PRIVILEGIA NE IRROGANTO di Mauro
Novelli |
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DOSSIER “COSTI DELLA POLITICA” |
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Solo
la maggioranza vota il bilancio 2009
( da "Gazzetta
di Mantova, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
decisione
concorde il consiglio ha poi deliberato di non aumentare i gettoni di presenza
per i consiglieri comunali e i membri della commissioni, mantenendo
l'orientamento già espresso a proposito dell'indennità del sindaco, rimasta
inalterata. In conclusione, la Leorati ha illustrato il programma delle opere
pubbliche per il 2009 che prevede l'ampliamento delle scuole elementari (
a
rischio la sede dell'inail ( da "Messaggero Veneto, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Italia e
telefonia» e ora si prospetta la perdita di Inail «in un territorio che ha il
triste primato di infortuni sul lavoro e malattie connesse col modo di
lavorare. Perderebbe così anche senso il Comitato provinciale di controllo, che
non costa niente perché non ha gettoni presenza e che non avrebbe più con chi
confrontarsi.
Questa
Roma multietnica vincerà intolleranza e discriminazioni
( da "Manifesto,
Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
fatta
eccezione per Andrea Alzetta) i cui consiglieri hanno addirittura ricevuto un
gettone di presenza per assistere alla visita del papa. «Inaccettabile», aveva
denunciato nei giorni scorsi Francesco Storace. Nulla vieta loro «di devolvere
il beneficenza il gettone» gli aveva risposto Marco Pomarici che del consiglio
capitolino è presidente.
FANO
- I Grillini di 'Fano a cinque stelle' e le Apette di Bene Comune hanno
partecipato a... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
hanno avuto
modo di incontrare Beppe Grillo, il promotore dell'iniziativa e il comico che
infiamma piazze, stadi e palazzetti dello sport con le sue invettive contro il
malgoverno e la casta politica. I due esponenti fanesi gli hanno illustrato in
via sintetica il loro programma elettorale in vista dell'imminente voto
comunale, il 6 e 7 giugno prossimi.
P.A.:
SINDACO MORATTI E MINISTRO BRUNETTA FIRMANO PROTOCOLLO PER INNOVAZIONE DEI
SERVIZI AL COMUNE DI MILANO ( da "marketpress.info"
del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
incremento
dell?efficienza, della trasparenza e della qualità dei servizi resi,
realizzando, nel contempo, una progressiva riduzione dei costi. In particolare
le parti convengono di svolgere attività di analisi e ricerca con i seguenti
obiettivi: a. Implementazione e sviluppo dell?
Da
oggi si vota con le impronte: 19 <irriducibili>
( da "Corriere
della Sera" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
anche se mi
dovessero togliere il gettone di presenza in aula». Più morbida la posizione
dei leghisti ribelli. «Sono contrario, ma accetterò o se me lo chiede Umberto
Bossi, o se il presidente Fini decide che il sistema, costato mezzo milione di
euro, viene fatto pagare ai parlamentari», dice Matteo Brigandì.
IL
SINDACATO Cisl <rompe> deciso con una direzione sanitaria Asl che
&#... ( da "Nazione, La (La Spezia)"
del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
estate 2008
che chiedeva uno sforzo straordinario agli infermieri in cambio di un gettone
di presenza in molti casi mai arrivato, alle carenze dei servizi. Quattro mesi
dal trasferimento a Sarzana e l'urologia continua ad affannare con pochi
infermieri e caposala «facente funzioni» per due reparti. Per arrivare al caso
dell'emodinamica aperta part-time per mancanza di personale,
<Caccia
anche a febbraio, più sicurezza e competenza>
( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
partecipano
solo per incassare il gettone di presenza», ha concluso Pisanu, «i cacciatori
versano nelle casse regionali fior di quattrini, perciò vorremmo che i nostri
soldi fossero reinvestiti per pianificare il ripopolamento su tutto il
territorio regionale». Tutte richieste che le doppiette si augurano di poter
ribadire presto in un incontro con il neo governatore della Regione.
L'oro
dei quiz ( da "Famiglia Cristiana"
del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
In sostanza,
girano sempre quelli, eliminando un sacco di spese. I gettoni sono coniati in
tagli da 25, 50 e 500 euro e vengono consegnati a casa in buste sigillate,
entro sei mesi, e le spese di spedizione sono a carico del ricevente. Poiché è
facoltà delle varie Tv di pagare in denaro o in gettoni d?
Pergusa:
entro giugno scatterannoi lavori per la licenza internazionale
( da "Sicilia,
La" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
GIFA
PALERMO-Volturno14-6 Gifa: Calza, Alaimo 1, Zummo 3, Scalici 3, Rizzo, Truden,
Sottile 2, Cambria, Bologna, Vaglica, Montaina 4, Henriques 1. All. Schiavo.
Volturno: Ventriglia, Maiello, Rinaldi, Mattiello 1, Valente, De Simone 1,
Pellegrino, Capuano, Masciandaro 4, Stellato. Arbitro: Tranchida. Parziali:
5-1, 3-1, 3-1, 3-3.
AZZANO
SI: VALVASORI STAMPELLA DEL SINDACO
( da "Gazzettino,
Il (Pordenone)" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
A Valvasori -
afferma la nota - che dichiara di essere rimasto in aula con responsabilità a
guadagnarsi il gettone di presenza, ricordiamo che lui, residente a Trieste,
costa ai cittadini di Azzano Decimo, fra rimborso della giornata lavorativa e
rimborso delle spese di viaggio, molto più di un qualsiasi altro
consigliere".
Consigliere:
vuoi il gettone? Resta e vota ( da "Sicilia, La"
del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
vuoi il
gettone? Resta e vota E' stato un giorno storico per le province di Agrigento e
Caltanissetta che tra un paio di mesi vedranno aprire il cantiere per il
raddoppio del primo tratto di strada, da Porto Empedocle a Grottarossa. Nel
corso della cerimonia svoltasi in una tensostruttura i rappresentanti del
Governo nazionale,
Gli
indigenti<assaltano> il Comune
( da "Sicilia,
La" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
organo che
presiedo non ha mai badato alla mera percezione di un gettone di presenza e
pertanto ho proposto allo stesso Consiglio Comunale di modificare il
regolamento. Si tratta di un caso unico in Sicilia». Unico e raro, visto che le
poltrone politiche - anche quelle più strette - sono ancora ritenute da alcuni
una fonte di reddito.
Il
vicesindaco perde la causa con il Comune
( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
anche se di
una cifra di circa 1500 euro, incassati in base ad una delibera del Consiglio
comunale che riconosceva ai consiglieri un fisso mensile, delibera che fu
revocata mediante il ripristino del gettone di presenza. Proprio in riferimento
a questa situazione al momento dell'insediamento dell'attuale Amministrazione
comunale l'
Il
provvedimento, arrivato dopo le richieste giunte in municipio da parte di due
privati, è stato approvato all'unanimità
( da "Cittadino,
Il" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
alla vendita
di Gratta e vinci ai minori chiedendo ferme misure a livello nazionale, in
questo caso è la giunta di centrosinistra ad intervenire sul capitolo del
gioco, anche se la delibera non riguarda l'azzardo, bensì le tradizionali
partite a gettoni da contendersi in spazi solitamente utilizzati dagli
adolescenti anche come punto di ritrovo spontaneo.
Scandali,
misteri e dimissioni È crollato il castello di carte
( da "Giornale.it,
Il" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Il Grinzane
Cavour era noto per i suo sfarzi, per i viaggi premio, per i gettoni di
presenza generosi, per il denaro elargito a nomi da cartellone, compresi attori
e figuranti vari. Delegazioni di giornalisti compiacenti o presunti tali,
venivano invitate in gita premio dall'Africa alla Russia, dagli Stati Uniti a
Parigi.
comune,
no alla riduzione delle consulenze
( da "Messaggero
Veneto, Il" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
risparmiando
oltre 100 mila euro da destinare all'assistenza e al contrasto della difficile
congiuntura economica». Pollice verso anche per l'altro documento il cui tema
era «in occasione del 60º della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo:
la salute è un diritto per tutti, anche per gli immigrati regolari».
regione,
tutti d'accordo sui portaborse - paolo russo
( da "Repubblica,
La" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
la squadra di
Vendola deve prima confrontarsi con il presidente della Regione. Il governatore
si trova in una difficile situazione. Aveva suggerito una legge che tagliasse i
costi della politica. Ma si ritrova ad avere in casa propria uno dei maggiori
sostenitori dei nuovi portaborse. Arcangelo Sannicandro, uomo forte del
Movimento per la sinistra di Vendola, infatti,
Generale
LIBANO ( da "Manifesto, Il"
del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Non abbiamo
una gestione accettabile del denaro pubblico nel nostro paese, gli sprechi e le
appropriazioni illegali sono ampiamente diffuse. Sin dal suo rientro in Libano
lei ha fatto della lotta alla corruzione una delle sue battaglie principali e
ha in varie occasioni denunciato i motivi che sono alla base dell'enorme
deficit pubblico che pesa sul paese.
L'AQUILA
- Un disegno di legge sugli enti regionali affinchè nei prossimi 180 giorni,
dop... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
taglio delle
indennità. Siamo consapevoli che il problema del bilancio è legato alla sanità,
ma vogliamo dare seguito agli impegni assunti sulla riduzione dei costi della
politica». Immediata la replica di Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista:
«Ritengo ridicolo che si proceda alla costituzione di una commissione per il
raffronto con le altre regioni perchè credo che presidenti,
L'AQUILA
- E' inesatto, anzi falso che abbiamo allo studio un aumento delle ...
( da "Messaggero,
Il (Abruzzo)" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
diminuiremo i
costi della politica. Ma soprattutto dovremo mettere a posto la sanità. Per i
programmi di sviluppo, tutto resta affidato all'uso dei fondi europei, oltre 2
miliardi». Chiodi ha detto che proprio la sanità avrà le attenzione maggiori da
parte dalla giunta regionale che ha intenzione di eliminare doppioni e
privilegi «senza diminuire i livelli di assistenza»
La
perdita impegna anche il Fisco ( da "Sole 24 Ore, Il"
del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
grande o
piccolo che sia il «gettone» fin qui accumulato dagli investitori persone
fisiche, il suo recupero effettivo appare difficile. Un investimento di 50mila
euro ridotto a 5mila ( proporzioni realmente accadute) mette a disposizione più
di 5600 euro di credito. Potenziale, come precisa la tabella e che, per
diventare concreto,
A
CHE SERVONO I POLITICI DEL 2% ( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Si dice che
quei finanziamenti servono a coprire i costi della politica. In realtà servono
a mantenere apparati burocratici ed inutili giornali, i cui lettori possono
riunirsi in assemblea in qualche cabina del telefono. Serve a garantire la
democrazia si sostiene ancora, l'agibilità politica.
Stagione
storta: soltanto cinque presenze ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
8 Stagione
storta: soltanto cinque presenze Giuseppe Alessi è l'uomo di maggior classe
della Reggiana, ma il mister Pane l'ha potuto schierare pochissimo. Finora ha
collezionato soltanto cinque gettoni (un gol all'attivo), con un lungo stop
dopo la gara inaugurale di Cesena, nella quale subì un serio infortunio al
ginocchio sinistro
Consiglio,
dalla farsa alla vergogna: altra seduta sospesa
( da "Resto
del Carlino, Il (Ferrara)" del
11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Solo ieri,
tra gettoni di presenza (75 lordi a testa), spese di straordinario del
personale del Comune, luce, acqua, gas e appendici varie, il saldo è stato
pesante. Qualcuno dirà che si tratta dei costi della democrazia. Vedendo cosa
sta accadendo, sembrano più i costi della farsa e della vergogna.
EUROPARLAMENTO
( da "Corriere
della Sera" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
europalestra»
di lusso per i deputati del Parlamento europeo viene giustificata come «mezzo
per ridurre l'astensionismo». A parte il fatto che solo in tale Parlamento con
un solo giorno intero di presenza ai deputati vengono retribuiti ben tre
gettoni, l'astensionismo può essere ridotto soltanto non assicurando uno
stipendio fisso,
chiodi:
nuove tasse? dirò no a berlusconi
( da "Centro,
Il" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
TAGLI COSTI
POLITICA. Il risanamento passa per un taglio drastico a spesa pubblica, costi
della politica e spesa di enti, agenzie e società regionali, «ma la cosa
principale è risanare la sanità, la cui spesa è fuori controllo, nonostante la
Regione abbia avuto 800 milioni di euro a fondo perduto.
Compensi
d'oro nel sughereto ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
una
ragioniera e cinque consiglieri di amministrazione nelle voci di costo.
Dell'attivo, nel senso di operatività, niente. Ora è arrivata una diffida dalla
Corte dei conti che intima il pagamento dell'importo di 391,749, 43 euro. Sui
gettoni presenza e gli stipendietti da consiglieri di amministrazione non hanno
battuto ciglio: incassato,
<Rinunciamo
al gettone di presenza> ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Prov Sulcis
Pagina 2018 villamassargia «Rinunciamo al gettone di presenza» Villamassargia
--> Devolvere il gettone di presenza dei consiglieri alle famiglie bisognose
del paese.È la proposta fatta dal capogruppo di opposizione del Consiglio comunale
di Villamassargia, Gianluigi Rubiu, a nome anche degli altri tre consiglieri
della lista Paese Amico.
Onali
è il più assiduo, suo il record di presenze
( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Renato Atzori
e Andrea Caddeo hanno collezionato invece 15 presenze ed altrettanti gettoni di
18 euro ciascuno. A pari merito Monica Secci, unica donna dell'Assemblea
cittadina fra le file della maggioranza. A quota 13 c'è la coppia di Fabio
Putzu e Massimo Sanna. I meno affezionati sono stati Massimo Atzori con 12
sedute e Giuseppe Garau con 11.
Approvazione
del consuntivo rinviata ( da "Sicilia, La"
del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
minoranza e
lo stesso consigliere indipendente Silvio Scichilone hanno dichiarato la
volontà di rinunciare al loro gettone di presenza in Consiglio e di mettere le
somme risparmiate a disposizione dell'amministrazione comunale per eventuali
iniziative a sostegno della comunità. L'altro punto importante è stato
rappresentato dall'intervento del sindaco Luigi Casisi sulla zona industriale.
Idv
contro Mpa a Niscemi: <I tagli dei costi in politica? Cominci dall'Ap>
( da "Sicilia,
La" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
I tagli dei
costi in politica? Cominci dall'Ap» Niscemi. La proposta lanciata dal gruppo
consiliare del Movimento per l'autonomia relativa all'anticipo di due anni
della riduzione del numero di assessori, ha suscitato una reazione critica da
parte dell'Italia dei Valori, con una nota a firma del commissario provinciale
Gero Arena,
Quest'anno
per San Giuseppesolo 28 <avutari> a Niscemi
( da "Sicilia,
La" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Paolo Rizzo,
via G. Pascoli 8; Primo circolo didattico, via Canale; Alfonso Sinatra, via
Galilei 114; Carmelo Tizza, via Vacirca 61; Rocco Valenti, via Turati 15; Luigi
Viola, contrada Vituso. Prima della visita all'«avutari», all'imbrunire del 18
marzo, la città è una grande "luminaria".
<Da
Tringali solo inesattezze> ( da "Sicilia, La"
del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
amico
Tringali non sa che le commissioni speciali sono senza gettone di presenza. Tra
l'altro la missiva protocollata dai consiglieri comunali Udc, recita
testualmente che la commissione deve essere a costo zero per le casse
dell'ente, quindi farebbe bene ad informarsi e a leggere di più gli atti che
cerca di criticare.
non
solo circoscrizioni, aboliamo tutti i consigli
( da "Nuova
Sardegna, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Partendo dal
fatto che i costi per la politica siano elevati perché non aboliamo anche i
Consigli comunali, quelli provinciali, quelli regionali? Aboliamo pure la
Camera e il Senato, e via pure il Consiglio dei Ministri (che, caspita, quanto
costa!
tarsu,
bertolaso contro realfonzo - ottavio lucarelli
( da "Repubblica,
La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
sottolinea
che «è necessario razionalizzare il servizio riducendo in misura radicale i
costi di gestione che sono doppi rispetto al resto d´Italia». La giunta
comunale, intanto, ha deciso in serata di ridurre le auto blu da
oggi
e domani il convegno nazionale dei bibliotecari, in agosto quello mondiale.
milano, capitale del settore, registra un forte aumento degli utenti degli
spazi comunali: ecco qua ( da "Repubblica, La"
del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
da La Casta
di Rizzo e Stella, a Spingendo la notte più in là di Mario Calabresi, al
sorprendente bestseller teologico L´anima e il suo destino di Vito Mancuso, con
prefazione del cardinale Carlo Maria Martini. Momento fortunato, quindi, per le
biblioteche, tuttavia alle prese con i problemi dell´adeguamento alla
modernità,
il
comitato provinciale inps non deve morire
( da "Nuova
Sardegna, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
vanno avanti
a forza di volontariato, senza gettoni di presenza (che peraltro era già
alquanto ridotto: 27 euro) né alcun rimborso spesa. Così ha deciso il governo
Berlusconi, così ha sottoscritto il Parlamento. «Non vorremmo che dietro questo
provvedimento si nasconda un primo tentativo per eliminare i Comitati» spiega
Mele.
case
in vendita, gli affari in provincia - marta artico
( da "Nuova
Venezia, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
il costo è di
1.300 euro. Domanda. La vera novità, però, non è tanto flessione del 3 per
cento, quanto la ripresa della domanda abitativa, che si era lentamente spenta
nei mesi scorsi. Nel 2009, invece, la sensazione è che il ribasso dei tassi
abbia influito positivamente sulla ricerca di casa dei veneziani,
Il
progetto della reggia di Bari, chiunque lo abbia pensato, poteva essere fermato
( da "Italia
Oggi" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Francesca
Pietroniro - Ma Rizzo e Stella non hanno nulla da dire a proposito?Maria Longo
- Mah....Non cambiano mai. Sempre ipocriti, sempre al massimo della
megalomania. Vendola? Dava l'impressione del politico mite, dimesso, proiettato
solo verso i poveri e i derelitti.
Sprechi,
gli industriali chiedono i bilanci ai Comuni per studiarli: rispondono solo in
tre ( da "Gazzettino, Il (Belluno)"
del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Sprechi, gli
industriali chiedono i bilanci ai Comuni per studiarli: rispondono solo in tre
Giovedì 12 Marzo 2009, Confindustria Belluno Dolomiti chiede ai Comuni
bellunesi di visionare i loro bilanci per cercare di individuare i costi della
politica.
marcia
indietro sui portaborse congelate le assunzioni esterne - paolo russo
( da "Repubblica,
La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
da tutti i
gruppi consiliari che consente loro di utilizzare i risparmi ottenuti dal
taglio dei costi della politica per assumere cinquanta portaborse. Così, la
prossima settimana, il ddl concepito per eliminare i privilegi dei
"missionari" ritornerà al suo obiettivo originario. O sarà rimandato
a data da destinarsi. Fino a due giorni fa il patto sui portaborse sembrava
blindato.
Supercommissione
per partecipate Alemanno: operazione trasparenza
( da "Tempo,
Il" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Gli
interventi positivi che vengono così realizzati sono infinitamente superiori al
piccolissimo costo che questa Commissione comporta». Ogni membro della
Commissione, che si riunirà due o tre volte al mese, percepirà infatti un
gettone di presenza di circa 140 euro. Sus. Nov.
Spagnolli:
Poche sedute per la sindrome da inchiesta
( da "Alto
Adige" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
perché si
fanno poche sedute, lo fa solo per incassare i gettoni di presenza.
L'opposizione respinge al mittente quella che definiscono una
"volgare" insinuazione, sostenendo che le scarse sedute sono la
dimostrazione della scarsa produttività della giunta. Dall'inizio dell'anno ad
oggi sono state 9;
Come
si fa a dire: "La chiesa ( da "Corriere delle Alpi"
del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
ridurre i
costi della politica, proprio a partire dai dirigenti e politici, per dare un
segnale etico, morale e solidale. Nicola Atalmi Consigliere regionale Comunisti
Italiani Non mi fido di Tremonti e delle sue argomentazioni NON voglio certo
creare panico ai risparmiatori che, come me, hanno sudato una vita per garantire
un po'
L'Obama
cubano ( da "Manifesto, Il"
del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
che in fin
dei conti è un problema americano. Una revisione che partiva dalle cose più
facili e a costo politico zero o quasi. Come l'ammorbidimento delle restrizioni
imposte da Bush a partire dal 2003 ai viaggi dei cubano-americani e alle loro
rimesse a Cuba, nonché la flessibilizzzazione delle regole sulla vendita di
medicinali e alimenti made in Usa.
NONOSTANTE
le grandi novità finanziarie delle ultime ore il segretario del P...
( da "Nazione,
La (Viareggio)" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
consiglio
comunale e in città ha chiesto di promuovere un bilancio partecipato, di
corrispondere il solo gettone di presenza ai membri delle società partecipate
non in possesso di incarichi operativi, di sviluppare iniziative per la ricerca
di contributi aggiuntivi da enti e Fondazioni bancarie, di esaminare nel
dettaglio le attività dei diversi settori per evidenziare e ridurre sprechi,
così
giovani e già così vecchi... - mario lancisi e gabriele firmani
( da "Tirreno,
Il" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
che non ha
letto La Casta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, ma invoca che «chi fa
politica deve essere moralmente pulito» e si dichiara d'accordo con Di Pietro e
le sue battaglie contro i parlamentari con la fedina penale sporca. O Ginevra
Paini, 21 anni, responsabile della federazione giovanile di Piombino, e
Riccardo Trallori,
Una
commissione formata da tecnici ed esperti per monitorare la correttezza delle
attivit... ( da "Messaggero, Il (Metropolitana)"
del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
quali i
membri riceveranno un gettone di presenza di 140 euro come previsto dalla
delibera comunale del novembre del 2000 e, in caso di provenienza da fuori Roma
anche un rimborso spese. Successivamente si valuterà se intensificare o
diminuire gli incontri». Gallo ha anche sottolineato che «in caso verranno
riscontrate delle irregolarità si procederà con le vie previste dalla legge»
Una
commissione per la trasparenza degli atti comunali
( da "Corriere
della Sera" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
i componenti
avranno un gettone di presenza di 140 euro, più il rimborso spese. Ogni tre
mesi, verrà elaborato un rapporto, sullo screening effettuato. Gli atti della
commissione saranno riservati, e i componente riferiranno solo al sindaco. Il
controllo non ci sarà solo sulle decisioni del Campidoglio, ma anche delle
aziende controllate,
Sarebbe
una mossa giusta ma non si arriverà a nulla
( da "Nuova
Ferrara, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Mischiato
alla risata sarcastica che Rolando Cimicchi fa scoppiare quando gli si pone il
tema della riduzione dei costi della politica. «Lo stipendio di un parlamentare
- prosegue fattosi serio - dovrebbe essere come quello di un operaio
metalmeccanico. Il loro dovrebbe essere un lavoro per la comunità, ma non è poi
che il loro impegno sia massimo, anzi.
Con
i tagli alle circoscrizioni 100mila euro di costi in meno
( da "Nuova
Ferrara, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
è atteso
infatti un risparmio su base annua di circa 100mila euro, tutto riferito alla
mancata erogazione di 4 stipendi da presidente (circa 1.500 euro a testa) e di
circa la metà dei gettoni di presenza. I costi più consistenti, a partire da
personale per il quale si spendono 1,6 milioni di euro l'anno per arrivare ad
affitti, manutenzioni e interventi sul territorio (
Vigili,
Vianello rifiuta la commissione <Ne discuteremo presto in Consiglio>
( da "Corriere
del Veneto" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Tra un paio
di settimane potranno riunirsi in Consiglio e discutere qualcosa di concreto
invece di prendersi un gettone di presenza per parlare dell'aria». Al.A.
Confusione totale Caccia, Bonzio e Mazzonetto protestano contro la scarsa
informazione
Unico
ko firmato Inzaghi-De Vitis Il trend complessivo non è male
( da "Resto
del Carlino, Il (Ancona)" del
12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Tecnico del
Piacenza l'ascolano Iachini ex centrocampista bianconero per 7 campionati dall'
80-81: 85 gettoni, 9 gol. 2007-08. Il 25 agosto, 1ª di andata, Ascoli-Piacenza
4-
GIUSTIZIA.
Addio parcelle salate e tempi biblici. Arriva l'avvocato di strada in
franchising ( da "HelpConsumatori"
del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Il riscontro della
gente al nostro modo di lavorare è ottimo - continua l'avvocato Romeo - e
riusciamo nel 98% dei casi a risolvere le questioni senza mettere piede in
tribunale". È l'etica, quindi, il motore di questa iniziativa ispirata
addirittura al Mahatma Gandhi che, ben ricordando la propria gioventù da
avvocato,
Infrastrutture,
bisogna investire ( da "Denaro, Il"
del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
di Annunziata
è riconducibile alle operazioni di dragaggio dei fondali del porto commerciale
di Salerno. L'intervento, impossibile senza un finanziamento da parte del
Governo, secondo quanto sostiene il presidente dell'Autorità Portuale, dovrebbe
essere inserito nel piano nazionale delle opere pubbliche.
Prg,
pronto il piano di avvicinamentoFavara.
( da "Sicilia,
La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
pronto il
piano di avvicinamentoFavara. Definite tutte le tappe propedeutiche all'approdo
in Consiglio comunale Porto Empedocle. Che la proposta choc del presidente del
Consiglio comunale Luigi Troja di cambiare il sistema di attribuzione del
gettone di presenza ai colleghi consiglieri, erogandolo solo a quelli che restano
in aula e votano,
Sabato
<L'Avaro> con Frassica ( da "Sicilia, La"
del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
appuntamento
o quantomeno riduciamo il preventivo di spesa per stornarlo ai danneggiati dalla
tromba d'aria o creiamo un cantiere di lavoro per i disoccupati. Diminuiamo
subito il numero degli assessori, come chiede Mpa, - ha detto Meli -
risparmieremo 150 mila euro, così come abolire il gettone di presenza per i
consiglieri comunali.
Più
attenzione ai diritti del malato naccio
( da "Sicilia,
La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
aumento del
gettone di presenza, nonostante la capogruppo consiliare dell'Udc abbia
invitato, nel corso della seduta del civico consesso di lunedì, di concludere
lo spettacolo dato in pasto alla città, su cui ha voluto speculare qualche
«paladino della giustizia» che sta facendo campagna elettorale, considerato
anche che l'Assemblea regionale siciliana non ha accolto la «
<Presenti
a tutta la seduta o non sarà pagato il gettone>
( da "Sicilia,
La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
per
responsabilizzare i consiglieri comunali a un più adeguato rispetto del ruolo
che gli stessi impersonano in qualità di rappresentanti della cittadinanza che
li ha designati, proporrò a stretto giro di posta che, sin dal prossimo
Consiglio comunale, tutti i consiglieri presenzino per l'intera durata della
seduta, pena la non remunerazione del gettone di presenza».
