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DOSSIER “SCUOLA”

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toARTICOLI DEL 17-6-2008      #TOP



Report "Schola"

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Indice delle sezioni

Schola (85)


Indice degli articoli

Sezione principale: Schola

Bildungs-Omnibus: Neue Anfechtung ( da "Dolomiten" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Dabei hat uns das Minister Fioroni zugesichert", so Abteilungsdirektor Peter Duregger. Wie berichtet, hat die neue Regierung in Rom die Berufsmatura, die Über den Bildungs- Omnibus im FrÜhjahr eingefÜhrt worden war, angefochten. "Vorsorglich, weil sonst ein Termin verfallen wÄre", mutmaßte damals Abteilungsdirektor Peter Duregger.

6 Meritocrazia e fannulloni è il tema di Otto e mezzo, che ospita il saggis ( da "Giornale di Brescia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Meritocrazia e fannulloni" è il tema di Otto e mezzo, che ospita il saggista Roger Abravanel (20.30 La7), condotto da Alessandra Sardoni e Lanfranco Pace. 6 Prende il via da New York Italo Americano (23 Mtv), il nuovo programma in 13 puntate del bresciano Fabio Volo, in onda anche il mercoledì e il giovedì alle 23 e il sabato alle 21.

Fondi e personale, nodi caldi per i sindacati ( da "Giornale di Brescia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: applicazione delle regole stabilite prima da Fioroni e poi dalla Gelmini - afferma Francesco Manduci della Uil Scuola -. All'atto pratico, quindi, entra in ballo la capacità organizzativa delle singole scuole". "In base alla circolare Fioroni, i corsi di recupero sono quantificati in 15 ore da svolgersi entro la fine dell'anno scolastico (31 agosto) - precisa Santo Gaffurini della Cgil -

Non si ecceda nel rinvio del giudizio ( da "Giornale di Brescia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: intenzione del ministro Fioroni era buona: dare un segnale di serietà di cui la scuola italiana ha un assoluto bisogno - commenta il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Giuseppe Colosio -. Il modo è stato forse un po tardivo, ma bene ha fatto il nuovo ministro a non intervenire ancor più tardivamente con nuove disposizioni,

Nel colloquio misurare gesti e tono della voce ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Con la Riforma Fioroni la commissione ha la possibilità di approfondire e fare domande su tutto il programma svolto durante l'anno. Per i candidati gli esperti consigliano comunque di affrontare l'esame cercando di non far sì che l'ansia prenda il sopravvento.

SERVE UNO SCATTO D'ORGOGLIO NAZIONALE ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Fioroni con il quale il nuovo ministro condivide l'opportunità di una scuola all'insegna del rigore e della serietà e una "legislatura del buon senso". L'istruzione è storicamente la più formidabile leva di emancipazione e riscatto sociale - ha sottolineato il ministro - e proprio per questo "è ancora più urgente riparare questa leva nel Mezzogiorno dove i bassi livelli di apprendimento,

Mano pesante nelle scuole, boom di sospesi - giacomo cosua ( da "Nuova Venezia, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: sviluppando un sistema scolastico collegato alla meritocrazia. Per quanto riguarda le scuole di Venezia città storica, l'istituto tecnico per il turismo Algarotti quest'anno ha scelto la mano pesante: su 671 alunni tra la prima e la quarta superiore il 18%, quindi 123 studenti, non sono stati ammessi alla classe successiva, mentre il 26% (175 studenti) dovrà passare l'

Il giudice fabiani presidente in pectore del tribunale ( da "Mattino di Padova, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: il medico che assassinò con il veleno la giovane moglie Elena Fioroni, tanto per citarne alcuni. Ed è di pochi giorni fa la sentenza di condanna per le valvole cardiache "ballerine" Tri Technologies emessa nei confronti del professor Dino Casarotto, dell'imprenditore Vittorio Sartori e di altri imputati minori.

Strage al pontormo, rimandati 1 su 4 ( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ed era entrata in vigore il 3 ottobre 2007. Fioroni prese questa decisione poiché le statistiche dicevano che 42 studenti su 100 erano ammessi con debiti alla classe successiva. E i numeri del Pontormo non sono poi così lontani. Non è però una novità per la scuola, infatti questo metodo di recupero era già stato adottato fino al 1995,

La rabbia davanti ai tabelloni - marco vacchetti ( da "Repubblica, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: accordo con le nuove regole introdotte dall'ex-ministro Fioroni, "In teoria sì...", dice Chiara (promossa), "però il problema è quello della valutazione dei professori. Dovrebbero adottare tutti un unico modo nel dare i voti, ma non è così. Ci sono troppe differenze tra una sezione e l'altra, o anche tra una scuola e l'altra".

La strage dei rimandati ( da "Secolo XIX, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: in atto dal ministro Fioroni e confermata dalla nuova responsabile del ministero dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, con gli scrutini di quest'anno i docenti non hanno fatto sconti a nessuno e hanno usato la mano pesante. Ovvero, i bocciati o rimandati si sprecano in osservanza ad una severità che non rimanda soltanto a vecchi parametri della scuola di due generazioni indietro,

Uno su cinque non ce la fa una valanga di sospesi ( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: che nel nuovo gergo della riforma Fioroni si chiamano "sospesi", ne costituiscono più o meno un quinto. è questa, al momento, la tendenziale statistica che emerge a Grosseto dagli scrutini di alcune scuole; statistica spalmata dalle prime alle quarte classi, e tenuto fuori l'ultimo anno dell'esame di maturità dove la categoria "sospesi" è spazzata via dall'

Con il nuovo sistema forse migliorerà l'istruzione ( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: da quando è entrata in vigore la riforma Fioroni, è stato quello non tanto del numero dei bocciati (5 su 16) del numero dei rimandati a settembre: 9 rinviati e 2 solo i promossi senza debiti. Un dato che sembra accomunare un po tutte le classi". Qual è stato il problema più grande per voi studenti appena è entrata in vigore la legge?

Bocciato o rinviato uno studente su due - eloisa petrozziello ( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Itc dove il 30% degli studenti è rimandato a settembre, anche se il primato delle bocciature spetta al Giorgi. Al contrario, va meglio all'istituto magistrale Paladini: qui i bocciati sono meno dell'11%, 4-5 punti sotto la media, mentre la percentuale dei rinviati è analoga a quella delle altre scuole: il 18%. (1-continua).

Il significato della prima volta ( da "Messaggero Veneto, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: si parla stasera di meritocrazia e fannulloni. Se ne discuterà con Roger Abravanel, autore del libro Meritocrazia: 4 proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto. Portato a esempio da nuovi e vecchi ministri, il saggio di Abravanel, un ingegnere italiano nato a Tripoli, guru della consulenza aziendale,

Maturità, 40mila studenti domani al primo test - fulvio di giuseppe ( da "Repubblica, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: ex ministro Fioroni), per loro non c'è stata neppure l'ammissione all'esame di maturità. Chi invece domattina alle 8,30 sarà seduto tra i banchi, sta passando la snervante attesa tra blog e siti internet, a snocciolare il "toto-tema". Si passano in rassegna tutti gli anniversari (dal sessantesimo della Costituzione al secolo dalla nascita di Cesare Pavese)

Più severità, ma nessuna strage 'Sospensioni del giudizio' la novità ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: idea partorita dal precedente ministro dell'Istruzione Fioroni e confermata dall'attuale ministro Gelmini per restituire serietà alla Scuola italiana. Nomi a parte, di fatto si è tornati al vecchio esame di riparazione: con l'obbligo per gli studenti in debito di recuperare le materie entro l'inizio dell'anno scolastico.

DUE CERTEZZE: gli europarlamentari del Pd siederanno in un unico gruppo. E il Pd non andrà ( da "Unita, L'" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: discusso del dossier per oltre 5 ore nella nuova sede del Nazareno: da Veltroni a Franceschini, D'Alema, Fioroni, Castagnetti, Bersani, Fassino, Gentiloni, Bettini, Bindi. Assente Rutelli, che nei giorni scorsi aveva assunto la posizione più dura sul no al Pse, impegnato all'estero come presidente del Copasir. Non facile la composizione tra le due anime, gli ex Ds e gli ex Margherita.

<Indebitati> oltre 500 studenti ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: ex Ministro Fioroni, hanno causato una valanga di "sospesi" dal giudizio e, in sostanza, rimandati. Per chi è stato bocciato, dunque, si prospetta un nuovo anno che dovrà essere affrontato ovviamente in modo diverso, per chi ha invece contratto debiti formativi, ecco un'estate da deicare allo studio: i debiti formativi vanno infatti recuperati entro l'

Morassut verso la guida del Pd ( da "Unita, L'" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Ma se per sciogliere il rebus per la Pisana ci vorrà ancora qualche giorno, per l'elezione di Morassut invece la fumata bianca si è già intravista ieri sera al termine di una riunione ristretta. Unici convenuti, Goffredo Bettini, Beppe Fioroni, Nicola Zingaretti e lo stesso Piero Marrazzo. ma.ge.

Scuole vietate ai figli di immigrati senza documenti Proposta lanciata dall'assessore alla scuola Marsilio. La Cgil e il Pd: è contro la legge ( da "Unita, L'" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Solo che l'allora ministro dell'Istruzione, Beppe Fioroni, l'aveva rimandata al mittente bollandola come "illegittima e discriminatoria", poiché l'iscrizione a scuola di un minore in quanto diritto fondamentale della persona, prescinde dall'eventuale regolarità con le norme sull'immigrazione.

Di ANGELA M. FRUZZETTI MASSA DO ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: in vista della riforma della scuola. Quest'anno purtroppo è così. E sarà dura per tutti: insegnanti, operatori della scuola, alunni e famiglie. Più lavoro e burocrazia per tutti. Per sapere se questo ulteriore sforzo darà risultati positivi, dobbiamo attendere il prossimo anno scolastico".

Al <Greppi> i ripetenti sono 150 ( da "Giorno, Il (Lecco)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: merita però la situazione relativa agli esami di riparazione: secondo la nuova riforma voluta dall'ex ministro Fioroni, le materie nelle quali l'alunno risulta in difetto devono essere sanate entro fine agosto, pena la ripetizione dell'anno scolastico. Nella classe prima ben 55 alunni, ovvero il 20%, sono stati rimandati a settembre, mentre in seconda la percentuale sale al 24%.

"OLTRE I CONFINI" DEL TRENTINO PER CAPIRE LA CINA E PER CERCARE DI COSTRUIRE UN SISTEMA PIÙ GIUSTO ( da "marketpress.info" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: il disinteresse per la politica e, paradossalmente, lo strisciante e sempre in aumento stress nella popolazione". E gli elementi di differenziazione? "Il primo è l'osservanza smisurata delle gerarchie, conseguenza di una società ossessivamente basata sulla meritocrazia; il secondo è il grande rispetto per gli anziani. " . <<BACK.

Di TOMMASO GALLIGANI HANNO STUDIATO bene, quest'anno, gli allievi delle nove ( da "Nazione, La (Pistoia)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: con obbligatorio esame di riparazione a settembre, secondo la nuova riforma dell'ex ministro Fioroni ? e tante anche le bocciature. Ma andiamo a vedere i risultati nel dettaglio, scuola per scuola. Istituto tecnico-commerciale-turistico Einaudi: 431 i promossi, 146 bocciati, 123 ragazzi rimasti "in sospeso", con obbligo di riparazione a settembre.

Di EMANUELA BENVENUTI TREND POSITIVO per le scuole medie superiori lucchesi. E ( da "Nazione, La (Lucca)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: legge Fioroni), che prevede la sospensione del giudizio (per intenderci la possibilità di recuperare il debito con un esame a settembre) faceva presagire un aumento dei non promossi. Gli alunni hanno smentito questa previsione, probabilmente la paura della bocciatura o della sospensione del giudizio, con possibilità di essere bocciati a settembre,

Ma Rossi ha già assolto l'Asl ( da "Nazione, La (Empoli)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: meritocrazia ? dicono Celesti e Magnolfi ?. In ogni caso i massimi livelli istituzionali che governano la nostra Regione non possono sottrarsi alla responsabilità politica non solo della programmazione e degli indirizzi in sanità, ma anche e soprattutto del sistema delle procedure che sempre più spesso anche nel modello sanitario toscano stanno dimostrando tutti i loro limiti e l'

Ma la 'maturità' non assomigli all'indulto ( da "Nazione, La (Empoli)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Fioroni. Tante le innovazioni formali. In 6 anni tre leggi sulla composizione delle commissioni. Tanta ideologia, tanti pregiudizi. Ora l'esame non si chiama più "maturità", ma esame di Stato. E superato dal 98-99% degli studenti. Un dato che ha allarmato l'ex ministro Fioroni, il quale confrontando la percentuale dei promossi con i risultati delle valutazioni sulla preparazione

Cultura e bellezze, sfila la Bolivia ( da "Eco di Bergamo, L'" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: fotografata da Angelo Giacalone e Giuseppe Fioroni. La giuria, presieduta dal dottor Antonio Cesarini, oltre a Miss Bolivia in Italia eleggerà anche Miss Eleganza, Miss Fotogenia, Miss Simpatia e Miss Passerella. Alla serata, presentata da Claudio Colombo e Manuela Benassi Bayon, canterà Daniele Reggiani (cantante bergamasco che ha anche scritto un inno dedicato all'

Meglio Dante o Manzoni? Il <tototraccia> è sul web ( da "Giornale.it, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Dante Alighieri già proposto due anni prima: fu una vera sorpresa dell'allora ministro Fioroni. Quest'anno sarà la bresciana Mariastella Gelmini a decidere e, con la Lega così forte, non è da escludere che un autore nordista possa prevalere sugli altri, con Svevo nuovamente in prima fila. In effetti, dall'ultimo sondaggio del sito www.

<Made in Italy e politica devono allearsi> ( da "Giornale.it, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: legalità e meritocrazia. Parole dimenticate dalla politica, e l'Italia ne soffre: all'estero, eravamo la Dolce vita, ora siamo Gomorra". Da dove comincerebbe, per fare il lifting all'Italia? "Dalla trasparenza. Che vuol dire non nascondere i problemi, dall'emergenza rifiuti alla corruzione - un business da 50 miliardi l'anno,

Un weekend di paura No di Prodi a Veltroni ( da "Manifesto, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Fioroni, Gentiloni, Bettini, Parisi, Marino, Fassino, Castagnetti. Veltroni ha riferito l'offerta del Pse di Schultz (cambiare nome al gruppo socialista europeo per meglio accogliere il Pd), ma sulla proposta è arrivata la bocciatura ampiamente annunciata di tutti gli ex margheriti, rutelliani, ex ppi e prodiani.

Spettacoli ( da "Libero" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: 35 Parola d'ordine in Italia meritocrazia (era ora) "Meritocrazia: quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto": mira alto, il saggio di Roger Abravanel, il docente che stasera sarà ospite di Alessandra Sardoni e Lanfranco Pace ad "Otto e Mezzo" come sempre alle 20.

Riforma Fioroni Strage tra i banchi ( da "Corriere del Veneto" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: REDAZIONALE Padova In una classe 14 bocciati su 24 Riforma Fioroni Strage tra i banchi PADOVA - Una "strage". Con la riforma Fioroni tornano prepotenti rigore di giudizio e severità nelle scuole padovane. Il caso più stupefacente è quello dell'istituto tecnico Marconi, dove nella classe prima C, su 24 ragazzi sono stati ben 14 i bocciati.

<Promozioni sospese? Idea valida> ( da "Corriere Alto Adige" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: assessore Gnecchi è fra coloro che ritengono sbagliata la decisione del ministro Giuseppe Fioroni di decidere la reintroduzione con un provvedimento diffuso ad anno scolastico iniziato. "Per prepararsi a una novità come questa ci vuole tempo - spiega - e la scuola non lo ha avuto. Per questo adesso ci sono delle difficoltà in alcuni istituti.

Maturità professionale Ok al ricorso ( da "Corriere Alto Adige" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Gli fa eco Peter Duregger, direttore della Ripartizione formazione professionale della Provincia: "Lo stesso ministro Giuseppe Fioroni - precisa Duregger - ci aveva assicurato che avrebbe deciso la Provincia se fare o meno l'esame dopo il terzo anno di superiore ".

Il ministro Letizia e le battute di Tremonti ( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Giulio Tremonti, anche allora ministro dell'Economia, aveva risposto così, stizzito, a Letizia Moratti, ministro della Pubblica Istruzione che reclamava soldi per la riforma della scuola. E in molti sostengono che i rapporti fra i due, mai stati idilliaci, da quella volta si siano definitivamente deteriorati.

Un errore demonizzare il privato ( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: meritocrazia e rispetto delle persone? E la sanità privata solo un mondo di criminali e affaristi assassini? Via, non scherziamo. Prima del mercato, mettiamo sotto tiro l'ideologia. gentili.guido@libero.it SCANDALO SANTA RITA I fatti sono gravi e singole sono le responsabilità Una cultura contro il mercato di Guido Gentili.

Noi medici, vasi di coccio ( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: implementando una non più indifferibile meritocrazia. Quando leggo sui media il richiamo al giuramento di Ippocrate, come dice Tex Willer, la mano corre alla pistola! Evidentemente un Ippocrate italico sbiadito e di poco prezzo. Vorrei chiudere con una mesto appello. Il nostro è un mestiere meraviglioso, faticoso, difficile, angosciante.

La Frattocchie riformista ( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: DA SETTEMBRE La Frattocchie riformista A scuola di riformismo con l'economista e politologo Michele Salvati e con il costituzionalista Salvatore Vassallo. A diciassette anni dalla chiusura della mitica scuola di Frattocchie, dove si formarono generazioni di dirigenti del Pci, il centrosinistra italiano prova a ricreare una "scuola di politica" per "

ADDIO RAGAZZI ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: è anche la diffusa convinzione che la meritocrazia non abbia grande spazio nelle regioni meridionali. Qui il capitale sociale, dato da relazioni, parentele ed affiliazioni varie, spesso conta di più di quello culturale e professionale. Tale convinzione, difficilmente confutabile, appartiene soprattutto ai più bravi che intendono studiare seriamente cose serie con professori seri.

Raffica di bocciati nella scuola veneta ( da "Corriere del Veneto" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: effetto Fioroni si è fatto sentire sulle altre classi delle superiori. Tornano prepotenti rigore di giudizio e severità, brutte sosprese per gli studenti che in questi giorni affrontano in piedi le bacheche per leggere l'attesa sentenza. Anche se una stistica organica non è ancora disponibile, c'è qualcosa di più di un'impressione.

L'attacco di Zuccato: <Ipremi nel pubblico? Danno per tutti> ( da "Corriere del Veneto" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: questo genere di extra equivale a dire addio ai tanto sbandierati principi della meritocrazia. Perchè se tutti sono bravi allora nessuno è bravo. E che senso ha impegnarsi a fondo nel proprio lavoro se anche il collega fannullone viene premiato? Eppure ciascuno dei 1.100 dipendenti comunali conquistano ogni anno un premio che dai 300 euro sale fino a sfiorare i mille.

MERCATI IN ITALIA ( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: fichi bianchi fioroni Puglia prima in pad. 1,50-2,00-1,60; fragole grosse Olanda prima in conf. 4,70-5,20-5,00; Piemonte 3,50-4,50-4,00; Trentino 4,00-5,00-4,50; lamponi Trentino prima in confez. 13,00-15,50-14,50; manghi Brasile via mare 1,75-2,10-2,00; mele Fuji T.

Studenti di terza media giudicati con test unico ( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: In 600mila alla prova di valutazione nazionale voluta da Fioroni Studenti di terza media giudicati con test unico Dall'Invalsi fornite direttive per le correzioni Luigi Illiano ROMA Debutta oggi la prova nazionale nell'esame di terza media. Per i circa 600mila alunni sarà come misurarsi con una spicchio di mini maturità.

Abravanel e i meriti della meritocrazia ( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: sezione: Spettacoli TV - data: 2008-06-17 num: - pag: 52 categoria: BREVI Abravanel e i meriti della meritocrazia Meritocrazia: quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto. Ne parla Roger Abravanel (foto) da Alessandra Sardoni e Pace. Otto e Mezzo La7, ore 20.30.

ROMA Cinque ore buone di discussione sul Pse e dintorni, una fatica tremenda, ta ( da "Messaggero, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: esponenti ex popolari come Fioroni, Castagnetti, Bindi e soprattutto Franceschini, con Parisi come al solito in posizione autonoma. La conclusione è che quando Francois Bayrou presenzierà al convegno dell'Alde a Roma proprio nella sede del Nazareno ex Margherita ora Pd, all'appuntamento si farà vedere anche Veltroni che interverrà e non per portare un semplice saluto.

Prova nazionale Il debutto in terza media ( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Giuseppe Fioroni (la circolare n. 32 risale al 14 marzo scorso). Obiettivo: capire meglio "i livelli di apprendimento" dei tredicenni di tutta Italia, da Bolzano a Palermo. Rispetto al normale svolgimento delle prove d'esame, in cui le singole commissioni predispongono i testi da assegnare, "la prova nazionale si baserà su procedure standardizzate"

Esami di recupero, caos di date ( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: con le novità introdotte dall'ex ministro Giuseppe Fioroni, i ragazzi con "giudizio sospeso" devono recuperare l'insufficienza entro il 31 agosto. In teoria. Perché la circolare n. 6163 del 4 giugno, firmata dal neoministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, dice così: "I debiti scolastici dovranno essere recuperati entro il 31 agosto 2008.

La trasparenza va bene ma le priorità sono altre . E' questa, in estrema sintes ( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: amministrazione occorre anche metter mano alla meritocrazia ed alle retribuzioni adeguate". "Sinceramente - spiega De Santis, segretario Cigl - ci sono problema maggiori di questi. Mi riferisco ai 150 precari che, da anni, sono in attesa di essere stabilizzati in Provincia. Oggi è divenuto uno sport nazionale scagliarsi contro i dipendenti pubblici ma noto che c'è molta demagogia sull'

Pd tiro alla fune tra ds e dl, poi una sintesi. D'alema e marini danno una mano ( da "Riformista, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: toccato a Parisi dare man forte ai diellini rappresentati da Fioroni, Gentiloni, Vernetti e Castagnetti. "Il Pd non può aderire né come partito, né come componenti, né come persone al Partito socialista europeo", ha sottolineato l'ex ministro della Difesa. Chiusa la riunione, Lapo Pistelli ha tracciato le conclusioni: per l'approdo in Europa, il Pd troverà una "soluzione unitaria"

Si inizia domani con italiano. A partire dalle 8.30, ci sono 6 ore di tempo per scegliere una delle ( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Congelato il decreto Fioroni-Mussi che prevedeva la possibilità di assegnare 25 punti da portare in dote per l'iscrizione all'università, resta per la commissione la facoltà di attribuire la lode ai migliori: nel 2007 furono 7 i reatini finiti nell'album dei tremila "eccellenti" d'Italia.

Dalla tua parte \ndi Gaia Giorgetti CI MANCAVANO SOLO I QUIZ QUANTA FATICA IN TERZA MEDIA ( da "Corriere di Bologna" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Fioroni e, ora, Mariastella Gelmini: ognuno ha il suo modo di vedere le cose (e ci mancherebbe), solo che un ministro non può fare e disfare una materia, come quella dell'istruzione, dove bisogna tener conto dei cicli di studi, della programmazione, di una preparazione organica dei singoli individui.

E' entrato nel vivo il Gran Prix di podismo, dopo che sono state già disputate 10 delle 21 gare ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Neglia sm 40 guida Stefano Cricchi (Avis Perugia) con 1889, su Massimo Fioroni (1785). Tra gli sm 45 Ferdinando Benedetti (Avis Perugia) con 1982 su Claudio Cecchini (1797). Negli sm 50 avanti Walter Bianchi (Dream Runners) con 1073, su Franco Frenguelli (1055). Tra gli sm 55 guida Riccardo Fanelli (Avis Perugia) con 980 su Lucio Floridi (849).

Uno studente "rimandato" su quattro. Quadri scolastici di fine anno, cresce l'esercito dei ( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: ex ministro dell'istruzione Fioroni. Alcuni di loro sono tornati in classe già da ieri mattina per i corsi di recupero, come i ragazzi di Itis Volterra, liceo Savoia e Benincasa. Altri colleghi cominceranno oggi o entro la fine della settimana. Tutto ciò si accavalla alla marcia di avvicinamento della preparazione della maturità,

Sorpresa: ci sono più promossi ( da "Stampa, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Le novità del ministro Fioroni sul recupero dei "debiti" non hanno spiazzato i docenti dell'istituto "Alfieri", guidato da Tina Rosita Casamento: i ragazzi con materie insufficienti torneranno sui banchi dal 24 giugno per un mese. "Dovrò stare a scuola dalle nove all'una tutti i giorni - commenta una studentessa del "Sella" - altro che vacanze"

Assunzioni a quota 30 mila ( da "Italia Oggi" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Schioppa e Giuseppe Fioroni. In questi giorni l'interlocuzione tra i due ministeri è ripresa e il dossier dell'Economia è rimasto inalterato rispetto a qualche mese fa. Ai vertici del dicastero oggi guidato da Maria Stella Gelmini, i tecnici di Giulio Tremonti hanno risposto quanto già avevano avuto modo di dire a Fioroni: non ci sono le condizioni per assumere 50 mila nuovi dipendenti.

<I colleghi riconoscono la professionalità, ma ci vuole fermezza per non farsi mettere i piedi in testa> ( da "Giornale di Monza" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Semplicemente per un principio di meritocrazia e gratificazione. Bisogna dimostrare con i fatti, e non con le parole, che anche in questo lavoro non esistono differenze tra i due sessi". Qualche ostacolo, magari, lo si trova con la famiglia che ci si forma, magari di più dal marito (soprattutto quando svolge la stessa professione) che dai figli.

E' la 'vigilia degli esami' per 470mila Nel toto-tema morti bianche e Gandhi ( da "Quotidiano.net" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Continua a calare il numero degli ammessi dopo il giro di vite di Fioroni. Vanno alla grande i siti studenteschi (<a href="http://www.Studenti.it">www.Studenti.it</a>, <a href="http://www.Skuola.net">www.Skuola.net</a>, <a href="http://www.Maturando.net">www.Maturando.net</a> e <a href="http://www.universinet">www.

Rimandati, ecatombe nelle scuole professionali ( da "Stampaweb, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: la scuola romana ha compiuto una virata netta sul piano del rigore e della serietà - grazie alla cosiddetta "cura Fioroni" - e ha recuperato quasi un terzo di quel 50% di studenti che presentavano gravi carenze. Ma la situazione è molto varia, le scuole sono quasi 700, gli indirizzi i più disparati e le realtà urbane e sociali sono rappresentative dell'intera gamma nazionale.

Atenei, la Gelmini annuncia: doppio filtro per il reclutamento dei docenti ( da "Redattore sociale" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei. Ne discutero a breve con in Cun (Consiglio universitario nazionale) e con gli organismi interessati". Il ministro anticipa la sua linea. "Occorre- va avanti il ministro- una verifica nazionale di idoneita riconosciuta da parte della comunita scientifica nel suo complesso.

Atenei. Aumenta lo 'stipendio' dei ricercatori, doppio filtro per l'assunzione dei docenti ( da "Dire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei. Ne discutero a breve con in Cun (Consiglio universitario nazionale) e con gli organismi interessati". Il ministro anticipa la sua linea. "Occorre- precisa- una verifica nazionale di idoneita riconosciuta da parte della comunita scientifica nel suo complesso.

UNIVERSITA': GELMINI, GLI ATENEI SCEGLIERANNO PROPRI DOCENTI ( da "ADN Kronos" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Mariastella Gelmini che, illustrando in commissione Cultura alla Camere le linee programmatiche per universita e ricerca ha annunciato che per quanto riguarda le nuove regole di reclutamento per professori e ricercatori si pensa "a procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei".

Il direttore del pronto soccorso: basta medici a cottimo ( da "Avvenire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: meritocrazia si deve basare soltanto sulla qualità ed efficacia degli interventi" DA MILANO NELLO SCAVO " N oi dipendenti della clinica dovremmo costituirci contro coloro che saranno individuati come colpevoli dei reati contestati. Dobbiamo farlo per difendere la nostra professionalità, ma anche per quei pazienti che sono stati danneggiati da chi avrebbe dovuto prendersene cura

Europee: <Sbarramento non oltre il 3%> ( da "Avvenire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: I rutelliani e buona parte della Margherita hanno insistito per un Pd "cerniera" tra socialisti e liberaldemocratici. Alla riunione erano presenti, tra gli altri, Veltroni, Marini, D'Alema, Amato, Parisi, Rosy Bindi, Bersani, Fassino, Castagnetti, Fioroni, Franceschini, Gentiloni e Bettini.

Salvare dal discredito i voti della maturità ( da "Avvenire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: in continuità con la battaglia ingaggiata da Fioroni e proseguita da Gelmini contro le 'promozioni facili. Resta da vedere se e quanto questa tendenza influirà sull'imminente prova conclusiva del ciclo di studi, spingendo i docenti delle commissioni esaminatrici a essere più attenti nel rimarcare e segnalare le differenze di valore e di merito tra i candidati.

Pellegatta (presidi Disal) lancia l'allarme: <Il vero problema sarà garantire i corsi di recupero> ( da "Avvenire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: allora ministro Giuseppe Fioroni. "Bene il principio, anche se poi nell'approntare le soluzioni si era introdotta un'eccessiva rigidità" aggiunge Pellegatta. Insomma la paura di essere bocciati è servita. "È stata uno stimolo all'impegno, che, però, come accade sempre, si è concentrato negli ultimi due mesi, cioè quando lo spettro si avvicina.

UNIVERSITA': GELMINI, RECLUTARE DOCENTI ANCHE ALL'ESTERO ( da "Agi" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: davanti alla commissione Cultura della Camera. Il ministro ha sottolineato l'esigenza di "procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia" delle singole universita. "All'interno di una lista di idonei - ha premesso - le universita sceglieranno autonomamente colui che ritengono lo studioso piu capace nella produzione scientifica,

A Savona è valanga di rimandati ( da "Stampa, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: discutere gli studenti alla notizia della sua reintroduzione voluta dall'ex ministro Fioroni. Ormai i ragazzi non erano più abituati, niente più bocciatura se avevi qualche "materia sotto", bastavano i corsi di recupero, che in realtà non recuperavano un bel niente, o quasi. E così se uno era impreparato, che so, in latino o matematica, tale rimaneva, e via con un altro anno scolastico,

Meloni: ''Bene Gelmini su incremento prestiti d'onore'' ( da "Redattore sociale" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Gli interventi spot di microcredito a consumo non bastano- conclude il ministro- e necessario sostenere i giovani, e i loro progetti, indipendentemente dal censo e dal loro patrimonio familiare, affinche possano misurarsi sul terreno della meritocrazia". (DIRE).

Esame di terza media, gli studenti: ''Superato senza troppi patemi'' ( da "Redattore sociale" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: su queste due materie che gli studenti hanno dovuto dimostrare la loro preparazione, cosi come stabilito dall'ex ministro Fioroni che ha istituito questa prova nazionale nella circolare sugli scrutini e gli esami del primo ciclo. Sulla difficolta dei quesiti, il coro e unanime: le domande di italiano sono state una passeggiata, quelle di matematica, invece, erano piu "toste".

Il tototema ( da "Sicilia, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: hanno prediletto sia la Moratti che Fioroni: "Se uscisse anche quest'anno - commenta qualcuno - sarebbe assurdo... ". Altro settore da tenere in considerazione è quello degli anniversari: dal sequestro di Aldo Moro alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo; da Gandhi al Sessantotto, passando per l'elezione di Giovanni Paolo II.

GLI SCRITTORI ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Si contendono la traccia di letteratura Calvino (nella foto), D'Annunzio, Verga e Pirandello. Mentre si esclude (ma con riserva) Dante perché scelto due volte negli ultimi sette anni, e sia dalla Moratti che da Fioroni.

Sempre meno gli "esterni" a caccia del diploma ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Solo il restante 8\% sosterrà l'esame da privatista. Un dato rimasto sostanzialmente stabile rispetto all'anno scolastico 2006/2007. "Già l'anno scorso, e ancora di più quest'anno, ho notato una sensibile diminuzione nel numero dei candidati esterni - conferma il dirigente del liceo scientifico Marinelli di Udine, Tomaso Di Girolamo -.

TRIBUNALE ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: per l'assassinio di Elena Fioroni, i processi per le valvole killer e la nuova mala del Piovese e del Brenta. La "giudicante" non ha avuto un attimo di sosta. Dibattimenti lunghi, complessi, estenuanti.Nato a Catanzaro sessantacinque anni fa, Fabiani ha vissuto la giovinezza a Roma, dove ha frequentato liceo e università.

E' il giudizio "sospeso" la novità ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: quella sul recupero delle materie introdotta dal ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, che è stata salutata dalla maggioranza dei presidi e dei docenti come una ritrovata serietà della scuola. Ma che sta creando difficoltà agli istituti che non trovano totale disponibilità dei prof e non hanno fondi a disposizione per pianificare i corsi.

SCUOLA, I DEBITI SI PAGANO ( da "Azione, L'" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: conferma la normativa introdotta dal suo predecessore, Giuseppe Fioroni e cerca di "limitare i danni" che in molti avevano paventato sia per la mancanza di risorse da parte delle scuole in vista delle attività di recupero dei debiti scolastici, sia per i tempi stretti e la necessità di garantire un corretto avvio del prossimo anno scolastico.

UNIVERSITA': MELONI, BENE GELMINI SU INCREMENTO PRESTITI ONORE ( da "Agi" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Gli interventi spot di microcredito a consumo non bastano - conclude il ministro - , e necessario sostenere i giovani, e i loro progetti, indipendentemente dal censo e dal loro patrimonio familiare, affinche possano misurarsi sul terreno della meritocrazia".(AGI).

Gelmini: gli atenei sceglieranno i propri docenti ( da "Voce d'Italia, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: meritocrazia e autonomia". Secondo il progetto della Gelmini, le università dovranno essere in grado di poter individuare i professori migliori attingendo da una lista di docenti idonei riconosciuta ufficialmente dalla comunità scientifica. Pronte anche alcune agevolazioni per gli studenti, una su tutte l'aumento di 240 euro al mese che sarà attivato per le borse di studio dei dottorati

FIAT: DE MEO, LOW COST SI DISCOSTA DA NOSTRI OBIETTIVI ( da "Wall Street Italia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Con pochi principi basati sulla meritocrazia, una sana competizione interna e una diffusa credibilità abbiamo stravolto una grande azienda italiana che sembrava sclerotizzata - prosegue uno dei maggiori artefici del recente 'miracolo Fiat - ma anche quando si è in difficoltà si possono fare cose eccezionali".

UNIVERSITA'/ GELMINI: AUTONOMIA AD ATENEI SU RECLUTAMENTO ( da "Virgilio Notizie" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei". Lo ha sostenuto il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini, che oggi alla Camera in commissione cultura. Gelmini ha quindi annunciato alcune "linee di indirizzo" sul reclutamento: "occorre una verifica nazionale di idoneità riconosciuta da parte della comunità scientifica nel suo complesso.

La scuola vista da chi lavora per e nella scuola ( da "Quotidiano.it, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: ex Ministro Fioroni ha ristabilito i famigerati esami a settembre, incubo della mia generazione. L'idea non è male se si vuole ridare serietà alla scuola superiore, ma come sempre è stata realizzata da chi nella scuola non è mai entrato. Per problemi burocratici e di finanziamenti (fare le riforme senza soldi è un classico nel mondo della scuola)

Atenei. Aumenta lo 'stipendio' dei ricercatori, doppio filtro per l'assunzione dei docenti L'annuncio del ministro dell'Università, Gelmini: "240 euro in più per le borse di dottor ( da "Dire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei. Ne discutero a breve con in Cun (Consiglio universitario nazionale) e con gli organismi interessati". Il ministro anticipa la sua linea. "Occorre- precisa- una verifica nazionale di idoneita riconosciuta da parte della comunita scientifica nel suo complesso.

ROMA Conto alla rovescia per i maturandi dell'anno scolastico 2007-2008 ( da "Provincia di Como, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Tranne lo strano caso di Dante (scelto sia dalla Moratti che da Fioroni), negli ultimi anni sono stati proposti solo autori del '900. la lunga marcia dei plichi Ma come funziona la complessa macchina della distribuzione dei plichi con dentro le prove d'esame? Messi ministeriali, mossi dalla periferia, si recano a Roma.

Piove, tutti nei boschi a cercare funghi ( da "Provincia di Lecco, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola

Abstract: Sono già diverse le voci di avvistamenti dei "fioroni" i primi funghi che spuntano alle quote più basse, nelle selve, ovvero nei prati puliti che sono sempre meno frequenti per via dell'abbandono dell'agricoltura di montagna. È opinione diffusa tra tutti gli appassionati che basterà il primo caldo, che è annunciato in arrivo da giovedì con temperature estive,


Articoli

Bildungs-Omnibus: Neue Anfechtung (sezione: Schola)

( da "Dolomiten" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

BERUFSBILDUNG / Rekurs Bildungs-Omnibus: Neue Anfechtung Rom: Kein Übergang von Fachschule in Oberschule ohne PrÜfung - Duregger: HÄlt nicht Bozen (wib) - Nicht nur an der Berufsmatura nimmt Rom Anstoß. Auch die Omnibus-Bestimmung, wonach ein FachschÜler nach drei Jahren in die Oberschule umsteigen kann, ohne die dort oft notwendige DiplomprÜfung zu absolvieren, wurde angefochten. "Dabei hat uns das Minister Fioroni zugesichert", so Abteilungsdirektor Peter Duregger. Wie berichtet, hat die neue Regierung in Rom die Berufsmatura, die Über den Bildungs- Omnibus im FrÜhjahr eingefÜhrt worden war, angefochten. "Vorsorglich, weil sonst ein Termin verfallen wÄre", mutmaßte damals Abteilungsdirektor Peter Duregger. Deshalb setze man nun von SÜdtiroler Seite auf GesprÄchsbereitschaft bei der Regierung, um diese von den bereits getroffenen Vereinbarungen mit der VorgÄngerregierung und der primÄren ZustÄndigkeit im Bereich Berufsbildung zu Überzeugen. SpÄtestens vor dem Verfassungsgericht werde, laut Duregger, aber eine weitere Anfechtung verworfen. Über das Omnibusgesetz war nÄmlich auch eingefÜhrt worden, dass AbgÄnger der dreijÄhrigen Berufsfachschulen ohne weitere PrÜfung in die vierte Klasse einiger technischer Oberschulen, wie der Lehranstalt fÜr Industrie und Handwerk oder der Lehranstalt fÜr Soziales, umsteigen kÖnnen. Dort ist nach dem dritten Jahr eine DiplomprÜfung vorgesehen, die Über den Aufstieg in die vierte Klasse entscheidet. Und auch diese Bestimmung ist nun angefochten worden. "Dabei hat uns der frÜhere Unterrichtsminister Giuseppe Fioroni zugesichert, dass fÜr diese Schulen die Region die PrÜfungshoheit hat. Das heißt, wir kÖnnten die PrÜfung nach dem dritten Schuljahr auch abschaffen", folgert Duregger. Deshalb glaubt er kaum, dass die Anfechtung der Regierung vor dem Verfassungsgericht halten werde. nach oben.

