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Report "Obama"   15-17  maggio 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Obama

L'Europa, un club alla ricerca ( da "Stampa, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Obama lo sa bene. Quanto alla Cina è troppo presto per esprimere un giudizio - come diceva Zhou Enlai della Rivoluzione francese. Almeno americani e cinesi hanno una qualche loro identità mentre l'Europa, di cui non sapremmo definire nemmeno i confini, non ha né l'unità, né la volontà, né la possibilità di sistemare il mondo.

Se cadi rialzati subito ( da "Stampa, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: e per questa fermezza Barack Obama è andato in ospedale a stringerle la mano. Ci sono i profughi che da tutto il mondo cercano rifugio negli Stati Uniti: sauditi o somali o etiopi o iraniani. Arrivano con aerei carichi di speranze, si disperdono e si confondono nel grande paese, si portano dietro tutto il poco o tanto che possiedono,

VENERDI' 15 MAGGIO SALE CONVEGNI ORE 10,30 SALA GIALLA - Cesare e l'Egitto. Una conversaz... ( da "Stampa, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: 30 SALA AZZURRA - Viaggio nell'America di Obama. Incontro con Mario Calabresi. In occasione della pubblicazione del suo libro «La fortuna non esiste» a cura di Mondadori ORE 18,30 SALA ROSSA - Anticorpi: il potere delle idee, a cura di Editori Laterza. Interv. Luciano Canfora, Ezio Mauro, Aldo Schiavone.

Prima dell'incontro con il Papa, che mercoledì aveva toccato il nervo più scoperto di... ( da "Stampa, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: secondo il quotidiano di Tel Aviv «Haaretz», l'Amministrazione Obama ha lanciato al nuovo governo israeliano. E lo dimostra l'enfasi che ha messo il premier israeliano, dopo l'incontro con il Pontefice, alla richiesta che Benedetto XVI «faccia sentire alta la sua voce contro coloro che chiedono la distruzione di Israele», cioè Ahmadinejad.

"Cristiani e musulmani insieme contro l'odio" ( da "Stampa, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: premier Netanyahu a suggellare la mediazione vaticana nel piano di Obama e quella con i leader religiosi per invocare insieme da Dio la pace in Terra Santa. In mezzo al fuoco incrociato delle critiche israeliane scatenate dal monito a Betlemme contro il Muro in Cisgiordania e di Hamas per «la mancata denuncia dei crimini di Israele», il Pontefice saluta in arabo («assalam aleikum»,

Ora tocca a derivati e carte di credito ( da "Stampa, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Obama di «aumentare la protezione dei cittadini» che in molti casi hanno perduto pensioni e risparmi a causa degli illeciti commessi proprio nella gestione di derivati dei quali non si conosceva neanche l'esistenza. Barney Frank, capo della commissione Finanze della Camera, si è detto disposto a «lavorare da subito» sulla base delle indicazioni ricevute dal Tesoro e fra i primi punti

"Se io fossi Obama cancellerei lo smog" ( da "Stampa, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Se io fossi Obama cancellerei lo smog" [FIRMA]GIORGIA GARBEROGLIO «Se io fossi Obama per prima cosa cancellerei un po' di inquinamento e poi metterei pannelli solari». Questa è la strada (tema della Fiera) che percorrerebbe Edoardo Sanquirico, nove anni, sguardo allegro e maglietta della sua scuola: Matteotti di Collegno,

[FIRMA]GIUSEPPE CULICCHIA Tra tutti i giornalisti accreditati alla Fiera del Libro, che sono cent... ( da "Stampa, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Però abbiamo visto la presentazione del libro delle lettere dei bambini a Obama», sottolinea Irene. «Ci hanno anche fotografate mentre prendevamo appunti». Chiedo alle due giornaliste di Papersera se non fanno fatica a scrivere i loro articoli con il baccano che le circonda. Si scambiano un'occhiata complice e poi ammettono: «Mah, sai, in classe non è poi così diverso».

Oggi c'è Marchionne Anche Sergio Marchionne (foto), alla Fiera del libro. Tra un vi... ( da "Stampa, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Tra un viaggio negli Stati Uniti e uno in Germania, oggi alle 18,30 sarà in Sala Azzurra con Mario Calabresi per presentare La fortuna non esiste (Mondadori), il libro in cui il neodirettore della Stampa racconta il suo viaggio nell'America di Obama che cerca di uscire dalla crisi.

Pelosi: "La Cia ci ha ingannati" ( da "Stampa, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: amministrazione Obama equipara alle torture. La scelta del terza carica dello Stato è così di riunire i giornalisti in sala stampa e affrontarli di persona, leggendo dal podio, e con le bandiere americane alle spalle, un lungo testo confezionato dai propri consiglieri legali per essere la base della difesa da ogni sospetto.

La sfida sull'elicottero di Obama ( da "Corriere della Sera" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: come se andasse su una vecchia Plymouth volante La sfida sull'elicottero di Obama DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK Il taglio delle spese per il nuovo elicottero della Casa Bianca rischia di avere un effetto «boomerang» per Obama. Anziché risparmiare rischia di sprecare soldi, ha scritto ieri il «New York Times» in un commento insolitamente severo nei confronti del leader democratico.

D'Alema boccia il nucleare di Sarko ( da "Corriere della Sera" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: indicata da Barack Obama. «Utile, a portata di mano, e più rispondente alla vocazione del Paese», l'ha definita rispondendo a Dario Di Vico del «Corriere della Sera». Mentre sul fronte della geopolitica energetica e finanziaria i timori di una strapotenza della Russia o di un'eccessiva ingerenza della Libia nell'economia italiana appaiono eccessivi.

Ora Obama diventa anche un guru del management ( da "Corriere della Sera" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Si chiama Barack Obama e il suo talento manageriale ormai fa scuola. Anzi. L'Obama Style è talmente attraente, che più d'un manager tenta di metterci il suo cappello. «Ma le adesioni superficiali non bastano, perché la strategia del cambiamento è molto più difficile da applicare di quanto sembri», spiega Marco Rotondi,

E Schwarzy (in rosso) si vende il Colosseo ( da "Corriere della Sera" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Se non annullerà la decisione, varata a febbraio, di tagliare gli stipendi agli infermieri a domicilio iscritti ai sindacati, l'amministrazione Obama ritirerà i finanziamenti federali. Se non agirà entro il primo luglio, la California rischia di perdere 6,8 miliardi di dollari. Schwarzenegger Alessandra Farkas

la california è senza soldi schwarzy vende san quintino - alberto flores d'arcais ( da "Repubblica, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Obama è deciso a ritirare i finanziamenti federali per la California previsti dal piano di stimolo, e il Golden State dovrà fare a meno della bella cifra di 6,8 miliardi di dollari. Il governatore ha preso carta e penna, ha scritto alla Casa Bianca chiedendo di fare un´eccezione visto che il deficit attuale è comunque molto alto (

l'afghanistan ringrazia emergency strada: "e pensare che volevano cacciarci" - giampaolo cadalanu ( da "Repubblica, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: amministrazione Obama». «Il popolo afgano apprezza moltissimo quanto Gino Strada e la sua organizzazione hanno fatto nel nostro Paese - ha detto Fatimie - Loro sono abituati ad essere concreti e a rispondere ai bisogni con velocità ed efficienza. Emergency può diventare un modello, in contatto con il Comitato Internazionale della Croce Rossa»

La Saberi ha lasciato l'Iran "Starò qualche giorno a Vienna" ( da "Repubblica.it" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: ancora più incandescente nel momento in cui il presidente Usa, Barack Obama, tenta di migliorare le relazioni con il 'regime degli ayatollah'. "Passerò qualche giorno a Vienna, perché è un posto calmo e rilassante". Sono state le prime parole della giornalista al suo arrivo all'aeroporto della capitale austriaca.

Obama: "Tornano i tribunali militari" ( da "Stampaweb, La" del 15-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: ultime settimane aveva più volte ammonito Obama: le promesse iniziali di trasparenza potevano mettere a repentaglio la sicurezza degli Stati Uniti. La decisione di Obama di rimangiarsi il suo assenso alla pubblicazione delle foto delle sevizie inflitte dai militari americani ai detenuti nelle carceri in Iraq e Afghanistan «per motivi di sicurezza» - esattamente la tesi di Cheney -

guantanamo, obama fa marcia indietro - vittorio zucconi ( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Obama ha dato un altro saggio di obamismo, vietando la diffusione delle immagini scattate nelle segrete di Abu Ghraib a Bagdad, per non provocare la sommossa fra i quadri dell´esercito e di fatto bloccando le prospettive di processi contro i responsabili tra i militari, il governo civile e nella Cia.

aborto, sondaggio shock la maggioranza è contro ( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Mentre il presidente Barack Obama mette a punto una strategia per disinnescare una nuova guerra tra favorevoli e contrari all´aborto, due fra le più prestigiose società di indagini demoscopiche calcolano la consistenza delle "divisioni" contrapposte. Stando alla Gallup, per la prima volta nella storia recente, la maggioranza degli americani si dichiara pro-

e sergio ringrazia obama "ripresa usa già in estate europa in ordine sparso" - paolo griseri ( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: niente accordo con Chrysler E Sergio ringrazia Obama "Ripresa Usa già in estate Europa in ordine sparso" Battuta sferzante sui vecchi dirigenti Fiat: "Erano il colesterolo dell´azienda" PAOLO GRISERI TORINO - Più giù di così le economie mondiali non scenderanno. Nel giorno in cui le statistiche segnalano un calo record del Pil, Sergio Marchionne garantisce che «il peggio è passato.

LA RITIRATA DI OBAMA ( da "Stampa, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Enzo Bettiza LA RITIRATA DI OBAMA I primi passi di Barack Obama sui campi minati della politica estera stanno suscitando una miscela di consensi, di perplessità e di delusioni. Il lato negativo, nell'ottica di tanti sostenitori e oggi censori del Presidente, sembra guadagnare terreno soprattutto nel delicato settore dei diritti civili,

Credo che la questione più importante sia se ci sono segnali di ripresa o se resteremo a raschi... ( da "Stampa, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: impressione che negli Usa la politica del governo Obama non sia stata sufficientemente incisiva sui bilanci delle banche. E con le banche bloccate, l'economia mondiale rischia una deflazione come è avvenuto in Giappone negli Anni '90. Una speranza può arrivare dalla ripresa della Cina. L'Italia da sola può fare poco per uscire dalla crisi.

Fiat-Chrysler è nata perché Obama è diventato presidente degli Stati Uniti ( da "Stampa, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: IL NUOVO SPIRITO «Fiat-Chrysler è nata perché Obama è diventato presidente degli Stati Uniti»

Marchionne e gli States la rivincita dell'emigrante ( da "Stampa, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: un ragazzo di 44 anni che ha lasciato un lavoro strapagato a Wall Street» per lavorare nella task force di Obama per l'auto e per cercare di salvare le Big Three di Detroit dal collasso. «La risposta è stata: perché vorrei che nella mia lapide venga scritto "ha fatto una differenza". Questo è lo spirito con il quale stanno lavorando, ce ne sarebbe bisogno anche in Italia».

DAL CORRISPONDENTE DA NEWYORK La Cia respinge al mittente le accuse sollevate da Nancy Pelosi sug... ( da "Stampa, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: equiparato da Obama alla tortura - allora a non dire la verità è la Pelosi, che ricevette il 4 settembre del 2002 il briefing dagli 007. La scelta di Panetta, un clintoniano doc scelto da Obama per riportare ordine nella Cia dopo gli anni di Bush, nasce dal bisogno di mantenere ordine a Langley dove sono numerosi gli agenti pronti a svelare segreti imbarazzanti per i leader democratici.

Obama ripristina i tribunali speciali a Guantanamo ( da "Stampa, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Obama ripristina i tribunali speciali a Guantanamo [FIRMA]MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA NEW YORK Barack Obama riapre i tribunali militari a Guantanamo istituiti da George W. Bush scatenando le proteste dei gruppi liberal che gli rimproverano di smentire se stesso e le promesse agli elettori.

ramazzotti: meno amore, più impegno le mie canzoni per un mondo perduto - giuseppe videtti roma ( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: a rimboccarsi le maniche e a lavorare per rimediare - Obama aiutaci tu! Qualcuno dirà: sei fortunato, hai i soldi, che hai da lamentarti? Ma ci sono cose che la ricchezza non può comprare: l´onestà, l´amicizia, la salute. Sopravvivere a una malattia terribile a volte può essere più formativo di tanti colpi di fortuna.

nel tempio laico di renzo piano "un omaggio alla città di obama" - alberto flores d'arcais chicago ( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Un omaggio alla città di Obama" "Lavoro bene qui in America perché sanno riconoscere il valore umanistico della civitas" ALBERTO FLORES D´ARCAIS CHICAGO dal nostro inviato «Lo potrei definire un tempio laico». Renzo Piano passeggia nella Modern Wing, il nuovo edificio dell´Art Institute of Chicago che «ancora per poche ore è la mia creatura ma che ora mi porteranno via»

Il Papa: prego per due Stati in Terra Santa ( da "Stampa, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: una regione in attesa dei nuovi negoziati promossi da Obama: «L'amore deve prevalere, il suo spirito riconciliatore deve rimuovere ogni ostacolo che si frappone alla nostra comune testimonianza a Cristo. La pace in Terra Santa è possibile». E ha aggiunto sul conflitto israelo-palestinese: «Sono amico di entrambi i popoli, non posso fare a meno di piangere per le loro sofferenze»

"Non assillatemi troverò l'amore" ( da "Stampa, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: «Berlusconi è un po' farfallone, fa gaffe con Obama e con la Merkel, ma perché non è nato politico. Le Veline le hanno inventate nelle sue tv ai tempi di Drive In: certo, se fosse tutto vero quel che si legge, il suo non sarebbe un buon esempio».

nel salone dei divi tra paure e futuro - torino ( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: e ora è stato chiamato da Barack Obama a salvare la Chrysler in crisi. Eppure Marchionne non è stato l´unica star della giornata. Anzi, il pubblico (ancora in crescita in vista del pienone di oggi e domani) si è affollato anche a un appuntamento in curioso contrasto con i temi della rinascita industriale quello con Vandana Shiva e il suo libro Ritorno alla terra (

LE TROPPE LINEE DELL'OCCIDENTE ( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Barack Obama ha deciso di recarsi a Mosca il 7 e 8 luglio portando in dono una intesa di disarmo nucleare. L'elenco delle incongruenze potrebbe continuare, ma la diagnosi è già chiara: nei confronti della Russia l'Occidente esprime una grave forma di nevrosi politica, aggravata da complicanze economiche e storiche.

Tremonti: autostrade, poste e Iva ci dicono che la caduta si è arrestata ( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Anche Obama lo ha detto, ma non è riuscito fino in fondo. Noi stiamo chiedendo a tutti i manager pubblici di autoridursi gli stipendi. Lo abbiamo chiesto anche alla Rai, e sembra ci sia qualche consenso». In Germania il governo ha chiesto garanzie sull'occupazione alla Fiat, in caso di acquisizione della Opel.

Gli arabi conquistati dalla missione di Ratzinger ( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: il primo Papa che entra nella moschea di Al Aqsa» ( Al Arab Online), il Santo Padre che «in sintonia con Obama vuole riportare sul giusto binario una disputa troppo lunga» ( Al Hayat). Unica voce dissonante, Al Jazeera: sarà anche per questo che, sul volo di ritorno, il Pontefice ha voluto parlare con un suo giornalista. F. Bat.

Vetro e acciaio, il museo L'ultima opera americana di Piano ( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Il capo di gabinetto di Obama: capolavoro Vetro e acciaio, il museo «verde» L'ultima opera americana di Piano DAL NOSTRO INVIATO CHICAGO Era un po' contrariato, ieri mattina, Renzo Piano. Gli schermi di tela bianca, che filtrano la luce dalle grandi finestre dell'edificio, erano abbassati.

Marchionne: il piano Opel è quasi pronto ( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Obama determinate per Chrysler» Marchionne: il piano Opel è quasi pronto «Sì al tavolo con governo e sindacati». «Gli operai possono stare tranquilli» DAL NOSTRO INVIATO TORINO Il tavolo sull'auto, con governo e sindacati, si farà. «E' un impegno che abbiamo preso, andremo a Roma per affrontare il problema »,

BUSH: LA VITA PRIVATA DI UN PRESIDENTE A RIPOSO ( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: insediamento del presidente Obama, sembra che l'ex inquilino della Casa Bianca il presidente George W. Bush si sia dissolto, solo poche notizie e talvolta curiose. Mi permetta una sola domanda: lei crede che l'opera di G. W. Bush potrà essere mai rivalutata dalla storia, e perché, oppure sarà considerato, come sembra essere, uno dei presidenti più sfortunati che gli Usa abbiano mai avuto.

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Grazie a Barack Obama lo è. Ma negli anni Trenta anche Franklin Delano Roosevelt inaugurò una nuova era più ottimista e di speranza». Tra cinquanta anni, quali immagini verranno usate per documentare il nostro tempo? «Penso alla scena a cui ho assisto proprio ieri: un barbone che dormiva con la faccia affondata nella terra di un'aiuola,

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: La green economy entra nella Regione come sta accadendo nell'America di Barak Obama: un impianto fotovoltaico e un impianto di aria condizionata per risparmiare fino al 60% di energia elettrica, oltre al rifacimento delle facciate sono i tre progetti presentati ieri da Piero Marrazzo che partiranno nei prossimi mesi nella sede della giunta nei pressi di piazzale dei Navigatori.

Yes We Can: arriva il Pop Surrealismo ( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: lo slogan che ha accompagnato Barack Obama durante la campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti d'America è stato scelto per una mostra collettiva, che sarà possibile visitare fino al 10 luglio nei locali della Dorothy Circus Gallery, lo spazio dedicato alle nuove tendenze dell'arte figurativa e in particolare al Pop Surrealism.

Il Pd a dallo stratega della Casa Bianca ( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Ogni occasione è buona per ricordare Obama dice Paolo Gentiloni Non perché siamo dei maniaci, ma perché ha dato un segnale politico fondamentale. E perché ha condotto una campagna elettorale con novità strepitose». E allora ecco il Pd che prova a capire dalla viva voce del guru di Obama, Ben Self, come sia stato possibile che un outsider,

Nuovo dietrofront di Obama Sì alle corti militari speciali ( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: ha spiegato Obama, «era motivata dalla mancanza di un quadro legale legittimo », che ora invece lui intende fornire. Non basta questo, però, a mettere Obama al riparo dall'ira dei militanti dei diritti umani. Tanto più che i repubblicani del Congresso hanno subito applaudito l'annuncio: «E' un passo in avanti verso il rafforzamento delle nostre politiche di detenzione»

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: «Nel caso di Obama sicuramente, oggi è il politico che dice esattamente quello che la gente vuole ascoltare, e lo dice più forte e meglio degli altri. Bisognerà vedere fra sei mesi». Vale anche per Berlusconi? «Berlusconi è più originale, diciamo così, del nuovo presidente americano.

Aborto, prime contestazioni a Obama ( da "Stampaweb, La" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: boicottaggi e proteste domani Barack Obama sarà l?ospite d?onore alla cerimonia di laurea dell?università di Notre Dame, ateneo cattolico dell?Indiana. Una partecipazione che, già a marzo quando il rettore ha reso noto l?invito, ha provocato le proteste di gruppi e gerarchie cattoliche che non accettano che l?

Obama a Mosca prima del G8 per lo scudo antimissile ( da "Repubblica.it" del 16-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: WASHINGTON - La Casa Bianca ha annunciato che il presidente Barack Obama farà tappa in Russia e in Ghana, in occasione del viaggio in Italia per partecipare al G8 all'Aquila dell'8-10 luglio. Obama andrà a Mosca dal 6 all'8 luglio per discutere della possibile collaborazione sul controverso programma di scudo antimissile.>

g8, ecco il "condominio" dei grandi della terra - giuseppe caporale ( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Obama deve ancora sciogliere la riserva GIUSEPPE CAPORALE L´AQUILA - Due palazzine color sabbia, con un piccolo giardino e qualche albero. Sarà questo il "condominio" dei Grandi della Terra, per il G8 che si terrà a L´Aquila il prossimo mese di luglio.

perché le aree blu fanno bene a genova - paolo pissarello ( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti di Obama, dove la tendenza verso le piccole cilindrate (sancita dall´alleanza Chrysler-Fiat) e la decisione di investire nel trasporto pubblico spingono verso una limitazione dell´uso dell´auto, specie all´interno delle città. La politica del Comune di Genova va in questa direzione e si può sintetizzare con un messaggio molto semplice:

i tamil assediati dall'esercito "pronti a un suicidio di massa" - raimondo bultrini ( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: l´ultima da parte del presidente americano Barack Obama - non ha rallentato di un giorno l´inflessibile e spietata strategia a tenaglia accelerata nell´ultimo anno dall´esercito di Colombo, tranne per brevissimi cessate il fuoco che hanno permesso l´evacuazione di almeno 200 mila persone nell´ultima fase dell´offensiva.

internet batte la censura di obama ( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Pagina 11 - Esteri Internet batte la censura di Obama Diffuse in tv e nel web le immagini inedite delle torture Usa Oggi nasconderle non è possibile, quando ogni telefono cellulare è un testimone Le foto diffuse dai media australiani, cioè di un Paese che partecipò alla guerra

l'america sceglie un repubblicano ambasciatore in cina ( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Obama ha nominato ambasciatore in Cina il governatore repubblicano dello Utah, John Huntsman, il contendente più agguerrito nelle presidenziali del 2012. Huntsman, considerato un moderato, parla correntemente mandarino e conosce bene la Cina, dove è stato a lungo come missionario mormone.

la copertina - ettore livini ( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: ma stregando gli americani e persino Barak Obama con lo stile, l´appeal ecologico e il design della sua utilitaria. La cartina di tornasole della terza giovinezza dell´italian logo sono però i prodotti firmati Paolo Salotto: trolley, marsupi e bagagli in pelle rigorosamente olandesi, confezionati in loco e venduti in vetrine di lusso all´aeroporto di Schipol,

TRIONFA IL PARTITO DELLA GANDHI ( da "Stampa, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: ELEZIONI INDIANE Una vibrante democrazia Conferma i valori di libertà TRIONFA IL PARTITO DELLA GANDHI Barack Obama Presidente degli Stati Uniti d'America

[FIRMA]FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Tra marce, sit-in e forum, il popolo dell'Universit... ( da "Stampa, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: il popolo dell'Università di Notre Dame si prepara a contestare Barack Obama ospite d'onore oggi alla cerimonia di consegna dei diplomi di laurea. Da giorni intorno alla cittadina universitaria dell'Indiana, cuore pulsante dell'insegnamento cattolico, è un pullulare di giovani, insegnanti, politici e gruppi religiosi.

"Ma i fondamentalisti tradiscono lo spirito della Chiesa romana" ( da "Stampa, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Università di Notre Dame di laureare ad honorem Barack Obama, nono presidente degli Stati Uniti a essere oggetto di tanta gloria. Decisamente contrario è poco più di un quarto dei cattolici. Dopo tutto, è possibile riconoscere le sottili complessità delle domande sulla vita - quando inizia? come fare ricerca «etica» sulle cellule staminali?

"Giornali e sinistra alimentano l'ansia" ( da "Stampa, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Berlusconi può essere contento anche dell'incontro tra Medvedev e Obama che si svolgerà prima del G8 e dopo la visita del premier italiano a Washington (15-16 giugno): anche sul problema della ripresa del dialogo tra le due superpotenze la diplomazia italiana, per ammissione di russi, ha fatto la sua parte.

Grossman: spero in Obama Spero che il presidente americano Obama, nel suo prossimo incontro... ( da "Stampa, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: spero in Obama «Spero che il presidente americano Obama, nel suo prossimo incontro con il nostro premier Netanyahu, gli imponga la soluzione dei due Stati, israeliano e palestinese»: lo ha detto David Grossman alla Fiera del libro. «Spero che glielo imponga», ha spiegato lo scrittore israeliano, «perché mi auguro che in fondo al suo cuore Netanyahu desideri che qualcuno lo costringa,

Ma chi l'ha detto che in Italia si legge sempre meno? E che per avere uno stuolo di ragazzini c... ( da "Stampa, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: neppure con Obama si riuscirà a svoltare. Perché è l'uomo che è impreparato a cambiare testa, e poco importa se il Presidente degli Stati Uniti è più o meno illuminato. Una botta di pessimismo che sarebbe valsa la pena indagare. E dire che di lì a poche ore, davanti a quello stesso tavolo, sono sfilati giornalisti di caratura come Eugenio Scalfari,

Il Pd si divide su Tremonti E Letta: troppo fatalista ( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: non è un caso che in America la situazione stia migliorando più velocemente che in Europa: Obama ha varato un piano serio di forte impatto. In Italia invece ci sono stati tantissimi annunci, ma i soldi veri non si sono proprio visti. E i risultati si vedono: nel nostro Paese la situazione è ben peggiore rispetto al resto dell'Europa».

L'ascesa del Rahul e il patto segreto con la madre ( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: poco meno di Obama e di suo padre Rajiv quando divenne premier. Ma che fino a tempi recenti era visto qui come uno dei tanti rampolli ricchi e viziati, speciale solo nel cognome (che con il Mahatma, ricordiamo, non ha relazione). Studi non proprio brillanti in Florida e a Cambridge, una fase da imprenditore nell'informatica,

Voi trattate l'Islam come un pericolo ( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Non manca un giudizio su Obama: «Ovviamente sono stato e sono un suo sostenitore, il che non è difficile visto che la controparte era Bush. Ma non lo idealizzo e mi preoccupa chi lo fa. Andrà misurato sulla sua capacità di rispettare con coerenza i principi fondamentali dell'etica politica».

Mormone e repubblicano l'uomo di Obama in Cina ( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: uomo di Obama in Cina Il governatore dello Utah ambasciatore a Pechino DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON Per l'impero di mezzo, Barack Obama pesca dal campo avversario un ex missionario mormone. Sarà Jon Huntsman, governatore repubblicano dell'Utah, ex co-presidente della campagna di John McCain e potenziale speranza moderata per la Casa Bianca nel 2012,

Il vero slogan di Barack? ( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: quello che emerge è un evidente innamoramento degli autori dei discorsi di Obama per l'idea di sintetizzare ciò che propone il presidente nel concetto di creare nuove fondamenta per il paese. Nel corso della settimana, Obama ha utilizzato quattro volte in altrettanti discorsi il riferimento alla New Foundation, l'ultima delle quali nel tradizionale videomessaggio del weekend.

Il corpo (attraente) del leader: un dilemma americano ( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: mettendo Barack Obama in copertina: hanno un eccellente motivo, «il nostro nuovo vicino è hot». Oddio, quando si fa riprendere al lavoro, Obama è in giacca e cravatta; quando va a vedere il basket, Obama è irrimediabilmente fico in giubbotto nero, si fa una birretta, batte il cinque con vicini di posto prossimi al deliquio.

I cattolici: non date la laurea a Obama ( da "Stampa, La" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: la laurea a Obama Tra gli oltranzisti della base «pro life» che manifestano anche 74 vescovi Diploma in legge «ad honorem» per il Presidente «Un leader carismatico» Dedicata alla Madonna Proteste al campus di Notre Dame: è abortista [FIRMA]FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Tra marce, sit-in e forum, il popolo dell'Università di Notre Dame si prepara a contestare Barack Obama ospite d'

Internet batte la censura di Obama In tv e nel web le torture Usa ( da "Repubblica.it" del 17-05-2009)
Argomenti: Obama

Abstract: Il presidente Obama ci aveva provato, e vediamo il perché. Ora che qualche foto dell'album degli orrori americani consumati nella fogna di Abu Ghraib è, come era inevitabile, dilagata via Internet, l'oscenità di quelle immagini spiega la sua ansia. Perché esse sono più di una battaglia perduta, come si disse delle "Mie Prigioni" di Silvio Pellico.


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L'Europa, un club alla ricerca (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

LA 22ª FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO ATTUALITA' L'Europa, un club alla ricerca E' davvero possibile un terreno culturale comune tra i cittadini dei vari Stati del Vecchio Continente? di un'identità DONALD SASSOON La parola «crisi» viene immancabilmente invocata quando si discute dell'Europa, eppure è un club che nessuno vuole lasciare e al quale molti vogliono aderire. Paradossalmente, nell'era della globalizzazione, si dovrebbe parlare della crisi dello Stato-nazione ma oggi gli stati sono più numerosi che mai, soprattutto nel nostro continente, dove nel 1945 ve n'erano 27, già cinque in più rispetto al 1914, mentre oggi ce ne sono più di quaranta. E come costruirla, questa Europa, quando tutte le principali prerogative di uno Stato rimangono allo stato-nazione: la difesa, l'istruzione, la salute, il fisco, la legge e l'ordine e il controllo del sistema audiovisivo? Fino a poco fa molti ritenevano che ciò che poteva unire gli europei era l'idea del libero mercato. L'attuale congiuntura economica ha rimesso in discussione anche il liberismo. Ma alla crisi del modello neo-liberale non è emersa alternativa credibile, salvo un possibile ritorno all'altrettanto utopico status quo. Sia il vecchio sistema di Bretton Woods che il regime di deregulation degli ultimi trent'anni erano stati creati all'insegna dell'egemonia americana. Ma oggi, anche se gli Stati Uniti sono ancora la massima potenza sia militare che culturale, non hanno più la forza di imporre un nuovo ordine economico. Bush non lo aveva capito, Obama lo sa bene. Quanto alla Cina è troppo presto per esprimere un giudizio - come diceva Zhou Enlai della Rivoluzione francese. Almeno americani e cinesi hanno una qualche loro identità mentre l'Europa, di cui non sapremmo definire nemmeno i confini, non ha né l'unità, né la volontà, né la possibilità di sistemare il mondo. E' proprio necessario che l'Europa abbia una sua identità? Questa identità europea deve fare i conti con un passato difficile, lordo di sentimenti di superiorità, di razzismo, dell'idea discutibile che essa abbia avuto una «missione civilizzatrice», come si dice in Francia. Storicamente, non è solo il continente della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo. E' anche il continente del colonialismo, della tratta degli schiavi, di Auschwitz e del Gulag. Ma è anche quello che di recente ha ratificato la Corte penale internazionale, il Protocollo di Kyoto, che ha abolito la pena di morte, che ha i più avanzati sistemi di welfare. L'Europa sociale e dei diritti civili non è ancora morta. Esiste un'Europa culturale? Certo abbiamo un patrimonio culturale comune, la poesia, i romanzi, i saggi, la musica. Ma spesso è la cultura dei colti, non quella della maggioranza. Quanto a cultura popolare, in Europa oggi esiste solo quella americana, dalla musica alla tv e al cinema. Certo ogni Paese apprezza i propri cantanti, i propri programmi, anche i propri scrittori, ma poco quelli degli altri paesi. Le varie culture nazionali comunicano poco tra loro. Si può costruire un'identità europea? Occorre farlo? L'unico modello che abbiamo è la costruzione delle identità nazionali, che ha richiesto scuole, eserciti, religioni, guerre, patriottismo, burocrazie, governi, bandiere e lingue nazionali. I popoli degli Stati-nazione europei non hanno mai, in realtà, davvero scelto la loro nazione. Abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli Italiani, si è detto dopo il Risorgimento. Questo vale anche per gli altri. All'inizio c'era la nazione, poi sono stati fatti i cittadini. Siamo diventati cittadini perché ci hanno tassato, ci hanno mandato in guerra, ci hanno fatto cantare inni nazionali; e poi anche perché ci hanno fatto votare. Così siamo diventati italiani, francesi, polacchi, ecc. Ma non abbiamo ancora imparato ad essere europei. Forse non lo impareremo mai. SABATO 16 MAGGIO SALA AZZURRA ORE 12 Conferimento del Premio Alassio Internazionale a Donald Sassoon. A seguire una Lectio magistralis sul tema «L'identità culturale degli Europei dall'Ottocento a oggi», a cura di Fiera del libro e Premio Alassio 100 libri - Un autore per l'Europa. Intervengono: Paolo Mauri e Monica Zioni

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Se cadi rialzati subito (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

LA 22ª FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO PROTAGONISTI Se cadi rialzati subito Operai, profughi, reduci e tante altre persone che sanno reinventarsi una vita: ecco il significato vero del riscatto Calabresi, storie dall'America di oggi ALBERTO PAPUZZI I 738 operai dello stabilimento di Jansville (Wisconsin) della General Motors che reagiscono alla chiusura della loro fabbrica, la più antica del gruppo americano, miniera d'oro capace di produrre 20 mila Suv al mese, tornando a studiare per cercare di riciclarsi in nuove attività: fisioterapisti o cuochi, poliziotti o infemieri, o tecnici radiologi. Una madre single di tre figlie si è iscritta a un corso di Criminal Justice per andare a lavorare nelle carceri minorili. Oppure ecco Tammy Duckworth, elicotterista abbattuta dalla guerriglia irachena, prima donna soldato a perdere entrambe le gambe, operata trenta volte in soli due mesi, un giorno sì un giorno no, una che non si dà mai per vinta, fa immersioni subacquee, guida aerei da turismo, festeggia come un secondo compleanno il giorno in cui è stata abbattuta, e per questa fermezza Barack Obama è andato in ospedale a stringerle la mano. Ci sono i profughi che da tutto il mondo cercano rifugio negli Stati Uniti: sauditi o somali o etiopi o iraniani. Arrivano con aerei carichi di speranze, si disperdono e si confondono nel grande paese, si portano dietro tutto il poco o tanto che possiedono, in un sacchetto o in bauli, i più giovani scommettono sul proprio futuro, gli altri fanno il salto per dare un futuro ai figli. Sono tutti ambiziosi e determinati, puntano al loro posto al sole. Oppure c'è Jawad, 24 anni, che è stato un bambino afgano colpito da una grave poliomielite: fino all'adolescenza era incapace di stare in piedi, ma bruciando le tappe e diventando americano ha imparato quattro lingue, è capace di programmare un computer, ha fatto gli studi in tempi record, li ha completati in un college europeo e in una università americana. Ora si muove su una supertecnologica carrozzina e scrive relazioni sull'Afghanistan destinate a Obama. Gli operai di Jansville, i profughi dall'Iran, l'elicotterista Tammy, il poliomielitico Jawad sono personaggi che, con molti altri, popolano il libro «La fortuna non esiste» (Mondadori) in cui Mario Calabresi racconta una serie di storie vere raccolte durante i suoi viaggi, dall'Illinois alle Hawaii, dal Montana alla Florida, da Chicago a New Orleans, per seguire la corsa alla Casa Bianca. E' l'America dell'orgoglio e del riscatto, dove non importa quante volte cadi, conta la velocità con cui ti rimetti in piedi. E' l'America dove è sempre possibile un nuovo inizio, una seconda chance. Questa tenacia emerge dalle pagine del libro come l'identità americana. E' il collante del melting-pot che tiene insieme etnie, linguaggi, culture, tradizioni estremamente diverse, ma sempre disposte a mettersi in gioco nelle sfide del momento. Come dice Jawad, l'americano venuto da Kabul, «Ho avuto la fortuna di incontrare "Aspettando Godot" di Samuel Beckett e mi è stato chiaro che cosa volevo o non volevo essere». Il libro si apre a Braddock, Pennsylvania, luogo che ha anticipato le odierne emergenze, caso eclatante di declino industriale: era un centro di produzione dell'acciaio, negli Anni Cinquanta contava ancora ventimila abitanti, ora ne ha meno di tremila, è diventato una città fantasma. Eppure in questo deserto sociale - buono per ambientarci la location del film tratto dal romanzo «La strada» di McCarthy - due persone, il sindaco John Fetterman e la bibliotecaria Vicky Vargo, continuano una personale battaglia per restituire vitalità all'ex santuario del sogno americano. Fetterman, un gigante, due metri per 140 chili, studi a Harvard, cerca di attirare artisti, lancia progetti per i giovani, apre centri di formazione, offre condizioni d'oro per avere una catena alimentare, mentre Vicky, una cinquantenne instancabile, riservata e silenziosa, offre l'accesso ai computer, rilancia il teatro della biblioteca, inventa una rassegna cinematografica (aperta dal film «Arsi, matrimonio persiano», della regista iraniano-americana Marjan Teherani). L'immagine più nota del declino è quella delle larghe scatole di cartone in cui chi perde il posto raccoglie le sue cose d'ufficio al momento di andarsene. Il giornalista segue una processione di impiegati che escono definitivamente da un grattacielo reggendo le loro scatole: «Le segretarie sono quelle che hanno le scatole più grosse, piene di foto, cartoncini, pupazzetti - scrive Calabresi -. Erano loro a rendere l'ambiente un po' più umano, sono quelle che domani faranno più fatica di tutti a sopravvivere». Con la crisi di Wall Street brillanti carriere si riducono a una scatola di cartone che contiene gli estremi di una esistenza. Una vice-presidente donna trentacinquenne, duecentomila dollari l'anno senza contare i bonus, porta uno scatolone pienissimo e pesantissimo dopo 11 anni alla JP Morgan; così pieno che non glielo lasciano portare via, hanno deciso che devono ispezionarlo. Glielo mandano a casa l'indomani, finisce non smontato fra il divano e il caminetto: «E' tutto il mio passato. Non ho il coraggio di aprirlo». VENERDI' 15 MAGGIO SALA AZZURRA ORE 18,30 Viaggio nell'America di Obama. Incontro con Mario Calabresi. In occasione della pubblicazione del suo libro «La fortuna non esiste» a cura di Mondadori

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VENERDI' 15 MAGGIO SALE CONVEGNI ORE 10,30 SALA GIALLA - Cesare e l'Egitto. Una conversaz... (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

