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Articoli
Schola (85)
Bildungs-Omnibus: Neue Anfechtung
( da "Dolomiten"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Dabei hat
uns das Minister Fioroni zugesichert", so Abteilungsdirektor Peter
Duregger. Wie berichtet, hat die neue Regierung in Rom die Berufsmatura, die
Über den Bildungs- Omnibus im FrÜhjahr eingefÜhrt worden war, angefochten.
"Vorsorglich, weil sonst ein Termin verfallen wÄre", mutmaßte damals
Abteilungsdirektor Peter Duregger.
6
Meritocrazia e fannulloni è il tema di Otto e mezzo, che ospita il saggis
( da "Giornale
di Brescia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Meritocrazia e fannulloni" è il tema di Otto e mezzo, che ospita il saggista Roger Abravanel (20.30 La7), condotto da Alessandra Sardoni e Lanfranco Pace. 6 Prende il via da New York Italo Americano (23 Mtv), il nuovo programma in 13 puntate del bresciano Fabio Volo, in onda anche il mercoledì e il giovedì alle 23 e il sabato alle 21.
Fondi
e personale, nodi caldi per i sindacati
( da "Giornale
di Brescia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: applicazione delle regole stabilite prima da Fioroni e poi dalla Gelmini - afferma Francesco Manduci della Uil Scuola -. All'atto pratico, quindi, entra in ballo la capacità organizzativa delle singole scuole". "In base alla circolare Fioroni, i corsi di recupero sono quantificati in 15 ore da svolgersi entro la fine dell'anno scolastico (31 agosto) - precisa Santo Gaffurini della Cgil -
Non
si ecceda nel rinvio del giudizio
( da "Giornale
di Brescia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: intenzione del ministro Fioroni era buona: dare un segnale di serietà di cui la scuola italiana ha un assoluto bisogno - commenta il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Giuseppe Colosio -. Il modo è stato forse un po tardivo, ma bene ha fatto il nuovo ministro a non intervenire ancor più tardivamente con nuove disposizioni,
Nel
colloquio misurare gesti e tono della voce
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Con la Riforma Fioroni la commissione ha la possibilità di approfondire e fare domande su tutto il programma svolto durante l'anno. Per i candidati gli esperti consigliano comunque di affrontare l'esame cercando di non far sì che l'ansia prenda il sopravvento.
SERVE
UNO SCATTO D'ORGOGLIO NAZIONALE ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Fioroni con il quale il nuovo ministro condivide l'opportunità di una scuola all'insegna del rigore e della serietà e una "legislatura del buon senso". L'istruzione è storicamente la più formidabile leva di emancipazione e riscatto sociale - ha sottolineato il ministro - e proprio per questo "è ancora più urgente riparare questa leva nel Mezzogiorno dove i bassi livelli di apprendimento,
Mano
pesante nelle scuole, boom di sospesi - giacomo cosua
( da "Nuova
Venezia, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: sviluppando un sistema scolastico collegato alla meritocrazia. Per quanto riguarda le scuole di Venezia città storica, l'istituto tecnico per il turismo Algarotti quest'anno ha scelto la mano pesante: su 671 alunni tra la prima e la quarta superiore il 18%, quindi 123 studenti, non sono stati ammessi alla classe successiva, mentre il 26% (175 studenti) dovrà passare l'
Il
giudice fabiani presidente in pectore del tribunale
( da "Mattino
di Padova, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: il medico che assassinò con il veleno la giovane moglie Elena Fioroni, tanto per citarne alcuni. Ed è di pochi giorni fa la sentenza di condanna per le valvole cardiache "ballerine" Tri Technologies emessa nei confronti del professor Dino Casarotto, dell'imprenditore Vittorio Sartori e di altri imputati minori.
Strage
al pontormo, rimandati 1 su 4 ( da "Tirreno, Il"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ed era entrata in vigore il 3 ottobre 2007. Fioroni prese questa decisione poiché le statistiche dicevano che 42 studenti su 100 erano ammessi con debiti alla classe successiva. E i numeri del Pontormo non sono poi così lontani. Non è però una novità per la scuola, infatti questo metodo di recupero era già stato adottato fino al 1995,
La
rabbia davanti ai tabelloni - marco vacchetti
( da "Repubblica,
La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: accordo con le nuove regole introdotte dall'ex-ministro Fioroni, "In teoria sì...", dice Chiara (promossa), "però il problema è quello della valutazione dei professori. Dovrebbero adottare tutti un unico modo nel dare i voti, ma non è così. Ci sono troppe differenze tra una sezione e l'altra, o anche tra una scuola e l'altra".
La
strage dei rimandati ( da "Secolo XIX, Il"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: in atto dal ministro Fioroni e confermata dalla nuova responsabile del ministero dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, con gli scrutini di quest'anno i docenti non hanno fatto sconti a nessuno e hanno usato la mano pesante. Ovvero, i bocciati o rimandati si sprecano in osservanza ad una severità che non rimanda soltanto a vecchi parametri della scuola di due generazioni indietro,
Uno
su cinque non ce la fa una valanga di sospesi
( da "Tirreno,
Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: che nel nuovo gergo della riforma Fioroni si chiamano "sospesi", ne costituiscono più o meno un quinto. è questa, al momento, la tendenziale statistica che emerge a Grosseto dagli scrutini di alcune scuole; statistica spalmata dalle prime alle quarte classi, e tenuto fuori l'ultimo anno dell'esame di maturità dove la categoria "sospesi" è spazzata via dall'
Con
il nuovo sistema forse migliorerà l'istruzione
( da "Tirreno,
Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: da quando è entrata in vigore la riforma Fioroni, è stato quello non tanto del numero dei bocciati (5 su 16) del numero dei rimandati a settembre: 9 rinviati e 2 solo i promossi senza debiti. Un dato che sembra accomunare un po tutte le classi". Qual è stato il problema più grande per voi studenti appena è entrata in vigore la legge?
Bocciato
o rinviato uno studente su due - eloisa petrozziello
( da "Tirreno,
Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Itc dove il 30% degli studenti è rimandato a settembre, anche se il primato delle bocciature spetta al Giorgi. Al contrario, va meglio all'istituto magistrale Paladini: qui i bocciati sono meno dell'11%, 4-5 punti sotto la media, mentre la percentuale dei rinviati è analoga a quella delle altre scuole: il 18%. (1-continua).
Il
significato della prima volta ( da "Messaggero Veneto, Il"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: si parla stasera di meritocrazia e fannulloni. Se ne discuterà con Roger Abravanel, autore del libro Meritocrazia: 4 proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto. Portato a esempio da nuovi e vecchi ministri, il saggio di Abravanel, un ingegnere italiano nato a Tripoli, guru della consulenza aziendale,
Maturità,
40mila studenti domani al primo test - fulvio di giuseppe
( da "Repubblica,
La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: ex ministro Fioroni), per loro non c'è stata neppure l'ammissione all'esame di maturità. Chi invece domattina alle 8,30 sarà seduto tra i banchi, sta passando la snervante attesa tra blog e siti internet, a snocciolare il "toto-tema". Si passano in rassegna tutti gli anniversari (dal sessantesimo della Costituzione al secolo dalla nascita di Cesare Pavese)
Più
severità, ma nessuna strage 'Sospensioni del giudizio' la novità
( da "Resto
del Carlino, Il (R. Emilia)" del
17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: idea partorita dal precedente ministro dell'Istruzione Fioroni e confermata dall'attuale ministro Gelmini per restituire serietà alla Scuola italiana. Nomi a parte, di fatto si è tornati al vecchio esame di riparazione: con l'obbligo per gli studenti in debito di recuperare le materie entro l'inizio dell'anno scolastico.
DUE
CERTEZZE: gli europarlamentari del Pd siederanno in un unico gruppo. E il Pd
non andrà ( da "Unita, L'"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: discusso del dossier per oltre 5 ore nella nuova sede del Nazareno: da Veltroni a Franceschini, D'Alema, Fioroni, Castagnetti, Bersani, Fassino, Gentiloni, Bettini, Bindi. Assente Rutelli, che nei giorni scorsi aveva assunto la posizione più dura sul no al Pse, impegnato all'estero come presidente del Copasir. Non facile la composizione tra le due anime, gli ex Ds e gli ex Margherita.
<Indebitati>
oltre 500 studenti ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: ex Ministro Fioroni, hanno causato una valanga di "sospesi" dal giudizio e, in sostanza, rimandati. Per chi è stato bocciato, dunque, si prospetta un nuovo anno che dovrà essere affrontato ovviamente in modo diverso, per chi ha invece contratto debiti formativi, ecco un'estate da deicare allo studio: i debiti formativi vanno infatti recuperati entro l'
Morassut
verso la guida del Pd ( da "Unita, L'"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Ma se per sciogliere il rebus per la Pisana ci vorrà ancora qualche giorno, per l'elezione di Morassut invece la fumata bianca si è già intravista ieri sera al termine di una riunione ristretta. Unici convenuti, Goffredo Bettini, Beppe Fioroni, Nicola Zingaretti e lo stesso Piero Marrazzo. ma.ge.
Scuole
vietate ai figli di immigrati senza documenti Proposta lanciata dall'assessore
alla scuola Marsilio. La Cgil e il Pd: è contro la legge
( da "Unita,
L'" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Solo che l'allora ministro dell'Istruzione, Beppe Fioroni, l'aveva rimandata al mittente bollandola come "illegittima e discriminatoria", poiché l'iscrizione a scuola di un minore in quanto diritto fondamentale della persona, prescinde dall'eventuale regolarità con le norme sull'immigrazione.
Di
ANGELA M. FRUZZETTI MASSA DO ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: in vista della riforma della scuola. Quest'anno purtroppo è così. E sarà dura per tutti: insegnanti, operatori della scuola, alunni e famiglie. Più lavoro e burocrazia per tutti. Per sapere se questo ulteriore sforzo darà risultati positivi, dobbiamo attendere il prossimo anno scolastico".
Al
<Greppi> i ripetenti sono 150
( da "Giorno,
Il (Lecco)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: merita però la situazione relativa agli esami di riparazione: secondo la nuova riforma voluta dall'ex ministro Fioroni, le materie nelle quali l'alunno risulta in difetto devono essere sanate entro fine agosto, pena la ripetizione dell'anno scolastico. Nella classe prima ben 55 alunni, ovvero il 20%, sono stati rimandati a settembre, mentre in seconda la percentuale sale al 24%.
"OLTRE
I CONFINI" DEL TRENTINO PER CAPIRE LA CINA E PER CERCARE DI COSTRUIRE UN
SISTEMA PIÙ GIUSTO ( da "marketpress.info"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: il disinteresse per la politica e, paradossalmente, lo strisciante e sempre in aumento stress nella popolazione". E gli elementi di differenziazione? "Il primo è l'osservanza smisurata delle gerarchie, conseguenza di una società ossessivamente basata sulla meritocrazia; il secondo è il grande rispetto per gli anziani. " . <<BACK.
Di
TOMMASO GALLIGANI HANNO STUDIATO bene, quest'anno, gli allievi delle nove
( da "Nazione,
La (Pistoia)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: con obbligatorio esame di riparazione a settembre, secondo la nuova riforma dell'ex ministro Fioroni ? e tante anche le bocciature. Ma andiamo a vedere i risultati nel dettaglio, scuola per scuola. Istituto tecnico-commerciale-turistico Einaudi: 431 i promossi, 146 bocciati, 123 ragazzi rimasti "in sospeso", con obbligo di riparazione a settembre.
Di
EMANUELA BENVENUTI TREND POSITIVO per le scuole medie superiori lucchesi. E
( da "Nazione,
La (Lucca)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: legge Fioroni), che prevede la sospensione del giudizio (per intenderci la possibilità di recuperare il debito con un esame a settembre) faceva presagire un aumento dei non promossi. Gli alunni hanno smentito questa previsione, probabilmente la paura della bocciatura o della sospensione del giudizio, con possibilità di essere bocciati a settembre,
Ma
Rossi ha già assolto l'Asl ( da "Nazione, La (Empoli)"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: meritocrazia ? dicono Celesti e Magnolfi ?. In ogni caso i massimi livelli istituzionali che governano la nostra Regione non possono sottrarsi alla responsabilità politica non solo della programmazione e degli indirizzi in sanità, ma anche e soprattutto del sistema delle procedure che sempre più spesso anche nel modello sanitario toscano stanno dimostrando tutti i loro limiti e l'
Ma
la 'maturità' non assomigli all'indulto
( da "Nazione,
La (Empoli)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Fioroni. Tante le innovazioni formali. In 6 anni tre leggi sulla composizione delle commissioni. Tanta ideologia, tanti pregiudizi. Ora l'esame non si chiama più "maturità", ma esame di Stato. E superato dal 98-99% degli studenti. Un dato che ha allarmato l'ex ministro Fioroni, il quale confrontando la percentuale dei promossi con i risultati delle valutazioni sulla preparazione
Cultura
e bellezze, sfila la Bolivia ( da "Eco di Bergamo, L'"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: fotografata da Angelo Giacalone e Giuseppe Fioroni. La giuria, presieduta dal dottor Antonio Cesarini, oltre a Miss Bolivia in Italia eleggerà anche Miss Eleganza, Miss Fotogenia, Miss Simpatia e Miss Passerella. Alla serata, presentata da Claudio Colombo e Manuela Benassi Bayon, canterà Daniele Reggiani (cantante bergamasco che ha anche scritto un inno dedicato all'
Meglio
Dante o Manzoni? Il <tototraccia> è sul web
( da "Giornale.it,
Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Dante Alighieri già proposto due anni prima: fu una vera sorpresa dell'allora ministro Fioroni. Quest'anno sarà la bresciana Mariastella Gelmini a decidere e, con la Lega così forte, non è da escludere che un autore nordista possa prevalere sugli altri, con Svevo nuovamente in prima fila. In effetti, dall'ultimo sondaggio del sito www.
<Made
in Italy e politica devono allearsi>
( da "Giornale.it,
Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: legalità e meritocrazia. Parole dimenticate dalla politica, e l'Italia ne soffre: all'estero, eravamo la Dolce vita, ora siamo Gomorra". Da dove comincerebbe, per fare il lifting all'Italia? "Dalla trasparenza. Che vuol dire non nascondere i problemi, dall'emergenza rifiuti alla corruzione - un business da 50 miliardi l'anno,
Un
weekend di paura No di Prodi a Veltroni
( da "Manifesto,
Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Fioroni, Gentiloni, Bettini, Parisi, Marino, Fassino, Castagnetti. Veltroni ha riferito l'offerta del Pse di Schultz (cambiare nome al gruppo socialista europeo per meglio accogliere il Pd), ma sulla proposta è arrivata la bocciatura ampiamente annunciata di tutti gli ex margheriti, rutelliani, ex ppi e prodiani.
Spettacoli
( da "Libero"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: 35 Parola d'ordine in Italia meritocrazia (era ora) "Meritocrazia: quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto": mira alto, il saggio di Roger Abravanel, il docente che stasera sarà ospite di Alessandra Sardoni e Lanfranco Pace ad "Otto e Mezzo" come sempre alle 20.
Riforma
Fioroni Strage tra i banchi ( da "Corriere del Veneto"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: REDAZIONALE Padova In una classe 14 bocciati su 24 Riforma Fioroni Strage tra i banchi PADOVA - Una "strage". Con la riforma Fioroni tornano prepotenti rigore di giudizio e severità nelle scuole padovane. Il caso più stupefacente è quello dell'istituto tecnico Marconi, dove nella classe prima C, su 24 ragazzi sono stati ben 14 i bocciati.
<Promozioni
sospese? Idea valida> ( da "Corriere Alto Adige"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: assessore Gnecchi è fra coloro che ritengono sbagliata la decisione del ministro Giuseppe Fioroni di decidere la reintroduzione con un provvedimento diffuso ad anno scolastico iniziato. "Per prepararsi a una novità come questa ci vuole tempo - spiega - e la scuola non lo ha avuto. Per questo adesso ci sono delle difficoltà in alcuni istituti.
Maturità
professionale Ok al ricorso ( da "Corriere Alto Adige"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gli fa eco Peter Duregger, direttore della Ripartizione formazione professionale della Provincia: "Lo stesso ministro Giuseppe Fioroni - precisa Duregger - ci aveva assicurato che avrebbe deciso la Provincia se fare o meno l'esame dopo il terzo anno di superiore ".
Il
ministro Letizia e le battute di Tremonti
( da "Corriere
della Sera" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Giulio Tremonti, anche allora ministro dell'Economia, aveva risposto così, stizzito, a Letizia Moratti, ministro della Pubblica Istruzione che reclamava soldi per la riforma della scuola. E in molti sostengono che i rapporti fra i due, mai stati idilliaci, da quella volta si siano definitivamente deteriorati.
Un
errore demonizzare il privato ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: meritocrazia e rispetto delle persone? E la sanità privata solo un mondo di criminali e affaristi assassini? Via, non scherziamo. Prima del mercato, mettiamo sotto tiro l'ideologia. gentili.guido@libero.it SCANDALO SANTA RITA I fatti sono gravi e singole sono le responsabilità Una cultura contro il mercato di Guido Gentili.
Noi
medici, vasi di coccio ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: implementando una non più indifferibile meritocrazia. Quando leggo sui media il richiamo al giuramento di Ippocrate, come dice Tex Willer, la mano corre alla pistola! Evidentemente un Ippocrate italico sbiadito e di poco prezzo. Vorrei chiudere con una mesto appello. Il nostro è un mestiere meraviglioso, faticoso, difficile, angosciante.
La
Frattocchie riformista ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: DA SETTEMBRE La Frattocchie riformista A scuola di riformismo con l'economista e politologo Michele Salvati e con il costituzionalista Salvatore Vassallo. A diciassette anni dalla chiusura della mitica scuola di Frattocchie, dove si formarono generazioni di dirigenti del Pci, il centrosinistra italiano prova a ricreare una "scuola di politica" per "
ADDIO
RAGAZZI ( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: è anche la diffusa convinzione che la meritocrazia non abbia grande spazio nelle regioni meridionali. Qui il capitale sociale, dato da relazioni, parentele ed affiliazioni varie, spesso conta di più di quello culturale e professionale. Tale convinzione, difficilmente confutabile, appartiene soprattutto ai più bravi che intendono studiare seriamente cose serie con professori seri.
Raffica
di bocciati nella scuola veneta ( da "Corriere del Veneto"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: effetto Fioroni si è fatto sentire sulle altre classi delle superiori. Tornano prepotenti rigore di giudizio e severità, brutte sosprese per gli studenti che in questi giorni affrontano in piedi le bacheche per leggere l'attesa sentenza. Anche se una stistica organica non è ancora disponibile, c'è qualcosa di più di un'impressione.
L'attacco
di Zuccato: <Ipremi nel pubblico? Danno per tutti>
( da "Corriere
del Veneto" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: questo genere di extra equivale a dire addio ai tanto sbandierati principi della meritocrazia. Perchè se tutti sono bravi allora nessuno è bravo. E che senso ha impegnarsi a fondo nel proprio lavoro se anche il collega fannullone viene premiato? Eppure ciascuno dei 1.100 dipendenti comunali conquistano ogni anno un premio che dai 300 euro sale fino a sfiorare i mille.
MERCATI
IN ITALIA ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: fichi bianchi fioroni Puglia prima in pad. 1,50-2,00-1,60; fragole grosse Olanda prima in conf. 4,70-5,20-5,00; Piemonte 3,50-4,50-4,00; Trentino 4,00-5,00-4,50; lamponi Trentino prima in confez. 13,00-15,50-14,50; manghi Brasile via mare 1,75-2,10-2,00; mele Fuji T.
Studenti
di terza media giudicati con test unico
( da "Sole
24 Ore, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: In 600mila alla prova di valutazione nazionale voluta da Fioroni Studenti di terza media giudicati con test unico Dall'Invalsi fornite direttive per le correzioni Luigi Illiano ROMA Debutta oggi la prova nazionale nell'esame di terza media. Per i circa 600mila alunni sarà come misurarsi con una spicchio di mini maturità.
Abravanel
e i meriti della meritocrazia ( da "Corriere della Sera"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: sezione: Spettacoli TV - data: 2008-06-17 num: - pag: 52 categoria: BREVI Abravanel e i meriti della meritocrazia Meritocrazia: quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto. Ne parla Roger Abravanel (foto) da Alessandra Sardoni e Pace. Otto e Mezzo La7, ore 20.30.
ROMA
Cinque ore buone di discussione sul Pse e dintorni, una fatica tremenda, ta
( da "Messaggero,
Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: esponenti ex popolari come Fioroni, Castagnetti, Bindi e soprattutto Franceschini, con Parisi come al solito in posizione autonoma. La conclusione è che quando Francois Bayrou presenzierà al convegno dell'Alde a Roma proprio nella sede del Nazareno ex Margherita ora Pd, all'appuntamento si farà vedere anche Veltroni che interverrà e non per portare un semplice saluto.
Prova
nazionale Il debutto in terza media
( da "Corriere
della Sera" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Giuseppe Fioroni (la circolare n. 32 risale al 14 marzo scorso). Obiettivo: capire meglio "i livelli di apprendimento" dei tredicenni di tutta Italia, da Bolzano a Palermo. Rispetto al normale svolgimento delle prove d'esame, in cui le singole commissioni predispongono i testi da assegnare, "la prova nazionale si baserà su procedure standardizzate"
Esami
di recupero, caos di date ( da "Corriere della Sera"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: con le novità introdotte dall'ex ministro Giuseppe Fioroni, i ragazzi con "giudizio sospeso" devono recuperare l'insufficienza entro il 31 agosto. In teoria. Perché la circolare n. 6163 del 4 giugno, firmata dal neoministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, dice così: "I debiti scolastici dovranno essere recuperati entro il 31 agosto 2008.
La
trasparenza va bene ma le priorità sono altre . E' questa, in estrema sintes
( da "Messaggero,
Il (Frosinone)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: amministrazione occorre anche metter mano alla meritocrazia ed alle retribuzioni adeguate". "Sinceramente - spiega De Santis, segretario Cigl - ci sono problema maggiori di questi. Mi riferisco ai 150 precari che, da anni, sono in attesa di essere stabilizzati in Provincia. Oggi è divenuto uno sport nazionale scagliarsi contro i dipendenti pubblici ma noto che c'è molta demagogia sull'
Pd
tiro alla fune tra ds e dl, poi una sintesi. D'alema e marini danno una mano
( da "Riformista,
Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: toccato a Parisi dare man forte ai diellini rappresentati da Fioroni, Gentiloni, Vernetti e Castagnetti. "Il Pd non può aderire né come partito, né come componenti, né come persone al Partito socialista europeo", ha sottolineato l'ex ministro della Difesa. Chiusa la riunione, Lapo Pistelli ha tracciato le conclusioni: per l'approdo in Europa, il Pd troverà una "soluzione unitaria"
Si
inizia domani con italiano. A partire dalle 8.30, ci sono 6 ore di tempo per
scegliere una delle ( da "Messaggero, Il (Rieti)"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Congelato il decreto Fioroni-Mussi che prevedeva la possibilità di assegnare 25 punti da portare in dote per l'iscrizione all'università, resta per la commissione la facoltà di attribuire la lode ai migliori: nel 2007 furono 7 i reatini finiti nell'album dei tremila "eccellenti" d'Italia.
Dalla
tua parte \ndi Gaia Giorgetti CI MANCAVANO SOLO I QUIZ QUANTA FATICA IN TERZA
MEDIA ( da "Corriere di Bologna"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Fioroni e, ora, Mariastella Gelmini: ognuno ha il suo modo di vedere le cose (e ci mancherebbe), solo che un ministro non può fare e disfare una materia, come quella dell'istruzione, dove bisogna tener conto dei cicli di studi, della programmazione, di una preparazione organica dei singoli individui.
E'
entrato nel vivo il Gran Prix di podismo, dopo che sono state già disputate 10
delle 21 gare ( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Neglia sm 40 guida Stefano Cricchi (Avis Perugia) con 1889, su Massimo Fioroni (1785). Tra gli sm 45 Ferdinando Benedetti (Avis Perugia) con 1982 su Claudio Cecchini (1797). Negli sm 50 avanti Walter Bianchi (Dream Runners) con 1073, su Franco Frenguelli (1055). Tra gli sm 55 guida Riccardo Fanelli (Avis Perugia) con 980 su Lucio Floridi (849).
Uno
studente "rimandato" su quattro. Quadri scolastici di fine anno,
cresce l'esercito dei ( da "Messaggero, Il (Ancona)"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: ex ministro dell'istruzione Fioroni. Alcuni di loro sono tornati in classe già da ieri mattina per i corsi di recupero, come i ragazzi di Itis Volterra, liceo Savoia e Benincasa. Altri colleghi cominceranno oggi o entro la fine della settimana. Tutto ciò si accavalla alla marcia di avvicinamento della preparazione della maturità,
Sorpresa:
ci sono più promossi ( da "Stampa, La"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Le novità del ministro Fioroni sul recupero dei "debiti" non hanno spiazzato i docenti dell'istituto "Alfieri", guidato da Tina Rosita Casamento: i ragazzi con materie insufficienti torneranno sui banchi dal 24 giugno per un mese. "Dovrò stare a scuola dalle nove all'una tutti i giorni - commenta una studentessa del "Sella" - altro che vacanze"
Assunzioni
a quota 30 mila ( da "Italia Oggi"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Schioppa e Giuseppe Fioroni. In questi giorni l'interlocuzione tra i due ministeri è ripresa e il dossier dell'Economia è rimasto inalterato rispetto a qualche mese fa. Ai vertici del dicastero oggi guidato da Maria Stella Gelmini, i tecnici di Giulio Tremonti hanno risposto quanto già avevano avuto modo di dire a Fioroni: non ci sono le condizioni per assumere 50 mila nuovi dipendenti.
<I
colleghi riconoscono la professionalità, ma ci vuole fermezza per non farsi
mettere i piedi in testa> ( da "Giornale di Monza"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Semplicemente per un principio di meritocrazia e gratificazione. Bisogna dimostrare con i fatti, e non con le parole, che anche in questo lavoro non esistono differenze tra i due sessi". Qualche ostacolo, magari, lo si trova con la famiglia che ci si forma, magari di più dal marito (soprattutto quando svolge la stessa professione) che dai figli.
E'
la 'vigilia degli esami' per 470mila Nel toto-tema morti bianche e Gandhi
( da "Quotidiano.net"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Continua a calare il numero degli ammessi dopo il giro di vite di Fioroni. Vanno alla grande i siti studenteschi (<a href="http://www.Studenti.it">www.Studenti.it</a>, <a href="http://www.Skuola.net">www.Skuola.net</a>, <a href="http://www.Maturando.net">www.Maturando.net</a> e <a href="http://www.universinet">www.
Rimandati,
ecatombe nelle scuole professionali
( da "Stampaweb,
La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: la scuola romana ha compiuto una virata netta sul piano del rigore e della serietà - grazie alla cosiddetta "cura Fioroni" - e ha recuperato quasi un terzo di quel 50% di studenti che presentavano gravi carenze. Ma la situazione è molto varia, le scuole sono quasi 700, gli indirizzi i più disparati e le realtà urbane e sociali sono rappresentative dell'intera gamma nazionale.
Atenei,
la Gelmini annuncia: doppio filtro per il reclutamento dei docenti
( da "Redattore
sociale" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei. Ne discutero a breve con in Cun (Consiglio universitario nazionale) e con gli organismi interessati". Il ministro anticipa la sua linea. "Occorre- va avanti il ministro- una verifica nazionale di idoneita riconosciuta da parte della comunita scientifica nel suo complesso.
Atenei.
Aumenta lo 'stipendio' dei ricercatori, doppio filtro per l'assunzione dei
docenti ( da "Dire"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei. Ne discutero a breve con in Cun (Consiglio universitario nazionale) e con gli organismi interessati". Il ministro anticipa la sua linea. "Occorre- precisa- una verifica nazionale di idoneita riconosciuta da parte della comunita scientifica nel suo complesso.
UNIVERSITA':
GELMINI, GLI ATENEI SCEGLIERANNO PROPRI DOCENTI
( da "ADN
Kronos" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Mariastella Gelmini che, illustrando in commissione Cultura alla Camere le linee programmatiche per universita e ricerca ha annunciato che per quanto riguarda le nuove regole di reclutamento per professori e ricercatori si pensa "a procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei".
Il
direttore del pronto soccorso: basta medici a cottimo
( da "Avvenire"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: meritocrazia si deve basare soltanto sulla qualità ed efficacia degli interventi" DA MILANO NELLO SCAVO " N oi dipendenti della clinica dovremmo costituirci contro coloro che saranno individuati come colpevoli dei reati contestati. Dobbiamo farlo per difendere la nostra professionalità, ma anche per quei pazienti che sono stati danneggiati da chi avrebbe dovuto prendersene cura
Europee:
<Sbarramento non oltre il 3%>
( da "Avvenire"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: I rutelliani e buona parte della Margherita hanno insistito per un Pd "cerniera" tra socialisti e liberaldemocratici. Alla riunione erano presenti, tra gli altri, Veltroni, Marini, D'Alema, Amato, Parisi, Rosy Bindi, Bersani, Fassino, Castagnetti, Fioroni, Franceschini, Gentiloni e Bettini.
Salvare
dal discredito i voti della maturità
( da "Avvenire"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: in continuità con la battaglia ingaggiata da Fioroni e proseguita da Gelmini contro le 'promozioni facili. Resta da vedere se e quanto questa tendenza influirà sull'imminente prova conclusiva del ciclo di studi, spingendo i docenti delle commissioni esaminatrici a essere più attenti nel rimarcare e segnalare le differenze di valore e di merito tra i candidati.
Pellegatta
(presidi Disal) lancia l'allarme: <Il vero problema sarà garantire i corsi di
recupero> ( da "Avvenire"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: allora ministro Giuseppe Fioroni. "Bene il principio, anche se poi nell'approntare le soluzioni si era introdotta un'eccessiva rigidità" aggiunge Pellegatta. Insomma la paura di essere bocciati è servita. "È stata uno stimolo all'impegno, che, però, come accade sempre, si è concentrato negli ultimi due mesi, cioè quando lo spettro si avvicina.
UNIVERSITA':
GELMINI, RECLUTARE DOCENTI ANCHE ALL'ESTERO
( da "Agi"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: davanti alla commissione Cultura della Camera. Il ministro ha sottolineato l'esigenza di "procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia" delle singole universita. "All'interno di una lista di idonei - ha premesso - le universita sceglieranno autonomamente colui che ritengono lo studioso piu capace nella produzione scientifica,
A
Savona è valanga di rimandati ( da "Stampa, La"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: discutere gli studenti alla notizia della sua reintroduzione voluta dall'ex ministro Fioroni. Ormai i ragazzi non erano più abituati, niente più bocciatura se avevi qualche "materia sotto", bastavano i corsi di recupero, che in realtà non recuperavano un bel niente, o quasi. E così se uno era impreparato, che so, in latino o matematica, tale rimaneva, e via con un altro anno scolastico,
Meloni:
''Bene Gelmini su incremento prestiti d'onore''
( da "Redattore
sociale" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gli interventi spot di microcredito a consumo non bastano- conclude il ministro- e necessario sostenere i giovani, e i loro progetti, indipendentemente dal censo e dal loro patrimonio familiare, affinche possano misurarsi sul terreno della meritocrazia". (DIRE).
Esame
di terza media, gli studenti: ''Superato senza troppi patemi''
( da "Redattore
sociale" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: su queste due materie che gli studenti hanno dovuto dimostrare la loro preparazione, cosi come stabilito dall'ex ministro Fioroni che ha istituito questa prova nazionale nella circolare sugli scrutini e gli esami del primo ciclo. Sulla difficolta dei quesiti, il coro e unanime: le domande di italiano sono state una passeggiata, quelle di matematica, invece, erano piu "toste".
Il
tototema ( da "Sicilia, La"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: hanno prediletto sia la Moratti che Fioroni: "Se uscisse anche quest'anno - commenta qualcuno - sarebbe assurdo... ". Altro settore da tenere in considerazione è quello degli anniversari: dal sequestro di Aldo Moro alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo; da Gandhi al Sessantotto, passando per l'elezione di Giovanni Paolo II.
GLI
SCRITTORI ( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Si contendono la traccia di letteratura Calvino (nella foto), D'Annunzio, Verga e Pirandello. Mentre si esclude (ma con riserva) Dante perché scelto due volte negli ultimi sette anni, e sia dalla Moratti che da Fioroni.
Sempre
meno gli "esterni" a caccia del diploma
( da "Gazzettino,
Il (Udine)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Solo il restante 8\% sosterrà l'esame da privatista. Un dato rimasto sostanzialmente stabile rispetto all'anno scolastico 2006/2007. "Già l'anno scorso, e ancora di più quest'anno, ho notato una sensibile diminuzione nel numero dei candidati esterni - conferma il dirigente del liceo scientifico Marinelli di Udine, Tomaso Di Girolamo -.
TRIBUNALE
( da "Gazzettino,
Il (Padova)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: per l'assassinio di Elena Fioroni, i processi per le valvole killer e la nuova mala del Piovese e del Brenta. La "giudicante" non ha avuto un attimo di sosta. Dibattimenti lunghi, complessi, estenuanti.Nato a Catanzaro sessantacinque anni fa, Fabiani ha vissuto la giovinezza a Roma, dove ha frequentato liceo e università.
E'
il giudizio "sospeso" la novità
( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: quella sul recupero delle materie introdotta dal ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, che è stata salutata dalla maggioranza dei presidi e dei docenti come una ritrovata serietà della scuola. Ma che sta creando difficoltà agli istituti che non trovano totale disponibilità dei prof e non hanno fondi a disposizione per pianificare i corsi.
SCUOLA,
I DEBITI SI PAGANO ( da "Azione, L'"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: conferma la normativa introdotta dal suo predecessore, Giuseppe Fioroni e cerca di "limitare i danni" che in molti avevano paventato sia per la mancanza di risorse da parte delle scuole in vista delle attività di recupero dei debiti scolastici, sia per i tempi stretti e la necessità di garantire un corretto avvio del prossimo anno scolastico.
UNIVERSITA':
MELONI, BENE GELMINI SU INCREMENTO PRESTITI ONORE
( da "Agi"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Gli interventi spot di microcredito a consumo non bastano - conclude il ministro - , e necessario sostenere i giovani, e i loro progetti, indipendentemente dal censo e dal loro patrimonio familiare, affinche possano misurarsi sul terreno della meritocrazia".(AGI).