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6 Meritocrazia e fannulloni è il tema di Otto e mezzo, che ospita il saggis (sezione: Schola)

( da "Giornale di Brescia" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Edizione: 17/06/2008 testata: Giornale di Brescia sezione:SPETTACOLI Fabio Volo (Mtv) 6 "Meritocrazia e fannulloni" è il tema di Otto e mezzo, che ospita il saggista Roger Abravanel (20.30 La7), condotto da Alessandra Sardoni e Lanfranco Pace. 6 Prende il via da New York Italo Americano (23 Mtv), il nuovo programma in 13 puntate del bresciano Fabio Volo, in onda anche il mercoledì e il giovedì alle 23 e il sabato alle 21. Dopo "Italo-Spagnolo" a Barcellona (2006) e "Italo-Francese" a Parigi (2007), Volo proporrà un'edizione senza studio, facendo tappa a Washington, Chicago, New Orleans, San Francisco, Los Angeles e Las Vegas. Nel primo appuntamento, vediamo il tentativo di Volo di trovare uno studio nella Big Apple, rivolgendosi a Paolo Zampolli, tra gli italoamericani più famosi del settore immobiliare newyorkese, i prezzi dei loft però non lo convinceranno e dedicherà la sua attenzione ai grattacieli, ma solo per incontrare Renzo Piano. 6 L'illusionista bresciano Erix Logan è fra gli artisti di Masters of Magic (21 Jimmy canale 140 di Sky). 6 Il romanzo di Johanna Spyri (1880) arriva, prodotto dall'inglese Telemagination, in versione tv movie: Heidi (21.10 Italia 1), stasera è in prima visione tv. 6 La docu-soap Diario di classe (23.30 Raitre) racconta i giovani di oggi nella loro quotidianità.

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Fondi e personale, nodi caldi per i sindacati (sezione: Schola)

( da "Giornale di Brescia" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Edizione: 17/06/2008 testata: Giornale di Brescia sezione:BRESCIA E PROVINCIA Con le nuove direttive applicate ad anno scolastico inoltrato questi sono i punti da risolvere Fondi e personale, nodi caldi per i sindacati Tempistica, fondi economici e ricerca di personale disponibile. Si muovono principalmente su questi cardini le osservazioni dei vari rappresentati sindacali, interpellati per commentare il "nuovo corso" dei corsi di recupero. "I problemi di insufficienza dei finanziamenti erano già stati evidenziati ai tempi del ministro Fioroni - dice Franceschini della Cisl -. I corsi di recupero sono stati organizzati autonomamente da ciascuna scuola. L'unico cambiamento significativo è che la verifica del superamento del debito deve avvenire a giugno dello stesso anno e non nel primo scrutinio dell'anno scolastico successivo". Resta comunque l'accoglienza positiva della novità. "L'introduzione di nuove regole - afferma Luisa Tamini, membro della segreteria Snals - può ridare serietà allo studio, visto che molto spesso i debiti non vengono saldati e vanno ad incidere sulla preparazione dei singoli studenti. Gli esami non sono un preludio ad una "bocciatura di massa", ma un'occasione per colmare le proprie lacune". Ogni scuola si è mossa autonomamente nel gestire gli aspetti pratici, organizzando corsi di recupero in tempi diversi. "I prossimi sono destinati a partire nel giro di una settimana e, ci si sta muovendo per fronteggiare le carenze, non tanto di budget quanto di personale. Alcuni docenti di ruolo, sebbene il compito sia per loro gravoso, hanno dato la loro disponibilità. Altri vengono pescati dalle scuole fra il personale già abilitato in accordo con le graduatorie, mentre migliaia di altri, precari, non hanno più contratto e seguono questi corsi per pura abnegazione". "L'autonomia garantisce l'applicazione delle regole stabilite prima da Fioroni e poi dalla Gelmini - afferma Francesco Manduci della Uil Scuola -. All'atto pratico, quindi, entra in ballo la capacità organizzativa delle singole scuole". "In base alla circolare Fioroni, i corsi di recupero sono quantificati in 15 ore da svolgersi entro la fine dell'anno scolastico (31 agosto) - precisa Santo Gaffurini della Cgil -. Gli esami e i corsi si possono svolgere anche dal 31 agosto al 9 settembre rimanendo nel rispetto della circolare. Molti tuttavia temono che le modifiche fatte con la nuova legge possano generare confusione. "Nel caso in cui un ragazzo fosse bocciato il 3 settembre e dovesse ricorrere ottenendo un giudizio differente, andrebbe in crisi la legge che impone il termine ultimo del 31 agosto. A quale anno scolastico riferirsi per il giudizio finale? A quello precedente o quello successivo? E inoltre, come è noto, una circolare non può contraddire una legge. Il percorso per il recupero del debito formativo è ancorato a competenze disciplinari e di relazione con gli insegnanti che vanno sviluppate proprio in vista di questo obiettivo. Ecco perché a mio avviso bisognerebbe aprire una seria discussione sulle nuove direttive e, per gli anni a venire, stabilire delle procedure che tengano conto delle esigenze sia degli studenti che delle singole scuole" conclude Gaffurini.

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Non si ecceda nel rinvio del giudizio (sezione: Schola)

( da "Giornale di Brescia" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Edizione: 17/06/2008 testata: Giornale di Brescia sezione:BRESCIA E PROVINCIA Il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Giuseppe Colosio invita all'equilibrio e alla valutazione serena dei casi "Non si ecceda nel rinvio del giudizio" Secondo le statistiche solo uno studente su 4 rimedia alle carenze, da qui le direttive ministeriali Elisabetta Nicoli Il 42% degli studenti viene promosso con debiti, in pratica solo uno su 4 rimedia alle carenze: questa la constatazione, che ha fatto maturare le recenti disposizioni ministeriali. I debiti si pagano e i tempi non possono essere prolungati all'infinito: già il decreto del 3 ottobre dava alle scuole il compito di correre ai ripari, fissando per gli studenti il 31 agosto come termine ultimo per sanare le "pendenze" e il nuovo ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha confermato il duplice impegno: organizzativo per le scuole e di studio per i ragazzi con posizioni in sospeso. "L'intenzione del ministro Fioroni era buona: dare un segnale di serietà di cui la scuola italiana ha un assoluto bisogno - commenta il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Giuseppe Colosio -. Il modo è stato forse un po' tardivo, ma bene ha fatto il nuovo ministro a non intervenire ancor più tardivamente con nuove disposizioni, che avrebbero dato un'impressione di inattendibilità: ha previsto una riflessione successiva, bisognerà procedere a un bilancio". A Brescia, le scuole si stanno muovendo su binari differenti, nell'autonomia che è loro riconosciuta: "I comportamenti sono molto diversificati: alcune scuole si impegnano ad attivare i corsi già a giugno, altre li prevedono in luglio o in agosto e alcune intendono realizzarli a settembre, prima dell'inizio delle lezioni. Quel che preoccupa è l'impressione che in questi scrutini si stia facendo un ricorso eccessivo al semplice rinvio del giudizio. Si concede una possibilità in più, anche nei casi che molto difficilmente potranno essere sanati. Ci sono casi che già si prospettano negativi: se l'alunno è veramente in difficoltà, non sarà il breve corso estivo a cambiare la situazione. Ci sono carenze che non pregiudicano la prosecuzione del percorso scolastico, ma un 3 sta ad indicare che l'alunno non ha mai studiato e se i debiti sono molto numerosi la preparazione è complessivamente troppo debole: il rinvio non dovrebbe essere attribuito indiscriminatamente, da una serie di segnali percepisco che non sempre c'è questa attenzione e, di fronte ai contrasti che possono nascere nella valutazione, si può essere indotti a rimandare il problema. Da parte dei dirigenti scolastici è importante la presenza allo scrutinio: possono costituire un elemento di equilibrio". La circolare ministeriale del 4 giugno ha assegnato alle scuole ulteriori risorse - 57 milioni di euro in aggiunta ai 197 già previsti per recupero e sostegno dalla "sequenza contrattuale" dell'8 aprile - e ha tolto, in omaggio all'autonomia, il vincolo a proporre corsi di "almeno 15 ore". Norme diverse si sono accavallate nel tempo, sul "che fare?" nelle scuole si è aperto più di un interrogativo: riguardo alle materie, ai periodi, all'utilizzo di insegnanti interni o esterni, alle verifiche da pianificare entro il 31 agosto o entro l'avvio delle lezioni, se le "particolari esigenze organizzative" non consentono di rispettare il termine stabilito. "Le intenzioni erano senz'altro buone - ribadisce Colosio -: è importante valutare con serietà. Riguardo ai risultati, sarà necessaria una riflessione". La circolare ministeriale la prevede, mettendo in cantiere sul tema un confronto ad ampio raggio.

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Nel colloquio misurare gesti e tono della voce (sezione: Schola)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

I CONSIGLI DEGLI ESPERTI PER "BRILLARE" ALL'ORALE, CHE SI CONFERMA LA PROVA PIÙ TEMUTA Nel colloquio "misurare" gesti e tono della voce NON STUDIARE IL GIORNO DELL'ESAME, NON MASCHERARE L'ANSIA E, SOPRATTUTTO, MAI TACERE Come è emerso da una indagine del "Corriere dell'Università e del Lavoro" che ha fotografa l'esercito dei maturandi 2008, la prova più temuta dell'esame si conferma quella orale. Il colloquio rappresenta l'ultimo vero "scoglio" della Maturità ed è pertanto l'atto conclusivo della carriera scolastica. È il vero momento pluridisciplinare dell'esame: riguarda tutte o gran parte delle materie dell'ultimo anno e rende l'esaminato parte attiva della discussione. La prova orale dura generalmente una quarantina di minuti e si articola in tre parti: la presentazione del progetto o ricerca del candidato; discussione degli argomenti scelti dalla commissione; discussione critica delle prove scritte, dove lo studente ha la possibilità di individuare e correggere gli errori commessi. Con la Riforma Fioroni la commissione ha la possibilità di approfondire e fare domande su tutto il programma svolto durante l'anno. Per i candidati gli esperti consigliano comunque di affrontare l'esame cercando di non far sì che l'ansia prenda il sopravvento. Tanto per cominciare mai studiare il giorno dell'esame... Ormai è tutto deciso. La frenetica lettura di manuali, fotocopie e dispense dell'ultimo minuto può infatti generare confusione e ulteriori incertezze. Per evitare il dietrofront per crisi di panico, farsi accompagnare all'esame da un amico può essere una soluzione vincente. Altro consiglio: non mascherare l'ansia, ma essere se stessi, cercando di ottimizzare quanto appreso nell'anno e, in maniera pù approfondita, in questi giorni di ripasso. Del resto bisogna considerare che l'ansia nasconde un meccanismo perverso: più si cerca nasconderla, più aumenta. Può essere utile parlarne con i professori, che capiranno lo stato d'agitazione momentaneo, aiutando a superare eventuali crisi. Una volta davanti alla commissione bisogna cercare di mostrare padronanza di linguaggio, evitando il tono monocorde e stando attenti alla gesticolazione. Questi alcuni dei consigli per l'esame di Maturità, dati dagli esperti intervistati dalla guida dello stesso "Corriere dell'Università e del Lavoro". Il consulente d'immagine e di comunicazione interpersonale, Stefano Strano, ai ragazzi consiglia un atteggiamento di umiltà e rispetto. E poi mai tacere: "Il silenzio è sinonimo di ignoranza, mentre la risposta anche molto evasiva è indice di furbizia". Tra i consigli, anche quelli alimentari: è importante seguire una dieta mediterranea, rispettando le pause tra i pranzi ed evitando gli abusi. La Coldiretti, in particolare, consiglia di non rinunciare assolutamente a un'abbondante colazione a base di cereali e pasti con riso e pasta.

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SERVE UNO SCATTO D'ORGOGLIO NAZIONALE (sezione: Schola)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Altro pag. 66 SERVE UNO "SCATTO D'ORGOGLIO NAZIONALE" Nessuno strappo con il passato e la ricerca di soluzioni condivise che lascino lo scontro politico fuori dalla scuola e consentano di ricostruire "la principale infrastruttura italiana". Le linee guida per la scuola presentate dal ministro Mariastella Gelmini lanciano segnali di apertura - a opposizione, insegnanti, studenti, famiglie - ma fissano alcuni paletti ineludibili: l'importanza del merito, la valorizzazione dell'autonomia, la necessità di una valutazione seria e trasparente. La Gelmini ha citato il Santo Padre, "che non ha esitato a parlare di emergenza educativa", e il presidente Napolitano, preoccupato per lo stesso motivo, per sottolineare la gravità della situazione ma anche per invitare tutti a uno "scatto d'orgoglio nazionale" che faccia risalire l'Italia dai posti più bassi delle classifiche. Un recupero che può essere fatto soltanto se - ha ammonito - non si cercano soluzioni indifferenziate perchè la realtà ha più facce: se i nostri quindicenni nelle comparazioni internazionali risultano tra i più impreparati d'Europa (33° posto in lettura, 36° in cultura scientifica, 38° in matematica), le elementari mantengono, invece, livelli di eccellenza. Migliorare dunque, ma non a colpi di riforma. Nuove leggi solo se strettamente necessario - promette Gelmini - e mantenimento di quanto di buono fatto dai predecessori, a partire dalla cosidetta "circolare sui debiti" di Giuseppe Fioroni con il quale il nuovo ministro condivide l'opportunità di una scuola all'insegna del rigore e della serietà e una "legislatura del buon senso". L'istruzione è storicamente la più formidabile leva di emancipazione e riscatto sociale - ha sottolineato il ministro - e proprio per questo "è ancora più urgente riparare questa leva nel Mezzogiorno dove i bassi livelli di apprendimento, la povertà e il degrado sociale rappresentano un male da estirpare". E dove la dispersione scolastica - sono 200 mila gli studenti delle superiori che nel corso del quinquennio abbandonano la scuola o vengono bocciati - raggiunge picchi altissimi.

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Mano pesante nelle scuole, boom di sospesi - giacomo cosua (sezione: Schola)

( da "Nuova Venezia, La" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Ostico il passaggio dalle medie alle superiori: nelle classi prime pagato lo scotto maggiore Mano pesante nelle scuole, boom di "sospesi" Sarà un'estate segnata dal recupero dei debiti. Record negativo al Sanudo: in una classe 13 bocciati su 14 GIACOMO COSUA VENEZIA. Vita dura per gli studenti che si sono ritrovati a confrontarsi con la riforma Fioroni: sarà infatti un'estate segnata dal recupero dei debiti durante l'estate e per chi non colmerà la lacuna si prospetta la ripetizione dell'anno scolastico. I quadri scolastici appesi da qualche giorno nelle scuole hanno una novità che balza agli occhi: sono tanti i ragazzi che si sono ritrovati "sospesi". Il termine usato negli anni passati era infatti "rimandato": il nome cambia ma l'effetto è lo stesso, chi non avrà tutte le materie sufficienti entro il 31 agosto verrà definitivamente bocciato. I più bravi quindi saranno premiati, come è stato richiesto da più parti, sviluppando un sistema scolastico collegato alla meritocrazia. Per quanto riguarda le scuole di Venezia città storica, l'istituto tecnico per il turismo Algarotti quest'anno ha scelto la mano pesante: su 671 alunni tra la prima e la quarta superiore il 18%, quindi 123 studenti, non sono stati ammessi alla classe successiva, mentre il 26% (175 studenti) dovrà passare l'estate sui libri per colmare i debiti. All'Algarotti gli studenti più colpiti sono stati in modo particolare i ragazzi delle prime: in 1ºF, per esempio, su 27 studenti 10 sono stati bocciati, mentre in 9 hanno l'esito sospeso: solo in 8 hanno passato l'anno senza problemi. All'Istituto Sanudo nella classe 10ºA qualcosa non deve aver funzionato: sembra impossibile, ma su 14 studenti in 13 sono stati bocciati e 1 solo si è ritrovato con il voto sospeso: se venisse bocciato ad agosto anche l'ultimo, scomparirebbe una classe intera. In 4ºB, invece, su 17 studenti c'è stato solo un promosso diretto, mentre in 12 hanno il voto sospeso e in 4 sono stati bocciati. All'Istituto Sarpi la media dei bocciati è del 16%: le due classi prime infatti hanno avuto un numero elevato di non ammessi alla classe seconda: se in 1ºB "solo" in 4 su 22 sono stati bocciati, in 1ºA 11 studenti su 22 non sono riusciti a passare l'anno. All'Istituto Statale d'Arte i ragazzi delle classi terze sono stati impegnati con l'esame di maestro d'arte. Anche all'Istituto d'arte la media dei sospesi (per la statistica sono state comprese le classi prime, seconde e quarte) è molto alta: 32%, sono ben in 119 gli studenti che dovranno aspettare settembre per sapere se continueranno a studiare con i compagni oppure saranno costretti a rimanere nella stessa classe. Nella classe 10º i bocciati sono stati 10 su 18, in 1ºC 7 non ammessi all'anno successivo e 5 "rimandati" su 17: da questo dato, simile in molte altre prime di altri istituti, si capisce come il passaggio dalle scuole medie alle scuole superiori è spesso traumatico e i ragazzi non sono in grado in molti casi di cambiare il ritmo di studio. Tra le scuole che hanno raggiunto i risultati migliori c'è il liceo linguistico e sociopsicopedagogico Niccolò Tommaseo: su 220 studenti solo in 16 sono stati bocciati, con una media del 7%, mentre i rimandati sono stati il 24% del totale. La sofferenza delle classi prime si è sentita anche al Tommaseo: nella classe 1ºD su 17 in 6 sono stati bocciati, mentre in 4 hanno l'esito sospeso. Nei licei scende il numero dei bocciati ma aumenta quello dei rimandati: al classico Marco Polo, i rimandati sono stati il 35% e i bocciati in totale sono stati "solo" l'8%. Pochi anche i bocciati al liceo Classico Marco Foscarini, che sono stati solo 27, mentre i rimandati sono stati 102. Tra i licei il Benedetti, che è uno scientifico, si è visto assegnare la palma di liceo con più rimandati ben il 38%. Tra le classi con le votazioni più basse spicca la 3ºE, con 6 non ammessi alla classe quarta e 13 rimandati su 22.

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Il giudice fabiani presidente in pectore del tribunale (sezione: Schola)

( da "Mattino di Padova, Il" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

DESIGNATO DALLA COMMISSIONE DEL CSM Il giudice Fabiani presidente in pectore del tribunale Se la rinascita della Giustizia si misura nella scelta dei suoi operatori di punta, il nome di Mario Fabiani come nuovo presidente del tribunale di Padova va senz'altro in questa direzione. La V Commissione Incarichi Direttivi del Csm lo ha infatti indicato, all'unanimità, come il candidato prescelto a prendere il timone della "barca giudiziaria" patavina per condurla in acque più tranquille. Anche se la scelta definitiva spetta adesso al plenum del Csm, l'unanime assenso alla nomina di Fabiani rende pressochè certa la sua attribuzione alla presidenza del tribunale padovano. "Se così fosse, m'impegnerò con tutte le mie forze per svolgere al meglio un compito così delicato ed impegnativo, nel momento in cui il mondo della giustizia appare in oggettive difficoltà generali, risolvibili attraverso l'elaborazione di un progetto comune con tutte le parti in campo: magistrati, avvocati, operatori di giustizia, sindacati di categoria e politici. Ciò non mi spaventa, il lavoro è la mia vita" argomenta l'attuale presidete della sezione penale del tribunale di Padova, circondato da una schiera di colleghi che ne apprezzano l'equilibrio e le capacità organizzative, oltre naturalmente all'ottima professionalità dimostrata sul campo. Del resto Fabiani (65 anni, nativo di Catanzaro ma con studi liceali e univesitari a Roma) ha presieduto in questi anni alcune Corti d'Assise di grosso clamore mediatico: il processo al serial-killer Michele Profeta; allo studente Paolo Pasimeni che uccise il padre, noto docente universitario, e poi ne bruciò il cadavere; e quello recente a Gian Luca Cappuzzo, il medico che assassinò con il veleno la giovane moglie Elena Fioroni, tanto per citarne alcuni. Ed è di pochi giorni fa la sentenza di condanna per le valvole cardiache "ballerine" Tri Technologies emessa nei confronti del professor Dino Casarotto, dell'imprenditore Vittorio Sartori e di altri imputati minori. Fabiani: "Ho vissuto un'esperienza psicologica e umana gratificante". (Enzo Bordin).

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Strage al pontormo, rimandati 1 su 4 (sezione: Schola)

( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Empoli Strage al Pontormo, rimandati 1 su 4 Torna l'esame a settembre, subito i corsi. Decine anche i bocciati EMPOLI. Torna l'esame a settembre, come anni fa. E i primi a piangere sono i ragazzi del Pontormo. Al liceo scientifico, infatti, c'è stata una vera e propria strage: 177 alunni su 858 sono stati sospesi in almeno una materia mentre 63 sono stati bocciati. Un totale di 240 studenti, quasi un alunno su tre non avrà, per un verso o per l'altro, vacanze tranquille. Per i ragazzi "sospesi", termine che corrisponde al vecchio "rimandati", quest'anno si prospetta un estate di tanto studio e poco mare. Infatti non solo dovranno di nuovo studiare tutto il programma svolto durante l'anno scolastico della materia in cui hanno lacune, ma dovranno anche seguire un corso di recupero e sostenere un esame. I corsi avranno inizio subito dopo gli scrutini, quindi nelle prossime settimane, mentre il cosiddetto esame di riparazione dovrà essere sostenuto entro il 31 agosto o comunque entro l'inizio dell'anno scolastico 2008/2009. I "rimandati" dovranno saldare il debito entro tale data senza la possibilità di altre prove di recupero, in caso contrario dovranno ripetere l'anno. E il regime potrebbe essere transitorio. C'è la possibilità, infatti, che già dall'anno prossimo si cambi di nuovo: per quest'anno non è stato possibile eliminare l'esame di riparazione, in quanto il nuovo governo non è riuscito a fare una nuova proposta di legge per la mancanza di tempo, ma in futuro potrebbero bastare i corsi. Vedremo. La legge che vale quest'anno era stata introdotta dall'ex ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ed era entrata in vigore il 3 ottobre 2007. Fioroni prese questa decisione poiché le statistiche dicevano che 42 studenti su 100 erano ammessi con debiti alla classe successiva. E i numeri del Pontormo non sono poi così lontani. Non è però una novità per la scuola, infatti questo metodo di recupero era già stato adottato fino al 1995, quando il debito formativo, che era possibile recuperare durante tutto l'anno scolastico successivo, è andato a sostituire l'esame a settembre. Irene Carmignani Sara Bagni.

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La rabbia davanti ai tabelloni - marco vacchetti (sezione: Schola)

( da "Repubblica, La" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Pagina II - Torino La rabbia davanti ai tabelloni "Non è giusto: quel prof mi ha rovinato l'estate" Pomeriggi di pura ansia al D'Azeglio, al Galfer e al Regina Margherita Molti di quelli che hanno accumulato debiti e una serie di caselle bianche non sono venuti MARCO VACCHETTI "Sì, un po' me l'aspettavo, ecco, però...". Il "però" rimane sospeso nell'aria davanti ai tabelloni con i risultati degli scrutini finali, che riportano incolonnati i giudizi: ammesso, sospeso, non ammesso. Matteo è tra i sospesi e più delle parole testimonia il suo stato d'animo l'espressione affranta, vagamente spaesata. Due compagne di classe tentano di consolarlo con un po' di imbarazzo. Loro sono state promosse. La scena più o meno si ripete al Liceo D'Azeglio, come al Galfer o al Regina Margherita, le scuole dove ho provato a raccogliere i commenti a caldo degli studenti sull'esito conclusivo dell'anno scolastico. Per sospesi e non ammessi il risultato non è una sorpresa, perché in via privata sono stati informati dalle scuole prima della pubblicazione. Molti non sono neppure venuti, tanto nel loro caso sul tabellone non compaiono i voti, ma soltanto la sentenza finale preceduta da una fila di caselle bianche, in ossequio alla legge sulla privacy e in deroga alla trasparenza delle valutazioni. "Adesso dovrò studiare tutta l'estate, così le vacanze sono rovinate", continua Matteo, "e non è giusto, perché dei miei amici, anche di altri classi, sono stati promossi ed erano nella mia stessa situazione. Io avevo tre materie in bilico e mi sono preso due debiti". Gli chiedo se frequenterà i corsi di recupero, "Non lo so, i miei vogliono che io ci vada, ma tanto è inutile. Ho già fatto tutti i recuperi durante l'anno e non servono a niente, visto il risultato...". Provo a domandare agli studenti se in linea di principio sono d'accordo con le nuove regole introdotte dall'ex-ministro Fioroni, "In teoria sì...", dice Chiara (promossa), "però il problema è quello della valutazione dei professori. Dovrebbero adottare tutti un unico modo nel dare i voti, ma non è così. Ci sono troppe differenze tra una sezione e l'altra, o anche tra una scuola e l'altra". Interviene Federico (promosso), "Però forse non era giusto neppure prima, alla fine tutti prendevano un sacco di sei e andavano avanti fino alla maturità...". Continuano a discutere tra loro con previsioni fosche su settembre, "Vedrete, sarà un massacro, tanto valeva bocciare subito", "Ma no", fanno coro altri, "vedrai che invece promuovono tutti o quasi...", "E allora non serve a niente lo stesso...". E così via, tra incertezze, dubbi e affermazioni radicali. Certamente l'atmosfera di fine anno è cambiata, così come è cambiato in parte l'atteggiamento di molti studenti nel secondo quadrimestre, perché la minaccia incombente di essere rimandati a settembre ha spinto i più a un maggiore impegno, impedendo i tatticismi che portavano a scarificare una o due materie con la quasi certezza che comunque, anche con un paio di debiti, si sarebbe passati all'anno successivo. La scuola ha forse assunto un volto più severo, ma per il momento la temuta strage profetizzata tra aprile e maggio non sembra esserci stata. Aumentano complessivamente i promossi e, di poco, i respinti, diminuiscono i debiti. Stando a questi risultati sembrerebbe che le nuove regole abbiano conseguito l'obiettivo prefissato per avere una scuola più seria, una scuola più utile soprattutto agli studenti. Rimane aperto il problema dei corsi di recupero. In questo Matteo ha ragione, servono a poco. Tuttavia non bisogna dimenticare che il più importante aiuto per il recupero ogni studente può ottenerlo in primo luogo da se stesso. Le vacanze magari saranno meno spensierate, ma con un po' di impegno e di autodeterminazione Matteo e tutti i non ammessi ce la potranno fare. La promozione a settembre non è una chimera. SEGUE A PAGINA V.

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La strage dei rimandati (sezione: Schola)

( da "Secolo XIX, Il" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Pubblicati gli scrutini nelle scuole della provincia Spesso superano il 50%. Alto anche il numero dei bocciati. Le medie sotto accusa UNA STRAGE. Una vera e propria ecatombe. Le "vittime" sono i giovani studenti della provincia rimandati in massa alle prove di verifica programmate nella seconda metà di agosto o nella prima di settembre, senza contare quelli, anche in questo caso numerosi, che dovranno ripetere la stessa classe. Con la riforma messa in atto dal ministro Fioroni e confermata dalla nuova responsabile del ministero dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, con gli scrutini di quest'anno i docenti non hanno fatto sconti a nessuno e hanno usato la mano pesante. Ovvero, i bocciati o rimandati si sprecano in osservanza ad una severità che non rimanda soltanto a vecchi parametri della scuola di due generazioni indietro, ma, soprattutto, a più corretti criteri di formazione culturale. E allora si scoprono percentuali bulgare, ma in senso negativo, classi come la 1^ H dell'Istituto d'Arte a Imperia, per esempio, dove i promossi rappresentano un misero 9,52% (2 su 21) e i rimandati il 57,14%, o ancora nella 1^ S i non ammessi, cioè i bocciati, sono ben il 41,67% per cento. Sintomatico che il caso più eclatante nella scuola di via Agnesi, come in altre scuole, si sia verificato nelle prime classi del corso di studi. Evidentemente, ed è anche troppo facile desumerlo, la media inferiore, almeno finora, ha licenziato studenti con un basso livello di istruzione o, comunque, con una scarsa capacità di adeguarsi al cambiamento di discipline e di ambiente. Ma il caso dell'Istituto d'Arte, naturalmente, non è isolato. Anzi, è soltanto uno dei tanti che conferma un fenomeno a quanto pare generalizzato a tutta la provincia. "In effetti i tanti studenti con la sospensione di giudizio che, una volta, si chiamavano rimandati, fino allo scorso anno sarebbero stati promossi - ammette Giovanni Poggio, preside dell'Istituto tecnico Ruffini di Imperia - Attualmente c'è un maggior rigore, invece, e, pur con percentuali di bocciati tutto sommato accettabili, i casi più evidenti di rinvio a settembre si verificano nelle prime classi". Oltre agli esami di riparazione, la novità di questo anno scolastico sta anche nei corsi di recupero organizzati dalla scuola di appartenenza. "Al Ruffini inizieremo il prossimo 26 giugno, subito dopo la conclusione delle prove scritte di maturità? annuncia Poggio - Ma i ragazzi non possono e non devono affidarsi soltanto ai recuperi: dovranno studiare anche per conto loro pena dover registrare una vera e propria falcidia a settembre". Anche nell'istituto presieduto da Poggio, infatti esistono casi gravi: nella 1^ A dei geometri con 26 alunni, ad esempio, i rimandati superano il 42 per cento, i respinti il 19 e i promossi soltanto qualcosa di più del 38 mentre nella 4^ A programmatori i ragazzi che si rovineranno l'estate sui libri sono più di uno su due (53,85 per cento). E con la speranza, per ora solo teorica, di colmare le loro carenze. A Sanremo la situazione non è diversa. All'Istituto Tecnico Colombo i promossi nelle prime classi del corso di studio sembrano essere una specie in via di estinzione: 5 ammessi alla classe superiore su un totale di 16, 8 su 22, 6 su 20 e così di seguito con percentuali di rimandati e respinti che sfiorano o superano il 70 per cento. E neppure allo Scientifico Cassini c'è da essere tanto allegri: tra prossimi ripetenti e prossimi sostenitori delle prove di verifica a settembre si supera spesso la soglia del 50 per cento. Un fenomeno che investe tutta la Riviera e anche i presidi ne sono testimoni. "Registriamo un gran numero di ragazzi con sospensione di giudizio, ovvero i rimandati a settembre - conferma Gianni Petrognani, dirigente del Liceo Aprosio di Ventimiglia - Le punte più alte sono nelle classi di ingresso e poi si va a scalare: purtroppo i ragazzi appena usciti dalle medie sono i più fragili, quelli con le lacune maggiori e necessità di ambientarsi". Ino Gazo 17/06/2008 i casi limiteNella I H dell'Arte i promossi sono solo 2 su 21. Ma anche al Ruffini la I A "vanta" il 62% tra bocciati e rimandati 17/06/2008.

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Uno su cinque non ce la fa una valanga di sospesi (sezione: Schola)

( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Grosseto Uno su cinque non ce la fa Una valanga di sospesi GROSSETO. A Grosseto uno studente su 5 è rimandato a settembre. Al Commerciale ci sono 100 rimandati a settembre su 500 studenti, allo Scientifico 118 su 553. Sono tornati gli esami di riparazione e gli allievi rimandati, che nel nuovo gergo della riforma Fioroni si chiamano "sospesi", ne costituiscono più o meno un quinto. è questa, al momento, la tendenziale statistica che emerge a Grosseto dagli scrutini di alcune scuole; statistica spalmata dalle prime alle quarte classi, e tenuto fuori l'ultimo anno dell'esame di maturità dove la categoria "sospesi" è spazzata via dall'esame di maturità. Gli studenti delle superiori che hanno contratto il cosiddetto debito formativo, d'ora in poi, devono colmare le lacune entro il prossimo agosto-settembre, o comunque prima che inizi il nuovo anno scolastico. è il ritorno a una vecchia prova del fuoco che sembrava dimenticata, e del quale i professori, a Grosseto, preferiscono smussare il nome. "Più che esame di riparazione è una "verifica" di fine agosto", dice Francesca Dini, preside del Commerciale. Ed è proprio l'Itc Fossombroni - ora che sono usciti i quadri - a diffondere per primo i dati nel dettaglio, statistica inclusa. Altre scuole grossetane confessano di trovarsi nel marasma di voti, scrutini, commissioni d'esame, problemi tecnici di segreteria, e soprattutto i corsi di recupero che inizieranno a breve, e sono presi in carico dalla scuola. Al Commerciale - tra le prime e le quarte - gli studenti totali sono 498, i sospesi 98. Percentuale del 20.5%. Le prime classi - resoconta il professor Russo - registrano 112 promossi, 32 studenti con "giudizio sospeso" ("e non chiamateli rimandat", dice il prof), 14 non ammessi e 2 non scrutinabili (magari perché si sono ritirati durante l'anno). Nelle seconde ci sono 73 promossi, 21 sospesi, 14 non ammessi e 2 non scrutinati. Nelle terze gli studenti non ammessi sono 83, 25 i sospesi, 8 i bocciati, 1 non è scrutinabile. Nelle quarte, 61 non ammessi, 11 sospesi, 13 non ammessi. Nelle quinte, 69 non ammessi e 1 non ammesso. In totale, dice il professore, "dalle prime alle quarte, compresi i corsi serali, si contano 336 promossi, 98 sospesi, 45 non ammessi, 8 non scrutinati". I quasi 100 studenti sospesi sono un quinto del totale. Ovviamente la media dei sospesi si abbassa comprendendoci le quinte, che non includono la categoria "sospeso" (e quindi, dalle prime alle quinte gli alunni totali sono 557; sempre 98 i sospesi, percentuale del 17,6%). La differenza rispetto a prima - dice la Dini - è che prima un ragazzo si poteva anche presentare all'esame di stato con il debito formativo non recuperato. Non esisteva la certezza del recupero. Ora invece sì. Quando uno studente inizia l'anno, è "pulito", cioè ha recuperato nella verifica di fine agosto, oppure deve ripetere l'anno se non ha recuperato". Situazione non lontana al liceo Scientifico. Nelle prime, 26 studenti sospesi su 163 (11 non ammessi, 126 ammessi), nelle seconde 21 su 118 (5 non ammessi, 92 ammessi), nelle terze 34 su 109 (8 non ammessi, 109 ammessi), nelle quarte 37 su 121 (8 non ammessi, 76 ammessi). Nelle quinte tutti ammessi. "Non si registrano - dice la referente, Morena Baldi - sostanziali differenze rispetto all'anno scorso tra non ammessi e ammessi". La percentuale dei rimandati è - facendo la media dalle prime alle quarte - del 22,21%, che è superiore a un quinto. Elisabetta Giorgi.

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Con il nuovo sistema forse migliorerà l'istruzione (sezione: Schola)

( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Lucca "Con il nuovo sistema forse migliorerà l'istruzione" LUCCA. è stato bocciato al quarto anno dell'Istituto Nottolini per Geometri. Non gli piace la nuova riforma - come a molti del resto - ma Francesco Onorato, iscritto alla 4ª S - ammette che l'idea di essere rimandati a settembre non è sbagliata, perché in questo modo c'è una speranza che il livello di istruzione un giorno possa rialzarsi. Anche al Nottolini sono pochi gli studenti passati a giugno. Perché? "Il dato più particolare registrato quest'anno, almeno per quanto riguarda la nostra classe, da quando è entrata in vigore la riforma Fioroni, è stato quello non tanto del numero dei bocciati (5 su 16) del numero dei rimandati a settembre: 9 rinviati e 2 solo i promossi senza debiti. Un dato che sembra accomunare un po' tutte le classi". Qual è stato il problema più grande per voi studenti appena è entrata in vigore la legge? "Alcuni di noi dovevano già pensare a recuperare i debiti degli anni passati con il compito di ottobre-novembre del 1º quadrimestre. Quel periodo di recupero è venuto a coincidere con l'entrata in vigore della riforma e noi studenti ci siamo trovati spiazzati. Iniziare un nuovo sistema a novembre, nel corso dell'anno scolastico - durante gli esami per superare i debiti ci ha creato non poca confusione. I programmi dello scorso anno sono venuti a coincidere con quelli di quest'anno e in più c'era la preoccupazione di essere rimandati a settembre. è meglio che lo studente sappia subito se verrà promosso". Perché una riforma volta a migliorare il livello d'istruzione sembra aver aumentato il numero di studenti bocciati? "Sicuramente i professori di fronte a un gran numero di studenti con i debiti (prima li contraevi senza conseguenze preoccupanti) hanno dovuto bocciare chi superava la soglia prevista: massimo quattro insufficienze. La lista dei rimandati sarebbe stata troppo lunga. In certi casi lo è anche stata". Pensi che qualcosa cambierà? "Qualcosa per forza. Le lamentele sono troppe da parte di noi studenti che ci troviamo di fronte un programma impossibile. E poi con l'esame di riparazione a fine estate magari qualcuno di noi ci penserà di più a non essere bocciato, studiando tutta l'estate. Non so se questa riforma rimarrà, ma di questo passo se ben organizzata la scuola potrà mostrare un volto diverso". Eloisa Petrozziello.