Sulla
giunta pioggia di critiche fi: tremonti mandi gli ispettori nella manovra di
bilancio tagli a gettoni di presenza e auto blu
( da "Mattino,
Il (Circondario Sud2)" del
12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Sulla giunta
pioggia di critiche Fi: Tremonti mandi gli ispettori Nella manovra di bilancio
tagli a gettoni di presenza e auto blu
RIFIUTI,
PIù TASSE PER 61 MILIONI ( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
Per
risparmiare il Comune taglia le auto blu e i gettoni di presenza nelle
partecipate Rifiuti, più tasse per 61 milioni Scontro sulla delibera del
bilancio. Bertolaso: è una norma voluta da Prodi
LUIGI
ROANO L'AUMENTO DELLA TARSU DECISO DALLA GIUNTA NELLA MISURA DEL 30-35 PER
CENTO COSTE... ( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Abstract:
In An si
parla di «beffa» e Andrea Santoro incalza: «Aumentano la Tarsu perché c'è molta
gente che non paga e non sanno stanarla». Passiamo al taglio dei benefit per
far quadrare il bilancio e salvare la faccia della giunta. I gettoni di
presenza nei cda delle partecipate costano 1,6 milioni all'anno è prevista una
sforbiciata del 30 per cento.
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Casaloldo. Astenuti
i consiglieri d'opposizione Solo la maggioranza vota il bilancio 2009
CASALOLDO. L'ultimo consiglio comunale ha approvato a maggioranza, astenuti i
due consiglieri di opposizione, il bilancio di previsione 2009, che pareggia a
tre milioni e 732 mila euro. Dopo aver dato lettura del parere favorevole del
revisore dei conti Vittorio Sartori, che ha definito «congrue le previsioni di
spesa ed attendibili le entrate previste», è intervenuto il sindaco Patrizia
Leorati. Sindaco che ha illustrato alcuni indicatori finanziari ed economici
positivi che offrono un quadro confortante della situazione; così l'indice di
autonomia finanziaria che rileva la capacità di spesa del Comune assicurata da
risorse proprie, senza il ricorso a trasferimenti, per il 2009 si assesta sul
74,22 per cento (era il 73,47 per cento nel 2008 e il 72,32 per cento nel 2007)
e il progressivo miglioramento di questo parametro garantisce che tre quarti
della spesa corrente siano coperti dal Comune e solo il venticinque per cento
dai finanziamenti di Stato, Regione ecc... Altro dato rilevante - illustrato
durante il consiglio comunale - è il grado di rigidità della spesa corrente che
evidenzia quanta parte delle entrate correnti viene assorbita da spese per il
personale, rimborso mutui ecc...; nel 2009 dovrebbe scendere al 35% (nel 2007
era il 38%) consentendo agli amministratori una maggior libertà nell'impostare
il bilancio e destinare le risorse. Con voto unanime è stata approvata la
determinazione dell'aliquota addizionale Irpef, che rimane invariata come
l'aliquota Ici; sempre con decisione concorde il consiglio
ha poi deliberato di non aumentare i gettoni di
presenza per i consiglieri comunali e i membri della
commissioni, mantenendo l'orientamento già espresso a proposito dell'indennità
del sindaco, rimasta inalterata. In conclusione, la Leorati ha illustrato il
programma delle opere pubbliche per il 2009 che prevede l'ampliamento delle
scuole elementari (duecentocinquantamila euro), l'installazione
dell'impianto fotovoltaico del centro sportivo (duecentocinquantamila euro), la
realizzazione della pista ciclabile di via Libertà (centocinquantamila euro),
il secondo lotto di piazza Virgilio (centocinquantamila euro), la sistemazione
del passaggio pedonale tra via Piave e via Trieste (trentacinquemila euro), la
costruzione dello scolmatore del Tartaro Fabrezza che è stato finanziato dalla
Regione (settecentomila euro) e ancora interventi di manutenzione straordinaria
con asfaltature di strade (circa sessantamila euro).
( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina 8 - Gorizia A
rischio la sede dell'Inail L'allarme dei sindacati: in città e a Gorizia
semplici sportelli POLEMICHE A MONFALCONE L'appello dei rappresentanti dei
lavoratori ai sindaci e alle forze politiche «Dimenticati i molti infortuni, le
morti da amianto, le presenze industriali» MONFALCONE. Monfalcone e Gorizia
rischiano di perdere le proprie sedi Inail, Istituto nazionale per
l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. O meglio, rischiano di vederle
declassate e ridotte a meri sportelli senza poteri direttivi o decisionali. Una
prospettiva improponibile per una città come Monfalcone e per una provincia
come quella isontina dove si fanno i conti con un tasso di infortuni altissimo.
E con la tragedia delle morti e degli esposti all'amianto, con una forte
densità di presenze industriali, non ultima quella di Fincantieri e delle ditte
dell'indotto. Dinanzi al silenzio delle istituzioni, che già un anno fa erano
state avvisate su quanto sarebbe potuto succedere, l'allarme è lanciato ancora
dai segretari provinciali di Cgil, Paolo Liva, Cisl, Umberto Brusciano, e Uil,
Giacinto Menis. Non ci sono ancora date per il declassamento, ma la cosa
sarebbe certa, vista la delibera 500 del 24 dicembre 2007 con cui il Cda di
Inail ha approvato il progetto del nuovo ordinamento dell'istituto, dando
concretezza ai tagli previsti dalla Finanziaria 2007. La delibera prevede che
dal 1º gennaio 2009 s'inizino la razionalizzazione delle sedi e il
declassamento da serie A a B delle sedi di Gorizia, Asti, Battipaglia,
Benevento, Gallarate, Imperia, Ivrea, Lodi, Ragusa e Sondrio. Parametro di
riferimento i 26 mila "pezzi a portafoglio", cioè le pratiche per
infortunio e malattia aperte negli uffici Inail: Gorizia ne ha 13.500, è sotto
la soglia e quindi va declassata e accorpata a Trieste. «Peccato che non siano
conteggiate la pratiche sull'amianto», dicono amari i sindacati, che chiedono a
sindaci e forze politiche di intervenire. Annunciano poi di aver chiesto un
incontro con l'Inail regionale e di voler inviare una lettera al presidente del
Comitato di vigilanza Inail, Lotito. Anche perché ritengono assurdo
giustificare i tagli con le politiche di risparmio, visto che Inail ha avuto un
avanzo di cassa di 13.236 milioni, «avanzo assurdo per un ente che opera nel
sociale e dovrebbe tendere al pareggio di bilancio». «La perdita delle funzioni
di un ente che dovrebbe fare anche opera di prevenzione - dice Liva - è una
scelta che non possiamo condividere. È importante per un ente come questo stare
vicino ai lavoratori, tanto che avevamo chiesto l'apertura di uno sportello
nello stabilimento Fincantieri. Perdere la sede di Monfalcone significa perdere
la capacità di monitoraggio degli infortuni, ma anche la possibilità di fare
politiche adeguate di formazione, perdere professionalità e forse anche posti
di lavoro». Sottolinea che Inail deve avere capacità ispettive e perderne la presenza vanificherebbe anche Protocollo di legalità e
relative sinergie tra Inail, Insp e forze dell'ordine. Menis non ha dimenticato
di spiegare che la provincia ha già perso «pezzi importanti quali Banca d'Italia e telefonia» e ora si prospetta la perdita di Inail «in un
territorio che ha il triste primato di infortuni sul lavoro e malattie connesse
col modo di lavorare. Perderebbe così anche senso il Comitato provinciale di controllo,
che non costa niente perché non ha gettoni presenza e
che non avrebbe più con chi confrontarsi. Noi reagiremo con grande
forza». Che tutto si basi solo su ragioni di risparmio e non di necessità è
evidenziato da Brusciano, che indica come il taglio avvenga per un ufficio che
«attiene alla tutela dei lavoratori e della salute». Cristina Visintini
( da "Manifesto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
VATICANO Joseph
Ratzinger in visita al Campidoglio. È il terzo papa a salire sul colle
capitolino dopo Paolo VI e Giovanni Paolo II «Questa Roma multietnica vincerà
intolleranza e discriminazioni» Iaia Vantaggiato ROMA Il colpo d'occhio è prima
di tutto cromatico. Tante le bandiere giallorosse e biancogialle che
letteralmente «avvolgono» i musei capitolini, imponente il vessillo giallo e
bianco con lo stemma pontificio che svetta sul Campidoglio mentre l'intera
facciata del palazzo senatorio - sede del consiglio comunale - è un unico
grande tappeto di margherite. Rosse e gialle, naturalmente. Sulla scenografia,
neanche un appunto. E tuttavia quando Benedetto XVI raggiunge il colle,
accompagnato del suono delle campane che lo salutano battendo le undici, la
piazza non registra il tutto esaurito. Ci sono, certo, alcuni rappresentanti
della Comunità di Sant'Egidio e delle Acli, ci sono le delegazione rom dei
campi nomadi di Casilino 900 e di Tor di Quinto, ci sono oltre 150 disabili in
rappresentanza di alcune associazioni cattoliche e laiche che, a Roma, sono
impegnate nel settore. Ma non ci sono le «masse». Non quelle, almeno, che il 15
gennaio del 1998 salutarono l'arrivo al Campidoglio di Giovanni Paolo II, il
secondo papa a salire sul colle capitolino dopo Paolo VI. Ad accogliere il papa
è, insomma, una rappresentanza tutta istituzionale: oltre al sindaco Alemanno,
sono presenti Gianni Letta, il portavoce del premier Bonaiuti, il presidente
della regione Marrazzo, diversi ministri, alcuni senatori e Francesco Rutelli.
Schierata la giunta al gran completo (fatta eccezione per
Andrea Alzetta) i cui consiglieri hanno addirittura ricevuto un gettone di presenza per assistere alla visita del
papa. «Inaccettabile», aveva denunciato nei giorni scorsi Francesco Storace.
Nulla vieta loro «di devolvere il beneficenza il gettone» gli aveva risposto
Marco Pomarici che del consiglio capitolino è presidente. «Apre» i
lavori di questa seduta un po' speciale Gianni Alemanno: «Per noi - dice - è
una giornata storica. Dopo undici anni il successore di Pietro ritorna nel
cuore di questa città». E prosegue: «Roma è città di vita, accoglienza e
speranza». Perciò intendiamo «con sempre maggiore consapevolezza, prevenire e
sconfiggere ogni forma di violenza che ferisce i nostri quartieri, che colpisce
e umilia la dignità delle donne, che viola l'innocenza dei bambini, che
emargina i disabili e le persone più deboli». Degli episodi di violenza degli
ultimi mesi parla anche Joseph Ratzinger: «sono il segno della povertà
spirituale che affligge il cuore dell'uomo contemporaneo e manifestano un
disagio profondo». Entrambi, il sindaco e il papa, auspicano l'avvento di un
nuovo umanesimo per il quale necessario risulta il richiamo alle nostre più
antiche radici. «Radici culturali e spirituali» le definisce Alemanno. «Radici
cristiane» precisa il papa tedesco che parla anche di Roma come di una città
dal volto ormai multietnico e multireligioso nella quale «l'integrazione è
talvolta faticosa e complessa». Un città, continua Benedetto XVI, che però
«saprà trovare la forza per esigere da tutti il rispetto delle regole della
convivenza civile e respingere ogni forma di intolleranza e discriminazione».
Non discriminare gli immigrati ma rispettare la legalià, questo è il messaggio.
Quindi, per concludere, qualche cenno sui giovani e sulla crisi economica.
Punto. Fine della rappresentazione. Al margine, solo qualche protesta dei
radicali e della Fgci, l'organizzazione giovanile del Pdci, che denuncia: «Non
si può accogliere nelle nostre istituzioni chi scomunica i medici che fanno
abortire ragazzine di 9 anni stuprate e riabilita i vescovi filonazisti».
( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Martedì 10 Marzo
2009 Chiudi FANO - I Grillini di 'Fano a cinque stelle' e le Apette di Bene
Comune hanno partecipato all'assemblea nazionale di tutte le liste civiche,
l'altro ieri a Firenze. Il portavoce dei grillini Ettore Marini e il candidato
sindaco delle due liste, Carlo De Marchi, hanno avuto modo
di incontrare Beppe Grillo,
il promotore dell'iniziativa e il comico che infiamma piazze, stadi e
palazzetti dello sport con le sue invettive contro il malgoverno e la casta
politica. I due esponenti fanesi gli hanno illustrato in via sintetica il loro
programma elettorale in vista dell'imminente voto comunale, il 6 e 7 giugno
prossimi.
( da "marketpress.info" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Martedì 10 Marzo
2009 P.A.: SINDACO MORATTI E MINISTRO BRUNETTA FIRMANO PROTOCOLLO PER
INNOVAZIONE DEI SERVIZI AL COMUNE DI MILANO Milano, 10 marzo 2009 - Il Sindaco
di Milano Letizia Moratti e il Ministro per la Pubblica Amministrazione e
Innovazione Renato Brunetta hanno firmato questa mattina a Palazzo Marino un
protocollo d?intesa per l?innovazione tecnologica dei processi e dei servizi
del Comune di Milano. La cerimonia è avvenuta al termine del forum ?E?gov 2012:
un piano per le famiglie e le imprese? che si è svolto oggi in Sala Alessi.
?Questo protocollo è molto importante perché fissa obiettivi concreti, per
questo motivo Milano è felice di partecipare a questa nuova modalità di
confronto con i cittadini ? ha detto il Sindaco Letizia Moratti?. ?Innovare vuol
dire puntare sul merito ? ha proseguito il Sindaco Moratti. Questo vale per
ogni Pubblica amministrazione, che deve valutare i traguardi raggiunti e
ricompensare i più meritevoli. Per questo motivo ho lanciato il Manifesto del
Merito a cui hanno aderito oltre 100 Sindaci. Milano dimostra con i numeri di
essere una città virtuosa e di migliorare i servizi ai cittadini, ma nello
stesso tempo si devono rispettare le regole del Patto di Stabilità in un
momento critico del mondo finanziario a livello internazionale. Senza una
visione che metta al centro il merito questo è difficile. Inoltre il
federalismo fiscale consente di utilizzare le risorse prodotte dal territorio
per offrire servizi efficienti ed innovativi. Federalismo e merito sono due
obiettivi strettamente intrecciati?. ?A Milano ? ha aggiunto Moratti ? abbiamo
puntato sulla riorganizzazione della macchina comunale e sulla semplificazione
della struttura. Il Comune di Milano ha già effettuato interventi concreti per
porre al centro del sistema dei servizi pubblici il cittadino: abbiamo avviato
il processo di certificazione, abbiamo messo a punto un sistema di indagini
Customer Satisfaction su campioni di cittadini e un sistema di monitoraggio
centralizzato attraverso l?ufficio reclami, abbiamo attivato un processo di
verifica della soddisfazione cominciando dai processi che sono soggetti alla
certificazione di qualità?. ?Con questo protocollo ? ha concluso il Sindaco ?
vogliamo sviluppare l?iniziativa ?Linea Amica?, uno strumento per favorire la
comunicazione con i cittadini e la raccolta dei livelli di soddisfazione. A
breve verranno attivate indagini di customer satisfation, che utilizzeranno il
linguaggio grafico ?Emoticon? secondo le linee guida fornite dal Dipartimento
della Funzione pubblica, per partecipare all?iniziativa nazionale di
sperimentazione ?Mettiamoci la faccia?, dove si avrà un riscontro immediato del
grado di soddisfazione del cittadino?. ?Verrà lanciata il 23 marzo la linea
degli ?Emoticons? per la customer satisfaction ? ha aggiunto il Ministro Renato
Brunetta -. In ogni sportello della Pubblica amministrazione ci sarà una
macchinetta, a disposizione del cittadino che ha fatto una transazione, per
dire se è soddisfatto oppure no. Il Comune di Milano con questo protocollo si
impegna a realizzare queste macchinette?. ?Entro l?anno saranno 100mila i punti
non della Pubblica amministrazione che produrranno i servizi dei Comuni con
reti già esistenti (camere di commercio, farmacie, tabaccherie e centri
commerciali)?, ha proseguito il ministro Brunetta. ?Inoltre ? ha concluso il
ministro ? avremo i prodotti della pubblica amministrazione distribuiti ?on the
job? in tutte le aziende pubbliche e private. In ogni azienda i dipendenti
avranno il loro desk e invece di chiedere permessi per andare a fare documenti
potranno farli direttamente al lavoro. Si tratta di un?iniziativa a base
volontaria per le imprese private e con un certo numero di dipendenti. A
partire da maggio infine sarà attivata la casella di posta elettronica gratuita
per tutti i cittadini, con la quale sarà possibile dialogare con la Pubblica
amministrazione?. ?Il Comune di Milano ? ha detto l?assessore ai Serivizi
civici e Semplificazione Stefano Pillitteri aprendo il lavori del forum - sta
operando per aumentare la qualità di tutti i suoi servizi. Ad oggi abbiamo
certificato il 50% della macchina comunale. L?obiettivo che ci siamo posti è
quello di ampliare il più possibile i canali di accesso ai servizi. In questa
direzione va l?accordo siglato con le Poste per gli Sportelli Amico dove è
possibile chiedere certificati anagrafici senza doveri recare in una sede
comunale. Ad oggi sono aperti e attivi 176 Sportelli Amico in città e
Provincia?. ?A febbraio 2007 ? ha concluso Pillitteri - il Comune di Milano ha
aperto lo sportello Reclami a cui il cittadino può agevolmente accedere
servendosi di diversi canali (tramite portale, sportello integrato, fax e
posta). Complessivamente lo sportello ha gestito 12. 551 reclami, il 99% dei
quali ha ottenuto risposta. Nel luglio 2007 è nata invece l?Infoline 02. 02. 02
sulla quale vengono fatte convergere tutte le funzioni di contact center del
Comune?. Protocollo Di Intesa Tra Il Ministro Per La Pubblica Amministrazione E
L?innovazione E Il Sindaco Del Comune Di Milano Per L?innovazione Dei Processi
E Dei Servizi Del Comune Di Milano - Il Ministro per la pubblica
amministrazione e l?innovazione ed il Sindaco del Comune di Milano, d?ora
innanzi congiuntamente definiti ?le Parti? o, singolarmente, ?la Parte? Visto -
il decreto del Presidente della Repubblica 7 maggio 2008, con il quale Renato
Brunetta è stato nominato Ministro senza portafoglio; - il decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 8 maggio 2008, con il quale al predetto
Ministro senza portafoglio è stato conferito l´incarico per la Pubblica
Amministrazione e l?Innovazione ; - il decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 13 giugno 2008, recante ?Delega di funzioni del Presidente del
Consiglio dei ministri in materia di pubblica amministrazione e innovazione al
Ministro senza portafoglio On. Prof. Renato Brunetta?; - l?articolo 15 della
legge 7 agosto 1990, n. 241, che prevede la possibilità per le pubbliche
amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento
in collaborazione di attività di interesse comune; - l?articolo 8 del decreto
del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367, inerente le modalità di
realizzazione di programmi comuni fra più amministrazioni. Considerato - che il
Ministro per la pubblica amministrazione e l?innovazione , è delegato ad
esercitare funzioni di impulso e promozione delle politiche di innovazione
volte a migliorare la qualità dei servizi pubblici verificandone l´efficienza,
l´efficacia e l´economicità, realizzando programmi di sostegno all´innovazione
nelle Amministrazioni pubbliche, basati sullo sviluppo e la condivisione delle
conoscenze e del capitale umano e sulla creazione di condizioni favorevoli ai
processi di innovazione; - che il Ministro nell?ambito delle proprie funzioni
ha il compito di avviare tutte le attività utili ad assicurare lo sviluppo e la
diffusione delle competenze necessarie ad un adeguato uso delle tecnologie; -
che nell?ambito delle politiche poste in essere dal Ministro della pubblica
amministrazione e l?innovazione assume forte rilevanza la valorizzazione di
strumenti di orientamento volti a mettere al centro del sistema dei servizi
pubblici il cittadino, al fine di favorire la percezione unitaria della
Pubblica Amministrazione e di potenziare la valutabilità e misurabilità dei
servizi erogati; - che per il raggiungimento delle finalità sopra descritte è
stata affidata al Formez la realizzazione del progetto ?Linea Amica? - Il
contact center multicanale della P. A. Italiana, uno strumento multicanale,
atto a favorire la comunicazione con i cittadini utenti e la raccolta ed
elaborazione dei livelli di soddisfazione nell?accesso e nella fruizione degli
stessi, nonché in grado di realizzare l?integrazione dei vari Centri di
Contatto esistenti nelle pubbliche amministrazioni e a fornire in tempo reale
dati utili al monitoraggio sull?erogazione dei servizi e alla valutazione
oggettiva delle prestazioni, dei risultati e della qualità delle pubbliche
amministrazioni, sviluppando, al contempo, nell?utenza la percezione
dell?efficienza e la fiducia nella P. A. ; - che il Comune di Milano per dare
attuazione al programma di mandato del Sindaco, che prevede l?obiettivo
strategico ?La Pubblica Amministrazione va al Cittadino: semplificazione,
qualità e decentramento?: - ha avviato il processo di certificazione di qualità
Iso 9001:2000 già conseguita per la maggior parte dei Settori - ha avviato un
percorso di eccellenza (Efqm) - ha messo a regime un sistema di governance e di
rilevazione di indagini estensive di Customer Satisfaction su campioni significativi
e rappresentativi di Cittadini ed un sistema di monitoraggio centralizzato,
continuo e strutturato della soddisfazione dei cittadini come fruitori dei
servizi dell?amministrazione attraverso l?implementazione di uno sportello
reclami multicanale - ha intrapreso attività di benchmarking a livello
nazionale ed internazionale per l?avvio e l?applicazione delle buone prassi.
Tale attività che vede il coinvolgimento e il sostegno del Dipartimento della
Funzione Pubblica, ha condotto alla realizzazione di un network di grandi
comuni italiani (Benchmarking Qclub) che utilizzano in modo sistematico
strumenti per la Qualità Totale e Milano viene riconosciuta ?migliore prassi?
nella realizzazione di indagine di Customer e Gestione Reclami e viene pertanto
designata al coordinamento dell?attività a livello nazionale - ha individuato,
mediante la creazione di tavoli di lavoro coordinati con Assolombarda, percorsi
di semplificazione e reingegnerizzazione delle procedure volte ad aumentare la
competitività del territorio ed a migliorare i canali di collaborazione tra Pa
ed Imprese, in particolare: - semplificazione delle procedure per la
realizzazione di strumenti di informazione ed orientamento a supporto delle
imprese che devono attivare procedimenti amministrativi per potersi insediare
sul territorio comunale; - semplificazione finalizzata all?ingresso al
soggiorno di specifiche categorie di cittadini di Paesi extracomunitari. Tale
progetto vede il coinvolgimento del Ministero dell?Interno e il Ministero della
Funzione Pubblica per consentire una sperimentazione nazionale; - ipotesi di
Carta dei diritti delle imprese per sistematizzare e ottimizzare le iniziative
di dialogo, trasparenza e semplificazione tra il Comune e il mondo
imprenditoriale; - ha individuato un tavolo di lavoro con la C. C. I. I. A di
Milano relativo al progetto strategico ?impresa in un giorno? Ritenuto
Opportuno sviluppare azioni sinergiche per condividere le migliori pratiche
tecnologiche e organizzative adottate; avviare e valorizzare il presente
rapporto di collaborazione, al fine di garantire continuità ai risultati
raggiunti e utilizzare in modo sistematico le opportunità offerte; di
realizzare finalità strategiche quali la maggiore qualità dei servizi,
l?efficienza amministrativa e la lotta agli sprechi, la semplificazione e la
trasparenza; che le iniziative di cui al presente protocollo, in coerenza con
la strategia di ammodernamento indicata dal Governo ed avviata con i Piani
industriali del Ministro della pubblica amministrazione e dell?innovazione e in
coerenza con l?implementazione della strategia di Lisbona, si ispirino ai
seguenti principi: riferimento alle buone pratiche nazionali e internazionali;
valutazione delle performance e della soddisfazione del cliente; riduzione dei
costi dell?amministrazione pubblica con miglioramento di qualità ed efficienza
anche in termini dei tempi di risposta; trasparenza, accessibilità
standardizzazione ed interoperabilità dei processi di interazione tra le
amministrazioni e con gli utenti, come previsto dal Codice dell?amministrazione
digitale; per il Comune di Milano orientare il proprio sforzo all?attuazione
dei processi di riforma della Pa italiana avviati dal Ministero ed al rispetto
del Piano generale di Sviluppo del Comune con particolare riferimento
all?utilizzo di nuove tecnologie ed all?implementazione di sistemi di ascolto
del cittadino, ormai riconosciute come fattori decisivi per la competitività
del Paese e per l?effettiva fruibilità dei servizi e delle prestazioni delle
pubbliche amministrazioni da parte dei cittadini Convengono Quanto Segue
Articolo 1 (Obiettivi) 1. Con la presente intesa le Parti intendono avviare un
rapporto di collaborazione volto a realizzare un programma di innovazione per
l?incremento dell?efficienza, della trasparenza e della qualità dei servizi
resi, realizzando, nel contempo, una progressiva riduzione dei costi. In
particolare le parti convengono di svolgere attività di analisi e ricerca con i
seguenti obiettivi: a. Implementazione e sviluppo dell?iniziativa Linea amica;
b. Individuazione e promozione di ?best practice?; c. Sviluppo di modelli di
rilevazione dell?efficienza e delle ?performance? degli apparati e dei
dipendenti della pubblica amministrazione. In particolare: a) per il Progetto
?Linea amica? gli obiettivi specifici sono: - attivare un sistema di reporting
del numero e tipologia dei contatti che preveda anche un sistema di
trasmissione quotidiana dei quesiti e delle problematiche di reciproca
competenza, al fine di una risposta nel minor tempo possibile; - raccordare i
servizi di supporto informativo (front e back office, sistemi redazionali)
nonché il follow up alle segnalazioni di disservizi delle pubbliche
amministrazioni evidenziati dai cittadini, al fine di fornire una risposta il
più possibile uniforme e univoca agli utenti; - analizzare soluzioni di
interoperabilità tecnologica, organizzativa e semantica degli strumenti
utilizzati e sviluppare in modo omogeneo un sistema di rilevazione della
customer satisfaction; - supportare le persone disabili e chi non può usufruire
pienamente delle opportunità offerte dalle tecnologie; che il Comune di Milano
si impegna a conseguire attraverso lo sviluppo e il potenziamento delle
iniziative già intraprese sul tema, ovvero: - lo Sportello Reclami, attivato
dal febbraio
( da "Corriere della Sera" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Politica - data: 2009-03-10 num: - pag: 12 categoria:
REDAZIONALE Alla Camera Da oggi si vota con le impronte: 19 «irriducibili» ROMA
— Gli irriducibili sono 19. Oggi entrerà in funzione alla Camera il nuovo
sistema di votazione che riconosce le impronte digitali, per mettere fuori
gioco i «pianisti». Ma ancora una settantina di deputati non ha ritirato la
nuova tessera: la maggior parte, però, non lo ha fatto per ragioni tempo e
conta di mettersi in regola oggi stesso. Un manipolo di parlamentari però non
vuole per adesso cedere. E il più agguerrito è il repubblicano Francesco
Nucara: «Solo in Brasile, Messico e Albania c'è un sistema di voto così. Io mi
sono schierato anche contro la raccolta delle impronte digitali per i rom,
figuriamoci se mi piego a questa schedatura». E aggiunge: «Non darò mai le
impronte, anche se mi dovessero togliere il gettone di presenza in aula». Più morbida la
posizione dei leghisti ribelli. «Sono contrario, ma accetterò o se me lo chiede
Umberto Bossi, o se il presidente Fini decide che il sistema, costato mezzo
milione di euro, viene fatto pagare ai parlamentari», dice Matteo Brigandì.
