|     Il Sole 24 Ore 28-5-2007   Casse self-service: ecco come nasce il banking
  (e lo shopping) «fai da te» G.Rus Monaco
  di Baviera – Multicanalità e maggiore
  competitività a livello di offerta (servizi migliori e a prezzi
  inferiori) hanno trasformato le filiali attori strategici
  per la crescita del business dei grandi istituti di credito. Che si devono
  anche "difendere" dall'accresciuta propensione dei consumatori a
  cambiare, anche solo parzialmente, fornitore. Come? Adottando per esempio una
  mirata strategia di servizi self service.Una ricerca condotta da Ncr, il primo fornitore al
  mondo di sistemi bancomat Atm (in Italia copre
  oltre il 50% della base installata, pari a circa 45.000 postazioni), su 2.000
  persone in Francia, Germania, Italia e Regno Unito conferma
  in effetti come il 62% del campione sarebbe già disposto a
  depositare contanti e assegni attraverso macchine automatiche (5.000 quelle
  finora installate dalla società americana nella sola regione Emea), senza cioè alcun contatto fisico con
  l'addetto della banca, a cui invece ci si continua a rivolgere per attivare
  nuovi investimenti o richiedere prestiti. Abbattere quindi la perdita di
  tempo di operazioni (come il deposito o il prelievo) del
  tutto automatizzabili è alla base della nuova era bancaria,
  improntata all'uso di più canali di interazione con la propria
  clientela, dallo sportello Atm al sito di Internet
  banking. E se varie banche in Europa si sono già organizzate per
  migrare tre quarti delle transazioni finanziarie dei propri clienti
  "private" verso macchine self service e
  hanno indirizzato sin d'ora il 75% del flusso dei depositi verso sistemi
  automatici un motivo (valido si spera) ci sarà. E se, come i nuovi
  chioschi EasyPoint 42 di Ncr
  promettono, queste macchine sono anche in grado di abilitare gli utenti -
  tramite apposita carta elettronica - a cambiare in totale autonomia i propri
  riferimenti personali o ad effettuare transazioni di pagamento (bollette e quant'altro) ecco che i contorni della "rivoluzione
  self-service" si fanno sempre più nitidi.
 Sportelli automatici, Internet e mobility
  le teconologie "driver"
 Nella visione del Ceo di Ncr
  Bill Nuti tre sono le
  direttrici tecnologiche di riferimento che faranno da trampolino di lancio
  allo sviluppo sistematico dei sistemi self-service: automation,
  Web e mobility. Illustrando il concetto di
  "automazione", il numero uno della casa americana cita un dato in
  particolare, quello che ha visto i consumatori di tutto il mondo aver
  effettuato, nel corso del 2006, oltre 50 miliardi di transazioni bancarie
  dagli sportelli automatici (nell'area Emea il 45%
  delle operazioni è gestito tramite strumenti self-service). I classici
  bancomat, secondo Nuti, non possono più
  essere solo semplici distributori di denaro contante ma sistemi intelligenti
  per interagire con il cliente, offrendo a quest'ultimo, più
  velocemente e con maggiore personalizzazione rispetto alle modalità
  tradizionali, servizi a valore aggiunto. Un secondo numero che qualifica le potenzialità degli sportelli
  automatici, a detta dello stesso Nuti, è il
  seguente: il settore retail si prevede possa
  generare nei soli Stati Uniti nel corso del 2007 qualcosa come 240 milioni di
  transazioni alle casse self service di mall e shopping center, il 35% in più rispetto al
  2006, mentre è stato anche calcolato che le macchine per il check-in
  "fai da te" in aeroporto fanno risparmiare alle compagnie aeree
  americane circa tre dollari per operazione.
 Internet, invece, è secondo Nuti il
  trampolino di lancio per quelle attività (vedi il noleggio dei Dvd, business in cui la redbox
  sta dando del filo da torcere negli Usa a un colosso come Blockbuster)
  che partendo da un catalogo on line collegato a un
  sistema Pos mette il consumatore nelle condizioni
  di accedere al bene desiderato presso un luogo fisico pagando il
  corrispettivo dovuto tramite carta di credito attrverso
  un chiosco self-service. Con il vantaggio di costi inferiori del servizio e
  della certezza di trovare il "bene" prescelto, senza perdere tempo
  in inutili spostamenti e ricerche.
 Il fattore mobility, infine. Il Ceo
  di Ncr parte dal fatto che oggi nel mondo vi sono
  2,6 miliardi di utenti di telefonia mobile, che arriveranno a quattro entro
  il 2010. Cosa sia plausibile possa accadere su larga
  scala in tempi relativamente brevi è presto detto: un terminale mobile
  (apparecchio cellulare o dispositivo Bluetooth
  dotato di carta a microchip) sincronizzato con il sistema informativo degli
  sportelli bancari consentirà di ridurre i costi, offrire servizi
  innovativi e del tutto personalizzati per gli utenti e rendere ancora
  più "fidelizzata" e produttiva la relazione fra gli istituti
  del credito e i rispettivi clienti. I problemi da superare ci sono – dallo
  schermo ridotto dei terminali alla disponibilità effettiva di banda
  della rete mobile - ma, convinzione di Nuti, la tecnologia li supererà molto presto e
  darà vita a un mondo in cui le ricevute elettroniche sostituiranno quelle
  cartacee e il terminale mobile diventerà lo strumento per lo sviluppo
  di soluzioni di banking self-service (come la ricarica del borsellino
  elettronico del telefonino, utile per effettuare pagamenti in modalità
  wireless da postazioni Pos
  abilitate) sempre più vicine al nuovo stile di vita "always on" dei consumatori.
 Le casse self-check out spopolano nel mondo retail. E non solo
 In Europa sono circa sei milioni e mezzo i consumatori che utilizzano ogni
  settimana chioschi automatici per pagare il conto in circa 1.200 fra grandi
  magazzini e centri commerciali. Alcuni dei principali retailer
  europei, il dato lo fornisce Ncr, processa oggi
  oltre il 50% delle transazioni di pagamento presso casse self-service,
  liberando quindi alcune risorse ad altre attività a maggior valore
  aggiunto. Molti nomi della Gdo (anche italiani o
  attivi in Italia, come Auchan, Bennet
  e Coop) abbinano alla disponibilità dei
  cosiddetti sistemi self-check out soluzioni di self
  scanning, dotando cioè i consumatori di
  apposito palmare con lettore di codici a barre, al fine di ridurre
  ulteriormente i tempi delle operazioni di pagamento. Non mancano ovviamente
  le eccezioni - il Gruppo Esselunga, per esempio,
  non fa uso di casse automatiche ma mette a
  disposizione lettori wireless per la spesa
  "fai da te" per i clienti "fidaty"
  – ma in generale si può affermare che le soluzioni self-service siano
  destinate solo a crescere, seppur con notevoli differenze a livello di area
  geografica. Ncr, ovviamente, si fa paladina di
  questo movimento e con l'ultimo prodotto reso disponibile, i sistemi di self-check out FastLane Deli, mette a disposizione delle grandi catene al
  dettaglio europee una macchina dotata di schermo touch
  screen (collegata come le altre postazioni al
  sistema Pos centrale) che permetterà
  ai clienti di ordinare il proprio pranzo o spuntino da consumare all'interno
  dello store pagando in contanti o con carte
  elettroniche. E simili chioschi self service, negli
  Usa come in alcuni Paesi europei (Germania in testa), stanno già
  facendo la fortuna di società sportive che hanno così
  attrezzato i propri impianti.
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