|       RAI TRE REPORT 20-5-2007 INTOCCABILI di Sabrina Giannini  In onda domenica 20 maggio 2007 alle 21.30
    società 
   MILENA GABANELLI IN STUDIOL’inchiesta di questa sera è dedicata a tutti coloro che tengono in
  piedi il paese per puro senso di responsabilità. Sono quelli che
  lavorano doppio per tappare i buchi lasciati da chi se la prende comoda.
 
 SABRINA GIANNINI
 Lei è uno dei pochi del pubblico impiego che ha perso il posto a causa
  dell’assenteismo?
 
 VITTORIO SGARBI
 No io non l’ho perso affatto, altra bugia!
 
 SABRINA GIANNINI
 Non lo so se n’è andato lei?
 
 VITTORIO SGARBI
 No, no sono ancora io, sono un funzionario pubblico,
  ammiratissimo.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ma lei non era la sovrintendenza di Venezia.
 
 VITTORIO SGARBI
 Si, sono tutt’ora. Sono stato condannato a 6 mesi che è una condanna
  visibile.
 
 SABRINA GIANNINI
 Nonostante questo non ha perso il posto?
 
 VITTORIO SGARBI
 No, non dovevo perdere il posto perché non ho fatto niente. È una
  balla assoluta. Io ho lavorato fuori dell’ufficio, ho pubblicato libri, ho
  fatto cataloghi. Il problema era un problema…
 
 SABRINA GIANNINI
 Ma questa sentenza è arrivato ingiudicato o no?
 
 VITTORIO SGARBI
 E’ arrivato ingiudicato, ma è una sentenza a 6 mesi, per una cosa che
  non esiste. Tant’è vero che io sono stato
  promosso, sono diventato sovrintendente.
 
 SABRINA GIANNINI
 Nonostante la condanna?
 
 VITTORIO SGARBI
 Nonostante la condanna.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ma quindi non è vera questa cosa che lei avrebbe
  detto, ammetto di essere stato fisicamente assente, ma sempre
  intellettualmente presente?
 
 VITTORIO SGARBI
 Si, si certo, verissimo. Certo è cosi’. Per forza se uno studia storia dell’arte deve
  andare nelle chiese a studiare i quadri non può stare in ufficio per
  prendere lo stipendio.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ma è vero che le avevano contestato i
  certificati medici. Tipo il cimurro,crisi allergico-matrimoniali?
 
 VITTORIO SGARBI
 Si, si tutte balle. Si, si
  certo.
 
 SABRINA GIANNINI
 Non è vero che li ha presentati?
 
 VITTORIO SGARBI
 Si, si io ho una crisi. Certo che li ho presentati,
  io ho una crisi allergica al matrimonio, che mi mette in uno stato di
  malessere assoluto.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ma è vero?
 
 VITTORIO SGARBI
 E’ vero, è verissimo!
 
 SABRINA GIANNINI
 Che cosa le succede?
 
 VITTORIO SGARBI
 Appena sento la parola matrimonio, starnutisco. Starnutisco tutta la mattina.
  Solo all’idea del matrimonio.
 
 SABRINA GIANNINI – Fuori campo
 Come avrà  potuto il medico di Vittorio Sgarbi diagnosticare
  un’allergia che non esiste? Si poteva essere altrettanto originali senza
  rischiare condanne…
 
 Un medico dell’ospedale Niguarda di Milano per
  un  anno e mezzo si assenta per malattia. Sul certificato redatto da uno psichiatria, tra l’altro dello stesso ospedale, si
  legge la seguente diagnosi : reazione depressiva breve. Sindrome da
  disadattamento. Quale riabilitazione suggerisce il collega al collega? L’allontanamento dalla propria città, i
  viaggi ed i soggiorni in stazioni climatiche. Ma anche lavorare,ovviamente soltanto nello studio privato. 
  Sentendosi preso in giro, da entrambi i lati, l’ospedale denuncia il fatto
  alla corte dei Conti della Lombardia, che suo malgrado deve archiviare.
  Perché, è vero, il malato alterna i pazienti dello studio privato alle
  Maldive, ma a prescrivere tutto ciò è un medico. Per cui: buon
  viaggio…
 
 MILENA GABANELLI IN STUDIO
 E a voi buona sera. Assenteisti, condannati e promossi e godranno anche di
  una ricca pensione e avranno ragione loro. Questo succede in Italia dove la
  percentuale di assenteisti nel pubblico è 3 volte più grande
  rispetto al privato. Complice il certificato medico e un opportunismo
  cronico, per usare un termine lieve. Abbiamo cominciato a lavorare a questa
  inchiesta dopo che il giuslavorista Pietro Ichino ha aperto un varco nella piaga dei fannulloni, e
  rotto un tabù. Adesso dei fannulloni si può parlare. E allora
  parliamone. La nostra Sabrina Giannini.
 
 DAL TG1 DEL 1/06/2003
 “Oggi sono 988 gli assistenti di volo che non si sono presentati a lavoro,
  ieri più di 1.100, sono quelli di turno, malati per protesta e con
  regolare certificato medico. Certificati di medici diversi, di tante
  città”.
 
 SABRINA GIANNINI
 Queste certificazioni di massa, che sono evidenti, nessun ordine…
 
 PIETRO ICHINO - Giuslavorista
 Non mi risulta che nessun ordine abbia fatto una
  piega, ne che sia stato adottato il minimo provvedimento, ne che i giudici
  abbiano incriminato sti medici, perché è
  concorso in frode. Quindi, il medico commette un reato, non è solo un
  illecito deontocologico.
 
 SABRINA GIANNINI
 Però voglio dire, a livello normativo, secondo lei, che cosa si
  può cambiare, perché anche i medici siano responsabili?
 
 PIETRO ICHINO - Giuslavorista
 Non c’è niente da cambiare, c’è solo che la gente che deve
  faccia il suo dovere. Gli ordini non lo fanno perché sono eletti dai medici.
  M a questo è lo scandalo degli ordini. Il discorso sugli ordini. Chi
  glielo fa fare sono eletti dai medici mica dai
  malati o dal contribuente che paga.
 
 SABRINA GIANNINI – Fuori campo
 Quando nell’agosto dell’anno scorso il professor Ichino, docente di diritto
  del lavoro, scrive un editoriale sul corriere della sera sui nullafacenti,
  giungono così tante lettere da rendere necessaria l’apertura di un forum…
 
 PIETRO ICHINO Giuslavorista
 La grande sorpresa è stata tutta questa valanga di interventi, lettere
  e messaggi che ormai si contano a migliaia e i 4/5 vengono dall’interno
  dell’amministrazione, cioè dagli  impiegati insofferenti di
  questa situazione.
 
 SABRINA GIANNINI – Fuori campo
 Insofferenti perché devono lavorare al posto dei fannulloni, e prendere a fine mese lo stesso stipendio. Un caso esemplare: un
  professore di una scuola superiore milanese.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ed erano sempre certificati medici?
 
 MARIO ALBERTINI  - vicepreside I.T.C. Moreschi
 Si, sempre certificati medici o di medici di Milano o di
  medici di un’altra regione, cioè la Sicilia ad essere  espliciti.
 
 SABRINA GIANNINI
 Quindi lei ha scritto comunque una lettera all’ordine dei medici da cui
  proveniva la maggior parte dei certificati di questo signore?
 
 CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. Moreschi
 Si.
 
 SABRINA GIANNINI
 Che cosa le hanno risposto?
 
 CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. Moreschi
 Nessuna risposta.
 
 SABRINA GIANNINI
 Neanche una risposta?
 
 CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. Moreschi
 No
 
 MARIO ALBERTINI  - vicepreside I.T.C. Moreschi
 Il tasso di assenza di questo professore è assolutamente fuori dal normale. Cioè si va dal 71,5% del 2002/03,
  al 60% del 2003/04, al 18,2% dell’anno successivo e l’anno
  scorso dal 30 al 40% nelle varie classi. Tra l’altro
  assenze che sono avvenute in periodi critici dell’anno, cioè in
  concomitanza con dei ponti, per esempio il ponte di Sant’Ambrogio,
  quindi anticipo dei ponti e anticipo anche delle vacanze di Natale.
 
 SABRINA GIANNINI
 Il posizionamento strategico delle sue malattie. In concomitanza a  un
  impegno importante,  come ad esempio i consigli
  di classe, gli scrutini, il recupero dei debiti formativi. Cioè era assente quando c’era da lavorare  di più.
 
 CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. Moreschi
 Questo è un dato di fatto che io non posso certo negare. E’ vero!
 
 MARIO ALBERTINI  - vicepreside I.T.C. Moreschi
 E’ chiaro che se uno manca in quei giorni si toglie
  una parte dell’impegno.
 
 SABRINA GIANNINI
 E lui mancava in quei giorni?
 
 MARIO ALBERTINI  - vicepreside I.T.C. Moreschi
 E’ si qua è inutile fornire delle statistiche
  però!!
 
 ILARIA RIVABELLA –
  Rappresentante genitori I.T.C. Moreschi
 Non si è mai presentato ai Consigli di classe.
 
 SABRINA GIANNINI
 Quanti ne avete fatti?
 
 ILARIA RIVABELLA –
  Rappresentante genitori I.T.C. Moreschi
 Due. Ma non è presente neanche agli scrutini.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Così da molti anni. Il professore di economia è sempre stato
  tollerato dai presidi che hanno preceduto  Carola Feltrinelli.
  Lei nel 2005 richiede una visita ispettiva. L’ispettrice ,
  parla con gli studenti, i genitori, i colleghi e verifica gli atti. Conclude
  la sua relazione  scrivendo che  sarebbe opportuno assegnare il
  professore a un incarico diverso da quello dell’insegnamento e che lo veda
  impegnato (sempre che di impegno sia capace) in attività che non
  comportino  l’assunzione delle importanti responsabilità connesse
  con l’esercizio della funzione docente.
 
 MARIO ALBERTINI  - vicepreside I.T.C. Moreschi
 Io sono sorpreso che da parte delle autorità scolastiche non vengano presi provvedimenti più severi.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Al professore viene data la sanzione di 15 giorni di
  sospensione dal servizio e dalla retribuzione. Sarà servita la
  punizione? No perché continua con le assenze. Dalla direzione generale viene inviata una nuova ispezione. E alla fine viene trasferito d’urgenza in questo istituto della periferia
  milanese.
 