Fra gli irriducibili c'è anche Paolo Guzzanti, ex Pdl ora gruppo misto. Se i
ribelli saranno alla fine meno di venti, comunque potrebbero anche continuare a
votare con il vecchio sistema, magari però posizionati sui banchi uno lontano
dall'altro per evitare scambi di voto. Ma non è esclusa un'azione di forza
della presidenza per ridurre ulteriormente il manipolo degli irriducibili. Pa.
Fo.
( da "Nazione, La (La Spezia)" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
PRIMA SARZANA pag.
13 IL SINDACATO Cisl «rompe» deciso con una direzione sanitaria Asl che
&#... IL SINDACATO Cisl «rompe» deciso con una direzione sanitaria Asl che
«non rispetta neppure gli accordi sottoscritti», incapace di «corrette
relazioni sindacali». I comitati, dal Tribunale del Malato al Sanità Val di
Magra, ribadiscono che la situazione spezzina è «gravissima», dicono «basta» e
annunciano nuove forme democratiche di protesta contro sprechi e disfunzioni.
La visita sabato del presidente della Regione Claudio Burlando, e
l'inaugurazione dell'ambulatorio oncologico al San Bartolomeo non ancora in
grado di aprire davvero, non ha tranquillizzato una sanità che continua a
«boccheggiare» mentre l'ossigeno diminuisce. Il «giorno dopo» la Cisl spezzina
e i delegati della Rsu si schierano al fianco dei comitati e, con un volantino
distribuito negli ospedali, spiegano «perchè non siamo andati alla corte di
Burlando». Le ragioni sono tante: l'immobilità della Regione, l'interruzione
delle relazioni sindacali, i servizi sanitari aperti senza personale e senza
organizzazione, il paradosso della ricetta "meno impiegati più
infermieri" in un'Asl dove gli impiegati sono all'osso ormai da tempo. E
il volantino Cisl sottolinea la necessità che i responsabili della «cosa
pubblica, a tutti i livelli, siano scelti per le competenze e conservino il
posto solo se amministrano bene, se fanno progredire la pubblica
amministrazione, altrimenti a casa». E, dopo aver precisato che era assente
all'incontro con il presidente Burlando, la Cisl annuncia che «non parteciperà
più al tavolo delle trattative con l'azienda finché non saranno ristabilite
corrette relazioni sindacali rispettando gli accordi già sottoscritti». UNA
DIREZIONE aziendale non più credibile secondo la segreteria provinciale del
sindacato (Polledri, Colombo, Mammi, Pig) e la Rsu (Currenti, Godani, Battini,
Moretti e Telles). Esempi infiniti, dall'accordo per garantire i servizi nell'estate 2008 che chiedeva uno sforzo straordinario agli infermieri
in cambio di un gettone di presenza in molti casi mai arrivato, alle carenze dei servizi. Quattro
mesi dal trasferimento a Sarzana e l'urologia continua ad affannare con pochi
infermieri e caposala «facente funzioni» per due reparti. Per arrivare al caso
dell'emodinamica aperta part-time per mancanza di personale, alle sale
operatorie in sofferenza, alla gestione dei costosissimi appalti sui quali sono
numerose le segnalazioni di scarsa qualità dei servizi. INTANTO associazioni e
comitati spezzini continuano la loro battaglia conto i «mali» della sanità
spezzina. E loro il volantino consegnato sabato al presidente della Regione nel
quale elencano le urgenze per salvare un sistema in «prognosi riservata»:
bloccare le privatizzazioni, controlli severi sulle prestazioni fornite dai
privati, annullamento degli appalti che non forniscono qualità e sicurezza,
premiare gli operatori dell'Asl che vogliono attuare percorsi di diagnosi e
cura a tutela dei cittadini (e oggi non avviene), potenziare la sanità pubblica
assumento personale e dotandolo di mezzi. A sostegno delle loro denunce i
comitati portano le dichiarazioni dello stesso direttore generale Asl Conzi
alla conferenza ristretta dei sindaci del 2008 quando aveva annunciato tagli
«violenti» sul bilancio e sulle prestazioni, sottolineato l'impossibilità di
ridurre i costi in buona parte determinati dagli appalti ai privati e
pronosticato «una tragedia» per l'anno in corso. Molte le risposte che chiedono
i Comitati. A partire dal perché le prestazioni per i malati oncologici furono
tolte all'ospedale di Sarzana al quale, a suo tempo, fu regalata una costosa
cappa aspirante a flussi laminari mai messa in funzione, sottratta con un
"blitz" e portata come seconda cappa al Felettino. Dopo anni,
sottolinea il direttivo dei Comitati, arriva un ambulatorio part time che non fornirà
tutte le prestazioni di cui necessitano i pazienti oncologici, e soprattutto le
più pesanti come i cicli antiblastici che potrebbero essere effettuati in Day
Hospital. Day hospital che in medicina è costretto a lavorare a scartamento
ridotto perché l'unica infermiera è malata e non viene sostituita. E fanno
notare che l'appalto multiservice non copre tutte le necessità di manutenzione
necessarie nei reparti dell'ospedale ma si è riusciti ad imbiancare i corridoi
dove sarebbe transitato il Presidente. I Comitati chiedono poi quali servizi
territoriali rimarranno al vecchio ospedale, dove si trasferanno quelli attuali
durante i lavori di ristrutturazione, dove si prenderà il personale per Rsa e
Hopsice, quanto ha incassato l'Asl dalla vendita dell'ex S. Bartolomeo, come
sono stati utilizzati i soldi e quanto sarà il rientro economico di chi gestirà
gli immobili da realizzare. Ma le risposte ancora non arrivano.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Provincia di
Oristano Pagina 4018 Ales. L'appello del presidente regionale al governatore
«Caccia anche a febbraio, più sicurezza e competenza» Ales.. L'appello del
presidente regionale al governatore --> La lettera di Marco Pisanu, al
presidente della Regione: «I nostri problemi non sono mai stati affrontati
seriamente» La caccia a febbraio, ma anche l'uso della canna rigata e del gilet
arancione per questioni di sicurezza. Ed ancora la presenza
di persone competenti nei comitati faunistici. Nel nuovo taccuino del
governatore regionale Ugo Cappellacci ci deve essere spazio anche per i
problemi della caccia. Almeno questo ha chiesto l'associazione "Caccia,
Pesca, Ambiente Sports", diretta dal presidente regionale Marco Pisanu di
Ales, in una lettera inviata al nuovo presidente della Regione. Un documento
che ha ricordato l'appoggio dei cacciatori alla coalizione di centrodestra ed
ha auspicato un confronto aperto con la nuova Giunta Cappellacci sulle
richieste del mondo delle doppiette, che si è sentito trascurato dal passato
Governo regionale. LA LETTERA «Il 70 per cento della nostra categoria ha
sostenuto la vostra coalizione perché la precedente giunta non ha mai
affrontato seriamente le problematiche venatorie», ha esordito Pisanu, «questo
risultato è stato voluto con forza dall'ambiente venatorio isolano, che non è
formato solo da 42.000 cacciatori, ma da un indotto che sfiora le 100 mila
unità». I CACCIATORI Una categoria che ha chiesto rispetto ed attenzione anche
a Cappellacci. «Vogliamo far presente al nostro Governatore che migliaia di
cacciatori dedicano gran parte del loro tempo libero al volontariato per la
prevenzione degli incendi e alla vigilanza contro il bracconaggio», ha aggiunto
il presidente di "C.P.A Sports", «siamo sempre i primi ad accorrere
in caso di calamità o quando qualcuno si perde nei boschi». Per questo «non
vorremmo più subire le ingiustizie e le penalizzazioni che i cacciatori della
penisola e degli altri Paesi Europei non subiscono. Chiediamo di non essere
trattati più come cittadini di terza classe». RICHIESTE Quindi l'elenco delle
richieste. «Innanzitutto la caccia a febbraio», ha sottolineato Pisanu, «ma
anche attenzione per la sicurezza con l'uso obbligatorio del gilet arancione
che potrebbe evitare tanti incidenti. Ed ancora l'uso della canna rigata al
posto dei pallettoni, che sono più pericolosi. Questa canna viene usata in
tutte le altre regioni d'Italia tranne che in Sardegna». COMITATI Infine
l'ultimo appello al presidente della Regione sulla composizione dei comitati
faunistici. «Vorremmo solo persone competenti e conoscitrici delle reali
esigenze del territorio, non individui che partecipano solo
per incassare il gettone di presenza», ha concluso Pisanu, «i cacciatori versano nelle casse
regionali fior di quattrini, perciò vorremmo che i nostri soldi fossero
reinvestiti per pianificare il ripopolamento su tutto il territorio regionale».
Tutte richieste che le doppiette si augurano di poter ribadire presto in un
incontro con il neo governatore della Regione. ANTONIO PINTORI
( da "Famiglia Cristiana" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
di Gigi Vesigna
TELEVISIONE OGNI GIORNO 11 ORE DI GIOCHI TELEVISIVI A PREMI L?ORO DEI QUIZ La
Tv mette in palio più di due milioni di euro ogni giorno. Ma una ricerca rivela
che chi vince una somma consistente ha serie probabilità di stare peggio nel
giro di pochi anni. Aveva ragione Renzo Arbore, quando scimmiottava le
trasmissioni a premio cantando quella memorabile canzoncina La vita è tutta un
quiz? No, quella era solo una parodia, però senza trucco e senza inganno, ma la
Tv, privata o pubblica, con i quiz ci marcia. A cominciare dalla scelta dei
concorrenti che, "provinati", rivelano i loro punti deboli, i loro
numeri fortunati, le loro scaramanzie, tutto quanto, insomma, può aiutare a
pilotare verso una sicura sconfitta o a una vincita modesta, ma fondamentale
per le esigenze del concorrente. La tentazione di partecipare a un gioco o a un
semplice quiz con relativi montepremi è fortissima, e in più si aggiunge quel
quarto d?ora di celebrità che Andy Warhol ha "assegnato" a ogni
comune mortale. Si calcola che da quando è nata la Tv, circa la metà della
popolazione italiana adulta abbia tentato di proporsi come concorrente. Poi, da
quando si cercano i partecipanti ai reality show il numero è sensibilmente
aumentato: comunque, ogni giorno i palinsesti delle principali reti televisive
dedicano a quiz, game show e infotainment (informazione più intrattenimento)
almeno 11 ore di programmazione, sulle complessive 144 (calcolo medio)
dell?intera giornata. Ma spesso si arriva a picchi di 15 ore. Carlo Conti conduce
su Raiuno L'eredità (foto Ansa). Canale 5 mette in palio più di un milione di
euro al giorno (solo con Chi vuol essere milionario di Gerry Scotti si può
portare a casa un milioncino), ma Raiuno segue a non poca distanza con gli 815
mila euro a disposizione di chi vuol tentare la fortuna. Una somma spalmata in
cinque programmi, dal primo mattino ad Affari tuoi, il gioco dei pacchi che da
solo mette in palio 500 mila euro. «Quello messo in atto», precisa Saro
Trovato, presidente di Comunicazione perbene, «è un bombardamento mediatico
pericolosissimo. Oggi basta accendere la televisione per assistere a programmi
che regalano cifre esorbitanti e fanno perdere anche quello stimolo di
eccezionalità che un tempo creò la fortuna del quiz e dei giochi a premi». Da
uno alla settimana s?è passati a una vera e propria inflazione di
"offerte" di guadagni facili, che non hanno niente a che vedere con
quanto succedeva quando c?erano Lascia o raddoppia? e Il musichiere. Se
Raffaella Carrà prometteva nello spettacolo abbinato alla Lotteria (che già
aveva come premio finale cinque milioni di euro) vincite sino a 750 mila euro,
Paperissima prometteva al concorrente che avesse realizzato il filmato più
spiritoso 100 mila euro. Quando gli euro sono "virtuali" Gli euro,
come vedremo, sono spesso virtuali, ma ci sono anche trasmissioni che danno
premi "in natura". Su Raidue, Mattina in famiglia, per risolvere un
cruciverba dispone di poche centinaia di euro, Mezzogiorno in famiglia mette in
lizza i Comuni d?Italia, che possono vincere un pullman. A Geo & Geo si
gioca per vincere pannelli solari, La prova del cuoco mette in palio una
batteria di pentole, Per un pugno di libri regala alla squadra di ragazzi che
vince un carrello della spesa pieno di libri, Occhio alla spesa offre buoni
acquisto per generi alimentari oppure casalinghi, Alle falde del Kilimangiaro
regala viaggi. Davide Pavesi, che nel
( da "Sicilia, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pergusa: entro
giugno scatteranno i lavori per la licenza internazionale Guinnes-Poseidon
Corona8-11 Wp Guinnes: Mirabella, Romano, D'Agosta, Albo 1, V. Garofalo,
Zappalà, La Carrubba, C. Garofalo, Denaro, Guglielmino 2, Caserta, Cucè 6,
Messina. All. Consoli. Poseidon Corona: G. Alongi, Vitaliti, Salvia, Lombardo,
Raciti, Torrisi 2, Pane, Panebianco, Iuppa 1, Quartarone 2, Paratore 6,
Mannino, Trombatore. All. Pellegrino. Arbitro: Scollo. Parziali: 3-3, 2-4, 1-3,
2-
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del
10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
AZZANO SI:
«VALVASORI STAMPELLA DEL SINDACO» Martedì 10 Marzo 2009, Azzano Decimo I
consiglieri comunali Marco Putto, Roberto Innocente, Lucio Caldo e Simone Saro
del gruppo Azzano Si, sentendosi chiamati in causa dalle dichiarazioni
pubbliche del capogruppo del Partito Democratico Sante Luca Valvasori,
replicano con decisione. "Le affermazioni del consigliere Valvasori in
merito alla sua permanenza in aula al momento dell'approvazione della Variante
n. 39 - area Prpc 'Gaia' sono contraddittorie e politicamente sconcertanti. La
contraddittorietà sta nel fatto che lui stesso, che oggi si erge a paladino del
dovere di partecipare alle votazioni, in passato si sia più volte avvalso della
facoltà di non parteciparvi. Predica bene, dunque, ma razzola male"
scrivono i quattro consiglieri in una nota. Il gruppo consiliare di opposizione
Azzano Si, come pure di opposizione è lo stesso Valvasori, va giù pesante con
il collega di minoranza per il fatto che con la sua presenza
ha consentito l'approvazione della Variante "Gaia". "È palese -
scrivono i quattro - che in una maggioranza che sta perdendo i pezzi e che da
sola non ce l'avrebbe fatta ad approvare la Variante su Gaia, il consigliere
Valvasori abbia fatto da stampella al sindaco Bortolotti, permettendo con la
sua solitaria presenza tra i banchi della minoranza,
che il provvedimento fosse approvato". Ma non è tutto: Azzano Si rinfaccia
addirittura al collega il fatto di non abitare ad Azzano: "A Valvasori - afferma la nota - che dichiara di essere rimasto in
aula con responsabilità a guadagnarsi il gettone di presenza, ricordiamo che lui, residente a Trieste, costa ai cittadini di
Azzano Decimo, fra rimborso della giornata lavorativa e rimborso delle spese di
viaggio, molto più di un qualsiasi altro consigliere".
( da "Sicilia, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Consigliere: vuoi il gettone? Resta e vota E' stato un giorno storico per le
province di Agrigento e Caltanissetta che tra un paio di mesi vedranno aprire
il cantiere per il raddoppio del primo tratto di strada, da Porto Empedocle a
Grottarossa. Nel corso della cerimonia svoltasi in una tensostruttura i
rappresentanti del Governo nazionale, regionale e provinciale hanno
fatto il punto della situazione tra passato, presente e futuro. Alfano ha
ricordato i caduti sulla «strada della morte». Una storia triste, da
archiviare. Di Mare e Fucà29
( da "Sicilia, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Licata. Gli
indigenti «assaltano» il Comune La protesta di una trentina di persone supera
il limite: infranta una vetrata, occupati i corridoi e gli uffici 34 Non
esistono più i gettoni di una volta. Quelli per
telefonare dalle cabine sono spariti da un pezzo, soppiantati dalle schede o
meglio ancora dai telefoni cellulari che fan tutto, a momenti anche il caffè.
Ma a essere destinato all'estinzione è anche un altro tipo di gettone, ben più
ambito di quello che ai tempi della lira ne costava 200. E' quello di presenza che entra come se niente fosse nelle tasche dei
consiglieri comunali e provinciali. Soldi pubblici spesso buttati alla luce
della scarsa produttività di certi agoni politici. In quel di Porto Empedocle
c'è il presidente del Consiglio Comunale, Luigi Troja di professione avvocato
al quale è venuta un'«idea meravigliosa» e Cesare Ragazzi - il mago dei capelli
- non c'entra. Troja,con l'avallo pieno dei capigruppo consiliari, ha proposto
che il gettone di presenza ai ogni seduta dell'assise
civica si trasformi in gettone di deliberazione. Tradotto: i soldi arrivano
solo rimanendo in aula, votando i punti per i quali si deve votare. Altrimenti
niente. Basta dunque con gli eletti dal popolo che pensano solo ai soldi del
popolo, tornandosene a casa dopo avere detto «presente» all'appello. Un
malcostume che ha dunque in Porto Empedocle un primo avamposto capace di andare
contro corrente. La proposta avanzata da Troja e supportata dai leader dei
gruppi consiliari verrà votata stasera dall'intero Consiglio. Non dovrebbero
esserci sorprese, visto che il messaggio del presidente è stato chiaro ed
esplicito:«L'organo che presiedo non ha mai badato alla
mera percezione di un gettone di presenza e pertanto ho proposto allo stesso Consiglio Comunale di
modificare il regolamento. Si tratta di un caso unico in Sicilia». Unico e
raro, visto che le poltrone politiche - anche quelle più strette - sono ancora
ritenute da alcuni una fonte di reddito. Alcuni che a Porto Empedocle
certamente non si candideranno a sedere nell'aula intitolata a Lino Amormino,
non a caso simbolo di rettitudine e legalità.
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 10-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Il vicesindaco perde
la causa con il Comune Contenzioso legato a spese legali Martedì 10 Marzo 2009,
Chioggia Comune batte vicesindaco uno a zero. Questo per effetto di una recente
sentenza di primo grado sfavorevole a Sandro Tiozzo, che intendeva ottenere dal
Comune l'intera parcella pagata per la propria difesa in una causa cosiddetta
"di mandato", perché riguardante l'attività di Todaro quale sindaco
di Chioggia fino al novembre del '97. Todaro fu infatti oggetto di una denuncia
dalla quale si difese vincendo. Come da prassi, passò quindi la parcella del
suo avvocato al Comune perché la saldasse. Il Comune però gli obiettò allora,
nel frattempo era cambiata l'Amministrazione e sindaco era Fortunato Guarnieri,
che la mancata comunicazione del procedimento penale in corso non aveva
consentito allo stesso Comune di accendere per quel caso un'assicurazione come
di solito si faceva e tuttora si fa in circostanze del genere. Pertanto a
Todaro fu saldata solo la parte di parcella eccedente la cifra che sarebbe stata
coperta, se fosse stata accesa, dall'assicurazione. Todaro non ha mai accettato
questa soluzione e si è rivolto alla Magistratura per veder riconosciuta la sua
richiesta del saldo completo della parcella dell'avvocato. In primo grado il
giudizio gli è stato sfavorevole. Dunque, causa persa, almeno fino a questo
punto, e obbligo per il vicesindaco di far fronte alle spese dell'ordine di
alcune migliaia di euro. La querelle giudiziaria rappresenta una delle ragioni
del contenzioso tra l'attuale vicesindaco e il Comune di Chioggia. Nella
fattispecie, il vicesindaco riteneva di essere creditore del Comune. L'altra lo
ha visto invece come debitore, anche se di una cifra di
circa 1500 euro, incassati in base ad una delibera del Consiglio comunale che
riconosceva ai consiglieri un fisso mensile, delibera che fu revocata mediante
il ripristino del gettone di presenza. Proprio in riferimento a questa situazione al momento
dell'insediamento dell'attuale Amministrazione comunale l'ex sindaco
Guarnieri ha sostenuto che Sandro Todaro fosse incompatibile con la carica che
gli era stata assegnata. Giudizio peraltro confermato per ben due volte dal
ministero dell'Interno. Giorgio Boscolo
( da "Cittadino, Il" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Il comune mette il
freno alle sale giochi Chi vuole aprirne una dovrà farlo lontano da scuole e
oratori n Sale giochi? Si, ma a debita distanza da scuole ed oratori. Di fronte
ad alcune richieste avanzate da privati, che si sono fatti avanti mostrando l'intenzione
di investire in locali dedicati ai videogame, la giunta di centrosinistra ha
intrapreso la linea dura, dotandosi di un regolamento che è stato approvato
lunedì sera in consiglio comunale. Un passaggio ritenuto urgente, proprio al
fine di porre decisi freni all'eventuale rilascio di autorizzazioni, che a
questo punto dovranno seguire un severo codice. «Dal momento che abbiamo
ricevuto pressanti richieste per l'apertura di sale giochi nel centro cittadino
- ha ricordato in aula l'assessore al commercio, Sergio Morelli -, abbiamo
deciso di dotarci di un regolamento che prevede la localizzazione di questo
genere di attività ad una distanza di minimo
( da "Giornale.it, Il" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
n. 60 del 2009-03-11
pagina 28 Scandali, misteri e dimissioni È crollato il castello di carte di
Paolo Bianchi Sei giurati del «Grinzane» lasciano in polemica per la scelta dei
nuovi esperti, tutti esponenti dell'intellighenzia di sinistra: da Odifreddi alla
Maraini Poi dicono che la cultura è noiosa. Diventa il tema di una commedia
degli equivoci, ma con risvolti vagamente tragici, se si punta lo sguardo sui
coltelli e i veleni che s'insinuano nei meccanismi dei premi letterari. Oggi
tocca al Grinzane Cavour, un premio piemontese nato nel 1982 e cresciuto fino
ad acquistare forme e modi da holding internazionale. Il fondatore e padrone
del premio, Giuliano Soria, è protagonista, come accusato, di una vicenda
giudiziaria tra il boccaccesco e il drammatico, sotto inchiesta in
contemporanea per malversazione e per maltrattamenti a un dipendente di colore
che ha denunciato offese a sfondo sessuale e razziale. Ma Soria è innocente
fino a prova contraria. Il problema è che il Premio, ormai gravato da un
gigantismo organizzativo al limite della megalomania, rischia di finire in
pezzi. Ogni giorno ne perde qualcuno. Ieri è stata la volta di un blocco di sei
giurati che hanno rassegnato le dimissioni. I loro nomi: Rosetta Loy,
Jacqueline Risset, Francesca Sanvitale, Alain Elkann, Luigi Forte, Lorenzo
Mondo. Motivo: è stato nominato un «Comitato di garanti» che ha l'incarico di
traghettare la baracca fuori dall'epicentro della tempesta e che è per ora
composto dai seguenti illustri nomi della cultura contemporanea: Tahar Ben
Jelloun (scrittore marocchino, già coinvolto nella giuria di passate edizioni),
Piergiorgio Odifreddi, Cristina Comencini, Dacia Maraini, Giulio Giorello e un
sesto ancora da nominare. Nessuno ha però avvertito gli ex giurati, i quali
hanno saputo tutto da qualche scarna riga di giornale. E se ne sono andati.
«Nessun risentimento di natura personale», commenta il giornalista, scrittore e
critico letterario Lorenzo Mondo, «ma siamo stupiti e seccati per il metodo.
Hanno proceduto a farsi i fatti loro, senza interessarsi neanche del nostro
parere. Eppure noi eravamo la parte meno compromessa del premio, non ci
occupavamo dei finanziamenti, ma solo dei giudizi letterari». Già, ma chi sono
«loro»? Questo è quasi un giallo. Alla segreteria del premio, i cui uffici si
trovano a Torino, a due passi dalla Mole Antonelliana e dall'università,
risponde una voce maschile che dice di essere «di passaggio». Alla nostra
richiesta di saperne di più, risponde che non gli risulta ufficialmente alcun
Comitato di garanti. E neanche che sei giurati se ne siano andati sbattendo la
porta. Insomma, sotto il cielo di Torino la confusione è grande. Al telefono,
Giulio Giorello ci conferma di essere stato convocato dai vertici del Premio,
ma solo in quanto «esperto per la consulenza in materia scientifica e
matematica». Il che ci sta tutto, così come si possono dedurre i motivi di
convocazione dei suoi omologhi. Tuttavia, poiché il Grinzane Cavour
distribuisce ogni anno svariati milioni di fondi pubblici, almeno la metà dei
quali della Regione, la politica non può essere estranea a questi processi
decisionali. C'è già chi, anche in area piddìna, ha protestato per uno
sbilanciamento «laicista» di questo comitato. È nota la mancanza, nel professor
Odifreddi, del timor Dei. Egli non perde occasione per sbandierare il suo fiero
ateismo, un po' da tutti i pulpiti (laici) e da tutti i canali televisivi.
