprezzo». Mentre Ceppalone dà il
«benvenuto a Mastella nel Pdl! Ci voleva un volto nuovo e pulito da proporre al
Parlamento europeo! Ma cribbio... ». In molti annunciano che il Pdl si è
giocato il loro voto, magari a favore del Carroccio. Per esempio, Cippalippa:
«Se prendete Mastella, sarà Lega Nord forever!!!!!!!!!!!!». E poi perché, si
chiedono altri: «Dove stiamo andando? — si chiede Mario 42 — Raschiamo il
"mastello"? In quanti dobbiamo essere per far passare le leggi senza
ricorrere alla fiducia? Gradiremmo una cortese risposta». Mentre quella di
Molder è amarezza vera: «Prima Capezzone e Dini, ora Mastella. Noi portiamo
acqua al Partito e Voi gli regalate le poltrone. Basta: io mi fermo qui». M.
Cre.
( da "Stampa, La" del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Quando si hanno soltanto
tredici anni, per pugnalare alla schiena il professore di musica non basta
tenere in mano un'arma: bianca sì, ma letale. Non basta essere stati
ripetutamente rimproverati perché «così proprio non va». E nemmeno aver
premeditato l'assalto con tale rigore da entrare in classe armati di coltello
sottratto alla cucina di casa. Non basta essere stressati (fino a non molti
anni fa lo stress era un privilegio degli adulti, un mal di successo) dai
compiti e dalle aspettative dei genitori e dalla quantità di ore che si passano
a scuola. Che sono davvero troppe a ogni ordine e grado, perché in fondo
tenerli in classe è una comodità per tutti: genitori indaffarati, organico
scolastico. Coscienza collettiva, appagata a quanto pare dal principio che la
quantità di tempo scolastico sia una garanzia educativa. Per aspettare che il
tuo insegnante di violino si giri a riporre lo strumento nella custodia e
ficcargli il coltello dentro la schiena - com'è accaduto ieri a Chioggia - ci
vuole un miscuglio di odio e rabbia e incoscienza e violenza difficile da
districare. Scomodo per chi se lo porta dentro, e per chi da domani dovrà
occuparsi di un tredicenne ovviamente non perseguibile a termini di legge. E,
non certo ultimi, per quei due genitori che non più tardi
di qualche giorno fa si sono visti consegnare una pagella decorosa,
con tanto di nove di condotta. Già, la condotta: questa sconosciuta. I criteri di valutazione quest'anno sono
cambiati (anche se non in tutte le scuole: alcune hanno optato per la via della
conservazione). Come? Non è facile a dirsi. Le disposizioni ministeriali
prescrivono che il voto di condotta
sia equiparato agli altri, in scala: un nove, dunque, dovrebbe valere
moltissimo. Qualche assenza scriteriata basterebbe per un otto (che fino a ieri
in condotta confinava con l'inaccettabile sette).
Certo, nella griglia di valutazione che molte scuole hanno allegato alla pagella (con specifico riferimento al «nuovo» che avanza in condotta), la pugnalata alla schiena del professore non è
contemplata, nemmeno con la peggiore insufficienza. In compenso ci sono
parametri quali «attenzione costante», «comportamento maleducato», «interazione
con i compagni». Istruzioni per l'uso alla mano, il genitore dovrebbe
interpretare il voto. Al di là dello sforzo ermeneutico,
questa storia del voto di condotta
svela una verità triste per tutti: è sempre più difficile conoscere i nostri
figli. Ogni anno, ogni giorno che passa, qualcosa ci sfugge. E di fronte a un
tredicenne normalmente diligente - nonché assiduo frequentatore dei corsi
pomeridiani di violino - che tenta di ammazzare il suo insegnante, non siamo
tanto esterrefatti e increduli, quanto rattristati. Rassegnati forse no, ma
poco ci manca. Quel ragazzino non è un mostro. Anzi, sino a ieri era un
tredicenne assolutamente normale. Potrebbe diventare un delinquente, ma anche
no. Forse, per evitare la prima possibilità ci vorrebbe una punizione
esemplare, come si diceva una volta. Che forse non arriverà, perché il supporto
psicologico, come castigo, non è poi uno spauracchio colossale. Ma al di là del
destino che attende questo scellerato tredicenne partito da casa con il
coltello in cartella, lo sgomento che la storia ci provoca nasce da una
consapevolezza intima e profonda, quasi inconfessabile: chissà che anche noi con
i nostri figli non stiamo rischiando di vivere un incubo così. Non li
conosciamo mai abbastanza, ma soprattutto non sappiamo più come fare per
decifrarli, per leggere loro in faccia, nei gesti, nel rumore dei loro passi,
nel modo in cui masticano la bistecca e ti guardano di sottecchi, che cosa
hanno in testa e nel cuore. E non ce lo dicono.
( da "Stampa, La" del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
SCUOLA ALL'ISTITUTO
TECNICO DIVENTA UN CASO IL PROVVEDIMENTO DOPO LE MINACCE A
UNA PROF Sospesi per 16 giorni I genitori si ribellano Il decreto Gelmini applicato per tre studenti al Primo Levi Insulti, botte e
persino una minaccia all'insegnante. Dopo una lunghissima serie di rimproveri,
un registro zeppo di note e una sospensione di 5 giorni un ragazzo e due suoi
compagni sono stati sospesi per 16 giorni. Lo ha deliberato il consiglio
di istituto dell'Itis Primo Levi che ha accolto la proposta del consiglio di
classe di prendere provvedimenti contro i ragazzi che da mesi hanno reso
difficile il clima in classe. È stato usato dunque, in modo «massiccio», il
nuovo strumento messo a disposizione delle scuole dal recente decreto del
ministro Maria Stella Gelmini: una sospensione di
oltre 15 giorni, infatti, consente di dare il
( da "Stampa, La" del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
ISTITUTO PRIMO LEVI
IL CONSIGLIO PER LA LINEA DURA DOPO NOTE E RICHIAMI A TRE STUDENTI Minacce alla
prof Sospesi 16 giorni [FIRMA]MARIA TERESA MARTINENGO «Questa deve morire».
Alla professoressa non l'ha detto proprio in faccia. C. si è voltato verso un compagno
e, a voce sufficientemente alta perché lei dalla cattedra potesse sentire, ha
pronunciato la minaccia. Quattordici anni, allievo dell'Istituto tecnico
industriale Primo Levi di corso Unione Sovietica (dove esistono anche liceo
scientifico e liceo tecnologico), lo studente era stato invitato a non
disturbare: l'ennesimo richiamo dopo una lunghissima serie di rimproveri e una
sospensione di 5 giorni. Quella minaccia è stata la classica goccia che fa
traboccare un vaso ormai stracolmo. Così, il consiglio di classe è stato
convocato in seduta straordinaria e, venerdì, il consiglio d'istituto ha
accolto la proposta e deliberato per il giovanissimo irriducibile e per due
suoi compagni di gesta - tutti italiani - una sospensione di ben 16 giorni che
scatta oggi. E' stato usato dunque, in modo «massiccio», il nuovo strumento
messo a disposizione delle scuole dal recente decreto del
ministro Maria Stella Gelmini: una sospensione di oltre 15 giorni, infatti, consente di dare
il
( da "Stampa, La" del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Franco Garelli IL
RIGORE AIUTA A CRESCERE Quanto sta accadendo all'Istituto Primo Levi, non soltanto
conferma l'idea che la domanda di rigore scolastico sta crescendo, ma indica
anche che questa linea è condivisa dalle componenti della scuola più aperte al
dialogo con gli studenti e più impegnate in termini educativi. L'istituto al
centro della cronaca sarebbe una scuola normale se in una sua classe non vi
fossero 3-4 studenti refrattari a qualsiasi invito ad un comportamento urbano.
