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DOSSIER “I COSTI DELLA POLITICA.”

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ARCHIVIO GENERALE  DEL DOSSIER 

TUTTI I DOSSIER


tARTICOLI DEL  19-20 ottobre 2008      #TOP



Report "Costi dei politici"

·                     Indice delle sezioni

·                     Indice degli articoli

·                     Articoli

Indice delle sezioni

Costi dei politici (12)


Indice degli articoli

Sezione principale: Costi dei politici

Duopolio imbattibile nel Lavoratore ( da "Secolo XIX, Il" del 19-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: 1' Rizzuto), Parodi, Danovaro (s.t. 25' Masnata), Costapani, Chiodarelli. In panchina: Carlone, Petragallo. all. Pedemonte sant'olcese: Alinovi, Agnoletti, Gerbino, Pesciallo, Rosone, Agostini, Tonan (s.t. 32' Paltro), Damico, Bianchi (s.t. 19' Trentino), Poggi (s.

Termini più lunghi per la "pensione" dei consiglieri regionali ( da "Secolo XIX, Il" del 19-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: sprechi che Ronzitti ha già messo in cantiere nell'ambito della nuova commissione per la riduzione dei costi della politica di cui lui stesso è presidente e della quale fanno parte altri sei consiglieri: Patrizia Muratore (Idv), Michele Boffa (Pd), Franco Rocca (Per la Liguria), Marco Nesci (Prc), Gabriele Saldo (Fi) e Gianni Plinio (An).

Circoscrizioni, restituite i soldi - roberto paracchini ( da "Nuova Sardegna, La" del 19-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: si chiedono indietro un po' dei gettoni avuti da gennaio a giugno. Vediamo. Attualmente questi consiglieri ricevono un gettone di presenza di 17 euro. Solo che il loro massimale (il massimo che possono percepire ogni mese) è pari a un quarto degli emolumenti del presidente (che prende 443 euro), quindi circa 115 euro.

<Pubblicare su Internet tutti i redditi dei politici> ( da "Nazione, La (Pisa)" del 19-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Quale stipendio e quali gettoni di presenza ricevono dal comune. Quali spese fanno direttamente e quali il loro staff. E' solo tramite un facile accesso a queste informazioni che il principio democratico del 'conoscere per deliberare' può realizzarsi e i cittadini possono compiere con coscienza le loro scelte elettorali.

Comune ( da "Tirreno, Il" del 19-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Assemblea Antirazzista GETTONE Un accordo che soddisfa tutti Nella seduta del consiglio di giovedì scorso, con l'approvazione della delibera di corresponsione del gettone di presenza per i consiglieri comunali, si è concluso positivamente e grazie alla propositiva collaborazione di tutti i soggetti coinvolti una delicata questione, che si trascinava dalla precedente amministrazione.

<Ho denunciato gli usuraiHo perso 8 clienti su dieci> ( da "Sicilia, La" del 19-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: hanno sprecato e sperperato decine di milioni di euro per stipendi e gettoni a presidenti, consiglieri di amministrazione e revisori dei conti, nonché in progetti di carta. Oggi, si apprende che la Corte dei Conti di Palermo ha avviato un'indagine e sta effettuando controlli e verifiche per accertare responsabilità nell'utilizzo dei fondi elargiti dalla Regione e della Stato.

Comune, incarichi e consulenze per 300 mila euro ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 19-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: viene assegnato un gettone presenza di 200 euro ad ogni riunione del Comitato. Analisi e valutazione delle società Mobel e Multibel per un possibile progetto di fusione: Giorgio Teso, 5 mila euro. Predisposizione di un atto notarile per l'acquisto da parte del Comune delle quote di Mobel di proprietà della società Dolomibitus: Domenico Grasso,

Gettoni ridotti, circoscrizioni in bolletta ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 19-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: ingiusto che si taglino i costi delle Circoscrizoni, che rappresentano una voce di spesa minima nei bilanci comunali, e si penalizzino così delle persone che ogni giorno si adoperano nell'interesse dei cittadini. La politica di medio e basso livello diventerà sempre più una prerogativa per i pochi che potranno autofinanziarsi e che se lo potranno permettere"

Costi della politica, 10 giorni per i calcoli ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 20-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: Entro ottobre la certificazione Costi della politica, 10 giorni per i calcoli Entro il 31 ottobre gli enti locali devono certificare al Viminale la riduzione dei "costi della politica " scaturita dall'applicazione dell'articolo 2, commi 23-30 della Finanziaria 2008. La scadenza è prevista dal Dm del 15 luglio 2008, chedàattuazionealcomma32do-vesiprevedechel'

"Io, anomalo perché non sono di sinistra" ( da "Giornale.it, Il" del 20-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: paio di domande in tv sul libro e sta invece zitto se i suoi cari amici del Corriere, Stella e Rizzo, occupano tre trasmissioni di Mentana e un'intera puntata di Tv7 condotta da Gianni Riotta. L'invidia è il motore del mondo", dice e sbircia con intenzione l'ora. Ammiro senza riserve il suo abbagliante orologio d'oro da Creso, ma reagisco seccamente: "Mi devi un minuto di recupero".

Domani il Consigliodecide i tagli alle indennità di carica ( da "Sicilia, La" del 20-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: trattare e votare sulla proposta di rideterminazione delle indennità dovute al presidente e al vice presidente del consiglio comunale e del gettone di presenza per i consiglieri comunali, le modifiche al regolamento di contabilità, la revoca della delibera di adesione al consorzio industriale Asi di Caltanissetta, il riconoscimento di un debito fuori bilancio e la verifica dell'

In questa gestione<ottimale> disastrosu tutti i fronti ( da "Sicilia, La" del 20-10-2008)
Argomenti: Costi della politica

Abstract: funzionari e Consigli di amministrazione da nominare con spartizione clientelare di poltrone e poi da riunire con pagamento di stipendi o di gettoni di presenza. Oggi che la Tia (Tariffa di igiene ambientale) è enormemente maggiorata, paradossalmente il servizio è di gran lunga peggiorato e non c'è più nessuno con cui poter conferire per chiedere aiuto.


Articoli

Duopolio imbattibile nel Lavoratore (sezione: Costi dei politici)

( da "Secolo XIX, Il" del 19-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