Abbiamo tentato invano di ottenere dichiarazioni dirette dalle signore Risset,
Loy e Sanvitale. Pare che le scrittrici italiane siano molto contrariate e
forse non parlano per timore di lasciarsi prendere la mano. Lo sapremo nelle
prossime puntate di questa premionovela. Alquanto netta la posizione di Alain
Elkann, evidenziata in questa stessa pagina. Di certo c'è soltanto che quando
nello scivoloso terreno della polemica culturale entra la politica, c'è ben
poco di buono da aspettarsi. Il Grinzane Cavour era noto
per i suo sfarzi, per i viaggi premio, per i gettoni
di presenza generosi, per il denaro elargito a nomi
da cartellone, compresi attori e figuranti vari. Delegazioni di giornalisti
compiacenti o presunti tali, venivano invitate in gita premio dall'Africa alla
Russia, dagli Stati Uniti a Parigi. In genere, chi manifestava qualche
dissidio, veniva epurato dalla lista (e chi scrive è orgogliosamente fra
questi). Le pubbliche relazioni sono sempre state un punto forte del Premio,
ancorché inasprite dal carattere non proprio levigatissimo di Giuliano Soria.
L'anno scorso uno scontro con un altro ex giurato, Guido Davico Bonino, era
finito a male parole tramite lettere aperte ai giornali. Il professor Davico
Bonino aveva dato del «rozzo contadino» a Soria. Offendendo più che altro i
contadini, che oltretutto in Piemonte sono una categoria sempre più rara e
preziosa. E poi il presidente teneva a precisare che la madre, una Beccarsi di
Asti, discende da una famiglia di banchieri fin dall'alto medioevo. Niente di
grave, in fondo. Sciabolate fra intellettuali sanguigni. O almeno così pareva.
Purché se ne parlasse. E infatti del premio si continua a parlare. In fondo
alla lista degli interessi, e perfino dei pettegolezzi, però sono rimasti
proprio loro, i libri. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 -
20123 Milano
( da "Messaggero Veneto, Il" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina 1 - Gorizia
Comune, no alla riduzione delle consulenze Il feeling fra maggioranza e
opposizione, concretizzatosi con l'approvazione trasversale sul punto franco
per la benzina, si è subito interrotto quando si è trattato di confrontarsi
sugli altri punti dell'ordine del giorno. Il centro-destra ha, infatti,
bocciato tutte le altre proposte presentate dal centro-sinistra. Oltre a quella
riguardante i lavori pubblici presentata da Daniele Orzan, è stata respinta
anche la richiesta di dimezzare i costi delle consulenze esterne del Comune,
che vedeva come primo firmatario il capogruppo del Pd, Federico Portelli. La
mozione proponeva anche «di rendere le procedure di selezione più trasparenti e
affidare incarichi solo se realmente necessari, risparmiando
oltre 100 mila euro da destinare all'assistenza e al contrasto della difficile
congiuntura economica». Pollice verso anche per l'altro documento il cui tema
era «in occasione del 60º della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo:
la salute è un diritto per tutti, anche per gli immigrati regolari».
Anche le due mozioni su Iris non hanno avuto miglior fortuna.
( da "Repubblica, La" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina III - Bari
Regione, tutti d´accordo sui portaborse Saranno cinquanta assunti dall´esterno:
"Servono forze fresche" Il disegno di legge nato per ridurre i costi
della politica sarà esaminato dai sindacati PAOLO
RUSSO divisi dalla politica, uniti dai portaborse. I
consiglieri regionali di destra e sinistra hanno raggiunto l´accordo per
istituire, anche in Puglia, la figura dell´assistente personale agli organi di
direzione politica e ai gruppi consiliari. Grazie a
un´intesa bipartisan, un disegno di legge nato per ridurre i costi della politica si è trasformato nell´atto istitutivo dei
portaborse pugliesi. Il provvedimento che, nelle prossime settimane sarà
portato al vaglio dei sindacati, infatti, prevede che i risparmi ottenuti dai
tagli alle indennità dei "missionari", (i dipendenti regionali
distaccati dai loro uffici e messi al seguito dei consiglieri), potranno essere
riutilizzati per l´assunzione di collaboratori esterni. Il progetto originario
portato avanti dal presidente della giunta Nichi Vendola e dal presidente del
Consiglio regionale, Piero Pepe, nasceva dall´esigenza di ridurre i costi della
politica. Negli ultimi mesi, effettivamente, alcuni
passi sono stati mossi in questa direzione. Dalla riduzione del 15 per cento
degli stipendi dei consiglieri e dei due presidenti. Alla soppressione dei
gruppi consiliari formati da un solo elemento, "capogruppo di se
stesso". Ieri, un´affollata riunione congiunta della prima e della seconda
commissione, avrebbe dovuto sancire un´altra consistente sforbiciata. Un
risparmio di 260mila euro proveniente dal taglio delle indennità record
percepite dai missionari che, vedranno dimagrire da
( da "Manifesto, Il" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
«UNITI CAMBIEREMO IL
PAESE» Generale LIBANO Parla Michel Aoun. L'ex capo di stato maggiore, che
s'oppose alla pax siriana per porre fine alla guerra civile, sarà uno dei
protagonisti del voto del 7 giugno. Cristiano, leader del movimento dei Liberi
patrioti, rivendica l'alleanza con gli sciiti di Hezbollah - garantisce
coesione nazionale - e attacca il sistema di corruzione
messo su dall'ex premier Hariri. A Obama rivolge un appello: ci aiuti a
risolvere il problema dei profughi palestinesi Michele Giorgio INVIATO A BEIRUT
Alla fine degli anni Ottanta, in nome dell'indipendenza del Libano, il generale
cristiano Michel Aoun si oppose in qualità di capo di stato maggiore e di
premier ad interim alla «pax siriana» destinata a mettere fine alla guerra
civile libanese. Le previsioni dicono che venti anni dopo Aoun potrebbe
ritrovarsi al potere come vincitore delle elezioni legislative del 7 giugno,
grazie all'alleanza tra il suo movimento dei Liberi patrioti e gli sciiti di
Hezbollah. La sua popolarità tra i cristiani libanesi probabilmente gli
consentirà di ripetere l'ottimo risultato ottenuto nel 2005, nonostante le
recenti defezioni subite dal suo schieramento e l'accesa ostilità degli altri
leader cristiani appartenenti al fronte antisiriano del «14 marzo». Abbiamo
intervistato Aoun nel suo quartier generale a Rabieh, a nord di Beirut.
Generale Aoun mancano tre mesi all'apertura delle urne e la campagna elettorale
è già in pieno svolgimento. Per quale Libano saranno chiamati a votare gli
elettori? I libanesi dovranno votare per il cambiamento e le riforme e dovranno
tenere presente il problema della corruzione, uno dei
principali che affligge il Libano. Non abbiamo una gestione
accettabile del denaro pubblico nel nostro paese, gli sprechi e le appropriazioni illegali sono ampiamente diffuse. Sin dal
suo rientro in Libano lei ha fatto della lotta alla corruzione una delle sue battaglie principali e ha in varie occasioni
denunciato i motivi che sono alla base dell'enorme deficit pubblico che pesa
sul paese. Il problema in gran parte è cominciato nel 1992 quando Rafiq
Hariri (l'ex premier sunnita assassinato nel 2005, ndr) che era al potere avviò
una serie di speculazioni sul mercato finanziario e valutario. In quel periodo
un dollaro valeva 3mila lire libanesi, il punto più alto toccato dalla valuta
statunitense, e le banche di Hariri e dei suoi amici realizzarono enormi
profitti scambiando i dollari che avevano in cassaforte e giocando sui tassi di
interesse. In quelle circostanze il governo continuò a richiedere prestiti alla
banche ad interessi altissimi, aumentando in modo vertiginoso il debito
pubblico. Oggi i tassi sono più bassi ma i debiti si sono accumulati con il
passare degli anni e gravano sullo Stato. Il suo partito punta sul liberismo
economico. Non crede che questa impostazione sia inadeguata a rilanciare
l'economia Libano che, come il resto del mondo, sta facendo i conti con la
recessione globale e l'impoverimento della popolazione? Il movimento dei Liberi
patrioti continua a credere nel liberismo ma non rimane indifferente rispetto a
ciò che accade. C'è una fetta non insignificante della popolazione che, ad
esempio, non ha elettricità e acqua e se, come ci auguriamo, vinceremo le elezioni,
nei prossimi due anni sarà nostro impegno garantire questi servizi essenziali.
Abbiamo bisogno di più energia e dobbiamo ricostruire le raffinerie (distrutte
dai bombardamenti israeliani del 2006, ndr) senza dimenticare le necessità di
sviluppo economico nel nostro settore (le aree popolate da libanesi cristiani,
ndr). Occorre soprattutto cambiare il sistema messo in piedi da Hariri, una
sorta di grande impresa privata che governa il Libano e che considera i
cittadini come clienti. È un sistema volto a realizzare profitti e non a
costruire il paese. Lanciando il suo programma elettorale lei ha detto che nel
2005 i libanesi rischiavano di pagare il prezzo di un conflitto regionale e che
le scelte fatte dal suo partito sono state fondamentali per evitare una
catastrofe. Gli Stati Uniti in quel periodo erano in rotta di collisione con
diversi paesi di questa regione e spingevano il Libano a schierarsi contro la
Siria che rappresenta la nostra via di accesso verso altri paesi arabi. In
quella situazione ho agito per mantenere un equilibrio tra le diverse fazioni
ed evitare che il governo andasse nella direzione voluta dagli Stati Uniti. Un
anno dopo, quando Israele ha attaccato il Libano, ho svolto la stessa funzione
di garanzia dell'equilibrio sociale che ha avuto effetti positivi nel sud del
paese dove convivono sciiti e cristiani. Nel 2005 il suo partito, tra la
sorpresa di altre forze politiche libanesi, ha stabilito una stretta alleanza
con il movimento sciita Hezbollah. Può spiegare qual è il significato politico
e sociale di questa alleanza contestata dai suoi rivali cristiani e criticata
da non pochi governi occidentali, a cominciare da quello statunitense? Noi
libanesi siamo impegnati contro il terrorismo ma allo stesso tempo anche contro
l'occupazione israeliana. Chi afferma che i libanesi (Hezbollah, ndr) stanno
praticando il terrorismo contro Israele commette un gravissimo errore. Le
nostre azioni (di resistenza all'occupazione, ndr) non sono illegali,
rispettano la carta e le risoluzioni dell'Onu. Abbiamo il diritto di resistere
militarmente all'occupazione, siamo combattenti per l'integrità territoriale
del Libano. Se i paesi europei o gli Stati Uniti sono in grado di provare che
Hezbollah ha commesso anche una sola azione di terrorismo in qualsiasi parte
del mondo, allora il movimento dei Liberi patrioti non solo spezzerà l'alleanza
ma addirittura lotterà contro Hezbollah. Devono però provare le loro
affermazioni. Piuttosto occorre ricordare che atti di terrorismo sono stati
commessi dagli alleati degli Stati Uniti. I militanti di al Qaeda e i salafisti
sono indottrinati e finanziati dall'Arabia saudita e dobbiamo domandarci se
questi elementi non vengano manovrati per destabilizzare il Medio Oriente. La
nostra alleanza con Hezbollah ha inoltre una notevole importanza sul piano
sociale perché garantisce una maggiore unità nazionale. Negli ultimi anni i
rapporti tra cristiani e musulmani sciiti si sono sviluppati favorendo
comprensione e cooperazione tra le due comunità. E se oggi Hezbollah è cambiato,
è più aperto e inserito nella società libanese, ciò si deve anche alla nostra
influenza. Si tratta di un'esperienza sociale oltre che politica
che potrebbe rivelarsi utile in altri paesi arabi dove convivono musulmani e
cristiani. Resta però aperta la questione delle armi di cui è in possesso
Hezbollah. Nel nostro memorandum d'intesa è stabilito in modo molto chiaro che
i militanti di Hezbollah si impegnano a usare le armi solo per difendere il
territorio libanese. Ad inizio anno molti si aspettavano un intervento di
Hezbollah contro Israele a sostegno di Hamas a Gaza che però non c'è stato e
ciò rappresenta un segnale importante, pur senza mettere da parte il sostegno
ai diritti del popolo palestinese. A Washington c'è una nuova amministrazione,
in apparenza più aperta al dialogo con paesi e forze politiche mediorientali
tenuti invece sotto pressione durante la presidenza Bush. Cosa vorrebbe dire al
presidente Barack Obama? Che abbiamo bisogno di maggiore armonia nella regione
e che deve essere risolto subito il problema dei profughi (palestinesi), anche
prima di quello territoriale, perché l'aspetto umanitario del conflitto pesa e
impedisce il raggiungimento di soluzioni credibili. Parliamo delle elezioni di
giugno. I voti cristiani saranno determinati per il successo di uno dei due
schieramenti. L'influente deputato Michel Murr, un suo ex alleato, è passato al
fronte "14 marzo" e i commentatori politici sostengono che questa
mossa potrebbe impedire ai Liberi Patrioti di vincere nella delicata regione del
Metn, dove si combatterà la battaglia elettorale più dura. Una nostra sconfitta
nel Metn è da escludere. Murr ha continuato per mesi a sostenere che la mia
popolarità è in forte calo e ripetendolo all'infinito se ne è convinto. Ma le
cose non stanno così e credo che (Murr) adesso stia finalmente cominciando a
rendersi conto che i risultati delle elezioni saranno ben diversi da quello che
sperava. Noi siamo molto fiduciosi, usciremo vittoriosi dal voto. Foto:
SOSTENITORI DEL GENERALE MICHEL AOUN NELLA PIAZZA DEI MARTIRI DI BEIRUT /FOTO
AP
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Mercoledì 11 Marzo
2009 Chiudi L'AQUILA - Un disegno di legge sugli enti regionali «affinchè nei
prossimi 180 giorni, dopo il commissariamento degli stessi, si possano tagliare
i costi e riorganizzare le strutture», sarà all'esame del Consiglio regionale
d'Abruzzo nella riunione di martedì prossimo, 17 marzo. Lo ha reso noto il
presidente, Nazario Pagano, nella conferenza stampa in cui, insieme al
presidente della Giunta, Gianni Chiodi, ha illustrato le condizioni dei conti
regionali. Pagano ha annunciato anche la costituzione di una commissione di
tecnici e funzionari regionali per approfondire il tema delle indennità e dei
vitalizi dei consiglieri in rapporto alle altre regioni italiane. «Dopo questa
analisi - ha detto - come annunciato nella seduta inaugurale del Consiglio del
27 gennaio scorso, si procederà al taglio delle indennità.
Siamo consapevoli che il problema del bilancio è legato alla sanità, ma
vogliamo dare seguito agli impegni assunti sulla riduzione dei costi della politica». Immediata la replica di
Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista: «Ritengo ridicolo che si proceda
alla costituzione di una commissione per il raffronto con le altre regioni
perchè credo che presidenti, assessori e consiglieri ben conoscono i
propri guadagni. Soprattutto quelli che sono alla seconda o alla terza
legislatura. Già mi aspetto che al termine dell'istruttoria si dica che
dopotutto l'Abruzzo è indietro rispetto alle altre regioni per quanto riguarda
i privilegi. Tutti gli abruzzesi onesti sanno che devono subire una tassazione
spropositata rispetto alle altre regioni, che il deficit della regione è una
voragine, che il ceto politico regionale è stato responsabile di questa
situazione e che le responsabilità sono di ambedue gli schieramenti. Le stesse
cifre rese note oggi da Chiodi impongono tagli drastici di privilegi ormai
inaccettabili. Se Chiodi e Pagano vogliono fare dei raffronti li facciano con i
redditi di qualsiasi categoria di lavoratori, e verrà fuori che i consiglieri
regionali guadagnano cifre spropositate anche al confronto con primari o
docenti universitari. Ricordo che più di metà degli abruzzesi non ha votato
alle ultime elezioni e che non vi è in Italia nessun governo e consiglio
regionale così deleggittimato come quello abruzzese. Di fronte alla crisi è
dall'alto che devono cominciare i sacrifici!». Secondo Carlo Costantini,
consigliere regionale dell'Italia dei Valori, «Chiodi paga pesantemente la
mancanza di un programma» e non ha un progetto di ristrutturazione della
sanità, e di conseguenza, della gestione del bilancio. «E' doverosa la
richiesta, da parte sua, di sostegno al governo nazionale per la rinegoziazione
di un piano di rientro del debito rivelatosi insostenibile. Ed è altrettanto
doverosa e auspicabile la promessa di intervenire sul fronte del taglio ai
costi della politica. Ma il progetto di
ristrutturazione del sistema sanitario abruzzese dov'è?». Rinegoziare con il
governo il piano di rientro, eliminare per il 2009 qualunque ipotesi di
aggravio delle addizionali Irpef e Irap; tagliare drasticamente la spesa
sanitaria, anche ricorrendo alla chiusura di alcuni piccoli ospedali e
riducendo ad una sola Asl le attuali sei: è invece quanto chiede la Cna
abruzzese, alla luce delle dichiarazioni di Gianni Chiodi sul rischio di un
collasso totale delle finanze abruzzesi.
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Mercoledì 11 Marzo
2009 Chiudi di GIANCARLO DE RISIO L'AQUILA - «E' inesatto, anzi falso che
abbiamo allo studio un aumento delle tasse per gli abruzzesi. Al contrario,
questa giunta farà di tutto per evitare il meccanismo automatico e perverso
contenuto nel patto per la salute in caso di mancato rispetto del piano di rientro
del debito della sanità». E' perentoria l'affermazione del governatore Gianni
Chiodi che, con a fianco tutti gli assessori e il presidente del Consiglio
regionale Nazario Pagano, ha riferito ieri sullo stato finanziario della
Regione. «Un atto di doverosa trasparenza- ha detto- verso tutti i cittadini.
Perché la Regione Abruzzo è degli abruzzesi, perché i soldi per amministrarla
provengono da loro. Per questo- ha aggiunto il governatore- noi abbiamo il
dovere di rendere consapevoli i cittadini dello stato economico della Regione
qual è adesso perché possano giudicarci in futuro. Senza tale conoscenza, il
giudizio resterebbe difficile e tutto verrebbe mantenuto sul piano della
sterile polemica politica». Niente tasse dunque, anche
se Chiodi è consapevole che la spada di Damocle del meccanismo legato al patto
per la salute penderà sull'Abruzzo per tutta la legislatura. Niente tasse anche
se la situazione economico finanziaria della Regione è davvero sull'orlo del
baratro, perché in sei anni l'indebitamento della stessa Regione è aumentato di
ben sette volte. Chiodi ha analizzato per primo lo stato del patto per la
salute. «Al 31 dicembre
( da "Sole 24 Ore, Il" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Il Sole-24 Ore
sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-03-11 - pag: 5 autore: Dalle cessioni in
ribasso i risparmiatori ottengono un credito d'imposta La perdita impegna anche
il Fisco La caduta dei listini è anche un bell'impegno per il Fisco. Solo nei
fondi comuni italiani, da fine
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere del
Mezzogiorno - BARI - sezione: 1PAGINA - data: 2009-03-11 num: - pag: 1
categoria: REDAZIONALE A PROPOSITO DEL FINANZIAMENTO A CHE SERVONO I POLITICI
DEL 2% di ALESSIO VIOLA L a discussione su un possibile partito trasversale del
Sud, quando esce dai salotti televisivi o dai convegni per specialisti, si
arena spesso su una domanda, «la» domanda. Dove trovare le risorse da destinare
ad interventi speciali, ordinari, straordinari? Senza volerlo, un emendamento
approvato a proposito di legge elettorale e sbarramento fornisce l'indicazione
per una fonte di finanziamenti, nemmeno trascurabile, cui poter accedere
nell'immediato. L'emendamento proposto da alcuni deputati della sinistra Pd, e
fatto proprio dalla Camera, prevede di destinare il rimborso elettorale che lo
Stato accorda ai partiti, anche a quei soggetti che
non arrivino al fatidico sbarramento del 4%. Basterà raggiungere il misero 2%
per poterne usufruire. Ora. La decisione è così assurda, da apparire surreale.
Viene da chi si esercita quotidianamente in estenuanti convegni alla ricerca
delle ragioni della sconfitta della sinistra, più in generale della
disaffezione della gente dalla politica. Quella stessa
gente che con il suo voto, sceglie chi deve o chi non deve rappresentarla nei
parlamenti, nazionale od europeo. Si dice che quei
finanziamenti servono a coprire i costi della politica. In realtà servono a mantenere apparati burocratici ed inutili
giornali, i cui lettori possono riunirsi in assemblea in qualche cabina del
telefono. Serve a garantire la democrazia si sostiene ancora, l'agibilità politica. Ma questa non è
garantita dagli stipendi di funzionari, spesso giovani ed arroganti, che
vengono pagati quanto un collettivo di precari. E d'altronde, la storia dei partiti extraparlamentari insegna che si può fare politica senza rappresentanza istituzionale, e senza
finanziamento pubblico. Servono passione autentica, spirito di servizio, senso
della storia e anche del ruolo personale di ognuno. La politica
come espressione alta della passione civile, dello spirito repubblicano, di
quella costituzione che garantisce libertà a tutti, non finanziamenti a
chiunque. Domanda retorica e volutamente provocatoria: quanti contratti di
precariato si possono stabilizzare, con i finanziamenti dati ai signori del 2%?
Quanti interventi di disinquinamento realizzare, quanti asili nido si possono
aprire? Populismo, si dice in questi casi. Demagogia. Peccato che siano
esattamente le domande che si pongono quei cittadini meridionali in
particolare, che poi, al momento del voto, trasformano le domande da retoriche
e demagogiche in sonore sconfitte, in allontanamento dalla politica
forse irreversibile. Allora, chiedere la destinazione di quei fondi alle aree
disagiate del Sud, può essere più di un escamotage retorico può addirittura
diventare un sentiero, da allargare e condividere, questa volta si con chi ci
sta, per praticare un meridionalismo concreto. Soprattutto, per sindaci e
presidenti sotto la mannaia elettorale farsi riconoscere come portatori sani di
interessi popolari. Solo qualche anno fa, i dirigenti della sinistra
viaggiavano in treno, di notte per risparmiare sull'albergo. Mangiavano nelle
case dei compagni, nelle trattorie, e bevevano vino non barricato. La
televisione la guardavano per addormentarsi, non ne erano ossessionati. Raccoglievano
milioni di voti. Vincevano, qualche volta.
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del
11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
REGGIO SPORT pag. 8 Stagione storta: soltanto cinque presenze Giuseppe Alessi è
l'uomo di maggior classe della Reggiana, ma il mister Pane l'ha potuto
schierare pochissimo. Finora ha collezionato soltanto cinque gettoni (un gol all'attivo), con un
lungo stop dopo la gara inaugurale di Cesena, nella quale subì un serio
infortunio al ginocchio sinistro
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del
11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
FERRARA ECONOMIA E
POLITICA pag. 9 Consiglio, dalla farsa alla vergogna: altra seduta sospesa
COMUNE ENNESIMO RINVIO PER LA NOMINA DEL PRESIDENTE: COLAIACOVO ELETTO LUNEDI'
SI E' RITIRATO IERI. COSTI ALLE STELLE INGAGGIARE MOURINHO come presidente del
Consiglio comunale, alla fine costerebbe meno che eleggere un rappresentante
del Pd o di Forza Italia. Perchè tra sedute convocate e sospese, telegrammi da
centinaia di euro, riunioni e spese varie, alla fine il nulla di fatto in cui
anche ieri l'assemblea si è incartata, sta comportando costi pesanti per la
collettività. Una stima prudenziale: eleggere un presidente che resterà in
carica per quaranta giorni, e che guiderà quattro-cinque sedute, sarà costato
ai contribuenti quasi 20 mila euro. Solo ieri, tra gettoni di presenza (75 lordi a testa),
spese di straordinario del personale del Comune, luce, acqua, gas e appendici
varie, il saldo è stato pesante. Qualcuno dirà che si tratta dei costi della
democrazia. Vedendo cosa sta accadendo, sembrano più i costi della farsa e
della vergogna. La seduta di ieri si è aperta infatti con le...
dimissioni di Francesco Colaiacovo (Pd), eletto ed autoproclamatosi presidente
lunedì sera, nel pieno marasma. Anche un bambino avrebbe capito che in assenza
di un clima costruttivo tra maggioranza e opposizione (fondamento della nomina
di una figura di garanzia), sarebbe stato opportuno rinunciare subito alla
carica e passare a una nuova votazione. No: Colaiacovo e il Pd, Sateriale
compreso, ci hanno dormito su. Finendo poi col fare quello che il buon senso
consigliava da ventiquattro ore. Risultato ieri sera l'ex presidente di
Circoscrizione ha esplicitato la rinuncia (e lo stesso ha fatto Maria Giulia
Simeoli eletta vicepresidente... per scherzo con i voti dell'opposizione); ma a
quel punto, per il regolamento del Comune, non era più possibile proseguire la
seduta. Occorre una nuova convocazione, che il sindaco ha indetto per oggi alle
18. Altre migliaia di euro buttate letteralmente dalla finestra. Per una sorta
di capriccio, di gioco delle parti, di inutile accademia istituzionale e
soprattutto di tanta confusione; ieri sera Colaiacovo, dopo essersi
auto-dimesso (con la stessa serenità con cui venti ore prima si era
autoproclamato presidente), in forza del suo rango di consigliere anziano' ha
convocato la Commissione Statuto per verificare la possibilità di tentare una
votazione tra le 19 e le 20. Qualcuno gli ha fatto notare che la cosa era
impossibile sia per il rigido regolamento comunale, ma sotto sotto anche perchè
alle 20.45 c'era Juventus-Chelsea. Ed allora meglio riconvocare tutto a
stasera. Tanto pagano i cittadini... s. l. Image: 20090311/foto/3719.jpg
( da "Corriere della Sera" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Lettere al Corriere - data: 2009-03-11 num: - pag: 35
categoria: BREVI EUROPARLAMENTO Soluzioni sportive L'«europalestra»
di lusso per i deputati del Parlamento europeo viene giustificata come «mezzo
per ridurre l'astensionismo». A parte il fatto che solo in tale Parlamento con
un solo giorno intero di presenza ai deputati vengono retribuiti ben tre gettoni, l'astensionismo può essere ridotto soltanto non assicurando uno
stipendio fisso, ma proporzionato all'effettiva presenza.