Non si tratta soltanto di giovani esuberanti, che danno vita ad un bullismo
leggero che può essere recuperato nel tempo. Ma di soggetti che fanno della
classe un luogo in cui mostrare i muscoli e la loro prepotenza. La vicenda si
trascina da mesi, e dopo molti «cartellini gialli», arriva la proposta del
Consiglio di classe (poi ratificata dal consiglio di istituto) di sospendere
questi allievi per più di due settimane. E' un provvedimento grave, che può
essere l'anticamera (nel caso in cui i giovani non si «redimano») di un
( da "Stampa, La" del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Affiorate sotto il
monotono giallo Torino Volontari per il Forum Giovani per Torino cerca 25
volontari per collaborare, dal 5 al 7 marzo, al «primo
Forum del libro scolastico», come servizio di accoglienza del pubblico,
reception e accreditamento nelle 3 sale durante le tre giornate. Tra gli
invitati al Forum: Vecchioni, Eco, Odifreddi, Andrea Camilleri, Benedetta
Cibrario, Chiambretti Stella Gelmini, Luciana Littizzetto,
Claudio Magris.
( da "Repubblica, La" del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 16 - Cronaca Tredicenne
accoltella alle spalle il prof di violino In una scuola di Chioggia. Il
ragazzo: quello strumento non mi piace, volevo suonare la chitarra L´agguato
alla fine della lezione. Aveva nascosto la lama da cucina sotto il banco CINZIA
SASSO DAL NOSTRO INVIATO CHIOGGIA - Lunedì, sei del pomeriggio, scuola media
Silvio Pellico di Chioggia, la lezione di violino è appena terminata. «Hei
prof, hai una macchia sul maglione», dice l´allievo di terza che oggi, proprio
oggi, ha meritato un elogio, «vedi, quando ti impegni riesci bene». Fabio
Paggioro, 36 anni, l´insegnante, volta la testa per guardarsi sulla schiena, la
spalla sinistra è alla portata dell´allievo; e lì sente un dolore fortissimo.
Lo studente, 13 anni, gli ha piantato un coltello da cucina, di quelli con il
manico di plastica, la lama seghettata. Il ragazzino scappa tremando, il
professore cerca aiuto nell´aula accanto dove il collega che insegna pianoforte
sta congedando la sua allieva. La ferita non è grave: un taglio da un
centimetro, quattro di profondità, nessun organo vitale colpito, e poteva
andare peggio. Paggioro, adesso, è in ospedale: «Ieri ero sotto shock, ora per
fortuna sto benissimo. Solo, sono preoccupato: prima che professore sono
concertista, e il corpo per il mio lavoro è importantissimo». L´orrore è
entrato così, senza segni premonitori, dentro una scuola media modello, in una
classe che non ha mai avuto problemi di comportamento, a mano di un ragazzino
dal carattere chiuso e dal profitto mediocre, ma uguale a tanti, secondo di due
fratelli, figlio di una famiglia benestante che lo segue e che adesso non
capisce. Un ragazzino che però si è procurato un coltello, l´ha tenuto sotto il
banco, ha teso un tranello al professore e al momento buono l´ha colpito. Alla
polizia, durante l´interrogatorio, ha spiegato che non si sentiva compreso, che
non ne poteva più di quella sensazione di poco apprezzamento, e che lui, invece
del violino, avrebbe voluto suonare la chitarra. I genitori hanno detto che
l´arma, quel coltello, non ricordano di averlo visto a casa. Il professore non
si dà pace: «Non so cosa pensare, i miei allievi in genere mi adorano».
Chioggia è un paesone, costruito sulla falsariga di Venezia. Non deve trapelare
niente che permetta di risalire al nome del bambino, è minorenne, e non è
nemmeno punibile per legge, l´unica sanzione sarà quella che decideranno gli
insegnanti, la più grave è la sospensione tutto l´anno e la non ammissione agli
esami, però tra le calli non si parla di altro. A scuola, 250 alunni divisi in
tre sezioni, l´edificio proprio accanto al municipio, è cominciato un lungo
consiglio di classe, che si conclude con la decisione di prendere tempo
«preferiamo valutare l´episodio con calma e stabilire anche il tipo di sostegno
per i genitori e il ragazzino». Anche Carmela Palumbo, dirigente dell´Ufficio
scolastico regionale, ha mandato un ispettore per cercare di capire: «In questo
caso non c´entrano il bullismo, né situazioni degradate. E
lo studente è sempre stato un tipo tranquillo, in pagella in condotta aveva nove».
Da Roma il ministro Mariastella Gelmini telefona
per esprimere «solidarietà e vicinanza» al professore, ma anche il suo
«sgomento». Nessuna reazione isterica, stavolta; ma, certo, tanti interrogativi
che rimangono senza una risposta.
( da "Secolo XIX, Il" del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Coltellata alla
schiena del prof aggressione choc in una scuola media di chioggia «Volevo suonare
la chitarra, non il violino», si è giustificato l'alunno che ha tredici anni
CHIOGGIA (VENEZIA). Per tre anni ha studiato violino covando rancore nei
confronti dell'insegnante "colpevole" di spingerlo a migliorarsi. Poi
la rabbia dei suoi 13 anni è esplosa e in classe ha dato una
"lezione" al docente accoltellandolo alla schiena. Protagonista della
vicenda un ragazzino di Chioggia, alunno di una terza media con indirizzo
musicale nella scuola statale Silvio Pellico. Uno studente vivace ma con un
( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-02-18 - pag: 10 autore: Innovare che
fatica In questi giorni ci si affanna nel definire interventi finanziari a
sostegno delle imprese più trainanti. Mi domando se e quando potranno
sviluppare i loro effetti se il sistema non è in grado di rispettare gli
impegni pregressi. Un esempio concreto:dall'insediamento
dell'attuale Governo il ministro della Ricerca Gelmini non ha
trovato il tempo di firmare il decreto di riparto dei Fondi (pronto da nove
mesi) a favore dei progetti di R&S presentati ex legge 297/96 ed esaminati
e approvati da anni. Abbiamo le mani legate: un cittadino non può rivolgere
interpellanze parlamentari; superfluo dire che l'entourage del ministro
si guarda dal dare una risposta giustificativa del ritardo. Speriamo che questa
lettera serva a qualcosa. Sergio Valsesia Imprenditore - Roma D a lle
informazioni che ho raccolto (grazie anche a Marzio Bartoloni), risulta che il
lettore, grosso modo, ha ragione. Pare che i mesi non siano nove ma, insomma,
il problema esiste. La Corte dei conti, peraltro, ha registrato a novembre la
ripartizione del Fondo unico per la ricerca scientifica e tecnologica, dal
quale, a sua volta, è finanziato appunto il Fondo per l'agevolazione alla
ricerca.Non resta che sperare dunque in una rapida conclusione della vicenda;
chiedendosi magari le ragioni di un'attesa così lunga e di un silenzio che
risulta così irritante per imprese che, nonostante i tempi, investono e
scommettono. Per di più su un obiettivo, quello dell'innovazione
tecnologica,che tutti dicono determinante per rafforzare la competitività e,
quindi, le stesse prospettive di sopravvivenza del tessuto produttivo. •
Sinistra perdente La sinistra continua a perdere perché non si rinnova. Sono un
durissimo critico dell'operato del Governo di centro-destra, ma non posso
tacere gli errori commessi dall'opposizione che spesso si dimostra come il
miglior alleato della maggioranza. Negli Stati Uniti c'è stato un cambiamento
perché si è rinnovata in parte la classe dirigente. Al contrario, in Italia
l'immobilismo di destra e sinistra è disdicevole, e i risultati si vedono dal
degrado sociale e politico del Paese. Cristiano Martorella email La classe
dirigente Tante fotografie con alcuni commenti virgolettati nella intervista a
Cesare Romiti sul Sole 24 Ore di domenica hanno messo in luce un "salotto
buono" del mondo economico italiano molto discutibile. Certe affermazioni
su alcuni personaggi indicano che non si riesce a ben valutare il confine tra
lecito e illecito. Tutto ciò avalla la presenza di una immoralità diffusa nel
Paese cheè il vero e preoccupante "cancro" che ci attanaglia. Mi
sbaglio? Agostino Ghiglione email Titoli tossici In occasione del G-8 il
governatore della Banca d'Italia Mario Draghi ha annunciato che le banche
dovranno essere ripulite dai famosi titoli tossici.Un'operazione che forse
andava fatta prima e che forse poteva essere evitata se le banche avessero
fatto il lavoro di banche e non si fossero limitatea speculare in titoli che
alla fine si scopre essere carta straccia. Certo se Bankitalia non fosse di
proprietà degli stessi soggetti sui quali ella stessa dovrebbe vigilare, a
questa situazione non ci saremmo mai arrivati. Nabla Vettori email I dettagli
del Freccia rossa Ho viaggiato per la prima volta sul Freccia Rossa non stop da
Romaa Milano. Puntualissimo e pulito. Un unico appunto:l'alta velocità del
treno provoca vibrazioni all'interno delle carrozze che producono fastidiosi
rumori di ferraglia dovuti a posaceneri, faretti e tavoli non perfettamente
fissati. Le Ferrovie dello Stato potrebbero fare una manutenzione del
cacciavite più attenta? A volte sono i piccoli dettagli a fare la differenza.