 RAGAZZO
 Abbiamo manifestato per due giorni davanti al provveditorato senza…
 
 SABRINA GIANNINI
 Veramente?
 
 RAGAZZO
 Si, si, siamo stati due giorni la senza una risposta e che comunque loro non
  potevano far niente perché il Folignani ha avuto
  dei problemi in quella scuola, quindi l’hanno mandato qua, il Quaggia non essendo di ruolo è dovuto andare per
  forza in quella scuola.
 
 SABRINA GIANNINI
 Professor Quaggia, buongiorno sono Sabrina
  Giannini. Posso farle due domande?
 
 PROFESSOR QUAGGIA
 Si.
 
 SABRINA GIANNINI – Fuori campo
 Ecco il professor Quaggia che ha lasciato la
  cattedra all’assenteista e prendendo il suo posto
  all’Istituto Moreschi.
 
 SABRINA GIANNINI
 Senta gli studenti che invece lei ha lasciato?
 
 PAOLO QUAGGIA – Docente I.T.C. Moreschi
 E’ stata una situazione molto penosa, l’ultimo giorno non me la sono sentita
  di affrontarli quando sapevo che ormai avevo in mano
  la lettera, in cui mi si diceva che dovevo presentarmi a questa nuova scuola
  il lunedì. Non ho avuto il coraggio di presentarmi, anche perché io
  non volevo fare il Masaniello della situazione. Sono andato al sindacato, ne
  ho parlato con il sindacato mi hanno detto che era
  un provvedimento cautelativo, disciplinare, derivante dal Ministero della
  pubblica Istruzione e io non ci potevo fare assolutamente niente. Dovevo
  ubbidire, stare zitto, disciplinato e accettare la situazione.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ma Questo in cambio di cosa?
 
 PAOLO QUAGGIA – Docente I.T.C. Moreschi
 In cambio di niente, nel senso che se io non avessi accettato questa
  situazione,e avessi detto no io la rifiuto, io non
  facevo altro che stare a casa da febbraio ad agosto.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Così si tratta un docente stimato e lavoratore solo perché è un
  precario, da 24 anni. Con una laurea in economia, un’abilitazione. Non ci
  sarà una macchia nel curriculum del docente trasferito, non ci
  sarà una nota di merito in quella del professor Quaggia.
  Quanti precari meritevoli potrebbero prendere il posto  dei fannulloni?
 
 PAOLO QUAGGIA – Docente I.T.C. Moreschi
 Però oggettivamente adesso chi sta meglio sicuramente è il
  collega, che ha due terze e due quarte e non ha
  problemi di quinte. Mentre io mi ritrovo, mio malgrado, senza volerlo in
  questa situazione. Perché lei può dire quello che vuole
  però di fatto, il documento finale delle quinte lo devo fare
  io.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Il professor Quaggia sta facendo lezioni di
  pomeriggio perché si ritrova due classi  che devono affrontare la maturità ma sono molto indietro con il programma.
  L’assenteista, invece, si è ritrovato delle classi che non hanno
  nemmeno gli esami da sostenere. Quindi è meno impegnato. Cade a
  fagiolo, visto che fa il commercialista come secondo lavoro.
 
 SABRINA GIANNINI
 Quando avete avuto la classe scoperta?
 
 RAGAZZO 1
 Lunedì e martedì.
 
 SABRINA GIANNINI
 Per due giorni?
 
 RAGAZZO 1
 Si, ma non è la prima volta che sta assente.
 
 SABRINA GIANNINI
 Non è la prima volta.
 
 RAGAZZO 1
 No. Già quando il professore Quaggia era
  stato mandato via, che lui doveva subito prendere servizio, non è
  venuto per una settimana, poi spesso sta assente.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Tanto ci sono i supplenti. È vero che passano un
  paio di giorni prima che l’istituto possa trovarne uno. È
  vero  che le classi in quei giorni restano scoperte e non c’è
  lezione. È anche vero che quei supplenti li paga il contribuente. Non
  importa al prof. Fogliani neppure che la Corte dei
  Conti gli abbia contestato un danno all’erario da
  “disservizio” per 100 mila euro. Torno il 2 maggio. E’ stato assente per
  malattia per più di due settimane grazie ai ponti del 25 aprile e del
  primo maggio. È previsto che esca da scuola dopo la terza ora, alle
  11. Ma quando entra in segreteria per timbrare probabilmente lo avvisano della
  mia presenza, oltre il cancello. Lui non esce e torna verso le aule.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ho dovuto rincorrerla buongiorno, sono Sabrina Giannini. L’ha avvertita la
  Preside?
 
 PROFESSORE ASSENTEISTA
 Non rilascio interviste, non rilascio interviste.
  No.
 
 SABRINA GIANNINI
 Volevo chiederle che cosa ne pensava del suo trasferimento… volevo anche
  chiederle che tipo di malattia le viene di solito in
  prossimità dei ponti?
 PROFESSORE ASSENTEISTA
 Signora lei mi sta infastidendo.
 
 SABRINA GIANNINI
 Lei sta infastidendo il fisco, l’erario!
 
 PROFESSORE ASSENTEISTA
 Prego può uscire!
 
 SABRINA GIANNINI
 Però non capisco, visto che parlerò del professor Fogliani, perché non vuole parlare? Che male c’è
  tra l’altro la vedo abbronzata professore! Mi dica solo che malattia le scrive
  il suo medico nei certificati medici…solo la malattia che le scrive!
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Alla fine la colpevole per la preside sono io, perché sono entrata senza
  autorizzazione. Il professore è meglio proteggerlo, forse nel
  tentativo di salvare l’immagine della scuola. La nostra Pubblica
  amministrazione è questa: ossessionata dalla privacy. Dalla
  trasparenza, mai.
 
 MILENA GABANELLI IN STUDIO
 Sembra che fare due cose insieme e cioè dare la giusta garanzia al
  dipendente e tutelare l’interesse collettivo, per noi sia impossibile. La
  legge prevede che l’assenteista possa essere licenziato per scarso
  rendimento, ma le scappatoie i cavilli e la scarsa volontà di
  liberarsi delle mele marce, permettono a queste persone di stare al loro
  posto, con aggravio di lavoro per i colleghi e danno alla formazione degli
  studenti che saltano le lezioni e hanno pessimi modelli.  Allora usciamo
  dal nostro cortile e vediamo come funziona quello che è considerato
  invece un modello di efficienza e trasparenza.
 
 DONNA INGLESE
 Londra. Sede del General Teaching
  Council. L’organo inglese che decide le sanzioni
  disciplinari per gli insegnanti. La più severa è l’espulsione
  dalla categoria. Senza paura di violare la privacy ecco i nomi e cognomi
  degli insegnanti. E nel dettaglio quali  condotte hanno portato alla
  sanzione. Anche se si tratta del   peggiore dei delitti.  Il
  diritto alla privacy viene dopo il diritto della
  comunità di sapere. Non a caso i primi ad avere le pagelle e i voti
  non sono gli studenti, bensì gli insegnanti e i presidi. A dare le
  pagelle è l’Ofted, il temuto organismo
  governativo che da 15 anni ispeziona le scuole  britanniche inserendo
  poi i rapporti dettagliati nel sito internet. La trasparenza è un
  obbligo di legge.
 
 SABRINA GIANNINI
 Lei per iscrivere suo figlio ha per caso guardato i rapporti dell’Ofsted?
 
 DONNA INGLESE
 Sì,
 
 SABRINA GIANNINI
 Davvero?
 
 DONNA INGLESE
 Sì l’ho fatto, vai sul loro sito e trovi la scuola, controlli tutti le
  valutazioni dell’Ofsted …è  
  quello che ho fatto, c’era una scuola più vicina casa nostra abbiamo
  scelto quella un po’ più lontana perché aveva i giudizi migliori.
 
 TIM KEY - Ispettore OFSTED
 Le nostre valutazioni si basano su una scala di quattro gradini. Il giudizio
  può andare da eccezionale, a buono a soddisfacente fino a inadeguato.
 
 NAOMI WINSON –Docente William Morris Academy
 Ci hanno avvertiti il venerdì e sono venuti a scuola il
  mercoledì quindi cinque giorni prima. Volevo che tutto fosse perfetto
  quindi mi sono fatta prendere dall’ansia, sono venuta a lavorare nel weekend
  per essere sicura che le cose fossero tutte al loro
  posto.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 La scuola superiore alla periferia di Londra dove Naomi
  Winson insegna è stata catalogata tra quelle
  eccellenti, gli ispettori hanno osservato i professori
  mentre insegnavano valutato il loro lavoro attraverso il livello di
  preparazione degli studenti, spulciato i compiti in classe, verificato se
  erano al passo con la programmazione nazionale, hanno intervistato allievi e
  genitori. Cosa sarebbe successo se fosse andata male?
 
 TIM KEY - Ispettore OFSTED
 Non accade spesso, ma nel numero di pochi casi all’anno
  che potrebbero esser 20 scuole in un sistema dove abbiamo 20 mila scuole. Per
  questo piccolo numero di scuole dovremmo raccomandare la chiusura di quelle
  suole.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Va da sé che presidi e professori di quei 20 istituti scolastici si sono
  dovuti trovare un nuovo impiego… in un'altra scuola. Se sono stati fortunati.
  In Gran Bretagna il mercato è flessibile e quindi più
  meritocratico. A differenza dell’Italia i dirigenti scolastici assumono
  direttamente i docenti. E come li assumono li possono anche licenziare.
 
 KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
 Sì, selezioniamo il nostro staff, scriviamo un annuncio e lo
  pubblichiamo nella stampa, quindi aspettiamo di ricevere le candidature.
  Quando abbiamo la lista facciamo i colloqui e scegliamo. Ogni insegnante ha
  almeno tre osservazioni ogni anno, possono essere
  anche di più, anche cinque o sei.
 
 NAOMI WINSON –Docente William Morris Academy
 Penso proprio che  il preside possa anche licenziare ma non è mai
  capitato quando c’ero io.
 
 KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
 Qui? in sei anni abbiamo avuto un caso.
 
 SABRINA GIANNINI
 In Italia un dirigente scolastico non può licenziare.
 
 KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
 Non può farlo? Per noi sarebbe davvero strano perché noi siamo
  responsabili per la qualità e l’esperienza scolastica degli studenti.
  Ragazzi so che vi state divertendo molto, adesso dovete salvare l’esercizio!
  Per piacere!
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 È un sistema, quello inglese, dove non vale la pena tenere un docente
  incapace o fannullone. ci rimettono tutti, il
  dirigente più degli altri. Ho sentito che un vicepreside si è
  tolto la vita dopo un’ispezione dell’ Ofsted.
 
 KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
 Si credo di ricordare il caso, sì mi sembra di ricordare.
 
 SABRINA GIANNINI
 Abbiamo letto che ci sono stati dei suicidi dopo le vostre ispezioni?
 
 TIM KEY - Ispettore OFSTED
 Sono circostanze sicuramente…ma non farò
  alcun commento su questo.
 
 MILENA GABANELLI IN STUDIO
 Per gli inglesi non esiste mediazione: i diritti del cittadino vengono prima
  di tutto. E’ un sistema esattamente opposto al nostro, dove  invece
  sembra che tutto sia architettato per e affievolire quindi allontanare le
  sanzioni. Siccome è per contrasti che ci si studia si può
  trovare la via di mezzo. C’è una proposta di legge scaturita proprio
  dalle questioni poste da Ichino che prevede per tutta la pubblica
  amministrazione un organo di valutazione esterno che controllerà il
  rendimento e la soddisfazione dell’utente, premi per chi fa
  , sanzioni a chi non fa,  mobilità al personale in
  esubero. Il dirigente avrà meno ostacoli per effettuare un
  licenziamento, ma  dovrà produrre risultati altrimenti gli verrà tagliato lo stipendio del 30%.   Secondo
  la ragioneria dello stato, il comparto con il maggior numero di giornate di
  assenza per malattia,  Il dato è l’
  ultimo disponibile, e si riferisce al 2004,  è la Presidenza del
  Consiglio, con una media di 1 mese di malattia all’anno. Con un esempio
  così pensate un po’ a un  vigile.. che
  sta  molto  in piedi, sempre nel traffico, è un mestiere
  usurante e, a Napoli lo è di più: 640 vigili hanno problemi e
  quindi non dirigono il traffico ma percepiscono l’indennità disagio,
  secondo alcuni di loro è proprio l’appartenenza alla categoria che
  costituisce di per sé un disagio. A Napoli.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 A Napoli il mal d’incrocio ha colpito un vigile su quattro. È
  un’epidemia. Hanno presentato i certificati medici con patologie che non gli
  consentono di dirigere il traffico, negli incroci.
 
 LUIGI MASSA – City manager Comune Napoli
 Ce n’è un 200 che debbono evitare postura eretta prolungata, di gente
  che ha problemi a strae in inquinamento acustico o
  limitata esposizione al rumore ce ne è un’n altro
  150 circa. Sono 500 che hanno certificazione medica
  ma questo non significa che sono inidonei a stare in strada.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Si, stanno in strada ma non nel traffico. Per esempio piantonano l’ingresso
  del comune.
 
 VIGILE URBANO 1
 Sì.
 
 SABRINA GIANNINI
 Siete gli inidonei? E come mai lombosciatalgia?
  Ipoacusia? Sto leggendo quello che dal rapporto è uscito. Bronchiti?
  Problemi circolatori?
 
 VIGILE URBANO 1
 Si.
 
 SABRINA GIANNINI
 Lei pure?
 
 VIGILE URBANO 2
 No però…
 
 SABRINA GIANNINI
 Perché alcuni vostri colleghi che sono nel traffico dicono che sono un po’
  scuse, non è vero? Non è vero che è stata male? Pretesti
  per non stare nel traffico.
 
 VIGILE URBANO 2
 Assolutamente no.
 
 SABRINA GIANNINI
 Non è vero?
 
 VIGILE URBANO 1
 No.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 A febbraio la magistratura ha aperto un fascicolo e sequestrato i 640
  certificati sospetti, dopo le ripetute segnalazione
  del Comandante Schettini il comune ha istituito una commissione interna.
  Quanto è bastato perché qualcuno guarisse spontaneamente.
 
 CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
 Io dico ci sono un certo numero di ammalati, però devo dire da qualche
  mese a questa parte già si sono verificate delle guarigioni.
 
 SABRINA GIANNINI
 Improvvise? Miracolose?
 
 CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
 Evidentemente, e già molti sono stati sottoposti a visita medica
  collegiale onde definire la loro situazione, la loro
  condizione fisica.
 
 AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU
 Hanno certificato che questo personale nella fattispecie non devono avere una
  posizione prolungata eretta per più di tre ore. Credo che vada da sé
  che se hanno certificato in tal senso, per le altre tre potrebbero
  tranquillamente fare servizio di viabilità.
 
 CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
 E’ stata eccepito che la posizione eretta prolungata, non prolungata possa essre individuata e definita soltanto dall’ammalato, non
  so se mi spiego. E’ l’ammalato che potrà decidere quando stare alzato
  e quando stare seduto. Pertanto in queste condizioni
  non potrebbe neanche effettuare servizio tanto per così dire in
  automobile, cioè servizio automontato.
 
 VIGILE URBANO 2
 E’ un lavoro.
 
 SABRINA GIANNINI
 Stare nel traffico è un lavoro?
 
 VIGILE URBANO 2
 Governare il traffico è un lavoro.
 
 SABRINA GIANNINI
 Infatti siete stati assunti per questo però!
 
 VIGILE URBANO 2
 Certo.
 
 SABRINA GIANNINI
 Se vi togliessero l’indennità, per esempio il disagio. Voi avete
  l’indennità del disagio?
 
 VIGILE URBANO 1
 Si.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ce l’avete?
 
 VIGILE URBANO 1
 Si.
 
 SABRINA GIANNINI
 Secondo lei è giusto avere l’indennità di disagio
  anche se si sta qua davanti al palazzo?
 
 VIGILE URBANO 1
 Si.
 
 SABRINA GIANNINI
 Anche se non sta nel traffico?
 
 VIGILE URBANO 1
 Si.
 
 SABRINA GIANNINI
 Quindi è giusto che, stando davanti a un palazzo, a non gestire un
  traffico caotico, inquinante, è uguale per lei. Stesso disagio?
 
 VIGILE URBANO 1
 Si.
 
 SABRINA GIANNINI
 Posso chiederle a che sindacato appartiene?
 
 VIGILE URBANO 1
 No.
 
 SABRINA GIANNINI
 Snavu?
 
 VIGILE URBANO 1
 Si.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Lo Snavu è il sindacato della categoria che ha molto successo presso i vigili napoletani. Ogni istanza
  e pretesa viene soddisfatta.
 
 AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU
 Abbiamo il numero maggiore, consistente di iscritti. A ogni qual volta noi
  interveniamo, interveniamo perché significa che
  è stato fatto qualcosa in dispregio del contratto nazionale del
  lavoro.
 
 SABRINA GIANNINI
 Il fatto è che veramente un lavoratore, per essere trasferito deve
  dare la sua autorizzazione, non è vero?
 
 CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
 Vorrebbero che fosse ma lo escludo, nelle maniera
  più assoluta perché altrimenti noi avremmo le mani legate, lei prima
  ha detto le mani legate , non avremmo proprio le mani, è assurdo!
 
 SABRINA GIANNINI
 Il comandante schettini per esigenze di servizio
  trasferisce un vigile in un settore dove serve e per una sola settimana, lo Snavu cosa fa? Minaccia di rivolgersi alla magistratura.
 
 AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU
 Nel momento in cui i diritti del lavoro non vengono
  rispettati, noi andiamo alla magistratura conveniente, ma non significa
  minaccia.
 
 CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
 E’ chiaro che all’interno del nucleo dell’altro qualche movimento si
  può fare, e o l’ho fatto.
 
 SABRINA GIANNINI
 Infatti lei ha avuto l’ennesima…
 
 CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
 …censura.
 
 SABRINA GIANNINI
 Orari massacranti dalle 10 alle 16 e 30 ….massacranti?
 
 AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU
 Lei sa il lavoro che fa la categoria della polizia municipale? Sa che
  è assimilata a tutti gli effetti quale categoria usurante?
 
 SABRINA GIANNINI
 Come si puo’ rimandare ad un corpo se ad ogni
  richiesta di lavorare ci sono agitazioni sindacali o in questo caso
  rivendicazioni sindacali, minacce di cause per demansionamento?
 
 CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
 Fino a qualche momento fa, non ho detto anni fa, le regole non erano proprio
  ben precisate.
 
 SABRINA GIANNINI
 E quali sono le regole?
 
 CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
 In tutto, le regole della vita, le regole del viver
  comune le regole del viver civile, le regole della convivenza.
 
 SABRINA GIANNINI
 Le regole non sarebbero che un comandante decide dove destinare i propri
  uomini?
 
 CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
 Credo proprio di sì.
 
 SABRINA GIANNINI
 Altra lettera e la minaccia di rivolgersi all’autorità giudiziaria se
  dalle apparecchiature video si controlla anche l’operato del vigile.
 
 AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU
 E’ stato sancito e riconosciuto al livello nazionale che le apparecchiature
  di videosorveglianza non possono e non devono
  controllare l’operato del personale.
 
 SABRINA GIANNINI
 Veramente lei non può utilizzare neanche utilizzare
  questa apparecchiatura per vedere che uno dei suoi vigili non sta facendo il
  suo lavoro? Lei cosa può fare?
 
 CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli
 Comunque vado avanti come faccio regolarmente, come altre cose, il
  trasferimento e quant’altro lo faccio, certamente faccio anche questo, certo! Lì dove dovessi avere qualche incidente di percorso e quant’altro si deciderà nelle sedi deputate che
  poi la sede deputata a questo punto sarebbe sempre, non lo dico lo dicono
  loro, l’autorità giudiziaria.
 
 PIETRO ICHINO - Giuslavorista
 I poteri del dirigente pubblico sono di fatto obliterati,
  il potere disciplinare non viene esercitato, il potere-dovere del controllo
  dei costi e dei provvedimenti conseguenti che comprendono trasferimento e
  misure organizzative, e nei casi più gravi anche il licenziamento. E’
  una degenerazione ed è una grave violazione di legge. Purtroppo
  dobbiamo dire che per questo aspetto l’amministrazione pubblica è
  un’isola molto vasta di illegalità diffusa.
 