Cesare Carli cesarecarli@tiscali.it
( da "Centro, Il" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
di Vittorio Perfetto
Chiodi: «Nuove tasse? Dirò no a Berlusconi» «Il deficit della sanità manda
fuori controllo tutti i conti dell'Abruzzo» «Rinegozierò il Piano di rientro,
se necessario sarò contro il governo» L'AQUILA. «La nottata passa, ma poi arriva
la "jurnat" (detto in dialetto teramano)». Ha attinto dal teatro di
Eduardo, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, per dire che «la
situazione economica della Regione Abruzzo è sull'orlo del default», cioè a
rischio fallimento. «Il problema principe è il buco della sanità». Fin qui
nulla di nuovo, dalla conferenza in cui Chiodi ha voluto «illustrare agli
abruzzesi la situazione economica della Regione». Ma la novità è che Chiodi
promette che «non ci saranno tasse in più per i cittadini, perché rinegozierò
con il governo il Piano di rientro della sanità. Se non sarà possibile, sarò il
primo a mettermi contro Roma». Il presidente della Regione, Gianni Chiodi,
insieme al presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano, e ai dieci
assessori, ieri mattina, nella Sala Michetti del Palazzo dell'Emiciclo,
all'Aquila, ha «relazionato agli abruzzesi sullo stato economico e finanziario
della Regione». Ha voluto informare i cittadini per due motivi: 1) «per
doverosa trasparenza, per far conoscere a tutti gli abruzzesi la situazione in
cui versa il governo regionale; 2) la consapevolezza dei cittadini per poter
giudicare l'operato della giunta». LE TASSE. «Il patto con il governo della
giunta precedente, prevede l'automatismo di nuove tasse ai cittadini se non si
rispetta il Piano di rientro della sanità. Devo precisare», ha detto Chiodi,
«che siamo già fuori di 182 milioni, un ulteriore buco nella sanità». «NON CI
STO». «Ma noi non metteremo nuove tasse, perché l'Abruzzo e gli abruzzesi non
possono rischiare la deindustrializzazione. Questo dirò al governo centrale,
con il quale rinegozierò il Piano di rientro della sanità. Se il governo non
dovesse accettare, allora sarò il primo a mettermi contro il governo stesso».
COME RIENTRARE. «Il buco di 94 milioni di euro per assicurare le spese
obbligatorie, sarà coperto dalle economie vincolate (fondi già destinati ad
alcune finalità, che verranno trasferiti ad altre). Non è che con questo la
situazione migliori: infatti, resta drammatica, perché a fronte di una richiesta
di 551 milioni di euro da parte delle direzioni regionali, ne abbiamo 66 per
finanziare le attività», ha precisato Chiodi. «Il bilancio preventivo lo
approveremo nei prossimi giorni in giunta». Chiodi ha fatto riferimento anche
ai bond contratti a Londra dalla Regione, spiegando che «il denaro degli
abruzzesi ammonta a 2 miliardi e 722 milioni di euro, che è il bilancio 2009».
Di questi, 2 miliardi 375 sono destinati alla sanità. Chiodi ha precisato che i
fondi europei per lo sviluppo sono ingenti: «Ci sono 2 miliardi di euro per i
prossimi cinque anni e dobbiamo essere bravi a gestirli per progetti di grande
qualità». Sulla rinegoziazione del Piano di rientro con il governo, Chiodi ha
sottoneato come «il precedente governo di centrosinistra ha negoziato un piano
a condizioni più negative di altre regioni». L'Abruzzo, inoltre, ha proseguito
Chiodi, «e non ne conosco il motivo, non ha partecipato a un riparto della
spesa sanitaria di circa 9 miliardi di euro. è un piano di rientro molto duro.
Perché il governo dovrebbe rinegoziare? Perché porteremo fatti e cifre, non
promesse di "fare" . Dimostrando serietà e compattezza della
maggioranza». TAGLI COSTI POLITICA. Il risanamento passa
per un taglio drastico a spesa pubblica, costi della politica e spesa di enti, agenzie e società regionali, «ma la cosa
principale è risanare la sanità, la cui spesa è fuori controllo, nonostante la
Regione abbia avuto 800 milioni di euro a fondo perduto. Se non si
riesce a mettere a posto la sanità, non c'è futuro: dobbiamo tagliare i costi e
migliorare il servizio», ha sottolineato Chiodi. Dal
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Provincia di Sassari
Pagina 7029 Sassari. La Procura della Corte dei conti ora chiede i danni
erariali: coinvolti numerosi politici Compensi d'oro nel sughereto Sassari.. La
Procura della Corte dei conti ora chiede i danni erariali: coinvolti numerosi
politici La Suber service risulta inattiva, ma paga il Cda --> La Suber
service risulta inattiva, ma paga il Cda Società con un presidente, una ragioniera e cinque consiglieri di amministrazione nelle voci
di costo. Dell'attivo, nel senso di operatività, niente. Ora è arrivata una
diffida dalla Corte dei conti che intima il pagamento dell'importo di 391,749,
43 euro. Sui gettoni presenza e gli stipendietti da
consiglieri di amministrazione non hanno battuto ciglio: incassato,
senza fare questioni. Sullo sviluppo, sugli obiettivi, sull'economicità del
carrozzone pubblico, della scatola vuota Suber service srl (un presunto braccio
operativo della Stazione sperimentale del sughero), non hanno mosso un dito:
nel senso che non hanno fatto niente per due anni. Né ricerca, né innovazione,
né un piccolo stand nella fiera di paese. Niente. Però hanno preso soldi
pubblici, comprato scrivanie e computer e per finire distribuito prebende e
rimborsi chilometrici. Loro: sindaci, amministratori comunali, consiglieri
provinciali, professori universitari, affermati agronomi e commercialisti.
Tutti vicini alla Suber service srl. Società con un presidente, una ragioniera
e cinque consiglieri di amministrazione nelle voci di costo. Dell'attivo, nel
senso di operatività, niente. Ora però è arrivata una bella diffida dalla Corte
dei conti: il procuratore generale Antonietta Bussi lo scorso 23 febbraio
intima il pagamento a favore dell'Agris dell'importo di 391,749, 43 euro «oltre
agli accessori di legge, entro trenta giorni, fornendo la dimostrazione del
pagamento». Secondo il magistrato contabile è il danno erariale che dovranno
restituire gli amministratori: Francesco Baule, ex presidente della Stazione
sperimentale del sughero, sindaco di Ploaghe, primo dei non eletti nell'ultima
consultazione regionale nella lista dell'Udc; Giampiero Buttu, assessore a
Dorgali e presidente della Suber service srl; Lucio Torru, ex consigliere del
comune di Quartu Sant'Elena e membro del cda della Stazione sperimentale; Ugo
Niedda, al tempo consigliere comunale a Sassari, consigliere della Stazione
sperimentale; Luigi Pintus, consigliere provinciale Olbia - Gallura in quota
Udc e consigliere della Stazione sperimentale; Giovanni Manconi, direttore
generale della Stazione sperimentale; Giuseppe Scanu, professore universitario
di cartografia nell'Ateneo sassarese, membro del cda della Suber service;
Giovanni Battista Giannottu, agronomo e consigliere di amministrazione della
Suber service; Giovanni Manconi, consigliere di amministrazione della Suber
service; Gregorio Mazzettieri, commercialista nato a Ploaghe, ma con avviati
studi a Nuoro.Tutte le persone coinvolte avranno trenta giorni di tempo per
presentare memorie e contro deduzioni. L'inchiesta è stata condotta dal nucleo
di polizia tributaria della Guardia di finanza di Cagliari su delega della
Corte dei Conti. La Suber Service srl nasce nel 2002: capitale sociale versato
da Stazione sperimentale del sughero (70 per cento), Sfirs (20 per cento) e
Confindustria Sassari (10 per cento). Industriali e Sfirs sono stati sempre
contrari al riconoscimento di indennità agli amministratori. Secondo i giudici
contabili una fotocopia, un doppione della esistente Stazione sperimentale del
sughero: Già scritto nel
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Prov Sulcis Pagina
2018 villamassargia «Rinunciamo al gettone di presenza»
Villamassargia --> Devolvere il gettone di presenza
dei consiglieri alle famiglie bisognose del paese.È la proposta fatta dal
capogruppo di opposizione del Consiglio comunale di Villamassargia, Gianluigi
Rubiu, a nome anche degli altri tre consiglieri della lista Paese Amico. Rubiu
ha auspicato un'analoga presa di posizione dai consiglieri di maggioranza. «In
un momento di così grave crisi economica - ha detto Rubiu - ci sembra doveroso
rinunciare al gettone di presenza per aiutare i più bisognosi
del paese». (p. cab.)
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Prov Medio Camp
Pagina 3022 Sardara Onali è il più assiduo, suo il record di presenze Sardara
--> Enrico Onali, il consigliere più presente, nel corso del
( da "Sicilia, La" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
A Butera la
minoranza solleva un'eccezione di regolarità Approvazione del consuntivo
rinviata Butera. In occasione dell'ultima seduta del consiglio comunale,
l'atteso esame ed approvazione del conto consuntivo per l'anno 2007 è stato
rinviato. Il motivo è da ricercare nel fatto che la minoranza consiliare ha
sollevato un'eccezione di regolarità in quanto, a suo modo di vedere, la
documentazione relativa al punto in questione avrebbe dovuto essere messa a disposizione
dei consiglieri almeno 20 giorni prima. Considerato che la documentazione è
stata messa a disposizione dei consiglieri solo lo scorso 27 febbraio, e che,
da allora al giorno in cui è stato celebrato il consiglio comunale (il 9 marzo)
venti giorni non erano trascorsi, è stato deciso di rinviare la trattazione del
punto ad una prossima seduta consiliare in programma il 18 marzo alle ore 19.
Da segnalare che i consiglieri comunali del gruppo di minoranza
e lo stesso consigliere indipendente Silvio Scichilone hanno dichiarato la
volontà di rinunciare al loro gettone di presenza in Consiglio e di mettere le somme risparmiate a disposizione
dell'amministrazione comunale per eventuali iniziative a sostegno della
comunità. L'altro punto importante è stato rappresentato dall'intervento del
sindaco Luigi Casisi sulla zona industriale. Il primo cittadino ha
parlato espressamente di come la crisi globale attuale finisce per avere
ripercussioni anche sulla situazione economica locale, con riferimento alla
zona industriale. In generale è emerso che, al momento, c'è una crisi economica
che finisce per avere ripercussioni non indifferenti sulle commesse delle
realtà produttive presenti nella zona industriale buterese. Una crisi che si
riflette anche sull'economia locale. Il consigliere indipendente Silvio
Scichilone ha pertanto proposto l'istituzione di una commissione consiliare di
vigilanza sulla zona industriale al fine non solo di vigilare, ma anche mediare
per consentire una positiva soluzione ai tanti problemi che l'affliggono e che
finiscono per avere ricadute negative anche in ambito locale. C. L.
( da "Sicilia, La" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Idv contro Mpa a
Niscemi: «I tagli dei costi in politica? Cominci dall'Ap» Niscemi. La proposta lanciata dal gruppo
consiliare del Movimento per l'autonomia relativa all'anticipo di due anni
della riduzione del numero di assessori, ha suscitato una reazione critica da
parte dell'Italia dei Valori, con una nota a firma del commissario provinciale
Gero Arena, che ritiene la proposta dei consiglieri comunali Mpa
«faziosa, provocatoria e di basso profilo politico». «La legge regionale del 16
dicembre 2008, n. 22, all'art. 1 riguardante la composizione delle giunte
comunali e provinciali - si legge nella nota dell'Idv - recita che le stesse
sono composte rispettivamente dal sindaco e dal presidente della Provincia
regionale che le presiedono e da un numero di assessori che è stabilito in modo
aritmetico dagli statuti e che non deve essere superiore al 20% dei componenti
dell'organo elettivo di riferimento. Non ci risulta - si legge ancora nel
documento - che il gruppo consiliare Mpa di Niscemi abbia inoltrato un'analoga
richiesta al presidente della Provincia on. Pino Federico, né il fatto che sia
stato attento ad una recente bocciatura all'Ars da parte del centro destra di un
disegno di legge presentato dal deputato del Pd Giovanni Barbagallo che
prevedeva la riduzione dei parlamentari regionali da
( da "Sicilia, La" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Quest'anno per San
Giuseppe solo 28 «avutari» a Niscemi Niscemi. Con un manifesto pubblico la
Parrocchia San Giuseppe, retta da don Salvatore Pepi, e l'amministrazione
comunale hanno reso noto l'elenco degli altari allestiti dalle famiglie per ex
voto a San Giuseppe, compatrono di Niscemi, essendo molto venerato dagli
abitanti della "Capitale del Carciofo". L'"avutari", una
"tradizione cristiano-spagnola, nasce nel 1700 per venire incontro alla
necessità dei poveri con la distribuzione dei generi alimentari che
costituiscono l'«avutari». Quest'anno non sono tanti, come negli anni scorsi,
sono solo 28, sparsi nei vari quartieri della città: Antonio Alario, via Volta
145; Sebastiano Allia, via Potenza 99; Rocca Alma, via Popolo 345; Emanuele
Arcerito, via Rosselli 13; Antonino Barone, via Can. Tizza; Giovanni Bordieri,
via De Gasperi 40; Ignazio Cacciaguerra, via Isonzo; Salvatore Cacciaguerra,
via Buonarroti 45; Salvatore Cardaci, via Carlo Marx 12; Stella
Di Grazia, via Giovanni XXIII, angolo via Fava; Francesco Di Maria, via
Filangeri 15; Francesco Evola, via Gagliano 107; Salvatore Ferrante, via E.
Franco 28; Francesco Giordano, via Madonna 70; Gaetano Iannì, via Normandia 9;
Pino La Russa, via Bachelet 43; Giacomo Lodato, via D. Dolci 10; Gaetano
Migliore, via Popolo 345; Giuseppe Muscia, via Ragusa 4; Carmelo Piazza, via V.
Caruso 100; Vincenzo Piva, via L. da Vinci, 70; Giuseppe Ravalli, via Canova
20; Paolo Rizzo, via G. Pascoli 8; Primo circolo didattico, via Canale; Alfonso
Sinatra, via Galilei 114; Carmelo Tizza, via Vacirca 61; Rocco Valenti, via
Turati 15; Luigi Viola, contrada Vituso. Prima della visita all'«avutari»,
all'imbrunire del 18 marzo, la città è una grande "luminaria".
Quasi in ogni quadrivio si accendono falò per festeggiare l'arrivo della
primavera, del risveglio della natura. Quest'anno, a cura del Comune, sarà
allestita una grande e lunga luminaria in via Marconi. Giuseppe Vaccaro
( da "Sicilia, La" del 11-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Nicky Paci replica
al coordinatore di «Stile di centro» «Da Tringali solo inesattezze» In merito
alla proposta della segreteria dell'Udc di istituire una commissione speciale
sul porto, dopo la presa di posizione e le critiche mosse da «Stile di Centro»
non si è fatta attendere la replica del consigliere provinciale Nicky Paci
(nella foto), chiamato direttamente in causa. «Ci dispiace evidenziare le
inesattezze dichiarate dal coordinatore del movimento, Domenico Tringali ? dice
Paci -. Sicuramente l'amico Tringali non sa che le
commissioni speciali sono senza gettone di presenza. Tra l'altro la missiva protocollata dai consiglieri comunali
Udc, recita testualmente che la commissione deve essere a costo zero per le
casse dell'ente, quindi farebbe bene ad informarsi e a leggere di più gli atti
che cerca di criticare. Voglio ricordare ? continua Paci - che questa
commissione è utile a mantenere elevato il livello di attenzione su un tema
nevralgico per lo sviluppo economico lavorativo su tutto il nostro territorio e
nel contempo serve a mantenere alta l'attenzione per scongiurare eventuali
proposte dissennate di alcuni politici o pseudo tali che vorrebbero accorpare
la nostra Autorità Portuale a quella di Catania». Il consigliere provinciale e
commissario dell'Udc di Augusta rende noto che grazie alle sollecitazioni del
gruppo Udc di questi ultimi mesi, nel prossimo fine settimana con l'assessore
all'industria Pippo Gianni sono stati calendarizzati alcuni incontri che hanno
come oggetto il porto di Augusta. J.S.
( da "Nuova Sardegna, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina 28 - Sassari
Non solo circoscrizioni, aboliamo tutti i consigli I costi della politica sono elevati ma attenzione a non suggerire
pericolosi risparmi Intervengo a proposito dell'articolo apparso l'8 marzo
scorso inerente i consigli di Circoscrizione, la loro utilità e il costo che
l'amministrazione sostiene per la loro funzione. Posto che rispetto ogni
opinione, anche quando non la condivido, avrei un'altra proposta da fare e
voglio sottoporla agli elettori attraverso la Nuova. Partendo
dal fatto che i costi per la politica siano elevati perché non aboliamo anche i Consigli comunali,
quelli provinciali, quelli regionali? Aboliamo pure la Camera e il Senato, e
via pure il Consiglio dei Ministri (che, caspita, quanto costa!). Affidiamo
il governo del nostro Stato ad un unico podestà (che tanto già siamo sulla
buona strada, quindi un'accelerata al processo non guasta) e risparmieremo una
montagna di denaro. La proposta mi sembra decisamente populista e direi
sufficientemente demagogica. Credo che la proporrò ai cittadini, e, cifre alla
mano, avrò sicuramente un seguito enorme. Potrei anche proporre una via di
mezzo: manteniamo i consigli circoscrizionali e mandiamo i presidenti di questi
ultimi a fare - gratis, che tanto sono pagati - il Consiglio (ovviamente
aboliremo quello esistente!) con la giunta comunale. Poi mandiamo i sindaci -
come già detto sopra - a fare Consiglio (abolito pure questo!) con la giunta
provinciale. A seguire i presidenti di provincia - valga lo stesso affermato
per i sindaci - a fare Consiglio (che facciamo? Con quello che costa vorremo
mica tenerlo!) con la giunta regionale e i presidenti di Regione - ai quali si
rimborsa al massimo il costo del biglietto aereo, che la continuità
territoriale continua a essere troppo onerosa - a fare le Camere (via pure
deputati e senatori, che non son bruscolini quelli che percepiscono!) con il
consiglio dei ministri. Il risparmio sarebbe incalcolabile e tutto sommato ci
sarebbe una buona rappresentanza democratica. Mi pare che la proposta sia tutto
(anche il denaro, è chiaro!) sommato assolutamente accettabile. Si! Anche
questa non mi sembra male! Penso che sia il caso di raccogliere i dati (pardon,
le cifre!) e avviare la raccolta firme. Quando la concluderò ne avvierò un'altra
relativa ai finanziamenti statali agli organi di informazione politica... C'è un sacco di gente che incamera ingenti
finanziamenti per tenere in piedi radio e quotidiani che nessuno ascolta o
legge. E quei soldi potrebbero essere destinati, per esempio all'istruzione e
alla cultura, ma anche alla sanità e perché no, al sussidio per i disoccupati e
all'aumento delle pensioni. Paola Careddu Presidente Circoscrizione nº 3
( da "Repubblica, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina IV - Napoli
Tarsu, Bertolaso contro Realfonzo Albergatori infuriati per l´aumento della
tassa sui rifiuti "Perché ciò che vale per tutti i Comuni non dovrebbe
essere valido per Napoli?" OTTAVIO LUCARELLI «Stupisce apprendere che
l´aumento della tariffa dei rifiuti urbani annunciata dal Comune sia imputata
all´attuale governo, artefice dell´ormai prossimo e definitivo superamento
dell´emergenza in Campania». è la dura risposta che il sottosegretario Guido
Bertolaso ha pubblicato in serata sul sito Internet ministeriale reagendo così
alle accuse di martedì quando l´assessore comunale Riccardo Realfonzo aveva
giustificato l´imminente impennata della tassa sui rifiuti, con un aumento tra
il 30 e il 35 per cento in città, scaricando le colpe sul governo. «La norma in
base alla quale da una percentuale iniziale del settanta per cento, i Comuni
sono ora tenuti a coprire per intero le spese per la gestione e lo smaltimento
dei rifiuti - ricorda la struttura del sottosegretario Bertolaso - risale al
governo precedente. Ed è altrettanto singolare dover rilevare la pretesa che,
nonostante la fine imminente dell´emergenza, ciò che vale per tutti i Comuni
d´Italia debba ancora una volta non essere valido per Napoli». Una dura
risposta arrivata mentre a Palazzo San Giacomo la giunta era riunita per
definire gli ultimi tasselli del bilancio di previsione
( da "Repubblica, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina XIII - Milano
Il futuro Oggi e domani il convegno nazionale dei bibliotecari, in agosto
quello mondiale. Milano, capitale del settore, registra un forte aumento degli
utenti degli spazi comunali: ecco quanti sono e che cosa leggono "La vera
sfida è il digitale, la trasformazione delle raccolte dal cartaceo
all´elettronica" ANNA CIRILLO Niente può essere meglio di un buon libro.
Lo sanno bene i milanesi che amano la lettura, e anche in tempi di crisi non
rinunciano a questo piacere, attrezzandosi per risparmiare. Invece della
libreria puntano sulla biblioteca, dove possono prendere in prestito il titolo
che sta loro più a cuore. Con poca spesa, e molta resa: il costo di una tessera
vitalizia è di 6,20 euro alla Sormani, gratis nelle altre strutture comunali.
Non è un caso che nel 2008 gli utenti iscritti alle 24 biblioteche civiche
siano cresciuti del 3,47 per cento. E che i prestiti effettuati nello stesso
anno rispetto al 2007 abbiano avuto un incremento di quasi il 21 per cento alla
Sormani, la biblioteca centrale, e del 4,38 per cento nelle 23 sedi rionali.
Tra i primi dieci titoli più richiesti dominano non solo i romanzi di successo
della passata stagione, ma pure i saggi: da La Casta di Rizzo e Stella, a
Spingendo la notte più in là di Mario Calabresi, al sorprendente bestseller
teologico L´anima e il suo destino di Vito Mancuso, con prefazione del
cardinale Carlo Maria Martini. Momento fortunato, quindi, per le biblioteche,
tuttavia alle prese con i problemi dell´adeguamento alla modernità, al
centro del convegno di due giorni che apre proprio oggi alle Stelline (Un mondo
in biblioteca-La biblioteca nel mondo) per discutere come cambia il servizio e
la figura del bibliotecario (ne arriveranno duemila, da ogni parte d´Italia)
nell´era della globalizzazione. Ma Milano quest´anno è stata scelta anche come
sede del convegno dell´Ifla (International federation of library associations)
- non era ospitato in Italia da 40 anni - che vedrà approdare dal 23 al 27
agosto in Fiera Milano City quattromila bibliotecari da ogni parte del mondo.
«La professionalità del bibliotecario è cambiata, da attività di tipo locale è
diventata planetaria - spiega Aldo Pirola, responsabile del settore Biblioteche
del Comune - . La biblioteca non è più un deposito di libri e giornali ordinati
secondo un criterio razionale per renderli reperibili. Sempre più si configura
come punto di accesso di una rete informativa globale, senza distinzione di
fusi orari, spazi, tempi, che deve essere guidata dal bibliotecario. Lui
conosce i principi di classificazione e con le sue conoscenze ottimizza le
potenzialità della ricerca». «Oggi è più importante accedere piuttosto che
possedere libri, saper spaziare con le nuove tecnologie oltre le pareti della
biblioteca per recuperare informazioni che possono stare ovunque, anche sul
dorso di un cammello - dice Massimo Belotti, direttore del mensile
"Biblioteche Oggi" - . Questo richiede un costante aggiornamento del
bibliotecario e delle strutture». «La vera sfida del futuro - aggiunge Pirola -
è il salto nel digitale, la trasformazione delle raccolte dal cartaceo
all´elettronico, con la messa in rete dei testi per cui l´utente non andrà più
in biblioteca ma la biblioteca a casa sua». Le biblioteche comunali milanesi
hanno attivato da qualche giorno un sistema di interrogazione dei cataloghi
online in grado di raggiungere anche le biblioteche specialistiche in città
(una decina, dall´Acquario alla Trivulziana) che verrà presentato oggi al
convegno. Ma Milano è lontana dalla qualità (anche estetica) di molte
biblioteche moderne che si ammirano nel mondo. E pure il salto nel digitale è
agli esordi (sono solo due i fondi digitali: Digitami, raccolta dei materiali
del´800 milanese, e Marginalia, testi antichi della biblioteca di Stendhal),
così come sembra disperso il progetto della decantata Biblioteca Europea.
Intanto il 20 marzo sarà inaugurata, dopo anni di lavori, la biblioteca rionale
più grande, Valvassori Peroni, nel primo di tre giorni dedicati alla lettura in
città, con tutte le biblioteche, non solo comunali, coinvolte in appuntamenti
con i libri.
( da "Nuova Sardegna, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Il caso. L'organo
politico dell'Istituto di previdenza rischia di sparire a causa dei tagli «Il
Comitato provinciale Inps non deve morire» Appello del presidente Giovanni
Mele: sarebbe un colpo alle istanze della povera gente NUORO. Crisi economica
imperante, legge finanziaria al ribasso: tagli, tagli e ancora tagli. Ma a
farne le spese sono soprattutto «le istanze della povera gente, dei
commercianti, dei coltivatori diretti, dei piccoli artigiani che non navigano
di certo nell'oro». Soprattutto in territori già sul lastrico ormai da tempo
come sono il Nuorese e l'Ogliastra, dove due terzi delle famiglie residenti
sono «inpsdipendenti». Nel senso che vivono di pensioni, cassa integrazione e
assegni sociali vari. A lanciare il nuovo allarme, stavolta è Giovanni Mele, da
quasi tre anni presidente del Comitato provinciale dell'Inps. è dal 1º gennaio
scorso, infatti, che l'organo politico dell'Istituto nazionale di previdenza
sociale non riceve un soldo. I venti componenti che ne fanno parte, rappresentanti
dei lavoratori e dei datori di lavoro, nuoresi, ogliastrini, del Marghine come
pure della Baronia, vanno avanti a forza di volontariato,
senza gettoni di presenza
(che peraltro era già alquanto ridotto: 27 euro) né alcun rimborso spesa. Così
ha deciso il governo Berlusconi, così ha sottoscritto il Parlamento. «Non
vorremmo che dietro questo provvedimento si nasconda un primo tentativo per
eliminare i Comitati» spiega Mele. Che tradotto in parole povere
significherebbe, a Nuoro e dintorni, togliere la voce a chi non ha voce. Nel
Comitato provinciale Inps, infatti, trovano posto le diverse espressioni del
territorio. Tutte le categorie degli operai come pure degli imprenditori sono
rappresentate. Il Comitato è in sostanza il trait d'union tra la realtà
economica operativa sul campo e lo stesso Istituto. Il Comitato, poi, è
organizzato per commissioni, quattro a Nuoro: commissione dei lavoratori
dipendenti; commissione dei lavoratori autonomi; commissione degli artigiani;
commissione dei coltivatori diretti. Sono queste commissioni che risolvono
molte vertenze altrimenti destinate a trascinarsi chissà per quanto nelle aule
del tribunale. Con tutti i costi che ne deriverebbero per le casse pubbliche.