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Bocciato o rinviato uno studente su due - eloisa petrozziello (sezione: Schola)

( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Lucca Bocciato o rinviato uno studente su due All'Itc la percentuale dei rimandati è al 30%, al Giorgi un terzo non passa ELOISA PETROZZIELLO LUCCA. Impennata di studenti rinviati agli esami di riparazione o bocciati. Quest'anno, in media, agli istituti tecnici un alunno su due è stato rimandato a settembre o è stato bocciato. La percentuale dei promossi senza debiti formativi supera di poco il 50%, considerato che nel dato di chi ce l'ha fatta figurano anche gli ammessi agli esami di terza e quinta superiore degli istituti Civitali e Giorgi. Questo è il primo effetto del nuovo sistema scolastico attuato con l'entrata in vigore della riforma Fioroni che prevede l'annullamento del debito formativo dopo una prova da sostenere a fine agosto-inizio settembre. Solo dopo gli esami di riparazione, insomma. Gli studenti che riusciranno a colmare il debito (superando una prova per ogni materia da recuperare) passeranno alla classe successiva, altrimenti saranno costretti a ripetere l'anno. Come succedeva, insomma, prima della riforma della scuola superiore. In concreto, questo significa che, in media il 20% degli studenti degli istituti tecnici ha il giudizio sospeso e dovrà studiare durante l'estate. E in media, il 20% - con punte del 30% al Giorgi - invece è bocciato a giugno. Un dato che fa riflettere, visto che in quattro istituti 315 ragazzi sono stati bocciati a fine anno. Negli anni passati per gli studenti la situazione era diversa: le prove da sostenere per recuperare il debito erano due e avvenivano durante l'anno scolastico. Se riuscivano a colmarlo passavano senza debiti, altrimenti sarebbero passati ugualmente - fino a un massimo di tre o quattro debiti in alcuni casi - perchè avrebbero colmato le lacune l'anno seguente. Non si veniva rimandati a settembre. Anche se per molti studenti già prima non era facile rimanere in pari con il programma, dovendo pensare a portarsi dietro una vecchia lacuna che riguardava argomenti passati e già studiati. Adesso molti studenti, proprio davanti ai cartelloni, ammettono di non sentirsi pronti ad adeguarsi a questo nuovo modello di scuola. Insomma, per gli studenti di scuola superiore, se davvero si voleva tornare agli esami di riparazione il passaggio doveva essere graduale. Le cifre incoraggiano i ragazzi a sostenere la tesi del passaggio graduale: su circa 1500 studenti di quattro istituti, infatti, si vede che 315 - circa un quinto - non ce la fa a passare a giugno. E altri 347 devono riparare a settembre quando la promozione non è scontata. Soprattutto per chi deve ripetere più materie. Che è il problema, ad esempio, dell'Itc dove il 30% degli studenti è rimandato a settembre, anche se il primato delle bocciature spetta al Giorgi. Al contrario, va meglio all'istituto magistrale Paladini: qui i bocciati sono meno dell'11%, 4-5 punti sotto la media, mentre la percentuale dei rinviati è analoga a quella delle altre scuole: il 18%. (1-continua).

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Il significato della prima volta (sezione: Schola)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

ATTUALITÀ ATTUALITÀ Il significato della prima volta OGGI IN TV La meritocrazia in Italia La prima volta: che significato ha e come rimane nella nostra mente il ricordo della prima volta che viviamo una nuova esperienza? Se ne parlerà nel corso della puntata di Cominciamo bene estate in onda stamane alle 10.50, su Raitre, con il giornalista Giovanni Anversa, con l'inviato Rai Giuseppe Bonavolontà e con l'astronauta Roberto Vettori. Conducono il programma Michele Mirabella (nella foto) e Arianna Ciampoli. Cominciamo bene estate Raitre, alle 10.50 A Otto e mezzo, in onda alle 20.30 su La7, si parla stasera di meritocrazia e fannulloni. Se ne discuterà con Roger Abravanel, autore del libro Meritocrazia: 4 proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto. Portato a esempio da nuovi e vecchi ministri, il saggio di Abravanel, un ingegnere italiano nato a Tripoli, guru della consulenza aziendale, non è passato inosservato. Conducono Lanfranco Pace e Alessandra Sardoni (nella foto). Otto e mezzo La7, alle 20.30.

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Maturità, 40mila studenti domani al primo test - fulvio di giuseppe (sezione: Schola)

( da "Repubblica, La" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Pagina IX - Bari Maturità, 40mila studenti domani al primo test Caccia alle tracce, crollano i privatisti I candidati esterni non possono più scegliere dove sostenere gli esami FULVIO DI GIUSEPPE A furia di vedere film, ascoltare canzoni o leggere libri dedicati a questo tema, sembra che la "notte prima degli esami" sia ormai una finzione artistica. E invece, per più di cinquecentomila ragazzi italiani, di cui 40mila pugliesi, questa notte passerà tra tensioni e paure vere: domani, infatti, comincerà la sessione di esami di maturità con la prima prova scritta, il compito d'italiano. Quarantamila cuori in passione e quasi duemila già infranti: se verrà confermata la percentuale del 4 per cento di bocciati direttamente (e la tendenza sembra essere addirittura maggiore, frutto della linea restrittiva tracciata dell'ex ministro Fioroni), per loro non c'è stata neppure l'ammissione all'esame di maturità. Chi invece domattina alle 8,30 sarà seduto tra i banchi, sta passando la snervante attesa tra blog e siti internet, a snocciolare il "toto-tema". Si passano in rassegna tutti gli anniversari (dal sessantesimo della Costituzione al secolo dalla nascita di Cesare Pavese), passando dai temi d'attualità come l'emergenza rifiuti, le morti bianche e il bullismo nella scuola: tutto nella speranza di indovinare la traccia e non farsi trovare impreparati all'apertura delle buste. I candidati domani avranno a disposizione quattro tipologie di scrittura: saggio breve o articolo di giornale, analisi del testo, tema a carattere storico e tema di attualità. Eppure, a quanto si legge nei forum interattivi degli studenti, la prima prova è quella che fa meno paura. A preoccupare maggiormente sono soprattutto la terza (a carattere pluridisciplinare e scelto da ogni commissione) e l'orale. In mezzo la seconda prova, di greco per il classico e di matematica per lo scientifico. Anche quest'anno le commissioni (1014 in tutta la Puglia) saranno miste, con membri interni ed esterni alle classi. "E' un sistema che condivido" - spiega Lucrezia Stellacci, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale - "e rappresenta il giusto mix per tutelare gli studenti più meritevoli e costanti". Anche in questo caso il web funziona come veicolo informativo: su alcuni siti è infatti possibile leggere le valutazioni degli studenti sui vari docenti, per una sorta di passaparola che analizza pregi e difetti dei commissari. Ma la tecnologia, avvisano i docenti, dovrà fermarsi alla soglia degli istituti. "I ragazzi fanno bene ad adoperare le tecnologie per prepararsi accuratamente" - spiega la dottoressa Stellacci - "ma durante l'esame i commissari saranno attenti a non fare utilizzare né telefonini né altre apparecchiature". Quello che balza agli occhi, analizzando i dati dei candidati, è la netta diminuzione dei privatisti: poco più di 1600, quasi il 28 per cento in meno rispetto all'anno scorso. Dietro questo crollo, c'è però una motivazione: da quest'anno, per la prima volta, i candidati esterni non possono più scegliere dove sostenere gli esami, ma semplicemente indicare una o più scuole. Tra quelle più gettonate, persiste il record degli istituti tecnici, con oltre 15mila candidati (tra interni ed esterni), seguiti da scientifici e professionali, per un totale di oltre duemila classi impegnate.

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Più severità, ma nessuna strage 'Sospensioni del giudizio' la novità (sezione: Schola)

( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

REGGIO PRIMO PIANO pag. 3 Più severità, ma nessuna strage 'Sospensioni del giudizio' la novità IN CITTÀ di FRANCESCO GERARDI GIUGNO, tempo di scrutini. Ma quest'anno c'è una novità. Il sistema dei 'debiti formativi' ha ceduto il passo a quello della 'sospensione del giudizio', idea partorita dal precedente ministro dell'Istruzione Fioroni e confermata dall'attuale ministro Gelmini per restituire serietà alla Scuola italiana. Nomi a parte, di fatto si è tornati al vecchio esame di riparazione: con l'obbligo per gli studenti in debito di recuperare le materie entro l'inizio dell'anno scolastico. VEDIAMO come è andata in alcuni dei principali istituti della città. Liceo classico-scientifico 'Ariosto-Spallanzani': nella sezione classica su 469 studenti scrutinati sono 80 gli studenti 'sospesi in attesa di giudizio', mentre 15 sono i bocciati. Nella sezione scientifica su 706 studenti, i sospesi sono 124, i bocciati 42. "Sono risultati che confermano le attese e le tendenze degli ultimi anni. Nessun giro di vite, insomma", commenta il professor Massimo Roncato, insegnante di latino e greco al liceo. Liceo scientifico 'Moro': su 1220 studenti, i sospesi a settembre sono 232, i bocciati 85. "C'è stata una maggior severità nei giudizi ? spiega il vicepreside Fausto Fiorani ? , perché quegli studenti che si è ritenuto non potessero recuperare le materie in debito nei due mesi estivi sono stati fermati". Istituto Magistrale 'Matilde di Canossa': qui i promossi, fanno sapere dalla scuola, sono il 73 per cento degli studenti, i sospesi il 19 per cento, i bocciati il rimanente 8 per cento. "Sono aumentati un po' i bocciati nel biennio, mentre i sospesi sono meno dei vecchi debiti", dice la vicaria dell'istituto Domenica Vezzani. I.T.G. sperimentale 'Pascal': su 1040 studenti, i sospesi sono 178 (il 17,1%), i bocciati 61 (5,9%). "I debiti nella nostra scuola ? spiega il preside Marco Incerti Zambelli ? quest'anno sono calati. Questo perché siamo riusciti a organizzare dei corsi di recupero al mattino già da febbraio: gli studenti in debito sono quindi riusciti più facilmente a recuperare". I.T.I. 'Nobili': "Su 714 studenti, i sospesi sono 285. I bocciati sono aumentati: nelle classi prime arrivano infatti al 38%, ma nella nostra scuola c'è sempre stata una percentuale elevata di non promossi", dice la professoressa Alessandra Menozzi".

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DUE CERTEZZE: gli europarlamentari del Pd siederanno in un unico gruppo. E il Pd non andrà (sezione: Schola)

( da "Unita, L'" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Stai consultando l'edizione del di Andrea Carugati DUE CERTEZZE: gli europarlamentari del Pd siederanno in un unico gruppo. E il Pd non andrà da solo a Strasburgo, nel senso che non si collocherà tra i non al lineati e non cercherà di costruire una nuova famiglia raccattando qualche deputato in giro per l'Europa. I democratici stringeranno un patto federativo con il gruppo Pse, le cui modalità operative non sono state ancora definite, senza però entrare nel Pse. E neppure, afferma Pierluigi Castagnetti, "nell'Internazionale socialista o in qualche altra internazionale". Questo il risultato raggiunto dai big del Pd, che ieri hanno discusso del dossier per oltre 5 ore nella nuova sede del Nazareno: da Veltroni a Franceschini, D'Alema, Fioroni, Castagnetti, Bersani, Fassino, Gentiloni, Bettini, Bindi. Assente Rutelli, che nei giorni scorsi aveva assunto la posizione più dura sul no al Pse, impegnato all'estero come presidente del Copasir. Non facile la composizione tra le due anime, gli ex Ds e gli ex Margherita. Con i primi, D'Alema e Fassino in testa, molti netti nell'escludere l'idea, caldeggiata dagli ex Dl (soprattutto Parisi e i rutelliani), di dare vita vita a un gruppo nuovo, dialogante con socialisti e liberali ma senza un rapporto privilegiato con il Pse. Sarebbe stata proprio la mediazione di D'Alema, con la proposta di rinunciare ad una adesione del Pd all'Internazionale socialista, a sbloccare la situazione. E così gli ex popolari accettano la federazione con il Pse ma incassano l'idea che il Pd stia fuori dall'Internazionale, di cui D'Alema è ancora vicepresidente. Gli ex Dl su questo hanno insistito: il Pd non dovrebbe neppure partecipare come "osservatore" ai lavori dell Is come fanno invece i Democratici Usa. Non è un caso che proprio Pierluigi Castagnetti, il primo ad aprire il caso una decina di giorni fa, all'uscita parli di "rapporto federale" con il Pse e rimarchi la mancata adesione all'Is. Tema che però non compare nelle dichiarazioni ufficiali affidate a Lapo Pistelli, responsabile delle relazioni internazionali. "La costruzione di un campo riformista in Europa è il nostro obiettivo- ha spiegato-. Questo significa avere a che fare con forze che in gran parte militano nel campo socialista". E tuttavia "non ci si limiterà ad aderire al Pse". Pistelli riconosce che "ci sono idee diverse" su come procedere nel rapporto con il Pse, ma questo tema sarà approfondito nei prossimi mesi. "Se vogliamo esportare la nostra novità non lo possiamo fare in solitudine", dice Pistelli. Alla fine c'è tra tutti la consapevolezza che è stato affrontato un nodo molto complicato e che si sono fatti dei passi avanti, pur con una certa fatica. "È la prima volta che non ci parliamo mezzo di interviste, e nessuno ha usato la parola "mai"", dice Pistelli. Soddisfatto Veltroni, tra gli ex Ds non mancano le perplessità sul nodo dell'Internazionale socialista, ma si incassa positivamente l'aver evitato "di relegarci in un angoletto in Europa nel nome della nostra novità".

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<Indebitati> oltre 500 studenti (sezione: Schola)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

CRONACA CARRARA pag. 8 "Indebitati" oltre 500 studenti Ecco l'esito degli scrutini in città ? CARRARA ? GLI STUDENTI carraresi sono "indebitati" fino al collo: 506 (su 5 istituti) sono coloro che a foine agosto dovranno, a conclusione dei corsi di recupero nelle varie scuole, dimostrare di aver recuperato le carenze formative. È rimasto invece identico se non è additrittura calato il numero dei respinti. I debiti formativi, introdotti dall'ex Ministro Fioroni, hanno causato una valanga di "sospesi" dal giudizio e, in sostanza, rimandati. Per chi è stato bocciato, dunque, si prospetta un nuovo anno che dovrà essere affrontato ovviamente in modo diverso, per chi ha invece contratto debiti formativi, ecco un'estate da deicare allo studio: i debiti formativi vanno infatti recuperati entro l'inizio dell'anno scolastico che verrà e "i corsi di recupero ? ci fanno sapere dai vari istituti secondari cittadini ? sono ancora in alto mare ma dovranno comunque essere pronti al più presto per permette ai rimandati di frequentare le lezioni durante l'estate". MA ANALIZZIAMO i dati reali delle scuole carraresi. Liceo classico Repetti: solo un alunno è stato respinto, 39 ragazzi sono stati sospesi dal giudizio e 116 promossi 116. Istituto Montessori: 43 sono gli alunni respinti; 151 gli alunni con sospensione di giudizio e 243 è il numero degli studenti promossi. Liceo Scientifico Marconi: 37 sono stati i respinti e 160 i sospesi dal giudizio su un totale di 665 alunni. Istituto Superiore Zaccagna (corso diurno): 57 respinti, 122 sospesi dal giudizio e rimandati a settembre e 201 promossi. Istituto Superiore Zaccagna (corso serale): 55 sono gli alunni promossi, 14 quelli sospesi a giudizio, 4 i respinti e 50 è il numero degli studenti che si sono ritirati prima della fine della scuola. Scuola del Marmo Pietro Tacca: su un totale di 95 allievi sono 15 gli studenti che dovranno ripetere l'anno e 20 i sospesi dal giudizio. All'Itis Galileo Galilei ieri mattina non hanno potuto rivelarci niente, perché i quadri usciranno proprio stamani. INSOMMA i debiti formativi hanno fatto una vera e propria strage tanto che non sono visti di buon occhio da studenti, famiglie e per certi versi anche dagli insegnanti, ma costituiscono una realtà che difficilmente verrà abolita. Il neoministro Gelmini infatti ha dichiarato più volte che sono necessari ed utili e per questo motivo non verranno aboliti, forse solo rivisti. A questo punto non resta che... studiare di più! Eleonora Prayer.

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Morassut verso la guida del Pd (sezione: Schola)

( da "Unita, L'" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Stai consultando l'edizione del LAZIO Morassut verso la guida del Pd Questa volta non ci saranno le primarie. O meglio non ci dovrebbero essere. A scegliere il successore di Nicola Zingaretti alla segreteria regionale del Pd il prossimo 9 e 10 luglio saranno i 487 membri della platea regionale eletti appunto alle primarie dello scorso 13-14 ottobre. "Lo statuto, pur prevedendo la possibilità delle primarie, individua l'assemblea regionale come organo deputato a scegliere", ha spiegato lo stesso Zingaretti. E le regole secondo cui si svolgerà l'elezione sono state votate ieri all'unanimità dal coordinamento regionale. Minimo 30 firme per presentare la candidatura e votazione a maggioranza assoluta per eleggere il nuovo segretario. Ma se non si dovesse raggiungere il quorum di 244 voti entro le prime 3 votazioni, ecco lì che si tornerebbe a fare ricorso alle primarie. I segnali però vanno in tutt'altra direzione. E all'orizzonte si profila una candidatura unitaria. Quella dell'ex assessore capitolino, Roberto Morassut. Su cui sembrano aver già trovato un punto d'accordo le diverse anime del partito. L'unico ad aver prospettato una competizione al vertice regionale era stato il rutelliano Mario Di Carlo. Ma per lui ora si profila piuttosto un impegno nella giunta Marrazzo. Anche se il nodo del rimpasto regionale sembra quello più difficile da sciogliere. La soluzione potrebbe essere un rimpasto "mini": con l'ingresso di Di Carlo al posto dell'ex assessore alla Sanità Augusto Battaglia. Che lascerebbe pressoché invariato il resto della squadra. Sempre che Marrazzo non preferisca per quel ruolo un super-tecnico. Ma se per sciogliere il rebus per la Pisana ci vorrà ancora qualche giorno, per l'elezione di Morassut invece la fumata bianca si è già intravista ieri sera al termine di una riunione ristretta. Unici convenuti, Goffredo Bettini, Beppe Fioroni, Nicola Zingaretti e lo stesso Piero Marrazzo. ma.ge.

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Scuole vietate ai figli di immigrati senza documenti Proposta lanciata dall'assessore alla scuola Marsilio. La Cgil e il Pd: è contro la legge (sezione: Schola)

( da "Unita, L'" del 17-06-2008)

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Stai consultando l'edizione del Scuole vietate ai figli di immigrati senza documenti Proposta lanciata dall'assessore alla scuola Marsilio. La Cgil e il Pd: è contro la legge di Alessandro Ferrucci CANCELLI CHIUSI e niente campanella per i figli di immigrati senza permesso di soggiorno. Fuori perché anche loro "devono rispettare la legge" fa sapere il neo assessore capitolino alla scuola Laura Marsilio. Ma quale legge?, non è dato saperlo. Quello ancora certo è che "la Costituzione Italiana prevede che i diritti alla salute e alla istruzione debbano essere garantiti a tutti" risponde Antonio Amantini, segretario Funzione pubblica della Cgil Roma e Lazio. Una questione nata dopo una dichiarazione rilasciata a DNews da parte di un consigliere comunale del Pdl, Augusto Santori, ex consigliere di An del XV Municipio: "Se i minori sono figli di persone che vivono illegalmente a Roma - ha detto -, devono essere espulsi assieme ai genitori: il governo è stato chiaro, promettendo un giro di vite sui clandestini". Di qualunque età. "Dovremo parlare con il ministero e con l'assessorato - ha aggiunto - ma l'intenzione comune è nota: si devono rispettare le leggi". E dall'assessorato è, appunto, arrivato l'immediato appoggio con qualche "se", "ma" e "vediamo" di rito: "Abbiamo a che fare con i minori però la legge va rispettata, con le dovute deroghe e con le dovute cautele e attenzioni", ribadisce la Marsilio. E "non deve diventare una prassi - continua - che i bambini si possano iscrivere, solo perché bambini, senza documento". Quindi, a casa. Come, a dicembre dello scorso anno, già la Moratti aveva tentato di fare: con una circolare pubblica sul sito internet del Comune di Milano, aveva dato il "niet" per le scuole materne. Solo che l'allora ministro dell'Istruzione, Beppe Fioroni, l'aveva rimandata al mittente bollandola come "illegittima e discriminatoria", poiché l'iscrizione a scuola di un minore in quanto diritto fondamentale della persona, prescinde dall'eventuale regolarità con le norme sull'immigrazione. "Si, è vero, la loro soluzione si chiama discriminazione - interviene il capogruppo del Pd al Comune, Umberto Marroni -. Non dobbiamo confondere i piani: da una parte c'è la regolamentazione del flusso dell'immigrazione, mentre dall'altra c'è il diritto dei bambini ad accedere ai servizi educativi". Anche perché "visti i tempi italiani, per ottenere un permesso di soggiorno, è possibile aspettare oltre i due anni. E nel frattempo cosa fanno i figli? In questo è impossibile pensare di portare avanti il giusto processo di integrazione, lo stesso che permette di ottenere quella sicurezza tanto "gridata" dal centrodestra". D'accordo anche Amantini: "È vero che il punto principale del programma della Giunta attuale è rappresentato dal tema della sicurezza, ma nel caso dell'istruzione si parla di accoglienza che educa e forma le bambine e i bambini a diventare cittadini di una società civile e moderna. Lasciare qualunque individuo ai margini della società non fa altro che aumentare il rischio di infrangere le regole e le norme esistenti in essa".

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Di ANGELA M. FRUZZETTI MASSA DO (sezione: Schola)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

CRONACA MASSA pag. 2 di ANGELA M. FRUZZETTI ? MASSA ? DO... di ANGELA M. FRUZZETTI ? MASSA ? DOVRANNO tornare sui banchi di scuola anche in estate centinaia di studenti delle scuole superiori massesi. La fine di questo anno scolastico ha riservato infatti amare sorprese con l'introduzione della "sospensione del giudizio". Fino alla ripresa della scuola la nuova direttiva ripropone il rito degli "esami di riparazione" che si svolgeranno tra fine agosto e inizio settembre. LA NUOVA direttiva in materia di "debiti" voluta dall'ex ministro Fioroni ha dato una decisiva svolta alla gestione delle insufficienze. Già nel corso dell'anno, nelle scuole ci sono stati corsi di approfondimento per coloro che nel primo quadrimestre avevano avuto insufficienze in pagella. E nelle scuole superiori della città i "danni" sono stati limitati grazie al lavoro di recupero e i colloqui con studenti. I bocciati sono infatti in diminuzione rispetto agli anni precedenti ma la scure improvvisa colpisce i "sospesi", che dovranno affrontare un'estate difficile avvalendosi dei corsi di recupero attivati nelle scuole di riferimento oppure attingendo ai portafogli dei genitori per lezioni private. ANCORA non abbiamo una percentuale di riferimento sul quadro scolastico cittadino, considerando che da oggi cominciano gli scrutini in diversi istituti. "Si tratta di un anno di transizione ? ci hanno spiegato in alcune segreterie ? in vista della riforma della scuola. Quest'anno purtroppo è così. E sarà dura per tutti: insegnanti, operatori della scuola, alunni e famiglie. Più lavoro e burocrazia per tutti. Per sapere se questo ulteriore sforzo darà risultati positivi, dobbiamo attendere il prossimo anno scolastico". LA SITUAZIONE appare confusa e soprattutto si avverte il malcontento generale: "Anziché la sospensione del giudizio ? spiegano alcuni operatrici e genitori ? è preferibile ritornare al vecchio esame di riparazione". Insomma, l'ultima campanella non è suonata per tutti. L'esercito dei "sospesi" in città è abbastanza numeroso: quasi il 50% dei ragazzi ha terminato l'anno scolastico con almeno una materia insufficiente, quanto basta per la "sospensione del giudizio". Gli studenti "sospesi" a partire dalla prossima settimana saranno di nuovo sui banchi di scuola per i corsi di recupero che, fino alla seconda metà di luglio, daranno la possibilità di riparare in vista delle prove di fino agosto, l'ultima ancora di salvezza prima che si ricominci a settembre: da promossi o da bocciati.

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Al <Greppi> i ripetenti sono 150 (sezione: Schola)

( da "Giorno, Il (Lecco)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

BRIANZA CASATESE pag. 8 Al "Greppi" i ripetenti sono 150 MONTICELLO BRIANZA ? MONTICELLO ? TEMPO di vacanza per gli alunni dell'Istituto "Alessandro Greppi" di Monticello, che hanno da poco preso atto delle valutazioni scolastiche di fine anno. Sono risultati complessivamente 158, ovvero il 18%, gli studenti che dovranno ripetere l'anno su un totale di 851 scolari (classi quinte escluse). La classe che ha accusato il colpo più duro, in termini di bocciature, è risultata la prima, con un totale di 76 studenti non ammessi rispetto ai 278 frequentanti. Per quanto riguarda le classi seconde, frequentate da un totale di 194 alunni, la percentuale di non ammessi è del 12%. Ancora migliore è stato il risultato per le classi terze; il 63% degli alunni delle 9 classi presenti nell'Istituto è stato promosso. Quasi inalterata la situazione delle classi quarte, frequentate da 163 alunni; solo 21 di essi sono stati fermati all'approdo alla quinta classe. Un discorso a parte merita però la situazione relativa agli esami di riparazione: secondo la nuova riforma voluta dall'ex ministro Fioroni, le materie nelle quali l'alunno risulta in difetto devono essere sanate entro fine agosto, pena la ripetizione dell'anno scolastico. Nella classe prima ben 55 alunni, ovvero il 20%, sono stati rimandati a settembre, mentre in seconda la percentuale sale al 24%. Stesso risultato per le classi terze con 51 alunni sospesi su un totale di 216. Per quanto riguarda le quarte, invece, il 23% è stato punito con la sospensiva a settembre. Quasi tutti gli studenti di quinta, che a partire da domani dovranno sostenere le fatiche degli esami di maturità, sono stati ammessi: su 144 alunni, infatti, solo 1 è stato rimandato al prossimo anno. Valentina Viola.

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"OLTRE I CONFINI" DEL TRENTINO PER CAPIRE LA CINA E PER CERCARE DI COSTRUIRE UN SISTEMA PIÙ GIUSTO (sezione: Schola)

( da "marketpress.info" del 17-06-2008)

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Trento, 17 giugno 2008 ? "Mi congratulo per la serietà con cui avete lavorato, con cui siete riusciti a fare rete tra Università, Associazioni di volontariato e Piani giovani di ambito. Quello che avete sperimentato nel corso del viaggio in Cina s'è rivelato un metodo di approccio al mondo e ai suoi problemi che adesso vi chiedo di esportare fra gli altri vostri coetanei, perché in molti possano vivere l'esperienza che avete vissuto voi e i vostri tutor!". Con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai si è rivolto ai diciassette giovani, ragazze e ragazzi laureandi o neolaureati che hanno dato vita al progetto "Oltre i confini", un'esperienza formativa proposta dal Dipartimento Istruzione della Provincia a un gruppo di giovani provenenti dai Piani di ambito, dalla Consulta degli Studenti, dalle Associazioni e dal mondo del volontariato. Aiutati da Andrea Schir, esperto e collaboratore della Provincia per le politiche giovanili, da Monica Zampedri del Dipartimento Istruzione, e da Ignazio Castellucci, docente di Diritti dei Paesi dell'Asia presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trentol' 11 giugno i giovani Trentini hanno voluto illustrare al presidente Dellai i risultati del loro percorso, ma soprattutto il metodo da loro individuato per fare di una visita di studio un momento di formazione. "I ragazzi ? ha sottolineato il prof. Castellucci, ? hanno ideato un vero e proprio 'format', che prevede studio individuale e di gruppo, confronti e arricchimenti in patria e, poi, una presa di coscienza diretta nel Paese prescelto, in questo caso in Cina". "Quella che voi avete dato oggi ? ha aggiunto il presidente Dellai, ? è l'ennesima dimostrazione che la comunità trentina può contare su giovani di grande qualità. Purtroppo la rappresentazione che normalmente viene data dei giovani è diversa se non addirittura agli antipodi: io però vi invito a insistere, ad essere sempre migliori e a farvi 'moltiplicatori' presso i vostri coetanei che dovranno seguire le orme da voi tracciate. La vostra esperienza ci dice che avevamo visto giusto, quando abbiamo fatto decollare i Piani Giovani di ambito: adesso punto sul 'tam-tam' in cui voi giovani siete bravissimi per diffondere l'idea. Voi siete l'estensione geografica e planetaria di quel Progetto Memoria che vede i Trentini impegnati a rileggere il proprio territorio per ridare importanza ai valori antichi, senza però dimenticarsi che Trento e il Trentino devono aprirsi sul mondo con occhi bene aperti". Al presidente un gruppo di giovani del progetto "Oltre i confini" ha sinteticamente spiegati i contenuti dell'esperienza e il metodo adottato. Metodo molto efficace, che è stato preceduto lo scorso anno da una settimana formativa nel corso della quale i giovani hanno programmato e vissuto assieme una serie di incontri con "referenti" istituzionali capaci di arricchire il bagaglio di pre-conoscenze: sono stati sentiti, tra gli altri, lo stesso Presidente Dellai, l'allora assessore provinciale all'istruzione Tiziano Salvaterra, Emanuele Ojetti, assistente personale dell'onorevole Sandro Gozi, Pier Giorgio Gabassi, preside del corso di scienze internazionali diplomatiche dell'Università di Trieste, Giovanni Kessler, vicepresidente dell'Osce, Maurizio Serra, direttore dell'Istituto diplomatico del Ministero degli Affari Esteri, Diego Schelfi e Paolo Tonelli, rispettivamente presidente e segretario di presidenza della Federazione Trentina della Cooperazione, Rino Zandonai, direttore dell'Associazione Trentini nel Mondo. "La collocazione geografica, storica e culturale della Provincia di Trento ? leggiamo nella prefazione del fascicolo, ? ha favorito, recentemente, una sensibilità eccezionale nei confronti di crisi lontane, in particolare, sotto l'aspetto dell'aiuto e della cooperazione di sviluppo. Sensibilità che si è concretizzata, in questi ultimi anni, nella nascita di varie associazioni che predispongono numerose iniziative di solidarietà internazionale". A tutto ciò, però, si accompagna anche un ruolo istituzionale della Provincia autonoma di Trento, che ha fatto proprio, ha stimolato e supportato il progetto "Oltre i confini" che ha coinvolto un gruppo di giovani individuati dai Piani Giovani di Zona, dai Piani d'ambito tematico e dalla Consulta degli studenti. Un progetto che ha avuto come obiettivo centrale quello di essere strumento per favorire la conoscenza e la partecipazione ad un mondo che cambia, "al fine di fornire un piccolo contributo per la riduzione di quel gap fra conoscenza mediatica e comprensione profonda della realtà internazionale". Il tutto per rispondere alla voglia di partire, di attraversare i confini, di andare a scoprire cosa ci sia "oltre", con una iniziativa formativa che ha cercato di fornire alle giovani generazioni trentine gli strumenti metodologici e culturali per rendersi conto che il nostro pianeta avrà un futuro, che gli uomini avranno un futuro, solo se sapranno unire apertura, lungimiranza e coraggio. Guidati dal professor Ignazio Castellucci, docente di diritti dei Paesi dell'Asia della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento, i diciassette giovani si sono concretamente immersi nel mondo cinese per conoscerne gli aspetti più diversi e anche meno usuali: la storia, la cultura, la religiosità, ma anche l'economia, l'urbanizzazione, i diritti dei bambini e l'istruzione, la realtà e le condizioni di vita dei giovani. L'intero progetto è stato supportato e favorito da una precedente e analoga esperienza vissuta alla scoperta della città di New York e del mondo economico-culturale statunitense. Per capire a sommi capi i contenuti dell'esperienza compiuta dai diciassette giovani trentini, spulciamo qui e là dalle pagine della pubblicazione alcune riflessioni, alcune idee e molte emozioni viste e vissute. Ne emergerà un quadro senz'altro non completo, ma indicativo e testimone del processo di conoscenza e di auto-responsabilità maturato dai giovani protagonisti. La prima impressione. "Appena siamo arrivati a Pechino ci hanno affascinato gli enormi grattacieli, illuminati e spettacolari, che creano uno scenario quasi cinematografico". Basta però abbassare lo sguardo, volgerlo al livello della strada, "per rendersi conto che non tutto è potenza, denaro, commercio internazionale, boom economico. Pechino è fatta di grattacieli, ma è anche fatta di tanta gente che si sposta a piedi e in bicicletta, o che non si può muovere perché deve lavorare in casa per l'intera giornata. A Pechino la potenza e la nuova ricchezza si scontrano in ogni istante con la povertà!". Le Olimpiadi come strumento di propaganda. L'8 agosto del 2008, esattamente alle 8 e 08, cominceranno le Olimpiadi di Pechino. "Per fare bella figura la città si sta completamente rinnovando, ammodernando, ridipingendo. Interi quartieri tradizionali stanno velocemente sparendo per far posto a strutture moderne che ospiteranno il grande evento sportivo. Lo spento color grigio delle facciate esterne degli enormi grattacieli è stato ricoperto con uno strato di vernice dalle tinte brillanti, che rendono queste strutture quasi piacevoli alla vista, variopinte. Ma se guardiamo da diverse angolazioni, cercando di andare al di là della patina che ci affascina, è possibile intravedere l'effettiva povertà delle abitazioni. Le Olimpiadi sono uno strumento prezioso non soltanto per mostrarsi al mondo, ma anche per riaffermare la potenza del governo e aumentare il nazionalismo e l'orgogliosa unità dello stato cinese". I diritti dei lavoratori. "Il governo cinese tiene un comportamento spesso ipocrita: sanziona, giustamente, le multinazionali che stanno violando le norme ad esempio in materia di tutela di lavoratori, ma non commina nessuna sanzione alle imprese statali, che molto spesso sono le prime a non rispettare le forme di tutela. Lo scopo del governo, quindi, sembra essere quello di dimostrare la propria vicinanza al popolo, accrescendo ulteriormente in questo modo il patriottismo e l'idea di perfezione del sistema cinese". Il percorso di conoscenza della realtà cinese è poi transitato attraverso i problemi del controllo delle nascite ("È stato sconvolgente per noi pensare che i giovani della nostra età, ancor prima di sposarsi, sono consapevoli del fatto che la grandezza della loro famiglia futura è già prestabilita dal governo centrale. Molti vivono questa restrizione con patriottismo, considerandola una misura necessaria per salvaguardare l'equilibrio del loro Paese. "), della sanità pubblica ("Bisogna specificare che la sanità è tutta a pagamento e di conseguenza lo stesso concetto di 'sanità pubblica' è alquanto relativo: solo se il paziente è assicurato ha qualche speranza di ricevere un rimborso della spesa"), dell'istruzione ("Il sistema scolastico cinese, così come l'intera società, è di tipo meritocratico e molto selettivo: ogni persona è abituata fin da piccola ad eccellere, a competere, a dover dimostrare di essere all'altezza. La Montessori uscirebbe dalla tomba!" è il commento finale del gruppo di giovani). La religione e i valori della società. "Malgrado la definizione di stato ateo abbiamo avuto la netta sensazione di come in Cina ci sia molta libertà religiosa, perché abbiamo notato come convivono molte fedi diverse, almeno per le religioni riconosciute dal regime. ". Se poi si vanno a vedere quali siano i valori che sottendono all'intera società, essi sono principalmente "la serietà, l'orgoglio, il rispetto, la determinazione e il fatto di non voler perdere la faccia nel confronto col mondo occidentale, dove invece è una consuetudine perde continuamente la faccia!". Noi e "loro". Molti dei giovani del progetto "Oltre i confini", prima di partire per la Cina, si aspettavano un Paese diverso da quello che poi hanno in piccolissima parte visto e toccato con mano. "Credevamo di trovare baracche e abbiamo visto grattacieli, pensavano di aver di fronte un popolo di soli poveri e abbiamo scoperto che fra di loro ci sono quaranta milioni di miliardari, pensavano di essere in un Paese dalla legislazione arretrata e ci siamo accorti che invece è modernissima". L'esperienza di "Oltre i confini" è quindi servita per abbattere i pregiudizi e per creare i presupposti per nuovi rapporti, per nuove conoscenze. Tre sono fondamentalmente gli elementi che avvicinano "noi" a "loro": "la grande superstizione della gente cinese (i numeri, i colori hanno un significato ben preciso che rimandano alla fortuna, alla ricchezza. ); il disinteresse per la politica e, paradossalmente, lo strisciante e sempre in aumento stress nella popolazione". E gli elementi di differenziazione? "Il primo è l'osservanza smisurata delle gerarchie, conseguenza di una società ossessivamente basata sulla meritocrazia; il secondo è il grande rispetto per gli anziani. " . <<BACK.

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Di TOMMASO GALLIGANI HANNO STUDIATO bene, quest'anno, gli allievi delle nove (sezione: Schola)

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

PRIMO PIANO pag. 2 di TOMMASO GALLIGANI HANNO STUDIATO bene, quest'anno, gli allievi delle nove ... di TOMMASO GALLIGANI HANNO STUDIATO bene, quest'anno, gli allievi delle nove scuole superiori pistoiesi? Non molto, a giudicare dai voti esposti nei quadri all'ingresso degli istituti. Tante le sospensioni del giudizio ? con obbligatorio esame di riparazione a settembre, secondo la nuova riforma dell'ex ministro Fioroni ? e tante anche le bocciature. Ma andiamo a vedere i risultati nel dettaglio, scuola per scuola. Istituto tecnico-commerciale-turistico Einaudi: 431 i promossi, 146 bocciati, 123 ragazzi rimasti "in sospeso", con obbligo di riparazione a settembre. Questi i risultati finali conseguiti nel complesso dai 700 allievi della scuola di viale Pacinotti. Tra gli 87 alunni presenti nelle sei quinte, 9 non non sono stati ammessi a sostenere la maturità. Istituto tecnico industriale Fedi: alte le percentuali di debito e di bocciature tra i 639 ragazzi dell'Itis. Ecco quelle relative alle sospensioni del giudizio: 32,5%, al primo anno, 40,6% al secondo, 34,2% al terzo, 44,3% al quarto.I respinti: 29,4% nelle prime, 16,7% nelle seconde, 23,4% nelle terze, 9,2%, in quarta. Nelle sei quinte (composte complessivamente da 99 allievi) i non ammessi all'esame finale del quinquennio sono stati 8. "Risultati più o meno in linea con gli anni precedenti", chiosa il vicepreside Mauro Bartolini. Istituto Agrario De Franceschi: la vicepreside Ornella Bartolini informa che, sul totale dei 327 alunni che frequentano la scuola di via Dalmazia, il 15% è stato respinto, mentre i ragazzi che non hanno recuperato i debiti formativi maturati durante l'anno beccandosi la sospensione del giudizio in almeno una materia sono stati 18%. Istituto per Geometri Fermi: "Uno sfacelo rispetto agli anni precedenti" lamenta la vicepreside Marisa Mangoni sfogliando le pagine dei risultati finali. Prime: 53 promossi, 34 con sospensione del giudizio, 42 respinti. Seconde: 26 promossi, 24 con sospensione del giudizio, 12 respinti. Terze: 39 promossi, 35 con sospensione del giudizio, 27 respinti. Quarte: 47 promossi, 28 con sospensione del giudizio, 4 respinti. Quinte: su 73 allievi 14 non sono stati ammessi a sostenere la maturità. Istituto d' Arte Petrocchi: in via san Pietro, il primo anno di gestione della preside Elisabetta Pastacaldi si chiude all'insegna del rigore. Tra i circa 530 studenti della scuola, si contano 53 bocciature nelle sette prime, 36 nelle sei seconde, 13 al terzo anno; nelle quattro quarte i respinti sono stati 13 e sette i non ammessi all'esame di maturità nelle quattro quinte dell'istituto. Non sono ancora disponibili i dati relativi alle sospensioni del giudizio nelle varie materie. Istituto professionale Pacinotti: il preside Aldo Piras spiega che sui 163 alunni nelle prime vi sono stati quest'anno 31 ritirati, 25 allievi con giudizio sospeso e 34 bocciati. Tra i 150 alunni che hanno frequentato il secondo anno, i ritirati sono stati invece 20, 42 ragazzi non sono stati promossi e 43 hanno riportato almeno un debito. In terza tutti ammessi a sostenere l'anno successivo, ma nelle quarte, 97 studenti in tutto, ci sono stati 13 ritirati, 17 bocciati e 28 sospensioni del giudizio. In quinta tutti ammessi all'esame meno quattro allievi. Liceo Scientifico Duca d' Aosta: qui sono 808, complessivamente, i ragazzi scrutinati. 66 gli allievi bocciati in tutto il quinquennnio dell'istituto di viale Adua, suddivisi tra 28 ragazze e 38 ragazzi. Gli studenti che hanno riportato almeno un debito formativo sono 187 (59 femmine, 128 maschi). Liceo Classico-Pedagogico Forteguerri: su 954 alunni ci sono stati quest'anno 74 bocciati nei quattro anni e 5 non ammessi all'esame di stato sui 164 studenti presenti nelle classi quinte dei due indirizzi. Alto il numero delle sospensioni del giudizio in almeno una materia, che ammontano a ben 251 casi. Istituto tecnico-biologico-linguistico Pacini: (Igea) classi prime, 50 promossi, 27 respinti, 29 con debiti; classi seconde, 31 promossi, 9 respinti, 24 con debiti; classi terze, 36 promossi, 11 respinti, 10 con debiti; classi quarte, 26 promossi, 5 respinti, 18 con debiti. (Biologico) classi prime, 49 promossi, 26 respinti, 22 con debiti; classi seconde, 47 promossi, 13 respinti, 22 con debiti; classi terze, 53 promossi, 7 respinti, 11 sospesi; classi quarte, 48 promossi, 11 respinti, 14 con debiti. (Linguistico) classi prime, 50 promossi, 20 respinti, 30 con debiti; classi seconde, 54 promossi, 6 respinti, 30 con debiti; classi terze, 52 promossi, 4 respinti, 15 con debiti; classi quarte, 63 promossi, 1 respinto, 13 con debiti.