Lettera firmata
( da "Sestopotere.com" del 18-02-2009)
Argomenti: Scuola
No del Consiglio
provinciale di Bologna alla valutazione in decimi nelle scuole elementari (18/2/2009
15:55) | (Sesto Potere) - Bologna - 18 febbraio 2009 - Il Consiglio provinciale
ha espresso ieri in un ordine del giorno la propria contrarietà alla
reintroduzione nella scuola primaria del voto in decimi, come
previsto dal decreto Gelmini. Nella seduta di ieri sono stati respinti altri due documenti
sullo stesso argomento, uno presentato da Sergio Spina del Prc (primo
firmatario), Zanotti e Caserta (Sd), Venturi (Pdci), Vigarani (Verdi), Mattioli
e Pariani (Pd), e uno presentato dalla minoranza (Fi-Pdl e An-Pdl).
L'ordine del giorno approvato, presentato da Zaniboni e Gnudi (Pd), giudica tra
l'altro "deplorevole l'atteggiamento di esponenti politici della
maggioranza di centrodestra" che con i loro ripetuti inviti all'intervento
della Magistratura e delle forze dell'ordine alimentano un clima di
intimidazione e scontro. Si ribadisce che la valutazione nei bambini dai 6 ai
10 anni "deve tener conto delle possibilità, dei progressi e soprattutto
delle condizioni di partenza di ognuno" e auspica che vengano stabiliti
metodi e criteri di valutazione condivisi "senza procedere a colpi di
decreti legge su temi che coinvolgono una così grande parte di cittadini".
L'ordine del giorno è stato approvato con 14 voti a favore (Pd), 1 astenuto
(Sd) e 8 contrari (Fi-Pdl, An-Pdl e Prc). Nel documento presentato da Spina
(Prc)si esprime piena solidarieta agli insegnanti della scuola Longhena che
"dando voce ad una forma di disagio e di dissenso per la reintroduzione
del voto in decimi, hanno reso pubblico e palese un convincimento
pedagogicamente discusso e fondato". Il testo proposto dalla minoranza
ritiene le dichiarazioni rese alla stampa dall'Assessore provinciale Rebaudengo
sulla vicenda del 10 politico alle scuole Longhena "non confacenti al
ruolo istituzionale da lui ricoperto" e lo invita "per coerenza a
rassegnare le dimissioni".
( da "Stampa, La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Nel nostro Paese un
professore su sette non sale in cattedra. A rivelarlo è l'Asasi, associazione
delle scuole autonome siciliane, sulla base degli ultimi dati resi disponibili
dal Miur, riferiti all'anno scolastico 2006/2007. E il docente «fannullone» ha
quasi sempre un motivo valido per disertare l'aula. Anzi, ne ha almeno 20:
tante sono le forme di assenze previste, concordate, regolari. Tant'è che su un
totale di 716.297 prof nelle scuole statali, 142.558 insegnano soltanto per
modo di dire. È un vero e proprio esercito, il doppio dei supplenti, che sono
74.500. E così i dirigenti scolastici ogni mattina si
trovano a sostituire 68 mila assenti per una media di 6 ogni scuola. Il
ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini avverte:
«È una situazione che stiamo esaminando. Alcune assenze non trovano alcuna
giustificazione». Amabile A PAGINA 23
( da "Stampa, La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
DOMANI E SABATO
Intervista Daniele Luttazzi «Con la satira affosso esecutivo, opposizione e
potere vaticano» TIZIANA PLATZER Chi nel dicembre 2007, alla fine della quinta
puntata pensava di avere il tempo di godersi polemiche e provocazioni di un
certo peso anche in quella successiva, ci rimase male. Trasmissione interrotta,
conduttore senza volume. Succedeva a La 7, per lui già epurato Rai. Da allora a
Daniele Luttazzi sono rimasti i teatri, che senza nessun tipo di trascinamento
mediatico, riempie ovunque. Ed è sul palco che in questa stagione ha deciso di
rimettere in piedi la 6° puntata e altri monologhi mai andati in onda di
«Decameron», quel materiale di cui, dopo la sospensione, ai tecnici di studio
venne chiesto di cancellare il girato. E si confermano due serate a platea
piena anche al Teatro Colosseo, domani e sabato 21 con il comico irremovibile
sull'idea che la sua crociata contro il potere politico, il tempo non la
ammorbidisce. Ma proprio per niente. Ripropone quei testi lì, gli stessi di due
anni fa, a prova della sua veggenza? «Nella terza puntata di
"Decameron" feci un intervento su Veltroni, sul fatto che il Pd era
un'inevitabile idiozia, perché è facile dirlo oggi. Purtroppo non è un grande
merito interpretare con più chiarezza i fatti, più di quanto sappiano fare i
politici e i giornalisti. Allora, e oggi, continuo a scrivere monologhi contro
il governo Berlusconi, contro un'opposizione fantasma, contro le ingerenze del
Vaticano». Dopo il caso Englaro, come traduce nella sua satira la laicità in
Italia? «Dico che la cultura laica in Italia esiste ancora, ma non è certo quel
che racconta Berlusconi con le sue gazzette. Ciò che pensano i laici non ha modo
di trovare espressione. Come c'è tanta gente incazzata, ma non esiste chi lo
racconta in Parlamento. I quattro temi fondamentali, che nei miei testi
continuo a intrecciare, sono politica, sesso, religione e morte. Una parentesi
corposa bisogna aprirla sull'inconsistenza del pensiero di Ratzinger». Secondo
un'indagine dell'Università Cattolica, il primo «peccato da confessionale»
degli uomini, è la lussuria: che ne pensa? «La religione cattolica continua a
identificare il diavolo nel sesso, è un fattore culturale. Devastante. Chi
semina gramigna, raccoglie gramigna» Nello spettacolo la parte forte si scaglia
contro l'esecutivo? «Me la prendo con ogni ministro, uno per uno. Prima su tutti la Gelmini, uno
scandalo quello che sta facendo sulla scuola. Il fatto è che la gente vuole
sempre più deresponsabilizzarsi, e allora cerca il condottiero, alla Grillo per
intenderci: ma se vuoi fare un comizio politico, non puoi far pagare un
biglietto». Lei fa pagare in cambio di satira, per niente leggera: può
sostenere che non ci sia mai intento politico? «Chi fa satira non va sul palco
a raccontare la verità, Lenny Bruce ha detto "Faccio parte di quel sistema
che io stesso attacco". Quindi nessuno può pensare di essere meglio di
Berlusconi! Però si può svegliare il pubblico dallo stato di ipnosi in cui si
trova. La crisi è grave, il punto di rottura è vicino e sono le condizioni
storiche che creano un partito di sinistra, oggi inesistente. Nel momento in
cui il lavoro è diventato merce e il fulcro del sistema il licenziamento, di
cos'altro dobbiamo prendere atto? Che il modello è lo schiavo cinese?». E'
furibondo contro il suo oscuramento tv, ma se dovessero chiuderle la porta i
teatri? «In un momento di crisi dello spettacolo come questo, uno come me che i
teatri li riempie non dovrebbe avere problemi. Invece ci sono spazi con
finanziamenti pubblici che mi rispondono "non ci interessa". Eppure
sono i ragazzi che vengono a vedermi, quelli che disperatamente tv e giornali
cercano di accaparrarsi ma non sanno dove pescare. Siamo un Paese arretrato,
fatto di persone che hanno sempre bisogno del biberon». Info: Teatro Colosseo,
domani e sabato, ore 21; biglietti: da e21,50 a e24,50.