VENERDI' 15 MAGGIO SALE CONVEGNI ORE 10,30 SALA GIALLA - Cesare e l'Egitto. Una conversazione di Valerio Massimo Manfredi ORE 10,30 SALA AZZURRA - Norberto Bobbio, le parole di tutti i giorni. A cento anni dalla nascita a cura di Fiera del libro in coll. con Giulio Einaudi editore. Interv. Walter Barberis, Bruno Gambarotta, Giovanni Tesio. Coordina Andrea Bobbio. Letture Ascanio Celestini ORE 10,30 SALA ROSSA - Lo spazio tricolore. Storie di uomini che hanno visto le stelle, a cura di UTET e Finmeccanica. Interv. Maurizio Cheli, Pier Francesco Guarguaglini, Dario Laruffa, Piergiorgio Paterlini, Enrico Saggese ORE 10,30 CAFFÈ LETTERARIO - La cultura costa. L'ignoranza è gratis, a cura di Fiera del libro e V commissione cultura Città di Torino. Interv. Fiorenzo Alfieri, Luca Cassiani, Michele Coppola, Rolando Picchioni. Coordina Alberto Mattioli ORE 12 SALA AZZURRA - L'intelligenza degli animali. Lectio magistralis di Danilo Mainardi, a cura di Cairo Editore, Blu Edizioni e Fiera del libro. Interviene Claudia Bordese ORE 12 CAFFÈ LETTERARIO - La Storia al femminile. Incontro con Linda Ferri, Romana Petri, Cinzia Tani, a cura di Cavallo di Ferro, Edizioni e/o e Mondadori. Interviene Mario Baudino ORE 13 SALA BLU - Ricette e poesie dell'amore perduto. Pres. del libro di Egi Volterrani Frattaglie, a cura di BLU Edizioni. Interviene Khaled Fouad Allam. Letture Giuseppe Cederna ORE 13 CAFFÈ LETTERARIO - Narrazioni intorno alle collezioni e dialoghi interculturali, a cura di Città di Torino. Interv. Fiorenzo Alfieri, Iuliana Biciusca, Andrea Bonfiglio, Rita Catarama, Guido Curto, Gianluca De Serio, Gregory Ivawe, Daniele Jalla, Emma Rabino Massa, Emanuele Rata, Vincenzo Simone, Michivo Tomita Gonella. ORE 14 SALA ROSSA - 1859-2009. Zanichelli: una storia lunga 150 anni. In occasione della pubblicazione online del Catalogo storico della Casa Editrice e di Castelli di Carte di Federico Enriques, edito da Il Mulino, a cura di Zanichelli e Il Mulino. Con l'autore interv. Ugo Berti, Tullio De Mauro, Paola Dubini, Ulrico Hoepli, Stefano Salis ORE 14,30 SALA BLU - La cultura religiosa nell'editoria italiana. A proposito di Giuliano Vigini-Marco Roncalli, L'editoria religiosa in Italia. Contributi e materiali per una storia, a cura di Associazione Sant'Anselmo - Progetto culturale CEI, Unione Editori e Librai Cattolici e Fiera del libro. Interv. Andrea Gianni, Elio Guerriero, Luciano Pazzaglia, Giuliano Vigini, Annibale Zambarbieri ORE 14,30 CAFFÈ LETTERARIO - Vivere a Beirut. Incontro con Rashid Daif e Najwa Barakat, a cura di Fiera del libro. Interviene Isabella Camera d'Afflitto ORE 15 SALA GIALLA - Il caso Politkovskaja e i Diritti Umani nel mondo, a cura della Fiera del libro. Interv. Emma Bonino e Pietro Marcenaro. Coordina Francesca Sforza ORE 15 SALA AZZURRA - Incontro con Vladimir Luxuria. In occ. della present. del suo libro Le favole non dette, a cura di Bompiani - RCS Libri. Interviene Camilla Baresani ORE 16 SALA AZZURRA - Raccontare la RAI, cambiare l'informazione, a cura di Chiarelettere e Marco Tropea editore. Interv. Oliviero Beha e Carlo Rognoni ORE 16 SALA BLU - Mostre e musei oggi, a cura de L'Indice e Artelibro. Interv. Enrico Castelnuovo, Marisa Dalai Emiliani, Giovanni Romano, Orietta Rossi Pinelli. Coordina Michela di Macco. A seguire present. delle iniziative per la celebrazione del centenario della nascita di Giulio Carlo Argan. ORE 16 CAFFÈ LETTERARIO - Scrivere gli altri. Vite più che vere. Present. del libro di Silvia Ronchey Il guscio della tartaruga, a cura di Nottetempo. Con l'autrice interv. Alessandro Barbero e Luciano Canfora. Letture: Patrizia Zappa Mulas ORE 16,30 SALA GIALLA - Il mestiere del poliziotto, Genova e dintorni. Present. dei volumi di Carlo Bonini, Giacomo Gensini e Simona Mammano, a cura di Giulio Einaudi editore, Mondadori e Stampa Alternativa. Coordina Marco Neirotti ORE 17 SALA ROSSA - Il corpo del Capo. Come si conquista un paese. Incontro con Marco Belpoliti e Maria Latella. In occasione della pubblicazione dei loro libri, a cura di Guanda e Rizzoli-RCS Libri. Con gli autori interviene Emanuele Pirella. Coordina Cesare Martinetti ORE 17 CAFFÈ LETTERARIO - Vita da cani ovvero "L'arte di correre sotto la pioggia". Present. del romanzo di Garth Stein, a cura di Piemme. Con l'autore interviene Alessandra Casella ORE 17,30 SALA AZZURRA - Il ritorno della Califfa e dell'Eros. Incontro con Alberto Bevilacqua, a cura di Giulio Einaudi editore e Mondadori. Interv. Cesare De Michelis e Bruno Quaranta ORE 17,30 SALA BLU - Scrittori dal mondo. "Ultima notte ad Alessandria". Present. del romanzo di André Aciman, a cura di Fiera del libro e Guanda. Con l'autore interv. Emmanuelle de Villepin ed Elena Loewenthal. Coordina Wlodek Goldkorn ORE 18 SALA GIALLA - "Ritorno alla terra". Incontro con Vandana Shiva. In occasione della pubblicazione del suo libro, a cura di Fazi editore e Fiera del libro. Interv. Ermanno Olmi e Carlo Petrini. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 18 CAFFÈ LETTERARIO - Il cappotto di Proust. Present. del libro di Lorenza Foschini, a cura di Portaparole. Con l'autrice interv. Alessandra Ruffino e Giorgio Treves ORE 18,30 SALA AZZURRA - Viaggio nell'America di Obama. Incontro con Mario Calabresi. In occasione della pubblicazione del suo libro «La fortuna non esiste» a cura di Mondadori ORE 18,30 SALA ROSSA - Anticorpi: il potere delle idee, a cura di Editori Laterza. Interv. Luciano Canfora, Ezio Mauro, Aldo Schiavone. Introducono e coordinano: Alessandro e Giuseppe Laterza ORE 18,30 SALA BLU - Simenon mio padre. Incontro con John Simenon, a cura di Adelphi. Interv. Luca Crovi e Alessandro Perissinotto ORE 19 CAFFÈ LETTERARIO - Un'ora con. Patrick Fogli. In occasione della pubblicazione del suo romanzo Il tempo infranto a cura di Piemme. Interviene Massimo Carlotto e Giovanni Pacchiano ORE 19,30 SALA GIALLA - Incontro con Francesco Guccini. In occasione della pubblicazione del libro Scusi è questo il mulino dei Guccini? di Silvano Bonaiuti e M. Rosa Prandi, a cura di L'Arcobaleno Editore. Con gli autori interv. Gualtiero Palmieri e Raffaella Zuccari ORE 19,30 SALA AZZURRA - Abusi. Present. del romanzo Vento scomposto di Simonetta Agnello Hornby, a cura di Feltrinelli. Con l'autrice interviene Elena Loewenthal ORE 19,30 SALA BLU - Testimone di un'epoca. 50 anni di fotografia in Marocco. Present. del libro di Maraji, fotografo della famiglia reale marocchina, a cura del Centro culturale Italo-Arabo dar al-Hikma. Interviene l'autore ORE 20 SALA ROSSA - Incontro con Enrico Letta. In occasione della pubblicazione del suo libro Costruire una cattedrale, a cura di Mondadori. Interv. Giuseppe Berta, Gianfranco Carbonato, Elsa Fornero. Coordina Lucia Annunziata. ORE 20 CAFFÈ LETTERARIO - Sócc'mel. Espressione etrusca che significa stupore e smarrimento. Incontro con Andrea Mingardi, a cura delle Edizioni Pendragon. Interviene Bruno Gambarotta ORE 21 SALA GIALLA - Sellerio: 40 anni di un editore indipendente, a cura di Sellerio editore. Interv. Luciano Canfora, Gianrico Carofiglio, Riccardo Chiaberge, Daria Galateria, Luciano Genta, Alicia Giménez Bartlett, Pietro Grossi, Carlo Lucarelli, Paolo Mauri, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Troiano. Messaggi video di Andrea Camilleri e Adriano Sofri. Coordina Gaetano Savatteri. ORE 21 SALA AZZURRA - "La donna che morì dal ridere e altre storie" ovvero I misteri del Sé. Silvio Orlando legge pagine di V.S. Ramachandran, Jonah Leher e Oliver Sachs, a cura di Lorenza Accusani per la Fondazione Rosselli e Fiera del libro ORE 21 SALA ROSSA - "Un amore supremo". I grandi del jazz. Concerto-reading di Luca Ragagnin in occasione della pubblicazione del suo libro, a cura di Instar Libri. Con Emanuele Cisi (sax) e Furio Di Castri (basso) ORE 21 SALA BLU - Il mondo degli altri: gli Inuit. Incontro con Jorn Riel. In occasione della pubblicazione del suo romanzo Prima di domani, a cura di Iperborea e Fiera del libro. Con la proiez. dell'omonimo film, tratto dal libro. Interviene Carlo Grande ORE 21 CAFFÈ LETTERARIO - Allarme minorenni: violati e violenti. Bullismo e abuso sui minori. In occasione della pubblicazione del romanzo Il gioko di Matteo Fontana, a cura di Salerno editrice. Con l'autore Interv. Ernesto Caffo, Marida Lombardo Pijola, Davide Rondoni. Coordina Roberta Serdoz SPAZI INCONTRI ORE 10,30 SPAZIO AUTORI A - Siamo solo molecole? Tra scienza e fede, Darwin oggi e domani- A proposito di Francisco Ayala, Dono di Darwin alla religione, Jaca Book; Valter Danna-Alberto Piola Scienza e fede: un dialogo?, Effatà, a cura di Cattedra del Dialogo, Associazione Sant'Anselmo - Progetto culturale CEI, Fondazione CRT e con il portale Documentazione Interdisciplinare Scienza e Fede. Interv. Ugo Amaldi, Michele Luzzatto, mons. Luciano Pacomio ORE 10,30 SPAZIO AUTORI B - Parola di sport. La Carta Etica per lo Sport Piemontese. Letture da Giovanni Arpino di Darwin Pastorin, Giancarla Tenivella e Fabrizio Turco, a cura di TOP Torino 2006 Olympic Park. Interv. Maurizio Laudi e Pierpaolo Maza ORE 10,30 SALA ARANCIO - Io giovane. L'Europa che vorrei. Premiazione del Concorso Letterario per le Scuole Superiori. Interv. Bruna Casorio, Bruno Gambarotta, Paolo Ferraris, Patrizia Foresto, Catia Lugli, Maurizio Manconi, Giacomo Mosca ORE 11 SALA AVORIO - Raccontare la crisi. In occasione della present. della cinquina dei finalisti del Premio Biella Letteratura e Industria, a cura del Premio Biella Letteratura e Industria. Interv. Claudio Bermond, Giuseppe Berta, Marco Neiretti, Giuseppe Lupo. Coordina Pier Francesco Gasparetto ORE 11 INCUBATORE - L'artiglio di Leonardo. Present. del libro di Antonio Del Giglio, a cura di Suntek. Interviene l'autore ORE 11 PIAZZA ITALIA - Comunicare in scienza e medicina, a cura di Forum Italiano di Europa Donna, Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze. Interv. MariaGiovanna Gatti Luini, Stefano Michelini, Monica Ramaioli ORE 11,30 SPAZIO AUTORI B - André Héléna (1919-1972), un grande autore noir per la prima volta tradotto in italiano, a cura di Aisara. Interviene Michele Mari ORE 12 SPAZIO AUTORI A - Il viaggio da io agli altri. Folco Quilici in dialogo con Giovanni Agnolini. Anteprima del festival "I luoghi delle parole", a cura di Fondazione Novecento di Chivasso, Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese e SBAM Nord-Est. Introduce Giorgio Vasta ORE 12 SALA AVORIO - Il gioco dei quattro. Present. del nuovo thriller di Katia Ferri, a cura di Zonza Editori. Con l'autrice interv. Giacomo Ferrari e Salvatore Tropea ORE 12 INCUBATORE - Mettiti in proprio - Senza soldi. Present. del libro di Paolo Trentini, a cura di Errekappa Edizioni. Con l'autore interv. Alessandro Bassetti e Valter Carasso ORE 12 SALA ARANCIO - Nel segno della magia. Interv. Mauro Bodini, Nicola Carlone, Martina Corgnati, Annamaria Cossu, Mario De Filippis, Carlo di Gianbattista, Andrea Flamini, Tommaso Lo Russo, Benedetta Palmirani, Lorenzo Prioglio ORE 12 PIAZZA ITALIA - Present. dei libri Sa grutta de sos mortos Musiche e musicisti in Sardegna Narrando Paulo Freire e Antica madre, a cura di Carlo Delfino editore. Interv. Giovanni Maria Bellu, Carlo Delfino, Ignazio Macchiarella, Annino Mele, Myriam Quaquero, Nicola Tanda, Paolo Vittoria ORE 12,30 SPAZIO AUTORI B - Galileo astrologo: mito o realtà?, a cura di Avverbi Edizioni e CICAP. Interv. Andrea Albini e Piero Bianucci ORE 13 SALA AVORIO - Il volo di Icaro. Il ruolo del filosofo nella società multimediale, a cura de Il Prato. Interv. Jacopo Agnesina, Diego Fusaro, Sossio Giametta, Giuseppe Girgenti, Anacleto Verrecchia ORE 13,30 SPAZIO AUTORI B - Lingue di confine. Dodici poeti cuneesi, a cura di Torino Poesia. Letture: Irene Avataneo, Remigio Bertolino, Silvia Caratti, Gian Piero Casagrande, Fabio Donalisio, Nicola Duberti, Pier Mario Giovannone, Antonia Griseri, Beppe Mariano, Carlo Regis, Claudio Salvagno, Lorenzo Volpe. Introducono: Tiziano Fratus e Brunella Pelizza ORE 14 SPAZIO AUTORI A - Il bambino di cioccolato. Un neuropsichiatra infantile racconta. Incontro con Roberto Grande, a cura di Ponte alle Grazie. Interv. Cesare Castellani, Sabina Minardi, Marco Neirotti, Margherita Oggero ORE 14 SALA AVORIO - Colui che fumava le prugne degli dei. Gianluca Morozzi, autore di Colui che gli dei vogliono distruggere (Guanda) e Luca Ciarabelli, autore de Il bambino che fumava le prugne (Il Maestrale) a colloquio, a cura dell'Agenzia letteraria Nabu ORE 14 INCUBATORE - Una labile traccia indelebile. Present. del libro di Paolo Federici, a cura di 0111 edizioni. Interviene l'autore ORE 14 PIAZZA ITALIA - Aisha. Sposa del Profeta. L'Islam al femminile. Present. del libro di Asma Lamrabet, a cura di Edizioni Al Hikma. Interv. Patrizia Khadija Dal Monte e Angela Lano ORE 14,30 SPAZIO AUTORI B - Piatti reali e trionfi di zucchero. Carte di casa Bonaccorsi nella Macerata seicentesca a cura di Retecamere. Interv. Ugo Bellesi e Tommaso Lucchetti ORE 14,30 SALA ARANCIO - Gli archivi storici delle case editrici. A cura di Regione Piemonte, Università di Torino e Fondazione Tancredi di Barolo. Interv. Giulia Boringhieri, Aldo Cecconi, Antonella Pompilio, Micaela Procaccia, Diego Robotti, Silvia Savioli, Pompeo Vagliani. Coordina Dimitri Brunetti. Introducono: Rosaria Campioni, Walter Martiny, Eugenio Pintore ORE 15 SPAZIO AUTORI A - Sollazzo chi si diletta di girare per il mondo (e giunge quindi in Basilicata). Present. del libro di Edrisio (El Idrisi), a cura del Consiglio regionale della Basilicata. Interviene Prospero De Franchi ORE 15 SALA AVORIO - Federico Zeri. Dietro l'immagine. Opere d'arte e fotografia, a cura di Fondazione Federico Zeri in coll. con Umberto Allemandi & C. Interv. Umberto Allemandi, Alessandra Mottola Molfino, Mauro Natale ORE 15 INCUBATORE - Un abbraccio un'emozione ecco l'adozione e Con la mente e il cuore. Riflessioni per un'adozione consapevole. Present. dei libri di Laura Lucchini Balbo, a cura di Umberto Cuomo Editore. Interviene l'autrice ORE 15 PIAZZA ITALIA - Rimetti a noi i ns. debiti. Biografia di un amore. Present. del libro di Enrico Marzetti, a cura de Il Ciliegio. Interviene l'autore ORE 15,30 SPAZIO AUTORI B- Present. dei libri. La commessa dagli occhi verdi di Paola Grandi e Movenze di Dora Mauro, a cura di Genesi editrice. Interv. Giorgio Barberi Squarotti e Sandro Gros-Pietro ORE 16 SPAZIO AUTORI A - La scuola siamo noi. Incontro con Emiliano Sbaraglia, a cura di Fanucci Editore. Interviene Margherita Oggero ORE 16 SALA AVORIO - Sedie vuote. Gli anni di piombo dalla parte delle vittime, a cura de Il Margine. Interv. Alberto Conci, Paolo Grigolli, Natalina Mosna ORE 16 INCUBATORE - Fiabe non più fiabe. Il mondo adulto le rilegge, se ne appropria, le muta. In occasione della pubblicazione del libro E morirono tutti felici e contenti curato da Massimo Avenali , a cura di Neo. Edizioni. Con il curatore interv. Francesca Andriani, Ivano Bariani, Marco Cassini, Giovanni Di Iacovo, Nicola Manuppelli, Antonio Pizzola ORE 16 PIAZZA ITALIA - Piccole Storie. Present. della collana a cura di Edizioni. Creativa e Forum Italiano di Europa Donna. Interv. gli autori della collana. Introduce: Maria Giovanna Luini ORE 16,30 SPAZIO AUTORI - Italo-Marocchina. Present. del libro di Anna Mahjar-Barducci, a cura di Edizioni Diabasis. Con l'autrice interv. Vittorio Dan Segre e Giuseppe Rippa ORE 17 SPAZIO AUTORI A - Henry Dunant. Il fondatore della Croce Rossa, a cura di Claudiana. Interv. Massimo Barra, Roberto Coaloa, Dante Ferraris, Franco Giampiccoli ORE 17 SALA AVORIO - Naufragio. Present. del libro di Enrico Borla ed Ennio Foppiani, a cura di Moretti&Vitali. Con gli autori interviene Carla Stroppa. Introduce: Enrico Moretti ORE 17 INCUBATORE - Scappa scappa galantuomo. Present. del libro di Gaetano Parmeggiani, a cura di La Lepre Edizioni. Interviene l'autore ORE 17 SALA ARANCIO - Libro. Opera d'Arte, a cura dell'Associazione Artistica Culturale ViviArteViva. Interv. Massimo Centini, Maurizio Macale, Alessandra Maritano, Danilo Tacchino, Antonio Zappia ORE 17 PIAZZA ITALIA - I chicchi di Manni, a cura di Manni editori. Interv. Roberto Barbolini, Maria Rosa Cutrufelli, Antonio Debenedetti, Piero Manni, Sergio Pent, Antonio Prete, Dario Voltolini. Con la partecipazione di Alfonso Berardinelli Guido Davico Bonino ORE 17,30 SPAZIO AUTORI B - Scrivo racconti. Incontro con Gaia Manzini, Letizia Muratori e Giancarlo Pastore, a cura di Adelphi, Fandango Libri e Instar Libri. Interviene Benedetta Marietti ORE 18 SPAZIO AUTORI A - Le nuove relazioni tra le due sponde dell'Atlantico, a cura della rivista il Mulino. Interv. Piero Ignazi, Angelo Panebianco, Vittorio Emanuele Parsi ORE 18 SALA AVORIO - E ti comunico. Present. del libro di Ezio Margelli, a cura di VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo. Con l'autore interv. Giuseppe Cederna, Niccolò Fabi, Ulisse Jacomuzzi, Antonio Raimondi, Massimo Zortea ORE 18 INCUBATORE - I porti dell'amore. Present. dell'audiolibro di Alessandro Betti , a cura di Alfaudiobook Audiolibri. Con l'autore interv. Fabio Bezzi, Veronica Balocco, Luca Vittori ORE 18 PIAZZA ITALIA - Asinara: il parco nazionale, area marina protetta. Present. del libro di Carlo Forteleoni e Vittorio Gazale, a cura del Parco Nazionale dell'Asinara. Con gli autori interviene Carlo Delfino ORE 18,30 SPAZIO AUTORI B - Il caso Ilva. Viaggio nel territorio più inquinato d'Europa, a cura di Edizioni Ambiente. Interv. Luigi De Magistris, Antonio Troiano, Carlo Vulpio ORE 19 SPAZIO AUTORI A - La vedova, il Santo e altre storie.Incontro con Gaetano Cappelli, a cura di Marsilio. Interviene Antonio d'Orrico ORE 19 SALA AVORIO - Ius Sanguinis. Rabbia, impotenza e speranza nella punta dello stivale. Present. del romanzo di Paola Bottero, a cura di Città del Sole Edizioni. Con l'autrice interv. Franco Arcidiaco, Caterina Luciano, Fulvio Mazza ORE 19 INCUBATORE - Leggere il terremoto. I libri del centenario (Messina 1908-2008), a cura di DAF - Associazione culturale. Interv. Marco Carroccio, Giuseppe Ministeri, Pompeo Oliva ORE 19 PIAZZA ITALIA - Present. dei vincitori del Premio Vittorini 2009, a cura di DAF - Ass. culturale / Messina. Interviene Nicola Bono alla presenza di autori premiati e giuria. Coordina Arnaldo Lombardi ORE 19,30 SPAZIO AUTORI B - Verso il califfato universale. Presentazione del libro di Bat Ye'or, a cura di Edizioni Lindau in collaborazione con Ass. Italia Israele. Con l'autrice intervengono Dario Peirone e Ugo Volli ORE 20 SPAZIO AUTORI A - Il posto di ognuno. L'estate del commissario Ricciardi. Present. del libro di Maurizio De Giovanni, a cura di Fandango Libri. Con l'autore interv. Roberto Giacobbo e Stefano Incerti ORE 20 SALA AVORIO - Reading poetico e present. delle novità 2009, a cura di Edizioni Joker. Coordinano: Gennaro Fusco e Monica Liberatore ORE 20 PIAZZA ITALIA - I giovani, i sentimenti, la vita. Present. dei libri. Ascoltando Coltrane, Quindici giorni d'estate, La grande casa rossa e Les ecrevisses, a cura di Neos edizioni. Interv. Federico Manassero, Walter Micheletto, Piergiorgio Mora, Patrizia Valpiani ORE 20,30 SPAZIO AUTORI B - Letture animali, a cura di: duepunti edizioni. Interv. Silvia Ajelli, Matteo Caccia, Giorgio Vasta, Dario Voltolini ORE 21 SPAZIO AUTORI A - Pasolini. Con la forza dello sguardo. Reading di Gianmarco Tognazzi ed Edoardo Siravo. In occ. della pubblicazione del libro di David Parenti, a cura di Don Quijcote Editore. Interviene l'autore ORE 21 SALA AVORIO - Presentazione dei libri Leggere l'Anima. Sistema di Grafologia Moderna di Riccardo Bruni e Sergio Sapetti e Anime nella Pietra. Stone watching. Il mistero dei Gamahes di Rodolfo Alessandro Neri, a cura di Psiche 2. Interv. gli autori ORE 21 INCUBATORE - L'invasione degli Ultragay. Present. del libro di Corrado Farina, a cura di Zero91. Con l'autore interviene Costantino Margiotta ORE 21 SALA ARANCIO - Collisioni. Proiezione video di Conversazione con Andrea Camilleri a cura di Collisioni. Interv. Stefano Caselli, Filippo Taricco, Davide Valentini ORE 21 PIAZZA ITALIA - Cercando Fabrizio, storia di un'attesa senza resa, a cura di Neos edizioni. Interv. Silvana Accossato, Caterina Migliazza Catalano, Elisa Pozza Tasca, Silvia Maria Ramasso, Marilù Tomaciello PAESE OSPITE: L'EGITTO ORE 10,30 SALA GIALLA - Cesare e l'Egitto. Una conversazione di Valerio Massimo Manfredi ORE 11 TERRAZZA PIEMONTE - L'influsso della letteratura italiana sulla letteratura egiziana. Con Hussein Mahmoud ORE 12 SALA GIALLA - Segreti e scoperte dall'antico Egitto. Lectio magistralis di Zahi Hawass ORE 12 SALA ROSSA - La sfida di Akhenaton, Faraone del Sole. Conversazione di Francesco Tiradritti, a cura di Fiera del libro e Palazzo Bricherasio ORE 12 TERRAZZA PIEMONTE - Il teatro egiziano e le influenze italiane. Interv. Nuccio Messina e Ahmad Ethman Iman Ezz Eddin ORE 14 TERRAZZA PIEMONTE - Una mostra panoramica del patrimonio egiziano. Lectio magistralis di Fathi Saleh ORE 15 TERRAZZA PIEMONTE - Scrittori egiziani. Incontro con Youssef El Kaid e Raouf Mosaad. Coordina Monica Ruocco ORE 16 TERRAZZA PIEMONTE - Letteratura e promozione dei diritti nell'area mediterranea, a cura della Direzione Generale per i Beni Librari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Interv. Maria Luisa Albano, Salvo Andò, Isabella Camera s'Afflitto, Francesca Corrao, Emad El Baghdaby, Yakoub El-Sharouny, Maurizio Fallace, Hanan Mounib, Moheb Saa, Mohamed Salmawy, Ciro Sbailò ORE 18 TERRAZZA PIEMONTE -Scrittori egiziani. Incontro con Ahmed Etman. Interviene Francesca Corrao ORE 19 TERRAZZA PIEMONTE - Scrittori egiziani. Incontro con Khairy Shalaby. Interviene Monica Ruocco ORE 20 TERRAZZA PIEMONTE - Italiani in Egitto. Interv. Mohamed Afifi, Khaled Azab, Salwa Bakr, Franco Greco ORE 21 TERRAZZA PIEMONTE - Reading delle più belle pagine della narrativa egiziana d'oggi. Introduce: Francesca CORrao LINGUA MADRE ORE 11 ARENA PIEMONTE - Concorso letterario nazionale Lingua Madre. Parole e immagini: un blog per raccontarsi. Interv. Emiliano Bartolucci, Maurizio Bartolucci, Antonia Colasante, Roberta Dho, Anna Olmo. Introduce: Daniela Finocchi ORE 12 ARENA PIEMONTE- Editoria enogastronomica: quale ruolo e quali prospettive? Filosofia, sogni e progetti di due alleati. Interv. Sergio Giunti e Carlo Petrini. Introduce e Coordina Alberto Sinigaglia ORE 13,30 ARENA PIEMONTE - Giochi linguistici, a cura di Codice. Idee per la cultura in coll. con Giochi ex Libris. Interv. Claudia Matera e Stefano Tedeschi ORE 14,30 ARENA PIEMONTE - Da Israele: Sayed Kashua. Introduce e Coordina Stefano Jesurum ORE 16 ARENA PIEMONTE - Omaggio al Caucaso Meridionale. Dall'Armenia: Sonya Orfalian in coll. con Slow Food. Introduce e Coordina Carlo Bogliotti ORE 17 ARENA PIEMONTE - Dalla Spagna: Ixiar Rozas. Introduce e Coordina Riccardo Greco ORE 18 ARENA PIEMONTE - Dalla Turchia: Magden Perihan. Introduce Farian Sabahi ORE 19 ARENA PIEMONTE - Improvvisatori toscani. Interv. Enrico Rustici e Realdo Tonti. Introduce Fabio Mugnaini ORE 20 ARENA PIEMONTE - Presentazione del cd dell'Orchestra di Porta Palazzo, a cura di Edizoni Mangrovie. Interv. Francesco Vietti e i musicisti dell'Orchestra ORE 21 ARENA PIEMONTE - Concerto Renato Borghetti Quartetto (Rio Grande do Sul - Brasile), a cura di Folkclub. Con Renato Borghetti (fisarmonica), Daniel Sá (chitarra), Pedro Figueiredo (sassofono e flauto), Vitor Peixoto (piano) BOOKSTOCK INCONTRI ORE 10,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada del cambiamento. Com'è cambiata l'Italia. Qui l'alta velocità non passa. Incontro con Franco Arminio e Marcello Fois. Coordina Mao, a cura della Fiera del libro ORE 10,30 SPAZIO BOOK 8-9 ANNI - La gatta magica. Incontro con Mathilde Bonetti e Marco Albiero, a cura di Battello a vapore-Piemme Junior ORE 10,30 SPAZIO STOCK DA 12 ANNI - La strada delle storie Piccole Gang. Chi si ribella al pizzo è un infame? Incontro con Luisa Mattia, a cura di Rizzoli - RCS Libri e Fiera del libro ORE 10,30 - 12 STUDYINPIEMONTE - Ma quante ne sai? Sfida live tra studenti-sapientoni. Chi è più secchione fra te e il tuo compagno di banco?, a cura di Torino Youth Center ORE 10,30 - 14 STUDYINPIEMONTE - Grillo Parlante Sono il Grillo parlante, cantastorie e saggio narratore. Vuoi ascoltarmi? Ti racconterò le professioni del sapere, a cura di Torino Youth Center ORE 11,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada della scienza LHC, il grande gioco della fisica. Super-esperimento tra "particella di Dio" e fine del mondo. Incontro con Mauro Anselmino, Michela Chiosso, Pietro Frè, Angelo Maggiora. Coordina Piero Bianucci, a cura della Fiera del libro ORE 11,30 SPAZIO BOOK DA 8 ANNI - Nina, la bambina della Sesta Luna in audiolibro. Incontro con Moony Witcher e Cecilia Dazzi, a cura di Emons audiolibri. Presenta: Giorgia Garberoglio ORE 11,30 SPAZIO STOCK 8-9 ANNI - Il cane Piero: Avventure di un fantasma. Incontro con Tito Faraci, a cura di Battello a vapore - Piemme Junior ORE 11,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 6 anni - Nato per far leggere. e disegnare. Incontro con Altan, a cura di Nati per Leggere Piemonte ORE 12,30 ARENA BOOKSTOCK - Le strade della lettura: Libri in gioco. Finali del torneo di lettura on-line per le scuole elmentari, a cura della Fiera del libro. Conducono: Anna Parola ed Eros Miari ORE 12,30 SPAZIO BOOK. DA 12 ANNI - La strada delle storie Chiedimi chi sono. Incontro con Anna Lavatelli e Anna Vivarelli, a cura di San Paolo Edizioni e Fiera del Libro ORE 12,30 SPAZIO STOCK 8-10 ANNI - Distructor: Il bullismo si affronta ridendo! Incontro con Silvio Conte e Mariella Ottino, a cura di Raffaello Editrice. Interviene Michele Bizzi ORE 13,30 SPAZIO BOOK - Italia in viaggio: viaggi e paesaggi. Presentazione delle staffette di scrittura, a cura di Bimed Exposcuola, Comitato Italia 150 e Comune di Torino - Iter e gli allievi del Liceo Baldessano - Roccati di Carmagnola. Interviene Claudio Rinaldi ORE 13,30 SPAZIO STOCK - La pace inizia con Me, a cura della Regione Militare Nord, Lions Clubs International - Distretto 108 - la1 e Direzione Scolastica Regionale. Interv. Franco Cravarezza, Maria Elisa Demaria, Francesco De Sanctis. ORE 13,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE. Da 4 a 6 anni (bambini e genitori)- Storie del bosco antico raccontate da Mauro Corona , a cura di Nati per Leggere Piemonte ORE 14,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada del cambiamento. Com'è cambiata l'Italia: è qui l'America?! Import-Export di modelli culturali. Incontro con Pierfrancesco Pacoda e Hamid Ziarati. Coordina Mao, a cura di Fiera del libro ORE 14,30 SPAZIO STOCK - Isotta, strega farlocca simpaticissima, pasticciona e.Incontro con animazione teatrale, a cura di Paoline editoriale Libri. Interv. Severino Burato, Renato Ferraro, Angela Ladiana, Elisabetta Papakristo, Alessandra Sala, Antonella Scorza ORE 14,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE (bambini da 3 anni e genitori) - Pappamolla Caccapupù! Superconiglio. Incontro con Stephanie Blake, a cura di Nati per Leggere Piemonte ORE 15 SPAZIO BOOK - L'officina immensa. Viaggio nella storia del Lingotto, a cura del Centro online Storia e Cultura dell'Industria. Interv. Pier Luigi Bassignana e Luciano Gallino ORE 15 - 17 STUDYINPIEMONTE - Speedbook 7 minuti per raccontare un libro che ti ha fatto ridere, piangere, sognare, crescere?, a cura di Torino Youth Center ORE 15,30 ARENA BOOKSTOCK - Nati per leggere. Conferimento del Premio Crescere con i Libri, a cura di Città di Torino in coll. con la Fiera del libro. Interv. Fiorenzo Alfieri, Stephanie Blake, Umberto Magnoni, Paolo Messina, Luigi Saragnese. Coordina Eros Miari A seguire: Presentazione del Premio Nazionale Nati per leggere Con la partecipazione di Altan, a cura di Coordinamento Nazionale Nati per Leggere, Regione Piemonte, Città di Torino e Fiera del libro. Interv. Valeria Anfossi, Emy Beseghi, Giovanna Malgaroli, Stefania Manetti, Eros Miari, Gianni Oliva, Anna Parola, Rita Valentino Merletti. Coordina Eugenio Pintore ORE 15,30 SPAZIO STOCK - Le avventure di Tom Sawyer in audiolibro. Incontro con Eleonora Calamita e Valentina Salmaso, a cura de Il Narratore audiolibri ORE 16 SPAZIO BOOK - Il Teatro della Donazione. Present. del doc. video "Qualcosa più di un cuore" e del Laboratorio "La Famiglia Organelli" a cura del Centro Reg. dei prelievi di Organi e Tessuti. Interv. Riccardo Bosco, Giuseppe Naretto, Raffaele Potenza, Esther Ruggiero ORE 17 SPAZIO STOCK - Presentazione Scuola di Alti Studi sulle Politiche Alimentari Orientate alla Sostenibilità, a cura dell'Assessorato all'Università, Ricerca e Innovazione della Reg. Piemonte. Interv. Andrea Bairati, Valter Cantino, Ezio Pelizzetti, Carlo Petrini ORE 17 - 19 STUDYINPIEMONTE - Professional-mente. Cosa si dicono un professionista e uno psicologo? Quello che avresti voluto sapere ma non hai mai osato chiedere, a cura di Torino Youth Center ORE 17,30 ARENA BOOKSTOCK - Le ali sotto ai piedi. Incontro con Cesare Cremonini a cura di Rizzoli - RCS Libri. Interviene Raffaella Silipo ORE 17,30 SPAZIO BOOK - Ragazzi che fare? Cultura e formazione per giovani difficili, a cura di SSF Rebaudengo - Università Pontificia Salesiana. Interv. Andrea Bairati, Fabio Geda, Antonio Pappalardo, Ezio Risatti ORE 18,30 ARENA BOOKSTOCK - L'immigrazione dal sud e il lavoro in fabbrica. Intervista in presa diretta a Luigi Nocera, emigrante a Torino ed ex operaio FIAT, a cura di Memoro - Banca della Memoria in coll. con Fiera del Libro ORE 19 ARENA BOOKSTOCK - Quale futuro? Massa. Vivere in troppi e troppo a lungo è sostenibile? Il demografo Hervé Le Bras incontra Vittorio Emanuele Parsi, esperto di geopolitica, a cura dell'Assessorato all'Università, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte. Conduce Romeo Bassoli ORE 19 - 20.30 STUDYINPIEMONTE - Living utopia. Un nuovo mondo è possibile? Medioevo o scenario post atomico?, a cura di Torino Youth Center ORE 20 ARENA BOOKSTOCK - Io vengo dalla Luna. J Ax vs. Paolo Ferrari. Nuovi media e nuovi linguaggi musicali, a cura dell'Assessorato all'Università, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte e di Hiroshima Mon Amour. ORE 21,30 ARENA BOOKSTOCK - Orchestra di Porta Palazzo. Musica mondiale di quartiere Reading - concerto per la presentazione del nuovo cd, a cura di Orchestra di Porta Palazzo e Regione Piemonte BOOKSTOCK LABORATORI NURSERY LETTERARIA - Babysitting per i bambini da 5 a 12 anni a cura di Arca di Noè dalle 16,30 alle 22 ORE 10,30 LABORATORIO AUTORI NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-6 ANNI - Aspettando Crescere con i libri: soli o in compagnia... Fratellino Zuccavuota, a cura di Laboratori di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con le Biblioteche Civiche Torinesi, i nidi d'infanzia della Città di Torino ORE 10,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 8-10 ANNI - L'anima del disegno. Incontro con Maurizio Quarello, a cura di Logos. Interviene Lina Vergara. ORE 10,30 LAB. D'ARTE 3-7 ANNI - Mappa, mappe, a cura Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione del Castello di Rivoli. La mappa: percorsi astratti, mentali e fisici ORE 10,30 LAB. AUTORI 7-10 ANNI - La strada delle storie. Dalla mostra al libro: i canti dei ghiacci. Incontro con Luigi Dal Cin, a cura di Franco Cosimo Panini Editore e Mostra Internazionale di Illustrazione di Sarmede, in coll. con la Fiera del Libro. ORE 10,30 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 10,30 LAB. SCRITTURA HOLDEN 14-18 ANNI - Scrivere di sé, a cura della Scuola Holden. Interviene Gessica Franco Carlevero. La scrittura autobiografica come declinazione e sviluppo del concetto "Io, gli altri" ORE 10,30 LAB. IMMAGINE 10-13 ANNI - Ragazzi e ragazze in cammino. Percorsi di formazione sullo schermo. Incontro con Massimo Quaglia, a cura di Aiace e Sottodiciotto Filmfestival. Da Stand by me a La generazione rubata, da Central do Brasil a Il ladro di bambini ORE 10,30 REDAZIONE 9-12 ANNI - Facciamo un giornale a fumetti! Econews e fumetti per l'ambiente. Incontro con Valentina De Poli a cura di Topolino. Coordina Aldo Carrier Ragazzi. Gli artisti e gli sceneggiatori della redazione di Topolino conducono un laboratorio creativo per realizzare un vero giornale a fumetti ORE 11,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 6-10 ANNI - Il gioco della verità: e tu chi sei? Incontro con Sophie Fatus, a cura di Fond. Mostra Internaz. d'Illustrazione per l'Infanzia di Sarmede e Regione Veneto in coll. con Fiera del Libro ORE 11,30 LAB. AUTORI 6-10 ANNI - In compagnia degli angeli. Incontro con Agata Reitano Barbagallo a cura di Effatà Editrice ORE 12 LAB. D'ARTE 3-7 ANNI - Transiti, a cura del Dip. Educativo Fondazione Merz ORE 12 LABORATORIO SCIENZA 8-11 ANNI - Darwin e l'evoluzione a tracce 200° compleanno di Darwin, a cura di Editoriale Scienza ORE 12 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Reg. di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 12 LAB. SCRITTURA HOLDEN 10-13 ANNI - Lungo la strada, a cura di Scuola Holden. Interviene Gessica Franco Carlevero ORE 12 LAB. IMMAGINE 11-18 ANNI - Trucchi del cinema muto, a cura di Museo Nazionale del Cinema e Cooperativa Duecentesimi ORE 12,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-6 ANNI - Aspettando Crescere con i libri: soli o in compagnia... Fratellino e sorellina, a cura di Laboratori di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con le Biblioteche Civiche Torinesi, i nidi d'infanzia della Città di Torino ORE 12,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 4-6 ANNI - La strada delle storie Pappamolla. Incontro con Stephanie Blake, a cura di Babalibri e Fiera del libro ORE 12,30 LAB. AUTORI DA 7 ANNI - Pennino Finnegan e la fabbrica di baci. Incontro con Nicola Brunialti a cura di Lapis Edizioni ORE 13 LAB. SCIENZA 7-10 ANNI - Galileo e i giochi con l'aria 2009, anno Galileiano, a cura di Editoriale Scienza ORE 13,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 6-10 ANNI - Il gioco della verità: e tu chi sei? Incontro con Sophie Fatus a cura di Fond. Mostra Internaz. d'Illustrazione per l'Infanzia di Sarmede e Regione Veneto in coll. con Fiera del libro ORE 13,30 LAB. D'ARTE 8-13 ANNI - Perdersi, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione del Castello di Rivoli ORE 13,30 LAB. AUTORI. DA 6 ANNI - La strada delle storie Rosso papavero. Incontro con Chiara Dattola e Anselmo Roveda a cura di Lapis Edizioni e Fiera del Libro ORE 13,30 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Reg. Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico Pino Torinese ORE 13,30 LAB. IMMAGINE 11-18 ANNI - Trucchi del cinema muto a cura di Museo Nazionale del Cinema e Cooperativa Duecentesimi ORE 13,30 REDAZIONE 9-12 ANNI - Facciamo un giornale a fumetti! Econews e fumetti per l'ambiente. Incontro con Valentina De Poli, a cura di Topolino. Coordina Aldo Carrier Ragazzi ORE 14 LAB. SCRITTURA HOLDEN 14-18 ANNI - Scrivere di sé a cura della Scuola Holden. Interviene Gessica Franco Carlevero ORE 14 LAB. SCIENZA 7-10 ANNI - Einstein e i viaggi nello spazio 2009, International Year of Astronomy a cura di Editoriale Scienza ORE 15 LAB. D'ARTE 8-13 ANNI - Strade: suoni e rumori, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione del Castello di Rivoli wroong stumb crash ORE 15 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Reg. di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico Pino Torinese ORE 15 LAB. IMMAGINE 11-18 ANNI - Trucchi del cinema muto, a cura di Museo Nazionale del Cinema e Cooperativa Duecentesimi ORE 15,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-6 ANNI - Aspettando Crescere con i libri: soli o in compagnia... Rosabianca e Rosaspina, a cura di Laboratori di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con le Biblioteche Civiche Torinesi, i nidi d'infanzia Città di Torino ORE 15,30 LAB. D'ILLUSTRAZIONE 5-10 ANNI - Maremè. Incontro con Antonella Abbatiello, a cura di Fatatrac ORE 16 LAB. SCIENZA DA 16 ANNI - Playdecide, a cura di ESOF2010 ORE 16 LAB. SCRITTURA HOLDEN TUTTE LE FASCE DI ETÀ - Sportello dello scrittore, a cura di Scuola Holden. Consigli in pillole dagli scrittori della Scuola Holden. A disposizione del pubblico: Gessica, Franco Carlevero. ORE 16,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE FINO A 36 MESI CON GENITORI - Storie per coccolare, a cura di SBAM Nord Est - Biblioteca civica di Settimo ORE 16,30 LAB. D'ARTE TUTTE LE FASCE DI ETÀ - Transiti. A cura di Dip. Educativo Fondazione Merz. ORE 17 LAB.SCRITTURA HOLDEN TUTTE LE FASCE DI ETÀ Sportello dello scrittore, a cura di Scuola Holden. A disposizione del pubblico: Marco Lazzarotto. ORE 17,30 - 19,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-8 ANNI - Una zuppa di fiabe, a cura del progetto del Sistema Bibliotecario del Verbano Cusio Ossola - Biblioteca civica di Verbania ORE 17,30 E 18,30 LAB. D'ARTE TUTTE LE FASCE DI ETÀ - Andar per paesaggi, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione del Castello di Rivoli PROGRAMMA PROFESSIONALI ORE 10 SALA BLU - Bambini e ragazzi. Come leggono e comprano oggi i clienti della libreria di domani a cura di AIE - Associazione Italiana Editori in coll. con la Fiera del libro. Interv. Roberto De Lucca, Luca Domeniconi, Alberto Galla, Antonio Monaco, Stefano Parise, Giovanni Peresson, Claudio Saporiti, Miria Savioli, Mauro Zerbini ORE 10,30 SALA PROFESSIONALI - Le riviste di cultura e la formazione dell'opinione pubblica, a cura del Coordinamento Riviste di Cultura (CRIC) in coll. con Associazione Sant'Anselmo - Progetto culturale CEI. Interv. Ilario Bertoletti (Humanitas), Gian Mario Gillio (Confronti), Enzo Marzo (Critica Liberale), Bruno Simili (il Mulino). Coordina Rosario Garra (CRIC) ORE 10,30 SALA COPENAGHEN - TorinoFilmLab. Training, development e funding per nuovi talenti internazionali, a cura di TorinoFilmLab. Interviene Savina Neirotti (TorinoFilmLab, IT). Business. Ingresso riservato, pass Ibf, Espositori e Stampa ORE 11,30 SALA COPENAGHEN - Book to book. Translation Rights Exchange, a cura di IBF in coll. con ICE - Istituto naz. per il Commercio Estero. Interv. Lisa India Baker (Faber & Faber, UK), Anna Knutson (Maria B. Campbell Associates, US), Marco Vigevani (Agenzia Letteraria Marco Vigevani, IT). Business. Ingresso riservato, pass Ibf, Espositori e Stampa ORE 12 SALA PROFESSIONALI - Lo stato dell'arte, a cura di l'AutoreInvisibile e Fiera del libro. Interv. Katherine Clifton (Associazione Italiana Traduttori e Interpreti), Magda Olivetti (Istituto Internazionale per la Traduzione Letteraria), Oliviero Ponte di Pino (Garzanti), Alessandro Trigona Occhipinti (Sindacato Nazionale Scrittori). Coordina Diego Marani (Commissione Cultura - Comunità Europea) ORE 14 SALA DUBLINO - Secondo corso di aggiornamento professionale per promotori editoriali, a cura di ANARPE - Associazione Nazionale Agenti Rappresentanti e Promotori Editoriali. Interv. Domenica Cominci, Marcello Costa, Angelo Novello. Introduce: Roberto Cerreto. Business. Ingresso riservato pass Ibf, Espositori e Stampa ORE 15 SALA PROFESSIONALI - L'etica del traduttore, a cura di l'AutoreInvisibile e Fiera del libro. Interv. Rossella Bernascone, Elena Loewenthal, Monica Randi (Il Saggiatore), Giuseppe Strazzeri (Mondadori). Coordina Ilide Carmignani ORE 15 SALA COPENAGHEN - Il mercato dei diritti sulle reti digitali. Nuove logiche di sviluppo b2b per la gestione, valorizzazione e fruizione dei contenuti in un contesto digitale a cura di Consorzio P.E.R. i libri e mEDRA (Agenzia Europea di Registrazione del DOI). Interv. Piero Attanasio (mEDRA, IT), Enrico Iacometti (presidente Consorzio P.E.R. i Libri, IT), Paolo Moretti (giurista, IT), Claudio Papalia (FERT Rights, IT)Business. Ingresso riservato pass Ibf, Espositori e Stampa ORE 15 SALA ISTANBUL - La presentazione del Katalogo. Come migliorare la comunicazione tra casa editrice e libreria, a cura di Fiera del libro e AIE - Associazione Italiana Editori in coll. con ALI - Associazione Librai Italiani, Scuola Librai Italiani di Orvieto e con la UEM - Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri. Business. Ingresso riservato pass Ibf, Espositori e Stampa ORE 15,30 SALA ROSSA - Scritti sui banchi. L'italiano a scuola. Presentazione del volume di Luca Serianni e Giuseppe Benedetti, a cura di Edizioni Carocci in coll. con Accademia della Crusca e MIUR - Direz. gen. per gli ordinamenti scolastici, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte. Con gli autori interv. Gian Luigi Beccaria, Francesco de Sanctis, Bice Mortara Garavelli, Francesco Sabatini. Introduce Mario Dutto. Coordina Ugo Cardinale ORE 16,30 SALA PROFESSIONALI - La lettura e i luoghi Comuni. Premio Città del Libro 2009, a cura del Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Interv. Antonella Agnoli, Fiorenzo Alfieri, Domenico Cersosimo, Flavia Cristiano, Melina Decaro, Marcello Fois, Giuseppe Laterza, Vincenzo Santoro ORE 18 SALA PROFESSIONALI La città si cura. Cure domiciliari e qualità della vita: l'esperienza di Torino, a cura di Legacoop Piemonte e Obiettivo Lavoro spa. Interv. Tom D'Alessandri, Carlo Mitra, don Gianpaolo Pauletto, Giuliano Poletti, Stefano Zamagni DALLE ORE 18 NATI PER LEGGERE PIEMONTE. PER GENITORI ED EDUCATORI - Leggo anch'io! Sentire con gli occhi.Sentire con le mani tra le pagine dei libri tattili illustrati, a cura di Nati per Leggere Piemonte. Interv. Laura Anfuso, Stefania Manetti, Rita Valentino Merletti ORE 18,30 SPAZIO STOCK - Abracadabra Lucertolina. La dislessia e altri disturbi dell'apprendimento, a cura di Mammeonline. Interv. Donatella Rosa, Maria Giuliana Saletta, Cristiana Zucca, Adele Zuccoli ORE 19,30 SPAZIO STOCK - Educativamente: riprendere a educare per promuovere agio, a cura di Anpe Piemonte. Interv. Sergio La Terra Maggiore, Antonio Pappalardo, Roberto Rossi Precerutti. Coordina Giuseppe Rulli SPAZIO RAI ORE 10 CORNER NUOVI MEDIA - Blog. Scrittori dalla Fiera alla Rete. Gli autori incontrano i loro lettori sulle pagine del blog letterario ORE 10,50 PALCO RADIO - Diretta Radio3 - Radio3scienza. Il quotidiano scientifico di Radio3 parla di libri in compagnia di autori e studenti. Conduce Rossella Panarese ORE 11 PALCO RAI - La prima volta del telefono. La storia del 3131 dal 1969 al 1995. Presentazione del libro di Raffaele Vincenti. Con l'autore interv. Peppino Ortoleva, Barbara Scaramucci, Sergio Valzania. Coordina Francesco Devescovi ORE 11 CORNER NUOVI MEDIA - Laboratori per bambini. Il libro lo faccio io. Colla forbici e fantasia per creare insieme tanti libri divertenti ORE 12,10 PALCO RADIO - Diretta Radio2 - Amnèsia. Programma di Matteo Caccia e Alessandro Genovesi. Conduce Matteo Caccia ORE 13 PALCO RAI - Concorso "I libri da gustare". Partecipa per Rai Eri il libro Le spezie della salute di Ciro Vestita ORE 14,30 PALCO RADIO - Diretta Radio3 - Il terzo anello musica. Dal vivo con Calibro35. Conduce Luca Damiani ORE 14,30 PALCO RAI - La guida utente HD-Alta Definizione, a cura della Direzione Strategie Tecnologiche e HD Forum Italia. Interv. Benito Manlio Mari, Alberto Morello, Aldo Pellegrini, Luigi Rocchi ORE 15 PALCO RADIO - Diretta Radio3 - Fahreneit. Il mondo del libro e i grandi temi culturali e civili. Musica dal vivo: Calibro35. Conduce Marino Sinibaldi ORE 16 PALCO RAI - Il viaggio dimagrante. Presentazione del libro di Rosanna Lambertucci. Coordina Francesco Devescovi ORE 16 CORNER NUOVI MEDIA - L'angolo della lettura. Letture di libri, favole e storie per bambini e ragazzi ORE 17 PALCO RAI - Amnèsia. Presentazione del libro di Matteo Caccia e Alessandro Genovesi. Coordina Francesco Devescovi ORE 17 CORNER NUOVI MEDIA - Blog. Scrittori dalla Fiera alla Rete. Gli autori incontrano i loro lettori sulle pagine del blog letterario ORE 18 PALCO RAI - 2012: il mistero della fine del mondo. Presentazione del libro di Roberto Giacobbo. Coordina Francesco Devescovi ORE 18 PALCO RADIO - Diretta Radio2 - Caterpillar. La prima rassegna di recensioni mai tentata, "Il piccolo critico". Conducono: Massimo Cirri e Filippo Solibello ORE 19 PALCO RAI - Diretta Rai Italia - Il caffè. Conduce Cinzia Tani FUORI FIERA ORE 9 SCUOLA ELEM. FONTANA, Via Buniva 19 - Incontro con Teresa Buongiorno ORE 9,30 PRIMO LICEO ARTISTICO STATALE, Via Carcano 31 - Incontro con Stefano Faravelli, in coll. con EDT ORE 10 IST. PLANA Piazza Robilant 5 - Mauro Corona incontra gli studenti, in coll. con Mondadori ORE 10 IST. PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI GIULIO, Via Bidone 11 - Incontro con Ahmed al-Aidy ORE 10,30 SCUOLA MEDIA NIEVO MATTEOTTI, Corso Sicilia 40 - Margherita Oggero incontra i ragazzi partecipanti alla Staffetta Letteraria Nazionale ORE 11 BIBLIOTECA CARLUCCIO, Via Monte Ortigara 95 - Apertura ufficiale VI Padiglione. Con cerimonia di inaugurazione del busto di Majakovskij ORE 11,30 IST. SANTORRE DI SANTAROSA, corso Peschiera 230 - Isabelle Caro incontra gli studenti, in coll. con Cairo Editore ORE 15,30-19 BIBLIOMEDIATECA MUSEO NAZ. DEL CENEMA MARIO GROMO via Serao 8/a Omaggio al cinema egiziano. Proiezione dei film Al-Zauga al-Thanja (La seconda moglie), Awdat el-Ibn el-Daal (Il ritorndo del figliol prodigo) a cura di Museo Naz. del Cinema e Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura ORE 16 VERDE LIBRI, Via Nizza 133 - Incontro con Sergio Motolese. Presentazione dei volumi Voglio guarire in pace e Voglio mangiare in pace, in coll. con Edizioni Verde Libri ORE 17 SALA CONSIGLIO COMUNALE , piazza Palazzo di Città 1. Piacere Ada Gobetti. L'emozione educativa. Proiez. del doc. per la regia di Teo De Luigi e la sceneggiatura di Andrea Gobetti. Interv. Anna Foa e Marco Revelli ORE 17 FACOLTA' DI BIOTECNOLOGIE , via Nizza 52 - Incontro con Bruno Tinti. in coll. con Chiarelettere ORE 17 BIBLIOTECA SHAHRAZÀD via Madama Cristina 41 - Sara Casiraghi presenta Torino a colori, in coll. con Edizioni Pro ORE 17 ART IN TOWN via Berthollet 25 Memorie di donne Presentazione del volume Filo spinato, acc. musicale e letture di Simona Carapella a cura dell'Ass. Donne per la difesa della società civile ORE 17,30 E 19,30 BIBLIOMEDIATECA MARIO GROMO, Via Matilde Serao 8/a - Proiezione del film muto «La signorina e il teppista». Regia di Vladimir Majakovskij ed Evgenij Slavinskij, tratto dal racconto «La maestrina degli operai» di Edmondo De Amicis, ambientato nel Borgo San Paolo di fine '800 ORE 18 - 24 EUT ECOMUSEO URBANO TORINO via Millio 20 1° piano - 24 ore per Torino Maratona letteraria. Raccontare Torino: scrittori torinesi e il loro rapporto con la città. Interv. Emiliano Amato, Rocco Ballacchino, Giorgio Ballario, Mario Barbero, Fabio Beccaccini, Sara Benedetti, Andreina Bert, Marzio Bertotti, Luciano Bianco, Giovanni Emilio Buzzelli, Enzo Caporaso, Fabio Caucino, Sergio Caucino, Giuliana Cerrato, Barbara Colombotto Rosso, Antonio Ferrero, Gessica Franco Carlevero, Carla Gariglio, Beppe Marchetti, Pierfranco Massia, Luciana Navone Nosari, Walter Peirone, Marco Reviglio, Luca Rinarelli, Massimo Tallone, Filippo Taricco, Giuseppina Valla Innocenti, Marco Volpatto. Conduce Mariella Fabbris. Concludono: Emiliano Poddi e Fabio Geda, premio Grinzane Cavour 2009 ORE 18 CENTRE CULTUREL FRANÇAIS DE TURIN, Via Saluzzo 60 - Incontro con Pascale Kramer, in occasione dell'uscita del libro L'implacabile brutalité du rèveil ORE 18 CASA DI RECLUSIONE "RODOLFO MORANDI" DI SALUZZO. Via Regione Bronda 19/bis Saluzzo; cr.saluzzo@giustizia.it. VOLTAPAGINA. Incontro con Gianrico Carofiglio, in coll. con Sellerio Editore. Conducono: Fulvio Gianaria e Massimo Numa ORE 18 LIBRERIA THÉRÈSE, Corso Belgio 49/bis - Incontro con Paola Calvetti, in coll. con Mondadori ORE 18 BIBLIOTECA CIVICA ITALO CALVINO, Lungo Dora Agrigento 94 - 1989-2009: Conferme ed esordi nella letteratura romena, a cura di Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia in coll. con Biblioteche civiche torinesi e Fieri. Interv. Petru Cimpoesu, Filip Florian, Monica Joita, Roberto Merlo, Ioana Nicolaie, Doina Rusti, Ana Maria Sandu, Lucian Dan Teodorovici ORE 18 BIBLIOTECA MUSICALE DELLA CORTE, Corso Vercelli 15 - Incontro con Luca Scarlini, in coll. con Bollati Boringhieri e Gaffi editore ORE 18,30 TERRAZZE SUL PO, Corso Moncalieri 18 - Incontro con Marcello Fois ORE 19 TEATRO ORFEO, via Sant'Anselmo 34b - Presentazione del libro La taverna di Brest. Incontro con Salvatore Smedile, in coll. con Edizioni ETS, a cura dell'associazione culturale Urzene ORE 22 CAFÉ LIBER, corso Vercelli 2 - Medley letterario con reading ORE 22 TEATRO ORFEO, via Sant'Anselmo 34b - Direfarebaciare@straziocostanzoshow Performance di Beppe Perla, Roberto Vajo e Luca Atzori SABATO 16 PROGRAMMA SALE CONVEGNI ORE 10,30 SALA DEI 500 - Gli affari del Vaticano. Presentazione dei libri di Michele Ainis, Gianluigi Nuzzi e Marco Politi, a cura di Chiarelettere, Garzanti Libri e Mondadori. Con gli autori interviene Maurizio Belpietro ORE 10,30 SALA AZZURRA - Arabi, cristiani ed ebrei nello specchio degli altri, a cura di Fiera del libro. Interv. Paolo Branca, Giulio Busi,don Ermis Segatti. Coordina Khaled Fouad Allam ORE 10,30 SALA ROSSA - "Fare cultura in un Paese dominato" Leone Ginzburg a cento anni dalla nascita, a cura di Giulio Einaudi editore e Fiera del libro. Interv. Walter Barberis, Luisa Mangoni, Domenico Scarpa. Letture: Eugenio Allegri ORE 10,30 CAFFÈ LETTERARIO - Scrittori dal mondo. Incontro con Yehoshua Kenaz. In occasione della pubblicazione del suo romanzo Paesaggio con tre alberi, a cura di Fiera del libro. Interviene Elena Loewenthal ORE 11,30 CAFFÈ LETTERARIO - Eros nel mondo arabo. Incontro con Salwa Al-Neimi, a cura di Fiera del libro. Interviene Elisabetta Bartuli ORE 12 SALA DEI 500 - Verità e menzogna: categorie irrinunciabili o moraliste?, a cura di Micromega. Interv. Bettino Englaro, Paolo Flores d'Arcais e Marco Travaglio. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 12 SALA GIALLA - La manutenzione delle parole. Incontro con Gianrico Carofiglio, a cura della Fiera del Libro. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 12 SALA AZZURRA - Conferimento del Premio Alassio Internazionale a Donald Sassoon. A seguire una sua lectio magistralis sul tema. L'identità culturale degli Europei dall'Ottocento a oggi, a cura di Fiera del libro e Premio Alassio 100 libri - Un autore per l'Europa. Interv. Paolo Mauri e Monica Zioni ORE 12 SALA ROSSA - Ipertrofie dell'Io. Il Cesarismo Lectio magistralis di Luciano Canfora, a cura della Fiera del libro ORE 12 SALA BLU - Storia della punteggiatura in Europa. Presentazione del libro curato dal Bice Mortara Garavelli, edito Laterza a cura di MIUR - Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e Accademia della Crusca, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte . Con la curatrice interv. Tullio De Mauro, Lorenzo Renzi, Francesco Sabatini. Coordina Ugo Cardinale ORE 12,30 CAFFÈ LETTERARIO - Raccontare la Palestina. Incontro con Liana Badr, a cura della Fiera del libro. Interviene Valentina Colombo ORE 13 SALA ROSSA - L'Islam in Occidente. Incontro con Tariq Ramadan. In occasione della pubblicazione del suo nuovo libro, a cura di Rizzoli-RCS Libri e Fiera del libro. Interviene Paola Caridi ORE 13 SALA BLU - Scrittori dal mondo. Incontro con Adonis, a cura di Fiera del libro e PEN Club Italia in coll. con Donzelli. Interv. Mario Baudino, Giuseppe Conte, Francesca Corrao, Sebastiano Grasso ORE 13,30 SALA DEI 500 - Incontro con Orhan Pamuk, a cura della Fiera del libro. Interviene Marco Ansaldo. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 13,30 SALA GIALLA - Incontro con Erri De Luca. In occasione della pubblicazione del suo romanzo Il giorno prima della felicità a cura di Feltrinelli e Fiera del libro ORE 13,30 SALA AZZURRA - Scrittori dal mondo. Incontro con Arturo Pérez-Reverte, a cura di Marco Tropea editore. Interviene Bruno Arpaia ORE 13,30 CAFFÈ LETTERARIO - Nuove identità ebraiche. Incontro con Howard Jacobson. In occasione della pubblicazione del suo romanzo Kalooki Nights, a cura della Fiera del libro e Cargo. Interviene Luigi Sampietro ORE 14 SALA BLU - Gli altri. Il diverso come icona del male. Luce Irigaray in dialogo con Marco Aime, a cura di Bollati Boringhieri e Fiera del libro ORE 14,30 SALA GIALLA - La bicicletta cambia il mondo. Lectio magistralis di Marc Augé, a cura di Bollati Boringhieri. Interv. Giuseppe Cederna e Bruno Gambarotta ORE 14,30 SALA AZZURRA - Diritti diversi. La legge negata ai gay. Presentazione dei libri di Annamaria Bernardini De Pace e Franco Buffoni, a cura di Bompiani-RCS Libri e Marcos y Marcos. Con gli autori interviene Alessandro Cecchi Paone ORE 14,30 SALA ROSSA - Scrivere di sé, a cura di Fiera del libro e Presìdi del libro Piemonte. Interv. Alfonso Berardinelli, Giorgio Ficara, Elena Loewenthal ORE 14,30 CAFFÈ LETTERARIO - "La ragazza che non voleva morire". Incontro con Emmanuelle De Villepin. In occasione della pubblicazione del suo romanzo, a cura di Longanesi. Interviene Antonella Parigi ORE 15 SALA DEI 500 - Scrittori dal mondo. Incontro con David Grossman, a cura di Mondadori e Fiera del libro. Interviene Giovanna Zucconi. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 15 SALA BLU - Creatività e dissidenza. Incontro con Nawal Al-Saadawi, a cura di Giunti e Fiera del libro. Interviene Isabella Camera d'Afflitto. ORE 15,30 SALA GIALLA - Incontro con Claudio Magris. In occasione del conferimento dell'Ordine delle Arti e delle lettere di Spagna, a cura del Ministero per la Cultura di Spagna. Interviene il Ministro per la cultura di Spagna Angeles Gonzalez-Sinde. A seguire: La cultura spagnola oggi, a cura del Ministero per la Cultura di Spagna. Interv. Antonio Grempneda e Fernando Savater ORE 15,30 CAFFÈ LETTERARIO - Scrittori dal mondo. Incontro con Juli Zeh. In occasione della pubblicazione del libro Un semplice caso crudele, a cura di Baldini Castoldi Dalai in coll. con il Goethe Institut di Torino. Interviene Luigi Forte ORE 16 SALA AZZURRA - L'Io tra letteratura e pittura Melania Mazzucco incontra Rosellina Archinto. In occasione della pubblicazione del suo romanzo La lunga attesa dell'angelo, a cura di Rizzoli-RCS Libri e Fiera del libro ORE 16 SALA ROSSA - L'Io secondo Freud, Jung e Lacan, a cura di Fiera del libro e Bollati Boringhieri. Interv. Anna Ferruta, Massimo Recalcati, Luigi Zoja. Coordina Giovanni Jervis ORE 16,30 SALA DEI 500 - DEall'io al noi. Un'alternativa: fraternità e condivisione. Lectio magistralis di Enzo Bianchi, a cura di Giulio Einaudi editore e Fiera del libro. Green Point. Per accedere è nece4ssario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 16,30 SALA BLU - Io critico, io lettore. La lezione di Francesco De Sanctis, a cura di Fondazione Francesco De Sanctis e Intesa Sanpaolo. Interviene Giulio Ferroni. Coordina Giorgio Ficara ORE 16,30 CAFFÈ LETTERARIO - Raccontare Milano. Presentazione del libro di Corrado Stajano La città degli untori, a cura di Garzanti Libri. Con l'autore interv. Furio Colombo e Vincenzo Consolo ORE 17 SALA GIALLA - Io, noi. Raccontare la famiglia. Rosetta Loy incontra Daria Bignardi, a cura di Mondadori, Rizzoli-RCS Libri e Fiera del libro. Coordina Dario Voltolini ORE 17 SALA AZZURRA - Pino Roveredo incontra Susanna Tamaro. In occasione della pubblicazione del suo nuovo libro Attenti alle rose, a cura di Bompiani-RCS Libri ORE 17,30 SALA ROSSA - L'Io e il cervello. La risposta delle neuroscienze. Lectio magistralis di Edoardo Boncinelli, a cura della Fiera del libro ORE 17,30 SALA BLU - Un paese non basta. Presentazione del libro di Arrigo Levi, a cura de Il Mulino. Con l'autore Interv. Mario Calabresi, Piero Fassino, Gad Lerner, Alberto Sinigaglia ORE 18 SALA GIALLA - Incontro con Lella Costa. In occasione della pubblicazione di Amleto, Alice e la Traviata, a cura di Feltrinelli. Interviene Michele Serra. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 18 SALA 500 -La modernità. Nascita, fulgore, declino. Lectio magistralis di Eugenio Scalfari, a cura della Fiera del libro in coll. con Giulio Einaudi editore. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 18 CAFFÈ LETTERARIO - L'Archivio Storico Olivetti. Un archivio per il territorio, a cura dell'Archivio Storico Olivetti in coll. con la Provincia di Torino. Interviene Bruno Lamborghini. Introduce: Valter Giuliano. A seguire Globa folies spettacolo con gli attori della compagnia L'interezza non è il mio forte ORE 18,30 SALA ROSSA - Perché gli scienziati non sono pericolosi. Scienza, etica, politica. Presentazione del libro di Gilberto Corbellini, a cura di Longanesi. Interv. Riccardo Chiaberge e Antonio Pascale. Conduce Gabriele Beccaria ORE 18,30 SALA BLU - Staminalia. Il nuovo caso Galileo? La cultura italiana tra scienza e antiscienza a cura di Guanda. Interv. Armando Massarenti, Alberto Piazza, Telmo Pievani ORE 19 SALA GIALLA - Immaginare l'Italia di qui a vent'anni, a cura di Minimum Fax, Torino 150 e Circolo dei Lettori. Interv. Tullio Avoledo, Alessandro Bergonzoni, Giorgio Falco, Giuseppe Genna, Tommaso Pincio, Giorgio Vasta. Coordina Michele Serra ORE 19 CAFFÈ LETTERARIO - Scrivere l'Io. Incontro con Nicolai Lilin, a cura di Giulio Einaudi editore. Interviene Marino Sinibaldi ORE 19,30 SALA DEI 500 - "Io sono Dio" Giorgio Faletti racconta in anteprima il suo nuovo romanzo, a cura di Baldini Castoldi Dalai. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 20 SALA ROSSA - Perché Stalin creò Israele Presentazione del libro di Leonid Mlecin, a cura di Sandro Teti editore. Interv. Corrado Augias, Luciano Canfora, Enrico Mentana. La politica sovietica in Medio Oriente e la nascita di Israele. ORE 20 SALA BLU - Abitare la Terra, dominare il mondo. A proposito di Silvano Petrosino, Capovolgimenti, Jaca Book, a cura di Associazione Sant'Anselmo - Progetto culturale CEI e Jaca Book. Interv. Mirta Da Pra Pocchiesa, Massimiliano Finazzer Flory, Pierluigi Nicolin, Silvano Petrosino ORE 20 CAFFÈ LETTERARIO - Raccontare l'Io. Paolo Giordano presenta quattro nuovi scrittori, a cura della Fiera del libro. Interv. Christian Frascella, Martino Gozzi, Gaia Manzini, Laura Sandi ORE 21 SALA AZZURRA - Sandokan inedito. L'ultima avventura di Hugo Pratt, a cura di Rizzoli Lizard-RCS Libri. Interv. Giuseppe Camuncoli, Gianrico Carofiglio, Patrizia Zanotti. Coordina Giuseppe Culicchia ORE 21 SALA ROSSA - Disputa su Dio e dintorni. Incontro con Corrado Augias e Vito Mancuso. In occasione dell'uscita del loro libro, a cura di Mondadori. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 21,30 SALA GIALLA - Lotta di classe. Ascanio Celestini presenta il suo nuovo romanzo, a cura di Giulio Einaudi editore. Con Roberto Boarini (violoncello) e Matteo D'Agostino (chitarra). Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 21,30 CAFFÈ LETTERARIO - Per voce di sola madre dall'audiolibro Mi manchi di Ippolita Avalli, a cura di Il Narratore di Audiolibri. Con l'autrice interviene Paola Legnaro. Voce di Alessadra Bedino. SPAZI INCONTRI ORE 10 SALA AVORIO - Il notaio e la città, a cura del Consiglio Nazionale del Notariato. Interv. Giuliana Bartolini, Maria Eugenia Cadeddu, Carlo Cerrato, Roberto Martino, Gian Savino Pene Vidari, Paolo Piccoli, Vito Piergiovanni ORE 10 PIAZZA ITALIA - Infolib.net, il software per l'editoria, a cura di Alcor Sistemi. Interv. Rossella Patuzzo e Massimo Sisti ORE 10,15 SPAZIO AUTORI B - InediTO 2009 - Premio Letterario Città di Chieri e Colline di Torino. Proclamazione vincitori VIII Edizione e presentazione dell'opera Il ragazzo scompare (Le voci della luna) di Paolo Valentino, vincitrice della sezione poesia 2008 a cura di Associazione Culturale Il Camaleonte. Interv. Bruno Babando, Giorgio Ballario, Fabrizio Bianchi, Giuseppe Cerchio, Gian Luca Favetto, Lodovico Gillio, Alberto Gozzi, Antonio Guarini, Giampiero Leo, Andrea Monticone, Gianni Oliva, Rolando Picchioni, Umberto Piersanti, Davide Rondoni, Christiana Ruggeri, Flavio Santi, Nicoletta Sipos, Edoardo Tamagnone, Sergio Zoppi. Coordina Valerio Manni Vigliaturo ORE 10,30 SPAZIO AUTORI A - Fantasmi. Presentazione del libro di Pierre Assouline, a cura di Portaparole. Con l'autore Interv. Jean-Pierre Bertin-Maghit, Oliviero Diliberto, Lorenza Foschini ORE 10,30 SALA ARANCIO - Piemonte. Da Torino alle Alpi. Presentazione del volume di Francesco Soardo, a cura di Regione Piemonte e Carlo Delfino editore. Con l'autore Interv. Carlo Delfino e Angelo Mistrangelo ORE 11 INCUBATORE - A tutto giallo. Presentazione dei libri «Seconda B» di Patrizio Pacioni; «Anche tu come noi smetterai di respirare (AA.VV.) e «Platone segugio e i delitti delle monade» di Silvio Aparo a cura di Melino Merella Edizioni. Con gli autori Interv. Maddalena Bonaccorso, Elena Cassia, Giuseppe Lissandrello. ORE 11 PIAZZA ITALIA - Pedagogia steineriana: la scuola Waldorf e il suo piano di studi, a cura di Il leone verde Edizioni, Associazione Sostenitori scuola Rudolf Steiner e Associazione Crescendo. Interv. Simona Fossati, Antonio Masci, Fabio Tizian ORE 11,30 SPAZIO AUTORI A - Quale relazione tra Egitto e Israele? Conversazione di Zvi Mazel, a cura dell'Ass. Italia Israele ORE 11,30 SPAZIO AUTORI B - Il mio agente Sasha. La Russia e l'Italia e la seconda guerra fredda. Pres. del libro di Paolo Guzzanti a cura di Aliberti Editore. Con l'autore interv. Alessandro Di Nuzzo, Sabina Guzzanti, Pierangelo Sapegno ORE 11,30 SALA AVORIO - Il lato invisibile del paradiso. Pellegrinaggi ai confini del Tibet. Presentazione del libro di Giovanni Da Col e Luke Duggleby, a cura di Montura Editing. Interviene Giovanni Da Col ORE 12 INCUBATORE - Oltre la grande barriera. Presentazione del libro di Stefania Caterina a cura di Casa Editrice Luci dell'Esodo. Interviene Renzo Allegri ORE 12 SALA ARANCIO - Le parabole di un Pierino. Presentazione del volume di don Antonio Mazzi, a cura di Editrice Elledici. Con l'autore interviene Francesco Antonioli ORE 12 PIAZZA ITALIA - Presentazioni dei libri. Breve di Villa di Chiesa, Il dottor Vu Cumprà e Sardegna e Mediterraneo negli scritti di Giovanni Lilliu, a cura di Carlo Delfino editore. Interv. Carlo Delfino, Alberto Moravetti, Bassirou Sow ORE 12,30 SPAZIO AUTORI A - L'amore difficile. A filo doppio con le persone fragili Walter Veltroni incontra Clara Sereni, a cura di Cairo editore. Interv. Oliviero Beha, Giovanni Maria Bellu, Gloria Buffo, Barbara Garlaschelli, Pulsatilla. Coordina Benedetta Centovalli ORE 12,30 SPAZIO AUTORI B - Fantasia di sparizione. Presentazione del libro di Massimo Fagioli, a cura de l'Asino d'oro edizioni. Con l'autore interv. David Armando, Lorenzo Fagioli, Matteo Fago, Giacomo Marramao, Marco Pettini ORE 12,30 SALA AVORIO - Conoscere comprendere amarsi amare. Presentazione del libro di Luciana Ferrari, a cura della Editrice Shamor. Con l'autrice interviene Remo Salvadori ORE 13 INCUBATORE - Il fascino del quotidiano. Il cinema di Isabel Coixet, presentazione del libro di Alas Lou a cura di Unibook. Interviene l'autore ORE 13,30 SPAZIO AUTORI A - Ricordo di Ugo Zatterin, in occasione della pubblicazione del suo romanzo «L'apparizione». A cura di Cavallo di Ferro. Interv. Giorgio Ferrari, don Andrea Gallo, Alberto Papuzzi ORE 13,30 SPAZIO AUTORI B - Ricette dalla Terra degli Elfi. Presentazione del libro di Giuliana Cerrato, a cura di Pietro Pintore editore. Con l'autrice interviene Mariangela Cerrino ORE 13,30 SALA AVORIO - Percorsi di vita. L'arte come strumento d'integrazione dei detenuti, a cura di VSSP. Interv. Pietro Buffa, Anna Greco, Caterina Laria, Silvio Magliano, Gabriella Picco, Lucia Sartoris. Introduce: Ernesto Bodini. Letture e accompagnamento musicale: Chiara Borio ed Enrico Ciarlone ORE 13,30 SALA ARANCIO - Le fonti musicali in Piemonte. Cuneo e provincia. Presentazione del volume curato da Diego Ponzo, a cura di Libreria Musicale Italiana e Regione Piemonte. Con l'autore interv. Alberto Basso, Raffaele Costa, Linda Govi ORE 14 INCUBATORE - Dall'impotenza alla creatività, a cura di Silvano Agosti - Edizioni L'Immagine. Interv. Silvano Agosti e Franco Promo ORE 14 PIAZZA ITALIA - Il vento che rubava cappelli, a cura di Prospettiva editrice. Con l'autore Vittorio Graziosi interv. gli studenti e i docenti dell'Istituto "Varnelli" di Cingoli (MC). Coordina Andrea Giannasi ORE 14,30 SPAZIO AUTORI A - Periferie da problema a risorsa. Presentazione del libro di Maria Immacolata Macioti e Franco Ferrarotti, a cura di Sandro Teti editore. Con gli autori interv. Khaled Fouad Allam e Laura Peretti ORE 14,30 SPAZIO AUTORI B - I riciclasti. Presentazione del libro di Andrea Satta, leader dei Tête de bois, a cura di Ediciclo. Con l'autore interv. Carlo Annese e Darwin Pastorin ORE 15 INCUBATORE - L'importanza di ciò che appare. Presentazione del libro di Lorenzo Bartolozzi, a cura de L'Arcobaleno Editore. Con l'autore interviene Mariabenedetta Bisetti. Coordina Davide Monda ORE 15 SALA ARANCIO - La scrittura della guarigione. Da concorso a libro, a cura di Concorso letterario Storie di Guarigione - Biella. Interv. Rinaldo Chiola, Flavio Como, Elisabetta Farina, Giovanni Geda, Alberto Manto, Beppe Tibaldi ORE 15 PIAZZA ITALIA - Smettila di camminarmi addosso. Presentazione del libro di Claudia Priano, edito da Guanda, a cura di Forum italiano Europa Donna. Interviene l'autrice ORE 15,30 SPAZIO AUTORI A - Quartetto Cetra. Antologia di canzoni, sketch e parodie. Presentazione del libro-dvd curato da Enrico de Angelis e Carlo Savona, a cura di Fandango Libri e Fondazione Gaber. Interv. i curatori ORE 15,30 SPAZIO AUTORI B - Birmania. Oltre la repressione. Presentazione del libro di Marco Buemi, a cura di Infinito Edizioni. Con l'autore interviene Beaudee Zawmin. Coordina Carola Carazzone ORE 15,30 SALA AVORIO - Le mani sul fuoco. Presentazione del libro di Luca Goldoni, a cura di Zonza Editori. Con l'autore interviene Franca De Paoli ORE 16 INCUBATORE - Come l'insalata sotto la neve. Presentazione del libro di Luca Gallo, a cura di Intermezzi Editore. Con l'autore interv. Guido Barosio, Chiara Fattori, Gianni Oliva ORE 16 PIAZZA ITALIA - Il MAGO. Il Gesù di Pilato: una storia diversa. Presentazione del libro di Massimo Gusso, a cura di Kellermann Editore. Con l'autore interviene Teresa Bernardi ORE 16,30 SPAZIO AUTORI A - Incontro con Stefania Bertola, in occasione della pubblicazione del suo romanzo «La soavissima discordia dell'amore». A cura di Salani. Interviene Bruno Gambarotta ORE 16,30 SPAZIO AUTORI B - Mamma dalla A alla T. Presentazione del libro di Tiziana Rocca, a cura delle Edizioni Messaggero Padova. Con l'autrice interviene Massimo Maggio ORE 16,30 SALA AVORIO - I Tossici - Un viaggio nel Paese dell'Albero della Melarosa. Presentazione del libro di Marina Minghelli, a cura di Armando editore. Con l'autrice interv. Leopoldo Grosso e Michelguglielmo Torri ORE 16,30 SALA ARANCIO - I nuovi racconti di Panis, a cura dell'Associazione Centro Studi Panis onlus. Interv. Elisa Ghirardi, Andrea Maia, Anna Rita Zara. Letture: Mirella Rosso e Simona Sola ORE 17 INCUBATORE - Arte Primaria. Quando l'arte non è per tutti ma per ciascuno. Presentazione del libro di Giuliano Arnaldi, a cura di Tribale Globale - Primary Art. Con l'autore interv. Pierre Amrouche e Simonetta Graziani ORE 17 PIAZZA ITALIA - Una passione algerina. Presentazione del libro di Wassyla Tamzali, a cura di Filema edizioni. Con l'autore interv. Simona Marino e Paolo Mauri ORE 17,30 SPAZIO AUTORI A - "Il giorno dell'indipendenza". Incontro con Letizia Muratori, a cura di Adelphi. Interviene Dario Voltolini ORE 17,30 SPAZIO AUTORI B - Oltre Girard. Rivalità e desiderio nella letteratura italiana. In occ. della pubblicazione del volume Identità e desiderio curato da Pierpaolo Antonello e Giuseppe Fornari, a cura di Transeuropa Edizioni. Interv. Daniele Giglioli e Giulio Milani ORE 17,30 SALA AVORIO - L'ancella di Euterpe. Presentazione del libro di Eugenio Zacchi, a cura di Gaffi Editore. Con l'autore interv. Andrea Milanesi e Amarilli Nizza ORE 18 INCUBATORE - Difendere le donne: stalking e altri abusi Mi manda Somerset - Il caso Benedetto. Presentazione dell'audiolibro di Rory Cappelli, a cura di Alfaudiobook audiolibri. Con l'autrice interv. Fabio Bezzi, Cristina Cerrato, Nadia Perciabosco, Luca Vittori ORE 18 SALA ARANCIO - Torino che cambia. Dalle ferriere alla Spina 3, a cura della Fondazione Vera Nocentini. Interv. Ezio Boero, Tom Dealessandri, Marco Demarie, Giovanni Durbiano, Stefano Musso, Paolo Verri ORE 18 PIAZZA ITALIA - La diagnosi precoce dei tumori femminili: guarire di più è possibile, a cura di Forum Italiano di Europa Donna, Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze. Interv. Maria Giovanna Gatti Luini, Mario Sideri, Paolo Veronesi ORE 18,30 SPAZIO AUTORI A - Grazie a Dio ho le corna. Incontro con Rosita Celentano, a cura di Salani. Interviene Marco Travaglio ORE 18,30 SPAZIO AUTORI B - Sacco e Vanzetti. Una tragedia italiana, a cura di Claudiana. Interv. Pietro Adamo, Giorgio Bouchard, Lorenzo Tibaldo ORE 18,30 SALA AVORIO - Terra in bocca. Gloria e sconfitta dei Giganti, a cura de Il Margine. Interv. Brunetto Salvarani e Odorado Semellini ORE 19 INCUBATORE - Presentazione dei libri Torino di Anna Bosco. Panna Smontata di Luca Gastaldi e TAGS (AA.VV.), a cura di 18:30 edizioni. Interv. Anna Bosco, Luca Gastaldi, Gioacchino Lonobile, Gisella Modica, Roberto Pellico, Peppa, Federico Sanna, Salvatore Scardina, Elena Vesnaver, Marisa Vinci ORE 19 PIAZZA ITALIA - Io, gli altri. Ponti con l'alterità al di là dei conflitti Gruppi ed esperienze transculturali in "Anamorphosis" 7, a cura di Ananke. Interv. Fabio Borotto, Monica Burato, Valeria Bianchi, Elena Bonassi, Silvana Ceresa, Anna Laura Comba, Adriana Corti, Giulia D'Ambrosio, Chiara De Marino, Gigi Dotti, Fabrice Dubosc, Claudio Frasson, Daniela Gariglio, Maurizio Gasseau, Carla Giubbolini, Giorgio Girard, Marco Greco, Bianca Maria Monti, Luigi Spadarotto, Vera Vano. Coordinano: Stefano Cavalitto e Wilma Scategni ORE 19,30 SPAZIO AUTORI A - Incontro con Vauro, a cura di Edizioni Piemme. Interviene Lilli Gruber ORE 19,30 SPAZIO AUTORI B - Genizah News: fatti del giorno nell'area mediterranea di un millenio fa. Corrispondenze dal Cairo, a cura della Comunità ebraica di Torino. Interv. Bruno Chiesa e Giuliano Tamani.Coordina Sarah Kaminski ORE 19,30 SALA AVORIO - Nasce Zines. Libri senza confini. Anteprima di libri per l'estate, a cura di Agra editrice. Con gli editori Sergio Auricchio e Giuseppe Marchetti Tricamo Interv. Bruno Amatucci, Rosario D'Agata, Daniela Di Battista, Melo Freni, Daniele Grespan, Alberto Levi Kessler, Beppe Lopez, Gian Carlo Marchesini, Mauro Milesi ORE 19,30 SALA ARANCIO - Piemonte in Cina. Giovani e mobilità. Presentazione del libro di Alessandro Arduino e Maria Cristina Bombelli, editrice Il Punto, a cura dell'Assessorato al Welfare, Lavoro, Immigrazione ed Emigrazione della Regione Piemonte. Con gli autori interv. Corrado Marra, Teresa Angela Migliasso, Stefania Stafutti. Coordina Fabrizio Bruno ORE 20 INCUBATORE - Una conversazione nella cucina delle immagini. Proiez. delle immagini di Davide Dutto e spazio alle storie di blogger, lettori, produttori, chef e appassionati. A cura di Cibele Edizioni. Interv. Davide Dutto, Flavio Ghigo e le donne del progetto ADALINE curato da Pari-Go onlus ORE 20 PIAZZA ITALIA - Incontro con gli autori di Edizioni Creativa, a cura di Edizioni Creativa. Interv. Max Borella, Sara Caravero, Andrea Dalla Corte, Andrea Friedrich, Lorenzo Fusoni, Andrea Giachi, Gian Paolo Grattarola, Ignazio Guerrieri, Marco Pedone, Tiziana Pedone, Alessio Pracanica, Lazar Vittone. Coordinano: Gianluca Ferrara e Maria Giovanna Luini ORE 20,30 SPAZIO AUTORI A - Note a margine. Present. del libro di Peppe Voltarelli, a cura di Del Vecchio Editore. Con l'autore interv. Alessandro Besselva Averame, Mauro Ermanno Giovanardi, L'Aura, Mao ORE 20,30 SPAZIO AUTORI B - Panopticon. Una nuova collana di testi teatrali, a cura di Edizioni Joker. Interv. Andrea Laiolo, Donatella Lessio, Serena Stefani, Liliana Ugolini, Luca Zendri. Coordina Sandro Montalto. Introduce: Gennaro Fusco ORE 20,30 SALA AVORIO - Il numero delle bestie. Proiezione video di animazione di Ericailcane, a cura delle edizioni Logos. Interviene Andrea Lo Salvo ORE 21 INCUBATORE - In This Life-Bob Marley raccontato da Bob Marley. Presentazione del libro di Bob Marley e F.T. Sandman, a cura di Chinaski Edizioni. Con l'autore interv. Bunna ed Edo Rossi ORE 21 SALA ARANCIO - L'uomo sfuocato: il barbone. Premiazione tesi di laurea su Torino 2009, a cura del Premio Tesi di Laurea su Torino. Interv. Cinzia Barbero, Andrea Foresto, Antonio Gagliardi, Gianluigi Savio, Giovanni Vecchione ORE 21 PIAZZA ITALIA - Perché non possiamo fare a meno di ridere. e meno che mai della religione. Presentazione del libro di Sergio Velluto, a cura de Il pozzo di Giacobbe. Con l'autore interv. Carlo Cornaglia e Paolo Naso ORE 21,30 SPAZIO AUTORI A - Vita quotidiana in Egitto. Conversazione di Michelle Mazel, a cura dell'Associazione Italia Israele ORE 21,30 SPAZIO AUTORI B - Le golosità del commissario, cibo e trame in Camilleri. Presentazione del libro di Cetta Berardo, a cura di Zedde. Con l'autrice interv. Beppe Gabutti, Francesco Rodolfo Russo, Franco Zanet ORE 21,30 SALA AVORIO - Materiali di Nuova Poesia Italiana. Letture da Versi a Morsi di Dome Bulfaro, Il lupo di Trana e altre poesie naturali di Tiziano Fratus e La coinquilina scalza di Isabella Leardini, a cura di Torino Poesia. Interv. gli autori, rispettivamente direttori di Poesia Presente, Monza; Festival Torino Poesia, Torino; Parco Poesia, Riccione PAESE OSPITE: L'EGITTO ORE 10,30 SALA GIALLA - Dieci anni di ricerche archeologiche in Egitto. Dalle sabbie delle oasi al mare di Alessandria. Conversazione di Paolo Gallo. Interv. Maurizio Assalto e Francesco Tiradritti ORE 11 TERRAZZA PIEMONTE - Maestri di cultura egiziana del Novecento. 1. Taha Hussein. Interviene Gaber Asfour ORE 12 TERRAZZA PIEMONTE - La civiltà arabo-islamica e il Rinascimento europeo. Interv. Salah Fadl, Atef El-Iraqi, p. Giuseppe Scattolin ORE 13 TERRAZZA PIEMONTE - Maestri di cultura egiziana del Novecento. 2. Tawfik el-Hakim, Interviene Ahmad Ethman ORE 14 TERRAZZA PIEMONTE - L'Egizio che verrà. Il nuovo concept del Museo di Torino, a cura del Museo Egizio di Torino. Interv. Alain Elkann ed Eleni Vassilika ORE 15 TERRAZZA PIEMONTE - Scrittori egiziani. Incontro con Ahmed al-Aidy. Interviene Paola Caridi ORE 16,30 TERRAZZA PIEMONTE - Le meraviglie dell'arte islamica in Egitto. Interv. Khaled Azab e Emad Abu Ghazi ORE 17,30 TERRAZZA PIEMONTE - Scrittori egiziani. Incontro con Khaled Al-Khamissi e Ibrahim Abd al-Magid. Coordina Lorenzo Casini ORE 18 SALA AZZURRA - Scrittori egiziani. Incontro con Ala Al-Aswani. Interv. Wlodek Goldkorn e Caterina Soffici ORE 18,30 TERRAZZA PIEMONTE - L'architettura del Novecento egiziano: l'impronta italiana. Interv. Mohamed Aud, Galila El-Qadi, Leyla El-Wakil, Cristina Pallini ORE 19,30 SALA AZZURRA - L'Egitto delle scrittrici: incontro con Salwà Bakr. Conduce Valentina Colombo ORE 20 TERRAZZA PIEMONTE - Luce d'Oriente. Vetri e cristalli di rocca nell'arte islamica egiziana. Conversazione di Sherif El Sebaie, a cura del Museo di Arte Orientale di Torino ORE 21 SALA BLU - Reading delle più belle pagine di Naguib Mahfouz, premio Nobel, a cura di Fiera del libro e Newton Compton. Introduce: Isabella Camera d'Afflitto ORE 21 TERRAZZA PIEMONTE - Serata poetica con Ahmed Abdel e Muti al-Hegazi ORE 21 SALA DEI 500 - Spettacolo del Gruppo Nilo di musica popolare LINGUA MADRE ORE 11 ARENA PIEMONTE - Concorso letterario nazionale Lingua Madre. Donne nell'obiettivo. Interv. Matteo Fresi, Francesca Mautino, Maria Ester Negro, Bruna Ponti con la troupe e le attrici del booktrailer. Introduce: Daniela Finocchi ORE 12 ARENA PIEMONTE - Dalla Giordania: Rabih Alameddine. Introduce e Coordina Francesca Caferri ORE 13,30 ARENA PIEMONTE - Raccontare Cuba: incontro dedicato a Yoani Sanchez. Interv. Erick de Armas e Gordiano Lupi. Introduce e Coordina OMEro Ciai ORE 15 ARENA PIEMONTE - Dal Pakistan: Nadeem Aslam. Introduce e Coordina Anna Nadotti ORE 16 ARENA PIEMONTE - Omaggio al Caucaso Meridionale. Georgia. Dalla Polonia: Wojciech Górecki. Introduce e Coordina Monika Bulaj ORE 17 ARENA PIEMONTE - Omaggio a Beirut, Capitale Mondiale del Libro Unesco 2009. Incontro con Zeina Abirached. Interviene Stas' Gawronski ORE 17 ARENA PIEMONTE - Omaggio al Caucaso Meridionale. Dall'Armenia: Antonia Arslan. Introduce e Coordina Stas' Gawronski ORE 18 ARENA PIEMONTE - Dalla Somalia e dal Congo Igiaba Scego dialoga con Jadelin Mabiala Gangbo. Introduce e Coordina Fabio Geda. Interventi musicali: Federico Marchesano e Saba Anglana ORE 19,30 ARENA PIEMONTE - Improvvisatori sardi: L'arte de is mutetus. Interv. i contadori Gianni Cogoni, Marco Melis, Antonello Orrù, Agostino Valdes, Paolo Zedda ORE 21 ARENA PIEMONTE - Acoustic Night 9, a cura di Folkclub. Con Marco Beasley, Beppe Gambetta, Mike Marshall BOOKSTOCK INCONTRI ORE 10,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada del cambiamento. Come sta cambiando il mondo: emergenza energetica, ecologica ed economica: che fare?. Incontro con Piero Bianucci e Paolo Pininfarina. Coordina Giuseppe Culicchia, a cura della Fiera del libro ORE 10,30 SPAZIO BOOK - ORE 10,30 SPAZIO STOCK DAI 6 ANNI - C'era una volta in Egitto. Storie e leggende al tempo dei Faraoni, a cura di Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e REAR. Incontro con gli egittologi del Museo Egizio di Torino ORE 10,30 - 12 STUDYINPIEMONTE - Ma quante ne sai? Sfida live tra studenti-sapientoni. Chi è più secchione fra te e il tuo compagno di banco?, a cura di Torino Youth Center ORE 10,30 - 14 STUDYINPIEMONTE - Grillo Parlante. Sono il Grillo parlante, cantastorie e saggio narratore. Vuoi ascoltarmi? Ti racconterò le professioni del sapere, a cura di Torino Youth Center ORE 11,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada della scienza 2009, l'Anno dell'aria. L'Io mette le ali: Olimpiadi del Volo a Torino. Incontro con Maurizio Cheli e Marco Galloni. Coordina Piero Bianucci, a cura della Fiera del libro ORE 11,30 SPAZIO STOCK DAI 6 ANNI - C'era una volta in Egitto. Storie e leggende al tempo dei Faraoni, a cura di Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e REAR. Incontro con gli egittologi del Museo Egizio di Torino ORE 12 NATI PER LEGGERE PIEMONTE DA 0 A 6 ANNI (bambini e genitori) - Cinzia Tani legge storie di animali, a cura di Nati per Leggere Piemonte ORE 12,30 ARENA BOOKSTOCK - Le strade della lettura. Libri in gioco Finali del torneo di lettura on-line per le scuole medie, a cura della Fiera del libro. Conducono: Anna Parola e Eros Miari ORE 12,30 SPAZIO STOCK - Premiazione dei concorsi di illustrazione Uomo nero verde blu Gli animali sono miei amici e io non mangio i miei amici, a cura di Accademia Pictor in coll. con Interlinea. Interv. Laura Frus e Gianfranco Goria ORE 13,30 SPAZIO BOOK - Italia in viaggio: viaggi e paesaggi. Presentazione delle staffette di scrittura, a cura di Bimed Exposcuola, Comitato Italia 150 e Comune di Torino - Iter e gli allievi del Liceo Baldessano - Roccati di Carmagnola. Interv. Giovanni Del Ponte, Guido Quarzo ORE 13,30 SPAZIO STOCK - Il Viandante. Presentazione del volume di poesie e filastrocche, a cura di Il Capitello e Scuola Toscanini di Torino. Interv. Mario Dino, Marta Lembo, Gogliardo Palazzi, Luciana Pasino, Vanna Piardi, Pompeo Vagliani, Luisa Vinciguerra ORE 14,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada del cambiamento. Com'è cambiata l'Italia: il Bel Paese visto dalla strada. Incontro con Stefano Baldini e Pao. Coordina Mao, a cura della Fiera del libro ORE 15 - 17 STUDYINPIEMONTE - Speedbook 7 minuti per raccontare un libro che ti ha fatto ridere, piangere, sognare, crescere?, a cura di Torino Youth Center ORE 15,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada del cambiamento. Com'è cambiata l'Italia: l'importanza dello sguardo. Incontro con Gianni Berengo Gardin e Beppe Sebaste. Coordina Mao, a cura della Fiera del libro ORE 15,30 SPAZIO BOOK - L'Arte dei bambini per la pace e la natura, a cura di Scuola di Pace - Roma: Interviene Italo Cassa ORE 15,30 SPAZIO STOCK - Dagli invisibili ad Acqua tagliente. Dieci anni nel mistero con Giovanni Del Ponte, a cura di De Agostini. Con l'autore interv. Chiara Campione, Claudio Foti, Federica Valenti ORE 16 - 18 NATI PER LEGGERE PIEMONTE. DA 3 ANNI - Goccedivoce. Un mare pieno di pesci, da creare con pennelli e colori smaglianti. Incontro con Antonella Abbatiello, a cura di Nati per Leggere Piemonte ORE 16,30 ARENA BOOKSTOCK - Moncaliericomics, festival internazionale del fumetto. Il linguaggio del fumetto tra carta stampata, cinema e autori, a cura di Tangram. Interv. Daniele Barbieri, Davide Barzi, Luca Cassiani, Angelo Ferrero, Noemi Gallo, Giuseppe Palumbo. Coordina Egisto Quinti Seriacopi ORE 16,30 SPAZIO BOOK - Favole e filosofia - Un teatro per pensare insieme ai bambini. Presentazione del libro "Favolosofia n. 1", a cura del Progetto Favole Filosofiche - Fondazione TRG, in coll. con i Servizi Educativi del Comune di Torino. Interv. Silvano Antonelli, Pasquale Buonarota, Aldo Garbarini, Graziano Melano, Fabio Naggi, Alessandro Pisci ORE 17 - 19 STUDYINPIEMONTE - Professional-mente. Cosa si dicono un professionista e uno scienziato? Quello che avreste voluto sapere ma non avete mai osato chiedere, a cura di Torino Youth Center ORE 17,30 ARENA BOOKSTOCK - La ragazza drago 2. L'albero di Idhunn. Incontro con Licia Troisi, a cura di Mondadori. Interviene Luca Bianchini ORE 17,30 SPAZIO BOOK - Occhiobrusco e Taccuino di un animalista. Incontro con Maurizio Quarello, a cura di Logos-oqo collana. Interviene Fabio Regattin ORE 17,30 SPAZIO STOCK - Tranquillo, fratello! Presentazione del volume di Alex Wheatle, a cura di Edizioni Spartaco in coll. con la Fiera del Libro. Con l'autore interv. Francesco Forlani, Francesca Orlati, Fabrizio Vespa ORE 18,30 ARENA - I giochi dei bambini di una volta. Intervista in presa diretta a Ferruccio Frigerio, che ricorda i giochi in strada dei bambini d'un tempo, a cura di Memoro - Banca della Memoria in coll. con Fiera del Libro ORE 18,30 SPAZIO STOCK - PerFiducia: trenta minuti d'autore per raccontare la "fiducia" nel futuro. Proiezione dei cortometraggi: Il Premio di Ermanno Olmi, Stella di Gabriele Salvatores, La Partita lenta di Paolo Sorrentino, a cura dell'Assessorato all'Università, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte. Interv. Andrea Bairati ed Enrico Salza ORE 19 ARENA BOOKSTOCK - Quale Futuro? Energia L'agricoltura come sostentamento o come fonte energetica? Lo scienziato Vincenzo Balzani incontra Carlo Petrini fondatore di Slow Food, a cura dell'Assessorato all'Università, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte. Conduce Rossella Panarese ORE 19 - 20,30 STUDYINPIEMONTE - Living utopia. Un nuovo mondo è possibile? Medioevo o scenario post atomico?, a cura di Torino Youth Center ORE 19,30 SPAZIO BOOK - 1989-2009: Conferme ed esordi nella letteratura romena, a cura di Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia in coll. con Biblioteche civiche torinesi e Fieri. Interv. Petro Cimpoesu, Lucian Dan Teodorovici, Filip Florian, Monica Joita, Roberto Merlo, Ioana Nicolaie, Doina Rusti, Ana Maria Sandu ORE 19,30 SPAZIO STOCK - La Scienza dalla A alla Z. Esperimenti e giochi, a cura del Festival della Scienza. Interv. Raffaella Denegri e Andrea Sessarego ORE 20 ARENA BOOKSTOCK - Io vengo dalla Luna. Marracash vs. Paolo Ferrari. Nuovi media e nuovi linguaggi musicali, a cura di Hiroshima mon Amour e Assessorato all'Università, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte ORE 21,30 ARENA BOOKSTOCK - I Misteri di Londra. Tragedia per marionette e attori di Guido ceronetti, a cura di ODS - Operatori Doppiaggio Spettacolo e Teatro dei Sensibili in coll. con Teatro Stabile di Torino, regia di Manuela Tamietti con Erika Borroz, Patrizia Da Rold, Luca Mauceri, Valeria Sacco. BOOKSTOCK LABORATORI NURSERY LETTERARIA - Servizio di babysitting per i bambini da 5 a 12 annia cura di Arca di Noè dalle ore 10 alle 22 ORE 10,30 - 12 LAB. AUTORI NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-6 ANNI - Carezze in rima, a cura del progetto Sistema bibliotecario cuneese - Biblioteca civica di Cuneo Ore 10,30 Laboratorio d'Arte 3-7 anni - Transiti, a cura del Dip. Educativo Fondazione Merz ORE 10,30 LAB. SCIENZA. DA 16 ANNI - Playdecide, a cura di ESOF2010 ORE 10,30 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 10,30 LAB. SCRITTURA HOLDEN 10-13 ANNI - Lungo la strada, a cura della Scuola Holden. Interviene Gessica Franco Carlevero ORE 10,30 REDAZIONE 9-12 ANNI - Facciamo un giornale a fumetti! Econews e fumetti per l'ambiente. Incontro con Valentina De Poli, a cura di Topolino. Coordina Aldo Carrier Ragazzi ORE 11 LAB. IMMAGINE 5-10 ANNI - C'è un drago in museo, a cura del Servizio Educativo Fondazione Torino Musei - Palazzo Madama ORE 11,30 LAB. ILLUSTRAZIONE DA 7 ANNI - Come nasce un'idea? Incontro con AnnaLaura Cantone, a cura di Fondazione Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia di Sarmede e Regione Veneto in coll. con Fiera del Libro ORE 11,30 LAB. SCIENZA. DA 8 ANNI - La fisica del miao. Incontro con Monica Marelli e Annalisa Bugini, a cura di Editoriale Scienza. Letture animate ed esperimenti divertenti ORE 12 LAB. D'ARTE 3-7 ANNI - Dinamica-mente, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione del Castello di Rivoli. Ginnastica per gli occhi, esercizi per la mente. Il dinamismo del colore oltre la percezione retinica ORE 12 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI- Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 12 LAB. IMMAGINE 5-10 ANNI - C'è un drago in museo, a cura del Servizio Educativo Fondazione Torino Musei - Palazzo Madama. Fiabe popolari e laboratorio interculturale ORE 13,30 - 17 NATI PER LEGGERE PIEMONTE. FINO A 36 MESI CON GENITORI - Storie per coccolare, a cura di Laboratori di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con le Biblioteche Civiche Torinesi, i nidi d'infanzia della Città di Torino ORE 13,30 LAB. D'ARTE TUTTE LE ETÀ - Dinamica-mente, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione del Castello di Rivoli ORE 13,30 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 14 LAB. SCIENZA DA 8 ANNI - La fisica del bau. Incontro con Monica Marelli e Annalisa Bugini, a cura di Editoriale Scienza. Baffi, denti e piume raccontano la scienza. Letture animate ed esperimenti divertenti ORE 14,30 LAB. ILLUSTRAZIONE DA 8 ANNI - La magia del disegno: i colori e le forme di Maia Settemisteri. Incontro con Paola Valente, a cura di Raffaello Editore ORE 15 LAB. D'ARTE TUTTE LE ETÀ - Mental maps, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione del Castello di Rivoli. Forme e colori per creare spazi della memoria ORE 15 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 15,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 6-10 ANNI - Io bambino, gli altri bambini, a cura di Emergency Storie di "altri" bambini: video, disegni e parole da un'idea di Vauro Senesi ORE 15,30 LAB. SCIENZA DA 16 ANNI - Playdecide, a cura di ESOF2010 ORE 16 LAB. SCRITTURA HOLDEN TUTTE LE ETÀ - Sportello dello scrittore, a cura della Scuola Holden. Consigli in pillole dagli scrittori della Scuola Holden. A disposizione del pubblico Simone Laudiero ORE 16 LAB. IMMAGINE 8-14 ANNI - Racconti lontani, a cura del Serv. Educativo Fond. Torino Musei - MAO Museo D'Arte Orientale. Lettura di miti, storie, racconti dall'Asia ORE 16,30 LAB. D'ARTE TUTTE LE ETÀ - Mental maps, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione Castello di Rivoli ORE 16,30 LAB. SCIENZA 5-10 ANNI- Il bosco di Gian Frusaglia. Incontro con Umberto Carbone e Giusi Cardillo a cura di ass. Bruchi & Farfalle ORE 17 LAB. IMMAGINE 8-14 ANNI - Racconti lontani, a cura del Servizio Educativo fondazione Torino Musei - Mao Museo d'Arte Orientale ORE 17 LAB. SCRITTURA HOLDEN TUTTE LE ETÀ - Sportello dello scrittore, a cura di Scuola Holden. A disposizione del pubblico Mario Capello ORE 17,30 - 19,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-8 ANNI - Grandi autori per i più piccoli, a cura di Lab. di lettura Pinocchio, Le masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios Iter in coll. con Biblioteche civiche torinesi, nidi d'infanzia Città di Torino ORE 17,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 5-10 ANNI - La favola della pace: "il segreto di mezzogiorno", a cura di Emergency. Racconto animato ORE 17,30 E 18,30 LAB. D'ARTE TUTTE LE ETÀ - Alfabeti di strada, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione Castello di Rivoli PROGRAMMA PROFESSIONALI ORE 10,30 SALA BLU - IL giornalismo in libreria. Nuove tendenze e nuovi protagonisti del mercato, a cura del premio Alassio 100 libri - un editore per l'Europa. Interv. Antonio Caprarica, Alessandro Feroldi, Giovanni Peresson, Stefano Salis, Monica Zioni. Coordina Giuliano Vigini ORE 10,30 SALA PROFESSIONALI - L'editoria in Piemonte, a cura di Aie - Ass. Italiana Editori, Editori Piemontesi Associati e Regione Piemonte. Interv. Walter Martiny, Gianni Oliva, Rolando Picchioni, Silvia Ramasso, Luigi Ricca, Giulia Rodano. Coordina Fabio Del Giudice ORE 10,30 SALA COPENAGHEN - Cross-media factual content: studio di casi produttivo-editoriali. La non-fiction editoriale e il documentario audiovisivo convergono verso nuove forme produttive rese possibili dall'integrazione fra libro e tecnologie digitali, a cura di Book Film Bridge. Business. Ingresso riservato a chi esibisce il pass ibf, espositori e stampa ORE 11,30 SPAZIO BOOK - Digital Childood: progettare il web per bambini. Presentazione del portale navediclo.it, a cura di fattoreq*/comunicare cultura. Interv. Barbara Bruschi, Silvia Carbotti, Ilaria Godino ORE 11,30 SALA DUBLINO -64º congresso nazionale dell'ALI. Legge sul prezzo fisso, rapporti con le istituzioni e con gli editori/distributori, formazione permanente, nuovi scenari del mercato a cura di ALI - Associazione Librai Italiani. Business. Ingresso riservato a chi esibisce il pass Ibf, Espositori e Stampa ORE 12,30 SALA PROFESSIONALI - La traduzione di testi illustrati: graphic novel, fumetti, libri per ragazzi, a cura di l'Autoreinvisibile e Fiera del libro. Interv. Daniele Brolli, Fiammetta Giorgi (Mondadori ragazzi), Gino Scatasta, Isabella Zani. Coordina Ilide Carmignani ORE 14,30 SALA COPENAGHEN - Il valorew del marchio della Fiera del libro. Forza e potenzialità a cura della Fierra del libro. Interv. Pier Angelo Biga, Guido Bolatto, Rolando Picchioni, Maurizio POma, Luigi Sergio Ricca. Business. Ingresso riservato a chi esibisce il pass Ibf, Espositori e Stampa ORE 18,30 SPAZIO BOOK -Fondamentali, Universali, Iviolabili, INDivisibili. Strumenti per un'educazione partecipativa ai e per i diritti umani. Incontro con Carola Carazzone e Francesca Lange, a cura del VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo. Interv. don Luca BArone, Antonio Papisca, Farian Sabahi, Blerina Vila. Coordina Pietro Marcenaro SPAZIO RAI ORE 10,30 CORNER NUOVI MEDIA - L'angolo della lettura. letture di libri, favole e storie per bambini e ragazzi ORE 10,50 PALCO RADIO - Diretta Radio3 - Radio3Scienza. Il quotidiano scientifico di Radio3 parla di libri in compagnia di autori e studenti. Conduce Rossella Panarese ORE 11 CORNER NUOVI MEDIA - Blog. Scrittori dalla fiera alla rete. Gli autori incontrano i loro lettori sulle pagine del blog letterario ORE 11 PALCO RAI - Dop - Dizionario di ortografia e di pronunzia. Presentazione del volume curato da bruno Migliorini, Carlo Tavaglini, Piero Fiorelli. Interv. Piero Fiorelli e Renato Parancandolo. Coordina Francesco Devescovi ORE 13 PALCO RAI - Corso di scrittura creativa. Coordina Paola Gaglianone ORE 13 PALCO RADIO - Diretta Radio2 - Tutti i colori del giallo. Una due giorni interamente dedicata al mistero. Interv. Elisabetta Bucciarelli, Giovanni Emilio Buzzelli, Lorenzo Calza, Roberto De Luca, Björn Larsson, Andrea Mingardi, José Rodriguez Dos Santos. Conduce Luca Crovi ORE 14 PALCO RADIO - Il terzo anello musica. Dal vivo con Banda Elastica Pellizza e Renato Borghetti Quartet (diretta radio3). Conduce Luca Damiani ORE 15 PALCO RADIO - Diretta Radio3 - Fahreneit. Il mondo del libro e i grandi temi culturali e civili. musica dal vivo: Banda Elastica Pellizza. Conduce Marino Sinibaldi ORE 16 PALCO RAI - Zibaldone del servizio pubblico radiotelevisivo. Jader Jacobelli e la consulta di qualità. Presentazione del libro curato Giorgio Giovannetti. Con l'autore interviene il presidente Rai paolo Garimberti con Piero Angela, Massimo Bernardini, Gian Piero Jacobelli. Coordina Francesco Devescovi ORE 16 CORNER NUOVI MEDIA - L'angolo della lettura. Letture di libri, favole e storie per bambini e ragazzi ORE 18 CORNER NUOVI MEDIA - Blog. Scrittori dalla fiera alla rete. Gli autori incontrano i loro lettori sulle pagine del blog letterario ORE 18 PALCO RAI - Noi che. Presentazione del libro di Carlo Conti. Con l'autore interv. Alessandra Comazzi e Emanuele Giovannini. Coordina Francesco Devescovi FUORI FIERA ORE 10-18 EUT ECOMUSEO URBANO TORINO, via Millio 20 1° piano - 24 ore per Torino. Maratona letteraria dedicata alla nostra città e ai nostri autori. Scrittori a Torino: autori torinesi presentano le loro opere. Conduce Mariella Fabbris. Ore 10: Fiorenzo Oliva presenta Il mondo in una piazza in coll. con Stampa Alternativa; ore 11: Simone di Maggio presenta Avevo sei anni e mezzo con Emanuela Tittocchia, Wlady Tallini e musiche di Gigi Rivetti in coll. con Fazi Editore; ore 12: Andrea Malabaila presenta L'amore ci farà a pezzi in coll. con Azimut. Torino si racconta: presentazione volumi dedicati a storia e memoria della città; ore 15: Bruno e Sergio Donna presentano Via Monginevro com'era in collab. con Ass. Piemonte Cultura; ore 15,30: Giancarlo Zedde, Fabio Caucino e Sergio Caucino presentano Raccolta inedita di 104 canzoni popolari piemontesi di Leone Sinigaglia in coll. con Zedde; ore 16: Un quartiere di carta. Viaggio letterario nella storia di Borgo San Paolo, lett. teatrali-musicali di Place du Marché; ore 17: Gian Enrico Ferraris presenta Il borgo si racconta. Vanchiglia, Vanchiglietta e borgh del füm tra microstoria e memoria; Ugo Sartorio presenta Borgo Vecchio e dintorni. San Donato, Campidoglio e Parella; Maurizio Ternavasio presenta Crocetta, storia di un quartiere in coll. con Graphot ORE 11 BIBL. SHAHRAZÀD, via Madama Cristina 41 - Che tesi che fa. San Salvario, origini, storia e identità urbanista ed architettonica di un quartiere. Dialogo tra Giovanni Vecchione e Fabio Cistriani, interviene Anita Calcatelli a cura dell'ass. Premio Tesi di Laurea su Torino ORE 11 BIBLIOTECA SHAHRAZÀD, via Madama Cristina 41 - Sara Bagnato presenta Tutti su un tetto, in coll. con Edizioni Libreria Cortina ORE 15-18 BORGO MEDIEVALE parco del Valentino Festa conclusiva del progetto Amici dei bambini di Lougà. Lettura di fiabe per conoscere il Senegal ORE 16,30 TERRAZZE SUL PO, c. Moncalieri 18 - La mia San Salvario. Incontro con Andrea Bajani. Conduce Mario Bianco ORE 17,30 COOPERATIVA BORGO PO E DECORATORI, via Lanfranchi 28 - Celebrazione del ventennale dell'Ass. Due Fiumi. Consegna premio "Una vita per la poesia" a Veniero Scarselli presentato dal presidente Luigi Tribaudino. Recital di brani dalla sua opera. Tessitura musicale di Federico Notario. Letture Silvana Copperi, Sergio Notario, Marino Tarizzo. Introduce Massimo Rossi ORE 17 LIBRERIA THÉRÈSE, Corso Belgio 49/bis - Incontro con Clara Sereni, in coll. con Cairo Editore e CEPIM ORE 17 LIBRERIA LINEA 451, Via Santa Giulia 40/a - Incontro con Oliviero Beha, in coll. con Chiarelettere ORE 17,30 ART IN TOWN, Via Berthollet 25 - La cronaca nera scrive romanzi. Incontro con Claudio Giacchino ORE 17,30 LIBRERIA ZANABONI, Corso Vittorio Emanuele II 41 - Presentazione del libro Creature dell'impossibile. Incontro con Cristiano Daglio ORE 18 CENTRO CULTURALE ITALO-ARABO DAR AL HIKMA, via Fiochetto 15 - Incontro con Liana Badr ORE 18 BIBLIOTECA SHAHRAZÀD, Via Madama Cristina 41 - Agnese Seranis presenta Joelle, in coll. con Edizioni Coop CS. Introducono Nicoletta Buonapace e Daniela Pastor ORE 20 TEATRO ORFEO, via Sant'Anselmo 34b - Luca Lusso presenta Antologicapoetica del "Circolo dei poeti nascosti ". Proiezione del video Il cosmonauta e la lepre a cura di Ass. Il Tiglio ORE 22 CAFÉ LIBER, corso Vercelli 2 - Nicolaj Lilin presenta il suo libro Educazione siberiana. DJ set di DJ Armeni Oleg, Mamed Old e New Tunes, in coll. con Giulio Einaudi Editore DOMENICA 17 PROGRAMMA SALE CONVEGNI ORE 10,30 SALA DEI 500 - Le stagioni della memoria. Autobiografia e militanza politica nel Novecento a cura di Ponte alle Grazie. Interv. Fausto Bertinotti, Massimo D'Alema, Giovanni De Luna, Piero Fassino. