HOME   PRIVILEGIA NE IRROGANTO   di  Mauro Novelli           www.mauronovelli


DOSSIER “CLASS ACTION”

Torna all’indice mensile  2008

 

ARCHIVIO GENERALE  DEL DOSSIER  

TUTTI I DOSSIER


T ARTICOLI DEL  19-20 dicembre 2008      #TOP



Report "Class action"

·                     Indice delle sezioni

·                     Indice degli articoli

·                     Articoli

Indice delle sezioni

Class action (49)


Indice degli articoli

Sezione principale: Class action

Class action, eterno rinvio ( da "Vita non profit online" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Class action, eterno rinvio Reading time: 3 minutes --> di Redazione - pubblicato il 19 Dicembre 2008 alle 00:00 Nel decreto milleproroghe un altro slittamento di sei mesi per uno strumento molto atteso dai consumatori. Il commento del Movimento Consumatori di Piero Pacchioli* Introdotta con la finanziaria 2008 ma ancora in sospeso.

Il canone Rai aumenta di 1,5 euro ( da "Corriere.it" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: dopo il nuovo rinvio della class action, ai consumatori italiani, che avevano chiesto di non concedere alcun aumento del canone Rai, senza un preciso impegno della concessionaria sulla qualità della programmazione. A nulla sono valse anche le critiche della Corte dei Conti sulla mancata trasparenza della Rai circa le modalità di utilizzo delle risorse pubbliche»

risparmiatori a caccia di risarcimenti ma il governo affossa la class action ( da "Repubblica, La" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Risparmiatori a caccia di risarcimenti ma il governo affossa la class action Il provvedimento rinviato a luglio proprio ieri. Consumatori in rivolta MILANO - La prima sentenza del crac Parmalat lascia un po´ d´amaro in bocca ai risparmiatori rimasti intrappolati nel crac da 14 miliardi di Collecchio, nello stesso giorno in cui il governo rinvia l´avvio della class-action al 30 giugno 2009,

class action slitta di 6 mesi consumatori: una vergogna ( da "Centro, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: La norma per le azioni collettive doveva partire il primo gennaio, così invece partirebbe a giugno. Lo slittamento è contenuto nel decreto «milleproroghe» del governo. «Vergogna! Siamo indignati»: così in una nota i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, dopo la decisione del governo di posticipare di 6 mesi l'

"fruz", gli artisti regionali under 30 ( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Accanto alla collettiva, la personale di Michele Bazzana, artista nativo di San Vito al Tagliamento che nel 2006 partecipò all'edizione pilota di Fruz. Le sue opere (nella foto, Twist) sono rappresentazioni stranianti che si appropriano oggetti di uso quotidiano e industriale.

Parmalat, a pagare è solo Tanzi ( da "Italia Oggi" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: tanto agognata azione collettiva di matrice statunitense, che mira a tutelare i diritti lesi di una «classe» di consumatori. La class action, sebbene all'italiana, era stata introdotta dalla Finanziaria 2008, l'ultima del governo Prodi. Il suo decollo, inizialmente, era previsto a giugno di quest'anno, ma l'attuale governo aveva già optato per un primo rinvio al gennaio del 2009.

Pacchetto infrastrutture, via libera ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: 6 miliardi di euro Class action, rinvio di sei mesi: i consumatori sono in rivolta --> Class action, rinvio di sei mesi: i consumatori sono in rivolta Via libera al secondo pilastro del piano anticrisi, con la realizzazione di infrastrutture per 27,7 miliardi nel 2009, messe in moto con quasi 17 miliardi di fondi statali.

La class action slitta di sei mesi ( da "Italia Oggi" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Nel decreto legge sulle proroghe salta il tetto ai titoli di stato L'azione risarcitoria collettiva operativa da giugno 2009 Slitta di altri sei mesi l'entrata in vigore della class action. L'azione collettiva risarcitoria per i consumatori sarebbe dovuta diventare operativa dal 1° gennaio 2009, ma il termine viene prorogato a giugno 2009.

un'onda di suoni e di luci scuote il mondo dell'arte - barbara casavecchia ( da "Repubblica, La" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: durante una residenza che Alterazioni Video ha sfruttato per svolgere azioni di «sabotaggio» dei meccanismi di censura che impediscono la libera circolazione delle informazioni via Web. Fondato nel 2003, tra i partecipanti dell´esperienza dell´Isola Art Center ormai demolito dalle ruspe, il collettivo intreccia arte, multimedialità e disobbedienza civile.

Intesa cartolarizza per 5 miliardi e mezzo ( da "Riformista, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Slitta la class action. Serviranno altri sei mesi per vedere all'opera (forse) la causa collettiva. La class action è stata infatti rinviata al 30 giugno 2009, dalla data prevista del 1 gennaio. La proroga è contenuta nel decreto milleproroghe approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.

A Rivarolo contro l'ex Moro Acam vende tuttoper fare cassa ( da "Secolo XIX, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: A Rivarolo contro l'ex Moro Acam vende tuttoper fare cassa Rossi non scoprele carte prime indiscrezioni sul piano industriale Il metano a Italgas per 50 milioni. Acqua e ambiente a Iride-Enia Tullio Zembo, avvocato, trasferito a Buenos Aires prepara una class action contro la Bnl per conto di migliaia di anziani .x/19/0812

La "class action" slitta, consumatori infuriati ( da "Secolo XIX, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action" slitta, consumatori infuriati se ne riparlerà a luglio Il provvedimento era previsto per gennaio. Il governo si giustifica: «Ci vuole tempo per cambiare l'impianto normativo» 19/12/2008 ROMA. La class action partirà. Ma non a gennaio del prossimo anno, come da molti era auspicato, bensì da luglio del 2009.

La Class action non s'ha da fare. Nuovo rinvio del governo al luglio 2009 ( da "Manifesto, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: legge sulle azioni collettive da parte dei cittadini contro le aziende che truffano La Class action non s'ha da fare. Nuovo rinvio del governo al luglio 2009 Il governo Berlusconi ha rinviato di altri sei mesi l'entrata in vigore della legge sulla Class action, che permette azioni collettive di risarcimento da parte dei cittadini contro aziende che hanno truffato, come la Parmalat.

Dieci anni per Tanzi assolti tutti gli altri ( da "Manifesto, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: unico nodo da sciogliere è come faranno i risparmiatori colpiti dal crac e che hanno visto svanire i loro soldi a rifarsi sui colpevoli, visto che ieri il consiglio dei ministri ha approvato una nuova proroga per lintroduzione della class action, che sarà comunque retroattiva, forse, solo a partire dal luglio del 2008, escludendo così il caso Parmalat.

In America resta solo la class action ma senza banche ( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: piano piano il giudice Lewis Kaplan ha ridotto la portata dell'azione collettiva. Lo scorso agosto ha escluso dai convenuti (quindi dalle parti a cui chiedere un risarcimento) le due banche principali: Bank of America e Citigroup. Poi ha ridotto ai soli ex azionisti americani (escludendo gli europei) il diritto di chiedere un risarcimento.

ROMA Il Senato ha approvato il disegno di legge sul lavoro pubblico, quello che alcuni hann... ( da "Messaggero, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: La "class action". Nel disegno di legge di Brunetta si prevede che i cittadini possano in futuro intentare forme azioni collettive di risarcimento contro le amministrazioni pubbliche inefficienti. Si tratta di una forma analoga alla cosiddetta class action prevista negli Stati Uniti, e che in Italia invece,

Spettacoli ed iniziative per tutti i gusti in questo venerdì di avvicinamento al Natale. Per l'... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: artista francese ha realizzato dei bellissimi video dopo aver chiesto a due ginnasti di effettuare una serie di azioni utilizzando una gonna nera boliviana. "The Geek Festival" fino a domenica al Museo delle Genti d'Abruzzo con 80 giochi da tavolo, di ruolo, di carte, concerti (sabato Raiz, la voce storica degli Almamegretta), reading e Collettiva d'arte contemporanea.

Cgil, Cisl e Uil: <Ae ormai è allo sbando> ( da "Corriere Alto Adige" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: La lotta di potere ai vertici di Ae ha esasperato i sindacati che annunciano dure azioni di protesta. I segretari delle federazioni degli elettrici di Cgil, Cisl e Uil, Paolo Buonaspina, Elena Beltrami e Bruno Saviane, hanno diffuso un comunicato per chiedere l'intervento immediato dei due sindaci per riportare alla ragione i vertici dell'azienda.

Cipe, via libera ad opere per 27,7 miliardi ( da "Messaggero, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Venerdì 19 Dicembre 2008 Chiudi Cipe, via libera ad opere per 27,7 miliardi Matteoli: fatto un passo importante per il Paese. La " Class action" slitta di sei mesi

ROMA - Via libera del Cipe al maxi piano per le opere pubbliche. Il governo ha sbloccato ris... ( da "Messaggero, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: governo ha approvato una norma che fa slittare di altri sei mesi l'entrata in vigore della cosiddetta class action. Cioè di quello strumento legale che serve a semplificare i risarcimenti per investitori e consumatori truffati o danneggiati da grandi società. In America esiste da decenni, in Italia la class action è stata teoricamente introdotta durante la precedente legislatura.

Il debutto della class action rimandato di sei mesi ( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione collettiva a tutela degli interessi diffusi. Nell'arco di tempo a disposizione il Governo dovrà predisporre cambiamenti sostanziali a un testo, quello attuale, che presenta numerosi punti critici. Lo slittamento è stato accolto da un fuoco di fila di critiche da parte delle associazioni dei consumatori e delle forze di opposizione.

Capodanno: due piazze, un bacio ( da "Corriere del Veneto" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azionista unico dell'Agenzia Venezia Marketing & Eventi che organizza il Capodanno). Dunque, eccoli gli ingredienti dell'edizione 2009: in Piazza San Marco i festeggiamenti cominciano alle 22 con le prove del bacio collettivo (per poi essere preparatissimi al momento di essere ripresi) e l'intrattenimento della coppia Doug Jack (

La class action puo aspettare altri sei mesi ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Inoltre l'azione collettiva di risarcimento potrebbe scattare anche contro la pubblica amministrazione. Le associazioni dei consumatori hanno subito criticato il secondo posticipo. «Siamo indignati. Si vuole rendere impossibile l'azione di risarcimento per i danni subiti dai cittadini » accusano Federconsumatori e Adusbef.

Capodanno, torna il bacio a San Marco ( da "Corriere del Veneto" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: il presidente del Casinò e azionista unico dell'Agenzia Venezia Marketing & Eventi che organizza il Capodanno. Dunque, eccoli gli ingredienti dell'edizione 2009: in Piazza San Marco i festeggiamenti cominciano alle 22 con le prove del bacio collettivo (per poi essere preparatissimi al momento delle riprese) e l'intrattenimento della coppia Doug Jack (

Slitta la <class action> I consumatori: vergogna ( da "Corriere della Sera" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: class action» I consumatori: vergogna ROMA — Non entrerà in vigore il 1Ë? gennaio 2009 la class action, l'azione di risarcimento collettivo per i consumatori. Il decreto milleproroghe, all'esame del Consiglio dei ministri, fa slittare di altri sei mesi il momento in cui potrà diventare operativa la norma già bloccata da un anno.

Capodanno, torna il bacio a San Marco Spiagge senza sabbia. <Estate a rischio> ( da "Corriere del Veneto" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: il presidente del Casinò e azionista unico dell'Agenzia Venezia Marketing & Eventi che organizza il Capodanno. Dunque, eccoli gli ingredienti dell'edizione 2009: in Piazza San Marco i festeggiamenti cominciano alle 22 con le prove del bacio collettivo (per poi essere preparatissimi al momento delle riprese) e l'intrattenimento della coppia Doug Jack (

La Cgil: molte zone d'ombra, la sinistra sbaglia ( da "Corriere della Sera" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: appena deciso un nuovo rinvio della class action...». Non salva nulla di questa riforma? «Guardo con interesse all'Authority che dovrebbe vigilare sul sistema di valutazione dell'amministrazione. Ma anche qui vedo delle zone d'ombra, a partire dalla remunerazione dei 4 membri di vertice, che dovrebbe assorbire 1,2 milioni, senza che questi compensi siano legati ai risultati dell'

Class action Un altro stop, slitta a luglio 2009 l'entrata in vigore ( da "Giornale.it, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: 303 del 2008-12-19 pagina 19 Class action Un altro stop, slitta a luglio 2009 l'entrata in vigore di Redazione Class action, si aspetta ancora. L'azione collettiva in salsa italiana, dopo le polemiche per la sua natura ibrida, rischia ora di aprire un altro fronte di proteste per i continui ritardi della sua introduzione.

Il nuovo decreto milleproroghe ( da "CittadinoLex" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: vigore della legge sulla class action Il nuovo decreto milleproroghe (Schema dl Cdm 18.12.2008) Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che reca disposizioni finanziarie urgenti e proroga alcuni termini previsti da disposizioni di legge, al fine di garantire efficacia dell'azione amministrativa, nonché l'operatività delle iniziative collegate ai termini in scadenza.

La class action slitta ancora ( da "HelpConsumatori" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione collettiva risarcitoria. È quanto deciso oggi dal Governo. Coro di critiche dalle associazioni. La class action slitta ancora di sei mesi. Con il decreto Milleproroghe approvato oggi dal Consiglio dei Ministri l'azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori, che sarebbe dovuta entrare in vigore il primo gennaio 2009,

Spezzino guida la rivolta dei pensionati italiani in argentina contro BNL ( da "Secolo XIX, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: argentina contro BNL Class action GENOVA. Quindici anni fa si è trasferito dalla Spezia in Argentina, ora guida la rivolta di migliaia di pensionati italiani emigrati in America Latina. Tullio Zembo sta lavorando a una class action contro la Bnl la cui responsabilità sarebbe quella di aver imposto, per cinque anni, il pagamento di commissioni ingiustificate ai danni dei pensionati.

la "class action" slitta di 6 mesi: pd, idv e consumatori all'attacco ( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: cioè le azioni collettive: il consiglio dei ministri ieri ha varato il decreto legge "milleproroghe" e ha deciso di far slittare l'introduzione delle nuove regole di altri sei mesi, posticipandole a giugno. Una pausa che fa alzare barricate alle associazioni dei consumatori, ma che per l'esecutivo è necessaria per costruire un progetto organico.

Approvati nuovi articoli del Ddl Brunetta "anti-fannulloni" ( da "Comunicatori Pubblici" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: la cosiddetta class action), nuove misure di premialità e un organismo centrale di valutazione. Sono alcune delle novità più importanti contenute negli altri quattro articoli del Ddl Brunetta 'anti-fannulloni' (l'Atto Senato 847 ''Disegno di legge recante delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico'

Troppi Confidi, è crisi di capitali ( da "Denaro, Il" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: I 42 consorzi censiti in Campania Agrifidi Caserta Confcooperativa Napoli Caserta Consorzio Garanzia Collettiva Fidi della Provincia di Napoli Consorzio Api Campania Fidi Confidi Pmi Campania Soc. Coop. Cons. A R.L. Cidec Confidi Campania Soc. Coop. a R.L. Impresa Confidi Soc. Coop. per Azioni Consorzio Fidi Campania S.C.R.L. Cooperfidi Campania Soc.

La storia infinita della class action ( da "Miaeconomia" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione legale collettiva per il risarcimento dei danni. Lo slittamento dell?introduzione della class action è stato deciso dal decreto legge Milleproroghe, approvato ieri in Consiglio dei ministri. La class action all?italiana fa, così, molta fatica ed entrare nell?

Class action/ Berlusconi: Non me sono interessato ( da "Virgilio Notizie" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: spiega di non essersi "personalmente interessato" della questione class action e della decisione del Governo di rinviarla di sei mesi. Ai giornalisti che gli chiedono le motivazioni della scelta, il premier si limita a rispondere: "Non credo che questo sia il momento per dividere, questo è il momento che ci deve unire.

CLASS ACTION: BERLUSCONI, RIMANDATA PERCHE' NON E' MOMENTO ( da "Virgilio Notizie" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: a margine del pranzo con gli eurodeputati Pdl, chiede i motivi del rinvio dell'entrata in vigore del provvedimento che introduce nel nostro ordinamento l'istituto della class action. ''Tuttavia - prosegue Berlusconi - le dico che personalmente non mi sono interessato della cosa, non sono un tuttologo e ci tengo a farlo sapere''.

IL CANONE RAI 2009 SARà DI 107,50 EURO: AUMENTA QUINDI DI 1,50 EURO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO, ... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: A protestare è anche la Lega Consumatori: «Ancora un colpo basso, dopo il nuovo rinvio della class action, ai consumatori italiani, che avevano chiesto di non concedere alcun aumento del canone Rai, senza un preciso impegno della concessionaria sulla qualità della programmazione. A nulla sono valse anche le critiche della Corte dei Conti».

ALESSANDRA CHELLO CONGELATA. ANZI. RIMANDATA A LUGLIO. LA CLASS ACTION - VALE A DIRE L'AZION... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 19-12-2008) + 1 altra fonte
Argomenti: Class Action

Abstract: La class action - vale a dire l'azione legale collettiva per il risarcimento danni introdotta con la Finanziaria 2008 - slitta ancora. Ieri il Consiglio dei ministri ne ha prorogato di altri sei mesi l'entrata in vigore. L'ennesimo stop. Sì perché inizialmente la data di partenza era fissata a giugno di quest'anno.

Class action, Berlusconi su rinvio: non me ne sono occupato ( da "Reuters Italia" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Consiglio Silvio Berlusconi dice di non essersi occupato della class action, la cui entrata in vigore è stata ieri posticipata di 6 mesi a metà 2009. "Non credo che questo sia il momento per dividere. Questo è il momento in cui si deve unire", ha dapprima risposto Berlusconi a chi chiedeva un commento sulle critiche mosse al governo dalle associazioni dei consumatori per il rinvio.

Crack Parmalat, assolte le banche! Codacons protesta ( da "Sestopotere.com" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Ora attendiamo una vera class action, con danno punitivo. Solo con un'azione diretta dei consumatori si potrà impedire ad imprese, banche, assicurazioni, compagnie telefoniche …. di calpestare i diritti dei cittadini. Fino a che le truffe, gli imbrogli, i raggiri, le scorrettezze pagano, sia in termini economici sia per l'impunità garantita,

Crack Parmalat, Borghesi (IdV): rinvio Class action più grave dopo condanna Tanzi ( da "Sestopotere.com" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: rinvio Class action più grave dopo condanna Tanzi (19/12/2008 16:09) | (Sesto Potere) - Bologna - 19 dicembre 2008 - “Lo scandaloso rinvio della class action risulta ancora più grave alla luce della condanna a 10 anni di Tanzi e di un?altra ventina di persone, che pone un primo punto fermo su un furto da 14 miliardi di euro a danno di 40.

Treasury Support for Car Industry Needed in Days Not Months, Warns Unite ( da "ITnews.it" del 19-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Only action by the Treasury in the next few days will safeguard the tens of thousands of jobs and the many communities across the country depending on car manufacturing for their livelihoods. For their sake and the sake of our manufacturing base we do not have the luxury of pondering on intervention for weeks or months.

esposto al pm per i lavori al petruzzelli - gabriella de matteis a pagina vii ( da "Repubblica, La" del 20-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Pagina I - Bari Gli avvocati della class action "O è pubblico o niente fondi" Esposto al pm per i lavori al Petruzzelli GABRIELLA DE MATTEIS A PAGINA VII SEGUE A PAGINA VII

petruzzelli, sui lavori un esposto ai pm ( da "Repubblica, La" del 20-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Trecento firme per la class action Messeni Nemagna: niente chiavi se la consegna non è fatta in base al protocollo d´intesa del 2002 La class action è stato il primo passo. La presentazione di un esposto in procura, invece, quello successivo. Gli avvocati Luigi Paccione, Alessio Carlucci e Nicola Favia, ieri mattina, hanno depositato la denuncia che riprende gli stessi argomenti,

"Sicurezza sul lavoro Ora il Patto è più forte" ( da "Stampa, La" del 20-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Unione industriale e i sindacati - si legge in una nota congiunta diffusa ieri - esprimono l'auspicio che l'allargamento della base dei soggetti con l'ingresso di Cna, Confartigianato, Ascom e Legacoop, possa costituire la premessa significativa per una più incisiva azione collettiva di prevenzione e di tutela in materia di sicurezza».