Uisp Terza vittoria consecutiva per Anni 50 Bogliasco e Italbrokers. Primo punto per il Piccarello, ancora al palo Aston Villa e Foce 19/10/2008 TERZA d'andata per il Campionato del Lavoratore (Uisp) e terza vittoria consecutiva per Anni 50 Bogliasco e Fia Italbrokers. Le due corazzate, pluriscudettate anche a livello nazionale, mantengono così saldamente la testa della classifica della Serie A1, seguite da una rediviva Pedemontana che ritrova bel gioco e vittoria. In coda arriva il primo punto stagionale per il Piccarello Siva Book mentre Astonvilla Barabino & Partners e Foce Behringer restano invece ferme al palo a quota zero. In A2 da segnalare la rotonda vittoria del Due Settembre, autentica sorpresa stagionale prima in graduatoria, e la prima vittoria per AF Calcio Alcor e Arci Isoverde. E sono partiti anche i campionati femminili, nei prossimi giorni gli amatori a sette (per iscrizioni: 010-254.12.13) Serie A1: Astonvilla Barabino & Partners-Anni 50 Bogliasco 0-2 (Papini, Cuomo); Piccarello Siva Book-Amatori Bolzaneto 0-0; Foce Behringer-Ospedale San Martino 0-1 (Berruti); Pedemontana-Virtusestri Linea Messina 2-1 (Pedemontana: Lazzarini, Lume. Virtusestri: Del Genio); Cattolica Bogliasco-Major 4-3 (Cattolica: De Scalzo, Russo, Monteghirfo 2. Major: Boccardo, Guidetti, Pisani); Ansaldo Energia-Fia Italbrokers 0-3 (Grosso, Petrini 2); Capolungo Doria Immobiliare-Sori posticipo. Classifica: Fia Italbrokers, Anni 50 Bogliasco p.ti 6; Pedemontana 5; Virtusestri, Cattolica Bogliasco 4; Ansaldo Energia, Amatori Bolzaneto, Ospedale San Martino 3; Sori, Capolungo 2; Major, Piccarello 1; Foce, Astonvilla 0. Serie A2: Quarto-AF Calcio Alcor 1-2 (Quarto: Ferrara. Alcor: Foglino, Mele); Atletico Calcio Belvedere-Pallavicino 2-2 (Belvedere: Del Rosario, Rosone. Pallavicino: Massone, autorete); Praese 1945-Due Settembre 0-3 (Pinna 3); Valpolcevera-Liguria Medici Sdp Petroli 1-1 (Valpolcevera: Savio. Medici: Mali); Arci Isoverde-Phoenix 1995 5-2 (Isoverde: Ricci, Ferrando, Tancredi 3. Phoenix: Repetto, Ponti); Deportivo Generelia-Zener Farmacia Molina 2-0; Real Quezzi Edil Art Mod-Stella Rossa Rivarolese posticipo. Ha riposato: Genova Lex Carrozzeria Impero. Classifica: Due Settembre p.ti 6; Atletico Calcio Belvedere 5; Stella Rossa Rivarolese, AF Calcio Alcor, Valpolcevera, Liguria Medici, Deportivo 3; Zener, Praese, Genova Lex, Quarto, Arci Isoverde, Pallavicino 2; Real Quezzi, Phoenix 1. 19/10/2008 torriglia0 montoggio3 piccardo 24' pt; pesciallo 23', midoro 38' st torriglia: Rella, Giussi (15' pt Mangini), Abate, Rimassa, Paterniti (1' st Marino), Gaglio, Ricciardi, Burgio (40' st Pancera), Barbieri, Garbarino, Arcuri. In panchina: Dassori, Bellisario, Bonasorte, Corallo. all. Bo montoggio: Caprile, Repetto (30' st Gatto), Tumolo, Figus, Panicucci, Bruzzese, Piccardo, Campiti (35' st Bono), Midoro, Pesciallo, Tavella (40' st Mereta). In panchina: Ligalupo, Scelfo, Spagnolo, Aceto. all. C.T. Arbitro: Pestarino note: espulsi nel secondo tempo al 12' Bruzzese e al 20' Gaglio per doppia ammonizione 19/10/2008 s. g. battista1 pais 45' p.t. bargagli0 san giovanni battista: Di Giorgio, Ferdenzi, Scaramuzzino, Magliocco, Cannavaro, Pais, Masini, Polotti (s.t. 35' Bondi), Favale, Calabrese (s.t. 25' Bozzolo), Iannizzi (s.t. 16' D'Antona). In panchina: Costa, Cerutti, Grutta, Lunetta. all. Rondoni bargagli: Canepa, Nicolazzo, Penco, Tabiolati, Bonanni (s.t. 30' Aliani), Poggio, Strazzera, Darietto, Renna (s.t. 25' Gagliardi), Soracase, Tonissi (s.t. 16' Musoni). In panchina: Canova, Schiaffino, Rusca, Cesaretti. all. Cappanera Arbitro: Petrachi note: espulsi Tabiolati 15' s.t., Soracase 35' s.t., Penco 42' s.t., D'Antona 45' s.t. 19/10/2008 casellese2 danovaro 1' p.t.; chiodarelli 44' s.t. sant'olcese2 rosone (rig.) 23' p.t.; rosone (rig.) 19' s.t. casellese: Rivera, Caprile, Camboni (s.t. 1' Compagnone), Banchero, Staffiero, Pazzano, Torre (s.t. 1' Rizzuto), Parodi, Danovaro (s.t. 25' Masnata), Costapani, Chiodarelli. In panchina: Carlone, Petragallo. all. Pedemonte sant'olcese: Alinovi, Agnoletti, Gerbino, Pesciallo, Rosone, Agostini, Tonan (s.t. 32' Paltro), Damico, Bianchi (s.t. 19' Trentino), Poggi (s.t. 13' Esposito), Formoso. In panchina: Firpo, Monterotondo, Pittaluga. all. Vernazza Arbitro: Degiovanni note: espulso Agostini al 44' s.t. 19/10/2008 LA CLASSIFICA del girone D della seconda categoria dopo cinque giornate: Rivarolese punti 15; Vecchio Castagna 13; Casellese e Sant'Olcese 10; San G. Battista 9; Anpi Casassa 8; Bargagli, Sarissolese e San Desiderio 7; Burlando e Vernazza 6; Liguria e Valtorbella 4; Mariscotti 3; G. Siri 2; Multedo 1. Prossimo turno Burlando-Liguria; Mariscotti-V. Castagna; Multedo-San Desiderio; Rivarolese-S. G. Battista; S.Olcese - Anpi; Sarissolese - G. Siri; Valtorbella-Casellese; Vernazza-Bargagli. 19/10/2008.

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Termini più lunghi per la "pensione" dei consiglieri regionali (sezione: Costi dei politici)

( da "Secolo XIX, Il" del 19-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

Costi della politica Trenta mesi non bastano più: la riceveranno solo dopo aver completato una legislatura. E slitta anche l'età dell'assegno: 65 anni 19/10/2008 Genova. Trenta mesi di sedute in consiglio regionale non basteranno più per avere diritto al vitalizio previsto dalla legge anche per i "parlamentari" della Liguria. Sarà necessario, invece, aver completato un'intera legislatura. E slitterà anche la data dalla quale l'assegno potrà cominciare a essere incassato: bisognerà aver compiuto 65 anni d'età e non "solo" 60 anni come avviene ora. Tutto questo se non ci saranno ostacoli alla riforma che Mino Ronzitti (Unione a sinistra), presidente dell'assemblea legislativa di via Fieschi, sta portando avanti con l'appoggio - almeno sulla carta - di tutti i capigruppo. La stretta sui vitalizi è solo uno dei provvedimenti anti-sprechi che Ronzitti ha già messo in cantiere nell'ambito della nuova commissione per la riduzione dei costi della politica di cui lui stesso è presidente e della quale fanno parte altri sei consiglieri: Patrizia Muratore (Idv), Michele Boffa (Pd), Franco Rocca (Per la Liguria), Marco Nesci (Prc), Gabriele Saldo (Fi) e Gianni Plinio (An). La partita, che sul piano politico è solo agli inizi, sebbene sia stata avviata in un clima di consenso bipartisan, include una drastica riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori, un giro di vite sul rimborso spese (modifica in dirittura d'arrivo sull'onda del caso Broglia), indennità dei consiglieri per la prima volta parametrate al numero e alla durata delle presenze in aula. Insomma, un'autentica rivoluzione che Ronzitti vuole portare a termine - con l'appoggio di tutte le forze politiche - prima dell'inizio della prossima legislatura. Ciò significa che le necessarie modifiche statutarie e legislative devono essere approvate in tempo per le elezioni regionali del 2010. Tra gli effetti più clamorosi l'abbattimento da 50 a 40 del numero massimo di consiglieri eleggibili e da 12 a 10 quello degli assessori nominabili dal presidente della giunta con un massimo di quattro esterni. Questi ultimi, tra l'altro, dovrebbero percepire uno stipendio inferiore agli assessori (eletti) che sono anche consiglieri regionali. "I costi della politica - attacca Ronzitti - derivano soprattutto da sovrapposizioni di funzioni, duplicazioni, sprechi, lungaggini burocratiche. Negli ultimi dieci anni - insiste il presidente del consiglio regionale - abbiamo assistito a un'impennata delle spese accompagnata da una riduzione della produttività". I motivi? "Purtroppo sono rimaste lettera morta leggi e riforme concepite per rendere più efficiente e, quindi, meno costoso il sistema delle autonomie locali. Mi riferisco alla 142 del '90, che prevedeva il superamento delle Province e la nascita delle aree metropolitane, e alla riforma del titolo V della Costituzione che, se applicata, avrebbe permesso di giungere al superamento di una delle Camere ed evitare dispendiosi conflitti interistituzionali". È urgente, per Ronzitti, un cambiamento di rotta. Il responsabile dell'assemblea legislativa non vuole parlare di tagli, ma il riassetto da lui proposto "permetterà di risparmiare qualche milione di euro su un bilancio di 28 milioni". "Bilancio - sottolinea Ronzitti - che è già il più basso in assoluto di tutti i consigli regionali e rimarrà invariato nel triennio 2007-2009". Vincenzo Galiano galiano@ilsecoloxix.it 19/10/2008.