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 10,30 SALA GIALLA - Storie d'Italia, disastri di Stato, a cura di Rizzoli-RCS Libri e Il Saggiatore. Interv. Enrico Deaglio, Furio Colombo, Sergio Rizzo. Coordina Jacopo Iacoboni ORE 10,30 SALA AZZURRA - L'Io non è Io senza rapporto con il Tu. Incontro con Giovanni Reale, a cura di Bompiani-RCS Libri. A seguire conversazione di Vittorio Sgarbi sulle opere filosofiche di Teodorico Moretti Costanzi ORE 10,30 SALA ROSSA - Le nuove frontiere della lotta alla camorra e alla mafia a cura di Chiarelettere, Giulio Einaudi editore e Sperling&Kupfer. Le stagioni della memoria. Autobiografia e militanza politica nel Novecento, a cura della Fiera del libro. Nando Dalla Chiesa, Claudio Fava, Antonella Mascali. Coordina Gian Carlo Caselli ORE 10,30 SALA BLU - Il sogno del filologo. "Otto personaggi in cerca (con autore)" Omaggio a Primo Levi, tra scienza e letteratura. Presentazione del libro di Bijorn Larsson, a cura di Iperborea. Con l'autore interviene Giovanni Tesio ORE 10,30 CAFFÈ LETTERARIO - Torino, promozione della città e grandi eventi, a cura della Città di Torino. Interv. Alessandro Altamura, Chito Guala, Anna Martina, Silvia Vergani. ORE 11,30 SALA BLU - Dodici parole per una società giusta. Presentazione del libro Dizionario minimo di Salvatore Veca, a cura di Frassinelli. Con l'autore interviene Luciano Violante ORE 11,30 CAFFÈ LETTERARIO - Scrittori dal mondo. Incontro con Percival Everett, a cura della Fiera del libro. Interv. Sara Antonelli, Marco Rossari, Luigi Sampietro ORE 12 SALA DEI 500 - Crisi globale: le vie d'uscita, a cura della Fiera del libro in coll. con la Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino. Interv. Franco Bassanini, Luciano Gallino, Loretta Napoleoni. Coordina Marco Zatterin. Introduce Guido Bolatto. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 12 SALA GIALLA - Italia annozero. Presentazione del libro di Marco Travaglio, Vauro e Beatrice Borromeo, a cura di Chiarelettere. Interv. gli autori. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 12 SALA AZZURRA - L'evoluzione continua. Quinto Premio di scrittura Zanichelli. In occasione del bicentenario dalla nascita di Darwin, a cura di Zanichelli. Interv. Piero Bianucci, Miro Dogliotti, Irene Enriques, Adriana Giannini, Michele Mirabella ORE 12 SALA ROSSA - Lavoro da morire, a cura di Giulio Einaudi editore, Mondadori, Sellerio editore e Fiera del libro. Interv. Tullio Avoledo, Massimo Lolli, Michela Murgia, Laura Pariani, Antonio Pascale, Francesco Recami. Coordina Andrea Bajani ORE 12,30 SALA BLU - Scrittori dal mondo. Incontro con Todd Hasak-Lowy, a cura della Fiera del libro e Minimum Fax. Interv. Elena Loewenthal, Piero Negri Scaglione, Mattia Testa ORE 12,30 CAFFÈ LETTERARIO - Scrittori dal mondo. Incontro con James Frey. In occasione della pubblicazione del suo romanzo Buongiorno Los Angeles, a cura di TEA. Interv. Alan D. Altieri e Gian Paolo Serino ORE 12,30 SALA MADRID - Il mondo nuovo. Riflessioni per il Partito Democratico. Presentazione del libro di Massimo D'Alema a cura della Fondazione Italianieuropei. Con l'autore intervengono Ferruccio De Bortoli e Carlo Ossola ORE 13,30 SALA GIALLA - La Giustizia al bivio, a cura di Fiera del libro, Giulio Einaudi editore e Chiarelettere. Interv. Carlo Federico Grosso, Adriano Prosperi, Bruno Tinti. Coordina Stefano Passigli ORE 13,30 SALA ROSSA - La povertà, spreco, nuovi stili di vita, a cura di Giulio Einaudi editore, Rizzoli-RCS Libri e Sperling&Kupfer. Interv. Cristina Gabetti, Antonio Galdo, Alberto Salza. Coordina Piero Bianucci ORE 13,30 SALA BLU - Fare storia della Palestina. Incontro con Ilan Pappé, a cura della Fiera del libro. Interv. Paola Caridi e Khaled Fouad Allam ORE 14 SALA DEI 500 - Incontro con Salman Rushdie. In occasione della pubblicazione del suo nuovo romanzo L'incantatrice di Firenze, a cura di Mondadori e Fiera del libro. Interviene Giovanna Zucconi. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 14 CAFFÈ LETTERARIO - La Via di Gerusalemme. In cammino da Roma alla Città tre volte santa. Presentazione del libro di Enrico Brizzi e Marcello Fini, a cura di Ediciclo. Con gli autori interviene Marco Aime ORE 14,30 SALA AZZURRA - Incontro con Alicia Giménez-Bartlett. In occasione della pubblicazione del suo romanzo Il silenzio dei chiostri, a cura di Sellerio editore. Interviene Lella Costa. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 15 SALA DEI 500 - La notte della sinistra, a cura di Corbaccio e Ponte alle Grazie. Interv. Fausto Bertinotti, Sergio Chiamparino, Antonio Di Pietro, Mirella Serri. Coordina Luigi La Spina. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 15 SALA GIALLA - Incontro con Enrico Mentana. In occasione della pubblicazione del suo nuovo libro Passionaccia, a cura di Rizzoli-RCS Libri. Interv. Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 15 SALA ROSSA - Incontro con Antonio Scurati. In occasione della pubblicazione del romanzo Il bambino che sognava la fine del mondo, a cura di Bompiani-RCS Libri. Interv. Gianni Vattimo e Sandro Veronesi ORE 15 SALA BLU - Raccontare le città: Barcellona e Napoli. Francisco Gonzáles Ledesma incontra Simonetta Poggiali, a cura di Neri Pozza e Fiera del libro. Interviene Bruno Arpaia. Introduce e Coordina Giuseppe Russo. ORE 15 CAFFÈ LETTERARIO - Scrittori dal mondo. Incontro con Alan Drew, a cura di Piemme e Fiera del libro. Interviene Marco Ansaldo ORE 16 SALA GIALLA - "Venuto al mondo". Incontro con Margaret Mazzantini in occasione della presentazione del suo romanzo, a cura di Mondadori. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 16 SALA AZZURRA - "Prima la musica". Incontro con Paolo Conte. In occasione della pubblicazione del libro di Manuela Furnari a lui dedicato, a cura de Il Saggiatore. Con l'autrice interv. Antonio d'Orrico e Franco Fabbri. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 16 SALA BLU - Immaginare gli altri. Il caso di "El Negro". Incontro con Frank Westerman. In occasione della pubblicazione di El Negro e io, a cura di Fiera del libro e Iperborea. Interviene Marco Aime ORE 16 CAFFÈ LETTERARIO - Il potere dei libri. Incontro con Mikkel Birkegaard. In occasione della pubblicazione de I libri di Luca, a cura di Fiera del libro e Longanesi. Interviene Mario Baudino ORE 16,30 SALA ROSSA - Io e gli altri. I neuroni a specchio. Lectio magistralis di Giacomo Rizzolatti, a cura della Fiera del Libro ORE 17 SALA DEI 500 - Incontro con Rita Levi Montalcini. In occasione della pubblicazione del suo libro Cronologia di una scoperta, a cura di Baldini Castoldi Dalai, Gallucci editore e Fiera del libro. Interviene Daria Bignardi. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 17 SALA GIALLA - Profondo nero. Jeffery Deaver incontra Donato Carrisi, a cura di Rizzoli-RCS Libri e Longanesi. Conduce Luca Crovi. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 17 SALA AZZURRA - L'Io in letteratura. Lectio magistralis di Alberto Manguel, a cura della Fiera del libro ORE 17 SALA BLU - Vergini polli e altre avventure italiane Bruno Gambarotta incontra Giuseppe Pederiali. In occasione della pubblicazione di Polli per sempre e La vergine napoletana, a cura di Garzanti Libri ORE 17 CAFFÈ LETTERARIO - Icone d'oggi: gli idoli postmoderni. Michel Maffesoli incontra Francesco Bonami, a cura di Mondadori, Sellerio editore e Fiera del libro. Interviene Giovanni Puglisi ORE 17,30 SALA ROSSA - L'Io e lo schermo. Presentazione del libro di Pupi Avati e Filippo Timi, a cura di Garzanti Libri. Con gli autori interviene Gianni Canova ORE 18 SALA DEI 500 - Incontro con Magdi Cristiano Allam. In occasione della pubblicazione del suo libro Europa, cristiana, libera, a cura di Mondadori ORE 18 SALA AZZURRA - Incontro con Franca Valeri. In occasione dell'uscita del suo libro «Di tanti palpiti», a cura di Baldini Castoldi Dalai. Interv. Pino Strabioli e Patrizia Zappa Mulas ORE 18 SALA BLU - Soldati. Storia dell'Esercito italiano. Presentazione del libro di Gianni Oliva, a cura di Mondadori. Con l'autore interviene il gen. Franco Cravarezza ORE 18,30 SALA GIALLA - Certamen per i sessant'anni della BUR Marx (Donald Sassoon) vs. Nietzsche (Eugenio Scalfari), a cura di BUR-RCS Libri Arbitra: Giovanna Zucconi. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 18,30 CAFFÈ LETTERARIO - Gli orti felici. Incontro con Paolo Pejrone, a cura di Electa. Interviene Antonio Ricci ORE 19 SALA AZZURRA - La guerra dei figli. Incontro con Lidia Ravera, a cura di Garzanti Libri e Salani. Interviene Gherardo Colombo ORE 19 SALA ROSSA - Le favole con animali. Scrivere di sé parlando d'altro Margherita Oggero in dialogo con Bruno Gambarotta, a cura di Giulio Einaudi editore e Garzanti Libri ORE 19 SALA BLU - La piazza del diamante Lella Costa legge Mercè Rodoreda, a cura de La Nuova Frontiera. Introduce: Flavio Soriga ORE 19,30 SALA DEI 500 - SaleMilano. Da Milano a Salemi. Conversazione di Vittorio Sgarbi, a cura della Fiera del libro. Green Point. Per accedere è necessario ritirare il biglietto d'ingresso gratuito allo sportello situato all'ingresso del Terzo Padiglione ORE 19,30 CAFFÈ LETTERARIO - "Brucia la città". Incontro con Giuseppe Culicchia, a cura di Mondadori ORE 20 SALA GIALLA - I capitoli dell'infanzia. Spettacolo di e con Davide Enia. In occasione della pubblicazione del suo libro+dvd, a cura di Fandango Libri ORE 20 SALA AZZURRA - "È questa l'ora antica torinese". Colloqui con Guido Gozzano di e con Giorgio Conte, a cura della Fiera del libro. Violino: Claudio Rossi. Percussioni: Alberto Parone. Regia: Luciano Nattino ORE 20 SALA ROSSA - Concerto dell'ensemble di Tatè Nsongan in memoria di Miriam Makeba, a cura di Gorée. Interv. Valerio Corzani e Vittorio Franchini ORE 20 SALA BLU - Reading di poesia, a cura di Fiera del libro, Giulio Einaudi editore e Mondadori. Interv. Ottavio Fatica, Giancarlo Majorino, Davide Rondoni, Cesare Viviani. Conduce Giovanni Tesio ORE 20,30 CAFFÈ LETTERARIO - Riccardo Cassin 100, volti di un grande alpinista, a cura di Fondazione Riccardo Cassin e Fiera del libro. Interv. Alessandro Gogna, Laura Melesi, Daniele Redaelli SPAZI INCONTRI ORE 10 PIAZZA ITALIA - I ciottoli di Jonas. Una nuova collana, a cura di Di Girolamo Editore. Interv. Mariela Castrillejo, Massimo Recalcati, Nicolò Terminio ORE 10,30 SPAZIO AUTORI A - Riflessi da un paradiso. Scritti sul cinema di Attilio Bertolucci, a cura di Moretti&Vitali. Interv. Giuseppe Bertolucci, Paolo Lagazzi, Gabriella Palli Baroni. Introduce: Enrico Moretti ORE 10,30 SPAZIO AUTORI B - Max e Benedetto. Presentazione del libro di Jeanne Perego illustrato da Donata Dal Molin, a cura delle Edizioni Messaggero Padova. Con le autrici interviene Massimo Maggio ORE 11 SALA AVORIO - Portandoti con me. Presentazione del libro di Dino Patruno, a cura di SECOP Edizioni. Con l'autore interv. Angela De Leo, Giuseppe De Palma, Claudia Lerro, Luigi Perrone. Coordina Raffaella Leone ORE 11 INCUBATORE - I Superdotati. Presentazione del libro di AA.VV, a cura di Ad est dell'equatore. Interv. Francesco Abate, Riccardo Brun, Enrico Caria, Alessio Deiana, Maurizio De Giovanni, Angelo Petrella, Luigi Pingitore, Vanni Santoni, Gian Paolo Serino, Michele Vaccai ORE 11 PIAZZA ITALIA - L'isola dei libri. Presentazione della produzione libraria dell'editoria sarda, a cura di Associazione Editori Sardi e Regione Sardegna. Coordinano: Ivan Botticini ed Elio Turno Arthemalle ORE 11,30 SPAZIO AUTORI A - Novecento Italiano. I libri da salvare che raccontano un secolo di storia. Presentazione della collana diretta da Guido Davico Bonino, a cura di ISBN Edizoni. Con Guido Davico Bonino interv. Luca Formenton, Ermanno Paccagnini, Marina Zancan ORE 11,30 SPAZIO AUTORI B - USA la dieta italiana: pizza o hamburger, presentazione dei volumi Sai cosa mangi? e Il Paniere degli alimenti a cura di Springer. Interv. Giorgio Donegani, Margherita Speranza e Alfredo Vanotti. Coordina Carla Favaro ORE 12 SALA AVORIO - Colazione da Proudhon. Presentazione del libro di Giorgio Filograna, a cura dell'Associazione onlus Cultura e Solidarietà senza Confini. Con l'autore interv. Luca Cassiano, Maria Celano, Maria Annunziata Cera ORE 12 INCUBATORE - Diagonal Marketing. Presentazione dell'audiolibro di Patrizio Paoletti, a cura di Edizioni 3P. Con l'autore interviene Stefano Magherini ORE 12 PIAZZA ITALIA - Il problema delle vaccinazioni. Quel che bisogna sapere per poter decidere. Presentazione del libro di Eugenio Serravalle, a cura de Il Leone Verde Edizoni. Con l'autore interv. Luisa Mondo e Fabio Tizian ORE 12,30 SPAZIO AUTORI A - A tu per tu con Silvana Giacobini. In occasione della pubblicazione del libro Conosco il tuo segreto, a cura di Cairo editore. Interviene Roselina Salemi ORE 12,30 SPAZIO AUTORI B - Omosessuali? Compagni che sbagliano. Comunismo e omosessualità. Presentazione del libro di Enrico Oliari, a cura di Prospettiva Editrice. Con l'autore interv. Franco Grillini e Daniele Priori. Coordina Andrea Giannasi ORE 13 SALA AVORIO - Questa è la mia parola. Un vangelo apocrifo approfondito mediante la parola profetica della nostra epoca, a cura di Vita Universale. Interv. Annalisa Annoni e Anna Pilati ORE 13 INCUBATORE - Alice nel paese degli psicanalisti. Presentazione di Rauda Jamis, a cura di La Lepre Edizioni. Interviene l'autrice ORE 13 PIAZZA ITALIA - Metodo per Arpa Celtica. Presentazione del libro con concerto, a cura di Nadia Camandona Editore. Interv. Nadia Camandona, Guido Donati, Enrico Euron ORE 13,30 SPAZIO AUTORI A - La circoncisione dall'Antico Egitto a oggi: storia di una tradizione millenaria, a cura di Araba Fenice. Interv. Alessandro Barbero, Carlo Calcagno, Fabrizio Dutto, Younis Tawfik ORE 13,30 SPAZIO AUTORI A - Il terrore dei mari. Presentazione del libro di Daniel Sekulich, a cura di Ancora del Mediterraneo ORE 13,30 SPAZIO AUTORI B - Chiedi alle mani. Presentazione del libro di Maria Stella Eisenberg, a cura di Sovera Edizioni. Con l'autrice interv. Ermelinda Federico, Francesco Forlani, Corrado Melegari, Salvatore Merra ORE 14 SALA AVORIO - Le sfide della bioetica globale. Presentazione del libro di Giuseppe Deiana, a cura di Aisara. Con l'autore interv. Mirella Bert, Nadia Bettazzoli, Maurizio Mori ORE 14 INCUBATORE - Gravidanza Consapevole il compito della donna: cambiare l'umanità. Presentazione del libro di Bianca Buchal, a cura di Bambini nuovi per l'uomo del futuro edizioni. Con l'autrice interviene Gloria Vani Gagliardo ORE 14 PIAZZA ITALIA - Le ali della gioia. Presentazione del libro e musica dal vivo, a cura di The Golden Shore Edizioni. Interviene Anna Lacanna ORE 14,30 SPAZIO AUTORI A - Italia Underground. Presentazione del volume curato da Angelo Mastrandrea, a cura di Sandro Teti editore. Interv. Ascanio Celestini e Marco Philopat ORE 14,30 SPAZIO AUTORI B - Polvere negli occhi. Dalla contestazione giovanile alla strage di Bologna. In occasione della pubblicazione del libro Polvere negli occhi, a cura di Editrice Zona. Interviene Carmelo Pecora. Coordina Silvia Tessitore ORE 15 SALA AVORIO - Nuovi committenti. Arte contemporanea, società e spazio pubblico, a cura di a.titolo e Silvana Editoriale. Con le autrici interv. Stefano Arienti, Ilda Curti, Francesco De Biase, Andrea Stara. Introduce: Laura Olivetti ORE 15 INCUBATORE - Il sosia operazione Syriaca. Presentazione del libro di Paolo Puntar e Roberto Tassan, a cura di Granviale editori. Interv. gli autori ORE 15 SALA ARANCIO - I bambini del '35. Incontro tra ragazzi di ieri e di oggi, a cura della Fondazione Colonnetti ORE 15 PIAZZA ITALIA - Guido Seborga, cento anni dopo, a cura di Graphot - Spoon River editrice. Interv. Laura Hess, Massimo Novelli, Nico Orengo, Bruno Quaranta ORE 15,30 SPAZIO AUTORI A - Matematici nel sole Diego De Silva presenta il nuovo romanzo di Franco Stelzer, a cura delle Edizioni Il Maestrale. Interviene l'autore ORE 15,30 SPAZIO AUTORI B - Ciò che non lava l'acqua. Presentazione del libro di Bruno Tognolini, a cura di Ilisso edizioni. Con l'autore interv. Flavio Soriga e Paola Soriga ORE 16 SALA AVORIO - CantaStoria. Cinquant'anni attraverso la canzone. Presentazione del libro di Giorgio Olmoti, a cura di Editrice Zona. Con l'autore interviene Isa ORE 16 INCUBATORE - 5+1=7. Presentazione dei libri Low Cost. Torino - Dublino sola andata di Mauro Fiorio Plà Prestami una vita di Gianna Zanata Benvenuti a Valleaurora di Veronica Pollini Dietro le quinte di una mente comune di Manrico Gallotti Manuale di sopravvivenza al lutto amoroso di Marina Mariotti, a cura di Edizionirebus. Con gli autori interviene Bruno Catarsi. Letture: Elio Turno Arthemalle ORE 16 PIAZZA ITALIA - Rarissime celesti eccezioni. Presentazione del libro di Flavio Massimo Lucchesi, a cura di Ibis edizioni. Con l'autore interviene Roberto Carnero ORE 16,30 SPAZIO AUTORI A - Carlo Levi ad Alassio: inventario delle carte. Presentazione del libro curato da Luca Beltrami, a cura del Premio Alassio 100 libri - Un autore per l'Europa. Interv. David Bidussa, Antonio Ricci, Giovanni Tesio, Monica Zioni. Coordina Alberto Beniscelli ORE 16,30 SPAZIO AUTORI B - "È un problema tuo". I tic linguistici. Presentazione del libro di Filippo La Porta, a cura di Gaffi editore. Con l'autore interv. Mario Baudino, Giuseppe Culicchia, Chiara Fenoglio, Giorgio Ficara, Dario Frascoli ORE 17 SALA AVORIO - Alla scoperta delle emozioni. Presentazione del libro di Patrizio Paoletti, a cura di Infinito Edizioni. Con l'autore interviene Antonella Selvaggio ORE 17 INCUBATORE - Evasioni letterarie. Presentazione del libro degli allievi dell'Istituto Superiore "A. Volta" - Sede Casa Circondariale di Pavia, a cura di Edizioni O.M.P. Interv. Giuseppe Polimeni, Camillo Ricci, Elena Roveda, Anna Zucchi ORE 17 PIAZZA ITALIA - Parco Nazionale delle Cinque Terre. Il parco dell'uomo, a cura del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Interv. Franco Bonanini, Luca Natale, Marco Stamegna ORE 17,30 SPAZIO AUTORI A - La delazione. Presentazione del romanzo di Roberto Cazzola, a cura di Edizioni Casagrande. Con l'autore interviene Alberto Cavaglion ORE 17,30 SPAZIO AUTORI B - Campo/Quattro. La verità obliqua di Severino Casara. Presentazione del volume di Alessandro Gogna e Italo Zandonella Callegher, a cura di Priuli&Verlucca. Interv. Alessandro Gogna, Roberto Mantovani, Alessandra Raggio, Annibale Salsa ORE 18 SALA AVORIO - Armonie e dissonanze nel confronto interculturale. Dialogo tra Alberto Pirni e Khaled Fouad Allam a partire dal volume Logiche dell'alterità curato da Alberto Pirni, a cura di Edizioni ETS. Introduce: Daria Dibitonto ORE 18 INCUBATORE - I Mobbings. Mobbing, bullyng, bossing e modelli di organizzazione del lavoro. Presentazione del libro di Isabella Corradini, a cura di Themis. Con l'autrice interviene Raffaele Guariniello ORE 18 SALA ARANCIO - I disturbi invisibili: quando il cibo toglie la parola, a cura della Fondazione Colonnetti. Interv. Domenico Cosenza, Massimo Labate, Rosa Revellino, Raffella Scarpa ORE 18 PIAZZA ITALIA - Venature Reading e concerto di Violoncello e Arpa Celtica, a cura di Nadia Camandona Editore. Interv. Mario Brusa, Nadia Camandona, Lamberto Curtoni, Giorgio Curtoni, Enrico Euron, Sara Giudici ORE 18,30 SPAZIO AUTORI A - Scrittori dal mondo. Luan Starova, a cura di Diabasis e Fiera del libro ORE 18,30 SPAZIO AUTORI B - Con il nome di mio figlio. Dialoghi con Haidi Giuliani. Presentazione del libro curato da Marco Rovelli, a cura di Transeuropa Edizioni. Con il curatore interviene Haidi Giuliani ORE 19 SALA AVORIO - Presentazione delle raccolte di poesie Saudades di Carlo Burdet e Ammuina di Rossano Onano, a cura di Genesi editrice. Interv. Marcello Croce e Sandro Gros-Pietro ORE 19 INCUBATORE - Apocalypse Wow/ Nove ballate per l'ultim'ora. Presentazione del libro di Marco Visinoni, a cura di Unibook. Con l'autore interviene Marco Rizzini ORE 19 PIAZZA ITALIA - Bonding. Presentazione del romanzo di Antonio L. Falbo, a cura di Edizioni Pendragon. Con l'autore interv. Fabio Geda, Gianluca Morozzi, Lisa Parola ORE 19,30 SPAZIO AUTORI A - Come ho perso la guerra. Presentazione del libro di Filippo Bologna, a cura di Fandango Libri. Con l'autore interviene Sandro Veronesi ORE 19,30 SPAZIO AUTORI B - La solitudine delle madri. Presentazione del libro di Marilde Trinchero, a cura di Edizioni Magi. Con l'autrice interv. Costanza Cristianini e Alessandro De Filippi ORE 20 SALA AVORIO - Quintino Sella uomo di cultura. Attualità di un grande statista, a cura dell'Associazione Immagine per il Piemonte. Interv. Vittorio G. Cardinali, Francesco De Caria, Claudia Ghirardello, Donatella Taverna ORE 20 PIAZZA ITALIA - La triplice cinta. La geometria della bellezza nelle opere dei maestri di ogni tempo. Presentazione del libro di Roberto Mosca e Alfonso Rubino, a cura di Terra Nuova Edizioni. Interv. gli autori ORE 20,30 SPAZIO AUTORI A - Incontro con Anna Pavignano. In occasione della pubblicazione del suo libro In bilico sul mare, a cura delle Edizioni e/o. Interv. Antonella Parigi e Sergio Rizzon ORE 20,30 SPAZIO AUTORI B - Più emozioni in letteratura con gli audiolibri. Siddharta di Hermann Hesse. Reading di Enzo Decaro, a cura di Verdechiaro edizioni. Interv. Roberto Armenia, Sonia Borghi, Riccardo Cimino, Paola Giovetti ORE 21 INCUBATORE - Il cuore del nemico. Presentazione del libro di Bijan Zarmandili, a cura di Cooper. Con l'autore interviene Farian Sabahi ORE 21 PIAZZA ITALIA - L'ultima fata. Presentazione del libro di Fabio Grosso, a cura di Paola Caramella editrice. Con l'autore interv. Antonella Faggi e Szilvia Szana PAESE OSPITE: L'EGITTO ORE 10,30 TERRAZZA PIEMONTE - Alessandria d'Egitto oltre il mito. Archeologia, architettura e trasformazioni urbane, a cura di Araba Fenice e Politecnico di Milano. Interv. Yasser Aref, Mohamed Awad, Francesca Bonfante, Federico Bucci, Vincenzo Donato, Luisa Ferro, Paolo Gallo, Cristina Pallini, Ramon Rispoli, Kyriakos Savvopoulos, Cécile Shalaan, Angelo Torricelli ORE 12 TERRAZZA PIEMONTE- Roma e l'antico Egitto. Interv. Abul Yusri Farah e Ahmad Ethman ORE 13 TERRAZZA PIEMONTE - Maestri di cultura egiziana del Novecento 3. Naguib Mahfouz. Interv. Mohamed Salmawy e Youssef El Kaied ORE 13,30 SALA AZZURRA - Egitto: uno spazio della suggestione. Lectio magistralis di Edda Bresciani ORE 14 TERRAZZA PIEMONTE - Esploratori e avventurieri italiani in Egitto. Interviene Ali Radwan ORE 15 TERRAZZA PIEMONTE- Il sufismo e le manifestazioni spirituali dell'Islam. Presentazione del volume di p. Giuseppe Scattolin e Ahmed Hasan. Con i curatori interv. Paolo Branca, Giuseppe Cecere e Sherif El Sebaie ORE 16 TERRAZZA PIEMONTE - L'Egitto nascosto in Piemonte. Collezioni e collezionisti. Conversazione di Silvia Einaudi ORE 17 TERRAZZA PIEMONTE - Maestri di cultura egiziana del Novecento 4. Salah Abdel Sabour. Interviene Ahmed Megahed ORE 18 TERRAZZA PIEMONTE - "Cercando l'Aleph". La magia dell'Egitto negli acquerelli di Stefano Faravelli, a cura di EDT. Interviene Alain Elkann ORE 19 TERRAZZA PIEMONTE - La donna in Egitto. Interv. Emad Abu Ghazi, Sherif El Sebaie, Alda Maria Olivero, Zeinab Radwan ORE 20 TERRAZZA PIEMONTE - Egitto magico. Onore, fertilità, religione e magia negli amuleti, nei gioielli e nella cultura beduina contemporanea. In occasione della pubblicazione del libro di Giovanni Carlo Bonotto, a cura della Casa editrice Celid. Con l'autore Interv. Gianni Oliva e Fathi Saleh. Coordina Sherif El Sebaie LINGUA MADRE ORE 11 ARENA PIEMONTE - Dalla Palestina: Ibrahim Nasrallah. Introduce e coordina Isabella Camera d'Afflitto ORE 12 ARENA PIEMONTE - Dal Marocco: Muhammad Barrada. Introduce e Coordina Maria Elena Paniconi ORE 13 ARENA PIEMONTE - Improvvisazione. Repentismo cubano. Interv. Alexis Dìaz Pimenta Pimienta ed Emiliano Sardinas. Accompagnamento musicale: Fernando Murga Dìaz, Rubén Aguiar Munoz, Judith Rodes Vos. Introduce: Giuliana Della Valle ORE 14 ARENA PIEMONTE - Giochi linguistici, a cura di Codice. Idee per la cultura in coll. con Giochi ex Libris. Interv. Claudia Matera e Stefano Tedeschi ORE 15 ARENA PIEMONTE - Dall'Albania: Anilda Ibrahimi. Introduce e Coordina Elena Loewenthal ORE 16 ARENA PIEMONTE - Dall'India: Padma Viswanathan. Introduce e Coordina Sandra Petrignani ORE 17 ARENA PIEMONTE - Omaggio al Caucaso Meridionale. Dalla Georgia: Elena Boç'orišvili. Introduce Carlotta Mismetti Capua ORE 18 ARENA PIEMONTE - Concorso letterario nazionale Lingua Madre Senzavoce, senzaterra, soli. Rappresentazione teatrale con Maurizio Bertolini, Roberta Bonetto, Massimo Caffarella, Francesca Carnevali, Laura Malaterra, Elena Maritano, Sara Rossino, Massimo Valz Brentae con la partecipazione di Sonia Aimiuwu ed Esther Ruggiero. Interv. Beppe Gromi, Patrizia Nicola, Renzo Sicco. Introduce: Daniela Finocchi ORE 20 ARENA PIEMONTE - Concerto Dijvan Gasparian Trio (Armenia), a cura di Folkclub. Con Armen Ghazaryan (secondo duduk), Vazgyen Makaryan (duduk basso), Jivan Gasparyan (duduk soprano) BOOKSTOCK INCONTRI ORE 10,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada della scienza. Nella fabbrica della vita. Biologia di domani: l'Io nel DNA. Incontro con Laura Calzà, Luca Bonfanti e Aldo Fasolo. Coordina Piero Bianucci, a cura della Fiera del libro ORE 10,30 SPAZIO BOOK DA 8 A 12 ANNI - Tessere visioni - Il mito in gioco. Laboratorio Didattico - Alla scoperta della Villa Romana del Casale e della città di Piazza Armerina, a cura di Flaccovio Editore. Interv. Bianca Martorana Tusa e Lietta Valvo Grimaldi ORE 10,30 - 14 STUDYINPIEMONTE - Grillo Parlante. Sono il Grillo parlante, cantastorie e saggio narratore. Vuoi ascoltarmi? Ti racconterò le professioni del sapere, a cura di Torino Youth Center ORE 11 SPAZIO STOCK - Soldati di pace in scenari operativi, a cura del Centro Militare di Studi Strategici. Interv. Giorgio Cegna, Giacomo Guarnera, Catia Eliana Gentilucci, Padre Gian Maria Polidoro ORE 11,30 ARENA BOOKSTOCK - Mondi al limite 9 scrittori per medici Senza Frontiere per i tipi della Feltrinelli, a cura di Medici senza Frontiere e La Feltrinelli. Interv. Mauro Covacich, Sandrone Dazieri,Paolo Giordano, Antonio Pascale, Domenico Strarnone ORE 11,30 SPAZIO BOOK - Io, gli altri. Un incontro tra scuola e museo, a cura di Electa. Interv. Botto e Bruno, Cristina Francucci, Anna Pironti, Paola Vassalli ORE 12 SPAZIO STOCK - ZEROTRE: Libri per crescere insieme ai bambini, a cura di Franco Cosimo Panini Editore. Interv. Antonella Abbatiello, Emanuela Bussolati, Anna Maria Curti, Bruno Tognolini, Antonella Vincenzi ORE 12,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada del cambiamento. Come sono cambiati gli italiani. Avanti giovani, ma per dove? Incontro con Marco Costa e Massimo Livi Bacci. Coordina Giuseppe Culicchia, a cura della Fiera del libro ORE 12,30 SPAZIO BOOK - Wunderkind. Una lucida moneta d'argento. Incontro con G.L. D'Andrea, a cura di Mondadori. Interviene Licia Troisi ORE 13 SPAZIO STOCK -Ragazzi a Torino. A proposito del romanzo Cuori Imperfetti di Patrizia Varetto, a cura di Mondadori. Con l'autrice interv. Fabio Geda e Margherita Oggero. ORE 13,30 ARENA BOOKSTOCK - Il razzismo è una brutta storia. Ora lo dico con una poesia. Il Settimanale Topolino e La Feltrinelli librerie presentano i vincitori del concorso per giovani poeti, a cura di Topolino e La Feltrinelli in coll. con la Fiera del libro. Interv. Donatella Bisutti, Giuseppe Caliceti, Valentina De Poli e Paolo Mottura ORE 13,30 SPAZIO BOOK - Italia in viaggio: viaggi e paesaggi. Presentazione delle staffette di scrittura, a cura di Bimed Exposcuola, Comitato Italia 150 e Comune di Torino-Iter e gli allievi del Liceo Baldessano - Roccati di Carmagnola. Interv. Paolo Giordano e Alessandro Perissinotto ORA 14 SPAZIO STOCK - La strada delle storie. Sei stato tu? La costituzione attraverso le domande dei bambini. Incontro con Gherardo Colombo e Anna Sarfatti, a cura di Salani e Fiera del libro ORE 14 NATI PER LEGGERE PIEMONTE (bambini e genitori) - Tiritere e altre storie. Incontro con Antonella Abbatiello e Bruno Tognolini, a cura di Nati per Leggere Piemonte ORE 14,30 ARENA BOOKSTOCK - Quale Futuro? Tempo. Che cos'è il tempo? L'economista Fiorella Kostoris incontra il fisico Gabriele Veneziano, a cura dell'Assessorato all'Università, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte. Conduce Nicola Nosengo ORE 15 - 17,30 SPAZIO STOCK DA 10 ANNI - Alla scoperta dei geroglifici: come decifrare. Le iscrizioni degli antichi egizi. Breve corso di scrittura geroglifica, a cura di Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e REAR. Incontro con gli egittologi del Museo Egizio di Torino ORE 15 - 19 STUDYINPIEMONTE - Speedbook 7 minuti per raccontare un libro che ti ha fatto ridere, piangere, sognare, crescere?, a cura di Torino Youth Center ORE 15,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada del cambiamento. Come sono cambiati gli italiani. La fuga dei cervelli e il recinto della grammatica. Incontro con Andrea De Benedetti e Nicola Gardini. Coordina Giuseppe Culicchia, a cura della Fiera del libro ORE 15,30 SPAZIO BOOK - La Scienza dalla A alla Z. Esperimenti e giochi, a cura del Festival della Scienza. Interv. Raffaella Denegri e Andrea Sessarego ORE 16,30 ARENA BOOKSTOCK - Un mondo quasi perfetto. Incontro con Luigi Pelazza, a cura di Zero91 edizioni. Interviene Costantino Margiotta ORE 16,30 SPAZIO BOOK - La giornata di Sidi e Karisa. Presentazione del libro e dei cd di giochi, canzoni e ninna nanne della costa del Kenia, a cura di Editrice Missionaria Italiana. Animazioni di Stefania Benedetti, Karisa Kahindi, Mela Tomaselli ORE 16,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE (bambini e genitori) - Pimpa cappuccetto rosso. Spettacolo con Gabriella Picciau, a cura di Nati per Leggere Piemonte. Una produzione del Teatro dell'Archivolto. Regia: Giorgio Scaramuzzino ORE 17 - 19 STUDYINPIEMONTE - Professional-mente. Cosa si dicono un professionista e uno psicologo? Quello che avresti voluto sapere e non hai mai osato chiedere, a cura di Torino Youth Center ORE 17,30 ARENA BOOKSTOCK - Giufà e Re Salomone. Un racconto in forma di spettacolo per tutte le età, a cura di Donzelli. Di e con Ascanio Celestini. Illustrazioni: Maja Celija ORE 17,30 SPAZIO BOOK - Gli amici animali nel mondo di Maria. Letture dai volumi Maria sotto il tavolo e Le merende di Maria e realizzazione di make-up artistico per bambini, a cura di Neos. Interv. Valeria Tomasi e le artiste del lab. Forme ORE 17,30 SPAZIO STOCK - La Scienza dalla A alla Z. Esperimenti e giochi, a cura del Festival della Scienza. Interv. Raffaella Denegri e Andrea Sessarego ORE 18,30 ARENA BOOKSTOCK - Le donne e il lavoro. Intervista in presa diretta a Carla Griva, che racconta le professioni femminili del dopoguerra, a cura di Memoro - Banca della Memoria in coll. con la Fiera del Libro ORE 18,30 SPAZIO BOOK - Incipit da favola. Scrivi tu il racconto. Presentazione del volume di racconti per bambini curato da Scuola Holden e Paola Mastrocola, a cura di Casa Oz ORE 18,30 SPAZIO STOCK -Rapsodia delle terre basse. Reading-concerto di Massimo Bubola. In occasione dell'uscita del nuovo romanzo, a cura di Gallucci editore. Interv. Carlo Gallucci e Giovanni Straniero. ORE 19 ARENA BOOKSTOCK - Quale futuro? Spazio. Costruiremo case su Marte?. L'architetto Carlo Ratti incontra Roberto Vittori, astronauta, a cura dell'Assessorato all'Università, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte. Conduce Riccardo Luna ORE 19 - 20.30 STUDYINPIEMONTE - Living utopia. Un nuovo mondo è possibile? Medioevo o scenario post atomico?, a cura di Torino Youth Center ORE 19,30 SPAZIO STOCK - Curare "gli altri". Diritto al cuore dell'Africa. L'ospedale "Salam" di Khartoum. Incontro con Enrico Donegani, a cura di Emergency ORE 20 ARENA BOOKSTOCK - Meglio un uomo oggi. Incontro con Geppi Cucciari, a cura di Mondadori ORE 21 ARENA BOOKSTOCK - Io vengo dalla Luna. Bugo vs. Alberto Campo. Nuovi media e nuovi linguaggi musicali, a cura dell'Assessorato all'Università, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte e di Hiroshima mon Amour BOOKSTOCK LABORATORI NURSERY LETTERARIA - Servizio di babysitting per i bambini da 5 a 12 anni a cura dell'Arca di Noè dalle ore 10 alle 22 ORE 10,30 - 14,30 LAB. AUTORI NATI PER LEGGERE PIEMONTE. FINO A 36 MESI CON GENITORI - Storie per coccolare, a cura di Lab. di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con Biblioteche Civiche Torinesi, nidi d'infanzia Città di Torino ORE 10,30 LAB. D'ARTE TUTTE LE FASCE DI ETÀ - Viaggio, viaggiare, viaggia mondo, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione del Castello di Rivoli ORE 10,30 LAB. SCIENZA 5-10 ANNI - Il bosco di Gian Frusaglia. Incontro con Umberto Carbone e Giusi Cardillo, a cura di Ass. Bruchi & Farfalle ORE 10,30 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Reg. Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 11 LAB. IMMAGINE 7-12 ANNI - Giganti e pigmei nella città che sale, a cura del Servizio Educativo Fondazione Torino Musei - GAM Galleria Civica d'Arte Moderna ORE 12 LAB. D'ARTE TUTTE LE FASCE DI ETÀ - Viaggio, viaggiare, viaggia mondo, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione del Castello di Rivoli ORE 12 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 12 LAB. IMMAGINE 7-12 ANNI - Giganti e pigmei nella città che sale, a cura del Servizio Educativo Fondazione Torino Musei - GAM Galleria Civica d'Arte Moderna ORE 13,30 LAB. D'ARTE TUTTE LE FASCE DI ETÀ - Segni segnali segnaletica, a cura Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione del Castello di Rivoli ORE 13,30 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 15 - 16,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-6 ANNI - Non solo capricci, a cura di Lab.di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con Biblioteche Civiche Torinesi e nidi d'infanzia Città di Torino ORE 15 LAB. D'ARTE TUTTE LE FASCE DI ETÀ - Segni segnali segnaletica, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educ. Castello di Rivoli ORE 15 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI- Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Reg. Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico Pino Torinese ORE 16 LAB. SCIENZA TUTTE LE ETÀ - Bambini e ragazzi: la strada delle storie. Gioco Scienza. Incontro con Delphine Grinberg, a cura di Editoriale Scienza e Fiera del Libro ORE 16 LAB. IMMAGINE 5-10 ANNI - Se fossi., a cura del Servizio Educativo Fondazione Torino Musei - Borgo Medievale ORE 16,30 LAB. D'ARTE TUTTE LE FASCE DI ETÀ - Orizzonti, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educ. Castello di Rivoli ORE 17 LAB. SCRITTURA HOLDEN TUTTE LE FASCE DI ETÀ - Sportello dello scrittore, a cura di Scuola Holden. Consigli in pillole dagli scrittori della Scuola Holden. A disposizione del pubblico Fabio Geda ORE 17 LAB. SCIENZA DA 16 ANNI - Playdecide, a cura di ESOF2010 ORE 17 LAB. IMMAGINE 5-10 ANNI - Se fossi., a cura del Servizio Educativo Fondazione Torino Musei - Borgo Medievale ORE 17,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 6-10 ANNI - Io bambino, gli altri bambini, a cura di Emergency. Storie di altri bambini: video, disegni e parole da un'idea di Vauro Senesi ORE 17,30 E 18,30 LAB. D'ARTE TUTTE LE FASCE DI ETÀ - Orizzonti, a cura del Dip. Educazione del Castello di Rivoli ORE 17,30 - 19,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-8 ANNI - Scopro il mondo dalla A alla Zebra, a cura di Laboratori di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con le Biblioteche Civiche Torinesi, i nidi d'infanzia della Città di Torino PROGRAMMA PROFESSIONALI ORE 12,30 SALA PROFESSIONALI - Ritmo e traduzione, a cura di l'AutoreInvisibile e Fiera del libro. Interv. Franco Buffoni, Glauco Felici, Fabio Scotto. Coordina Ilide Carmignani ORE 14 SALA PROFESSIONALI - Il libraio del territorio: commerciante o diffusore culturale, a cura di Bookshop - ALI Associazione Librai Italiani. Interv. Aldo Addis, Oscar Farinetti, Bruno Mari, Claudio Maria Messina, Rocco Pinto, Paolo Pisanti. Coordina Anna Ardissone SPAZIO RAI ORE 10,30 CORNER NUOVI MEDIA - Blog. Scrittori dalla Fiera alla Rete. Gli autori incontrano i loro lettori sulle pagine del blog letterario ORE 10,50 PALCO RADIO - Diretta Radio3 - Radio3scienza. Il quotidiano scientifico di Radio3 parla di libri in compagnia di autori e studenti. Conduce Rossella Panarese ORE 11 PALCO RAI - Dal bosco alla tavola. Racconti gastronomici. Coordina Francesco Devescovi ORE 12 CORNER NUOVI MEDIA - Prova d'autore. Instant editing. Racconti inediti fino a 30 righe valutati da Paola Gaglianone e Alessandro Salas ORE 12,30 PALCO RAI - L'acchiappafumi. Presentazione del libro di Armando Traverso ORE 13 PALCO RADIO - Diretta Radio2 - Tutti i colori del giallo. Una due giorni interamente dedicata al mistero. Interv. Donato Carrisi, Riccardo D'Anna, Jeffery Deaver, Fabrizio Foni, Gianluca Morozzi, Piero Soria. Conduce Luca Crovi ORE 14 PALCO RADIO - Il terzo anello musica. Dal vivo con Son e Her (Diretta Radio3). Conduce Luca Damiani ORE 15 PALCO RADIO - Diretta Radio3 - Fahreneit. Il mondo del libro e i grandi temi culturali e civili Musica dal vivo. Conduce Marino Sinibaldi ORE 15 CORNER NUOVI MEDIA - L'angolo della lettura. Letture di libri, favole e storie per bambini e ragazzi ORE 17 PALCO RAI - Il papa del sorriso. Presentazione del libro di Luigi Bizzarri. Con l'autore interviene Enzo Bianchi. Coordina Francesco Devescovi ORE 18 CORNER NUOVI MEDIA - Blog. Scrittori dalla Fiera alla Rete. Gli autori incontrano i loro lettori sulle pagine del blog letterario ORE 18,30 PALCO RAI - Da mamma Rai alla tv fai da te. Presentazione del libro di Stefania Ercolani e Carlo Rognoni. Con gli autori interviene Marino Sinibaldi. Coordina Francesco Devescovi FUORI FIERA ORE 10 GAZEBO ISOLA PEDONALE AREA BENNET - Inaugurazione area espositori con i seguenti editori: Alet, Ananke, Angolo Manzoni, Azimut, Becco Giallo, Blu Edizioni, Bradipolibri, Editrice Il Punto - Piemonte in Bancarella, Editrice 9muse. Net, Edizioni Clandestine, Edizioni Giralangolo, Edizioni Sonda, Fratelli Frilli, Graphot, Instar, Las Vegas Edizioni, L'arciere, Pintore, Spoon River Edizioni, Stampa Alternativa, Susa Libri, Zephiro Edizioni ORE 10-19 PARCO DEL VALENTINO c.M. D'Azeglio angolo c. Vittorio Emanuele La Balena del Paese dei Balocchi, a cura di Ass. Il Paese dei Balocchi e in coll. con Italia 150 ORE 10,30 GAZEBO ISOLA PEDONALE AREA BENNET - Spettacolo La Pimpa, a cura di Fond. Teatro dell'Archivolto ORE 11 VILLINO CAPRIFOGLIO, via Medaglie d'oro 88 - Incontro con Giorgio Scaramuzzino ORE 11,45 GAZEBO ISOLA PEDONALE AREA BENNET - Da Borgo San Paolo ai Torinesi. Presentazioni dei libri. Borgo San Paolo, storia di un quartiere operaio di Luisella Ordazzo e Federica Calosso, in coll. con Edizioni Graphot. Torinesi di Riccardo Humbert, in coll. con Edizioni Sonda ORE 14,30 GAZEBO ISOLA PEDONALE AREA BENNET - Ho preso in mano quella fotografia, in coll. con Edizioni 9muse.net. Cabaret, musica e letture dall'omonimo libro di La Desy e Alberto De Lillo ORE 15 GAZEBO AREA BENNET - La prima volta di.Presentazioni dei libri Un'altra estate di Beppe Marchetti, in coll. con Las Vegas Edizioni; Making movies di Hector Belial, in coll. con Las Vegas Edizioni; La fossa comune di Alessandro Bastasi, in coll. con Edizioni Zerounoundici; L'amore ci farà a pezzi di Andrea Malabaila, in coll. con Azimut ORE 16 GAZEBO AREA BENNET - Volti noti e volti nuovi di scrittori torinesi. Presentazione dei libri «Polli per sempre» di Bruno Gambarotta, in coll. con Garzanti Libri; «Il mondo in una piazza» di Fiorenzo Oliva, in coll. con Stampa Alternativa; Mia sorella è una foca monaca di Christian Frascella, in coll. con Fazi Editore; Le mie cose di Marco Lazzarotto, in coll. con Instar Libri; Avevo sei anni e mezzo di Simone di Maggio, in coll. con Fazi Editore ORE 16 CINETEATRO BARETTI, via Baretti 4 - Alfredo Tassone presenta Controcampo, in coll. con Edizioni Il Filo ORE 16,30 BIBLIOTECA SHAHRAZÀD, via Madama Cristina 41 - Letture poesie di Maria Antonietta Macciocu e Donatella Moreschi dalla raccolta Extracomunitudine ORE 17 LARGO SALUZZO - Esibizione dei Dervisci Rotanti. In caso di pioggia in p. Madama Cristina ORE 17 GAZEBO ISOLA PEDONALE AREA BENNET - Incontro con Alicia Giménez-Bartlett, in coll. con Sellerio ORE 18 GAZEBO ISOLA PEDONALE AREA BENNET - Il nuovo giallo italiano si racconta, a cura di Fratelli Frilli, Instar Libri e Edizioni Pintore. Interv. Mario Barbero, Carlo Frilli, Adele Marini, Enrico Pandiani, Sergio Paoli, Cristina Rava, Diego Vasari ORE 18 CENTRO CULTURALE ITALO-ARABO DAR AL HIKMA, via Fiochetto 15 - Incontro con Nawal Al-Saadawy ORE 18 BIBLIOTECA SHAHRAZÀD, via Madama Cristina 41 - Silvia Treves presenta l'antologia di racconti Fata Morgana, in coll. con Edizioni COOP CS ORE 18 CINETEATRO BARETTI, via Baretti 4 - Claudia Bocca presenta I personaggi che hanno fatto grande Torino, in coll. con Newton & Compton ORE 18 ART IN TOWN, via Berthollet 25 - Alessandro Amaducci presenta il libro + video Spoon river , in coll. con Edizioni Kaplan ORE 18 CASA DI RECLUSIONE "RODOLFO MORANDI" DI SALUZZO - Via Regione Bronda 19/bis.cr.saluzzo@giustizia.it. VOLTAPAGINA. Incontro con Simonetta Agnello Hornby, in coll. con Feltrinelli. Conduce Orlando Perera ORE 21,30 CORTILE DEL MAGLIO BORGO DORA, via Andreis 18/10 - Concerto dell'Orchestra di Porta Palazzo ORE 22 CAFÉ LIBER,corso Vercelli 2 - Reading musical - letterario di Emidio Clementi, in coll. con Rizzoli - Rcs Libri LUNEDI' 18 MAGGIO PROGRAMMA SALE CONVEGNI ORE 10,30 SALA AZZURRA - Alla ricerca di grandi e piccoli talenti letterari. Il Premio "Il Battello a Vapore", a cura di Piemme Junior e Fiera del libro. Interv. Pierdomenico Baccalario, Mino Milani, Anna Vivarelli. Coordina Manolo Martini ORE 10,30 SALA ROSSA - Progetto Ludorì 2009-2010 con Ludus in Fabula, a cura dell'Associazione Culturale La Nottola di Minerva. Interv. Dario Disegni, Daniela Formento, Valter Giuliano, Silvana Mosca, Gianni Oliva, Giovanna Pentenero. Performance dal vivo: Crab, Faber Teater, Francesco Giorda, Le Mele Volanti, Lo Stregatto, Luca Novelli, Pino Pace, Rufus Teatro, Raffaella Tomellini. Coordinano: Serena Arato, Stefania Costa, Carola Inardi ORE 10,30 SALA BLU - Scuola Musica Quiz. Campagna educativa EMCA a cura di SIAE/AFI/IMAIE ORE 11 CAFFÈ LETTERARIO - Le radici di Torino in collina. Presentazione del volume «I taurini sul confine», a cura du Associazione Terra Taurina in coll. con la Provincia di Torino. Interv. Fabrizio Diciotti, Filippo Maria Gambari, Graziano Riccardo ORE 12 SALA GIALLA - Adotta uno scrittore. Incontro finale, a cura della Fiera del libro in coll. con la Fondazione delle Casse di Risparmio Piemontesi. Interv. Emiliano Amato, Andrea Bajani, Silvia Ballestra, Stefania Bertola, Giuseppe Culicchia , Gian Luca Favetto, Bruno Gambarotta, Fabio Geda, Veronica Gilardi, Paolo Giordano, Margherita Oggero, Giancarlo Pastore, Emiliano Poddi, Luca Rastello, Elisabetta Severina, Flavio Soriga, Younis Tawfik, Elena Varvello, Giorgio Vasta, Dario Voltolini, Hamid Ziarati ORE 12 SALA BLU - Das sprechende Buch - Il libro parlante, a cura del Goethe Institut di Torino. Interv. gli studenti del Liceo Scientifico "Marie Curie" di Pinerolo, del Liceo Valdese di Torre Pellice e dell'ITC "Blaise Pascal" di Giaveno. Coordina Maria Antonia de Libero ORE 12 CAFFÈ LETTERARIO - Pavese e le Langhe di ieri e di oggi, a cura di Rubbettino Editore. Interv. Giorgio Barberi Squarotti, Gian Luigi Beccaria, Valerio Castronovo, Lorenzo Mondo, Massimo Novelli ORE 14 SALA BLU - Sulla via di Damasco. L'io e l'incontro con l'Altro: detenuti del carcere di Torino leggono San Paolo, a cura di Associazione Sant'Anselmo - Progetto culturale CEI, Polo Universitario carcere di Torino, Centro Frassati, Associazione Presìdi del Libro del Piemonte, Città di Torino e Fiera del libro. Interv. Pietro Buffa, Silvia Orsi, Teresa Pichetto ORE 14 CAFFÈ LETTERARIO - Caffè storici in Piemonte. Alberghi, caffè, confetterie e ristoranti. Presentazione del volume di Antonio Costantino e Antonella Pinna, a cura della Casa editrice Celid. Con gli autori interv. Gianni Farinetti, Claudio Guagnini, Carmelina Novembre. Coordina Marina Paglieri ORE 15 SALA AZZURRA - Filosofia pop: alto e basso, vero e falso. Incontro con Maurizio Ferraris, a cura de Il Melangolo. Interv. Carola Barbero, Ugo Nespolo, Simone Regazzoni ORE 15 SALA ROSSA - Giovani e Primo Romanzo - Jeunes et Premier Roman, a cura di Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo e Festival du Premier Roman de Chambéry in coll. con la Fiera del libro. Interv. Alma Brami, Anilda Ibrahimi, Simone Laudiero, Paul Vacca. Coordina Gérard Meudal ORE 15 SALA BLU - "Anche i morti ballano" e "Cussanio-esterno-giorno". Proiezione del cortometraggio di Beppe Calopresti e Andrea Bessone e della docufiction di Beppe Calopresti e Giorgio Cugno, a cura di Dip. di Salute Mentale ASL Cuneo n.1, Associazione Parole MOLEste in coll. con Presìdi del libro del Piemonte. Con i registi interv. Stefano Delmastro, Federico Falloppa, Giovanni Foresti,Giuseppe Gazzera, Renzo Lanfranco, Paola Omodeo Zorini, Giovanni Roagna ORE 15 CAFFÈ LETTERARIO - Un nuovo sito sugli archivi della popolazione ideato da Silvano Ferro, a cura dell'Associazione Nostre Origini. Interv. Donato Bosca, Silvano Ferro, Giancarlo Libert, Gustavo Mola di Nomaglio, Diego Robotti. Coordina Albina Malerba ORE 16 SALA AZZURRA - La voce nel deserto. In memoria di Thomas Sankara. Presentazione del libro di Vittorio Martinelli e Sofia Massai, a cura della rivista "Confronti" in coll. con Editrice Zona. Con gli autori interv. Bunna, Gabin Dabiré, Gian Mario Gillio, Jean Léonard Touadi, Andrea Ughetto. Interventi musicali: Andrea Ayassot, Daniele Bertone, Andrea e Daniele Ughetto ORE 16 CAFFÈ LETTERARIO - Il mago dei giardini. Incontro con Libereso Guglielmi, a cura della Fiera del libro. Interv. Elena Accati e Carla Sacchi Ferrero ORE 16,30 SALA BLU - Il sé, la vita, la morte. Ricordo di Paul Ricoeur. A proposito di Paul Ricoeur, Vivo fino alla morte, Effatà e Francesco Tomatis, Libertà di sapere, Bompiani, a cura dell'Associazione Sant'Anselmo - Progetto culturale CEI ed Effatà Editrice. Interv. Francesca Brezzi, Daniella Iannotta, Francesco Tomatis ORE 17 SALA GIALLA - Per Indro Montanelli. Nel centenario della nascita, a cura di Rizzoli-RCS Libri. Interv. Mario Calabresi, Marcello Staglieno e Marco Travaglio. Coordina Mario Baudino. ORE 17 CAFFÈ LETTERARIO - Tu dentro di me. Presentazione del romanzo di Emilia Costantini, a cura di Aliberti Editore. Con l'autrice Interv. Alessandro Di Nuzzo e Alain Elkann ORE 17,30 SALA AZZURRA - "Un paradigma in cielo" Platone politico, da Aristotele al Novecento. Presentazione del libro di Mario Vegetti, a cura di Carocci. Interviene Pierpaolo Portinaro ORE 17,30 SALA ROSSA - 60 anni Superga. In ricordo del Grande Torino, a cura di Linguadoc Communication. Interv. Antonio Comi, Susanna Egri, Franco Ferraresi, Sabrina Gonzatto, Giuliana Manica, Carla Maroso, Franco Ossola, Darwin Pastorin, Paolo Pulici, Aldo Rabino, Claudio Sala, Sauro Tomà, Fabrizio Turco. Coordina Giulio Graglia ORE 18 SALA BLU - Lombroso, cento anni dopo, a cura di UTET. Interv. Giacomo Giacobini, Silvano Montaldo, Maurizio Mori, Claudio Pogliano, Paolo Tappero ORE 18 CAFFÈ LETTERARIO - Io non posso stare con te. Vita sociale delle piante, a cura della Fiera del libro. Interv. Elena Accati, Angelo Garibaldi, Valentina Scariot. Coordina Piero Bianucci ORE 18,30 SALA GIALLA - Gli occhi di Lucio. Recital con proiezioni di Lucio Dalla e Marco Alemanno, a cura di Bompiani-RCS Libri ORE 19 SALA ROSSA - La paura della crisi. I nostri soldi. Buoni e cattivi consiglieri del risparmio. Presentazione del libro di Sandro Vita, a cura di Banca Mediolanum. Con l'autore interviene Alessandro Caroleo SPAZI INCONTRI ORE 10,30 SPAZIO AUTORI B - Il mondo dei giovani tra cinema e letteratura. In occasione della pubblicazione libro Chitarre e lucchetti di Davide Boero, a cura di Le Mani editore. Con l'autore interv. Giulio Graglia e Pompeo Vagliani ORE 11 SPAZIO AUTORI A - Guida al consumo solidale. Dal contadino alla tua casa, a cura di Accademia Vis Vitalis. Interv. Katia Bernacci e Cristina Gabetti ORE 11 SALA AVORIO - La vera storia dell'eroe confederato svizzero Albin Fuchs, a cura delle Edizioni dell'Orso. Interv. Michel Poletti e Carla Rossi. Letture: Rodolfo Baldini ORE 11 PIAZZA ITALIA - Emigrazione e Mezzogiorno. I nuovi titoli della collana Radici, a cura di Il Grappolo. Interv. Antonio Corbisiero e Francesco D'Episcopo ORE 12 SALA AVORIO - Pinocchio verso il 2011, a cura del Comitato Italia 150 in coll. con la Fondazione Nazionale Carlo Collodi. Interv. Pier Francesco Bernacchi, Giovanni De Luna, Vinicio Ongini, Paolo Verri ORE 12 INCUBATORE - Italia Quality: un viaggio tra gli alberghi italiani da favola, a cura di CostaFioritaEdizioni. Interv. gli autori ORE 12 PIAZZA ITALIA - Acrobata sul filo del tempo. Presentazione del libro di Adriana Valabrega, a cura di Paola Caramella editrice. Con l'autrice interv. Alberto Cavaglion e Giuliana Giachino ORE 12,30 SPAZIO AUTORI B - Presentazione dei libri. Il mio nome è Legione di Demetrio Paolin e Quattro giorni per non morire di Marco d'Aponte e Marino Magliani, a cura di Transeuropa Edizioni. Con gli autori interv. Giulio Mozzi, Giorgio Vasta, Dario Voltolini ORE 13 SPAZIO AUTORI A - Caosduemila. Poesie dal futuro per il presente passato. Present. del libro con cd di Gabriele Finotti, a cura di Editrice Zona. Con l'autore interviene Silvia Tessitore ORE 13 PIAZZA ITALIA - Una droga chiamata amore. Presentazione del libro di Daniela Coha, a cura di Paola Caramella editrice. Con l'autrice interv. Maurizio Bonfiglio e Raffaella Bortino ORE 14 SPAZIO AUTORI A - Incontro con Josè Altafini E present. del catalogo di Acacia Edizioni, a cura di Acacia Edizoni. Interv. Piercarlo Barberis e Franco Cappiello ORE 14 SPAZIO AUTORI B - Incontro con Daniele Bogiatto, super esperto italiano di e-Bay, a cura di Edizioni Anteprima ORE 14 SALA AVORIO - Dalle Langhe a Betlemme. I 35 anni del Presepe vivente di Dogliani Castello, a cura di Araba Fenice. Interv. Donato Bosca, Chiara Demaria, Alessandro Dutto, Chiara Musso, Gian Andrea Porro ORE 14 INCUBATORE - Iota unum. Studio sulle variazioni della Chiesa cattolica del secolo XX, a cura di Fede & Cultura. Interviene mons. Luigi Negri ORE 14 PIAZZA ITALIA - Il ramarro verde. Present. del libro di Michele Riva, a cura di Edizioni Creativa. Con l'autore interv. Eleonora Artesio, Nino Boeti, Adriano Chiò, Gianluca Dal Lago, Gianluca Ferrara, Giuseppe Galanzino, Lorenzo Gigli, Gilberto Giuffrida, Nicola Legrottaglie, Gabrielle Manero, Marco Nappi, Gabriella Serravalle, Sara Strippoli ORE 15 SPAZIO AUTORI A - Ci salvi chi può. La TV italiana dopo il 2000. In occ. della pubblicazione del libro di Giorgio Simonelli, a cura di Effatà Editrice. Con l'autore interv. Emilio Carelli, Alessandra Comazzi, Roberto Fiori, Giovanni Minoli, Darwin Pastorin, Nicola Savino ORE 15 SPAZIO AUTORI B - I nostri occhi sporchi di terra. Presentazione del libro di Dario Buzzolan, a cura di Baldini Castoldi Dalai. Con l'autore interviene Giovanni De Luna. Letture: Mauro Avogadro ORE 15 SALA AVORIO - Poesie per una città. I segnalibri di Berlino. Presentazione del libro di Michele Tortorici e della sua traduzione in tedesco, a cura di Campanotto. Con l'autore interv. Cinzia Burzio e Maddalena Fumagalli ORE 15 INCUBATORE - Mir Senza Tempo & Luna e Nuvole: due anime & un unico pensiero, due calamai & un'unica atmosfera . Presentazione del libro di Elisa Rivola e Mirko Graziani, a cura di Imatica Edizioni. Interv. gli autori ORE 15 SALA ARANCIO - Alpi in scena. Le minoranze Linguistiche e i loro musei. Presentazione del volume di Paolo Sibilla, a cura di Daniela Piazza editore ORE 16 SPAZIO AUTORI A - Cesare Lombroso e la scoperta dell'uomo delinquente. Presentazione del volume di Pierluigi Baima Bollone, a cura di Priuli&Verlucca. Con l'autore interv. Filippo Bogetto e Luigi La Sala ORE 16 SPAZIO AUTORI B - Presentazione dei libri. La Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione di Julio Savi e Il contributo bahá'í al miglioramento del mondo, a cura di Bahá'í. Con l'autore interviene Guido Morisco. Introduce: Fatollah Sabet ORE 16 SALA AVORIO - La carne degli spettri. Tredici interventi sulla letteratura contemporanea. Presentazione del libro di Federico Francucci, a cura di Edizioni OMP. Con l'autore interviene Giorgio Vasta ORE 16 INCUBATORE - Manga Academica. Rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese, a cura di Editrice La Torre. Interviene Gianluca Di Fratta ORE 16 PIAZZA ITALIA - Il Leon d'Oro. Presentazione con letture del romanzo di Berto Gavioli, a cura di Edizioni Pendragon. Con l'autore interv. Nathalie Caldonazzo, Gabriele Lavia, Maria Paiato, Giancarlo Zanetti ORE 16,30 SALA ARANCIO - ... In mezzo scorre il Po. Presentazione della guida Il fiume Po, a cura di Piemonte Parchi e Regione Piemonte. Interv. Enrico Camanni, Mario De Casa, Nicola De Ruggiero, Toni Farina, Bruno Gambarotta, Ippolito Ostellino, Dario Zocco ORE 17 SPAZIO AUTORI A - Come in uno specchio. Scienza, cervello e post-modernità, a cura del Centro Scientifico Editore. Interv. Gabriele Beccaria, Walter Martiny, Francesco Monaco, Maurizio Mori, Ferdinando Rossi, Alessandro Zennaro ORE 17 SPAZIO AUTORI B - Adolescenti e relazioni significative. In occasione della pubblic. del libro curato da Elena Besozzi Tra sogni e realtà. Gli adolescenti e la transizione alla vita adulta edito da Carocci. A cura dell'Università di Torino. Interv. Guido Lazzarini e Mariagrazia Santagati. Conclusioni Adriano Luciano e Guido Sartorio ORE 17 SALA AVORIO - L'inquilino dentro. Presentazione del libro di Francesco D'Antuono e Giovanni Piazza, a cura di Sovera Edizioni. Con gli autori interviene Nicola Modugno ORE 17 INCUBATORE - La mente di Darwin. Filosofia ed evoluzione. Presentazione del libro di Andrea Parravicini, a cura di Negretto editore. Con l'autore interviene Rossella Fabbrichesi ORE 17 PIAZZA ITALIA - Leggere è un gusto! La tavola dei racconti, a cura de Il leone verde Editore. Interv. Irene Cabiati, Stefania Campo, Luca Glebb Miroglio, Graziella Martina, Elisabetta Tiveron, Enzo Tumminello. Coordina Anita Molino ORE 18 SPAZIO AUTORI A - Storia e prospettive del nuovo «polo musicale saluzzese», a cura della Fondazione di Alto Perfezionamento Musicale. Interv. Corrado Buffa, Renato Campajola, Alberto Gedda, Daniele Griot, Piero Rabbia ORE 18 SPAZIO AUTORI B - Liberali duri e puri. Pannunzio e la sua eredità. Presentazione del libro di Pier Franco Quaglieni, Tiziana Conti e Anna Ricotti, edito da Genesi Editrice, a cura del Centro Pannunzio. Con Pier Franco Quaglieni interv. Francesco Forte, Raimondo Luraghi, Mirella Serri, Vittorio Sgarbi Jas Gawronski, Gaetano Quagliariello ORE 18 SALA AVORIO - Francesco Misiano. Il pacifista che portava in valigia La Corazzata Potemkin. Presentazione del libro di Nando Marzano e Fortunato Nocera, a cura di Città del Sole Edizioni. Con gli autori interv. Franco Arcidiaco, Paolo Ferrero, Tonino Terna ORE 18 INCUBATORE - Libri di celluloide, a cura di DAF - Associazione culturale/ Messina-Ciniti Cineforum Italiano. Interv. Marco Bellano, Massimo Caminiti, Alessandro Cuk, Gaetano Majolino, Giuseppe Ministeri ORE 18 PIAZZA ITALIA - Yoga e vita spirituale. Presentazione del libro e musica dal vivo, a cura di The Golden Shore Edizioni. Interviene Anna Lacanna ORE 19 SPAZIO AUTORI A - I nemici del dialogo. Presentazione del libro di Michelangelo Jacobucci, a cura di Armando Editore. Interviene l'autore ORE 19 SPAZIO AUTORI B - Cantico del Nilo. Magia di un viaggio iniziatico. Presentazione del libro di Vitti Sicuri, a cura di Anima Edizioni. Interviene l'autrice ORE 19 INCUBATORE - Genealogia del primitivo. Presentazione del libro di Camilla Pagani, a cura di Negretto Editore. Con l'autrice interviene Cristina Zaltieri ORE 19 SALA AVORIO - Il dono. Presentazione del libro di Giorgia Fiorio, a cura dell'editore Peliti Associati. Con l'autrice interv. Gian Luca Favetto e Mario Peliti ORE 19 PIAZZA ITALIA - Adolescenti, ambiente e sviluppo umano, a cura del Movimento per la Vita di Torino e Società Italiana di Adolescentologia. Interv. Guido Lazzarini, Ester Maero, Manuela Maero. Coordina Valter Boero ORE 20 PIAZZA ITALIA - Interpretare i luoghi del Piemonte. Presentazione dei libri Villaggio Leumann, era bello vivere lì Binari. e scarponi Lassù sotto la luna e La gestione della pesca in provincia di Torino, a cura di Neos edizioni. Interv. Gian Vittorio Avondo, Roberto Bergamino, Massimiliano Borgia,Gianni Castagneri, Giovanna Scovazzi, Valeria Tomasi ORE 21 INCUBATORE - In viaggio con Don Gallo. Presentazione del libro di AA.VV. e don Andrea Gallo, a cura di Chinaski Edizioni. Con l'autore interv. Marco Porsia e Federico Traversa ORE 21 PIAZZA ITALIA - Soggetti al tempo delle precarietà, a cura di Neos edizioni. Interv. Gianfrancesco Arzente, Maria Bolgiani, Carmen Cassutti, Rosa Elena Manzetti, Antonella Meo, Silvia Morrone, Ilaria Papandrea, Maria Laura Tkach PAESE OSPITE: L'EGITTO ORE 10,30 TERRAZZA PIEMONTE - La biblioteca di Alessandria: prospettive e progetti di sviluppo. Conversazione di Khaled Azab, a cura di AIB Piemonte. Introduce e Coordina Rossana Morriello ORE 12 TERRAZZA PIEMONTE - Danza e musica in Egitto dai faraoni ai nostri giorni, a cura del Centro culturale Italo-Arabo dar al Hikma. Interviene Abdel Rahman El Shafei ORE 15 TERRAZZA PIEMONTE - L'arte della traduzione. Incontro con Adel El-Siwi. Interviene Emad Baghdadi ORE 17 TERRAZZA PIEMONTE - Un'Aida italiana al Cairo. Interviene Abbas Abou Ghazala LINGUA MADRE ORE 11 ARENA PIEMONTE - Omaggio a Beirut, Capitale Mondiale del Libro Unesco 2009. Incontro con Jabbour Douaihy. Introduce e Coordina Elisabetta Bartuli ORE 12 ARENA PIEMONTE - Quarto Concorso letterario nazionale Lingua Madre. Premiazione. Interv. Sabrina Gambino, Giuliana Manica, Gianni Oliva e le rappresentanze diplomatiche dei paesi d'origine delle vincitrici. Letture animate: Francesca Carnevali. Introduce: Daniela Finocchi ORE 14 ARENA PIEMONTE - Giochi linguistici, a cura di Codice. Idee per la cultura in coll. con Giochi ex Libris. Interv. Claudia Matera e Stefano Tedeschi ORE 15 ARENA PIEMONTE - Dal Perù: Braulio Muñoz. Introduce e Coordina Antonio Melis ORE 16 ARENA PIEMONTE - Omaggio al Caucaso Meridionale. Dall'Armenia: Gabriella Uluhogian. Introduce e Coordina Martina Corgnati ORE 17 ARENA PIEMONTE - Dal Cile: Rayen Kvyeh. Introduce e Coordina Antonio Melis ORE 18 ARENA PIEMONTE - Dal Nicaragua: Gioconda Belli. Introduce Vera Schiavazzi ORE 19 ARENA PIEMONTE - Yellowzone Music Club. Un viaggio tra rancheros, narcocorridors, mariachi e hip hop chicano ORE 19,30 SALA GIALLA - Etta Scollo con Ottava Nota e Nabil Salameh in concerto, a cura di Folkclub. Interviene Franco Battiato BOOKSTOCK INCONTRI ORE 10,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada del cambiamento. Come sta cambiando il mondo: la convivenza tra antichi e nuovi barbari. Incontro con Padre Antonio Menegon e Aldo Morrone. Coordina Mao, a cura della Fiera del libro ORE 10,30 SPAZIO BOOK DA 7 A 11 ANNI - Popoli indigeni e civiltà dei consumi. Incontro con Sofia Gallo, Ana Cecilia Ponce Paredes e Marco Paci, a cura di EDT - Giralangolo ORE 10,30 - 12 STUDYINPIEMONTE - Ma quante ne sai? Sfida live tra studenti-sapientoni. Chi è più secchione fra te e il tuo compagno di banco?, a cura di Torino Youth Center ORE 10,30 - 14 STUDYINPIEMONTE - Grillo Parlante. Sono il Grillo parlante, cantastorie e saggio narratore. Vuoi ascoltarmi? Ti racconterò le professioni del sapere, a cura di Torino Youth Center ORE 11,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada del cambiamento. Come sono cambiati gli italiani. I giovani e la politica dagli anni settanta ad oggi. Incontro con Giorgia Meloni e Luca Rastello. Coordina Giuseppe Culicchia, a cura della Fiera del libro ORE 11,30 SPAZIO BOOK DA 11 ANNI - La strada delle storie. Supereroi, fiori parlanti e zie in polvere. Incontro con Luigi Ballerini, a cura di Giunti Editore e Fiera del libro ORE 12,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada del cambiamento. Come sta cambiando il mondo. Anche i nostri figli si faranno fotografare davanti a frigoriferi immaginari? Incontro con Marco Lodoli e Paolo Landi. Coordina Giuseppe Culicchia, a cura della Fiera del libro ORE 12,30 SPAZIO BOOK DA 10 ANNI - La strada delle storie. Uno scrittore nel Museo dell'Universo. Incontro con Pablo De Santis, a cura di Edt - Giralangolo e Fiera del Libro. Conduce Eros Miari ORE 12,30 SPAZIO STOCK DA 11 ANNI - Mark il piccolo detective. Incontro con Pietro Battipede, a cura di Secop edizioni. Interv. Raffaella Leone e Livio Sossi ORE 13,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada della scienza 2009, l'Io nell'Anno europeo della Creatività. Cose mai viste in arte, scienza e tecnologia. Incontro con Maurizio Ferraris, Vittorio Marchis e Ezio Pelizzetti. Coordina Piero Bianucci, a cura della Fiera del libro ORE 13,30 SPAZIO BOOK - In viaggio: viaggi e paesaggi. Presentazione delle staffette di scrittura, a cura di Bimed Exposcuola, Comitato Italia 150 e Comune di Torino-Iter e gli allievi del Liceo Baldessano - Roccati di Carmagnola. Interv. Marta Barone, Andrea Bajani, Margherita Oggero ORE 14,30 ARENA BOOKSTOCK - La strada del cambiamento. Come sono cambiati gli italiani. L'eterna gioventù all'epoca della famiglia allargata. Incontro con Emidio Clementi e Francesco Gungui. Coordina Mao. A cura della Fiera del libro ORE 15 SPAZIO BOOK DAI 6 ANNI - C'era una volta in Egitto. Storie e leggende al tempo dei Faraoni, a cura di Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e REAR. Incontro con gli egittologi del Museo Egizio di Torino ORE 15 - 17 STUDYINPIEMONTE - Speedbook. 7 minuti per raccontare un libro che ti ha fatto ridere, piangere, sognare, crescere?, a cura di Torino Youth Center ORE 15,30 ARENA BOOKSTOCK - Premiazione del miglior logo creato per la candidatura "Paesaggi vitivinicoli tipici del Piemonte" a patrimonio mondiale dell'UNESCO, a cura di Regione Piemonte. Premia Gianni Oliva. Interv. le scuole partecipanti al concorso ORE 16,30 SPAZIO BOOK - Noi e gli altri, diversi senza paura. Elogio della lentezza e della comunicazione per abbattere il mito della velocità, a cura di Edizioni Erickson. Interv. Luca Giommi,Claudio Imprudente, Roberto Parmeggiani, Carlo Scataglini ORE 17 - 19 STUDYINPIEMONTE - Professional-mente. Cosa si dicono un professionista e uno psicologo? Quello che avresti voluto sapere e non hai mai osato chiedere, a cura di Torino Youth Center ORE 17 - 20,30 STUDYINPIEMONTE - Living utopia. Un nuovo mondo è possibile? Medioevo o scenario post atomico?, a cura di Torino Youth Center ORE 17,30 ARENA BOOKSTOCK - Conferenza stampa di chiusura della XXII edizione della Fiera Internazionale del Libro di Torino ORE 18,30 ARENA BOOKSTOCK - La vita mondana e i divertimenti del dopoguerra. Intervista in presa diretta a Giulio Alsona, uno dei primi professionisti del divertimento, a cura di Memoro - Banca della Memoria in coll. con Fiera del Libro ORE 19 ARENA BOOKSTOCK - Quale Futuro? Caos. Big Science o religioni, chi governerà il mondo? Il filosofo Ervin Lászl? incontra il matematico Massimo Marchiori , a cura dell'Assessorato all'Università, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte. Conduce Gabriele Beccaria ORE 20 ARENA BOOKSTOCK - Io vengo dalla Luna. Offlaga DiscoPax e Ministri vs. Alberto Campo. Nuovi media e nuovi linguaggi musicali, a cura dell'Assessorato all'Università, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte e di Hiroshima mon Amour ORE 21 ARENA BOOKSTOCK - Cristiano Godano legge, racconta e canta Nick Cave. Presentazione della VI edizione del Traffic Torino Free Festival, a cura di Traffic. Interv. Cosimo Ammendolia, Alberto Campo, Max Casacci, Fabrizio Gargarone. BOOKSTOCK LABORATORI NURSERY LETTERARIA - Servizio di babysitting per i bambini da 5 a 12 anni a cura dell'Arca di Noè dalle ore 16,30 alle 22 ORE 10,30 LABORATORIO AUTORI NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-6 ANNI - Crescere con i libri: Quando divento grande. A più tardi, a cura di Laboratori di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con le Biblioteche Civiche Torinesi, i nidi d'infanzia della Città di Torino ORE 10,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 6-10 ANNI - Ritrovarsi viso tra i visi. Incontro con Francesca Chessa, a cura di Fondazione Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia di Sarmede e Regione Veneto in coll. con Fiera del Libro ORE 10,30 LAB. D'ARTE 3-7 ANNI - Collage e décollage, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educazione del Castello di Rivoli ORE 10,30 LAB. AUTORI 7-10 ANNI - Achille e la fuga dal mondo verde. Incontro con Francesco Gungui ,a cura di Mondadori ORE 10,30 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 10,30 LAB. SCRITTURA HOLDEN 14-18 ANNI - Scrivere di sé, a cura della Scuola Holden. Interviene Gessica Franco Carlevero ORE 10,30 LAB. IMMAGINE 14-18 ANNI - In viaggio, lontano dalla civiltà. Il cinema racconta la ricerca di nuove prospettive esistenziali. Incontro con Umberto Mosca, a cura di Aiace e Sottodiciotto Filmfestival ORE 11,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-6 ANNI - Io fuori, io dentro. Un viaggio attraverso le emozioni. Incontro con Cosetta Zanotti e Antongionata Ferrari, a cura di Laboratori di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con le Biblioteche Civiche Torinesi e i nidi d'infanzia Città di Torino ORE 11,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 6-10 ANNI - Leo e la cravatta infinita. Incontro con Luca Lissoni e Valentina Bucci, a cura di EDT ORE 11,30 LAB. AUTORI 8-11 ANNI - Pinocchio incontra Geppetto Pinocchio intorno al mondo a cura di Comitato Italia 150 in coll. con la Fondazione Nazionale Carlo Collodi e l'Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte ORE 11,30 LAB. SCIENZA 6-9 ANNI - Bambini e ragazzi: la strada delle storie. Gioco Scienza. Incontro con Delphine Grinberg, a cura di Editoriale Scienza e Fiera del libro ORE 12 LAB. D'ARTE 3-7 ANNI - Transiti, a cura di Dip. Educativo Fondazione Merz ORE 12 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 12 LAB. SCRITTURA HOLDEN 10-13 ANNI - Lungo la strada, a cura di Scuola Holden. Interviene Gessica Franco Carlevero ORE 12 LAB. IMMAGINE 5-13 ANNI - Pupazzi animati, a cura di Museo Nazionale del Cinema - Cooperativa Duecentesimi ORE 12,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-6 ANNI - Crescere con i libri: quando divento grande. Domani vado a scuola, a cura di Laboratori di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con Biblioteche Civiche Torinesi e i nidi d'infanzia Città di Torino ORE 12,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 6-10 ANNI - Ritrovarsi viso tra i visi. Incontro con Francesca Chessa, a cura di Fond. Mostra Intern. d'Illustrazione per l'Infanzia di Sarmede e Regione Veneto in coll. con Fiera del Libro ORE 12,30 LAB. AUTORI 8-11 ANNI - Pinocchio incontra il grillo parlante Pinocchio intorno al mondo a cura di Comitato Italia 150 in coll. con Fondazione Naz. Carlo Collodi e l'Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte ORE 12,30 LAB. SCIENZA 8-11 ANNI - Darwin e l'evoluzione a tracce 200° compleanno di Darwin, a cura di Editoriale Scienza ORE 13,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-6 ANNI - Crescere con i libri: Quando divento grande. Grande, grande, grande, a cura di Lab. di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con le Biblioteche Civiche Torinesi, i nidi d'infanzia Città di Torino ORE 13,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 5-7 ANNI - Mani d'artista. Incontro con Anna Maria Curti, a cura di Franco Cosimo Panini Editore. Anna Maria Curti si presenta attraverso le tavole inserite nella rivista Giulio Coniglio e le Storie Piccole illustrate per la collana ZEROTRE. ORE 13,30 LAB. D'ARTE 8-13 ANNI - Capovolgere la città, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educ. Castello di Rivoli ORE 13,30 LAB. AUTORI 8-11 ANNI - Pinocchio incontra la fata. Pinocchio intorno al mondo a cura di Comitato Italia 150 in coll. con la Fondazione Nazionale Carlo Collodi e l'Ufficio Scolastico Reg. del Piemonte ORE 13,30 LAB. SCIENZA 7-10 ANNI - Galileo e i giochi con l'aria 2009, anno Galileiano a cura di Editoriale Scienza ORE 13,30 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico Pino Torinese ORE 13,30 LAB. IMMAGINE 5-13 ANNI - Pupazzi animati, a cura di Museo Nazionale del Cinema e Cooperativa Duecentesimi ORE 14 LAB. SCRITTURA HOLDEN 14-18 ANNI - Scrivere di sé, a cura della Scuola Holden. Interviene Gessica Franco Carlevero ORE 14,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-6 ANNI - Crescere con i libri: quando divento grande. Un piccolo grande bambino, a cura di Laboratori di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con le Biblioteche Civiche Torinesi, i nidi d'infanzia Città di Torino ORE 14,30 LAB. ILLUSTRAZIONE 9-12 ANNI - Sulle orme dei griots. Presentaz. del volume di Donatella Ziliotto a cura di Beisler Editore. Interviene Serena Gaudino ORE 14,30 LAB. AUTORI 8-11 ANNI - Pinocchio incontra Geppetto. Pinocchio intorno al mondo a cura di Comitato Italia 150 in coll. con la Fondazione Naz. Carlo Collodi e l'Uff. Scolastico Reg. del Piemonte ORE 14,30 LAB. SCIENZA 7-10 ANNI - Einstein e i viaggi nello spazio 2009, International Year of Astronomy a cura di Editoriale Scienza ORE 15 LAB. D'ARTE TUTTE LE ETÀ - Forme e colori della città a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educ. Castello di Rivoli ORE 15 LAB. DEL CIELO 9-13 ANNI - Il sole, la nostra stella dagli Egizi ad oggi, a cura di Sez. Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali e Staff di Infini.to - Parco Astronomico di Pino Torinese ORE 15 LAB. IMMAGINE 5-13 ANNI - Pupazzi animati, a cura di Museo Nazionale del Cinema - Cooperativa Duecentesimi ORE 15,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-6 ANNI - Laboratorio sul libro sonoro a cura del progetto del Sistema bibliotecario Novese - Biblioteca civica di Novi Ligure ORE 15,30 LAB. AUTORI 8-11 ANNI - Pinocchio incontra il grillo parlante Pinocchio intorno al mondo a cura di Comitato Italia 150 in coll. con la Fond. Nazionale Carlo Collodi e l'Uff. Scolastico Reg. del Piemonte ORE 16 LAB. SCIENZA DA 16 ANNI - Playdecide, a cura di ESOF2010 ORE 16 LAB. SCRITTURA HOLDEN TUTTE LE ETÀ - Sportello dello scrittore, a cura della Scuola Holden. A disposizione del pubblico Emiliano Poddi ORE 16,30 E 17,30 LAB. D'ARTE TUTTE LE ETÀ - Zig-zagando per le strade, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educ. Castello di Rivoli ORE 17 LAB. SCRITTURA HOLDEN TUTTE LE ETÀ - Sportello dello scrittore, a cura della Scuola Holden. A disposizione del pubblico Emiliano Amato ORE 18-19,30 NATI PER LEGGERE PIEMONTE 3-8 ANNI - Che emozione, a cura di Laboratori di lettura Pinocchio, Le Masche, Villino Caprifoglio e Atelier Elios ITER in coll. con le Biblioteche Civiche Torinesi, i nidi d'infanzia Città di Torino ORE 18,30 LAB. D'ARTE TUTTE LE ETÀ - Zig-zagando per le strade, a cura di Anna Pironti e Paola Zanini - Dip. Educ. Castello di Rivoli PROGRAMMA PROFESSIONALE ORE 11 SALA PROFESSIONALI - L'audiolibro e il libraio, a cura di AEDA - Asspciazione Editori Audiolibri. Interv. Fabio Di Pietro, Alberto Galla, Cristiana Giacometti, Grazia GOTTi, Dorothy Kressmann, Andrea Milke, Rocco Pinbto, Luca Sossella, Viktopria von Schirach. Coordina Anna Ardissone ORE 13,30 SPAZIO STOCK - Preadolescenza: il diritto ad abitare la terra di mezzo. Present. del volume curato da Umberto Magnoni, Anna Maria Venera, a cura di Iter. Interv. Miguel Benasayag, Aldo Garbarini, Mario Pollo, Angélique del Rey, Luigi Saragnese ORE 14 SALA PROFESSIONALI - Il libro contemporaneo: editoria, biblioteconomia e comunicazione scientifica. Present. del libro di Giuseppe Vitiello, a cura di AIB Piemonte e Bibliografica. Interviene l'autore ORE 15 SALA PROFESSIONALI - L'editoria elettronica italiana: quali prospettive per la filiera del libro?, a cura di AIB Piemonte. Interv. Andrea Angiolini, Barbara Casalini, Patrizia Cotoneschi, Emilia Groppo, Claudio Leombroni, Giuseppe Vitiello. Coordina Tommaso Giordano ORE 15,30 SPAZIO STOCK - www.editorixragazzi.it. Il sito ufficiale degli editori per ragazzi, a cura di AIE - Ass. Italiana Editori e AIB - Ass. Italiana Biblioteche. Interv. Patrizia Lucchini, Antonio Monaco, Cristina Mussinelli. Coordina Gianni Peresson ORE 16,30 SPAZIO STOCK - Essere valutati perché? Uno psicodramma degli insegnanti d'Italia, a cura di Casa degli Insegnanti. Interv. Cristina Coggi, Rino Coppola, Paola Domingo, Eliette Mazan, Mandy Morgan, Pilar Otero, Enzo Pappalettera. Coordina Marco Masuelli ORE 17 NATI PER LEGGERE PIEMONTE PER GENITORI ED EDUCATORI - Il primo libro della vita lo scelgo così. Libri sinceri e di qualità per piccoli lettori. Incontro con Gigi Paladin e Rita Valentino Merletti, a cura di Nati per Leggere Piemonte ORE 17,30 SPAZIO BOOK - Il posto delle storie. Present. del quaderno di lavoro sulla lettura nei nidi d'infanzia curato da Silvana Alberti, Valeria Anfossi, Flavia Manente, a cura di Iter. Interv. Umberto Magnoni e Luigi Saragnese SPAZIO RAI ORE 10 CORNER NUOVI MEDIA - Blog. Scrittori dalla Fiera alla Rete. Gli autori incontrano i loro lettori sulle pagine del blog letterario ORE 11 CORNER NUOVI MEDIA - Lab. per bambini. Il libro lo faccio io. Colla forbici e fantasia per creare insieme tanti libri divertenti ORE 11,30 PALCO RAI - Presentazione del 61° Prix Italia a Torino (20-26 settembre). Interviene il segretario generale del premio Giovanna Milella ORE 14,30 PALCO RADIO - Diretta Radio3 - Il terzo anello musica. Dal vivo con Max Manfredi. Conduce Luca Damiani ORE 15 PALCO RADIO - Diretta Radio3 - Fahreneit. Il mondo del libro e i grandi temi culturali e civili. Musica dal vivo: Max Manfredi. Conduce Marino Sinibaldi FUORI FIERA ORE 14,30 SALA BARONALE, BORGO MEDIEVALE Po chiama Nilo, in coll. con Università, Politecnico, Consolato Egiziano. Interv. Fiorenzo Alfieri, Germana Buffetti, Mario Cornelio Levi, Elvira D'Amicone, Marco Galloni, Renato Grilletto, Sherine Maher, Gianni Oliva, Ippolito Ostellino, Enrica Pagella, Emma Rabino Massa, Mario Salomone, Rosa Tamborrini a cura Ass. Scholé ORE 16 TEATRO BARETTI via Baretti 4 - Alfredo Tassone presenta Controcampo in coll. Ediz. Il Filo. Con Chiara Acciarini ORE 16,30 BIBLIOTECA SHAHRAZAC via Madama Cristina 41 Lettura poesie di Maria Antonietta Maccioccu e Donatella Moreschi dalla raccolta Extracomunitudine ORE 18 BIBLIOTECA SHAHRAZAC Silvia Treves presenta Fata Morgana antologia di racconti partecipanti al concorso sul tema "Porte e passaggi" in coll. con Edizioni Coops Cs ORE 17,30 CENTRO SPORTIVO CIT TURIN corso Ferrucci 63 - Incontro con Nicola Legrottaglie, in coll. con Piemme ORE 18 CASA DI RECLUSIONE "RODOLFO MORANDI" DI SALUZZO via Regione Bronda 19/bis, cr.saluzzo@giustizia.it. VOLTAPAGINA. Incontro con Giuseppe Culicchia, in coll. con Mondadori. Conduce Marco Pautasso ORE 21 CINETEATRO BARETTI via Baretti 4 - Pres. del libro Egitto. Cercando l'Aleph. Incontro con Stefano Faravelli ORE 21 LIBRERIA PSICHE, Via Madama Cristina 70/b - Presentazione del libro Il potere della parola nella relazione d'aiuto psicologico. Geniosi e Counseling. Incontro con Giuseppe Tirone