Berlusconi: È il momento di stare uniti ( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: azione collettiva a tutela degli interessi diffusi. Un rinvio reso necessario dall'intenzione di correggere numerosi passaggi chiave di una normativa che, sia pure non ancora mai resa operativa, ha da subito (venne introdotta un anno fa nell'ambito dell'ultima Finanziaria del Governo Prodi) sollevato critiche e perplessità.

(Sei) Cari Auguri ( da "superEva notizie" del 20-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: Cari Auguri Collettiva natalizia Anche questo anno l'Assessorato alla Cultura, Politiche Giovanili e Progetti europei del Comune di Biella organizza la consueta mostra natalizia (Sei) Cari Auguri. La sesta edizione, si svolgerà come ormai da tradizione presso gli spazi espositivi di FrenchKiss, della galleria/negozio Banaleconceptstore di Via Italia in Biella,

<Crisi, nel 2009 nessuna nuova misura Tremonti-Draghi? Solo dialettica> ( da "Corriere della Sera" del 20-12-2008)
Argomenti: Class Action

Abstract: economia abbiamo già fatto il possibile E sul rinvio della class action: non me ne sono occupato, in ogni caso questo è il momento di unire non di dividere ROMA — Non ci saranno nuove misure del governo contro la crisi nel 2009. A escluderlo, è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a margine di un incontro conviviale con gli eurodeputati azzurri.


Articoli

Class action, eterno rinvio (sezione: Class action)

( da "Vita non profit online" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Class class="term">action, eterno rinvio Reading time: 3 minutes --> di Redazione - pubblicato il 19 Dicembre 2008 alle 00:00 Nel decreto milleproroghe un altro slittamento di sei mesi per uno strumento molto atteso dai consumatori. Il commento del Movimento Consumatori di Piero Pacchioli* Introdotta con la finanziaria 2008 ma ancora in sospeso. è il destino della legge italiana sulla class="term">class class="term">action, che non entrerà in vigore nemmeno a gennaio 2009. Con il decreto milleproroghe, il Governo ha nuovamente fatto slittare di altri 6 mesi l?entrata in vigore di questo strumento tanto atteso dai consumatori italiani. Il motivo del primo rinvio, quello di luglio, era stato il bisogno di modificare la legge. Con il secondo rinvio, oltre allo slittamento di altri 6 mesi, commenta il Movimento Consumatori «emerge il disinteresse del Governo per una questione che invece è di importanza vitale per i cittadini/consumatori». «La notizia del rinvio è un'ulteriore cattivissimo segnale della assenza di attenzione di questo Governo alle necessita' e alle preoccupazioni dei cittadini e dei consumatori» ha commentato Paolo Fiorio responsabile MC dell?Osservatorio Credito & Risparmio.« Il Governo infatti aveva dichiarato che la legge sarebbe entrata in vigore a gennaio e si era anche impegnato a dialogare con le associazioni per condividere le modifiche da apportare. In realtà, invece, il tavolo di confronto pensato appunto per questo dialogo tra Governo e associazioni, non si è mai riunito». «Ancora più grave, il Governo non ha mai recepito le indicazioni che sono state proposte dalle associazioni dei consumatori ma ha lavorato quasi in segreto ad un testo di modifica. Questo nuovo testo, però, ancora non entrerà in vigore e, al momento, non c?è alcuna certezza su cosa succederà a luglio: potrebbe esserci una nuova proroga, l?approvazione del testo proposto dal Governo o, finalmente l?entrata in vigore del testo del gennaio 2008». Di sicuro c?è che più si va avanti più si peggiora. Secondo quanto trapelato, infatti, tra le altre cose l'emendamento del Governo prevede che la class="term">class class="term">action, ossia l'azione collettiva risarcitoria, si possa esercitare '«per gli illeciti compiuti successivamente al 1° luglio 2008». «Il nuovo testo annacqua ulteriormente sia l'efficacia di deterrenza sia le prospettive risarcitorie dei singoli consumatori», spiega Paolo Fiorio. «Si prevede, ad esempio, che possano essere fatti valere solo diritti identici e si esclude l'esperibilità di azioni per illeciti extracontrattuali. Queste previsioni di fatto rendono impossibile le cause collettive per i principali illeciti di massa, o, ad esempio, per la responsabilità delle agenzie di rating nei confronti dei risparmiatori che hanno acquistato obbligazioni Lehman. La farsa principale è la previsione che la nuova azione si applichi retroattivamente, ma solo per gli illeciti compiuti successivamente al 1° luglio 2008, ovvero con l'esclusione di tutti i principali scandali finanziari ad oggi emersi, ivi compresi i danni subiti da coloro che hanno acquistato le obbligazioni Lehman nei mesi precedenti a luglio». «Si comprende», aggiunge Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori, «che il Governo abbia tenuto segreto il testo e che lo stesso sia stato disponibile solo a Confindustria. Le novità che pare il Governo voglia realizzare sono nuovi palesi regali all'associazione imprenditoriale e minano alla radice le stesse finalità di deterrenza e di compensazione delle azioni di classe». Proprio ieri il presidente del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (organo rappresentativo delle associazioni dei consumatori e degli utenti a livello nazionale) Ugo Martinat aveva inviato una lettera alla Presidenza del Consiglio, al Ministero dello Sviluppo economico, al Ministero della Giustizia e alle Commissioni parlamentari II e X di Camera e Senato in cui si esprimeva «profonda insoddisfazione» sulla gestione delle vicende relative all'azione collettiva risarcitoria. «Preso atto con rammarico dell'ormai inevitabile ulteriore rinvio dell'entrata in vigore di tale disciplina il CNCU ha ribadito la necessità di un effettivo e più adeguato coinvolgimento delle associazioni dei consumatori in esso rappresentate nell'attività di urgente definizione dell'iniziativa legislativa di modifica delle disposizioni in questione, che ne consenta l'ottimale entrata in vigore senza ulteriori rinvii e senza stravolgimenti tali da vanificare le finalità dirafforzamento della tutela del cittadino consumatore». *Movimento Consumatori In allegato: - il Codice del consumo così come era stato modificato in chiusura della precedente legislatura con l'introduzione della class="term">class class="term">action

Torna all'inizio


Il canone Rai aumenta di 1,5 euro (sezione: Class action)

( da "Corriere.it" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Lo prevede il decreto firmato dal ministro Scajola Il canone Rai aumenta di 1,5 euro Sale a 107,50 euro annui, pari al tasso di inflazione programmato. Il Codacons ricorre al Tar ROMA - Il canone Rai 2009 sarà di 107,50 euro: aumenta quindi di 1,5 euro rispetto allo scorso anno, un aumento pari al tasso di inflazione programmato. È quanto prevede il decreto del ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola. Lo ha detto il sottosegretario alle comunicazioni Paolo Romani a margine di un convegno sulle Tlc. IL CADACONS RICORRE AL TAR - «Pessima la decisione del Governo di aumentare il canone Rai di 1,5 euro rispetto allo scorso anno, decisione contro la quale il Codacons presenterà ricorso al Tar chiedendo l'annullamento del provvedimento. Si tratta, infatti, di un tradimento di quanto promesso nelle conferenze stampa di presentazione del decreto anticrisi appena varato, nelle quali il Governo proclamava di voler bloccare tutti gli aumenti automatici. «Non è possibile, infatti - prosegue la nota dell'associazione - che stipendi e pensioni non siano mai indicizzati all'inflazione mentre tutto il resto si». LEGA CONSUMATORI: «ALTRO COLPO BASSO» - A protestare è anche la Lega Consumatori: «Ancora un colpo basso, class="hilite">dopo il nuovo rinvio della class="term">class class="term">action, ai consumatori italiani, che avevano chiesto di non concedere alcun aumento del canone Rai, senza un preciso impegno della concessionaria sulla qualità della programmazione. A nulla sono valse anche le critiche della Corte dei Conti sulla mancata trasparenza della Rai circa le modalità di utilizzo delle risorse pubbliche». È quanto stampa |

Torna all'inizio


risparmiatori a caccia di risarcimenti ma il governo affossa la class action (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina 13 - Economia class="hilite">Risparmiatori a caccia di risarcimenti ma il governo affossa la class="term">class class="term">action Il provvedimento rinviato a luglio proprio ieri. Consumatori in rivolta MILANO - La prima sentenza del crac Parmalat lascia un po´ d´amaro in bocca ai risparmiatori rimasti intrappolati nel crac da 14 miliardi di Collecchio, nello stesso giorno in cui il governo rinvia l´avvio della class-class="term">action al 30 giugno 2009, suscitando una vera e propria levata di scudi da parte delle associazioni dei consumatori. La decisione di ieri del tribunale di Milano diminuisce (almeno per ora) la speranza di ex azionisti e obbligazionisti del gruppo emiliano di veder risarcita un´altra parte del danno subito. La condanna di Calisto Tanzi, da questo punto di vista, è molto meno importante dell´assoluzione e della prescrizione dall´accusa di aggiotaggio degli uomini di Bank of America, l´unico imputato con la disponibilità patrimoniale sufficiente per un rimborso importante, visto che all´ex patron di Collecchio (almeno fino alla scoperta dell´ormai mitico "tesoro" sudamericano) sono già stati sequestrati tutti i (pochi) beni. La contabilità finanziaria delle vittime del crac però - soprattutto se confrontata ai rimborsi dei grandi scandali Usa stile Enron - non è poi malvagia: certo, gli ex azionisti ben difficilmente rivedranno una lira dei loro risparmi. Ma i titolari dei bond, grazie al lavoro giudiziario di Enrico Bondi ? che ha chiuso cause con le banche incassando 1,9 miliardi ? e al salvataggio industriale di Parmalat, hanno recuperato ad oggi tra il 25% e il 30% del loro investimento. Anzi, quando il titolo correva attorno ai 3 euro - oggi è a 1,21 - si erano ritrovati in tasca oltre il 50%. Qualcosa in più hanno portato a casa i 40mila obbligazionisti che si sono costituiti come parte civile nei processi. Ad oggi sono state raggiunte transazioni con Deloitte, Ubs, Nextra, Deutsche Bank e Morgan Stanley che garantiranno un ulteriore rimborso del 16% circa del capitale impegnato e altre intese di questo tipo sarebbero in arrivo. Se i processi per bancarotta a Parma riconosceranno poi un ruolo alle banche e ai loro funzionari nel crac, le speranze di vedere salire ulteriormente queste percentuali cresceranno ancora. «E i risparmiatori possono stare certi che noi continueremo la nostra battaglia in quella sede», ha garantito ieri Carlo Federico Grosso, legale rappresentante di ben 32mila ex bondholder Parmalat. Qualche spicciolo in più potrebbe arrivare anche dal governo che ha promesso di girare alle vittime dei crac (azionisti compresi) parte dei fondi raccolti con l´emersione dei conti bancari dormienti, finora circa 1 miliardo. Lo stesso fondo però servirà a finanziare la social card, stabilizzare i precari della pubblica amministrazione e dare un contentino agli ex azionisti e obbligazionisti Alitalia. Una lista troppo lunga per sperare in entrate consistenti. Le maggiori banche italiane hanno anche avviato tavoli di conciliazione che hanno portato al rimborso dei bond e delle azioni Parmalat per quei clienti che non erano stato adeguatamente informati sui rischi legati all´investimento. La via maestra per i risarcimenti, invece, la class="term">class class="term">action è da ieri una via ancora un po´ più impraticabile. L´esecutivo ha rinviato infatti di altri sei mesi al prossimo 30 giugno l´entrata in vigore della legge. E il timore di molti è che si inseriscano emendamenti che ne limitino la retroattività, rendendo impossibili i ricorsi all´azione collettiva per i casi come Parmalat e Cirio. «Vergogna! Siamo indignati - hanno commentato in una nota congiunta i vertici di Federconsumatori e Adusbef -. Questa legge, approvata durante la precedente legislatura, è stata prima rimandata dal Governo Berlusconi, con l´obiettivo di migliorarla; oggi, dopo averla peggiorata, viene ulteriormente rinviata di altri 6 mesi. Evidente che gli obiettivi sono altri». «Colpire i consumatori e i loro diritti in un momento come questo significa colpire il mercato», ha aggiunto Vinicio Peluffo del Pd. (e.l.)

Torna all'inizio


class action slitta di 6 mesi consumatori: una vergogna (sezione: Class action)

( da "Centro, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

LA POLEMICA Class action slitta di 6 mesi Consumatori: «Una vergogna» ROMA. Slitta di altri 6 mesi l'entrata in vigore della class action. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri. La norma per le azioni collettive doveva partire il primo gennaio, così invece partirebbe a giugno. Lo slittamento è contenuto nel decreto «milleproroghe» del governo. «Vergogna! Siamo indignati»: così in una nota i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, dopo la decisione del governo di posticipare di 6 mesi l'entrata in vigore della class action. «Questa legge, approvata durante la precedente legislatura, è stata prima rimandata dal Governo Berlusconi, con l'obiettivo di migliorarla; oggi, dopo aver peggiorato la legge eliminando la retroattività, viene ulteriormente rinviata di altri 6 mesi - spiegano Trefiletti e Lanutti - evidente che gli obiettivi sono altri».

Torna all'inizio


"fruz", gli artisti regionali under 30 (sezione: Class action)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina 19 - Cultura e spettacoli "Fruz", gli artisti regionali under 30 MONFALCONE MONFALCONE. Taglio del nastro alla Galleria comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone, oggi alle 19, per la quarta edizione di Fruz, dedicata a sei artisti under 30 della regione, e per Robota, la personale di Michele Bazzana. Fruz 03 allinea le opere di Eva Geatti (Udine), Andrea Kvas (Trieste), Francesca Martinelli (Udine), Lucia Soramel (San Vito al Tagliamento), Michele Spanghero (Gorizia) e Diego Tonus (Pordenone), distintisi al concorso ManinFesto e selezionati dal direttore artistico Andrea Bruciati. Accanto alla collettiva, la personale di Michele Bazzana, artista nativo di San Vito al Tagliamento che nel 2006 partecipò all'edizione pilota di Fruz. Le sue opere (nella foto, Twist) sono rappresentazioni stranianti che si appropriano oggetti di uso quotidiano e industriale. Installazioni costituite da materiali montati in assemblaggi improbabili che vengono azionate da processi fisici o meccanici. La funzionalità del meccanismo si trasforma in un'azione fine a se stessa, che ironizza sul rapporto tra l'uomo e la macchina. Gli artisti di Fruz 03 e Michele Bazzana incontreranno i visitatori in una serie di appuntamenti nell'ambito dei quali illusteranno la loro opera. Le mostre resteranno aperte fino al 18 gennaio: da martedì a domenica dalle 16 alle 19, nei giorni festivi o prefestivi anche la mattina dalle 10 alle 13.

Torna all'inizio


Parmalat, a pagare è solo Tanzi (sezione: Class action)

( da "Italia Oggi" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

ItaliaOggi Numero 301  pag. 7 del 19/12/2008 | Indietro Parmalat, a pagare è solo Tanzi PRIMO PIANO Di Stefano Sansonetti Il tribunale di Milano assolve tutti gli altri imputati, compresi gli ex funzionari di Bank of America Condannato a 10 anni. E il governo rinvia ancora la class action Nello stesso giorno in cui Calisto Tanzi viene condannato a dieci anni di reclusione, il governo fa slittare per l'ennesima volta l'entrata in vigore della class action. Ovvero dello strumento in cui avevano risposto molte speranze i risparmiatori beffati, tra gli altri, proprio dal crac da 14 miliardi di euro dell'azienda di Collecchio. Sono le due facce che, al limite della contraddizione, presenta la stessa medaglia. Che Tanzi fosse destinato a una condanna era piuttosto scontato. Ieri i giudici del tribunale di Milano gli hanno rifilato dieci anni di carcere ritenendo l'ex patron di Parmalat responsabile di aggiotaggio, ostacolo all'attività degli organi di vigilanza e concorso in falso con i revisori. Ma la sentenza non ha travolto tutti gli imputati. Anzi, a parte Tanzi quelli che erano finiti sulla graticola giudiziaria possono per il momento tirare un sospiro di sollievo. Il tribunale, infatti, vuoi per prescrizione, vuoi perché il fatto non sussiste o non è previsto dalla legge come reato, ha assolto tre ex funzionari di Bank of America, Luca Sala, Luis Moncada e Antonio Luzi, tre ex consiglieri indipendenti dell'azienda di Collecchio, Paolo Sciumé, Luciano Silingardi ed Enrico Barachini, e l'ex responsabile di Parmalat Venezuela, Giovanni Bonici. Alla condanna, invece, non è sfuggita l'Italaudit, la società di revisione nata sulle ceneri dell'ex Grant Thornton. Inutile dire che, all'esito della sentenza, Bank of America non è riuscita a trattenere la propria soddisfazione. «La decisione del tribunale stabilisce in modo inconfutabile che gli ex dipendenti della banca non hanno commesso il reato di aggiotaggio», ha fatto sapere in una nota l'istituto americano. Poi c'è l'altra faccia della medaglia, quella relativa alla class action. Sempre ieri, infatti, si è tenuto un consiglio dei ministri che ha approvato, come spesso accade a fine anno, un decreto legge milleproroghe. Il provvedimento fa slittare dal 1° gennaio al 1° luglio del 2009 l'entrata in vigore dello strumento. Si tratta della tanto agognata azione collettiva di matrice statunitense, che mira a tutelare i diritti lesi di una «classe» di consumatori. La class action, sebbene all'italiana, era stata introdotta dalla Finanziaria 2008, l'ultima del governo Prodi. Il suo decollo, inizialmente, era previsto a giugno di quest'anno, ma l'attuale governo aveva già optato per un primo rinvio al gennaio del 2009. Su questa decisione ha avuto un'influenza importante la contrarietà allo strumento più volte manifestata da Confindustria, Abi e Ania, preoccupate per un suo utilizzo incontrollato. Adesso, però, è intervenuto questo secondo rinvio, del quale il governo approfitterà per studiare meglio l'adattamento della class action all'ordinamento italiano. La riforma vera e propria, allora, potrebbe intervenire con un emendamento dell'esecutivo a un disegno di legge all'esame del parlamento, magari il ddl sviluppo. Nei giorni scorsi, peraltro, era già emersa l'intenzione di limitare l'uso dell'azione collettiva soltanto agli illeciti compiuti a partire dal luglio del 2008. Uno spartiacque fondamentale, e molto deludente per i risparmiatori scottati, perché terrebbe fuori i vari casi Parmalat, Cirio e bond argentini. Certo, bisogna ricordare che accanto a questa ipotesi di class action, che si riferisce al settore privato, si sta lavorando anche su un'azione collettiva contro la pubblica amministrazione. Quest'ultima è stata inserita dal ministro della p.a., Renato Brunetta, all'interno di un suo ddl che punta ad aumentare «la produttività del lavoro pubblico». E qui, almeno, si registra una buona notizia, dal momento che il provvedimento ieri ha avuto il via libera dal senato.