( da "Repubblica, La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina VI - Palermo
Scozzaro (Cgil) attacca: qualcuno è stato accontentato a scapito del sistema di
istruzione regionale "Operazione inutile e clientelare" "I rapporti
di forza politici hanno vanificato le scelte del tavolo tecnico tenuto in
gennaio" La dirigente: "Che senso ha dividere un istituto che tra due
anni non esisterà più?" «Non ci vogliono persone troppo intelligenti per
comprendere che dimensionare un istituto che fra un anno non ci sarà più è
assurdo». E c´è chi pensa che il piano di dimensionamento della rete scolastica
regionale abbia «accontentato qualcuno a scapito del sistema scolastico
siciliano». Ieri, appena il contenuto del documento è stato reso pubblico, le
polemiche non si sono fatte attendere. «è stato un parto travagliato ? dichiara
Giusto Scozzaro, segretario regionale della Flc Cgil ? dove i rapporti di forza
politici hanno fortemente messo in discussione la valenza e il ruolo del tavolo
tecnico regionale riunitosi dal 12 al 14 gennaio scorso». Senza mezzi termini
la Cgil accusa Antinoro di avere «accontentato qualcuno a scapito del sistema
di istruzione regionale». La pensa in maniera molto simile la preside dell´ex
istituto magistrale Regina Margherita, uno dei pochissimi che verrà sdoppiato:
«Che senso ha ? si chiede Concetta Guagenti ? dimensionare un istituto che nel
2010/2011 non esisterà più?» Tra due anni, infatti, la riforma Gelmini taglierà tutte le sperimentazioni e trasformerà il
liceo socio-psico-pedagogico in liceo delle Scienze umane. «In questi anni ?
continua la Guagenti ? abbiamo avuto tante iscrizioni ma chi può dire cosa
accadrà quando ci trasformeranno in liceo delle Scienze umane? Personalmente
credo che molti si iscriveranno altrove e occorrerà riaccorpare gli istituti».
Insomma: una operazione inutile. La preside dell´istituto di piazzetta
Santissimo Salvatore non riesce a nascondere il suo disappunto. «Perché il mio
istituto viene dimensionato e altri no?» si domanda. A metà gennaio, il
presidente della Provincia, Giovanni Avanti, aveva chiesto lo sdoppiamento di 6
istituti cittadini. Secondo la Cgil «l´operato dell´assessore ? incalza
Scozzaro ? pur legittimo, è discutibile sotto il profilo del merito è scorretto
per il metodo adottato». Un mese fa, dalle stanze del dipartimento Pubblica
istruzione era uscita in effetti una mappa degli accorpamenti diversa che
prevedeva 45 scuole in meno. Che , nonostante la riduzione a
( da "Secolo XIX, Il" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pdl, incontro in
vista di VarazzeOra tocca a Orizzonti, Pcdl e Pd la politica a
"santa" Recco. Uniti si vince, o meglio si spera di non affondare. È
il motivo per cui i sette Comuni del Golfo Paradiso - Recco, Camogli, Avegno,
Uscio, Sori, Pieve Ligure e Bogliasco - hanno firmato un protocollo d'intesa
sul tema della scuola pubblica, mettendo da parte storiche rivalità e
l'autonomia didattica, sperando così di riuscire ad aggirare
la scure della riforma voluta dal Mariastella Gelmini, ministro
dell'Istruzione. Lo spauracchio sono i limiti posti dalla normativa riguardo il
numero di iscritti in ogni singolo plesso, pena la chiusura di un istituto.
Così con meno di quaranta scolari le elementari tirano giù la saracinesca,
mentre sotto i quarantacinque studenti le scuole medie sono destinate a
chiudere. Con questi numeri, relativamente al comprensorio del Golfo Paradiso,
sarebbero condannate le scuole medie di Uscio e Pieve Ligure, mentre
rischierebbero non poco le scuole elementari di Avegno. «Le cose stanno così e,
a prescindere dal giudizio sulla riforma, noi abbiamo preso atto di queste
eventualità. Tutti insieme, abbiamo deciso di trovare una soluzione legale e
logica per evitare la chiusura - dice Dario Capurro, assessore recchese alla
Pubblica istruzione - La legge prevede la possibilità che i Comuni si possano
consorziare, diventando di fatto un unico ente dal punto di vista scolastico.
Così abbiamo approvato il protocollo relativo all'intesa tra i sette Comuni e
con questo documento andremo presto alla direzione scolastica provinciale o
regionale, per fare valere i nostri diritti». Dal punto di vista formale, la
soluzione decisa dalle sette amministrazioni appare come un escamotage per
superare le rigidità della riforma e salvare le scuole più piccole. «Ma in
realtà la questione non riguarda solo il paese che si dovesse trovare senza più
la scuola, ma anche gli altri - aggiunge Capurro - Se infatti dovessero
chiudere le medie di Pieve Ligure e di Uscio, tanto per fare un esempio
concreto, ci troveremmo con settanta studenti da dividere tra gli altri plessi.
Con le conseguenze ben immaginabili dal punto di vista didattico e logistico.
Mancherebbero le aule e si dovrebbero fare classi con trenta studenti». Con la
finestra offerta dalla normativa Gelmini, che prevede
espressamente la possibilità di consorzi tra comuni, si spera di evitare una
situazione tanto negativa. Il punto a cui si richiamano le sette
amministrazione è quello previsto all'articolo 3 dello schema di regolamento
del ministro dell'Istruzione, secondo il quale «l'istituzione e il
funzionamento di scuole statali devono rispondere a criteri di qualità ed
efficienza del servizio, nell'ambito di collaborazioni tra l'amministrazione
scolastica e i comuni interessati anche tra loro consorziati». E. M. .x/19/0902
Recco, Camogli, Avegno, Uscio, Pieve, Bogliasco e Sori: protocollo d'intesa per
evitare le chiusure di istituti dopo la riforma .x/19/0902 SANTA MARGHERITA.
