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Report "Cultura"  18-20 aprile 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Dalle imprese commerciali al volontariato ( da "Gazzetta di Reggio" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con la partecipazione di quattro docenti: Salvatore Cucca, commercialista di Bologna, Giacomo Manetti, ricercatore di Firenze, Matteo Pozzoli, professore dell'università Parthenope, Giovanni Stiz, dell'Istituto italiano della Donazione, e Francesca Vitulo, avvocato e docente dell'università di Bologna.

Salò Scoperto l'assassino del Podestà ( da "Giornale di Brescia" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia delle istituzioni politiche e giudiziarie all'università Ca' Foscari di Venezia, uno dei massimi esperti del fenomeno del banditismo, scagiona il bandito Zanzanù dall'accusa di aver ucciso il podestà del luogo Bernardino Ganassoni, freddato a colpi d'archibugio mentre assisteva alla Messa nel Duomo di Salò il 29 maggio 1610.

Copiata una tesi su due ( da "Stampa, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti era più difficile: bisognava procurarsi i testi e trascriverli a mano, ora basta un clic Ugo Volli semiologo «Ne scopro tanti, ma la nostra è una battaglia disperata» Un programma francese scopre le parti identiche di documenti diversi «Le università italiane non hanno fatto nulla per aiutarci a lavorare» «Le citazioni e le parti utilizzate non vengono attribuite agli autori»

Un altro bollino del concorso che regala premi ai lettori ( da "Stampa, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tra i relatori, Annamaria Manzoni (psicologa psicoterapeuta), Enrico Moriconi (presidente Associazione veterinari diritti animali), Renato Bordone (docente Storia medievale Università di Torino). Organizza il movimento «Una» (Uomo natura animali) sezione di Asti, con il sostegno del «Csv».

Lezioni al Peano La Logica utilizzata a scoprire i delitti Il prof. Pier Luigi Ferrari,... ( da "Stampa, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Matematiche Complementari all'Università Avogadro del Piemonte Orientale, ha tenuto un corso di Logica agli studenti del quarto anno di tutti gli indirizzi di studio del Liceo Peano di Tortona. L'invito a realizzare un protocollo di lavoro d'intesa tra la scuola secondaria superiore e l'università è stato rivolto dal Preside della Facoltà di Scienze Mfn alla Prof.

antiriciclaggio, luci e ombre della legge - daniela scano ( da "Nuova Sardegna, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: fenomeni economici criminali in continua evoluzione, si è occupata Adriana Cosseddu della Università di Sassari. L'impatto della nuova normativa antiriciclaggio sulle obbligazioni e sui contratti è stato illustrato dal docente universitario Giovanni Maria Uda, abile nel gioco degli incastri di tutte le possibili situazioni civilistiche.

con l'alzabara nel cortile del bo l'università dà l'addio a franco volpi ( da "Nuova Venezia, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Messaggi indirizzati ad un unico destinatario: Franco Volpi, il docente dell'Ateneo patavino morto martedì sera dopo un incidente stradale. Prima del rito funebre celebratosi ieri pomeriggio nella chiesa della parrocchia di San Felice, a Vicenza, ieri mattina il filosofo ha ricevuto il commiato da parte della sua Università.

L'AQUILA Un'altra brutta notizia ( da "Tempo, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Inoltre i docenti della Facoltà medica hanno dato disponibilità a fare esami settimanalmente per consentire agli studenti che non hanno più un alloggio all'Aquila di avere più possibilità. Gli avvisi relativi ai nuovi calendari degli esami si stanno pubblicando via via sul sito internet.

vinci celebra leonardo rivelando i suoi segreti ( da "Tirreno, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia dell'arte all'Università del Texas e assistant director for programs a "Villa I Tatti "di Firenze, "The Harvard Center for Italian Renaissance Studies", il dipartimento italiano dell'Università di Harvard. Un relatore prestigioso, dunque, per uno dei palchi più ambiti a livello internazionale e per illustrare un tema assolutamente stimolante e dibattuto soprattutto

un libro dell'ex sindaco luigi bulleri ( da "Tirreno, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Saranno presenti l'onorevole Livia Turco, il professor Ugo Ascoli, docente di sociologia economica all'università di Ancona, il professor Riccardo Di Donato, docente di letteratura greca all'università di Pisa. Sono previsti interventi di Athos Bigongiali ed Ezio Menzione. Le conclusioni saranno affidate al sindaco Marco Filippeschi.

tutti a lezione dal professor mccourt ( da "Messaggero Veneto, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: idea di questo incontro è stata portata in collegio docenti dalla professoressa del liceo classico "Dante Alighieri", Annamaria Pasquariello: dopo una collaborazione di vecchia data con il professor Mc Court, la docente ha raccolto quest'anno anche i complimenti del professore inglese per la preparazione dei suoi studenti nella comprensione della lingua inglese.

: oggi pomer... ( da "Nazione, La (Livorno)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Incontro in collaborazione con il Comune, verrà introdotta dalla professoressa Vania Partilora e moderata dallo scrittore Massimo Griffo. Parteciperanno esperti e docenti come Luca Toschi dell'Università di Firenze, giornalisti, tra i quali il direttore de «La Nazione» Giuseppe Mascambruno, e studenti dell'Isis «Marco Polo».

L'edificio ecologico che genera l'energia ( da "Nazione, La (Umbria)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: esperienza della «Loccioni Group» è stata presentata nella facoltà di Ingegneria dell'Università di Perugia, «perché la Leaf house' è un esempio di efficienza e riduzione dei gas serra di enorme prestigio ha spiegato Paolo Verducci, docente della facoltà e organizzatore del convegno che vogliamo mettere al centro del dibattito».

PERUGIA E' STATA REALIZZATA nelle Marche la prima casa a &#... ( da "Nazione, La (Umbria)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: esperienza della «Loccioni Group» è stata presentata nella facoltà di Ingegneria dell'Università di Perugia, «perché la Leaf house' è un esempio di efficienza e riduzione dei gas serra di enorme prestigio ha spiegato Paolo Verducci, docente della facoltà e organizzatore del convegno che vogliamo mettere al centro del dibattito».

Darsena, Mof e Specchi Il futuro a Cittàterritorio ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: gennaio 2010 spazio alla redazione della gara per la selezione dei soci privati, a febbraio concorso e, dopo la selezione dei soci privati a maggio 2010, a luglio creazione della nuova stu misto pubblico-privata. E questa è la parte amministrativa. Ma quella progettuale? «E' stato difficile spiega Alagna (studio Politecnica di Modena) dare un'identità in particolare all'area Mof.

università, ecco le cinque scuole che mandano in pensione le facoltà - michela bompani ( da "Repubblica, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: razionalizzate" e rappresentate negli organi d´ateneo: ecco come cambia l´Università di Genova, secondo l´ultima bozza dello statuto che il rettore Giacomo Deferrari presenterà la mattina del 4 maggio ai 40.000 membri del mondo accademico (dai docenti ai tecnici amministrativi agli studenti) che ha invitato al teatro della Gioventù.

centro psichiatrico degli orrori l'inchiesta da parma a genova ( da "Repubblica, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e da 2 mesi ha aperto una struttura pubblico-privata sempre a Sestri Levante. Tutti questi centri lavorano in stretta convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, quindi con la Regione Liguria. La seconda ragione: nella comunità terapeutica Cavanà di Pellegrino Parmense il 90 per cento di ospiti sono genovesi, quasi tutti ragazzi tra i 14 ed i 19 anni,

Weizman A FERRARA ( da "Manifesto, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblicato da Verso l'anno dopo, ha costituito il nucleo delle ricerche condotte da Weizman negli anni successivi, durante i suoi studi e gli anni di insegnamento all'Academy of Fine Arts di Vienna e poi come direttore del Research Architecture al Goldsmiths College di Londra, per confluire dunque in un'ultima rielaborazione,

L'AQUILA - Lo fa per i suoi studenti e per la sua città, perchè è da qui... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: hanno chiesto i commercianti e anche le mamme e i padri e i docenti, perchè adesso che è rimasto poco o quasi niente basta un nulla per sperare. Oppure perchè la vita è un circolo tondo che toglie e poi dà, e L'Aquila che ha ucciso i sogni di decine di ragazzi schiacciati lì sotto le macerie, adesso si aggrappa a loro per poter ricominciare.

gensini candidato divide l'ateneo - paolo caretti ( da "Repubblica, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: se un candidato medico ci sarà trovi il modo di spiegare, come ciascuno di noi cinque ha fatto e continua a fare, il perché di questa candidatura e quale è il suo significato in relazione alle questioni generali che interessano l´insieme del nostro Ateneo. L´autore è docente di Diritto Costituzionale e candidato Rettore

Anche il giallista Douglas Preston era entrato nell'inchiesta sullo strano caso del dot... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in evidente ricerca di pubblicità come novello tenente Colombo». Tacopina, consulente americano della famiglia di Amanda, e l'avvocato Bremner, incaricata da un gruppo di amici americani della studentessa di Seattle di occuparsi della sua vicenda giudiziaria, hanno rivolto pesanti critiche all'operato degli inquirenti italiani che hanno avuto ampia eco sui media internazionali.

Il non-merito costa il 7,5% del Pil ( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anno e riguardanti un campione rappresentativo nazionale della popolazione adulta, un campione di matricole, studenti e docenti di cinque università italiane e un campione di manager di aziende private. La seconda, ma non meno rilevante, novità del rapporto è la quantificazione dei costi del nonmerito: è la prima volta che lo si fa e i numeri sono impressionanti.

"L'impegno delle istituzioni per contrastare la crisi economica e per l'occupazione": è il tito... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Numerose le categorie economiche che prenderanno parte all'incontro che si propone di dare una risposta all'emergenza locale. Tra gli altri ci saranno Fabio Badiali, assessore regionale, Maurizio Quercetti, assessore provinciale, Mariangela Paradisi, docente di economia all'Università di Ancona.

La giunta provinciale ha approvato il documento preliminare di revisione del Piano territoriale di c... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e Antoniella hanno poi informato che verrà inserito nel Ptcp il cosiddetto «contratto di fiume» che consentirà una collaborazione pubblico-privata volta alla soluzione delle problematiche inerenti i corsi d'acqua, come esondazioni, sfruttamento delle acque per vari fini e migliore utilizzazione delle aree contigue con contributi propositivi e finanziari dei soggetti interessati.

bugie al concorso, medico indagato ( da "Repubblica, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L´indagine nasce dalla denuncia di una docente ed è affidata al pm De Maria che si sta occupando di un procedimento in qualche maniera collegato. Solo poche settimane fa, nell´ambito delle indagini su Solfrizzi, gli investigatori erano stati in Ateneo per sequestrare tutte le carte su quel concorso da associato.

Il fashion district del Mediterraneo ( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Istituto Polimoda si occupi direttamente della programmazione didattica, della logistica dei locali e dei macchinari di supporto. Saranno a cura della controllata Polimoda Srl, invece, le analisi delle esigenze formative sul territorio, lo studio di fattibilità e la ricerca e selezione del personale docente. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ora l'Università è ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L'università ha anche una ricaduta economica molto importante sulla città: l'indotto per i soli fuori sede è di due milioni all'anno, e si arriva a dieci milioni se si considerano anche gli affitti per le sedi, docenti, e personale tecnico ed amministrativo».

NEL 1989, quando fu inaugurato Scienze ambientali, primo corso universitario rave... ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L'università ha anche una ricaduta economica molto importante sulla città: l'indotto per i soli fuori sede è di due milioni all'anno, e si arriva a dieci milioni se si considerano anche gli affitti per le sedi, docenti, e personale tecnico ed amministrativo».

NOMI di spicco della cultura internazionale per onorare la memoria del professopr... ( da "Nazione, La (Lucca)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Cinquanta conseguì il diploma di perfezionamento e con i cui docenti ha sempre collaborato nella sua attività di ricerca, interverrà il direttore, prof. Salvatore Settis. Dopo i saluti della prof.ssa Franca Casali, presidente della Fondazione, e del prof. Claudio La Rocca, presidente della Società Italiana di Studi kantiani (che ha sede presso la Fondazione), interverranno il prof.

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oggi alle 18 nella sala del Consiglio comunale, David Murolo di Mediateca delle Marche e docente di Nuovi media all'Università di Reggio Calabria, parlerà di «Visioni sonore nella settima arte». Intanto oggi alle 16.30 si conclude la rassegna «Adriatico mare dei miti», ospitata al museo della marineria Washington Patrignani a Villa Molaroni.

Orio al Serio, a due sacerdoti ( da "Eco di Bergamo, L'" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Laureato in Storia ecclesiastica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, monsignor Zanchi è stato assistente diocesano degli scout e docente in Seminario e alla facoltà teologica dell'Italia settentrionale di Milano; ha pubblicato numerosi studi di storia locale e non solo. Don Francesco Tasca è stato parroco di Orio al Serio dal 1988 al 1999,

Intenso week end al circolo cittadino ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La mostra rimarrà aperta fino a domani, quando nel pomeriggio, a partire dalle ore 18, il circolo ospiterà un incontro culturale con Guido Garufi, docente dell'università di Macerata e critico letterario: subito dopo saranno lette e interpretate alcune poesie di Mario Luzi.

Ora nascerà l'osservatorio sul lavoro ( da "Provincia Pavese, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E' Giuseppe Faita, docente del dipartimento di Chimica organica, già delegato per le risorse umane. Sarà il punto di riferimento per tutte quelle figure che lavorano in università e che spaziano dai dottorandi agli assegnisti. Il primo passo sarà istituire un «Osservatorio sul lavoro retribuito dell'università».

In aeroporto per parlare di futuristi ( da "Provincia Pavese, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «Anna Modena docente di letteratura italiana contemporanea dell'Università di Pavia - prosegue l'ingegner Gallina - tratterà dell'opera dello stradellino Pino Masnata. Mentre lo storico dell'arte Silvia Ferrari traccerà alcuni spunti su Pavia confluenza di futurismi.

Torna Riso e Rose una festa a Valenza ( da "Provincia Pavese, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: consorzio pubblico-privato per la qualificazione turistica del Monferrato casalese e del Valenzano. In prima linea oltre 30 dei suoi Comuni soci e operatori privati che hanno realizzato le manifestazioni, anche grazie al sostegno economico di Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e Fondazione Cra.

( da "Corriere del Veneto" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: PADOVA Nel giorno del commiato due città si sono strette con affetto alla famiglia di Franco Volpi, il docente vicentino, ordinario di Storia della filosofia all'Università di Padova, che martedì scorso è scomparso all'età di 57 anni, a seguito di un incidente stradale nel quale era rimasto coinvolto in sella alla sua bicicletta. A PAGINA 27

L'addio a Franco Volpi ( da "Corriere del Veneto" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: N el giorno del commiato due città si sono strette con affetto alla famiglia di Franco Volpi, il docente vicentino, ordinario di Storia della filosofia all'Università di Padova, che martedì scorso è scomparso all'età di 57 anni, a seguito di un incidente stradale nel quale era rimasto coinvolto in sella alla sua bicicletta. E quello di ieri è stato un addio partecipato, sofferto.

Ricerca scientifica, fondi per 2 milioni ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: gli enti e le strutture di ricerca pubbliche e private operanti nel territorio regionale. I fondi andranno a finanziare progetti con una spesa fino a 50 mila euro. «Con questo bando ha detto l'assessore Mazzocca la Regione premia i progetti dei giovani ricercatori. Gli elementi su cui sarà effettuata la valutazione sono la qualità scientifica,

UNA TESTA di lista formata dal capolista, Giovanni Saliz... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la docente universitaria Simonetta Bulgari Gallo; Guglielmo Poli (figlio di Mauro, candidato sindaco in passato); Alessandro Ceretti, già consigliere comunale di An; il consigliere provinciale, Michele Facci; gli avvocati Francesco Arnone (anche lui eletto in Comune con An ai tempi di Guazzaloca) e Alessandro Mei (già candidati a Palazzo d'

I curatori del Padiglione Italia alla Bi ( da "superEva notizie" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di arte contemporanea all'Università di Bologna, sede di Ravenna. Direttore artistico delle Collezioni d'arte e di storia della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna dopo aver ricoperto, tra gli altri, l'incarico di responsabile del Sistema Museale e delle Attività Espositive del Comune di Bologna (1998-2004),

Medici e biologi a convegnoal Regina Elena di "Santa" ( da "Secolo XIX, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli studi del Piemonte orientale "Amedeo Avogadro" e dell'ateneo di Torino, con la crescente partecipazione di docenti liguri, universitari e ospedalieri e dell'Istituto Tumori di Genova. «I risultati esposti si inseriscono nel progetto Salute Donna cui partecipano l'Ateneo "Avogadro", l'Università degli Studi di Genova e il Gruppo Policlinici di Monza -

Gli studenti leggono l'Orlando furioso ( da "Provincia Pavese, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma scopre che la donna di cui è innamorato non solo ama un altro, Medoro, ma lo ha persino sposato. è l'invito a guardare con terrore la furia e la follia di Orlando, ma anche il gesto di amicizia di Astolfo che va sulla luna per ritrovare il senno dell'amico. *docente alla Facoltà di Lettere dell'Università di Pavia

ingegneria all'aquila, non arrendersi mai ( da "Centro, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Di recente mio padre aveva avuto l'occasione di incontrare alcuni professori dei suoi tempi (i docenti Beolchini, Galeota e Volpe) ed era rimasto sbalordito nel vedere come queste persone ormai settantenni, con i problemi legati alla loro età, fossero sempre lì con l'entusiasmo di quarant'anni fa nel cercare di migliorare la Università dell'Aquila.

Quei baroni universitari che umiliano i cervelli ( da "Giornale di Brescia" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: docente di Letteratura italiana ad Oxford, racconta la sua esperienza e la «fuga» all'estero La sede centrale dell'Università Statale di Milano Nicola Gardini insegna Letteratura italiana e comparata all'Università di Oxford dove ha trovato il riconoscimento e l'accoglienza che l'Università italiana non gli ha voluto dare.

CHI È ( da "Sole 24 Ore, Il (Plus)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Modena e Reggio Emilia, 51 anni, Ferretti è docente di Comunicazione Finanziaria In uno studio pubblicato nel novembre 2006 su «Plus24», Ferretti ha mostrato come l'aggiunta di un semplice dato (il price-to-book value) a quelli pubblicati a fianco di ogni titolo nella pagina finale del «Sole-24 Ore» abbia potuto influire sui prezzi delle azioni.

Medici in Africa, una nuova esperienza del volontariato genovese nel Ghana ( da "Giornale.it, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: argomenti ed è in momenti come questi che riusciamo a raggiungere tra di noi una sintonia particolare che lega in profondità tutti i partecipanti facendo percepire a ciascuno di noi l'importanza della solidarietà umana, dell'amicizia e di tutto ciò che ti può dare un amico. *Docente Clinica oculistica Università di Genova © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

Bra: alla Scuola di Pace si parla di diritto al lavoro ( da "Targatocn.it" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Relatore Maurizio Ambrosini, docente di sociologia presso l?Università di Milano. Elisa Russello vicepresidente Nazionale GIOC, responsabile della campagna d?azione 'Giovani e lavoro'. Il diritto al lavoro può essere considerato il primo diritto sociale, in quanto costituisce la fonte di sostentamento dell?

Facoltà Ingegneria impegnata per terremoto dell'Aquila ( da "Caserta News" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università dell'Aquila ed al preside della Facoltà di Ingegneria la disponibilità ad accogliere e mettere a disposizione di studenti e docenti in difficoltà le proprie strutture didattiche e scientifiche, consentendo di evitare una brusca interruzione delle lezioni, delle tesi di laurea in corso e di attività di ricerca.

L'università modello era fatta di plastica ( da "Stampaweb, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università non nascondono la rabbia: «Questa non è un'università, ma una trappola per topi». Tutti indicano le aule: decine, ma sotto il livello del terreno. Un docente allarga le braccia, forse immaginando anche se stesso in cerca di una introvabile via di fuga: «Se la scossa fosse arrivata in una normale mattina di lezione,

Le attività non profit, come gestirle e amministrarle ( da "Denaro, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attività non profit: a trattare il tema è Luigi Guadagni, docente di Bilancio e controllo finanziario della gestione dei servizi presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Napoli Federico II, nel suo libro presentato nella Sala Conferenze della Fondazione Mondragone. Il libro, dal titolo "Amministrare il non profit.

L'ira del Pd contro i tagli alle cattedre ( da "Corriere Adriatico" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: fra insegnantie personale non docente" Alla Sala dei ritratti il dibattito sulla scuola. Silvia Costa: "Ora si disinveste sul settore dell'istruzione" L'ira del Pd contro i tagli alle cattedre Fermo Aprendo il dibattito sulla scuola, organizzato dal Partito democratico in una attenta e affollata Sala dei ritratti, il consigliere regionale Rosalba Ortenzi ha sciorinato le cifre "

Gli ex compagni di scuola con il "suo" registro ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ultimo saluto che l'università di Padova ha voluto tributare al suo docente di Storia della filosofia al Palazzo del Bo, la salma, prima della cerimonia funebre che si è svolta nella chiesa di San Felice, è arrivata verso le 14 al Pigafetta. Tra volti commossi, abbracci e strette di mano, è stato un continuo andirivieni di colleghi,

Quinto (N.D.) Sfiora i 2 milioni di euro il costo di realizzazione del nuovo campo sportivo di Q... ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il privato insiste per avere il giusto indennizzo dell'area. L'accordo pubblico-privato non è stato ancora raggiunto. «Non ci resta-precisa l'assessore De Marchi-che affidarci alla procedura dell'esproprio. Sono fiducioso che alla fine si possa trovare una via d'uscita che possa accontentare entrambe le parti».

Rettore, caccia ai voti decisiviMedicina e Farmacia. ( da "Sicilia, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: perché Medicina costituisce un bacino elettorale di oltre 400 docenti, pari a un quarto di tutto l'ateneo, esprime due candidati (Albanese e Licata), ma trasuda anche di quel "fattore L" - inteso come l'ex rettore Latteri - ancora significativo. E anche Farmacia, dopo i "veleni" giudiziari, è uno snodo decisivo.

Settimana della cultura ( da "Sicilia, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Convegno su «La donna nel tempo: riflessioni sul percorso pubblico-privato di una imperatrice[ore18/22] ? Inaugurazione mostra Gemine Muse [ore 20] Mostre W PALAZZO DELLA CULTURA Fino al 24 aprile [Lun-Dom 9/13; Mar-Gio 9/13 - 15.30/17.30] ? Mostra «Via Christi» di Dino Cunsolo ? Mostra «Gemine Muse».

La mensa scolastica sarà riavviatama il costo sarà a carico dei genitori ( da "Sicilia, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della facoltà di Arti e Comunicazione Emanuele Coco, affrontano temi di storia della scienza celebrando il bicentenario della nascita di Darwin attraverso una lettura di classici di naturalisti vissuti tra il XVII e il XX secolo. Il podcast sarà disponibile gratuitamente su internet e sarà inoltre stampato su cd e verrà presentato a giugno nel corso di alcune importanti manifestazioni

E' Joseph Mifsud il nuovo presidente del Consorio Universitario provinciale ( da "Sicilia, La" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: - E il personale docente? «Ho il massimo rispetto per quello che attualmente opera, ma se andiamo in corsi di laurea specializzati é importante reperire docenti di grande spessore, delle grosse menti da far venire ad Agrigento». Salvatore Fucà

Presentato il registro dei tumori dell'Asp di Cosenza ( da "Giornale di Calabria, Il" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Diritto dell?informazione presso l?Università Cattolica di Milano, esperto in materia di tutela della privacy che ha affrontato la problematica dei delicati aspetti legati al trattamento dei dati personali e sensibili. Il professore Antonio Lanzone, docente di fisiopatologia della riproduzione umana presso l?

Farmaco per l'Alzheimer dalla molecola 'Montalcini' ( da "Dire" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: si sta pensando a nuovi modi di sviluppare il farmaco attraverso una collaborazione tra investitori industriali, strutture pubbliche e il non profit". E quando e se nascerà il farmaco "non ci dovranno essere profitti per i privati ma, con i proventi, bisognerà finanziare altra ricerca". Un modo, aggiunge il professore, "per portare a compimento il lavoro di Rita Levi Montalcini".

PER MUSICULTURA C'È "BELCANTO" DI EDOARDO WINSPEARE ( da "LeccePrima.it" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 00 interventi: Gino Santoro, docente di ?Storia del Teatro e dello Spettacolo? (Università del Salento); Edoardo Winspeare, regista; Ludovica Polito, aiuto-regista; Amelia Felle, soprano, docente di ?Musica Vocale da Camera? (Conservatorio di Lecce); Elsa Martinelli, musicologa, direzione scientifica del Master sul ?

Alitalia, Claudiani (Fit-Cisl): " Atitech soluzioni efficaci e definitive " ( da "Sestopotere.com" del 18-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: proprie di un nuovo assetto societario pubblico/privato. Ci auguriamo - conclude il Segretario Generale della Fit-Cisl - che si dia il via ad una nuova fase già tracciata dagli accordi dell'autunno 2008, offrendo sviluppo e orizzonte certo, grazie ad accordi condivisi, ad importanti settori tecnici e, d'altro canto, avvicinando il passo d'addio della "vecchia Alitalia"

La lunga maratona per discutere del testamento biologico con esponenti laici e cattolici ( da "Stampa, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Farmacologia presso l'Università di Torino e presidente del Gruppo Cattolico di Bioetica di Torino), la professoressa Gilda Ferrando (docente di Istituzioni di Diritto privato e Diritto di famiglia presso l'Università di Genova, già membro del Comitato Nazionale di Bioetica), il professor Ignazio Marino (chirurgo specializzato in trapianto di organi,

L'importanza delle parole nella realtà multiculturale ( da "Gazzetta di Reggio" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Condotta da Dino Giovannini, docente dell'università di Modena e Reggio Emilia, la mattinata ha visto alternarsi gli interventi di Philippe Ridet, inviato di Le Monde a Roma, Maurizio Ambrosini dell'università di Genova, Maria Immacolata Maciotti de La Sapienza di Roma e Adel Jabbar, sociologo dello studio Res di Trento.

Mostra suinicola, allevatori premiati con il porco bravo ( da "Gazzetta di Reggio" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gaetan Bernard Vannier ed al professor Oreste Franci docente di Zootecnica speciale al Dipartimento di scienze dell'università di Firenze. Assegnato inoltre il premio alla memoria Archimede Mordenti attribuito al ricercatore dell'università di Messina Enrico D'Alessandro per il contributo apportato con la tesi di dottorato su «Produzione e sicurezza degli alimenti di origine animale»

La morte di Volpi, filosofo e docente ( da "Corriere delle Alpi" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: filosofo e docente «Una gravissima perdita per il mondo accademico» Colleghi e studenti lo hanno ricordato nel funerale al Bo Una perdita gravissima che priva il mondo accademico di un punto di riferimento difficilmente sostituibile. Con queste parole il rettore dell'Università di Padova, Vincenzo Milanesi ha commentato l'improvvisa morte del professor Franco Volpi,

Testamento biologico e fine vita: dibattito con gli studenti ( da "Libertà" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di introduzione alla teologia all'Università Cattolica di Piacenza, e il medico Claudio Tagliaferri, primario di rianimazione e anestesia dell'ospedale di Piacenza. Interverrà anche il professor Luciano Eusebi che è ordinario di diritto penale della facoltà di giurisprudenza dell'Università Cattolica di Piacenza.

scuola, la scure sui docenti diecimila i precari a rischio - francesca savino ( da "Repubblica, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università s´è concluso con la scelta di non applicare la nuova legge Scuola, la scure sui docenti diecimila i precari a rischio Le classi diventano più numerose 8 istituti su 10 sono fuori norma L´allarme dei sindacati: è guerra per le graduatorie L´Ateneo salva i baroni dalla pensione restano in servizio i professori over 70 "

spazio clusterart oggi alle ore 19, in viale coppino 2/b, secondo appuntamento della rassegna le ... ( da "Nuova Sardegna, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Terza Età Martedì 21 alle ore 16,30 nell'aula magna della facoltà di Agraria, viale Italia 39, Paolo Melis, docente di Storia e Preistoria della facoltà di Lettere e Filosofia di di Sassari terrà una lezione su: «I personaggi maschili nella bronzistica figurata della Sardegna nuragica».

la forte attualità del pensiero di cocco-ortu fa scuola a bono ( da "Nuova Sardegna, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: come lo storico e docente dell'Università di Cagliari Tito Orrù. La direttrice dell'Archivio di Stato di Cagliari Marinella Ferrai Cocco-Ortu e il professor Tonino Dettori, docente nell'Istituto superiore Angioy di Bono e presidente dell'associazione Paris, organizzatrice dell'evento insieme con la dirigenza della scuola.

"Non si ferma la nostra voglia di cultura" ( da "Stampa, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una bellissima partnership pubblico-privato che andrà a vantaggio dei savonesi. Questa sera sarò a Lavagnola, ad assistere al concerto di Carlo Aonzo ed Elena Buttiero, due musicisti che sono patrimonio della città, organizzato con grande sensibilità e gusto dal collega assessore Lirosi.

Cerimonia premiazione Premio "Giuseppe Lettera" ( da "Caserta News" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia del Diritto Italiano-Facoltà di Giurisprudenza II Università Napoli - Direttore della"Rassegna storica dei Comuni", il professor Rocco Giordano, Docente di Economia dei Trasporti e della Logistica Università di Salerno, il professor, Franco Palladino, Docente di Storia della Matematica Università di Salerno,

Allieva del Liceo "Quercia" di Marcianise conquista ( da "Caserta News" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di italiano e latino, che ha offerto all'allieva le indicazioni bibliografiche con cui ha approfondito i temi del concorso, in maniera particolare le istituzioni dell'Unione europea ed il loro funzionamento. Soddisfazione vivissima è stata espressa dal Dirigente Scolastico del "Quercia", il Prof.

Doppio appuntamento con l'Archeoclub Domani alle 16,30 nella sala storica della Biblioteca U... ( da "Nazione, La (Pisa)" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Associazione di Docenti Cattolici Uciim. Gli incontri si terranno al complesso «Concetto Marchesi». Primo appuntamento martedì alle 16 con «L'ordine internazionale dopo la II Guerra Mondiale (professor Fabrizio Ghilardi, Università di Lecce ). Mercoledì 29 aprile: «La Chiesa di fronte ai problemi della guerra e della pace - Seconda guerra mondiale e guerra fredda»

dal nostro corrispondente MADRID - "L'onestà del... ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università di Siviglia, autore di libri che analizzano vicende della cronaca nera, è innanzitutto un giornalista, noto volto della tv pubblica andalusa. A Roma, invece, dove ha potuto constatare una rapida e onesta soluzione a una dimenticanza che poteva costargli cara, Javier, con la moglie Pilar e gli omonimi figli adolescenti,

Aree dismesse: si cambia look ( da "Nazione, La (Umbria)" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la costituzione di una società di trasformazione urbana mista pubblico-privato, c'è un parcheggio pluripiano interrato di 1200 posti auto e nuove volumetrie a varia destinazione che interessano una superficie di circa 16mila metri quadrati». All'interno dei confini dello studio (che comprende la zona Bosco vera e propria, il terminal autolinee adiacente alla stazione ferroviaria,

SSan Benedetto CELTE le due cinquine finaliste della XXVI edizione del <I... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: un dibattito con i docenti e gli studenti delle scuole superiori di San Benedetto sul tema La cultura e la crisi economico-finanziaria: problematiche e prospettive. Sono intervenuti il Prof. Carlo Carboni, ordinario di Sociologia Economica presso la facoltà di Economia dell'Università Politecnica delle Marche e la Dott.

Università, l'Italia importa cervelli ( da "Corriere della Sera" del 19-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Più della lingua a frenare la corsa è la burocrazia Università, l'Italia importa cervelli Gli studenti dall'estero crescono del 20%: sorpasso su quelli in fuga Dal 2004 al 2006, gli studenti di altre nazionalità sono passati da 40 mila a 48 mila, più venti per cento ROMA Tra il 2004 e il 2006 i corsi delle nostre università, spesso al centro di polemiche e di analisi impietose,

Una strada intitolata a Degennaro ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono previsti interventi dei docenti della Libera Università del Mediterraneo Lum Jean Monnet, del direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tommaso, di Emanuele e Davide Degennaro. «La Giunta Comunale - riferisce una nota - il 10 marzo scorso, ha deliberato di intitolare a Giuseppe Degennaro la nuova strada in fase di realizzazione in via Maestri del Lavoro,

Domani al via ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presso la facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, dalle 12 alle 13, incontri in aula con i docenti dei Corsi di laurea e dalle 15 alle 18 con laboratori e musei Aperti. È previsto anche l'incontro in laboratorio con docenti e ricercatori dei corsi di laurea dal titolo «Docenti e giovani professionisti discutono dei corsi di laurea.

La camorra a cinema in cinque film ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli Studi di Napoli Federico II, con la docente Marcella Marmo, l'Accademia di Belle Arti di Napoli, la Ficc e l'Arci Movie di Ponticelli, guidata da Antonella Di Nocera. Il ciclo «Camorra - A fuoco» parte dunque domani alle 10 con la proiezione de «La sfida» di Francesco Rosi nel teatro dell'Accademia di Belle Arti,

GIUSEPPE ZANNIELLO Migliora il rendimento scolastico e lo sviluppo delle due diverse personalità ( da "Stampa, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lì ho chiesto a docenti di lingua italiana tedesca e ladina come si pongono di fronte all'ipotesi di separare maschi e femmine. È stato un plebiscito per la coeducazione, che ci ha fatto a suo tempo superare una situazione sbagliatissima - la scuola che ho fatto io e quelli della mia generazione - che non ha più ragione d'essere sul piano pedagogico»

di GIOVANNI CIPRIANI * NEL PASSATO la terra veniva percepit... ( da "Nazione, La (Firenze)" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente presso l'ateneo bolognese, dimostrò inoppugnabilmente che la pelle poteva autotrapiantarsi, iniziando una pratica chirurgica rivoluzionaria: la rinoplastica. I segreti della medicina e della farmacologia erano dunque connessi al corpo umano e ad esso doveva essere dedicata la massima attenzione,

Siola: ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della prestigiosa Kunstakademie di Düsseldorf, ha proposto un'analisi comparativa fra i centri urbani di Berlino, Zurigo e Napoli. Gianni Fabbri, docente di progettazione architettonica all'Università Iuav di Venezia ha invece riportato l'esperienza della città dei canali, illustrando il progetto della «metropolitana sub lagunare»

Baronissi, Cosimato torna alla carica Messina alla Provincia ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 19-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: il basso tasso di criminalità e la presenza dell'università come centro di ricerca, sono i fattori attrattivi per le aziende mediopiccole altamente specializzate in produzione di attrezzature legate alla medicina». Anche un modo per evitare la fuga di cervelli che potranno essere inseriti in tale ambito.

villa toniolo ( da "Nuova Venezia, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di Studi sull'Asia orientale a Ca' Foscari, Marco Ceresa è considerato uno dei massimi esperti del tè in Italia. Autore de I trattati sul tè di epoca Tang, ha pubblicato la traduzione de Il canone del tè di Lu Yu. CANDIANI Scaffale aperto Per «Scaffale aperto», domani alle 17 al Candiani di Mestre Marco Zanetto presenterà con l'

Università, l'Italia importa cervelli ( da "Corriere.it" del 19-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Università, l'Italia importa cervelli Gli studenti dall'estero crescono del 20%: sorpasso su quelli in fuga ROMA Tra il 2004 e il 2006 i corsi delle nostre università, spesso al centro di polemiche e di analisi impietose, hanno attratto un 20 per cento in più di studenti di altre nazionalità: da 40 mila a 48 mila.

Vallecrosia: torna nel pomeriggio 'Primavera in Musica' ( da "Sanremo news" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Attualmente è pianista accompagnatore e docente di musica da camera per i corsi di biennio di secondo livello presso l?Istituto Superiore di Studi Musicali ?Vittadini? di Pavia. Nel 1999 si è laureata in lettere presso l´Università "Ca´ Foscari" di Venezia.

Più bravi se la scuola è unisex ( da "Stampaweb, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: atteggiamento del docente nei confronti delle ragazze deve essere di rinforzo e incoraggiamento - dice Sax -, una sana dose di autostima serve a migliorare le prestazioni femminili; di contro i ragazzi che hanno un?alta stima di sé non presentano un rendimento scolastico migliore rispetto a quelli che ne hanno di meno».

Savona: Maria Teresa Castellana presenta il suo libro ( da "Savona news" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il medico di Caltavuturo. Una storia siciliana in quattordici quadri e un ritorno? di Maria Teresa Castellana. Presenta il libro, insieme all?autrice, Simona Morando docente della Facoltà di Lettere dell?Università di Genova. Interventi di Franco Bonfanti.

Forlì, elezioni. Mercoledì il 'format' di Balzani sulle energie alternative ( da "RomagnaOggi.it" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: vedrà interventi di Enrico Sangiorgi, docente dell'Università di Bologna e preside della II facoltà di ingegneria di Forlì sul tema: "Energia rinnovabile, fantasia o alternativa concreta ?"; Alberto Bellini, docente dell'Università di Modena e Reggio sul tema: "Fonti energetiche rinnovabili, scenari di sviluppo nel comune di Forlì".

Una città un libro Il giorno di Carmen ( da "Corriere Adriatico" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: autore e del contesto con gli interventi di Jole Bracciocurti (docente di lingua francese) e Daniela Agostini (docente di letteratura francese all'università di Urbino). Il 14 maggio il tema sarà la riscrittura cinematografica di Jean Luc Godard con l'intervento del critico cinematografica Pierpaolo Loffreda, docente di storia del cinema all'accademia delle belle arti di Modena.

Supplenze, budget dimezzato ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e ricercatori di ruolo. Per i docenti il carico obbligatorio è di 120 ore. I ricercatori devono farne obbligatoriamente 60 e non potranno sforare il tetto delle 120 all'anno, supplenze comprese. Gli incarichi retribuiti saranno considerati a titolo gratuito se il numero di esami sostenuto entro il 30 marzo 2011 sarà inferiore a 15 per le lauree triennali e a 6 per le specialistiche.

La Provincia "compra" Veneto strade ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Provincia potrebbe presto aumentare la propria quota di partecipazione a Veneto strade, la società per azioni regionale a capitale pubblico-privato per la viabilità veneta guidata dall'amministratore delegato Silvano Vernizzi. Una decisione che la giunta Saccardin ha già giudicato realizzabile sulla base dell'accordo che potrebbe svilupparsi nel breve con le altre Province venete.

Motta di Livenza Un utile di tutto rilievo, con ricavi superiori dell'1,5% rispetto alle pr... ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attraverso gli strumenti della partnership pubblico-privata e del Dipartimento interaziendale. Una scelta vincente che ha prodotto l'unico esempio pienamente riuscito in Italia di sperimentazione gestionale pubblico-privata, nel pieno rispetto del progetto di umanizzazione in sanità che è tra le linee-guida del governo regionale.

Sedia, "tesine" anti-crisi ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 19-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: coordinati dalla docente, prof. Francesca Visintin. «Il progetto vincente - ha spiegato la docente - simile per altro a quello di un altro gruppo composto da Nicole Cosson, Ekaterina Driutti e Lisa Nait - combina strumenti già impiegati in altri settori da imprese particolarmente all'avanguardia nell'utilizzo delle nuove tecnologie e dei social media,

Il dramma è che per molti aspetti siamo ancora fermi a Cavour che pensava cge dioi a... ( da "Gazzettino, Il" del 19-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: ma anche paese di ricercatori costretti ad emigrare per poter lavorare. Si verifica da anni una vergognosa "fuga di cervelli". Paese con eccellenze straordinarie: dall'industria alimentare alla moda, dalla Ferrari al design. Paese più ricco al mondo di patrimonio artistico, ma con scarsa attitudine a sfruttarlo.

( da "Corriere Di Como, Il" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: imprenditori e docenti di economia sui problemi del momento «La finanza non può creare ricchezza. I giovani devono riscoprire il valore dell'industria». L'appello porta la firma del presidente dei Giovani Industriali di Como. A margine del dibattito "Crisi economica, culturale e politica: quale il ruolo dei giovani'" Stefano Poliani ha invitato i giovani a riscoprire il valore dell'

Il Cepu pronto a insediarsi sulla collina del San Martino ( da ">Corriere Di Como, Il" del 19-04-2009)
Argomenti:
Cultura

Abstract: il rettore era stato accusato da un gruppo di docenti lariani di privilegiare costantemente la sede di Varese, soprattutto in termini di distribuzione delle risorse finanziarie. Ne è nata una querelle aspra, che ha fatto emergere, tra l'altro, il progetto di trasferimento nella città giardino della facoltà di Scienze, oggi "divisa" tra Como e Varese.

( da "Sicilia, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tematiche oggetto delle relazioni esposte in sede dai docenti di architettura tecnica dell'Università di Firenze. Proprio nella previsione della "sostituzione", intesa come demolizione e ricostruzione degli edifici, l'Ordine degli ingegneri di Catania intende promuovere l'utilizzo di questo materiale nell'ottica di una strategia edilizia da proporre al Consiglio comunale etneo,

Sette condanne da ( da "Sicilia, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: In centinaia si sono ritrovati ieri per sentire dalla viva voce dei docenti di Messina, Varese e Parigi come risolvere i grattacapi dei giochi di Peano. Ieri pomeriggio il prof. Giovanni Gallo, docente presso la facoltà di Informatica dell'Università di Catania ha spiegato come poter interagire e realizzare un video game ?

Confezionava droga in casaCc incastrano quarantenne ( da "Sicilia, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono intervenuti il console generale marocchino Youssef Balla e vari docenti dell'Università di Palermo, i quali hanno parlato delle iniziative volte ad approfondire il legame tra la realtà marocchina e quella siciliana attraverso un viaggio nelle tradizioni, nelle culture e nell´arte.

Quando i futuristi sognavanoun loro spazio al Teatro Greco ( da "Sicilia, La" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è stata l'affascinante tematica introdotta da Salvatore Amato, docente nell'Università di Catania. Gli interventi e l'oggetto dell'iniziativa hanno ruotato attorno alla figura umana, professionale, sociale e cristiana dell'avvocato Antonio Ricupero che ha lasciato un grande vuoto nell'ambiente forense della città e non solo.

Gran finale per Roma Pop 2009 ( da "Musicalnews.com" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Marilisa Merolla docente di Storia delle Comunicazioni di massa all?Università La Sapienza di Roma. E ancora il principe Guglielmo Giovannelli, l?attrice Adriana Russo, il direttore d?orchestra M° Gerardo di Lella, il M° Marco Celli Stain, direttore artistico Ciccio Nizzo, la principessa Conny Caracciolo, Vice Prefetto Fulvio Rocco,

Gli Avion Travel chiudono la nona edizio ( da "superEva notizie" del 19-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente ed amministrativo: Euro 12 Esterni: 20 Euro Addetto Stampa Rettorato dott.ssa Maria Esposito Università degli Studi di Napoli Federico II Tel: 081/2537 007; cell.: 3356838714 Fax: 081/2537 590 e-mail: stampa@unina.it PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine

università abruzzesi tutte a disposizione ( da "Centro, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: regione Abruzzo di coordinare tutte le attività scientifiche di studio propedeutiche alla ricostruzione sia ad alcuni docenti abruzzesi che avevano avviato con la direzione della Protezione civile abruzzese importanti attività che rischierebbero di essere state inutili». «Avviare un'immediata operazione sicurezza contro il rischio sismico che riguardi almeno gli edifici pubblici».

Una piacentina in cattedra ad Oxford ( da "Libertà" del 20-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: fuga di cervelli dall'Italia. «Scordiamoci che il problema della fuga di cervelli sia un problema europeo - mette le mani avanti -. Il numero di giovani ricercatori italiani all'estero è più alto di ogni altro Paese». Se Chiara vivesse in Italia, prescindendo dal suo eccellente curriculum che l'ha proiettata lo scorso settembre alla cattedra di junior professor al Department of Economics

CRISI ECONOMICA e nuovi modelli di sviluppo: è il tema della tavola rotonda ... ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Intervengono Paolo Bartolomei, ricercatore dell'Enea ed esperto di sicurezza nucleare, Tonino Perna docente all'Università di Messina e Gianni Tamino, già europarlamentare e docente di Scienze e Tecnologie della natura all'Università di Padova.

biblioteca civica ( da "Nuova Venezia, La" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di Studi sull'Asia orientale a Ca' Foscari, Marco Ceresa è considerato uno dei massimi esperti del tè in Italia. Autore de I trattati sul tè di epoca Tang, ha pubblicato la traduzione de Il canone del tè di Lu Yu. CANDIANI Scaffale aperto Per «Scaffale aperto», oggi alle 17 al Candiani di Mestre Marco Zanetto presenterà con l'

IL CANDIDATO sindaco del centrosinistra Roberto Balzani riprende il... ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il primo incontro prevede Enrico Sangiorgi, docente dell'Università di Bologna e preside della II facoltà di ingegneria di Forlì sul tema Energia rinnovabile, fantasia o alternativa concreta ?'; Alberto Bellini, docente dell'Università di Modena e Reggio su Fonti energetiche rinnovabili, scenari di sviluppo nel comune di Forlì;

corso di espressione corporea con la fontanelli di artimbanco ( da "Tirreno, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Interessanti poi anche altre proposte per le materne e le elementari con, per esempio, altre 9 giornate a teatro, di cui 6 nella riserva faunistica si Santa Luce: «teatro e natura» in un itinerario "sensoriale" col mondo naturale. O come, sempre per materne ed elementari, «teatro e filosofia» con la docente dell'università di Pisa, Lula Mori.

AnniversariVilla di Serio, incoronazione della Madonna del Buon Consiglio Al santuario proseguono i festeggiamenti per il 90 dell'incoronazione della Madonna del Buon Consiglio; i ( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Sociologia all'Università di Milano Bicocca; modera il didattito il giornalista de L'Eco di Bergamo Paolo Aresi. Donne italiane e straniere racconti d'incontro Ore 17,30, sede Fondazione Serughetti La Porta, viale Papa Giovanni XXIII, 30, nell'ambito del ciclo su «Libertà e uguaglianza», Adriana Lorenzi,

al CdpM ( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L'iniziativa viene svolta in collaborazione con la Mia. Mercoledì alle 20.15 è in agenda un seminario con il professor Elio Grazioli, docente di Storia dell'arte contemporanea alla Carrara e di «Comunicazione visiva» all'università di Bergamo. 20/04/2009 nascosto-->

Graduatorie, domande fino all'11 maggio ( da "Tempo, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docenti Graduatorie, domande fino all'11 maggio Riapertura delle graduatorie per l'aggiornamento del punteggio e l'inserimento a pettine degli ultimi docenti abilitati. La scadenza per presentare le domande è fissata per l'11 maggio. Il provvedimento del Ministero dell'Istruzione arriva dopo settimane di voci di corridoio che davano per imminente la riapertura delle graduatorie che

stamattina all'istituto volta conferenza in lingua inglese ( da "Messaggero Veneto, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: istituto Volta di via Quintino Sella, si svolgerà una conferenza in lingua inglese per gli studenti delle superiori. La conferenza, dal titolo "An overview of different English dialects" (Una presentazione dei vari dialetti inglesi) sarà tenuta da Michael Lahey, già docente di Linguistica Inglese all'Università di Udine.

RIPRENDERANNO venerdì prossimo le lezioni del corso on... ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Verona. Il 12 maggio Augusto Barbera, docente all'Università di Bologna, parlerà ai 2000 studenti polesani in rete dei "Valori fondanti" inseriti nella nostra Costituzione. Entro maggio, con la consegna degli elaborati da parte degli alunni, si concluderà l'intenso percorso, iniziato più di un mese fa con l'

Con il convegno regionale "Verso l'accreditamento del sistema dei servizi per l'infan... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: accreditamento degli asili nido pubblici e privati nella regione. L'accreditamento dei nidi, è stato ricordato nel convegno «che ha registrato una forte partecipazione di soggetti pubblici, titolari di servizi privati e del privato sociale», rappresenta uno dei momenti di attuazione della legge regionale del 2005 sul sistema integrato dei servizi per la prima infanzia e,

ASCOLI E' giunto alla ventottesima edizione, sempre sotto la qualificata ed appassionata direz... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente d'onore, primario della Divisione di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Baden-Vienna e professore all'Università di Graz. Giovedì alle 9 ci sarà in particolare la sessione sulle malattie a trasmissione sessuale e terapie adeguate poi, alle 11,45, la sessione conclusiva sul tema "Donna, salute e benessere psicofisico:

Libro bianco a Lettere: l'Udu replica al preside ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Detto questo, e in nome della trasparenza, invitiamo i docenti che vorranno essere informati sull'esistenza di casi riguardanti la loro persona a scriverci alla nostra casella e-mail uduparma@gmail.com: sarà nostra premura informarli nell'eventualità di questioni afferenti il loro insegnamento ».

Olio del Ducato, festa da ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una novità dal sapore antico» hanno partecipato autorità e coltivatori, docenti universitari e medici. «La Provincia ha accompagnato l'Associazione in questo percorso - ha spiegato Gabriella Meo, assessore al Turismo -. E'sta- ta una sfida molto particolare, in cui crediamo. E' nostro compito conservare tutto ciò che è bello, buono e utile».

I giovani veri protagonisti del Festival ( da "Nuova Ferrara, La" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: esistente e quanto il territorio è considerato sismico - ha affermato Alessandro Martelli, ingegnere, docente dell'università di Ferrara -. La metà del patrimonio edilizio italiano non è adatta a resistere alle stimolazioni sismiche. Solo dal 2002 dopo la tragedia della scuola di San Giuliano di Puglia la prevenzione antisismica è diventata una priorità.

Il Comitato Città Sostenibile e lo sviluppo alternativo alla crisi ( da "Nuova Ferrara, La" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di sociologia economica all'Università di Messina e Gianni Tamino, già europarlamentare, docente di scienze e tecnologie della natura all'Università di Padova. «Sta crescendo sempre più - dice il comitato - la consapevolezza che da questa crisi si può uscire in molti modi: replicando il vecchio modello di sviluppo che ha portato alla attuale catastrofe,

Centrali i rapporti con la ricerca ( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con i centri di elaborazione del sapere scientifico e tecnologico del mondo occidentale: università e centri di ricerca pubblici e privati. Non sarà un mero esercizio teorico. Questa commissione rappresenta una occasione per dare spunti su un modello, i cluster di ultima generazione, in grado di ridisegnare la fisionomia del manifatturiero dopo la crisi.

Quegli amori precoci e l'amarezza delle ragazze ( da "Corriere della Sera" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 04/2009 - pag: 1 Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Quegli amori precoci e l'amarezza delle ragazze I n Inghilterra a un ragazzino di tredici anni hanno detto che era diventato padre. La sua ragazza aveva quindici anni. Poi col Dna si è scoperto che non era vero, la ragazza aveva avuto rapporti con altri adolescenti.

( da "Corriere della Sera" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il docente dell'Università di Yale, che sta scrivendo un libro sulla Seconda guerra mondiale, è scettico sull'efficacia di simili iniziative: «Il rispetto dei diritti umani si impone solo con risoluzioni vincolanti. C'è da chiedersi chi e quanti le vorrebbero veramente perché la sede adatta non è certo questa conferenza.>

quel volto non è di leonardo - paolo santini ( da "Tirreno, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Waldman, docente di Storia dell'Arte presso l'Università del Texas ed Assistant Director for Programs presso "Villa I Tatti "di Firenze, "The Harvard Center for Italian Renaissance Studies", il dipartimento italiano dell'Università di Harvard, non ha deluso le aspettative.

Murió Gregorio Klimovsky, una figura brillante de la ciencia local ( da "Nacion, La" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Era un docente espectacular, absolutamente brillante" PABLO JACOVKIS Matemático y ex decano de la Facultad de Ciencias Exactas de la UBA "Trabajó mucho en los derechos humanos y se comprometió profundamente con la Conadep" ISSAHAROFF EDUARDO Psicoanalista y epistemólogo

La musica con gli occhi ( da "superEva notizie" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Elio Grazioli, Docente di -Storia dell'arte contemporanea- all'Accademia Carrara e di -Comunicazione visiva- all'Università di Bergamo, terrà il 22 aprile alle ore 20.15 sempre al CDpM. L'ingresso alla mostra e' gratuito e aperto a tutti. Per la partecipazione al seminario e' invece necessaria la prenotazione.

Attenti, senza Usa niente primavera ( da "Corriere Economia" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I dati congiunturali non consentono di essere ottimisti a breve termine ma è incoraggiante scoprire che imprese importanti, come quelle analizzate nell'inchiesta del Corriere , siano fiduciose. La recessione in corso danneggia alcuni settori portanti della nostra economia, come le fabbriche di macchinari e i beni di lusso DI SANDRO TRENTO Docente di Economia Università di Trento

Banche piccole e insaziabili ( da "Corriere Economia" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: incentivo a non delegare a nessuno, se non per le forme tecnicospecialistiche, il controllo strategico della banca medesima. Dalla bramosia del rischio non si è salvata nessuna, quotate e non. Solo il controllo dell'azionista può evitare altri scandali di GIULIO SAPELLI Docente di Storia economica Università Statale di Milano

Ecco come farsi trainare dalla carica dei piccoli sconti ( da "Corriere Economia" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: le spese sostenute dai docenti per le attività di auto-aggiornamento e formazione. Scomparsa la possibilità, sempre per i docenti, di detrarre i costi per l'acquisto del computer. Novità anche per i genitori degli studenti universitari fuori sede: la detrazione del 19%, su un importo massimo di spesa di 2.

di Barbara Masulli "La filosofia è scritta in questo gran... ( da "Leggo" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pro-rettore dell'Università di Bari, dal titolo "Galileo fra cielo e terra". "Mi è piaciuto molto il modo in cui il docente ha affrontato il tema - spiega Massimo, 17 anni, 5°B - Oltre a trattare l'argomento dal punto di vista accademico, ha letto stralci delle lettere del fisico pisano e raccontato alcuni episodi curiosi,

Project financing leggero se la Pa è l'acquirente ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: acquirente Alessandro Arona La spesa per realizzare opere pubbliche in project financing “ freddo”può essere contabilizzata fuori bilancio, ai fini del deficit pubblico statale e del Patto di stabilità, solo se il canone pagato dall'amministrazione per ripagare l?investimento del privato non è fisso, ma varia in base a parametri di qualità della gestione.

Oggi i primi laureati post-sisma Tutti con la t-shirt ( da "Giornale.it, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ottimista è pure la preside di facoltà, Grazia Cifone: «Tutti i docenti sono disponibili a fare esami settimanalmente e i nuovi calendari saranno pubblicati sul sito www.med.univaq.it. Le aule del blocco 11 della facoltà sono agibili, quindi a disposizione di coloro che hanno bisogno di un posto dove studiare e collegarsi alla rete.

Gomorra al Pierrot ( da "Napoli.com" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il programma del giorno sarà arricchito da un incontro-dibattito con i docenti universitari curatori della rassegna (Pasquale Iaccio e Vincenzo Esposito - Storia del Cinema, ?Federico II?; Mario Franco ? Teoria e Metodo dei Mass Media, ?Accademia Belle Arti?; Marcella Marmo ? Storia dell?Italia Contemporanea, ?Federico II?

Vallecrosia: grande successo per 'Primavera in Musica' ( da "Sanremo news" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attualmente pianista accompagnatore e docente di musica da camera per i corsi di biennio di secondo livello presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali "Vittadini" di Pavia. Nel 1999 si è laureata in Lettere presso l'Università "Ca' Foscari" di Venezia. Il prossimo appuntamento (penultimo della rassegna) di "Primavera in Musica" è previsto,

Milano, Università Cattolica del Sacro ( da "superEva notizie" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 30 presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano (Via Nirone 15 - Aula NI 111-112), in una conferenza che avrà il titolo Dio, uomo, mondo: un confronto con Karl Loewith. L'incontrò sarà tenuto da Leonardo Messinese, docente di Storia della filosofia presso l'Università Ponitificia Lateranense.

Valle Caudina: L'Istituto 'A. Moro' aderisce a , l'iniziativa del Touring Clu ( da "Sannio Online, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: azione dei docenti volta a tradurre i viaggi d?istruzione in esperienze di apprendimento e di crescita della personalità, a sensibilizzare gli alunni alla conoscenza e tutela del patrimonio culturale e ambientale nelle sue diverse manifestazioni,a coinvolgere gli studenti in progetti che li rendano protagonisti del proprio viaggio e della scoperta di luoghi,

ECCO CHE COSA ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia della filosofia all'università di Padova A distanza di una settimana dal terribile incidente stradale avvenuto a San Germano dei Berici in seguito al quale è deceduto il professor Franco Volpi, storico della filosofia di Vicenza, filosofo apprezzato a livello internazionale, docente all'università di Padova,

L'Università dell'Aquila laurea i primi 27 dottori dopo il Terremoto ( da "City" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: È un atto dovuto - continua il docente - nei confronti degli studenti che hanno creduto all'università. Le attività devono andare avanti anche se siamo stati colpiti nelle persone e nelle strutture". Chiaro il riferimento del professor Carolei a Lorenzo Cinì, che il prossimo primo giugno avrebbe compiuto 23 anni.

Master - Fondazione G.B. Vico ( da "Napoli.com" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I docenti sono professori universitari ed esperti di chiara fama come il prof. Vincenzo Pepe della Seconda Università degli Studi di Napoli, Nicola Assini dell?Università degli Studi di Firenze, Prof. Domenico Amirante della Seconda Università degli Studi di Napoli, Prof.

"Sulla porta del cielo tra luci, musica e parole" ( da "Napoli.com" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: uno dei relatori del Convegno, docente di teologia biblica e decano della Sezione San Tommaso della Facoltà: ?La ricerca si propone di mettere a fuoco tematiche critiche, attraverso diversi approcci, per delineare le cause dell'attuale situazione e le possibili vie per un suo riscatto: la persona umana (genealogia e biografia);

Amministrative, Balzani: "Noi non faremo nessuna guerra di religione, non siamo nel 1948" ( da "Sestopotere.com" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell?Università di Bologna preside della II facoltà di ingegneria di Forlì sul tema: “Energia rinnovabile, fantasia o alternativa concreta?”; Alberto Bellini, docente dell?Università di Modena e Reggio sul tema: “Fonti energetiche rinnovabili, scenari di sviluppo nel comune di Forlì”

SLA: attesa per una ricerca che potrebbe individuare una cura contro la degenerazione dei motoneuroni ( da "SaluteEuropa.it" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la diffusione delle conoscenze scientifiche sulla SLA per sensibilizzare l'opinione pubblica e il sostengo economico alla ricerca. "La legislazione riguardante le malattie rare è recente e ancora in fase di elaborazione ha detto l'avvocato Nicola Colacino, presidente di Icomm Onlus Il decreto più importante è certamente il n.

Fisico Stephen Hawking, 67 anni, portato d'urgenza in ospedale ( da "Reuters Italia" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lo ha comunicato oggi in una nota l'Università di Cambridge. Hawking, 67 anni, bloccato su una sedia a rotelle e quasi completamente paralizzato per effetto di una malattia degenerativa, è stato portato in un ospedale locale di Cambridge, dove è docente universitario di matematica applicata.

Ricerca: Rabboni propone un patto al Ministero e alle imprese ( da "Sestopotere.com" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Servono invece più internazionalizzazione, più innovazione, più ricerca. Una ricerca pubblica, fatta nell?interesse generale, in grado di dare una risposta ai cambiamenti climatici, alla riduzione delle risorse naturali, alla crescita demografica, ai mutati stili di vita. E di contrastare la recessione in atto, puntando sulla qualità.

Ricerca in agricoltura, Rabboni chiede più innovazione. Parma in prima linea ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Servono invece più internazionalizzazione, più innovazione, più ricerca». Lo ha detto a Bologna l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni, aprendo i lavori del convegno «Coltivare innovazione. La ricerca agricola in Emilia-Romagna». Rabboni sottolinea l'importanza di curare la «ricerca pubblica, fatta nell?

Lo studio del rischio sismico attraverso le attività di ricerca ( da "Denaro, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è professore ordinario di Fisica Terrestre e docente di Rischio Sismico presso la Facoltà di Scienze dell'Università Federico II di Napoli. " stato Vicepresidente dell''rdine dei Geologi della Campania e, recentemente, membro della Commissione Tecnico-scientifica per il Rischio Sismico della Regione Campania.

Benevento: inaugurata la Settimana Scientifica ( da "Campaniapress" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: non può essere affidato ai docenti di lettere ma necessità di una specifica professionalità". È seguito l'intervento di Paolo Ciocia, supervisore della Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all'Insegnamento. "Per molti anni ha dichiarato - si è parlato di istruzione, formazione, ma si è tralasciato la fondamentale funzione educatrice della scuola.

Cultura e crisi economica a San Benedetto del Tronto ( da "Quotidiano.it, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: unico paese tra i più industrializzati che oltre alla social card e cose simili non sta facendo nulla per uscire dalla crisi. Ovviamente i Tremonti Bond sono un ottimo regalo alle banche. La crisi la pagheranno i cittadini più deboli. Ma questo non interessa ai docenti dell'Università Politecnica delle Marche. 20/04/2009

Fisico Hawking, 67 anni, portato d'urgenza in ospedale ( da "Reuters Italia" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lo ha comunicato oggi in una nota l'Università di Cambridge. Hawking, 67 anni, bloccato su una sedia a rotelle e quasi completamente paralizzato per effetto di una malattia degenerativa, è stato portato in un ospedale locale di Cambridge, dove è docente universitario di matematica applicata e fisica teoretica.

A Foggia si parla di pena di morte e diritti umani ( da "Grecale, Il" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Interverranno Stefano Picciaredda, docente di storia contemporanea all?università di Foggia, Antonio Salviati, autore del volume "Patiboli di carta", della comunità di Sant' Egidio –Roma, Graziano Infante, dirigente scolastico del Poerio, Don Bruno D'Emilio, cappellano universitario.

Amministrative, una giornata ricca di appuntamenti per Roberto Balzani: assistenza, cooperazione, energia. ( da "Sestopotere.com" del 20-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: giovane ingegnere elettronico forlivese docente dell?Università di Modena e Reggio-Emilia, analizzerà invece le principali fonti energetiche rinnovabili, presentando alcune soluzioni concrete per il territorio. Di casa ecologica e di edificio passivo parla invece Francesca Nardi, architetto specializzato in bioarchitettura.


Articoli

Dalle imprese commerciali al volontariato (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Reggio" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Dalle imprese commerciali al volontariato Profit e no profit più vicini grazie a un progetto presentato dai commercialisti Le imprese commerciali, che perseguono il profitto, e le associazioni del volontariato e delle cooperazione sociale non sono più due mondi totalmente separati. Da un lato le prime sono chiamate a rendere conto della cosidetta «responsabilità sociale d'impresa», cioè dei benefici che la loro attività procura alla società nel suo insieme e all'ambiente. D'altro lato le imprese che non hanno scopi di lucro devono darsi un'organizzazione sempre più simile a quella delle vere e proprie aziende, se vogliono massimizzare l'efficacia dei loro interventi e migliorare il rapporto di fiducia con i sostenitori e i beneficiari della loro attività. L'ordine dei dottori commercialisti reggiani si candida ad essere il principale trait d'union fra le une e le altre con un progetto di «dialogo tra profit e non profit», che è stato illustrato ieri pomeriggio all'hotel Astoria nel corso del convegno «L'impegno sociale come valore del territorio, scenari attuali e sviluppi futuri», organizzato da Centro di servizi per il volontariato DarVoce con il patrocinio dell'Ordine stesso e della Provincia. Vi sono intervenuti i relatori Pietro Cantarelli, presidente dell'Ordine, Lucia Cantarelli, coordinatore di DarVoce e Mario Molteni, docente dell'Università Cattolica di Milano, oltre a Giancarlo Attolini, Maria Paglia e Paola Medici dell'Ordine medesimo e al consulente esterno Simone Cerlini. Il progetto prende le mosse dalla Scuola di impresa sociale, creata dall'Ordine dei commercialisti per formare i professionisti idonei a fornire assistenza amministrativa, contabile e fiscale alle organizzazioni non lucrative. In particolare si vogliono valorizzare i sistemi di trasparenza quali il bilancio di esercizio e il bilancio sociale e di missione. Nell'ambito della sua attività sta per partire il Master di specializzazione «Organizzazioni non profit», che si svolgerà da maggio a ottobre nella sala convegni della Fondazione dottori commercialisti, in via Livatino numero 3, con la partecipazione di quattro docenti: Salvatore Cucca, commercialista di Bologna, Giacomo Manetti, ricercatore di Firenze, Matteo Pozzoli, professore dell'università Parthenope, Giovanni Stiz, dell'Istituto italiano della Donazione, e Francesca Vitulo, avvocato e docente dell'università di Bologna. I principali interlocutori sono le associazioni del volontariato, anzitutto le 411 della nostra provincia. Vi è però l'intenzione di coinvolgere anche le cooperative sociali. «All'Ordine - spiega Lucia Piacentini - forniamo gratis i consulenti per la formazione. In cambio chiediamo ai professionisti tariffe calmierate». Tra gli obiettivi vi è anche quello di attirare risorse private. (l.s.)