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Di EMANUELA BENVENUTI TREND POSITIVO per le scuole medie superiori lucchesi. E (sezione: Schola)

( da "Nazione, La (Lucca)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

CRONACA LUCCA pag. 4 di EMANUELA BENVENUTI TREND POSITIVO per le scuole medie superiori lucchesi. E... di EMANUELA BENVENUTI TREND POSITIVO per le scuole medie superiori lucchesi. E' infatti cresciuto, in media, rispetto all'anno scorso il numero degli alunni promossi, mentre è diminuito il numero dei bocciati. A dire questo sono i risultati degli scrutini finali nei diversi istituti cittadini. Niente male, se si pensa che la nuova normativa (legge Fioroni), che prevede la sospensione del giudizio (per intenderci la possibilità di recuperare il debito con un esame a settembre) faceva presagire un aumento dei non promossi. Gli alunni hanno smentito questa previsione, probabilmente la paura della bocciatura o della sospensione del giudizio, con possibilità di essere bocciati a settembre, ha fatto cambiare in molti di loro l'atteggiamento nei confronti dello studio. Ma vediamo alcuni dati che ci sono stati forniti dagli istituti superiori lucchesi. In particolare cercheremo di rapportarli ai dati dell'anno scolastico 2006-2007. LICEO scientifico "Vallisneri": promossi il 69% degli studenti (rispetto al 58% dell'anno scorso), non promossi il 6,5% (rispetto all'8%), alunni con sospensione di giudizio il 24% (rispetto al 34%). Non solo. Il dirigente Pollastrini sottolinea anche che gli alunni con "giudizio sospeso" hanno poche materie da recuperare, rispetto al numero dei debiti che presentavano negli anni precedenti "e con insufficienze non gravi, questo grazie anche ai corsi di recupero che hanno frequentato e sui quali la nostra scuola ha investito molto". Istituto commerciale "Carrara": promossi 54,52% (46,85 l'anno scorso), non promossi 15,40% (rispetto al 15,11%), sospensione del giudizio per il 30,7% di studenti (rispetto al 38,03% degli alunni promossi col debito). Isi Machiavelli. Classico: promossi 187 alunni (rispetto ai 165 dell'anno scorso), non promossi 28 (15 l'anno scorso) e sospesi 72 (101 promossi col debito). Ex Magistrale: promossi 205 (164 nell'anno scolastico 2006-2007), non promossi 41 (come l'anno scorso), sospesi nel giudizio 70 (108 promossi con debito). L'Isi "Nottolini", l'Isi "Passaglia" e il professionale "Giorgi" e "Civitali" hanno registrato lo stesso trend dell'anno scorso, con qualche promozione in più. Insomma, un bilancio positivo per la scuola lucchese. Ora gli studenti con "giudizio sospeso" a fine agosto (primi di settembre) dovranno dimostrare di aver recuperato il loro debito altrimenti... il numero dei non promossi aumenterà inesorabilmente.

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Ma Rossi ha già assolto l'Asl (sezione: Schola)

( da "Nazione, La (Empoli)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

PRIMO PIANO pag. 5 Ma Rossi ha già assolto l'Asl L'assessore: "La denuncia è venuta dalla direzione di Careggi" ? FIRENZE ? FUORI I LADRI dagli ospedali. Sulla vicenda ha poche parole e definitive, l'assessore al diritto alla salute delle Regione, Enrico Rossi. "L'inchiesta della magistratura è partita anche grazie alla denuncia fatta dalla direzione dell'azienda Careggi a seguito di una segnalazione ? dice ?. Naturalmente questi eventi lasciano sempre un fondo di amarezza e di rabbia. Ma se non ci sono errori giudiziari, voglio esprimere una duplice soddisfazione. Perché sono stati gli stessi vertici sanitari a denunciarla e in generale perché sono contento quando i ladri e i corrotti vengono presi e messi in carcere". "Apprezzo l'operato della magistratura e del Nas ? prosegue Rossi ?, ma voglio anche indicare esplicitamente a tutta la dirigenza della sanità toscana il comportamento del direttore generale, del direttore amministrativo e del direttore sanitario di Careggi come esemplare di fronte e simili episodi. In ogni caso, quanto sta emergendo non ha nulla a che vedere con la qualità delle prestazioni erogate a Careggi". Poche parole e definitive, dicevamo. Nonostante tutto, le reazioni dei politici toscani ci sono. E si fanno sentire a suon d'interrogazioni. Così Alberto Magnolfi, presidente del gruppo regionale di Forza Italia-Pdl, e la consigliera azzurra Annamaria Celesti, vicepresidente della commissione sanità: "Vogliamo sapere se il sistema su procedure, verifiche e controlli sulle gare d'appalto per forniture di beni e servizi stabilito dalla Regione non sia da revisionare individuando migliori criteri di trasparenza e di meritocrazia ? dicono Celesti e Magnolfi ?. In ogni caso i massimi livelli istituzionali che governano la nostra Regione non possono sottrarsi alla responsabilità politica non solo della programmazione e degli indirizzi in sanità, ma anche e soprattutto del sistema delle procedure che sempre più spesso anche nel modello sanitario toscano stanno dimostrando tutti i loro limiti e l'esigenza di essere modificati". Pesanti le dichiarazioni Monica Sgherri, capogruppo di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea al Consiglio Regionale che teme che la vicenda "rischi di incrinare la credibilità del sistema sanitario toscano e potrebbe strumentalmente promuovere una triste equazione Toscana uguale Lombardia". Il vicecaprogruppo di An in Regione, Marco Cellai, si interroga "sulla portata reale dell'operazione Estav". "Gli Estav ? dice ? avrebbero dovuto rivoluzionare in positivo il sistema di approvvigionamento di beni e servizi per le aziende sanitarie, garantendo la linearità e la correttezza assoluta delle procedure".

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Ma la 'maturità' non assomigli all'indulto (sezione: Schola)

( da "Nazione, La (Empoli)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

I COMMENTI pag. 15 Ma la 'maturità' non assomigli all'indulto I GUAI DELLA SCUOLA DA 40 ANNI la classe politica italiana si cimenta nel delicato compito di regolamentare l'esame finale degli studi secondari di 2°grado. A cavallo degli anni '70 arrivarono a sostenere "la maturità" i giovani protagonisti della scolarizzazione di massa avviata dalla legge sulla scuola media unica promossa da Fanfani nel 1961. Fu una rivoluzione. Aumentava la quantità dei candidati all'esame ma la qualità ovviamente cominciava ad abbassarsi anche perchè i docenti furono assunti alla rinfusa (i laureati in giurisprudenza insegnavano le lingue straniere, i farmacisti la matematica ecc...). L'esame di maturità di allora bocciava 3 candidati su 10. Il ministro pro tempore Sullo stabilì, in via provvisoria per 2 anni le nuove modalità dell'esame, rendendole più semplici per le commissioni e meno gravose per gli studenti. Quelle regole provvisorie restarono in vigore per oltre un quarto di secolo. Nel frattempo però il tasso degli studenti bocciati passò dal 30 al 4-5%. Questa costatazione testimonia che non sono le regole a fare rigoroso o lassista l'esame. Con le stesse modalità si promuoveva il 70% o il 95% dei candidati. Poi sono venute le riforme di Berlinguer, della Moratti e di Fioroni. Tante le innovazioni formali. In 6 anni tre leggi sulla composizione delle commissioni. Tanta ideologia, tanti pregiudizi. Ora l'esame non si chiama più "maturità", ma esame di Stato. E' superato dal 98-99% degli studenti. Un dato che ha allarmato l'ex ministro Fioroni, il quale confrontando la percentuale dei promossi con i risultati delle valutazioni sulla preparazione dei nostri studenti fatti dagli istituti di ricerca nazionali e internazionali, ha "imposto" all'attenzione del sistema formativo il tema della "serietà" degli studi. Si potrebbe dire che non è mai troppo tardi; che è inutile che giornali e televisioni annualmente enfatizzino il costoso rito degli esami di Stato sulla base dei ricordi di un tempo che fu; che è positivo che il nuovo ministro Gelmini assicuri di voler proseguire sulla linea della serietà. Ma il ruolo decisivo lo giocherà la classe docente, scarsamente motivata e frustrata, sottopagata perchè pletorica ed alla quale la comunità non riconosce il ruolo delicato che essa svolge nelle aule. Non a caso l'esame di Stato è diventato un condono generalizzato che assolve tutti, un indulto che libera dalla scuola anche coloro che ci sono andati solo a scaldare il banco, una mortificazione per i bravi docenti e per i migliori ragazzi. Mentre in tutto il mondo, ogni paese cerca di valorizzare al massimo il capitale umano, in Italia si celebra un esame che prioritariamente certifica che lo studente è stato a scuola per 13 anni. Tanto vale abolire il valore legale dei titoli di studio. Sarebbe una vera liberalizzazione ed una liberazione da un mito che non esiste più.

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Cultura e bellezze, sfila la Bolivia (sezione: Schola)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

In città inizia la tre giorni che culminerà con l'elezione delle Miss Il concorso preceduto dagli incontri con tradizioni, arte e cucina sudamericane Miss Bolivia in Italia 2008, seconda edizione. Parrebbe un semplice concorso di bellezza, in realtà racchiude un variegato calendario di attività culturali, folcloristiche, artistiche e culinarie venerdì 20 e sabato 21 giugno, a cornice dell'elezione della Miss, domenica 22 giugno a cominciare dalle 15 al Creberg Teatro Bergamo. Associazioni boliviane e realtà bergamasche anche quest'anno hanno attivato la macchina organizzativa "composta da più di un centinaio di persone, tra cui Frida Lozano, assistente generale, Jason Peredo e Rita Mura per organizzazione e inviti, Rosa Ruiz, segretaria organizzativa, Giuliano Adriani, pubbliche relazioni. Obiettivo: "Promuovere l'integrazione culturale e sociale della comunità boliviana nella società italiana e bergamasca", dichiara Miriam Orihuela, coordinatrice dell'evento, organizzato da Miski Promozioni in collaborazione con la Missione Santa Rosa da Lima e con il patrocinio dell'Ambasciata di Bolivia a Roma, di Consolato onorario boliviano di Bergamo, Comune e Provincia di Bergamo, Cisl e L'Eco di Bergamo. Tre giornate all'insegna della Bolivia per farne conoscere il volto originario. Il rito propiziatorio del Tinku Venerdì alle 20.30, all'oratorio di Longuelo, il Colectivo teatral Asi es mi tierra della Red Intercultural Madre Tierra, diretto da Galia Villaroel, inscenerà in spagnolo il rito del Tinku, il cui significato è incontro. Il rituale propiziatorio, le cui movenze assumono la forza e la violenza di una lotta, è un incontro tra giovani di comunità diverse per sanare contrasti e festeggiare nuova semina e raccolto. Per buon auspicio si offre in sacrifico alla Terra il sangue fluito nello scontro tra comunità. Rito ancestrale dei campesiños dell'altopiano boliviano, tipico della regione di Potosì, esprime usi e costumi della vita contadina. Il paesaggio dell'altopiano andino, le sue chiese, i forni della case campesine, l'aratro trainato da buoi, costruiti con materiale da riciclo, prenderanno forma nelle scenografie e nella rappresentazione teatrale del Colectivo, con sottofondo musicale di flauti e tamburi. "Non è un teatro di attori professionisti ? chiarisce Julio Cesar Soto, portavoce della Red intercultural Madre Tierra ? ma di boliviani portatori di una cultura ancestrale da tramandare. Il rituale del Tinku è tutt'oggi rappresentato in Bolivia". I popoli andini e il seme della quinua Sabato, invece, piazza Pontida sarà allestita con banchetti di associazioni di volontariato, tra cui Celim con la mostra Está bien?, Comitato umanitario Casari onlus per adozioni a distanza in Bolivia, Yanapakuna, associazione di figli di seconda generazione o nati da matrimoni misti tra italiani e boliviani, Casa dei Boliviani, Associazione Orientale de Bolivia, Abi (Associazione boliviani in Italia). La giornata, coordinata da Sonia Rocha e ristorante Tom e Jerry per degustazione di cibo, Gabi Rojas e Ruth Cuevas per il mercatino dell'artigianato, sarà aperta, verso le 11, con una cerimonia propiziatoria. Bruciando della ko'a, l'associazione Tahuantinsuyo chiederà alla Madre Terra serenità per la comunità. Il 21 giugno, per la tradizione Aymara, tra le tre principali etnie della Bolivia, "inizia il nuovo anno. Nasce il nuovo Sole, il cui primo raggio passa attraverso la Porta del Sol situata nelle rovine di Tiahuanaco", precisa lo scultore e pittore Nivardo Torrido Cabrera. Anche le sue tele, raffiguranti il sole con colori acrilici, verranno esposte durante il pomeriggio. Alle 15, alla Domus Alexandrina, la dottoressa Estrella Quiroga, in collaborazione con l'associazione L'Altra America, alcuni studenti dell'Università di Bergamo e il dottor Pietro Ingrosso, terrà una conferenza su La quinua, l'abbraccio andino. "Il seme, cucinandosi, diventa un germoglio simile a un abbraccio e, secondo leggenda, gli andini offriranno il chicco della quinua, ricco di proteine, all'umanità", spiega la dottoressa Quiroga. Descrivendo la quinua, pianta originaria di Cile, Perù e Bolivia, coltivata oltre i 3800 metri d'altitudine e di diverse varietà, si spiegherà come la biodiversità di questa pianta, e le relazioni tra le genti delle Ande per addomesticarne il seme, "rispecchino della diversità culturale del nostro popolo", commenta Quiroga. Alle 17, in piazza Pontida si terrà il concorso di cucina della quinua, curato da Blanca Valenzuela. Oltre a premiare il miglior piatto (al vincitore andranno 200 euro), i bergamaschi potranno degustare le diverse pietanze a base di quinua. si contendono la corona 22 ragazze Domenica, alla presenza di autoritàtra le quali l'ambasciatore boliviano Esteban Elmer Catarina, l'ambasciatore di Bolivia alla Santa Sede Carlos Federico de la Riva Guerra e il console onorario Giuseppe Crippa, si svolgerà l'elezione di Miss Bolivia in Italia. Le 22 ragazze selezionate, pettinate e truccate dall'Accademia bergamasca acconciatori, sfileranno indossando sia abiti tradizionali sia vestiti dello stilista boliviano Marcelo Antezana, responsabile, con Linda Mancilla, delle coreografie. Anche la stilista Sonia Aviles presenterà la sua collezione di abiti. Non solo bellezza, ma anche balli e canti a cura del gruppo Flor Lapacio e del Grupo cultural folklorico Bolivia che, con le finaliste, rappresenterà, quale espressione dell'impero Incas, la danza Vergine del Sole, a cura della direttrice culturale Clara Torrez. La serata verrà filmata da Volfango Cortinovis e Luca Salmoso, fotografata da Angelo Giacalone e Giuseppe Fioroni. La giuria, presieduta dal dottor Antonio Cesarini, oltre a Miss Bolivia in Italia eleggerà anche Miss Eleganza, Miss Fotogenia, Miss Simpatia e Miss Passerella. Alla serata, presentata da Claudio Colombo e Manuela Benassi Bayon, canterà Daniele Reggiani (cantante bergamasco che ha anche scritto un inno dedicato all'AlbinoLeffe) il quale sottolinea come "il linguaggio universale della musica può avvicinare cultura bergamasca e latina, da cui si deve emulare la capacità di resistere alle avversità". Daniela Morandi.

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Meglio Dante o Manzoni? Il <tototraccia> è sul web (sezione: Schola)

( da "Giornale.it, Il" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

N. 143 del 2008-06-17 pagina 6 Meglio Dante o Manzoni? Il "tototraccia" è sul web di Redazione Un sito internet propone gli argomenti che potrebbero essere scelti dal ministro Gelmini per gli esami di Stato Il totoesame impazza da mesi sul web. Difficile districarsi tra le centinaia di pagine che propongono le previsioni di esperti e studenti sui temi della prossima maturità. L'anno scorso il più gettonato fu lo scrittore triestino Ettore Schmitz, alias Italo Svevo, con preferenze vicine al 50%, seguito dal siciliano Luigi Pirandello con oltre il 20% di presunte probabilità di rivivere nei temi dei maturandi e con subito dietro il Nobel Carducci a cento anni dalla sua morte. E invece uscì il "toscanaccio" Dante Alighieri già proposto due anni prima: fu una vera sorpresa dell'allora ministro Fioroni. Quest'anno sarà la bresciana Mariastella Gelmini a decidere e, con la Lega così forte, non è da escludere che un autore nordista possa prevalere sugli altri, con Svevo nuovamente in prima fila. In effetti, dall'ultimo sondaggio del sito www.matura.it, a cui hanno risposto quasi 5mila iscritti, emerge lo scrittore triestino con il 26% di probabilità, preceduto dal solo Pirandello con nove punti di vantaggio; c'è però da ricordare che il siciliano era già uscito nel 2003 e quindi questa volta la percentuale sembrerebbe un po' eccessiva. Prosa e poesia si sono alternate negli ultimi anni: 2000, Umberto Saba, Trieste, poesia; 2001, Cesare Pavese, Cuneo, prosa; 2002, Salvatore Quasimodo, Modica (Ragusa), poesia; 2003, Luigi Pirandello, prosa; 2004, Eugenio Montale, Genova, poesia; 2005 e 2007, Dante Alighieri, Firenze, poema; 2006, Giuseppe Ungaretti, lucchese nato ad Alessandria d'Egitto, poesia. Tenendo presente che Dante è il sommo poeta, la probabilità che quest'anno i maturandi debbano dissertare di prosa è alta. E allora molto gettonati sono anche il romano Alberto Pincherle, alias Alberto Moravia, insieme al catanese Giovanni Verga, ma se la Gelmini se la cava bene con internet tutti quelli che abbiamo citato sono da escludere. Se ci fosse un altro revival dopo Dante, Pavese potrebbe essere quello giusto, visto che quest'anno ricorre il centenario della nascita, e se la scelta cadesse nuovamente sulla poesia e non sugli autori del '900, l'isolano Ugo Foscolo potrebbe essere il prescelto: la pensa così anche l'11% dei cybernauti di www.matura.it. Veri outsider potrebbero essere il cubano-ligure Italo Calvino, forse un po' troppo a sinistra, e il pescarese Gabriele D'Annunzio, forse un po' troppo a destra. Allora andando per esclusione non ci resta che fare la nostra puntata sul grande assente dalle prove degli ultimi anni e dal mondo web: noi il milanese Alessandro Manzoni lo giochiamo alla pari. Scommettiamo che esce? © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano.

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<Made in Italy e politica devono allearsi> (sezione: Schola)

( da "Giornale.it, Il" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

N. 143 del 2008-06-17 pagina 25 "Made in Italy e politica devono allearsi" di Laura Verlicchi da Milano Fondatore di Altagamma, presidente del gruppo di famiglia, deputato del Pdl: Santo Versace, protagonista al convegno di Federlegno "Italian Life style", è uomo dalle molte vite, come la griffe che porta il suo nome. "Dopo la morte di Gianni e i cambiamenti con l'ingresso di mia nipote Allegra, ora la Versace è rinata per la terza volta", dice in questa intervista al Giornale. Versace e Altagamma, ovvero le eccellenze del made in Italy. Ma i giganti del lusso, vedi Lvmh, parlano ancora francese. "Ma in Francia hanno cominciato nel 1800! Le nostre griffe non hanno più di trent'anni, ma se mettiamo insieme i numeri, siamo i più forti di tutti. E Altagamma, se fosse un gruppo unico, sarebbe il primo al mondo". Sì, ma le griffe dovrebbero fondersi: difficile. "Comunque, la tendenza è quella: mio fratello Gianni, che vedeva lontano, già voleva unire Versace e Gucci. Oggi anche in Italia stanno nascendo dei poli importanti: della Valle è un buon esempio, come il fondo Charme nel design. E ce ne saranno altri, a tutti i livelli: anche la Borsa può essere una strada. Il vero problema è la politica, che, così come è ora, non aiuta il made in Italy: in Francia è ben diverso". E lei quali leggi propone? "Le leggi non si fanno da soli, ma certo ho le idee chiare sui punti di partenza: educazione, legalità e meritocrazia. Parole dimenticate dalla politica, e l'Italia ne soffre: all'estero, eravamo la Dolce vita, ora siamo Gomorra". Da dove comincerebbe, per fare il lifting all'Italia? "Dalla trasparenza. Che vuol dire non nascondere i problemi, dall'emergenza rifiuti alla corruzione - un business da 50 miliardi l'anno, dati ufficiali -, bensì risolverli: e contemporaneamente comunicare al mondo l'eccellenza del made in Italy. L'abbiamo già fatto, ai tempi dei famigerati "spaghetti alla P38": e così dobbiamo tornare a fare". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano.

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Un weekend di paura No di Prodi a Veltroni (sezione: Schola)

( da "Manifesto, Il" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

PD Resta il nodo Pse, Bindi sfiducia il leader Un weekend di paura No di Prodi a Veltroni Daniela Preziosi ROMA Quattro ore di discussione serrata, ma alla fine niente di fatto. Eppure i più pessimisti sostengono che meglio niente piuttosto che esibire la giostra delle divisioni del Pd alla vigilia dell'assemblea costituente di Roma, venerdì e sabato prossimi. Dove Veltroni arriverà debole come mai, e dovrà mettercela tutta ad alzare i toni contro Berlusconi per addolcire le diverse opposizioni interne. La lunghissima riunione del 'caminetto' ieri al Largo del Nazareno non ha sciolto il nodo della collocazione europea del partito. Presenti tutti i big, oltre al segretario, Franceschini, D'Alema, Amato, Bindi, Bersani, Fioroni, Gentiloni, Bettini, Parisi, Marino, Fassino, Castagnetti. Veltroni ha riferito l'offerta del Pse di Schultz (cambiare nome al gruppo socialista europeo per meglio accogliere il Pd), ma sulla proposta è arrivata la bocciatura ampiamente annunciata di tutti gli ex margheriti, rutelliani, ex ppi e prodiani. Alla fine Lapo Pistelli, incaricato da Veltroni di trovare una soluzione, usa la massima cautela. La decisione finale - dice - è che i futuri eurodeputati Pd siedano in un unico gruppo a Strasburgo e non entreranno né nel Pse né nel Ppe. Mancherebbe entrassero nel conservatorissimo Ppe, fra l'altro. Ma in realtà è lo stallo. Da qui le interpretazioni si divaricano. Gli ex Ds piantano una bandierina e dicono che si tratta di un passo verso una soluzione "federativa" con il gruppone socialista, "è solo questione di tempo". Gli ex Dl sbandierano la vittoria perché si tratta del "correre soli anche in Europa" che ha chiesto Castagnetti sin dall'inizio, mantenendo l'equidistanza fra i socialisti del Pse e il liberali dell'Alde. Pistelli in difficoltà snocciola una frase degna della miglior tradizione dc: "Continueremo a costruire un sistema di relazioni nel campo riformista europeo e mondiale che vuol sicuramente avere a che fare con le forze socialiste, con una soluzione nuova e unitaria". Lo stallo appunto. Ma la parola d'ordine è non alzare i toni. Per questo è probabile che in questo week end il detonatore che farà esplodere il Pd sarà un altro. Per la Fiera di Roma il segretario prepara la rottura del dialogo con Berlusconi, per tacitare chi chiede il congresso o una correzione di rotta, da sinistra e destra. Questa volta i dalemiani lo sosterranno, per lo meno non lo attaccheranno troppo. Ma non basterà. Ieri Prodi da Bologna ha pronunciato il suo no definitivo alla veltroniana richiesta di ritirare le dimissioni da presidente del Pd. "Ho molto ringraziato e ho ancora una volta declinato l'invito", ha detto. Questione chiusa, l'ex premier questa volta non darà una mano al segretario in difficoltà. A questo punto può continuare la caccia a un nuovo presidente. O aprirsi il baratro, nel caso Rosy Bindi restasse dell'idea di presentare una mozione con la richiesta a Prodi di ripensarci. Senza effetti concreti sul professore. Ma con effetti devastanti per la costituente a cui Bindi chiede un "pronunciamento politico". "Dire no alle dimissioni di Prodi equivale a dire sì al progetto dell'Ulivo, di un partito nuovo, plurale, capace di ricostruire un nuovo centro sinistra. Significa dire no al tentativo, astratto, di dar vita a alleanze di nuovo conio, dire sì alla capacità da parte del Pd di costruire un'alleanza programmatica riformista con le forze della sinistra disponibili a una vera innovazione". Insomma, dire no alle dimissioni di Prodi significa dire no a Veltroni.

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Spettacoli (sezione: Schola)

( da "Libero" del 17-06-2008)

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17-06-2008 Spettacoli Gli adolescenti di oggi Come sono realmente gli adolescenti oggi? A questa domanda cercherà di dare una risposta "Diario di Classe", la nuova docu-fiction di Raitre. I ragazzi saranno i veri protagonisti di questo lavoro, che sarà in onda alle 23.30 RAITRE ORE 23.30 Sicurezza e giustizia con la Latella Sicurezza e giustizia al centro di Sky Tg24 Pomeriggio, l'ap profondimento condotto da Maria Latella. Tra gli ospiti Maurizio Gasparri, capogruppo PdL al Senato, Marco Minniti del Pd e Fabio Martini de La Stampa. SKY TG24 ORE 14.35 Parola d'ordine in Italia meritocrazia (era ora) "Meritocrazia: quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto": mira alto, il saggio di Roger Abravanel, il docente che stasera sarà ospite di Alessandra Sardoni e Lanfranco Pace ad "Otto e Mezzo" come sempre alle 20.30 su LA7. LA7 ORE 20.30 Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

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Riforma Fioroni Strage tra i banchi (sezione: Schola)

( da "Corriere del Veneto" del 17-06-2008)

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Corriere del Veneto - PADOVA - sezione: PRIMAPAGINA - data: 2008-06-17 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Padova In una classe 14 bocciati su 24 Riforma Fioroni Strage tra i banchi PADOVA - Una "strage". Con la riforma Fioroni tornano prepotenti rigore di giudizio e severità nelle scuole padovane. Il caso più stupefacente è quello dell'istituto tecnico Marconi, dove nella classe prima C, su 24 ragazzi sono stati ben 14 i bocciati. Mentre altri tre loro compagni se la vedranno a settembre. Situazione analoga al Bernardi. Qui nella classe quarta 27 iscritti, sono stati rimandati a settembre ben 12 ragazzi e bocciati subito in 11. A PAGINA 6 Munaro.

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<Promozioni sospese? Idea valida> (sezione: Schola)

( da "Corriere Alto Adige" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: BOLZANOEPROV - data: 2008-06-17 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE Scuola Difficoltà per i corsi di recupero. L'assessora: l'anno prossimo andrà meglio "Promozioni sospese? Idea valida" Gnecchi: sbagliato solo aver inserito la novità ad anno iniziato BOLZANO - La fine del periodo dei debiti formativi piace a professori e politici, meno agli studenti. Nessuna sorpresa dai commenti del mondo della scuola locale all'introduzione della sospensione, una sorta di reintroduzione degli esami di riparazione, anche se nessuno li chiama così. Luisa Gnecchi, assessore provinciale alla scuola italiana e neodeputato del Pd, è fra questi, anche se trova sbagliati tempi e modi con cui la novità è stata introdotta. "Il sistema dei debiti formativi non funzionava - spiega - perché lasciava alla volontà degli studenti il recupero delle insufficienze accumulate in determinate materie. Numerosi studenti sono usciti con delle difficoltà dalle scuole superiori negli ultimi anni. Però il modo con cui questa cosa è stata introdotta non è perfetto". L'assessore Gnecchi è fra coloro che ritengono sbagliata la decisione del ministro Giuseppe Fioroni di decidere la reintroduzione con un provvedimento diffuso ad anno scolastico iniziato. "Per prepararsi a una novità come questa ci vuole tempo - spiega - e la scuola non lo ha avuto. Per questo adesso ci sono delle difficoltà in alcuni istituti. Comunque sono sicura che una soluzione si troverà. L'anno prossimo le scuole si organizzeranno e tutto andrà meglio". Le scuole della provincia si stanno organizzando, pur fra notevoli difficoltà. Non tutti gli istituti infatti hanno già pronto il calendario dei corsi che gli studenti devono seguire e molto è ancora da fare anche per le verifiche di settembre. I presidi degli istituti superiori della provincia fanno capire che i corsi allestiti nel secondo quadrimestre hanno ridotto il numero degli studenti sospesi. Giudizi negativi invece da parte degli studenti. La Junge Generation, la sezione giovanile della Svp, non vuole il metodo e chiede alla Provincia di utilizzare i poteri di autonomia per abolire il nuovo sistema introdotto dall'ex ministro Fioroni e confermato dal suo successore Gelmini. Secondo i giovani tedeschi "i corsi di recupero, così come concepiti dalle norme dello Stato, hanno poco senso e creano notevoli disagi in prima istanza agli scolari ma anche ai docenti". La posizione dei giovani dalla Svp era già stata espressa nel corso di una manifestazione ad Aprile nella quale era stata anche chiesta l'abolizione dei voti sotto il quattro. Damiano Vezzosi Sospesi Molti studenti dovranno frequentare dei corsi di recupero e sostenere e superare un esame all'inizio di settembre.

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Maturità professionale Ok al ricorso (sezione: Schola)

( da "Corriere Alto Adige" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: BOLZANOEPROV - data: 2008-06-17 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE Legge impugnata Maturità professionale Ok al ricorso BOLZANO - La giunta provinciale ha deciso di resistere in giudizio davanti alla Corte costituzionale contro l'impugnazione da parte del Governo della legge provinciale che disciplina l'introduzione della maturità nella formazione professionale. In parole povere: non si potrà passare da una scuola all'altra senza esame. Cosa che però non vede d'accordo i politici altoatesini. "Siamo del parere che tale decisione rientri nelle competenze della Provincia - ha ribadito il presidente Luis Durnwalder - come del resto ci avevano a suo tempo assicurato i responsabili politici del precedente Governo". La cosiddetta legge omnibus "Disposizioni in materia di istruzione e formazione" del 15 marzo scorso prevede, tra l'altro, la possibilità dell'esame di maturità e in conseguenza l'iscrizione all'università per gli studenti delle scuole professionali che hanno superato un iter specifico di formazione. Gli fa eco Peter Duregger, direttore della Ripartizione formazione professionale della Provincia: "Lo stesso ministro Giuseppe Fioroni - precisa Duregger - ci aveva assicurato che avrebbe deciso la Provincia se fare o meno l'esame dopo il terzo anno di superiore ".

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Il ministro Letizia e le battute di Tremonti (sezione: Schola)

( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)

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Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2008-06-17 num: - pag: 5 categoria: REDAZIONALE Il titolare dell'Economia le disse: il Governo non è tuo marito Il ministro Letizia e le battute di Tremonti "Mia cara, non puoi continuare a chiedere soldi. Questo è il Governo, mica tuo marito". Giulio Tremonti, anche allora ministro dell'Economia, aveva risposto così, stizzito, a Letizia Moratti, ministro della Pubblica Istruzione che reclamava soldi per la riforma della scuola. E in molti sostengono che i rapporti fra i due, mai stati idilliaci, da quella volta si siano definitivamente deteriorati. Così è inevitabile considerare anche gli aspetti personali nella lettura delle vicende di questi giorni: Letizia Moratti deve difendere la sua città, i suoi bilanci e, soprattutto, il suo Expo. Sapendo di non poter contare su buoni rapporti personali con Tremonti, deve fare sponda su Bossi, che invece ha molta influenza sul ministro dell'Economia, e deve garantirsi l'appoggio di tutti i partiti, ai quali di solito si rivolge solo in extremis. C'è un altro personaggio chiave nella vicenda: il sottosegretario all'Economia e commissario milanese di Fi Luigi Casero, preso tra due fuochi. Da una parte, deve sostenere la linea del Governo e del suo ministro; dall'altra, deve ascoltare le ragioni del sindaco e della coalizione di cui è dirigente in città. Un'impresa non da poco, anche perché ci sono i (precedenti) rapporti personali.. (e.so.) Vecchi dissapori Il ministro Giulio Tremonti si era già scontrato con la Moratti sui fondi per la riforma della scuola.

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Un errore demonizzare il privato (sezione: Schola)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)

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Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2008-06-17 - pag: 12 autore: PIT STOP ... Un errore demonizzare il privato Q ualche mese fa l'allora prefetto Achille Serra,dopo un'ispezione a sorpresa, definì quello che aveva visto nell'ospedale pubblico di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria) "cose da Quarto mondo". Subito dopo, i carabinieri chiusero alcuni reparti ma a nessuno è venuto in mente di sentenziare "basta con la sanità pubblica". Lo stesso si potrebbe dire di infiniti altri casi di "malasanità statale " (compresi quelli che hanno portato al decesso dei pazienti). Viceversa, lo scandalo dell'istituto privato Santa Rita di Milano, ormai comunemente noto come la "clinica degli orrori", ripropone subito l'idea che dove c'è il privato (in particolare se siamo al Nord e a Milano, la "capitale" finanziaria) impera il più cinico degli affarismi e che bisogna smetterla con questa sanità da rapina che finisce per uccidere. Una valutazione del genere è assai più diffusa di quanto non si pensi. Si spiega guardando la storia di un Paese dove la cultura del mercato e della concorrenza ha sempre fatto una fatica enorme a emergere. E dove le radici di una sinistra ideologica hanno attecchito sul terreno della condanna a priori di tutto ciò che è privato è da evitare, mentre tutto ciò che è pubblico è da accogliere con favore. Assai meno scontata l'analisi dello stesso segno che è arrivata da qualche esponente del mondo della medicina, che magari ha lavorato anche negli Stati Uniti. è il caso, per esempio, di uno dei pionieri dell'oncologia moderna, il professor Gianni Bonadonna che in un'intervista ("Corriere della Sera" dell'11 giugno), dopo lo scandalo della Santa Rita ha detto: "Chiedo un soprassalto morale al posto del dio denaro; chi indossa il camice abolisca le parole "mercato", "manager" e "azienda", parole che ho abolito dal mio vocabolario di medico". Intendiamoci. Ciò che è emerso dall'inchiesta sulla clinica milanese (quasi 30 decessi molto sospetti) supera ogni più tetra fantasia. "Se il malato ha 95 anni gli reimpianto qualsiasi cosa" (compresa una protesi già usata e non sterile), sta agli atti.E che dire dell'anziana disabile e senza parenti di cui si approfittava per fare esami a ripetizione in modo da gonfiare i rimborsi? Se confermato (e non paiono esserci dubbi) siamo di fronte a comportamenti criminali che vanno perseguiti senza alcuna incertezza, e su questo non c'è davvero altro da argomentare. Fermo restando che occorre colpire i singoli responsabili mentre vanno salvaguardati l'impegno e la professionalità di chi nella stessa "Santa Rita", a giudizio di tanti pazienti, ha operato bene. Invece,l'equiparazione del "privato" a diavolo e dell'" azienda" a luogo per definizione di corruzione e misfatti ci fa fare un passo indietro e non in avanti. Forse che negli Usa il capitalismo è considerato una mela marcia e va abolito perché un manager scappa con i risparmi dei clienti? O forse l'ex sistema dei Paesi del socialismo reale era puro e incorruttibile? O la sanità pubblica, in Italia, è tutta è un'oasi di efficienza, moralità, meritocrazia e rispetto delle persone? E la sanità privata solo un mondo di criminali e affaristi assassini? Via, non scherziamo. Prima del mercato, mettiamo sotto tiro l'ideologia. gentili.guido@libero.it SCANDALO SANTA RITA I fatti sono gravi e singole sono le responsabilità Una cultura contro il mercato di Guido Gentili.

