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La PignattA n° 61 Sofferenze bancarie. Dal 2008, +147 per cento: Pubblica amm.ne +1008 %; imprese +156%, famiglie
+163 %. Di Mauro Novelli 20-11-2011 Nel Consiglio n° 67 indicavamo alcuni problemi a seguito dell’applicazione della normativa di Basiea 3: 1)
Certamente il costo del denaro aumenterà: se
occorrerà mantenersi nei rapporti di Basilea 3 e valutare le aziende
che richiedono affidamenti secondo le indicazioni di Basilea 2, è
plausibile che il credito si restringa e che, di conseguenza, il suo costo aumenti. 2)
Il nostro paese ha provveduto con una azione improvvida
quanto miope [ne conosciamo le ragioni], ad allentare la legislazione
relativa ai bilanci, alla loro tenuta, alla loro correttezza ed a
depenalizzare – in pratica – il falso in bilancio. Questo
permetterà “accomodamenti” sia ai bilanci delle banche che
a quelli delle aziende. Le prime cercheranno con quelle sistemazioni di
rientrare in Basilea 3, le seconde cercheranno di imbellettare la loro
situazione patrimoniale e finanziaria per “piacere” di più
alle aziende di credito. Conseguenza: le banche sanno benissimo del
maquillage di bilancio da sempre adottato dalle aziende e saranno oggi ancor più
diffidenti, restringendo ancor di più le erogazioni. Questi sono i pesi annessi alle
varie poste di bilancio da Basilea 3. Il
Supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia “Moneta
e Banche (n° 59 del 9-11-2011) certifica
quelle nostre preoccupazioni, attraverso l’impennata delle sofferenze,
conseguenza di intempestive e
troppo spesso ingiustificate azioni di recupero delle aziende di
credito che revocano gli affidamenti anche ad aziende non in difficoltà. Nei
tredici anni considerati, le sofferenze bancarie sono aumentate del 56 per
cento, passando da oltre 65 a 102 miliardi di euro. Considerando
gli ultimi 12 mesi, l’impennata è stata del 40 per cento: dai
circa 73 ai 102 miliardi di euro. Sofferenze bancarie 1998 -2008 (Fonte Bankitalia) – Miliardi di
euro
I
dati relativi agli anni della crisi (2008-2011) evidenziano un aggravamento della
situazione, con le sofferenze, passate da 41 a 102 miliardi di euro, cresciute nei tre anni del 147 per
cento. Si consideri che fino al 2008 l’andamento, pur con alterne
vicende, era declinante. Dei tre grandi settori presso cui le banche collocano denaro, spicca l’incremento delle sofferenze relative alle pubbliche amministrazioni: + 1008 per cento. Anni 2008-2011. Sofferenze per settori (Fonte Bankitalia- Miliardi di euro)
Da rilevare che, nel settore pubblico, le sofferenze imputabili agli Enti locali sono cresciute addirittura del 1033 per cento, certificando in tal modo le difficoltà in cui versano comuni, province e regioni a seguito della politica fiscale del governo centrale. Fanno
riflettere infine i 24 miliardi di sofferenze imputati alle famiglie
consumatrici di settembre 2011, aumentate di oltre 2,5 volte dal 2008. Le
nostre famiglie tendono a reggere i colpi della crisi compattandosi e
supportando i suoi componenti in difficoltà. E’ però
anche vero che i tempi del permanere di questa situazione cominciano ad
essere insostenibili. |