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Salò Scoperto l'assassino del Podestà (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 18/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:garda e valsabbia Salò Scoperto l'assassino del Podestà Scagionato Zanzanù: l'omicidio del 1610 attribuito a tal Bernardo Bernardinello L'omicidio del podestà Bernardino Ganassoni avvenne all'interno del Duomo SALÒGiustizia è fatta. Quanto meno dal punto di vista storico. L'«investigatore del passato» Claudio Povolo, docente di Storia delle istituzioni politiche e giudiziarie all'università Ca' Foscari di Venezia, uno dei massimi esperti del fenomeno del banditismo, scagiona il bandito Zanzanù dall'accusa di aver ucciso il podestà del luogo Bernardino Ganassoni, freddato a colpi d'archibugio mentre assisteva alla Messa nel Duomo di Salò il 29 maggio 1610. Le ricerche del prof. Povolo Non solo, il prof. Povolo, che da anni lavora alla ricostruzione storica della vicenda quasi mitologica del più celebre dei banditi gardesani, quel Giovanni Beatrici detto Zanzanù che dal 1605 al 1617 seminò violenza e terrore sull'alto Garda, ha scovato anche il vero colpevole, tal Bernardo Bernardinello (curiosamente quasi omonimo di un attuale assessore). La soluzione al giallo dell'assassinio nella cattedrale sta in una delle innumerevoli antiche carte che il docente veneziano e i suoi studenti hanno investigato negli ultimi anni: la relazione che nel 1610 il provveditore Leonardo Mocenigo inviò alle autorità veneziane dopo aver terminato la sua esperienza di sei mesi «nel grave et laborioso carico di Proveditor et Inquisitor», che lo portò a conoscere da vicino la Magnifica Patria di Riviera, «la più bella, la più ricca, la più fertile, et la più popolata parte, non dirò del loro stato, ma di qualsivoglia altro principe del mondo». Mocenigo attribuisce con certezza l'assassinio a «quel Bernardo Bernardinello, famoso capo de fuorusciti nella Riviera di Salò, detto Ca' de dio, et un suo seguace, che furono auttori della morte del cavalier Ganassoni, Podestà di Salò, et compagni di quell'altro scelerato, detto Zannon, il quale non havendo mai per diligenza usata potuto havere nelle mani, nè vivo, nè morto, le ho fatto, secondo la deliberatione dell'eccellentissimo Consiglio de Dieci spianar la casa». Il convegno e le questioni ancora aperte Di questo fatto e del quadro sociale dei primi anni del Seicento, durante i quali Salò assiste allo scatenarsi di una faida che vede coinvolte anche famiglie del ceto dirigente locale, spie e informatori del Consiglio dei X, sgherri e bravi al soldo della borghesia mercantile, si discuterà oggi nel corso del convegno «Il bandito Zanzanù. La provincia salodiana tra istituzioni di giustizia, faide familiari e oligarchie mercantili», in programma dalle 14.45 nella sala Domus, proprio accanto alla cattedrale in cui il Berardinello e i suoi sicari eseguirono l'efferato delitto. Il convegno è promosso dall'Ateneo di Salò per far luce su un periodo storico caratterizzato da grandi cambiamenti in campo sociale, politico, economico e religioso, che diedero origine a forti tensioni sociali, non di rado sfociate nel fenomeno del banditismo. Ma la curiosità è ovviamente rappresentata dalle nuove rivelazioni sull'assassinio in duomo. Che però lasciano aperte altre questioni: «Come mai - si chiede il presidente dell'Ateneo, Pino Mongiello - per quattro secoli il nome del Berardinello è stato sostituito da quello di Zanzanù? C'è un collegamento tra questo fatto e l'abrasione del volto dell'uccisore di Zanzanù nel grande ex voto conservato al santuario di Montecastello a Tignale? Cosa si voleva nascondere?». Su Internet le «imprese» del brigante Relatore principale del convegno sarà il prof. Povolo. Interverranno inoltre Alessandra Sambo dell'Archivio di Stato di Venezia; Giovanni Pelizzari e Giuseppe Piotti del gruppo archivistico Asar; gli speleologi Giuseppe Zordan e Mauro Giugno, che parleranno dei covi altogardesani di Zanzanù; gli studenti dell'Università Cà Foscari Anna Di Qual, Francesca Poggetti e Laura Amato; la conclusioni saranno affidate al prof. Mongiello. Da segnalare, infine, il sito www.websideofhistory.it, presentato nei giorni scorsi a Tignale, nel quale gli appassionati possono consultare migliaia di documenti archivistici che ricostruiscono la biografia di Zanzanù, il brigante che è diventato un mito. Simone Bottura

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Copiata una tesi su due (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Inchiesta domande a GLI 007 DEL PLAGIO L'OSTRACISMO DEI BARONI IL PLAGIO ALL'ESTERO Copiata una tesi su due ANDREA ROSSI Un software inchioda gli studenti: per laurearsi saccheggiano i lavori altrui su Internet Il fenomeno Il cervellone «Compilatio» ha scoperto gli studenti-furbetti anche in Francia, Spagna e Germania La svolta In passato ingannare i docenti era più difficile: bisognava procurarsi i testi e trascriverli a mano, ora basta un clic Ugo Volli semiologo «Ne scopro tanti, ma la nostra è una battaglia disperata» Un programma francese scopre le parti identiche di documenti diversi «Le università italiane non hanno fatto nulla per aiutarci a lavorare» «Le citazioni e le parti utilizzate non vengono attribuite agli autori» Il fenomeno ormai è internazionale ma il record è nostro TORINO Dario S. da Pisa si era preso un bell'applauso, una stretta di mano e tanti complimenti per quella tesi di laurea così originale. Argomento: la serie americana Family Guy e l'adult animation, il modello «South Park», i cartoni animati per adulti, cinismo e irriverenza allo stato puro. Un bel lavoro. Peccato che l'avesse copiato quasi per metà da Wikipedia, intrecciando poi una raffica di analisi dei maggiori esperti italiani del genere. Citazioni? Macché. Appropriazione indebita del pensiero altrui. Plagio, a dar retta al codice penale. Nessuno se ne è accorto. E Dario si è laureato. Il guaio è proprio quello: quasi mai qualcuno se ne accorge. Al massimo si insospettisce. Forse c'è chi le tesi nemmeno le legge, o le scorre distrattamente. Poi c'è la rete: milioni di documenti, chiunque li può agguantare e riprodurre. E così sotto il naso dei professori universitari italiani passano tesi scopiazzate, paragrafi - o interi capitoli - riprodotti senza spostare nemmeno una virgola. Finisce che, in una tesi su due, almeno il cinque per cento del testo è la fotocopia di un documento già pubblicato. Una boutade? No, un calcolo scientifico. Se ne sono accorti i francesi di Six Degres, società che ha sede in Savoia e un paio d'anni fa ha elaborato un software. Si chiama «Compilatio», è un cervellone capace di passare al setaccio qualsiasi testo e individuarne le parti copiate. Prima di andare a sbirciare in casa d'altri, a inizio 2008, i francesi hanno sperimentato il sistema sui loro studenti. Poi si sono spinti in Spagna e Germania. In Italia: respinti. In Francia avevano lavorato con gli istituti di Economia e Management di Nantes; in Spagna con l'Università di Saragozza; in Germania con l'Università di Stoccarda. Da noi hanno fatto da soli. «Abbiamo chiesto a quasi tutti gli atenei italiani. Non hanno voluto saperne», racconta Frederic Agnes, il patron della società francese. «Tanti non hanno risposto; altri ci hanno seppelliti sotto cumuli di burocrazia, richieste di autorizzazione e problemi di privacy, lasciandoci intendere che era meglio sbrigarsela da sé». Insomma, sono andati a consultare quasi duemila tesi inserite nei database degli atenei. E hanno messo il cervellone al lavoro. Non sono rimasti delusi. Anzi: in una tesi su due la parte di testo identica a lavori già esistenti superava il cinque per cento. Significa che su un lavoro di 200 pagine - dimensione minima di una tesi umanistica - 10 sono «fotocopiate» da altre pubblicazioni. Nel 25 per cento dei casi la parte di testo «plagiata» oltrepassava il dieci per cento. Il record spetta agli studenti di Medicina: il 70 per cento delle tesi contiene una robusta dose di testo copiato; e così accade a Economia (65 per cento), Agraria (53), Giurisprudenza (50) e via a scendere. Con un'avvertenza: «Non sono citazioni riportate tra virgolette e attribuite al "legittimo proprietario"», racconta Elena Cavallero, ricercatrice che ha coordinato la parte italiana del test. «Sono idee e concetti di persone terze presentati come propri. O di frasi ricopiate parola per parola». Tecnicamente: plagio. Il sospetto, dentro gli atenei, aleggia da un bel po'. Decine di professori si dicono «indifesi», raccontano che Internet ha reso la situazione ingestibile. Tempo fa, almeno, copiare era faticoso. Anche caro. Per avere la tesi pronta senza aver scritto una riga di proprio pugno, si doveva pagare qualcuno che si sobbarcasse l'impresa o, almeno, sudare per ricopiare. Adesso bastano Internet e un «copia e incolla». E così può succedere che uno studente dell'Università di Padova si sia laureato con una tesi sull'urbanizzazione delle metropoli europee grazie al massiccio - e involontario - contributo di un «peso massimo» della sociologia come Arnaldo Bagnasco. Il cervellone francese mostra in grassetto interi paragrafi di illuminate considerazioni sulle categorie di «deurbanizzazione» e «contro-urbanizzazione». Peccato che siano le stesse - persino le virgole e gli «a capo» - riportate negli atti di un convegno a cui aveva partecipato il sociologo torinese. Resta una magra consolazione: quando i ricercatori di Six Degres sono andati a indagare in casa propria, o tra spagnoli e tedeschi, non è andata molto meglio. Si copia alla grande anche lì. Nessun allarme, però: i primi della classe siamo sempre noi. E, a differenza nostra, all'estero ogni tanto sembra che qualcuno se ne accorga.5 Professor Ugo Volli, lei insegna Semiotica all'Università di Torino e ogni anno segue decine di tesi. Mai incappato in un copione? «Come no. Tempo fa uno studente mi presentò come sua tesi il lavoro di un mio assistente». Conseguenze? «Non ricordo. Ma ricordo di persone invitate a ritirarsi dalla sessione, o lauree annullate dai tribunali». La sorprende sapere che una tesi su due contiene copiature? «No. Noi docenti combattiamo una battaglia disperata contro il saccheggio della rete da parte degli studenti». Una battaglia persa? «Non sempre, ma è durissima. Controllare è quasi impossibile: ogni tanto, assalito dai sospetti, prendo qualche riga qua e là e la copio su Google per vedere che cosa succede. Internet ha peggiorato la situazione: è una marmellata a portata di mano ed è facile immaginare che tanti ci caschino». Come se ne esce allora? «Forse la tesi di laurea, nelle sue forme attuali, è obsoleta. Perché chiedere 300 pagine a uno studente che, nella vita, scriverà al massimo qualche messaggio su Twitter?».\

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Un altro bollino del concorso che regala premi ai lettori (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

«BACIATI DAL SOLE» ASTI Un altro bollino del concorso che regala premi ai lettori Animali e feste patronali Convegno con Paolo Limiti Ecco un nuovo bollino del concorso, con premi sicuri, «Baciati dal Sole», dedicato ai lettori de La Stampa. Partecipare è facile, chiunque lo può fare incollando i 50 bollini sull'apposita scheda, che si può ritirare in edicola. In premio un telo mare e un paio esclusivo di occhiali da sole griffati La Stampa. E si può soprattutto partecipare all'estrazione di una stupenda Fiat 500 1.2 modello Lounge e all'estrazione dei prodotti per il corpo della linea «Aquolina».«Uomini e animali nelle tradizioni e feste patronali» è il tema del convegno in programma stasera alle 21 al centro culturale San Secondo di via Carducci. Ospite d'onore Paolo Limiti. Tra i relatori, Annamaria Manzoni (psicologa psicoterapeuta), Enrico Moriconi (presidente Associazione veterinari diritti animali), Renato Bordone (docente Storia medievale Università di Torino). Organizza il movimento «Una» (Uomo natura animali) sezione di Asti, con il sostegno del «Csv».

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Lezioni al Peano La Logica utilizzata a scoprire i delitti Il prof. Pier Luigi Ferrari,... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lezioni al Peano La Logica utilizzata a scoprire i delitti Il prof. Pier Luigi Ferrari, docente di Matematiche Complementari all'Università Avogadro del Piemonte Orientale, ha tenuto un corso di Logica agli studenti del quarto anno di tutti gli indirizzi di studio del Liceo Peano di Tortona. L'invito a realizzare un protocollo di lavoro d'intesa tra la scuola secondaria superiore e l'università è stato rivolto dal Preside della Facoltà di Scienze Mfn alla Prof.sa Angela Pelizza, curatrice dell'orientamento, che prontamente lo ha sottoposto all'attenzione dei professori del Dipartimento scolastico di Matematica - Fisica del Liceo. Le Professoresse Depaoli e Gatti hanno individuato nella Logica una materia a forte valenza trasversale atta a valorizzare attitudini e potenzialità eccellenti. Il convegno si è articolato in quattro incontri; uno è stato dedicato alla letteratura gialla, da Poe a Conrad, da Agata Christie a Simenon ed ai loro famosi personaggi (Watson, Poirot e Maigret) che, applicando le tecniche di deduzione o abduzione, riuscivano sempre a smascherare il colpevole dei delitti.

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antiriciclaggio, luci e ombre della legge - daniela scano (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 6 - Sardegna Antiriciclaggio, luci e ombre della legge Sassari: un eccesso di segnalazioni che si rivelano infondate DANIELA SCANO SASSARI. Aumentano di numero ma spesso sono solo «rumori di fondo» in ambienti, quello bancario soprattutto, che hanno drizzato le antenne però non sanno distinguere i veri allarmi dalle innocue interferenze. Sono troppo spesso infondate le segnalazioni sulle «operazioni sospette» che dovrebbero far scattare i controlli antiriciclaggio della Uif, la giovanissima Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia. Capita perché, per paura di sbagliare, chi ha l'obbligo di farlo segnala anche le apparenti stranezze. A quindici mesi dalla sua istituzione, avvenuta il 1 gennaio del 2008, l'Uif è un setaccio a maglie larghe. Forse troppo se anche Giovanni Castaldi, direttore della struttura italiana, dice che «la mole crescente delle segnalazioni e la scarsa rilevanza di molte di esse genera criticità che andrebbero in qualche modo superate, soprattutto per favorire la tempestività degli interventi». Invece in Italia si nuota nell'oceano delle segnalazioni: oltre sedicimila nel 2008, già più di cinquemila alla fine del primo trimestre del 2009. Il loro numero è destinato a salire. Effetto collaterale del decreto legislativo 231/07, che ha adeguato alle direttive europee la normativa antiriciclaggio italiana e che ha esteso ad alcune importanti categorie professionali (notai, commercialisti, avvocati) l'obbligo di segnalare all'autorità centrale di vigilanza i supposti riciclaggi fatti dai clienti. Ieri l'«operazione sospetta» è stata evocata per tutta la giornata nella sala convegni della Camera di Commercio. Sette ore di confronto a più voci, tante quante sono quelle degli attori sulla scena di una normativa antiriciclaggio che genera perplessità e qualche mal di pancia. Soprattutto a notai, commercialisti e avvocati: perplessi per le modalità un po' fumose del loro coinvolgimento quali soggetti obbligati alle segnalazioni. A loro, che hanno partecipato alla organizzazione dei lavori con i rispettivi Ordini professionali, è piaciuta l'idea della filiale sassarese della Banca d'Italia e della facoltà di Giurisprudenza di fare chiarezza con il convegno «Normativa antiriciclaggio, evoluzione del quadro regolamentare e connessi aspetti procedurali e operativi». Argomento per iniziati, dodici relatori: funzionari di Bankitalia, docenti universitari, magistrati, un ufficiale della Guardia di Finanza. E poi il notaio e la commercialista che, nei rispettivi consigli nazionali, si occupano da anni di antiriciclaggio. Coordinate da Gennaro Gigante e da Antonio Serra, rispettivamente direttore della filiale di Bankitalia e professore di Diritto commerciale, le due sessioni hanno registrato pareri autorevoli che hanno suscitato molteplici spunti di riflessione. Dopo Giovanni Castaldi, che ha raccontato l'Uif a oltre un anno dalla sua istituzione, è arrivato il turno di Anna Maria Carriero. Dirigente dell'area di Vigilanza bancaria della Banca d'Italia, la funzionaria ha descritto il modo di operare di una struttura complessa. Compito dell'avvocato Alfredo Tidu, dirigente dell'Uif, spiegare vengono analizzate a livello centrale le operazioni sospette. Del percorso normativo per il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo internazionale, fenomeni economici criminali in continua evoluzione, si è occupata Adriana Cosseddu della Università di Sassari. L'impatto della nuova normativa antiriciclaggio sulle obbligazioni e sui contratti è stato illustrato dal docente universitario Giovanni Maria Uda, abile nel gioco degli incastri di tutte le possibili situazioni civilistiche. Alla fine della relazione di Uda si è dovuto ricredere chi, in sala, era convinto che la provenienza illecita di fondi o di un bene sia, sempre e comunque, motivo di nullità del contratto. Dopo le relazioni dei tecnici e degli accademici è arrivata la lunga serie di testimonianze. Paolo Faedda, responsabile dell'ufficio Consulenza legale del Banco di Sardegna, ha parlato del complesso lavoro fatto dalle banche per armonizzare gli obblighi di segnalazione, il dovere di riservatezza, il rapporto fiduciario con i clienti. Il capitano Pasquale Ambrosino, comandante della sezione Tutela finanza pubblica del nucleo di Polizia tributaria, ha raccontato le esperienze della Guardia di Finanza in materia di antiriciclaggio. Pur senza violare il segreto professionale, l'ufficiale ha detto che anche in provincia di Sassari le Fiamme Gialle hanno raggiunto importanti obiettivi. I protocolli di indagine nel riciclaggio di capitali sono stati illustrati dal sostituto procuratore Michele Incani, convinto sostenitore della necessità di introdurre nel codice penale italiano anche il reato di autoriciclaggio. Originale la chiave di lettura del sostituto procuratore generale Claudio Lo Curto. Il magistrato ha elencato i benefici del processo di prevenzione introdotto dalla legge Rognoni-La Torre che consente di contrastare, fino alla confisca dei patrimoni, una molteplicità di attività e di condotte che non necessariamente approdano nelle aule di giustizia. «Un mezzo - ha detto Lo Curto - più incisivo del processo penale». Sia il notaio Vincenzo Gunnella sia la commercialista Lucia Maria Starola hanno esortato il legislatore a trovare adeguati correttivi alla norma antiriciclaggio. Concludendo i lavori, il professor Antonio Serra ha preso atto dello stato generalizzato di insoddisfazione per la normativa antiriciclaggio. Sistema che nasce da lodevoli intenzioni, ma che presenta criticità connesse sia al contenuto della normativa sia all'applicazione. «Mi chiedo - è stata la chiosa finale dell'accademico - se la strada migliore da percorrere per contrastare l'antiriciclaggio non sia quella proposta da Claudio Lo Curto».

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con l'alzabara nel cortile del bo l'università dà l'addio a franco volpi (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 37 - Cultura e Spettacoli Con l'alzabara nel cortile del Bo l'Università dà l'addio a Franco Volpi «L'abisso del profondo si trasforma in vetta. Addio Prof». I suoi studenti di Storia della filosofia contemporanea lo hanno salutato così: con un aforisma, con un manifesto listato a lutto appeso sulla facciata del Liviano e con delle dediche. Messaggi indirizzati ad un unico destinatario: Franco Volpi, il docente dell'Ateneo patavino morto martedì sera dopo un incidente stradale. Prima del rito funebre celebratosi ieri pomeriggio nella chiesa della parrocchia di San Felice, a Vicenza, ieri mattina il filosofo ha ricevuto il commiato da parte della sua Università. Alla cerimonia dell'alzabara, nel cortile antico di Palazzo del Bo, si sono strette attorno a Volpi, alla sua famiglia e agli amici, centinaia di persone. Oltre agli studenti di Lettere, c'erano ex studenti, colleghi, cittadini. Oltre al rettore Vincenzo Milanesi, al prorettore Giuseppe Zaccaria, all'amico filosofo Umberto Curi e al maestro Enrico Berti, il decano del Bo, c'erano tutti. Perché quella di Volpi era davvero una voce fuori dal coro. Una voce che attraversava i muri dei palazzi universitari per fuggire fuori. Commossi, i docenti ne hanno ricordato gli studi e gli insegnamenti. Ma soprattutto lo spirito: Volpi collaborava e traduceva per la casa editrice Adelphi, viveva il mondo e nel mondo si spostava, era aperto e culturalmente insofferente. Amava Heidegger e odiava il provincialismo; si lasciava catturare dagli aforismi. Da verità sintetiche e pesanti. Ed è proprio con l'intensità di un aforisma che spezza il fiato che i suoi studenti hanno deciso di salutarlo. (m.tro.)

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L'AQUILA Un'altra brutta notizia (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

stampa L'AQUILA Un'altra brutta notizia . Salgono a 295 le vittime del terremoto. È morto due giorni dopo il sisma per le ferite riportate Vincenzo Colaiuda di Tornimparte, aveva 77 anni ed è deceduto all'ospedale di Colleferro. Tante notizie di servizi ripristinati, negozi riaperti, banche in attività. Dopo il terremoto L'Aquila torna ad apparire la città che era. Più facile a dirsi che a farsi, però, tolto il comparto del centro storico tutto torna ad essere vivo. Poste Italiane ha comunicato che sono regolarmente in pagamento le pensioni Inps e Inpdap di aprile. Inoltre da ieri sono in pagamento anche i ratei pensionistici Inps di maggio, mentre quelli Inpdap lo saranno da martedì 21 aprile.La direzione sanitaria della Asl ha reso noto che a partire da lunedì prossimo saranno riattivati, presso l'ospedale da campo situato nei pressi del San Salvatore, gli ambulatori di chirurgia vascolare; nella stessa struttura verranno eseguiti anche gli esami doppler. Stanno per arrivare a L'Aquila due camper e una decina di ottici optometristi con la strumentazione necessaria per effettuare test visivi. Gli occhiali saranno distribuiti gratuitamente a coloro che ne hanno più bisogno. È entrata nel vivo la seconda fase dell'intervento Caritas nella diocesi dell'Aquila. È un lavoro destinato a durare a lungo, secondo un modello sperimentato in occasione di precedenti emergenze, e che avrà per protagoniste le 16 delegazioni regionali delle Caritas diocesane. Si prevede in questo modo che saranno circa 1.400 i volontari, nei prossimi mesi e anni, ad alternarsi nell'area del disastro. In questi giorni, le delegazioni regionali Caritas vengono messe in contatto con le otto zone omogenee in cui è stato suddiviso il territorio colpito dal sisma. Situazione lavoro: molti dipendenti Transcom hanno accettato il trasferimento, chi a Lecce, chi a Bari, chi a Roma. Roberto Boggio, amministratore delegato di Transcom, ha garantito che finita l'emergenza sarà ripristinata la struttura aquilana. In questi giorni c'è stata l'esigenza di garantire i servizi ai clienti e l'unica soluzione è rappresentata dal decentramento. Anche a Sulmona, dove esiste una realtà di call center, è stata offerta la disponibilità di trasferirvi 200 posti. A dispetto di quanto affermano i sindacati, molti aquilani hanno scelto il lavoro e un posto sicuro dove dormire in attesa di un futuro più roseo nel capoluogo abruzzese. A oltre dieci giorni dal sisma, passata l'emergenza iniziale, è tempo di bilanci. La questura sin dal primo momento ha attivato un presidio medico avanzato. Nella prima settimana sono state visitate circa 800 persone di cui 25 medicate per postumi medio-gravi di trauma (suture, riduzioni di lussazioni). Sono state emesse circa 500 ricevute per prescrizioni mediche dispensate gratuitamente da alcune farmacie aperte, in seguito a convenzione d'urgenza con la Asl. Rilasciati anche dieci certificati medici di idoneità alla guida. Al lavoro anche psichiatri e psicologi che hanno rilevato un "disturbo acuto da stress" sia per gli operatori del soccorso sia per la popolazione civile. L'attività ha permesso di evidenziare disturbi d'ansia, insonnia, pensieri intrusivi ricorrenti, episodi di flash back ripetuti. Si è verificato un caso di trattamento sanitario obbligatorio per un cittadino già sofferente di patologia psichiatrica cronica. Di rilievo anche l'intervento dell'Esercito con mezzi terrestri ed aerei. Costituite tre task force di Esercito, Marina ed Aeronautica, per un totale di più di 1.500 unità, dotate di 170 mezzi speciali (escavatori, ruspe, torri di illuminazione), più di 100 mezzi ruotati, 20 elicotteri e 7 aerei. Gli interventi hanno riguardato la rimozione di macerie dei manufatti crollati nelle zone più colpite; l'allestimento e la gestione di una cucina da campo da 4000 pasti al giorno (L'Aquila) e 3 cucine da campo da 500 pasti allestite presso il 33 Rgt "Acqui" e Campo di Pile; il contributo al ripristino e funzionamento del tratto ferroviario L'Aquila – Terni con 26 capistazione e 3 macchinisti militari; la gestione delle attività di volo sull'Aerocampo di Preturo per gli elisoccorsi e le ricognizioni; gli interventi di ripristino della viabilità e le scorte; l'allestimento di posti di medicazione avanzati sull'Aerocampo di Preturo e alla tendopoli di Lucoli; il concorso per la sistemazione della rete idrica. Capitolo Università: è di nuovo online il portale dell'Ateneo aquilano. Grazie al pronto intervento del Consorzio interuniversitario per le applicazioni di supercalcolo e di Fastweb che ha riattivato la rete telefonica, l'Università sta lentamente ritornando in attività. La preside di Medicina, Grazia Cifone, ha spiegato in una lettera aperta la costituzione di un primo polo di attività per assicurare il rispetto del calendario degli esami di laurea abilitanti (lauree triennali) previsti nel mese di aprile; la ripresa delle sessioni di esami dei corsi integrati; la ripresa in generale di tutte le attività accademiche. Il Senato Accademico ha autorizzato la riapertura della finestra della sessione di esami di aprile fino al 31 maggio. Inoltre i docenti della Facoltà medica hanno dato disponibilità a fare esami settimanalmente per consentire agli studenti che non hanno più un alloggio all'Aquila di avere più possibilità. Gli avvisi relativi ai nuovi calendari degli esami si stanno pubblicando via via sul sito internet. L'attività didattica frontale riprenderà il 4 maggio nelle aule della Facoltà secondo un orario che sarà pubblicato su internet. Per coloro che non hanno più l'alloggio all'Aquila e per i quali non sarà possibile frequentare con regolarità le lezioni, sarà possibile scaricare tutto il materiale didattico necessario per prepararsi al sostenimento dell'esame nelle sessioni di giugno/luglio, settembre, dicembre e febbraio (e prolungamenti vari). Saranno giustificate le assenze dalle lezioni. Per il futuro dell'Aquila, e la sua ricostruzione è sceso in campo anche il Fai. In accordo con la protezione civile e con il ministero dei beni culturali, adotterà la trecentesca Fontana delle 99 Cannelle, una delle più belle d'Italia, fra i monumenti simbolo della città. E per oggi è atteso ancora una volta, la settima. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

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vinci celebra leonardo rivelando i suoi segreti (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Empoli Vinci celebra Leonardo rivelando i suoi segreti VINCI. L'edizione numero quarantanove della "Lettura vinciana", l'appuntamento più importante per quanto riguarda l'alta cultura a Vinci e momento inaugurale delle "Celebrazioni Leonardiane 2009", sarà tenuta quest'anno dal professor Louis A. Waldman, docente di storia dell'arte all'Università del Texas e assistant director for programs a "Villa I Tatti "di Firenze, "The Harvard Center for Italian Renaissance Studies", il dipartimento italiano dell'Università di Harvard. Un relatore prestigioso, dunque, per uno dei palchi più ambiti a livello internazionale e per illustrare un tema assolutamente stimolante e dibattuto soprattutto negli ultimi tempi. Anche se, per la verità, risulta molto più noto il tema delle madri del piccolo Leonardo, piuttosto che quello dei "padri". Il titolo della lettura invece è eloquente, "Leonardo ed i suoi due padri: l'artista attraverso la lente delle sue opere perdute". Il professor Waldman è un grande esperto di Leonardo, ed ha condotto una serie di ricerche su documenti editi e inediti, alcuni di questi addirittura sconosciuti fino ad oggi, contenuti in vari archivi. Un documento di eccezionale rilevanza sarà proprio l'oggetto della lettura: «Si tratta dell'inventario, scoperto nei fondi dell'Archivio di Stato di Firenze - ha rivelato Romano Nanni, direttore della Biblioteca Leonardiana - delle opere che il padre di Leonardo ha lasciato al figlio. Si parla di lavori, ritratti, Importanti. Anche perché il padre del Genio aveva svolto la funzione di intermediario, vista la sua attività di notaio, con alcuni dei committenti di Leonardo». L'Archivio di Stato di Firenze è da sempre una delle raccolte documentarie più importanti del mondo, ed ospita oltre 80 chilometri lineari di scaffalature ricolme di documenti. Naturale quindi, che esso costituisca per gli studiosi una miniera spesso inesplorata dove poter condurre ricerche anche su tematiche o personaggi risalenti a secoli fa. Studi recenti, fra i quali ricordiamo quelli su "Caterina schiava" di Alessandro Vezzosi e quelli del professor Carlo Pedretti, hanno fatto emergere molti nuovi materiali su quella "Caterina d'Accattabrigha", che il 15 aprile 1452 dette alla luce il figlio naturale di ser Piero da Vinci, Leonardo. Abbiamo notizie anche delle sue quattro matrigne, Albiera degli Amadori, sposata da Ser Piero proprio nell'anno di nascita di Leonardo e morta nel 1464, Francesca deceduta nel 1473, Margherita morta nel 1486 e Lucrezia morta nel 1520, l'anno dopo la morte del Genio. Leonardo Da Vinci dunque ebbe molte madri. Molto meno nota è invece la storia dei due "padri" di Leonardo, un padre biologico e un padre "autentico" in quanto scelto. Molti scritti di Leonardo in realtà rivelano il suo affetto per lo zio, il fratello del padre Ser Piero, Francesco Da Vinci, morto nel 1507. Fu Francesco che lo crebbe e lo istruì da giovane a Vinci, scandendo le tappe di tutta la sua infanzia, mentre Ser Piero viveva a Firenze, e fu Francesco - e non il padre naturale - che provvide per lui ad un consistente lascito nel suo testamento. L'appuntamento per conoscere nel dettaglio questa e altre storie del Genio e per questa mattina alle 10.30 alla Biblioteca Leonardiana di Vinci. Paolo Santini

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un libro dell'ex sindaco luigi bulleri (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 9 - Pisa Un libro dell'ex sindaco Luigi Bulleri PISA. "Il Sindaco rompe la catena". è il libro scritto da Luigi Bulleri, già primo cittadino di Pisa, che tratta gli avvenimenti pisani dal 1968 al 1980, «come li ho visti e vissuti». Il volume, edito da Pacini, sarà presentato giovedì prossimo alle 17 alla Stazione Leopolda. Saranno presenti l'onorevole Livia Turco, il professor Ugo Ascoli, docente di sociologia economica all'università di Ancona, il professor Riccardo Di Donato, docente di letteratura greca all'università di Pisa. Sono previsti interventi di Athos Bigongiali ed Ezio Menzione. Le conclusioni saranno affidate al sindaco Marco Filippeschi. Sarà presente l'autore.

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tutti a lezione dal professor mccourt (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 6 - Gorizia Tutti a lezione dal professor McCourt "Dal Vittorianesimo al Modernismo: dal progresso alla paralisi": questo il tema trattato ieri mattina nell'auditorium del liceo classico, di fronte a molti studenti (invitati tutti gli alunni degli ultimi anni del polo liceale). La conferenza è stata tenuta interamente in lingua inglese dal professor John McCourt: già professore all''università di Trieste, è ora insegnante di letteratura inglese all'Università degli Studi Roma Tre. In una lezione di un'ora e mezza, ha proposto una significativa interpretazione dei primi decenni del Novecento inglese: ad ascoltarlo, alunni che in classe stanno studiano questo stesso periodo storico-letterario. L'idea di questo incontro è stata portata in collegio docenti dalla professoressa del liceo classico "Dante Alighieri", Annamaria Pasquariello: dopo una collaborazione di vecchia data con il professor Mc Court, la docente ha raccolto quest'anno anche i complimenti del professore inglese per la preparazione dei suoi studenti nella comprensione della lingua inglese. Ma numerosi sono soprattutto i riconoscimenti ricevuti da Mc Court ultimamente: nel Premio Cattedrali Europee, è stato premiato per i molti anni profusi nello studio e nella diffusione della conoscenza della vita e delle opere di James Joyce; inoltre, ha vinto anche il premio Giovanni Comisso per la sua opera biografica sul periodo trascorso da Joyce a Trieste. Stella Nocchieri

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: oggi pomer... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Livorno)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

CECINA ROSIGNANO pag. 9 «LA NUOVA era mediatica Luci ed ombre»: oggi pomer... «LA NUOVA era mediatica Luci ed ombre»: oggi pomeriggio alle 15.30 alla biblioteca comunale di via Corsini, si parlerà dei nuovi mezzi di comunicazione di massa. La tavola rotonda, organizzata da Cecinarte 2009 e dall'associazione Punto d'Incontro in collaborazione con il Comune, verrà introdotta dalla professoressa Vania Partilora e moderata dallo scrittore Massimo Griffo. Parteciperanno esperti e docenti come Luca Toschi dell'Università di Firenze, giornalisti, tra i quali il direttore de «La Nazione» Giuseppe Mascambruno, e studenti dell'Isis «Marco Polo».

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L'edificio ecologico che genera l'energia (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACHE pag. 16 L'edificio ecologico che genera l'energia LE SFIDE DEL FUTURO PERUGIA E' STATA REALIZZATA nelle Marche la prima casa a «impatto zero», che restituisce all'ambiente tutta l'energia consumata. Ma ieri l'esperienza della «Loccioni Group» è stata presentata nella facoltà di Ingegneria dell'Università di Perugia, «perché la Leaf house' è un esempio di efficienza e riduzione dei gas serra di enorme prestigio ha spiegato Paolo Verducci, docente della facoltà e organizzatore del convegno che vogliamo mettere al centro del dibattito». L' edilizia ecocompatibile ha infatti i suoi prodromi anche in Umbria. In regione non è stata ancora realizzata una casa a impatto zero, ma ci si è molto vicini: «A ottobre, a Massa Martana, dovremmo iniziare i lavori di uno stabile che azzeri le emissioni di anidride carbonica con l'Archimede Solar Energy, un'azienda che produce tubi per il solare termodinamico ha infatti annunciato Verducci Servirà gli uffici dell'azienda e sarà quasi come una centrale. E poi si dovrebbe fare il calcolo delle emissioni considerando anche l'energia utilizzata per la costruzione, non solo per la gestione come si fa ora. Con l'Università, invece, stiamo progettando per Terni una sperimentazione di residenza sociale classe A'». Si tratta di una certificazione dell'agenzia «Casa clima» di Bolzano che riduce i consumi a meno di 30 kilowattora all'anno per metro quadro e già ottenuta dalla «Gallano costruzioni» a Ponte Rio: «Molti potenziali acquirenti vengono a vedere gli appartamenti racconta il titolare, Moreno Tiberi Ci chiedono anche di adattare i parametri di risparmio alle loro abitazioni». Ma l'evoluzione è lenta. «I tempi di aggiornamento dell'edilizia, infatti conferma il presidente dell'ordine degli ingegneri della provincia, Massimo Mariani , sono molto lunghi. Anche se la costruzione sostenibile è il futuro, imprenditori e committenti attendono risultati più solidi». Marta Gara

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PERUGIA E' STATA REALIZZATA nelle Marche la prima casa a &#... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACHE pag. 17 PERUGIA E' STATA REALIZZATA nelle Marche la prima casa a &#... PERUGIA E' STATA REALIZZATA nelle Marche la prima casa a «impatto zero», che restituisce all'ambiente tutta l'energia consumata. Ma ieri l'esperienza della «Loccioni Group» è stata presentata nella facoltà di Ingegneria dell'Università di Perugia, «perché la Leaf house' è un esempio di efficienza e riduzione dei gas serra di enorme prestigio ha spiegato Paolo Verducci, docente della facoltà e organizzatore del convegno che vogliamo mettere al centro del dibattito». L' edilizia ecocompatibile ha infatti i suoi prodromi anche in Umbria. In regione non è stata ancora realizzata una casa a impatto zero, ma ci si è molto vicini: «A ottobre, a Massa Martana, dovremmo iniziare i lavori di uno stabile che azzeri le emissioni di anidride carbonica con l'Archimede Solar Energy, un'azienda che produce tubi per il solare termodinamico ha infatti annunciato Verducci Servirà gli uffici dell'azienda e sarà quasi come una centrale. E poi si dovrebbe fare il calcolo delle emissioni considerando anche l'energia utilizzata per la costruzione, non solo per la gestione come si fa ora. Con l'Università, invece, stiamo progettando per Terni una sperimentazione di residenza sociale classe A'». Si tratta di una certificazione dell'agenzia «Casa clima» di Bolzano che riduce i consumi a meno di 30 kilowattora all'anno per metro quadro e già ottenuta dalla «Gallano costruzioni» a Ponte Rio: «Molti potenziali acquirenti vengono a vedere gli appartamenti racconta il titolare, Moreno Tiberi Ci chiedono anche di adattare i parametri di risparmio alle loro abitazioni». Ma l'evoluzione è lenta. «I tempi di aggiornamento dell'edilizia, infatti conferma il presidente dell'ordine degli ingegneri della provincia, Massimo Mariani , sono molto lunghi. Anche se la costruzione sostenibile è il futuro, imprenditori e committenti attendono risultati più solidi». Marta Gara

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Darsena, Mof e Specchi Il futuro a Cittàterritorio (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

PERSONE E FATTI pag. 23 Darsena, Mof e Specchi Il futuro a Cittàterritorio Il punto sui progetti. Prima focus su Cederna di VALERIO BARONCINI IL FUTURO è già scritto: più verde, connessioni tra la zona della Darsena e il centro storico, valorizzazione delle mura e del sottomura, boulevardizzazione' di via Darsena, palazzine residenziali e uffici pubblici a 5 piani, creazione di una nuova piazza che, come spiega orgogliosa l'architetto Fatima Alagna, «sarà la nuova piazza della città», proprio a ridosso del Po di Volano «che deve tornare ad avere un ruolo centrale anche con la risagomazione della darsena stessa». Senza contare l'arrivo di abitazioni al direzionale di via Beethoven (il Palaspecchi), dove il moloch simbolo del malgoverno verrà abbattuto solo in parte (addio agli edifici bassi nella zona vicino al Palasegest) e «nella sua parte più nota cambierà pelle lasciando spazio a serre e piccoli giardini creati sfasando' i moduli della struttura esistente». E ovviamente una piazza anche qui, e un ampio spazio sportivo (calcio, basket, tutto da fare all'aria aperta) vicino al palazzetto dello sport. Ecco qua il nuovo volto della città presentato ieri al festival Cittàterritorio. Protagonista la Stu (società di trasformazione urbana) che con l'amministratore Caterina Brancaleoni ha presentato il progetto definitivo (o quasi) per le due zone (ex Amga e Mof-Darsena; Palaspecchi) che, parola di Brancaleoni, «vale 270 milioni di euro». Entro quindici giorni, spiega Brancaleoni, «verrà ultimato lo studio di fattibilità economico sull'area e a maggio gli specialisti avvieranno la progettazione del piano urbanistico attuativo. Tempo 63 giorni, e il cambio di destinazione d'uso delle aree sarà cosa fatta». In questo senso sono in arrivo (possibile, non sicuro) due alberghi, uno in particolare nell'area del Palaspecchi. LA STU comunque presto ospiterà' nuovi soci: tra ottobre 2009 e gennaio 2010 spazio alla redazione della gara per la selezione dei soci privati, a febbraio concorso e, dopo la selezione dei soci privati a maggio 2010, a luglio creazione della nuova stu misto pubblico-privata. E questa è la parte amministrativa. Ma quella progettuale? «E' stato difficile spiega Alagna (studio Politecnica di Modena) dare un'identità in particolare all'area Mof. La scelta è stata quella di spingere la parte più urbanizzata verso via della Grotta, e di creare una nuova fascia verde». Prospiciente via Darsena nascerà un grande parcheggio interrato mentre sul Palaspecchi, rassicura Alagna, «saranno osservate tutte le norme antisismiche, senza problemi di sorta». In mattinata, poi, bell'incontro sull'archeologo giornalista Antonio Cederna raccontato da Vezio De Lucia. Image: 20090418/foto/1712.jpg

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università, ecco le cinque scuole che mandano in pensione le facoltà - michela bompani (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VII - Genova Università, ecco le cinque Scuole che mandano in pensione le Facoltà Il Rettore rompe gli indugi, pronto il nuovo statuto "Pubblicheremo il testo on-line, ognuno potrà valutarlo e avanzare proposte" MICHELA BOMPANI Cinque scuole e venticinque (o ventidue) dipartimenti, il consiglio d´amministrazione aperto per metà a membri esterni di nomina del rettore, il senato accademico quasi dimezzato, le sedi distaccate "razionalizzate" e rappresentate negli organi d´ateneo: ecco come cambia l´Università di Genova, secondo l´ultima bozza dello statuto che il rettore Giacomo Deferrari presenterà la mattina del 4 maggio ai 40.000 membri del mondo accademico (dai docenti ai tecnici amministrativi agli studenti) che ha invitato al teatro della Gioventù. La rivoluzione all´Università di Genova, voluta dal rettore e studiata da un´apposita commissione, piace al ministro Mariastella Gelmini, alla cui riforma degli atenei (imminente) aderisce in anticipo, con il contributo strategico del ligure Alessandro Schiesaro (responsabile della segreteria tecnica del ministro e che parteciperà alla "convention sullo statuto" del 4 maggio). Si chiameranno "scuole", e non "poli" come prevedeva una prima versione del nuovo statuto, i cinque gruppi in cui saranno riunite le facoltà (che scompariranno). Si chiameranno "dipartimenti" e saranno venticinque (ma qualcuno ne vorrebbe solo 22) suddivisioni interne alle "scuole": si occuperanno, altra novità, sia della ricerca che della didattica. E Roberto Sinigaglia, membro della commissione statuto e del senato accademico, lancia l´iniziativa: «Pubblicheremo on-line, sul sito dell´Università, il testo dello statuto, dopo l´incontro pubblico del 4 maggio. Ciascuno potrà leggerlo e valutarlo e avanzare proposte e controproposte. Come ribadisce spesso il rettore, questo è un documento aperto al contributo di tutti». La rivoluzione di Deferrari dovrebbe entrare in vigore nel 2010 e affianca Genova e il politecnico di Torino (e dopo Camerino) come atenei-pionieri della riforma che coinvolgerà tutte le università italiane. Il numero dei membri del consiglio d´amministrazione potrebbe leggermente aumentare (oggi sono 15) ma soltanto perché più della metà dell´assemblea sarà composta da "membri esterni", ovvero super-manager focalizzati sulla gestione economica e sul bilancio, che diventerebbero competenze esclusive del cda. Gli "esterni" sarebbero nominati direttamente dal rettore, con il consenso del senato accademico. Nel cda potrebbero entrare gli sponsor: sia enti pubblici, sia privati (singoli o consorziati), e l´Università stabilirà un tetto minimo (cospicuo) di finanziamento per accogliere un rappresentante dello sponsor nel consiglio. Il senato accademico sarà invece quasi dimezzato (oggi i membri sono 30): si occuperà esclusivamente della strategia culturale, della didattica e della ricerca di ateneo. Sederanno nell´assemblea due-tre membri per ogni "scuola", anche gli studenti avranno una propria rappresentanza (che deve comporre il 15% del totale del membri, così come accadrà nel cda). Il rettore presiederà entrambi gli organismi. Sia nel senato che nel cda, poi, entreranno per la prima volta rappresentanti delle sedi distaccate dell´Università, in regione, dando loro un inedito spazio. Dovrebbe essere creata infatti una "federazione" tra le sedi liguri: Imperia, Savona e La Spezia verranno però prima valutate, in base all´"efficienza", con l´eventualità di essere ridimensionate.

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centro psichiatrico degli orrori l'inchiesta da parma a genova (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IX - Genova Il direttore della comunità terapeutica Cavanà, ai domiciliari, gestisce strutture anche in Liguria Centro psichiatrico degli orrori l´inchiesta da Parma a Genova Maltrattamenti e somministrazione forzata di medicinali ad adolescenti con disturbi psichiatrici, anche a scopo punitivo. Queste stesse ipotesi di reato, nei confronti di Ron Shmueli, direttore della comunità terapeutica Cavanà di Pellegrino Parmense ed arrestato l´altro ieri a Parma, spostano le attenzioni dei carabinieri del Nas in Liguria. L´indagine della Procura della Repubblica di Parma, infatti, ha una sua ramificazione anche tra Rapallo e Sestri Levante. Per due ragioni. La prima: il medico israeliano, che ha studiato all´università di Genova ed ha la casa in Liguria, per diversi anni ha lavorato nella Asl Quattro Chiavarese. Qui, tutt´oggi gestisce una comunità terapeutica a Velva (sopra Sestri Levante), alcuni alloggi protetti a San Lorenzo della Costa (sulle alture di Rapallo) e da 2 mesi ha aperto una struttura pubblico-privata sempre a Sestri Levante. Tutti questi centri lavorano in stretta convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, quindi con la Regione Liguria. La seconda ragione: nella comunità terapeutica Cavanà di Pellegrino Parmense il 90 per cento di ospiti sono genovesi, quasi tutti ragazzi tra i 14 ed i 19 anni, mandati lì dai Servizi Sociali dei Comuni e delle Asl liguri. Oltre Ron Shmueli (è agli arresti domiciliari nella casa genovese), sette dei suoi collaboratori sono stati iscritti nel registro degli indagati. Gli accertamenti dei carabinieri del Ministero della Salute sono iniziati la scorsa estate, dopo che un ex educatore del centro parmense, Lorenzo Vecchi, aveva denunciato sul sito di Repubblica Parma. it la sedazione forzata degli ospiti. «All´interno del Cavanà - si legge nell´esposto presentato in Procura - si ricorre alla fiala contro il consenso dell´utente in maniera coercitiva, anche quando il ragazzo si rifiuta di obbedire agli ordini impartiti o si permette di contestarli». Dopo l´esposto il medico "genovese" aveva cercato di screditare la figura di Lorenzo Vecchi, definendo le sue dichiarazioni "pura fantasia morbosa". Ieri, il direttore ha commentato: «Sono tranquillo, non sapevo neppure di essere indagato». (g.fil.)

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Weizman A FERRARA (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

LA VIOLENZA PROIETTATA SULLE RISORSE DEI TERRITORI Weizman A FERRARA Incontro con l'architetto israeliano che domani terrà una conferenza al Città Territorio Festival di Ferrara e di cui è in uscita Architettura dell'occupazione, per Bruno Mondadori. Frutto di lunghissime ricerche, il saggio documenta il nuovo colonialismo proteiforme di Israele, e i suoi innumerevoli «crimini commessi attraverso l'ambiente» Lucia Tozzi Quando Eyal Weizman, insieme a Rafi Segal, vinse un concorso nazionale per rappresentare Israele con una mostra al congresso mondiale degli architetti del 2002 a Berlino, si scatenò il putiferio. Il ministero degli esteri, in mano allora a Shimon Peres, intervenne pesantemente per sopprimere la mostra, e l'Israel Association of United Architects censurò senza mezzi termini l'opera dei due autori, minacciando di espellerli dall'associazione e suscitando per reazione un'ondata di solidarietà tra gli architetti israeliani. L'oggetto di tanto scandalo si intitolava A Civilian Occupation, the Politics of Israeli Architecture, una analisi spaziale della politica coloniale nella West Bank che metteva a nudo le fortissime responsabilità di architetti e urbanisti nella progettazione degli insediamenti e nella frammentazione sistematica del territorio palestinese. Gran parte di quel materiale, pubblicato da Verso l'anno dopo, ha costituito il nucleo delle ricerche condotte da Weizman negli anni successivi, durante i suoi studi e gli anni di insegnamento all'Academy of Fine Arts di Vienna e poi come direttore del Research Architecture al Goldsmiths College di Londra, per confluire dunque in un'ultima rielaborazione, il libro ora tradotto da Bruno Mondadori con il titolo Architettura dell'occupazione, in uscita per Bruno Mondadori. È raro che dalle mani di uno studioso catturato tanto precocemente nel circuito della notorietà internazionale esca un libro così potente e allo stesso tempo così serio e documentato, frutto di lunghissime ricerche. Non un semplice saggio di architettura né l'ennesimo libro sul conflitto israelo-palestinese, ma la lettura straordinaria di un nuovo colonialismo proteiforme, di una guerra soffocante condotta in sordina attraverso le armi sfuggenti dell'architettura e dell'urbanistica, combattuta per anni, prima dell'ultima esplosione di violenza, da un'intera società civile. Un saggio costruito come un palazzo, che parte dagli strati più profondi dell'occupazione - l'acqua e le fogne - per arrivare allo spazio aereo, passando dagli scavi archeologici, le colline, il muro e i check-point. La descrizione dei «crimini commessi attraverso l'ambiente» da Israele, meno evidenti delle bombe e delle azioni militari ma non per questo meno violenti, sono l'oggetto della conferenza che Weizman terrà domani al Città Territorio Festival di Ferrara. Ed è proprio dalla dimensione geografica del conflitto, condotto per mezzo di scavi archeologici, allocazione di fogne e discariche, risorse idriche, spazi aerei, infrastrutture dei trasporti e delle comunicazioni e terreni agricoli, che prende le mosse l'intervista. Al contrario di quanto viene comunemente percepito attraverso i media internazionali, lei sostiene che nessun confine bidimensionale - come ad esempio quello che divide gli Stati Uniti dal Messico - potrà mai essere segnato per dividere in maniera stabile e pacifica il territorio israeliano da quello palestinese. Che cosa lo impedisce? Un insieme di ragioni di natura fisica (la disordinata distribuzione di risorse e luoghi topici) e di politiche espansionistiche e demografiche ha indotto Israele ad adottare un sistema di rimodellamento continuo dei limiti e delle regole sul territorio, nella consapevolezza che ogni irrigidimento si sarebbe potuto col tempo trasformare in un diritto riconosciuto all'avversario. Invece lo statuto incerto dei terreni, la sensazione che in qualsiasi momento la casa, il campo di ulivi o la strada che collega un villaggio a un altro possano essere resi impraticabili a causa di una spedizione archeologica o un'autostrada blindata, un insediamento abusivo o una nuova antenna delle telecomunicazioni costituisce un'arma potentissima contro lo sviluppo e in un certo grado la sopravvivenza della popolazione palestinese. Una forma di flessibilità aggressiva che non viene applicata solo alla superficie della terra, ma anche in senso verticale: spesso i palestinesi abitano e amministrano un suolo senza che gli venga riconosciuto il controllo sullo spazio aereo o sul sottosuolo, il che consente a Israele di sfruttare a man bassa le falde acquifere - come nella «Water Intifada» del 2005 - o altre risorse. Quanto sono coinvolti gli architetti e gli urbanisti in questa pratica di ininterrotta riorganizzazione spaziale? Architetti e planners in generale hanno grandissima responsabilità, traducono in progetto le più sofisticate perversioni ideologiche, elaborano tattiche di dominio spaziale e di controllo visivo, attraverso la distorsione delle mappe contribuiscono all'appropriazione indebita dei luoghi, e costruiscono retoriche ad hoc che sviano l'attenzione dalle dinamiche reali di questi fenomeni. Sono loro a suggerire la dispersione strategica degli insediamenti e la collocazione sulle alture, per controllare fette più larghe di territorio, e poi disegnarli in cerchi concentrici degradanti dalla cima con le camere da letto sul retro e il living sul davanti, in modo da trasformarli in panottici al servizio dell'esercito. Oppure a imporre il tetto in tegole rosse, facilmente distinguibile per i bombardieri dalle bianche e piatte costruzioni dei palestinesi. Questo tipo di attività è senza ombra di dubbio una prosecuzione della guerra con altri mezzi, e tuttavia il ruolo che gli architetti rivestono non è comparabile a quello dei loro colleghi di corte o di regime, perché in realtà quella che esprimono non è la volontà di un governo o di un potere centrale, ma il risultato dell'azione combinata di una molteplicità di attori: militari e avvocati, coloni e giudici, attivisti e membri delle Ong, archeologi, ingegneri, ecologisti, portatori di interessi delle multinazionali. Ogni lembo di questo spazio viene modificato in seguito a mille contrattazioni politiche tra parti avverse o complici, con degli itinerari logici che per essere interpretati richiedono un nuovo linguaggio. Basta guardare al tracciato del muro, così contorto che qualcuno l'ha definito «un sismografo politico impazzito». Si direbbe che la cultura architettonica postmoderna abbia influito molto su processi di questo genere... Assolutamente sì, in effetti la grande svolta su questo piano è avvenuta dopo la Guerra dei Sei Giorni, negli anni in cui la pianificazione modernista, come ogni strategia top-down, aveva cominciato a essere messa radicalmente in discussione. Le nuove teorie penetrarono rapidamente in Israele grazie all'afflusso di architetti stranieri o anche ai moltissimi israeliani che studiavano all'Architectural Association di Londra. Si passò in breve tempo da un colonialismo più tradizionale e tutto sommato meno efficace, fondato sulla tabula rasa, alla geografia elastica di cui parlavamo prima, a un'attitudine alla rete e alla gestione dei flussi, alla separazione tra le persone e al loro sfinimento più che al controllo diretto del territorio. Paradossalmente i testi di Debord e Deleuze, di grandissimo successo in quegli anni, furono utilizzati a fini oppressivi. Gerusalemme fu anche per qualche anno l'epicentro di una discussione celeberrima sul postmoderno, in occasione del «Jerusalem Committee» convocato nel 1968 dal sindaco Kollek. Bruno Zevi, Louis Kahn, Isamu Noguchi, Lewis Mumford, Isaiah Berlin e Christopher Alexander, chiamati a discettare sulla ricostruzione della Città Vecchia, lanciarono strali acuminati contro l'antistoricismo modernista e gettarono le basi per un nuovo stile che avrebbe dovuto permeare la nuova Gerusalemme, conforme a una sensibilità storica e locale. Nessuno si sognò di mettere in questione il fatto che la stessa possibilità di quel dibattito era dovuta alla recente distruzione di interi quartieri cristiani e palestinesi e alla cacciata dei loro abitanti, né qualche anno più tardi ci fece caso Dov Karmi, incaricato dal ministero di progettare il quartiere ebraico adiacente al Muro del Pianto come un parco a tema biblico, con uno stile vernacolare sospeso tra archeologia e orientalismo. La retorica postmoderna sull'identità si rivelò estremamente funzionale alla cancellazione della storia - e di conseguenza dello spazio - palestinese. Come è avvenuta l'evoluzione dalla fase prevalentemente militare dell'occupazione israeliana al coinvolgimento civile? Negli anni Ottanta si passò dalla politica della fortificazione degli avamposti a una privatizzazione sempre più spinta: lo stato cominciò a delegare a imprese e privati l'azione colonizzatrice, lasciando che intere fette di responsabilità scivolassero via dalla sua giurisdizione. L'espansione assunse la forma di sprawl, di una suburbanizzazione apparentemente irrefrenabile. Contemporaneamente le dispute legali davanti all'Alta Corte di Giustizia raggiunsero un'importanza fino ad allora inedita: un contesto nel quale, inutile dirlo, diventarono improvvisamente fondamentali le leggi sulla proprietà, in particolare dei suoli. CONTINUA | PAGINA 14 Le mosse di Israele furono essenzialmente due: stabilire un'equivalenza tra proprietà pubblica e Israele (come se i Palestinesi non avessero diritto che alla tutela delle singole proprietà private) e rispolverare un'antica legge ottomana che garantiva la proprietà privata delle terre solamente dopo dieci anni di comprovato uso agricolo, e cancellava ogni diritto dopo tre anni di abbandono dei campi. In base a questa legge, oltre a requisire la terra libera, a Israele era sufficiente impedire l'accesso a un campo per tre anni per impadronirsi - legalmente - di quella privata. Lei afferma che Israele può essere considerato una sorta di "laboratorio dell'estremo" per una serie di pratiche urbanistiche di controllo e segregazione diffuse a livello globale, negli ambienti urbani o nelle cosiddette "guerre umanitarie". Dopo una ricerca così concentrata su un paese pensa di occuparsi di altri luoghi? Sto facendo ricerche sui territori dell'ex-Jugoslavia e sui problemi sollevati dalle associazioni umanitarie, ma per la verità ho ancora un progetto interessantissimo in corso in Palestina, "Decolonizing Architecture", pensato insieme a Sandi Hilal e Alessandro Petti per elaborare nuove forme di riconversione degli insediamenti abbandonati: attualmente, infatti, quando i coloni vengono costretti a ritirarsi si oscilla tra la distruzione delle loro strutture - che è uno spreco inaccettabile in una situazione di povertà - e un uso che riproduce esattamente le medesime funzioni di esclusione e privilegio dei precedenti abitanti. Noi cerchiamo di progettare modifiche a basso costo che permettano di configurare scenari radicalmente diversi.

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L'AQUILA - Lo fa per i suoi studenti e per la sua città, perchè è da qui... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 18 Aprile 2009 Chiudi di LILLI MANDARA L'AQUILA - Lo fa per i suoi studenti e per la sua città, perchè è da qui che si dovrà ripartire, perchè ieri mattina gliel'hanno chiesto i commercianti e anche le mamme e i padri e i docenti, perchè adesso che è rimasto poco o quasi niente basta un nulla per sperare. Oppure perchè la vita è un circolo tondo che toglie e poi dà, e L'Aquila che ha ucciso i sogni di decine di ragazzi schiacciati lì sotto le macerie, adesso si aggrappa a loro per poter ricominciare. «Lo faccio perchè altrimenti L'Aquila rischia di scomparire, di diventare una necropoli, come Pompei. Io per primo mi devo impegnare, e ce la metterò tutta: lo devo ai miei studenti e alla mia città». Per un motivo o per l'altro, per tutti e due dice Ferdinando Di Orio rettore dell'università aquilana. Da qui o da quel che resta dell'università ripartirà la città distrutta dal terremoto, perchè adesso che tutto è perso, i figli i fratelli i padri e le madri, adesso si deve ricominciare per forza, cullare la speranza e rimettere in moto i progetti. Non c'era rimasto molto qui nel capoluogo piegato dalla crisi, produzione industriale sotto del dieci per cento, industrie chiuse, polo industriale ridotto a 280 addetti da cinquemila di qualche anno fa, cassa integrazione in aumento del mille per cento, il doppio che nel resto d'Italia, c'erano rimasti soltanto gli studenti ad animare il commercio, il mercato immobiliare, la vita della città. Un'industria, anche quella. E proprio ieri mattina il rettore ha incontrato i commercianti della città, vogliono riaprire, tornare a lavorare. «Mi hanno scongiurato di restare, di difendere l'università in tutti i modi, di non traslocare, di non andare via». E allora subito al lavoro, Di Orio tira fuori dal cassetto quel vecchio progetto Carispaq, quindicimila metri quadri divisi in tre blocchi per ospitare il polo umanistico che prima faceva base nel centro storico, a Palazzo Camponeschi o all'ex ospedale, «l'avevamo scartato, prima, non ci serviva. Stavamo bene lì dentro le mura dell'Aquila, era giusto che le facoltà umanistiche e i suoi novemila studenti stessero lì vicino al nostro patrimonio culturale», ma adesso va bene, adesso tutto va bene, «è un progetto cantierabile, pronto nel giro di un anno e mezzo, ho parlato col ministro Gelmini, mi ha assicurato che avremo il sostegno economico del governo». Così il 22 Di Orio lo sottoporrà al Senato accademico e se ci sarà il via libera, partirà subito. «Perchè me lo hanno chiesto gli studenti e anche le famiglie, sono stato sommerso da migliaia di mail, vogliamo restare qui, mi hanno detto e me l'hanno chiesto le famiglie, sono loro che insistono più di tutti». Che beffa per questa università così vicina agli studenti, ventisettemila iscritti, tredicimila fuorisede, nove facoltà, cresciuta di diecimila studenti in cinque anni, un bassissimo tasso di pendolarismo dei prof, mille e duecento dipendenti, trovarsi adesso a piangere i suoi ragazzi morti, e che forza bisognerà tirare fuori adesso che si deve ricominciare dalle macerie.Il problema magari sarà come aspettare questo anno e mezzo, ammesso che basti. «Trovare le tende anche se nell'inverno sarà dura, e poi costruzioni di metallo», qualsiasi cosa, un tetto qualunque. «In quei tre blocchi di cinquemila metri quadri che saranno realizzati o nell'area Centi Colella o a Canzatessa, alla periferia ovest dell'Aquila, trasferiremo anche il rettorato, rimasto senza sede copo il crollo di Palazzo Carli. Ma non conterrà l'Ateneo, perchè nessuno pensa di dismettere nè Roio nè Coppito». Nessuno, e allora è il sito dell'università il primo a ripartire: «Cari amici - scrive il rettore agli studenti - c'è un momento per piangere e un momento per tornare a vivere. C'è un momento per restare attoniti di fronte alla sconvolgente forza della natura e un momento per reagire e trovare le ragioni per tornare a costruire il nostro futuro. Dopo il dolore e lo stupore, è ora arrivato il momento di progettare, pensare in prospettiva». Lo deve all'Aquila, città universitaria, lo deve agli studenti vivi ma soprattutto agli studenti morti: «Per loro - dice - dovrò trovare la forza per ricominciare».

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gensini candidato divide l'ateneo - paolo caretti (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 18-04-2009)

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Pagina V - Firenze Gensini candidato divide l´ateneo PAOLO CARETTI (segue dalla prima di cronaca) E con ciò approfondire anziché colmare il distacco che da sempre divide la Facoltà medica rispetto a tutte le altre. Con la possibile conseguenza di un ricompattamento di queste ultime in funzione «contro». E´ proprio quest´ultimo l´aspetto che mi preoccupa di più, in un momento in cui i problemi del nostro Ateneo richiedono il massimo (possibile) di unità al fine di trovare soluzioni generalmente condivise per superare la grave crisi che stiamo vivendo. Questo è l´aspetto più critico. Per chi come me (l´ho scritto nel programma elettorale e detto più volte all´amico Gensini) pensa che di fronte ai tagli annunciati dal Governo un rapporto organico e stabile tra il sistema universitario e la Regione rappresenti un elemento fondamentale per il futuro del nostro Ateneo risulta essenziale instaurare con la Facoltà medica un rapporto di strettissima collaborazione che ci porti, insieme, a concordare con la Regione obiettivi e finalità di comune interesse, nonchè soluzioni di sostegno economico che interessino non solo il settore sanitario, ma anche altri settori in ordine ai quali l´Università può rappresentare un eccellente punto di riferimento per lo sviluppo del nostro tessuto economico e sociale. Rispetto a questa prospettiva, che nulla vuol negare alla specificità oggettiva dei problemi propri della Facoltà di medicina, una netta contrapposizione tra quest´ultima e le altre Facoltà credo che renderebbe tutto più difficile se non impossibile. La campagna elettorale è ancora (purtroppo) lunga e personalmente mi auguro che questa eventualità non si verifichi e che, se un candidato medico ci sarà trovi il modo di spiegare, come ciascuno di noi cinque ha fatto e continua a fare, il perché di questa candidatura e quale è il suo significato in relazione alle questioni generali che interessano l´insieme del nostro Ateneo. L´autore è docente di Diritto Costituzionale e candidato Rettore

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Anche il giallista Douglas Preston era entrato nell'inchiesta sullo strano caso del dot... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 18 Aprile 2009 Chiudi di ITALO CARMIGNANI e VANNA UGOLINI Anche il giallista Douglas Preston era entrato nell'inchiesta sullo strano caso del dottor Narducci. Venne interrogato come persona informata sui fatti a proposito di presunti depistaggi rispetto all'inchiesta di Mignini. Preston non ha fatto mai segreto di non essere affatto convinto delle teorie di Mignini sulla morte del medico. Al termine dell'interrogatorio Preston venne anche indagato per quel presunto depistaggio anche a se in merito pende ancora una richiesta di proscioglimento chiesta dallo stesso pubblico ministero che poi si è occupato del caso di Meredith. Ora Preston, autore di un libro sul Mostro di Firenze, definisce «errori incredibili» le accuse ad Amanda Knox e a Raffaele Sollecito e critica apertamente Mignini. Si chiedono gli avvocati di Rudy: davvero lo fa perché convinto? L'offensiva americana contro Rudy ha uno strascico molto più lungo. Troppe pressioni, «mediatiche e non» che «partono da lontano», dagli Stati Uniti, denunciano i difensori di Rudy Guede, che chiedono anche all'ambasciata Usa le ragioni della presenza di suoi sedicenti rappresentanti nei corridoi romani della Cassazione, mentre si discuteva dei ricorsi per la concessione della libertà ai tre imputati dell'omicidio di Meredith Kercher. «Siamo stufi - continuano i due avvocati - di questo genere di pressioni "mediatiche e non" che partono da lontano, dai vari Tacopina, dall'avvocato Anne Bremner, da un giudice di Seattle che ha scritto più lettere alla corte ed al pm italiani e da ultimo da questo scrittore, Preston, in evidente ricerca di pubblicità come novello tenente Colombo». Tacopina, consulente americano della famiglia di Amanda, e l'avvocato Bremner, incaricata da un gruppo di amici americani della studentessa di Seattle di occuparsi della sua vicenda giudiziaria, hanno rivolto pesanti critiche all'operato degli inquirenti italiani che hanno avuto ampia eco sui media internazionali. «Non siamo nuovi - affermano ancora gli avvocati Biscotti e Gentile - a questi tentativi di intromissione con gravi accuse e vorremmo chiedere pubblicamente all'ambasciata Usa in Italia chi c'era a nome della ambasciata stessa e cosa ci faceva nei corridoi della Cassazione quando, il primo aprile dell'anno scorso, si discuteva il ricorso di Amanda sulla libertà e degli altri due imputati». Rudy Guede, che si è sempre proclamato innocente, è già stato condannato a 30 anni di reclusione con rito abbreviato, mentre è ancora in corso il processo in assise ad Amanda e Raffaele. L'America si era già sbracciata per difendere Amanda Knox, quando dalla sua madre patria arrivò la richiesta che la sua cittadina venisse sottratta al giudizio dei magistrati italiani e, invece, sottoposta a quello di un tribunale americano. L'avvocatessa Anne Bremner, da Seattle, chiedeva, infatti che il processo a carico di Amanda venisse spostato in America. Una richiesta che fece scattare immediatamente l'apertura, come atto dovuto, di un fascicolo al Csm (che, comunque, non sarebbe competente per questo tipo di richieste) e che provocò anche un'alzata di scudi da parte della magistratura perugina. Il presidente del Tribunale Mario Villani chiese che le toghe perugine venissero tutelate dagli attacchi ricevuti dal "New York Times" sulle fughe di notizie che a detta del quotidiano ci sarebbero state nell'inchiesta. Intanto nel processo a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox, oggi sarà il giorno del sopralluogo della Corte d'assise di Perugia nell'abitazione dove la studentessa inglese venne uccisa nella notte tra il primo e il 2 novembre del 2007. Un appuntamento al quale non parteciperanno i due imputati che hanno già annunciato al collegio che non intendono essere presenti. I giudici (due togati e sei popolari, oltre ai supplenti) lasceranno la Sala degli Affreschi dove si svolge il dibattimento per recarsi a esaminare la casa e il terreno circostante. A chiedere il sopralluogo sono stati i difensori di Sollecito e della Knox, ma all'istanza si sono poi associate tutte le altre parti. La Corte si recherà in via della Pergola dopo la deposizione dell'unico testimone citato per domani dai pm Manuela Comodi e Giuliano Mignini. Si tratta del medico-legale Mauro Bacci, consulente dei magistrati nell'incidente probatorio sulle cause della morte della giovane. È probabile che la sua testimonianza sia raccolta a porte chiuse.