Torna all'inizio


Pacchetto infrastrutture, via libera (sezione: Class action)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Economia Pagina 217 Il Governo non decide sulla rottamazione, ma sblocca risorse per 16,6 miliardi di euro Pacchetto infrastrutture, via libera Il Governo non decide sulla rottamazione, ma sblocca risorse per 16,6 miliardi di euro Class class="term">action, rinvio di sei mesi: i consumatori sono in rivolta --> Class class="term">action, rinvio di sei mesi: i consumatori sono in rivolta Via libera al secondo pilastro del piano anticrisi, con la realizzazione di infrastrutture per 27,7 miliardi nel 2009, messe in moto con quasi 17 miliardi di fondi statali. Rinvio per la class="term">class class="term">action. Via libera al secondo pilastro del piano anticrisi del governo: il Comitato interministeriale per la programmazione economica approva il pacchetto infrastrutture da 16,6 miliardi, che si tradurrà nel 2009 in investimenti in opere per un valore di 27,7 miliardi. Nessuna novità sulla rottamazione delle auto. Ed è ancora semaforo rosso sulla class="term">class class="term">action: il Consiglio dei ministri ha varato il decreto legge ?milleproroghe? e ha deciso di far slittare l'introduzione delle nuove regole di altri sei mesi, posticipandole a giugno. Una pausa che fa alzare barricate alle associazioni dei consumatori, ma che per l'Esecutivo è necessaria per costruire un progetto organico. Al momento resta comunque confermata l'intenzione di creare uno scudo per il passato: le nuove norme, secondo l'impianto allo studio del governo, dovranno valere esclusivamente a partire dal primo luglio 2008. N I CONSUMATORI «Siamo indignati»: così in una nota i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, contestano la decisione del governo di posticipare di 6 mesi l'entrata in vigore della class="term">class class="term">action. «Questa legge, approvata durante la precedente legislatura, è stata prima rimandata dal Governo Berlusconi, con l'obiettivo di migliorarla». Al contrario, «Governo e la Confindustria vogliono rendere impossibile l'azione di risarcimento per i danni subiti dai cittadini in truffe come Cirio e Parmalat». GRANDI OPERE In zona Cesarini, dopo numerosi rinvii, è arrivato l'ok del Cipe alle risorse per le infrastrutture. «Abbiamo varato un primo stanziamento di 16,6 miliardi», annuncia il premier Silvio Berlusconi. Un tetto che viene raggiunto sommando in realtà diverse voci: il Cipe infatti ha sbloccato un primo stanziamento di 7,3 miliardi di Fondi Fas, ai quali occorre aggiungere 2,3 miliardi varati con il decreto legge anticrisi di fine novembre e 7 miliardi di risorse private e project financing. «Le opere pubbliche servono al Paese per modernizzarsi», commenta soddisfatto il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli, «e sono indispensabili per aiutare la ripresa economica, la crescita del Pil e la difesa dell'occupazione». LE OPERE Tra gli interventi in pole positition ci sono l'autostrada Cecina-civitavecchia (3,8 miliardi), la sesta tranche del Sistema Mose di Venezia (2,3 miliardi). Via libera al progetto per il Terzo Valico dei Giovi. Ai lavori è destinato circa 1 miliardo di euro.

Torna all'inizio


La class action slitta di sei mesi (sezione: Class action)

( da "Italia Oggi" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

ItaliaOggi Numero 301  pag. 37 del 19/12/2008 | Indietro La class action slitta di sei mesi DIRITTO E FISCO CONSIGLIO DEI MINISTRI/ Nel decreto legge sulle proroghe salta il tetto ai titoli di stato L'azione risarcitoria collettiva operativa da giugno 2009 Slitta di altri sei mesi l'entrata in vigore della class action. L'azione collettiva risarcitoria per i consumatori sarebbe dovuta diventare operativa dal 1° gennaio 2009, ma il termine viene prorogato a giugno 2009. è quanto prevede l'articolo 22 del dl Milleproroghe approvato ieri dal consiglio dei ministri (si veda ItaliaOggi del 16 dicembre scorso). L'entrata in vigore precedentemente bloccata per un anno, secondo quanto si legge nel testo del decreto, viene congelata adesso per 18 mesi. E ancora, entro il 31 marzo 2009 dovrà essere emanato il decreto del presidente del consiglio dei ministri che fissa i termini entro i quali versare la parte di acconto Ires e Irap non corrisposta in seguito alla riduzione di tre punti percentuali prevista dal dl anticrisi, mentre salta il tetto massimo di 40 miliardi di euro alle emissioni di titoli di stato da qui a fine anno, alla luce «delle maggiori esigenze di finanziamento originate dalla crisi economico-finanziaria manifestatasi con particolare intensità nel quarto trimestre 2008». Tra le novità dell'ultim'ora (il dl è lievitato in pochi giorni da una trentina a 50 articoli) quella secondo cui le risorse che vengono stanziate in Finanziaria per consentire alla pubblica amministrazione di contribuire, quale datore di lavoro, al finanziamento dei fondi gestori di previdenza complementare dei dipendenti, nel 2009 potranno essere utilizzate «anche ai fini del finanziamento delle spese di avvio dei fondi di previdenza complementare dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche». In campo fiscale (si veda altro articolo a pag. 38) vengono riaperti i termini per le iscrizioni al cinque per mille delle organizzazioni escluse a causa di errori formali. Il decreto prevede che per le somme relative agli anni finanziari 2006 e 2007 è prorogato al 2 febbraio 2009 il termine di integrazione documentale delle domande.

Torna all'inizio


un'onda di suoni e di luci scuote il mondo dell'arte - barbara casavecchia (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina XIX - Milano In scena stasera la nuova performance del collettivo Alterazioni Video Un´onda di suoni e di luci scuote il mondo dell´arte BARBARA CASAVECCHIA Pendolari tra Milano e New York, i cinque componenti del gruppo Alterazioni Video (Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu, Giacomo Porfiri) stasera si ripresentano in città con la performance Lightwaves (onde luminose). Grazie a una consolle analogica, «suonano» la luce, traducendo l´intensità di alcune fonti luminose (neon, pannelli solari, lampade, laser etc., accesi e spenti ritmicamente) in onde sonore della stessa frequenza. Il tutto dal vivo, scatenando un bombardamento sensoriale dagli esiti psichedelici, che riecheggia le ricerche dell´arte cinetica e programmata anni ?60 ? ricerche che spesso e volentieri ebbero una matrice meneghina, da Bruno Munari al Gruppo T. Il progetto di Alterazioni Video, già presentato al Location One di New York e al Moma di Shangai, è frutto di una sperimentazione iniziata nel 2005, con la complicità del fisico berlinese Markus Guehr. Va in scena, a cura di Margherita Salmaso, dalle 19.30 a mezzanotte nel seminterrato dello spazio Mayr3, in viale Bianca Maria, una location occupata solo temporaneamente per festeggiare la nascita di G.L.O.W., un network di giovani gallerie di Milano, Bruxelles e Shanghai che hanno deciso di allearsi. In mostra anche due video inediti girati in Cina nel 2006, durante una residenza che Alterazioni Video ha sfruttato per svolgere azioni di «sabotaggio» dei meccanismi di censura che impediscono la libera circolazione delle informazioni via Web. Fondato nel 2003, tra i partecipanti dell´esperienza dell´Isola Art Center ormai demolito dalle ruspe, il collettivo intreccia arte, multimedialità e disobbedienza civile. Il video Painting, che immortalava le scritte sui muri esterni del carcere di San Vittore, li ha portati all´ultima Biennale di Venezia, curata da Robert Storr, mentre un´altra loro opera, L´Incompiuto Siciliano, caustica catalogazione delle opere pubbliche incompiute del paese di Giarre (CT), è stata esposta durante l´estate scorsa a Rovereto, in occasione della biennale europea Manifesta 7.

Torna all'inizio


Intesa cartolarizza per 5 miliardi e mezzo (sezione: Class action)

( da "Riformista, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Le notizie Intesa cartolarizza per 5 miliardi e mezzo Un'operazione da 5 miliardi e 679 milioni di euro. L'ha effettuata ieri il gruppo bancario Intesa Sanpaolo, che ha cartolarizzato un portafoglio di mutui fondiari residenziali in bonis tramite il veicolo Adriano Finance. Il tutto «nel quadro del prudenziale ampliamento della già elevata disponibilità di attivi stanziabili presso le Banche centrali che era stato annunciato nel comunicato stampa dell'11 novembre 2008», come si legge in una nota. L'operazione è articolata in due passaggi: una tranche maggiore, con vita media attesa di 4 anni e nove mesi, quotata presso la Borsa di Lussemburgo e a cui è stato assegnato rating "AAA" da Standard & Poor's - e in una tranche junior di 398 milioni di euro. Aumenta il canone Rai.Centosette euro e cinque centesimi. Nel 2009 toccherà pagare di più per l'abbonamento Rai. Proprio ieri infatti il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha firmato il decreto che prevede l'ammontare del canone per il prossimo anno, adeguandolo in base all'inflazione programmata. Va sottolineato che il canone Rai non ha natura tariffaria, ma tributaria (come più volte sentenziato dalla Corte Costituzionale) e dunque non rientra nel blocco delle tariffe disposto dal decreto anticrisi. Trasmettendo il decreto al Presidente di viale Mazzini, Petruccioli e al Direttore generale, Cappon, il ministro Scajola ha sottolineato l'esigenza che l'azienda radiotelevisiva, con debiti pesantissimi, aumenti l'efficienza e riduca i costi, con un maggiore utilizzo delle risorse interne e un minor ricorso agli appalti e alle consulenze esterne. Bush, «No al collasso auto». Le notizie sul fronte caldo del settore auto non sono mancate neppure ieri: negli Stati Uniti come in Europa. Al di là dell'Atlantico General Motors ha smentito i contatti con Chrysler per un'eventuale fusione mentre Chrysler annunciava l'intenzione di fermare, a partire da oggi e per almeno un mese, tutti i suoi impianti negli Usa, in Canada e nel Messico per risparmiare liquidità in attesa degli aiuti statali. Aiuti di cui per ora non si sa molto; si sa solo, in base a quanto riportato dalla portavoce della Casa bianca, Dana Perino, che Bush «non permetterà il disordinato collasso del settore». Spostandoci in Europa, c'è la notizia di un piano di aiuti a cui starebbe lavorando Londra soprattutto per sostenere Jaguar e Land Rover; mnetre in casa nostra le dimensioni della crisi sono date dalla Fiat che potrebbe rimandare la produzione di alcuni modelli, inizialmente prevista nel 2009. Calano petrolio e superindice Usa. L'opec non fa più paura. La decisione di tagliare pesantemente la produzione di greggio, non ha risollevato affatto il prezzo del barile. Che al contrario ha continuato a scendere, fino ai 37 dollari. Ieri è arrivato anche il dato sul superindice americano sceso ai minimi da quattro anni. class="hilite">Slitta la class="term">class class="term">action. Serviranno altri sei mesi per vedere all'opera (forse) la causa collettiva. La class="term">class class="term">action è stata infatti rinviata al 30 giugno 2009, dalla data prevista del 1 gennaio. La proroga è contenuta nel decreto milleproroghe approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Lo slittamento ha provocato la protesta delle associazioni dei consumatori che promettono battaglia. «Non è altro che l'ennesima truffa a danno degli italiani», commenta il presidente del Codacons Carlo Rienzi, che annuncia un esposto «per le bugie raccontate ai cittadini». Per la Federconsumatori «il Governo e Confindustria vogliono rendere impossibile l'azione di risarcimento per i danni subiti dalla gente comune con le truffe Cirio e Parmalat». Pmi, accordo per accesso al credito. Deutsche Bank ed Eurofidi, la più grande realtà di garanzia in Italia, hanno stipulato un accordo per garantire alle piccole e medie imprese italiane l'accesso al credito a condizioni agevolate e competitive. La convenzione appena firmata permette alle Pmi di beneficiare di una vasta offerta di prodotti e linee di credito Deutsche Bank per finanziare e sostenere in modo adeguato lo sviluppo del proprio business potendo contare sulle garanzie di Eurofidi. Santa Claus morto di crisi. Un Babbo Natale steso a terra, morto, posto al centro di una finta scena del crimine, con tanto di nastro segnaletico e sagoma disegnata a terra col gesso. È questo lo scenario dell'ultima azione di protesta simbolica messa in atto nella notte da Casapound Italia in 36 città italiane. Attorno al Santa Claus assassinato sono stati disposti cartoncini con l'indicazione delle diverse armi del delitto con cui il «sistema politico-bancario sta uccidendo il popolo italiano: affitti, caro vita, flessibilità, mutui, pensioni povere, precariato, retribuzioni basse». 19/12/2008

Torna all'inizio


A Rivarolo contro l'ex Moro Acam vende tuttoper fare cassa (sezione: Class action)

( da "Secolo XIX, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

class="hilite">A Rivarolo contro l'ex Moro Acam vende tuttoper fare cassa Rossi non scoprele carte prime indiscrezioni sul piano industriale Il metano a Italgas per 50 milioni. Acqua e ambiente a Iride-Enia Tullio Zembo, avvocato, trasferito a Buenos Aires prepara una class="term">class class="term">action contro la Bnl per conto di migliaia di anziani .x/19/0812

Torna all'inizio


La "class action" slitta, consumatori infuriati (sezione: Class action)

( da "Secolo XIX, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

La "class="hilite">class="term">class class="term">action" slitta, consumatori infuriati se ne riparlerà a luglio Il provvedimento era previsto per gennaio. Il governo si giustifica: «Ci vuole tempo per cambiare l'impianto normativo» 19/12/2008 ROMA. La class="term">class class="term">action partirà. Ma non a gennaio del prossimo anno, come da molti era auspicato, bensì da luglio del 2009. Lo prevede il decreto legge Milleproroghe approvato ieri in Consiglio dei ministri. La class="term">class class="term">action all'italiana, introdotta in Finanziaria 2008 del dicembre scorso, doveva partire inizialmente a giugno di quest'anno, ma il governo di centrodestra ha previsto un primo slittamento a gennaio del 2009 per avere il tempo di modificarne l'impianto normativo, fortemente contestato da Confindustria. Gli industriali temono infatti che la disciplina sulle azioni collettive, per come oggi è formulata, possa generare un numero enorme di cause pretestuose e infondate. Adesso arriva il secondo rinvio, che prelude alla presentazione di un emendamento del governo a un disegno di legge in corso d'esame in Parlamento, probabilmente il ddl Sviluppo. La proposta di emendamento a cui lavora il governo, secondo la bozza emersa nei giorni scorsi, prevede che la class="term">class class="term">action possa essere attivata per illeciti compiuti a partire dal luglio del 2008, quindi con un parziale effetto retroattivo di un anno. Resterebbero comunque esclusi i processi per i crac di Cirio e della Parmalat. Protestano le associazioni dei consumatori. La decisione del Consiglio dei ministri suscita forti critiche da parte delle associazioni dei consumatori. Per Carlo Pileri, presidente di Adoc, «il nuovo rinvio è il segno di un Paese in profonda crisi che intende restare in serie B. Gli italiani sono stati privati di un fondamentale strumento di tutela dei loro diritti e dei loro interessi, mentre le aziende disoneste riescono ancora a farla franca». Secondo il Movimento difesa del cittadino (Mdc), «il rinvio la dice lunga sull'atteggiamento di subordinazione del Governo di fronte alle richieste di Confindustria». «Adesso è chiaro che le affermazioni solennemente e ripetutamente declamate dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, in occasione del primo rinvio, motivato dalla necessità di migliorare e rafforzare la class="term">class class="term">action, non erano altro che promesse che il ministro non ha potuto mantenere», aggiunge Mdc nella nota. Critica anche l'Unione nazionale consumatori: «L'ennesimo rinvio dell'entrata in vigore della class-class="term">action è uno schiaffo ai consumatori ed un regalo alle imprese», dice il segretario generale, Massimiliano Dona. Ok Senato a ddl Brunetta con class="term">class class="term">action per la Pubblica amministrazione. La class="term">class class="term">action introdotta in Finanziaria 2008 - e sospesa ieri per la seconda volta in vista della sua riformulazione - riguarda solo il settore privato. Per la pubblica amministrazione il ministro Renato Brunetta ha previsto un regime differente, inserito nelle sue linee guida in un disegno di legge delega approvato dal Senato, che tornerà ora alla Camera per il via libera definitivo. Il provvedimento, che come reca il frontespizio contiene misure per ottimizzare «la produttività del lavoro pubblico», delega il governo a prevedere mezzi di tutela nei confronti delle amministrazioni e «dei concessionari di servizi pubblici che si discostano dagli standard qualitativi ed economici fissati o che violano le norme preposte al loro operato». Nell'esercizio della delega, il governo dovrà«consentire la proposizione dell'azione anche ad associazioni o comitati a tutela degli interessi dei propri associati». Il ddl non fa riferimento a richieste di risarcimento e si limita a prevedere che, «nei casi di perdurante inadempimento di una pubblica amministrazione, possa essere disposta, dal giudice amministrativo, la nomina di un commissario». L'aver ricompreso i concessionari pubblici come Telecom o i gestori autostradali come Atlantia nella disciplina della class="term">class class="term">action contro la pubblica amministrazione è un altro degli elementi molto criticati dalle associazioni dei consumatori. 19/12/2008

Torna all'inizio


La Class action non s'ha da fare. Nuovo rinvio del governo al luglio 2009 (sezione: Class action)

( da "Manifesto, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

GOVERNO Protestano le associazioni consumatori, slitta ancora la class="hilite">legge sulle azioni collettive da parte dei cittadini contro le aziende che truffano La Class class="term">action non s'ha da fare. Nuovo rinvio del governo al luglio 2009 Il governo Berlusconi ha rinviato di altri sei mesi l'entrata in vigore della legge sulla Class class="term">action, che permette azioni collettive di risarcimento da parte dei cittadini contro aziende che hanno truffato, come la Parmalat. La decisione è stata presa dal consiglio dei ministri, sollevando un coro di proteste da parte delle associazioni dei consumatori e dell'opposizione. Il governo aveva già fatto slittare dal luglio scorso l'entrata in vigore della legge, voluta dal governo Prodi, annunciando revisioni che non ci sono state. Se non peggiorative, come la cancellazione della retroattività. «Vergogna! Siamo indignati», hanno fatto sapere in una nota i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. «Questa legge, approvata durante la precedente legislatura, è stata prima rimandata dal governo Berlusconi, con l'obiettivo di migliorarla; oggi, dopo aver peggiorato la legge eliminando la retroattività, viene ulteriormente rinviata di altri 6 mesi ed è evidente che gli obiettivi sono altri. Il governo e la Confindustria vogliono rendere impossibile l'azione di risarcimento per i danni subiti dai cittadini nelle truffe Cirio, Parmalat, ecc. e vogliono rimandare il più possibile l'attuazione della legge stessa. Ad essere danneggiati dall'atteggiamento del governo sono i cittadini, direttamente danneggiati dalle truffe e tutti le imprese che, nel mercato, operano nel pieno rispetto delle regole. La Class class="term">action, infatti, per le Associazioni dei Consumatori rappresenta non l'occasione per regolamenti di conti ed attacchi indiscriminati alle imprese, ma doveva e dovrà essere un forte deterrente contro truffe e raggiri da parte delle imprese e un forte incentivo per un funzionamento del mercato trasparente ed efficace. Per questi motivi - concludono - le imprese sane, che operano correttamente nei confronti dei cittadini e che sono, in Italia, la stragrande maggioranza, dovrebbero essere favorevoli e non resistere all'attuazione immediata della legge». «Non è altro che l'ennesima truffa a danno dei consumatori italiani», commenta il presidente Codacons, Carlo Rienzi. «Ci avevano promesso non solo che la class="term">class class="term">action sarebbe stata introdotta in Italia il prossimo 1 gennaio - prosegue Rienzi - ma addirittura che sarebbe stata estesa anche alla Pubblica Amministrazione. Ora si assiste al nuovo rinvio, di fatto una presa in giro per i cittadini che continuano ad essere vessati da imprese ed enti vari». Il Codacons ha annunciato un esposto al Tribunale delle Anime contro il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, e contro tutti i ministri dell'attuale governo. Il rinvio resta un pessimo segnale. L'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro accusa il governo di «difendere gli illeciti finanziari». «L'ennesimo slittamento della operatività della class="term">class class="term">action la dice lunga e la dice soprattutto davvero tutta sui veri interessi che il governo delle destre protegge: quelli dei grandi potentati economici e dei veri truffatori all'italiana dei lavoratori e dei risparmiatori», ha detto Paolo Ferrero, segretario del Prc. Per Andrea Lulli, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera, «il governo è responsabile del boicotaggio di una legge innovativa e moderna, varata dal governo Prodi, che avrebbe fatto fare un passo in avanti al nostro Paese, avvicinando la qualità dei servizi per i cittadini agli standar europei. Ormai è chiaro a tutti che alla destra non interessa niente se i consumatori hanno servizi scadenti e i responsabili di ciò restino impuniti e non vengano chiamati a rendere conto del proprio operato; fra questi ci sono anche i beneficiari delle concessioni pubbliche».