Per esempio: a risolvere il contenzioso amministrativo su pensioni di
anzianità, su questioni contributive, su casi di malattia o di disoccupazione,
ci pensano le commissioni. In tempi rapidissimi, tra l'altro, uno, due mesi al
massimo. «Su 312 casi esaminati nel corso del 2008, ne sono stati decisi 296,
79 dei quali accolti» dice Giovanni Mele. «Settantanove casi che all'Inps
sarebbero costati 104mila euro, qualora le persone interessate avessero fatto
ricorso giudiziario e non amministrativo» spiega Silvio Onida, segretario del
Comitato Inps di Nuoro. Considerato che le spese sostenute per la gestione del
Comitato provinciale erano nel 2008 di 49mila euro (questo il costo totale dei gettoni e dei rimborsi assicurati fino a ieri ai 20
componenti) significa quindi che la sede nuorese dell'Istituto nazionale di
previdenza sociale ha risparmiato ben 55 mila euro. Un risparmio per l'Inps, ma
anche una garanzia, un giudice terzo, «per la povera gente, che non può
aspettare anni e anni per avere riconosciuto il diritto alla pensione o alla
disoccupazione». «Ok, siamo d'accordo, è necessario un riordino dei Comitati,
ma da qui a farli sparire ce ne passa» attacca il presidente Giovanni Mele.
«Anche perché siamo pure disposti a rinunciare al gettone di presenza,
ma almeno le spese per la benzina... !». Pensionato, ex funzionario dello
stesso Inps, lui che vive nel capoluogo della Barbagia, assicura: «Io posso
anche fare volontariato, non mi costa nulla, ma gli altri? All'interno del
nostro Comitato provinciale c'è gente che viene a Nuoro dall'Ogliastra, da
Posada, da Siniscola, dal Marghine, gente che lascia il lavoro perché dobbiamo
riunirci... almeno le spese gliele vogliamo rimborsare?». Un problema comune a
tutti gli altri Comitati provinciali Inps sparsi nell'isola e nello stivale,
«ma che in un territorio molto povero come è quello del Nuorese, come è quello
dell'intera vecchia provincia di Nuoro, diventa ancora più grave». Tagliare i
rimborsi spesa, infatti, significa lasciare fuori dal palazzo Inps intere
sub-regioni, come l'Ogliastra appunto o il Marghine. «Il taglio degli
emolumenti ai componenti i Comitati provinciali Inps, è un palese disegno per
eliminare la partecipazione delle rappresentanze sociali e del mondo del lavoro
alla vita dell'Istituto» incalza Mele. «Eliminare i Comitati provinciali -
continua - significa cancellare la partecipazione democratica e rappresentativa
delle varie istanze del territorio». E le istanze dell'Inps, «sono le istanze
della povera gente, perché nessuna delle persone che si mettono in fila davanti
ai nostri sportelli naviga nell'oro».
( da "Nuova Venezia, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Prezzi più bassi
rispetto a Mestre, dove la situazione è ancora bloccata Case in vendita, gli
affari in provincia Nei primi mesi del 2009 si registra un aumento della
domanda abitativa COMPRAVENDITE. Cala la richiesta di appartamenti, sale quella
di bifamiliari e villette, anche se sono «vecchie» MARTA ARTICO VENEZIA.
Prosegue inesorabile, nel secondo semestre del 2008, la flessione dei prezzi
delle case in provincia di Venezia, nonostante - sono in molti a sostenerlo -
siano ancora troppo alti per le tasche vuote dei cittadini. Ma il dato nuovo
nel 2009, e per certi versi positivo che emerge dalle stime di Tecnocasa, è un
picco della domanda abitativa, che riemerge timida dopo la brusca frenata degli
scorsi mesi. C'è voglia di andare a vedere abitazioni, anche se poi, a
rallentare le vendite, ci si mettono le banche. Banche che sono sempre più
rigide nel concedere finanziamenti persino a chi ha contratti a tempo
indeterminato. Ribasso. Il calo più sensibile dei prezzi, è evidente nei
capoluoghi di provincia: a Venezia si registra un meno 3 per cento al metro
quadro, rispetto al semestre precedente, che si scontra con una domanda prudente
e una maggiore offerta di tipologia di abitazioni. Il mercato immobiliare, si
muove con lentezza, i potenziali acquirenti hanno allungato i tempi
decisionali, ci mettono di più a scegliere. Sul rallentamento della
compravendita, pesa lo scenario mondiale dell'economia, soprattutto
l'incertezza diffusa sulla disponibilità di spesa. Per quel che riguarda la
provincia di Venezia, il Comune dove comperare un appartamento nuovo è più
costoso è il centro di Sottomarina. Qui la media nel nuovo «signorile» al metro
quadro si aggira attorno ai 3.300 euro, mentre l'usato oscilla tra i 2.700 e i
2.500 euro. Di seguito si piazza Mirano (2.600 al metro quadro) per un locale
appena costruito, Dolo (2.300) e Scorzè (2.000 euro). Ragionando all'inverso,
il comune nel quale è più conveniente acquistare un appartamento nuovo, magari
non in centro ma un po' fuori, è Cavarzere, dove al metro quadro, il costo è di 1.300 euro. Domanda. La vera novità, però, non è
tanto flessione del 3 per cento, quanto la ripresa della domanda abitativa, che
si era lentamente spenta nei mesi scorsi. Nel 2009, invece, la sensazione è che
il ribasso dei tassi abbia influito positivamente sulla ricerca di casa dei
veneziani, che hanno ripreso ad andare in giro, per cercare offerte e
tastare prezzi e rendersi conto se sono effettivamente scesi. «Il sentimento
diffuso degli operatori del settore - spiega Massimiliano Zinato di Tecnocasa -
è che in questi primi mesi dell'anno, i cittadini abbiano cominciato ad andare
a vedere le abitazioni», dato che vale sia per Mestre e Venezia che per la
Provincia. «E' palpabile con mano una rinnovata curiosità, la gente ha
ricominciato a girare, mentre nell'ultimo periodo dell'anno scorso la domanda
si era bruscamente fermata. Ora le agenzie immobiliari hanno l'agenda fitta di
appuntamenti (in linea con i primi mesi del 2008), nonostante la difficoltà
abissale ad ottenere un finanziamento da parte delle banche, restie a concedere
margine anche a chi ha contratti più solidi». Vendite. Per quel che riguarda il
mercato delle compravendite, anche la tipologia della richiesta in questi mesi
è mutata di pari passo con la crisi. «L'appartamento in provincia non va per
nulla bene - spiega Zinato - la gente cerca soluzioni diverse, non il classico
locale, ma qualche cosa in più: vanno le bifamigliari, le villette, anche
vecchie. Se ne avessi dieci - prosegue - le venderei tutte. A soffrire è il
nuovo soprattutto dove si è costruito tanto». Motivi? «Costi
troppo elevati». Impossibili. Mestre. E in questo caso terraferma docet. «Nei
cantieri in centro - chiarisce - sono più di sei mesi che non viene venduto
neppure un appartamento». Magra completa. Stiamo parlando delle nuove residenze
di Viale San Marco, via Fradeletto, zona Auchan. L'appartamento, specialmente
il nuovo, è in completa crisi. I prezzi sono troppo elevati, specialmente per
quello che offrono. La qualità, il compratore, la trova uscendo dal comune di
Venezia, nell'hinterland.
( da "Italia Oggi" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
ItaliaOggi sezione:
Primo Piano data: 12/03/2009 - pag: 4 autore: di Fosca Bincher P.S. per chi
volesse iscriversi l'indirizzo è http://www.facebook.com/group. Il progetto
della reggia di Bari, chiunque lo abbia pensato, poteva essere fermato Ha
raggiunto i 2.149 iscritti il gruppo Io leggo Italia Oggi su Facebook, il
social network del momento. Ieri centro della discussione è stata la Versailles
di Nichi Vendola, il nuovo palazzo da 60 milioni di euro con tanto di parco
secolare e campi da calcetto in cui troverà sede la Regione Puglia. Ecco la
sintesi del dibattitoGiuseppe Pulieri - Come dice il Berlusca le grandi opere
spingono l'economia e il nostro governatore l'ha preso in parola!..Luana
Provenzano - Bravo il compagno Vendola che fa ripartire l'edilizia...Ines
Sposato - Quante tasse ora vuole per questi 60 milioni? Ma lo sa che forse fra
un anno quel posto sarà occupato da qualcun'altro? Beato lui, facciamolo
sognare.Francesca Pietroniro - Ma Rizzo e Stella non
hanno nulla da dire a proposito?Maria Longo - Mah....Non cambiano mai. Sempre
ipocriti, sempre al massimo della megalomania. Vendola? Dava l'impressione del
politico mite, dimesso, proiettato solo verso i poveri e i derelitti.Per
carità...aiuto!!Sabrina Calcagni - Hai capito il compagno!!! Sono senza
parole!!Vincenzo Fanelli - La regola è confermata: sono tutti bravi e pieni di
buone intenzioni quando sono all'opposizione a prescindere dal colore politico.
Ho amici a Bari che hanno perso il posto di lavoro e altri che sono a spasso da
mesi, anni...che dire? La situazione giù è disastrosa: per entrare in un call
center bisogna essere raccomandati. Figuratevi il resto. Con 60 milioni non si
potevano far partire iniziative economiche (e quindi posti di lavoro) adatte al
territorio? Quando si passerà a un sistema economico etico?Alessandro Pedroni -
Da come la mettete sembra che quello sia un suo progetto privato mentre se non
sbaglio è quello che resterà alla comunità anche dopo che lui se ne sarà
andato, anche dopo che la crisi sarà passata. Sicuramente poi è un progetto
partito ben prima dell'inizio di questa crisi. Se volete esercitarvi a
denigrare qualcuno almeno sforzatevi a trovare i veri scheletri nell'armadio
.Nadiolinda Nadia Busato - Sarà anche partito prima di lui, il progetto. Ma si
può sempre fermarlo. L'alibi del «tanto non sono stato io» non vale mica
sempre. La verità è che a nessuno, che sia di destra o di sinistra, certe cose
fanno proprio schifo.Tutt'altro. Paola Mosti - È corretto quello che dice
Alessandro Pedroni. Non è corretta informazione quella che «cavalca» a volte
Italia Oggi. Il taglio della notizia doveva essere diverso. È bene però fare
maggiori inchieste e dare più notizie quotidiane sugli sperperi della politica,
sui benefits dei politici, per rendere palese a tutti i cittadini privilegi e
sprechi cui nessun politico, né di destra né di sinistra, rinuncia o
denuncia!Giorgio Marchetti - Sinistra o Destra pari sono. Mi pare che i boiardi
del potere indipendentemente dalle idee e ideali quando rivestono cariche
pubbliche si comportano da faraoni fregandosene altamente dei propri sudditi
troppo spesso illusi e quasi sempre gabbati. Che appiattimento generale e che
tristezza...Simona Buonaura - Beh se permettete questa è sempre stata
l'ipocrisia della sinistra in genere che predica bene e razzola male, critica
certe scelte però poi essa si comporta quasi peggio per cui verrebbe da pensare
che quando critica certe ideologie e propone qualcosa di più alla portata è
perchè «quando la volpe non può prendere l'una dice che è acerba»Oscar Mininni
- Non voglio ergermi a difensore di nessuno, ma i fatti sono diversi da come
l'autore li commenta e secondo me li mistifica. Ho vissuto in prima persona
questa esperienza in quanto lavoravo proprio nel posto in cui dovrebbe
«nascere» questo Eden così ben descritto. Quell'immobile fu venduto dal Demanio
(direttore generale il coniuge di un potente segretario politico dei tempi),
alla Regione Puglia (allora governatore Fitto). Più che venduto fu quasi un
regalo una specie di un do ut des. All'epoca, non destò alcun scalpore. Gli
unici e roboanti titoli dell'epoca furono, invero, favorevoli a quel progetto
faraoinico, dai costi esosissimi. Ricordo una foto del Governatore della Puglia
dell'epoca che mostrava il modellino di quella che sarebbe dovuta diventare la
sua «villa privata». Imputare a Nichi Vendola qualsiasi responsabilità in
merito a questa faccenda è inqualificabile, mistificatorio quanto scorretto. A
meno che Vendola (ma credo e spero di no), pervicacemente non continui nel
solco già scavato
( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Sprechi,
gli industriali chiedono i bilanci ai Comuni per studiarli: rispondono solo in
tre Giovedì 12 Marzo 2009, Confindustria Belluno Dolomiti chiede ai Comuni
bellunesi di visionare i loro bilanci per cercare di individuare i costi della politica. Ma tra i 69 enti rispondono solo
in 3. "Politica, ma quanto ci costi?". Sarà questa la domanda
principale alla quale il 20 marzo, al teatro comunale, cercherà di rispondere
l'ssemblea generale "Reset - Per condurre il manifatturiero fuori dalla
crisi". «Per dimostrare come si possa rendere più efficiente la pubblica
amministrazione allineandola alle logiche di mercato a cui sono sottoposte le
imprese - spiega il presidente Valentino Vascellari - abbiamo commissionato una
ricerca alla Fondazione Nord Est. Sarà l'occasione per valutare i principali
trend di evoluzione nei bilanci degli enti pubblici del Veneto, che presentano
anche una curiosa caratteristica: molte voci di spesa rimangono fuori
bilancio». Anche a Belluno e nel Veneto, sostiene Confindustria, ci sono sprechi e scarsa efficienza nei servizi pubblici, una
sovrapposizione di funzioni e poteri fra enti che si moltiplicano,
un'esagerazione di dipendenti, lo sconfinamento della politica
anche nella gestione dei consorzi privati. Dall'altra parte, invece, ci sono le
imprese che tagliano i costi, ripensano al proprio posizionamento sul mercato e
rivedono i processi produttivi mantenendo al centro le risorse umane, vero
patrimonio dell'azienda. «Le vittime della crisi sono i cittadini consumatori e
le imprese - afferma Vascellari -; anche il sistema finanziario ha capito che
deve cambiare: chi non sembra reagire all'altezza è la politica.
Lo stato centrale non sa nemmeno quanti sono complessivamente i suoi
dipendenti. Nella ricerca che stiamo conducendo ci siamo scontrati con il muro
di gomma della pubblica amministrazione: chiedendo di ricevere i bilanci dei
Comuni bellunesi, solo in tre casi abbiamo avuto riscontro positivo, senza
contare le difficoltà incontrate nell'inoltrare le richieste. Solo un esempio:
dei 69 Comuni bellunesi, 50 hanno pubblicato sul proprio sito internet
indirizzi e-mail vecchi o sbagliati. Ma dove vivono?». Il programma
dell'assemblea prevede la relazione d'apertura del presidente Vascellari,
l'intervento di Maria Stella Righettini della Fondazione Nordest, la tavola
rotonda condotta da Irene Pivetti a cui parteciperanno Andrea Tomat (presidente
Confindustria Veneto), Maria Luisa Coppola (assessore regionale al Bilancio),
Samuele Sorato (direttore Banca Popolare di Vicenza) e Sergio Reolon
(presidente della Provincia di Belluno). Le conclusioni saranno affidate al
ministro del lavoro Maurizio Sacconi.
( da "Repubblica, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina II - Bari
Marcia indietro sui portaborse congelate le assunzioni esterne Regione, riforma
bloccata. Vendola: "Voglio risparmi" PAOLO RUSSO Marcia indietro sui
portaborse. I gruppi consiliari non potranno più assumere collaboratori
esterni. Su pressione del governo regionale e dopo le critiche della Cgil, il
ddl, che trasforma una norma antisprechi in una nuova
infornata di assunzioni, sarà ridimensionato o messo nel congelatore. I vertici
politici della Regione non hanno gradito l´accordo bipartisan raggiunto da tutti i gruppi consiliari che consente loro di utilizzare i risparmi
ottenuti dal taglio dei costi della politica per assumere cinquanta portaborse. Così, la prossima settimana,
il ddl concepito per eliminare i privilegi dei "missionari" ritornerà
al suo obiettivo originario. O sarà rimandato a data da destinarsi. Fino a due
giorni fa il patto sui portaborse sembrava blindato. Destra e sinistra,
grandi e piccoli partiti erano ormai d´accordo. La
prima e la seconda commissione avevano introdotto dei correttivi alla legge che
ne ribaltavano gli effetti. Il tavolo antisprechi
istituito dal presidente della Regione Nichi Vendola, infatti, era partito
dall´obbiettivo di tagliare le esose indennità di missione percepite dai
dipendenti regionali distaccati dagli uffici e messi al seguito dei
consiglieri. Il loro attuale buono pasto è di 20 euro. Che sommato ai rimborsi
chilometrici che ottengono per spostarsi dalla loro sede di assunzione fa
lievitare il costo medio di un "missionario" a 1.700 euro mensili,
intesi come extra rispetto al loro stipendio base. Animato dai migliori
propositi, il tavolo anti sprechi aveva tagliato il
buono pasto a 8 euro e contrattato un´indennità forfettaria variabile da caso a
caso. Un operazione importante dal punto di vista simbolico e finanziario che
avrebbe permesso al Consiglio regionale un risparmio annuo di almeno 260mila
euro. Un blitz bipartisan, però, stava per trasformare un provvedimento anti sprechi nell´atto costitutivo dei portaborse pugliesi.
Figura professionale, sino ad ora, non contemplata nel regolamento regionale.
Ma alla prima uscita pubblica, il nuovo ddl ha suscitato l´attenzione della
stampa, ha provocato le critiche della Cgil. E, a ventiquattr´ore di distanza,
lo spirito riformatore dei consiglieri pugliesi si è affievolito. Beccati con
le mani nella marmellata, dopo aver tentato di difendere nel merito le scelte
adottate, i rappresentanti di destra sinistra adesso si apprestano alla
retromarcia strategica. «Il ddl si appresta a essere modificato profondamente»,
ha anticipato il capogruppo del Pdl, Rocco Palese. Certo, nella decisione, ha
influito la moral suasion del governatore. Nichi Vendola, anche ieri ha
ribadito: «Siamo l´unica regione italiana che sta tagliando i costi della politica - ha sottolineato il governatore - ho istituito un
tavolo anti sprechi. Non voglio valutare i passaggi
intermedi ma i risultati finali che questo tavolo sarà in grado di produrre.
Risultati che non possono che portare ad una riduzione dei costi». Nessuna
critica esplicita ma una chiara indicazione politica.
Il Governatore vuole dare un chiaro messaggio all´opinione pubblica. Lo ha
fatto, nei mesi scorsi, riducendosi lo stipendio per la seconda volta in
quattro anni. E vuole continuare in questa direzione. Martedì prossimo, quando
il ddl sarà presentato ai sindacati, in commissione sarà presente anche
l´assessore al Personale, Guglielmo Minervini che, in quella sede detterà la
linea del governo. Fino a quel momento però, nessuno, né tra le file del
consiglio né tra quelle della giunta, dovrà fare fughe in avanti ed ergersi a
moralizzatore. Altrimenti l´intesa sul dietrofront rischia di saltare: un eroe
adesso può far passare per casta tutti gli altri. Ieri, tra i banchi della
maggioranza e dell´opposizione non si discuteva che di questo: come salvare la
faccia e non passare come quelli che vogliono i privilegi. Martedì quando il
ddl sarà modificato o messo nel congelatore, tutti potranno fare sapere di
essere per il taglio dei costi della politica.
( da "Tempo, Il" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
stampa
Supercommissione per partecipate Alemanno: operazione trasparenza Monitoraggio
costante e verifica sulla correttezza delle procedure per l'acquisizione di
lavori, opere, beni e servizi delle aziende capitoline, ad eccezione di quelle
quotate in borsa. È questa la «mission» della super-commissione, presentata
ieri dal sindaco Alemanno e composta da sei membri, tra i quali, il capo di
gabinetto Sergio Gallo. «Questa Commissione - ha spiegato il sindaco Alemanno -
rappresenta una piccola rivoluzione nell'attività amministrativa del nostro
Comune e monitorerà la correttezza di tutti i procedimenti, come gli appalti.
Si tratta di un'istituzione di alto profilo che servirà a fare una grande
operazione trasparenza». I componenti la commissione, oltre al capo di
gabinetto del sindaco, sono Gerardo Mastrandrea, cosnigliere di Stato, Giovanni
Sabbato, consigliere del Tar, Antonio Mario Scino e Carmela Pluchino, avvocati
dello Stato e Massimo Passoni esperto di informatica e telecomunicazioni. La
Commissione presenterà tra sei mesi una relazione dettagliata sull'attività
svolta, esprimendo pareri e proposte anche per il superamento di eventuali
criticità. Di seguito è previsto un «report» analitico a cadenza trimestrale.
«La commissione - ha continuato il sindaco - nasce dalla richiesta che ci è
stata fatta dalla magistratura affinché ogni Comune possa avere questo tipo di
controlli. Gli interventi positivi che vengono così
realizzati sono infinitamente superiori al piccolissimo costo che questa
Commissione comporta». Ogni membro della Commissione, che si riunirà due o tre
volte al mese, percepirà infatti un gettone di presenza di circa 140 euro. Sus. Nov.
( da "Alto Adige" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Spagnolli: «Poche
sedute per la sindrome da inchiesta» POLEMICHE MUNICIPIO BOLZANO. «Si fanno
poche sedute di consiglio? è una conseguenza delle inchieste della Corte dei
conti». Il sindaco spiega anche così il fatto che le delibere arrivano col
contagocce e ciò implica che - come martedì - si annullino le sedute e quelle
che si fanno siano spesso brevissime. La cosa è positiva o negativa? Per quanto
riguarda i costi è sicuramente positiva. «Se non ci sono delibere - commenta
Wally Rungger, capogruppo degli ecosociali - è inutile convocare il consiglio:
si buttano via soldi per niente». I consiglieri (50) ricevono 120 euro lordi
per ogni seduta di consiglio e altrettanti per ogni commissione. Si calcola che
ogni seduta, compresa la spesa per i traduttori, costi in media dai 5 ai 7 mila
euro. La spesa è considerevole se si pensa che nel 2008 le sedute sono state
56, nel 2007 60 e nel 2006
( da "Corriere delle Alpi" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Come si fa a dire:
"La chiesa Come si fa a dire: "La chiesa fa esercizi
scientifici"? C'E' UNA frase nella interessante intervista di Toni Sirena
a Maria Turchetto sull'evoluzionismo, ieri sul Corriere, che mi ha
particolarmente colpito. Anzi due. La prima, a risposta alla domanda "Ha
mai affrontato un contradditorio con dei credenti?" cui risponde, anzi non
risponde, evidenziando quindi una perniciosa autoreferenzialità: non partecipo
a contradditori con chi non la pensa come me! E continua con "... gli esercizi
"scientifici" che fa la Chiesa hanno la stessa valenza dei racconti
di fantascienza o di vampiri.." con questo affermando che la Chiesa fa
"esercizi scientifici". Ma quando mai! Non ho, è ovvio, la competenza
della direttrice de "L'Ateo", che insegna "Storia del pensiero
economico", di cui fatico a comprendere l'aggancio con l'Ateismo, ma mi
domando con che criterio si giunga a dire che la Chiesa (nella sua accezione di
Corpo Mistico di Cristo) fa "esercizi scientifici"? Qui si tratta di
capire se si può superare la contraddizione (superabile per alcuni, definitiva
per altri) tra creazionismo biblico ("Dio ha creato "dal nulla"
- ex nihilo - la materia ed ha la piena sovranità su di essa. La Bibbia, dalla
Genesi all'Apocalisse, è coerente con i fatti - miracoli - e le parole riguardo
alla potenza creatrice di Dio") e l'evoluzionismo radicale ("Nel
principio c'era solo la materia - o energia -. Ora come sempre, la materia non
può essere creata o distrutta, ma solo trasformarsi o essere trasformata."
Terzium non datur direbbe, e dice, l'esimia dottoressa Turchetto: ed invece la
terza via c'è, potremo definirla un tentativo concordista: "Dio ha creato
la materia (o l'energia) nel principio, dando ad essa una capacità di
trasformazione anche in senso evolutivo." La dottoressa Turchetto utilizza
unicamente le proprie particolari metodologie, escludendo altri orizzonti,
facendo così assumere al proprio punto di vista un carattere totalizzante.
Secondo lei il darwinismo emancipa la natura dall'ipotesi-Dio, di cui non c'è
più bisogno. Questa è una estensione della visione evolutiva non richiesta
nemmeno dalla stessa teoria evolutiva, neppure nella versione darwiniana; essa
assume i connotati di una ideologia e come tale va considerata: non come
scienza. Viene preso il cosiddetto Disegno Intelligente come posizione di tutta
la Chiesa, ma non è così. Pierre Teilhard de Chardin, Jean Guitton, Francisco
J. Ayala, Francis Collins (il quale pensa al "BioLogos", in cui Dio,
che è fuori dallo spazio e dal tempo, usa il processo della evoluzione per
trarne un piano creativo) sono personaggi di cui la dottoressa Turchetto non
parla ma che dimostrano la possibilità del dialogo tra creazionismo ed
evoluzionismo. Solo per far capire che Collins non è un bigotto impenitente: è
lo scienziato (cristiano) che ha guidato il team di ricercatori che ha
decifrato il genoma umano. Diventa importante la mediazione filosofica in
ordine alla causalità efficiente e alla causa finale dell'evoluzione - a
partire dalla teleologia interna a livello di strutture o teleonomia, secondo
Jacques Monod - come pure per la spiegazione del carattere trascendente
dell'uomo. E mi fermo qui! Quindi, come spesso accade, il contradditorio, il
dialogo, la ricerca di posizioni, se non comuni, almeno non escludenti,
aprioristicamente vengono denegate in nome della dichiarata superiorità di una
delle parti, che diventa "de facto" totalizzante. Danilo De Giuliani
La giunta regala maxi bonus ai dirigenti CON la fredda semplicità dei numeri la
Giunta dimostra di non rendersi conto della crisi che sta colpendo i veneti.