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Il non-merito costa il 7,5% del Pil (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-04-2009)

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Il Sole-24 Ore sezione: POLITICA E SOCIETA data: 2009-04-18 - pag: 19 autore: Generare classe dirigente. La ricerca Luiss-Fondirigenti stima l'impatto delle inefficienze formative e di selezione Il non-merito costa il 7,5% del Pil Si rischiano di perdere 2.671 euro pro capite ma la crisi crea valori più sostanziali Franco Locatelli La riscoperta dell'economia reale come risposta agli eccessi di una lunga stagione di esuberanza irrazionale della finanza sta portando alla luce gli effetti positivi e imprevedibili della crisi e sta suscitando un nuovo sistema di valori. Tra questi spicca una nuova concezione e una forte domanda di merito e, finalmente, anche di severità. Oggi otto cittadini su dieci considerano opportuno «sfruttare l'applicazione diffusa del merito nell'ambito della formazione come pure del lavoro, allo scopo di far fronte all'attuale crisi finanziaria e alla recessione dell'economia». L'idea di fondo è che,«se si è effettivamente più bravi, si recupera meglio come singoli e come Paese ». Ma il merito, come lo si vede oggi, non è lo stesso di come lo si intendeva prima della crisi: a una concezione del merito come semplice virtù individuale in funzione di un successo tutto personale si sta sostituendo una concezione del merito come virtù pubblica e come criterio di organizzazione sociale nella stagione della responsabilità e dell'etica diffusa.Che qualcosa stesse cambiando negli orientamenti, nei valori e nella cultura della collettività si era intuito da tempo ma la crisi ha fatto e sta facendo da catalizzatore. Questa è la prima novità che emerge dal terzo Rapporto «Generare classe dirigente», elaborato dall'Associazione management club, che raccoglie in forma stabile le analisi e le ricerche sull'elite del Paese condotte dalla Luiss e da Fondirigenti. Stavolta il Rapporto ha anche il pregio di tastare il polso alla comunità a caldo, cioè nel vivo della crisi, attraverso cinque indagini incrociate condotte sul campo tra la fine del 2008 e l'inizio di quest'anno e riguardanti un campione rappresentativo nazionale della popolazione adulta, un campione di matricole, studenti e docenti di cinque università italiane e un campione di manager di aziende private. La seconda, ma non meno rilevante, novità del rapporto è la quantificazione dei costi del nonmerito: è la prima volta che lo si fa e i numeri sono impressionanti. Pur limitando il calcolo alle inefficienze presenti nella scuola secondaria,nell'Università e nella ricerca, si stima che per l'Italia il costo macroeconomico del non-merito sia compreso tra 1.080 e 2.671 euro pro capite, pari a una perdita di Pil che oscilla tra 3% e il 7,5% e che equivale in valore assoluto a un ammontare della ricchezza nazionale non prodotta compresa tra i 64 e i 157 miliardi di euro. Se poi si guarda agli aspetti dinamici del non-merito e cioè ai suoi effetti sul tasso di crescita medio annuo la stima è pari a 0,43 punti percentuali del Pil pro capite, quantificabile in una perdita di Pil dell'ordine medio di circa 2.300 euro pro capite in un orizzonte di 10 anni. Il ciclo della responsabilità e il ciclo dei doveri che la crisi sembra aprire portano fortunatamente con sé valori più solidi e nuovi atteggiamenti collettivi. Le indagini su cui si fonda il rapporto 2009 ne mettono in evidenza parecchi e riservano più di una sorpresa: e la maggior parte degli intervista-ti dà oggi una valutazione positiva delle esperienze formative avute; r affiora un'esplicita domanda di merito e di maggior severità che proviene non solo dall'alto delle istituzioni ma anche dal basso; t emerge la consapevolezza che per la formazione meritocratica di una nuova classe dirigente occorra mettere in campo una strategia complessiva che sia in grado di lavorare su quella che i sociologi chiamano la filiera lunga e integrata di formazione-lavoro; u molti segnali indicano che finalmente sta maturando una cultura collettiva del merito, visto come pubblica virtù, che richiede però alleanze virtuose tra scuola e famiglia e tra formazione e lavoro e il lancio di un vero e proprio Programma nazionale di valorizzazione dei talenti; i l'ambiente aziendale può costi-tuire un laboratorio di formazione di classe dirigente che non può nascere solo sui banchi di scuola ma va creata anche sul campo; o non bisogna farsi illusioni sulla rapidità dell'entrata in una vera e propria «stagione del merito », perché le resistenze sono ancora molto forti; p occorre trovare un mix equili-brato tra il riconoscimento del merito educativo e quello professionale: la Francia punta essenzialmente sul capitale formativo iniziale che vale per tutta la vita, mentre l'Italia tende a privilegiare l'esperienza professionale o imprenditoriale maturata sul campo e tra i due estremi sarebbe opportuno trovare un punto di incontro; a la selezione attuale della clas-se dirigente non è univoca, in parte si basa su meccanismi formativi e in parte su meccanismi di mercato ma esiste anche una net-elite (in particolare quella dei manager, dei giornalisti, dei politici e degli accademici) che si fonda principalmente sui sistemi di relazione e che è parte rilevante del capitalismo relazionale, di cui vanno contenuti gli aspetti degenerativi. Il quadro che si ricava sulla classe dirigente è sicuramente più incoraggiante di quello degli anni precedenti ma gli ostacoli alla piena affermazione di una cultura fondata sul merito e sulla valutazione restano elevati. Due esempi per tutti che vengono dalla scuola: agli esami di maturità del 2007 il tasso di promozione è stato in Italia del 93,4% contro il 70% degli Usa, il 77% della Germania, l'83% della Francia e l'89% della Spagna ma tutte le principali indagini internazionali ( Ocse-Pisa in testa) documentano che la «generosità» o, per meglio dire, il «lassismo» della nostra scuola determina una condizione di ritardo degli studenti italiani rispetto a quelli degli altri Paesi. Le ragioni del gap formativo sono tante ma non è estranea la bassa qualità dei valutatori. Secondo i dati Miur si calcola che il 56% degli insegnanti (il 63% nella scuola secondaria superiore) attualmente in ruolo non ha mai superato un concorso e ha raggiunto il suo status sulla base di una serie infinita di sanatorie che la dicono lunga sulla qualità di larga parte del corpo docente. Oggi la crisi può incentivare nuovi orientamenti pro-merito, a condizione che essi siano accompagnati da interventi di policy che investano popolazione e classe dirigente, aziende ed istituzioni, sistema formativo e sistema del lavoro e che sappiano accoppiare il merito alla motivazione che ne fa il punto di riferimento. © RIPRODUZIONE RISERVATA SPAZIO AI MIGLIORI Otto cittadini su dieci considerano opportuno valorizzare di più le competenze nel curriculum e nell'attività lavorativa CAMBIO DI PASSO Dall'emergenza affiora una forte domanda di severità che proviene dall'alto delle istituzioni ma anche dal basso

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"L'impegno delle istituzioni per contrastare la crisi economica e per l'occupazione": è il tito... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 18-04-2009)

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Sabato 18 Aprile 2009 Chiudi "L'impegno delle istituzioni per contrastare la crisi economica e per l'occupazione": è il titolo del convegno promosso dal gruppo provinciale di Rifondazione che si tiene oggi alle 15 alla biblioteca Antonelliana. Numerose le categorie economiche che prenderanno parte all'incontro che si propone di dare una risposta all'emergenza locale. Tra gli altri ci saranno Fabio Badiali, assessore regionale, Maurizio Quercetti, assessore provinciale, Mariangela Paradisi, docente di economia all'Università di Ancona.

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La giunta provinciale ha approvato il documento preliminare di revisione del Piano territoriale di c... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 18-04-2009)

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Sabato 18 Aprile 2009 Chiudi La giunta provinciale ha approvato il documento preliminare di revisione del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), considerato strumento di riferimento essenziale per i piani regolatori comunali ed elemento di programmazione per l'assetto del territorio con particolare riferimento a tutte le tematiche ambientali e paesaggistiche. Il presidente della Provincia Andrea Cavicchioli e l'assessore provinciale all'Urbanistica Giampaolo Antoniella hanno fatto presente - è detto in un comunicato dell'ente - che con la revisione si intende disciplinare ulteriormente settori determinanti quali le aree produttive, gli ambiti fluviali, gli aspetti paesaggistici, la mobilità nei suoi vari aspetti, la produzione energetica, i servizi, le infrastrutture e i rapporti con l'area metropolitana romana e con i territori limitrofi, la valorizzazione dei centri storici e della bioarchitettura. In questo contesto il piano ambientale della Provincia di Terni e il Piano dei trasporti, che sono in corso di elaborazione, diverranno parte integrante del Ptcp e come tali costituiranno il quadro di riferimento per tutta la programmazione del territorio. Presidente e assessore hanno rilevato che verrà inserita anche la regolamentazione specifica delle fonti di produzione energetica classica e di quelle relative all'eolico, al fotovoltaico, alle biomasse, al biogas e all'idroelettrico. Lo scopo, hanno evidenziato, è quello di individuare siti idonei sulla base delle caratteristiche degli impianti e del territori. Cavicchioli e Antoniella hanno poi informato che verrà inserito nel Ptcp il cosiddetto «contratto di fiume» che consentirà una collaborazione pubblico-privata volta alla soluzione delle problematiche inerenti i corsi d'acqua, come esondazioni, sfruttamento delle acque per vari fini e migliore utilizzazione delle aree contigue con contributi propositivi e finanziari dei soggetti interessati.

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bugie al concorso, medico indagato (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 18-04-2009)

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Pagina VII - Bari Bugie al concorso, medico indagato Si era attribuito sei pubblicazioni per diventare associato Ha saputo di essere indagato, con l´accusa di falso ideologico in atto pubblico, dall´informazione di garanzia recapitatagli nei giorni scorsi. Vincenzo Solfrizzi, barese di 48 anni, è finito in una nuova inchiesta della procura barese in qualità di candidato al posto di professore universitario nel ruolo di associato in Medicina interna, bandito dalla facoltà di medicina e chirurgia dell´università di Bari nel febbraio 2005. La selezione fu chiusa a novembre del 2008 con la chiamata della professoressa Maria Teresa Ventura. Secondo il sostituto procuratore del tribunale di Bari, Emanuele De Maria, nella dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, presentata assieme alla domanda di partecipazione, Solfrizzi avrebbe falsamente attestato che sei pubblicazioni (elencate di seguito nel documento) erano "edite a stampa". Di conseguenza, assicurava il candidato, "lo stampatore aveva adempiuto agli obblighi di legge", come richiesto dal concorso. Tutto ciò, secondo le indagini condotte dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, non sarebbe stato vero. Solfrizzi, così facendo, avrebbe ingannato la commissione giudicatrice. Ma, nonostante tutto, non è risultato vincitore e per questo ha presentato ricorso al tribunale amministrativo. L´indagine nasce dalla denuncia di una docente ed è affidata al pm De Maria che si sta occupando di un procedimento in qualche maniera collegato. Solo poche settimane fa, nell´ambito delle indagini su Solfrizzi, gli investigatori erano stati in Ateneo per sequestrare tutte le carte su quel concorso da associato. Nel frattempo continua il lavoro della procura su un altro concorso da associato in Medicina interna, bandito questo a maggio del 2005. Secondo l´accusa quel concorso fu deciso a tavolino, prima ancora che si tenessero le prove: per questo sono indagati i sei componenti della commissione giudicatrice della selezione (il barese Alfredo Tursi, Giacomo Lucivero dell´università di Napoli, il palermitano Giovanbattista Rini, il bresciano Maurizio Castellano e il perugino Ildo Nicoletti) e l´ex preside della facoltà di medicina Salvatore Barbuti. Quest´ultimo è accusato di aver proceduto alla chiamata di uno dei due idonei (Luigi Macchia) con troppa fretta. Sulla vicenda alcune settimane fa è stato sentito anche il direttore generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli.

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Il fashion district del Mediterraneo (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: CASA E CASE data: 2009-04-18 - pag: 41 autore: L'iniziativa. A maggio parte il corso Polimoda Il fashion district del Mediterraneo Di fianco ai progetti per lo sviluppo urbanistico,sono diverse le iniziative imprenditoriali per lanciare la città dello Stretto, per farla diventare centro di riferimento per l'alta formazione professionale. Quella di maggior richiamo è il nuovo corso triennale in Fashion design, promosso dal gruppo fiorentino Polimoda, tra i maggiori Istituti di moda e marketing a livello europeo. Grazie al protocollo d'intesa (siglato la scorsa estate) tra Ferruccio Ferragamo e Santo Versace –rispettivamente presidente dell'Istituto Polimoda e della controllata Polimoda Srl – e il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, in collaborazione con la locale Università degli Studi mediterranea, il corso sarà rivolto a 25 diplomati e verrà avviato entro la fine di maggio nei locali della facoltà di Architettura dell'Ateneo reggino. Obiettivo del progetto, che prevede anche un pacchetto di stage in azienda, è lo sviluppo del talento creativo dei giovani intenzionati a intraprendere la carriera di stilisti. E, tenuto conto dell'elevato tasso di employment degli allievi di Polimoda ( il 90% dei diplomati nell'ultimo anno accademico ha trovato lavoro entro 6 mesi dalla conclusione dei corsi), questo corso «rappresenta una concreta opportunità di inserimento per i giovani calabresi in un settore trainante per l'economia nazionale »,sottolineano dal Comune. «Reggio Calabria offre un ambiente ideale per raggiungere questi obiettivi – sostiene Santo Versace, presidente di Polimoda Srl –. è qui che Gianni Versace è nato ed è qui che mio fratello si è formato all'interno dell'atelier materno».La combinazione tra il fermento del territorio reggino e l'attività di ricerca, sperimentazione e innovazione portata avanti da Polimoda, sottolinea lo stilista, «rappresentano un'importante occasione per rilanciare il "saper fare" italiano», questa volta partendo dal Sud. L'accordo con il Comune di Reggio prevede che l'Istituto Polimoda si occupi direttamente della programmazione didattica, della logistica dei locali e dei macchinari di supporto. Saranno a cura della controllata Polimoda Srl, invece, le analisi delle esigenze formative sul territorio, lo studio di fattibilità e la ricerca e selezione del personale docente. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ora l'Università è (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

RAVENNA PRIMO PIANO pag. 2 Ora l'Università è In vent'anni da 100 iscritti a più di 3mila. NEL 1989, quando fu inaugurato Scienze ambientali, primo corso universitario ravennate, gli iscritti erano 100, tanti ne consentiva il numero chiuso. La sede era agli ex asili di via Tombesi dall'Ova e le lezioni si tenevano alla Casa Matha. Oggi, 2009, a vent'anni di distanza, l'Università ha 3084 iscritti di cui 949 matricole destinate ad aumentare. In questi anni si sono laureati 3.864 studenti, i primi 4, in Scienze ambientali, nel 1994. I numeri raccontano con efficacia il percorso compiuto dall'Ateneo bolognese nella città dei mosaici, proprio ora che tutto è pronto per festeggiare il ventennale con una lunga serie di eventi. Dopo Scienze ambientali, nel 1992 è arrivato Conservazioni dei Beni culturali, nato come corso di laurea in Lettere, nel 1996 si è trasformato in facoltà. Oggi ha cinque corsi. Altrettanti sono quelli che fanno capo a Scienze, due invece sono mutuati da Giurisprudenza, approdata in città nel 2000 con Operatore giuridico d'impresa e, nel 2006, con la laurea magistrale. E ancora i due corsi di Ingegneria edile e la laurea magistrale in Ingegneria dei sistemi edilizi ed urbani, della facoltà di Ingegneria, i corsi di Infermieristica e Logopedia della facoltà di Medicina e il corso di Chimica industriale dedicato alla Chimica e tecnologia per l'ambiente e i materiali. Per un totale di 17 corsi di laurea. «A Ravenna ha spiegato ieri il presidente della Fondazione Flaminia, Lanfranco Gualtieri, durante la presentazione degli eventi per l'anniversario c'è stato da lavorare. Si è partiti in ritardo, con affanno. Dopo vent'anni, certo non siamo arrivati', ma siamo soddisfatti. Abbiamo posto basi solide grazie alle quali proseguire il lavoro. È stato fatto tanto, mi riferisco alla didattica e alle docenze, alle sedi, ai servizi». Il corpo docente oggi è formato da 149 unità, di cui novanta insegnanti e 59 ricercatori incardinati. Di tutto rispetto anche il bilancio delle sedi. Sono dieci, quasi tutte in centro e all'interno di imponenti palazzi storici. Senza contare L'Urp e la Fondazione Flaminia in via Baccarini e i due studentati in via Camillo Morigia e in via Le Corbusier. «Il ventennale della nostra università ha sottolineato il vicesindaco Giannantonio Mingozzi coincide con un fatto particolarmente felice: Ravenna è la provincia con il maggior incremento di matricole della regione, pari a oltre il 23 per cento. Tutti i corsi e le facoltà ce li siamo guadagnati, senza che nessuno ci regalasse nulla. Tanto più che abbiamo scelto settori delicatissimi che solo oggi ci stanno dando risultati rilevanti in termini di occupazione. L'università ha anche una ricaduta economica molto importante sulla città: l'indotto per i soli fuori sede è di due milioni all'anno, e si arriva a dieci milioni se si considerano anche gli affitti per le sedi, docenti, e personale tecnico ed amministrativo». SUL RAPPORTO tra università e impresa è intervenuto anche il presidente di Polo, Stefano Zunarelli. «L'insediamento ravennate ha detto è riuscito a stringere forti sinergie con il territorio. Abbiamo messo la didattica e la ricerca a disposizione delle imprese e dello sviluppo». Massimo Ricci Maccarini, assessore provinciale all'Università, guarda al futuro con ottimismo: «Ravenna è una università a livello nazionale, ora dobbiamo farla diventare internazionale». a.c.

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NEL 1989, quando fu inaugurato Scienze ambientali, primo corso universitario rave... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

RAVENNA CRONACA pag. 3 NEL 1989, quando fu inaugurato Scienze ambientali, primo corso universitario rave... NEL 1989, quando fu inaugurato Scienze ambientali, primo corso universitario ravennate, gli iscritti erano 100, tanti ne consentiva il numero chiuso. La sede era agli ex asili di via Tombesi dall'Ova e le lezioni si tenevano alla Casa Matha. Oggi, 2009, a vent'anni di distanza, l'Università ha 3084 iscritti di cui 949 matricole destinate ad aumentare. In questi anni si sono laureati 3.864 studenti, i primi 4, in Scienze ambientali, nel 1994. I numeri raccontano con efficacia il percorso compiuto dall'Ateneo bolognese nella città dei mosaici, proprio ora che tutto è pronto per festeggiare il ventennale con una lunga serie di eventi. Dopo Scienze ambientali, nel 1992 è arrivato Conservazioni dei Beni culturali, nato come corso di laurea in Lettere, nel 1996 si è trasformato in facoltà. Oggi ha cinque corsi. Altrettanti sono quelli che fanno capo a Scienze, due invece sono mutuati da Giurisprudenza, approdata in città nel 2000 con Operatore giuridico d'impresa e, nel 2006, con la laurea magistrale. E ancora i due corsi di Ingegneria edile e la laurea magistrale in Ingegneria dei sistemi edilizi ed urbani, della facoltà di Ingegneria, i corsi di Infermieristica e Logopedia della facoltà di Medicina e il corso di Chimica industriale dedicato alla Chimica e tecnologia per l'ambiente e i materiali. Per un totale di 17 corsi di laurea. «A Ravenna ha spiegato ieri il presidente della Fondazione Flaminia, Lanfranco Gualtieri, durante la presentazione degli eventi per l'anniversario c'è stato da lavorare. Si è partiti in ritardo, con affanno. Dopo vent'anni, certo non siamo arrivati', ma siamo soddisfatti. Abbiamo posto basi solide grazie alle quali proseguire il lavoro. È stato fatto tanto, mi riferisco alla didattica e alle docenze, alle sedi, ai servizi». Il corpo docente oggi è formato da 149 unità, di cui novanta insegnanti e 59 ricercatori incardinati. Di tutto rispetto anche il bilancio delle sedi. Sono dieci, quasi tutte in centro e all'interno di imponenti palazzi storici. Senza contare L'Urp e la Fondazione Flaminia in via Baccarini e i due studentati in via Camillo Morigia e in via Le Corbusier. «Il ventennale della nostra università ha sottolineato il vicesindaco Giannantonio Mingozzi coincide con un fatto particolarmente felice: Ravenna è la provincia con il maggior incremento di matricole della regione, pari a oltre il 23 per cento. Tutti i corsi e le facoltà ce li siamo guadagnati, senza che nessuno ci regalasse nulla. Tanto più che abbiamo scelto settori delicatissimi che solo oggi ci stanno dando risultati rilevanti in termini di occupazione. L'università ha anche una ricaduta economica molto importante sulla città: l'indotto per i soli fuori sede è di due milioni all'anno, e si arriva a dieci milioni se si considerano anche gli affitti per le sedi, docenti, e personale tecnico ed amministrativo». SUL RAPPORTO tra università e impresa è intervenuto anche il presidente di Polo, Stefano Zunarelli. «L'insediamento ravennate ha detto è riuscito a stringere forti sinergie con il territorio. Abbiamo messo la didattica e la ricerca a disposizione delle imprese e dello sviluppo». Massimo Ricci Maccarini, assessore provinciale all'Università, guarda al futuro con ottimismo: «Ravenna è una università a livello nazionale, ora dobbiamo farla diventare internazionale». a.c.

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NOMI di spicco della cultura internazionale per onorare la memoria del professopr... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Lucca)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA LUCCA pag. 15 NOMI di spicco della cultura internazionale per onorare la memoria del professopr... NOMI di spicco della cultura internazionale per onorare la memoria del professopr Silvestro Marcucci (nella foto), grande filosofo lucchese, che allo studio e alla cultura ha dedicato un'intera vita. Oggi verrà inaugurata la «Fondazione Silvestro Marcucci - Onlus». I lavori, avranno inizio alle 10 nella sala «Mario Tobino» di Palazzo Ducale e saranno aperti dal presidente della Provincia, Stefano Baccelli, e dall'assessore alla cultura del Comune, Letizia Bandoni. A seguire i saluti di alte autorità accademiche. Per l'Università di Pisa, in cui Marcucci ha tenuto la cattedra di Filosofia Teoretica per 40 anni, saranno presenti il Rettore, prof. Marco Pasquali, e il preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, prof. Alfonso M. Iacono; per la Scuola Normale Superiore di Pisa, in cui il filosofo lucchese negli anni Cinquanta conseguì il diploma di perfezionamento e con i cui docenti ha sempre collaborato nella sua attività di ricerca, interverrà il direttore, prof. Salvatore Settis. Dopo i saluti della prof.ssa Franca Casali, presidente della Fondazione, e del prof. Claudio La Rocca, presidente della Società Italiana di Studi kantiani (che ha sede presso la Fondazione), interverranno il prof. Norbert Hinske (Università di Trier) e la prof.ssa Barbara Centi (Università di Parma), che illustreranno il contributo lasciato nella tradizione kantiana dal prof. Marcucci. La seconda parte si svolgerà nella sede della Fondazione (Villa «Il Leccio», via della Montagna, 147 Quiesa di Massarosa), dove è prevista la visita della Biblioteca, già aperta al pubblico dal mese di gennaio, che raccoglie un patrimonio librario di circa 10.000 unità, tra volumi, riviste, miscellanee e centinaia di lettere con i maggiori filosofi italiani e stranieri del secolo scorso, con cui il prof. Marcucci ha discusso i nodi fondanti del pensiero kantiano. Per maggiori informazioni consultare il sito www.silvestromarcucci.it

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(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

PESARO pag. 11 «Quando la vita è una... lotteria» Commedia in dialetto allo Sperimentale. Incontro sul cinema e sull'Adriatico SARÀ "recuperata" e andrà in scena questa sera alle 21 al Teatro Sperimentale di Pesaro, la serata di beneficenza della compagnia teatrale «del Gallo» annullata lo scorso marzo per indisponibilità del protagonista. Patrocinato dal Comune di Pesaro - presidenza del Consiglio comunale, l'evento vedrà in scena la compagnia teatrale nel replicare la fortunata commedia «La vita è na' lotteria», che sta ottenendo un buon successo di pubblico. Il ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza all'Aias di Pesaro (Associazione italiana assistenza spastici). Per le conferenze sul cinema «Immagini e Armonie», oggi alle 18 nella sala del Consiglio comunale, David Murolo di Mediateca delle Marche e docente di Nuovi media all'Università di Reggio Calabria, parlerà di «Visioni sonore nella settima arte». Intanto oggi alle 16.30 si conclude la rassegna «Adriatico mare dei miti», ospitata al museo della marineria Washington Patrignani a Villa Molaroni. Il ciclo di conferenze è curato da Lorenzo Braccesi, docente di Storia Greca all'Università di Padova. Il titolo dell'incontro, «Diomede, il signore delle rotte Adriatiche» rimanda alle peregrinazioni di personaggi leggendari e ai culti connessi al mito. Si parlerà anche del recente straordinario rinvenimento archeologico di una stele daunia ascrivibile al VII secolo a.C. che permette nuove interessanti riflessioni sugli insediamenti preromani del litorale, ingresso libero; tel 0721 - 35588. Torna a Pesaro stasera alle 21.15 il Match di Improvvisazione Teatrale®. L'associazione culturale Terçero, con il patrocinio della 1° circoscrizione, propone due serate all'insegna del divertimento, nella Sala Grande della 1° circoscrizione, a Baia Flaminia, in piazza Europa, 9.. Il pubblico esprime il parere votando le migliori improvvisazioni. Biglietti: 9 euro; info e prenotazioni: 347-0491149 ; info@tercero.it L'associazione grafologica italiana - sezione Marche organizza per oggi dalle 15.30 alle 18 nella sede della 2ª circoscrizione in largo Volontari del Sangue, l' incontro su «Una possibile relazione fra il Big Five Questionnaire e le combinazioni di segni grafologici» con la consulente grafologa Daniela Montesi. Info tel 0721-22719. Si chiude tra oggi alle 21 e domani alle 17 la kermesse all'Odeon - Erker Teatro con lo spettacolo «Il dramma dell'uomo dio» per la regia di Nivio Sanchini, con Ivan Sinionich, Loredana Farinelli, Bruno Marini, Antonella Palumbo, Caterina Profili, Valeria Valchera. E' una produzione Erker Teatro - Teatro Club Rigorista; prenotare: 0721-371413 o 3290620936; posto 5 euro, sconto gruppi (min. 10 persone): 3 euro

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Orio al Serio, a due sacerdoti (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Orio al Serio, «Torre civica» a due sacerdoti --> La benemerenza a monsignor Goffredo Zanchi e a don Francesco Tasca Sabato 18 Aprile 2009 VITABERGAM, pagina 32 e-mail print Dopo due ex sindaci del paese e cinque singoli cittadini impegnati nel vivace volontariato di Orio al Serio, l'onorificenza cittadina «Torre civica» viene attribuita quest'anno a due sacerdoti: monsignor Goffredo Zanchi e don Francesco Tasca. La consegna è in programma domani in piazzetta Astori, alle 12 (in caso di pioggia al centro sociale). A conferire l'onorificenza sarà il sindaco Gianluigi Pievani, con la Giunta, a cui è pervenuta la segnalazione dei due sacerdoti da parte dell'associazione Auser. Monsignor Zanchi viene insignito del riconoscimento quale residente e coadiutore domenicale per la celebrazione delle Messe. Laureato in Storia ecclesiastica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, monsignor Zanchi è stato assistente diocesano degli scout e docente in Seminario e alla facoltà teologica dell'Italia settentrionale di Milano; ha pubblicato numerosi studi di storia locale e non solo. Don Francesco Tasca è stato parroco di Orio al Serio dal 1988 al 1999, potenziando il centro giovanile, il gruppo genitori, quello del canto; ha arricchito il notiziario parrocchiale; ha fondato il gruppo teatro, di cui è stato pure regista; ha contribuito alla realizzazione della canonica e alla ristrutturazione della parrocchiale. Ora è parroco a Gorle. «Don Francesco - recita la motivazione per la consegna dell'onorificenza - resta per gli abitanti di Orio una figura che ha contribuito in modo forte e decisivo all'arricchimento spirituale e umano della nostra comunità». Dopo la cerimonia, l'assessore all'Istruzione Maria Grazia Verga consegnerà le borse di studio agli studenti meritevoli. Per la laurea a Elena Mingozzi, Diego Cagnoli, Cristina Artemisi, Nadia Rota e Chiara Colombi; per la maturità a Federica Leidi, Stella Alari, Anna Dolazza, Simone Togni, Valentina Manzoni, Federica Tomatis e Valerio Zanchi; per la qualifica professionale a Ileana Leone; per la licenza media a Giulia Leone, Federica Paravisi, Laura Dolazza e Davide Manzoni. Totale del contributo comunale, 5.500 euro. Infine, l'assessore alla Cultura Simone Poma consegnerà un libro ai nuovi nati da maggio 2008 a oggi. Emanuele Casali 18/04/2009 nascosto-->

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Intenso week end al circolo cittadino (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

FERMANO pag. 19 Intenso week end al circolo cittadino MONTEGIORGIO MONTEGIORGIO IL CIRCOLO cittadino organizza un intenso week end per assaporare vari personaggi e forme artistiche. Oggi sarà inaugurata nella sala del circolo la mostra personale dal titolo «La Barca», dedicata a Giovanna Navetta. La mostra rimarrà aperta fino a domani, quando nel pomeriggio, a partire dalle ore 18, il circolo ospiterà un incontro culturale con Guido Garufi, docente dell'università di Macerata e critico letterario: subito dopo saranno lette e interpretate alcune poesie di Mario Luzi.

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Ora nascerà l'osservatorio sul lavoro (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

«Ora nascerà l'osservatorio sul lavoro» Primi progetti e impegni del neo-delegato «ai precari» Giuseppe Faita Sarà un monitoraggio su tutte le facoltà Convegno in autunno PAVIA. E' arrivata la nomina ufficiale del rettore: c'è il delegato «dei precari». E' Giuseppe Faita, docente del dipartimento di Chimica organica, già delegato per le risorse umane. Sarà il punto di riferimento per tutte quelle figure che lavorano in università e che spaziano dai dottorandi agli assegnisti. Il primo passo sarà istituire un «Osservatorio sul lavoro retribuito dell'università». Servirà a raccogliere dati su quante persone lavorano in ateneo, che ruoli ricoprono, che contratto hanno e di quale durata. I primi dati saranno presentati forse già il prossimo autunno. «Vogliamo avere una banca dati che consenta di vedere e capire la situazione delle risorse umane - spiega Giuseppe Faita - nello specifico questo lavoro riguarda tutte le forme di lavoro retribuito». L'idea è di fare un'analisi dividendo i lavoratori in tre categorie legate a didattica, ricerca e altre attività. Si partirà dalla ricerca. «Saranno monitorate tutte le prestazioni e saranno classificate in modo opportuno. E' importante sapere quanti sono, cosa producono». Anche perché le figure sono tante: assegnisti, collaboratori a progetto, dottorandi. Significa anche prendere in considerazioni i contratti del settore amministrativo, e chi svolge il servizio civile. Sarà una ricerca complessa: quante collaborazioni ci sono? Dove? Che ricaduta hanno sul lavoro? Qual è l'età media dei precari? Il tutto andrà a costituire una banca dati che servirà anche per il futuro, per avere elementi da confrontare. «L'ateneo ha interesse a monitorare il fenomeno - spiega Faita - per i dati che riguardano il 2008 speriamo, tra ottobre e novembre di organizzare un incontro. Poi in base alle informazioni, bisognerà capire come affrontare i problemi. Entro un anno vogliamo avere una prima fotografia della situazione della ricerca nel 2008 - aggiunge Faita - E in primavera una fotografia delle altre componenti. Fino ad avere nella primavera 2010 un quadro della ricerca anche del 2009». Il delegato del rettore, figura che si affianca i pro rettori, ha anche affrontato una delle richieste dei precari, in particolare dei dottorandi: avere un rappresentante negli organi di governo dell'ateneo. «Al momento i dottorandi sono rappresentati nei consigli di dipartimento - spiega il docente - Inserire un rappresentante nel Consiglio è un problema di governance. E anche a livello nazionale è all'ordine del giorno». Bisognerà quindi attendere decisioni ministeriali. Intanto la possibilità prevista per i dottorandi è una modifica dello statuto: li si può equiparare agli studenti e dare loro la possibilità di poter eleggere ed essere eletti nelle rappresentanze studentesche. «Anche nell'incontro con il rettore - spiega Serena Stanga, presidente dell'Associazione dottorandi pavesi - ci ha spiegato che quando con la riforma toccheranno la governance, allora si potrà vedere se c'è spazio per noi». La possibilità di andare a far parte delle rappresentanze studentesche non è esattamente quanto chiesto dai dottorandi: «Ci sentiamo più vicini ai lavoratori precari dell'università», spiegano. Anche perché spesso gli stessi dottorandi si trovano a interrogare agli esami. Difficile quindi equipararli a degli studenti. (ma.br.)

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In aeroporto per parlare di futuristi (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

In aeroporto per parlare di futuristi Oggi a Rivanazzano l'incontro di studio con critici e collezionisti Dalla medese Regina alle performance di Pino Masnata RIVANAZZANO In aeroporto a Rivanazzano, oltre i cancelli con le sagome colorate di Depero per parlare di futurismo. Per conoscere meglio le loro influenze nei vari campi della cultura. Oggi dalle 9 alle 13 un convegno sarà interamente dedicato a ciò che hanno lasciato i futuristi pavesi. Sarà questo il momento culminante della mostra che si sta tenendo in sala Pagano e che ospita capolavori del movimento che, all'inizio del secolo scorso, ha scosso il mondo dell'arte diventando un fenomeno di portata mondiale. Giusto fermarsi a ripensare a questi contesti. «Voghera e l'Oltrepo hanno forti legami con il futurismo - afferma Leonardo Gallina, presidente di Progetto Voghera, organizatore e anima di questa manifestazione - e non a caso uno degli eventi della manifestazione si tiene in aeroporto. Aeroprto il cui fondatore Pierangelo Bergaglio ha voluto dedicare proprio ai futuristi con le vie interne che hanno i nomi di Balla, Boccioni e degli altri grandi personaggi di quel movimento artistico e culturale». Legami e radici. Il padre di Filippo Tommaso Marinetti, il fondatore del ciclone futurista, era avvocato a Voghera e aveva una casa dalle parti di Godiasco. In questa dimora collinare collaboravano all'economia domestica di villa Marinetti le sorelle Nina e Marietta Angelini. Furono loro poi a donare una ricca dote di testimonianze futuriste al Mart di Rovereto, il museo che si caratteriza proprio su questo versante. Altra cospicua eredità artistica fu quella lasciata sempre al Mart di proprietà di Giannina Censi, la celebre danzatrice futurista. «Celebre le sue esibizioni - spiega Gallina - con i costumi in alluminio-balneare». Le sorelle Angelini e la Censi sono le «vestali» del futurismo oltrepadano come le ha definite ricordandole in un suo celebre volume lo storico dell'arte Virginio Giacomo Bono. L'Oltrepo al Mart. «Al convegno di oggi - aggiunge Gallina - ci sarà Paola Pettenella responsabile degli archivi storici del Mart che racconterà l'attività del centro museale». Esperienze futuriste a confronto. «Anna Modena docente di letteratura italiana contemporanea dell'Università di Pavia - prosegue l'ingegner Gallina - tratterà dell'opera dello stradellino Pino Masnata. Mentre lo storico dell'arte Silvia Ferrari traccerà alcuni spunti su Pavia confluenza di futurismi. Infine Anna Zelaschi, docente di storia dell'arte. presenterà la figura e l'opera di Regina Cassolo, l'artista medese a cui è dedicato un museo lomellino. Alcune delle sue creazioni in metallo di grande impatto poetico e tecnico sono ospitate in sala Pagano proprio per questa mostra allestita a Voghera». Mostra che sarà aperta anche oggi dalle 10 alle 12 e, nel pomeriggio, dalle 17 alle 19. Da vedere in esposizione nella sala Pagano capolavori di Balla e Boccioni, ma anche di Tullio Crali oltre alle testimonianze dei futuristi pavesi (con le opere di Regina e Masnata) con una intrigante sezione dedicata ai futuristi siciliani. Percorsi e stimoli per non perdere una memoria d'arte. (f. g.)

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Torna Riso e Rose una festa a Valenza (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Torna «Riso e Rose» una festa a Valenza VALENZA. Torna per il nono anno consecutivo "Riso & Rose in Monferrato", la grande kermesse che, nei primi tre fine settimana di maggio, coinvolgerà circa trenta paesi del Monferrato Casalese e della circostante pianura del Po. Il progetto nasce da un'idea di Mondo, consorzio pubblico-privato per la qualificazione turistica del Monferrato casalese e del Valenzano. In prima linea oltre 30 dei suoi Comuni soci e operatori privati che hanno realizzato le manifestazioni, anche grazie al sostegno economico di Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e Fondazione Cra. Gli eventi vanno dal florovivaismo all'enogastronomia, dall'arte ai giochi per i bambini, dalle rievocazioni storiche ai motori. Casale, la capitale del Monferrato, darà l'avvio alla manifestazione nel primo fine settimana (da venerdì a domenica 3), con rievocazioni storiche, grandi mostre ed eventi al Castello del Monferrato, fortificazione risorgimentale recentemente restaurata. Nello stesso fine settimana, appuntamento con la storia del territorio nell'ambito del Progetto celebrativo per i 150 anni della Seconda guerra d'Indipendenza, con eventi in rete dei Comuni di Frassineto Po, San Salvatore, Occimiano. In particolare, domenica 3 maggio a Frassineto Po è in agenda una manifestazione dedicata con mostre, convegni, concerti. (u.d.a.)

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: PRIMAPAGINA data: 18/04/2009 - pag: 1 I funerali «Volpi, grande testimone della ricerca di verità» PADOVA Nel giorno del commiato due città si sono strette con affetto alla famiglia di Franco Volpi, il docente vicentino, ordinario di Storia della filosofia all'Università di Padova, che martedì scorso è scomparso all'età di 57 anni, a seguito di un incidente stradale nel quale era rimasto coinvolto in sella alla sua bicicletta. A PAGINA 27

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L'addio a Franco Volpi (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: CULTURAETEMPO data: 18/04/2009 - pag: 27 Cultura in lutto All'università di Padova, dove insegnava, l'alzabara. A Vicenza camera ardente e funerale religioso. Il ricordo della figlia L'addio a Franco Volpi «Un grande testimone della ricerca di verità» Le cerimonie per l'ultimo saluto al filosofo scomparso martedì a 57 anni N el giorno del commiato due città si sono strette con affetto alla famiglia di Franco Volpi, il docente vicentino, ordinario di Storia della filosofia all'Università di Padova, che martedì scorso è scomparso all'età di 57 anni, a seguito di un incidente stradale nel quale era rimasto coinvolto in sella alla sua bicicletta. E quello di ieri è stato un addio partecipato, sofferto. Il Bo ha tributato un saluto commosso al professore. All'interno del cortile antico, dove in mattinata si è celebrato il rito laico dell'«alzabara», oltre duecento persone hanno ascoltato in silenzio il ricordo del filosofo, tracciato da tre suoi colleghi: il preside della facoltà di Lettere Marco Bettiol, il direttore del dipartimento di Filosofia Gregorio Piaia e il Decano dell'Ateneo Enrico Berti, che di Volpi era anche il maestro. Berti, apparso molto provato, è intervenuto per ultimo e il suo è stato un commiato toccante. «Addio Franco, amico caro e compagno di tante ricerche », ha detto sottovoce il professore. Che poi, guardando il feretro dell'allievo adagiato al centro del cortile, ha sospirato: «In quella bara avrei dovuto esserci io e Franco avrebbe dovuto essere qui a salutarmi, come io feci 17 anni fa per il mio maestro Marino Gentile». Dopo l'«alzabara» il corpo di Franco Volpi, accompagnato da un lungo applauso, è uscito per l'ultima volta dall'università. A salutarlo, tra i tanti colleghi e studenti accorsi, c'era anche l'amico Massimo Cacciari. «Con Franco ci legava un legame trentennale ha detto con un filo di voce il sindaco di Venezia -. Era una persona deliziosa, autoironica, straordinaria. E la sua era una mente eccezionale: nel suo campo Volpi era senz'altro il numero uno. Si tratta di una grande perdita». Condoglianze e partecipazioni sono giunte da ogni parte del mondo: dal Cile all'Argentina, dal-- l'Inghilterra alla Francia. Tutti paesi nei quali il professore aveva lasciato il segno, con le sue lezioni e le sue pubblicazioni. Nella terra d'origine, invece, è stato dato l'ultimo saluto. Ad attendere la salma a Vicenza nel primo pomeriggio c'erano gli ex compagni della III A del Pigafetta, che proprio nel liceo classico cittadino hanno chiesto di poter allestire la camera ardente dell'allievo del professor Giuseppe Faggin. Nell'atrio principale della scuola alcuni studenti dell'attuale III A hanno presidiato la bara di frassino. Per l'occasione è stato esposto il registro dell'anno scolastico '70 71 e aperto sulla pagina dedicata ai voti di Francesco Volpi. Un nove in storia dell'arte, otto in latino e greco orale, filosofia e storia; sette nelle restanti materie. Volpi, già al liceo, aveva manifestato una grande predisposizione allo studio. Ma di lui, i suoi ex compagni ricordano anche altre doti: «L'umanità, il suo essere diverso dagli altri "grandi". Quando noi non sapevamo ancora fare della nostra vita, lui era già una "scheggia"». Tra i molti aneddoti e flash di una vita passata assieme, alla figlia Laura rimane una dedica speciale: «Il giorno prima dell'incidente ha raccontato mi ha inviato via mail la foto che ora è sopra la bara e una canzone in greco moderno dal titolo, ora molto significativo, "Prima della fine"». Laura al termine del funerale ha detto che ora sente la felicità del «papi ». «Come nel sogno che avevo fatto ha voluto dirgli tu continuerai a vivere». Al rito religioso alla basilica vicentina dei santi Felice e Fortunato, a cui hanno partecipato le autorità cittadine, il vescovo emerito Pietro Nonis (nonché prorettore dell'università di Padova) ha dato l'estremo saluto al professore, strappato alla vita mentre «con la sua scattante bicicletta affrontava la dorsale dei colli rinverdita e punteggiata di fiori». È stato lo stesso ex vescovo di Vicenza a chiedersi il perché. «Ne ho diritto e ne sento il bisogno ha commentato ora che l'età mi conduce alla fine. Ma il più delle volte mi risponde il silenzio». Monsignor Nonis, ha ringraziato il Signore per aver dato «Franco, testimone della ricerca della verità e della condivisione del sapere ». Attorniato da una folla di ragazzi che sentivano il filosofo Volpi più come un papà che come un prof, il feretro è partito per la cremazione, prima della sepoltura nel cimitero di Creazzo. Elfrida Ragazzo Giovanni Viafora Franco Volpi. Al centro, l'alzabara a Padova (Gobbi/Bergamaschi). A destra, la firma del libro e un momento della cerimonia religiosa (Galofaro)

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Ricerca scientifica, fondi per 2 milioni (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: ECONOMIA data: 18/04/2009 - pag: 12 Regione Ricerca scientifica, fondi per 2 milioni NAPOLI L'assessorato regionale all'Università e ricerca della Regione ha approvato un bando per il finanziamento di progetti di promozione della ricerca scientifica in Campania. I fondi stanziati sono pari a 2 milioni di euro. Possono partecipare al bando le università, gli enti e le strutture di ricerca pubbliche e private operanti nel territorio regionale. I fondi andranno a finanziare progetti con una spesa fino a 50 mila euro. «Con questo bando ha detto l'assessore Mazzocca la Regione premia i progetti dei giovani ricercatori. Gli elementi su cui sarà effettuata la valutazione sono la qualità scientifica, in termini di contributo alla crescita delle conoscenze all'interno del settore; il contenuto innovativo, in termini di esplorazione di nuove aree e originalità delle idee».

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UNA TESTA di lista formata dal capolista, Giovanni Saliz... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA CRONACA pag. 8 UNA TESTA di lista formata dal capolista, Giovanni Saliz... UNA TESTA di lista formata dal capolista, Giovanni Salizzoni (nella foto), e due vice, l'ex An Galeazzo Bignami e Daniele Carella, capogruppo di Forza Italia in Comune nell'ultimo mandato. Poi, dietro a questo cappello' di testa, il drappello dei consiglieri comunali uscenti, in ordine alfabetico (Valentina Castaldini, Paolo Foschini, Patrizio Gattuso, Luca Tomassini). Quindi il resto della pattuglia. Il Pdl svela i primi nomi dei candidati al consiglio comunale. Una lista «aperta», spiega il coordinatore regionale del Pdl, Filippo Berselli, guidata dall'ex guazzalochiano Salizzoni, «perché il fatto di aver aderito da poco» al partito di Silvio Berlusconi, «non lo pone in un secondo piano» rispetto a quanti da anni militano nelle file di An e Fi. Ed «è un segnale di attenzione al mondo cattolico, quando dall'altra parte c'è Flavio Delbono assieme all'ultrasinistra». Il Pdl schiera poi una decina di candidati: l'avvocato rotale Ginevra Cavina, la new entry Giulio Cario (già assessore del Pd a Falerna in provincia di Catanzaro), l'insegnante di greco e latino Maria Cristina Brizzi; la docente universitaria Simonetta Bulgari Gallo; Guglielmo Poli (figlio di Mauro, candidato sindaco in passato); Alessandro Ceretti, già consigliere comunale di An; il consigliere provinciale, Michele Facci; gli avvocati Francesco Arnone (anche lui eletto in Comune con An ai tempi di Guazzaloca) e Alessandro Mei (già candidati a Palazzo d'Accursio nelle passate elezioni). IN LISTA anche Vincenzo Menna, fratello del sindacalista del Sap; Flavio, ma soprattutto Gustavo Selva, ex parlamentare di Alleanza nazionale e Forza Italia. In corsa anche tre giovanissimi: Francesco Paioli (vicecoordinatore dei giovani del Pdl dell'Emilia-Romagna), Fabio Lo Scerbo, Marco Palpezzi. A questi nomi si aggiungono quelli dell'avvocato Fabio Addari e di Marcello Chiavegatti, uno degli animatori dei comitati No Civis'. «C'è la lista di Alfredo Cazzola spiega il coordinatore cittadino del Pdl, Fabio Garagnani ma c'è anche la lista del Pdl, con una propri identità». Scuola, sanità, Fiera, Università, Aeroporto i temi. Il deputato propone anche il recupero della carta della cittadinanza' elaborata da Salizzoni ai tempi della giunta Guazzaloca per definire le regole di convivenza con i cittadini stranieri.

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I curatori del Padiglione Italia alla Bi (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

I curatori del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia Incontrano il pubblico al Centro Pecci Mercoledì 22 aprile alle ore 21 presso l'auditorium del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci i curatori Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli presenteranno il padiglione che rappresenterà il nostro paese alla 53 Esposizione Internazionale d'Arte e avranno uno scambio di opinioni con il pubblico su questo importante evento a carattere mondiale. Un'occasione particolarmente importante per conoscere più da vicino caratteristiche e curiosità sull'edizione di quest'anno della Biennale di Venezia. Luca Beatrice Nato a Torino nel 1961. Vive a Torino. Docente in ruolo presso l'Accademia di Brera, Milano. Critico d'arte contemporanea e curatore, ha curato numerose rassegne e mostre collettive e realizzato monografie e cataloghi di mostre personali di importanti artisti italiani e internazionali, in particolare delle ultime generazioni. Curatore della Biennale di Praga (2003-2005), commissario alla sezione 'Anteprima' della XIV Quadriennale (2004). E' curatore della programmazione culturale per l'Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia (2005-2009) Curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2009. Beatrice Buscaroli Nata a Bologna nel 1963. Vive a Bologna. Docente di arte contemporanea all'Università di Bologna, sede di Ravenna. Direttore artistico delle Collezioni d'arte e di storia della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna dopo aver ricoperto, tra gli altri, l'incarico di responsabile del Sistema Museale e delle Attività Espositive del Comune di Bologna (1998-2004), Direttore artistico del Laboratorio per l'arte moderna e contemporanea del Comune di Vicenza (1998 - 2003), commissario per la Quadriennale di Roma (2003 -2004). E'membro del Comitato Nazionale per il Centenario del Futurismo. 87 le mostre che ha curato o cui ha collaborato sotto il profilo scientifico in questi anni e oltre centro le pubblicazioni che portano al sua firma. Suoi settori di specializzazione sono il Futurismo e l'arte contemporanea italiana. Curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2009. Mercoledì 22 aprile ore 21,00 Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci Ingresso libero PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 18 aprile 2009 in: Proposte, Eventi o Messaggi » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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Medici e biologi a convegnoal Regina Elena di "Santa" (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Medici e biologi a convegnoal Regina Elena di "Santa" la giornata di studio ' .x/18/0904 SANTA MARGHERITA. Medici oncologi, biologi e tecnici a congresso oggi a Santa Margherita. Nel centro dell'Hotel Regina Elena gli esperti discuteranno di conoscenze attuali e prospettive future del "carcinoma ovarico". Si tratta della quarta edizione della "Giornata novarese di studio" organizzata dalla Clinica San Gaudenzio di Novara in collaborazione con l'Università degli studi del Piemonte orientale "Amedeo Avogadro" e dell'ateneo di Torino, con la crescente partecipazione di docenti liguri, universitari e ospedalieri e dell'Istituto Tumori di Genova. «I risultati esposti si inseriscono nel progetto Salute Donna cui partecipano l'Ateneo "Avogadro", l'Università degli Studi di Genova e il Gruppo Policlinici di Monza - ha spiegato Paolo Garbarino, rettore dell'Università del Piemonte orientale - Questo progetto dimostra quanto sia importante creare reti di conoscenze che coinvolgano più enti, pubblici e privati, per un fine comune. Esso è la dimostrazione che "fare sistema"è la giusta via, probabilmente l'unica, che i servizi e la ricerca in campo sanitario devono necessariamente intraprendere per migliorare l'assistenza al cittadino». Il convegno prenderà il via alle 9 e si concluderà alle 18 e sarà diviso in quattro sessioni dedicate alla storia naturale e alla diagnosi anatomopatologica, alla clinica, alla terapia chirurgica del carcinoma ovarico e alla terapia medica e al follow-up. .x/18/0904

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Gli studenti leggono l'Orlando furioso (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Gli studenti leggono l'Orlando furioso Pavia, il capolavoro dell'Ariosto verrà anche illustrato da tre conferenze PAVIA. Tre conferenze dedicate a un classico, l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto. E i versi letti dagli studenti. Si comincia lunedì alle 18 al Collegio Santa Caterina. E' un'iniziativa del medesimo collegio con il Liceo Foscolo e il patrocinio del Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte medievale e moderna dell'Università e della Società Dante Alighieri (comitato di Pavia). di Giuseppe Polimeni* Che cos'è un "classico"? Il Novecento si è messo alla prova in svariate definizioni. Alcune echeggiano nelle nostre orecchie, altre ci sorprendono alle pareti di biblioteche e librerie, a ricordarci un invito: ogni tanto allora apriamo un classico e rileggiamolo! Già, rileggiamolo, perché i classici, ha scritto qualcuno, sono quei libri di cui si sente dire di solito «sto rileggendo» e mai «sto leggendo». E se i grandi classici della letteratura fossero un luogo, anzi un castello, in cui i lettori incontrano i personaggi e l'autore? E se fossero il castello dove possono incrociare altri lettori? A volte, varcando la soglia di un libro, si ha la sensazione di riuscire a intravedere gli occhi di chi lo ha letto prima di noi e spesso si ha la fortuna di incontrare chi quello stesso castello lo ha visitato, ne ha apprezzato l'arredo e il paesaggio che si gode dalla torre. L'immagine del castello e degli incroci è rubata a uno dei grandi classici della nostra letteratura, l'Orlando furioso, che l'Ariosto aveva concepito come "gionta" (continuazione) dell'Orlando innamorato del Boiardo e che divenne poi altro racconto, il poema della modernità in cui, come ci ha mostrato Italo Calvino, il lettore dei nostri giorni non fatica a ritrovare se stesso. La sfida è prima di tutto della scuola, oltre che della ricerca: leggere il poema con gli studenti, anzi invitare gli studenti a leggerlo insieme, dopo aver ascoltato la lezione dei critici che hanno messo in luce aspetti e tematiche, le più interessanti e attuali. è un modo per invitare i ragazzi e i lettori a entrare in quel castello che altri prima di loro ha visitato. Raccogliendo questa sfida è dunque stato organizzato un ciclo di letture dell'Orlando furioso. «Cosa non detta in prosa mai né in rima»: il titolo dell'iniziativa è preso dalla voce stessa dell'Ariosto, che nelle prime ottave presenta la sua opera. Nelle tre conferenze in programma un critico affronterà un tema e o un aspetto del poema; toccherà poi agli alunni del Liceo Foscolo leggere (e rileggere) le ottave analizzate, in un concerto di voci che mette insieme la passione della lettura e la curiosità della critica. è un invito a ritornare nel castello dell'Orlando furioso, a seguire la storia di Orlando che insegue Angelica, ma scopre che la donna di cui è innamorato non solo ama un altro, Medoro, ma lo ha persino sposato. è l'invito a guardare con terrore la furia e la follia di Orlando, ma anche il gesto di amicizia di Astolfo che va sulla luna per ritrovare il senno dell'amico. *docente alla Facoltà di Lettere dell'Università di Pavia

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ingegneria all'aquila, non arrendersi mai (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

di Monica D'Incecco Ingegneria all'Aquila, non arrendersi mai Mi chiamo Monica D'Incecco, ho 23 anni e mi... dovevo laureare (dico dovevo, perchè ora con il terremoto non so più che cosa pensare) in ingegneria il prossimo mese di luglio. Sono straziata per quello che è successo e nello stesso tempo molto preoccupata per il prossimo futuro. Sono straziata perchè ho perso qualche caro amico che ora non c'è più e perchè è andata colpita al cuore una città universitaria che solo chi ha potuto viverla può comprendere che cosa possa significare per una giovane di 23 anni. Studiare e vivere all'Aquila è una esperienza che ti segna per tutta la vita perchè l'ambiente e le persone te la fanno sentire tua al punto di amarla per tutta la vita. La mia famiglia è di Pescara ma ho avuto mio padre che ha studiato ingegneria all'Aquila e lì si è laureato nel 1981; ho mio zio, il fratello di mio padre, che anche lui ha studiato ingegneria all'Aquila e anche lui lì si è laureato, nel 1997. In questi giorni li ho sentiti ed ho rivissuto nelle loro parole le stesse senzazioni che io a distanza di più di vent'anni continuo a provare. All'Aquila, mio padre e mio zio hanno lasciato un pezzo dello loro vita che non potrà mai essere cancellato da nessun terremoto. Mio padre ha subito telefonato ai suoi coetanei che hanno studiato lì e si sono laureati con lui e che a distanza di quasi trent'anni hanno mandato lì i loro figli. L'Università dell'Aquila ed in particolare la facoltà di ingegneria è un qualcosa che ti entra dentro e non ti abbandona più per tutta la vita. Noi, i figli dei nostri padri, abbiamo avuto la nostra esperienza universitaria spezzata da un evento che a maggior ragione non ci farà dimenticare questi anni. Ma, dopo aver ringraziato il cielo per averci conservato la vita, chiediamo a gran voce di poter continuare e terminare il nostro percorso di studi perchè non è giusto che sul nostro diploma di laurea ci sia scritto il nome di un'altra qualsiasi Università che pur sempre gloriosa non sia stata la madre della nostra giovinezza. Chiedo come tanti a coloro che possono decidere, di fare tutto il possibile per salvare l'Università e, non me ne vogliano i concittadini pescaresi, soprattutto la facoltà di ingegneria che solo su quella collina, nel bel mezzo della pineta di Roio, può continuare a scrivere le più belle pagine della giovinezza di tanti giovani che lì soffrono, vivono e si esaltano progettando i sogni del loro futuro. Di recente mio padre aveva avuto l'occasione di incontrare alcuni professori dei suoi tempi (i docenti Beolchini, Galeota e Volpe) ed era rimasto sbalordito nel vedere come queste persone ormai settantenni, con i problemi legati alla loro età, fossero sempre lì con l'entusiasmo di quarant'anni fa nel cercare di migliorare la Università dell'Aquila. Chiedo a loro e ai loro successori di non arrendersi ora perchè la loro creatura universitaria possa ricominciare un cammino come tanti anni fa e ritornare ad essere un punto di riferimento per tanti giovani che legati alla loro terra vogliono studiare per far crescere il loro Abruzzo forte e gentile.

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Quei baroni universitari che umiliano i cervelli (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

Edizione: 18/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:libri Quei baroni universitari che umiliano i «cervelli» Nicola Gardini, docente di Letteratura italiana ad Oxford, racconta la sua esperienza e la «fuga» all'estero La sede centrale dell'Università Statale di Milano Nicola Gardini insegna Letteratura italiana e comparata all'Università di Oxford dove ha trovato il riconoscimento e l'accoglienza che l'Università italiana non gli ha voluto dare. Amareggiato per la sua odissea racconta una storia insieme personale e esemplare, perché riguarda centinaia di altri «cervelli» che si sono formati in Italia, ma senza la possibilità di ricompensare il proprio Paese, migrati necessariamente all'estero in università che sono organizzate per valorizzare il merito e il talento. Ha un curriculum prestigioso, che comprende un Ph.D. in Letteratura Comparata negli Stati Uniti, decine di pubblicazioni tra traduzioni, saggi, romanzi, poesie e antologie per i più grandi editori italiani. Vince un concorso di ricercatore all'Università di Palermo, ruolo in realtà «soffiato» al candidato interno per fare dispetto ad un altro barone, in una guerra di potere che vede contrapposti i rappresentanti di una casta subdola, di un sistema spietato che nessuno riesce a scalfire. All'inizio lui è entusiasta, ignora queste logiche, è un «poeta» e vorrebbe solo trasmettere agli studenti ciò che ha imparato: il culto del passato, il potere della poesia, della lettura e dell'esercizio critico, ma anche della scrittura. Tutte chiavi di comprensione della propria storia e destino, addirittura agenti di reazione per procurare chimicamente, fisicamente, la felicità, per dare un senso alla nostra esistenza. Gardini racconta di umiliazioni ed emarginazione, una sorta di romanzo picaresco - dove sono stati cambiati soltanto i nomi - riparato da un lieto fine, se così possiamo chiamare l'ennesimo regalo di uno studioso italiano ad un ateneo straniero. E di come questo sistema produca danni incalcolabili quanto spesso occulti: «Dispersione di energie, cattiva distribuzione delle risorse, soppressione di talenti». Ma soprattutto, aggiunge e sottolinea, «offesa della felicità degli individui», aspetto che mai nessuno aveva evidenziato. Forse, non a caso proprio il capitolo intitolato «La felicità» diventa una sorta di poetica, di manifesto etico, una summa filosofica della sensibilità e delicatezza particolare, anche nella narrazione, che ha Nicola Gardini. Tra l'altro è una pagina che ricompensa il lettore della frustrazione per le ennesime ingiustizie e assurdità tutte italiane, come tanti altri passi, soprattutto quando intreccia citazioni e vita, quando legge la realtà attingendo ai suoi studi e alla sua ricchissima cultura. Così, questo libro diventa un reportage sullo stato della nostra università letto dal punto di vista privilegiato e anomalo di un «ingenuo», nel senso latino di nato libero, di un «artista della parola», e che dunque porta tutta la sua sincerità e il suo stupore, nonché il suo amore per la poesia e la letteratura. Alberto Albertini I BARONI Nicola Gardini Feltrinelli - 203 pagine, 13,00 euro

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CHI È (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Plus)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Plus sezione: ATTUALITA data: 2009-04-18 - pag: 14 autore: CHI è Riccardo Ferretti Direttore del Centro studi su Banca e Finanza (Cefin) dell'Università di Modena e Reggio Emilia, 51 anni, Ferretti è docente di Comunicazione Finanziaria In uno studio pubblicato nel novembre 2006 su «Plus24», Ferretti ha mostrato come l'aggiunta di un semplice dato (il price-to-book value) a quelli pubblicati a fianco di ogni titolo nella pagina finale del «Sole-24 Ore» abbia potuto influire sui prezzi delle azioni.

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Medici in Africa, una nuova esperienza del volontariato genovese nel Ghana (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

n. 93 del 2009-04-18 pagina 9 Medici in Africa, una nuova esperienza del volontariato genovese nel Ghana di Redazione Cosa significa allontanarsi dalla propria famiglia per raggiungere luoghi sconosciuti In Africa la solidarietà è un valore sempre presente, una regola costante e non scritta di Alberto Hesse Capire il vero motivo che ci spinge ad aiutare gli altri non è facile. Soprattutto quando ciò significa allontanarsi dalla propria famiglia e dal proprio ambiente per raggiungere luoghi lontani e sconosciuti dove i pericoli ed il rischio di malattie è molto alto. Io non ho ancora capito bene perché, da quasi nove anni, trascorro buona parte delle mie ferie presso una missione di un piccolo paese africano, il Comboni Center in Ghana. Il paese si chiama Sogakofe ed è sulle rive del Volta a circa un'ora di barca da dove questo grande fiume africano incontra il mare, in una larga e meravigliosa laguna nel golfo di Guinea. Ogni volta che arrivo in Ghana le mie sensazioni sono sempre le stesse, anche se con piccole varianti legate allo stato emotivo del momento. È strano, ma quando si va in missione, la mente si libera di tutti i pensieri e le preoccupazioni quotidiane per lasciar posto ad uno stato di serena attesa e di generica disponibilità. Si cerca di stringere amicizia con i colleghi compagni di avventura e con le persone che si incontrano e con le quali si dovrà collaborare. L'organizzazione del viaggio La pianificazione dura circa due mesi. Coloro che partono devono sottoporsi ad alcune vaccinazioni: la febbre gialla che ha una durata di dieci anni ed è obbligatoria, l'epatite A e B, l'antitetanica, l'antitifica che sono strettamente consigliate. Infine bisogna assumere la profilassi antimalarica. Ogni spedizione deve essere il più possibile autonoma, sia come attrezzature che come medicinali ed è per questo motivo che tutti provvedono per tempo a procurarsi i materiali di consumo per gli interventi chirurgici (bisturi monouso, fili di sutura, tamponi, garze, etc.) ma anche i colliri e i farmaci per l'ambulatorio oculistico e per la terapia post-intervento. Nel corso degli anni abbiamo imparato che le Ditte farmaceutiche sono in grado di mettere a disposizione gratuitamente discrete quantità di farmaci dedicate a questi scopi, è sufficiente che il medico richiedente dichiari dove e quando i medicinali verranno usati. Solo in via del tutto eccezionale il medico può attingere dalle riserve dell'ospedale ciò che non è riuscito a procurarsi in Italia: in questo modo si riesce a garantire un magazzino farmaceutico discretamente rifornito. Spesso gli oculisti «esperti», che frequentano il Comboni da molto tempo, organizzano la missione con colleghi più giovani desiderosi di intraprendere un'esperienza di questo tipo durante la quale potranno imparare molte cose. Le cure degli stregoni Mi è capitato più di una volta di dover operare cataratte già «trattate» dallo stregone, in Ghana chiamato «Juju». Gli stregoni, ricalcando i rituali dei sacerdoti egizi, tentano una sorta di manovra chiamata dagli antichi «reclinatio» che consiste nel far sedere il paziente su di uno sgabello e poi nel colpirlo con un bastone sulla fronte dal lato della cataratta; con questa manovra violenta il cristallino qualche volta si reclina su se stesso e il paziente riacquista un poco di vista; più spesso però non si ottengono gli effetti sperati ed il successivo intervento, a causa degli esiti del trauma, diventa molto più complicato. Coloro che hanno subito questo trattamento sono facilmente identificabili perché presentano sugli zigomi o intorno alle palpebre, delle vistose cicatrici, risultato di ulteriori piccole incisioni che il «Juju» pratica sulla cute del paziente. Il viaggio Dopo settimane di preparativi frenetici finalmente si parte, quasi sempre dalla Malpensa, alle prime ore del pomeriggio; il viaggio aereo dura sei ore seguite da due ore circa di pulmino per arrivare a Sogakofe solitamente tra le undici e mezzanotte. Ad attendere i medici all'aereoporto c'è sempre il fedele Koffi con una vettura del Comboni Centre. Koffi è l'autista ufficiale della Missione, persona fidatissima e legata a padre Riccardo da un affetto, una devozione e un rispetto quasi figliale. Koffi parla molto poco ma guida, guida, instancabilmente per centinaia di Km su strade tremende, che da noi non esistono più nemmeno in campagna. Si arriva solitamente di sera molto tardi; il caldo umido ti avvolge immediatamente con un abbraccio che durerà sino al ritorno a casa mentre nell'aria si avverte un odore caratteristico che ti prende prepotentemente la gola, tipico di quasi tutta l'Africa. Il nostro lavoro Prima del nostro arrivo Padre Riccardo, il fondatore del Centro, annuncia e promuove l'arrivo dei medici specialisti attraverso innumerevoli canali d'informazione. In Africa la televisione è vista da poche persone e in pochi leggono i giornali; Padre Riccardo informa tutti del nostro arrivo dandone comunicazione durante le Messe domenicali, affiggendo manifesti colorati nei villaggi e via etere attraverso Radio Comboni che ha un raggio di ascolto di circa 80 Km. I primi giorni di attività sono sempre i più intensi perché sono molte decine e a volte più di cento le persone che attendono di essere visitate e curate. Per fortuna la infinita pazienza di questa gente ed il concetto africano che il tempo non si misura con i minuti e le ore ma a giornate, ci aiuta nell'affrontare con calma questa miriade di pazienti. Dopo i primi giorni l'affluenza si limita a una trentina di persone al giorno e questo sino alla fine della missione. Dopo le visite del mattino si inizia il lavoro in sala operatoria. I pazienti da operare restano in sala d'attesa, seduti tranquilli, tutti rigorosamente vestiti con casacche e pantaloni verdi che padre Riccardo fa loro indossare prima dell'operazione. Eseguito l'intervento le persone vengono riaccompagnate al proprio letto da una infermiera; in genere sono attesi in corsia da qualche parente o amico, pronto ad accudirli con amore e rispetto. In Africa la solidarietà è un valore sempre presente, specie nei paesi o piccoli centri dove l'aiutarsi reciprocamente anche tra persone non legate da alcun vincolo di amicizia o parentela, è una abitudine costante, una regola non scritta. Nel tardo pomeriggio il lavoro in sala operatoria finisce e se c'è ancora luce andiamo tutti sulla terrazza della sala da pranzo dove sorseggiamo una piacevole birra ghanese e ci rilassiamo aspettando il tramonto davanti a un Volta che scorre molto pigramente. È un momento magico per discorrere su qualsiasi tipo di argomenti ed è in momenti come questi che riusciamo a raggiungere tra di noi una sintonia particolare che lega in profondità tutti i partecipanti facendo percepire a ciascuno di noi l'importanza della solidarietà umana, dell'amicizia e di tutto ciò che ti può dare un amico. *Docente Clinica oculistica Università di Genova © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Bra: alla Scuola di Pace si parla di diritto al lavoro (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Bra: alla Scuola di Pace si parla di diritto al lavoro L’attività della Scuola di Pace per il 2008-2009 è giunta al suo ultimo incontro che si terrà giovedì 23 aprile alle 21 presso il Centro Culturale 'G. Arpino' via Guala 45 a Bra dal titolo: 'Il lavoro un diritto? Art. 1 della Costituzione: l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro. Relatore Maurizio Ambrosini, docente di sociologia presso l’Università di Milano. Elisa Russello vicepresidente Nazionale GIOC, responsabile della campagna d’azione 'Giovani e lavoro'. Il diritto al lavoro può essere considerato il primo diritto sociale, in quanto costituisce la fonte di sostentamento dell’individuo, la possibilità di crescita e sviluppo sociale oltre ad essere lo strumento per affermare la propria autonomia ed indipendenza. In quanto tale è il presupposto di molti diritti di libertà. Le trasformazioni del mondo del lavoro negli ultimi vent’anni (la crisi globale, la legge sul precariato, la forte immigrazione che ha interessato il nostro paese, ecc.) hanno però modificato radicalmente sia le caratteristiche del ciclo produttivo, sia le aspettative nei confronti del lavoro e del suo ruolo sociale. L’accesso e la permanenza nel mercato del lavoro oggi assumono infatti caratteristiche differenti rispetto al passato, con condizioni d’ingresso da parte dei giovani segnate da estrema flessibilità e, troppo spesso, da costante precarietà, oltre alla grande difficoltà di reinserimento degli espulsi dal sistema produttivo. Che impatto hanno sulla nostra vita privata le trasformazioni delle condizioni lavorative di questi ultimi anni? Quale futuro possono aspettarsi o possono costruirsi i nostri ragazzi? Come e quando la precarietà e la flessibilità condizionano le nostre scelte di vita? In che misura l’immigrazione ha modificato il mondo del lavoro? Nel nostro ultimo incontro discuteremo di tutto questo riflettendo su come rimettere al centro il diritto al lavoro come diritto fondamentale sancito dalla Costituzione. Immagine di repertorio, Carlin Petrini ospite della Scuola di Pace

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Facoltà Ingegneria impegnata per terremoto dell'Aquila (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 18 Aprile 2009 Facoltà Ingegneria impegnata per terremoto dell'Aquila UNIVERSITà | Aversa E' nei momenti di difficoltà e nelle sciagure come quelle del terremoto che ha colpito così fortemente L'Aquila e tanti altri centri abitati limitrofi che si misura il senso di responsabilità e di solidarietà delle istituzioni portanti di un paese civile. E' in questa ottica che la Facoltà di Ingegneria della SUN, avendo compreso la gravità del dramma, ha sentito il dovere di essere a fianco delle altre istituzioni presenti a L'Aquila e di offrire la propria disponibilità per mettere a punto alcune iniziative di supporto. Dal punto di vista tecnico, la Facoltà, in cui sono presenti competenze in campo strutturale sismico, in campo geotecnico ed infrastrutturale, ha fornito direttamente al Dipartimento della Protezione Civile ed al REluiss (Rete di Labotatori sismici) i nominativi di diversi professori e ricercatori disponibili ad effettuare sopralluoghi per l'accertamento delle condizioni di stabilità dei fabbricati. Alcuni docenti saranno nei prossimi giorni sui luoghi del disastro per svolgere tale attività. Superata la fase iniziale dell'emergenza si potrà poi collaborare per la fase di ricostruzione. In particolare si metteranno a disposizione le competenze specifiche del Dipartimento di Ingegneria Civile nel campo del ripristino e della ristrutturazione statica di edifici in muratura e di edifici monumentali, nel campo delle strutture di fondazione e di stabilità dei pendii in aree sismiche ed anche nel settore dei sottoservizi cittadini (acquedotti, fognature ed altri impianti a rete) con le specificità ad essi richieste nelle zone a rischio di terremoto. La Facoltà ha poi comunicato al rettore dell'Università dell'Aquila ed al preside della Facoltà di Ingegneria la disponibilità ad accogliere e mettere a disposizione di studenti e docenti in difficoltà le proprie strutture didattiche e scientifiche, consentendo di evitare una brusca interruzione delle lezioni, delle tesi di laurea in corso e di attività di ricerca. Numerosi colleghi sono in stretto contatto tra loro per concretizzare queste iniziative. Di questa Università italiana di cui negli ultimi tempi si parla sempre con un accento critico talvolta anche denigratorio, mi sembra di poter dire che nelle situazioni difficili viene fuori il suo vero volto che, a dispetto delle critiche negative, è quello di una istituzione capace di mettere in campo no

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L'università modello era fatta di plastica (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Un'università costruita con la plastica. Come i Lego. E non una facoltà qualunque, ma proprio ingegneria, il regno dei progettisti. A guardare le tonnellate di detriti accumulati davanti alle aule degli studenti si resta di sasso: al posto del cemento armato si trova plastica espansa. Proprio questo avrebbe provocato il crollo che, se i ragazzi fossero stati presenti, era destinato a causare una strage. Ieri mattina decine di studenti si sono presentati davanti ai cancelli di ingegneria, come fosse un giorno di lezione. Ma il motivo era un altro: recuperare i computer e il materiale frutto di anni di ricerche. Così non è stato difficile per il cronista entrare e provare un atroce dubbio, un altro ancora, che il terremoto ha suscitato. E pensare che la facoltà di ingegneria era uno dei fiori all'occhiello dell'università dell'Aquila. Siamo a Roio Poggio, una collina che domina la città e si affaccia sulle montagne. Difficile trovare un ateneo altrettanto suggestivo, una specie di nido in mezzo ai boschi. Proprio per questo gli architetti negli Anni Ottanta avevano disegnato questi edifici dalle immense vetrate affacciate sul Gran Sasso. Un progetto dalla lunga storia che fu ultimato soltanto negli Anni Novanta, con tante imprese che si alternarono nell'esecuzione. Ma alla fine, si disse, ne era valsa la pena. Oggi, però, a vedere gli effetti del terremoto viene qualche dubbio. L'edificio 1, quello della biblioteca, appare quasi integro. Certo, ci sono stati dei crolli, ma il sisma non è stato una carezza. I guai, seri, invece, si scoprono nel secondo palazzo, quello più frequentato, con decine di aule in grado di ospitare circa 1200 ragazzi. Arrivarci, sgusciando tra i corridoi ingombri di detriti, non è facile. Ed ecco la sorpresa. Le vetrate, appunto. Quello che doveva essere il tratto distintivo dell'edificio ha rischiato di provocare un disastro. Le enormi lastre trasparenti erano sospese a molti metri d'altezza e dovevano essere in grado di resistere ai terremoti. La garanzia derivava dal cemento armato su cui le vetrate avrebbero dovuto poggiare. Ma a quanto pare non era così. Lo dicono i detriti, ma anche i brandelli della struttura rimasti in piedi e ancora visibili. Lo dice chi se ne intende: «Al posto del cemento c'era della plastica», allarga le braccia un vigile del fuoco. Di cemento c'era soltanto un sottile spessore che non ha retto la scossa. Il risultato: tonnellate e tonnellate di materiale sono crollate sulle scale, proprio quelle da cui dovevano fuggire gli studenti. I vigili del fuoco e i professori che ieri camminavano con le torce elettriche per i corridoi bui e deserti dell'università non nascondono la rabbia: «Questa non è un'università, ma una trappola per topi». Tutti indicano le aule: decine, ma sotto il livello del terreno. Un docente allarga le braccia, forse immaginando anche se stesso in cerca di una introvabile via di fuga: «Se la scossa fosse arrivata in una normale mattina di lezione, non si sarebbe stato scampo». Primo, per i crolli che si sono verificati negli spazi dedicati ai ragazzi. Secondo, perché la scala d'uscita era occupata dai detriti. Ma ancora: se gli studenti e i professori fossero stati all'università, sarebbero stati colpiti da lame di vetro pesanti decine di chili, precipitate da molti metri di altezza. «Qui ci saranno un sacco di cose da chiarire», commenta un tecnico dei vigili del fuoco, muovendo con un piede le macerie. Osservando i brandelli di struttura ancora pericolanti. Nei giorni scorsi gli esperti dell'università hanno compiuto i primi sopralluoghi nell'ateneo. Il rapporto con i risultati tra breve sarà completato e senz'altro aprirà un nuovo fronte di indagine. Intanto si sta cercando di risalire alle imprese che hanno realizzato le vetrate. Di distinguere gli eventuali responsabili dalle altre società che hanno compiuto i lavori a regola d'arte. I locali del primo padiglione e della mensa, per dire, hanno retto bene il colpo. Tutto per arrivare a quella domanda: chi ha utilizzato plastica espansa invece del cemento? All'uscita dell'università gli studenti formano capannelli. Si comunicano amarezza e delusione: «Rischiamo di perdere il lavoro di un anno». Un professore si allontana e a mezza voce sospira: «Se sapessero... altro che le ricerche, hanno rischiato di perdere la vita».