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Circoscrizioni, restituite i soldi - roberto paracchini (sezione: Costi dei politici)

( da "Nuova Sardegna, La" del 19-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

Cagliari "Circoscrizioni, restituite i soldi" Secondo gli uffici del Comune i consiglieri sono stati troppo pagati: dovranno rendere gettoni percepiti "per sbaglio" sino a 1.500 euro ROBERTO PARACCHINI CAGLIARI. Uno spettro si aggira nei sogni dei centoquattordici consiglieri delle circoscrizioni: dover restituire sino a millecinquecento-duemila euro al Comune per gettoni di presenza percepiti, "ma non spettanti", per l'esercizio della funzione di amministratore. In questi giorni i diciannove componenti di ognuno dei cinque parlamentini di quartiere, più la municipalità di Pirri, hanno ricevuto una lettera dal funzionario dirigente del Municipio in cui, richiamate le norme vigenti sull'argomento, si chiedono indietro un po' dei gettoni avuti da gennaio a giugno. Vediamo. Attualmente questi consiglieri ricevono un gettone di presenza di 17 euro. Solo che il loro massimale (il massimo che possono percepire ogni mese) è pari a un quarto degli emolumenti del presidente (che prende 443 euro), quindi circa 115 euro. E questo è stabilito nell'ultima finanziaria nazionale (la precedente parlava di un terzo). Sino a poco tempo fa, però, gli amministratori dei rioni avevano un massimale che poteva raggiungere anche i 450 euro. Da qui l'intervento degli uffici comunali che han precisato che dovranno essere rimborsati gli emolumenti percepiti in più. La lettera ha creato molto scompiglio visto che diversi consiglieri, se l'amministrazione va fino in fondo, si troveranno indebito anche per 1.000-1.500 euro. Ma come mai questo pasticcio? Il problema è che in precedenza i presidenti dei parlamentini percepivano di più: sino al 2001 avevano un "introito", per la loro funzione amministrativa, di circa tre milioni al mese (millecinqueceto euro). In quell'anno, però, il consiglio comunale ridusse le loro "spettanze" e, in parallelo, aumentò quelle dei consiglieri comunali (che oggi, dopo la finanziaria, hanno come massimale un quanto di quanto percepito dal sindaco - 5.400 - quindi circa 1.300 euro). Mentre i colleghi dei rioni han continuato a percepire le cifre stabilite in precedenza. Poi sono arrivate le ultime finanziarie che hanno ulteriormente precisato le norme, sottolineando che chi non ridurrà i costi pagherà penali sino a un milione e centomila euro. "Ma il problema - sottolinea Gianfranco Carboni (Pd, presidente del parlamentino del centro storico) - è quello del ruolo che si vuole dare alle circoscrizioni: se solo formale o anche sostanziale. Se infatti venissero date le deleghe su singoli problemi, come avviene in altre parti d'Italia, il discorso sarebbe diverso. In quel caso vi sarebbero altri parametri. Oggi, invece, sia il presidente che i consiglieri hanno compensi simbolici, indipendentemente dal fatto che lavorino a tempo pieno o meno". Secondo Carboni il problema centrale "non è però il compenso ma le funzioni reali che si vogliono dare a questi organismi di quartiere". Intanto i componendi dei parlamentini sono in fibrillazione per il pasticcio involontario in cui sono stati cacciati. "Si tratta in ogni caso - spiega Alessandro Serra, consigliere comunale di An, già presidente del centro storico - di somme percepite in buona fede. Credo che queste norme vadano esaminate con maggior attenzione". Di certo si tratta di una nuova patata bollente che vede una rivolta generalizzata. La lettera inviata si inserisce nel filone dei "costi della politica". Ma, come sempre, a "pagare" sembrano essere i più deboli. "L'impegno in circoscrizione può anche essere gratuito - afferma un consigliere - ma che ce lo dicano subito: non dateci soldi che, poi, ci togliete. Per tante persone mille euro sono una cifra importante, soprattutto oggi". Infine va avanti l discorso sulla riduzione del numero delle circoscrizioni che dalle attuali cinque, più una municipalità (Pirri), diventeranno tre più Pirri. Un altro problema che non sarà indolore.

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<Pubblicare su Internet tutti i redditi dei politici> (sezione: Costi dei politici)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 19-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

PRIMO PIANO pag. 2 "Pubblicare su Internet tutti i redditi dei politici" E' PARTITA questo fine settimana la raccolta firme dei radicali a Pisa su una proposta di delibera che impegna il Comune a pubblicare su Internet tutte le informazioni su consiglieri, membri della giunta e sindaco. "E' molto semplice ? spiega Luca Nicotra, presidente di LiberaPisa ? vogliamo sapere se coloro che eleggiamo lavorano, se sono presenti in aula, come votano, quanti e quali documenti presentano. Quale stipendio e quali gettoni di presenza ricevono dal comune. Quali spese fanno direttamente e quali il loro staff. E' solo tramite un facile accesso a queste informazioni che il principio democratico del 'conoscere per deliberare' può realizzarsi e i cittadini possono compiere con coscienza le loro scelte elettorali. Uno strumento concreto per contrastare la tendenza odierna all'antipolitica". L'iniziativa fa parte di una campagna nazionale dei radicali per l'istituzione a tutti i livelli di una anagrafe pubblica degli eletti, Anche nei prossimi fine settimana, in Corso Italia e al mercato di via Paparelli saranno organizzati tavoli di informazione e raccolta firme. Inoltre è già possibile firmare la proposta di delibera all'Ufficio relazioni con il pubblico del Comune e in tutte le Circoscrizioni. Info: www.radicalipisa.it; o www.radicalipisa.it; per telefono 340-328.92.38; e-mail luca.nicotra@radicalipisa.it.

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Comune (sezione: Costi dei politici)