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Prima dell'incontro con il Papa, che mercoledì aveva toccato il nervo più scoperto di... (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

Prima dell'incontro con il Papa, che mercoledì aveva toccato il nervo più scoperto di tutti, il «Muro da abbattere», il premier israeliano Benyamin Netanyahu è andato a sorpresa in Giordania per discutere del futuro del negoziato israelo-palestinese. Un incontro che forse doveva rimanere segreto, ma che invece è stato divulgato dalla corte giordana. Qualche giorno fa, dopo aver accolto in piena sintonia Benedetto XVI, re Abdallah è tornato da un viaggio lampo a Washington, con in mano la bozza del piano di pace americano, che riprende a grandi linee quello saudita. E che soprattutto ruota attorno alla soluzione «due Stati» respinta da Netanyahu. Re Abdallah, scrive la corte giordana, lo ha esortato ad accettare la creazione di uno Stato palestinese e il ritiro dai Territori occupati. Tutti punti che il nuovo premier del Likud vuole mettere in soffitta. Secondo gli analisti arabi e israeliani, però, è stato il nucleare iraniano a occupare gran parte dell'incontro. Lo dimostrerebbe l'avvertimento a non attaccare a sorpresa l'Iran che, secondo il quotidiano di Tel Aviv «Haaretz», l'Amministrazione Obama ha lanciato al nuovo governo israeliano. E lo dimostra l'enfasi che ha messo il premier israeliano, dopo l'incontro con il Pontefice, alla richiesta che Benedetto XVI «faccia sentire alta la sua voce contro coloro che chiedono la distruzione di Israele», cioè Ahmadinejad. Per non prestare troppo il fianco alle pressioni di Obama, il premier israeliano ha cercato di mostrarsi pronto al dialogo con i leader arabi moderati e in grado di mantenere buone relazioni con Giordania ed Egitto. Ma il nodo resta la soluzione «due Stati». Netanyahu dovrà affrontarla lunedì prossimo a Washington. \