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Le attività non profit, come gestirle e amministrarle (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura Le attività non profit, come gestirle e amministrarle Marzia Parascandolo Come organizzare e gestire un'attività non profit: a trattare il tema è Luigi Guadagni, docente di Bilancio e controllo finanziario della gestione dei servizi presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Napoli Federico II, nel suo libro presentato nella Sala Conferenze della Fondazione Mondragone. Il libro, dal titolo "Amministrare il non profit. Bilancio e controllo nella gestione delle organizzazioni del Terzo settore", è stato introdotto da Giulia Parente, Presidente della Fondazione Mondragone, Gino Grossi, docente di Economia aziendale e Giorgio Galano, dottore commercialista. "" un libro che ho scritto prevalentemente per i miei studenti e per gli operatori del Terzo settore spiega l'autore ma può essere letto da chiunque abbia la curiosità di capire come funziona un'attività non profit. L'obiettivo del libro è fornire strumenti adeguati di gestione e controllo all'amministratore non profit per consentirgli di operare in modo corretto, dagli schemi di bilancio contabile a quelli di bilancio sociale e di controllo di gestione". Un libro tascabile, di circa 170 pagine, dal prezzo contenuto "per non gravare sugli studenti", che mira a diventare una guida pratica e facilmente consultabile, sia dagli studenti che dagli operatori del settore. "La Fondazione Mondragone nasce come ente morale, non profit" afferma Giulia Parente, che rileva l'utilità del testo come "guida per un percorso tecnico di gestione di un'attività come quella della Fondazione". Il dualismo profit/non profit non deve essere una dura opposizione, un'antitesi irrisolvibile, ma un binomio che si deve equilibrare, secondo Galano. Il libro cerca di spiegare come le due tipologie di attività, pur essendo profondamente diverse, siano tuttavia conciliabili. "L'obiettivo del non profit è di produrre direttamente benessere continua Galano mentre l'attività profit produce denaro che poi produce benessere. Si tratta di fare una scelta, ma entrambe le strade necessitano di regole chiare e esaustive per poter convivere e operare". L'autore propone una serie di cautele, procedure, controlli da adottare per le imprese non profit, chiarificando metodologie e tecniche proposte dalla più accreditata dottrina nazionale ed internazionale. La soluzione potrebbe essere quella di adeguarsi ai format degli enti profit (come il rispetto dei principi di verità, correttezza e chiarezza nella redazione del bilancio) e, ad esempio, calcolare dei rating anche per le imprese non profit. "Un libro agile, esaustivo e non tediosissimo - dice Gino Grossi che s'interroga sul dilemma profit o non profit, la cui soluzione è ancora un mistero". del 18-04-2009 num.

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L'ira del Pd contro i tagli alle cattedre (sezione: Cultura)

( da "Corriere Adriatico" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

La Ortenzi: "Nelle Marchesi sono persi 1.400 postidi lavoro fra insegnantie personale non docente" Alla Sala dei ritratti il dibattito sulla scuola. Silvia Costa: "Ora si disinveste sul settore dell'istruzione" L'ira del Pd contro i tagli alle cattedre Fermo Aprendo il dibattito sulla scuola, organizzato dal Partito democratico in una attenta e affollata Sala dei ritratti, il consigliere regionale Rosalba Ortenzi ha sciorinato le cifre "di una situazione -ha detto- che non si immaginava fosse arrivata a questo punto. Nelle Marche ha proseguito la Ortenzi - ben 1.400 posti lavoro fra insegnanti e personale non docente si sono persi a seguito della riforma Gelmini e dei tagli indiscriminati ai bilanci delle scuole: ben 8 milioni di euro". In particolare nell'attuale provincia di Ascoli (Ascolano e Fermano) nel prossimo anno scolastico si avrà una riduzione di 324 cattedre e la chiusura, nella sola scuola elementare di 35 classi. Si prospetta dunque la soppressione di scuole nei piccoli centri e la formazione di classi fin dalla prima elementare con un numero di alunni spesso vicino a 30, un insegnante unico e orario ridotto a 27 ore settimanali. Questo per il solo 2009, senza considerare cioè che la legge prevede ulteriori tagli di 1.650 milioni di euro per il 2010 e di 2.538 milioni di euro per il 2011. "Una scuola, più povera, più debole, più ingiusta e a farne le spese saranno in prima battuta i precari ha concluso la Ortenzi che perderanno il posto e non avranno certo gli ammortizzatori sociali." E' poi intervenuta Stefania Benatti, assessore regionale all'Istruzione che ha affermato che quella del Ministro Gelmini è una "riforma che sottende solo una questione finanziaria che scardina il sistema scuola facendo perdere solo nella nostra Regione 1400 posti di lavoro, tanti quanti una grossa impresa! Giuseppe Vaglieco della Cgil ha affermato fra l'altro che "finalmente si parla di scuola come fatto sociale rilevante e centrale per il Paese portando il grave problema fuori dalla scuola". Ha concluso il dibattito Silvia Costa ex sottosegretario al Ministero dell'Università e attuale assessore regionale all'Istruzione nel Lazio sottolineando come la scuola sia un tema fondamentale. "Nessuno ritiene che vada tutto bene così com'è - ha precisato- ma disinvestire nell'istruzione è contro qualsiasi sfida del futuro". L.BO.,

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Gli ex compagni di scuola con il "suo" registro (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Gli ex compagni di scuola con il "suo" registro Una serie di 8 e 9 su pagine ingiallite. I ricordi, tra lacrime, abbracci e strette di mano Sabato 18 Aprile 2009, Sfilano una serie di 8 e 9 nelle pagine un po' ingiallite del registro. L'anno scolastico è il '70-'71 e il brillante profitto è quello dell'allora studente Franco Volpi. Nella camera ardente allestita ieri pomeriggio al liceo Pigafetta per rendere omaggio al filosofo scomparso martedì dopo un tragico incidente, accanto alla bara di frassino sistemata nell'atrio dell'istituto, c'era anche questo speciale ricordo, la traccia importante lasciata dall'accademico di fama internazionale sui banchi pigafettiani quasi quarant'anni fa. Dopo l'ultimo saluto che l'università di Padova ha voluto tributare al suo docente di Storia della filosofia al Palazzo del Bo, la salma, prima della cerimonia funebre che si è svolta nella chiesa di San Felice, è arrivata verso le 14 al Pigafetta. Tra volti commossi, abbracci e strette di mano, è stato un continuo andirivieni di colleghi, studenti, amici ed ex compagni di banco del professore che si sono stretti intorno alla famiglia, in particolare alla giovane figlia Laura, anche lei ex allieva del liceo. L'istituto di Via Cordenons, su iniziativa di alcuni docenti, compagni di classe di Volpi, ha voluto ospitare la veglia funebre per ricordare il suo illustre studente che non aveva mai smesso di "frequentare" la sua scuola. Racconta l'insegnante Francesca Gottin: «Ho conosciuto il professor Volpi come genitore di Laura. Era una persona molto speciale, che partecipava attivamente alle iniziative dell'istituto». Il docente aveva anche dato il proprio prezioso contributo alle recenti celebrazioni per il bicentenario della scuola. «Era una presenza costante - interviene il vice preside Luciano Chiodi - Io l'ho conosciuto quando eravamo ragazzi, frequentavamo classi parallele. Era una persona di una profondità straordinaria che al contempo ispirava una naturale simpatia». Nell'iniziativa di ieri la dirigenza ha voluto che fossero coinvolti gli studenti di tutti gli indirizzi dell'istituto, ma in particolare della sezione A del corso tradizionale, proprio quella in cui il professor Volpi ha vissuto i suoi anni scolastici, dal '66 fino al diploma nel '71. Anni indelebili per i vecchi compagni di classe, dei quali ieri era presente una nutrita delegazione. Tra questi Edi Bernkopf, Giuliano Corà, Claudio Cegalin: «La nostra era una classe prevalentemente femminile. Per questo, noi ragazzi eravamo molto uniti. Lo abbiamo sempre apprezzato perché a differenza di altra gente che ha numeri analoghi, era rimasto una persona semplice, non ha mai sottolineato la sua grandezza». Anche se affranta dal dolore, la figlia Laura ha il viso illuminato da una certezza: «È felice, lo sento. Sento la sua felicità dentro di me. Sono contenta per quello che è stato organizzato in suo ricordo. È bello vedere quanti lo amavano». Poi racconta che proprio il giorno prima dell'incidente, il padre le aveva inviato una e-mail con una sua foto e una canzone in greco moderno, dal titolo tristemente profetico "Prima della fine". Il prossimo lunedì, Volpi avrebbe dovuto riprendere il suo corso di "Storia della filosofia" all'Università di Padova. Il direttore della facoltà di Filosofia, Paolo Bettiol, lo ricorda così: «Ha dato un alto contributo alla didattica e alla ricerca. Era uno degli insegnanti più autorevoli, stimolanti e vivaci». Laura Pilastro

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Quinto (N.D.) Sfiora i 2 milioni di euro il costo di realizzazione del nuovo campo sportivo di Q... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 18 Aprile 2009, Quinto (N.D.) Sfiora i 2 milioni di euro il costo di realizzazione del nuovo campo sportivo di Quinto. La struttura verrà realizzata nell'area est dell'attuale impianto sportivo comunale di via Omobono Tenni. Il progetto c'è e il finanziamento anche, come dice l'assessore allo sport Giacomo De Marchi. «Siamo fiduciosi di poter impiegare parte dei 5 milioni di euro che restano ancora bloccati nelle casse comunali nel rispetto del patto di stabilità. Sembrano giungere segnali incoraggianti dal governo centrale per dare la possibilità agli enti locali di spendere le risorse finanziarie disponibili». Resta però da risolvere il problema della disponibilità dell'area sulla quale costruire il nuovo campo da calcio. Si susseguono le trattative tra il comune e la proprietà degli oltre 18 mila metri quadrati di terreno agricolo. Il privato insiste per avere il giusto indennizzo dell'area. L'accordo pubblico-privato non è stato ancora raggiunto. «Non ci resta-precisa l'assessore De Marchi-che affidarci alla procedura dell'esproprio. Sono fiducioso che alla fine si possa trovare una via d'uscita che possa accontentare entrambe le parti». L'assessore allo sport esprime un parere anche sul nuovo campo da calcio. «La società calcistica dell'Union Quinto-spiega-ha avanzato richiesta di realizzare il terreno di gioco in materiale sintetico. La richiesta verrà attentamente esaminata». Con la realizzazione del nuovo campo, il Comune di Quinto potrà disporre di una vera e propria «Cittadella dello sport».

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Rettore, caccia ai voti decisiviMedicina e Farmacia. (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Rettore, caccia ai voti decisiviMedicina e Farmacia. I cinque candidati all'esame dell'elettorato che può fare la differenza Mario Barresi L'"ombelico" delle imminenti elezioni del rettore è proprio qui dentro. Nella aula magna, grigia e stracolma, della facoltà di Medicina si giocano i destini dei cinque candidati a governare l'Università fino al 2013. E non tanto perché quello di ieri pomeriggio era il primo incontro pubblico tra (in rigoroso ordine di apparizione) Antonino Recca, Vincenzo Albanese, Carmelo Strano, Zaira Dato e Antonio Licata, quanto invece per l'importanza del contesto. Già, perché Medicina costituisce un bacino elettorale di oltre 400 docenti, pari a un quarto di tutto l'ateneo, esprime due candidati (Albanese e Licata), ma trasuda anche di quel "fattore L" - inteso come l'ex rettore Latteri - ancora significativo. E anche Farmacia, dopo i "veleni" giudiziari, è uno snodo decisivo. Medicina e Farmacia ascoltano i candidati con una formula un po' datata (45 minuti a testa, senza contraddittorio) e l'innovativa diretta multimediale di Radio Zammù. In aula si respira un clima da grande evento. Il decano Manlio Bellomo e i presidi Francesco Basile e Giuseppe Ronsisvalle fanno gli onori di casa. Intanto in platea e nell'atrio si discutono anche equilibri e alleanze. «Recca parte avvantaggiato - rivela un navigato docente - perché è riuscito a mettere d'accordo diverse componenti». Il rettore uscente odia le etichette politiche, ma non si fa in tempo ad appioppargliene una che lui è già un passo avanti nell'allargamento del suo consenso. E così oggi convergerebbero sul suo nome i docenti di area Forza Italia e Mpa (Latteri escluso), ma anche quelli vicini al Pd (asse Bianco-Burtone). Recca è il primo a parlare. Snocciola con dovizia le "slide" col bilancio del suo triennio: ricerca («aumentati i finanziamenti per i progetti nazionali»), gestione economica virtuosa («nessun taglio al budget dovuto allo sforamento della quota stipendi»), riforme istituzionali e decentramento. Stoccata al suo predecessore: «Ho richiesto il pagamento dei crediti vantati e mai richiesto dall'Ateneo (circa 40 milioni, ndc) nei confronti delle sedi distaccati». Tra il pubblico c'è anche il più temibile avversario mancato del rettore uscente: Salvatore Sciacca, direttore del Dipartimento di Igiene: «Il progetto che sto sviluppando con il mio staff, con tanto di ricerche, carriere e contratti, era incompatibile con l'eventuale elezione e non potevo permettermi il lusso di mettere in gioco tutto ciò». Prendono la parola gli sfidanti. Albanese sfoggia un completo scuro impeccabile («Sono vestito da rettore») e uno smaccato accento calabrese. Cita Churchill e Kundera, annuncia la sua presenza su Facebook e illustra i punti salienti: in primis autonomia e libertà, con un sistema federato di facoltà. «Nulla di personale con Recca - precisa - ma mi sono candidato contro il "partito del rettore" e le carenze dimostrate, a partire dalla gestione del Policlinico». Codino e giacca marrone da professore di Architettura, Strano si presenta all'insegna dell'originalità: «Vi starete chiedendo "Ma chi 'vvoli chistu?". Ebbene: tra i candidati non c'era né un civitoto, né uno col codino e allora...». Nel suo programma «la scelta di vivere e non la rassegnazione di sopravvivere»: comitato rettorale e dicasteri, con più potere alla «agoracrazia della rete». Tailleur verde e voce decisa, la Dato è la più accreditata rappresentante della sinistra accademica. Stigmatizza «il periodo troppo breve riservato al confronto elettorale» e dà una sua chiara lettura del contesto storico: «La crisi economica è una precondizione, ma non siamo costretti all'austerità intesa come mero soggiacere alla politica universitaria dell'attuale governo, che non ci dà autonomia ma povertà». A chiudere la maratona di 5 ore è Licata, lo sfidante di Recca più accreditato dai bookmaker: «Vanta buoni rapporti con Latteri, gode di significativi consensi nella sua Medicina ed è uno degli allievi prediletti di quella "intellighentia" che parte da Rodolico e arriva a Giarrizzo e Giardina». Licata, in blazer blu inossato sui jeans, lancia la sfida: «Mi sono candidato per un desiderio di confronto, cambiamento e innovazione». E sfodera l'orgoglio d'appartenenza: «Negli ultimi anni la facoltà di Medicina, il Policlinico e i docenti nelle strutture ospedaliere si sono sentiti abbandonati dall'amministrazione universitaria».

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Settimana della cultura (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Settimana della cultura Gli eventi del fine settimana OGGI W piazza duomo[ore 9/14] – Estemporanea di pittura a cura del liceo artistico Emilio Greco W PESCHERIA [ore 14/19] – Estemporanea Arte del riciclo a cura del liceo artistico Emilio Greco W PALAZZO DELLA CULTURA [ore 18] – Presentazione del libro di Michele Cucuzza Fuori dalla rete a cura di Pietrangelo Buttafuoco W MUSEO CASTELLO URSINO [ore 19,30] – «Classica & Dintorni 2009». Orchestra da camera La Bonne Chanson con la partecipazione di Mariella Lo Giudice. DOMANI W PIAZZA FEDERICO DI SVEVIA [ore 9/19] – Iniziative di cultura animalista a cura dell'Associazione Nazionale Tutela Animali W MUSEO CASTELLO URSINO – Associazione Diapason. Conferenza-concerto sul tema «Il Castello Ursino tra architettura e musica» [ore 10-14] – Mediterrando incontro di emozioni con il Quintetto Broken Consorts. Musiche da camera per arpa e violoncello [ore 19] W MUSEO BELLINIANO [ore 10] – Corale di allievi del M° Marco Traverso. Musiche di Vivaldi, Mozart e Bellini W PALAZZO DELLA CULTURA – Lions Club Catania Vallis Viridis. Convegno su «La donna nel tempo: riflessioni sul percorso pubblico-privato di una imperatrice[ore18/22] – Inaugurazione mostra Gemine Muse [ore 20] Mostre W PALAZZO DELLA CULTURA Fino al 24 aprile [Lun-Dom 9/13; Mar-Gio 9/13 - 15.30/17.30] – Mostra «Via Christi» di Dino Cunsolo – Mostra «Gemine Muse». Opere di Annamaria Di Giacomo, Roberta Baldaro, Tiziana Contino; curatrice Ambra Stazzone – Mostra «Sublime quotidiano», il riciclaggio creativo nell'area del Mediterraneo a cura di Tribe soc. coop. W BIBLIOTECA COMUNALE Fino al 24 aprile [Lun-Sab 9/13; Mar-Gio 9/13 - 15.30/17.30] – Mostra Personale di Tony Misuraca W MUSEO EMILIO GRECO Fino al 30 aprile [Lun-Dom 9/13; Mar-Gio 9/13 - 15.30/17.30] – Mostra personale di Remo Gerevini Animazione e percorsi didattici W MUSEO DEL MARE Fino al 26 aprile [9/13] – Laboratori didattici: «Sulle onde della fantasia». «Acqua, suoni, colori, emozioni». «Ognina a scatti». «A pesca nel profondo blu» W PALAZZO DELLA CULTURA [ore 9-13] – Luoghi conventuali di Catania Visite guidate su prenotazione ai numeri 095/7428034 - 7428047 giorni feriali Cinema OGGI W MEDIATECA VINCENZO BELLINI [ore 20] – Rassegna cinematografica «Intrecci di nostalgie e passioni, finzioni ed identità» Radio Days di W. Allen Nelle Biblioteche Di Quartiere OGGI W BIBLIOTECA LIVATINO – «Dall'infanzia all'adolescenza» [ore 9/12] – Mostra di Vittorio Ribaudo [Fino al 26 aprile] W BIBLIOTECA MONTE PO – Mostra di Pippo Ragonese [Fino al 26 aprile] W BIBLIOTECA CONCORDIA – Mostra di Zagami [Fino al 24 aprile ore 9/13] W BIBLIOTECA MIDULLA – Mostra di Sara Giuffrida [Fino al 26 aprile] W BIBLIOTECA NESIMA SUPERIORE – Mostra di Teresa Borgia [Fino al 26 aprile] W BIBLIOTECA PIGNO – Mostra di Salvo Barbagallo [Fino al 26 aprile] W BIBLIOTECA LIBRINO - SANGIORGIO – Mostra di Carlo Rigano [Fino al 26 aprile] W BIBLIOTECA MONTANA – Mostra di Angelo Giudice [Fino al 26 aprile] Domani W biblioteca livatino [ore 19] Inc. musicale Ad Sidera Ensemble e coro Aism

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La mensa scolastica sarà riavviatama il costo sarà a carico dei genitori (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Valguarnera La mensa scolastica sarà riavviata ma il costo sarà a carico dei genitori Un'occasione insolita per gli studenti della Kore che mercoledì prossimo incontreranno Elio e le Storie Tese in occasione della quale si parlerà di creatività, comunicazione e nuove tecnologie. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del ciclo di seminari organizzati dalla facoltà di Arti e Comunicazione dal titolo "Nitido come una radio, forte come un libro". L'incontro con Elio e la sua band sarà un momento di confronto importante e originale per discutere del nuovo modo di fare arte e comunicazione soprattutto nell'epoca di internet ed un'attenzione particolare sarà dedicata alla produzione dei periodici multimediali distribuiti gratuitamente on line, i podcast, che possono essere consultati sia sul computer sia tramite i comuni lettori mp3. Interverranno all'incontro presidente dell'Università Cataldo Salerno, il rettore Salvo Andò e il preside della facoltà di Arti e Comunicazione, Liborio Termine. L'Università Kore ha coprodotto il podcast «Consigli pratici per evoluzionisti spaesati» in cui Elio e le Storie Tese, in collaborazione con il docente della facoltà di Arti e Comunicazione Emanuele Coco, affrontano temi di storia della scienza celebrando il bicentenario della nascita di Darwin attraverso una lettura di classici di naturalisti vissuti tra il XVII e il XX secolo. Il podcast sarà disponibile gratuitamente su internet e sarà inoltre stampato su cd e verrà presentato a giugno nel corso di alcune importanti manifestazioni nazionali tra cui le iniziative culturali del Museo regionale di storia naturale di Torino e la mostra su Darwin organizzata dall'American Museum of Natural History di New York presso la città di Milano, mentre a ottobre verrà presentato al Festival della scienza di Genova. William Savoca

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E' Joseph Mifsud il nuovo presidente del Consorio Universitario provinciale (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Presidente dell'Emuni è stato ministro del governo maltese E' Joseph Mifsud il nuovo presidente del Consorio Universitario provinciale Non c'è ancora la conferma ufficiale che si dovrebbe avere stamattina dal presidente D'Orsi E' Joseph Mifsud, presidente dell'Emuni (euromediterranean university) ed ex ministro della repubblica maltese, il nuovo presidente del Consorzio universitario di Agrigento. Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi non lo conferma, anzi smentisce: «L'unica cosa che posso dire é che si tratta di una grossa personalità, di spessore internazionale e che darà una grandissima qualità al Cupa, per il resto il nome lo conoscerete soltanto nella conferenza stampa che ho convocato per sabato (oggi per chi legge, ndr)». Tuttavia una serie di circostanze fanno pensare che la scelta sia caduta proprio su questa grossa personalità di origine maltese (parla correntemente sette lingue, italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, sloveno e portoghese) a cominciare dal fatto che in questi giorni Mifsud é ad Agrigento, tanto che ieri lo abbiamo anche avvicinato. «Mi trovo in città per una consulenza con il presidente D'Orsi su questioni universitarie - esordisce - non posso dire altro». - Ma cos'é l'Emuni? «E' un organismo che raggruppa le università di 54 paesi dell'Unione Europea, del bacino del Mediterraneo e dei Balcani - spiega - e si inserisce in un accordo di più ampio respiro siglato dalle stesse nazioni per intraprendere delle azioni comuni nei settori dell'energia, della lotta all'inquinamento marino, della protezione civile, dell'impresa, dei beni culturali e naturalmente dell'Università. Per quanto attiene quest'ultimo aspetto é nata appunto l'Emuni». - Cosa dovrebbe fare a suo avviso il Cupa? «Io credo che bisogna puntare soprattutto alle potenzialità del territorio. I corsi di laurea su materie generiche va bene, ma le trovi ovunque e ti sfornano giovani laureati a migliaia che non trovano poi occupazione; invece occorre vedere quali sono le caratteristiche della realtà in cui si vive e creare dei corsi di laurea specifici, che magari non trovi in altre università e che ti danno la sicurezza di trovare un lavoro una volta laureato. Insomma corsi finalizzati nel tempo: penso, ad esempio, a coniugare la cultura marittima ed i beni culturali o a studiare una seconda lingua come il francese». - E il personale docente? «Ho il massimo rispetto per quello che attualmente opera, ma se andiamo in corsi di laurea specializzati é importante reperire docenti di grande spessore, delle grosse menti da far venire ad Agrigento». Salvatore Fucà

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Presentato il registro dei tumori dell'Asp di Cosenza (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Presentato il registro dei tumori dell’Asp di Cosenza Si tratta di uno strumento che consentirà di disporre di indicatori epidemiologici grazie ai quali sarà possibile conoscere i nuovi casi di cancro incidenti per tipo di tumore COSENZA. È stato presentato sabato mattina, nell’ambito del programma di formazione rivolto ai medici di medicina generale, il registro tumori dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Anna Giorno, responsabile unità operativa screening oncologici e registro tumori dell’Asp Cosenza, coordinatrice dello staff del registro tumori, ha introdotto e illustrato le attività dell’intensa giornata che ha visto il susseguirsi di interventi autorevoli. Docenti universitari e personale medico altamente specializzato hanno contribuito con dettagliate relazioni all’ottima riuscita dell’iniziativa. Alla manifestazione, svoltasi nella Sala degli Specchi del palazzo della Provincia di Cosenza hanno partecipato Franco Petramala, direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza e il sindaco della città, Salvatore Perugini. Insieme a loro Giacomo Brancati, dirigente del settore prevenzione della Regione. È stata la dottoressa Licia Lucchetta, referente per l’A.O. Cosenza del registro tumori, a presentare il registro tumori dell’Azienda sanitaria provinciale. Le informazioni archiviate -ha spiegato - sono relative ai malati di cancro residenti in tutti i 155 Comuni della provincia. La casistica presa in esame è riferita agli anni 2006-07-08. Da quando il registro è stato istituito - ha continuato - gli operatori si sono mossi fondamentalmente in due direzioni: l’organizzazione di una base operativa e la gestione del flusso informativo dei dati. Questo ha portato alla creazione di un date base, rigorosamente adeguato ai requisiti richiesti dall’AIRT (Associazione Italiana Registro Tumori) che consente l’archiviazione delle informazioni raccolte e tutelate in una struttura il cui accesso è riservato ai soli operatori del Registro. Anche le fonti da cui le informazioni sono attinte- ha precisato Licia Lucchetta - sono quelle indicate dall’AIRT. L’importanza del Registro Tumori -ha aggiunto la relatrice- consiste nella possibilità di disporre di indicatori epidemiologici grazie ai quali sarà possibile conoscere i nuovi casi di cancro incidenti per tipo di tumore. Esso offre, inoltre, la possibilità di valutare la prevalenza ovvero quante persone presentano la malattia in un determinato momento, la sopravvivenza e la mortalità. Oltre a monitorare i trend degli indicatori epidemiologici - ha concluso la dott.ssa Lucchetta- il registro Tumore consente di valutare l’efficacia della prevenzione e degli screening, la qualità dei trattamenti e i rischi di contrarre la malattia. Informazioni che renderanno possibile una migliore programmazione di politica sanitaria. Nel corso della mattinata sono intervenuti il prof. Mario Fusco, delegato AIRT (associazione Italiana Registro Tumori), che ha relazionato sul tema: il contributo dei Registri Tumori alla conoscenza epidemiologica dei tumori, il Professore Ruben Razzante, docente di Diritto dell’informazione presso l’Università Cattolica di Milano, esperto in materia di tutela della privacy che ha affrontato la problematica dei delicati aspetti legati al trattamento dei dati personali e sensibili. Il professore Antonio Lanzone, docente di fisiopatologia della riproduzione umana presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, è invece intervenuto sulla prevenzione dei tumori della donna mentre l’avvocato Giulia Catalano, componente Comitato Etico ASP Cosenza, si è occupata di approfondire il tema del trattamento e della protezione dei dati relativi allo stato di salute nell’interesse dell’incolumità fisica del terzo e della collettività. Altri importanti contributi sono stati esposti dal dott. Francesco Romeo, Direttore Unità Operativa Complessa Anatomia Patologica Azienda Ospedaliera Cosenza, dal dott. Domenico Sperlì, Direttore Unità Operativa Compessa AO Cosenza, dott. Mauro Maglia, Responsabile clinico Screening ASP Cosenza, dott. Vilmerio Gigli, Epidemologo ASP Cosenza e dal dott. Mario Santelli, segretario provinciale Fimmg. A conclusione della manifestazione la dott.ssa Anna Giorno, coordinatrice dello Staff Registro Tumori, ha ringraziato tutti coloro che hanno voluto intervenire assicurando il buon esito dell’iniziativa. Una iniziativa che ha coinvolto non solo la comunità scientifica consentendo di diffondere una corretta informazione su problematica delicate e di pubblico interesse. (18-04-09)

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Farmaco per l'Alzheimer dalla molecola 'Montalcini' (sezione: Cultura)

( da "Dire" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Farmaco per l'Alzheimer dalla molecola 'Montalcini' Deriverebbe dalla Ngf, scoperta dal premio Nobel negli anni Cinquanta. L'annuncio di Antonino Cattaneo(Ebri) alla celebrazione dei 100 anni di Rita Levi Montalcini. "Vogliamo che il medicinale sia non profit" ROMA - Da una variante della cosiddetta 'molecola Montalcini' (l'Ngf, scoperta dalla premio Nobel nei primi anni Cinquanta) potrebbe arrivare un farmaco per la cura dell'Alzheimer e delle malattie neurodegenerative. È quanto ha annunciato oggi il professor Antonino Cattaneo, direttore del Laboratorio di fattori neurotrofici e malattie neurodegenerative dell'Ebri, centro di ricerca scientifica internazionale fondato da Rita Levi Montalcini, durante una conferenza stampa per il festeggiamento dei cento anni della scienziata, a Roma, al Tempio di Adriano. I ricercatori del laboratorio dell'Ebri, infatti, stanno studiando una variante dell'Ngf che potrebbe essere utilizzata per scopi clinici. Ma è loro ferma intenzione, nel caso si riesca a ricavare un farmaco, che questo sia non profit, che la ricerca sia finanziata da una partnership pubblico-privata ma gli eventuali proventi vadano ancora una volta spesi per altri studi. Intanto, all'Ebri, si lavora sodo. "Il problema è il seguente- spiega Cattaneo- l'Ngf è una molecola a due facce. Fisiologicamente ha una faccia positiva che agisce sulle cellule del cervello che sono quelle che muoiono. Ma ha anche un suo ruolo fisiologico di attivatore delle vie del dolore". Insomma, un farmaco basato sulla molecola Ngf non modificata ha il problema che quando viene somministrato produce dolore nel paziente, come hanno dimostrato alcune sperimentazioni negli anni Novanta. Ora, invece, spiega Cattaneo si sta "sviluppando una variante dell'Ngf che mantiene le proprietà positive di azione sulle cellule del cervello, ma che non provoca dolore: abbiamo rimosso, modificando un singolo amminoacido, la capacità di indurlo nel paziente". Una variante che in laboratorio è stata già ribattezzata "Ngf painless". I ricercatori si sono "ispirati a una malattia genetica rarissima- continua il professore- la Cip (congenital insensitive to pain). Chi ne è affetto non sente dolore con conseguenze anche gravi: recentemente abbiamo visto che questi pazienti hanno una modificazione nel gene Ngf e non sentono dolore per questo". I risultati di questa ricerca saranno presentati mercoledì in Campidoglio durante un convegno per i festeggiamenti dei 100 anni della Montalcini. "C'è una forte base razionale- dice Cattaneo, che, comunque, si mantiene cauto- perché questa molecola possa diventare un farmaco, ma la strada è lunga". E servono i fondi per la sperimentazione. Su questo, però, i ricercatori della Montalcini sono chiari: "Vogliamo trovare- dice Cattaneo- un nuovo modo di sviluppare il farmaco che sia svincolato dai brevetti, vogliamo una ricerca improntata al non profit, che sia patrimonio dell'umanità". I costi sono "grossi, ma si sta pensando a nuovi modi di sviluppare il farmaco attraverso una collaborazione tra investitori industriali, strutture pubbliche e il non profit". E quando e se nascerà il farmaco "non ci dovranno essere profitti per i privati ma, con i proventi, bisognerà finanziare altra ricerca". Un modo, aggiunge il professore, "per portare a compimento il lavoro di Rita Levi Montalcini". I tempi sono lunghi, ma non lunghissimi, "7 anni- dice Cattaneo- se si parte subito. Il farmaco non è ancora sperimentato sull'uomo e, comunque, lo sviluppo di ogni farmaco è una corsa a ostacoli". 18 aprile 2009

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PER MUSICULTURA C'È "BELCANTO" DI EDOARDO WINSPEARE (sezione: Cultura)

( da "LeccePrima.it" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Al via il quarto appuntamento della Rassegna di concerti-conferenza “MusiCultura” al Museo con la Musica (II edizione), i cui incontri stanno riscuotendo notevole interesse e apprezzamento da parte del pubblico che vi partecipa sempre più numeroso. Domenica 19 Aprile, presso il Teatro Paisiello di Lecce, alle ore 19, è in programma la presentazione del film-documentario “Belcanto”, a firma del noto regista salentino Edoardo Winspeare e di Ludovica Polito, e dell’annesso book story-board “Belcanto” di Elsa Martinelli, ideatrice e curatrice della rassegna, per i tipi delle Edizioni Del Grifo. I due lavori sono il risultato artistico del Master sul “Teatro Musicale”, svoltosi presso il Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce tra settembre e dicembre 2008, per la direzione scientifica di Elsa Martinelli. Il Corso di Alta Formazione Specialistica Post-Diploma, sinergicamente promosso, approvato e finanziato dal Fondo Sociale dell’Unione Europea, dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, dalla Regione Puglia, dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dal Conservatorio di Musica “T. Schipa” di Lecce (Dipartimento di “Canto e Teatro Musicale”), è nato con l’intento primario di formare Profili professionali per il “Teatro Musicale”, quindi elevare le competenze tecnico-musicali di cantanti lirici, maestri sostituti e tecnici audio-video. Ha visto impegnati docenti del Conservatorio, tra i quali Amelia Felle e Vincenzo Rana. Tra gli esperti esterni coinvolti spiccavano gli accreditati maestri di canto di elevato livello didattico Michael Aspinall (sopranista) e Sherman Lowe (bass-bariton), di formazione e specializzazione anglo-americana come europea, assai richiesti presso le più prestigiose istituzioni culturali e accademie della voce nazionali ed internazionali, e il regista salentino Edoardo Winspeare, affermatosi nel corso degli ultimi anni attraverso la produzione di una interessante serie di cortometraggi, documentari e film su vari aspetti della tradizione popolare, del folklore musicale e dell’umanità del territorio, pluripremiata nell’ambito di importanti rassegne, mostre del cinema e festival cinematografici d’Europa. PROGRAMMA DELLA SERATA “Sulle ali del canto” Ore 19.00 interventi: Gino Santoro, docente di “Storia del Teatro e dello Spettacolo” (Università del Salento); Edoardo Winspeare, regista; Ludovica Polito, aiuto-regista; Amelia Felle, soprano, docente di “Musica Vocale da Camera” (Conservatorio di Lecce); Elsa Martinelli, musicologa, direzione scientifica del Master sul “Teatro Musicale” (Conservatorio di Lecce). Ore 19.30 concerto: esecuzione dal vivo di alcune arie del grande repertorio operistico di tradizione da parte degli allievi corsisti del Master. Ore 20.00 proiezione: proiezione del film “Belcanto” di Edoardo Winspeare. Ospite d’onore in sala: Tito Schipa Jr.

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Alitalia, Claudiani (Fit-Cisl): " Atitech soluzioni efficaci e definitive " (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 18-04-2009)

Argomenti: Cultura

Alitalia, Claudiani (Fit-Cisl): " Atitech soluzioni efficaci e definitive " (18/4/2009 20:04) | (Sesto Potere) - Napoli - 18 aprile 2009 - Si va definendo una soluzione per l' Atitech di Napoli. Potrebbe essere finalmente una buona notizia. è quanto rileva il Segretario Generale della Fit-Cisl Claudio Claudiani in merito alle notizie rilanciate dalle agenzie di stampa circa una possibile positiva soluzione della vertenza. Le sollecitazioni del sindacato - prosegue Claudio Claudiani - sono servite. Adesso l'augurio è che si adottino scelte definitive di alto profilo, scongiurando il rischio che la montagna partorisca un topolino. è necessaria - aggiunge Claudio Claudiani - una valorizzazione del sito industriale. Questo si può realizzare - precisa Claudio Claudiani - con l'adozione di un robusto piano industriale, articolato su committenze certe e di lungo periodo, proprie di un nuovo assetto societario pubblico/privato. Ci auguriamo - conclude il Segretario Generale della Fit-Cisl - che si dia il via ad una nuova fase già tracciata dagli accordi dell'autunno 2008, offrendo sviluppo e orizzonte certo, grazie ad accordi condivisi, ad importanti settori tecnici e, d'altro canto, avvicinando il passo d'addio della "vecchia Alitalia".

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La lunga maratona per discutere del testamento biologico con esponenti laici e cattolici (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'INIZIATIVA AL SERMIG SABATO 25 APRILE DALLE 9 ALLE 17 La lunga maratona per discutere del testamento biologico con esponenti laici e cattolici Uno dei cardini di Biennale Democrazia, uno dei temi più forti e dibattuti, sarà quello del testamento biologico. Argomento di stretta e dilaniante attualità, soprattutto dopo la vicenda che ha riguardato Eluana Englaro e i provvedimenti di legge che, in seguito, sono approdati in Parlamento e potrebbero essere discussi a breve. Biennale Democrazia dedicherà diversi appuntamenti al tema del testamento biologico, a cominciare dalla serata di giovedì 23 aprile quando, alle 21, al teatro Gobetti, si svolgerà un dibattito, tesi a confronto che vedrà confrontarsi le posizioni di Francesco D'Agostino (professore ordinario di Filosofia del diritto e di Teoria generale del diritto presso l'Università degli studi di Roma Tor Vergata) e Carlo Augusto Viano (professore ordinario di Storia della filosofia all'Università di Torino, ex membro del Comitato nazionale di Bioetica). Introdurrà la serata Tullio Monti. Il grande evento, però, sarà sabato 25 aprile quando, dalle 9 alle 17 al Sermig di piazza Borgo Dora 61 si svolgerà un'intera giornata di discussione pubblica e seminari. E' l'evento finale di un lungo percorso cominciato a marzo con decine di gruppi di discussione che si sono confrontati sull'argomento e culminerà nella giornata al Sermig, quando più di 250 cittadini si confronteranno sull'argomento che ha diviso l'Italia. Anche in questa fase conclusiva del dibattito si cercherà la massima imparzialità e saranno presenti esponenti del mondo cattolico e laico. Tra i presenti dovrebbero esserci l'avvocato Diego Cremona (civilista e componente Commissione Regionale di Bioetica della Toscana), il professor Mario Eandi (docente di Farmacologia presso l'Università di Torino e presidente del Gruppo Cattolico di Bioetica di Torino), la professoressa Gilda Ferrando (docente di Istituzioni di Diritto privato e Diritto di famiglia presso l'Università di Genova, già membro del Comitato Nazionale di Bioetica), il professor Ignazio Marino (chirurgo specializzato in trapianto di organi, senatore e Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Ssn), la dottoressa Mariella Orsi (sociologa, vicepresidente della Commissione Regionale di Bioetica della Toscana), don Ermis Segatti (sacerdote e responsabile della Cultura dell'Arcidiocesi di Torino) e il giornalista Corrado Augias. La giornata sarà strutturata con il metodo dell'electronic Town Meeting che permette ai partecipanti di esprimersi sia collettivamente sia individualmente. I partecipanti discutono in piccoli gruppi. Tutti i tavoli sono collegati tramite un computer a un server centrale, e tutti i partecipanti sono dotati di una tastierina per il televoto individuale (anonimo). I commenti dei tavoli possono essere registrati durante ogni discussione, così come i risultati del televoto, che vengono mostrati tempestivamente. Le domande per il televoto conterranno delle risposte multiple fra cui scegliere e verranno formulate durante l'evento stesso, sulla base dei contenuti che emergeranno dalle discussioni. Lo staff dell'evento lavorerà all'integrazione dei commenti raccolti in modo tale da fornire delle sintesi da presentare all'intera assemblea nel corso della giornata. Per partecipare: www.biennaledemocrazia.it; telefono 011/5539071; mail testamentobiologico@italia150.it.

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L'importanza delle parole nella realtà multiculturale (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Reggio" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'importanza delle parole nella realtà multiculturale REGGIO. Se diciamo «immigrati» pensiamo agli uomini provenienti da un paese che riteniamo «altro» rispetto al nostro, mai alla parte femminile di quel mondo. Se sentiamo dire «badanti» la mente corre a donne provenienti dall'Est senza professionalità, mentre se ascoltiamo la notizia di una nave carica di stranieri l'immagine che si crea davanti ai nostri occhi è quella di uno «sbarco selvaggio». Bastano questi pochi esempi per capire come nella maggior parte dei casi siano le parole a definire la realtà. Impronte lessicali tracciate nella storia della comunità che arriva e di quella che accoglie, sul percorso tortuoso di molte vite definite, incasellate e spesso condannate dalle parole. Il tema è stato affrontato ieri mattina nella sala degli Specchi del Valli nel convegno intitolato proprio «Impronte lessicali, come le parole costruiscono la realtà sociale in un contesto multiculturale», inserito nella tre giorni di Mondinpiazza. Condotta da Dino Giovannini, docente dell'università di Modena e Reggio Emilia, la mattinata ha visto alternarsi gli interventi di Philippe Ridet, inviato di Le Monde a Roma, Maurizio Ambrosini dell'università di Genova, Maria Immacolata Maciotti de La Sapienza di Roma e Adel Jabbar, sociologo dello studio Res di Trento. «Siamo qui per riflettere sui profondi cambiamenti che hanno investito il nostro paese negli ultimi anni minando la coesione sociale - ha spiegato l'assessore a Coesione e Sicurezza sociale Franco Corradini nel suo intervento iniziale - riflessioni che ci permetteranno di aggiornare la nostra proposta traducendole in azioni concrete. Dopo anni di azioni puramente difensive e guidate dalla pancia, è tempo di agire con la testa». «Ci sono parole che di per sé sarebbero neutre ma usate in certi contesti diventano fortemente negative nell'opinione pubblica - ha spiegato la professoressa Maciotti - ad esempio tra le parole emigrato, connotata positivamente nel ricordo degli italiani che hanno lasciato il Paese negli secoli passati, e immigrato, dal sapore negativo perché legata agli stranieri che ogni giorno provano a entrare in Italia ogni giorno, propongo di scegliere semplicemente il termine «migrante», scevro da ogni giudizio. Bisogna fare attenzione anche quando si parla di corsi di alfabetizzazione per i nuovi arrivati: si tratta solo di insegnare loro l'italiano».

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Mostra suinicola, allevatori premiati con il porco bravo (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Reggio" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Mostra suinicola, allevatori premiati con il «porco bravo» Uno dei riconoscimenti è stato assegnato ad un imprenditore di Guastalla Si è conclusa ieri, con gli ultimi convegni specialistici, la Rassegna suinicola internazionale (50ª edizione). Nel corso della manifestazione, che per tre giorni ha avvicinato i rappresentanti delle quasi 170mila aziende suinicole italiane ad operatori e specialisti di mezzo mondo, sono stati conferiti i tre premi «Porco Bravo». Uno dei premi è andato ad un reggiano, l'allevatore guastallese Livio Zubiani, 61 anni, titolare dell'omonima impresa agricola e vice presidente provinciale di Confagricoltura. Il suo merito principale è stato quello di riuscire ad alternare, grazie alla selezione genetica, la produzione di suino da macelleria con quella del suino pesante. Gli altri due premi sono andati al francese Philippe Gaetan Bernard Vannier ed al professor Oreste Franci docente di Zootecnica speciale al Dipartimento di scienze dell'università di Firenze. Assegnato inoltre il premio alla memoria Archimede Mordenti attribuito al ricercatore dell'università di Messina Enrico D'Alessandro per il contributo apportato con la tesi di dottorato su «Produzione e sicurezza degli alimenti di origine animale». Fra i numerosi incontri e dibattiti, da segnalare inoltre il convegno organizzato proprio dalla Rassegna con un Libro Verde europeo sulla qualità dei prodotti agroalimentari. Una occasione per mettere in rilievo le esigenze di etichettatura, protezione, regolazione dei mercati dei prodotti.

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La morte di Volpi, filosofo e docente (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

La morte di Volpi, filosofo e docente «Una gravissima perdita per il mondo accademico» Colleghi e studenti lo hanno ricordato nel funerale al Bo Una perdita gravissima che priva il mondo accademico di un punto di riferimento difficilmente sostituibile. Con queste parole il rettore dell'Università di Padova, Vincenzo Milanesi ha commentato l'improvvisa morte del professor Franco Volpi, avvenuta martedì notte in seguito ad un incidente a Pasquetta sui colli Berici, mentre era in sella della sua amata bici. Volpi, nato a Vicenza nel 1952 era ordinario di Storia della filosofia nell'ateneo patavino e rappresentava una delle voci più autorevoli in materia di pensiero contemporaneo a livello internazionale. Storico, filologo e traduttore di fama mondiale, collaboratore della pagina culturale di Repubblica, con lui scompare il maggior interprete del pensiero heideggeriano e una figura di spicco della cultura italiana. Venerdì nella corte del palazzo del Bo, sede dell'Università di Padova, si sono tenuti i funerali accademici, mentre nel pomeriggio nella basilica vicentina di San Felice e Fortunato la cerimonia religiosa. A soli 25 anni, Volpi divenne professore associato dell'Università di Padova, sotto l'ala protettrice di Enrico Berti, maestro con cui aveva discusso una tesi sugli influssi aristotelici nella formazione del giovane Heidegger. Di fatto, Artistotele ed Heidegger hanno costantemente rappresentato le stelle polari di Volpi, il quale cavalcando abilmente le radici della tradizione filosofica con le più attuali urgenze della contemporaneità si è affermato nel tempo come uno dei più penetranti interpreti del pensiero occidentale. Il suo principale ambito di riferimento era il pensiero tedesco a cavallo di Otto e Novecento, il cui contributo in chiave di traduzione, interpretazione e costruzione filologia costituisce un patrimonio riconosciuto ed omaggiato a livello internazionale. Dotato di una cultura enciclopedica, che espresse anche nel manuale di storia della filosofia scritto con il maestro Berti, Volpi tradusse e curò fra l'altro le opere di Gadamer, Schopenhauer, Carl Schmitt, Nietzsche ed Heidegger. Proprio a quest'ultimo è inscindibilmente legato il suo nome. Se il pensatore tedesco può essere considerato il maggior pensatore del Novecento, non sembra un azzardo affermare al contempo che Volpi ne costituisse il più lucido interprete a livello internazionale. Recentemente per Longanesi aveva curato una nuova edizione del capolavoro heideggeriano "Essere e Tempo", corredata da un imponente glossario e apparato di note che rappresenta appieno lo stile intellettuale di Volpi nella sua statura di sofisticato e meticoloso ricercatore. Consulente per l'Adelphi, Volpi curava da anni la pubblicazione degli inediti di Heidegger. Sempre con Adelphi era riuscito a vincere una sua personale scommessa, pubblicando alcuni libelli di Schopenhauer, a torto considerati minori, che hanno avuto grossa fortuna editoriale. Titolare di una cattedra anche all'università di Witten/Herdecke in Westfallia, oltre che visiting professor in molte università europee e americane, Volpi era un instancabile viaggiatore e teneva decine di seminari e conferenze in tutto il mondo. Sua la scoperta "post mortem" di una altra stella nascente della contemporaneità, il boliviano GÓmez DÁvila di cui recentemente ne aveva curato in spagnolo l'opera omnia. Ivan Dal Toè

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Testamento biologico e fine vita: dibattito con gli studenti (sezione: Cultura)

( da "Libertà" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Testamento biologico e fine vita: dibattito con gli studenti Borgonovo - L'aula magna dell'istituto tecnico industriale Volta di Borgonovo domattina alle 10,30 ospiterà una conferenza sui temi del fine vita e sul testamento biologico. Durante la mattinata verranno messi a confronto diversi punti di vita. Relatori saranno don Luigi Bavagnoli, docente di introduzione alla teologia all'Università Cattolica di Piacenza, e il medico Claudio Tagliaferri, primario di rianimazione e anestesia dell'ospedale di Piacenza. Interverrà anche il professor Luciano Eusebi che è ordinario di diritto penale della facoltà di giurisprudenza dell'Università Cattolica di Piacenza. La conferenza, cui parteciperanno studenti di tutto il polo superiore Volta della Valtidone, prenderà il via alle 10,30. 19/04/2009

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scuola, la scure sui docenti diecimila i precari a rischio - francesca savino (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IV - Bari Il caso Il provvedimento I precedenti Il lavoro della commissione insediata all´Università s´è concluso con la scelta di non applicare la nuova legge Scuola, la scure sui docenti diecimila i precari a rischio Le classi diventano più numerose 8 istituti su 10 sono fuori norma L´allarme dei sindacati: è guerra per le graduatorie L´Ateneo salva i baroni dalla pensione restano in servizio i professori over 70 "Gli altri non devono accettare di andare oltre le 18 ore settimanali in questo momento" Resta ancora in piedi il giudizio di merito della Corte costituzionale A Roma, Milano, Bologna e Napoli i rettori hanno ignorato le lamentele degli anziani FRANCESCA SAVINO Diecimila docenti in attesa di una chiamata che non arriverà. Oltre la metà dei nomi in graduatoria fermo e senza possibilità di incarico. Il grido d´allarme per il prossimo anno in provincia di Bari arriva dai sindacati del mondo della scuola. «è una stima ottimistica, se così si può dire» mette le mani avanti Lena Gissi, dalla segreteria generale della Cisl Puglia, scorrendo le più recenti proiezioni sulla disoccupazione nelle scuole baresi. «Più della metà dei docenti in graduatoria non ha lavorato quest´anno, e il prossimo sarà persino peggio: le nomine dei precari, se si faranno, saranno ridotte a poche unità» conferma Claudio Menga, segretario barese della Flc Cgil. La scorsa settimana si è aperta la corsa alle graduatorie ad esaurimento: ci sarà tempo fino all´11 maggio per presentare domanda e inserire le preferenze per altre tre province, oltre a quella di appartenenza, in cui sperare che si apra un varco per una cattedra. L´area di provenienza, però, resta vincolante: una notizia che potrebbe non essere negativa per i docenti baresi. Dall´Ufficio scolastico provinciale continuano infatti le rassicurazioni sul futuro dei precari: «Riusciremo a salvare le cattedre e addirittura a fare delle immissioni in ruolo» calcola il dirigente Giovanni Lacoppola sulla base delle ultime elaborazioni sugli organici. Nella provincia di Bari il numero complessivo degli insegnanti fra quelli di ruolo, i supplenti e i precari quest´anno è stato di 23mila 132 unità. Un dato dal quale vanno sottratti i circa quattromila docenti presenti in più di una graduatoria: in base alla stima dei sindacati sui pensionamenti e i nuovi ingressi, l´anno prossimo ci saranno circa18mila persone a caccia di un posto di lavoro. «Negli anni ci siamo preoccupati di dare a tutti il diritto di accesso alle graduatorie, ma adesso siamo nella situazione paradossale per cui non tutti avranno diritto al lavoro» riflette Lena Gissi. «Solo chi è nelle vette alte della graduatoria potrà lavorare: circa il 30 per cento. Poi c´è un 20 per cento che ha lavorato l´anno scorso e forse prenderà qualche spezzone di cattedra nel corso dell´anno, e infine oltre il 50 per cento di chi è in graduatoria che potrà avere solo disoccupazione: fra loro almeno uno su tre non ha mai insegnato» spiega la segretaria provinciale della Cisl scuola. Per questo dai sindacati parte un appello preciso ai docenti di ruolo: «Non devono accettare di andare oltre le 18 ore settimanali in questo momento» spiega Lena Gissi. «Gli insegnanti che hanno la garanzia di una cattedra devono essere i primi a esprimere solidarietà ai precari, lasciando loro le 2, 4 o 6 ore a settimana di servizio che danno la doppia possibilità di un lavoro e di un piccolo aumento di punteggio: sarà una prova di solidarietà reale da collega a collega, un´azione di alta responsabilità in un momento buio per la scuola». Nelle sedi dei sindacati si stanno lavorando a tempo pieno per dare consigli a chi deve fare domanda entro l´11 maggio. «Al momento ci sono i dati su 1346 posti in meno nella provincia di Bari, di cui 485 nella scuola primaria e altri 161 perdenti posto che saranno costretti a trasferimenti d´ufficio» ricorda Claudio Menga dalla Flc: «Purtroppo i numeri finora non hanno smentito le nostre peggiori previsioni».

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spazio clusterart oggi alle ore 19, in viale coppino 2/b, secondo appuntamento della rassegna le ... (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 31 - Sassari Spazio Clusterart Oggi alle ore 19, in viale Coppino 2/b, secondo appuntamento della rassegna «Le ... Spazio Clusterart Oggi alle ore 19, in viale Coppino 2/b, secondo appuntamento della rassegna «Le domeniche per 50 +/- Novecento» concerti aperitivo nello Spazio Clusterart organizzati dall'Associazione culturale Euterpe con la direzione artistica di Angela Miele, percorsi mobili ed esplorazioni ludiche e sonore Giovanna Dongu pianoforte e musiche e Paola Dongu pianoforte Consulenti del lavoro «Adempimenti e sanzioni previste dal T.U. sulla sicurezza d.lgs. 81/2008» è il tema dell'incontro che organizzato dai Consulenti del lavoro, Dottori commercialisti ed esperti contabili, Archisard e gestione archivi informatici che si svolgerà domani 20 dalle 8,45 alla Camera di commercio, in via Roma, moderatore Stefano Manca manager di Archisard. Circoscrizione Il consiglio della Circoscrizione n. 4 è convocato alle ore 19,30 di lunedì 20 nella sede di via La Malfa. Commerciali Il dirigente dell'Istituto professionale di stato per i servizi commerciali "Giovanni XXIII" comunica che lunedì 20 aprile si svolgeranno i colloqui con le famiglie, dalle 15.30 alle 17.30: classi prime e seconde; dalle 17.30 alle 19.30: classi terze, quarte e quinte. Mostra di beneficenza Nel centro missionario del Pime in via Solari, in collaborazione con l'associazione Madre Mediterranea, mostra di dipinti di Rita Maurandi per aiutare i bimbi poveri del Terzo mondo e aiutare una scuola in Bangladesh. Apertura fino a domenica 26 aprile: dalle 10,30 alle 13,30 (festivi) e dalle 16 alle 20,30 (tutti i giorni). Cus Sassari L'assemblea ordinaria e straordinaria del Cus Sassari é convocata per il 21 aprile alle 18,30 nella sede sociale di via San Pietro d'Ottava, per discutere il seguente ordine del giorno: (parte ordinaria) esame e approvazione della relazione tecnico-finanziaria annuale e relativo conto consuntivo, indirizzo programmatico delle attività, modifiche allo statuto sociale. Scuola media 5+12 Martedì 21 dalle ore 15,30 prove di accertamento delle abilità linguistiche in inglese per l'assegnazione ai corsi per adulti di Sardegna speaks english: mella sede di via Gorizia i candidati dalla lettera A alle L e in via Mastino dalla M alla Z. La scuola ha anche avviato la selezione degli insegnati: curricula entro il 24 aprile. Amici del Lamarmora Mercoledì 22 aprile alle 17 nell'aula magna dell'Itc Lamarmora, il prof Aldo Sari, docente di Storia dell'arte moderna nella facoltà di Lettere, terrà una conferenza su: «Le arti figurative in Sardegna in Età catalana dal XIV al XVI secolo». Combriccola dell'arte La compagnia teatrale "La Combriccola dell'arte", cerca urgentemente aspiranti attori e attrici per commedie in vernacolo sassarese, età 20/50 anni, per rappresentazioni teatrali, info: 338-5443530 (Alba) Teatro al Canopoleno Giovedì 23 aprile andrà in scena presso l'aula magna del Liceo Canopoleno di Sassari (via Luna e Sole 44, ore 19) «Angelica» di Leo Ferrero. Info www.bottecilindro.it. Gite La Uisp di Sassari informa che, fino al 24 aprile, sono aperte le iscrizioni alle gite di Barcellona e Parigi. Per ulteriori informazioni: 079/2825033 o rivolgersi sede via Zanfarino 8. Università Terza Età Martedì 21 alle ore 16,30 nell'aula magna della facoltà di Agraria, viale Italia 39, Paolo Melis, docente di Storia e Preistoria della facoltà di Lettere e Filosofia di di Sassari terrà una lezione su: «I personaggi maschili nella bronzistica figurata della Sardegna nuragica». Giovedì 23 alle ore 16,30, nell'aula magna della facoltà di Agraria, viale Italia 39, Francesco Angioni, ordinario di Diritto Penale di Giurisprudenza terrà una lezione su: «Orientamenti sul testamento biologico». Istituto Geometri Il dirigente dell'Istituto tecnico per geometri "G.M.Devilla" comunica che i colloqui con i docenti avranno luogo mercoledì 22 dalle ore 15,30 alle 18 per le classi prime e seconde e giovedì 23 dalle ore 15,30 alle ore 19 per le classi terze, quarte e quinte. Modelli 730/2009 Presso il C.A.F. ACLI di via Roma 130 e nella sede di Li Punti in via Era 56 è possibile prenotare il servizio di assistenza per i modelli 730, Unico, Ici 2009, rivolgersi direttamente in sede o telefonare a 079/2829212 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 18. Viaggio a Lourdes Dal 2 al 6 maggio viaggio a Lourdes con volo Alghero-Girona, info dopo le 17 al 347-3738506. Seminario Martedì 21 dalle 17.30 alle 19.30, in via Quarto 3, incontro su: "Razionale e irrazionale nella scienza e nelle varie forme di conoscenza", organizzato dall'Associazione sassarese di Filosofia e Scienza a cui parteciperà Alberto Mura, docente di Logica e Filosofia della scienza nell'università di Sassari. Società filosofica italiana La Sfi (società filosofica italiana) organizza una conferenza su: "Merleau-Ponty: l'intersoggettività oltre la metafisica", tenuta dal professor Nicola Comerci, mercoledì 22 dalle 18 alle 20 nel Museo etnografico Bande in via Muroni 44. Prefazione di Antonello Nasone, coordina la presidente Sfi Rossella Mascolo, seguirà un dibattito con l'autore Nicola Comerci. Mamma accogliente L'Aics Formazione professionale Sardegna e l'Aics provinciale di Sassari informano che stanno per ripartire quattro corsi, dei quali due rivolti espressamente al mondo femminile. In particolare i corsi per "Mamma accogliente" e per "taglio e cucito". Il primo ha come obbiettivo quello di qualificare le donne che vogliano occuparsi dell'asilo diffuso, utilizzando una legge regionale che consente di accudire a domicilio fino a tre bambini da zero a tre anni di età. Il corso di taglio e cucito risponde invece all'esigenza di mantenere in vita figure artigianali storiche che rischiano di scomparire. Gli altri due corsi riguardano l'informatica di base e l'informatica di secondo livello. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere all'Aics in via Cedrino 3 oppure chiamare lo 0792598523. Gita Si organizza per domenica 26 aprile una gita culturale e naturalistica ai paesi di Bitti e Orune. Durante la giornata verranno visitati alcuni dei più importanti e meglio conservati siti archelogici della Sardegna: la fonte nuragica di Su Tempiesu e il villaggio nuragico di Su Romanzesu. Per info: 347 4540708 Libri di testo Sono in pagamento gli ulteriori fondi accreditati dalla Regione per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l'anno scolastico 2007/2008. I beneficiari possono recarsi per la riscossione in qualsiasi sportello del Banco di Sardegna, muniti di un valido documento di riconoscimento. Girotonno 2009 Tour di 3 giorni, dal 31 maggio al 2 giugno, in occasione della manifestazione Girotonno 2009 a Carloforte e Calasetta e visita all'isola di Sant'Antioco. Partenza in autobus da Alghero e Sassari. Per informazioni chiamare 079979332 o 3495065172, 347 9056182, echinus@tiscali.it. Dottori agronomi L'assemblea ordinaria degli iscritti all'albo dei dottori agronomi e forestali è convocata per giovedì 23 aprile alle 17 nella sede dell'ordine in viale Umberto 90. All'ordine del giorno l'approvazione dei bilanci consuntivo 2008 e preventivo 2009. Intaglio frutta e vegetali Corso di 1º livello di intaglio frutta e vegetali seguito da Mario Ruzzoli, unico intagliatore autorizzato in Sardegna. Valido come punteggio per le scuole algherghiere. Sede del corso Alghero. Tre giorni di lezioni-tre ore a lezione Il corso è organizzato da Ciak Eventi (agenzia organizzatrice di eventi e Wedding planner). Per info tel 347 2963645, 328 0076312. Agricoltura AgriProject Sardegna organizza incontri gratuiti divulgativi rivolti ad agricoltori e allevatori, al fine di illustrare le misure del PSR Piano di Sviluppo Rurale concernenti l'ammodernamento delle aziende agricole, primo insediamento e finanziamenti comunitari in agricoltura, info: 329.9667721, 328.7253532, 349.7831545 e e-mail: agriprojectsardegna@tiscali.it Corso autodifesa per donne L'Associazione Sportiva Csks Nakayama del maestro Paolo Algisi, farà un corso gratuito di autodifesa per sole donne. Il corso si terrà il lunedì e il mercoledì dalle ore 20,15 alle ore 21,30, presso la palestra del Villaggio Verde (ex Scuola) in via della Cultura a Porto Torres e sarà a numero chiuso. Il suo inizio sarà da lunedì 27 aprile e terminerà il 3 giugno. Alle partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione alla conclusione del corso. Il corso può essere frequentato da donne di qualsiasi età. Il 24 aprile alle ore 20, nello studio legale Beniamino Scarpa in piazza Garibaldi, presentazione del corso. Per le adesioni telefonare al 328 6126351 o mandare una e-mail a: info@csksnakayama.it" Viaggio nel Borneo Malese Sono aperte le iscrizioni al viaggio nel Borneo Malese, da Alghero via Roma partenza il 17 e rientro il 31 luglio, visita di Kuala Lumpur, Malacca, Sandakan, Labuan Kota Kinabalu, Karambunai, Sukau, Bantangai e Kuchin; info: 079-280639 Pellegrinaggio Sono in corso le iscrizioni ai pellegrinaggi a Cascia del 10 maggio, a Lourdes del 12 maggio e a Medjugorie del 22 giugno. I pellegrini saranno accompagnati da una guida spirituale e da una guida laica che coordineranno i gruppi negli itinerari di preghiera. Per informazioni 3479737741 e 079 2006070. Olimpiadi di quartiere Sono iniziate le iscrizioni alla XXVI edizione delle olimpiadi di quartiere nell'Oratorio centro giovanile Salesiano, che scadono il 10 maggio. I Giochi si celebreranno dal 6 al 27 giugno, info: 079-252510. Uisp La Uisp di Sassari informa che, fino al 24 aprile, sono aperte le iscrizioni alle gite di Barcellona e Parigi. Per ulteriori informazioni telefonare all' 079/2825033 o rivolgersi presso la sede in via Zanfarino 8. Torres Tennis Il 30 aprile alle 19 si terrà nei locali della Torres Tennis «Bozzo» l'assemblea dei soci con all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio consuntivo 2009. Geografia Venerdì 1º maggio escursione a Sant'Antonio di Gallura con visita al Liscia, alle chiese campestri di San Giacomo e San Costantino, al Palatu Mannu (lo stazzo più singolare della Gallura), partenza ore 8,15 dall'emiciclo Garibaldi, tel. 079-2826119 e 079-980957. Graduatorie La FLc-Cgil informa che è stato pubblicato il Decreto ministeriale per l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento dei docenti e che le domande scadono l'11 maggio. Consulenza e informazioni: rivolgersi agli uffici Cgil di Sassari (dal lunedì al venerdì), di Ozieri (venerdì), di Alghero (lunedì e giovedì), di Porto Torres (mercoledì) dalle ore 16 alle ore 19. Associazione di Geografia L'associazione di Geografia conferma il viaggio in Namibia dal 7 al 17 giugno, tel. 079-2826119 e 079-281515. Fai Dal 29 aprile al 3 maggio il Fai organizza un viaggio culturale a Milano e dintorni alla scoperta dei tesori del Fai e non solo, info: 079 273330. Dichiarazione dei redditi Il Caaf Cisl informa che chi volesse avvalersi dell'assistenza nella compilazione dei modelli 730, Bonus energia, Isee, Red, può prenotarsi telefonando a: 079271188-079280466- 079270420 di Sassari, 079975506 di Alghero, 079515265 di Porto Torres, 079786440 di Ozieri. Visite alla Nuova Proseguono le visite delle scolaresche alla redazione della Nuova Sardegna, a Predda Niedda. Per gli appuntamenti telefonare tutti i mercoledì dalle 9,30 alle 12 allo 079 222403 o 222400 e chiedere di Bruno Lubino. Chi trova Causa scippo, smarrito portafogli da donna di pelle con dentro documenti e patente auto, tel. 347/1793939. Smarrito telefonino Nokia in via Lelio Basso, telefonare 079 274525. Testimoni Cerco testimoni dell'incidente accaduto sabato 11 aprile alle ore 22.30 nell'incrocio tra via de Nicola e viale Italia, nel quale sono rimaste coinvolte una Lancia Ypsilon beige e una Nissan Almera blu. Tel. 320 4819843 Cerco testimoni dell'incidente accaduto sabato 4 aprile alle 22 all'incrocio tra via Togliatti e via Mastino, nel quale sono rimasti coinvolti un tram e un furgoncino bianco della Opel. Cerco in particolare l'uomo con i capelli bianchi che viaggiava sul tram e si è avvicinato alla ragazza ferita del furgoncino. Tel. 348.3032781 (Mauro). Animali Smarrito yorkshire maschio zoppo di due anni in zona Ottava, San Giovanni, ha un collare beige con disegni verdi. Chiunque l'avesse visto chiami i numeri 338 9535135, 347 7534885. Smarrito cane di 4 mesi, tipo pastore tedesco di colore nero con petto bianco e zampe color nocciola. Sparito il giorno 11.04.2009 a Lu Bagnu-Castelsardo. Chiunque lo avesse trovato può telefonare ad Antonello: 348 4002817.