( da "Tirreno, Il" del 19-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

Pisa COMUNE COMUNE A quando i lavori in sala Baleari? Pisa ha la fortuna di ospitare le sedute del consiglio comunale in una sala, chiamata "Sala delle Baleari", nota per la sua suggestione e bellezza. Purtroppo la sala non esprime al meglio le sue potenzialità in quanto necessita, a mio avviso, di urgenti lavori di restauro: se gli affreschi che decorano le pareti sono stati messi in sicurezza con appositi pannelli in plexiglass non altrettanto si può dire del pavimento che versa in pessime condizioni di manutenzione. Sono presenti, infatti, numerose crepe che si diramano in tutte le direzioni; in un punto - all'ingresso dello spazio destinato alla giunta e ai consiglieri, là dove è presente l'apertura della balaustra - addirittura, la crepa è talmente larga e profonda che qualcuno ha ritenuto opportuno nasconderla coprendola con un pezzo di guida rossa. Questo artifizio naturalmente non solo non risolve il problema ma crea una situazione di potenziale pericolo dato che, non potendo vedere il lungo buco sul pavimento, gli avventori della sala in più di una occasione sono inciampati. Per questi motivi chiedo all'assessore competente di sapere quando e come verrà ristrutturato il pavimento della sala riportandolo ad uno stato più decoroso ed eliminando così il rischio che qualcuno posso farsi male cadendo. Antonio Maffi LOGGE DI BANCHI Una festa contro il razzismo Sabato 11 ottobre in Banchi si è svolta una grande festa antirazzista sotto le logge di Banchi. Centinaia di persone, migranti e italiani, hanno dato vita ad un gioioso momento di incontro autorganizzato, per testimoniare che Pisa è una città solidale e aperta all'incontro di culture. Dopo i ripetuti presidi al Duomo e in Logge di Banchi contro la proposta di un'ordinanza anti-borsoni, l'assemblea antirazzista ha ideato una forma di protesta che fosse anche un momento di socialità tra i migranti e la cittadinanza. Infatti sotto le Logge centinaia di bambini, studenti, semplici passanti, si sono uniti ai canti e alle danze senegalesi che fin dal pomeriggio hanno rallegrato la piazza. Alle 19 è stata proiettata anche la partita Senegal-Gambia, durante la quale i cori a sostegno del Senegal si sono mescolati a quelli dei tifosi del Pisa. Alle 21 poi è stata offerta una grande cena senegalese alle circa 500 persone partecipanti. La festa è terminata con un inaudito corteo notturno, che al grido di "Siamo tutti clandestini. Lavoro e dignità!" si è diretto verso il Polo Carmignani occupato, a portare la solidarietà agli studenti che lottano contro la legge 133. Assemblea Antirazzista GETTONE Un accordo che soddisfa tutti Nella seduta del consiglio di giovedì scorso, con l'approvazione della delibera di corresponsione del gettone di presenza per i consiglieri comunali, si è concluso positivamente e grazie alla propositiva collaborazione di tutti i soggetti coinvolti una delicata questione, che si trascinava dalla precedente amministrazione. Come presidente del consiglio mi preme fare alcune valutazioni politiche istituzionali sugli obbiettivi raggiunti e sull'importanza del percorso fatto, ripeto tutti insieme e con spirito propositivo. Tra i punti più significativi della delibera ricordo l'entità del gettone di presenza, fissato nella cifra 72,00 per ogni seduta del consiglio, delle commissioni, e di ogni organo previsto dallo Statuto e cosa importante dietro verifica che il consigliere abbia partecipato ad almeno il 50% della durata di ogni seduta. Mi preme sottolineare a questo punto che questo risultato è il frutto di un serrato e valido lavoro collegiale che, sin dall'inizio ha avuto come obbiettivo il raggiungimento del consenso dell'intera assemblea. Ringrazio perciò l'ufficio di presidenza, i commissari della IV Ccp, presieduta dal consigliere Antonio Mazzeo, che hanno saputo ascoltare e sintetizzare le diverse istanze che venivano da tutte le forze politiche e hanno saputo avvalersi dell'importante supporto tecnico giuridico della dottoressa Angela Nobile e dell'avvocato Pietro Pescatore. Il lavoro proficuo di tutti questi soggetti ha messo in grado questa presidenza di presentare all'assemblea e alla cittadinanza un documento che mostra un consiglio in grado di darsi regole in modo unitario e lavorare serenamente al di là delle proprie differenze politiche. Titina Maccioni LA PROTESTA Fermiano i tagli all'università Negli ultimi due giorni la cosiddetta generazione invisibile è scesa nelle piazze del paese e della nostra città, Pisa, per rendersi attrice di un momento storico per la mobilitazione studentesca italiana. La stupefacente ottusità del d.l. Tremonti che, in maniera del tutto irrazionale e generalizzata, impone tagli all'università pubblica sta mobilitando studenti, ricercatori precari e personale tecnico amministrativo. Il blocco del turn over imposto da questo taglio non solo stroncherà il futuro lavorativo di migliaia di ricercatori che per anni con stipendi risibili hanno permesso, non senza entusiasmo, che l'università italiana potesse sopravvivere, ma significherà anche la riduzione dei corsi, e in generale un'università sempre più dequalificata e delegittimata. L'agonia dell'università pubblica è ormai iniziata da decenni, con le riforme in questo caso quasi bipartisan dei partiti del centro destra e del centro sinistra: il 3+2, la proliferazione dei corsi di laurea e delle sedi universitarie, i continui tagli al settore pubblico. Ma col d.l. Tremonti, non abbiamo a che fare con una magari contestabile riforma del sistema dell'istruzione, ma con un carico di disprezzo, neanche celato, nei confronti dei lavoratori del settore pubblico, ormai considerati fannulloni e nei confronti della cultura. Se il dl Tremonti passerà, all'università pubblica e universale, sarà inferto il colpo mortale e finale che consentirà l'ingresso del privato, come già è accaduto in altri servizi di pubblica utilità. Le università saranno trasformate in fondazioni private sul modello americano, un modello che noi non possiamo accettare e che oltretutto non avrebbe modo di funzionare in Italia. Luca Barbuti segretario Prc ATENEO Con le fondazioni avremo nuova linfa Alcuni docenti delle università Italiane, unitamente agli studenti, protestano contro la cosiddetta riforma Gelmini che, a loro dire, produrrebbe effetti drammatici sull'Università Italiana. Si afferma infatti che "la riduzione al 20% del turnover delle unità del personale non significa soltanto uno sfoltimento senza precedenti di tante discipline specialistiche in cui la cultura italiana primeggia nel mondo. è tutto il processo di rinnovamento del corpo docente italiano - gravato da una anzianità elevata - ad essere compromesso per i decenni a venire. A tanti nostri valentissimi giovani l'avvenire nella ricerca e nell'insegnamento viene definitivamente precluso". Ma perché i nostri professori e rettori parlano come se loro fossero all'università come semplici spettatori e non come parti che hanno, in diversa misura e responsabilità, preso parte a configurarla quale essa è oggi? La facoltà che viene poi data a ciascuna università dalla Gelmini di trasformarsi in Fondazione privata è poi rifiutata pregiudizialmente adducendo ad esempio il fallimento di sistemi come quello americano che su un modello simile poggiano oramai da qualche lustro. Ma proprio in America abbiano le migliori università del mondo nelle quali lavora una grossa percentuale dei migliori scienziati del mondo e che sono strapiene di italiani mentre non la stessa cosa può dirsi per quelle italiane! L'opportunità di trasformarsi in Fondazioni è invece una possibilità del tutto nuova, che consentirebbe alle università di attuare politiche più efficienti di ricerca, reclutamento dei professori e offerta didattica. Francesco Felloni coordinatore Fi.

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<Ho denunciato gli usuraiHo perso 8 clienti su dieci> (sezione: Costi dei politici)

( da "Sicilia, La" del 19-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il caso. Parla un imprenditore che ha avuto il coraggio di ribellarsi ai cravattari "Ho denunciato gli usurai Ho perso 8 clienti su dieci" "Il contributo all'antiracket l'ho dato" Spett.le Redazione la presente per correggere alcune inesattezze contenute nell'artico "IL CASO - Antiracket senza soldi" a firma ( a.c.) pubblicato domenica 12 ottobre 2008 nella pagina dedicata alle notizie di Licata. Il cronista nel commentare la mancata presenza come parte civile dei legali dell'Associazione Antiracket di Licata, lasciava intendere che detta associazione non aveva potuto costituirsi parte civile nel processo contro i presunti estorsori dell'operazione "Sciacallo", per mancanza di fondi. Il cronista concludeva l'articolo affermando che il contributo promesso dal sindaco alla costituzione dell'associazione non è stato mai elargito. Siccome il sindaco a cui si riferisce il cronista è il sottoscritto, mi preme precisare che: la costituzione dell'associazione è stata fortemente voluta dall'Amministrazione da me presieduta, la condivisione e lo stimolo del prefetto Bruno Pezzuto e servita ad accelerare e legittimare un iter altrimenti lungo e farraginoso; il Comune di Licata ne è socio fondatore; tutte le spese per la costituzione sono state sostenute dal Comune di Licata; all'associazione, fin dal suo nascere, è stata data, attraverso gli uffici e le strutture comunali, tutta l'assistenza e la disponibilità logistica. ogni spesa sostenuta fino ad oggi per l'organizzazione di convegni, incontri, inviti, opuscoli e stampa di materiale informativo e promozionale sono stati sostenuti con fondi comunali. Nel bilancio 2008 (esitato dalla mia Giunta) all'intervento 1100405, cap. 56, alla voce "contributo associazione antiracket" è stata prevista la somma di 5000 euro che si ripete anche per gli anni 2009 e 2010. Quindi per completezza d'informazione è giusto precisare che, essendo disponibili per l'anno in corso 5000 di contributo comunale vincolato esclusivamente per l'Associazione Antiracket, la motivazione per la mancata costituzione di parte civile nel processo di cui sopra va ricercata altrove, o forse nella non conoscenza del contributo assegnato. Angelo Biondi Ex sindaco di Licata "Quaranta anni fa ci hanno sottratto l'aeroporto" Aeroporto di Agrigento: 40 anni di telenovela, sprechi e sperpero di pubblico danaro. E ora indaga la corte dei conti. L'aeroporto di Agrigento, la cui prima ubicazione è stata correttamente individuata in zona Piano Romano di Licata, nasce nell'anno 1968, ovvero 40 anni fa. Redattore del progetto, su incarico della provincia di Agrigento, fu l'ingegnere Mario Marra di Torino. Per l'occasione, su iniziativa dello scrivente e di alcuni giovani amici, si costituì il "Comitato Pro aeroporto" che svolse un ruolo importante per contrastare, e contestare, la politica agrigentina sempre ostile a fare uscire Licata dal tunnel del sottosviluppo. La mancanza d'acqua è una vergogna nazionale. L'altra vergogna è la favola dell'aeroporto da costruire sulle colline di Racalmuto. L'Enac (Ente nazionale aviazione civile) ha bocciato il relativo progetto per mancanza di requisiti tecnici. I professionisti della politica agrigentina, con la società Aavt, hanno sprecato e sperperato decine di milioni di euro per stipendi e gettoni a presidenti, consiglieri di amministrazione e revisori dei conti, nonché in progetti di carta. Oggi, si apprende che la Corte dei Conti di Palermo ha avviato un'indagine e sta effettuando controlli e verifiche per accertare responsabilità nell'utilizzo dei fondi elargiti dalla Regione e della Stato. Nell'ultima provincia d'Italia, c'è ancora chi specula sul "fantasma" dell'aeroporto di Agrigento, ma la favola è finita in commedia. Domenico Cantavenera.