Gelmini:
gli atenei sceglieranno i propri docenti
( da "Voce
d'Italia, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: meritocrazia e autonomia". Secondo il progetto della Gelmini, le università dovranno essere in grado di poter individuare i professori migliori attingendo da una lista di docenti idonei riconosciuta ufficialmente dalla comunità scientifica. Pronte anche alcune agevolazioni per gli studenti, una su tutte l'aumento di 240 euro al mese che sarà attivato per le borse di studio dei dottorati
FIAT:
DE MEO, LOW COST SI DISCOSTA DA NOSTRI OBIETTIVI
( da "Wall
Street Italia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Con pochi principi basati sulla meritocrazia, una sana competizione interna e una diffusa credibilità abbiamo stravolto una grande azienda italiana che sembrava sclerotizzata - prosegue uno dei maggiori artefici del recente 'miracolo Fiat - ma anche quando si è in difficoltà si possono fare cose eccezionali".
UNIVERSITA'/
GELMINI: AUTONOMIA AD ATENEI SU RECLUTAMENTO
( da "Virgilio
Notizie" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei". Lo ha sostenuto il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini, che oggi alla Camera in commissione cultura. Gelmini ha quindi annunciato alcune "linee di indirizzo" sul reclutamento: "occorre una verifica nazionale di idoneità riconosciuta da parte della comunità scientifica nel suo complesso.
La
scuola vista da chi lavora per e nella scuola
( da "Quotidiano.it,
Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: ex Ministro Fioroni ha ristabilito i famigerati esami a settembre, incubo della mia generazione. L'idea non è male se si vuole ridare serietà alla scuola superiore, ma come sempre è stata realizzata da chi nella scuola non è mai entrato. Per problemi burocratici e di finanziamenti (fare le riforme senza soldi è un classico nel mondo della scuola)
Atenei.
Aumenta lo 'stipendio' dei ricercatori, doppio filtro per l'assunzione dei
docenti L'annuncio del ministro dell'Università, Gelmini: "240 euro in più
per le borse di dottor ( da "Dire"
del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei. Ne discutero a breve con in Cun (Consiglio universitario nazionale) e con gli organismi interessati". Il ministro anticipa la sua linea. "Occorre- precisa- una verifica nazionale di idoneita riconosciuta da parte della comunita scientifica nel suo complesso.
ROMA
Conto alla rovescia per i maturandi dell'anno scolastico 2007-2008
( da "Provincia
di Como, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Tranne lo strano caso di Dante (scelto sia dalla Moratti che da Fioroni), negli ultimi anni sono stati proposti solo autori del '900. la lunga marcia dei plichi Ma come funziona la complessa macchina della distribuzione dei plichi con dentro le prove d'esame? Messi ministeriali, mossi dalla periferia, si recano a Roma.
Piove,
tutti nei boschi a cercare funghi
( da "Provincia
di Lecco, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Abstract: Sono già diverse le voci di avvistamenti dei "fioroni" i primi funghi che spuntano alle quote più basse, nelle selve, ovvero nei prati puliti che sono sempre meno frequenti per via dell'abbandono dell'agricoltura di montagna. È opinione diffusa tra tutti gli appassionati che basterà il primo caldo, che è annunciato in arrivo da giovedì con temperature estive,
( da "Dolomiten" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
BERUFSBILDUNG /
Rekurs Bildungs-Omnibus: Neue Anfechtung Rom: Kein Übergang von Fachschule in
Oberschule ohne PrÜfung - Duregger: HÄlt nicht Bozen (wib) - Nicht nur an der
Berufsmatura nimmt Rom Anstoß. Auch die Omnibus-Bestimmung, wonach ein
FachschÜler nach drei Jahren in die Oberschule umsteigen kann, ohne die dort
oft notwendige DiplomprÜfung zu absolvieren, wurde angefochten. "Dabei hat uns das Minister Fioroni zugesichert", so Abteilungsdirektor Peter Duregger. Wie
berichtet, hat die neue Regierung in Rom die Berufsmatura, die Über den
Bildungs- Omnibus im FrÜhjahr eingefÜhrt worden war, angefochten.
"Vorsorglich, weil sonst ein Termin verfallen wÄre", mutmaßte damals
Abteilungsdirektor Peter Duregger. Deshalb setze man nun von SÜdtiroler
Seite auf GesprÄchsbereitschaft bei der Regierung, um diese von den bereits
getroffenen Vereinbarungen mit der VorgÄngerregierung und der primÄren
ZustÄndigkeit im Bereich Berufsbildung zu Überzeugen. SpÄtestens vor dem
Verfassungsgericht werde, laut Duregger, aber eine weitere Anfechtung
verworfen. Über das Omnibusgesetz war nÄmlich auch eingefÜhrt worden, dass
AbgÄnger der dreijÄhrigen Berufsfachschulen ohne weitere PrÜfung in die vierte
Klasse einiger technischer Oberschulen, wie der Lehranstalt fÜr Industrie und
Handwerk oder der Lehranstalt fÜr Soziales, umsteigen kÖnnen. Dort ist nach dem
dritten Jahr eine DiplomprÜfung vorgesehen, die Über den Aufstieg in die vierte
Klasse entscheidet. Und auch diese Bestimmung ist nun angefochten worden.
"Dabei hat uns der frÜhere Unterrichtsminister Giuseppe Fioroni
zugesichert, dass fÜr diese Schulen die Region die PrÜfungshoheit hat. Das heißt,
wir kÖnnten die PrÜfung nach dem dritten Schuljahr auch abschaffen",
folgert Duregger. Deshalb glaubt er kaum, dass die Anfechtung der Regierung vor
dem Verfassungsgericht halten werde. nach oben.
( da "Giornale di Brescia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Edizione: 17/06/2008
testata: Giornale di Brescia sezione:SPETTACOLI Fabio Volo (Mtv) 6 "Meritocrazia e fannulloni" è il tema di Otto e mezzo, che
ospita il saggista Roger Abravanel (20.30 La7), condotto da Alessandra Sardoni
e Lanfranco Pace. 6 Prende il via da New York Italo Americano (23 Mtv), il
nuovo programma in 13 puntate del bresciano Fabio Volo, in onda anche il
mercoledì e il giovedì alle 23 e il sabato alle 21. Dopo
"Italo-Spagnolo" a Barcellona (2006) e "Italo-Francese" a
Parigi (2007), Volo proporrà un'edizione senza studio, facendo tappa a
Washington, Chicago, New Orleans, San Francisco, Los Angeles e Las Vegas. Nel
primo appuntamento, vediamo il tentativo di Volo di trovare uno studio nella
Big Apple, rivolgendosi a Paolo Zampolli, tra gli italoamericani più famosi del
settore immobiliare newyorkese, i prezzi dei loft però non lo convinceranno e
dedicherà la sua attenzione ai grattacieli, ma solo per incontrare Renzo Piano.
( da "Giornale di Brescia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Edizione: 17/06/2008
testata: Giornale di Brescia sezione:BRESCIA E PROVINCIA Con le nuove direttive
applicate ad anno scolastico inoltrato questi sono i punti da risolvere Fondi e
personale, nodi caldi per i sindacati Tempistica, fondi economici e ricerca di
personale disponibile. Si muovono principalmente su questi cardini le
osservazioni dei vari rappresentati sindacali, interpellati per commentare il
"nuovo corso" dei corsi di recupero. "I problemi di
insufficienza dei finanziamenti erano già stati evidenziati ai tempi del ministro
Fioroni - dice Franceschini della Cisl -. I corsi di
recupero sono stati organizzati autonomamente da ciascuna scuola. L'unico
cambiamento significativo è che la verifica del superamento del debito deve
avvenire a giugno dello stesso anno e non nel primo scrutinio dell'anno
scolastico successivo". Resta comunque l'accoglienza positiva della
novità. "L'introduzione di nuove regole - afferma Luisa Tamini, membro
della segreteria Snals - può ridare serietà allo studio, visto che molto spesso
i debiti non vengono saldati e vanno ad incidere sulla preparazione dei singoli
studenti. Gli esami non sono un preludio ad una "bocciatura di
massa", ma un'occasione per colmare le proprie lacune". Ogni scuola
si è mossa autonomamente nel gestire gli aspetti pratici, organizzando corsi di
recupero in tempi diversi. "I prossimi sono destinati a partire nel giro
di una settimana e, ci si sta muovendo per fronteggiare le carenze, non tanto
di budget quanto di personale. Alcuni docenti di ruolo, sebbene il compito sia
per loro gravoso, hanno dato la loro disponibilità. Altri vengono pescati dalle
scuole fra il personale già abilitato in accordo con le graduatorie, mentre
migliaia di altri, precari, non hanno più contratto e seguono questi corsi per
pura abnegazione". "L'autonomia garantisce l'applicazione
delle regole stabilite prima da Fioroni e poi dalla Gelmini - afferma Francesco Manduci della Uil Scuola
-. All'atto pratico, quindi, entra in ballo la capacità organizzativa delle
singole scuole". "In base alla circolare Fioroni, i corsi di recupero sono quantificati in 15 ore da svolgersi
entro la fine dell'anno scolastico (31 agosto) - precisa Santo Gaffurini della
Cgil -. Gli esami e i corsi si possono svolgere anche dal 31 agosto al 9
settembre rimanendo nel rispetto della circolare. Molti tuttavia temono che le
modifiche fatte con la nuova legge possano generare confusione. "Nel caso
in cui un ragazzo fosse bocciato il 3 settembre e dovesse ricorrere ottenendo
un giudizio differente, andrebbe in crisi la legge che impone il termine ultimo
del 31 agosto. A quale anno scolastico riferirsi per il giudizio finale? A
quello precedente o quello successivo? E inoltre, come è noto, una circolare
non può contraddire una legge. Il percorso per il recupero del debito formativo
è ancorato a competenze disciplinari e di relazione con gli insegnanti che
vanno sviluppate proprio in vista di questo obiettivo. Ecco perché a mio avviso
bisognerebbe aprire una seria discussione sulle nuove direttive e, per gli anni
a venire, stabilire delle procedure che tengano conto delle esigenze sia degli
studenti che delle singole scuole" conclude Gaffurini.
( da "Giornale di Brescia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Edizione: 17/06/2008
testata: Giornale di Brescia sezione:BRESCIA E PROVINCIA Il dirigente
dell'Ufficio scolastico provinciale Giuseppe Colosio invita all'equilibrio e
alla valutazione serena dei casi "Non si ecceda nel rinvio del
giudizio" Secondo le statistiche solo uno studente su 4 rimedia alle
carenze, da qui le direttive ministeriali Elisabetta Nicoli Il 42% degli
studenti viene promosso con debiti, in pratica solo uno su 4 rimedia alle
carenze: questa la constatazione, che ha fatto maturare le recenti disposizioni
ministeriali. I debiti si pagano e i tempi non possono essere prolungati
all'infinito: già il decreto del 3 ottobre dava alle scuole il compito di
correre ai ripari, fissando per gli studenti il 31 agosto come termine ultimo
per sanare le "pendenze" e il nuovo ministro dell'Istruzione
Mariastella Gelmini ha confermato il duplice impegno: organizzativo per le
scuole e di studio per i ragazzi con posizioni in sospeso. "L'intenzione
del ministro Fioroni era buona: dare un segnale di
serietà di cui la scuola italiana ha un assoluto bisogno - commenta il
dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Giuseppe Colosio -. Il modo è
stato forse un po' tardivo, ma bene ha fatto il nuovo ministro a non
intervenire ancor più tardivamente con nuove disposizioni, che avrebbero dato
un'impressione di inattendibilità: ha previsto una riflessione successiva,
bisognerà procedere a un bilancio". A Brescia, le scuole si stanno muovendo
su binari differenti, nell'autonomia che è loro riconosciuta: "I
comportamenti sono molto diversificati: alcune scuole si impegnano ad attivare
i corsi già a giugno, altre li prevedono in luglio o in agosto e alcune
intendono realizzarli a settembre, prima dell'inizio delle lezioni. Quel che
preoccupa è l'impressione che in questi scrutini si stia facendo un ricorso
eccessivo al semplice rinvio del giudizio. Si concede una possibilità in più,
anche nei casi che molto difficilmente potranno essere sanati. Ci sono casi che
già si prospettano negativi: se l'alunno è veramente in difficoltà, non sarà il
breve corso estivo a cambiare la situazione. Ci sono carenze che non
pregiudicano la prosecuzione del percorso scolastico, ma un 3 sta ad indicare
che l'alunno non ha mai studiato e se i debiti sono molto numerosi la
preparazione è complessivamente troppo debole: il rinvio non dovrebbe essere
attribuito indiscriminatamente, da una serie di segnali percepisco che non
sempre c'è questa attenzione e, di fronte ai contrasti che possono nascere
nella valutazione, si può essere indotti a rimandare il problema. Da parte dei
dirigenti scolastici è importante la presenza allo scrutinio: possono
costituire un elemento di equilibrio". La circolare ministeriale del 4 giugno
ha assegnato alle scuole ulteriori risorse - 57 milioni di euro in aggiunta ai
197 già previsti per recupero e sostegno dalla "sequenza
contrattuale" dell'8 aprile - e ha tolto, in omaggio all'autonomia, il
vincolo a proporre corsi di "almeno 15 ore". Norme diverse si sono
accavallate nel tempo, sul "che fare?" nelle scuole si è aperto più
di un interrogativo: riguardo alle materie, ai periodi, all'utilizzo di
insegnanti interni o esterni, alle verifiche da pianificare entro il 31 agosto
o entro l'avvio delle lezioni, se le "particolari esigenze
organizzative" non consentono di rispettare il termine stabilito. "Le
intenzioni erano senz'altro buone - ribadisce Colosio -: è importante valutare
con serietà. Riguardo ai risultati, sarà necessaria una riflessione". La
circolare ministeriale la prevede, mettendo in cantiere sul tema un confronto
ad ampio raggio.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
I CONSIGLI DEGLI
ESPERTI PER "BRILLARE" ALL'ORALE, CHE SI CONFERMA LA PROVA PIÙ TEMUTA
Nel colloquio "misurare" gesti e tono della voce NON STUDIARE IL
GIORNO DELL'ESAME, NON MASCHERARE L'ANSIA E, SOPRATTUTTO, MAI TACERE Come è
emerso da una indagine del "Corriere dell'Università e del Lavoro"
che ha fotografa l'esercito dei maturandi 2008, la prova più temuta dell'esame
si conferma quella orale. Il colloquio rappresenta l'ultimo vero "scoglio"
della Maturità ed è pertanto l'atto conclusivo della carriera scolastica. È il
vero momento pluridisciplinare dell'esame: riguarda tutte o gran parte delle
materie dell'ultimo anno e rende l'esaminato parte attiva della discussione. La
prova orale dura generalmente una quarantina di minuti e si articola in tre
parti: la presentazione del progetto o ricerca del candidato; discussione degli
argomenti scelti dalla commissione; discussione critica delle prove scritte,
dove lo studente ha la possibilità di individuare e correggere gli errori
commessi. Con la Riforma Fioroni la commissione ha la possibilità di approfondire e fare domande
su tutto il programma svolto durante l'anno. Per i candidati gli esperti
consigliano comunque di affrontare l'esame cercando di non far sì che l'ansia
prenda il sopravvento. Tanto per cominciare mai studiare il giorno
dell'esame... Ormai è tutto deciso. La frenetica lettura di manuali, fotocopie
e dispense dell'ultimo minuto può infatti generare confusione e ulteriori
incertezze. Per evitare il dietrofront per crisi di panico, farsi accompagnare
all'esame da un amico può essere una soluzione vincente. Altro consiglio: non
mascherare l'ansia, ma essere se stessi, cercando di ottimizzare quanto appreso
nell'anno e, in maniera pù approfondita, in questi giorni di ripasso. Del resto
bisogna considerare che l'ansia nasconde un meccanismo perverso: più si cerca
nasconderla, più aumenta. Può essere utile parlarne con i professori, che
capiranno lo stato d'agitazione momentaneo, aiutando a superare eventuali crisi.
Una volta davanti alla commissione bisogna cercare di mostrare padronanza di
linguaggio, evitando il tono monocorde e stando attenti alla gesticolazione.
Questi alcuni dei consigli per l'esame di Maturità, dati dagli esperti
intervistati dalla guida dello stesso "Corriere dell'Università e del
Lavoro". Il consulente d'immagine e di comunicazione interpersonale,
Stefano Strano, ai ragazzi consiglia un atteggiamento di umiltà e rispetto. E
poi mai tacere: "Il silenzio è sinonimo di ignoranza, mentre la risposta
anche molto evasiva è indice di furbizia". Tra i consigli, anche quelli
alimentari: è importante seguire una dieta mediterranea, rispettando le pause
tra i pranzi ed evitando gli abusi. La Coldiretti, in particolare, consiglia di
non rinunciare assolutamente a un'abbondante colazione a base di cereali e
pasti con riso e pasta.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Altro pag. 66 SERVE
UNO "SCATTO D'ORGOGLIO NAZIONALE" Nessuno strappo con il passato e la
ricerca di soluzioni condivise che lascino lo scontro politico fuori dalla
scuola e consentano di ricostruire "la principale infrastruttura italiana".
Le linee guida per la scuola presentate dal ministro Mariastella Gelmini
lanciano segnali di apertura - a opposizione, insegnanti, studenti, famiglie -
ma fissano alcuni paletti ineludibili: l'importanza del merito, la
valorizzazione dell'autonomia, la necessità di una valutazione seria e
trasparente. La Gelmini ha citato il Santo Padre, "che non ha esitato a
parlare di emergenza educativa", e il presidente Napolitano, preoccupato
per lo stesso motivo, per sottolineare la gravità della situazione ma anche per
invitare tutti a uno "scatto d'orgoglio nazionale" che faccia
risalire l'Italia dai posti più bassi delle classifiche. Un recupero che può
essere fatto soltanto se - ha ammonito - non si cercano soluzioni
indifferenziate perchè la realtà ha più facce: se i nostri quindicenni nelle
comparazioni internazionali risultano tra i più impreparati d'Europa (33° posto
in lettura, 36° in cultura scientifica, 38° in matematica), le elementari
mantengono, invece, livelli di eccellenza. Migliorare dunque, ma non a colpi di
riforma. Nuove leggi solo se strettamente necessario - promette Gelmini - e
mantenimento di quanto di buono fatto dai predecessori, a partire dalla
cosidetta "circolare sui debiti" di Giuseppe Fioroni con il quale il nuovo ministro condivide l'opportunità di una
scuola all'insegna del rigore e della serietà e una "legislatura del buon
senso". L'istruzione è storicamente la più formidabile leva di
emancipazione e riscatto sociale - ha sottolineato il ministro - e proprio per
questo "è ancora più urgente riparare questa leva nel Mezzogiorno dove i
bassi livelli di apprendimento, la povertà e il degrado sociale
rappresentano un male da estirpare". E dove la dispersione scolastica -
sono 200 mila gli studenti delle superiori che nel corso del quinquennio
abbandonano la scuola o vengono bocciati - raggiunge picchi altissimi.
( da "Nuova Venezia, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Ostico il passaggio
dalle medie alle superiori: nelle classi prime pagato lo scotto maggiore Mano
pesante nelle scuole, boom di "sospesi" Sarà un'estate segnata dal
recupero dei debiti. Record negativo al Sanudo: in una classe 13 bocciati su 14
GIACOMO COSUA VENEZIA. Vita dura per gli studenti che si sono ritrovati a
confrontarsi con la riforma Fioroni: sarà infatti
un'estate segnata dal recupero dei debiti durante l'estate e per chi non
colmerà la lacuna si prospetta la ripetizione dell'anno scolastico. I quadri
scolastici appesi da qualche giorno nelle scuole hanno una novità che balza
agli occhi: sono tanti i ragazzi che si sono ritrovati "sospesi". Il
termine usato negli anni passati era infatti "rimandato": il nome
cambia ma l'effetto è lo stesso, chi non avrà tutte le materie sufficienti
entro il 31 agosto verrà definitivamente bocciato. I più bravi quindi saranno
premiati, come è stato richiesto da più parti, sviluppando
un sistema scolastico collegato alla meritocrazia. Per quanto riguarda le scuole di Venezia città storica,
l'istituto tecnico per il turismo Algarotti quest'anno ha scelto la mano
pesante: su 671 alunni tra la prima e la quarta superiore il 18%, quindi 123
studenti, non sono stati ammessi alla classe successiva, mentre il 26% (175
studenti) dovrà passare l'estate sui libri per colmare i debiti.
All'Algarotti gli studenti più colpiti sono stati in modo particolare i ragazzi
delle prime: in 1ºF, per esempio, su 27 studenti 10 sono stati bocciati, mentre
in 9 hanno l'esito sospeso: solo in 8 hanno passato l'anno senza problemi.
All'Istituto Sanudo nella classe 10ºA qualcosa non deve aver funzionato: sembra
impossibile, ma su 14 studenti in 13 sono stati bocciati e 1 solo si è
ritrovato con il voto sospeso: se venisse bocciato ad agosto anche l'ultimo,
scomparirebbe una classe intera. In 4ºB, invece, su 17 studenti c'è stato solo
un promosso diretto, mentre in 12 hanno il voto sospeso e in 4 sono stati
bocciati. All'Istituto Sarpi la media dei bocciati è del 16%: le due classi
prime infatti hanno avuto un numero elevato di non ammessi alla classe seconda:
se in 1ºB "solo" in 4 su 22 sono stati bocciati, in 1ºA 11 studenti
su 22 non sono riusciti a passare l'anno. All'Istituto Statale d'Arte i ragazzi
delle classi terze sono stati impegnati con l'esame di maestro d'arte. Anche
all'Istituto d'arte la media dei sospesi (per la statistica sono state comprese
le classi prime, seconde e quarte) è molto alta: 32%, sono ben in 119 gli
studenti che dovranno aspettare settembre per sapere se continueranno a
studiare con i compagni oppure saranno costretti a rimanere nella stessa
classe. Nella classe 10º i bocciati sono stati 10 su
( da "Mattino di Padova, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
DESIGNATO DALLA
COMMISSIONE DEL CSM Il giudice Fabiani presidente in pectore del tribunale Se
la rinascita della Giustizia si misura nella scelta dei suoi operatori di
punta, il nome di Mario Fabiani come nuovo presidente del tribunale di Padova
va senz'altro in questa direzione. La V Commissione Incarichi Direttivi del Csm
lo ha infatti indicato, all'unanimità, come il candidato prescelto a prendere
il timone della "barca giudiziaria" patavina per condurla in acque
più tranquille. Anche se la scelta definitiva spetta adesso al plenum del Csm,
l'unanime assenso alla nomina di Fabiani rende pressochè certa la sua
attribuzione alla presidenza del tribunale padovano. "Se così fosse,
m'impegnerò con tutte le mie forze per svolgere al meglio un compito così
delicato ed impegnativo, nel momento in cui il mondo della giustizia appare in
oggettive difficoltà generali, risolvibili attraverso l'elaborazione di un
progetto comune con tutte le parti in campo: magistrati, avvocati, operatori di
giustizia, sindacati di categoria e politici. Ciò non mi spaventa, il lavoro è
la mia vita" argomenta l'attuale presidete della sezione penale del
tribunale di Padova, circondato da una schiera di colleghi che ne apprezzano l'equilibrio
e le capacità organizzative, oltre naturalmente all'ottima professionalità
dimostrata sul campo. Del resto Fabiani (65 anni, nativo di Catanzaro ma con
studi liceali e univesitari a Roma) ha presieduto in questi anni alcune Corti
d'Assise di grosso clamore mediatico: il processo al serial-killer Michele
Profeta; allo studente Paolo Pasimeni che uccise il padre, noto docente
universitario, e poi ne bruciò il cadavere; e quello recente a Gian Luca
Cappuzzo, il medico che assassinò con il veleno la giovane
moglie Elena Fioroni, tanto
per citarne alcuni. Ed è di pochi giorni fa la sentenza di condanna per le
valvole cardiache "ballerine" Tri Technologies emessa nei confronti
del professor Dino Casarotto, dell'imprenditore Vittorio Sartori e di altri imputati
minori. Fabiani: "Ho vissuto un'esperienza psicologica e umana
gratificante". (Enzo Bordin).
( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Empoli Strage al
Pontormo, rimandati 1 su 4 Torna l'esame a settembre, subito i corsi. Decine
anche i bocciati EMPOLI. Torna l'esame a settembre, come anni fa. E i primi a
piangere sono i ragazzi del Pontormo. Al liceo scientifico, infatti, c'è stata
una vera e propria strage: 177 alunni su 858 sono stati sospesi in almeno una
materia mentre 63 sono stati bocciati. Un totale di 240 studenti, quasi un
alunno su tre non avrà, per un verso o per l'altro, vacanze tranquille. Per i ragazzi
"sospesi", termine che corrisponde al vecchio "rimandati",
quest'anno si prospetta un estate di tanto studio e poco mare. Infatti non solo
dovranno di nuovo studiare tutto il programma svolto durante l'anno scolastico
della materia in cui hanno lacune, ma dovranno anche seguire un corso di
recupero e sostenere un esame. I corsi avranno inizio subito dopo gli scrutini,
quindi nelle prossime settimane, mentre il cosiddetto esame di riparazione
dovrà essere sostenuto entro il 31 agosto o comunque entro l'inizio dell'anno
scolastico 2008/2009. I "rimandati" dovranno saldare il debito entro
tale data senza la possibilità di altre prove di recupero, in caso contrario
dovranno ripetere l'anno. E il regime potrebbe essere transitorio. C'è la
possibilità, infatti, che già dall'anno prossimo si cambi di nuovo: per
quest'anno non è stato possibile eliminare l'esame di riparazione, in quanto il
nuovo governo non è riuscito a fare una nuova proposta di legge per la mancanza
di tempo, ma in futuro potrebbero bastare i corsi. Vedremo. La legge che vale
quest'anno era stata introdotta dall'ex ministro della
Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ed era entrata in vigore il 3 ottobre 2007. Fioroni prese questa decisione poiché le
statistiche dicevano che 42 studenti su 100 erano ammessi con debiti alla
classe successiva. E i numeri del Pontormo non sono poi così lontani. Non è
però una novità per la scuola, infatti questo metodo di recupero era già stato
adottato fino al 1995, quando il debito formativo, che era possibile recuperare
durante tutto l'anno scolastico successivo, è andato a sostituire l'esame a
settembre. Irene Carmignani Sara Bagni.
( da "Repubblica, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Pagina II - Torino
La rabbia davanti ai tabelloni "Non è giusto: quel prof mi ha rovinato
l'estate" Pomeriggi di pura ansia al D'Azeglio, al Galfer e al Regina
Margherita Molti di quelli che hanno accumulato debiti e una serie di caselle
bianche non sono venuti MARCO VACCHETTI "Sì, un po' me l'aspettavo, ecco,
però...". Il "però" rimane sospeso nell'aria davanti ai
tabelloni con i risultati degli scrutini finali, che riportano incolonnati i giudizi:
ammesso, sospeso, non ammesso. Matteo è tra i sospesi e più delle parole
testimonia il suo stato d'animo l'espressione affranta, vagamente spaesata. Due
compagne di classe tentano di consolarlo con un po' di imbarazzo. Loro sono
state promosse. La scena più o meno si ripete al Liceo D'Azeglio, come al
Galfer o al Regina Margherita, le scuole dove ho provato a raccogliere i
commenti a caldo degli studenti sull'esito conclusivo dell'anno scolastico. Per
sospesi e non ammessi il risultato non è una sorpresa, perché in via privata
sono stati informati dalle scuole prima della pubblicazione. Molti non sono
neppure venuti, tanto nel loro caso sul tabellone non compaiono i voti, ma
soltanto la sentenza finale preceduta da una fila di caselle bianche, in ossequio
alla legge sulla privacy e in deroga alla trasparenza delle valutazioni.
"Adesso dovrò studiare tutta l'estate, così le vacanze sono
rovinate", continua Matteo, "e non è giusto, perché dei miei amici,
anche di altri classi, sono stati promossi ed erano nella mia stessa
situazione. Io avevo tre materie in bilico e mi sono preso due debiti".
Gli chiedo se frequenterà i corsi di recupero, "Non lo so, i miei vogliono
che io ci vada, ma tanto è inutile. Ho già fatto tutti i recuperi durante l'anno
e non servono a niente, visto il risultato...". Provo a domandare agli
studenti se in linea di principio sono d'accordo con le
nuove regole introdotte dall'ex-ministro Fioroni, "In teoria sì...", dice Chiara (promossa), "però
il problema è quello della valutazione dei professori. Dovrebbero adottare
tutti un unico modo nel dare i voti, ma non è così. Ci sono troppe differenze
tra una sezione e l'altra, o anche tra una scuola e l'altra".
Interviene Federico (promosso), "Però forse non era giusto neppure prima,
alla fine tutti prendevano un sacco di sei e andavano avanti fino alla
maturità...". Continuano a discutere tra loro con previsioni fosche su
settembre, "Vedrete, sarà un massacro, tanto valeva bocciare subito",
"Ma no", fanno coro altri, "vedrai che invece promuovono tutti o
quasi...", "E allora non serve a niente lo stesso...". E così
via, tra incertezze, dubbi e affermazioni radicali. Certamente l'atmosfera di
fine anno è cambiata, così come è cambiato in parte l'atteggiamento di molti
studenti nel secondo quadrimestre, perché la minaccia incombente di essere
rimandati a settembre ha spinto i più a un maggiore impegno, impedendo i
tatticismi che portavano a scarificare una o due materie con la quasi certezza
che comunque, anche con un paio di debiti, si sarebbe passati all'anno
successivo. La scuola ha forse assunto un volto più severo, ma per il momento
la temuta strage profetizzata tra aprile e maggio non sembra esserci stata.
Aumentano complessivamente i promossi e, di poco, i respinti, diminuiscono i
debiti. Stando a questi risultati sembrerebbe che le nuove regole abbiano
conseguito l'obiettivo prefissato per avere una scuola più seria, una scuola
più utile soprattutto agli studenti. Rimane aperto il problema dei corsi di
recupero. In questo Matteo ha ragione, servono a poco. Tuttavia non bisogna
dimenticare che il più importante aiuto per il recupero ogni studente può
ottenerlo in primo luogo da se stesso. Le vacanze magari saranno meno
spensierate, ma con un po' di impegno e di autodeterminazione Matteo e tutti i
non ammessi ce la potranno fare. La promozione a settembre non è una chimera.
SEGUE A PAGINA V.
( da "Secolo XIX, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Pubblicati gli
scrutini nelle scuole della provincia Spesso superano il 50%. Alto anche il
numero dei bocciati. Le medie sotto accusa UNA STRAGE. Una vera e propria
ecatombe. Le "vittime" sono i giovani studenti della provincia
rimandati in massa alle prove di verifica programmate nella seconda metà di
agosto o nella prima di settembre, senza contare quelli, anche in questo caso
numerosi, che dovranno ripetere la stessa classe. Con la riforma messa in atto dal ministro Fioroni e confermata dalla nuova responsabile del ministero
dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, con gli scrutini di quest'anno i docenti
non hanno fatto sconti a nessuno e hanno usato la mano pesante. Ovvero, i
bocciati o rimandati si sprecano in osservanza ad una severità che non rimanda
soltanto a vecchi parametri della scuola di due generazioni indietro,
ma, soprattutto, a più corretti criteri di formazione culturale. E allora si
scoprono percentuali bulgare, ma in senso negativo, classi come la 1^ H
dell'Istituto d'Arte a Imperia, per esempio, dove i promossi rappresentano un
misero 9,52% (2 su 21) e i rimandati il 57,14%, o ancora nella 1^ S i non
ammessi, cioè i bocciati, sono ben il 41,67% per cento. Sintomatico che il caso
più eclatante nella scuola di via Agnesi, come in altre scuole, si sia
verificato nelle prime classi del corso di studi. Evidentemente, ed è anche
troppo facile desumerlo, la media inferiore, almeno finora, ha licenziato
studenti con un basso livello di istruzione o, comunque, con una scarsa capacità
di adeguarsi al cambiamento di discipline e di ambiente. Ma il caso
dell'Istituto d'Arte, naturalmente, non è isolato. Anzi, è soltanto uno dei
tanti che conferma un fenomeno a quanto pare generalizzato a tutta la
provincia. "In effetti i tanti studenti con la sospensione di giudizio
che, una volta, si chiamavano rimandati, fino allo scorso anno sarebbero stati
promossi - ammette Giovanni Poggio, preside dell'Istituto tecnico Ruffini di
Imperia - Attualmente c'è un maggior rigore, invece, e, pur con percentuali di
bocciati tutto sommato accettabili, i casi più evidenti di rinvio a settembre
si verificano nelle prime classi". Oltre agli esami di riparazione, la
novità di questo anno scolastico sta anche nei corsi di recupero organizzati
dalla scuola di appartenenza. "Al Ruffini inizieremo il prossimo 26
giugno, subito dopo la conclusione delle prove scritte di maturità? annuncia
Poggio - Ma i ragazzi non possono e non devono affidarsi soltanto ai recuperi:
dovranno studiare anche per conto loro pena dover registrare una vera e propria
falcidia a settembre". Anche nell'istituto presieduto da Poggio, infatti
esistono casi gravi: nella 1^ A dei geometri con 26 alunni, ad esempio, i
rimandati superano il 42 per cento, i respinti il 19 e i promossi soltanto
qualcosa di più del 38 mentre nella 4^ A programmatori i ragazzi che si
rovineranno l'estate sui libri sono più di uno su due (53,85 per cento). E con
la speranza, per ora solo teorica, di colmare le loro carenze. A Sanremo la
situazione non è diversa. All'Istituto Tecnico Colombo i promossi nelle prime
classi del corso di studio sembrano essere una specie in via di estinzione: 5
ammessi alla classe superiore su un totale di 16, 8 su 22, 6 su 20 e così di
seguito con percentuali di rimandati e respinti che sfiorano o superano il 70
per cento. E neppure allo Scientifico Cassini c'è da essere tanto allegri: tra
prossimi ripetenti e prossimi sostenitori delle prove di verifica a settembre
si supera spesso la soglia del 50 per cento. Un fenomeno che investe tutta la Riviera
e anche i presidi ne sono testimoni. "Registriamo un gran numero di
ragazzi con sospensione di giudizio, ovvero i rimandati a settembre - conferma
Gianni Petrognani, dirigente del Liceo Aprosio di Ventimiglia - Le punte più
alte sono nelle classi di ingresso e poi si va a scalare: purtroppo i ragazzi
appena usciti dalle medie sono i più fragili, quelli con le lacune maggiori e
necessità di ambientarsi". Ino Gazo 17/06/2008 i casi limiteNella I H
dell'Arte i promossi sono solo 2 su 21. Ma anche al Ruffini la I A
"vanta" il 62% tra bocciati e rimandati 17/06/2008.
( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Grosseto Uno su
cinque non ce la fa Una valanga di sospesi GROSSETO. A Grosseto uno studente su
5 è rimandato a settembre. Al Commerciale ci sono 100 rimandati a settembre su
500 studenti, allo Scientifico 118 su 553. Sono tornati gli esami di riparazione
e gli allievi rimandati, che nel nuovo gergo della riforma Fioroni si chiamano "sospesi",
ne costituiscono più o meno un quinto. è questa, al momento, la tendenziale
statistica che emerge a Grosseto dagli scrutini di alcune scuole; statistica
spalmata dalle prime alle quarte classi, e tenuto fuori l'ultimo anno
dell'esame di maturità dove la categoria "sospesi" è spazzata via
dall'esame di maturità. Gli studenti delle superiori che hanno contratto
il cosiddetto debito formativo, d'ora in poi, devono colmare le lacune entro il
prossimo agosto-settembre, o comunque prima che inizi il nuovo anno scolastico.
è il ritorno a una vecchia prova del fuoco che sembrava dimenticata, e del
quale i professori, a Grosseto, preferiscono smussare il nome. "Più che esame
di riparazione è una "verifica" di fine agosto", dice Francesca
Dini, preside del Commerciale. Ed è proprio l'Itc Fossombroni - ora che sono
usciti i quadri - a diffondere per primo i dati nel dettaglio, statistica
inclusa. Altre scuole grossetane confessano di trovarsi nel marasma di voti,
scrutini, commissioni d'esame, problemi tecnici di segreteria, e soprattutto i
corsi di recupero che inizieranno a breve, e sono presi in carico dalla scuola.
Al Commerciale - tra le prime e le quarte - gli studenti totali sono 498, i
sospesi 98. Percentuale del 20.5%. Le prime classi - resoconta il professor
Russo - registrano 112 promossi, 32 studenti con "giudizio sospeso"
("e non chiamateli rimandat", dice il prof), 14 non ammessi e 2 non
scrutinabili (magari perché si sono ritirati durante l'anno). Nelle seconde ci
sono 73 promossi, 21 sospesi, 14 non ammessi e 2 non scrutinati. Nelle terze
gli studenti non ammessi sono 83, 25 i sospesi, 8 i bocciati, 1 non è
scrutinabile. Nelle quarte, 61 non ammessi, 11 sospesi, 13 non ammessi. Nelle
quinte, 69 non ammessi e 1 non ammesso. In totale, dice il professore,
"dalle prime alle quarte, compresi i corsi serali, si contano 336
promossi, 98 sospesi, 45 non ammessi, 8 non scrutinati". I quasi 100
studenti sospesi sono un quinto del totale. Ovviamente la media dei sospesi si
abbassa comprendendoci le quinte, che non includono la categoria
"sospeso" (e quindi, dalle prime alle quinte gli alunni totali sono
557; sempre 98 i sospesi, percentuale del 17,6%). La differenza rispetto a
prima - dice la Dini - è che prima un ragazzo si poteva anche presentare
all'esame di stato con il debito formativo non recuperato. Non esisteva la
certezza del recupero. Ora invece sì. Quando uno studente inizia l'anno, è
"pulito", cioè ha recuperato nella verifica di fine agosto, oppure
deve ripetere l'anno se non ha recuperato". Situazione non lontana al
liceo Scientifico. Nelle prime, 26 studenti sospesi su 163 (11 non ammessi, 126
ammessi), nelle seconde 21 su 118 (5 non ammessi, 92 ammessi), nelle terze 34
su 109 (8 non ammessi, 109 ammessi), nelle quarte 37 su 121 (8 non ammessi, 76
ammessi). Nelle quinte tutti ammessi. "Non si registrano - dice la
referente, Morena Baldi - sostanziali differenze rispetto all'anno scorso tra
non ammessi e ammessi". La percentuale dei rimandati è - facendo la media
dalle prime alle quarte - del 22,21%, che è superiore a un quinto. Elisabetta
Giorgi.
( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Lucca "Con il
nuovo sistema forse migliorerà l'istruzione" LUCCA. è stato bocciato al
quarto anno dell'Istituto Nottolini per Geometri. Non gli piace la nuova
riforma - come a molti del resto - ma Francesco Onorato, iscritto alla 4ª S -
ammette che l'idea di essere rimandati a settembre non è sbagliata, perché in
questo modo c'è una speranza che il livello di istruzione un giorno possa
rialzarsi. Anche al Nottolini sono pochi gli studenti passati a giugno. Perché?
"Il dato più particolare registrato quest'anno, almeno per quanto riguarda
la nostra classe, da quando è entrata in vigore la riforma Fioroni,
è stato quello non tanto del numero dei bocciati (5 su 16) del numero dei rimandati
a settembre: 9 rinviati e 2 solo i promossi senza debiti. Un dato che sembra
accomunare un po' tutte le classi". Qual è stato il problema più grande
per voi studenti appena è entrata in vigore la legge? "Alcuni di noi
dovevano già pensare a recuperare i debiti degli anni passati con il compito di
ottobre-novembre del 1º quadrimestre. Quel periodo di recupero è venuto a
coincidere con l'entrata in vigore della riforma e noi studenti ci siamo
trovati spiazzati. Iniziare un nuovo sistema a novembre, nel corso dell'anno
scolastico - durante gli esami per superare i debiti ci ha creato non poca
confusione. I programmi dello scorso anno sono venuti a coincidere con quelli
di quest'anno e in più c'era la preoccupazione di essere rimandati a settembre.
è meglio che lo studente sappia subito se verrà promosso". Perché una
riforma volta a migliorare il livello d'istruzione sembra aver aumentato il
numero di studenti bocciati? "Sicuramente i professori di fronte a un gran
numero di studenti con i debiti (prima li contraevi senza conseguenze
preoccupanti) hanno dovuto bocciare chi superava la soglia prevista: massimo
quattro insufficienze. La lista dei rimandati sarebbe stata troppo lunga. In
certi casi lo è anche stata". Pensi che qualcosa cambierà? "Qualcosa
per forza. Le lamentele sono troppe da parte di noi studenti che ci troviamo di
fronte un programma impossibile. E poi con l'esame di riparazione a fine estate
magari qualcuno di noi ci penserà di più a non essere bocciato, studiando tutta
l'estate. Non so se questa riforma rimarrà, ma di questo passo se ben
organizzata la scuola potrà mostrare un volto diverso". Eloisa
Petrozziello.
( da "Tirreno, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Lucca Bocciato o
rinviato uno studente su due All'Itc la percentuale dei rimandati è al 30%, al
Giorgi un terzo non passa ELOISA PETROZZIELLO LUCCA. Impennata di studenti rinviati
agli esami di riparazione o bocciati. Quest'anno, in media, agli istituti
tecnici un alunno su due è stato rimandato a settembre o è stato bocciato. La
percentuale dei promossi senza debiti formativi supera di poco il 50%,
considerato che nel dato di chi ce l'ha fatta figurano anche gli ammessi agli
esami di terza e quinta superiore degli istituti Civitali e Giorgi. Questo è il
primo effetto del nuovo sistema scolastico attuato con l'entrata in vigore
della riforma Fioroni che
prevede l'annullamento del debito formativo dopo una prova da sostenere a fine
agosto-inizio settembre. Solo dopo gli esami di riparazione, insomma. Gli
studenti che riusciranno a colmare il debito (superando una prova per ogni
materia da recuperare) passeranno alla classe successiva, altrimenti saranno
costretti a ripetere l'anno. Come succedeva, insomma, prima della riforma della scuola superiore. In concreto, questo
significa che, in media il 20% degli studenti degli istituti tecnici ha il
giudizio sospeso e dovrà studiare durante l'estate. E in media, il 20% - con
punte del 30% al Giorgi - invece è bocciato a giugno. Un dato che fa
riflettere, visto che in quattro istituti 315 ragazzi sono stati bocciati a
fine anno. Negli anni passati per gli studenti la situazione era diversa: le
prove da sostenere per recuperare il debito erano due e avvenivano durante
l'anno scolastico. Se riuscivano a colmarlo passavano senza debiti, altrimenti
sarebbero passati ugualmente - fino a un massimo di tre o quattro debiti in
alcuni casi - perchè avrebbero colmato le lacune l'anno seguente. Non si veniva
rimandati a settembre. Anche se per molti studenti già prima non era facile
rimanere in pari con il programma, dovendo pensare a portarsi dietro una
vecchia lacuna che riguardava argomenti passati e già studiati. Adesso molti
studenti, proprio davanti ai cartelloni, ammettono di non sentirsi pronti ad
adeguarsi a questo nuovo modello di scuola. Insomma,
per gli studenti di scuola superiore, se davvero si
voleva tornare agli esami di riparazione il passaggio doveva essere graduale.
Le cifre incoraggiano i ragazzi a sostenere la tesi del passaggio graduale: su
circa 1500 studenti di quattro istituti, infatti, si vede che 315 - circa un
quinto - non ce la fa a passare a giugno. E altri 347 devono riparare a
settembre quando la promozione non è scontata. Soprattutto per chi deve
ripetere più materie. Che è il problema, ad esempio, dell'Itc
dove il 30% degli studenti è rimandato a settembre, anche se il primato delle
bocciature spetta al Giorgi. Al contrario, va meglio all'istituto magistrale
Paladini: qui i bocciati sono meno dell'11%, 4-5 punti sotto la media, mentre
la percentuale dei rinviati è analoga a quella delle altre scuole: il 18%.
(1-continua).
( da "Messaggero Veneto, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
ATTUALITÀ ATTUALITÀ
Il significato della prima volta OGGI IN TV La meritocrazia
in Italia La prima volta: che significato ha e come rimane nella nostra mente
il ricordo della prima volta che viviamo una nuova esperienza? Se ne parlerà
nel corso della puntata di Cominciamo bene estate in onda stamane alle 10.50,
su Raitre, con il giornalista Giovanni Anversa, con l'inviato Rai Giuseppe
Bonavolontà e con l'astronauta Roberto Vettori. Conducono il programma Michele
Mirabella (nella foto) e Arianna Ciampoli. Cominciamo bene estate Raitre, alle
( da "Repubblica, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Pagina IX - Bari
Maturità, 40mila studenti domani al primo test Caccia alle tracce, crollano i
privatisti I candidati esterni non possono più scegliere dove sostenere gli
esami FULVIO DI GIUSEPPE A furia di vedere film, ascoltare canzoni o leggere
libri dedicati a questo tema, sembra che la "notte prima degli esami"
sia ormai una finzione artistica. E invece, per più di cinquecentomila ragazzi
italiani, di cui 40mila pugliesi, questa notte passerà tra tensioni e paure
vere: domani, infatti, comincerà la sessione di esami di maturità con la prima
prova scritta, il compito d'italiano. Quarantamila cuori in passione e quasi
duemila già infranti: se verrà confermata la percentuale del 4 per cento di
bocciati direttamente (e la tendenza sembra essere addirittura maggiore, frutto
della linea restrittiva tracciata dell'ex ministro Fioroni), per loro non c'è stata neppure
l'ammissione all'esame di maturità. Chi invece domattina alle 8,30 sarà seduto
tra i banchi, sta passando la snervante attesa tra blog e siti internet, a
snocciolare il "toto-tema". Si passano in rassegna tutti gli anniversari
(dal sessantesimo della Costituzione al secolo dalla nascita di Cesare Pavese),
passando dai temi d'attualità come l'emergenza rifiuti, le morti bianche e il
bullismo nella scuola: tutto nella speranza di indovinare la traccia e non
farsi trovare impreparati all'apertura delle buste. I candidati domani avranno
a disposizione quattro tipologie di scrittura: saggio breve o articolo di
giornale, analisi del testo, tema a carattere storico e tema di attualità.
Eppure, a quanto si legge nei forum interattivi degli studenti, la prima prova
è quella che fa meno paura. A preoccupare maggiormente sono soprattutto la
terza (a carattere pluridisciplinare e scelto da ogni commissione) e l'orale.
In mezzo la seconda prova, di greco per il classico e di matematica per lo scientifico.
Anche quest'anno le commissioni (
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del
17-06-2008)
Argomenti: Scuola
REGGIO PRIMO PIANO
pag. 3 Più severità, ma nessuna strage 'Sospensioni del giudizio' la novità IN
CITTÀ di FRANCESCO GERARDI GIUGNO, tempo di scrutini. Ma quest'anno c'è una
novità. Il sistema dei 'debiti formativi' ha ceduto il passo a quello della
'sospensione del giudizio', idea partorita dal precedente
ministro dell'Istruzione Fioroni e confermata dall'attuale ministro Gelmini per restituire
serietà alla Scuola italiana. Nomi a parte, di fatto si è tornati al vecchio
esame di riparazione: con l'obbligo per gli studenti in debito di recuperare le
materie entro l'inizio dell'anno scolastico. VEDIAMO come è andata in alcuni
dei principali istituti della città. Liceo classico-scientifico
'Ariosto-Spallanzani': nella sezione classica su 469 studenti scrutinati sono
80 gli studenti 'sospesi in attesa di giudizio', mentre 15 sono i bocciati.
Nella sezione scientifica su 706 studenti, i sospesi sono 124, i bocciati 42.
"Sono risultati che confermano le attese e le tendenze degli ultimi anni.
Nessun giro di vite, insomma", commenta il professor Massimo Roncato,
insegnante di latino e greco al liceo. Liceo scientifico 'Moro': su 1220
studenti, i sospesi a settembre sono 232, i bocciati 85. "C'è stata una
maggior severità nei giudizi ? spiega il vicepreside Fausto Fiorani ? , perché
quegli studenti che si è ritenuto non potessero recuperare le materie in debito
nei due mesi estivi sono stati fermati". Istituto Magistrale 'Matilde di
Canossa': qui i promossi, fanno sapere dalla scuola, sono il 73 per cento degli
studenti, i sospesi il 19 per cento, i bocciati il rimanente 8 per cento.
"Sono aumentati un po' i bocciati nel biennio, mentre i sospesi sono meno
dei vecchi debiti", dice la vicaria dell'istituto Domenica Vezzani. I.T.G.
sperimentale 'Pascal': su 1040 studenti, i sospesi sono 178 (il 17,1%), i
bocciati 61 (5,9%). "I debiti nella nostra scuola ? spiega il preside
Marco Incerti Zambelli ? quest'anno sono calati. Questo perché siamo riusciti a
organizzare dei corsi di recupero al mattino già da febbraio: gli studenti in
debito sono quindi riusciti più facilmente a recuperare". I.T.I. 'Nobili':
"Su 714 studenti, i sospesi sono 285. I bocciati sono aumentati: nelle
classi prime arrivano infatti al 38%, ma nella nostra scuola c'è sempre stata
una percentuale elevata di non promossi", dice la professoressa Alessandra
Menozzi".
( da "Unita, L'" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Stai consultando
l'edizione del di Andrea Carugati DUE CERTEZZE: gli europarlamentari del Pd
siederanno in un unico gruppo. E il Pd non andrà da solo a Strasburgo, nel
senso che non si collocherà tra i non al lineati e non cercherà di costruire
una nuova famiglia raccattando qualche deputato in giro per l'Europa. I democratici
stringeranno un patto federativo con il gruppo Pse, le cui modalità operative
non sono state ancora definite, senza però entrare nel Pse. E neppure, afferma
Pierluigi Castagnetti, "nell'Internazionale socialista o in qualche altra
internazionale". Questo il risultato raggiunto dai big del Pd, che ieri
hanno discusso del dossier per oltre 5 ore nella nuova sede
del Nazareno: da Veltroni a Franceschini, D'Alema, Fioroni, Castagnetti, Bersani, Fassino, Gentiloni, Bettini, Bindi.
Assente Rutelli, che nei giorni scorsi aveva assunto la posizione più dura sul
no al Pse, impegnato all'estero come presidente del Copasir. Non facile la
composizione tra le due anime, gli ex Ds e gli ex Margherita. Con i
primi, D'Alema e Fassino in testa, molti netti nell'escludere l'idea,
caldeggiata dagli ex Dl (soprattutto Parisi e i rutelliani), di dare vita vita
a un gruppo nuovo, dialogante con socialisti e liberali ma senza un rapporto
privilegiato con il Pse. Sarebbe stata proprio la mediazione di D'Alema, con la
proposta di rinunciare ad una adesione del Pd all'Internazionale socialista, a
sbloccare la situazione. E così gli ex popolari accettano la federazione con il
Pse ma incassano l'idea che il Pd stia fuori dall'Internazionale, di cui
D'Alema è ancora vicepresidente. Gli ex Dl su questo hanno insistito: il Pd non
dovrebbe neppure partecipare come "osservatore" ai lavori dell Is
come fanno invece i Democratici Usa. Non è un caso che proprio Pierluigi
Castagnetti, il primo ad aprire il caso una decina di giorni fa, all'uscita
parli di "rapporto federale" con il Pse e rimarchi la mancata
adesione all'Is. Tema che però non compare nelle dichiarazioni ufficiali
affidate a Lapo Pistelli, responsabile delle relazioni internazionali. "La
costruzione di un campo riformista in Europa è il nostro obiettivo- ha
spiegato-. Questo significa avere a che fare con forze che in gran parte
militano nel campo socialista". E tuttavia "non ci si limiterà ad
aderire al Pse". Pistelli riconosce che "ci sono idee diverse"
su come procedere nel rapporto con il Pse, ma questo tema sarà approfondito nei
prossimi mesi. "Se vogliamo esportare la nostra novità non lo possiamo
fare in solitudine", dice Pistelli. Alla fine c'è tra tutti la
consapevolezza che è stato affrontato un nodo molto complicato e che si sono
fatti dei passi avanti, pur con una certa fatica. "È la prima volta che
non ci parliamo mezzo di interviste, e nessuno ha usato la parola
"mai"", dice Pistelli. Soddisfatto Veltroni, tra gli ex Ds non
mancano le perplessità sul nodo dell'Internazionale socialista, ma si incassa
positivamente l'aver evitato "di relegarci in un angoletto in Europa nel
nome della nostra novità".
( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del
17-06-2008)
Argomenti: Scuola
CRONACA CARRARA pag.
8 "Indebitati" oltre 500 studenti Ecco l'esito degli scrutini in
città ? CARRARA ? GLI STUDENTI carraresi sono "indebitati" fino al
collo: 506 (su 5 istituti) sono coloro che a foine agosto dovranno, a
conclusione dei corsi di recupero nelle varie scuole, dimostrare di aver
recuperato le carenze formative. È rimasto invece identico se non è
additrittura calato il numero dei respinti. I debiti formativi, introdotti dall'ex Ministro Fioroni, hanno causato una valanga di "sospesi" dal giudizio
e, in sostanza, rimandati. Per chi è stato bocciato, dunque, si prospetta un
nuovo anno che dovrà essere affrontato ovviamente in modo diverso, per chi ha
invece contratto debiti formativi, ecco un'estate da deicare allo studio: i
debiti formativi vanno infatti recuperati entro l'inizio dell'anno
scolastico che verrà e "i corsi di recupero ? ci fanno sapere dai vari
istituti secondari cittadini ? sono ancora in alto mare ma dovranno comunque
essere pronti al più presto per permette ai rimandati di frequentare le lezioni
durante l'estate". MA ANALIZZIAMO i dati reali delle scuole carraresi.
Liceo classico Repetti: solo un alunno è stato respinto, 39 ragazzi sono stati
sospesi dal giudizio e 116 promossi 116. Istituto Montessori: 43 sono gli
alunni respinti; 151 gli alunni con sospensione di giudizio e 243 è il numero
degli studenti promossi. Liceo Scientifico Marconi: 37 sono stati i respinti e
160 i sospesi dal giudizio su un totale di 665 alunni. Istituto Superiore
Zaccagna (corso diurno): 57 respinti, 122 sospesi dal giudizio e rimandati a
settembre e 201 promossi. Istituto Superiore Zaccagna (corso serale): 55 sono
gli alunni promossi, 14 quelli sospesi a giudizio, 4 i respinti e 50 è il
numero degli studenti che si sono ritirati prima della fine della scuola.
Scuola del Marmo Pietro Tacca: su un totale di 95 allievi sono 15 gli studenti
che dovranno ripetere l'anno e 20 i sospesi dal giudizio. All'Itis Galileo
Galilei ieri mattina non hanno potuto rivelarci niente, perché i quadri
usciranno proprio stamani. INSOMMA i debiti formativi hanno fatto una vera e
propria strage tanto che non sono visti di buon occhio da studenti, famiglie e
per certi versi anche dagli insegnanti, ma costituiscono una realtà che
difficilmente verrà abolita. Il neoministro Gelmini infatti ha dichiarato più
volte che sono necessari ed utili e per questo motivo non verranno aboliti,
forse solo rivisti. A questo punto non resta che... studiare di più! Eleonora Prayer.
( da "Unita, L'" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Stai consultando l'edizione
del LAZIO Morassut verso la guida del Pd Questa volta non ci saranno le
primarie. O meglio non ci dovrebbero essere. A scegliere il successore di
Nicola Zingaretti alla segreteria regionale del Pd il prossimo 9 e 10 luglio
saranno i 487 membri della platea regionale eletti appunto alle primarie dello
scorso 13-14 ottobre. "Lo statuto, pur prevedendo la possibilità delle
primarie, individua l'assemblea regionale come organo deputato a
scegliere", ha spiegato lo stesso Zingaretti. E le regole secondo cui si
svolgerà l'elezione sono state votate ieri all'unanimità dal coordinamento
regionale. Minimo 30 firme per presentare la candidatura e votazione a
maggioranza assoluta per eleggere il nuovo segretario. Ma se non si dovesse
raggiungere il quorum di 244 voti entro le prime 3 votazioni, ecco lì che si
tornerebbe a fare ricorso alle primarie. I segnali però vanno in tutt'altra
direzione. E all'orizzonte si profila una candidatura unitaria. Quella dell'ex
assessore capitolino, Roberto Morassut. Su cui sembrano aver già trovato un
punto d'accordo le diverse anime del partito. L'unico ad aver prospettato una
competizione al vertice regionale era stato il rutelliano Mario Di Carlo. Ma
per lui ora si profila piuttosto un impegno nella giunta Marrazzo. Anche se il
nodo del rimpasto regionale sembra quello più difficile da sciogliere. La
soluzione potrebbe essere un rimpasto "mini": con l'ingresso di Di
Carlo al posto dell'ex assessore alla Sanità Augusto Battaglia. Che lascerebbe
pressoché invariato il resto della squadra. Sempre che Marrazzo non preferisca
per quel ruolo un super-tecnico. Ma se per sciogliere il
rebus per la Pisana ci vorrà ancora qualche giorno, per l'elezione di Morassut
invece la fumata bianca si è già intravista ieri sera al termine di una
riunione ristretta. Unici convenuti, Goffredo Bettini, Beppe Fioroni, Nicola Zingaretti e lo stesso
Piero Marrazzo. ma.ge.
( da "Unita, L'" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Stai consultando
l'edizione del Scuole vietate ai figli di immigrati senza documenti Proposta
lanciata dall'assessore alla scuola Marsilio. La Cgil e il Pd: è contro la
legge di Alessandro Ferrucci CANCELLI CHIUSI e niente campanella per i figli di
immigrati senza permesso di soggiorno. Fuori perché anche loro "devono
rispettare la legge" fa sapere il neo assessore capitolino alla scuola
Laura Marsilio. Ma quale legge?, non è dato saperlo. Quello ancora certo è che
"la Costituzione Italiana prevede che i diritti alla salute e alla
istruzione debbano essere garantiti a tutti" risponde Antonio Amantini,
segretario Funzione pubblica della Cgil Roma e Lazio. Una questione nata dopo
una dichiarazione rilasciata a DNews da parte di un consigliere comunale del
Pdl, Augusto Santori, ex consigliere di An del XV Municipio: "Se i minori
sono figli di persone che vivono illegalmente a Roma - ha detto -, devono
essere espulsi assieme ai genitori: il governo è stato chiaro, promettendo un
giro di vite sui clandestini". Di qualunque età. "Dovremo parlare con
il ministero e con l'assessorato - ha aggiunto - ma l'intenzione comune è nota:
si devono rispettare le leggi". E dall'assessorato è, appunto, arrivato
l'immediato appoggio con qualche "se", "ma" e
"vediamo" di rito: "Abbiamo a che fare con i minori però la
legge va rispettata, con le dovute deroghe e con le dovute cautele e
attenzioni", ribadisce la Marsilio. E "non deve diventare una prassi
- continua - che i bambini si possano iscrivere, solo perché bambini, senza
documento". Quindi, a casa. Come, a dicembre dello scorso anno, già la
Moratti aveva tentato di fare: con una circolare pubblica sul sito internet del
Comune di Milano, aveva dato il "niet" per le scuole materne. Solo che l'allora ministro dell'Istruzione, Beppe Fioroni, l'aveva rimandata al mittente
bollandola come "illegittima e discriminatoria", poiché l'iscrizione
a scuola di un minore in quanto diritto fondamentale della persona, prescinde
dall'eventuale regolarità con le norme sull'immigrazione. "Si, è
vero, la loro soluzione si chiama discriminazione - interviene il capogruppo
del Pd al Comune, Umberto Marroni -. Non dobbiamo confondere i piani: da una
parte c'è la regolamentazione del flusso dell'immigrazione, mentre dall'altra
c'è il diritto dei bambini ad accedere ai servizi educativi". Anche perché
"visti i tempi italiani, per ottenere un permesso di soggiorno, è
possibile aspettare oltre i due anni. E nel frattempo cosa fanno i figli? In
questo è impossibile pensare di portare avanti il giusto processo di
integrazione, lo stesso che permette di ottenere quella sicurezza tanto
"gridata" dal centrodestra". D'accordo anche Amantini: "È
vero che il punto principale del programma della Giunta attuale è rappresentato
dal tema della sicurezza, ma nel caso dell'istruzione si parla di accoglienza
che educa e forma le bambine e i bambini a diventare cittadini di una società
civile e moderna. Lasciare qualunque individuo ai margini della società non fa
altro che aumentare il rischio di infrangere le regole e le norme esistenti in
essa".
( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del
17-06-2008)
Argomenti: Scuola
CRONACA MASSA pag. 2
di ANGELA M. FRUZZETTI ? MASSA ? DO... di ANGELA M. FRUZZETTI ? MASSA ?
DOVRANNO tornare sui banchi di scuola anche in estate
centinaia di studenti delle scuole superiori massesi. La fine di questo anno
scolastico ha riservato infatti amare sorprese con l'introduzione della
"sospensione del giudizio". Fino alla ripresa della scuola la nuova direttiva ripropone il rito degli
"esami di riparazione" che si svolgeranno tra fine agosto e inizio
settembre. LA NUOVA direttiva in materia di "debiti" voluta dall'ex
ministro Fioroni ha dato una decisiva svolta alla
gestione delle insufficienze. Già nel corso dell'anno, nelle scuole ci sono
stati corsi di approfondimento per coloro che nel primo quadrimestre avevano
avuto insufficienze in pagella. E nelle scuole superiori della città i
"danni" sono stati limitati grazie al lavoro di recupero e i colloqui
con studenti. I bocciati sono infatti in diminuzione rispetto agli anni
precedenti ma la scure improvvisa colpisce i "sospesi", che dovranno
affrontare un'estate difficile avvalendosi dei corsi di recupero attivati nelle
scuole di riferimento oppure attingendo ai portafogli dei genitori per lezioni
private. ANCORA non abbiamo una percentuale di riferimento sul quadro
scolastico cittadino, considerando che da oggi cominciano gli scrutini in
diversi istituti. "Si tratta di un anno di transizione ? ci hanno spiegato
in alcune segreterie ? in vista della riforma della scuola. Quest'anno
purtroppo è così. E sarà dura per tutti: insegnanti, operatori della scuola, alunni e famiglie. Più lavoro e
burocrazia per tutti. Per sapere se questo ulteriore sforzo darà risultati
positivi, dobbiamo attendere il prossimo anno scolastico". LA
SITUAZIONE appare confusa e soprattutto si avverte il malcontento generale:
"Anziché la sospensione del giudizio ? spiegano alcuni operatrici e
genitori ? è preferibile ritornare al vecchio esame di riparazione".
Insomma, l'ultima campanella non è suonata per tutti. L'esercito dei
"sospesi" in città è abbastanza numeroso: quasi il 50% dei ragazzi ha
terminato l'anno scolastico con almeno una materia insufficiente, quanto basta
per la "sospensione del giudizio". Gli studenti "sospesi" a
partire dalla prossima settimana saranno di nuovo sui banchi di scuola per i corsi di recupero che, fino alla seconda metà
di luglio, daranno la possibilità di riparare in vista delle prove di fino
agosto, l'ultima ancora di salvezza prima che si ricominci a settembre: da
promossi o da bocciati.
( da "Giorno, Il (Lecco)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
BRIANZA CASATESE
pag. 8 Al "Greppi" i ripetenti sono 150 MONTICELLO BRIANZA ?
MONTICELLO ? TEMPO di vacanza per gli alunni dell'Istituto "Alessandro
Greppi" di Monticello, che hanno da poco preso atto delle valutazioni
scolastiche di fine anno. Sono risultati complessivamente 158, ovvero il 18%,
gli studenti che dovranno ripetere l'anno su un totale di 851 scolari (classi
quinte escluse). La classe che ha accusato il colpo più duro, in termini di
bocciature, è risultata la prima, con un totale di 76 studenti non ammessi
rispetto ai 278 frequentanti. Per quanto riguarda le classi seconde,
frequentate da un totale di 194 alunni, la percentuale di non ammessi è del
12%. Ancora migliore è stato il risultato per le classi terze; il 63% degli
alunni delle 9 classi presenti nell'Istituto è stato promosso. Quasi inalterata
la situazione delle classi quarte, frequentate da 163 alunni; solo 21 di essi
sono stati fermati all'approdo alla quinta classe. Un discorso a parte merita però la situazione relativa agli esami di riparazione:
secondo la nuova riforma voluta dall'ex ministro Fioroni, le materie nelle quali l'alunno risulta in difetto devono
essere sanate entro fine agosto, pena la ripetizione dell'anno scolastico.
Nella classe prima ben 55 alunni, ovvero il 20%, sono stati rimandati a
settembre, mentre in seconda la percentuale sale al 24%. Stesso
risultato per le classi terze con 51 alunni sospesi su un totale di 216. Per
quanto riguarda le quarte, invece, il 23% è stato punito con la sospensiva a
settembre. Quasi tutti gli studenti di quinta, che a partire da domani dovranno
sostenere le fatiche degli esami di maturità, sono stati ammessi: su 144
alunni, infatti, solo 1 è stato rimandato al prossimo anno. Valentina Viola.
( da "marketpress.info" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Trento, 17 giugno
2008 ? "Mi congratulo per la serietà con cui avete lavorato, con cui siete
riusciti a fare rete tra Università, Associazioni di volontariato e Piani
giovani di ambito. Quello che avete sperimentato nel corso del viaggio in Cina
s'è rivelato un metodo di approccio al mondo e ai suoi problemi che adesso vi
chiedo di esportare fra gli altri vostri coetanei, perché in molti possano
vivere l'esperienza che avete vissuto voi e i vostri tutor!". Con queste
parole il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai si è
rivolto ai diciassette giovani, ragazze e ragazzi laureandi o neolaureati che
hanno dato vita al progetto "Oltre i confini", un'esperienza
formativa proposta dal Dipartimento Istruzione della Provincia a un gruppo di
giovani provenenti dai Piani di ambito, dalla Consulta degli Studenti, dalle
Associazioni e dal mondo del volontariato. Aiutati da Andrea Schir, esperto e
collaboratore della Provincia per le politiche giovanili, da Monica Zampedri
del Dipartimento Istruzione, e da Ignazio Castellucci, docente di Diritti dei Paesi
dell'Asia presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trentol' 11
giugno i giovani Trentini hanno voluto illustrare al presidente Dellai i
risultati del loro percorso, ma soprattutto il metodo da loro individuato per
fare di una visita di studio un momento di formazione. "I ragazzi ? ha
sottolineato il prof. Castellucci, ? hanno ideato un vero e proprio 'format',
che prevede studio individuale e di gruppo, confronti e arricchimenti in patria
e, poi, una presa di coscienza diretta nel Paese prescelto, in questo caso in
Cina". "Quella che voi avete dato oggi ? ha aggiunto il presidente
Dellai, ? è l'ennesima dimostrazione che la comunità trentina può contare su
giovani di grande qualità. Purtroppo la rappresentazione che normalmente viene
data dei giovani è diversa se non addirittura agli antipodi: io però vi invito
a insistere, ad essere sempre migliori e a farvi 'moltiplicatori' presso i
vostri coetanei che dovranno seguire le orme da voi tracciate. La vostra
esperienza ci dice che avevamo visto giusto, quando abbiamo fatto decollare i
Piani Giovani di ambito: adesso punto sul 'tam-tam' in cui voi giovani siete
bravissimi per diffondere l'idea. Voi siete l'estensione geografica e
planetaria di quel Progetto Memoria che vede i Trentini impegnati a rileggere
il proprio territorio per ridare importanza ai valori antichi, senza però
dimenticarsi che Trento e il Trentino devono aprirsi sul mondo con occhi bene
aperti". Al presidente un gruppo di giovani del progetto "Oltre i
confini" ha sinteticamente spiegati i contenuti dell'esperienza e il
metodo adottato. Metodo molto efficace, che è stato preceduto lo scorso anno da
una settimana formativa nel corso della quale i giovani hanno programmato e
vissuto assieme una serie di incontri con "referenti" istituzionali
capaci di arricchire il bagaglio di pre-conoscenze: sono stati sentiti, tra gli
altri, lo stesso Presidente Dellai, l'allora assessore provinciale
all'istruzione Tiziano Salvaterra, Emanuele Ojetti, assistente personale
dell'onorevole Sandro Gozi, Pier Giorgio Gabassi, preside del corso di scienze
internazionali diplomatiche dell'Università di Trieste, Giovanni Kessler,
vicepresidente dell'Osce, Maurizio Serra, direttore dell'Istituto diplomatico
del Ministero degli Affari Esteri, Diego Schelfi e Paolo Tonelli,
rispettivamente presidente e segretario di presidenza della Federazione
Trentina della Cooperazione, Rino Zandonai, direttore dell'Associazione
Trentini nel Mondo. "La collocazione geografica, storica e culturale della
Provincia di Trento ? leggiamo nella prefazione del fascicolo, ? ha favorito,
recentemente, una sensibilità eccezionale nei confronti di crisi lontane, in
particolare, sotto l'aspetto dell'aiuto e della cooperazione di sviluppo.