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"Cristiani e musulmani insieme contro l'odio" (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

OGGI TAPPA FINALE A GERUSALEMME DEL VIAGGIO IN TERRA SANTA "Cristiani e musulmani insieme contro l'odio" [FIRMA]GIACOMO GALEAZZI INVIATO A NAZARETH «Fedi unite nel predicare il perdono, respingere l'odio, salvaguardare i bambini dal fanatismo». Pregano abbracciati il Papa, il rabbino, l'imam, superando «nell'interesse dell'armoniosa convivenza» il rischio-sincretismo degli incontri interreligiosi. La giornata più temuta dai servizi segreti israeliani (che hanno negato a Benedetto XVI il giro in papamobile nelle strade di Nazareth e allontanato dalla città lo sceicco estremista Salim Sakhafa) è racchiusa nelle strette di mano. Quella con il premier Netanyahu a suggellare la mediazione vaticana nel piano di Obama e quella con i leader religiosi per invocare insieme da Dio la pace in Terra Santa. In mezzo al fuoco incrociato delle critiche israeliane scatenate dal monito a Betlemme contro il Muro in Cisgiordania e di Hamas per «la mancata denuncia dei crimini di Israele», il Pontefice saluta in arabo («assalam aleikum», la pace sia con voi) i 40 mila fedeli, reclama la conciliazione tra le religioni ed esorta cristiani e musulmani a respingere «il potere distruttivo del pregiudizio che uccide l'anima umana prima che il corpo». Qui in Galilea, dove la croce e la mezzaluna sono contrapposte, invita a «riparare il danno fatto, edificare ponti in fedeltà all'unico Dio». Ieri assieme a Netanyahu il Pontefice ha affrontato «i temi del processo di pace in Medio Oriente e i modi per farlo progredire», poi le delegazioni israeliana e vaticana si sono incontrate per parlare per l'accordo economico-giuridico tra Israele e Santa Sede (visti per i religiosi e luoghi santi), dopo che mercoledì, con una «indelicatezza» protocollare, persino il segretario di Stato Bertone e i cardinali del seguito papale sono stati fatti scendere dalle macchine per attraversare a piedi il Muro. In mattinata, sul Monte del Precipizio, Benedetto XVI ha realizzato il sogno di Karol Wojtyla al quale nel 2000 le autorità proibirono di celebrare la messa sulla collina. «Cristiani e musulmani convivano nel rispetto reciproco», ha ammonito il Papa riferendosi alla lunga controversia che ha opposto a Nazareth le due comunità per i diritti territoriali legati ai rispettivi luoghi santi. Poi, durante il rito dei vespri, ha incoraggiato i «fedeli di Cristo a rimanere qui nella terra che lui ha santificato con la sua presenza», a non emigrare nonostante le difficoltà «per costruire una genuina riconciliazione tra i diversi popoli che riconoscono Abramo come loro padre». Oggi, al Santo Sepolcro, la solenne conclusione della visita papale per la quale scenderanno dal tetto della basilica di Gerusalemme anche i venti monaci etiopici che hanno nel solaio le loro celle da quando li ha confinati lì lo Statu Quo che regola la custodia dei luoghi santi alle diverse confessioni cristiane. Intanto fa il giro del mondo l'immagine-simbolo del pellegrinaggio. La preghiera comune di ieri, con un cerchio di mani, al canto di «Salam, Shalom»: a sorpresa al santuario dell'Annunciazione il Papa si è levato in piedi e, dando la mano al rabbino David Rosen e a un leader religioso islamico della Galilea, ha pregato con loro. Una risposta a chi, come l'Economist, ipotizza che del viaggio resterà solo il ricordo delle sue gaffe. «Per le grandi potenzialità delle tradizioni religiose nella promozione della pace», Benedetto XVI assegna alle fedi che si fronteggiano in Terra Santa il delicato compito di «plasmare i cuori dei giovani e il futuro dell'umanità».

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Ora tocca a derivati e carte di credito (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

PARTE L'OPERAZIONE PER PROTEGGERE DAGLI INTERESSI TROPPO ALTI CHI USA IL DENARO ELETTRONICO Ora tocca a derivati e carte di credito [FIRMA]MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA NEW YORK Regolamenti stringenti per i derivati finanziari e una riforma delle carte di credito: sono le due richieste che la Casa Bianca recapita al Congresso di Washington con il comune intento di rafforzare la protezione del denaro dei cittadini. La necessità di «estendere la sorveglianza sui mercati includendo i prodotti-ombra dei derivati» è contenuta in una lettera di due pagine inviata ai leader del Congresso dal ministro del Tesoro, Timothy Geithner, auspicando la creazone di un sistema elettronico centralizzato per «registrare acquisti e vendite dei derivati finanziari» simili a quelli oggetto delle speculazioni che hanno innescato la crisi del settore immobiliare che ha poi portato alla recessione. Geithner vuole porre fine all'eccezione costituita da «chi tratta i derivati sfuggendo ad ogni controllo ma esponendo le controparti a gravi rischi». Da qui la necessità di «un robusto regime di supervisione e regolamentazione» che dovrà «far uscire dall'ombra» quei prodotti che a vengono spesso negoziati al di fuori dei mercati tradizionali. «Le nuove norme devono prevedere standard di condotta, norme sui capitali, obblighi di pubblicazione» aggiunge il ministro, incaricato dal presidente Barack Obama di «aumentare la protezione dei cittadini» che in molti casi hanno perduto pensioni e risparmi a causa degli illeciti commessi proprio nella gestione di derivati dei quali non si conosceva neanche l'esistenza. Barney Frank, capo della commissione Finanze della Camera, si è detto disposto a «lavorare da subito» sulla base delle indicazioni ricevute dal Tesoro e fra i primi punti che i legislatori dovranno chiarire c'è la sorte degli hedge funds, molti dei quali fanno largo uso di derivati. Per avere idea dell'opera che attende il Congresso basta pensare che il mercato globale dei derivati ammonta a 600 trilioni di dollari. Poche ore dopo il passo di Geithner verso Capitol Hill è stato Obama a recapitare un altrettanto esplicito messaggio al Congresso facendo tappa a Rio Rancho, nel New Mexico che strappò ai repubblicani durante le recenti presidenziali. Parlando nella cornice di un «town hall meeting», che consente agli spettatori di fare domande, Obama ha detto che «è il momento di varare un'affidabile protezione di chi adopera carte di credito» auspicando «trasparenza, mutua responsabilità e possibilità di verificare» le informazioni che vengono date, in primo luogo sui tassi applicati. Poiché milioni di americani adoperano le carte di credito per pagare non solo i consumi quotidiani ma anche affitto, assicurazione sanitaria e spese scolastiche Obama chiede alle società che le emettono di «offrire accordi trasparenti e onesti» nell'ambito di una «riforma capace di garantire un bilanciamento di responsabilità». Se infatti da un lato «i consumatori devono sapere che le carte di credito sono soldi veri e se vengono spesi devono essere restituiti rispettando un calendario di scadenze fisse» dall'altro «chi le emette non può nascondere i veri tassi in testi talmente complessi che serve una laurea per comprenderli» così come «devono finire i giorni nei quali si scopre all'improvviso che i tassi di interesse sono aumentati vertiginosamente». Per il Congresso ciò significa redigere una legge che obblighi le società emittenti a «riscrivere i moduli in maniera che tutti possano comprendere» come anche a sottoporsi a «controlli per prevenire o punire gli abusi».

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"Se io fossi Obama cancellerei lo smog" (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

I bimbi torinesi "Se io fossi Obama cancellerei lo smog" [FIRMA]GIORGIA GARBEROGLIO «Se io fossi Obama per prima cosa cancellerei un po' di inquinamento e poi metterei pannelli solari». Questa è la strada (tema della Fiera) che percorrerebbe Edoardo Sanquirico, nove anni, sguardo allegro e maglietta della sua scuola: Matteotti di Collegno, Istituto Comprensivo Borgata Paradiso. Siamo in un laboratorio organizzato in occasione dell'uscita del libro «Caro Obama, ti è già venuta qualche buona idea?» di John Jory, che ha raccolto lettere di bambini in un programma di doposcuola americano. E qui a Torino si stanno svolgendo, in piena regola, la stesura dei programmi, la scelta dei candidati, la votazione e infine l'elezione del piccolo Obama torinese. A coordinare Manuela Salvi, traduttrice del libro edito da Mondadori. Le schede preparate per la votazione presentano la faccia del primo presidente nero degli Stati Uniti e i bambini partecipanti votano il loro «Presidente dell'Italia» (secondo Monica Laus, nove anni) o come diceva Edoardo «Un capo dell'Italia». Noemi D'Agostino, 13 anni della Scuola Media Calvino di Torino, di Obama dice che è un presidente che ha idee mirate. Noemi è preparata perché una sua cugina vive in America: «Io l'avrei votato e da Toporeporter gli vorrei chiedere se la sua vita è cambiata». E nel frattempo i futuri candidati espongono i loro programmi. Scartato - incredibilmente - Nicolò Bardi che auspicava una scuola che finisse massimo alle 12, ecco quindi i tre prescelti: Giulia Ruoto, con un programma di cinque punti (abbassare le tasse, non rovinare la natura, non si ruba, non si spreca il cibo e non si fanno i porcellini a mensa), Loris Pacchiella (non si devono accendere i fuochi e no all'inquinamento), infine Anna Supino (aiutiamo i bambini poveri). Ordinatamente si sono svolte le votazioni e lo spoglio delle schede. Con quasi la maggioranza è stata eletta «Capo dell'Italia» Giulia, nove anni e cinque punti in programma.

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[FIRMA]GIUSEPPE CULICCHIA Tra tutti i giornalisti accreditati alla Fiera del Libro, che sono cent... (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

[FIRMA]GIUSEPPE CULICCHIA Tra tutti i giornalisti accreditati alla Fiera del Libro, che sono centinaia e si aggirano tra un dibattito e l'altro alla ricerca non di rado affannata di uno scoop o almeno di una battuta di Umberto Eco, magari sulle ragioni per cui si è tagliato la barba ma non i baffi, ce ne sono due che si divertono davvero. Si chiamano Giulia Massenz e Irene Calesini, hanno 14 anni e normalmente frequentano la scuola media Italo Calvino, ma in questi giorni fanno parte della redazione di Papersera, il giornale della Fiera del Libro nato grazie alla collaborazione tra questa e Topolino. Il Papersera ha la sua redazione in un angolo appartato del Bookstock Village. «Per noi è un'occasione unica per vivere la Fiera in modo diverso dal solito», racconta Irene. «Gli altri anni siamo venute qua con i nostri compagni ed è stato interessante, ma mai come ora». Giulia è d'accordo. «Venire qui come semplici visitatori è bello ma è un po' limitante. Vedi un mucchio di libri e incontri qualche scrittore, certo, ma poter raccontare la Fiera è tutta un'altra cosa». Le due non sono qui per caso «Ci hanno chiesto se volevamo fare il giornale della Fiera perché sanno che ci piace scrivere», sorride Irene, che evidentemente non deve avere troppi problemi in occasione dei compiti in classe di Italiano. «E anche perché ci piace leggere», ci tiene a precisare Giulia, dando di gomito all'amica. Umberto Eco l'hanno visto di sfuggita anche loro, ma non sono riuscite a intervistarlo: troppa gente intorno. Peccato, soprattutto per il professore. «Però abbiamo visto la presentazione del libro delle lettere dei bambini a Obama», sottolinea Irene. «Ci hanno anche fotografate mentre prendevamo appunti». Chiedo alle due giornaliste di Papersera se non fanno fatica a scrivere i loro articoli con il baccano che le circonda. Si scambiano un'occhiata complice e poi ammettono: «Mah, sai, in classe non è poi così diverso». Giulia aggiunge: «Poi comunque quando hai sentito e visto un incontro è facile raccontarlo e tirare giù delle idee». Beh, penso, dipende dai casi. Ma è evidente che le giornaliste di Papersera danno parecchi punti ai colleghi di svariate altre testate. I tempi della redazione sono ferrei, proprio come accade nei giornali che si stampano fuori dal Lingotto. «Dobbiamo consegnare i testi entro le 16», mi raccontano, «perché altrimenti poi il giornale non esce». Tutte e due hanno già dovuto fare i conti con le forbici del caporedattore, e cioè di Valentina De Poli di Topolino, che dalla sua postazione sorride divertita. «Ieri abbiamo scritto i nostri primi articoli ed erano un po' troppo lunghi, così ci hanno spiegato che dobbiamo essere più sintetiche». Insomma: lo stesso problema che hanno innumerevoli loro colleghi, tra cui parecchie firme illustri. Chiedo a Irene e Giulia che cosa hanno intenzione di fare dopo le medie. «Io voglio iscrivermi al classico con indirizzo comunicazione», mi dice Irene, che evidentemente vuol perseverare. «Io invece amo molto anche le materie scientifiche, e quindi credo che mi iscriverà allo scientifico» Beh, intanto complimenti. E poi, in bocca al lupo!

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Oggi c'è Marchionne Anche Sergio Marchionne (foto), alla Fiera del libro. Tra un vi... (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

Oggi c'è Marchionne Anche Sergio Marchionne (foto), alla Fiera del libro. Tra un viaggio negli Stati Uniti e uno in Germania, oggi alle 18,30 sarà in Sala Azzurra con Mario Calabresi per presentare La fortuna non esiste (Mondadori), il libro in cui il neodirettore della Stampa racconta il suo viaggio nell'America di Obama che cerca di uscire dalla crisi.

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Pelosi: "La Cia ci ha ingannati" (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

I DEMOCRATICI IN DIFFICOLTÀ NELLA POLEMICA SUL WATERBOARDING Pelosi: "La Cia ci ha ingannati" [FIRMA]MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA NEW YORK «Sulle torture la Cia ha mentito sempre al Congresso degli Stati Uniti»: vestito giallo, volto teso e rossetto ben marcato la presidente della Camera Nancy Pelosi va al contrattacco delle indiscrezioni che la accusano di aver saputo dal settembre 2002 che cosa erano gli «interrogatori duri» dei detenuti jihadisti. Finora Pelosi aveva preferito non rispondere ai sospetti ma è il commento pubblicato sul «Wall Street Journal» da Karl Rove, ex guru politico del presidente Bush, a farle capire che il basso profilo non paga. «Nancy Pelosi è stata complice delle "torture"» scrive Rove enumerando, giorno per giorno, come la Cia mise al corrente il Congresso della tecnica del «waterboarding», l'affogamento simulato, che ora l'amministrazione Obama equipara alle torture. La scelta del terza carica dello Stato è così di riunire i giornalisti in sala stampa e affrontarli di persona, leggendo dal podio, e con le bandiere americane alle spalle, un lungo testo confezionato dai propri consiglieri legali per essere la base della difesa da ogni sospetto. «Il briefing della Cia del 4 settembre 2002 avvenne ma non ci fu detto esplicitamente che il waterboarding veniva adoperato» esordisce Pelosi, affermando che in seguito «non io ma altri ricevettero dei briefing» sulle tecniche in questione, «io ne fui informata e chi partecipò a quegli incontri scrisse una lettera» per far conoscere il proprio disappunto. È una difesa debole perché non risponde all'interrogativo su cosa fece Pelosi quando venne a sapere che il «waterboarding» veniva adoperato. I giornalisti la incalzano, lei tentenna, ha attimi di incertezza: torna a leggere alcuni passaggi della dichiarazione scritta ma sembra non trovarli, si confonde nel leggere gli appunti. In diretta tv i network trasmettono a milioni di americani l'immagine della donna più potente di Washington che appare quasi con le spalle al muro. È lei stessa che se ne rende conto e dunque passa al contrattacco: prima dice che «il mio compito politico era di cambiare leadership al Paese come poi è avvenuto» e poi picchia duro nei confronti della Cia: «Gli agenti che hanno condotto i briefing ci hanno ingannato, hanno mentito sempre al Congresso». E' il più duro e diretto attacco a Langley pronunciato da un'alta carica dello Stato dall'indomani dell'11 settembre. I repubblicani si affrettano a sfruttare il momento e John Boehner, leader della minoranza alla Camera, la smentisce: «Vi sono stati numerosi briefing da parte degli agenti della Cia ai quali hanno partecipato Pelosi e altri democratici della Camera e del Senato, anche noi eravamo presenti, e possiamo dire che era piuttosto chiaro di quali tecniche di interrogatori rafforzati stavano parlando». Passa mezz'ora e a replicare a Pelosi è la stessa Cia, nella persona di George Little, titolare delle relazioni pubbliche a Langley, che dice: «Spetta al Congresso dire se le note che rendemmo pubbliche allora erano accurate o meno». Tali «note» comunque saranno ora «esaminate dallo staff della Cia» e dunque potrebbero presto diventare pubbliche. Lo stesso Little fa presente che dal febbraio 2003 al marzo 2009 in «13 briefing» la Cia discusse del «waterboarding» con «democratici e repubblicani». Lo scontro fra Pelosi e Cia diventa pubblico. È il risultato che cercava l'ex vicepresidente Dick Cheney quando per primo difese a spada tratta i metodi di interrogatorio della Cia, spingendo i democratici ad uscire allo scoperto in una battaglia politica che ora rischia di trasformarsi in un boomerang per l'amministrazione.

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La sfida sull'elicottero di Obama (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

Corriere della Sera sezione: Economia data: 15/05/2009 - pag: 31 Critiche Il «New York Times»: oggi è come se andasse su una vecchia Plymouth volante La sfida sull'elicottero di Obama DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK Il taglio delle spese per il nuovo elicottero della Casa Bianca rischia di avere un effetto «boomerang» per Obama. Anziché risparmiare rischia di sprecare soldi, ha scritto ieri il «New York Times» in un commento insolitamente severo nei confronti del leader democratico. Secondo il giornale, Obama, più che dalla voglia di fare il rigoroso, è mosso dal timore di attacchi da parte di John McCain, che ha più volte criticato l'acquisto del VH-71. Accusato di dilatare troppo la spesa pubblica e desideroso di dimostrare agli americani che i sacrifici per uscire dalla crisi è pronto a farli anche lui, un paio di mesi fa il presidente aveva annunciato la rinuncia al nuovo «Marine One»: un elicottero che era stato commissionato durante la presidenza Bush, basato su un progetto Agusta-Westland e costruito negli Usa dalla Lockheed con un importante contributo delle aziende Finmeccanica. «Quello che ho va benissimo » aveva tagliato corto l'austero Obama. Che le cose non stessero esattamente così, era emerso già un mese fa quando il ministro della Difesa Robert Gates, pur confermando la rinuncia al programma, aveva spiegato che, risolto il caso, verrà comunque indetta una nuova gara. Questo perché la flotta presidenziale, zeppa di macchine che hanno più di 30 anni di vita, va comunque rinnovata.Il VH-71 era finito nel mirino per il raddoppio dei costi (da 6,8 a 12 miliardi di dollari) e i ritardi nello sviluppo. Lockheed (che ha già pagato il lavoro fatto dalle imprese italiane) ha replicato che costi maggiorati e tempi più lunghi sono il frutto delle richieste di capacità aggiuntive via via formulate dalla Casa Bianca. Ma i sette elicotteri della versione di base quella meno costosa e anche tecnologicamente meno sofisticata sono stati già pronti. Erano stati concepiti come prototipi ed elicotteri «di transizione», ma sono certamente migliori di quelli in linea oggi, alcuni dei quali risalgono all'era Carter. «È come se mandassimo il presidente in giro su una vecchia Plymouth volante, mentre gli elicotteri nuovi rimangono a terra inutilizzati» ironizza il «Times ». Probabilmente al risentimento del giornale e di molti parlamentari democratici, soprattutto di New York non è estraneo il fatto che a Buffalo, nel nord dello Stato, 1.500 persone lavorano alla costruzione dell'elicottero. I «congressmen », capitanati dal senatore Schumer uno di quelli che in Parlamento si stanno più impegnando per la riforma sanitaria di Obama propongono un compromesso: la Casa Bianca potrebbe adottare il VH-71, ma nella sua versione di base, senza quelle «meraviglie» elettroniche che ne fanno lievitare il prezzo. Per ora non ci sono segnali di un ripensamento del presidente, che sulla cancellazione era stato perentorio. Ma quella di ripartire da zero rischia di essere la soluzione più costosa, visto che il contribuente Usa ha già speso 3,2 miliardi di dollari per i nuovi elicotteri già consegnati. Robert Gates Massimo Gaggi

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D'Alema boccia il nucleare di Sarko (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

Corriere della Sera sezione: Economia data: 15/05/2009 - pag: 32 Scelte energetiche D'Alema boccia il nucleare di Sarko «La Libia? Strategica» DAL NOSTRO INVIATO LECCE L'autobus del programma nucleare del governo è antiquato e meglio sarebbe non salirci sopra. Ma alla fine saranno anche gli «speciali rapporti» tra il premier Berlusconi e il presidente Sarkozy a costringere gli italiani a prenderlo e a pagare un biglietto salato ai francesi che ne resteranno saldamente alla guida. Quando tocca questi argomenti l'ex premier e ministro degli Esteri Massimo D'Alema parla da «nuclearista storico», ma non ha dubbi: l'accordo con Edf per gli impianti Epr è un pessimo modo per riacciuffare una tecnologia perduta con il referendum del 1987. Ventidue anni fa gli italiani bocciarono l'energia dell'atomo malgrado l'opposizione dell'allora segretario regionale del Pci, che «rischiando persino l'incolumità fisica» durante un comizio ad Avetrana anche oggi uno dei siti «papabili» per una centrale si batteva per non respingerla. Ora al deputato Pd la prospettiva di grossi esborsi in cambio di una tecnologia che giudica «obsoleta» non pare proprio la strada giusta. Che la Puglia non sia territorio docile per il progetto rilanciato dal «sì» del Senato dei giorni scorsi l'aveva d'altronde messo in evidenza anche il governatore Nichi Vendola, che sempre ieri nel corso del convegno d'apertura del «Festival dell'Energia» promosso da Aris e Assoelettrica ha addirittura rispolverato le parole d'ordine della Guerra di Spagna con un secco: «No pasaran». In attesa che la ricerca sul nucleare più evoluto faccia il suo corso, sarebbe per D'Alema più ragionevole, e con ricadute quasi immediate, seguire la via della «green economy» indicata da Barack Obama. «Utile, a portata di mano, e più rispondente alla vocazione del Paese», l'ha definita rispondendo a Dario Di Vico del «Corriere della Sera». Mentre sul fronte della geopolitica energetica e finanziaria i timori di una strapotenza della Russia o di un'eccessiva ingerenza della Libia nell'economia italiana appaiono eccessivi. Ai tempi dell'impero sovietico, ha detto, la dipendenza energetica era addirittura maggiore. Quelli di Gheddafi, sono «investimenti non speculativi e testimoniano la scelta di un partenariato strategico che dobbiamo rafforzare». Stefano Agnoli

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Ora Obama diventa anche un guru del management (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 15-05-2009)

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Corriere della Sera sezione: Lavoro data: 15/05/2009 - pag: 42 In libreria Ora Obama diventa anche un guru del management E' partito da una start up con un piccolo ufficio e una segretaria, per costruire in due anni un'azienda da 1.200 dipendenti. E' entrato in un mercato maturo, sbaragliando con il suo stile inconfondibile una decina di concorrenti con molta più esperienza di lui. Chi è? Si chiama Barack Obama e il suo talento manageriale ormai fa scuola. Anzi. L'Obama Style è talmente attraente, che più d'un manager tenta di metterci il suo cappello. «Ma le adesioni superficiali non bastano, perché la strategia del cambiamento è molto più difficile da applicare di quanto sembri», spiega Marco Rotondi, autore insieme a Federico Mioni di Obama Leadership (Franco Angeli), in libreria a fine maggio. Lo stile del nuovo presidente americano, passato al microscopio nel libro, rompe con l'atteggiamento da Top Gun dei suoi predecessori. «Quando i mercati prosperano, è facile coprire gli errori dei manager autoritari, che privilegiano le decisioni rapide e poco discusse, quindi rischiose», fa notare Rotondi. Oggi è più adatta la strategia di Obama, che accetta la complessità e preferisce darsi il tempo per condividere. E chiede spiegazioni, vuole capire, ma alla fine decide lui. La copertina di «Obama Leadership» (Franco Angeli), in libreria a fine maggio E.Co.

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E Schwarzy (in rosso) si vende il Colosseo (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 15/05/2009 - pag: 17 Il governatore della California E Schwarzy (in rosso) si vende il Colosseo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK È il più grande penitenziario Usa, l'unico in California con un braccio della morte. Immortalato da Hollywood e mitizzato dalla letteratura, il Carcere di San Quintino, a nord di San Francisco, potrebbe essere messo all'asta. Per risanare i conti in rosso il governatore Arnold Schwarzenegger vuole mettere in vendita la leggendaria prigione, costruita dai carcerati ospitati nella nave-prigione Waban e inaugurata nel 1852. Lo rivela il Los Angeles Times. Sul mercato potrebbero finire altri «gioielli» statali tra cui il Los Angeles Memorial Coliseum, lo stadio olimpico in stile Art Deco. Se approvato, l'ambizioso piano potrebbe fruttare tra i 600 milioni e il miliardo di dollari con cui rimpinguare le casse dello Stato in 2-5 anni. Uno studio del 2001 fissò il prezzo del carcere di San Quintino valutandolo dai 129 ai 664 milioni di dollari. Ma contro la proposta di «Terminator» si sono mobilitati diversi politici visto che, in caso di vendita, si dovrà costruire un nuovo costosissimo penitenziario per ospitare 5200 detenuti. Schwarzenegger potrebbe non avere scelta. Se non annullerà la decisione, varata a febbraio, di tagliare gli stipendi agli infermieri a domicilio iscritti ai sindacati, l'amministrazione Obama ritirerà i finanziamenti federali. Se non agirà entro il primo luglio, la California rischia di perdere 6,8 miliardi di dollari. Schwarzenegger Alessandra Farkas

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la california è senza soldi schwarzy vende san quintino - alberto flores d'arcais (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 15-05-2009)

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Pagina 16 - Esteri La California è senza soldi Schwarzy vende San Quintino Piano anti-deficit del governatore: il penitenziario più famoso d´America sarà lottizzato ALBERTO FLORES D´ARCAIS dal nostro inviato NEW YORK - I conti della California sono in rosso e per metterli a posto Arnold Schwarzenegger vuole vendere i principali gioielli immobiliari dello Stato, tra cui il Los Angeles Coliseum e il penitenziario di San Quintino. Il piano di vendita (anticipato dal Los Angeles Times) farebbe incassare tra 600 milioni e un miliardo di dollari nel giro di qualche anno. All´inizio dell´anno le casse californiane avevano un deficit di bilancio di 42 miliardi di dollari, ma negli ultimi mesi (nonostante la crisi) il governatore repubblicano è riuscito quasi a dimezzarlo: grazie all´aumento delle tasse (che gli è valso le critiche del suo partito) e al taglio delle spese (su cui l´hanno attaccato i democratici). Tra queste ultime, "Terminator" ha inserito anche gli stipendi degli infermieri che assistono a domicilio i pazienti gravi, provocando una dura reazione sindacale che ha investito della questione anche la Casa Bianca, provocando uno scontro tra il presidente e Schwarzenegger. Se il governatore e il Congresso statale daranno il via a questi tagli, Obama è deciso a ritirare i finanziamenti federali per la California previsti dal piano di stimolo, e il Golden State dovrà fare a meno della bella cifra di 6,8 miliardi di dollari. Il governatore ha preso carta e penna, ha scritto alla Casa Bianca chiedendo di fare un´eccezione visto che il deficit attuale è comunque molto alto (23 miliardi di dollari) ma (secondo il Wall Street Journal) Obama ha risposto con un secco no. è in questo clima che ha preso corpo l´idea di vendere le proprietà immobiliari. Dal carcere di San Quintino il governo californiano conta di ottenere diverse centinaia di milioni di dollari, una cifra che può variare, secondo le stime, tra i 129 e i 664 milioni. Situato a San Rafael, in uno splendido scenario naturale con vista sulla baia di San Francisco, il penitenziario più famoso d´America fa gola da anni ai grandi gruppi immobiliari. Ristrutturato, ricostruito, diviso in lotti e appartamenti potrebbe valere già oggi (con il mercato in crisi) oltre un miliardo di dollari, cifra che nei prossimi anni potrebbe quasi raddoppiare. Conosciuto in tutto il mondo anche per diversi film, serial televisivi, libri e romanzi, San Quintino ospita il braccio della morte per i detenuti maschi in attesa della pena capitale. Venderlo e smantellarlo non sarà però facile, anche perché essendo il più grande carcere degli Stati Uniti Schwarzenegger dovrà investire su progetti alternativi in grado di sistemare migliaia di detenuti. Tra gli altri immobili statali che il governatore proporrà di mettere sul mercato c´è il Los Angeles Coliseum, il grande stadio che ha ospitato ben due Olimpiadi, nel 1932 e nel 1984, e che é stato dichiarato patrimonio storico nazionale. Tanto che il presidente della "L. A. Memorial Coliseum Commission", Zev Yaroslavsky, dice che il progetto di vendita è «assurdo. Sarebbe come vendere la Statua della Libertà». Altri immobili da vendere per fare cassa sono sedi di fiere come l´Orange County Fairgrounds e la Cal Expo di Sacramento, e il Cow Palace di Daly City, che ha ospitato sia nel 1956 che nel 1964 la Convention nazionale dei repubblicani.

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l'afghanistan ringrazia emergency strada: "e pensare che volevano cacciarci" - giampaolo cadalanu (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 21 - Esteri Per il ministro della Sanità di Kabul è un modello di pace: "Sono concreti e aiutano il nostro popolo" L´Afghanistan ringrazia Emergency Strada: "E pensare che volevano cacciarci" GIAMPAOLO CADALANU Non c´è pace senza la salute, e dunque senza assistenza sanitaria: «Un modello per tutti c´è già, ed è Emergency». Ha usato termini entusiasti il ministro afgano della Sanità, Sayed Mohammad Amin Fatimie, nel presentare a Washington l´impegno dell´Ong italiana. «La strada per la transizione alla pace in Afghanistan passa per la capacità del paese di fornire adeguata assistenza sanitaria alla popolazione. Da questo punto di vista, Emergency può diventare un modello per la nuova strategia per l´Afghanistan adottata dall´amministrazione Obama». «Il popolo afgano apprezza moltissimo quanto Gino Strada e la sua organizzazione hanno fatto nel nostro Paese - ha detto Fatimie - Loro sono abituati ad essere concreti e a rispondere ai bisogni con velocità ed efficienza. Emergency può diventare un modello, in contatto con il Comitato Internazionale della Croce Rossa». «E pensare che quello stesso governo due anni fa ci ha costretto a chiudere i nostri ospedali per due mesi, perché curavamo anche i "nemici"», commenta Gino Strada, aggiungendo: «è senz´altro un passo avanti significativo». Secondo il fondatore di Emergency, fra i "punti di forza" dell´organizzazione c´è proprio la convinzione che «la strada per la pace passa attraverso l´assistenza sanitaria, e attraverso il diritto di tutti a essere curati gratuitamente». Nel sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, Emergency ha firmato il "manifesto per una medicina basata sui diritti umani", «un´idea opposta a quella di chi pensa solo alle opportunità di business», dice Gino Strada. Di recente l´organizzazione ha incontrato i rappresentanti di nove paesi africani - Sudan, Ciad, Sierra Leone, Repubblica centrafricana, Uganda, Eritrea, Congo RDC, Ruanda, Egitto - per lavorare sul progetto di apertura dei "centri d´eccellenza" anche nel continente africano, che presto verrà presentato all´Organizzazione mondiale per la sanità e al G-8. Saranno reparti specializzati, capaci di offrire gratuitamente agli ammalati un trattamento di altissimo livello. «Una medicina non contaminata dall´ansia del profitto, ma salda nella sua natura di arte e scienza, per salvare vite umane e migliorare la qualità dell´esistenza», dice Strada. Tre anni di gestione costerebbero appena 250 milioni di dollari, «goccioline in termini di budget per gli aiuti umanitari. Per la gestione, ci saranno regole chiare: «I paesi devono partecipare anche finanziariamente», dice Strada, «e comunque i centri medici devono essere aperti anche a persone che vengono da altri paesi, come già succede nel nostro ospedale in Sudan, dove gli ammalati arrivano persino dall´Iraq». Che poi questa sia la strada per la pace, lo dimostra anche il fatto che per parlare di questo progetto si siano seduti allo stesso tavolo anche rappresentanti di paesi in pessimi rapporti, come Sudan e Ciad. «E quando si sono alzati», racconta Gino Strada, «si scambiavano pacche sulle spalle».

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La Saberi ha lasciato l'Iran "Starò qualche giorno a Vienna" (sezione: Obama)

( da "Repubblica.it" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

VIENNA - Roxana Saberi ha lasciato l'Iran ed è arrivata a Vienna. La giornalista irano-americana, accusata dal regime islamico di spionaggio, ha lasciato nella notte di Teheran, a bordo di un volo su cui c'erano anche i genitori. La giornalista era stata rilasciata lo scorso lunedì, dopo che una sentenza che la condannava a otto anni di carcere era stata ridotta a due, e poi sospesa in appello. Saberi fu arrestata a gennaio, con l'accusa originaria di aver comperato alcol, illegale in Iran. La vicenda era diventata un caso politico, ancora più incandescente nel momento in cui il presidente Usa, Barack Obama, tenta di migliorare le relazioni con il 'regime degli ayatollah'. "Passerò qualche giorno a Vienna, perché è un posto calmo e rilassante". Sono state le prime parole della giornalista al suo arrivo all'aeroporto della capitale austriaca. Accompagnata dal padre Reza, dalla madre e dal fratello, la Saberi non ha precisato quanto durerà il suo soggiorno viennese, né quando intende tornare negli Stati Uniti. In compenso ha spiegato che tra le ragioni della scelta di Vienna come prima destinazione sulla via del ritorno a casa c'è la volontà di ringraziare l'ambasciatore austriaco a Teheran per il ruolo svolto nella sua liberazione. "E' stato di grande aiuto - ha detto Roxana Saberi - e vorrei ringraziarlo. (15 maggio 2009

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Obama: "Tornano i tribunali militari" (sezione: Obama)

( da "Stampaweb, La" del 15-05-2009)

Argomenti: Obama

WASHINGTON L’annuncio ufficiale sarà dato oggi, ma responsabili dell’amministrazione statunitense lo hanno anticipato parlando a condizione di anonimato, in attesa che siano precisati i particolari: tornano i tribunali militari a Guantanamo. Lo ha deciso Obama, dopo aver criticato George W. Bush durante la campagna elettorale e dopo averli bloccati appena eletto presidente. I tribunali militari giudicheranno un piccolo numero di prigionieri della base statunitense nell’isola di Cuba, ai quali sarà garantita una protezione giuridica migliore di quella assicurata in precedenza. Barack Obama aveva ordinato il blocco di queste corti marziali poche ore dopo il suo arrivo alla Casa Bianca, in gennaio, in attesa di una riforma del loro funzionamento. Tuttavia, non aveva rinunciato a perseguire i presunti terroristi. La decisione, che sarà ufficializzata oggi, non mancherà di suscitare critiche. Alcune organizzazioni di difesa dei diritti dell’uomo hanno già protestato per il passo indietro del presidente sulla pubblicazione delle foto di tortura di prigionieri in Iraq e in Afghanistan. Dopo avere promesso la massima trasparenza, sia in campagna elettorale che al suo arrivo alla Casa Bianca, il presidente Usa ha dovuto prendere nelle ultime settimane una serie di decisioni che hanno messo in discussione il suo precedente impegno e provocato alcune imbarazzanti inversioni di rotta. A gongolare sono i repubblicani e in particolare l’ex vicepresidente Dick Cheney che nelle ultime settimane aveva più volte ammonito Obama: le promesse iniziali di trasparenza potevano mettere a repentaglio la sicurezza degli Stati Uniti. La decisione di Obama di rimangiarsi il suo assenso alla pubblicazione delle foto delle sevizie inflitte dai militari americani ai detenuti nelle carceri in Iraq e Afghanistan «per motivi di sicurezza» - esattamente la tesi di Cheney - ha fatto cadere le braccia alle organizzazioni che si battono per la difesa dei diritti umani. Ora il dietrofront su Guantanamo: Barack Obama ha scoperto che per risolvere il complesso problema di cosa fare dei sospetti terroristi detenuti nella base militare Usa a Cuba i tribunali speciali sono forse il male minore. Gran parte delle prove raccolte contro i detenuti sono frutto infatti di interrogatori da parte dei militari Usa che non potrebbero essere usate in tribunali normali, vincolati a tutelare anche i diritti dell’imputato. Anche la decisione più trasparente presa finora da Obama, quella di rendere pubblici i memorandum dei legali della amministrazione Bush che autorizzavano di fatto la tortura, si è trasformata in un boomerang per il nuovo presidente per la incertezza mostrata (con dichiarazioni contrastanti) sulla incriminabilità o meno degli autori dei documenti, e sulla opportunità o meno di una commissione d’inchiesta. Era stata proprio questa decisione a provocare le battute più sferzanti di Cheney che, dopo otto anni vissuti all’ombra del presidente George W. Bush, è diventato da gennaio il portavoce più visibile della vecchia amministrazione e dello stesso partito repubblicano, che non ha ancora trovato nuovi leader dopo la batosta elettorale del novembre scorso.