Torna all'inizio


Dieci anni per Tanzi assolti tutti gli altri (sezione: Class action)

( da "Manifesto, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

CRACK PARMALAT I giudici di Milano condannano solo l'ex patron Dieci anni per Tanzi assolti tutti gli altri Alessandro Braga MILANO Alla fine l'unico colpevole risulta essere lui: Calisto Tanzi. Per il crac Parmalat la sola persona che pagherà sarà l'ex patron dell'azienda parmense. Dopo oltre ventiquattro ore di camera di consiglio i giudici della prima sezione penale del tribunale di Milano sono arrivati alle loro conclusioni. E hanno condannato Tanzi a dieci anni di carcere per aggiotaggio, concorso in falso dei revisori e ostacolo all'attività di controllo della Consob. Nella sua requisitoria il pubblico ministero Eugenio Fusco, lo scorso 6 ottobre, era andato giù duro contro Tanzi e gli altri accusati nel processo: «Quello di Parmalat è stato un aggiotaggio irripetibile, di enorme gravità, che ha portato un danno reale a tutti i risparmiatori», aveva detto. E che quindi non meritava «neppure le attenuanti generiche». Nel fallimento di Parmalat del 2003, un buco di oltre 14 miliardi di euro, che spazzò via un marchio che per decenni era stato uno dei simboli dell'italianità, rimasero coinvolti oltre 100mila piccoli risparmiatori, che videro «andare in fumo» i loro soldi. Un'operazione, per il pubblico ministero, gestito «da giocatori d'azzardo con le carte truccate». Per questo le richieste dell'accusa andavano nel senso di una condanna «americana», come quelle che Oltreoceano vengono inflitte ai protagonisti degli scandali finanziari. Tredici anni per l'ex patron di Collecchio, e pene che andavano dai tre anni e mezzo ai sei per gli altri corresponsabili. Ossia i tre ex manager di Bank of America Antonio Luzi, Luis Moncada e Luca Sala, gli ex amministratori di Parmalat Luciano Silingardi, Paolo Sciumè e Enrico Barachini e per Giovanni Bonici di Parmalat Venezuela. Infine aveva chiesto che Italaudit, la ex Grant Thornton, la società che certificò i bilanci «taroccati» dell'azienda emiliana, pagasse 300mila euro di sanzione e che gliene venissero confiscati il doppio, circa 600mila. Alla fine il pm, oltre alla condanna di dieci anni a Tanzi, che dovrà risarcire anche Bank of America per 80mila euro, vede accolta solo la sua richiesta di sanzione pecuniaria per la Italaudit, sebbene ridotta. La ex Grant Thornton è stata condannata infatti a pagare 240mila euro, e gliene verranno confiscati oltre 455mila. Per tutti gli altri, se si esclude una richiesta di patteggiamento presentata da due imputati, Maurizio Bianchi e Lorenzo Penca, respinta perché «ritenuta incongrua», assoluzione completa, o al massimo accettazione delle loro richieste di patteggiamento. «Prendo atto che l'unico responsabile è evidentemente Calisto Tanzi», sono state le uniche parole dette dal legale difensore dell'ex numero uno di Collecchio Giampiero Biancolella dopo la sentenza. Che per ora esclude la possibilità di ricorrere in appello, anche se sembra molto probabile che lo farà: «Prima dobbiamo leggere le motivazioni di questa sentenza, poi vedremo. Per ora prendiamo atto che per i giudici l'unico colpevole è Calisto Tanzi», ha detto Biancolella. Ovvia la soddisfazione dei difensori degli altri imputati per l'esito della sentenza: «Siamo molto felici e la consideriamo una sentenza giusta e rispettosa del diritto», ha affermato Jacopo Pensa, legale dell'ex dipendente di Bank of America Antonio Luzi, che è stato assolto. E dello stesso tenore sono anche le dichiarazioni dei difensori degli altri accusati, molti assoli perché il fatto non sussiste. L'class="hilite">unico nodo da sciogliere è come faranno i risparmiatori colpiti dal crac e che hanno visto svanire i loro soldi a rifarsi sui colpevoli, visto che ieri il consiglio dei ministri ha approvato una nuova proroga per lintroduzione della class="term">class class="term">action, che sarà comunque retroattiva, forse, solo a partire dal luglio del 2008, escludendo così il caso Parmalat.

Torna all'inizio


In America resta solo la class action ma senza banche (sezione: Class action)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2008-12-19 - pag: 2 autore: In America resta solo la class action ma senza banche Morya Longo Tutti assolti. Tranne Calisto Tanzi. La prima sentenza (penale) arrivata in Italia assomiglia tanto a quelle (civili) già scritte negli Stati Uniti. Anche oltreoceano, infatti, le grandi banche, da tanti ritenute co-responsabili del crack più clamoroso d'Italia, hanno fino ad ora registrato solo vittorie in Tribunale. Ad agosto Bank of America e Citigroup sono uscite indenni dalla class action, avviata a New York dagli investitori in cerca di ristoro. A fine ottobre la stessa Citigroup ha visto respingere la richiesta di risarcimento danni avanzata nei suoi confronti dalla Nuova Parmalat. E ieri tre ex dipendenti di Bank of America sono stati assolti dal Tribunale di Milano nel processo per aggiotaggio. Tre decisioni prese in Tribunali diversi, con legislazioni diverse, con motivazioni diverse, con avvocati diversi, con giudici diversi, in contesti diversi. Ma tutte nella sostanza simili: banche assolte, Tanzi colpevole o quantomeno ancora convenuto. è proprio l'America uno dei principali terreni di scontro legale per il crack Parmalat. Le cause partite oltreoceano sono infatti tante. A New York c'è innanzitutto la class action, cioè la causa collettiva avviata contro gli ex amministratori della Parmalat, le banche e i revisori. L'obiettivo dei promotori, nel 2004, era di far ottenere un risarcimento a tutti gli ex azionisti e a tutti gli ex obbligazionisti della Parmalat. Nella realtà, però, piano piano il giudice Lewis Kaplan ha ridotto la portata dell'azione collettiva. Lo scorso agosto ha escluso dai convenuti (quindi dalle parti a cui chiedere un risarcimento) le due banche principali: Bank of America e Citigroup. Poi ha ridotto ai soli ex azionisti americani (escludendo gli europei) il diritto di chiedere un risarcimento. Morale: ormai a litigare nella class action sono rimasti da una parte gli ex azionisti americani e dall'altra gli ex amministratori della Parmalat e i revisori Grant Thornton e Deloitte. Agli investitori europei restano solo i fondi raccolti con tre transazioni: quelle con Bnl e Credit Suisse (che hanno offerto 50 milioni di dollari) e quella con la Parmalat (che pagherà in azioni). Decisamente meno dei 10 miliardi di dollari che in origine i promotori speravano di ottenere. Si è invece chiusa del tuttoa fine ottobre la causa di risarcimento danni avviata da Enrico Bondi, quando era commissario straordinario della Parmalat, nel New Jersey contro Citigroup. E anche qui il gruppo americano è uscito vincitore. Il 20 ottobre scorso, infatti, la Corte suprema di Bergen County ha emesso una sentenza a suo favore. Morale: non solo Citigroup non deve risarcire la nuova Parmalat, come chiesto da Bondi, ma anzi la società di Collecchio dovrà risarcire alla banca americana 364 milioni di dollari. Il gruppo alimentare – salvo l'esito dei ricorsi – pagherà in azioni. E questo, oltre al danno di una causa persa, si tradurrà anche in una beffa: Citigroup, la grande nemica, diventerà azionista di Parmalat con una quota dell' 1,13% circa. è invece ancora in corso, e i tempi sono lunghi,l'altra grande causa avviata in America da Enrico Bondi: quella contro Bank of America. A decidere sarà ancora il giudice Lewis Kaplan, lo stesso della class action, ma i tempi sono lunghi: in questo caso, infatti, deve ancora iniziare il cosiddetto "summary judgment", cioè la fase preliminare. La partita, in questo caso, è dunque ancora tutta da giocare. Se ne parlerà, probabilmente, nel 2010. In fin dei conti, insomma, il crack del secolo non sta trovando colpevoli se non tra gli ex amministratori e gli ex revisori dei conti. In tutti i casi in cui si è arrivati a una sentenza, infatti, le banche hanno sempre vinto. Tutti i soldi fino ad ora raccolti dalla nuova Parmalat, invece, sono stati ottenuti con transazioni. E questo rischia di avere un impatto ancora una volta sulla stessa società, dal 2005 quotata in Borsa. I fondi azionisti, che già hanno mostrato insoddisfazione sulla gestione di Parmalat, perché a loro giudizio troppo attiva sul fronte delle cause legali e meno su quello industriale, potrebbero avere ora una nuova argomentazione per tornare alla carica. m.longo@ilsole24ore.com TRIBUNALI D'OLTREOCEANO Citigroup ha già vinto nella causa danni avviata da Bondi e insieme a BofA è stata anche esclusa dalla «collettiva»

Torna all'inizio


ROMA Il Senato ha approvato il disegno di legge sul lavoro pubblico, quello che alcuni hann... (sezione: Class action)

( da "Messaggero, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Venerdì 19 Dicembre 2008 Chiudi di PIETRO PIOVANI ROMA Il Senato ha approvato il disegno di legge sul lavoro pubblico, quello che alcuni hanno ribattezzato con lo sgradevole nome di "legge anti-fannulloni". Il provvedimento non è ancora esecutivo, dovendo prima sostenere l'esame della Camera. In ogni caso, anche quando sarà arrivata all'approvazione definitiva, la legge non produrrà effetti immediati per chi lavora nella pubblica amministrazione: si tratta di una legge delega, cioè di un testo che enuncia solo principi generali, da applicare poi nei successivi decreti attuativi. Solo quando ci saranno i decreti del ministro Brunetta sarà possibile misurare le conseguenze concrete del provvedimento. Addio privatizzazione. Una cosa è sicura: per il pubblico impiego viene molto limitato quel sistema "privatistico" introdotto quindici anni fa dalla riforma dell'allora sottosegretario (oggi ministro) Maurizio Sacconi. Il lavoro pubblico torna a essere regolato prevalentemente dalle legge, come accadeva fino ai primi anni Novanta. Ai contratti firmati fra amministrazioni e sindacati resta uno spazio residuale. Questo vale sia per i contratti nazionali, che contengono gli aspetti normativi e disciplinari; sia per i contratti integrativi, che distribuiscono i premi di produttività. Su questi ultimi sarà rafforzato il controllo da parte del Tesoro e del governo, per evitare la lievitazione dei costi. La valutazione. Con questa legge il governo si ripropone di rendere finalmente efficace l'uso di premi e incentivi di produttività, troppo spesso distribuiti a pioggia o secondo criteri clientelari. Per capire se la riforma di Brunetta cambierà realmente le cose, bisognerà aspettare i decreti attuativi. Per ora la novità è l'istituzione di una agenzia per la valutazione. Il nuovo organismo avrà il compito di fare in modo che in tutte le amministrazioni pubbliche vengano misurati i risultati ottenuti, valutando i meriti e i demeriti dei singoli, dai dirigenti in giù. L'agenzia sarà composta da cinque esperti, ciascuno dei quali dovrebbe ricevere uno stipendio di almeno 300 mila euro l'anno. Il voto. Ieri in Senato il disegno di legge è stato approvato con il voto della maggioranza. L'Udc ha votato no, il Pd e l'Italia dei valori si sono astenuti. Il Pd ha scelto l'astensione (che al Senato equivale a un no) in riconoscimento del fatto che la maggioranza ha accolto una serie di modifiche proposte dall'opposizione. Cosa farà il Pd alla Camera? Il partito di Veltroni potrebbe andare incontro a una spaccatura: alcuni, come il ministro ombra Linda Lanzillotta, sono orientati per il sì; altri, come l'ex ministro Cesare Damiano, opterebbero per il no. class="hilite">La "class="term">class class="term">action". Nel disegno di legge di Brunetta si prevede che i cittadini possano in futuro intentare forme azioni collettive di risarcimento contro le amministrazioni pubbliche inefficienti. Si tratta di una forma analoga alla cosiddetta class="term">class class="term">action prevista negli Stati Uniti, e che in Italia invece, per le aziende private, non si riesce a far entrare in vigore.

Torna all'inizio


Spettacoli ed iniziative per tutti i gusti in questo venerdì di avvicinamento al Natale. Per l'... (sezione: Class action)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Venerdì 19 Dicembre 2008 Chiudi Spettacoli ed iniziative per tutti i gusti in questo venerdì di avvicinamento al Natale. Per l'intrattenimento dei più piccini "Il canto di Natale" di Pietro Becattini, in scena al Mediamuseum alle ore 17, tratto dal Romanzo di Charles Dickens: attori e burattini. Alle ore 17 e alle 21 al Circus due repliche de "Il giorno della tartaruga" di Garinei e Giovannini, con Chiara Noschese e Cristian Ginepro, per la regia di Saverio Marconi, una produzione della Compagnia della Rancia. Commedia brillante sulla crisi di una coppia piccolo borghese. Alle ore 18,30 nella libreria Edison la presentazione del libro "Scuorno (Vergogna)" di Francesco Durante, edizioni Mondadori: narrazione distesa, invettiva indignata e pacato ragionamento sulle responsabilità di cittadini e governi sulle emergenze napoletane degli ultimi trent'anni. Da non perdere la personale di Christelle Familiari alla Galleria Manzo dalle ore 17,30 fino al 31 gennaio. L'artista francese ha realizzato dei bellissimi video dopo aver chiesto a due ginnasti di effettuare una serie di azioni utilizzando una gonna nera boliviana. "The Geek Festival" fino a domenica al Museo delle Genti d'Abruzzo con 80 giochi da tavolo, di ruolo, di carte, concerti (sabato Raiz, la voce storica degli Almamegretta), reading e Collettiva d'arte contemporanea. Dalle ore 16 al Museo Vittoria Colonna i corti finalisti della dodicesima edizione di Unimovie, dedicata ai talenti emergenti del cortometraggio.

Torna all'inizio


Cgil, Cisl e Uil: <Ae ormai è allo sbando> (sezione: Class action)

( da "Corriere Alto Adige" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: BOLZANOEPROV - data: 2008-12-19 num: - pag: 7 categoria: REDAZIONALE Energia Cgil, Cisl e Uil: «Ae ormai è allo sbando» BOLZANO — La lotta di potere ai vertici di Ae ha esasperato i sindacati che annunciano dure azioni di protesta. I segretari delle federazioni degli elettrici di Cgil, Cisl e Uil, Paolo Buonaspina, Elena Beltrami e Bruno Saviane, hanno diffuso un comunicato per chiedere l'intervento immediato dei due sindaci per riportare alla ragione i vertici dell'azienda. «L'azienda — si legge — non è più condotta da chi ne ha gli oneri ma da figure intermedie, che gestiscono, in maniera personale e senza regole, uffici e servizi, creando insicurezza tra i dipendenti. Perfino diritti basilari come il diritto di assemblea, sono stati negati o ignorati da questi funzionari senza che la direzione prendesse provvedimenti. La funzionalità dell'azienda, al momento, è garantita solamente dal grande senso del dovere dei lavoratori. Tutto questo rischia di rompersi, i lavoratori sono esausti, anzi esasperati. Nelle assemblee svoltesi il 9 e 10 dicembre, si è deciso di dare inizio a pesanti azioni di lotta, che verranno attuate se anche i sindaci e i Consigli comunali di Bolzano e Merano, non si attiveranno per riportare le relazioni industriali su binari di correttezza, per realizzare quelle sinergie essenziali, affinché questo bene della collettività, possa continuare ad essere sempre all'altezza del suo standard».

Torna all'inizio


Cipe, via libera ad opere per 27,7 miliardi (sezione: Class action)

( da "Messaggero, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

class="hilite">Venerdì 19 Dicembre 2008 Chiudi Cipe, via libera ad opere per 27,7 miliardi Matteoli: fatto un passo importante per il Paese. La " Class class="term">action" slitta di sei mesi

Torna all'inizio


ROMA - Via libera del Cipe al maxi piano per le opere pubbliche. Il governo ha sbloccato ris... (sezione: Class action)

( da "Messaggero, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Venerdì 19 Dicembre 2008 Chiudi di UMBERTO MANCINI ROMA - Via libera del Cipe al maxi piano per le opere pubbliche. Il governo ha sbloccato risorse per 16,6 miliardi, alle quali si aggiungono gli 11,1 miliardi già disponibili. Complessivamente quindi nel 2009 le risorse a disposizione ammonteranno a 27,7 miliardi. Una cifra imponente, che verrà usata per contrastare la crisi e creare nuovi posti di lavoro. «Credo - ha spiegato il ministro Matteoli al termine del vertice - che si sia fatto un passo molto importante per il Paese. Ed ora procederemo alla cantierizzazione delle opere pronte che potranno essere avviate nel prossimo anno». A partire saranno l'autostrada Tirrenica, il Mose di Venezia ed il Terzo Valico. Poi toccherà al Ponte sullo Stretto, alla Roma-Latina e alla Metro C di Roma. In particolare, l'approvazione del progetto della Cecina-Civitavecchia, attesa da 38 anni, rappresenta una svolta. L'opera sarà avviata entro il novembre del 2009 attraverso fondi privati e senza oneri per lo Stato. In dettaglio, il Cipe ha deliberato l'assegnazione al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di 7,3 miliardi di fondi Fas destinati alle infrastrutture. Ai quali «si sommeranno altri 9,3 miliardi di fondi statali e privati». Via libera anche al progetto per il Terzo Valico dei Giovi: ai lavori è destinato circa 1 miliardo di euro. «Oltre ad essere segmento essenziale del corridoio comunitario Genova-Rotterdam il valico - ha affermato Scajola - è un'opera chiave per l'intera economia della Liguria e in particolare per il porto di Genova». Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, attiverà gli interventi di competenza per passare alla fase di cantierizzazione e di completamento delle opere, prevista entro la fine del 2009. Confermato il primo stanziamento di 359 milioni di euro per la realizzazione della Roma-Latina-Cisterna-Valmontone, mentre per il Mose sono stati resi disponibili oltre 800 milioni di euro. Un altro provvedimento, adottato ieri dal Consiglio dei ministri, ha provocato grandi polemiche, in particolare da parte delle associazioni dei consumatori. All'interno del cosiddetto "decreto milleproroghe", il class="hilite">governo ha approvato una norma che fa slittare di altri sei mesi l'entrata in vigore della cosiddetta class="term">class class="term">action. Cioè di quello strumento legale che serve a semplificare i risarcimenti per investitori e consumatori truffati o danneggiati da grandi società. In America esiste da decenni, in Italia la class="term">class class="term">action è stata teoricamente introdotta durante la precedente legislatura. Dopo le elezioni però, il governo Berlusconi ne ha fatto slittare l'entrata in vigore: prima la scadenza è stata spostata al 31 dicembre, e adesso il "milleproroghe" la rinvia fino al giugno del 2009. Le associazioni dei consumatori sono insorte. «È una vergogna» protesta una nota firmata da Adusbef e Federconsumatori. «Non è altro che l'ennesima truffa a danno dei consumatori italiani». dice il Codacons. Elisabetta Alberti Casellati, sottosegretario alla Giustizia, assicura che il governo non ha intenzione di far saltare la class="term">class class="term">action. La proroga di sei mesi servirà a correggerne un aspetto: sarà eliminata la retroattività. Non si potrà cioè ricorrere ad azioni collettive per fatti precedenti al luglio del 2008. Un'altra norma del decreto milleproroghe fa saltare il tetto di 40 miliardi per le emissioni di titoli di Stato in programma da qui a fine anno. In questo modo il Tesoro potrà fronteggiare «le maggiori esigenze di finanziamento originate dalla crisi economico-finanziaria manifestatasi con particolare intensità nel quarto trimestre 2008».