 MILENA GABANELLI IN STUDIO
 Il sindacalista dello Snavu che abbiamo visto
  è stato rinviato a giudizio per interruzione di pubblico servizio,
  organizzava assemblee, abusando di questo diritto, e la conseguenza era il
  caos in città. Si è poi scoperto durante le visite che il
  motivo dell’inidoneità per alcuni vigili era un tappo di cerume. Su
  250 visite ordinate dal magistrato, una buona parte non avevano nessuna 
  inidoneità. Ma dov’era il sindaco se per far lavorare i vigili 
  deve intervenire la magistratura? E Adesso andiamo a Taranto in un luogo
  vietato ai non addetti: cioè all’arsenale militare.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Suona la sirena delle sette e trenta.  Entrano nell’arsenale militare di
  Taranto i circa 2200  dipendenti del ministero della difesa, di questi
  1300 sono operai addetti alla manutenzione delle navi.
 
 UOMO 1
 Io sono intorno ai 1300 lavoratori pubblici che non fanno niente insomma la
  stragrande maggioranza non fa niente.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 È la denuncia di un operaio di una ditta privata che lavora in appalto
  all’interno dell’arsenale. Sostiene che i 400 addetti esterni hanno svolto
  per anni il lavoro al posto dei 1300 interni, gli statali.
 
 UOMO 1
 Mentre noi siamo un po’ schiacciati da…si lavora, si
  lavora tanto, anche in condizioni un po’ disumane.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Questo documento mostra l’attività interna dell’arsenale proprio in quell’ area dove gli operai statali dovrebbero fare le
  manutenzioni. Le numerose auto parcheggiate fuori dalle
  office fa pensare che siano già tutti al lavoro. Questa è
  l’officina congegnatori, si dovrebbero fare lavori
  di meccanica.  C’è un operaio fuori. Dentro dovrebbero lavorare
  50 addetti, ma non c’è nessuno. I Macchinari sono fermi, in stato di
  abbandono. Questa è la fonderia, non viene
  utilizzata da anni. C’è un addetto, e  ha le mani in tasca.
  Questa è l’officina motori: deserta. Anche
  nell’officina tubisti non c’è nessuno. Questa è la carpenteria.
  Ancora una volta strutture fatiscenti e costosissimi
  macchinari inutilizzati… I dipendenti vivono alla luce del sole la loro
  inoperosa condizione, convinti che nessuno li possa vedere dentro quella
  città militare protetta dalle mura.
 
 UOMO FUORI CAMPO
 Beh passano il tempo così, andando per l’arsenale, chiacchierando
  o…almeno in certe ore poi diciamo negli orari pomeridiani vanno anche
  addirittura a riposarsi, insomma, oppure si fanno la partita a carte, si
  passa un po’ il tempo.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ma loro non si lamentano del fatto che venissero
  dati i lavori fuori, cioè a gente di fuori i lavori che avrebbero
  dovuto fare loro?
 
 UOMO FUORI CAMPO
 Beh questo gli ha fatto sempre comodo perché poi la maggior parte di questi
  adesso hanno la doppia attività di fuori no!
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Per esempio un operaio che la mattina anziché stare in arsenale lavora in un
  negozio di un parente… quando arrivo sta
  etichettando la merce.
 
 SABRINA GIANNINI
 Cercavo l’uomo che lavora nell’arsenale chi è?
 
 UOMO 2
 Io non lavoro qua.
 
 SABRINA GIANNINI
 No stava lavorando.
 
 UOMO 2
 No non stavo lavorando!
 
 SABRINA GIANNINI
 No stava lavorando!
 
 UOMO 2
 No sto dando una mano così se passo..
 
 SABRINA GIANNINI
 Ma è lei o no?
 
 UOMO 2
 No non sono io.
 
 SABRINA GIANNINI
 E’ quello che lavora all’arsenale?
 
 UOMO 2
 No.
 
 SABRINA GIANNINI
 No è lei?
 
 UOMO 2
 No.
 
 SABRINA GIANNINI
 No perché siccome mi avevano detto che lei esce dall’arsenale
  quando dovrebbe lavorare…
 
 UOMO 2
 Chi glielo ha detto?
 
 SABRINA GIANNINI
 Non importa che me lo ha detto, però è
  vero evidentemente?
 
 UOMO 2
 No, non è vero.
 
 SABRINA GIANNINI
 Permesso, malattia?
 
 UOMO 2
 No.
 
 SABRINA GIANNINI
 No.
 
 UOMO 2
 L’hanno informata male sa!
 
 SABRINA GIANNINI
 Sì?
 
 UOMO 2
 Sicuramente, tranquilla.
 
 SABRINA GIANNINI
 Mi sembra che funziona così
 
 UOMO 2
 Io non lo so che cosa dove mira o che cosa vuole mirare…
 
 SABRINA GIANNINI
 No, io voglio capire perché non vi fanno lavorare?
 
 UOMO 2
 Chi non mi fa lavorare?
 
 SABRINA GIANNINI
 I vostri capi là, no vi fanno lavorare, perché non vi fa fare i lavori dentro? E’ chiaro che poi uno esce…
 
 UOMO NEGOZIO
 Se lei ha avuto queste notizie, anziché venire lei come giornalista, dentro
  ci sarà qualcuno addetto ai controlli.
 
 UOMO 2
 Innanzi tutto non mi faccia veder perché mi precipiti.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Se non lavora all’arsenale perché ha paura che io “lo precipiti…”
 
 SABRINA GIANNINI
 Invece i sindacati che rappresentato i presidenti di base o i sindacati in
  generale che cosa dicono?
 
 UOMO 1
 Hanno sempre un po’ coperto questa situazione. Però ormai questa
  rivendicazione per fare in modo che le lavorazioni le facessero loro, non
  c’è mai stato questo, anzi secondo me era una
  questione che faceva pure comodo, tanto loro erano degli statali, lo
  stipendio lo prendevano ugualmente.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Da una parte i dipendenti di piccole aziende private, tutte con meno  di
  15 operai, quindi con poche garanzie e tutele. Dall’altra gli ipergarantiti, 
  ma capaci anche di slanci di solidarietà verso i meno
  fortunati.
 
 UOMO 1
 Dicevano che dovete dire grazie a noi che non
  lavoriamo perché voi lavorate, perché se lavoriamo noi, voi rimanete senza
  lavoro, dovete andar via.
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Si può capire il tornaconto dei dipendenti statali, perché lavorare
  stanca,. Si può capire il tornaconto dei
  sindacati che qui inseguono tessere e il consenso. Non si capisce quale sia il tornaconto del direttore. Che interesse avrebbe l’ ammiraglio a lasciare con le mani in mano i suoi
  dipendenti e le attrezzature a invecchiare, sprecando  denaro pubblico?
  Un evidente tornaconto l’avrebbero avuto gli imprenditori delle ditte
  esterne, che grazie a questa situazione si sarebbero presi, per anni, appalti
  per  milioni di euro…
 
 UOMO 1
 Ci sono 15 gruisti là dentro, che stanno lì senza fare niente,
  passano l’intera giornata a giocare a carte. Vedi le gru sono quelle, sono le
  tre altre lì, sono tutte quelle bianche e rosse,
  uno, due e tre, sono tutte ferme vedi non lavora nessuno.
 
 SABRINA GIANNINI
 E quando c’è da fare un lavoro le usano o no?
 
 UOMO 1
 No, a parte che non vogliono salire là sopra i gruisti.
 
 SABRINA GIANNINI
 I gruisti che sono dipendenti statali?
 
 UOMO 1
 I dipendenti statali. Dicono che gli gira la testa, poi non sono a norma…
 
 SABRINA GIANNINI
 E se c’è un lavoro dove serve la gru chi lo fa?
 
 UOMO 1
 Gli autogrù  la ditta privata. Ci sono
  queste autogrù private, dei camion…
 
 SABRINA GIANNINI
 E vengono pagate le ditte per far questo?
 
 UOMO 1
 Adesso le pagheranno in nero mi dicevano, 800 euro.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Come tutte le mattine un auto blu attende il vicedirettore dell’arsenale.
  Esce da casa. Sale in auto. Svolta l’angolo. E l’arsenale è lì
  davanti, a duecento metri.  Avrebbe fatto prima a piedi. Lo stato al
  servizio del servitore dello stato. Come da copione.
 
 MILENA GABANELLI IN STUDIO
 Ma il ministero della Difesa lo sa che là dentro 1300 operai sarebbero
  addetti alla manutenzione delle navi, e i lavori li fanno le ditte esterne?
  Pare che andasse bene a tutti almeno fino a 18 mesi
  fa quando un provvedimento di un magistrato ha autorizzato un ispettore del
  lavoro a effettuare dei controlli. L’area è stata messa sotto
  sequestro. Il problema degli apparati militari esiste perché esplodono di personale ma sembra che ci sia da fare proprio poco. 
  Per esempio .. i tribunali militari ..sono 9 in tutta Italia. Cosa
  fanno? 3 udienze al mese. A Padova 2 magistrati
  militari hanno detto basta, noi vogliamo lavorare! Vivaddio!
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Benedetto Roberti è giudice presso il
  tribunale militare di Padova, Sergio Dini è
  sostituto procuratore. Hanno deciso di denunciare pubblicamente che nei
  tribunali militari c’è poco da lavorare, che i costosi edifici sono
  deserti, le sale di attesa vuote, le udienze rare. In una mattina c’è
  stata una sola udienza durata poco meno di un’ora, ma se ce ne fosse una al giorno sarebbe già qualcosa invece…
 
 SABRINA GIANNINI
 Cancelliere oggi basta?
 
 CANCELLIERE
 Sì.
 
 SABRINA GIANNINI
 Tutto qua? Ma la cadenza è questa, una al
  giorno?
 
 CANCELLIERE
 Tutto qua, ogni mese abbiamo tre udienze.
 
 BENEDETTO ROBERTI – Giudice Tribunale Militare Padova
 I dati sono veramente allarmante allarmanti. Qui a
  Padova al 30 settembre 2006 i processi pendenti erano 18, attualmente oggi
  sono 10. avanti al tribunale militare di Cagliari al
  30 settembre 2006 erano tre. Quindi voglio dire che davanti a se avevano solo
  tre processi da celebrare. E poi c’è il vuoto. 3068 processi pendenti
  in tutti i nove tribunali militari.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 3000 processi pendenti distribuiti nei tre tribunali del nord, del sud, uno a Cagliari e due a Roma. Tutti insieme i nove
  tribunali hanno un quarto del lavoro di un tribunale ordinario di provincia.
 
 BENEDETTO ROBERTI – Giudice Tribunale Militare Padova
 Prendiamo per esempio Bassano del Grappa che non
  è nemmeno capoluogo di provincia, ne ha 13.129 pendenti.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 La denuncia fatta in pubblico dai due magistrati non è stata accolta
  bene dal presidente dell’associazione magistrati militari. Secondo il quale
  non è vero che si lavora poco.
 
 BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
 Perché io le faccio vedere le statistiche.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ma io le statistiche le ho qua: Verona, 19 pendenti a inizio anno…
 
 BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
 Le udienze prossime, le udienze fissate già
  quattro in gennaio, tre in febbraio, sono quattro in marzo, praticamente
  un’udienza a settimana.
 
 SABRINA GIANNINI
 Un’udienza a settimana?
 
 BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
 Si in tribunale più dibattimentale,
  più le udienze preliminari che sono anche qui una a settimana.
 
 SABRINA GIANNINI
 E quindi è veramente poco.
 
 BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
 Ma lei non confonda processi con udienza, ci sono udienze…
 
 SABRINA GIANNINI
 Per un tribunale ordinario non esistono.
 
 BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
 Ha ragione è quello che stiamo sostenendo.
 
 SABRINA GIANNINI
 E nel resto del tempo che cosa fanno i suoi sostituti?
 
 BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
 Qualcuno gioca a tennis qualcuno fa ciclismo, per fare
  dell’ironia.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Per restare con i piedi per terra invece, 40 magistrati militari su 100 hanno
  incarichi extra giudiziari. Per esempio c’è chi ha aperto la partita iva, per fare corsi privati grazie ai quali ha intascato
  60 mila euro in un anno. Il Consiglio Superiore della magistratura Militare
  lo ha quindi richiamato perché a tutto c’è un limite.
 
 ROBERTO ROSIN – Sostituto procuratore militare Cassazione
 E questo secondo il consiglio non c’è certo secondo l’accusa perché l’accusa ha chiesto il procedimento, concretizzerebbe
  un’attività d’impresa che è vietata al singolo magistrato.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Però è stato assolto. Adesso l’esempio può essere
  seguito da tutti gli altri. Secondo la magistratura militare la libera
  impresa si fa così, avendo le spalle coperte per di più con i
  soldi dei contribuenti.
 
 SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
 Ci sono oltre ai 100 magistrati altri 600 circa soggetti impiegati tra militari
  e civili e quindi sono anche questi costi notevoli e soprattutto sono costi che non trovano rispondenza in una conduzione.
 
 SABRINA GIANNINI
 Sono molti gli stipendi pagati anche abbastanza salati e persone
  sottoimpiegate, pagate con le nostre tasche.
 
 BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
 Anche con le mie, io sono un contribuente come lei.
 
 SABRINA GIANNINI
 Si però lei in certo senso si paga lo
  stipendio no…. L’unica cosa che si può fare è smantellare
  questo fortino di privilegi  o di bella vita.
 
 BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
 Esatto.
 
 SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
 Ci sono molte altre vetture di servizio, telefonini, tutto quello che ruota
  intorno…
 
 SABRINA GIANNINI
 Come se voi foste magistrati ordinari con incarichi in certo senso ordinari e…
 
 SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
 Diciamo che come auto di servizio siamo trattati meglio noi ne abbiamo di
  più noi di auto di servizio.
 
 SABRINA GIANNINI
 Vengono anche distribuiti degli straordinari, possibile?
 
 BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
 Solo il personale amministrativo, civile.
 
 SABRINA GIANNINI
 Questa cosa è verosimile, cioè nonostante questo poco carico di
  lavoro al livello amministrativo?
 
 BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
 Ma pochissima cosa.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Pochissima cosa, 50 mila euro di fronte ai costi dell’intero baraccone, stipendi
  per i magistrati che scatto dopo scatto arrivano fino a 150 mila euro l’anno a cui si sommano gli stipendi degli amministrativi, i
  costi per le strutture, tutto per occuparsi il più delle volte di
  reati bagatellari.
 
 SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
 Son successi dei casi, non sono neanche così
  frequenti per cui all’interno della caserma un
  militare ruba le chiavi della macchina del commilitone, gliele ruba
  dall’armadietto in camerata. Poi con questa stessa chiave va a rubare la macchina
  che è parcheggiata fuori dalla caserma,
  perché i parcheggi sono fuori dalla caserma allora in questo caso si fanno
  due processi per due furti diversi. Uno è il furto militare della
  chiave avvenuto in caserma, l’altro è il furto della macchina che chissà
  perché diventa furto comune e per questo deve procedere l’autorità
  giudiziaria ordinaria. Due processi il che vuol dire doppie spese per lo
  stato, che deve impiegare tra i giudici militari un giudice
  ordinario, un pm militare, un pm
  ordinario, un cancelliere militare, un cancelliere ordinario ecc…
 
 SABRINA GIANNINI
 Questo è frequente?
 
 SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
 Continuo no frequente, all’ordine del giorno. Noi lavoriamo con cose pensato in una guerra di trincea s’immagini un
  po’cosa succede. C’è ancora il reato di duello, c’è il reato di danneggiamento di animali, pensato per i muli che
  andavano a portare i mortai degli alpini in montagna. Ecco ci sono reati di
  questo genere.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Il ministro Mastella si è accorto che le
  baionette non ci sono più e ha introdotto nei suoi disegni di legge
  sulla giustizia anche una riforma per i tribunali militari. Il classico
  compromesso all’italiana, in Europa siamo gli unici ad avere ancora questi
  tribunali, la Francia ne ha mantenuto soltanto uno a
  Parigi, la legge manterrà la metà delle poltrone e delle auto
  blu, l’latra metà passerà alla magistratura ordinaria.
 
 MILENA GABANELLI IN STUDIO
 Così  accontentiamo tutti, quelli che vogliono lavorare vanno al
  tribunale ordinario, notoriamente intasato, e quelli che “si vive una volta
  sola” possono continuare a fare un’udienza alla
  settimana e avere tempo per il secondo lavoro o giocare anche a tennis, a
  meno che, Il Ministro Mastella non voglia mettere
  mano alla legge e fare  come in Francia: di tribunali militari ne basta
  uno, visto che la leva obbligatoria peraltro non esiste più. E adesso
  guardiamo un po’ in casa nostra. Non è facile parlare delle rogne
  dell’azienda per cui si lavora, e infatti
  normalmente non si fa.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Già il fatto che si dica: “mamma Rai” la dice
  lunga. Le mamme non licenziano.
 
 VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
 Quello che emerge di tutta evidenza è che quando c’è una
  persona che non lavora è difficilissimo mandarla via, ma sono sicuro
  che ci sta per arrivare una causa di demansionamento.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Ovvero: il giudice del lavoro sentenzierà che la colpa non è
  del nullafacente, bensì della  RAI che
  nulla gli ha fatto fare. Appunto, non gli ha dato una mansione. La storia
  inizia nel 2001.   Il dipendente è un laureato,  è un quadro e lavora nel settore legale.
  Tutte le volte che gli vengono assegnate mansioni
  lui non le esegue. Viene più volte spostato d’ufficio
  ma...
 
 VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
 Continua a creare continue difficoltà. Cioè se davvero i suoi
  responsabili avessero dovuto dare ai loro collaboratori
  tutte le spiegazioni, le specifiche, le  puntualizzazione che
  chiedeva lui, avrebbero completamente paralizzato la loro attività.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Un continua botta e risposta tra il nullafacente e i
  suoi diretti superiori. Il nullafacente chiedeva delucidazioni e
  precisazioni. Mettendo sempre nero su bianco le regioni per le quali non
  eseguiva il compito…
 
 VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
 Siccome è uno avvertito…  che sa come
  funziona  il mondo e come funzionano queste cose,  metteva sempre e
  continuamente in mora l’azienda rispetto al fatto che lui non stava
  lavorando, ma non per colpa sua, ma per colpa di chi non lo metteva in
  condizioni di poterlo fare. Quindi se uno non gli risponde e-mail su e-mail,
  lettera su lettera, continuamente non si impegna a
  dargli sempre incarichi che possano in qualche modo…poi l’azienda si trova in
  difficoltà nella causa sicura di demansionamento
  che poi arriva.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Infatti basta che un dirigente si stanchi di
  rispondere e non gli dia più incarichi, che il nullafacente
  potrà fare causa e a quel punto il giudice potrebbe dargli ragione.
 
 VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
 Il ragionamento che potrebbe fare era, va be,ma voi
  o lo licenziavate o non lo facevate lavorare. Perché la legge questo dice,
  quindi o continuavate nel contestargli queste cose e lo licenziavate oppure
  lo facevate lavorare. Lo avete fatto lavorare? No! Ha ragione lui. Vi
  condanno a reinserirlo in un posto di lavoro equivalente, corrispondente alla
  sua funzione, alla sua qualifica e magari gli
  riconosce il risarcimento del danno.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Il giudice stabilirà il risarcimento in questo modo: lo stipendio di 2
  mila euro al mese? Sei stato senza far niente per un
  anno?Il risarcimento sarà di 24 mila euro. Se sei un dirigente puoi
  arrivare a 100, 200,300 mila euro.
 
 SABRINA GIANNINI
 Vorrei sapere se sono frequenti questi casi. Cioè per esempio i
  dirigenti famosi, quelli che vengono, chiamati,
  cioè raccomandati politicamente no?E poi via un governo, stanno li
  magari anni a non far niente, fanno anche loro causa per demansionamento?
 
 VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
 Beh si, ci sono stati casi, ci sono…
 
 SABRINA GIANNINI
 Si parla di questo cimitero degli elefanti di questi Dirigenti che non
  farebbero nulla. E’ vero esiste?
 
 VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI
 Certo qualche Dirigente senza incarico c’è, qualche giornalista senza
  incarico c’è, è legato a dinamiche aziendali che ci sono in
  tutte le aziende, che sicuramente in Rai assume un significato particolare,
  perché in Rai si ha più visibilità. Cioè il giornalista
  che fino a ieri lavorava ed era in video, ed era presente nella sua
  visibilità, all’improvviso sparisce.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Ci sono dirigenti che rifiutano gli incarichi, anche direttivi,  perché non  li ritengono qualificanti. e poi fanno causa per demansionamento.
  Vincendola
 MILENA GABANELLI IN STUDIO
 Noi facciamo servizio pubblico e al pubblico bisogna render conto. Sappiamo
  che ci sono dirigenti senza incarico e costano molto, ed entrano con la
  spinta politica. Siccome ogni volta che cambia il governo cambia
  il film, perché non assumere questi dirigenti a tempo determinato? Sparirebbe
  l’imbarazzante cimitero degli elefanti, insieme alle milionarie cause per demansionamento. Invece per quel che riguarda gli
  imboscati purtroppo, più l’azienda è grande e più ce ne sono, hanno mansioni che non svolgono e
  costringono altri a tirarsi il collo al posto loro. Fra parentesi - 
  è grazie a questa categoria, quella dei responsabili, che non prende
  un euro in più e spesso nemmeno un grazie, se in Rai si va in onda tutti i giorni, se tutte le mattine  la
  scuola apre,  se in ospedale si riesce ad avere un’assistenza degna.
  Chiusa  parentesi. Cosa succede invece quando
  un funzionario pubblico viene rinviato a giudizio ? Il comune di Taranto
  è stato spolpato, è fallito. Nell’attesa dei tempi giudiziari
  dove stanno  i responsabili?
 
 ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto
 Ho coniato questa definizione per le vicende del comune di Taranto: la
  realtà supera l’immaginazione.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Nella sede comunale di via Plinio 23 impiegati
  lavoravano molto altroché i fannulloni. Per far quadrare i conti facevano
  straordinari su straordinari finché  un bel giorno…
 
 TGR PUGLIA
 “una ventina di arresti a Taranto per gli emolumenti gonfiati a favore dei
  dipendenti comunali”
 
 ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto
 Peculato, truffa aggravata, associazione a
  delinquere.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Secondo la procura i dipendenti coinvolti nella vicenda giudiziaria si
  sarebbero gonfiati illecitamente le buste paga fino a 20,40,100 mila euro al mese, aggiungendo varie voci di straordinario.
 
 GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
 Avrebbero dovuto avere delle capacità soprannaturali, insomma, per
  poter far fronte a questa mole di lavoro. Praticamente partecipavano
  contestualmente sia a progetti sia a commissioni, sia a straordinario. Una
  giornata avrebbe dovuto essere minimo di 48 ore.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 48 ore al giorno e per 5 anni, in via Plinio non si
  usava timbrare il cartellino, i marcatempo sono stati acquistati soltanto
  dopo lo scandalo. Erano i dirigenti a segnare le ore su un foglio presenza,
  attestando che i dipendenti partecipavano a commissioni e a
  progetti obiettivo.
 
 GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
 Un progetto fatto per la raccolta e la numerazione delle fatture, destinato
  al comune. Questo è un compito ordinario della direzione risorse
  finanziarie.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Ma è bastato farlo diventare straordinario e i ragionieri si sono
  spartiti 26 mila e 500 euro. Progetti obiettivo ne sono stati fatti almeno
  122.
 
 ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto
 Per le casse comunali oltre 5 milioni di euro.
 
 GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
 Lo stipendio base è 1747.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Aggiungendo la parola magica progetto sono comparsi 50 mila euro, in un solo
  mese. Dal 2001 al 2005 questo dirigente si è guadagnato 600 mila euro
  grazie ai progetti. Quest’altro 500 mila. Facevano
  tutti parte della direzione Risorse finanziarie del personale.
 
 ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto
 Loro avevano il rubinetto della spesa, quella direzione ha il rubinetto della
  spesa, per cui attingevano nei capitoli di bilancio
  che prevedevano  interventi in favore di altri settori delle vita
  amministrativa.
 
 SABRINA GIANNINI
 Gli altri settori non si sono accorti?
 
 ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto
 Accorti o no nessuno ha protestato.
 
 UOMO TARANTO 1
 Vuole sapere un detto tarantino: “Lontano un palmo da me tutto può
  succedere”
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Le indagini hanno chiarito che gli assessori non verificavano le determine di spesa firmate
  dai dirigenti, ma i politici sapevano. Nel corso delle perquisizioni è
  stato trovato in un cassetto il rapporto del 2001 redatto dagli ispettori del
  ministero dell’economia dove si segnalavano
  irregolarità nella gestione delle finanze. Ma per cinque anni e mezzo
  il sindaco Rossana Di Bello eletta in modo plebiscitario per due tornate
  elettorali, non ha fatto correttivi. Si è dimessa il giorno dopo aver
  ricevuto la condanna per la gestione degli appalti dell’inceneritore a
  febbraio dello scorso anno, lasciando nelle mani del
  commissario inviato dal governo un comune in bancarotta.
 
 TOMMASO BLONDA – Commissario del Governo
 Il lunedì cominciare una settimana con quest’incubo dei soldi che
  mancavano, di questi poveracci che stavano qui senza stipendio, due mesi
  senza stipendio! Due mesi! E’ troppo!
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Taranto da un estremo all’altro. Nel giro di poche settimane i suoi
  dipendenti comunali sono passati dal record dei più pagati in italia
  al record dei meno pagati. La grande abbuffata era finita per tutti, anche
  per gli onesti. I 23 arrestati che si sono mangiati 5 milioni di euro non
  possono rappresentare gli altri 1300, ma la spartizione pare fosse più
  allargata e non solo ai piani alti di via Plinio.
  All’appello mancano infatti almeno 20 forse 30
  milioni di euro, elargiti come salario accessorio ma presi illecitamente da
  altri fondi.
 
 GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
 Noi praticamente quando le dobbiamo analizzare le
  prendiamo da giù le portiamo qua, le analizziamo e le riportiamo in
  archivio.
 
 SABRINA GIANNINI
 In tutto quante sono  le buste paga?
 
 GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
 85.000.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ne guardate una ad una?
 
 GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto
 Certo. Voce per voce.
 
 SABRINA GIANNINI
 Uno dei suoi primi atti è stato quello di bloccare questi di progetti
  quindi di avere contro quasi tutti i dipendenti.
 
 TOMMASO BLONDA – Commissario del Governo
 E’ quello che è stato difficile, fermare questo dissanguamento della
  finanza pubblica attraverso questa diffusione
  pratica del progetto.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 E adesso che non c’è più trippa per gatti in 100 chiedono di
  andare in pensione tra questi quattro degli indagati.
 
 UOMO GUARDIA DI FINANZA
 C’è il rischio che lo stato gli debba dare
  anche una pensione quindi un vitalizio per tutti gli anni a venire basata
  sull’entità dei compensi accessori che finora hanno percepito. E
  quindi avendo quegli importi mediamente di 20/30 mila euro al
  mese, lascio immaginare a tutti l’entità della pensione che questi in
  linea potenziale potrebbero percepire.
 
 SABRINA GIANNINI
 Il fatto che avessero chiesto la pensione, l’avevano chiesta
  prima delle indagini?
 
 COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo
 No, no dopo.
 
 SABRINA GIANNINI
 Qui ci hanno provato ad andare in pensione sperando che voi non interveniste
  no?
 
 COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo
 Per cui a queste persone è stato consentito
  di poter andare in pensione ma non è stata versata o quindi non
  è stata calcolata sulla busta, sul pagamento della pensione la quota
  riferibile agli stipendi loro.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Riepilogando i 23 contabili vengono arrestati a
  luglio, quando scadono i termini di custodia cautelare gli indagati
  riprendono servizio a parte 8 dirigenti.
 
 COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo
 Questi sapevano che il comune stava sull’orlo del dissesto e con tutto ciò hanno continuato a prendere i soldi.
 
 UOMO TARANTO 2
 Il commissario di cui tutti parlano male almeno ha avuto il coraggio di dire
  “Non dovete ritornare a lavorare almeno fino a quando
  ci sto io”.
 
 COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo
 Erano proprio come dire gli ideatori dei progetti obiettivo.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 La subcommissario li ha sospesi lasciandoli vivere
  con l’assegno familiare di 700 euro al mese. I
  sospesi hanno fatto ricorso in tribunale per rientrare al lavoro. Uno si
  è persino lamentato  per la mancanza dello stipendio. Il giudice
  ne respinge il ricorso, gli ha ricordato che aveva guadagnato in due anni 230
  mila euro.
 
 UOMO TARANTO 2
 Com’è possibile che un funzionario di un’amministrazione comunale
  quindi non è un politico, è una persona che io pago attraverso
  le mie tasse, si possa prendere tutti questi soldi di superstipendi, va bene,
  e non viene licenziato nel momento in cui viene…io
  quando lavoravo all’Ilva, avessi rubato un cacciavite mi avrebbero già
  licenziato. Mistero perché queste persone.. che cosa
  bisogna fare la rivoluzione per ottenere ciò che è normale?
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Bisognerebbe cambiare la legge che oggi non consente di licenziare un
  dipendente pubblico se nei suoi confronti è stato aperto un
  procedimento giudiziario, si deve aspettare che la lenta macchina della
  giustizia finisca il suo corso. Per i lavoratori del privato la musica
  è un’altra. Qui siamo nel tribunale di Milano, è appena
  terminata l’udienza che vedi imputati alcuni dipendenti delle poste di
  Peschiera Borgomeo. Aprivano le buste rubando il
  contenuto sotto gli occhi delle telecamere nascoste. Poste Italiane spa ha potuto recapitare ad ognuno di loro una lettera di
  licenziamento, non hanno avuto una condanna ma sono
  stati espulsi lo stesso. All’azienda non conviene compromettere la propria
  immagine per tutelare venti ladruncoli preferisce
  rischiare un eventuale risarcimento in caso di loro assoluzione. La pubblica
  amministrazione che puo’ licenziare soltanto
  davanti ad una condanna, può però utilizzare la sospensione
  cautelare, come a Taranto, ma non sembra molto applicata. Perfino nella
  scuola di fronte ai rinvii a giudizio per reati gravi quando il ministro Fioroni se ne è accorto ha inviato una
  circolare ai dirigenti rinfrescando loro la memoria.
 
 GIUSEPPE FIORONI – Ministro dell’Istruzione
 Oggi c’è una norma che sui reati di abusi sessuali, pedofilia e quant’altro c’è la decadenza immediata del
  servizio come ha richiamato una circolare per far applicare…
 
 SABRINA GIANNINI
 Quindi lei ha chiesto ai dirigenti qualora ci fossero questi casi in
  sospensione cautelare.
 
 COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo
 Il rientro in servizio è la regola. L’eccezione è appunto la
  valutazione in termini discrezionali dell’opportunità o meno di far
  rientrare il dipendente.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Infatti non vi è obbligo ma discrezione
  nell’allontanare un inquisito e a discrezione si sceglie quasi sempre di
  lasciarlo sul posto. Basta restare a Taranto per avere un esempio.
 
 SABRINA GIANNINI
 Il peso che un dirigente di una asl
  che ha più dirigenti inquisiti in assoluto?
 
 MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
 Statisticamente non so le altre, però io sono messo bene.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 La tangentopoli della sanità tarantina
  prende avvio nel 2002, secondo l’accusa le gare di appalto erano
  sproporzionate rispetto ai servizi forniti alla asl,
  a volte le forniture erano del tutto inesistenti,
  quindi le fatture false. I funzionari della asl
  avrebbero secondo l’accusa il loro tornaconto in tangenti. Direttore da un
  anno Marco Urago sta cercando di ridimensionare il
  deficit di 90 milioni di euro, in compenso può vantare un bagno
  costoso lasciatogli in eredità da uno dei direttori inquisiti.
 
 MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
 Questo è un bagno che è stato oggetto anche in questo caso
  di  interesse da parte della magistratura perché fu un bagno
  ristrutturato ad un prezzo decisamente elevato. Circa 200 mila euro. E una
  doccia che non funziona.
 
 SABRINA GIANNINI
 Pure! Perché lei ha detto che almeno la doccia funzioni no!
 
 MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
 Che la doccia funzioni, magari mi posso fare una doccia, stando qui dalla
  mattina alle otto alla sera tardi, questa cosa
  poteva capitare e invece no.
 
 SABRINA GIANNINI
 Quanti dirigenti hanno questa pendenza giudiziaria? Più o meno lei lo
  sa?
 
 MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
 Diversi.
 
 SABRINA GIANNINI
 Decine?
 
 MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
 Sì.
 
 SABRINA GIANNINI
 Quanti ancora oggi sono ancora qua che lavorano?
 
 MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
 Tutti tranne una.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 E’ da pochi giorni rientrata anche lei Antonia Manghisi. E’ l’unica ad aver fatto i 5 anni di
  sospensione previsti e adesso vuole un risarcimento. Era l’ex direttore
  amministrativo nel 2002, si fece anche otto mesi di carcere, l’anno
  successivo gli arresti domiciliari per un’altra vicenda di appalti e tangenti
  e adesso la rosa dei funzionari inquisiti è al gran completo.
 
 SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
 Io pure sono sotto processo sempre per abuso di ufficio, però
  successivamente.
 
 SABRINA GIANNINI
 Quindi anche lei è un graziato dei provvedimenti disciplinari che non
  sono arrivati.
 
 SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
 No, no non c’era la necessità.
 
 SABRINA GIANNINI
 Beh si dovevano fare. E’ partito un procedimento penale?
 
 SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
 E’ partito, è partito il procedimento penale, ma
  attenzione dipende. Per abuso di ufficio, attenzione!
 
 SABRINA GIANNINI
 Lei è solo per abuso di ufficio?
 
 SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
 Per abuso di ufficio.
 
 SABRINA GIANNINI
 Può essere veramente soltanto abuso di ufficio?
 
 MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
 Noooo!
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Oltre al reato di abuso di ufficio, l’ex capo area gestione del patrimonio
  è imputato per i reati di corruzione e corruzione
  aggravata.
 
 SABRINA GIANNINI
 Non sarebbe giusto che una persona che è a servizio dello stato no, venga sospesa nel frattempo mentre….
 
 SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
 No perché personalmente, bisogna vedere se le cose stavano esattamente così
  come sono apparse.
 
 SABRINA GIANNINI
 Nel 2002 queste persone non hanno subito un procedimento di sospensione per
  esempio. Questo non è attribuibile a lei chiaramente.
 
 MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
 No.
 
 SABRINA GIANNINI
 A chi è attribuibile?
 
 MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
 Ai direttori generali precedenti.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Perché i dirigenti della pubblica amministrazione sospendono così
  poco? Diciamo che non gli conviene avere coraggio, se non lo fanno non
  rischiano niente, tanto la legge dice che è discrezionale. Se invece sospendono ma il dipendente torna perché è stato
  assolto ed uil suo reato prescritto …
 
 SABRINA GIANNINI
 Si rifà su di lei?
 
 MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
 Assolutamente sì.
 
 SABRINA GIANNINI
 E questo è un rischio del dirigente no?
 
 MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1
 Più che un rischio con l’andamento, con i tempi dell’andamento della magistratura italiana diventa quasi una
  certezza.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ed è ancora in corso il procedimento penale s’?
 
 SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1
 Sì, questi qua sono cominciati da poco.
 
 SABRINA GIANNINI
 Primo grado non c’è stato?
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Cinque anni ed è appena iniziato il primo grado. Il sogno della
  prescrizione si sta realizzando.
 
 PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
 Ai pubblici funzionari, è richiesto di avere disciplina d’onore.
  Allora se vuoi continuare a fare il pubblico funzionario non prendi la
  prescrizione. Oppure se vuoi continuare a fare il pubblico funzionario non
  patteggi, non ricorri all’applicazione di pena. Se sei innocente ti difendi e
  accetti l’esito del giudizio.
 
 SABRINA GIANNINI
 Quindi lei sostiene che ci vorrebbero dei correttivi normativi, affinché il
  pubblico funzionario se accetta invece la prescrizione…
 
 PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
 Venga colpito disciplinarmente se viene meno il
  requisito dell’onore che è un bene previsto, anzi imposto dalla Costituzione
  per chi svolge pubbliche funzioni.
 
 MILENA GABANELLI IN STUDIO
 Quando c’è un procedimento contro un dipendente pubblico l’unico
  strumento che permette la legge è quello della sospensione cautelare.
  Cioè tu dirigente se vuoi salvare l’onorabilità della pubblica
  amministrazione dovresti allontanare il dipendente con un assegno minimo di
  mantenimento, in attesa di sentenza. Ma la regola
  invece è quella di lasciarlo al suo posto ,
  anche se ha commesso  reati gravi. Una volta
  condannato invece, immaginiamo,  scatterà a il
  licenziamento…. o no?   Parlavamo di dipendenti
  pubblici rinviati a giudizio. In caso di condanna chi deve licenziare
  è il dirigente pubblico. Ma lo fa? Per saperlo basta andare a vedere
  se i condannati sono stati mandati a casa o sono ancora al loro posto.
  Torniamo a Napoli.
 
 LUIGI MASSA – City Manager Napoli
 Io adesso non ho qui il dato, quindi non posso…però
  noi licenziamo moltissima gente.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 E’ vero 99 licenziati in 7 anni, tutti con sentenze passato ingiudicato.
  Quindici di questi però dopo il licenziamento sono tornati a lavorare.
  Questo vigile è stato arrestato e poi condannato per concussione con
  sentenza definitiva. Due anni dopo il fattaccio è stato promosso
  Diligente di primo livello. Una stelletta e un po’ di stipendio in
  più.
 
 SABRINA GIANNINI
 Chinetti Umberto vi dice qualcosa?
 
 UOMO ANONIMO
 Non lo so!
 
 SABRINA GIANNINI
 Condanna per corruzione? No perché mi hanno detto che c’è un Chinetti Umberto che ha avuto una condanna…
 
 UOMO ANONIMO
 In questo momento, non posso…
 
 SABRINA GIANNINI
 Voglio solo sapere una cosa, non me la prendo con lei. Voglio solo sapere se
  l’amministrazione lo sa eventualmente, se fosse lei. Anche quando è
  passato di grado?
 
 UOMO ANONIMO
 Non lo so.
 
 SABRINA GIANNINI
 Non sei imbarazzato a essere stato proprio preso con le mani su una
  tangente?
 
 LUIGI MASSA – City Manager Napoli
 Se cosi è la verifica.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Questi i fatti. A seguito della condanna, il dirigente del servizio
  disciplina applica la sanzione del licenziamento. Come previsto il vigile
  inoltra ricorso al collegio arbritale di
  disciplina, una sorta di appello. Il collegio era composto da
  un professionista esterno, due rappresentanti dell’amministrazione, e due
  rappresentanti dei dipendenti, quindi sindacalisti. La maggioranza 
  decide di annullare il decreto di licenziamento. Dieci giorni di sospensione
  dal servizio. Suggeriscono al comune di reintegrarlo tra  i vigili,
  sottolineando ovviamente  e ovviamente il comune esegue e non lo escluderà da quel concorso per ufficiali che infatti vincerà. Il caso del vigile non è
  unico. Il consigliere regionale di Alleanza Nazionale Pietro Diodato ha un
  vero e proprio dossier che fino ad ora ha raccolto 15 casi degni di nota. Truffa,
  corruzione, spaccio, falso bilancio e per finire un dipendente che ha
  patteggiato la pena per partecipazione ad associazione camorristica.
  La motivazione che annulla il licenziamento sostiene che  la condanna fosse lacunosa , e poi non si trattava di un affiliato di
  spicco. Il collegio arbitrale  si ergeva al tribunale, e gli abusi erano
  tali in tutta Italia che nel 2004 è stato soppresso. Scavi di Pompei,
  un custode mostra a una turista americana, la casa che fu di Cecilio
  Giocondo. E’ chiusa al pubblico, ma lui con il pretesto di mostrarle
  bellissimi affreschi che si trovano all’interno, tenta di violentarla. La
  turista era minorenne. Viene colto in fragranza di
  reato e patteggia un anno di pena. Licenziato?
 
 CUSTODE SCAVI
 Comunque stava a Sorrento e poi in  pensione.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Il Consiglio di disciplina del Ministero dei 
  Beni culturali a Roma, lo ha semplicemente trasferito di pochi chilometri.
  Succede e non di rado. E’ come se spostando la pedina nella grande casa della
  pubblica amministrazione, si perdessero poi le tracce del singolo caso. Ma i
  casi cominciano a diventare troppi. A dimostrarlo è una recente
  relazione della Corte dei Conti, sull’esito dei procedimenti disciplinari
  collegati a condanne penali. Il quadro è allarmante. Si parla di
  esagerata clemenza della macchina  disciplinare, che il licenziamento
  senza preavviso applicabile, nei casi di condanne gravi, in
  molto casi sia stato aggirato o vanificato. E’ difficile da credere ma ci sono docente e bidelli condannati per reati
  sessuali, anche nei confronti di minori, ancora al loro posto. Dal campione
  studiato dalla corte dei conti, soltanto in un caso su due c’è
  stata  l’espulsione. Un caso su due?
 
 SABRINA GIANNINI
 Casi gravissimi di reati sessuali su minorenni, hanno paletti di sospensione
  oscillanti tra 1 e 10 giorni. Quindi qui, sono  due i problemi, uno che
  sono ancora a lavoro e due che le sospensioni sono
  state ridicole.
 