Sensibilità che si è concretizzata, in questi ultimi anni, nella nascita di
varie associazioni che predispongono numerose iniziative di solidarietà
internazionale". A tutto ciò, però, si accompagna anche un ruolo
istituzionale della Provincia autonoma di Trento, che ha fatto proprio, ha
stimolato e supportato il progetto "Oltre i confini" che ha coinvolto
un gruppo di giovani individuati dai Piani Giovani di Zona, dai Piani d'ambito
tematico e dalla Consulta degli studenti. Un progetto che ha avuto come
obiettivo centrale quello di essere strumento per favorire la conoscenza e la
partecipazione ad un mondo che cambia, "al fine di fornire un piccolo
contributo per la riduzione di quel gap fra conoscenza mediatica e comprensione
profonda della realtà internazionale". Il tutto per rispondere alla voglia
di partire, di attraversare i confini, di andare a scoprire cosa ci sia
"oltre", con una iniziativa formativa che ha cercato di fornire alle
giovani generazioni trentine gli strumenti metodologici e culturali per
rendersi conto che il nostro pianeta avrà un futuro, che gli uomini avranno un
futuro, solo se sapranno unire apertura, lungimiranza e coraggio. Guidati dal
professor Ignazio Castellucci, docente di diritti dei Paesi dell'Asia della
Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento, i diciassette giovani si
sono concretamente immersi nel mondo cinese per conoscerne gli aspetti più
diversi e anche meno usuali: la storia, la cultura, la religiosità, ma anche
l'economia, l'urbanizzazione, i diritti dei bambini e l'istruzione, la realtà e
le condizioni di vita dei giovani. L'intero progetto è stato supportato e
favorito da una precedente e analoga esperienza vissuta alla scoperta della
città di New York e del mondo economico-culturale statunitense. Per capire a
sommi capi i contenuti dell'esperienza compiuta dai diciassette giovani
trentini, spulciamo qui e là dalle pagine della pubblicazione alcune
riflessioni, alcune idee e molte emozioni viste e vissute. Ne emergerà un
quadro senz'altro non completo, ma indicativo e testimone del processo di
conoscenza e di auto-responsabilità maturato dai giovani protagonisti. La prima
impressione. "Appena siamo arrivati a Pechino ci hanno affascinato gli
enormi grattacieli, illuminati e spettacolari, che creano uno scenario quasi
cinematografico". Basta però abbassare lo sguardo, volgerlo al livello
della strada, "per rendersi conto che non tutto è potenza, denaro,
commercio internazionale, boom economico. Pechino è fatta di grattacieli, ma è
anche fatta di tanta gente che si sposta a piedi e in bicicletta, o che non si
può muovere perché deve lavorare in casa per l'intera giornata. A Pechino la
potenza e la nuova ricchezza si scontrano in ogni istante con la
povertà!". Le Olimpiadi come strumento di propaganda. L'8 agosto del 2008,
esattamente alle 8 e 08, cominceranno le Olimpiadi di Pechino. "Per fare
bella figura la città si sta completamente rinnovando, ammodernando,
ridipingendo. Interi quartieri tradizionali stanno velocemente sparendo per far
posto a strutture moderne che ospiteranno il grande evento sportivo. Lo spento
color grigio delle facciate esterne degli enormi grattacieli è stato ricoperto
con uno strato di vernice dalle tinte brillanti, che rendono queste strutture
quasi piacevoli alla vista, variopinte. Ma se guardiamo da diverse angolazioni,
cercando di andare al di là della patina che ci affascina, è possibile
intravedere l'effettiva povertà delle abitazioni. Le Olimpiadi sono uno
strumento prezioso non soltanto per mostrarsi al mondo, ma anche per
riaffermare la potenza del governo e aumentare il nazionalismo e l'orgogliosa
unità dello stato cinese". I diritti dei lavoratori. "Il governo
cinese tiene un comportamento spesso ipocrita: sanziona, giustamente, le
multinazionali che stanno violando le norme ad esempio in materia di tutela di
lavoratori, ma non commina nessuna sanzione alle imprese statali, che molto
spesso sono le prime a non rispettare le forme di tutela. Lo scopo del governo,
quindi, sembra essere quello di dimostrare la propria vicinanza al popolo,
accrescendo ulteriormente in questo modo il patriottismo e l'idea di perfezione
del sistema cinese". Il percorso di conoscenza della realtà cinese è poi
transitato attraverso i problemi del controllo delle nascite ("È stato
sconvolgente per noi pensare che i giovani della nostra età, ancor prima di
sposarsi, sono consapevoli del fatto che la grandezza della loro famiglia
futura è già prestabilita dal governo centrale. Molti vivono questa restrizione
con patriottismo, considerandola una misura necessaria per salvaguardare
l'equilibrio del loro Paese. "), della sanità pubblica ("Bisogna
specificare che la sanità è tutta a pagamento e di conseguenza lo stesso
concetto di 'sanità pubblica' è alquanto relativo: solo se il paziente è
assicurato ha qualche speranza di ricevere un rimborso della spesa"), dell'istruzione
("Il sistema scolastico cinese, così come l'intera società, è di tipo
meritocratico e molto selettivo: ogni persona è abituata fin da piccola ad
eccellere, a competere, a dover dimostrare di essere all'altezza. La Montessori
uscirebbe dalla tomba!" è il commento finale del gruppo di giovani). La
religione e i valori della società. "Malgrado la definizione di stato ateo
abbiamo avuto la netta sensazione di come in Cina ci sia molta libertà
religiosa, perché abbiamo notato come convivono molte fedi diverse, almeno per
le religioni riconosciute dal regime. ". Se poi si vanno a vedere quali
siano i valori che sottendono all'intera società, essi sono principalmente
"la serietà, l'orgoglio, il rispetto, la determinazione e il fatto di non
voler perdere la faccia nel confronto col mondo occidentale, dove invece è una
consuetudine perde continuamente la faccia!". Noi e "loro".
Molti dei giovani del progetto "Oltre i confini", prima di partire
per la Cina, si aspettavano un Paese diverso da quello che poi hanno in
piccolissima parte visto e toccato con mano. "Credevamo di trovare
baracche e abbiamo visto grattacieli, pensavano di aver di fronte un popolo di
soli poveri e abbiamo scoperto che fra di loro ci sono quaranta milioni di
miliardari, pensavano di essere in un Paese dalla legislazione arretrata e ci
siamo accorti che invece è modernissima". L'esperienza di "Oltre i
confini" è quindi servita per abbattere i pregiudizi e per creare i
presupposti per nuovi rapporti, per nuove conoscenze. Tre sono fondamentalmente
gli elementi che avvicinano "noi" a "loro": "la grande
superstizione della gente cinese (i numeri, i colori hanno un significato ben
preciso che rimandano alla fortuna, alla ricchezza. ); il disinteresse per la
politica e, paradossalmente, lo strisciante e sempre in aumento stress nella
popolazione". E gli elementi di differenziazione? "Il primo è
l'osservanza smisurata delle gerarchie, conseguenza di una società
ossessivamente basata sulla meritocrazia; il secondo è
il grande rispetto per gli anziani. " . <<BACK.
( da "Nazione, La (Pistoia)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
PRIMO PIANO pag. 2
di TOMMASO GALLIGANI HANNO STUDIATO bene, quest'anno, gli allievi delle nove
... di TOMMASO GALLIGANI HANNO STUDIATO bene, quest'anno, gli allievi delle
nove scuole superiori pistoiesi? Non molto, a giudicare dai voti esposti nei
quadri all'ingresso degli istituti. Tante le sospensioni del giudizio ? con obbligatorio esame di riparazione a settembre, secondo la
nuova riforma dell'ex ministro Fioroni ? e tante anche le bocciature. Ma andiamo a vedere i risultati
nel dettaglio, scuola per scuola. Istituto tecnico-commerciale-turistico
Einaudi: 431 i promossi, 146 bocciati, 123 ragazzi rimasti "in
sospeso", con obbligo di riparazione a settembre. Questi i
risultati finali conseguiti nel complesso dai 700 allievi della scuola di viale
Pacinotti. Tra gli 87 alunni presenti nelle sei quinte, 9 non non sono stati
ammessi a sostenere la maturità. Istituto tecnico industriale Fedi: alte le
percentuali di debito e di bocciature tra i 639 ragazzi dell'Itis. Ecco quelle
relative alle sospensioni del giudizio: 32,5%, al primo anno, 40,6% al secondo,
34,2% al terzo, 44,3% al quarto.I respinti: 29,4% nelle prime, 16,7% nelle
seconde, 23,4% nelle terze, 9,2%, in quarta. Nelle sei quinte (composte
complessivamente da 99 allievi) i non ammessi all'esame finale del quinquennio
sono stati 8. "Risultati più o meno in linea con gli anni
precedenti", chiosa il vicepreside Mauro Bartolini. Istituto Agrario De
Franceschi: la vicepreside Ornella Bartolini informa che, sul totale dei 327
alunni che frequentano la scuola di via Dalmazia, il 15% è stato respinto,
mentre i ragazzi che non hanno recuperato i debiti formativi maturati durante
l'anno beccandosi la sospensione del giudizio in almeno una materia sono stati
18%. Istituto per Geometri Fermi: "Uno sfacelo rispetto agli anni
precedenti" lamenta la vicepreside Marisa Mangoni sfogliando le pagine dei
risultati finali. Prime: 53 promossi, 34 con sospensione del giudizio, 42
respinti. Seconde: 26 promossi, 24 con sospensione del giudizio, 12 respinti.
Terze: 39 promossi, 35 con sospensione del giudizio, 27 respinti. Quarte: 47
promossi, 28 con sospensione del giudizio, 4 respinti. Quinte: su 73 allievi 14
non sono stati ammessi a sostenere la maturità. Istituto d' Arte Petrocchi: in
via san Pietro, il primo anno di gestione della preside Elisabetta Pastacaldi
si chiude all'insegna del rigore. Tra i circa 530 studenti della scuola, si
contano 53 bocciature nelle sette prime, 36 nelle sei seconde, 13 al terzo
anno; nelle quattro quarte i respinti sono stati 13 e sette i non ammessi
all'esame di maturità nelle quattro quinte dell'istituto. Non sono ancora
disponibili i dati relativi alle sospensioni del giudizio nelle varie materie.
Istituto professionale Pacinotti: il preside Aldo Piras spiega che sui 163
alunni nelle prime vi sono stati quest'anno 31 ritirati, 25 allievi con
giudizio sospeso e 34 bocciati. Tra i 150 alunni che hanno frequentato il
secondo anno, i ritirati sono stati invece 20, 42 ragazzi non sono stati
promossi e 43 hanno riportato almeno un debito. In terza tutti ammessi a
sostenere l'anno successivo, ma nelle quarte, 97 studenti in tutto, ci sono
stati 13 ritirati, 17 bocciati e 28 sospensioni del giudizio. In quinta tutti
ammessi all'esame meno quattro allievi. Liceo Scientifico Duca d' Aosta: qui
sono 808, complessivamente, i ragazzi scrutinati. 66 gli allievi bocciati in
tutto il quinquennnio dell'istituto di viale Adua, suddivisi tra 28 ragazze e
38 ragazzi. Gli studenti che hanno riportato almeno un debito formativo sono
187 (59 femmine, 128 maschi). Liceo Classico-Pedagogico Forteguerri: su 954
alunni ci sono stati quest'anno 74 bocciati nei quattro anni e 5 non ammessi
all'esame di stato sui 164 studenti presenti nelle classi quinte dei due
indirizzi. Alto il numero delle sospensioni del giudizio in almeno una materia,
che ammontano a ben 251 casi. Istituto tecnico-biologico-linguistico Pacini:
(Igea) classi prime, 50 promossi, 27 respinti, 29 con debiti; classi seconde,
31 promossi, 9 respinti, 24 con debiti; classi terze, 36 promossi, 11 respinti,
10 con debiti; classi quarte, 26 promossi, 5 respinti, 18 con debiti.
(Biologico) classi prime, 49 promossi, 26 respinti, 22 con debiti; classi
seconde, 47 promossi, 13 respinti, 22 con debiti; classi terze, 53 promossi, 7
respinti, 11 sospesi; classi quarte, 48 promossi, 11 respinti, 14 con debiti.
(Linguistico) classi prime, 50 promossi, 20 respinti, 30 con debiti; classi
seconde, 54 promossi, 6 respinti, 30 con debiti; classi terze, 52 promossi, 4
respinti, 15 con debiti; classi quarte, 63 promossi, 1 respinto, 13 con debiti.
( da "Nazione, La (Lucca)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
CRONACA LUCCA pag. 4
di EMANUELA BENVENUTI TREND POSITIVO per le scuole medie superiori lucchesi.
E... di EMANUELA BENVENUTI TREND POSITIVO per le scuole medie superiori
lucchesi. E' infatti cresciuto, in media, rispetto all'anno scorso il numero
degli alunni promossi, mentre è diminuito il numero dei bocciati. A dire questo
sono i risultati degli scrutini finali nei diversi istituti cittadini. Niente
male, se si pensa che la nuova normativa (legge Fioroni), che prevede la sospensione del
giudizio (per intenderci la possibilità di recuperare il debito con un esame a
settembre) faceva presagire un aumento dei non promossi. Gli alunni hanno
smentito questa previsione, probabilmente la paura della bocciatura o della
sospensione del giudizio, con possibilità di essere bocciati a settembre,
ha fatto cambiare in molti di loro l'atteggiamento nei confronti dello studio.
Ma vediamo alcuni dati che ci sono stati forniti dagli istituti superiori
lucchesi. In particolare cercheremo di rapportarli ai dati dell'anno scolastico
2006-2007. LICEO scientifico "Vallisneri": promossi il 69% degli
studenti (rispetto al 58% dell'anno scorso), non promossi il 6,5% (rispetto
all'8%), alunni con sospensione di giudizio il 24% (rispetto al 34%). Non solo.
Il dirigente Pollastrini sottolinea anche che gli alunni con "giudizio
sospeso" hanno poche materie da recuperare, rispetto al numero dei debiti
che presentavano negli anni precedenti "e con insufficienze non gravi,
questo grazie anche ai corsi di recupero che hanno frequentato e sui quali la
nostra scuola ha investito molto". Istituto commerciale
"Carrara": promossi 54,52% (
( da "Nazione, La (Empoli)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
PRIMO PIANO pag. 5
Ma Rossi ha già assolto l'Asl L'assessore: "La denuncia è venuta dalla
direzione di Careggi" ? FIRENZE ? FUORI I LADRI dagli ospedali. Sulla
vicenda ha poche parole e definitive, l'assessore al diritto alla salute delle
Regione, Enrico Rossi. "L'inchiesta della magistratura è partita anche
grazie alla denuncia fatta dalla direzione dell'azienda Careggi a seguito di
una segnalazione ? dice ?. Naturalmente questi eventi lasciano sempre un fondo
di amarezza e di rabbia. Ma se non ci sono errori giudiziari, voglio esprimere
una duplice soddisfazione. Perché sono stati gli stessi vertici sanitari a denunciarla
e in generale perché sono contento quando i ladri e i corrotti vengono presi e
messi in carcere". "Apprezzo l'operato della magistratura e del Nas ?
prosegue Rossi ?, ma voglio anche indicare esplicitamente a tutta la dirigenza
della sanità toscana il comportamento del direttore generale, del direttore
amministrativo e del direttore sanitario di Careggi come esemplare di fronte e
simili episodi. In ogni caso, quanto sta emergendo non ha nulla a che vedere
con la qualità delle prestazioni erogate a Careggi". Poche parole e
definitive, dicevamo. Nonostante tutto, le reazioni dei politici toscani ci
sono. E si fanno sentire a suon d'interrogazioni. Così Alberto Magnolfi,
presidente del gruppo regionale di Forza Italia-Pdl, e la consigliera azzurra
Annamaria Celesti, vicepresidente della commissione sanità: "Vogliamo
sapere se il sistema su procedure, verifiche e controlli sulle gare d'appalto
per forniture di beni e servizi stabilito dalla Regione non sia da revisionare
individuando migliori criteri di trasparenza e di meritocrazia ? dicono Celesti e Magnolfi ?. In ogni caso i massimi livelli
istituzionali che governano la nostra Regione non possono sottrarsi alla
responsabilità politica non solo della programmazione e degli indirizzi in
sanità, ma anche e soprattutto del sistema delle procedure che sempre più
spesso anche nel modello sanitario toscano stanno dimostrando tutti i loro
limiti e l'esigenza di essere modificati". Pesanti le dichiarazioni
Monica Sgherri, capogruppo di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea al
Consiglio Regionale che teme che la vicenda "rischi di incrinare la
credibilità del sistema sanitario toscano e potrebbe strumentalmente promuovere
una triste equazione Toscana uguale Lombardia". Il vicecaprogruppo di An
in Regione, Marco Cellai, si interroga "sulla portata reale
dell'operazione Estav". "Gli Estav ? dice ? avrebbero dovuto
rivoluzionare in positivo il sistema di approvvigionamento di beni e servizi
per le aziende sanitarie, garantendo la linearità e la correttezza assoluta
delle procedure".
( da "Nazione, La (Empoli)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
I COMMENTI pag. 15 Ma
la 'maturità' non assomigli all'indulto I GUAI DELLA SCUOLA DA 40 ANNI la
classe politica italiana si cimenta nel delicato compito di regolamentare
l'esame finale degli studi secondari di 2°grado. A cavallo degli anni '70
arrivarono a sostenere "la maturità" i giovani protagonisti della
scolarizzazione di massa avviata dalla legge sulla scuola media unica promossa
da Fanfani nel 1961. Fu una rivoluzione. Aumentava la quantità dei candidati
all'esame ma la qualità ovviamente cominciava ad abbassarsi anche perchè i
docenti furono assunti alla rinfusa (i laureati in giurisprudenza insegnavano
le lingue straniere, i farmacisti la matematica ecc...). L'esame di maturità di
allora bocciava 3 candidati su 10. Il ministro pro tempore Sullo stabilì, in
via provvisoria per 2 anni le nuove modalità dell'esame, rendendole più
semplici per le commissioni e meno gravose per gli studenti. Quelle regole
provvisorie restarono in vigore per oltre un quarto di secolo. Nel frattempo
però il tasso degli studenti bocciati passò dal 30 al 4-5%. Questa costatazione
testimonia che non sono le regole a fare rigoroso o lassista l'esame. Con le
stesse modalità si promuoveva il 70% o il 95% dei candidati. Poi sono venute le
riforme di Berlinguer, della Moratti e di Fioroni.
Tante le innovazioni formali. In 6 anni tre leggi sulla composizione delle
commissioni. Tanta ideologia, tanti pregiudizi. Ora l'esame non si chiama più
"maturità", ma esame di Stato. E' superato dal 98-99% degli studenti.
Un dato che ha allarmato l'ex ministro Fioroni, il
quale confrontando la percentuale dei promossi con i risultati delle
valutazioni sulla preparazione dei nostri studenti fatti dagli istituti di
ricerca nazionali e internazionali, ha "imposto" all'attenzione del
sistema formativo il tema della "serietà" degli studi. Si potrebbe
dire che non è mai troppo tardi; che è inutile che giornali e televisioni
annualmente enfatizzino il costoso rito degli esami di Stato sulla base dei
ricordi di un tempo che fu; che è positivo che il nuovo ministro Gelmini assicuri
di voler proseguire sulla linea della serietà. Ma il ruolo decisivo lo giocherà
la classe docente, scarsamente motivata e frustrata, sottopagata perchè
pletorica ed alla quale la comunità non riconosce il ruolo delicato che essa
svolge nelle aule. Non a caso l'esame di Stato è diventato un condono
generalizzato che assolve tutti, un indulto che libera dalla scuola anche
coloro che ci sono andati solo a scaldare il banco, una mortificazione per i
bravi docenti e per i migliori ragazzi. Mentre in tutto il mondo, ogni paese
cerca di valorizzare al massimo il capitale umano, in Italia si celebra un
esame che prioritariamente certifica che lo studente è stato a scuola per 13
anni. Tanto vale abolire il valore legale dei titoli di studio. Sarebbe una
vera liberalizzazione ed una liberazione da un mito che non esiste più.
( da "Eco di Bergamo, L'" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
In città inizia la
tre giorni che culminerà con l'elezione delle Miss Il concorso preceduto dagli
incontri con tradizioni, arte e cucina sudamericane Miss Bolivia in Italia
2008, seconda edizione. Parrebbe un semplice concorso di bellezza, in realtà
racchiude un variegato calendario di attività culturali, folcloristiche,
artistiche e culinarie venerdì 20 e sabato 21 giugno, a cornice dell'elezione
della Miss, domenica 22 giugno a cominciare dalle 15 al Creberg Teatro Bergamo.
Associazioni boliviane e realtà bergamasche anche quest'anno hanno attivato la
macchina organizzativa "composta da più di un centinaio di persone, tra
cui Frida Lozano, assistente generale, Jason Peredo e Rita Mura per
organizzazione e inviti, Rosa Ruiz, segretaria organizzativa, Giuliano Adriani,
pubbliche relazioni. Obiettivo: "Promuovere l'integrazione culturale e
sociale della comunità boliviana nella società italiana e bergamasca",
dichiara Miriam Orihuela, coordinatrice dell'evento, organizzato da Miski
Promozioni in collaborazione con la Missione Santa Rosa da Lima e con il
patrocinio dell'Ambasciata di Bolivia a Roma, di Consolato onorario boliviano
di Bergamo, Comune e Provincia di Bergamo, Cisl e L'Eco di Bergamo. Tre
giornate all'insegna della Bolivia per farne conoscere il volto originario. Il
rito propiziatorio del Tinku Venerdì alle 20.30, all'oratorio di Longuelo, il
Colectivo teatral Asi es mi tierra della Red Intercultural Madre Tierra,
diretto da Galia Villaroel, inscenerà in spagnolo il rito del Tinku, il cui
significato è incontro. Il rituale propiziatorio, le cui movenze assumono la
forza e la violenza di una lotta, è un incontro tra giovani di comunità diverse
per sanare contrasti e festeggiare nuova semina e raccolto. Per buon auspicio
si offre in sacrifico alla Terra il sangue fluito nello scontro tra comunità.
Rito ancestrale dei campesiños dell'altopiano boliviano, tipico della regione
di Potosì, esprime usi e costumi della vita contadina. Il paesaggio
dell'altopiano andino, le sue chiese, i forni della case campesine, l'aratro
trainato da buoi, costruiti con materiale da riciclo, prenderanno forma nelle
scenografie e nella rappresentazione teatrale del Colectivo, con sottofondo
musicale di flauti e tamburi. "Non è un teatro di attori professionisti ?
chiarisce Julio Cesar Soto, portavoce della Red intercultural Madre Tierra ? ma
di boliviani portatori di una cultura ancestrale da tramandare. Il rituale del
Tinku è tutt'oggi rappresentato in Bolivia". I popoli andini e il seme
della quinua Sabato, invece, piazza Pontida sarà allestita con banchetti di
associazioni di volontariato, tra cui Celim con la mostra Está bien?, Comitato
umanitario Casari onlus per adozioni a distanza in Bolivia, Yanapakuna,
associazione di figli di seconda generazione o nati da matrimoni misti tra
italiani e boliviani, Casa dei Boliviani, Associazione Orientale de Bolivia,
Abi (Associazione boliviani in Italia). La giornata, coordinata da Sonia Rocha
e ristorante Tom e Jerry per degustazione di cibo, Gabi Rojas e Ruth Cuevas per
il mercatino dell'artigianato, sarà aperta, verso le 11, con una cerimonia
propiziatoria. Bruciando della ko'a, l'associazione Tahuantinsuyo chiederà alla
Madre Terra serenità per la comunità. Il 21 giugno, per la tradizione Aymara,
tra le tre principali etnie della Bolivia, "inizia il nuovo anno. Nasce il
nuovo Sole, il cui primo raggio passa attraverso la Porta del Sol situata nelle
rovine di Tiahuanaco", precisa lo scultore e pittore Nivardo Torrido
Cabrera. Anche le sue tele, raffiguranti il sole con colori acrilici, verranno
esposte durante il pomeriggio. Alle 15, alla Domus Alexandrina, la dottoressa
Estrella Quiroga, in collaborazione con l'associazione L'Altra America, alcuni
studenti dell'Università di Bergamo e il dottor Pietro Ingrosso, terrà una
conferenza su La quinua, l'abbraccio andino. "Il seme, cucinandosi,
diventa un germoglio simile a un abbraccio e, secondo leggenda, gli andini
offriranno il chicco della quinua, ricco di proteine, all'umanità", spiega
la dottoressa Quiroga. Descrivendo la quinua, pianta originaria di Cile, Perù e
Bolivia, coltivata oltre i
( da "Giornale.it, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
N. 143 del
2008-06-17 pagina 6 Meglio Dante o Manzoni? Il "tototraccia" è sul
web di Redazione Un sito internet propone gli argomenti che potrebbero essere
scelti dal ministro Gelmini per gli esami di Stato Il totoesame impazza da mesi
sul web. Difficile districarsi tra le centinaia di pagine che propongono le previsioni
di esperti e studenti sui temi della prossima maturità. L'anno scorso il più
gettonato fu lo scrittore triestino Ettore Schmitz, alias Italo Svevo, con
preferenze vicine al 50%, seguito dal siciliano Luigi Pirandello con oltre il
20% di presunte probabilità di rivivere nei temi dei maturandi e con subito
dietro il Nobel Carducci a cento anni dalla sua morte. E invece uscì il
"toscanaccio" Dante Alighieri già proposto due
anni prima: fu una vera sorpresa dell'allora ministro Fioroni. Quest'anno sarà la bresciana Mariastella Gelmini a decidere e,
con la Lega così forte, non è da escludere che un autore nordista possa
prevalere sugli altri, con Svevo nuovamente in prima fila. In effetti,
dall'ultimo sondaggio del sito www.matura.it, a cui hanno risposto quasi
5mila iscritti, emerge lo scrittore triestino con il 26% di probabilità,
preceduto dal solo Pirandello con nove punti di vantaggio; c'è però da
ricordare che il siciliano era già uscito nel 2003 e quindi questa volta la
percentuale sembrerebbe un po' eccessiva. Prosa e poesia si sono alternate
negli ultimi anni: 2000, Umberto Saba, Trieste, poesia; 2001, Cesare Pavese,
Cuneo, prosa; 2002, Salvatore Quasimodo, Modica (Ragusa), poesia; 2003, Luigi
Pirandello, prosa; 2004, Eugenio Montale, Genova, poesia; 2005 e 2007, Dante
Alighieri, Firenze, poema; 2006, Giuseppe Ungaretti, lucchese nato ad
Alessandria d'Egitto, poesia. Tenendo presente che Dante è il sommo poeta, la
probabilità che quest'anno i maturandi debbano dissertare di prosa è alta. E
allora molto gettonati sono anche il romano Alberto Pincherle, alias Alberto
Moravia, insieme al catanese Giovanni Verga, ma se la Gelmini se la cava bene
con internet tutti quelli che abbiamo citato sono da escludere. Se ci fosse un
altro revival dopo Dante, Pavese potrebbe essere quello giusto, visto che
quest'anno ricorre il centenario della nascita, e se la scelta cadesse
nuovamente sulla poesia e non sugli autori del '
( da "Giornale.it, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
N. 143 del
2008-06-17 pagina 25 "Made in Italy e politica devono allearsi" di Laura
Verlicchi da Milano Fondatore di Altagamma, presidente del gruppo di famiglia,
deputato del Pdl: Santo Versace, protagonista al convegno di Federlegno
"Italian Life style", è uomo dalle molte vite, come la griffe che
porta il suo nome. "Dopo la morte di Gianni e i cambiamenti con l'ingresso
di mia nipote Allegra, ora la Versace è rinata per la terza volta", dice
in questa intervista al Giornale. Versace e Altagamma, ovvero le eccellenze del
made in Italy. Ma i giganti del lusso, vedi Lvmh, parlano ancora francese.
"Ma in Francia hanno cominciato nel 1800! Le nostre griffe non hanno più
di trent'anni, ma se mettiamo insieme i numeri, siamo i più forti di tutti. E
Altagamma, se fosse un gruppo unico, sarebbe il primo al mondo". Sì, ma le
griffe dovrebbero fondersi: difficile. "Comunque, la tendenza è quella:
mio fratello Gianni, che vedeva lontano, già voleva unire Versace e Gucci. Oggi
anche in Italia stanno nascendo dei poli importanti: della Valle è un buon
esempio, come il fondo Charme nel design. E ce ne saranno altri, a tutti i
livelli: anche la Borsa può essere una strada. Il vero problema è la politica,
che, così come è ora, non aiuta il made in Italy: in Francia è ben
diverso". E lei quali leggi propone? "Le leggi non si fanno da soli,
ma certo ho le idee chiare sui punti di partenza: educazione, legalità e meritocrazia. Parole dimenticate dalla politica, e l'Italia ne soffre:
all'estero, eravamo la Dolce vita, ora siamo Gomorra". Da dove
comincerebbe, per fare il lifting all'Italia? "Dalla trasparenza. Che vuol
dire non nascondere i problemi, dall'emergenza rifiuti alla corruzione - un
business da 50 miliardi l'anno, dati ufficiali -, bensì risolverli: e
contemporaneamente comunicare al mondo l'eccellenza del made in Italy.
L'abbiamo già fatto, ai tempi dei famigerati "spaghetti alla P38": e
così dobbiamo tornare a fare". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G.
Negri 4 - 20123 Milano.
( da "Manifesto, Il" del 17-06-2008)
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PD Resta il nodo
Pse, Bindi sfiducia il leader Un weekend di paura No di Prodi a Veltroni
Daniela Preziosi ROMA Quattro ore di discussione serrata, ma alla fine niente di
fatto. Eppure i più pessimisti sostengono che meglio niente piuttosto che
esibire la giostra delle divisioni del Pd alla vigilia dell'assemblea
costituente di Roma, venerdì e sabato prossimi. Dove Veltroni arriverà debole
come mai, e dovrà mettercela tutta ad alzare i toni contro Berlusconi per
addolcire le diverse opposizioni interne. La lunghissima riunione del
'caminetto' ieri al Largo del Nazareno non ha sciolto il nodo della
collocazione europea del partito. Presenti tutti i big, oltre al segretario,
Franceschini, D'Alema, Amato, Bindi, Bersani, Fioroni, Gentiloni, Bettini, Parisi, Marino, Fassino, Castagnetti.
Veltroni ha riferito l'offerta del Pse di Schultz (cambiare nome al gruppo
socialista europeo per meglio accogliere il Pd), ma sulla proposta è arrivata
la bocciatura ampiamente annunciata di tutti gli ex margheriti, rutelliani, ex
ppi e prodiani. Alla fine Lapo Pistelli, incaricato da Veltroni di
trovare una soluzione, usa la massima cautela. La decisione finale - dice - è
che i futuri eurodeputati Pd siedano in un unico gruppo a Strasburgo e non
entreranno né nel Pse né nel Ppe. Mancherebbe entrassero nel conservatorissimo
Ppe, fra l'altro. Ma in realtà è lo stallo. Da qui le interpretazioni si
divaricano. Gli ex Ds piantano una bandierina e dicono che si tratta di un
passo verso una soluzione "federativa" con il gruppone socialista,
"è solo questione di tempo". Gli ex Dl sbandierano la vittoria perché
si tratta del "correre soli anche in Europa" che ha chiesto Castagnetti
sin dall'inizio, mantenendo l'equidistanza fra i socialisti del Pse e il
liberali dell'Alde. Pistelli in difficoltà snocciola una frase degna della
miglior tradizione dc: "Continueremo a costruire un sistema di relazioni
nel campo riformista europeo e mondiale che vuol sicuramente avere a che fare
con le forze socialiste, con una soluzione nuova e unitaria". Lo stallo
appunto. Ma la parola d'ordine è non alzare i toni. Per questo è probabile che
in questo week end il detonatore che farà esplodere il Pd sarà un altro. Per la
Fiera di Roma il segretario prepara la rottura del dialogo con Berlusconi, per
tacitare chi chiede il congresso o una correzione di rotta, da sinistra e
destra. Questa volta i dalemiani lo sosterranno, per lo meno non lo
attaccheranno troppo. Ma non basterà. Ieri Prodi da Bologna ha pronunciato il
suo no definitivo alla veltroniana richiesta di ritirare le dimissioni da
presidente del Pd. "Ho molto ringraziato e ho ancora una volta declinato
l'invito", ha detto. Questione chiusa, l'ex premier questa volta non darà
una mano al segretario in difficoltà. A questo punto può continuare la caccia a
un nuovo presidente. O aprirsi il baratro, nel caso Rosy Bindi restasse
dell'idea di presentare una mozione con la richiesta a Prodi di ripensarci.
Senza effetti concreti sul professore. Ma con effetti devastanti per la
costituente a cui Bindi chiede un "pronunciamento politico".
"Dire no alle dimissioni di Prodi equivale a dire sì al progetto
dell'Ulivo, di un partito nuovo, plurale, capace di ricostruire un nuovo centro
sinistra. Significa dire no al tentativo, astratto, di dar vita a alleanze di
nuovo conio, dire sì alla capacità da parte del Pd di costruire un'alleanza
programmatica riformista con le forze della sinistra disponibili a una vera
innovazione". Insomma, dire no alle dimissioni di Prodi significa dire no
a Veltroni.