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la forte attualità del pensiero di cocco-ortu fa scuola a bono (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 38 - Sassari La forte attualità del pensiero di Cocco-Ortu fa scuola a Bono BONO. La grande attualità del pensiero e dell'attività politica di Francesco Cocco-Ortu coinvolge gli studenti dell'Istituto superiore di Bono. Si è svolto qualche giorno fa nell'istituto un convegno-dibattito sulla figura del giurista e più volte ministro nell'Italia liberale. Un incontro che ha visto la partecipazione di insigni studiosi, come lo storico e docente dell'Università di Cagliari Tito Orrù. La direttrice dell'Archivio di Stato di Cagliari Marinella Ferrai Cocco-Ortu e il professor Tonino Dettori, docente nell'Istituto superiore Angioy di Bono e presidente dell'associazione Paris, organizzatrice dell'evento insieme con la dirigenza della scuola. Grande interesse è stato dimostrato dagli studenti di fronte agli interventi dei relatori, seguiti al saluto del dirigente scolastico Antonio Uda, del sindaco di Bono e presidente della Comunità Montana del Goceano Piero Molotzu e di Daniele Murineddu, sindaco di Benetutti, luogo d'origine della famiglia Cocco-Ortu. Un interesse nato dalla grande attualità del pensiero del grande politico sardo, il cui spirito democratico è emerso con ricchezza e chiarezza dalle relazioni dei convegnisti. Arguta la domanda posta al professor Orrù dal giovane Stefano Campanari, della quarta Igea, che ha chiesto al docente alcune spiegazioni sull'evoluzione dei sistemi elettorali negli anni dell'attività politica di Cocco-Ortu, ovvero dalla fine dell'Ottocento sino al 1924. Di grande respiro anche il quesito posto a Orrù dallo studente della quinta Iter Wiliam Antuzzi, che ha chiesto "lumi" sul ruolo e sul peso della Chiesa nelle elezioni in quello stesso periodo, nel quale vigevano i dettami dell'enciclica "Non Exepedit", che di fatto impediva il voto ai cattolici "depredati" dall'Unità d'Italia del loro regno temporale. Quesiti intelligenti e acuti, che hanno dato la dimostrazione dell'interesse suscitato negli studenti dell'Angioy dalla figura del grande uomo politico sardo. Più volte ministro, Cocco-Ortu non abdicò infatti mai alle sue idee di stampo proto-democratico, e non dimenticò mai nel suo lavoro l'orgoglio e la forza che gli derivavano dall'essere figlio dell'aspra ma coraggiosa gente della terra del Goceano. Valori che ancora oggi piacciono anche al più "distratto" degli studenti. (b.m.)

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"Non si ferma la nostra voglia di cultura" (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Intervento Contro le critiche di chi dice: oggi troppe iniziative "Non si ferma la nostra voglia di cultura" FERDINANDO MOLTENI* Città paradossale Savona. Di solito ci si lamenta che non c'è niente da fare. Il ritornello l'ho sentito per anni e ho continuato a sentirlo all'inizio del mio incarico di assessore alla Cultura. Poi, ho deciso di smontare questo luogo comune. Lo scorso anno ho promosso 280 eventi culturali: mostre, concerti, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, convegni, iniziative per i più piccoli e per la terza età. A questi si sono aggiunti quelli promossi dalle associazioni. Quest'anno faremo anche di più. Il mio obiettivo è dare ai savonesi un'occasione culturale diversa ogni giorno. Sono vicino all'obbiettivo. Tuttavia - ed ecco il paradosso - oggi, qualcuno, dice che facciamo troppo. Ci sono troppe iniziative, facciamo troppa cultura. E' una critica, oltre che paradossale, assai sciocca. Chi può, dotato di una normale intelligenza, lamentarsi se la città in cui vive offre troppo? Eppure succede. Ma io ho intenzione di andare avanti. Ieri ho passato un normale sabato da assessore alla cultura nella città di Savona. Ho partecipato all'inaugurazione del Festival internazionale della maiolica; ho inaugurato la bellissima mostra curata da Giorgia Cassini e Simona Poggi dedicata al genio futurista (e non solo) di Farfa; ho partecipato all'apertura della mostra collettiva realizzata dall'amico Bruz - un fantastico operatore culturale capace di donare alla città mostre formidabili come quelle di Pomodoro e Scanavino - nella sua bella galleria Conarte e poi sono corso alla libreria Ubik a presentare il libro di Gallucci e Poponessi sul «marketing dei luoghi e delle emozioni». Lì ho parlato di come la cultura stia trasformando la nostra città, rendendola più bella ed attraente. Oggi mi dedicherò, sul Priamàr, ad una delle più originali mostre ospitate a Savona negli ultimi anni: «Art & Savonnerie». Una bellissima partnership pubblico-privato che andrà a vantaggio dei savonesi. Questa sera sarò a Lavagnola, ad assistere al concerto di Carlo Aonzo ed Elena Buttiero, due musicisti che sono patrimonio della città, organizzato con grande sensibilità e gusto dal collega assessore Lirosi. Potrei parlare di tante altre cose: del clavicembalo che ci è stato donato l'altro ieri e che sarà per sempre in dotazione al Teatro Chiabrera o della fitta agenda di eventi che mi occuperà nelle prossime settimane. E delle mille iniziative realizzare dal citato assessore ai quartieri, dalle circoscrizioni e dai tanti sodalizi che arricchiscono la nostra città. A Savona si fa tanto, sempre di più. Chi pensa che si stia facendo troppo, si rassegni. * Assessore alla Cultura del Comune di Savona

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Cerimonia premiazione Premio "Giuseppe Lettera" (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 19 Aprile 2009 Cerimonia premiazione Premio “Giuseppe Lettera” PREMIAZIONI | S.Arpino Si svolgerà domenica prossima a partire dalle ore 10:30, all'interno della Sala Convegni sita al Piano terra del Palazzo Ducale "Sanchez de Luna D'Aragona" in Piazza Umberto I a Sant'Arpino, la cerimonia di premiazione dei vincitori della prima edizione del concorso Premio per la Cultura "Giuseppe Lettera", indetto dall'Istituto di Studi Atellani, dalla famiglia Lettera-Speranzini, e che si avvale del patrocinio dell'amministrazione comunale atellana. Il momento conclusivo e più atteso del Premio che ricorda il giovane studente santarpinese prematuramente deceduto vedrà la presenza del sindaco di Sant'Arpino Eugenio Di Santo, del Presidente dell'Istituto di Studi Atellani, Francesco Montanaro, del Dirigente Scolastico del II Circolo Didattico di Frattamaggiore, Antonio Puca, dell'assessore alla Cultura del Comune di Sant'Arpino, Giuseppe Lettera, che premierà i vincitori. Presenzieranno, inoltre, il professor Marco Dulvi Concione, docente di Storia del Diritto Italiano-Facoltà di Giurisprudenza II Università Napoli - Direttore della"Rassegna storica dei Comuni", il professor Rocco Giordano, Docente di Economia dei Trasporti e della Logistica Università di Salerno, il professor, Franco Palladino, Docente di Storia della Matematica Università di Salerno, oltre ai rappresentanti delle amministrazioni comunali dell'area atellana. Il Premio "Giuseppe Lettera", è stato rivolto ai migliori lavori di carattere: storico, socio-economico, letterario, antropologico, artistico, architettonico, archeologico, urbanistico che riguardano la zona atellana e/o le sue città: Frattamaggiore, Sant'Arpino, Frattaminore, Cesa, Orta di Atella, Succivo, Sant'Antimo, Grumo Nevano, Casandrino, Gricignano di Aversa, Caivano, Cardito, Crispano, Afragola, Casoria, Casavatore, Arzano e Aversa. Per la prima edizione i lavori ammessi sono state le Tesi di Laurea discusse nel periodo compreso tra ill 01.01.2007 e il 28.12.2008, presentate in tutte le facoltà delle Università Italiane, suddivise in due categorie: a)Tesi di Laurea in :Biologia, Medicina e Chirurgia, Psicologia, Architettura, Geologia, Agraria, Ingegneria, Economia, Scienze Ambientali, Informatica, Statistica, Giurisprudenza, Scienze della Comunicazione, Scienze Politiche, Giornalismo, Sociologia; b)Tesi di Laurea in:Scienze dell'Educazione e della Formazione, Scienze Storiche, Lettere, Filosofia, Conservazione Beni Culturali, Restauro.

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Allieva del Liceo "Quercia" di Marcianise conquista (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 19 Aprile 2009 Allieva del Liceo “Quercia” di Marcianise conquista premio sull’Unione europea PREMIAZIONI | Marcianise La comunità scolastica del Liceo "Quercia" di Marcianise ha accolto con gioia la notizia che la Commissione giudicatrice del 7° Premio "Campania Europa 2009", promosso dall'AREC Campania e dall'Ufficio Scolastico Regionale, ha deliberato di conferire un premio, consistente in un viaggio a Bruxelles dal 7 al 11 maggio 2009 per la visita alla sede del Parlamento Europeo, all'allieva Maria Grazia Tartaglione, frequentante la classe IIIL del Liceo Classico. Il prestigioso riconoscimento si formalizzerà con la consegna del premio che avrà luogo presso Villa Doria d'Angri, Università Parthenope di Napoli il giorno 4 maggio. Il lavoro premiato ha affrontato i temi della democrazia, dell'unità europea e dei processi storici sottesi alle conquiste delle carte costituzionali. Lo spunto dell'elaborato è stato fornito all'allieva dal lavoro d'equipe del Consiglio di Classe, composto dai Proff. Salvatore Brillantino, Domenico Caroprese, Pasquale Delle Curti, Vincenzo Serafino, Maria Grazia Boccone, Marisa Di Leva, Giuseppe Di Carluccio, Franceschina Pagano. Una preziosa guida nell'elaborazione delle idee progettuali è stata quella offerta dal Prof. Brillantino, docente di italiano e latino, che ha offerto all'allieva le indicazioni bibliografiche con cui ha approfondito i temi del concorso, in maniera particolare le istituzioni dell'Unione europea ed il loro funzionamento. Soddisfazione vivissima è stata espressa dal Dirigente Scolastico del "Quercia", il Prof. Diamante Marotta, che ha sempre tenuto in alta considerazione l'esigenza di ancorare l'insegnamento curricolare alle tematiche etiche e politiche, nel contesto dell'integrazione europea. D'altra parte il "Quercia" si muove da anni in un'ottica europea, come dimostrano le tante attività promosse con i fondi dell'Unione, mirate al life long learning, alla prevenzione della dispersione scolastica e alla formazione di una cittadinanza europea, i progetti extracurricolari sull'intercultura e l'insegnamento della storia in un'ottica globale. La partecipazione del"Quercia " all'iniziativa è stata promossa dalla Prof.ssa Concetta Marino, funzione strumentale studenti.

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Doppio appuntamento con l'Archeoclub Domani alle 16,30 nella sala storica della Biblioteca U... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA PISA pag. 11 Doppio appuntamento con l'Archeoclub Domani alle 16,30 nella sala storica della Biblioteca U... Doppio appuntamento con l'Archeoclub Domani alle 16,30 nella sala storica della Biblioteca Universitaria, la dottoressa Aurora Puccetti e il professor Garbari terranno una conferenza su «Il Fondo Savi». Martedì alle 16,30, invece, sempre alla Biblioteca Universitaria, la dottoressa Aurora Puccetti presenterà un percorso conoscitivo sugli antichi Egizi attingendo dal patrimonio documentario del Fondo Rosellini. Seminario al Cnr L'Ente Pisano Scuola Edile organizza per domani in collaborazione con il Cnr il seminario di domotica «Tecnologie al servizio dell'uomo». L'incontro si terrà presso la sede del Cnr in viaMoruzzi 1 (Aula 27) ed è aperto a aziende, professionisti ed enti locali. Medici pisani pro-terremotati La sezione di Pisa della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale ha aderito all'appello dell'assessore regionale al Diritto alla Salute, Enrico Rossi, per l'assistenza medica necessaria ai cittadini abruzzesi che hanno trovato ospitalità presso parenti e amici residenti in Toscana. Incontri sul Novecento Prosegue la riflessione sul Novecento con il ciclo di incontri organizzati dalla Fondazione Opera Toniolo e dall'Associazione di Docenti Cattolici Uciim. Gli incontri si terranno al complesso «Concetto Marchesi». Primo appuntamento martedì alle 16 con «L'ordine internazionale dopo la II Guerra Mondiale (professor Fabrizio Ghilardi, Università di Lecce ). Mercoledì 29 aprile: «La Chiesa di fronte ai problemi della guerra e della pace - Seconda guerra mondiale e guerra fredda» (professor Daniele Menozzi, Scuola Normale Superiore). Venerdì 8 maggio: «Il comunismo: evoluzione e tramonto» (professor Roberto Pertici, Università di Bergamo).

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dal nostro corrispondente MADRID - "L'onestà del... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 19 Aprile 2009 Chiudi JOSTO MAFFEOdal nostro corrispondente MADRID - "L'onestà del 61". Ce la racconta già con il titolo la sua avventura romana a lieto fine. Perché Javier Ronda, criminologo, docente all'Università di Siviglia, autore di libri che analizzano vicende della cronaca nera, è innanzitutto un giornalista, noto volto della tv pubblica andalusa. A Roma, invece, dove ha potuto constatare una rapida e onesta soluzione a una dimenticanza che poteva costargli cara, Javier, con la moglie Pilar e gli omonimi figli adolescenti, era un attento turista attratto dalla bellezza di una città unica, che abbiamo ammirato nel suo splendore dall'alto del Cupolone. Tutto accade in poco meno di un'ora, la notte del mercoledì di Pasqua. Sono le 11, quando la famiglia andalusa, stanca dopo l'intensa giornata di visite, sale sul 61 in piazza San Silvestro e si dirige verso il proprio albergo in via Felice Grossi-Gondi. A bordo del bus una ventina di passeggeri. Javier Ronda si siede dietro l'autista e appoggia a ridosso della sua gamba sinistra lo zainetto più importante del gruppo familiare. Dentro, insieme ad alcuni souvenir, ci sono una carissima videocamera, una macchina fotografica, i quattro passaporti e circa ottocento euro in contanti. Alla fermata di via Ignazio Giorgi i quattro scendono. E il bus si allontana. Ma lo zaino rimane a bordo. E già la famiglia pensa al domani, alle denunce, all'odissea dei passaporti provvisori, a mille contrattempi. Ma siamo a Roma e tutto è possibile. Come, per esempio, che a ridosso della famiglia preoccupata si fermi un'utilitaria con a bordo due ragazze: Alessandra, primo anno di giurisprudenza alla Sapienza, un fidanzato, Erasmus proprio a Siviglia, e l'amica Luciana, primo anno di architettura nella stessa università romana. Dopo poche battute la famiglia e le giovani diventano una sorta di commando romano-sivigliano, che comunica benissimo in una sorta di "itagnolo" farcito di inglese. Javier ha un'idea. Con il telefonino della moglie chiama il proprio cellulare, quello che nello zaino smarrito. Sul 61 c'è al volante Ernesto, 35 anni, un uomo onesto. Javier passa il telefonino ad Alessandra e tra la studentessa e l'autista c'è l'accordo: il bus giunge al capolinea e al ritorno ci si ritrova alla stessa fermata di via Giorgi. Trascorre poco meno di mezz'ora, e sopraggiunge il 61 di Ernesto, che sventola lo zaino dal finestrino, con tutto il contenuto. Alessandra e Luciana vogliono a tutti i costi accompagnare la famiglia in albergo. Ed ora, a un collega e criminologo che ci racconta, felice, la sua avventura italiana, lanciamo una provocazione: "Sai che c'è chi parla di Roma ladrona?". "Ma che mi facciano il piacere...".

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Aree dismesse: si cambia look (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA TERNI pag. 17 Aree dismesse: si cambia look Studio unitario per la ex Bosco e la ex Camuzzi Gazometri LA CITTA' SI MODERNIZZA PROPOSTA IN CONSIGLIO TERNI NUOVO LOOK per aree industriali dismesse. La giunta municipale di Terni (nella foto) ha approvato lo studio unitario delle aree ex Bosco ex Camuzzi Gazometri e il piano attuativo relativo alle zone di trasformazione urbanistica, che consentono al Comune di utilizzare i finanziamenti comunitari e della Banca Europea per gli investimenti a valere sul progetto «Jessica» dell'Ue, finalizzato alla valorizzazione delle aree urbane precedentemente interessate da attività produttive dismesse o comunque in stato di degrado o di non piena utilizzazione. «Trasmettiamo al Consiglio comunale per l'approvazione sottolinea anche nella sua qualità di assessore all'urbanistica il sindaco Raffaelli uno studio unitario di grande valore strategico per l'intera città, che permette di ridisegnare unitariamente una vasta e pregiatissima area di Terni che va dalla stazione ferroviaria al quartiere di Borgo Bovio. Si tratta di un disegno progettuale paragonabile, in termini di ambizione e di valenza urbana, solo all'altra grande iniziativa in via di completamento rappresentata dal project financing di Corso del Popolo. Tra i cardini dello studio di fattibilità per la costituzione di una società di trasformazione urbana mista pubblico-privato, c'è un parcheggio pluripiano interrato di 1200 posti auto e nuove volumetrie a varia destinazione che interessano una superficie di circa 16mila metri quadrati». All'interno dei confini dello studio (che comprende la zona Bosco vera e propria, il terminal autolinee adiacente alla stazione ferroviaria, la zona prima occupata dalla Camuzzi Gazometri ed ora dismessa) sono comprese funzioni complesse, spiegano i tecnici di Palazzo Spada, quali l'area a servizio delle attrezzature ferroviarie e il Centro Multimediale, per le quali viene previsto il mantenimento e l'ampliamento delle attività e delle volumetrie esistenti.Le aree interessate alla trasformazione urbana sono state inserite all'interno del Piano Attuativo e comprendono le aree di proprietà comunale, attualmente utilizzate come grande parcheggio fuori terra e come stazione autolinee, a cui si aggiunge un'area industriale dismessa privata, per la distribuzione del gas, costituita dall'ex complesso Camuzzi. Nello studio viene precisato l'assetto della viabilità già previsto dal Prg, ridefinendo l'andamento della strada che corre a margine dell'area, parallelamente ai binari della ThyssenKrupp. Nel quadrante ovest viene confermato il posizionamento della stazione autolinee, con accesso dalla nuova viabilità, viene mantenuta la volumetria corrispondente all'attuale palazzina dell'Atc e previsto un incremento volumetrico pari a 300 metri quadri di superficie utile da destinarsi alla realizzazione di nuovi servizi, anche commerciali. L'elemento caratterizzante l'intero comparto è rappresentato da una grande piazza che organizza tutti gli interventi di nuova edificazione che vi si affacciano. L'intervento pubblico prevede la realizzazione di edifici per una superficie massima di 15.700 metri quadrati, che si articolano in un fabbricato alto con tipologia a torre e con destinazione direzionale, in un basso edificio con destinazione prevalentemente commerciale.

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SSan Benedetto CELTE le due cinquine finaliste della XXVI edizione del <I... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Marche)" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 19 Aprile 2009 Chiudi di ANTONIO DE SIGNORIBUS SSan Benedetto CELTE le due cinquine finaliste della XXVI edizione del Premio Letterario Riviera delle Palme per la Saggistica e la Narrativa in edizione economica di San Benedetto. Eccole. Per la narrativa: La vita bassa di Alberto Arbasino, Il circo capovolto di Milena Magnani, Sorella di Marco Lodoli, Mille anni che sto qui di Mariolina Venezia, Ne qui né altrove una notte a Bari di Gianrico Carofiglio. Per la saggistica: Sulle regole di Gherardo Colombo, La città come opera d'arte di Marco Romano, Prima lezione di storia moderna di Giuseppe Galasso, La tenaglia di Natalino Irti, Grande guerra, piccoli generali di Lorenzo Del Boca. I testi finalisti, ora, verranno distribuiti alle cinque fasce di lettori-elettori che nel mese di settembre saranno chiamati ad esprimere il loro voto, così sancendo, unitamente alle risultanze delle vendite effettuate presso un'apposita mostra mercato, i vincitori della XXVI edizione del Premio. «Il Circolo Culturale Riviera delle Palme promuove parallelamente al Premio- sottolinea il presidente Silvio Venieri- il concorso di scrittura per gli studenti: agli stessi verrà chiesto di prendere in esame un passo di Marco Vitruvio Pollione tratto dalla prefazione al VI libro del De architectura e svolgere una riflessione sul ruolo della cultura nel mondo d'oggi alle prese con la ricordata penalizzante situazione economico-finanziaria, quindi dovranno sviluppare un testo espositivo/argomentativo sul tema Il ruolo della cultura nel mondo di oggi attraversato dalla crisi economico-finanziaria». I ragazzi, i cui elaborati saranno ritenuti più validi dall'apposita commissione di valutazione, riceveranno un premio in buoni-libro durante la manifestazione conclusiva del Premio. Dopo l'annuncio delle opere finaliste si è svolto, poi, un dibattito con i docenti e gli studenti delle scuole superiori di San Benedetto sul tema La cultura e la crisi economico-finanziaria: problematiche e prospettive. Sono intervenuti il Prof. Carlo Carboni, ordinario di Sociologia Economica presso la facoltà di Economia dell'Università Politecnica delle Marche e la Dott.ssa Mara Cerquetti, ricercatrice di Economia e Gestione delle imprese presso l'Università degli Studi di Macerata, dipartimento Beni Culturali di Fermo. Si è posto l'interrogativo se, proprio in tempi contraddistinti dalla recessione economica, si debbano aumentare le risorse da allocare in favore di seri progetti di promozione culturale».

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Università, l'Italia importa cervelli (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 19-04-2009)

Argomenti: Cervelli

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 19/04/2009 - pag: 23 La svolta Il rapporto sulla «guerra globale per i talenti». Più della lingua a frenare la corsa è la burocrazia Università, l'Italia importa cervelli Gli studenti dall'estero crescono del 20%: sorpasso su quelli in fuga Dal 2004 al 2006, gli studenti di altre nazionalità sono passati da 40 mila a 48 mila, più venti per cento ROMA Tra il 2004 e il 2006 i corsi delle nostre università, spesso al centro di polemiche e di analisi impietose, hanno attratto un 20 per cento in più di studenti di altre nazionalità: da 40 mila a 48 mila. Il 2006, per quanto riguarda la capacità del nostro sistema universitario di richiamare iscritti d'oltrefrontiera, è stato un anno di svolta. Il numero dei giovani stranieri che hanno deciso di formarsi in Italia ha superato quello degli italiani che si sono iscritti ad un ateneo d'oltreconfine. Nel 2004 infatti il numero dei nostri ragazzi che emigravano per ragioni di studio superava di 4.251 unità quello degli stranieri che frequentavano le nostre università. In buona sostanza eravamo fuori dal novero dei Paesi sviluppati: nell'Ocse solo l'Italia attirava meno studenti di quanti ne uscivano. Nel 2006 gli arrivi hanno oltrepassato di 8.501 unità le partenze. Numeri molto piccoli se si tiene conto di un flusso mondiale di due milioni e 700.000 studenti universitari che studiano all'estero e che valgono 30 miliardi di euro. O se si guarda a quanto accade in Europa. Ma quei dati segnano un'inversione di tendenza. Nella «guerra globale per i talenti» qualcosa si sta muovendo anche nei nostri atenei? È quanto sembra emergere da un'indagine sulle università italiane nel mercato globale dell'innovazione condotta da «Vision», un «pensatoio » indipendente che produce ricerche sociali e politiche (il rapporto sarà presentato il 20 alla Camera, Palazzo Marini, alla presenza del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini). L'aumento delle iscrizioni di studenti stranieri non è solo una curiosità statistica, un motivo di orgoglio per il nostro mondo accademico che all'improvviso si scopre un po' più competitivo. Quei laureati, una volta tornati a casa, manterranno vivo per molti anni un legame con la cultura, le competenze e le capacità produttive del nostro Paese. Nei primi dieci posti per la presenza di studenti stranieri(in rapporto agli iscritti e non in valore assoluto) troviamo il Politecnico di Torino seguito da Bocconi, Trieste, Politecnico di Milano, Urbino, Bologna, Trento, Genova, Camerino, Brescia, Verona e Firenze. Il saldo tra studenti universitari stranieri in arrivo e in uscita 8.501 giovani immigrati nel 2006 è poca cosa se paragonato a quello degli Stati Uniti (535.492) dove tuttavia tra il 2000 e il 2006 si nota un calo pari al 5 per cento. Ma le distanze restano forti anche se ci confrontiamo con i nostri diretti competitori europei: Regno Unito (305.051), Germania (183.122), Francia (181.730), Belgio (35.469) o Spagna (24.138). «Vision» giunge alla seguente conclusione: «Mentre Francia, Germania e Regno Unito sono abituati ad avere più del 10 per cento dei propri studenti che sono stranieri, la media italiana è del 2 per cento». C'è la difficoltà della lingua. L'Italiano non è un idioma veicolare, anche se nei migliori atenei sta aumentando l'offerta di corsi in lingua inglese. La maggiore difficoltà sembra però essere un'altra, almeno secondo l'indagine condotta da «Vision» nel Politecnico di Torino tra ricercatori e studenti di master per lo più colombiani e cinesi: il 60 per cento ha espresso un giudizio negativo sulla nostra burocrazia e il 32 per cento sulle normative in merito agli immigrati. «Una sorta di selezione al contrario conclude lo studio attraverso la quale riduciamo l'emigrazione togliendo la parte migliore». Giulio Benedetti

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Una strada intitolata a Degennaro (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: BARI data: 19/04/2009 - pag: 9 L'iniziativa Una strada intitolata a Degennaro BARI Giovedì prossimo 23 aprile l'amministrazione comunale di Bari intitolerà una strada cittadina a Giuseppe Degennaro, «imprenditore, amministratore e uomo politico illuminato, che ha dato un impulso decisivo allo sviluppo e alla modernizzazione della città negli ultimi decenni». Alla cerimonia, che si svolgerà alle 18 nella sede del Comune, parteciperanno il sindaco, Michele Emiliano, l'assessore comunale alla toponomastica Antonella Rinella e il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe De Santis. Sono previsti interventi dei docenti della Libera Università del Mediterraneo Lum Jean Monnet, del direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tommaso, di Emanuele e Davide Degennaro. «La Giunta Comunale - riferisce una nota - il 10 marzo scorso, ha deliberato di intitolare a Giuseppe Degennaro la nuova strada in fase di realizzazione in via Maestri del Lavoro, di accesso principale al nuovo interporto, una delle grandi opere da lui realizzata».

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Domani al via (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: TEMPOLIBERO data: 19/04/2009 - pag: 19 La manifestazione Domani al via «Università porte aperte» Sarà il rettore Guido Trombetti ad inaugurare la settima edizione di «Università porte aperte», iniziativa promossa dall'ateneo fredericiano principalmente per far conoscere l'offerta formativa delle sue tredici facoltà ai ragazzi dell'ultimo anno degli istituti superiori campani. Alla cerimonia inaugurale verrà presentata, infatti, l'offerta didattica dell'Università. Contestualmente e si apriranno gli info-point per la divulgazione delle attività formative, culturali e assistenziali che si svolgono nelle facoltà. La manifestazione è organizzata dal Centro di orientamento d'ateneo Softel, diretto da Luciano De Menna. L'appuntamento è per domani nel Complesso Universitario di Monte Sant'Angelo, in via Cinzia, alle 9.45. Il programma della giornata prevede anche, presso la facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, dalle 12 alle 13, incontri in aula con i docenti dei Corsi di laurea e dalle 15 alle 18 con laboratori e musei Aperti. È previsto anche l'incontro in laboratorio con docenti e ricercatori dei corsi di laurea dal titolo «Docenti e giovani professionisti discutono dei corsi di laurea. Possibilità, opportunità occupazionali e... di chi ce l'ha fatta». Il programma di «Università porte aperte» è on line all'indirizzo www.porteaperte.unina.it Il rettore Guido Trombetti, rettore della Federico II, domani inaugurerà la manifestazione

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La camorra a cinema in cinque film (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: TEMPOLIBERO data: 19/04/2009 - pag: 20 La rassegna La camorra a cinema in cinque film Il primo film sulla camorra risale al 1952, ed è «Processo alla città» di Luigi Zampa; l'ultimo è di qualche mese fa, ed è l'apprezzato «Gomorra» di Matteo Garrone, tratto dal bestseller di Roberto Saviano. In mezzo, molteplici produzioni, lungometraggi, documentari, ma anche rappresentazioni teatrali e fiction, hanno raccontato il disagio della città di Napoli e la morsa della criminalità. Da domani cinque appuntamenti, tutti ad ingresso gratuito, ripropongono le «visioni» di registi e autori, nell'ambito dell'undicesima edizione della rassegna «Cinema e storia», a cura di Vincenzo Esposito, Mario Franco e Pasquale Iaccio. Promotori dell'iniziativa l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con la docente Marcella Marmo, l'Accademia di Belle Arti di Napoli, la Ficc e l'Arci Movie di Ponticelli, guidata da Antonella Di Nocera. Il ciclo «Camorra - A fuoco» parte dunque domani alle 10 con la proiezione de «La sfida» di Francesco Rosi nel teatro dell'Accademia di Belle Arti, che ospiterà tutti gli appuntamenti con l'unica eccezione di quello che si terrà lo stesso giorno alle ore 17 presso il cinema Pierrot di Ponticelli, dove scorreranno le immagini di «Gomorra»: al termine l'attore Salvatore Cantalupo e lo sceneggiatore Maurizio Braucci parteciperanno al dibattito col pubblico. Chiara Marasca La sfida Il primo titolo della rassegna, proiettato domani, è «La sfida» di Francesco Rosi

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GIUSEPPE ZANNIELLO Migliora il rendimento scolastico e lo sviluppo delle due diverse personalità (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

A FAVORE CONTRO GIUSEPPE ZANNIELLO «Migliora il rendimento scolastico e lo sviluppo delle due diverse personalità» FRANCO FRABBONI «È solo una moda dei genitori bene Maschi e femmine devono essere coeducati» Giuseppe Zanniello, ordinario di didattica e pedagogia speciale a Palermo. Perché all'estero sono più avanti nella sperimentazione dell'opzione single sex? «La scuola single sex si espande per motivi pragmatici, perché funziona meglio. I dati lo confermano, alunni e alunne apprendono con maggiore efficacia - anche nelle materie tradizionalmente meno attraenti per l'uno o l'altro sesso, come quelle scientifiche per le ragazze - e imparano a meglio relazionarsi con le persone del sesso opposto». Molti genitori scelgono le scuole single sex ma solo fino alle medie. Al liceo preferiscono quella mista. Perché? «Tutte le indagini finora svolte hanno rilevato che le preferenze dei quattordicenni sono chiaramente per le scuole miste e non credo che ci sia bisogno di spiegarne i motivi. I genitori si dovrebbero chiedere se quello che risulta più gradito ai figli sia anche quello più conveniente per lo sviluppo della loro personalità. Ma non sempre i genitori sono disposti a discutere con i figli anche su questo tema, dal momento che già hanno molti altri problemi da affrontare con loro». Nell'attuale realtà multietnica e multiculturale l'educazione separata può essere un percorso che semplifica integrazione e istruzione? «Se lei si riferisce al rispetto dei costumi islamici che prevedono una netta separazione tra uomini e donne anche nel momento dell'istruzione, la mia risposta è positiva; in questo modo cadrebbero anche le polemiche sul velo indossato a scuola dalle alunne. Ma certamente non è questo il motivo della proposta pedagogica della scuola sessualmente omogenea». \ Franco Frabboni, ordinario di Pedagogia, Università di Bologna. In Italia manca il dibattito sulle single sex. Apriamolo, lei che ne pensa? «Pollice verso. Proprio ieri ero a Bressanone dove ho concluso una ricerca che pubblicherò a breve sulla scuola media in Alto Adige. Lì ho chiesto a docenti di lingua italiana tedesca e ladina come si pongono di fronte all'ipotesi di separare maschi e femmine. È stato un plebiscito per la coeducazione, che ci ha fatto a suo tempo superare una situazione sbagliatissima - la scuola che ho fatto io e quelli della mia generazione - che non ha più ragione d'essere sul piano pedagogico». Eppure molti Paesi avanzati la stanno proponendo come proposta innovativa. «Sono tesi sostenute solo su base cognitivistica, cioè che riguardano l'apprendere e si giustificano solo in una scuola nozionistica. Ma questa formazione di piccoli Mozart sarebbe molto artificiale e in parte è anche una moda di genitori-bene. La ricerca internazionale invece documenta che la formazione della mente è possibile se c'è una relazione eterogenea. Se c'è un cuore maschile e femminile che batte nella classe. La bambina, più ordinata e attenta, ha bisogno anche dell'atteggiamento scapigliato del maschio e, viceversa». Pollice verso anche per alcune sperimentazioni? «Per le classi monogenere sì, mentre credo ci possano essere momenti di differenziazione nella scuola mista. Separarsi un po' in alcune materie per poi ricongiungersi. Ma il tutto purché sia sperimentale e sotto controllo scientifico. Perché è vero che oggi maschi e femmine stanno molto insieme nella vita extrascolastica, ma è importante che siano coeducati anche a scuola, soprattutto negli anni della primaria». \

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di GIOVANNI CIPRIANI * NEL PASSATO la terra veniva percepit... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

LUCI DELLA CITTA' pag. 31 di GIOVANNI CIPRIANI * NEL PASSATO la terra veniva percepit... di GIOVANNI CIPRIANI * NEL PASSATO la terra veniva percepita al centro dell'universo e l'uomo appariva soggetto agli influssi celesti più disparati. Il momento della nascita era determinante ed il segno zodiacale, al pari dell'ascendente, fissavano in maniera definitiva il destino di ciascuno, forgiandone gli aspetti peculiari. In salute e in malattia quegli astri esercitavano la massima influenza, al pari delle pietre e dei metalli ad essi connessi. Soprattutto in caso di disturbi fisici il concetto generalmente applicato da medici e speziali era quello di ristabilire l'armonia nel corpo, una armonia che doveva essere soprattutto siderale, ultraterrena ed erano quindi efficaci rimedi tutti quegli elementi che potevano rendere più attivi gli influssi del cielo e far superare ogni patologia. Di fronte ad un paziente, dunque, un medico del Rinascimento, come si comportava: valutava il segno zodiacale, le caratteristiche astrali ed aggiungeva l'identificazione dell'umore dominante. Il malato era un sanguigno, un bilioso, un malinconico o un flemmatico? La terapia era connessa alla somministrazione dei prodotti minerali o vegetali, generati dalla terra, che più fossero connessi alla realtà astrale del paziente. Celebre il caso di Lorenzo de' Medici, curato da Pierleone Leoni di Spoleto con pietre macinate, nel vano tentativo di vincere l'uricemia, che tormentava il Magnifico, con altri terribili cristalli. Se ci si fosse avvicinati all'identificazione di un organo malato il sussidio terapeutico si sarebbe fondato, invece, sul concetto di segnatura'. Dio, nella sua infinita bontà, aveva infatti indicato le erbe, le radici, le cortecce che più erano adatte farmacologicamente. La loro forma richiamava quella degli organi malati o, più semplicemente, l'aspetto esteriore di una alterazione patologica. Qualcosa iniziò a mutare alla fine del Cinquecento. Gaspare Tagliacozzi, docente presso l'ateneo bolognese, dimostrò inoppugnabilmente che la pelle poteva autotrapiantarsi, iniziando una pratica chirurgica rivoluzionaria: la rinoplastica. I segreti della medicina e della farmacologia erano dunque connessi al corpo umano e ad esso doveva essere dedicata la massima attenzione, non ad astri o a realtà ultraterrene. A breve distanza Galileo Galilei inferse un colpo mortale alle antiche concezioni. Sostenendo con vigore e prove scientifiche la tesi di Niccolò Copernico ed affermando che il sole e non la terra fosse il centro dell'universo, fece vacillare secoli di false credenze. Gli astri non erano dunque tutti attorno alla terra ed agli uomini che la popolavano, esercitando la loro influenza. Ciò che fino ad allora era stato creduto era errato ed occorreva studiare più approfonditamente ogni aspetto del cielo e verificare quanto filosofi, astronomi e medici dell'antichità avessero trasmesso con le loro opere. Molte realtà date per certe apparivano incongruenti, inattendibili ed il metodo sperimentale iniziò ad affermarsi, con il contributo determinante della famiglia Medici e di quella Accademia del Cimento che venne fondata nel 1657 a Firenze, a Palazzo Pitti, dal Granduca Ferdinando II e da suo fratello Leopoldo. Galileo era ormai scomparso ma il suo pensiero continuava a dare frutti fecondi, soprattutto sotto il profilo empirico, come ben dimostrò un medico aretino destinato a divenire celebre: Francesco Redi. La strada della scienza era stata ormai aperta e, alla fine del Seicento, un attento osservatore come Bernardino Ramazzini fece una delle scoperte più banali ma più illuminanti. Il lavoro poteva produrre alterazioni negli organi vitali e generare malattie. Nacque così il De morbis artificum diatriba, apparso a stampa nel 1700. Le patologie più disparate non erano il frutto di influenze negative, o della rottura di un equilibrio astrale, ma l'effetto della vita terrena. Su quest'ultima si doveva operare per prevenire le malattie, o per arginarne gli effetti devastanti. Il corpo umano era sempre più al centro dell'attenzione, in salute e in malattia, ma se gli organi si usuravano, si alteravano patologicamente, doveva essere possibile studiarli, esaminarli, comprenderne in dettaglio le trasformazioni, per giungere poi, scientificamente, ai rimedi più opportuni da adottare. A questo arduo compito si accinse Giovan Battista Morgagni, docente nell'ateneo patavino che, dopo centinaia e centinaia di dissezioni, condotte con metodo sperimentale, dette alle stampe nel 1761 il suo De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis. Nasceva così l'anatomia patologica. Ogni malattia era connessa ad una realtà corporea, ad elementi fisici individuabili e circoscrivibili. Tutto aveva origine nel corpo ed era connesso al suo funzionamento. Il razionalismo illuminista iniziava a dare frutti mirabili attraverso raffronti statistici, osservazioni microscopiche, dissezioni comparate. Lo stile di vita, il lavoro, il cibo, l'aria erano i veri elementi alla base della salute o della malattia e presto sarebbe apparsa in tutta la sua drammatica evidenza la vera causa delle più disparate patologie: la povertà più atroce. Le antiche concezioni astrologiche ed umorali erano ormai un lontano ricordo ma, nonostante la loro palese inconsistenza, rimasero vive nella credulità popolare, insensibile al fascino della ragione e preda costante dei tormenti del sentimento. * Professore di Storia Moderna all'Università di Firenze

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Siola: (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: NAPOLI data: 19/04/2009 - pag: 9 Il «Sabato delle idee» Siola: «Pedonalizzate tutta via Caracciolo» «Via anche i tram, bastano i due metrò» Acceso dibattito al Pan: la Villa Comunale e il mare uniti in un unico grande spazio urbano da utilizzare per eventi di sport e di cultura NAPOLI - «Restituiamo ai cittadini il lungomare di via Caracciolo rendendolo pedonale in maniera stabile ed eliminiamo la linea tramviaria della Riviera di Chiaia ». Questa la proposta concreta lanciata ieri al Pan da Uberto Siola nel corso del quarto appuntamento della rassegna «Il Sabato delle Idee». L'urbanistica, intesa come opportunità di rinascita e sviluppo per la città di Napoli, è stata al centro di un incontro sullo spazio urbano, previsto nella serie ideata dalla Fondazione Sdn di concerto con l'Università Suor Orsola Benincasa e il Palazzo delle Arti di Napoli. La giornata di dibattito e discussione ha visto riuniti urbanisti e pianificatori, docenti di architettura ed ingegneri nel formulare nuove prospettive per lo spazio urbanistico della città. Il presidente della Fondazione internazionale per gli studi superiori dell'Architettura Siola ha così motivato la sua idea: «Una volta ultimati i lavori della linea 6 della metropolitana, quella che collega Fuorigrotta a Mergellina e destinata a raggiungere anche Piazza Municipio, la presenza nella zona delle stazioni di Arco Mirelli e Piazza San Pasquale renderà superflua la linea tramviaria presente lungo la Riviera di Chiaia, dove invece si potrà predisporre il doppio senso di percorrenza nel tratto di strada che congiunge piazza della Repubblica e piazza Vittoria ». La proposta di riassetto urbano che vedrà uniti la Villa Comunale e il mare in un unica superficie urbana di transito, pare aver convinto i presenti all'incontro di ieri. L'ipotesi di uno spazio libero, ha raccolto l'adesione anche dell'ex assessore comunale Renato Nicolini, che ha dichiarato: «Un intervento del genere rappresenterebbe una grande opportunità per la vivibilità cittadina, un ampio spazio del centro urbano dove poter realizzare iniziative ed eventi di cultura, sport e spettacolo ». Nell'immaginare una città diversa, capace di luoghi nuovi rispetto a quelli già esistenti, si è naturalmente fatto riferimento a buone prassi di progettazione adottate da altre metropoli. L'architetto Max Dudler, docente della prestigiosa Kunstakademie di Düsseldorf, ha proposto un'analisi comparativa fra i centri urbani di Berlino, Zurigo e Napoli. Gianni Fabbri, docente di progettazione architettonica all'Università Iuav di Venezia ha invece riportato l'esperienza della città dei canali, illustrando il progetto della «metropolitana sub lagunare». E ancora, come accaduto in occasione dell'incontro che tagliò il nastro de «Il sabato delle idee», si è discusso di Milano e del volano di trasformazioni urbanistiche rappresentato per quest'ultima dall'Expo 2015. In particolare, gli interventi di Francesco Collotti e Gabriele Del Mese hanno offerto importanti spunti, guardando anche all'esperienza cinese in occasione del World Expo 2010, per Nicola Oddati, presente in sala nel ruolo di presidente della Consulta per il Forum delle Culture che animerà Napoli nel 2013. Intanto, resterà allestita fino al 25 maggio nelle sale del Pan, l'installazione audio-video firmata da Roberto Paci Dalò. Una «geografia emozionale» pensata come contraltare artistico del dibattito sui luoghi e sulle possibilità di progettarli al meglio. Fuani Marino A destra e a sinistra due progetti che prevedono la chiusura totale di via Caracciolo alle auto trasformando il lungomare in un parco urbano; nel cerchio via Caracciolo pedonalizzata in occasione di un evento sportivo

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Baronissi, Cosimato torna alla carica Messina alla Provincia (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 19-04-2009)

Argomenti: Cervelli

Corriere del Mezzogiorno sezione: SALERNO data: 19/04/2009 - pag: 8 Ex sindaci candidati Baronissi, Cosimato torna alla carica Messina alla Provincia SALERNO Dopo l'ufficializzazione delle candidature di Raffaele Petta con il simbolo del Pdl e di Giovanni Moscatiello uomo di centrosinistra e consigliere provinciale uscente, ecco che anche Franco Cosimato, ex sindaco di Baronissi, scende nuovamente in campo nella competizione per la poltrona di primo cittadino, confrontandosi ancora una volta con gli elettori, a poco più di un anno dalla scorsa tornata elettorale che lo vide vincitore, poi defenestrato. Due le novità in caso di vittoria: un'anagrafe degli eletti che dovranno dichiarare il proprio reddito all'inizio ed alla fine della consiliatura e gli appannaggi ricevuti in relazione al proprio incarico, senza perdere di vista il grave problema della crisi economica globale che si ripercuote sull'occupazione. «Abbiamo previsto - dice Cosimato - un fondo di pronto intervento sociale per aiutare chi perde il lavoro e chi necessita di esigenze particolari. Un fondo che sarà in parte finanziato dagli stipendi percepiti dagli ammini-- stratori ». Intanto il candidato del Pdl, Raffaele Petta ha presentato, insieme al candidato alla Provincia Gennaro Esposito il progetto della Città della Medicina che andrà a sostituire Città dei Giovani. «La vicinanza agli snodi autostradali, all'aeroporto, al porto, il basso tasso di criminalità e la presenza dell'università come centro di ricerca, sono i fattori attrattivi per le aziende mediopiccole altamente specializzate in produzione di attrezzature legate alla medicina». Anche un modo per evitare la fuga di cervelli che potranno essere inseriti in tale ambito. E' stata prevista un'agenzia dello sviluppo a cui hanno già aderito numerose personalità. Un organo tecnico a supporto dell'indirizzo politico. Un convegno sul tema è in programma lunedì pomeriggio nell'aula consiliare a Baronissi. A Cava de' Tirreni, invece, è l'ex sindaco Alfredo Messina a scendere in campo per le prossime elezioni provinciali. Ieri mattina la presentazione della candidatura per i collegi Cava 1 e Cava 2 alla presenza del candidato per Palazzo Sant'Agostino, Edmondo Cirielli, di Alberico Gambino e Antonio Mauro Russo. «È il miglior sindaco che ho visto negli ultimi quindici anni in provincia - ha detto Cirielli - e il suo percorso umano e politico si completa con questa candidatura. Messina può dare un contributo importante per la Provincia e per la città che ha amministrato egregiamente per quattro anni e mezzo. Avrò bisogno di consiglieri esperti e non di persone che mi tirano per la giacchetta. A Cava il Pdl supererà il 60% di consensi». Una candidatura che segna anche una sfida all'attuale sindaco metelliano, Luigi Gravagnuolo. «Sarà il primo test elettorale - ha spiegato Messina - con il quale si verificherà il polso della città che è il motivo per cui ho deciso di candidarmi. L'obiettivo è dare il mio contributo d'esperienza». La Città della Medicina Esposito e Petta (Pdl) presentano il progetto della Città della Medicina: sostituirà quello della Città dei Giovani

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villa toniolo (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 43 - Giorno/Notte VILLA TONIOLO VILLA TONIOLO Rossetto è stata inaugurata ieri in Villa Toniolo a Mestre, sede della Banca Fideuram, la mostra personale del pittore K.B. Rossetto, nato a Tarvisio nel 1938 ma mestrino d'adozione. La mostra, che durerà fino al 14 maggio, è intitolata «Espressioni polivalenti», ponendo così l'accento sull'arte di Rossetto che nel corso della sua lunga carriera ha lavorato nella grafica editoriale e pubblicitaria, senza però mai tralasciare il disegno dal vero. La sua ricerca pittorica si è sviluppata seguendo i più grandi maestri della pittura veneta, ma sempre mantenendo una singolare «unicità». CHIOGGIA Pippo Zaccaria Spettacolo di beneficenza oggi alle 17 all'auditorium S. Nicolò di Chioggia con Pippo Zaccaria che presenta Rosso, con Valeria Boscolo, Antonio Duse, Paolo Ferraris. L'intero ricavato della manifestazione sarà devoluto al centro Sherp di Maralal (Kenya). Consigliata la prenotazione. Per informazioni 347-4649754. CORSO Coppia e amore «Raccontare l'amore» è il tema del convegno triveneto per «accompagnatori al matrimonio» in programma oggi dalle 14.30 all'Istituto Salesiano San Marco di Mestre per iniziativa della commissione famiglia e vita della Conferenza Episcopale Triveneta. è il terzo convegno triveneto per accompagnatori delle coppie che si preparano al matrimonio: «Raccontare l'amore... La prospettiva narrativo-autobiografica negli itinerari di preparazione al matrimonio». Interverrà uno dei maggiori esperti nel campo della pedagogia della formazione ecclesiale, Pio Zuppa, professore incaricato di Teologia pastorale nella Facoltà Teologica Pugliese e direttore dell'Ufficio catechistico diocesano di Lucera (Foggia). Il convegno verrà introdotto dal saluto di mons. Ovidio Poletto, vescovo di Concordia-Pordenone e delegato della Cet per la commissione per la famiglia e la vita. INCROCI DI CIVILTà Zhang Jie Per «Verso incroci di civiltà 2009» (21-23 maggio), l'Università Ca' Foscari ha allestito una serie di incontri di «avvicinamento» all'opera degli autori presenti nella rassegna. Martedì 21 aprile alle 17.30, nella biblioteca di viale S. Marco a Mestre (viale S. Marco 184, telefono 041-2518040) Marco Ceresa cura «Invito alla lettura di Zhang Jie», scrittrice cinese candidata al Nobel per la Letteratura. Docente di Studi sull'Asia orientale a Ca' Foscari, Marco Ceresa è considerato uno dei massimi esperti del tè in Italia. Autore de I trattati sul tè di epoca Tang, ha pubblicato la traduzione de Il canone del tè di Lu Yu. CANDIANI Scaffale aperto Per «Scaffale aperto», domani alle 17 al Candiani di Mestre Marco Zanetto presenterà con l'autore il libro Venezia tra storia e mito nelle pagine di scrittori italiani e stranieri a cura di Lorenzo Somma, più di dieci secoli di storia rivisitati attraverso le fonti letterarie, i rapporti diplomatici, le cronache, la poesia: da Omero a Cassiodoro, Ruzante, Carlo Goldoni, Giorgio Baffo, Ippolito Nievo. Lorenzo Somma, nato a Venezia, insegna Letteratura italiana e latina al Liceo classico Majorana-Corner di Mirano. TONIOLO Da Mozart a Verdi Musiche di Mozart, Bizet, Rossini e Verdi saranno eseguite dalla Sinfolario Orchestra della città di Como diretta da Maurizio Di Bella al Concerto di San Marco che si terrà al Toniolo di Mestre giovedì 23 aprile alle 21. La Municipalità di Mestre/Carpenedo ha organizzato l'evento, in collaborazione con il prosindaco Michele Mognato, l'assessorato alla Produzione culturale, il Toniolo e l'Orchestra Laurentina. I cittadini interessati alla manifestazione possono ritirare l'invito, valido per due persone e gratuito, negli uffici della Municipalità: Parco Albanese, centro civico via Gori 8 ore 9-13 (feriali); municipio di Mestre, via Palazzo al primo piano, ore 9-17 (feriali).

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Università, l'Italia importa cervelli (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 19-04-2009)

Argomenti: Cervelli

La svolta Il rapporto sulla «guerra globale per i talenti». Università, l'Italia importa cervelli Gli studenti dall'estero crescono del 20%: sorpasso su quelli in fuga ROMA Tra il 2004 e il 2006 i corsi delle nostre università, spesso al centro di polemiche e di analisi impietose, hanno attratto un 20 per cento in più di studenti di altre nazionalità: da 40 mila a 48 mila. Il 2006, per quanto riguarda la capacità del nostro sistema universitario di richiamare iscritti d'oltrefrontiera, è stato un anno di svolta. Il numero dei giovani stranieri che hanno deciso di formarsi in Italia ha superato quello degli italiani che si sono iscritti ad un ateneo d'oltreconfine. Nel 2004 infatti il numero dei nostri ragazzi che emigravano per ragioni di studio superava di 4.251 unità quello degli stranieri che frequentavano le nostre università. In buona sostanza eravamo fuori dal novero dei Paesi sviluppati: nell'Ocse solo l'Italia attirava meno studenti di quanti ne uscivano. Nel 2006 gli arrivi hanno oltrepassato di 8.501 unità le partenze. Numeri molto piccoli se si tiene conto di un flusso mondiale di due milioni e 700.000 studenti universitari che studiano all'estero e che valgono 30 miliardi di euro. O se si guarda a quanto accade in Europa. Ma quei dati segnano un'inversione di tendenza. Nella «guerra globale per i talenti» qualcosa si sta muovendo anche nei nostri atenei? È quanto sembra emergere da un'indagine sulle università italiane nel mercato globale dell'innovazione condotta da «Vision», un «pensatoio» indipendente che produce ricerche sociali e politiche (il rapporto sarà presentato il 20 alla Camera, Palazzo Marini, alla presenza del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini). L'aumento delle iscrizioni di studenti stranieri non è solo una curiosità statistica, un motivo di orgoglio per il nostro mondo accademico che all'improvviso si scopre un po' più competitivo. Quei laureati, una volta tornati a casa, manterranno vivo per molti anni un legame con la cultura, le competenze e le capacità produttive del nostro Paese. Nei primi dieci posti per la presenza di studenti stranieri(in rapporto agli iscritti e non in valore assoluto) troviamo il Politecnico di Torino seguito da Bocconi, Trieste, Politecnico di Milano, Urbino, Bologna, Trento, Genova, Camerino, Brescia, Verona e Firenze. Il saldo tra studenti universitari stranieri in arrivo e in uscita 8.501 giovani immigrati nel 2006 è poca cosa se paragonato a quello degli Stati Uniti (535.492) dove tuttavia tra il 2000 e il 2006 si nota un calo pari al 5 per cento. Ma le distanze restano forti anche se ci confrontiamo con i nostri diretti competitori europei: Regno Unito (305.051), Germania (183.122), Francia (181.730), Belgio (35.469) o Spagna (24.138). «Vision» giunge alla seguente conclusione: «Mentre Francia, Germania e Regno Unito sono abituati ad avere più del 10 per cento dei propri studenti che sono stranieri, la media italiana è del 2 per cento». C'è la difficoltà della lingua. L'Italiano non è un idioma veicolare, anche se nei migliori atenei sta aumentando l'offerta di corsi in lingua inglese. La maggiore difficoltà sembra però essere un'altra, almeno secondo l'indagine condotta da «Vision» nel Politecnico di Torino tra ricercatori e studenti di master per lo più colombiani e cinesi: il 60 per cento ha espresso un giudizio negativo sulla nostra burocrazia e il 32 per cento sulle normative in merito agli immigrati. «Una sorta di selezione al contrario conclude lo studio attraverso la quale riduciamo l'emigrazione togliendo la parte migliore». Giulio Benedetti stampa |

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Vallecrosia: torna nel pomeriggio 'Primavera in Musica' (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Vallecrosia: torna nel pomeriggio 'Primavera in Musica' Oggi pomeriggio alle 16.30, presso la Sala Polivalente Comunale di Via Colombo (lato sud) in Vallecrosia, si terrà la 5a Rassegna concertistica di "Primavera in Musica", promossa dagli assessorati cittadini alla Cultura e al Turismo, in collaborazione con l'Associazione Musicale "G. B. Pergolesi", sotto la Direzione Artistica delle prof.sse Adriana Costa e Lidia Beccaria. Questo il programma che Lucia Luque (violino) e Annalisa Londero (pianoforte) proporranno al pubblico presente in sala: Tartini: Sonata N°10, op. 1 - “Didone Abbandonata” - (Affettuoso – Presto – Allegro); Brahms: Sonata N°1, op.78 - (Vivace ma non troppo – Adagio - Allegro molto moderato); Falla: Danza Espan ola; Tchaikovsky: Serenata melanconica op.26; Sarasate-Bizet:: “Carmen Fantasy”. Lucia Luque, nata nel 1988, ha doppia nazionalità Argentino-Belga. Si diploma in Argentina a 16 anni con il maestro H. Carfi e nel 2008 in Italia presso il "Conservatorio Dall'Abbaco" di Verona con J.C.Rybin. Già dall’età di 9 anni si esibisce nei più importanti teatri e sale di Argentina e America Latina. A 14 anni debutta come solista con l' Orchestra Sinfonica Argentina con il Concerto N°1 di Bruch e il Rondo Capriccioso di Saint-Saens. Ha interpretato i concerti di Bruch, Beethoven, Sibelius e Tchaikovsky con varie orchestre: dell'Argentina, del Cile e di altri Paesi sudamericani. Nel 2005 si sposta in Italia. Nel 2006 vince a Salisburgo e la fondazione Salieri la sceglie come uno dei 10 più grandi talenti di Europa. Ha realizzato 30 concerti in Messico come solista e primo violino con l' Orchestra di Camera Risonanza di Verona. Vincitrice del 1° premio del “Concorso Internazionale di esecuzione musicale Asti per Asti” (2007). Vince nel 2008 il Concorso Internazionale "Riviera Etrusca". Finalista al "Concorso Internazionale Alberto Curci" di Napoli. Collabora con diversi artisti italiani come i pianisti Annalisa Londero e Dario Bonuccelli, effettuando concerti per l'Italia e l’estero. A dicembre realizzerà un'esecuzione in diretta mondiale per Radio Vaticana di Roma. Annalisa Londero, nata a Treviso, dopo il diploma ha proseguito gli studi con Andrea Lucchesini, Lev Naumov, Maria Tipo e Gerhard Oppitz, sotto la guida del quale ha conseguito nel 2003 il Meisterklassendiplom presso la "Hochschule für Musik und Theater München”. Numerosi i premi e riconoscimenti ottenuti: diploma di finalista ai concorsi “Busoni” di Bolzano nel 2000 e 2001 e "Mozart" di Salisburgo nel 2002. Svolge attività concertistica da solista e in formazioni cameristiche in Italia, Spagna, Francia, Germania e Austria. Collabora con importanti istituzioni quali “Mahler Chamber Orchestra”, “Ferrara Musica”, “Accademia Musicale di Pavia”, Fondazione “Romanini” di Brescia, Concorso di violino e Rassegna d’Archi “Città di Vittorio Veneto”, Rai-EUYO (Orchestra Giovanile della Comunità Europea), Conservatori di Verona, Parma, Piacenza. Svolge attività di pianista assistente dei maestri Domenico Nordio, Massimo Quarta, Marco Rogliano, Valentino Zucchiatti. Attualmente è pianista accompagnatore e docente di musica da camera per i corsi di biennio di secondo livello presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vittadini” di Pavia. Nel 1999 si è laureata in lettere presso l´Università "Ca´ Foscari" di Venezia.

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Più bravi se la scuola è unisex (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

MILANO Un quarto delle deputate al Congresso di Washington ha frequentato un college femminile e lo stesso ha fatto, negli Usa, una manager (di successo) su tre. Lo dice uno studio dell’American Enterprise Institute e fra quelle signore al top c’è anche Hillary Clinton. Certo non è ancora diventata presidente degli Stati Uniti ma c’è mancato poco. è lei quindi la «first» testimonial delle scuole single sex, quelle cioè che praticano l’educazione differenziata, ovvero separata, maschi di qua femmine di là. Negli Usa scuole così, come il Wellesley College della Clinton, dagli Anni Novanta hanno registrato un boom straordinario di iscrizioni. Hanno fama di preparare meglio le donne alla competitività e studi e ricerche dicono che è vero. Nei Paesi anglosassoni in generale, infatti, il dibattito è aperto da vent’anni. La scuola mista, ovvero la coeducazione, sul piano teorico ha convinto tutti ma su quello pratico ha deluso molti. Questi dicono che avrebbe dovuto emancipare le ragazze e migliorare il rapporto con il sesso opposto; invece avrebbe creato il nuovo problema della «vulnerabilità maschile» e accentuato conflittualità e stereotipi di genere. In Italia questo dibattito non c’è. Ci sono alcune scuole che praticano l’educazione single sex ma la scuola mista, in generale, non viene messa in discussione. Almeno fino a venerdì 24 aprile, quando a Roma (Biblioteca Nazionale) aprirà il convegno internazionale «Modelli di scuola nel XXI secolo: la proposta dell’educazione differenziata per ragazze e ragazzi». Gli organizzatori del convegno (l’associazione Easse: European Association for Single Sex Education) si aspettano proprio che il dibattito si apra, che si promuovano studi, ricerche, valutazioni del successo di un modello e dell’altro. Per questo hanno invitato a Roma alcuni fra i massimi esperti di educazione differenziata nel mondo. Molto attesi l’americano Leonard Sax e l’inglese Sheila Cooper. Il primo, psicologo e fondatore dell’americana National Association for Single Sex Public Education, ritiene un errore pretendere che bambine e bambini possano fare le stesse cose alla stessa età. Sostiene che «le bambine sono in genere più inclini ad accettare l’autorità e ad accontentare gli adulti mentre gli alunni accettano di compiere il loro dovere solo se ne capiscono la ragione intrinseca e se trovano interessante l’attività proposta». Ricorda poi quanto conti la differenza nel modo in cui vengono gestiti i sentimenti e la volontà di esporsi ai rischi. Di qui la necessità di formare gli insegnanti a un più corretto approccio di genere, per esempio per quanto riguarda l’autostima. «L’atteggiamento del docente nei confronti delle ragazze deve essere di rinforzo e incoraggiamento - dice Sax -, una sana dose di autostima serve a migliorare le prestazioni femminili; di contro i ragazzi che hanno un’alta stima di sé non presentano un rendimento scolastico migliore rispetto a quelli che ne hanno di meno». L’inglese Cooper è direttore della Girls’ School Association e - forte dei dati di recenti ricerche in campo neurologico che hanno confermato che ragazzi e ragazze apprendono, sviluppano e maturano con ritmi differenti - illustrerà le strategie didattiche utilizzate nelle scuole femminili del Regno Unito. Gli ultimi dati sull’educazione differenziata verranno illustrati dal presidente Easse, Josep Ma Barnils. «Su 112 studi, 46 concludono con parere favorevole alla differenziata, 9 propendono per la mista e 57 non esprimono preferenze. La differenziata è un modello di scuola che ha futuro perché può contribuire a risolvere i tanti problemi che affliggono l’istruzione in tutto il mondo». Fra gli studi presentati ci sarà un’interessante sperimentazione single sex nelle scuole del Bronx. In Italia l’educazione differenziata è praticata come scelta nelle scuole - private - del circuito Faes (Famiglia e scuola). «Però un po’ mi dispiace che l’omogeneità sia a volte indicata come la caratteristica primaria delle nostre scuole», spiega Carmen Pontieri, preside del centro scolastico femminile Monforte. «La nostra scelta è per l’educazione “personalizzata” e l’omogeneità è un utile strumento, non il fine». Dibattito sì, ma non contrapposizione anche per Cesare Scurati, ordinario di Pedagogia all’Università Cattolica di Milano. «Eviterei di creare un’ennesima contrapposizione di schieramenti», spiega. «La proposta “separazionista” segnala che la questione del processo di identificazione di genere non deve venire dimenticata, soprattutto nell’età che corrisponde all’istruzione secondaria e fa giustamente presente l’errore di confondere la convivenza con la promiscuità. La proposta “coeducativa” - che va supportata con metodologie adeguate e non presa superficialmente - fa appello ai valori della naturalezza dello stare insieme in una compresenza costruttiva della diversità. In un caso come nell’altro, ad ogni modo, la chiave di volta sono gli educatori».

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Savona: Maria Teresa Castellana presenta il suo libro (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Savona: Maria Teresa Castellana presenta il suo libro Oggi, alle 17, nella libreria Ubik di Savona, presentazione del libro “Il medico di Caltavuturo. Una storia siciliana in quattordici quadri e un ritorno” di Maria Teresa Castellana. Presenta il libro, insieme all’autrice, Simona Morando docente della Facoltà di Lettere dell’Università di Genova. Interventi di Franco Bonfanti.

