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  il 2-4-2007 | |||
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| Autorità Garante dati Personali Da News letter
  N. 287
  del 29 marzo 2007 Flussi di dati fra Europa ed Usa: Swift
  e Pnr sotto la lente dei Garanti Continua intenso il dibattito rispetto ai flussi di
  dati transatlantici. Dopo il parere adottato dal Gruppo di lavoro delle
  Autorità europee per la protezione dei dati lo scorso novembre , relativamente all'operato di Swift
  (la società, con sede in Belgio, di cui si servono da decenni le
  banche ed i soggetti operanti nel settore finanziario di tutti i Paesi
  europei per i trasferimenti internazionali di valuta, anche in Paesi al di
  fuori dell'Ue come gli Stati Uniti – v. Newsletter
  del 18 dicembre 2006), i Garanti hanno continuato a seguire gli sviluppi
  del caso. In particolare, il Gruppo di lavoro ha contribuito ad un seminario
  pubblico che il Parlamento europeo ha organizzato nel pomeriggio del 26
  marzo, per fare il punto della situazione complessiva e valutare iniziative
  future. Durante il seminario sono stati affrontati tutti i temi attualmente
  sul tappeto rispetto ai flussi di dati fra Ue ed
  Usa: oltre a Swift, il trasferimento dei dati Pnr (i dati dei passeggeri che
  le compagnie aeree sono tenute a comunicare alle autorità Usa prima
  della partenza di voli diretti o in transito verso gli Stati Uniti) e
  l'accordo di  Safe Harbor
  (che consente di trasferire dati personali dall'Ue
  agli Usa per specifiche finalità). L'obiettivo era disporre di un
  quadro informativo completo per individuare possibili soluzioni condivise, anche
  sulla base dei contributi  forniti dalle Autorità di protezione
  dati. Gli interventi hanno visto, fra gli altri, quelli di Stefano Rodotà e di Yves Poulet. Per
  quanto riguarda il "caso" Swift,
  segnaliamo inoltre che, all'inizio di marzo, il Gruppo di lavoro ha inviato
  una lettera al Vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini, al Presidente del Parlamento Europeo ed al Presidente del Consiglio dell'Unione Europea. La lettera
  è intesa anche a fornire elementi di valutazione al Vicepresidente Frattini nel quadro dei negoziati condotti da
  quest'ultimo con le autorità Usa per conto della Commissione
  relativamente ad una possibile soluzione paneuropea. Tale soluzione, hanno
  sottolineato i Garanti, non potrà semplicemente limitarsi a "legalizzare"
  l'esistente, ma dovrà individuare tutte le necessarie garanzie,
  affinché lo scambio di informazioni sia conforme alla disciplina in tema di
  protezione dei dati. Ad ogni modo, il Gruppo manifesta alcune
  perplessità in merito ai risultati conseguiti nei mesi successivi
  all'adozione del parere sopra descritto. Per quanto concerne le banche, ad
  esempio, si constata che queste non hanno ancora provveduto ad informare la
  clientela in merito al trasferimento dati verso gli Usa; né Swift sembra avere adottato un programma preciso di
  misure di medio-lungo termine tese a favorire il
  rispetto delle prescrizioni indicate dal Gruppo di lavoro e
  dall'Autorità belga per la protezione dei dati (competente
  territorialmente rispetto alle attività di Swift). La
  questione sembra complicarsi ulteriormente alla luce del ruolo che Swift sarà chiamato a svolgere nell'ambito del
  nuovo sistema unico europeo dei pagamenti (SEPA) - in particolare perché
  l'utilizzo di Swift anche in tale ambito potrebbe
  comportare, in prospettiva, la possibilità per le autorità Usa
  di accedere ad informazioni su trasferimenti interbancari effettuati
  all'interno del territorio Ue o del territorio dei singoli Stati Membri. Naturalmente
  i Garanti intendono contribuire ai negoziati in corso e supportare la Commissione
  nell'individuazione delle opportune soluzioni. Oltre
  al seminario pomeridiano, il Gruppo di lavoro ha affrontato le questioni,
  anche tecniche, connesse specificamente ai dati Pnr
  attraverso un seminario organizzato nella mattinata del 26 marzo, sempre
  presso il Parlamento europeo. Sono stati invitati anche rappresentanti delle
  associazioni di categoria (compagnie aeree), rappresentanti dei ministeri
  competenti, dei Parlamenti nazionali e del Parlamento
  europeo. Al seminario ha partecipato l'on. Sandro Gozi,
  presidente del Comitato parlamentare di controllo sull'applicazione dell'Accordo di Schengen e della
  Convenzione Europol e in materia di immigrazione,
  il quale ha sottolineato la necessità di un maggiore coinvolgimento
  dei parlamenti nazionali nel processo decisionale che riguarda l'accordo Pnr. Il Gruppo di lavoro ha pubblicato un comunicato stampa il cui testo è disponibile
  sul sito del Garante (www.garanteprivacy.it
  doc. web n. 1395080). |