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Comune, incarichi e consulenze per 300 mila euro (sezione: Costi dei politici)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 19-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

Multibel la società più costosa, tanto che la giunta sta valutando la fusione con Mobel. Ecco chi sono i professionisti (lm) Società partecipate e incarichi esterni, in tutto la spesa ammonta a circa 300 mila euro. Ma l'anno non è ancora finito. Questa la cifra spesa annualmente dal Comune di Belluno per incarichi ad amministratori di società partecipate e professionisti che, a vario titolo, forniscono consulenze.Si scopre che la società partecipata che ha il costo più alto in assoluto è la Multibel, una delle tante realtà che in provincia gestiscono il variegato sistema di raccolta rifiuti. Presidente, vice e consigliere costano complessivamente 77 mila euro l'anno. Sarà anche per questo motivo che, proprio quest'anno, la giunta ha affidato un incarico esterno di consulenza per capire se vi siano i presupposti di fusione della Multibel con la Mobel, società che si occupa dei parcheggi dopo il passaggio di mano alla Dolomitibus del trasporto scolastico.Fino all'anno scorso, riuscire ad avere i dati su indennità e compensi era impresa tutt'altro che semplice. Capitava spesso di dover invocare a gran voce la legge 241 sul diritto di accesso ai documenti amministrativi. E il più delle volte la risposta era comunque picche.Ora, grazie alle norme sulla trasparenza amministrativa, imposte dal ministro Renato Brunetta, gran parte dei dati devono essere pubblicati. Così, per la prima volta, anche il Comune di Belluno si allinea e inserisce nel suo sito internet l'elenco delle società partecipate e le consulenze affidate nel corso dell'anno. Basta un click e la vita virtuale di palazzo Rossi si apre ai naviganti. Società, nomi e cognomi degli amministratori, compensi spettanti in un anno, si materializzano in tabelle ed elenchi. Si scopre così che per pagare gli amministratori delle varie società di cui il Comune è socio vengono annualmente spesi poco meno di 200 mila euro. Nis, Multibel, Mobel e Ser.Sa sono le quattro grandi società che si occupano rispettivamente di impianti sportivi, rifiuti, parcheggi e servizi agli anziani. Poi ci sono Dolomitibus, di cui Palazzo Rosso è socio al 10,6 per cento, Bim Gestione (1,49\%), Bim Infrastrutture (1,49\%), Società Autostrade di Alemagna (1,29\%) e Consorzio Energia Veneto (0.14\%).Questi invece gli incarichi esterni. Collaborazione fiduciaria con il sindaco per la comunicazione politica: Vincenzo Agostini, 29 mila euro annui. Componenti del comitato scientifico per la mostra su Andrea Brustolon: Filippo Pedrocco 3 mila euro per la redazione i un saggio sul contesto pittorico veneto del Brustolon; Enrico Colle, 3 mila euro per un saggio sul mobile barocco; Massimo De Grassi, 3.600 euro per la redazione di due saggi relativi alal formazione e agli esordi del Brustolon, 120 euro per la redazione delle schede di catalogo relative ai bozzetti in terracotta; Paola Rossi, 3 mila euro per la redazione di un saggio sulla scultura lignea e lapidea a Venezia. A ciascuno, inoltre, viene assegnato un gettone presenza di 200 euro ad ogni riunione del Comitato. Analisi e valutazione delle società Mobel e Multibel per un possibile progetto di fusione: Giorgio Teso, 5 mila euro. Predisposizione di un atto notarile per l'acquisto da parte del Comune delle quote di Mobel di proprietà della società Dolomibitus: Domenico Grasso, 2 mila euro. Consulente tecnico di parte nella causa per risarcimento danni pendente davanti al Tribunale civile e penale di Belluno, Prolopio/Vasta/Comune: Petra Panzan, 1.836 euro. Incarico di coordinatore della rassegna Oltre le Vette: Flavio Faoro, 12.600 euro. Valutazione di alcune istanze di condono edilizio del 2004: Enrico Gaz, 3060 euro. Incarico, per conto della Conferenza dei sindaci e relativa suddivisioen di spesa, di psicologo-psicoterapeuta per un totale di 250 ore (Paola Becci, 7.900 euro) e di collaborazione coordinata e continuativa per responsabile d'ufficio di piano (Enrico Scapin, 25.549).Lauredana Marsiglia.

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Gettoni ridotti, circoscrizioni in bolletta (sezione: Costi dei politici)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 19-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

Cronaca di Cagliari Pagina 1021 Costi della politica. L'assessore: "Applicate le disposizioni del Governo" Gettoni ridotti, circoscrizioni in bolletta Costi della politica.. L'assessore: "Applicate le disposizioni del Governo" Tetto massimo di 116 euro al mese per i consiglieri --> Tetto massimo di 116 euro al mese per i consiglieri Da due giorni nelle sei circoscrizioni cittadine si parla solo della lettera, scritta dal servizio "Affari generali e decentramento". Qualcuno ha osservato che con quei soldi si può pagare al massimo la bolletta del telefono e la benzina. E che i consiglieri comunali portano a casa dieci volte tanto. Ma tant'è. Da due giorni nelle sei circoscrizioni cittadine non si parla d'altro: beghe di quartiere, piazzette dimenticate e feste rionali sono state spazzate via da una lettera, scritta dal servizio "Affari generali e decentramento". Tre pagine per informare i 120 consiglieri circoscrizionali che, d'ora in poi, ogni mese la somma dei loro gettoni non potrà superare i 116 euro. Cioè un quarto dello stipendio del presidente dell'assemblea, che arriva a quota 464. Lo decide la legge Finanziaria del 2008, che ha previsto diversi interventi che mirano a ridurre i costi della politica. Fin quì, tutto regolare. Anche se Paolo Truzzu, presidente della circoscrizione 5, prova a leggere il futuro: "Questa riduzione potebbe influire sul funzionamento dell'organo: a nessuno piace lavore gratis". Prima, ogni consigliere riusciva a portare a casa una media di 3-400 euro. Riunioni di commissione, assemblea settimanale. "Non si può far credere ai cittadini che le circoscrizioni abbiano un ruolo nella società e poi abbassare i compensi in questa maniera. Non si può voler far credere che i costi della politica dipendano da noi". Gianfranco Carboni guida la circoscrizione 1 dopo essere stato consigliere: "Forse è meglio pensare all'utilità dei parlamentini. Servono? Allora un compenso del genere è ridicolo. Non servono? Allora è meglio chiuderli. Io con il mio compenso da presidente (250 euro al mese circa, ndr) riesco a malapena a ricaricare il cellulare". Tra i consiglieri, c'è chi, come Michele Carta (Circoscrizione 4, Udc) trova "ingiusto che si taglino i costi delle Circoscrizoni, che rappresentano una voce di spesa minima nei bilanci comunali, e si penalizzino così delle persone che ogni giorno si adoperano nell'interesse dei cittadini. La politica di medio e basso livello diventerà sempre più una prerogativa per i pochi che potranno autofinanziarsi e che se lo potranno permettere". Oppure chi, come Marco Verza (Circoscrizione 1, An), riteneva equo lo stipendio di prima, mentre ora "è meno di un rimborso spese. Io ho un lavoro (promotore finanziario, ndr) e i gettoni mensili non coprono il mancato guadagno. Lo faccio per passione. Forse questi nuovi parametri potrebbero bloccare i lavori, qualcuno rinuncerà alle sedute". Daniela Noli, assessore comunale al decentramento spiega che la riduzione era una scelta obbligata: "La Finaziaria parla chiaro: bisogna limitare le spese. Purtroppo i primi a farne le spese sono i pesci piccoli". La dirigente del servizio, Ersilia Tuveri, racconta: "Ci siamo limitati ad applicare le disposizione di legge. Lamentele? Ne riceveremo, ovvio. Ma non potevamo fare diversamente". Non è tutto. Perché la Finanziaria è di gennaio, e fino a oggi centinaia di consiglieri hanno percepito i gettoni, senza rispettare il "tetto" massimo di 116 euro. Morale: molti dovranno restituire buona parte di quello che hanno ricevuto in questi mesi. Migliaia di euro, in alcuni casi, arrivati "indebitamente" sul conto corrente. C'è chi spera che questo sia il primo passo. Maria Laura Guia Marassi (circoscrizione 1, Forza Italia), è chiara: "Mi auguro che questo sia l'inizio e che poi i tagli riguardino anche i consiglieri comunali". MICHELE RUFFI.