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Forlì, elezioni. Mercoledì il 'format' di Balzani sulle energie alternative (sezione: Cultura)

( da "RomagnaOggi.it" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

19 aprile 2009 - 12.11 (Ultima Modifica: 19 aprile 2009) FORLI' - Prende avvio mercoledì 22 aprile alle 21 presso la sala Santa Caterina a Forlì, il primo degli incontri previsti nel programma dei "FORMAT " messi a punto dal candidato sindaco di Forlì del Partito democratico, Roberto Balzani, e dal suo comitato elettorale, per analizzare problemi ed avanzare proposte concrete per il governo della città. Il primo argomento sarà dedicato alle fonti energetiche alternative, dal titolo "Altre energie, le fonti alternative oggi". Ogni incontro vedrà momenti di approfondimento su un problema specifico, attraverso interventi di esperti , testimonianze e materiali multimediali; la possibilità per il pubblico di porre sintetiche domande e un intervento conclusivo del candidato Roberto Balzani che presenterà le proposte del suo programma politico ed elettorale sul tema oggetto dell'incontro. "Si tratta di un modo nuovo di fare comunicazione politica del tutto nuovo - spiega il Comitato -, ben lontano dal classico "comizio" di propaganda, sulla scia dello stile concreto e propositivo inaugurato dal candidato del centro sinistra anche nel corso dei precedenti incontri pubblici". Il primo "format " dal titolo "Altre energie, le fonti alternative oggi", vedrà interventi di Enrico Sangiorgi, docente dell'Università di Bologna e preside della II facoltà di ingegneria di Forlì sul tema: "Energia rinnovabile, fantasia o alternativa concreta ?"; Alberto Bellini, docente dell'Università di Modena e Reggio sul tema: "Fonti energetiche rinnovabili, scenari di sviluppo nel comune di Forlì". Seguiranno alcune videointerviste sul tema "gli imprenditori, le buone pratiche, le esperienze" con testimonianze di operatori economici forlivesi che già da anni realizzano interventi nel campo delle energie rinnovabili, non solo nella realtà locale ma anche in ambito nazionale e delle costruzioni ecocompatibili. Infine concluderà i lavori l'intervento dell'architetto Francesca Nardi con un "Esempio di casa passiva a Forlì". Seguirà l'intervento conclusivo del candidato sindaco Roberto Balzani : "2009-2013, le proposte per Forlì".

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Una città un libro Il giorno di Carmen (sezione: Cultura)

( da "Corriere Adriatico" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Verrà distribuita l'opera di Mérimée Una città un libro Il giorno di Carmen Pergola Il Comune di Pergola, la biblioteca comunale Giuppi e l'amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino propongono ai cittadini interessati alla letteratura la seconda edizione dell'iniziativa culturale Una città un libro. L'opera letteraria scelta è la Carmen di Prosper Mérimée. Oggi pomeriggio alle 17.30 nella sala consigliare si terrà il primo incontro con Ivana Iachetti, responsabile delle attività culturali e dello spettacolo dell'assessorato alla cultura della Regione Marche. Nel corso dell'incontro sarà distribuito il libro. I successivi incontri si terranno il 28 aprile (biblioteca Giuppi), il 14 maggio (Sala dell'Abbondanza) e il 31 maggio (Sala dell'Abbondanza). Il 28 aprile si parlerà dell'opera, dell'autore e del contesto con gli interventi di Jole Bracciocurti (docente di lingua francese) e Daniela Agostini (docente di letteratura francese all'università di Urbino). Il 14 maggio il tema sarà la riscrittura cinematografica di Jean Luc Godard con l'intervento del critico cinematografica Pierpaolo Loffreda, docente di storia del cinema all'accademia delle belle arti di Modena. L'incontro del 31 maggio sarà dedicato all'ascolto della Carmen di Georges Bizet, con Elisabetta Lombardi del conservatorio G.B.Pergolesi di Fermo e Luigi Livi del conservatorio G.Rossini di Pesaro. L'iniziativa si svolge con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Pergola, della ditta Noctis e dell'azienda Villa Ligi. G.M. ,

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Supplenze, budget dimezzato (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Supplenze, budget dimezzato In università passa da 2,4 milioni a 1,3. La fetta più alta destinata a Ingegneria Domenica 19 Aprile 2009, Il rettore Compagno l'aveva annunciato da tempo. Per far quadrare i conti dell'ateneo il budget per contratti e supplenze doveva essere dimezzato. E così è stato, per quanto riguarda la quota a carico dell'Università, passata da 2,4 milioni a poco più di 1,3. Il varo definitivo del riparto fra le singole facoltà è avvenuto nell'ultima seduta del Cda dell'ateneo. Già il 27 marzo 2008 il Cda aveva stabilito che l'obiettivo di riduzione della spesa per supplenze e contratti per l'anno accademico 2009-2010 doveva essere pari ad almeno il 20% del budget assegnato per l'anno precedente (2.438.668 euro), il che avrebbe portato la spesa massima a 1,950 milioni. A fine 2008 è stato approvato il bilancio triennale 2009-2011, in cui il budget per la didattica per il 2009-2010 si attestava su 1,338 milioni. A questo punto bisognava ripartirli fra le facoltà. L'economista Compagno ha dato ai presidi due modelli di riparto: quello "storico", proporzionale all'assegnazione del 2008-2009, e quello "alternativo", che nella distribuzione teneva conto delle ore di lezione coperte da personale di ruolo, delle ore da coprire e del numero di matricole. In prima battuta, si è deciso che venisse reso operativo il riparto "storico". Le facoltà potevano però chiedere un incremento, ma solo entro i limiti fissati dal riparto "alternativo". Ma non per tutte le facoltà seguire questo secondo modello era più conveniente (per esempio, Agraria che con il riparto storico prende 72mila euro, ne avrebbe presi 65mila con quello alternativo): su dieci, solo cinque si sono avvalse di questa possibilità. Entro il 15 aprile i presidi hanno presentato le richieste. E, alla fine, è giunto il varo del Cda. Il budget per la didattica a carico dell'ateneo è di 1,370 milioni, cui si aggiungono 790mila euro di finanziamenti esterni (600mila per le lauree sanitarie di Medicina, 90mila per Scienze motorie e dello sport e 100mila per Ingegneria) per un totale di 2,160 milioni. Guardando solo alla quota che pesa sulle casse dell'Università, ad Agraria vanno 72.241 euro, a Economia 137.320, a Scienze della formazione 103.079, a Giurisprudenza 113.185, a Ingegneria 358.998, a Lettere 84.004, a Lingue 192.711, a Medicina 8.144, alle lauree sanitarie di Medicina 4.072, a Scienze matematiche, fisiche e naturali 90.104, a Veterinaria 80.033. Per le lauree interfacoltà ci sono altri 93.545 euro e 32.576 per la Scuola superiore. Per scoraggiare un eccessivo ricorso a supplenze esterne il Cda ha messo molti paletti per i prof di ruolo. Gli incarichi di insegnamento, anche se assegnati a titolo retribuito, potranno essere pagati solo per le ore eccedenti le soglie di carico didattico frontale svolte da docenti e ricercatori di ruolo. Per i docenti il carico obbligatorio è di 120 ore. I ricercatori devono farne obbligatoriamente 60 e non potranno sforare il tetto delle 120 all'anno, supplenze comprese. Gli incarichi retribuiti saranno considerati a titolo gratuito se il numero di esami sostenuto entro il 30 marzo 2011 sarà inferiore a 15 per le lauree triennali e a 6 per le specialistiche.

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La Provincia "compra" Veneto strade (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

La Provincia "compra" Veneto strade Aumenterà le proprie azioni acquistando parte delle quote messe in vendita da Autostrade Brescia-Padova Domenica 19 Aprile 2009, La Provincia potrebbe presto aumentare la propria quota di partecipazione a Veneto strade, la società per azioni regionale a capitale pubblico-privato per la viabilità veneta guidata dall'amministratore delegato Silvano Vernizzi. Una decisione che la giunta Saccardin ha già giudicato realizzabile sulla base dell'accordo che potrebbe svilupparsi nel breve con le altre Province venete. A essere messa sul mercato è la quota azionaria attualmente detenuta da una delle quattro società autostradali, socie private di Veneto strade. Si tratta della "Brescia-Verona-Vicenza-Padova" che, in pratica, si è resa disponibile e cedere le proprie quote. Il capitale sociale di Veneto strade ammonta a 5.163.200 euro, suddiviso nel 30 per cento della Regione, nel 50 per cento in quota parte, pari al 7,14 per cento, delle sette Province, e nel rimanente 20 per cento in possesso a quattro società: la Venezia-Padova; la Autostrade spa della famiglia Benetton; la Autostrade venete e, appunto, la Brescia-Verona-Vicenza-Padova. La quota detenuta da quest'ultima corrisponde a 258 mila euro, che verrebbero divisi tra le Province disposte ad accettare l'intesa. Il fronte non sarebbe unanime. Il presidente polesano Federico Saccardin avrebbe già raccolto il parere concorde di Vicenza, Belluno e Treviso. Venezia, Padova e Verona, invece, appaiono più scettiche. I 258 mila euro di azioni da acquistare verrebbero, al momento, divisi in quattro. Un esborso di circa 65 mila euro a testa che Rovigo sembra in grado di affrontare abbastanza agevolmente. Del resto Palazzo Celio ha dato prova in questi anni di credere con convinzione nell'operato di Veneto strade come conferma la vicenda del progetto della Nogara-mare e le opere infrastrutturali attuate e in via di completamento, dalla Valdastico sud al casello di Villamarzana, prima grande opera inaugurata tra Adige e Po da circa vent'anni in qua. Franco Pavan

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Motta di Livenza Un utile di tutto rilievo, con ricavi superiori dell'1,5% rispetto alle pr... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 19 Aprile 2009, Motta di Livenza Un utile di tutto rilievo, con ricavi superiori dell'1,5% rispetto alle previsioni, pur contenendo la spesa del 7% rispetto all'anno 2007; un aumento delle prestazioni ambulatoriali del 20%, e 3.421 ricoveri, per un totale di 2.500 giornate in più rispetto al 2007. Sono alcune delle cifre del bilancio 2008 dell'Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza. Ma c'è di più: in un momento di congiuntura economica in crisi, contrariamente a quello che avviene in zona, all'ospedale si assume sempre di più. «Una conferma - dice il direttore generale Alberto Prandin - della lungimiranza della Regione Veneto. Nel 2003 Venezia decise di riconvertire in ospedale riabilitativo un vecchio presidio ospedaliero destinato alla dismissione, attraverso gli strumenti della partnership pubblico-privata e del Dipartimento interaziendale. Una scelta vincente che ha prodotto l'unico esempio pienamente riuscito in Italia di sperimentazione gestionale pubblico-privata, nel pieno rispetto del progetto di umanizzazione in sanità che è tra le linee-guida del governo regionale. Sottolineo che in un questo momento di crisi anche il nostro territorio, l'Ospedale di Motta sia una delle poche realtà che, crescendo, offre opportunità di occupazione a un gran numero di persone: è di ben 242 unità il personale operante oggi, con soli 35 unità dell'Uls 9. La nostra azienda ha assunto nel corso del 2008 ben 27 operatori sanitari, alcuni dei quali hanno scelto di trasferirsi qui dalla Calabria e dalla Sicilia dopo aver constatato, anche attraverso i network sanitari ufficiali e non ufficiali, il livello di eccellenza che abbiamo raggiunto e che consente loro, oltre che di esprimere le proprie potenzialità professionali, di conseguire livelli di alta specializzazione. Sono certo che la Regione, al termine di quest'ultimo anno di sperimentazione, darà atto all'Ospedale di Motta di aver centrato tutti gli obiettivi, attribuendogli lo status definitivo che una così importante realtà territoriale merita». Tra le novità tecniche di questi giorni, come l'acquisizione della nuova ecocardiogradia cosiddetta "transesofagea" e la cardioversione elettrica, ossia strumenti all'avanguardia in grado di individuare con maggior efficacia eventuali problemi cardiovascolari. Nel frattempo Giuseppe Favretto, primario mottense è stato invitato a far parte del comitato direttivo del "Monaldi Archives for Chest Disease", l'organo ufficiale dell'Associazione italiana di cardiologia riabilitativa e preventiva. Gianandrea Rorato

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Sedia, "tesine" anti-crisi (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 19-04-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino, Il (Udine))

Argomenti: Cultura

Sedia, "tesine" anti-crisi Domenica 19 Aprile 2009, Udine Hanno proposto l'utilizzazione del Web 2.0 e del lavoro collaborativo per la realizzazione di una linea di sedie progettate direttamente dal cliente finale e una sfilata di moda per promuoverle. Con questa idea Anna Polano, Silvia Gobessi e Enrica Marchiat hanno vinto il premio di Confartigianato Udine per la miglior tesina che proponesse nuove idee di business, di prodotto o di innovazione nel settore artigiano e delle pmi, in particolare per il Distretto della Sedia. All'iniziativa, che si è sviluppata nell'ambito del corso universitario in "Organizzazione e gestione delle Pmi" della facoltà di economia dell'Ateneo friulano finanziato dalla Banca di Cividale e da Confartigianato Udine, hanno partecipato 45 studenti, suddivisi in gruppi, coordinati dalla docente, prof. Francesca Visintin. «Il progetto vincente - ha spiegato la docente - simile per altro a quello di un altro gruppo composto da Nicole Cosson, Ekaterina Driutti e Lisa Nait - combina strumenti già impiegati in altri settori da imprese particolarmente all'avanguardia nell'utilizzo delle nuove tecnologie e dei social media, che hanno portato anche ad innovazioni radicali che si possono trovare, a titolo d'esempio, nell'aggregatore getsatisfaction.com». Particolarmente soddisfatto il presidente di Confartigianato Udine Carlo Faleschini, affiancato dal direttore Gian Luca Gortani, che il 16 aprile, nella sede di Confartigianato Udine, ha proclamato il gruppo vincitore. «Questa è una bellissima giornata per noi artigiani perché la vostra presenza testimonia che la collaborazione e l'interazione fra l'Università di Udine e il mondo dell'artigianato è ormai una realtà».

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Il dramma è che per molti aspetti siamo ancora fermi a Cavour che pensava cge dioi a... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 19-04-2009)

Argomenti: Cervelli

Domenica 19 Aprile 2009, Il dramma è che per molti aspetti siamo ancora fermi a Cavour che pensava cge dioi aver fatto l'Italia occorreva "fare gli italiani". O meglio, gli italiani ci sono e tanti, ma non fanno insieme l'Italia. O forse la fanno, ma ognuno a modo suo e non c'è momento in cui non si noti. Questo nonostante un passato unitario che ha avuto anche momenti gloriosi e di forte unità nazionale (si pensi all'esperienza collettiva di un popolo con la Grande Guerra) e di enorme capacità di ripresa. Alla fine della seconda guerra mondiale l'Italia era un paese distrutto, poverissimo, ridotto peggio di nazioni come la Polonia; eppure in pochi anni si è risollevato ed è diventato uno dei più industrializzati, uno dei Grandi del mondo. Questo significherà pur qualcosa. Individualisti, malati di furberia, anche corrotti, ma capaci di imprese straordinarie, anche di sentirsi un popolo unito nella disgrazia. La recentissima vicenda del terremoto in Abruzzo ne è la dimostrazione. Tutti assieme per affrontare la situazione, ognuno a portare ciò che può. Come nella vecchia Italia contadina, quando se scoppiava un incendio tutti portavano un secchio d'acqua. Ma proprio il terremoto mostra anche l'altra faccia del Paese: dietro i crolli, per esempio, emergono speculazioni criminali e si profila il sospetto di infiltrazioni mafiose nella ricostruzione. Non solo, risalta un nervo scoperto dell'Italia: il problema della sicurezza del suolo. Siamo un Paese proiettato nel futuro (anche la crisi economica che ci ha investito è un prodotto malato di questo futuro a livello internazionale) ma pure radicato nel passato: lo dimostra la distanza sempre notevole tra Nord e Sud, per fare un esempio. Paese di Premi Nobel (uno, la Levi Montalcini ha appena festeggiato i 100 anni, ma volevano impedirle in apparire in tv!), ma anche paese di ricercatori costretti ad emigrare per poter lavorare. Si verifica da anni una vergognosa "fuga di cervelli". Paese con eccellenze straordinarie: dall'industria alimentare alla moda, dalla Ferrari al design. Paese più ricco al mondo di patrimonio artistico, ma con scarsa attitudine a sfruttarlo. Il più bel nel paese del mondo, potrebbe vivere quasi di solo turismo, ma è autolesionista spesso e volentieri. Il politologo francese Marc Lazar ha appena pubblicato un libro interessante "L'Italia sul filo del rasoio" (Rizzoli), la frase nell'ultima di copertina è una domanda e al tempo stesso una risposta a tanti quesiti posti dal lettore: "E se il nuovo che avanza nella politica italiana fosse solo il vecchio che sopravvive a se stesso?". Molte cose in Italia funzionano in questa direzione: il nuovo è sempre un compromesso col vecchio. Lazar traccia un ritratto impietoso, ma non pessimistico: non operiamo mai un taglio netto con la tradizione. Ne viene fuori quella che l'autore definisce una "modernità tradizionale" nella quale l'irruzione dell'innovazione è legata alla persistenza del vecchio. I protagonisti anziché innovare realmente, si adattano ai mutamenti. Per tornare al Risorgimento, non è più nemmeno la logica del Gattopardo: tutto cambia perché tutto resti come prima. No, qui prevale costantemente la continuità. E questo se da un lato arricchisce, perché la tradizione è storia, dall'altro azzoppa, perché la tradizione è conservazione a tratti spaventata.

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere Di Como, Il" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

«Contro la crisi i giovani tornino all'industria» Il dibattito tra >imprenditori e docenti di economia sui problemi del momento «La finanza non può creare ricchezza. I giovani devono riscoprire il valore dell'industria». L'appello porta la firma del presidente dei Giovani Industriali di Como. A margine del dibattito "Crisi economica, culturale e politica: quale il ruolo dei giovani'" Stefano Poliani ha invitato i giovani a riscoprire il valore dell'economia reale. Il convegno, tenuto ieri pomeriggio nella sede della Società del Casino (nel Teatro Sociale di Como), è stato organizzato dalla commissione Azione Professionale del distretto 2040 Rotaract. «I giovani hanno capito che l'unica, vera ricchezza viene distribuita dalle industrie continua Poliani e non si crea stando seduti davanti a un pc per giocare in Borsa. La finanza serve solamente come supporto all'economia reale. Negli anni scorsi ci siamo illusi: cinque anni fa, ricordo che esser manifatturiero era quasi motivo di "vergogna", e i boss della finanza sembravano i salvatori della patria. Tutto questo, però, si è rivelato una bolla di sapone, che ha affascinato molti giovani. Ai quali, ora, dico: tornate in industria. La crisi, i cui responsabili appartengono alla classe dirigente che ha fino ad ora ha comandato, può essere un acceleratore di ricambio generazionale». Sempre a margine del dibattito, Davide Giolo, presidente della commissione Azione Professionale del distretto 2040 Rotaract, ha rinnovato l'appello di Poliani. La crisi fornisce un chiaro assist al ricambio generazionale. «I giovani possono emergere spiega Giolo ma solo quelli con reali potenzialità. Parte della vecchia guardia, forse corresponsabile della crisi, può farsi da parte e lasciare spazio ai giovani che meritano». Non c'è, tuttavia, il rischio che il peso della crisi cada sui giovani sotto forma di un blocco delle assunzioni' «Purtroppo, questo rischio esiste aggiunge Giolo i posti si riducono, il mercato sarà più selettivo». Anche secondo Giolo, comunque, i giovani devono riscoprire il valore dell'industria. «Sta già accadendo conclude in Bocconi infatti pare ci siano più iscritti ai corsi tradizionali di economia, rispetto a quelli legati alla finanza. Si sta lentamente abbandonando l'ingegneria finanziaria per tornare verso l'economia reale. Basti pensare, che prima di questa crisi, le banche assumevano non economisti, ma ingegneri e matematici puri». Specialisti che servivano per elaborare modelli, derivati, e strumenti finanziari borderline, spinti all'eccesso. Ma l'origine della crisi, secondo un esperto, non è squisitamente finanziaria. All'apertura del convegno un economista ha infatti spiazzato gli industriali presenti in sala: «questa non è una crisi finanziaria», ha detto Mario Comana, ordinario di Tecnica Bancaria all'università Luiss ed editorialista di "Milano Finanza". Affermazione dichiaratamente provocatoria. «La crisi ha origini reali ha quindi spiegato il professore poi, si è manifestata nella finanza e ha avuto conseguenze reali. Non c'è, tuttavia, un primato della finanza sull'economia reale. Tutto nasce dall'eccesso di indebitamento delle famiglie occidentali, in particolar modo di quelle americane. Attraverso bassi tassi d'interesse, si è voluto far vivere gli americani oltre le loro possibilità». E visto che si parla di tassi bassi a sostegno dell'economia reale, Comana si è chiesto: «Stiamo forse curando il male con la malattia' Ed è sostenibile il deficit pubblico che stiamo alimentando'» Domande pleonastiche. Il docente ha quindi messo a confronto due modelli culturali: quello anglosassone, «sconfitto ma da non sottovalutare», caratterizzato da modelli matematici applicati all'economia, finanza derivata spinta all'estremo, fiducia sull'autostabilizzazione del mercato, e quello europeo, «classico e sottovalutato». Il primo ha fallito, il secondo è stato sottovalutato. Quale scegliere' «Bisogna cogliere i valori di entrambi», ha chiuso Comana. Nel sentir dire, provocatoriamente, che la crisi «non è finanziaria», Poliani ha tuttavia risposto che, pur concordando col professore, gli industriali «si trovano a fare i conti con banche che tagliano le linee di credito da un giorno all'altro». Andrea Bambace Nella foto: Secondo quanto emerso dal convegno, i giovani devono riscoprire il valore dell'industria come modello finanziario (Mv) Home Inizia il gran ballo delle quote La cordata chiede il 51% D'Alma assolto: «Era Preziosi che dirigeva la società» Buio in città, a Como c'era una volta il cinema «L'unica possibile riapertura è quella di Camerlata» Le difficoltà finanziarie corrono pure sui Tir «Ecco 33 milioni per l'ospedale» Sant'Anna, dalla Regione 33 milioni Rinviata la vendita di via Napoleona Consiglio di Palazzo Cernezzi: entro agosto il voto finale Il Cepu pronto a insediarsi sulla collina del San Martino Bruni: «Ora gli spazi sono liberi»

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Il Cepu pronto a insediarsi sulla collina del San Martino (sezione: Cultura)

( da "Corriere Di Como, Il" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Cepu pronto a insediarsi sulla collina del San Martino La proposta è appoggiata dal presidente della commissione Cultura di Palazzo Cernezzi L'ex ospedale psichiatrico San Martino potrebbe diventare la prestigiosa sede del campus universitario della Cepu, storico marchio della formazione con sede a Sansepolcro (Arezzo) e succursali praticamente in ogni città d'Italia. L'ipotesi, abbastanza clamorosa, è stata sottoposta all'attenzione dei responsabili urbanistici dell'amministrazione di Palazzo Cernezzi. Della vicenda si occupa da tempo anche il presidente della commissione Cultura del Comune di Como, Roberto Tenace, che recentemente ha organizzato una trasferta di tutta la commissione a Novedrate, nella sede di Ecampus, l'università telematica riconosciuta tre anni fa dal ministero e oggi insediata negli edifici dell'ex centro di formazione della Ibm. Il collegamento tra il Cepu e l'università telematica Ecampus (il cui numero di iscritti è rapidamente cresciuto fino a toccare quota 2.300) è diretto e relativo alla proprietà. Le strutture educative sono ovviamente distinte ma fanno riferimento a un unico gruppo che si è detto fortemente interessato a un possibile insediamento nell'area del San Martino. Nel giorno in cui la Regione Lombardia, attraverso il presidente Roberto Formigoni, ha dato via libera alla cittadella sanitaria in via Napoleona liberando di fatto l'intera struttura del manicomio oggi occupata da uffici e ambulatori dell'Asl, il destino della grande zona verde alle spalle della città murata sembra volgere improvvisamente verso una soluzione del tutto inattesa e potenzialmente in grado di scatenare non poche polemiche. A quanto si è appreso, il possibile insediamento del Cepu al San Martino non è infatti visto in modo particolarmente favorevole dal neoassessore all'Urbanistica di Palazzo Cernezzi, Roberto Rallo, che pure però non lo escluderebbe a priori. Intenzionato, come sembra, a sfruttarlo invece come arma di pressione verso i vertici dell'Insubria. Per comprendere questo complicato scenario bisogna fare un passo indietro e tornare alle recenti polemiche tra la città di Como e il rettore dell'ateneo, Renzo Dionigi. Alcune settimane fa, alla vigilia della solenne inaugurazione dell'anno accademico, il rettore era stato accusato da un gruppo di docenti lariani di privilegiare costantemente la sede di Varese, soprattutto in termini di distribuzione delle risorse finanziarie. Ne è nata una querelle aspra, che ha fatto emergere, tra l'altro, il progetto di trasferimento nella città giardino della facoltà di Scienze, oggi "divisa" tra Como e Varese. Proprio Rallo, accennando ai tentennamenti e alle irresolutezze dell'Insubria, aveva addirittura paventato in un'intervista al Corriere di Como l'ipotesi di realizzare il campus del San Martino non necessariamente a favore dell'ateneo comasco ma di qualunque altra università che avesse saputo presentare un progetto di sviluppo condiviso dall'amministrazione comunale. Un segnale forte, lanciato ovviamente a Dionigi ma che adesso è sfruttato dal Cepu. Grazie all'interessamento del presidente della commissione cultura di Palazzo Cernezzi, infatti, il centro di formazione ha chiesto di poter realizzare nell'ex ospedale psichiatrico comasco il proprio campus, ipotizzando anche massicci investimenti per la ristrutturazione. Se nessun altro si farà avanti, potrebbe diventare difficile negare al centro di formazione aretino di insediarsi in via Castelnuovo. La scelta, come detto, non sarebbe del tutto condivisa da Rallo, che preferirebbe vedere al San Martino le insegne di qualche università tra le più prestigiose in Italia (Bocconi e Cattolica in primo luogo), senza disdegnare l'ipotesi di un ateneo straniero. Quasi da scartare, invece, la possibilità che il campus del San Martino diventi sede di corsi e facoltà del Politecnico. Da anni, infatti, l'ateneo milanese ha scelto di tornare indietro sulla politica del decentramento fuori provincia. A Como, il Politecnico non ha più alcun dipartimento ma soltanto aule in cui decongestionare il flusso di studenti provenienti dal Lario. Da. C. Nella foto: L'Università degli Studi dell'Insubria ha due sedi, una a Como e una a Varese Home Inizia il gran ballo delle quote La cordata chiede il 51% D'Alma assolto: «Era Preziosi che dirigeva la società» Buio in città, a Como c'era una volta il cinema «L'unica possibile riapertura è quella di Camerlata» «Contro la crisi i giovani tornino all'industria» Le difficoltà finanziarie corrono pure sui Tir «Ecco 33 milioni per l'ospedale» Sant'Anna, dalla Regione 33 milioni Rinviata la vendita di via Napoleona Consiglio di Palazzo Cernezzi: entro agosto il voto finale Bruni: «Ora gli spazi sono liberi»

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(sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

«Edilizia più sicura con il mattone» "Costruire bene per vivere più sicuri", è questa la soluzione per cambiare lo scenario edilizio di Catania, alla luce delle considerazioni effettuate dalla Protezione Civile dopo il terremoto che ha devastato l'Abruzzo: rischio sismico ed ecosostenibilità sono dunque i punti chiave da cui partire per una progettazione moderna, sicura e a norma. In quest'ottica l'utilizzo del laterizio assume un'importanza strategica: è ciò che emerso dal seminario "L'ecosostenibilità del laterizio nella valutazione LCA", tenutosi ieri, organizzato dall'Ordine degli Ingegneri di Catania, dalla Fondazione dell'Ordine e dalla Consulta regionale degli Ingegneri e coordinato dall'ing. Santi Maria Cascone. Alla presenza tra gli altri di Gaetano Fede - presidente della Consulta regionale degli Ingegneri - di Luigi Bosco - presidente della Fondazione dell'Ordine - di Carmelo Maria Grasso - presidente dell'Ordine Ingegneri Catania - e del preside di Ingegneria, Luigi Fortuna, il convegno ha visto riuniti Ordini e Università, accomunati dall'unico obiettivo di dare un contributo concreto alla città. Nell'ottica delle recenti disposizioni normative del "Piano Casa", una concreta soluzione arriva dal materiale più antico e più utilizzato in edilizia: il mattone, che assicurando isolamento acustico, coibenza termica, resistenza al fuoco e sicurezza statica, rientra di fatto tra i materiali "bio edili" più completi e in linea con la valutazione della sostenibilità del costruire. Tematiche oggetto delle relazioni esposte in sede dai docenti di architettura tecnica dell'Università di Firenze. Proprio nella previsione della "sostituzione", intesa come demolizione e ricostruzione degli edifici, l'Ordine degli ingegneri di Catania intende promuovere l'utilizzo di questo materiale nell'ottica di una strategia edilizia da proporre al Consiglio comunale etneo, perché gli edifici della città siano più sicuri e possano ridurre sensibilmente l'impatto sull'ambiente, in termini di risparmio energetico e sviluppo mirato. Per una nuova "cultura del costruire" che miri alla "qualità" garantita da materiali che, come il laterizio, oggi sono una preziosa risorsa, alternativa ad altre di matrice sintetica, assicurando massimi risultati, ridotto dispendio e minimo impatto ambientale: "Tutte urgenti esigenze che riguardano la città etnea - ha affermato Carmelo Maria Grasso - rispetto dell'ambiente e costruzioni più sicure sono punti strategici da cui gli ordini professionali non devono prescindere e che hanno il dovere di trasmettere ad altri enti coinvolti, come l'Università, che formano i professionisti del futuro; l'informazione abbinata alla formazione e al rispetto delle norme vigenti sono le linee guida che l'Ordine persegue ormai da anni". Temi che riguardano anche la sicurezza sul lavoro. In quest'ottica, la Fondazione dell'Ordine degli Ingegneri, domani (alle 16 al President Park Hotel) presenterà la "Guida pratica per la redazione del Pi.m.u.s", realizzata per offrire ai professionisti strumenti di aggiornamento sui ponteggi e sulla redazione del Piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi metallici fissi (Pi.m.u.s). Contro le "morti bianche" nel settore edile, la scelta della Fondazione è di valorizzare e tutelare la figura dell'ingegnere, supportandolo in tutte le attività, dalla progettazione, all'esecuzione, dal coordinamento alla prevenzione.

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Sette condanne da (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

le presunte «mazzette» agli agenti della polstrada. Processo in Cassazione Sette condanne da «cancellare» Un foglio ed una penna per rispondere ai quesiti e poi tanto ingegno per segnare la formula esatta: si sono celebrati ieri pomeriggio i giochi di matematica organizzati dall'associazione “Leonardo Fibonacci” presieduta da Sebastiano Arnone. «Anche per quest'anno – ha detto il dott. Arnone – la nostra città si conferma capitale della matematica ludica. Abbiamo superato il numero di partecipanti dello scorso anno. In futuro ci auguriamo di ampliare gli orizzonti della matematica”. Un momento di riflessione e svago per gli studenti della città per imparare come divertirsi con la matematica. A differenza dei dati nazionali, infatti, i nostri giovani si confermano controcorrente. La matematica, una delle materie che viene spesso “odiata” dagli studenti, in città si conferma come un fortino». La dimostrazione è giunta in questi giorni quando gli studenti degli istituti di ogni ordine e grado presenti in città hanno partecipato attivamente alle discussioni dei docenti provenienti da tutta la penisola. Un momento tra cultura, scienza ed informatica che ha dato spazio alla fantasia dei giovani che si accostano al mondo del pensiero scientifico. In centinaia si sono ritrovati ieri per sentire dalla viva voce dei docenti di Messina, Varese e Parigi come risolvere i grattacapi dei giochi di Peano. Ieri pomeriggio il prof. Giovanni Gallo, docente presso la facoltà di Informatica dell'Università di Catania ha spiegato come poter interagire e realizzare un video game – made in Sicily- utilizzando la tecnologia informatica, i linguaggi di programmazione ed i nuovi sistemi operativi. Attoniti per la full immersion, ma soddisfatti gli studenti – dalle scuole elementari alle superiori – che hanno partecipato alla tre giorni nazionale della Matematica. Oggi alle 10 si terrà la premiazione degli studenti che hanno partecipato alla gara di matematica. Alla cerimonia di premiazione dei “Giochi matematici del Golfo” riservata agli alunni delle classi 4° e 5° della scuola primaria, che hanno superato la fase preliminare lo scorso 3 dicembre, prenderanno parte il Presidente della provincia Pino Federico, il sindaco Rosario Crocetta, il comandante della polizia municipale Salvatore Alè ed il presidente dell'Eurotec Rosario Faraci. A conclusione della cerimonia di premiazione si terrà il gemellaggio tra il circolo “Leonardo Fibonacci” ed il circolo “Martin Gardner “ di Castelveccana, provincia di Varese. L.M.

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Confezionava droga in casaCc incastrano quarantenne (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

bagheria Confezionava droga in casa Cc incastrano quarantenne (gf) Dopo la recente firma del protocollo d'intesa tra il Comune di Bagheria il regno del Marocco teso a promuovere lo sviluppo e l'interscambio culturale delle due comunità, si è svolto a Villa Cattolica un convegno sul tema "Le radici culturali delle regioni mediterranee Marocco - Sicilia". L'evento è stato organizzato con il patrocinio del Consolato Generale del Regno del Marocco, della Fondazione Buttitta e dell´Associazione "Le porte del Mediterraneo". Sono intervenuti il console generale marocchino Youssef Balla e vari docenti dell'Università di Palermo, i quali hanno parlato delle iniziative volte ad approfondire il legame tra la realtà marocchina e quella siciliana attraverso un viaggio nelle tradizioni, nelle culture e nell´arte.

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Quando i futuristi sognavanoun loro spazio al Teatro Greco (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Quando i futuristi sognavano un loro spazio al Teatro Greco La serata si inizia con un colpo di scena. Per motivi di forza maggiore, la conferenza della sezione siracusana dell'Unione Giuristi Cattolici viene dirottata dalla chiesa di S. Nicolò all'interno di Casina Cuti. Con oltre la metà del pubblico costretto a sostare fuori dalla saletta di ripiego, gremita da tanti colleghi ed estimatori accorsi per la caratura dell'evento. «Il cristianesimo e la crisi della coscienza moderna» è stata l'affascinante tematica introdotta da Salvatore Amato, docente nell'Università di Catania. Gli interventi e l'oggetto dell'iniziativa hanno ruotato attorno alla figura umana, professionale, sociale e cristiana dell'avvocato Antonio Ricupero che ha lasciato un grande vuoto nell'ambiente forense della città e non solo. Tanto che vi è stata la partecipazione qualificata dei vertici provinciali, regionali e nazionali dell'Ugci e dell'arcivescovo emerito, mons. Giuseppe Costanzo. Tutti hanno commentato la profondità della pubblicazione dedicata ad Antonio Ricupero, curata da Salvatore Amato e alla quale hanno contribuito don Dionisio Candido, Elio Cappuccio, mons. Giuseppe Costanzo, Francesco D'Agostino e Giovanni Di Rosa. Nel suo appassionato ricordo, Antonino Spadaro ha detto: «Era un «galantuomo avvocato», che seppe dare agli altri uno stile improntato alla correttezza umana e professionale, con l'animo cristiano di servizio agli altri». «Quella di Ricupero è stata una figura preziosa per l'Unione giuristi cattolici». l'ha definita il relatore Francesco D'Agostino, docente universitario a Tor Vergata e presidente onorario del Comitato nazionale di Bioetica, nonché presidente nazionale dell'Ugci. «Noi giuristi cattolici dobbiamo impegnarci perché trionfi la verità che è uguale a Giustizia», ha concluso D'Agostino. Dopo i toccanti contributi di Corrado Piccione, Pietro Romano e Gianni Altavilla, mons. Costanzo ha sottolineato gli aspetti portanti del cristianesimo. Giuseppe Aloisio

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Gran finale per Roma Pop 2009 (sezione: Cultura)

( da "Musicalnews.com" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Comunicati Pubblicato il 19/04/2009 alle 15:03:34 Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo Gran finale per Roma Pop 2009 di Antonio Ranalli “Roma Pop 2009” 1° Edizione, Festival della Canzone d’autore intende valorizzare e promuovere giovani talenti musicali. Tra gli ospiti anche Jessica Morlacchi. “Roma Pop 2009” 1° Edizione, Festival della Canzone d’autore intende valorizzare e promuovere giovani talenti musicali: cantanti, rap, hip-hop, cantautori, gruppi rock, gruppi vocali, selezionati nei club, cantine, sale prove, locali, studi di registrazione, in qualsiasi luogo in cui si faccia musica. La finale si terrà il Martedì 21 Aprile 2009 alle ore 21 nel prestigioso locale il Centrale RistoTheatre via Celsa n 6, in Roma, per festeggiare insieme il Natale di Roma. La serata è presentata da Angelo Martini (conduttore Numeri Uno Rai Due) e dalla giornalista Alessandra Startari. Ospiti della serata il critico musicale Rai Uno Dario Salvatori, il conduttore di Radio Radio TV Francesco Vergovich, il cantautore Franco Fasano, Jessica Morlacchi (Cantante Gazosa),il produttore di Tappeto Volante Canale Italia Alessandro Rispoli, Marilisa Merolla docente di Storia delle Comunicazioni di massa all’Università La Sapienza di Roma. E ancora il principe Guglielmo Giovannelli, l’attrice Adriana Russo, il direttore d’orchestra M° Gerardo di Lella, il M° Marco Celli Stain, direttore artistico Ciccio Nizzo, la principessa Conny Caracciolo, Vice Prefetto Fulvio Rocco, regista Rai Uno Adolfo Lippi, organizzatore Miss Università Marco Nardo, l’attore Enzo Garramone, Fabrizio Bartoccioni presidente Vertical (Fondazione Italiana cura per la paralisi). La serata andrà in onda su Top Tv Sky per promozionare i cantanti e soprattutto le loro canzoni. Nella rubrica “ROMA Pop Solidale”, una finestra molto importante aperta sulla solidarietà in cui alcuni dei finalisti trascorreranno un pomeriggio nel centro disabili del Don Orione di Monte Mario insegnando a cantare e scrivere una canzone. Interverranno i cantautori: Mauro di Maggio, Marco Candigliota, G&G, Dott. Fra, Miodio, Gianni Polizzi, Monia, Gabry, Simone Bacchini, Francesco Arpino, Francesco Caruso, Federico Paciotti, Tamara Selim, Fil Dal Monte, Patrizio Maria. Chiazzetta, Valentina Loria, Starlette.

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Gli Avion Travel chiudono la nona edizio (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 19-04-2009)

Argomenti: Cultura

Gli Avion Travel chiudono la nona edizione de "I Concerti dell'Università" Martedì 21 aprile 2009 il gruppo pop-rock campano si esibirà nell'Aula Ciliberto del Complesso Universitario di Monte Sant'Angelo Comunicato stampa Università degli Studi di Napoli - Federico II Sarà il concerto degli Avion Travel a chiudere la nona edizione de: "I Concerti dell'Università" dell'Ateneo Federico II, il cui direttore artistico è il Maestro Michele Campanella. L'appuntamento è per martedì 21 aprile, alle 20.30, nell'Aula Carlo Ciliberto del Complesso Universitario di Monte Sant'Angelo (Napoli, via Cintia) Il concerto degli Avion Travel è un evento straordinario per la Federico II che pure negli anni ha ospitato artisti di grande fama. Gli Avion Travel sono un gruppo pop-rock campano conosciuto a livello internazionale per qualità ed esecuzione della musica: è un'occasione unica averlo a disposizione nell'ambito universitario. La nona edizione de "I Concerti dell'Università" 2009 è stata organizzata nonostante la crisi e i tagli economici che gli atenei stanno affrontando. Di fatto, in un primo momento si era pensato di cancellare la stagione concertistica universitaria. A tale prospettiva la reazione dei musicisti napoletani è stata immediata e generosa. La serie di concerti diretti dal Maestro Campanella è infatti frutto di un gesto collettivo di volontariato: tutti i musicisti che vi hanno preso parte hanno suonato senza alcun compenso, e non a caso sono al 90% napoletani, proprio per non far morire nel silenzio un'iniziativa che negli anni ha avuto sempre successo. Costo del biglietto Studenti: 4 Euro Personale docente ed amministrativo: Euro 12 Esterni: 20 Euro Addetto Stampa Rettorato dott.ssa Maria Esposito Università degli Studi di Napoli Federico II Tel: 081/2537 007; cell.: 3356838714 Fax: 081/2537 590 e-mail: stampa@unina.it PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 19 aprile 2009 in: Prima del concerto » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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università abruzzesi tutte a disposizione (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Attualità Università abruzzesi «Tutte a disposizione» L'AQUILA. Per la valutazione dei danni, i possibili rimedi di prevenzione al sisma e la ricostruzione, le università abruzzesi chiedono di avere un ruolo di primo piano. «Le nostre università», sottolinea l'ingegner Nicola Sciarra ordinario di geologia applicata del dipartimento di geotecnologie dell'Università di Chieti, «non possono essere trascurate a vantaggio di altre». Per l'ingegnere della D'Annunzio «le università abruzzesi hanno il diritto ed il dovere per la loro credibilità e di quella della regione Abruzzo di coordinare tutte le attività scientifiche di studio propedeutiche alla ricostruzione sia ad alcuni docenti abruzzesi che avevano avviato con la direzione della Protezione civile abruzzese importanti attività che rischierebbero di essere state inutili». «Avviare un'immediata operazione sicurezza contro il rischio sismico che riguardi almeno gli edifici pubblici». E' quanto chiede il Codacons sottolineando che «bisogna pensare seriamente alla chiusura degli edifici a maggiore rischio e avviare una task force tra Regione, Province, Comuni, Protezione civile e ordini professionali che si occupi dell'analisi di tutti gli edifici pubblici e possibilmente anche privati per verificarne lo stato e il rischio che corono in caso di evento sismico». Il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, chiede anche «l'intervento della Procura della Repubblica per verificare tutte le responsabilità ed accertare la giusta esecuzione dei lavori di costruzione. Anche i privati», conclude Tanasi, «devono sensibilizzarsi a un problema molto serio e chiedere la verifica delle proprie abitazioni a professionisti qualificati».

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Una piacentina in cattedra ad Oxford (sezione: Cultura)

( da "Libertà" del 20-04-2009)

Argomenti: Cervelli

Una piacentina in cattedra ad Oxford Chiara Binelli, 30 anni, docente e ricercatrice: la fuga di cervelli dall'Italia? Non c'è alternativa piacenza - Domattina sarà già ad Oxford dove abita, davanti al college di Harry Potter. La trasferta Milano-Londra è ormai un rituale. Se invece dell'Oltremanica avesse scelto gli Stati Uniti - dove all'inizio pensava di andare, intenzione in seguito abbandonata perchè anche la famiglia la vuol vedere, ogni tanto - probabilmente il ritorno a casa non sarebbe stato così frequente. «Mi piacerebbe tornarci più spesso a Piacenza. Mi piacerebbe tornare in futuro in Italia, per lavorare, ma finchè la situazione non cambia, credo che resterò dove sono. Anche se esistono centri che hanno cominciato a richiamare professionisti dall'estero, parlo della Bocconi di Milano, del Collegio Carlo Alberto di Torino e dell'Iue di Fiesole». Chiara Binelli è una ragazza piacentina di 30 anni che, purtroppo non la sola, rappresenta la faccia locale della fuga di cervelli dall'Italia. «Scordiamoci che il problema della fuga di cervelli sia un problema europeo - mette le mani avanti -. Il numero di giovani ricercatori italiani all'estero è più alto di ogni altro Paese». Se Chiara vivesse in Italia, prescindendo dal suo eccellente curriculum che l'ha proiettata lo scorso settembre alla cattedra di junior professor al Department of Economics di Oxford, di research fellow (ricercatore associato) al Nuffield College (più Postdoctoral Research fellow & Research associate all'Ifs di Londra), prescindendo da tutto questo, forse in Italia potrebbe essere uno dei 42mila insegnanti precari tagliati dalla riforma della scuola. Oppure un giovane ricercatore in perdurante attesa di concorso per fare ingresso nel perimetro. «Ho saputo che in questo momento il governo italiano ha tagliato ancora i fondi per la ricerca. E i concorsi per ricercatore, quindi, mi risultano fermi perchè alla fine non ci sono soldi. Dove sono io è pieno di "cervelli" cosiddetti in fuga dall'Italia. E' un esilio necessario. Non è una novità che in Italia, per le ragioni che ho appena detto, ovvero l'assenza di fondi e non solo, rischia di essere impossibile. Quindi stiamo in esilio per motivi professionali prima di tutto, e poi anche le opportunità economiche che ci sono qui, in UK, o negli Stati Uniti, non possono essere paragonabili. Sarei disposta a guadagnare meno ma lavorando qui, in Italia. Purtroppo mancano le condizioni, le opportunità». Curriculum di prestigio, comunque: diploma al liceo Gioia, laurea nel 2001 in Economia politica alla Bocconi, pubblicata e che le vale la prestigiosa borsa di studio Einaudi della Banca di Italia. Che, dopo un anno di master alla Bocconi, le consente di inaugurare a Londra il suo PhD (titolo non equivalente al dottorato, si tratta di un programma di ricerca postlaurea a cui si accede dopo master e che durerà 4-5 anni), ovvero altri cinque anni di studi nella capitale della vecchia Inghilterra sostenuti nuovamente dai suoi meriti e dalle ricerche, leggi borse di studio dell'Ifs di cui è oggi in forze, oltre che ad Oxford (dove ha firmato un contratto a tempo determinato, 3 anni, come sempre accade per i nuovi ingressi, al termine del triennio verrà come tutti riesaminata per verificare la sussistenza dei suoi meriti e soprattutto il numero e la validità delle sue pubblicazioni). Chiara, che a Piacenza non a caso fu tra coloro che tennero a battesimo la Rete Lilliput, è ciò che si potrebbe definire un'economista col pallino dei poveri. «Sono stata molto fortunata, perchè uno dei quesiti che più spesso mi ponevo da ragazzina era proprio quello dell'origine delle diseguaglianze di reddito tra Paesi ricchi e Paesi poveri. Grazie anche a mio padre, perchè io volevo intraprendere studi diplomatici a Gorizia e lui mi iscrisse ai test di ingresso alla Bocconi, sono finita a fare Economia». E cammin facendo ha scoperto una branca particolare, l'Economia dello sviluppo, che è quella in cui oggi è ricercatrice, che scandaglia proprio quegli interrogativi: perchè c'è chi ha più e chi ha meno, addirittura niente? «Tuttora sto facendo ricerca sulla distribuzione di reddito e sulle scelte educative in Messico e Brasile, e a breve nei Paesi dell'est europeo. E la crisi mondiale di oggi ha fatto capire ai Paesi ricchi dell'Occidente che la povertà è un problema anche loro». Simona Segalini simona.segalini@liberta.it 20/04/2009

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CRISI ECONOMICA e nuovi modelli di sviluppo: è il tema della tavola rotonda ... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

FERRARA PRIMO PIANO pag. 2 CRISI ECONOMICA e nuovi modelli di sviluppo: è il tema della tavola rotonda ... CRISI ECONOMICA e nuovi modelli di sviluppo: è il tema della tavola rotonda promossa dal Comitato Città Sostenibile che si tiene oggi dalle 17 alla sala Borgonuovo di via Cairoli 32. Intervengono Paolo Bartolomei, ricercatore dell'Enea ed esperto di sicurezza nucleare, Tonino Perna docente all'Università di Messina e Gianni Tamino, già europarlamentare e docente di Scienze e Tecnologie della natura all'Università di Padova.

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biblioteca civica (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 45 - Giorno/Notte BIBLIOTECA CIVICA BIBLIOTECA CIVICA Processo alle Br Mercoledì 22 aprile alle ore 18 - nella sala conferenze della Biblioteca Civica di Mestre, in via Miranese - presentazione del libro: «Diario di una giurata popolare al processo delle Brigate Rosse» di Adelaide Aglietta, con una premessa di Adriano Sofri e la prefazione di Leonardo Sciascia. Ne parleranno insieme al pubblico: Gianfranco Spadaccia, già parlamentare del Partito Radicale e leader storico del movimento Radicale, Marco Boato, parlamentare ed europarlamentare del Partito radicale e dei Verdi, Bruno Mellano - presidente di Radicali italiani e curatore con l'associazione Adelaide Aglietta della riedizione del libro - Luana Zanella, assessora alla Cultura del Comune di Venezia, Alberta Rocca, figlia dell'autrice. Per giovedì 23 aprile, sempre alle 18, in collaborazione con il circolo culturale Walter Tobagi, primo appuntamento in biblioteca con «Tre poeti a Mestre: De Angelìs, Carpi, Lamarque» con Sebastiano Gatto che parlerà del poeta Milo de Angelis. CONCORSO Sigla per Film Fest In occasione della dodicesima edizione del Mestre Film Fest, il Centro Culturale Candiani in vita giovani e giovanissimi a realizzare la sigla ufficiale dell'edizione 2009 che si terrà a Mestre dal 20 al 24 ottobre. In concorso saranno ammessi video di fiction e di animazione in alta risoluzione in formato DVD. I video non dovranno superare i 45 secondi e dovranno essere accompagnati da musica inedita e originale (non protetta dai diritti d'autore). L'invio dei materiali dovrà avvenire entro e non oltre il 1 ottobre 2009. Un'apposita commissione selezionerà le sigle finaliste che verranno presentate alla serata inaugurale del festival, il 20 ottobre prossimo. Sarà il pubblico in sala a decidere il video vincitore che diventerà sigla ufficiale. Il bando completo di scheda d'iscrizione e liberatoria è disponibile nei siti web: www.centroculturalecandiani.it www.shortinvenice.net Info: Videoteca di Mestre videoteca.candiani@comune.venezia.it. INCROCI DI CIVILTà Zhang Jie Per «Verso incroci di civiltà 2009» (21-23 maggio), l'Università Ca' Foscari ha allestito una serie di incontri di «avvicinamento» all'opera degli autori presenti nella rassegna. Domani alle 17.30, nella biblioteca di viale S. Marco a Mestre (viale S. Marco 184, telefono 041-2518040) Marco Ceresa cura «Invito alla lettura di Zhang Jie», scrittrice cinese candidata al Nobel per la Letteratura. Docente di Studi sull'Asia orientale a Ca' Foscari, Marco Ceresa è considerato uno dei massimi esperti del tè in Italia. Autore de I trattati sul tè di epoca Tang, ha pubblicato la traduzione de Il canone del tè di Lu Yu. CANDIANI Scaffale aperto Per «Scaffale aperto», oggi alle 17 al Candiani di Mestre Marco Zanetto presenterà con l'autore il libro Venezia tra storia e mito nelle pagine di scrittori italiani e stranieri a cura di Lorenzo Somma, più di dieci secoli di storia rivisitati attraverso le fonti letterarie, i rapporti diplomatici, le cronache, la poesia: da Omero a Cassiodoro, Ruzante, Carlo Goldoni, Giorgio Baffo, Ippolito Nievo. Lorenzo Somma, nato a Venezia, insegna Letteratura italiana e latina al Liceo classico Majorana-Corner di Mirano. TONIOLO Da Mozart a Verdi Musiche di Mozart, Bizet, Rossini e Verdi saranno eseguite dalla Sinfolario Orchestra della città di Como diretta da Maurizio Di Bella al Concerto di San Marco che si terrà al Toniolo di Mestre giovedì 23 aprile alle 21. La Municipalità di Mestre/Carpenedo ha organizzato l'evento, in collaborazione con il prosindaco Michele Mognato, l'assessorato alla Produzione culturale, il Toniolo e l'Orchestra Laurentina. I cittadini interessati alla manifestazione possono ritirare l'invito, valido per due persone e gratuito, negli uffici della Municipalità: Parco Albanese, centro civico via Gori 8 ore 9-13 (feriali); municipio di Mestre, via Palazzo al primo piano, ore 9-17 (feriali).

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IL CANDIDATO sindaco del centrosinistra Roberto Balzani riprende il... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

FORLÌŒ CRONACA pag. 3 IL CANDIDATO sindaco del centrosinistra Roberto Balzani riprende il... IL CANDIDATO sindaco del centrosinistra Roberto Balzani riprende il suo confronto con la città attraverso l'iniziativa dei Format': una serie di incontri tematici che prendono il via mercoledì sera alle 21 alla sala Santa Caterina. Il primo incontro sarà dedicato alle fonti energetiche alternative, col titolo «Altre energie, le fonti alternative oggi». Ogni appuntamento prevede interventi di esperti, testimonianze, dibattito col pubblico e un intervento conclusivo del candidato sindaco, finalizzato a presentare i punti salienti del programma elettorale. Tra gli interventi degli esperti, il primo incontro prevede Enrico Sangiorgi, docente dell'Università di Bologna e preside della II facoltà di ingegneria di Forlì sul tema Energia rinnovabile, fantasia o alternativa concreta ?'; Alberto Bellini, docente dell'Università di Modena e Reggio su Fonti energetiche rinnovabili, scenari di sviluppo nel comune di Forlì; l'architetto Francesca Nardi su Esempio di casa passiva a Forlì'. «Si tratta di un modo nuovo di fare comunicazione politica spiega una nota del comitato elettorale di Balzani ben lontano dal classico comizio' di propaganda, sulla scia dello stile concreto e propositivo inaugurato dal candidato del centrosinistra anche nel corso dei precedenti incontri pubblici».

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corso di espressione corporea con la fontanelli di artimbanco (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Cecina Corso di espressione corporea con la Fontanelli di Artimbanco CECINA. «Sono ben 25 i docenti che partecipano al corso di aggiornamento "espressione corporea come processo artistico" tra elementari, infanzia, medie superiori». Così Ilaria Fontanelli, che guida questa esperienza all'Artimbanco, la scuola comunale di teatro, esprime la sua soddisfazione per la quantità di insegnanti di ogni ordine e grado che hanno aderito. «Sono tredici le adesioni degli insegnanti delle superiori - insiste Fontanelli - cui mi dedico con Cesare Torricelli, l'altro responsabile del corso, sul training attoriale, sull'autobiografia, sulla realizzazione scenica. Dodici sono quelli dell'infanzia e delle elementari che partecipano con me e con Paola Consani, la quale insegna danza, sul tema dell'espressione corporea e della drammatizzazione colletiva». Insomma un programma di lavoro intenso appena iniziato con due belle squadre di insegnanti. Ma l'impegno della scuola di teatro si rivolge con alcune novità di rilievo al complesso delle scuole elementari locali. Elena Pieri, Luciana Mascolo, Fulvia Bilanceri, Roberta Bacciardi sono le docenti che si occupano delle «Giornate della Scuola». L'iniziativa si va a realizzare in 8 giornate da domani al 26 maggio ed è altrimenti detta "le città invisibili", dall'opera di Italo Calvino. Coordina sempre Ilaria Fontanelli ed ogni giornata prevede ben otto ore di impegno presso la sede dell'Artimbanco in villa Guerrazzi per circa 20-25 alunni con rispettive maestre. Le giornate di aprile sono: 22, 24, 28. Quelle di maggio: 6, 8, 12, 26. Le scuole elementari coinvolte: Gurrazzi, Marconi, Collodi. Nel pomeriggio di tre giornate (28 aprile, 5 e 6 maggio) è prevista la presentazione dello spettacolo del regista Marco Leone «Il pifferaio magico». Verrano pertanto interessati circa 200 alunni per una ventina di insegnanti che nelle ore della mattina e poi nel pomeriggio giungeranno ad individuare la "città ideale dei bambini" con un percorso che metta in essere le loro capacità nell'immaginario, nella creatività e nell'energia. Interessanti poi anche altre proposte per le materne e le elementari con, per esempio, altre 9 giornate a teatro, di cui 6 nella riserva faunistica si Santa Luce: «teatro e natura» in un itinerario "sensoriale" col mondo naturale. O come, sempre per materne ed elementari, «teatro e filosofia» con la docente dell'università di Pisa, Lula Mori.

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AnniversariVilla di Serio, incoronazione della Madonna del Buon Consiglio Al santuario proseguono i festeggiamenti per il 90 dell'incoronazione della Madonna del Buon Consiglio; i (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

AnniversariVilla di Serio, incoronazione della Madonna del Buon Consiglio Al santuario proseguono i festeggiamenti per il 90° dell'incoronazione della Madonna del Buon Consiglio; in programma fino al 27 aprile --> Lunedì 20 Aprile 2009 AGENDA, pagina 15 e-mail print AnniversariVilla di Serio, incoronazione della Madonna del Buon Consiglio Al santuario proseguono i festeggiamenti per il 90° dell'incoronazione della Madonna del Buon Consiglio; in programma fino al 27 aprile. Ore 16, Messa; ore 17, lettura della Bibbia; ore 20, Rosario; ore 20,30, Messa con predicazione della Novena da parte di don Davide Pelucchi. ConvegniLa città rivelata, catasti antichi e moderne rappresentazioni Ore 17, all'Urban Center di piazzale Alpini, seminario «La città rivelata, catasti antichi e moderne rappresentazioni» organizzato dal Comune di Bergamo, Fondazione Bergamo nella Storia, Archivio di Stato di Bergamo. Dopo i saluti del sindaco di Bergamo Roberto Bruni, di Emilio Moreschi, amministratore delegato Fondazione Bergamo nella storia, di Enrico Fusi, assessore alla Cultura, spettacolo e turismo e di Francesco Macario, assessore all'Edilizia privata, politiche della casa e patrimonio, interventi di Mauro Gelfi del Museo Storico di Bergamo, di Mario Signori dell'Archivio di Stato di Milano, di Maurizio Savoja dell'Archivio di Stato di Bergamo e di Dario Tadè del Comune di Bergamo. Ore 15,30, all'Archivio di Stato, via Tasso 84, visita guidata a libera partecipazione della mostra «Bergamo negli antichi catasti». Clusone, materia e memoria Ore 20,30, alla biblioteca comunale, seminario sul tema «Materia e memoria - Testimonianza dell'evento bellico nell'opera monumentale», relatore l'arch. Walter Giliberto, membro del Consiglio direttivo dell'Istituto della Resistenza di Bergamo. CorsiFormazione volontari per corsi alfabetizzazione Ore 20,30, sede Arci, via Quarenghi 34, corso di formazione per volontari che svolgeranno attivitià di alfabetizzazione a cittadini immigrati. Il contrasto alle mafie e la promozione della legalità Ore 18, alla sede dell'Enaip, via S. Bernardino 139/V, chiusura del corso di info-formazione organizzato da Libera Bergamo. Lorenzo Frigerio, referente Libera Lombardia parla su «Il contrasto alle mafie e la promozione della legalità: il ruolo della società civile». Effetto BibbiaLettura no stop della Bibbia Continua la 2ª edizione di «EffettoBibbia», iniziativa voluta da gruppi cattolici, protestanti e laici per portare le Sacre Scritture in tanti angoli della nostra provincia e curata dal Comitato per la cultura biblica e l'Ufficio diocesano Apostolato biblico. Ore 18, ultima pensilina della stazione autolinee, lettura del libro dell'Esodo. La proposta continuerà ogni giorno fino al 30 aprile in altri luoghi della provincia: chiese, scuole, biblioteche, ospedali, fabbriche. Fino al 30 aprile mostra «Vedere la Parola, libri, affreschi, sculture, tarsie» un percorso tra il Battistero, l'Aula Picta, la Cappella Colleoni e S. Maria Maggiore. Orari: 10-12 e 15-18. Visita guidata alle ore 16. Ingresso libero e gratuito. Feste e tradizioniTagliuno, festa Madonna delle vigne Tradizionale festa della Madonna delle vigne: Messe alle ore 7 e 8,30; ore 10,30 concelebrazione solenne animata dalla corale e presieduta da mons. Roberto Amadei; ore 16, Messa per anziani ed ammalati presieduta da mons. Amadei e animata dalla corale; ore 20 S. Messa animata dai giovani del paese e ore 22,30 spettacolo pirotecnico. Nella sala parrocchiale adiacente la chiesa, tradizionale pesca di beneficenza pro-oratorio. Verdello, festa del Madunì alla Sagra verdellese Continua la tradizionale Sagra Verdellese organizzata dall'Amministrazione comunale con mostre, musica, spettacoli e animazione. Ore 16, al santuario, «Festa del Madunì» con celebrazione della Messa; ore 17, al centro civico, incontro di festa con gli anziani. Incontri Borsellino e Masciari discutono di legalità Ore 21, auditorium di piazza Libertà, seminario sul tema della legalità dal titolo «Vedo, sento e parlo» con la partecipazione di Salvatore Borsellino, fratello dell'indimenticato Paolo, e Pino Masciari. L'incontro è organizzato dalla lista civica Bergamo a 5 stelle e Amici di Beppe Grillo di Bergamo e provincia. Dibattito sulla trasformazione urbana Ore 21, al Caffè Letterario di via San Bernardino, 53, dibattito pubblico sul tema «Popolazioni mobili e trasformazioni urbane: il caso di Bergamo e l'area metropolitana lombarda». Introduce Luigi Cordioli, interviene Matteo Colleoni, docente di Sociologia all'Università di Milano Bicocca; modera il didattito il giornalista de L'Eco di Bergamo Paolo Aresi. Donne italiane e straniere racconti d'incontro Ore 17,30, sede Fondazione Serughetti La Porta, viale Papa Giovanni XXIII, 30, nell'ambito del ciclo su «Libertà e uguaglianza», Adriana Lorenzi, formatrice, parla sul tema: «La convivenza possibile: racconti di interazione positiva». L'Ateneo per l'Anno internazionale dell'astronomia In occasione dell'XI Settimana della cultura indetta dal ministero per i Beni e le Attività culturali, incontro organizzato dall'Ateneo di Scienze lettere e arti dedicato all'Anno internazionale dell'astronomia. Ore 17,30, via Tasso, 4, «E quindi uscimmo a riveder le stelle», con presentazione di Maria Mencaroni Zoppetti, presidente dell'Ateneo, e relazione di Davide Del Prato, direttore del Parco astronomico La Torre del Sole, su «L'uomo e lo spazio: conquiste e speranze». Clusone, Concilio e pacifismo nei libri di mons. Bettazzi Ore 20,45, Sala Legrenzi, vicolo Caio, incontro con monsignor Luigi Bettazzi, già vescovo di Ivrea, per la presentazione dei suoi ultimi libri «In dialogo con i lontani, memorie e riflessioni di un vescovo un po' laico» e «Difendere il Concilio». Dalmine, libro di Antonio Di Pietro Ore 21, teatro civico, via Kennedy, Antonio Di Pietro presenta il suo libro «Il guastafeste. La storia, le idee, le battaglie di un ex magistrato entrato in politica senza chiedere permesso». San Paolo d'Argon, si parla di energia elettrica Ore 20,45, sala consiliare della biblioteca «Luigi Cortesi», via papa Giovanni XXIII, incontro organizzato dall'assessorato all'Ambiente sul tema «La liberalizzazione del mercato domestico dell'energia elettrica», relatore Stefano Chiesa, consulente dello Sportello energia del Comune. Seriate, i lunedì della Storia dell'arte Ore 21, alla biblioteca Giacinto Gambirasio, via Italia, riprendono «I lunedì di Storia dell'arte e cultura visiva» organizzati dall'Asav. Stefania Battistini, giornalista Rai Tre, parla sul tema «Follia tra arte e creatività». Mostre«Essere» di Marcello Arzuffi Centro culturale San Bartolomeo, largo Belotti 1, mostra personale di Marcello Arzuffi dal titolo «Essere»; in programma fino al 3 maggio. Orari: tutti i giorni festivi compresi 10-12 e 16-19,30 Al di qua del cielo Ore 17,30, sede Cgil di via Garibaldi 3, inaugurazione della mostra-evento di LavoroDopo Cgil con fotografie di Luigi Brecciaroli dal titolo «Al di qua del cielo». Il gusto per il dettaglio e la predilezione per la natura, fra terra, cielo, acqua e luce del fotografo Luigi Brecciaroli si accompagnano, com'è uso per le iniziative di LavoroDopo, con le parole in poesia della scrittrice Marisa Brecciaroli. La mostra resterà aperta fino al 9 maggio. Orari: 9-12 e 15-18; chiuso il sabato pomeriggio. Arte Madì alla Galleria Marelia Alla Galleria Marelia, via Guglielmo d'Alzano 2b, mostra «Madì - Arte come invenzione», visitabile fino al 30 aprile. Orari: da lunedì a venerdì 14-20; sabato 15,30-20. Artisti dell'Urban Art Al PolarExpo, nell'area espositiva dello spazio Polaresco, via del Polaresco, 15, mostra «Pop Disaster», collettiva dedicata all'Urban Art con opere di artisti attivi in tutta Italia e alcuni ospiti internazionali, curata da LimitedNoArtGallery, visitabile fino al 22 aprile. Orari: da lunedì a venerdì 19-24; sabato e domenica 19-22. Bassorilievi e sculture di Graziano Gregori Galleria Ceribelli, via S. Tomaso 86, mostra di bassorilievi e sculture di Graziano Gregori dal titolo «Ecce Homo»; in programma fino al 21 maggio. Orario 10-12,30 e 16-19,30 chiuso domenica e lunedì. Capolavori a Palazzo della Ragione Palazzo della Ragione in Città Alta, esposizione della mostra «L'Accademia Carrara nel cuore della città. Capolavori a Palazzo della Ragione» e nuovo allestimento dal titolo «Le opere del Rinascimento». Orari: da martedì a venerdì 9,30-17,30, sabato e domenica 10-18. Chiuso il lunedì. Esposizione universale alla Gamec Nelle sale della Gamec, via S. Tomaso 53, mostra dell'«Esposizione universale - L'arte alla prova del tempo». visitabile fino al 26 luglio. Orari: da martedì a domenica 11-19; giovedì dalle 11 alle 22. Lunedì chiuso. Gli «Sguardi poetici» di Alda Merini All'Ottobarradieci di via S. Bernardino, mostra «Alda Merini, sguardi poetici», visitabile fino al 30 maggio. Orari: lunedì dalle 15 alle 19,30, da martedì a sabato 10-12 e 15-19,30. Chiuso la domenica. Icone russe fra storia e spiritualità Allo Spazio Viterbi della Provincia, via Tasso, 8, mostra «L'oro dell'anima. Icone russe dal XIV secolo del Museo Tretyakov di Mosca», viaggio attraverso cinque secoli di cultura, storia e spiritualità. L'evento, curato dalla Provincia in collaborazione con il Museo Tretyakov di Mosca, col patrocinio della Curia vescovile della diocesi di Bergamo, Camera di Commercio, Università di Bergamo e Fondazione Russia Cristiana è visitabile fino al 14 giugno. Orari: da lunedì a mercoledì 15-19; venerdì e sabato 9-12; 15-19; domenica e festivi 9-19; chiuso il giovedì. Ingresso libero. Il Trofeo Parravicini Al Palamonti di via Pizzo della Presolana, continuano gli incontri «Primavera tra montanari e cultura» organizzati dal Cai, con la mostra storica e fotografica «Il Trofeo Parravicini» a cura di Gianni Mascadri e Luca Merisio Cai, visitabile fino al 3 maggio. Installazione di Marcello Maloberti Alla Galleria d'arte moderna e contemporanea, via S. Tomaso, 53, «Raptus», installazione composta da oggetti, suoni, luci e immagini dell'artista Marcello Maloberti, visitabile fino al 17 maggio. Orari: da martedì a domenica 11-19, giovedì 11-22. Lunedì chiuso. La città visibile Museo Storico-Convento di San Francesco, piazza Mercato del Fieno 6/a, «La città visibile. Bergamo nell'archivio fotografico Sestini - Omaggio a Domenico Lucchetti»; fino al 20 settembre. Orari: da martedì a domenica 9,30-13 e 14-17,30; chiuso il lunedì. La fauna delle Orobie nelle foto di Midali Al Museo civico di Scienze naturali «Enrico Caffi», piazza Cittadella, 10, mostra fotografica di Baldovino Midali dal titolo «Obiettivo animali: la fauna delle Orobie», per scoprire la flora e la fauna delle nostre montagne, visitabile fino al 31 maggio. Orari: feriali 9-12,30 e 14,30-17,30. L'altro Cifrondi Sala Manzù di via Camozzi, passaggio via Sora, mostra «L'altro Cifrondi. Pittore di paesaggio e di natura morta»; fino al 10 maggio. Orario: 15-19. L'artista americano Marcelino Stuhmer Alla Jade Art Gallery, via Piccinini, 2, prima personale dell'artista Marcelino Stuhmer che presenta il progetto «Get Ready to Shoot Yourself»: installazione, dipinti e lavoro fotografico ispirati al film «La signora di Shanghai»; fino al 26 aprile. Orario: 10-15 e 18,30-23. Le opere di Dietelmo Pievani e la Collezione Zucchelli Alla Galleria d'arte moderna e contemporanea, via San Tomaso, 53, per il ciclo «Arte a Bergamo», negli spazi della Collezione permanente «Dalla Collezione Zucchelli», dipinti e ceramiche, presso «ParolaImmagine», personale di Dietelmo Pievani «La materia delle idee», visitabili entrambe fino al 10 maggio. Da martedì a domenica 10-13; 15-19. Lunedì chiuso. Le opere di Mariella Bettineschi Studio Vanna Casati, via Borgo Palazzo 42 (interno), esposizione della mostra di Mariella Bettineschi dal titolo «Amori nascosti, disegni, collages, ricami»; fino al 23 maggio. Orario: 16,30-19,30. Le opere di Vilma Maiocco Alla Galleria La Ricerca, via Tasso 55, mostra delle opere di Vilma Maiocco dal titolo «Forma libera essenza» a cura di Chiara Strozzieri; fino al 28 aprile. Orario: 10-12,30 e 15-20. Mario Cresci alla Elleni Nei rinnovati spazi della Galleria Elleni, via Broseta 37, mostra del nuovo progetto di Mario Cresci «Sottotraccia Bergamo» a cura di Luca Panaro; fino al 9 maggio. Tuttosullalbero Mostra-laboratorio dell'Orto botanico, nella sala viscontea, piazza Cittadella, fino al 31 maggio. Orario: 15-18,30. Mattino per scolaresche e su prenotazione domenica e festivi 10-13 e 15-18,30. Ingresso gratuito. Casazza, La sò part - La dote nella tradizione locale Al Museo della Valcavallina, via Nazionale 67, mostra «La sò part - La dote nella tradizione locale»; fino al 7 maggio. Orari: il mercoledì dalle 9 alle 12,30 e nei festivi dalle 15 alle 18. Negli altri giorni saranno possibili visite di gruppo, da concordare con i responsabili del museo. Clusone, «Il segno e il sogno» di Franco Rognoni Al Museo della Basilica e alla Galleria Pezzoli, via Mazzini 39, mostra delle 45 opere di varie dimensioni, tra olii, tecniche miste e acquerelli di Franco Rognoni dal 1960 al 1990, a cura di Sandra Nava; fino al 4 maggio. Comenduno di Albino, Arte e carità Nell'area dell'ex Bottegone sulla strada provinciale, mostra-mercato «Arte e carità», organizzata dall'Operazione Mato Grosso che propone mobili prodotti nelle Ande dai ragazzi della scuola Taller; fino al 26 aprile. Orario: 18-22. Info: Paolo Zucchelli 340.4704372 oppure Silvano Zametti 335.5341886. Gorle, Suiseki in mostra In Biblioteca, mostra di Suiseki, l'arte giapponese di comporre pietre scolpite dalla natura; fino al 29 aprile. Orario: 15-18. Nembro, l'arte di Vitaliano Angelini Biblioteca Centro cultura, mostra personale di Vitaliano Angelini; in programma fino al 7 maggio negli orari di apertura della biblioteca. Pradalunga, «L'età della pietra» Auditorium delle scuole medie in via Aldo Moro, mostra «L'età della pietra» una raccolta di foto e testi che illustrano la storica attività di estrazione e lavorazione della pietra cote, strumento che ha reso famoso nel mondo il paese seriano; fino al 26 aprile. Stezzano, la banda in mostra per il 155° di fondazione Al «Cascinetto» di via Mascagni, esposizione «Mostra la banda» che coinvolge diversi artisti i quali hanno indagato l'Unione filarmonica stezzanese e la realtà bandistica esprimendo in modo molto personale la visione di questo mondo tra folclore, evoluzione musicale e identità dei musicanti. La mostra resterà aperta fino al 3 maggio; orario: 15-19. Treviglio, opere di Giacomo Belotti Nella Sala Crociera del museo civico «Ernesto e Teresa Della Torre», mostra del pittore bresciano Giacomo Belotti, scomparso nel 1967; fino al 26 aprile. Orario: 15-18. Treviolo, l'universo pittorico di Andy Allo Studio d'arte Fioretti, via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 10, mostra personale dal titolo «Retroverso» di Andy, visitabile fino al 22 aprile. Tutti i giorni su appuntamento, tel. 035.224593. Verdello, le mostre della Sagra verdellese Nell'ambito della Sagra verdellese possibilità di visitare quattro mostre allestite sul territorio: al Museo del territorio, viale XI Febbraio, «Collettive d'arte al Museo» ed esposizione degli artisti Ucai; nella sala di via Cavour, 21, «Red Passion & Blue city», Mauro Sances, pitture e sculture a cura dei giovani verdellesi; nella sala esposizione del centro civico, mostra fotografica a cura del Circolo fotografico Verdello; nella sala esposizione di piazza mons. Grassi, «Don Milani e la scuola di Barbiana»; fino al 26 aprile. Tempo liberoLudoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1, ingresso libero per bambini/e della scuola dell'infanzia dai 3 ai 5 anni con gioco libero dalle 16 alle 18,30. Vertova, il museo parrocchiale Il museo parrocchiale «S. Maria Assunta», collegato in rete con il museo Bernareggi di Bergamo e i musei di Gandino, Romano Lombardo e Alzano Lombardo è aperto tutte le domeniche dalle 15,30 alle 18. È possibile effettuare visite anche nei giorni feriali previo appuntamento allo 035.711.220. 20/04/2009 nascosto-->

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al CdpM (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

«la musica con gli occhi» al CdpM --> Lunedì 20 Aprile 2009 SPETTACOLI, pagina 25 e-mail print Oggi alle 18.30 nella nuova sede del Centro didattico produzione musica in via De Amicis 6 inizia il progetto artistico «La musica con gli occhi», incentrato sul rapporto tra arti visive e musica ideato e curato dal Centro e articolato in uno spazio espositivo dedicato ai giovani artisti dell'Accademia Carrara e in un seminario di approfondimento. L'iniziativa viene svolta in collaborazione con la Mia. Mercoledì alle 20.15 è in agenda un seminario con il professor Elio Grazioli, docente di Storia dell'arte contemporanea alla Carrara e di «Comunicazione visiva» all'università di Bergamo. 20/04/2009 nascosto-->

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Graduatorie, domande fino all'11 maggio (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Docenti Graduatorie, domande fino all'11 maggio Riapertura delle graduatorie per l'aggiornamento del punteggio e l'inserimento a pettine degli ultimi docenti abilitati. La scadenza per presentare le domande è fissata per l'11 maggio. Il provvedimento del Ministero dell'Istruzione arriva dopo settimane di voci di corridoio che davano per imminente la riapertura delle graduatorie che finalmente è avvenuta pochi giorni prima di Pasqua. Il documento partorito dal ministero di viale Trastevere va, principalmente, in due direzioni. La prima è quella di permettere di aggiornare il punteggio ai docenti già inseriti nella graduatoria ad esaurimento, la seconda è quella di permettere l'inserimento a pettine (secondo il proprio effettivo punteggio) ai professori che stanno acquisendo l'abilitazione. Il secondo caso riguarda prevalentemente gli iscritti alle Scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario o simili nel biennio 2007-2009. L'ex ministro all'Istruzione Fioroni, infatti, aveva dichiarato chiuse le graduatorie degli abilitati al fine di eliminare prima il precariato presente per poi provvedere a nuove modalità di reclutamento (da qui la dicitura «graduatorie ad esaurimento»). Tuttavia l'ex ministro all'Università Mussi non aveva chiuso le Ssis, cosicché i relativi iscritti hanno dato vita ad una battaglia, oggi vinta, per essere inclusi nelle graduatorie ad esaurimento. Per scaricare la modulistica: www.miur.it; http://www.uspistruzione.fr.it. Ila.Pie.