Dare un "premio" indistintamente a tutti i massimi dirigenti della
Regione di 15.000 euro vuol dire insultare le migliaia di veneti che in questi
giorni devono arrabattarsi con assegni di cassa integrazione di 700 euro al
mese. Vuol dire dare il cattivo esempio perché, come già per i direttori Asl,
non premia chi merita, chi ha migliorato il funzionamento della macchina
pubblica, chi ha servito meglio le Istituzioni ed i cittadini. Vuol dire non
capire che di questi tempi servono risorse straordinarie per aiutare i
lavoratori veneti e le loro famiglie alle prese con una crisi nera e, semmai,
servirebbe tagliare gli sprechi, ridurre i costi della politica, proprio a partire dai
dirigenti e politici, per dare un segnale etico, morale e solidale. Nicola
Atalmi Consigliere regionale Comunisti Italiani Non mi fido di Tremonti e delle
sue argomentazioni NON voglio certo creare panico ai risparmiatori che, come
me, hanno sudato una vita per garantire un po' di tranquillità a se
stessi ed ai figli. E di certo non scrivo da sprovveduto, avendo lavorato
dentro al sistema bancario per quasi quattro decenni: desidero solo parlare con
semplicità dopo aver sentito gli umori che si sentono in giro. Oggi tutti si
chiedono: "Che facciamo dei nostri risparmi?" C'è chi, come Tremonti,
dice che non si deve aver paura in quanto il sistema bancario italiano è fra i
più solidi d'Europa. C'è chi gli crede, io assolutamente no, ma non perché il
sistema bancario italiano non sia solido, ma perché non mi fido delle sue
argomentazioni, sempre lontane anni luce dall'economia e dalla finanza,
preferendo egli argomentare a furia di slogan, di modi di dire che lasciano il
tempo che trovano. C'è chi, come l'uomo della strada, che preferisce non
parlare ed "agire" prelevando i soldi dal sistema bancario per
portarseli a casa, una volta si diceva, per piazzarli sotto il materasso ad
evitare che un giorno le banche non li restituisca. Sistema questo che, se può
avere una qualche motivazione soggettiva, finisce per far fallire davvero il
sistema che sarebbe costretto a chiudere perché senza liquidità, nel caso
ovviamente che tutti facessero così. C'è anche chi, con un po' di coraggio
investe ancora i suoi soldi in banca, limitandosi però agli investimenti di
brevissima durata, per preparasi a disinvestire per il caso che senta odore di
bruciato..... anche se, diciamocelo con schiettezza, è il sistema bancario che,
in ogni caso, anticiperebbe l'evento negativo chiudendo le casse. C'è poi anche
chi, non proprio a torto, preferisce depositare i risparmi nelle piccole banche
in quanto sarebbero più sicure, stante la loro solidità riveniente dal tessuto
locale. Di tutto questo, nessuno, o quasi, dei mass-media, parla. Sembra sia
calato quel il silenzio che, ad un certo momento, circostanza non improbabile
anche se un'ultima spiaggia, potrebbe manifestare la sua inaudita fragorosità.
Ed allora? Siamo in una posizione di assuefazione al brutto? Input
filo-governativi che dicono di non parlarne? Che altro? C'è anche chi,
dimenticavo di dirlo dianzi, che investe in beni di rifugio (terreni, metalli
nobili, case ecc.) stante il fatto che, da quando è mondo, questi fattori di
ricchezza, hanno sempre dato buoni risultati. Allora io mi chiedo: "Perché
non si fa un po' di chiarezza in queste cose, che stanno ora per disorientare
tutti?" Stiamo attenti perché la paura di perdere i propri risparmi,
potrebbe un giorno degenerare con la corsa immediata in banca per prelevare
tutto, dirottando il risparmio (permettetemi il frizzo) in una sorta
di...."Materass Bank", e cioè proprio sotto i materassi del letto.
Ripeto. La paura non sta nel sistema bancario, invero abbastanza solido, ma
nelle iniziative sbagliate che vengono assunte da chi ci governa e che potrebbe
rovinare detto sistema. In primis, quelle di Tremonti che, in questo momento
sta vivendo la paura dei prossimi rimborsi miliardari dei grandi investitori
obbligazionari. Si tratta di cifre che, ad occhio e croce sfiorano i 200 (?)
miliardi di euro su 1.750 miliardi di debito pubblico...., a casse sono
completamente vuote. Ecco perché egli, a mio avviso, sta obbligando le banche a
sottoscrivere un sacco di miliardi, mi pare 12 (Tremonti bond), promettendo
rendimenti addirittura dell'8,50 %? Premesso che anche le banche dovrebbero poi
guadagnare qualche punto, mi pare che ancor oggi esse stiano alla finestra e
non abbiano nessuna intenzione di sottoscrivere obbligazioni... anche se
qualcuno dice che sono stati prenotati. Facendo i conti della serva, le medie e
piccole imprese dovrebbero pagare il 12-13%, visto che i Tremonti Bond
dovrebbero servire per sostenere le Pim? Ma siamo matti o incapaci? Più errore
di questo...? Errore che, se interpretato, fa desistere di primo acchito ad
ogni tipo di sottoscrizione. Arnaldo De Porti Signor Bogo, si informi prima di
criticare IL SIG. Bogo, che non ho il piacere di conoscere, forse legge questo
quotidiano a giorni alterni. Naturalmente è un suo diritto. Se è questo il suo
sistema, egli avrebbe potuto leggere il giornale domenica, e quindi non lunedì.
Solo in tal modo riesco a spiegarmi il tono delle sua lettera. Nella mia
replica di lunedì infatti, ho chiarito la mia posizione, che egli dimostra
peraltro di non avere inteso. Chiunque l'abbia letta, ha capito. Al sig. Bogo,
consiglio quindi, prima di esprimere opinioni e giudizi, di documentarsi
meglio. I giudizi sono sempre leciti, e la critica apprezzata, salvo quando
poggino su una base di scorretta, o insufficiente, informazione. Gianluca
D'Incà Levis Curatore di M-Arte Dovevano pensare all'edilizia popolare LA NUOVA
legge regionale, deliberata in giunta in questi giorni, che addirittura
anticipa il provvedimento nazionale, è un rinnovato via libera agli speculatori
che in questi anni hanno devastato il territorio, costruendo case e capannoni
che, come sostengono anche gli operatori del settore, rimangono spesso
invenduti. In provincia di Belluno, dall'ultimo censimento Istat, su una
popolazione di 209.000 abitanti, sono presenti 134.644 abitazioni, di cui ben
46.618 non occupate. E dal 2001 sicuramente la situazione è diventata molto
peggiore con la scelta da parte dei Comuni di incentivare l'edilizia per
utilizzare gli oneri di urbanizzazione come sostegno dei bilanci. Dopo anni di
boom edilizio, che ha sorretto l'economia provinciale, la bolla edilizia è
"scoppiata", poiché non supportata da bisogni reali di nuove
edificazioni, portando a una grave crisi del settore. E adesso, con la scusa di
riavviare l'economia, viene deregolata tutta la materia, permettendo anche in
deroga ai piani regolatori esistenti, spesso sovradimensionati, ampliamenti di
edifici esistenti (dal 20 al 35%), abbattendo e spostando anche l'insediamento
in altra zona, che provocherà la distruzione di paesaggi, beni artistici e
culturali. Questa situazione sarà ancora più pesante in territori come la
provincia di Belluno, farcito di villette che potranno così essere facilmente
trasformate, alla faccia del previsto inserimento delle Dolomiti a patrimonio
mondiale dell'Unesco. C'era invece la possibilità di fare un vero piano casa,
puntando all'edilizia popolare, ferma ormai da anni, che in un momento di crisi
economica come questa, potrebbe aiutare le molte famiglie in difficoltà, magari
senza lavoro, a sostenere i costi dell'alloggio. In realtà questo è un piano per
i ricchi. Questa legge poi non obbliga nemmeno, come prevede il d.lgs 195/2005,
la certificazione energetica di questi edifici, mancando le linee guida che né
il parlamento nazionale né tantomeno regionale, hanno decretato. Per cui
saranno eseguiti interventi senza nessuna regola e senza nemmeno passare per la
commissione edilizia. Rimane solamente una possibilità di salvaguardia, cosa
prevista dalla legge regionale, e cioè che i Comuni possano escludere da queste
possibilità aree di particolare importanza sotto l'aspetto artistico,
paesaggistico ed ambientale: il nostro appello è che i Comuni della provincia
inseriscano tutto il territorio sotto questi aspetti, così la legge non potrà
essere utilizzata nel nostro delicato territorio. Anche perché vorremmo solo
ricordare alle amministrazioni locali, che sono stati drasticamente ridotti gli
oneri di urbanizzazione, quindi qualsiasi intervento diverrà solamente un
pesante onere anche economico per le varie comunità. Davide De Martini Bonan
Altrementi Provincia di Belluno Il Piano casa del governo si risolverà in un
danno IO non mi considero né di destra né di sinistra, ho votato entrambe le
parti ed entrambe mi hanno sinceramente deluso. Presumo sia una questione di
persone, non abbiamo nel nostro paese risorse con adeguate capacità (oppure,
spero sia così, la politica con i suoi meccanismi non
permette loro di esprimersi...). Però quello che sta facendo ormai troppo
spesso il nostro attuale governo mi spaventa. Sta viaggiando a vista, ogni
settimana propone una nuova iniziativa (ronde, centrali nucleari già
"obsolete", taglio indiscriminato dell'Ici, etc.). Come se giocasse a
improvvisare (ogni quattro iniziative che lancia forse una dà risultati
positivi... e i danni delle altre?). Quest'ultima iniziativa del piano casa mi
inorridisce. Mi sembra un altro indulto. Gli avversari politici la definiscono
un'autorizzazione potenziale alla cementificazione selvaggia, e forse non
sbagliano. In ogni caso permetterà (anche se si dichiara il contrario) a chi
finora ha effettuato degli abusi con ampliamento non dichiarato di cubatura, di
regolarizzare l'opera (come al solito chi ha agito contro la legge verrà
premiato) e non produrrà nessun maggior ritorno economico (già ora gli
appartamenti invenduti sono moltissimi, e il prezzo non è calato: con l'aumento
dell'offerta, vi saranno solo altri appartamenti invenduti). Può essere
condivisibile il piano di edilizia popolare (sempre che non sia il solito
proclama, utilizzato per far passare altri provvedimenti correlati) ma non
certo quello relativo all'aumento della cubatura. Claudio Della Ratta
( da "Manifesto, Il" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
L'Obama cubano Dopo
il sofferto sì del senato Usa all'ammorbidimento di alcune delle più becere
disposizioni di Bush sul blocco Maurizio Matteuzzi Nell'ultimo mezzo secolo la politica delle varie amministrazioni Usa rispetto a Cuba -
sia quelle «di destra» repubblicane sia quelle «di sinistra» democratiche - è
stata un fallimento. Quando alla fine, nel luglio 2006, non gli americani ma
l'età e la malattia hanno costretto Fidel a farsi da parte, non è successo
niente di speciale. Raúl gli è subentrato e dopo un anno ha fatto piazza pulita
dei due fidelisti più in vista del governo, il «talebano» Pérez Roque e il
«riformatore» Lage, senza che succedesse niente. «Il paese non traballa affatto
sull'orlo del baratro - ha scritto il Newsweek di questa settimana -. La politica americana di isolare Cuba è fallita... né ha
funzionato l'embargo economico». Anzi, in tutta evidenza, ha funzionato contro
gli americani: favorendo altri paesi - Canada, Cina, Russia, europei,
latino-americani, asiatici - nel campo dell'economia e al limite lo stesso
regime cubano in campo politico, facilitato nell'addebitare tutti i problemi
interni (non pochi e non piccoli) al blocco Usa e nel rafforzare una coesione
sociale basata su un orgoglioso nazionalismo anti-gringo piuttosto che sul
socialismo di stato. Questo è stato dal '61 - presidente il democratico John F.
Kennedy - il bilancio disastroso e perverso di quella che l'ex-segretario di
stato Henry Kissinger ha chiamato «the policy of perpetual hostility». Il
prezzo di una insensata ossessione anti-cubana che non ha riscontri su altri
versanti. Non solo la Cina e il Vietnam ma anche alcuni dei paesi dell'ex asse
del male: l'Iran e la Corea del nord. Il candidato Obama fra i vari impegni
presi in campagna elettorale aveva preso anche quello - ovvio - di «rivedere» i
rapporti Usa-Cuba, estendendo anche al regime cubano la proposta di «direct
diplomacy», fra uguali e senza precondizioni, lanciata all'Iran di Ahmadinejad.
Una revisione che non arrivava all'annuncio della prossima revoca tout court di
un blocco economico che è l'anacronistico residuato bellico della guerra
fredda. Meno che mai della restituzione della base Usa di Guantanamo a Cuba e
non solo della chiusura dell'infame lager voluto da Bush, che
in fin dei conti è un problema americano. Una revisione che partiva dalle cose
più facili e a costo politico zero o quasi. Come l'ammorbidimento delle
restrizioni imposte da Bush a partire dal 2003 ai viaggi dei cubano-americani e
alle loro rimesse a Cuba, nonché la flessibilizzzazione delle regole sulla
vendita di medicinali e alimenti made in Usa. Eppure Obama ha dovuto
faticare non poco per strappare il sì del senato (quello della Camera era
arrivato il mese scorso) a inserire in una mega-legge finanziaria da 410
miliardi di dollari i paragrafi che si riferivano a Cuba. Il segretario al
tesoro Timothy Geithner ha dovuto scrivere una lettera personale a due o tre
senatori eletti nelle zone calde anti-castriste della Florida e del New Jersey
(Bill Nelson, Mel Martinez e Bob Menedez) per garantirgli che il governo
interpreterà le nuove disposizioni in modo tanto stretto da renderle senza
effetti pratici. Garanzie che hanno convinto quei due o tre senatori a cambiare
la decisione e votare sì (
( da "Nazione, La (Viareggio)" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
PRIMO PIANO pag. 3
NONOSTANTE le grandi novità finanziarie delle ultime ore il segretario del P...
NONOSTANTE le grandi novità finanziarie delle ultime ore il segretario del Pd
Giovanni Giannerini continua a sostenere che «il bilancio, così come è stato
presentato, è insostenibile e ingestibile. Gli zeri presenti nei conti del
sociale sono un'assurdità. Spesso si riferiscono a capitoli di spesa
ineludibili per il comune, come nel caso dell'assistenza ai senza tetto. Se è
vero che risorse aggiuntive potranno essere trovate con alienazioni, ma messe
in bilancio solo dopo che queste siano avvenute, è indispensabile togliere
risorse da settori dove non siano in gioco la dignità e la sopravvivenza stessa
delle persone, dei cittadini meno abbienti, e destinare gli eventuali proventi
futuri a ripristinare tetti di spesa oggi previsti per settori non vitali».
«SIAMO veramente a rischio di innescare situazioni per le quali l'ordine
pubblico sia messo a repentaglio prosegue il segretario E' necessario chiedere
di sforare il patto di stabilità, come stanno chiedendo di fare le
amministrazioni pubbliche di ogni colore in Italia. E' necessario rivolgersi
alle Fondazioni bancarie per trovare tutte le risorse aggiuntive possibili. E'
necessario coinvolgere tutti i soggetti attivi nel settore del sociale a
Viareggio per verificare le possibili soluzioni, per conoscere la misura minima
indispensabile dell'intervento pubblico, per promuovere progetti da finanziare
da Provincia e Regione, per mettere in piedi una rete di tutela nei confronti
delle famiglie sull'orlo della disperazione. Un bilancio non è un'arida
sommatoria di numeri: è il presupposto di azioni e di iniziative, di soluzioni
concordate, di dettagliati esami per ridurre gli sprechi. E tutto questo è
completamente assente nella prospettiva della giunta. Il Pd in consiglio comunale e in città ha chiesto di promuovere un
bilancio partecipato, di corrispondere il solo gettone di presenza ai membri delle società
partecipate non in possesso di incarichi operativi, di sviluppare iniziative
per la ricerca di contributi aggiuntivi da enti e Fondazioni bancarie, di
esaminare nel dettaglio le attività dei diversi settori per evidenziare e
ridurre sprechi, ma finora è stato inascoltato».
( da "Tirreno, Il" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Pagina 2 - Attualità
Così giovani e già così vecchi... Bravi, colti, impegnati ma senza grinta:
l'identikit dei Pd boys Diventeranno una Castina? «Dipende da noi, bisogna
avere voglia di fare come Renzi» MARIO LANCISI E GABRIELE FIRMANI FIRENZE. I
loro padri hanno fatto il Sessantotto. Tirato le molotov. Occupato le chiese.
Manifestato per il Vietnam. Loro - i figli politici dei D'Alema, dei Veltroni,
dei Franceschini - navigano nella Rete, mandano messaggi su Facebook, sognano
magari anche un futuro in politica. Bravi, colti, tecnologici e perbene ma
senza la forza di osare. Non contestamo, ma appaiono remissivi, silenziosi. Con
il rischio, così giovani, di essere già vecchi, troppo maturi e realisti.
«Stanno nei luoghi della politica in attesa degli scranni istituzionali. Ma chi
il posto lo aspetta sarà sempre conformista e mai un leader», dice severo il
senatore livornese Marco Filippi, 45 anni. Che però li assolve, i giovani Pd
delle nuove generazioni (vedi intervista a parte). I Manciulli boys. Eppure il
dopo Veltroni li riguarda. Il futuro del Pd passa da loro. Dai Manciulli boys.
Giovani come Patrizio Mecacci, 25 anni, segretario regionale dei giovani
democratici, come Cecilia Pezza, 23 anni e l'empolese Brenda Barnini, approdati
alla politica attraverso il Social Forum e i cortei contro la Moratti. E poi
c'è la generazione degli under 21 che hanno scoperto il Pd nelle primarie per
Veltroni o nelle occupazioni contro il ministro della Pubblica istruzione
Gelmini. Come Jonni Guarguaglini, 18 anni, Volterra, responsabile dei giovani
demoratici per i problemi della legalità. O Alessio Arzilli, 19 anni, empolese,
che non ha letto La Casta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, ma invoca che «chi fa politica deve essere moralmente pulito» e
si dichiara d'accordo con Di Pietro e le sue battaglie contro i parlamentari
con la fedina penale sporca. O Ginevra Paini, 21 anni, responsabile della
federazione giovanile di Piombino, e Riccardo Trallori, 21, coordinatore
provinciale dei giovani democratici di Pistoia. La nebbia del Pd. «Giovani che
non osano? Il problema è che nel Pd non sono chiare le posizioni. Chi è
approdato al Pci negli anni Settanta sapeva con chi schierarsi perché Ingrao,
Amendola e Berlinguer erano leader che rappresentavano linee politiche chiare e
diverse. Ma oggi non è così», osserva Mecacci, che lavora nello staff di
Manciulli (si occupa di lavoro e guadagna mille euro al mese). Per capire il
mondo dei giovani, Mecacci e i giovani democratici toscani lanceranno martedì
prossimo una campagna di interviste su scala regionale. «Andremo a chiedere ai
giovani i loro problemi e la voglia di spendersi per il cambiamento», spiega.
D'Alema è il Massimo. La maggior parte dei giovani del Pd stravede per D'Alema.
La Pezza, cattolica, che alle primarie fiorentine ha appoggiato il dalemiano
Michele Ventura, non ha mai nascosto le simpatie per D'Alema. Così come Giulio
Francesconi, 22 anni, coordinatore provinciale dei giovani democratici a Massa
Carrara: «D'Alema? L'ho sempre ammirato sin da piccolo». Anche Sara Caporaso,
21 anni, studentessa, esponente nazionale dei Giovani democratici: Veltroni o
D'Alema? D'Alema ovviamente». Mentra Corinna Pugi, 19 anni, fiorentina, vota
Fassino, «un uomo che ha dato tanto al partito», e come leader nazionale non
gli dispiacerebbe Pierluigi Bersani. Sognando Renzi... Giovani che alla guida
del Pd difficilmente sognano un altro giovane come Martina o Cuperlo. L'unico
azzardo lo compie Arzilli che come segretario del Pd indica Matteo Renzi, 34
anni, che ha vinto le primarie fiorentine, sbaragliando la nomenklatura: «Se
rischiamo di diventare noi stessi una Castina? Dipende da noi. Penso che i
giovani dovrebbero prendere come esempio Renzi per la sua volontà di innovare.
Sono rimasto colpito quando Renzi ha raccontato di essere stato accusato di non
aver rispettato la fila degli aspiranti sindaci». Tonino non ci piace. Di
Pietro e Grillo non raccolgono grandi consensi.
Tutt'altro. Sull'ex pm di Mani Pulite piovono molte critiche: «Offende il capo
dello Stato un giorno sì e l'altro pure; porta avanti una politica vociata
fatta per spot, che personalmente non condivido per niente», sottolinea la
Caporaso. «Udc o Idv? Meglio allearsi con Casini perché è l'ora di finirla con
questa litania dell'antiberlusconismo e del giustizialismo che ha dimostrato di
non pagare in termini elettorali», risponde Francesconi. Infine Lorenzo Rocchi,
22 anni di Poggio a Caiano, osserva: «Non mi piace il misto di giustizialismo e
populismo di Di Pietro». Professione politico. Infine - sorpresa - chi l'ha
detto che la politica come professione non piace ai giovani? Diversi giovani Pd
sognano un futuro da sindaco, parlamentare, segretario di partito. «Sì, nella
vita mi piacerebbe continuare a fare il dirigente di partito; penso non ci sia
nulla di male a credere nell'idea di un partito strutturato. La politica ha dei
costi e bisogna viverli con responsabilità», spiega Mecacci. E Trallori
ammette: «L'idea di diventare parlamentare credo resterà un sogno nel
cassetto». Chissà...
( da "Messaggero, Il (Metropolitana)" del
12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Giovedì 12 Marzo
2009 Chiudi di DAVIDE DESARIO Una commissione formata da tecnici ed esperti per
monitorare la correttezza delle attività procedimentali delle strutture tecnico-amministrative
del Comune e delle sue aziende speciali e società partecipate, ad eccezione di
quelle quotate in Borsa, nell'acquisizione di lavori, opere, beni e servizi.
L'ha istituita il sindaco di Roma Gianni Alemanno con un'ordinanza ad hoc. E la
commissione «riferirà esclusivamente» a lui. «Una grandissima operazione di
trasparenza», l'ha definita Alemanno spiegando che la commissione redigerà a
cadenza trimestrale un rapporto analitico sulle attività svolte. Dopo sei mesi
di attività sarà presentata al sindaco una relazione dettagliata che sarà
accompagnata da pareri e proposte per il superamento di eventuali criticità. Il
sindaco ha sottolineato come l'attività della commissione sarà di controllo e
verifica e non «sostituirà in alcun modo l'attività dei dipartimenti».
L'organismo, sarà presieduto dal Capo di Gabinetto del Comune Sergio Gallo e
sarà composto da altri cinque esperti di altissimo profilo: il consigliere di
Stato Gerardo Mastrandea, il consigliere del Tar Giovanni Sabbato, l'avvocato dello
Stato Antonio Mario Scino, l'avvocato dello Stato Carmela Pluchino e l'esperto
di informatica e telecomunicazioni Massimo Passoni.La commissione, che resterà
in carica un anno con possibilità di proroga, si riunirà negli uffici del
Gabinetto del sindaco al primo piano di Palazzo Senatorio. «Inizialmente sono
previste - ha spiegato Gallo - due o tre sedute al mese per le quali i membri riceveranno un gettone di presenza di 140 euro come previsto dalla
delibera comunale del novembre del 2000 e, in caso di provenienza da fuori Roma
anche un rimborso spese. Successivamente si valuterà se intensificare o
diminuire gli incontri». Gallo ha anche sottolineato che «in caso verranno
riscontrate delle irregolarità si procederà con le vie previste dalla legge».
Insomma ci si rivolgerà subito alla magistratura. Per Alemanno si tratta di
«una piccola svolta nell'attività amministrativa che controllerà la correttezza
di tutti i procedimenti amministrativi come appalti e opere». Un controllo, ha
specificato, che sarà «di alto profilo» e «non inutile e retorico». La nascita
della commissione «è una richiesta che viene fatta dalla magistratura affinché
ogni Comune si doti di controlli di questo tipo - ha concluso - La virtuosità e
gli interventi positivi che possono venire da questo intervento sono
infinitamente superiori al piccolissimo costo di questa commissione».
Nell'ordinanza di Alemanno si legge: «I commissari sono tenuti al rispetto
delle norme vigenti in materia di riservatezza rispetto alle informazioni, dati
o notizie di cui verranno a conoscenza in ragione del loro incarico» e Ancora:
«La commissione riferisce esclusivamente al sindaco. Gli atti della commissione
sono considerati riservati». Il sindaco ha concluso dicendo: «I cittadini
devono sapere che anche l'ultimo spicciolo è stato speso in maniera virtuosa».
( da "Corriere della Sera" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere della Sera
- ROMA - sezione: Cronaca di Roma - data: 2009-03-12 num: - pag: 5 categoria:
REDAZIONALE Campidoglio Una commissione per la trasparenza degli atti comunali
«Guardate che non è la solita commissione inutile del Campidoglio...». Alemanno
(che ieri ha ricevuto la visita di Paolo Berlusconi), ci tiene a specificarlo:
quella appena nata, la «Commissione Monitoraggio attività procedimentali del
Comune », è - nelle parole del sindaco - «è una piccola svolta, perché avvia
un'operazione di trasparenza su tutti gli atti del Comune, soprattutto in
materia di appalti». Presidente della commissione è il capo di Gabinetto Sergio
Gallo, e i componenti sono cinque esperti scelti dall'ex magistrato: il
Consigliere di Stato Gerardo Mastrandrea (attualmente con un incarico al
Ministero della Salute); il consigliere del Tar Giovanni Sabbato; il
Procuratore di Stato Mario Antonio Scino, che è stato capo dell'ufficio
legislativo di Paolo Gentiloni al Ministero delle Comunicazioni; il procuratore
presso l'Avvocatura dello Stato Carmela Pluchino; l'ingegnere elettronico,
esperto di software ed hardware Massimo Passoni. La commissione si riunirà due
o tre volte al mese, i componenti avranno un gettone di presenza di 140 euro, più il rimborso
spese. Ogni tre mesi, verrà elaborato un rapporto, sullo screening effettuato.
Gli atti della commissione saranno riservati, e i componente riferiranno solo
al sindaco. Il controllo non ci sarà solo sulle decisioni del Campidoglio, ma
anche delle aziende controllate, con esclusione per l'Acea che è quotata
in Borsa. «Non interferiremo - dice Sergio Gallo - con le attività
amministrative, ma vogliamo garantire efficienza e legalità. Ne ho parlato col
procuratore Giovanni Ferrara che mi ha manifestato il suo gradimento ». Il
motivo di questa commissione lo spiega Alemanno: «Dopo alcuni episodi del
passato c'era bisogno di una struttura così». E se si accertano procedure non
chiare, oppure sospette? «Subentrano tutte le misure previste dalla legge ». E.