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Costi della politica, 10 giorni per i calcoli (sezione: Costi dei politici)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 20-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: AUTONOMIE LOCALI E PA data: 2008-10-20 - pag: 49 autore: Tagli alle indennità. Entro ottobre la certificazione Costi della politica, 10 giorni per i calcoli Entro il 31 ottobre gli enti locali devono certificare al Viminale la riduzione dei "costi della politica " scaturita dall'applicazione dell'articolo 2, commi 23-30 della Finanziaria 2008. La scadenza è prevista dal Dm del 15 luglio 2008, chedàattuazionealcomma32do-vesiprevedechel'ammontareef-fettivodelleriduzionidispesaotte-nibilièquantificatosullabasedel-lecerti icazionidapresentare. L'articolo 2 taglia i "costi della politica"disponendo una riduzione di 313 milioni del fondo ordinario agli enti. L'Economia quantifica l'effettivo ammontare delle riduzioni di spesa ottenibili al 31 dicembre 2008, adeguando il fondo (nel limite di 100 milioni di euro) spettante agli enti in relazione alla differenza riscontrata tra l'ammontare delle economie effettive e la riduzione già operata. Gli enti debbono redigere la certificazione in doppio originale, sottoscritta dal segretario e dal responsabile del servizio finanziario, utilizzando lo schema allegato al decreto, attestando i risparmi conseguibili. La certificazione da approntare prevede una serie di fattispecie: - riduzione da 16 a 12 del numero massimo di assessori negli enti più grandi, applicabile in presenza di elezioni amministrative nell'anno; - limitazione del collocamento in aspettativa non retribuita ai sindaci, presidenti di Provincia, presidenti dei consigli comunali e provinciali e una parte dei presidenti dei consigli circoscrizionali), e possibilità per i consiglieri di assunzione a proprio carico del pagamento degli oneri previdenziali; - riduzione del gettone di presenza al 25% di quanto percepito dal sindaco o dal presidente della Provincia e soppressione della possibilità di aumentarlo o trasformarlo in indennità di funzione; - divieto di cumulo degli emolumenti degli amministratori locali se parlamentari e per i consiglieri regionali; - sostituzione dell'indennità di missione con un rimborso forfetario; - obbligo di aderire a un'unica forma associativa (il termine in questo caso slitta però a fine anno); - modifica dei parametri demo-grafici per l'istituzione delle circoscrizioni; - attribuzione delle funzioni della commissione elettorale al responsabile dell'ufficio elettorale comunale, con soppressione dei compensi. Per ognuno di questi elementi è necessario stimare il risparmio conseguibile al termine dell'esercizio, indicando tale dato nella certificazione da presentare. E.Pi.

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"Io, anomalo perché non sono di sinistra" (sezione: Costi dei politici)

( da "Giornale.it, Il" del 20-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