Torna all'inizio


Il debutto della class action rimandato di sei mesi (sezione: Class action)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2008-12-19 - pag: 33 autore: Nel frattempo sarà modificata anche la retroattività Il debutto della class action rimandato di sei mesi Giovanni Negri ROMA Sei mesi per cambiare la class action. Il "classico" decreto legge con le proroghe di fine anno dispone, tra l'altro,lo slittamento sino al 1Ú luglio 2009 dell'entrata in vigore dell'azione collettiva a tutela degli interessi diffusi. Nell'arco di tempo a disposizione il Governo dovrà predisporre cambiamenti sostanziali a un testo, quello attuale, che presenta numerosi punti critici. Lo slittamento è stato accolto da un fuoco di fila di critiche da parte delle associazioni dei consumatori e delle forze di opposizione. Critiche rafforzate poi dalla curiosa coincidenza per cui, nello stesso giorno in cui il Governo decideva il rinvio, il Senato approvava in prima lettura (si veda l'articolo a pagina 38) il disegno di legge delega sull'efficienza della pubblica amministrazione che introduce l'azione collettiva nel settore statale. Le associazioni dei consumatori intanto promettono battaglia. Per il Codacons «Non è altro che l'ennesima truffa a danno degli italiani»; Federconsumatori attacca «il Governo e Confindustria che vogliono rendere impossibile l'azione di risarcimento per i danni subiti dai consumatori con le truffe Cirio e Parmalat». Per Italia dei valori e Rifondazione comunista, per una volta in sintonia, il Governo ha a cuore chi compie illeciti finanziari e non tutela chi ha investito gran parte dei propri risparmi in società gestite in maniera criminale. Dal fronte del Governo si è fata sentire la voce del sottosegretario alla Giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati che ha ricordato come il pacchetto di correzioni alla versione attuale della class action è già pronto e va solo scelto lo strumento dove verrà inserito: in un disegno di legge specifico o nel collegato Sviluppo in discussione al Senato. Al momento il Governo pensa a limitare in maniera drastica la retroattività dell'azione collettiva che non potrà interessare illeciti commessi prima del 1Ú luglio 2008, una previsione che taglia automaticamente fuori le vittime dei crac finanziari degli anni passati. Inoltre verrà rivista la platea dei soggetti che possono proporre l'azione: non più solo associazioni dei consumatori o comitati spontanei, ma anche singoli esponenti della classe di interessi da tutelare. LE MODIFICHE Tra gli altri cambiamenti, l'allargamento del numero dei soggetti che potranno proporre l'azione collettiva

Torna all'inizio


Capodanno: due piazze, un bacio (sezione: Class action)

( da "Corriere del Veneto" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere del Veneto - VENEZIA - sezione: VENEZIAMESTRE - data: 2008-12-19 num: - pag: 14 categoria: REDAZIONALE Capodanno: due piazze, un bacio Torna Love, festa a San Marco e a Mestre in mondovisione In laguna conducono la serata Doug Jack Jessica Polsky, in terraferma Andrea Pellizzari. Gran finale con i fuochi d'artificio VENEZIA – Una città, due piazze, un bacio. Venezia e Mestre, Piazza San Marco e Piazza Ferretto, la laguna e la terraferma. Un unico, lungo bacio collettivo per salutare il nuovo anno sotto un cielo vhe si spera stellato (l'acqua alta pare scongiurata). Dopo il banco di prova del 2008 (che gli organizzatori hanno giudicato un «successo », suggellato dal premio per il «miglior evento pubblico » alla Fiera europea degli eventi di Torino, non più tardi di due settimane fa), torna il Format Love 2009, il Capodanno tutto da baciare targato Marco Balich. In mondovisione, con le immagini dei provetti baciatori che finiranno sulle tivù dei cinque continenti, anche quest'anno la parola d'ordine è soltanto una: scambiarsi un bacio con chi più si desidera al preciso scoccare della Mezzanotte. Formula che vince (così si dice), non si cambia («Un format, per imporsi, ha bisogno di essere ripetuto», ha detto ieri Mauro Pizzigati, il presidente del Casinò che ad oggi è l'azionista unico dell'Agenzia Venezia Marketing & Eventi che organizza il Capodanno). Dunque, eccoli gli ingredienti dell'edizione 2009: in Piazza San Marco i festeggiamenti cominciano alle 22 con le prove del bacio collettivo (per poi essere preparatissimi al momento di essere ripresi) e l'intrattenimento della coppia Doug Jack (conduttore anche nell'edizione dello scorso anno) e Jessica Polsky (protagonista in Tv nella sit comedy Piloti), ma si entra nel clou poco prima della mezzanotte quando sulle note di «The miracle of love» la platea sarà invitata al bacio collettivo; la festa proseguirà quindi all'insegna del brindisi con Bellini Canella dal porticato di Palazzo Ducale e si chiuderà con uno spettacolo pirotecnico (che i baciatori di Piazza Ferretto potranno «godersi» dal maxischermo collegato a Piazza San Marco). Così, se la laguna si distinguerà – parole del direttore artistico – per essere una serata «romantica» ed «istituzionale», in terraferma i festeggiamenti vorranno essere più «giovanili». Niente di meglio, quindi, che assoldare quale conduttore il dj ed ex Iena Andrea Pellizzari che dalle 22 all'arrivo del 2009 condurrà la serata (immancabili anche qui le prove del bacio collettivo) con le performance del cabaret-spettacolo dei Cafè Sconcerto. In chiusura, dopo le 24, Piazza Ferretto si trasformerà in una grande discoteca all'aperto. «Manifestazioni come il Capodanno – ha detto ieri il sindaco di Venezia Massimo Cacciari alla presentazione - servono, oltre che a far divertire cittadini e turisti, anche a sostenere le categorie economiche della città. Mi auguro che al più presto si affianchino anche i privati nella gestione dell'Agenzia». Fiducioso si dice anche il suo ideatore, Marco Balich: «Credo che quest'anno andrà molto meglio dell'anno scorso». E intanto il presidente dell'Agenzia Venezia Marketing & Eventi Mauro Pizzigati annuncia che entro il 2011 la società acquisterà la piena autonomia finanziaria dall'amministrazione comunale: «Già nel 2008, all'inizio del secondo anno di attività – ha detto ieri – l'Agenzia ha potuto ridurre di un milione di euro l'apporto economico dell'amministrazione comunale. Il costo complessivo per l'organizzazione degli eventi tradizionali che si svolgono in città e ai quali nel 2009 si aggiungerà la partenza dal Lido del Giro d'Italia, è di circa due milioni 800mila euro. Si spera di ottenere dagli sponsor tra i 700 e gli 800mila euro». Paola Vescovi

Torna all'inizio


La class action puo aspettare altri sei mesi (sezione: Class action)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

ECONOMIA 19-12-2008 MISURE CIPE: FONDI PER LE GRANDI OPERE La class action puo aspettare altri sei mesi ROMA II Via libera ad oltre 7 miliardi di euro per realizzare grandi opere. Sospesa invece la redistribuzione del Fondo aree svantaggiate alle Regioni. In attesa di raggiungere un'intesa con gli enti locali, il Cipe ha varato ieri la prima tranche degli investimenti per le infrastrutture con l'obiettivo di rimettere in moto l'attività delle imprese e migliorare la rete nazionale dei collegamenti. In dettaglio 7,3 miliardi sono a carico dei fondi nazionali del Fas a cui si aggiungono altri 9,3 miliardi di fondi pubblici e privati per il project financing. Il totale degli investimenti finanziati ammonta quindi a 16,6 miliardi. Si tratta di «un passo molto importante» ha commentato il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Con queste risorse aggiuntive saranno avviate opere sull'intero territorio nazionale per una cifra complessiva di oltre 27 miliardi di euro. Approvati inoltre i progetti dell'autostrada Cecina-Civitavecchia e quello di un nuovo troncone del Mose di Venezia. D'altre parte il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, punta ad utilizzare una parte dei fondi europei di coesione per rafforzare gli ammortizzatori sociali contro la disoccupazione. Di questo ha discusso il vertice di maggioranza che ha fatto il punto sul decreto anti-crisi. Resta da sciogliere il nodo delle risorse aggiuntive per gli interventi previsti (dal bonus famiglia alle eco-agevolazioni fino allo sgravio per i mutui). E si allungano l'iter delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Lunedì prossimo partirà l'esame degli emendamenti il cui voto è atteso l'8 gennaio. Intanto fa discutere lo slittamento al 30 giugno 2009 dell'entrata in vigore della legge sulla class action su cui pesano le riserve della Confindustria. Il consiglio dei Ministri, che si è riunito a Palazzo Chigi dopo il Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha inserito la norma nel decreto «mille proroghe» di fine anno approvato ieri. Il secondo rinvio di sei mesi, il primo era intervenuto a fine giugno fissando la scadenza al 1° gennaio 2009, prepara la strada alla presentazione di un emendamento del governo che dovrebbe confluire nel disegno di legge Sviluppo. Il testo, secondo le indiscrezioni, prevede l'attivazione per illeciti compiuti a partire dal luglio 2008 con un effetto retroattivo di un anno. Restano comunque esclusi i processi per i crac Cirio e Parmalat. Inoltre l'azione collettiva di risarcimento potrebbe scattare anche contro la pubblica amministrazione. Le associazioni dei consumatori hanno subito criticato il secondo posticipo. «Siamo indignati. Si vuole rendere impossibile l'azione di risarcimento per i danni subiti dai cittadini » accusano Federconsumatori e Adusbef. Matteoli «Un passo importante».

Torna all'inizio


Capodanno, torna il bacio a San Marco (sezione: Class action)

( da "Corriere del Veneto" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere del Veneto - PADOVA - sezione: PRIMOPIANO - data: 2008-12-19 num: - pag: 5 categoria: REDAZIONALE I fuochi e l'amore Appuntamento anche in piazza Ferretto, a Mestre, con la iena Pellizzari Capodanno, torna il bacio a San Marco VENEZIA – Una città, due piazze, un bacio. Venezia e Mestre, Piazza San Marco e Piazza Ferretto, la laguna e la terraferma. Un unico, lungo bacio collettivo per salutare il nuovo anno sotto il cielo stellato (l'acqua alta pare scongiurata) del capoluogo veneto. Dopo il banco di prova del 2008 (che gli organizzatori hanno giudicato «un successo», suggellato dal premio per il «miglior evento pubblico» alla Fiera europea degli eventi di Torino, non più tardi di due settimane fa), torna il Format Love 2009, il Capodanno tutto da baciare targato Marco Balich. In mondovisione, con le immagini dei provetti baciatori che finiranno sulle tivù dei cinque continenti, anche quest'anno la parola d'ordine è soltanto una: scambiarsi un bacio con chi più si desidera, al preciso scoccare della Mezzanotte. Formula che vince (così si dice), non si cambia («Un format, per imporsi, ha bisogno di essere ripetuto» ha detto ieri Mauro Pizzigati, il presidente del Casinò e azionista unico dell'Agenzia Venezia Marketing & Eventi che organizza il Capodanno. Dunque, eccoli gli ingredienti dell'edizione 2009: in Piazza San Marco i festeggiamenti cominciano alle 22 con le prove del bacio collettivo (per poi essere preparatissimi al momento delle riprese) e l'intrattenimento della coppia Doug Jack (conduttore anche nell'edizione dello scorso anno) e Jessica Polsky (protagonista in tv nella sit com Piloti), ma si entra nel clou poco prima della Mezzanotte quando sulle note di «The miracle of love » la platea sarà invitata al bacio collettivo. La festa proseguirà quindi all'insegna del brindisi con Bellini Canella dal porticato di Palazzo Ducale e si chiuderà con uno spettacolo pirotecnico che i baciatori di piazza Ferretto potranno godersi dal maxischermo collegato a piazza San Marco. Così, se la laguna si distinguerà – parole del direttore artistico – per essere una serata «romantica» ed «istituzionale », in terraferma i festeggiamenti vorranno essere più «giovanili». Niente di meglio, quindi, che assoldare quale conduttore il dj ed ex Iena Andrea Pellizzari che dalle 22 all'arrivo del 2009 condurrà la serata con le performance del cabaret-spettacolo dei Cafè Sconcerto. In chiusura, dopo le 24, Piazza Ferretto si trasformerà in una grande discoteca all'aperto. «Manifestazioni come il Capodanno – ha detto ieri il sindaco di Venezia Massimo Cacciari - servono, oltre che a far divertire cittadini e turisti, anche a sostenere le categorie economiche della città. Mi auguro che al più presto si affianchino anche i privati nella gestione dell'Agenzia». Intanto il presidente dell'Agenzia Venezia Marketing & Eventi Mauro Pizzigati annuncia che entro i prossimi due anni la società acquisterà la piena autonomia finanziaria dall'amministrazione comunale. Paola Vescovi Love is in the air Baci in piazza al capodanno dello scorso anno

Torna all'inizio


Slitta la <class action> I consumatori: vergogna (sezione: Class action)

( da "Corriere della Sera" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2008-12-19 num: - pag: 10 categoria: REDAZIONALE Il caso Rinvio di 6 mesi per le cause collettive Slitta la «class="term">class class="term">action» I consumatori: vergogna ROMA — Non entrerà in vigore il 1Ë? gennaio 2009 la class="term">class class="term">action, l'azione di risarcimento collettivo per i consumatori. Il decreto milleproroghe, all'esame del Consiglio dei ministri, fa slittare di altri sei mesi il momento in cui potrà diventare operativa la norma già bloccata da un anno. La class="term">class class="term">action all'italiana, introdotta in Finanziaria 2008, sarebbe dovuta partire inizialmente a giugno 2008, ma il governo Berlusconi ha previsto un primo slittamento a gennaio 2009 per avere il tempo di modificarne l'impianto normativo contestato da Confindustria. Ora il secondo rinvio, che prelude alla presentazione di un emendamento del governo a un disegno di legge in corso d'esame in Parlamento, probabilmente il ddl Sviluppo. Nella bozza sulla quale lavora il governo sarebbe però contenuto un meccanismo che taglierebbe fuori i cittadini colpiti dal crac Parmalat e Cirio. Perché prevede che la class="term">class class="term">action possa essere attivata per ille La Confindustria Era stata introdotta nella Finanziaria del 2008, doveva partire nel giugno scorso. Ma è stata rinviata per modificare l'impianto contestato da Confindustria

Torna all'inizio


Capodanno, torna il bacio a San Marco Spiagge senza sabbia. <Estate a rischio> (sezione: Class action)

( da "Corriere del Veneto" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere del Veneto - VENEZIA - sezione: PRIMOPIANO - data: 2008-12-19 num: - pag: 5 categoria: REDAZIONALE Timori sul litorale Da Jesolo a Bibione la mareggiata ha eroso chilometri di battigia I fuochi e l'amore Appuntamento anche in piazza Ferretto, a Mestre, con la iena Pellizzari Capodanno, torna il bacio a San Marco Spiagge senza sabbia. «Estate a rischio» VENEZIA – Una città, due piazze, un bacio. Venezia e Mestre, Piazza San Marco e Piazza Ferretto, la laguna e la terraferma. Un unico, lungo bacio collettivo per salutare il nuovo anno sotto il cielo stellato (l'acqua alta pare scongiurata) del capoluogo veneto. Dopo il banco di prova del 2008 (che gli organizzatori hanno giudicato «un successo», suggellato dal premio per il «miglior evento pubblico» alla Fiera europea degli eventi di Torino, non più tardi di due settimane fa), torna il Format Love 2009, il Capodanno tutto da baciare targato Marco Balich. In mondovisione, con le immagini dei provetti baciatori che finiranno sulle tivù dei cinque continenti, anche quest'anno la parola d'ordine è soltanto una: scambiarsi un bacio con chi più si desidera, al preciso scoccare della Mezzanotte. Formula che vince (così si dice), non si cambia («Un format, per imporsi, ha bisogno di essere ripetuto» ha detto ieri Mauro JESOLO - Spiagge flagellate in tutto il Veneto e i danni, in via di quantificazione, ammontano a svariati milioni di euro. Devastate pinete e zone naturalistiche, acqua nei chioschi e persino in qualche campeggio, milioni di metri cubi di sabbia divorati nel giro di qualche giorno sotto la furia delle mareggiate e del vento di scirocco. E' una situazione allarmante quella che sta vivendo il comparto turistico balneare veneto dopo il maltempo dei giorni scorsi. Perché l'erosione abbattutasi negli ultimi dieci in tutti e 46 chilometri di costa veneta mai aveva divorato così tanta spiaggia. A Jesolo la furia del mare ha devastato la zona della pineta sino ad invadere parte del campeggio Malibù e persino le fondamenta di un chiosco che si è inclinato su un lato. A Bibione la spiaggia è arretrata di 15 metri, le correnti di scirocco hanno devastato anche la zona naturalistica del faro e reso vaste aree del litorale ad un acquitrino. Pizzigati, il presidente del Casinò e azionista unico dell'Agenzia Venezia Marketing & Eventi che organizza il Capodanno. Dunque, eccoli gli ingredienti dell'edizione 2009: in Piazza San Marco i festeggiamenti cominciano alle 22 con le prove del bacio collettivo (per poi essere preparatissimi al momento delle riprese) e l'intrattenimento della coppia Doug Jack (conduttore anche nell'edizione dello scorso anno) e Jessica Polsky (protagonista in tv nella sit com Piloti), ma si entra nel clou poco prima della Mezzanotte quando sulle note di «The miracle of love » la platea sarà invitata al bacio collettivo. La festa proseguirà quindi all'insegna del brindisi con Bellini Canella dal porticato di Palazzo Ducale e si chiuderà con uno spettacolo pirotecnico che i baciatori di piazza Ferretto potranno godersi dal maxischermo collegato a piazza San Marco. Così, se la laguna si distinguerà – parole del direttore artistico – per essere Sul litorale di Eraclea mare è scomparso un milione di metri cubi di sabbia portata nell'ambito del maxi ripascimento del 2004, che aveva previsto anche la costruzione di nuovi pennelli a mare a difesa del litorale: tutti i lavori e gli studi sulle correnti marine sono risultati inutili. A Porto Santa Margherita di Caorle la spiaggia si è ridotta ad una lingua di sabbia, ad Isola Verde il mare ha sommerso l'intero litorale allagando i vari chioschi i quali dovranno provvedere al ri- consolidamento delle fondamenta. «Non vorremmo trovarci per la stagione 2009 con la spiaggia ridotta all'osso - dicono all'unisono varie associazioni albergatori litorale veneziano - Il mare ha asportato moltissima sabbia e temiamo che anche un'azione di ripascimento, se non iniziata per tempo, non riesca a riportare il litorale allo stato dell'estate 2008». Il sindaco di Jesolo ieri ha incontrato il Magistrato alle Acque di Venezia che sta una serata «romantica» ed «istituzionale », in terraferma i festeggiamenti vorranno essere più «giovanili». Niente di meglio, quindi, che assoldare quale conduttore il dj ed ex Iena Andrea Pellizzari che dalle 22 all'arrivo del 2009 condurrà la serata con le performance del cabaret-spettacolo dei Cafè Sconcerto. In chiusura, dopo le 24, Piazza Ferretto si trasformerà in una grande discoteca all'aperto. «Manifestazioni come il Capodanno – ha detto ieri il sindaco di Venezia Massimo Cacciari - servono, oltre che a far divertire cittadini e turisti, anche a sostenere le categorie economiche della città. Mi auguro che al più presto si affianchino anche i privati nella gestione dell'Agenzia». Intanto il presidente dell'Agenzia Venezia Marketing & Eventi Mauro Pizzigati annuncia che entro i prossimi due anni la società acquisterà la piena autonomia finanziaria dall'amministrazione comunale. vagliando la situazione nell'intera costa veneta: «Per quanto riguarda Jesolo si stanno vagliando tre possibili soluzioni — dice Francesco Calzavara - il ripascimento morbido o meglio quello classico, la posa di reti su modello americano, la costruzione di barriere rigide come ad esempio pontili, o addirittura una scogliera sommersa ad un centinaio di metri dalla battigia». Jesolo, per la verità, aveva puntato alle reti in silicone la scorsa primavera 2008 ma intoppi burocratici resero impossibile tale progetto. Il metodo delle reti, oppure la scogliera sommersa, sarebbero gli unici a garantire protezione riducendo annuali e costosi ripascimenti vanificati puntualmente dal maltempo invernale. «E' vero - conferma Calzavara - ma si sta anche cercando di capire se queste barriere possano deviare l'erosione in un altro punto del litorale». Mauro Zanutto Paola Vescovi Dopo la mareggiata La spiaggia di Cortellazzo Love is in the air Baci in piazza al capodanno dello scorso anno