Una riunione dal «clima sereno, con una ventina di partecipanti, in cui abbiamo
discusso in vista degli stati generali del Pdl a Varazze». Così Stefano Solari,
ex capogruppo del Pdl, parla dell'incontro del Pdl cittadino dell'altra sera
(assenti Lega, Lista Biasotti, lista del coordinatore Quacquaro,
"Azzurri" della linea Cattoni-Niccoli). E il coordinatore cittadino
di Forza Italia, Francesco Ballerino, ieri ha replicato proprio a Ernesto Cattoni
e Andrea Niccoli, contestando la dichiarazione sulla mancata risposta alla
richiesta di convocazione di un'assemblea comunale degli "Azzurri"
iscritti a "Santa". Guardando oltre il centrodestra, stasera, alle
21, nell'atrio del Comune, presentazione del programma della lista civica
"Orizzonti" (a oggi corre da sola). Domenica, in piazza Caprera,
dalle 10 alle 12.30, campagna elettorale al via per il candidato sindaco del
Pcdl, Andrea Carannante. Versante Pd, l'appuntamento è per sabato, alle 16.30,
all'Hotel Regina Elena con l'incontro "Dalla macroeconomia alle micro
realtà-Scenari sostenibili per il rilancio turismo ed economico". A
moderare gli interventi (senatore Enrico Morando, assessore regionale Renzo
Guccinelli, presidente del Parco delle 5 Terre, Franco Bonanini) la
coordinatrice del Pd a "Santa", Jolanda Pastine. S. PED. .x/19/0902
( da "Stampa, La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Insegnamento «Non si è ancora deciso nulla di definitivo, si sta ragionando su
bozze di regolamenti» Un settore che cambia «Penalizzanti per le nostre scuole
i tagli imposti dal decreto Gelmini nei prossimi 3 anni» «Non
basta più insegnare solo la teoria, bisogna sviluppare anche la creatività»
Paola d'Alessandro Massimo Barbadoro Luigi Berlinguer
( da "Stampa, La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
DOPO LA RIFORMA.
APPELLO ALLE FAMIGLIE "Iscrizioni mirate per salvare le scuole"
[FIRMA]SILVANA MOSSANO ALESSANDRIA L'assessore provinciale alla Pubblica istruzione
Massimo Barbadoro esprime, senza mezze parole, una preoccupazione fortissima
circa il futuro della scuola e la qualità dell'offerta formativa, a causa della cinghia stretta imposta dal decreto Gelmini. «Ritengo che la prospettiva dei tagli di circa 8 miliardi sulla
scuola pubblica e la riduzione di circa 120 mila addetti tra insegnanti e
personale Ata nei prossimi 3 anni sia troppo penalizzante per le nostre scuole
che già vivono in condizioni estreme». Da qui l'appello alle famiglie in
vista delle iscrizioni entro il 28 febbraio. Barbadoro analizza fascia per
fascia: «Nelle scuole dell'infanzia i tagli previsti produrranno un aumento
degli alunni per sezione e nello stesso tempo ci sarà una riduzione del
personale ausiliario. Anche nella primaria si verificherà un aumento degli
alunni per classe e, in più, l'adozione del maestro unico causerà un
impoverimento della qualità dell'insegnamento». Peraltro il maestro unico, ha
detto Gelmini, non esclude le altre forme didattiche
se richieste. Barbadoro dunque suggerisce: «E' necessario, per non peggiorare
la situazione, scegliere per i ragazzi il modulo a 40 e 30 ore, esigendo che la
scuola garantisca l'assistenza alla mensa anche per le prime classi». Per le
medie inferiori, l'assessore ritiene opportuno che «le famiglie scelgano la
seconda lingua e l'opzione del tempo pieno dove sia già presente». Nel
frattempo, però, il provveditore Paola d'Alessandro fa presente che non ci sono
ancora decisioni definitive, si sta discutendo su bozze di regolamento, che
riguardano più aspetti: la razionalizzazione delle sedi scolastiche,
l'impostazione di scuola primaria e dell'infanzia, e si è in attesa di
conoscere il numero degli insegnanti assegnati al nostro territorio per la
formazione delle classi. Certo è, ammette, che entro tre anni si dovrà attuare
un contenimento dell'attuale spesa scolastica. Ed è per questo che Barbadoro
chiama a raccolta i genitori, facendo altresì presente che «la Provincia, in
questa difficile situazione, cercherà, nonostante il compito sia arduo, di
tutelare il sistema scolastico sostenendo le famiglie anche grazie alla nuova
legge regionale n. 28 del 2007 per il diritto allo studio, in particolare per
contribuire alle spese di iscrizione e frequenza, libri di testo, trasposti
nelle fasce deboli». Chiede altresì la collaborazione di tutte le strutture
pubbliche affinché si adottino «gli stessi criteri di collaborazione» per
arginare un impoverimento della formazione scolastica e far sì che si continui
a garantire a tutte le fasce sociali lo stesso diritto di partenza a poter
studiare. Intanto, si svolge domani al Volta, con il coordinamento della
Provincia, il 16° convegno interregionale della stampa studentesca intitolato
«La scuola tra le righe» che ogni anni si svolge in una sede diversa e che
richiama delegazioni da più città. Relatori: l'ex ministro alla Pubblica
istruzione Luigi Berlinguer, ora presidente del Gruppo di lavoro ministeriale
per la cultura scientifica e tecnologica e Maria Giuseppina Liber, studiosa di
politiche educative e formative.
( da "Repubblica, La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 8 - Interni
"Con il Vaticano totale identità di vedute" Berlusconi a tu per tu
con Bagnasco. E Fini ricuce dopo le scontro sugli ebrei MARCO POLITI ROMA - Non
è un anniversario, è un party per festeggiare il "caro estinto"
dell´opposizione. Al ricevimento nell´ambasciata d´Italia presso la Santa Sede
per commemorare gli 80 anni del Concordato, un Silvio Berlusconi radioso si
ferma molto più del presidente Napolitano, mentre i cardinali Bertone e
Bagnasco nascondono la gioia tenendo le bocche rigorosamente chiuse davanti ai
giornalisti. Pier Ferdinando Casini va incontro calorosamente al premier.
Sembrano i generali Wellington e Bluecher dopo la vittoria di Waterloo. Governo
e Vaticano esibiscono un feeling, esaltato dalla battaglia comune sul caso
Eluana. Il premier conferma il filo diretto con le gerarchie vaticane nei
momenti cruciali della vicenda: «Non ho parlato direttamente con il Papa, ma
abbiamo intrattenuto rapporti con i cardinali Bertone e Bagnasco. E poi c´era
il dottor Letta�». Le relazioni tra Vaticano e il leader del centro-destra
sono al massimo. «Assoluta identità di vedute - dichiara Berlusconi - da parte
di tutti i rappresentanti della Santa Sede c´è un riconoscimento entusiasta che
mai si era verificato un clima come quello attuale, con la soluzione di
praticamente tutti i problemi. Tranne piccole questioni». Monsignor Mariano
Crociata, segretario della Cei, conferma: «Un clima sereno». «Ottimo», chiosa
il presidente del Senato Schifani. Colpisce tra la folla degli invitati
l´eclisse totale del Pd. Fassino non si fa vedere, Rutelli è a Bruxelles.