 GIUSEPPE FIORONI – Ministro dell’Istruzione
 Guardi da questa parte, la corte dei conti, gli posso fornire pure i dati, ma
  noi viviamo in uno stato dove anche la corte dei conti, sa che ormai noi
  abbiamo fatto una norma dio legge che è precisa, come la 
  sentenza…decadono immediatamente e cessano. Se lei legge la mia circolare, ho
  ribadito che cessano immediatamente. Per cui questo 50% che è in
  servizio se ha avuto la condanna…
 
 MILENA GABANELLI IN STUDIO
 Questo 50 % di condannati responsabili di reati
  sessuali nei confronti dei minori devono essere licenziati, speriamo che
  l’abbiano fatto e che qualcuno controlli, perché fino a poco tempo fa erano
  ancora al loro posto. Anche chi è stato condannato per aver rubato
  soldi pubblici, corrotto, chiesto mazzette se la cava quasi sempre con una
  sospensione di 10 giorni dal lavoro e dalla busta paga. Sarebbe previsto il
  licenziamento, ma quasi mai nessuno lo applica, per questo nel 2001 è
  stata fatta una legge apposta che dice: tu dirigente davanti ad una condanna
  superiore ai 3 anni puoi licenziare in tronco senza aprire nessuna pratica.
  Ma poi tra patteggiamento e rito abbreviato, ai 3 anni ci si arriva raramente
  e il condannato resta al suo posto. Per rimediare adesso  è stata
  fatta una modifica alla legge.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Il ministro della funzione pubblica Nicolais, ha
  cosi proposto un disegno di legge per licenziare automaticamente anche chi
  pur patteggiando prende una pena di due anni. Possiamo festeggiare la
  fuoriuscita dei corrotti dalla pubblica amministrazione?
 
 SABRINA GIANNINI
 Aver abbassato da due a tre anni comporterà praticamente…
 
 PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
 Effetti ridottissimi.
 
 SABRINA GIANNINI
 Per esempio la corruzione?
 
 PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
 La corruzione, il minimo in Italia è di due anni. Solo chi chiede il
  patteggiamento un terzo in meno, o l’abbreviato o un terzo in meno. Se
  risarcisce il danno un altro terzo in meno, fino a un terzo,
  comunque concretamente.
 
 SABRINA GIANNINI
 Quindi in che percentuale, poi alla fine, per esempio uno che è
  accusato di corruzione, può arrivare a prendere più di due
  anni.
 
 PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
 Il 2%.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Il consigliere Davigo insieme a Grazia Mannozzi ha raccolto ed elaborato i dati dei casellari
  giudiziari dall’83 al 2002, e come si vede risulta che le condanne per
  corruzione con pena superiori a tre anni, sono 1,7%.
 
 SABRINA GIANNINI
 Quindi perché li avete lasciati a due anni?
 
 LUIGI NICOLAIS -  Funzione pubblica
 La ragione per cui l’abbiamo lasciati è perché non potevamo scendere
  al di sotto dei due anni altrimenti noi andavamo ad operare
  , a licenziare persone che avevano commesso reati minimi e non
  potevamo a questo punto licenziare tutte le persone che hanno commesso reati
  lievi.
 
 PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
 Sono reati questi che fanno venir meno il rapporto fiduciario, o ti sei
  rubato i soldi, o li hai rubato all’amministrazione
  o li hai rubati ai cittadini o ti sei messo d’accordo con i cittadini per
  danneggiare l’amministrazione. In un caso o nell’altro vai a casa.
 
 SABRINA GIANNINI
 Quindi che cosa si doveva fare, non mettere un limite di due anni?
 
 PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
 No, la condanna per uno di questi reati comporta …punto.
 
 SABRINA GIANNINI
 Se devi essere severo non farlo per dare un’idea che lo sei ma fallo
  veramente, se è vero e non punitivo.
 
 LUIGI NICOLAIS -  Funzione pubblica
 Molto sinceramente, l’idea non voleva essere così, voleva
  però che si arrivasse ad un eccesso. Perché se noi veramente vogliamo
  buttare a mare il bambino con l’acqua sporca, secondo me
  esageriamo nella pubblica amministrazione. Arrivare ad un eccesso così
  di licenziabilità per ogni reato di questo
  genere, per qualunque forma di condanna, secondo me
  è un po’ troppo severo.
 
 PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
 Perché una corruzione è meno grave se la somma percepita è
  minore? O vuol dire che il prezzo di quel funzionario è talmente basso
  che si vende per poco o per nulla? Io non lo so se sia meno grave per esempio, ma uno che si vende per 50
  euro che affidabilità può dare alla sua amministrazione?
 
 LUIGI NICOLAIS -  Funzione pubblica
 Di questo però ne discuteremo sicuramente al
  senato a breve perché diciamo che il limite che abbiamo richiesto è di
  due anni, ma potremmo anche scendere ne potremmo anche discutere su questo.
 
 SABRINA GIANNINI
 Scendere a uno?
 
 LUIGI NICOLAIS -  Funzione pubblica
 Scendere ad uno per esempio.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Allora visto che c’è ancora un margine per la modifica è il
  caso che una legge di questo tipo manterrà le cose come prima, quindi
  lascerà nel cesto tutte le mele marce.
  Sarà il caso di controllare come per esempio Francesco De Lorenzo l’ex
  ministro è tornato a fare il docente di medicina dell’università
  Federico II di Napoli.
 
 SABRINA GIANNINI
 Ma de Lorenzo non è De Lorenzo….
 
 UOMO 3
 De Lorenzo è il famoso De Lorenzo sì.
 
 SABRINA GIANNINI
 Il ministro.. ed insegna qui?
 
 UOMO 3
 Sì, sì l’ex ministro, lui è sempre stato docente qua da
  noi. Lui è napoletano quindi è stato sempre…ma anche prima di
  essere già quand’era consigliere comunale a Napoli poi vabbè man mano Ha fatto carriera politica.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Tra l’altro ha una pena a 5 anni e 4 mesi confermata
  in cassazione quindi doveva essre licenziato
  automaticamente, chi non ha provveduto a licenziarlo non è soggetto ad
  alcuna sanzione. Nicolais propone che in casi del
  genere il responsabile che non avvii il procedimento di licenziamento debba
  rispondere per danno all’immagine dell’amministrazione davanti alla Corte dei
  Conti. Un giro di vite! Ma prima di cantare vittoria. Aspettiamo che la
  proposta diventi legge.
 
 PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
 Il problema vero è che queste attività non vengono
  fatte non soltanto per inefficienza, non vengono fatte, mi dispiace doverlo
  dire, ma anche per la gravissima capacità di ricatto che a volte
  questi funzionari irretiti da queste vicende hanno.
 
 SABRINA GIANNINI
 Cioè?
 
 PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione
 Vede la corruzione è un reagito diffusivi,
  nel senso che dove c’è un corrotto prima o poi ce ne saranno altri. I
  corrotti sono in grado di ricattare i loro complici. Se hanno diviso i soldi
  con altri funzionari pubblici sono in grado di dire agli altri “guardate che
  se mi mandate a casa io racconto tutto”.
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Queste immagini sono state riprese da una microcamera nascosta che per ordine
  del magistrato doveva controllare alcuni funzionari dell’agenzia delle
  entrate di Milano. Si sa che digitando un solo tasto
  si possono estinguere sanzioni milionarie favorendo un contribuente in cambio
  della bustarella. Eccola. Il funzionario ha fatto poi la
  divisione del bottino 100 mila euro con altri sette colleghi trai
  quali due dirigenti, tutti arrestati in flagranza di reato e rinviati a
  giudizio lo scorso febbraio. Quelle microcamere e il monitoraggio di quei funzionari non era casuale. I sospetti erano il
  frutto di un accurato Audit e Sicurezza delle
  agenzie delle entrate, il sistema è in grado di monitorare da Roma
  ogni operazione in tempo reale attraverso la rete, scovando con più
  facilità i funzionari corrotti. Un servizio di controllo interno
  così efficiente non esiste in nessun altro comparto della pubblica
  amministrazione italiana.
 
 LUIGI MAGISTRO – Ex direttore Audit  e sicurezza Agenzia Entrate
 Significa 2000 controlli sui vari uffici locali dell’agenzia delle entrate
  che sono sparse in tutta Italia e li facciamo soprattutto tenendo conto di
  quelli che sono i principali rischi cerchiamo quindi di agire sui processi a
  maggior rischio dei criticità di vario
  genere. Voi non avete nulla in contrario ragazzi ad
  una ripresa televisiva?
 
 RAGAZZI
 No
 
 SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
 Luigi Magistro lo avevamo intervistato otto mesi
  fa, proprio su quel sistema che lui aveva creato dal nulla quattro anni fa.
  Durante quell’incontro avevamo parlato di un altro caso di corruzione e
  bustarelle anche questo scoperto grazie al controllo sicurezza interno e alla
  pronta segnalazione fatta ai magistrati.
 
 MILENA GABANELLI IN STUDIO
 Uno cerca, spera di trovare qualcosa che funziona,
  quando lo trova si accorge che il nostro sistema Audit
  quello creato da Luigi Magistro, addirittura ce lo
  invidiano in tutta Europa, e i francesi sono venuti a studiarcelo. Cosa fai
  con un dirigente così:  te lo tieni stretto e lo esponi come un
  fiore all’occhiello. Invece scopri che è stato spostato, non promosso,
  perché da direttore è diventato vice, e la motivazione ufficiale, la
  nota che ci è stata mandata è la seguente: “Nella nostra
  struttura dopo un periodo di 4 anni trascorsi in una funzione di alta
  responsabilità è normale il passaggio ad altro incarico”. Come
  dire Signor Magistro che lei sia
  bravo o mediocre non importa, da noi dopo 4 anni si cambia. Siccome questo ufficio
  però non esisteva prima, è una regola nuova? E come mai al
  Contenzioso, al Contenzioso c’è lo stesso
  dirigente da dieci anni? Mi piacerebbe chiedere al Signor Visco:
  ma lei lo sa? Se è no provveda, se invece ne
  è al corrente dica almeno ai suoi collaboratori di inventare una
  motivazione più credibile, altrimenti viene il sospetto che chi ha
  creato un sistema per individuare la corruzione all’interno dell’agenzia
  delle entrate era da spostare. Punto. Allora però è inutile che
  stiamo qui a fare tante leggi e riforme.
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