Men. Sergio Gallo
( da "Nuova Ferrara, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
«Sarebbe una mossa
giusta ma non si arriverà a nulla» I PARERI Molto scetticismo e qualche battuta
Ridurre i costi della politica, si deve. Sul "si
può" però tra i ferraresi c'è tanto scetticismo, tanta incredulità sulla
possibilità che, una volta raggiunto lo scranno, ci si ricordi delle promesse
di tagliare i privilegi. «Con quello che guadagnano i parlamentari ogni mese si
sfamerebbero quindici famiglie. Certo che si potrebbe ridurli, anche se penso
che sarebbe più utile averne di onesti», dice Luigi Chiarabelli. Delusa dalla politica si definisce Sara Bellotti, 27 anni: «Sono sempre
andata a votare con interesse, ma la fiducia sta venendo meno, anche in
generale tra la gente. Perché in fondo se di ridurre i costi degli eletti si parla
soltanto e poi mai nessuno fa niente, questo è il risultato. L'importante
sarebbe che chi va al potere mettesse in pratica quel che aveva promesso, però
è sempre andata diversamente». Una dieta dimagrante per il Parlamento l'ha in
mente Natale Benetti: «Dimezzare il numero di deputati e senatori è la cosa
giusta, non credo che se ne sentirebbe la mancanza. State tranquilli, comunque:
non credo che succederà». Ancora disincanto, dunque. Mischiato
alla risata sarcastica che Rolando Cimicchi fa scoppiare quando gli si pone il
tema della riduzione dei costi della politica. «Lo stipendio di un parlamentare - prosegue fattosi serio -
dovrebbe essere come quello di un operaio metalmeccanico. Il loro dovrebbe
essere un lavoro per la comunità, ma non è poi che il loro impegno sia massimo,
anzi. E non faccio differenze di schieramento, attenzione». Non si
rischia però di screditare il Parlamento e indebolire la democrazia? «La
democrazia è già colpita quotidianamente - risponde Cimicchi -. Sembra di
cercare un capro espiatorio, però servirebbe un po' di professionalità in più
da parte loro, ecco tutto». C'è anche chi punta il dito sulle istituzioni
locali: «La Provincia - spiega Roberto Acietto - mi sembra un doppione,
andrebbe molto ridimensionata nelle sue competenze. Non so effettivamente
quanto guadagnino a quel livello, conta fino a un certo punto. I costi della politica è un tema reale, non concordo tuttavia con
l'ipotesi di far votare solo i capigruppo: è una proposta che riporta le
lancette indietro a tempi non democratici. Meglio ridurre a una le Camere,
dando nuove funzioni al Senato». Un sindaco potrebbe dare il buon esempio
riducendosi lo stipendio appena eletto? «Non so, sarebbe un gesto insolito - è il
parere di Giulia Fiore -, credo comunque sia a livello nazionale che si
concentrano gli sprechi. La via corretta è, più che ridurre gli stipendi,
abbattere le inefficienze e lo sperpero di denaro pubblico». Fabio Terminali
( da "Nuova Ferrara, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
I PROVVEDIMENTI
LOCALI Con i tagli alle circoscrizioni 100mila euro di costi in meno Stanno
arrivando a riscossione i tagli ai costi della politica imposti agli enti
locali dalle Finanziarie del governo Prodi. Prima il taglio del 10% degli
emolumenti, poi la riduzione al massimo a tre componenti dei consigli di
amministrazione delle partecipate, che il sindaco Gaetano Sateriale ha avviato
fin dal 2007 e portato avanti con una certa decisione. Non si tratta però di
grosse cifre, come dimostra il "gruzzolo" che si potrà cominciare a
togliere dalla voce costi a partire dal prossimo luglio, grazie all'ultimo dei
tagli previsti: il dimezzamento del decentramento. Dal passaggio a 4
circoscrizioni, rispetto alle 8 attuali, è atteso infatti
un risparmio su base annua di circa 100mila euro, tutto riferito alla mancata
erogazione di 4 stipendi da presidente (circa 1.500 euro a testa) e di circa la
metà dei gettoni di presenza. I costi più consistenti, a partire da personale per il quale si
spendono 1,6 milioni di euro l'anno per arrivare ad affitti, manutenzioni e interventi
sul territorio (2,3 milioni) sono difficilmente comprimibili. Gli uffici
circoscrizionali manterranno tutti le loro attuali funzioni, tranne la sede
delle circoscrizione Centro che probabilmente sarà utilizzata in altra maniera.
Nei dettagli ha cominciato ad entrare l'assessore Mariella Michelini ieri alla
Giardino-Arianuova, entro fine marzo il voto in Consiglio.
( da "Corriere del Veneto" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Corriere del Veneto
- VENEZIA - sezione: VENEZIAMESTRE - data: 2009-03-12 num: - pag: 10 categoria:
REDAZIONALE Lo scontro Consorzio, il vicesindaco non si presenta. Sindacati:
diabolico Vigili, Vianello rifiuta la commissione «Ne discuteremo presto in
Consiglio» VENEZIA — La distanza di posizioni c'è tutta: pochi metri quella
fisica, anni luce quella politica. La commissione consiliare convocata ieri a
Ca' Farsetti per discutere con i sindacati contrari alla creazione del
consorzio di polizia municipale è rimasta orfana del vicesindaco che ha
preferito restare nel suo ufficio dalla parte opposta del palazzo. Michele
Vianello tira dritto verso il consorzio e si è rifiutato di incontrare le
organizzazioni sindacali che da tempo chiedono spiegazioni sul futuro della
polizia municipale. «Non c'è motivo per cui io debba incontrare solo quei
rappresentanti contrari alla creazione del consorzio e non anche quelli
favorevoli — ha detto —, e non ho intenzione di incontrare gente che è stata
invitata da un ex sindacalista che crede ancora di essere al Petrolchimico e
non ha capito che la sua posizione ammini-strativa richiederebbe un minimo di imparzialità».
Il riferimento è al presidente della seconda commissione Bruno Filippini con
delega alla polizia municipale che ha invitato gli stessi rappresentanti di
Cgil e Cisl che la settimana scorsa avevano organizzato la prima manifestazione
della polizia locale minacciando di coinvolgere tutti e duemila dipendenti
comunali per uno sciopero generale. «Le adesioni allo sciopero hanno già
dimostrato che non c'è divisione interna tra i vigili — hanno sottolineato i
rappresentanti sindacali, rispondendo in differita alle accuse del sindaco
Massimo Cacciari che nel giorno della manifestazione aveva parlato di battaglia
di potere interna ai sindacati — ed è diabolico e pazzesco che il vicesindaco
eviti quei passaggi istituzionali necessari a evitare i conflitti». Sulla
stessa linea dei sindacati, alcuni consiglieri comunali che non digeriscono
l'atteggiamento «decisionista» di Vianello. «Non sappiamo ancora che cosa
comporterà il consorzio — dicono trasversalmente Sebastiano Bonzio, Beppe
Caccia e Alberto Mazzonetto — perché il vicesindaco non ci ha consegnato nessun
documento in merito». E in effetti la confusione è tale che agli stessi
consiglieri della maggioranza non è chiaro se il consorzio coinvolgerà oltre a
Venezia-Mestre, Marcon e Spinea anche Mira e Chioggia. E nel primo pomeriggio i
consiglieri erano addirittura preoccupati per la possibilità che il consorzio
comprendesse anche i messi comunali oltre agli agenti della polizia locale.
«L'ho già spiegato più volte — ha ribattuto secco Vianello — i messi restano
dove sono e i tutti i consiglieri avranno la documentazione che serve quando
sarà pronta. Tra un paio di settimane potranno riunirsi in
Consiglio e discutere qualcosa di concreto invece di prendersi un gettone di presenza per parlare dell'aria». Al.A.
Confusione totale Caccia, Bonzio e Mazzonetto protestano contro la scarsa
informazione
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del
12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
ASCOLI SPORT pag. 8
Unico ko firmato Inzaghi-De Vitis Il trend complessivo non è male I precedenti
L'AMARCORD è sostanzialmente favorevole all'Ascoli che in B ha ospitato il
Piacenza per 6 partite riportando 3 vittorie, 2 pareggi, una sconfitta, con 8
gol realizzati e 3 incassati. 1992-93. Il 4 ottobre, Ascoli-Piacenza 3-0,
marcatori nella ripresa 13' Benetti, 18' Cavaliere, 46' Pergolizzi. 1994-95. Il
23 ottobre, Ascoli-Piacenza 0-
( da "HelpConsumatori" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
News GIUSTIZIA.
Addio parcelle salate e tempi biblici. Arriva l'avvocato di strada in
franchising 12/03/2009 - 10:35 Conciliare le controversie ancor prima che
arrivino in tribunale, stringere i tempi della giustizia e contenere i costi
delle consulenze legali. Sono questi gli ambiziosi obiettivi del "Negozio
Giuridico", il primo franchising in Italia che offre assistenza legale
diretta, senza i filtri e soprattutto lontano dai prezzi degli studi ordinari.
Nato dall'idea dell'avvocato genovese Chiara Romeo, questo speciale
"negozio" è partito da Genova nel 2005 e oggi è in quattro diverse
città (Rimini, Como, San Giuliano Milanese e appunto Genova) un vero e proprio
locale a livello strada, aperto a chiunque necessiti di un parere o una
consulenza legale. Il prezzo base è per tutti di 50 euro per mezz'ora; poi è un
preciso e trasparente tariffario a rivelare quanto costerà ogni singolo atto di
assistenza. "I nostri clienti sanno sempre prima quanto spenderanno -
spiega l'ideatrice - non ci sono sorprese ed è garantito sia un risparmio
economico che un risparmio in termini di energie". Il "Negozio
Giuridico", infatti, opera per una soluzione "stragiudiziale",
ossia senza ricorrere al giudice, evitando alle parti il travaglio di lunghe
cause in tribunale; laddove però le vie ordinarie diventano obbligatorie o
necessarie, non assume mai, per regola deontologica interna, l'incarico
giudiziale relativo, dando così garanzia d'indipendenza alla consulenza
prestata. "Il riscontro della gente al nostro modo di
lavorare è ottimo - continua l'avvocato Romeo - e riusciamo nel 98% dei casi a
risolvere le questioni senza mettere piede in tribunale". È l'etica,
quindi, il motore di questa iniziativa ispirata addirittura al Mahatma Gandhi
che, ben ricordando la propria gioventù da avvocato, soleva dire
"dover iniziare una causa è una sconfitta". "La nostra è la
prima esperienza del genere in Italia e mira a diffondere tra gli avvocati
stessi la visione non litigiosa della professione forense - dice la fondatrice
del progetto - vogliamo seminare una nuova mentalità". Il "Negozio"
si fa pertanto "ambulatorio legale", in cui l'avvocato dà il
consiglio che equivale alla prescrizione del farmaco, molto spesso decisivo; o
assiste il cliente nella risoluzione di controversie che non necessariamente
devono avere uno sbocco giudiziale, in procedure "para-giudiziali" o
di volontaria giurisdizione che non comportano il ricorso al giudice in sede
contenziosa. Così come si va dal medico insomma bisognerà abituarsi ad andare
dall'avvocato a prevenire le "patologie legali". Ma è davvero possibile
un'applicazione su larga scala di un sistema così semplice e diretto? A
guardare alle realtà estere alla base dell'idea dell'avvocato Romeo, sì: di
fronte al Palazzo di Giustizia di Ankara in Turchia o di Cuzco in Perù, per
esempio, ci sono addirittura i banchetti di "spicciafaccende" che
aiutano a scrivere petizioni e simili. Il "Negozio Giuridico" ne è il
degno e più moderno erede. 2009 - redattore: FN
( da "Denaro, Il" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Salerno sviluppo
Infrastrutture, bisogna investire Andrea Annunziata a FareTurismo:?Basta
polemiche sull'aeroporto Investimenti per le piccole infrastrutture e snellimento
delle procedure burocratiche per favorire la ripresa economica. E' la richiesta
che il presidente dell'Autorità Portuale di Salerno, Andrea Annunziata, ha
avanzato al Governo a margine della giornata inaugurale di Fare Turismo,
rassegna di promozione del territorio locale organizzata dalla Leader di Ugo
Picarelli, che si concluderà il prossimo 14 marzo. L'ex sottosegretario ai
trasporti del Governo Prodi ha parlato anche dello scalo aeroportuale di
Salerno-Pontecagnano, fermo da qualche mese per l'assenza di compagnie alle
quali affidare la gestione dei voli. enzo senatore Andrea Annunziata ha tratto
spunto dalla recente manovra che il Governo ha attuato per favorire la nascita
di grandi infrastrutture sul territorio nazionale. "Va bene operare per la
costruzione del ponte sullo Stretto di Messina", commenta Annunziata,
"ma bisogna anche considerare che l'economia italiana e quella meridionale
hanno bisogno di tante piccole infrastrutture per crescere o anche solo per
essere competitive. Salerno e la provincia, per esempio, avrebbero bisogno di
essere coinvolte nei finanziamenti governativi per poter finalmente realizzare
delle opere a supporto del sistema produttivo". Annunziata ha focalizzato
l'attenzione anche sull'aeroporto di Salerno. "La struttura potrà
diventare un punto di riferimento per tutta la Campania però bisogna tener
conto che è entrata in funzione seguendo dei tempi eccessivamente rapidi. Ora
penso sia necessario evitare polemiche inutili e lavorare tutti insieme per lo
sviluppo dello scalo". Un'idea condivisa dal presidente di Confindustria
Salerno, Agostino Gallozzi. "L'aeroporto di Salerno Costa d'Amalfi è un
vero e proprio gioiellino ma è piccolo e da solo non basta per favorire lo
sviluppo del turismo. Questo settore non cresce da solo ma con il sostegno di
un sistema nel quale le infrastrutture sono determinanti. L'Italia ed il nostro
territorio in particolare sono in uno stato di stallo da anni. Senza una
mobilità rapida e competitiva dal punto di vista dei trasporti siamo destinati
ad uscire fuori dalle rotte economiche maggiormente produttive". "Ma
c'è anche un altro aspetto da non sottovalutare", ribadisce Annunziata,
"vale a dire quello relativo alle procedure amministrative e burocratiche
che spesso penalizzano l'economia. Ebbene, sotto questo punto di vista bisogna
intervenire rapidamente per razionalizzare l'intero sistema". Il
riferimento specifico, benché indiretto, di Annunziata è
riconducibile alle operazioni di dragaggio dei fondali del porto commerciale di
Salerno. L'intervento, impossibile senza un finanziamento da parte del Governo,
secondo quanto sostiene il presidente dell'Autorità Portuale, dovrebbe essere
inserito nel piano nazionale delle opere pubbliche. del 12-03-2009 num.
( da "Sicilia, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Prg, pronto il piano di avvicinamentoFavara. Definite tutte le tappe
propedeutiche all'approdo in Consiglio comunale Porto Empedocle. Che la
proposta choc del presidente del Consiglio comunale Luigi Troja di cambiare il
sistema di attribuzione del gettone di presenza ai colleghi consiglieri, erogandolo solo a quelli che restano in
aula e votano, fosse per alcuni indigesta lo hanno capito anche i sassi.
E sarà stato forse un caso, ma la seduta dell'assise civica convocata martedì
scorso per decidere su questo scottante punto e altri, è stata sospesa e
rinviata a martedì prossimo. Come al solito i consiglieri non hanno fatto
saltare l'appuntamento, confermandosi assemblea seria e devota all'istituzione
che rappresenta. Un esempio raro in provincia, dove molti eletti dal popolo
incassano il gettone e se ne vanno a casa. Ma il tema del gettone di presenza solo per chi lavora per davvero è casualmente
slittato. I primi temi affrontati sono stati soprattutto il ricordo commosso e
doveroso del consigliere comunale Giovanni Sacco scomparsi giorni fa
improvvisamente per cause naturali. L'apprezzato uomo politico è stato
commemorato da tutti i presenti, tanto che quasi tutti i consiglieri hanno
preso la parola per ricordare il caro amico e collega defunto. Nell'aula
Amormino erano presenti anche i commossi cari di Sacco, grati per la
testimonianza di affetto nei confronti del loro congiunto. Nel corso della
seduta è stata effettuata anche la sostituzione del consigliere scomparso, il
cui posto tra gli scranni dell'aula è stato preso da Giuseppe Racinello,
candidatosi nel 2006 nelle file di An e adesso vicino alle posizioni del patron
della politica locale, Filippo Caci. Altri temi sono stati discussi con la
consueta costruttiva dialettica, nonostante di fatto in consiglio non esista una
opposizione al Pdl. Capitolo gettone di presenza.
Visto l'incalzare della partita della Juventus trasmessa dai canali
satellitari, in aula ha cominciato a serpeggiare la voglia di chiudere la
seduta e andare tutti a casa per godersi lo spettacolo calcistico. Forse
qualcuno sarebbe rimasto, ma siccome la proposta di pagare solo chi lavora
fatta dal presidente Troja non ha riscosso unanimi salti di gioia - a parte
l'appoggio pieno di tutti i capigruppo consiliari - lo stesso Troja ha deciso
che era giusto rinviare la discussione. L'appuntamento è stato fissato a
martedì prossimo. Fino a quel giorno è facile immaginare che in paese non si
parlerà d'altro che di questa novità che farebbe del Comune empedoclino un
esempio d'integrità e lontananza dall'accaparramento sterile di denaro
pubblico. Tra l'altro martedì prossimo non dovrebbero esserci partite di calcio
interessanti in tv. Francesco Di Mare
( da "Sicilia, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Serradifalco Sabato
«L'Avaro» con Frassica Niscemi. Il consiglio comunale ha approvato
all'unanimità il documento con cui è stato richiesta la dichiarazione di stato
di calamità naturale in seguito ai danni, ancora non quantificati, creati dalla
tromba d'aria. Intervenendo al dibattito, il capo gruppo consiliare Udc Rosario
Meli ha fatto alcune proposte, tra cui quella di diminuire il budget stanziato
per la prossima Sagra del Carciofo. "Siamo in periodo di profonda crisi
economica, resa più pesante dal nefasto evento naturale e si prevedono circa
140 mila euro per la fiera, che da 29 anni non ha mai cambiato o migliorato il
mercato o fatto aumentare la conoscenza del violetto. Rinviamo a tempi migliori
l'appuntamento o quantomeno riduciamo il preventivo di
spesa per stornarlo ai danneggiati dalla tromba d'aria o creiamo un cantiere di
lavoro per i disoccupati. Diminuiamo subito il numero degli assessori, come
chiede Mpa, - ha detto Meli - risparmieremo 150 mila euro, così come abolire il
gettone di presenza per i
consiglieri comunali. Sarebbe una grossa boccata d'ossigeno per le casse
comunali e per il settore agricolo in ginocchio". Meli ancora propone di
"interrompere la pubblicazione del mensile"In Comune", ha un
costo che il Comune non si può permettere". Salvo Lupo, Pd, ha detto nel
suo intervento: " Il Comune dovrebbe fare da garante presso le banche nei
confronti degli agricoltori ed elargire dei contributi". Massimiliano
Conti, Mpa, ha insistito nella diminuzione degli assessori. Giuseppe Vaccaro
( da "Sicilia, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Più attenzione ai
diritti del malato naccio @@Oggi si inaugura la sede della sezione di
Cittadinanzattiva che avrà competenza su tutto il territorio sud La nomina dei
nuovi assessori, Davide Campisi e Paolo Tiralongo, designati, nel primo
pomeriggio di martedì, in maniera autonoma dal sindaco Antonino Barbagallo, ha
lasciato senza parole la maggioranza che non si aspettava una mossa così
repentina. «Da capogruppo dico che sono rimasta sorpresa - commenta a caldo il
consigliere dell'Udc Maria Grazia Caruso-. Dal punto di vista politico non
condivido appieno la scelta del sindaco perché mette in difficoltà i partiti.
Questa decisione è come un fulmine a ciel sereno, non è una soluzione, ma serve
solo a mettere a servizio della città due persone. D'altro canto giustifico il
primo cittadino perché deve amministrare e con soli cinque assessori non poteva
governare. L'attribuzione di due rubriche importanti come l'urbanistica e
l'ecologia conferma questa necessità. Come Udc noi eravamo già pronti, non
avevamo creato né vincoli e né paletti, disposti invece dai vertici di Fi e An,
in vista della formazione del Pdl, che hanno previsto una maggioranza
allargata. E' stato convocato, infatti, per venerdì sera, il tavolo di
maggioranza allargata, comprensivo del Movimento per l'autonomia, per cui noi
non ci sentiamo responsabili di un allungamento dei tempi della verifica».
Avaro di commenti è, invece, l'intervento del presidente del locale circolo di
An, Giovanni Mazzone: «Ci riuniremo in questi giorni, valuteremo il quadro
politico per capire cosa dobbiamo fare in questa nuova situazione che si è
venuta a creare. Non voglio fare fughe in avanti perché lo scenario è in
continua evoluzione, non posso aggiungere nulla». Prosegue, intanto, la
polemica per l'aumento del gettone di presenza, nonostante la capogruppo
consiliare dell'Udc abbia invitato, nel corso della seduta del civico consesso
di lunedì, di concludere lo spettacolo dato in pasto alla città, su cui ha
voluto speculare qualche «paladino della giustizia» che sta facendo campagna
elettorale, considerato anche che l'Assemblea regionale siciliana non ha
accolto la «provocazione» del consiglio comunale di Avola di
incrementare il gettone. Daniele Calvo, capogruppo consiliare di An ne ha
fatto, invece, oggetto di una interrogazione. Rivolgendosi all'assessore al
bilancio ha chiesto di riferire, in consiglio comunale, sulla situazione
debitoria del comune, specificando se l'attuale condizione economica consente
il pagamento dell'indennità dei consiglieri, pari ad una cifra mensile di circa
40.000 mila euro e con quali entrate si intendono coprire i relativi capitoli
di spesa. Gabriella Tiralongo
( da "Sicilia, La" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Mascalucia, il
presidente del consiglio «Presenti a tutta la seduta o non sarà pagato il
gettone» Dinanzi all'ennesima seduta di Consiglio comunale andata a vuoto a
Mascalucia, il presidente Roberto Montalto annuncia una mozione di indirizzo
volta a responsabilizzare tutti i componenti del civico consesso. A margine
della seduta tenutasi martedì 10 marzo, Montalto ha messo in evidenza che «per responsabilizzare i consiglieri comunali a un più adeguato
rispetto del ruolo che gli stessi impersonano in qualità di rappresentanti
della cittadinanza che li ha designati, proporrò a stretto giro di posta che,
sin dal prossimo Consiglio comunale, tutti i consiglieri presenzino per
l'intera durata della seduta, pena la non remunerazione del gettone di presenza». L'intervento del
presidente Montalto prende spunto dalla presa di posizione assunta recentemente
dall'assemblea comunale di Porto Empedocle nella quale, a causa delle lunghe e
reiterate «latitanze» da parte di consiglieri comunali che disertavano le
riunioni, il presidente ha proposto di non concedere il gettone di presenza a quanti non erano presenti. «Il senso di
responsabilità a cui faccio riferimento - prosegue Montalto - consiste nella presenza improrogabile dei consiglieri. Così facendo, si
garantisce il massimo rispetto non solo nei confronti dei colleghi che sono
presenti costantemente in aula, ma soprattutto verso la cittadinanza». Carmelo
Di Mauro
( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)" del
12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Sulla
giunta pioggia di critiche Fi: Tremonti mandi gli ispettori Nella manovra di bilancio
tagli a gettoni di presenza e auto blu
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
Per
risparmiare il Comune taglia le auto blu e i gettoni di presenza nelle
partecipate Rifiuti, più tasse per 61 milioni Scontro sulla delibera del
bilancio. Bertolaso: è una norma voluta da Prodi
( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 12-03-2009)
Argomenti: Costi della politica
LUIGI ROANO
L'aumento della Tarsu deciso dalla giunta nella misura del 30-35 per cento
costerà ai napoletani la bellezza di 61 milioni di euro. Ecco come stanno le
cose: il costo dello smaltimento dei rifiuti è di 170 milioni, la Tarsu attuale
copre fino a 109 milioni, di qui l'aumento per arrivare a coprire l'intero
importo. La sostanza è che la stangata è così grande che nemmeno il più
pessimista fra gli analisti l'avrebbe immaginata di simili proporzioni. Ieri
c'è stata una giunta informale di oltre tre ore per decidere la manovra di
bilancio anche al di là della Tarsu, e sono venuti fuori tagli ai benefit degli
amministratori, a parziale ristoro - questo il ragionamento - dell'immagine
degli assessori e del sindaco Rosa Russo Iervolino che vogliono così dimostrare
come anche loro faranno sacrifici al pari dei cittadini. Contestualmente è
arrivata la stoccata dal sottosegretariato all'emergenza rifiuti retto da Guido
Bertolaso allo stesso Comune che ha accusato il governo della stangata. «In
merito all'aumento - si legge in una nota dell'ufficio stampa del
sottosegretariato - stupisce apprendere che ne viene imputata la responsabilità
all'attuale governo, artefice dell'ormai prossimo e definitivo superamento
dell'emergenza rifiuti e non al governo precedente che aveva effettivamente
approvato la norma in base alla quale, da una percentuale iniziale del 70%, i
Comuni sono tenuti a coprire per intero le spese per la gestione e lo
smaltimento dei rifiuti». Dal chiarimento tecnico all'affondo politico: «È altrettanto
singolare - conclude la nota - dover rilevare la pretesa che, nonostante la
fine imminente dell'emergenza, ciò che vale per tutti i Comuni d'Italia debba
ancora una volta non essere valido per il Comune di Napoli». L'assessore
competente Riccardo Realfonzo sta cercando di mettere in piedi un meccanismo
per salvaguardare dall'aumento le fasce più deboli con una specie di
redditometro e far pagare di più a chi è più ricco. E soprattutto sta
verificando se sarà concreta la possibilità di un rimborso di 15 euro per chi
effettua correttamente la differenziata. Certo è un diluvio di critiche quello
che si è abbattuto sulla giunta: Emilio Montemarano, Franco Verde e Fabio
Benincasa del Pd chiedono «che a fronte dell'aumento ci sia un servizio
migliore». Fulvio Martusciello, consigliere regionale di Forza Italia, annuncia
una campagna che è tutto un programma: «Loro sporcano e noi paghiamo» lo
slogan. Salvatore Varriale, consigliere comunale di Forza Italia, chiede al
«ministro Tremonti l'invio degli ispettori in Comune». In
An si parla di «beffa» e Andrea Santoro incalza: «Aumentano la Tarsu perché c'è
molta gente che non paga e non sanno stanarla». Passiamo al taglio dei benefit
per far quadrare il bilancio e salvare la faccia della giunta. I gettoni di presenza nei cda delle
partecipate costano 1,6 milioni all'anno è prevista una sforbiciata del 30 per
cento. E ancora: le auto blu sono 36 e costano 1,1 milioni di euro
all'anno, ne saranno tagliate 20, ne resteranno 16 che saranno utilizzate a
rotazione dagli assessori. Il sindaco e la giunta hanno anche pensato di
tagliarsi lo stipendio, ma non è stato possibile perché ai loro emolumenti sono
collegati quelli dei consiglieri comunali, una riduzione avrebbe ridotto lo
stipendio degli eletti dal popolo a meno di 800 euro al mese. Tra i tagli
dovrebbe spiccare quello ai dirigenti e ai dipendenti comunali. Ai quali il
salario accessorio sarà erogato solo se centreranno realmente degli obiettivi
prefissati dall'amministrazione. La meritocrazia non piace però ai comunali,
così ieri Cgil, Cisl e Uil hanno occupato la stanza dell'assessore al personale
Enrica Amaturo.