Vagano tra prelati, ambasciatori, calici di champagne e stuzzichini, il
deputato Pd Ivano Strizzolo, il teodem Enzo Carra, Maria Pia Garavaglia e Paola
Binetti. A sorpresa appare un tranquillo Ignazio Marino. Per il vertici vaticani
e della Cei l´implosione dei Democratici è il frutto di un martellamento di
quindici anni per scongiurare l´alleanza organica tra la cultura cattolica progressista e la cultura di un socialismo
riformista nell´ambito di un partito di stampo europeo. Via via sono stati
pestati psicologicamente i cattolici non ossequienti alla Santa Sede. Prodi,
poi la Bindi, Marino stesso. L´Avvenire ha ricordato martedì all´ex popolare
Franco Marini che non ci si può «contrapporre ai vescovi su argomenti da sempre
appannaggio delle religioni». Una singolare «riserva legislativa» per il
Vaticano nell´80. dei Patti Lateranensi. Mentre Napolitano era a colloquio con
il Segretario di Stato Bertone, il premier ha passato in rassegna con il
cardinale Bagnasco l´agenda bilaterale. Per la Chiesa sono importanti una legge
sul testamento biologico, che escluda l´autodeterminazione del paziente, il finanziamento delle scuole private, il sostegno alle famiglie,
una gestione equilibrata del problema immigrazione. Berlusconi garantisce
un´"attenzione puntuale" ai problemi della scuola cattolica,
assicura di aver fatto molto per le famiglie, sottolinea la «visione comune»
con la Chiesa sul tema del testamento biologico, respinge ogni ipotesi
di legge sulle coppie di fatto: «Il progetto Rotondi-Brunetta? E´ un progetto
loro che non ha niente a che fare con il governo». Se l´incontro tra Bertone e
Napolitano riconferma la stima vaticana per il presidente della Repubblica, un altro colloquio tra il Segretario di Stato, il
presidente della Camera e Bagnasco ha smussato gli screzi suscitati dalle
critiche di Fini sul rapporto tra Chiesa e ebrei negli anni del fascismo. Un
disgelo tra il presidente della Camera e le gerarchie vaticane preparato già in
mattinata: in un convegno, Fini aveva lodato «l´azione di coesione svolta dalla
Chiesa nella società italiana». Il capo dello Stato, uscendo dall´ambasciata,
ribadisce che il concordato riformato ha tante «potenzialità da sviluppare» e,
come già in un suo messaggio ufficiale, esorta ad intensificare il «fruttuso
dialogo» tra Stato e Chiesa.
( da "Stampa, La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Cartelli sulle auto
contro i tagli e maestro unico No ai tagli! No al maestro unico!». Contro la riforma Gelmini ora
protestano i genitori. In modo garbato e visibile: un piccolo foglio, colorato
dai ragazzi, esposto ai vetri delle auto. Se ne vedono già centinaia a Cuneo.
L'iniziativa è stata avviata da un gruppo di genitori: hanno aderito mamme e
papà delle Elementari del I e III circolo di Cuneo, Borgo Gesso, Boves,
Caraglio e Peveragno. Molto attivi alcuni genitori delle Elementari «Lidia
Beccaria Rolfi» in largo Bellino e Cuneo. «I fogli colorati? Ne ho già visti
parecchi in giro - dice Aurora Pregnolato, mamma di un alunno -. Il tempo lungo
dovrebbe restare. Oggi i ragazzi sono abituati a confrontarsi almeno con 4
diversi maestri». Un'altra mamma, Antonella Furno: «Ho chiesto il tempo lungo
anche per il prossimo anno, ma gli insegnanti non sanno ancora cosa accadrà.
Mio marito è olandese: dice che in Italia stiamo tornando indietro con questa
riforma». Giuseppa Rabbito ha i figli in prima e terza: «Certo chiederò ancora
il tempo lungo, ma avere un solo insegnante, come una volta, forse non è un
danno». Salvatore Carpinato (il figlio frequenta la classe IV): «C'è stata
troppa polemica. Non credo che la scuola sarà sconvolta: se da settembre
qualcosa non funzionasse, protesteremo». Un altro genitore sta raccogliendo
firme perché tutto resti come adesso: «Due insegnanti cotitolari, 40 ore di
lezione la settimana, 4 ore di compresenze, mensa assistita dai maestri. In due
settimane quasi tutti i genitori della classe di mio figlio, la II B, hanno
aderito a quest'iniziativa». Laura Degioanni, maestra: «Abbiamo già detto come
la pensiamo attraverso il Coordinamento insegnanti. Gli striscioni sulla scuola
sono chiari. I volantini sono un'iniziativa dei genitori, forse è la prima
volta che si fanno avanti. Hanno aderito anche insegnanti e bidelli. Spiace
solo essere accusati di aver strumentalizzato i bambini: non è vero. Alle
manifestazioni in piazza i bimbi venivano portati dai genitori, non dalle
maestre». «Iniziativa collettiva - dice Mauro Verra del Comitato genitori -. Ho
già fatto centinaia di fotocopie dei fogli, altri hanno fatto lo stesso. Senza
compresenze, cioè con due insegnanti per classe, non sarà possibile
accompagnare fuori i ragazzi, andare nei laboratori, lavorare a gruppi». Verra
ha partecipato come relatore, l'altra sera, all'incontro sulla scuola pubblica
al cinema Monviso, dove Domenico Chiesa del Cidi (centro di iniziativa
democratica degli insegnanti), ha detto: «Non è vero che non si può fare nulla,
contro i tagli si stanno battendo scuola, genitori, studenti ed enti locali. Si
devono dare più risorse all'istruzione». L'unica certezza è il calendario:
l'anno scolastico 2009-
( da "Stampa, La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
OLEGGIO
CASTELLO.COSTI E SCADENZE Rinvio per la palestra si fa sport in corridoio
Inatteso stop per il progetto d'ampliamento dell'edificio che ospita le scuole
elementari «Pertini» a Oleggio Castello. Nel disegno, redatto dall'architetto
Paolo Maiorano, erano previste una sala per attività motorie, una nuova mensa e
due nuove aule. I costi preventivi del primo elaborato (nel 2005) ammontavano a
320 mila euro; per far fronte al finanziamento l'Amministrazione, guidata dal
sindaco Giorgio Pedroli, ha acceso un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti di
pari importo. Oggi però le somme sono inevitabilmente aumentate da
( da "Corriere della Sera" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera
- MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2009-02-19 num: - pag: 6
categoria: REDAZIONALE Il caso Due mesi di battaglia sul documento contabile,
resta l' attivo di 9 milioni di euro non spesi. Oggi il programma dei candidati
alla direzione Brera, l'Accademia taglia le tasse agli studenti Trecento euro
all'anno in meno ad allievo. Ma il consigliere Almici accusa: bilancio
fantoccio, questo è un risarcimento dovuto Il cda dell'Accademia ha approvato la
riduzione delle tasse d'iscrizione per un importo di circa un milione e
centomila euro Ricordate la battaglia sui bilanci dell'Accademia di Brera,
sull'avanzo di cassa non speso, sui nove milioni di euro accumulati e lasciati
lì, a gonfiare a dismisura la contabilità fino a far tracimare l'attivo in
maniera sospetta? Tre mesi dopo gli articoli del Corriere, il primo effetto è
una notizia che dovrebbe far felici gli studenti: il consiglio di
amministrazione dell'Accademia ha approvato la riduzione delle tasse
d'iscrizione per un importo di circa un milione e centomila euro, a occhio e