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Noi medici, vasi di coccio (sezione: Schola)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)

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Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2008-06-17 - pag: 12 autore: DALLA PRIMA Noi medici, vasi di coccio Questo è un Paese che, a spese dello Stato, odia la scienza in nome di un indefinito e datato umanesimo. Non è forse il liceo classico la scuola superiore più blasonata? Quando si ammalano di cancro però si rivolgono quasi tutti, salvo quelli agiati che vanno all'estero, agli ospedali di riferimento ove spesso non riusciamo a visitare un paziente con la dovuta privacy, dove non riusciamo a trovare un luogo adatto per dire a un paziente che deve morire, ove non riusciamo a dimettere pazienti bisognosi di strutture di accoglienza per malattie croniche, ma ove la rendicontazione di attività diventa giustamente sempre più puntuale anche se raramente comporta decisioni conseguenti. Si noti che si parla di spesa sanitaria e non di bilancio sanitario. Lavoriamo in strutture vecchie, dove locali da poco ristrutturati mostrano crepe e infiltrazioni con responsabilità sempre indefinite. Umanizzare è di moda, e dà visibilità indipendentemente dall'esperienza sul campo, ma l'organizzazione del lavoro e l'aspetto alberghiero non pongono al centro del sistema l'utente secondo un moderno concetto di usabilità. Quando leggiamo di nuovi ospedali di futura costruzione sorridiamo, mestamente convinti che veti lobbistici incrociati e interessi vari ne impediranno, come sta avvenendo, la realizzazione o che al massimo avverrà a nostro pensionamento avvenuto. Buona parte di noi, al mattino, le prime informazioni che ricerca sono quelle relative alle varie esternazioni dei politici locali e nazionali. Cambiamenti di regime al di là del merito comportano avanzamenti di carriera o ricerca trasformistica di nuova collocazione. Ridiamo a crepapelle quando sentiamo di interventi legislativi per rendere trasparenti i concorsi che tutti sanno essere manipolati, universitari o ospedalieri che siano. Gli strumenti ci sarebbero, vedi il sistema della revisione tra pari, ma il potere, di qualunque colore sia, non ama la trasparenza. Leggiamo di eterne inchieste della magistratura in merito ai concorsi o quant'altro,sapendo che non condurranno a nulla, perchè questo è il Paese del Gattopardo. Se denunci sei emarginato, considerato un rompiscatole, non confacente al sistema per cui i più lasciano perdere. Gira tra di noi una storiella in cui si afferma che sino a 30 anni orsono tre categorie avevano in Italia la licenza di uccidere: i medici, i giornalisti e i ma-gistrati, ma ora sono rimasti solo gli ultimi due, che bistrattano con crescente severità i primi. Ciò non significa che i reati non vadano colpiti, al contrario, ma notiamo una malsana tendenza a generalizzare. Come diceva Montanelli, l'Italia è il Paese del diritto... e del rovescio, per cui anche in presenza di un quadro legislativo chiaro, emergono interpretazioni da azzeccagarbugli per cui una legge non annulla mai l'altra. Assistiamo a contrapposizioni talebane sul ruolo del pubblico e del privato, quando omogeneizzare le caratteristiche positive di entrambi potrebbe rappresentare la formula vincente, implementando una non più indifferibile meritocrazia. Quando leggo sui media il richiamo al giuramento di Ippocrate, come dice Tex Willer, la mano corre alla pistola! Evidentemente un Ippocrate italico sbiadito e di poco prezzo. Vorrei chiudere con una mesto appello. Il nostro è un mestiere meraviglioso, faticoso, difficile, angosciante. Il tasso di suicidi e di morti da stress nel nostro ambiente è tra i più alti, ma qualcuno questo mestiere lo deve fare. Anche se il dottor House va per la maggiore, cari giovani, ascoltatemi bene. Come ho detto ai miei figli non iscrivetevi a medicina senza una certa tendenza autolesionistica, perché probabilmente non ne vale più la pena. Claudio Zanon Direttore Chirurgia Oncologica Tba Ospedale Molinette di Torino.

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La Frattocchie riformista (sezione: Schola)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)

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Il Sole-24 Ore sezione: POLITICA E SOCIETA data: 2008-06-17 - pag: 14 autore: DA SETTEMBRE La Frattocchie riformista A scuola di riformismo con l'economista e politologo Michele Salvati e con il costituzionalista Salvatore Vassallo. A diciassette anni dalla chiusura della mitica scuola di Frattocchie, dove si formarono generazioni di dirigenti del Pci, il centrosinistra italiano prova a ricreare una "scuola di politica" per "qualificare la futura classe dirigente del Partito democratico" e "sostenere il suo consolidamento ". "Questa fondazione non è un think-tank a servizio di qualche componente del partito", ha precisato Salvati. Dunque vocazione formativa. E autonomia, anche finanziaria. Tra gli aderenti alla fondazione Giuliano Amato, Stefano Ceccanti, Tiziano Treu e Piero Ichino. Prima iniziativa dall'1 al 6 settembre a Rocca di Bertinoro.

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ADDIO RAGAZZI (sezione: Schola)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 17-06-2008)

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Corriere del Mezzogiorno - BARI - sezione: 1PAGINA - data: 2008-06-17 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE I GIOVANI DEL SUD NON TORNANO PIU' ADDIO RAGAZZI di GIANDOMENICO AMENDOLA A ddio ragazzi. Ieri dicevamo solo arrivederci ai ragazzi che dalle regioni meridionali andavano a studiare nelle università del centro nord. Arrivederci perché speravamo che, una volta terminati gli studi, molti di loro sarebbero ritornati per contribuire ad uno sviluppo che ritenevamo se non prossimo quantomeno probabile. Così è stato: tanti sono restati là dove avevano studiato arricchendo imprese, università ed istituzioni, altri - non pochi - sono tornati al sud portandovi cultura, professionalità e creatività. Oggi, l'emigrazione dei giovani meridionali verso le grandi università del centro nord è ripresa con forza. A ciò concorrono molti fattori tra cui, innanzi tutto, la crescente debolezza delle università meridionali (accompagnata, soprattutto per alcune di queste, da pesanti cadute di immagine provocate da ripetuti scandali) e la perdurante crisi dell'economia e del mercato del lavoro. Nessuna meraviglia, quindi, che chi può ed ha consapevolezza della situazione cerchi nell' altra Italia una formazione migliore e, soprattutto, decida di cominciare appena possibile i processi di inserimento in quello che ritiene sarà il suo mondo di arrivo. Un rilevante fattore centrifugo è anche la diffusa convinzione che la meritocrazia non abbia grande spazio nelle regioni meridionali. Qui il capitale sociale, dato da relazioni, parentele ed affiliazioni varie, spesso conta di più di quello culturale e professionale. Tale convinzione, difficilmente confutabile, appartiene soprattutto ai più bravi che intendono studiare seriamente cose serie con professori seri. Senza scorciatoie, sconti e titoli accademici a prezzi di saldo. Con la crescente emigrazione studentesca il mezzogiorno sta perdendo le energie più preziose e con esse le speranze di un futuro migliore. Ne soffrono grandemente le stesse università meridionali. Un principio comunemente accettato negli Stati Uniti è che le università eccellenti non sono quelle che hanno i professori migliori ma quelle che riescono ad attrarre gli studenti migliori. Le grandi università americane si contendono con salari, facilitazioni, attrezzature e borse di studio tanto i docenti che gli studenti. I primi, anzi, vengono spesso considerati il mezzo per attirare i secondi. Nelle università di "prima fila"- le cui "tasse" annuali superano i 50.000 dollari - la prima selezione di studenti è " income blind", non tiene, cioè, conto del reddito del ragazzo. Oggi, in atenei di eccellenza mondiale come, per esempio, il Massachusetts Institute of Technology , Harvard o Yale, circa metà degli studenti - quelli considerati migliori - studia gratuitamente. Nel nostro mezzogiorno le cose stanno andando in maniera tale che un numero sempre crescente di ragazzi "bravi" sceglie di andare altrove a studiare prima ed a vivere poi. Il guaio è che riesce difficile trovare argomenti convincenti per farli restare.

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Raffica di bocciati nella scuola veneta (sezione: Schola)

( da "Corriere del Veneto" del 17-06-2008)

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Corriere del Veneto - PADOVA - sezione: REGIONE - data: 2008-06-17 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE Risultati anomali In una classe del Geometri di Treviso e all'Alberghiero di Venezia promossi solo in 3 I cinesi Negli istituti molti studenti orientali respinti per abbandono: "Sono bravi, ma vanno a lavorare" Raffica di bocciati nella scuola veneta PADOVA - Si annunciava tempesta. E tempesta è stata nella scuola veneta. Se per l'ammissione alla maturità (inizio fissato per domani con la prova di Italiano) non ci sono stati problemi e la stragrande maggioranza degli studenti veneti è stata ammessa, l'effetto Fioroni si è fatto sentire sulle altre classi delle superiori. Tornano prepotenti rigore di giudizio e severità, brutte sosprese per gli studenti che in questi giorni affrontano in piedi le bacheche per leggere l'attesa sentenza. Anche se una stistica organica non è ancora disponibile, c'è qualcosa di più di un'impressione. E fioccano casi eclatanti. Padova Il caso più stupefacente è quello dell'istituto tecnico Marconi, dove nella classe prima C, su 24 ragazzi sono stati ben 14 i bocciati. Mentre altri tre loro compagni se la vedranno a settembre, per recuperare le materie in cui hanno lacune. Se non dovessero farcela ecco che una classe di 24 alunni si ritroverebbe in 6. Cioè quelli già promossi in seguito allo scrutinio di giugno. "E' un caso particolare – spiega la preside Maddalena Carraro - dove si sono venuti a trovare insieme tanti ragazzi con poca voglia di studiare". Situazione analoga in un altro istituto della città del Santo, il professionale per l'industria Bernardi. Qui nella classe quarta Atna, 27 iscritti, sono stati rimandati a settembre ben 12 ragazzi e bocciati subito in 11. Stesso trattamento per i frequentanti della seconda Ota: su 24 alunni, 7 bocciati e 14 "sospesi". E dal pugno di ferro non si salvano nemmeno i licei anche se il numero dei bocciati cala. Al Nievo, storico scientifico del centro cittadino, in qualche classe si supera la decina di rimandati, ma per i ripetenti bastano e avanzano le dita di una mano. Non è esente da colpi di scena anche il Tito Livio, liceo classico che fu del presidente Napolitano. Nella prima liceo (equivale a un terzo anno), corso C, su 29 studenti 14 dovranno tornare sui banchi a inizio settembre per la riparazione, 3 i bocciati. "La riforma Fioroni – afferma il Provveditore di Padova, Franco Venturella - , pur con qualche modifica viene a premiare i ragazzi che si impegnano, dando un segnale forte e di coerenza a tutto l'apparato scolastico". Treviso L'annunciata stangata scolastica alla fine è arrivata. La dirigente scolastica provinciale di Treviso Giuliana Bigardi l'aveva predetto: con la nuova organizzazione dei corsi di recupero voluta dal Ministero, il numero dei bocciati aumenterà inevitabilmente. A Treviso lo sanno bene i ragazzi dell'istitito per geometri Palladio, dove i risultati negativi hanno raggiunto percentuali impressionanti. Impietosi gli esiti degli scrutini: solo il 54 per cento degli alunni si è “salvato” senza nemmeno un debito da colmare durante l'estate. In una quarta addirittura, tre sole pagelle “immacolate” su 20 studenti: i restanti 17 dovranno ripetere l'anno o sgobbare durante i mesi estivi per rimettersi in carreggiata. Il vicepreside Gianfranco Pintacuda commenta i dati: "Questi sono gli esiti della nuova normativa ministeriale. Mi auguro che almeno il 90% dei ragazzi che ha avuto la sospensione del giudizio possa recuperare ". Per evitare la catastrofe, visto che quasi il 30% dei ragazzi ha una o più materie insufficienti. Il restante 17 per cento, una cifra significativa, è di respinti. Difficoltà anche per i ragionieri: al Riccati uno studente su dieci dovrà ripetere l'anno. Una problematica che riguarda molto da vicino gli studenti cinesi, che sono quasi la metà degli extracomunitari sui banchi di scuola: "Molti di loro sono stati bocciati non per demeriti, ma perché non venivano più a scuola", spiega la vicepreside Maria Cristina Mozzato. Fra gli studenti asiatici infatti, la figura dello studente-lavoratore prende corpo fin dall'adolescenza, e non durante l'università come più spesso accade per gli italiani. A sorpresa, ad adottare la “linea morbida” nei giudizi sono i licei cittadini: bocciati attorno al 4% al classico Canova e allo scientifico Da Vinci, attorno al 20% i rimandati. Venezia Tre bocciati e ben dieci sospesi: e così nella seconda B dell'Istituto d'Arte di Mestre, i “salvati” della classe dopo l'ondata di vittime di questi scrutini sono rimasti solamente in quattro. Ma qualcosa di molto simile capita anche al liceo scientifico Benedetti, dove i sospesi si contano a decine in classi da venti alunni. Non ha dunque fatto preferenze, nel Veneziano, la scure delle sospensioni e delle bocciature, che si è abbattuta sui professionali come sugli istituti tecnici e i licei: se all'istituto professionale di Grafica Mozzoni i sospesi e i bocciati sono stati oltre la metà (102 su 197), anche allo scientifico Giordano Bruno 50 ragazzi dovranno ripetere l'anno e ben 370 dei 970 alunni sono stati rimandati a settembre. I risvolti più “violenti”, però, li ha visti una classe dell'istituto alberghiero Barbarigo di Venezia: qui, nella classe 2Ë? B composta da 21 studenti, i ragazzi passati indenni che sono sicuri di ritrovarsi nella classe successiva a settembre sono solamente in tre. Nicola Munaro Sebastiano Pozzobon (ha collaborato Maria Paola Scaramuzza) Davantialtabellone Unaragazzaguardaivoti (Gobbi).

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L'attacco di Zuccato: <Ipremi nel pubblico? Danno per tutti> (sezione: Schola)

( da "Corriere del Veneto" del 17-06-2008)

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Corriere del Veneto - VICENZA - sezione: VICENZA - data: 2008-06-17 num: - pag: 7 categoria: REDAZIONALE L'attacco di Zuccato: "Ipremi nel pubblico? Danno per tutti" Il presidente degli industriali: un favore ai fannulloni Incentivi "a pioggia" al personale in Comune e Provincia, la Cisl pronta a cambiare: "Così penalizzano chi si impegna di più" VICENZA - "Il metodo adottato da alcuni enti pubblici per l'assegnazione dei premi di produttività è inconcepibile e senza senso". Il presidente della Confindustria di Vicenza, Roberto Zuccato, non usa mezzi termini commentando il fatto che la totalità dei dipendenti della Provincia e di Palazzo Trissino ottiene l'incentivo che dovrebbe toccare solo a coloro che hanno "realizzato gli obiettivi, incrementato la produttività, l'innovazione, la qualità e la quantità dei servizi erogati ". In pratica si attesta che tutti i lavoratori che fanno capo ai due enti sono bravi, nessun fannullone. "La classica cavolata all'italiana ", ha ammesso perfino l'assessore provinciale al Lavoro, Paolo Pellizzari (centrodestra), conscio che distribuire "a pioggia" questo genere di extra equivale a dire addio ai tanto sbandierati principi della meritocrazia. Perchè se tutti sono bravi allora nessuno è bravo. E che senso ha impegnarsi a fondo nel proprio lavoro se anche il collega fannullone viene premiato? Eppure ciascuno dei 1.100 dipendenti comunali conquistano ogni anno un premio che dai 300 euro sale fino a sfiorare i mille. E i 450 lavoratori della Provincia si spartiscono un Fondo per la produttività che lo scorso anno ammontava a 954 mila euro. Tutta colpa dei criteri utilizzati per la valutazione, inadeguati eppure approvati annualmente anche dai sindacati, inseguendo quel principio in base al quale è meglio concedere una piccola fetta della torta a tutti piuttosto che ripartirla tra i pochi stakanovisti con il rischio di scontentare gli altri. "Nelle aziende private un sistema del genere sarebbe inconcepibile - spiega Zuccato - perché i premi è giusto che vadano esclusivamente a chi spicca per dedizione e capacità. Solo in questo modo i dipendenti fannulloni hanno uno stimolo a impegnarsi e l'impresa vede aumentare la produttività". Ma in Comune e Provincia le cose funzionano diversamente, a dispetto di quanto predica il ministro per la Funzione Pubblica Renato Brunetta, che da settimane invita a licenziare i fannulloni e premiare esclusivamente chi ottiene i risultati migliori. "Distribuire gli incentivi "a pioggia" è allucinante - prosegue Zuccato - e finchè le cose continueranno a funzionare così negli enti pubblici, questa Italia continuerà ad andare male. I fannulloni sono un danno per tutti, aziende comprese, perché costituiscono l'ossatura della burocrazia e dell'inefficienza ". Dal fronte opposto i sindacati si dicono disposti a ridiscutere i criteri di assegnazione dei premi. Anche il segretario del settore Funzione pubblica della Cisl, Maurizio Dei Zotti, ammette che assegnare gli extra alla totalità dei lavoratori "è un danno per chi si impegna di più". E conferma Dei Zotti: "è vero che questo sistema non tiene conto fino in fondo dei meriti di ciascun lavoratore, ma la colpa è della politica e dei dirigenti che non hanno saputo individuare dei criteri oggettivi e misurabili per valutare la produttività dei propri dipendenti ". Andrea Priante Nel mirino Premi ai dipendenti pubblici considerati ingiusti \\ Il leader confindustriale Finché le cose continueranno a funzionare così l'Italia andrà male. I riconoscimenti è giusto che vadano solo a chi emerge per dedizione e capacità.

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MERCATI IN ITALIA (sezione: Schola)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)

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Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE MERCATI IT data: 2008-06-17 - pag: 22 autore: MERCATI IN ITALIA A MILANO Caseari Rilevazione settimanale della Camera di Commercio di Milano del 16 giugno 2008.(Prezzi medi statistici riferiti alla situazione di mercato accertata nella settimana precedente). Franco partenza, pagamento in contanti, Iva esclusa, à al kg. Burro e crema di latte Burro 1,80; prodotto con crema di latte sottoposta a centrif. e pastorizzazione regolam. CE nÚ 1255/99 2,75; di centrifuga 2,90; zangolato di creme fresche per la burrificazione 1,60; crema di latte (40% sost. grassa) 1,40; siero latte screm. (c/scotta) 1000 kg 3,00-5,00; latticello (uso zootecnico) 1000 kg 2,00-3,00. Formaggi Franco caseificio o magazzino stagionatura, merce nuda, contenuto di grassi secondo la prescrizione di legge, pagamento in contanti, Iva esclusa, al kg. N.B. - Le forme o le confezioni dei prodotti di origine e tipici devono recare impresso il marchio dei rispettivi Consorzi di Tutela. Parmigiano reggiano frazione di partita: stagionatura 24 mesi e oltre 8,25-8,75; stagionatura 18 mesi e oltre 7,95-8,40; stagionatura 12 mesi e oltre 7,40-7,80; Grana Padano stagionatura 15 mesi e oltre 6,45-6,90; stagionatura 9 mesi e oltre 6,00-6,35; con bollo provv. 60-90gg f.sale 5,25-5,50; Provolone Valpadana fino a tre mesi di stagionatura 5,05-5,15; oltre tre mesi 5,25-5,45; Pecorino romano oltre cinque mesi stagionatura 5,90-6,10; Asiago I scelta d'allevo mezzano 60/90 gg. 5,65-5,90; pressato a latte intero 4,50-4,85; Gorgonzola fresco 3,45-3,60; maturo I scelta 4,50-4,85; Italico fresco 4,30-4,35; maturo 4,90-5,05; Taleggio fresco da salare 4,15-4,30; fresco fuori sale 4,35-4,50; maturo 4,80-5,05; Quartirolo lombardo 4,50-4,60; Crescenza matura 4,35-4,45; Mozzarella di latte vaccino conf. (125 gr. circa) 4,70-4,80; Mascarpone 4,00-4,10. Bovini, equini da macello Rilevazione settimanale del 16 giugno 2008 a cura della Camera di Commercio di Milano. (Prezzi riferiti alla situazione media di mercato accertata nella settimana precedente). Prezzi a peso vivo, pagamento contanti Iva esclusa, f.co allevamento, il kg. Vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi razze da carne pregiate extra 2,20-2,45; razze da carne di I 1,95-2,05; razza frisona o altre di I 1,40-1,55; di II 1,30-1,35; vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi razze da carne pregiate extra 2,55-2,75; razze da carne I 2,25-2,35; razza frisona o altre di I 1,40-1,45; di II 1,25-1,30; tori razze da carne di I 0,75-1,05; razza frisona o altre di I 0,70-0,75; vacche razze da carne di I 1,25-1,35; razza frisona o altre di I 1,13-1,23; di II 0,95-1,10; di III 0,75-0,90; vitelli razze da carne pregiate extra 3,00-3,15; razza frisona o altre di I 2,05-2,30; di II 1,55-1,70. Puledri di I 2,25-2,35; cavalli di I 1,70-2,00; vitelli da ingrasso (baliotti) 45/55 kg: frisona f/m 1,70-2,00; incrocio f/m 3,20-3,60; incrocio pie blu belga f/m 4,45-4,90. Carni bovine e ovine Rilevazione settimanale del 16 giugno 2008 a cura della Camera di Commercio di Milano. (Prezzi riferiti alla situazione media di mercato accertata nella settimana precedente). Dal macellatore o grossista al dettagliante o industria, carne macellata a norma Cee, f.co partenza. Pagamento contanti, Iva esclusa, il kg. (I prezzi minimi si riferiscono a merce di importazione, mentre i massimi al prodotto nazionale). Bovino adulto (classificazione CE - SEUROP Reg. 1208/81) (I prezzi minimi si riferiscono a merce di importazione, i massimi ai prod. nazionali). Categoria A, vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi, mezzene s/rene classe E 3,85-4,30; classe U 3,45-4,00; classe R 3,25-3,50; classe O 2,75-2,90; posteriore s/rene taglio pistola classe E 6,00-6,45; classe U 5,10-5,95; classe R 4,00-4,65; classe O 3,75-3,80; anteriore c/pancia classe E 2,45-2,60; classe U 2,35-2,45; classe R 2,25-2,35; classe O 2,00-2,15. Categoria E, Vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi, mezzene s/rene classe E 5,15-5,45; classe U 4,20-5,05; classe R 3,65-4,20; classe O 2,55-2,75; posteriore s/rene taglio pistola classe E 7,90-8,30; classe U 6,50-7,45; classe R 6,00-6,45; classe O 4,95-5,25; anteriore c/pancia classe E 2,15-2,35; classe U 1,90-2,10; classe R 1,85-1,95; classe O 1,75-1,85. Vacche categoria D mezzene s/rene classe R 2,60-2,75; classe O 2,35-2,55; classe P 1,85-2,20; posteriore s/rene taglio pistola classe R 3,60-4,15; classe O 3,30-3,60; classe P 2,40-3,25; anteriore c/pancia classe R 1,75-1,85; classe O 1,65-1,75; classe P 1,45-1,65. Vitelli (in mezzene o carcasse) razze da carni pregiate qual. extra 5,60-6,10; altre razze da carne di I 4,70-5,10; altre razze di II 3,30-3,80; selle (posteriori di vitello) razze da carni pregiate extra 7,50-8,20; razze da carne di I 6,60-7,00; altre razze di II 5,20-6,00; busti (anteriori di vitello) razze da carne pregiate extra 2,20-2,30; razze da carne di I 1,95-2,05; altre razze di II 1,70-1,80; carne bovina anteriore denervata, disossata e mondata per l'industria 2,40-2,60. Puledri mezzene s/rene 3,90-4,25. Cavalli mezzene s/rene 3,10-3,70. Ovini adulti 2,50-2,80. Agnelli fino a 8 kg. 6,40-6,80; oltre 8 kg. 5,70-6,20. Agnelloni età inf. a 1 da 8 a 12 kg 5,40-5,90; da 12 a 14 kg. 5,20-5,60; da 14 a 16 kg. 5,00-5,30; Capretti di I non quot. F.co macelleria o f.co industria di macellazione e/o lavorazione a raccoglitore e/o utilizzatore finale, Iva escl., rilevazione mensile del 7 aprile 2008. Prezzi medi di mercato: Grasso bovino fresco prov. da macelleria non quot. per tonn.; prov. da industria di macellazione e/o lavorazione non quot.; ossi bovini freschi prov. da industria di macellazione e/o lavorazione (esclusi i crani) non quot. Suini e prodotti derivati Rilevazione settimanale del 16 giugno 2008 a cura della Camera di Commercio di Milano (prezzi riferiti alla situazione media di mercato accertata nella settimana precedente). Suini: d'allevamento (f.co allevamento, dall'allevamento al commerciante o all'ingrassatore) lattonzoli locali fino a 15 kg 2,880; di 25 kg 1,950; magroncelli locali 30 kg 1,810; 40 kg 1,640; magroni locali 50 kg 1,620; 65 kg 1,450; 80 kg 1,300; 100 kg 1,280. Capi da macelleria a peso vivo (f.co partenza): capi magri 90/115 kg. 1,280; peso morto (f.co macello esclusi oneri e macellazione): capi magri eviscerati con frattaglie e testa, da 70 a 95 kg 1,440. Capi da macello a peso vivo (f.co peso partenza): capi da 115 kg 1,240; 130 kg 1,240; 144 kg 1,240; 156 kg 1,300; 176 kg 1,300; oltre 176 kg 1,210; a peso morto (f.co macello esclusi oneri e macellazione) 95 kg 1,470; 109 kg 1,510; 120 kg 1,510; 131 kg 1,570; 150 kg 1,570; oltre 150 kg 1,430; scrofe da macello a peso vivo (franco peso partenza): I cat. 0,640; II cat. 0,540. Tagli e carni suine fresche Rilevazione settimanale del 16 giugno 2008 della Camera di Commercio di Milano (prezzi riferiti alla situazione media di mercato accertata nella settimana precedente). Da macellatore a industriale trasformatore - Iva esclusa. Tagli di suino nazionale (da macellatore a industriale trasformatore, Iva escl.): coscia fresca per crudo refilata 9/11 kg (peso medio 10)* 2,44; 11/14,5 kg (peso medio 12)* 2,83; per prod. tipica (senza piede) 10/12 kg (peso medio 11)* 3,32; 12/14,8 kg (peso medio 13)* 3,60; spalla fresca disossata e sgrassata da 5,5 kg. e oltre 2,36; carrè intero con coppa 3,70; senza coppa 3,95; gola intera con cotenna e magro 0,97; lardello con cotenna da lavorazione 1,00; pancetta fresca squadrata 4/5 kg 2,34; pancettone con bronza 7,5/9,5 kg 1,22; coppa fresca refilata da 2,7 kg e oltre 3,45; lardo fresco 3 cm + 1,44; 4 cm e oltre 2,09; trito di banco 2,75. (* F 10%). Grasso da fusione (da macellatore a raccoglitore e/o utilizzatore finale franco partenza - Iva esclusa): destinato esclusivamente ad uso alimentare à per tonn. 337,00; ossi suini freschi 10,00. Strutto: (destinato esclusivamente ad uso alimentare) grezzo - acidità max. 0,75% (in cisterna) per tonn. 785,00; strutto raffinato e deodorato - acidità 0,10% (in cisterna) 1015,00; raffinato in cartoni da 25 kg 1145,00; raffinato in pacchetti e/o vaschette fino a 1 kg 1795,00. Ortofrutticoli Ortaggi Agli freschi Campania prima in mazzi 1,80-2,10-1,90; Veneto 2,70-3,30-3,00; secchi Argentina in conf. 2,80-3,00-2,90; in casse 2,50-2,70-2,60; Cina in conf. 2,40-2,50-2,45; rosso Argentina in cart. 10 kg. 2,70-2,90-2,80; angurie oblunghe Grecia prima kg 12/16 0,35-0,39-0,37; Lazio 12/16 0,45-0,52-0,50; sferiche Lazio kg 12/16 0,40-0,50-0,45; Lombardia 8/12 0,50-0,60-0,55; Sicilia 12/16 0,42-0,50-0,47; seconda 8/12 0,25-0,32-0,27; basilico Lazio in pad. 2,50-3,00-2,70; Lombardia 2,20-2,60-2,40; bietole da costa Lombardia prima doppio 0,50-0,60-0,55; Veneto 0,60-0,75-0,70; da erbucce erbette Loc. in mazzi 1,00-1,20-1,10; carote Abruzzo conf. 1 kg 0,60-0,70-0,65; p.v.n. seconda in casse 0,50-0,60-0,55; Sicilia prima conf. da 1 kg 0,65-0,75-0,70; Veneto prima in mazzi 1,20-1,50-1,30; cavolfiori coronati Campania prima pz 6 0,90-1,10-1,00; Germania pz 6 1,30-1,40-1,35; Veneto prima pz 6 1,30-1,60-1,40; cavoli verza Lombardia prima in casse 0,50-0,60-0,55; Veneto in casse 0,60-0,70-0,65; cetrioli Lazio in pad. 0,45-0,60-0,50; Sicilia doppio 0,35-0,50-0,40; Veneto in pad. 0,70-0,80-0,75; seconda doppio 0,30-0,50-0,40; caroselli Puglia prima doppio 0,80-0,90-0,85; cicoria bianca lunga Abruzzo prima in pad. 0,55-0,70-0,60; Lombardia 0,50-0,65-0,55; Veneto 1,00-1,20-1,10; Catalogna Lombardia 0,70-0,85-0,80; Veneto 0,90-1,10-1,00; cipolle bianche Australia seconda sacchi 10 kg 1,10-1,20-1,15; India 0,80-0,90-0,85; piatte Campania prima in pad. 0,70-0,80-0,75; Puglia 0,60-0,70-0,65; novelle con gambo Campania prima in mazzi 1,00-1,20-1,10; dorate Olanda sacchi 10 kg 0,35-0,40-0,37; rosse Calabria seconda in trecce 1,30-1,50-1,40; in casse 0,80-0,90-0,85; Olanda sacchi 10 kg. 0,68-0,75-0,70; novelle con gambo Calabria prima in mazzi 0,90-1,30-1,00; Lombardia 1,25-1,35-1,30; fagioli freschi borlotti da sgrano rampicanti Campania prima casse 1,50-2,20-2,00; Lazio 3,00-3,50-3,20; fagiolini boby fini Campania prima in casse 2,80-3,20-3,00; medi Campania prima in casse 1,90-2,30-2,10; E.R. 1,60-1,80-1,70; Marocco 1,30-1,50-1,40; finocchi Abruzzo prima pz 8 in pad. 0,80-0,95-0,90; Campania pz 10 0,60-0,80-0,70; Puglia seconda doppio 0,40-0,55-0,45; Veneto prima pz 10 in pad. 0,90-1,10-1,00; funghi pleurotus coltivati p.v.n. prima in pad. 1,55-1,70-1,60; prataioli in conf. 1,80-2,00-1,90; sfusi 1,60-1,80-1,70; indivia riccia lavorata Abruzzo prima pz 8 1,05-1,20-1,15; novella Veneto prima 1,30-1,50-1,40; scarola lavorata Abruzzo prima 1,05-1,20-1,15; novella Veneto prima 1,30-1,50-1,40; lattuga cappuccio Lombardia 0,90-1,10-1,00; Veneto 1,00-1,20-1,10; gentile 0,90-1,10-1,00; iceberg Olanda pz 12 0,90-1,00-0,95; romana Lombardia prima 0,55-0,65-0,60; Veneto 0,70-0,80-0,75; melanzane ovali Campania prima in padella 0,90-1,05-1,00; Lazio 1,00-1,15-1,10; Sicilia seconda 0,50-0,60-0,55; Spagna prima 0,80-1,00-0,90; Veneto 1,05-1,20-1,15; violette Sicilia prima in pad. 1,10-1,25-1,20; meloni lisci Jolly Lombardia prima pz 6 2,00-2,30-2,10; retati Lombardia pz 7 0,60-0,70-0,65; Macigno Lombardia pz 6 1,00-1,30-1,10; Mundial E.R. pz 6 0,80-0,90-0,85; Sicilia pz 5 0,70-1,00-0,80; Proteo Campania seconda pz 5 0,40-0,60-0,50; patate comuni ER seconda conf. 5 kg 0,40-0,45-0,43; Francia sacchi 10 kg 0,20-0,25-0,23; Olanda sacchi 10 kg 0,32-0,37-0,35; novelle Puglia seconda sacchi 12,5 kg 0,40-0,50-0,45; Sardegna conf. 2 kg 0,52-0,58-0,55; Sicilia conf. 2 kg 0,60-0,65-0,62; in casse 12,5 kg. 0,48-0,53-0,50; peperoncini verdi dolci Campania prima in casse 1,20-1,35-1,30; Sicilia seconda in casse 1,00-1,10-1,05; piccanti Marocco seconda in casse 1,30-1,50-1,40; peperoni corno di bue verdi Sicilia prima doppio 1,00-1,20-1,10; gialli lunghi Campania prima in pad. 1,60-1,70-1,65; Sicilia doppio 1,10-1,35-1,30; in pad. 1,40-1,60-1,50; quadrati Olanda doppio 1,90-2,05-2,00; rossi lunghi Campania in pad. 1,60-1,70-1,65; Sicilia doppio 1,10-1,35-1,30; in pad. 1,40-1,60-1,50; quadrati Olanda doppio 1,80-1,95-1,85; verdi quadrati Campania in pad. 1,00-1,10-1,05; pomodorini cherry rossi medio Lazio prima in cestelli 0,90-1,05-1,00; Sicilia 0,70-0,90-0,80; seconda doppio 0,50-0,60-0,55; piccolo prima in pad. 1,20-1,40-1,30; pomidoro allungato verde Lazio prima doppio 0,70-0,90-0,80; p.v.n. seconda 0,50-0,60-0,55; Cencara Campania prima doppio 0,65-0,80-0,70; cuore di bue Liguria prima in pad. 1,50-1,80-1,60; p.v.n. seconda 0,50-1,00-0,60; Sardegna prima 1,50-1,80-1,60; Veneto 1,20-1,50-1,30; tondi lisci Campania prima in pad. 0,70-0,80-0,75; Lazio 0,90-1,15-1,00; Veneto 1,30-1,50-1,40; rossi a grappolo Olanda prima 1,00-1,10-1,05; Sicilia 0,75-0,95-0,85; seconda 0,50-0,65-0,60; variegato medio p.v.n. seconda doppio 0,50-1,00-0,70; piccolo Puglia prima 2,00-2,40-2,10; Sardegna 1,20-2,00-1,50; porri Francia in casse 1,65-1,75-1,70; Olanda in sacchi 1,50-1,70-1,60; p.v.n. seconda 0,80-0,90-0,85; Veneto prima in casse 1,40-1,70-1,50; prezzemolo Lombardia prima in casse 0,90-1,10-1,00; Puglia in casse 0,80-1,00-0,90; radicchio rosso di Treviso Abruzzo prima in pad. 1,30-1,50-1,40; Veneto 2,00-2,50-2,30; variegato Chioggia Abruzzo in pad. 1,10-1,30-1,20; Veneto 1,30-1,60-1,40; ravanelli Lazio seconda in mazzi 0,22-0,25-0,23; rosmarino p.v.n. seconda 1,80-1,95-1,90; ruchetta domestica Lombardia prima in pad. 2,50-3,00-2,80; selvatica Liguria 3,00-3,30-3,20; Lombardia 2,80-3,30-3,00; salvia Liguria seconda 2,55-2,75-2,65; sedano bianco Veneto prima in pad. 1,00-1,15-1,10; verde da aroma Lazio 0,60-0,80-0,70; Puglia 0,50-0,60-0,55; Veneto 0,80-0,90-0,85; zucchine verdi scure grosse p.v.n. seconda doppio 0,40-0,50-0,45; medie Lazio 0,80-0,90-0,85; Veneto in pad. 0,90-1,10-1,00; piccole Lombardia prima in pad. 0,80-1,00-0,90; Piemonte 0,95-1,15-1,05; Veneto 1,20-1,40-1,30. Frutta fresca Actinidia cartone rinfusa Cile prima 100/110 1,40-1,60-1,50; 120/130 1,60-1,70-1,65; N.Zelanda 110/120 2,20-2,30-2,25; 120/130 2,35-2,40-2,38; 130/140 2,40-2,60-2,45; albicocche Bella Italia Basilicata 45/50 1,30-1,50-1,40; Carmen E.R. 45/50 1,70-2,00-1,80; Pellicchiella Basilicata 55/60 2,25-2,50-2,45; Precoce di Imola E.R. 45/50 1,40-1,60-1,50; ananas altri marchi Costarica prima pz 7 0,70-0,80-0,75; Chiquita Comosus pz 6 0,85-0,95-0,90; Del Monte gold ripe pz 7 1,20-1,40-1,33; avocados Sudafrica pz 12 1,90-2,20-2,00; banane altri marchi America Centrale 0,73-0,80-0,77; Chiquita 0,94-1,03-0,96; ciliegie duracine Ferrovia Puglia 26/28 rinf. 3,30-3,60-3,50; 28/30 3,80-4,20-4,00; fichi bianchi fioroni Puglia prima in pad. 1,50-2,00-1,60; fragole grosse Olanda prima in conf. 4,70-5,20-5,00; Piemonte 3,50-4,50-4,00; Trentino 4,00-5,00-4,50; lamponi Trentino prima in confez. 13,00-15,50-14,50; manghi Brasile via mare 1,75-2,10-2,00; mele Fuji T.A.A. 85/90 1,35-1,50-1,45; Brasile cartoni 9 kg. 85/90 doppio 1,90-2,10-2,00; Golden Delicious T.A.A. 80/85 in pad. 1,20-1,30-1,25; seconda in casse 1,05-1,15-1,10; Dop Val di Non prima 75/80 in pad. 1,45-1,50-1,48; 80/85 1,50-1,55-1,53; 85/90 1,50-1,55-1,53; Granny Smith Cile cartoni 10 kg. 80/85 doppio 1,50-1,60-1,55; cart. 18 kg. multistrato 1,28-1,40-1,33; Morgenduft T.A.A. 80/90 doppio 0,95-1,05-1,02; Red delicious T.A.A. Cile 80/85 doppio 1,50-1,60-1,55; 80/85 multistrato 1,28-1,40-1,30; Royal Gala cartoni 18 kg Cile 80/85 multistrato 1,17-1,25-1,20; mirtilli T.A.A. in conf. 14,00-16,00-14,50; papaia Brasile via aerea prima 2,85-3,40-3,10; pere Abate Fetel cartoni 10 kg Argentina 75/80 doppio 1,80-2,10-2,00; Cile 1,80-2,20-2,00; Decana del Comizio in cartoni 10 kg Argentina 75/80 doppio 1,20-1,30-1,23; Kaiser cartoni da 12,5 kg Sudafrica 70/75 multistrato 1,15-1,25-1,20; cartoni 10 kg. Argentina 75/80 doppio 1,20-1,30-1,26; Packhams Argentina cartoni 10 kg. 75/80 1,20-1,30-1,26; 75/80 casse pz 80 1,06-1,17-1,12; pesche noci nettarine pasta gialla Puglia prima 61/67 in pad. 1,30-1,40-1,35; 67/73 1,60-1,70-1,65; Spagna 67/73 1,25-1,40-1,35; 73/80 1,50-1,70-1,60; 80/90 1,70-1,90-1,80; pesceh pasta gialla Campania 73/80 1,35-1,60-1,45; E.R. 61/67 1,00-1,20-1,15; 67/73 1,30-1,50-1,42; 73/80 1,70-1,90-1,80; Puglia 61/67 1,00-1,20-1,13; 67/73 1,30-1,50-1,40; 73/80 1,60-1,90-1,75; Spagna 61/67 in padella 1,00-1,20-1,10; 67/73 in pad. 1,20-1,40-1,30; 73/80 1,40-1,60-1,50; susine Red Beauty Spagna prima 44/47 rinf. 1,30-1,50-1,35; Sorriso di Primavera Campania 40/45 1,40-1,60-1,55; uva bianca Vittoria Sicilia prima 2,60-3,00-2,80; seconda 1,80-2,00-1,90.