( da "Libero" del 17-06-2008)
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17-06-2008
Spettacoli Gli adolescenti di oggi Come sono realmente gli adolescenti oggi? A
questa domanda cercherà di dare una risposta "Diario di Classe", la
nuova docu-fiction di Raitre. I ragazzi saranno i veri protagonisti di questo
lavoro, che sarà in onda alle 23.30 RAITRE ORE 23.30 Sicurezza e giustizia con
la Latella Sicurezza e giustizia al centro di Sky Tg24 Pomeriggio, l'ap
profondimento condotto da Maria Latella. Tra gli ospiti Maurizio Gasparri,
capogruppo PdL al Senato, Marco Minniti del Pd e Fabio Martini de La Stampa.
SKY TG24 ORE 14.35 Parola d'ordine in Italia meritocrazia (era ora)
"Meritocrazia: quattro proposte concrete per valorizzare il talento e
rendere il nostro Paese più ricco e più giusto": mira alto, il saggio di
Roger Abravanel, il docente che stasera sarà ospite di Alessandra Sardoni e
Lanfranco Pace ad "Otto e Mezzo" come sempre alle 20.30 su
LA7. LA7 ORE 20.30 Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di
riproduzione delle notizie senza autorizzazione.
( da "Corriere del Veneto" del 17-06-2008)
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Corriere del Veneto
- PADOVA - sezione: PRIMAPAGINA - data: 2008-06-17 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Padova In una classe 14 bocciati su 24 Riforma Fioroni Strage tra i banchi PADOVA - Una
"strage". Con la riforma Fioroni tornano prepotenti rigore di giudizio e severità nelle scuole
padovane. Il caso più stupefacente è quello dell'istituto tecnico Marconi, dove
nella classe prima C, su 24 ragazzi sono stati ben 14 i bocciati. Mentre
altri tre loro compagni se la vedranno a settembre. Situazione analoga al
Bernardi. Qui nella classe quarta 27 iscritti, sono stati rimandati a settembre
ben 12 ragazzi e bocciati subito in
( da "Corriere Alto Adige" del 17-06-2008)
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Corriere dell'Alto
Adige - BOLZANO - sezione: BOLZANOEPROV - data: 2008-06-17 num: - pag: 6
categoria: REDAZIONALE Scuola Difficoltà per i corsi di recupero. L'assessora:
l'anno prossimo andrà meglio "Promozioni sospese? Idea valida"
Gnecchi: sbagliato solo aver inserito la novità ad anno iniziato BOLZANO - La
fine del periodo dei debiti formativi piace a professori e politici, meno agli
studenti. Nessuna sorpresa dai commenti del mondo della scuola locale
all'introduzione della sospensione, una sorta di reintroduzione degli esami di
riparazione, anche se nessuno li chiama così. Luisa Gnecchi, assessore
provinciale alla scuola italiana e neodeputato del Pd, è fra questi, anche se
trova sbagliati tempi e modi con cui la novità è stata introdotta. "Il
sistema dei debiti formativi non funzionava - spiega - perché lasciava alla
volontà degli studenti il recupero delle insufficienze accumulate in
determinate materie. Numerosi studenti sono usciti con delle difficoltà dalle
scuole superiori negli ultimi anni. Però il modo con cui questa cosa è stata
introdotta non è perfetto". L'assessore Gnecchi è fra
coloro che ritengono sbagliata la decisione del ministro Giuseppe Fioroni di decidere la reintroduzione
con un provvedimento diffuso ad anno scolastico iniziato. "Per prepararsi
a una novità come questa ci vuole tempo - spiega - e la scuola non lo ha avuto.
Per questo adesso ci sono delle difficoltà in alcuni istituti. Comunque
sono sicura che una soluzione si troverà. L'anno prossimo le scuole si
organizzeranno e tutto andrà meglio". Le scuole della provincia si stanno
organizzando, pur fra notevoli difficoltà. Non tutti gli istituti infatti hanno
già pronto il calendario dei corsi che gli studenti devono seguire e molto è
ancora da fare anche per le verifiche di settembre. I presidi degli istituti
superiori della provincia fanno capire che i corsi allestiti nel secondo
quadrimestre hanno ridotto il numero degli studenti sospesi. Giudizi negativi
invece da parte degli studenti. La Junge Generation, la sezione giovanile della
Svp, non vuole il metodo e chiede alla Provincia di utilizzare i poteri di
autonomia per abolire il nuovo sistema introdotto dall'ex ministro Fioroni e confermato dal suo successore Gelmini. Secondo i
giovani tedeschi "i corsi di recupero, così come concepiti dalle norme
dello Stato, hanno poco senso e creano notevoli disagi in prima istanza agli
scolari ma anche ai docenti". La posizione dei giovani dalla Svp era già
stata espressa nel corso di una manifestazione ad Aprile nella quale era stata
anche chiesta l'abolizione dei voti sotto il quattro. Damiano Vezzosi Sospesi
Molti studenti dovranno frequentare dei corsi di recupero e sostenere e
superare un esame all'inizio di settembre.
( da "Corriere Alto Adige" del 17-06-2008)
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Corriere dell'Alto
Adige - BOLZANO - sezione: BOLZANOEPROV - data: 2008-06-17 num: - pag: 6 categoria:
REDAZIONALE Legge impugnata Maturità professionale Ok al ricorso BOLZANO - La
giunta provinciale ha deciso di resistere in giudizio davanti alla Corte
costituzionale contro l'impugnazione da parte del Governo della legge
provinciale che disciplina l'introduzione della maturità nella formazione
professionale. In parole povere: non si potrà passare da una scuola all'altra
senza esame. Cosa che però non vede d'accordo i politici altoatesini.
"Siamo del parere che tale decisione rientri nelle competenze della
Provincia - ha ribadito il presidente Luis Durnwalder - come del resto ci
avevano a suo tempo assicurato i responsabili politici del precedente
Governo". La cosiddetta legge omnibus "Disposizioni in materia di
istruzione e formazione" del 15 marzo scorso prevede, tra l'altro, la
possibilità dell'esame di maturità e in conseguenza l'iscrizione all'università
per gli studenti delle scuole professionali che hanno superato un iter
specifico di formazione. Gli fa eco Peter Duregger,
direttore della Ripartizione formazione professionale della Provincia: "Lo
stesso ministro Giuseppe Fioroni - precisa Duregger - ci aveva assicurato che avrebbe deciso la
Provincia se fare o meno l'esame dopo il terzo anno di superiore ".
( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)
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Corriere della Sera
- MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2008-06-17 num: - pag: 5 categoria:
REDAZIONALE Il titolare dell'Economia le disse: il Governo non è tuo marito Il
ministro Letizia e le battute di Tremonti "Mia cara, non puoi continuare a
chiedere soldi. Questo è il Governo, mica tuo marito". Giulio Tremonti, anche allora ministro dell'Economia, aveva
risposto così, stizzito, a Letizia Moratti, ministro della Pubblica Istruzione
che reclamava soldi per la riforma della scuola. E in molti sostengono che i rapporti fra i due, mai stati
idilliaci, da quella volta si siano definitivamente deteriorati. Così è
inevitabile considerare anche gli aspetti personali nella lettura delle vicende
di questi giorni: Letizia Moratti deve difendere la sua città, i suoi bilanci
e, soprattutto, il suo Expo. Sapendo di non poter contare su buoni rapporti personali
con Tremonti, deve fare sponda su Bossi, che invece ha molta influenza sul
ministro dell'Economia, e deve garantirsi l'appoggio di tutti i partiti, ai
quali di solito si rivolge solo in extremis. C'è un altro personaggio chiave
nella vicenda: il sottosegretario all'Economia e commissario milanese di Fi
Luigi Casero, preso tra due fuochi. Da una parte, deve sostenere la linea del
Governo e del suo ministro; dall'altra, deve ascoltare le ragioni del sindaco e
della coalizione di cui è dirigente in città. Un'impresa non da poco, anche
perché ci sono i (precedenti) rapporti personali.. (e.so.) Vecchi dissapori Il
ministro Giulio Tremonti si era già scontrato con la Moratti sui fondi per la riforma della scuola.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)
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Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2008-06-17 - pag: 12 autore: PIT STOP ... Un
errore demonizzare il privato Q ualche mese fa l'allora prefetto Achille
Serra,dopo un'ispezione a sorpresa, definì quello che aveva visto nell'ospedale
pubblico di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria) "cose da Quarto
mondo". Subito dopo, i carabinieri chiusero alcuni reparti ma a nessuno è
venuto in mente di sentenziare "basta con la sanità pubblica". Lo
stesso si potrebbe dire di infiniti altri casi di "malasanità statale
" (compresi quelli che hanno portato al decesso dei pazienti). Viceversa,
lo scandalo dell'istituto privato Santa Rita di Milano, ormai comunemente noto
come la "clinica degli orrori", ripropone subito l'idea che dove c'è
il privato (in particolare se siamo al Nord e a Milano, la "capitale"
finanziaria) impera il più cinico degli affarismi e che bisogna smetterla con
questa sanità da rapina che finisce per uccidere. Una valutazione del genere è
assai più diffusa di quanto non si pensi. Si spiega guardando la storia di un
Paese dove la cultura del mercato e della concorrenza ha sempre fatto una
fatica enorme a emergere. E dove le radici di una sinistra ideologica hanno
attecchito sul terreno della condanna a priori di tutto ciò che è privato è da
evitare, mentre tutto ciò che è pubblico è da accogliere con favore. Assai meno
scontata l'analisi dello stesso segno che è arrivata da qualche esponente del
mondo della medicina, che magari ha lavorato anche negli Stati Uniti. è il
caso, per esempio, di uno dei pionieri dell'oncologia moderna, il professor
Gianni Bonadonna che in un'intervista ("Corriere della Sera" dell'11
giugno), dopo lo scandalo della Santa Rita ha detto: "Chiedo un
soprassalto morale al posto del dio denaro; chi indossa il camice abolisca le
parole "mercato", "manager" e "azienda", parole
che ho abolito dal mio vocabolario di medico". Intendiamoci. Ciò che è
emerso dall'inchiesta sulla clinica milanese (quasi 30 decessi molto sospetti)
supera ogni più tetra fantasia. "Se il malato ha 95 anni gli reimpianto
qualsiasi cosa" (compresa una protesi già usata e non sterile), sta agli
atti.E che dire dell'anziana disabile e senza parenti di cui si approfittava
per fare esami a ripetizione in modo da gonfiare i rimborsi? Se confermato (e
non paiono esserci dubbi) siamo di fronte a comportamenti criminali che vanno
perseguiti senza alcuna incertezza, e su questo non c'è davvero altro da
argomentare. Fermo restando che occorre colpire i singoli responsabili mentre
vanno salvaguardati l'impegno e la professionalità di chi nella stessa
"Santa Rita", a giudizio di tanti pazienti, ha operato bene.
Invece,l'equiparazione del "privato" a diavolo e dell'"
azienda" a luogo per definizione di corruzione e misfatti ci fa fare un
passo indietro e non in avanti. Forse che negli Usa il capitalismo è
considerato una mela marcia e va abolito perché un manager scappa con i
risparmi dei clienti? O forse l'ex sistema dei Paesi del socialismo reale era
puro e incorruttibile? O la sanità pubblica, in Italia, è tutta è un'oasi di
efficienza, moralità, meritocrazia
e rispetto delle persone? E la sanità privata solo un mondo di criminali e
affaristi assassini? Via, non scherziamo. Prima del mercato, mettiamo sotto
tiro l'ideologia. gentili.guido@libero.it SCANDALO SANTA RITA I fatti sono
gravi e singole sono le responsabilità Una cultura contro il mercato di Guido
Gentili.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)
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Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2008-06-17 - pag: 12 autore: DALLA PRIMA
Noi medici, vasi di coccio Questo è un Paese che, a spese dello Stato, odia la
scienza in nome di un indefinito e datato umanesimo. Non è forse il liceo
classico la scuola superiore più blasonata? Quando si ammalano di cancro però
si rivolgono quasi tutti, salvo quelli agiati che vanno all'estero, agli
ospedali di riferimento ove spesso non riusciamo a visitare un paziente con la
dovuta privacy, dove non riusciamo a trovare un luogo adatto per dire a un
paziente che deve morire, ove non riusciamo a dimettere pazienti bisognosi di
strutture di accoglienza per malattie croniche, ma ove la rendicontazione di
attività diventa giustamente sempre più puntuale anche se raramente comporta
decisioni conseguenti. Si noti che si parla di spesa sanitaria e non di
bilancio sanitario. Lavoriamo in strutture vecchie, dove locali da poco
ristrutturati mostrano crepe e infiltrazioni con responsabilità sempre
indefinite. Umanizzare è di moda, e dà visibilità indipendentemente
dall'esperienza sul campo, ma l'organizzazione del lavoro e l'aspetto
alberghiero non pongono al centro del sistema l'utente secondo un moderno
concetto di usabilità. Quando leggiamo di nuovi ospedali di futura costruzione
sorridiamo, mestamente convinti che veti lobbistici incrociati e interessi vari
ne impediranno, come sta avvenendo, la realizzazione o che al massimo avverrà a
nostro pensionamento avvenuto. Buona parte di noi, al mattino, le prime
informazioni che ricerca sono quelle relative alle varie esternazioni dei
politici locali e nazionali. Cambiamenti di regime al di là del merito
comportano avanzamenti di carriera o ricerca trasformistica di nuova
collocazione. Ridiamo a crepapelle quando sentiamo di interventi legislativi
per rendere trasparenti i concorsi che tutti sanno essere manipolati,
universitari o ospedalieri che siano. Gli strumenti ci sarebbero, vedi il
sistema della revisione tra pari, ma il potere, di qualunque colore sia, non
ama la trasparenza. Leggiamo di eterne inchieste della magistratura in merito
ai concorsi o quant'altro,sapendo che non condurranno a nulla, perchè questo è
il Paese del Gattopardo. Se denunci sei emarginato, considerato un
rompiscatole, non confacente al sistema per cui i più lasciano perdere. Gira
tra di noi una storiella in cui si afferma che sino a 30 anni orsono tre
categorie avevano in Italia la licenza di uccidere: i medici, i giornalisti e i
ma-gistrati, ma ora sono rimasti solo gli ultimi due, che bistrattano con
crescente severità i primi. Ciò non significa che i reati non vadano colpiti,
al contrario, ma notiamo una malsana tendenza a generalizzare. Come diceva
Montanelli, l'Italia è il Paese del diritto... e del rovescio, per cui anche in
presenza di un quadro legislativo chiaro, emergono interpretazioni da
azzeccagarbugli per cui una legge non annulla mai l'altra. Assistiamo a
contrapposizioni talebane sul ruolo del pubblico e del privato, quando
omogeneizzare le caratteristiche positive di entrambi potrebbe rappresentare la
formula vincente, implementando una non più indifferibile meritocrazia. Quando leggo sui media il
richiamo al giuramento di Ippocrate, come dice Tex Willer, la mano corre alla
pistola! Evidentemente un Ippocrate italico sbiadito e di poco prezzo. Vorrei
chiudere con una mesto appello. Il nostro è un mestiere meraviglioso, faticoso,
difficile, angosciante. Il tasso di suicidi e di morti da stress nel
nostro ambiente è tra i più alti, ma qualcuno questo mestiere lo deve fare.
Anche se il dottor House va per la maggiore, cari giovani, ascoltatemi bene.
Come ho detto ai miei figli non iscrivetevi a medicina senza una certa tendenza
autolesionistica, perché probabilmente non ne vale più la pena. Claudio Zanon
Direttore Chirurgia Oncologica Tba Ospedale Molinette di Torino.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)
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Il Sole-24 Ore
sezione: POLITICA E SOCIETA data: 2008-06-17 - pag: 14 autore: DA SETTEMBRE La Frattocchie riformista A scuola di riformismo con l'economista e
politologo Michele Salvati e con il costituzionalista Salvatore Vassallo. A
diciassette anni dalla chiusura della mitica scuola di Frattocchie, dove si formarono generazioni di dirigenti del
Pci, il centrosinistra italiano prova a ricreare una "scuola di politica" per "qualificare
la futura classe dirigente del Partito democratico" e "sostenere il
suo consolidamento ". "Questa fondazione non è un think-tank a
servizio di qualche componente del partito", ha precisato Salvati. Dunque
vocazione formativa. E autonomia, anche finanziaria. Tra gli aderenti alla
fondazione Giuliano Amato, Stefano Ceccanti, Tiziano Treu e Piero Ichino. Prima
iniziativa dall'1 al 6 settembre a Rocca di Bertinoro.
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 17-06-2008)
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Corriere del
Mezzogiorno - BARI - sezione: 1PAGINA - data: 2008-06-17 num: - pag: 1
categoria: REDAZIONALE I GIOVANI DEL SUD NON TORNANO PIU' ADDIO RAGAZZI di
GIANDOMENICO AMENDOLA A ddio ragazzi. Ieri dicevamo solo arrivederci ai ragazzi
che dalle regioni meridionali andavano a studiare nelle università del centro
nord. Arrivederci perché speravamo che, una volta terminati gli studi, molti di
loro sarebbero ritornati per contribuire ad uno sviluppo che ritenevamo se non
prossimo quantomeno probabile. Così è stato: tanti sono restati là dove avevano
studiato arricchendo imprese, università ed istituzioni, altri - non pochi - sono
tornati al sud portandovi cultura, professionalità e creatività. Oggi,
l'emigrazione dei giovani meridionali verso le grandi università del centro
nord è ripresa con forza. A ciò concorrono molti fattori tra cui, innanzi
tutto, la crescente debolezza delle università meridionali (accompagnata,
soprattutto per alcune di queste, da pesanti cadute di immagine provocate da
ripetuti scandali) e la perdurante crisi dell'economia e del mercato del
lavoro. Nessuna meraviglia, quindi, che chi può ed ha consapevolezza della
situazione cerchi nell' altra Italia una formazione migliore e, soprattutto,
decida di cominciare appena possibile i processi di inserimento in quello che
ritiene sarà il suo mondo di arrivo. Un rilevante fattore centrifugo è anche la diffusa convinzione che la meritocrazia non abbia grande spazio nelle regioni meridionali. Qui il
capitale sociale, dato da relazioni, parentele ed affiliazioni varie, spesso
conta di più di quello culturale e professionale. Tale convinzione,
difficilmente confutabile, appartiene soprattutto ai più bravi che intendono
studiare seriamente cose serie con professori seri. Senza scorciatoie,
sconti e titoli accademici a prezzi di saldo. Con la crescente emigrazione
studentesca il mezzogiorno sta perdendo le energie più preziose e con esse le
speranze di un futuro migliore. Ne soffrono grandemente le stesse università
meridionali. Un principio comunemente accettato negli Stati Uniti è che le
università eccellenti non sono quelle che hanno i professori migliori ma quelle
che riescono ad attrarre gli studenti migliori. Le grandi università americane
si contendono con salari, facilitazioni, attrezzature e borse di studio tanto i
docenti che gli studenti. I primi, anzi, vengono spesso considerati il mezzo
per attirare i secondi. Nelle università di "prima fila"- le cui
"tasse" annuali superano i 50.000 dollari - la prima selezione di
studenti è " income blind", non tiene, cioè, conto del reddito del
ragazzo. Oggi, in atenei di eccellenza mondiale come, per esempio, il
Massachusetts Institute of Technology , Harvard o Yale, circa metà degli
studenti - quelli considerati migliori - studia gratuitamente. Nel nostro
mezzogiorno le cose stanno andando in maniera tale che un numero sempre
crescente di ragazzi "bravi" sceglie di andare altrove a studiare
prima ed a vivere poi. Il guaio è che riesce difficile trovare argomenti
convincenti per farli restare.
( da "Corriere del Veneto" del 17-06-2008)
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Corriere del Veneto
- PADOVA - sezione: REGIONE - data: 2008-06-17 num: - pag: 6 categoria:
REDAZIONALE Risultati anomali In una classe del Geometri di Treviso e all'Alberghiero
di Venezia promossi solo in 3 I cinesi Negli istituti molti studenti orientali
respinti per abbandono: "Sono bravi, ma vanno a lavorare" Raffica di
bocciati nella scuola veneta PADOVA - Si annunciava tempesta. E tempesta è
stata nella scuola veneta. Se per l'ammissione alla maturità (inizio fissato
per domani con la prova di Italiano) non ci sono stati problemi e la stragrande
maggioranza degli studenti veneti è stata ammessa, l'effetto
Fioroni si è fatto sentire
sulle altre classi delle superiori. Tornano prepotenti rigore di giudizio e
severità, brutte sosprese per gli studenti che in questi giorni affrontano in
piedi le bacheche per leggere l'attesa sentenza. Anche se una stistica organica
non è ancora disponibile, c'è qualcosa di più di un'impressione. E
fioccano casi eclatanti. Padova Il caso più stupefacente è quello dell'istituto
tecnico Marconi, dove nella classe prima C, su 24 ragazzi sono stati ben 14 i
bocciati. Mentre altri tre loro compagni se la vedranno a settembre, per
recuperare le materie in cui hanno lacune. Se non dovessero farcela ecco che
una classe di 24 alunni si ritroverebbe in 6. Cioè quelli già promossi in
seguito allo scrutinio di giugno. "E' un caso particolare – spiega la
preside Maddalena Carraro - dove si sono venuti a trovare insieme tanti ragazzi
con poca voglia di studiare". Situazione analoga in un altro istituto
della città del Santo, il professionale per l'industria Bernardi. Qui nella
classe quarta Atna, 27 iscritti, sono stati rimandati a settembre ben 12 ragazzi
e bocciati subito in 11. Stesso trattamento per i frequentanti della seconda
Ota: su 24 alunni, 7 bocciati e 14 "sospesi". E dal pugno di ferro
non si salvano nemmeno i licei anche se il numero dei bocciati cala. Al Nievo,
storico scientifico del centro cittadino, in qualche classe si supera la decina
di rimandati, ma per i ripetenti bastano e avanzano le dita di una mano. Non è
esente da colpi di scena anche il Tito Livio, liceo classico che fu del
presidente Napolitano. Nella prima liceo (equivale a un terzo anno), corso C,
su 29 studenti 14 dovranno tornare sui banchi a inizio settembre per la
riparazione, 3 i bocciati. "La riforma Fioroni –
afferma il Provveditore di Padova, Franco Venturella - , pur con qualche
modifica viene a premiare i ragazzi che si impegnano, dando un segnale forte e
di coerenza a tutto l'apparato scolastico". Treviso L'annunciata stangata
scolastica alla fine è arrivata. La dirigente scolastica provinciale di Treviso
Giuliana Bigardi l'aveva predetto: con la nuova organizzazione dei corsi di
recupero voluta dal Ministero, il numero dei bocciati aumenterà
inevitabilmente. A Treviso lo sanno bene i ragazzi dell'istitito per geometri
Palladio, dove i risultati negativi hanno raggiunto percentuali impressionanti.
Impietosi gli esiti degli scrutini: solo il 54 per cento degli alunni si è
“salvato” senza nemmeno un debito da colmare durante l'estate. In una quarta
addirittura, tre sole pagelle “immacolate” su 20 studenti: i restanti 17
dovranno ripetere l'anno o sgobbare durante i mesi estivi per rimettersi in
carreggiata. Il vicepreside Gianfranco Pintacuda commenta i dati: "Questi
sono gli esiti della nuova normativa ministeriale. Mi auguro che almeno il 90%
dei ragazzi che ha avuto la sospensione del giudizio possa recuperare ". Per
evitare la catastrofe, visto che quasi il 30% dei ragazzi ha una o più materie
insufficienti. Il restante 17 per cento, una cifra significativa, è di
respinti. Difficoltà anche per i ragionieri: al Riccati uno studente su dieci
dovrà ripetere l'anno. Una problematica che riguarda molto da vicino gli
studenti cinesi, che sono quasi la metà degli extracomunitari sui banchi di
scuola: "Molti di loro sono stati bocciati non per demeriti, ma perché non
venivano più a scuola", spiega la vicepreside Maria Cristina Mozzato. Fra
gli studenti asiatici infatti, la figura dello studente-lavoratore prende corpo
fin dall'adolescenza, e non durante l'università come più spesso accade per gli
italiani. A sorpresa, ad adottare la “linea morbida” nei giudizi sono i licei cittadini:
bocciati attorno al 4% al classico Canova e allo scientifico Da Vinci, attorno
al 20% i rimandati. Venezia Tre bocciati e ben dieci sospesi: e così nella
seconda B dell'Istituto d'Arte di Mestre, i “salvati” della classe dopo
l'ondata di vittime di questi scrutini sono rimasti solamente in quattro. Ma
qualcosa di molto simile capita anche al liceo scientifico Benedetti, dove i
sospesi si contano a decine in classi da venti alunni. Non ha dunque fatto
preferenze, nel Veneziano, la scure delle sospensioni e delle bocciature, che
si è abbattuta sui professionali come sugli istituti tecnici e i licei: se
all'istituto professionale di Grafica Mozzoni i sospesi e i bocciati sono stati
oltre la metà (102 su 197), anche allo scientifico Giordano Bruno 50 ragazzi
dovranno ripetere l'anno e ben 370 dei 970 alunni sono stati rimandati a
settembre. I risvolti più “violenti”, però, li ha visti una classe
dell'istituto alberghiero Barbarigo di Venezia: qui, nella classe 2Ë? B
composta da 21 studenti, i ragazzi passati indenni che sono sicuri di
ritrovarsi nella classe successiva a settembre sono solamente in tre. Nicola
Munaro Sebastiano Pozzobon (ha collaborato Maria Paola Scaramuzza)
Davantialtabellone Unaragazzaguardaivoti (Gobbi).
( da "Corriere del Veneto" del 17-06-2008)
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Corriere del Veneto
- VICENZA - sezione: VICENZA - data: 2008-06-17 num: - pag: 7 categoria:
REDAZIONALE L'attacco di Zuccato: "Ipremi nel pubblico? Danno per
tutti" Il presidente degli industriali: un favore ai fannulloni Incentivi
"a pioggia" al personale in Comune e Provincia, la Cisl pronta a
cambiare: "Così penalizzano chi si impegna di più" VICENZA - "Il
metodo adottato da alcuni enti pubblici per l'assegnazione dei premi di
produttività è inconcepibile e senza senso". Il presidente della
Confindustria di Vicenza, Roberto Zuccato, non usa mezzi termini commentando il
fatto che la totalità dei dipendenti della Provincia e di Palazzo Trissino
ottiene l'incentivo che dovrebbe toccare solo a coloro che hanno
"realizzato gli obiettivi, incrementato la produttività, l'innovazione, la
qualità e la quantità dei servizi erogati ". In pratica si attesta che
tutti i lavoratori che fanno capo ai due enti sono bravi, nessun fannullone.
"La classica cavolata all'italiana ", ha ammesso perfino l'assessore
provinciale al Lavoro, Paolo Pellizzari (centrodestra), conscio che distribuire
"a pioggia" questo genere di extra equivale a
dire addio ai tanto sbandierati principi della meritocrazia. Perchè se tutti sono bravi allora nessuno è bravo. E che senso
ha impegnarsi a fondo nel proprio lavoro se anche il collega fannullone viene
premiato? Eppure ciascuno dei 1.100 dipendenti comunali conquistano ogni anno
un premio che dai 300 euro sale fino a sfiorare i mille. E i 450
lavoratori della Provincia si spartiscono un Fondo per la produttività che lo
scorso anno ammontava a 954 mila euro. Tutta colpa dei criteri utilizzati per
la valutazione, inadeguati eppure approvati annualmente anche dai sindacati,
inseguendo quel principio in base al quale è meglio concedere una piccola fetta
della torta a tutti piuttosto che ripartirla tra i pochi stakanovisti con il
rischio di scontentare gli altri. "Nelle aziende private un sistema del
genere sarebbe inconcepibile - spiega Zuccato - perché i premi è giusto che
vadano esclusivamente a chi spicca per dedizione e capacità. Solo in questo
modo i dipendenti fannulloni hanno uno stimolo a impegnarsi e l'impresa vede
aumentare la produttività". Ma in Comune e Provincia le cose funzionano
diversamente, a dispetto di quanto predica il ministro per la Funzione Pubblica
Renato Brunetta, che da settimane invita a licenziare i fannulloni e premiare
esclusivamente chi ottiene i risultati migliori. "Distribuire gli
incentivi "a pioggia" è allucinante - prosegue Zuccato - e finchè le
cose continueranno a funzionare così negli enti pubblici, questa Italia continuerà
ad andare male. I fannulloni sono un danno per tutti, aziende comprese, perché
costituiscono l'ossatura della burocrazia e dell'inefficienza ". Dal
fronte opposto i sindacati si dicono disposti a ridiscutere i criteri di
assegnazione dei premi. Anche il segretario del settore Funzione pubblica della
Cisl, Maurizio Dei Zotti, ammette che assegnare gli extra alla totalità dei
lavoratori "è un danno per chi si impegna di più". E conferma Dei
Zotti: "è vero che questo sistema non tiene conto fino in fondo dei meriti
di ciascun lavoratore, ma la colpa è della politica e dei dirigenti che non
hanno saputo individuare dei criteri oggettivi e misurabili per valutare la
produttività dei propri dipendenti ". Andrea Priante Nel mirino Premi ai
dipendenti pubblici considerati ingiusti \\ Il leader confindustriale Finché le
cose continueranno a funzionare così l'Italia andrà male. I riconoscimenti è
giusto che vadano solo a chi emerge per dedizione e capacità.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)
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Il Sole-24 Ore
sezione: ECONOMIA E IMPRESE MERCATI IT data: 2008-06-17 - pag: 22 autore: MERCATI
IN ITALIA A MILANO Caseari Rilevazione settimanale della Camera di Commercio di
Milano del 16 giugno 2008.(Prezzi medi statistici riferiti alla situazione di
mercato accertata nella settimana precedente). Franco partenza, pagamento in
contanti, Iva esclusa, à al kg. Burro e crema di latte Burro 1,80; prodotto con
crema di latte sottoposta a centrif. e pastorizzazione regolam. CE nÚ 1255/99
2,75; di centrifuga 2,90; zangolato di creme fresche per la burrificazione
1,60; crema di latte (40% sost. grassa) 1,40; siero latte screm. (c/scotta)
( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-06-2008)
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Il Sole-24 Ore
sezione: NORME E TRIBUTI data: 2008-06-17 - pag: 35 autore: Istruzione. In 600mila alla prova di valutazione nazionale voluta da Fioroni Studenti di terza media
giudicati con test unico Dall'Invalsi fornite direttive per le correzioni Luigi
Illiano ROMA Debutta oggi la prova nazionale nell'esame di terza media. Per i
circa 600mila alunni sarà come misurarsi con una spicchio di mini maturità.
Un test uguale per tutti, da Milano a Palermo, introdotto dall'ex ministro
dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni, che ha rimesso in
pista anche il giudizio di ammissione per poter sostenere la verifica.
Quest'anno la prova mette sotto la lente italiano e matematica e i risultati
contribuiranno a determinare il giudizio finale. Nelle intenzioni si tratta di
un primo, concreto, tentativo di introdurre un elemento di valutazione omogeneo
e, soprattutto, a tappeto. Una verifica sui livelli di apprendimento e anche un
confronto a distanza con i pessimi risultati che da anni i quindicenni italiani
fanno registrare nelle classifiche internazionali Ocse-Pisa, proprio in
lettura, matematica e scienze. I test sono stati predisposti dall'Istituto
nazionale di valutazione (Invalsi). Resta inteso il regolare svolgimento, già
avviato, delle normali prove scritte e del colloquio pluridisciplinare. La
prova Il ministero di Viale Trastevere ha emanato una circolare specifica con
tutte le istruzioni (n. 54 del 26 maggio 2008). La prova avrà inizio alle 8 e
30 con l'apertura dei plichi contenenti i fascicoli che saranno distribuiti ai
ragazzi. Si comincerà con quello di matematica. Gli alunni avranno a
disposizione sessanta minuti per risolvere quesiti a scelta multipla ea
risposta aperta su numeri, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni.
Poi, dopo un intervallo, ci saràun'altra ora di tempo per affrontare i quesiti
del secondo fascicolo (italiano), prova divisa in due parti: comprensione della
lettura, ossia testo narrativo seguito da quesiti; e riflessione sulla lingua,
serie di domande su conoscenze grammaticali. Va sottolineato che, in ogni caso,
queste verifiche non saranno determinanti per il giudizio finale che, comunque,
contribuiranno a determinare. La circolare chiarisce che per la valutazione dei
risultati l'Invalsi metterà a disposizione, oggi stesso – a partire dalle 12 –
sul proprio sito web ( www.invalsi. it/esamidistato/) la scheda di correzione
per garantire una griglia e un criterio unico. Il ministero specifica che
"i criteri di incidenza e di peso della prova sulla valutazione
complessiva sono decisi dalla commissione esaminatrice nella seduta di insediamento".
Non è consentito l'usodella calcolatrice e del vocabolario. Così come è vietato
l'utilizzo di telefoni cellulari e di qualsiasi strumento elettronico. Le date
per le prove suppletive per gli alunni che non potranno partecipare questa
mattina sono state fissate al 27 giugno e al 2 settembre. Le cifre Sono poco
meno di 600mila gli alunni che in questi giorni si stanno misurando con gli
esami di terza media, evento scolastico che chiude il primo ciclo
dell'istruzione, mobilitando insegnanti e famiglie. Il 95% dei ragazzi
frequenta la scuola statale. Le ragazze sono un po' meno (48%) ma ottengono
risultati migliori: su12mila ripetenti le donne sono 4mila e i maschi
8mila.L'85%ha 13 anni,età regolare: il 4% ha 12 anni (è in anticipo); e il
restante 11% ha accumulato uno o più anni di ritardo. Gli alunni stranieri sono
40mila, dei quali 7mila albanesi, 6mila romeni, 6mila marocchini, 3mila cinesi
e, via via, tutti gli altri. Affronteranno l'esame anche 20mila alunni
diversamente abili. Lo scorso hanno è stato promosso il98% dei ragazzi (il 2% è
stato bocciato). Nelle scuole del Sud più di un ragazzo su cinque (21,2%) ha
conseguito il giudizio massimo (" ottimo"), molto più bassa la quota
di eccellenza riguardante i coetanei del Nord (fermi al 13,8%). Maturità
Intanto, domani suonerà la campanella per l'ultima maturità con debiti
formativi non saldati. Ad esempio, chi ha insufficienze in greco e latino al
classico potrà lo stesso sostenere l'esame di Stato, discorso uguale per le
insufficienze in matematica per chi è al quinto anno del liceo scientifico. Al
rush finale ci saranno circa 470mila studenti accolti da 125mila commissari,
tra dirigenti e insegnanti. Il più alto numero di candidati arriverà dagli
istituti tecnici (quasi 188mila). Tra le novità c'è anche lo slittamento di un
anno per l'entrata in vigore del bonus di 25 punti previsto per gli studenti
eccellenti come dote da spendere per l'accesso ai corsi di laurea a numero
chiuso. L'entrata in vigore è stata spostata, nei giorni scorsi, con poche righe
contenute nel Dl n. 97 del 3 giugno.
( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)
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Corriere della Sera -
NAZIONALE - sezione: Spettacoli TV - data: 2008-06-17 num:
- pag: 52 categoria: BREVI Abravanel e i meriti della meritocrazia Meritocrazia: quattro proposte concrete per valorizzare il
talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto. Ne parla Roger
Abravanel (foto) da Alessandra Sardoni e Pace. Otto e Mezzo La7, ore 20.30.
( da "Messaggero, Il" del 17-06-2008)
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Di NINO BERTOLONI
MELI ROMA Cinque ore buone di discussione sul Pse e dintorni, una fatica
tremenda, tanta pazienza e nervi saldi, ma alla fine il passo avanti c'è stato.
E sostanzioso. Il Pd che l'anno prossimo si presenterà alle Europee ed eleggerà
alcune decine di parlamentari, a Strasburgo non finirà nella terra di nessuno
dei "non iscritti", non si dividerà in due gruppi, non andrà ognuno
nella ex casa di provenienza, e non farà gruppo a sé stante. Niente di tutto
questo. Il Pd ha deciso che farà parte di un "campo riformista" e
che, come tale, avrà come interlocutore privilegiato il Pse, senza per questo
aderirvi sic et simpliciter o affiliarvisi come se nulla fosse. La formula
usata da Lapo Pistelli al termine della riunione fiume del cosiddetto
"caminetto" è stata "autonomia e associazione". Che
significa: il Pd rimarrà Pd anche a Strasburgo, ma con il gruppo parlamentare
del Pse, non con il Pse in quanto tale, intavolerà un rapporto preferenziale, qualcosa
di meno di una adesione, qualcosa di più di un semplice interesse o attenzione.
"La costruzione di un campo riformista in Europa che rappresenta il nostro
obiettivo, significa avere a che fare con forze che in gran parte militano nel
campo socialista", ha spiegato chiaramente Pistelli. Come tutto questo
avverrà, quali saranno le forme, se federazione o associazione o attenzione o
rapporto privilegiato o altro, si vedrà in corso d'opera. Vertice teso, a
tratti burrascoso, con esponenti di entrambi i partiti di provenienza che non
hanno nascosto irritazione e dissenso. "Se è così, allora non se ne fa
nulla", avrebbe detto più di un esponente della ex Margherita. Lo sblocco
è arrivato quando sono intervenuti Veltroni, Marini e D'Alema. Quest'ultimo, in
particolare, ha dato il là alla possibile soluzione, quantomeno al passo
avanti. "Noi non chiediamo di aderire al campo socialista, ma di lavorare
alla sua trasformazione", è stata la premessa suadente dell'ex leader dei
Ds. Dopo di che D'Alema ha avanzato la proposta: "A questo si può lavorare
uscendo noi Ds dall'Internazionale socialista e voi da quella
liberaldemocratica, poi il Pd potrà assumere la stessa collocazione di
"osservatori" che rispetto al campo socialista hanno i Democratici
americani o il Partito del congresso indiano". Franco Marini ha colto al
volo la novità della posizione, Veltroni non ne aveva bisogno avendola fatta
sua da tempo. Sicché la discussione è proseguita ugualmente tesa ma almeno su
binari più solidi e condivisi, almeno dai principali big. Si sono creati due
fronti simili a fronde: da una parte Piero Fassino restìo assai ad abbandonare
l'Internazionale, "andiamoci piano, vediamo bene prima di prendere
decisioni simili"; dall'altro si è creato un fronte rutellianpopolare
capitanato da Paolo Gentiloni che propugna la creazione a Strasburgo di un
gruppo autonomo con chi ci sta (calcolano un 40-50 europarlamentari) che poi si
federi con il Pse. Una posizione già diversa da quella espressa a muso duro da
Rutelli qualche giorno fa, visto che l'ultimo leader della Margherita aveva
proposto seccamente l'adesione al gruppo liberale. In mezzo, più propensi al
ruolo di "osservatori" del gruppo Pse, esponenti
ex popolari come Fioroni,
Castagnetti, Bindi e soprattutto Franceschini, con Parisi come al solito in
posizione autonoma. La conclusione è che quando Francois Bayrou presenzierà al
convegno dell'Alde a Roma proprio nella sede del Nazareno ex Margherita ora Pd,
all'appuntamento si farà vedere anche Veltroni che interverrà e non per portare
un semplice saluto.
( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera -
NAZIONALE - sezione: Focus Vuota - data: 2008-06-17 num: - pag: 10 categoria:
REDAZIONALE Oggi Prova nazionale Il debutto in terza media Novità anche alle
scuole medie, non solo alle superiori. Oggi, per la prima volta, i circa
seicentomila alunni che stanno affrontando gli esami di terza media saranno
sottoposti a una prova "nazionale" di italiano e matematica. è una
delle ultime decisioni prese dall'ex ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni (la circolare n. 32 risale al 14 marzo scorso). Obiettivo: capire
meglio "i livelli di apprendimento" dei tredicenni di tutta Italia,
da Bolzano a Palermo. Rispetto al normale svolgimento delle prove d'esame, in
cui le singole commissioni predispongono i testi da assegnare, "la prova
nazionale si baserà su procedure standardizzate", avvertono dal
ministero. Dunque via all'ultimo scritto prima degli orali. Sui banchi, tra gli
altri, 40 mila ragazzini stranieri, 20 mila disabili, 12 mila ripetenti.
Angosciati per questo "esame aggiuntivo che proprio non ci voleva". Sono
soprattutto i professori, però, a essere scontenti: "Abbiamo avuto poco
tempo per organizzarci". Il rebus: tenere conto o no della prova nella
valutazione finale? La risposta di Francesca Lavizzari, a capo dell'istituto
comprensivo Cavalieri di Milano: "Solo se il risultato sarà
positivo".
( da "Corriere della Sera" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Focus Vuota - data: 2008-06-17 num: - pag: 10 categoria:
REDAZIONALE Il calendario C'è chi chiuderà la pratica il primo luglio. Gli
ultimi a Palermo: il 10 settembre. Previsti tanti ricorsi Gli insegnanti I
presidi devono risolvere il problema dei 41 giorni di riposo dei prof. E quello
dei corsi da organizzare Esami di recupero, caos di date Il ministero: debiti
da saldare entro il 31 agosto Ma molte scuole faranno le verifiche a settembre
I "ribelli": Milano, Bologna e Venezia. Hanno ignorato la circolare
del ministero e fissato le verifiche finali ai primi di settembre. I
"rispettosi ": le scuole di Napoli, quelle vicentine (almeno la
maggior parte), Mantova e, in genere, gli istituti professionali. Loro
"chiudono il caso" entro il 31 agosto. In mezzo c'è un po' di tutto:
gli istituti che "risolvono il problema dei debiti" a luglio, quelli
che sforano "perché non si possono richiamare docenti e famiglie dalle
vacanze", quelli che si spingono fino all'inizio del prossimo anno scolastico.
Nessuna regola certa. Se non gli "intoccabili" 41 giorni di ferie (36
+ 4 domeniche + Ferragosto) dei professori. è la Babele degli esami di
recupero. Una volta, fino al 1994, si veniva "rimandati". Un'estate
di studio e poi si riparava a settembre. Ora, con le novità
introdotte dall'ex ministro Giuseppe Fioroni, i ragazzi con "giudizio sospeso" devono recuperare
l'insufficienza entro il 31 agosto. In teoria. Perché la circolare n. 6163 del
4 giugno, firmata dal neoministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, dice così:
"I debiti scolastici dovranno essere recuperati entro il 31 agosto 2008.
Eventuali proroghe, motivate da particolari esigenze organizzative, dovranno
essere adeguatamente valutate anche in relazione alle implicazioni derivanti
dall'avvio del prossimo anno scolastico". Solo motivi giustificati: meglio
adeguarsi. E così molti istituti superiori che avevano fissato le verifiche a
settembre hanno dovuto fare marcia indietro e anticipare gli esami. Come al
liceo scientifico Elio Vittorini di Napoli: "Eravamo orientati anche noi a
settembre - dice Isabella Alagia, collaboratrice del preside - ma dopo la
circolare abbiamo riconvocato il collegio e abbiamo stabilito il termine entro
la fine di luglio. In fondo è meglio così: i ragazzi sono più freschi e, dopo, possono
godersi un po' di riposo". Una regola che ha deciso di seguire la maggior
parte delle scuole campane (compreso il liceo Umberto I di Napoli, quello del
presidente Giorgio Napolitano). Anche a Roma la maggior parte dei licei ha
rispettato il termine fissato da viale Trastevere: verifiche entro il primo
luglio allo scientifico Archimede, entro il 22 luglio al classico Tasso. Il
preside Achille Acciavatti spiega le sue ragioni: "Posticipando la data
degli esami si sarebbero create discriminazioni tra chi può andare a lezioni
private e chi no. Meglio chiudere subito. Un altro mese avrebbe solo creato
disturbo alle famiglie ". Anche ai professori. Perché se gli esami si
chiudono entro luglio, allora i docenti hanno tutto il tempo per smaltire i loro
41 giorni di ferie tra agosto e i primi giorni di settembre. Diversamente (e
cioè se si fissano le prove a fine agosto), bisogna arretrare le vacanze a metà
luglio (giusto in concomitanza della maturità, un impegno per la stragrande
maggioranza dei prof) oppure rinunciare a qualche giorno di mare. "Ma noi
insegnanti - dice Salvatore Pace dell'Andis, l'associazione dei presidi - non
possiamo recuperare i riposi durante l'anno". Dunque, accanto a chi ha
fatto di tutto per rispettare le regole, ci sono tanti istituti che sforano.
Per ragioni climatiche (a Palermo, dove comunque le lezioni iniziano a
settembre inoltrato "e non c'è fretta"), per abitudini consolidate (a
Milano in agosto non c'è un'anima), per questioni di principio. A Bologna tutte
le scuole superiori hanno deciso insieme: verifiche dall'1 al 6 settembre. Lo
racconta Domenico Altamura, a capo dello scientifico Righi: "è stata una
scelta unanime, era impossibile iniziare prima ". Anche al classico D'Oria
di Genova si infrangono le regole ("la situazione era troppo
confusa", dice il preside Salvatore di Meglio), come al D'Azeglio di
Torino, al Parini e al Berchet di Milano e nella maggior parte delle grandi
città del Nord: "Sono i genitori a chiedercelo", prosegue Bruna
Sinnone, la preside del milanese Besta. Un po' diversa la situazione in
provincia "dove mi risulta - commenta il direttore scolastico della
Lombardia, Annamaria Dominici - che ci sia la tendenza a chiudere tutto entro
agosto". Come a Mantova, dove si rispettano le regole alla lettera.
"Del resto - continua il direttore lombardo - chi ritarda se ne assume la
responsabilità. E dovrà inviarmi una motivazione scritta". Più dura la
posi.
( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del
17-06-2008)
Argomenti: Scuola
"La trasparenza
va bene ma le priorità sono altre". E' questa, in estrema sintesi, la
reazione dei sindacati provinciali di Cgil, Cisl e Uil all'idea del presidente
della Provincia, Francesco Scalia, di pubblicare le presenze dei dipendenti,
gli stipendi dei dirigenti ed i curriculum sul sito istituzionale di Palazzo
Gramsci (www.provincia.fr.it). "Quando si va alla ricerca della trasparenza
- dichiara Maceroni, segretario Cisl - è un fatto positivo volto a dimostrare
che i lavoratori della pubblica amministrazione lavorano. Poi, certo, come in
ogni luogo ci sono anche i cosiddetti fannulloni che vanno colpiti. Ma nella
pubblica amministrazione occorre anche metter mano alla meritocrazia ed alle retribuzioni
adeguate". "Sinceramente - spiega De Santis, segretario Cigl - ci
sono problema maggiori di questi. Mi riferisco ai 150 precari che, da anni,
sono in attesa di essere stabilizzati in Provincia. Oggi è divenuto uno sport
nazionale scagliarsi contro i dipendenti pubblici ma noto che c'è molta
demagogia sull'argomento. Andiamo piuttosto a regolamentare consulenze,
convenzioni e gare di appalto". "Bisogna riflettere su come è
organizzato il lavoro nella pubblica amministrazione - conclude Stamegna,
segretario Uil - e i motivi di debolezza. Va bene la trasparenza ma per una
maggiore produttività nelle P.a. occorre partire dall'alto e cioè dai
dirigenti, poi via via sino all'ultimo dipendente". Gia.Rus.
( da "Riformista, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Pd tiro alla fune
tra ds e dl, poi una sintesi. D'alema e marini danno una mano Ma al caminetto
si studia un rapporto protetto col Pse Della sconfitta elettorale in Sicilia
non si è parlato. Né si è parlato di Romano Prodi o dell'ipotesi di congresso.
In cinque ore di confronto a porte chiuse, lo stato maggiore del Pd - riunito
attorno al riesumato caminetto - si è concentrato sulla collocazione
internazionale del partito. Walter Veltroni porta a casa l'obiettivo minimo:
sul "rapporto privilegiato" col gruppo parlamentare Pse, c'è il via
libera dei big del Nazareno. Ma le distanze tra Ds e Margherita rimangono. Come
si raggiunge l'obiettivo? Entrando in maniera "autonoma" dentro il gruppo
eurosocialista o formando un gruppo di "democratici europei" che si
federi con esso? Il dilemma rimane e più d'uno, nel corso della riunione, ha
evocato il modello Bonino. Traduzione: il rapporto tra Pd e Pse dovrà essere
uguale a quello tra Radicali e Pd. "È stato un summit ad alta tensione
politica", racconta uno dei partecipanti. Caratterizzato da un tiro alla
fune tra gli ex ds (soprattutto Fassino) e gli ex dl (soprattutto Gentiloni e
Castagnetti). Nel tentativo di evitare che la riunione si trasformasse in una resa
dei conti, il segretario ha potuto contare su quattro alleati: oltre a Dario
Franceschini e Goffredo Bettini, anche Massimo D'Alema e Franco Marini si sono
calati nel ruolo di mediatori. "Non si tratta di entrare
nell'Internazionale socialista, così come non stiamo parlando dell'ingresso nel
Partito del socialismo europeo. Da un rapporto privilegiato con questi, però,
non possiamo prescindere", ha chiarito Veltroni, ribadendo che le sue
mosse, il Pd, le farà mantenendo "la sua identità" e "in piena
autonomia". In cinque ore di dibattito serrato i momenti di tensione non
sono mancati. Come quando Fassino, rivolgendosi agli ex margheritini, ha
scandito: "Capite bene da soli che la rinuncia all'ingresso nel partito
socialista europeo, per quelli con la mia storia, comporta dei costi abbastanza
onerosi". Risposta di Pierluigi Castagnetti, che aveva avviato il
dibattito su posizioni diametralmente opposte a quelle fassiniane: "Senti,
caro Piero, quel prezzo di cui tu parli io l'ho già pagato tempo fa. E so
quello che comporta, anche dal punto di vista psicologico...".
Controreplica dell'ex segretario ds: "Allora contiamoci, no?". Rosy
Bindi, che continua a lavorare sulla mozione per il respingimento delle
dimissioni di Prodi, si è rifugiata in uno slogan: "In Europa con i
socialisti, ma non nei socialisti". Con Rutelli assente giustificato (in
missione in Portogallo come presidente del Copasir), è toccato
a Parisi dare man forte ai diellini rappresentati da Fioroni, Gentiloni, Vernetti e Castagnetti. "Il Pd non può aderire
né come partito, né come componenti, né come persone al Partito socialista
europeo", ha sottolineato l'ex ministro della Difesa. Chiusa la riunione,
Lapo Pistelli ha tracciato le conclusioni: per l'approdo in Europa, il Pd
troverà una "soluzione unitaria" che sicuramente non si
ridurrà alla semplice "adesione a qualcosa che già c'è". E ancora:
"Costruire un campo riformista in Europa significa avere a che fare con le
forze socialiste che oggi sono gran parte di questo campo". Ma i rutelliani
non ci stanno. Il solco è tracciato anche se il mal di pancia è diffuso. Lo
scoglio rappresentato dal vertice di ieri può però dirsi superato ma il nodo è
tutt'altro che risolto. La novità, collocazione internazionale a parte, sta
nelle sensazioni che i veltroniani della stretta cerchia si sono scambiati a
fine riunione: "D'Alema e Marini - ragionava a voce alta un fedelissimo
del segretario, uscendo dal Nazareno - hanno dato una grande mano a
Walter". E il congresso? La presidenza del partito? Nessuna novità. A parte
le ultime indiscrezioni su Marini, s'intende. 17/06/2008.
( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
4 tipologie d'esame
e completare il lavoro. Le preferenze degli studenti sono confluite negli
ultimi anni sul saggio breve scelto da quasi metà dei candidati, ma anche il tema
generale rappresenta un ottimo refugium peccatorum per chi di letteratura ne sa
pochino. Congelato il decreto Fioroni-Mussi che prevedeva la possibilità di assegnare 25 punti da
portare in dote per l'iscrizione all'università, resta per la commissione la
facoltà di attribuire la lode ai migliori: nel 2007 furono 7 i reatini finiti
nell'album dei tremila "eccellenti" d'Italia. I.S.
( da "Corriere di Bologna" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Corriere di Bologna
- BOLOGNA - sezione: VUOTA - data: 2008-06-17 num: - pag: 10 categoria: BREVI
Dalla tua parte di Gaia Giorgetti CI MANCAVANO SOLO I QUIZ QUANTA FATICA IN
TERZA MEDIA M io figlio sta facendo gli esami di terza media e devo ammettere
che, rispetto a quello da me sostenuto ai miei tempi, mi sembra che questo sia
esagerato: cinque prove scritte, più l'interrogazione orale. Ho l'impressione
che ogni ministro abbia fatto e detto la sua, così si è arrivati, per esempio,
a partorire una prova d'esame di terza media degna della maturità. A me sembra
un controsenso rispetto al criterio della scuola dell'obbligo, dove senza tema
di smentita tutti vengono promossi. Giorgia Torreggiani Gentile signora
Torreggiani, diciamo subito una cosa, la scuola ne ha viste delle belle e
capirci qualcosa è arduo. Moratti, Fioroni e, ora, Mariastella Gelmini: ognuno ha il suo modo di vedere le
cose (e ci mancherebbe), solo che un ministro non può fare e disfare una
materia, come quella dell'istruzione, dove bisogna tener conto dei cicli di
studi, della programmazione, di una preparazione organica dei singoli
individui. Chi ha frequentato le elementari o le medie in questi ultimi
anni non è né carne né pesce, come si suol dire. Intanto, sui programmi di
storia è meglio soprassedere: si arriva dritti al liceo senza sapere neppure
chi era Pericle o Augusto. Non che non ci si dorma la notte a non sapere un
tubo sulle Idi di Marzo, ma saltare a piè pari la storia antica alle medie mi
pare un bel po' lacunoso. E veniamo all'esame. Le prove sono davvero cinque, e
mi sembrano un'esagerazione: italiano, matematica, due lingue straniere (inglese
e un'altra, fra spagnolo, francese o tedesco), più la "prova delle
prove", uguale per tutti i 600mila studenti italiani, voluta dall'ex
ministro Fioroni e messa a punto quest'anno per la
prima volta dall'Invalsi, l'istituto per il sistema di valutazione. Se non vado
errata, è una specie di test di cultura generale, con varie domande, più che
altro "stile trabocchetto". Roba tipo quiz, tipo test, quelle
indagini che vanno tanto di moda e che di culturale, francamente, hanno ben
poco. Dovrebbe servire a capire "quanto" i nostri ragazzi di terza
media sanno davvero, "che cosa" sanno e "con quale
preparazione" andranno al liceo. Sono proprio curiosa di vedere i
risultati. Dubito, che ne verrà fuori un quadro confortante. Intanto,
poveretti, stanno lì a sostenere un esame ciclopico, proprio loro ai quali la
Moratti ha tolto l'esame di quinta elementare.
( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
In calendario. Nelle
nuove classifiche, tra i maschi è in testa tra i senior Francesco Fracassini
della Dream Runners Perugia con 1392 punti sul compagno di squadra Eros
Lenticchi (880). Tra gli amatori guida Marco Ragni della stessa squadra
perugina con 2121, davanti al marocchino Abderrakim Massous (1592). Tra gli sm
35 (fino a 35 anni) Andrea Pirilli con 2074 precede Franco Scorziello (1953). Neglia sm 40 guida Stefano Cricchi (Avis Perugia) con 1889, su
Massimo Fioroni (1785). Tra
gli sm 45 Ferdinando Benedetti (Avis Perugia) con 1982 su Claudio Cecchini
(1797). Negli sm 50 avanti Walter Bianchi (Dream Runners) con 1073, su Franco
Frenguelli (1055). Tra gli sm 55 guida Riccardo Fanelli (Avis Perugia) con 980
su Lucio Floridi (849). Tra gli sm 60 è al comando Francesco Pieri (Cdp
Pg) con 886 su Guerriero Mencaroni (844). Tra gli sm 65 Bruno Moroni (Atletica
Capanne) con 563 su Giancarlo Caligiani (407). Tra le donne, nella Under 40 è
in testa Paola Garinei (Avis Pg) con 447 su Alessia Pedetta (400), mentre tra
le over 40 guida Silvia Del Bianco (Avis Pg) con 443 su Maria Cristina Draoli
(409). Nella classifica delle società, è in testa l'Avis Perugia con 4450 davanti
ad Aspa Bastia a 3530 e il Cdp Perugia a 3430.
( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
"sospesi".
Alla conclusione di quasi tutti gli scrutini degli istituti superiori della
città, oltre 700 studenti (sui 2.800) hanno riportato in pagella almeno
un'insufficienza e quindi si sono visti assegnare la sospensione del giudizio.
Per loro si profila un'estate tra i banchi di scuola, come vuole l'ordinanza 92
emanata nel novembre 2007 dall'ex ministro dell'istruzione Fioroni. Alcuni di loro sono tornati in
classe già da ieri mattina per i corsi di recupero, come i ragazzi di Itis
Volterra, liceo Savoia e Benincasa. Altri colleghi cominceranno oggi o entro la
fine della settimana. Tutto ciò si accavalla alla marcia di avvicinamento della
preparazione della maturità, al via da domani. Per ogni istituto vige
l'obbligo di completare il "ripasso" con relativo esame entro il 30
agosto, per poi comunicare il verdetto: promozione o bocciatura. Intanto sono
stati esposti i risultati di Ipc Podesti, istituto d'Arte, Itis e di tutte le
classi del Savoia. Al professionale-commerciale della Montagnola le maggiori
difficoltà le hanno mostrate i giovanissimi del biennio, mentre vanno bene le
quarte e le quinte dove è quasi impossibile scorgere alunni bocciati negli
elenchi. Su un totale di 213 iscritti sono 51 i non ammessi all'anno successivo
e 84 quelli che affronteranno questa sorta di play-out della scuola. "Qui
- commenta la preside dell'Ipc Maria Vacirca - non posso sposare la tesi di Fioroni secondo il quale lo spauracchio di un estate sopra i
libri avrebbe stimolato i ragazzi a recuperare le insufficienze. Siamo intorno
alla percentuale dello scorso anno, 12% di non ammessi all'anno
successivo". L'istituto d'arte di via Buonarroti tiene alto il nome dei
"tecnico-professionali": su 170 studenti 16 sono stati rimandati e 26
"sospesi". S'intravedono alcuni giudizi negativi al liceo scientifico
Savoia, solo 6 dal primo al quarto anno, mentre sono di nuovo al lavoro in 59
per un totale di 470. "Abbiamo notato il tentativo da parte dei ragazzi di
recuperare le insufficienze - dice la vicepreside Tiziana Pirani - invece crea
imbarazzo l'assenza dei voti di chi ha il giudizio sospeso". A farla da
padrone è l'Itis di Torrette. Ben 330 gli alunni "rimandati a
settembre" e 120 non ammessi su un totale di 1.300 iscritti. Z.Le.
( da "Stampa, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
SCUOLA.I PRIMI ESITI
DEGLI SCRUTINI LA RIFORMA Intervista Alberto Poli docente all'Alfieri Sorpresa:
ci sono più promossi Per i rimandati ritorno sui banchi il 24 giugno. Il 31
agosto esami di "settembre" "Studenti aiutati dalla paura di
dover riparare" "E' utile che si sia ripristinato un minimo di
serietà" C.CA. ASTI [FIRMA]CLAUDIA CANEGALLO ASTI Il termine
"rimandato" è riapparso nelle ansie dei genitori astigiani. I primi
tabelloni con i risultati degli scrutini sono stati affissi al classico
"Alfieri" e all'istituto "Sella", dove la sosta davanti
alle bacheche per molti quest'anno si è prolungata per prendere nota degli
orari dei corsi di recupero. Le novità del ministro Fioroni sul recupero dei
"debiti" non hanno spiazzato i docenti dell'istituto
"Alfieri", guidato da Tina Rosita Casamento: i ragazzi con materie
insufficienti torneranno sui banchi dal 24 giugno per un mese. "Dovrò
stare a scuola dalle nove all'una tutti i giorni - commenta una studentessa del
"Sella" - altro che vacanze". Ma non basterà frequentare
le lezioni: gli studenti entro il 31 agosto dovranno sostenere una prova per
dimostrare di aver recuperato il "debito" e poter così passare alla
classe successiva. Lo spauracchio dell'"esame ad agosto" ha invertito
il trend di debiti e bocciature degli ultimi anni. Al classico la percentuale
di promossi (nei primi quattro anni) è salita dal 58,3% del 2007 al 69,6%;
scesi anche gli studenti con debiti (dal 32 al 23,4%) e le bocciature (dal 9,7
al 7%). Lusinghiero il risultato al "Sella", dove sono promossi il
59,4% degli studenti, contro il 39,2% dello scorso anno. Limati anche i debiti,
passati dal 32, al 28,2%, mentre sono più che dimezzate le percentuali di
bocciati: dal 28,5 al 12,4%. Le classi più selettive rimangono quelle del
biennio: al classico sono bocciati il 12,1% di ragazzi di quarta ginnasio,
mentre i debiti si "accumulano" in prima liceo, con il 37,1% di
studenti che dovranno recuperare una materia. Al "Sella" in prima
sono promossi solo il 37,2%, mentre il maggior numero di materie da recuperare
si trova in 2ª° (41%) e in 4ª (41,3%). I primi tabelloni degli scrutini sono
usciti, e già si comincia a fare un bilancio della novità introdotta dall'ex
ministro Giuseppe Fioroni, che ha ripristinato il
"saldo" dei debiti entro fine estate. Al liceo classico "Alfieri"
di Asti, Alberto Poli, docente di Lettere, commenta i risultati, e valuta il
"termometro" dello studio negli ultimi mesi di lezioni. Professor
Poli, qual'è il bilancio di questa piccola riforma? "Parlare di riforma è
un po' esagerato. Questo è un segnale. Ma il bilancio è sicuramente positivo.
Finalmente si è reintrodotto il principio che le lacune vanno colmate". La
scuola in questo modo torna ad essere più selettiva: dal punto di vista dei
risultati, però, sembra che le cose siano andate meglio rispetto allo scorso
anno. È così? "La scuola deve essere selettiva: i ragazzi devono capire
che chi merita va avanti, e chi non si impegna pagherà un prezzo, che può
essere l'esame a fine agosto o la bocciatura. In questi anni, gli studenti
hanno sofferto del decadimento di un sistema: ripristinare un po' di serietà
non potrà che fare bene". I ragazzi come hanno reagito alla novità degli
esami di riparazione? "Torno a dire che questo non è un vero esame di
riparazione, come quello di una volta, e che questa è una riforma a metà.
Comunque all'inizio c'è stato un po' di panico, com'era prevedibile. Ma nel
giro di qualche settimana l'effetto è stato positivo". In che modo?
"Li abbiamo finalmente visti rimboccarsi le maniche. Tanti che avrebbero
continuato a non studiare, portando avanti il debito, si sono dati da fare per
recuperare, e ce l'hanno fatta. I risultati lo dimostrano: è calato il numero
di ragazzi con debito, ma anche quello dei bocciati. Non illudiamoci, però, c'è
ancora tanta strada da fare". Al classico e al "Sella" vi siete
già organizzati con i corsi di recupero. Come funzioneranno? "Dal 24
giugno, per un mese, chi deve recuperare verrà a lezione. Poi ci sarà un mese
di sospensione, ad agosto, quindi la prova finale. Ci vuole tempo per colmare
le lacune di un anno scolastico. Speriamo che due mesi bastino".
( da "Italia Oggi" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
ItaliaOggi
ItaliaOggi Numero 143, pag. 19 del 17/6/2008 Autore: di Alessandra
Ricciardi Visualizza la pagina in PDF Tremonti alla
Gelmini: non ci sono margini per assumere di più nel 2008 Assunzioni a quota 30
mila Rispunta lo stesso decreto messo a punto da Tps Cambiano le maggioranze di
governo e cambiano i ministri. Ma i numeri delle assunzioni nella scuola
restano gli stessi. Il decreto che autorizza le immissioni in ruolo per il 2008
è atteso per fine giugno e ad oggi, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, interessa
al massimo 30 mila persone, tra insegnanti e personale ausiliario, tecnico e
amministrativo. Insomma, le stesse 30 mila assunzioni su cui si erano
interrotte le trattative tra i precedenti responsabili dell'economia e della
scuola, rispettivamente Tommaso Padoa-Schioppa e Giuseppe Fioroni. In questi giorni
l'interlocuzione tra i due ministeri è ripresa e il dossier dell'Economia è
rimasto inalterato rispetto a qualche mese fa. Ai vertici del dicastero oggi
guidato da Maria Stella Gelmini, i tecnici di Giulio Tremonti hanno risposto
quanto già avevano avuto modo di dire a Fioroni: non ci sono le condizioni per assumere 50 mila nuovi
dipendenti. Il diniego è suffragato dal fatto che mentre nel 2007 erano
andati in pensione in 46 mila, quest'anno l'uscita dal lavoro nella scuola ha
interessato solo 18 mila dipendenti. Un calo vertiginoso dei posti scoperti
negli organici di diritto, che non consente di raggiungere, ma neanche di
sfiorare, quelle 60 mila assunzioni (50 mila docenti e 10 mila Ata, ovvero
ausiliari, tecnici e amministrativi) realizzate l'ultima volta. I conti, per le
disponibilità attuali, è presto fatto: 18 mila pensionati, a cui si aggiungono
7/8 mila posti per i docenti di sostegno. il resto è Ata. Al massimo, dicono
all'Economia, si potrebbe arrivare a 30 mila contratti a tempo indeterminato.
Intanto il tempo stringe: per fare le nomine con decorrenza giuridica ed
economia dal primo settembre, il decreto deve essere firmato entro fine giugno.
E i sindacati, capitanati dai responsabili di settore, rispettivamente Enrico
Panini (Cgil), Francesco Scrima (Cisl), Massimo Di Menna (Uil) e Marco Nigi
(Snals) sottolineano come con 30 mila assunzioni alcune classi resteranno
comunque scoperte. Anche perché a basse assunzioni a tempo indeterminato si accompagnano
per quest'anno anche i tagli alle assunzioni a tempo determinato, ovvero quelle
operate in organico di fatto in base alle ultime due leggi finanziarie.
Difficoltà in cui incorrerebbero in particolare alcune regioni, come la
Campania, le Marche e la Liguria. Più alunni per classi. Intanto, sempre sul
fronte, del personale della scuola, c'è fermento per un nuovo intervento sul
rapporto alunni-insegnanti (che già era stato innalzato dalla Finanziaria) nel
decreto legge atteso per domani al consiglio dei ministri. Un incremento che
porterebbe inevitabilmente a un aumento del numero di alunni per classi.
( da "Giornale di Monza" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
La dottoressa
elisabetta tisi primario facente funzione nel reparto di chirurgia toracica 'I
COLLEGHI RICONOSCONO LA PROFESSIONALITÀ, MA CI VUOLE FERMEZZA PER NON FARSI
METTERE I PIEDI IN TESTA' richiedi la foto donne Monza - "Ci vogliono
fermezza e grinta. Bisogna essere un po' più duri per non farsi mettere i piedi
in testa dai colleghi uomini". Questa la filosofia di vita e di lavoro
della dottoressa Elisabetta Tisi, da oltre un anno primario facente funzione
nel reparto di Chirurgia toracica del San Gerardo dove lavora dal lontano 1977.
Una vita in un reparto prettamente maschile dove, comunque, non ha mai trovato
particolari ostacoli per la sua crescita personale e medica. Tirando fuori le
unghie al momento giusto per far valere la sua professionalità e preparazione,
che vanno al di là dell'essere uomo o donna. "Una donna ha diritto di fare
carriera come un uomo - ha commentato la dottoressa Tisi - Semplicemente
per un principio di meritocrazia e gratificazione. Bisogna dimostrare con i fatti, e non con le
parole, che anche in questo lavoro non esistono differenze tra i due
sessi". Qualche ostacolo, magari, lo si trova con la famiglia che ci si forma,
magari di più dal marito (soprattutto quando svolge la stessa professione) che
dai figli. Mentre i pazienti l'hanno sempre considerata semplicemente
come un medico, andando al di là del sesso. "È da oltre trent'anni che
faccio il chirurgo e con i miei malati e i loro parenti non ho mai avuto
problemi - ha proseguito - La strada della medicina è difficile per tutti, sia
per gli uomini che per le donne, anche se oggi il numero delle donne che
svolgono questa professione ha ampiamente superato quella dei colleghi
maschi". Anche se i posti di prestigio restano comunque appannaggio del
sesso forte. Un esempio: attualmente al San Gerardo le donne primario sono solo
due la dottoressa Lucia Carati, direttrice di Laboratorio e la professoressa
Cristina Messa che dirige la Medicina Nucleare. Alle quali potrebbe aggiungersi
la dottoressa Tisi se vincerà il concorso di primariato indetto per i prossimi
mesi. E i suoi colleghi (uomini) fanno il tifo per lei. "Non hanno
problemi a riconoscere una maggiore esperienza clinica e professionale - ha
commentato - Anche se ancora faticano a riconoscere una certa
autorevolezza". Articolo pubblicato il 17/06/08.