N. 42 del 2008-10-20 pagina 0 "Io, anomalo perché non sono di sinistra" di Giancarlo Perna Vespa: "Adulatore? No, educato. Sono altri i compiacenti che nascondono la Nutella dietro il pugno di ferro". "Mai militato nella Dc, l'ho votata. Grillo è geniale: ha fatto miliardi mettendosi una maschera da idealista" Il segreto di Bruno Vespa per riuscire a fare tutte le cose che fa è – come dice sempre lui – "metterle in fila". Io sono stato messo in fila alle 11,30 nel suo studio di Porta a Porta. Vespa entra dopo un minuto e si scusa "per il ritardo". Questo dà l'idea della sua puntigliosa concezione del tempo. Mi dà la mano (nell'altra ha il suo ultimo libro, Viaggio in un'Italia diversa) e fa le presentazioni. Indica un tavolo: "è l'ex scrivania di Willy De Luca e serve alle riunioni". Piroetta e si rivolge a una sedia girevole. "è la poltrona di quando dirigevo il Tg1. Lo scrittoio invece è anonimo. Ma detesto gli scrittoi. Quando a casa scrivo, siedo al massimo due ore. Anche qui in tv sono sempre in giro, dalle nove alle due di notte, mai allo scrittoio. Ora però faccio un'eccezione per te". Siede, poggia il libro sul ripiano e me lo dedica. "Come caspita fai? Sforni un volume l'anno dal 1993. Sei ogni sera in tv. Scrivi articoli su metà dei giornali italiani. Mandrake?", mi informo. "Metto le cose in fila", dice automaticamente. "Fai più cose di quante siano le ore del giorno". "Non ragiono a ore, ma a sottomultipli. La media per un articolo è tra i 30 e i 40 minuti. In tv ho una squadra eccellente. I libri sono il mio hobby. Per l'ultimo, sui disagi degli italiani, ho girato il Paese. Andare a Scampìa o ai Quartieri spagnoli (rioni far west di Napoli, ndr), vale per me dieci weekend". Non ho la forza di commentare. Sono in preda a un calo di zuccheri per l'immedesimazione col vispo sessantaquattrenne. Vespa lascia lo scrittoio che detesta e siede davanti a me. "Ti consideri il numero uno del talk show politico?", chiedo con un filo di voce. "Esistono tanti numeri uno, in base alla tipologia della trasmissione", dice con apparente modestia. Ma aggiunge: "Sono il numero uno dell'abbigliamento classico e, diciamolo, elegante. Gli altri si vestono in un altro modo", e mentre il pensiero corre ai jeans di Michele Santoro, Vespa abbassa compiaciuto lo sguardo su di sé. Completo grigio Principe di Galles, camicia con le cifre B.V., cravatta color salmone, Church's da milord. "Per la tv però, è meglio l'abito scuro. Il grigio frigge", e mima lo sfrigolìo con le dita. "Stasera per la trasmissione mi cambio" e mi fa dono del libro. "Fai Porta a Porta da quasi 13 anni. Sei il più inamovibile dei conduttori", dico. "Augias, Piero Angela, Costanzo, sono in giro da più tempo. Senza contare la buonanima di Biagi. Se una cosa funziona il pubblico si affeziona", replica. "Ti rinfacciano la cerimoniosità coi politici al limite dell'adulazione". "Aspetto con ansia di conoscere l'elenco delle domande che non avrei fatto. Non sono molti i colleghi che ribadiscono la domanda se l'ospite non risponde. Io lo faccio più volte finché è chiaro che l'altro vuole sfuggire. Se cerimonioso vuole dire educato, mi riconosco. Se compiacente, no". E lascia cadere: "Altri sono meno bene educati e più cerimoniosi. Dietro un pugno di ferro nascondono un barattolo di Nutella". "Chi?". "Chi fa trasmissioni a tesi. Pugno di ferro per alcuni, Nutella per altri". "Beppe Grillo ha detto di te: “Chi striscia non inciampa”". "Sono un ammiratore di Grillo. Riuscire a fare i miliardi arringando la folla con la maschera dell'idealista, ma che è solo commerciale, è da geni". "Una intercettazione del 2005 ti ha beccato mentre prendi accordi col portavoce di Gianfranco Fini per “costruirgli un Porta a Porta su misura”". "Calipari era stato appena ucciso dagli americani in Irak e Fini era ministro degli Esteri. Spiegami tu se sarebbe mai venuto se avesse avuto una platea avversa. Tra l'altro, in quei giorni il fratello di Bush era a Roma e Fini voleva assicurazioni che non lo avrebbe incontrato a Porta a Porta". "Il presidente Rai, Claudio Petruccioli, commentò: “Se le cose stanno così, giornalismo miserevole”. Si riferiva alla tua intercettazione". "Ma le cose non stavano così e credo si sia ravveduto". "Hai debuttato come giornalista a 16 anni. In 48 anni, che hai capito del mestiere?". "Che è bello. Se per il libro ho avuto voglia di girare l'Italia vuole dire che ne sono ancora innamorato". "Hai un maestro?". "Montanelli. Scrittura ineguagliabile. Ma se dovessi confondere il vero con il verosimile come faceva lui, mi avrebbero licenziato da un pezzo. Per la tv, il mio modello è Sergio Zavoli". "I giornali sono pieni di anticipazioni del tuo libro. Potenza di Vespa, della Mondadori o che?". "Secondo te, c'è una Onlus pro Vespa o i giornali ritengono che valga la pena pubblicare le mie pagine? Aldo Grasso (critico tv del Corsera, ndr) esplode di rabbia se mi fanno un paio di domande in tv sul libro e sta invece zitto se i suoi cari amici del Corriere, Stella e Rizzo, occupano tre trasmissioni di Mentana e un'intera puntata di Tv7 condotta da Gianni Riotta. L'invidia è il motore del mondo", dice e sbircia con intenzione l'ora. Ammiro senza riserve il suo abbagliante orologio d'oro da Creso, ma reagisco seccamente: "Mi devi un minuto di recupero". Però accelero. Guadagni più con la tv o con i diritti d'autore? "Sicuramente con la tv, anche se ho sempre guadagnato meno – fin da praticante – dei miei parigrado". Quanto prendi? "Il mio contratto, guarda caso, è il solo che dopo la firma sia sbandierato urbi et orbi. Con gli altri, silenzio di tomba. Mi dispiace che non siano resi pubblici anche quelli. Ci divertiremmo. In Rai, c'è perfino un illustre signore molto ben coperto a sinistra che ha un minimo garantito a prescindere da quello che fa e la trasmissione gli è pagata a parte. Ma queste cose non escono". Facciamolo noi. Il nome? "Non è elegante". Peggio per te. Intanto, non hai risposto: quanto incassi? "Lordi, 1,2 milioni l'anno. Ma Porta a Porta rende quattro volte il suo costo. Una trasmissione di Benigni costa nove volte la mia e ha meno audience. Ma si sa, l'arte non ha prezzo". Incolpi l'invidia. Anche altri però, vedi Santoro o Mentana, hanno successo. Ma non sono presi di mira. Come lo spieghi? "Sono l'unico giornalista non di sinistra che è arrivato dove è arrivato. La cosa è vissuta come una sgradevole anomalia". Criticano anche i tuoi nei. "Nessuno è perfetto". Su di te invece mai pettegolezzi sentimentali. Terrore di tua moglie magistrato o sei al di là di ogni tentazione? "La seconda che hai detto". Parole tue: "Chiunque mi abbia fatto del male, alla fine non ne ha tratto beneficio". Un voodoo? "Io porto bene. Vengo addirittura toccato come portafortuna. Ma per uno strano scherzo del destino, chi parla male di me se ne pente. O mi confessa di essere dispiaciuto o me lo fa capire". Il tuo grande scoop? "La telefonata di papa Wojtyla a Porta a Porta nel '98". Sei un democristianone. "Mai militato. Senza dubbio però la Dc è il partito che ha interpretato meglio il Paese. Mi è capitato di votarla". Per Andreotti Porta a Porta è la terza Camera. Hai creato una repubblica televisiva e bananiera? "La definizione ha un fondamento tecnico. Un amico dimostrò ad Andreotti che se un suo discorso in Senato valeva uno, la sua risonanza a Porta a Porta schizzava a 16. E ora, Andreotti parla più da me che in Senato". Alessandra Mussolini dice: "Vespa è mio zio". Leggenda vuole che tu sia figlio del duce cui somigli. Ci ridi o ti arrabbi? "Ci rido molto. Mio fratello meno. Ma se Alessandra fosse davvero mia nipote ogni tanto la sculaccerei per le sue intemperanze". Politici a parte, quali dei tuoi ospiti, giornalisti, belle donne, ecc. è il più efficace? "Se inviti delle persone a tavola non dici quella che mangia meglio". Il Cav buca lo schermo? "è molto migliorato. Prima si parlava troppo addosso". Degli altri, qual è il migliore? "Molto efficace è la new entry Renato Brunetta". Chi è invece una frana? "Le frane non vengono invitate. Se capita, sono circondate da un manipolo di vigili del fuoco". Chi non inviteresti per noiosità o altro? "Da alcuni cerchiamo in ogni modo di tenerci lontani. Consorte, quello di Unipol, che insisteva per venire da noi, ci minacciò: “Torno da Mentana”. Gli rispondemmo: “Vada, ci garantisce gli ascolti”. Da Mentana aveva fatto cinque punti di share. A tu per tu, però, Consorte è piacevole e intelligente". Chi preferisci tra i due simili Santoro e Floris? "Non sono simili. Né portano acqua allo stesso mulino. Se Santoro entrasse in un monastero, la sinistra non ne farebbe una malattia. Se ci entrasse Floris, sì". Maurizio Costanzo? "è quello che ha aperto la nostra strada, portando il talk show in Italia. Ma i nostri due mondi sono ormai diversissimi". A Porta a Porta c'è spesso Feltri per la sua ironia. Anche Travaglio è ironico ma non lo inviti. "Noi abbiamo sulla scrivania il Codice penale. Da noi vale, mentre in altre trasmissioni c'è una specie di fortunata immunità". Resterai nella storia del giornalismo? "Se la storia si abbassa fino al mio livello... forse sì". Finale alla Marzullo: cosa pensa Vespa di Vespa? "Che è stato un uomo fortunato". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano.

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Domani il Consigliodecide i tagli alle indennità di carica (sezione: Costi dei politici)

( da "Sicilia, La" del 20-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

Santa Caterina. Domani il Consiglio decide i tagli alle indennità di carica Orario inusuale quello d'inizio del consiglio comunale (domani ore 10) stabilito dal presidente Giuseppe Dell'Utri, e contestato da una parte dei componenti del civico consesso, gli stessi che hanno chiesto la convocazione del civico consesso in forma urgente e straordinaria. Nel corso della riunione i consiglieri comunali dovranno trattare e votare sulla proposta di rideterminazione delle indennità dovute al presidente e al vice presidente del consiglio comunale e del gettone di presenza per i consiglieri comunali, le modifiche al regolamento di contabilità, la revoca della delibera di adesione al consorzio industriale Asi di Caltanissetta, il riconoscimento di un debito fuori bilancio e la verifica dell'attività svolta dal difensore civico. La rideterminazione delle indennità di carica e l'azzeramento del gettone di presenza era stata già proposta nella precedente riunione consiliare, ma allor venne ritirata perchè aveva espletato un iter burocratico non legittimo; adesso viene riproposto e dovrebbe essere approvato riducendo l'indennità al presidente del consiglio al 5% dell'indennità di carica percepita dal primo cittadino che già l'ha ridotta del 40%, e quella del vice presidente al 2,5% sempre dell'indennità del sindaco. Le somme risparmiate con questa manovra e quelle con l'uscita dall'Asi di Caltanissetta, saranno destinate, a quanto dichiarato dai consiglieri proponenti, alla refezione scolastica. Gela. Agricoltore intossicato in una cooperativa Un agricoltore di 51 anni, Antonio R., è rimasto intossicato dopo avere inalato una quantità imprecisata di lannate, ovvero l'insetticida utilizzato in campagna. L'incidente si è registrato l'altro ieri pomeriggio nei terreni della cooperativa Priolo sottano. L'agricoltore è stato soccorso dai suoi colleghi di lavoro e trasportato in ospedale dove si trova ricoverato. Guarirà in una settimana. Sommatino. Selezione di 5 volontari alla Pro Loco c.s.) La Pro Loco di Sommatino in unione con le altre Pro Loco della provincia nissena ha indetto la selezione per 5 volontari del servizio civile nazionale per tirocinio formativo presso l'associazione. Lo scopo è quello di avviare giovani volontari dai 18 ai 28 anni per valorizzare il patrimonio locale, ed operare nelle attività di incremento turistico del territorio con una appropriata formazione ed aggiornamento per esplicare le attività di informazione ed accoglienza turistica. Le domande di adesione dovranno pervenire in queste ore presso la sede della Pro Loco. Gli aspiranti volontari saranno selezionati il 29 ottobre a Caltanissetta. I selezionati in base ai requisiti posseduti e l'esito del colloquio finale in numero massimo di cinque in ogni sede Pro Loco, presteranno servizio per un anno con un numero massimo di 250 ore. A tale proposito il presidente della Pro Loco Giovanni Indorato afferma: "un'opportunità da cogliere al volo, poiché la certificazione sarà riconosciuta dall'Unpli Sicilia e potrà dare la precedenza a parità di punteggio finale del colloquio, a coloro che hanno effettuato il tirocinio presso le sedi Pro Loco anche se a titolo gratuito". Ato Ambiente. Consegna dispositivi di protezione L'Ato Ambiente CL1 rende noto che è stata disposta per domani la convocazione dei lavoratori di Serradifalco, Montedoro, Bompensiere e Milena presso i locali del cantiere serradifalchese, al fine di effettuare il rinnovo e la consegna dei dispositivi di protezione individuale. Si tratta di indumenti ad alta visibilità tra i quali: guanti, scarpe, mascherine, visiere ed otoprotettori che verranno messi a disposizione degli operatori Ato Ambiente che prestano servizio presso i suddetti comuni. Nei prossimi giorni la dotazione verrà estesa agli operatori di tutti i comuni che rientrano nell'Ato Ambiente CL1.