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guantanamo, obama fa marcia indietro - vittorio zucconi (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 15 - Esteri Guantanamo, Obama fa marcia indietro Confermate le corti marziali. Insorgono i liberal: tradite le promesse La Casa Bianca sceglie la via pragmatica, ma garantisce i diritti della difesa Escluse le testimonianze di terza mano e le confessioni estorte con la tortura VITTORIO ZUCCONI WASHINGTON - L´eredità tossica dalla presidenza Bush, nessuna più avvelenata della vergogna costituzionale e politica di Guantanamo, arriva sulla scrivania di Obama e il conto è amaro. Le corti marziali, chiamate pudicamente «commissioni», che devono processare i 200 ancora detenuti, non saranno abolite, ma i diritti degli imputati saranno finalmente garantiti e i processi si celebreranno. Rimangono, ma almeno non saranno kangaroo court, farse tragiche con sentenze preconfezionate e cappio già insaponato alla maniera delle sbrigative corti coloniali inglesi. La decisione del Presidente, che sta fra il salomonico e il legalistico, ha scandalizzato i libertari, che avevano creduto alla promessa elettorale di lavare la macchia, riportare i detenuti in territorio americano e sottoporli alla giustizia ordinaria. Ma non ha rassicurato i vecchi jihadisti bushiani come il riesumato Dick Cheney, che avevano violato ogni principio costituzionale rinchiudendo battaglioni di presunti terroristi nelle stie di Guantanamo, alcuni per otto anni, senza incriminazione e senza diritti, fino all´intervento della Corte Suprema per contraddire Bush e Cheney. Saranno esclusi dai processi, come vuole la procedura nelle nazioni civili e nei tribunali ordinari, due dei pilastri dei processi farsa: il "sentito dire", cioè la testimonianza di seconda o terza mano riportata da altri e, soprattutto, le confessioni strappate con la "coercizione". La tortura. E questo è il nervo esposto che ha scatenato il ritorno furioso di personaggi come Cheney, intenti a difendere i loro metodi di interrogatorio, quindi loro stessi. Dunque la scelta di modificare la procedura giudiziaria, ma non di abolire lo strumento straordinario - le commissioni - può essere, come spesso le scelte che scontentano tutti, la scelta giusta. Se non giusta, certamente la più pragmatica, dunque quintessenzialmente obamiana, secondo il modus operandi di un uomo che continua a confondere amici e avversari applicando quella tecnica clintoniana della "triangolazione" che consiste nel dire una cosa per soddisfare la propria base ideologica e poi farne un´altra, per disarmare l´opposizione. In sostanza, Obama smentisce quotidianamente sia chi lo aveva descritto come un ideologo sotto la vernice affabile, sia chi si illude che lui accetti passivamente di seguire le orme del predecessore. Mantenere i tribunali speciali offende gli avvocati di diritti civili raccolti nella Aclu, la più militante delle associazioni legali. Ma ristabilire il diritto alla difesa degli imputati, e soprattutto riaffermare che la tortura non è in nessuno caso un metodo accettabile né "americano" di procedere, cancella l´obbrobrio ereditato. Proprio sulla tortura, su quella sevizia del waterboarding, dell´annegamento simulato che dall´Inquisizione, alla Gestapo e poi ai parà francesi in Algeria è da secoli un classico degli aguzzini, Obama ha dato un altro saggio di obamismo, vietando la diffusione delle immagini scattate nelle segrete di Abu Ghraib a Bagdad, per non provocare la sommossa fra i quadri dell´esercito e di fatto bloccando le prospettive di processi contro i responsabili tra i militari, il governo civile e nella Cia. Altra decisione che ha infuriato le intelligenze liberal, come Naomi Klein, ma che ha confortato i profughi del gruppo neo conservatore, come Bill Kristol, e che risponde alla necessità di non dare alla dispersa falange della destra, oggi intenta a divorare sé stessa in un partito repubblicano allo sbando, un´occasione di ricompattarsi. E vuole chiudere uno dei capitoli più velenosi della lunga tragedia bushista, come Gerald Ford fece con il perdono esecutivo a Richard Nixon. Ora, di fronte a un´altra, imminente decisione di importanza storica come la scelta del giudice, o più probabilmente "della" giudice, per sostituire uno dei nove supremi magistrati che si ritira dal servizio, la tecnica della triangolazione politica, del gioco di sponda, sarà di nuovo messa alla prova sul tavolo rovente del diritto di aborto. Il candidato Obama aveva garantito la pronta approvazione delle norme federali, dunque nazionali, a protezione della "libera scelta" delle donne. Il presidente Obama ha chiarito che quella legge «non è una delle mia priorità più urgenti» mentre crea una commissione per cercare formule di compromesso. Un´altra operazione di equilibrismo di fronte a un´opinione pubblica americana che si sta radicalizzando, dopo anni di campagna virulenta anti aborto, e vede, dopo decenni di maggioranza "per la scelta" invertirsi nei sondaggi le parti e più americani dichiararsi contro i diritti delle donne. Il presidente ha scoperto che la bipartisanship in politica «resiste al massimo tre minuti e il tempo di un sondaggio» come ha detto l´ex stratega di Clinton, James Carville. Soprattutto quando un capo del governo deve consumare il proprio tempo nella bonifica della palude ereditata dal predecessore, dall´Iraq all´Afghanistan, dal naufragio dell´economia all´acqua putrida di Guantanamo.

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aborto, sondaggio shock la maggioranza è contro (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 15 - Esteri Aborto, sondaggio shock la maggioranza è contro WASHINGTON - L´America si scopre anti-abortista. Mentre il presidente Barack Obama mette a punto una strategia per disinnescare una nuova guerra tra favorevoli e contrari all´aborto, due fra le più prestigiose società di indagini demoscopiche calcolano la consistenza delle "divisioni" contrapposte. Stando alla Gallup, per la prima volta nella storia recente, la maggioranza degli americani si dichiara pro-life, per la vita. Questo da quando, nel 1995, i sondaggi hanno iniziato a misurare la temperatura degli umori e i valori della cittadinanza. Il 51 per cento degli adulti si dice contrario all´aborto: un dato in netto aumento rispetto al 44 per cento di appena un anno fa. Allo stesso tempo le schiere degli abortisti si assottigliano: scendono dal 50 al 42 per cento. Uno slittamento consistente in soli 12 mesi. I risultati delle indagini Pew si discostano di poco: solo il 46 per cento è per la libera scelta, rispetto al 60 di 14 anni fa.

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e sergio ringrazia obama "ripresa usa già in estate europa in ordine sparso" - paolo griseri (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 2 - Economia Marchionne: senza di lui niente accordo con Chrysler E Sergio ringrazia Obama "Ripresa Usa già in estate Europa in ordine sparso" Battuta sferzante sui vecchi dirigenti Fiat: "Erano il colesterolo dell´azienda" PAOLO GRISERI TORINO - Più giù di così le economie mondiali non scenderanno. Nel giorno in cui le statistiche segnalano un calo record del Pil, Sergio Marchionne garantisce che «il peggio è passato. I numeri che escono oggi fotografano una realtà già superata. Del resto, quando vi dicevamo che i mercati stavano andando molto male, non stavamo raccontando frottole. Oggi però, da più parti e da diversi segnali, sappiamo che il fondo è toccato. Non sappiamo con quale velocità sapremo risalire la china. Ma è abbastanza chiaro che stiamo risalendo. Ho grandissima fiducia che l´America ripartirà già nel terzo trimestre di quest´anno. L´Europa tre-sei mesi dopo e in ordine sparso, è una sua caratteristica: mai in fila». Ma non è chiaro come sarà il mondo nuovo che uscirà da questa crisi. Stimolato dal direttore de La Stampa, Mario Calabresi, Marchionne ha provato a raccontare le storie parallele della rivoluzione di Obama e della ripresa della Fiat. Per dire che «a differenza di quanto accade in Europa, nella cultura anglosassone quel che conta è soprattutto la capacità di risalire dopo le sconfitte». Per questo «gli americani non si sono stupiti più di tanto della bancarotta controllata della Chrysler», mentre «in Europa il fallimento di una casa automobilistica sarebbe vissuto come un dramma». A Calabresi, che ha descritto la nascita della nuova America nel suo "La fortuna non esiste" (Mondadori), Marchionne ha raccontato la sua esperienza di emigrato italiano con qualche problema di integrazione («Ho perso sei anni di ragazze per il mio accento - ha detto - ma poi mi sono rifatto») nei paesi di cultura anglosassone. Per raccontare della sua personale ripartenza di studente che diventa top manager, per rileggere nelle parole di Obama il giorno della vittoria quella «grande capacità dell´America di poter raccontare ai bambini di otto anni che un giorno potranno davvero diventare presidenti, senza che quella sia presa come una favola ma come una possibilità». Così, nell´incrocio delle due vite parallele è potuto accadere che il manger ricevesse l´imprimatur di un presidente che ha cominciato la campagna «raccogliendo finanziamenti da venti dollari nei cortili di Des Moines»: «Senza Obama - riconosce Marchionne - l´operazione Chrysler non sarebbe potuta avvenire». Il dialogo su economia, cultura e filosofia, diventa l´occasione per parlare della rivoluzione di Torino: «Quando sono arrivato - ricorda l´ad del Lingotto - eravamo davvero alla frutta. La Fiat rischiava seriamente. Abbiamo cominciato a lavorare in squadra. I ragazzi che erano con me non erano più di un centinaio. Dovevamo soprattutto superare una mentalità burocratica che frenava le decisioni e bloccava il sistema aziendale». Poi, la metafora impietosa: «Abbiamo dovuto cambiare un gran numero di dirigenti. Erano diventati come il colesterolo, che impedisce al sangue di circolare nelle vene».

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LA RITIRATA DI OBAMA (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Enzo Bettiza LA RITIRATA DI OBAMA I primi passi di Barack Obama sui campi minati della politica estera stanno suscitando una miscela di consensi, di perplessità e di delusioni. Il lato negativo, nell'ottica di tanti sostenitori e oggi censori del Presidente, sembra guadagnare terreno soprattutto nel delicato settore dei diritti civili, dove la politica estera americana stinge e si confonde con quella interna. Ora, al divieto di Obama di pubblicare le foto dei prigionieri iracheni torturati da militari statunitensi, si aggiunge la clamorosa notizia della sua intenzione di mantenere in piedi i tribunali speciali istituiti per giudicare i detenuti di Guantanamo. Obama dichiara che gli imputati potranno godere di alcuni diritti di difesa; però i suoi critici liberal già ritengono che si tratti di una foglia di fico garantista, destinata a coprire la vecchia linea punitiva dell'amministrazione Bush contro i militanti o supposti terroristi islamici. Le contraddizioni di Obama meritano comunque una disanima più ampia e più attenta. Ai governi e alle opposizioni europei erano piaciute le aperture del Presidente: la decisione di chiudere Guantanamo, la mano tesa all'Islam e all'Iran prima e dopo la liberazione di Roxana Saberi, le promesse ai palestinesi, l'indulgente attendismo verso il gabinetto di destra israeliano, la diplomazia di riguardo accennata nei confronti dell'America Latina e in particolare di Cuba. Tutto questo, ammucchiato d'impeto sul fuoco dal nuovo inquilino della Casa Bianca, aveva rassicurato gran parte d'Europa, soprattutto occidentale, che ha voluto vedervi i sintomi di un profondo cambiamento rispetto all'unilateralismo imperiale di Bush. Al tempo stesso, in maniera apparentemente contraddittoria, non è dispiaciuto ai governi europei neppure il risvolto interventista della diplomazia obamiana che, per esempio in Afghanistan, si presenta oggi simile a una doccia scozzese in due versioni. Una morbida e politica, ispirata al «surge» iracheno del generale David Petraeus, volta a evitare troppe vittime civili e conquistare il sostegno psicologico e armato delle tribù offese dagli eccessi dei mullah; l'altra invece più dura, più gendarmeresca, consegnata al pugno di ferro del generale Stanley McChrystal, nuovo comandante Usa sullo scacchiere afghano, esperto di controguerriglia che a suo tempo aveva eseguito la cattura di Saddam Hussein e organizzato l'uccisione del capo qaedista Musab al Zarkawi. Queste mosse più inflessibili, derivate dal vecchio Pentagono del repubblicano Robert Gates, tuttora in carica, a cui s'aggiunge ora il clamore destato dall'affare di Guantanamo, sembrano però tornare anch'esse utili agli europei. Fa comodo a tutti l'Obama che con una mano mette su un fuoco tante castagne promettenti, mentre, con l'altra, su un secondo fuoco, mette quelle più compromettenti. Le cose si collocano in una prospettiva diversa se guardiamo alla pubblica opinione americana, al Congresso, alle incrinature trasversali nella maggioranza democratica e nel partito repubblicano. Qui, alle notevoli speranze suscitate dagli interventi del presidente in politica estera, si mescolando dubbi, domande, apprensioni, incertezze. L'Europa, che deve vedersela essenzialmente con la sola crisi economica, non conosce l'esponenzialità di una crisi doppia e simultanea come quella che sta vivendo e affrontando l'America di Obama. Roosevelt, all'epoca del New Deal, doveva combattere con pacifiche armi keynesiane disoccupazione e povertà all'interno dei confini americani; non doveva combattere contemporaneamente, mille miglia fuori dei confini nazionali, una guerra erratica con milizie islamiste e terroriste. Oggi invece, al peggiore dei crolli finanziari mai attraversati dagli Stati Uniti dal 1929, si uniscono l'impatto di due guerre interminabili in Afghanistan e in Iraq, il pericolo di una guerra latente ancorché evitabile con l'Iran, e la gravissima minaccia di un coinvolgimento diretto nella guerra civile che sta dilaniando il più inafferrabile dei Paesi musulmani: il Pakistan. Etnicamente frastagliato in etnie e clan simili e dissimili, unito misticamente dall'Islam, privo di frontiere reali con l'Afghanistan, perdipiù in possesso di un moderno arsenale atomico, questo Stato artificiale e instabile era da tempo una venefica spina nel fianco della strategia antiterroristica degli Stati Uniti. Dall'inizio di maggio esso è diventato l'incubo centrale dell'amministrazione Obama. Da quando è divampata l'ultima e, almeno in apparenza, la più vigorosa offensiva dell'esercito governativo contro i paramilitari talebanizzati nella «valle incantata» di Swat, tutti gli altri pur complessi problemi sul tavolo di Obama sono diventati meno urgenti e meno ossessionanti. Basti pensare che il circondario di Swat, dopo una tregua effimera stipulata in febbraio dal governo con i ribelli ultrafondamentalisti, s'era configurato come uno Stato nello Stato: una prolunga della miccia talebana dal vicino Afghanistan verso la santabarbara nucleare del Pakistan. Vi regnava la legge coranica, la sharia, concessa dal governo ai tribunali islamici locali, che decretavano decapitazioni pubbliche, mentre le scuole integraliste istruivano, reclutavano e addestravano kamikaze minorenni. Le donne cacciate dagli istituti scolastici e dagli uffici e private d'ogni movimento autonomo per le strade. Si scopriva, nel frattempo, che importanti territori limitrofi erano di fatto controllati da militanti talebani, pronti a riaprire azioni di rappresaglia e di guerriglia contro le demoralizzate e spesso equivoche forze dell'ordine. Le paralizzavano atavici istinti di comunanza tribale e religiosa con i guerriglieri, nonché la tolleranza arrendevole di tanti comandanti. Quello strano e labile armistizio tra le autorità legali e l'autogoverno fondamentalista cessò il mese scorso, quando nutriti reparti ribelli, tornati sul sentiero di guerra, scesero dalla vallata e raggiunsero la città di Buner che dista 100 chilometri dalla capitale Islamabad. L'esercito ufficiale li attaccò solo dopo che gli americani, allarmati, avevano accusato il ministero della Difesa e la presidenza di Islamabad di «abdicare» davanti all'avanzata dei talebani. Il Pakistan è ora nel caos. Mentre la guerra civile imperversa nella provincia di Swat, e oltre un milione di profughi, due terzi della popolazione regionale, scendono dalla vallata in fiamme in cerca di riparo e di cibo, la stampa americana denuncia la corruzione e l'inettitudine ambigua del governo del presidente Asif Zardari. Questi era giunto non a caso a Washington il 6 maggio, chiedendo ancora armi e ancora dollari, proprio nelle ore in cui le sue forze armate iniziavano la violenta battaglia di Swat. Appena ripartito, i giornali hanno cominciato a chiedersi dove sono finiti i tanti miliardi che l'America getta da anni nel vuoto pakistano ottenendo, in cambio, il dilagare dei talebani e del talebanismo. Time e Newsweek hanno scritto che Islamabad, più di Kabul, più di Teheran, più di Gerusalemme, è ormai «la sfida maggiore alla politica estera di Obama». Il 4 giugno Obama sbarcherà al Cairo con l'annuncio, che si dà per certo, di un suo originale piano di pace per il Medio Oriente. Lancerà parole nuove e stimolanti agli israeliani, ai palestinesi, ai sauditi, ai giordani, ai siriani, probabilmente anche agli iraniani. Ma il suo pensiero più intimo resterà senz'altro concentrato sul Pakistan. Questo spiega oggi tante cose, anche la retromarcia su Guantanamo.

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Credo che la questione più importante sia se ci sono segnali di ripresa o se resteremo a raschi... (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Credo che la questione più importante sia se ci sono segnali di ripresa o se resteremo a raschiare il fondo per tanto tempo. Io sono pessimista e credo la recessione sarà ancora lunga e dura. Ho l'impressione che negli Usa la politica del governo Obama non sia stata sufficientemente incisiva sui bilanci delle banche. E con le banche bloccate, l'economia mondiale rischia una deflazione come è avvenuto in Giappone negli Anni '90. Una speranza può arrivare dalla ripresa della Cina. L'Italia da sola può fare poco per uscire dalla crisi. Rispetto a Francia e Germania il nostro Paese ha un sistema pubblico più inefficiente: alludo alla sanità, alle pensioni e all'evasione fiscale. New York University

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Fiat-Chrysler è nata perché Obama è diventato presidente degli Stati Uniti (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

IL NUOVO SPIRITO «Fiat-Chrysler è nata perché Obama è diventato presidente degli Stati Uniti»

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Marchionne e gli States la rivincita dell'emigrante (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Marchionne e gli States la rivincita dell'emigrante Scusa, ma chi te lo ha fatto fare?», chiede il manager al banchiere, «un ragazzo di 44 anni che ha lasciato un lavoro strapagato a Wall Street» per lavorare nella task force di Obama per l'auto e per cercare di salvare le Big Three di Detroit dal collasso. «La risposta è stata: perché vorrei che nella mia lapide venga scritto "ha fatto una differenza". Questo è lo spirito con il quale stanno lavorando, ce ne sarebbe bisogno anche in Italia». Il manager che pone la domanda, mentre sta fumando l'ennesima sigaretta durante una pausa della lunga trattativa per Chrysler, a Washington, sulle scalinata di fronte agli uffici del Tesoro, è Sergio Marchionne. La risposta del «ragazzo di 44 anni» serve a Marchionne per raccontare l'America di Obama, un «fatto culturale» che va al di là della lingua, della provenienza, fatto di spirito di sacrificio e di voglia di ripartire. Riassunto nella sua spiegazione del «Chapter 11», la legge fallimentare Usa. «Da noi fallire è impossibile, là è una opportunità per ripartire». D'altra parte quella per Chrysler senza gente con quello spirito con la quale trattare non sarebbe stato possibile giocarla, per la Fiat. E senza la vittoria di Obama non sarebbe stata neppure pensabile. Non solo per lo «spirito» che ha portato il presidente, ma anche per un fatto molto, molto concreto come la sua idea rispetto alla necessità di un intervento dello stato per sostenere l'economia. L'ammirazione per il presidente Usa e per la sua «avventura incredibile» è evidente: legge in inglese un passo del discorso del 4 novembre a Chicago, la notte della vittoria elettorale. E in effetti sì, l'accento italiano che quando arrivo in Canada gli causò qualche impiccio con le ragazze è sparito, («ci sono voluti sei anni, poi mi sono rifatto»). Discorso memorabile che Marchionne si è perso, dice al direttore de La Stampa, Mario Calabresi. Era a New York e stava lavorando su Chrysler. La partita per la casa di Detroit era infatti già in pieno svolgimento. È nata un anno fa, qui a Torino. «Tom LaSorda (vicepresidente esecutivo della casa americana, ndr) è venuto qua, loro avevano bisogno di tecnologia per fare auto più piccole e dai consumi più bassi e non avevano tempo di svilupparla in proprio». Da lì sono partiti i contatti, le prospettive, l'idea di entrare direttamente nella partita. Senza il senso della «rivincita dell'emigrante» che salva uno dei simboli del Made in Usa. «Hanno bisogno di tecnologia e noi diamo loro tecnologia, ci stanno pagando con il 20% di Chrysler, ci stanno pagando così». Andrà lui stesso a gestirla, conferma, «almeno per farla ripartire». Un modello che bisogna stare guardare con ammirazione ma non acriticamente, avverte Marchionne. «Importare quel sistema qui non si può fare». Diverso, dice, cercare di farlo in una grande azienda come la Fiat. Rievoca il drastico cambio di dirigenti del gruppo, una delle prime misure prese appena arrivato al Lingotto cinque anni fa: «Abbiamo tolto tanta gente che era lì da anni, incrostava l'azienda, era come il colesterolo nelle vene dell'azienda». Al loro posto una fila di quarantenni, motivati e con tanta voglia di cambiare. Il merito della rinascita del Lingotto va a loro, dice Marchionne, così come Obama quel quattro novembre ringrazio i ragazzi che avevano lasciato la casa per «guadagnare poco e dormire meno», come quel «ragazzo di 44 anni» con il quale fare due chiacchiere fumando una sigaretta che ha lasciato il lavoro strapagato a Wall Street. Il problema, quando hai fatto cose come riportare un'azienda sul lastrico a guadagnare soldi e vendere macchine come dieci anni prima, quando aveva oltre il 10% del mercato dell'auto europeo, «è che quando hai fatto quello non puoi fare altro». E allora Chrysler, forse Opel, magari anche Saab e le molto redditizie attività di General Motors in America Latina. Marchionne passerà molto tempo in Usa, a Detroit. Anzi, a Auburn Hills, dove c'è la sede della Chrysler. «La superfice coperta più grande degli Usa dopo il Pentagono» ricorda. Un edificio enorme, pensato per «fare» auto, progettarle, realizzarle, farle funzionare. «Un edificio enorme che per metà è vuoto, per colpa della crisi dell'azienda. Lì andranno a lavorare anche dei ragazzi italiani, ce ne sono già quaranta». Il sogno, ma non lo dice esplicitamento, sarebbe quello di riempirlo di nuovo. Intanto c'è da far ripartire Chrysler e «ci stiamo ammazzando per farlo, mi creda».

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DAL CORRISPONDENTE DA NEWYORK La Cia respinge al mittente le accuse sollevate da Nancy Pelosi sug... (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

DAL CORRISPONDENTE DA NEWYORK La Cia respinge al mittente le accuse sollevate da Nancy Pelosi sugli «interrogatori rafforzati» ponendo la Casa Bianca di fronte allo spettro di uno scontro frontale fra intelligence e Congresso. Era stata la presidente della Camera dei Rappresentanti, e terza carica dello Stato, ad accusare giovedì la Cia di aver «mentito al Congresso» sin dal 2002 su come e quando vennero usati gli «interrogatori rafforzati» sui detenuti di Al Qaeda e ieri la replica è venuta dal capo dell'Agenzia in persona. «Nancy Pelosi si sbaglia, la Cia non ha mai mentito al Congresso» ha detto Leon Panetta con una dichiarazione scritta diffusa dai portavoci di Langley che riflette l'irritazione degli 007 per gli attacchi ricevuti dai democratici nelle ultime settimane. «Abbiamo detto la verità al congresso nel 2002 sulle tecniche rafforzate con cui venne interrogato Abu Zubayd, c'è una lunga tradizone di intromissioni politiche nel nostro mestiere ma ora hanno raggiunto un nuovo livello» scrive Panetta con parole che hanno implicazioni pesanti perché se la Cia non ha mentito al Congresso sulla scelta di interrogare ricorrendo al «waterboarding» - l'affogamento simulato equiparato da Obama alla tortura - allora a non dire la verità è la Pelosi, che ricevette il 4 settembre del 2002 il briefing dagli 007. La scelta di Panetta, un clintoniano doc scelto da Obama per riportare ordine nella Cia dopo gli anni di Bush, nasce dal bisogno di mantenere ordine a Langley dove sono numerosi gli agenti pronti a svelare segreti imbarazzanti per i leader democratici. I primi due sintomi si sono avuti ieri quando, in rapida successione, prima una «gola profonda» ha svelato ad alcune agenzie che «nel 2004 la Pelosi fece andare all'aria un'operazione clandestina» e poi il sito Internet DrugeReport ha pubblicato le prima immagine degli scatti sugli interrogatori dei detenuti in Iraq e Afghanistan che la Casa Bianca ha vietato di diffondere. «Washington è piena di gente che vuole raccontare cose interessanti» ripetono i commentatori di Fox tv lasciando intendere che i veleni dell'intelligence contro i democratici potrebbero essere solamente all'inizio. La genesi delle tensioni è nella decisione dell'amministrazione Obama di rendere pubblici i memorandum che svelano le «tecniche rafforzate» di interrogatorio dei detenuti di Al Qaeda perché molti agenti ritengono che in questa maniera il presidente ha consentito ai terroristi di prendere precauzioni e ha posto le basi legali per possibili processi a loro danno con l'accusa di aver condotto «torture». A fomentare lo scontento degli agenti è stato l'ex vicepresidente Dick Cheney con due interviste tv nelle quali ha accusato Obama di «aver messo in pericolo l'America» rivelando i contenuti dei memorandum ed ha difeso a spada tratta la pratica del «waterboarding» definendola «utile per raccogliere informazioni che hanno scongiurato nuovi attacchi contro l'America». A conferma di tale tesi Cheney ha chiesto la declassificazione di due nuovi memo, andando però incontro al veto della Casa Bianca.\

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Obama ripristina i tribunali speciali a Guantanamo (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Obama ripristina i tribunali speciali a Guantanamo [FIRMA]MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA NEW YORK Barack Obama riapre i tribunali militari a Guantanamo istituiti da George W. Bush scatenando le proteste dei gruppi liberal che gli rimproverano di smentire se stesso e le promesse agli elettori. La decisione di riattivare le «Military Commissions» è stata annunciata da un lungo comunicato scritto della Casa Bianca che parla di «foro appropriato per processare i nemici che violano le leggi di guerra» rimproverando a Bush di «non aver creato un legittimo quadro legale» per i detenuti. Al fine di sanare tale vulnus vengono varati quattro cambiamenti. Primo: le testimonianze ottenute con «metodi di interrogatorio inumani» non saranno ammesse. Secondo: l'uso di testimonianze non avvalorate da prove verrà limitato. Terzo: gli imputati avranno maggiore libertà nella scelta dei legali. Quarto: chi rifiuta di testimoniare godrà delle protezioni legali. «Queste riforme iniziano a ripristinare i tribunali militari come un foro legittimo in sintonia con lo Stato di diritto» assicura la Casa Bianca chiedendo al Congresso di varare entro 120 giorni i provvedimenti necessari. Ciò significa che riprenderanno, con le nuove norme, i procedimenti nei confronti di 13 detenuti - 5 dei quali imputati per l'11 settembre - e potranno essere seguiti da analoghi procedimenti verso un'altra decina dei 241 prigionieri di «Camp Liberty». La decisione implica la convinzione di poter celebrare a Guantanamo processi militari compatibili con la legge americana e le convenzioni internazionali, ma per le organizzazioni per la difesa dei diritti umani è un «tradimento». Anthony Romero, direttore dell'Associazione per le libertà civili (Aclu), è duro: «I tribunali militari sono basati su premesse incostituzionali perché non devono garantire processi giusti ma solo detenzioni, ridurre i loro difetti non basta». Jonathan Hafetz, legale dell'Aclu, accusa Obama di voler «resuscitare un esperimento fallito» in contrasto con quanto lui stesso disse dell'«enorme fallimento del nostro sistema di processare i detenuti di Guantanamo». Centralino e sito della Casa Bianca sono stati inondati dalle proteste dei militanti liberal e il briefing del portavoce Robert Gibbs ha avuto momenti di forte tensione quando è stato bersagliato di domande sui «cambiamenti di idea di Obama». «Nel 2006 votò a favore di uno statuto di tribunali militari diverso da quello poi varato da Bush» ha replicato il portavoce. I repubblicani hanno gioco facile ad affondare i colpi. «Il presidente ha cambiato posizione sui tribunali militari come sulla diffusione delle foto sui presunti abusi - commenta Ari Fleischer, ex portavoce di Bush - perché si sta rendendo conto di come è il mondo in cui viviamo e di quali assassini ci troviamo a confrontare». Sono i repubblicani a plaudire alla decisione della Casa Bianca: «Rafforza le nostre norme di detenzione irrise in tutto il mondo» assicura Linsey Graham, senatore del South Carolina stretto collaboratore di John McCain.

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ramazzotti: meno amore, più impegno le mie canzoni per un mondo perduto - giuseppe videtti roma (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 48 - Spettacoli I ragazzi di oggi I talent show Ramazzotti: meno amore, più impegno le mie canzoni per un mondo perduto Ho paura per i ragazzi fragili di oggi, io alla loro età mi rifugiavo nei sogni ma sapevo di poter migliorare Odio i reality show ma penso che da programmi come X-Factor e Amici siano usciti cantanti di tutto rispetto GIUSEPPE VIDETTI ROMA Bruce Weber l´ha ritratto come un vecchio rocker americano, chitarra in spalla, jeans consumati e qualche ruga che non ha voluto correggere. A Eros Ramazzotti, 45 anni, il capello brizzolato dona. Sarebbe un disastro se un giorno, come Bono degli U2, decidesse di impiastricciarli di nero. «è arrivato il momento di sottolineare che non sono più un ragazzo», esclama Eros, che il 22 maggio pubblica Ali e radici. Il quindicesimo album che celebra 25 anni di carriera e 50 milioni di dischi venduti nel mondo ha già superato le 210mila copie in prenotazione (triplo disco di platino: per questo sarà premiato ai Wind Music Awards il 6 giugno all´Arena di Verona). Vuol dire che l´artista non entrerà nell´agone delle classifiche con l´angoscia di doversi confrontare con i neodivi dei talent show, che in questi ultimi mesi monopolizzano i primi posti. «Non è mai stato motivo d´angoscia per me», dichiara con serenità. «Odio i reality show, quelli in cui contano solo tette, culi e bicipiti. Ma da X-Factor e Amici sono usciti cantanti di tutto rispetto. Hanno ucciso Sanremo». è cresciuto Eros. Non è più il ragazzo che parla ai coetanei, la mascotte delle periferie. Adesso è l´adulto che parla. «Aurora (la figlia avuta con Michelle Hunziker, ndr) ha 12 anni», dice «fra pochi mesi mi chiederà di andare in discoteca e io avrò paura. Cosa le dirò? Come la metterò in guardia?». Parla con me, una delle nuove canzoni già in heavy rotation in tutte le radio, è «l´inizio del dialogo con questa generazione smarrita. Per loro canto Non si uccide un dolore/ anestetizzando il cuore. Io alla loro età mi rifugiavo nei sogni, ero pieno di speranze. Cioè, ero nella merda ma sentivo di poter migliorare. Cercavo la mia terra promessa. Loro invece si realizzano solo nel branco, sono fragili, insicuri. Facebook, l´aperitivo, la discoteca. Poi magari a schiantarsi nella notte contro un albero, vittima di una pasticca che qualcuno gli ha messo in mano. Noi, i ragazzi degli anni Settanta, siamo cresciuti tra eroina e terrorismo. Se eri in gamba, riuscivi a schivarli. Oggi le trappole sono migliaia, celate nel consumismo, nell´idea del villaggio globale, quindi ancora più insidiose». Meno canzoni d´amore, più temi sociali. Ramazzotti canta con la convinzione di Morandi (Appunti e note), con l´onestà dei Nomadi (Il cammino), sfiorando persino la lucidità dei Coldplay (Non possiamo chiudere gli occhi). «Un brano, Nessuno escluso, l´ho pensato proprio come la Terra promessa (1984, il suo primo hit, ndr) del nuovo millennio. La risposta a quell´epoca in cui gli ideali erano la forza dell´uomo. In questi anni il mondo si è diviso e, quel che è peggio, nessuno è disposto ad ammettere i propri errori, a rimboccarsi le maniche e a lavorare per rimediare - Obama aiutaci tu! Qualcuno dirà: sei fortunato, hai i soldi, che hai da lamentarti? Ma ci sono cose che la ricchezza non può comprare: l´onestà, l´amicizia, la salute. Sopravvivere a una malattia terribile a volte può essere più formativo di tanti colpi di fortuna. Le bastonate non sempre fanno male». Ali e radici è il suo primo disco da divorziato. Il primo in cui recupera un briciolo di serenità dopo la firma che ha scritto la parola fine alla sua storia con Michelle. «Sapevo che niente sarebbe più stato lo stesso dal primo momento che lasciai la nostra casa», precisa. «Ora, per la prima volta, riesco a sperare che qualcosa di nuovo e di bello possa accadere per mio cuore». Si rifugia in una canzone: «Con l´anima divisa a metà, fermarmi o continuare a volare? Difficile trovare una che mi piaccia come lei», ammette. Un sospiro, poi taglia corto: «La saluto, vado a mettere a letto la bambina».

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nel tempio laico di renzo piano "un omaggio alla città di obama" - alberto flores d'arcais chicago (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 41 - Cronaca Oggi a Chicago l´archistar italiana inaugura la Modern Wing dell´Art Institute, che ospita opere contemporanee L´ultima creatura del progettista genovese è una struttura in acciaio, vetro e pietra, costata 400 milioni di dollari Nel tempio laico di Renzo Piano "Un omaggio alla città di Obama" "Lavoro bene qui in America perché sanno riconoscere il valore umanistico della civitas" ALBERTO FLORES D´ARCAIS CHICAGO dal nostro inviato «Lo potrei definire un tempio laico». Renzo Piano passeggia nella Modern Wing, il nuovo edificio dell´Art Institute of Chicago che «ancora per poche ore è la mia creatura ma che ora mi porteranno via». Una straordinaria opera da 400 milioni di dollari che l´architetto italiano ha iniziato a progettare dieci anni fa e che questa mattina, dopo quattro anni di lavori e 8.500 disegni, «ci pensi, sono come otto enormi dizionari», verrà inaugurato in pompa magna. «Io sono attirato dagli edifici pubblici, perché quando si svolge bene il proprio lavoro aiutano a tenere la barbarie fuori dalle città. Una delle ragioni per cui sono felice quando lavoro in America è perché l´America riconosce i valori umanistici della città. Oggi è Chicago, che non a caso è la città di Obama. La città è un´invenzione meravigliosa, se viene intesa come civitas, civiltà. E questi valori l´America li va a cercare da noi, in Europa. Non è un riconoscimento a una singola persona ma a un approccio culturale, a un atteggiamento nei confronti della città». Piano spiega la sua nuova struttura (acciaio, vetro, pietra calcare dell´Indiana), la copertura "a tappeto volante" con le sue lame modellate in alluminio e il sistema automatico di oscuramento, «un grande otturatore che serve per filtrare la luce». Un sofisticato congegno che fa sì che le opere degli artisti (l´Art Institute è il secondo museo americano dopo il Metropolitan di New York ed ha una straordinaria collezione di arte moderna e contemporanea) si possano ammirare alla perfezione. «Un edificio per l´arte gioca, flirta, gode con la luce. Luce che prende di giorno dall´esterno e che restituisce di notte all´esterno, come una sorta di lanterna magica. Questo è un edificio che dialoga con la città. Da queste stanze vediamo i grattacieli, il parco. Anzi quando incontrerò Richard Daley (il sindaco di Chicago, ndr) insisterò per fare mettere qui davanti un semaforo. Lui non vuole perché ha paura che fermi il traffico, ma voglio dimostrargli che non è vero». Visto che il semaforo non l´aveva ottenuto Piano il "dialogo con la città" lo ha creato con il Nichols Bridgeway, un ponte pedonale che con i suoi 190 metri collega il museo a Millenium Park e al Pavillon & Walking Bridge di un altro grande architetto, Frank Gehry. «Sono dieci anni che ci facciamo degli scherzi, io gli dico che l´ho fatto così per vedere lui, altrimenti non lo vede nessuno. Tra le nostre due opere c´è un dialogo, in tutti e due ci sono elementi leggeri, quello che lui ha fatto lì col suono io l´ho fatto per l´aspetto visivo. Il suo ponte è bellissimo però gli ho detto: "Frank, il tuo non va da nessuna parte, il mio invece ti raggiunge"». A Chicago l´architetto italiano ha lavorato bene e volentieri, perché qui esiste quel "civic pride", l´orgoglio civico «di una città che nel 1871 è stata rasa al suolo dal famoso incendio e vent´anni dopo il primo edificio pubblico che viene costruito, con i soldi dei privati, è un palazzo classico, l´Art Institute. E adesso, 130 dopo, il "civic pride" porta questa città allo stesso gesto, un´opera da 400 milioni di dollari tutta pagata dai privati. Questa volta non un palazzo classico ma quello che è stato definito un tempio di luce». Piano continua a camminare all´interno della sua "creatura". Scherza con il proprietario del ristorante perché lo ha chiamato "Terzo Piano" (il piano dove si trova all´interno del museo), continua a parlare di arte, letteratura, dell´America che ha imparato ad amare con Jack Kerouac e la musica di John Cage, «dell´originalità di Chicago», della «leggerezza che è la sua cifra espressiva». «La teoria che i musei devono essere scatole vuote, isolate, fuori dal mondo, è una teoria cretina», dice. All´inaugurazione osserverà di nascosto le reazioni della gente. «Me lo ha insegnato Roberto Rossellini quando girava un documentario: non guardare l´edificio, guarda in faccia quelli che lo girano».

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Il Papa: prego per due Stati in Terra Santa (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Il Papa: prego per due Stati in Terra Santa Ultima giornata in Israele, il Pontefice s'inginocchia al S. Sepolcro: no alla violenza [FIRMA]GIACOMO GALEAZZI INVIATO A GERUSALEMME «Mai più muri. Basta violenza, subito i due Stati in Terra Santa». Inginocchiato al Santo Sepolcro, Benedetto XVI lascia al Medio Oriente il suo messaggio di pace prima di ripartire per Roma (in volo ha descritto positivamente i risultati della visita). «Questa tomba vuota ci parla della speranza che non delude perché è dono dello Spirito», invoca Benedetto XVI concludendo nel luogo più sacro il suo intensissimo viaggio alle radici della fede. Il «muro» che ha visto a Betlemme è stata «una delle visioni più tristi», perciò il Pontefice chiede «un futuro in cui i popoli della Terra Santa possano vivere insieme in armonia senza bisogno di tali strumenti di sicurezza e separazione». Con toni accorati, nella cerimonia di congedo all'aeroporto (tra misure di sicurezza talmente stringenti che per la prima volta persino il Pontefice ha la sua carta d'imbarco intestata a «His Holiness Benedict XVI»), Joseph Ratzinger ha ricordato la Shoah. «Tanti Ebrei, madri, padri, mariti, mogli, fratelli, sorelle, amici, furono brutalmente sterminati sotto un regime senza Dio che propagava un'ideologia di antisemitismo e odio - ha scandito, dopo le critiche che gli sono state rivolte per non aver citato il nazismo nella sua visita di lunedì allo Yad Vashem -. Quello spaventoso capitolo della storia non dev'essere mai dimenticato o negato». In mattinata, nella basilica del Santo Sepolcro, il Papa ha tratto spunto dalla morte e risurrezione di Cristo per invocare la pace in Medio Oriente. Si è inginocchiato in preghiera dopo aver asperso d'incenso la pietra «dell'unzione», dove Cristo fu cosparso di olii appena deposto dalla croce. Poi ha raggiunto il Calvario, il luogo della crocifissione, e si è spostato al Patriarcato Greco-Ortodosso, 45 anni dopo lo storico incontro di Paolo VI con Atenagora. «Ho a lungo desiderato questo momento», ha confidato al patriarca Teofilo III ricambiando il suo abbraccio «con calore» e ringraziandolo «per avermi offerto questa opportunità di incontrare i molti leader di Chiese e comunità ecclesiali presenti a Gerusalemme». Poi, salutando il presidente israeliano Peres e il premier Netanyahu ha pronunciato parole destinate a lasciare il segno in una regione in attesa dei nuovi negoziati promossi da Obama: «L'amore deve prevalere, il suo spirito riconciliatore deve rimuovere ogni ostacolo che si frappone alla nostra comune testimonianza a Cristo. La pace in Terra Santa è possibile». E ha aggiunto sul conflitto israelo-palestinese: «Sono amico di entrambi i popoli, non posso fare a meno di piangere per le loro sofferenze». Il presidente Peres gli risponde che il suo «pellegrinaggio di pace è stato commovente e la richiesta di pace e sicurezza fra noi e i nostri vicini esprime un bisogno vitale». Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, «la missione di Benedetto XVI è stata molto politica, sia per il carattere del Pontefice sia per la vicinanza con la operazione Piombo fuso a Gaza». E puntualizza: «I discorsi del Papa si sono trasformati in una competizione fra israeliani e palestinesi» su chi riusciva a far riconoscere le proprie ragioni. «E hanno vinto i palestinesi, grazie all'aperto sostegno del Papa». Hamas parla però di «due pesi e due misure» chiedendosi perché il Papa non sia «venuto anche a Gaza». Soddisfatto invece il custode di Terrasanta, padre Pierbattista Pizzaballa: «Il bilancio del viaggio del Papa è assolutamente positivo». Di certo il messaggio che ha lasciato sposa gli obiettivi della nuova Amministrazione Usa e anche le speranze dei cristiani di Terra Santa. Il Papa ritiene possibile e reale la soluzione di due Stati, che convivano pacificamente, all'interno di confini riconosciuti e sicuri. L'ha ripetuto nonostante giovedì il premier Netanyahu gli avesse fatto capire che il governo israeliano si muove su un'altra lunghezza d'onda («non vogliamo dominare un altro popolo, ma non vogliamo nemmeno che sorga accanto a noi uno Stato terrorista»). La diplomazia vaticana guarda però più lontano, Oltreoceano, dove tra una settimana si svolgerà un incontro cruciale tra Netanyahu e Barack Obama. Dopo anni di silenzio e rassegnazione, la Santa Sede torna a sperare in un futuro di pace per il Medio Oriente e per i cristiani che vi sono rimasti. Con il suo viaggio, il Papa non ha conquistato Israele né il suo governo, ma ha sicuramente ridato visibilità alla diplomazia della Santa Sede sulla scena mediorientale.

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"Non assillatemi troverò l'amore" (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Intervista Eros Ramazzotti LA «PARTITA DEL CUORE» "Non assillatemi troverò l'amore" "L'Abruzzo? Farò da solo, in silenzio Con Jovanotti c'è stato un equivoco" MARINELLA VENEGONI «A Torino giocherò lunedì contro la mia squadra, la Juve E spero venga anche Buffon» MILANO Che tempra. Eros Ramazzotti non affoga nell'ansia: a 45 anni, si gode le piccole gioie della vita al riparo di 50 milioni di dischi venduti nel mondo in 25 anni di carriera. Ha comprato un ristorante in Brera, progetta di aprirne uno a Miami, si occupa della figlia Aurora che ora ha 12 anni («È alta un metro e 70, è brava e tosta», dice fiero). Anche la musica è per lui un mondo da affrontare con calma: seguito da un tour mondiale in autunno, esce il 22, dopo quattro anni di silenzio, un album di 11 nuove canzoni dal titolo Ali e radici. È un «Ramazzotti classic» costruito e cantato con la cura meticolosa del vecchio artigiano; allinea ballad - e solo ballad - di ampio respiro, che guardano al mercato internazionale, in parte di impronta elettronica; nei testi invece, per la prima volta Eros si avventura con decisione in tematiche sociali, dall'incomunicabilità ai timori per un mondo diviso, fino alla storia di un bambino simbolico, Nino, vittima di violenze. L'invenzione più curiosa sta nella confezione dell'album, un elegante ecobook privo di plastica, con testi, note e foto: una formula che porta l'Iva al 4% come per i libri, e il prezzo fra i 18 e i 20 euro. Le prenotazioni dei sopravvissuti negozi e catene sono a quota 210 mila e per questo Ramazzotti sarà premiato come star multiplatino ai Wind Music Awards a Verona, nei giorni delle elezioni; mercoledì si racconterà da Fazio, in un'edizione speciale di Che tempo che fa, lunedì sarà a Torino per la «Partita del cuore» con la Nazionale Cantanti. Eros, si è molto discusso della sua assenza dai progetti a favore dell'Abruzzo: non ha cantato in Domani con il suo amico Jovanotti, il suo nome non compare nel concertone del 20 giugno a Roma. «Non ho partecipato a Domani perché stava uscendo il disco e non mi sembrava giusto cavalcare i problemi gravi della gente. Ho lasciato un messaggio a Lorenzo per spiegarglielo, ma lui non l'ha sentito; poi, però, qualcuno in suo nome ha detto "no" alla partecipazione di Jovanotti a un cortometraggio su di me che stiamo girando. Magari non ne sa niente, ma mi è spiaciuto, io l'ho aiutato quando voleva cantare all'estero. Sull'Abruzzo preferisco fare una cosa mia in silenzio». Il suo disco è molto «classic». «Ho un gusto blues ma in Italia lo fanno altri. Così ho preferito optare per il pop». Dei suoi colleghi italiani che si lanciano sul mercato internazionale, lei è il più defilato. Non si agita, insomma. «Non devo per forza fare sapere del disco; se è bello e se piace, vince il passaparola. Mi piace stare a casa. Nel '94 Clive Davis mi chiamò in Usa per cantare lì e imparare l'inglese, ma nacque mia figlia, dissi di no e non mi son pentito. Mi spiace solo per l'inglese». Pensa di incontrare il secondo grande amore, dopo Michelle? «Ogni settimana mi attribuiscono una fidanzata nuova. Non faccio querele perché voglio vivere tranquillo, ho visto un montaggio allucinante su La vita in diretta e pure mia figlia mi fa domande. Se smettono di martellarmi ogni giorno, magari una donna giusta la trovo». Lunedì sarà alla «Partita del cuore», a Torino... «Grazie a Torino, 28 mila biglietti sono esauriti. Io ho chiamato Cassano, che verrà con noi cantanti: giocherò contro la mia squadra, la Juve, con una formazione fatta da Del Piero, speriamo che venga Buffon». Berlusconi dice che la nostra non è una società multietnica e lei se ne esce cantando di questo Nino di dieci anni, che ha parenti neri bianchi e gialli... «Ma non è che avete capito male? Mi sembra da pazzi, viviamo in un mondo multietnico sì: e io qui denuncio i maltrattamenti ai bambini». Ha seguito le vicende coniugali del premier, l'uscita di Veronica Lario? «Berlusconi è un po' farfallone, fa gaffe con Obama e con la Merkel, ma perché non è nato politico. Le Veline le hanno inventate nelle sue tv ai tempi di Drive In: certo, se fosse tutto vero quel che si legge, il suo non sarebbe un buon esempio».

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nel salone dei divi tra paure e futuro - torino (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 44 - Cultura NEL SALONE DEI DIVI TRA PAURE E FUTURO Da Sergio Marchionne a Vandana Shiva, la fiera di Torino apre ai temi dell´economia e dell´ambiente. Dietro le quinte le manovre degli editori preoccupati dalla crisi TORINO Con la sua presenza Sergio Marchionne ha rischiato di oscurare gli altri eventi della seconda giornata della Fiera del libro di Torino. L´amministratore delegato della Fiat è venuto a presentare il libro La fortuna non esiste di Mario Calabresi (Mondadori), storie di americani che hanno saputo ripartire da zero di fronte a situazioni che sembravano senza speranza. E il pubblico stretto nella Sala Azzurra ha ascoltato in un silenzio assoluto l´uomo che, rispondendo alle domande del nuovo direttore della Stampa, raccontava come avesse preso la guida di una Fiat che nel 2004 era, parole sue, «alla frutta» e ora è stato chiamato da Barack Obama a salvare la Chrysler in crisi. Eppure Marchionne non è stato l´unica star della giornata. Anzi, il pubblico (ancora in crescita in vista del pienone di oggi e domani) si è affollato anche a un appuntamento in curioso contrasto con i temi della rinascita industriale quello con Vandana Shiva e il suo libro Ritorno alla terra (Fazi). Ermanno Olmi e Carlo Petrini hanno sostenuto la battaglia dell´ambientalista indiana per una nuova attenzione alla natura e a quanto produce la terra come soluzione ai problemi, fame nel mondo surriscaldamento globale, creati dal modello dei consumi occidentale. Gradimento alto come sempre per i temi politici. Tra i dibattiti più seguiti di ieri quello tra Aldo Schiavone, Luciano Canfora ed Ezio Mauro a partire dal libro di Schiavone L´Italia contesa (Laterza), la celebrazione del centenario di Norberto Bobbio (con letture di Ascanio Celestini) e la presentazione del libro di Enrico Letta Costruire una cattedrale (Mondadori). E poi, nel «gran varietà» delle giornate caotiche della Fiera, ecco personaggi come Francesco Guccini e Vladimir Luxuria. Ma la Fiera non è solo una parata di «divi». Gli editori nei loro stand sono attentissimi alle vendite, che nei primi due giorni sembrano andate meglio del previsto, sconfiggendo le paure legate alla crisi. Nei corridoi rimbalzano molte voci. E così Stefano Mauri, presidente del gruppo Mauri Spagnol, ha dovuto derubricare a semplice «ipotesi» la notizia che dava per fatta l´acquisizione della Bollati Boringhieri. Così come «ipotesi» è stata definita quella che ieri veniva data per sicura: la cessione da parte dello stesso gruppo all´editore Giunti della società Opportunity che distribuisce i libri nei supermercati. Un tassello della strategia del gruppo che controlla le Messaggerie Italiane (la più grande società di distribuzione di libri) per fronteggiare l´ingresso recente compiuto da Feltrinelli nel settore della distribuzione con l´acquisizione della Pde. Leopoldo Fabiani

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LE TROPPE LINEE DELL'OCCIDENTE (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 16/05/2009 - pag: 1 I RAPPORTI CON MOSCA LE TROPPE LINEE DELL'OCCIDENTE di FRANCO VENTURINI S ilvio Berlusconi è in Russia per rafforzare i suoi saldissimi legami di amicizia con il Cremlino. La Nato, di cui l'Italia fa parte, sfida il nyet russo alle manovre in Georgia e ingaggia con Mosca un ping-pong di espulsioni stile guerra fredda. Mezza Europa, quella dell'est, non perde occasione per manifestare sospetti e timori sulle intenzioni strategiche della Russia. Barack Obama ha deciso di recarsi a Mosca il 7 e 8 luglio portando in dono una intesa di disarmo nucleare. L'elenco delle incongruenze potrebbe continuare, ma la diagnosi è già chiara: nei confronti della Russia l'Occidente esprime una grave forma di nevrosi politica, aggravata da complicanze economiche e storiche. L'Italia e la Germania (che è però meno acritica) detengono il primato della solidarietà e dei buoni affari con Mosca. La Francia ondeggia nel suo tardo gollismo, e ha meno bisogno del gas russo. Gli europei venuti d'oriente hanno patito troppo a lungo la dominazione moscovita per non continuare a temerla. E Barack Obama? Da un lato sostiene la Nato nelle polemiche con il Cremlino, appoggia la Georgia e l'Ucraina anche se con meno entusiasmo di Bush, non archivia del tutto lo «scudo» antibalistico. Ma dall'altro ha bisogno della Russia, le chiede di aiutare l'Occidente in Afghanistan, in Iran e nella Corea del Nord, allunga verso Mosca la sua proverbiale mano tesa. E sul palmo, questa volta, c'è un nuovo trattato di disarmo che piace a tutti ma che per l'obsoleto arsenale russo diventa vitale. Il risultato è che l'alleanza transatlantica si accosta alla Russia viaggiando non su due ma su tre binari diversi, perché non c'è più la coincidenza di vedute che esisteva tra l'est europeo e l'amministrazione Bush. Verrebbe da solidarizzare con Medvedev e Putin che si trovano a decifrare un simile rompicapo se non fosse che anche la Russia, quanto a nevrosi, si difende bene. La diarchia tra presidente e primo ministro regge: basta capire che lo zar conta quanto un premier, e che il premier conta quanto uno zar. Ma la crisi economica alimenta il già vivace nazionalismo politico, le risorse del sottosuolo non sono più illimitate e si traducono in una volontà di «dittatura energetica» paneuropea, i diritti civili sono in continua sofferenza, e soprattutto incombono i fantasmi antichi dell'animo zarista-sovieticorusso: la ricerca dello status di potenza e la paura dell'accerchiamento. La prova del nove si è avuta in Georgia l'estate scorsa. La risposta armata del Cremlino all'incauta provocazione di Saakashvili ha rappresentato, per Mosca, un momento costituente nei rapporti con l'Occidente: la nostra zona d'interesse esiste ancora è stato il messaggio e quando si tratta di interessi nazionali la Russia non è disposta a transigere. Peccato che da quelle parti esistano e si progettino anche oleodotti. Peccato che da tempo gli Usa chiedano all'Europa una maggiore indipendenza energetica. E peccato che, senza parlare di energia, non basterà a nessuno parlare di Nato e di Iran. Possono confrontarsi e guarirsi a vicenda, le due nevrosi che tengono in ostaggio la sicurezza europea e dunque quella di noi tutti? Non sarà facile. Obama ci proverà. Ma anche il governo italiano potrebbe dare un contributo importante, per esempio riducendo le distanze tra occidentali invece di ampliarle.