Torna all'inizio


La Cgil: molte zone d'ombra, la sinistra sbaglia (sezione: Class action)

( da "Corriere della Sera" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2008-12-19 num: - pag: 19 categoria: REDAZIONALE L'intervista Carlo Podda, leader sindacale della Funzione pubblica La Cgil: molte zone d'ombra, la sinistra sbaglia ROMA — «Il Pd fa quello che vuole, loro fanno politica e magari, in questa fase, hanno bisogno di scambiarsi segnali di dialogo con la maggioranza. Comunque al Senato si sono astenuti, mica hanno votato sì, e forse alla Camera le cose andranno diversamente. In ogni caso, a me, da sindacalista, la riforma Brunetta continua a non piacere». Carlo Podda, leader della Funzione pubblica-Cgil, non si sposta di un millimetro nonostante in Senato la riforma per migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione sia passata anche con l'astensione dei Pd, compresi gli ex Cgil Paolo Nerozzi e Achille Passoni. Come sindacalista non le piace, ma magari è una riforma che ai cittadini serve. «Guardi, per migliorare i servizi pubblici non servono leggi, ma bisogna concentrarsi sull'organizzazione del lavoro. Di leggi ne abbiamo anche troppe. Ci sono norme sulla trasparenza, sull'autocertificazione, sul diritto all'informazione del cittadino che non vengono ancora applicate». Nella riforma Brunetta ci sono molte norme tese a migliorare l'organizzazione del lavoro, perché non riconoscerlo? «Io vedo soprattutto un arretramento della contrattazione rispetto alla legge. Che è esattamente il percorso inverso a quello che si decise nel '92 dopo Tangentopoli, grazie alla privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico alla quale lavorarono Sabino Cassese e lo stesso ministro Maurizio Sacconi, allora per conto di Giuliano Amato. Ora in tempi di ritorno della questione morale, non mi pare opportuno riportare la politica nell'amministrazione. Se a questo aggiunge che il governo ha class="hilite">appena deciso un nuovo rinvio della class="term">class class="term">action...». Non salva nulla di questa riforma? «Guardo con interesse all'Authority che dovrebbe vigilare sul sistema di valutazione dell'amministrazione. Ma anche qui vedo delle zone d'ombra, a partire dalla remunerazione dei 4 membri di vertice, che dovrebbe assorbire 1,2 milioni, senza che questi compensi siano legati ai risultati dell'attività della stessa Authority. Mi pare un po' strano per un organo che basa tutto sul merito». Intanto, mentre la riforma si propone di migliorare la situazione, la Fp-Cgil risponde lanciando un nuovo sciopero generale per il 13 febbraio. «Lo sciopero lo abbiamo deciso per altri motivi: il taglio delle retribuzioni dallo scorso luglio, un contratto che vale quanto una social card, la mancata assunzione di 60 mila precari. Quanto allo scopo della riforma, di buone intenzioni sono lastricate le vie dell'inferno... ». Enrico Marro

Torna all'inizio


Class action Un altro stop, slitta a luglio 2009 l'entrata in vigore (sezione: Class action)

( da "Giornale.it, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

n. class="hilite">303 del 2008-12-19 pagina 19 Class class="term">action Un altro stop, slitta a luglio 2009 l'entrata in vigore di Redazione Class class="term">action, si aspetta ancora. L'azione collettiva in salsa italiana, dopo le polemiche per la sua natura ibrida, rischia ora di aprire un altro fronte di proteste per i continui ritardi della sua introduzione. Niente class="term">class class="term">action dal primo gennaio infatti, si aspetterà luglio dell'anno prossimo. Lo prevede il decreto legge Milleproroghe approvato ieri in Consiglio dei ministri. La class="term">class class="term">action all'italiana, introdotta in Finanziaria 2008 del dicembre scorso, doveva partire inizialmente a giugno di quest'anno, ma il governo aveva deciso di far slittare l'appuntamento a gennaio prossimo per avere il tempo di modificarne l'impianto normativo, fortemente contestato, sia da Confindustria che dalle associazioni dei consumatori. Da un parte gli industriali ora temono che la disciplina sulle azioni collettive, per come è formulata, possa generare un numero enorme di cause pretestuose e infondate. Dall'altra il mondo del consumismo, infuriato per il rinvio. Massimiliano Dona, Segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori: «È uno schiaffo ai consumatori ed un regalo alle imprese». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

Torna all'inizio


Il nuovo decreto milleproroghe (sezione: Class action)

( da "CittadinoLex" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Sei in: Prima Pagina | Stato | Testo Rinviata di altri sei mesi l'entrata in class="hilite">vigore della legge sulla class="term">class class="term">action Il nuovo decreto milleproroghe (Schema dl Cdm 18.12.2008) Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che reca disposizioni finanziarie urgenti e proroga alcuni termini previsti da disposizioni di legge, al fine di garantire efficacia dell'azione amministrativa, nonché l'operatività delle iniziative collegate ai termini in scadenza. Tra le molte decisioni, la proroga dell'entrata in vigore del provvedimento sulla class="term">class class="term">action al 30 giugno 2009, l'eliminazione del tetto di 40 miliardi di euro per le emissioni di titoli di Stato programmate da ora a fine anno e la riapertura dei termini per le iscrizioni al cinque per mille delle organizzazioni escluse a causa di errori formali. Il testo è soggetto a modifiche fino al momento della pubblicazione in gazzetta ufficiale.(19 dicembre 2008)

Torna all'inizio


La class action slitta ancora (sezione: Class action)

( da "HelpConsumatori" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

News La class action slitta ancora 18/12/2008 - 14:34 Nuovo slittamento di sei mesi per l'azione collettiva risarcitoria. È quanto deciso oggi dal Governo. Coro di critiche dalle associazioni. La class action slitta ancora di sei mesi. Con il decreto Milleproroghe approvato oggi dal Consiglio dei Ministri l'azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori, che sarebbe dovuta entrare in vigore il primo gennaio 2009, viene fatta slittare ancora con una proroga al 30 giugno 2009. Introdotta dal precedente Governo con la Finanziaria 2008, la legge, che sarebbe dovuta diventare operativa già a giugno di quest'anno, era stata sospesa per sei mesi. Ora dunque il nuovo stop, accolto con un coro di critiche e di denunce da parte delle associazioni. "Il nuovo rinvio della class action la dice lunga sull'atteggiamento di subordinazione del Governo di fronte alle richieste di Confindustria": questa la denuncia del Movimento Difesa del Cittadino. "Adesso è chiaro - commenta MDC - che le affermazioni solennemente e ripetutamente declamate dal ministro Scajola in occasione del primo rinvio, motivato dalla necessità di migliorare e rafforzare la class action, non erano altro che promesse che il ministro non ha potuto mantenere. Altrettanto per la proposta del ministro Brunetta di estendere lo strumento anche alla Pubblica Amministrazione". L'associazione denuncia dunque come in realtà si stia vanificando e svuotando la class action "ubbidendo al diktat di Confindustria, che teme uno strumento che invece dovrebbe far paura solo a chi fa truffe o a chi non è capace di reggere la sana concorrenza". Da Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori, ed Elio Lannutti, presidente Adusbef, un commento congiunto: "Vergogna! Siamo indignati!". La legge infatti viene rinviata, sottolineano le associazioni, dopo il peggioramento intervenuto attraverso l'eliminazione della retroattività. "È evidente che gli obiettivi sono altri - commentano Federconsumatori e Adusbef - Il Governo e la Confindustria vogliono rendere impossibile l'azione di risarcimento per i danni subiti dai cittadini nelle truffe Cirio, Parmalat, ecc. e vogliono rimandare il più possibile l'attuazione della legge stessa. Ad essere danneggiati dall'atteggiamento del Governo sono i cittadini, direttamente danneggiati dalle truffe e tutte le imprese che, nel mercato, operano nel pieno rispetto delle regole". Le associazioni si appellano dunque alle "imprese sane" che "dovrebbero essere favorevoli e non resistere all'attuazione immediata della legge". L'obiettivo del rinvio ulteriore di sei mesi per la class action "è allontanare i cittadini della tutela dei propri diritti": questa la denuncia di Legambiente per la quale "come spesso succede in Italia si utilizza la proroga per rinviare l'entrata in vigore di una legge giusta che, di fatto, non necessita di tempi ulteriori per essere rivista e migliorata, perchè avrebbe potuto essere ritoccata anche in corso d'opera. Rimandarla per l'ennesima volta - commenta Legambiente - è chiaramente un ulteriore tentativo di scoraggiare i cittadini nell'esercizio dei propri diritti e nella sana partecipazione democratica alla vita del Paese". Il rinvio è "uno schiaffo ai consumatori ed un regalo alle imprese" per l'Unione Nazionale Consumatori. "La class-action - commenta il segretario generale UNC Massimiliano Dona- è uno strumento essenziale per la difesa dei diritti dei consumatori dai raggiri delle imprese che adottano comportamenti commerciali scorretti e per garantire un mercato sano e concorrenziale". E l'Aduc da parte sua parla di "foglia di fico del Governo per far continuare le angherie contro i consumatori". Proprio ieri il presidente del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti Ugo Martinat aveva inviato una lettera alla Presidenza del Consiglio, al Ministero dello Sviluppo economico, al Ministero della Giustizia e alle Commissioni parlamentari II e X di Camera e Senato in cui si esprimeva "profonda insoddisfazione" sulla gestione delle vicende relative all'azione collettiva risarcitoria. "Preso atto con rammarico dell'ormai inevitabile ulteriore rinvio dell'entrata in vigore di tale disciplina - scriveva - il CNCU ha ribadito la necessità di un effettivo e più adeguato coinvolgimento delle associazioni dei consumatori in esso rappresentate nell'attività di urgente definizione dell'iniziativa legislativa di modifica delle disposizioni in questione, che ne consenta l'ottimale entrata in vigore senza ulteriori rinvii e senza stravolgimenti tali da vanificare le finalità di rafforzamento della tutela del cittadino consumatore" 2008 - redattore: BS

Torna all'inizio


Spezzino guida la rivolta dei pensionati italiani in argentina contro BNL (sezione: Class action)

( da "Secolo XIX, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Spezzino guida la rivolta dei pensionati italiani in class="hilite">argentina contro BNL Class class="term">action GENOVA. Quindici anni fa si è trasferito dalla Spezia in Argentina, ora guida la rivolta di migliaia di pensionati italiani emigrati in America Latina. Tullio Zembo sta lavorando a una class="term">class class="term">action contro la Bnl la cui responsabilità sarebbe quella di aver imposto, per cinque anni, il pagamento di commissioni ingiustificate ai danni dei pensionati. Tagliapietra >> 3 19/12/2008

Torna all'inizio


la "class action" slitta di 6 mesi: pd, idv e consumatori all'attacco (sezione: Class action)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina 6 - Attualità La "class action" slitta di 6 mesi: Pd, Idv e consumatori all'attacco MILLEPROROGHE ROMA. È ancora semaforo rosso sulla "class action", cioè le azioni collettive: il consiglio dei ministri ieri ha varato il decreto legge "milleproroghe" e ha deciso di far slittare l'introduzione delle nuove regole di altri sei mesi, posticipandole a giugno. Una pausa che fa alzare barricate alle associazioni dei consumatori, ma che per l'esecutivo è necessaria per costruire un progetto organico. Al momento resta comunque confermata l'intenzione di creare uno "scudo" per il passato: le nuove norme, secondo l'impianto allo studio del governo, dovranno valere esclusivamente a partire dal primo luglio 2008. Il nuovo rinvio non piace nè al Partito democratico nè all'Italia dei valori. «È una presa in giro dei cittadini», afferma Andrea Lulli. «L'esecutivo ha a cuore solo gli interessi - accusa il deputato dell'Idv Antonio Borghesi - del proprio presidente e quelli di chi commette illeciti finanziari».

Torna all'inizio


Approvati nuovi articoli del Ddl Brunetta "anti-fannulloni" (sezione: Class action)

( da "Comunicatori Pubblici" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Pubblicato il: 18-12-2008 Approvati nuovi articoli del Ddl Brunetta "anti-fannulloni" Confronti pubblici annuali sul funzionamento di ogni amministrazione, con la partecipazione di associazioni di consumatori e utenti, organizzazioni sindacali, studiosi e organi di informazione e la diffusione dei dati ai media, anche in modalità telematica. Più mezzi di tutela giurisdizionale nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici che si discostano dagli standard qualitativi ed economici fissati (class="hilite">la cosiddetta class="term">class class="term">action), nuove misure di premialità e un organismo centrale di valutazione. Sono alcune delle novità più importanti contenute negli altri quattro articoli del Ddl Brunetta 'anti-fannulloni' (l'Atto Senato 847 ''Disegno di legge recante delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico'') approvati dal Senato con un sostegno bipartisan giovedì mattina e integrati da altri cinque articoli approvati nel pomeriggio. Così, con 147 voti favorevoli, 9 contrari e 109 astensioni, il Senato ha approvato la proposta di delega al Governo sull'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico. Tra le novità più importanti: saranno previsti concorsi per l'accesso alla prima fascia dirigenziale e saranno ridotti gli incarichi conferiti ai dirigenti non appartenenti ai ruoli e ai soggetti estranei alla pubblica amministrazione. Verrà favorita la mobilità nazionale e internazionale dei dirigenti che potrà avvenire anche tra comparti amministrativi diversi. Un articolo fissa poi il divieto di corrispondere il trattamento economico accessorio nell'ipotesi di responsabilità del dirigente che abbia omesso di vigilare sulla effettiva produttività delle risorse umane assegnate e sull'efficienza della struttura che dirige. La retribuzione dei dirigenti legata al risultato, inoltre, non dovrà essere inferiore al 30 per cento della retribuzione complessiva. Saranno razionalizzati i tempi di conclusione dei procedimenti disciplinari e verranno previsti meccanismi rigorosi per i controlli medici durante il periodo di malattia del dipendente. Si prevede infine la definizione della tipologia delle infrazioni più gravi che comportano la sanzione del licenziamento. Altri due articoli approvati si occupano della vicedirigenza che può essere istituita e disciplinata esclusivamente dalla contrattazione collettiva nazionale del comparto di riferimento. Il nuovo codice disciplinare, nelle intenzioni del Ministero, dovrà avere massima visibilità. Sarà pubblicato all'ingresso della sede di lavoro e sarà ben visibile nel sito web dell'amministrazione. Ecco i punti nel dettaglio, articolo per articolo (dal sito del Ministero della Pubblica Amministrazione). RELAZIONI SINDACALI E CONCORSI L'articolo 1 definisce i seguenti obiettivi del disegno di legge: convergenza degli assetti regolativi del lavoro pubblico con quelli del lavoro privato, con particolare riferimento al sistema delle relazioni sindacali; miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia delle procedure della contrattazione collettiva; introduzione di sistemi interni ed esterni di valutazione del personale e delle strutture amministrative, finalizzati ad assicurare l'offerta di servizi conformi agli standard internazionali di qualità; valorizzazione del merito e conseguente riconoscimento di meccanismi premiali; definizione di un sistema più rigoroso di responsabilità dei dipendenti pubblici; introduzione di strumenti che assicurino una più efficace organizzazione delle procedure concorsuali su base territoriale. Al riguardo, è stata approvato un emendamento che valorizza il requisito della residenza dei partecipanti ai concorsi pubblici, qualora ciò sia strumentale al migliore svolgimento del servizio. RIFORMA ARAN L'articolo 2 è stato migliorato nei suoi contenuti recependo le utili proposte avanzate anche dall'opposizione, in particolare prevedendo decreti legislativi attuativi in materia di contrattazione collettiva e integrativa. Esso prevede che verranno precisati gli ambiti della disciplina del rapporto di lavoro pubblico riservati rispettivamente alla contrattazione collettiva e alla legge, ferma restando la riserva in favore della contrattazione collettiva sulla determinazione dei diritti e delle obbligazioni direttamente pertinenti al rapporto di lavoro; che saranno riordinate le procedure di contrattazione collettiva nazionale ed integrativa, in coerenza con il settore privato e nella salvaguardia delle specificità sussistenti nel settore pubblico; che sarà riformata l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN), con particolare riguardo alle competenze, alla struttura ed agli organi della medesima Agenzia; che sarà semplificato il procedimento di contrattazione anche attraverso l'eliminazione di quei controlli che non sono strettamente funzionali a verificare la compatibilità dei costi degli accordi collettivi. VALUTAZIONE DELLE STRUTTURE E DEL PERSONALE L'articolo 3 prevede che saranno predisposti preventivamente gli obiettivi che l'amministrazione si pone per ciascun anno e che sarà rilevata, in via consuntiva, quanta parte degli obiettivi è stata effettivamente conseguita, anche con riferimento alle diverse sedi territoriali, assicurandone la pubblicità ai cittadini; che sarà prevista l'organizzazione di confronti pubblici annuali sul funzionamento e sugli obiettivi di miglioramento di ciascuna amministrazione, con la partecipazione di associazioni di consumatori e utenti, organizzazioni sindacali, studiosi e organi di informazione e la diffusione dei relativi contenuti mediante adeguate forme di pubblicità, anche in modalità telematica; che saranno previsti mezzi di tutela giurisdizionale degli interessati nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici che si discostano dagli standard qualitativi ed economici fissati o che violano le norme preposte al loro operato; che sarà istituito, nell'ambito del riordino dell'ARAN e in posizione autonoma e indipendente (la nomina dei membri dell'organismo è subordinata al parere favorevole dei due terzi dei componenti delle Commissioni parlamentari competenti), un organismo centrale di valutazione con il compito di: a) indirizzare, coordinare e sovrintendere all'esercizio indipendente delle funzioni di valutazione; b) garantire la trasparenza dei sistemi di valutazione; c) assicurare la comparabilità e la visibilità degli indici di andamento gestionale, informando annualmente il Ministro per l'attuazione del programma di Governo sull'attività svolta. Sarà infine assicurata la totale accessibilità dei dati relativi ai servizi resi dalla pubblica amministrazione tramite la pubblicità e la trasparenza degli indicatori e delle valutazioni operate da ciascuna pubblica amministrazione. MERITO, INCENTIVI E PREMI L'articolo 4 prevede che saranno introdotti nell'organizzazione delle pubbliche amministrazioni concreti strumenti di valorizzazione del merito e metodi di incentivazione della produttività e della qualità della prestazione lavorativa, secondo le modalità attuative stabilite dalla contrattazione collettiva, e che saranno stabilite percentuali minime di risorse da destinare al merito e alla produttività, previa misurazione secondo criteri oggettivi del contributo e del rendimento del singolo dipendente pubblico. RIFORMA DELLA DIRIGENZA PUBBLICA L'articolo 5 prevede il divieto di corrispondere il trattamento economico accessorio nell'ipotesi di responsabilità del dirigente che abbia omesso di vigilare sulla effettiva produttività delle risorse umane allo stesso assegnate e sull'efficienza della struttura che dirige. Saranno previsti concorsi per l'accesso alla prima fascia dirigenziale e saranno ridotti gli incarichi conferiti ai dirigenti non appartenenti ai ruoli e ai soggetti estranei alla pubblica amministrazione. Verrà favorita la mobilità nazionale - che, come specificato in un emendamento approvato, potrà avvenire anche tra comparti amministrativi diversi - e internazionale dei dirigenti. La retribuzione dei dirigenti legata al risultato non dovrà essere inferiore al 30 per cento della retribuzione complessiva. SANZIONI DISCIPLINARI E RESPONSABILITA' DEI PUBBLICI DIPENDENTI L'articolo 6 prevede che saranno razionalizzati i tempi di conclusione dei procedimenti disciplinari e che verranno previsti meccanismi rigorosi per l'esercizio dei controlli medici durante il periodo di assenza per malattia del dipendente. Al fine di favorire la massima conoscibilità del codice disciplinare è prevista "l'equipollenza tra la affissione del codice disciplinare all'ingresso della sede di lavoro e la sua pubblicazione nel sito web dell'amministrazione". Si prevede inoltre la definizione della tipologia delle infrazioni più gravi che comportano la sanzione del licenziamento. VICEDIRIGENZA L'articolo 7 prevede che la vicedirigenza possa essere istituita e disciplinata esclusivamente dalla contrattazione collettiva nazionale del comparto di riferimento, che ha facoltà di introdurre una specifica previsione al riguardo e, pertanto, il personale in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente può essere destinatario della disciplina della vicedirigenza soltanto a seguito della sua avvenuta istituzione. ULTERIORI ATTRIBUZIONI AL CNEL L'articolo 8 attribuisce al CNEL l'esercizio di ulteriori compiti, tra cui si segnalano i seguenti: a) la predisposizione di una Relazione annuale al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini; b) la messa a punto di una Relazione annuale sulla stato della contrattazione collettiva nelle pubbliche amministrazioni con riferimento alle esigenze della vita economica e sociale; c) la promozione e l'organizzazione di una Conferenza annuale sull'attività compiuta dalle amministrazioni pubbliche, con la partecipazione di rappresentanti delle categorie economiche e sociali, delle associazioni dei consumatori e degli utenti, di studiosi qualificati e di organi di informazione, per la discussione e il confronto sull'andamento dei servizi delle pubbliche amministrazioni e sui problemi emergenti. ULTERIORI POTERI DI CONTROLLO ATTRIBUITI ALLA CORTE DEI CONTI Infine l'articolo 9 stabilisce che La Corte dei Conti, anche a richiesta delle competenti commissioni parlamentari ovvero del Consiglio dei Ministri, può effettuare controlli su gestioni pubbliche statali in corso di svolgimento. Ove accerti gravi irregolarità gestionali ovvero gravi deviazioni da obiettivi, procedure o tempi di attuazione stabiliti da norme, nazionali o comunitarie, ovvero da direttive del Governo, la Corte ne individua le cause e provvede a darne comunicazione al Ministro competente. Quest'ultimo, con decreto da comunicare al Parlamento e alla presidenza della Corte, può disporre la sospensione dell'impegno di somme stanziate sui pertinenti capitoli di spesa. Avverso le deliberazioni conclusive di controlli sulla gestione, che abbiano rilevato il mancato raggiungimento degli obiettivi stabiliti o l'inefficienza dell'attività amministrativa svolta, il Ministro competente, nel termine perentorio di sessanta giorni dalla formale comunicazione, può proporre ricorso ad un apposito collegio delle sezioni riunite della Corte dei conti, che giudica in via esclusiva, con sentenza di accertamento, sulla fondatezza degli esiti istruttori e delle risultanze del controllo. La redazione