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In questa gestione<ottimale> disastrosu tutti i fronti (sezione: Costi dei politici)

( da "Sicilia, La" del 20-10-2008)

Argomenti: Costi della politica

In questa gestione "ottimale" disastro su tutti i fronti Alberto Cicero Sistema Ato. Un drammatico fallimento. E fin qui non sarebbe neanche una novità, perché questo oggi è il giudizio di tutti: in prima fila amministratori comunali e cittadini, vale a dire soci e utenti delle Ato. Cioè i soggetti sicuramente più rilevanti in un sistema perverso che ha creato soltanto guasti, disservizi e tanti problemi a tutti. Ato sta per Ambito Territoriale Ottimale. L'obiettivo ? ambizioso ma non irreale ? era quello di unire le necessità delle singole comunità per arrivare a una razionalizzazione del servizio che passasse attraverso un migliore impiego delle risorse. Nacquero gli Ato per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e gli Ato idrici che, invece, sono in via di realizzazione. Oggi il bilancio degli Ato ambientali, spesso, è drammatico. Un esempio per tutti: l'Ato Simeto Ambiente che gestisce il servizio in 18 Comuni dell'hinterland etneo (ma non è che in provincia di Enna con Sicilia Ambiente stiano meglio). Bollette più che raddoppiate rispetto a quando il servizio era dei Comuni; netturbini cronicamente senza stipendio e periodicamente in sciopero; amministrazioni locali messe a durissima prova da invenzioni economico-amministrative per anticipare continuamente denaro per fare fronte ai costi di un servizio che non gestiscono più; cittadini legittimamente infuriati che riversano la propria rabbia sulle scadenze delle bollette che in tanti ormai si rifiutano di pagare, nonostante tutti gli appelli dei Comuni stessi e anche del prefetto di Catania. Ma come si può chiedere alla gente, con gli odierni problemi per arrivare a fine mese, di pagare circa due volte e mezzo in più un servizio che non funziona? Coloro che studiarono a livello regionale la riforma degli Ato (nati durante il governo Cuffaro) immaginavano quali carrozzoni, quali mostri, si rischiava di creare? Oggi addirittura si pensa di far diminuire il numero degli Ato portandoli a uno solo per provincia più uno per tutte le isole minori (pensate un po': Pantelleria, Egadi, Pelagie ed Eolie insieme...). Può qualcuno con neuroni e sinapsi funzionanti ritenere che, se ha fallito un certo grado di accentramento, possa funzionare un sistema ancora più accentrato? E qui andrebbe fatto un altro passo indietro. E' vero che nel sistema raccolta dei rifiuti c'è sempre stato il "faidate" dei Comuni, ma almeno il servizio (con qualche inevitabile falla) funzionava. La gente pagava un tributo abbastanza sostenibile (Tarsu) per le già magre casse familiari e, soprattutto, aveva un rapporto diretto con l'ente esattore, che era per tutti il Comune. Se qualcosa non funzionava, si andava dall'assessore competente o dal sindaco a esternare e, in genere, si risolveva il problema. E non c'erano, soprattutto, esperti, funzionari e Consigli di amministrazione da nominare con spartizione clientelare di poltrone e poi da riunire con pagamento di stipendi o di gettoni di presenza. Oggi che la Tia (Tariffa di igiene ambientale) è enormemente maggiorata, paradossalmente il servizio è di gran lunga peggiorato e non c'è più nessuno con cui poter conferire per chiedere aiuto. Quando sono arrivate agli utenti della Simeto Ambiente, alla fine dello scorso anno, fatturazioni per il 2007 e misteriosi conguagli per gli anni 2005 e 2006 (legittimi?), la gente ha cercato disperatamente qualcuno per chiedere spiegazioni o ? molto spesso ? per legittime rettifiche. Perché quando i Comuni avevano l'anagrafe di questo tributo, era anche molto più semplice correggere eventuali errori, che qualche cittadino ? guarda caso ? si è stranamente visto ricomparire nelle bollette della Serit dopo che tanto tempo prima aveva chiarito (pensava in modo definitivo...) la propria posizione col Comune di appartenenza. Risultato: l'Ato Simeto Ambiente ha sì creato "front office" in alcuni Comuni, ma il bacino di utenti per ogni sportello (in tutto cinque) era così vasto che i poveri cittadini, in pieno inverno, sono stati costretti a mettersi in fila alle 5 ? sì, alle 5 del mattino! ? per essere quasi certi di potere ? dopo ore e ore di attesa ? parlare con un impiegato che spesso non poteva dare risposte concrete. Molte volte, giungere alle 9, orario di apertura dello sportello ? dato che la fila nasceva all'alba ? non garantiva affatto di poter parlare entro l'orario di chiusura. Danno e beffa, quindi, soprattutto per tanti anziani all'adiaccio e in fila. Scene che suscitavano solo e soltanto grande, profonda, vergogna. C'è un altro elemento da tenere nella dovuta considerazione. Il costo del conferimento dei rifiuti in discarica. A quanto ci risulta, dalle nostre parti ammonta a 0,79 centesimi per metro cubo. La media nazionale è di 0,10 centesimi e, in alcune zone "virtuose" del Nord, ancora meno! Pensate quindi quanto costa e quanto frutta questo complesso sistema di raccolta, conferimento e smaltimento. E visto che la mancanza di liquidità degli Ato, per la quale non si riesce a pagare netturbini e discariche, viene sempre attribuita allo scarso senso civico della gente, sarebbe opportuno che la Guardia di finanza, inviata dal prefetto di Catania per scovare gli evasori, indagasse, oltre che sui mancati introiti, anche sulle spese dell'Ato. C'è un altro aspetto significativo di una questione che, come si vede, fa acqua da tutte le parti: la raccolta differenziata. Altri Ato della provincia di Catania (Jonia Ambiente e Kalat Ambiente) aumentano considerevolmente la propria quota di differenziata, la Simeto Ambiente segna il passo. Lo diceva, per tutti, il sindaco di Misterbianco, Ninella Caruso: "La percentuale nel nostro Comune si è abbassata, e di tanto". E c'è da crederle visto che i cassonetti per la plastica, il vetro, la carta, l'alluminio e tutto il resto restano stracolmi per settimane intere. E spesso questi rifiuti vengono ammassati assieme agli altri, visto che ci sono stati problemi economici anche con le discariche differenziate, con conseguenze facilmente immaginabili di immagine e, soprattutto, di diseducazione. Nel frattempo, si mette in moto anche la politica e fra i 18 sindaci già drammaticamente coinvolti quelli vicini all'Mpa prendono posizioni differenti rispetto a quelli del Pdl. Come se non bastassero già i problemi che ci sono... Intanto, alle falde dell'Etna riparte la disperata ricerca di somme, ripartono gli scioperi e le nostre strade ricominciano a riempirsi di spazzatura e di vergogna.

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