croce trecento euro a testa per il prossimo anno accademico. è uno sconto che
non c'entra con la crisi, è solo la conseguenza del lungo duello in corso sul
documento contabile e sugli investimenti mancati nella didattica, spiega Donata
Almici, consigliere d'amministrazione dell'Accademia, che ha fatto la proposta
di ridurre le tasse «per risarcire in qualche modo i ragazzi che si sono
iscritti a Brera e non hanno avuto i supporti adeguati, dalle aule, ai corsi,
alle borse di studio». Il consiglio ha accolto la richiesta, ma non ha
accettato di iscrivere la riduzione delle tasse direttamente nel bilancio di
previsione come voleva Donata Almici «per dare più concretezza al provvedimento
». Così, quando si è trattato di approvare il bilancio c'è stato il suo voto
contrario, con una dura dichiarazione: «Si tratta dell'ennesimo bilancio
fantoccio, in cui non c'è coerenza tra quello che viene indicato e quello che
verrà effettivamente speso. In questo modo, anche un segnale in controtendenza
come la riduzione delle tasse, ignorato nel documento contabile, rischia di non
essere vincolante». Bilancio ad alta tensione, dunque, mentre si preparano le
schede elettorali per il nuovo direttore. Il
( da "Corriere della Sera" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera
- MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2009-02-19 num: - pag: 6
categoria: REDAZIONALE Il direttore uscente De Filippi: abbiamo fatto miracoli
Il trasloco? Una perdita per il quartiere Dice che l'avanzo di bilancio è un
segno di correttezza, che i corsi scomparsi non avevano iscritti, che i conti
economici non sono mai stati segreti. Fernando De Filippi non è più un
candidato a Brera, ma un convitato di pietra. Lui è la storia dell'Accademia
degli ultimi vent'anni: nel bene e nel male. Il polverone d'autunno sullo
smisurato attivo rimasto in cassa lo spiega così: «Abbiamo le mani legate dalla
mancata approvazione della legge 508, ci sono le risorse e non riusciamo a
spenderle». Ma tra chi aspira alla sua successione qualcuno chiede più
trasparenza e investimenti per la didattica. Professore, ritiene sempre
l'Accademia un esempio di gestione virtuosa? «Sì. In pochi anni siamo passati
dalla preistoria alla modernità a costo zero per lo Stato: a Brera non ci sono
più i quattro corsi quadriennali previsti dalla Legge Gentile del 1923, ma c'è
un'offerta formativa aperta al mondo del lavoro e delle professioni. Ci siamo
allineati al modello europeo: i corsi da 31 sono diventati più di 400. Non è
stato facile, la legge sulla riforma delle Accademie è ferma in Parlamento dal
'99. Tutti si sono sobbarcati dei sacrifici». Un ispettore ministeriale ha tracciato
un quadro pesantissimo dell' Accademia; c'è nepotismo, ha scritto; e ha
contestato bilanci, appalti, la gestione di lasciti e alloggi. «Regolarmente
ogni tre o quattro anni le Accademie ricevono delle visite di controllo da
parte di ispettori del Ministero delle Finanze. Quella del dottor Luccone di
cui ha parlato il Corriere sarà stata la terza o la quarta ispezione durante la
mia direzione. I rilievi vengono elaborati seguendo il punto di vista delle
norme in vigore anche se le Accademie in questa fase transitoria stanno
elaborando progetti sperimentali autorizzati e validati. Noi abbiamo risposto a
tutti e 27 i rilievi, ottenendo l'archiviazione del rapporto». L'ispettore
scrive che gli studenti pagano troppe tasse in funzione dei servizi che ricevono…
«Quando si è deciso di allineare le tasse a quelle dell'Università Statale la
legge e la relativa autonomia sembravano dietro la porta. Non è stato così. Sia il ministero Mussi che quello della Gelmini non hanno
aggiunto una virgola a quanto elaborato dal Ministero Moratti, bloccandosi sui
settori disciplinari e sulle declaratorie, già approvate nel 2004, e rimesse
sempre in discussione da un sindacato che ha utilizzato tutti i mezzi del
contenzioso per bloccare il rinnovamento». Tanti soldi accantonati e
tanto degrado. Non c'è contraddizione? «Siamo accusati a torto del degrado di
Brera. Chi non conosce i nostri problemi si chiede come mai esistono muri
sporchi o poco personale amministrativo in presenza di un simile avanzo di
bilancio. Ma noi non possiamo intervenire sulla struttura perché non ci è mai
stata consegnata. Davanti alla richiesta di intervento inviata nel gennaio di
quest'anno alla Sovrintendenza ai Monumenti, anche solo per imbiancare e
riparare i muri, ci è stato risposto: no, grazie, i Beni Culturali non possono
delegare le competenze ad altro ente». I milioni di euro non spesi non sono un
danno alla qualità della didattica? «La qualità della didattica di Brera non è
in discussione. In questi anni abbiamo fatto di Brera una delle principali
accademie d'Europa, una scuola d'eccellenza. Siamo il riferimento per l'Italia,
riceviamo richieste di convenzioni da tutto il mondo. A Brera non ci sono molti
studenti milanesi o lombardi: la maggior parte viene da altre città d'Italia o
dall'estero. Perché mai dovrebbero farlo se non per la qualità della
didattica?». Che cosa manca all'Accademia? «Noi oggi non possiamo fare
assunzioni. Senza decreti attuativi c'è il blocco dell'organico, sia docente
che amministrativo. Per dare il via ai corsi abbiamo assunto 300 docenti a
contratto. Con le vecchie norme guadagnano da
( da "Stampa, La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
LEGGE
GELMINI EFFETTI IN ALTA VAL BORMIDA Millesimo, vertice tra sindaci e Regione
sulla difesa delle scuole nei piccoli paesi MILLESIMO Il sindaco Mauro
Righello, ha convocato per il giorno 24 una riunione con i vertici delle
istituzioni scolastiche locali e provinciali, la Regione e i sindaci dei Comuni
dell'Alta Val Bormida le cui scuole fanno capo all'Istituto comprensivo «Lele Luzzati»
di Millesimo, per esaminare quali ricadute avrà su tali scuole la legge Gelmini. All'incontro parteciperanno i sindaci Ezio Billia
(Cengio), Enrico Mozzoni (Calizzano), Ilaria Ravera (Osiglia), Carlo Bertone
(Murialdo), Renzo Ferraro (Roccavignale), Silvana Frasheri (Bardineto)e Massimo
Paoletta (Massimino), il presidente della Comunità montana Ivano Fracchia, il vicepresidente
della Regione Massimiliano Costa, il consigliere regionale Michele Boffa, il
provveditore Carla Barzaghi e il dirigente scolastico Maria Teresa Gostoni.
Osserva il sindaco Righello: «Al di là delle scelte che i genitori sono
chiamati a fare entro il 28 febbraio in termini di tempo- scuola per i propri
figli, ciò che intendo proporre è un'iniziativa istituzionale per la miglior
organizzazione dei plessi scolastici, che ritengo elementi di presidio sociale
indispensabili anche e soprattutto nelle località di piccole dimensioni, ed è
sulla base di tali considerazioni che chiedo alla Regione, che peraltro si è
già espressa per il mantenimento delle scuole, e al provveditorato la
possibilità di cooperare con i Comuni con l'obiettivo di evitare di penalizzare
i ragazzi e la loro formazione».