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Studenti di terza media giudicati con test unico (sezione: Schola)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)

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Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2008-06-17 - pag: 35 autore: Istruzione. In 600mila alla prova di valutazione nazionale voluta da Fioroni Studenti di terza media giudicati con test unico Dall'Invalsi fornite direttive per le correzioni Luigi Illiano ROMA Debutta oggi la prova nazionale nell'esame di terza media. Per i circa 600mila alunni sarà come misurarsi con una spicchio di mini maturità. Un test uguale per tutti, da Milano a Palermo, introdotto dall'ex ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni, che ha rimesso in pista anche il giudizio di ammissione per poter sostenere la verifica. Quest'anno la prova mette sotto la lente italiano e matematica e i risultati contribuiranno a determinare il giudizio finale. Nelle intenzioni si tratta di un primo, concreto, tentativo di introdurre un elemento di valutazione omogeneo e, soprattutto, a tappeto. Una verifica sui livelli di apprendimento e anche un confronto a distanza con i pessimi risultati che da anni i quindicenni italiani fanno registrare nelle classifiche internazionali Ocse-Pisa, proprio in lettura, matematica e scienze. I test sono stati predisposti dall'Istituto nazionale di valutazione (Invalsi). Resta inteso il regolare svolgimento, già avviato, delle normali prove scritte e del colloquio pluridisciplinare. La prova Il ministero di Viale Trastevere ha emanato una circolare specifica con tutte le istruzioni (n. 54 del 26 maggio 2008). La prova avrà inizio alle 8 e 30 con l'apertura dei plichi contenenti i fascicoli che saranno distribuiti ai ragazzi. Si comincerà con quello di matematica. Gli alunni avranno a disposizione sessanta minuti per risolvere quesiti a scelta multipla ea risposta aperta su numeri, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni. Poi, dopo un intervallo, ci saràun'altra ora di tempo per affrontare i quesiti del secondo fascicolo (italiano), prova divisa in due parti: comprensione della lettura, ossia testo narrativo seguito da quesiti; e riflessione sulla lingua, serie di domande su conoscenze grammaticali. Va sottolineato che, in ogni caso, queste verifiche non saranno determinanti per il giudizio finale che, comunque, contribuiranno a determinare. La circolare chiarisce che per la valutazione dei risultati l'Invalsi metterà a disposizione, oggi stesso – a partire dalle 12 – sul proprio sito web ( www.invalsi. it/esamidistato/) la scheda di correzione per garantire una griglia e un criterio unico. Il ministero specifica che "i criteri di incidenza e di peso della prova sulla valutazione complessiva sono decisi dalla commissione esaminatrice nella seduta di insediamento". Non è consentito l'usodella calcolatrice e del vocabolario. Così come è vietato l'utilizzo di telefoni cellulari e di qualsiasi strumento elettronico. Le date per le prove suppletive per gli alunni che non potranno partecipare questa mattina sono state fissate al 27 giugno e al 2 settembre. Le cifre Sono poco meno di 600mila gli alunni che in questi giorni si stanno misurando con gli esami di terza media, evento scolastico che chiude il primo ciclo dell'istruzione, mobilitando insegnanti e famiglie. Il 95% dei ragazzi frequenta la scuola statale. Le ragazze sono un po' meno (48%) ma ottengono risultati migliori: su12mila ripetenti le donne sono 4mila e i maschi 8mila.L'85%ha 13 anni,età regolare: il 4% ha 12 anni (è in anticipo); e il restante 11% ha accumulato uno o più anni di ritardo. Gli alunni stranieri sono 40mila, dei quali 7mila albanesi, 6mila romeni, 6mila marocchini, 3mila cinesi e, via via, tutti gli altri. Affronteranno l'esame anche 20mila alunni diversamente abili. Lo scorso hanno è stato promosso il98% dei ragazzi (il 2% è stato bocciato). Nelle scuole del Sud più di un ragazzo su cinque (21,2%) ha conseguito il giudizio massimo (" ottimo"), molto più bassa la quota di eccellenza riguardante i coetanei del Nord (fermi al 13,8%). Maturità Intanto, domani suonerà la campanella per l'ultima maturità con debiti formativi non saldati. Ad esempio, chi ha insufficienze in greco e latino al classico potrà lo stesso sostenere l'esame di Stato, discorso uguale per le insufficienze in matematica per chi è al quinto anno del liceo scientifico. Al rush finale ci saranno circa 470mila studenti accolti da 125mila commissari, tra dirigenti e insegnanti. Il più alto numero di candidati arriverà dagli istituti tecnici (quasi 188mila). Tra le novità c'è anche lo slittamento di un anno per l'entrata in vigore del bonus di 25 punti previsto per gli studenti eccellenti come dote da spendere per l'accesso ai corsi di laurea a numero chiuso. L'entrata in vigore è stata spostata, nei giorni scorsi, con poche righe contenute nel Dl n. 97 del 3 giugno.

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Abravanel e i meriti della meritocrazia (sezione: Schola)

( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)

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Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Spettacoli TV - data: 2008-06-17 num: - pag: 52 categoria: BREVI Abravanel e i meriti della meritocrazia Meritocrazia: quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto. Ne parla Roger Abravanel (foto) da Alessandra Sardoni e Pace. Otto e Mezzo La7, ore 20.30.

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ROMA Cinque ore buone di discussione sul Pse e dintorni, una fatica tremenda, ta (sezione: Schola)

( da "Messaggero, Il" del 17-06-2008)

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Di NINO BERTOLONI MELI ROMA Cinque ore buone di discussione sul Pse e dintorni, una fatica tremenda, tanta pazienza e nervi saldi, ma alla fine il passo avanti c'è stato. E sostanzioso. Il Pd che l'anno prossimo si presenterà alle Europee ed eleggerà alcune decine di parlamentari, a Strasburgo non finirà nella terra di nessuno dei "non iscritti", non si dividerà in due gruppi, non andrà ognuno nella ex casa di provenienza, e non farà gruppo a sé stante. Niente di tutto questo. Il Pd ha deciso che farà parte di un "campo riformista" e che, come tale, avrà come interlocutore privilegiato il Pse, senza per questo aderirvi sic et simpliciter o affiliarvisi come se nulla fosse. La formula usata da Lapo Pistelli al termine della riunione fiume del cosiddetto "caminetto" è stata "autonomia e associazione". Che significa: il Pd rimarrà Pd anche a Strasburgo, ma con il gruppo parlamentare del Pse, non con il Pse in quanto tale, intavolerà un rapporto preferenziale, qualcosa di meno di una adesione, qualcosa di più di un semplice interesse o attenzione. "La costruzione di un campo riformista in Europa che rappresenta il nostro obiettivo, significa avere a che fare con forze che in gran parte militano nel campo socialista", ha spiegato chiaramente Pistelli. Come tutto questo avverrà, quali saranno le forme, se federazione o associazione o attenzione o rapporto privilegiato o altro, si vedrà in corso d'opera. Vertice teso, a tratti burrascoso, con esponenti di entrambi i partiti di provenienza che non hanno nascosto irritazione e dissenso. "Se è così, allora non se ne fa nulla", avrebbe detto più di un esponente della ex Margherita. Lo sblocco è arrivato quando sono intervenuti Veltroni, Marini e D'Alema. Quest'ultimo, in particolare, ha dato il là alla possibile soluzione, quantomeno al passo avanti. "Noi non chiediamo di aderire al campo socialista, ma di lavorare alla sua trasformazione", è stata la premessa suadente dell'ex leader dei Ds. Dopo di che D'Alema ha avanzato la proposta: "A questo si può lavorare uscendo noi Ds dall'Internazionale socialista e voi da quella liberaldemocratica, poi il Pd potrà assumere la stessa collocazione di "osservatori" che rispetto al campo socialista hanno i Democratici americani o il Partito del congresso indiano". Franco Marini ha colto al volo la novità della posizione, Veltroni non ne aveva bisogno avendola fatta sua da tempo. Sicché la discussione è proseguita ugualmente tesa ma almeno su binari più solidi e condivisi, almeno dai principali big. Si sono creati due fronti simili a fronde: da una parte Piero Fassino restìo assai ad abbandonare l'Internazionale, "andiamoci piano, vediamo bene prima di prendere decisioni simili"; dall'altro si è creato un fronte rutellianpopolare capitanato da Paolo Gentiloni che propugna la creazione a Strasburgo di un gruppo autonomo con chi ci sta (calcolano un 40-50 europarlamentari) che poi si federi con il Pse. Una posizione già diversa da quella espressa a muso duro da Rutelli qualche giorno fa, visto che l'ultimo leader della Margherita aveva proposto seccamente l'adesione al gruppo liberale. In mezzo, più propensi al ruolo di "osservatori" del gruppo Pse, esponenti ex popolari come Fioroni, Castagnetti, Bindi e soprattutto Franceschini, con Parisi come al solito in posizione autonoma. La conclusione è che quando Francois Bayrou presenzierà al convegno dell'Alde a Roma proprio nella sede del Nazareno ex Margherita ora Pd, all'appuntamento si farà vedere anche Veltroni che interverrà e non per portare un semplice saluto.

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Prova nazionale Il debutto in terza media (sezione: Schola)

( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)

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Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Focus Vuota - data: 2008-06-17 num: - pag: 10 categoria: REDAZIONALE Oggi Prova nazionale Il debutto in terza media Novità anche alle scuole medie, non solo alle superiori. Oggi, per la prima volta, i circa seicentomila alunni che stanno affrontando gli esami di terza media saranno sottoposti a una prova "nazionale" di italiano e matematica. è una delle ultime decisioni prese dall'ex ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni (la circolare n. 32 risale al 14 marzo scorso). Obiettivo: capire meglio "i livelli di apprendimento" dei tredicenni di tutta Italia, da Bolzano a Palermo. Rispetto al normale svolgimento delle prove d'esame, in cui le singole commissioni predispongono i testi da assegnare, "la prova nazionale si baserà su procedure standardizzate", avvertono dal ministero. Dunque via all'ultimo scritto prima degli orali. Sui banchi, tra gli altri, 40 mila ragazzini stranieri, 20 mila disabili, 12 mila ripetenti. Angosciati per questo "esame aggiuntivo che proprio non ci voleva". Sono soprattutto i professori, però, a essere scontenti: "Abbiamo avuto poco tempo per organizzarci". Il rebus: tenere conto o no della prova nella valutazione finale? La risposta di Francesca Lavizzari, a capo dell'istituto comprensivo Cavalieri di Milano: "Solo se il risultato sarà positivo".

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Esami di recupero, caos di date (sezione: Schola)

( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)

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Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Focus Vuota - data: 2008-06-17 num: - pag: 10 categoria: REDAZIONALE Il calendario C'è chi chiuderà la pratica il primo luglio. Gli ultimi a Palermo: il 10 settembre. Previsti tanti ricorsi Gli insegnanti I presidi devono risolvere il problema dei 41 giorni di riposo dei prof. E quello dei corsi da organizzare Esami di recupero, caos di date Il ministero: debiti da saldare entro il 31 agosto Ma molte scuole faranno le verifiche a settembre I "ribelli": Milano, Bologna e Venezia. Hanno ignorato la circolare del ministero e fissato le verifiche finali ai primi di settembre. I "rispettosi ": le scuole di Napoli, quelle vicentine (almeno la maggior parte), Mantova e, in genere, gli istituti professionali. Loro "chiudono il caso" entro il 31 agosto. In mezzo c'è un po' di tutto: gli istituti che "risolvono il problema dei debiti" a luglio, quelli che sforano "perché non si possono richiamare docenti e famiglie dalle vacanze", quelli che si spingono fino all'inizio del prossimo anno scolastico. Nessuna regola certa. Se non gli "intoccabili" 41 giorni di ferie (36 + 4 domeniche + Ferragosto) dei professori. è la Babele degli esami di recupero. Una volta, fino al 1994, si veniva "rimandati". Un'estate di studio e poi si riparava a settembre. Ora, con le novità introdotte dall'ex ministro Giuseppe Fioroni, i ragazzi con "giudizio sospeso" devono recuperare l'insufficienza entro il 31 agosto. In teoria. Perché la circolare n. 6163 del 4 giugno, firmata dal neoministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, dice così: "I debiti scolastici dovranno essere recuperati entro il 31 agosto 2008. Eventuali proroghe, motivate da particolari esigenze organizzative, dovranno essere adeguatamente valutate anche in relazione alle implicazioni derivanti dall'avvio del prossimo anno scolastico". Solo motivi giustificati: meglio adeguarsi. E così molti istituti superiori che avevano fissato le verifiche a settembre hanno dovuto fare marcia indietro e anticipare gli esami. Come al liceo scientifico Elio Vittorini di Napoli: "Eravamo orientati anche noi a settembre - dice Isabella Alagia, collaboratrice del preside - ma dopo la circolare abbiamo riconvocato il collegio e abbiamo stabilito il termine entro la fine di luglio. In fondo è meglio così: i ragazzi sono più freschi e, dopo, possono godersi un po' di riposo". Una regola che ha deciso di seguire la maggior parte delle scuole campane (compreso il liceo Umberto I di Napoli, quello del presidente Giorgio Napolitano). Anche a Roma la maggior parte dei licei ha rispettato il termine fissato da viale Trastevere: verifiche entro il primo luglio allo scientifico Archimede, entro il 22 luglio al classico Tasso. Il preside Achille Acciavatti spiega le sue ragioni: "Posticipando la data degli esami si sarebbero create discriminazioni tra chi può andare a lezioni private e chi no. Meglio chiudere subito. Un altro mese avrebbe solo creato disturbo alle famiglie ". Anche ai professori. Perché se gli esami si chiudono entro luglio, allora i docenti hanno tutto il tempo per smaltire i loro 41 giorni di ferie tra agosto e i primi giorni di settembre. Diversamente (e cioè se si fissano le prove a fine agosto), bisogna arretrare le vacanze a metà luglio (giusto in concomitanza della maturità, un impegno per la stragrande maggioranza dei prof) oppure rinunciare a qualche giorno di mare. "Ma noi insegnanti - dice Salvatore Pace dell'Andis, l'associazione dei presidi - non possiamo recuperare i riposi durante l'anno". Dunque, accanto a chi ha fatto di tutto per rispettare le regole, ci sono tanti istituti che sforano. Per ragioni climatiche (a Palermo, dove comunque le lezioni iniziano a settembre inoltrato "e non c'è fretta"), per abitudini consolidate (a Milano in agosto non c'è un'anima), per questioni di principio. A Bologna tutte le scuole superiori hanno deciso insieme: verifiche dall'1 al 6 settembre. Lo racconta Domenico Altamura, a capo dello scientifico Righi: "è stata una scelta unanime, era impossibile iniziare prima ". Anche al classico D'Oria di Genova si infrangono le regole ("la situazione era troppo confusa", dice il preside Salvatore di Meglio), come al D'Azeglio di Torino, al Parini e al Berchet di Milano e nella maggior parte delle grandi città del Nord: "Sono i genitori a chiedercelo", prosegue Bruna Sinnone, la preside del milanese Besta. Un po' diversa la situazione in provincia "dove mi risulta - commenta il direttore scolastico della Lombardia, Annamaria Dominici - che ci sia la tendenza a chiudere tutto entro agosto". Come a Mantova, dove si rispettano le regole alla lettera. "Del resto - continua il direttore lombardo - chi ritarda se ne assume la responsabilità. E dovrà inviarmi una motivazione scritta". Più dura la posi.

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La trasparenza va bene ma le priorità sono altre . E' questa, in estrema sintes (sezione: Schola)

( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del 17-06-2008)

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"La trasparenza va bene ma le priorità sono altre". E' questa, in estrema sintesi, la reazione dei sindacati provinciali di Cgil, Cisl e Uil all'idea del presidente della Provincia, Francesco Scalia, di pubblicare le presenze dei dipendenti, gli stipendi dei dirigenti ed i curriculum sul sito istituzionale di Palazzo Gramsci (www.provincia.fr.it). "Quando si va alla ricerca della trasparenza - dichiara Maceroni, segretario Cisl - è un fatto positivo volto a dimostrare che i lavoratori della pubblica amministrazione lavorano. Poi, certo, come in ogni luogo ci sono anche i cosiddetti fannulloni che vanno colpiti. Ma nella pubblica amministrazione occorre anche metter mano alla meritocrazia ed alle retribuzioni adeguate". "Sinceramente - spiega De Santis, segretario Cigl - ci sono problema maggiori di questi. Mi riferisco ai 150 precari che, da anni, sono in attesa di essere stabilizzati in Provincia. Oggi è divenuto uno sport nazionale scagliarsi contro i dipendenti pubblici ma noto che c'è molta demagogia sull'argomento. Andiamo piuttosto a regolamentare consulenze, convenzioni e gare di appalto". "Bisogna riflettere su come è organizzato il lavoro nella pubblica amministrazione - conclude Stamegna, segretario Uil - e i motivi di debolezza. Va bene la trasparenza ma per una maggiore produttività nelle P.a. occorre partire dall'alto e cioè dai dirigenti, poi via via sino all'ultimo dipendente". Gia.Rus.

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Pd tiro alla fune tra ds e dl, poi una sintesi. D'alema e marini danno una mano (sezione: Schola)

( da "Riformista, Il" del 17-06-2008)

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Pd tiro alla fune tra ds e dl, poi una sintesi. D'alema e marini danno una mano Ma al caminetto si studia un rapporto protetto col Pse Della sconfitta elettorale in Sicilia non si è parlato. Né si è parlato di Romano Prodi o dell'ipotesi di congresso. In cinque ore di confronto a porte chiuse, lo stato maggiore del Pd - riunito attorno al riesumato caminetto - si è concentrato sulla collocazione internazionale del partito. Walter Veltroni porta a casa l'obiettivo minimo: sul "rapporto privilegiato" col gruppo parlamentare Pse, c'è il via libera dei big del Nazareno. Ma le distanze tra Ds e Margherita rimangono. Come si raggiunge l'obiettivo? Entrando in maniera "autonoma" dentro il gruppo eurosocialista o formando un gruppo di "democratici europei" che si federi con esso? Il dilemma rimane e più d'uno, nel corso della riunione, ha evocato il modello Bonino. Traduzione: il rapporto tra Pd e Pse dovrà essere uguale a quello tra Radicali e Pd. "È stato un summit ad alta tensione politica", racconta uno dei partecipanti. Caratterizzato da un tiro alla fune tra gli ex ds (soprattutto Fassino) e gli ex dl (soprattutto Gentiloni e Castagnetti). Nel tentativo di evitare che la riunione si trasformasse in una resa dei conti, il segretario ha potuto contare su quattro alleati: oltre a Dario Franceschini e Goffredo Bettini, anche Massimo D'Alema e Franco Marini si sono calati nel ruolo di mediatori. "Non si tratta di entrare nell'Internazionale socialista, così come non stiamo parlando dell'ingresso nel Partito del socialismo europeo. Da un rapporto privilegiato con questi, però, non possiamo prescindere", ha chiarito Veltroni, ribadendo che le sue mosse, il Pd, le farà mantenendo "la sua identità" e "in piena autonomia". In cinque ore di dibattito serrato i momenti di tensione non sono mancati. Come quando Fassino, rivolgendosi agli ex margheritini, ha scandito: "Capite bene da soli che la rinuncia all'ingresso nel partito socialista europeo, per quelli con la mia storia, comporta dei costi abbastanza onerosi". Risposta di Pierluigi Castagnetti, che aveva avviato il dibattito su posizioni diametralmente opposte a quelle fassiniane: "Senti, caro Piero, quel prezzo di cui tu parli io l'ho già pagato tempo fa. E so quello che comporta, anche dal punto di vista psicologico...". Controreplica dell'ex segretario ds: "Allora contiamoci, no?". Rosy Bindi, che continua a lavorare sulla mozione per il respingimento delle dimissioni di Prodi, si è rifugiata in uno slogan: "In Europa con i socialisti, ma non nei socialisti". Con Rutelli assente giustificato (in missione in Portogallo come presidente del Copasir), è toccato a Parisi dare man forte ai diellini rappresentati da Fioroni, Gentiloni, Vernetti e Castagnetti. "Il Pd non può aderire né come partito, né come componenti, né come persone al Partito socialista europeo", ha sottolineato l'ex ministro della Difesa. Chiusa la riunione, Lapo Pistelli ha tracciato le conclusioni: per l'approdo in Europa, il Pd troverà una "soluzione unitaria" che sicuramente non si ridurrà alla semplice "adesione a qualcosa che già c'è". E ancora: "Costruire un campo riformista in Europa significa avere a che fare con le forze socialiste che oggi sono gran parte di questo campo". Ma i rutelliani non ci stanno. Il solco è tracciato anche se il mal di pancia è diffuso. Lo scoglio rappresentato dal vertice di ieri può però dirsi superato ma il nodo è tutt'altro che risolto. La novità, collocazione internazionale a parte, sta nelle sensazioni che i veltroniani della stretta cerchia si sono scambiati a fine riunione: "D'Alema e Marini - ragionava a voce alta un fedelissimo del segretario, uscendo dal Nazareno - hanno dato una grande mano a Walter". E il congresso? La presidenza del partito? Nessuna novità. A parte le ultime indiscrezioni su Marini, s'intende. 17/06/2008.

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Si inizia domani con italiano. A partire dalle 8.30, ci sono 6 ore di tempo per scegliere una delle (sezione: Schola)

( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

4 tipologie d'esame e completare il lavoro. Le preferenze degli studenti sono confluite negli ultimi anni sul saggio breve scelto da quasi metà dei candidati, ma anche il tema generale rappresenta un ottimo refugium peccatorum per chi di letteratura ne sa pochino. Congelato il decreto Fioroni-Mussi che prevedeva la possibilità di assegnare 25 punti da portare in dote per l'iscrizione all'università, resta per la commissione la facoltà di attribuire la lode ai migliori: nel 2007 furono 7 i reatini finiti nell'album dei tremila "eccellenti" d'Italia. I.S.

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Dalla tua parte \ndi Gaia Giorgetti CI MANCAVANO SOLO I QUIZ QUANTA FATICA IN TERZA MEDIA (sezione: Schola)

( da "Corriere di Bologna" del 17-06-2008)

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Corriere di Bologna - BOLOGNA - sezione: VUOTA - data: 2008-06-17 num: - pag: 10 categoria: BREVI Dalla tua parte di Gaia Giorgetti CI MANCAVANO SOLO I QUIZ QUANTA FATICA IN TERZA MEDIA M io figlio sta facendo gli esami di terza media e devo ammettere che, rispetto a quello da me sostenuto ai miei tempi, mi sembra che questo sia esagerato: cinque prove scritte, più l'interrogazione orale. Ho l'impressione che ogni ministro abbia fatto e detto la sua, così si è arrivati, per esempio, a partorire una prova d'esame di terza media degna della maturità. A me sembra un controsenso rispetto al criterio della scuola dell'obbligo, dove senza tema di smentita tutti vengono promossi. Giorgia Torreggiani Gentile signora Torreggiani, diciamo subito una cosa, la scuola ne ha viste delle belle e capirci qualcosa è arduo. Moratti, Fioroni e, ora, Mariastella Gelmini: ognuno ha il suo modo di vedere le cose (e ci mancherebbe), solo che un ministro non può fare e disfare una materia, come quella dell'istruzione, dove bisogna tener conto dei cicli di studi, della programmazione, di una preparazione organica dei singoli individui. Chi ha frequentato le elementari o le medie in questi ultimi anni non è né carne né pesce, come si suol dire. Intanto, sui programmi di storia è meglio soprassedere: si arriva dritti al liceo senza sapere neppure chi era Pericle o Augusto. Non che non ci si dorma la notte a non sapere un tubo sulle Idi di Marzo, ma saltare a piè pari la storia antica alle medie mi pare un bel po' lacunoso. E veniamo all'esame. Le prove sono davvero cinque, e mi sembrano un'esagerazione: italiano, matematica, due lingue straniere (inglese e un'altra, fra spagnolo, francese o tedesco), più la "prova delle prove", uguale per tutti i 600mila studenti italiani, voluta dall'ex ministro Fioroni e messa a punto quest'anno per la prima volta dall'Invalsi, l'istituto per il sistema di valutazione. Se non vado errata, è una specie di test di cultura generale, con varie domande, più che altro "stile trabocchetto". Roba tipo quiz, tipo test, quelle indagini che vanno tanto di moda e che di culturale, francamente, hanno ben poco. Dovrebbe servire a capire "quanto" i nostri ragazzi di terza media sanno davvero, "che cosa" sanno e "con quale preparazione" andranno al liceo. Sono proprio curiosa di vedere i risultati. Dubito, che ne verrà fuori un quadro confortante. Intanto, poveretti, stanno lì a sostenere un esame ciclopico, proprio loro ai quali la Moratti ha tolto l'esame di quinta elementare.

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E' entrato nel vivo il Gran Prix di podismo, dopo che sono state già disputate 10 delle 21 gare (sezione: Schola)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 17-06-2008)

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In calendario. Nelle nuove classifiche, tra i maschi è in testa tra i senior Francesco Fracassini della Dream Runners Perugia con 1392 punti sul compagno di squadra Eros Lenticchi (880). Tra gli amatori guida Marco Ragni della stessa squadra perugina con 2121, davanti al marocchino Abderrakim Massous (1592). Tra gli sm 35 (fino a 35 anni) Andrea Pirilli con 2074 precede Franco Scorziello (1953). Neglia sm 40 guida Stefano Cricchi (Avis Perugia) con 1889, su Massimo Fioroni (1785). Tra gli sm 45 Ferdinando Benedetti (Avis Perugia) con 1982 su Claudio Cecchini (1797). Negli sm 50 avanti Walter Bianchi (Dream Runners) con 1073, su Franco Frenguelli (1055). Tra gli sm 55 guida Riccardo Fanelli (Avis Perugia) con 980 su Lucio Floridi (849). Tra gli sm 60 è al comando Francesco Pieri (Cdp Pg) con 886 su Guerriero Mencaroni (844). Tra gli sm 65 Bruno Moroni (Atletica Capanne) con 563 su Giancarlo Caligiani (407). Tra le donne, nella Under 40 è in testa Paola Garinei (Avis Pg) con 447 su Alessia Pedetta (400), mentre tra le over 40 guida Silvia Del Bianco (Avis Pg) con 443 su Maria Cristina Draoli (409). Nella classifica delle società, è in testa l'Avis Perugia con 4450 davanti ad Aspa Bastia a 3530 e il Cdp Perugia a 3430.

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Uno studente "rimandato" su quattro. Quadri scolastici di fine anno, cresce l'esercito dei (sezione: Schola)

( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 17-06-2008)

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"sospesi". Alla conclusione di quasi tutti gli scrutini degli istituti superiori della città, oltre 700 studenti (sui 2.800) hanno riportato in pagella almeno un'insufficienza e quindi si sono visti assegnare la sospensione del giudizio. Per loro si profila un'estate tra i banchi di scuola, come vuole l'ordinanza 92 emanata nel novembre 2007 dall'ex ministro dell'istruzione Fioroni. Alcuni di loro sono tornati in classe già da ieri mattina per i corsi di recupero, come i ragazzi di Itis Volterra, liceo Savoia e Benincasa. Altri colleghi cominceranno oggi o entro la fine della settimana. Tutto ciò si accavalla alla marcia di avvicinamento della preparazione della maturità, al via da domani. Per ogni istituto vige l'obbligo di completare il "ripasso" con relativo esame entro il 30 agosto, per poi comunicare il verdetto: promozione o bocciatura. Intanto sono stati esposti i risultati di Ipc Podesti, istituto d'Arte, Itis e di tutte le classi del Savoia. Al professionale-commerciale della Montagnola le maggiori difficoltà le hanno mostrate i giovanissimi del biennio, mentre vanno bene le quarte e le quinte dove è quasi impossibile scorgere alunni bocciati negli elenchi. Su un totale di 213 iscritti sono 51 i non ammessi all'anno successivo e 84 quelli che affronteranno questa sorta di play-out della scuola. "Qui - commenta la preside dell'Ipc Maria Vacirca - non posso sposare la tesi di Fioroni secondo il quale lo spauracchio di un estate sopra i libri avrebbe stimolato i ragazzi a recuperare le insufficienze. Siamo intorno alla percentuale dello scorso anno, 12% di non ammessi all'anno successivo". L'istituto d'arte di via Buonarroti tiene alto il nome dei "tecnico-professionali": su 170 studenti 16 sono stati rimandati e 26 "sospesi". S'intravedono alcuni giudizi negativi al liceo scientifico Savoia, solo 6 dal primo al quarto anno, mentre sono di nuovo al lavoro in 59 per un totale di 470. "Abbiamo notato il tentativo da parte dei ragazzi di recuperare le insufficienze - dice la vicepreside Tiziana Pirani - invece crea imbarazzo l'assenza dei voti di chi ha il giudizio sospeso". A farla da padrone è l'Itis di Torrette. Ben 330 gli alunni "rimandati a settembre" e 120 non ammessi su un totale di 1.300 iscritti. Z.Le.

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Sorpresa: ci sono più promossi (sezione: Schola)

( da "Stampa, La" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

SCUOLA.I PRIMI ESITI DEGLI SCRUTINI LA RIFORMA Intervista Alberto Poli docente all'Alfieri Sorpresa: ci sono più promossi Per i rimandati ritorno sui banchi il 24 giugno. Il 31 agosto esami di "settembre" "Studenti aiutati dalla paura di dover riparare" "E' utile che si sia ripristinato un minimo di serietà" C.CA. ASTI [FIRMA]CLAUDIA CANEGALLO ASTI Il termine "rimandato" è riapparso nelle ansie dei genitori astigiani. I primi tabelloni con i risultati degli scrutini sono stati affissi al classico "Alfieri" e all'istituto "Sella", dove la sosta davanti alle bacheche per molti quest'anno si è prolungata per prendere nota degli orari dei corsi di recupero. Le novità del ministro Fioroni sul recupero dei "debiti" non hanno spiazzato i docenti dell'istituto "Alfieri", guidato da Tina Rosita Casamento: i ragazzi con materie insufficienti torneranno sui banchi dal 24 giugno per un mese. "Dovrò stare a scuola dalle nove all'una tutti i giorni - commenta una studentessa del "Sella" - altro che vacanze". Ma non basterà frequentare le lezioni: gli studenti entro il 31 agosto dovranno sostenere una prova per dimostrare di aver recuperato il "debito" e poter così passare alla classe successiva. Lo spauracchio dell'"esame ad agosto" ha invertito il trend di debiti e bocciature degli ultimi anni. Al classico la percentuale di promossi (nei primi quattro anni) è salita dal 58,3% del 2007 al 69,6%; scesi anche gli studenti con debiti (dal 32 al 23,4%) e le bocciature (dal 9,7 al 7%). Lusinghiero il risultato al "Sella", dove sono promossi il 59,4% degli studenti, contro il 39,2% dello scorso anno. Limati anche i debiti, passati dal 32, al 28,2%, mentre sono più che dimezzate le percentuali di bocciati: dal 28,5 al 12,4%. Le classi più selettive rimangono quelle del biennio: al classico sono bocciati il 12,1% di ragazzi di quarta ginnasio, mentre i debiti si "accumulano" in prima liceo, con il 37,1% di studenti che dovranno recuperare una materia. Al "Sella" in prima sono promossi solo il 37,2%, mentre il maggior numero di materie da recuperare si trova in 2ª° (41%) e in 4ª (41,3%). I primi tabelloni degli scrutini sono usciti, e già si comincia a fare un bilancio della novità introdotta dall'ex ministro Giuseppe Fioroni, che ha ripristinato il "saldo" dei debiti entro fine estate. Al liceo classico "Alfieri" di Asti, Alberto Poli, docente di Lettere, commenta i risultati, e valuta il "termometro" dello studio negli ultimi mesi di lezioni. Professor Poli, qual'è il bilancio di questa piccola riforma? "Parlare di riforma è un po' esagerato. Questo è un segnale. Ma il bilancio è sicuramente positivo. Finalmente si è reintrodotto il principio che le lacune vanno colmate". La scuola in questo modo torna ad essere più selettiva: dal punto di vista dei risultati, però, sembra che le cose siano andate meglio rispetto allo scorso anno. È così? "La scuola deve essere selettiva: i ragazzi devono capire che chi merita va avanti, e chi non si impegna pagherà un prezzo, che può essere l'esame a fine agosto o la bocciatura. In questi anni, gli studenti hanno sofferto del decadimento di un sistema: ripristinare un po' di serietà non potrà che fare bene". I ragazzi come hanno reagito alla novità degli esami di riparazione? "Torno a dire che questo non è un vero esame di riparazione, come quello di una volta, e che questa è una riforma a metà. Comunque all'inizio c'è stato un po' di panico, com'era prevedibile. Ma nel giro di qualche settimana l'effetto è stato positivo". In che modo? "Li abbiamo finalmente visti rimboccarsi le maniche. Tanti che avrebbero continuato a non studiare, portando avanti il debito, si sono dati da fare per recuperare, e ce l'hanno fatta. I risultati lo dimostrano: è calato il numero di ragazzi con debito, ma anche quello dei bocciati. Non illudiamoci, però, c'è ancora tanta strada da fare". Al classico e al "Sella" vi siete già organizzati con i corsi di recupero. Come funzioneranno? "Dal 24 giugno, per un mese, chi deve recuperare verrà a lezione. Poi ci sarà un mese di sospensione, ad agosto, quindi la prova finale. Ci vuole tempo per colmare le lacune di un anno scolastico. Speriamo che due mesi bastino".

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Assunzioni a quota 30 mila (sezione: Schola)

( da "Italia Oggi" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

ItaliaOggi     ItaliaOggi Numero 143, pag. 19 del 17/6/2008 Autore: di Alessandra Ricciardi Visualizza la pagina in PDF       Tremonti alla Gelmini: non ci sono margini per assumere di più nel 2008 Assunzioni a quota 30 mila Rispunta lo stesso decreto messo a punto da Tps Cambiano le maggioranze di governo e cambiano i ministri. Ma i numeri delle assunzioni nella scuola restano gli stessi. Il decreto che autorizza le immissioni in ruolo per il 2008 è atteso per fine giugno e ad oggi, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, interessa al massimo 30 mila persone, tra insegnanti e personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Insomma, le stesse 30 mila assunzioni su cui si erano interrotte le trattative tra i precedenti responsabili dell'economia e della scuola, rispettivamente Tommaso Padoa-Schioppa e Giuseppe Fioroni. In questi giorni l'interlocuzione tra i due ministeri è ripresa e il dossier dell'Economia è rimasto inalterato rispetto a qualche mese fa. Ai vertici del dicastero oggi guidato da Maria Stella Gelmini, i tecnici di Giulio Tremonti hanno risposto quanto già avevano avuto modo di dire a Fioroni: non ci sono le condizioni per assumere 50 mila nuovi dipendenti. Il diniego è suffragato dal fatto che mentre nel 2007 erano andati in pensione in 46 mila, quest'anno l'uscita dal lavoro nella scuola ha interessato solo 18 mila dipendenti. Un calo vertiginoso dei posti scoperti negli organici di diritto, che non consente di raggiungere, ma neanche di sfiorare, quelle 60 mila assunzioni (50 mila docenti e 10 mila Ata, ovvero ausiliari, tecnici e amministrativi) realizzate l'ultima volta. I conti, per le disponibilità attuali, è presto fatto: 18 mila pensionati, a cui si aggiungono 7/8 mila posti per i docenti di sostegno. il resto è Ata. Al massimo, dicono all'Economia, si potrebbe arrivare a 30 mila contratti a tempo indeterminato. Intanto il tempo stringe: per fare le nomine con decorrenza giuridica ed economia dal primo settembre, il decreto deve essere firmato entro fine giugno. E i sindacati, capitanati dai responsabili di settore, rispettivamente Enrico Panini (Cgil), Francesco Scrima (Cisl), Massimo Di Menna (Uil) e Marco Nigi (Snals) sottolineano come con 30 mila assunzioni alcune classi resteranno comunque scoperte. Anche perché a basse assunzioni a tempo indeterminato si accompagnano per quest'anno anche i tagli alle assunzioni a tempo determinato, ovvero quelle operate in organico di fatto in base alle ultime due leggi finanziarie. Difficoltà in cui incorrerebbero in particolare alcune regioni, come la Campania, le Marche e la Liguria. Più alunni per classi. Intanto, sempre sul fronte, del personale della scuola, c'è fermento per un nuovo intervento sul rapporto alunni-insegnanti (che già era stato innalzato dalla Finanziaria) nel decreto legge atteso per domani al consiglio dei ministri. Un incremento che porterebbe inevitabilmente a un aumento del numero di alunni per classi.