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Tremonti: autostrade, poste e Iva ci dicono che la caduta si è arrestata (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

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Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 16/05/2009 - pag: 3 L'incontro Il vertice di ottobre dopo la bancarotta dell'Islanda ha rappresentato la svolta con la discesa in campo dei governi Tremonti: autostrade, poste e Iva ci dicono che la caduta si è arrestata Il ministro: i manager pubblici? Chiederemo a tutti un'autoriduzione. A partire dalla Rai ROMA - «Con la discesa in campo dei governi e della politica il rischio dell'apocalisse finanziaria globale non c'è più. La crisi continua, ma come tutte le crisi avrà un termine e molti indicatori lo anticipano». «L'Italia non ha il record del peggio, come tanti si aspettavano, ma molto dipende da noi, dalle imprese, dalle banche, dai consumatori» dice Giulio Tremonti. «A fine anno, forse, anche i numeri del prodotto interno lordo saranno migliori di quelli di oggi» aggiunge, determinato a spingere le banche a fare il «loro dovere», e a non mollare la spinta etica. Nei comportamenti delle imprese, «è giusto chiedere che la Fiat tuteli l'occupazione in Italia», e dei manager: «Nel pubblico, anche con la Rai, stiamo spingendo all'autoriduzione degli stipendi» dice il ministro dell'Economia rispondendo alle domande a tutto campo del «Corriere della Sera». Sulla salute del governo, «dove i rapporti sono straordinari», la sinistra, «ancora in tempo per abbandonare l'opposizione di principio», e la politica. «Sull'immigrazione ci vuole saggezza, equilibrio e non demagogia per evitare la xenofobia» dice Tremonti, che si ritiene il padre putativo della Bossi-Fini, «originata da una proposta di legge popolare firmata Berlusconi, Bossi, Tremonti». Ministro, qual è stata la scintilla della crisi? «Era in incubazione dall'agosto del 2007, ma esplode nell'ottobre dell'anno scorso. Come per caso, ma non è stato un caso, in un'isola remota del Nord Atlantico, a Reykjavik: la Sarajevo della crisi, almeno in Europa. Dall'Islanda si estendeva e si innervava una rete finanziaria che abbracciava tutta la dimensione nordica fino a scendere nella City di Londra. Di Reykjavik avevano iniziato a parlarci i ministri delle finanze nordici a Bruxelles, all'inizio di ottobre. C'era la prospettiva di una bancarotta nazionale ». Quale è stato il punto di svolta? «Il 9 ottobre, al Fondo Monetario a Washington, un venerdì, capiamo che il mercato di Londra il lunedì successivo non può aprire. La notte del 9 l'Islanda dichiara bancarotta. La svolta arriva il 12 ottobre, a Parigi, quando scendono in campo i governi e la politica. È un vertice atipico, non attivato nella logica europea: c'è un direttorio di governi e la presidenza forte di Nicholas Sarkozy. Non è un vertice europeo per l'Europa, ma dei governi per la City, per il sistema finanziario mondiale: Londra mobilizza enormi masse finanziarie, il giorno dopo lo fa il Giappone. È la fine del principio. Ora non dico che la crisi sia finita, ma abbiamo superato la fase della potenziale rottura del sistema, il crollo delle banche, delle industrie, dell'occupazione. Avremmo avuto l'effetto distruttivo di una guerra senza aver combattuto una guerra». Perché Parigi è una svolta? «C'è un cambiamento radicale rispetto alla politica della prima Europa, quella dove gli aiuti di Stato erano vietati. Passa la logica dell'intervento pubblico per sostenere il sistema finanziario. Poco dopo vengono i due G20, a Washington e Londra: la realtà della crisi comincia a cambiare la struttura di governo del mondo. Insieme al G8, adesso lo strumento con cui si sceglie di governare la crisi è il G20. Qui si decide di fare la stessa politica, e poi di farla insieme, usando il Fondo Monetario come una banca centrale globale». Siamo ormai fuori dalla crisi? «Superato il rischio dell'apocalisse, la crisi si è spostata dalla dimensione finanziaria al commercio internazionale, dove i volumi si sono abbattuti del 30 per cento. Una serie di indicatori, se volete aneddotici, empirici, psicologici, sembrano dirci ora che il crollo si sta fermando ». Anche in Italia? «Anche noi abbiamo indicatori di questo tipo. C'era stata per la prima volta una riduzione del traffico postale, e si è arrestata. Come si è fermato il calo del traffico autostradale e delle merci. Anche la caduta delle entrate fiscali, del-- l'Iva, è in rallentamento. La dinamica non dice che andiamo bene, ma molto ci dice che la caduta si sta arrestando. Il mancato maleficio, a volte, nella psicologia conta più del beneficio. L'Italia è una realtà piuttosto diversa, e meno peggio di come ci si aspettava che fosse». Quali sono i nostri punti di forza? «È bellissimo l'articolo di Giuseppe De Rita sul vostro giornale. Concordo in pieno: la geografia fa la politica, e questo è un paese di 8 mila comuni, senza grandi città e periferie cariche di tensioni sociali, c'è un welfare dove all'Inps si aggiunge la famiglia. Quattro milioni di partite Iva sono un fattore di forza, come lo è un sistema finanziario basato su un tasso di risparmio straordinario. Il nostro debito pubblico sommato a quello privato, e abbiamo visto che c'è osmosi tra i due, è pari a quello francese e tedesco. Forse per qualcuno è una sorpresa, ma da noi per la prima volta il deficit e il debito corrono meno rispetto all'Europa, la Borsa recupera più delle altre, il differenziale con i titoli di Stato tedeschi si riduce. L'impressione in giro è che che ci sia una tendenza al 'buy Italy'. Detto questo, fare previsioni sul pil è difficile. A febbraio, davanti al meno 2% che ci annunciava Bankitalia, dissi che erano congetture. Magari il 2%!». Con l'uscita dalla crisi c'è un rischio d'inflazione? «Quella può essere come dicono in America un'exit strategy dalla crisi. L'Europa, però, con la Banca centrale e il Trattato, è costruita contro l'inflazione ed è bene così, perché l'inflazione redistribuisce ricchezza al contrario». Perché solo tre banche hanno usato i Tremonti Bond per capitalizzarsi e offrire più credito alle imprese? «Chiamarli Tremonti Bond è sbagliato. Sono uno strumento europeo, non li ho inventati io. È un mezzo che allarga la base patrimoniale delle banche e dunque la possibilità di concedere credito. Ma quando le banche dicono che costa troppo sbagliano, perché ragionano come se fosse uno strumento di debito. Non è stato pensato per le banche, ma per le imprese: serve per finanziare l'economia, non i loro bilanci. C'è il ritardo delle banche, è una responsabilità delle banche, e questo è il vero costo scaricato sulle imprese». Cui farebbe bene anche l'accelerazione dei pagamenti da parte dello Stato... «Stiamo andando avanti e metteremo in campo la Sace (società pubblica di assicurazione dei crediti, ndr). Però fino a prima della crisi, con gli interessi, il pagamento ritardato quasi conveniva. La crisi ha accentuato i problemi di liquidità delle imprese, il risanamento del bilancio fatto dal governo Prodi con la scelta di bloccare i pagamenti ha inciso molto e poi c'è il commissariamento delle Regioni che non rispettano i tetti della spesa sanitaria: a partire dal 2007 il governo non dà più soldi e le Regioni non pagano. La combinazione di questi tre fattori crea il problema, ma non sono vere le cifre iperboliche che si sentono. L'arretrato dovrebbe essere di 30 miliardi, quasi tutto concentrato nella sanità. Sono somme che si scaricano sul deficit e dobbiamo essere prudenti nella gestione. Anche se dovremo risolvere il problema, perché le imprese hanno ragione». Si può immaginare un termine oltre il quale scattino sanzioni e non solo interessi legali? «È una cosa civile, ci stiamo lavorando. Molti di questi pagamenti dipendono dai governi locali e con la riforma della Finanziaria, per troppi anni ritardata e ora in arrivo, avremo finalmente un quadro unico di tutti i bilanci di enti locali e Regioni, uno schema uniforme per tutti. È un passaggio essenziale anche per la questione dei termini di pagamento». Nei frangenti della crisi si è discusso del ruolo dei manager e della possibilità di mettere un tetto ai loro stipendi. Che ne pensa? «L'etica spinge per la moderazione dei salari, ci sono stati degli eccessi che vanno corretti, ma è difficile. Anche Obama lo ha detto, ma non è riuscito fino in fondo. Noi stiamo chiedendo a tutti i manager pubblici di autoridursi gli stipendi. Lo abbiamo chiesto anche alla Rai, e sembra ci sia qualche consenso». In Germania il governo ha chiesto garanzie sull'occupazione alla Fiat, in caso di acquisizione della Opel. Il governo italiano farà lo stesso? «Quando abbiamo dato il bonus per la rottamazione abbiamo previsto che ci fosse in termini di impegno la conservazione dei livelli occupazionali in Italia. Abbiamo già posto condizioni. È giusto, ed è una strada che seguiremo ». È vero che ci sono state tensioni con Berlusconi e col ministro Brunetta? È di questi giorni lo scontro sulla class action nel pubblico amministrazione. «I rapporti nel governo sono straordinari. Brunetta sta facendo bene. È giusto dare degli standard ideali su cui parametrare lo stato reale, ma non dare l'unico potere ai consumatori. Sono discussioni normali. In passato ho avuto qualche difficoltà nella scelta di concentrare la spesa pubblica a Palazzo Chigi. Ora riconoscono tutti che era giusto concentrare e spendere in modo selettivo. Ci ha permesso tra l'altro di mettere molti soldi, insieme alle Regioni e questo è un successo dello Stato e non solo del governo, negli ammortizzatori sociali. Nove miliardi, anche se i dati dell'Inps ci dicono che rispetto alle ore di cassa integrazione richieste e autorizzate, il tiraggio reale è stato molto inferiore, 300 milioni di ore su 1,3 miliardi. Sono fatti su cui anche la sinistra, che in autunno ha puntato tutto sulla crisi, dovrebbe riflettere». Cosa doveva fare? «Non si può scioperare contro la pioggia. Nella crisi ha commesso un grosso errore politico. Pretendeva che la discussione partisse da un diktat: ammettete che non avete capito niente, che avete sbagliato tutto, e fate quello che vi diciamo noi. Non è così, noi abbiamo cercato di fare le cose giuste e questo risulta tanto nei voti, nei sondaggi, nelle sedi internazionali, dove la politica economica italiana è considerata saggia e prudente. Prendete la social card, che tutto sommato è un elemento marginale della nostra politica. Mi è dispiaciuto molto che abbiano detto che, con questa, ghettizzavamo i poveri. Le carte acquisti le hanno fatte Cofferati a Bologna, Penati a Milano, Cacciari a Venezia. Alla sinistra è mancata la capacità di lettura della realtà. E sta perdendo una gande occasione: nell'idea riformista c'è il concetto dell'utilità marginale, discutere per portare a casa qualcosa. Con la Cgil è lo stesso: la logica è quella del capitolato di resa. Finora a sinistra è stata prevalente la scelta dell'opposizione fine a sé stessa, ma se vuole è ancora in tempo per rendersi positivamente utile ai suoi elettori. Evitando che con il passare del tempo si finisca per pensarci noi». Cosa pensa della politica sull'immigrazione? «Se si vuol evitare la xenofobia, si deve evitare la formazione del partito opposto, il partito degli immigrati. Ci vuole equilibrio, proprio nell'interesse degli immigrati. Se li metti prima degli altri nelle liste per le case popolari o le prestazioni sociali, non gli fai del bene, perché li metti contro tutti gli altri. La sinistra non capisce che l'impatto dell'immigrazione è spesso regressivo, fa più paura a chi ha di meno. Ed è una paura che non va alimentata, ma ridotta, con saggezza, nell'interesse di tutti». Mario Sensini

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Gli arabi conquistati dalla missione di Ratzinger (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

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Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 16/05/2009 - pag: 6 I commenti Gli arabi conquistati dalla missione di Ratzinger DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GERUSALEMME Sì, a loro è piaciuto. «Quando s'è trovato davanti al Muro dice Binsal Khadar, inviato editorialista di Gulf News, giornale del Bahrein , Benedetto XVI ha visto un cartello che diceva le sole cose possibili davanti a una simile mostruosità: abbiamo bisogno di ponti, non di muri. E ha pronunciato le migliori parole possibili». La sorpresa del viaggio in Terrasanta è questa: doveva servire a ricucire con gli ebrei, di sicuro ha migliorato i rapporti con l'Islam. «La gara fra israeliani e palestinesi è stata vinta dai palestinesi», riconosce il quotidiano israeliano Haaretz. E basta leggere i commenti degli opinionisti arabi, per capirlo: «Non per difendere il Papa», titola il suo editoriale Al Mustaqbal, giornale libanese, dove si ricorda che Ratzinger «non è un rabbino e neppure un imam», «è stato tirato per il mantello da musulmani ed ebrei», ma alla fine è stato capace di «un nuovo linguaggio» che «forse non cancellerà del tutto le parole di Ratisbona», ma di sicuro ha migliorato le relazioni. È molto piaciuto il richiamo, nella moschea di Amman, all'espressione coranica del «Dio misericordioso e compassionevole» (tv Al Arabiya), così un po' dappertutto si trovano opinioni di calore: addio all'«ostico nemico», benvenuto «Il Papa che a Nazareth canta l'ode alla pace» ( Jordan Times), «il primo Papa che entra nella moschea di Al Aqsa» ( Al Arab Online), il Santo Padre che «in sintonia con Obama vuole riportare sul giusto binario una disputa troppo lunga» ( Al Hayat). Unica voce dissonante, Al Jazeera: sarà anche per questo che, sul volo di ritorno, il Pontefice ha voluto parlare con un suo giornalista. F. Bat.

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Vetro e acciaio, il museo L'ultima opera americana di Piano (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

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Corriere della Sera sezione: Cronache data: 16/05/2009 - pag: 24 Chicago Aperta la Modern Wing. Il capo di gabinetto di Obama: capolavoro Vetro e acciaio, il museo «verde» L'ultima opera americana di Piano DAL NOSTRO INVIATO CHICAGO Era un po' contrariato, ieri mattina, Renzo Piano. Gli schermi di tela bianca, che filtrano la luce dalle grandi finestre dell'edificio, erano abbassati. Non che il terzo piano della Modern Wing del Chicago Art Institute ne risentisse in alcun modo: nella sala piena di sculture di Brancusi e Giacometti, nessun riflesso ne disturbava la visione quasi religiosa. Ma quelle cortine oscuravano il rapporto con la città. Aveva ragione l'architetto a insistere: quando finalmente hanno cominciato ad alzarsi, lo skyline del Millennium Park è diventato il quadro naturale della parete. A quel punto Rahm Emanuel ha cominciato ad applaudire: «Bravo, è straordinario ». Una visita guidata d'eccezione, quella di ieri, attraverso l'ultima opera americana dell'architetto genovese: a seguirlo in quest'ennesima combinazione di funzionalità e leggerezza, con il vostro cronista, c'era anche il capo di gabinetto della Casa Bianca, in libera uscita nella sua città «per vedere i miei figli e questo capolavoro», come ci ha detto. Ed è stato interessante cogliere l'interazione tra due diverse concezioni del fare. Quella politica di Emanuel, architetto di vittorie elettorali e parlamentari. E quella artistica di Piano, artigiano visionario, costruttore di luoghi, protagonista di un'architettura che vuole allo stesso tempo funzionare e ispirare. «Un museo è un oggetto metafisico», diceva l'architetto. «Meta perché? », ribatteva l'altro. «Perché è senza tempo, qui dentro si contempla e si gode l'arte, oltre il luogo fisico nel quale si trova», rispondeva Piano. «Giusto, ma qui siamo comunque a Chicago», osservava Rahm. Frammenti di un colloquio, che coglieva il punto centrale. Con l'aggiunta della Modern Wing, costata 294 milioni di dollari e aperta da stamane al pubblico, la città del vento celebra ancora una volta il suo orgoglio civico: «Chicago spiega Piano è stata la prima città moderna della nazione, completamente ricostruita dopo il Grande Incendio del 1871 e può ben rivendicare il titolo di primo laboratorio dell'architettura moderna. Questa è una metropoli forte e fragile allo stesso tempo». Per la Modern Wing, che aumenta la capacità espositiva del Chicago Art Institute fino a farlo diventare il secondo maggior museo americano, l'architetto italiano ha pensato due padiglioni su tre livelli in vetro e acciaio, le mura portanti esternamente coperte di pietra indiana, separati da una navata: ci sono un education center al pian terreno, la collezione permanente d'arte contemporanea al secondo livello, quella d'arte moderna europea al terzo. I due colpi di genio sono un «tappeto volante» e il ponte. Il primo è un tetto quadrato, perfettamente in linea con la griglia originaria della città, fatto di lame di alluminio inclinate e sostenuto da sottili pilastri di ferro, che fa passare la luce proveniente da Nord e filtra quella da Sud: «Questo è possibile perché la città è costruita in assi perfette, che l'edificio rispetta. E nel suo tragitto a Est a Ovest non si sposta mai dalla verticale». Inoltre, il «tappeto volante» consente un enorme risparmio energetico, aggiungendo la Modern Wing agli altri progetti «verdi» di Piano. Il ponte pedonale, una lama di metallo lucente lunga duecento metri, parte dai 9 metri del terzo livello e scende dolcemente verso il Millennium Park, restituendo la Modern Wing alla città: «Quando lo proposi al sindaco Daley, mi guardò strano, ma poi si è convinto e ora ne è entusiasta ». Paolo Valentino Interno Una sala, in cui si riflette la città

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Marchionne: il piano Opel è quasi pronto (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

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Corriere della Sera sezione: Economia data: 16/05/2009 - pag: 29 Il Lingotto L'amministratore delegato: «La Fiat sarà molto più forte. È una bella impresa. Obama determinate per Chrysler» Marchionne: il piano Opel è quasi pronto «Sì al tavolo con governo e sindacati». «Gli operai possono stare tranquilli» DAL NOSTRO INVIATO TORINO Il tavolo sull'auto, con governo e sindacati, si farà. «E' un impegno che abbiamo preso, andremo a Roma per affrontare il problema », ha confermato ieri sera Sergio Marchionne al Salone del Libro, dove ha presentato «La fortuna non esiste», l'ultimo saggio sull'America di Barack Obama scritto dal neo direttore della Stampa Mario Calabresi. In precedenza era stata resa nota la risposta che lo stesso Marchionne ha inviato al ministro dell'Industria Claudio Scajola, in risposta all'appello sulla «centralità» delle fabbriche italiane. «La ringrazio - ha scritto tra l'altro l'amministratore delegato della Fiat al ministro - per le parole di apprezzamento nei confronti delle iniziative che stiamo portando avanti negli Stati Uniti e in Europa, con l'obiettivo di assicurare una prospettiva industriale anche al sistema automobilistico italiano ». C'è dunque la disponibilità a un incontro, anche se la data non è ancora stata indicata: sarà fissata «non appena sarà possibile ipotizzare una concreta definizione delle trattative in corso». Le trattative ovviamente sono quelle in corso con General Motors, da un alto, e con il governo tedesco, dall'altro, sul destino della Opel. Il piano della Fiat, ha detto in proposito Marchionne, «è quasi pronto» e sarà presentato entro il 20 maggio, termine peraltro già noto, indicato a suo tempo dalle autorità tedesche. Se il disegno andrà in porto, ha aggiunto, «uscirà una Fiat molto più forte: ci sono pochissime aziende in grado di aprirsi a livello internazionale come lo stiamo facendo noi». «E' una bella impresa, speriamo di farcela. Ci stiamo ammazzando per questo...», ha aggiunto. Nel frattempo dagli Usa arrivava la notizia che General Motors ha fatto passi avanti nella trattativa con il sindacato dei metalmeccanici, la United Auto Workers (Uaw), in vista della scadenza del primo giugno, tanto che un accordo potrebbe essere annunciato già entro la prossima settimana. Nel quadro di un generale taglio dei costi Gm ha annunciato inoltre che la propria rete di vendita sarà ridotta nel 2010 di 1.100 unità, cioè del 18%. Un eventuale accordo per Opel (di cui General Motors è il principale azionista) chiuderebbe il cerchio delle intese avviate con l'operazione Chrysler, resa possibile, ha ricordato Marchionne, grazie alla disponibilità del presidente Barack Obama. «Senza di lui l'alleanza non sarebbe stata possibile». ha ammesso. E ancora: «Noi non abbiamo salvato Chrysler, ma abbiamo trovato una grandissima opportunità sia per loro che per noi». Infine, per quanto riguarda il problema della sopravvivenza delle fabbriche italiane, la Fiat «farà del suo meglio » per cercare di «evitare danni» legati alla situazione del mercato. «Gli operai possono stare tranquilli: l'impegno lo abbiamo preso seriamente », ha concluso Marchionne. Giacomo Ferrari gferrari@corriere.it L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, mostra la prima pagina del quotidiano «Detroit News» con la notizia dell'offerta del Lingotto per le attività europee del gruppo General Motors

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BUSH: LA VITA PRIVATA DI UN PRESIDENTE A RIPOSO (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

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Corriere della Sera sezione: Lettere al Corriere data: 16/05/2009 - pag: 39 Risponde Sergio Romano BUSH: LA VITA PRIVATA DI UN PRESIDENTE A RIPOSO A cento giorni dall'insediamento del presidente Obama, sembra che l'ex inquilino della Casa Bianca il presidente George W. Bush si sia dissolto, solo poche notizie e talvolta curiose. Mi permetta una sola domanda: lei crede che l'opera di G. W. Bush potrà essere mai rivalutata dalla storia, e perché, oppure sarà considerato, come sembra essere, uno dei presidenti più sfortunati che gli Usa abbiano mai avuto. Angelo Bacchetta angelo.bacchetta@tin.it Caro Bacchetta, C redo che le occupazioni di George W. Bush siano molto simili a quelle di quasi tutti i suoi predecessori dopo la fine del loro mandato. La tradizione civile degli Stati Uniti vuole che il presidente uscente si comporti come una regina madre: rispettata, onorata, ma priva di qualsiasi influenza sugli affari del regno. Suppongo che stia scrivendo le sue memorie e programmando la grande biblioteca in cui saranno depositati i documenti della sua presidenza. Bush non sembra avere le ambizioni di Clinton e Carter, decisi a occupare uno spazio nella vita pubblica americana. Preferisce il Texas a Washington e il suo ranch alla Casa Bianca. Sa che i suoi otto anni alla guida degli Stati Uniti sono materia di continue controversie e non sembra che abbia l'intenzione di passare il resto della sua vita combattendo in trincea contro i suoi critici. Nei toni dimessi e discreti delle sue risposte ai giornalisti, durante l'ultima conferenza stampa, ho intravisto una certa umiltà. La sua ostentata fede religiosa, negli anni in cui era alla Casa Bianca, mi è parsa un pericolo per la laicità dello Stato, ma non ho mai pensato che Bush fosse un impostore e un opportunista. La fede potrebbe aiutarlo a sopportare pazientemente il coro di critiche che continueranno a levarsi contro la sua gestione della politica estera e finanziaria. Non è questa, invece, la linea del suo vicepresidente. Dick Cheney ha deciso a dare battaglia contro i suoi critici e appare spesso in televisione per difendere la linea adottata dalla Casa Bianca, anche nel trattamento dei prigionieri politici. Ma Cheney può permettersi comportamenti che sarebbero poco decorosi per un ex presidente. Alla sua domanda se Bush possa godere fra qualche anno di una migliore valutazione rispondo che non ne sarei sorpreso. Per due ragioni. In primo luogo perché è statisticamente impossibile che un uomo di Stato non abbia fatto, durante otto anni al potere, qualcosa di buono. In secondo luogo perché le opinioni pubbliche e gli intellettuali si stancano, prima o dopo, delle verità consolidate e tendono a rimetterle in discussioni. Per amore di contraddizione e di novità arriva sempre qualcuno che si propone di dimostrare come persino gli statisti più giustamente criticati abbiano avuto meriti di cui occorre tenere conto. Spero tuttavia che nessuno parli di un presidente «sfortunato ». La parola si addice a coloro che furono travolti da circostanze incontrollabili. Gli errori di Bush, invece, furono sempre il risultato di freddi calcoli e meditate strategie.

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(sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

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Corriere della Sera sezione: Eventi data: 16/05/2009 - pag: 41 L'intervista Per lo scrittore Gay Talese i media continuano a osservare la realtà con spirito voyeuristico «Ottimismo o denuncia Ma era tutta ideologia» «La depressione oggi? Nessuno sa cosa accade davvero» di ALESSANDRA FARKAS «S e non fosse stato per quelle fotografie e quei poster, i miei genitori non avrebbero neppure scoperto che l'America era in depressione». Gay Talese, il settantasettenne scrittore statunitense di origine italiana, autore di best seller quali «Onora il padre» e «Ai figli dei figli», ha un approccio tutto particolare alle opere esposte da oggi alla Fondazione Antonio Mazzotta di Milano nell'ambito della mostra «Usa 1929-1939. Dalla Grande Crisi al New Deal». «I miei genitori venivano dalla Calabria, un tempo Regno delle Due Sicilie, e non conoscevano il significato della parola 'depressione' perché erano reduci da secoli di fame e povertà, dall'Impero romano in poi». Che cosa rivelano quelle immagini? «Due visioni opposte dell'America. I poster erano prodotti dalla propaganda dell'amministrazione Hoover, e all'insegna dell'ottimismo, promettevano un futuro industrioso e insieme ricco e felice. Come la religione, anche il governo serve a promuovere la speranza». Fa male a farlo? «Dico solo che la Casa Bianca cercò di offuscare la verità che, come si evince dalle drammatiche foto della mostra, era tutt'altro che rosea ». Il compito di raccontare la verità spettava dunque ai fotografi? «Non proprio. Per loro la depressione rappresentava un'opportunità per scattare grandi foto. Ma questi artisti, mossi da ideologia socialista, sceglievano selettivamente i loro soggetti. In sostanza, scattavano solo immagini di gente disperata e poverissima per ribadire le loro tesi prestabilite. Penso a Walker Evans che immortalò la povertà agraria del vecchio sud». È possibile che la propaganda dei poster cercasse di contro-bilanciare il pessimismo di quelle immagini? «Certo, perché quelle fotografie ritraggono le masse sofferenti, capaci di far scoppiare una rivoluzione come in Unione Sovietica. Negli anni Venti e Trenta, l'America era terrorizzata da questa prospettiva». Esiste un parallelo iconografico tra la crisi del 1929 e l'attuale? «Nessuno sa davvero cosa stia accadendo oggi in America a causa del bombardamento multi-mediatico che per ventiquattro ore al giorno ci ripete che siamo ripiombati in depressione ». Non è forse così? «Come si spiega allora che a New York i ristoranti sono tutti affollati ed è impossibile trovare biglietti per teatri, concerti e cinema? Non crederò a questa crisi finché non vedrò code di gente per strada in cerca di un lavoro ». I media oggi sono peggiori di allora? «Lo ribadisco: quei fotografi erano tutti politicizzati e di estrema sinistra. Oggi i media si scagliano contro Bernie Madoff soltanto per il bisogno atavico che hanno di individuare un capro espiatorio». Vuol dire che oggi la stampa svolge male il proprio lavoro? «I giornalisti sono sempre estranei alla storia che raccontano. Scrivono di povertà e di guerra senza sentirle nel cuore. Vanno e vengono. Piombano al fronte quello con le bombe vere o l'altro, fatto di stenti e privazioni assolute e poi ripartono il giorno dopo, come se nulla fosse. Sono semplici voyeur ». Cinismo? «È la natura della bestia, c'è chi ha bisogno per sopravvivere di divorare una storia dopo l'altra, meglio se negativa. Ma ciò era vero anche negli anni Venti e Trenta. Guardi quelle fotografie: documentavano la povertà? Certo, ma lo facevano in un modo forzato, teso a farci credere che tutte le persone al mondo stessero morendo di fame. Ma è semplicemente falso». L'America di oggi è più ottimista di allora? «Grazie a Barack Obama lo è. Ma negli anni Trenta anche Franklin Delano Roosevelt inaugurò una nuova era più ottimista e di speranza». Tra cinquanta anni, quali immagini verranno usate per documentare il nostro tempo? «Penso alla scena a cui ho assisto proprio ieri: un barbone che dormiva con la faccia affondata nella terra di un'aiuola, mentre accanto a lui passava un'elegante signorina tutta in ghingheri in un costoso abito di Balenciaga». Viviamo in un'epoca amorale? «Ieri passeggiando tra la Nona avenue e la Quarantaduesima strada ho visto un operaio che su un Caterpillar spostava pietre enormi con una maestria straordinaria. Gli ho chiesto il numero di telefono e gli ho detto che volevo scrivere un articolo sulla gente come lui che sa ciò che fa e, anche se guadagna poco, lo fa con orgoglio e passione. Più che l'amoralità, il problema del nostro tempo è proprio questo: pochissimi, inclusi gli amministratori delegati delle banche che guadagnano nove trilioni di dollari l'anno, sanno che diavolo stanno facendo». \\ Come si spiega che a New York i ristoranti e i teatri sono tutti affollati? Non crederò a questa crisi finché non vedrò code di gente per strada in cerca di un lavoro

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( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

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Corriere della Sera sezione: Cronaca di Roma data: 16/05/2009 - pag: 5 I progetti di Marrazzo «Ecco il fotovoltaico nella sede della Regione» La green economy entra nella Regione come sta accadendo nell'America di Barak Obama: un impianto fotovoltaico e un impianto di aria condizionata per risparmiare fino al 60% di energia elettrica, oltre al rifacimento delle facciate sono i tre progetti presentati ieri da Piero Marrazzo che partiranno nei prossimi mesi nella sede della giunta nei pressi di piazzale dei Navigatori. Parte così «la trasformazione del palazzo di vetro in palazzo del sole». «Abbiamo superato i 100 megawatt prodotti con energie rinnnovabili - spiega Marrazzo - . Al nostro arrivo in Regione si produceva un solo megawatt. Adesso si punta a 150 megawatt entro il 2009 ed a 600 nel 2010». Il governatore annuncia di voler chiedere «a giugno un protocollo d'intesa con il sindaco di Roma e i presidenti delle province per invertire la tendenza energetica negli edifici pubblici. In più chiederò agli imprenditori della Regione di sottoscrivere un protocollo perchè la nostra imprenditoria creda nella green economy ».

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Yes We Can: arriva il Pop Surrealismo (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

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Corriere della Sera sezione: Tempo Libero data: 16/05/2009 - pag: 15 Dorothy Circus Gallery Yes We Can: arriva il Pop Surrealismo «Yes We Can»: lo slogan che ha accompagnato Barack Obama durante la campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti d'America è stato scelto per una mostra collettiva, che sarà possibile visitare fino al 10 luglio nei locali della Dorothy Circus Gallery, lo spazio dedicato alle nuove tendenze dell'arte figurativa e in particolare al Pop Surrealism. E proprio il ritratto di Obama appare in primo piano tra le opere esposte, sapientemente miscelato a quello di Abraham Lincoln. L'ha realizzato Ron English, artista quarantenne americano, considerato l'Andy Warhol dei nostri giorni, che con questo ritratto ha creato il manifesto per la campagna elettorale di Barack. In tutto, le opere esposte sono una ventina. Oltre a English sono presenti altri quattro artisti americani, appartenenti alla corrente del Pop Surrealism: da Camille Rose Garcia, trentanovenne che vive e lavora a Los Angeles dipingendo mondi che sembrano uscire da visioni allucinogene, a Ken Keirns, che ricrea un suo personale American Gothic dal pathos californaino, con dark lady molto inquietanti e scimmie dagli occhi umani. Kris Lewis propone invece fanciulle romantiche e tagliatori di boschi, in una atmosfera che ricorda la metà del secolo scorso, trasformando però l'ingenuità dell'epoca in un messaggio sottilmente crudele. Infine Francesco Lo Castro, che ha un nome italiano perché è nato a Catania nel 1976, ma è trapiantato stabilmente in Florida, dopo essere cresciuto in Germania. I suoi disegni sembrano fotografie in cui i volti sono alterati o seminascosti da sovrapposizioni di oggetti squillanti. Lauretta Colonnelli Yes We Can. Dorothy Circus Gallery, via Nuoro 17, tel.06.7021179. Fino al 10 luglio, dal martedì al giovedì dalle 11 alle 20, venerdì e sabato dalle 15 alle 20. Ingresso gratuito. Ron English Green Elvis

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Il Pd a dallo stratega della Casa Bianca (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

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Corriere della Sera sezione: Politica data: 16/05/2009 - pag: 13 Il «guru» Self a Roma Il Pd a «lezione» dallo stratega della Casa Bianca ROMA «Ogni occasione è buona per ricordare Obama dice Paolo Gentiloni Non perché siamo dei maniaci, ma perché ha dato un segnale politico fondamentale. E perché ha condotto una campagna elettorale con novità strepitose». E allora ecco il Pd che prova a capire dalla viva voce del guru di Obama, Ben Self, come sia stato possibile che un outsider, un semisconosciuto senatore dell'Illinois, per di più di colore, sia diventato presidente degli Stati Uniti. E cosa debba fare il Pd compatibilmente con lo strapotere berlusconiano per risalire la china nelle urne. Non è la prima volta che il centrosinistra prova ad affidarsi alle virtù taumaturgiche di un guru della politica. Ci provò Francesco Rutelli, nella campagna elettorale dell'Ulivo, nel 2001. Chiamò Stanley Greenberg, uno dei più noti consulenti in materia elettorale, già consigliere di Bill Clinton. Non andò benissimo. Ma questa volta è diverso, perché il Pd prova a darsi uno sguardo lungo e ad agganciare la modernità. Self, approdato al Nazareno insieme al collega Dan Thain, è il fondatore della Blue State Digital. E ce la mette tutta per spiegare le strategie di comunicazione della campagna, tutte incentrate intorno al sito mybarackobama.com. I numeri sono impressionanti. «Se Kennedy come ha ricordato Gentiloni è stato il presidente della tv, Obama è stato il presidente di Internet». Self e Thain hanno sfruttato al massimo la potenzialità della rete. Raggiungendo 68 milioni di elettori e raccogliendo oltre 500 mila dollari online (due terzi del totale). Al centro della strategia le mail: «Spesso sottovalutate, sono invece il modo migliore per raccogliere fondi». Per due giorni i due strateghi hanno fatto lezione al Nazareno. Con un finale di lodi per il rinnovato sito del Pd 2.0, di fronte al capo della comunicazione online Francesco Verducci e ai bravi e volenterosi ragazzi che si occupano degli aspetti tecnologici, tra Youdem e sito: da Marco Laudonio a Stefano Cagelli a Luca Di Bartolomei. Peccato che, come ha ricordato Self, la tecnologia può ben poco se mancano due elementi essenziali: la forza del leader (e loro potevano giocare la carta Obama, il Pd Dario Franceschini). E la forza della passione: e qui la litigiosità della sinistra e il ben noto autolesionismo non giovano alla causa. Ma, confidando nel futuro, il partito prova a portarsi portarsi avanti. Gentiloni traccia un primo bilancio: «Per ora guardiamo con simpatia e un po' di invidia all'America. Oggi la rete è lo strumento migliore per coinvolgere i volontari e ravvivare la partecipazione. Spero che si possano attivare contatti con lo staff di Obama per collaborare, confidiamo in belle sorprese nelle prossime campagne elettorali». Per questa, nel frattempo, bisognerà arrangiarsi. Alessandro Trocino

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Nuovo dietrofront di Obama Sì alle corti militari speciali (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 16/05/2009 - pag: 18 Svolta La decisione attaccata dai liberal e dalle associazioni umanitarie Nuovo dietrofront di Obama Sì alle corti militari speciali Dovranno processare i detenuti di Guantánamo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON Non tutto il sistema creato dall' Amministrazione Bush per giudicare i presunti terroristi islamici era da buttar via. Con una decisione che fa già infuriare i circoli liberal e i gruppi per la difesa dei diritti umani, Barack Obama ha deciso di tenere in piedi le speciali commissioni militari volute dal suo predecessore, per un limitato numero di detenuti attualmente a Guantánamo. Ma il presidente americano ha anche annunciato modifiche sostanziali rispetto al passato, con l'introduzione di nuove e più forti garanzie legali per gli imputati. Il presidente, che poco dopo il suo insediamento aveva ottenuto una sospensione di 3 mesi dell'attività delle commissioni militari per riconsiderare l'intero approccio al problema, ha chiesto una nuova proroga di altri 120 giorni, per poter varare la versione rivista e aggiornata del sistema. Concretamente, come ha spiegato Obama, le nuove regole assicureranno fra l'altro che «ogni dichiarazione estorta usando metodi d'interrogazione crudeli, disumani o umilianti non sarà ammessa come prova nel processo». Inoltre, sarà limitato l'uso dei cosiddetti hearsay, i sentito dire, in modo che l'onere della prova non ricada più sull'imputato. Ancora, l'accusato avrà più margini nella scelta dei suoi difensori, ci sarà più protezione per chi decide di non testimoniare e infine i giudici delle commissioni militari potranno circoscrivere la loro giurisdizione. «Queste riforme cominceranno a ripristinare le Commissioni come una legittima forma di azione giudiziaria, portandole in linea col diritto. E' il miglior modo di proteggere il nostro Paese, rispettando i nostri valori più profondi», ha detto Obama in un comunicato. Anticipando le critiche che certamente si solleveranno dal fronte progressista, il presidente ha cercato di rivendicare una continuità nella sua posizione, spiegando che le «commissioni militari sono una tradizione negli Stati Uniti» e che lui in passato ne aveva appoggiato l'uso, come una strada fra le altre. La sua opposizione al Military Commission Act dell'Amministrazione Bush, ha spiegato Obama, «era motivata dalla mancanza di un quadro legale legittimo », che ora invece lui intende fornire. Non basta questo, però, a mettere Obama al riparo dall'ira dei militanti dei diritti umani. Tanto più che i repubblicani del Congresso hanno subito applaudito l'annuncio: «E' un passo in avanti verso il rafforzamento delle nostre politiche di detenzione», ha detto il senatore del South Carolina, Lindsey Graham, secondo il quale nessun detenuto di Guantanamo dovrebbe essere rilasciato negli Stati Uniti. Ma gli osservatori e gli esperti progressisti parlano di «occasione mancata», obiettando soprattutto che le «commissioni militari si sono rivelate fallimentari». E in realtà, lo stesso presidente nel suo comunicato ricorda che «in sette anni, sono stati perseguiti solo tre presunti terroristi». «Anche con le modifiche proposte ha detto Jonathan Hafez, legale dell'American Civil Liberties Union le commissioni non avranno alcuna legittimità e resteranno una macchia sul nostro Paese». Paolo Valentino \\ Quello delle commissioni militari è un sistema difettoso (11 febbraio 2008) Omaggio Il mio numero Barack Obama, 44esimo presidente degli Stati Uniti, sorride nel Prato Sud della Casa Bianca mostrando il regalo che ha appena ricevuto: la maglia della squadra di baseball di Philadelphia. I Phillies nel 2008 hanno vinto le World Series. Anche a Obama, che è di Chicago, il 2008 ha portato molta fortuna (Ap/Charles Dharapak)

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(sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

Corriere della Sera sezione: Politica data: 16/05/2009 - pag: 15 L'ultima intervista «Da sindaco imposi la costruzione di una scuola» «Il potere? E' fantasia Una volta ne abusai» Un'ora di conversazione con un filo di voce, una chiacchierata sul potere, sul denaro e sulla storia della sua famiglia. Questa è l'ultima intervista rilasciata al Corriere della sera, poche settimane fa, da Susanna Agnelli. Nessuna richiesta di rivedere il testo. Solo alla fine, sull'uscio di casa, un «mi raccomando» appena sussurrato. ROMA Il salotto azzurro, il silenzio della famosa terrazza che domina Roma: «Lo vede il torrino del Quirinale? Qui siamo più in alto ». Susanna Agnelli abbandona per un attimo le sue letture e si accomoda in poltrona. Andrew Carnegie, miliardario americano, diceva che uno dei segreti della sua ricchezza era la «stimolante scuola della povertà » che aveva frequentato da giovane, cioè l'essere cresciuto in una famiglia povera. Come era la sua famiglia, che rapporto aveva con il denaro? «Non parlare mai né di soldi né di ricchezza, questa era la regola. Per una questione di educazione e anche perché l'argomento è sempre stato un tabù. Da ragazzina, però, ho fatto un doposcuola con i bambini poveri del quartiere, lì ho conosciuto anche la povertà». Un altro miliardario, David Rockefeller, racconta che ha capito il valore del denaro dalla paghetta che gli davano i genitori. Doveva investirne il 10 per cento e darne in beneficenza un altro 10 per cento. Lei da bambina aveva una paghetta? «Mai avuto una lira in tasca. Da bambina e poi da ragazza avevo una governante inglese, miss Parker, ma non mi era permesso entrare in un negozio o fare acquisti di alcun tipo. Tutto quello di cui avevamo bisogno era già in casa e non era concepibile desiderare di acquistare altro. Miss Parker diceva sempre di no e non si discuteva. Ricordo le meravigliose pasticcerie di Torino, le vetrine piene di dolci, non mi era permesso nemmeno di entrare. La famosa miss Parker diceva semplicemente no». Ha mai provato imbarazzo per il suo denaro? «No, perché quando ho potuto ho sempre cercato di aiutare gli altri. Il più grande complimento che ho ricevuto in vita mia è stato quando mi hanno detto: 'Tu sei l'unica persona ricca che non si comporta da ricca'. Era un uomo ma non posso dire chi». Chi deruba una banca è un ladro, chi deruba i correntisti può essere un ottimo e astuto finanziere. Si è più indulgenti con chi ha tanto denaro? «Non credo sia vero. In tanti casi si va a finire in prigione anche perché sei ricco, la colpa può essere nella ricchezza. Tanti giudici, anche italiani, hanno spesso indagato e perseguito con il retropensiero che il denaro fosse una colpa, la ricchezza un fattore negativo da stigmatizzare. Credo che sia altrettanto biasimevole del contrario». Cosa dà più soddisfazione, il denaro o il potere? «Il potere, non c'è dubbio. Nel potere c'è più fantasia. I soldi servono a comprare oggetti, accumulare cose, la villa, la barca, l'elicottero. Con il potere si possono fare 100 mila cose, si sviluppano più fantasie. Il denaro è finito, il potere se è reale tende a non esserlo». Diceva Henry Kissinger che il potere è l'afrodisiaco supremo. Ne conosce di migliori? «Io sì. Ma credo che Kissinger non sbagliasse. Il potere dà piacere, anche tanto, soprattutto a un certo tipo di uomini. Io ho avuto potere da sindaco di Monte Argentario e da ministro degli Esteri. Ma per me l'afrodisiaco migliore è l'amore». L'amore verso il prossimo o l'amore per un uomo? «L'amore per un uomo, e intendo quello fisico. Il sesso senza amore è una cosa tristissima, il sesso con amore è una cosa divina». Ha mai abusato del suo potere? «Forse una volta, da sindaco. Si doveva costruire il porto, chiamai il boss locale, non ricordo chi fosse, e gli dissi che il porto non si faceva senza costruire anche una scuola. Mi rispose che la mia telefonata era concussione. Io gli dissi che poteva pensare quello che gli pareva, ma io volevo la scuola. Alla fine si fecero entrambi e non fui accusata di nulla». «È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che non un ricco salga nel regno dei cieli». Credere in Dio è in contrasto con la ricerca della ricchezza? «Credo in Dio e non sono d'accordo. Basta fare una visita in Vaticano per avere la prova che non è così. Vi si trova ricchezza, tanta, e anche parecchia ricerca del denaro». Il politico di maggior successo è chi dice quel che pensano tutti più spesso e più forte degli altri. Lo sosteneva Franklin Delano Roosevelt. Crede sia vero? «Nel caso di Obama sicuramente, oggi è il politico che dice esattamente quello che la gente vuole ascoltare, e lo dice più forte e meglio degli altri. Bisognerà vedere fra sei mesi». Vale anche per Berlusconi? «Berlusconi è più originale, diciamo così, del nuovo presidente americano. È imprevedibile». Cosa non può comprare lei col denaro? «La dignità. Il denaro può comprare quasi tutto, ma non la dignità di un uomo. Mio fratello Gianni mi diceva che tutti gli uomini sono corrompibili. Pensi all'uomo più irreprensibile che però ha un figlio malato e solo il denaro può trovargli la medicina giusta, e tu hai il denaro che serve a quell'uomo. Puoi comprare tutto con il denaro ma non la dignità». Marco Galluzzo Lorenzo Salvia Telethon La Agnelli insieme a Milly Carlucci

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Aborto, prime contestazioni a Obama (sezione: Obama)

( da "Stampaweb, La" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

WASHINGTON Dopo settimane di polemiche, boicottaggi e proteste domani Barack Obama sarà l’ospite d’onore alla cerimonia di laurea dell’università di Notre Dame, ateneo cattolico dell’Indiana. Una partecipazione che, già a marzo quando il rettore ha reso noto l’invito, ha provocato le proteste di gruppi e gerarchie cattoliche che non accettano che l’ateneo inviti a parlare e consegni una laurea honoris causa ad un presidente che sostiene l’aborto e la ricerca sulle cellule staminali. Ed, a poche ore dall’arrivo del presidente, la polemica non sembra essersi sopita, anzi: la polizia è dovuta nuovamente intervenire arrestando oltre 20 persone, tra i quali il repubblicano Alan Keyes, che è stato anche tra i candidati alla Casa Bianca, ed un prete che protestavano nel campus. Il gruppo di studenti anti-abortisti «Nd Response» ha già annunciato proteste per domani: «non è una questione politica, ma di dignità umana, di rispetto dei valori cattolici: questa è un’università cattolica, questi sono i nostri valori». Obama rischia quindi di trovare all’università di Notre Dame un’accoglienza molto meno entusiastica di quelle che è ormai abituato a ricevere in tutto il mondo. Ma alla Casa Bianca assicurano che il presidente sarà onorato di intervenire alla cerimonia e spera che questa potrà essere occasione per uno scambio di idee su argomenti importanti. Perchè, ha spiegato il portavoce Robert Gibbs, Obama «sicuramente nel suo discorso fara riferimento al dibattito» che il suo invito ha scatenato. Più che un dibattito si è trattata di una vera e propria bufera che ha investito il rettore dell’Università, padre John Jenkisn, attaccato in vario modo dalle gerarchie cattoliche americane. Il primo a protestare è stato il vescovo della diocesi di South Bend, dove si trova l’università, che alla fine di marzo ha annunciato che avrebbe boicottato la cerimonia in segno di protesta contro la scelta del rettore che «ha preferito il prestigio alla verità», invitando un presidente che «ha portato, per la prima volta nella storia, il governo americano a sostenere la distruzione di vite umane innocenti». Lo stesso presidente della Conferenza episcopale americana, il cardinale Francis George, ha poi condannato l’invito affermando «che a Notre Dame chiaramente non capivano cosa significa essere cattolici». E l’organizzazione Cardinal Newman Society ha addirittura lanciato una petizione in tutte le chiese cattoliche del paese. Ma, nonostante tutta questa mobilitazione, un sondaggio pubblicato due giorni fa dalla Quinnipiac University mostra come il 60 per cento dei cattolici americani - il 70 se si considerano quelli che non vanno regolarmente a messa - ritengono che l’università di Notre Dame ha fatto bene a non cancellare l’invito per Obama.

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Obama a Mosca prima del G8 per lo scudo antimissile (sezione: Obama)

( da "Repubblica.it" del 16-05-2009)

Argomenti: Obama

WASHINGTON - La Casa Bianca ha annunciato che il presidente Barack Obama farà tappa in Russia e in Ghana, in occasione del viaggio in Italia per partecipare al G8 all'Aquila dell'8-10 luglio. Obama andrà a Mosca dal 6 all'8 luglio per discutere della possibile collaborazione sul controverso programma di scudo antimissile. Subito dopo sarà in Italia per il G8 all'Aquila dove, a margine del vertice degli otto grandi presiederà il meeting sull'energia e il clima. Il presidente americano farà poi la sua prima visita in Africa: sarà in Ghana il 10 e l'11 luglio. Obama, ha reso noto la Casa Bianca, sarà a Mosca "su invito del presidente Medvedev", per un incontro che offrirà "un' opportunità per Stati Uniti e Russia per approfondire il loro impegno sulla riduzione delle armi nucleari e la cooperazione sulla non proliferazione, e per esplorare modalità di cooperare sulla difesa missilistica". La tappa successiva del viaggio sarà il G8 all'Aquila. Un vertice, sottolinea la Casa Bianca, che "insieme ai suoi incontri a margine con leader mondiali delle economie emergenti e africani, offrirà l'opportunità per gli Stati Uniti per impegnarsi con i propri partner su una vasta gamma di questioni". Sulla scia del viaggio europeo, Obama compirà inoltre la propria prima visita da presidente in Africa, il continente da cui proveniva suo padre, un kenyano. Il presidente sarà in Ghana "per rafforzare il rapporto con uno dei partner più fidati nell'Africa sub-sahariana, ed evidenzierà il ruolo critico che un governo e una società civile solidi possono giocare nel promuovere uno sviluppo duraturo". OAS_RICH('Middle'); Sempre sul piano della politica estera ha fatto clamore la nomina di Barack Obama di un governatore repubblicano come ambasciatore degli Stati Uniti a Pechino. La scelta caduta su Jon Huntsman, potenziale candidato alle presidenziali del 2012, per uno dei più importanti incarichi diplomatici è stata ufficializzata dallo stesso capo della Casa Bianca. Il governatore dello Utah ha ammesso di essere rimasto profondamente sorpreso dall'offerta ma quando Obama in persona gli ha confermato di volerlo come suo rappresentante a Pechino, gli ha detto che per quanto lo riguardava bastava questo e ha citato un proverbio cinese che più o meno suona così: "Insieme lavoriamo, insieme andiamo avanti". Huntsman, che parla molto bene mandarino e ha adottato una bambina cinese, ha 49 anni ed è stato vice rappresentante del commercio Usa e ambasciatore a Singapore. In passato ha vissuto a Taiwan in qualità di missionario mormone ed è uno dei politici americani meglio introdotti in Cina, dove si reca spesso. E' stato lo stesso responsabile della campagna elettorale di Obama a indicare Huntsman, attualmente governatore dello Utah, come l'unico del partito repubblicano "che potrebbe essere un candidato potenziale" alle elezioni del 2012. La scelta ha immediatamente suscitato curiosità e interrogativi nell'ambiente politico americano. Huntsman lo scorso anno ha appoggiato John McCain contro Obama nella corsa alla Casa Bianca, e dopo la sconfitta dei repubblicani è emerso come un possibile candidato moderato per le prossime elezioni, per le sue aperture su temi come l'ambiente e i gay. Al suo secondo mandato nello Utah, Huntsman ha infatti liberalizzato le norme restrittive sugli alcolici nel suo Stato e si è dimostrato aperto sulle questioni ambientali e sui diritti degli omosessuali. Il suo ingresso nell'amministrazione Obama sembra però toglierlo dalla corsa presidenziale repubblicana. La nomina necessita ora della conferma da parte del Senato ma non dovrebbero esserci problemi. (16 maggio 2009

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g8, ecco il "condominio" dei grandi della terra - giuseppe caporale (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 12 - Cronaca G8, ecco il "condominio" dei Grandi della terra La proposta italiana per ospitare i capi di Stato: due palazzine a ridosso della sede del vertice Le delegazioni stanno visitando in segreto gli alloggi. Obama deve ancora sciogliere la riserva GIUSEPPE CAPORALE L´AQUILA - Due palazzine color sabbia, con un piccolo giardino e qualche albero. Sarà questo il "condominio" dei Grandi della Terra, per il G8 che si terrà a L´Aquila il prossimo mese di luglio. Dovrebbero alloggiare qui - negli ultimi due edifici dell´area nord-est all´interno della caserma della Guardia di Finanza di Coppito - i capi di Stato di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, il presidente dell´Unione Europea e gli leader internazionali che arriveranno in quei tre giorni. Tutti assieme sotto lo stesso tetto. Ed eccola così materializzata la scelta della «sobrietà, del rigore e della solidarietà» voluta dal premier Silvio Berlusconi e dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, con il trasferimento del vertice internazionale dalla Maddalena a L´Aquila. è proprio in queste due palazzine che, da diversi giorni, le delegazioni internazionali si recano in visita, nel massimo riserbo e sempre sotto scorta. Entrano pochi minuti per visionare l´alloggio tipo allestito in tempo record da architetti venuti appositamente dalla Fiera di Milano. Alcuni capi delegazione avrebbero già dato il via libera. Per altri, è il caso degli Usa di Obama, la riserva non è stata ancora sciolta. Un alloggio "lampo" realizzato per convincere i capi di Stato della scelta aquilana. Ma se da fuori il condominio militare mostra un aspetto minimalista e fin troppo spartano, quel che è certo è che all´interno le stanze presidenziali saranno arredate con un «lussuoso design italiano?». Questo almeno racconta chi è riuscito a dare un´occhiata. E il restyling degli alloggi è solo la prima di una serie di operazioni di maquillage previste. Infatti, la lunga lingua d´asfalto che conduce in salita verso le due palazzine - dove solitamente marciano i cadetti - sarà presto coronata di fiori. Non solo, Berlusconi ha anche espressamente richiesto che vengano coperte alcune «brutture» visibili dalle finestre e dei balconcini degli alloggi. A pochi metri si terranno i banchetti ufficiali. Poi, nella zona centrale della caserma, l´ampio androne delle sale mensa si trasformerà in un´area espositiva dove verrà allestita una mostra dei beni artistici abruzzesi. Qui, i Grandi della Terra dovranno sottoscrivere i beni da «adottare», secondo la lista predisposta dal ministro Sandro Bondi. E se per i capi di Stato gli spazi sono più che sufficienti, il problema sorge invece per gli alloggi dei capi delegazione. All´interno della caserma sono state destinate a questo scopo solo sei palazzine da tre piani. Da qui la richiesta di Bertolaso a tutti gli Stati: diminuire drasticamente il numero dei componenti di ciascuna delegazione. E se c´è chi dovrà ridurre, c´è anche chi dovrà andarsene. Come gli allievi della scuola sottufficiali della Guardia di Finanza e come i vigili del fuoco. E tra gli sfrattati forzati anche alcune abitazioni private che confinano proprio con l´ala est della caserma. Martedì prossimo anche il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso - in visita all´Aquila - verrà accompagnato all´interno delle due palazzine per condividere la scelta del governo italiano. E dare la sua adesione al "condominio G8".

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perché le aree blu fanno bene a genova - paolo pissarello (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina XXI - Genova Perché le aree blu fanno bene a genova PAOLO PISSARELLO n esempio importante è rappresentato dal nodo di Brignole. Un accordo tra Comune e RFI prevede nuovi sottopassi per collegare da subito Brignole a Borgo Incrociati attraverso i binari di ferrovie e metropolitana, l´acquisto del Palazzo delle Poste da destinare a stazione di metropolitana e polo dei servizi al pubblico del Comune di Genova. Laddove non sia possibile utilizzare i binari delle ferrovie, il Comune prevede di realizzare percorsi protetti e di qualità per i mezzi pubblici, in modo da favorire l´uso di tali servizi rispetto all´auto privata. Allo stesso tempo stiamo accelerando la realizzazione di infrastrutture (la Gronda e i cantieri già aperti nella viabilità del Ponente) che alleggeriscano il traffico nel ponente della città. Ma mentre questo disegno si realizza si rendono necessarie azioni come quella delle Aree Blu, per scoraggiare l´uso delle auto a favore dei mezzi pubblici. Si tratta di una strategia che va in una direzione ormai ampiamente accettata a livello internazionale, non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti di Obama, dove la tendenza verso le piccole cilindrate (sancita dall´alleanza Chrysler-Fiat) e la decisione di investire nel trasporto pubblico spingono verso una limitazione dell´uso dell´auto, specie all´interno delle città. La politica del Comune di Genova va in questa direzione e si può sintetizzare con un messaggio molto semplice: l´auto va utilizzata con cautela, solo quando serve; ma quando si usa deve consentire di raggiungere la meta in tempi ragionevoli e in un traffico fluido. Le aree blu attuate sino a oggi in città ? alla Foce, in Carignano, a Castelletto - hanno prodotto questo effetto. In questi quartieri l´esito è stato: più ordine, una maggiore opportunità di sosta per i residenti e una giusta rotazione per chi vi si reca. Inizialmente quelle aree blu innescarono conflitti - pur legittimi - tra interessi diversi, ma arrestare il cambiamento sarebbe stato un atto di irresponsabilità. Le regole non servono solo per reprimere e sanzionare. Al contrario sono uno strumento civile e necessario per consentire a tutti di vivere appieno la propria città. L´importante è affrontare questi temi e procedere con la disponibilità di apportare i giusti correttivi nell´ambito di processi di partecipazione democratica. Sono consapevole che la disponibilità ad accogliere indicazioni e suggerimenti dai cittadini viene scambiata per "indecisionismo". Forse l´evoluzione della cultura politica di quest´ultimo periodo è propensa ad accogliere modelli fortemente decisionisti. Ma questo non è il costume politico in cui mi riconosco. Credo sia giusto lavorare con le armi del convincimento e del confronto, per arrivare, con il concorso dei genovesi, a decisioni più giuste e più solide aggiungendo semplicemente il sale della democrazia.

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i tamil assediati dall'esercito "pronti a un suicidio di massa" - raimondo bultrini (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 10 - Esteri I Tamil assediati dall´esercito "Pronti a un suicidio di massa" Il presidente dello Sri Lanka: "Abbiamo sconfitto le Tigri" Migliaia di civili in fuga dalle zone dei combattimenti mancano cibo e farmaci La pressione internazionale non ha rallentato la spietata strategia di Colombo RAIMONDO BULTRINI MUMBAI - Il sogno di Elaam, la Terra Promessa dei Tamil nello Sri Lanka, si è infranto ieri prima che calasse la notte. Come aveva pronosticato il presidente buddhista dell´isola Mahinda Rajapaksa, sabato è stato di fatto il giorno della soluzione finale per i ribelli indipendentisti che da un quarto di secolo si battono sotto la bandiera delle Tigri Tamil. «I ribelli sono stati militarmente sconfitti - ha annunciato l´ufficio del presidente singalese». E subito dopo Rajapaksa ha annunciato dalla Giordania, dove si trova per una vertice del G11, di essere «fiero di confermare che il governo, con l´impegno totale delle forze armate e con un´operazione umanitaria senza precedenti, ha finalmente sconfitto le Tigri Tamil». Con i ribelli, rischiano la morte anche decine di migliaia di civili intrappolati nell´ultimo piccolo lembo di terra da conquistare a ridosso di una palude e isolato dal mare. Secondo il ministro della Difesa di Colombo si tratta di un fazzoletto di tre chilometri quadrati senza più nessuno sbocco sull´Oceano, e ha annunciato che, messi alle corde, i militanti «attueranno un suicidio di massa». «La loro unica via d´uscita è consegnarsi alle truppe del governo o restare schiacciati dalla nostra avanzata», ha detto il ministro. Niente di più improbabile però che guerriglieri abituati a ingoiare l´arsenico in caso di arresto decidano davvero di togliersi la vita, anche se secondo alcune voci il loro leader supremo, Velupillai Prabhakaran, potrebbe essere già scappato, magari nel Tamil Nadu indiano. Non la pensano così i vertici dell´esercito secondo i quali Prabhakaran è ancora alla guida dei suoi uomini nella foresta a ridosso di Vellamullivaikkal, città costiera già in mano governativa. Nemmeno degli altri uomini ai vertici dell´Ltte si hanno però notizie certe, se non dell´arresto della moglie e dei figli del capo delle Tigri del Mare, il gruppo più agguerrito del movimento indipendentista armato. Al destino dei candidati suicidi sono ora accomunati i civili per i quali si parla di una «catastrofe umanitaria inimmaginabile», come ha detto un portavoce della Croce rossa internazionale. Fonti dell´Onu hanno riferito di 7000 morti e oltre 16mila feriti tra gennaio e maggio. Le vittime e i superstiti ancora all´addiaccio tra villaggi fantasma e foreste inospitali sono spesso parenti dei ribelli, mentre altri semplicemente non hanno avuto modo di approfittare dei valichi aperti nella giungla dai soldati cingalesi, pronti a sparare contro qualsiasi oggetto in movimento. L´enorme pressione internazionale - l´ultima da parte del presidente americano Barack Obama - non ha rallentato di un giorno l´inflessibile e spietata strategia a tenaglia accelerata nell´ultimo anno dall´esercito di Colombo, tranne per brevissimi cessate il fuoco che hanno permesso l´evacuazione di almeno 200 mila persone nell´ultima fase dell´offensiva. Nessuno, né Croce rossa né Nazioni Unite, è stato mai autorizzato a visitare le zone di guerra. Ma dalle notizie giunte comunque via satellitari dall´epicentro del conflitto nel nord est dell´isola, centinaia di civili feriti starebbero morendo per mancanza di strumenti chirurgici, garze, cibo, igiene e medicine. Tamil.net, il sito ufficiale dei ribelli, ha riportato ieri la testimonianza di un volontario raggiunto con il telefono cellulare, secondo il quale «tra i duemila e i tremila corpi giacciono insepolti nei villaggi distrutti dall´esercito, e i sopravvissuti convivono ormai con un insopportabile e pericoloso odore di cadaveri in decomposizione». Il segno che le Tigri fossero ormai alle corde c´è stato quando 57 divisioni e un battaglione hanno conquistato a gennaio la loro roccaforte Kilinochchi, dove un tempo Prabhakaran e i suoi colonnelli ricevevano i giornalisti per spiegare che la fiamma della rivolta contro i soprusi del governo cingalese non si sarebbe mai spenta. Ma nel giorno della vittoria finale di Colombo resta il sapore amaro del prezzo pagato per raggiungerla, tanto che nessuno è sceso in strada a manifestare giubilo. Sia la popolazione cingalese che quella tamil stanno forse tirando il fiato nell´attesa di ciò che potrebbe succedere nelle prossime ore, e vedere se davvero le Tigri si uccideranno per non cadere nelle mani del nemico.

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internet batte la censura di obama (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 11 - Esteri Internet batte la censura di Obama Diffuse in tv e nel web le immagini inedite delle torture Usa Oggi nasconderle non è possibile, quando ogni telefono cellulare è un testimone Le foto diffuse dai media australiani, cioè di un Paese che partecipò alla guerra

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l'america sceglie un repubblicano ambasciatore in cina (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 14 - Esteri La Casa Bianca L´America sceglie un repubblicano ambasciatore in Cina WASHINGTON - I buoni potrebbero vederla come un´altra apertura bipartisan del presidente, per i cattivi è invece un modo per sbarazzarsi di un avversario pericoloso. Obama ha nominato ambasciatore in Cina il governatore repubblicano dello Utah, John Huntsman, il contendente più agguerrito nelle presidenziali del 2012. Huntsman, considerato un moderato, parla correntemente mandarino e conosce bene la Cina, dove è stato a lungo come missionario mormone. Di solito per un posto così delicato viene scelto un uomo tra i più vicini al presidente e non un rappresentante dell´opposizione e anche Huntsman ha ammesso di essere rimasto sorpreso dall´offerta quando Obama in persona gli ha chiesto di accettare l´incarico a Pechino. Si tratta però di un´offerta che non ha potuto respingere e ha risposto con un proverbio cinese: «Insieme lavoriamo, insieme andiamo avanti».