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stamattina all'istituto volta conferenza in lingua inglese (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

PER GLI STUDENTI Stamattina all'istituto Volta conferenza in lingua inglese CITTÀ Questa mattina alle 11.30, all'istituto Volta di via Quintino Sella, si svolgerà una conferenza in lingua inglese per gli studenti delle superiori. La conferenza, dal titolo "An overview of different English dialects" (Una presentazione dei vari dialetti inglesi) sarà tenuta da Michael Lahey, già docente di Linguistica Inglese all'Università di Udine.

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RIPRENDERANNO venerdì prossimo le lezioni del corso on... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

ROVIGO PRIMO PIANO pag. 2 RIPRENDERANNO venerdì prossimo le lezioni del corso on... RIPRENDERANNO venerdì prossimo le lezioni del corso on line "Educazione civica: per una didattica della partecipazione", rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio (ma vi hanno aderito anche due classi delle elementari). Un corso strategicamente importante, perché risponde anche alla necessità, fissata dalle norme più recenti sulla scuola, di parlare in aula di "diritti e cittadinanza"; un corso che sta coinvolgendo oltre 2000 studenti polesani, divisi in ben 89 classi e 38 Istituti scolastici. Insomma c'è "in formazione" una larghissima rappresentanza degli studenti polesani. Promosso dalla Provincia di Rovigo (Assessorato alla Pubblica Istruzione), con il CUR (Consorzio Università di Rovigo) e il Patrocinio del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, della Camera dei Deputati, del Comune di Rovigo, dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Rovigo e dell'Osservatorio Tecnologico per la Scuola, il corso, che sta proponendo un percorso, on line appunto, sui concetti di "cittadinanza" e di "partecipazione attiva", si concluderà nelle prossime settimane, entro il mese di maggio. Nella quarta lezione, quella del 24 aprile, il tema è "Diritti in Europa e nel mondo", a cura di Flavio Lotti, Coordinatore Nazionale Tavola per la Pace, con Mario Lodi, scrittore e pedagogista, e Luciana Bertinato, ricercatrice presso il Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. Il 12 maggio Augusto Barbera, docente all'Università di Bologna, parlerà ai 2000 studenti polesani in rete dei "Valori fondanti" inseriti nella nostra Costituzione. Entro maggio, con la consegna degli elaborati da parte degli alunni, si concluderà l'intenso percorso, iniziato più di un mese fa con l'intervento di cura di Mario Lodi, Scrittore e pedagogista, la visione di interventi dell'ex-presidente Eugenio Scalfaro e di una serie di "Fumetti" tematici a cura di Diego Cajelli e Luca Genesi, con disegni di Giuseppe Ferrario, Marco Morandi, Luca Genovese, Beatrice Brignani, Francesca Follini, Alessandro Fusari. "Obiettivo del corso - spiegano gli organizzatori - è quello di ripercorrere le tappe del radicamento dei principi costituzionali nel tempo; informare e far percepire la Costituzione, Carta per eccellenza che regola il vivere sociale e civile della Nazione, come strumento vivo". Un progetto ambizioso, che ha raccolto inaspettati consensi nelle scuole, con uno sguardo gettato lontano: "Svolgere attività di sensibilizzazione e aggiornamento per aiutare i ragazzi a capire meglio il mondo in cui vivono, a formare il loro senso di responsabilità". Tra una lezione e l'altra gli alunni, dalle loro scuole, possono interagire con i relatori esprimendo dubbi o curiosità: un modo efficace per farli sentire attori vivi della loro formazione. o.p.

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Con il convegno regionale "Verso l'accreditamento del sistema dei servizi per l'infan... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 20 Aprile 2009 Chiudi Con il convegno regionale "Verso l'accreditamento del sistema dei servizi per l'infanzia", la Regione Umbria ha aperto la concertazione sull'accreditamento degli asili nido pubblici e privati nella regione. L'accreditamento dei nidi, è stato ricordato nel convegno «che ha registrato una forte partecipazione di soggetti pubblici, titolari di servizi privati e del privato sociale», rappresenta uno dei momenti di attuazione della legge regionale del 2005 sul sistema integrato dei servizi per la prima infanzia e, in particolare, segna un passaggio verso la qualità dei servizi per i bambini fino a 3 anni. Grazie al sistema integrato pubblico-privato, attualmente sono circa 6500 i posti nei servizi pubblici e privati autorizzati, rispetto ai 23 mila bambini umbri di età 0-3 anni, con una percentuale di copertura del 28 per cento. A partire dall'approvazione della legge regionale del 2005, è stato inoltre ricordato, le politiche regionali hanno visto il tema dell'infanzia al centro di molti interventi e finanziamenti. Alla fine del 2008, con il Piano straordinario per l'ampliamento dei servizi sono stati finanziati circa 1000 nuovi posti nei nidi pubblici e privati con un movimento di risorse nazionali e regionali complessivamente pari a oltre 3 milioni di euro. In questi giorni, inoltre, è in fase conclusiva l'istruttoria delle domande di aiuto diretto alle famiglie per l'abbattimento dei costi delle rette per la frequenza ai nidi dell'nno scolastico 2008-2009 che ha visto la presentazione di circa duemila domande da tutta l'Umbria. Nel corso del 2008 «si è attuata una prima fase di formazione degli operatori dei nidi pubblici e privati, che ha interessato circa 300 operatori; la formazione è stata avviata anche per 200 educatori ed educatrici nei nidi per l'aggiornamento delle competenze».

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ASCOLI E' giunto alla ventottesima edizione, sempre sotto la qualificata ed appassionata direz... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Marche)" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 20 Aprile 2009 Chiudi ASCOLI E' giunto alla ventottesima edizione, sempre sotto la qualificata ed appassionata direzione del dr Mario Peroni, il corso di formazione ed aggiornamento in fisiopatologia cervicovaginale e vulvare, colposcopia e malattie a trasmissione sessuale, che ogni anno fa convergere ad Ascoli i nomi più importanti della sanità nazionale ed internazionale del settore. Il terremoto ha frenato alcune presenze che comunque dovrebbero essere un centinaio. Avvio oggi alle 9, presso il complesso fieristico della Camera di commercio, con la prolusione, sul tema "La ricerca di nuove strategie antivirali per herpes, hiv e hpv», tenuta dalla prof.ssa Anna Teresa Palamara ordinario di microbiologia nell'Università "La Sapienza" di Roma e membro del Consiglio Superiore di Sanità. Il corso proseguirà sino a giovedì con una full immersion di alto valore scientifico: lezioni, tavole rotonde ed esercitazioni. Mercoledì alle 10,20 lettura magistrale del prof. Frank Girardi, docente d'onore, primario della Divisione di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Baden-Vienna e professore all'Università di Graz. Giovedì alle 9 ci sarà in particolare la sessione sulle malattie a trasmissione sessuale e terapie adeguate poi, alle 11,45, la sessione conclusiva sul tema "Donna, salute e benessere psicofisico: obiettivi da raggiungere". La segreteria scientifica è formata dai medici Paolo Visci (Pescara) e Fabrizio Sebastiani (Ascoli) con Fabrizio Fabiano (San Severo) responsabile delle esercitazioni pratiche.

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Libro bianco a Lettere: l'Udu replica al preside (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 20-04-2009 UNIVERSITA' LA POLEMICA CONTINUA Libro bianco a Lettere: l'Udu replica al preside II Ancora polemiche sul Libro bianco che l'Udu ha dedicato ai problemi della facoltà di Lettere e di Filosofia: gli studenti infatti esprimono «perplessità» davanti alle dichiarazioni del preside Biondi, che si era detto «indignato » dell'iniziativa dell'Unione degli universitari, sostenendo che prima di parlarne con i mezzi di informazione «sarebbe stato sicuramente più corretto» metterlo al corrente. «La stragrande maggioranza delle problematiche presenti sul Libro bianco di Lettere - replica ora l'Udu in una nota - sono state esposte lungo questi due anni nei consigli di facoltà, di corso o durante la commissione paritetica per la didattica. Inoltre già un anno fa, molti dei problemi erano saliti alla ribalta sulla stampa. E' poi difficile pensare che le nostre richieste riguardino una minoranza: se la matematica non ci inganna, il 100% degli studenti è una maggioranza. Noi abbiamo un man- DANIELE ROMANOdato per mettere in risalto le questioni riportare sul Libro bianco, come il prof. Biondi ha il mandato per fare il preside: quindi non esprimiamo i problemi di una minoranza ma, in quanto rappresentanti, aventi un compito istituzionale, della popolazione studentesca di Lettere». «Per quanto riguarda la richiesta di fare nomi e cognomi pubblicamente - si legge ancora nella nota - non vogliamo rischiare di divenire strumento dei posizionamenti intestini alla facoltà, in particolare a pochi giorni dall'elezione del nuovo preside. Detto questo, e in nome della trasparenza, invitiamo i docenti che vorranno essere informati sull'esistenza di casi riguardanti la loro persona a scriverci alla nostra casella e-mail uduparma@gmail.com: sarà nostra premura informarli nell'eventualità di questioni afferenti il loro insegnamento ».

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Olio del Ducato, festa da (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

PROVINCIA 20-04-2009 Langhirano GASTRONOMIA E' NATO GRAZIE AL RITROVAMENTO DI ALCUNI CEPPI ULTRACENTENARI E SUBITO PREMIATO DAGLI ESPERTI Olio del Ducato, festa da «re» Nel borgo antico di Torrechiara il debutto dell'extravergine parmense: un convegno, le sperimentazioni dello chef e la «caccia» alla bottiglia TORRECHIARA Giulia Coruzzi II I numeri per divenire un affermato prodotto di qualità li ha davvero tutti, tanto che l'«Olio del Ducato» ha già ottenuto diversi riconoscimenti. Innanzitutto il titolo di «extravergine», conferito dal dipartimento di Scienze degli alimenti dell'Università di Bologna. La stessa che gli ha attribuito un voto di 8,5 su una scala da 1 a 10, inserendolo accanto ai migliori oli italiani. La presentazione ufficiale del «nettare» parmense è avvenuta ieri al Castello di Torrechiara: «Torrechiara intorno al 1300 era ricoperta di piante d'olivo - ha spiegato Mauro Carboni, presidente dell'Associazione parmense olivicoltori -. Il tempo ha poi contribuito a cancellare quasi del tutto questa coltivazione, fino ai giorni nostri, quando alcuni ceppi ultrasecolari sono stati ritrovati. Il nostro olio nasce da qui». Al convegno «Olio del Ducato. Una novità dal sapore antico» hanno partecipato autorità e coltivatori, docenti universitari e medici. «La Provincia ha accompagnato l'Associazione in questo percorso - ha spiegato Gabriella Meo, assessore al Turismo -. E'sta- ta una sfida molto particolare, in cui crediamo. E' nostro compito conservare tutto ciò che è bello, buono e utile». Anche Antonio Vicini, vicepresidente Soprip, ha lodato l'operato dell'associazione. L'Olio del Ducato, prodotto in 38 aziende dislocate tra Traversetolo e Salsomaggiore, ha già suscitato l'interesse dell'alta ristorazione. «E' un olio di altissima qualità», ha confermato Giovanni Nigro, del Centro ricerca produzione vegetale. Franco Spada, presidente Arpo Emilia Romagna, ha illustrato le caratteristiche organolettiche dell'extravergine; Lucia Denti, della clinica Geriatrica dell'Ospedale di Parma, ha spiegato il ruolo dell'olio d'oliva nella prevenzione delle malattie vascolari; Gabriele Canali, dell'Università Cattolica di Piacenza, ha analizzato le opportunità di mercato dell'olio emiliano e il sindaco di Langhirano Stefano Bovis ha sottolineato la qualità dei prodotti delle terre parmensi. La manifestazione ha permesso ai numerosi presenti di scoprire il fruttato Olio del Ducato e i suoi sentori di carciofo, mandorla ed erbe aromatiche, anche attraverso i gustosi piatti presentati da Cristian Broglia, cuoco della scuola internazionale di cucina Alma. Torrechiara Alcuni momenti della festa dedicata all'Olio del Ducato.

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I giovani veri protagonisti del Festival (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

«I giovani veri protagonisti del Festival» Ieri chiusura dell'iniziativa Organizzatori soddisfatti L'editore Laterza e il sindaco: questa è un'opportunità per Ferrara, con confronti di livello e presenza di ragazzi Voci autorevoli, dibattito autentico, grande partecipazione anche di giovani. Cittàterritorio Festival ha chiuso ieri i battenti dopo giornate intense e una partecipazione importante, soprattutto in occasione di interventi di personaggi particolarmente noti al grande pubblico e non solo in ambiente specialistico, come sono stati, ad esempio Marco Travaglio e Raffaele Cantone, o Gae Aulenti. E ieri nonostante la giornata di pioggia, la serie di incontri del Festival ha avuto un buon seguito di pubblico: con la sala Estense gremita, ad esempio in occasione degli incontri pomeridiani con Weizman e di quello con Suketu Mehta. Ora, con la chiusura del Festival è tempo di bilanci e consuntivi. «Grazie al lavoro e alla collaborazione di tutti - spiega l'editore Giuseppe Laterza, fra gli organizzatori della manifestazione -, il Cittàterritorio Festival di Ferrara si è consolidato come appuntamento di discussione plurale e occasione di confronto ad altissimo livello sui temi dellarchitettura e della città, registrando, nel contempo, la partecipazione curiosa e attenta di tantissimi giovani. Questo mi pare un ottimo risultato e ci fa ben sperare per il futuro». Linee di valutazione della seconda edizione confermate dal sindaco Gaetano Sateriale: «Abbiamo riscontrato un grande interesse - afferma Sateriale - e un alto livello del dibattito, che ha coinvolto oltre agli specialisti anche la città e molti giovani, compresi gli allievi della nostra università che hanno collaborato proficuamente alla riuscita delliniziativa. Anche per questo Cittàterritorio si conferma una bella opportunità per Ferrara». Nicola Zanardi, presidente di Ferrara Fiere e responsabile tecnico dellorganizzazione, si dichiara assolutamente contento per come sono andate le cose: «Si è svolto tutto senza intoppi e per questo ringrazio tutti i miei collaboratori, i partner esterni e le associazioni che hanno contribuito alla buona riuscita». E il direttore scientifico Francesco Erbani rileva come si sia confermato il successo dello scorso anno nonostante la crisi. Il tema principale attorno al quale si è sviluppato il dibattito ha suscitato grandissimo interesse. In molti hanno cercato di definire le forme attuali della comunità e di indicare come si possano ricreare spazi di aggregazione. Abbiamo ascoltato le opinioni di alcune fra le grandi personalità dell'architettura e dell'urbanistica, da Gregotti a Melograni, De Lucia, Botta, Nunes, Gae Aulenti. In questo il festival si è confermato un luogo di discussione molto libero. Fondamentale è stato il contributo degli studenti, per la loro partecipazione attenta e il ruolo di stimolo svolto attraverso domande e osservazioni. Loro stessi sono stati protagonisti del festival grazie ai laboratori che danno continuità fra un'edizione e l'altra». E proprio gli studenti hanno affollato ieri mattina la sala Estense per l'incontro sul tema «Ricostruire la città dopo il terremoto», che ha visto a confronto Francesco Garofalo, Vittorio Gregotti e Vezio De Lucia, Alessandro Martelli. «Una riflessione sulla tragedia dell'Abruzzo e sulle tematiche della ricostruzione degli insediamenti distrutti era indispensabile in questo contesto», ha affermato Francesco Erbani, chiamato a coordinare il confronto. «I problemi da affrontare sono l'esistente e quanto il territorio è considerato sismico - ha affermato Alessandro Martelli, ingegnere, docente dell'università di Ferrara -. La metà del patrimonio edilizio italiano non è adatta a resistere alle stimolazioni sismiche. Solo dal 2002 dopo la tragedia della scuola di San Giuliano di Puglia la prevenzione antisismica è diventata una priorità. Le moderne tecnologie possono supportare effetti anche superiori a quelli provocati dal recente terremoto e possono essere utilizzate anche dall'edilizia residenziale e non solo da quella pubblica. Prima del 1980 il territorio italiano a rischio sismico era il 25%, ora è riconosciuto il 70%».

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Il Comitato Città Sostenibile e lo sviluppo alternativo alla crisi (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Tavola rotonda oggi alle 17 alla sala del Borgonuovo Il Comitato Città Sostenibile e lo sviluppo alternativo alla crisi Oggi alle ore 17, presso la sala del Borgonuovo in via Cairoli si terrà una tavola rotonda organizzata dal Comitato Ferrara Città Sostenibile sul tema «Crisi economica: morte di un sistema o germe di un nuovo modello di sviluppo?» E' la domanda a cui cercheranno di rispondere gli ospiti della tavola rotonda: Paolo Bartolomei, ricercatore dell'Enea, esperto di sicurezza nucleare, Tonino Perna, docente di sociologia economica all'Università di Messina e Gianni Tamino, già europarlamentare, docente di scienze e tecnologie della natura all'Università di Padova. «Sta crescendo sempre più - dice il comitato - la consapevolezza che da questa crisi si può uscire in molti modi: replicando il vecchio modello di sviluppo che ha portato alla attuale catastrofe, e continuare così a far pagare un prezzo alto al pianeta e ai suoi viventi, oppure cogliendo le opportunità del rilancio dell'economia per sperimentare nuovi sistemi di produzione e di crescita economica basate sul rispetto dell'ambiente». «Si va sempre più diffondendo - precisa il comitato - la convinzione che conviene investire sulla riduzione dell'uso di materie prime esauribili, erroneamente considerate rifiuti, investire sul loro riuso, riciclo e recupero. Investire su sistemi di trasporto collettivi, piuttosto che insistere sull'alta velocità».

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Centrali i rapporti con la ricerca (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-04-19 - pag: 17 autore: INTERVISTA Andrea Moltrasio Centrali i rapporti con la ricerca Andrea Moltrasio, cinquantatreenne vicepresidente di Confindustria con delega all'Europa, lunedì parteciperà alla prima riunione del gruppo europeo per la politica dei cluster (european cluster policy group), il think tank voluto dalla Commissione di Bruxelles per sviluppare idee con cui elaborare nuove linee di politica industriale. Ingegner Moltrasio, con chi lavorerà e quali saranno i metodi che utilizzerete? Saremo in venti e io sarò l'unico imprenditore. Presiederà l'economista slovena Tea Terezija Petrin. Il metodo è quello classico adoperato in questi casi dalla Commissione: formare un gruppo ristretto di specialisti che periodicamente si riunisca per fornire spunti e riflessioni. Il tema di partenza è quello della dimensione territoriale dell'economia, anche se calibrata su una caratura internazionale che passa attraverso la questione dell'innovazione tecnologica. Quale sarà il contributo della tradizione italiana, che lei rappresenterà? I distretti sono uno degli elementi di base della tradizione industriale italiana. I nostri, però, sono molto focalizzati sul radicamento locale e sulla comunità. In questo caso, invece, ci concentreremo sulla valenza più internazionale dei cluster, che sono sì sistemi economici territorialmente localizzati ma hanno anche una proiezione internazionale garantita dai trasferimenti tecnologici e dall'innovazione. Dunque, nel vostro lavoro di suggeritori di José Manuel Barroso sarà centrale il rapporto fra l'ambito scientifico e quello industriale. Sì, questa dimensione rappresenta la punta più avanzata del fare industria oggi. I sistemi produttivi non possono esimersi dal problema della competitività, che non può non passare attraverso un rapporto organico, non episodico, con i centri di elaborazione del sapere scientifico e tecnologico del mondo occidentale: università e centri di ricerca pubblici e privati. Non sarà un mero esercizio teorico. Questa commissione rappresenta una occasione per dare spunti su un modello, i cluster di ultima generazione, in grado di ridisegnare la fisionomia del manifatturiero dopo la crisi. P. Br. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Un gruppo di specialisti che si riunirà regolarmente per dare indirizzi all'Unione» Andrea Moltrasio IMAGOECONOMICA

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Quegli amori precoci e l'amarezza delle ragazze (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 20/04/2009 - pag: 1 Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Quegli amori precoci e l'amarezza delle ragazze I n Inghilterra a un ragazzino di tredici anni hanno detto che era diventato padre. La sua ragazza aveva quindici anni. Poi col Dna si è scoperto che non era vero, la ragazza aveva avuto rapporti con altri adolescenti. Ma non è un caso isolato, dappertutto, anche in Italia, i ragazzi hanno rapporti sessuali precoci e alcuni hanno figli a una età in cui non capiscono nemmeno cosa significhi. Un tempo il matrimonio era deciso dalle famiglie, i giovani si sposavano presto ma venivano assistiti e guidati dai loro genitori. In questo modo anche nelle classi sociali più povere i bambini ricevevano una educazione e dei principi morali che a loro volta trasmettevano ai loro figli. Poi il ruolo della famiglia si è indebolito. I giovani hanno incominciato a scegliersi da soli. Ma il sesso incominciava più tardi. Di solito le ragazze si concedevano quando pensavano che il loro ragazzo le amasse veramente. Poi i due giovani si fidanzavano, si sposavano e mettevano al mondo figli quando erano sicuri di poter fornire loro una discreta educazione. Per tutto il XX secolo è stata questa la base della famiglia coniugale. Tutto è cambiato negli ultimi trent' anni con la diffusione dei contraccettivi (pillola, preservativi, pillola del giorno dopo, aborti chirurgici e chimici). L'età dei rapporti sessuali si è progressivamente abbassata anche fino ai dodici, tredici anni e il sesso adolescenziale sta diventando una pratica comune. La ragazza a cui piace un compagno gli si concede se non altro per timore che, se non lo fa, lui possa andare con un'altra. Tutto questo è destinato a cambiare il rapporto fra maschi e femmine? Meno di quanto pensiamo. Il maschio prova piacere sessuale con qualsiasi partner, mentre la ragazza cerca sempre uno che le piaccia. Inoltre per lei il sesso è solo l'inizio, poi vuole qualcosa di più, una emozione, un amore. Nella prima adolescenza non c'è ancora un vero innamoramento. Questo avviene solo quando le personalità sono già formate e possono elaborare un progetto comune di vita. Però le ragazze provano sentimenti amorosi intensi e un desiderio di durata che viene spesso frustrato dalla infedeltà maschile. Alcune reagiscono cercando di comportarsi come i maschi, con l'alcool, le droghe, cambiando continuamente partner. Ma è contro la loro natura. Alla fine restano deluse, irritate, amareggiate e quando trovano il grande amore fanno fatica ad avere fiducia, ad abbandonarsi e possono sciupare anche quello. www.corriere.it/alberoni \\ Il sesso è solo l'inizio, poi ci vuole qualcosa in più

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 20/04/2009 - pag: 3 L'intervista Lo storico Paul Kennedy «Anche Stalin firmò per i diritti dell'uomo» «Un vertice simbolo dell'ipocrisia dell'Onu» WASHINGTON Per lo storico Paul Kennedy, autore di Ascesa e declino delle grandi potenze e de Il Parlamento dell'uomo (l'Onu), la Conferenza sul razzismo non segnerà una svolta storica: «Dopo accuse e contraccuse, propaganda e scontri, sfocerà in una di quelle dichiarazioni solenni che rappresentano in realtà dei modesti compromessi». Il docente dell'Università di Yale, che sta scrivendo un libro sulla Seconda guerra mondiale, è scettico sull'efficacia di simili iniziative: «Il rispetto dei diritti umani si impone solo con risoluzioni vincolanti. C'è da chiedersi chi e quanti le vorrebbero veramente perché la sede adatta non è certo questa conferenza.>Inoltre c'è il pericolo che essa assuma un tono antisemita». Lei è pro o contro il boicottaggio di Durban II, a Ginevra? «È una questione di grigio, non di bianco e di nero. Io penso che i nostri governi si siano posti un interrogativo etico e uno politico. È giusto o ingiusto il boicottaggio, visto che una gran parte dei Paesi firmerà la dichiarazione senza alcuna intenzione di rispettarla? E in previsione di una denuncia di Israele che ha fornito l'occasione all'Islam con la sua sproporzionata reazione a Gaza è politicamente vantaggioso o svantaggioso parteciparvi?». Di qui le opposte decisioni degli alleati? «Esattamente. L'America e l'Italia si sono dette che il boicottaggio è giusto e partecipare alla Conferenza sarebbe dannoso. La Gran Bretagna e la Francia hanno invece concluso che, nonostante i dubbi e i rischi, conviene dimostrare di essere alla ricerca di un dialogo onesto. Su Obama, secondo me, ha pesato altresì il timore che una presenza americana a Ginevra gli alienasse l'opinione pubblica interna oltre che Israele, che diffida di lui». Una divisione inattesa tra Londra e Washington? «Diciamo una divisione in contrasto con la Storia. Circa 25 anni fa, il presidente Usa Ronald Reagan e la premier britannica Margaret Thatcher lasciarono all'unisono l'Unesco perché aveva equiparato il sionismo al razzismo». Perché è scettico su Durban II? «Lo sono stato anche su Durban I, nel 2001, manipolata e strumentalizzata da troppi Paesi. Io sono scettico sulla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, che proponeva anche il pieno impiego, l'assistenza sanitaria di Stato. Il presidente americano Truman la firmò perché sapeva che, a differenza delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, non aveva valore legale. La firmò persino Stalin, un violatore dei diritti umani». Dovrebbe farsene carico il Consiglio di sicurezza? «Il Consiglio è bloccato da cinque potenze conservatrici che hanno macchie razziste, presenti o passate, da nascondere, l'America i neri, la Russia la Cecenia, la Cina il Tibet, la Francia gli arabi, l'Inghilterra il Kenya. E si trincera dietro il principio che deve decidere delle questioni di guerra e pace non delle libertà civili. Insomma, rifiuta di interessarsene se non in casi circoscritti ». Non c'è il Consiglio dei diritti umani dell'Onu? «Il Consiglio, come la precedente Commissione, a volte è ostaggio di Paesi che promuovono delle decisioni inique o che vanificano quelle eque. Invece di penalizzare sempre, come dovrebbe, quanti fanno del razzismo o peggio fanno del genocidio, in certi momenti li ignora o li nasconde ». Qual è il rimedio? «Bisogna martellare il messaggio antirazzista. Quando l'Onu fece la Dichiarazione universale sui diritti umani, l'impatto fu forte, creò grandi aspettative. Idem quando fu varato il protocollo di Kyoto contro l'emissione di gas serra. Le grandi potenze devono alimentare le aspettative e premere molto più fortemente sulle nazioni interessate alle buone relazioni con loro, ma che ancora violano i diritti umani. Se lo faranno, in futuro anche conferenze come quella di Ginevra produrranno frutti». Ennio Caretto Storico Paul Kennedy, docente a Yale: è scettico su Durban II

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quel volto non è di leonardo - paolo santini (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 42 - Spettacolo Quel volto non è di Leonardo Per il professor Waldman la celebre opera raffigura lo zio Francesco La rivelazione durante la Lettura Vinciana dopo la scoperta di un documento nei fondi dell'Archivio di Stato a Firenze PAOLO SANTINI VINCI. Una Biblioteca Leonardiana gremita ha accolto a Vinci la quarantanovesima edizione della Lettura Vinciana, uno degli appuntamenti più importanti nel panorama internazionale per quanto riguarda gli studi e le ricerche su Leonardo. La grande attesa della vigilia per la lettura tenuta dal professor Louis A. Waldman, docente di Storia dell'Arte presso l'Università del Texas ed Assistant Director for Programs presso "Villa I Tatti "di Firenze, "The Harvard Center for Italian Renaissance Studies", il dipartimento italiano dell'Università di Harvard, non ha deluso le aspettative. Anzi, stanno già montando le prime polemiche sui risultati presentati, con alcuni studiosi di livello mondiale già in disaccordo con le tesi di Waldman. Oggetto del contendere, l'ipotesi assolutamente rivoluzionaria presentata nella lettura "Leonardo ed i suoi due "padri": l'artista attraverso la lente delle sue opere perdute". Leonardo secondo il professore americano, avrebbe realizzato, intorno alla fine del Quattrocento, un ritratto dello zio Francesco. Quello stesso ritratto che Waldman avrebbe identificato come presente nell'inventario degli oggetti di proprietà di Ser Piero, il padre di Leonardo, redatto dopo la morte dello zio. Il documento, di eccezionale rilevanza, è stato scoperto dallo studioso nei fondi dell'Archivio di Stato di Firenze, ma il professore non ha rivelato la segnatura esatta e la collocazione, anche se probabilmente lo ha reperito nell'archivio notarile. Nell'inventario inedito e finora sconosciuto si menziona una grande quantità di oggetti appartenenti a Ser Piero, personaggio affascinante che conservava ad esempio, fra le tante altre cose, anche tutte le bambole appartenute alle numerose figlie. Uno spaccato di vita quotidiana. Ma il dato più interessante è un altro. Nel documento si parla, fra le cose appartenenti a Ser Piero, anche di "una testa, cioè el ritracto di Ser Francesco"; secondo Waldman quello che fino ad oggi è stato considerato l'autoritratto del Genio, il celeberrimo disegno conservato nella Biblioteca Reale di Torino, che ci tramanda un'immagine romantica di un soggetto con la lunga barba ed i tratti accigliati, ebbene, quel disegno ritrarrebbe Ser Francesco e non Leonardo. Come dire che uno dei disegni più noti del Vinciano, considerato quasi una fotografia dell'artista, una sorta di testamento spirituale, non raffigura Leonardo ma il suo "secondo padre", Ser Francesco Da Vinci. Finora il disegno era datato intorno al 1515, ed era plausibile che raffigurasse Leonardo, visto che il Genio aveva a tale data 63 anni. Ma Waldman ha spostato la datazione del disegno agli anni Novanta del Quattrocento, ed ecco che allora il ritratto non potrebbe raffigurare un Leonardo così giovane, e dovrebbe necessariamente essere l'immagine di qualcun altro. Chi fu il modello del disegno, chi se non l'amatissimo zio? Un'ipotesi suggestiva, destinata a far discutere molto negli ambienti scientifici. La sarabanda è già cominciata e nei prossimi giorni, c'è da giurarci, ne vedremo delle belle. Resta un dato. Il professor Waldman è un grande esperto di Leonardo, ed ha condotto una serie di ricerche su documenti editi e inediti, alcuni di questi, come l'inventario suddetto, sconosciuti fino ad oggi. Waldman ha sicuramente in serbo altre sorprese importanti, e questo, ne siamo certi, è solo un assaggio. Gli altri studiosi sono avvertiti.

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Murió Gregorio Klimovsky, una figura brillante de la ciencia local (sezione: Cultura)

( da "Nacion, La" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Singular personalidad / Tenía 87 años Murió Gregorio Klimovsky, una figura brillante de la ciencia local Autodidacto, fue un pionero indiscutible en numerosos campos del pensamiento Noticias de Ciencia/Salud: anterior | siguiente Lunes 20 de abril de 2009 | Publicado en edición impresa Enviá tu opiniónVer opiniones de lectores (14) ImprimirEnviar por e-mailCambiar tamañoPublicarVotar (4) Ya votaste (4) Compartir Link permanente Menéame Google bookmark YahooMyWeb Newsvine BlinkList Digg Reddit Del.icio.us Mister-Wong FOTO Leyendo, junto a su biblioteca, la imagen que mejor lo representa Foto: LA NACION / Archivo Ayer al mediodía, por una septicemia, falleció en el Hospital Italiano el doctor Gregorio Klimovsky, una personalidad única de la ciencia local que recorrió todos los campos del pensamiento, desde la matemática y la lógica hasta el psicoanálisis. Dotado de una mente brillante, Klimovsky no cesó en su insaciable sed de conocimiento que le permitió conjugar las ciencias exactas y humanas. Klimovsky creció a dos cuadras del Obelisco en el seno de una familia culta. Sus padres habían llegado al país desde Ucrania antes de la Primera Guerra Mundial. Su madre, Lluba Wishñevsky, era maestra y llegó a ser directora de escuela. Su padre era relojero. Gregorio fue el menor de seis hermanos varones. Casado durante más de cinco décadas con Tatiana Scheiner Sastre, prima de una cuñada, Gregorio solía decir que le debía su amplísima cultura a que vivió en Paso del Rey. "Venía leyendo en el tren hasta que llegaba a Plaza Once", recuerda el doctor Hugo Scolnik, matemático y experto en criptografía, que hizo con él su tesis de doctorado. Klimovsky fue una persona brillante y absolutamente fuera de lo común. Recibió un doctorado honoris causa el 16 de marzo de 2006, cuando ya se había desempeñado como profesor y decano de la Facultad de Ciencias Exactas, director de maestrías, presidente de la Fundación Bariloche... Según su propio relato, de chico creyó que iba a ser astrónomo, pero más tarde ingresó en la facultad de ingeniería, hasta que el gran matemático Julio Rey Pastor le sugirió que estudiara matemáticas. De allí pasó a la filosofía, a la epistemología, y luego al psicoanálisis, campos en los que alcanzó renombre internacional. Ultimamente era profesor de la Facultad de Sociología de la Universidad de Buenos Aires. "Una de las especialidades de Gregorio ha sido la fundamentación de la matemática -dice Eduardo Issaharoff, discípulo y luego amigo durante más de cuarenta años-. Realizó un trabajo pionero, muy resistido por la escuela matemática clásica de Exactas, pero que luego fue reconocido como un aporte a la historia de la matemática en la Argentina. También fue uno de los fundadores de la Sociedad Argentina de Análisis Filosófico." En 1994 publicó Desventuras del conocimiento científico , varias veces reeditado. "En la Argentina no había buenos epistemólogos, por lo que me dediqué [a esta disciplina] de manera autodidacta -confió en una entrevista que se reproduce en Universia -. Así me vinculé con un hombre muy importante, Rolando García. Nuestro interés fue hacer un diagnóstico lo más acabado posible de cómo era el pensamiento científico-filosófico en la Argentina contemporánea." Su asombrosa diversidad de intereses -que también incluyeron la música moderna- lo había llevado a reunir una vasta biblioteca que contenía 8000 volúmenes. Fue también presidente de la Universidad Di Tella y uno de los directores de la Fundación Bariloche. En 1984 fue miembro de la Conadep y, hasta su muerte, de la Asamblea Permanente por los Derechos Humanos. Su última obra fue Mis diversas existencias , donde pasa revista a la miríada de personajes que conoció a lo largo de una vida impulsada por una avidez intelectual insaciable. El doctor Gregorio Klimovsky obtuvo varios premios de la Fundación Konex: Diploma al Mérito en Lógica y Teoría de la Ciencia (1986), Premio Konex de Platino (1986), Diploma al Mérito en Lógica y Teoría de la Ciencia (1996), Premio Konex de Platino (1996) y Premio Konex de Brillante en Humanidades (1996). También recibió el Premio de Roma de la Asociación Psicoanalítica Internacional (1989) por los significativos aportes realizados en torno de la fundamentación epistemológica del psicoanálisis. Su figura seguirá creciendo, no hay duda. Nora Bär En primera persona "Lo recuerdo como una persona de una dignidad inconmovible" HUGO SCOLNIK Matemático "Cursé con él teoría axiomática de conjuntos. Era un docente espectacular, absolutamente brillante" PABLO JACOVKIS Matemático y ex decano de la Facultad de Ciencias Exactas de la UBA "Trabajó mucho en los derechos humanos y se comprometió profundamente con la Conadep" ISSAHAROFF EDUARDO Psicoanalista y epistemólogo

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La musica con gli occhi (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

La musica con gli occhi Il rapporto tra arte e musica nella modernita' La musica con gli occhi e' il tema di un nuovo progetto artistico sul rapporto tra arti visive e musica ideato e curato dal CDpM (Centro Didattico produzione Musica) di Bergamo articolato in uno spazio espositivo dedicato ai giovani artisti della Accademia Carrara di Belle Arti e un seminario di approfondimento che sarà inaugurato lunedi' 20 aprile 2009 alle ore 18.30 presso la nuova sede del CDpM in via De Amicis 6 a Bergamo. L'iniziativa, in collaborazione con diverse istituzioni della città, tra cui la MIA - Fondazione della Misericordia Maggiore, la Fondazione Istituti Educativi di Bergamo e l'Accademia Carrara, intende valorizzare le opere di alcuni dei migliori giovani artisti locali. Il tutto si inscrive all'interno delle attività de La città della musica, il progetto formativo del CDpM teso alla valorizzazione e promozione delle espressioni artistiche del territorio, in particolare dei piu' giovani, per dare loro visibilità, opportunità di lavoro, servizi e strumenti al servizio della musica e dell'arte. Sara Benaglia, Cinzia Benigni, Francesco Betti, Anna Carrara, Paolo Fumagalli, Francesca Gritti, Mario Scudeletti, Francesco Pedrini sono gli otto artisti che attraverso le loro opere daranno un'interpretazione visiva della partitura musicale. Le opere rimarranno esposte al CDpM fino al 30 giugno in una specifica galleria dedicata alle arti figurative nella nuova sede di via De Amicis 6. Il tema della mostra, -La musica con gli occhi-, sarà inoltre lo spunto di un seminario che il Prof. Elio Grazioli, Docente di -Storia dell'arte contemporanea- all'Accademia Carrara e di -Comunicazione visiva- all'Università di Bergamo, terrà il 22 aprile alle ore 20.15 sempre al CDpM. L'ingresso alla mostra e' gratuito e aperto a tutti. Per la partecipazione al seminario e' invece necessaria la prenotazione. Inaugurazione 20 aprile ore 18.30 Centro Didattico produzione Musica CDpM via Edmondo De Amicis, 6 Bergamo PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 20 aprile 2009 in: Proposte, Eventi o Messaggi » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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Attenti, senza Usa niente primavera (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia sezione: Economia data: 20/04/2009 - pag: 9 L'analisi Bisogna capire se i segni di risveglio si estenderanno a tutto il sistema industriale. I dati della Banca d'Italia Attenti, senza Usa niente primavera Chi vuole uscire dal tunnel deve cercare fortuna sul mercato americano N on è raro che nel mezzo di una recessione si possano registrare alcuni segnali apparentemente positivi come sembra stia avvenendo in questo momento. Dall'indagine del Corriere Economia emergono casi significativi di importanti aziende italiane che sembrano intravedere dei primissimi segni di minore pessimismo. La questione è quella di capire se queste «rondinieccellenti» preannuncino una primavera prossima o se invece siano solo l'esempio di chi riesce a cavarsela anche nel disastro generale. Il superindice congiunturale dell'Ocse ha segnato, nei giorni scorsi, un lievissimo miglioramento della posizione dell'Italia e così il sondaggio trimestrale Banca d'Italia- Sole 24 Ore sembra aver colto una leggera attenuazione del pessimismo delle imprese sugli andamenti a breve. Dall'estate 2008 ad oggi però tutte le previsioni di crescita, relative a tutti i Paesi, sono sempre state nella direzione di un forte ribasso delle stime. Quali sono quindi in questa fase le prospettive per le imprese italiane? Gli indicatori congiunturali disponibili segnalano in realtà un forte calo dell'attività economica in Italia per il primo trimestre del 2009, si tratta della quarta variazione negativa consecutiva e di ammontare pari a quella registrata a fine 2008. La produzione industriale in Italia ha subito la peggiore caduta (-8,1%) di tutto il dopoguerra, con l'eccezione del 1969. La tendenza negativa è proseguita a gennaio e febbraio 2009 e le stime della Banca d'Italia prevedono un ulteriore calo per i mesi successivi. La maggior parte dei settori produttivi è in grave difficoltà: la situazione è molto vicina a quella del record negativo del 1975. I giudizi delle imprese sono in continuo peggioramento circa il livello degli ordini e della produzione a breve termine. Nelle recessioni del 1974-75 e del 1992-93 furono le esportazioni che riavviarono rapidamente l'attività economica in Italia in virtù di una pronta ripresa del commercio mondiale e di una significativa svalutazione della lira. La recessione attuale tuttavia è globale, tutte le aree sono in difficoltà e non ci sono segni di ripresa del commercio mondiale. Uno dei pochi dati positivi per le imprese italiane è il fatto che il Clup (costo del lavoro per unità di prodotto) nel 2009 dovrebbe decelerare, date le gravi condizioni in cui versa il mercato del lavoro. Questo potrebbe rendere un po' più competitive le nostre esportazioni. Ma va detto che non siamo posizionati molto bene sotto il profilo della specializzazione geografica e settoriale del nostro export. Molti osservatori prevedono che sia l'economia statunitense, ancora una volta, quella che potrebbe sperimentare per prima una ripresa economica dopo l'estate. Il mercato nordamericano però pesa molto poco sul nostro commercio con l'estero; così come trascurabile è la nostra presenza nei grandi mercati emergenti cinese e indiano. In questi anni al contrario è cresciuta molto la quota delle nostre esportazioni destinata all'Europa Centro Orientale, che in questo momento è in assoluto tra le aree maggiormente colpite dalla crisi. La crisi in corso inoltre danneggia gravemente i settori produttori di beni di investimento viste le pessime prospettive di accumulazione e questo è molto negativo per la nostra industria delle macchine industriali. La recessione attuale inoltre riguarda anche i ceti benestanti. Si sta diffondendo infatti una sensazione che sia sbagliato mostrare la propria ricchezza in una fase in cui gran parte della popolazione si sta impoverendo. Questa è una pessima notizia per la nostra industria dei luxury goods ; non sorprende che Bulgari abbia registrato un calo delle vendite di gioielli del 28% nel quarto trimestre 2008 e che, come ha preannunciato l'amministratore delegato Francesco Trapani, nel primo trimestre di quest'anno «genereremo una perdita. Non è la prima volta che ci succede, ma è da un po' di anni che non accadeva». Il punto è che per l'Italia la recessione è iniziata un anno prima che per gli altri Paesi e che da quindici anni soffriamo di un serio deficit di sviluppo. I dati congiunturali non consentono di essere ottimisti a breve termine ma è incoraggiante scoprire che imprese importanti, come quelle analizzate nell'inchiesta del Corriere , siano fiduciose. La recessione in corso danneggia alcuni settori portanti della nostra economia, come le fabbriche di macchinari e i beni di lusso DI SANDRO TRENTO Docente di Economia Università di Trento

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Banche piccole e insaziabili (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia sezione: Economia data: 20/04/2009 - pag: 12 Credito Il successo (e rischi) degli istituti territoriali in Italia e fuori Banche piccole e insaziabili C oloro che volessero chinarsi sino a terra per sentire con le orecchie tese i sommovimenti in corso nei tanto decantati «territori» con le reti «lunghe», «larghe» o «trasversali », si alzerebbero turbati da un rumore sordo e profondo: quello della frana del territorio stesso su cui sono impiantate le cosiddette banche territoriali. Da tutto l'universo mondo vengono indicate come le strutture dell'intermediazione finanziaria sino a ora esenti dai crack delle banche quotate in borsa e internazionalizzate. Tralascio le ragioni per cui si fanno queste affermazioni: sono troppo note. Mi interessa, invece, richiamare la realtà, che ora si sta sempre più disvelando. Già dalla fine del 2008 gli osservatori più indipendenti sulle questioni tedesche rilevavano la pericolosa situazione di bilancio delle banche regionali pubbliche tedesche, controllate da numerosissime e minuscole casse di risparmio non quotate: tutte s'erano rimpinzate di mutui subprime e di ogni altra specie di cosiddetti asset tossici. Eppure si tratta di istituti che neppure possono operare al di fuori delle loro aree regionali, che non sono sottoposti alla normale legge sui fallimenti. E sono controllate da dirigenti con la tessera di partito in bella mostra, che possono tuttavia acquistare quel che vogliono, quanto vogliono e dove vogliono con i soldi dei depositanti che sono all'oscuro delle loro scelte. I governi regionali sono stai pronti a muoversi in aiuto di tali personaggi e di riflesso anche degli ignari depositanti, che sono i loro elettori, promuovendo unificazioni trans-regionali tra istituti e finanziamenti a fondo perduto. Fenomeni simili avanzano sotto traccia anche in Italia, anche se con diverse dinamiche e diverse metamorfosi degli intermediari: basti ricordare le sorti del tradizionalissimo e blindatissimo dalla politica e dai gruppi invisibili di interessi che quella politica contornano Monte dei Paschi di Siena, che ora deve ricorrere agli aiuti di Stato, pur avendo un immenso patrimonio e un forte oligopolio territoriale. Ora la stessa questione è emersa in Spagna, con la crisi della Caja Castilla la Mancha, che ha quintuplicato le sue dimensioni in soli otto anni. A differenza delle consorelle tedesche, qui si tratta di un piccolo ma attivissimo istituto che si è esteso con le sue filiali in tutta la Spagna e che ha sette sedi all'estero. Dalle serie storiche dei bilanci si vede chiaramente come il nerbo della crescita sono stati sì i depositi della clientela nel retail, ma soprattutto gli investimenti diretti nelle imprese clienti, soprattutto società immobiliari. E potrei continuare, ma mi basta per far intendere dove sia la causa della crisi. Nell'assoluta mancanza di controllo dei manager e dei partiti a cui essi fanno riferimento. I depositanti non contano assolutamente nulla, e neppure gli azionisti pubblici se per essi intendiamo i cittadini che li eleggono. In questo caso è il partito socialista spagnolo che controlla con mano ferma la Cassa in altre casse il controllore è il partito popolare con un sapiente dosaggio tra un complesso di attori tra cui si media spettacolosamente. In assemblea votano 154 esponenti tra cui spiccano: 32 rappresentanti dei comuni, 45 dei depositanti eletti su varie liste, 30 nominati dalla regione medesima con un dosaggio tra i partiti, 17 nominati da istituzioni pubbliche tra le più vari; e vi è un rappresentante della giunta regionale nella commissione di controllo della banca. E tutto ciò ha fatto sì che nonostante questa presenza del territorio così pervasiva i manager aumentassero a dismisura i loro compensi e che si cercasse di ovviare ai guai sempre più evidenti, anche in questo caso, con proposte di fusione per incorporazione che non sono andate a buon fine. La morale di queste vicende è assai semplice: dalla bramosia del rischio non si è salvato nessuno, quotazione o non quotazione in borsa. Solo le banche cooperative sono meno esposte a tali rischi. E questo perché in questo caso il depositante è senza mediazioni il beneficiario del credito per ottenere il quale si è associato: egli è nel contempo socio e quindi la proprietà coincide con il suo stesso immediato interesse. Di qui l'incentivo a non delegare a nessuno, se non per le forme tecnicospecialistiche, il controllo strategico della banca medesima. Dalla bramosia del rischio non si è salvata nessuna, quotate e non. Solo il controllo dell'azionista può evitare altri scandali di GIULIO SAPELLI Docente di Storia economica Università Statale di Milano

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Ecco come farsi trainare dalla carica dei piccoli sconti (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia sezione: Economia data: 20/04/2009 - pag: 23 Guide Poche le novità nel menù degli oneri. Il 30 aprile il primo gong per il 730 Ecco come farsi trainare dalla carica dei piccoli sconti Detraibili le spese di trasporto, ma solo fino a 250 euro. Confermato il bonus per asili nido e sport dei figli. Mutui: il limite sale a 4.000 euro DI CORRADO FENICI* I l menù è rimasto quasi invariato. Per i redditi 2008, non ci sono, purtroppo, molte novità positive sul fronte degli oneri detraibili o deducibili. Cioè le spese che, andando a ridurre l'Irpef nelle diverse misure previste (19%, 20%, 36% o 55% a seconda dei casi del costo sostenuto) o andando ad abbattere il reddito imponibile, consentono di risparmiare sulle tasse. Per fortuna sono stati confermati alcuni sconti di cui si è già beneficiato l'anno scorso. Energia L'agevolazione più consistente è certamente la detrazione del 55% delle spese per il risparmio energetico che, per gli interventi realizzati nel 2008, può essere ripartita, a scelta del contribuente, in un periodo variabile fra tre e dieci anni. La detrazione perde un po' di appeal, ma diventa più favorevole per chi ha un reddito non elevato. La scelta va operata con la prima detrazione e vincola il contribuente per l'intero periodo. Se il proprio reddito è elevato è conveniente suddividere il bonus su tre anni, mentre in presenza di guadagni modesti meglio scegliere il periodo più lungo, in modo da evitare di perdere una parte dello sgravio. Ricordiamo che le detrazioni non possono mai superare l'imposta lorda. Conferme e addii Prorogata anche per il 2008 la detrazione del 19% delle spese sostenute dai genitori per gli asili nido, pubblici e privati, dei figli fino a 3 anni, nel limite di spesa, purtroppo invariato, di soli 632 euro annui. Confermata anche la detrazione del 20% per la sostituzione di frigoriferi e congelatori (nel limite massimo di spesa di 1.000 euro) con apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+. Eliminata la detrazione del 20% delle spese sostenute per l'acquisto di apparecchi televisivi digitali, uno sconto che è durato solo un anno. Le novità Debutta la detrazione Irpef del 19% sugli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale per un importo massimo di 250 euro, compreso quanto speso per i familiari a carico. La detrazione spettante è pari ad un massimo di 48 euro. La spesa deve essere relativa all'acquisto di «abbonamenti » ovvero a titoli di trasporto che consentano di effettuare un numero illimitato di viaggi, su un certo percorso, in un certo arco temporale. Nel caso di titoli di viaggio nominativi è necessario che dallo stesso risulti la durata e la spesa sostenuta. Per quelli non nominativi sarà necessario conservare il titolo di viaggio, accompagnato da un'autocertificazione in cui si attesti di averlo acquistato per sé o per un familiare a carico. Dal 2008 sono detraibili i contributi versati dai genitori per il riscatto della laurea del figlio a carico. Il riscatto, infatti, è diventato possibile anche se il richiedente non ha ancora un'occupazione e nemmeno un reddito. Attenzione, si tratta di una detrazione d'imposta e non di una deduzione come normalmente è previsto per il riscatto effettuato direttamente dal contribuente: in quest'ultimo caso il risparmio è ben maggiore. Detraibili, fino a 500 euro, le spese sostenute dai docenti per le attività di auto-aggiornamento e formazione. Scomparsa la possibilità, sempre per i docenti, di detrarre i costi per l'acquisto del computer. Novità anche per i genitori degli studenti universitari fuori sede: la detrazione del 19%, su un importo massimo di spesa di 2.633 euro, potrà essere usufruita sia in relazione a contratti di locazione stipulati ai sensi della legge 431//98 sia per canoni corrisposti per contratti di ospitalità o corrisposti ad università, enti per il diritto allo studio, collegi universitari, enti senza scopo di lucro e cooperative. Mutui & medicine Dopo molti anni, è stato incrementato il limite di detraibilità degli interessi passivi pagati per mutui ipotecari stipulati per l'acquisto dell' abitazione principale: il limite sale da 3.615,20 euro agli attuali 4.000. La detrazione massima passa così da 687 a 760 euro, solo 73 euro in più. Dal 2008 i contribuenti devono prestare molta attenzione alle spese per l'acquisto di medicinali: per aver diritto a detrarre il 19% della spesa sarà necessario richiedere lo «scontrino parlante» in cui siano riportati la natura, la qualità, la quantità dei prodotti acquistati nonché il codice fiscale del destinatario. Senza queste indicazioni la spesa è indetraibile. *ADC

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di Barbara Masulli "La filosofia è scritta in questo gran... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

di Barbara Masulli "La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che ci sta aperto innanzi agli occhi, l'universo". Una definizione, quella di Galileo, che spiega la scelta del liceo scientifico "Salvemini" di Bari, di dedicare tre pomeriggi ad una disciplina ritenuta da molti distante dalla realtà. Nascono così i giovedì filosofici, un ciclo di tre incontri tenuti da esperti del settore. Come quello con il prof. Garuccio, pro-rettore dell'Università di Bari, dal titolo "Galileo fra cielo e terra". "Mi è piaciuto molto il modo in cui il docente ha affrontato il tema - spiega Massimo, 17 anni, 5°B - Oltre a trattare l'argomento dal punto di vista accademico, ha letto stralci delle lettere del fisico pisano e raccontato alcuni episodi curiosi, come quello del blocco alla schiena che ebbe la mamma di Keplero, da cui ha avuto origine il termine colpo della strega". Alle lezioni pomeridiane - incluse nel Piano di Offerta Formativa dell'istituto - hanno partecipato oltre 60 studenti delle ultime classi, in vista della maturità. Il giusto rilievo è stato dato, inoltre, agli ultimi esperimenti del CERN, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Gli allievi ne hanno discusso con il prof. Nuzzo, docente di Fisica generale, nonché ricercatore del centro di Ginevra. Lo studioso ha evidenziato la necessità di mantenere la ricerca lontana dai condizionamenti politici, affinché le sue ricadute possano generare effetti positivi sul modo di vivere degli uomini. Protagoniste dell'ultimo incontro, con il prof. Caggese, sono state genetica e biotecnologia, dalla teoria evoluzionistica di Darwin alle applicazioni più recenti, come il progetto Genoma. Un'occasione, insomma, per dimostrare come attraverso la filosofia e la scienza è possibile comprendere il mondo.

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Project financing leggero se la Pa è l'acquirente (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: AUTONOMIE LOCALI E PA data: 2009-04-20 - pag: 43 autore: Investimenti. Le istruzioni di Palazzo Chigi Project financing leggero se la Pa è l'acquirente Alessandro Arona La spesa per realizzare opere pubbliche in project financing “ freddo”può essere contabilizzata fuori bilancio, ai fini del deficit pubblico statale e del Patto di stabilità, solo se il canone pagato dall'amministrazione per ripagare l‘investimento del privato non è fisso, ma varia in base a parametri di qualità della gestione. è quanto stabilito dalla circolare del dipartimento economico di Palazzo Chigi (guidato da Paolo Signorini) e firmata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il provvedimento (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.84 del 10 aprile) si applica a tutte le amministrazioni pubbliche, e nasce per controllare l'applicazione delle regole Eurostat sul project financing (per evitare sforamenti non previsti ai bilanci pubblici), ma anche per offrire, soprattutto agli enti locali, uno strumento nuovo per realizzare opere pubbliche “aggirando” i tetti del Patto di stabilità. Il project financing “freddo” è quello – precisa la stessa circolare – in cui la Pa è «l'acquirente principale dei servizi, sia quando la domanda è generata dalla stessa Pa (ad esempio: carceri, uffici giudiziari e altri uffici pubblici) sia che provenga da terzi utilizzatori (ad esempio: ospedali, trasporto pubblico)». Questa modalità è stata finora utilizzata in Italia soprattutto per gli ospedali, mentre in Gran Bretagna è diffusa per realizzare carceri, scuole ed edifici pubblici. Il vantaggio è quello di poter contabilizzare in bilancio solo le rate annuali dei canoni, nella spesa corrente, e non l'intero investimento in conto capitale nell'anno di avvio dell'opera. La circolare di Palazzo Chigi attua una norma del milleproroghe 2007 (articolo 44, comma 1-bis, del Dl 248/2007), secondo la quale per «calcolare l'impatto sull'indebitamento pubblico delle operazioni di partenariato pubblico-privato, le stazioni appaltanti sono tenute a comunicare all'unità tecnica finanza di progetto tali operazioni, secondo modalità indicate da una circolare ». Il testo appena firmato stabilisce che tutte le amministrazioni aggiudicatrici e gli organismi di diritto pubblico (articoli 25 e 26 del Codice dei contratti) devono comunicare all'Unità tecnica finanza di progetto, (Presidenza del Consiglio, via della Mercede, n. 9, 00186 Roma) l'avvenuta firma di contratti di partenariato pubblico-privato, «entro 30 giorni dalla stipula», ed entro 30 giorni dalla pubblicazione della circolare per quelli firmati dal 1Úgennaio 2000. A Roma va inviato il contratto di concessione (con allegati tecnici), il piano economico-finanziario, la relazione illustrativa del progetto, i dati sulla società. La decisione Eurostat 2004 stabilisce in quali casi il project financing freddo possa essere classificato “fuori bilancio”. Ciò può avvenire, secondo Eurostat, quando «c'è un sostanziale trasferimento di rischio dalla parte pubblica a quella privata », e cioè quando, contemporaneamente il privato assume ilrischio di costruzione e almeno uno tra rischio di disponibilità e di domanda. La circolare chiarisce che «il rischio di disponibilità si può considerare trasferito al privato» se il contratto prevede «l'applicazione automatica di penali che incidano sul canone corrisposto dal soggetto pubblico» non solo quando la struttura è incompleta o assente, ma anche quandoi servizi erogati non corrispondano agli standard fissati nel contratto stesso. © RIPRODUZIONE RISERVATA IN COLLABORAZIONE CON IL SETTIMANALE Edilizia e Territorio www.ediliziaterritorio.ilsole24ore.com SPESA CORRENTE Per le opere destinate agli uffici pubblici si può calcolare in uscita solo la rata annuale e non l'onere integrale

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Oggi i primi laureati post-sisma Tutti con la t-shirt (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

n. 16 del 2009-04-20 pagina 7 Oggi i primi laureati post-sisma Tutti con la t-shirt «Io non crollo» di Nino Materi Questa mattina 34 giovani discuteranno la tesi. Il rettore: «L'ateneo è ripartito. Nessuno perderà l'anno accademico» In giacca e cravatta per il grande giorno della laurea? No, meglio una t-shirt con la scritta «Io non crollo». I neodottori in Medicina che questa mattina discuteranno la tesi si presenteranno così davanti alla commissione d'esame. E non è escluso che, dall'altra parte della cattedra, anche qualche professore indossi la stessa maglietta. «Io non crollo», eccola la frase-manifesto che viene dai giovani iscritti all'Università dell'Aquila; un bel segnale di coraggio, di orgoglio, di determinazione da dedicare idealmente alle vittime del crollo della Casa dello studente: ragazzi arrivati da tutta Italia con un progetto di vita carico di speranze soffocate invece sotto il peso delle macerie del destino, ma anche di imperdonabili inadempienze umane. Oggi per l'ateneo che è riuscito a tornare parzialmente operativo è un giorno di rinascita, ma quei morti non possono essere dimenticati. Anche loro - esattamente come i laureandi chiamati oggi a discutere la tesi - erano «figli» di quella stessa università in cui immaginavano di coronare un sogno. Abitavano nella Casa dello studente per far non pesare troppo sulle famiglie, sicuri di ricompensare gli sforzi dei genitori regalandogli la soddisfazione di avere, un giorno, un figlio «dottore». Madri e padri che oggi piangono drammaticamente figli che non ci sono più. Ragazzi annientati dal colpevole collassamento di un edificio che doveva proteggerli. Muri e soffitti che invece sono venuti giù intrappolandoli. In un giorno di festa come oggi, sarà difficile non pensare anche a tutto questo. «Le 34 tesi di laurea in programma oggi - assicura il rettore Ferdinando Di Orio -, saranno discusse nel blocco didattico di Coppito. Siamo in grado quindi di rispettare il calendario degli esami di laurea previsti ad aprile oltre alle sessioni di esami dei corsi integrati e alle altre attività accademiche». Ottimista è pure la preside di facoltà, Grazia Cifone: «Tutti i docenti sono disponibili a fare esami settimanalmente e i nuovi calendari saranno pubblicati sul sito www.med.univaq.it. Le aule del blocco 11 della facoltà sono agibili, quindi a disposizione di coloro che hanno bisogno di un posto dove studiare e collegarsi alla rete. Coloro che non potranno frequentare regolarmente le lezioni, potranno scaricare dal portale di facoltà il materiale didattico necessario per prepararsi all'esame nelle sessioni di giugno/luglio, settembre, dicembre e febbraio». Anche ieri una folla di studenti era assiepata davanti all'ingresso dell'università. Nonostante le rassicurazioni del rettore, c'è chi teme di perdere l'anno accademico. Il preside della facoltà di Psicologia, Claudio Pacitti si avvicina ai suoi ragazzi e li tranquillizza: «Nessuno perderà l'anno. Intanto abbiamo messo tutto il materiale on line e siamo al lavoro per reperire le sedi per svolgere gli esami nella sessione di giugno. Se necessario faremo appelli mensili e settimanali». Intanto studenti, tecnici e impiegati hanno già recuperato i server delle segreterie e dei professori; anche i centri di calcolo e amministrazione dell'università sono nuovamente operativi. «Stiamo facendo il back-up dei file per poter lavorare con i portatili anche in altre sedi», spiegano alla facoltà di Scienze. Altro problema, gli alloggi per gli studenti fuorisede. Su questo punto fa fede l'impegno assunto dal rettore Di Orio: «Ho sollevato la questione con il commissario Bertolaso. Le residenze studentesche sono una priorità per un ateneo che conta 13mila fuorisede. Bertolaso mi ha assicurato che se ne farà carico». Magari con tanto di impegno davanti agli uomini e davanti a Dio: ciò che è successo nella Casa dello studente non dovrà mai più accadere. Proprio ieri è stato infatti accertato dai periti incaricati dalla Procura che le crepe di quel fabbricato maledetto «non erano mai state sottoposte alla verifica di un esperto», idem per le «infiltrazioni d'acqua, gli intonaci spaccati e i pilastri marci». Proprio così: «pilastri marci». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Gomorra al Pierrot (sezione: Cultura)

( da "Napoli.com" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

20/4/2009 Gomorra al Pierrot Proiezione del film di Matteo Garrone per la rassegna “Cinema e Storia” Nell’ambito dell’undicesima edizione della rassegna “Cinema e Storia” curata da Vincenzo Esposito, Mario Franco, Pasquale Iaccio, lunedì 20 aprile alle ore 17.00 presso il cinema Pierrot di Ponticelli si terrà un evento extra organizzato da Arci Movie, associazione di promozione cinematografica. L’evento consiste in una proiezione in pellicola del film Gomorra di Matteo Garrone in linea con il tema della rassegna di quest’anno dal titolo CAMORRA/ A FUOCO. Il programma del giorno sarà arricchito da un incontro-dibattito con i docenti universitari curatori della rassegna (Pasquale Iaccio e Vincenzo Esposito - Storia del Cinema, “Federico II”; Mario Franco – Teoria e Metodo dei Mass Media, “Accademia Belle Arti”; Marcella Marmo – Storia dell’Italia Contemporanea, “Federico II”) e personalità del mondo della cultura moderato dalla direttrice di Arci Movie Antonella Di Nocera. La scelta di organizzare a Ponticelli un evento extra della rassegna “Cinema e storia” risponde all’esigenza di allargare la fruizione culturale anche alla periferia e ai suoi giovani spesso esclusi dall’offerta di centro città. Il costo della proiezione è di 1 euro e gratuita per tutti gli studenti. La manifestazione è promossa da: Università degli Studi di Napoli “Federico II” (Dipartimento di Discipline storiche “Ettore Lepore”, Centro Interdipartimentale per la Storia delle Società Rurali) Accademia di Belle Arti di Napoli (Corso di Teoria e Metodo dei Mass Media) F.I.C.C. – Federazione Italiana Circoli del Cinema (Centro Regionale Campania) In collaborazione con Arci Movie, associazione di promozione cinematografica Per informazioni: Arci Movie: tel/fax  081. 5967493  e-mail: info@arcimovie.it    www.arcimovie.it

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Vallecrosia: grande successo per 'Primavera in Musica' (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Vallecrosia: grande successo per 'Primavera in Musica' Un trionfo, il concerto di ieri pomeriggio, presso la Sala polivalente di via Colombo a Vallecrosia, nel quadro della 5a rassegna concertistica di 'Primavera in Musica', promossa dagli assessorati cittadini alla Cultura e al Turismo, in collaborazione con l'Associazione Musicale 'G.B. Pergolesi' e col patrocinio dell'Amministrazione provinciale d'Imperia. Alla Direzione artistica le prof.sse Adriana Costa e Lidia Beccaria. Due giovani concertiste Lucia Luque al violino e Annalisa Londero al pianoforte si sono brillantemente esibite nella "Didone abbandonata" – Sonata N° 10, op. 1 di Tartini; di Brahms hanno eseguito la sonata N° 1, op. 78. Spettacolare la "Serenata melanconica" op. 26, di Tchaikovsky e, infine, "Carmen Fantasy" di Sarasate-Bizet. Entrambe, la violinista e la pianista, hanno ricevuto scroscianti ripetuti applausi dal pubblico attento e interessato, grato per aver assistito ad un concerto di così alta levatura musicale e alto spessore culturale. Giovanissima la Luque che all'età di 16 anni si è diplomata in Argentina (musicista di nazionalità Argentino-Belga) e nel 2008 in Italia presso il Conservatorio di Verona; finalista in moltissimi concorsi internazionali, concertista in vari Paesi del mondo (30 concerti in Messico). Il prossimo dicembre realizzerà una esecuzione in diretta mondiale per Radio Vaticana di Roma. La Londero, di Treviso, anche lei molto giovane, concertista molto conosciuta in Italia e all'estero, assistente dei più famosi Maestri, attualmente pianista accompagnatore e docente di musica da camera per i corsi di biennio di secondo livello presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali "Vittadini" di Pavia. Nel 1999 si è laureata in Lettere presso l'Università "Ca' Foscari" di Venezia. Il prossimo appuntamento (penultimo della rassegna) di "Primavera in Musica" è previsto, sempre alle 16,30 di domenica 26 aprile alla Sala polivalente di Vallecrosia con il "Trio Sintonie Sonore" nelle persone di Claudio Massola (clarinetto), Karin Selva (soprano), Ferruccio Demaestri (pianoforte) in "Un viaggio tra le più belle canzoni ed arie di operetta e del primo Novecento".