Torna all'inizio


Troppi Confidi, è crisi di capitali (sezione: Class action)

( da "Denaro, Il" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Campania credito Troppi Confidi, è crisi di capitali Ricerca Unioncamere: scarsa patrimonializzazione e redditività i punti deboli Scarsa patrimonializzazione, eccessiva frammentazione e bisogno di uniformarsi alle regole di Basilea 2. E ancora: una "sostanziale inefficienza di fondo della maggior parte dei Confidi della Regione Campania", caratterizzati da "assenza di redditività, incapacità di copertura dei costi operativi, sottocapitalizzazione". E' quanto emerge dalla ricerca voluta dall'Unione regionale delle Camere di Commercio della Campania, e presentata ieri presso l'ente camerale napoletano. Pronte le richieste dei Confidi che, durante il dibattito seguito alla presentazione del rapporto, chiedono a Regione, Camere di Commercio e banche, di "risolvere il problema della patrimonializzazione". Danila Liguori Dall'analisi quantitativa dei dati resi disponibili, per la ricerca effettuata emerge una "sostanziale inefficienza di fondo della maggior parte dei Confidi della Regione Campania, caratterizzati da assenza di redditività, incapacità di copertura dei costi operativi, sottocapitalizzazione". Infatti, di tutti i 42 Confidi esaminati, solo 6 possono vantare un cost-income ratio (indice di bilancio dato dal rapporto tra costi gestionali e margine di intermediazione) inferiore a 1; solo 5 manifestano un margine da servizi positivo. Dei Confidi analizzati, appena 15 registrano un margine di intermediazione positivo; solo 4 hanno raggiunto un risultato lordo di gestione positivo. Nella maggioranza dei casi nei quali il cost-income ratio è superiore all'unità, "si tratta di Confidi sostanzialmente non-operativi, la cui gestione appare priva di sbocchi e di prospettive". Frammentazione dei consorzi La ricerca evidenzia inoltre una frammentazione dei consorzi sul territorio e una forte criticità legata alla patrimonializzazione. Il valore medio per il patrimonio netto e' infatti di 1.297.952 euro, ben al di sotto della somma fissata da Basilea 2 e che indica una debolezza strutturale dei Confidi. Ecco allora cosa chiede il rapporto: migliorare il sistema, misurando la quantità e la qualità del credito erogato per rendere i Confidi veicoli di sviluppo delle piccole e medie imprese. Anche i Confidi dicono poi la loro. In particolare, tra gli altri, Rosario Caputo, presidente di Gafi Sud, in accordo anche con Impresa Confidi, chiede che "Regione, Camere di Commercio e banche facciano la loro parte", cercando di "risolvere il vero problema dei Confidi, e cioè quello che riguarda la questione della patrimonializzazione". Il rapporto, secondo Caputo, "è ben fatto, ma dovrebbe avere quella marcia in più che consisterebbe nell'aiutare i Confidi a gettare le basi per creare un sistema di patrimonializzazione". Le Pmi: Cambio di passo Il "cambio di passo" richiesto ai Confidi della Campania è dunque, secondo quanto emerge dalla ricerca, quello di diventare, "da semplici strumenti di garanzia bancaria, inseriti nell'ambito, pur vivace, dell'associazionismo delle categorie economiche, a veri e propri veicoli di sviluppo per le Pmi del loro territorio, che in essi possono trovare la necessaria copertura per le loro esigenze di affidamento, ma anche un servizio vero e proprio di assistenza e consulenza nell'ambito della qualificazione del fabbisogno finanziario". Le reazioni Per Santo Vittorio Romano, direttore di Unioncamere Campania, "la ricerca indica che c'è una forte polverizzazione dei Confidi. Per fare un esempio, in Campania abbiamo un numero di consorzi che probabilmente è superiore a quello dell'intera Francia".Da qui, secondo Romano, il bisogno di "aggregarsi che non deve necessariamente essere una fusione. Si possono costruire schemi e accordi per collaborare e non competere". Aggiunge Felice Siciliano, consigliere di Unioncamere Campania: "E' improrogabile una svolta per gli strumenti che aiutano le Pmi; il rapporto fa emergere le criticità più importanti dei Confidi, non ultimo quella della patrimonializzazione che è troppo bassa". Quale soluzione è possibile? "Il primo adeguamento da fare - dice - è il rafforzamento dei Confidi, per esempio". attraverso la possibilità di fare sistema". I 42 consorzi censiti in Campania Agrifidi Caserta Confcooperativa Napoli Caserta Consorzio Garanzia Collettiva Fidi della Provincia di Napoli Consorzio Api Campania Fidi Confidi Pmi Campania Soc. Coop. Cons. A R.L. Cidec Confidi Campania Soc. Coop. a R.L. Impresa Confidi Soc. Coop. per Azioni Consorzio Fidi Campania S.C.R.L. Cooperfidi Campania Soc. Coop. Di Garanzia Collettiva dei Fidi Cooperativa Co.Na.Ga P.A. Artigianfidi Campania Consorzio Regionale Di Garanzia Collettiva Dei Fidi Soc. Coop. Centrale Garanzia Fidi a R.L. Unimpresa Fidi Società Cooperativa Artigiancredito Coop. CREDITART Confidi di Garanzia Collettiva Fidi S.C. a R.L. GA.FI. SUD Alfa Confidi Di Garanzia Per Finanziamenti Alle Impresa Ambra Confidi Di Garanzia Per Finanziamenti Alle Imprese Confidi Campania Scarl Confidi Flegreo Gamma Confidi Di Garanzia Per Finanziamenti Alle Imprese Omniacredit 1998 Consorzio Di Garanzia Consorzio Agriconfidi Campania Confidi Salerno CO.FIDI - consorzio di garanzia collettiva Consorzio Fidi Del Tirreno Confidi Vallo Di Diano Società Cooperativa Con.Fidi Cidec Sa Cofimpi Confidimprese Salerno Icaro Cooperativa Garanzia Collettiva Fidi Consorzio Garanzia Collettiva Fidi Consorzio Fidi Piccole E Medie Imprese Del Cilento Consorzio Fidi Creditpesca Apifin - Consorzio Fidi Tra Pmi Della Provincia Di Salerno Confidi Italia Soc. Coop. a R.L. Consorzio Api Benevento Credito Cooperativa Ascom Fidi a R.L. Interfidi Co.Fi Società Cooperativa a R.L. Artigianfidi S.C.R.L. Coop. Garanzia Fidi Per Imp.Art. Della Regione Campania A.R.L. del 19-12-2008 num.

Torna all'inizio


La storia infinita della class action (sezione: Class action)

( da "Miaeconomia" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Gli ultimi articoli da: Esperto conti correnti Conoscenza protestoApertura c/c dopo 5° anno protestoApertura c/c a Rio de JaneiroApertura c/c con protesto assegno postaleIl c/c comune è di chi lavoraEmissione assegni e iscrizione SicProdotti per protestatiIncasso assegnoSmarrimento assegnoRecupero penale assegno protestato Gli ultimi articoli da: Esperto mutui casa Nuovo mutuo per casa pignorataMutuo e separazione consensualeSgravi e affitto immobile intestato a minoreComproprietà immobile, mutuo noRichiesta mutuo se marito è iscritto a CrifRescissione mutuoCaratteristiche della surrogaAgevolazioni prima casaDetrazione mutuo in separazione consensualeEstinzione parziale anticipata BANCA E MUTUI » News La storia infinita della class action (19/12/2008) Bisognerà aspettare ancora sei mesi per avere la possibilità anche in Italia di aderire ad un?azione legale collettiva per il risarcimento dei danni. Lo slittamento dell?introduzione della class action è stato deciso dal decreto legge Milleproroghe, approvato ieri in Consiglio dei ministri. La class action all?italiana fa, così, molta fatica ed entrare nell?ordinamento italiano, nonostante in America sia una prassi consolidata: un solo giudice, con un solo processo può condannare un?impresa a risarcire i danni provocati, non solo per le lesione individuali, ma anche per quelle rivendicate da una pluralità di consumatori nel caso in cui i fatti abbiano un?origine comune. Questa particolare azione collettiva, va ricordato, è stata introdotta in Finanziaria 2008. Doveva partire inizialmente a giugno di quest?anno, ma il governo aveva deciso di far slittare l?appuntamento a gennaio 2009 per avere il tempo di modificarne l?impianto normativo, fortemente contestato per la sua natura ibrida sia da Confindustria che dalle associazioni dei consumatori. Ma, poi, anche ieri è arrivato l?ennesimo rinvio. Si dovrà ora, quindi, aspettare luglio dell?anno prossimo per promuovere le cause collettive contro le imprese da parte di utenti che si ritengono vittima di truffe, inadempimenti contrattuali, mancanza di trasparenza. Il semaforo rosso alla class action ha però nel frattempo generato fiumi di polemiche: da una parte gli industriali che temono che la disciplina sulle azioni collettive, così formulata, possa generare un numero enorme di cause pretestuose e infondate, dall?altra il mondo delle associazioni dei consumatori infuriato per il rinvio. In particolare, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, rispettivamente presidenti di Federconsumatori e Adusbef, gridano: ?Vergogna! Siamo indignati! Questa legge, approvata durante la precedente legislatura, è stata prima rimandata dal Governo Berlusconi, con l?obiettivo di migliorarla. Oggi - continuano le due associazioni - dopo aver peggiorato la legge, eliminando la retroattività, viene ulteriormente rinviata di altri 6 mesi. Il Governo e la Confindustria vogliono rendere impossibile l?azione di risarcimento per i danni subiti dai cittadini nelle truffe Cirio, Parmalat, ecc. e vogliono rimandare il più possibile l?attuazione della legge stessa?, continuano i consumatori. ?La Class Action - spiegano ancora Adusbef e Federconsumatori - rappresenta non l?occasione per regolamenti di conti ed attacchi indiscriminati alle imprese, ma doveva e dovrà essere un forte deterrente contro truffe e raggiri da parte delle imprese e un forte incentivo per un funzionamento del mercato trasparente ed efficace?. Il nuovo rinvio non piace neanche al Partito democratico e all?Italia dei Valori. ?È una presa in giro dei cittadini - afferma Andrea Lulli (Pd) - che il governo porta avanti senza vergogna?. Per il deputato dell?Idv, Antonio Borghesi, ?si tratta dell?ennesima dimostrazione del fatto che l?esecutivo ha a cuore solo gli interessi del proprio presidente e quelli di chi commette illeciti finanziari?. La proroga è invece appoggiata dalla maggioranza. ?Ben venga il tempo in più, spiega il relatore ai provvedimenti sulla class action Antonino Lopresti. La proposta del governo ora va trasformata in un disegno di legge da discutere insieme ai provvedimenti omogenei già all?esame del Parlamento?. 8 voti - » Vota questa notizia »

Torna all'inizio


Class action/ Berlusconi: Non me sono interessato (sezione: Class action)

( da "Virgilio Notizie" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Roma, 19 dic. (Apcom) - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, class="hilite">spiega di non essersi "personalmente interessato" della questione class="term">class class="term">action e della decisione del Governo di rinviarla di sei mesi. Ai giornalisti che gli chiedono le motivazioni della scelta, il premier si limita a rispondere: "Non credo che questo sia il momento per dividere, questo è il momento che ci deve unire. Tuttavia le dico che personalmente non mi sono interessato della cosa. Non sono un tuttologo e ci tengo a farlo a sapere".

Torna all'inizio


CLASS ACTION: BERLUSCONI, RIMANDATA PERCHE' NON E' MOMENTO (sezione: Class action)

( da "Virgilio Notizie" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

(ASCA) - Roma, 19 dic - ''Non credo che questo sia il momento per dividere, credo che questo sia il momento in cui ci si deve unire''. Cosi' il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, risponde a chi, class="hilite">a margine del pranzo con gli eurodeputati Pdl, chiede i motivi del rinvio dell'entrata in vigore del provvedimento che introduce nel nostro ordinamento l'istituto della class="term">class class="term">action. ''Tuttavia - prosegue Berlusconi - le dico che personalmente non mi sono interessato della cosa, non sono un tuttologo e ci tengo a farlo sapere''.

Torna all'inizio


IL CANONE RAI 2009 SARà DI 107,50 EURO: AUMENTA QUINDI DI 1,50 EURO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO, ... (sezione: Class action)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Il canone Rai 2009 sarà di 107,50 euro: aumenta quindi di 1,50 euro rispetto allo scorso anno, un aumento pari al tasso di inflazione programmato. È quanto prevede il decreto del ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola. «Pessima la decisione del governo: il Codacons presenterà ricorso al Tar chiedendo l'annullamento del provvedimento. Si tratta, infatti, di un tradimento di quanto promesso nelle conferenze stampa di presentazione del decreto anticrisi appena varato, nelle quali il governo proclamava di voler bloccare tutti gli aumenti automatici. «Non è possibile, infatti - prosegue la nota dell'associazione - che stipendi e pensioni non siano mai indicizzati all'inflazione mentre tutto il resto sì». class="hilite">A protestare è anche la Lega Consumatori: «Ancora un colpo basso, dopo il nuovo rinvio della class="term">class class="term">action, ai consumatori italiani, che avevano chiesto di non concedere alcun aumento del canone Rai, senza un preciso impegno della concessionaria sulla qualità della programmazione. A nulla sono valse anche le critiche della Corte dei Conti».