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la copertina - ettore livini (sezione: Obama)

( da "Repubblica, La" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

Pagina 26 - Cronaca LA COPERTINA Marchio Italia Fiat alla conquista di America e Germania, Ferrero eletta "brand più amato al mondo", ma anche Ducati, Beretta, Armani... Il Made in Italy nel pieno della crisi globale sta risorgendo dalle ceneri Finita l´era del benessere e dei loghi del lusso più spinto, oggi vince chi sa coniugare concretezza e "valori di casa" ETTORE LIVINI (segue dalla copertina) s enza sventolare cioè la bandiera della Ferrari (avrebbe potuto, il nome di Maranello vale da solo - stima Interbrand - 2,7 miliardi di euro) ma stregando gli americani e persino Barak Obama con lo stile, l´appeal ecologico e il design della sua utilitaria. La cartina di tornasole della terza giovinezza dell´italian logo sono però i prodotti firmati Paolo Salotto: trolley, marsupi e bagagli in pelle rigorosamente olandesi, confezionati in loco e venduti in vetrine di lusso all´aeroporto di Schipol, ad Amsterdam. Prodotti locali, insomma, ma battezzati all´italiana nella convinzione che, così, si riesca a vendere di più. «Non è un caso isolato - dice Davide Ravasi, curatore per l´Italia del rapporto del Reputation institute e professore di strategia e metodologia allo Sda Bocconi -. In Svezia furoreggia la catena d´abbigliamento Vero Moda, a Londra la griffe Ciro Citterio. Non so davvero chi ci sia dietro. Ma sono la prova vivente del fatto che l´Italia è tornata di moda: riuscire a vendersi per italiani significa, anche se si è stranieri, comunicare un valore intrinseco». è vero. Come possono confermare i tanti simboli della nostra impresa che nell´era dei subprime, con i mercati che arrancano e la gente che torna a tirare i cordoni della borsa, riescono per fortuna a muoversi controcorrente. Le caramelle Tic-Tac, i Rocher e gli ovetti Kinder, sommati all´intramontabile Nutella, non sono solo un successo di marketing. Le classifiche sulla percezione del brand, va da sé, sono una bella cosa. Ma alla Ferrero sono di sicuro più contenti di aver chiuso il 2008 con il miglior bilancio della loro storia cinquantennale. Gli effetti della crisi sui marchi, del resto - lo insegna la storia - possono essere catastrofici, come dimostrano la tante griffe vittime della recessione del ?93 e dello scoppio della bolla internet nel 2001. Ma chi sa cavalcarla, italiani in testa, alla fine ha solo da guadagnarci. «La favola dei marchi "aspirazionali" dell´era del benessere è finita. Molti brand del lusso più spinto, griffe della moda e auto di gamma altissima, sono usciti da tutte le graduatorie di riconoscibilità - racconta Marco Lombardi di Young & Rubicam, che da quasi vent´anni misura con il suo Brand asset valuator l´appeal di trentottomila aziende in giro per il mondo -. è una questione sociologica: il ceto medio, la signora Maria che era cuore e pancia del marketing anni Ottanta, è sparito. Mezzi di comunicazione, abitudini e classi si sono polverizzati. Oggi vincono i nomi che coniugano concretezza e capacità di creare una relazione. Valori di casa, una specie di ritorno al nido». L´Italia? «Se riesce a scrollarsi di dosso gli stereotipi tipo Soprano´s e gioca la sua partita senza timidezza - conclude Lombardi -, può solo avvantaggiarsi. Recuperando l´immagine e il mercato che ci sono stati scippati da multinazionali straniere che provano con il marketing a travestirsi da italiane, come se l´italianità fosse un valore aggiunto che prescinde dalle radici geografiche». Il valore aggiunto esiste eccome. I numeri parlano chiaro. Prendiamo la Vespa, un´altra delle miracolose resurrezioni del Made in Italy. è la fotografia a due ruote - e non solo in celluloide - di tutti i piaceri della Dolce Vita. Nel Belpaese ma anche in giro per il mondo. «Quando abbiamo pensato di rilanciarla negli Usa abbiamo fatto un po´ di indagini di mercato - racconta Francesco Delzio, responsabile globale per la comunicazione del marchio del gruppo Piaggio - e ci siamo resi conto subito che il brand, con i suoi contenuti legati all´eredità culturale degli anni Sessanta e al lifestyle tricolore, era sopravvissuto alle difficoltà del gruppo». La conferma è arrivata dal mercato. Nel 2008 la Vespa Lx 150 è stato lo scooter più venduto negli Stati Uniti e la quota di mercato di Pontendera oltre Atlantico è salita in poco tempo dal 19 al 27 per cento. «La cosa sorprendente è che quando abbiamo aperto il nostro stabilimento in Vietnam ci siamo resi conto che l´appeal Vespa vale anche nei paesi emergenti, che pure hanno modelli culturali così lontani da noi e dall´America». Barilla, anche lei appena ritornata in forza in America; Beretta, vincitrice di un appalto per la fornitura di 450mila delle sue pistole all´esercito Usa; e la Ducati, che ha tradotto le vittorie in pista nel Moto Gp nel volano per creare un altro marchio made in Italy conosciuto dall´Australia fino all´Alaska, sono altri esempi di come la bufera del subprime non abbia appannato il vantaggio competitivo di chi ha un brand forte da sfruttare. Del resto persino la Parmalat è riuscita a uscire indenne dal ciclone dei Tanzi. E sei anni dopo, oltre a macinare utili, ha rafforzato la sua visibilità in Sudamerica e Australia. I miracoli, naturalmente, non riescono a tutti: «Prenda la Arthur Andersen - ricorda Ravasi - il suo logo era sinonimo di affidabilità in tutto il mondo. Eppure, una volta finita nel crac Enron, è andata a picco. Sparendo in poche settimane dalla mappa della finanza a stelle e strisce». Anche perché la credibilità è il vero patrimonio per un revisore dei conti. «Ma se il marchio e forte, al di là di catastrofi come quella della Andersen, abbatterlo non è facile - continua Ravasi -. La Pirelli ad esempio è in difficoltà, le diversificazioni in Telecom e nell´immobiliare non hanno funzionato. Eppure la gente è ancora affezionata emotivamente al brand della Bicocca, che sta nella parte alta di tutte le classifiche di visibilità a livello mondiale». Un "bene" da salvaguardare. Visto che i nomi, in un mondo dove l´immagine conta molto, sono un guscio vuoto ma con un valore economico importante. Per l´americana Interbrand la sola parola Gucci, senza i suoi contenuti industriali, vale 6,3 miliardi di euro. Prada 2,7, come la Ferrari e Armani e poco più di Bulgari e Dolce & Gabbana. Anche se il Made in Italy della moda, penalizzato in parte dall´età media dei nostri stilisti e un po´ dalla recessione, ha perso lo smalto di qualche anno fa. «Oggi per fare un marchio vincente servono di più la concretezza e la capacità di coniugare un buon prezzo a una vicinanza emozionale», sostiene Lombardi. Non a caso Giorgio Armani, l´anti-eccesso per antonomasia delle griffe di casa nostra è quello che tiene meglio. Mentre Geox e la sua ruspante scarpa che respira, grazie a un´attenta politica di marketing che ha riscosso successo mondiale, valgono per Interbrand 1,6 miliardi di euro. E tra i marchi rampanti nell´immaginario tricolore e mondiale - come conferma il Brand asset valuator di Young e Rubicam - ci sono due oggetti umili e d´uso domestico come lo Scottex e il Dash. Cose impensabili nell´epoca tutta immagini della Milano (e dell´Italia) da bere. Ma qual è il vero valore aggiunto dei marchi Made in Italy, l´anticorpo che ha consentito a molti gruppi di casa nostra di dribblare la crisi meglio di altri? «è lo nostra storia», dice Lombardi. «Sommata alla obiettiva superiorità qualitativa derivata dalla nostra tradizione artigianale - fa eco Ravasi -. Per questo è importante difendere la produzione nazionale». Ferrero, Barilla, Armani & C, sono i veri ambasciatori italiani nel mondo. Assieme alle migliaia di piccole e medie imprese che con la qualità del loro lavoro consolidano l´immagine ricca, vincente e creativa di un paese che fino a metà degli anni Sessanta - dice Lombardi - «aveva ritagliata addosso solo l´etichetta, o per meglio dire il luogo comune, della povertà». Ora le cose sono cambiate. «I nostri marchi ci hanno rifatto il look. Gli stranieri ce li rubano come hanno fatto con la pizza e la pasta - filosofeggia Lombardi -. Ora è il momento di provare a riprenderci gli spazi che ci hanno rubato». Nell´era in cui Fiat - sull´orlo del crac fino a quattro anni fa - è (quasi) riuscita a conquistare un mito come Chrysler viaggiando a bordo di una Cinquecento, del resto, tutto è davvero possibile.

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TRIONFA IL PARTITO DELLA GANDHI (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 17-05-2009)

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ELEZIONI INDIANE Una vibrante democrazia Conferma i valori di libertà TRIONFA IL PARTITO DELLA GANDHI Barack Obama Presidente degli Stati Uniti d'America

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[FIRMA]FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Tra marce, sit-in e forum, il popolo dell'Universit... (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 17-05-2009)

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[FIRMA]FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Tra marce, sit-in e forum, il popolo dell'Università di Notre Dame si prepara a contestare Barack Obama ospite d'onore oggi alla cerimonia di consegna dei diplomi di laurea. Da giorni intorno alla cittadina universitaria dell'Indiana, cuore pulsante dell'insegnamento cattolico, è un pullulare di giovani, insegnanti, politici e gruppi religiosi. Si alternano senza sosta dando vita a manifestazioni non sempre pacifiche. Alan Keyes, conservatore di ferro ed ex candidato repubblicano alle presidenziali, è stato arrestato venerdì assieme a un sacerdote cattolico e ad altri 19 manifestanti per aver superato i cordoni di sicurezza disposti dalla polizia durante una marcia di protesta. «Notre Dame mette le manette ai polsi di un prete solo perché questi vuole fermare chi uccide i bambini», urla il reverendo Norman Weslin, fondatore del gruppo «Lambs of Christ» (Agnelli di Cristo). Keyes e Weslin sono i volti del movimento «pro-life», gli anti-abortisti americani che rappresentano l'anima della rivolta di Notre Dame. L'onda di protesta è iniziata alcune settimane fa, quando il rettore dell'Università di South Bend, il reverendo John Jenkins, ha deciso di assegnare la laurea ad honorem in legge al Presidente degli Stati Uniti. Obama è il primo presidente della storia americana a intervenire a Notre Dame nel corso della cerimonia di consegna dei diplomi. «E' un leader carismatico», spiega Jenkins, sottolineando che l'invito non esprime il sostegno dell'università alle sue idee. Ma questa è comunque una scelta inaccettabile per i gruppi conservatori: le posizioni pro-abortiste di Obama ne fanno un ospite indesiderato. La mobilitazione della base «pro-life» è massiccia, in piazza scendono studenti, professori, attivisti e persino alti prelati. Settantaquattro vescovi americani si dicono pronti a tagliare i ponti con l'università, mentre 360 mila cattolici sottoscrivono la petizione della Cardinal Newman Society sul sito Internet NotreDame-Scandal.com. Keyes guida gli oltranzisti che inscenano coreografiche proteste, come quella dell'8 maggio, quando i manifestanti sono sfilati intorno all'università con bambolotti pieni di sangue finto e la dimostrazione è finita con una carica della polizia e l'arresto di venticinque persone, tra cui lo stesso leader. All'interno del campus invece la parola d'ordine è «protestare con rispetto». «Ci faremo sentire, ma usando metodi pacifici» spiega Emily Toates, 21 anni, una dei quaranta neolaureati che hanno deciso di disertare la cerimonia per prendere parte a una veglia di protesta organizzata dal gruppo ND Response. Gli altri, gran parte dei quali radicati nelle loro convinzioni anti-abortiste, preferiscono esprimere il dissenso dalle posizioni di Obama senza mancare la cerimonia. «Sono grato a questa università per l'educazione che mi ha dato, non posso mancare alla consegna dei diplomi», dice Greer Hannan, che in segno di protesta infilerà un garofano bianco nella sua feluca. La rivolta di Notre Dame riflette del resto il generale orientamento della popolazione americana emerso in un recente sondaggio Gallup, secondo cui il 51 per cento della popolazione si definisce anti-abortista e solo il 42 per cento è a favore dell'aborto. Un anno fa i «pro-choice» erano il 50 per cento e i pro-life il 44, a dimostrazione di una presa di coscienza in senso anti-abortista frutto, probabilmente, della legge sul finanziamento delle organizzazioni pro-life voluta da Obama.

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"Ma i fondamentalisti tradiscono lo spirito della Chiesa romana" (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 17-05-2009)

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Analisi Le due anime dei cattolici americani "Ma i fondamentalisti tradiscono lo spirito della Chiesa romana" JAMES CARROLL BOSTON Secondo un sondaggio del Pew Research Center, la metà dei cattolici appoggia la decisione dell'Università di Notre Dame di laureare ad honorem Barack Obama, nono presidente degli Stati Uniti a essere oggetto di tanta gloria. Decisamente contrario è poco più di un quarto dei cattolici. Dopo tutto, è possibile riconoscere le sottili complessità delle domande sulla vita - quando inizia? come fare ricerca «etica» sulle cellule staminali? - e suggerire che sono più complesse di quanto non pensi la maggior parte dei vescovi cattolici, senza per questo «rifiutare di considerare sacra la vita umana». A chi si trova fuori dai ranghi del pensiero religioso conservatore questa disputa può sembrare incomprensibile. Dato che è più probabile che gli oppositori di Obama fossero un tempo sostenitori di McCain, molti osservatori vedono il caso Notre Dame come poco più di un dispetto dei repubblicani, che ancora deplorano la vittoria democratica di novembre. In realtà, la questione cruciale sottesa a questo scontro ha un'importanza enorme per lo sviluppo del XXI secolo: il cattolicesimo romano, con i suoi due miliardi di fedeli trasversali a ogni razza, classe, istruzione, geografia e cultura, verrà risucchiato dalla marea montante del fondamentalismo religioso? I cattolici che considerano nemico un progressista moderato come Barack Obama - i cui programmi sociali e sanitari faranno certamente molto di più per ridurre il numero degli aborti di quanto non abbiano fatto le parole del «pro life» George W. Bush - hanno talmente svuotato di qualunque capacità di fare distinzioni significative il pensiero etico, da ridurre la fede religiosa a cieca irrazionalità. Ma se nella Chiesa - che finora ha avuto una tradizione di non fondamentalismo - riusciranno a imporsi i reazionari cattolici, che cosa succederà? Il trionfo di quella variante del cattolicesimo romano contemporaneo che rifiuta il pluralismo, il femminismo, le riforme clericali, l'autocritica religiosa e il metodo scientifico applicato ai sacri testi esacerberebbe allarmanti tendenze nella cristianità, e in un momento storicamente difficile. E questo soprattutto nel Sud del mondo, dove il cattolicesimo vede il suo futuro: tra il 1985 e il 2001, i cattolici sono aumentati dell'87 per cento in Africa e dell'1 per cento in Europa. Determinati entrambi a restaurare il cattolicesimo europeo medioevale in cui sono nati, i due Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sono diventati incarnazioni involontarie del nuovo fondamentalismo cattolico, cosa che si è riflessa nella personalità dei vescovi che hanno designato a governare la Chiesa, molti dei quali considerano ora il presidente Obama una minaccia alla virtù. Il punto adesso è se questa idea difensiva, pre-illuministica, della fede manterrà una presa permanente sull'immaginario cattolico. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI possono anche descriversi come apostoli di pace, ma se quell'altro aspetto della loro eredità prenderà il sopravvento, l'avranno minata, la pace, e non per un progetto politico ma per un profondo convincimento religioso. La spinta al fondamentalismo può cominciare con ottime intenzioni, come il desiderio di affermare i valori di base e le fonti di significato che sembrano minacciate. Ma lo scontento per la modernità è solo l'inizio del problema. Le minacce sono tante: nuove tecnologie, un'economia mondiale scossa dalle fondamenta, individualismo rampante, diversità, pluralismo, mobilità - insomma, tutto ciò che costituisce la vita del XXI secolo. E il fondamentalismo prospererà soprattutto là dove ci sono conflitti violenti e grande povertà, perché questi movimenti assoluti promettono un senso là dove un senso non c'è. Sul caso Notre Dame, però, i fondamentalisti cattolici americani non sono appoggiati dal Vaticano. A Roma una tradizione di realpolitik tempera la spinta fondamentalista e il silenzio del Vaticano parlerà più chiaro di qualunque dichiarazione ufficiale. La lunga storia del cattolicesimo romano, dove il puritanesimo ha pesantemente perso davanti al vigoroso realismo e la rigidezza dottrinaria si è regolarmente chinata davanti alle pressioni dell'esperienza vissuta, fa pensare che l'Università di Notre Dame abbia trovato la risposta più autenticamente cattolica all'attuale situazione mondiale: la coraggiosa decisione di dare una laurea ad honorem al presidente Barack Obama Copyright James Carroll e Tom Dispatch

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"Giornali e sinistra alimentano l'ansia" (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 17-05-2009)

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LA GRANDE CRISI «Il governo passi dalla retorica alla sostanza» "Giornali e sinistra alimentano l'ansia" «Tutto è ritornato come prima, e adesso andrà meglio di prima» SCONTRO TRA I LEADER Pier Ferdinando Casini Putin e Medvedev appoggeranno il G8 con le nuove regole alla finanza mondiale «D'ora in avanti avremo miglioramenti: c'è stato il diluvio universale, ma siamo ancora tutti qui» leader dell'Udc [FIRMA]AUGUSTO MINZOLINI INVIATO A MOSCA Alla fine è lo stesso Silvio Berlusconi ad ammetterlo: «Qui in Russia mi sento a casa mia». La due giorni che l'ha visto prima a Sochi con Vladimir Putin e poi a Mosca con Dmitri Medvedev ha allontanato il Cavaliere dai guai e dalle polemiche nostrane. Sicuramente i signori del Cremlino gli creano meno problemi dei suoi alleati italiani, Umberto Bossi e Gianfranco Fini, per non parlare degli oppositori come Franceschini. Qui basta una stretta di mano e una cena in riva al mare con Putin, per far decollare la realizzazione del gasdotto South Stream in competizione con il gasdotto Nabucco, sponsorizzato da molti paesi Ue. Un'operazione di portata enorme, che offre alla Russia la possibilità di garantirsi una posizione dominante nella fornitura di gas all'Europa anche nel futuro, e all'Italia un ruolo centrale nel mercato dell'energia. Già, il premier si capisce al volo con Putin che in questa visita lo ha definito «il mediatore ideale» tra gli interessi russi e quelli dell'Europa e un consigliere prezioso per ristabilire buoni rapporti con Washington. Tutt'altra musica è, invece, quella che raggiunge il Cavaliere dall'Italia fino a Mosca. Se non ci sono le questioni personali, c'è l'economia a movimentare la campagna elettorale. Franceschini agita il dato del Pil -5,9% per dimostrare che il governo non fa niente e il Cavaliere torna ad accusare l'opposizione di «remare contro» gli interessi del paese. «Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare - ha spiegato davanti a Medvedev - semmai sono colpevoli i media a considerare la crisi catastrofica e irreversibile come pure è colpevole il comportamento dell'opposizione. Il momento peggiore della crisi è superato e d'ora in avanti avremo miglioramenti: c'è stato il diluvio universale, ma siamo ancora tutti qui e tutto è ritornato come prima, meglio di prima». Berlusconi insiste. L'elemento psicologico è fondamentale nella politica anti-crisi. «Un'indagine sugli impiegati pubblici che non rischiano affatto di perdere il posto - ha spiegato il Cavaliere - ha dimostrato che nonostante questa garanzia hanno cambiato le loro abitudini di vita». Insomma, ottimismo contro catastrofismo. Non è la prima volta che il premier imposta la sua campagna elettorale in questa maniera. E fino adesso, quando si è fidato del suo intuito gli è andata sempre bene. «In fondo - ha spiegato ai suoi in questi giorni - nella campagna per le politiche siamo stati noi a predicare cautela prevedendo giorni difficili mentre a sinistra imperversavano le cicale. Ora, invece, torniamo a vestire i panni degli ottimisti per superare la crisi mentre i nostri avversari fanno gli uccelli del malaugurio. E alla fine la gente avrà fiducia in noi come sempre». Proprio perché nella battaglia elettorale l'elemento «fiducia» è fondamentale, per il premier in questo momento è importante dimostrare di essere ascoltato anche fuori dai confini del nostro paese. Questa settimana in cui ha fatto visita a due amici cari, già ospiti di villa Certosa, prima il presidente egiziano Mubarak e poi Putin e Medvedev, è servita allo scopo. Tutti e tre hanno fatto la loro parte solidarizzando con il nostro paese per il terremoto, hanno condiviso la scelta di spostare la sede del G8 a L'Aquila e assicurato il loro sostegno per la ricostruzione. Mubarak ha anche invitato il premier italiano in un summit importante come quello dei paesi «non allineati», dando un dispiacere alla sinistra terzomondista nostrana. Putin e Medvedev, invece, hanno assicurato l'appoggio alle iniziative italiane per il G8, a partire dall'impegno di varare «il global legal standard», cioè le nuove le regole per la finanza mondiale. Il presidente russo è andato più in là, spiegando che bisogna superare il modello finanziario anglosassone, immaginando anche monete di riserva diverse dal dollaro su base regionale e tra queste ha inserito anche il rublo. Il Cavaliere non ha fatto una piega. Semmai ha incassato la riconoscenza sia di Putin, sia di Medvedev per il ruolo svolto durante la crisi georgiana. E, in fondo, Berlusconi può essere contento anche dell'incontro tra Medvedev e Obama che si svolgerà prima del G8 e dopo la visita del premier italiano a Washington (15-16 giugno): anche sul problema della ripresa del dialogo tra le due superpotenze la diplomazia italiana, per ammissione di russi, ha fatto la sua parte. Non per nulla ieri Medvedev rilanciando l'esigenza di riprendere una collaborazione tra Russia e Nato, ha citato una frase che negli ultimi mesi è diventata un leit motiv sulla bocca del Cavaliere: «Bisogna riprendere lo spirito di Pratica di Mare (cioè del summit Nato dove fu invitata la Russia, ndr)». La carta internazionale, quindi, è importante per Berlusconi in questo momento delicato. Non potrebbe essere altrimenti, specie alla vigilia del G8 italiano su cui il premier fa molto affidamento per mantenere gli attuali alti indici di consenso. «L'Aquila - ha spiegato a Medvedev - sarà la capitale del mondo e la capitale del dolore. Una capitale spartana che dimostrerà anche perché noi italiani non possiamo non dirci cristiani visto che nell'area colpita ci sono 500 chiese». Un segnale alla Chiesa non guasta mai.

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Grossman: spero in Obama Spero che il presidente americano Obama, nel suo prossimo incontro... (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 17-05-2009)

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Grossman: spero in Obama «Spero che il presidente americano Obama, nel suo prossimo incontro con il nostro premier Netanyahu, gli imponga la soluzione dei due Stati, israeliano e palestinese»: lo ha detto David Grossman alla Fiera del libro. «Spero che glielo imponga», ha spiegato lo scrittore israeliano, «perché mi auguro che in fondo al suo cuore Netanyahu desideri che qualcuno lo costringa, in quanto probabilmente da solo non può farcela».

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Ma chi l'ha detto che in Italia si legge sempre meno? E che per avere uno stuolo di ragazzini c... (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 17-05-2009)

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Ma chi l'ha detto che in Italia si legge sempre meno? E che per avere uno stuolo di ragazzini che ti chiedono l'autografo bisogna essere Fiorello o Vasco Rossi? Dovevate essere ieri mattina al Méridien per capire quanto tira la letteratura. David Grossman non è neppure riuscito a far colazione per colpa dei fan alla ricerca di una sua firma sul suo ultimo libro. Ma non basta. Dediche sui libri, ma anche sulle fotografie. Neanche fosse un sex symbol. «E' qualcuno con cui correre» spiegava una fan in evidente stato di adorazione, citando uno dei suoi libri più riusciti. Per un grande autore che si concedeva ai fan, un altro che se ne stava sulle sue a discutere - fra un uovo alla coque e un caffè nero - (alle otto del mattino) del futuro della Striscia di Gaza. E' lo scrittore palestinese Fathi Al Bess autore di «Digging into memory». Ricordando il clima caldo dell'anno scorso, quando l'ospite d'onore della Fiera era Israele, Fathi Al Bess spiegava che «neppure con Obama si riuscirà a svoltare. Perché è l'uomo che è impreparato a cambiare testa, e poco importa se il Presidente degli Stati Uniti è più o meno illuminato. Una botta di pessimismo che sarebbe valsa la pena indagare. E dire che di lì a poche ore, davanti a quello stesso tavolo, sono sfilati giornalisti di caratura come Eugenio Scalfari, Lilli Gruber, Enrico Mentana. Tutti attovagliati all'angolo marocchino del Méridien, adattissimo ad una riflessione sulla questione mediorientale, anche se il tè non era alla menta. Invece si sono ordinati toast e panini al salame. Ma la Fiera si sa, stanca. Meglio parlare di temi leggeri e rifocillarsi con carboidrati.

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Il Pd si divide su Tremonti E Letta: troppo fatalista (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)

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Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 17/05/2009 - pag: 6 L'analisi del ministro Il Pd si divide su Tremonti E Letta: troppo fatalista ROMA Critiche, tante. Perché «il merito non è certo della politica, dei governi e meno che mai del governo italiano che è rimasto inerme». Ma di fronte all'intervista del Corriere al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, dentro il Pd c'è anche chi dà retta alla sua analisi di fondo. E cioè che il grosso della crisi è ormai alle spalle. Mentre il sindaco uscente di Firenze, Leonardo Domenici, lo loda per aver fatto i complimenti ai Comuni «come ammortizzatori sociali». «Certo riconosce Nicola Rossi, parlamentare del partito di Dario Franceschini l'analisi di Tremonti è per alcuni versi condivisibile: è vero che il peggio è alle spalle, a novembre il tessuto fiduciario era lacerato mentre da marzo, anche se a ritmo lento, l'economia si è rimessa in moto. Ed è anche vero che la politica si è resa conto della gravità della situazione. Il problema è che non ha saputo dare risposte adeguate: si è limitata a non ripetere gli errori del 1929. I rubinetti sono stati lasciati aperti, le frontiere non sono state chiuse. Ma la politica avrebbe dovuto fare molto di più, a cominciare dalle misure per la ricostruzione delle istituzioni finanziarie andate a picco». Lo ammette anche, in modo più soft, il senatore Enrico Morando: «Ci dicono che la crisi è alle spalle. E forse, davvero, il periodo peggiore è finito». Subito dopo però va alla carica contro Tremonti: «Il governo italiano e il ministro dell'Economia hanno una straordinaria capacità: distogliere l'attenzione dai veri problemi. Il problema è un altro: che cosa fa il governo per sostenere l'economia in questa fase delicata? Poco o nulla. L'Italia è l'unico Paese nel quale, nonostante le crisi, le politiche di bilancio non hanno subito un cambiamento di rotta drastico». E, ancora, secondo Morando «il governo non solo non fa nulla, ma teorizza anche questa politica: Tremonti dice che non si fanno le riforme durante la crisi, Brunetta addirittura sostiene che abbiamo il miglior mercato del lavoro al mondo, mentre la situazione è drammatica e sembra che solo lui non se ne renda conto». Non solo. Enrico Letta è convinto che le riforme di cui parla Morando vadano «fatte adesso», proprio per fronteggiare la crisi, «soprattutto quelle dei distretti industriali e del Welfare ». Per Letta, Tremonti ha assunto «un atteggiamento pervaso da un eccesso di fatalismo. Un po' come dire che la crisi è arrivata dagli Stati Uniti e anche la soluzione da lì deve arrivare. Nel frattempo però il crollo del Pil italiano è tra i peggiori in Europa. C'è bisogno di politiche reattive». Critico anche Tiziano Treu, senatore del Pd ed ex ministro del Lavoro: «È vero che i governi sono intervenuti dopo la crisi, ma lo hanno fatto in maniera inadeguata. L'Europa non è riuscita a esprimere posizioni comuni. E soprattutto in molti Paesi, a cominciare dall'Italia, non sono state adottate misure concrete. Ci sono stati interventi a sostegno della finanza, non dell'economia reale». Proprio per questo, secondo Treu, «non è un caso che in America la situazione stia migliorando più velocemente che in Europa: Obama ha varato un piano serio di forte impatto. In Italia invece ci sono stati tantissimi annunci, ma i soldi veri non si sono proprio visti. E i risultati si vedono: nel nostro Paese la situazione è ben peggiore rispetto al resto dell'Europa». Qualcosa di positivo nelle parole di Tremonti la vede invece Leonardo Domenici, sindaco uscente di Firenze e ora candidato alle Europee: «Ho letto che il ministro ha evidenziato l'importanza dei Comuni come ammortizzatori sociali. Sono contento che finalmente abbia riconosciuto questo ruolo. Adesso alle parole seguano i fatti», come del resto ci si attende da un governo «che almeno a parole persegue il federalismo ». Paolo Foschi

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L'ascesa del Rahul e il patto segreto con la madre (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 17/05/2009 - pag: 11 Il personaggio L'erede di Rajiv e Indira L'ascesa del «giovane» Rahul e il patto segreto con la madre Puntare sul «ragazzo», il solo modo per preservare la dinastia DAL NOSTRO INVIATO NEW DELHI Rulli di tamburo per Sonia, fuochi d'artificio, mille bandiere con il simbolo della mano aperta. Quando la donna più potente dell'India esce finalmente dalla sua residenza in Janapath 10, gli applausi sono soprattutto per lei. Elegantissima nel sari rosso, formale e quasi timida, presenta a fan e giornalisti stravolti dal caldo infernale e dall'infinita maratona elettorale il premier (confermato) Manhoman Singh, lo lascia parlare per primo. Poi, sorridente, ringrazia gli elettori, in inglese e in hindi. E alle mille domande su «Rahul, che farà? Sarà ora ministro?», risponde: «Deciderà il premier». «Sempre politicamente corretta, perfetta», commenta tra sé Gaurav Sawant, reporter di una tv locale. L'«italiana» che da anni cerca di farsi accettare come indiana (l'esser straniera di nascita le costò la guida del governo cinque anni fa), legatissima alla famiglia del marito-premier Rajiv (assassinato nel '91), che ancora oggi venera la suocera Indira (anche lei premier, uccisa nell'84) al punto di muoversi, parlare e camminare come lei, probabilmente avrebbe voluto Rahul accanto sé, ieri a New Delhi nel giorno del trionfo. Ma l'erede della dinastia Nehru-Gandhi festeggiava la vittoria del partito del Congresso, di cui è capo la madre, nella sua circoscrizione in Uttar Pradesh, il più grande Stato dell'India finalmente conquistato (lo riconoscono tutti) grazie all'insistenza di Rahul nel correre senza alleati e al suo impegno in più di 130 comizi. Una vera trasformazione per il «ragazzo » dei Gandhi, che in realtà ha quasi 39 anni, poco meno di Obama e di suo padre Rajiv quando divenne premier. Ma che fino a tempi recenti era visto qui come uno dei tanti rampolli ricchi e viziati, speciale solo nel cognome (che con il Mahatma, ricordiamo, non ha relazione). Studi non proprio brillanti in Florida e a Cambridge, una fase da imprenditore nell'informatica, una padronanza dell'hindi nemmeno ora perfetta, Rahul finiva soprattutto sulle riviste di gossip per le sue belle fidanzate (l'ultima, pare, un'afghana già abbandona-- ta), i party e i week-end di parapendio. Era la sorella minore Pryanka, somigliantissima a nonna Indira, a sembrare più «seria» e destinata alla politica. Ma poi, per scelta sua dopo il matrimonio, o come qualcuno sostiene per una rivalità con Sonia, Pryanka s'è fatta da parte, limitandosi a ruoli di organizzazione nelle campagna della madre e del fratello. Che nel 2004 era finalmente entrato in politica, diventando subito deputato e poi un segretario generale del Partito. «Principe ereditario», «politico riluttante », «re del sì-no» per le dichiarazioni confuse o naif: la più grande democrazia del mondo non gli ha risparmiato dubbi e veleni. Anche di recente certe sue «scoperte» sono state al centro di critiche: come le accuse a un partito alleato di non «aver fatto niente» contro la povertà che Rahul «non immaginava ancora così diffusa ». O il «tour turistico della miseria» in cui ha trascinato in gennaio il ministro degli Esteri inglese David Miliband, dormendo con lui per terra in una capanna di fango. Ma poi sono arrivate queste elezioni, vitali per il Congresso. E la convinzione di Sonia che l'unica scelta per preservare l'eredità della dinastia fosse puntare sul «ragazzo». «Per lei è la priorità assoluta dice una fonte vicina alla prima famiglia d'India e una volta che Singh uscirà dai giochi non sarà facile trovare un politico di cui potersi fidare. Nemmeno Sonia è più giovane». Rahul sembra aver accettato il ruolo con impegno. Si è circondato di uno staff di giovani deputati, punta ai giovani elettori, vuole continuare a «svecchiare» il partito senza assumere un incarico nel governo (ripropostogli ieri da Singh), dichiara «mia madre è il mio eroe». In attesa di diventare grande e camminare da solo. Già tra un paio di anni, sono convinti con gioia (o rassegnazione) gli indiani, potrebbe essere primo ministro. Passaggio Sopra, Rahul Gandhi saluta i sostenitori durante un comizio nell'Orissa. Nelle zone rurali dell'India, Rahul è accolto come un «principe» (Ap). Sotto, Rahul bambino, con la sorella Pryanka in braccio alla mamma e il papà Rajiv Cecilia Zecchinelli

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Voi trattate l'Islam come un pericolo (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

Corriere della Sera sezione: Cultura data: 17/05/2009 - pag: 27 Tariq Ramadan Il discusso intellettuale all'attacco Voi trattate l'Islam come un pericolo «L'Egitto? Non è una democrazia» da uno dei nostri inviati CRISTINA TAGLIETTI TORINO «L'Egitto è un grande Paese con una ricca e profonda civiltà, ma non è una democrazia. È un Paese a maggioranza musulmana che non può certo essere considerato esempio di trasparenza e correttezza. Non dimenticherò mai quando, nel '94, sono entrato in Egitto. Mi hanno fermato per 12 ore, ma avevo il passaporto svizzero e non mi hanno toccato. Davanti ai miei occhi ho visto un ragazzo egiziano picchiato selvaggiamente ». Tariq Ramadan arriva al Salone del Libro per presentare il suo nuovo saggio La riforma radicale. Islam etica e liberazione (Rizzoli) e qualche polemica è d'obbligo. L'anno scorso era tra coloro che avevano aderito al boicottaggio, quest'anno ha deciso di essere presente, anche se non ama il regime politico del suo Paese d'origine. «Ancora ieri mi hanno chiamato i sostenitori del boicottaggio. Ma quest'anno la situazione è molto diversa. Sono critico verso l'Egitto e il suo regime politico, che considero una dittatura, ma sono aperto a una discussione civile. Nel caso di Israele il problema è più ampio ed è la negazione dei diritti del popolo palestinese. I principi da difendere sono sempre gli stessi, la strategia è diversa». Al Lingotto Ramadan parla dell'Islam alla sfida della modernità, anzi della contemporaneità, e individua in una riforma radicale delle categorie, degli strumenti e delle metodologie della giurisprudenza islamica il modo per affrontarla. Una sfida che deve passare anche attraverso quello che l'intellettuale definisce uno «spostamento del centro di gravità dell'autorità verso i cittadini. Il che significa che la comunità islamica deve farsi parte attiva dei processi politici, economici, sociali, andando oltre il vittimismo, la mentalità passiva, la rassegnazione che la caratterizzano». Gli ostacoli sulla via di questo processo sono, secondo Ramadan, anche altri: «All'interno del mondo arabo una forte percezione di doversi difendere dalla cultura e dalla civiltà dominanti, con una classe di intellettuali molto staccati dalla società, aggrappati a regole sempre più rigide; dall'altro il ritratto che l'Occidente fa dell'Islam come di un mondo che non si conosce fino in fondo e quindi viene identificato con 'l'altro', oscuro e pericoloso. Io conosco molto bene le mie tradizioni e le mie radici, ma conosco anche la vostre. Per questo sono qui e posso dialogare con voi. Per dialogare ci vuole una conoscenza vera, approfondita dell'altro, non superficiale, solo così si possono gettare ponti. L'Islam cambia a seconda dei tempi, quello di oggi, per esempio, è molto diverso da quello del Medioevo, per certi aspetti le cose si sono ribaltate, basta pensare all'atteggiamento verso il sesso, allora estremamente libero tanto che gli occidentali pensavano che gli arabi ne fossero ossessionati, mentre oggi c'è un atteggiamento di repressione, di chiusura». Le riflessioni di Ramadan portano necessariamente verso l'attualità, verso il «sogno imperativo di una convivenza basata su principi condivisi». Nel libro lo scrittore invita gli islamici residenti nei Paesi occidentali a imparare la lingua locale e a partecipare alla società civile, come prima forma di liberazione. «Ma chi chiede, come alcuni rappresentanti del governo italiano, che gli immigrati in arrivo nel Paese conoscano già l'italiano, offende il buon senso e la dignità umana. La politica del-- l'Italia e di tutta l'Europa verso l'immigrazione è una vergogna, si basa su due parole: paura e sicurezza. Non possiamo trattare soltanto chi ha diritto di cittadinanza con dignità, ma tutti gli esseri umani devono essere trattati in questo modo. Una politica che dice all'Africa: dateci i cervelli, le competenze e tenetevi i poveri, non funziona. Non si può pensare soltanto alle prossime elezioni, bisogna pensare alle generazioni future e al fatto che l'Europa dei prossimi trent'anni avrà bisogno degli immigrati ». Non manca un giudizio su Obama: «Ovviamente sono stato e sono un suo sostenitore, il che non è difficile visto che la controparte era Bush. Ma non lo idealizzo e mi preoccupa chi lo fa. Andrà misurato sulla sua capacità di rispettare con coerenza i principi fondamentali dell'etica politica». \\ Le politiche dell'Italia e dell'Europa sull'immigrazione sono una vergogna

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Mormone e repubblicano l'uomo di Obama in Cina (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 17/05/2009 - pag: 13 Bipartisan Jon Huntsman, 49 anni, fedelissimo di McCain Mormone e repubblicano l'uomo di Obama in Cina Il governatore dello Utah ambasciatore a Pechino DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON Per l'impero di mezzo, Barack Obama pesca dal campo avversario un ex missionario mormone. Sarà Jon Huntsman, governatore repubblicano dell'Utah, ex co-presidente della campagna di John McCain e potenziale speranza moderata per la Casa Bianca nel 2012, il prossimo ambasciatore americano in Cina. Lo ha annunciato ieri mattina il presidente degli Stati Uniti, in un colpo di teatro che ridà smalto al suo impegno bipartisan, conferma la priorità strategica che la sua Amministrazione annette alle relazioni con Pechino e, non ultimo, elimina temporaneamente un nome formidabile dal lotto dei suoi possibili sfidanti. Presentatosi nella Diplomatic Room della Casa Bianca con al fianco Huntsman, la moglie Mary Kaye e i loro sette figli, dei quali una adottato in Cina e una in India, Obama ha detto di averlo scelto «pensando allo straordinario significato della nomina: data l'ampiezza dei temi in gioco nel nostro rapporto con la Repubblica Popolare, questo incarico d'ambasciatore è importante come nessun altro al mondo, poiché gli Stati Uniti potranno meglio affrontare con efficacia le sfide globali del XXI secolo solo lavorando di concerto con la Cina». Toccherà ad Huntsman, che ha 49 anni e parla correntemente il mandarino, imparato quando faceva il missionario della Chiesa mormone a Taiwan, il ruolo di apri-pista nel lancio «di una nuova era di cooperazione»: «Non posso pensare ha spiegato il presidente a un incarico più importante di questo, teso a creare tra le nostre nazioni il tipo di ponti necessari non solo al benessere di americani e cinesi, ma anche al futuro del mondo». Accettando la nomina, il governatore dell'Utah ha confessato la sua sorpresa per «essere stato chiamato in azione dalla persona che ci ha battuti». Ma in una perfetta sintesi della democrazia americana, dove patriottismo e dovere civico trascendono ogni appartenenza politica, ha aggiunto: «Sono cresciuto nella comprensione che la responsabilità fondamentale sia il servizio al nostro Paese. Quando il presidente degli Stati Uniti vi chiede di servire in un posto come questo, per me finisce la discussione e comincia l'obbligo di mostrarsi all'altezza della sfida». Ed ha chiuso citando, prima in mandarino e poi in inglese, un antico proverbio cinese: «Insieme lavoriamo, insieme facciamo progressi». Quello a Pechino, non sarà per Jon Huntsman il primo incarico da diplomatico. Dopo aver lavorato nell'Amministrazione Reagan, era stato infatti giovanissimo ambasciatore americano a Singapore sotto Bush padre, prima di diventare vice-ministro al Commercio con il figlio George W. Governatore repubblicano dell'Utah lo era diventato nel 2005, dopo un lungo periodo passato a gestire con successo il business di famiglia, la Huntsman Corp., multinazionale della chimica di cui è stato presidente e ammini-- stratore delegato e che ha fatto crescere fino a un fatturato annuo di 10 miliardi di dollari. Dopo il tracollo nelle elezioni presidenziali, con il partito allo sbando e in cerca d'autore, Huntsman ha dato voce alla tendenza moderata, in pieno contrasto con molti suoi colleghi, come Dick Perry del Texas e Sarah Palin dell' Alaska. Pur espressione di uno degli Stati più conservatori dell'Unione, si è schierato a difesa dell'ambiente, per i diritti dei gay e le unioni di fatto, a favore di un percorso per la legalizzazione degli immigrati clandestini. Huntsman ha un'antica passione per il rock: in gioventù, aveva abbandonato il liceo per suonare in una band. Ancora oggi nel tempo libero suona in un gruppo, quando non va in mountain bike o caracolla con la sua moto da cross. Rieletto lo scorso anno, Jon Huntsman dovrà dimettersi se il Senato, come sembra scontato, confermerà la sua nomina: «Spero che il popolo dell'Utah mi perdoni ha detto e capisca quando fiero debba essere della volontà di servire del suo governatore ». La scelta Il democratico Barack Obama e il repubblicano Jon Huntsman (Afp) Paolo Valentino

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Il vero slogan di Barack? (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 17/05/2009 - pag: 13 Parole storiche Il vero slogan di Barack? «New Foundation» WASHINGTON Sui libri di storia, il presidente Franklin Roosevelt è legato per sempre al concetto di New Deal, e i riferimenti a suoi successori come John Kennedy e Lyndon Johnson sono spesso accompagnati delle immagini della Nuova Frontiera e della Grande Società. Dopo quattro mesi, anche la presidenza di Barack Obama sembra aver sviluppato una firma che ne caratterizza il programma: New Foundation. Se lo slogan resisterà, potrà dirlo solo la storia. Per ora, secondo un'analisi del New York Times, quello che emerge è un evidente innamoramento degli autori dei discorsi di Obama per l'idea di sintetizzare ciò che propone il presidente nel concetto di creare nuove fondamenta per il paese. Nel corso della settimana, Obama ha utilizzato quattro volte in altrettanti discorsi il riferimento alla New Foundation, l'ultima delle quali nel tradizionale videomessaggio del weekend.

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Il corpo (attraente) del leader: un dilemma americano (sezione: Obama)

( da "Corriere della Sera" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 17/05/2009 - pag: 13 Obamamania Entusiasti dall'Europa all'Asia. Ma a Washington, capitale della grisaglia, c'è chi si scandalizza Il corpo (attraente) del leader: un dilemma americano di MARIA LAURA RODOTÀ Il problema non è serio; ma in tempi di guai serissimi, i commentatori americani sono contenti di porselo; e il pubblico è ancor più lieto di affrontarlo. In due parole: il presidente degli Stati Uniti è incredibilmente cool (fico) e pure hot (sessualmente attraente). È popolare anche per questo, si sa. Così il mensile patinato della capitale, il Washingtonian, generalmente letto per via dei pettegolezzi sociopolitici e dei ristoranti, ha dedicato un numero ai 26 motivi per amare la vita a Washington, D.C., mettendo Barack Obama in copertina: hanno un eccellente motivo, «il nostro nuovo vicino è hot». Oddio, quando si fa riprendere al lavoro, Obama è in giacca e cravatta; quando va a vedere il basket, Obama è irrimediabilmente fico in giubbotto nero, si fa una birretta, batte il cinque con vicini di posto prossimi al deliquio. Solo che sul Washingtonian è in calzoncini da mare, la foto fu scattata alle Hawaii, il costume è ritoccato (era blu, l'hanno fatto rosso, tipica ideona da art director). La foto è subito finita online. Il resto del mondo ha reagito sereno: niente da dire, un vicino così dà un tono all'ambiente. A Washington, capitale del mondo libero ma anche delle grisaglie più serie del pianeta e di certi tailleur che trasformerebbero Naomi Campbell in Nilde Jotti, la faccenda non è stata presa bene. E il sito del Washingtonian è stato preso d'assalto. Specie dai concittadini pudichi («Ho cancellato l'abbonamento ») o decisamente scossi («Ho vomitato sulla vostra cover»), o sdegnosamente benpensanti («Ma come siete volgari!»). Molti però non si sono scandalizzati: «Avessimo un presidente grasso e anziano sarebbe stata una mancanza di rispetto, ma così...». Così è più che altro un segno dell'Obamamania che nella capitale dilaga. Michelle è oggetto di adorazione femminile. Le figlie Malia e Sasha sono al centro delle fantasticherie delle coetanee: il Washington Post ha pubblicato una serie di interviste a bambine che ritagliano le loro foto, sperano di incon-- trarle, sognano pigiama party alla Casa Bianca. Anche Marian Robinson, la First Suocera che vive con la famiglia, suscita tifo da stadio. E la combinazione di hot e cool, di immagine vincente e di domestica normalità, fa sì che gli Obama, in cappotto o in costume, siano diventati la Prima Famiglia più amata dai tempi di John F. Kennedy. Più dei Kennedy, anzi; che erano pur sempre una coppia dell'alta società. Gli Obama sono, davvero, dei vicini ganzi. Perciò imparagonabili a qualunque altro leader-coppia-nucleo familiare attualmente residente in magioni di Stato. I Sarkozy sono meno popolari e troppo bling-bling. I britannici Brown sono tipi alla mano ma politicamente nei guai; Angela Merkel è amata ma i tedeschi hanno dovuto difenderla quando un tabloid inglese l'ha fatta sfigurare in costume (l'Italia è attualmente fuori gara). E poi, conclude Judith Warner sul New York Times, «se abbiamo finalmente un presidente che parla inglese senza errori, che ha una famiglia ammirevole, e che fa la sua figura in costume da bagno, in qualche bizzarro modo è una buona notizia per il Paese». Se si deve discutere, come oggi usa, del Corpo del Leader, non c'è niente di male se per una volta il corpo è decente; il suo e non quello delle accompagnatrici; che diamine.

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I cattolici: non date la laurea a Obama (sezione: Obama)

( da "Stampa, La" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

NELL'ATENEO DELL'INDIANA MARCE E SIT- IN CONTRO L'OSPITE ATTESO PER OGGI L'Università I cattolici: non date la laurea a Obama Tra gli oltranzisti della base «pro life» che manifestano anche 74 vescovi Diploma in legge «ad honorem» per il Presidente «Un leader carismatico» Dedicata alla Madonna Proteste al campus di Notre Dame: è abortista [FIRMA]FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Tra marce, sit-in e forum, il popolo dell'Università di Notre Dame si prepara a contestare Barack Obama ospite d'onore oggi alla cerimonia di consegna dei diplomi di laurea. Da giorni intorno alla cittadina universitaria dell'Indiana, cuore pulsante dell'insegnamento cattolico, è un pullulare di giovani, insegnanti, politici e gruppi religiosi. Si alternano senza sosta dando vita a manifestazioni non sempre pacifiche. Alan Keyes, conservatore di ferro ed ex candidato repubblicano alle presidenziali, è stato arrestato venerdì assieme a un sacerdote cattolico e ad altri 19 manifestanti per aver superato i cordoni di sicurezza disposti dalla polizia durante una marcia di protesta. «Notre Dame mette le manette ai polsi di un prete solo perché questi vuole fermare chi uccide i bambini», urla il reverendo Norman Weslin, fondatore del gruppo «Lambs of Christ» (Agnelli di Cristo). Keyes e Weslin sono i volti del movimento «pro-life», gli anti-abortisti americani che rappresentano l'anima della rivolta di Notre Dame. L'onda di protesta è iniziata alcune settimane fa, quando il rettore dell'Università di South Bend, il reverendo John Jenkins, ha deciso di assegnare la laurea ad honorem in legge al Presidente degli Stati Uniti. Obama è il primo presidente della storia americana a intervenire a Notre Dame nel corso della cerimonia di consegna dei diplomi. «E' un leader carismatico», spiega Jenkins, sottolineando che l'invito non esprime il sostegno dell'università alle sue idee. Ma questa è comunque una scelta inaccettabile per i gruppi conservatori: le posizioni pro-abortiste di Obama ne fanno un ospite indesiderato. La mobilitazione della base «pro-life» è massiccia, in piazza scendono studenti, professori, attivisti e persino alti prelati. Settantaquattro vescovi americani si dicono pronti a tagliare i ponti con l'università, mentre 360 mila cattolici sottoscrivono la petizione della Cardinal Newman Society sul sito Internet NotreDame-Scandal.com. Keyes guida gli oltranzisti che inscenano coreografiche proteste, come quella dell'8 maggio, quando i manifestanti sono sfilati intorno all'università con bambolotti pieni di sangue finto e la dimostrazione è finita con una carica della polizia e l'arresto di venticinque persone, tra cui lo stesso leader. All'interno del campus invece la parola d'ordine è «protestare con rispetto». «Ci faremo sentire, ma usando metodi pacifici» spiega Emily Toates, 21 anni, una dei quaranta neolaureati che hanno deciso di disertare la cerimonia per prendere parte a una veglia di protesta organizzata dal gruppo ND Response. Gli altri, gran parte dei quali radicati nelle loro convinzioni anti-abortiste, preferiscono esprimere il dissenso dalle posizioni di Obama senza mancare la cerimonia. «Sono grato a questa università per l'educazione che mi ha dato, non posso mancare alla consegna dei diplomi», dice Greer Hannan, che in segno di protesta infilerà un garofano bianco nella sua feluca. La rivolta di Notre Dame riflette del resto il generale orientamento della popolazione americana emerso in un recente sondaggio Gallup, secondo cui il 51 per cento della popolazione si definisce anti-abortista e solo il 42 per cento è a favore dell'aborto. Un anno fa i «pro-choice» erano il 50 per cento e i pro-life il 44, a dimostrazione di una presa di coscienza in senso anti-abortista frutto, probabilmente, della legge sul finanziamento delle organizzazioni pro-life voluta da Obama. La University of Notre Dame è una istituzione cattolica di studio e ricerca, sita in Notre Dame, Indiana, negli Stati Uniti d'America. Il nome ufficiale della prestigiosa scuola privata, considerata tra le 20 migliori degli Usa, è The University of Notre Dame du Lac. E' stata fondata il 26 novembre 1842 dai padri della Congregazione di Santa Croce e nel 1972 ha aperto le iscrizioni anche alle donne, che oggi sono il 47 per cento degli studenti. Il retaggio cattolico si vede sia nell'architettura del campus, ricco di chiese e appelle, sia nella divisione dei dormitori, dove ragazzi e ragazze vivono separati. Nel campus - che ospita ottomila studenti - c'è una grotta con la statua della madonna di Lourdes, una copia di quella originale in Francia, costruita nel 1896.

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Internet batte la censura di Obama In tv e nel web le torture Usa (sezione: Obama)

( da "Repubblica.it" del 17-05-2009)

Argomenti: Obama

WASHINGTON - Il presidente Obama ci aveva provato, e vediamo il perché. Ora che qualche foto dell'album degli orrori americani consumati nella fogna di Abu Ghraib è, come era inevitabile, dilagata via Internet, l'oscenità di quelle immagini spiega la sua ansia. Perché esse sono più di una battaglia perduta, come si disse delle "Mie Prigioni" di Silvio Pellico. Sono la promessa di future guerre ancora da perdere. Si sapeva da anni, da quando esplose il bubbone purulento delle "tecniche speciali di interrogatorio" inciso da un rapporto degli stessi militari americani nel 2004, dal Taguba Report, che l'album degli orrori conteneva molti più scatti di quei pochi diffusi e che essi circolavano. Nei corridoi del Senato americano e nei cassetti dei giornali, dormivano un sonno inquieto i Dvd e i video clip con fotogrammi già visti da molti e sequenze di tormenti, sevizie, trattamenti non soltanto ripugnanti, ma resi scandalosi dal sadico divertimento degli aguzzini, che parlamentari e qualche reporter avevano visto con raccapriccio. Il piccolo campionario proibito ora rivelato al mondo per primi dai media australiani - dunque di una nazione che partecipò con entusiasmo ufficiale alla posticcia "coalizione volontaria" - non è neppure il peggio di quello che Obama ha cercato di tenere nascosto per una ovvia ragione: perché esso non aggiunge nulla agli occhi di coloro che da tempo, e senza bisogno di prigionieri rosolati nello sterco, pestati con i calci dei fucili, collegati a elettrodi o sodomizzati con manici di scopa, hanno concluso, che cioè l'avventura irachena è stata un viaggio prevedibile e inevitabile nel cuore di tenebra di ogni guerra anomala come questa. E non piegheranno la ringhiosa, demente difesa di coloro che non soltanto sapevano, ma che avevano autorizzato e voluto, come il vice, e burattinaio, di Bush, Dick Cheney, che oggi, improvvisamente risanato dalla sua cardiopatia, corre da uno studio televisivo all'altro per difendere l'indifendibile, sé stesso. OAS_RICH('Middle'); Purtroppo, queste foto non aggiungono niente, non sono neppure inedite, se non per il pubblico del mondo. Sono ferite inferte a un corpo già morto, quella della grande menzogna bushista. L'America che aveva preservato un'anima, anche nei mesi del panico seguiti all'atrocità delle Due Torri, non ha bisogno di altri dettagli grandguignoleschi per sapere che non sono le icone del "Bene contro il Male", ma sono le immagini del Male, dell'allucinazione superba che trasporta i presunti angeli nel girone dei demoni che si propone di combattere. L'America accecata dalla ideologia e dall'arroganza, come i suoi nemici allucinati dall'odio e dal fanatismo, vi troverà soltanto la conferma della reciproca demenza e dunque pretesti per eccitare il proprio odio e progettare nuove vendette e rivincite. Questo era il senso del divieto voluto da Obama, forse ingenuamente, forse opportunisticamente, nella speranza che, senza fotografie, la pressione per mandare sotto processo i responsabili si attenuasse e le ferite lentamente rimarginassero. Ma il nostro non è mondo per "segreti di Stato", quando ogni telefono cellulare è un testimone e ogni computer con un modem porta dentro di sé miliardi di computer. Non si può neppure fare a meno di guardarli, queste piaghe, queste chiazze di sangue e di escrementi, questi volti tumefatti, queste espressioni compiaciute e cretine dei demoni della "Villa Triste" irachena. E di quelli morti sotto tortura, magari spediti con i cargo segreti della Cia a carcerieri ancora più feroci, non sappiamo ancora nulla, altro che ce ne sono stati. Né può essere un giornale, un sito, un blog a fermare la circolazione delle foto, più di quanto uno scoglio possa fermare l'oceano. Ora queste cartoline dall'abisso stanno facendo il giro del mondo, diventando ghiotti best seller nelle moschee dei folli, nelle strade dei "martiri". Si bruciano negli occhi, nei Dvd e nei dischi di milioni di arabi e di fedeli musulmani dall'Indonesia all'Algeria ai quartieri di Londra o di Parigi e il fallimento della censura tentata dalla Casa Bianca apre la domanda che migliaia di soldati, di famiglie, e di civili, si devono porre: quale appello alla pietà, già così scarsa fra i tagliagola del terrore, potrà essere fatto, in nome di quale superiorità etica e umana dell'Occidente, che non appaia insolente e ipocrita? Obama avrebbe voluto chiudere il tombino sulla fogna, ma non ce l'ha fatta. La bonifica dell'immagine americana nel mondo torturata da Bush e Cheney, se ancora possibile, sarà lunga e dolorosa. (17 maggio 2009

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