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<I colleghi riconoscono la professionalità, ma ci vuole fermezza per non farsi mettere i piedi in testa> (sezione: Schola)

( da "Giornale di Monza" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

La dottoressa elisabetta tisi primario facente funzione nel reparto di chirurgia toracica 'I COLLEGHI RICONOSCONO LA PROFESSIONALITÀ, MA CI VUOLE FERMEZZA PER NON FARSI METTERE I PIEDI IN TESTA' richiedi la foto donne Monza - "Ci vogliono fermezza e grinta. Bisogna essere un po' più duri per non farsi mettere i piedi in testa dai colleghi uomini". Questa la filosofia di vita e di lavoro della dottoressa Elisabetta Tisi, da oltre un anno primario facente funzione nel reparto di Chirurgia toracica del San Gerardo dove lavora dal lontano 1977. Una vita in un reparto prettamente maschile dove, comunque, non ha mai trovato particolari ostacoli per la sua crescita personale e medica. Tirando fuori le unghie al momento giusto per far valere la sua professionalità e preparazione, che vanno al di là dell'essere uomo o donna. "Una donna ha diritto di fare carriera come un uomo - ha commentato la dottoressa Tisi - Semplicemente per un principio di meritocrazia e gratificazione. Bisogna dimostrare con i fatti, e non con le parole, che anche in questo lavoro non esistono differenze tra i due sessi". Qualche ostacolo, magari, lo si trova con la famiglia che ci si forma, magari di più dal marito (soprattutto quando svolge la stessa professione) che dai figli. Mentre i pazienti l'hanno sempre considerata semplicemente come un medico, andando al di là del sesso. "È da oltre trent'anni che faccio il chirurgo e con i miei malati e i loro parenti non ho mai avuto problemi - ha proseguito - La strada della medicina è difficile per tutti, sia per gli uomini che per le donne, anche se oggi il numero delle donne che svolgono questa professione ha ampiamente superato quella dei colleghi maschi". Anche se i posti di prestigio restano comunque appannaggio del sesso forte. Un esempio: attualmente al San Gerardo le donne primario sono solo due la dottoressa Lucia Carati, direttrice di Laboratorio e la professoressa Cristina Messa che dirige la Medicina Nucleare. Alle quali potrebbe aggiungersi la dottoressa Tisi se vincerà il concorso di primariato indetto per i prossimi mesi. E i suoi colleghi (uomini) fanno il tifo per lei. "Non hanno problemi a riconoscere una maggiore esperienza clinica e professionale - ha commentato - Anche se ancora faticano a riconoscere una certa autorevolezza". Articolo pubblicato il 17/06/08.

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E' la 'vigilia degli esami' per 470mila Nel toto-tema morti bianche e Gandhi (sezione: Schola)

( da "Quotidiano.net" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Continua a calare il numero degli ammessi dopo il giro di vite di Fioroni. Vanno alla grande i siti studenteschi (www.Studenti.itwww.Skuola.netwww.Maturando.net e www.universinet )

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Ma se la percentuale di non ammessi dai consigli si dovesse rivelarsi simile a quella dell'anno scorso (il 4%), mercoledì mattina saranno 20.000 studenti in meno a presentarsi di fronte ai 12.500 presidenti di commissione, 35.000 commissari esterni ed altri 70.000 interni. Un numero enorme di docenti e dirigenti (in tutto oltre 125.000) che dovranno verificare la preparazione raggiunta al termine di cinque anni svolti in ben 912 indirizzi scolastici diversi sparsi per il territorio italiano. Dallo scorso anno una forte 'scrematura' di ammessi, introdotta dalle leggi firmate negli ultimi due anni dall'ex ministro Fioroni, c'è però già stata: dopo aver cancellato l'automatica ammissione agli esami di Stato, diverse restrizioni si sono riscontrate anche sul fronte degli 'ammessi per merito'. I cosiddetti 'ottisti' (i ragazzi che hanno riportato 8 in ciascuna materia al quarto anno e 7 in ogni materia nei due anni precedenti e non sono stati bocciati) saranno meno di cento. Già lo scorso anno c'era stata la prima decimazione: furono appena 146 contro i 1.667 del 2006. Per quanto riguarda la tipologia di maturandi, saranno gli istituti tecnici quelli con il maggior numero di candidati (quasi 188 mila studenti pari al 37,8%), seguiti dai licei scientifici con il 21,5% (106 mila studenti), dai professionali (17% con 84 mila studenti) e dai classici (10,9% con poco più di 50.000 studenti). I candidati in età regolare saranno solo 340.000 (il 68% dei candidati): significa che uno studente su tre arriva al diploma con almeno un anno perso lungo la sua 'carriera' scolastica. Tra i candidati le ragazze sono, anche se di poco, la maggioranza (51%), ma la differenza diventa sensibile a seconda del tipo di diploma a cui aspira. Mentre nei tecnici le donne sono solo il 36% e nei professionali il 45%, nei licei le ragazze diventano la maggioranza con il 64% (68% in quegli artistici e negli istituti d'arte). Le ragazze sono andate senz'altro meglio durante il loro percorso scolastico: dei 140.000 alunni in ritardo i maschi sono 85.000 e le femmine 55.000. I candidati stranieri saranno complessivamente 12.000: un numero in sensibile aumento rispetto al 2007, quando erano 9.000: il 75% di questi sarà esaminato da una commissione di un istituto tecnico o professionale. Sono rappresentati ragazzi di 166 paesi: 42 europei ( 19 dell'Unione e 23 non dell'Unione), 47 africani, 28 americani, 40 asiatici, 9 dell'Oceania (c'è anche un apolide). Oltre 6.000 gli alunni diversamente abili: tra questi circa 300 con minorazione dell'udito e 52 candidati non vedenti, per cui verranno approntate apposite prove in carattere braille. L'anno scorso in 3.026 riuscirono ad essere diplomati con la lode: 7 ogni mille diplomati, di cui il 33,1% allo scientifico, il 25,1% al classico e il 23,5% negli istituti tecnici. Nella particolare classifica resa nota dal ministero dell'Istruzione, lo scorso anno fu la Calabria la regione che percentualmente ha 'prodotto' più eccellenze: 261 e 110 e lode su 21.182 diplomati (il 12%). Seguono, a pari merito, Emilia Romagna e Puglia (11), quindi Umbria e Marche (9%). In fondo alla classifica Campania e Trentino-Alto Adige (4%), Molise e Valle d'Aosta (2%). Il Miur ha confermato anche per il 2008 lo stanziamento di un buono di mille euro ad ogni diplomato con lode: serviranno per l'acquisto di libri ed altri sussidi didattici, ma anche testi universitari e abbonamenti a riviste scientifiche. TOTO-TEMA: PAVESE, MORTI BIANCHE E GANDHI Come tradizione l'attesa è contrassegnata dall'avvicendarsi delle indiscrezione sulla prova probabilmente più temuta: quella dello scritto di italiano che, come sempre, romperà il ghiaccio. L'appuntamento è per mercoledì mattina, dopodomani, alle 8.30, quando i 12.500 presidenti di commissione apriranno le fatidiche buste contenenti le tracce. Quest'anno tra gli argomenti più gettonati, per il classico tema di analisi del testo e saggio breve, si attendo un testo un prosa collegato ad una serie di autori: Luigi Pirandello, Italo Calvino, Giovanni Verga, Italo Svevo (da diversi anni invocato inutilmente) e Alberto Moravia (dato per scontato lo scorso anno). Le maggiori chance, anche leggendo i vari siti studenteschi (come www.Studenti.it, www.Skuola.net, www.Maturando.net e www.universinet ) vengono date a Cesare Pavese, di cui cade il centenario dalla nascita proprio nel 2008. Pochissime possibilità vengono invece riservate a Dante, uscito consecutivamente nell'ultimo biennio. Anche se gli esperti di letteratura ritengono che, per sua la maestosità, lo scrittore fiorentino possa essere sempre prescelto. I pronostici impazzano anche su temi di stretta attualità: se quello degli smaltimenti dei rifiuti, dell'escalation del bullismo (da intrecciarsi con l'uso distorto delle nuove tecnologie) e delle Olimpiadi vengono considerati troppo banali, decisamente più papabili sembrano le analisi su tematiche 'trasversali' riguardanti le morti bianche sul lavoro e il mutamento dell'uso dei consumi di droga. Non si escludono neanche argomenti internazionali o sovranazionali, come la crisi petrolifera e il sempre più difficile rapporto tra Cina e Tibet. Ma anche il problema crescente della sicurezza informatica e del 'global warming', o più in generale dell'inquinamento, che si stanno sempre più riflettendo sul nostro quotidiano. Il 2008 si presta, poi, per essere un anno particolarmente adatto agli anniversari di eventi di altissimo tenore: si va dal trentennale dall'uccisione di Aldo Moro e dell'elezione di Giovanni Paolo II, ai quarant'anni dalle battaglie studentesche del '68 e dall'assassinio di Martin Luther King. Fino ai sessanta dall'entrata in vigore della Costituzione Italiana, della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e della costituzione dello Stato di Israele. Ma anche dalla morte di un uomo indiano che cambiò il mondo: Mahatma Gandhi. Secondo un sondaggio del sito www.studenti.it sarebbe il saggio breve il tema preferito dagli studenti (quasi mezzo milione) che tra poche ore inizieranno gli esami di Stato: lo sceglierà il "47% dei maturandi 2008 - spiegano dal sito specializzato in assistenza agli studenti -,è l'opzione più versatile per dare prova della propria capacità di scrittura e analisi. Segue l'articolo di giornale - scelto dal 16% degli intervistati- e l'analisi del testo -16%- considerato dai più come la tipologia più difficile. Numerosi ancora gli incerti, il 16%". I CONSIGLI DELL'ULTIM'ORA Commenti Invia commento Segnala ad un amico Nessun commento presente Clicca qui per inviare il tuo commento sei già iscritto a Club? Accedi ora! 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LA FOTO DEL GIORNO Due metri di pizza Il pizzaiolo siciliano Pasqualino Barbasso si prepara per lo show di pizza acrobatica, riuscendo a far roteare un 'disco' di pasta del diametro di due metri. Barbasso, che ha vinto il titolo nel 2002, gira il mondo con il suo show. Qui è a Ostrava, nella repubblica RICERCA ANNUNCI pubblicità contattaci guadagna con Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le news sul tuo pc rss archivio HOME - Copyright © 2008 MONRIF NET S.r.l. P.Iva 12741650159, a company of MONRIF GROUP - Informativa al trattamento dei dati personali - Powered by Softec y>.

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Rimandati, ecatombe nelle scuole professionali (sezione: Schola)

( da "Stampaweb, La" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

ROMA A Roma il vero problema sono gli istituti professionali. Anche i tecnici, ma molto meno. Per i licei tradizionali, invece, la via d'uscita dalla morta gora dei debiti inevasi, è sempre più a portata di mano. Questo si capisce osservando le prime anticipazioni sui risultati degli scrutini nelle scuole superiori della capitale. Statistiche definitive non ce ne sono, ma l'associazione nazionale presidi, che nel Lazio è presieduta da Antonino Petrolino, ha una panoramica abbastanza chiara: negli ultimi 4 mesi - è il senso - la scuola romana ha compiuto una virata netta sul piano del rigore e della serietà - grazie alla cosiddetta "cura Fioroni" - e ha recuperato quasi un terzo di quel 50% di studenti che presentavano gravi carenze. Ma la situazione è molto varia, le scuole sono quasi 700, gli indirizzi i più disparati e le realtà urbane e sociali sono rappresentative dell'intera gamma nazionale. Così, per dire, se la media nazionale degli studenti con debiti formativi a febbraio era del 42%, a Roma si sfiorava il 50%. E se nei licei classici e scientifici si superava appena il 30%, nei professionali si poteva veleggiare verso quota 65% e negli istituti tecnici si stava a metà strada tra i due poli. Le attività di recupero non sono partite quindi dalle stesse condizioni. Nel mitico e prestigiso liceo "Pilo Albertelli", quello in cui studiò Enrico Fermi, "l'annuncio stesso di un maggior rigore nella valutazione - dice la preside Emilia Marano - ha portato il numero dei ragazzi con gravi carenze dal 35 al 30 per cento". Ma su quel 30% si è duramente lavorato, aggiunge la dirigente: "Nel corso dell'anno abbiamo fatto circa 600 ore di corsi di recupero, tagliando di un altro 10% il numero dei “debitori”. E durante l'estate ne faremo altre 500". Anche la sua collega del classico-scientifico "Gaetano de Sanctis", Marina Gorga, ha ottenuto un effetto analogo: "Noi abbiamo ripartito l'anno in trimestri, in maniera di poter fare non due ma tre tranches di corsi di recupero. E se il numero dei bocciati (8%) e delle eccellenze (11%) è rimasto invariato, siamo riusciti ad abbattere quello dei ragazzi portatori di debiti fino al 21%". Un successo indubbio. Leandro Cantoni è preside nell'Istituto professionale "Carlo Cattaneo" di Testaccio, quartiere molto popolare a ridosso del Tevere. "Per noi il punto di arrivo - spiega - coincide con quello che per i licei è di partenza: abbiamo più del 50% di ragazzi con debiti formativi gravi e siamo riusciti ad abbattere la quota al 30%. Per noi è un grande risultato ma la fatica è stata improba". All'istituito "Luigi Calamassa" di Civitavecchia, diretto da Gianfranco Zintu, la situazione è simile: un lavoro enorme per ridurre gli studenti fortemente insufficienti dal 50 al 40-35 per cento "con l'aggravante - dice il preside - che qui sono molti i debitori e sono pesanti i debiti, ci sono cioè carenze molto gravi e radicate in molti allievi". Anche i professionali stanno facendo sforzi enormi con "risorse umane" limitate e soldi pochi. "L'impegno degli insegnanti in tutto questo - dicono sia Zintu che Cantoni - è stato veramente lodevole". Ad essere carente, invece, è stato l'apporto delle famiglie. "Devo dire - commenta la preside Gorga - che da noi non hanno battuto ciglio e si sono organizzate per affrontare le vacanze rispettando le esigenze della scuola". "Da me non è stato così - aggiunge Cantoni - davanti al mio ufficio c'è stata la fila delle mamme che protestavano per le ferie bloccate. Tant'è che non sono sicuro che ai corsi estivi verranno tutti quelli che dovrebbero". A settembre si tireranno le somme. E potrebbe essere un'ecatombe. Purtroppo nelle fasce sociali più deboli. + E' tornato l'esercito dei rimandati + Fioroni "Migliaia di rimandati? Tutto merito mio" SCRIVI La scuola e il pasticcio dei debiti FLAVIA AMABILE.

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Atenei, la Gelmini annuncia: doppio filtro per il reclutamento dei docenti (sezione: Schola)

( da "Redattore sociale" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

SCUOLA 12.0717/06/2008 Atenei, la Gelmini annuncia: doppio filtro per il reclutamento dei docenti Roma - Novita' in vista per il reclutamento dei docenti e dei ricercatori universitari. Presto, infatti, ci sara' un doppio filtro per le assunzioni: il reclutamento passera' prima attraverso una verifica nazionale, per garantire il controllo della comunita' scientifica sulla qualita' dei candidati, poi le universita' sceglieranno chi e' piu' adatto, all'interno di una lista nazionale di idonei. E' questa la riforma dei concorsi universitari a cui sta pensando il ministro dell'Istruzione, dell'universita' e della ricerca, Mariastella Gelmini, che ha annunciato la novita' in commissione Istruzione alla Camera, dove sta illustrando le sue politiche per atenei e sistema della ricerca. "Quanto alle nuove regole di reclutamento pre professori e ricercatori- spiega Gelmini- pensiamo a procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei. Ne discutero' a breve con in Cun (Consiglio universitario nazionale) e con gli organismi interessati". Il ministro anticipa la sua linea. "Occorre- va avanti il ministro- una verifica nazionale di idoneita' riconosciuta da parte della comunita' scientifica nel suo complesso. All'interno di una liste di idonei le universita' sceglieranno autonomamente colui che ritengono lo studioso piu' capace nell a produzione scientifica, piu' adattato a richiamare finanziamenti dalle imprese e iscrizioni da parte degli studenti". Nella lista di idonei potranno essere compresi, grazie a un sistema di riconoscimento dei titoli internazionali, "anche gli studiosi che lavorano all'estero, italiani o stranieri". Secondo il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, poi, "il sistema meritocratico con cui saranno erogati i fondi pubblici, basato sui risultati di ricerca e didattica, indurra' necessariamente gli atenei ad operare scelte responsabili e scoraggera' azioni clientelari". Gelmini ricorda che il reclutamento in due fasi era gia' stato proposto da Letizia Moratti ma "purtroppo non ha avuto attuazione". Le universita', in base alle nuove regole, saranno anche libere di chiamare "docenti che non provengono strettamente dal mondo accademico le cui caratteristiche rappresentino un valore aggiunto per gli atenei. Il tema e' delicato- chiude il ministro- per questo i meccanismi di selezione saranno rigorosi". (DIRE).

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Atenei. Aumenta lo 'stipendio' dei ricercatori, doppio filtro per l'assunzione dei docenti (sezione: Schola)

( da "Dire" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

ROMA - "Da pochi giorni abbiamo reso operante l'emendamento alla Finanziaria del senatore Giuseppe Valditara che prevede l'aumento di 240 euro mensili per le borse di dottorato". Lo annuncia in commissione Istruzione alla Camera il ministro dell'Università e della ricerca, Mariastella Gelmini, che, dunque, ha dato il via libera all'atteso aumento. Attualmente, infatti, le borse dei dottori di ricerca non arrivano a sfiorare i mille euro. "Occorre dare maggiore prestigio al dottorato- sottolinea il ministro- offrendo ai dottorandi più strumenti per compiere le loro ricerche che devono portare, però- avverte il ministro-, a una produzione scientifica originale, come avviene nel resto del mondo". L'intervento di adeguamento delle borse si affiancherà, annuncia Gelmini, "ad una riforma del dottorato che vogliamo improntata alla riduzione del numero dei corsi, ad un carattere più intensivo di ricerca, ad una più radicale internazionalizzazione". E proprio come accade nei grandi sistemi internazionali. anche l'Italia favorirà "i passaggi dal mondo dell'impresa all'università e viceversa- spiega il ministro- per evitare che ci siano ancora sacche di dottori di ricerca anziani e ricercatori che il sistema non è in grado di assorbire". DOCENTI - Novita' in vista anche per il reclutamento dei docenti e degli stessi ricercatori universitari. Presto, infatti, ci sara' un doppio filtro per le assunzioni: il reclutamento passera' prima attraverso una verifica nazionale, per garantire il controllo della comunita' scientifica sulla qualita' dei candidati, poi le universita' sceglieranno chi e' piu' adatto, all'interno di una lista nazionale di idonei. "Quanto alle nuove regole di reclutamento pre professori e ricercatori- spiega Gelmini- pensiamo a procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei. Ne discutero' a breve con in Cun (Consiglio universitario nazionale) e con gli organismi interessati". Il ministro anticipa la sua linea. "Occorre- precisa- una verifica nazionale di idoneita' riconosciuta da parte della comunita' scientifica nel suo complesso. All'interno di una liste di idonei le universita' sceglieranno autonomamente colui che ritengono lo studioso piu' capace nell a produzione scientifica, piu' adattato a richiamare finanziamenti dalle imprese e iscrizioni da parte degli studenti". Nella lista di idonei potranno essere compresi, grazie a un sistema di riconoscimento dei titoli internazionali, "anche gli studiosi che lavorano all'estero, italiani o stranieri 17 giugno 2008.

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UNIVERSITA': GELMINI, GLI ATENEI SCEGLIERANNO PROPRI DOCENTI (sezione: Schola)

( da "ADN Kronos" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Ascolta la notizia commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA Roma, 17 giu. - (Adnkronos) - In futuro le universita' saranno libere di chiamare direttamente i propri docenti. E' quanto ipotizza il ministro dell'Universita' e della Ricerca, Mariastella Gelmini che, illustrando in commissione Cultura alla Camere le linee programmatiche per universita' e ricerca ha annunciato che per quanto riguarda le nuove regole di reclutamento per professori e ricercatori si pensa "a procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei". Il reclutamento, secondo il ministro, deve passare innanzitutto "attraverso una verifica nazionale di idoneita' riconosciuta da parte della comunita' scientifica nel suo complesso. All'interno di una lista di idonei, le universita' sceglieranno autonomamente colui che ritengono lo studioso piu' capace nella produzione scientifica, piu' adatto a richiamare finanziamenti dalle imprese e-o iscrizioni da parte degli studenti".

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Il direttore del pronto soccorso: basta medici a cottimo (sezione: Schola)

( da "Avvenire" del 17-06-2008)

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CRONACA 17-06-2008 Santa Rita Il direttore del pronto soccorso: basta medici a cottimo Parla Luigi Maculotti, già chirurgo in Iraq: "La meritocrazia si deve basare soltanto sulla qualità ed efficacia degli interventi" DA MILANO NELLO SCAVO " N oi dipendenti della clinica dovremmo costituirci contro coloro che saranno individuati come colpevoli dei reati contestati. Dobbiamo farlo per difendere la nostra professionalità, ma anche per quei pazienti che sono stati danneggiati da chi avrebbe dovuto prendersene cura e invece se ne sarebbe approfittato". Luigi Maculotti è il direttore del dipartimento di emergenza della clinica Santa Rita: 32mila accessi all'anno, venti medici e trenta infermieri che, nonostante la sospensione degli accreditamenti, prestano servizio per le eventuali emergenze interne all'ospedale, dove restano ricoverati 80 pazienti. Il primario ha quel che si dice un curriculum di prim'ordine. Quando George Bush dichiarò conclusa la guerra in Iraq Maculotti arrivò lì per aprire e dirigere l'ospedale da campo della Croce rossa italiana. È lui che ha riattivato il Medical City Hospital di Baghdad, dopo gli anni in sala operatoria nel Benin, nel Bangladesh, a Capoverde. E per vent'anni chirurgo al Niguarda di Milano. Al notaio Francesco Paolo Pipitone, il proprietario (indagato) della clinica Santa Rita, non è parso vero un mese fa di poter mettere in squadra uno dei più stimati tra quelli che la tv chiama "medici in prima linea". Quanta parte del suo stipendio è determinata sui rimborsi pubblici? La mia busta paga non è calcolata sulla quantità degli interventi. Nessuno me lo ha mai proposto: lo stipendio non deve essere basato sulla quantità, semmai sulla qualità e l'efficacia degli interventi. Questa è la mia filosofia e qui al Santa Rita mi è sembrata da subito condivisa. Per me un bravo medico non è colui che lavora senza complicanze, ma chi riesce ad ottenerne il minor numero possibile. La medicina è una scienza che va applicata con arte, in questo sta la vera bravura del medico. Cosa le chiese Pipitone al momento dell'assunzione? Solo di fare il mio lavoro. E sapevo che qui avrei potuto farlo al meglio. La stragrande maggioranza dei medici dell'istituto clinico Santa Rita eccelle in professionalità ed etica. Uomini e tecnologia qui sono al massimo livello. Ed è per questo che ho accettato di lavorare in un Pronto soccorso che registra 32mila accessi all'anno. Mi sembrava davvero il posto adatto al mio profilo professionale. Quelli che vengono messi in discussione sono adesso i criteri di valutazione (e remunerazione) dei medici. Sia chiaro: è giusto incentivare i medici a lavorare bene, ma questo non vuol dire che la meritocrazia si debba misurare sulla quantità, quel che conta è la qualità e l'efficacia degli interventi. È questa l'unica unità di misura per poter valutare i medici. Adesso però rischiate di perdere il lavoro. Gli organi preposti, quali la magistratura, la Asl di Milano e il ministero della Salute, stanno svolgendo egregiamente il loro compito. L'importante è che non ci lascino da soli. E che si dica chiaramente che le indagini prima degli arresti hanno riguardato tutta la clinica, ma le anomalie sono state riscontrate solo in un reparto e non negli altri. Nelle carte dell'inchiesta si parla di omicidi e lesioni. Davvero nessuno si era accorto di nulla? Il maggior incriminato, l'ex primario di chirurgia toracica Pier Paolo Brega Massone, è stato licenziato in tronco e al suo posto già da tempo è subentrato il professor Gino Volpato, un cattedratico di Pavia, con la sua squadra. Insomma, ci sono tutte le premesse perché si torni a lavorare al meglio. L'importante, appunto, è che non veniamo abbandonati a noi stessi. Ne pagherebbero le conseguenze anche quei tanti pazienti che seguiamo da lungo tempo e con successo. Perciò ci auguriamo che l'Asl riattivi prima possibile le convenzioni.

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Europee: <Sbarramento non oltre il 3%> (sezione: Schola)

( da "Avvenire" del 17-06-2008)

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CRONACA 17-06-2008 Europee: "Sbarramento non oltre il 3%" DA ROMA M entre il Pd cerca il bandolo dell'ingarbugliata matassa della questione della collocazione politica in Europa, il segretario Walter Veltroni lancia un ponte all'Udc e alle forze della sinistra radicale, proponendo uno sbarramento elettorale per le elezioni europee al 3 per cento e, comunque, ben sotto il 5 auspicato dal Pdl, definito "inaccettabileper le elezioni europee" . Sì invece da Veltroni "alla soglia del 3 per cento, che assomiglierebbe più alle leggi vigenti in altri Paesi europei e che consente la partecipazione senza però la frammentazione" . La riunione del ' caminetto' del Pd sulla collocazione Il partito democratico apre alle altre opposizioni sulle elezioni per Strasburgo. Stallo sulla collocazione nell'Europarlamento: niente ingresso nel Pse ma neanche gruppo solitario europea ha fatto segnare un sostanziale stallo: si è soltanto convenuto che il Pd non si spaccherà in due ( ex Ds nel Pse ed ex Margherita nei liberali e democratici europei), ma unitariamente si prevederà una sorta di federazione con i socialisti europei, senza però farne parte. Sintetizza il concetto Rosy Bindi: "Con i socialisti, ma non nei socialisti" . Quanto alla formula tecnica da adottare per i gruppi parlamentari di Strasburgo il responsabile esteri del Pd Lapo Pistelli ha spiegato: "Le modalità con cui nei prossimi mesi lavoreremo insieme per arrivare entro il 2009 a una soluzione nuova e unitaria, deve essere ancora stabilita, ma non può che partire dalle disponibilità finora riscontrate dagli altri partiti europei" . Allo stato, la formula che piace ai Ds è quella di un gruppo, federato al Pse, che possa raccogliere partiti di centrosinistra di altre nazioni. I rutelliani e buona parte della Margherita hanno insistito per un Pd "cerniera" tra socialisti e liberaldemocratici. Alla riunione erano presenti, tra gli altri, Veltroni, Marini, D'Alema, Amato, Parisi, Rosy Bindi, Bersani, Fassino, Castagnetti, Fioroni, Franceschini, Gentiloni e Bettini.

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Salvare dal discredito i voti della maturità (sezione: Schola)

( da "Avvenire" del 17-06-2008)

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POLITICA 17-06-2008 QUALCOSA SEMBRA MUOVERSI. M A BASTERÀ? Salvare dal discredito i voti della maturità GIUSEPPE SAVAGNONE M entre ci troviamo ormai alla vigilia degli esami di Stato, i primi dati, relativi agli scrutini di fine anno nelle classi intermedie, confermano il trend di severità da parte dei consigli di classe, in continuità con la battaglia ingaggiata da Fioroni e proseguita da Gelmini contro le 'promozioni facili'. Resta da vedere se e quanto questa tendenza influirà sull'imminente prova conclusiva del ciclo di studi, spingendo i docenti delle commissioni esaminatrici a essere più attenti nel rimarcare e segnalare le differenze di valore e di merito tra i candidati. Ne dipende la credibilità della scuola e la possibilità, da parte di istituzioni universitarie e aziende, di fidarsi dei risultati di questi esami e di tenerne conto nelle prove d'ingresso e nei criteri di assunzione. L'alternativa è quella di cui abbiamo già avuto, purtroppo, in questi ultimi anni, un'ampia esperienza: il totale discredito dei voti della 'maturità' e, di conseguenza, l'appiattimento dei ragazzi più impegnati e capaci sullo stesso livello ai fini della prosecuzione degli studi o dell'impiego dei meno qualificati. Qualcosa, da questo punto di vista, sembra cominci a muoversi. Ma non bisogna illudersi. Il cammino per rinnovare la scuola è ancora lungo. Una maggiore serietà nelle valutazioni dei risultati raggiunti è una condizione necessaria, ma non certo sufficiente. È indispensabile che a promuovere il cambiamento siano i protagonisti principali dell'impresa educativa, in primo luogo i docenti. Da troppo tempo essi vivono una profonda crisi d'identità che produce demotivazione e mancanza d'incisività nel lavoro di ogni giorno. Alla radice di questa situazione non c'è solo l'inadeguatezza della retribuzione. Certo, questo aspetto è imprescindibile, se si vuole recuperare la dignità della funzione docente e attirare ad essa le forze migliori. Ma ciò a cui soprattutto è urgente porre rimedio è la deriva che in questi ultimi decenni ha portato i professori a trasformarsi, da 'maestri' portatori di una dimensione culturale ed educativa riconosciuta e rispettata da tutti ad anonimi impiegatucci, piccoli burocrati sopraffatti da una serie di adempimenti cartacei e la cui preparazione, il cui spirito d'iniziativa, la cui creatività risultano di fatto irrilevanti agli occhi dell'Amministrazione e dell'opinione pubblica. Dipende da questo, innanzi tutto, se la scuola non è, oggi, quello che dovrebbe essere: un laboratorio di idee, di esperienze educative forti, di cittadinanza. Si tratta dunque di elevare gli stipendi, ma anche e ancor più di restituire al docente una dignità professionale che possa avere lo stesso spessore che aveva, un tempo, la 'missione'. Le due cose sono connesse. Nella nostra società il livello dei compensi contribuisce in modo decisivo a determinare lo status di una categoria. Ma sarebbe un errore limitarsi al problema economico, specie se lo si affrontasse con quel becero egualitarismo che ha determinato, anche fra gli insegnanti, la fine del merito e dell'eccellenza. Chi pensa, chi studia, chi crea, sul piano intellettuale e su quello didattico non solo che si addossa compiti burocratici o sta più tempo a scuola deve essere valorizzato. E qui si imporrebbe anche una reinterpretazione dell'autonomia, troppo spesso ridotta alla ricerca di soldi e alla elaborazione di progetti per spenderli, e che invece potrebbe e dovrebbe dar luogo a comunità scolastiche capaci di elaborare originali prospettive culturali ed educative e di valorizzare le risorse umane di cui dispongono. Si parla oggi di conferire ai dirigenti la possibilità di scegliere i loro insegnanti. Ben venga questa innovazione, se si troverà il modo di garantire che non diventi una ennesima forma di nepotismo e di clientelismo e se il contesto in cui si opererà sarà quella valorizzazione della professionalità docente di cui sopra si parlava. Il cammino è lungo, dicevamo. Ma, se le priorità saranno chiare, anche un primo piccolo passo costituirà un incoraggiamento per tutti.

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Pellegatta (presidi Disal) lancia l'allarme: <Il vero problema sarà garantire i corsi di recupero> (sezione: Schola)

( da "Avvenire" del 17-06-2008)

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CRONACA 17-06-2008 Pellegatta (presidi Disal) lancia l'allarme: "Il vero problema sarà garantire i corsi di recupero" DA MILANO " L a consapevolezza che quest'anno i debiti vanno saldati davvero, è stata una buona leva per responsabilizzare gli studenti". Roberto Pellegatta, presidente dell'associazione professionale dei presidi Disal e dirigente scolastico dell'Ipsia "Meroni" di Lissone, sottolinea come positiva l'affermazione di principio fissata a suo tempo dall'allora ministro Giuseppe Fioroni. "Bene il principio, anche se poi nell'approntare le soluzioni si era introdotta un'eccessiva rigidità" aggiunge Pellegatta. Insomma la paura di essere bocciati è servita. "È stata uno stimolo all'impegno, che, però, come accade sempre, si è concentrato negli ultimi due mesi, cioè quando lo spettro si avvicina. Comunque gli studenti hanno dimostrato di aver recepito il messaggio". Però quelli con il giudizio sospeso sono ancora numerosi. "In questo momento è ancora impossibile definire l'intero quadro, ma per le notizie che abbiamo come Disal la percentuale di coloro che hanno il giudizio sospeso non si discosta molto da quella che lo scorso anno registrava i promossi con debiti. Non mi pare che si vada nè verso una promozione indiscriminata, nè verso una strage di bocciati. Nel mio istituto professionale, ad esempio, i dati risultano stabili: le bocciature sono intorno al 30% e i giudizi sospesi raggiungono il 40%. Ma sono all'incirca le cifre del 2007". E ora si apre il capitolo dei corsi estivi di recupero. La maggior flessibilità introdotta dal ministro Gelmini riuscirà a ridurre i problemi organizzativi? "Di certo ha eliminato gli elementi di rigidità che l'ordinanza Fioroni aveva introdotto e che rendeva davvero difficile svolgerli. Dunque ben venga la flessibilità e il richiamo all'autonomia dei singoli istituti. Anche se resta il problema di chi terrà questi corsi di recupero". Ma non sono stati stanziati fondi per coprire i costi dei corsi assegnati ai docenti? "È vero, ma si è mantenuta la libertà dei docenti di dare la propria disponibilità o meno a tenere questi corsi estivi. La scuola è obbligata a farli, ma i docenti sono liberi di non aderirvi. Nella mia scuola, ad esempio, ho avuto difficoltà a trovare chi svolga i corsi per la lingua inglese. Ma anche altri istituti si sono trovati scoperti soprattutto in matematica o in materie tecniche". Docenti liberi di non svolgere i corsi, ma saranno poi loro a giudicare gli studenti a settembre. "L'ordinanza prevede che il giudizio finale sia fatto dai suoi docenti. Il vero problema riguarda i supplenti, che potrebbero non esserci più in questo passaggio di valutazione. Un aspetto da non sottovalutare e che potrebbe essere un motivo di ricorso al Tar da parte di coloro che eventualmente fossero bocciati". Enrico Lenzi.

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UNIVERSITA': GELMINI, RECLUTARE DOCENTI ANCHE ALL'ESTERO (sezione: Schola)

( da "Agi" del 17-06-2008)

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R&S UNIVERSITA': GELMINI, RECLUTARE DOCENTI ANCHE ALL'ESTERO (AGI) - Roma, 17 giu. - "Attribuzione dell'idoneita' su base nazionale" e "scelta responsabile del docente da parte del singolo ateneo". Sono le due fasi-chiave del processo di reclutamento per docenti universitari e ricercatori disegnato dal ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, davanti alla commissione Cultura della Camera. Il ministro ha sottolineato l'esigenza di "procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia" delle singole universita'. "All'interno di una lista di idonei - ha premesso - le universita' sceglieranno autonomamente colui che ritengono lo studioso piu' capace nella produzione scientifica, piu' adatto a richiamare finanziamenti dalle imprese e iscrizioni da parte degli studenti". Novita' importante: "nella lista di idonei dovranno essere compresi, tramite regole di valutazione e riconoscimento dei titoli internazionali, anche gli studiosi che lavorano all'estero, italiani o stranieri: cio' determinera' una crescente internazionalizzazione dell'universita' italiana". Non solo: "e' mia intenzione - ha aggiunto Mariastella Gelmini - lasciare le universita' libere di chiamare, nei propri ranghi, anche docenti che non provengano strettamente dal mondo accademico e le cui caratteristiche rappresentino un valore aggiunto per gli atenei e per i corsi di laurea". (AGI).

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A Savona è valanga di rimandati (sezione: Schola)

( da "Stampa, La" del 17-06-2008)

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MAURIZIO FICO ROBERTO PAVANELLO SAVONA È un ritorno all'antico che tanto fece discutere gli studenti alla notizia della sua reintroduzione voluta dall'ex ministro Fioroni. Ormai i ragazzi non erano più abituati, niente più bocciatura se avevi qualche "materia sotto", bastavano i corsi di recupero, che in realtà non recuperavano un bel niente, o quasi. E così se uno era impreparato, che so, in latino o matematica, tale rimaneva, e via con un altro anno scolastico, con la speranza che la lacuna non ne compromettesse il cammino. Oggi il passato è tornato, si chiama "sospensione del giudizio", ma il senso resta quello del "venire rimandati" agli esami di settembre per avere la possibilità di recuperare le insufficienze. Tradotto: l'estate mutata in supplizio, "incatenati" ai libri, tra ripetizioni e rimpianti. Così allo Scientifico Grassi di Savona che, dalla prima alla quarta è frequentato da 822 ragazzi, saranno ben 112 gli studenti che dovranno prepararsi durante l'estate per sperare di non perdere l'anno, cosa già successa a 54 loro compagni. Al liceo classico Chiabrera, su 26 classi (escluse quelle dell'ultimo anno) è stato rimandato il 20,2% dei ragazzi, 34 i respinti. Al liceo Della Rovere, i rimandati sono ben 320 su 865 (36,9%),un recordo per le scuole savonesi. Su 1066 scrutinati, comprese le quinte, promossi e ammessi sono 590 (55,35%). Non ammessi e "respinti" sono 156. All'Itis Ferraris i rimandati sono il 31%, ovvero 149 sui 468 scrutinati, mentre a non avere nemmeno la speranza di aggiustare la situazione in extremis sono 81. Meno pesante il computo finale all'Itis Boselli che ha visto rimandare l'11% (31 ragazzi) e bocciare il 19 (52). Leggermente diversa la fotografia della succursale di Varazze dove i "sospesi" sono il 25% (21) e i respinti il 18 (15). Al "Mazzini-Pancaldo-Martini" da ieri mattina sono comparsi i primi tabelloni. Al momento (15 classi), la percentuale dei rimandati è del 17,5 per cento.

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Meloni: ''Bene Gelmini su incremento prestiti d'onore'' (sezione: Schola)

( da "Redattore sociale" del 17-06-2008)

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SCUOLA 14.3417/06/2008 Meloni: ''Bene Gelmini su incremento prestiti d'onore'' Roma - "La proposta del ministro dell'Istruzione Gelmini, di favorire un'erogazione piu' facile e cospicua dei prestiti d'onore per gli studenti che non possono permettersi di pagarsi l'universita', mi trova pienamente d'accordo". E' quanto dichiara il ministro delle Politiche giovanili, Giorgia Meloni che sottolinea: "Gia' nella scorsa legislatura, abbiamo presentato, insieme all'onorevole Maurizio Leo, una proposta di Legge, con lo scopo di incrementare i prestiti d'onore per gli studenti meno facoltosi, ad una cifra non inferiore ai 30 mila euro per chi frequenta l'Universita' e non inferiore ai 10 mila euro per altri tipi di studio, da restituire ratealmente dopo 18 mesi dal conseguimento della laurea". "L'obiettivo del provvedimento- osserva Meloni- era garantire parita' di accesso agli studi per tutti quei ragazzi meritevoli che non hanno una famiglia alle spalle e non possono contare su redditi sufficienti per completare i corsi di laurea. Gli interventi spot di microcredito a consumo non bastano- conclude il ministro- e' necessario sostenere i giovani, e i loro progetti, indipendentemente dal censo e dal loro patrimonio familiare, affinche' possano misurarsi sul terreno della meritocrazia". (DIRE).