( da "Quotidiano.net" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Continua a calare il
numero degli ammessi dopo il giro di vite di Fioroni.
Vanno alla grande i siti studenteschi (www.Studenti.it, www.Skuola.net, www.Maturando.net
e www.universinet )
"
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ROVESCIA E' la 'vigilia degli esami' per 470mila Nel toto-tema morti bianche e
Gandhi Continua a calare il numero degli ammessi dopo il giro di vite di Fioroni. Vanno alla grande i siti studenteschi
(www.Studenti.it, www.Skuola.net, www.Maturando.net e www.universinet ) Roma,
17 giugno 2008 - Solo poche ore dividono l'inizio degli esami di Stato dai
circa 470.000 candidati. Il Miur ne aveva indicati per l'esattezza 496.637, di
cui 24.885 esterni:
( da "Stampaweb, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
ROMA A Roma il vero
problema sono gli istituti professionali. Anche i tecnici, ma molto meno. Per i
licei tradizionali, invece, la via d'uscita dalla morta gora dei debiti
inevasi, è sempre più a portata di mano. Questo si capisce osservando le prime
anticipazioni sui risultati degli scrutini nelle scuole superiori della
capitale. Statistiche definitive non ce ne sono, ma l'associazione nazionale
presidi, che nel Lazio è presieduta da Antonino Petrolino, ha una panoramica
abbastanza chiara: negli ultimi 4 mesi - è il senso - la
scuola romana ha compiuto una virata netta sul piano del rigore e della serietà
- grazie alla cosiddetta "cura Fioroni" - e ha recuperato quasi un terzo di quel 50% di studenti
che presentavano gravi carenze. Ma la situazione è molto varia, le scuole sono
quasi 700, gli indirizzi i più disparati e le realtà urbane e sociali sono rappresentative
dell'intera gamma nazionale. Così, per dire, se la media nazionale degli
studenti con debiti formativi a febbraio era del 42%, a Roma si sfiorava il
50%. E se nei licei classici e scientifici si superava appena il 30%, nei
professionali si poteva veleggiare verso quota 65% e negli istituti tecnici si
stava a metà strada tra i due poli. Le attività di recupero non sono partite
quindi dalle stesse condizioni. Nel mitico e prestigiso liceo "Pilo
Albertelli", quello in cui studiò Enrico Fermi, "l'annuncio stesso di
un maggior rigore nella valutazione - dice la preside Emilia Marano - ha
portato il numero dei ragazzi con gravi carenze dal 35 al 30 per cento".
Ma su quel 30% si è duramente lavorato, aggiunge la dirigente: "Nel corso
dell'anno abbiamo fatto circa 600 ore di corsi di recupero, tagliando di un
altro 10% il numero dei “debitori”. E durante l'estate ne faremo altre
500". Anche la sua collega del classico-scientifico "Gaetano de
Sanctis", Marina Gorga, ha ottenuto un effetto analogo: "Noi abbiamo
ripartito l'anno in trimestri, in maniera di poter fare non due ma tre tranches
di corsi di recupero. E se il numero dei bocciati (8%) e delle eccellenze (11%)
è rimasto invariato, siamo riusciti ad abbattere quello dei ragazzi portatori
di debiti fino al 21%". Un successo indubbio. Leandro Cantoni è preside
nell'Istituto professionale "Carlo Cattaneo" di Testaccio, quartiere
molto popolare a ridosso del Tevere. "Per noi il punto di arrivo - spiega
- coincide con quello che per i licei è di partenza: abbiamo più del 50% di
ragazzi con debiti formativi gravi e siamo riusciti ad abbattere la quota al
30%. Per noi è un grande risultato ma la fatica è stata improba".
All'istituito "Luigi Calamassa" di Civitavecchia, diretto da
Gianfranco Zintu, la situazione è simile: un lavoro enorme per ridurre gli
studenti fortemente insufficienti dal 50 al 40-35 per cento "con
l'aggravante - dice il preside - che qui sono molti i debitori e sono pesanti i
debiti, ci sono cioè carenze molto gravi e radicate in molti allievi".
Anche i professionali stanno facendo sforzi enormi con "risorse
umane" limitate e soldi pochi. "L'impegno degli insegnanti in tutto
questo - dicono sia Zintu che Cantoni - è stato veramente lodevole". Ad
essere carente, invece, è stato l'apporto delle famiglie. "Devo dire -
commenta la preside Gorga - che da noi non hanno battuto ciglio e si sono
organizzate per affrontare le vacanze rispettando le esigenze della
scuola". "Da me non è stato così - aggiunge Cantoni - davanti al mio
ufficio c'è stata la fila delle mamme che protestavano per le ferie bloccate.
Tant'è che non sono sicuro che ai corsi estivi verranno tutti quelli che
dovrebbero". A settembre si tireranno le somme. E potrebbe essere
un'ecatombe. Purtroppo nelle fasce sociali più deboli. + E' tornato l'esercito
dei rimandati + Fioroni "Migliaia di rimandati?
Tutto merito mio" SCRIVI La scuola e il pasticcio dei debiti FLAVIA
AMABILE.
( da "Redattore sociale" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
SCUOLA
12.0717/06/2008 Atenei, la Gelmini annuncia: doppio filtro per il reclutamento
dei docenti Roma - Novita' in vista per il reclutamento dei docenti e dei
ricercatori universitari. Presto, infatti, ci sara' un doppio filtro per le
assunzioni: il reclutamento passera' prima attraverso una verifica nazionale,
per garantire il controllo della comunita' scientifica sulla qualita' dei
candidati, poi le universita' sceglieranno chi e' piu' adatto, all'interno di
una lista nazionale di idonei. E' questa la riforma dei concorsi universitari a
cui sta pensando il ministro dell'Istruzione, dell'universita' e della ricerca,
Mariastella Gelmini, che ha annunciato la novita' in commissione Istruzione
alla Camera, dove sta illustrando le sue politiche per atenei e sistema della
ricerca. "Quanto alle nuove regole di reclutamento pre professori e
ricercatori- spiega Gelmini- pensiamo a procedure snelle, credibili, che
assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli
atenei. Ne discutero' a breve con in Cun (Consiglio universitario nazionale) e
con gli organismi interessati". Il ministro anticipa la sua linea.
"Occorre- va avanti il ministro- una verifica nazionale di idoneita'
riconosciuta da parte della comunita' scientifica nel suo complesso.
All'interno di una liste di idonei le universita' sceglieranno autonomamente
colui che ritengono lo studioso piu' capace nell a produzione scientifica, piu'
adattato a richiamare finanziamenti dalle imprese e iscrizioni da parte degli
studenti". Nella lista di idonei potranno essere compresi, grazie a un
sistema di riconoscimento dei titoli internazionali, "anche gli studiosi
che lavorano all'estero, italiani o stranieri". Secondo il ministro
dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, poi, "il sistema meritocratico con
cui saranno erogati i fondi pubblici, basato sui risultati di ricerca e
didattica, indurra' necessariamente gli atenei ad operare scelte responsabili e
scoraggera' azioni clientelari". Gelmini ricorda che il reclutamento in
due fasi era gia' stato proposto da Letizia Moratti ma "purtroppo non ha
avuto attuazione". Le universita', in base alle nuove regole, saranno
anche libere di chiamare "docenti che non provengono strettamente dal
mondo accademico le cui caratteristiche rappresentino un valore aggiunto per
gli atenei. Il tema e' delicato- chiude il ministro- per questo i meccanismi di
selezione saranno rigorosi". (DIRE).
( da "Dire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
ROMA - "Da
pochi giorni abbiamo reso operante l'emendamento alla Finanziaria del senatore
Giuseppe Valditara che prevede l'aumento di 240 euro mensili per le borse di
dottorato". Lo annuncia in commissione Istruzione alla Camera il ministro
dell'Università e della ricerca, Mariastella Gelmini, che, dunque, ha dato il via
libera all'atteso aumento. Attualmente, infatti, le borse dei dottori di
ricerca non arrivano a sfiorare i mille euro. "Occorre dare maggiore
prestigio al dottorato- sottolinea il ministro- offrendo ai dottorandi più
strumenti per compiere le loro ricerche che devono portare, però- avverte il
ministro-, a una produzione scientifica originale, come avviene nel resto del
mondo". L'intervento di adeguamento delle borse si affiancherà, annuncia
Gelmini, "ad una riforma del dottorato che vogliamo improntata alla riduzione
del numero dei corsi, ad un carattere più intensivo di ricerca, ad una più
radicale internazionalizzazione". E proprio come accade nei grandi sistemi
internazionali. anche l'Italia favorirà "i passaggi dal mondo dell'impresa
all'università e viceversa- spiega il ministro- per evitare che ci siano ancora
sacche di dottori di ricerca anziani e ricercatori che il sistema non è in
grado di assorbire". DOCENTI - Novita' in vista anche per il reclutamento
dei docenti e degli stessi ricercatori universitari. Presto, infatti, ci sara'
un doppio filtro per le assunzioni: il reclutamento passera' prima attraverso
una verifica nazionale, per garantire il controllo della comunita' scientifica
sulla qualita' dei candidati, poi le universita' sceglieranno chi e' piu'
adatto, all'interno di una lista nazionale di idonei. "Quanto alle nuove
regole di reclutamento pre professori e ricercatori- spiega Gelmini- pensiamo a
procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia
e autonomia dei singoli atenei. Ne discutero' a breve con in Cun (Consiglio
universitario nazionale) e con gli organismi interessati". Il ministro
anticipa la sua linea. "Occorre- precisa- una verifica nazionale di
idoneita' riconosciuta da parte della comunita' scientifica nel suo complesso.
All'interno di una liste di idonei le universita' sceglieranno autonomamente
colui che ritengono lo studioso piu' capace nell a produzione scientifica, piu'
adattato a richiamare finanziamenti dalle imprese e iscrizioni da parte degli
studenti". Nella lista di idonei potranno essere compresi, grazie a un
sistema di riconoscimento dei titoli internazionali, "anche gli studiosi
che lavorano all'estero, italiani o stranieri 17 giugno 2008.
( da "ADN Kronos" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
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commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA Roma, 17 giu. - (Adnkronos) - In
futuro le universita' saranno libere di chiamare direttamente i propri docenti.
E' quanto ipotizza il ministro dell'Universita' e della Ricerca, Mariastella
Gelmini che, illustrando in commissione Cultura alla
Camere le linee programmatiche per universita' e ricerca ha annunciato che per
quanto riguarda le nuove regole di reclutamento per professori e ricercatori si
pensa "a procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia
e autonomia dei singoli atenei". Il reclutamento, secondo il ministro,
deve passare innanzitutto "attraverso una verifica nazionale di idoneita'
riconosciuta da parte della comunita' scientifica nel suo complesso.
All'interno di una lista di idonei, le universita' sceglieranno autonomamente
colui che ritengono lo studioso piu' capace nella produzione scientifica, piu'
adatto a richiamare finanziamenti dalle imprese e-o iscrizioni da parte degli
studenti".
( da "Avvenire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
CRONACA 17-06-2008
Santa Rita Il direttore del pronto soccorso: basta medici a cottimo Parla Luigi
Maculotti, già chirurgo in Iraq: "La meritocrazia si deve basare soltanto sulla qualità ed efficacia degli interventi"
DA MILANO NELLO SCAVO " N oi dipendenti della clinica dovremmo costituirci
contro coloro che saranno individuati come colpevoli dei reati contestati.
Dobbiamo farlo per difendere la nostra professionalità, ma anche per quei
pazienti che sono stati danneggiati da chi avrebbe dovuto prendersene cura
e invece se ne sarebbe approfittato". Luigi Maculotti è il direttore del
dipartimento di emergenza della clinica Santa Rita: 32mila accessi all'anno,
venti medici e trenta infermieri che, nonostante la sospensione degli
accreditamenti, prestano servizio per le eventuali emergenze interne
all'ospedale, dove restano ricoverati 80 pazienti. Il primario ha quel che si
dice un curriculum di prim'ordine. Quando George Bush dichiarò conclusa la
guerra in Iraq Maculotti arrivò lì per aprire e dirigere l'ospedale da campo
della Croce rossa italiana. È lui che ha riattivato il Medical City Hospital di
Baghdad, dopo gli anni in sala operatoria nel Benin, nel Bangladesh, a
Capoverde. E per vent'anni chirurgo al Niguarda di Milano. Al notaio Francesco
Paolo Pipitone, il proprietario (indagato) della clinica Santa Rita, non è
parso vero un mese fa di poter mettere in squadra uno dei più stimati tra
quelli che la tv chiama "medici in prima linea". Quanta parte del suo
stipendio è determinata sui rimborsi pubblici? La mia busta paga non è
calcolata sulla quantità degli interventi. Nessuno me lo ha mai proposto: lo
stipendio non deve essere basato sulla quantità, semmai sulla qualità e
l'efficacia degli interventi. Questa è la mia filosofia e qui al Santa Rita mi
è sembrata da subito condivisa. Per me un bravo medico non è colui che lavora
senza complicanze, ma chi riesce ad ottenerne il minor numero possibile. La
medicina è una scienza che va applicata con arte, in questo sta la vera bravura
del medico. Cosa le chiese Pipitone al momento dell'assunzione? Solo di fare il
mio lavoro. E sapevo che qui avrei potuto farlo al meglio. La stragrande
maggioranza dei medici dell'istituto clinico Santa Rita eccelle in
professionalità ed etica. Uomini e tecnologia qui sono al massimo livello. Ed è
per questo che ho accettato di lavorare in un Pronto soccorso che registra
32mila accessi all'anno. Mi sembrava davvero il posto adatto al mio profilo
professionale. Quelli che vengono messi in discussione sono adesso i criteri di
valutazione (e remunerazione) dei medici. Sia chiaro: è giusto incentivare i
medici a lavorare bene, ma questo non vuol dire che la meritocrazia
si debba misurare sulla quantità, quel che conta è la qualità e l'efficacia degli
interventi. È questa l'unica unità di misura per poter valutare i medici.
Adesso però rischiate di perdere il lavoro. Gli organi preposti, quali la
magistratura, la Asl di Milano e il ministero della Salute, stanno svolgendo
egregiamente il loro compito. L'importante è che non ci lascino da soli. E che
si dica chiaramente che le indagini prima degli arresti hanno riguardato tutta
la clinica, ma le anomalie sono state riscontrate solo in un reparto e non
negli altri. Nelle carte dell'inchiesta si parla di omicidi e lesioni. Davvero
nessuno si era accorto di nulla? Il maggior incriminato, l'ex primario di
chirurgia toracica Pier Paolo Brega Massone, è stato licenziato in tronco e al
suo posto già da tempo è subentrato il professor Gino Volpato, un cattedratico
di Pavia, con la sua squadra. Insomma, ci sono tutte le premesse perché si
torni a lavorare al meglio. L'importante, appunto, è che non veniamo
abbandonati a noi stessi. Ne pagherebbero le conseguenze anche quei tanti
pazienti che seguiamo da lungo tempo e con successo. Perciò ci auguriamo che
l'Asl riattivi prima possibile le convenzioni.
( da "Avvenire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
CRONACA 17-06-2008
Europee: "Sbarramento non oltre il 3%" DA ROMA M entre il Pd cerca il
bandolo dell'ingarbugliata matassa della questione della collocazione politica
in Europa, il segretario Walter Veltroni lancia un ponte all'Udc e alle forze
della sinistra radicale, proponendo uno sbarramento elettorale per le elezioni
europee al 3 per cento e, comunque, ben sotto il 5 auspicato dal Pdl, definito
"inaccettabileper le elezioni europee" . Sì invece da Veltroni
"alla soglia del 3 per cento, che assomiglierebbe più alle leggi vigenti
in altri Paesi europei e che consente la partecipazione senza però la
frammentazione" . La riunione del ' caminetto' del Pd sulla collocazione
Il partito democratico apre alle altre opposizioni sulle elezioni per
Strasburgo. Stallo sulla collocazione nell'Europarlamento: niente ingresso nel
Pse ma neanche gruppo solitario europea ha fatto segnare un sostanziale stallo:
si è soltanto convenuto che il Pd non si spaccherà in due ( ex Ds nel Pse ed ex
Margherita nei liberali e democratici europei), ma unitariamente si prevederà
una sorta di federazione con i socialisti europei, senza però farne parte.
Sintetizza il concetto Rosy Bindi: "Con i socialisti, ma non nei
socialisti" . Quanto alla formula tecnica da adottare per i gruppi
parlamentari di Strasburgo il responsabile esteri del Pd Lapo Pistelli ha
spiegato: "Le modalità con cui nei prossimi mesi lavoreremo insieme per
arrivare entro il 2009 a una soluzione nuova e unitaria, deve essere ancora
stabilita, ma non può che partire dalle disponibilità finora riscontrate dagli
altri partiti europei" . Allo stato, la formula che piace ai Ds è quella
di un gruppo, federato al Pse, che possa raccogliere partiti di centrosinistra
di altre nazioni. I rutelliani e buona parte della
Margherita hanno insistito per un Pd "cerniera" tra socialisti e
liberaldemocratici. Alla riunione erano presenti, tra gli altri, Veltroni,
Marini, D'Alema, Amato, Parisi, Rosy Bindi, Bersani, Fassino, Castagnetti, Fioroni, Franceschini, Gentiloni e
Bettini.
( da "Avvenire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
POLITICA 17-06-2008 QUALCOSA
SEMBRA MUOVERSI. M A BASTERÀ? Salvare dal discredito i voti della maturità
GIUSEPPE SAVAGNONE M entre ci troviamo ormai alla vigilia degli esami di Stato,
i primi dati, relativi agli scrutini di fine anno nelle classi intermedie,
confermano il trend di severità da parte dei consigli di classe, in continuità
con la battaglia ingaggiata da Fioroni e proseguita da
Gelmini contro le 'promozioni facili'. Resta da vedere se e quanto questa
tendenza influirà sull'imminente prova conclusiva del ciclo di studi, spingendo
i docenti delle commissioni esaminatrici a essere più attenti nel rimarcare e
segnalare le differenze di valore e di merito tra i candidati. Ne dipende la
credibilità della scuola e la possibilità, da parte di istituzioni
universitarie e aziende, di fidarsi dei risultati di questi esami e di tenerne
conto nelle prove d'ingresso e nei criteri di assunzione. L'alternativa è
quella di cui abbiamo già avuto, purtroppo, in questi ultimi anni, un'ampia
esperienza: il totale discredito dei voti della 'maturità' e, di conseguenza,
l'appiattimento dei ragazzi più impegnati e capaci sullo stesso livello ai fini
della prosecuzione degli studi o dell'impiego dei meno qualificati. Qualcosa,
da questo punto di vista, sembra cominci a muoversi. Ma non bisogna illudersi.
Il cammino per rinnovare la scuola è ancora lungo. Una maggiore serietà nelle
valutazioni dei risultati raggiunti è una condizione necessaria, ma non certo
sufficiente. È indispensabile che a promuovere il cambiamento siano i
protagonisti principali dell'impresa educativa, in primo luogo i docenti. Da
troppo tempo essi vivono una profonda crisi d'identità che produce
demotivazione e mancanza d'incisività nel lavoro di ogni giorno. Alla radice di
questa situazione non c'è solo l'inadeguatezza della retribuzione. Certo,
questo aspetto è imprescindibile, se si vuole recuperare la dignità della
funzione docente e attirare ad essa le forze migliori. Ma ciò a cui soprattutto
è urgente porre rimedio è la deriva che in questi ultimi decenni ha portato i
professori a trasformarsi, da 'maestri' portatori di una dimensione culturale
ed educativa riconosciuta e rispettata da tutti ad anonimi impiegatucci,
piccoli burocrati sopraffatti da una serie di adempimenti cartacei e la cui
preparazione, il cui spirito d'iniziativa, la cui creatività risultano di fatto
irrilevanti agli occhi dell'Amministrazione e dell'opinione pubblica. Dipende
da questo, innanzi tutto, se la scuola non è, oggi, quello che dovrebbe essere:
un laboratorio di idee, di esperienze educative forti, di cittadinanza. Si
tratta dunque di elevare gli stipendi, ma anche e ancor più di restituire al
docente una dignità professionale che possa avere lo stesso spessore che aveva,
un tempo, la 'missione'. Le due cose sono connesse. Nella nostra società il
livello dei compensi contribuisce in modo decisivo a determinare lo status di
una categoria. Ma sarebbe un errore limitarsi al problema economico, specie se
lo si affrontasse con quel becero egualitarismo che ha determinato, anche fra
gli insegnanti, la fine del merito e dell'eccellenza. Chi pensa, chi studia,
chi crea, sul piano intellettuale e su quello didattico non solo che si addossa
compiti burocratici o sta più tempo a scuola deve essere valorizzato. E qui si
imporrebbe anche una reinterpretazione dell'autonomia, troppo spesso ridotta
alla ricerca di soldi e alla elaborazione di progetti per spenderli, e che
invece potrebbe e dovrebbe dar luogo a comunità scolastiche capaci di elaborare
originali prospettive culturali ed educative e di valorizzare le risorse umane
di cui dispongono. Si parla oggi di conferire ai dirigenti la possibilità di
scegliere i loro insegnanti. Ben venga questa innovazione, se si troverà il
modo di garantire che non diventi una ennesima forma di nepotismo e di
clientelismo e se il contesto in cui si opererà sarà quella valorizzazione
della professionalità docente di cui sopra si parlava. Il cammino è lungo,
dicevamo. Ma, se le priorità saranno chiare, anche un primo piccolo passo
costituirà un incoraggiamento per tutti.
( da "Avvenire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
CRONACA 17-06-2008 Pellegatta
(presidi Disal) lancia l'allarme: "Il vero problema sarà garantire i corsi
di recupero" DA MILANO " L a consapevolezza che quest'anno i debiti
vanno saldati davvero, è stata una buona leva per responsabilizzare gli
studenti". Roberto Pellegatta, presidente dell'associazione professionale
dei presidi Disal e dirigente scolastico dell'Ipsia "Meroni" di
Lissone, sottolinea come positiva l'affermazione di principio fissata a suo
tempo dall'allora ministro Giuseppe Fioroni. "Bene il principio, anche
se poi nell'approntare le soluzioni si era introdotta un'eccessiva
rigidità" aggiunge Pellegatta. Insomma la paura di essere bocciati è
servita. "È stata uno stimolo all'impegno, che, però, come accade sempre,
si è concentrato negli ultimi due mesi, cioè quando lo spettro si avvicina.
Comunque gli studenti hanno dimostrato di aver recepito il messaggio".
Però quelli con il giudizio sospeso sono ancora numerosi. "In questo
momento è ancora impossibile definire l'intero quadro, ma per le notizie che
abbiamo come Disal la percentuale di coloro che hanno il giudizio sospeso non
si discosta molto da quella che lo scorso anno registrava i promossi con
debiti. Non mi pare che si vada nè verso una promozione indiscriminata, nè
verso una strage di bocciati. Nel mio istituto professionale, ad esempio, i
dati risultano stabili: le bocciature sono intorno al 30% e i giudizi sospesi
raggiungono il 40%. Ma sono all'incirca le cifre del 2007". E ora si apre
il capitolo dei corsi estivi di recupero. La maggior flessibilità introdotta
dal ministro Gelmini riuscirà a ridurre i problemi organizzativi? "Di
certo ha eliminato gli elementi di rigidità che l'ordinanza Fioroni
aveva introdotto e che rendeva davvero difficile svolgerli. Dunque ben venga la
flessibilità e il richiamo all'autonomia dei singoli istituti. Anche se resta
il problema di chi terrà questi corsi di recupero". Ma non sono stati
stanziati fondi per coprire i costi dei corsi assegnati ai docenti? "È
vero, ma si è mantenuta la libertà dei docenti di dare la propria disponibilità
o meno a tenere questi corsi estivi. La scuola è obbligata a farli, ma i
docenti sono liberi di non aderirvi. Nella mia scuola, ad esempio, ho avuto
difficoltà a trovare chi svolga i corsi per la lingua inglese. Ma anche altri
istituti si sono trovati scoperti soprattutto in matematica o in materie
tecniche". Docenti liberi di non svolgere i corsi, ma saranno poi loro a
giudicare gli studenti a settembre. "L'ordinanza prevede che il giudizio
finale sia fatto dai suoi docenti. Il vero problema riguarda i supplenti, che
potrebbero non esserci più in questo passaggio di valutazione. Un aspetto da
non sottovalutare e che potrebbe essere un motivo di ricorso al Tar da parte di
coloro che eventualmente fossero bocciati". Enrico Lenzi.
( da "Agi" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
R&S UNIVERSITA':
GELMINI, RECLUTARE DOCENTI ANCHE ALL'ESTERO (AGI) - Roma, 17 giu. -
"Attribuzione dell'idoneita' su base nazionale" e "scelta
responsabile del docente da parte del singolo ateneo". Sono le due
fasi-chiave del processo di reclutamento per docenti universitari e ricercatori
disegnato dal ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, davanti
alla commissione Cultura della Camera. Il ministro ha
sottolineato l'esigenza di "procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia" delle singole universita'.
"All'interno di una lista di idonei - ha premesso - le universita'
sceglieranno autonomamente colui che ritengono lo studioso piu' capace nella
produzione scientifica, piu' adatto a richiamare finanziamenti dalle imprese e
iscrizioni da parte degli studenti". Novita' importante: "nella lista
di idonei dovranno essere compresi, tramite regole di valutazione e
riconoscimento dei titoli internazionali, anche gli studiosi che lavorano
all'estero, italiani o stranieri: cio' determinera' una crescente
internazionalizzazione dell'universita' italiana". Non solo: "e' mia
intenzione - ha aggiunto Mariastella Gelmini - lasciare le universita' libere
di chiamare, nei propri ranghi, anche docenti che non provengano strettamente
dal mondo accademico e le cui caratteristiche rappresentino un valore aggiunto
per gli atenei e per i corsi di laurea". (AGI).
( da "Stampa, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
MAURIZIO FICO
ROBERTO PAVANELLO SAVONA È un ritorno all'antico che tanto fece discutere gli studenti alla notizia della sua reintroduzione
voluta dall'ex ministro Fioroni. Ormai i ragazzi non erano più abituati, niente più bocciatura
se avevi qualche "materia sotto", bastavano i corsi di recupero, che
in realtà non recuperavano un bel niente, o quasi. E così se uno era
impreparato, che so, in latino o matematica, tale rimaneva, e via con un altro
anno scolastico, con la speranza che la lacuna non ne compromettesse il
cammino. Oggi il passato è tornato, si chiama "sospensione del
giudizio", ma il senso resta quello del "venire rimandati" agli
esami di settembre per avere la possibilità di recuperare le insufficienze.
Tradotto: l'estate mutata in supplizio, "incatenati" ai libri, tra
ripetizioni e rimpianti. Così allo Scientifico Grassi di Savona che, dalla
prima alla quarta è frequentato da 822 ragazzi, saranno ben 112 gli studenti
che dovranno prepararsi durante l'estate per sperare di non perdere l'anno,
cosa già successa a 54 loro compagni. Al liceo classico Chiabrera, su 26 classi
(escluse quelle dell'ultimo anno) è stato rimandato il 20,2% dei ragazzi, 34 i
respinti. Al liceo Della Rovere, i rimandati sono ben 320 su 865 (36,9%),un
recordo per le scuole savonesi. Su 1066 scrutinati, comprese le quinte,
promossi e ammessi sono 590 (55,35%). Non ammessi e "respinti" sono
156. All'Itis Ferraris i rimandati sono il 31%, ovvero 149 sui 468 scrutinati,
mentre a non avere nemmeno la speranza di aggiustare la situazione in extremis
sono 81. Meno pesante il computo finale all'Itis Boselli che ha visto rimandare
l'11% (31 ragazzi) e bocciare il 19 (52). Leggermente diversa la fotografia
della succursale di Varazze dove i "sospesi" sono il 25% (21) e i
respinti il 18 (15). Al "Mazzini-Pancaldo-Martini" da ieri mattina
sono comparsi i primi tabelloni. Al momento (15 classi), la percentuale dei
rimandati è del 17,5 per cento.
( da "Redattore sociale" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
SCUOLA
14.3417/06/2008 Meloni: ''Bene Gelmini su incremento prestiti d'onore'' Roma -
"La proposta del ministro dell'Istruzione Gelmini, di favorire
un'erogazione piu' facile e cospicua dei prestiti d'onore per gli studenti che
non possono permettersi di pagarsi l'universita', mi trova pienamente
d'accordo". E' quanto dichiara il ministro delle Politiche giovanili,
Giorgia Meloni che sottolinea: "Gia' nella scorsa legislatura, abbiamo
presentato, insieme all'onorevole Maurizio Leo, una proposta di Legge, con lo
scopo di incrementare i prestiti d'onore per gli studenti meno facoltosi, ad
una cifra non inferiore ai 30 mila euro per chi frequenta l'Universita' e non
inferiore ai 10 mila euro per altri tipi di studio, da restituire ratealmente
dopo 18 mesi dal conseguimento della laurea". "L'obiettivo del
provvedimento- osserva Meloni- era garantire parita' di accesso agli studi per
tutti quei ragazzi meritevoli che non hanno una famiglia alle spalle e non
possono contare su redditi sufficienti per completare i corsi di laurea. Gli
interventi spot di microcredito a consumo non bastano- conclude il ministro- e'
necessario sostenere i giovani, e i loro progetti, indipendentemente dal censo
e dal loro patrimonio familiare, affinche' possano misurarsi sul terreno della meritocrazia". (DIRE).
( da "Redattore sociale" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
SCUOLA
13.4917/06/2008 Esame di terza media, gli studenti: ''Superato senza troppi
patemi'' Roma - Sorridenti, rilassati, con tanta voglia di ridere, scherzare e
pensare alle tanto attese vacanze. Eccoli i ragazzi della scuola media 'Luigi
Settembrini' di Roma mentre escono da quel palazzo che per tre lunghi anni e'
stato per loro una sorta di "seconda casa" e dove questa mattina
hanno affrontato la prova scritta di italiano e matematica predisposta
dall'Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di
istruzione e formazione). Italiano e matematica: e' su queste due materie che
gli studenti hanno dovuto dimostrare la loro preparazione, cosi' come stabilito
dall'ex ministro Fioroni che ha istituito questa prova
nazionale nella circolare sugli scrutini e gli esami del primo ciclo. Sulla
difficolta' dei quesiti, il coro e' unanime: le domande di italiano sono state
una passeggiata, quelle di matematica, invece, erano piu' "toste".
"Per finire la prova di italiano- spiegano i ragazzi- abbiamo impiegato
mezz'ora, per risolvere i test di matematica abbiamo sfruttato tutto il tempo
che c'era". Le ore a disposizione erano due: in teoria, una per ciascuna
materia. "Le domande di matematica- commenta Camilla, III L- richiedono un
ragionamento maggiore, si basano sulla logica". "E poi- aggiunge
Ludovica, III D- alcuni quesiti riguardavano argomenti che abbiamo studiato
l'anno scorso". Matematica, dunque, lo scoglio piu' difficile da superare.
Tant'e' che, assiepati in gruppetti, i ragazzi discutono ancora animatamente
sul problema di geometria: "Era o non era un triangolo rettangolo quello
contenuto nel cerchio?", si domandano. Discordanti le risposte: c'e' chi
sostiene di si' e chi di no. E ognuno, dopo aver messo la crocetta su una di
queste due fatidiche caselle, ha poi dovuto motivare la sua scelta. Decisamente
piu' "abbordabile", invece, la prova di italiano: comprensione e
analisi di un testo giudicato dagli studenti "molto facile". "Le
domande erano 25 in tutto: 10 di grammatica e 15 di comprensione del testo-
spiega Giordana, III H- e' stata una prova molto elementare". Nessuna
tensione, dunque, prima di entrare in classe e anche durante lo svolgimento
delle prove, nonostante le bocche cucite dei professori che, diversamente da
come sperava qualche ragazzo, non hanno dato alcun suggerimento ai loro alunni.
"Durante l'anno- afferma Alessio- abbiamo fatto anche le simulazioni
dell'esame e, quindi, sapevamo a cosa andavamo incontro". E anche Internet
ha aiutato i ragazzi a mantenere il sangue freddo: "Navigando- dice
Giordi, III L- abbiamo trovato un fac-simile della prova e cosi', anche se ovviamente
le domande erano diverse, abbiamo avuto la possibilita' di esercitarci".
E, se i ragazzi non hanno vissuto questa prova con il classico patema d'animo
che accompagna ogni esame, per le mamme un po' d'ansia e' stata inevitabile:
"Loro si sentono sicuri- afferma Giusi, insegnante di scuola elementare e
madre di Giulia, III E- mia figlia, per esempio, ha dormito placidamente tutte
le notti. E io, invece, volevo darle i Fiori di Bach che uso anch'io per
tranquillizzarla". Una serenita' che, pero', i genitori non vedono di buon
occhio: "Sono superficiali e incoscienti- sentenzia Giusi- speriamo che
alle superiori cambino atteggiamento. Noi genitori vorremmo che si impegnassero
di piu' nello studio". Ma forse un pizzico d'ansia ci sara' domani, quando
i ragazzi dovranno affrontare la prova orale. "Un po' sono preoccupata-
ammette Ludovica- ma per tranquillizzarmi, mi basta pensare che dopo saro'
finalmente libera". (DIRE).