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Milano, Università Cattolica del Sacro (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore: conferenza dedicata a Karl Loewith Il filosofo tedesco Karl Loewith, allievo di Martin Heidegger, è stato uno tra i maggiori interpreti delle filosofie nietzschiana e hegeliana; la sua riflessione si è sempre concentrata sul senso della[...] Il filosofo tedesco Karl Loewith, allievo di Martin Heidegger, è stato uno tra i maggiori interpreti delle filosofie nietzschiana e hegeliana; la sua riflessione si è sempre concentrata sul senso della storia e sulla critica rivolta a qualsiasi teleologia radicale. Se ne discute il 20 aprile alle ore 14.30 presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano (Via Nirone 15 - Aula NI 111-112), in una conferenza che avrà il titolo Dio, uomo, mondo: un confronto con Karl Loewith. L'incontrò sarà tenuto da Leonardo Messinese, docente di Storia della filosofia presso l'Università Ponitificia Lateranense. Link all'appuntamento PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 20 aprile 2009 in: Appuntamenti con la Filosofia » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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Valle Caudina: L'Istituto 'A. Moro' aderisce a , l'iniziativa del Touring Clu (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Valle Caudina: L’Istituto ‘A. Moro’ aderisce a «Classe Turistica», l’iniziativa del Touring Clu Pubblicato il 20-04-2009 L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali Turistici & Alberghieri “Aldo Moro” di Montesarchio ha aderito con gli alunni delle classi quarte indirizzo turistico al concorso nazionale «Classe Turistica»... L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali Turistici & Alberghieri “Aldo Moro”, ha aderito con gli alunni delle classi quarte indirizzo turistico al concorso nazionale «Classe Turistica» festival del turismo scolastico promosso dal Touring Club Italiano, con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione - Università e Ricerca, per il quale, attraverso un puntuale studio del territorio in cui l’Istituto opera, intende realizzare un DVD per un itinerario turistico, da produrre a corredo degli atti al concorso di interesse nazionale. Il Concorso «Classe Turistica. Festival del Turismo Scolastico», indetto dal Touring Club Italiano nasce dalla consapevolezza del valore formativo del viaggio d´istruzione, quale momento di arricchimento conoscitivo, culturale, umano e professionale, e del contributo fondamentale che esso può dare allo sviluppo di un’adeguata cultura del viaggio, rispettosa delle identità locali e protesa alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientali. Touring Club Italiano, associazione senza scopo di lucro fondata nel 1894, intende con questo Progetto valorizzare la programmazione didattica e culturale della Scuola e l’azione dei docenti volta a tradurre i viaggi d’istruzione in esperienze di apprendimento e di crescita della personalità, a sensibilizzare gli alunni alla conoscenza e tutela del patrimonio culturale e ambientale nelle sue diverse manifestazioni,a coinvolgere gli studenti in progetti che li rendano protagonisti del proprio viaggio e della scoperta di luoghi, città e culture, incentivare l’utilizzo di strumenti informatici e multimediali nella realizzazione degli elaborati, ed abituare gli studenti alla collaborazione e al confronto attraverso lavori che, coinvolgendo tutta la Classe, siano in grado di fare emergere le capacità individuali. L´azione sincronica, condotta a livelli diversi dal TCI e dalla Scuola, trova quindi una ulteriore occasione di sintonia nel Concorso incentrato sulla selezione delle Classi finaliste che presenzieranno alla cerimonia di proclamazione dei vincitori e alla consegna dei premi durante il Festival del Turismo scolastico. Il Touring, inoltre, vuole sottolineare il ruolo centrale e fondamentale svolto dai docenti nella fase di programmazione e preparazione del viaggio d’istruzione. Proprio per questo intende valorizzare il lavoro svolto in Classe per trasformarlo da semplice «gita» in una consapevole esperienza culturale. Non tutti gli studenti però vivono in diretta tali esperienze formative: a volte alcune classi, per svariati motivi, non possono effettuare un viaggio scolastico. A tale scopo, il Touring offre comunque la possibilità di partecipare al Concorso nella sezione ad essi dedicata e, quindi, di poter rientrare tra le Classi finaliste. Documentazioni, relazioni scritte, testimonianze, foto, filmati e materiali didattici, prodotti dagli studenti, secondo le indicazioni dei loro insegnanti, per raccontare il proprio viaggio o per promuovere la propria città, potranno così essere valorizzati e stimolare la realizzazione di altre e sempre più interessanti esperienze di turismo scolastico. Il Concorso è suddiviso nelle sezioni: - Un viaggio di classe - per le Classi che hanno effettivamente attuato il viaggio d’istruzione; e -Vieni da noi - per le classi che, non avendo svolto alcun viaggio, realizzeranno un elaborato finalizzato a promuovere la propria città, quale meta di turismo scolastico.

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ECCO CHE COSA (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'OMAGGIO. A POCHI GIORNI DAL FUNERALE DEL PENSATORE VICENTINO NOTO A LIVELLO INTERNAZIONALE PER I SUOI STUDI SU HEIDEGGER E SCHOPENHAUER AGLI ANTICHI DOBBIAMO 20/04/2009 rss e-mail print Il professore Franco Volpi, docente di storia della filosofia all'università di Padova A distanza di una settimana dal terribile incidente stradale avvenuto a San Germano dei Berici in seguito al quale è deceduto il professor Franco Volpi, storico della filosofia di Vicenza, filosofo apprezzato a livello internazionale, docente all'università di Padova, riproponiamo una intervista pubblicata qualche anno fa. Nessuno è in grado di prevedere cosa comporti esattamente la modernità. Dove arriverà il mondo dominato da Prometeo liberato. Nessuno è in grado di capire cosa implichino la scienza e la tecnologia esasperate, senza identità. Finché l'uomo non rifletterà sulla verità e finché non si interrogherà su se stesso con sincerità, finché non indagherà, a ritroso, la storia dell'antrophos greco e poi dell'homo romanus, di quello cristiano e di quello umanista, finché non capirà che la cultura occidentale e l'Europa d'oggi hanno le radici nel mondo antico, finché non arriverà a rivivere un ennesimo nuovo Umanesimo, finché non prenderà coscienza della sua condizione, non potrà che affermare che Il Grande pan è morto. I conti con l'antichità, in un modo o nell'altro, prima o poi si fanno. La differenza sta nel come: Nietzsche, nel «Crepuscolo degli idoli», annunciò la fine dell'Olimpo. Due millenni prima di lui lo fece pure Plutarco riportando una leggenda dell'isola di Parso che affermava a gran voce: Il Grande Pan è morto. Significa che gli dei pagani sono tramontati, gli dei universali della natura, il mondo che li ha creati, tutto è morto. E tutto diventa nulla. Franco Volpi (filosofo vicentino docente all'università di Padova, profondo studioso di Heidegger tanto da dirigere per la casa editrice Adelphi l'edizione integrale delle sue opere oltre che quelle di Schopenhauer, altrettanto in confidenza anche con il padre del Superuomo alias Nietzsche, autore dell'«Enciclopedia dei filosfi» tradotta in tedesco, inglese e spagnolo) non ha dubbi: «Rispondere alla domanda "Cosa dobbiamo agli antichi?" diventa difficile se prima non capiamo cosa sono stati gli antichi e cosa è significato l'Umanesimo». Ci ha pensato lui con grande spirito comunicativo, con la sua dialettica che imbalsama il pubblico - sia quello dei giovani studenti universitari che quello degli adulti appassionati di filosofia - ci ha provato lui, l'esperto conoscitore del Nichilismo e dei suoi proseliti, a indicare la soluzione e a trovare la risposta distribuendo spunti di lettura originali. La riflessione, magistrale, che ne è nata è stata un crescendo di idee e interpretazioni geniali. «Innanzitutto fissiamo il concetto di humanitas», è stato l'incipit di Volpi, «che per i greci era una cosa, per i cristiani un'altra; da una parte abbiamo l'uomo di Aristotele, che è politico e razionale: "Chi non vive nella Polis o è bestia o è Dio"; dall'altra abbiamo l'uomo creatura di Dio, l'uomo la cui humanitas non può essere deitas, l'uomo finito e dipendente da un Entissimo. In mezzo c'è l'homo romanus, quello che ha fatto sua la paideia classica e che, di fatto, è stato il primo umanista tout court. Lui è il vero e indiscusso primigenio umanista, mica il cultore di lettere del quindicesimo secolo esponente caso mai di una Renascentia Humanitatis, di un tornare su posizioni già battute, ciò che poi s'è verificato anche nel '900 quando l'impellenza di rifarsi ai greci ha dato vita ad una sorta di terzo Umanesimo. L'ennesimo». Tutto questo preambolo, ha spiegato il professor Volpi, ha un senso preciso, che va diritto al cuore della faccenda: «Che cosa dobbiamo agli antichi?». «Essenzialmente e semplicemente l'idea di homo», ha risposto il filosofo vicentino, «che è la stessa da sempre, da quando il greco ha delineato con il suo sapere e la sua sapienza i confini dell'identità di ogni vivente. Un'identità che l'europeo del 2000 ha dentro di sè ma, smarrito e confuso dalle mille facce che lo specchio gli fa vedere, non riesce a far emergere. Ecco, bisogna riconquistarla questa identità e questa humanitas classica, bisogna che, se ci siamo dimenticati di noi stessi e delle nostre radici, se rimaniamo indifferenti alle brutture che ci circondano - dalla povertà alla guerra - bisogna che troviamo urgentemente della risposte importanti e degli imput per dar voce al sommerso. Partendo», ricorda Volpi, «da una certezza indubitabile: ai greci dobbiamo riconoscere di aver aperto gli orizzonti per creare quello che oggi noi siamo. Al loro mito di Europa (figlia di una divinità...) dobbiamo la nostra Europa, dobbiamo la filosofia e la scienza come liberazione dalla doxa, da ciò che è effimera opinione, soggettivismo esasperato, non-verità». «Il logos è la nostra forza», ha ribadito, «il nostro signore, ciò che ci permette di parlare dell'essere in quanto essere, al di là di prospettive unilaterali e lontane dal vero. Che significa tutto questo? Che il destino dell'Europa, il destino nostro di uomini del nuovo millennio sta tutto scritto nel mondo classico. Europa non è forse il mito dell'origine perduta? Non è la sorella che Cadmo, su ordine del padre Agenore, cerca in tutto il mondo senza risultato?». Alla certezza che l'uomo di oggi debba la sua «identità» alla Grecia segue, lecito, il dubbio: ma quale Grecia? Quella classica o quella ellenistica? Quella classicista o quella romantica? «La risposta», riprende Volpi, «arriva un'altra volta da Nietzsche: a ciascuno i suoi greci!». Come dire: a ciascuno le proprie verità, sensibilità, storie, pensieri. Pare un circolo vizioso che fa cadere nuovamente in uno stallo apparentemente senza vie d'uscita: se ognuno si rapporta a suo modo al passato, se ognuno ha per capitale una Atene diversa da quella storica, non è che si perde nuovamente la via per la verità? Non è che si crei confusione nell'individuazione di un inizio comune? Non è che si finisca per credere che le culture alla base della nostra siano tante, e non l'unicum classico? «Sì e no», ribatte Volpi, «la nostra identità in effetti ha molte stratificazioni ma tutte confluite in una unica matrice. Quale? Ironia della sorte, non è Atene (patria dell'antichità) né Gerusalemme (patria della cristianità) ma Roma (vera capitale dell'Umanesimo). Che significa tutto questo? Che siamo secondari nel senso di in fieri, che come l'homo romanus abbiamo in noi la capacità di ricevere e trasmettere, di tradurre e filtrare, significa che siamo al centro di svariati influssi e capaci di avvicinarci a ciò che ci è differente. In una parola: la nostra identità di moderni altro non è che la capacità di assumere l'altro, l'attitudine di formare il nostro essere, di prendere il meglio e di elaborarlo, di universalizzarci, di uscire dalla nostra pelle, dalla doxa del "mi sembra" per acquisire il punto di vista generale e arrivare così alle verità oggetto di ragione. Siamo i nuovi romani del mondo», conclude il professor Volpi, «quelli che dai greci e dai cristiani presero il meglio: l'humanitas a tutto campo». Sì, agli antichi dobbiamo molto. Forse tutto. Camilla Ferro Camilla Ferro

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L'Università dell'Aquila laurea i primi 27 dottori dopo il Terremoto (sezione: Cultura)

( da "City" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'Aquila, arrivano le prime lauree dopo il sisma Sono 27 i neo-laureati, tutti del corso di laurea in Fisioterapia. Laura ad honorem per Lorenzo Cinì, uno degli studenti morti sotto le macerie il 6 aprile scorso. L'AQUILA - Prime lauree a L'Aquila dopo il terremoto. Ventisette studenti del corso triennale in Fisioterapia stanno discutendo le tesi sotto due grandi tende azzurre della Protezione Civile, montate in un parcheggio della cittadella universitaria. Le palazzine dell'ateneo hanno infatti subito gravi danni a causa del sisma. Alle 14 saranno consegnati ventotto diplomi.A Lorenzo Cinì, deceduto la notte del 6 aprile, sarà attribuita la laurea ad honorem. L' Tesi, emozionati, eleganti, i 27 laureandi in fisioterapia, seduti uno di fronte all'altro su un lungo tavolo, hanno affrontato l'ultima prova del loro percorso di studi, alla presenza del presidente del corso di laurea, Antonio Carolei. Toccante la cerimonia. Fuori dalla tenda stazionavano i parenti, anch'essi molto emozionati. "È una cerimonia particolarmente dolorosa - ha detto Antonio Carolei - la data di oggi rimarrà come un giorno indimenticabile. Comunque bisogna andare avanti" ha spiegato il presidente del corso di laurea. Massimo dei voti a tutti Oggi non ci sarà un più bravo: "Li considereremo tutti primi", dice il professor Carolei. "Abbiamo voluto mantenere fede alla nostra missione. È un atto dovuto - continua il docente - nei confronti degli studenti che hanno creduto all'università. Le attività devono andare avanti anche se siamo stati colpiti nelle persone e nelle strutture". Chiaro il riferimento del professor Carolei a Lorenzo Cinì, che il prossimo primo giugno avrebbe compiuto 23 anni. "Aveva già dei progetti per iniziare il suo nuovo futuro", dice il padre del ragazzo scomparso, Franco Cinì, che questa mattina è venuto a L'Aquila da Teramo. "Lorenzo - prosegue - aveva delle belle intenzioni. Era un ragazzo allegro, simpatico, amico di tutti. Sarei venuto con lui, sono venuto da solo". Lorenzo è morto la notte del 6 aprile nel crollo dell'appartamento che divideva con la sua fidanzata, Arianna Pacini, anche lei vittima del terremoto. La scossa delle 3,32 ha fatto crollare la palazzina di via Roma, 64, al centro de L'Aquila, dove i due ragazzi, entrambi di Montorio, in provincia di Teramo, avevano trovato un appartamento in affitto. (City) 20 aprile 2009

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Master - Fondazione G.B. Vico (sezione: Cultura)

( da "Napoli.com" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

20/4/2009 Master - Fondazione G.B. Vico “Management dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile” La Fondazione G.B. Vico, Istituto di alta cultura, da sempre presente con un offerta formativa in linea con le nuove tendenze del mercato lavorativo, ha indetto il bando per la prima edizione del Master in “Management dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile”. Numerosi sono i partner istituzionali del Master, come: il Ministero dell’Ambiente, la Fondazione Banco di Napoli, la Regione Campania, l’Ente Parco del Matese, il Comune di Cesa, Fareambiente. L’intento del percorso formativo è quello di fornire strumenti ed alternative per uno sviluppo sostenibile del territorio. Si tratta, quindi, di un percorso professionale completo e polivalente, che ha lo scopo di fornire ai corsisti un metodo di lavoro idoneo alla gestione delle problematiche ambientali, unendo le conoscenze tecniche specialistiche alle nozioni legislative. I docenti sono professori universitari ed esperti di chiara fama come il prof. Vincenzo Pepe della Seconda Università degli Studi di Napoli, Nicola Assini dell’Università degli Studi di Firenze, Prof. Domenico Amirante della Seconda Università degli Studi di Napoli, Prof. Giuseppe Scialla, Presidente Ente Parco Matese. Il Master è rivolto a 40 laureati ed esperti del settore in oggetto. Il bando chiude il 30 maggio ed il Master avrà inizio dal 09 giugno alle 14.30, presso la sede della Fondazione Banco di Napoli, via dei Tribunali, 213 - Napoli. Per ulteriori informazioni, sulle modalità di partecipazione, chiedere alla segreteria tecnica della Fondazione G.B. Vico di S. Biagio dei Librai, Napoli telefonando al 081/5527641.

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"Sulla porta del cielo tra luci, musica e parole" (sezione: Cultura)

( da "Napoli.com" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

20/4/2009 "Sulla porta del cielo tra luci, musica e parole" Concerto-spettacolo nel Duomo di Napoli Napoli - La persona nella città: per un nuovo progetto di convivenza Convegno di studio 22 aprile 2009: ore 17.00-19.00 23 aprile 2009: ore 9.00-20.00 Aula Magna Storica - Università degli Studi di Napoli “Federico II” Spettacolo Sulla porta del cielo tra luci, musica e parole 22 aprile 2009: ore 21,00 - Duomo di Napoli È impegnativo e coinvolgente il progetto a cui sta lavorando da tempo la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Si intitola “La persona nella città: per un nuovo progetto di convivenza” ed è articolato in una serie di iniziative culturali volte a un unico sostanziale obiettivo: attraverso l’integrazione e l’interazione tra saperi e discipline, giungere a una visione più critica della realtà in modo da sollecitare un'azione più incisiva sul territorio in cui viviamo e operiamo. Nucleo dell’intero progetto è il Convegno di studio, che si svolgerà il 22 e 23 aprile nell’Aula Magna Storica dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (corso Umberto I) e che avrà come momento clou il concerto-spettacolo nel Duomo di Napoli la sera del 22 aprile alle ore 21. Ospite d’onore nel Duomo l’attrice Pamela Villoresi tra luci, musica e parole che emozionerà in una straordinaria rappresentazione. Direttore artistico del concerto-spettacolo è il maestro Vincenzo De Gregorio. Saranno contemporaneamente offerti agli studiosi e alla cittadinanza altri eventi culturali, in grado di fornire ulteriori approfondimenti delle tematiche esaminate in chiave artistica, come mostre e visite guidate a musei cittadini. Relatori al convegno – che si aprirà con i saluti di S.E.R. Card. Crescenzio Sepe, del prefetto Alessandro Pansa e del rettore della “Federico II” Guido Trombetti - saranno: Francesco Barbagallo, Raffaele Cananzi, Gaetano Castello, Silvio D’Ascia, Giovanni De Renzis, Mario Di Costanzo, Giuseppina De Simone, Nunzio Galantino, Giovanni Mazzillo, Giustina Orientale Caputo, Giulio Parnofiello, Valerio Petrarca, Adolfo Russo. Moderatori, Gennaro Ferrara, rettore Università di Napoli “Parthenope”; Francesco Rossi, rettore Seconda Università di Napoli; Lida Viganoni, rettore Università di Napoli “L’Orientale”. Il progetto proseguirà fino a dicembre 2009 con una tavola rotonda conclusiva ("Prospettive per la persona nella città") – che si propone di raccogliere le idee e gli spunti prospettici emersi durante il convegno e la successiva ricerca – e con la pubblicazione degli atti del convegno. “Muovendo da un’analisi critica della situazione di degrado che caratterizza la vita delle persone nella nostra città, come in molte altre città del Mezzogiorno, il progetto intende elaborare le linee di una nuova e più umana convivenza, avvalendosi dell’apporto e dell’interazione di molteplici discipline e di particolari esperienze artistiche”, sottolinea il preside della Pontificia Facoltà Teologica, padre Carlo Greco, S.J. Sullo status quaestionis interviene don Gaetano Castello, uno dei relatori del Convegno, docente di teologia biblica e decano della Sezione San Tommaso della Facoltà: “La ricerca si propone di mettere a fuoco tematiche critiche, attraverso diversi approcci, per delineare le cause dell'attuale situazione e le possibili vie per un suo riscatto: la persona umana (genealogia e biografia); la città dell'uomo (società, ambiente); la visione delle scienze (scoperte, invenzioni, tecnologie); creatività e memoria (storia, lingue, letteratura, arti). Il percorso mira ad integrare in modo proficuo e competente culture e saperi diversi”. INFO:  PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE  www.pftim.it Segreteria Convegno: ADRIANA LENZI - via F. Petrarca 115, NAPOLI - tel/fax 081.5757980 - segreteria.convegno@pftim.it

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Amministrative, Balzani: "Noi non faremo nessuna guerra di religione, non siamo nel 1948" (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Amministrative, Balzani: "Noi non faremo nessuna guerra di religione, non siamo nel 1948" (20/4/2009 14:15) | (Sesto Potere) - Forlì - 20 aprile 2009 - Il candidato sindaco di Forlì del Pd Roberto Balzani ha aperto la conferenza stampa affermando rispetto ai giornali di oggi: "Noi non faremo nessuna guerra di religione, non siamo nel 1948 io non sono Stalin né dall’altra parte c’è Alcide De Gasperi. Nessuna demagogia nella nostra campagna elettorale. I format che presentiamo oggi sono l’esempio del nostro impegno per fare educazione e non demagogia, sono l’occasione per affrontare temi fondamentali per la vita della città di Forlì che non possono prestarsi a declinazioni in chiave demagogica. Il mio progetto politico è creare una democrazia partecipata moderna per dare futuro ai nostri figli. Persuasione e discontinuità della comunicazione politica per una campagna elettorale qualitativamente diversa da quella del centro destra. Essere persuasivi per i contenuti proposti, i candidati sono i terminali di questo progetto che mira alla democrazia partecipata. La lista dei candidati è formata da 20 uomini e 20 donne, 18 i candidati sotto i 40 anni che sono più vicini ai giovani e che hanno i contatti con i giovani di Forlì. I candidati sono stati scelti secondo i criteri di trasparenza e di partecipazione del territorio, attraverso i circoli è stata scelta la partecipazione corale, partecipazione e decisione partite dal basso. La qualità del centro sinistra è essere così capillari sul territorio. Sono state valutate le autocandidature e applicati i criteri dell’Unione Comunale. Uno sforzo enorme è stato fare le liste in questo modo. Questa partecipazione democratica è il motivo di orgoglio del PD. Secondo gli stessi criteri si decideranno i volti e i nomi della giunta. Mi piacerebbe sapere come sono fatte invece le liste nel centro destra, se decidono fra pochi a tovolino!" Secondo Balzani: "I format sono un’occasione di confronto e proposta per la citta’ e vertono sui temi urgenti affrontati nei cinque incontri programmati, attraverso testimonianze, interviste, strumenti multimediali e proposte concrete per il governo della città. Questi format, coordinati da Massimo Tesei, mirano a trovare le soluzioni sul territorio sui temi specifici quali: le energie alternative, la vivibilità della città, la scuola, l’emergenza della crisi, la democrazia partecipata dei cittadini. I professori coinvolti sono schierati nella cultura della modernità del Partito Democratico e condividono l’idea del “salto culturale” che deve fare il paese. Le serate dei format saranno all’insegna della comprensione del problema che dovrà essere affrontato mettendo in moto, come è stato fatto da noi fino ad ora, la partecipazione politica che proviene dal basso e che fa leva per andare verso l’alto. Non siamo d’accordo con la politica che si muove secondo slogan che scendono dall’alto. Per l’approfondimento dei temi si parte con il discorso delle energie rinnovabili. Entrando nello specifico dei movimenti attivi del territorio che contestano interventi come l’inceneritore dico che “democrazia partecipata” significa intercettare i bisogni fini del territorio che si trasformano in gruppi organizzati monotematici per ascoltare analizzare e inserire nel processo di democrazia le analisi di questi gruppi. Vivibilità: siamo convinti che i temi quali: centro storico, qualità della vita, qualità del lavoro, ecc… siano racchiusi nella questione della vivibilità. Dobbiamo rispondere alla domanda che ci faranno i nostri figli e nipoti: perché rimanere a vivere e lavorare a Forlì? Altro tema è quello della partecipazione, una questione complessa per la quale abbiamo un sacco di esperienze da importare. Sul tema della crisi sono tantissime le risposte da dare alle famiglie in difficoltà, sarà nostro compito rivedere le tariffe comunali e recuperare tutti i fondi possibili dalle entrate comunali per destinarle esplicitamente alle fasce deboli, inoltre si devono attuare piani di formazione mirata per creare corsie di rivalorizzazione dei lavoratori che sono usciti dalla macchina produttiva. Il fine è espletare completamente la quota d’intervento nella crisi che è a carico del comune". In futuro i format continueranno per affrontare i grandi temi come il governo territoriale inteso come un unicum. Per questo incontrerò i sindaci degli altri comuni fra cui il sindaco di Cesena. Altri temi sono: la previdenza, la sanità, ecc. I format sono assaggi di democrazia, prove d’orchestra, della grande orchestra che al governo della città dovrà mettere in campo tutto questo potenziale. I FORMAT. Prende avvio mercoledì 22 aprile alle 21 presso la sala Santa Caterina a Forlì, il primo degli incontri previsti nel programma dei “FORMAT “ messi a punto dal Roberto Balzani e dal suo comitato elettorale, per analizzare problemi ed avanzare proposte concrete per il governo della città. Ogni incontro vedrà momenti di approfondimento su un problema specifico, attraverso interventi di esperti, testimonianze e materiali multimediali; la possibilità per il pubblico di porre sintetiche domande e un intervento conclusivo del candidato Roberto Balzani che presenterà le proposte del suo programma politico ed elettorale sul tema oggetto dell’incontro. Si tratta di un modo di fare comunicazione politica del tutto nuovo, ben lontano dal classico “comizio” di propaganda, sulla scia dello stile concreto e propositivo inaugurato dal candidato del centro sinistra anche nel corso dei precedenti incontri pubblici. Il primo “format” dal titolo: “Altre energie, le fonti alternative oggi”, vedrà interventi di Enrico Sangiorgi, docente dell’Università di Bologna preside della II facoltà di ingegneria di Forlì sul tema: “Energia rinnovabile, fantasia o alternativa concreta?”; Alberto Bellini, docente dell’Università di Modena e Reggio sul tema: “Fonti energetiche rinnovabili, scenari di sviluppo nel comune di Forlì”. Seguiranno videointerviste: “gli imprenditori, le buone pratiche, le esperienze” con testimonianze di operatori economici forlivesi che già da anni realizzano interventi nel campo delle energie rinnovabili non solo nella realtà locale ma anche in ambito nazionale e delle costruzioni ecocompatibili; infine l’intervento dell’architetto Francesca Nardi: “Esempio di casa passiva a Forlì”. Seguirà l’intervento conclusivo del candidato sindaco Roberto Balzani: “2009 -2014, le proposte per Forlì. “ Si tratta di un argomento di grandissimo interesse e non è casuale la scelta di inaugurare il ciclo dei Format con questo argomento. Balzani si è sempre dimostrato molto interessato e sensibile alle problematiche di carattere ambientale e vuole dare il segno , attraverso proposte concrete e realizzabili, della idea di rinnovamento che ha in mente per il futuro della città di Forlì, a partire dagli aspetti che possono riguardare la vita quotidiana dei forlivesi sensibili al futuro dei loro figli. Nella conferenza stampa di domenica verrà presentato l’intero ciclo di incontri, alla presenza dei candidati PDin consiglio comunale, riuniti insieme per la prima volta con il candidato. Candidati PD per il Consiglio Comunale di ForliÌ: Le 20 Donne BENELLI LUCIA 59 anni PENSIONATA CALISTA ROSELLA 48 anni DIPENDENTE PUBBLICO CAMORANI VALERIA 36 anni INSEGNANTE CASADEI MARZIA 54 anni IMPIEGATA CICOGNANI PATRIZIA 54 anni DIPENDENTE PUBBLICO GARDINI FRANCESCA 33 anni INGEGNERE / DIP. PUBBLICO GENTILINI TATIANA 34 anni LAUREATA / OPERAIA GIANNETTI PAOLA 26 anni LAUREATA / CO.CO.PRO GIULIANINI SONIA 35 anni DIPENDENTE PUBBL. ATR MANCINI ENRICA 33 anni DIPENDENTE LEGACOOP MATTARELLI CHIARA 48 anni DIRIGENTE ENTE PRIVATO MAZZA CHIARA 42 anni INSEGNANTE SCUOLA SUPERIORE MORGAGNI DIANA 55 anni MEDICO ROMUALDI SILVIA 25 anni LAUREATA GIURISPRUDENZA SAMORI' SARA 29 anni DOTTORANDA DI RICERCA SCOZZOLI ELISABETTA 50 anni LAUREATA / DISOCCUPATA SENSI LOREDANA 58 anni PENSIONATA VACCARI MARIA TERESA 45 anni CONSULENTE INFORMATICA ZANETTI VERONICA 32 anni LIBERA PROFFESSIONISTA ZATTONI KATIA 40 anni LIBERO PROFESSIONISTA I 20 uomini ARPINATI ROBERTO 50 anni AVVOCATO / INSEGNANTE AVELLONE ANDREA 49 anni DOTT. DIPENDENTE PRIVATO BANDINI ENZO 58 anni IMPRENDITORE BENELLI MAURIZIO 46 anni DIRIGENTE ASSICURATIVO BUCCI GIOVANNI 47 anni IMPRENDITORE CASTRUCCI EVANGELISTA45 anni DIRIGENTE ISTITUTO DI CREDITO CESCON MASSIMILIANO 27 anni LAUREATO DIPENDENTE PRIVATO DI MAIO MARCO 25 anni GIORNALISTA MALDINI ALESSANDRO 37 anni DIPENDENTE PRIVATO MARETTI PARIDE 59 anni DIP. PRIVATO MEDRI LUCA 36 anni MUSICISTA MONTANARI MASSIMO 53 anni DIPENDENTE ASSOC. CATEGORIA NARDI LUCIO 54 anni DIRIGENTE LEGACOOP E-R PANTIERI LUCA 37 anni IMPRENDITORE RAGAZZINI PAOLO 52 anni DIPENDENTE PRIVATO ROSETTI MARCELLO 39 anni CO.CO.PRO TAPPARI DANIELE 41 anni DIP. COMUNITA’ PAPA GIOV. XXIII SANSAVINI LUIGI 49 anni LIBERO PROF. / INGEGNERE SERASINI RICCARDO 48 anni DIP. PRIVATO VALBONESI FRANCO 53 anni DIPEND. PRIVATO

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SLA: attesa per una ricerca che potrebbe individuare una cura contro la degenerazione dei motoneuroni (sezione: Cultura)

( da "SaluteEuropa.it" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

20/04/2009 SLA: attesa per una ricerca che potrebbe individuare una cura contro la degenerazione dei motoneuroni "Abbiamo iniziato da due anni uno studio volto ad esaminare dei geni che codificano delle proteine che sembrano svolgere un ruolo importante nella sopravvivenza dei motoneuroni. I dati che emergono sono interessanti. Sarà necessario estendere l'analisi a tutti i geni di queste proteine e confrontarli con dei controlli sani. Serviranno tempo e risorse. Se la ricerca darà esito favorevole, individuando i geni che predispongono alla Sla, si passerà a studiare i meccanismi che portano alla degenerazione del motoneurone e all'individuazione di un possibile intervento terapeutico. Può essere che non esista una sola Sla ma tante forme diverse e con meccanismi completamente differenti. L'insuccesso della ricerca potrebbe essere riducibile proprio al fatto che tutti gli studi effettuati finora abbiano considerato i pazienti affetti dal Sla come un'unica entità. Al Gemelli stiamo seguendo un nuovo approccio: dividere i pazienti in gruppi differenti sulla base di determinati dati e studiarne separatamente le caratteristiche genetiche e i fattori di rischio ambientale. In tal senso è stata istituita al Gemelli una Banca del DNA' delle persone affette da Sla che in 4 anni ha già raccolto circa 300 campioni". E' questo l'annuncio fatto dal neurologo del Policlinico Gemelli, Mario Sabatelli, nel corso del convegno "La Sclerosi Laterale Amiotrofica e le sfide della ricerca scientifica". La ricerca a cui ha fatto riferimento il dottor Sabatelli è attualmente in corso da parte della Icomm Onlus, associazione di ricerca acronimo di Insieme contro le malattie del motoneurone', di cui Mario Sabatelli è direttore scientifico. Il convegno è stato organizzato dal Rotary Club Roma Prati, membro del Rotary International Distretto 2080 e reso possibile grazie al patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche e all'ospitalità dell'Avvocatura Generale dello Stato che ha messo a disposizione la prestigiosa Sala Vanvitelli. Hanno preso parte al convegno, moderato dal Prof. Fulco Lanchester, della facoltà di Scienze Politiche dell'Università La Sapienza., l' Avvocato Generale dello Stato Oscar Fiumara e l'Avvocato dello Stato Vittorio Cesaroni, quest'ultimo presidente del Club Rotary Roma Prati. Questo primo incontro, a cui hanno aderito e collaborato attivamente 27 club Rotary - tutti quelli di Roma e il club Cagliari Est - si inserisce negli obiettivi fissati per l'anno rotariano in corso, che prevedono, tra gli altri, la diffusione delle conoscenze scientifiche sulla SLA per sensibilizzare l'opinione pubblica e il sostengo economico alla ricerca. "La legislazione riguardante le malattie rare è recente e ancora in fase di elaborazione ha detto l'avvocato Nicola Colacino, presidente di Icomm Onlus Il decreto più importante è certamente il n.279/2001 istitutivo della "Rete nazionale per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare" e del "Registro nazionale delle malattie rare" presso l'Istituto Superiore di Sanità. Quest'ultimo costituisce per la ricerca uno strumento importantissimo per la raccolta dei dati clinici ed epidemiologici. Il sopraggiungere della modifica del Titolo V della Costituzione (la Legge Cost. n. 3/2001), che ha incluso la "tutela della salute" tra le materie di legislazione concorrente, ha causato problemi nell'attuazione del decreto. Ci sono state, su iniziativa del Prof. Giorgio Recchia, azioni giudiziarie per "stimolare" l'azione amministrativa che hanno portato a una sentenza del Tar che chiarisce come l'istituzione formale del Registro presso l'Iss non esaurisca gli adempimenti previsti dal Decreto del 2001 e che lo stesso Iss è tenuto ad attivarsi direttamente per la raccolta dei dati. A parte questo ritardo relativo al registro ha concluso devo però dire che sono attualmente all'esame del Parlamento diverse proposte di legge recanti una disciplina più ampia della materia, che tenga conto delle sollecitazioni provenienti dalla società civile, come esenzioni fiscali per i malati, il sostegno ai centri di assistenza e alle associazioni, l'impulso alla ricerca: non posso che augurarmi che tali proposte compiano velocemente il loro iter e che siano applicate nel migliore dei modi, nell'interesse dei malati e della ricerca". "L'impegno dell'Istituto Superiore di Sanità sulla Sla si svolge su diversi ambiti ha spiegato la dottoressa Domenica Taruscio, direttore del Centro Nazionale Malattie Rare dell'ISS tra questi l'attuazione del registro nazionale delle malattie rare (RNMR). I lavori sono in corso, a marzo 2009 le Regioni che hanno inviato dati epidemiologici al RNMR sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Valle d'Aosta, Provincia Autonoma di Trento. Complessivamente sono state segnalate 26.681 schede epidemiologiche di malattie rare di cui 1.183 riguardano la SLA, queste schede sono relative a 1.172 pazienti (11 segnalazioni doppie dello stesso paziente da due presidi diversi). La SLA è seconda malattia rara maggiormente segnalata al RNMR dopo i Difetti ereditari della coagulazione. Tant'è che per la Sla, nell'agosto 2008, è stato istituito un registro a parte che prevede una serie di informazioni aggiuntive rispetto al data set del RNMR". "Anche l'Istituto Superiore di Sanità lavora alla ricerca ha concluso si tratta dello Studio Elios', uno studio multicentrico, randomizzato in doppio cieco sugli effetti dell'uso combinato di sali di litio e riluzolo in pazienti con SLA. Lo studio è coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità e coinvolge 18 centri clinici distribuiti in 8 regioni Italiane". Quando la famiglia si trova di fronte alla sofferenza, come quando nel nucleo familiare è presente una persona affetta da SLA, è indispensabile rompere l'isolamento e l'atomizzazione cui spesso è soggetta, favorendo e incentivando le "reti" che, a partire dalle famiglie, si creano tra pubblico, privato e privato-sociale - ha detto Olimpia Tarzia, professoressa dell'Università Europea di Roma - Si deve allora operare con politiche di supporto, integrazione e non di sostituzione o peggio di colonizzazione tanto da parte del mercato quanto dello Stato. La famiglia non è semplice destinataria di politiche specialistiche, ma rappresenta, innanzitutto e soprattutto, un soggetto sociale, civile, giuridico, educativo economico e politico, insomma, il referente primo, nonché il parametro di efficacia, delle politiche economiche e sociali, assunte nella loro globalità". "Servono - ha concluso Tarzia - interventi atti a favorire e promuovere la conciliazione tra famiglia e lavoro, particolarmente quando siano presenti situazioni di disagio. Nel patto sociale tra imprese, sindacati, governo dovrebbe trovare posto esplicito una "flessibilità formato famiglia", finalizzata cioè a una migliore qualità della vita familiare". Su questo aspetto è intervenuto Mauro Pichezzi, presidente dell'associazione Viva la Vita onlus. "C'è molta attesa ha detto - per quelli che saranno gli sviluppi della ricerca, tuttavia è necessario ricordare che il decorso infausto della Sla è mediamente di 3 anni e che per tanti malati le nuove scoperte non saranno disponibili. Per questo è fondamentale affrontare seriamente il nodo dell'assistenza sanitaria e sociale offerta ai malati e alle loro famiglie. Attualmente non esiste in Italia una procedura di presa in carico globale omogenea ed efficace. Assistiamo a situazioni di grandissima disparità, tra Regione e Regione o anche all'interno della stessa Asl. L'approccio al problema è spesso improvvisato e sottovaluta l'aspetto importantissimo dell'assistenza domiciliare. E' a casa, infatti, che la maggior parte dei malati vive, assistito dai parenti, il trascorrere della malattia. Lì c'è bisogno non solo di assistenza medica ma anche, e direi soprattutto, di assistenza di tipo sociale specificamente formata. Ciò migliorerebbe sensibilmente la qualità della vita del malato e costituirebbe inoltre un enorme risparmio. Il Lazio - ha poi concluso è la prima regione che ha deciso di sperimentare un protocollo assistenziale che prevede una presa in carico globale e una reale integrazione tra assistenza medica, infermieristica e sociale con grande attenzione all'assistenza domiciliare. Alla fine della sperimentazione potremmo avere un modello di riferimento che serva da esempio per tutta Italia".

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Fisico Stephen Hawking, 67 anni, portato d'urgenza in ospedale (sezione: Cultura)

( da "Reuters Italia" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

LONDRA (Reuters) - Il professor Stephen Hawking, uno dei più importanti fisici del mondo, è stato condotto in ospedale d'urgenza. Lo ha comunicato oggi in una nota l'Università di Cambridge. Hawking, 67 anni, bloccato su una sedia a rotelle e quasi completamente paralizzato per effetto di una malattia degenerativa, è stato portato in un ospedale locale di Cambridge, dove è docente universitario di matematica applicata. "Il professor Hawking è molto malato ed è stato portato in ambulanza all'ospedale Addenbrooke", si legge nel comunicato.

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Ricerca: Rabboni propone un patto al Ministero e alle imprese (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Ricerca: Rabboni propone un patto al Ministero e alle imprese (20/4/2009 17:03) | (Sesto Potere) - Bologna - 20 aprile 2009 - “Per far fronte alla concorrenza internazionale e contrastare la crisi non serve introdurre dazi come propone il ministro Zaia. Servono invece più internazionalizzazione, più innovazione, più ricerca. Una ricerca pubblica, fatta nell’interesse generale, in grado di dare una risposta ai cambiamenti climatici, alla riduzione delle risorse naturali, alla crescita demografica, ai mutati stili di vita. E di contrastare la recessione in atto, puntando sulla qualità.” Lo ha detto oggi a Bologna aprendo i lavori del convegno “Coltivare innovazione. La ricerca agricola in Emilia-Romagna”, l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni. A fronte di risorse pubbliche nazionali in calo, Rabboni ha chiesto un “patto al Ministero da un lato e alle imprese agricole dall’altro”. Al Ministero Rabboni propone una maggiore integrazione tra le diverse strutture di ricerca nazionali e regionali presenti sul territorio emiliano-romagnolo: il Centro di ricerca per la genomica di Fiorenzuola d’Arda (PC), l’Unità di ricerca in suinicoltura di Modena, il CRPA di Reggio Emilia e la Stazione sperimentale delle Conserve di Parma. Alle imprese agricole la richiesta dell’Assessore è di dare vita a forme associate per concorre ai bandi cofinanziati dalla Regione. Due in particolare i settori su cui la Regione si impegna a concentrare in futuro le proprie risorse: quello della ricerca applicata e dei progetti immediatamente brevettabili e quello delle produzioni tipiche. Il convegno, che è stato chiuso dal rettore dell’Università di Ferrara Patrizio Bianchi, ha permesso di fare un bilancio degli investimenti in ricerca compiuti dalla Regione negli ultimi dieci anni. Dal 1998 a oggi sono stati finanziati 885 progetti di ricerca con una spesa pari a 85 milioni di euro, che sale a 210 milioni di euro se si considerano anche le risorse per l’assistenza tecnica e la formazione. “L’obiettivo del 2,5% del PIL agricolo destinato allo sviluppo della conoscenza , fissato dalla strategia di Lisbona per il 2010, - ha sottolineato Rabboni - questa Regione lo ha raggiunto da tempo”. Un impegno che la Regione intende continuare anche nel futuro. Per il 2009 è stato infatti varato un programma straordinario di ricerca che prevede risorse per 21,5 milioni di euro, il 40% in più del passato. A queste vanno aggiunti 6 milioni di euro che finanzieranno progetti di ricerca di interesse generale, un settore in cui la Regione ha avviato collaborazioni non solo con le Fondazioni bancarie dell’Emilia-Romagna, ma anche con un Consorzio nazionale di 15 Fondazioni bancarie, coordinato dalla Cariplo. Altri 7 milioni infine serviranno a sostenere il capitale umano. Si tratta infatti di risorse destinate all’attività di assistenza tecnica e di consulenza professionale a favore delle aziende e degli imprenditori. Al convegno sono intervenuti anche, tra gli altri, Paolo Bruni di Confcooperative, Mauro Tonello di Coldiretti, Giuseppe Politi della Cia, Renzo Piraccini di Legacoop, Mario Guidi di Confagricoltura, Daniele Rossi di Federalimentare.

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Ricerca in agricoltura, Rabboni chiede più innovazione. Parma in prima linea (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Ricerca in agricoltura, Rabboni chiede più innovazione. Parma in prima linea «Per far fronte alla concorrenza internazionale e contrastare la crisi non serve introdurre dazi, come propone il ministro Zaia. Servono invece più internazionalizzazione, più innovazione, più ricerca». Lo ha detto a Bologna l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni, aprendo i lavori del convegno «Coltivare innovazione. La ricerca agricola in Emilia-Romagna». Rabboni sottolinea l'importanza di curare la «ricerca pubblica, fatta nell’interesse generale, in grado di dare una risposta ai cambiamenti climatici, alla riduzione delle risorse naturali, alla crescita demografica, ai mutati stili di vita. E di contrastare la recessione in atto, puntando sulla qualità». A fronte di risorse pubbliche nazionali in calo, Rabboni ha chiesto un «patto al ministero da un lato e alle imprese agricole dall’altro». Al ministero Rabboni propone una maggiore integrazione tra le diverse strutture di ricerca nazionali e regionali presenti sul territorio emiliano-romagnolo: il Centro di ricerca per la genomica di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), l’Unità di ricerca in suinicoltura di Modena, il Crpa di Reggio Emilia e la Stazione sperimentale delle Conserve alimentari di Parma. Alle imprese agricole Rabboni chiede di dare vita a forme associate per concorre ai bandi cofinanziati dalla Regione. Due in particolare i settori su cui la Regione si impegna a concentrare le risorse: la ricerca applicata con progetti immediatamente brevettabili e le produzioni tipiche. Il convegno, che è stato chiuso dal rettore dell’Università di Ferrara Patrizio Bianchi, ha fatto un bilancio sugli investimenti in ricerca realizzati dalla Regione negli ultimi dieci anni. Dal 1998 a oggi sono stati finanziati 885 progetti di ricerca con una spesa di 85 milioni di euro, che diventano 210 se si considerano anche le risorse per l’assistenza tecnica e la formazione. «L'obiettivo del 2,5% del Pil agricolo destinato allo sviluppo della conoscenza, fissato dalla strategia di Lisbona per il 2010, questa Regione lo ha raggiunto da tempo», ha sottolineato Rabboni. Un impegno che la Regione intende continuare anche nel futuro. Per il 2009 è stato infatti varato un programma straordinario di ricerca che prevede risorse per 21,5 milioni di euro, il 40% in più del passato. A cui vanno aggiunti sei milioni, che finanzieranno progetti di ricerca di interesse generale, un settore in cui la Regione ha avviato collaborazioni non solo con le Fondazioni bancarie dell’Emilia-Romagna, ma anche con un Consorzio nazionale di 15 Fondazioni bancarie, coordinato dalla Cariplo. Altri sette milioni, infine, serviranno a sostenere il capitale umano.

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Lo studio del rischio sismico attraverso le attività di ricerca (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura editori campani Liguori Lo studio del rischio sismico attraverso le attività di ricerca L'autore del libro, Antonio Rapolla, è professore ordinario di Fisica Terrestre e docente di Rischio Sismico presso la Facoltà di Scienze dell'Università Federico II di Napoli. " stato Vicepresidente dell''rdine dei Geologi della Campania e, recentemente, membro della Commissione Tecnico-scientifica per il Rischio Sismico della Regione Campania. Ha sviluppato anche in questo settore un'intensa attività di ricerca ed è autore di pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali. Il gruppo di ricerca da lui condotto nel settore della Geofisica dell'Ambiente e del Territorio che ha collaborato alla stesura del volume ed è autore di numerosi capitoli di esso comprende molti giovani ricercatori. del 18-04-2009 num.

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Benevento: inaugurata la Settimana Scientifica (sezione: Cultura)

( da "Campaniapress" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Aprile 20th, 2009 Benevento: inaugurata la Settimana Scientifica (Il Quaderno) - Una conversazione sul tema "Cittadinanza e Costituzione" ha aperto stamane l'undicesima edizione della Settimana della Cultura Scientifica e della Creatività Studentesca, organizzata dall'Ufficio scolastico provinciale di Benevento. Nell'Auditorium Sant'Agostino dell'Università degli Studi del Sannio, gremito di studenti, si sono confrontate autorità del mondo della scuola e delle istituzioni. L'evento è stato organizzato nell'ambito della Scuola di dottorato internazionale "Persona, Mercato e Istituzioni" dell'Ateneo sannita. Il rettore dell'Ateneo sannita, Filippo Bencardino, ha aperto l'incontro. "È fondamentale - ha dichiarato - la funzione della scuola e dell'università. Entrambe devono educare alla cittadinanza e formare la completa personalità dello studente. In un mondo di squilibri e di diritti ancora non garantiti, occorre che i giovani capiscano che i propri diritti terminano laddove finisce la libertà altrui". A seguire, l'intervento del presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, che ha sottolineato la stabilità di questa iniziativa: "Una delle sfide più forti del nostro Paese è riuscire a fare un salto in avanti nell'esercizio della creatività e della cultura scientifica". Successivamente, ha preso la parola il sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli: "Il capitale più importante di cui disponiamo è rappresentato dai talenti, dalle menti dei giovani. Investire sulle risorse umane può rimettere in moto la nostra società. Per questa ragione è importante l'introduzione nella scuola di un nuovo insegnamento in "cittadinanza e costituzione" (previsto dal decreto legge Gelmini 1378) perché riapre la possibilità di costruire nella scuola i diritti alla cittadinanza". La professoressa Antonella Tartaglia Polcini, direttore del Dipartimento Pe.Me.Is. dell'Università del Sannio, ha moderato la seconda parte dell'incontro. In particolare, nel suo intervento ha sottolineato come la Costituzione viva nella cittadinanza, intesa come partecipazione attiva alla vita sociale del Paese. Ha posto l'accento su una importante norma costituzionale, l'art. 118 che invita lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni a favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà. La professoressa Tartaglia Polcini ha sottolineato quanto è necessario conoscere il contesto in cui si opera per potere, come cittadini, realizzare importanti obiettivi nella società. Tra i relatori anche il presidente del Tribunale di Benevento, Rocco Carbone, che ha messo in risalto l'importanza di formare un cittadino consapevole e corretto sin dalla tenera età . "È fondamentale ha detto - che i giovani studenti, anche cittadini, prendano confidenza con le regole basilari del nostro sistema. Non possono, infatti, ignorare i principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione: l'uguaglianza, senza distinzione di sesso, razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; il diritto al lavoro, l'indipendenza dello Stato dalla Chiesa; la tutela della ricerca scientifica e del progresso, il diritto fondamentale di manifestare il proprio pensiero con la parola. Allo stesso modo vanno conosciuti i propri doveri". Il dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Benevento, Mario Pedicini, dopo i saluti di apertura, si è soffermato sul tema della conversazione. "Cittadinanza e costituzione ha dichiarato - non fanno parte di una specifica disciplina. Dovrebbero rappresentare, invece, la sfera da cui tutte le materie attingono. Tale insegnamento ha continuato - non può essere affidato ai docenti di lettere ma necessità di una specifica professionalità". È seguito l'intervento di Paolo Ciocia, supervisore della Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all'Insegnamento. "Per molti anni ha dichiarato - si è parlato di istruzione, formazione, ma si è tralasciato la fondamentale funzione educatrice della scuola. L'istruzione, intesa come conoscenze e capacità operative, è di fondamentale importanza, ma non esaurisce il compito principale di formare un uomo e un cittadino. Sono stati molti i tentativi di riportare l'educazione civica nella scuola, e il decreto dell'ottobre 2008, è il frutto di una grande evoluzione. La cittadinanza non è un mero dato formale, ma un'occasione di dialogo, uno stimolo verso la partecipazione. Al professore Pietro Perlingieri, preside della Facoltà di Economia dell'Università del Sannio, sono state affidate le conclusioni della giornata. "Nell'epoca complessa in cui viviamo è sempre più forte l'esigenza di non perdere la nostra identità. Il trattato di Lisbona ha chiaramente stabilito la necessità di difendere l'identità nazionale in ogni Paese. Dobbiamo capire che la nostra identità culturale nazionale deve essere perseguita attraverso l'attuazione della Carta costituzionale. La nostra costituzione rappresenta, infatti, una rivoluzione contro il regime precedente, il superamento della concezione statalista verso uno stato aperto. È una delle migliori e più avanzate d'Europa. È stata scritta quando tutti i diritti erano stati calpestati, e ha affermato l'inviolabilità dei diritti umani. La prima parte della Costituzione ha proseguito - è di un'attualità struggente, che ha bisogno di essere vissuta, non cambiata. La seconda parte, invece, va ampiamente rivista perché possa essere più efficiente. Dall'entrata in vigore della Costituzione ad oggi sono stati fatti grandi salti di democraticità economica e politica, ma tutto ciò che è scritto, la cosiddetta rivoluzione promessa di cui parlava Calamandrei, non è ancora stata attuata e dipende solo da noi". Posted in rassegna stampa | This entry was posted on Lunedì, Aprile 20th, 2009 and is filed under rassegna stampa. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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Cultura e crisi economica a San Benedetto del Tronto (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.it, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura e crisi economica a San Benedetto del Tronto San Benedetto del Tronto | Osservazioni su un convegno del circolo culturale "Riviera delle palme". di Felice Di Maro Felice Di Maro Sabato 18 aprile presso la sala del consiglio comunale di San Benedetto del Tronto il circolo "Riviera delle palme" ha organizzato un convegno sul tema "La cultura e la crisi economico-finanziaria: problematiche e prospettive". Amministratori locali e docenti universitari hanno presentato relazioni veramente degne di rilievo. Le osservazioni che seguono penso che possono in qualche modo contribuire e su alcuni punti s'intende al dibattito che in omaggio alla peggiore tradizione della città non c'è stato per niente. Chi ha partecipato è stato spettatore passivo e su un tema di grande attualità. In primis alla professoressa Olimpia Gobbi, Assessore alla cultura della provincia di Ascoli Piceno, che ha messo in evidenza la "trasversalità" da parte dei vari gruppi di consiglieri provinciali nel bocciare fondi in bilancio riservati alla cultura. Professoressa Gobbi se ciò è avvenuto è perché forse non è stato presentato un articolato programma di iniziative culturali accettabile? Non mi pare che la provincia di Ascoli Piceno abbia realizzato in questi anni eventi culturali di rilievo! Quindi non mi scandalizzo della bocciatura che viene presentata in perfetta autonomia da ciò che si è fatto ed anche da ciò che si voleva fare e poteva interessare. Interessare! Ma a chi? Quanti cittadini del Piceno hanno partecipato alle iniziative culturali della Provincia? Purtroppo nel Piceno si oscilla tra propaganda di interpretazioni ideologiche sapientemente gestite e pressapochismo di maniera ritmata da quella superficialità tipica dei circoli accademici della peggiore specie. Su vari temi che a volte vengono presentati con campagne mediatiche e che hanno rassomiglianza con un profilo medio di evento culturale si fa in modo che non bisogna partecipare in quanto o non si fanno mai in giorni normali intesi di lavoro o semifestivi e in orari normali intesi in mattinata o in primo pomeriggio ma di sera (ore 21,30) o sono solo per addetti ai lavori: i relatori sono presenti solo quando parlano loro. In pratica non bisogna mai disturbare il manovratore! Chi non ha auto personale non può mai partecipare a niente. A fronte di tutto si dichiara con pratiche mediatiche collaudate che si fa tutto per tutti. Peraltro, alle iniziative della Provincia non c'è quasi mai dibattito al quale possono partecipare i cittadini e in pratica si è quasi sempre spettatori passivi. Il convegno del circolo "Riviera delle palme" non ha fatto eccezione! Per quanto mi riguarda ben vengano le bocciature in consiglio provinciale. Un grazie di cuore a questi consiglieri. Per quanto riguarda la relazione del prof Carlo Carboni, ordinario di sociologia economica presso l'Università Politecnica delle Marche, credo che siamo veramente messi male. Mettere insieme ciò che di buono ci sarebbe o c'è (Sinceramente non ho ben compreso!) dell'economia keynesiana e di quella liberista per superare la crisi significa che non si hanno non solo idee ma che non si vuole neanche tentare di fare ricerca per avvicinarsi a qualcosa che possa quanto meno condurci verso un equilibrio economico per ridurre le differenze economiche di certe famiglie e di aziende in difficoltà. Le divisioni a tutti livelli e in particolar modo di reddito debbono restare tali. Ma come è possibile riferirsi alla crisi attuale in funzione dell'interpretazione teoretica dei cicli economici e non pronunciare neanche una volta la parola "trend" e cioè "tendenza di crescita e decrescita. Per il prof. Carlo Carboni "economia pubblica" e "economia locale" non sono campi di studio che non esistono. Siamo messi male! Globalizzazione! Globalizzazione! Solo questo si è sentito e più volte e senza diritto di replica. Sui temi della crisi gli accademici farebbero bene a strare zitti! Ovviamente si consiglia che parlino solo nelle aule universitarie che non sono luoghi di conflitto. L'Italia è l'unico paese tra i più industrializzati che oltre alla social card e cose simili non sta facendo nulla per uscire dalla crisi. Ovviamente i Tremonti Bond sono un ottimo regalo alle banche. La crisi la pagheranno i cittadini più deboli. Ma questo non interessa ai docenti dell'Università Politecnica delle Marche. 20/04/2009

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Fisico Hawking, 67 anni, portato d'urgenza in ospedale (sezione: Cultura)

( da "Reuters Italia" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

di Luke Baker LONDRA (Reuters) - Il professor Stephen Hawking, uno dei più importanti fisici del mondo e autore di "Una Breve Storia del Tempo", è stato condotto in ospedale d'urgenza. Lo ha comunicato oggi in una nota l'Università di Cambridge. Hawking, 67 anni, bloccato su una sedia a rotelle e quasi completamente paralizzato per effetto di una malattia degenerativa, è stato portato in un ospedale locale di Cambridge, dove è docente universitario di matematica applicata e fisica teoretica. "Il professor Hawking è molto malato ed è stato portato in ambulanza all'ospedale Addenbrooke", si legge nel comunicato. Hawking, che ha iniziato a soffrire di atrofia muscolare progressiva prima dei trent'anni, riesce a parlare solo attraverso uno strumento computerizzato che sintetizza la voce, e per molti aspetti questo ha aumentato la sua fama invece di ostacolarla. Una fonte ha riferito che Hawking sta male da un paio di settimane e che le sue condizioni sono peggiorate dopo un suo viaggio negli Stati Uniti nel weekend. Il fisico era stato ricoverato precedentemente per una polmonite e la fonte ha detto che sembra che la sua recente malattia sia collegata ad un'infezione polmonare, anche se ha precisato che non è ancora stata fatta una diagnosi. Il direttore del dipartimento di matematica applicata di Cambridge ha espresso speranza per la guarigione di Hawking. "Il professor Hawking è un collega straordinario", ha detto Peter Haynes. "Speriamo tutti che torni presto tra noi". Continua...

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A Foggia si parla di pena di morte e diritti umani (sezione: Cultura)

( da "Grecale, Il" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

lunedì 20 aprile 2009 22:15 Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 Con “Patiboli di Carta”, di Antonio Salviati della comunità di Sant' Egidio a Roma Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 Foggia – Si chiama “Patiboli di Carta, pena di morte e diritti umani” il convegno che si terrà mercoledì 22 aprile 2009 alle ore 17.30 presso l'Aula Magna dell'Istituto Poerio. Nel corso della manifestazione sarà presentato il libro del professor Antonio Salviati "Patiboli di carta". Le relazioni saranno accompagnate da filmati sulla pena di morte. Interverranno Stefano Picciaredda, docente di storia contemporanea alluniversità di Foggia, Antonio Salviati, autore del volume "Patiboli di carta", della comunità di Sant' Egidio –Roma, Graziano Infante, dirigente scolastico del Poerio, Don Bruno D'Emilio, cappellano universitario. Coordina Rosanna Iannibelli, docente del Poerio.

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Amministrative, una giornata ricca di appuntamenti per Roberto Balzani: assistenza, cooperazione, energia. (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 20-04-2009)

Argomenti: Cultura

Amministrative, una giornata ricca di appuntamenti per Roberto Balzani: assistenza, cooperazione, energia. (20/4/2009 20:02) | (Sesto Potere) - Forlì - 20 aprile 2009 -Giornata fittissima di appuntamenti quella di mercoledì 22 aprile per Roberto Balzani, candidato sindaco del PD per il Comune di Forlì. Il primo appuntamento in agenda è per le ore 9, nella sede del Comitato Elettorale di corso Mazzini 20, dove Balzani incontra il candidato PD alle Europee Luciano Vecchi, di Modena, coordinatore delle politiche estere del PD. Alle ore 10 Roberto Balzani è atteso nella sala della Circoscrizione 5 di Forlì (via Curiel 51) per un incontro con le famiglie dei disabili, organizzato dall’associazione “Famiglie insieme”. Gli impegni pre-elettorali proseguono poi nel pomeriggio: alle ore 17,30, all’Allround Cafè del MegaForlì (corso della Repubblica 144) è in programma un faccia a faccia con il candidato del Pdl Alessandro Rondoni sui temi della cooperazione. Il Cooper-aperitivo elettorale è organizzato dall’Associazione Giovani Cooperatori delle tre Centrali Cooperative, Agci, Confcooperative e Legacoop. Energie rinnovabili: primo Format mercoledì 22 Appuntamento di spicco, infine, quello in programma per la serata di mercoledì 22 aprile, alle ore 20,45 nella sala Santa Caterina di via Romanello da Forlì. Qui, infatti, si tiene il primo Format che apre ufficialmente il calendario di incontri tematici caratterizzanti la campagna elettorale di Balzani. Tema di questa prima serata del ciclo sono le energie rinnovabili. Innovativa la formula di questi incontri a tema, creati per illustrare sinteticamente un problema senza banalizzarlo, attraverso microinterviste con domande e risposte concrete che hanno lo scopo di fornire informazioni su un problema, illustrare le varie opinioni, presentare i progetti per affrontarlo. «Il nostro obiettivo – afferma Roberto Balzani – è quello di migliorare la qualità della comunicazione politica, con proposte concrete su temi importranti. Questi Format – prosegue – sono assaggi di come intendiamo affrontare i problemi del territorio. Una sorta di prova d’orchestra, della musica che uscirà dalla prossima amministrazione comunale di Forlì. Basta con gli slogan dall’alto, e con ele prese di posizione generiche che non portano a niente». A tracciare il quadro generale sullo stato dell’arte delle fonti energetiche rinnovabili è il docente universitario Enrico Sangiorgi, ingegnere elettronico, che illustrerà anche i principali indici di merito per valutare la convenienza sociale ed economica degli investimenti nel settore delle energie alternative. Alberto Bellini, giovane ingegnere elettronico forlivese docente dell’Università di Modena e Reggio-Emilia, analizzerà invece le principali fonti energetiche rinnovabili, presentando alcune soluzioni concrete per il territorio. Di casa ecologica e di edificio passivo parla invece Francesca Nardi, architetto specializzato in bioarchitettura. A lei spetta il compito di illustrare un progetto di casa passiva a Forlì.

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