Torna all'inizio


ALESSANDRA CHELLO CONGELATA. ANZI. RIMANDATA A LUGLIO. LA CLASS ACTION - VALE A DIRE L'AZION... (sezione: Class action)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 19-12-2008)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Benevento))

Argomenti: Class Action

ALESSANDRA CHELLO Congelata. Anzi. Rimandata a luglio. class="hilite">La class="term">class class="term">action - vale a dire l'azione legale collettiva per il risarcimento danni introdotta con la Finanziaria 2008 - slitta ancora. Ieri il Consiglio dei ministri ne ha prorogato di altri sei mesi l'entrata in vigore. L'ennesimo stop. Sì perché inizialmente la data di partenza era fissata a giugno di quest'anno. Ma il governo Berlusconi ha predisposto uno spostamento al primo gennaio 2009 per avere il tempo di modificarne l'impianto normativo, fortemente contestato da Confindustria. Poi questa nuova dilazione. Il secondo rinvio prelude alla presentazione di un emendamento del governo a un disegno di legge in corso d'esame in Parlamento. La proposta di emendamento a cui lavora il governo, secondo quanto emerso nei giorni scorsi, prevede che la class="term">class class="term">action possa essere attivata per illeciti compiuti a partire dal luglio 2008, quindi con un parziale effetto retroattivo. Resterebbero comunque esclusi i processi per i crac Cirio e Parmalat (proprio ieri Calisto Tanzi è stato condannato a 10 anni per il crac che ha coinvolto 100mila risparmiatori). Il nuovo emendamento dovrebbe contenere anche la possibilità di class="term">class class="term">action nei confronti della pubblica amministrazione e saranno previsti mezzi di tutela giurisdizionale degli interessati nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici che si discostano dagli standard qualitativi ed economici fissati o che violano le norme preposte al loro operato. Ma il semaforo rosso del decreto Milleproroghe ha fatto già alzare le barricate alle associazioni dei consumatori anche se per l'esecutivo la proroga è necessaria per costruire un progetto organico. Al momento resta comunque confermata l'intenzione di creare uno scudo per il passato: le nuove norme, secondo l'impianto allo studio del governo, dovranno valere esclusivamente a partire dal primo luglio 2008. Il nuovo rinvio non piace né al Partito democratico né all'Italia dei Valori. «È una presa in giro dei cittadini - spiega Andrea Lulli - che il governo porta avanti senza vergogna». Per il partito di Antonio Di Pietro si tratta dell'ennesima dimostrazione del fatto che «l'esecutivo ha a cuore solo gli interessi - come accusa il deputato dell'Idv Antonio Borghesi - del proprio presidente e quelli di chi commette illeciti finanziari». La proroga è invece appoggiata dalla maggioranza, che ieri ha votato una risoluzione in commissione Giustizia (dove sono all'esame diverse proposte su questa materia). «Ben venga il tempo in più, spiega il relatore ai provvedimenti sulla class="term">class class="term">action Antonino Lopresti. Ma ora la proposta del governo va trasformata in un disegno di legge da discutere insieme ai provvedimenti omogenei già all'esame del Parlamento».

Torna all'inizio


Class action, Berlusconi su rinvio: non me ne sono occupato (sezione: Class action)

( da "Reuters Italia" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

ROMA (Reuters) - Il presidente del class="hilite">Consiglio Silvio Berlusconi dice di non essersi occupato della class="term">class class="term">action, la cui entrata in vigore è stata ieri posticipata di 6 mesi a metà 2009. "Non credo che questo sia il momento per dividere. Questo è il momento in cui si deve unire", ha dapprima risposto Berlusconi a chi chiedeva un commento sulle critiche mosse al governo dalle associazioni dei consumatori per il rinvio. "Personalmente non mi sono interessato della cosa, non sono un tuttologo e ci tengo a farlo sapere", ha aggiunto Berlusconi parlando con i cronisti prima di un pranzo con gli europarlamentari del Pdl.

Torna all'inizio


Crack Parmalat, assolte le banche! Codacons protesta (sezione: Class action)

( da "Sestopotere.com" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Crack Parmalat, assolte le banche! Codacons protesta (19/12/2008 15:16) | (Sesto Potere) - Roma - 19 dicembre 2008 - "La sentenza nel processo sul crac Parmalat è sicuramente negativa per tutti i consumatori che da anni attendono un risarcimento' ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli. "E' evidente che la mancata condanna delle banche riduce le vie ad un risarcimento vero per quei consumatori che fino ad ora non hanno ottenuto giustizia' ha proseguito Donzelli. "class="hilite">Ora attendiamo una vera class="term">class class="term">action, con danno punitivo. Solo con un'azione diretta dei consumatori si potrà impedire ad imprese, banche, assicurazioni, compagnie telefoniche …. di calpestare i diritti dei cittadini. Fino a che le truffe, gli imbrogli, i raggiri, le scorrettezze pagano, sia in termini economici sia per l'impunità garantita, sarà difficile ottenere giustizia ed un'economia sana e competitiva' ha concluso Donzelli.

Torna all'inizio


Crack Parmalat, Borghesi (IdV): rinvio Class action più grave dopo condanna Tanzi (sezione: Class action)

( da "Sestopotere.com" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

Crack Parmalat, Borghesi (IdV): rinvio Class class="term">action più grave dopo condanna Tanzi (19/12/2008 16:09) | (Sesto Potere) - Bologna - 19 dicembre 2008 - “Lo scandaloso rinvio della class="term">class class="term">action risulta ancora più grave alla luce della condanna a 10 anni di Tanzi e di un?altra ventina di persone, che pone un primo punto fermo su un furto da 14 miliardi di euro a danno di 40.000 piccoli risparmiatori che hanno perso tutto. I truffatori ora sono chiamati a pagare il loro conto con la giustizia, ma non quello con i risparmiatori truffati. Di fronte ad una vicenda così grave la maggioranza che governa il nostro paese risponde con il rinvio della class="term">class class="term">action, unica speranza per i risparmiatori ed il tentativo, mai sopito, di salvare Tanzi, come i ?boiardi? delle aziende pubbliche, Alitalia e Cirio in testa”. A dichiararlo è Antonio Borghesi, responsabile dell?economia e vice capogruppo alla Camera per l?Italia dei Valori.

Torna all'inizio


Treasury Support for Car Industry Needed in Days Not Months, Warns Unite (sezione: Class action)

( da "ITnews.it" del 19-12-2008)

Argomenti: Class Action

LONDON, December 19 /PRNewswire/ -- Derek Simpson, Unite joint general secretary today urged the Treasury to delay no longer in providing short-term financial assistance to the UK's ailing car industry. "Government must establish a strategic funding mechanism for the car industry within days, not weeks. It was disappointing to hear the Prime Minister say earlier today (Friday) that no agreement on a package has yet been reached. The urgency of the situation dictates that the Government must, however, do as it did with the banks and lose no time in intervening with vital assistance. It is simply no good bailing out the banks if the banks won't then bail out business. Derek Simpson was speaking as President Bush announced an aid package for the beleaguered US car industry: "class="hilite">Only class="term">action by the Treasury in the next few days will safeguard the tens of thousands of jobs and the many communities across the country depending on car manufacturing for their livelihoods. For their sake and the sake of our manufacturing base we do not have the luxury of pondering on intervention for weeks or months. Intervention must come this side of Christmas. "What is being asked for from the Government is not a handout, not a gift, it is access to strategic funding for a sector that is key to our economy's global stature and one that will play a lead role in its emergence from this recession. By providing short-term loans, repayable with interest, the Treasury could instantly restore some liquidity to this system and save the tens of thousands of skilled jobs that are at this moment hanging by a thread." "This is a world class industry which has undergone a massive modernisation process in recent times but it has been hit hard by the global credit crunch - the market has simply seized up. But make no mistake, failure to support the car industry now will have severe, damaging ramifications for the rest of our manufacturing base." Unite has been pressing for a GBP13 billion strategic support package from Government, similar to the support provided by the German, French and Swedish governments to their manufacturing sector. For further information contact Pauline Doyle on +44(0)7976-832-861

Torna all'inizio


esposto al pm per i lavori al petruzzelli - gabriella de matteis a pagina vii (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 20-12-2008)

Argomenti: Class Action

class="hilite">Pagina I - Bari Gli avvocati della class="term">class class="term">action "O è pubblico o niente fondi" Esposto al pm per i lavori al Petruzzelli GABRIELLA DE MATTEIS A PAGINA VII SEGUE A PAGINA VII

Torna all'inizio


petruzzelli, sui lavori un esposto ai pm (sezione: Class action)

( da "Repubblica, La" del 20-12-2008)

Argomenti: Class Action

Pagina VII - Bari Petruzzelli, sui lavori un esposto ai pm I legali: teatro pubblico o basta fondi. class="hilite">Trecento firme per la class="term">class class="term">action Messeni Nemagna: niente chiavi se la consegna non è fatta in base al protocollo d´intesa del 2002 La class="term">class class="term">action è stato il primo passo. La presentazione di un esposto in procura, invece, quello successivo. Gli avvocati Luigi Paccione, Alessio Carlucci e Nicola Favia, ieri mattina, hanno depositato la denuncia che riprende gli stessi argomenti, contenuti nella class="term">class class="term">action. L´erogazione dei fondi pubblici per la ricostruzione del Petruzzelli deve essere interrotta. In caso contrario, sostengono i tre legali, il teatro non può non essere considerato di proprietà pubblica e non privata. «Crediamo - spiegano Paccione e Carlucci - che ci siano profili che meritano di essere all´attenzione della procura». L´esposto, quindi, è la naturale prosecuzione di una mobilitazione, cominciata con l´avvio della class="term">class class="term">action. Un´iniziativa alla quale hanno risposto già più di trecento cittadini e che solleva alcuni interrogativi, ripropone nodi ancora irrisolti. E´ giusto, ad esempio, che un teatro di proprietà di una famiglia e quindi non dello Stato venga ricostruito con i soldi pubblici? Questo chiedono i tre avvocati che, nella class="term">class class="term">action, giungono ad una conclusione: «I contribuenti italiani patiscono oggi un rilevante danno patrimoniale di massa attraverso l´incauto dispendio di fondi pubblici (raccolti attraverso il prelievo fiscale a loro carico) per obiettive finalità di accrescimento dei patrimoni delle persone fisiche che si dichiarano proprietarie del teatro Petruzzelli». La considerazione è tra quelle richiamate nell´esposto, depositato ieri mattina sulle scrivanie del Palazzo di Giustizia. Sarà la procura a dire se la questione, da mesi al centro del dibattito cittadino, possa costituire materia di indagine. Per il momento i tre avvocati, in una conferenza stampa, tracciano già un primo bilancio della class="term">class class="term">action. E rilanciano: «Il nostro obiettivo - spiega Paccione - è di impedire un torto di massa, quale si profila per il Petruzzelli. Non esiste alcuna norma nel nostro ordinamento che consenta la ricostruzione di un bene immobile. La ricostruzione è costata 60 milioni. Non vogliamo che tutto si risolva in una donazione a privati». E intanto le eredi che detengono il 75 per cento della proprietà del teatro Petruzzelli hanno scritto al ministro per i Beni culturali Sandro Bondi chiedendo, spiega il loro legale Ascanio Amenduni, «di consegnare il teatro alla fondazione, purchè lo riceva in esecuzione del protocollo d´intesa firmato il 21 novembre 2002, altrimenti sarebbe una consegna senza titolo, cioè un ingresso abusivo, al pari di chi va ad occupare una casa senza contratto». (g. d. m.)

Torna all'inizio


"Sicurezza sul lavoro Ora il Patto è più forte" (sezione: Class action)

( da "Stampa, La" del 20-12-2008)

Argomenti: Class Action

FABBRICHE "Sicurezza sul lavoro Ora il Patto è più forte" Cna, Confartigianato Ascom e Legacoop affiancano i sindacati e l'Unione industriale Si allarga la piattaforma sulla sicurezza sul lavoro: Altre quattro importanti associazioni di categoria del distretto biellese (Cna, Confartigianato, Ascom e Legacoop) hanno confermato la loro adesione al «Protocollo di intesa» che nel luglio scorso era stato redatto dall'Unione industriale e dalle rappresentanze di Cgil, Cisl e Uil. La scorsa estate infatti quattro associazioni, con una lettera d'intenti, avevano manifestato l'interesse a sottoscrivere e condividere le iniziative e le premesse contenute nel documento e ora con la loro firma contribuiranno alla crescita complessiva della soglia di attenzione rispetto al problema. Scopo principale del Protocollo è quello di rendere più sicuri i luoghi di lavoro: «L'Unione industriale e i sindacati - si legge in una nota congiunta diffusa ieri - esprimono l'auspicio che l'allargamento della base dei soggetti con l'ingresso di Cna, Confartigianato, Ascom e Legacoop, possa costituire la premessa significativa per una più incisiva azione collettiva di prevenzione e di tutela in materia di sicurezza».

Torna all'inizio


Berlusconi: È il momento di stare uniti (sezione: Class action)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-12-2008)

Argomenti: Class Action

Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2008-12-20 - pag: 8 autore: CLASS ACTION Berlusconi: «è il momento di stare uniti» «Non credo che questo sia il momento per dividere, questo è il momento in cui ci si deve unire». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, risponde così a chi gli chiede spiegazioni del rinvio di sei mesi deciso ieri in Consiglio dei ministri con il Dl milleproroghe all'avvio della class action. «Tuttavia- aggiunge Berlusconi - vi dico che personalmente non mi sono interessato alla cosa. Non sono un tuttologo e ci tengo a farlo sapere». Con il decreto legge approvato giovedì dal Consiglio dei ministri il Governo ha disposto lo slittamento al 1Úluglio 2009 dell'entrata in vigore dell'azione collettiva a tutela degli interessi diffusi. Un rinvio reso necessario dall'intenzione di correggere numerosi passaggi chiave di una normativa che, sia pure non ancora mai resa operativa, ha da subito (venne introdotta un anno fa nell'ambito dell'ultima Finanziaria del Governo Prodi) sollevato critiche e perplessità. Nei sei mesi di tempo il Governo ha intenzione di azzerare di fatto la retroattività della class action rendendola applicabile ai soli illeciti successivi al 1Úluglio 2008, di ampliare il numero dei soggetti che possono proporre l'azione, di ridefinire il perimetro degli interessi che possono essere difesi con lo strumento collettivo, di concentrare la competenza solo in alcuni tribunali favorendone la specializzazione nella materia economico finanziaria.

Torna all'inizio


(Sei) Cari Auguri (sezione: Class action)

( da "superEva notizie" del 20-12-2008)

Argomenti: Class Action

(Sei) Cari Auguri Collettiva natalizia Anche questo anno l'Assessorato alla Cultura, Politiche Giovanili e Progetti europei del Comune di Biella organizza la consueta mostra natalizia (Sei) Cari Auguri. La sesta edizione, si svolgerà come ormai da tradizione presso gli spazi espositivi di FrenchKiss, della galleria/negozio Banaleconceptstore di Via Italia in Biella, con inaugurazione sabato 20 dicembre alle ore 18 presso FrenchKiss e alle ore 18.30 presso Banaleconceptstore. La mostra, che resterà aperta fino al 6 gennaio 2009, vuole essere un occasione per vedere esposte le opere di alcuni artisti biellesi e non. Gli artisti partecipanti alla collettiva sono: Damiano Andreotti, Nadia Azzoni Boneccher, Matteo Benetazzo, Valentina Chirico, Valeria Ferrero, Marilena Florio, Simone Ludovico, Milena Maiorano, Andrea Marostegan, Yael Plat, Valentina Roselli, Fausto Sanmartino, Paolo Turco. La collettiva diventa un occasione di pausa in questo periodo di frenesia commerciale usando l'arte come strumento per un -altro- sguardo all'interno del periodo natalizio. Gli interventi dei singoli artisti spaziano per interpretazione e tecnica nelle diverse sfaccettature delle arti visive: si va dalla fotografia al dipinto, dalla scultura al video all'installazione. Presso la galleria Banaleconceptstore potremo vedere la scultura piu' classica delle giovani artiste Valeria Ferrero e Valentina Chirico le quali attraverso l'uso del gesso ci avvolgono all'interno di leggere volute.La opere fotografiche mettono in luce diversi stati d'animo da quello piu' intimo di Simone Ludovico, a quello piu' ironico e crudo di Damiano Andreotti, passando per un -separe'-creato da Marilena Florio. Sempre da Banaleconceptstore avremo l'occasione di vedere tre giovani artisti di Torino che sono Valentina Roselli, Paolo Turco e Yael Plat. Valentina Roselli presenta l'opera Increasing, termine inglese indica qualcosa di crescente. Il lavoro e' un concime per bonsai incorniciato, proprio come augurio e speranza di crescita profonda (umana/artistica). Paolo Turco presenta l'opera -La Buona Novella - il primo bacio-, l'uso dell'incenso , dell'oro e della mirra rinchiusi in contenitori di vetro, e cosi' trasformati in unità di colore. Yael Plat nella sua opera sviluppa il tema dell'abitare in modo estensivo sia verso le abitudini in cui ci si insedia e che costruiamo intorno a noi attraverso gesti e relazioni, in Da FrenchKiss verranno esposti il lavori di Nadia Azioni Boneccher e Andrea Marostegan che fanno del colore la loro anima, nel quale e' possibile perdersi seguendo le geometrie e le immagini che il colore costruisce, Matteo Benetazzo, Milena Maiorano e Fausto Sanamartino che interviene nei vuoti servendosi di cornici in cui inscrive memorie di vita quotidiana. Inaugurazione: sabato 20 dicembre ore 18 galleria/negozio Banaleconceptstore Via Italia, Biella ingresso libero PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 20 dicembre 2008 in: Proposte, Eventi o Messaggi » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

Torna all'inizio


<Crisi, nel 2009 nessuna nuova misura Tremonti-Draghi? Solo dialettica> (sezione: Class action)

( da "Corriere della Sera" del 20-12-2008)

Argomenti: Class Action

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Economia - data: 2008-12-20 num: - pag: 35 categoria: REDAZIONALE Il governo Il ministro aveva ironizzato sul Financial Stability Forum presieduto dal Governatore «Crisi, nel 2009 nessuna nuova misura Tremonti-Draghi? Solo dialettica» Il premier: sull'class="hilite">economia abbiamo già fatto il possibile E sul rinvio della class="term">class class="term">action: non me ne sono occupato, in ogni caso questo è il momento di unire non di dividere ROMA — Non ci saranno nuove misure del governo contro la crisi nel 2009. A escluderlo, è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a margine di un incontro conviviale con gli eurodeputati azzurri. «è chiaro - ha precisato il premier - che se avessimo altre possibilità di bilancio le misure potrebbero essere più sostanziose, ma con il bilancio che abbiamo ereditato dal passato abbiamo fatto ciò che potevamo fare». Quanto alle indicazioni provenienti da Confindustria, a chi gli chiede se le considera critiche, risponde negativamente: «La presidente Marcegaglia mi ha ringraziato pubblicamente e mi ha fatto i complimenti in privato su queste misure». Berlusconi ha poi puntualizzato il proprio punto di vista sulla battuta rivolta dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, al governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi e rilasciata all'Ecofin straordinario: «E meno male che c'era il Financial Stability Forum - aveva detto il responsabile del Tesoro riferendosi a Draghi come responsabile dell'organismo che vigila sulla stabilità dei mercati - , figuriamoci se non c'era. C'è stato chiaramente un problema con i regolatori... E' demenziale prendere lezioni da chi non ha capito nulla o meglio ha capito molto e sbagliato tutto». Parole cui non è seguita una replica di Draghi. Sul punto il presidente del Consiglio ha minimizzato: «Non ci sono toni polemici, è chiaro che ci si confronta sulle varie posizioni, ma non si può parlare di polemica. C'è qualche momento dialettico - ha proseguito - , come tra tutte le persone che pensano con la propria testa e che non si appecoronano all'idea prevalente, come invece accade a sinistra». Ma è sulla crisi in atto che il premier ha voluto far sentire la propria voce. Così, intervenendo di prima mattina a Canale5 ha detto: «Il mio punto di vista sulla crisi rispecchia la verità: la situazione è nelle mani di tutti noi, dei cittadini consumatori. Da noi dipende anche la sua scansione temporale ». Il premier ha voluto sottolineare come il governo abbia con alcuni provvedimenti «messo in sicurezza il sistema bancario e aiutato le imprese e le famiglie ». Quanto ai lavoratori che perderanno il posto, ha spiegato, «abbiamo preparato risorse per pagare il 70% dei loro stipendi». L'ultima battuta riguarda il rinvio della class="term">class class="term">action (azione collettiva): «Personalmente non me ne sono interessato. Non credo sia questo il momento di dividere ha concluso - questo è il momento in cui ci si deve unire». Antonella Baccaro

Torna all'inizio