( da "Sicilia, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Il tototema È tempo
di tototema. I siti che raccontano le paure e le ansie degli studenti alle
prese con la maturità - studenti.it, skuola.it, maturando.net, solo per citare
le vetrine internettiane più famose - sono ormai in tilt. I pronostici sulle
possibili tracce vengono aggiornati ogni ora: sono ipotesi che vengono fuori
dai commenti dei professori, dalle statistiche effettuate in base agli anni
precedenti, da supposizioni dettate anche soltanto dalle speranze e dalle paure
dei giovani. Il mondo del web pullula di archivi e database con le tracce degli
ultimi anni, spazi per dialogare e settori di approfondimento: i siti più seri
avvertono "state attenti a chi si spaccia per fonte e vi dà la soffiata: è
solo un millantatore. L'unica cosa che possiamo fare - avvertono ancora gli
amministratori dei portali maggiormente accreditati - è svolgere i temi in real
time, non appena le buste saranno aperte". Ma i semplici suggerimenti non
mancano: tototema.blogspot.com, per esempio, spinge a prepararsi su bullismo,
Pirandello, Pavese e morti bianche. Argomento, quest'ultimo, di estrema
attualità, che viene condiviso dalla maggior parte dei "visitatori"
maturandi, viste e considerate le ultime notizie sugli incidenti di lavoro che
hanno fatto strage in tutt'Italia. Secondo Skuola.it, Moravia e Svevo sono i
più gettonati, perché è da cinque che anni che si parla di loro e "questa
dovrebbe essere la volta buona". Sulle tracce in uscita ci sono tantissime
voci, le più varie e discordanti, ma su un punto tutti sono certi: Dante non si
farà vivo. L'hanno prediletto sia la Moratti che Fioroni: "Se uscisse anche
quest'anno - commenta qualcuno - sarebbe assurdo... ". Altro settore da
tenere in considerazione è quello degli anniversari: dal sequestro di Aldo Moro
alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo; da Gandhi al Sessantotto,
passando per l'elezione di Giovanni Paolo II. Questo 2008 è pieno zeppo
di celebrazioni e non si può non tenerne conto: come non pensare alla possibile
uscita di un tema su Martin Luther King, che è stato assassinato nel 1968 o
all'entrata in vigore di quella Costituzione che nel 1948 cambiò il corso della
storia italiana? La cosa migliore da fare rimane una sola, direbbero i prof.:
prepararsi bene su tutto, senza rincorrere il sogno d'indovinare la traccia
giusta da ricopiare nei fogliettini volanti da inserire nelle scarpe o sotto le
camicie oversize. Sembra banale, ma è la migliore salvezza: lo dicono tutti
quelli che ci sono passati, anche se avranno fatto allo stesso identico modo:
cartucciera legata in pancia e "inserti" abusivi dentro il caro
vecchio vocabolario. La storia si ripete. E anche l'Italiano.
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Si
contendono la traccia di letteratura Calvino (nella foto), D'Annunzio, Verga e
Pirandello. Mentre si esclude (ma con riserva) Dante perché scelto due volte
negli ultimi sette anni, e sia dalla Moratti che da Fioroni.
( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
LE STATISTICHE
Sempre meno gli "esterni" a caccia del diploma (E.V.) - Cresce il
numero dei maturandi. In regione, come in tutta Italia. Sugli oltre 496 mila
studenti italiani, 8 mila 312 sono quelli friulgiuliani. A fare da traino la
provincia di Udine, la più vasta delle quattro, con i suoi 3 mila 674
candidati. Un centinaio in più rispetto all'anno precedente, quasi come la
provincia di Trieste.Più moderato, invece, l'incremento di candidati su
Pordenone (+70) e Gorizia (+60). Di tutti i candidati, la grande maggioranza,
il 92\% circa, sono quelli interni. Solo il restante 8\%
sosterrà l'esame da privatista. Un dato rimasto sostanzialmente stabile
rispetto all'anno scolastico 2006/2007. "Già l'anno scorso, e ancora di
più quest'anno, ho notato una sensibile diminuzione nel numero dei candidati
esterni - conferma il dirigente del liceo scientifico Marinelli di Udine,
Tomaso Di Girolamo -. Negli ultimi vent'anni molti esterni tentavano
l'esame, ma arrivavano poco motivati e soprattutto poco preparati. I successi
di questi candidati esterni sono calati negli anni e come effetto collegato c'è
stata anche questa diminuzione nel numero dei partecipanti".In leggera
controtendenza la provincia di Pordenone, dove i candidati esterni sono ancora
in numero piuttosto elevato (284), così come particolarmente alto è il numero
di classi degli istituti paritari. "C'è un diverso contesto
socio-economico tra la provincia di Pordenone e la nostra - commenta il dato il
dirigente del liceo udinese -. Pordenone è una provincia più vivace, ha un
tasso economico-industriale maggiore rispetto alla nostra che, al contrario,
registra qualche difficoltà economica, eccezion fatta per qualche settore
leader. Pertanto è molto probabile che in un contesto come quello pordenonese
gli studenti che avevano abbandonato gli studi da ragazzi, decidano poi di
conseguire il titolo di studio richiesto dal mercato del lavoro".
( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
(G.Colt.) Dal
cilindro del Csm spunta Mario Fabiani. La quinta commissione incarichi
direttivi, all'unanimità, lo ha designato quale nuovo presidente del palazzo di
giustizia. Anche se formalmente la nomina deve essere formalizzata dal plenum
dell'organo di autogoverno della magistratura, la scelta premia un giudice che
può dirsi padovano a tutti gli effetti. "Sono molto onorato per questa
designazione - commenta con spirito di modestia - ma in questo momento sto
pensando alle sentenze che devo finire di scrivere". Già, perchè
nell'ultimo anno e mezzo Mario Fabiani e i magistrati penali da lui coordinati
hanno davvero lavorato con l'acqua alla gola. "Tanti processi, troppi, ma
siamo riusciti a finire". I dibattimenti in Assise per il sanguinoso
assalto alla gioielleria Piras, per l'assassinio di Elena Fioroni, i processi per le valvole
killer e la nuova mala del Piovese e del Brenta. La "giudicante" non
ha avuto un attimo di sosta. Dibattimenti lunghi, complessi, estenuanti.Nato a
Catanzaro sessantacinque anni fa, Fabiani ha vissuto la giovinezza a Roma, dove
ha frequentato liceo e università. Si è laureato con una tesi
civilistica dal sapore decisamente innovativo: la tutela aquiliana del diritto
di credito. Una tesi sulla responsabilità extracontrattuale, ispirata alla
morte di Gigi Meroni, ala destra del Torino e della Nazionale, investito
dall'auto di un tifoso del "Toro", il 15 ottobre 1967, a soli 24
anni, pochi minuti dopo la partita. L'investitore era Attilio Romero,
diciannovenne. Aveva appena visto il suo idolo, la "farfalla
granata", segnare allo stadio. Se lo trovò improvvisamente davanti al
cofano e lo travolse. E proprio lui diventerà, quarant'anni dopo, presidente
del Torino. Una tesi di laurea anticonformista, quella di Fabiani, proprio come
anticonformista era Meroni, che conduceva vita da bohémien in una mansarda,
lontano anni luce dallo stile vanesio dei calciatori d'oggi.E a procedere
contro corrente Mario Fabiani si è trovato diverse volte nella sua carriera di
magistrato, iniziata nel 1969, nella città del Santo. Prima pretore, poi
giudice istruttore. Sua la firma in calce all'ordinanza di rinvio a giudizio
dei Nocs, i liberatori del generale Dozier, accusati di avere sequestrato e
torturato i brigatisti rossi. Dopo un passaggio nella Procura diretta da
Marcello Torregrossa, è emigrato a Rovigo per dirigere la Procura
Circondariale. Dopo nove anni il ritorno a Padova, nel 1998, come presidente
della Corte d'Assise. Ha diretto il processo al serial killer Michele Profeta,
quello al parricida Paolo Pasimeni, per citare i dibattimenti che hanno
infiammato l'opinione pubblica. "È un bel lavoro quello che
faccio".Lo attende un compito gravoso. "La giustizia è in crisi. È necessario
un profondo confronto, serve l'elaborazione di progetti condivisi".
Inutile aggiungere che la designazione fa la felicità del Foro. Oltre alla
grande esperienza professionale ed umana, Fabiani aggiunge una grande dote di
organizzatore. Un bene prezioso di questi tempi.
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
E' il giudizio
"sospeso" la novità dell'anno scolastico appena concluso.
Insufficienze che costringeranno gli studenti a tornare sui banchi di scuola,
ad una settimana dal termine delle lezioni, per recuperare le lacune entro
l'estate e per poi sostenere la prova di accertamento a fine agosto. Situazione
che sta mettendo a dura prova le scuole veneziane, in subbuglio perchè
impegnate a reperire i docenti da impiegare nelle attività di sostegno. Una
stretta, quella sul recupero delle materie introdotta dal
ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, che è stata salutata dalla maggioranza dei presidi e dei
docenti come una ritrovata serietà della scuola. Ma che sta creando difficoltà
agli istituti che non trovano totale disponibilità dei prof e non hanno fondi a
disposizione per pianificare i corsi."Ritengo che questo nuovo
sistema dei debiti non sia del tutto malvagio, mi sembra fondato su principi
sani perchè ridà dignità alla scuola, ai docenti e allo studente che deve
venire a scuola a studiare - ha dichiarato Bartolomeo Tribuna, preside del
liceo artistico -. Vanno corrette alcune difficoltà riscontrate, quali il
denaro insufficiente per organizzare i corsi estivi e l'indisponibilità dei
docenti; non va bene che i professori che danno i debiti agli studenti possano
esimersi dal dare lezione, anche perchè il ricorso a docenti esterni fa venire
meno il concetto di scuola come comunità". Al liceo artistico il 40 per
cento dei docenti per i corsi estivi dovrà essere reperita
all'esterno."Vogliamo spendere i soldi publici in modo sensato - ha spiegato
Ravagnan, vicepreside del Benedetti - Stiamo verificando con le famiglie chi
vorrà partecipare ai corsi; nel caso il numero fosse basso, attiveremmo
un'attività di sportello mirata". Una sorta di lezioni private al
Benedetti oltre alla quindicina di corsi di italiano, latino, matematica,
inglese e chimica che partiranno prossima settima e termineranno intorno al 19
luglio. E sui risultati degli scrutini, i presidi si dimostrano soddisfatti e
non drammatizzano, nonostante qualche numero abbia lasciato sconcertati studenti
e genitori."I sospesi al nostro istituto sono pochi, è una bufala
l'informazione uscita in questi giorni; una classe con 3 promossi su 21 non è
un dato significativo, la prima B del Sarpi ha avuto 2 bocciati, 17 promossi e
zero sospesi - ha esordito Marino Fabris, vicepreside del Barbarigo/Sarpi - Ci
sono classi che segnano risultati più positivi di altre; poi c'è la novità dei
sospesi che da noi non sono stati in numero alto, tranne eccezioni di un paio
di classi che hanno avuto esisti negativi".Risultati di scrutini in media
con quelli degli altri anni, al Barbarigo/Sarpi, anzi con un trend in leggero
miglioramento secondo il vicepreside, che segnala anche che è nelle classi
prime che si concentra la massima dispersione di studenti. "La percentuale
di abbandono di persone demotivate o che ha capito di aver sbagliato indirizzo
è alta nelle prime classi e tipica degli istituti professionali - ha aggiunto
Fabris- Questi studenti spesso passano all'apprendistato lavorativo, o alla
formazione regionale o cambiano indirizzo entro il primo quadrimestre; in ogni
caso non li abbandoniamo".Daniela Pierobon.
( da "Azione, L'" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
L'AZIONE - Articoli
- Scuola, i debiti si pagano SCUOLA, I DEBITI SI PAGANO Alberto Campoleoni È
finalmente finito il tormentone sui debiti scolastici da recuperare. Il
ministro ha infatti emesso una circolare sulle attività di recupero e gli
scrutini finali venendo incontro alle molte e legittime attese sull'argomento.
In sostanza il neo inquilino di viale Trastevere, Maria Stella Gelmini, conferma la normativa introdotta dal suo predecessore, Giuseppe Fioroni e cerca di "limitare i
danni" che in molti avevano paventato sia per la mancanza di risorse da
parte delle scuole in vista delle attività di recupero dei debiti scolastici,
sia per i tempi stretti e la necessità di garantire un corretto avvio del
prossimo anno scolastico. La normativa Fioroni,
che ha ricevuto tra l'altro un sostegno anche dal Consiglio di Stato (ha
bocciato un ricorso dei Cobas), resiste anche se - dice il neoministro - dovrà
essere oggetto di "una riflessione approfondita" all'avvio del
prossimo anno scolastico. E per renderla attuabile Gelmini interviene su tre
punti: maggiori risorse alle scuole (57 milioni di euro in più rispetto alle
risorse finanziarie già previste dalla disciplina contrattuale del comparto)
per i corsi di recupero; affidamento all'autonomia scolastica per
l'organizzazione delle modalità di recupero (la consistenza oraria dei corsi,
la modalità di utilizzo dei docenti e i modelli di intervento sono questioni
che ogni singolo istituto gestisce per conto proprio); tempistica chiara: entro
il 31 agosto tutto deve essere finito. Il pronunciamento del ministro dovrebbe
portare maggiore chiarezza negli istituti scolastici. La questione dei debiti
da recuperare è importante e solleva il problema di una scuola seria e capace
di garantire ai suoi protagonisti - gli allievi anzitutto - certezza sui
percorsi e sugli esiti del lavoro scolastico, insieme alla possibilità di
accompagnamento e recupero delle situazioni di difficoltà. Bisognerà
riparlarne, e intanto proviamo a far funzionare quello che c'è. Così sembra
dire il ministro, ed è una soluzione di buon s enso che smonta lo scenario
inquietante dipinto da alcuni, per cui sarebbe stato impossibile far combaciare
tutti gli adempimenti e si prospettavano promozioni o bocciature facilitate per
evitare la complicazione dei recuperi.
( da "Agi" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
R&S UNIVERSITA':
MELONI, BENE GELMINI SU INCREMENTO PRESTITI ONORE (AGI) - Roma, 17 giu. -
"La proposta del ministro dell'Istruzione Gelmini, di favorire
un'erogazione piu' facile e cospicua dei prestiti d'onore per gli studenti che
non possono permettersi di pagarsi l'universita', mi trova pienamente
d'accordo". E' quanto dichiara il ministro delle Politiche giovanili,
Giorgia Meloni che sottolinea: "Gia' nella scorsa legislatura, abbiamo
presentato, insieme all'onorevole Maurizio Leo, una proposta di legge, con lo
scopo di incrementare i prestiti d'onore per gli studenti meno facoltosi, ad
una cifra non inferiore ai 30 mila euro per chi frequenta l'Universita' e non
inferiore ai 10 mila euro per altri tipi di studio, da restituire ratealmente
dopo 18 mesi dal conseguimento della laurea. L'obiettivo del provvedimento -
spiega Meloni - era garantire parita' di accesso agli studi per tutti quei
ragazzi meritevoli che non hanno una famiglia alle spalle e non possono contare
su redditi sufficienti per completare i corsi di laurea. Gli interventi spot di
microcredito a consumo non bastano - conclude il ministro - , e' necessario
sostenere i giovani, e i loro progetti, indipendentemente dal censo e dal loro
patrimonio familiare, affinche' possano misurarsi sul terreno della meritocrazia".(AGI).
( da "Voce d'Italia, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Politica Riforma dell'universita'
Gelmini: gli atenei sceglieranno i propri docenti Il ministro prevede la
creazione di una lista di professori idonei approvata dalla comunita'
scientifica Roma, 17 giu. - Continua sulla strada del cambiamento il ministro
dell'Università e della ricerca Mariastella Gelmini. Dopo le dichiarazioni dei
giorni scorsi, il titolare del dicastero dell'istruzione è tornata oggi a
parlare di università, proponendo che in futuro siano i singoli atenei a
scegliere autonomamente i propri professori, ricorrendo a "procedure
snelle, credibili, e che assicurino meritocrazia e autonomia". Secondo il progetto della Gelmini, le
università dovranno essere in grado di poter individuare i professori migliori
attingendo da una lista di docenti idonei riconosciuta ufficialmente dalla
comunità scientifica. Pronte anche alcune agevolazioni per gli studenti, una su
tutte l'aumento di 240 euro al mese che sarà attivato per le borse di studio
dei dottorati di ricerca. Giampaolo Mannu.
( da "Wall Street Italia" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Di ANSA -
-->(ANSA) - MILANO, 17 GIU - Fiat, almeno con il marchio 'storico', non punterà
al lowcost più spinto per conquistare i mercati dei paesi in via di sviluppo.
L'immagine recente non sempre vincente della Juventus e quella simpatica al
grande pubblico di Lapo Elkann hanno contribuito a costruire la nuova immagine
del gruppo automobilistico. Ci potrebbe essere anche un ritorno con maggior
forza nel comparto della nautica, anche con marchi storici. E' quanto è emerso
da un intervento di Luca De Meo, chief marketing officer del gruppo Fiat e
amministratore delegato di Alfa Romeo e Abarth. "Il low cost è discostato
dal posizionamento attuale del marchio Fiat e del made in Italy - spiega De Meo
- un posizionamento medio alto che non vogliamo perdere, anche perché grazie
alla rapidissima circolazione delle informazioni che permette internet nei
paesi in via di sviluppo vogliono gli ultimi prodotti. Con pochi principi
basati sulla meritocrazia, una sana competizione
interna e una diffusa credibilità abbiamo stravolto una grande azienda italiana
che sembrava sclerotizzata - prosegue uno dei maggiori artefici del recente
'miracolo' Fiat - ma anche quando si è in difficoltà si possono fare cose
eccezionali". Secondo De Meo "oggi la velocità del mercato è
notevolissima: se fai bene o sei fai male te ne accorgi subito. Per il futuro
partiamo dal marchio Fiat e cerchiamo di pensare a cosa sarà una fabbrica, in
che senso dirla italiana e immaginare se stiamo vendendo solo automobili o in
realtà venderemo movimento. Siamo old economy, ma qualche ragionamento lo
facciamo". In attesa del prossimo lancio di nuovi modelli del gruppo, il
responsabile del marketing non vuole entrare in particolari, ma anticipa la
volontà di rafforzare per il marchio Fiat i valori di responsabilità sociale e
sicurezza, con un progetto allo studio per il miglioramento delle strade e
autostrade italiane.(ANSA).
( da "Virgilio Notizie" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
PERSONALE Servono
procedure snelle e credibili: internazionalizzare postato fa da APCOM ARTICOLI
A TEMA Altri Roma, 17 giu. (Apcom) - Per il reclutamento di professori e
ricercatori universitari sono necessarie "nuove regole: procedure snelle,
credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei". Lo ha sostenuto il
ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini, che oggi
alla Camera in commissione cultura. Gelmini ha quindi annunciato alcune
"linee di indirizzo" sul reclutamento: "occorre una verifica
nazionale di idoneità riconosciuta da parte della comunità scientifica nel suo
complesso. All'interno di una lista di idonei, le università
sceglieranno autonomamente colui che ritengono lo studioso più capace nella
produzione scientifica, più adatto a richiamare finanziamenti dalle imprese o
iscrizioni da parte degli studenti". "Nella lista di idonei - ha
proseguito - dovranno essere compresi, tramite regole di valutazione e
riconoscimento dei titoli internazionali, anche gli studiosi che lavorano
all'estero, italiani o stranieri". Ciò per il ministro "determinerà
una crescente internazionalizzazione dell'università italiana, che sarà più
permeabile alle energie di quanti, italiani e non, lavorano all'estero, anche
sbarazzandosi di tetti che, in ragione della scelta decisa verso l'autonomia,
non hanno ragione di esistere". "Il sistema meritocratico e di
trasparenza con il quale saranno erogati i fondi pubblici, basato sui risultati
di ricerca e di didattica, indurrà necessariamente i singoli atenei ad operare
scelte responsabili e - ha concluso - scoraggerà il più possibile azioni
clientelari".
( da "Quotidiano.it, Il" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
San Benedetto del
Tronto | Lo spunto per l'intervento è dato da un episodio raccontato da un
collega, presidente di commissione agli esami di terza media di una scuola
della nostra provincia. di Antonella Roncarolo
http://politicaesocieta.blogosfere.it Lo so, non è facile parlare di scuola. E'
un mondo che si pensa di conoscere bene, solo perché tutti siamo stati tra i
banchi da studenti e in molti la viviamo ancora da genitori. Non è nemmeno facile
uscire dai luoghi comuni che girano non solo tra la gente, ma anche tra chi, e
mi riferisco soprattutto ai giornalisti, dovrebbe avere un occhio più oggettivo
e informato. "I professori hanno tre mesi di vacanza, lavorano solo mezza
giornata, sono i più assenteisti nella pubblica amministrazione". Ma io
che vivo con passione nella scuola da vent'anni, vi posso assicurare che questa
è solo la piccola punta di un grande iceberg sommerso, di un mondo fatto di
professionisti che, nel bene e nel male, preparano ogni giorno la società del
domani. Ma il problema più grande è che nessun governo ha mai avuto la geniale
idea di mettere come Ministro della Pubblica Istruzione un uomo o una donna di
scuola. La scelta è sempre, solo, sulle poltrone da destinare ad un certo
partito e spesso si ha l'impressione che il ministro scelto per questo delicato
incarico sia quello che avanza dopo aver sistemato tutte le altre pedine. Non
solo, i burocrati del ministero, delle sovrintendenze e dei provveditorati
hanno un'ottima preparazione legale ed amministrativa, ma lontana anni luce
dalle problematiche quotidiane della scuola. Vi racconto due fatti, il primo è
quello che mi ha spinto a scrivere questo articolo: mi è stato raccontato da
una collega, presidente di commissione agli esami di terza media di una scuola
della nostra provincia. Antefatto: quest'anno il ministero, attraverso un suo
tentacolo chiamato "Invalsi", che si occupa di monitorare le scuole
italiane, ha deciso di far fare agli studenti di terza media un'ulteriore prova
scritta, la quinta, uguale per tutte le scuole medie italiane. Già questa
geniale idea fa capire come il ministero sia lontano dalla realtà. Nel nostro
territorio si notano le differenze tra le scuole medie, figuriamoci se si può
confrontare una media del centro di Milano con una del quartiere Zen di
Palermo. Fortunatamente sia gli insegnanti che gli studenti hanno capito che
questa prova non varierà il giudizio formulato (il figlio di una mia amica in
terza media mi ha assicurato che "questa prova non serve a niente). Rimane
comunque una prova d'esame che si è svolta questa mattina (ndr martedì): si
tratta di domande con risposte multiple tipo test patente, i cui risultati,
però, non sono stati consegnati ai professori. La motivazione può essere solo
una: mancanza di fiducia verso gli insegnanti che suggerirebbero ai loro
studenti le risposte esatte. Ma probabilmente i professori conoscono le
risposte e potrebbero correggere da soli. Non è possibile, la procedura è la
seguente: da mezzogiorno bisogna connettersi al sito web dell'Invalsi e
scaricare le risposte esatte. Ora immaginate più di ventimila utenti che
cercano di connettersi nello stesso momento ad un sito, il risultato è
semplice: nessuno riesce ad entrare e nessuno può correggere il compito. Tutto
è rimandato a domani, forse, e gli esami orali sono di conseguenza rimandati
perché non si può interrogare prima di aver corretto i compiti scritti.
Qualcuno può pensare: meglio, così i professori vanno in vacanza più tardi. E'
vero, se lo meritano, ma così andranno in vacanza più tardi anche i ragazzi con
loro le famiglie e forse per un paese come il nostro che basa la sua economia
sul turismo non è la soluzione ideale. A questo pensiero riallaccio il secondo
fatto: l'ex Ministro Fioroni ha ristabilito i famigerati esami a settembre, incubo della mia
generazione. L'idea non è male se si vuole ridare serietà alla scuola
superiore, ma come sempre è stata realizzata da chi nella scuola non è mai
entrato. Per problemi burocratici e di finanziamenti (fare le riforme senza
soldi è un classico nel mondo della scuola), non è possibile fare gli
esami a settembre, ma entro il 31 agosto e il ministro ha lasciato le scuole
libere di scegliere la data. Ora immaginate di avere due figli in due scuole
diverse; può capitare che il primo abbia gli esami a fine luglio e l'altro a
fine agosto. Quando partite per le vacanze? Ma non basta: qualcuno deve aver
sussurrato, come uno Jago, nelle orecchie del ministro "guarda che così
incrementi il giro delle ripetizioni private, trova una soluzione". Ora
per risolvere questo problema c'è semplicemente la Guardia di Finanza:
basterebbe fare controlli sotto la casa di insegnanti che raddoppiano o
triplicano le loro entrate in nero grazie alle ripetizioni, nomi a tutti noti.
No, il ministro ha avuto un'altra brillante idea: le ripetizioni le organizzano
le scuole, minimo 15 ore a materia e i professori saranno pagati 50 euro
(lordi) ad ora. Peccato che i soldi non ci siano. Le scuole comunque hanno
raschiato il fondo della botte e hanno organizzato quello che hanno potuto: ma
quando? Ogni scuola ha scelto date diverse e ancora i due figli non promossi a
giugno rimarranno in città per seguire i corsi di recupero. E le vacanze a San
Benedetto? Rimandate al prossimo anno. Però i professori lavorano anche a
luglio ed agosto: era ora! 17/06/2008.
( da "Dire" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Atenei. Aumenta lo
'stipendio' dei ricercatori, doppio filtro per l'assunzione dei docenti ROMA -
"Da pochi giorni abbiamo reso operante l'emendamento alla Finanziaria del
senatore Giuseppe Valditara che prevede l'aumento di 240 euro mensili per le
borse di dottorato". Lo annuncia in commissione Istruzione alla Camera il
ministro dell'Università e della ricerca, Mariastella Gelmini, che, dunque, ha
dato il via libera all'atteso aumento. Attualmente, infatti, le borse dei
dottori di ricerca non arrivano a sfiorare i mille euro. "Occorre dare
maggiore prestigio al dottorato- sottolinea il ministro- offrendo ai dottorandi
più strumenti per compiere le loro ricerche che devono portare, però- avverte
il ministro-, a una produzione scientifica originale, come avviene nel resto
del mondo". L'intervento di adeguamento delle borse si affiancherà,
annuncia Gelmini, "ad una riforma del dottorato che vogliamo improntata
alla riduzione del numero dei corsi, ad un carattere più intensivo di ricerca,
ad una più radicale internazionalizzazione". E proprio come accade nei
grandi sistemi internazionali. anche l'Italia favorirà "i passaggi dal
mondo dell'impresa all'università e viceversa- spiega il ministro- per evitare
che ci siano ancora sacche di dottori di ricerca anziani e ricercatori che il
sistema non è in grado di assorbire". DOCENTI - Novita' in vista anche per
il reclutamento dei docenti e degli stessi ricercatori universitari. Presto,
infatti, ci sara' un doppio filtro per le assunzioni: il reclutamento passera'
prima attraverso una verifica nazionale, per garantire il controllo della
comunita' scientifica sulla qualita' dei candidati, poi le universita'
sceglieranno chi e' piu' adatto, all'interno di una lista nazionale di idonei.
"Quanto alle nuove regole di reclutamento pre professori e ricercatori-
spiega Gelmini- pensiamo a procedure snelle, credibili, che assicurino meritocrazia e autonomia dei singoli atenei. Ne discutero' a
breve con in Cun (Consiglio universitario nazionale) e con gli organismi
interessati". Il ministro anticipa la sua linea. "Occorre- precisa-
una verifica nazionale di idoneita' riconosciuta da parte della comunita'
scientifica nel suo complesso. All'interno di una liste di idonei le
universita' sceglieranno autonomamente colui che ritengono lo studioso piu'
capace nell a produzione scientifica, piu' adattato a richiamare finanziamenti
dalle imprese e iscrizioni da parte degli studenti". Nella lista di idonei
potranno essere compresi, grazie a un sistema di riconoscimento dei titoli
internazionali, "anche gli studiosi che lavorano all'estero, italiani o
stranieri 17 giugno 2008.
( da "Provincia di Como, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
ROMA Conto alla
rovescia per i maturandi dell'anno scolastico 2007-2008. E' domani la giornata
"clou" per circa 496mila candidati che si cimenteranno con la prima
prova scritta, il tema di italiano, uguale per tutti gli indirizzi di studio.
Le tracce, come di consueto, sono state individuate da una commissione di
esperti, che ha poi sottoposto una rosa di proposte al ministro per la scelta
finale (la selezione, per i tempi delle operazioni, è stata fatta non dal
ministro in carica, ma dal precedente). Sono confermate le tipologie adottate
negli anni passati: analisi di un testo letterario, produzione di un saggio
breve o di un articolo di giornale (a scelta tra i diversi ambiti di
riferimento: storico-politico, socio-economico, artistico-letterario,
tecnico-scientifico), tema di argomento storico, tema di attualità. il
programma e le valutazioni In calendario giovedì, la seconda prova scritta
(quest'anno è stato scelto greco per il classico e matematica per lo
scientifico) mentre, con un week-end di riposo in mezzo, il 23 giugno si
tornerà in classe per il terzo e ultimo scritto, il cosiddetto quizzone, messo
a punto dalle singole commissioni esaminatrici che stabiliranno anche la durata
della prova. Archiviati i tre scritti, la strada per gli studenti comincia a
essere in discesa. Dopo la correzione dei compiti si passa, infatti, ai
colloqui svolti su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai
programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso. La commissione
dispone di 45 punti per la valutazione delle prove scritte (ripartiti in parti
uguali tra le tre prove) e di 35 punti per i colloqui. A ciascun candidato è
assegnato un voto finale complessivo in centesimi che è il risultato della
somma dei punti attribuiti agli scritti e al colloquio e dei punti relativi al
credito scolastico acquisito da ciascun candidato. Per superare l'esame è
sufficiente un punteggio minimo di 60/100. Agli studenti superbrillanti che
conseguono il punteggio massimo di 100 punti potrà essere concessa anche la
lode, ma questa deve essere attribuita dalla commissione all'unanimità. i
sondaggi sulle tracce del tema Moravia e Svevo, i diritti dell'uomo, i problemi
ambientale, la tragedia dei morti sul lavoro, il bullismo. Sono queste le
tracce per gli esami di maturità più gettonate su siti e blog dedicati agli studenti.
Anche nelle ore dell'immediata vigilia impazza su internet il "toto
temi". Tanti i sondaggi e le analisi probabilistiche realizzate da esperti
e non, per cercare di anticipare le possibili tracce della più temuta prova
dell'esame di maturità. Tra le altre ipotesi ci sono quelle riguardanti le
ricorrenze: i 30 anni dalla morte di Aldo Moro, i 40 anni dal Sessantotto e i
60 anni dall'entrata in vigore della Costituzione. Andando a ritroso, negli
ultimi 7 anni, gli autori proposti per il saggio breve sono stati: Dante,
Ungaretti, Dante, Montale, Pirandello, Quasimodo, Pavese e Saba. Tranne lo strano caso di Dante (scelto sia dalla Moratti che da Fioroni), negli ultimi anni sono stati
proposti solo autori del '900. la lunga marcia dei plichi Ma come funziona la
complessa macchina della distribuzione dei plichi con dentro le prove d'esame?
Messi ministeriali, mossi dalla periferia, si recano a Roma. Entrano in
possesso del materiale necessario a ciascuna provincia e lo custodiscono lungo
il viaggio. Giunti a destinazione, prima che ciascuna scuola riceva ciò che
alla stessa è destinato, il "pacco grande" deve essere portato in
Questura. Qui finisce la missione dei messi. A questo punto è la Questura che
porta il "pacco grande" all'Ufficio scolastico provinciale dove si
apre, si verifica il numero delle buste, che vengono consegnate ai
rappresentanti degli istituti scolastici presso i quali opereranno le
commissioni. Sicurezza assicurata Le condizioni di sicurezza sono sempre molto
alte: ogni rappresentante di istituto che abbia avuto in consegna la busta non
la porterà all'istituto: si dovrà recare presso la Questura o, nel caso dei
paesi, presso i Carabinieri. Questo secondo passaggio al ministero
dell'Interno, dopo la fugace sosta in Questura del "pacco grande",
risulta essere decisivo ai fini della tempestiva vera e propria partenza degli
esami. Saranno le forze dell'ordine, infatti, che la mattina di domani e le
mattine successive porteranno a scuola le buste appropriate. 17/06/2008.
( da "Provincia di Lecco, La" del 17-06-2008)
Argomenti: Scuola
Barzio Piove, tutti nei
boschi a cercare funghi Porcini in anticipo grazie alle condizioni meteo.
Tesserino obbligatorio tranne che a Primaluna barzio Nonostante il tempo
piovoso che sta annoiando tutti e riportando più all'autunno che all'arrivo
ormai imminente dell'estate, la stagione dei funghi promette bene. Sono già diverse le voci di avvistamenti dei "fioroni"
i primi funghi che spuntano alle quote più basse, nelle selve, ovvero nei prati
puliti che sono sempre meno frequenti per via dell'abbandono dell'agricoltura
di montagna. È opinione diffusa tra tutti gli appassionati che basterà il primo
caldo, che è annunciato in arrivo da giovedì con temperature estive, per
assistere alle condizioni più favorevoli per andare in cerca del prezioso
bottino. I primi saranno ancora i "fioroni" belli ma dal gambo molle,
non ancora adatti ad essere seccati per la conservazione. A Narro, frazione di
Casargo, già quindici giorni fa sono stati colti i primi esemplari di funghi di
selva ed anche nella zona di Crandola i più esperti hanno già gustato il
piacere della raccolta, così come in Muggiasca, altro sito preso di mira dai
cercatori. "Anni fa - spiega Michele Vitali, un esperto delle montagne che
circondano il monte Muggio - quando le selve erano belle pulite ancora, si
trovavano i funghi già a maggio. Oggi è un po' più difficile trovarli perché
c'è più abbandono. Nelle zone più pulite invece ci sono ancora. Io preferisco
però andare in val Bodengo, in Valchiavenna. Da noi c'è troppa gente e non mi
piace la calca nei boschi". Appena esploderà il caldo tanto aspettato in
queste anomale settimane piovose, inizierà la caccia al fungo che come lo
scorso anno dovrà essere fatta con l'apposito tesserino introdotto dalla
Comunità montana. Su tutto il territorio, ad eccezione del comune di Primaluna,
è previsto il versamento della quota annuale di 5 euro per i residenti e di 25
per i non residenti, con la conferma di quanto già era stato fissato lo scorso
anno. La raccolta dei funghi potrà avvenire quindi previo versamento della
quota corrispettiva alla stagione sul conto corrente della Comunità montana n.
15426222 e la ricevuta del versamento dovrà essere portata appresso dal
cercatore e mostrata assieme ad un documento di identità alla richiesta di
controllo. La passata stagione sono state complessivamente 6.198 quelle in
regola ma si può pensare ancora ad una larga fascia di "abusivi" che
non hanno pagato. Mario Vassena 17/06/2008.