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Esame di terza media, gli studenti: ''Superato senza troppi patemi'' (sezione: Schola)

( da "Redattore sociale" del 17-06-2008)

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SCUOLA 13.4917/06/2008 Esame di terza media, gli studenti: ''Superato senza troppi patemi'' Roma - Sorridenti, rilassati, con tanta voglia di ridere, scherzare e pensare alle tanto attese vacanze. Eccoli i ragazzi della scuola media 'Luigi Settembrini' di Roma mentre escono da quel palazzo che per tre lunghi anni e' stato per loro una sorta di "seconda casa" e dove questa mattina hanno affrontato la prova scritta di italiano e matematica predisposta dall'Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione). Italiano e matematica: e' su queste due materie che gli studenti hanno dovuto dimostrare la loro preparazione, cosi' come stabilito dall'ex ministro Fioroni che ha istituito questa prova nazionale nella circolare sugli scrutini e gli esami del primo ciclo. Sulla difficolta' dei quesiti, il coro e' unanime: le domande di italiano sono state una passeggiata, quelle di matematica, invece, erano piu' "toste". "Per finire la prova di italiano- spiegano i ragazzi- abbiamo impiegato mezz'ora, per risolvere i test di matematica abbiamo sfruttato tutto il tempo che c'era". Le ore a disposizione erano due: in teoria, una per ciascuna materia. "Le domande di matematica- commenta Camilla, III L- richiedono un ragionamento maggiore, si basano sulla logica". "E poi- aggiunge Ludovica, III D- alcuni quesiti riguardavano argomenti che abbiamo studiato l'anno scorso". Matematica, dunque, lo scoglio piu' difficile da superare. Tant'e' che, assiepati in gruppetti, i ragazzi discutono ancora animatamente sul problema di geometria: "Era o non era un triangolo rettangolo quello contenuto nel cerchio?", si domandano. Discordanti le risposte: c'e' chi sostiene di si' e chi di no. E ognuno, dopo aver messo la crocetta su una di queste due fatidiche caselle, ha poi dovuto motivare la sua scelta. Decisamente piu' "abbordabile", invece, la prova di italiano: comprensione e analisi di un testo giudicato dagli studenti "molto facile". "Le domande erano 25 in tutto: 10 di grammatica e 15 di comprensione del testo- spiega Giordana, III H- e' stata una prova molto elementare". Nessuna tensione, dunque, prima di entrare in classe e anche durante lo svolgimento delle prove, nonostante le bocche cucite dei professori che, diversamente da come sperava qualche ragazzo, non hanno dato alcun suggerimento ai loro alunni. "Durante l'anno- afferma Alessio- abbiamo fatto anche le simulazioni dell'esame e, quindi, sapevamo a cosa andavamo incontro". E anche Internet ha aiutato i ragazzi a mantenere il sangue freddo: "Navigando- dice Giordi, III L- abbiamo trovato un fac-simile della prova e cosi', anche se ovviamente le domande erano diverse, abbiamo avuto la possibilita' di esercitarci". E, se i ragazzi non hanno vissuto questa prova con il classico patema d'animo che accompagna ogni esame, per le mamme un po' d'ansia e' stata inevitabile: "Loro si sentono sicuri- afferma Giusi, insegnante di scuola elementare e madre di Giulia, III E- mia figlia, per esempio, ha dormito placidamente tutte le notti. E io, invece, volevo darle i Fiori di Bach che uso anch'io per tranquillizzarla". Una serenita' che, pero', i genitori non vedono di buon occhio: "Sono superficiali e incoscienti- sentenzia Giusi- speriamo che alle superiori cambino atteggiamento. Noi genitori vorremmo che si impegnassero di piu' nello studio". Ma forse un pizzico d'ansia ci sara' domani, quando i ragazzi dovranno affrontare la prova orale. "Un po' sono preoccupata- ammette Ludovica- ma per tranquillizzarmi, mi basta pensare che dopo saro' finalmente libera". (DIRE).

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Il tototema (sezione: Schola)

( da "Sicilia, La" del 17-06-2008)

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Il tototema È tempo di tototema. I siti che raccontano le paure e le ansie degli studenti alle prese con la maturità - studenti.it, skuola.it, maturando.net, solo per citare le vetrine internettiane più famose - sono ormai in tilt. I pronostici sulle possibili tracce vengono aggiornati ogni ora: sono ipotesi che vengono fuori dai commenti dei professori, dalle statistiche effettuate in base agli anni precedenti, da supposizioni dettate anche soltanto dalle speranze e dalle paure dei giovani. Il mondo del web pullula di archivi e database con le tracce degli ultimi anni, spazi per dialogare e settori di approfondimento: i siti più seri avvertono "state attenti a chi si spaccia per fonte e vi dà la soffiata: è solo un millantatore. L'unica cosa che possiamo fare - avvertono ancora gli amministratori dei portali maggiormente accreditati - è svolgere i temi in real time, non appena le buste saranno aperte". Ma i semplici suggerimenti non mancano: tototema.blogspot.com, per esempio, spinge a prepararsi su bullismo, Pirandello, Pavese e morti bianche. Argomento, quest'ultimo, di estrema attualità, che viene condiviso dalla maggior parte dei "visitatori" maturandi, viste e considerate le ultime notizie sugli incidenti di lavoro che hanno fatto strage in tutt'Italia. Secondo Skuola.it, Moravia e Svevo sono i più gettonati, perché è da cinque che anni che si parla di loro e "questa dovrebbe essere la volta buona". Sulle tracce in uscita ci sono tantissime voci, le più varie e discordanti, ma su un punto tutti sono certi: Dante non si farà vivo. L'hanno prediletto sia la Moratti che Fioroni: "Se uscisse anche quest'anno - commenta qualcuno - sarebbe assurdo... ". Altro settore da tenere in considerazione è quello degli anniversari: dal sequestro di Aldo Moro alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo; da Gandhi al Sessantotto, passando per l'elezione di Giovanni Paolo II. Questo 2008 è pieno zeppo di celebrazioni e non si può non tenerne conto: come non pensare alla possibile uscita di un tema su Martin Luther King, che è stato assassinato nel 1968 o all'entrata in vigore di quella Costituzione che nel 1948 cambiò il corso della storia italiana? La cosa migliore da fare rimane una sola, direbbero i prof.: prepararsi bene su tutto, senza rincorrere il sogno d'indovinare la traccia giusta da ricopiare nei fogliettini volanti da inserire nelle scarpe o sotto le camicie oversize. Sembra banale, ma è la migliore salvezza: lo dicono tutti quelli che ci sono passati, anche se avranno fatto allo stesso identico modo: cartucciera legata in pancia e "inserti" abusivi dentro il caro vecchio vocabolario. La storia si ripete. E anche l'Italiano.

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GLI SCRITTORI (sezione: Schola)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Si contendono la traccia di letteratura Calvino (nella foto), D'Annunzio, Verga e Pirandello. Mentre si esclude (ma con riserva) Dante perché scelto due volte negli ultimi sette anni, e sia dalla Moratti che da Fioroni.

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Sempre meno gli "esterni" a caccia del diploma (sezione: Schola)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 17-06-2008)

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LE STATISTICHE Sempre meno gli "esterni" a caccia del diploma (E.V.) - Cresce il numero dei maturandi. In regione, come in tutta Italia. Sugli oltre 496 mila studenti italiani, 8 mila 312 sono quelli friulgiuliani. A fare da traino la provincia di Udine, la più vasta delle quattro, con i suoi 3 mila 674 candidati. Un centinaio in più rispetto all'anno precedente, quasi come la provincia di Trieste.Più moderato, invece, l'incremento di candidati su Pordenone (+70) e Gorizia (+60). Di tutti i candidati, la grande maggioranza, il 92\% circa, sono quelli interni. Solo il restante 8\% sosterrà l'esame da privatista. Un dato rimasto sostanzialmente stabile rispetto all'anno scolastico 2006/2007. "Già l'anno scorso, e ancora di più quest'anno, ho notato una sensibile diminuzione nel numero dei candidati esterni - conferma il dirigente del liceo scientifico Marinelli di Udine, Tomaso Di Girolamo -. Negli ultimi vent'anni molti esterni tentavano l'esame, ma arrivavano poco motivati e soprattutto poco preparati. I successi di questi candidati esterni sono calati negli anni e come effetto collegato c'è stata anche questa diminuzione nel numero dei partecipanti".In leggera controtendenza la provincia di Pordenone, dove i candidati esterni sono ancora in numero piuttosto elevato (284), così come particolarmente alto è il numero di classi degli istituti paritari. "C'è un diverso contesto socio-economico tra la provincia di Pordenone e la nostra - commenta il dato il dirigente del liceo udinese -. Pordenone è una provincia più vivace, ha un tasso economico-industriale maggiore rispetto alla nostra che, al contrario, registra qualche difficoltà economica, eccezion fatta per qualche settore leader. Pertanto è molto probabile che in un contesto come quello pordenonese gli studenti che avevano abbandonato gli studi da ragazzi, decidano poi di conseguire il titolo di studio richiesto dal mercato del lavoro".

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TRIBUNALE (sezione: Schola)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 17-06-2008)

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(G.Colt.) Dal cilindro del Csm spunta Mario Fabiani. La quinta commissione incarichi direttivi, all'unanimità, lo ha designato quale nuovo presidente del palazzo di giustizia. Anche se formalmente la nomina deve essere formalizzata dal plenum dell'organo di autogoverno della magistratura, la scelta premia un giudice che può dirsi padovano a tutti gli effetti. "Sono molto onorato per questa designazione - commenta con spirito di modestia - ma in questo momento sto pensando alle sentenze che devo finire di scrivere". Già, perchè nell'ultimo anno e mezzo Mario Fabiani e i magistrati penali da lui coordinati hanno davvero lavorato con l'acqua alla gola. "Tanti processi, troppi, ma siamo riusciti a finire". I dibattimenti in Assise per il sanguinoso assalto alla gioielleria Piras, per l'assassinio di Elena Fioroni, i processi per le valvole killer e la nuova mala del Piovese e del Brenta. La "giudicante" non ha avuto un attimo di sosta. Dibattimenti lunghi, complessi, estenuanti.Nato a Catanzaro sessantacinque anni fa, Fabiani ha vissuto la giovinezza a Roma, dove ha frequentato liceo e università. Si è laureato con una tesi civilistica dal sapore decisamente innovativo: la tutela aquiliana del diritto di credito. Una tesi sulla responsabilità extracontrattuale, ispirata alla morte di Gigi Meroni, ala destra del Torino e della Nazionale, investito dall'auto di un tifoso del "Toro", il 15 ottobre 1967, a soli 24 anni, pochi minuti dopo la partita. L'investitore era Attilio Romero, diciannovenne. Aveva appena visto il suo idolo, la "farfalla granata", segnare allo stadio. Se lo trovò improvvisamente davanti al cofano e lo travolse. E proprio lui diventerà, quarant'anni dopo, presidente del Torino. Una tesi di laurea anticonformista, quella di Fabiani, proprio come anticonformista era Meroni, che conduceva vita da bohémien in una mansarda, lontano anni luce dallo stile vanesio dei calciatori d'oggi.E a procedere contro corrente Mario Fabiani si è trovato diverse volte nella sua carriera di magistrato, iniziata nel 1969, nella città del Santo. Prima pretore, poi giudice istruttore. Sua la firma in calce all'ordinanza di rinvio a giudizio dei Nocs, i liberatori del generale Dozier, accusati di avere sequestrato e torturato i brigatisti rossi. Dopo un passaggio nella Procura diretta da Marcello Torregrossa, è emigrato a Rovigo per dirigere la Procura Circondariale. Dopo nove anni il ritorno a Padova, nel 1998, come presidente della Corte d'Assise. Ha diretto il processo al serial killer Michele Profeta, quello al parricida Paolo Pasimeni, per citare i dibattimenti che hanno infiammato l'opinione pubblica. "È un bel lavoro quello che faccio".Lo attende un compito gravoso. "La giustizia è in crisi. È necessario un profondo confronto, serve l'elaborazione di progetti condivisi". Inutile aggiungere che la designazione fa la felicità del Foro. Oltre alla grande esperienza professionale ed umana, Fabiani aggiunge una grande dote di organizzatore. Un bene prezioso di questi tempi.

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E' il giudizio "sospeso" la novità (sezione: Schola)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

E' il giudizio "sospeso" la novità dell'anno scolastico appena concluso. Insufficienze che costringeranno gli studenti a tornare sui banchi di scuola, ad una settimana dal termine delle lezioni, per recuperare le lacune entro l'estate e per poi sostenere la prova di accertamento a fine agosto. Situazione che sta mettendo a dura prova le scuole veneziane, in subbuglio perchè impegnate a reperire i docenti da impiegare nelle attività di sostegno. Una stretta, quella sul recupero delle materie introdotta dal ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, che è stata salutata dalla maggioranza dei presidi e dei docenti come una ritrovata serietà della scuola. Ma che sta creando difficoltà agli istituti che non trovano totale disponibilità dei prof e non hanno fondi a disposizione per pianificare i corsi."Ritengo che questo nuovo sistema dei debiti non sia del tutto malvagio, mi sembra fondato su principi sani perchè ridà dignità alla scuola, ai docenti e allo studente che deve venire a scuola a studiare - ha dichiarato Bartolomeo Tribuna, preside del liceo artistico -. Vanno corrette alcune difficoltà riscontrate, quali il denaro insufficiente per organizzare i corsi estivi e l'indisponibilità dei docenti; non va bene che i professori che danno i debiti agli studenti possano esimersi dal dare lezione, anche perchè il ricorso a docenti esterni fa venire meno il concetto di scuola come comunità". Al liceo artistico il 40 per cento dei docenti per i corsi estivi dovrà essere reperita all'esterno."Vogliamo spendere i soldi publici in modo sensato - ha spiegato Ravagnan, vicepreside del Benedetti - Stiamo verificando con le famiglie chi vorrà partecipare ai corsi; nel caso il numero fosse basso, attiveremmo un'attività di sportello mirata". Una sorta di lezioni private al Benedetti oltre alla quindicina di corsi di italiano, latino, matematica, inglese e chimica che partiranno prossima settima e termineranno intorno al 19 luglio. E sui risultati degli scrutini, i presidi si dimostrano soddisfatti e non drammatizzano, nonostante qualche numero abbia lasciato sconcertati studenti e genitori."I sospesi al nostro istituto sono pochi, è una bufala l'informazione uscita in questi giorni; una classe con 3 promossi su 21 non è un dato significativo, la prima B del Sarpi ha avuto 2 bocciati, 17 promossi e zero sospesi - ha esordito Marino Fabris, vicepreside del Barbarigo/Sarpi - Ci sono classi che segnano risultati più positivi di altre; poi c'è la novità dei sospesi che da noi non sono stati in numero alto, tranne eccezioni di un paio di classi che hanno avuto esisti negativi".Risultati di scrutini in media con quelli degli altri anni, al Barbarigo/Sarpi, anzi con un trend in leggero miglioramento secondo il vicepreside, che segnala anche che è nelle classi prime che si concentra la massima dispersione di studenti. "La percentuale di abbandono di persone demotivate o che ha capito di aver sbagliato indirizzo è alta nelle prime classi e tipica degli istituti professionali - ha aggiunto Fabris- Questi studenti spesso passano all'apprendistato lavorativo, o alla formazione regionale o cambiano indirizzo entro il primo quadrimestre; in ogni caso non li abbandoniamo".Daniela Pierobon.

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SCUOLA, I DEBITI SI PAGANO (sezione: Schola)

( da "Azione, L'" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

L'AZIONE - Articoli - Scuola, i debiti si pagano SCUOLA, I DEBITI SI PAGANO Alberto Campoleoni È finalmente finito il tormentone sui debiti scolastici da recuperare. Il ministro ha infatti emesso una circolare sulle attività di recupero e gli scrutini finali venendo incontro alle molte e legittime attese sull'argomento. In sostanza il neo inquilino di viale Trastevere, Maria Stella Gelmini, conferma la normativa introdotta dal suo predecessore, Giuseppe Fioroni e cerca di "limitare i danni" che in molti avevano paventato sia per la mancanza di risorse da parte delle scuole in vista delle attività di recupero dei debiti scolastici, sia per i tempi stretti e la necessità di garantire un corretto avvio del prossimo anno scolastico. La normativa Fioroni, che ha ricevuto tra l'altro un sostegno anche dal Consiglio di Stato (ha bocciato un ricorso dei Cobas), resiste anche se - dice il neoministro - dovrà essere oggetto di "una riflessione approfondita" all'avvio del prossimo anno scolastico. E per renderla attuabile Gelmini interviene su tre punti: maggiori risorse alle scuole (57 milioni di euro in più rispetto alle risorse finanziarie già previste dalla disciplina contrattuale del comparto) per i corsi di recupero; affidamento all'autonomia scolastica per l'organizzazione delle modalità di recupero (la consistenza oraria dei corsi, la modalità di utilizzo dei docenti e i modelli di intervento sono questioni che ogni singolo istituto gestisce per conto proprio); tempistica chiara: entro il 31 agosto tutto deve essere finito. Il pronunciamento del ministro dovrebbe portare maggiore chiarezza negli istituti scolastici. La questione dei debiti da recuperare è importante e solleva il problema di una scuola seria e capace di garantire ai suoi protagonisti - gli allievi anzitutto - certezza sui percorsi e sugli esiti del lavoro scolastico, insieme alla possibilità di accompagnamento e recupero delle situazioni di difficoltà. Bisognerà riparlarne, e intanto proviamo a far funzionare quello che c'è. Così sembra dire il ministro, ed è una soluzione di buon s enso che smonta lo scenario inquietante dipinto da alcuni, per cui sarebbe stato impossibile far combaciare tutti gli adempimenti e si prospettavano promozioni o bocciature facilitate per evitare la complicazione dei recuperi.

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UNIVERSITA': MELONI, BENE GELMINI SU INCREMENTO PRESTITI ONORE (sezione: Schola)

( da "Agi" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

R&S UNIVERSITA': MELONI, BENE GELMINI SU INCREMENTO PRESTITI ONORE (AGI) - Roma, 17 giu. - "La proposta del ministro dell'Istruzione Gelmini, di favorire un'erogazione piu' facile e cospicua dei prestiti d'onore per gli studenti che non possono permettersi di pagarsi l'universita', mi trova pienamente d'accordo". E' quanto dichiara il ministro delle Politiche giovanili, Giorgia Meloni che sottolinea: "Gia' nella scorsa legislatura, abbiamo presentato, insieme all'onorevole Maurizio Leo, una proposta di legge, con lo scopo di incrementare i prestiti d'onore per gli studenti meno facoltosi, ad una cifra non inferiore ai 30 mila euro per chi frequenta l'Universita' e non inferiore ai 10 mila euro per altri tipi di studio, da restituire ratealmente dopo 18 mesi dal conseguimento della laurea. L'obiettivo del provvedimento - spiega Meloni - era garantire parita' di accesso agli studi per tutti quei ragazzi meritevoli che non hanno una famiglia alle spalle e non possono contare su redditi sufficienti per completare i corsi di laurea. Gli interventi spot di microcredito a consumo non bastano - conclude il ministro - , e' necessario sostenere i giovani, e i loro progetti, indipendentemente dal censo e dal loro patrimonio familiare, affinche' possano misurarsi sul terreno della meritocrazia".(AGI).

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Gelmini: gli atenei sceglieranno i propri docenti (sezione: Schola)

( da "Voce d'Italia, La" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Politica Riforma dell'universita' Gelmini: gli atenei sceglieranno i propri docenti Il ministro prevede la creazione di una lista di professori idonei approvata dalla comunita' scientifica Roma, 17 giu. - Continua sulla strada del cambiamento il ministro dell'Università e della ricerca Mariastella Gelmini. Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi, il titolare del dicastero dell'istruzione è tornata oggi a parlare di università, proponendo che in futuro siano i singoli atenei a scegliere autonomamente i propri professori, ricorrendo a "procedure snelle, credibili, e che assicurino meritocrazia e autonomia". Secondo il progetto della Gelmini, le università dovranno essere in grado di poter individuare i professori migliori attingendo da una lista di docenti idonei riconosciuta ufficialmente dalla comunità scientifica. Pronte anche alcune agevolazioni per gli studenti, una su tutte l'aumento di 240 euro al mese che sarà attivato per le borse di studio dei dottorati di ricerca. Giampaolo Mannu.

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FIAT: DE MEO, LOW COST SI DISCOSTA DA NOSTRI OBIETTIVI (sezione: Schola)

( da "Wall Street Italia" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Di ANSA - -->(ANSA) - MILANO, 17 GIU - Fiat, almeno con il marchio 'storico', non punterà al lowcost più spinto per conquistare i mercati dei paesi in via di sviluppo. L'immagine recente non sempre vincente della Juventus e quella simpatica al grande pubblico di Lapo Elkann hanno contribuito a costruire la nuova immagine del gruppo automobilistico. Ci potrebbe essere anche un ritorno con maggior forza nel comparto della nautica, anche con marchi storici. E' quanto è emerso da un intervento di Luca De Meo, chief marketing officer del gruppo Fiat e amministratore delegato di Alfa Romeo e Abarth. "Il low cost è discostato dal posizionamento attuale del marchio Fiat e del made in Italy - spiega De Meo - un posizionamento medio alto che non vogliamo perdere, anche perché grazie alla rapidissima circolazione delle informazioni che permette internet nei paesi in via di sviluppo vogliono gli ultimi prodotti. Con pochi principi basati sulla meritocrazia, una sana competizione interna e una diffusa credibilità abbiamo stravolto una grande azienda italiana che sembrava sclerotizzata - prosegue uno dei maggiori artefici del recente 'miracolo' Fiat - ma anche quando si è in difficoltà si possono fare cose eccezionali". Secondo De Meo "oggi la velocità del mercato è notevolissima: se fai bene o sei fai male te ne accorgi subito. Per il futuro partiamo dal marchio Fiat e cerchiamo di pensare a cosa sarà una fabbrica, in che senso dirla italiana e immaginare se stiamo vendendo solo automobili o in realtà venderemo movimento. Siamo old economy, ma qualche ragionamento lo facciamo". In attesa del prossimo lancio di nuovi modelli del gruppo, il responsabile del marketing non vuole entrare in particolari, ma anticipa la volontà di rafforzare per il marchio Fiat i valori di responsabilità sociale e sicurezza, con un progetto allo studio per il miglioramento delle strade e autostrade italiane.(ANSA).

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UNIVERSITA'/ GELMINI: AUTONOMIA AD ATENEI SU RECLUTAMENTO (sezione: Schola)

( da "Virgilio Notizie" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

PERSONALE Servono procedure snelle e credibili: internazionalizzare postato fa da APCOM ARTICOLI A TEMA Altri Roma, 17 giu. (Apcom) - Per il reclutamento di professori e ricercatori universitari sono necessarie "nuove regole: procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei". Lo ha sostenuto il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini, che oggi alla Camera in commissione cultura. Gelmini ha quindi annunciato alcune "linee di indirizzo" sul reclutamento: "occorre una verifica nazionale di idoneità riconosciuta da parte della comunità scientifica nel suo complesso. All'interno di una lista di idonei, le università sceglieranno autonomamente colui che ritengono lo studioso più capace nella produzione scientifica, più adatto a richiamare finanziamenti dalle imprese o iscrizioni da parte degli studenti". "Nella lista di idonei - ha proseguito - dovranno essere compresi, tramite regole di valutazione e riconoscimento dei titoli internazionali, anche gli studiosi che lavorano all'estero, italiani o stranieri". Ciò per il ministro "determinerà una crescente internazionalizzazione dell'università italiana, che sarà più permeabile alle energie di quanti, italiani e non, lavorano all'estero, anche sbarazzandosi di tetti che, in ragione della scelta decisa verso l'autonomia, non hanno ragione di esistere". "Il sistema meritocratico e di trasparenza con il quale saranno erogati i fondi pubblici, basato sui risultati di ricerca e di didattica, indurrà necessariamente i singoli atenei ad operare scelte responsabili e - ha concluso - scoraggerà il più possibile azioni clientelari".

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La scuola vista da chi lavora per e nella scuola (sezione: Schola)

( da "Quotidiano.it, Il" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

San Benedetto del Tronto | Lo spunto per l'intervento è dato da un episodio raccontato da un collega, presidente di commissione agli esami di terza media di una scuola della nostra provincia. di Antonella Roncarolo http://politicaesocieta.blogosfere.it Lo so, non è facile parlare di scuola. E' un mondo che si pensa di conoscere bene, solo perché tutti siamo stati tra i banchi da studenti e in molti la viviamo ancora da genitori. Non è nemmeno facile uscire dai luoghi comuni che girano non solo tra la gente, ma anche tra chi, e mi riferisco soprattutto ai giornalisti, dovrebbe avere un occhio più oggettivo e informato. "I professori hanno tre mesi di vacanza, lavorano solo mezza giornata, sono i più assenteisti nella pubblica amministrazione". Ma io che vivo con passione nella scuola da vent'anni, vi posso assicurare che questa è solo la piccola punta di un grande iceberg sommerso, di un mondo fatto di professionisti che, nel bene e nel male, preparano ogni giorno la società del domani. Ma il problema più grande è che nessun governo ha mai avuto la geniale idea di mettere come Ministro della Pubblica Istruzione un uomo o una donna di scuola. La scelta è sempre, solo, sulle poltrone da destinare ad un certo partito e spesso si ha l'impressione che il ministro scelto per questo delicato incarico sia quello che avanza dopo aver sistemato tutte le altre pedine. Non solo, i burocrati del ministero, delle sovrintendenze e dei provveditorati hanno un'ottima preparazione legale ed amministrativa, ma lontana anni luce dalle problematiche quotidiane della scuola. Vi racconto due fatti, il primo è quello che mi ha spinto a scrivere questo articolo: mi è stato raccontato da una collega, presidente di commissione agli esami di terza media di una scuola della nostra provincia. Antefatto: quest'anno il ministero, attraverso un suo tentacolo chiamato "Invalsi", che si occupa di monitorare le scuole italiane, ha deciso di far fare agli studenti di terza media un'ulteriore prova scritta, la quinta, uguale per tutte le scuole medie italiane. Già questa geniale idea fa capire come il ministero sia lontano dalla realtà. Nel nostro territorio si notano le differenze tra le scuole medie, figuriamoci se si può confrontare una media del centro di Milano con una del quartiere Zen di Palermo. Fortunatamente sia gli insegnanti che gli studenti hanno capito che questa prova non varierà il giudizio formulato (il figlio di una mia amica in terza media mi ha assicurato che "questa prova non serve a niente). Rimane comunque una prova d'esame che si è svolta questa mattina (ndr martedì): si tratta di domande con risposte multiple tipo test patente, i cui risultati, però, non sono stati consegnati ai professori. La motivazione può essere solo una: mancanza di fiducia verso gli insegnanti che suggerirebbero ai loro studenti le risposte esatte. Ma probabilmente i professori conoscono le risposte e potrebbero correggere da soli. Non è possibile, la procedura è la seguente: da mezzogiorno bisogna connettersi al sito web dell'Invalsi e scaricare le risposte esatte. Ora immaginate più di ventimila utenti che cercano di connettersi nello stesso momento ad un sito, il risultato è semplice: nessuno riesce ad entrare e nessuno può correggere il compito. Tutto è rimandato a domani, forse, e gli esami orali sono di conseguenza rimandati perché non si può interrogare prima di aver corretto i compiti scritti. Qualcuno può pensare: meglio, così i professori vanno in vacanza più tardi. E' vero, se lo meritano, ma così andranno in vacanza più tardi anche i ragazzi con loro le famiglie e forse per un paese come il nostro che basa la sua economia sul turismo non è la soluzione ideale. A questo pensiero riallaccio il secondo fatto: l'ex Ministro Fioroni ha ristabilito i famigerati esami a settembre, incubo della mia generazione. L'idea non è male se si vuole ridare serietà alla scuola superiore, ma come sempre è stata realizzata da chi nella scuola non è mai entrato. Per problemi burocratici e di finanziamenti (fare le riforme senza soldi è un classico nel mondo della scuola), non è possibile fare gli esami a settembre, ma entro il 31 agosto e il ministro ha lasciato le scuole libere di scegliere la data. Ora immaginate di avere due figli in due scuole diverse; può capitare che il primo abbia gli esami a fine luglio e l'altro a fine agosto. Quando partite per le vacanze? Ma non basta: qualcuno deve aver sussurrato, come uno Jago, nelle orecchie del ministro "guarda che così incrementi il giro delle ripetizioni private, trova una soluzione". Ora per risolvere questo problema c'è semplicemente la Guardia di Finanza: basterebbe fare controlli sotto la casa di insegnanti che raddoppiano o triplicano le loro entrate in nero grazie alle ripetizioni, nomi a tutti noti. No, il ministro ha avuto un'altra brillante idea: le ripetizioni le organizzano le scuole, minimo 15 ore a materia e i professori saranno pagati 50 euro (lordi) ad ora. Peccato che i soldi non ci siano. Le scuole comunque hanno raschiato il fondo della botte e hanno organizzato quello che hanno potuto: ma quando? Ogni scuola ha scelto date diverse e ancora i due figli non promossi a giugno rimarranno in città per seguire i corsi di recupero. E le vacanze a San Benedetto? Rimandate al prossimo anno. Però i professori lavorano anche a luglio ed agosto: era ora! 17/06/2008.

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Atenei. Aumenta lo 'stipendio' dei ricercatori, doppio filtro per l'assunzione dei docenti L'annuncio del ministro dell'Università, Gelmini: "240 euro in più per le borse di dottor (sezione: Schola)

( da "Dire" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Atenei. Aumenta lo 'stipendio' dei ricercatori, doppio filtro per l'assunzione dei docenti ROMA - "Da pochi giorni abbiamo reso operante l'emendamento alla Finanziaria del senatore Giuseppe Valditara che prevede l'aumento di 240 euro mensili per le borse di dottorato". Lo annuncia in commissione Istruzione alla Camera il ministro dell'Università e della ricerca, Mariastella Gelmini, che, dunque, ha dato il via libera all'atteso aumento. Attualmente, infatti, le borse dei dottori di ricerca non arrivano a sfiorare i mille euro. "Occorre dare maggiore prestigio al dottorato- sottolinea il ministro- offrendo ai dottorandi più strumenti per compiere le loro ricerche che devono portare, però- avverte il ministro-, a una produzione scientifica originale, come avviene nel resto del mondo". L'intervento di adeguamento delle borse si affiancherà, annuncia Gelmini, "ad una riforma del dottorato che vogliamo improntata alla riduzione del numero dei corsi, ad un carattere più intensivo di ricerca, ad una più radicale internazionalizzazione". E proprio come accade nei grandi sistemi internazionali. anche l'Italia favorirà "i passaggi dal mondo dell'impresa all'università e viceversa- spiega il ministro- per evitare che ci siano ancora sacche di dottori di ricerca anziani e ricercatori che il sistema non è in grado di assorbire". DOCENTI - Novita' in vista anche per il reclutamento dei docenti e degli stessi ricercatori universitari. Presto, infatti, ci sara' un doppio filtro per le assunzioni: il reclutamento passera' prima attraverso una verifica nazionale, per garantire il controllo della comunita' scientifica sulla qualita' dei candidati, poi le universita' sceglieranno chi e' piu' adatto, all'interno di una lista nazionale di idonei. "Quanto alle nuove regole di reclutamento pre professori e ricercatori- spiega Gelmini- pensiamo a procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei. Ne discutero' a breve con in Cun (Consiglio universitario nazionale) e con gli organismi interessati". Il ministro anticipa la sua linea. "Occorre- precisa- una verifica nazionale di idoneita' riconosciuta da parte della comunita' scientifica nel suo complesso. All'interno di una liste di idonei le universita' sceglieranno autonomamente colui che ritengono lo studioso piu' capace nell a produzione scientifica, piu' adattato a richiamare finanziamenti dalle imprese e iscrizioni da parte degli studenti". Nella lista di idonei potranno essere compresi, grazie a un sistema di riconoscimento dei titoli internazionali, "anche gli studiosi che lavorano all'estero, italiani o stranieri 17 giugno 2008.

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ROMA Conto alla rovescia per i maturandi dell'anno scolastico 2007-2008 (sezione: Schola)

( da "Provincia di Como, La" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

ROMA Conto alla rovescia per i maturandi dell'anno scolastico 2007-2008. E' domani la giornata "clou" per circa 496mila candidati che si cimenteranno con la prima prova scritta, il tema di italiano, uguale per tutti gli indirizzi di studio. Le tracce, come di consueto, sono state individuate da una commissione di esperti, che ha poi sottoposto una rosa di proposte al ministro per la scelta finale (la selezione, per i tempi delle operazioni, è stata fatta non dal ministro in carica, ma dal precedente). Sono confermate le tipologie adottate negli anni passati: analisi di un testo letterario, produzione di un saggio breve o di un articolo di giornale (a scelta tra i diversi ambiti di riferimento: storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico), tema di argomento storico, tema di attualità. il programma e le valutazioni In calendario giovedì, la seconda prova scritta (quest'anno è stato scelto greco per il classico e matematica per lo scientifico) mentre, con un week-end di riposo in mezzo, il 23 giugno si tornerà in classe per il terzo e ultimo scritto, il cosiddetto quizzone, messo a punto dalle singole commissioni esaminatrici che stabiliranno anche la durata della prova. Archiviati i tre scritti, la strada per gli studenti comincia a essere in discesa. Dopo la correzione dei compiti si passa, infatti, ai colloqui svolti su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso. La commissione dispone di 45 punti per la valutazione delle prove scritte (ripartiti in parti uguali tra le tre prove) e di 35 punti per i colloqui. A ciascun candidato è assegnato un voto finale complessivo in centesimi che è il risultato della somma dei punti attribuiti agli scritti e al colloquio e dei punti relativi al credito scolastico acquisito da ciascun candidato. Per superare l'esame è sufficiente un punteggio minimo di 60/100. Agli studenti superbrillanti che conseguono il punteggio massimo di 100 punti potrà essere concessa anche la lode, ma questa deve essere attribuita dalla commissione all'unanimità. i sondaggi sulle tracce del tema Moravia e Svevo, i diritti dell'uomo, i problemi ambientale, la tragedia dei morti sul lavoro, il bullismo. Sono queste le tracce per gli esami di maturità più gettonate su siti e blog dedicati agli studenti. Anche nelle ore dell'immediata vigilia impazza su internet il "toto temi". Tanti i sondaggi e le analisi probabilistiche realizzate da esperti e non, per cercare di anticipare le possibili tracce della più temuta prova dell'esame di maturità. Tra le altre ipotesi ci sono quelle riguardanti le ricorrenze: i 30 anni dalla morte di Aldo Moro, i 40 anni dal Sessantotto e i 60 anni dall'entrata in vigore della Costituzione. Andando a ritroso, negli ultimi 7 anni, gli autori proposti per il saggio breve sono stati: Dante, Ungaretti, Dante, Montale, Pirandello, Quasimodo, Pavese e Saba. Tranne lo strano caso di Dante (scelto sia dalla Moratti che da Fioroni), negli ultimi anni sono stati proposti solo autori del '900. la lunga marcia dei plichi Ma come funziona la complessa macchina della distribuzione dei plichi con dentro le prove d'esame? Messi ministeriali, mossi dalla periferia, si recano a Roma. Entrano in possesso del materiale necessario a ciascuna provincia e lo custodiscono lungo il viaggio. Giunti a destinazione, prima che ciascuna scuola riceva ciò che alla stessa è destinato, il "pacco grande" deve essere portato in Questura. Qui finisce la missione dei messi. A questo punto è la Questura che porta il "pacco grande" all'Ufficio scolastico provinciale dove si apre, si verifica il numero delle buste, che vengono consegnate ai rappresentanti degli istituti scolastici presso i quali opereranno le commissioni. Sicurezza assicurata Le condizioni di sicurezza sono sempre molto alte: ogni rappresentante di istituto che abbia avuto in consegna la busta non la porterà all'istituto: si dovrà recare presso la Questura o, nel caso dei paesi, presso i Carabinieri. Questo secondo passaggio al ministero dell'Interno, dopo la fugace sosta in Questura del "pacco grande", risulta essere decisivo ai fini della tempestiva vera e propria partenza degli esami. Saranno le forze dell'ordine, infatti, che la mattina di domani e le mattine successive porteranno a scuola le buste appropriate. 17/06/2008.

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Piove, tutti nei boschi a cercare funghi (sezione: Schola)

( da "Provincia di Lecco, La" del 17-06-2008)

Argomenti: Scuola

Barzio Piove, tutti nei boschi a cercare funghi Porcini in anticipo grazie alle condizioni meteo. Tesserino obbligatorio tranne che a Primaluna barzio Nonostante il tempo piovoso che sta annoiando tutti e riportando più all'autunno che all'arrivo ormai imminente dell'estate, la stagione dei funghi promette bene. Sono già diverse le voci di avvistamenti dei "fioroni" i primi funghi che spuntano alle quote più basse, nelle selve, ovvero nei prati puliti che sono sempre meno frequenti per via dell'abbandono dell'agricoltura di montagna. È opinione diffusa tra tutti gli appassionati che basterà il primo caldo, che è annunciato in arrivo da giovedì con temperature estive, per assistere alle condizioni più favorevoli per andare in cerca del prezioso bottino. I primi saranno ancora i "fioroni" belli ma dal gambo molle, non ancora adatti ad essere seccati per la conservazione. A Narro, frazione di Casargo, già quindici giorni fa sono stati colti i primi esemplari di funghi di selva ed anche nella zona di Crandola i più esperti hanno già gustato il piacere della raccolta, così come in Muggiasca, altro sito preso di mira dai cercatori. "Anni fa - spiega Michele Vitali, un esperto delle montagne che circondano il monte Muggio - quando le selve erano belle pulite ancora, si trovavano i funghi già a maggio. Oggi è un po' più difficile trovarli perché c'è più abbandono. Nelle zone più pulite invece ci sono ancora. Io preferisco però andare in val Bodengo, in Valchiavenna. Da noi c'è troppa gente e non mi piace la calca nei boschi". Appena esploderà il caldo tanto aspettato in queste anomale settimane piovose, inizierà la caccia al fungo che come lo scorso anno dovrà essere fatta con l'apposito tesserino introdotto dalla Comunità montana. Su tutto il territorio, ad eccezione del comune di Primaluna, è previsto il versamento della quota annuale di 5 euro per i residenti e di 25 per i non residenti, con la conferma di quanto già era stato fissato lo scorso anno. La raccolta dei funghi potrà avvenire quindi previo versamento della quota corrispettiva alla stagione sul conto corrente della Comunità montana n. 15426222 e la ricevuta del versamento dovrà essere portata appresso dal cercatore e mostrata assieme ad un documento di identità alla richiesta di controllo. La passata stagione sono state complessivamente 6.198 quelle in regola ma si può pensare ancora ad una larga fascia di "abusivi" che non hanno pagato. Mario Vassena 17/06/2008.

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