( da "Tirreno, Il" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
LA REPLICA Quei
genitori hanno creato disturbo VIAREGGIO. Maria Gaetana Mazzone, dirigente del
secondo circolo, replica alle accuse che le erano state lanciate da alcuni
genitori per essersi "sottratta" ad alcune
domande sugli effetti della riforma Gelmini. «Come dirigente
scolastica del secondo circolo didattico di Viareggio, in riferimento
all'articolo apparso sul giornale dichiaro che ho esposto in maniera completa,
sulla base della Circolare ministeriale numero 4 del 15 gennaio 2009 le
iscrizioni per l'anno scolastico 2009-
( da "Tirreno, Il" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Pagina 6 - Lucca Il
G8 della scienza potrebbe emigrare in Brianza La voce è insistente ormai da
giorni. E arriva da Roma. Il G8 della scienza - con tutti i ministri dei più
importanti paesi industrializzati - potrebbe emigrare da Lucca alla Lombardia,
in Brianza, zona più vicina al premier Berlusconi e al ministro della Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini. In
realtà, su internet come sede del G8 della scienza (11-14 giugno) è ancora
confermata Lucca, come sono confermate Siracusa per il G8 dell'Ambiente e
Pescara per il G8 dello sviluppo. «Per quello che ci riguarda - dice il
presidente della Provincia, Stefano Baccelli - non abbiamo notizie ufficiali su
una cancellazione del G8 della scienza a Lucca. Anzi le notizie
ufficiali, comprese quelle in rete, confermano l'evento di giugno. Noi in
questa direzione ci stiamo muovendo. Abbiamo anche costituito un gruppo tecnico
di preparazione dell'evento, formato dai vari capi di gabinetto. E abbiamo
anche già avuto un paio di incontri per definire, a grandi linee, le ipotetiche
ubicazioni degli incontri, sia a palazzo Ducale che a palazzo Orsetti». Accordi
sono anche in vista per la sistemazione degli ospiti nei vari alberghi, ma da
Roma la voce è che il G8 della scienza potrebbe essere scippato, nonostante
l'impegno preso a Lucca dal sottosegretario alla pubblica istruzione Giuseppe
Pizza. Del resto i tempi per un cambio di programma ci sono, visto che mancano
ancora quattro mesi all'incontro dei ministri.
( da "Sicilia, La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Centuripe Re Burlone
passa in sordina Il sindaco: «Le casse vuote» Catenanuova. Oggi alle 15,30 irrompe
il Carnevale a Catenanuova con la presentazione dei gruppi mascherati,
centinaia di maschere singole adulti e bambini e dei carri
allegorici:"MAlitalia", "Futurama", "Riforma Gelmini", "Lampada di Aladino". Il Comune ha assegnato la
direzione artistica del Carnevale alla Pro Loco, presieduta da Alessandro
Zampino. Il coordinamento artistico è a cura del consigliere dell'opposizione
Lino Guagliardo, mentre le manifestazioni fino alla premiazione finale saranno
presentate dalla brava Gisella Di Fini. Il programma è stato stilato dal
sindaco Aldo Biondi e dall'assessore allo Spettacolo e turismo Laura Colica.
Domani venerdì 20 febbraio alle 15,30 le iniziative proseguiranno con la
presentazione e sfilata della maschera stravagante con premiazione alle 21;
sabato 21 febbraio alle 15,30 sfilata maschera singola bambini; domenica 22,
alle 15, sfilata dei gruppi in maschera bambini, adulti e dei carri allegorici
per le centralissime vie Principe Umberto e Vittorio Emanuele; lunedì 23, alle
18, sfilata maschere adulti, I^ selezione; martedì 24 febbraio, alle 15, la
sfilata finale dei gruppi, delle maschere singole e dei carri per le
centralissime vie. La premiazione finale avrà luogo alle
( da "Sicilia, La" del 19-02-2009)
Argomenti: Scuola
Punteruolo rosso: a
rischio 30 mila piante su una popolazione di 300 mila La grande offensiva
contro il killer delle palme Palermo. Ridisegnata la mappa della scuola
pubblica nell'Isola. L'assessore regionale alla Pubblica istruzione e ai Beni
culturali e ambientali, Antonello Antinoro, ha firmato ieri il piano di
dimensionamento degli istituti che è stato già trasmesso a Roma, al ministero
dell'Istruzione per avviare una concertazione con lo Stato. Il piano passerà infatti anche al vaglio dei tecnici del ministro Maria
Stella Gelmini. Nel dettaglio, saranno 43 le scuole che perderanno l'autonomia
a favore di 19 nuove istituzioni suddivise in quindici centri provinciali di
istruzione per gli adulti. Si tratta cioè del potenziamento delle scuole serali
che permetteranno agli adulti che vogliono proseguire nel cammino
dell'istruzione, di potere andare avanti e di seguire corsi anche alla
sera, al termine del lavoro. Il piano prevede inoltre la creazione di quattro
nuove istituzioni che nasceranno per effetto o degli sdoppiamenti previsti o
grazie alla concessione di nuove autonomie. In sintesi ci saranno in tutta
l'Isola, 24 presidi scolastici in meno con altrettante segreterie. «Non ci
saranno licenziamenti ? si affretta ad assicurare l'assessore Antinoro ?; il
personale impegnato nelle segreterie che verranno accorpate sarà infatti
riciclato. I tagli che riguardano i docenti sono invece quelli previsti dal
ridimensionamento dei finanziamenti alla scuola, secondo quanto è stato a suo
tempo stabilito dal decreto Gelmini». Secondo
l'assessore, dunque, il provvedimento è stato studiato per difendere il sistema
scolastico della Sicilia che rappresenta un punto fermo nella dinamica della
formazione degli studenti. «Nell'Isola più che altrove ? chiarisce Antinoro ?
la scuola ha una funzione di primaria importanza perché ricopre un ruolo di
garanzia per l'educazione e per il rispetto dei valori quali l'educazione e la
legalità». Il piano, infatti, tocca marginalmente gli istituti che si trovano
nelle province, in aree cioè più svantaggiate e concentra le sue modifiche
essenzialmente nelle aree metropolitane. Basti pensare che su Palermo, per
esempio, saranno 13 le direzioni didattiche interessate, mentre in provincia, a
subire degli accorpamenti saranno solo le direzioni didattiche di scuole che si
trovano a Corleone e Roccamena. Situazione analoga su Catania dove gli istituti
interessati, in centro, saranno una ventina, mentre il provincia saranno
coinvolti solo gli istituti di due paesi, Caltagirone e Gravina di Catania. E
se a Enna a subire il piano saranno solo due plessi di Piazza Armerina, a
Messina città interessate saranno undici scuole, mentre in provincia due sole
scuole che si trovano a Tortorici e Pace del Mela. «Ciò significa ? continua
l'assessore regionale ? che non ci saranno chiusure di istituti, né perdita di
autonomia rispetto al passato». «Oggi ? prosegue Antinoro ? grazie alla nostra
potestà legislativa e attraverso la legge 6 del 2000 sull'autonomia scolastica,
siamo riusciti a garantire il servizio sull'intero territorio. Se qualche
modestissima penalizzazione vi è stata, quest'ultima riguarda le grandi
metropoli e non certamente le piccole comunità dove verrà garantita
l'istruzione scolastica. Riteniano infatti che l'istruzione sia un pilastro per
le famiglie e pertanto non avremmo potuto togliere ai piccoli Comuni e nelle
zone più disagiate un presidio importante come quello garantito dalla scuola».
«L'azione dell'assessore è discutibile sotto il profilo del merito delle
proposte ed è scorretto per il metodo adottato»: replica però Giusto Scozzaro,
segretario generale della Flc Cgil siciliana. «Così forse si accontenta
qualcuno, ma non si governa il sistema dell'istruzione in maniera condivisa».
Giusy Ciavirella